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ALLA SCOPERTA DEL PIÙ BEL PAESE DEL MONDO MENSILE NUMERO 373 MAGGIO 2017

EURO 4,00 IN ITALIA


Poste Italiane Spa - Sped. In A.P. - D.L. 353/2003 art. 1, comma 1, LO/MI - Austria € 9,90 - Belgio € 8,20 - Francia € 8,90 - Germania € 9,00 - Gran Bretagna Igs 7,90 - Lussemburgo € 8,20 - Portogallo (Cont.) € 6,90 - Svizzera chf 14,00 - Canton Ticino chf 12,50 - Principato di Monaco € 8,90 - Spagna € 8,00

IL MONUMENTO Campania
LA REGGIA DI CASERTA
Dai giardini all’arte contemporanea nel gioiello dei Borbone

IL RESTAURO • TOSCANA
IL DUOMO
DI LUCCA
LA SCOPERTA • SICILIA
CASA CUSENI
A TAORMINA
IL MARE • LAZIO il weekend
SULL’ISOLA
DI PALMAROLA VENTIMIGLIA
La città alta, un tesoro
CENTRO STORICO • PIEMONTE da scoprire, e i giardini
CASALE a picco sul mar Ligure
MONFERRATO
>
70373
ISSN 0394 7203

720006
770394

EDITORIALE GIORGIO MONDADORI


9
PRENOTA PRIMA
MISSIONE
EGITTO 1920
1903
L’avventura archeologica M.A.I. RACCONTATA
HEOLOG
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SIONE A

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M.A.
A ITAL

I.
IS

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11 MARZO
10 SETTEMBRE
2017
via accademia delle scienze, 6
torino
www.museoegizio.it
ALLA SCOPERTA DEL PIÙ BEL PAESE DEL MONDO MENSILE NUMERO 373 MAGGIO 2017

Poste Italiane Spa - Sped. In A.P. - D.L. 353/2003 art. 1, comma 1, LO/MI - Austria € 9,90 - Belgio € 8,20 - Francia € 8,90 - Germania € 9,00 - Gran Bretagna Igs 7,90 - Lussemburgo € 8,20 - Portogallo (Cont.) € 6,90 - Svizzera chf 14,00 - Canton Ticino chf 12,50 - Principato di Monaco € 8,90 - Spagna € 8,00
IL MONUMENTO

LA REGGIA DI CASERTA
Campania
EURO 4,00 IN ITALIA

di Emanuela Rosa-Clot, Direttore di Bell’Italia Editoriale


Dai giardini all’arte contemporanea nel gioiello dei Borbone

IL RESTAURO • TOSCANA
IL DUOMO
DI LUCCA
LA SCOPERTA • SICILIA
CASA CUSENI
A TAORMINA
IL MARE • LAZIO il weekend
SULL’ISOLA
DI PALMAROLA VENTIMIGLIA
La città alta, un tesoro
CENTRO STORICO • PIEMONTE da scoprire, e i giardini
CASALE a picco sul mar Ligure
MONFERRATO

I NOSTRI BENI PIÙ AMATI


>
70373

DA GODERE E TUTELARE
ISSN 0394 7203

720006
770394

EDITORIALE GIORGIO MONDADORI


9

In copertina: la Reggia di Caserta


vista dalle fontane del parco.
Foto di: Oliviero Olivieri/
robertharding/Getty

SPECIALE_IN EDICOLA
Sulle strade
del Giro d’Italia
numero 100
Il Giro d’Italia è molto
più che una corsa
ciclistica, è la nostra
storia e la nostra
geografia. E quest’anno
che compie 100 edizioni
abbiamo voluto seguirlo
su e giù per il Bel
Paese. Presentando, in
un numero speciale di
Bell’Italia di 224 pagine,
paesaggi, borghi e Il duomo di Lucca
città attraversati dalla
carovana della corsa

V
a tappe inventata da ent’anni fa un crollo nel transetto nord aveva lanciato l’allarme. Da allora
La Gazzetta dello Sport
nel 1909. Partiamo il duomo di Lucca è stato sempre aperto al culto ma parzialmente
dalla Sardegna per impalcato, transennato, coperto. Finalmente i lavori sono giunti al termine
arrivare in piazza e la cattedrale della città toscana è tornata al suo splendore di chiesa romanico-
Duomo, a Milano, dopo
aver percorso 3.615 gotica. È l’occasione per ritrovare in un luogo noto gioielli d’arte come
chilometri seguendo il Monumento funebre di Ilaria del Carretto di Jacopo della Quercia e il crocifisso
le 21 tappe, da noi del Volto Santo, una delle immagini sacre più venerate in Italia. E poi
riassunte in 13 grandi
servizi, con cartine e Ghirlandaio, Tintoretto, Giambologna. Un felice esempio di come si possa
altimetrie e i consigli continuare a rendere disponibile un bene culturale alle persone che lo
enogastronomici reclamano come identitario (i fedeli e i cittadini) e ai visitatori. Ma al tempo
di GazzaGolosa.
stesso curarne la tutela e la conservazione.
Una prova ancora più difficile quando si tratta di un monumento visitato
da 700 mila persone l’anno, come la Reggia di Caserta, da meno di due anni
diretto da Mauro Felicori, che punta alla massima fruibilità di tutti gli ambienti
e dei tesori conservati. Come la collezione Amelio di arte contemporanea
Terrae Motus, che ha provocatoriamente esposto tutta insieme in un
allestimento provvisorio, nei locali rovinati e disadorni, in precedenza occupati
dall’Aeronautica Militare. Con lui le presenze alla Reggia sono aumentate e gli
incassi ancora di più. Fondi da destinare ai restauri in corso e alle pulizie, dai
vetri ai lampadari, non effettuate da un decennio. E si spera anche ai giardini,
bisognosi di intervento. Perché come lo stesso Felicori afferma: «Di palazzi
come questo ce ne saranno una decina in Europa, di giardini così nessuno».

Bell’Italia 3
JAGUAR XE CON JAGUAR CARE

3 anni di garanzia ufficiale Jaguar


3 anni di manutenzione ordinaria
3 anni di assistenza stradale completa

Chilometraggio illimitato

In tutta Europa
84
48
Maggio 2017
VAL RENDENA
CASALE MONFERRATO

VENTIMIGLIA
LUCCA

PALMAROLA CASERTA
LUCCA Cattedrale di San Martino
36 IL DUOMO RITROVATO
45 Dove Come Quando TAORMINA

PALMAROLA (Latina)
48 LA SIRENA DI TUFO DEL TIRRENO
55 Dove Come Quando

VAL RENDENA (Trento)


58 LA MONTAGNA SU DUE RUOTE
67 Dove Come Quando

TAORMINA (Messina) Casa Cuseni


70 PARADISO IN STILE INGLESE
79 Dove Come Quando

CASERTA La Reggia
84 TERREMOTO A CORTE
97 Dove Come Quando

CASALE MONFERRATO (Alessandria)


100 UN SALOTTO TRA IL PO E LE COLLINE
107 Dove Come Quando

VENTIMIGLIA (Imperia)
110 BELLEZZA SENZA FRONTIERE
118 Il weekend di Bell’Italia

36 il weekend VENTIMIGLIA
110
DIRETTORE RESPONSABILE
Emanuela Rosa-Clot
emanuelarosaclot@cairoeditore.it
RESPONSABILE UFFICIO CENTRALE
Elisabetta Planca Caporedattore
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UFFICIO CENTRALE
Rossella Giarratana Caporedattore
rossellagiarratana@cairoeditore.it
Pietro Cozzi pietrocozzi@cairoeditore.it

132
Giovanni Mariotti giovannimariotti@cairoeditore.it
Raffaella Piovan raffaellapiovan@cairoeditore.it
Barbara Roveda barbararoveda@cairoeditore.it
REDAZIONE
Terry Catturini terrycatturini@cairoeditore.it
Lara Leovino laraleovino@cairoeditore.it
Elena Magni elenamagni@cairoeditore.it
Carlo Migliavacca carlomigliavacca@cairoeditore.it
Sandra Minute sandraminute@cairoeditore.it
PHOTO EDITOR
Milena Mentasti milenamentasti@cairoeditore.it

Maggio 2017
Susanna Scafuri susannascafuri@cairoeditore.it
RICERCA ICONOGRAFICA
Giulia Caccianiga giuliacaccianiga@cairoeditore.it
ART DIRECTOR
Luciano Bobba lucianobobba@cairoeditore.it
10 Lettere Corrado Giavara corradogiavara@cairoeditore.it
Simona Restelli simonarestelli@cairoeditore.it
12 Notizie IMPAGINAZIONE
16 Dicono di noi Franca Bombaci francabombaci@cairoeditore.it
Francesca Cappellato
francescacappellato@cairoeditore.it
Il patrimonio salvato Isabella di Lernia isabelladilernia@cairoeditore.it
18 IL REAL SITO DI CARDITELLO Claudia Pavesi Caposervizio

138
claudiapavesi@cairoeditore.it
Massimo Repossi massimorepossi@cairoeditore.it
Appuntamenti SEGRETERIA E RICERCA ICONOGRAFICA
Mara Carniti maracarniti@cairoeditore.it
21 d’arte Paola Paterlini paolapaterlini@cairoeditore.it
con Vittorio Sgarbi PROGETTO GRAFICO E CONSULENZA CREATIVA
Silvia Garofoli www.silviagarofoli.com
24 SAN FRANCESCO DI CARAVAGGIO HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO
26 con i festival Rossella Cerulli, Isabella Colombo, Luisella
28 all’aria aperta Colombo, Giuseppe De Biasi, Silvia Frau, Barbara
Gabbrielli, Rosalba Graglia, Albano Marcarini,
30 con il gusto Auretta Monesi, Alberto Nardi, Antonio Paolucci,
Vannina Patanè, Manuela Piancastelli, Vittorio
Sgarbi, Claudia Sugliano, Angelo Surrusca
In viaggio con Antonio Paolucci
32 LOMBARDIA, TEATRO DI DESTINI EDITORIALE GIORGIO MONDADORI
divisione di

Sentieri d’Italia di Albano Marcarini


125 INTORNO A LANZO D’INTELVI
PRESIDENTE
Cibo&Paesaggio a cura di Slow Food Urbano Cairo
DIRETTORE GENERALE
128 LE ALICI DI MENAICA Giuseppe Ferrauto
CONSIGLIERI
I piaceri Andrea Biavardi, Alberto Braggio,
Giuseppe Cairo, Ugo Carenini, Giuliano Cesari,
Giuseppe Ferrauto, Uberto Fornara,
132 Camera con vista Marco Pompignoli, Mauro Sala
CAIRO EDITORE S.P.A.
DIREZIONE, REDAZIONE, AMMINISTRAZIONE:
Buona Italia di Auretta Monesi corso Magenta 55, 20123 Milano,
138 LA PASTA DI FARA SAN MARTINO tel. 02 433131, fax 02 43313927,
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144 La ricetta (e-mail: bellitalia@cairoeditore.it)
ABBONAMENTI: tel. 02 43313468,
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Cantine d’Italia di Giuseppe De Biasi abbonamenti@cairoeditore.it
147 COLLALTO DI SUSEGANA UFFICIO DIFFUSIONE: tel. 02 43313333
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148 Occasioni Stampa: ELCOGRAF S.p.A., via Mondadori


152 L’Italia da leggere 15, 37131 Verona. CENTRO STAMPA via
Enrico Fermi 2/A - 20060 Pozzo d’Adda (MI)
156 I borghi disegnati

21
Distribuzione per l’Italia e per l’estero:
SO.DI.P. “Angelo Patuzzi” S.p.A., via Bettola 18,
20092 Cinisello Balsamo (Milano).

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del 14.12.1994 Periodico associato alla FIEG
(Feder. Ital. Editori Giornali)

6 Bell’Italia
I collaboratori di questo numero
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Nata in Inghilterra Nato a Napoli, dopo Salernitano ma Vive a Roma ma Via dei Franzone 6/1, 16145 Genova
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Monferrato (p.100). di Caserta (p.84). in questo numero. Palmarola (p.48). Galleria Cavour 9, 40124 Bologna
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Il borgo di Ventimiglia alta Tel. 070/305250, fax 070/343905
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LE IMMAGINI DI QUESTO NUMERO è una rivista del gruppo


Lettere: Alessandro Brasile, Alberto Nardi (p.10). Notizie: Maurizio Degl’Innocenti/ANSA, Mimmo Frassineti, Roma Capitale- Cairo Editore che comprende anche
Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali-Museo di Roma, Laura Burgio (p.14). Dicono di noi: Archivi Alinari/Firenze, Alamy, Kurt le seguenti testate:
Amthor/Image Broker/Marka (p.16). Patrimonio: Amedeo Benestante, Susanna Scafuri (pgg.18-19). Appuntamento con Vittorio SETTIMANALI
Sgarbi: Per gentile concessione delle Gallerie Nazionali d’Arte Antica di Roma, Palazzo Barberini (p.24); Foto Scala/Firenze (p.25). DiPiù TV, Diva e Donna, Settimanale
Appuntamenti con i festival: Stefano Cerri, Federico Sangiorgi (p.26). In viaggio con Antonio Paolucci: Foto Governatorato DiPiù, Settimanale DiPiù e DiPiù
dello S.C.V.- Direzione dei Musei (pgg.32-34). Scheda Val Rendena: Marco Simonini/Reda&Co (p.68). Scheda Caserta: Luciano Stellare, TV MIA, settimanale NUOVO
Romano (97), Melone Areafotografica (p.98). Cibo & Paesaggio: Giuseppe Fassina/Archivio Slow Food (p.128), Giuseppe Cucco/ e NUOVO TV, “F”, settimanale GIALLO,
Archivio Slow Food (p.129). Prossimamente: Matteo Carassale, Gabriele Croppi, Giorgio Filippini (p.154). Enigmistica PIÙ
Cartine: Quaterd, Davide Bassoli. QUINDICINALI
Settimanale DiPiù e DiPiù TV Cucina,
NUOVO e NUOVO TV Cucina
Testi e fotografie non richiesti non vengono restituiti MENSILI
Airone, Antiquariato, Arte, Bell’Europa,
Bell’Italia. Alla scoperta del più bel paese del mondo. Copyright 2017. Cairo Editore S.p.A. Tutti i diritti riservati. Testi, Bell’Italia, For Men Magazine,
fotografie e disegni contenuti in questo numero non possono essere riprodotti, neppure parzialmente, senza l’autorizzazione Gardenia, In Viaggio, Natural Style
dell’Editore. Pubblicazione mensile registrata presso il tribunale di Milano il 5/4/1986, n. 169. Una copia euro 4, arretrati euro 8.

8 Bell’Italia
Lettere Risponde la redazione scrivete a
bellitalia@cairoeditore.it
oppure: Bell’Italia,
C.so Magenta 55, 20123 Milano

ALESSANDRIA

ITINERARI PER INCONTENTABILI...


Vi faccio i complimenti per la vostra rivista. Sono anni che
leggo sia Bell’Italia che Bell’Europa per tenermi aggiornato
per il mio lavoro (agente di viaggio) e spesso e volentieri
alcune vostre proposte e itinerari sono stati d’aiuto per i miei
gruppi e per alcuni clienti “molto intransigenti”. Grazie mille!
Francesco Conta, Borgoratto Alessandrino (Al)

PIACENZA

Guercino e il Duomo, che sorpresa!


Sono un vostro vecchio abbonato (Bell’Europa dal primo nu-
mero, Bell’Italia da una quindicina d’anni). Ho letto con pia-
cere e interesse il bel servizio sul Duomo di Piacenza e sulla
mostra del Guercino (Bell’Italia 372). Ho vissuto per quasi
40 anni a Piacenza e mai avevo avuto coscienza che il Duo-
mo avesse un tesoro pittorico di tale bellezza e valore ar-
tistico (sopra: veduta ravvicinata della cupola con gli affreschi
del Guercino dalla loggia; sotto: un video dedicato agli affreschi,
proiettato nella sacrestia in occasione della mostra). Avete citato
anche altri luoghi importanti turisticamente e culturalmente
sparsi in questa bella ma un po’ dimenticata città, che merita
invece molto di più. Un peccato la mancanza di un breve cen- COSTA DEGLI INFRESCHI (Salerno)
no anche alla basilica di Santa Maria di Campagna, con affre-
schi altrettanto belli del Pordenone, e lo storico piazzale dove Ricordi del tempo di guerra
ebbe inizio l’avventura della Prima Crociata, o i mosaici della
chiesa di San Savino; e il celebre, forse un po’ misterioso Fe- La Costa degli Infreschi (Bell’Italia 371): una bella
gato Etrusco in bronzo conservato nel museo di Palazzo Far- sorpresa e un po’ di malinconia. Ho vissuto gli anni
nese; e la chiesa di San Sisto, anch’essa splendidamente affre- della guerra alla stazione ferroviaria di Centola e ogni
scata. Ma capisco il problema spazio legato alla vostra rivista, mattina alzavo gli occhi per vedere la cima del mon-
un’inesauribile fonte di notizie e servizi anche su luoghi poco te Bulgheria (sopra), alta 1.200 metri. Quanti ricordi.
noti che permettono di conoscere meglio e più profonda- Quei paesi, la foce del Mingardo. Lentiscosa e le acciu-
mente questo nostro Paese, unico al mondo per bellezza ghe, Policastro Bussentino e la sua spiaggia. Davvero
paesaggistica, arte, storia e non solo. un ottimo servizio che segnalerò agli amici di laggiù.
Emilio Maiocchi, Milano Mario Lorenzini, Livorno, abbonato

ERRATA CORRIGE
Nel servizio sulla valle di Braies (Bell’Italia 368),
a pagina 53 del “Dove Come Quando”, siamo incorsi
in una svista, che è stata prontamente rilevata
dal lettore Lionel Marquis: il compositore austriaco
Gustav Mahler soggiornò nella Mahler Stube
di Dobbiaco, dove compose le Sinfonie n. 9 e n. 10,
tra 1908 e 1910 e non tra 1808 e 1810,
come scritto. Ci scusiamo dell’errore con i lettori.

