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L’isola della bellezza

Poste Italiane Spa - Sped. In A.P. - D.L. 353/2003 art. 1, comma 1, LO/MI - Milano - NUMERO 132 GIUGNO 2017 - ALLEGATO AL N. 374 DI BELL’ITALIA

DA CEFALÙ A MONDELLO,
I LIDI PIÙ ELEGANTI

DA TAORMINA
A TINDARI, SULLA
STRADA PANORAMICA
TRA I DUE MARI

I CASTELLI, SENTINELLE
DELLA STORIA

SALINA, PERLA VERDE


DELLE EOLIE

SITI ARCHEOLOGICI
E SPIAGGE SULLA
ROTTA DEI FENICI

EDITORIALE GIORGIO MONDADORI


di Emanuela Rosa-Clot, Direttore di Bell’Italia Editoriale

DIRETTORE RESPONSABILE
Emanuela Rosa-Clot
emanuelarosaclot@cairoeditore.it

RESPONSABILE UFFICIO CENTRALE


Elisabetta Planca (Caporedattore)

PROGETTO GRAFICO E CONSULENZA CREATIVA


Silvia Garofoli

SPECIALE A CURA DI: Pietro Cozzi e Rossella Giarratana

HANNO COLLABORATO A QUESTO SPECIALE


allegato al nr. 374 di Bell’Italia

PHOTO EDITOR: Susanna Scafuri


RICERCA ICONOGRAFICA: Giulia Caccianiga
ART DIRECTOR: Simona Restelli
IMPAGINAZIONE: Isabella di Lernia
TESTI: Federica Botta, Maria Cristina Castellucci,
Sofia Catalano, Isabella Colombo,
Marcello Mento, Ettore Pettinaroli, Marilisa Zito
REDAZIONE TESTI: IceiGeo
CARTINE: Davide Bassoli

FOTOGRAFIE: Salina: Riccardo Lombardo/


CuboImages (p.6). Ospitalità:
Antonio Chinnici (pgg.24-25),
GR Digital User, Angelo Modesto (pgg.26-27), La baia di Pollara sull’isola di Salina, nell’arcipelago delle Eolie
Benedetto Tarantino (p.26).
Castelli: Marka/Getty (p.33). Itinerari del pane:

Itinerari nell’isola dei tesori


Michele Bella/CuboImages (pgg.63, 65, 66),
Emanuele Chiaramonte, Maurizio Geraci (p.64),
Alfio Garozzo (pgg.64, 67).
Eventi: Marianne Majerus/Garden Images,
Matteo Carassale (p.68), Olga Vivo,
Renato Guttuso by SIAE 2017, Gianni Luigi Tanti sono i tesori conservati in Sicilia, ma questa volta vogliamo partire da un
Carnera/Archivio Fond. I.N.D.A. (p.69), tesoro riscoperto in quello che una volta era il “granaio d’Italia”: le antiche varietà di
Rosellina Garbo, Giovanni Emanuele La Lota,
Marcello Bocchieri (p.70). grano che piccoli imprenditori stanno ricominciando a seminare, da cui si fanno pani
STAMPA: ELCOGRAF S.p.A., via Mondadori 15, speciali. Il nostro itinerario segue il profumo di questo pane, fra macine in pietra,
37131 Verona. mulini e piccoli borghi agricoli recuperati, che stanno rinascendo in tutta l’isola.
CENTRO STAMPA via Carso, 95 - 24040 Madone (BG)
Un altro recupero importante è quello delle memorie della civiltà fenicia.
Distribuzione per l’Italia e per l’estero: La Rotta dei Fenici è un progetto che intende valorizzare e mettere in rete i siti
SO.DI.P. “Angelo Patuzzi” S.p.A., via Bettola 18,
20092 Cinisello Balsamo (Milano). archeologici di questo popolo di navigatori e commercianti, che costruì relazioni in
tutto il bacino del Mediterraneo. Come l’isola di Mozia, davanti a Marsala, il luogo dove
è più evidente la loro eredità, o anche i siti della Sicilia greca, dove i resti fenici sono
spesso “oscurati” dalla magnificenza dei templi antichi, da Selinunte ad Agrigento.
Per chi ama le vacanze itineranti, proponiamo un viaggio coast to coast, da Taormina,
EDITORIALE GIORGIO MONDADORI sullo Ionio, attraverso i monti Peloritani fino a Portella Mandrazzi, a oltre mille metri
divisione di
sul livello del mare, per poi ridiscendere sul Tirreno e farsi un bagno a Tindari.
Nel nostro consueto appuntamento con la Sicilia, non potevano mancare gli eleganti
lidi dei palermitani, da Mondello a Cefalù, ottima base per visitare una città in grande
PRESIDENTE fermento, Palermo, che sarà Capitale Italiana della Cultura 2018.
Urbano Cairo
DIRETTORE GENERALE
Giuseppe Ferrauto
CONSIGLIERI
Andrea Biavardi, Alberto Braggio, Giuseppe Cairo,
Ugo Carenini, Giuliano Cesari, Giuseppe Ferrauto,
Uberto Fornara, Marco Pompignoli, Mauro Sala
CAIRO EDITORE S.P.A.
DIREZIONE, REDAZIONE, AMMINISTRAZIONE:
corso Magenta 55, 20123 Milano,
tel. 02 433131, fax 02 43313927,
www.cairoeditore.it
(e-mail: bellitalia@cairoeditore.it)

In copertina: scorcio di Cefalù,


CONCESSIONARIA ESCLUSIVA
PER LA PUBBLICITÀ con il doppio campanile
del duomo.
Foto di: Paolo Giocoso
Via Angelo Rizzoli 8 - 20132 Milano
Tel. 02 748131 - Fax 02 76118212
  


    

  

     
  

 
 
 


 




   
  
 


 

 


  
   
 

  
 
 



   
  
    

     

  
     

   

  









    
  


   
   

  
 
  

 
   

   


 

  





  
   






54
12
Sommario
4 Salina (Messina)
Sull’isola dei festival

12 Da Cefalù a Palermo
In spiaggia con stile

20 Ospitalità a Palermo
Nella casa del principe

28 I Castelli
Sentinelle della storia

36 Da Marsala ad Agrigento
Sulle tracce dei Fenici

44 Dalla Ionio al Tirreno


La strada dei due mari

54 Natura e archeologia nel Siracusano


Terre di antica bellezza

62 Itinerari del pane


Macine, acqua e grano antico

68 Eventi dell’estate
Arte, tradizioni e giardini di design

72 Cartina

44
4
SALINA (Messina)

SULL’ISOLA
DEI FESTIVAL
La più verde delle Eolie non offre solo sentieri per il trekking
e spiagge incantevoli per il bagno. Per tutta l’estate i suoi borghi
ospitano eventi di ogni genere, dalla musica alla cucina
TESTI Sofia Catalano FOTOGRAFIE Giorgio Filippini

Nel cratere di Pollara sorge l’omonimo paese, una delle due frazioni del comune di Malfa. Sullo sfondo, l’isola di Filicudi.

4 Bell’Italia
Bell’Italia 5
Sopra: la chiesa della
Madonna del Terzito,
punto di partenza del
sentiero che in 2 ore
porta al monte Fossa
delle Felci (962 metri).
A sinistra: le uve
destinate alla produzione
della Malvasia, il pregiato
vino isolano, dopo la
vendemmia vengono
fatte appassire al sole
sui “cannizzi”, in modo
da aumentarne il tenore
zuccherino. Pagina
seguente, in senso orario:
il fiore del cappero; la
rigogliosa vegetazione
dell’isola; il trekking al
monte Fossa delle Felci.

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S
alina “la verde” è la seconda ci, che offrono trekking e camminate per dolcemente curvo può evocare una don-
per estensione dell’arcipelago ogni tipo di capacità: impervi e impegna- na incinta, adagiata placidamente supi-
delle isole Eolie, le sette sorelle tivi o facili e rilassanti. Tra i più sugge- na e cullata dalle onde. Una vista persino
che dal 2000 sono Patrimonio stivi c’è il sentiero Brigantino, un’ora commovente se goduta al tramonto dal
dell’Umanità Unesco per la lo- di passeggiata in una vegetazione me- paese di Pollara, nel comune di Malfa,
ro natura eccezionale. Salina è il mare diterranea rigogliosa, nell’incanto di celebre location del film Il postino, inter-
cristallino, insignito delle “cinque vele” un silenzio rotto soltanto dal vento. Il suo pretato da Philippe Noiret e Massimo
di Legambiente, Salina è cultura, storia, soffio è la prerogativa peculiare dell’iso- Troisi. Proprio allo scomparso attore
natura e tanta montagna, imprescindi- la, insieme al panorama straordinario, napoletano è stata intitolata la strada
bile per coglierne l’anima più intima. La che spazia sulle altre terre che emergono che scende all’insenatura delle Balate e
sua geografia è determinata, infatti, da dal mare come grandi scogli: da Lipari a che, con una ripida scalinata, culmina in
due crateri di vulcani spenti: il Monte Vulcano, con la sua cima gialla di zolfo, un’incantevole spiaggia dove il mare cir-
Fossa delle Felci (962 metri) e il Monte alle coniche Panarea, Stromboli e Alicu- conda un preistorico cratere sommerso.
dei Porri (860 metri). Due luoghi magi- di, fino a Filicudi, che con il suo profilo Si nuota tra i resti della caldera, in-

Bell’Italia 7
In questa foto: la baia di
Pollara, con la spiaggia
più suggestiva di Salina,
si raggiunge scendendo
una ripida scalinata.
Pagina seguente, in senso
orario: due vicoli di
Malfa; il monumento
a Massimo Troisi,
protagonista del film
Il postino, al quale è
stata dedicata anche
una via; le granite
alla frutta Da Alfredo,
istituzione isolana.

La baia di Pollara offre il tramonto perfetto su Filicudi e Alicudi


———————

castonati nel promontorio del Perciato, varia, viva, vissuta. Non solo turismo, il rientro lungo la strada buia, sotto un
che conserva antichi rifugi e magazzini ma anche grande attenzione alle at- cielo luminosissimo che rivela l’infinità
scavati nel tufo. Erano ricoveri per le bar- tività culturali e alla tradizione. Si del firmamento. È poi la volta del Salina
che anche le grotte di Rinella, spiaggia inizia la prima domenica di giugno con Doc Fest (25-29 giugno), dedicato al do-
a forma di mezzaluna, di sabbia nera e la Festa del Cappero in Fiore, a Pollara. cumentario italiano. Quest’anno il tema,
fondali identici, nel comune di Leni, luo- Il frutto che, insieme all’uva Malvasia, è di grande attualità, è Padri e figli. Verso
go ideale per lo snorkeling. Decisamente fonte di reddito per l’economia isolana terre fertili, dedicato ai giovani che par-
più ampia è, invece, la spiaggia di ciottoli diventa protagonista di una manifesta- tono, emigrano, oppure restano, ma non
a Lingua, nel territorio di Santa Marina, zione di solide tradizioni che propone vogliono arrendersi a un mondo senza
che si estende fino a un laghetto d’acqua degustazioni di piatti a base di cappero speranza. A luglio (18-23) è tempo di
salmastra: qui si trovavano le saline cui preparati da volontari e chef, in una ga- MareFestival Salina, kermesse dal tocco
l’isola deve il nome. Santa Marina, Malfa ra di gusto senza pari. E poi, musica e mondano e modaiolo, e poi del Salina Fe-
e Leni sono i comuni dell’isola, a dimo- danze nella piazzetta di Sant’Onofrio, stival (25-29) con i suoi originali proget-
strare quanto Salina sia incredibilmente fino a notte fonda. Un’esperienza unica ti Parco Acustico e Paesaggi Sonori.

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In questa foto: l’abitato
di Malfa e, di fronte,
l’isola di Panarea.
Qui sotto: il panoramico
terrazzo dell’Hotel
Signum, sempre a
Malfa. Qui si viene
per l’aperitivo e la
spettacolare vista su
Panarea e, più lontano,
Stromboli. L’albergo
ha anche un ottimo
ristorante condotto
da una talentuosa chef,
Martina Caruso.

