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ALLA SCOPERTA DEL PIÙ BEL PAESE DEL MONDO MENSILE NUMERO 374 GIUGNO 2017

EURO 4,00 IN ITALIA


Poste Italiane Spa - Sped. In A.P. - D.L. 353/2003 art. 1, comma 1, LO/MI - Austria € 9,90 - Belgio € 8,20 - Francia € 8,90 - Germania € 9,00 - Gran Bretagna Igs 7,90 - Lussemburgo € 8,20 - Portogallo (Cont.) € 6,90 - Svizzera chf 14,00 - Canton Ticino chf 12,50 - Principato di Monaco € 8,90 - Spagna € 8,00

IL WEEKEND Piemonte
LAGO D’ORTA
Passeggiate fra arte e fede alla scoperta del
Sacro Monte e dell isola di San Giulio

IL MARE • SARDEGNA
ISOLA ROSSA
IL MONUMENTO • GENOVA
LA CHIESA DEL GESÙ
LA SCOPERTA • BOLOGNA
PALAZZO ALBERGATI
A ZOLA PREDOSA
LA NATURA • CALABRIA
IL SENTIERO
DEL TRACCIOLINO
IL PAESAGGIO • BASILICATA
IL MONTE VULTURE
IL BORGO • ALTO ADIGE
SALORNO
>
70374
ISSN 0394 7203

720006
770394

EDITORIALE GIORGIO MONDADORI


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La Pizzeria di Porto Cervo
A LA SCOPER A DEL P Ù BEL PAESE DEL MONDO M NS LE NUMERO 374 G UGNO 2017

IL WEEKEND
URO 4 00 IN I ALIA

Piemonte
di Emanuela Rosa-Clot, Direttore di Bell’Italia Editoriale
LAGO D’ORTA
M

L MARE • SARDEGNA
ISOLA ROSSA
L MONUMENTO GENOVA
LA CHIESA DEL GESÙ
LA SCOPERTA BOLOGNA
PALAZZO ALBERGATI
A ZOLA PREDOSA
m

LA NATURA CALABRIA
IL SENTIERO
DEL TRACCIOLINO
L PAESAGGIO BASILICATA
G

IL MONTE VULTURE
G m

L BORGO ALTO ADIGE


SALORNO

IL TEATRO DELLA FEDE E


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LA FORZA DELLA NATURA


D

SSN 394 7 03
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S

77 394

EDITOR A E GIORG O MONDADORI


9

In copertina: L’isola di Orta


San Giulio (Novara) vista
da Miasino.
Foto di: Gabriele Croppi

ESTATE_IN SARDEGNA
Dalla Gallura alla
costa Sud, un
mare di natura
Si rinnova in edicola
l’appuntamento
di Bell’Italia con la
Sardegna, con un
numero speciale in
italiano e inglese.
Nella trentesima
edizione, tanti gli
spunti per approfondire Statue e affreschi in una cappella del Sacro Monte di Orta
la conoscenza di una
terra straordinaria. Dai
borghi di fascino, come

F ede e natura. Lontano dalle città e dalle cattedrali, per avvicinare


Castelsardo, Carloforte
o Galtellì, alle cantine il popolo alla fede più autentica, a partire dal Cinquecento, con la
del Cannonau, il più
antico vitigno del Controriforma, tra Piemonte e Lombardia nascono i Sacri Monti. Sono
Mediterraneo, ai percorsi di devozione segnati da una successione di cappelle, dove
sentieri delle vecchie camminare immersi nella natura e sostare di fronte alle scene delle Sacre
miniere riaperti per
i trekker. Con un Scritture. Anche perché è chiusa da tempo, dalla caduta di Costantinopoli
eccezionale servizio in mano ai Turchi, la via dei grandi pellegrinaggi verso Gerusalemme.
fotografico che ritrae A illustrare le scene sacre vengono chiamati i grandi artisti dell’epoca, che
la costa della Gallura
creano vere e proprie messe in scena teatrali, nel dialogo fra sculture e
dall’alto, firmato da
Andrea Pistolesi. affreschi, in cui il devoto si sente coinvolto. Un patrimonio d’arte e cultura
protetto dall’Unesco dal 2003, dove accanto ai più noti Sacri Monti di Oropa
e Varallo ce ne sono molti altri da scoprire. Come quello di Orta, venti
cappelle dedicate alla vita di San Francesco che dominano il piccolo lago
piemontese, meta ideale per un fine settimana di inizio estate, tra le
suggestioni dell’antico borgo e i silenzi dell’isola di San Giulio.
Paradisi di natura. La montagna avvicina al pensiero del divino, anche
quando a parlare è soltanto la bellezza della natura. Come sul monte Vulture,
antico cratere vulcanico al confine fra Basilicata e Puglia, territorio selvaggio,
un tempo rifugio dei briganti, come il celebre Carmine Crocco, di cui si
conservano le memorie. Ancora fuori dalle rotte dei turisti, vale il viaggio.

Bell’Italia 3
coccinelle.com
78
66
SALORNO

Giugno 2017
ORTA SAN GIULIO

GENOVA ZOLA PREDOSA

ISOLA ROSSA
VULTURE
ISOLA ROSSA (Sassari)
40 PARADISO DI GRANITO
51 Dove Come Quando COSTA VIOLA

SALORNO (Bolzano)
54 UNA MONTAGNA DI ELEGANZA
63 Dove Come Quando

VULTURE (Potenza)
66 LA NATURA SOTTO IL VULCANO

40
75 Dove Come Quando

GENOVA Chiesa del Gesù


78 IL TESORO DEI GESUITI
93 Dove Come Quando

COSTA VIOLA (Reggio Calabria)


96 IL LUNGOMARE VICINO AL CIELO
105 Dove Come Quando

ZOLA PREDOSA (Bologna) Palazzo Albergati


108 BAROCCO DI CAMPAGNA
119 Dove Come Quando

ORTA SAN GIULIO (Novara)


122 UN TEATRO DELLA FEDE TRA I MONTI
132 Il weekend di Bell’Italia

122
il weekend
ORTA SAN GIULIO
146 DIRETTORE RESPONSABILE
Emanuela Rosa-Clot
emanuelarosaclot@cairoeditore.it
RESPONSABILE UFFICIO CENTRALE
Elisabetta Planca Caporedattore
elisabettaplanca@cairoeditore.it
UFFICIO CENTRALE
Rossella Giarratana Caporedattore
rossellagiarratana@cairoeditore.it

152
Pietro Cozzi pietrocozzi@cairoeditore.it
Giovanni Mariotti giovannimariotti@cairoeditore.it
Raffaella Piovan raffaellapiovan@cairoeditore.it
Barbara Roveda barbararoveda@cairoeditore.it
REDAZIONE
Terry Catturini terrycatturini@cairoeditore.it
Lara Leovino laraleovino@cairoeditore.it
Elena Magni elenamagni@cairoeditore.it
Carlo Migliavacca carlomigliavacca@cairoeditore.it
Sandra Minute sandraminute@cairoeditore.it
PHOTO EDITOR
Milena Mentasti milenamentasti@cairoeditore.it

Giugno 2017 Susanna Scafuri susannascafuri@cairoeditore.it


RICERCA ICONOGRAFICA
Giulia Caccianiga giuliacaccianiga@cairoeditore.it
ART DIRECTOR
Luciano Bobba lucianobobba@cairoeditore.it
10 Lettere Corrado Giavara corradogiavara@cairoeditore.it
Simona Restelli simonarestelli@cairoeditore.it
12 Notizie IMPAGINAZIONE
18 Dicono di noi Franca Bombaci francabombaci@cairoeditore.it
Francesca Cappellato
francescacappellato@cairoeditore.it
Il patrimonio salvato Isabella di Lernia isabelladilernia@cairoeditore.it
20 I GIARDINI REALI DI VENEZIA Claudia Pavesi Caposervizio
claudiapavesi@cairoeditore.it
Massimo Repossi massimorepossi@cairoeditore.it
Appuntamenti SEGRETERIA E RICERCA ICONOGRAFICA
23 d’arte Mara Carniti maracarniti@cairoeditore.it
Paola Paterlini paolapaterlini@cairoeditore.it
con Vittorio Sgarbi PROGETTO GRAFICO E CONSULENZA CREATIVA
28 LA VENERE DI PISTOLETTO Silvia Garofoli www.silviagarofoli.com

23
30 con i festival HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO
Luisella Colombo, Ornella D’Alessio, Giuseppe
32 all’aria aperta De Biasi, Silvia Frau, Rosalba Graglia, Lidia
34 con il gusto Kuscar, Albano Marcarini, Auretta Monesi, Paolo
Paci, Antonio Paolucci, Vannina Patanè,
Vincenzo Petraglia, Vittorio Sgarbi, Massimo
In viaggio con Antonio Paolucci Spampani, Claudia Sugliano, Angelo Surrusca
36 LA CIVILTÀ DELLE MARCHE EDITORIALE GIORGIO MONDADORI
divisione di
Sentieri d’Italia di Albano Marcarini
137 IN BICI LUNGO IL BACCHIGLIONE
PRESIDENTE
Cibo&Paesaggio a cura di Slow Food Urbano Cairo
142 VALCHIAVENNA, VIOLINO DI CAPRA DIRETTORE GENERALE
Giuseppe Ferrauto
I piaceri CONSIGLIERI
Andrea Biavardi, Alberto Braggio,
Giuseppe Cairo, Ugo Carenini, Giuliano Cesari,
146 Camera con vista Giuseppe Ferrauto, Uberto Fornara,
Marco Pompignoli, Mauro Sala
CAIRO EDITORE S.P.A.
Buona Italia di Auretta Monesi DIREZIONE, REDAZIONE, AMMINISTRAZIONE:

152 DOLOMITI LUCANE corso Magenta 55, 20123 Milano,


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158 La ricetta www.cairoeditore.it
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Cantine d’Italia di Giuseppe De Biasi orario 9/13, da lunedì a venerdì
161 CHIANTI, CASTELLO DI MELETO abbonamenti@cairoeditore.it
UFFICIO DIFFUSIONE: tel. 02 43313333
diffusione@cairoeditore.it
162 Occasioni
Stampa: ELCOGRAF S.p.A., via Mondadori
168 L’Italia da leggere 15, 37131 Verona. CENTRO STAMPA via
172 I borghi disegnati Enrico Fermi 2/A - 20060 Pozzo d’Adda (MI)
Distribuzione per l’Italia e per l’estero:
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20092 Cinisello Balsamo (Milano).

Accertamento diffusione: Certificato n. 2756


del 14.12.1994 Periodico associato alla FIEG
(Feder. Ital. Editori Giornali)
I collaboratori di questo numero
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Fax 02/76118212

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LE IMMAGINI DI QUESTO NUMERO è una rivista del gruppo


Lettere: Alfio Garozzo, Fotoschitiz./Comuni-Italiani.it (p.10). Notizie: Giacomo De Donà, M.Benedetti-A.Corrao (p.16). Dicono di Cairo Editore che comprende anche
noi: Ferdinando Piezzi/Alamy Stock Photo/IPA, Riccardo Sala/Alamy Stock Photo/IPA, Agenzia del Demanio (p.18). Appuntamento le seguenti testate:
con Vittorio Sgarbi: Gabriele Croppi; Courtesy Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Rivoli-Torino (p.29). Appuntamenti SETTIMANALI
con i Festival: Franca Centaro (p.30). Appuntamenti all’aria aperta: De Agostini/Getty Images, Tiziana Fabi/AFP/Getty Images DiPiù TV, Diva e Donna, Settimanale
(p.32). Appuntamenti del gusto: Studio fotografico Tommaso Malfanti di Castelnuovo Magra (p.34). In viaggio con Antonio DiPiù, Settimanale DiPiù e DiPiù
Paolucci: Foto Governatorato dello S.C.V. Direzione dei Musei (pgg.36-38). Scheda Isola Rossa: Andrea Pistolesi, Matteo Stellare, TV MIA, settimanale NUOVO
Carassale (p.51), Matteo Carassale (p.52). Scheda Genova: W.Buss/DeA/Getty, Daniele Schoenen/CuboImages (p.93), Matteo e NUOVO TV, “F”, settimanale GIALLO,
Carassale (p.94). Scheda Zola Predosa: Enrico Schiavi (p.119). Cibo & Paesaggio: Manfredo Pinzauti/SlowFood (p.142), Cristian Enigmistica PIÙ
Tam (p.143). Occasioni: Arte Sella/Giacomo Bianchi. Prossimamente: Giorgio Filippini, Fabrizia Postiglione (p.170). QUINDICINALI
Cartine: Davide Bassoli, Quaterd. Settimanale DiPiù e DiPiù TV Cucina,
NUOVO e NUOVO TV Cucina
Testi e fotografie non richiesti non vengono restituiti MENSILI
Airone, Antiquariato, Arte, Bell’Europa,
Bell’Italia. Alla scoperta del più bel paese del mondo. Copyright 2017. Cairo Editore S.p.A. Tutti i diritti riservati. Testi, Bell’Italia, For Men Magazine,
fotografie e disegni contenuti in questo numero non possono essere riprodotti, neppure parzialmente, senza l’autorizzazione Gardenia, In Viaggio, Natural Style
dell’Editore. Pubblicazione mensile registrata presso il tribunale di Milano il 5/4/1986, n. 169. Una copia euro 4, arretrati euro 8.

8 Bell’Italia
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L’immagine inserita è a scopo illustrativo. Le caratteristiche, gli accessori e i colori possono differire da quanto rappresentato.

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bellitalia@cairoeditore.it
oppure: Bell’Italia,
C.so Magenta 55, 20123 Milano

GENZANO DI ROMA
L’Infiorata,
bella e non
dimenticata
Alcuni lettori hanno
scritto per lamentare
che nel servizio sui
Castelli Romani del
Il viaggio dei lettori
numero 372 di aprile
non sia stata citata ALTO ADIGE
l’Infiorata di Genzano. LAGO DI CAREZZA,
Anche se abbiamo UN PARADISO
CASALMAGGIORE (Cremona) dato spazio ad altre
località della zona dei
L’impegno degli studenti per San Rocco Castelli, non ci siamo
Durante il ponte del
certo dimenticati 25 aprile, insieme
Siamo gli studenti dell’Istituto Superiore Giovanni Romani della storica alla famiglia, ho girato
di Casalmaggiore e vogliamo lanciare un appello per un bene manifestazione di nei dintorni di Bolzano.
che rappresenta molto per la storia della nostra città: la chie- Genzano: all’Infiorata, Vi invio una foto
sa di San Rocco (nelle foto), già inserita dal Fai tra i Luoghi in programma dal 17 del lago di Carezza.
del Cuore nel 2012. Vogliamo cercare di sensibilizzare l’opi- al 19 giugno, è infatti Il livello dell’acqua
nione pubblica e le istituzioni, invitandole a salvare quel che dedicata questo mese si è ridotto, ma i colori
rimane delle sue mura e dei suoi meravigliosi angeli baroc- l’apertura della rubrica e il panorama rendono
Appuntamenti all’Aria
chi. Per questo abbiamo partecipato al concorso nazio- questo lago un piccolo
Aperta, a pagina 32.
nale “La scuola adotta un monumento”, promosso dalla angolo di paradiso.
Fondazione Napoli Novantanove, con un nostro video Marina Parina, Milano
dedicato alla chiesa, che è stato inserito nell’Atlante dei
Monumenti Adottati (www.atlantemonumentiadottati.it).
La chiesa di San Rocco risale al 1497 ma intorno alla metà CASTELVETRANO Trapani
del ’900 è stata in parte demolita in seguito alle conseguenze
di una disastrosa piena del Po. Così noi abbiamo provato a Ecco la Sistina
ricostruirla: mentre gli allievi del corso C.A.T. (ex Geometri) della Sicilia
hanno eseguito i rilievi con i loro strumenti per realizzare un
modello 3D della chiesa perduta, gli studenti del Liceo Clas- Sono un vostro abbonato
sico ne hanno studiato l’architettura, gli affreschi e gli stucchi fin dal primo numero e
sopravvissuti. E alla fine abbiamo lanciato un’idea: perché vorrei segnalarvi una perla
non fare di questo romantico rudere un teatro all’aperto? Gli che si trova nella città di
esempi delle Terme di Caracalla a Roma o dell’abbazia di San Castelvetrano, che oltre ad
Galgano in Toscana hanno molto da insegnare. Speriamo avere il più grande Parco
che istituzioni e privati raccolgano il nostro appello. Archeologico d’Europa ha
Gli studenti dell’Istituto G. Romani di Casalmaggiore la chiesa di San Domenico,
del XVI secolo, chiamata
la “Cappella Sistina della
Sicilia”. È poco conosciuta
perché fruibile da circa quattro anni dopo infiniti restauri
che sono durati circa quarant’anni. Si può ammirare l’arte
di un grande siciliano del XVI secolo, Antonino Ferraro.
Il visitatore entrando in chiesa viene circondato da una
bellezza unica piena di simbolismi, statue e affreschi che
descrivono il Vecchio e il Nuovo Testamento.
Ignazio Palermo, Castelvetrano
È davvero una chiesa magnifica, con un fastoso apparato
decorativo (sopra: la ricca decorazione del coro), e merita
certamente una visita. Ne abbiamo parlato in un servizio
dedicato a Castelvetrano su Bell’Italia 342 di ottobre 2014.
10 Bell’Italia
Notizie
A cura di Sandra Minute Fotografia Giancarlo Tovo

12 Bell’Italia
VENARIA REALE (Torino) LA REGGIA CELEBRA DIECI ANNI DALLA RIAPERTURA

COMPLEANNO A CORTE
La Reggia di Venaria festeggia dieci anni dalla riapertura con un’estate
ricca di eventi. Alle mostre di grande interesse, come “Dalle Regge
d’Italia” (vedi Appuntamenti d’arte a pag. 24), “Caravaggio Experience”
e “Jungle” si aggiungono le “Sere d’estate”: aperture serali straordinarie,
dal 30 giugno al 26 agosto, con biglietto ridotto (10 €) e la possibilità
di cenare nei giardini oppure godersi un aperitivo al Caffè degli Argenti.
INFO: martedì-venerdì 9-17, sabato, domenica e festivi 9-18,30, lunedì chiuso; biglietto Reggia
e Giardini 16 €, con ingresso alle mostre 25 €; www.lavenaria.it
Notizie
TREVISO INAUGURATA LA COLLEZIONE SALCE
Quei manifesti
sono capolavori
Una casa, anzi due, per la prestigiosa
collezione Salce, unica in Italia con i
suoi 25 mila manifesti dal 1885 al 1962.
Dal 27 maggio è stata inaugurata la
sede espositiva presso la chiesa di San
Gaetano, con una mostra di affiche
della Belle Epoque. Il grosso della
raccolta (che sarà esposta a rotazione)
viene custodito nei depositi ricavati
nella chiesa di Santa Margherita.
INFO giovedì, sabato e domenica 10-18, venerdì
10-21, 6 €; www.collezionesalce.beniculturali.it

VENEZIA RIALLESTIMENTO ALLA GALLERIA D’ARTE MODERNA

I RIBELLI
A CA’ PESARO
Il percorso permanente della Galleria Internazio-
nale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro è stato comple-
tamente ridisegnato, con 60 nuove opere tratte dai
depositi e l’arrivo della collezione Carraro. Una sala è
dedicata ai “Ribelli di Ca’ Pesaro”, artisti come Casora-
ti, Rossi, Boccioni che furono protagonisti tra 1908 e
In alto: sala di Ca’ Pesaro 1924 delle mostre Bevilacqua La Masa, in polemica
con La Pisana e Il bevitore, con le Biennali. Due sale accolgono la collezione di
1928, di Arturo Martini, e
Chiara e Francesco Carraro, concessa in comodato al
il Polittico Garagnani, 1957,
di Gino Severini. Qui sopra: museo, con magnifici dipinti di Donghi, Morandi, De
Le signorine, 1912, di Chirico, Martini e un prezioso nucleo di vetri del XX
Felice Casorati. A destra: secolo. Nel nuovo percorso anche uno spazio riserva-
Corse a San Siro, 1909, to a Klimt, una sala dedicata a Burri, Afro e Fontana e
di Aldo Mazza, nella
collezione Salce. Sotto: un approfondimento sull’Arte Povera.
la ricostruzione dell’Arco INFO orario 10-18, chiuso lunedì, ingresso 14 €; 848.08.20.00,
di Palmira ad Arona. www.capesaro.visitmuve.it

ARONA (Novara) IL MODELLO DEL MONUMENTO DISTRUTTO DALL’ISIS


L’Arco di Palmira, messaggero di pace
Un simbolo di ottimismo e collaborazione tra i popoli, di
lotta contro l’oscurantismo e la distruzione insensata. L’Arco
di Palmira, riproduzione in scala del monumento distrutto
dai terroristi in Siria, è approdato ad Arona dopo aver fatto
tappa a Londra, New York, Dubai e a Firenze in occasione
del G7 della Cultura. Fino al 30 luglio sarà esposto in piazza
San Graziano, vicino al Museo Archeologico dedicato
a Khaled el-Asaad, l’archeologo siriano custode del sito
di Palmira trucidato dall’Isis. INFO www.arcodipalmiraarona.it

14 Bell’Italia
radicepurafestival.com

+39 095 7780562


info@radicepurafestival.com
via Fogazzaro 19, 95014, Giarre (CT)
SIcilia - Etna

protagonisti
MICHEL PÉNA
SARAH EBERLE
JAMES BASSON
KAMELIA BIN ZAAL
PABLO GEORGIEFF
DAL 21 APRILE STEFANO PASSEROTTI

AL 2 1 O T TO B R E ALFIO BONANNO
EMILIO ISGRÒ

+ 7 GIOVANI DESIGNER

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per i lettori di BELL'ITALIA

5,50 ¤
BUONO SCONTO
sul biglietto di accesso al
Radicepura Garden Festival *

Essenza mediterranea
A R T E - D E S I G N - N AT U R A - G I A R D I N I - E V E N T I - P E R C O R S I S E N S O R I A L I - F O O D

Lo splendore della natura siciliana incontra la maestria di E ancora, workshop di fotografia, restyling di giardini,
paesaggisti esperti e giovani talenti nel Radicepura Garden installazioni naturalistiche, atelier per bambini in inglese,
Festival, un evento unico nel suo genere. Degustazioni di concerti e la Notte Verde: il giardino diventa il nuovo
vini, cene gourmet, street food siciliano, sapori etnici. habitat da riscoprire e vivere a 360° gradi.

* Per usufruire del buono sconto esibisci la tua copia di Bell'Italia alla biglietteria del Festival. Buono sconto valido dal 21 aprile al 21 giugno 2017.

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Notizie

PIEVE DI CADORE (Belluno) SUL MONTE RICCO

RINASCITA DI UN FORTE VERONA GRAZIE A UNO SPONSOR PRIVATO


Restauro in vista
Un pezzo di storia del Cadore rina- del paesaggio e su Tiziano, il grande per il balcone di Giulietta
sce nel segno del contemporaneo. maestro nato proprio a Pieve di Cado-
Dopo dieci anni di restauri, il 20 mag- re. Il forte di Monte Ricco, documen- Forse l’eroina di Shakespeare non si è
gio ha aperto i battenti il forte di Mon- tato fin dal XII secolo, fu adattato nel davvero affacciata da qui, ma di certo
te Ricco, importante sito militare po- ’400 a residenza del Capitano di Vene- lo fanno ogni anno 300 mila visitatori
sto a 953 metri di quota su un’altura zia e poi ricostruito tra 1882 e 1895, da tutto il mondo. Ora il balcone di
che domina la valle del Piave. L’evento come parte del sistema difensivo an- Giulietta, nel palazzo della famiglia
inaugurale è una mostra collettiva di tiaustriaco. Distrutto dagli austriaci Dal Cappello, ha urgente bisogno di
giovani artisti curata da Dolomiti Con- nel 1917, fu definitivamente abbando- restauri: l’intervento partirà in autunno,
temporanee, un cantiere-laboratorio nato con la Seconda guerra mondiale. sponsor la società veronese Tecnored.
incentrato sui temi della montagna e INFO www.dolomiticontemporanee.net INFO casadigiulietta.comune.verona.it

ROMA RESTAURO DELLA SALA A PALAZZO VENEZIA In alto, da sinistra: MILANO UN’OPERA DELL’ARTISTA ALLA BICOCCA
il forte di Monte
Le imprese di Ercole Ricco, in Cadore; Arnaldo Pomodoro
in trompe-l’oeil il balcone di va all’università
A palazzo Venezia si è concluso il restauro Giulietta, a Verona,
in arenaria, marmo
(finanziato dalla Fondazione Silvano Toti) della The Pietrarubbia Group di Arnaldo
rosso e tufo.
sala delle Fatiche di Ercole. La stanza, al piano Qui sopra, da sinistra: Pomodoro è stato collocato dal 15
nobile dell’edificio voluto a metà ’400 dal dettaglio del fregio maggio in piazza dell’Ateneo Nuovo
cardinale Pietro Barbo, futuro papa Paolo II, nella sala delle dell’Università Milano Bicocca.
è affrescata da un fregio a trompe-l’oeil Fatiche di Ercole Il monumentale complesso scultoreo è
a palazzo Venezia;
raffigurante una loggia a dodici arcate, che The Pietrarubbia inserito nel Boulevard dell’Innovazione,
incorniciano fontane, amorini e otto imprese Group, 1975-2015, di un percorso di opere di importanti
dell’eroe. INFO orario 8,30-19,30, chiuso lunedì, ingresso Arnaldo Pomodoro, artisti italiani e internazionali
5 €; 06/678.01.31, museopalazzovenezia.beniculturali.it davanti all’Università che attraversa il Distretto Bicocca.
Bicocca di Milano.
INFO www.unimib.it

16 Bell’Italia
Dicono di noi L’Italia raccontata dagli stranieri su giornali, riviste e siti internet

Mercoledì
10 maggio 2017
“La Biennale
di Venezia intona
un inno alla forza
di cambiamento
dell’arte”
elpais.com

LO SGUARDO Due enormi mani escono dal Canal Grande per sostenere palazzo Morosini
Sagredo. L’immagine della scultura di Lorenzo Quinn ha fatto il giro del mon-
DELL’ARTE do diventando uno dei simboli della “57a Esposizione Internazionale d’Arte di
Venezia”. Support (foto sopra) invita a riflettere sulla fragilità della città in epo-
SUL MONDO ca di cambiamenti climatici ed è perfetta ambasciatrice del tema della Bien-
nale, “Viva Arte Viva”, scelto dalla curatrice francese Christine Macel, che
vede l’arte contemporanea come espressione di un nuovo umanesimo
Il quotidiano spagnolo presenta capace di interrogarsi sui temi fondamentali del proprio tempo. «Macel
la Biennale di Venezia: un’edizione ha cercato una celebrazione del ruolo degli artisti nella società, difendendo
che guarda con nuova fiducia senza indugi quello che alcuni chiamerebbero “buonismo” e altri pensiero
al ruolo dell’artista nella società positivo, che tanto ci manca», si legge in uno dei passaggi più significativi
dell’articolo dedicato alla mostra da El País, che sottolinea come l’ottimismo
della curatrice sia giustificato da alcune delle opere in mostra.

THE TELEGRAPH LE MONDE

Nuova vita per torri, Il piacere della


palazzi e stazioni cultura a Villa Medici
Ha suscitato l’interesse del Dal 1803 la rinascimentale Villa
quotidiano britannico il progetto Medici, sul Pincio (nella foto), è
“Cammini e percorsi” di sede dell’Accademia di Francia
Agenzia del Demanio e a Roma; ancora oggi ospita
Ministero dei Beni Culturali: studiosi, ricercatori e artisti
più di 100 immobili pubblici in vincitori di borse di studio
disuso (stazioni, torri, case annuali. Le Monde ne
cantoniere, palazzi...), lungo presenta il carattere di luogo di
Mercoledì percorsi ciclopedonali e itinerari Mercoledì cultura sempre più aperto alla
17 maggio 2017 storico-religiosi, saranno dati in 10 maggio 2017 città, grazie alle visite guidate,
“L’Italia concede più di 100 “A Roma, Villa Medici
concessione (anche gratuita) a alle mostre, ai concerti e agli
castelli, ville e monasteri è diventata un luogo
gratuitamente” chi sarà in grado di recuperarli di cultura aperto a tutti” eventi culturali, spesso gratuiti,
www.telegraph.co.uk e trasformarli in strutture a uso www.lemonde.fr che vi vengono organizzati.
turistico (nella foto, il fortilizio Anche la bella caffetteria con
dei Mulini a Spoleto). vista su Roma è aperta a tutti.

18 Bell’Italia
Il patrimonio salvato Privati e fondazioni al servizio dei beni culturali
a cura di Carlo Migliavacca

VENEZIA RISCOPRE
IL SUO PICCOLO EDEN
Grazie alla Venice Gardens Foundation è partito il recupero dei
Giardini Reali, voluti da Napoleone nell’area di piazza San Marco

N ella voce di Adele Re Rebaudengo


c’è una forte emozione: «Dopo anni
di preparazione, i lavori di recupero dei
ratie Nuove (oggi Museo Correr e Museo
Archeologico) e la Biblioteca Marciana,
progettati per un re, Napoleone, che non
Giardini Reali di Venezia sono finalmente ebbe in realtà mai modo di goderne. Por-
iniziati». È lei a presiedere la Venice Gar- tati a compimento dopo il ritorno degli
dens Foundation Onlus, nata nel 2014 Austriaci, i giardini hanno mantenuto il
per sostenere i beni ambientali e storici disegno formale “all’italiana” fino al tardo
della città, che esordisce con un progetto ’800, sono stati trasformati in giardino ro-
di grande respiro: restituire ai veneziani e mantico “all’inglese” e hanno riacquistato
al mondo intero i giardini accanto a piazza un assetto geometrico dopo l’apertura al
San Marco, poco più di mezzo ettaro di pubblico del 1920. Gli ultimi decenni li
verde voluto a inizio ’800 dall’ammini- hanno visti in forte declino, abbando-
strazione napoleonica del Regno d’Italia nati a se stessi, nascosti dalla cortina di
per dare un elegante affaccio sulla lagu- bancarelle colme di souvenir sulla riva
In alto: l’aspetto Pagina seguente,
dei Giardini Reali dall’alto: veduta na al palazzo Reale, allora insediato negli degli Schiavoni, consolati solo dall’amore
a recupero ultimato aerea dell’area spazi delle Procuratie Nuove. dei veneziani e dallo stupore dei turisti
in un acquarello marciana con che riuscivano a scoprirli. La fermata dei
di Anna Regge. i Giardini Reali LA GLORIA, LA DECADENZA vaporetti di fronte all’ingresso si chiama
Sopra: il ponte (a sinistra);
E ORA IL RISCATTO “Giardinetti”: uno smacco per la grandeur
levatoio che univa la planimetria
i giardini al palazzo del progetto A Napoleone e al suo viceré Eugenio di napoleonica! L’intervento di Venice Gar-
Reale. Ora in disuso, di restauro botanico Beauharnais, Venezia deve molto del suo dens Foundation, iniziato lo scorso 23
sarà restaurato e elaborato verde: i vasti giardini di Castello creati per maggio, vuole ridare lustro alla qualità
rimesso in funzione. da Paolo Pejrone. il diletto del popolo, poi sede delle strut- dei progetti ottocenteschi, recuperando
ture della Biennale, e i Giardini Reali ap- il grande parterre suddiviso in aiuole e il
punto, circondati dall’acqua tra le Procu- lungo pergolato che attraversa i giardini,

20 Bell’Italia
CARTA D’IDENTITÀ
Venice Gardens
Foundation Onlus
La Fondazione è nata
a Venezia nel 2014 con
l’obiettivo di restaurare,
conservare e gestire i giardini
e i beni di interesse artistico,
storico e paesaggistico. Al
termine dei lavori si occuperà
della conservazione dei
Giardini Reali per un periodo
di 19 anni rinnovabile.
Venice Gardens Foundation
Onlus, 041/887.66.21; www.
venicegardensfoundation.org

ricreando le due aree “romantiche” alle Torsello sviluppando un progetto di Carlo fici dell’Art Bonus voluto dal ministro
estremità, ormai quasi scomparse. Aymonino e Gabriella Barbini, prevede Dario Franceschini (recupero del 65%
interventi sul padiglione neoclassico, che dell’investimento sotto forma di credito
TRIONFO DEL VERDE ANCHE tornerà all’originaria funzione di coffee d’imposta in tre anni). Al resto provve-
GRAZIE ALL’ART BONUS house, il ripristino della serra e del ponte derà la Fondazione attraverso l’inter-
«Per lo più non sarà un giardino fiori- levatoio che univa lo spazio verde al pa- vento di altri donatori e sostenitori. La
to», ha dichiarato Paolo Pejrone, grande lazzo Reale e a piazza San Marco. fine dei lavori è prevista per la seconda
architetto di giardini cui è affidato il re- Metà dei cinque milioni di euro neces- parte del 2018. Allora, forse, gli uccelli
stauro botanico, «sarà un trionfo di verdi sari per l’intervento sarà messa a dispo- della laguna saranno tornati a popolare
e di fronde, un gioco di trasparenze e di sizione dal Gruppo Generali, già impe- i giardini. Un progetto in questo senso,
penombre, con foglie di tutti i tipi. I giardi- gnato a Venezia nel sostegno del Teatro frutto di un accordo con la Lipu (Lega
ni traboccheranno rigogliosi in qualsiasi La Fenice, della Fondazione Giorgio Cini italiana protezione uccelli), sarà pre-
momento dell’anno». Il restauro archi- e della Galleria di Palazzo Cini. Un atto sentato in autunno: un altro ambizioso
tettonico, curato dall’architetto Alberto di mecenatismo che usufruirà dei bene- obiettivo della giovane Fondazione.

Bell’Italia 21
A cura di Lara Leovino Appuntamenti d’arte

NAPOLI 

LE GRANDI PASSIONI DEGLI DEI


La rappresentazione del mito greco nell’arte, illustrata da 80 opere. Un percorso suggestivo
con capolavori provenienti da Pompei, Ercolano e da importanti musei internazionali

, s v g pp
s s l g s p
o l pi p l Le donne di Contrada
g g g c o n n g s zo a Castel dell’Ovo
ip l u o C Le vivaci figure femminili
l p q pp z l protagoniste dei quadri
g l q g dell’artista contemporaneo
g p Un G i q D n p l Vittorio Contrada (classe 1937)
g e m e nei ir l Z Ganimede abbeve- si ammirano nella personale
t p c log c r cc a d c rca ra l’aquila er e or se 1 Andare Oltre. Il percorso
0 ope e p oven e t i t e AMO VN S o espositivo è ritmato da circa
un centinaio di opere ed è
n e d pre i o ue e o o zo e N p
allestito fino al 25 giugno
g l lp s Da o o b O
nella prestigiosa sede di Castel
o nqu z po i 1 ng s dell’Ovo. Info 081/795.45.93.
l o o o 22 ;
l , p d p p o g n p
Appuntamentid’arte

MONZA

LA CITTÀ DI MOSÈ BIANCHI


Mosè Bianchi (1840-1904), celebre
pittore monzese, ha avuto un legame
forte con la sua città. La mostra ai Musei
Civici approfondisce proprio questo
aspetto attraverso importanti opere
URBINO, PESARO, FANO
dell’artista, fra cui alcuni ritratti
TESORI PRIVATI PER CELEBRARE IL RINASCIMENTO giovanili di personaggi monzesi.
Il Rinascimento è protagonista nelle Marche grazie a una mostra curata Sopra: Cucina brianzola, di Mosè Bianchi.
da Vittorio Sgarbi. Si ammirano dipinti, sculture e oggetti d’arte MOSÈ BIANCHI. Ritorno a Monza. Ai Musei
di proprietà di fondazioni bancarie, istituzioni e collezionisti privati. Civici fino al 3 settembre. Info 039/38.48.37.
Il percorso si concentra su uno dei momenti più alti della storia dell’arte:
quello che va da metà ’400 a metà ’500, da Piero della Francesca
ROMA
a Pontormo. Sopra: Sacra Famiglia, di Giovanni Agostino da Lodi, ai
Musei Civici di Pesaro. RINASCIMENTO SEGRETO. A Urbino nelle sale del BOTERO: 85 ANNI TONDI TONDI
Castellare di Palazzo Ducale; a Pesaro ai Musei Civici; a Fano nel complesso Cinquanta lavori per festeggiare gli 85 anni
del Palazzo Malatestiano. Fino al 3 settembre. Info 0744/42.28.48. di Fernando Botero e i suoi quasi 60 anni
di carriera, dal 1958 a oggi. In mostra
sculture e dipinti che illustrano
l’universo boteriano con le sue figure
corpulente e grottesche, immerse
in dimensioni oniriche e talvolta
VENARIA REALE (Torino)
malinconiche. Foto sotto: Contorsionista,
L’EREDITÀ CULTURALE 2008, di Fernando Botero.
DELLA CORTE SABAUDA BOTERO. Al Complesso del Vittoriano fino
La mostra celebra la storia al 27 agosto. Info: www.ilvittoriano.com
della dinastia sabauda e
delle sue regge a dieci anni
dall’apertura della Reggia
di Venaria. Nel percorso
130 opere provenienti
dalle residenze reali della
Penisola. Arazzi, arredi,
gioielli, abiti, oggetti, dipinti
e sculture ritmano le cinque
sezioni della rassegna.
A sinistra: Ritratto della regina
Margherita a figura intera,
1880, di Pasquale Di Criscito.
DALLE REGGE D’ITALIA.
Tesori e simboli della regalità
sabauda. Nelle sale delle Arti
della Reggia di Venaria fino al 2
luglio. Info www.lavenaria.it

24 Bell’Italia
STEVE MCCURRY

©Steve McCurry, Monk at Jokhang Temple. Lhasa, Tibet, 2000

MOUNTAIN MEN
28 maggio · 26 novembre 2017 FORTE DI BARD · VALLE D’AOSTA
Appuntamentid’arte

BERGAMO

NATURE MORTE “MUSICALI”


A due anni dall’apertura, l’Accademia
Carrara propone sei magnifici dipinti
di Evaristo Baschenis (1617-1677),
pittore lombardo considerato l’inventore
della natura morta con strumenti. Sopra:
FONTANELLATO (Parma)
Strumenti musicali, 1670 circa, di Evaristo
MATTIOLI: ESSENZIALE, CONTEMPLATIVO, MATERICO Baschenis. EVARISTO BASCHENIS.
Carlo Mattioli (1911-1994), modenese di nascita ma parmigiano A 400 anni dalla nascita, tra musica e
d’adozione, è stato una figura rilevante nell’arte italiana del ’900. Questa cucina. All’Accademia Carrara fino al 4
mostra, a cura della Fondazione Franco Maria Ricci e dell’Archivio Mattioli, settembre. Info: www.lacarrara.it
analizza l’opera dell’artista dal 1961 al 1993, presentando i dipinti
FIRENZE
più significativi dei cicli che lo hanno reso famoso. Nella straordinaria
sede del Labirinto della Masone di Franco Maria Ricci (amico di Mattioli) LA REPUBBLICA DELLA BELLEZZA
si ammirano una sessantina di opere, molte delle quali inedite. Palazzo Vecchio, il Forte di Belvedere, gli
Sopra: Paesaggio, 1971, di Carlo Mattioli. CARLO MATTIOLI. Uffizi, il Giardino di Boboli sono solo alcune
Al Labirinto della Masone fino al 24 settembre. Info 0521/82.70.81. delle sedi fiorentine che fanno da cornice
a opere e allestimenti d’arte moderna
e contemporanea che esaltano l’unicità
del Belpaese. Fra gli artisti in mostra:
Merz, Boetti, Fabro, Paladino. Sotto: Italia
d’oro, 1971, di Luciano Fabro. YTALIA.
VENEZIA
Energia Pensiero Bellezza. Tutto è connesso.
IL NAUFRAGIO DI HIRST Dal 2 giugno al 1° ottobre in più sedi
La mostra racconta la storia espositive della città. Info 055/276.83.25.
del naufragio della nave
“Unbelievable” e del suo
prezioso carico. Un naufragio
“incredibile” forse perché
non è mai avvenuto. Ma poco
importa mentre si ammirano
le opere monumentali di
Damien Hirst, che ha lavorato
a questo progetto per 10 anni.
Un connubio fra contenuti
e spazi espositivi di grande
fascino. A sinistra: Remnants
of Apollo, di Damien Hirst.
TREASURES FROM
THE WRECK OF THE
UNBELIEVABLE. Damien Hirst.
A Palazzo Grassi e a Punta della
Dogana fino al 3 dicembre.
Info: www.palazzograssi.it

26 Bell’Italia
Appuntamento con Vittorio Sgarbi
Un Museo un Capolavoro CASTELLO DI RIVOLI (Torino) Museo d’Arte Contemporanea

LA VENERE POVERA DI PISTOLETTO


COMPIE CINQUANT’ANNI
Risale al 1967 l’idea della Venere degli stracci, opera emblematica dell’Arte Povera che ha
cercato una nuova estetica accostando simboli del bello ideale e della vita quotidiana

L ’invenzione dell’Arte Povera, nel


1967, segna in qualche modo l’a-
pogeo del movimentismo d’avanguar-
no le immagini dei riguardanti, e con la
Venere degli stracci, frutto di un singolare
accostamento: da una parte la copia di
chi l’ha indossato. Una prima deduzione:
l’arte non è concetto assoluto, è sempre
relativa al proprio tempo; il concetto
dia e della critica militante “all’italiana”. un capolavoro neoclassico dello scultore del bello può variare, e se la macchina, se-
La sostiene il genovese Germano Celant, danese Bertel Thorvaldsen, la Venere con condo Marinetti, era meglio della Nike di
portandosi dietro artisti eterogenei quali mela, dall’altra un cumulo multicolore Samotracia, anche una balla di stracci può
Giulio Paolini, Jannis Kounellis, Pino Pa- di capi di abbigliamento usati. L’opera è esserlo rispetto a una Venere neoclassica.
scali, Mario Merz, Pier Paolo Calzolari, perfettamente riproducibile, ognuno po- La metafora, però, non è univoca, potreb-
i piemontesi Alighiero Boetti, Luciano trebbe farsela in salotto, e ciò costituisce be essere letta anche come una minaccia
Fabro, Giuseppe Penone, Giovanni An- indubbio motivo di modernità rispetto della volgarità moderna, consumista e
selmo, Gilberto Zorio. Si tratta di figure alle consuetudini dell’arte. La sua origi- anti-ecologista, all’antico ideale del bello
accomunate dall’impiegare materiali nalità consiste nella paternità dell’i- di natura. Ma la Venere non è isolata: ci
elementari, lontani dalla tradizione ar- dea – congegnata come una brillante nega la sua contemplazione, dandoci le
tistica, simili, per certi versi, a quelli di trovata da comunicazione pubblicitaria spalle e mostrandoci provocatoriamente
precedenti sperimentalismi (Nouveau –, rivolta alla percezione estetica attra- le natiche belle (da cui l’appellativo di
Réalisme, Junk Art), ma con maggiore verso un’operazione di trasposizione, “callipigia”), per perseguire un contatto
sensibilità per le nascenti istanze ecologi- secondo la logica concettuale destinata quanto più ravvicinato con i panni da cui
ste che predicavano un ritorno alla bontà a dominare l’arte contemporanea. dovrebbe essere minacciata. E la statua
della natura. Prendono così vita opere al- In cosa consiste l’idea? Nel contrappor- usata da Pistoletto non è un’opera d’arte,
trettanto essenziali, spesso in forma di in- re simbolicamente qualcosa di aulico a ma la sua banalizzazione kitsch, un arre-
stallazioni, nella volontà di radicalizzare qualcosa di più basso. Il Concettualismo do da giardino; in fondo è un prodotto di
i linguaggi dell’arte rifiutando gli aspetti ricorre massicciamente alle simbologie, e consumo come i panni. L’auspicio è che
più commerciali e compromessi col “si- qui un elemento legato alla cultura “al- il dialogo fra alto e basso generi una
stema”, come si diceva allora. ta”, che gli anni di Pistoletto, vogliosi di nuova arte interclassista, a misura di
Il più “pop” fra i “poveristi” è proba- rivoluzione politica e di costume, senti- società moderna, in cui la Venere nuda
bilmente il biellese Michelangelo Pi- vano staccata dalla modernità, entra in si vesta della massa e la massa si innalzi al
stoletto, che si fa conoscere con i Quadri relazione con una dimensione di massa, livello culturale più elevato: un discorso
specchianti a fotografie sovrapposte su più calata nel vissuto quotidiano, con cia- progressista come quelli che piacevano
lastre di acciaio inox, sui quali si rifletto- scun panno che rappresenta l’esistenza di in quel periodo, tutto slancio rinnovato-
re ma non altrettanto costrutto, nell’illu-
sione di un’utopia delle belle intenzioni
che, se da una parte ha contribuito a dare
A Lampedusa per un messaggio di speranza una profonda, salutare scossa al mondo,
dall’altra si è dimostrata velleitaria nel fal-
«Cinquant’anni fa ho realizzato la Venere degli stracci. Gli stracci rappresentano lire molti dei suoi obiettivi più ambiziosi.
il passaggio delle persone dentro tutti questi vestiti ormai degradati. La Venere, Oggi la Venere degli stracci è passato, e
venendo dal passato, come simbolo di bellezza e di speranza, ridà vita, rigenera l’Arte Povera da opposizione al sistema
questi stracci». Così Michelangelo Pistoletto ha salutato l’esposizione di una si è trasformata in fenomeno fra i più
versione della sua opera a Lampedusa, isola-simbolo dei fenomeni migratori, inflazionati che il mercato dell’arte ab-
in occasione del Prix Italia 2016 (il concorso Rai per programmi televisivi, radio bia mai conosciuto. Alla fine, è ancora il
e Internet di qualità). «Ripresento la Venere degli stracci», ha proseguito, «per denaro a dire l’ultima parola.
l’occasione straordinaria, incredibile di quello che sta facendo questa città,
questa città con dietro l’Italia, dietro l’Europa, dietro il mondo. E deve portare Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea,
oggi il messaggio di un benessere nuovo per la società, attraverso il recupero Rivoli (Torino), piazza Mafalda di Savoia,
di tutto ciò che è abbandonato, di tutto quello che è rifiutato. Un’opera di 011/956.52.22. Aperto martedì-venerdì 10-17
rigenerazione che parte da questo paese, da Lampedusa». (venerdì solo 3° piano Manica Lunga 10-19),
sabato e domenica 10-19; ingresso 8,50 €.

28 Bell’Italia
Incontro Una dea Capanna
di oggetti da giardino di vestiti
L’opera si propone La copia della I vestiti sono
attraverso la Venere con mela ammucchiati,
giustapposizione di Thorvaldsen come si vedono
di elementi ispirati proviene dalla in vendita
al principio produzione talvolta nei
duchampiano industriale (una mercati popolari,
del ready made, decorazione ma formano
che prevede l’uso da giardino), una struttura
di oggetti già esemplare di ciò antropologica
esistenti (gli che lo studioso primaria, sul tipo
stracci, la copia in del gusto della capanna
gesso della statua) Gillo Dorfles o dell’igloo caro
al posto di comprendeva, a un altro
manufatti originali proprio in quegli esponente
finalizzati allo anni, nel concetto dell’Arte Povera,
scopo artistico. di kitsch. Mario Merz.