10 Bell’Italia
Notizie
A cura di Sandra Minute Fotografia Duccio Nacci

SAN GIMIGNANO (Siena) LA CHIESA DI SAN LORENZO IN PONTE CON AFFRESCHI DEL ’400

UN GIOIELLO RITROVATO
Un piccolo grande tesoro è stato restituito dopo secoli di abbandono alla
comunità di San Gimignano e a milioni di turisti di tutto il mondo. È la
chiesa di San Lorenzo in Ponte (XIII secolo), decorata da uno straordinario
ciclo di affreschi del 1413 del fiorentino Cenni di Francesco di ser Cenni,
con scene dell’Inferno (nella foto: un dettaglio), Purgatorio e Paradiso.
Il Comune ha acquisito la chiesa dal Demanio nel 2011 e, dopo un
completo restauro, l’ha aperta alle visite nel circuito dei Musei Civici.
INFO tutti i giorni 10-19,30; biglietto unico Musei Civici 9 €; 0577/28.63.00, www.sangimignanomusei.it
Notizie

PRIMA DOPO
Sopra: l’Adorazione
dei Magi di Leonardo.
A sinistra: la Madonna
prima e dopo il restauro.
A destra, dall’alto: la sala
Nemi e il Ritratto di
Gerolama Santacroce
di Pompeo Girolamo
Batoni (1760), a Palazzo
Braschi; kylix attica al
Museo Delta Antico.
Pagina seguente, dall’alto:
Viottolone e Anfiteatro
al Giardino di Boboli.
FIRENZE RITORNO ALLA GALLERIA DEGLI UFFIZI

L’ADORAZIONE
DI LEONARDO RINATA
La splendida incompiuta di Leonar- colle e residui che da secoli offuscava
do è rinata dopo un restauro “im- la superficie pittorica, restituendo fi-
possibile”. L’Adorazione dei Magi è gure e dettagli, alcuni inediti, e l’ecce-
tornata alla Galleria degli Uffizi dopo zionale costruzione spaziale. È emer-
il certosino intervento dell’Opificio so inoltre che Leonardo elaborò il
delle Pietre Dure: cinque anni di lavo- disegno direttamente sulla tavola, con
ri hanno restituito una leggibilità nuo- moltissimi cambiamenti in corso d’o-
va alla pala d’altare che il genio di pera, ora di nuovo visibili. Fino al 24
Vinci cominciò a dipingere nel 1481 settembre l’opera sarà esposta in mo-
per la chiesa di San Donato a Scopeto stra agli Uffizi a confronto con l’Adora-
ma lasciò allo stato di abbozzo (con zione di Filippino Lippi del 1496, che i
alcune parti più costruite, altre allo canonici di Scopeto commissionarono
stato di disegno), alla sua partenza per una volta persa la speranza di vedere
Milano l’anno dopo. Oltre a consolida- ultimato il dipinto leonardesco.
re il supporto ligneo, l’intervento ha INFO orario 8,15-18,50, chiuso lunedì, ingresso
eliminato la patina scura di sporco, 13 € (compresa la mostra); www.uffizi.it

14 Bell’Italia
ROMA NUOVO ALLESTIMENTO DEL MUSEO DELLA CITTÀ FIRENZE DUE MILIONI DALLA MAISON GUCCI

Palazzo Braschi racconta l’Urbe Per il Giardino di Boboli,


La storia dell’Urbe rivive nelle sale del Museo di Roma, un restauro “griffato”
riaperto a palazzo Braschi, in piazza Navona, in un Al via il restauro “firmato”del Giardino
allestimento rinnovato. I percorsi di visita, tematici di Boboli, l’oasi verde di 33 ettari che si
e non più cronologici, raccontano i grandi eventi, dalle estende alle spalle di palazzo Pitti. La
feste di piazza all’epopea del Risorgimento, i protagonisti maison fiorentina Gucci finanzierà infatti
che hanno reso immortale la città, dai papi ai cardinali, con una donazione di due milioni di euro
dagli artisti ai mecenati, le trasformazioni urbanistiche il piano pluriennale di interventi sullo
che ne hanno mutato il volto, tra reperti, plastici e filmati. straordinario patrimonio arboreo dei
INFO orario 10-19, chiuso lunedì, 9,50 €; 06/0608, www.museodiroma.it giardini, voluti dai Medici nel ’500.
I lavori sono cominciati dal Viottolone
dei Cipressi, con la sostituzione di alcune
piante malate lungo il viale che collega
I NUMERI CHE CONTANO prospetticamente la parte alta dei giardini

20 anni
COMACCHIO (Ferrara) MUSEO DELTA ANTICO
alla vasca dell’Isola. Ma il progetto
Il Grande Fiume dalla prevede anche il recupero di alcune aree
preistoria al Medioevo per il Museo Civico attualmente chiuse al pubblico, come il
Amedeo Lia di La Spezia. giardino mediceo. L’accordo tra la maison
Dalla preistoria al Medioevo il delta Fino al 25 giugno celebra fiorentina e la Galleria degli Uffizi (a cui fa
del Po è stato un importante snodo l’anniversario con una capo Boboli), sarà celebrato il 29 maggio
di commerci e civiltà, un ponte tra mostra di 20 capolavori dalla sfilata della nuova collezione Gucci
Europa continentale e Mediterraneo. da tutto il mondo. nella Galleria Palatina di palazzo Pitti.
Il Museo Delta Antico, inaugurato INFO aperto tutti i giorni 8,15-18,30 (da giugno
nell’ex Ospedale degli Infermi, ne ad agosto 8,15-19,30), ingresso 7 €; www.uffizi.it
racconta la storia con 2 mila reperti
archeologici unici: come il carico
della nave romana del I secolo
ritrovato nel 1981, con utensili,
frammenti di abiti e scarpe, tempietti
votivi, anfore, lingotti di piombo.
INFO orario 9,30-13 e 15-18,30, chiuso lunedì,
6 €; 0533/31.13.16, www.museodeltaantico.com

Bell’Italia 15
Dicono di noi L’Italia raccontata dagli stranieri su giornali, riviste e siti internet

Giovedì
13 aprile 2017
“Il mercato del cibo di
qualità Eataly sosterrà
la conservazione dell’Ultima
Cena di Leonardo da Vinci”
www.huffingtonpost.com

ARIA FILTRATA La delicatezza dell’Ultima Cena dipinta da Leonardo da Vinci (nella foto) è uno
dei lasciti del grande artista, che nel refettorio del convento milanese di Santa
PER LA CENA Maria delle Grazie sperimentò una tecnica a tempera rivelatasi fragilissima.
Al capezzale del capolavoro arrivò nel 1982 la Olivetti, che finanziò e sostenne
DI LEONARDO con le proprie tecnologie un restauro durato 17 anni. Oggi, come segnala il sito
d’informazione statunitense, è Eataly a prendere parte a un fondamentale
progetto di conservazione dell’opera. La catena specializzata in alimenti di
Il potenziamento dell’impianto qualità parteciperà al finanziamento di un nuovo sistema di filtraggio dell’aria
di trattamento e condizionamento nel refettorio, messo a punto da Istituto Superiore per la Conservazione ed il
dell’aria del Cenacolo di Milano trova Restauro, Cnr, Politecnico di Milano e Università Milano Bicocca. Il controllo di
spazio sul sito dell’Huffington Post. umidità, inquinanti atmosferici e particelle portate dai visitatori (oggi limitati
Eataly finanzierà una parte dell’iniziativa a 1.300 al giorno) è fondamentale per la salute del Cenacolo. Il nuovo impianto
sarà ultimato nel 2019, cinquecentenario della morte di Leonardo.

THE GUARDIAN LONELY PLANET

Palermo risorge La rinascita dei


grazie alla cultura giardini veneziani
«Da capitale della mafia Pochi li conoscono, e non sono
a capitale della cultura»: in gran forma. I Giardini Reali di
il quotidiano britannico cita Venezia, oasi verde tra piazza
il sindaco Leoluca Orlando per San Marco e la riva degli
descrivere la parabola della Schiavoni (nella foto), saranno
città dalle stragi del 1992. interessati da un progetto di
I problemi non sono tutti risolti, recupero promosso dalla
ma Palermo oggi è più vivibile: Venice Gardens Foundation. La
Lunedì l’Unesco ha inserito i suoi Martedì notizia è apparsa anche sul sito
27 marzo 2017 monumenti arabo-normanni 11 aprile 2017 della casa editrice australiana
“La resurrezione di Palermo: “I trascurati Giardini Reali
nel Patrimonio Mondiale, nel specializzata in guide
come il campo di battaglia di Venezia ritroveranno
della mafia è diventato 2018 sarà Capitale Italiana della l’antico splendore” turistiche, che segnala i costi
capitale della cultura” Cultura e ospiterà Manifesta, www.lonelyplanet.com dell’iniziativa: 5 milioni di euro,
www.theguardian.com biennale d’arte contemporanea 2,5 dei quali versati dal Gruppo
(nella foto: il centro storico). Generali attraverso l’Art Bonus.

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Il patrimonio salvato Privati e fondazioni al servizio dei beni culturali
a cura di Manuela Piancastelli

LA REGGIA DEI BORBONE


STRAPPATA AL DEGRADO
Residenza di campagna e allevamento modello, il Real Sito di Carditello,
presso Caserta, sta recuperando frammenti dell’antico splendore

È durato poco più di un secolo lo splen-


dore del Real Sito di Carditello, in
provincia di Caserta, dal 1744 all’Unità
con Elio Germano. Per pochi giorni Tom-
maso non è riuscito a vedere la firma del
ministro Massimo Bray, a gennaio 2014,
d’Italia, quando iniziò il suo abbandono. dopo undici aste andate deserte, per l’ac-
E c’è voluto un altro secolo e mezzo per quisto del Carditello da parte dello Stato al
fargli ritrovare, almeno in parte, l’anti- prezzo di poco più di due milioni di euro:
ca bellezza. Da qualche mese, la reggia la fine del lungo degrado che aveva anche
agreste dei Borbone ha infatti riaperto al visto lottizzati e venduti, nel 1920, oltre
pubblico, affidata alle cure della neonata duemila ettari di terreno fertilissimo.
Fondazione Real Sito di Carditello.
E se la storia antica del Carditello ci rac- IL LUNGO ABBANDONO
conta dell’illuminismo di Carlo III e del DEL LUOGO CHE STUPÌ GOETHE
figlio Ferdinando IV, che vollero creare Dopo le razzie tedesche, nel dopoguerra i
un’azienda modello per la selezione dei 16 ettari rimasti e la reggia furono affida-
cavalli di Persano e per l’allevamento ti a enti poi disciolti. Eppure il Carditello
di bufale e mucche, la storia recente è aveva incantato Goethe che lo conside-
In alto: il prospetto sinistra: la balconata soprattutto quella di un pastore. Sorretto rò un modello «per comprendere cosa
del Real Sito. Al da cui i reali dalle associazioni del comitato “Salviamo vuol dire vegetazione e perché si coltiva
centro, la palazzina potevano assistere
destinata alla alle funzioni tenute Carditello”, Tommaso Cestrone per de- la terra». Accoglieva stalle moderne per
residenza reale. nella cappella; una cenni ha custodito in maniera amorevole centinaia di cavalli della Real razza di
Qui sopra: uno delle scuderie dopo e gratuita il sito, l’ha ripulito con i suoi Persano, meravigliosi esemplari dal collo
degli affreschi il restauro. Pagina mezzi, l’ha protetto il più possibile da ladri, lungo, le zampe esili e i lombi corti, nati
settecenteschi seguente, in basso:
vandali e camorristi che ne avevano fatto dall’incrocio di stalloni turchi con fattrici
che decorano la la reale famiglia in
palazzina. Pagina abiti contadini in un una discarica. La sua storia è diventata un locali. Ferdinando IV ampliò l’azienda
seguente, in alto da affresco di Hackert. film: Bella e perduta, di Pietro Marcello, con l’allevamento di bovini da latte e in-

18 Bell’Italia
CARTA D’IDENTITÀ
Fondazione Real Sito
di Carditello
La fondazione chiamata
a far rinascere la reggia è
nata nel febbraio 2016 da un
accordo fra Ministero dei Beni
Culturali e Ambientali e del
Turismo, Regione Campania
e Comune di San Tammaro,
nel cui territorio si trova il sito.
Presidente è l’ex ministro Luigi
Nicolais, direttrice la storica
dell’arte Angela Tecce. Tra gli
obiettivi, anche un percorso
turistico-culturale integrato
delle residenze borboniche.
Fondazione Real Sito
di Carditello, San Tammaro
(Caserta), via Carditello, www.
fondazionecarditello.org
Per visitare il sito in occasione
delle aperture straordinarie
caricando l’architetto Francesco Collecini tostante. E soprattutto è magnifica l’area dei weekend è necessario
della costruzione della residenza reale, di esterna del galoppatoio ellittico (650 me- prenotare all’indirizzo
stalle, scuderie e alloggi per 400 braccian- tri lineari) con due fontane a obelisco e un agenda21carditello@
ti. Durante l’inaugurazione dello scorso tempietto circolare. La prima tranche del gmail.com. Accesso senza
ottobre, il ministro Dario Franceschini restauro, tre milioni di euro, ha riguardato prenotazione, fino alla
ha auspicato che il Carditello possa tor- le coperture e gli esterni; i cinque in arrivo disponibilità consentita dai
nare a essere un centro di allevamento dei serviranno per gli interni e per le scuderie. limiti di sicurezza: sabato 6,
cavalli di Persano. Nella stessa occasione, Non basteranno per il restauro completo, 13, 20, 27 maggio, dalle 10
l’antica maison napoletana Cilento ha ma è un inizio. Una svolta, come le ban- alle 12; domenica 7, 14, 21,
presentato la sua nuova serie di cravatte diere italiana ed europea che finalmente 28 maggio alle ore 12.
e foulard dedicata alle tre razze equine sventolano sulla reggia.
del Regno di Napoli: quella di Persano, la
Salernitana e la Napoletana.

UNA DIMORA ELEGANTE


E MODERNISSIMA
La residenza venne inaugurata nel 1793,
decorata con affreschi di Jakob Philipp
Hackert, Giuseppe Cammarano e Fedele
Fischetti, e «dotata di comodità all’avan-
guardia come la tavola meccanica che
consentiva, attraverso un foro nel pavi-
mento, che la tavola arrivasse già imban-
dita dalle cucine alla sala da pranzo», spie-
ga la direttrice della fondazione Angela
Tecce. Nonostante le offese del tempo,
quel che è giunto a noi è di grande fasci-
no. Dall’elegante casino reale, coronato da
una balaustra e da un belvedere, partono
le ali agricole; le due scale d’accesso por-
tano all’appartamento dal quale la fami-
glia reale, affacciata alle balaustre, poteva
anche seguire la messa nella cappella sot-

Bell’Italia 19
CERESIO SIM

5, 6 e 7 MAGGIO 2017
Giardini Pubblici Indro Montanelli, Milano
dalle ore 9.30 alle ore 19.30

ORTICOLA DI LOMBARDIA
ASSOCIAZIONE SENZA SCOPO
DI LUCRO, DA 22 ANNI INVESTE
I FONDI RACCOLTI NEL VERDE
DI MILANO, ORA IN CONVENZIONE
CON IL COMUNE DI MILANO
A cura di Lara Leovino Appuntamenti d’arte

VENEZIA

BIENNALE:
ARTE VIVA
PER IL FUTURO
L’edizione di quest’anno è nel segno
di un ritrovato umanesimo. Protagonisti
gli artisti, che attraverso le loro opere
sprigionano creatività e configurano
nuove prospettive per l’uomo moderno

A destra: A Beat, 2013, Dekyndt; Untitled, 2016,


di Francis Upritchard. Foto acrilico e inchiostro
sotto, dall’alto: One and su carta di Dan Miller;
thousand nights, 2016, Doorway, 2015,
installazione di Edith di Vadim Fishkin.

«Viva Arte Viva è una Biennale con gli artisti, degli artisti, per gli ar-
tisti. Il titolo Viva Arte Viva infatti è una sorta di esclamazione, un’e-
spressione della passione per l’arte e per la figura dell’artista». Con
queste parole la curatrice francese Christine Macel riassume il tema
della 57ª esposizione internazionale. Un omaggio a chi, attraverso
la creatività, valorizza libertà ed espressione individuale, educa
alla bellezza e testimonia la parte più preziosa dell’umanità. Una
Biennale aperta anche ad artisti meno noti: su 120 invitati, 103 par-
tecipano per la prima volta, alcuni sono delle scoperte, altri delle ri-
scoperte. 87 i Paesi partecipanti con allestimenti a tema negli storici
padiglioni ai Giardini e all’Arsenale. Tante anche le iniziative colla-
terali: eventi, performance, mostre che coinvolgono musei, fondazio-
ni, palazzi e chiese della città. 57. ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE D’ARTE.
Viva Arte Viva. Sede: Giardini e Arsenale. Date: 13 maggio-26 novembre. Orari:
10-18, chiuso il lunedì. Fino al 30 settembre, il venerdì e sabato all’Arsenale
10-20. Ingresso: 25 €. Info www.labiennale.org

Bell’Italia 21
TORINO
TOSCANA
LE INCISIONI BAROCCHE
DEL GRECHETTO IL SECOLO D’ORO
Giovanni Benedetto Castiglione, DELLA PITTURA SENESE
detto il Grechetto, pittore del Una mostra “diffusa” focalizza
’600, è protagonista ai Musei l’attenzione su alcuni interpreti della
Reali. La mostra evidenzia pittura in terra di Siena dai primi
le capacità di disegnatore e del ’500 a metà ’600. Un’occasione
incisore dell’artista genovese. per ammirare, in splendidi luoghi,
Potenti le “teste di carattere” capolavori di Beccafumi, del Riccio,
che ricordano la mano del Sodoma, di Mei e di Pino.
di Rembrandt. In rassegna A sinistra: Cleopatra, di Domenico
si ammirano 30 incisioni e tre Beccafumi, a Montepulciano.
dipinti. Sopra: Testa di uomo IL BUON SECOLO DELLA PITTURA
all’orientale, metà XVII secolo. SENESE. Dalla Maniera moderna al Lume
LE INVENZIONI DEL GRECHETTO. Caravaggesco. Fino al 30 giugno in più
Ai Musei Reali dal 30 maggio sedi del Senese: al Museo Civico
al 1° ottobre. Info 011/522.04.21; di Montepulciano, a Palazzo Chigi
www.museireali.beniculturali.it Zondadari di San Quirico d’Orcia,
al Conservatorio San Carlo Borromeo
di Pienza. Info 0578/71.73.00.

MILANO

LA RAI E GLI ARTISTI: FILMATI, SCULTURE, INSTALLAZIONI


La mostra, concepita dall’artista Francesco Vezzoli, esplora la produzione
della Rai degli anni 70. Il percorso presenta filmati storici della Rai insieme
a opere di Burri, Accardi, Fioroni, Paolini, Pistoletto. Sotto: Applausi, 1968,
di Gianni Pettena. TV 70: FRANCESCO VEZZOLI GUARDA LA RAI. Alla Fondazione
Prada dal 9 maggio al 24 settembre. Info www.fondazioneprada.org
Appuntamentid’arte

BOLOGNA

MANARESI: GRAFICA
MA ANCHE PITTURA
Maestro nel campo dell’incisione,
Paolo Manaresi (1908-1991) è al
centro di una mostra che ne svela
NAPOLI E POMPEI
non solo le opere di grafica ma
anche quelle pittoriche, per lo più PICASSO IN CAMPANIA, CENTO ANNI DOPO
sconosciute al grande pubblico. Nel 1917 Picasso soggiorna più volte a Napoli e a Pompei
Una galleria di un centinaio con Jean Cocteau. Una mostra in due sedi analizza, attraverso
di oli, pastelli e tempere, in alcuni suoi capolavori, l’incontro fra il maestro e l’antichità
gran parte inedite, che va dagli a Pompei, e l’influenza che la cultura tradizionale
anni 30 al 1991. Sopra: Nudo partenopea ebbe sulle sue opere. Sopra: L’Acrobata, 1930.
con cappello di paglia, 1934. PICASSO E NAPOLI: PARADE. Al Museo e Real Bosco
PAOLO MANARESI. di Capodimonte e all’Antiquarium di Pompei fino al 10 luglio. Info
I colori dell’inquietudine. Alla www.museocapodimonte.beniculturali.it; www.pompeiisites.org
Fondazione Cardinale Giacomo
Lercaro-Raccolta Lercaro fino al 2
luglio. Info 051/656.62.10.