E ancora, concerti e presentazioni di li-


bri a Palazzo Marchetti, a Malfa, edificio
dalle imponenti colonne, sintesi di tradi-
zione isolana e architettura americana,
costruito negli anni Venti da un eoliano
emigrato negli Stati Uniti, e poi donato,
nel 1993, all’associazione culturale Didi-
me ’90 da una sua erede. L’associazione
ha un progetto ambizioso: la costruzione
di un cine-auditorium che possa garan-
tire attività culturali tutto l’anno. Con-
sigliata anche la visita al Museo Eo-
liano dell’Emigrazione, indispensabile
per comprendere la storia di Salina. Tra

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Palazzo Marchetti Signum

INFORMAZIONI

Gli alberghi Da Alfredo (Lingua, via Marina


Hotel L’Ariana ★★★★ (Leni, Garibaldi, 090/984.30.75). Un classico
via Rotabile 11, 090/980.90.75). dell’isola, affollato e informale. Granite
Affascinante villa liberty sul mare, ai gusti di frutta e pane “cunzato”
con grandi teste di “Mamoni” sul (condito). Conto medio: 15 €. Per chi
tetto. Quindici camere mix&match non si accontenta c’è Alfredo in Cucina,
e strepitosa terrazza. Doppia con ristorante con piatti della tradizione
colazione da 140 €. rivisitati. Conto medio: 35 €.
Hotel La Salina Borgo di Mare
(Lingua, via Manzoni 4, 090/ Per la visita
984.34.41). Costruito come un piccolo Museo Eoliano dell’Emigrazione
villaggio in stile eoliano, con tanto di (Malfa, via Fontana 4, 392/269.43.13;
vicoli e lampioni. Diverse tipologie di www.museoemigrazionesalina.it).
camere. Convenzione con il vicino Reperti, foto, filmati che documentano
ristorante Il Gambero, della stessa le migrazioni delle comunità eoliane.
proprietà. Doppia con colazione da 120 €. Orario: tutti i pomeriggi 17-20; visita
Hotel Punta Scario ★★★ (Malfa, guidata. Ingresso 4 €.
via Scalo 8, 090/984.41.39). All’inizio
della discesa per la spiaggia omonima, Attività e indirizzi utili
immerso in un giardino mediterraneo Nautica Onda Eoliana (Malfa, via Scalo
sul mare. Diciassette camere semplici, Galera, 090/984.42.00-339/776.80.98;
ma tutte con vista mare. Doppia con www.ondaeoliana.com). Noleggio
colazione da 100 €. barca con e senza conducente. Itinerari
B&B Salinarte (Santa Marina Salina, “su misura” e servizio taxi da un’isola
via Crispi 29, 338/575.46.78). Arredi all’altra. Prezzi da concordare.
colorati nelle cinque camere, ognuna Salina Relax Boat (345/216.23.08;
diversa dall’altra. A 200 metri dalla www.salinarelaxboats.com).
spiaggia di Punta Barone. Giro dell’isola con tre soste nelle calette
Doppia con colazione da 90 €. più suggestive, inclusa Pollara, 25 €
Hotel Ravesi ★★★ (Malfa, via Roma a persona.
66, 090/984.43.85). Quattordici camere EolieAvventura (333/469.95.30 e
panoramiche arredate con cura e 393/099.27.60; www.eolieavventura.
piscina a sfioro. Aperitivo in chiave jimdo.com). Camminate e trekking,
sicula, con stuzzichini a km 0, aperto anche personalizzati, sempre con guida.
anche ai non residenti. Doppia con Costo: circa 200 € per 15 persone.
colazione da 67 €. Rent Bongiorno (Santa Marina Salina,
via Risorgimento 222, 090/984.34.09-
I ristoranti 338/379.12.09; www.rentbongiorno.it).
Signum (Malfa, via Scalo 15, 090/ Nolo auto, bici, scooter e servizio taxi.
un evento e l’altro ci si può concedere 984.42.22). Il ristorante dell’omonimo Tourist Service (Malfa, via Roma 112,
un’escursione alla spiaggia dello Sca- hotel propone un trionfo di cucina 090/984.40.38-339/275.77.65).
rio, per un bagno davanti all’omoni- locale in chiave contemporanea. La Nolo auto, scooter e biciclette.
mo scoglio, una delle immagini iconiche chef è Martina Caruso, stella Michelin. Da Enza (Leni, Malfa e Rinella,
dell’isola. Ma anche un giro in barca per Straordinari i piatti di pesce azzurro e 090/980.94.08-339/337.26.02). Nolo
ammirare le tipiche case bianche, il faro il gelato al cappero. Conto medio 55 €. auto e scooter; anche consegna in hotel
di Capofaro, la vegetazione vulcanica, le Menu degustazione: 5 portate 70 €; o all’appartamento.
scogliere a picco, fino all’arco naturale di 7 portate 90 €. Percorso vini: 150 €. Comune di Santa Marina Salina
Punta Perciato, che introduce alla spiag- Villa Carla (Leni, via Santa Lucia, (090/984.31.28; www.comune.santa-
gia di Pollara. Al tramonto, consigliato 090/980.90.13). Solo 20 coperti nel marina-salina.me.it)
un aperitivo all’esclusivo Hotel Capofa- giardino della signora Carla. Da non Comune di Malfa (090/984.40.08 e 090/
ro o sulla magnifica terrazza del Signum, perdere i ravioli di pasta fresca ripieni di 984.43.00; www.comune.malfa.me.it)
con vista su Panarea e Stromboli: il para- capperi e i fantastici dolci. Indispensabile Comune di Leni (090/980.91.25 e
diso, a Salina, è anche questo. prenotare. Conto medio 30 €. 090/980.92.25; www.comune.leni.me.it)
La spiaggia sabbiosa
di Mondello, a Palermo,
è scenograficamente
chiusa da capo Gallo
(sullo sfondo) e, sul lato
opposto, dal monte
Pellegrino (in primo
piano sulla destra).

12 Bell’Italia
DA CEFALÙ A PALERMO

IN SPIAGGIA
CON STILE
Lidi eleganti e spiagge per famiglie, ma anche
aree protette e calette isolate: da Torre Conca
a Magaggiari, la costa nord della Sicilia regala
120 chilometri di mare adatto a tutti i gusti
TESTI Maria Cristina Castellucci FOTOGRAFIE Paolo Giocoso

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Sopra: la spiaggia di Mondello, fine, è bagnata da un mare
amatissima dai palermitani, trasparente, con fondali
offre anche eleganti lidi bassi. Si apre sul golfo di
attrezzati. A destra: la spiaggia Castellammare nel territorio
di Magaggiari, di sabbia di Cinisi, sotto Punta Raisi.

C
efalù è la “regina” del turismo di interesse: il duomo, fondato a metà del
siciliano sulla costa tirrenica. La XII secolo, con l’originaria decorazione a
bella spiaggia di sabbia, pulita e mosaico del presbiterio, dominata dal
facilmente accessibile, il centro Cristo Pantocratore, ma anche il lavatoio
storico, la quantità di servizi medievale e il Museo Mandralisca.
e locali e, ultimo ma non meno impor- Quella del lungomare non è l’unica
tante, lo spettacolare duomo medievale, spiaggia di Cefalù. Spostandosi verso
Patrimonio dell’Umanità Unesco, hanno est, si oltrepassa la zona delle Calette
fatto la sua fortuna. Destinazione sia – una serie di piccole baie rocciose dove
di palermitani in gita fuori porta sia di si può fare il bagno spesso in totale so-
turisti italiani e stranieri, è uno di quei litudine – e dopo qualche chilometro si
luoghi che entrano nel cuore, che ti con- arriva alla Plaja degli Uccelli (o spiag-
quistano con un riuscito mix di fascino gia di Sant’Ambrogio), una striscia di
antico e atmosfera internazionale. E se sabbia e ciottoli incorniciata da colline
tanti vengono qui per fare una tranquilla verdeggianti e bagnata da un mare cri-
passeggiata fra vicoli e piazzette, magari stallino. Meno affollata, in genere, del
condita da un po’ di shopping nei nume- lido di Cefalù, è comunque abbastanza
rosi negozietti di artigianato e prodotti comoda. Un’altra spiaggia di facile ac-
tipici, molti sono quelli che la preferisco- cesso, circa 7 chilometri a est della Plaja
no proprio per il suo mare. La spiaggia si degli Uccelli, è quella di Torre Conca,
stende a ridosso del lungomare, e diver- alle porte di Finale, frazioncina di Pol-
se scalette consentono di accedervi in tut- lina. La si raggiunge percorrendo la
ta comodità. Alcuni tratti sono attrezzati statale 113, un nastro sottile di asfalto
con ombrelloni e sdraio, per chi desidera che segue le curve sinuose delle colline
qualche agio in più. La sabbia fine e i fon- che, in questo tratto di costa, arrivano
dali bassi la rendono indicata anche per i quasi fin dentro l’acqua, creando uno
bambini e per le persone che non hanno scenario di movimentata bellezza. La
dimestichezza con il nuoto. Sul lungo- spiaggia è un’ampia striscia di ghiaietto
mare ci sono ristoranti, alberghi e bar, e e sabbia, fra tre alte pareti rocciose e il
pochi passi separano dai principali punti mare. Vi si arriva discendendo una

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Sopra: Cefalù è dominata
delle torri del duomo,
edificato a partire dal
1131 e completato in
epoca sveva. Alle spalle
dell’abitato si staglia la
rocca di Cefalù, una rupe
nota come U castieddu,
alta circa 270 metri,
sulla quale sorgono
i resti di una fortezza
medievale. A sinistra: la
spiaggia di Mondello con
il suo mare limpidissimo.
Pagina seguente: il lido di
sabbia e ghiaia di Torre
Conca, a Finale di Pollina.

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Pagina precedente:
la spiaggia di Torre Conca
si sviluppa sotto capo
Raisigerbi. La si raggiunge
comodamente grazie
anche alla presenza
di un ampio parcheggio.

Villa Palamara 1868 Tivitti Bottega

comoda scala e durante l’estate è molto INFORMAZIONI


frequentata.
Se invece da Cefalù si punta verso ovest, Gli alberghi Tivitti Bottega (Cefalù, lungomare
una splendida spiaggia che vale la pena Le Calette ★★★★(Cefalù, via Vincenzo Giuseppe Giardina, 0921/92.26.42).
di segnalare è quella di Salinelle. Siamo Cavallaro 12, 0921/42.41.44). Sulla Sul lungomare di Cefalù, locale grazioso
nel territorio di Lascari: il litorale, chilo- costa appena a est dell’abitato, è una e giovanile, con spazio esterno. Si può
metrico, è di sabbia fine e dorata, orlato struttura dall’architettura mediterranea, scegliere tra hamburger, pizze e piatti
di dune incoronate dalle foglie carnose con camere di diverse tipologie, del giorno, preparati secondo l’offerta
e puntute del Carpobrotus edulis, meglio solarium, accesso privato al mare, dei banchi del mercato. Anche rivendita
noto come fico degli Ottentotti. In estate piscina. Doppia con colazione da 155 €. di prodotti tipici. Conto medio 22 €.
vi viene allestito un piccolo lido, ma per il Villa Palamara 1868 (Cefalù, contrada Arrhais (Pollina, località Finale,
resto l’accesso è libero. Ed essendo molto Plaja degli Uccelli, 0921/82.02.60). corso Sicilia 2, 0921/42.63.28).
grande, anche nei periodi di punta non Appartamentini indipendenti e camere Il pesce, sempre freschissimo, è il
risulta mai troppo affollata. in un’affascinante dimora storica che protagonista principale delle pietanze
La spiaggia di Mondello, la preferita si staglia, con tanto di torre merlata, fra servite da questo grazioso ristorantino.
dai palermitani, è invece spesso piena la collina e il mare. Piscina, ristorante Le ricette sono quelle tradizionali,
di gente, attratta non solo dalla bellezza e wi-fi. Doppia con colazione da 85 €. rivisitate con ottimo mestiere
e dalla pulizia del mare ma anche, du- Tourist Hotel ★★★ (Cefalù, dallo chef Giovanni Tarantino.
rante la stagione estiva, dalla quantità lungomare Giuseppe Giardina, Interessante l’accoppiamento tra pesce
di servizi disponibili. Ci sono i lidi per 0921/42.17.50). Direttamente sul e verdure. Conto medio 30 €.
gli sportivi e quelli dedicati alle mam- lungomare, ma abbastanza distante Eden Bar (Pollina, località Finale,
me con i bambini, le spiagge glam e al- da rimanere sempre tranquillo, ha piazza del Popolo 1, 0921/42.67.59). La
cune cabine ad affitto stagionale. Ma è ristorante, bar, piscina, lido riservato. granita siciliana è sempre molto amata
anche possibile praticare sport acquati- Doppia con colazione da 80 €. e richiesta. In questo bar si sceglie fra
ci, fruire dell’animazione per i più pic- B&B Le Dune (Lascari, via del Mare una quantità di gusti, dalla mandorla al
coli e altro ancora. Questa spiaggia, di 15, 338/730.82.58). Sulla spiaggia di gelso. Si accompagna con uno sbuffo
finissima sabbia corallina, è indicata so- Salinelle, dove dispone di uno spazio di panna e la canonica brioche. Piccola
prattutto per chi, durante l’estate, ama attrezzato riservato, è un grazioso terrazza esterna. Granita 5 €.
restare in attività. Il golfo di Mondello bed & breakfast con 5 camere comode Mida Lounge Bar (Palermo,
è racchiuso fra due promontori, uno dei e luminose, con bagno privato. Mondello, viale Regina Elena 91,
quali, capo Gallo, ricade all’interno di Doppia con colazione da 60 €. 091/273.67.11). Direttamente sulla
un’area marina protetta ed è a sua volta Mondello Palace Hotel ★★★★ spiaggia di Mondello, è aperto tutto
tutelato da una riserva naturale. Qui la (Palermo, Mondello, viale Principe il giorno. Ideale per uno spuntino
costa è rocciosa (a parte un’unica ca- di Scalea, 091/45.00.01). Albergo veloce, un pasto leggero o un cocktail
letta di ghiaia) e può essere complicato quattro stelle vicino alla spiaggia di all’ora dell’aperitivo. Di sera musica,
scendere al mare. Chi si cimenta viene Mondello, dove dispone di lido riservato. dal vivo o dj set. Per un piatto
però compensato dalla possibilità di Ristorante, lounge bar, parco con si spendono mediamente 9 €.
fare il bagno in acque pulite e ricche piscina. Doppia con colazione da 121 €. Vitina (Cinisi, via Pio La Torre 36,
di flora e fauna marine, perfette per gli Magaggiari Hotel Resort ★★★★ 338/718.24.31). Cucina casalinga e
amanti dello snorkeling. Un ampio trat- (Cinisi, via Peppino Impastato 7, ingredienti di qualità hanno fatto la
to di litorale, sotto al faro, è frequentato 091/866.53.51). Nel verde di un giardino fortuna di questa semplice trattoria.
dai nudisti. mediterraneo, offre ospitalità in camere, Buono il cous cous, di preparazione
Torniamo sulla sabbia a Magaggiari: appartamentini e ville indipendenti. artigianale e servito con brodo di
si tratta di una spiaggia ampia, all’e- Ristorante, piscina, campo da tennis. pesce. Conto medio 25 €.
stremità nord-orientale del golfo di Doppia con colazione da 110 €.
Castellammare, fra Cinisi e Terrasini. Indirizzi utili
Anche questa è una spiaggia facilmen- I ristoranti Servizio Turistico Regionale
te accessibile e frequentata, con un lido Lo Scoglio Ubriaco (Cefalù, via di Cefalù (Cefalù, corso
attrezzato per chi desidera sistemarsi Carlo Ortolani di Bordonaro 2/4, Ruggero 77, 0921/42.10.50).
più comodamente. Si estende a ridos- 0921/42.33.70). Ristorantino piacevole, Ufficio Turismo del Comune di Cefalù
so del lungomare, dove sono presenti con terrazza sul mare e atmosfera (Cefalù, piazza Duomo, 0921/42.15.08;
bar e ristoranti. Se da una parte, per i romantica. Sul menu, accanto a molti www.comune.cefalu.pa.it).
suoi bassi fondali, è adatta ai bambini, piatti a base di pesce (da provare le Palermo Turismo (Palermo, via
dall’altra, grazie alla sua esposizione, è tagliatelle allo scoglio) ci sono anche Principe di Belmonte 92, 091/58.51.72;
molto amata da chi pratica windsurf. buone pizze. Conto medio 30 €. www.cittametropolitana.pa.it).
OSPITALITÀ A PALERMO