Bell’Italia 29
Appuntamenticon i festival di Sandra Minute

MALBORGHETTO (Udine) DAL 14 AL 18 GIUGNO


NELLA FORESTA DEI VIOLINI
Nei boschi della val Canale nasce il “legno
di risonanza”, ideale per creare violini
dalla musicalità eccezionale. Il Festival
Risonanze unisce musica e natura in una
kermesse di cinque giorni, con spettacoli
teatrali, passeggiate guidate sul “Forest
Sound Track”(sopra), mostre e laboratori di
liuteria, concerti serali a lume di candela,
installazioni luminose e cene a tema.
INFO www.risonanzefestival.com
POMPEI (Napoli) DAL 22 GIUGNO AL 23 LUGLIO

PALCOSCENICO ANTICO IN TUTTA ITALIA FINO AL 7 GIUGNO

Nella splendida cornice del Teatro Grande va in scena PER UN TURISMO SOSTENIBILE
Oltre 200 gli eventi in tutta Italia per il
la prima rassegna di drammaturgia greca e latina
1° Festival dello Sviluppo Sostenibile.
Il 6 giugno a Matera convegno sul genius
Le tragedie di Eschilo, Sofocle, Euripide e Seneca rappresentate proprio nel loci, con la proiezione del film The Genius
luogo dove, con tutta probabilità, furono già messe in scena in epoca romana. of a Place della regista Sarah Marder,
Prende il via Pompeii Theatrum Mundi, prima rassegna di drammaturgia che racconta la trasformazione del borgo
antica ospitata nel Teatro Grande (II secolo avanti Cristo) del sito archeologico di Cortona dopo il successo del film Sotto
più famoso del mondo. In cartellone Orestea di Eschilo (22-25 giugno), Prome- il sole della Toscana (2003), tratto dal best
teo di Sofocle (30 giugno-2 luglio), Antigone. Una storia africana tratto da Sofo- seller di Frances Mayes. INFO www.asvis.it
cle di Jean Anouilh (5-6 luglio), Baccanti di Euripide (14-16 luglio) e Fedra di
Seneca (foto, 22-23 luglio). L’evento nasce dalla collaborazione tra Teatro Sta-
bile di Napoli e Soprintendenza di Pompei. INFO www.teatrostabilenapoli.it

SANTA MARGHERITA DI PULA (Cagliari) 10, 17 E 24 GIUGNO


RIGOLETTO, LA GRANDE LIRICA A DUE PASSI DAL MARE
Le emozioni dell’opera e il profumo del mare della Sardegna. Nella Forte
Arena (sotto, a destra) del Forte Village Resort va in scena il Rigoletto
di Giuseppe Verdi, in uno sfarzoso allestimento del Teatro Lirico di Cagliari.
Tre le repliche, con la regia di Joseph Franconi Lee e la direzione d’orchestra
di Donato Renzetti. Nel prestigioso cast spicca Leo Nucci (sotto, a sinistra),
il grande baritono verdiano che ha interpretato il ruolo di Rigoletto in oltre
500 recite. INFO www.teatroliricodicagliari.it

MILANO DAL 13 GIUGNO AL 24 AGOSTO


NOTE CELESTIALI NELLE CHIESE
Recital, concerti corali e orchestrali, visite
guidate nelle più suggestive chiese della
città (sopra: San Bernardino alle Monache).
Milano Arte Musica celebra la musica
antica con 27 appuntamenti. Novità di
quest’anno il 1° Concorso Internazionale
di Clavicembalo e un ciclo di conferenze
di personaggi di spicco come Philippe
Daverio. INFO www.lacappellamusicale.com

30 Bell’Italia
28 GIUGNO - 4 AGOSTO GEORGES BIZET

Carmen
DIRETTORE JESÚS LÓPEZ-COBOS / JORDI BERNÀCER
REGIA VALENTINA CARRASCO

8 LUGLIO - 8 AGOSTO GIACOMO PUCCINI

Tosca
DIRETTORE DONATO RENZETTI
REGIA PIER LUIGI PIZZI

25 LUGLIO - 9 AGOSTO GIUSEPPE VERDI

Nabucco
DIRETTORE ROBERTO RIZZI BRIGNOLI
REGIA FEDERICO GRAZZINI

EXTRA 13 - 14 GIUGNO

Ludovico Einaudi
Live at Caracalla
26 GIUGNO

Franco Battiato
Roma

Ettore Festa, HaunagDesign. Illustrazione di Gianluigi Toccafondo


Opera e la Royal Philharmonic
aperta Concert Orchestra
Caracalla 11 - 13 LUGLIO

Roberto Bolle
MMxviI and Friends

operaroma.it SOCI FONDATORI SOCI PRIVATI AUTOMOTIVE PARTNER


Appuntamentiall’aria aperta di Pietro Cozzi

GENZANO DI ROMA (Roma) DAL 17 AL 19 GIUGNO

PROCESSIONE
A COLORI
Per la festa del Corpus Domini nel
borgo dei Castelli Romani va in scena
l’Infiorata, artistico mosaico di petali

L’idea di realizzare grandi quadri floreali su


strade e piazze risale probabilmente alla Roma
barocca ma è diventata una tradizione, a par-
tire dal secondo Settecento, a Genzano, amena
località dei Colli Albani affacciata sul piccolo
lago di Nemi. Per la festa del Corpus Domini
(quest’anno si celebra il 18 giugno) la solenne
processione sfila in via Belardi, con la seicentesca
A Genzano, scorcio di via Belardi coperta di petali colorati per l’Infiorata. chiesa di Santa Maria della Cima sullo sfon-
do, camminando su un tappeto di petali colorati.
Quest’anno i soggetti dell’Infiorata sono ispirati
al tema “Preghiera di pace, dialogo tra religioni
e culture”. L’evento è scandito da una precisa ri-
tualità che nei giorni precedenti la festa prevede
la suddivisione dei petali per tinte (lo “spelluc-
camento”), nel cortile del palazzo Comunale, la
tracciatura dei disegni a terra e la colorazione
dei riquadri. Dopo la processione, ai bambini è
affidato il compito della distruzione dell’elabo-
rato mosaico floreale: una festosa consuetudine
detta dello “spallamento”, che si tiene il lunedì.
INFO www.comune.genzanodiroma.roma.it

ALTOPIANO DEL RENON (Bz) FINO A SETTEMBRE LOMBARDIA DALL’11 GIUGNO AL 22 LUGLIO

IN CARROZZA DA 110 ANNI IL TREKKING DELLE FORESTE


Tra carrozze in legno e atmosfere Belle CamminaForesteLombardia attraversa
Epoque, il 13 agosto 1907 il Trenino 20 foreste della regione, da Isola Boschina
del Renon completava la prima corsa (Mn) al monte Resegone (Lc): 47 giornate
da Bolzano alle ville dell’altopiano. Per di cammino per 700 km. Ad affrontare
celebrare 110 anni di attività, fino a l’impresa un gruppo di camminatori, ma
settembre tanti eventi tra Soprabolzano ci sono tappe aperte a tutti: alla foresta
e Collalbo, dalle corse enogastronomiche Legnoli (26 giugno), intorno al passo del
(7 e 21/6) alle escursioni lungo la tratta Vivione (Bg), e alla foresta Val Masino
a cremagliera (1/7). INFO www.renon.com (3 luglio). INFO camminaforestelombardia.it
RISPESCIA (Grosseto) DAL 15 AL 19 GIUGNO PISA 18 GIUGNO

PEDALARE CON LEGAMBIENTE SFIDA A COLPI DI REMO


Dal centro nazionale Il Girasole di È arrivata all’edizione 62 la Regata Storica
Dall’alto: un altro
Legambiente si scopre la MaremmainBici. delle Antiche Repubbliche Marinare, che
momento della
tradizionale festa Quattro itinerari, da 25 a 50 km, per quest’anno si disputa nell’Arno. La sfida tra
dell’Infiorata; quattro giorni di cicloraduno: la scelta è gli equipaggi remieri di Genova, Venezia,
lo storico Trenino tra i vigneti del Morellino, gli scavi etruschi Amalfi e Pisa, formati da otto vogatori
del Renon, che di Roselle, la pineta del Parco regionale e un timoniere, dura due chilometri.
quest’anno celebra
110 anni di attività; e la città di Grosseto; la partecipazione Si taglia il traguardo con le polene sulla
bosco nella zona giornaliera costa 38 € (pedalata guidata prua: il drago, il leone, il cavallo alato e
di Moggio (Lecco). e pranzo). INFO www.festambiente.it l’aquila. INFO www.comune.pisa.it

32 Bell’Italia
Appuntamentidel gusto a cura di Pietro Cozzi Testi di Silvia Frau

CASTELNUOVO MAGRA (La Spezia) 10-11 GIUGNO

UN SORSO DI
VERMENTINO
Nel piccolo borgo ligure sulla cima
di un colle si incontrano i cultori
del grande vitigno mediterraneo

Bianco, amante delle brezze e dei terreni co-


stieri, apprezzato da un pubblico sempre più
vasto, il Vermentino ha il profumo e la freschezza
dell’estate. I suoi tanti estimatori lo celebrano e
lo apprezzano ogni anno a Castelnuovo Magra, in
un weekend di degustazioni guidate, incontri e la-
boratori. Benvenuto Vermentino riunisce cento
etichette di produttori da quattro regioni (Ligu-
Scorcio di Castelnuovo Magra, con le torri del castello Vescovile in primo piano. ria, Toscana, Sardegna e Corsica), aprendo le porte
delle dimore settecentesche del borgo. Un connu-
bio all’insegna del gusto tra territori e specialità
locali, da assaggiare negli stand da via Dante fino
a piazza Querciarola o scegliendo uno dei menu
ad hoc proposti dai ristoranti. Gli appassionati di
enoturismo possono arrivare anche con un treno
storico a vapore messo a disposizione da Fonda-
zione Ferrovie dello Stato Italiane, con partenza
da Livorno e arrivo alla stazione di Luni in val di
Magra, dove le navette conducono a Castelnuo-
vo. Dopo pranzo, per chi ama le passeggiate c’è il
trekking tra vigneti e olivi organizzato dal Cai.
INFO www.terredelvermentino.net

RIMINI 17-18 GIUGNO PERUGIA DAL 16 AL 25 GIUGNO

GIOCOLIERI DEI SAPORI PASSIONE GRIGLIA


Un tendone colorato si trasforma in una Si intitola “Ritorno di fiamma” la quinta
grande cucina a vista, il lungomare in edizione di Piacere Barbecue, festival
un mercato con prodotti di qualità e la italiano dedicato al mondo della brace,
Rotonda, davanti allo storico Grand Hotel, animato da gare di cucina, show cooking
nell’angolo dello street food. “Al Meni, e degustazioni. Tra una griglia e l’altra,
il circo 8 e ½ dei sapori”, sotto la guida c’è anche il tempo di imparare, ai “corsi
dello chef Massimo Bottura, è un omaggio partecipativi”, i segreti della cucina del
a Fellini e ai 44 prodotti Dop e Igp pesce e dei tagli più poveri della carne.
dell’Emilia Romagna. INFO www.almeni.it INFO www.piacerebarbecue.it

FRANCIACORTA (Brescia) DAL 2 AL 18 GIUGNO TORRE DEL GRECO (Napoli)

BOLLICINE IN FESTIVAL A PRANZO DA SEEDORF


L’edizione 2017 del Festival d’Estate, Stare “a casa fuori casa” è il motto
Dall’alto: calici che entra nel vivo il 17-18 giugno, si apre di MM Lounge Restaurant, locale
a Benvenuto
Vermentino; cucina con un’anteprima di 15 giorni ricca di appena inaugurato da Giorgio Parisi
a vista sotto incontri e visite in cantina. Tra gli eventi e dall’ex calciatore Clarence Seedorf.
il tendone di “Al clou, il Brunch Pic Nic (18 giugno) con Il menu di Antonio Tecchia rilegge
Meni”; pic nic al piatti d’autore e banco d’assaggio la tradizione mediterranea in chiave
Festival d’Estate
in Franciacorta;
delle migliori bollicine a Palazzo Monti moderna. A ogni pietanza è abbinato
il nuovo MM della Corte di Nigoline di Corte Franca. un cocktail particolare; aperitivo 15 €,
Lounge Restaurant. INFO www.franciacorta.net cena sugli 80 €. INFO 349/717.52.78

34 Bell’Italia
In viaggiocon Antonio Paolucci
Roma - Città del Vaticano MUSEI VATICANI Galleria delle Carte Geografiche

MARCHE: TRA I SEGNI


DI UNA GRANDE CIVILTÀ
L’itinerario nell’Italia di fine Cinquecento in compagnia di Antonio
Paolucci fa tappa in una delle regioni più ricche di storia,
d’arte e di cultura del nostro Paese. Una terra di splendidi paesaggi
e di città raffinate, per secoli nell’orbita del potere dei papi

L e Marche si nominano al plurale per-


ché, scendendo da nord a sud e attra-
versando le valli che i fiumi appenninici
come capitali: Jesi od Osimo, Senigal-
lia o Cagli, Ascoli Piceno o Tolentino,
Sant’Angelo in Vado o Urbania, San Se-
li legati. Il Ducato di Urbino vuol dire
le montagne appenniniche digradanti
verso il mare con le loro vette più alte: il
tributari dell’Adriatico definiscono, dal verino o Camerino. Persino le campagne Carpegna, il Nerone, il Catria. Vuol dire
Metauro al Tronto, cambiano i dialetti e marchigiane, soprattutto nell’area colli- una storia gloriosa affidata alla dinastia
le storie, cambiano le tradizioni e la cu- nare e pedemontana, hanno i caratteri dei Montefeltro prima, dei Della Rovere
cina, cambia il carattere degli uomini e di armonia, di eleganza e di melodioso poi, avendo la sua capitale in Urbino, la
il temperamento delle donne. In questo rigore che solo una grande civiltà e una cui veduta frontale con i tipici torrici-
senso si può dire che la piccola regione è grande cultura possono spiegare. ni segno distintivo di palazzo Ducale è
grande come un continente. Le dimen- ben rappresentata nella carta, insieme
sioni di un continente ha, in effetti, la sua DINASTIE ED EVENTI EPOCALI alla pianta a trompe-l’oeil di Pesaro, la cit-
storia culturale se si pensa a Raffaello e NEL CUORE DELLA PENISOLA tà sul mare, di più agevole accesso, sede
a Giacomo Leopardi, a Luciano Laurana Nella Galleria Vaticana alle Marche so- preferita della corte durante il XVI secolo.
e a Donato Bramante, se si entra nel pa- no dedicate tre carte: l’Urbini Ducatus, Nel 1631 si estingue la dinastia dei Del-
lazzo Ducale di Urbino («la Città in forma l’Ager Anconetanus e il Picenum, che è la Rovere. Vittoria, l’ultima erede, va in
di Palazzo» di Baldassar Castiglione), se il nome storico di questa parte d’Italia sposa al granduca di Toscana portando
si visitano le piccole città distribuite fra tradizionalmente sottomessa al potere con sé come dote nuziale i tesori artistici
le colline e il mare, eleganti e raffinate dei romani pontefici e dei loro cardina- della corona. È la ragione per cui oggi il

36 Bell’Italia
Pagina precedente: il Ducato di Urbino in uno degli affreschi della Galleria dedicati alle Marche. Sotto: veduta di Urbino in un particolare della
carta; al centro, il palazzo Ducale. In basso: l’affresco della volta con la Santa Casa della Vergine portata in volo a Loreto dagli angeli.

Dittico dei Duchi di Piero della Francesca


e la Venere detta “di Urbino”, capolavoro
di Tiziano, si trovano agli Uffizi. Dopo il
1631 il Ducato di Urbino ritorna alla pote-
stà del papa (i Montefeltro e i Della Rove-
re ne erano stati vicari). La devoluzione è
certificata da un cartiglio a lettere d’oro su
fondo rosso fatto apporre quando la Gal-
leria delle Carte Geografiche subisce le
revisioni e gli aggiustamenti seicenteschi.
I tre murali che raccontano le Marche
sono attraversati dalla grande storia.
Sul fiume Metauro, quello che solca la
Marca settentrionale e sfocia nell’Adria-
tico a nord di Fano, è descritta la batta-
glia del 207 avanti Cristo che segnò il re-
cupero delle armi romane nella guerra
contro i Cartaginesi. Sul Metauro infatti

Bell’Italia 37
In viaggiocon Antonio Paolucci

venne disfatta l’armata di Asdrubale sce-


sa in Italia per congiungersi con quella
di Annibale acquartierata in Puglia. Non
senza una certa soddisfazione, il cartiglio
esplicativo dichiara come in quella oc-
casione il console Claudio Nerone abbia
passato per le armi («interfecit») la bellez-
za di cinquantaseimila nemici.

MEMORIE DEL SACCO DI ROMA


E DELLA SANTA CASA
Più prossimo nel tempo e quindi ancora
carico di funeste memorie è l’episodio
militare descritto dalla carta del Piceno.
Vi si tratta del fatale, drammatico 1527,
l’anno del Sacco di Roma, e dell’esercito
di quindicimila marchigiani (l’affresco
illustra le truppe in marcia con i caval-
li, gli approvvigionamenti, i quadrati di
lancieri) che muove in soccorso della Cit-
tà Eterna occupata e violata «a teterrimo
hoste» (dal terrificante nemico).
Nell’Ager Anconetanus colpisce la re-
stituzione a trompe-l’oeil di Loreto con
Sopra: il territorio di Ancona raffigurato in una delle tre carte affrescate che illustrano
le Marche. Sotto: particolare della carta del Ducato di Urbino che ricorda la battaglia sul fiume la cerchia delle mura bramantesche, con
Metauro vinta dai Romani sull’esercito cartaginese di Asdrubale (207 avanti Cristo). la basilica che, affrescata da Melozzo e da
Luca Signorelli, decorata dall’opera dei
più grandi scultori dell’epoca, contiene
al suo interno la Santa Casa della Vergine
Maria; un luogo che era ed è ancora oggi
visitato da moltitudini di devoti. La Ver-
gine di Loreto è da sempre la protettrice
delle Marche, e infatti la leggenda della
Santa Casa portata in volo dagli angeli e
depositata sul colle di Loreto è rappre-
sentata negli affreschi della volta.
All’epoca della Galleria delle Carte
Geografiche capitale politica e ammi-
nistrativa delle Marche era Macerata,
città di collina al confine di aspri terri-
tori montagnosi coperti di folti boschi.
A Macerata (l’affresco ce ne consegna
una veduta frontale) teneva residenza il
cardinal Legato. La Macerata moderna
ha avuto origine dall’antica città romana
di Helvia Ricina. L’affresco del Piceno ci
tiene a precisarlo e infatti descrive, in un
paesaggio folto di boschi, le rovine arche-
ologiche dell’antico insediamento.

Musei Vaticani, Città del Vaticano, viale


Vaticano, 06/69.88.46.76, 06/69.88.31.45,
www.museivaticani.va. Aperti da lunedì
a sabato, ingresso 9-16, chiusura 18; venerdì
anche 9-21,30, chiusura 23; biglietto 16 €.
Domenica chiuso, eccetto l’ultima del
mese, ingresso 9-12,30, chiusura 14; gratuito.

38 Bell’Italia
ISOLA ROSSA (Sassari)

UN PARADISO DI
GRANITO
Affacciato sul golfo dell’Asinara, il litorale intorno dall’antico borgo
di pescatori, verso Castelsardo e Costa Paradiso, alterna sculture di roccia
rosa e spiagge sabbiose, toccando anche la foce del fiume Coghinas
TESTI Ornella D’Alessio FOTOGRAFIE Matteo Carassale

40 Bell’Italia
Scogli di granito
scolpiti dal mare
e dal vento disegnano
il profilo della costa
a punta Li Canneddi,
uno degli scorci
più suggestivi a nord-
est di Isola Rossa.
La piccola località
affacciata sul golfo
dell’Asinara offre una
successione di spiagge
di grande fascino.

Bell’Italia 41
In questa foto: il colpo
d’occhio dalla spiaggia
della Marinedda verso
la torre di Isola Rossa.
Di epoca aragonese,
la fortificazione
proteggeva i centri
rivieraschi del nord
della Sardegna dalle
incursioni piratesche.
Sopra: coraggiosi surfisti
cavalcano le onde
che lambiscono
la spiaggia, esposta
alle mareggiate da
Maestrale e da Ponente.

42 Bell’Italia
Bell’Italia 43
In questa foto: la fitta
vegetazione nell’ultimo
tratto del Coghinas,
il fiume che sfocia
a sud-ovest di Isola
Rossa. A sinistra, dall’alto:
un airone cenerino,
avvistamento
frequente nei binocoli
dei birdwatcher che
esplorano questa zona
umida, dichiarata
Sito di Importanza
Comunitaria; risalita
del fiume in kayak.

44 Bell’Italia
Bell’Italia 45
La distesa di sabbia
candida, bordata
dalle dune, della baia
delle Mimose. Il tratto
di costa a sud-ovest
di Isola Rossa, chiuso
dal promontorio
di Castelsardo
(visibile sullo sfondo),
è basso e rettilineo,
senza asperità.

46 Bell’Italia
Bell’Italia 47
Tour in gommone
nei dintorni
di punta Li
Canneddi, piccolo
promontorio
a nord di
Isola Rossa.
Diverse spiagge
della zona sono
raggiungibili
solo via mare.

A
metà strada tra Santa Te- ra, sempre a basso tasso di difficoltà. mare, cisti e piccoli fiori del becco di gru
resa Gallura e Castelsardo, All’ombra del canneto, vicino a una corso (Erodium corsicum). La scogliera
nella parte più settentrio- sorgente, le nonne abbienti di Aggius granitica color ruggine continua fino al-
nale del vasto golfo dell’A- portavano in villeggiatura i loro nipoti, la spiaggetta di cala Sarraina. La facilità
sinara si riconoscono le ar- col carro tirato dai buoi, in un “quadret- di arrivare qui con l’auto dalla litoranea
tistiche formazioni rocciose scolpite dal to” tipico dell’inizio del Novecento. Santa Teresa-Castelsardo contribuisce
vento e dal mare che caratterizzano Isola a un certo affollamento, mentre a un
Rossa, l’antico borgo di pescatori che si MEMORIE DI ALBERI miglio marino, e solo via mare, si appro-
risveglia solo con l’arrivo dell’estate. Il SECOLARI A PORTO LECCIO da alla selvaggia cala Faa, custodita da
paesino, inconfondibile per il profilo Proseguendo via mare, ecco Tinnari, so- due scogliere dai colori sfumati.
della cinquecentesca torre aragonese, litaria baietta di ciottoli in un contesto
deve il suo nome all’isolotto di porfido naturalistico ancora intatto: qui posso- AVVENTURE IN KAYAK
che emerge dall’acqua, a poca distanza no arrivare a piedi solo i trekker esperti, RISALENDO IL FIUME
dalla costa. Un paradiso adagiato tra ro- percorrendo due chilometri di tornanti Tornati a Isola Rossa, la nostra esplora-
see scogliere granitiche sferzate dal sole scoscesi dal parcheggio del monte Tin- zione della costa punta ora verso sud-
e spiagge di sabbia fine e bianca, esaltate nari (214 metri), dominato dai ruderi ovest. Siamo di nuovo sulla spiaggia Lon-
dal colore smeraldo del mare. di un’ex vedetta militare. L’ampia vista ga (di nome e di fatto: quasi 900 metri di
tocca le montagne della Corsica. Più estensione!) da dove parte un sentiero
IL PERIPLO DEL PROMONTORIO avanti c’è Costa Paradiso, un inse- di circa tre chilometri che costeggiando
TRA PROFUMI DI MIRTO diamento turistico vasto e articolato, il mare sfiora piccole insenature come Li
Dalle strade del paese il passeggio sfuma riconoscibile per la grigia villa a for- Bicchi Russi, la spiaggia L’Oltu di li Canni
facilmente sulla spiaggia Longa, la più ma di cupola appartenuta al regista e quella di Li Feruli. Il successivo litorale
frequentata e la più facile da raggiunge- Michelangelo Antonioni. Vale però la di Badesi, Bandiera Blu anche per l’esta-
re. Il nostro itinerario lungo le meraviglie pena di puntare su Porto Leccio, un pic- te 2017, è il secondo più lungo della Sar-
della costa parte da qui, facendo prima colo riparo dai venti di ovest e nord-ovest degna dopo il Poetto di Cagliari. La lun-
decisamente rotta verso nord-est. Molto (Ponente e Maestrale) che la precede. ga “lingua” bianca, lambita da onde
vicina al villaggio è l’ampia mezzaluna di Una volta era un buon punto di sbarco irrequiete, si chiude con l’estuario del
sabbia bianca del litorale della Marined- per i contrabbandieri tra la Sardegna e fiume Coghinas, uno degli scorci che
da, coronata da una folta vegetazione. Per la Corsica, mentre oggi a frequentarlo attraggono sportivi e birdwatcher.
godersela bastano pochi minuti d’auto, sono soprattutto i sub. Ad annunciarlo Chi ama gli habitat naturali più nascosti
ma è molto meglio andarci a piedi, in una è un vecchio stazzo in pietra, l’unico in e meno scontati può esplorare la laguna
ventina di minuti, costeggiando piccole questo tratto di costa. Sulla battigia, qua e le dune circostanti o scoprire l’habitat
baie tranquille e deserte anche in ago- e là qualche grosso leccio ancora ricorda fluviale risalendo il fiume in kayak. La
sto. I tre chilometri di sentiero in terra l’opera dei carbonai toscani che nella se- zona umida ha favorito l’insediamento e
battuta, di difficoltà minima, partono conda metà dell’Ottocento abbatterono il transito di diverse specie di volatili: un
dalla torre aragonese e tagliano la fit- le foreste, per farne carbone e traversine ambiente favorevole alla biodiversità,
ta vegetazione, profumata dagli aromi per le ferrovie. anche floristica, con numerosi endemi-
dell’elicriso, del mirto e del rosmarino. Subito dopo Porto Leccio si apre la smi. Per chi invece preferisce il turismo
Completato il percorso, avremo coperto spiaggia di sabbia di Li Cossi con le nei borghi, l’approdo finale, sullo sfondo
l’intero periplo del piccolo promontorio inconfondibili rocce granitiche rosa, del nostro itinerario, è Castelsardo, uno
a nord di Isola Rossa. rosse e grigie; alle spalle dell’arenile un dei centri storici più affascinanti dell’in-
Dove finisce l’arenile della Marinedda, torrentello, che svanisce prima di arri- tera Sardegna: una camminata lungo le
sempre verso nord si individua facil- vare al mare, crea una grande piscina viuzze arroccate intorno al castello è suf-
mente il percorso che doppia punta di acqua dolce dove è piacevole rinfre- ficiente per farsi conquistare.
Li Canneddi e, costeggiando le varie scarsi. Per venire qui a piedi s’ imbocca
insenature di cala Calboni, arriva alla il panoramico sentiero segnalato a sud
pineta di Cala Rossa: qui i chilometri del parcheggio di Costa Paradiso: è una a pagina 51
sono quattro, percorribili in circa un’o- camminata di circa 15 minuti tra gigli di

48 Bell’Italia
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come
dove
quando
ISOLA ROSSA
(Sassari)

Tradizioni e storie
della Gallura Castelsardo

Dopo il mare e le spiagge, un giro tra Castelsardo e Aggius per approfondire le vicende
della signoria dei Doria e l’antichissimo artigianato dell’intreccio e dei tappeti di Ornella D’Alessio

collegato al Mim dal SURF E KAYAK


camminamento delle Tutti gli sport
sentinelle sulle mura, del vento e delle onde
appena recuperato.
Il museo racconta la Il modo migliore per scoprire le meraviglie
storia della città con un dei fondali intorno a Isola Rossa
focus sulla famiglia dei è con S’Armonia Snorkeling e Diving Club
Doria; aperto negli stessi (392/313.33.63), che organizza uscite
orari del Mim; 3 €, 5 € di snorkeling con un’ecologa marina e una
con il Mim. Al Museo guida subacquea; costo 40 € per la gita
Diocesano di Arte Sacra guidata in gommone (3 ore) e il noleggio
(piazza Manganella, di maschera e pinne. La foce del Coghinas
328/652.73.84), nelle forma una laguna di grande interesse, con
cripte della cattedrale la possibilità di praticare molti sport. Con AE
di Sant’Antonio Surf Point (foce del Coghinas, 328/941.45.41;
Isola Rossa (Sassari), frazione di Trinità d’Agultu e Vignola, Abate si ammirano le www.aesurfpoint.it) si possono seguire
si raggiunge in auto da Olbia (a 80 km) con la strada opere del “Maestro di corsi individuali di kitesurf di 6 ore, con il
statale 127 fino a Tempio Pausania; poi si segue la Castelsardo”, pittore noleggio dell’attrezzatura (da 350 €; lezioni
provinciale 74. Da Porto Torres (a 60 km) si segue attivo tra il XV e il XVI singole da 80 € all’ora), e di windsurf da 4
invece la litoranea costiera (strade statali 200 e 134) secolo, e in particolare ore (da 150 €; lezioni singole da 40 € all’ora).
in direzione Castelsardo-Santa Teresa. In nave: il porto alcune parti del retablo La novità è il wakeboard, una disciplina
più vicino è Porto Torres, che si raggiunge da Genova la cui tavola centrale a metà tra lo sci nautico e lo snowboard
con Tirrenia (www.tirrenia.it) e da Civitavecchia con è sull’altare; aperto (lezioni a 35 € all’ora). Il Coghinas si può
Grimaldi Lines (www.grimaldi-lines.com). In aereo: tutti i giorni 10-14 e anche risalire per 7 chilometri, dalla foce,
gli aeroporti più vicini sono Alghero-Fertilia (a 90 15-21; 4 €. Puntando a bordo di un battello. Il riferimento è L’Alta
km), servito da Volotea (www.volotea.com) e Alitalia verso l’interno, a Bhanda (foce del Coghinas, 328/279.84.42;
(www.alitalia.com), e Olbia-Costa Smeralda (a 83 km), mezz’ora d’auto da www.focedelcoghinas.com). Giosuè Serreli,
servito da Meridiana (www.meridiana.it). In camper: Isola Rossa ecco il guida naturalistica, accompagna gli ospiti
La Foce Village & Camping, Valledoria, 079/58.21.09. piccolo borgo di Aggius. alla scoperta della fauna e della flora del
Qui si visita il Museo fiume; costo 18 € a persona. Gli amanti
del Banditismo (via del kayak possono invece seguire uno dei
Cinque musei per due borghi Pretura, 349/453.32.08), tre itinerari proposti da New Kayak Sardinia
In questo tratto dell’intreccio dei più fenomeno che (foce del Coghinas, 338/125.84.03; www.
di costa a nord-ovest svariati materiali – come imperversò in queste newkayaksardinia.com). Dall’acqua si
dell’isola, alle spiagge la palma nana, il fieno campagne da metà ’500 procede silenziosamente tra le canne ed
si accompagnano alcuni marino e la rafia – per a metà ’800; aperto tutti è facile avvicinare gli uccelli; costo 16-30 €
borghi che meritano realizzare cestini; aperto i giorni 10-13 e 15,30- a persona, compreso il noleggio del kayak.
una sosta approfondita. tutti i giorni: giugno e 18,30; 4 €. Il Meoc-
Castelsardo è uno settembre 9-21, luglio Museo Etnografico
dei cinque “Borghi e agosto 9-mezzanotte; Oliva Carta Cannas
più belli d’Italia” in 3 €. Novità dell’estate è (via Monti di Lizu 6,
Sardegna. Imperdibile l’apertura (inaugurazione 079/62.10.29) illustra
la visita al Mim- prevista a metà invece le tradizioni
Museo dell’Intreccio giugno) del Museo popolari galluresi dal
Mediterraneo (via sulla Signoria dei ’600 ai nostri giorni, con
Marconi, 079/47.02.20), Doria (via Marconi, una mostra permanente
che documenta la 079/47.02.20), in un ex sul tappeto aggese; aperto
Kitesurf
lavorazione artigianale convento francescano, 10-13 e 15-19; 4 €.

Bell’Italia 51
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dove
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ISOLA ROSSA
(Sassari)

PER GLI ACQUISTI


Ceramiche, tessuti
e tappeti di alta qualità
Tra le botteghe di Isola Rossa spicca
Sa Domo Arte Sarda (lungomare Cottoni 1,
Bar Atlantide
079/69.41.34) che vende opere d’arte
e di alto artigianato isolano, a partire
da quelle dei ceramisti Marco Silecchia,
Massimo Boi e Antonio Farci, noto per
le deliziose “chiocce”. Di grande qualità
anche la cestineria, i tappeti e gli arazzi.
Nel centro storico di Aggius la manifattura
tessile L’Albero Padre (via Elio De Cupis
Hotel Marinedda Hotel Marinedda
11, 340/741.44.90) produce tessuti
artigianali fatti a mano, al telaio, tinti con
Aragonese, e utilizza Poche tavole nel verde colori vegetali. La proprietaria Rita Lutzu,
Gli alberghi soltanto energia dove Minnena Stangoni, tessitrice di terza generazione, crea,
Hotel Marinedda verde proveniente la titolare e chef, si anche su misura, tappeti, arazzi e cuscini,
Thalasso & Spa da fonti rinnovabili. diletta ai fornelli con usando soprattutto la lana di pecore sarde,
★★★★★ (Isola Rossa, Il sole che tramonta le ricette tipiche del oltre al lino (che coltiva) e al cotone.
località Marinedda, sulla piscina crea giochi territorio e gli ingredienti Alla Bottega del Corallo (Castelsardo, via
0789/79.00.18). di luci e suggestioni del suo orto, e spesso Sedini 10, 079/47.15.31) si acquistano
L’hotel si trova a 250 uniche. Doppia in mezza collabora alle iniziative oggetti in corallo sardo e souvenir di
metri dalla spiaggia pensione da 192 €. dello stilista Antonio pregio come ceramiche e tappeti. Per
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è la base ideale per di Cynara-Tenute Palalama (Valledoria, chilometri dopo la foce del Coghinas
conoscere la costa del Costadoria (Valledoria, località La Ciaccia, s’incontra la Cantina Tenute Costadoria
nord-ovest e l’arcipelago località La Muddizza, via Tempio 6, 349/ (Valledoria, frazione La Muddizza, via
della Maddalena. Per via Mazzini, 340/ 515.21.17). Dalla terrazza Giuseppe Mazzini, 079/58.42.84; www.
benessere e relax c’è 217.97.66). A poca ci si gode il mare costadoria.com), dove si organizzano
il centro thalasso & spa distanza dal mare, e si gusta la carrellata degustazioni, accompagnate da formaggi
di 2.500 metri quadri, offre sei appartamenti di dodici antipasti. Poi e salumi del territorio, di Vermentino,
uno tra i più grandi della fino a cinque persone, risotto o fregola ai frutti Cannonau in purezza, il rosso L’Alturuju
Sardegna. Doppia in affacciati sul giardino di mare, gnocchetti alla Isola dei Nuraghi Igt e il passito Li Zinti;
mezza pensione da 260 €. con piscina. Terrazza sarda e grigliate di pesce degustazioni tutti i giorni al mattino,
Hotel Relax Torreruja coperta e barbecue o di carne. Conto 28 €. tranne la domenica, ore 10-13.
Thalasso & Spa ★★★★ in tutte le sistemazioni. Agriturismo Santu
(Isola Rossa, via Appartamento da 90 €. Petru (Trinità d’Agultu,
Tanca della Torre, località Lu Capruleddu,
0789/79.00.18). Domina I ristoranti 329/704.63.50).
il paesino di Isola È il trionfo dei prodotti
Rossa, affacciato sulle La Multa Bianca a chilometro zero: qui
silenziose calette del (Badesi, località Lu producono quasi tutto
promontorio e sulla torre Naragu, 079/68.30.07). quello che cucinano,
dai formaggi ai salumi,
dalla pasta con il grano
duro sardo ai sott’oli.
Spettacolare la vista del
golfo dell’Asinara dalla
veranda. Conto 25 €.
Bar Atlantide (Isola
Rossa, lungomare
Sa Domo Arte Sarda
Dettori). Insalatone,
panini veloci e il miglior
gelato di Isola Rossa,
ma il clou è sedersi
info
al tavolino, al tramonto, Ufficio Turistico di Trinità d’Agultu
per sorseggiare e Vignola, Isola Rossa, chiosco
cocktail alla frutta sul lungomare Cottoni, 079/61.09.14;
La Multa Bianca
alcolici o analcolici. aperto da giugno a settembre.

52 Bell’Italia
SALORNO (Bolzano)

UNA MONTAGNA
DI ELEGANZA
Il paese più a sud della provincia di Bolzano ha un nobile passato
testimoniato dai suoi palazzi signorili, in stile rinascimentale
e barocco. E poi c’è lo splendido castello abbarbicato sulla roccia
TESTI Massimo Spampani FOTOGRAFIE Albert Ceolan

54 Bell’Italia
In questa foto: scorcio
del centro storico
di Salorno con la chiesa
di Sant’Andrea,
di origine romanica,
ricostruita in stile tardo
gotico nel XV secolo
e poi rimaneggiata
nel Seicento. Nella
pagina precedente:
la bifora con inferriata
in ferro battuto che
decora una residenza
rinascimentale del
centro, eretta nel 1592.
Il borgo, ricco di storia, fa da “ponte” fra Trentino e Alto Adige
———————

Q
uando si scende la valle sta tutto accovacciato, sulla riva sini- Sopra: due dettagli
dell’Adige, trenta chilometri stra dell’Adige, sotto le pareti di roccia dei decori che
caratterizzano
a sud di Bolzano le pendici del Geier, per ben guardarsi dalle piene alcuni palazzi
delle montagne che la delimi- del fiume, che un tempo lo lambivano. nobiliari di Salorno.
tano, sia sulla destra che sulla Stiamo parlando della parte più antica A sinistra si
sinistra del fiume, convergono verso il del borgo, perché da quando l’impe- riconosce il volto
centro e mutano il loro aspetto boscoso o ratrice Maria Teresa d’Austria diede ad altorilievo
sul portone
costellato di vigneti per esporre le pareti avvio alle più importanti rettifiche e della dimora che
verticali di roccia calcarea. È la Chiusa bonifiche, anse, meandri e impaluda- ospitava già nel XV
di Salorno, una strozzatura tra gli stra- menti dovuti al fiume hanno lasciato secolo l’albergo
piombi di calcare biancastro del monte il posto a quella che oggi è una fertile Alla Torre. All’epoca
Salorno poteva
Geier sulla sinistra e del monte Favogna piana coltivata. vantare ben
sulla destra. Quella stretta orografica è Delle bizzarrie dell’Adige pagò lo scot- dodici alberghi.
anche un simbolo, perché qui è posto il to anche l’esercito di Carlo Magno,
confine tra l’area linguistica tedesca e impegnato nella campagna contro il
quella italiana, con a sud il Trentino e a duca Tassilone III di Baviera nel 787,
nord l’Alto Adige. che per evitare il fondovalle bloccato da
Salorno, ultimo centro abitato della una delle numerose piene fu costretto
Bassa Atesina, è il paese più meridio- a transitare su un percorso d’altura. E
nale della provincia di Bolzano e se ne lo stesso Albrecht Dürer, il grande pit-

56 Bell’Italia
Qui soggiornarono Martin Lutero, Napoleone e Albrecht Dürer
———————

tore e incisore tedesco, nel suo primo pressionò per l’imponenza anche Marx In basso: scorcio di
viaggio verso Venezia (1494) a causa di Sittich von Wolkenstein, redattore della via Trento, sulla quale
affacciano molte
un’alluvione dovette sobbarcarsi una sa- prima descrizione del Tirolo.
dimore patrizie.
lita facendo una deviazione per Pochi, È piazza Sant’Andrea la più antica di La ricchezza
frazione alta di Salorno, fino alla val di Salorno, proprio perché posizionata più derivata dai traffici
Cembra, sul versante trentino. in alto. Poi con le bonifiche il paese si è commerciali di
«Proprio a ridosso della montagna ci sono sviluppato verso valle. Un borgo ricco, articoli di pregio,
fra cui seta e vino,
le vecchie torri abitative medievali, con con lunghi periodi di prosperità: «Guar- diede impulso a
le loro antiche cantine a volta, che oggi dando i palazzi», continua l’architetto, una grande attività
hanno cambiato uso», spiega l’architetto «non sembra un paese di contadini ma edilizia a Salorno,
Franz Kosta, esperto della storia, della una cittadina di famiglie nobili». dove fra il XVI
e il XVII secolo
cultura e delle tradizioni di Salorno. «La Tutte le facciate delle case più impor-
giunsero molti
gente aveva paura a stare più in basso, tanti presentano una bifora, portoni architetti e artisti.
non solo per le alluvioni ma anche per elaborati, stemmi e decorazioni, chiari
i possibili briganti in transito». Sotto la segni di dinamismo e floridezza econo-
roccia si trova anche la Hofkeller, il mica: dalla sede del Municipio, nella
palazzo delle Decime, i tributi in na- piazza omonima, un tempo di proprietà
tura che i contadini dovevano ai con- dei baroni von Winklhofer, alla cano-
ti di Graland: documentato fin dagli nica nella stessa piazza, già residenza
inizi del XIV secolo, attorno al 1600 im- von Vilas, dalla dimora De Campi
Il castello di Haderburg, imprendibile “nido d’aquila”, domina la valle
———————

(sulla porta della cantina è indicata la ospiti, iniziò con l’arrivo della ferrovia Sopra, da sinistra:
data 1563) al palazzo della Signoria, im- nel 1858. Si chiamavano Aquila Nera la facciata ovest
della casa An der
ponente edificio barocco. E ancora, da (del XV secolo, il più frequentato, con Lan (XVI secolo);
casa Coreth, in via Noldin, che dal 1483 una grande sala da ballo), Aquila Bianca lo stemma che
fu abitata dalla famiglia dei conti di Sa- (poi sede della posta), Alla Corona d’O- decora una delle
lorno, alla casa Noldin, famiglia asbur- ro, Cavallino Bianco e Alla Torre, citato residenze nobiliari.
gica di avvocati, oggi sede di un centro già nel 1482. Nessuno di questi è più at- Pagina seguente:
l’Haderburg,
culturale e dell’ostello della gioventù. È tivo: gli edifici sono stati ristrutturati co- il castello medievale
qui, più che in ogni altro paese dell’Alto me residenze private, studi e uffici, nei di Salorno, arroccato
Adige, che si stabilirono tante famiglie quali si legge ancora il glorioso passato. su uno sperone
nobili. Portavano soldi la vendita del La lista dei principi, degli artisti, degli di roccia, oggi è
visitabile e ospita
vino, l’ospitalità data a commercianti intellettuali che soggiornarono qui è una locanda
e viandanti di passaggio e la vendi- lunga: tra gli altri, Massimiliano di in stile medievale.
ta della seta: c’erano tre filande e una Baviera, Napoleone, Martin Lutero
era nella residenza von Gelmini, uno e Albrecht Dürer.
dei più importanti allevatori di bachi Oggi Salorno è un paese slow, dove si
da seta della zona. In via Trento, la più cammina nelle vie e nei vicoli silenziosi
trafficata strada di passaggio, c’erano e dove si respira un’aria di grande armo-
ben dodici alberghi, la cui decadenza, nia. Anche via Trento è una tranquilla
per una radicale diminuzione degli arteria di paese, dove tra i negozi

58 Bell’Italia
Le case sono adagiate su una distesa verde fra rocce e vigneti
———————

spicca l’originale laboratorio dei giovani lo che lascia immaginare della dura vita Importante centro
fratelli Norman e Thomas Ventura, uni- quotidiana di chi abitava quelle antiche vinicolo, Salorno
è circondato da
ci in tutto l’Alto Adige a confezionare in stanze e torri merlate: una dozzina di vigneti e frutteti.
modo artigianale, su misura, i lederhosen, persone, tra la guarnigione e la famiglia È uno dei paesi
i tradizionali pantaloni in pelle di cervo. del castellano, la cui esistenza non era sulla Strada
Ma a vegliare sul borgo da una rupe stra- certo all’insegna della guerra e dell’al- del Vino dell’Alto
piombante è l’Haderburg, il castello di lerta costante quanto piuttosto della Adige: qui
si producono
Salorno, un imprendibile nido d’aquila sorveglianza e dell’approvvigionamento soprattutto
che lascia sbalorditi per la posizione in dei viveri necessari. Roman Perfler lassù spumanti e vini
cui venne eretto. È un possente sperone è tornato a dormire e a meditare. Se ti bianchi. La bellezza
roccioso (la prima citazione è del 1222) affacci da una merlatura della torre vedi dei panorami fu
apprezzata dal
che troneggia a guardia della Chiusa di giù, sull’argine destro dell’Adige, il pri- pittore Albrecht
Salorno. Abbandonato da 400 anni, ora mo paese del Trentino: si chiama Roverè Dürer, che discese
è risorto e visitabile. Lassù si va solo a della Luna. Pare che il nome derivi dal la valle dell’Adige
piedi ma ne vale la pena, anche per fatto che esso sorge dove un tempo il fiu- nei suoi due viaggi
gustare il banchetto medievale pre- me Adige creava un’ansa (o una “luna”) in Italia, nel 1494-95
e nel 1505-07.
parato dal gestore Roman Perfler, un in prossimità di un bosco di roveri. An-
personaggio unico, anche lui nato in un cora una volta è l’Adige a dettare i tempi
castello del Trecento in val Venosta. della storia, e a ispirarne i misteri.
Il sito è di grande suggestione per i pano-
rami che offre sulla valle dell’Adige, con
lo sguardo che si perde fino alle monta- a pagina 63
gne al confine con l’Austria. E per quel-

60 Bell’Italia
LIVING, IL MENSILE DI INTERIORS DESIGN E LIFESTYLE
In edicola dal 6 giugno
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come
dove
quando
SALORNO
(Bolzano)

I vini e la natura
dell’Alto Adige Museo Scoprire Haderburg

Una strada nel bosco per salire al castello e gustare un pranzo medievale. E poi passeggiate nel verde,
fra splendidi panorami e soste alle cantine di Massimo Spampani Fotografie Franco Cogoli

“zuppa dei cavalieri”, ESCURSIONI


a base di carne Dal Sentiero Dürer
affumicata, fagioli al Parco del Monte Corno
e verdure e le
straordinarie grigliate Il Sentiero Albrecht Dürer, intitolato al grande
dell’oste-castellano pittore tedesco, è una piacevole camminata
Roman Perfler; conto panoramica ad anello di circa 3 ore e mezza,
medio 20 €. Per tutta con 355 metri di dislivello. Comincia in
l’estate e fino a ottobre piazza Libertà, in località Laghetti (frazione
sono in programma “a di Egna). Si imbocca il sentiero 7 per poi
corte” eventi musicali intraprendere una salita abbastanza ripida ma
e gastronomici, con un’eccezionale vista sulla Bassa Atesina.
compresa, il 21 giugno, Poi si continua lungo il sentiero 3 e si scende
la Festa del solstizio a valle lungo il sentiero 3A, per poi tornare a
d’estate, con concerto Laghetti tra frutteti e vigneti lungo il sentiero
Salorno, a circa 40 km da Bolzano, si raggiunge con di musiche irlandesi. 5. Durante il percorso, vale la pena di visitare
l’autostrada A22 del Brennero; da sud si esce a San Il castello è aperto da l’Azienda Agricola Biologica Noal (via Pochi 34,
Michele Mezzocorona e si seguono le indicazioni per mercoledì a domenica, 0471/88.51.58), dove Alfeo ed Elisabetta Zeni
Bolzano, sulla statale 12, per 8 km; da nord si esce a 11-18; info: www. coltivano e trasformano piante officinali, erbe
Egna-Ora e si segue la statale 12 verso Trento per 10 haderburgschenke.com. selvatiche, orticole e piccoli frutti. I loro infusi,
km, fino a Salorno. In treno: treni regionali da Verona In paese, nel piccolo sciroppi, confetture, sali alle erbe, cuscini
a Salorno ogni ora (www.trenitalia.com): 1,45 ore di Museo Scoprire profumati si possono acquistare, oltre che
viaggio circa, da 9,20 €. In aereo: aeroporto di Verona Haderburg (piazza nell’azienda, anche nel negozio di Salorno,
Villafranca (www.aeroportoverona.it) a 120 km. Municipio 1, 0471/ Il Mazzolino (via Trento 34, 0471/88.51.58).
In camper: Area Camper di Egna, via Platz 1; 81.02.31) è raccontata Un’altra bella escursione più in quota è quella
www.comune.egna.bz.it; tariffe: 10 € per 24 ore. la storia del castello e che porta in 2 ore e mezza a Cauria (1.230
sono raccolti reperti metri), con vista impagabile sulle Dolomiti
archeologici della zona di Brenta, e poi alla Malga Corno, a 1.715
Visite “a corte” e nei musei come ceramiche, tripodi, metri (338/102.23.42), nel Parco Naturale del
Spettacolare è la è all’entrata del paese, chiavi, fibbie e armi; Monte Corno, lungo il sentiero E5. Si cammina
visita del castello di sulla strada statale visite su prenotazione, sempre nel bosco attraversando la torbiera
Salorno (via Trento, 12, segnalato da un ingresso gratuito. Ci si del lago Bianco e poi toccando il lago
335/602.94.90). Visto cartello, e poco più può poi spostare a Egna Nero. Nel parco vivono il raro gallo
dal basso sembra quasi avanti inizia la salita, per visitare il Museo cedrone e poi ungulati e rapaci notturni.
irraggiungibile, ma con chiamata “Sentiero di Cultura Popolare
una ventina di minuti delle visioni”. (via Andreas Hofer 50,
di cammino si arriva a Entrando, passato il 333/239.45.40): in una
questo autentico “nido ponte levatoio si può dimora storica sotto
d’aquila”. Bisogna salire girare tra le rovine i portici sono esposti
lungo la comoda strada della torre più antica oggetti di arredamento
sterrata a tornanti, (in porfido), della e di uso quotidiano
costruita pochi anni fa cucina, del palazzo di una casa borghese
proprio per rilanciare principale e delle del XIX secolo. È aperto
il maniero: è lunga mura merlate, per poi martedì,venerdì e
960 metri e supera un scendere nella piazza domenica 10-12
dislivello di 120 metri, d’armi, diventata e mercoledì-giovedì
sempre immersa nel oggi un punto di 16-18; ingresso
Azienda Agricola Biologica Noal
bosco. Il parcheggio ristoro. Da gustare la a offerta libera.