PERUGIA

CAPOLAVORI DA CAVEAU
La rassegna, curata da Vittorio
Sgarbi, offre la possibilità di vedere
circa 100 capolavori di istituti
e fondazioni bancarie. Fra i
tanti grandi artisti ci sono Giotto,
Perugino, Carracci, Guercino,
TRENTO
Bellotto, Fattori, Boldini, Carrà.
A sinistra: San Francesco d’Assisi, LE MONTAGNE D’ITALIA VISTE DA UN “ALTRO VERSANTE”
di Giotto. DA GIOTTO A MORANDI. Le cime più belle con gli occhi di tre fotografi – Bruno D’Amicis, Maurizio Biancarelli,
A Palazzo Baldeschi al Corso fino Luciano Gaudenzio – e del documentarista Marco Rossitti. Le immagini sono
al 15 settembre. Info 075/572.45.63. insolite, non stereotipate, e sono accompagnate da un’avvincente narrazione
multimediale. Sopra: catena del Gran Sasso in una foto di Bruno D’Amicis. UN PAESE
MILLE PAESAGGI. A Palazzo delle Albere fino al 16 luglio. Info www.laltroversante.com

Bell’Italia 23
Appuntamento con Vittorio Sgarbi
Un Museo un Capolavoro CREMONA Museo Civico Ala Ponzone

CARAVAGGIO RIFLESSO Sfondo inquietante


Il buio che Francesco

NEL DOLORE DEL SANTO anche visivamente si porta


dentro è in continuità con
quello che, quasi a bucargli
Nella Mortificazione di San Francesco del 1606 sembra rispecchiarsi
la schiena, attraversa
la sofferenza dell’artista in fuga, inseguito da una condanna a morte e lacera un retrostante
uliveto niente affatto

F ine giugno 1606: il governatore di


Roma, il cremonese Benedetto Ala,
prende atto del bando capitale che la
geva, ammorbava, qui brucia, corrode, di-
sfa. Il volto di Francesco viene penetrato,
scavato nelle rughe della fronte che vo-
tranquillizzante, abbozzato
come una foresta stregata
già pre-romantica.
magistratura ha inflitto al pittore più di- gliono sottolineare il patimento, mentre
scusso del momento, Caravaggio, a causa gli occhi, infossati, ancora non trovano il
di un’ennesima bravata che era costata la coraggio di aprirsi; i colori si sono fatti più
vita a un ceffo non più raccomandabile spenti e gravi, come per la Cena in Em- Mani tormentate
Caravaggio rappresenta
di lui, Ranuccio Tomassoni. Il mancato maus oggi a Brera, nella dominante bruni-
Francesco nell’atto della
ritorno a Roma dell’artista, uscito ferito ta che è la stessa del primo strato pittorico,
mortificazione, mentre
dallo scontro armato e rifugiatosi fra Za- quello uniforme dell’imprimitura.
unisce le mani in modo
garolo e Palestrina presso il principe Mar- Il volto di questo Francesco è intri-
spasmodico, per nulla
zio Colonna, gli era costata la condanna so di una religiosità tutta lombarda,
estatico o rapito, ma
che dava diritto a chiunque di giustiziarlo pauperista e misticheggiante, presaga
sofferente nella posa
entro le mura urbane. Da quel momento, del culto di San Carlo Borromeo che di
contorta da mea culpa,
Caravaggio ha una sola ossessione: ingra- lì a poco sarebbe esploso in seguito alla
in ripresa del Manierismo
ziarsi i potenti per ottenere il perdono che sua canonizzazione (1610). Un volto non
e come in anticipo
lo faccia tornare a Roma. Per farlo, non troppo lontano da quelli che in altre opere
rispetto al Barocco.
ha che un modo, ricorrere ai prodigi della vengono ritenuti autoritratti dell’artista.
sua arte, divenuta ricercatissima dopo la Del resto, chi più del Caravaggio in fuga
clamorosa fuga. Si rimette quindi al lavo- da Roma poteva sentire vicini i temi della
ro, con una nuova disposizione d’animo, mortificazione e del pentimento, identi- Pieghe affilate
più sensibile al timore e all’angoscia. ficandosi nel soggetto dell’opera, poco Sul saio l’effetto della luce
Chissà se è attraverso monsignor Ala che importa se in maniera davvero sentita? risulta nuovo, tagliente,
è giunto a Cremona un quadro fra i più Quale mezzo, meglio della pittura, poteva attribuendo alla veste
singolari di Caravaggio, avente per sog- perorare la causa del suo ravvedimento? una spigolosità mai
getto San Francesco. Il santo ha medita- Non servirà a nulla, per sua disgrazia. E riscontrata prima, con
to sulla caducità delle cose terrene ed sarà sempre più disperazione. le pieghe spezzate che
è in attesa di ulteriori indicazioni da vengono compensate
Dio; il teschio è messo da parte, a terra, Museo Civico Ala Ponzone, Cremona, solo parzialmente da altre
a fare da appoggio alla coperta del libro via Ugolani Dati 4, 0372/40.77.70. Aperto più sinuose, in entrambi
sacro che sostiene a sua volta, su una da martedì a domenica 10-17; ingresso 7 €, i casi rese con moderna
pagina aperta, un crocifisso dallo scorcio gratuito la prima domenica del mese. essenzialità di gesto e segno.
ardito, in allusione al racconto della Ver-
na codificato dalle Croniche de’ Frati Mi- Il confronto
nori: «quando aperto il Messale tre volte,
sempre aprì la Passione». L’indicazione è Il soggetto della tela di Cremona
arrivata a segno: perché l’imitatio Christi è sempre stato interpretato come
giunga fino in fondo, facendo conseguire una Meditazione, ma il confronto
l’agognato congiungimento spirituale, è con un altro dipinto di Caravaggio,
necessario identificarsi totalmente nel quello probabilmente coevo di
dolore supremo del figlio di Dio. France- Carpineto Romano (Roma, Galleria
sco, quindi, si sta mortificando, facendosi Nazionale d’Arte Antica, nella foto),
carico del peccato che ha portato il genere dove Francesco è effettivamente
umano a privarsi del suo Salvatore. in raccoglimento con un teschio
C’è un dramma in corso nel teatro psi- in mano, induce a credere che
cologico di questo dipinto, anche se si tratti di un momento successivo
trattenuto, esteriorizzato solo quanto negli eventi che conducono
basta. È la luce, al solito, che lo rivela, ma il santo, in ritiro sul Monte della
in una maniera diversa da come faceva Verna, a ricevere le stimmate.
nelle opere romane. Lì impregnava, intin-

24 Bell’Italia
altezza 130 cm
Appuntamenticon i festival di Sandra Minute

RAVENNA DAL 5 AL 14 MAGGIO


IL JAZZ DEI GRANDI
Pat Metheny, Billy Cobham e Marc Ribot
sono le star indiscusse del 44° festival
Ravenna Jazz, che conta tra gli ospiti
anche Nico Gori (sopra) e Trio Bobo. Nel
programma spicca “Pazzi di Jazz Young
Project”, monumentale concerto con Paolo
Fresu, Tommaso Vittorini e 250 giovanissimi
musicisti selezionati nelle scuole.
INFO www.ravennajazz.org

IN TUTTA ITALIA 21 MAGGIO

UN INVITO A PALAZZO IN TUTTA ITALIA DAL 2 AL 4 GIUGNO


TRA TORNI E FORNACI
Per una giornata duecento dimore storiche aderenti Una grande festa della creatività con 300
eventi in 35 città simbolo della ceramica,
all’Adsi aprono eccezionalmente le porte al pubblico
da Faenza a Caltagirone. Buongiorno
Ceramica prevede aperture straordinarie
Per una domenica si rinnova il fascino del Grand Tour, tra palazzi nobiliari e di fornaci e botteghe artigiane con
magnifici giardini. La Giornata Nazionale dell’Associazione Dimore Sto- laboratori, lezioni di tornio e decorazione,
riche Italiane apre gratuitamente su tutto il territorio nazionale oltre 200 aperitivi con l’artista, concerti e spettacoli
splendide residenze d’epoca, castelli, ville, casali e giardini, per la maggior (sotto: una fornace a Impruneta).
parte privati e spesso visitabili solo in questa occasione. La parte del leone la INFO www.buongiornoceramica.it
fa la Toscana, con oltre cento dimore, una ventina delle quali aperte per la
prima volta, in territori meno battuti dai flussi turistici come il Mugello, il
Casentino e la val di Sieve (nella foto: la villa di Striano a Borgo San Lorenzo).
Oltre ai tour nelle residenze, la giornata prevede anche un fitto programma
di eventi tra mostre, concerti, convegni e spettacoli teatrali.
INFO programma completo sui siti www.adsi.it, www.adsitoscananews.info

MILANO DAL 19 AL 21 MAGGIO


PIANO PIANO
SI SCOPRE LA CITTÀ
Un lungo viaggio sulle note
del pianoforte nei luoghi più belli
della città, dal centro alle periferie.
Torna Piano City Milano, tre
giorni di concerti gratuiti nei
ALESSANDRIA FINO AL 4 GIUGNO
monumenti ma anche nelle case,
nei parchi, nei cortili, sui battelli ECHI SONORI NEI LUOGHI D’ARTE
e sui tram. Tra i “palcoscenici” Concerti, visite guidate e degustazioni
inediti debuttano in questa alla scoperta dei tesori d’arte in
sesta edizione la chiesa di San provincia di Alessandria. Echos. I
Maurizio, il refettorio Ambrosiano, Luoghi e la Musica, alla diciannovesima
la Cripta San Sepolcro, l’Albergo edizione, propone 15 concerti in chiese
Diurno Venezia e, fuori porta, e monumenti di 14 comuni, come
l’abbazia di Chiaravalle (nella foto: l’abbazia di Rivalta, il castello di Piovera
un concerto a Porta Nuova). e la basilica della Maddalena di Novi
INFO www.pianocitymilano.it Ligure. INFO www.festivalechos.it

26 Bell’Italia
Appuntamentiall’aria aperta di Pietro Cozzi

IN TUTTA ITALIA DAL 13 MAGGIO

A CIASCUNO
LA SUA CORSA
Tra gli eventi di RCS Sport
per la bella stagione spiccano sedici
prove podistiche per tutti i gusti

Variopinta, mattutina, a ostacoli: ogni runner


sceglie la sua corsa, nell’articolato calendario che
RCS Sport ha messo a punto per la primavera-estate
2017. Le Color Run sono “fun race” originalissime, 5
chilometri di divertimento dove i partecipanti passa-
no attraverso il lancio di polveri arcobaleno. Il primo
appuntamento è a Bologna (20 maggio), poi altre
cinque uscite fino alla chiusura di Milano (10 set-
Un momento della Breakfast Run di Verona, con partenza all’alba. tembre). Chi preferisce muoversi all’alba punta sulle
Breakfast Run: partenza alle 5,45 nei parchi e nei
centri storici cittadini, con meritata colazione fina-
le. Il tour tocca Trento (19/5), Roma (26/5), Venezia
(9/6), Milano (16/6), Torino (23/6), Verona (30/6) e
Bormio (8/7). Più dure le prove dell’Urban Obstacle
Race (nell’area ex Expo a Milano, 27 maggio) e delle
Fisherman’s Friend Strongmanrun (il 13 maggio a
Bibione e il 16 settembre a Rovereto). Nella prima,
alla corsa si affiancano diversi esercizi a corpo li-
bero, mentre nelle Strongmanrun l’atleta affronta
vasche di fango, scivoli, muri di balle di fieno...
INFO www.thecolorrun.it; www.breakfastrun.it;
www.urban-obstaclerace.it; www.strongmanrun.it

MILANO DAL 2 AL 4 GIUGNO LECCO DAL 12 AL 14 MAGGIO

CON LA TESTA PER ARIA IN SELLA ALLE BICI ELETTRICHE


Nel parco EXperience, per il Festival La biciclette elettriche, o “e-bike”,
del Volo una sfilata di mongolfiere aprono le porte alla scoperta su due
variopinte fa da corona all’inconfondibile ruote del territorio anche a chi non
profilo dell’Albero della Vita. Uno show ha un allenamento specifico. Bike Up
da ammirare e da vivere da protagonisti, è il festival vista lago che permette
grazie agli speciali palloni aerostatici di scoprirne tutte le potenzialità, con
ancorati a terra. Per approfondire il tema escursioni guidate nel territorio e lezioni
c’è anche una mostra dedicata alla storia sull’uso della mountain bike elettriche.
del volo. INFO www.festivaldelvolo.it INFO www.bikeup.eu

SESTOLA (Modena) DAL 26 AL 28 MAGGIO PUGLIA 2-4 E 9-11 GIUGNO

L’APPENNINO IN PICCHIATA MOTO D’ACQUA MONDIALI


Il Campionato Europeo di Downhill Debutta in Puglia, con due tappe molto
Dall’alto: downhill
promuove il Cimone Bike Park, attese, il Campionato del Mondo
al Cimone Bike
Park; mongolfiera nell’Appennino modenese, come una di Moto d’Acqua 2017. Il via è da Porto
al parco EXperience delle grandi mete per i mountain biker Cesareo (Lecce) nel primo weekend
di Milano; gara del continente. Trecento atleti si sfidano di giugno, da dove la carovana delle
di moto d’acqua; in discesa da Pian del Falco fino a piazza aquabike si sposta poi a Vieste (Foggia),
percorsi per i più
piccoli a Bike Up, Passerini, nel centro di Sestola. Per nel Gargano (9-11 giugno). Sono attesi
festival lecchese i principianti viene allestito un circuito 110 piloti provenienti da 30 nazioni
delle bici elettriche. di gobbe e paraboliche. INFO 0536/623.24 diverse. INFO www.aquabike.net

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GENOVA DAL 18 AL 21 MAGGIO

NELLA RETE
DI SLOW FISH
Negli spazi del Porto Antico, quattro
giorni per scoprire la biodiversità marina
e gustare tutti i sapori della filiera ittica

È una festa. Del mare, dei laghi, dei fiumi più


pescosi. E delle persone per le quali questi luo-
ghi sono la vita, una fonte di lavoro o di studio.
Ecco perché Slow Fish, evento biennale organiz-
zato da Slow Food Italia e Regione Liguria, in col-
laborazione con il Ministero delle Politiche Agri-
cole, Alimentari e Forestali, è il luogo delle storie.
Nell’evento a ingresso libero ospitato nel Porto
Lo chef Moreno Cedroni in cucina durante l’edizione 2015 di Slow Fish. Antico di Genova è previsto un ricco programma
di conferenze, proiezioni, laboratori e incontri
con le comunità di pescatori di tutto il mondo.
Un modo per far diventare il pubblico parte di
quell’intreccio di conoscenze, scambi e relazioni
che dà il titolo a Slow Fish 2017: “La rete siamo
noi”. Tra i percorsi guidati dentro l’evento, dove
gli esperti spiegano “Che pesci prendere”, e un
assaggio di Pizza n’ Fish, si festeggiano i nuovi
Presidi Slow Food in tema, tutti pugliesi: la pesca
artigianale di Torre Guaceto (Brindisi), la piccola
pesca di Porto Cesareo (Lecce) e la piccola pesca
delle Secche di Ugento (Lecce).
INFO slowfish.slowfood.it; www.slowfood.it

SIENA NAPOLI DAL 5 AL 26 MAGGIO

NUOVI CAMMINI GOLOSI DEGUSTAZIONI AD ARTE


Il progetto “A spasso tra le ricette Compie 10 anni Wine&Thecity e “invade”
senesi” unisce le attrazioni monumentali spazi privati, antichi palazzi e musei con
della città alle sue tipicità gastronomiche. reading, concerti e performance di danza,
Otto piatti della tradizione – dai malfatti accompagnati dalle degustazioni. Sono
ai ricciarelli – sono abbinati ad altrettanti ospiti 100 cantine da tutta Italia. E dal 12
percorsi di trekking urbano studiati per al 14 maggio il complesso monumentale
“bruciare” la quantità di calorie di quella di San Domenico Maggiore ospita
pietanza. Gli itinerari si scaricano su l’Enoteca della Banca del Vino di Slow
www.enjoysiena.it INFO 0577/29.21.28 Food. INFO www.wineandthecity.it
TERNI DAL 25 AL 28 MAGGIO MILANO DAL 4 AL 7 MAGGIO

IL PIACERE DEL PANE SCIAPO VENTI CHEF DA PROVARE


C’è anche un corso di “impasto-terapia” Nel quartiere di Porta Nuova va in scena
Dall’alto: buone nella seconda edizione di Bread Fest, l’ottava edizione di Taste of Milano. Un
pratiche di riciclo
a Slow Fish; evento dedicato al pane sciapo (senza incontro goloso, che permette di provare
eventi con vista sale) umbro. Nel centro di Terni, per le creazioni di 20 chef – tra cui Elio Sironi,
su Napoli per il secondo anno tengono banco laboratori Andrea Aprea e Andrea Berton – a
Wine&Thecity; di panificazione e assaggi. Un posto un costo accessibile. E poi partecipare
Giuseppe Iannotti
a Taste of Milano;
speciale è però riservato ai prodotti tipici a degustazioni, showcooking, corsi di
il pane di Bread della Valnerina, colpita dal recente cucina; ingresso per una sessione (diurna
Fest di Terni. terremoto. INFO www.breadfest.it o serale): 16 €. INFO www.tasteofmilano.it

30 Bell’Italia
IL BELLO DELL’ITALIA.
EXPORT MANIFATTURA RICERCA ARTE ENERGIA STILI DI VITA

BARI VERONA TORINO PALERMO RAVENNA BRESCIA


sabato 22 aprile sabato 29 aprile sabato 6 maggio sabato 13 maggio sabato 20 maggio sabato 27 maggio

L’INCHIESTA DAL VIVO DEL CORRIERE DELLA SERA.


SEI TAPPE PER VALORIZZARE
LA BELLEZZA DI UN’ITALIA SPECIALE.
Riparte la grande inchiesta dal vivo del Corriere della Sera, che racconta l’Italia attraverso
la parola chiave della bellezza, nelle sue declinazioni infinite.
Un patrimonio di realtà, progetti e visioni che testimonia i primati di un Paese meraviglioso.

#ilbellodellitalia

Bari | sabato 22 aprwile Verona | sabato 29 aprile Torino | sabato 6 maggio Palermo | sabato 13 maggio Ravenna | sabato 20 maggio Brescia | sabato 27 maggio
Spazio Murat Palazzo della Gran Guardia Auditorium Grattacielo Cantieri Culturali della Teatro Alighieri Auditorium Santa Giulia
Export(are) bellezza Pensare & produrre, Intesa Sanpaolo Zisa - Cinema De Seta Altri mondi La forza dolce
il bello che fa crescere La ricerca dell’eccellenza, Crocevia delle culture
l’eccellenza della ricerca

Scopri tutte le tappe de Il Bello dell’Italia su www.corriere.it/bello-italia

Main Partner Partner


In viaggiocon Antonio Paolucci
Roma - Città del Vaticano MUSEI VATICANI Galleria delle Carte Geografiche

LOMBARDIA, TEATRO
DEI DESTINI D’ITALIA
La regione tra il Po e le Alpi rappresentata nella Galleria dei papi
è un luogo cruciale per la storia europea, da secoli sede di aspri
conflitti ma anche di corti magnifiche e di una fiorente economia

N ella Galleria delle Carte Geogra-


fiche la regione italiana che oggi
chiamiamo Lombardia è divisa in tre ri-
patrono (Sant’Ambrogio ferma sulla por-
ta della chiesa l’imperatore Teodosio col-
pevole di atroci delitti; Sant’Ambrogio cac-
quadri affrescati che rappresentano la cia gli eretici da Milano), così come non
partitura politica allora in essere. C’è il viene dimenticato l’intervento provvi-
Ducato di Milano, all’epoca governato- denziale di papa Leone Magno che in
rato spagnolo, e c’è la Lombardia sotto- territorio di Mantova, fra Quistello e
messa a Venezia, con le città di Bergamo Governolo, ferma Attila re degli Unni
e di Brescia; Crema, a trenta chilometri in marcia verso Roma per saccheggiarla
dal centro di Milano, era il presidio più e distruggerla: «Urbis excidium anhelan-
occidentale della Serenissima. Varcato tem» (bramoso di distruggere la Città
l’Adda (tutti ricorderanno nei Promes- Eterna), spiega infatti il cartiglio.
si Sposi la fuga di Renzo Tramaglino
braccato dalla polizia dopo la rivolta PORTA DELLA PENISOLA
dei forni; il guado del fiume era per lui ATTRAVERSATA DALLA STORIA
la libertà), si era già in terra di San Mar- L’incontro fra il papa e Attila, avvenuto
co. Infine c’è quella parte di Lombardia nel 452, è un episodio in parte fondato
che confina con l’Emilia, con le terre di storicamente, in parte leggendario. È
Parma e Piacenza, e che era, all’epoca, però significativo di quella che è stata
il Ducato di Mantova. per secoli la Lombardia nella storia del
nostro Paese: la porta d’Italia. Gli stra-
CITTÀ RICCHE E RAFFINATE, nieri sono stati sempre attratti dalla sua
CAPITALI DI STATI POTENTI ricchezza e, attraversando i passi alpi-
Mantova, la città d’acqua, una specie di ni, con Annibale come con Napoleone,
Venezia fluviale, è celebre in quegli anni con gli spagnoli di Carlo V come con i
per la ricchezza e per la munificenza dei francesi di Carlo VIII e di Francesco I,
suoi sovrani, per le collezioni d’arte in in più occasioni hanno invaso le sue ver-
palazzo Ducale e in palazzo Te gremite di di pianure. Nessuna carta geografica
capolavori (Mantegna, Raffaello, Tizia- nella Galleria Vaticana è gremita di
no, Rubens), purtroppo dispersi prima tanti cruenti episodi storici minu-
per la vendita delle collezioni alla corona ziosamente descritti come quelle che
d’Inghilterra, poi per il sacco delle trup- raccontano la Lombardia.
pe imperiali del principe di Fürstenberg Sul Ticino, presso Vigevano, Annibale
dopo l’assedio del 1630. Milano, recita con i suoi elefanti sconfigge il console
l’iscrizione in latino, è «Cisalpinae romano Publio Cornelio Scipione (218
Galliae metropolis» ed è descritta in avanti Cristo). Più a sud, presso Pina-
pianta e in dettaglio con l’azzurra cintu- rolo, nell’Oltrepò Pavese, i Romani del
ra dei Navigli e le mura spagnole, la cui console Marco Marcello sottomettono
costruzione era iniziata nel 1548. gli Insubri (222 avanti Cristo). Anche
La Chiesa ha sempre giocato un ruolo Carlo Magno, in una battaglia dalle
importante nella storia di questa parte grandi conseguenze storiche, trionfa
d’Italia. Gli affreschi della volta esalta- sui Longobardi di re Desiderio (774).
no il ruolo di Ambrogio, il vescovo santo Ma c’è anche l’assedio francese di Pavia,

32 Bell’Italia
Il Ducato di Milano tra la Pianura Padana e le Alpi, in uno dei tre affreschi
che ritraggono i territori lombardi nella Galleria delle Carte Geografiche

Bell’Italia 33
In viaggiocon Antonio Paolucci

A sinistra: l’affresco che


sulla volta della Galleria
raffigura l’incontro
tra papa Leone Magno
e Attila. La leggenda
vuole che nel 452,
nei pressi di Mantova,
il pontefice riuscì a far
desistere il re degli
Unni dall’intenzione
di conquistare Roma.
Sotto: particolare della
carta del Ducato
di Milano con l’assedio
posto a Pavia nel
1528 da Francesco
di Borbone, inviato
dei Francesi contro
le truppe imperiali.

nel 1528, durante le guerre d’Italia che


videro le potenze egemoni dell’epoca,
la Francia e la Spagna, contendersi il
controllo politico del Bel Paese.