NELLA CASA
DEL PRINCIPE
Trionfo d’arte, raffinatezza e cultura, gli antichi
palazzi nobiliari del capoluogo siciliano sono
la sintesi perfetta dell’accoglienza sull’isola:
per una notte da vivere nel cuore della storia
TESTI Marilisa Zito FOTOGRAFIE Paolo Giocoso
In questa foto: salotto di
Palazzo Conte Federico,
uno degli edifici civili
palermitani più ricchi di
storia. Pagina precedente:
l’infilata dei saloni
della stessa dimora,
che appartiene ancora
ai discendenti della
famiglia di Federico II.

Bell’Italia 21
D
ai Romani ai Bizantini, dagli lazzo Federico racchiude in sé i segreti Sopra: l’ingresso Giuseppe Venanzio
Arabi ai Normanni, dagli Svevi e il fascino di una storia millenaria. La al piano nobile Marvuglia, dove
di Palazzo Conte si nota l’automobile
ai Borboni, la Sicilia è il regno parte più antica è la bellissima torre
Federico. Sale, Balilla “Coppa
delle tante civiltà, grandiosa e di Scrigno (XII secolo), che un tempo stanze e saloni d’Oro” del 1935,
bellissima per le stratificazioni difendeva Palermo. Da qui si entrava testimoniano ancora funzionante;
storico-culturali che ne hanno definito nell’abitato, a ridosso del mare, e ancora i gusti delle diverse particolare di un
l’identità. Sul filo della storia, i palazzi oggi visitarla è come viaggiare indietro nel epoche storiche. tavolo da toilette
Nella pagina nella stanza
nobili si sono moltiplicati, disseminan- tempo, accompagnati dal racconto visivo seguente in alto, Marvuglia. In basso:
do il territorio, e in particolare Palermo, di tantissimi manufatti perfettamente da sinistra: il cortile la stanza Marvuglia,
di dimore avvolte nei ricordi, ricche di conservati: le architetture medievali, le del palazzo, opera settecentesca,
opere d’arte, che i proprietari custodi- due bifore, una normanna e l’altra ara- dall’architetto è situata nell’ala
palermitano privata dell’edificio.
scono con meritevole impegno. E che, gonese, le armature, gli stemmi, persino
in molti casi, aprono all’ospitalità, facen- la cucina, completa di stoviglie, piatti e
do rivivere stanze e saloni straordinari. utensili originali. Dal cortile decorato in
pietra a intaglio dall’architetto Giuseppe
GLI AFFRESCHI IN SALOTTO Venanzio Marvuglia (1729-1814) si acce- no fra queste mura nelle stanze private
A PALAZZO CONTE FEDERICO de al piano nobile, articolato in una fila dei conti, aperte ai visitatori. Imperdibi-
L’esempio più illustre è Palazzo Conte di saloni rinascimentali di diversi colori. le la camera da letto, con l’alcova ori-
Federico. Un indirizzo “nuovo” per l’o- E anche qui la storia ricomincia a fluire, ginaria del Settecento e le decorazioni
spitalità nobiliare del capoluogo sicilia- tra arazzi, costumi, quadri, lampadari, di Marvuglia, ultima suggestione prima
no. I conti Alessandro e Alvine Federico, collezioni d’armi e ceramiche. Ovunque di uscire dal palazzo e raggiungere, in
con il figlio Nicolò, discendenti di Fede- si guardi ci sono opere d’arte, come i sof- pochi minuti, Palazzo dei Normanni e il
rico d’Antiochia, figlio dell’imperatore fitti lignei affrescati del Salotto Giallo (XV mitico mercato di Ballarò.
Federico II, stanno infatti aprendo all’o- secolo), gli affreschi settecenteschi di Vito ——
spitalità una dépendance della dimora: D’Anna del Salotto Rosso, la grande galle- PALAZZO CONTE FEDERICO
l’inaugurazione è prevista per fine estate, ria con gli affreschi di Gaspare Serenario Palermo, via dei Biscottari 4, 0916/51.18.81;
ma il palazzo è già visitabile, la mattina e i tanti simboli massonici che ne rivelano www.contefederico.com
o su prenotazione (ingresso 10 euro). l’origine. Potrebbe bastare ma c’è di più, Appartamenti: 7 da 2 persone.
Sorto sulle mura puniche della città, Pa- perché antichità e vita moderna convivo- Prezzi: appartamento da 80 €.

22 Bell’Italia
PALAZZO VILLA TASCA
Stanze per grandi musicisti
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In questa foto: il patio
di Palazzo Villa Tasca
si affaccia su un parco
in cui crescono anche
piante tropicali. Sotto, da
sinistra: la villa vista dal
giardino; il piano nobile,
interamente affrescato;
la terrazza con vista
sul parco; un particolare
del piano nobile.
Pagina precedente, in alto:
la suite Donna Franca.

Bell’Italia 25
In questa foto: la
sala da ballo
di Palazzo
Ajutamicristo,
con il soffitto
affrescato
da Giuseppe
Crestadoro.
Pagina seguente:
la cucina e
una delle sale.

PALAZZO LANZA TOMASI


A casa del Gattopardo
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PALAZZO AJUTAMICRISTO
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In questa foto:
la biblioteca-
museo di Palazzo
Lanza Tomasi.
Pagina precedente:
vista del palazzo
e una delle sale.

Bell’Italia 27
L’illuminazione
serale esalta
il Castello di
Montalbano Elicona,
nel Messinese, le
cui mura di facciata
sono incise da
oltre 40 feritoie
che consentono
di controllare la
valle dell’Elicona;
i finestroni furono
aperti solo dopo
le trasformazioni
di età aragonese.

28 Bell’Italia
I CASTELLI

SENTINELLE DELLA
STORIA
Un itinerario tra i manieri più spettacolari dell’isola, da Caccamo
a Milazzo e Montalbano Elicona: architetture medievali che svettano
imponenti su borghi e valli, spesso trasformate in musei del territorio
TESTI Maria Cristina Castellucci FOTOGRAFIE Alfio Garozzo

Bell’Italia 29
30 Bell’Italia
V
iaggiando in Sicilia, spesso si corte, le prigioni, la “sala della Congiura”, Sopra: il Castello di
scorgono rovine di castelli che che ospitò una riunione fra alcuni baroni Milazzo è in realtà una
cittadella murata che
svettano sulla cima di rocce im- siciliani ribelli nella rivolta del 1160, e le
si estende per 7 ettari
pervie, testimoni di un’epoca terrazze da cui si ammira il panorama. sul promontorio di capo
feudale che nell’isola si spinse Sempre nella zona di Palermo, ecco il Milazzo. Il complesso,
ben oltre le soglie dell’evo moderno. Sim- Castello di Castelbuono: la sua costru- di antichissima origine,
bolo di potere e ricchezza, sono non di zione fu ordinata nel 1316 dal conte fu fortificato durante la
dominazione araba e di
rado ridotti a una torre o un brandello di Francesco I Ventimiglia, feudatario nuovo in età normanno-
mura. Ci sono però eccezioni su cui vale la delle Madonie che, da questa munita for- sveva. Dopo il restauro
pena di soffermarsi, partendo da uno dei tezza, poteva controllare la “via del legno” del 2010 è tornato
castelli meglio conservati d’Italia, quel- che collegava le foreste sulle montagne a vivere, e ad agosto
accoglie un festival
lo di Caccamo, in provincia di Palermo. alla costa. A dispetto delle manomissioni
di musica indie.
La fondazione del maniero, che si eleva subite nel corso della storia, il castello si Pagina precedente: dal
su una rocca a 500 metri d’altezza, è di eleva ancora imponente a dominare l’a- Castello di Calatabiano
epoca araba, ma l’edificio si presenta oggi bitato. Oggi è sede del Museo Civico, con si apre una veduta
nel suo aspetto normanno-svevo, benché uno spazio dedicato a mostre tempora- spettacolare che spazia
dal mare al massiccio
modificato da numerose sovrapposizioni nee. All’interno si visita anche la Cappella dell’Etna. Oggi lo si può
successive. Con i suoi 130 ambienti, fra Palatina, decorata di stucchi e dedicata a raggiungere con un
saloni e stanzette, è anche uno dei com- Sant’Anna, della quale si custodisce una ascensore panoramico.
plessi normanni più grandi del Paese: reliquia in un’urna d’argento.
l’architettura movimentata, dovuta alla Una puntata verso l’interno ci porta in
quantità di corpi di fabbrica diversi, risul- provincia di Caltanissetta: a Mussome-
ta perfettamente godibile. L’itinerario di li, nel cuore della Sicilia del feudo, si
visita comprende, fra l’altro, la cappella di trova il Castello Manfredonico,

Bell’Italia 31
Sopra: Montalbano segnato dalle massicce Mussomeli è al centro
Elicona si sviluppa torri angolari. Venne di leggende, favorite dalla
attorno al suo castello, eretto nel XIV secolo, sua ubicazione in cima
che nei secoli fu anche ma durante i restauri a un’aspra rupe. Pagina
monastero e municipio. sono emerse tracce precedente: il portale
Nella foto piccola: di strutture più antiche. della sala del Trono
il Castello di Castelbuono Sotto: il Castello (o sala dei Baroni) del
ha un aspetto severo, Manfredonico di Castello Manfredonico.
In questa foto: una
cascata di case
collega il Castello di
Caccamo al duomo
di San Giorgio.
Sotto da sinistra: subito
oltre l’ingresso del
Castello di Caccamo
le mura sembrano
fondersi con la
roccia viva; una delle
sale del castello.