Bell’Italia 63
come
dove
quando
SALORNO
(Bolzano)

IN VISITA ALLE CANTINE


Piccole aziende locali
per vini di grande qualità
Le fertili colline che circondano Salorno – il
centro vitivinicolo più meridionale dell’Alto
Adige, sulla Strada del Vino che si snoda
attraverso 16 paesi – baciate da un clima
favorevole, producono uve che la perizia e
la passione dei vignaioli trasformano in vini
e spumanti dal carattere deciso. La visita
di alcune cantine è l’occasione per venire
a contatto diretto con questa realtà. È il
caso dell’Azienda Agricola Haderburg (Pochi,
Ostello Noldinhaus Ristorante Jolly
via Albrecht Dürer 3, 0471/88.90.97).
Una piccola azienda familiare, all’interno
Gli alberghi alloggi accoglienti e ricca Piatti semplici, genuini di un bellissimo maso del Quattrocento
colazione con salumi e gustosi: tagliolini affacciato sulla valle, dove si possono
Comfort Hotel Erica locali. Appartamento caserecci col tarassaco degustare e acquistare spumanti, vini
★★★★ (Salorno, per 2 persone da 60 € al selvatico e lo speck, bianchi e vini rossi. Lo spumante è
via Nazionale 20, giorno, con colazione. tortelloni di segale prodotto con il metodo classico da uve
0471/88.31.45). Ostello della Gioventù ripieni di ricotta di capra coltivate dalla stessa azienda. Ancora più
L’unico albergo nel Noldinhaus (Salorno, e origano selvatico, piccola, ma molto qualificata, è la Tenuta
centro di Salorno, con via Dottor Josef Noldin canederli d’ortica con Dornach (via Dornach 12, 338/697.39.46)
stanze essenziali ma 20, 0471/88.43.56). mentuccia e basilico. di Patrick Uccelli, in un maso, anch’esso
confortevoli. Doppia Turisti da tutta Europa Conto 30 €. in splendida posizione, citato già nel
con colazione soggiornano in questo Ristorante Hotel Andreas 1236. È un’azienda agricola biodinamica
a partire da 90 €. ostello in centro, ricavato Hofer (Egna, via Delle che produce sette vini, tra cui Pinot nero,
Albergo Grünwald ★★ in un edificio storico. La Vecchie Fondamenta Pinot bianco e Gewurztraminer. In centro
(Salorno, Pochi 56, struttura è adatta per 21-23, 0471/81.26.53). a Salorno, ha aperto i battenti l’enoteca
0471/88.90.92). In gruppi di giovani ma A 5 minuti da Salorno, e punto di vendita Alla Rosa-Zur Rose (via
posizione tranquilla anche per famiglie e altri nel confinante comune Trento 15b, 0471/88.50.83). Oltre ad altre
e soleggiata, si trova ospiti, come ciclisti ed di Egna. Locale tipico etichette, propone la linea di vini Tolloy,
nella frazione di Pochi, escursionisti. Doppia con che offre piatti di qualità: prodotti dalle uve conferite dai contadini
a 600 metri di quota colazione da 48 €. ottima la tagliata di di Salorno alla Cantina di Mezzocorona.
e a 5 km dal paese, manzo con frittelle Un evento dedicato ai vini di qualità della
nel Parco Naturale del I ristoranti di patate. Conto 25 €. zona è Vino & Portici che si tiene a Egna
Monte Corno. Doppia Baita Garba (Salorno, il 1° luglio. Info: 0471/81.02.31.
con colazione da 75 €. Fichtenhof via Molini 96,
Agritur Bassetti (Salorno, Cauria 23, 0471/88.44.92). Chalet
(Salorno, via Loreto 8, 0471/88.90.28). Maso immerso nella natura,
0471/88.41.26). In una alto sulla valle, nella tra la vallata tappezzata
casa nobiliare del 1590 frazione di Cauria, con di meleti e vigneti e
nel centro storico di splendida vista a 20 la riposante ombra
Salorno, offre quattro minuti in auto dal paese. del bosco. La cucina
casalinga propone più
Comfort Hotel Erica di 30 ricette trentine
e altoatesine. Specialità
della casa è la trota,
pescata dal laghetto di
proprietà e cucinata in
vari modi. Conto 20 €.
Ristorante Jolly
(Salorno, via Nazionale
Alla Rosa-Zur Rose
28, 0471/88.42.40). Piatti
della tradizione, come
gnocchi di polenta con
ragù di cervo. Possibilità
info
di mangiare nel bel Associazione Turistica Castelfeder,
giardino. Buona anche la Ora, piazza Principale 5, 0471/81.02.31;
pizza. Conto 15 €. www.castelfeder.info

64 Bell’Italia
a cadv.

Collezione Indios La bellezza dell’argento naturale.


#brasilove athenagioielli.com
VULTURE (Potenza)

LA NATURA SOTTO IL
VULCANO
Isolato sul confine tra Puglia e Basilicata, l’antico cratere del monte
Vulture è al centro di un territorio di selvaggia bellezza. Regno nell’800
di un famoso brigante, oggi è un paradiso per gli escursionisti
TESTI Paolo Paci FOTOGRAFIE Stefano Amantini

66 Bell’Italia
Veduta dei laghi
di Monticchio, due
specchi d’acqua divisi
da un istmo di terra
e incorniciati da boschi
di faggi, pioppi
e ontani neri. Si trovano
sulle pendici dell’antico
vulcano del monte
Vulture (1.326 metri)
e possono essere
attraversati sui pedalò
per vedere da vicino
le ninfee sull’acqua.

Bell’Italia 67
All’orizzonte si staglia il profilo a sette punte del cratere
———————

A
cosa serve un vulcano spen- Il secondo utilizzo di un vulcano spen-
to? La domanda suona surre- to ce lo indica Carmine Crocco detto
ale, ma ha diverse risposte. La “Donatello”, il più famoso dei bri-
prima sta sottoterra: «È il tufo ganti ottocenteschi. Nato a Rionero
che allatta la vite: così dicono nel 1830, già a 25 anni aveva alle spalle
i nostri contadini», ricorda Gerardo Giu- una condanna per banda armata. Evaso
ratrabocchetti, patron delle Cantine del dal carcere, si unì alle truppe garibaldine
Notaio, una delle aziende vinicole più in e combatté nella battaglia del Volturno,
vista di Rionero in Vulture. Traforato da ma venne arrestato nuovamente per se-
oltre mille cantine, il sottosuolo del paese questro di persona e nuovamente scap-
lucano sulle pendici del monte Vulture è pò. Grazie a un innegabile carisma, riuscì
tufaceo; lo strato di roccia vulcanica, a costituire un vero esercito di duemila
leggera e spugnosa, è spesso decine sbandati con cui fino al 1864 mise a ferro
In questa foto: l’abbazia di metri e garantisce la sopravviven- e fuoco l’intera Lucania, questa volta al
di San Michele za delle vigne anche nelle estati più servizio della causa borbonica.
Arcangelo si riflette secche. «Il tufo rilascia umidità, è indi- In quegli anni il Vulture divenne il rifu-
sul lago Piccolo. Pagina spensabile per le viti», afferma Gerardo gio dei briganti. Ci volle il tradimento di
precedente, foto piccola:
una stampa che ritrae mentre guida la visita alle grotte storiche, un luogotenente di Crocco per porre fine
Carmine Crocco, scavate a mano. Il complesso medievale si alla sua carriera: accusato di 75 omicidi,
celebre brigante estende attorno al “facìle”, la corte, dove scampò la pena capitale (forse il nuovo
dell’800 vissuto in ricorre il simbolo dei Francescani, gli anti- Stato italiano non voleva farne un eroe)
questi luoghi. Sopra, da
sinistra: le grotte lungo
chi proprietari. La cantina è viva e respira e scontò l’ergastolo all’isola d’Elba, dove
il sentiero per il vulcano; insieme al vino: l’Aglianico del Vulture, morì nel 1905. E nonostante lo sforzo
veduta del Vulture, rosso di grandi tannini che gli hanno re- di seppellirne la memoria, riuscì a di-
con le sue sette cime. galato il soprannome di Barolo del Sud. ventare un mito popolare, grazie

Bell’Italia 69
In questa foto: la distesa
ondulata di verde
che si ammira lungo
il sentiero che sale al
Vulture. Sopra, da sinistra:
veduta di Melfi; vigneti
con il Vulture sullo
sfondo. Pagina seguente,
foto piccola: le antiche
grotte delle Cantine
del Notaio, in cui si
produce il corposo
Aglianico locale.

70 Bell’Italia
Un tappeto verde formato da fittissimi boschi di conifere e faggi
———————
perso il suo carattere selvatico. Cuore
del massiccio è la riserva regionale che
protegge i laghi di Monticchio, due
specchi d’acqua gemelli che occupano
l’antica caldera, sul versante nord-occi-
dentale. Tondeggianti, riflettono l’am-
pia gamma di verdi delle foreste che li
circondano, boschi fittissimi di conifere
e faggi, carpini e castagni (l’ordine di
apparizione segue le regole dell’inver-
sione termica: i laghi sono più freddi dei
pendii che li sovrastano).
Nel riflesso compare anche l’abbazia
di San Michele Arcangelo, incasto-
nata nel bosco, che si raggiunge dal
lago Piccolo per una breve strada
lastricata. È di un biancore accecan-
te, e molto antica: fu fondata attorno
al X secolo da eremiti greci sopra una
grotta dedicata a San Michele. La sta-
tua dell’Arcangelo, che ancora presidia
le profondità della terra, ogni 29 set-
tembre viene portata in processione
attraverso il lago. L’abbazia ospita un
modernissimo museo naturalistico, na-
to intorno alla Brahmaea europaea, far-
falla notturna scoperta negli anni Ses-
santa in certe grotticelle del vulcano.

IL SENTIERO LUNGO IL VULCANO


OFFRE SCORCI STRAORDINARI
Anche i briganti avevano le loro grot-
te sul Vulture. Ce ne sono due, sopra
Qui sopra: fra gli alberi appare l’azzurro dei laghi di Monticchio, bacini di origine vulcanica l’abbazia, ai piedi di un affioramento
che costituiscono un’oasi naturalistica protetta. Sugli specchi d’acqua si aprono distese di roccioso, oggi raggiunte da un sentie-
ninfee bianche. In alto: un tratto del sentiero non impegnativo che sale al monte Vulture. ro e indicate come “grotte di Crocco”.
Eccezionale da qui la vista, che spazia
alla pubblicazione delle memorie, tri dal cratere. L’altezza massima del sui laghi e sull’ondulata campagna luca-
Come divenni un brigante, in cui il bandi- monte, di 1.326 metri, non deve trarre na. Un panorama ancora più ampio,
to lucano tramanda un’immagine di sé in inganno: era certamente più alto, pri- fino a Melfi e Ripacandida, si gode
suggestiva, un po’ Robin Hood, un po’ ma che vento e piogge lo erodessero. La dalla “quasi” cima del vulcano, che si
Garibaldi. Oggi la memoria di Carmi- sua prominenza sulla piana circostante raggiunge con una facile passeggiata
ne Crocco rivive nel suo paese grazie è notevole: 900 metri di parete vegetale, lungo uno stradello dalla stazione fo-
all’Itinerario dei briganti, che parte che culmina in una lunga cresta carat- restale di Monticchio: un’ora e mezza
dalla casa natale (visibile qui la grotta terizzata da sette cime, la più alta detta di cammino, tra faggi monumentali già
usata come ovile dalla famiglia Crocco), Pizzuto di Melfi. Così isolato, il vulcano imponenti ai tempi di Crocco. Il sentie-
passa per il palazzo dei Fortunato, fami- appare imponente da molto lontano. ro si interrompe a un ex rifugio dove
glia di possidenti e “fiancheggiatori” dei incontra la strada asfaltata che proviene
Borboni, e arriva al carcere antico ora DA RIFUGIO DEI BRIGANTI da Rionero, 50 metri sotto la croce di
trasformato in Museo del Brigantaggio. A META DI ESCURSIONISTI vetta. Attorno a questa c’è una base Na-
Ma la tappa più importante è lo stesso Un secolo e mezzo fa, il Vulture era to, off limits per gli escursionisti. Cosa
Vulture che si innalza sopra Rionero. un territorio selvaggio, battuto solo da ci facciano qui i militari pochi lo sanno:
Il vulcano non è più attivo dal Pleisto- pastori e boscaioli, rivestito di foreste. pare quasi che, anche oggi, il vecchio
cene e l’ultima eruzione dovette essere Impossibile per i soldati piemontesi rin- brigante faccia ancora paura.
davvero spaventosa: la base del monte tracciarvi i briganti. Oggi lo frequenta-
copre infatti una superficie di 27 chi- no trekker, ciclisti, raccoglitori di fun-
lometri quadrati e i materiali delle sue ghi (ottimi i cardoncelli locali); qualche a pagina 75
esplosioni si trovano fino a 25 chilome- strada asfaltata lo attraversa, ma non ha

72 Bell’Italia
Come Down, 20 17, Olio e stucco su tela, 120×80 cm

Car la Chius ano Inol t r e


a cur a di L uc a B e a t r ice
2 4 Giu g no - 3 1 L u g lio 2 0 1 7
V ia Gio s uè C ar ducci 4 5
For t e dei M ar mi ( L U)

In collaborazione con
come
dove
quando
RIONERO IN VULTURE
(Potenza)

Prezioso lembo
di Lucania Il castello di Melfi

Non solo natura ma anche palazzi, chiese, musei e un castello. Il territorio del Vulture ha molto da offrire:
a cominciare dal vino Aglianico che matura nelle cantine di tufo di Paolo Paci Fotografie Stefano Amantini

tra il XVII e il XVIII VISITE INSOLITE


secolo, fra cui palazzo Un itinerario sulle orme
Fortunato (via Garibaldi del brigante Carmine Crocco
2, 0972/72.92.61), del
1728: oggi ospita la Rionero è il luogo dove Carmine Crocco,
biblioteca comunale, generale dei briganti della Lucania, nacque
con la biblioteca privata nel 1830. Il paese tiene viva la sua memoria,
di Giustino Fortunato, e non solamente a scopo turistico: una
storico e meridionalista. seria ricerca storica è stata compiuta negli
Orari: lunedì-venerdì ultimi anni ed è testimoniata nel Museo del
10-12,30 e 15,30-18,30, Brigantaggio (largo Mazzini, 0972/72.42.84,
martedì e giovedì di ingresso gratuito ma solo su prenotazione).
mattina. Nell’abbazia di Il museo è ospitato in un’antica grangia
San Michele Arcangelo, (edificio rurale) appartenuta al convento
sul lago Piccolo di francescano di Santa Maria degli Angeli,
Rionero in Vulture, a 42 km da Potenza, è equidistante da Monticchio, è allestito trasformata in carcere all’inizio dell’800
Bari e Napoli (160 km circa). Dal capoluogo pugliese si il moderno Museo di e ristrutturata nel 2012. Qui è allestita
segue la A16 verso ovest, fino all’uscita di Candela, Storia Naturale del “La parata dei Briganti”, mostra permanente
da cui si punta a sud lungo la superstrada 655 (poi Vulture (0972/73.10.28); ricca di nuove tecnologie (touch screen,
statale 303) che passa per Melfi e Barile. Da Napoli aperto tutti i giorni video, audioguide); purtroppo attualmente,
si prende la A16 verso est, toccando Avellino, fino a 9-13, martedì, venerdì e per lavori, la rassegna non è visitabile ma
Candela. Provenendo da nord, dalla A14 Bologna-Bari domenica anche 14,30- dovrebbe tornare a esserlo ai primi di luglio.
si esce a Cerignola e si prosegue in direzione Lavello 17; ingresso libero. Uno Il percorso si sviluppa nella sala dei Briganti
lungo la statale 93. In treno: la stazione di Rionero straordinario belvedere (ex infermeria per i detenuti), in quella delle
si trova sulla linea Potenza-Foggia. In aereo: aeroporti sul Vulture è il borgo Brigantesse (sezione femminile del carcere)
di Foggia (66 km), di Bari-Palese (136 km) e di di Ripacandida, dove e nella sala Crocco, ex cella per detenuti
Napoli (160 km). In camper: Parco Naturale Camping è da non perdere il per piccoli reati. Carmine Crocco non fu
Europa, località Monticchio Laghi, 0972/73.10.08, santuario di San mai imprigionato nel suo paese natale,
al giorno per due persone 25 €; a Rionero Donato (viale Regina ma si può visitare il luogo, segnalato da una
in Vulture area sosta (10 posti) in via Michele Rigili, Margherita 268), detto targa, dove sorgeva l’antica abitazione della
tranne nei giorni di mercato: martedì e giovedì. anche “piccola Assisi”, famiglia Crocco, in largo Carmine Crocco. La
con un importante ciclo nuova casa è ancora abitata dai discendenti
pittorico del ’400 e uno della famiglia che, se presenti, fanno visitare
Giro per borghi da Rionero a Melfi splendido giardino. la grotta tufacea acquistata da Francesco
Colpita dai terremoti Sacramento (piazza Orario: tutti i giorni Crocco, padre di Carmine, nel 1829,
(ultimo quello della Vittoria, 0972/ 7,30-12 e 15-17. Un bel con ritratti e antichi oggetti contadini. Per
dell’Irpinia, nel 1980), 72.12.60; 9-12 e 15-19) panorama sul vulcano informazioni e visite al museo e alla casa
Rionero conserva di origini trecentesche. si ha dal castello di ci si può rivolgere alla Pro Loco di Rionero.
tuttavia un notevole Presso la chiesa di Melfi, che ospita il
patrimonio di chiese Sant’Antonio Abate Museo Archeologico
e residenze patrizie. (via Sant’Antonio), nei Nazionale (via Castello,
Meritano la chiesa locali della Confraternita 0972/23.87.26). Sono
Madre (via Chiesa del Carmine, c’è una esposti corredi funerari
Madre; orario: 9-12 e 15- Pinacoteca di dipinti del del VII-III secolo a.C.
19), candida costruzione ’700. La visita si prenota e preziosi reperti greci
barocca, e poi la alla Pro Loco di Rionero, ed etruschi. Orario:
cosiddetta “chiesa dei 0972/72.42.84. Molte le lunedì 14-20, martedì-
La grotta tufacea dei Crocco
morti”, o del Santissimo residenze nobili edificate domenica 9-20; 2,50 €.

Bell’Italia 75
come
dove
quando
RIONERO IN VULTURE
(Potenza)

La Pergola
ENOGASTRONOMIA
Sapori genuini e di qualità
da un terra fertile
Dalla fertile terra vulcanica nasce, nei
vigneti attorno a Rionero, l’Aglianico del
Vulture, vino che furono i Greci a introdurre,
2.500 anni fa, in Lucania (allora chiamata
“Enotria”, terra del vino). Rosso rubino dai
riflessi violacei, profumo intenso e una
gradazione di 13 gradi e oltre, è un rosso
potente e tannico, denominato “vecchio”
con tre anni d’invecchiamento, “riserva”
con cinque anni. Di interesse enologico
Il Castagneto Hotel
ma anche storico è il tour tra le cantine
di Rionero, che lo fanno maturare
Gli alberghi Il Casale dell’Acqua (peperoni secchi), ma al fresco umido del tufo. Tra le più antiche
Rossa (Monticchio anche il sottofiletto di ci sono le Cantine del Notaio (via Roma 159,
Il Castagneto Hotel Bagni, strada vitellino con mela glassata 0972/72.36.89), con vigne e produzione
★★★★ (Melfi, strada Monticchio Sgarroni, allo zucchero di canna, nell’azienda di Serra del Granato, sulla
provinciale 401 0972/73.10.72). Azienda scaglie di caciocavallo strada per Ripacandida, e sede storica
km 3,100 direzione agrituristica e didattica, in podolico ed erba cipollina. con grotte tufacee attorno al “facìle”
laghi di Monticchio, posizione panoramica ai Conto da 40 €. cinquecentesco, in centro a Rionero.
0972/72.88.06). Un piedi del Vulture. Ideale La Pergola Conduce la visita con degustazione
albergo luminoso e per le famiglie, dispone (Rionero, via La Vista il gentile patron dell’azienda, Gerardo
moderno, immerso, di ristorante di cucina 27-31, 0972/72.11.79). Giuratrabocchetti. Il territorio del Vulture
come promette il nome, lucana, con prodotti 60 anni di tradizione per offre una gran varietà di prodotti di bosco
in un bel castagneto dell’orto. Doppia con il ristorante della famiglia e di campo, dall’olio extravergine Dop (da
in vista del vulcano; colazione da 70 €. Spadola, che si è evoluto cultivar Ogliarola del Vulture) ai funghi:
28 tra camere, suite e in una cucina moderna porcini, cardoncelli, prugnoli, essiccati
miniappartamenti, e un I ristoranti basata sui prodopotti o sott’olio. Sempre sott’olio si conservano
ristorante di raffinata locali. Tra le proste, gli a Rionero anche molti salumi, salsicce,
cucina regionale. Doppia Agriturismo La Villa abbotta p’zzin’t (ravioli soppressate e capicolli, mentre una
con colazione da 110 €. (Melfi, contrada al ragù di agnello) e il solida tradizione sono le paste fresche:
Borgo Villa Maria Cavallerizza, 0972/ baccalà alla carrettiera, strascinati, cavatelli, lagane, orecchiette,
★★★ (Rionero, località 23.60.08). Si chiama con i peperoni cruschi. fusilli. Le specialità gastronomiche sono
Monticchio Laghi, agriturismo il locale Cantina di 500 etichette. in vendita in molti negozi e supermercati:
0972/73.13.02). Un gestito dalla famiglia Conto sui 30 €. a Rionero da ricordare soprattutto il
complesso di bassi Sonnessa perché ortaggi, Osteria Vecchio Cortile Caseificio Nardozza (via Brindisi 14,
edifici immersi nel cereali, uova e tanti (Rionero, via La Vista 348/853.81.63) e il Panificio Secci (piazza
bosco, con giardino altri ingredienti sono di 23, 0972/72.46.64). XX Settembre 17, 0971/861.13).
e piscine, nei pressi produzione propria, ma Nei locali ricavati in
del lago Piccolo di il ristorante è raffinato e antiche cantine di tufo,
Monticchio. Le camere, offre specialità lucane ma la famiglia Cammarota
spaziose e ben arredate, anche ricette rivisitate. propone una verace
sono 32. Doppia con In tavola arrivano cucina lucana, con
colazione da 80 €. lampascione e cruschi specialità di pasta fresca
come i malfatti e i
cavatelli. Conto da 25 €.
Taverna Paradiso
(Rionero, via Roma
180, 0972/72.16.20).
Ambiente familiare in
Cantine del Notaio
questo ristorante di
cucina lucana gestito da
Donato Colangelo. Tra
i piatti: gli strascinati con
info
i cruschi e le grigliate di Pro Loco Rionero in Vulture,
carne. Un buon Aglianico via Giacomo Matteotti 1,
sfuso come vino della 0972/72.42.84-347/211.51.66;
Osteria Vecchio Cortile
casa. Conto sui 20 €. prolocorionero.altervista.org

76 Bell’Italia
GENOVA Chiesa del Gesù
IL TESORO DEI
GESUITI
Si affianca con discrezione a palazzo Ducale, ma dietro
la semplice facciata la chiesa nasconde un sontuoso
apparato decorativo barocco: marmi, affreschi, dipinti
e due splendide pale d’altare di Pieter Paul Rubens
TESTI Claudia Sugliano FOTOGRAFIE Matteo Carassale

Particolare della
grande pala dipinta
da Rubens per
l’altare della terza
cappella a sinistra,
dedicata ai Miracoli
di Sant’Ignazio
(1619-20). Si tratta
di una delle due
opere realizzate
dal maestro
fiammingo per la
chiesa genovese,
entrambe eseguite
su commissione
di padre Marcello
Pallavicino, che
sostenne le spese
per la costruzione
della chiesa.

Bell’Italia 79
L
a monumentale compostezza di dorature, affreschi, riveste volte e cupole. La navata
piazza Matteotti, a Genova, ha per La creazione della chiesa, alla fine del della chiesa vista
in direzione della
protagonista il prospetto neoclas- XVI secolo, si lega all’arrivo in città controfacciata,
sico di palazzo Ducale, splendido dei membri della Compagnia di Gesù; scenografico trionfo
fondale scenografico, ma anche a richiedere, nel 1552, la loro presenza a di stucchi dorati
un altro edificio si impone in questo cen- papa Paolo III fu la Repubblica retta da e intarsi marmorei.
La lunetta sopra
tralissimo spazio urbano: la chiesa del Ge- Andrea Doria. Quando Giacomo Lainez, il grande organo
sù, la cui rigorosa facciata al tramonto si fra i primi compagni di Sant’Ignazio e poi accoglie le figure
accende di caldi riflessi rosso-dorati. suo successore, giunse in città l’anno suc- dell’Annunciazione,
Alla semplicità dell’esterno, ornato dalle cessivo, la Superba era al culmine dello separate dalla
statue dei Santi Andrea e Ambrogio (pa- splendore e della ricchezza. L’impianto finestra; i due
affreschi si devono
trono della chiesa originaria, rifugio del urbano si stava trasformando con la re- a Giovanni Battista
clero milanese in fuga dai Longobardi), alizzazione della Strada Nuova – l’attua- Carlone, autore
fa eco, all’interno, l’opulenza delle de- le via Garibaldi, su cui si affacciavano i insieme al fratello
corazioni, nello spirito del Barocco, tesa palazzi dell’aristocrazia – e di magnifi- Giovanni delle
pitture a fresco
a sorprendere, coinvolgere e risvegliare che ville sulla collina di Albaro e lungo sulle volte
emozioni: la sontuosa ricchezza orna- il Bisagno. Di queste architetture diede e nella cupola
mentale, intessuta di marmi policromi, testimonianza uno dei celebri artisti (intorno al 1625).

80 Bell’Italia
GENOVA Chiesa del Gesù

4
DECORI DA PALAZZO
E DIPINTI DA MUSEO
Marmi intarsiati, un ricco corredo di affreschi e statue,
pale d’altare di grandi artisti: la chiesa dei Gesuiti,
dedicata ai Santi Ambrogio e Andrea, è un concentrato
di bellezza, un inno alla Fede esuberante e coinvolgente
Illustrazione di Francesco Corni

❶ Facciata
È stata rifatta nella seconda metà
dell’800, riprendendo il progetto
originale, dopo l’abbattimento
della “cortina” di palazzo Ducale
cui era collegata attraverso un
passaggio ad arco praticabile.
❷ Interno
Si tratta di un’aula unica con
cupola centrale. I pilastri creano
un disegno a croce, con piccolo
transetto, e due navatelle laterali
con campate adibite a cappelle
sormontate da cupolette.
❸ Ornamenti
Fino alla trabeazione l’interno
6 è rivestito da un prezioso
commesso in marmi
policromi; la parte superiore
è caratterizzata da sontuosi
stucchi dorati e affreschi.
❹ Seconda cappella
L’altare accoglie una pala del
francese Simon Vouet: Le Marie e
San Giovanni ai piedi del Crocifisso
(Crocifissione), del 1622.
❺ Terza cappella
Ospita una grande Assunzione
della Vergine di Guido Reni
(1617), affiancata dalle statue
dei Santi Giuseppe e Davide
5 della bottega dei Carlone.
❻ Presbiterio
Sopra l’altare c’è la Circoncisione
di Rubens; nelle lunette laterali,
Strage degli Innocenti di Giovanni
Battista Merano (1661, a destra)
e Riposo durante la fuga in Egitto
di Domenico Piola (1661).
❼ Cappella di Sant’Ignazio
È dominata dalla pala di
Rubens raffigurante i Miracoli di
Sant’Ignazio. Ai lati, due statue
di Bernardo Falconi: Abramo
e Davide (metà XVI secolo).
❽ Contesto urbano
N

La chiesa è “abbracciata” dal


palazzo eretto per la compagnia
Navigazione Generale Italiana nel
1924, nell’ambito della creazione
della grande piazza De Ferrari,
oggi sede della Regione Liguria.
L’ARTE DI RUBENS SPLENDE
SUGLI ALTARI

Un nome
luminoso
Dal nome ebraico
di Gesù (Yeshùa)
la luce si irradia
con intensità
caravaggesca
sulle schiere
angeliche e sulla
scena sottostante.
Nella Bibbia
il nome è ritenuto
segno del destino
di chi lo porta:
Yeshùa significa
“Dio è salvezza”.

Intense
espressioni
La Madonna
distoglie lo
sguardo dalla
scena; Giuseppe,
cui è affidato
il compito
di pronunciare
il nome del
Bambino dopo
la circoncisione,
regge un libro di
preghiere e
si volge in estasi
verso il cielo.

Patto tra Dio


e il popolo
Gesù venne
circonciso, come
previsto dalla
legge ebraica,
nell’ottavo giorno
dopo la sua
nascita. Il rito,
prescritto nel libro
della Genesi,
risale ai tempi
di Abramo
e suggella il patto
di alleanza tra Dio
e il popolo ebraico.
Circoncisione (1605)
Sono dedicate alla Circoncisione e ai Miracoli di Sant’Ignazio le due pale
alte quasi cinque metri realizzate dal grande pittore fiammingo. Furono
commissionate dal gesuita Marcello Pallavicino, il fondatore della chiesa

Un palco
per Ignazio
Le architetture
dipinte in scorcio
sullo sfondo
si adattano alla
posizione della
pala nella cappella,
creando un
suggestivo effetto
di illusione
prospettica.
La teatralità della
scena è accentuata
dalla tenda rossa
usata come quinta.

Strumento
divino
Al centro, fulcro
della scena,
Ignazio invoca
l’intercessione
del Signore
affiancato da
alcuni membri
del suo ordine.
Rubens si ispirò
alla Vita Ignatii
Loiolae di Pedro
de Ribadeneyra,
pubblicata a
Napoli nel 1572.

Parata
di prodigi
La raffigurazione
degli episodi
miracolosi si
sviluppa in primo
piano. A sinistra,
la liberazione dal
demonio di una
ossessa; a destra,
la guarigione
dei malati; al
centro, forse un
riferimento alle
doti di educatore
del santo.
Miracoli di Sant’Ignazio (1619-20)
La scenografica
successione
degli archi di due
campate della navata
destra, illuminate
dalle cupolette
che le sovrastano.
Le campate
costituiscono
altrettante cappelle,
con altari addossati
alle pareti che
ospitano grandi pale.
Gli affreschi che le
decorano risalgono
ai primi decenni del
’700. Sullo sfondo,
il monogramma
sacro del nome di
Gesù caro ai Gesuiti.

Bell’Italia 85
stranieri ingaggiati da ricche famiglie ebbero in uso una posizione privilegiata, Sopra, a sinistra:
cittadine: Pieter Paul Rubens, cui si de- vicino a palazzo Ducale, dominante sul- l’Ecce Homo nella
seconda cappella
ve l’album Palazzi di Genova, costituito, la città e sul porto. Il finanziamento del della navata
come egli scrisse, dai «disegni d’alcuni progetto, affidato all’architetto gesuita destra, attribuito
Palazzi della superba città di Genova, Giuseppe Valeriano, fu assunto da un a Bernardo Carlone
che sono bellissimi e comodissimi per- altro confratello, Marcello Pallavicino, o a Francesco
Fanelli. A destra:
ché espressione di una forma di governo membro di una delle più potenti e facol- la vasta cupola,
repubblicano». E proprio Rubens è fra i tose famiglie cittadine. Iniziati nel 1589, affrescata da
protagonisti della ricca dotazione ar- i lavori proseguirono nel corso del ’600, Giovanni e Giovanni
tistica della chiesa, per la quale dipinse anche dopo la consacrazione del tempio Battista Carlone
la Circoncisione, che irradia la sua luce nel 1592. Se i Pallavicino ebbero riprodot- con la Gloria
del nome di Gesù.
dall’altare maggiore, e i Miracoli di Sant’I- to il loro stemma e ottennero il diritto di In alto, da sinistra:
gnazio, fulcro del transetto sinistro. sepoltura nella cripta, nelle cappelle late- il presbiterio, con
La chiesa del Gesù venne costruita sull’on- rali si trovano le insegne di altri mecenati l’altare maggiore
da della Controriforma. Ottenendo nel succedutisi negli anni: i Raggi e i Durazzo, sovrastato dalla
Circoncisione
1582 da papa Gregorio XII il permesso di i Cattaneo e i Doria. Proprio le “pressioni” di Rubens (1605);
trasformare la chiesa dedicata a Sant’Am- di queste famiglie, che desideravano esse- la lanterna della
brogio (fondata nel VI secolo), i Gesuiti re adeguatamente ricordate, fecero sì cupola e il campanile.

86 Bell’Italia
A sinistra: veduta che la struttura ad aula, funzionale a una fra le braccia di San Stanislao Kostka (quar-
d’insieme della migliore diffusione della voce del sacerdo- ta cappella a destra) e del San Francesco
cupola e della volta
della navata. Gli te predicatore, subisse alcune modifiche, Borgia in preghiera con la Madonna, il
affreschi con Cristo come l’inserimento di sfarzose cappelle Bambino e Sant’Anna (prima cappella a
Giudice tra la Vergine in cui, oltre alle decorazioni pittoriche e sinistra), dipinti fra il 1672 e il 1674.
e il Battista e agli altari marmorei, troneggiano tele di Il “vuoto” architettonico della chiesa,
l’Ascensione di Cristo
sono di Giovanni
grandi artisti. Fra queste, la Crocifissione simbolo dello spazio sacro interiore, è
Battista Carlone. (1622) nella seconda cappella a destra esaltato da decorazioni di grande im-
In alto, da sinistra: che, come scrisse lo storico ottocentesco patto, tese a coinvolgere l’emotività del
il pulpito addossato Federico Alizeri: «È opera unica in pub- fedele, secondo la spiritualità ignaziana:
a un pilastro della blico di Simon Vouet di nazione francese, «Dio parla al cuore», affermava il san-
cupola; particolare
dell’Assunzione di studi poco men che italiano e di genio to di Loyola rivalutando le emozioni e
della Vergine (1617) caravaggesco». A Guido Reni si deve, nel- l’immaginazione nell’esperienza mistica
di Guido Reni, la cappella successiva, l’Assunzione della e della fede. Così l’ampia volta a botte è
nella terza cappella Vergine (1617), con la figura plastica e tutta un succedersi di scene delle Sacre
a destra. Sopra,
a destra: scorcio
candida, vera ma celeste della Madonna, Scritture, affrescate e incorniciate come
della cappella mentre il gesuita Andrea Pozzo è autore fossero quadri. Il ciclo pittorico, realiz-
con l’Ecce Homo. della Vergine Immacolata con il Bambino zato alla metà del XVII secolo dai

Bell’Italia 89
La facciata che fratelli Giovanni e Giovanni Battista Car- fia fu dettata a Rubens (che la eseguì a
prospetta su piazza lone, e il cui programma venne deciso Roma) dallo stesso padre Marcello Pal-
Matteotti. Fu rifatta
nella seconda metà dal Padre Generale dei Gesuiti, inverte la lavicino. Le opere sulle pareti laterali
dell’800 seguendo disposizione cronologica delle Scritture, narrano la vita di Gesù, mostrando sim-
le indicazioni del partendo da Cristo Giudice all’inizio del- bolicamente il cammino che il gesuita
progetto originale, la navata per arrivare, attraverso episodi deve compiere per essere il nuovo com-
documentato
da Rubens nel 1622
della vita di Cristo, all’Adorazione dei Ma- pagno di Cristo. Nella grandiosa cupola
in uno dei disegni gi nel presbiterio. Quest’ordine segue i che raccorda la navata centrale con il
del suo volume dettami della spiritualità di Sant’Ignazio, transetto, fra preziosi, abbaglianti stuc-
Palazzi di Genova. evidenziando il cammino di una conver- chi dorati, l’affresco dei fratelli Carlone
Le due statue sione interiore, da un’idea iniziale di Dio esalta la Gloria del nome di Gesù, svi-
di Sant’Andrea
e Sant’Ambrogio, quale giudice a una concezione di Cristo luppandosi in tre cerchi concentrici
rispettivamente come bambino, come Dio Salvatore. intorno al cupolino, dove campeggia il
a sinistra e a destra Interamente decorati con marmi poli- monogramma di Cristo.
del portale centrale, cromi sono il pavimento e le pareti del
sono opere
ottocentesche
presbiterio. L’altare è dominato dallo
dello scultore stemma della Compagnia di Gesù e dalla a pagina 93
Michele Ramognino. pala della Circoncisione, la cui iconogra-

90 Bell’Italia
come
dove
quando
GENOVA

Mare da vivere
sotto la Lanterna Il Bigo nel Porto Antico

L’Acquario, i musei, la piscina: è sempre più ricca l’offerta del Porto Antico. Simbolo di una città
accogliente e vivace, è punto di partenza per le escursioni in barca lungo la costa di Claudia Sugliano

di Renzo Piano, si ALL’ARIA APERTA


gode una veduta a 360 Uno sguardo dalle onde
gradi. Giugno-agosto, e il tour dei due golfi
tutti i giorni 10-12
e 17-22; settembre- Dal Porto Antico partono le escursioni
ottobre, lunedì 14-18, in battello proposte dal Consorzio Liguria
martedì-domenica Via Mare (ponte Dei Mille, piano Calata,
10-18; ingresso 4 €. 010/26.57.12): Genova dal mare, alla
Si fa un viaggio nella scoperta di Porto Vecchio, avamporto e
storia della navigazione Porto Nuovo (1,10 ore). Partenze lunedì-
al Galata Museo del venerdì alle 14, 15, 17,20, sabato e festivi
Mare (calata De Mari alle 14 e 15,30; biglietto 6 €. Il Tour dei
1, 010/234.56.55), il più due golfi, da Genova a Portofino fino ai
grande museo marittimo golfi del Paradiso e del Tigullio, dura mezza
del Mediterraneo, sorto giornata e prevede una sosta a scelta fra
La chiesa del Gesù, in piazza Matteotti 9, si raggiunge nella zona dei docks in Camogli, punta Chiappa, San Fruttuoso
in bus dalle stazioni ferroviarie di Genova Piazza un edificio un tempo o Portofino. Partenze dal 1° al 18 giugno,
Principe (numeri 18, 20, 35) e Brignole (18, 20, 36, parte dell’arsenale. Di sabato e festivi ore 14; dal 19 giugno al
37); in metropolitana, stazione De Ferrari. L’aeroporto fronte è ormeggiato il 10 settembre, tutti i giorni tranne lunedì;
Cristoforo Colombo è collegato a piazza De Ferrari sommergibile Nazario 21 €. Info Golfo Paradiso, 0185/77.20.91 e
con Volabus (amt.genova.it): 30 minuti, 6 €. In camper: Sauro, pure visitabile. 392/137.55.58. Genova si può scoprire in
Camping Villa Doria, via al Campeggio Villa Doria 15, Marzo-ottobre, tutti segway, da noleggiare presso Le Bighe del
010/696.96.00. Dal camping il centro è raggiungibile i giorni 10-19,30; Bigo (via al Porto Antico 2, 010/407.30.21):
con i treni regionali e il bus n. 1 o, in 40 minuti, con la ingresso 12 €. Nel 30 € per un’ora, 60 € per 2 ore e mezza.
Navebus dal molo Archetti fino al Porto Antico (3 €). Museo Nazionale Gli itinerari, sempre con accompagnatore,
Per la visita: la chiesa è aperta tutti i giorni 7-12,30 e dell’Antartide (Porto sono Giro Ora nel Porto Antico (un’ora),
16-19,45; orario consigliato 16,30-19. Info 010/54.21.89. Antico, palazzina Millo, Caruggi (1 o 2,5 ore), Giro Kilo nei vicoli
010/247.06.53) si vedono con degustazioni wine & food (2,5 ore, 70
reperti, spettacolari €). La bella Piscina Porto Antico (piazzale
Natura e cultura sull’acqua filmati e ricostruzioni Luigi Durand de la Penne, 345/298.37.44),
È grande l’offerta da una prospettiva di ambienti del “sesto all’aperto, permette di rinfrescarsi e di fare
turistica del Porto Antico subacquea, attraverso continente”. Martedì- una nuotata. Tutti i giorni, 9-19; ingresso
di Genova, che da 20 un tunnel di 15 metri. domenica 10-18; ingresso 1 ora 4,50 €, mezza giornata 6,50 €.
anni ha ritrovato una Marzo-giugno, aperto 7 €. Con la formula
nuova vita. Si comincia lunedì-venerdì 9-20, Acquario Village si
dall’Acquario (ponte sabato-domenica visitano Acquario,
Spinola, 010/234.51), 8,30-21; luglio e agosto Galata Museo del Mare
il più grande in Italia tutti i giorni 8,30-22,30; e sommergibile, Museo
e secondo in Europa. ingresso 25 €. La vicina dell’Antartide, Biosfera,
Spettacolari la vasca Biosfera ospita un Bigo a 53 € (biglietti
degli squali, l’ambiente piccolo ecosistema di validi un anno). Il Porto
dei pinguini e delle circa 150 specie vegetali Antico è anche un vivace
specie antartiche e il e anfibi, rettili, insetti palcoscenico: dal
nuovo padiglione dei e uccelli. Fino al 24 1° luglio al 7 agosto il
cetacei: quattro vasche ottobre, tutti i giorni calendario prevede oltre
a cielo aperto con un 10-19; ingresso 5 €. 70 spettacoli di musica
nucleo di delfini costieri Dal Bigo, l’ascensore leggera e classica (www.
Portofino
che si ammira anche panoramico progettato portoanticovillage.it).

Bell’Italia 93
come
dove Le Cantine Squarciafico
quando
GENOVA

ACQUISTI
Botteghe storiche, atelier
e sapori regionali
Nel centro storico di Genova si possono
fare acquisti speciali in piccoli negozi con
produzioni di nicchia o in altri che contano
due secoli di vita. Vicino alla chiesa del
Gesù, Laura Sciunnach (salita Pollaiuoli 74r,
010/246.52.40) ha uno dei suoi due punti
vendita (l’altro è in vico Casana 5r). La
ditta a conduzione familiare crea da oltre
35 anni fantasiosi bijoux in argento, pietre
dure, perle, fili colorati di lana e seta. Lo
Locanda di Palazzo Cicala 20Tre
storico negozio di tessuti da arredamento
Giovanni Rivara fu Luigi (piazza San Lorenzo
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★★★★★ (via Arsenale centro storico, in uno dei i mandilli al pesto, si motivi indo-persiani, dai palampores, i
di Terra 5, 010/277.21). palazzi cinquecenteschi aggiungono invenzioni copriletto indiani. Divennero popolari a
Vicino alla stazione Piazza dei Rolli, con affreschi come il filetto di maialino Genova nel XVII secolo e cominciarono
Principe, l’albergo più e ambienti ricchi di sfumato al Vermentino. a esservi prodotti seguendo l’iconografia
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Lorenzo 16, 010/ wellness gratuiti. Doppia di aceto balsamico. trofie, amaretti di Sassello. Non mancano
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contesto storico di 247.61.91). Un nuovo dagli uffici Iat Garibaldi e Porto Antico
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96 Bell’Italia
COSTA VIOLA (Reggio Calabria)

IL LUNGOMARE
VICINO AL CIELO
Da Palmi a Bagnara Calabra, il Sentiero del Tracciolino è uno
straordinario belvedere sul Tirreno. A 300 metri di quota si cammina
tra ripidi terrazzamenti, invitanti calette e tunnel scavati nella roccia
TESTI Vincenzo Petraglia FOTOGRAFIE Dionisio Iemma

Uno scorcio a picco


sul mare dalla località
Rocca, sul Sentiero del
Tracciolino, verso cala
Janculla. Sullo sfondo
si intravede, oltre l’arco
della Costa Viola,
il profilo della Sicilia.
V
erde, azzurro, arancio. E in-
credibili sfumature violacee
che rendono questo tratto
di Tirreno quasi irreale.
Una tavolozza cromatica
che specie al tramonto si svela in tinte
che sembrano uscire da un dipinto di
William Turner, anche se in un’atmo-
sfera più serena, trovandoci in pieno
Mediterraneo. Siamo a 30 chilometri
da Reggio Calabria, fra Palmi e Bagna-
ra Calabra, nel cuore della cosiddetta
Costa Viola, che da Reggio si spinge
fino a Nicotera. Uno straordinario sus-
seguirsi di strapiombi rocciosi così

98 Bell’Italia
Pagina precedente,
dall’alto: l’isola
di Stromboli si staglia
all’orizzonte nel
corso del cammino;
le case di Marinella
di Palmi, affacciate
su una piccola
spiaggia di ghiaia.
Qui sopra: in cammino
sul sentiero, tra
fioriture primaverili
e felci. L’itinerario
si sviluppa in piano,
a mezzacosta.
A destra: passaggio
tra gli ulivi coltivati
sui terrazzamenti.

Bell’Italia 99
FINO A 17 CHILOMETRI DI PERCORSO
Due anelli e una lunga traversata
Il Sentiero del Tracciolino (sotto) è di livello escursionistico,
e quindi adatto a tutti. Non essendoci segnavia è bene
però prestare la massima attenzione: meglio ancora farsi
accompagnare da una guida locale. Da piazza Primo
Maggio a Palmi (230 m) si segue una stradina che si
innesta nel sentiero. Fra le opzioni per percorrerlo, due
sono ad anello (da 10 e 14 km, per 4 e 4 ore e mezza di
cammino): vi si accede tramite le “via di fuga” dal sentiero
principale, passando poi sempre per i Piani della Corona
e raggiungendo la cima del monte Sant’Elia (575 m). Un
ripido sentiero forestale riporta poi al punto di partenza.
La prima uscita sale a zig zag verso Cantine Impiombato;
la seconda è all’altezza della località Rocca (detta anche U’
munti spaccato). Se si ignorano i due anelli, dalla frazione
di Ceramida di Bagnara si raggiunge il tunnel dei Francesi
o di Murat (50 m): questo itinerario è di 17 km, per 5 ore
di cammino. L’Associazione Abra Calabria (347/339.90.42;
fuicachiovi@gmail.com) propone escursioni personalizzate
e organizza il rientro in barca a Palmi dalla spiaggia di San
Sebastiano, ma bisogna calarsi dal tunnel con le corde
sulla spiaggia. In alternativa, navetta da Ceramida a Palmi,
dopo aver percorso a ritroso i 3 km di terrazzamenti.