TERRA DI GRANDI RISORSE


E SPLENDIDI PAESAGGI
Le carte affrescate della Lombardia rac-
contano da una parte gli episodi della
storia, dall’altra la gloria e la notorietà di
un territorio che già allora rappresen-
tava l’Italia laboriosa, ricca, produt-
tiva. Lo si capisce dalla rete fittissima di
strade, di città, di paesi che avvolgono
la metropoli di Milano. Mentre i laghi
(il Maggiore, quelli di Como e d’Iseo)
attentamente descritti nelle coste, nei
promontori, nei paesi dislocati lungo le
rive, sono la testimonianza di bellezze
naturalistiche che i cartografi del Cin-
quecento ben conoscevano e che allora
come oggi affascinavano e lasciavano
stupiti i letterati, i poeti e gli artisti.

Musei Vaticani, Città del Vaticano, viale


Vaticano, 06/69.88.46.76, 06/69.88.31.45,
www.museivaticani.va Aperti da lunedì
a sabato, ingresso 9-16, chiusura 18; biglietto
16 €. Domenica chiuso, eccetto l’ultima del
mese, ingresso 9-12,30, chiusura 14; gratuito.

34 Bell’Italia
LUCCA Cattedrale di San Martino

IL DUOMO
RITROVATO
Dopo un ventennio di restauri, la chiesa madre della città toscana
è libera dai ponteggi. Torna a mostrare per intero la sua magnifica
veste romanico-gotica e i tesori d’arte che custodisce
TESTI Barbara Gabbrielli FOTOGRAFIE Fabio Gambina

36 Bell’Italia
In questa foto:
la facciata della
cattedrale, splendida
quinta marmorea
rivolta su piazza San
Martino. Le ampie
aperture del portico
e i tre ordini di
loggette conferiscono
grande leggerezza
all’architettura
romanica del
prospetto. A destra:
particolare di uno
dei pilastri del
portico duecentesco,
decorato con
figure relative alla
genealogia di Maria.
N
Sopra, a sinistra: on è stato facile curare le ferite, dovute al tempo
la seicentesca cappella e a qualche ingenuità nella progettazione trecen-
del Santuario; al centro, tesca, della Cattedrale di San Martino. Lucca ha
Madonna col Bambino in
trono tra i Santi Stefano potuto riscoprire il suo duomo a poco a poco, in
e Giovanni Battista venti anni di complessi lavori di restauro che han-
(1509) di Fra Bartolomeo. no consolidato la struttura, ma anche tolto il grigio dalle pa-
Sopra, a destra: le reti, dagli altari e dalle sculture che rendono questo luogo il
coperture a crociera delle
tre navate, rinnovate in
cuore religioso e artistico della città. Entrando, tutto è bianco
chiave gotica tra XIV e XV e luminoso. Da meno di un mese, il portale d’ingresso laterale
secolo. La decorazione è stato riaperto e sono state smontate le impalcature che im-
ad affresco risale al XIX pedivano la vista del braccio nord del transetto. Proprio qui,
secolo. Nella foto grande: il fianco laterale della cattedrale dedicata al vescovo di Tours,
la navata sinistra, con
il tempietto ottagonale due decenni fa come già nel ’700, aveva iniziato a cedere.
quattrocentesco che L a tradizione vuole che a fondare la chiesa di San Martino
custodisce il crocifisso sia stato il vescovo Frediano nel VI secolo, vicino all’allora
ligneo del Volto Santo. cattedrale di Santa Reparata e all’annesso battistero. Siamo
Sotto: particolare
del Monumento funebre
in pieno dominio longobardo: Lucca nel 570 era diventata
di Ilaria del Carretto capitale della Tuscia e viveva una rinascita economica e arti-
(1406), capolavoro stica. La nuova chiesa divenne presto il centro religioso della
di Jacopo della Quercia città a scapito di Santa Reparata, ma bisogna aspettare il 725
esposto in sacrestia. per vederla attestata come cattedrale. Niente rimane di quel
periodo, tanto che la storia edilizia del monumento viene

38 Bell’Italia
LUCCA Cattedrale di San Martino

6
7

FACCIATA ROMANICA
E INTERNO GOTICO
Il duomo di Lucca è tra le cattedrali più antiche d’Italia:
sede vescovile dall’VIII secolo, è stato rinnovato tra
il 1060 e il 1070. Ma quello che vediamo oggi è frutto
dei radicali interventi avvenuti tra XIII e XV secolo

Illustrazione di Massimo Tosi


❶ Facciata
Romanica, a tre ordini di logge
sovrapposti. Realizzata dal maestro
Guidetto a partire dal 1204, fu portata
a termine nel 1233.
❷ Torre campanaria
È alta quasi 60 metri. La base è anteriore
alla cattedrale romanica e responsabile
dell’asimmetria della facciata. I livelli con le
aperture polifore sono del XIII-XIV secolo.
❸ Palazzo dell’Opera di Santa Croce
Ospitava la fabbriceria del duomo.
Nel 1516 è diventato sede del Monte di
Pietà (oggi Banca del Monte di Lucca).
❹ Esterno
La decorazione delle pareti perimetrali,
che unisce elementi romanici e gotici,
risale al XIV secolo.
❺ Interno
A tre navate divise da pilastri, è stato
ristrutturato in forme gotiche dal 1372.
❻ Tempietto del Volto Santo
Opera di Matteo Civitali (1482-84),
custodisce il venerato crocifisso
in legno del Volto Santo.
2 ❼ Transetto Nord
Fino al 1995 ha ospitato il Monumento
funebre di Ilaria del Carretto, oggi in
sacrestia. Con il suo restauro, terminato
di recente, si è concluso il ventennale
recupero della cattedrale.
❽ Cappella del Santuario
Da poco riaperta al pubblico dopo
il restauro, è tornata ad accogliere
la Madonna col Bambino in trono
tra i Santi Stefano e Giovanni Battista
dipinta da Fra Bartolomeo.

1 3
42 Bell’Italia
datata al 1060, anno in cui il vescovo Anselmo da Baggio, Nella foto grande: veduta
futuro papa Alessandro II, promosse la ricostruzione dell’e- della navata centrale;
dificio e appena dieci anni dopo lo consacrò alla presenza di in evidenza le raffinate
Matilde di Canossa, duchessa di Toscana. trifore dei matronei,
frutto del rinnovamento
L’aspetto attuale del monumento è il risultato degli inter- architettonico gotico della
venti architettonici realizzati a cavallo tra il ’300 e il ’400. cattedrale. Sopra, a sinistra:
Solo la facciata resta un esempio eccezionale di arte romanica, il portale maggiore. I rilievi
nella sua versione pisano-lucchese, quindi molto mossa per dell’architrave raffigurano
i materiali scelti, le forme e la molteplicità dei temi decora- la Vergine tra gli apostoli;
tivi. Questa meraviglia plastica rispecchiava la grandezza di nella lunetta, il Redentore
tra due angeli (XIII secolo).
Lucca, che nel ’200 visse il suo secolo d’oro, con la massima
Sopra, a destra: particolare
espansione del suo dominio e la grande ricchezza generata del Volto Santo, scultura
dai prodotti dell’arte della seta. Delle statue che decoravano lignea databile tra XI e XIII
la facciata rimane solo una copia dell’Elemosina di San Marti- secolo, oggetto di grande
no; l’originale, una delle più alte espressioni della scultura ro- venerazione. Sotto,
manica toscana, si trova all’interno, sulla controfacciata. Nel a sinistra: Madonna con
portale sinistro del portico d’ingresso, alla metà del ’200 Nicola Bambino e Santi (1479)
di Domenico Ghirlandaio,
Pisano lasciò due capolavori: l’architrave scolpito con le scene
nella sacrestia.
dell’Annunciazione, della Natività e dell’Adorazione dei Magi, Sotto, a destra: l’Ultima
e la lunetta con una Deposizione. Gli interventi trecenteschi Cena (1592-94) del
inglobarono ciò che già esisteva. Fu così che intere porzioni Tintoretto, su un altare
dell’antico perimetro vennero semplicemente rivestite della navata destra.
In basso: scorcio del transetto A destra: l’altare dedicato
sinistro con l’altare della a San Regolo, nel transetto
cappella della Libertà, opera destro, realizzato nel 1484
del Giambologna (1579). dal lucchese Matteo Civitali.

di quella pietra, tanto bianca da sembrare marmo ma non


altrettanto resistente, proveniente dalle cave pisane di San
Giuliano. Con il tempo, i muri del transetto nord hanno perso
coesione. Così, quando sono iniziati i primi crolli, nel 1995,
l’esterno del monumento è stato transennato, la viabilità bloc-
cata, mentre all’interno una fitta rete di ponteggi sosteneva la
volta sotto la quale si trovava il Monumento funebre di Ilaria
del Carretto, eseguito nel 1406 dallo scultore senese Jaco-
po della Quercia. L’opera-simbolo della cattedrale lucchese
al primo segnale d’allarme è stata smontata e rimontata nella
sacrestia, e ancora non si sa se questa rimarrà la sua colloca-
zione definitiva. Ilaria era la seconda moglie di Paolo Guinigi,
signore di Lucca. Morta a soli 25 anni, qui è ritratta in tutta
la sua bellezza su un basamento decorato da putti e festoni.

CAPOLAVORI RESTITUITI A FEDELI E VISITATORI


Anche se orfano del monumento, il transetto sinistro, fresco
di riapertura, è comunque una riscoperta. Da più di vent’anni
non si poteva ammirare la cappella del Santuario, realizzata
nella prima metà del ’600 da Muzio Oddi, che oggi accoglie di
nuovo un’opera straordinaria di Fra Bartolomeo, la Madon-
na col Bambino in trono tra i Santi Stefano e Giovanni Battista
dipinta nel 1509. Anche questo capolavoro era stato messo
in salvo dai cedimenti: portato al Museo Nazionale di Villa
Guinigi. «Il ritorno della pala di Fra Bartolomeo è stata una

conquista importante per la cattedrale», commenta Paolo Ber-


toncini Sabatini di Momus architetti, lo studio che ha proget-
tato e diretto quest’ultima fase dei lavori. «L’intensificazio-
ne delle attività di restauro in questi ultimi due anni è stata
fondamentale per restituire ai visitatori, ma soprattutto alla
fruizione liturgica da parte della comunità lucchese, l’intero
transetto da anni inaccessibile».
Tiene compagnia a Ilaria del Carretto, nella sacrestia, una
Madonna col Bambino e Santi del Ghirlandaio. Nella nava-
ta di destra, sul terzo altare, si fa ammirare l’Ultima Cena di
Tintoretto; in quella sinistra, sul quarto altare, la Presentazione
di Maria dipinta dal Bronzino. Splendido, sul pavimento della
navata centrale, il Giudizio di Salomone: tarsia di marmi colo-
rati che si potrà apprezzare ancora meglio dall’alto, quando
verrà riaperto il matroneo. Un posto d’onore spetta a Matteo
Civitali, il grande artista lucchese che realizzò sul finire del
’400 il pulpito, la cappella del Sacramento, il Monumento fu-
nebre di Pietro da Noceto, e soprattutto l’imponente altare di
San Regolo e il tempietto del Volto Santo. In marmo bianco e
porfido rosso, questo racchiude ciò che rese Lucca crocevia di
mercanti e pellegrini: un crocifisso in legno di noce scolpito,
secondo la leggenda, dal discepolo di Gesù Nicodemo. Fu il ve-
scovo di Lucca Giovanni I, nell’VIII secolo, a dare il via al culto
del Volto Santo, ricordato da Dante nell’Inferno. La Santa Cro-
ce, venerata in tutta Europa, divenne tappa obbligata lungo la
Via Francigena. Oggi, due volte l’anno, il Cristo viene vestito
con gli ornamenti conservati nel Museo della Cattedrale.

alla pagina seguente

44 Bell’Italia
come
dove
quando
LUCCA

Passeggiata nella
città di Puccini Piazza dell’Anfiteatro

Entro la cerchia delle mura cinquecentesche si ammirano capolavori d’arte e d’architettura e splendidi
scorci di verde. E poi tanti eventi di musica: dalla lirica al jazz di Barbara Gabbrielli Fotografie Fabio Gambina

Fillungo, arteria ALL’ARIA APERTA


principale, tipicamente Il giardino della scultura,
medievale, conduce le torri e l’Orto Botanico
sotto la duecentesca
Torre delle Ore. Tra chiostri e giardini, Lucca offre molte
Salendo 207 gradini in possibilità di stare all’aria aperta. La
legno si ha una visione Fondazione Ragghianti, nel complesso
di Lucca dall’alto e si monumentale di San Micheletto (via San
ammira il meccanismo Micheletto 3, 0583/46.72.05), ha da poco
dell’orologio inaugurato I giardini della scultura Pier Carlo
settecentesco. Orario: Santini, un nuovo percorso espositivo delle
a maggio 9,30-18,30; sculture appartenenti alla Fondazione:
da giugno fino alle passeggiando si possono ammirare le
19,30; ingresso 4 €. opere, tra gli altri, di Giò Pomodoro, Pietro
Anche la vicina Torre Cascella e Alberto Viani (ingresso gratuito, il
Lucca si raggiunge in auto con l’autostrada A11, uscita Guinigi (via Sant’Andrea primo chiostro tutti i giorni 9-24, il secondo
Lucca. La Cattedrale di San Martino, in piazza San 45, 0583/58.30.86) chiostro da lunedì a venerdì 9-13 e 15-18).
Martino, dista pochi minuti dai parcheggi di corso è un’icona cittadina Si cambia stile con palazzo Pfanner (via degli
Garibaldi e di viale Giusti; dalla stazione si raggiunge con il suo giardino Asili 33, 0583/95.21.55): il giardino, attribuito
a piedi in 5 minuti, entrando da Porta San Pietro, o con i pensile (orari e ingresso a Filippo Juvarra, racchiude una splendida
bus della linea rossa Lam (www.lucca.cttnord.it; 1,20 €). come per la Torre vasca ottagonale e statue settecentesche
In treno: linea Firenze-Lucca-Viareggio. In camper: area delle Ore). Degna che raffigurano gli dei dell’Olimpo. Per la
attrezzata in viale Luporini. In aereo: aeroporto di Pisa rappresentante del sua bellezza è stato set del film Ritratto di
(36 km). Per la visita: la Cattedrale è aperta da lunedì periodo rinascimentale signora con Nicole Kidman. Orario: tutti i
a venerdì 9,30-18, sabato 9,30-18,45, domenica è la splendida cerchia giorni 10-18; ingresso 6 €, con l’accesso
12-18; ingresso 3 €. Il Museo della Cattedrale (piazza muraria (Opera alla residenza che fu sede dell’omonima
Antelminelli, 0583/49.05.30) è aperto tutti i giorni 10-18; delle mura di Lucca, birreria. Infine, a ridosso delle mura, ecco
4 €. Il Campanile si visita tutti i giorni 10-18; 3 €. 0583/44.24.78) che ispirò l’Orto Botanico (via del Giardino Botanico 14,
a Gabriele D’Annunzio il 0583/95.05.96). Il giardino di 2 ettari, voluto
La storia raccontata dai monumenti verso «citta dall’arborato
cerchio». La neoclassica
da Elisa Bonaparte, ma poi inaugurato nel
1820 dalla duchessa Maria Luisa di Borbone,
Lucca è la città delle archeologico scoperto Porta Elisa introduce ospita un ampio arboreto con esemplari
cento chiese, ma non nel 2010. Si visita tutti all’800 e agli interventi secolari, il laghetto delle ninfee, preziosi
sono solo i luoghi di i giorni 10-19, ingresso urbanistici voluti rododendri e camelie (maggio-giugno 10-18,
culto a raccontarci la e visita guidata 3 €. proprio dalla sorella luglio-settembre 10-19; ingresso 4 €).
sua storia. Cominciando A pochi passi da qui c’è di Napoleone nei primi
dalla Cattedrale di San piazza dell’Anfiteatro, decenni del secolo.
Martino si possono disegnata nell’800, sul Lavori proseguiti da
attraversare i secoli, a tracciato dell’antico Maria Luisa di Borbone e
partire dalla fondazione edificio romano, dal figlio Carlo Lodovico
dell’abitato, nel 180 a.C. dall’architetto lucchese quando Lucca divenne
Una testimonianza Lorenzo Nottolini ducato. Nascono così
del municipium si trova (lo stesso autore della piazza Napoleone, con il
nel Museo Domus splendida fontana monumento dell’Infanta
Romana-Casa del neoclassica di piazza di Spagna e del figlio, e
fanciullo sul delfino Antelminelli, di il palazzo Ducale (cortile
(via Battisti, 0583/ fianco al Duomo). Carrara 1, 0583/41.71;
Palazzo Pfanner
05.00.60), sorto sul sito La caratteristica via visite su prenotazione).