34 Bell’Italia
fortificato nel 1364-67 per ordine
Castello di San Marco Abbazia Santa Anastasia
di Manfredi Chiaramonte, esponente di
una delle famiglie siciliane più potenti. Su
una roccia solitaria e scoscesa alle porte
dell’abitato, questo castello, forse il più INFORMAZIONI
pittoresco fra i manieri siciliani, sembra
nascere direttamente dalla pietra. Ancora Gli alberghi tutto insieme in questo gradevole locale,
una volta troviamo una “sala dei Baroni” Hotel Tonnara Trabia★★★★ adatto a uno spuntino veloce come
in cui si riunirono alcuni aristocratici che (Trabia, contrada Tonnara, SS 113, a una sosta più lunga. Carne e pesce
intendevano ribellarsi al potere regale. E 091/810.11.15). A 12 chilometri da sul menu. Conto medio 25 €.
poi una cappella con tracce di affreschi Caccamo, in riva al mare, una tonnara Rossopeperoncino Fusion Food
trecenteschi, le segrete, le scuderie e al- dismessa è oggi un albergo moderno (Calatabiano, piazza Diaz 7,
cuni ambienti privati. e confortevole: 96 camere, ristorante, 393/566.05.68). Hamburger e pizze in un
spa. Doppia con colazione da 129 €. locale informale, frequentato soprattutto
PIAZZEFORTI RECUPERATE Abbazia Santa Anastasia ★★★★★ da giovani. Menu variegato, anche con
TRA CATANIA E MESSINA (Castelbuono, contrada Santa opzioni vegetariane. Conto medio 15 €.
L’origine del castello di Calatabiano Anastasia, 0921/67.22.33). Nel XII Macchianera (Milazzo, via Marina
(Catania) è più antica. Risale infatti a secolo convento di monaci benedettini, Garibaldi 275, 090/922.32.49). Di fronte
un kastron bizantino, edificato su una oggi offre accoglienza a cinque stelle: al mare e con bella vista sulle Eolie,
rupe da cui si poteva osservare ogni mo- 28 camere, ristorante di cucina è un ristorante di cucina creativa basata
vimento sul mare e la pianura. Una carat- del territorio, piscina, giardino. Doppia su prodotti locali. Conto medio 40 €.
teristica che piacque assai anche a tutti i con colazione da 160 €. Fattoria Grattazzo (Montalbano
successivi dominatori della Sicilia. Arabi, Castello di San Marco ★★★★ Elicona, contrada Grattazzo,
Normanni e poi una lunga serie di signo- (Calatabiano, via San Marco 40, 334/314.55.56). Fra le vette dei Nebrodi,
ri feudali: matrimoni, eredità, rovesci 095/64.11.81). Per un soggiorno “a un’azienda agricola a gestione familiare
finanziari o politici portavano l’edificio tema”, si può scegliere questa dimora dove gustare cucina rustica e formaggi.
in mani sempre nuove. Fino a quando, storica con bel parco, vicino al mare. Menu anche per celiaci, vegetariani
nel 1693, il terremoto del Val di Noto lo Ristorante, spa, piscina. Doppia e vegani. Conto medio 20 €.
distrusse. Oggi recuperato, si visita grazie con colazione da 166 €.
a comodi camminamenti. Locanda del Bagatto (Milazzo, via Per le visite
L’ampia visuale sul territorio è una delle Regis 11, 090/922.42.12). Nella zona del Castello di Caccamo (via Castello, 091/
caratteristiche fondamentali delle fortez- porto, sei camere minimal ma originali. 810.32.07 e 814.92.52). Orario: martedì-
ze: nel Messinese, i castelli di Milazzo Anche ristorante con cucina siciliana. domenica 9-13 e 15-19. Ingresso: 4 €.
e di Montalbano Elicona si stagliano Doppia con colazione da 90 €. Castello di Castelbuono (piazza
entrambi, giganteschi, sui borghi sot- Agriturismo Antica Tindari (Patti, Castello, 0921/67.12.11). Orario fino al
tostanti, incutendo rispetto e timore. A Contrada Moreri, 0941/31.72.02). A 40 21/6: lunedì-venerdì 9,30-13 e 15,30-19,
Milazzo il castello è una vera città murata minuti d’auto da Caccamo, è un’azienda sabato e domenica 10-13,30 e 15,30-19;
cui si accede attraverso un portone impo- agricola che produce vino, ortaggi, frutta dal 22/6 al 31/8 lunedì e mercoledì 9,30-
nente e un altissimo corridoio in pietra. e verdure. Gli alloggi, comodi e curati, 13 e 15,30-20, martedì, giovedì e venerdì
Fortificata dagli Arabi nel IX-X secolo e sono ricavati in un vecchio casale. Buon 9,30-13 e 16,30-20, sabato e domenica
riutilizzata e modificata fino all’Ottocento, ristorante. Doppia con colazione da 89 €. 10-13,30 e 16,30-20. Ingresso: 4 €.
la fortezza – al cui interno è stato allestito Castello di Mussomeli (contrada
un piccolo museo che ne narra la storia – è I ristoranti Castello, 0934/99.20.09). Orario: martedì-
un paradigma dell’architettura castrense Secondo Tempo (Termini Imerese, domenica 9-12 e 15-18. Ingresso: 4 €.
attraverso i secoli. Oggi ospita mostre, contrada Impalastro, 091/811.37.75). Castello di Calatabiano (via Alcantara
eventi, concerti. Il Castello di Montalba- A 10 chilometri da Caccamo, 142, 095/640450). Orario estivo (dalla 2a
no, invece, ha caratteristiche diverse. Nel il ristorante di Salvatore Campagna settimana di giugno alla 1a di settembre):
Trecento Federico II d’Aragona, che ama- è uno degli “emergenti” in Sicilia. 10-13 e 16-21; resto dell’anno mercoledì-
va particolarmente questo luogo, ordinò Ricette tradizionali, materie prime domenica 9,30-13,30. Ingresso: 5 €
che il castello, costruito in età normanna, locali e creatività. Conto medio 40 €. (7 € se si usa l’ascensore panoramico).
venisse rafforzato e insieme trasformato Hostaria Nangalarruni (Castelbuono, Castello di Milazzo (salita Castello,
in una reggia degna di ospitarlo. Abban- via delle Confraternite 7, 0921/ 090/ 922.12.91). Orario estivo (maggio-
donato e depredato nell’Ottocento, è stato 67.12.28). Cucina stagionale curatissima settembre): martedì-domenica 9-13 e
rimesso in buone condizioni: il restauro e a chilometro zero. Tanti i piatti 16,30-20,30. Ingresso: 5 €.
ci ha consegnato robuste mura merlate, stuzzicanti, come il filetto di maialino in Castello di Montalbano Elicona
camminamenti, cisterne, sale e corridoi, crosta di manna. Circa 600 le etichette (via Castello, 0941/67.80.19). Orario:
torri e cappella reale (la “cuba”). In alcu- sulla carta dei vini. Conto medio 30 €. maggio-giugno 9,30-13,30 e 15-19;
ni ambienti è stata sistemata una piccola Divinity (Mussomeli, via Palermo 37, luglio-settembre 9,30-13,30 e 15,30-20;
mostra di armi antiche. 388/655.40.60). Ristorantino, pub e caffè domenica sempre 9-18. Ingresso: 3 €.
DA MARSALA AD AGRIGENTO

SULLE TRACCE DEI


FENICI
Nella Sicilia occidentale, una Rotta tra templi greci
e resti romani alla scoperta dei segni dell’antica
colonizzazione fenicia. Una civiltà di mercanti e navigatori
che aveva fatto dell’intero Mediterraneo la propria casa
TESTI Federica Botta FOTOGRAFIE Alfio Garozzo
L’area archeologica di
Selinunte. Città greca
del VII secolo avanti
Cristo, rivela tra
le testimonianze di
epoca ellenica anche
resti di mura fenicie.

Bell’Italia 37
E
siste un filo antico che unisce le
culture e le civiltà del Mediter-
raneo, nonostante le tensioni
di questi anni. Anzi una Rotta,
un Itinerario del Dialogo Inter-
culturale, riconosciuto anche dal Consi-
glio d’Europa, che nel 2016 è diventato
Progetto Pilota dell’Organizzazione
Mondiale del Turismo. Una proposta di
viaggio che prende spunto dai contatti e
dagli scambi pacifici del passato per ca-
pire (e magari migliorare) il Mediterra-
neo di oggi. Emblema di questa storia di
convivenza e dialogo sono i Fenici, na-
vigatori, mercanti e colonizzatori che,
a partire dall’VIII secolo avanti Cristo,
stabilirono avamposti in tutto il Mare
Nostrum, intessendo rapporti paritari
con le popolazioni autoctone.

SULLA VIA SELINUNTINA,


AUTOSTRADA DELL’ANTICHITÀ
Lungo una serie di direttrici storiche,
utilizzate poi anche dalle civiltà dei
secoli successivi, viaggiavano cultura,
religione, mode, conoscenze, lingue e
passioni. Una sorta di comunità di libe-
ro scambio ante litteram, con commer-
ci di manufatti e idee, che contribuì a
creare la koinè, quella “comunanza me-
diterranea” che ancora oggi condivide
innumerevoli elementi, dalla dieta alle
produzioni locali, dalle tecnologie alle
strutture abitative, dalla vita quotidia-
na alle formule religiose.
La Rotta dei Fenici odierna compren-
de 18 Paesi e tre continenti, dalla
Spagna a Cipro, dalla Tunisia alle
Baleari. In Sicilia è possibile seguire
un percorso di visita organizzato lungo
gli antichi insediamenti delle principa-
li civiltà, dal periodo fenicio-punico a
quello romano, tra aree archeolo-

A sinistra: il parco archeologico di Eraclea


Minoa, colonia di Selinunte che ebbe
scambi commerciali con i Fenici.
A sinistra in alto e nella pagina seguente: il
tempio di Giunone, nella Valle dei Templi, ad
Agrigento. Anche qui la presenza dei Fenici
si rivela nei quartieri dedicati al commercio.

38 Bell’Italia
giche e siti naturali che proteggono il
territorio, la geografia dell’epoca e le
emergenze culturali, gastronomiche o
artistiche originate da quel fecondo pe-
riodo di scambio. Si seguono le tracce
dell’Antica Via Selinuntina, una sorta
di autostrada ellenica tra Siracusa e la
gemella Selinunte.

DALL’ISOLA DI SAN PANTALEO


ALLA FOCE DEL BELICE
La zona più densa di siti prettamente
fenici, il nucleo originario della Rotta,
parte da Mozia per raggiungere Agri-
gento, e dalla prossima estate si potrà vi-
sitare anche utilizzando la SmartWays
Sicilia Sacra Network (un’app per usu-
fruire dei migliori servizi di turismo,
dalle coordinate gps alle prenotazioni
alberghiere). La prima tappa è l’area
archeologica dell’antica Mothia,
sull’isola di San Pantaleo, nello Sta-
gnone di Marsala, dove i ritrovamenti
fenicio-punici risalenti all’VIII secolo
sono i più importanti di tutta la Sicilia.
Qui, chiaramente interpretabili anche
dai profani, si possono osservare alcu-
ne strutture caratteristiche degli abitati
fenici: il santuario del Cappiddazzu, il
Tofet (il cimitero dei bambini), la zona
delle abitazioni (dove si trova anche la
Casa dei Mosaici romana), la zona indu-
striale e il bacino sacro del Kothon. L’i-
sola fu scarsamente abitata nei periodi
successivi, quindi sono pochi i casi di
stratificazioni di altre epoche.
Non così, invece, nell’imponente area
greca di Selinunte, la tappa successiva
della Rotta, dove i muri e i quartieri fe-
nicio-punici vanno ricercati tra le colon-
ne e le mura elleniche, con un occhio at-
tento alle tecniche di costruzione dette
dell’opus africanum (un telaio portante
colmato di pietrame, fango e mattoni).
La Riserva Naturale della Foce del
Belice, poco distante, protegge il pae-
saggio della costa mantenendolo così
come doveva apparire all’epoca. Il

Pagina precedente: il Tempio della Concordia


nella Valle dei Templi. Qui a destra: la Casa
dei Mosaici, d’epoca romana, a Mozia. Da
questo sito parte la Rotta dei Fenici siciliana.
In alto: la necropoli di Mozia. I resti fenici
sull’isola, risalenti all’VIII secolo avanti
Cristo, sono i più importanti della Sicilia.
fiume fu fondamentale per l’insedia-
mento della prima colonia e per i com-
merci con le popolazioni dell’interno.
I Fenici si spinsero infatti anche verso
le montagne dei Sicani, come sembre-
rebbe dimostrare l’altare siculo-punico
che alcuni hanno identificato nel basa-
mento di pietra di fronte al Santuario di
San Pellegrino a Caltabellotta.

UN MUSEO SPERIMENTALE
PER CAPIRE I FENICI
Sulla costa che dei Fenici era la vera pa-
tria, si ha invece l’occasione di visitare
il nuovo Museo del Mare di Sciacca,
inaugurato nell’aprile di quest’anno in
un complesso nobiliare del tardo ’400,
con i reperti di archeologia subacquea
rinvenuti nel golfo. Il museo gode di
un allestimento sperimentale: gli spazi
espositivi, chiamati “sabbie”, riprodu-
cono le condizioni di ritrovamento dei
resti archeologici, sui fondali o sulle
spiagge. Molto suggestiva, la raccolta
comprende numerose anfore – le più
antiche sono del VII-VI secolo avanti
Cristo – una ciotola dell’età del Bronzo,
che già testimonia gli spostamenti per
mare, e alcuni ritrovamenti arabo-bi-
zantini. Altra peculiarità è la copia del-
la statuetta fenicia del Melqart, nume
tutelare della città di Tiro, ritrovata da
un pescatore nella baia. Sempre sul lito-
rale si estende Eraclea Minoa, colonia
selinuntina (già abitata dai Sicani), pro-
babile luogo di scambio con gli avam-
posti fenici. Nuovamente fu la foce di
un fiume, il Platani, oggi protetta dalla
Riserva Naturale, così come la vicina
Torre Salsa, a definire il luogo ideale
per lo stanziamento della colonia.
L’ultima tappa è Agrigento con la Val-
le dei Templi che, nonostante la fama,
riesce ancora a riservare qualche novi-
tà: è di questi anni la valorizzazione, con
un percorso differenziato, del quartiere
punico di epoca ellenica, una sorta di
rione dei commerci che coesisteva con
la dominante città greca.

A sinistra: l’altare di Caltabellotta,


testimonianza fenicia nell’interno dell’isola.
A sinistra, in alto: il tempio di Ercole ad
Agrigento. Nella pagina seguente: la statua
fenicia del Fanciullo, ritrovata a Mozia;
resti della torre orientale di Mozia.