100 Bell’Italia
Pagina precedente,
in basso: passaggio
su un ponticello
in pietra. Qui
a sinistra: l’uscita
dal tunnel di Murat,
lungo circa 70 metri.
Fu aperto nel 1806
da Gioacchino Murat,
re di Napoli, per
proteggere la costa.
A destra: vigneto
su un terrazzamento
in località Granaro.
In basso: Bagnara
Calabra compare
fra ripidi costoni
di roccia, coperti
dalla vegetazione.

battezzato da Platone che, navigando Tracciolino, uno fra i più affascinanti goma dell’Etna, oltre lo stretto di Mes-
da queste parti, si imbatté più di due- della Calabria. Detto anche “Treccioli- sina; a nord, la piana di Gioia Tauro, al
mila anni fa nello strano quanto unico no” o “Sentiero Azzurro”, solca uno dei di là della quale si staglia il profilo di
fenomeno naturale che al crepuscolo tratti più integri della costa, scampa- capo Vaticano, la scogliera di granito
tinge il paesaggio di riflessi violacei, to alla piaga dell’abusivismo edilizio bianco che si getta a picco nel mare non
restituiti dai profondi fondali rocciosi proprio grazie all’impervia morfolo- lontano da Tropea.
ricoperti di alghe. gia che lo caratterizza. Il panorama è Rimasto inutilizzato e dimenticato per
È in questo punto della costa, sospe- unico: all’orizzonte le isole Eolie, con la circa ottant’anni, un tempo fungeva
so fra il Tirreno e le ultime propaggini silhouette inconfondibile del vulcano da acquedotto (sono ancora visibili
montuose del Parco Nazionale dell’A- Stromboli in primo piano; a sud-ovest, le canaline lungo cui passava l’acqua)
spromonte, che si snoda il Sentiero del quando il cielo è terso, l’imponente sa- e da via di commerci terrestri fra
Sopra, da sinistra: i fiori profumati del mirto; noramico. Seguendo infine una ripida che fanno da preludio a cala del Leone
Palmi vista dalla cima del monte Sant’Elia, discesa si ritorna alla partenza. (U’ Leuni) e cala Janculla. Poi le spiagge
ai margini del massiccio dell’Aspromonte.
Se si ignorano le due vie di fuga che di San Sebastiano, nella cui omonima
conducono alla vetta del Sant’Elia si grotta sono stati trovati reperti dell’età
può proseguire sul sentiero principale del Bronzo, e di Bagnara, lungo arenile
verso Bagnara che, raggiunta la frazio- di sabbia mista a ghiaia.
Palmi e Bagnara. Solo di recente il ne di Ceramida, in circa tre chilometri
sentiero è stato ripristinato nella sua conduce al Tunnel dei Francesi o di UN PALCOSCENICO
interezza. Nel percorrerlo si cammina Murat, l’ultimo tratto del Tracciolino a PER LA CACCIA AL PESCE SPADA
circondati dalla macchia mediterra- essere stato ripristinato con il nome di Dai 300 metri di quota di Ceramida il
nea, che a giugno inebria con i suoi Sentiero dei Francesi. Siamo nel cuore Sentiero dei Francesi termina ai 50 me-
colori e i suoi profumi intensi: ecco della zona un tempo coltivata a vite, da tri sul livello del mare del tunnel di Mu-
ginestre, orchidee, iris, euforbie, felci cui si ricavava il vino liquoroso Zibibbo, rat, lungo 70 metri e scavato dai francesi
secolari, cespugli di cisto, erica, mirto, attività ormai caduta quasi del tutto in nel 1806 per difendere la costa dall’e-
agavi, cardi, fichi d’India, origano e fi- disuso. Si segue l’andamento di in- sercito inglese. I chilometri percorsi da
nocchietto selvatico. Ma vale la pena gegnosi terrazzamenti ricavati con Palmi sono quattordici, a cui bisogna
anche di scrutare il cielo, perché lungo grande maestria tramite muretti di aggiungere tre chilometri a ritroso per
il percorso volteggiano gheppi, poiane, pietra a secco (armacìe). L’uva veniva tornare a Ceramida; da qui una navetta
gabbiani e falchi pecchiaioli. trasportata in grosse ceste di vimini (le riporta in paese. In quest’ultimo caso
canestre), caricate su muli o portate a le ore di cammino salgono a 5, per un
SUI VERSANTI DELLA mano dai contadini che risalivano con totale di 17 chilometri percorsi fra na-
VITICOLTURA ESTREMA non poca fatica la montagna fino al pia- tura e antiche tradizioni. Come quella,
Si tratta di un percorso abbordabi- no strada, motivo per cui negli anni i risalente ai Fenici, della caccia al pesce
le, di livello escursionistico, adatto a vigneti sono stati abbandonati. Per le spada, che proprio fra la primavera e
chi abbia un minimo di attitudine al viti più prossime al livello del mare, l’u- l’estate, con la stagione dell’accoppia-
trekking, con solo un paio di tratti va veniva invece raccolta in apposite mento, raggiunge il suo apice. Soltanto
più esposti ma superabili con un po’ cisterne, per essere poi trasportata in pochi equipaggi utilizzano ancora le
di attenzione. Non essendo munito di paese in barca. Uno di questi palmenti è “passerelle”, le tipiche imbarcazioni
segnaletica specifica, è comunque con- ancora visibile vicino al candido arenile caratterizzate da un albero di vedet-
sigliabile percorrerlo con una guida lo- di cala Janculla, in territorio di Semina- ta e da un ponte di prua lungo fino a
cale. Da Palmi, in pochissimo tempo ci ra, una delle spiagge più belle di questo 40 metri, da dove i pescatori arpionano
si innesta nel sentiero che procede a tratto di costa, non a caso inserita da Le- il pesce. Se si ha la fortuna di vederle in
mezzacosta e quasi sempre in piano, gambiente negli scorsi anni fra le dieci azione, a maggior ragione da un pun-
tranne nell’ultima parte, a una quota spiagge più belle d’Italia. Raggiungibile to di osservazione privilegiato come
media di 300 metri, sulla fiancata del solo via mare, dà accesso alla grotta del- il Tracciolino, che funge da enorme
monte Sant’Elia. le Rondini, una delle numerose cavità anfiteatro naturale affacciato sul ma-
Ci sono diverse opzioni possibili, due naturali della zona. re, lo spettacolo è davvero grandioso.
delle quali ad anello, a cui si accede tra- Dal Tracciolino si ammirano dall’alto Almeno quanto quello del sole che al
mite la prima o la seconda “via di fuga” cale e spiaggette, incastonate fra falesie tramonto, immergendosi nelle acque,
dal sentiero principale. Entrambi i per- incantate. Partendo da Palmi, la prima colora tutto di viola, e incanta con la
corsi (da 10 o 14 chilometri) passano per spiaggia che si incontra è quella in ghia- sua bellezza primordiale.
i Piani della Corona, in territorio di Semi- ia chiara della Marinella: ci si arriva an-
nara, e raggiungono la cima del Sant’Elia che a piedi, o in auto. Seguono piccole
(579 metri), segnata dalla presenza di baie accessibili solo dal mare e scogliere a pagina 105
tre croci bianche: un superbo punto pa- come Petra Galera e punta Sorrentino,

102 Bell’Italia
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del 26/11/1984 pubbl. sul suppl. n.2 G.U. n. 357 del 31/12/1984 Provv. ISVAP n. 00757 del 19/12/1997 pubbl. su G.U. n. 298 del 23/12/1997 Iscr. Albo Imprese di Ass. n. 2.00002 Iscr. Albo Gruppi Ass. n°d’ord. 031
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come
dove
quando
PALMI
(Reggio Calabria)

Terra di pescatori
e musicisti Bagnara Calabra

La costa dei più abili “cacciatori” di pesce spada ha dato i natali ai compositori Nicola Manfroce
e Francesco Cilea. Tra i vanti locali c’è anche il torrone di Bagnara di Vincenza Petraglia Fotografie Dionisio Iemma

Corot, Guttuso, Manzù; SOPRA E SOTTO IL MARE


aperta lunedì-venerdì Spiagge incantevoli
8-14, giovedì anche per immersioni al top
15-18; ingresso libero.
Palmi è anche la città La Costa Viola, a nord di Reggio Calabria,
della Varia, che si tiene allinea lunghe spiagge e calette più
in agosto ogni 3-4 anni nascoste. Fra queste ultime spicca in
(ultima edizione particolare la Marinella, in ghiaia chiara,
nel 2016). Dichiarata raggiungibile da Palmi a piedi o in auto.
Patrimonio Culturale Subito a nord del paese sono molto ricercate
Immateriale Unesco, cala Rovaglioso, in sabbia e ghiaia, e la
è una festa patronale spiaggia della Tonnara o dell’Ulivo, che offre
durante la quale si cinque chilometri di sabbia chiara dominati
porta in processione dallo scenografico scoglio dell’Ulivo.
una struttura in Andando verso Seminara, due splendidi
Palmi (Reggio Calabria), punto di partenza del Sentiero ferro, alta 16 metri, arenili sono solo a portata di barca: cala
del Tracciolino, si raggiunge in auto percorrendo con figure umane del Leone (U’ Leuni) e cala Janculla,
l’autostrada A2 del Mediterraneo fino all’uscita Palmi. che rappresentano più volte Bandiera Blu. Segue la spiaggia
Bagnara Calabra si trova a una ventina di chilometri, l’Assunzione della di San Sebastiano: è raggiungibile via mare
anch’essa raggiungibile in autostrada. In treno: Vergine. A Bagnara o calandosi con apposite corde dal Tunnel
Frecciabianca fino a Lamezia Terme, Vibo Valentia Calabra, rinomata dei Francesi. Ultima sosta alla spiaggia
o Rosarno; poi treni regionali fino alle stazioni di Palmi per la pesca del pesce attrezzata di Bagnara Calabra, lunga cinque
e Bagnara. In aereo: l’aeroporto più vicino è quello spada, il Torrone di chilometri. Il mare che lambisce questo
di Reggio Calabria (a 54 km), o in alternativa Lamezia Bagnara Igp vanta una litorale nasconde i fondali più ricchi della
Terme (a 90 km). In camper: area attrezzata Prajola, tradizione secolare. Calabria. Le pareti Prita, Sirena, Barbi e Motta
Palmi, lungomare Donna Canfora, 366/252.96.92. Per gli acquisti si passa sono i punti più belli: intorno ai 40 metri
da Cardone dal 1846 di profondità le gorgonie lasciano spazio
(contrada Cola di ai banchi corallini. Per chi sa affrontare le
Da vedere e da acquistare Reggio, 347/373.20.99). immersioni profonde, l’oggetto del desiderio
Palmi vanta una storia Movimento Culturale Da vedere la torre è il relitto della motonave Viminale, affondata
millenaria. Nel Parco San Fantino (333/ medievale di Capo nel 1943 di fronte a Palmi, a una profondità
Archeologico dei 533.69.38; www. Rocchi e il Museo di 107 metri. Info: Centro Immersioni Costa
Tauriani “Antonio sanfantino.org). Nel Angelo Versace Viola (Palmi, località Tonnara, 360/39.73.61).
De Salvo” si visitano centro del paese, (piazza Carmine,
i resti di Tauriana o la Casa della Cultura 335/745.77.13), Scogliera di Rovaglioso
Taurianum: capanne Leonida Rèpaci con cimeli d’arte sacra,
di 4.000 anni fa, luoghi (via Felice Battaglia, chiuso però per restauri
di culto e l’impianto 0966/26.22.50) fino a fine estate. A
urbano della città, ospita diverse sezioni Seminara sopravvive
che fu prima dei Bruzi museali. Fra queste, la tradizione della
e poi romana. È in il Museo Francesco ceramica: brocche,
località Tauriana, dove Cilea e Nicola Antonio bottiglie antropomorfe
si trova anche la cripta Manfroce, in onore (babbaluti) e maschere
paleocristiana di San dei due musicisti nati si acquistano nel
Fantino, con affreschi a Palmi, e un museo negozio Ceramiche
del VII-X secolo; visite di etnografia e folclore. Artistiche Enzo
solo su prenotazione, Nella pinacoteca, opere Ferraro (via Luzzatti
con offerta libera: di Guercino, Manet, 1, 347/001.18.46).

Bell’Italia 105
come
dove
quando
PALMI
(Reggio Calabria)

Osteria del Vicolo DALL’ARCHEOLOGIA ALLA NATURA


Lo splendore dei Bronzi
e del selvaggio Aspromonte
A circa trenta chilometri da Bagnara
Calabra, il Museo Archeologico Nazionale
(Reggio Calabria, piazza Giuseppe
de Nava 26, 0965/81.22.55) è una visita
imperdibile per chi si trova in Costa
Viola. Oltre ai celeberrimi Bronzi di Riace,
in assoluto le statue antiche in bronzo più
affascinanti del Mediterraneo, risalenti
al V secolo avanti Cristo e ritrovate nelle
acque di Riace Marina nel 1972, il museo
B&B Civico 64
custodisce anche altri magnifici reperti
magnogreci. Fra questi, la Testa del Filosofo
Gli alberghi viste sul mare. Ottimo provare il sandwich di di Porticello, coevo ai Bronzi, e il Kouros
il ristorante, aperto pesce spada con verdure di Rhegion, splendida statua in marmo
Grand Hotel Victoria anche a chi non è ospite grigliate e formaggio bianco di Paros del VI secolo avanti Cristo;
★★★★ (Bagnara dell’hotel: propone feta. Conto 55 €. aperto martedì-domenica 9-20, ingresso
Calabra, piazza Marconi specialità a base di La Rosa dei Venti 8 €. Per chi invece ama la natura, il Parco
4, 0966/37.61.26). pesce come le linguine (Palmi, contrada Nazionale dell’Aspromonte (Gambarie di
Direttamente sul con triglia, finocchietto Marinella, 0966/ Santo Stefano in Aspromonte, via Aurora,
lungomare, nel centro selvatico e croccante 210.80). Noto anche 0965/74.30.60; www.parcoaspromonte.
di Bagnara, offre di pane. Doppia come “Du Maresciallu”, gov.it), con porta d’accesso a Gambarie
40 camere, molte con colazione da 85 €. propone specialità di (a 28 chilometri da Bagnara), è uno degli
delle quali con vista B&B Civico 64 (Palmi, pesce con vista a picco angoli più affascinanti e meno esplorati
sul Tirreno. Doppia via Nicola Pizi 64, sul mare. Imperdibili della regione, capace di offrire scenari
con colazione da 95 €. 349/610.48.53). Situato i gamberi, i piatti a base naturalistici spettacolari come grandi foreste,
CapoSperone Resort nel centro storico di Palmi, di pesce spada e cascate, fiumare e borghi fantasma.
★★★★ (Palmi, a pochi passi da piazza le crostate fatte in Per scoprirlo si può partecipare alle
strada provinciale I Maggio, salotto della casa. Conto sui 40 €. escursioni organizzate dalle guide ufficiali
Palmi-Tonnara 106, cittadina, è arredato in Osteria del Vicolo del parco e dalle cooperative locali, come
0966/47.97.53). Costruito chiave moderna. Doppia (Palmi, via Toselli 10, la Cooperativa San Leo (347/304.67.99),
in tufo sul promontorio con colazione da 60 €. 348/825.70.84). Tipicità a che propongono tour e trekking tra natura,
affacciato sul mare, chilometro zero in questo storia e tradizioni. Uno dei sentieri più
offre magnifiche viste ristorante ricavato in frequentati sale da Gambarie alla cima
I ristoranti
panoramiche. Doppia un palazzo dell’800. del Montalto (1.955 metri), superando
con colazione da 90 €. Taverna Kerkira Da non perdere un dislivello in salita di circa 650 metri.
Hotel Palma d’Oro ★★★ (Bagnara Calabra, la “struncatura”, pasta Il panorama dalla vetta abbraccia
(Bagnara Calabra, via corso Vittorio di grano duro condita le Serre Calabresi, l’Etna e le isole Eolie.
Turati 17, 331/717.72.44). Emanuele II 217, con olio, aglio in camicia,
A un minuto a piedi dalla 0966/37.22.60). pomodorini, capperi, Museo Archeologico Nazionale
spiaggia, offre camere e Tradizione calabrese acciughe sotto sale,
terrazzo con splendide e greca in tavola. Da olive, mollica di pane
tostata. Conto 30 €.
CapoSperone Resort Pizzeria Barone
(Palmi, contrada
Monte Sant’Elia,
0966/41.08.01).
Sulle pendici della
montagna, da tre
generazioni propone
piatti della cucina locale,
come gli scialatielli
alla Sant’Elia: pasta
fresca con sughetto
info
di peperoni, melanzane, Ufficio Turismo Comune di Palmi,
zucchine e pecorino, piazza Municipio, 0966/26.22.06.
servita nel coccio Pro Loco Bagnara Calabra,
di Seminara. Conto 25 €. piazza Matteotti 3, 0966/37.13.19.

106 Bell’Italia
ZOLA PREDOSA (Bologna) Palazzo Albergati

BAROCCO
DI CAMPAGNA
Nel centro alle porte del capoluogo l’imponente edificio
seicentesco custodisce sontuosi interni affrescati,
orgoglio di una delle più illustri famiglie bolognesi
TESTI Lidia Kuscar FOTOGRAFIE Andrea Samaritani/Meridiana Immagini

108 Bell’Italia
Pagina precedente:
il monumentale
salone d’Onore
al centro del palazzo,
fulcro degli ambienti
affrescati del primo
e del secondo piano.
In questa foto: allegoria
di Felsina (il nome
etrusco di Bologna)
affrescata sul soffitto
di una sala del primo
piano da Angelo
Michele Colonna
e Giacomo Alboresi
tra il 1665 e il 1667.

Bell’Italia 109
ZOLA PREDOSA Palazzo Albergati

D
a lontano sembra una fortezza isolata nel verde, un
solido edificio disegnato con rigore geometrico, ma il
parco dalle belle statue che lo circonda, con quattro viali
dei quali non si vede la fine, riporta alla sua natura di
residenza di campagna. Palazzo Albergati – non villa
ma autentico, sontuoso palazzo – è un sorprendente incontro alle
porte di Bologna, nel territorio di Zola Predosa, dove la cintura
industriale lascia posto all’ordinata tessitura dei campi coltivati.
Risalgono al ’200 le origini degli Albergati, che non abban-
donarono mai Zola Predosa, anche se conseguirono titolo
nobiliare e cariche pubbliche a Bologna. In città, all’inizio del
’500 avviarono la costruzione di un palazzo che, pur molto mo-
dificato nell’interno, esiste tuttora e ospita mostre d’arte. Ma a
quell’epoca era la villa di campagna il palcoscenico dove esibire
il proprio prestigio, e a metà del secolo successivo il capofamiglia,
marchese Girolamo, decise di riedificare la casa avita di Zola in
forma tale da stupire il mondo, affidando il lavoro a un architetto
di buona fama, Gian Giacomo Monti. Si sviluppò così in poco più
di vent’anni il palazzo, una delle residenze aristocratiche più im-
portanti del ’600 italiano, spettacolare sotto ogni aspetto e unica
per i tre cicli di affreschi che ne decorano gli ambienti.

SONTUOSA DIMORA E AZIENDA AGRICOLA


Lo straordinario interno si sviluppa su 11 mila metri quadrati,
distribuiti in quattro livelli, più il seminterrato e la torre, che
offrono un caleidoscopio di impressioni. Non a caso, nel 1796,
Napoleone, uno dei tanti famosi ospiti, decise di acquistare il pa-
lazzo, ma l’affare non andò in porto. Nel profondo atrio d’ingresso
le strisce di pietra lucida sul pavimento segnano il cammino dei
carri che trasportavano i prodotti della campagna. Venivano sti-
pati nelle cantine sottostanti che, estese quasi quanto il palazzo,
e immutate nei secoli, comprendono un’enorme cucina e gli

110 Bell’Italia
Con lo sguardo
rivolto all’Olimpo
Pagina precedente:
la semplice e possente
facciata del palazzo,
sormontato da una torre
alta più di 40 metri, vista
dal viale d’accesso.
Sopra: una delle sale
del primo piano adiacenti
al salone d’Onore.
La volta è decorata
da affreschi di Colonna
e Alboresi dedicati al tema
di Venere e il Tempo.
A sinistra: Venere fugge
dal Tempo, particolare
degli affreschi della sala.
A destra: Prometeo
raffigurato mentre ruba
il fuoco agli dei, al centro
del soffitto di un’altra sala
del primo piano. Anche
quest’opera si deve
a Colonna e Alboresi.

Bell’Italia 111
112 Bell’Italia
Sale che raccontano
le glorie di famiglia
A sinistra: uno degli
unicorni in gesso realizzati
alla base del soffitto
del salone d’Onore da
Giovanni Filippo Bezzi (fine
’600). Simbolo di forza
e purezza, è sormontato
dal motto latino «Disce
Pati» (impara a soffrire).
Altra foto a sinistra: la sala
dell’ala ovest del primo
piano sulla cui volta
Giovanni Antonio Burrini
e Marco Antonio Chiarini
hanno affrescato la Gloria
del Beato Nicolò Albergati
(1681-84). Sotto, a sinistra:
un particolare dell’affresco.
Sotto, a destra: la scala
elicoidale, detta “scala
d’Aria”. A destra: l’orologio
al centro della cupoletta
del salone d’Onore.

Bell’Italia 113
ZOLA PREDOSA Palazzo Albergati

ambienti dove tuttora si lavorano e conservano vini e alimenti


provenienti dai terreni circostanti, ora ridotti a “soli” 13 ettari, nei
quali si confondono parco, giardino, campi, orti, vigne e frutteti.
Non è facile orientarsi nel palazzo, che conta sei scale spettacolari,
due piani di rappresentanza, corridoi e passaggi misteriosi. Invece
del classico scalone d’onore, collega tutti i livelli la “scala d’Aria”,
così chiamata perché i gradini che si susseguono in progressione
elicoidale sembrano sospesi nel vuoto. Lungo la parete curva sono
scritti i nomi degli ospiti più illustri: fra i tanti, i sovrani di Polonia,
Mozart, Federico IV re di Danimarca, Giacomo III d’Inghilterra, e
anche Sofia e Juan Carlos di Spagna, Pavarotti…

LE FAVOLE DEL MITO VANNO IN SCENA SUI SOFFITTI


Dopo i fasti sei e settecenteschi i tempi cambiano. La famiglia
sopravvive dignitosamente fino al 1844, quando la proprietà vie-
ne venduta dal marchese Francesco III: l’ultimo degli Albergati
muore nel 1855 e con lui il casato si estingue. Seguono numerose
vicissitudini, ma l’insieme, per quanto danneggiato, supera le
due guerre mondiali senza troppi danni. Più difficile e rischioso
il periodo successivo, fino al 1979, quando la salvezza giunge
con l’acquisto da parte di una società specializzata in convegni
ed eventi che, animata da un’autentica passione per la storia
e per l’arte, ha iniziato nel 2010 ad aprire il palazzo alle visite,
rendendolo via via sempre più accessibile.
Il vero colpo di scena attende il visitatore nel cuore del-
la residenza, dove si celebra un autentico trionfo barocco.
Dalle grandi finestre un mare di luce si riversa nel grandioso
salone d’Onore e gioca con decori di stucco, dorature, marmi,
colonne slanciate, affreschi dalle tinte delicate che stemperano
la materialità delle forme. Al primo piano il vasto ambiente si
apre sulle splendide vedute panoramiche di un terrazzo, mentre
dal loggiato del secondo piano ci si affaccia sul salone come dal
palco reale di un teatro. Agli angoli della volta fiorisce un ricco
coronamento, con quattro unicorni rampanti plasmati da

114 Bell’Italia
Splendori d’arte
e vita quotidiana
Sopra: Zeus abbatte
i Titani (1681-84),
particolare dell’affresco
di Giovanni Antonio
Burrini e Marco Antonio
Chiarini in una sala
dell’ala occidentale.
A sinistra: scorcio
delle antiche cucine
del palazzo, al piano terra,
oggi utilizzate per corsi
di cucina. Nella pagina
precedente: veduta di
una porzione dell’ampio
giardino alberato che
si estende alle spalle
del palazzo. A destra:
un dettaglio degli affreschi
“alla boschereccia” estesi
su pareti e volta della
sala da pranzo al piano
terra, opera di fine ’700
di Giuseppe Valiani.

Bell’Italia 115
Sopra: la sala di Venere e Adone. Al centro, Ritratto del cardinale Romualdo
Braschi (fine ’700). A sinistra: la sala delle Colonne al piano terra, affrescata
con architetture illusionistiche e scorci di paesaggio da Prospero Pesci.

Giovanni Filippo Bezzi che fra stemmi e ogni scena ampliandone la suggestione il marchese affidò il compito al giovane
vessilli paiono slanciarsi verso un mondo e la luce che entra dalle grandi finestre pistoiese Giuseppe Valiani. Sue sono le
fantastico. Ancora più su, la torre ospita gioca con i colori degli affreschi. scene mitologiche che nell’eleganza del
antichi strumenti astronomici. Dal vertice dello scalone elicoidale Mer- disegno e nella delicatezza dei colori
Gli arredi sono quasi tutti originali: curio, il messaggero degli dei, appare co- rivelano lo spirito raffinato del ’700. Fu
la sala di Prometeo conserva riquadri me un invito al viaggio della conoscenza sempre Valiani, coadiuvato da Prospero
parietali, poltrone e divani ricoperti di che si compie attraverso i dipinti. Nelle Pesci, a eseguire il terzo ciclo, che si svol-
damasco verde, il colore degli Alberga- sei sale dell’ala orientale del piano no- ge al secondo piano con una sequenza di
ti; finestre, vetrate, maniglie, serrature bile si svolge il primo ciclo di affreschi, affreschi a tema mitologico nei quali ap-
sono ancora quelle scelte dal marchese realizzato fra il 1665 e il 1667 per volere paiono poetiche immagini naturalistiche.
Girolamo, l’artefice del palazzo. Lo stu- del marchese Girolamo, che lo affidò a E la natura diventa protagonista nelle
pore si rinnova volgendo lo sguardo ai due fra i più noti esponenti della pittu- stanze a pianterreno, dove si crea un’at-
soffitti delle sale, dove la spettacola- ra bolognese: Angelo Michele Colonna e mosfera intima e la cucina, immutata e
rità della pittura barocca si manifesta Giacomo Alboresi. Fra il 1681 e il 1684 tuttora in uso, introduce alle sale da pran-
in tutto il suo splendore, liberando la altri due artisti, Giovanni Antonio Bur- zo, della Caccia e del Ballo, tutte animate
fantasia nei più originali giochi di colori rini e Marco Antonio Chiarini, dipinsero da affreschi “alla boschereccia” di Valiani
e volumi. Dei ed eroi antichi figurano ac- nell’ala ovest il secondo ciclo, che tuttavia e Pesci che rivestono le pareti e le volte a
canto a episodi biblici e simboli cristiani: fu completato solo un secolo dopo, al tem- botte dei soffitti a simulare i cieli sempre
momenti di vita quotidiana, immagini di po del marchese Francesco Maria. Coltis- sereni di un mondo bucolico.
svago e d’amore o di rancore e sofferenza simo, cosmopolita, mecenate, letterato,
coinvolgono lo spettatore nell’universa- musicista, appassionato di teatro, autore
lità dei sentimenti. Cornici dipinte e di commedie molto apprezzate anche a pagina 119
architetture immaginarie inquadrano da Goldoni, suo amico e ospite assiduo,

116 Bell’Italia
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ZOLA PREDOSA
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Colline verdi
e generose La rocca dei Bentivoglio a Bazzano

A pochi chilometri dalla città, per scoprire una terra dalla natura ben preservata punteggiata di chiese
e borghi. Tra un piatto di tagliatelle e un bicchiere di Pignoletto di Lidia Kuscar Fotografie Meridiana Immagini

conservato. La strada EVENTI


prosegue fra case di Jazz in villa e in vigna,
pietra e profumo di opera a palazzo
fiori, allargandosi in
cima al colle a formare Palazzo Albergati è una delle sedi della XVIII
il sagrato dell’abbazia edizione di Zola Jazz&Wine, rassegna che
di Santa Maria sposa jazz e buon vino dedicata quest’anno
Assunta (via San Rocco alla scoperta delle dimore storiche del
15, 051/670.79.31). territorio di Zola Predosa. Apertura venerdì
Risalente all’XI secolo, 30 giugno a villa Garagnani (via Masini 11):
è affiancata dal degustazioni dalle 19 (a pagamento), alle
convento dei Fratelli 21 concerto dell’Organ Trio (offerta libera).
di San Francesco. Sabato 1 luglio, dalle 18 picnic tra i filari del
Dal solenne interno Vigneto delle Terre Rosse Enrico Vallania (via
romanico ci si può Predosa 83), alle 19 concerto della Rimini
Zola Predosa dista 13 km da Bologna. In auto si raggiunge affacciare nel chiostro Swing Band (ingresso con formula “chi
con la A1, uscita Casalecchio, poi provinciale 569 rinascimentale, mentre più offre più riceve”). Domenica 2 luglio, a
su cui si incontrano le indicazioni per Palazzo Albergati. nell’area absidale un Palazzo Albergati, concerto del Cal Trio 2.0
In treno: stazione Centrale di Bologna, poi treni regionali giardinetto fiorisce fra (ore 18,30) seguito da un ricco aperitivo
per Vignola fino alla stazione di Zola Centro. In aereo: i resti di un chiostrino (25 €). Info 051/644.96.99, consigliata
l’aeroporto più vicino è quello di Bologna, a 10 km. trecentesco. Aperta tutti la prenotazione a Palazzo Albergati. In
In camper: Centro Turistico Città di Bologna, via Romita i giorni dall’alba alle occasione dei 450 anni dalla nascita di
12/4, 051/32.50.16. Per la visita: Palazzo Albergati, 12 e dalle 15 alle 18, Claudio Monteverdi, il 19 luglio il palazzo
in via Masini 46, è centro congressi e sede di eventi; compatibilmente con ospita la rappresentazione dell’opera
è aperto alle visite per i gruppi da lunedì a venerdì le funzioni religiose. Il Il ritorno di Ulisse in patria, nell’ambito della
e domenica, ore 10-12 (minimo 10 persone); ingresso borgo si trova nel cuore rassegna “Corti, Chiese e Cortili” curata dalla
8 € senza guida, 10 € con guida. In alcune domeniche del Parco Regionale Fondazione Rocca dei Bentivoglio di Bazzano;
propone aperture con servizio brunch (le prossime, dell’Abbazia di ore 20,30, ingresso 7 €, info 051/83.64.05.
4 e 11 giugno): solo visita ore 15,30 (biglietti come Monteveglio, che A Monteveglio il 10 e 11 giugno si tiene
sopra), con brunch ore 12,30, 38 € a persona con si estende su 1.100 la tradizionale Festa medievale dedicata a
visita guidata. Chiuso in agosto. Info e prenotazioni: ettari alternando con Matilde di Canossa, personaggio storico
051/75.02.47 (interno 103), www.albergati.com vertiginosi dislivelli legato alla storia del borgo: cortei in costume
boschi rigogliosi e aridi e ampia offerta di gastronomia locale.
calanchi, valli umide,
In viaggio verso il passato sorgenti di acque Zola Jazz&Wine
Oltre Palazzo Albergati 15-19, sabato 9-13 e termali e improvvise
la provinciale 569 si 15-18,30, domenica aperture su lontane
inoltra in una realtà 10-19; ingresso 2 €. Si cime appenniniche,
sospesa fra passato e prosegue poi con la come il monte Cimone.
presente. Dopo 6 km, a provinciale 28 che, dopo Ancora tre km e
Bazzano, si incontra la 7,5 km, porta in cima una strada nel verde
rinascimentale rocca al colle su cui sorge raggiunge Oliveto,
dei Bentivoglio (via Monteveglio. Varcata la più piccolo ancora di
Contessa Matilde 10, porta accanto al torrione Monteveglio ma ricco
051/83.64.05), sempre merlato trecentesco, di fascino, tra antiche
contesa fra Bologna resto dell’antico mura, vestigia medievali
e Modena. È aperta castello, ci si trova in e un oratorio fondato
da martedì a venerdì un borgo perfettamente prima dell’anno mille.

Bell’Italia 119
come
dove
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ZOLA PREDOSA
(Bologna)

ACQUISTI
Le delizie dell’orto e il
Pignoletto, fermo e frizzante
Seguendo il calendario stagionale, nell’orto di
Palazzo Albergati si coltivano verdure e frutta
acquistabili in loco, come anche il miele bio
che le api bottinano dalle piante e dai fiori
della tenuta.Tutta l’area è famosa per una
grande varietà di vini, dal Merlot al Barbera,
ma soprattutto per il Pignoletto. Tra le
cantine in cui fare acquisti c’è Manaresi (Zola
Predosa, località Bella Vista, via Bertoloni
14-16, 051/75.14.91 e 335/707.04.53), su
Trattoria dai Mugnai Trattoria del Borgo
un poggio panoramico affacciato sui vigneti
e sulla pianura da cui la vista spazia fino
Gli alberghi 051/83.25.83). Nel Parco Piccolo e curato ambiente alle torri di Bologna. Sempre aperta per la
Regionale dell’Abbazia di storico in pietra e legno. vendita diretta, mentre per visite guidate in
Hotel Corona d’Oro Monteveglio, con annessa Fra le specialità, le vigneto e cantina occorre la prenotazione.
★★★★ (Bologna, azienda vitivinicola e un tagliatelle con le spùgnole Fino al 2 luglio, la Raccolta Lercaro di Bologna
via Oberdan 12, 051/ biolago come piscina; (un pregiato fungo locale) ospita una mostra su Paolo Manaresi, nonno
745.76.11). Il portico 12 camere. Ottimo il e l’apprezzata, dolce della titolare e importante artista del ’900
ligneo documenta l’origine ristorante, aperto a tutti; zuppa di ciliegie. Da 18 € italiano (via Riva Reno 57, 051/656.62.10;
trecentesca del palazzo, da visitare la cantina. per un grande piatto giovedì e venerdì 10-13, sabato e domenica
mentre alcuni soffitti a Doppia con colazione di tigelle e crescentine 11-18,30; ingresso libero). Gaggioli (Zola
cassettoni risalgono al XVI da 79 €, menu da 30 €. con affettati e formaggi; Predosa, via Raibolini 55, 051/75.34.89),
secolo. Le camere sono Albergo Sirena ★★★ conto medio 30 €. anche agriturismo e ristorante, produce tutte
40, arredate con gusto (Bazzano, via Provinciale Trattoria dai Mugnai le varietà di Pignoletto, dal fermo al frizzante,
raffinato. Doppia con Est 67, 051/83.39.65). (Monteveglio, via dallo spumante al passito. La cantina è aperta
colazione da 148 €. Nei pressi della rocca Mulino 11, 051/ giovedì ore 14-17 e sabato 8-12 e 14-17 previa
Admiral Park Hotel di Bazzano, a gestione 670.20.03). In un mulino telefonata. Gli acquisti di prodotti tipici in zona
★★★★S (Zola Predosa, familiare, 22 camere che risale al 1504, attivo si fanno alla Vecchia Malga (Zola Predosa, via
via Fontanella 3, 051/ tranquille e confortevoli; fino a pochi anni fa. Da Roma 55a, 051/616.66.87): dai tortellini agli
75.57.68). Hotel di buon ristorante-pizzeria provare le farfalle verdi affettati, dalle tagliatelle ai formaggi, dai
design immerso nel aperto a tutti. Nei (pasta con le ortiche) vini alle confetture casalinghe, dalle torte
verde vicino al centro e weekend doppia con condite con asparagi al nocino. Per una dolce sosta c’è
a Palazzo Albergati, con colazione da 69 €, conto e zafferano; ottimo il Bar Pasticceria dei Castelli (Zola Predosa,
piscina e area fitness. medio al ristorante 35 €. il millefoglie con crema via Risorgimento 151, 051/75.55.90),
Doppia con colazione al mascarpone e fragole. che propone anche la versione locale
da 100 € nei weekend. I ristoranti Conto medio 30 €. della tipica torta di riso emiliana.
Al ristorante Il Tulipano Trattoria Sant’Antonio
conto a partire da 25 €. Trattoria del Borgo (Monteveglio, frazione
Agriturismo Corte (Monteveglio, Montebudello,
d’Aibo (Monteveglio, via San Rocco 12, via Montebudello 24,
via Marzatore 15, 051/ 670.79.82). 051/83.17.25). Tigelle
e crescentine come
antipasto, poi il piatto
forte: cinghiale in umido.
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vino compreso.
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(Zola Predosa, via
Risorgimento 242, 051/
Un vigneto di Manaresi
616.69.87). Raffinata
cucina locale, solo con
prodotti locali di stagione.
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e i tortelloni ai funghi Garagnani, via Masini 11, 051/992.32.21;
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il weekend ORTA SAN GIULIO

UN TEATRO
DELLA FEDE
TRA I MONTI
Con le sue venti cappelle immerse nel verde
e popolate da centinaia di statue, il Sacro
Monte, Patrimonio Unesco, domina il lago
e il borgo d’Orta, in provincia di Novara.
Poco più in là, come posata sull’acqua,
l’isola di San Giulio è un paradiso di silenzio
che incanta con la sua basilica romanica

Testi Rosalba Graglia


Fotografie Gabriele Croppi

122 Bell’Italia
In questa foto: la cappella
IX del Sacro Monte di
Orta. Il percorso si snoda
a spirale toccando venti
cappelle, popolate da
375 statue che illustrano
episodi della vita
di San Francesco. Pagina
precedente, dall’alto: l’isola
di San Giulio vista dal
Sacro Monte; Nascita di
San Francesco, affresco
di Giacomo Filippo
Monti nella cappella I.

Bell’Italia 123
il weekend ORTA SAN GIULIO

V
enti cappelle (più una incom-
piuta), 375 statue di terracotta
San Francesco, umile protagonista a grandezza naturale, 900 af-
Sopra: scorcio dell’interno della cappella XIII, costruita freschi a fare da sfondo. E una
verso la fine del ’600 grazie alla donazione della posizione strepitosa, che rega-
famiglia Besozzo. Le 61 sculture di Giuseppe Rusnati la un panorama a 360 gradi sul borgo e
e Bernardo Falconi e gli affreschi di Giovanni Battista sul lago. Il Sacro Monte di Orta è una del-
e Gerolamo Grandi e di Federico Bianchi illustrano le più affascinanti fra le cittadelle della
il tema dell’umiltà di Francesco: il santo si fa fede che la Controriforma ha sparso tra
condurre seminudo in mezzo alla folla che festeggia ’500 e ’600 tra le montagne e i laghi di
il Carnevale. Pagina seguente, in alto: l’arco di ingresso Piemonte e Lombardia come baluardi
al Sacro Monte; in basso: un particolare dell’elaborata del cattolicesimo. Monumenti di arte e
decorazione in ferro battuto nella cappella XVI. di fede immersi nel silenzio della na-
tura, così unici da essere stati riconosciu-
ti dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità.
Sono vere macchine sceniche, “teatri di
montagna” che, come in un vero teatro,
prevedono l’interazione fra protagonisti e
spettatori. Orta ne è il perfetto esempio.
Anzitutto per la scelta, attentamente
studiata dal padre cappuccino Cleto da
Castelletto Ticino, direttore dei lavori, di
quella che oggi chiameremmo la “loca-
tion”, una collina di 400 metri a domina-
re il borgo, fitta di alberi – faggi, tigli,
querce, pini silvestri – e arbusti di bosso,
lauro, agrifoglio, a creare uno stretto
rapporto con la natura; il territorio cir-
costante, in tutto 13 ettari, è tutelato co-
me riserva speciale naturalistica.
Il percorso delle cappelle diventa così un ne domestica: il primo Sacro Monte, sull’esterno delle cappelle). Gente sem-
itinerario simbolico di elevazione, religio- quello di Varallo Sesia, nasce a fine ’500 plice, che viene coinvolta a diversi livelli:
so ma anche mistico e meditativo in sen- proprio come rappresentazione di un perché visita le cappelle, dove scopre epi-
so più ampio, in un’armonia con l’am- percorso nei luoghi santi della Palestina, sodi e miracoli del Poverello di Assisi, ma
biente che affascina anche gli spiriti laici. una “nuova Gerusalemme” sotto casa anche perché collabora alla loro realizza-
Tant’è che un filosofo come Friedrich senza i rischi di un lungo viaggio per ma- zione o addirittura viene ritratta nei per-
Nietzsche, passeggiando qui nel 1882 in- re e per terra. Orta invece, caso unico, sonaggi delle diverse scene.
sieme alla giovane russa Lou-Andreas mette in scena la vita di Francesco, La costruzione del Sacro Monte di Orta
Salomé, perse la cognizione del tempo, e santo veneratissimo e molto vicino inizia nel 1590 per iniziativa del padre
forse ci scappò un bacio rubato che lo os- all’immaginario popolare. novarese Amico Canobio, poi fra 1593 e
sessionò per molto tempo. Il Sacro Monte è infatti una sorta di libro 1615 arriva il sostegno del vescovo di No-
Di regola i Sacri Monti raccontano la vita per immagini destinato a un pubblico vara Carlo Bascapè, che approva un pro-
e la Passione di Cristo, tutt’al più le storie che non sa né leggere né scrivere getto in perfetta sintonia con gli indirizzi
della Vergine, e costituiscono una specie (nell’800 per indicare la successione del del cardinal Borromeo. I lavori procedo-
di pellegrinaggio in Terra Santa in versio- percorso furono dipinte delle “manine” no per oltre un secolo e vedono suc-

126 Bell’Italia
il weekend ORTA SAN GIULIO

Una riserva naturale incornicia l’arte


Pagina precedente: l’interno della cappella XIV, l’ultima
in ordine di costruzione, completata intorno alla metà
del ’700. Le sculture dell’artista lombardo Carlo
Beretta e gli affreschi di Federico Ferrari raccontano
l’incontro tra San Francesco e il sultano d’Egitto.
Sopra: la cappella IV, eretta tra 1609 e 1629 e affrescata
all’interno e all’esterno dai fratelli Giovanni Battista e
Giovanni Mauro Della Rovere, detti i Fiamminghini,
attivi a più riprese a Orta. A sinistra: il lungolago presso
Villa Motta, sulla punta della penisola di Orta.
il weekend ORTA SAN GIULIO

cedersi numerosi artisti e artigiani. Così il


cammino di fede diventa anche un viag-
Un gioiello romanico in mezzo all’acqua gio nell’arte, dal Rinascimento al Baroc-
Sopra: la parrocchiale di Santa Maria Assunta, alla co, al Rococò.
sommità della salita della Motta. Costruita nel 1485 Non è sempre facile individuare gli auto-
e rifatta nella seconda metà del ’700, conserva alcuni ri delle singole statue e degli affreschi.
notevoli dipinti di Giulio Cesare Procaccini, tra cui Nella prima fase, che rimanda a modelli
uno raffigurante San Carlo alla processione della rinascimentali, sono attivi tra gli altri lo
peste di Milano (1616). Foto grande: l’isola di San Giulio, scultore Cristoforo Prestinari, i pittori
di fronte a Orta, con la basilica di San Giulio, uno dei Giovanni Battista e Giovanni Mauro Del-
più insigni monumenti romanici piemontesi. Pagina la Rovere, detti i Fiamminghini, e France-
seguente, in basso: nell’interno della basilica spicca sco Mazzucchetti, detto il Morazzone,
il magnifico ambone in marmo nero (XII secolo). uno dei più quotati artisti dell’epoca. Dal-
la metà del ’600 ecco la “maraviglia” del
Barocco, con le sculture di Dionigi Busso-

128 Bell’Italia
la e i dipinti dei fratelli Nuvolone e dei
fratelli Grandi. A fine secolo il pittore
lombardo Stefano Maria Legnani intro-
duce al Sacro Monte il gusto rococò insie-
me alle sculture di Carlo Beretta. Il lungo
cantiere del Monte termina a fine ’700,
con la costruzione della Cappella Nuova,
neoclassica, rimasta incompiuta.
Accanto agli artisti, dovunque c’è trac-
cia degli artigiani locali che hanno cre-
ato porte, griglie, grate di legno e di
ferro battuto: gli ortesi sono sempre stati
fabbri eccellenti. È un po’ il trait-d’union
con il borgo di Orta, che si raggiunge con
una breve passeggiata panoramica
il weekend ORTA SAN GIULIO

sull’antica via dei pellegrini. Prima tappa


alla parrocchiale dell’Assunta, di fine
’400 ma rimaneggiata nel ’700, con la fac-
ciata ocra e l’interno ricco di dipinti e af-
freschi, dalla cupola ai quadri di Giulio
Cesare Procaccini. Poi si scende al lago
per via Caire Albertoletti, qui comune-
mente chiamata salita della Motta, fra
palazzi e case antiche, portici e loggiati,
fin giù in piazza Motta, con il cinquecen-
tesco palazzo della Comunità.
Il fascino di Orta, non a caso inserito tra i
Borghi più belli d’Italia, sta proprio in
questo mix deliziosamente romantico
di stradine di ciottoli e di edifici stori-
ci: Casa Bossi, oggi sede del Municipio, le
chiese di San Rocco e San Bernardino, le
suggestioni orientali di Villa Crespi, le ca-
se a loggiato del centro storico e le ville
sulla riva del lago, come Villa Motta in
punta al promontorio, e dovunque bal-
concini e piccoli cancelli di ferro battuto
traforati come pizzi. Atmosfere di char-
me che rimandano a un turismo slow, a
lentezze dimenticate, ad alberghi d’epoca
e a villeggianti eccellenti, spesso scrittori:
Soldati, Bonfantini, Ceronetti, Umberto
Eco e Gianni Rodari, verbanese della vici-
na Omegna, che ambienta qui il suo ro-
manzo C’era due volte il barone Lamberto
ovvero I misteri dell’isola di San Giulio.

UN’ISOLA RIFUGIO PER SANTI,


SCRITTORI E REGISTI
Si arriva così all’ultima chicca: l’isola di
San Giulio, incanto di storia e di silenzi.
Il campanile romanico Piccola e perfetta, come posata dolce-
(XI secolo) della mente sull’acqua, è così vicina che dalla
basilica di San Giulio.
Secondo la tradizione,
riva sembra di toccarla. Quasi interamen-
la chiesa fu fondata te occupata dal monastero delle suore
dal santo in persona benedettine di clausura, racchiude un
alla fine del IV secolo. gioiello del Romanico piemontese: la ba-
silica di San Giulio, secondo la tradi-
zione fondata nel IV secolo dal santo
in persona, che avrebbe liberato l’isola
IL CIRCUITO DEI SACRI MONTI PIEMONTESI
da draghi e serpenti, simbolo delle super-
Un itinerario di arte e fede in sette tappe stizioni pagane. Conserva affreschi e di-
pinti dal ’400 al ’600 e un ambone di mar-
I sette Sacri Monti del Piemonte – Orta, Oropa, Varallo Sesia, mo verde-nero del 1130, un capolavoro.
Belmonte, Crea, Domodossola, Ghiffa – dal 2003 sono Patrimonio Sull’isola c’è un’unica strada, ribattezzata
Unesco insieme a quelli di Varese e di Ossuccio, in Lombardia. Via del Silenzio e della Meditazione. Un
Nel 2016 l’Ente di Gestione Sacri Monti della Regione Piemonte ha silenzio rotto solo dai concerti di musica
avviato un piano unitario che mette in rete questi gioielli e mira antica ospitati a Villa Tallone durante il
a «trasformare sette straordinari solisti in un coro di valore festival di giugno. Suggestioni che hanno
mondiale», come ha affermato la Presidente dell’Ente, Renata affascinato anche il cinema: Giuseppe
Lodari. Dopo un accurato esame preliminare del patrimonio Tornatore ha girato qui La corrisponden-
monumentale dei sette siti, è stato varato un programma organico za con Jeremy Irons (2016). E la letteratu-
di interventi: a Orta ora è in restauro la prima cappella e altri lavori ra: Umberto Eco ha chiuso il suo ultimo
sono in corso a Varallo Sesia, Domodossola e Crea. In cantiere romanzo, Numero Zero (2015), proprio
anche il rinnovo del sito web e la creazione di un vero e proprio con l’immagine dell’isola, che sorge «dalle
Cammino dei Sacri Monti che unirà antichi itinerari, ideale per acque come l’isola dei morti di Böcklin…
chi ama lo slow tourism (info: www.sacrimonti.net). e sfolgorerà di nuovo nel sole».
il weekend ORTA SAN GIULIO
Testi Rosalba Graglia - Fotografie Gabriele Croppi
Dove pernottare
San Rocco ★★★★ (via Gippini 11, 0322/
91.19.77). Fra le mura di un antico monastero,
affacciato sul lago in posizione incantevole,
l’hotel più esclusivo di Orta. Ecosostenibile,
comprende anche la vicina Villa Gippini,
barocca. Doppia con colazione da 275 €.
La Bussola ★★★ (via Panoramica 24, 0322/
91.19.13). Appena fuori dal centro, in posizione
panoramica sul promontorio, un tranquillo hotel
da vacanza, festoso e solare, con giardino
e piscina. Doppia con colazione da 130 €.
Contrada dei Monti ★★★ (via Contrada dei
Monti 10, 0322/90.51.14). In una via medievale
del centro, una casa del ‘700 restaurata con cura
è diventata un hotel fascinoso e un po’ segreto,
con giardino, loggiati, travi a vista, dipinti, ferri
battuti. Doppia con colazione 110 €.
Leon d’Oro ★★★ (piazza Motta 42, 0322/
91.19.91). Storico e centralissimo hotel, aperto
dal 1815, dove ha dormito anche Nietzsche.
Atmosfera e dettagli d’epoca, ristorante nella
veranda sul lago. Doppia con colazione da 110 €.