Bell’Italia 45
come
dove
quando
LUCCA

APPUNTAMENTI
Dalle mostre ai festival,
dai recital alle jam session
Arte e musica si intrecciano nel calendario
degli eventi lucchesi. C’è tempo fino al 18
giugno per visitare l’esposizione “Warhol
vs Gartel. Hyp Pop” al Museo di Arte
Contemporanea Lu.C.C.A (via della Fratta
36, 0583/49.21.80): 70 opere raccontano il
rapporto tra i due artisti (Laurence Gartel è
considerato il precursore dell’arte digitale) e
le reciproche influenze. Orario: da martedì a
domenica 10-19; ingresso 9 €. Si è appena
La Buca di Sant’Antonio Il Cuore
inaugurata anche la stagione estiva del
festival permanente Puccini e la sua Lucca.
Gli alberghi Immersa nel verde delle per il picnic all’insegna Le opere del più famoso cittadino lucchese
colline, a 4 km da Lucca, della passione per il cibo. vengono eseguite ogni giorno, alle 19, nella
Piccolo Hotel Puccini una cascina semplice Nel menu da non perdere chiesa di San Giovanni (via San Giovanni,
★★★ (via di Poggio 9, ma di gusto: dispone di sono i tortelli lucchesi 340/810.60.42), dove il maestro venne
0583/554.21). A pochi sei camere. Doppia con e il baccalà alla griglia. battezzato. Biglietto 20 €. Parte a giugno,
passi dalla casa natale colazione 75 €. Prezzo sui 45 €. invece, la rassegna Cartoline Pucciniane,
di Giacomo Puccini, in B&B Corte di Re Artù La Buca di Sant’Antonio recital lirico a cielo aperto, in piazza
un palazzo neoclassico, (via Vecchia San Marco (via della Cervia 3, Cittadella, a due passi dalla casa natale del
un albergo a conduzione 43, 0583/487.14). A 300 0583/558.81). In pieno maestro e sotto la statua in bronzo che lo
familiare, accogliente e metri dalle mura, in una centro, un indirizzo celebra. Primo appuntamento il 1° giugno
vicino a tutto. Propone corte in pietra dell’800, storico della tradizione con La Bohème, poi il 6 luglio con Madama
14 camere. Doppia 90 €, un luogo che richiama le gastronomica cittadina. Butterfly (info e prenotazioni presso il Teatro
colazione 3 €. atmosfere della Tavola In un contesto elegante del Giglio, piazza del Giglio 13, 0583/46.53.20;
B&B Villa Agnese Rotonda e dei suoi si possono gustare biglietto unico 10 €). Per chi predilige altre
(viale Agostino Marti cavalieri: le sei camere minestra di farro della sonorità, c’è la rassegna Anfiteatro Jazz:
177, 348/731.25.88). hanno i nomi dei Garfagnana, capretto dal 9 all’11 giugno in piazza dell’Anfiteatro,
Elegante e romantica, personaggi del ciclo arrosto e la “garmugia”, performance e jam session sotto le stelle a
arredata in stile shabby arturiano. E si dorme in minestra con piselli ingresso libero, a partire dalle 19,30 (www.
chic, questa villa offre sei letti a baldacchino. Doppia freschi, fave e carciofi. anfiteatrojazz.it). L’edizione di quest’anno
accoglienti camere coi con colazione a 65 €. Conto sui 40 €. parte il 9 con un omaggio a Duke Ellington
nomi di antichi mestieri. Punto-Officina del Gusto e prosegue con la tromba di Andrea
Nella bella stagione si I ristoranti (via dell’Anfiteatro 37, Tofanelli (il 10) e la voce di Elisa Ghilardi (l’11).
fa colazione in giardino, 347/483.03.16).
sotto gli alberi. Doppia Il Cuore Gusto e leggerezza si Mostra Warhol vs Gartel. Hyp Pop
con colazione 85 €. (via del Battistero 2, uniscono in questo nuovo
Locanda Vigna Ilaria 0583/49.31.96). locale sobrio e rispettoso
(via della Pieve Un bistrot e insieme un delle materie prime e
Santo Stefano 967, negozio di prelibatezze delle stagioni. Nel menu
0583/33.20.91). che prepara anche cestini troviamo hamburger di
ceci, gnudi di ricotta e
cavolo nero, e per finire
un ottimo tiramisù
senza uovo. Conto
intorno ai 30-40 €.
Griglia di Varrone
(viale Europa 797,
0583/58.36.11).
Un punto di riferimento
per chi ama la carne:
hamburger e tartare
d’alta qualità.
Mentre la tradizione info
torna negli antipasti
e nei primi piatti. Lucca Itinera, Porta San Donato, piazzale Verdi,
Piccolo Hotel Puccini
Si spendono 25-30 €. 0583/58.31.50; www.luccaitinera.it

46 Bell’Italia
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incanta grazie all’esuberante natura, alle spiagge
e alle falesie che si specchiano in un mare color smeraldo
TESTI Rossella Cerulli FOTOGRAFIE Giorgio Filippini

48 Bell’Italia
In questa foto: panorama
dalle pendici del
monte Tramontana.
Sullo sfondo, la costa
del Lazio. Pagina
precedente: Palmarola
vista dalla terrazza
di una casa
sull’isola di Ponza.

Bell’Italia 49
50 Bell’Italia
Tuffi tra scogli
e faraglioni
Pagina precedente:
il versante occidentale
dell’isola visto dal
monte Tramontana.
In primo piano la
cala del Porto, unico
approdo a Palmarola,
e il faraglione di San
Silverio. A sinistra:
un bagno nelle
acque limpide di cala
Brigantina, splendida
insenatura sulla costa
meridionale, tra i
punti di ormeggio più
suggestivi dell’isola.
Sotto: il tratto di
scogliera noto come
La Forcina, sul
versante orientale,
uno dei luoghi in cui
l’isola svela la sua
complessa geologia.

Bell’Italia 51
Rocce vulcaniche
e acque limpide
A destra: veduta
di cala del Porto
dal faraglione di San
Silverio. A sinistra,
gli scogli Le Galere.
La cala ospita
l’unico ristorante e
affittacamere presente
sull’isola. Sotto: un
lembo della spiaggia
I Vricci, sul versante
rivolto a levante,
considerata uno dei
più bei tratti di costa
di Palmarola. Pagina
seguente, in basso:
la candida falesia di
tufo che fa da cornice
a cala Brigantina.
Le bianche rocce
conferiscono all’acqua
una trasparenza
davvero cristallina.

52 Bell’Italia
Bell’Italia 53
PALMAROLA (Latina)

D
a Formia dista 36 miglia nau-
tiche, 23 dal promontorio del
Circeo. Al largo del golfo di Ga-
eta, in un Tirreno solcato dai
miti, una sirena di tufo si allun-
ga placida sull’orizzonte, sussurrando ai
naviganti di maggio mille buoni propositi
per l’estate che verrà. Eccola Palmarola,
la più occidentale delle isole Pontine:
selvatica, raccolta, incantata, sospesa su Le case-grotta scavate nella roccia tufacea dell’isola. In passato erano abitazioni dei ponzesi
specchi immobili d’acqua color smeral- che qui pescavano e coltivavano la terra; oggi sono state trasformate in case di vacanza.
do. Ma soprattutto disabitata, visto che
le sette miglia di distanza dalla sorella
maggiore Ponza, un tempo percorribili in
mezza giornata a remi o a vela latina (oggi
ziosi traffici nell’antichità, incastonata a
macchie (caso unico nel Mediterraneo)
Grappoli di case
sono sufficienti 40 minuti di gozzo), sono
bastate nel tempo a renderla inaccessibi-
sui maestosi scogli Le Galere, sul ver-
sante ovest. Ovunque Palmarola, nello
rupestri nel silenzio
le, almeno nella brutta stagione.
Sono 136 gli ettari di superficie, de-
svelarsi navigando sottocosta, fa sfog-
gio del suo Dna vulcanico: dal basalto
della natura
clinati in una serie di alture verdissi- grigio degli scogli agli imponenti archi ———————
me: non un borgo, non una strada, un rampanti della Cattedrale, formazione
solo approdo sicuro, quello della grande rocciosa “in stile gotico” nei pressi di cala
spiaggia di ciottoli di cala del Porto, un Tramontana che si innalza dall’azzurro in pianta stabile, è stata fino a 50 anni
solo ristorantino con una manciata di del fondale. Più in alto, lungo le falesie, fa regolarmente coltivata, specie dal-
stanze, un’unica, privatissima villa. Abi- quando l’ocra del tufo è sopraffatto le donne. Con mani robuste e tempra
tanti stabili accertati nei secoli (sparuto dalla vegetazione, esplode il verde d’acciaio, traevano dai terrazzamenti
gruppo di eremiti a parte): uno, San Sil- delle euforbie, dell’erica, del lentisco, ben curati grano, orzo, uva, frutta e len-
verio, glorioso papa spedito qui in esilio delle palme nane (da qui il nome dell’i- ticchie. Arrivando a pescare perfino le
dai Bizantini e spentosi nel 537. A lui sola) e, ovunque, il giallo della ginestra aragoste. A testimoniare la loro remota
sono dedicati un faraglione e una cap- locale, talmente coriacea da meritarsi il presenza, le case-grotta disseminate
pelletta, da dove ogni prima domenica nome di ’uastaccetto, “rovina accette”, in alcune parti dell’isola, con le stan-
di giugno iniziano, in una suggestiva per via del suo legno durissimo. ze scavate nella roccia friabile; oggi,
cerimonia sul mare, i festeggiamenti accessoriate con discrezione, sono case
in suo onore. Ma c’è di più: Silverio nel UN VERDE BELVEDERE di vacanza di molte famiglie ponzesi,
frattempo è diventato, a furor di popo- RIVOLTO VERSO IL BLU raramente affittate a spartani turisti.
lo, santo patrono dell’arcipelago e cu- Dei quattro sentieri che un tempo at- Valga per tutte quella ’ncoppa Vardella,
stode di naufraghi e naviganti, al punto traversavano l’isola, uno solo è in par- sopra capo Vardella, in posizione pano-
tale da apparire loro in aiuto. te ancora praticabile. Non segnalato, ramica a picco sull’acqua, e per questo
prende il via dalla cala I Vricci (“brec- denominata “Nido del Gabbiano”.
SOLITARIO SCOGLIO cia” in ponzese) e si inerpica tra la fit- Qui durante le domeniche di primavera
CHE AFFIORA DAL TIRRENO tissima vegetazione fino a un belvedere è facile imbattersi in gruppi di giovani
Palmarola, insomma, come isola che non affacciato su cala del Porto, sul versan- ponzesi, giunti la sera prima con le bar-
c’è, ex vulcano dalla natura imponente, te di ponente. Percorrerlo costa un po’ che, intenti a pescare o pulire asparagi
rifugio sicuro dalla pazza folla. Addirit- di fatica, ma il risultato vale l’impresa: selvatici. «Ponza? Per noi è terraferma:
tura considerata da Folco Quilici «una perché da lassù, grazie alla stupefacen- l’isola è Palmarola», spiega uno di loro.
delle terre emerse dal mare più belle del te acqua turchina, le pietre della baia si «Le nostre origini, la nostra libertà sono
nostro Pianeta». E in effetti a lasciare in- contano una per una. qui… e qui torniamo appena possibile,
terdetti, ienno mare mare, “andando per Nel corso degli anni, Palmarola è anche d’inverno». Tempo ovviamente
mare” nell’aria tiepida di primavera, è rimasta Palmarola. La distanza dalla permettendo: perché anche in epoca di
l’acqua cristallo di cala Brigantina, vera terraferma indubbiamente ha fatto la potenti fuoribordo le forti mareggiate
piscina naturale riparata dal lungo sco- sua parte, contribuendo a rendere dif- possono talvolta impedire le traversate
glio Suvace (“sogliola” in dialetto ponze- ficile ogni tipo di speculazione edilizia. di ritorno verso casa.
se). Ma anche, più a sud, il blu intenso Ma molto hanno contribuito i ponzesi,
della grotta di Mezzogiorno, all’interno attaccatissimi alle loro rocce. E alle lo-
del faraglione omonimo. Insieme al ne- ro terre: suddivisa in proprietà parcel- alla pagina seguente
ro lucente dell’ossidiana, oggetto di pre- lizzate, Palmarola, benché non abitata

54 Bell’Italia
come
dove
quando
PALMAROLA
(Latina)

Un arcipelago
di bellezza B&B Villa Il Gabbiano

Splendide vedute e acque cristalline, da godere dormendo nell’unico hotel dell’isola. O facendo base a Ponza,
tra alberghi sul mare e indirizzi gourmet. Anche con stella Michelin di Rossella Cerulli Fotografie Giorgio Filippini

I ristoranti VISITE E SHOPPING A PONZA


Il fascino delle Cisterne
Acqua Pazza (Ponza, e gli acquisti del gusto
piazza Pisacane,
0771/806.43). Nella Se Palmarola è disabitata, Ponza offre
loro elegante location un’infinità di posti da visitare. Tra tutti, da non
sul porto, gli stellati perdere le Cisterne Romane della Dragonara
Gino Pesce e Patrizia e del Comandante, da poco restaurate e
Ronca sperimentano riaperte al pubblico. Vere e proprie cattedrali
abbinamenti all’insegna sotterranee, anche a più navate, illuminate in
di gusto e semplicità. modo suggestivo, testimoniano l’importanza
Ottimi i tortelli di dell’isola come centro di approvvigionamento
pesce con spremuta di idrico per navi in età imperiale. Biglietteria
pomodoro crudo e la e prenotazioni alla Pro Loco (0771/800.31);
pasta con i ricci. Tra quattro visite guidate al giorno: ore 11, 12,
L’isola di Palmarola (Latina) si raggiunge in barca da i dolci merita il solstizio, 18 e 19; 3,50 € a persona. Per lo shopping,
Ponza in 40 minuti. Gite giornaliere con la Cooperativa al biancomangiare e vale la pena una sosta da Guglielmo Tirendi
Barcaioli Ponzesi (corso Pisacane, 0771/80.99.29; composta di mango. (corso Pisacane 52, 0771/80.96.75), artista
da 27,50 €) o con barche a noleggio da Tritone (via Menu degustazione 70 €. siculo-ponzese che realizza oggetti in
Mamozio, 338/475.59.45). A Ponza si arriva da Formia, La Scogliera (Ponza, ceramica, come i ricci di mare in tutti i colori.
Terracina e Anzio con traghetti e navi veloci di Laziomar via Banchina, Per monili di design c’è Cala Corallo (corso
(0771/70.06.04). A tratta: da Terracina da 10 €, da Formia 0771/80.97.62). Ecco Pisacane 72, 0771/82.00.93). Specialità
da 15 €, da Anzio da 18 €. In aliscafo circa 90 minuti, un locale sempre aperto, ponzesi si trovano da Ventoinpoppa (corso
in nave 2,30 ore. Area camper: Oasi Camper Service, allegro anche fuori Pisacane, 338/874.69.04). Degustazioni e
Gaeta, via Fiacca km 20,643, 0771/72.02.23. stagione. Tantissimi acquisti di vini (su prenotazione) all’Azienda
i primi, fra i secondi Marisa Taffuri (via Giancos, 349/778.19.27).
da provare il filetto di Incetta di legumi locali come lenticchie
Gli alberghi O’ Francese (Palmarola, merluzzo con pomodori e cicerchie all’alimentari La Favara (corso
cala di Porto, 380/ datterini. Conto 45 €. Pisacane 17, 0771/83.15.96). L’incontro Café
Hotel Chiaia di Luna 254.25.53). È l’unica A Casa di Assunta (via Roma 1, 339/717.65.75), infine, è il
★★★★ (Ponza, struttura sull’isola, (Ponza, via Aversano, posto ideale per un aperitivo in pieno relax.
via Panoramica, sorge sulla spiaggia ed 0771/82.00.86). In
0771/801.13). Albergo è gestita dalla famiglia questa tipica casa
dai colori pastello con Martusciello. Tre le ponzese pochi orpelli e
magica vista sulla baia stanze, molto semplici. tanti piatti della tradizione
di Chiaia di Luna. Doppia Aperto da giugno, anche come la pasta con la
con colazione da 150 €. ristorante. Doppia granceola. Conto 40 €.
B&B Villa Il Gabbiano in mezza pensione Oresteria (Ponza,
(Ponza, via Panoramica, da 90 € a persona. corso Pisacane,
0771/80.98.86). Turistcasa (Ponza, 347/301.13.76).
Immerse in uno via Roma 2, Dal vulcanico Oreste
splendido giardino, tre 0771/80.98.86). Romagnolo, cucina
O’ Francese
stanze di charme, curate Agenzia immobiliare di mare fa rima con
nei particolari, in tutte con un’infinità di fantasia. Ottimi i marinati,
le sfumature del blu. appartamenti e il trito di spigola
Vista sui due versanti ville in affitto. Casa su schiacciata di info
dell’isola. Doppia con per quattro persone patate e il maritozzo Pro Loco Ponza, via Molo Musco,
colazione da 80 €. da 100 € al giorno. di pesce. Conto 30 €. 0771/800.31; www.prolocodiponza.it

Bell’Italia 55
ALTO ADIGE |
GUSTO
E BENESSERE
5 consigli per un fine settimana indimenti-
cabile
L’area di vacanze Bolzano Vigneti e Dolomiti racchiu-
de in sé tutte le gemme del paesaggio e della cultura
all’incrocio tra il mondo di lingua tedesca e quella di

BVD/Achim Meurer
lingua italiana. Una meta, che soddisfa ogni deside-
rio in ogni stagione: frutteti e malghe in fiore, laghi
balneabili e montagne stupende, vigneti dorati e piste
innevate. Qui trovate tutte le informazioni per una va-
canza indimenticabile.
Vi aspettiamo!

HIGHLIGHTS 2017 | Vino in Festa lungo la Stra-


da del Vino dell’Alto Adige dal 22 aprile al 10 giu-
gno con Notte delle Cantine il 10 giugno | Dine
around – tour gastronomico a Bolzano, ogni
martedì, mercoledì o giovedì | VinoSafari lungo
la Strada del Vino dell’Alto Adige, ogni primo ve-
nerdì del mese | eppanCulinaria ad Appiano dal
4 al 21 maggio | Wineparty a Caldaro il 6 mag-
gio | Serate del Pinot Nero ad Egna e Montagna
dal 6 al 8 maggio | Altmauerfest ad Ora dal 25 al
27 maggio | Passeggiata Gewürztraminer a Ter-
Appiano/Marion Lafogler

meno il 28 maggio | Caldaro in abito bianco a


Caldaro il 20 giugno | Eppan Humor Festival ad
Appiano dal 22 giugno al 8 luglio

Bolzano Vigneti e Dolomiti


Via Pillhof 1 | I-39057 Frangarto
t 0471 633488
info@bolzanodintorni.info
www.bolzanodintorni.info
BVD/Achim Meurer
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BOLZANO | Castelronda 2017. Un divertente viaggio nel passato


– Visite guidate, spettacoli medievali ed emozioni per grandi e pic-

Bolzano/Luca Guadagnini
coli nei castelli piú belli della conca bolzanina. Due sono le giorna-
te (10–11 giugno) ricche di appuntamenti e spunti per tuffarsi nella
storia, ma anche per godere di una bella mostra o gustare un buon
piatto. bolzano-bozen.it

APPIANO | Mmm che squisitezza – dai vini bianchi ai canederli. I


squisiti piatti alpini nonché le delicatezze della cucina mediterra-
nea si abbinano perfettamente ai vini pregiati della zona vinicola
di Appiano come il pinot bianco, il sauvignon, la schiava e il pinot
nero. Non perdetevi questa seducente combinazione in occasione
delle settimane enoculturali ad Appiano, dal 20 al 30 luglio, con
degustazioni di vino, cene gourmet e la serata con delizie conta-
dine. eppan.com

Appiano/Marion Lafogler CALDARO | Caldaro in abito bianco. Caldaro al lago – un paese


vinicolo ricco di cultura enologica. Il vino qui non plasma sola-
mente il paesaggio, ma anche la sua gente. Se Caldaro un tempo
era considerata soprattutto zona di produzione dei rossi, oggi fa
parlare di sé anche attraverso i suoi preziosi vini bianchi. Nel corso
dell’evento Caldaro in abito bianco, che si terrà martedì 20 giugno
2017, potrete convincervene voi stessi. Un suggerimento: fate come
Caldaro, scegliete un abito bianco! caldaro.info

CASTELFEDER | Luoghi magici, paesaggi unici, antiche tradizioni,


stile di vita mediterraneo e tanto altro si trova nei paesi di Ora,
Montagna, Egna e Salorno. Dopo una giornata culturale gusta-
tevi un bicchiere di Pinot Nero in un ambiente dove lo stile di
Caldaro/Helmth Rier

vita italiano si fonde con le tradizioni sudtirolesi. È proprio questa


che rende unico il fascino della destinazione turistica Castelfeder.
castelfeder.info

MELTINA | Godersi la primavera con un escursione all’alba agli


Omini di pietra (Stoanerne Mandlen) seguito con una sana co-
lazione riequilibrante sulla malga Möltner Kaser, un escursione
alla scoperta delle erbe selvatiche oppure con una introduzione nel
mondo di api e nella Apitherapie.
moelten.net
Castelfeder/Marion Lafogler

megliointreno.it a par-
tire da € 9 con i moderni
ed efficienti treni DB-
ÖBB EuroCity per l’Alto
Adige. Bambini fino a 14 anni compiuti viaggiano gratis se ac-
compagnati da un genitore o un nonno. La prenotazione è ob-
bligatoria e inclusa nel prezzo: biglietterie Trenitalia, agenzie
viaggio partner DB, ÖBB e Trenitalia, Call Center DB-ÖBB e
Trenitalia oppure www.megliointreno.it

Mobilcard Alto Adige Per 7, 3 o 1 giorno utilizzare illimitata-


Meltina/Kastnerhof Hannes Plattner

mente tutti i mezzi pubblici del Trasporto Integrato Alto Adige:


treni regionali fino a Trento, gli autobus del trasporto locale,
le funivie di Renon, Meranza, San Genesio, Meltina, Verano e
Colle, il trenino del Renon e la funicolare della Mendola.
www.mobilcard.info
VAL RENDENA (Trento)

LA MONTAGNA SU
DUE RUOTE
In bici lungo la ciclopedonale che costeggia il fiume Sarca e collega
Tione, Carisolo e Ponte Pià: 25 chilometri per due percorsi, uno per i più
allenati, l’altro per famiglie. Nella natura intatta, fra chiesette affrescate
TESTI E FOTOGRAFIE Alberto Nardi
Il villaggio di Irone
(o Airone), spopolato
in seguito alla peste
del 1630, è oggi
abitato solo in estate
da poche famiglie.
Si raggiunge con
una deviazione dal
ramo della pista
ciclopedonale che
segue il fiume Sarca
tra la val Rendena
e la val d’Algone.