42 Bell’Italia
Case di Latomie Il Vigneto

INFORMAZIONI

Gli alberghi Per le visite


Hotel Carmine ★★★ (Marsala, piazza Rotta dei Fenici, www.fenici.net
del Carmine 16, 0923/71.19.07). In Itinerario Culturale del Consiglio
un elegante edificio del centro storico, d’Europa.
camere splendidamente arredate, con Isola di Mozia e Museo Whitaker
mobili antichi siciliani, travi in legno (091/682.05.22). Orario: 9,30-18,30;
a vista o soffitti a volta, pavimenti gen.-apr. 9-15. Ingresso: 9 €. Per
piastrellati originali in ceramica. il trasferimento in barca ci si può
Doppia con colazione da 105 €. rivolgere all’Imbarcadero Arini e
Turismo Rurale Case di Latomie Pugliese (347/779.02.18; aprile-ottobre
(Castelvetrano, statale 115 per 9,30-18,30 ogni mezz’ora; novembre-
Selinunte Km 0+500, 0924/90.77.27). marzo 9-15; biglietto: 5 €) o a Mozia
Nell’azienda agricola di famiglia, Line, Imbarcadero Salina Infersa
immersa nell’agrumeto e nell’uliveto (www.mozialine.com; aprile-ottobre
delle antiche Latomie (cave) di 9,15-18,30, nov.-mar. 9,15-14; 5 €).
Selinunte, un tipico baglio che offre Area Archeologica di Selinunte,
ospitalità di ottimo livello. Cucina della (Castelvetrano, Trascina,
tradizione, con l’olio extravergine di via dei Templi, 0924/462.77).
oliva biologico dell’azienda Centonze. Orario: 9-18. Ingresso: 6 €.
Doppia con colazione da 80 €. Riserva Naturale della
Hotel Villa Calandrino ★★★★ Foce del Belice e delle Dune
(Sciacca, via Nocera Inferiore 1, Limitrofe, accessi da Marinella
0925/90.52.82). A 2 km dal centro di Selinunte o da Porto Palo.
storico di Sciacca e a 10 minuti di auto Aperta tutto l’anno. Ingresso libero.
dalla spiaggia di San Marco, elegante Altare di Caltabellotta, accesso
albergo in una villa del XIX secolo, con libero. Visite guidate con Kratas Tour
piscina all’aperto e camere raffinate. di Paolo Vetrano (328/030.30.11).
Colazione siciliana a base di dolci locali Museo del Mare (Sciacca,
e frutta. Doppia con colazione da 90 €. complesso monumentale Fazello,
via Licata 18, 0925/206.07). Orario:
I ristoranti martedì 16-20, mercoledì-sabato 9-13
L’Arte del Gusto (Castelvetrano, e 16-20, domenica 9-13. Ingresso libero.
statale 115 Km 1,500, 333/928.14.44). Area Archeologica di Eraclea Minoa
Villa ottocentesca con ampio cortile (Cattolica Eraclea, contrada Minoa,
e tavoli all’aperto, grande varietà di 0922/84.60.05). Orario: 18 aprile-
ricette tipiche della tradizione siciliana, 17 settembre 9-19; 18 settembre-31
speciali gli antipasti, ottima la pizza. dicembre 9-17. Ingresso: 4 €.
Conto medio 25 €. Riserva Naturale Orientata Foce del
Ristorante Il Vigneto (Menfi, contrada Fiume Platani, accesso libero dalla
Gurra di Mare, 0925/717.32). strada statale 115 all’altezza di Borgo
In un resort circondato da vigneti che Monsignore. Aperta tutto l’anno.
scendono verso il mare. Menu siciliano Riserva Naturale Orientata
rivisitato, come le farfalle con arance Torre Salsa-Oasi Wwf (Siculiana,
e gamberi o il parfait di mandorle con via Roma 156d, 0922/81.82.20 e
cioccolata calda. Conto medio 30 €. 327/774.29.54). Accesso dalla strada
L’Ambasciata di Sicilia (Agrigento, statale 115 all’altezza dell’uscita di
via Giambertoni 2, 0922/205.26). Montallegro. Aperta tutto l’anno. Visite
Dal 1919, nel cuore del centro storico, guidate gratuite su appuntamento
un’osteria con piatti della tradizione Parco Archeologico della Valle dei
siciliana, preparati con ingredienti Templi (Agrigento, strada panoramica
del territorio. Da assaggiare dei Templi, 0922/ 62.16.57; www.
le linguine all’ambasciata di mare, parcovalledeitempli.it). Orario: 8,30-
la pasta alla Norma e le sarde 19. Ingresso: 10 €, biglietto cumulativo
a beccafico. Conto medio 25 €. con il museo: 13,50 €.
DALLO IONIO AL TIRRENO

LA STRADA
DEI DUE MARI
Itinerario d’arte e natura lungo i tornanti
della statale 185: da Giardini Naxos a Terme
Vigliatore, cento chilometri punteggiati
da borghi isolati e panorami mozzafiato
TESTI Marcello Mento FOTOGRAFIE Alfio Garozzo

In questa foto: la baia di Taormina; oltre Giardini Naxos, punto di partenza del tour, appare maestosa la vetta dell’Etna.

44 Bell’Italia
P
ochi posti al mondo mantengono nel tem- go 122 metri che alterna grandi e piccole nicchie,
po il fascino immutabile di Taormina. Non uno dei più rilevanti monumenti romani in Sicilia.
a caso i Greci, una volta messo piede in Si- Sosta consigliata in piazza IX Aprile, dove dal bel-
cilia, si arrampicarono fin quassù, alle falde vedere si gode un panorama straordinario: lo sguar-
del monte Tauro, per realizzare una polis do passa dallo Ionio e dalla linea di costa che corre
meravigliosa, dotandola di uno dei più spettacolari verso Catania alla quinta naturale dell’Etna, che
teatri dell’antichità. E quindi, per il nostro itinera- regala in ogni stagione spettacoli indimenticabili.
rio che dallo Ionio ci condurrà al Tirreno e precisa-
mente a Terme Vigliatore, a metà strada tra l’antica OLTRE AL QANTARAH,
Tindari e il promontorio di Milazzo, non potevamo VERSO PAESAGGI ANTICHI
che partire da Taormina e dalla sua aerea bellezza. Pochi chilometri e raggiungiamo Giardini Naxos con
D’obbligo un tour nei caratteristici vicoli, a caccia il suo parco archeologico e le spiagge assolate, prese
di qualche stella del cinema, o tra i suoi leggendari d’assalto ogni anno da scandinavi, tedeschi e russi.
monumenti: il Teatro Antico, i palazzi Ciampoli e È alle porte dell’antica Naxos che si passa, solo ide-
Corvaja e la Naumachia, un prospetto in mattoni lun- al-mente, Al Qantarah, “il ponte” che gli Arabi
In questa foto: la “cascata”
di case di Taormina vista
dalla salita verso il castello
saraceno, sul monte Tauro.
Qui sotto: il Teatro Antico
di Taormina, che risale
al periodo ellenistico
ma fu interamente
rifatto in epoca romana.
Nella pagina seguente:
la bellezza selvaggia
delle gole dell’Alcantara.

46 Bell’Italia
avevano costruito sul fiume Alcantara, per imbocca- smi basaltici. È stato il fiume a plasmarle, scavandosi
re la Strada Statale 185 di Sella Mandrazzi. Comincia la strada tra le colate laviche uscite copiose dal crate-
così un itinerario insolito e poco battuto dal turi- re ormai spento del monte Mojo, qualche decina di
smo di massa, che in poco meno di 100 chilometri chilometri più in alto. Fiume che i Sicelioti chiama-
ci fa conoscere paesi e paesaggi di grande suggestio- vano Onobola, i Greci Akesines, e che poi prese, con
ne e bellezza, dalle oscure forre laviche delle gole gli Arabi, l’attuale nome. Un’oasi di frescura, dove
dell’Alcantara agli oltre mille metri di altezza della l’acqua è freddissima anche in agosto. A pochi mi-
Portella Mandrazzi, da dove si gode un panorama nuti il bellissimo borgo di Motta Camastra, abbar-
che spazia dall’Etna alle isole Eolie. Un itinerario – bicato su uno sperone calcareo dei Monti Peloritani,
confine naturale tra le province di Catania e Messina tanto che molte abitazioni sorgono sulle rocce e, con
– percorso nei secoli da eserciti e mercanti: questa, esse, ne formano un tutt’uno. Qui fu girata una scena
infatti, era la via di comunicazione più importante de Il Padrino di Francis Ford Coppola.
verso la parte occidentale della Sicilia. Ritornati nella valle arriviamo a Francavilla, fon-
Prima tappa, dunque, le orride gole dell’Alcantara, data dai Greci che sbarcarono a Naxos. Da vedere
con le loro pareti ravvicinate e strapiombanti di pri- la parte medievale (il quartiere Contarado),
in cima al quale si scorgono i ruderi del castello nor- nanti il torrente Zavianni, negli occhi la sagoma possen-
manno. Di grande interesse, gli scavi che hanno por- te e azzurrina dell’Etna che domina la valle. Qui, negli
tato alla luce l’insediamento ellenico, i cui reperti sono anni Cinquanta, ai tempi della riforma agraria, venne-
conservati al Museo Paolo Orsi di Siracusa, e il con- ro realizzati sette borghi per ripopolare la campagna.
vento dei Cappuccini, fondato nel 1570: qui vicino, A parte qualche casa, i villaggi non vennero mai abitati
il 20 giugno del 1719 si combatté la battaglia campale tra e oggi sono solo un’inquietante attrazione turistica.
Spagnoli e Austriaci per il controllo dell’isola. Ancora pochi chilometri e giungiamo alla Portella
Mandrazzi, oltre mille metri d’altezza. D’estate non
CHIESE BIZANTINE, è difficile imbattersi nella nebbia, che per fortuna si
STREGHE E BORGHI FANTASMA dirada in fretta. Ai nostri occhi si aprono panorami
Una breve deviazione dal nostro percorso permette ineguagliabili: dal Mongibello (l’altro nome dell’Etna)
di raggiungere, a qualche chilometro da Francavilla, spruzzato di neve a sud, alle Eolie a nord, dalla Rocca
in territorio di Castiglione di Sicilia, la cuba di Santa di Novara a est – il “Cervino di Sicilia” per la sua punta
Domenica, una delle chiese bizantine più interessanti e aguzza, estremo avamposto dei Peloritani – fino alle
famose. Ripresa la statale 185, risaliamo con ampi tor- rocche dell’Argimusco a ovest, con le loro gigan-

48 Bell’Italia
In questa foto: la Rocca di
Novara o Salvatesta (1.340
metri) è nota come
il “Cervino di Sicilia”. Sotto:
i tornanti della Statale
185 tra Francavilla e
Novara di Sicilia. Pagina
precedente, in alto: la Cuba
bizantina, a Castiglione
di Sicilia; in basso: il sito
megalitico dell’Argimusco,
a Montalbano Elicona.

Bell’Italia 49
50 Bell’Italia
In questa foto: la costa
tirrenica vista da
Novara di Sicilia. Tra
i rilievi si fa largo il letto
del torrente Mazzarrà.
Pagina precedente, in alto:
la zona archeologica
di Tindari, situata
nell’omonima frazione
di Patti, comune del
Messinese a pochi
chilometri dalla meta
finale dell’itinerario;
in basso: ruderi di un
castello normanno che
sorgono al centro della
valle dell’Alcantara,
a Francavilla di Sicilia.

tesche rocce antropomorfe. Superato il passo, ini- Entrambi meritano una deviazione, una volta giunti
zia la discesa verso Novara di Sicilia, il paese delle quasi sulla costa. Così come vale assolutamente una
streghe (leggenda vuole che dove ora sorge il duo- visita il sito megalitico dell’Argimusco, in territorio
mo ci fosse il luogo d’incontro delle fattucchiere), di Montalbano Elicona, sulle prime propaggini dei
uno dei borghi più interessanti del Messinese per Nebrodi, chiamato non a torto la “Stonehenge sici-
le sue antiche chiese e per un impianto urbano in liana”. A Terme Vigliatore, giunti finalmente alla
cui spiccano antichi edifici sui quali sono raffigurati meta, nella frazione di San Biagio, da non perdere
misteriosi volti d’uomo coperti di foglie, forse con i resti della villa romana, con pavimenti a mosaico
funzione apotropaica. della seconda metà del I secolo dopo Cristo. A po-
Riprendiamo a scendere. La strada costeggia il tor- chissimi chilometri, Tindari e la Riserva dei laghetti
rente Mazzarrà. Le Eolie sono a portata di mano, così di Marinello su cui s’affaccia. Quassù sorgono uno
come la rocca su cui sorge Tindari. Oltre la vallata, il dei santuari più importanti della Sicilia, famoso per
castello di Tripi e la contrada in cui si trova la necro- la sua Madonna Nera, e i resti dell’antica Tyndaris,
poli siculo-greca di Abacena: qui vennero scoperti in cui spicca il teatro greco e dal quale si gode un
i gioielli oggi custoditi nel piccolo museo di Tripi. panorama che ha pochi eguali in tutta l’isola.
52 Bell’Italia
Mar Tirreno Calabria

Tindari Palermo
Si
ci
lia
Terme

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Vigliatore
A

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ATA L 85
ni
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Tripi lo
Montalbano e Francavilla, antiquarium Arathena Rocks Hotel
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Elicona Novara di Sicilia ti
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INFORMAZIONI

Gli alberghi
5
18

Portella Mandrazzi e maccheroni al ragù con la solennità


E
AL

1.125 m
Atahotel Capo Taormina ★★★★
TAT

di un piatto gourmet. Conto medio 11 €.