Per la cena
Villa Crespi (via Fava 18, 0322/91.19.02). Il
ristorante dello chef Antonino Cannavacciuolo,
2 stelle Michelin, nella splendida Villa Crespi,
costruita a fine ’800 in stile moresco, con tanto
di minareto e giardini. Anche hotel lussuoso,
Piazza Motta è l’eccellenza di Orta, con prezzi in proporzione.
Menu a partire da 120 €.
Hotel San Rocco Locanda di Orta (via Olina 18, 0322/90.51.88).
Nel centro storico, con vista lago, ha una stella
Michelin il delizioso ristorante dello chef Fabrizio
Tesse, con alcune belle camere (75-80 €). Menu
degustazione 75 €, alla carta 50-60 €; formula
bistrot nella Terrazza all’ultimo piano 25-30 €.
Ristorante San Giulio (Isola di San Giulio,
via Basilica, 0322/902.34). L’unico ristorante-bar
sull’isola, con sala interna affacciata sul lago
e incantevole terrazza in riva all’acqua.
Menu a pranzo 18 €, la sera (con servizio
motoscafo da Orta) 30 €.

venerdì
COME ARRIVARE
In auto: A26 Genova-
Gravellona Toce, uscita
Borgomanero,
poi provinciale 229.
In treno: linea Novara-
Domodossola, stazione
di Orta-Miasino. Al
Sacro Monte si sale
a piedi (20 minuti
dalla stazione), in auto
o con il Trenino di Orta
(www.treninodiorta.it),
partenza dal piazzale
di via Panoramica.
In camper: area di sosta
in via Panoramica.

Ristorante San Giulio


La Bottega di Gino

SABATO MATTINA
Sulle orme di San Francesco
sabato,
Dedichiamo la mattina al Sacro Monte, salendo indirizzi
il percorso a spirale che tocca le varie cappelle.
In alcune vale la pena di soffermarsi più a lungo
Sacro Monte, via Sacro
per l’interesse anche artistico; ed è un’emozione
Monte, 0322/91.19.60
ripetere il gesto degli antichi pellegrini, infilando e 0322/901.49; www.
la testa nelle aperture che consentono di sacromonte-orta.
vedere meglio la scena. Notevoli la cappella III, com. Il sito è sempre
San Francesco rinuncia ai suoi beni; la X, dalle accessibile, le
belle scene barocche con Francesco e Satana; cappelle sono aperte
la XI, San Francesco ottiene da Gesù l’indulgenza tutti i giorni, orario
per la Porziuncola, con affreschi del Morazzone; 9,30-18,30; visite
la XV, San Francesco riceve le stimmate, guidate su richiesta.
Chiesa Parrocchiale
la XX, Canonizzazione e gloria di San Francesco,
di Santa Maria Assunta,
con belle volte affrescate da Antonio Busca
via Caire Albertoletti
e una vera folla di statue di Dionigi Bussola. Pane, profumi e fidighin (salita della Motta),
Le narrazioni scolpite e dipinte nelle cappelle 0322/901.47.
SABATO POMERIGGIO del Sacro Monte attingono a piene mani al Orario: 9-18.
Nel cuore del borgo patrimonio enogastronomico del territorio. Chiesa di San Bernardino
Alla scoperta del borgo di Orta, iniziando dalla Per esempio compare spesso il pane: nella e Santa Marta,
parrocchiale di Santa Maria Assunta, che cappella I, la madre di San Francesco offre del via San Bernardino,
fa da fondale alla salita della Motta e conserva pane a un angelo in veste di pellegrino, e del stessi orari della
notevoli dipinti del ’600-’700. Poi la chiesa di San pane viene dato a Francesco nella cappella III. parrocchiale.
Oratorio di San Rocco,
Bernardino e Santa Marta e il piccolo oratorio Così la tradizione locale propone torte di pane
via Gippini,
di San Rocco. Lungo la salita della Motta, si e il pane di San Giulio, con l’uvetta e le noci.
stessi orari della
ammirano (da fuori) la Casa dei Nani, di fine A Orta lo si trova da Il Buongustaio, insieme parrocchiale.
’300, la più antica di Orta, e palazzo Gemelli, a svariate specialità, dai panini farciti con Palazzo Penotti Ubertini,
tardorinascimentale. Palazzo Penotti Ubertini salumi e formaggi ai biscotti: la specialità di via Caire Albertoletti
è sede di mostre e della nuova galleria d’arte Orta sono le focaccine con burro, uova e miele, 31, 328/914.95.71.
Pila. Il palazzo della Comunità (1582), in piazza semplicemente deliziose. E i salumi: la più Visitabile in
Motta, ha sulla facciata lo stemma di Orta, con tipica (e ormai rara) è la mortadella di fegato, occasione di mostre,
la scritta Hortus Conclusus (da cui deriva il nome o fidighin, un Prodotto Agroalimentare è sede della Pila
del borgo), un dipinto della Giustizia e alcune Tradizionale preparato con pancetta, fegato e Gallery, 349/575.96.00;
aperta tutti i giorni
meridiane. Villa Bossi, sede del Municipio, ha fesa di maiale. Lo si può acquistare, stagionato
10-19.
un bel giardino con la statua in bronzo dell’attore- o fresco, alla Bottega di Gino, aperta dal 1919,
Villa Bossi (Municipio),
pittore Carl Heinz Schroth, innamorato di Orta. insieme ad altri salumi e prosciutti delle valli e via Bossi 11,
altre specialità locali. Quest’angolo di Novarese 0322/91.19.72.
è un territorio che profuma di erbe e fiori:
da non perdere
Il giardino è aperto
Profumo di Orta propone eau de toilette e tutti i giorni
profumi per ambiente che hanno le fragranze dalle 8 alle 19.
1. L’isola di San Giulio della natura intorno al lago. Per souvenir originali Il Buongustaio,
2. Salita e piazza della Motta ci sono i tessuti stampati secondo tecniche via Olina 8/10,
0322/90.56.26.
3. Il lago visto dall’alto antiche di Penelope e i vetri d’arte di Vetroè.
La Bottega di Gino,
largo De Gregori 15,
0322/901.23.
Profumo di Orta,
largo De Gregori 11,
0322/90.55.27.
Penelope, piazza Motta
26, 340/183.90.37.
Vetroè, via Giovanetti
2/6, 348/728.32.74.

Penelope Salita della Motta Bell’Italia 133


il weekend ORTA SAN GIULIO

DOMENICA MATTINA
Sull’isola del silenzio
È il momento perfetto per visitare l’isola di
San Giulio, anche perché si può assistere alla
messa nella basilica di San Giulio (alle 11).
L’isola si raggiunge da Orta in cinque minuti con
le imbarcazioni della Società Navigazione Lago
d’Orta (andata e ritorno 3,15 €) e del Consorzio
Navigazione Motoscafi (4,50 €). La basilica
è una summa di epoche, dal Medioevo al ’700,
con splendidi affreschi sulla vita di San Giulio
di allievi di Gaudenzio Ferrari e il celebre ambone
di marmo nero. Il monastero Mater Ecclesiae,
dove le religiose si dedicano al restauro di tessuti
preziosi e antiche icone, non è visitabile, ma su
richiesta è possibile partecipare a momenti di
preghiera. In ogni caso si può fare tesoro delle
massime che Anna Maria Canopi, la badessa che
ha fondato il monastero più di 40 anni fa, ha
collocato su via Basilica, detta Via del Silenzio o
della Meditazione a seconda del senso in cui
viene percorsa. Dal 9 al 25 giugno Villa Tallone
ospita il Festival Cusiano di Musica Antica, con
vari concerti nella sala da musica e un concerto
straordinario della Cappella Musicale Pontificia
Sistina nella basilica di San Giulio, il 24 giugno
alle 17,30 (www.amicimusicacocito.it).

DOMENICA POMERIGGIO
Un paese da Oscar
Madonna del Sasso Tornati sulla terraferma, si fa tappa alla frazione
di Legro, paese dipinto che ospita un singolare
Museo del Cinema all’aperto, raccontato
con i murales dipinti sulle pareti delle case.
Il progetto “Il cinema messo al muro” racconta
in 45 affreschi i film girati al lago d’Orta o in
qualche modo attinenti al territorio, dal 1917
a oggi: titoli di culto come Addio alle armi,
Riso amaro con Silvana Mangano, La spia del
lago e poi La stanza del vescovo e Il piatto
piange dai romanzi di Piero Chiara, La freccia
azzurra, film d’animazione tratto da un racconto
di Gianni Rodari, I racconti del maresciallo da
Mario Soldati. Il Trenino di Orta propone un tour
Basilica di San Giulio, Santi Fermo e Apollonia fra i murales sparsi per il paese con partenza
dal parcheggio dei bus di Orta (a richiesta, 5 €).

domenica, indirizzi IN ALTERNATIVA


Basilica di San Giulio, Isola via Panoramica, 0322/98.11.56. Al santuario con il trenino
di San Giulio, via Basilica 4, Telefonare per verificare Si può conquistare il più bel colpo d’occhio sul
0322/ 90.51.63. Orario 9,30-18,45. l’apertura; il piazzale panoramico
Messa domenica e festivi alle 11. è sempre accessibile. lago d’Orta salendo alla Madonna del Sasso,
Società Navigazione Lago d’Orta, Trenino Pella-Madonna del Sasso, santuario barocco costruito su uno sperone di
Omegna, via Curotti 36, 347/488.35.09. Partenze da Pella, roccia a quasi 700 metri, sulla sponda opposta
345/517.00.05, piazza Motta, tutti i giorni 9-17,30, rispetto a Orta. Il santuario, sorto nel 1748
www.navigazionelagodorta.it ritorno 10-18,30. Posti limitati,
su un’antica cappella medievale, conserva un
Consorzio Navigazione Motoscafi è consigliata la prenotazione.
per Isola di San Giulio, Orta, grandioso ciclo di affreschi del pittore valsesiano
piazza Motta, 333/605.02.88, Lorenzo Peracino e una pala d’altare del ’500
www.motoscafisti.com info di Fermo Stella da Caravaggio. La novità
Monastero Mater Ecclesiae, Isola Ufficio Turismo di Orta, via di quest’anno è il trenino che da Pella sale
di San Giulio, via Basilica 5, Panoramica 1, 0322/90.51.63.
0322/90.50.10 e 0322/903.24. Distretto Turistico dei Laghi, alla Madonna del Sasso, tutti i giorni da
Santuario della Madonna del Sasso, Verbania, via dell’Industria 25, giugno ad agosto, con più corse al giorno; Pella
Madonna del Sasso, 0323/304.16, www.distrettolaghi.it si raggiunge in battello da Orta in 15 minuti.

134 Bell’Italia
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IN BICI SUGLI ARGINI


DEL BACCHIGLIONE
Da Padova a Vicenza, questa facile pedalata di una quarantina di chilometri
non abbandona mai il fiume, toccando deliziose ville e fresche campagne

N ella graduatoria delle regioni più


ciclabili d’Italia il Veneto sta gua-
dagnando diverse posizioni, potenzian-
Stabiliamo allora come partenza il ce-
leberrimo Prato della Valle, il salotto
di Padova, luogo deputato dell’antica
tranquillo, solo un po’ capriccioso per
via dei tanti meandri che disegna nella
pianura. Sebbene meno noto dei suoi
do sempre di più una rete, attrezzata fiera cittadina, ornato da una bianca confratelli, come il nobile Brenta o il pa-
e protetta, dedicata ai cicloturisti. Gli corona di statue. Seguendo le cicla- triottico Piave, è un fiume in tutto e per
itinerari sono tracciati lungo la Rivie- bili urbane ci dirigiamo verso la pe- tutto veneto. Curiosamente ha preso for-
ra Adriatica, nella pianura o accanto ai riferia sud-occidentale della città in ma nel Medioevo, per opera dei vicen-
grandi fiumi, per arrivare fin su nelle direzione di Battaglia Terme; giunti tini che operarono sulla rete idraulica
vallate che portano alle Alpi. C’è solo al crocevia dinanzi al ponte Scaricato- naturale deviando alcuni corsi d’acqua
l’imbarazzo della scelta. Ad esempio si re, dobbiamo immetterci, verso destra, per ridurre i pericoli di alluvioni. Ha un
possono collegare Padova e Vicenza in sul nostro itinerario che, d’ora in avan- percorso di 119 chilometri e conflui-
un percorso di 40 chilometri, lungo il ti, non si separa più dal Bacchiglione. I sce nel Brenta poco prima della foce
fiume Bacchiglione, percorrendo una piccoli cartelli marrone ci guidano con nell’Adriatico. Anatre, cigni e gallinelle
porzione del più lungo itinerario, de- sicurezza sul percorso. d’acqua vivono sulle acque e non sono
nominato I/1, che inizia a Venezia e Via Isonzo permette di salire sull’argine turbate dal passaggio delle bici.
termine sulle sponde del lago di Garda. del fiume in un tratto dove la città di- Sull’argine il fondo è ben compattato e
È una buona idea per una giornata di venta campagna senza il trauma di una si pedala con leggerezza, lasciando scor-
primavera o di inizio estate. disordinata periferia. Il Bacchiglione è rere i chilometri. Durante il percorso si

Bell’Italia 137
Sentieri d’Italia

passa più volte da una sponda all’altra


del fiume, sempre sul rialzo dell’argine.
Gli abitati si allineano lungo le strade
vicine mentre la campagna mostra an-
cora un volto autentico, con le albe-
rature di gelso e di acero, i boschetti
di pioppi e ontani entro l’esigua gole-
na del fiume, il reticolo dei canali ir-
rigui, le barchesse delle vecchie azien-
de agricole. Una di queste, di enormi
dimensioni, annuncia Creola, frazione
di Saccolongo, e appartenne alla nobile
famiglia dei Pisani. Nel XVI secolo essi
fecero del luogo un’ambita residenza,
incaricando il Sansovino di costruire un
arco monumentale che facesse da fon-
dale a feste e spettacoli teatrali.
Un paio di chilometri più avanti si incon-
tra il possente castello di San Martino
della Vaneza, integro nel suo guerresco
aspetto con l’alta torre a beccatelli. Al
suo interno è stato allestito il Museo del
Bacchiglione, dove sono esposte alcu-
ne piroghe alto-medievali ritrovate nei
fondali del fiume, ma sono interessanti
anche i reperti archeologici (ceramiche,
armi e oggetti di culto) che vanno dal
tardo Neolitico all’età romana. Sebbene
già abitata in antico, tutta questa vasta
pianura rimase per secoli sotto il giogo
delle alluvioni e del paludismo. Risorse
dopo il Medioevo per opera di comuni-
tà monastiche e fiorì nel Sei-Settecento
quando la nobiltà veneta investì nelle
terre i suoi ingenti patrimoni.

CASTELLI DI CONFINE
TRA VICENTINI E PADOVANI
Siamo ora nel territorio di Cervarese
Santa Croce: si ripassa il Bacchiglione
su una passerella in un punto di grande
bellezza, con un mulino restaurato e un
tratto di campagna che sembra tenuto
a giardino. La meta successiva, dopo
un tratto su strada rotabile, è Monte-
galda. L’abitato si raduna sotto l’ombra
protettiva di un isolato colle sul quale
si erge il castello Grimani. Ebbe in ori-
gine un evidente ruolo militare sull’in-
certo confine fra gli interessi padovani
e vicentini, spesso conflittuali proprio a
causa dei diritti di navigazione e di uso
delle acque del Bacchiglione. Nel XVII
secolo, da castello si trasformò in villa,
destino comune a molti fortilizi, con
la riconfigurazione del colle in parco
e tenuta agricola. Non è la sola dimora

138 Bell’Italia
NEL MUGELLO
SOTTO IL CIELO
DI GIOTTO
750 anni dalla sua nascita

In Toscana nel Mugello, alle porte di Firenze, la presenza di L’itinerario prosegue a Scarperia per ammirare gli affreschi
Giotto e della sua famiglia è testimoniata da documenti e memorie del trecentesco Palazzo dei Vicari e la Madonna di Jacopo del
storiche. In occasione del 750° anniversario della nascita, il Casentino racchiusa nell’Oratorio della Madonna di Piazza.
Mugello intende celebrarne l’arte e l’eredità artistica organizzando
un itinerario che, prendendo le mosse dalla Madonna conservata La tappa successiva è il borgo di Sant’Agata con la Pieve
nella Pieve di Borgo San Lorenzo, ricostruisca un percorso omonima, uno scrigno di capolavori e il Museo d’Arte Sacra con
attraverso le opere trecentesche presenti nel territorio che recano, la Madonna del Maestro Nicholaus.
in varia misura, l’eco dell’arte del grande Maestro, fondatore della Nelle vicinanze si trova il convento di Bosco ai Frati che
pittura italiana. conserva il Crocifisso ligneo di Donatello e un affresco trecentesco
raffigurante S. Francesco d’Assisi.
La prima meta è Vicchio - paese natale dell’artista-, dove sarà
esposta la grande tavola detta Madonna di San Giorgio alla Da Borgo S. Lorenzo andando verso Marradi nella chiesa della
Costa (1295 ca.), in prestito dal Museo di Santo Stefano al Ponte pittoresca frazione di Crespino sul Lamone è la tavola con la
Vecchio. L’opera sarà visibile nel Museo d’Arte Sacra Beato Madonna con bambino e angeli di Jacopo del Casentino.
Angelico fino all’autunno.
Dal Mugello si può continuare l’itinerario a Firenze per ammirare
Da Vicchio verso Borgo S. Lorenzo, in località Vespignano, si il celebre Campanile di Santa Maria del Fiore disegnato da
trova la Casa di Giotto, adiacente ai resti dell’antico Castello e alla Giotto e le preziose testimonianze della sua arte presenti nelle
suggestiva chiesa di S. Martino. Nella Pieve romanica di Borgo S. maggiori chiese e musei cittadini: S. Croce,
Lorenzo è esposta la Madonna con bambino attribuita alla prima S. Maria Novella, il Museo Horne e la Galleria degli Uffizi.
attività di Giotto.

Unione Montana dei Comuni del Mugello - Ufficio Turismo


Via P. Togliatti, 45 50032 Borgo San Lorenzo (Fi)
Tel. 055 84527185/86 - turismo@uc-mugello.fi.it www.mugellotoscana.it
come
dove
quando

A sinistra: una golena


lungo il corso del Bacchiglione,
in località Sabbionare.
A destra: appartamento
dell’Agriturismo Villa Feriani,
a Colzè di Montegalda.

ITINERARIO in bicicletta da
Padova a Vicenza, lungo la pista
fra la rotabile, con vista del parco di ciclabile del Bacchiglione.
villa Feriani, e un canale derivato dal Partenza: Padova,
Bacchiglione. Si tratta del canale che, in da Prato della Valle.
passato, consentiva di navigare con pic- Arrivo: stazione di Vicenza.
cole imbarcazioni. A Colzè ci si imbatte Si torna a Padova con
il servizio Treno+Bici della
nella conca che permetteva di superare
linea Vicenza-Padova.
un salto di quota di 4 metri. Lunghezza: 43 km.
Ancora poche pedalate per confluire sul- Tempo di percorrenza: 3 ore.
la strada che, verso sinistra, porta a Lon- Dislivello: inconsistente.
monumentale dell’abitato, ve ne sono gare (un sottopasso permette di evitare Condizioni del percorso: pista
altre, anche nell’attigua Montegaldella, una trafficata rotatoria). Qui, appena ciclabile arginale su asfalto
con la sontuosa Villa Deliziosa. Sono un dopo il semaforo dell’abitato, si incontra o stabilizzato, con
lembo di quella «nevicata di timpani, di la Ciclabile Riviera Berica: verso sini- qualche tratto su sterrato.
obelischi, di statue che spiccano fra il stra porta a Noventa Vicentina, a destra Adatto a bici da turismo,
verde simmetrico nella distesa dalle col- invece punta verso Vicenza. La pista è gravel e mountain-bike.
Periodo indicato: tutto l’anno,
line di Bassano al Polesine di Rovigo» realizzata sul sedime di un’ex-tramvia
in estate evitare le ore calde.
(Cesare Jacini). e costeggia il piede dei colli, situazione Per le visite: Museo del
ideale dove collocare ville nobiliari. Una Bacchiglione, Cervarese
A LONGARE SI IMBOCCA di queste, famosissima, prelude alla città Santa Croce, via Castel
LA CICLABILE RIVIERA BERICA del Palladio. Si tratta de La Rotonda, San Martino 23, 049/573.89.10;
A Montegalda, per la terza volta, si pas- capolavoro del grande architetto, che visite su prenotazione.
sa il fiume, portandosi sulla sua sponda nel disegno a pianta centrale volle ce- INFO Iat Padova, stazione
idrografica destra. Il paese fu residenza lebrare l’ideale del tempio classico. ferroviaria, 049/875.20.77.
di Antonio Fogazzaro, autore di Piccolo L’ingresso a Vicenza è a poche centinaia
mondo antico. L’argine prosegue con un di metri dalla stazione, dove con il ser- Alberghi e ristoranti
rettifilo a incontrare il non lontano pro- vizio Treno+Bici si ritorna a Padova. In
Agriturismo Villa Feriani (Colzè
filo dei Colli Berici. A un tratto si con- alternativa è possibile ripercorrere la di- di Montegalda, via Borgo 16,
verge su un ponte che ci riporta sulla rezione dell’andata, scegliendo magari 0444/63.60.39-347/083.38.91).
sponda sinistra. La ciclabile si dipana gli argini opposti a quelli già coperti. In una villa veneta del Seicento,
con sontuoso parco di alberi
secolari. Doppia da 80-90 €
al giorno. Fa parte del club
di prodotto Agricycle Veneto
(www.agricycleveneto.net).
B&B Prato della Valle (Padova,
corso Vittorio Emanuele II 86,
049/880.32.35-349/703.92.62).
Prima colazione nel giardino
e possibilità di pranzare
e cenare su prenotazione.
Doppia da 60-80 €.
Agriturismo Dalla Libera
Ottavio (Saccolongo, via
Cimitero 8, 049/801.52.82).
Lungo la ciclabile: ambiente
semplice, accoglienza
cordiale e cucina
genuina. Conto 20-30 €.
Ristorante Le Quattro Stagioni
(Longare, via Roma 37,
0444/55.40.91). Cucina veneta
della tradizione a prezzi
da pranzo di lavoro. Conto 15 €.

140 Bell’Italia
CIBO & PAESAGGIO VALCHIAVENNA (Sondrio)

Questo prosciutto funge da manico e la massa muscolare


da cassa armonica. Anche la tecnica del
taglio richiama la musica: per affettare

è una musica questo prosciutto, infatti, lo si appoggia


alla spalla e si maneggia il coltello con
sapiente abilità, quasi come fosse un ar-
chetto. Al taglio, la carne si presenta soda
Il violino di capra, lavorato a regola d’arte da alcuni artigiani e compatta, di un bel colore bordeaux.
della valle, ha una forma inconfondibile e un gusto squisito Al giusto grado di stagionatura spri-
giona sentori inconfondibili di spezie,
A cura di SLOW FOOD ì Testi Angelo Surrusca ì Fotografie Luca Merisio selvatico, muschio; profumi che si ri-
trovano all’assaggio assieme ai sapori di
affumicato e di ginepro.

T erra di confine incastonata nelle Alpi


tra la Svizzera, la Valtellina e le pro-
vince di Lecco e di Como, la Valchiavenna
toscano le descrisse nel Codice Atlantico. In
questa regione dove la natura può dirsi
ancora in gran parte ben conservata, in
Purtroppo, sebbene si tratti di un prodot-
to storico, a parte alcune famiglie che lo
preparano ancora in casa per offrirlo du-
è ovviamente assai frequentata dagli scia- una zona un tempo crocevia di viaggiatori rante le feste natalizie e pochi autentici
tori in inverno; tuttavia anche d’estate che transitavano per l’Italia venendo da artigiani che lavorano il violino secondo
presenta molte opportunità per i turisti Germania, Austria e Svizzera, la tradizio- le regole tradizionali, ormai si trovano in
che amano la montagna, che siano tran- ne norcina si perde nella notte dei tempi. vendita solo pallide imitazioni, realizzate
quilli escursionisti a piedi o in bici oppure Il salume più particolare è senz’altro il con carni congelate di provenienza non
intrepidi appassionati di freeclimbing e violino di capra, un piccolo prosciutto dichiarata. Il Presidio Slow Food, sostenu-
canyoning. Uno dei siti più suggestivi sono ricavato dalla coscia o dalla spalla dell’a- to dal Consorzio per la Promozione Turi-
le cascate dell’Acquafraggia, che affasci- nimale: il nome deriva dall’inconfondi- stica della Valchiavenna, tutela questo
narono anche Leonardo da Vinci: il genio bile forma di violino, con la zampa che salume nella sua versione più autentica e

In alto, da sinistra:
le suggestive cascate
dell’Acquafraggia, nei
dintorni di Piuro; capre
di razza Frontalasca,
o Frisa Valtellinese;
il villaggio di Prosto,
frazione di Piuro. Qui a
destra: la stagionatura
dei violini di capra
al Crotto Belvedere
di Piuro. Nell’altra foto
a destra: il titolare del
Crotto, Marco Pasini,
mostra la corretta
tecnica di taglio: il
prosciutto si impugna
come un violino,
muovendo il coltello
come un archetto.

142 Bell’Italia
Il Cantinone

come
dove
quando
VALCHIAVENNA
(Sondrio)

Tutto il sapore
della valle
Dalla cottura nel lavècc, la tradizionale pentola in pietra
ollare, agli accostamenti arditi della cucina “stellata”

e Raffaella Masanti
propongono sorprendenti
d’eccellenza. I produttori si trovano nei menu degustazione frutto
paesi di Piuro, Madesimo, Chiavenna, di accostamenti originali
Gordona e Campodolcino. Le carni pro- tra materie prime
vengono da capre di razza ciavenasca, di alta qualità, compresa
frisa valtellinese e i suoi incroci, orobica e la brisaola e il violino di
i suoi incroci, saanen e camosciata delle capra prodotti in proprio.
Alpi, allevate allo stato brado o semibrado Da provare i tagliolini
in primavera e in estate, a stabulazione al nero di montagna
libera nel resto dell’anno. L’alimentazio- con crema d’ortiche
ne è totalmente naturale: erbe e piante e il lombo di capriolo alle
selvatiche dei pascoli montani, integrate nespole fermentate
con fieno, farina gialla e crusca autopro- I paesi dei produttori del violino di capra si raggiungono in e caffè. Conto 70 €.
dotti o comunque di provenienza locale. auto con la statale 36 Milano-Lecco-Colico. Chiavenna, Aqua Fracta
Campodolcino e Madesimo si incontrano lungo la (Piuro, pian della
DALLA SALAMOIA ALLA strada; da Chiavenna con la provinciale 2 si raggiunge Giustizia 7, 0343/373.36).
STAGIONATURA IN CANTINA Gordona, con la statale 37 Piuro. In camper: Camping Agriturismo di uno
Inizialmente le cosce (o le spalle) vengo- Acquafraggia a Piuro, via Sant’Abbondio 1, 0343/367.55. dei produttori di violino
no rifilate dalle nervature e dal grasso, di capra e di altri salumi
salate a mano, quindi poste in vasche d’ac- Gli alberghi agriturismo gestito da e formaggi locali, vanta
ciaio per 7-15 giorni, immerse in una sa- un’azienda a conduzione trent’anni di attività.
lamoia che può comprendere sale, pepe Albergo della Posta ★★ familiare che produce Propone piatti della
nero, cannella, bacche di ginepro, aglio, (Montespluga, via il violino di capra. In pietra tradizione semplici ma
vino rosso; qualche artigiano procede an- Dogana 8, 0343/542.34). e legno, offre camere robusti: pizzoccheri,
che al massaggio delle carni. Al termine Accogliente hotel lungo arredate con cura gnocchetti, costine di
di questo periodo, i violini vengono nuo- la strada da Chiavenna al in uno stile originale ed maiale cotte nel lavècc
vamente ripuliti e massaggiati. Possono passo dello Spluga, un essenziale. Nel ristorante (la tipica pentola in pietra
anche essere leggermente affumicati, ap- tempo stazione di posta. si gustano piatti ollare), arrosto, crostate.
pesi per circa 24 ore all’interno di un Ristrutturato con cura, tradizionali. Si organizzano Conto 25-30 €, doppia
camino chiuso dove è stata creata una offre camere confortevoli escursioni nei dintorni. con colazione da 70 €.
brace con trucioli di pino, abete, larice e arredate con gusto, Doppia con colazione 60
o ginepro. Il peso finale del violino è di dove passare la notte €, mezza pensione 45 €.
circa tre chili e mezzo, se ricavato dalla nel silenzio più assoluto.
coscia, o di due chili, se viene dalla spalla.
Dopo un’asciugatura di 1-3 giorni in loca-
Invitante prima colazione,
anche salata su richiesta.
I ristoranti info
li termocondizionati, inizia la stagionatu- Il ristorante propone Il Cantinone Presidio Slow Food
ra in cantina aerata, che dura almeno 60 piatti del territorio rivisitati (Madesimo, via Referente dei produttori
giorni, ma può protrarsi anche per cinque e una ricca selezione De Giacomi 39, Mario Pighetti,
mesi. Un tempo, per la stagionatura (e la di vini. Doppia con 0343/561.20). Ristorante 340/779.84.48,
degustazione in compagnia…) si utilizza- colazione 100 €. “stellato” Michelin info@acquafracta.it
vano i crotti, locali scavati nella roccia che Agriturismo Pra L’Ottavi annesso allo Sport Hotel Sopra, il simbolo
presentavano un’umidità e una ventila- (Gordona, via al Piano Alpina. In una sala da che garantisce, sulla
zione ideali: oggi alcuni di essi sono stati 24, 338/469.64.01). pranzo impreziosita dagli confezione, i prodotti
riconvertiti in locali pubblici. Piccolo e piacevole arredi in legno, Stefano dei Presidi Slow Food.

Bell’Italia 143
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tra macchia mediterranea, sugherete e olivi centenari. Cammina sui sentieri del Sulcis alla scoperta della terra delle miniere.
Lasciati incantare dai ricami delle rocce sul mare trasparente della Gallura. Sorprenditi di fronte agli affreschi delle chiese
romaniche nel cuore dell’isola. Passeggia tra le vie di borghi appartati e ricchi di storia. Goditi i sapori della tradizione in una
nuova selezione di ristoranti. Assapora l’intenso e aromatico Cannonau, il vino più antico del Mediterraneo.

EDITORIALE GIORGIO MONDADORI


I PIACERI di giugno

Camera con vista | Alberghi | Benessere | Agriturismo | Buona Italia | Cantine e altro

Varenna: scorcio
di storia e bellezza
sul lago pagina 146

L’OCCASIONE
DEL MESE

A GIUGNO
IN SARDEGNA
LA NAVE
CONVIENE
La Costa Smeralda
a giugno regala luci e
colori unici. Un paradiso
che si può raggiungere
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MILANO

Serate “da film” sui tetti della Galleria


Cinema sui tetti è la rassegna che fino al 30 settembre
porta la magia del grande schermo sulle terrazze superiori
della Galleria Vittorio Emanuele, allestite con due maxi
schermi, posti comodi per 50 persone e servizio ristoro.
Cento proiezioni ripercorrono vent’anni di cinema,
da godere in un luogo fuori del comune. Spettacoli
alle 21, su prenotazione; 12 €. INFO www.highlinegalleria.com

Altre Occasioni a pag. 162

Bell’Italia 145
CAMERA CON VISTA
Testi di Lara Leovino

VARENNA (Lecco) HOTEL ROYAL VICTORIA

Un regale soggiorno sul Lario


Un’antica filanda
trasformata in grande N on aveva nemmeno compiuto
vent’anni la regina Vittoria quan-
do, nell’estate del 1838, un mese dopo
Del passaggio di Sua Maestà purtroppo
non restano molte testimonianze: un
fatto certo è che l’hotel dopo quell’estate
albergo, tanto
che nel 1838 ha l’incoronazione, giunse a Varenna. Ar- trasforma il suo nome in Royal Victoria.
rivò con il suo seguito di corte per go- A ricordare il leggendario soggiorno
ospitato Sua Maestà
dere di una vacanza sul lago: a ospitarla c’è poi la festa del 31 luglio, organiz-
la regina Vittoria. l’allora nuovissimo Hotel Royal, elegan- zata sulla terrazza dell’albergo con un
Oggi è un gradevole te edificio affacciato sul Lario. gran finale di fuochi d’artificio sul lago.
quattro stelle che offre Varcata la soglia dello storico quattro A più di un secolo e mezzo di distanza,
magnifici scorci stelle viene naturale tornare indietro il rifugio sul Lario scelto dalla sovrana
sul lago nel cuore nel tempo e immaginare la celebre d’Inghilterra conserva il suo fascino.
del borgo medievale sovrana mentre sorseggia un tè sulla Nasce come un’antica filanda e solo nel
terrazza panoramica o si gode l’ora del XIX secolo viene trasformato in albergo
tramonto sotto il pergolato di glicine. sfruttando la sua posizione strategica.

146 Bell’Italia
L’edificio, infatti, da un lato si specchia servato alcuni elementi del XIX secolo, macinata a pietra. Al Royal Gourmet l’e-
sull’acqua, dall’altro prospetta sulla piaz- fra i quali i colorati lucernai della hall. mozione è garantita dalla vista sul lago,
za San Giorgio impreziosita dalla fac- Lo stile delle camere è contemporaneo ma anche dalla cucina che gioca su abbi-
ciata dell’omonima chiesa trecentesca. anche se, dove possibile, sono stati re- namenti insoliti. I piatti valorizzano i sa-
cuperati i complementi d’arredo origi- pori del territorio: non solo il pesce di
LE CAMERE, LA PISCINA nali dell’epoca. lago, ma anche i funghi, i salumi e i for-
E I DUE RISTORANTI La piscina, arricchita da idromassaggio maggi della Valsassina e della Valtellina.
Nel 2000 l’Hotel Royal Victoria viene e cascate d’acqua, è stata realizzata l’an- Per chiudere in dolcezza meritano i fre-
acquistato dalla famiglia Rocchi che, tra no scorso mentre la novità di quest’an- schi e leggeri dessert dello chef, da gusta-
il 2011 e il 2014, ha dato il via a impor- no è la piccola Suite Spa con sauna, re fra il verde e l’azzurro di quest’angolo
tanti lavori di recupero con la supervi- docce emozionali e bagno turco. di paesaggio lariano.
sione della Soprintendenza di Milano. Fra i punti di forza del Royal Victoria
Oggi le camere sono 43, di cui una ven- ci sono i due ristoranti, aperti anche Nelle tre foto in alto: dell’albergo
tina affacciano sul lago svelando l’on- alla clientela esterna, capitanati dallo scorci del lago dalle e il campanile della
dulato profilo della sponda di Menag- chef Maurizio Lazzarin. Il Victoria Grill terrazze e dalle chiesa di Varenna;
finestre delle camere scorcio della terrazza
gio. Le altre guardano sulla piazza di con dehors nella piazza di Varenna è ide- al primo piano dello panoramica; alcuni
Varenna, dominata dall’alto campani- ale per un pranzo o una cena informale. storico hotel. Sotto, tavoli del ristorante
le di San Giorgio. Gli spazi hanno con- Da provare le pizze, preparate con farina da sinistra: l’esterno Royal Gourmet.

info
Hotel Royal Victoria,
piazza San Giorgio 2, Varenna
(Lecco), 0341/81.51.11;
www.royalvictoria.com
Camere: 43, di cui 4 junior suite.
Prezzi: doppia con colazione
a partire da 150 € in bassa
stagione e da 250 € in alta.
Servizi: piscina, giardino, bar,
piccola spa. Due ristoranti:
il Royal Gourmet (prezzo medio
65 €) e il Victoria Grill (sui 30 €).
Apertura: chiuso un mese
fra gennaio e febbraio.
HOTEL
Testi di Vannina Patanè

JESOLO (Venezia) FALKENSTEINER HOTEL & SPA JESOLO

Adriatico d’autore
Fascino contemporaneo e servizi d’alta qualità
per una vacanza al mare in completo relax

Il Falkensteiner Hotel & Spa pare un angolo di Florida trasportato sulle rive
dell’Adriatico: tutto bianco, con le sue linee moderne ed essenziali affaccia
in posizione defilata sulla lunga spiaggia di Jesolo. Inaugurato due anni fa,
l’edificio è opera del celebre architetto statunitense Richard Meier, che lo
ha concepito con grandi superfici vetrate, protette da frangisole. La morbida
luce dell’Adriatico entra e avvolge gli spazi interni, firmati dall’architetto
altoatesino Matteo Thun. L’effetto d’insieme è sofisticato e al tempo stesso
accogliente, come vuole la tradizione dell’ospitalità della riviera. L’hotel fa
parte della linea Premium della catena altoatesina Falkensteiner, che
ha come suo carattere distintivo la qualità dei servizi offerti, dal benes-
sere alla gastronomia “Alpe-Adria”, una combinazione della cucina delle
Alpi e dell’Adriatico. Servizi da vivere e godere in ogni stagione. Nei mesi
estivi, si fa vita di mare nel lido privato antistante, con un’area lounge ed
eleganti letti a baldacchino che si affiancano ai più tradizionali ombrelloni.
Nel resto dell’anno, si passeggia sulla spiaggia e ci si rilassa all’Acquapura
Spa, il centro benessere interno con area relax, diverse tipologie di sau-
In alto, da sinistra: una delle terrazze del 5 stelle
na e una piscina riscaldata in parte all’interno e in parte esterna, con Falkensteiner Hotel & Spa Jesolo; scorcio della
vista sul mare; sulla terrazza c’è anche una grande jacuzzi nel verde. piscina. Sopra: la spiaggia. Sotto: una camera.

info
Falkensteiner Hotel & Spa Jesolo,
piazza Le Corbusier 6,
Jesolo (Venezia), 0472/97.56.50;
www.falkensteiner.com
Camere: 126 di cui 101 doppie
(vista mare laterale) e 25 suite
(vista mare frontale o laterale).
Prezzi: camera superior con colazione,
lido privato e ingresso alla spa da 209 €.
Servizi: ristorante, bar, beach-bar, centro
benessere Acquapura Spa, spiaggia privata
con area lounge e servizio bar, Falki-land
(da maggio a settembre) per bambini dai
3 anni, wi-fi gratuito in hotel e in spiaggia.
Apertura: dieci mesi l’anno.

148 Bell’Italia
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BENESSERE
Testi di Luisella Colombo
I MASI DEL GALLO ROSSO

SAN GENESIO (Bolzano) CALDARO (Bolzano)


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NELLA NATURA GREEN
Sarà un piacere Nel 2013 il maso è
galoppare fra prati e stato ristrutturato
boschi a 1.500 metri. secondo i criteri
Con i cavalli avelignesi ecocompatibili della
del maso, lezioni al bioedilizia:
maneggio e uscite nella riscaldamento a parete,
natura. I 4 appartamenti intonaci in argilla,
SELVA DI VAL GARDENA (Bolzano) GRANVARA RELAIS & SPA HOTEL accolgono fino a 5 pavimento in massello

Dolomiti in prima fila persone. Nel maso con


agriturismo si possono
acquistare i prodotti
di rovere, camere da
letto in pino cembro. 4
appartamenti da 40-50
Le cime del Sassolungo da godere immersi nella piscina fatti in casa come metri quadri, orto
panoramica. E tanti trattamenti per prendersi cura di sé marmellate, uova e con erbe aromatiche
latte. Appartamento per e produzione di grappe.
Selva di Val Gardena, ai piedi del gruppo del Sella e adiacente al Parco due persone da 65 €. Appartamento per
Naturale Puez-Odle, è una meta apprezzata dagli amanti della natura. Ed INFO: 346/957.24.46; due persone da 65 €.
è qui che, inserito in 15 ettari di verde, sorge l’unico Relais du Silence della www.reiterhof- INFO: 0471/96.22.16;
valle. Le camere hanno tutte un balcone panoramico e arredi in legno di oberfahrer.com www.oberpreyhof.it
cirmolo che ha un effetto salutare sulla qualità del sonno. Il ristorante
gourmet sa sorprendere: la cena ha menu di 5 portate à la carte, ma anche
pietanze vegetariane e vegane. Granvara Vital è il tempio del benessere:
dalla piscina interna si accede a quella esterna riscaldata, da cui si
gode il panorama delle cime del Sassolungo. All’aperto si può prendere
il sole vicino al laghetto naturale, mentre all’interno ci si rigenera nelle
saune (alle erbe e finlandese), nel bagno di vapore aromatico, nel laconium
o nella palestra con ampie vetrate. Nelle cabine per i trattamenti si può
MERANO (Bolzano) PRATO ALLO STELVIO (Bz)
spaziare dai massaggi con miele o olio di mandorla caldo agli impacchi
PFLANZERHOF HOF AM SCHLOSS
di olio minerale o d’enotera, specifico per gambe affaticate.
PER AMANTI PARADISO
In alto: l’esterno
del 4 stelle superior DEL VINO PER FAMIGLIE
Granvara Relais & Spa Questo antichissimo Si divertiranno i bambini
Hotel. A sinistra: maso vinicolo in località in questo agriturismo
scorcio del ristorante Postal è circondato da in val Venosta: oltre
in perfetto stile
vigneti e frutteti. Oltre ad accarezzare vitellini,
dolomitico. Sotto:
un angolo della piscina al vino si gustano pony e asinelli, c’è
con splendida vista. le confetture fatte un’ampia area giochi
in casa con mele e all’aperto e una stanza
castagne della tenuta. giochi anche all’interno.
Visita guidata nei Mamma e papà
vigneti di proprietà apprezzeranno
e degustazioni i cinque appartamenti
info in cantina. Quattro
appartamenti con
e l’opportunità di
grigliate in giardino.
Granvara Relais & Spa Hotel,
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150 Bell’Italia
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PIACERI

Dolomiti Lucane,
sapori dal profilo deciso
c Auretta Monesi   to Franco Cogoli

B
CASTELMEZZANO oschi e praterie a sud di Potenza
L’Azienda Agricola sono uno spettacolo di natura
Vallenatale, il Ristorante unica e quasi intatta. Un mondo
Al Becco della Civetta verde dai profili dolci, interrotto
e la Rosticceria 2T bruscamente dai picchi lunari delle
| PIETRAPERTOSA Piccole Dolomiti, simili a drammatici aghi di
L’Agriturismo Taddeo- roccia o faraglioni, cenge improvvise che si
I Sapori del Parco e la stagliano verticali in contrasto con un’Arcadia
Pietrapertosana Conserve | dai rilievi per nulla impervi. Sembra un
TRIVIGNO La Foresteria paesaggio di un altro mondo, incastonato
di San Leo | ACCETTURA qui per connotare fortemente l’area montana
Il Ristorante Locanda che si orienta verso lo Ionio. Sono zone
Pezzolla e il Caseificio agricole e pastorali, ricche di sapori rustici che
L’Antico Casaro | OLIVETO danno vita a piatti semplici e antichi: salumi,
LUCANO Il forno Pane caciocavalli, provole e caci di pecora, capra,
Nostro e l’Azienda mucca. La pasta è fatta a mano da massaie
Agricola Giuseppe sveltissime, condita con ragù di tante carni,
Spinelli | FERRANDINA verdure, erbe e funghi. L’olio di qui è profumato
Il Frantoio Oleario e non troppo invadente, e non mancano mai
Lacertosa | BERNALDA le olive nere infornate. Se poi si scende verso
La Masseria Cardillo il mare, la piana di Metaponto dà ottima frutta
e un tocco di mito ellenico, dopo le leggende
pagane dell’universo boschivo dell’interno.

152 Bell’Italia
In questa foto: taralli
del forno Pane
Nostro, a Oliveto
Lucano. Nella foto
grande: il borgo
di Castelmezzano,
protetto dalle pareti
delle Dolomiti
Lucane. Pagina
precedente, in basso:
il miele della
linea Mielù.