Bell’Italia 59
L
a val da la trisa: così è chiamata in ne, il passaggio di Carlo Magno insieme 25 chilometri di ciclabile asfaltata, che
dialetto la trentina val Rendena, a ai suoi paladini, che a Carisolo e a Pelugo costeggia in buona parte il fiume Sarca,
ricordare l’utensile (il bastone di avrebbero distrutto i castelli erigendo al collegando Tione di Trento a Carisolo,
legno) usato nella preparazione loro posto delle chiese. Piccoli templi che con un’interessante deviazione verso
della polenta, che per secoli ha dal XV al XVI secolo sono stati dipinti Ponte Pià e la val d’Algone, alle porte
costituito la pietanza principale nella die- a fresco dalla famiglia bergamasca dei del Parco Naturale Adamello Brenta.
ta delle popolazioni locali. La valle è stata Baschenis, andando ad affiancare l’ar- Tratti pianeggianti si alternano a bre-
da sempre – lo si avverte anche nella ca- chitettura tradizionale dei masi e delle vi salite, lungo un itinerario adatto a
denza del dialetto parlato – una sorta di baite, risparmiati dagli incendi e dalle tutti, sia al ciclista esperto, desideroso di
cerniera tra Trentino e Lombardia, un pestilenze, frequenti in passato in que- mettersi alla prova, sia alla famiglia che
mix di tradizioni e culture che ha sapu- sta selvaggia zona alpina. vuole trascorrere, senza troppa fatica,
to preservare paesaggi e antiche usan- Oggi c’è una nuova possibilità per visita- una giornata all’aria aperta.
ze. Racchiusa tra gli splendidi massicci re questi luoghi, senza fretta, prenden- Facendo base a Tione, può essere utile
dell’Adamello-Presanella e del Brenta, la dosi tutto il tempo necessario: la pista dividere il percorso in due giorni. Il pri-
valle avrebbe accolto, secondo la tradizio- ciclopedonale della val Rendena. Sono mo è dedicato alla val d’Algone, famosa

In questa pagina, in alto,


da sinistra: veduta dall’alto
delle valli Giudicarie;
sosta nel borghetto
di Irone-Airone. Qui sopra:
lo stambecco delle Alpi.
A sinistra: scorcio del
Sarca. A destra: un tratto
della ciclopedonale; sullo
sfondo, il campanile della
chiesa di Sant’Antonio
Abate, a Pelugo. Pagina
seguente, in alto: la chiesa
è decorata, sia all’esterno
che all’interno, da
affreschi di Cristoforo
Baschenis (1465-90),
autorevole rappresentante
della dinastia di grandi
pittori bergamaschi.

60 Bell’Italia
come la valle dei caprioli e dei camosci, sti di un antico opificio del vetro di origini nome della famiglia che la abitava nel se-
nel settore meridionale dello spettaco- settecentesche. Con un po’ di fortuna, e colo scorso, nel villaggio di Darè. La casa
lare gruppo montuoso del Brenta. Lun- rivolgendo lo sguardo ogni tanto verso è un’abitazione rurale di origine medie-
go un percorso misto di pista ciclabile, l’alto, non è impossibile avvistare i due vale, che conserva le forme architettoni-
aperta in parte anche al traffico locale, e splendidi rapaci simbolo del parco: il raro che del passato. All’interno, collezioni di
strade più o meno asfaltate, si raggiun- gipeto, divoratore di ossa, e l’aquila reale, oggetti legati agli usi e ai costumi della
gono i paesini di Saone e Preore. Da qui presente con diciotto coppie nidificanti civiltà rurale alpina impreziosiscono gli
su una dura salita i più allenati possono nell’area protetta. ambienti, che ricostruiscono i ritmi e le
arrivare al borgo di Irone (o Airone), Il secondo settore del percorso è inve- ritualità quotidiane del duro lavoro di un
spopolatosi in passato in seguito alla ce più adatto alle famiglie. Partendo da tempo, legato alle stagionalità montane.
peste del 1630 e ora abitato nel periodo Tione si risale lentamente la verde val Con una breve deviazione ci si può
estivo da poche famiglie. Ci si può anche Rendena, per lo più lungo campi fiori- portare sulla strada per ammirare la
spingere fino al rifugio Ghedina (1.128 ti e le sponde boscate del fiume Sarca, chiesetta di Sant’Antonio Abate, pic-
metri), dominato dalle rocciose vette del scoprendone i borghi e gli angoli naturali cola costruzione gotica con altissimo
Brenta, alle cui spalle si distinguono i re- più nascosti. Prima tappa la casa Cüs, dal campanile che sembra essere l’an-
Un percorso diviso in due
per sfrecciare nel verde
Nella cartina (in basso) è rappresentata
la pista ciclopedonale della
val Rendena, che si sviluppa per
25 chilometri tra Tione di Trento, Ponte
Pià e Carisolo; il tratteggio indica due
possibili sviluppi extra della pedalata,
verso la val d’Algone e la val Genova.
È possibile far base a Tione e dividere
il percorso in due parti: Tione-Ponte
Pià e Tione-Carisolo. L’itinerario, quasi
completamente asfaltato, utilizza in
parte viabilità aperta al traffico locale: tologia pittorica dei Baschenis, artisti
è quindi importante prestare attenzione itineranti di origine bergamasca che
alla segnaletica. Ai tratti pianeggianti tra il Quattro e il Cinquecento affre-
si alternano brevi e facili salite, fatta scarono buona parte delle chiese delle
eccezione per gli strappi più ripidi a
valli Giudicarie. A breve distanza, nel
Bocenago e in val d’Algone; il dislivello
complessivo è di circa 300 metri.
villaggio di Borzago c’è la Cort da Togno,
Noleggio bici: 360° Sport, Giustino, una casa rurale il cui cortile è abbellito
via dei Gaiulin 1, 338/102.01.94; dagli originali affreschi dell’artista locale
Officina Bonapace, Spiazzo, Vigilio Pellizzari Togno (1874-1952), tra
via Nazionale 10, 335/524.60.62; le poche testimonianze di un’arte popo-
Camping Val Rendena, Darè, 0465/ lare realizzata con intenti satirici.
80.16.69; www.campingvalrendena. Rientrando a Spiazzo verso la ciclabile,
com; Tariffe da 30 € al giorno. ci aspettano la chiesa di San Vigilio e il
INFO: Pro Loco Carisolo, Museo della Guerra Bianca Adamellina
via Campiglio 9, 0465/50.13.92.
dedicato, tra gli altri, alla figura dei “re-

Nelle foto in alto,


da sinistra: l’esterno
della chiesa di San Vigilio,
a Pinzolo; dettaglio
della Danza macabra
(1539), affresco di Simone
Baschenis che decora
l’esterno di San Vigilio;
sosta a un fontanile
lungo la ciclopedonale
nei dintorni di Pinzolo.
Qui sopra: un orso
bruno, re della fauna
alpina in quest’area
del Trentino occidentale.
A destra: la piana coltivata
di Caderzone Terme
con la vista dei paesi
di Giustino e Pinzolo.
cuperanti”. Durante i terribili anni della no al paesino di Bocenago, e da qui alle per la produzione casearia in alta quota.
Grande Guerra, alle quote più elevate cascate del Masanel, a pochi passi dal Il tour prosegue verso il monumentale
del massiccio dell’Adamello vennero centro abitato. Il suggestivo salto, una maso Curio, documentato già agli inizi
portate grandi quantità di materiali volta più imponente per portata d’ac- del XIV secolo, testimone dell’architet-
bellici ad altezze impensabili. Termi- qua, deve il suo nome alle sue capa- tura rurale rendenese. Si trova alle porte
nata la guerra, si verificò il processo cità di masanar, cioè di “macinare” di un’ampia zona agricola di pregio pae-
inverso: le povere famiglie contadine i sassi sul fondo. Da qui si sfreccia in saggistico: la ciclabile attraversa infatti
della valle, fiaccate ancora di più dagli discesa fino a Strembo, sede del Parco un vasto altopiano, ancora destinato al
eventi bellici, risalirono i monti per Naturale Adamello Brenta e di un cen- pascolo e alla fienagione, la cui origine è
prendere quanto ancora poteva essere tro visite con le informazioni sull’area da attribuire al riempimento alluviona-
utilizzato, facendo così nascere la figu- protetta. Con una breve pedalata si rag- le di un antico lago che occupava buona
ra del recuperante. giunge poi Caderzone; al piano terreno parte dell’alta valle.
Riattraversato il fiume Sarca, saliamo delle scuderie del rione Lodron-Bertelli L’itinerario conduce poi lungo un pon-
lungo un tratto abbastanza ripido, uti- è stato allestito il Museo della Malga, che te, coperto questa volta, e attraversa
lizzando anche la viabilità ordinaria, fi- raccoglie in un’esposizione gli attrezzi di nuovo il Sarca fino ad arrivare a

Bell’Italia 63
Pinzolo, noto per la celebre Danza maca- tonalità di rossi e gialli che caratterizza- Sopra, da sinistra: ciclisti
bra, affrescata da Simone Baschenis nel no le opere di questa dinastia di artisti. nei pressi della chiesa
1539 sulla facciata sud della monumen- La ciclopedonale termina qui, ma una di Santo Stefano, a
Carisolo, all’imbocco
tale chiesa di San Vigilio, le cui origini sosta permette di recuperare le forze per della val Genova;
risalgono forse a prima del Mille. un ultimo, imperdibile strappo lungo la all’interno della chiesa,
Un ultimo sforzo in salita ci porta a strada della val Genova, chiusa al traffi- un dettaglio dell’Ultima
Carisolo, alle porte della val Genova, co. Ci attendono i 130 metri di salto delle Cena, un altro degli
affreschi realizzati dalla
famosa per le sue cascate. Qui la pre- cascate di Nardis, tra le più spettacola- famiglia Baschenis.
ziosa chiesa cimiteriale di Santo Stefano ri del Trentino, che con i loro spruzzi Sotto, da sinistra: il salto
domina la val Rendena, con la sua archi- rinfrescano il ciclista, preparandolo al di 130 metri delle
tettura gotica che conserva però ancora lungo rientro in discesa fino a Tione. cascate di Nardis, in val
alcuni accenti romanici, come il campa- Genova; Carisolo, Pinzolo
e Giustino e le cime
nile a bifore. Sia all’esterno che all’in- del gruppo del Brenta,
terno dell’edificio religioso i Baschenis a pagina 67 visti dalla chiesa
hanno lasciato le loro tracce con le calde di Santo Stefano.

64 Bell’Italia
INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

IL BENESSERE VA IN SCENA
Tra panorami mozzafiato, bagni di sole e il fascino della tradizione alto- e i sentieri che li fiancheggiano (i Waalwege) sono passeggiate molto
atesina, una vacanza nella natura per ritrovare il perfetto equilibrio tra apprezzate da grandi e piccini. I due Waalwege di Scena e di Maia Alta si
corpo e mente. snodano su piacevoli sentieri in piano attraverso prati, boschi, castag-
neti, campi di mele e vigneti e riservano scorci suggestivi su Merano e
Sole e giardini A Scena, un delizioso paese dell’Alto Adige affacciato sulla dintorni.
conca di Merano, grazie al particolare microclima, il maltempo è un feno-
meno raro e il sole splende per 300 giorni l’anno. La posizione privilegiata Tradizione creativa L’accento sulla tradizione e la cultura, le tante
sul fianco della montagna regala a Scena punti panoramici di insuperabile opportunità offerte da una vacanza all’aria aperta e l’eccellente gastrono-
bellezza, con viste mozzafiato sulla Valle dell’Adige, la Val Venosta e le mia locale rendono davvero unico un soggiorno a Scena. La cucina tipica
spettacolari vette che le circondano. Giardini rigogliosi e paesaggi alpini, tirolese, espressione di un’identità sempre viva e piena di passione, è
fascino tirolese e una levità quasi mediterranea si combinano in questa un perfetto connubio di tradizione alpina e gusto mediterraneo e viene
località tra vigneti e frutteti. spesso reinterpretata creativamente dai giovani chef che elaborano i
piatti classici in chiave moderna.
Relax e sapori di montagna Scena è il luogo ideale per una vacanza rige-
nerante dove il benessere coincide con il movimento: mountain bike, jog- Il paradiso dei piccoli esploratori Vivere il fascino di una vacanza con
ging, nordic walking, semplici passeggiate ed escursioni alla volta di rifugi tutta la famiglia respirando aria pura di montagna e vivendo momenti
e malghe o vere e proprie scalate alpine in alta quota sulle tracce di uno entusiasmanti in una splendida località baciata dal sole: benvenuti a
dei massimi scalatori del suo tempo attraverso la nuova via ferrata Heini Scena, dove gioco e avventura, natura e divertimento si fondono in
Holzer Ifinger. Sugli oltre 200 km di sentieri perfettamente segnalati, ser- un’esperienza davvero indimenticabile. Un tuffo nella piscina comunale
viti da cinque funivie e due seggiovie, si respira aria pura e si contempla- con il suo lungo scivolo, un’emozionante passeggiata a cavallo, un bel giro
no scenari da cartolina a stretto contatto con la natura. Autentici rifugi e in bici e una piacevole partita a minigolf: a Scena il divertimento è per
malghe contadine disseminati lungo i percorsi invitano ad una piacevole tutti.
sosta per gustare le deliziose specialità della cucina tirolese.

Il paradiso del movimento Alle escursioni in montagna si affiancano le Maggiori informazioni:


rilassanti passeggiate lungo le rogge, dette Waalwege, dove il mormorio Associazione Turistica Scena
lieve delle acque si fonde con la quiete dei boschi. I Waale sono antichi www.schenna.com
canali scavati per portare l’acqua ai campi durante i periodi di siccità info@schenna.com
come
dove
quando
VAL RENDENA
(Trento)

Itinerari nell’arte
e nella storia Museo della Guerra Bianca Adamellina

I musei sulla Grande Guerra e sul lavoro contadino e gli affreschi dei Baschenis. E poi i rifugi da scoprire
nel Parco Naturale Adamello Brenta e i sapori robusti e genuini della valle Testo e foto di Alberto Nardi

aperto da lunedì a ATTIVITÀ


giovedì dalle 10 alle 12 A piedi o in mountain bike
e dalle 14,30 alle 16,30; fra boschi e cime dolomitiche
3 €; prima della visita
chiamare per verificare Nato nel 1967, il Parco Naturale Adamello
variazioni di orario. Brenta (Strembo, via Nazionale 24,
A Caderzone, il 0465/80.66.66; www.pnab.it) è l’area
Museo della Malga protetta più vasta del Trentino. Oltre alle
(rione Lodron-Bertelli, Dolomiti di Brenta, il parco abbraccia i grandi
338/242.81.00) illustra ghiacciai dell’Adamello-Presanella, con vette
con ricostruzioni di che superano i tremila metri. Boschi di
ambienti il lavoro conifere, deliziosi laghetti, animali selvatici
svolto negli alpeggi e tante rarità botaniche la rendono una delle
di alta quota. È aperto aree naturali a più alto tasso di biodiversità
da martedì a domenica dell’arco alpino. Dalla val Rendena una
Tione di Trento (Trento), punto di partenza della pista dalle 10 alle 12,30 delle escursioni più interessanti è quella al
ciclopedonale della val Rendena, si raggiunge con l’A4 e dalle 16 alle 18,30; rifugio Carè Alto-Dante Ongari (0461/94.80.80
Milano-Venezia, uscita Brescia Est; da qui lungo la 1 €. A Pinzolo, la e 348/435.90.97. Mezza pensione da
statale 45 bis e poi la statale 237. In alternativa, A22 chiesa di San Vigilio 50 € a persona), situato su una cresta
del Brennero, uscita Trento centro; da qui per Riva (via San Vigilio; rocciosa, detta Bus del Gat, a 2.459 metri.
del Garda e poi Tione. In treno: stazione di Trento, poi visite su richiesta al Il rifugio è accessibile, lungo il sentiero
bus di linea di Trentino Trasporti (www.ttesercizio.it). 340/915.92.70), fondata 213, in 3,30 ore di cammino, risalendo la
In aereo: Bergamo-Orio al Serio (km 148) e Verona nel 1362 e ampliata nel val Borzago dopo aver lasciato l’auto in
(km 123). In camper: Camping Faè, Sant’Antonio di 1515, è nota soprattutto località Pian della Sega. Dal Dante Ongari
Mavignola, loc. Faè, 0465/50.71.78; aperto da giugno. per la decorazione della parte una traccia che porta alla “bocca del
parete esterna, con la Cannone” (2.850 metri), dove si trovano
Percorsi museali e chiese dipinte celebre Danza macabra ancora reperti bellici austriaci. Dal rifugio
e i Sette peccati capitali, Ghedina (0465/32.18.08 e 347/096.02.13),
La val Rendena XV e il XVI secolo eseguita da Simone raggiungibile anche in auto dalla statale del
possiede un affrescarono dozzine II Baschenis. Infine Lisan tra Stenico e Ragoli, deviando per la
interessante patrimonio di chiese delle valli a Carisolo si visita la val d’Algone, partono numerosi itinerari per
artistico, concentrato Giudicarie. Non chiesa cimiteriale mountain bike, come la sterrata di circa 8 km
soprattutto nelle piccole meno interessanti di Santo Stefano che porta alla malga Movlina (1.786 metri).
chiese di paesi e borgate alcune raccolte di (località Santo Stefano,
alpini. Partendo da oggetti e documenti per info sulle aperture:
Tione e risalendo la storici, come quelle Pro Loco Carisolo,
ciclabile verso nord che si ammirano 0465/50.13.92), in
incontriamo a Pelugo la nel percorso del posizione panoramica
chiesa di Sant’Antonio Museo della Guerra all’inizio della val
Abate (strada statale Bianca Adamellina Genova. All’esterno si
239; visite su richiesta (Spiazzo Rendena, ammirano le Storie di
al 347/401.02.16). piazza San Vigilio 31, Santo Stefano e un’altra
Sia all’interno che 0465/88.00.91). Si Danza macabra,
all’esterno è ricca di tratta di testimonianze mentre all’interno
di mirabili affreschi che raccontano le è rappresentata la
realizzati dai Baschenis, imprese belliche d’alta Leggenda di Carlo
famiglia di pittori quota della Prima Magno, tutte opere di
Scorcio della val Genova
itineranti che fra il guerra mondiale. È Simone II Baschenis.