STRADA S

(Taormina, via Nazionale 105, Il Girasole (Novara di Sicilia, contrada


Francavilla
di Sicilia 0942/57.21.11). Tutte le camere Grego 49, 0941/65.08.12). Menù
vantano una splendida vista sulla tradizionale. Da provare il digestivo
Motta Camastra
baia di Villagonia e di Giardini Naxos. alla nepetella. Conto medio 25 €.
Castiglione di Sicilia Doppia con colazione da 290 €. Ritrovo Manuja (Terme Vigliatore,
Gole
dell’Alcantara Arathena Rocks Hotel ★★★★ contrada Cannotta 17, 377/119.90.86).
N Taormina
(Giardini Naxos, via Calcide Eubea Vicino al mar Tirreno, atmosfera semplice
Giardini Naxos
io

55, 0942/513.49). L’albergo vanta ma raffinata. Il menù punta decisamente


on

O E
I
ar

0 2 4km un’interessante collezione di oggetti sul pesce, in particolare sulle zuppe


M

decorativi: bassorilievi, sculture, cornici di crostacei. Conto medio 30 €.


dorate, porte barocche, piastrelle.
L’effetto è quello di una stravagante villa Per le visite
privata. Doppia con colazione da 80 €. Teatro Antico (Taormina, 0942/510.01;
Hotel d’Orange d’Alcantara ★★★ www.parconaxostaormina.it). Orario:
(Francavilla di Sicilia, via dei Mulini tutti i giorni dalle 9 a un’ora prima
16, 0942/98.13.74). Cinquanta camere, del tramonto. Ingresso: 10 €.
a soli 3 km dal fiume Alcantara e a una Museo e Area Archeologica Naxos
decina da Giardini Naxos e Taormina. (Giardini-Naxos, lungomare
Doppia con colazione da 50 €. Schisò, 0942/510.01; www.
B&B Palazzo Russo (Novara di Sicilia, parconaxostaormina.it). Orario: tutti
via Nazionale 400, 338/836.42.00). i giorni dalle 9 alle 19. Ingresso: 4 €.
Ospitato in uno storico edificio nel Gole dell’Alcantara (Motta Camastra,
centro di Novara di Sicilia, con pareti contrada Larderia). Orario ingresso
e soffitti affrescati, ha camere eleganti pubblico: 8-20. La discesa alle gole in
e colazione all’italiana con prodotti ascensore e la visita al Parco botanico e
dolci. Doppia con colazione da 100 €. geologico è gestita da un società privata
Parco Augusto-Grand Hotel (0942/98.50.10; www.golealcantara.it).
Terme ★★★★ (Terme Vigliatore, viale Orario: 8-20. Ingresso: 13 €.
delle Terme 85, 090/978.10.78). Uno Antiquarium di Francavilla Sicilia,
dei più importanti centri termali italiani, (Francavilla di Sicilia, contrada
in un lussureggiante parco secolare. Fanterilli, via Liguria 30, 0942/68.20.77).
Le Eolie si stagliano all’orizzonte. Orario: tutti i giorni 10,30-13,30 e 15,30-
Doppia con colazione da 55 €. 18,30. Ingresso gratuito.
Museo Etno-Antropologico (Novara di
I ristoranti Sicilia, piazza Bertami, 0941/65.09.54-
Trattoria Don Ciccio (Taormina, via 55). Visite solo su appuntamento.
Damiano Rosso 19, 0942/62.83.41). Rocche dell’Argimusco (Montalbano
Semplice, accogliente, propone Elicona). Orario: dall’alba al tramonto.
piatti tradizionali e specialità di mare: Ingresso libero. Per visite guidate: 331/
In questa foto: i laghetti
di Marinello visti da consigliati il pesce spada al cartoccio e 345.75.38; www.associazionepfm.it
capo Tindari. Sono il carpaccio tricolore. Conto medio 30 €. Villa Romana di San Biagio,
sette e di diversa La Bettola da “Za Mela” (Giardini (Terme Vigliatore, via Nazionale 3,
grandezza, separati Naxos, via Umberto I 577, 090/974.04.88). Orario: giorni feriali,
da lingue di sabbia
0942/48.00.36). Punto di riferimento da aprile a settembre 9-19;
sempre rimodellate
dalle mareggiate. per chi ama i sapori siciliani. Menu festivi, da giugno a settembre 9-19.
In alto, da sinistra: improntato sulla semplicità e materie Ingresso gratuito.
panorama della costa prime a km zero. Conto medio 25 €. Area Archeologica, Teatro Antico
tirrenica da Novara Rapisardi (Francavilla di Sicilia, e Antiquarium di Tindari (Tindari,
di Sicilia, con capo
Tindari sullo sfondo; via Roma 63, 0942/98.13.41). Cucina via del Teatro Greco 15, 0941/
cartina dell’itinerario casalinga ma non per questo scontata. 36.90.23). Orario: maggio-agosto 9-19;
lungo la statale 185. I proprietari servono grigliate settembre-aprile 9-18,30. Ingresso: 6 €.
NATURA E ARCHEOLOGIA NEL SIRACUSANO

TERRE DI ANTICA
BELLEZZA
Tre riserve, Pantalica, Cassibile e Vendicari,
e l’area marina protetta del Plemmirio
tutelano un territorio nel quale il patrimonio
naturalistico e i lasciti della storia si saldano
in un legame unico e indissolubile
TESTI Isabella Colombo FOTOGRAFIE Alfio Garozzo
La Riserva Naturale
Orientata Pantalica,
Valle dell’Anapo e
Torrente Cavagrande
si estende tra Ferla,
Cassaro e Sortino,
in un territorio
solcato da canyon e
ricco di necropoli.

Bell’Italia 55
Nella pagina precedente:
il canyon di Cava Grande
è punteggiato di laghetti
creati dalle acque del
Cassibile nei pressi di
Avola antica; diverse
tracce dimostrano
che in epoca paleolitica
questa zona era abitata.
Sotto: veduta aerea della
valle del fiume Anapo,
che nasce sul monte
Lauro, negli Iblei, e
dopo avere attraversato
ambienti di eccezionale
biodiversità sfocia
nel mare di Siracusa.
A destra: le cascatelle
formate dal Cassibile,
fiume che nel corso
dei millenni ha inciso
i tavolati carsici dei Monti
Iblei, dando vita a canyon
profondi anche 250 metri.

P
iù conosciuta (e visitata) per imbocca dalla Sella di Filiporto, antica
il suo parco archeologico che via d’accesso al canyon, e porta a valle
custodisce il Teatro Greco, la attraverso cascate di roccia e panorami
grotta nota come Orecchio di mozzafiato. Come il villaggio bizantino
Dionisio e le tombe ellenisti- e l’oratorio rupestre di San Micidiario,
che, e per l’isolotto di Ortigia con il duo- che costellano la roccia bianca con le
mo e le altre meraviglie dell’arte tardo- loro caverne.
barocca, Siracusa in realtà custodisce
molto di più. Il suo entroterra e le coste LE NECROPOLI DI PANTALICA
offrono scorci e paesaggi unici e tutti E I LAGHETTI DEL CASSIBILE
da scoprire, dove i resti archeologici si A valle, si procede sul sentiero che ri-
alternano a piccoli canyon verdissimi calca il tracciato della vecchia ferrovia,
e a baie bagnate da acque limpide. Qui, tra querce, lecci e sughere. Si guadano
tra il cuore e i fianchi dei monti Iblei, laghetti creati dal fiume e si risalgono
si concentra infatti un gran numero i versanti della cava per ammirare la
di aree protette. La prima da vedere è vasta necropoli Nord di Pantalica, con
la Riserva Naturale Orientata Pan- cinquemila tombe ipogee scavate tra il
talica, Valle dell’Anapo e Torrente XII e l’XI secolo avanti Cristo, Patrimo-
Cavagrande. Il sentiero principale si nio dell’Umanità Unesco.

Bell’Italia 57
Più a sud gli stessi paesaggi introducono passeggiata su corso Vittorio Emanuele Sopra: i resti della
alla Riserva Naturale di Cava Grande per essere certi di vedere il meglio che settecentesca tonnara di
Vendicari, nell’omonima
del Cassibile, altro canyon scavato nel- la città offre, dalla cattedrale di San Ni-
Riserva Naturale
la roccia dal torrente. Lungo dieci chi- colò, con la sua imponente scalinata e Orientata. Situata fra
lometri e profondo oltre 250 metri, è la grande cupola, al palazzo Nicolaci di Noto e Marzamemi, l’area
famoso per le profonde marmitte e i la- Villadorata, in una traversa del corso, è un importante luogo
ghetti limpidi creati dal fiume in mezzo con i putti e le straordinarie figure an- di sosta nella migrazione
di diverse specie
al verde, larghe conche che sfociano ora tropomorfe che ornano le mensole dei di uccelli, tra cui aironi
in lente gradinate naturali ora in vere e balconi e che sembrano ricami di pietra. cenerini, fenicotteri
proprie rapide. È il regno di libellule e Lasciato il cuore dei monti Iblei e am- e altri trampolieri.
farfalle, nell’acqua nuota la rara trota mirata Noto, non resta che scoprire il Pagina seguente: nell’Oasi
Faunistica di Vendicari
macrostigma e tutt’intorno crescono sa- modo in cui la natura si manifesta sulla
sono stati predisposti
lici e platani. Causa pericolo di frane, la costa. La prima tappa è l’Area Marina tre itinerari di trekking,
riserva è però attualmente visitabile solo Protetta del Plemmirio, proprio sotto contraddistinti
lungo il sentiero Prisa-Carrubellam che l’isolotto di Ortigia, 15 chilometri di co- dai colori blu, arancio
conduce al laghetto noto come uruvu sta che un tempo erano crocevia di navi e verde e lunghi
ciascuno 4-5 chilometri.
tunnu (laghetto rotondo). e bastimenti cartaginesi, romani e greci,
tanto che i fondali ospitano ancora cocci
LUNGO LA COSTA, FRA SPIAGGE, d’anfora. In queste acque vivono pro-
AREE PROTETTE E RESTI ROMANI tetti tonni, dentici e piccoli capodogli,
La riserva si trova a pochi chilometri mentre sulla costa si possono vedere i
da Noto, la perla del Barocco siciliano, trottoir a vermeti, biostrutture simili a
che merita sempre una visita. Basta una piccole barriere coralline. Più a sud

58 Bell’Italia
s’incontrano le spiagge più gettonate dai Prima di procedere a sud lungo la co- Sopra: il mare cristallino
siracusani, tappe ideali per i primi bagni sta conviene fare una piccola devia- che bagna la celebre
di stagione. Per esempio Arenella, otto zione proprio alle spalle della riserva spiaggia delle Fontane
Bianche, 15 chilometri
chilometri di sabbia dorata entro una per riprendere il tema archeologico e a sud di Siracusa; la
baia chiusa da un promontorio, e Fon- scoprire la Villa Romana del Tellaro. località deve il nome
tane Bianche, così chiamata per le tante È una ricca residenza della tarda età im- alla presenza di sorgenti
fontane naturali di acqua dolce. periale romana i cui resti sono stati sco- naturali di acqua dolce
e al colore candido della
La tappa successiva è l’Oasi Faunisti- perti solo nel 1971, sotto una masseria sabbia e del fondale.
ca di Vendicari che, con le sue acque sette-ottocentesca. La pavimentazione Pagina seguente: la spiaggia
basse e cristalline, la sabbia bianca, gli originale mostra tracce di straordinari di Marzamemi, tappa
scenografici ruderi della tonnara set- mosaici con scene di caccia che risalgo- finale dell’itinerario,
tecentesca e della massiccia torre sve- si affaccia sull’Isola
no al IV secolo dopo Cristo e ricordano
Piccola, dove si trova
va, è una vera sorpresa. Questa è una quelli più celebri della Villa del Casale la villa della famiglia
delle più ricche riserve naturali del di Piazza Armerina. dello scrittore e
Mediterraneo, patria di aironi, cicogne Siamo a meno di 20 chilometri da Mar- drammaturgo pachinese
e fenicotteri rosa, e custodisce spiagge zamemi, antico borgo marinaro oggi Vitaliano Brancati.
incantevoli. Come Calamosche, scava- apprezzato dai turisti, dove tra i vicoli
ta nella roccia che la racchiude come dalle basole lucide si chiude in bellezza
un abbraccio; Eloro, con le sue dune questo tour. Da ammirare i palazzi erosi
sabbiose circondate dalla macchia me- dalla salsedine e una tonnara del XVI
diterranea; San Lorenzo, formata da secolo, cuore del borgo, dalle maestose
piccole insenature ritagliate fra scogli, arcate di tufo che si affacciano sul por-
fondali bassi e limpide acque turchesi. ticciolo e sul mare.