CASTELMEZZANO Dopo il “Volo dell’Angelo”, e cicoria di campo, collo di suino nero


Purissimo miele di montagna la cucina di Antonietta alle erbe con crema di patate, puntarelle
Un casolare a 670 metri d’altezza Antonietta Santoro ha chiamato il suo e porcini, baccalà con crema di zucchine,
nascosto in una valle disabitata, tra locale con il nome di una roccia che fa ravioli di mousse di melanzane
prati e foreste, da raggiungere con parte della scenografica geologia delle con limone candito e pomodorini
una stradina che sembrerebbe finire Piccole Dolomiti Lucane. Al Becco confit. I formaggi di mucca podolica
dritta nel nulla. Si trovano qui le della Civetta si annida tra i vicoli si “raccontano” in una declinazione
arnie della signora Donata Eufemia, di Castelmezzano, borgo arrampicato da gustarsi con ristretto di fichi.
determinata a fare di un hobby una sulle pareti della montagna e unito a Si chiude con la mousse di ricotta, salsa
professione autentica. Vallenatale è la Pietrapertosa, suo gemello sul versante di arance di Turci e foglie di cioccolato
sua azienda artigianale che fa autentico opposto della vallata-canyon, da cavi fondente. La piccola chef dalla tocque
miele lucano, soprattutto di miele di acciaio che permettono l’impresa rossa ha vinto la sua scommessa
di erba sulla e millefiori. Trenta i quintali del “Volo dell’Angelo”. Coraggiosi turisti e gareggia con gli “angeli” spiccando
prodotti ogni anno, d’assoluta purezza, imbragati e assicurati con moschettoni il suo personalissimo volo. Conto da
considerando anche la natura ben si lanciano in una planata vertiginosa, 25 €. A disposizione alcune belle camere
conservata in cui queste api privilegiate da paese a paese, attraversando uno doppie, da 80 € con colazione.
vivono. In più, oltre ai canonici vasetti, strapiombo da brividi. Per rimettersi da
qui si trovano propoli, polline, caramelle tanta emozione, la tavola di Antonietta Le frittelle golose
al miele, cioccolatini ripieni di miele, offre conforto sotto forma di specialità della Rosticceria 2T
cera e sesamini al miele e sesamo. a base di prodotti lucani, ben rielaborate. Maria Taddei della Rosticceria 2T
Ma la fantasia di Donata promette In tavola vanno strascicati cacio e ricotta, fa le migliori crostole della zona.
ancora altre specialità con l’etichetta peperoni cruschi e mollica tostata, Sono dolci simili alle chiacchiere del
Mielù nell’immediato futuro. crema di fave con finocchietto Carnevale settentrionale ma dalla pasta

Bell’Italia 153
Dolomiti Lucane

1 2
3

1. Oliveto Lucano, compreso


nel territorio del Parco
Regionale di Gallipoli
Cognato Piccole Dolomiti
Lucane. 2. Piatto di crostole
al cioccolato alla Foresteria
di San Leo. 3. Peperoni
cruschi, specialità locale
sulle tavole dell’Agriturismo
Taddeo-I Sapori del Parco.
4. La sala da pranzo della
Foresteria di San Leo, sotto
rustiche volte in pietra.
5. Un bovino podolico nei
prati intorno a Pietrapertosa.
6. Formaggi tipici prodotti
dall’Agriturismo Taddeo,
che alleva mucche e pecore.
7. La segnaletica all’interno
dell’agriturismo. 8. Giovanni
Romano e Antonietta
Santoro del Ristorante
Al Becco della Civetta.
4
5 6

154 Bell’Italia
impalpabile, fritte e irrorate di miele, Marmellate fantasia accoglienti e due appartamenti, insieme
croccanti e calde. Si mangiano per le dalle sorelle Rossetti all’accoglienza di classe con tocchi
nozze e si scambiano prima del fatidico Carmela Rossetti e la sorella Maristella di cordialità, fanno della Foresteria di
sì tra le famiglie e gli amici degli sposi. colmano vasetti in vetro con deliziose San Leo il punto più alto dell’ospitalità
Il trucco per renderle uniche è quello marmellate e confetture preparate di zona. Qui si mangia anche molto
di spargere il miele caldo usando con la frutta della zona, spaziando bene, restando fedeli allo stile del luogo.
un mazzetto di origano fresco, che con la fantasia e il mix di ingredienti Doppia con colazione da 80-90 €;
conferisce il tocco insolito di un e aromatizzazioni: mele e cannella, per la cena si spendono sui 25 €.
aroma delizioso. Da Maria troviamo fichi, ciliegie, prugne, arance, susine... Fornita cantina di vini locali e non.
anche calzoni con mozzarelle, salumi, Alla Pietrapertosana Conserve
uova e tante verdure, panzerotti, c’è tutto il meglio da spalmare sul pane ACCETTURA
focacce, pizze, supplì di riso e altri o per farcire le crostate. Sott’olio Pasta fatta a mano e costate
snack che sostituiscono un pranzo. le due proprietarie mettono carciofini, di vitello podolico
zucchine, lampascioni, funghi, peperoni Ha più di novant’anni zia Isabella,
PIETRAPERTOSA e tutto l’orto, come facevano le la mamma di Mario Pezzolla, e non
La tenuta è un affare di famiglia mamme di questo e di tanti altri territori, abbandona di certo il ponte di comando
I Vernucci, proprietari dell’Agriturismo con risultati lusinghieri; le marmellate della cucina del ristorante di famiglia,
Taddeo-I Sapori del Parco, sono costano 3-4 € e i sott’oli 4-7 € al vasetto. sempre con il suo filo di perle al collo
un clan unitissimo. Papà Antonio, e i civettuoli pulloverini e camicette.
mamma Carmela e i figli Annarita e TRIVIGNO Al Ristorante Locanda Pezzolla si
Gianni sovrintendono a quindici ettari La Foresteria di San Leo, mangia davvero genuino, a cominciare
di terreno dove si coltivano grano duro, un microcosmo perfetto dalla pasta fatta a mano con ragù di carni
viti, ulivi, tanta frutta, lavanda, origano, Maria Giovanna Allegretti e il marito miste ben rosolate, insieme al passato
zafferano e funghi cardoncelli. Dalle Giuseppe Guarino hanno messo tutto di pomodoro di casa. Poi verdure in
sessanta pecore e quattro mucche il loro impegno per fare della Foresteria pastella, costate di vitello podolico alla
si ricavano formaggi di tanti tipi, dalla di San Leo il punto di riferimento brace e una squisita frittata con rafano
ricotta allo stagionato, mentre i maiali d’eccellenza dell’ospitalità nell’area delle fresco. In stagione, tanti funghi e
danno squisiti salumi alla base di Dolomiti Lucane. Un tempo lontano tartufi dalle quercete e faggete vicine,
antipasti molto ricchi, serviti a tavola il complesso era la foresteria dell’abbazia e ce ne sono davvero tanti. L’ambiente
insieme a piatti di “manate” al sugo, di San Leone: i ruderi medievali è antico e semplice, la cordialità
tagliatelle rustiche fatte a mano (lo della chiesa omonima sono vicini; non ha prezzo; il menu degustazione
dice il nome stesso). Molto genuina la fu poi casino di caccia di una famiglia di otto portate costa 30 €.
cucina: orecchiette al ragù di cinghiale del patriziato napoletano. La proprietà
e peperoni cruschi, ravioli di ricotta e attuale comprende ettari di coltivazioni Trenta mucche in libertà
prezzemolo, zuppe di zucca e patate, molto varie, e per questo motivo gran Al Caseificio L’Antico Casaro
polpette di uova e formaggio, funghi parte dei raccolti finisce sulle tavole i formaggi si fanno ogni giorno con
in ogni modo, agnello al forno e tanta della foresteria per la gioia degli ospiti. il latte munto da trenta mucche pezzate
griglia; una cena costa intorno ai 25 €; Una bella piscina, un grande orto, rosse. Rosa Dimilta le alleva nella
doppia e prima colazione da 55 €. i corsi di cucina, cinque camere molto sua fattoria, lasciandole pascolare

7 8

Bell’Italia 155
Dolomiti Lucane

2
3

1. Una degustazione
di olio extravergine d’oliva
all’Azienda Agricola Giuseppe
Spinelli. La cultivar
più utilizzata è la Maiatica.
2. Giuseppe Spinelli nei
terreni della sua azienda;
sullo sfondo, il borgo
di Oliveto Lucano.
3. Pizze e focacce appena
sfornate al forno Pane
Nostro. Per le pagnotte
si utilizza soprattutto
grano duro Senatore
Cappelli. 4. Il tipico
paesaggio delle Dolomiti
Lucane nei dintorni
di Castelmezzano, con
versanti scoscesi lavorati
dagli agenti atmosferici.
Pagina seguente, in basso:
cartina con le località
citate in queste pagine.
1
4

156 Bell’Italia
liberamente. Con il figlio Donato e anche oggi si prosegue sulla stessa Indirizzi
Piliero trasforma il latte in mozzarelle strada. Cinque le tipologie in vendita:
di ogni pezzatura e in altri formaggi Lamia (di sole olive Maiatica; 9 € al litro),
a pasta filata, come caciocavalli Lacertosa, Don Giovanni, Viride Bio
CASTELMEZZANO
e scamorze. La stagionatura massima e Aromatizzati. Il frantoio lavora le olive
di questi ultimi raggiunge i cinque mesi: dei poderi di famiglia, dove si contano Azienda Agricola Vallenatale,
la pasta è compatta, con occhiatura 6.000 piante, e anche per altri contrada Spinoso 3, 349/605.23.99;
rada e piccola. E poi ancora caciotte produttori. La raccolta viene effettuata www.vallenatale.it
di diversi sapori (peperoncino, tartufo, con il metodo “a pettine”. Le olive
Ristorante Al Becco della Civetta,
oliva, rafano...), burro e ricotta fresca e nere passate al forno, specialità di
vico I Maglietta 7, 0971/98.62.49;
stagionata. Rosa si diverte a fare anche Ferrandina, qui dalle sorelle Lacertosa
buoni dolci, quasi tutti a base di ricotta. costano 8 € ogni mezzo chilo. www.beccodellacivetta.it
La loro lavorazione è complessa Rosticceria 2T,
OLIVETO LUCANO e lunga, il risultato ottimo. via Roma 10, 340/125.18.75
A tutta legna: pagnotte
e focacce dal forno di fiducia BERNALDA
Cinzia Rago del forno Pane Nostro Eleganza rurale PIETRAPERTOSA
adora il suo grano duro Senatore e vini d’alto lignaggio Agriturismo Taddeo-I Sapori del Parco,
Cappelli, che in famiglia si coltiva da È quasi un boschetto quello che contrada Battaglia, 0971/98.30.06;
sempre. Nel negozio è consuetudine si deve attraversare prima di giungere
www.agriturismotaddeo.blogspot.it
vederla infornare, con la lunga pala, ai muri candidi della Masseria Cardillo,
pagnotte, ruote di tante pezzature (fino di proprietà della famiglia Graziadei fin Pietrapertosana Conserve,
a un massimo di due chili) e poi pane dal Seicento. Nel nome ricorda come via Garibaldi 5,
integrale, con olive, uvette, patate, nel luogo nidificassero i cardellini. Nata 347/091.23.12
semi vari. Il forno è alimentato a legna come grande fattoria con produzione
di rovella, e produce un totale di cerealicola, vinicola e zootecnica, nel
TRIVIGNO
settanta chili al giorno di fragranti pani. 2001 la masseria apre agli ospiti con
Cinzia fa anche morbide focacce con gran successo. All’arrivo si è accolti da Foresteria di San Leo,
pomodori, peperoni verdi, formaggio, Mimma Graziadei, e introdotti in grandi contrada San Leo, 0971/98.11.57;
capperi, cipolla, acciughe, fichi, ambienti dai soffitti a volte in mattoni, www.laforesteriadisanleo.com
gorgonzola e noci. Qui si impiega con isole di divani e grandi camini e
rigorosamente il lievito madre e le un patio con bianchi mobili in rattan.
farine, di semola di grano duro, vengono Le camere, arredate come quelle delle ACCETTURA
fatte macinare da due mulini di fiducia. dimore agresti d’un tempo, sono in tutto Ristorante Locanda Pezzolla,
dieci. Il ristorante è aperto anche ai non via Roma 21, 0835/67.50.08
Olio, tartufi e miele: residenti. Si cucina con eleganza rustica,
Caseificio L’Antico Casaro,
un terzetto d’alta qualità come da sempre in casa Graziadei:
via Fontana Terra 7, 340/799.40.40;
È un uomo di poche parole, ma sono nel menu, pancia di suino nero con
i risultati a parlare per lui. Giuseppe fichi secchi e vincotto e pasta al pesto www.lanticocasaro.yolasite.com 
Spinelli fa un ottimo olio bio, da olive di menta con mandorle e zucchine,
della cultivar Maiatica. L’azienda tanto per far qualche esempio. OLIVETO LUCANO
di famiglia possiede 500 piante, e lavora I vini della Masseria Cardillo sono
Pane Nostro, viale Italia 69,
con bacchiatura a pettine e spremitura d’alto lignaggio: il bianco L’Ovo di
a freddo. Il sapore è appena fruttato Elena, così chiamato da un’inestimabile 349/848.08.80
e un pizzico piccante, senza esagerare. statuetta ritrovata nei terreni Azienda Agricola Giuseppe Spinelli,
Giuseppe produce anche miele, come dell’azienda (non siamo lontani corso Zanardelli 8, 340/364.82.52;
quello di rovo ed erica, da 250 arnie. dal sito archeologico di Metaponto),
www.aziendaspinelli.it 
E in stagione si dedica alla ricerca è un Fiano in purezza, dall’abboccato
dei tartufi, piuttosto abbondanti in morbido; dormire in questo eden costa
questi sottoboschi: scorzone, nero 60 € a testa, colazione compresa. FERRANDINA
pregiato e anche qualche bianco. Frantoio Oleario Lacertosa,
L’olio extravergine d’oliva costa 10 € via Sinisgalli 29, 0835/55.60.98,
al litro, mentre il miele millefiori parte
www.frantoiolacertosa.it
da 5 € per un vasetto da 420 grammi.

FERRANDINA BERNALDA
Quattro sorelle raccolgono Masseria Cardillo,
l’eredità del padre
strada statale 407 Basentana km 96,
È l’azienda di famiglia, fondata negli
anni Sessanta e gestita oggi dalle 0835/74.89.92;
quattro figlie di Giovanni Lacertosa. www.masseriacardillo.it
Il capostipite fu tenace pioniere della
cultivar Maiatica, tipica di Ferrandina,

Bell’Italia 157
Dolomiti Lucane

La ricetta

Cavatellini
centocinquanta
Un formato di pasta molto amato in Basilicata è alla base
di questo primo semplice, insaporito da un ricchissimo sugo

Li ha chiamati così Antonietta Santoro, chef gallonata del ristorante


Al Becco della Civetta, sulla cui testa torreggia una tocque rossa come
il berretto degli elfi dei boschi di cui si favoleggia. Il motivo è che
ha messo a punto questo piatto quando si celebrarono i 150 anni
dell’Unità d’Italia. Si tratta di una delle paste più amate nel Sud,
in Basilicata in particolare. Preparabili rapidamente, anche mezz’ora
prima di sedersi al desco, i cavatellini sono arricchiti con sughi di verdure,
carni miste rosolate nel pomodoro e nella cipolla e l’immancabile
complicità della paprika. I fagioli qui chiudono la preparazione
in un leggero passato elegante, mentre la carne di maiale arricchisce
di calorie e sapore un sugo semplice ma non così facile da dosare Un piatto di cavatellini centocinquanta, specialità
nei suoi ingredienti. Ma questo è l’immancabile segreto del cuoco. del ristorante Al Becco della Civetta, pronto da servire.

Procedimento

Ingredienti 1
Disporre sulla spianatoia la
4
farina a corona, unire acqua Rosolare il tutto per
Per 4 persone e sale e mescolare bene almeno tre minuti
per realizzare un composto aggiungendo un pochino
Per la pasta fatta in casa: da lavorare con le mani. d’acqua. Nel frattempo,
Lasciar riposare mezz’ora cuocere i cavatellini
• 240 g di farina
e ricavare rotolini lunghi, al dente e scolarli.
• 1 pizzico di sale da tagliare a pezzi di 1 cm.
• 1 bicchiere d’acqua Con il pollice incavare
i pezzettini di pasta.
Per la ricetta:
• 240 g di salsiccia
fresca di maiale
• 240 g di cicoria
2
In una pentola, far lessare
5
Versare i cavatellini nella
o catalogna tenera i fagioli borlotti a bagno. padella con la salsiccia,
Affettare finemente mezza la verdura, l’aglio e la
• 160 g di fagioli borlotti cipolla, farla imbiondire paprika, e farli saltare per
secchi messi a bagno nell’olio in una padella, a un minuto a fuoco vivo.
la sera prima fuoco dolce, e aggiungere
i fagioli non scolati, senza
• 1 cipolla media
farli rosolare né inscurire.
• 1 spicchio d’aglio Una volta pronti la cipolla
• 2 cucchiai di olio e i fagioli, frullare il tutto.
extravergine
• paprika non
troppo piccante
• sale
3
Lavare e tagliare la cicoria
6
Impiattare mettendo
o la catalogna tenera. sul fondo del piatto di
Spezzettare la salsiccia portata la crema di fagioli
a cubetti piccoli e sulla quale, al centro,
rosolare assieme al resto si sistemerà la porzione
dell’olio, alla paprika di cavatellini, con
Vino consigliato: e all’aglio imbiondito un giro d’olio a crudo.
Aglianico del Vulture appena in precedenza.

158 Bell’Italia
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Grazie a inViaggio, la Puglia ti lascerà a bocca aperta. Da costa a costa, da Otranto a Gallipoli,
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e le memorie del mito classico, i lunghi tratti di litorale intatto con le grotte marine.
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CANTINE D’ITALIA
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GAIOLE IN CHIANTI (Siena) CASTELLO DI MELETO

L’antica rocca
fra vigneti a
perdita d’occhio
Una tenuta di 1.400 ettari e un maniero del Duecento,
testimone nei secoli della lunga storia del Chianti

Un castello in Toscana e nella ristretta area dei castelli Guardigli. Circondato


una distesa di vigneti di di Brolio e Meleto. da uno staff giovane e
Sangiovese. Non sembra A dispetto di assedi e battaglie motivato, Guardigli ha
un’immagine particolarmente fra guelfi e ghibellini, Meleto rilanciato le quotazioni
insolita per l’area in si è ben conservato con del Meleto, trasformandolo
questione, però il Castello di rifacimenti settecenteschi in un sempre più stimato
Meleto qualche atout in più per la trasformazione in produttore di Chianti, di
ce l’ha. Innanzitutto siamo nel residenza nobiliare, con una promettente Malvasia
cuore del Chianti, a Gaiole, teatrino di corte datato 1742 nera in purezza (Camboi)
in terre che l’imperatore e sale riccamente affrescate. e di uno spumante metodo
IL VINO
Federico Barbarossa Dopo un periodo di classico a base Sangiovese,
affidò, oltre otto secoli fa, abbandono il Castello sempre puntando sulle CHIANTI
ai Ricasoli-Firidolfi, con il rinasce nel 1968 intorno varietà autoctone. Su CLASSICO
maniero citato per la prima alla Vitivinicola Toscana, terreni costituiti da galestro, “VIGNA CASI”
volta nel 1256 nel Libro degli un innovativo progetto di alberese e marne calcaree, RISERVA 2013
Estimi dei guelfi fiorentini. crowdfunding che permise nei 150 ettari vitati è Sangiovese in purezza
Sul fronte vinicolo Meleto ai 1.500 soci di acquisire comunque il Sangiovese a far da single vineyard,
si pone come il fulcro del il Castello e la Fattoria di da padrone dando vita a un il Vigna Casi è un cru
Chianti Classico, nato proprio Meleto, casali sparsi nei 1.400 progetto che a regime porterà di grande carattere
ettari della tenuta, pieve e in gamma 4 grand cru di contraddistinto da un bel
convento di Santa Maria Chianti Classico, come colore rubino intenso e
info a Spaltenna. Pochi anni fa
la quota di maggioranza è
il nobile Vigna Casi Riserva,
da sorseggiare fra le
da fragranze di fragola,
marasca e spezie
Castello di Meleto, Gaiole
in Chianti (Siena), località passata a una storica firma stanze d’epoca del castello dolci. In bocca tannini
Castello di Meleto, della distribuzione enologica, o nei casali, in cui è possibile morbidi e integrati si
0577/74.92.17; www.
castellomeleto.it
la famiglia Schuler, che ha soggiornare, immersi in fanno portatori di una
Come arrivare: uscita affidato la gestione a un panorami rimasti intatti come piacevole bevibilità, con
A1 Montevarchi, seguire navigato esperto come Guido ai tempi del Barbarossa. spalla acida perfetta
indicazioni per per accompagnare una
Gaiole e Meleto. tradizionale bistecca
Visite e degustazioni:
su prenotazione tutti di Chianina. Vinificato
i giorni alle 11, alle 15 in legno e poi
e alle 17. La visita affinato metà in
comprende le sale barrique e metà
storiche, il teatrino e la
cantina. La degustazione
in botte grande
di 3 vini (15 €) è ospitata per 18 mesi, il
nel wine shop, dove è Vigna Casi è
possibile acquistare tutta prodotto in 25
la gamma, fra cui un mila esemplari
minerale Vermentino
e un soave Vin Santo (su un totale
maturato in caratelli aziendale di
di acacia e ciliegio, circa 600 mila
ma anche grappa, olio bottiglie) e in
extravergine e salumi In alto: veduta del duecentesco Castello di Meleto, circondato
di cinta dell’allevamento dai vigneti. Foto piccola: la cantina storica. Qui sopra: il teatro del 1742, enoteca quota
della tenuta. realizzato quando la rocca fu trasformata in residenza nobiliare. intorno ai 20 €.

Bell’Italia 161
OCCASIONI
Testi di Lara Leovino
LOW-COST DI QUALITÀ

CERVIA (Ravenna) VACANZE A PICCOLI PREZZI

SULLA RIVIERA ROMAGNOLA


Tre giorni a Cervia (foto, piazza Garibaldi), cittadina
sulla Riviera adriatica che offre mare, giardini, musei
e storia. Il pacchetto, fino al 23 giugno, è invitante:
tre notti con colazione in hotel 3 stelle, gita
in barca elettrica alla salina, ingresso alla Casa
delle Farfalle e una cena di pesce nell’antico borgo
marinaro, da 179 € a persona. INFO 0544/72.42.24.

DESENZANO DEL GARDA (Brescia) PER LA FAMIGLIA

FLOATING DINNER SUL LAGO


Per chi ama natura e relax il Desenzano Camping
SANTA TERESA GALLURA (Sassari) TRE GIORNI A 5 STELLE
Village, nuova struttura del Gruppo Club del Sole,

Mare ed energia verde propone convenienti weekend in bungalow vista


lago. Il camping offre piscina riscaldata, campo da
tennis, pallavolo e calcetto, animazione per bimbi e
Impegno per l’ambiente e strutture esclusive per vivere il “floating dinner”, un ristorante sul pontile per cene
al meglio e preservare l’incanto di questa terra sull’acqua. Due notti in bungalow o appartamenti
da 4 a partire da 171 €. INFO www.clubdelsole.com
È la prima catena alberghiera italiana che utilizza energia al cento per
cento verde, ovvero proveniente esclusivamente da fonti rinnovabili. È
LEVICO TERME (Trento) OFFERTA DI METÀ GIUGNO
un traguardo importante quello raggiunto dal Gruppo Delphina, che
conta strutture prestigiose in Sardegna fra cui 12 hotel e sei spa. Un tra-
guardo che conferma l’impegno del gruppo gallurese per la salvaguardia Libri, arte, natura in Trentino
dell’ambiente. A giugno si può godere di un weekend lungo in uno dei Pacchetto speciale in occasione di Trentino
fiori all’occhiello di Delphina, il 5 stelle Resort Valle dell’Erica Thalas- Book Festival a Caldonazzo (Trento) dal 15 al
so & Spa (foto sopra, la spiaggia). Tre notti con colazione e cene incluse 19 giugno. Tre notti con colazione in hotel 3
a partire da 450 € a persona. INFO www.resortvalledellerica.com stelle a Levico Terme, due pranzi e una cena
a 220 € a persona. L’offerta comprende la
LAGO MAGGIORE (Verbano-Cusio-Ossola) PIACERI DELLA NATURA E DELLA STORIA partecipazione agli incontri di Trentino Book
Festival e l’ingresso alla galleria d’arte a cielo
WEEKEND DA SOGNO ALLE ISOLE BORROMEE aperto di Arte Sella (foto). INFO visitvalsugana.it
Un soggiorno in stile Grand Tour con la barca privata che da Stresa conduce
gli ospiti all’Isola Bella (foto) ove si alloggia negli appartamenti Borromeo’s
Dream Home, antiche case di pescatori trasformate in dimore da 2 a 6 posti
letto. Sull’isola si visitano la
residenza principesca del ’600
e il giardino all’italiana. Poi è
la volta dell’Isola Madre con il
parco all’inglese e il palazzo del
’500. Due notti, trasferimenti
in barca e ingressi ai giardini,
al parco e ai palazzi da 420 €
a coppia. INFO 338/822.63.76.

162 Bell’Italia
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cura ogni dettaglio e conta su una recente acquisizione Blu alle attività di animazione e un una vacanza di puro relax
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Nelle strutture Blu Hotels si Infine un attrezzato centro dinamica.
vive, infatti, il meglio dello stile LUNGO LA COSTA REI congressi dove organizzare Anche i bambini sono
italiano che punta a valorizzare Il Sant’Elmo Beach Hotel si meeting e riunioni. ospiti speciali che hanno a
il territorio e la storica tradizione trova a poche centinaia di Soggiornando al Sant’Elmo disposizione un Miniclub con
di ospitalità del nostro Bel metri dalla spiaggia privata Beach Hotel si ha la possibilità proposte differenziate per fasce
Paese. attrezzata, ma offre la di scegliere, oltre al trattamento di età. I più piccoli avranno
Non poteva che essere così possibilità di godere di tanti lidi di pensione completa o All l’opportunità di divertirsi e
anche in Sardegna, un’isola che diversi scegliendo tra le vicine Inclusive, anche il VIP Package conoscere nuovi amici al Blutto
con il suo mare, le sue spiagge calette di sabbia e scogli, per che prevede colazione e cena, Club, uno spazio pensato per i
e la sua straordinaria natura scoprire ogni giorno una nuova con bevande incluse, presso bambini dai 4 ai 12 anni dove,
è l’emblema della bellezza. vacanza. L’hotel in stile sardo, il Ristorante Belvedere con coccolati e seguiti da personale
Distribuite tra il nord e il sud adagiato nel verde tra giardini bellissima terrazza panoramica, specializzato, si scateneranno in
dell’isola, si trovano ben cinque fioriti e bouganville, mette a servizio spiaggia in prima fila, giochi, tornei, laboratori sportivi
strutture Blu Hotels. disposizione dei suoi ospiti un piatto di dolci tipici in camera e teatrali. Mentre i ragazzi dai
A Cannigione di Arzachena elegante ristorante, due bar, all’arrivo, kit di benvenuto con 13 ai 17 anni al Blu Hotels
ecco il Blu Hotel Morisco di cui uno in spiaggia, e 175 ciabattine, accappatoio e telo Junior Club, Blu·J, troveranno
Village ★★★★, il vicino Hotel camere di varie tipologie, molte mare con cambio giornaliero. una grande community che li
privilegiata, il Sant’Elmo Beach
Hotel è punto di partenza
ideale per andare alla scoperta
delle località spettacolari
dell’entroterra e delle coste del
sud della Sardegna per una
vacanza all’insegna della storia,
della tradizione e della natura.
Le spiagge sono indubbiamente
il biglietto da visita di questa
zona, e, infatti, dal villaggio
se ne possono esplorare
davvero tante e diverse. Solo
ad una manciata di chilometri
dall’hotel si trova, ad esempio,
la Baia di Costa Rei. Protetta
dal maestrale, con un mare
tranquillo per buona parte
dell’anno, è ai primi posti nella
classifica delle spiagge migliori
coinvolgerà in giochi, sport, al mondo per la sua ampiezza
nuovissime e originali attività in e le sue acque cristalline, che in
spazi ad hoc. prossimità degli scogli formano
delle piscine naturali.
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carismatici, ricchi di storia
la cui tradizione si rintraccia
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chef propongono, offrendo la
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L’Italia da leggere A cura di Carlo Migliavacca

L’Italia dell’arte
venduta, di Fabio Isman,
il Mulino 2017, 296 pagine,
16 €. Formato: 12x20,5 cm

PATRIMONIO

UN ALTRO BEL PAESE MONUMENTI


LA CASA DEI MILANESI
OLTRE I CONFINI Passato e presente di uno dei primi grandi
Il nostro Paese vanta una concentrazione del collezionismo italiano e straniero ospedali italiani raccontati da due professori
di beni artistici ineguagliabile, lo si vista da una prospettiva inusuale, in che tra quelle antiche mura insegnano
ripete di continuo. Meno nota è l’entità cui le vicende delle famiglie che hanno Storia dell’arte moderna: Giovanni
della dispersione nel mondo di dipinti, venduto o comprato si intrecciano a Agosti e Jacopo Stoppa. La Ca’ Granda,
sculture, libri, mobili realizzati in Italia, un quelle di importanti istituzioni museali. istituzione voluta dal duca Francesco
formidabile patrimonio di bellezza venduto Nessuna delle grandi città italiane Sforza nel 1456 per soccorrere i milanesi
che ha raggiunto collezioni private e musei è stata risparmiata dal fenomeno, ammalati, è infatti oggi sede dell’Università
internazionali. Giornalista e scrittore, a a partire da Venezia, «probabilmente degli Studi. Filo conduttore è l’accurata
lungo inviato del Messaggero, Fabio Isman il luogo più saccheggiato da vendite sequenza di immagini che introduce alle
si dedica da anni − anche sulle pagine di e razzie»: sono ben 18, ad esempio, vicende dell’antico ospedale: dall’atto di
Bell’Italia nella rubrica “Fuoriluogo” − alla i dipinti “espatriati” dalla città che si fondazione al progetto affidato al fiorentino
ricostruzione delle infinite strade prese riconoscono in un celebre dipinto di Antonio Averlino, il Filarete, che disegna
nei secoli dai grandi capolavori in uscita David Teniers (1650 circa), oggi a Vienna, un edificio all’avanguardia per l’epoca,
dalla Penisola; senza revanscismi, come dedicato alla galleria d’arte dell’arciduca dalla successione delle fasi di costruzione,
tiene a precisare, per documentare un d’Austria Leopoldo Guglielmo a sempre legate alla generosità dei lasciti e
fenomeno di grande rilevanza culturale, Bruxelles (sopra, un dettaglio). E poi delle donazioni, alle opere d’arte che la Ca’
ma anche con qualche rammarico. Roma, Genova, Mantova... Una lista Granda ancora esibisce o custodisce. Un
Documentato come un saggio e intenso infinita che giunge fino a oggi, con casi viaggio lungo cinque secoli e mezzo di storia
come un’inchiesta giornalistica, il libro anche clamorosi (sotto, da sinistra: cittadina proposto con rigore documentario
segue i destini di moltissime opere, Jusepe de Ribera, San Pietro penitente, e incedere narrativo, ma anche un invito
racconta la trama spesso avvincente Caravaggio, I musici; opere create in alla visita di una delle istituzioni più radicate
delle dispersioni e tratteggia una storia Italia oggi al Metropolitan di New York). nella cultura e nella società milanesi.

La Ca’ Granda.
Da Ospedale
a Università.
Atlante storico-
artistico,
di Giovanni Agosti
e Jacopo Stoppa,
Officina Libraria
2017, 192 pagine, 18
€. Formato: 15x21 cm

168 Bell’Italia
CATALOGHI D’ARTE

Castelli
toscani.
Itinerari
L’ARTE IN CUCINA
romantici
negli
GLI ARTISTI INCONTRANO GLI CHEF
acquerelli di
Massimo Tosi,
Federighi Editori
2017, 80 pagine,
16 € (in italiano e
inglese). Formato:
16,7x23,5 cm

VIAGGI D’AUTORE
SFUMATURE SUL PASSATO
Dopo i centri storici fiorentini, il secondo
volume della collana “Viaggio in Toscana”
dell’editore di Certaldo affronta il tema
dei castelli. Anche in questa occasione
protagonisti della pubblicazione sono
gli acquarelli di Massimo Tosi, architetto,
docente di storia dell’arte e da anni
collaboratore di Bell’Italia, che si distinguono
per il felice incontro di accuratezza
descrittiva e un uso del colore ricco di
suggestioni. È un viaggio per immagini tra
Medioevo e Rinascimento, accompagnato
da brevi testi, che conduce dalle terre
fiorentine a quelle senesi, dal Mugello al
Chianti, dalla Val d’Elsa al Casentino. Per
accostare la storia della toscana attraverso
la sua feconda civiltà dei castelli.

Le guide
Dormire
D ai pennelli ai fornelli: il volume, che coniuga arte e cu-
cina, nasce da un’idea di Domenico Monteforte, apprez-
zato artista con la passione per la buona tavola. Il progetto
e mangiare
nell’orto, editoriale, a cura dello scrittore e sommelier Alberto Sac-
di Roberto Brioschi chetti, invita oltre sessanta protagonisti del mondo artistico
e Umberto Di Maria,
Altreconomia Edizioni a proporre altrettante ricette, tutte “certificate” da cuochi
2017, 240 pagine,
14,50 €.
di alto livello. In apertura i saluti di Giammarco Puntelli, cri-
Formato: 12x20 cm tico e curatore d’arte, e di Fabio Campoli, chef internazio-
nale, conduttore di trasmissioni televisive e prolifico autore.

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al termine dei restauri

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170 Bell’Italia
14 LETTERE: L’ENIGMISTICA
CHE PIACE DI PIÙ.
più di
100 giochi
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barzellette
e vignette IL NUOVO SETTIMANALE DI GIOCHI E PASSATEMPI N° 21 · ANNO 2 · 31 MAGGIO 2017

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4 crittocruciverba
rebus classici
1 EUR
EUROO
PRREEZZO LANCIO PAROLE INCROCIATE, PUZZLE, REBUS, GIOCHI, UMORISMO, ROMPICAPI E MOLTO ALTRO

80 ekk%
Z\e PAROLE INCROCIATE Marino Tagliabue
N
il rebus più oltre 30 cruciverba
1 La capitale della Spagna - 6 Iniziali di Gates
- Forma la sporgenza del gomito - 9 Sono classici
esempio di coraggio - Località termale belga
- Quello balsamico è tipico del Modenese -
Sigla su auto militari - 1 Abbuoni sui prezzi
- Porta in vari teatri - 1 La regione con Iser-

solo nia - La pianta dalla quale gli antichi egizi ri-


avavano la carta - 1 Vale senza vocali - 9 Cir-
3 puzzle
0,80€
nda la pupilla - Devoti - Si carica di ta-
co - Nastro annodato - I comandi
onati dal manovratore - Voce di ritorno -
8 Gesù ne cacciò i mercanti - 29 Localizza osta-
Alessandro
A ssan o Gassmann
G ss a
- Precedono la T - Gli Urali la dividono
ogni mercoledì in edicola
dall Asia - 32 Come gli archi ogivali - 33 Avversi
- Un agrume che si affetta - È la mortale i giochi di logica
nemica dello scoiattolo - Chiamare in giudizio
- Il grande eroe troiano che fu ucciso da Achil-
le - Frutti in caschi - Knock-Out - Piz-
il mystery rebus zi, merletti - Lo è il cielo sgombro di nuvole
- C’è anche “fizz” - Dino, Nelo e Marco
del cinema - Biblico monte dell’Armenia -
Gridi forti e prolungati - Farina per i dolci
la ricerca incrociata
- 49 Non più giovane - 50 Un arnese dell’oste.

C
Attira chi ama l’arte - Comprendono anche
il Cervino - La sigla dell’acido desossiribonu-
cleico - La seconda metà... della gara - 5 La
durata della malattia - Si vuota spillando -
Vendono oggetti di notevole valore - 0 Sono utili ai lapponi - Rendere più intenso - Ben radicato e stabile - Che riguarda
3 sudoku un luogo - 1 È trionfale nell’“Aida” - 7 Alberi d’alto fusto - Ricco di brio - Si muovono a dama - Somma di lunghezza
di lati - Un segno sulla schedina - Sta... per poco - Fare uscire sangue - Cittadina emiliana nota per un circuito au- i cruciverba top
tomobilistico - Consegna un messaggio... “brevi manu” - Può sostituire i genitori - Un nativo della “Caput Mundi” - Èa
nord della Lettonia - Prendono parte all’escursione - Lo Jacopo delle “ultime lettere” - Si perde ingrassando - Grande per i più esperti
ingresso - Un veicolo... secolare - Il mare che bagna Taranto e Catania - La “generation” di Corso - Gonnellino
scozzese - 43 Un tipo di società (sigla) - 44 Uccello trampoliere... in cantiere - 46 Nella pastasciutta e nel ragù - 47 Centro di Cuba.

OGNI MERCOLEDÌ
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L’enigmistica è cambiata: è più nuova e costa meno. Troverai giochi e passatempi adatti a tutta
la famiglia e con diversi livelli di difficoltà: dal principiante fino al solutore esperto.
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Enigmistica Più: il bel gioco costa poco.


I borghi disegnati di Matteo Pericoli scrivete a
a cura di Sandra Minute lapostadibellitalia@cairoeditore.it
oppure: Bell’Italia,
Corso Magenta 55, 20123 Milano

Un viaggio tra i borghi più belli d’Italia che metterà alla prova la vostra conoscenza
del Bel Paese. Riconoscete la località interpretata dalla matita di Matteo Pericoli?
Chi invierà la risposta esatta potrà proporre il soggetto per uno dei prossimi numeri

Qualche indizio qua e là... Un’alta torre merlata dall’inconsueta ellittica e raccolto intorno alla piazza
pianta a sette lati caratterizza il profilo triangolare della chiesa. Dalla sommità
del borgo, che domina da un colle della torre lo sguardo spazia da
una valle verdeggiante. Vicoli e loggiati un importante massiccio montuoso
rendono suggestivo l’abitato, di forma al mare, distante solo pochi chilometri.

Il borgo di maggio era: Soave (Verona) I primi lettori


che hanno indovinato:
«Il toponimo potrebbe derivare dal Roberta Paoli, Roma, Concetta D’Agata,
popolo germanico degli Svevi. In realtà Roccagorga (Latina), Giorgio Dondi,
il luogo è “soave” di nome e di fatto!», Busseto (Parma), Francesco Mariani,
rileva la lettrice Piera Agliuzza di Verona. Roma, Monica Guggiari, Como, Tiziana
È noto per il castello scaligero e i vini Venti, Milano. Abbonati: Fabrizia Destro,
bianchi Soave Doc e Soave Superiore email, Elvira Strapparava, Cusano Milanino
Docg (suggerimento di Annamaria (Mi), Andrea Salvucci, Mogliano Marche
Grammegna e Giovanni Durante). (Mc), Mauro Casale, Pantasina (Im).

172 Bell’Italia
L’isola della bellezza
Poste Italiane Spa - Sped. In A.P. - D.L. 353/2003 art. 1, comma 1, LO/MI - Milano - NUMERO 132 GIUGNO 2017 - ALLEGATO AL N. 374 DI BELL’ITALIA

DA CEFALÙ A MONDELLO,
I LIDI PIÙ ELEGANTI

DA TAORMINA
A TINDARI, SULLA
STRADA PANORAMICA
TRA I DUE MARI

I CASTELLI, SENTINELLE
DELLA STORIA

SALINA, PERLA VERDE


DELLE EOLIE

SITI ARCHEOLOGICI
E SPIAGGE SULLA
ROTTA DEI FENICI

EDITORIALE GIORGIO MONDADORI


di Emanuela Rosa-Clot, Direttore di Bell’Italia Editoriale

DIRETTORE RESPONSABILE
Emanuela Rosa-Clot
emanuelarosaclot@cairoeditore.it

RESPONSABILE UFFICIO CENTRALE


Elisabetta Planca (Caporedattore)

PROGETTO GRAFICO E CONSULENZA CREATIVA


Silvia Garofoli

SPECIALE A CURA DI: Pietro Cozzi e Rossella Giarratana

HANNO COLLABORATO A QUESTO SPECIALE


allegato al nr. 374 di Bell’Italia

PHOTO EDITOR: Susanna Scafuri


RICERCA ICONOGRAFICA: Giulia Caccianiga
ART DIRECTOR: Simona Restelli
IMPAGINAZIONE: Isabella di Lernia
TESTI: Federica Botta, Maria Cristina Castellucci,
Sofia Catalano, Isabella Colombo,
Marcello Mento, Ettore Pettinaroli, Marilisa Zito
REDAZIONE TESTI: IceiGeo
CARTINE: Davide Bassoli

FOTOGRAFIE: Salina: Riccardo Lombardo/


CuboImages (p.6). Ospitalità:
Antonio Chinnici (pgg.24-25),
GR Digital User, Angelo Modesto (pgg.26-27), La baia di Pollara sull’isola di Salina, nell’arcipelago delle Eolie
Benedetto Tarantino (p.26).
Castelli: Marka/Getty (p.33). Itinerari del pane:

Itinerari nell’isola dei tesori


Michele Bella/CuboImages (pgg.63, 65, 66),
Emanuele Chiaramonte, Maurizio Geraci (p.64),
Alfio Garozzo (pgg.64, 67).
Eventi: Marianne Majerus/Garden Images,
Matteo Carassale (p.68), Olga Vivo,
Renato Guttuso by SIAE 2017, Gianni Luigi Tanti sono i tesori conservati in Sicilia, ma questa volta vogliamo partire da un
Carnera/Archivio Fond. I.N.D.A. (p.69), tesoro riscoperto in quello che una volta era il “granaio d’Italia”: le antiche varietà di
Rosellina Garbo, Giovanni Emanuele La Lota,
Marcello Bocchieri (p.70). grano che piccoli imprenditori stanno ricominciando a seminare, da cui si fanno pani
STAMPA: ELCOGRAF S.p.A., via Mondadori 15, speciali. Il nostro itinerario segue il profumo di questo pane, fra macine in pietra,
37131 Verona. mulini e piccoli borghi agricoli recuperati, che stanno rinascendo in tutta l’isola.
CENTRO STAMPA via Carso, 95 - 24040 Madone (BG)
Un altro recupero importante è quello delle memorie della civiltà fenicia.
Distribuzione per l’Italia e per l’estero: La Rotta dei Fenici è un progetto che intende valorizzare e mettere in rete i siti
SO.DI.P. “Angelo Patuzzi” S.p.A., via Bettola 18,
20092 Cinisello Balsamo (Milano). archeologici di questo popolo di navigatori e commercianti, che costruì relazioni in
tutto il bacino del Mediterraneo. Come l’isola di Mozia, davanti a Marsala, il luogo dove
è più evidente la loro eredità, o anche i siti della Sicilia greca, dove i resti fenici sono
spesso “oscurati” dalla magnificenza dei templi antichi, da Selinunte ad Agrigento.
Per chi ama le vacanze itineranti, proponiamo un viaggio coast to coast, da Taormina,
EDITORIALE GIORGIO MONDADORI sullo Ionio, attraverso i monti Peloritani fino a Portella Mandrazzi, a oltre mille metri
divisione di
sul livello del mare, per poi ridiscendere sul Tirreno e farsi un bagno a Tindari.
Nel nostro consueto appuntamento con la Sicilia, non potevano mancare gli eleganti
lidi dei palermitani, da Mondello a Cefalù, ottima base per visitare una città in grande
PRESIDENTE fermento, Palermo, che sarà Capitale Italiana della Cultura 2018.
Urbano Cairo
DIRETTORE GENERALE
Giuseppe Ferrauto
CONSIGLIERI
Andrea Biavardi, Alberto Braggio, Giuseppe Cairo,
Ugo Carenini, Giuliano Cesari, Giuseppe Ferrauto,
Uberto Fornara, Marco Pompignoli, Mauro Sala
CAIRO EDITORE S.P.A.
DIREZIONE, REDAZIONE, AMMINISTRAZIONE:
corso Magenta 55, 20123 Milano,
tel. 02 433131, fax 02 43313927,
www.cairoeditore.it
(e-mail: bellitalia@cairoeditore.it)

In copertina: scorcio di Cefalù,


CONCESSIONARIA ESCLUSIVA
PER LA PUBBLICITÀ con il doppio campanile
del duomo.
Foto di: Paolo Giocoso
Via Angelo Rizzoli 8 - 20132 Milano
Tel. 02 748131 - Fax 02 76118212
  


    

  

     
  

 
 
 


 




   
  
 


 

 


  
   
 

  
 
 



   
  
    

     

  
     

   

  









    
  


   
   

  
 
  

 
   

   


 

  





  
   






54
12
Sommario
4 Salina (Messina)
Sull’isola dei festival

12 Da Cefalù a Palermo
In spiaggia con stile

20 Ospitalità a Palermo
Nella casa del principe

28 I Castelli
Sentinelle della storia

36 Da Marsala ad Agrigento
Sulle tracce dei Fenici

44 Dalla Ionio al Tirreno


La strada dei due mari

54 Natura e archeologia nel Siracusano


Terre di antica bellezza

62 Itinerari del pane


Macine, acqua e grano antico

68 Eventi dell’estate
Arte, tradizioni e giardini di design

72 Cartina

44
4
SALINA (Messina)

SULL’ISOLA
DEI FESTIVAL
La più verde delle Eolie non offre solo sentieri per il trekking
e spiagge incantevoli per il bagno. Per tutta l’estate i suoi borghi
ospitano eventi di ogni genere, dalla musica alla cucina
TESTI Sofia Catalano FOTOGRAFIE Giorgio Filippini

Nel cratere di Pollara sorge l’omonimo paese, una delle due frazioni del comune di Malfa. Sullo sfondo, l’isola di Filicudi.

4 Bell’Italia
Bell’Italia 5
Sopra: la chiesa della
Madonna del Terzito,
punto di partenza del
sentiero che in 2 ore
porta al monte Fossa
delle Felci (962 metri).
A sinistra: le uve
destinate alla produzione
della Malvasia, il pregiato
vino isolano, dopo la
vendemmia vengono
fatte appassire al sole
sui “cannizzi”, in modo
da aumentarne il tenore
zuccherino. Pagina
seguente, in senso orario:
il fiore del cappero; la
rigogliosa vegetazione
dell’isola; il trekking al
monte Fossa delle Felci.

6 Bell’Italia
S
alina “la verde” è la seconda ci, che offrono trekking e camminate per dolcemente curvo può evocare una don-
per estensione dell’arcipelago ogni tipo di capacità: impervi e impegna- na incinta, adagiata placidamente supi-
delle isole Eolie, le sette sorelle tivi o facili e rilassanti. Tra i più sugge- na e cullata dalle onde. Una vista persino
che dal 2000 sono Patrimonio stivi c’è il sentiero Brigantino, un’ora commovente se goduta al tramonto dal
dell’Umanità Unesco per la lo- di passeggiata in una vegetazione me- paese di Pollara, nel comune di Malfa,
ro natura eccezionale. Salina è il mare diterranea rigogliosa, nell’incanto di celebre location del film Il postino, inter-
cristallino, insignito delle “cinque vele” un silenzio rotto soltanto dal vento. Il suo pretato da Philippe Noiret e Massimo
di Legambiente, Salina è cultura, storia, soffio è la prerogativa peculiare dell’iso- Troisi. Proprio allo scomparso attore
natura e tanta montagna, imprescindi- la, insieme al panorama straordinario, napoletano è stata intitolata la strada
bile per coglierne l’anima più intima. La che spazia sulle altre terre che emergono che scende all’insenatura delle Balate e
sua geografia è determinata, infatti, da dal mare come grandi scogli: da Lipari a che, con una ripida scalinata, culmina in
due crateri di vulcani spenti: il Monte Vulcano, con la sua cima gialla di zolfo, un’incantevole spiaggia dove il mare cir-
Fossa delle Felci (962 metri) e il Monte alle coniche Panarea, Stromboli e Alicu- conda un preistorico cratere sommerso.
dei Porri (860 metri). Due luoghi magi- di, fino a Filicudi, che con il suo profilo Si nuota tra i resti della caldera, in-

Bell’Italia 7
In questa foto: la baia di
Pollara, con la spiaggia
più suggestiva di Salina,
si raggiunge scendendo
una ripida scalinata.
Pagina seguente, in senso
orario: due vicoli di
Malfa; il monumento
a Massimo Troisi,
protagonista del film
Il postino, al quale è
stata dedicata anche
una via; le granite
alla frutta Da Alfredo,
istituzione isolana.

La baia di Pollara offre il tramonto perfetto su Filicudi e Alicudi


———————

castonati nel promontorio del Perciato, varia, viva, vissuta. Non solo turismo, il rientro lungo la strada buia, sotto un
che conserva antichi rifugi e magazzini ma anche grande attenzione alle at- cielo luminosissimo che rivela l’infinità
scavati nel tufo. Erano ricoveri per le bar- tività culturali e alla tradizione. Si del firmamento. È poi la volta del Salina
che anche le grotte di Rinella, spiaggia inizia la prima domenica di giugno con Doc Fest (25-29 giugno), dedicato al do-
a forma di mezzaluna, di sabbia nera e la Festa del Cappero in Fiore, a Pollara. cumentario italiano. Quest’anno il tema,
fondali identici, nel comune di Leni, luo- Il frutto che, insieme all’uva Malvasia, è di grande attualità, è Padri e figli. Verso
go ideale per lo snorkeling. Decisamente fonte di reddito per l’economia isolana terre fertili, dedicato ai giovani che par-
più ampia è, invece, la spiaggia di ciottoli diventa protagonista di una manifesta- tono, emigrano, oppure restano, ma non
a Lingua, nel territorio di Santa Marina, zione di solide tradizioni che propone vogliono arrendersi a un mondo senza
che si estende fino a un laghetto d’acqua degustazioni di piatti a base di cappero speranza. A luglio (18-23) è tempo di
salmastra: qui si trovavano le saline cui preparati da volontari e chef, in una ga- MareFestival Salina, kermesse dal tocco
l’isola deve il nome. Santa Marina, Malfa ra di gusto senza pari. E poi, musica e mondano e modaiolo, e poi del Salina Fe-
e Leni sono i comuni dell’isola, a dimo- danze nella piazzetta di Sant’Onofrio, stival (25-29) con i suoi originali proget-
strare quanto Salina sia incredibilmente fino a notte fonda. Un’esperienza unica ti Parco Acustico e Paesaggi Sonori.