Bell’Italia 67
come
dove
quando
VAL RENDENA
(Trento)

GASTRONOMIA
Specialità di montagna
dalla polenta ai liquori
La val Rendena è patria di origine
dell’omonima razza bovina da latte che,
La Voglia
godendo dei verdi alpeggi della zona,
produce un latte profumato da cui si
ricavano burro e formaggi di qualità.
Tra questi c’è la Spressa Dop, un formaggio
magro prodotto con latte crudo del
giorno precedente, a cui viene aggiunto
quello della mungitura del mattino. La
stagionatura minima di tre mesi dona il
Agriturismo La Trisa La Botte
tipico sapore dolce, che cambia e diventa
più saporito con il passare del tempo. Un
Gli alberghi nella campagna del parco In un tipico chalet di ampio paniere di specialità arriva anche
agricolo di Caderzone, montagna in granito dai salumai rendenesi: da citare almeno il
Albergo Garni Costa lungo la ciclabile, e legno, piatti della salame all’aglio della val Rendena, la lucanica
Verde ★★★ (Bocenago, permette di acquistare tradizione rivisitati trentina, lo speck trentino, il cacciatore
via Ferrazza, località burro e formaggi con materie prime e nostrano di Caderzone, la pancetta
Costa, 0465/80.49.48 e presso il caseificio accostamenti nuovi, nostrana di Caderzone e le salamelle
348/779.45.47). Garni a dell’annessa azienda oltre ai classici polenta fresche. La farina gialla di Storo è invece
conduzione familiare in agricola biologica. Su con funghi, specialità l’ingrediente fondamentale della “polenta
autentico stile alpino, prenotazione, possibilità di carne e canederli in carbonera”, fatta come usavano i carbonai
camere eleganti, curate di ristorazione con brodo. Conto sui 35 €. con una lenta cottura, aggiungendo
nei particolari, con formaggi e carni a La Botte (Giustino, alla fine burro, spressa e luganeghe.
il massimo comfort chilometro zero; mezza viale Dolomiti 18, La maggior parte dei prodotti
e colazione a buffet pensione da 46 € 0465/50.14.88). Nel enogastronomici della zona si possono
con specialità fatte a persona al giorno. menu, specialità come le trovare a La Bottega Che Cercavi (Strembo,
in casa. Doppia con B&B Salvaterra striscioline di Senatore via Nazionale 28, 0465/80.60.88).
colazione da 80 €. (Pinzolo, via Marconi Cappelli al tarassaco e Spiazzo è nota soprattutto per la
B&B La Gioconda 44, 0465/50.11.71 e aglio orsino e il risotto distillazione delle radici di genziana,
(Darè, via Tione 348/854.81.00). Sorge in ai tre cereali (riso, orzo ginepro e altre piante alpine, da cui si
89, 0465/80.14.25 luogo tranquillo anche se e farro) mantecato ricavano gli ottimi liquori della valle. Per gli
e 333/741.23.51). centrale, con tavernetta con crema di zucca, acquisti c’è la Distilleria Genziana Giovanni
Accogliente struttura e sala per colazioni gorgonzola e grana Boroni (località Borzago 12, 0465/80.15.21),
con 3 camere semplici a buffet. Doppia con trentino. Conto sui 30 €. un’istituzione dal lontano 1849. Consigliata
ma accoglienti, con colazione da 44 €. Agriturismo La Trisa anche una sosta da Serca (Bocenago,
bella vista. Doppia con (Giustino, via alla località Gal, 0465/80.49.80), piccolo
colazione da 60 €. I ristoranti Sega 2, 0465/50.16.65 negozio in uno chalet alpino, specializzato
Agriturismo Maso Pan e 335/679.01.80). Con in grappe, birre artigianali e miele.
(Caderzone, località La Voglia (Bocenago, annesso caseificio per
Pan, 0465/80.45.00 e via Nuova 1, la produzione di yogurt
333/980.94.45). Situato 0465/80.50.05). e latticini biologici,
utilizza molti dei prodotti
Albergo Garni Costa Verde dell’azienda agricola
nei suoi piatti. Prende il
nome dall’antico utensile
in legno per mescolare la
polenta. Conto sui 25 €.
Le Fontane (Darè,
località Fontane 115,
Farina di storo
0465/80.16.01).
A poca distanza dalla
ciclabile, vicino al Sarca,
atmosfera familiare e
info
vasta scelta di primi Azienda per il Turismo Madonna
della cucina locale, fra di Campiglio-Pinzolo-Val Rendena, Pinzolo,
cui strangolapreti e lune piazza San Giacomo, 0465/50.10.07;
di patate. Conto da 25 €. www.campigliodolomiti.it

68 Bell’Italia
TAORMINA (Messina) Casa Cuseni

UN PARADISO IN STILE
INGLESE
Creata a fine ‘800 da un mecenate di Leeds, la storica dimora ha accolto
scrittori, intellettuali, artisti. Oggi è museo di se stessa e le sue sale
conservano preziose testimonianze del gusto Art Nouveau d’Oltremanica
TESTI Isabella Colombo FOTOGRAFIE Alfio Garozzo

70 Bell’Italia
In questa foto: piante di
agrumi e rampicanti su
una delle terrazze del
giardino di Casa Cuseni,
a Taormina. Il giardino,
il più antico della città,
fu disegnato dal pittore
Frank Brangwyn con
i paesaggisti Alfred
East e Cecil Hunt. Oggi
fa parte del circuito dei
Grandi Giardini Italiani.
Pagina precedente: dal
giardino, la magnifica
vista su Taormina
e sul golfo di Naxos.

Bell’Italia 71
In questa foto: il centro
di Taormina visto
da Casa Cuseni.
Sotto, da sinistra:
scorcio della Dining
Room e il dettaglio
della pittura murale
del 1910 che allude
a un’adozione
maschile. Pagina
seguente, in alto da
sinistra: il portico
palladiano disegnato
da Frank Brangwyn;
Daphne Phelps in
alcune foto d’epoca;
in basso: veduta
d’insieme della
Dining Room.

72 Bell’Italia
A
ll’ombra di un roccione di
pietra calcarea, su una ripi-
da collina, in un giardino di
mandorli, ulivi e aranci, alla
fine dell’Ottocento nasce Ca-
sa Cuseni. Non solo una delle più belle
dimore storiche di Taormina, ma anche
un simbolo di ciò che questa città rap-
presenta per la Sicilia e il mondo. Casa
Cuseni è stata nel secolo scorso un luogo
magico, dove la bellezza dei panorami e
la perfezione delle architetture hanno
fatto da cornice ideale a un inedito scam-
bio artistico e culturale tra la Sicilia e l’In-
ghilterra. Dimora di artisti, cenacolo di
sperimentazioni culturali e nuove visioni
del mondo, oggi Casa Cuseni è una fore-
steria, oltre che Museo delle Belle Arti e
del Grand Tour della Città di Taormina e
sede della fondazione dedicata a Robert
Hawthorn Kitson. Mantiene così inalte-
rato il suo status di “finestra sul mondo”
e su uno splendido panorama che spazia
dall’Etna alla baia di Naxos.
La storia di questa casa, scoperta nei
particolari solo di recente, risale al 1893:
a Leeds, cittadina industriale del Nord
dell’Inghilterra, il giovane artista Robert
Hawthorn Kitson (1873-1947) sfoglia il
primo numero della rivista The Stu-

Bell’Italia 73
In questa foto,
il Salone, l’ambiente
principale del piano
terra, è arredato con
i pezzi d’antiquariato
che Kitson amava
collezionare: specchi
veneziani, tavoli
rococò, marmi d’età
ellenistica. Pagina
precedente, in alto
da sinistra: fontana
antropomorfa nel
giardino e scorcio
del Salone; in basso,
da sinistra: nel Salone,
il pianoforte e
un baldacchino
del ’700 siciliano.

dio in cui il fotografo tedesco Wilhelm moglie Mimma, figlia dei domestici della William Brangwyn, decoratore per Tif-
von Gloeden, di stanza a Taormina, ri- casa ai tempi d’oro. «Così, quattro anni fany, futuro pittore di parte del RCA
trae adolescenti siciliani, maschi e nu- dopo, Kitson decide di andare a trovare Building di Nelson Rockefeller a New
di, in pose neoclassiche. «In Inghilterra Von Gloeden insieme a Oscar Wilde, in York e uno degli inventori dell’Art Nou-
sono gli anni del processo per omoses- quello che all’epoca è solo un villaggio di veau. E poi Charles Holmes, direttore di
sualità a Oscar Wilde, e Robert Kitson, pescatori in un paesaggio da cartolina. The Studio, Cecil Hunt, presidente della
che di Wilde diverrà amico proprio a S’innamora del posto e decide di costru- Watercolor Society, e Sir Alfred Edward
Taormina, vede in quelle immagini una ire qui la sua dimora dopo aver venduto East, presidente della Royal Society of
profezia: forse questa è la terra dell’El- le aziende ereditate dal padre, un ricco British Artists. Una tale concentrazione
dorado, un paradiso di tolleranza» spie- imprenditore inglese». di artisti in un luogo così periferico non
ga Francesco Spadaro, direttore della Per la realizzazione dell’edificio Kit- passa inosservata: Ezra Pound e Pablo
Fondazione Robert Hawthorn Kitson e son chiama i più celebri artisti dell’e- Picasso sono tra i primi ad accorgersene
proprietario di Casa Cuseni insieme alla poca e suoi amici: primo fra tutti Frank e a mostrare interesse.

Bell’Italia 75
A sinistra: il colpo d’occhio sulla città e sul golfo da una delle
terrazze superiori del giardino. Quando Kitson, 27enne, arrivò a
Taormina nel 1900, fu stregato dal panorama e dall’atmosfera
tollerante della Sicilia di allora. Sotto: ceramiche di Caltagirone in
un angolo del giardino. Daphne Phelps, nipote di Kitson e sua
erede, abbellì il giardino con piante esotiche e alberi da frutto.

La casa è fatta di soffitti alti e muri Phelps, che decide di farne una residen- dell’impero britannico realizzati per la
spessi oltre mezzo metro per contra- za per artisti e intellettuali: ecco che do- Camera dei Lord a Westminster.
stare il caldo, pavimenti in legno per po gli anni bui della guerra, quando la Il fascino della storia della casa si rispec-
trattenere invece il calore durante la casa fu chiusa, comincia una nuova epo- chia nei suoi esterni. Il giardino, il più
stagione invernale, cinque camere da ca d’oro per queste stanze. Nella secon- bello di Taormina, è anche una caba-
letto, una biblioteca e la Dining Room, da metà del Novecento verranno abitate la perfetta: dall’ingresso alla sommità
unico interno al mondo progettato e da personaggi del calibro dello storico ci sono diversi livelli. «Si attraversa la
decorato da Frank Brangwyn. Denis Mack Smith, che qui completa i bellezza, rappresentata dalla casa, per
suoi libri sulla storia della Sicilia, e del arrivare alla conoscenza, simboleggiata
RIFUGIO E FONTE D’ISPIRAZIONE filosofo Bertrand Russell, che qui inizia dal giardino», spiega Spadaro. «Tutti i
PER ARTISTI E SCRITTORI a scrivere la sua autobiografia. Ma an- camini della casa sono allineati ai pozzi
«La cosiddetta “camera inglese”», conti- che l’eccentrico pittore americano Hen- perché fuoco e acqua sono l’origine della
nua Spadaro, «custodisce un segreto che ry Faulkner, che viene ad abitarci con i vita. Con la stessa logica la piscina viene
per molti decenni non viene rivelato: i suoi cani; il drammaturgo Tennessee allineata sul camino principale, cioè il
murales dipinti da Brangwyn sono una Williams, che ama bere Martini dry cono fumante dell’Etna, che è proprio lì
celebrazione dell’amore omosessuale, sulla terrazza; lo scrittore inglese Roald di fronte e si specchia nell’acqua della
che nella prima metà nel ’900 è un tabù. Dahl, che qui completa la sceneggiatura vasca». Un acquedotto romano confina
Inoltre, i due giovani uomini dipinti con di 007 Si vive solo due volte, e Greta Garbo con il terreno disseminato di marmi, ter-
in braccio un bambino rappresentano il che viene a occupare spesso la sua stanza racotta e pietra locale, una testa di leone
sogno di un’adozione gay che trae spun- preferita, quella che porta ancora il suo sovrasta la scala in marmo di Carrara. È
to da una vicenda reale: dopo il terre- nome, con vista sul golfo e acquerelli di un giardino che alla perfezione ingle-
moto di Messina del 1908, Kitson ospitò Kitson alle pareti. se delle forme unisce il fascino delle
qui alcuni bambini sfollati». Le pitture piante mediterranee. Non per nulla
murali di Brangwyn e gli arredi in stile li- UN GIARDINO ALL’INGLESE Anatole France, Nobel per la letteratura,
berty fanno della Dining Room un’opera CON VISTA SULL’ETNA passeggiando tra questi vialetti progettò
unica che nel 1981 è stata scoperta e de- Le opere che gli artisti hanno lasciato qui di far rivivere l’Arcadia in Sicilia.
gnamente celebrata dal Victoria&Albert fanno della casa un vero e proprio museo:
Museum di Londra. tra le più rappresentative c’è il progetto
Dopo la morte di Robert nel 1947 la ca- dei British Empire Panels di Brangwyn, a pagina 79
sa viene ereditata dalla nipote, Daphne una serie di pannelli sulla grandezza

76 Bell’Italia
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Energia

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come
dove
quando
TAORMINA
(Messina)

Un salotto di luce
che guarda l’Etna Piazza IX Aprile

Tour della cittadina che questo mese ospita il G7, alla scoperta dei suoi gioielli. Con una visita alla mostra
futurista nell’ex chiesa del Carmine e un un tuffo nella baia di Isabella Colombo Fotografie Alfio Garozzo

deviazioni portano IN CARTELLONE


fino al trecentesco Tanti eventi culturali
palazzo Duchi di Santo dall’arte ai libri
Stefano (via De Spuches
1, 0942/62.01.29, Nella bella stagione Taormina torna a essere
aperto 9-13 e 15,30-20, quella che era ai tempi di Casa Cuseni,
ingresso gratuito), un un crogiolo di culture e arti. Soprattutto
capolavoro dell’arte quest’anno, in occasione del meeting
gotica siciliana, e al dei Paesi del G7 che si tiene qui il 26 e
duomo (piazza Duomo, 27 maggio. Le delegazioni internazionali
0942/231.23, aperto potranno per esempio visitare la mostra
8,30-20), affascinante “Il Futuro sopravvenuto” allestita fino al 14
esempio di architettura giugno nell’ex chiesa del Carmine (piazza del
medievale. Valgono una Carmine, 338/277.71.42) con opere di artisti
sosta i giardini pubblici di spicco del Futurismo italiano, da Giacomo
Casa Cuseni si raggiunge in auto con l’A18 da Catania, Parco Duca di Cesarò Balla a Filippo Tommaso Marinetti. Nella
uscita Taormina (Me). Da Palermo: A20 per Messina, (via Bagnoli Croce), stessa sede, fino al 14 giugno, si ammira
quindi A18 direzione Catania. La casa si trova sulla ex un’oasi verde voluta anche la Tavola Lucana, presunto autoritratto
rotabile per Castelmola, oggi via Leonardo da Vinci dalla nobildonna inglese di Leonardo Da Vinci, proveniente dal
5. In treno: da Catania o Messina, stazione Taormina- Florence Trevelyan Museo delle antiche genti di Lucania a Vaglio
Giardini. Poi in taxi per 6 km. In camper: Parking Lagani che alla fine dell’800 (Potenza). Orari: martedì-venerdì 10-13 e 16-
a Giardini Naxos, area attrezzata e con servizi vicini. fece piantare alberi 20, sabato e domenica 10-20; 7 €. L’11 giugno
Per la visita: gestiti dalla Fondazione Robert H. provenienti da tutto a Palazzo Corvaja si apre “Van Gogh Multimedia
Kitson, il museo e il giardino storico di Casa Cuseni il mondo e costruire Experience”, mostra interattiva dedicata al
(il giardino fa anche parte del circuito Grandi Giardini le Victorian follies, maestro olandese. Fino al 17 settembre, orari
Italiani; www.grandigiardini.it) sono aperti tutti capricci architettonici 10-12; 10,50 €. Dal 9 al 17 giugno il Teatro
i giorni con prenotazione obbligatoria, ingresso che hanno l’aspetto Antico farà da cornice al celebre Festival
15 €. Info 0942/283.62; www.casacuseni.it. di rovine antiche. È del cinema (www.taorminafilmfest.net),
Casa Cuseni è anche foresteria, sempre aperta: aperto tutti i giorni fino che festeggia l’edizione numero 63. Città in
prezzo della doppia da 180 a 380 € con colazione. al tramonto. Per chi ha fermento anche dal 24 al 28 giugno per la VII
voglia di un tuffo, le edizione di Taobuk (www.taobuk.it), il festival
spiagge più affascinanti dei libri con autori di fama internazionale,
Dai monumenti fino alle spiagge sono Villagonia, un ospitato nei luoghi più belli di Taormina.
Da Casa Cuseni si parte del tramonto, ingresso piccolo golfo di roccia
a piedi alla scoperta di 10 €. Nel tragitto si e ghiaia vicino alla Teatro Antico
Taormina: la meta più possono ammirare stazione ferroviaria, e
lontana e importante è palazzo Corvaja (piazza Isola Bella, la baia con
solo a un chilometro. Si Vittorio Emanuele, l’isolotto verde collegato
tratta del Teatro Antico 0942/232.43; aperto alla terraferma da una
(via del Teatro Greco 40, lunedì-venerdì 8,30- striscia di sabbia che
0942/232.20), secondo 14,15 e 15,30-18,35), con appare e scompare con
per storia e grandezza il suo torrione arabo, che le maree. L’isola, con in
solo a quello di Siracusa; ospita l’ufficio turistico. cima la residenza
risale al III secolo a.C. E poi piazza IX Aprile, di villa Caronia, è una
ed è scavato nella l’affascinante belvedere riserva naturalistica e si
concavità della collina. che si apre sulla baia con può visitare dalle 9 alle
È aperto tutti i giorni superba vista sull’Etna 16, ingresso 6 € (info
dalle 9 a un’ora prima e sul mar Ionio. Brevi 0942/62.87.38).

Bell’Italia 79
1

come
dove
quando
TAORMINA
(Messina)

PECCATI DI GOLA
Gelati, granite, marzapane,
cannoli, pizze e arancini
Un tour alla scoperta dei sapori siciliani,
nella bella stagione, non può che partire
dalle gelaterie. Il maestro gelataio dalla
fama riconosciuta qui in zona è Placido
Prestipino che nel suo shop, Gelatomania
(corso Umberto 7, 0942/239.00), propone
gusti tradizionali e tipicamente isolani,
come gelso, fico, cassata siciliana e
pistacchio. Da non perdere però anche
i gusti esotici, come mango e passion
San Domenico Palace Hotel La Capinera
fruit che provengono da coltivazioni locali
alle pendici dell’Etna. Per le granite, da
Gli alberghi Un hotel affascinante, propone piatti innovativi assaggiare con l’immancabile “brioscia”,
comodo per chi vuole sulla base della la tappa d’obbligo è Bam Bar (via Giovanni
San Domenico Palace stare in centro ma andare tradizione regionale. di Giovanni 45, 0942/243.55). I gusti,
Hotel ★★★★★L al mare perché si trova a Fra le specialità c’è che ruotano a seconda delle stagioni, dei
(piazza San Domenico 5, pochi passi dalla funivia il polpo alla brace con mesi e persino dell’ora del giorno, sono
0942/61.31.11). che porta a Lido Mazzarò. capperi e mandorle. lavorati con le classiche macchine a pala
Classiche atmosfere C’è un giardino di palme Conto da 60 €. verticale che rendono la granita meno
siciliane, panorami per il relax e camere Al Duomo (vico Ebrei densa e di grana più fine. Per la pausa
magnifici e lusso. L’edificio vista mare. Doppia 11, 0942/62.56.56). pranzo veloce il must sono gli arancini
è un antico monastero con colazione da 87 €. In estate qui si cena di Cristina (via Strabone 2, 0942/211.71),
domenicano con un B&B Villa Valentina nello splendido dehors. il panificio più gettonato dalla gente del
affaccio sull’Etna e sulla (località Trappitello, Cucina tipica siciliana, in posto, e i rustici di Strit Fud (corso Umberto
baia di Naxos. Doppia con via Cannizzoli 74, prevalenza di pesce. Nel 145, 0942/62.59.41) che oltre a pizze e
colazione da 320 €. 0942/5.02.00). Villa menu: sfera di gambero schiacciate propone piatti caldi take away,
Boutique Hotel familiare con un ampio di mazzara con crema di dalla pasta alla Norma alle verdure grigliate.
Taodomus ★★★ (corso spazio verde, vicina formaggio e pistacchio Al pomeriggio valgono una visita la vineria
Umberto 224, 0942/ al mare. È comoda di Bronte, cannolo Modì (via Calapitrulli 13, 0942/236.58) per
62.83.15). Solo 10 per visitare, oltre a alle olive con tartare di assaggiare una selezione dei migliori rossi
stanze proprio al centro Taormina, l’Etna e le gole tonno. Conto da 40 €. e bianchi siciliani, e la Pasticceria D’Amore
di Taormina. L’ambiente dell’Alcantara. Doppia Osteria Rosso di Vino (via Costantino Patricio 28, 0942/238.42)
è raffinato, intimo e con colazione da 64 €. (vico De Spuches 8, per mettere in valigia i sapori siciliani sotto
accogliente. La colazione 0942/62.86.53). forma di paste di mandorla, frutta
è servita nella terrazza È il progetto di quattro di marzapane, croccanti di pistacchio
I ristoranti
all’ultimo piano. Doppia ragazzi che hanno deciso e gli immancabili cannoli di ricotta.
con colazione da 129 €. La Capinera (via di scommettere sulla loro
Hotel La Pensione Nazionale 177, terra: la cucina trae spunto
Svizzera ★★★ 0942/62.62.47). dalla tradizione marinara,
(via Pirandello 26, La cucina stellata dello ma osa accostamenti
0942/237.90). chef Pietro D’Agostino interessanti. L’avocado
con gambero di nassa
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SI VIVE A MALCESINE, IL BELLISSIMO BORGO CHE
SI AFFACCIA SULLA COSTA VERONESE DEL LAGO DI
GARDA.