60 Bell’Italia
La Cialoma Villa Romana del Tellaro

INFORMAZIONI

Gli alberghi Gli ingredienti, dalla ricotta ai limoni,


Il Giardino di Pantalica (Sortino, sono a km 0 e bio. La cantina offre il
contrada Savary Valle dell’Anapo, meglio dei vini locali. Conto medio 25 €.
338/710.06.24). È un piccolo La Cialoma (Pachino, Marzamemi,
villaggio rurale nella riserva, con piazza Regina Margherita 23,
nove appartamenti arredati in modo 0931/84.17.72). Si affaccia sulla piazza
spartano. Appartamento da 75 €. del borgo ed è conosciuta per i primi
Hotel Villamare ★★★★ (Siracusa, di pesce. Come le trofie al nero di
Fontane Bianche, viale dei Lidi 487, seppia e la pasta di casa con le sarde.
0931/79.17.00). Albergo con 15 camere Conto medio 45 €.
in una villa anni Settanta dal fascino
vintage. Gli ospiti hanno a disposizione Per le visite
un giardino di palme e a colazione Area Archeologica della Neapolis,
gustano squisitezze come i cornetti Orecchio di Dionisio e Teatro Greco
ripieni di ricotta e le granite di mandorla. (Siracusa, via del Teatro
Doppia con colazione da 150 €. Greco, 0931/662.06). Orario:
Casale Modica (Noto, contrada 8,30-19,30, teatro ultimo ingresso
Casale Modica, 0931/85.69.00). 16,30. Ingresso: 10 €.
È una masseria fortificata del XVIII Duomo di Ortigia (Siracusa, Ortigia,
secolo, ospita una fiorente azienda piazza Duomo, 0931/653.28).
agricola ed è circondata da un parco Orario: 8-19,45. Ingresso: 2 €.
con alberi secolari. Le tre mini suite Riserva Naturale Orientata Pantalica,
hanno cucina attrezzata e accesso Valle d’Anapo e Torrente Cavagrande
alla piscina. Appartamento da 150 €. Il sentiero parte dal parcheggio
Torrefano B&B (Pachino, Marzamemi, della Sella di Filiporto, raggiungibile
contrada Torre Fano, 333/639.35.06). da Ferla. Per visite guidate: Kalura
Le camere, fronte mare o giardino, (327/006.92.17; www.kalura.org).
sono arredate in maniera semplice Riserva Naturale di Cava Grande
e funzionale e hanno accesso al patio del Cassibile (www.cavagrande
con piscina. Posizione strategica delcassibile.it). Info sui sentieri
per visitare Marzamemi e le riserve aperti: Azienda Foreste Demaniali
naturali. Doppia con colazione da 60 €. (0931/674.50); guida turistica Paolo
Uccello (338/191.49.75).
I ristoranti Cattedrale di San Nicolò (Noto, corso
Pizzoleria Trattoria I Quattro Canti Vittorio Emanuele). Orario: 9-13 e 15-20.
(Sortino, via Libertà 88, 0931/ Palazzo Nicolaci di Villadorata
95.40.66). È un caratteristico locale (Noto, via Nicolaci 18, 338/742.70.22).
che offre il tipico piatto di questa zona, Orario: 10-18,30. Ingresso: 4 €.
il pizzolo, un rustico piatto contadino Area Marina Protetta del Plemmirio
simile alla pizza e farcito con salumi, (Siracusa, via del Corindone 31,
verdure o carne. Conto medio 18 €. 0931/44.93.10; www.plemmirio.eu).
Trattoria Cavagrande (Avola, Riserva Naturale Orientata Oasi
piazzale Laghetti di Cava Grande, Faunistica di Vendicari (Noto,
0931/81.12.20). Il locale rustico e contrada Vendicari, 0931/46.88.79;
spartano è affacciato sulla Riserva www.riserva-vendicari.it). Per visite
Naturale di Cava Grande del Cassibile. guidate: info@hermes-sicily.com
Offre le specialità legate alla tradizione, Villa Romana del Tellaro (Noto,
come ricotta calda, focacce caserecce contrada Caddeddi, 339/973.30.84;
e salsicce alla brace. Conto medio 15 €. www.villaromanadeltellaro.com).
Masseria degli Ulivi (Noto, strada Orario: 8,30-19. Ingresso libero.
statale 287, 0931/81.30.19). Immerso Ufficio Turistico Provinciale
nella campagna iblea, a pochi chilometri di Siracusa (Siracusa, via Roma 31,
dalla Riserva Cava Grande del Cassibile, 800/05.55.00; www.siracusaturismo.
ha un originale stile rustico-chic. net). Orario: 8-20, festivi 9,30-18,30.
ITINERARI DEL PANE

MACINE, ACQUA
E GRANO ANTICO
Nell’ex “granaio del Mediterraneo” si celebra il ritorno alla coltivazione
delle tradizionali varietà di frumento. Da Castelvetrano a Modica,
un viaggio in quattro province tra forni, mulini e campi biondeggianti
TESTI Isabella Colombo

1
2

1. L’antico ad acqua, che va


Mulino Cavallo da Leonforte a
d’Ispica, a pochi Piazza Armerina.
chilometri 3. Lievito
da Modica, è madre, farine
diventato un di tumminìa
museo: utensili e grano duro
e oggetti d’uso siciliano sono gli
testimoniano tre ingredienti usati
secoli di storia. alla Bottega
2. Nei dintorni del Pane per
di Calascibetta il pane nero di
si incontrano Castelvetrano.
i resti del Mulino 4. Pagnotte di
San Nicola. pane nero di
Passa anche da Castelvetrano,
qui l’itinerario Presidio Slow
Le vie dei mulini Food dal 2000.

62 Bell’Italia
4

D
all’epoca dell’antica PANE “FIRMATO” SLOW
Roma fino all’Unità FOOD NEL TRAPANESE
d’Italia la Sicilia era Il percorso alla scoperta di
conosciuta per il suo questa Sicilia parte da Castel-
primato nella pro- vetrano, un grazioso paese in
duzione di frumento, tanto da provincia di Trapani, con il
essere chiamata “granaio del suo duomo seicentesco, la bel-
Mediterraneo”. Nei suoi cam- la fontana della Ninfa e la ce-
pi crescevano oltre 50 diverse lebre Cuba di Delia, una chiesa
3 varietà di grano, pian piano ab- normanno-bizantina del XII
bandonate per far posto al gra- secolo, incastonata nelle verdi
no “moderno”, più adatto alle campagne. È qui l’unico Presi-
coltivazioni intensive. Oggi che dio Slow Food siciliano dedi-
i cereali antichi sono tornati alla cato alla panetteria, il pane ne-
ribalta, la Sicilia si riscopre pro- ro, così chiamato per via delle
tagonista con i suoi grani storici, farine integrali che lo rendono
come il Timilia (o tumminìa), il scurissimo. Si può assaggiare
Perciasacchi, il Russello e il Ma- alla Bottega del Pane-Panificio
iorca, che adesso occupano circa Rizzo che lo prepara come una
tremila ettari dai Nebrodi in giù. volta, ma per conoscere più da
E man mano che il paesaggio si è vicino la materia prima bisogna
arricchito di spighe, l’isola ha re- partecipare alle visite guida-
cuperato la sua storia fatta di fa- te dei Molini del Ponte, dove i
rina e pane, rimesso in sesto vec- mugnai hanno ripreso a usare
chi mulini a pietra, progettato macine in pietra naturale e fan-
percorsi a tema e scommesso sui no ricerca sui grani antichi. Per
nuovi mugnai e sui forni storici. esempio lavorano nei campi
1 2

64 Bell’Italia
1. Ai Molini e corsi di
del Ponte di enogastronomia
Castelvetrano che valorizzano le
grani di antiche tipicità regionali.
varietà vengono 3. A Borgo Santa
macinati a pietra, Rita, minuscola
per pressione frazione di
e sfregamento. Caltanissetta,
2. La Locanda c’è uno dei forni
Gulfi di siciliani più
Chiaramonte apprezzati.
Gulfi organizza 4. Il pane nero
degustazioni di Castelvetrano.

sperimentali che colorano d’o- ratorio di “panificazione come


ro l’ingresso al Parco Archeo- una volta”, che è diventato una
logico di Selinunte, qualche sorta di mecca per gli intendito-
chilometro più a sud. L’ente ri, ma anche il piccolo, originale
che gestisce l’area ha messo a Museo Immateriale del Grano
disposizione terreni dove oggi e del Pane dove scoprire il pas-
si coltiva il grano Timilia: uno sato del borgo attraverso foto,
straordinario contorno alla vi- documenti e video, con i riti dei
sita dei templi e delle rovine mietitori e quelli delle massaie
dell’antica città greca. dedite alla panificazione.
La vicina Enna offre invece la
NEI DINTORNI DI ENNA possibilità di visitare i resti de-
LE VIE DEI MULINI AD ACQUA gli antichi mulini sparsi lungo
La meta successiva è Caltanis- un affascinante percorso, chia-
setta: in centro merita una visi- mato Le vie dei mulini ad acqua,
ta la cattedrale, consacrata nel che unisce i piccoli comuni del
1622, con gli imponenti torrioni territorio, borghi che manten-
che dominano la bella piazza gono un fascino immutato nel
Garibaldi. Un po’ fuori, invece, tempo. Si tratta di un itinerario
l’abbazia di Santo Spirito, altra di circa 80 chilometri, da Nisso-
affascinante chiesa bizantina. ria a Piazza Armerina, passando
Ma per seguire le tracce del per Leonforte, Calascibetta e Ai-
grano bisogna spingersi fino al done. Siamo nel cuore della Si-
Borgo Santa Rita, un piccolo e cilia: qui i campi di grano, riarsi
delizioso mondo antico. I pro- dal sole in piena estate, concor-
prietari del forno omonimo han- rono con le rocce bianchissime
no creato qui non solo un labo- e l’assenza di verde a creare
1

1. Gianfranco Rizzo, 2. Il paesaggio e le del Grano e del Pane


della Bottega del Pane tradizioni agricole di Borgo Santa Rita.
di Castelvetrano, di Caltanissetta 3. Il mosaico della
cuoce il suo pane nero sono protagonisti di Piccola caccia, nella
in forni alimentati documentari presso Villa Romana del Casale
con fronde di ulivo. il Museo Immateriale a Piazza Armerina.

un paesaggio quasi desertico. Si a Il commissario Montalbano.


passa da Leonforte, con l’antico I grani qui intorno li molisce a
abbeveratoio Granfonte, si at- pietra, dalla fine dell’Ottocento,
traversa la Riserva del lago di il Molino Soprano, uno dei po-
Pergusa, l’unico lago naturale chi sopravvissuti degli 800 circa
della Sicilia centrale, e si arriva che operavano in questa provin-
a Morgantina, il sito archeolo- cia. Il corso d’acqua che alimen-
gico presso Aidone che nel suo ta la macina e le antiche strut-
museo conserva la celebre Ve- ture ne fanno un luogo magico,
nere, una statua in marmo del sorprendentemente ancora at-
V secolo a.C. attribuita a un di- tivo grazie alla passione della
scepolo di Fidia. Non si possono nuova generazione di mugnai
lasciare questi luoghi senza fare che ha ereditato l’attività.
una puntata a Piazza Armerina Un altro mulino a pietra alimen-
per ammirare i celebri mosaici tato da un ruscello, perfetta-
della Villa Romana del Casale, mente conservato e visitabile, si
Patrimonio Unesco. trova in territorio di Modica. È
il Mulino Cavallo d’Ispica, che
MULINI-MUSEO TRA MODICA risale al XVIII secolo: un vero e
E CHIARAMONTE proprio museo situato accanto
I campi di grano antico tornano al Parco Archeologico di Cava
invece a popolare il paesaggio d’Ispica, 14 chilometri di gio-
nei pressi di Chiaramonte Gulfi, ielli rupestri e testimonianze di
in provincia di Ragusa: da vede- vita in grotta. Oltre al funzio-
re, oltre al panorama sui verdi namento di invasi e macine, si
Iblei offerto dalla terrazza della possono visitare anche un mu-
Villa Comunale, c’è la bella Vil- seo a tema con gli attrezzi del
la Fegotto, una dimora storica mestiere e la casa del mugnaio,
seicentesca con chiesetta e pal- una stanza in grotta con arredi e
mento che, per la sua bellezza, suppellettili originali. Il souve-
è stata spesso scelta come set di nir da acquistare qui, ovviamen-
film e fiction, da Marianna Ucrìa te, è un pacchetto di farina.

66 Bell’Italia
Locanda Gulfi

Antichi Ricordi

INFORMAZIONI

Gli alberghi Molini del Ponte (Castelvetrano,


Il Cuore di Dioniso Country Hotel via Parini 29, 0924/90.41.62;
(Castelvetrano, località Marinella di www.molinidelponte.com).
Selinunte, statale 115 Km 5+552,80 Parco Archeologico di Selinunte
0924/94.10.46). Offre 14 camere arredate (Castelvetrano, Triscina, via dei Templi,
con mobili d’epoca e affacciate sugli 0924/462.77). Orario: 9-18. Ingresso: 6 €.
uliveti. Doppia con colazione da 80 €. CALTANISSETTA
Antichi Ricordi B&B diffuso Abbazia di Santo Spirito (Caltanissetta,
(Caltanissetta, via Villaglori 45, via di Santo Spirito 57, 0934/56.65.96).
2 0934/54.11.97). È dislocato in tre edifici Visite su prenotazione.
3 storici nel cuore del quartiere della Forno Santa Rita (Caltanissetta,
Provvidenza, un piccolo borgo nel centro Borgo Santa Rita, 339/768.85.42;
della città. Doppia con colazione da 70 €. www.fornosantarita.com).
Suite d’Autore Art Design Gallery Hotel Museo Immateriale del Grano e del
★★★ (Piazza Armerina, via Monte 1, Pane (Caltanissetta, Borgo Santa Rita,
0935/68.85.53). Un hotel-galleria con Palazzetto Baronale, 333/422.89.93;
opere d’arte e design, stravagante e www.digranoedipane.it). Visite
colorato. Doppia con colazione da 100 €. su prenotazione. Ingresso libero.
Locanda Gulfi (Chiaramonte Gulfi, ENNA
contrada Patrìa, 0932/92.16.54). Sette Le vie dei mulini ad acqua (www.
camere spaziose con mobili di artigianato leviedeimulini.it). Per visite guidate:
locale, in un’antica casa colonica. Associazione Guide Turistiche della
Il ristorante usa farine da grani locali Provincia di Enna (www.ennaguide.it).
Damigella. Doppia con colazione da 98 €. Riserva Naturale Speciale Lago
di Pergusa (Enna, statale 561
I ristoranti Pergusina; www.riserveenna.it).
Aria Ristorante (Caltanissetta, Area Archeologica di Morgantina,
via Tommaso Tamburini 63-65, (Aidone, contrada Morgantina,
324/862.42.09). Lo chef Marco 0935/879.55). Orario: 9-16. Ingresso: 6 €.
Calabrese popone ottimi piatti di pesce Museo Archeologico di Aidone (Aidone,
crudo. Da non perdere poi il petto d’oca largo Torres Trupia, 0935/873.07).
e le paste ripiene. Conto medio 45 €. Orario: 9-19. Ingresso: 6 €.
Trattoria La Rustica (Enna, via Aidone, Villa Romana del Casale
0935/255.22). Cucina semplice (Piazza Armerina, provinciale 90,
e genuina: 30 coperti e il calore di una 0935/68.00.36). Orario: 9-18.
conduzione familiare. Da provare il Ingresso: 10 €.
polpettone all’ennese. Conto medio 18 €. RAGUSA
Falucio-Il Laboratorio del Sapore Villa Comunale (Chiaramonte
(Modica, Frigintini, via Gianforma Gulfi, corso Umberto I 129,
Ponte Margione 16, 0932/90.17.97). 0932/71.12.19). Orario: 8-20.
La cucina della tradizione rinvigorita con Villa Fegotto (Chiaramonte Gulfi,
creatività: consigliate le pizze con “farina provinciale 6 Km 6+700,
integra” da grani locali di Curcio-Storie 339/541.52.17). Visite su appuntamento.
di Grani. Conto medio 20 €. Molino Soprano (Chiaramonte Gulfi,
contrada Cifali, 331/357.87.37;
Per le visite www.molinosoprano.com).
TRAPANI Mulino Cavallo d’Ispica (Modica,
Cuba di Delia-Chiesa della Santissima via Cava Ispica 89, 0932/77.10.48; www.
Trinità (Castelvetrano, via SS. Trinità 69, cavallodispica.it). Orario: 9-19 (e in
366/879.93.56). Visite su prenotazione.  notturna su prenotazione). Ingresso: 5 €.
La Bottega del Pane-Panificio Parco Archeologico di Cava
Rizzo (Castelvetrano, via d’Ispica (Modica, 0932/77.16.67).
Garibaldi 85, 0924/810.88). Orario: 9-18,30. Ingresso: 4 €.
Eventi dell’estate
A cura di Ettore Pettinaroli