8 Bell’Italia
In questa foto: l’abitato
di Malfa e, di fronte,
l’isola di Panarea.
Qui sotto: il panoramico
terrazzo dell’Hotel
Signum, sempre a
Malfa. Qui si viene
per l’aperitivo e la
spettacolare vista su
Panarea e, più lontano,
Stromboli. L’albergo
ha anche un ottimo
ristorante condotto
da una talentuosa chef,
Martina Caruso.

E ancora, concerti e presentazioni di li-


bri a Palazzo Marchetti, a Malfa, edificio
dalle imponenti colonne, sintesi di tradi-
zione isolana e architettura americana,
costruito negli anni Venti da un eoliano
emigrato negli Stati Uniti, e poi donato,
nel 1993, all’associazione culturale Didi-
me ’90 da una sua erede. L’associazione
ha un progetto ambizioso: la costruzione
di un cine-auditorium che possa garan-
tire attività culturali tutto l’anno. Con-
sigliata anche la visita al Museo Eo-
liano dell’Emigrazione, indispensabile
per comprendere la storia di Salina. Tra

10 Bell’Italia
Palazzo Marchetti Signum

INFORMAZIONI

Gli alberghi Da Alfredo (Lingua, via Marina


Hotel L’Ariana ★★★★ (Leni, Garibaldi, 090/984.30.75). Un classico
via Rotabile 11, 090/980.90.75). dell’isola, affollato e informale. Granite
Affascinante villa liberty sul mare, ai gusti di frutta e pane “cunzato”
con grandi teste di “Mamoni” sul (condito). Conto medio: 15 €. Per chi
tetto. Quindici camere mix&match non si accontenta c’è Alfredo in Cucina,
e strepitosa terrazza. Doppia con ristorante con piatti della tradizione
colazione da 140 €. rivisitati. Conto medio: 35 €.
Hotel La Salina Borgo di Mare
(Lingua, via Manzoni 4, 090/ Per la visita
984.34.41). Costruito come un piccolo Museo Eoliano dell’Emigrazione
villaggio in stile eoliano, con tanto di (Malfa, via Fontana 4, 392/269.43.13;
vicoli e lampioni. Diverse tipologie di www.museoemigrazionesalina.it).
camere. Convenzione con il vicino Reperti, foto, filmati che documentano
ristorante Il Gambero, della stessa le migrazioni delle comunità eoliane.
proprietà. Doppia con colazione da 120 €. Orario: tutti i pomeriggi 17-20; visita
Hotel Punta Scario ★★★ (Malfa, guidata. Ingresso 4 €.
via Scalo 8, 090/984.41.39). All’inizio
della discesa per la spiaggia omonima, Attività e indirizzi utili
immerso in un giardino mediterraneo Nautica Onda Eoliana (Malfa, via Scalo
sul mare. Diciassette camere semplici, Galera, 090/984.42.00-339/776.80.98;
ma tutte con vista mare. Doppia con www.ondaeoliana.com). Noleggio
colazione da 100 €. barca con e senza conducente. Itinerari
B&B Salinarte (Santa Marina Salina, “su misura” e servizio taxi da un’isola
via Crispi 29, 338/575.46.78). Arredi all’altra. Prezzi da concordare.
colorati nelle cinque camere, ognuna Salina Relax Boat (345/216.23.08;
diversa dall’altra. A 200 metri dalla www.salinarelaxboats.com).
spiaggia di Punta Barone. Giro dell’isola con tre soste nelle calette
Doppia con colazione da 90 €. più suggestive, inclusa Pollara, 25 €
Hotel Ravesi ★★★ (Malfa, via Roma a persona.
66, 090/984.43.85). Quattordici camere EolieAvventura (333/469.95.30 e
panoramiche arredate con cura e 393/099.27.60; www.eolieavventura.
piscina a sfioro. Aperitivo in chiave jimdo.com). Camminate e trekking,
sicula, con stuzzichini a km 0, aperto anche personalizzati, sempre con guida.
anche ai non residenti. Doppia con Costo: circa 200 € per 15 persone.
colazione da 67 €. Rent Bongiorno (Santa Marina Salina,
via Risorgimento 222, 090/984.34.09-
I ristoranti 338/379.12.09; www.rentbongiorno.it).
Signum (Malfa, via Scalo 15, 090/ Nolo auto, bici, scooter e servizio taxi.
un evento e l’altro ci si può concedere 984.42.22). Il ristorante dell’omonimo Tourist Service (Malfa, via Roma 112,
un’escursione alla spiaggia dello Sca- hotel propone un trionfo di cucina 090/984.40.38-339/275.77.65).
rio, per un bagno davanti all’omoni- locale in chiave contemporanea. La Nolo auto, scooter e biciclette.
mo scoglio, una delle immagini iconiche chef è Martina Caruso, stella Michelin. Da Enza (Leni, Malfa e Rinella,
dell’isola. Ma anche un giro in barca per Straordinari i piatti di pesce azzurro e 090/980.94.08-339/337.26.02). Nolo
ammirare le tipiche case bianche, il faro il gelato al cappero. Conto medio 55 €. auto e scooter; anche consegna in hotel
di Capofaro, la vegetazione vulcanica, le Menu degustazione: 5 portate 70 €; o all’appartamento.
scogliere a picco, fino all’arco naturale di 7 portate 90 €. Percorso vini: 150 €. Comune di Santa Marina Salina
Punta Perciato, che introduce alla spiag- Villa Carla (Leni, via Santa Lucia, (090/984.31.28; www.comune.santa-
gia di Pollara. Al tramonto, consigliato 090/980.90.13). Solo 20 coperti nel marina-salina.me.it)
un aperitivo all’esclusivo Hotel Capofa- giardino della signora Carla. Da non Comune di Malfa (090/984.40.08 e 090/
ro o sulla magnifica terrazza del Signum, perdere i ravioli di pasta fresca ripieni di 984.43.00; www.comune.malfa.me.it)
con vista su Panarea e Stromboli: il para- capperi e i fantastici dolci. Indispensabile Comune di Leni (090/980.91.25 e
diso, a Salina, è anche questo. prenotare. Conto medio 30 €. 090/980.92.25; www.comune.leni.me.it)
La spiaggia sabbiosa
di Mondello, a Palermo,
è scenograficamente
chiusa da capo Gallo
(sullo sfondo) e, sul lato
opposto, dal monte
Pellegrino (in primo
piano sulla destra).

12 Bell’Italia
DA CEFALÙ A PALERMO

IN SPIAGGIA
CON STILE
Lidi eleganti e spiagge per famiglie, ma anche
aree protette e calette isolate: da Torre Conca
a Magaggiari, la costa nord della Sicilia regala
120 chilometri di mare adatto a tutti i gusti
TESTI Maria Cristina Castellucci FOTOGRAFIE Paolo Giocoso

Bell’Italia 13
Sopra: la spiaggia di Mondello, fine, è bagnata da un mare
amatissima dai palermitani, trasparente, con fondali
offre anche eleganti lidi bassi. Si apre sul golfo di
attrezzati. A destra: la spiaggia Castellammare nel territorio
di Magaggiari, di sabbia di Cinisi, sotto Punta Raisi.

C
efalù è la “regina” del turismo di interesse: il duomo, fondato a metà del
siciliano sulla costa tirrenica. La XII secolo, con l’originaria decorazione a
bella spiaggia di sabbia, pulita e mosaico del presbiterio, dominata dal
facilmente accessibile, il centro Cristo Pantocratore, ma anche il lavatoio
storico, la quantità di servizi medievale e il Museo Mandralisca.
e locali e, ultimo ma non meno impor- Quella del lungomare non è l’unica
tante, lo spettacolare duomo medievale, spiaggia di Cefalù. Spostandosi verso
Patrimonio dell’Umanità Unesco, hanno est, si oltrepassa la zona delle Calette
fatto la sua fortuna. Destinazione sia – una serie di piccole baie rocciose dove
di palermitani in gita fuori porta sia di si può fare il bagno spesso in totale so-
turisti italiani e stranieri, è uno di quei litudine – e dopo qualche chilometro si
luoghi che entrano nel cuore, che ti con- arriva alla Plaja degli Uccelli (o spiag-
quistano con un riuscito mix di fascino gia di Sant’Ambrogio), una striscia di
antico e atmosfera internazionale. E se sabbia e ciottoli incorniciata da colline
tanti vengono qui per fare una tranquilla verdeggianti e bagnata da un mare cri-
passeggiata fra vicoli e piazzette, magari stallino. Meno affollata, in genere, del
condita da un po’ di shopping nei nume- lido di Cefalù, è comunque abbastanza
rosi negozietti di artigianato e prodotti comoda. Un’altra spiaggia di facile ac-
tipici, molti sono quelli che la preferisco- cesso, circa 7 chilometri a est della Plaja
no proprio per il suo mare. La spiaggia si degli Uccelli, è quella di Torre Conca,
stende a ridosso del lungomare, e diver- alle porte di Finale, frazioncina di Pol-
se scalette consentono di accedervi in tut- lina. La si raggiunge percorrendo la
ta comodità. Alcuni tratti sono attrezzati statale 113, un nastro sottile di asfalto
con ombrelloni e sdraio, per chi desidera che segue le curve sinuose delle colline
qualche agio in più. La sabbia fine e i fon- che, in questo tratto di costa, arrivano
dali bassi la rendono indicata anche per i quasi fin dentro l’acqua, creando uno
bambini e per le persone che non hanno scenario di movimentata bellezza. La
dimestichezza con il nuoto. Sul lungo- spiaggia è un’ampia striscia di ghiaietto
mare ci sono ristoranti, alberghi e bar, e e sabbia, fra tre alte pareti rocciose e il
pochi passi separano dai principali punti mare. Vi si arriva discendendo una

14 Bell’Italia
Sopra: Cefalù è dominata
delle torri del duomo,
edificato a partire dal
1131 e completato in
epoca sveva. Alle spalle
dell’abitato si staglia la
rocca di Cefalù, una rupe
nota come U castieddu,
alta circa 270 metri,
sulla quale sorgono
i resti di una fortezza
medievale. A sinistra: la
spiaggia di Mondello con
il suo mare limpidissimo.
Pagina seguente: il lido di
sabbia e ghiaia di Torre
Conca, a Finale di Pollina.

16 Bell’Italia
Bell’Italia 17
Pagina precedente:
la spiaggia di Torre Conca
si sviluppa sotto capo
Raisigerbi. La si raggiunge
comodamente grazie
anche alla presenza
di un ampio parcheggio.

Villa Palamara 1868 Tivitti Bottega

comoda scala e durante l’estate è molto INFORMAZIONI


frequentata.
Se invece da Cefalù si punta verso ovest, Gli alberghi Tivitti Bottega (Cefalù, lungomare
una splendida spiaggia che vale la pena Le Calette ★★★★(Cefalù, via Vincenzo Giuseppe Giardina, 0921/92.26.42).
di segnalare è quella di Salinelle. Siamo Cavallaro 12, 0921/42.41.44). Sulla Sul lungomare di Cefalù, locale grazioso
nel territorio di Lascari: il litorale, chilo- costa appena a est dell’abitato, è una e giovanile, con spazio esterno. Si può
metrico, è di sabbia fine e dorata, orlato struttura dall’architettura mediterranea, scegliere tra hamburger, pizze e piatti
di dune incoronate dalle foglie carnose con camere di diverse tipologie, del giorno, preparati secondo l’offerta
e puntute del Carpobrotus edulis, meglio solarium, accesso privato al mare, dei banchi del mercato. Anche rivendita
noto come fico degli Ottentotti. In estate piscina. Doppia con colazione da 155 €. di prodotti tipici. Conto medio 22 €.
vi viene allestito un piccolo lido, ma per il Villa Palamara 1868 (Cefalù, contrada Arrhais (Pollina, località Finale,
resto l’accesso è libero. Ed essendo molto Plaja degli Uccelli, 0921/82.02.60). corso Sicilia 2, 0921/42.63.28).
grande, anche nei periodi di punta non Appartamentini indipendenti e camere Il pesce, sempre freschissimo, è il
risulta mai troppo affollata. in un’affascinante dimora storica che protagonista principale delle pietanze
La spiaggia di Mondello, la preferita si staglia, con tanto di torre merlata, fra servite da questo grazioso ristorantino.
dai palermitani, è invece spesso piena la collina e il mare. Piscina, ristorante Le ricette sono quelle tradizionali,
di gente, attratta non solo dalla bellezza e wi-fi. Doppia con colazione da 85 €. rivisitate con ottimo mestiere
e dalla pulizia del mare ma anche, du- Tourist Hotel ★★★ (Cefalù, dallo chef Giovanni Tarantino.
rante la stagione estiva, dalla quantità lungomare Giuseppe Giardina, Interessante l’accoppiamento tra pesce
di servizi disponibili. Ci sono i lidi per 0921/42.17.50). Direttamente sul e verdure. Conto medio 30 €.
gli sportivi e quelli dedicati alle mam- lungomare, ma abbastanza distante Eden Bar (Pollina, località Finale,
me con i bambini, le spiagge glam e al- da rimanere sempre tranquillo, ha piazza del Popolo 1, 0921/42.67.59). La
cune cabine ad affitto stagionale. Ma è ristorante, bar, piscina, lido riservato. granita siciliana è sempre molto amata
anche possibile praticare sport acquati- Doppia con colazione da 80 €. e richiesta. In questo bar si sceglie fra
ci, fruire dell’animazione per i più pic- B&B Le Dune (Lascari, via del Mare una quantità di gusti, dalla mandorla al
coli e altro ancora. Questa spiaggia, di 15, 338/730.82.58). Sulla spiaggia di gelso. Si accompagna con uno sbuffo
finissima sabbia corallina, è indicata so- Salinelle, dove dispone di uno spazio di panna e la canonica brioche. Piccola
prattutto per chi, durante l’estate, ama attrezzato riservato, è un grazioso terrazza esterna. Granita 5 €.
restare in attività. Il golfo di Mondello bed & breakfast con 5 camere comode Mida Lounge Bar (Palermo,
è racchiuso fra due promontori, uno dei e luminose, con bagno privato. Mondello, viale Regina Elena 91,
quali, capo Gallo, ricade all’interno di Doppia con colazione da 60 €. 091/273.67.11). Direttamente sulla
un’area marina protetta ed è a sua volta Mondello Palace Hotel ★★★★ spiaggia di Mondello, è aperto tutto
tutelato da una riserva naturale. Qui la (Palermo, Mondello, viale Principe il giorno. Ideale per uno spuntino
costa è rocciosa (a parte un’unica ca- di Scalea, 091/45.00.01). Albergo veloce, un pasto leggero o un cocktail
letta di ghiaia) e può essere complicato quattro stelle vicino alla spiaggia di all’ora dell’aperitivo. Di sera musica,
scendere al mare. Chi si cimenta viene Mondello, dove dispone di lido riservato. dal vivo o dj set. Per un piatto
però compensato dalla possibilità di Ristorante, lounge bar, parco con si spendono mediamente 9 €.
fare il bagno in acque pulite e ricche piscina. Doppia con colazione da 121 €. Vitina (Cinisi, via Pio La Torre 36,
di flora e fauna marine, perfette per gli Magaggiari Hotel Resort ★★★★ 338/718.24.31). Cucina casalinga e
amanti dello snorkeling. Un ampio trat- (Cinisi, via Peppino Impastato 7, ingredienti di qualità hanno fatto la
to di litorale, sotto al faro, è frequentato 091/866.53.51). Nel verde di un giardino fortuna di questa semplice trattoria.
dai nudisti. mediterraneo, offre ospitalità in camere, Buono il cous cous, di preparazione
Torniamo sulla sabbia a Magaggiari: appartamentini e ville indipendenti. artigianale e servito con brodo di
si tratta di una spiaggia ampia, all’e- Ristorante, piscina, campo da tennis. pesce. Conto medio 25 €.
stremità nord-orientale del golfo di Doppia con colazione da 110 €.
Castellammare, fra Cinisi e Terrasini. Indirizzi utili
Anche questa è una spiaggia facilmen- I ristoranti Servizio Turistico Regionale
te accessibile e frequentata, con un lido Lo Scoglio Ubriaco (Cefalù, via di Cefalù (Cefalù, corso
attrezzato per chi desidera sistemarsi Carlo Ortolani di Bordonaro 2/4, Ruggero 77, 0921/42.10.50).
più comodamente. Si estende a ridos- 0921/42.33.70). Ristorantino piacevole, Ufficio Turismo del Comune di Cefalù
so del lungomare, dove sono presenti con terrazza sul mare e atmosfera (Cefalù, piazza Duomo, 0921/42.15.08;
bar e ristoranti. Se da una parte, per i romantica. Sul menu, accanto a molti www.comune.cefalu.pa.it).
suoi bassi fondali, è adatta ai bambini, piatti a base di pesce (da provare le Palermo Turismo (Palermo, via
dall’altra, grazie alla sua esposizione, è tagliatelle allo scoglio) ci sono anche Principe di Belmonte 92, 091/58.51.72;
molto amata da chi pratica windsurf. buone pizze. Conto medio 30 €. www.cittametropolitana.pa.it).
OSPITALITÀ A PALERMO

NELLA CASA
DEL PRINCIPE
Trionfo d’arte, raffinatezza e cultura, gli antichi
palazzi nobiliari del capoluogo siciliano sono
la sintesi perfetta dell’accoglienza sull’isola:
per una notte da vivere nel cuore della storia
TESTI Marilisa Zito FOTOGRAFIE Paolo Giocoso
In questa foto: salotto di
Palazzo Conte Federico,
uno degli edifici civili
palermitani più ricchi di
storia. Pagina precedente:
l’infilata dei saloni
della stessa dimora,
che appartiene ancora
ai discendenti della
famiglia di Federico II.

Bell’Italia 21
D
ai Romani ai Bizantini, dagli lazzo Federico racchiude in sé i segreti Sopra: l’ingresso Giuseppe Venanzio
Arabi ai Normanni, dagli Svevi e il fascino di una storia millenaria. La al piano nobile Marvuglia, dove
di Palazzo Conte si nota l’automobile
ai Borboni, la Sicilia è il regno parte più antica è la bellissima torre
Federico. Sale, Balilla “Coppa
delle tante civiltà, grandiosa e di Scrigno (XII secolo), che un tempo stanze e saloni d’Oro” del 1935,
bellissima per le stratificazioni difendeva Palermo. Da qui si entrava testimoniano ancora funzionante;
storico-culturali che ne hanno definito nell’abitato, a ridosso del mare, e ancora i gusti delle diverse particolare di un
l’identità. Sul filo della storia, i palazzi oggi visitarla è come viaggiare indietro nel epoche storiche. tavolo da toilette
Nella pagina nella stanza
nobili si sono moltiplicati, disseminan- tempo, accompagnati dal racconto visivo seguente in alto, Marvuglia. In basso:
do il territorio, e in particolare Palermo, di tantissimi manufatti perfettamente da sinistra: il cortile la stanza Marvuglia,
di dimore avvolte nei ricordi, ricche di conservati: le architetture medievali, le del palazzo, opera settecentesca,
opere d’arte, che i proprietari custodi- due bifore, una normanna e l’altra ara- dall’architetto è situata nell’ala
palermitano privata dell’edificio.
scono con meritevole impegno. E che, gonese, le armature, gli stemmi, persino
in molti casi, aprono all’ospitalità, facen- la cucina, completa di stoviglie, piatti e
do rivivere stanze e saloni straordinari. utensili originali. Dal cortile decorato in
pietra a intaglio dall’architetto Giuseppe
GLI AFFRESCHI IN SALOTTO Venanzio Marvuglia (1729-1814) si acce- no fra queste mura nelle stanze private
A PALAZZO CONTE FEDERICO de al piano nobile, articolato in una fila dei conti, aperte ai visitatori. Imperdibi-
L’esempio più illustre è Palazzo Conte di saloni rinascimentali di diversi colori. le la camera da letto, con l’alcova ori-
Federico. Un indirizzo “nuovo” per l’o- E anche qui la storia ricomincia a fluire, ginaria del Settecento e le decorazioni
spitalità nobiliare del capoluogo sicilia- tra arazzi, costumi, quadri, lampadari, di Marvuglia, ultima suggestione prima
no. I conti Alessandro e Alvine Federico, collezioni d’armi e ceramiche. Ovunque di uscire dal palazzo e raggiungere, in
con il figlio Nicolò, discendenti di Fede- si guardi ci sono opere d’arte, come i sof- pochi minuti, Palazzo dei Normanni e il
rico d’Antiochia, figlio dell’imperatore fitti lignei affrescati del Salotto Giallo (XV mitico mercato di Ballarò.
Federico II, stanno infatti aprendo all’o- secolo), gli affreschi settecenteschi di Vito ——
spitalità una dépendance della dimora: D’Anna del Salotto Rosso, la grande galle- PALAZZO CONTE FEDERICO
l’inaugurazione è prevista per fine estate, ria con gli affreschi di Gaspare Serenario Palermo, via dei Biscottari 4, 0916/51.18.81;
ma il palazzo è già visitabile, la mattina e i tanti simboli massonici che ne rivelano www.contefederico.com
o su prenotazione (ingresso 10 euro). l’origine. Potrebbe bastare ma c’è di più, Appartamenti: 7 da 2 persone.
Sorto sulle mura puniche della città, Pa- perché antichità e vita moderna convivo- Prezzi: appartamento da 80 €.

22 Bell’Italia
PALAZZO VILLA TASCA
Stanze per grandi musicisti
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In questa foto: il patio
di Palazzo Villa Tasca
si affaccia su un parco
in cui crescono anche
piante tropicali. Sotto, da
sinistra: la villa vista dal
giardino; il piano nobile,
interamente affrescato;
la terrazza con vista
sul parco; un particolare
del piano nobile.
Pagina precedente, in alto:
la suite Donna Franca.

Bell’Italia 25
In questa foto: la
sala da ballo
di Palazzo
Ajutamicristo,
con il soffitto
affrescato
da Giuseppe
Crestadoro.
Pagina seguente:
la cucina e
una delle sale.

PALAZZO LANZA TOMASI


A casa del Gattopardo
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PALAZZO AJUTAMICRISTO
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In questa foto:
la biblioteca-
museo di Palazzo
Lanza Tomasi.
Pagina precedente:
vista del palazzo
e una delle sale.

Bell’Italia 27
L’illuminazione
serale esalta
il Castello di
Montalbano Elicona,
nel Messinese, le
cui mura di facciata
sono incise da
oltre 40 feritoie
che consentono
di controllare la
valle dell’Elicona;
i finestroni furono
aperti solo dopo
le trasformazioni
di età aragonese.

28 Bell’Italia
I CASTELLI

SENTINELLE DELLA
STORIA
Un itinerario tra i manieri più spettacolari dell’isola, da Caccamo
a Milazzo e Montalbano Elicona: architetture medievali che svettano
imponenti su borghi e valli, spesso trasformate in musei del territorio
TESTI Maria Cristina Castellucci FOTOGRAFIE Alfio Garozzo

Bell’Italia 29
30 Bell’Italia
V
iaggiando in Sicilia, spesso si corte, le prigioni, la “sala della Congiura”, Sopra: il Castello di
scorgono rovine di castelli che che ospitò una riunione fra alcuni baroni Milazzo è in realtà una
cittadella murata che
svettano sulla cima di rocce im- siciliani ribelli nella rivolta del 1160, e le
si estende per 7 ettari
pervie, testimoni di un’epoca terrazze da cui si ammira il panorama. sul promontorio di capo
feudale che nell’isola si spinse Sempre nella zona di Palermo, ecco il Milazzo. Il complesso,
ben oltre le soglie dell’evo moderno. Sim- Castello di Castelbuono: la sua costru- di antichissima origine,
bolo di potere e ricchezza, sono non di zione fu ordinata nel 1316 dal conte fu fortificato durante la
dominazione araba e di
rado ridotti a una torre o un brandello di Francesco I Ventimiglia, feudatario nuovo in età normanno-
mura. Ci sono però eccezioni su cui vale la delle Madonie che, da questa munita for- sveva. Dopo il restauro
pena di soffermarsi, partendo da uno dei tezza, poteva controllare la “via del legno” del 2010 è tornato
castelli meglio conservati d’Italia, quel- che collegava le foreste sulle montagne a vivere, e ad agosto
accoglie un festival
lo di Caccamo, in provincia di Palermo. alla costa. A dispetto delle manomissioni
di musica indie.
La fondazione del maniero, che si eleva subite nel corso della storia, il castello si Pagina precedente: dal
su una rocca a 500 metri d’altezza, è di eleva ancora imponente a dominare l’a- Castello di Calatabiano
epoca araba, ma l’edificio si presenta oggi bitato. Oggi è sede del Museo Civico, con si apre una veduta
nel suo aspetto normanno-svevo, benché uno spazio dedicato a mostre tempora- spettacolare che spazia
dal mare al massiccio
modificato da numerose sovrapposizioni nee. All’interno si visita anche la Cappella dell’Etna. Oggi lo si può
successive. Con i suoi 130 ambienti, fra Palatina, decorata di stucchi e dedicata a raggiungere con un
saloni e stanzette, è anche uno dei com- Sant’Anna, della quale si custodisce una ascensore panoramico.
plessi normanni più grandi del Paese: reliquia in un’urna d’argento.
l’architettura movimentata, dovuta alla Una puntata verso l’interno ci porta in
quantità di corpi di fabbrica diversi, risul- provincia di Caltanissetta: a Mussome-
ta perfettamente godibile. L’itinerario di li, nel cuore della Sicilia del feudo, si
visita comprende, fra l’altro, la cappella di trova il Castello Manfredonico,

Bell’Italia 31
Sopra: Montalbano segnato dalle massicce Mussomeli è al centro
Elicona si sviluppa torri angolari. Venne di leggende, favorite dalla
attorno al suo castello, eretto nel XIV secolo, sua ubicazione in cima
che nei secoli fu anche ma durante i restauri a un’aspra rupe. Pagina
monastero e municipio. sono emerse tracce precedente: il portale
Nella foto piccola: di strutture più antiche. della sala del Trono
il Castello di Castelbuono Sotto: il Castello (o sala dei Baroni) del
ha un aspetto severo, Manfredonico di Castello Manfredonico.
In questa foto: una
cascata di case
collega il Castello di
Caccamo al duomo
di San Giorgio.
Sotto da sinistra: subito
oltre l’ingresso del
Castello di Caccamo
le mura sembrano
fondersi con la
roccia viva; una delle
sale del castello.

34 Bell’Italia
fortificato nel 1364-67 per ordine
Castello di San Marco Abbazia Santa Anastasia
di Manfredi Chiaramonte, esponente di
una delle famiglie siciliane più potenti. Su
una roccia solitaria e scoscesa alle porte
dell’abitato, questo castello, forse il più INFORMAZIONI
pittoresco fra i manieri siciliani, sembra
nascere direttamente dalla pietra. Ancora Gli alberghi tutto insieme in questo gradevole locale,
una volta troviamo una “sala dei Baroni” Hotel Tonnara Trabia★★★★ adatto a uno spuntino veloce come
in cui si riunirono alcuni aristocratici che (Trabia, contrada Tonnara, SS 113, a una sosta più lunga. Carne e pesce
intendevano ribellarsi al potere regale. E 091/810.11.15). A 12 chilometri da sul menu. Conto medio 25 €.
poi una cappella con tracce di affreschi Caccamo, in riva al mare, una tonnara Rossopeperoncino Fusion Food
trecenteschi, le segrete, le scuderie e al- dismessa è oggi un albergo moderno (Calatabiano, piazza Diaz 7,
cuni ambienti privati. e confortevole: 96 camere, ristorante, 393/566.05.68). Hamburger e pizze in un
spa. Doppia con colazione da 129 €. locale informale, frequentato soprattutto
PIAZZEFORTI RECUPERATE Abbazia Santa Anastasia ★★★★★ da giovani. Menu variegato, anche con
TRA CATANIA E MESSINA (Castelbuono, contrada Santa opzioni vegetariane. Conto medio 15 €.
L’origine del castello di Calatabiano Anastasia, 0921/67.22.33). Nel XII Macchianera (Milazzo, via Marina
(Catania) è più antica. Risale infatti a secolo convento di monaci benedettini, Garibaldi 275, 090/922.32.49). Di fronte
un kastron bizantino, edificato su una oggi offre accoglienza a cinque stelle: al mare e con bella vista sulle Eolie,
rupe da cui si poteva osservare ogni mo- 28 camere, ristorante di cucina è un ristorante di cucina creativa basata
vimento sul mare e la pianura. Una carat- del territorio, piscina, giardino. Doppia su prodotti locali. Conto medio 40 €.
teristica che piacque assai anche a tutti i con colazione da 160 €. Fattoria Grattazzo (Montalbano
successivi dominatori della Sicilia. Arabi, Castello di San Marco ★★★★ Elicona, contrada Grattazzo,
Normanni e poi una lunga serie di signo- (Calatabiano, via San Marco 40, 334/314.55.56). Fra le vette dei Nebrodi,
ri feudali: matrimoni, eredità, rovesci 095/64.11.81). Per un soggiorno “a un’azienda agricola a gestione familiare
finanziari o politici portavano l’edificio tema”, si può scegliere questa dimora dove gustare cucina rustica e formaggi.
in mani sempre nuove. Fino a quando, storica con bel parco, vicino al mare. Menu anche per celiaci, vegetariani
nel 1693, il terremoto del Val di Noto lo Ristorante, spa, piscina. Doppia e vegani. Conto medio 20 €.
distrusse. Oggi recuperato, si visita grazie con colazione da 166 €.
a comodi camminamenti. Locanda del Bagatto (Milazzo, via Per le visite
L’ampia visuale sul territorio è una delle Regis 11, 090/922.42.12). Nella zona del Castello di Caccamo (via Castello, 091/
caratteristiche fondamentali delle fortez- porto, sei camere minimal ma originali. 810.32.07 e 814.92.52). Orario: martedì-
ze: nel Messinese, i castelli di Milazzo Anche ristorante con cucina siciliana. domenica 9-13 e 15-19. Ingresso: 4 €.
e di Montalbano Elicona si stagliano Doppia con colazione da 90 €. Castello di Castelbuono (piazza
entrambi, giganteschi, sui borghi sot- Agriturismo Antica Tindari (Patti, Castello, 0921/67.12.11). Orario fino al
tostanti, incutendo rispetto e timore. A Contrada Moreri, 0941/31.72.02). A 40 21/6: lunedì-venerdì 9,30-13 e 15,30-19,
Milazzo il castello è una vera città murata minuti d’auto da Caccamo, è un’azienda sabato e domenica 10-13,30 e 15,30-19;
cui si accede attraverso un portone impo- agricola che produce vino, ortaggi, frutta dal 22/6 al 31/8 lunedì e mercoledì 9,30-
nente e un altissimo corridoio in pietra. e verdure. Gli alloggi, comodi e curati, 13 e 15,30-20, martedì, giovedì e venerdì
Fortificata dagli Arabi nel IX-X secolo e sono ricavati in un vecchio casale. Buon 9,30-13 e 16,30-20, sabato e domenica
riutilizzata e modificata fino all’Ottocento, ristorante. Doppia con colazione da 89 €. 10-13,30 e 16,30-20. Ingresso: 4 €.
la fortezza – al cui interno è stato allestito Castello di Mussomeli (contrada
un piccolo museo che ne narra la storia – è I ristoranti Castello, 0934/99.20.09). Orario: martedì-
un paradigma dell’architettura castrense Secondo Tempo (Termini Imerese, domenica 9-12 e 15-18. Ingresso: 4 €.
attraverso i secoli. Oggi ospita mostre, contrada Impalastro, 091/811.37.75). Castello di Calatabiano (via Alcantara
eventi, concerti. Il Castello di Montalba- A 10 chilometri da Caccamo, 142, 095/640450). Orario estivo (dalla 2a
no, invece, ha caratteristiche diverse. Nel il ristorante di Salvatore Campagna settimana di giugno alla 1a di settembre):
Trecento Federico II d’Aragona, che ama- è uno degli “emergenti” in Sicilia. 10-13 e 16-21; resto dell’anno mercoledì-
va particolarmente questo luogo, ordinò Ricette tradizionali, materie prime domenica 9,30-13,30. Ingresso: 5 €
che il castello, costruito in età normanna, locali e creatività. Conto medio 40 €. (7 € se si usa l’ascensore panoramico).
venisse rafforzato e insieme trasformato Hostaria Nangalarruni (Castelbuono, Castello di Milazzo (salita Castello,
in una reggia degna di ospitarlo. Abban- via delle Confraternite 7, 0921/ 090/ 922.12.91). Orario estivo (maggio-
donato e depredato nell’Ottocento, è stato 67.12.28). Cucina stagionale curatissima settembre): martedì-domenica 9-13 e
rimesso in buone condizioni: il restauro e a chilometro zero. Tanti i piatti 16,30-20,30. Ingresso: 5 €.
ci ha consegnato robuste mura merlate, stuzzicanti, come il filetto di maialino in Castello di Montalbano Elicona
camminamenti, cisterne, sale e corridoi, crosta di manna. Circa 600 le etichette (via Castello, 0941/67.80.19). Orario:
torri e cappella reale (la “cuba”). In alcu- sulla carta dei vini. Conto medio 30 €. maggio-giugno 9,30-13,30 e 15-19;
ni ambienti è stata sistemata una piccola Divinity (Mussomeli, via Palermo 37, luglio-settembre 9,30-13,30 e 15,30-20;
mostra di armi antiche. 388/655.40.60). Ristorantino, pub e caffè domenica sempre 9-18. Ingresso: 3 €.
DA MARSALA AD AGRIGENTO

SULLE TRACCE DEI


FENICI
Nella Sicilia occidentale, una Rotta tra templi greci
e resti romani alla scoperta dei segni dell’antica
colonizzazione fenicia. Una civiltà di mercanti e navigatori
che aveva fatto dell’intero Mediterraneo la propria casa
TESTI Federica Botta FOTOGRAFIE Alfio Garozzo
L’area archeologica di
Selinunte. Città greca
del VII secolo avanti
Cristo, rivela tra
le testimonianze di
epoca ellenica anche
resti di mura fenicie.

Bell’Italia 37
E
siste un filo antico che unisce le
culture e le civiltà del Mediter-
raneo, nonostante le tensioni
di questi anni. Anzi una Rotta,
un Itinerario del Dialogo Inter-
culturale, riconosciuto anche dal Consi-
glio d’Europa, che nel 2016 è diventato
Progetto Pilota dell’Organizzazione
Mondiale del Turismo. Una proposta di
viaggio che prende spunto dai contatti e
dagli scambi pacifici del passato per ca-
pire (e magari migliorare) il Mediterra-
neo di oggi. Emblema di questa storia di
convivenza e dialogo sono i Fenici, na-
vigatori, mercanti e colonizzatori che,
a partire dall’VIII secolo avanti Cristo,
stabilirono avamposti in tutto il Mare
Nostrum, intessendo rapporti paritari
con le popolazioni autoctone.

SULLA VIA SELINUNTINA,


AUTOSTRADA DELL’ANTICHITÀ
Lungo una serie di direttrici storiche,
utilizzate poi anche dalle civiltà dei
secoli successivi, viaggiavano cultura,
religione, mode, conoscenze, lingue e
passioni. Una sorta di comunità di libe-
ro scambio ante litteram, con commer-
ci di manufatti e idee, che contribuì a
creare la koinè, quella “comunanza me-
diterranea” che ancora oggi condivide
innumerevoli elementi, dalla dieta alle
produzioni locali, dalle tecnologie alle
strutture abitative, dalla vita quotidia-
na alle formule religiose.
La Rotta dei Fenici odierna compren-
de 18 Paesi e tre continenti, dalla
Spagna a Cipro, dalla Tunisia alle
Baleari. In Sicilia è possibile seguire
un percorso di visita organizzato lungo
gli antichi insediamenti delle principa-
li civiltà, dal periodo fenicio-punico a
quello romano, tra aree archeolo-

A sinistra: il parco archeologico di Eraclea


Minoa, colonia di Selinunte che ebbe
scambi commerciali con i Fenici.
A sinistra in alto e nella pagina seguente: il
tempio di Giunone, nella Valle dei Templi, ad
Agrigento. Anche qui la presenza dei Fenici
si rivela nei quartieri dedicati al commercio.

38 Bell’Italia
giche e siti naturali che proteggono il
territorio, la geografia dell’epoca e le
emergenze culturali, gastronomiche o
artistiche originate da quel fecondo pe-
riodo di scambio. Si seguono le tracce
dell’Antica Via Selinuntina, una sorta
di autostrada ellenica tra Siracusa e la
gemella Selinunte.

DALL’ISOLA DI SAN PANTALEO


ALLA FOCE DEL BELICE
La zona più densa di siti prettamente
fenici, il nucleo originario della Rotta,
parte da Mozia per raggiungere Agri-
gento, e dalla prossima estate si potrà vi-
sitare anche utilizzando la SmartWays
Sicilia Sacra Network (un’app per usu-
fruire dei migliori servizi di turismo,
dalle coordinate gps alle prenotazioni
alberghiere). La prima tappa è l’area
archeologica dell’antica Mothia,
sull’isola di San Pantaleo, nello Sta-
gnone di Marsala, dove i ritrovamenti
fenicio-punici risalenti all’VIII secolo
sono i più importanti di tutta la Sicilia.
Qui, chiaramente interpretabili anche
dai profani, si possono osservare alcu-
ne strutture caratteristiche degli abitati
fenici: il santuario del Cappiddazzu, il
Tofet (il cimitero dei bambini), la zona
delle abitazioni (dove si trova anche la
Casa dei Mosaici romana), la zona indu-
striale e il bacino sacro del Kothon. L’i-
sola fu scarsamente abitata nei periodi
successivi, quindi sono pochi i casi di
stratificazioni di altre epoche.
Non così, invece, nell’imponente area
greca di Selinunte, la tappa successiva
della Rotta, dove i muri e i quartieri fe-
nicio-punici vanno ricercati tra le colon-
ne e le mura elleniche, con un occhio at-
tento alle tecniche di costruzione dette
dell’opus africanum (un telaio portante
colmato di pietrame, fango e mattoni).
La Riserva Naturale della Foce del
Belice, poco distante, protegge il pae-
saggio della costa mantenendolo così
come doveva apparire all’epoca. Il

Pagina precedente: il Tempio della Concordia


nella Valle dei Templi. Qui a destra: la Casa
dei Mosaici, d’epoca romana, a Mozia. Da
questo sito parte la Rotta dei Fenici siciliana.
In alto: la necropoli di Mozia. I resti fenici
sull’isola, risalenti all’VIII secolo avanti
Cristo, sono i più importanti della Sicilia.
fiume fu fondamentale per l’insedia-
mento della prima colonia e per i com-
merci con le popolazioni dell’interno.
I Fenici si spinsero infatti anche verso
le montagne dei Sicani, come sembre-
rebbe dimostrare l’altare siculo-punico
che alcuni hanno identificato nel basa-
mento di pietra di fronte al Santuario di
San Pellegrino a Caltabellotta.

UN MUSEO SPERIMENTALE
PER CAPIRE I FENICI
Sulla costa che dei Fenici era la vera pa-
tria, si ha invece l’occasione di visitare
il nuovo Museo del Mare di Sciacca,
inaugurato nell’aprile di quest’anno in
un complesso nobiliare del tardo ’400,
con i reperti di archeologia subacquea
rinvenuti nel golfo. Il museo gode di
un allestimento sperimentale: gli spazi
espositivi, chiamati “sabbie”, riprodu-
cono le condizioni di ritrovamento dei
resti archeologici, sui fondali o sulle
spiagge. Molto suggestiva, la raccolta
comprende numerose anfore – le più
antiche sono del VII-VI secolo avanti
Cristo – una ciotola dell’età del Bronzo,
che già testimonia gli spostamenti per
mare, e alcuni ritrovamenti arabo-bi-
zantini. Altra peculiarità è la copia del-
la statuetta fenicia del Melqart, nume
tutelare della città di Tiro, ritrovata da
un pescatore nella baia. Sempre sul lito-
rale si estende Eraclea Minoa, colonia
selinuntina (già abitata dai Sicani), pro-
babile luogo di scambio con gli avam-
posti fenici. Nuovamente fu la foce di
un fiume, il Platani, oggi protetta dalla
Riserva Naturale, così come la vicina
Torre Salsa, a definire il luogo ideale
per lo stanziamento della colonia.
L’ultima tappa è Agrigento con la Val-
le dei Templi che, nonostante la fama,
riesce ancora a riservare qualche novi-
tà: è di questi anni la valorizzazione, con
un percorso differenziato, del quartiere
punico di epoca ellenica, una sorta di
rione dei commerci che coesisteva con
la dominante città greca.

A sinistra: l’altare di Caltabellotta,


testimonianza fenicia nell’interno dell’isola.
A sinistra, in alto: il tempio di Ercole ad
Agrigento. Nella pagina seguente: la statua
fenicia del Fanciullo, ritrovata a Mozia;
resti della torre orientale di Mozia.

42 Bell’Italia
Case di Latomie Il Vigneto

INFORMAZIONI

Gli alberghi Per le visite


Hotel Carmine ★★★ (Marsala, piazza Rotta dei Fenici, www.fenici.net
del Carmine 16, 0923/71.19.07). In Itinerario Culturale del Consiglio
un elegante edificio del centro storico, d’Europa.
camere splendidamente arredate, con Isola di Mozia e Museo Whitaker
mobili antichi siciliani, travi in legno (091/682.05.22). Orario: 9,30-18,30;
a vista o soffitti a volta, pavimenti gen.-apr. 9-15. Ingresso: 9 €. Per
piastrellati originali in ceramica. il trasferimento in barca ci si può
Doppia con colazione da 105 €. rivolgere all’Imbarcadero Arini e
Turismo Rurale Case di Latomie Pugliese (347/779.02.18; aprile-ottobre
(Castelvetrano, statale 115 per 9,30-18,30 ogni mezz’ora; novembre-
Selinunte Km 0+500, 0924/90.77.27). marzo 9-15; biglietto: 5 €) o a Mozia
Nell’azienda agricola di famiglia, Line, Imbarcadero Salina Infersa
immersa nell’agrumeto e nell’uliveto (www.mozialine.com; aprile-ottobre
delle antiche Latomie (cave) di 9,15-18,30, nov.-mar. 9,15-14; 5 €).
Selinunte, un tipico baglio che offre Area Archeologica di Selinunte,
ospitalità di ottimo livello. Cucina della (Castelvetrano, Trascina,
tradizione, con l’olio extravergine di via dei Templi, 0924/462.77).
oliva biologico dell’azienda Centonze. Orario: 9-18. Ingresso: 6 €.
Doppia con colazione da 80 €. Riserva Naturale della
Hotel Villa Calandrino ★★★★ Foce del Belice e delle Dune
(Sciacca, via Nocera Inferiore 1, Limitrofe, accessi da Marinella
0925/90.52.82). A 2 km dal centro di Selinunte o da Porto Palo.
storico di Sciacca e a 10 minuti di auto Aperta tutto l’anno. Ingresso libero.
dalla spiaggia di San Marco, elegante Altare di Caltabellotta, accesso
albergo in una villa del XIX secolo, con libero. Visite guidate con Kratas Tour
piscina all’aperto e camere raffinate. di Paolo Vetrano (328/030.30.11).
Colazione siciliana a base di dolci locali Museo del Mare (Sciacca,
e frutta. Doppia con colazione da 90 €. complesso monumentale Fazello,
via Licata 18, 0925/206.07). Orario:
I ristoranti martedì 16-20, mercoledì-sabato 9-13
L’Arte del Gusto (Castelvetrano, e 16-20, domenica 9-13. Ingresso libero.
statale 115 Km 1,500, 333/928.14.44). Area Archeologica di Eraclea Minoa
Villa ottocentesca con ampio cortile (Cattolica Eraclea, contrada Minoa,
e tavoli all’aperto, grande varietà di 0922/84.60.05). Orario: 18 aprile-
ricette tipiche della tradizione siciliana, 17 settembre 9-19; 18 settembre-31
speciali gli antipasti, ottima la pizza. dicembre 9-17. Ingresso: 4 €.
Conto medio 25 €. Riserva Naturale Orientata Foce del
Ristorante Il Vigneto (Menfi, contrada Fiume Platani, accesso libero dalla
Gurra di Mare, 0925/717.32). strada statale 115 all’altezza di Borgo
In un resort circondato da vigneti che Monsignore. Aperta tutto l’anno.
scendono verso il mare. Menu siciliano Riserva Naturale Orientata
rivisitato, come le farfalle con arance Torre Salsa-Oasi Wwf (Siculiana,
e gamberi o il parfait di mandorle con via Roma 156d, 0922/81.82.20 e
cioccolata calda. Conto medio 30 €. 327/774.29.54). Accesso dalla strada
L’Ambasciata di Sicilia (Agrigento, statale 115 all’altezza dell’uscita di
via Giambertoni 2, 0922/205.26). Montallegro. Aperta tutto l’anno. Visite
Dal 1919, nel cuore del centro storico, guidate gratuite su appuntamento
un’osteria con piatti della tradizione Parco Archeologico della Valle dei
siciliana, preparati con ingredienti Templi (Agrigento, strada panoramica
del territorio. Da assaggiare dei Templi, 0922/ 62.16.57; www.
le linguine all’ambasciata di mare, parcovalledeitempli.it). Orario: 8,30-
la pasta alla Norma e le sarde 19. Ingresso: 10 €, biglietto cumulativo
a beccafico. Conto medio 25 €. con il museo: 13,50 €.
DALLO IONIO AL TIRRENO

LA STRADA
DEI DUE MARI
Itinerario d’arte e natura lungo i tornanti
della statale 185: da Giardini Naxos a Terme
Vigliatore, cento chilometri punteggiati
da borghi isolati e panorami mozzafiato
TESTI Marcello Mento FOTOGRAFIE Alfio Garozzo

In questa foto: la baia di Taormina; oltre Giardini Naxos, punto di partenza del tour, appare maestosa la vetta dell’Etna.

44 Bell’Italia
P
ochi posti al mondo mantengono nel tem- go 122 metri che alterna grandi e piccole nicchie,
po il fascino immutabile di Taormina. Non uno dei più rilevanti monumenti romani in Sicilia.
a caso i Greci, una volta messo piede in Si- Sosta consigliata in piazza IX Aprile, dove dal bel-
cilia, si arrampicarono fin quassù, alle falde vedere si gode un panorama straordinario: lo sguar-
del monte Tauro, per realizzare una polis do passa dallo Ionio e dalla linea di costa che corre
meravigliosa, dotandola di uno dei più spettacolari verso Catania alla quinta naturale dell’Etna, che
teatri dell’antichità. E quindi, per il nostro itinera- regala in ogni stagione spettacoli indimenticabili.
rio che dallo Ionio ci condurrà al Tirreno e precisa-
mente a Terme Vigliatore, a metà strada tra l’antica OLTRE AL QANTARAH,
Tindari e il promontorio di Milazzo, non potevamo VERSO PAESAGGI ANTICHI
che partire da Taormina e dalla sua aerea bellezza. Pochi chilometri e raggiungiamo Giardini Naxos con
D’obbligo un tour nei caratteristici vicoli, a caccia il suo parco archeologico e le spiagge assolate, prese
di qualche stella del cinema, o tra i suoi leggendari d’assalto ogni anno da scandinavi, tedeschi e russi.
monumenti: il Teatro Antico, i palazzi Ciampoli e È alle porte dell’antica Naxos che si passa, solo ide-
Corvaja e la Naumachia, un prospetto in mattoni lun- al-mente, Al Qantarah, “il ponte” che gli Arabi
In questa foto: la “cascata”
di case di Taormina vista
dalla salita verso il castello
saraceno, sul monte Tauro.
Qui sotto: il Teatro Antico
di Taormina, che risale
al periodo ellenistico
ma fu interamente
rifatto in epoca romana.
Nella pagina seguente:
la bellezza selvaggia
delle gole dell’Alcantara.