Radicepura Garden Festival

ARTE, TRADIZIONI
E GIARDINI DI DESIGN
L’isola si prepara a un’estate ricca di feste, mostre, rappresentazioni
teatrali e festival. Consigliati per sintonizzarsi su culture e storie

FESTIVAL Il francese Michel Péna ha creato un


GIARRE (Catania) giardino verticale, dove salire per fare
un’esperienza tra luce e vegetazione;
Radicepura Evaporazione mediterranea è il lavoro
Garden Festival di Stefano Passerotti, che riflette
FINO AL 21 OTTOBRE
sull’attuale situazione del Mare
Aperto ad aprile, il primo Radicepura Nostrum, utilizzando l’efficace metafora
Garden Festival ha già lasciato il segno, del tronco d’albero adagiato sull’acqua;
richiamando a Giarre un gran numero la designer arabo-londinese Kamelia
di visitatori. Merito di una formula Bin Zaal ha invece dato vita ad Amity,
che guarda anche ai non addetti ai lavori ispirandosi alla tradizionale convivialità
e alla partecipazione di importanti dei cortili arabi; infine, il paesaggista
protagonisti. Fino al 21 ottobre è possibile inglese James Basson ha ricreato con
ammirare 14 giardini, realizzati per Alpheus and Arethusa un collegamento
l’occasione con le piante (tropicali, grasse, ideale tra Sicilia e Grecia. Altri sei giardini
aromatiche, alberi mediterranei e agrumi) (fra i 30 e i 50 metri quadri) sono
coltivate da Piante Faro, vivaista che vende opera di giovani paesaggisti scelti
nel mondo 800 specie e oltre cinquemila tra gli oltre 200 che hanno inviato
varietà. Quattro garden designer di fama la propria candidatura. Ingresso: 15 €.
internazionale hanno realizzato giardini site- INFO: 095/778.05.62;
specific di circa 150 metri quadrati. www.radicepurafestival.com
L’istinto della formica Novecento Italiano. Una Storia

MOSTRE di prezioso hanno raccolto i monaci nel luglio, viene rappresentata tutti i giorni la
PALERMO corso dei secoli: terrecotte e maioliche, commedia Le rane di Aristofane,
Novecento Italiano. quadretti su diverso supporto, arredi, con protagonisti Salvo Ficarra e Valentino
Una Storia bronzetti moderni, armi, avori ma Picone. Momento di approfondimento
anche alcuni dipinti il cui approfondimento il 19 giugno per la “Giornata del rifugiato”,
FINO AL 31 AGOSTO
critico era stato un po’ trascurato. celebrata con una serata di spettacolo
Un viaggio tra i principali movimenti Si possono così vedere due Storie e riflessione sul tema dei migranti.
artistici del XX secolo che, grazie del buon samaritano, recentemente INFO: 0931/48.72.48; www.indafondazione.org
all’accurata selezione di opere e attribuite al pittore caravaggesco
autori, racconta in modo esauriente la siracusano Mario Minniti (1577-1640), FOOD
grandezza del nostro patrimonio. Nelle o il Ritratto di gentiluomo (foto TRAPANI 
sale Duca di Montalto di Palazzo Reale sopra a sinistra) attribuito El Greco
sono infatti esposti 60 dipinti e otto (1541-1614). Ingresso: 6 €.
Cùscusu
22-25 GIUGNO
sculture di 44 autori che possono essere INFO: 095/34.58.30
Il Cùscusu è l’ambasciatore riconosciuto
considerati i principali esponenti delle
della cucina trapanese: trae origine
loro correnti di riferimento, molto diverse TEATRO
dal cous cous berbero ma rivendica
tra loro ma intimamente accomunate da SIRACUSA  una preparazione perfezionata nei secoli.
un senso comune di ritorno alle origini
nell’arte, reinterpretate secondo
Rappresentazioni In questi quattro giorni il visitatore viene

la modernità. Si va dal futurismo


classiche al Teatro Greco accompagnato in una ghiotta e sapida
FINO AL 9 LUGLIO full immersion nell’autentica gastronomia
di Balla alla metafisica di De Chirico,
La stagione 2017 punta sul tema locale, declinata in tutte le sue
dagli “italiani a Parigi” con De Pisis
“Il teatro e la città” e consente agli espressioni. In programma degustazioni,
alla Scuola Romana del dopoguerra.
spettatori di assistere all’evoluzione del show cooking, laboratori e mini-corsi
E poi Guttuso (con l’immancabile
teatro classico ma anche di riflettere di cucina. Ampio spazio è dedicato
La Vucciria), Accardi, Consagra, Burri
su temi di grande attualità. Nella ai vini e alla rinomata pasticceria della
e Fontana, fino alla pittura informale di
straordinaria cornice del Teatro Greco di zona. Gli eventi si svolgono nelle
Afro e alle opere concettuali di Pascali,
Siracusa vengono messe in scena a giorni più belle location del centro storico
Castellani e Boetti. Ingresso: 6 €.
alterni, fino al 25 giugno, le tragedie di Trapani, all’interno di cortili,
INFO: 091/626.28.33; www.federicosecondo.org
I sette contro Tebe di Eschilo e Le fenicie ristoranti, musei, chiostri, palazzi storici.
di Euripide. In seguito, dal 29 giugno al 9 INFO: 0923/53.87.89; www.cuscusu.it
CATANIA
L’istinto della formica
FINO AL 10 OTTOBRE
Sono tesori “a chilometro zero” quelli
che danno vita a questa rassegna
allestita a Castello Ursino. La maggior
parte delle opere e degli oggetti
esposti fa parte infatti delle collezioni
benedettine, rimaste chiuse per secoli
nei depositi. In mostra c’è tutto quanto

Le fenicie di Euripide al Teatro Greco


Francesco Cafiso

Vittoria Jazz Festival

FOLKLORE JAZZ sviluppa su due sedi: il 10 e 11 giugno a


 PALERMO  Scoglitti, con Note Jazz, poi dal 16 al 25
VITTORIA  (Ragusa)
i riflettori si spostano sul palco di piazza
Festino di Santa Rosalia Vittoria Jazz Festival Enriquez. Tra i protagonisti, Yaron
10-15 LUGLIO 10-25 GIUGNO Herman con Logan Richardson, il Marco
I primi giorni di U Fistinu sono un
Decima edizione del festival jazz che vanta Mezquida Trio, la Black Art Jazz Collective
susseguirsi di feste e sfilate di
la direzione artistica del sassofonista e gloria e l’italiana Lydian Sound Orchestra.
introduzione al grande corteo del 14 luglio
locale Francesco Cafiso. Il programma si INFO: www.vittoriajazzfestival.com
che, a sua volta, precede la sfilata serale
del carro trionfale, a forma di vascello,
sulla cui sommità è fissata la statua
di santa Rosalia (la Santuzza). È questo LIBRI Francesco Recami, Mauro Covacich,
l’appuntamento più emozionante del RAGUSA  Lorenzo Marone; e ancora,
Sergio Staino, Chicco Testa, Gianni
programma: il carro viene trascinato da A tutto volume Minà, Sergio Rizzo, Ernesto Galli
buoi fino a Marina dove viene accolto da 16-18 GIUGNO
un grandioso spettacolo di fuochi artificiali. Della Loggia e il giudice Raffaele
Tocca a Serena Dandini il compito
U Fistinu termina il 15 con la solenne Guariniello. Ospite internazionale,
di aprire l’ottava edizione di questa
processione delle reliquie della Santuzza rassegna letteraria ormai affermata l’inglese Lisa Hilton, che presenta
contenute all’interno dell’urna argentea. ben oltre i confini isolani. Piazze Domina, il secondo volume
INFO: www.festinodisantarosaliapalermo.it e vicoli di Ragusa Superiore della trilogia inaugurata con
e Ibla sono il palcoscenico di un il best seller Maestra. Si chiude
PIAZZA ARMERINA  (Enna) programma articolato su 40 tra con Gad Lerner e Piero Dorfles che
Palio dei Normanni incontri con gli autori, reading si confrontano su “Cultura, web
12-14 AGOSTO e dibattiti che spazieranno fra tutti e democrazia”. Ingresso gratuito.
È la più imponente rievocazione storica i generi dell’editoria. Intervengono INFO: www.atuttovolume.org
del Meridione e trae spunto dalla guerra
di liberazione che i Normanni condussero
vittoriosamente nell’XI secolo contro
gli Arabi che occupavano la Sicilia.
Per tre giorni dame, cavalieri, truppe
e milizie riportano al passato con suoni
e atmosfere del periodo medievale.
Il momento clou della manifestazione è la
Quintana del Saracino (il 14 agosto), che
consiste in una serie di prove di abilità fra
i cavalieri giostranti che rappresentano
i quattro quartieri storici. Al vincitore va il
palio, ovvero una copia del vessillo papale
raffigurante la Madonna delle Vittorie.
Info: 0935/98.22.46;
www.comune.piazzaarmerina.en.it

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INFORMAZIONI
COME ARRIVARE e, con voli stagionali, anche L’aeroporto di Comiso “Pio La (www.meridianolines.it)
In aereo Torino, Venezia e Verona; con Torre” (0932/96.14.67; www. da Reggio Calabria.
All’aeroporto di Palermo easyJet da Milano Malpensa aeroportodicomiso.eu) si Catania è collegata a Napoli
“Falcone e Borsellino” e Napoli; con Ryanair da raggiunge con voli Ryanair da Caronte & Tourist
(800/54.18.80; www.gesap.it) Bologna, Cagliari, Milano da Milano Malpensa, Pisa, (www.carontetourist.it) e
si arriva con Alitalia da Malpensa, Milano Orio al Roma Fiumicino (fino a TTTLines (www.tttlines.com).
Milano Linate, Napoli e Roma Serio, Perugia, Pisa, Roma ottobre) e Roma Ciampino Termini Imerese si raggiunge
Fiumicino; con easyJet e Fiumicino, Torino, Trieste (novembre e dicembre). da Civitavecchia con Grandi
(fino a settembre) Meridiana e Venezia; con Volotea da Con Alitalia si può partire da Navi Veloci (www.gnv.it).
da Milano Malpensa; con Ancona, Bari, Cagliari, Milano Linate (voli stagionali).
Ryanair da Bologna, Milano Genova, Napoli, Venezia e COME RAGGIUNGERE SALINA
Orio al Serio, Pisa, Roma Verona; con Vueling da Firenze In nave L’isola di Salina è collegata
Fiumicino, Torino, Venezia e e Roma Fiumicino; fino a Palermo è collegata da Grandi da Liberty Lines (www.
Verona (novembre e dicembre settembre con Meridiana Navi Veloci (www.gnv.it) libertylines.it) a Messina e
anche da Milano Malpensa); da Milano Linate e Olbia. a Civitavecchia, Genova e Milazzo, e fino a settembre
con Volotea da Bari, Genova, L’aeroporto di Trapani-Birgi Napoli; da Grimaldi Lines anche a Palermo e Vibo
Napoli, Torino, Venezia e “Vincenzo Florio” (0923/61.01.11; (www.grimaldi-lines.com) Valentia; da Navigazione
Verona e, fino a settembre, www.airgest.it) è collegato a Livorno e Salerno; da Generale Italiana (www.
anche Olbia; con Vueling da da Alitalia a Roma Fiumicino Tirrenia (www.tirrenia.it) ngi-spa.it) a Milazzo; da Snav
Firenze e Roma Fiumicino. (voli stagionali); da Ryanair a Cagliari e Napoli. (www.snav.it) a Napoli fino
All’aeroporto di Catania a Bologna, Cagliari, Genova, Messina è raggiungibile a settembre. Si arriva in nave
“Fontanarossa” (095/723.91.11; Milano Orio al Serio, Parma, con Caronte & Tourist anche con Siremar (www.
www.aeroporto.catania.it) si Pisa, Roma Fiumicino, Trieste (www.carontetourist.it) da siremar.it) da Milazzo e Napoli,
arriva con Alitalia da Bologna, e, fino a ottobre, anche Salerno e Villa San Giovanni; e con Alilauro (www.alilauro.it)
Milano Linate, Napoli, Roma Ancona, Cuneo e Perugia. con Meridiano Lines da Napoli fino a settembre.

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