46 Bell’Italia
avevano costruito sul fiume Alcantara, per imbocca- smi basaltici. È stato il fiume a plasmarle, scavandosi
re la Strada Statale 185 di Sella Mandrazzi. Comincia la strada tra le colate laviche uscite copiose dal crate-
così un itinerario insolito e poco battuto dal turi- re ormai spento del monte Mojo, qualche decina di
smo di massa, che in poco meno di 100 chilometri chilometri più in alto. Fiume che i Sicelioti chiama-
ci fa conoscere paesi e paesaggi di grande suggestio- vano Onobola, i Greci Akesines, e che poi prese, con
ne e bellezza, dalle oscure forre laviche delle gole gli Arabi, l’attuale nome. Un’oasi di frescura, dove
dell’Alcantara agli oltre mille metri di altezza della l’acqua è freddissima anche in agosto. A pochi mi-
Portella Mandrazzi, da dove si gode un panorama nuti il bellissimo borgo di Motta Camastra, abbar-
che spazia dall’Etna alle isole Eolie. Un itinerario – bicato su uno sperone calcareo dei Monti Peloritani,
confine naturale tra le province di Catania e Messina tanto che molte abitazioni sorgono sulle rocce e, con
– percorso nei secoli da eserciti e mercanti: questa, esse, ne formano un tutt’uno. Qui fu girata una scena
infatti, era la via di comunicazione più importante de Il Padrino di Francis Ford Coppola.
verso la parte occidentale della Sicilia. Ritornati nella valle arriviamo a Francavilla, fon-
Prima tappa, dunque, le orride gole dell’Alcantara, data dai Greci che sbarcarono a Naxos. Da vedere
con le loro pareti ravvicinate e strapiombanti di pri- la parte medievale (il quartiere Contarado),
in cima al quale si scorgono i ruderi del castello nor- nanti il torrente Zavianni, negli occhi la sagoma possen-
manno. Di grande interesse, gli scavi che hanno por- te e azzurrina dell’Etna che domina la valle. Qui, negli
tato alla luce l’insediamento ellenico, i cui reperti sono anni Cinquanta, ai tempi della riforma agraria, venne-
conservati al Museo Paolo Orsi di Siracusa, e il con- ro realizzati sette borghi per ripopolare la campagna.
vento dei Cappuccini, fondato nel 1570: qui vicino, A parte qualche casa, i villaggi non vennero mai abitati
il 20 giugno del 1719 si combatté la battaglia campale tra e oggi sono solo un’inquietante attrazione turistica.
Spagnoli e Austriaci per il controllo dell’isola. Ancora pochi chilometri e giungiamo alla Portella
Mandrazzi, oltre mille metri d’altezza. D’estate non
CHIESE BIZANTINE, è difficile imbattersi nella nebbia, che per fortuna si
STREGHE E BORGHI FANTASMA dirada in fretta. Ai nostri occhi si aprono panorami
Una breve deviazione dal nostro percorso permette ineguagliabili: dal Mongibello (l’altro nome dell’Etna)
di raggiungere, a qualche chilometro da Francavilla, spruzzato di neve a sud, alle Eolie a nord, dalla Rocca
in territorio di Castiglione di Sicilia, la cuba di Santa di Novara a est – il “Cervino di Sicilia” per la sua punta
Domenica, una delle chiese bizantine più interessanti e aguzza, estremo avamposto dei Peloritani – fino alle
famose. Ripresa la statale 185, risaliamo con ampi tor- rocche dell’Argimusco a ovest, con le loro gigan-

48 Bell’Italia
In questa foto: la Rocca di
Novara o Salvatesta (1.340
metri) è nota come
il “Cervino di Sicilia”. Sotto:
i tornanti della Statale
185 tra Francavilla e
Novara di Sicilia. Pagina
precedente, in alto: la Cuba
bizantina, a Castiglione
di Sicilia; in basso: il sito
megalitico dell’Argimusco,
a Montalbano Elicona.

Bell’Italia 49
50 Bell’Italia
In questa foto: la costa
tirrenica vista da
Novara di Sicilia. Tra
i rilievi si fa largo il letto
del torrente Mazzarrà.
Pagina precedente, in alto:
la zona archeologica
di Tindari, situata
nell’omonima frazione
di Patti, comune del
Messinese a pochi
chilometri dalla meta
finale dell’itinerario;
in basso: ruderi di un
castello normanno che
sorgono al centro della
valle dell’Alcantara,
a Francavilla di Sicilia.

tesche rocce antropomorfe. Superato il passo, ini- Entrambi meritano una deviazione, una volta giunti
zia la discesa verso Novara di Sicilia, il paese delle quasi sulla costa. Così come vale assolutamente una
streghe (leggenda vuole che dove ora sorge il duo- visita il sito megalitico dell’Argimusco, in territorio
mo ci fosse il luogo d’incontro delle fattucchiere), di Montalbano Elicona, sulle prime propaggini dei
uno dei borghi più interessanti del Messinese per Nebrodi, chiamato non a torto la “Stonehenge sici-
le sue antiche chiese e per un impianto urbano in liana”. A Terme Vigliatore, giunti finalmente alla
cui spiccano antichi edifici sui quali sono raffigurati meta, nella frazione di San Biagio, da non perdere
misteriosi volti d’uomo coperti di foglie, forse con i resti della villa romana, con pavimenti a mosaico
funzione apotropaica. della seconda metà del I secolo dopo Cristo. A po-
Riprendiamo a scendere. La strada costeggia il tor- chissimi chilometri, Tindari e la Riserva dei laghetti
rente Mazzarrà. Le Eolie sono a portata di mano, così di Marinello su cui s’affaccia. Quassù sorgono uno
come la rocca su cui sorge Tindari. Oltre la vallata, il dei santuari più importanti della Sicilia, famoso per
castello di Tripi e la contrada in cui si trova la necro- la sua Madonna Nera, e i resti dell’antica Tyndaris,
poli siculo-greca di Abacena: qui vennero scoperti in cui spicca il teatro greco e dal quale si gode un
i gioielli oggi custoditi nel piccolo museo di Tripi. panorama che ha pochi eguali in tutta l’isola.
52 Bell’Italia
Mar Tirreno Calabria

Tindari Palermo
Si
ci
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Terme

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Vigliatore
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Tripi lo
Montalbano e Francavilla, antiquarium Arathena Rocks Hotel
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Elicona Novara di Sicilia ti
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INFORMAZIONI

Gli alberghi
5
18

Portella Mandrazzi e maccheroni al ragù con la solennità


E
AL

1.125 m
Atahotel Capo Taormina ★★★★
TAT

di un piatto gourmet. Conto medio 11 €.


STRADA S

(Taormina, via Nazionale 105, Il Girasole (Novara di Sicilia, contrada


Francavilla
di Sicilia 0942/57.21.11). Tutte le camere Grego 49, 0941/65.08.12). Menù
vantano una splendida vista sulla tradizionale. Da provare il digestivo
Motta Camastra
baia di Villagonia e di Giardini Naxos. alla nepetella. Conto medio 25 €.
Castiglione di Sicilia Doppia con colazione da 290 €. Ritrovo Manuja (Terme Vigliatore,
Gole
dell’Alcantara Arathena Rocks Hotel ★★★★ contrada Cannotta 17, 377/119.90.86).
N Taormina
(Giardini Naxos, via Calcide Eubea Vicino al mar Tirreno, atmosfera semplice
Giardini Naxos
io

55, 0942/513.49). L’albergo vanta ma raffinata. Il menù punta decisamente


on

O E
I
ar

0 2 4km un’interessante collezione di oggetti sul pesce, in particolare sulle zuppe


M

decorativi: bassorilievi, sculture, cornici di crostacei. Conto medio 30 €.


dorate, porte barocche, piastrelle.
L’effetto è quello di una stravagante villa Per le visite
privata. Doppia con colazione da 80 €. Teatro Antico (Taormina, 0942/510.01;
Hotel d’Orange d’Alcantara ★★★ www.parconaxostaormina.it). Orario:
(Francavilla di Sicilia, via dei Mulini tutti i giorni dalle 9 a un’ora prima
16, 0942/98.13.74). Cinquanta camere, del tramonto. Ingresso: 10 €.
a soli 3 km dal fiume Alcantara e a una Museo e Area Archeologica Naxos
decina da Giardini Naxos e Taormina. (Giardini-Naxos, lungomare
Doppia con colazione da 50 €. Schisò, 0942/510.01; www.
B&B Palazzo Russo (Novara di Sicilia, parconaxostaormina.it). Orario: tutti
via Nazionale 400, 338/836.42.00). i giorni dalle 9 alle 19. Ingresso: 4 €.
Ospitato in uno storico edificio nel Gole dell’Alcantara (Motta Camastra,
centro di Novara di Sicilia, con pareti contrada Larderia). Orario ingresso
e soffitti affrescati, ha camere eleganti pubblico: 8-20. La discesa alle gole in
e colazione all’italiana con prodotti ascensore e la visita al Parco botanico e
dolci. Doppia con colazione da 100 €. geologico è gestita da un società privata
Parco Augusto-Grand Hotel (0942/98.50.10; www.golealcantara.it).
Terme ★★★★ (Terme Vigliatore, viale Orario: 8-20. Ingresso: 13 €.
delle Terme 85, 090/978.10.78). Uno Antiquarium di Francavilla Sicilia,
dei più importanti centri termali italiani, (Francavilla di Sicilia, contrada
in un lussureggiante parco secolare. Fanterilli, via Liguria 30, 0942/68.20.77).
Le Eolie si stagliano all’orizzonte. Orario: tutti i giorni 10,30-13,30 e 15,30-
Doppia con colazione da 55 €. 18,30. Ingresso gratuito.
Museo Etno-Antropologico (Novara di
I ristoranti Sicilia, piazza Bertami, 0941/65.09.54-
Trattoria Don Ciccio (Taormina, via 55). Visite solo su appuntamento.
Damiano Rosso 19, 0942/62.83.41). Rocche dell’Argimusco (Montalbano
Semplice, accogliente, propone Elicona). Orario: dall’alba al tramonto.
piatti tradizionali e specialità di mare: Ingresso libero. Per visite guidate: 331/
In questa foto: i laghetti
di Marinello visti da consigliati il pesce spada al cartoccio e 345.75.38; www.associazionepfm.it
capo Tindari. Sono il carpaccio tricolore. Conto medio 30 €. Villa Romana di San Biagio,
sette e di diversa La Bettola da “Za Mela” (Giardini (Terme Vigliatore, via Nazionale 3,
grandezza, separati Naxos, via Umberto I 577, 090/974.04.88). Orario: giorni feriali,
da lingue di sabbia
0942/48.00.36). Punto di riferimento da aprile a settembre 9-19;
sempre rimodellate
dalle mareggiate. per chi ama i sapori siciliani. Menu festivi, da giugno a settembre 9-19.
In alto, da sinistra: improntato sulla semplicità e materie Ingresso gratuito.
panorama della costa prime a km zero. Conto medio 25 €. Area Archeologica, Teatro Antico
tirrenica da Novara Rapisardi (Francavilla di Sicilia, e Antiquarium di Tindari (Tindari,
di Sicilia, con capo
Tindari sullo sfondo; via Roma 63, 0942/98.13.41). Cucina via del Teatro Greco 15, 0941/
cartina dell’itinerario casalinga ma non per questo scontata. 36.90.23). Orario: maggio-agosto 9-19;
lungo la statale 185. I proprietari servono grigliate settembre-aprile 9-18,30. Ingresso: 6 €.
NATURA E ARCHEOLOGIA NEL SIRACUSANO

TERRE DI ANTICA
BELLEZZA
Tre riserve, Pantalica, Cassibile e Vendicari,
e l’area marina protetta del Plemmirio
tutelano un territorio nel quale il patrimonio
naturalistico e i lasciti della storia si saldano
in un legame unico e indissolubile
TESTI Isabella Colombo FOTOGRAFIE Alfio Garozzo
La Riserva Naturale
Orientata Pantalica,
Valle dell’Anapo e
Torrente Cavagrande
si estende tra Ferla,
Cassaro e Sortino,
in un territorio
solcato da canyon e
ricco di necropoli.

Bell’Italia 55
Nella pagina precedente:
il canyon di Cava Grande
è punteggiato di laghetti
creati dalle acque del
Cassibile nei pressi di
Avola antica; diverse
tracce dimostrano
che in epoca paleolitica
questa zona era abitata.
Sotto: veduta aerea della
valle del fiume Anapo,
che nasce sul monte
Lauro, negli Iblei, e
dopo avere attraversato
ambienti di eccezionale
biodiversità sfocia
nel mare di Siracusa.
A destra: le cascatelle
formate dal Cassibile,
fiume che nel corso
dei millenni ha inciso
i tavolati carsici dei Monti
Iblei, dando vita a canyon
profondi anche 250 metri.

P
iù conosciuta (e visitata) per imbocca dalla Sella di Filiporto, antica
il suo parco archeologico che via d’accesso al canyon, e porta a valle
custodisce il Teatro Greco, la attraverso cascate di roccia e panorami
grotta nota come Orecchio di mozzafiato. Come il villaggio bizantino
Dionisio e le tombe ellenisti- e l’oratorio rupestre di San Micidiario,
che, e per l’isolotto di Ortigia con il duo- che costellano la roccia bianca con le
mo e le altre meraviglie dell’arte tardo- loro caverne.
barocca, Siracusa in realtà custodisce
molto di più. Il suo entroterra e le coste LE NECROPOLI DI PANTALICA
offrono scorci e paesaggi unici e tutti E I LAGHETTI DEL CASSIBILE
da scoprire, dove i resti archeologici si A valle, si procede sul sentiero che ri-
alternano a piccoli canyon verdissimi calca il tracciato della vecchia ferrovia,
e a baie bagnate da acque limpide. Qui, tra querce, lecci e sughere. Si guadano
tra il cuore e i fianchi dei monti Iblei, laghetti creati dal fiume e si risalgono
si concentra infatti un gran numero i versanti della cava per ammirare la
di aree protette. La prima da vedere è vasta necropoli Nord di Pantalica, con
la Riserva Naturale Orientata Pan- cinquemila tombe ipogee scavate tra il
talica, Valle dell’Anapo e Torrente XII e l’XI secolo avanti Cristo, Patrimo-
Cavagrande. Il sentiero principale si nio dell’Umanità Unesco.

Bell’Italia 57
Più a sud gli stessi paesaggi introducono passeggiata su corso Vittorio Emanuele Sopra: i resti della
alla Riserva Naturale di Cava Grande per essere certi di vedere il meglio che settecentesca tonnara di
Vendicari, nell’omonima
del Cassibile, altro canyon scavato nel- la città offre, dalla cattedrale di San Ni-
Riserva Naturale
la roccia dal torrente. Lungo dieci chi- colò, con la sua imponente scalinata e Orientata. Situata fra
lometri e profondo oltre 250 metri, è la grande cupola, al palazzo Nicolaci di Noto e Marzamemi, l’area
famoso per le profonde marmitte e i la- Villadorata, in una traversa del corso, è un importante luogo
ghetti limpidi creati dal fiume in mezzo con i putti e le straordinarie figure an- di sosta nella migrazione
di diverse specie
al verde, larghe conche che sfociano ora tropomorfe che ornano le mensole dei di uccelli, tra cui aironi
in lente gradinate naturali ora in vere e balconi e che sembrano ricami di pietra. cenerini, fenicotteri
proprie rapide. È il regno di libellule e Lasciato il cuore dei monti Iblei e am- e altri trampolieri.
farfalle, nell’acqua nuota la rara trota mirata Noto, non resta che scoprire il Pagina seguente: nell’Oasi
Faunistica di Vendicari
macrostigma e tutt’intorno crescono sa- modo in cui la natura si manifesta sulla
sono stati predisposti
lici e platani. Causa pericolo di frane, la costa. La prima tappa è l’Area Marina tre itinerari di trekking,
riserva è però attualmente visitabile solo Protetta del Plemmirio, proprio sotto contraddistinti
lungo il sentiero Prisa-Carrubellam che l’isolotto di Ortigia, 15 chilometri di co- dai colori blu, arancio
conduce al laghetto noto come uruvu sta che un tempo erano crocevia di navi e verde e lunghi
ciascuno 4-5 chilometri.
tunnu (laghetto rotondo). e bastimenti cartaginesi, romani e greci,
tanto che i fondali ospitano ancora cocci
LUNGO LA COSTA, FRA SPIAGGE, d’anfora. In queste acque vivono pro-
AREE PROTETTE E RESTI ROMANI tetti tonni, dentici e piccoli capodogli,
La riserva si trova a pochi chilometri mentre sulla costa si possono vedere i
da Noto, la perla del Barocco siciliano, trottoir a vermeti, biostrutture simili a
che merita sempre una visita. Basta una piccole barriere coralline. Più a sud

58 Bell’Italia
s’incontrano le spiagge più gettonate dai Prima di procedere a sud lungo la co- Sopra: il mare cristallino
siracusani, tappe ideali per i primi bagni sta conviene fare una piccola devia- che bagna la celebre
di stagione. Per esempio Arenella, otto zione proprio alle spalle della riserva spiaggia delle Fontane
Bianche, 15 chilometri
chilometri di sabbia dorata entro una per riprendere il tema archeologico e a sud di Siracusa; la
baia chiusa da un promontorio, e Fon- scoprire la Villa Romana del Tellaro. località deve il nome
tane Bianche, così chiamata per le tante È una ricca residenza della tarda età im- alla presenza di sorgenti
fontane naturali di acqua dolce. periale romana i cui resti sono stati sco- naturali di acqua dolce
e al colore candido della
La tappa successiva è l’Oasi Faunisti- perti solo nel 1971, sotto una masseria sabbia e del fondale.
ca di Vendicari che, con le sue acque sette-ottocentesca. La pavimentazione Pagina seguente: la spiaggia
basse e cristalline, la sabbia bianca, gli originale mostra tracce di straordinari di Marzamemi, tappa
scenografici ruderi della tonnara set- mosaici con scene di caccia che risalgo- finale dell’itinerario,
tecentesca e della massiccia torre sve- si affaccia sull’Isola
no al IV secolo dopo Cristo e ricordano
Piccola, dove si trova
va, è una vera sorpresa. Questa è una quelli più celebri della Villa del Casale la villa della famiglia
delle più ricche riserve naturali del di Piazza Armerina. dello scrittore e
Mediterraneo, patria di aironi, cicogne Siamo a meno di 20 chilometri da Mar- drammaturgo pachinese
e fenicotteri rosa, e custodisce spiagge zamemi, antico borgo marinaro oggi Vitaliano Brancati.
incantevoli. Come Calamosche, scava- apprezzato dai turisti, dove tra i vicoli
ta nella roccia che la racchiude come dalle basole lucide si chiude in bellezza
un abbraccio; Eloro, con le sue dune questo tour. Da ammirare i palazzi erosi
sabbiose circondate dalla macchia me- dalla salsedine e una tonnara del XVI
diterranea; San Lorenzo, formata da secolo, cuore del borgo, dalle maestose
piccole insenature ritagliate fra scogli, arcate di tufo che si affacciano sul por-
fondali bassi e limpide acque turchesi. ticciolo e sul mare.

60 Bell’Italia
La Cialoma Villa Romana del Tellaro

INFORMAZIONI

Gli alberghi Gli ingredienti, dalla ricotta ai limoni,


Il Giardino di Pantalica (Sortino, sono a km 0 e bio. La cantina offre il
contrada Savary Valle dell’Anapo, meglio dei vini locali. Conto medio 25 €.
338/710.06.24). È un piccolo La Cialoma (Pachino, Marzamemi,
villaggio rurale nella riserva, con piazza Regina Margherita 23,
nove appartamenti arredati in modo 0931/84.17.72). Si affaccia sulla piazza
spartano. Appartamento da 75 €. del borgo ed è conosciuta per i primi
Hotel Villamare ★★★★ (Siracusa, di pesce. Come le trofie al nero di
Fontane Bianche, viale dei Lidi 487, seppia e la pasta di casa con le sarde.
0931/79.17.00). Albergo con 15 camere Conto medio 45 €.
in una villa anni Settanta dal fascino
vintage. Gli ospiti hanno a disposizione Per le visite
un giardino di palme e a colazione Area Archeologica della Neapolis,
gustano squisitezze come i cornetti Orecchio di Dionisio e Teatro Greco
ripieni di ricotta e le granite di mandorla. (Siracusa, via del Teatro
Doppia con colazione da 150 €. Greco, 0931/662.06). Orario:
Casale Modica (Noto, contrada 8,30-19,30, teatro ultimo ingresso
Casale Modica, 0931/85.69.00). 16,30. Ingresso: 10 €.
È una masseria fortificata del XVIII Duomo di Ortigia (Siracusa, Ortigia,
secolo, ospita una fiorente azienda piazza Duomo, 0931/653.28).
agricola ed è circondata da un parco Orario: 8-19,45. Ingresso: 2 €.
con alberi secolari. Le tre mini suite Riserva Naturale Orientata Pantalica,
hanno cucina attrezzata e accesso Valle d’Anapo e Torrente Cavagrande
alla piscina. Appartamento da 150 €. Il sentiero parte dal parcheggio
Torrefano B&B (Pachino, Marzamemi, della Sella di Filiporto, raggiungibile
contrada Torre Fano, 333/639.35.06). da Ferla. Per visite guidate: Kalura
Le camere, fronte mare o giardino, (327/006.92.17; www.kalura.org).
sono arredate in maniera semplice Riserva Naturale di Cava Grande
e funzionale e hanno accesso al patio del Cassibile (www.cavagrande
con piscina. Posizione strategica delcassibile.it). Info sui sentieri
per visitare Marzamemi e le riserve aperti: Azienda Foreste Demaniali
naturali. Doppia con colazione da 60 €. (0931/674.50); guida turistica Paolo
Uccello (338/191.49.75).
I ristoranti Cattedrale di San Nicolò (Noto, corso
Pizzoleria Trattoria I Quattro Canti Vittorio Emanuele). Orario: 9-13 e 15-20.
(Sortino, via Libertà 88, 0931/ Palazzo Nicolaci di Villadorata
95.40.66). È un caratteristico locale (Noto, via Nicolaci 18, 338/742.70.22).
che offre il tipico piatto di questa zona, Orario: 10-18,30. Ingresso: 4 €.
il pizzolo, un rustico piatto contadino Area Marina Protetta del Plemmirio
simile alla pizza e farcito con salumi, (Siracusa, via del Corindone 31,
verdure o carne. Conto medio 18 €. 0931/44.93.10; www.plemmirio.eu).
Trattoria Cavagrande (Avola, Riserva Naturale Orientata Oasi
piazzale Laghetti di Cava Grande, Faunistica di Vendicari (Noto,
0931/81.12.20). Il locale rustico e contrada Vendicari, 0931/46.88.79;
spartano è affacciato sulla Riserva www.riserva-vendicari.it). Per visite
Naturale di Cava Grande del Cassibile. guidate: info@hermes-sicily.com
Offre le specialità legate alla tradizione, Villa Romana del Tellaro (Noto,
come ricotta calda, focacce caserecce contrada Caddeddi, 339/973.30.84;
e salsicce alla brace. Conto medio 15 €. www.villaromanadeltellaro.com).
Masseria degli Ulivi (Noto, strada Orario: 8,30-19. Ingresso libero.
statale 287, 0931/81.30.19). Immerso Ufficio Turistico Provinciale
nella campagna iblea, a pochi chilometri di Siracusa (Siracusa, via Roma 31,
dalla Riserva Cava Grande del Cassibile, 800/05.55.00; www.siracusaturismo.
ha un originale stile rustico-chic. net). Orario: 8-20, festivi 9,30-18,30.
ITINERARI DEL PANE

MACINE, ACQUA
E GRANO ANTICO
Nell’ex “granaio del Mediterraneo” si celebra il ritorno alla coltivazione
delle tradizionali varietà di frumento. Da Castelvetrano a Modica,
un viaggio in quattro province tra forni, mulini e campi biondeggianti
TESTI Isabella Colombo

1
2

1. L’antico ad acqua, che va


Mulino Cavallo da Leonforte a
d’Ispica, a pochi Piazza Armerina.
chilometri 3. Lievito
da Modica, è madre, farine
diventato un di tumminìa
museo: utensili e grano duro
e oggetti d’uso siciliano sono gli
testimoniano tre ingredienti usati
secoli di storia. alla Bottega
2. Nei dintorni del Pane per
di Calascibetta il pane nero di
si incontrano Castelvetrano.
i resti del Mulino 4. Pagnotte di
San Nicola. pane nero di
Passa anche da Castelvetrano,
qui l’itinerario Presidio Slow
Le vie dei mulini Food dal 2000.

62 Bell’Italia
4

D
all’epoca dell’antica PANE “FIRMATO” SLOW
Roma fino all’Unità FOOD NEL TRAPANESE
d’Italia la Sicilia era Il percorso alla scoperta di
conosciuta per il suo questa Sicilia parte da Castel-
primato nella pro- vetrano, un grazioso paese in
duzione di frumento, tanto da provincia di Trapani, con il
essere chiamata “granaio del suo duomo seicentesco, la bel-
Mediterraneo”. Nei suoi cam- la fontana della Ninfa e la ce-
pi crescevano oltre 50 diverse lebre Cuba di Delia, una chiesa
3 varietà di grano, pian piano ab- normanno-bizantina del XII
bandonate per far posto al gra- secolo, incastonata nelle verdi
no “moderno”, più adatto alle campagne. È qui l’unico Presi-
coltivazioni intensive. Oggi che dio Slow Food siciliano dedi-
i cereali antichi sono tornati alla cato alla panetteria, il pane ne-
ribalta, la Sicilia si riscopre pro- ro, così chiamato per via delle
tagonista con i suoi grani storici, farine integrali che lo rendono
come il Timilia (o tumminìa), il scurissimo. Si può assaggiare
Perciasacchi, il Russello e il Ma- alla Bottega del Pane-Panificio
iorca, che adesso occupano circa Rizzo che lo prepara come una
tremila ettari dai Nebrodi in giù. volta, ma per conoscere più da
E man mano che il paesaggio si è vicino la materia prima bisogna
arricchito di spighe, l’isola ha re- partecipare alle visite guida-
cuperato la sua storia fatta di fa- te dei Molini del Ponte, dove i
rina e pane, rimesso in sesto vec- mugnai hanno ripreso a usare
chi mulini a pietra, progettato macine in pietra naturale e fan-
percorsi a tema e scommesso sui no ricerca sui grani antichi. Per
nuovi mugnai e sui forni storici. esempio lavorano nei campi
1 2

64 Bell’Italia
1. Ai Molini e corsi di
del Ponte di enogastronomia
Castelvetrano che valorizzano le
grani di antiche tipicità regionali.
varietà vengono 3. A Borgo Santa
macinati a pietra, Rita, minuscola
per pressione frazione di
e sfregamento. Caltanissetta,
2. La Locanda c’è uno dei forni
Gulfi di siciliani più
Chiaramonte apprezzati.
Gulfi organizza 4. Il pane nero
degustazioni di Castelvetrano.

sperimentali che colorano d’o- ratorio di “panificazione come


ro l’ingresso al Parco Archeo- una volta”, che è diventato una
logico di Selinunte, qualche sorta di mecca per gli intendito-
chilometro più a sud. L’ente ri, ma anche il piccolo, originale
che gestisce l’area ha messo a Museo Immateriale del Grano
disposizione terreni dove oggi e del Pane dove scoprire il pas-
si coltiva il grano Timilia: uno sato del borgo attraverso foto,
straordinario contorno alla vi- documenti e video, con i riti dei
sita dei templi e delle rovine mietitori e quelli delle massaie
dell’antica città greca. dedite alla panificazione.
La vicina Enna offre invece la
NEI DINTORNI DI ENNA possibilità di visitare i resti de-
LE VIE DEI MULINI AD ACQUA gli antichi mulini sparsi lungo
La meta successiva è Caltanis- un affascinante percorso, chia-
setta: in centro merita una visi- mato Le vie dei mulini ad acqua,
ta la cattedrale, consacrata nel che unisce i piccoli comuni del
1622, con gli imponenti torrioni territorio, borghi che manten-
che dominano la bella piazza gono un fascino immutato nel
Garibaldi. Un po’ fuori, invece, tempo. Si tratta di un itinerario
l’abbazia di Santo Spirito, altra di circa 80 chilometri, da Nisso-
affascinante chiesa bizantina. ria a Piazza Armerina, passando
Ma per seguire le tracce del per Leonforte, Calascibetta e Ai-
grano bisogna spingersi fino al done. Siamo nel cuore della Si-
Borgo Santa Rita, un piccolo e cilia: qui i campi di grano, riarsi
delizioso mondo antico. I pro- dal sole in piena estate, concor-
prietari del forno omonimo han- rono con le rocce bianchissime
no creato qui non solo un labo- e l’assenza di verde a creare
1

1. Gianfranco Rizzo, 2. Il paesaggio e le del Grano e del Pane


della Bottega del Pane tradizioni agricole di Borgo Santa Rita.
di Castelvetrano, di Caltanissetta 3. Il mosaico della
cuoce il suo pane nero sono protagonisti di Piccola caccia, nella
in forni alimentati documentari presso Villa Romana del Casale
con fronde di ulivo. il Museo Immateriale a Piazza Armerina.

un paesaggio quasi desertico. Si a Il commissario Montalbano.


passa da Leonforte, con l’antico I grani qui intorno li molisce a
abbeveratoio Granfonte, si at- pietra, dalla fine dell’Ottocento,
traversa la Riserva del lago di il Molino Soprano, uno dei po-
Pergusa, l’unico lago naturale chi sopravvissuti degli 800 circa
della Sicilia centrale, e si arriva che operavano in questa provin-
a Morgantina, il sito archeolo- cia. Il corso d’acqua che alimen-
gico presso Aidone che nel suo ta la macina e le antiche strut-
museo conserva la celebre Ve- ture ne fanno un luogo magico,
nere, una statua in marmo del sorprendentemente ancora at-
V secolo a.C. attribuita a un di- tivo grazie alla passione della
scepolo di Fidia. Non si possono nuova generazione di mugnai
lasciare questi luoghi senza fare che ha ereditato l’attività.
una puntata a Piazza Armerina Un altro mulino a pietra alimen-
per ammirare i celebri mosaici tato da un ruscello, perfetta-
della Villa Romana del Casale, mente conservato e visitabile, si
Patrimonio Unesco. trova in territorio di Modica. È
il Mulino Cavallo d’Ispica, che
MULINI-MUSEO TRA MODICA risale al XVIII secolo: un vero e
E CHIARAMONTE proprio museo situato accanto
I campi di grano antico tornano al Parco Archeologico di Cava
invece a popolare il paesaggio d’Ispica, 14 chilometri di gio-
nei pressi di Chiaramonte Gulfi, ielli rupestri e testimonianze di
in provincia di Ragusa: da vede- vita in grotta. Oltre al funzio-
re, oltre al panorama sui verdi namento di invasi e macine, si
Iblei offerto dalla terrazza della possono visitare anche un mu-
Villa Comunale, c’è la bella Vil- seo a tema con gli attrezzi del
la Fegotto, una dimora storica mestiere e la casa del mugnaio,
seicentesca con chiesetta e pal- una stanza in grotta con arredi e
mento che, per la sua bellezza, suppellettili originali. Il souve-
è stata spesso scelta come set di nir da acquistare qui, ovviamen-
film e fiction, da Marianna Ucrìa te, è un pacchetto di farina.

66 Bell’Italia
Locanda Gulfi

Antichi Ricordi

INFORMAZIONI

Gli alberghi Molini del Ponte (Castelvetrano,


Il Cuore di Dioniso Country Hotel via Parini 29, 0924/90.41.62;
(Castelvetrano, località Marinella di www.molinidelponte.com).
Selinunte, statale 115 Km 5+552,80 Parco Archeologico di Selinunte
0924/94.10.46). Offre 14 camere arredate (Castelvetrano, Triscina, via dei Templi,
con mobili d’epoca e affacciate sugli 0924/462.77). Orario: 9-18. Ingresso: 6 €.
uliveti. Doppia con colazione da 80 €. CALTANISSETTA
Antichi Ricordi B&B diffuso Abbazia di Santo Spirito (Caltanissetta,
(Caltanissetta, via Villaglori 45, via di Santo Spirito 57, 0934/56.65.96).
2 0934/54.11.97). È dislocato in tre edifici Visite su prenotazione.
3 storici nel cuore del quartiere della Forno Santa Rita (Caltanissetta,
Provvidenza, un piccolo borgo nel centro Borgo Santa Rita, 339/768.85.42;
della città. Doppia con colazione da 70 €. www.fornosantarita.com).
Suite d’Autore Art Design Gallery Hotel Museo Immateriale del Grano e del
★★★ (Piazza Armerina, via Monte 1, Pane (Caltanissetta, Borgo Santa Rita,
0935/68.85.53). Un hotel-galleria con Palazzetto Baronale, 333/422.89.93;
opere d’arte e design, stravagante e www.digranoedipane.it). Visite
colorato. Doppia con colazione da 100 €. su prenotazione. Ingresso libero.
Locanda Gulfi (Chiaramonte Gulfi, ENNA
contrada Patrìa, 0932/92.16.54). Sette Le vie dei mulini ad acqua (www.
camere spaziose con mobili di artigianato leviedeimulini.it). Per visite guidate:
locale, in un’antica casa colonica. Associazione Guide Turistiche della
Il ristorante usa farine da grani locali Provincia di Enna (www.ennaguide.it).
Damigella. Doppia con colazione da 98 €. Riserva Naturale Speciale Lago
di Pergusa (Enna, statale 561
I ristoranti Pergusina; www.riserveenna.it).
Aria Ristorante (Caltanissetta, Area Archeologica di Morgantina,
via Tommaso Tamburini 63-65, (Aidone, contrada Morgantina,
324/862.42.09). Lo chef Marco 0935/879.55). Orario: 9-16. Ingresso: 6 €.
Calabrese popone ottimi piatti di pesce Museo Archeologico di Aidone (Aidone,
crudo. Da non perdere poi il petto d’oca largo Torres Trupia, 0935/873.07).
e le paste ripiene. Conto medio 45 €. Orario: 9-19. Ingresso: 6 €.
Trattoria La Rustica (Enna, via Aidone, Villa Romana del Casale
0935/255.22). Cucina semplice (Piazza Armerina, provinciale 90,
e genuina: 30 coperti e il calore di una 0935/68.00.36). Orario: 9-18.
conduzione familiare. Da provare il Ingresso: 10 €.
polpettone all’ennese. Conto medio 18 €. RAGUSA
Falucio-Il Laboratorio del Sapore Villa Comunale (Chiaramonte
(Modica, Frigintini, via Gianforma Gulfi, corso Umberto I 129,
Ponte Margione 16, 0932/90.17.97). 0932/71.12.19). Orario: 8-20.
La cucina della tradizione rinvigorita con Villa Fegotto (Chiaramonte Gulfi,
creatività: consigliate le pizze con “farina provinciale 6 Km 6+700,
integra” da grani locali di Curcio-Storie 339/541.52.17). Visite su appuntamento.
di Grani. Conto medio 20 €. Molino Soprano (Chiaramonte Gulfi,
contrada Cifali, 331/357.87.37;
Per le visite www.molinosoprano.com).
TRAPANI Mulino Cavallo d’Ispica (Modica,
Cuba di Delia-Chiesa della Santissima via Cava Ispica 89, 0932/77.10.48; www.
Trinità (Castelvetrano, via SS. Trinità 69, cavallodispica.it). Orario: 9-19 (e in
366/879.93.56). Visite su prenotazione.  notturna su prenotazione). Ingresso: 5 €.
La Bottega del Pane-Panificio Parco Archeologico di Cava
Rizzo (Castelvetrano, via d’Ispica (Modica, 0932/77.16.67).
Garibaldi 85, 0924/810.88). Orario: 9-18,30. Ingresso: 4 €.
Eventi dell’estate
A cura di Ettore Pettinaroli

Radicepura Garden Festival

ARTE, TRADIZIONI
E GIARDINI DI DESIGN
L’isola si prepara a un’estate ricca di feste, mostre, rappresentazioni
teatrali e festival. Consigliati per sintonizzarsi su culture e storie

FESTIVAL Il francese Michel Péna ha creato un


GIARRE (Catania) giardino verticale, dove salire per fare
un’esperienza tra luce e vegetazione;
Radicepura Evaporazione mediterranea è il lavoro
Garden Festival di Stefano Passerotti, che riflette
FINO AL 21 OTTOBRE
sull’attuale situazione del Mare
Aperto ad aprile, il primo Radicepura Nostrum, utilizzando l’efficace metafora
Garden Festival ha già lasciato il segno, del tronco d’albero adagiato sull’acqua;
richiamando a Giarre un gran numero la designer arabo-londinese Kamelia
di visitatori. Merito di una formula Bin Zaal ha invece dato vita ad Amity,
che guarda anche ai non addetti ai lavori ispirandosi alla tradizionale convivialità
e alla partecipazione di importanti dei cortili arabi; infine, il paesaggista
protagonisti. Fino al 21 ottobre è possibile inglese James Basson ha ricreato con
ammirare 14 giardini, realizzati per Alpheus and Arethusa un collegamento
l’occasione con le piante (tropicali, grasse, ideale tra Sicilia e Grecia. Altri sei giardini
aromatiche, alberi mediterranei e agrumi) (fra i 30 e i 50 metri quadri) sono
coltivate da Piante Faro, vivaista che vende opera di giovani paesaggisti scelti
nel mondo 800 specie e oltre cinquemila tra gli oltre 200 che hanno inviato
varietà. Quattro garden designer di fama la propria candidatura. Ingresso: 15 €.
internazionale hanno realizzato giardini site- INFO: 095/778.05.62;
specific di circa 150 metri quadrati. www.radicepurafestival.com
L’istinto della formica Novecento Italiano. Una Storia

MOSTRE di prezioso hanno raccolto i monaci nel luglio, viene rappresentata tutti i giorni la
PALERMO corso dei secoli: terrecotte e maioliche, commedia Le rane di Aristofane,
Novecento Italiano. quadretti su diverso supporto, arredi, con protagonisti Salvo Ficarra e Valentino
Una Storia bronzetti moderni, armi, avori ma Picone. Momento di approfondimento
anche alcuni dipinti il cui approfondimento il 19 giugno per la “Giornata del rifugiato”,
FINO AL 31 AGOSTO
critico era stato un po’ trascurato. celebrata con una serata di spettacolo
Un viaggio tra i principali movimenti Si possono così vedere due Storie e riflessione sul tema dei migranti.
artistici del XX secolo che, grazie del buon samaritano, recentemente INFO: 0931/48.72.48; www.indafondazione.org
all’accurata selezione di opere e attribuite al pittore caravaggesco
autori, racconta in modo esauriente la siracusano Mario Minniti (1577-1640), FOOD
grandezza del nostro patrimonio. Nelle o il Ritratto di gentiluomo (foto TRAPANI 
sale Duca di Montalto di Palazzo Reale sopra a sinistra) attribuito El Greco
sono infatti esposti 60 dipinti e otto (1541-1614). Ingresso: 6 €.
Cùscusu
22-25 GIUGNO
sculture di 44 autori che possono essere INFO: 095/34.58.30
Il Cùscusu è l’ambasciatore riconosciuto
considerati i principali esponenti delle
della cucina trapanese: trae origine
loro correnti di riferimento, molto diverse TEATRO
dal cous cous berbero ma rivendica
tra loro ma intimamente accomunate da SIRACUSA  una preparazione perfezionata nei secoli.
un senso comune di ritorno alle origini
nell’arte, reinterpretate secondo
Rappresentazioni In questi quattro giorni il visitatore viene

la modernità. Si va dal futurismo


classiche al Teatro Greco accompagnato in una ghiotta e sapida
FINO AL 9 LUGLIO full immersion nell’autentica gastronomia
di Balla alla metafisica di De Chirico,
La stagione 2017 punta sul tema locale, declinata in tutte le sue
dagli “italiani a Parigi” con De Pisis
“Il teatro e la città” e consente agli espressioni. In programma degustazioni,
alla Scuola Romana del dopoguerra.
spettatori di assistere all’evoluzione del show cooking, laboratori e mini-corsi
E poi Guttuso (con l’immancabile
teatro classico ma anche di riflettere di cucina. Ampio spazio è dedicato
La Vucciria), Accardi, Consagra, Burri
su temi di grande attualità. Nella ai vini e alla rinomata pasticceria della
e Fontana, fino alla pittura informale di
straordinaria cornice del Teatro Greco di zona. Gli eventi si svolgono nelle
Afro e alle opere concettuali di Pascali,
Siracusa vengono messe in scena a giorni più belle location del centro storico
Castellani e Boetti. Ingresso: 6 €.
alterni, fino al 25 giugno, le tragedie di Trapani, all’interno di cortili,
INFO: 091/626.28.33; www.federicosecondo.org
I sette contro Tebe di Eschilo e Le fenicie ristoranti, musei, chiostri, palazzi storici.
di Euripide. In seguito, dal 29 giugno al 9 INFO: 0923/53.87.89; www.cuscusu.it
CATANIA
L’istinto della formica
FINO AL 10 OTTOBRE
Sono tesori “a chilometro zero” quelli
che danno vita a questa rassegna
allestita a Castello Ursino. La maggior
parte delle opere e degli oggetti
esposti fa parte infatti delle collezioni
benedettine, rimaste chiuse per secoli
nei depositi. In mostra c’è tutto quanto

Le fenicie di Euripide al Teatro Greco


Francesco Cafiso

Vittoria Jazz Festival

FOLKLORE JAZZ sviluppa su due sedi: il 10 e 11 giugno a


 PALERMO  Scoglitti, con Note Jazz, poi dal 16 al 25
VITTORIA  (Ragusa)
i riflettori si spostano sul palco di piazza
Festino di Santa Rosalia Vittoria Jazz Festival Enriquez. Tra i protagonisti, Yaron
10-15 LUGLIO 10-25 GIUGNO Herman con Logan Richardson, il Marco
I primi giorni di U Fistinu sono un
Decima edizione del festival jazz che vanta Mezquida Trio, la Black Art Jazz Collective
susseguirsi di feste e sfilate di
la direzione artistica del sassofonista e gloria e l’italiana Lydian Sound Orchestra.
introduzione al grande corteo del 14 luglio
locale Francesco Cafiso. Il programma si INFO: www.vittoriajazzfestival.com
che, a sua volta, precede la sfilata serale
del carro trionfale, a forma di vascello,
sulla cui sommità è fissata la statua
di santa Rosalia (la Santuzza). È questo LIBRI Francesco Recami, Mauro Covacich,
l’appuntamento più emozionante del RAGUSA  Lorenzo Marone; e ancora,
Sergio Staino, Chicco Testa, Gianni
programma: il carro viene trascinato da A tutto volume Minà, Sergio Rizzo, Ernesto Galli
buoi fino a Marina dove viene accolto da 16-18 GIUGNO
un grandioso spettacolo di fuochi artificiali. Della Loggia e il giudice Raffaele
Tocca a Serena Dandini il compito
U Fistinu termina il 15 con la solenne Guariniello. Ospite internazionale,
di aprire l’ottava edizione di questa
processione delle reliquie della Santuzza rassegna letteraria ormai affermata l’inglese Lisa Hilton, che presenta
contenute all’interno dell’urna argentea. ben oltre i confini isolani. Piazze Domina, il secondo volume
INFO: www.festinodisantarosaliapalermo.it e vicoli di Ragusa Superiore della trilogia inaugurata con
e Ibla sono il palcoscenico di un il best seller Maestra. Si chiude
PIAZZA ARMERINA  (Enna) programma articolato su 40 tra con Gad Lerner e Piero Dorfles che
Palio dei Normanni incontri con gli autori, reading si confrontano su “Cultura, web
12-14 AGOSTO e dibattiti che spazieranno fra tutti e democrazia”. Ingresso gratuito.
È la più imponente rievocazione storica i generi dell’editoria. Intervengono INFO: www.atuttovolume.org
del Meridione e trae spunto dalla guerra
di liberazione che i Normanni condussero
vittoriosamente nell’XI secolo contro
gli Arabi che occupavano la Sicilia.
Per tre giorni dame, cavalieri, truppe
e milizie riportano al passato con suoni
e atmosfere del periodo medievale.
Il momento clou della manifestazione è la
Quintana del Saracino (il 14 agosto), che
consiste in una serie di prove di abilità fra
i cavalieri giostranti che rappresentano
i quattro quartieri storici. Al vincitore va il
palio, ovvero una copia del vessillo papale
raffigurante la Madonna delle Vittorie.
Info: 0935/98.22.46;
www.comune.piazzaarmerina.en.it

70 Bell’Italia A tutto volume


ISOLE EOLIE

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Isola
r e Capo Gallo di Salina
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Terrasini Vigliatore Messina
Cinisi Novara
PALERMO Cefalù Montalbano di Sicilia
Elicona Francavilla
Trapani di Sicilia
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Caccamo Castelbuono tar
a Taormina
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Marsala Calatabiano

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San Pantaleo
Castelvetrano Nissoria

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INFORMAZIONI
COME ARRIVARE e, con voli stagionali, anche L’aeroporto di Comiso “Pio La (www.meridianolines.it)
In aereo Torino, Venezia e Verona; con Torre” (0932/96.14.67; www. da Reggio Calabria.
All’aeroporto di Palermo easyJet da Milano Malpensa aeroportodicomiso.eu) si Catania è collegata a Napoli
“Falcone e Borsellino” e Napoli; con Ryanair da raggiunge con voli Ryanair da Caronte & Tourist
(800/54.18.80; www.gesap.it) Bologna, Cagliari, Milano da Milano Malpensa, Pisa, (www.carontetourist.it) e
si arriva con Alitalia da Malpensa, Milano Orio al Roma Fiumicino (fino a TTTLines (www.tttlines.com).
Milano Linate, Napoli e Roma Serio, Perugia, Pisa, Roma ottobre) e Roma Ciampino Termini Imerese si raggiunge
Fiumicino; con easyJet e Fiumicino, Torino, Trieste (novembre e dicembre). da Civitavecchia con Grandi
(fino a settembre) Meridiana e Venezia; con Volotea da Con Alitalia si può partire da Navi Veloci (www.gnv.it).
da Milano Malpensa; con Ancona, Bari, Cagliari, Milano Linate (voli stagionali).
Ryanair da Bologna, Milano Genova, Napoli, Venezia e COME RAGGIUNGERE SALINA
Orio al Serio, Pisa, Roma Verona; con Vueling da Firenze In nave L’isola di Salina è collegata
Fiumicino, Torino, Venezia e e Roma Fiumicino; fino a Palermo è collegata da Grandi da Liberty Lines (www.
Verona (novembre e dicembre settembre con Meridiana Navi Veloci (www.gnv.it) libertylines.it) a Messina e
anche da Milano Malpensa); da Milano Linate e Olbia. a Civitavecchia, Genova e Milazzo, e fino a settembre
con Volotea da Bari, Genova, L’aeroporto di Trapani-Birgi Napoli; da Grimaldi Lines anche a Palermo e Vibo
Napoli, Torino, Venezia e “Vincenzo Florio” (0923/61.01.11; (www.grimaldi-lines.com) Valentia; da Navigazione
Verona e, fino a settembre, www.airgest.it) è collegato a Livorno e Salerno; da Generale Italiana (www.
anche Olbia; con Vueling da da Alitalia a Roma Fiumicino Tirrenia (www.tirrenia.it) ngi-spa.it) a Milazzo; da Snav
Firenze e Roma Fiumicino. (voli stagionali); da Ryanair a Cagliari e Napoli. (www.snav.it) a Napoli fino
All’aeroporto di Catania a Bologna, Cagliari, Genova, Messina è raggiungibile a settembre. Si arriva in nave
“Fontanarossa” (095/723.91.11; Milano Orio al Serio, Parma, con Caronte & Tourist anche con Siremar (www.
www.aeroporto.catania.it) si Pisa, Roma Fiumicino, Trieste (www.carontetourist.it) da siremar.it) da Milazzo e Napoli,
arriva con Alitalia da Bologna, e, fino a ottobre, anche Salerno e Villa San Giovanni; e con Alilauro (www.alilauro.it)
Milano Linate, Napoli, Roma Ancona, Cuneo e Perugia. con Meridiano Lines da Napoli fino a settembre.

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