M
Malcesine, infatti, ha un’unicità straordinaria, qui si ogni momento, dalla partenza all’arrivo. E una volta in
possono abbracciare con un solo sguardo panorami ed cima è ancora tutta una scoperta. Il monte Baldo offre,
esperienze diversissime: i paesaggi fioriti e profumati infatti, percorsi e proposte a contatto con la natura per
della riviera, dove il turchese del lago si fonde con tutti e in ogni stagione. D’inverno si scia o si fa freeride
l’eleganza dei palazzi che si affacciano sui vicoli con vista lago. Chi preferisce le ciaspole trova percorsi
silenziosi, sul porticciolo animato e le case colorate, di straordinaria bellezza, godendo dei panorami di
sul profilo merlato del castello e il verde argentato questa magnifica terrazza naturale. D’estate si può
degli ulivi. E poi c’è l’esperienza della montagna, scegliere tra piacevoli passeggiate nei prati fino ai più
straordinaria in ogni stagione, quando le vette sono impegnativi sentieri praticando anche il nordic walking,
candide di neve o un tripudio di verdi e colori in estate. lungo 6 differenti tracciati. Anche gli appassionati di
Da Malcesine, infatti, parte la prima funivia a cabine mountain bike hanno a disposizione diversi percorsi,
interamente rotanti che in soli venti minuti sale fino segnati in vari colori, e tutti godono della bellissima
a quasi 1800 mt. sul Monte Baldo. Annoverata tra le vista sul lago. Ma dal Monte Baldo si può partire
10 funivie più spettacolari al mondo, dalle sue cabine anche per un emozionante volo in parapendio dove
girevoli si gode un incredibile panorama, che spazia lo sguardo spazia tra il verde cangiante dei prati ed il
dal lago alle Alpi con vista sui ghiacciai dell’Adamello blu scintillante del lago con la corona delle montagne
e della Presanella. La Funivia di Malcesine vanta tutto attorno.
anche un altro primato: è stata la prima in Italia a
dotarsi di cabine girevoli ancora nel 2002, e continua Funivia Malcesine Monte Baldo, via Navene Vecchia
a distinguersi per tecnologia, sicurezza, e accoglienza 12, 37018 Malcesine (Vr). Tel. + 39.045.7400206,
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UNA MONTAGNA DI SORPRESE


Famoso nei secoli come “Hortus Europae”, il
Monte Baldo è un’oasi naturalistica intatta
dove vivono ambienti naturali diversi favoriti
da un microclima eccezionale. Su questo
balcone dal quale lo sguardo spazia sulle
Prealpi venete, trentine e lombarde, vive
un’incredibile varietà di specie. Accanto ad
oltre sessanta varietà di orchidee e poi stelle
alpine, anemoni, genziane e gigli rossi si
possono anche osservare aquile, gufi reali,
fagiani, camosci e marmotte.
CASERTA La Reggia

TERREMOTO
A CORTE
84 Bell’Italia
In questa foto, una delle sale che ospitano la
collezione Terrae Motus: da sinistra, due opere
senza titolo di Jannis Kounellis (1992) e Domenico
Bianchi (1991) e la celebre Fate Presto (1989)
di Andy Warhol. A destra: il Parco visto dalla Reggia.

Il complesso vanvitelliano riporta sotto i riflettori, in un allestimento provvisorio


nei locali restituiti alla Reggia dall’Aeronautica, la collezione Terrae Motus: 72 opere
realizzate da grandi artisti contemporanei dopo il sisma dell’Irpinia del 1980.
Una tappa importante nell’ambizioso progetto di recupero del monumento
TESTI Manuela Piancastelli FOTOGRAFIE Luciano Romano

Bell’Italia 85
N
ovanta secondi di ruggito dalla
pancia della Terra, l’Armaged-
don dell’Apocalisse. E poi il
nulla. Era il 23 novembre
1980, ore 19,38: il terremoto
dell’Irpinia, decimo grado della scala
Mercalli, inghiottì uomini e cose, animali
e abitazioni. In un minuto e mezzo 2.914
persone passarono dalla voce al silenzio,
70 paesi furono cancellati. I soccorsi arri-
varono in ritardo: nelle prefetture, nelle
redazioni dei giornali nessuno capì subito
la portata del disastro e così quel «Fate
presto», per salvare chi è ancora vivo, per
aiutare chi non ha più nulla, quel titolo
urlato e disperato de Il Mattino arrivò solo
tre giorni dopo, il 26 novembre 1980, in-
sieme con le lacrime di Sandro Pertini.
Quel titolo divenne una delle opere più
struggenti di Andy Warhol, chiamato con
altri artisti dal gallerista napoletano Lucio
Amelio a scrivere con l’arte una pagina di
solidarietà: da qui nacque Terrae Motus,
la collezione d’arte contemporanea “a
tema” più importante al mondo, sicu-
ramente tra le più emozionanti per il
filo rosso che lega le 72 opere. «C’era
dell’energia nell’arte, tanta energia da po-
tersi contrapporre a quella scatenata dal-
la terra», disse Amelio. La collezione, la-
sciata in testamento da Amelio alla Reggia
di Caserta nel 1994, oggi è stata completa-
mente riunita ed esposta al pubblico, sia
pure in allestimento temporaneo. Joseph
Beuys, Robert Mapplethorpe, Alighiero
Boetti, Jannis Kounellis, Keith Haring, Mi-
chelangelo Pistoletto, Nino Longo-

86 Bell’Italia
Pagina precedente, dall’alto: opere della collezione Terrae
il Cannocchiale, il lungo ambulacro Motus: da sinistra, Annunciazione
che separa i quattro grandi cortili (1984), di Michelangelo Pistoletto,
interni sui quali affacciano i corpi e West Go Ho (1986), di Robert
di fabbrica; la Reggia vista dalla Rauschenberg. Sotto, da sinistra:
Fontana di Venere e Adone, quasi la Biblioteca Palatina; scorcio
al culmine della via d’acqua che di uno dei due cortili che di recente
attraversa il Parco. Sopra: altre due sono stati ripuliti e restaurati.
A destra: Senza Titolo
(1983), di Keith Haring.
In basso: Static (1982),
di Gerhard Richter.
La raccolta Terrae Motus,
promossa e poi donata
alla Reggia dal gallerista
Lucio Amelio, comprende
72 opere realizzate da
grandi artisti all’indomani
del sisma in Irpinia; oggi
è esposta integralmente
in un nuovo allestimento
al piano nobile.

bardi, Robert Rauschenberg sono solo al-


cuni degli artisti le cui opere sono esposte
in “Terrae Motus in cantiere”, allestite cioè
negli spazi riconsegnati alla Reggia dall’A-
eronautica Militare dopo 70 anni: l’Audi-
torium e altre 17 stanze. «Si tratta di un
allestimento-denuncia di come questa
magnifica collezione era tenuta, smem-
brata e poco fruibile», commenta il diret-
tore della Reggia Mauro Felicori. Dal 2015,
anno del suo insediamento, la reggia pro-
gettata da Luigi Vanvitelli ha registrato un
incremento di presenze del 37 per cen-
to, e un più 50 per cento di incassi, col-
locandosi al nono posto della classifica
nazionale dei monumenti più visitati e
seguendo il trend positivo della Campa-
nia, che nel 2016 è risultata la seconda
regione italiana più visitata, con otto mi-
lioni di ingressi nei musei statali.

TANTI PROGETTI PER


“RICONQUISTARE” LA REGGIA
Mauro Felicori è un manager del sogno
che sa coniugare utopia e bilanci, coraggio
e finanziamenti. L’antica sala della Rac-
chetta, dove si giocava al volano, poi dive-
nuta salone da Ballo, sala del Presepe e
infine Auditorium dell’Aeronautica, sarà
oggetto insieme alle aree annesse di un
importante restauro da 40 milioni di euro,
che partirà nel 2018 “approfittando” del
periodo in cui Terrae Motus sarà prestata
all’Ermitage di San Pietroburgo. «In cam-
bio chiediamo la loro importante colle-
zione sul vedutismo settecentesco che
servirà a integrare e valorizzare le tantis-
sime opere di Jakob Philipp Hackert che
abbiamo qui», aggiunge Felicori.
Tante le idee su come “riconquistare” la
Reggia: spostare nell’emiciclo orientale
l’Archivio di Stato, realizzare nel nucleo
occidentale un grande albergo di lusso e
nel palazzo del Boschetto un ristorante. E
ancora: aprire un ostello nell’ex convento
dei Passionisti, di pertinenza della Reggia,
ospitare eventi estivi nel teatro dell’Ape-
ria, all’interno del Giardino Inglese. E

88 Bell’Italia
...la passeggiata
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CASERTA La Reggia

LO SPLENDIDO LABIRINTO
DELLA VERSAILLES ITALIANA
Il palazzo racchiude 1.200 stanze tra appartamenti privati e sale
di rappresentanza, una biblioteca, una cappella, un teatro e perfino un presepe
Illustrazione di Francesco Corni

15

13

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6
12

1 7

❶ Facciata ❸ Scalone d’Onore ❺ Cappella Palatina ❼ Sala di Alessandro


Restaurata di recente, Lo scenografico Palesemente ispirata Dalla finestra, al centro
è in travertino e mattoni, scalone, rivestito di a quella di Versailles, della facciata, si gode
scandita da lesene marmo cipollino, sale fu inaugurata la notte una splendida vista
e semicolonne e aperta dal vestibolo inferiore di Natale del 1784. sul viale verso Napoli.
da 243 finestre. a quello superiore. ❻ Appartamenti Reali ❽ Stanze delle Stagioni
❷ Galleria ❹ Vestibolo Superiore Sono introdotti da tre Quattro sale da
Dal portone si accede Sfarzoso ambiente anticamere: le sale conversazione ornate
alla galleria che percorre ottagonale ornato degli Alabardieri, delle da allegorie introducono
l’edificio, collegandolo di marmi preziosi, dà Guardie del Corpo e di l’Appartamento Vecchio,
prospetticamente accesso alla cappella e Alessandro, decorate abitato da Ferdinando IV
con il parco. agli Appartamenti Reali. da affreschi e stucchi. a partire dal 1780.
La Reggia di Caserta, una delle più maestose residenze reali al mondo,
è il capolavoro dell’architetto Luigi Vanvitelli, che seppe dare corpo al
desiderio del re di Napoli Carlo di Borbone di un palazzo in grado di
rivaleggiare con Versailles o con l’Escorial di Madrid. Dopo la solenne
posa della prima pietra, il 20 gennaio 1752, i lavori procedettero a fasi
alterne e non erano ancora terminati nel 1773, alla morte di Vanvitelli;
fu il figlio Carlo a portare a termine la costruzione. L’edificio è a pianta
rettangolare, a cinque piani, articolato intorno a quattro grandi cortili su
un’area di 45 mila metri quadrati. Comprende 1.200 stanze impreziosite
da marmi, stucchi, affreschi, cristalli, porcellane, arredi, sete e broccati,
in parte scelti personalmente dalla regina Maria Amalia, sposa di Carlo.

4 3

11

10

❾ Stanze della Regina ⓫ Sala Ellittica Impero e alcuni arredi


Finemente arredate Accoglie il bellissimo della reggia di Portici.
e decorate con stucchi, Presepe Reale con ⓮ Teatro di Corte
affreschi e specchi statue del ’700 e ’800. Inaugurato nel 1769,
veneziani; delizioso ⓬ Sala del Trono è a ferro di cavallo, con
il bagno rococò. È l’ambiente più vasto 42 palchetti disposti
❿ Biblioteca Palatina (35 per 13 metri) su cinque ordini.
Voluta dalla regina Maria dell’ala realizzata ⓯ Collezione Terrae Motus
Carolina, fu affrescata a partire dal 1806. Allestita in 18 sale
da Heinrich Friedrich ⓭ Appartamento del Re del piano nobile
Füger (1782) con temi Sistemato dopo il che seguono
classici come il Parnaso. 1816, ha decori in stile l’Appartamento del Re.
CASERTA La Reggia

I SOGNI DELL’ARCHITETTO:
UN’OPERA D’ARTE
Luigi Vanvitelli illustrò i suoi progetti per il nuovo Palazzo Reale con una serie di magnifiche
incisioni poi raccolte in un volume che è un capolavoro: un esemplare è conservato alla Reggia
Luigi Vanvitelli presentò ai sovrani i vari spaccati, l’acquedotto Carolino ricercatissima, contesa da principi
di Napoli il suo progetto per la Reggia (sopra, a destra) che avrebbe portato e collezionisti. Rispetto ai “sogni”
con una serie di dettagliatissimi l’acqua da 40 chilometri di distanza. dell’architetto i progetti iniziali furono
disegni: quattordici magnifiche tavole Nel 1756 le tavole furono raccolte spesso ridimensionati, come nel caso
che illustravano il complesso formato nel volume Dichiarazione dei disegni del giardino all’italiana con i parterre,
da palazzo e giardini, concepito come del Reale Palazzo di Caserta, dedicato trasformato in un parco; e neppure
un insieme strettamente unitario ai re Carlo e Amalia di Borbone; furono realizzati la cupola centrale
(sopra, a sinistra), la facciata (sotto), un’opera che divenne presto e le quattro torri angolari del palazzo.
A sinistra: la stanza da
bagno di Maria Carolina,
finemente decorata,
con la vasca in marmo
“sorvegliata” dal dipinto
delle Tre Grazie.
In basso: il Teatro di Corte,
da poco riaperto alle
visite. Costruito a partire
dal 1756 sul modello
del San Carlo di Napoli,
è l’unico ambiente della
Reggia interamente
realizzato da Vanvitelli.

nell’oasi di San Silvestro far rinascere


la borbonica vigna del Ventaglio.
Intanto sono in arrivo venti milioni di eu-
ro per i lavori nel Parco, gioiello del circu-
ito dei Grandi Giardini Italiani: 120 ettari
di giardini, boschi, cascate e fontane con-
cepiti da Luigi Vanvitelli per competere
con Versailles. Un colpo d’occhio eccezio-
nale dal cosiddetto Cannocchiale, ossia il
lungo ambulacro che divide i quattro cor-
tili, due dei quali già ripuliti e restaurati, e
dal quale lo spettacolo del Parco appare in
tutta la sua splendida prospettiva fino alla
Cascata e alla Fontana di Diana e Atteone.
Oltre tre chilometri di viali, percorribi-
li in bus, bici o carrozzella, attraversati
da fontane e giochi d’acqua alimentati
dalle falde del Taburno (a 40 chilometri di
distanza) grazie all’acquedotto Carolino
che, nel sogno di Vanvitelli, avrebbe dovu-
to rifornire d’acqua anche Napoli.
Il Parco racchiude, tra i suoi innumere-
voli tesori, il bellissimo Giardino Inglese,
primo esempio di giardino informale
italiano: 24 ettari con piante rarissime,
colline, prati, stagni e numerose folies,
capricci architettonici pagati personal-
mente da Maria Carolina. Emozionanti
il Bagno di Venere, con la statua in mar-
mo della dea, e il Criptoportico, finto
rudere dalla cui volta, sfondata ad arte in
due punti, si apre la visione del cielo.

DALLO SCALONE D’ONORE


ALLA BIBLIOTECA PALATINA
Dal Cannocchiale c’è anche l’accesso al
piano nobile del palazzo attraverso lo sca-
lone d’Onore che conduce al vestibolo, già
set di pellicole hollywoodiane come Guer-
re Stellari, Angeli e demoni, Mission: Impos-
sible, e dove a breve Steven Spielberg gi-
rerà alcune scene del suo nuovo film.
La cappella Palatina, capolavoro che apre
l’era del Neoclassicismo, è proprio di fron-
te allo scalone, mentre a sinistra si entra
negli appartamenti. Le prime cinque,
enormi sale decorate sono in realtà anti-
camere alla grande sala del Trono,

Bell’Italia 93
seguita dalla più raccolta sala del Consi-
glio, che segna anche il confine tra area
pubblica e privata. Inizia infatti con la
camera da letto di Francesco II la parte
più bella degli appartamenti, quella che
racconta la vita quotidiana a corte e l’inti-
mità dei Borboni: sale da bagno, studioli,
cappelle private, salottini, stanze della
musica. Tra gli ambienti più interessanti,
l’Appartamento di Maria Carolina, fine-
mente decorato, con la preziosa stanza da
toilette (visitabile su richiesta) dove fu
trovato «uno strano oggetto a forma di
chitarra», come fu inventariato all’indo-
mani dell’Unità d’Italia: era un bidet.
Tre grandi ambienti ospitano poi la Bi-
blioteca Palatina, creata anch’essa da Ma-
ria Carolina: 15 mila volumi (consultabili)
di storia, scienza, filosofia, zoologia e mu-
sica che attendono di essere digitalizzati.
Imperdibile, infine, il Teatro di Corte,
da poco aperto alle visite nei fine setti-
mana grazie ai volontari del Touring Club
Italiano: un gioiello architettonico che
riproduce in piccolo il San Carlo di Napo-
li, nato per allestire “comediole domesti-
che” a uso della corte e il cui sipario pote-
va aprirsi direttamente sul Parco.
Una curiosità: l’unica scenografia rimasta
dell’epoca vanvitelliana è una grande tela
di Antonio Joli, restaurata col contributo
di Tom Cruise in occasione delle riprese
di Mission: Impossible III (2006).

a pagina 97

94 Bell’Italia
In questa foto: la Fontana di Diana suggestivi del Giardino Inglese:
e Atteone con uno dei due gruppi il Criptoportico, con la volta
scultorei che affiancano la Grande sfondata ad arte, e il Bagno di
Cascata; la dea è ritratta tra Venere, con la statua della dea e il
le ninfe sue compagne. Pagina laghetto. Sotto: lo scalone d’Onore
precedente, in alto: la fuga dei saloni della Reggia; dettaglio di uno
nell’Appartamento dell’800; dei due leoni, simbolo del potere
in basso, da sinistra: due luoghi regale, che vigilano sulla rampa.

Bell’Italia 95
1

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come
dove
quando
CASERTA

Dal Medioevo
ai Borbone La cattedrale di Casertavecchia

Alla scoperta dell’incantevole borgo longobardo di Casertavecchia e dei siti reali di Carditello
e San Leucio. In tavola trionfano pizze squisite e la mozzarella Dop di Manuela Piancastelli

La Reggia di Caserta è in piazza Carlo III, LE VISITE


di fronte alla stazione, servita da treni Il villaggio-opificio
da tutta Italia. In auto: A1 Milano-Napoli, e la tenuta modello del re
uscite Caserta Nord o Sud. Parcheggi in
piazza Carlo III e viale Vittorio Veneto 9. A poca distanza dalla Reggia ci sono due siti
In camper: area di sosta in via Feudo borbonici da non perdere. San Leucio (a circa
San Martino 5, 328/658.39.68. In aereo: 5 km) è il singolare borgo-setificio fondato nel
aeroporto di Napoli a 24 km, poi navetta 1778 da Ferdinando IV, primo esempio di città
Atc, 0823/96.90.57; www.atcbus.it industriale d’Europa. Godeva di uno statuto
Per la visita: la Reggia è aperta tutti i giorni autonomo che prevedeva la parità tra i suoi
tranne martedì, 8,30-19; il Parco chiude abitanti, case per i tessitori (dotate di acqua
un’ora prima del tramonto. Ingresso 12 corrente e servizi igienici), scuola dell’obbligo,
€, biglietto 2 giorni 15 €. Teatrino di corte: assistenza medica e il minor numero di ore
visite a cura del Tci sabato e domenica lavorate d’Europa. Oggi si visitano il borgo
10-12,45. Dal 20 maggio al 30 giugno il e il laboratorio delle Sete, con i telai in legno
piano nobile ospita la mostra fotografica ancora funzionanti e i due grandi torcitoi.
“La terra dei fiori” di Sasha Vinci e Maria Bellissimi il Belvedere e l’ex casino di caccia
Grazia Galesi. Info: 0823/44.80.84; abitato dai Borbone. Aperto 9,30-18, chiuso
www.reggiadicaserta.beniculturali.it martedì; ingresso 6 € (info: 0823/30.18.17).
Nei negozi fuori dal borgo si acquistano
tessuti in seta e complementi d’arredo.
Un gioiello antico alle pendici dei monti Tifatini Il Real Sito di Carditello (a circa 13 km)
Una strada panoramica nella quale si fondono visibili i resti del è invece l’immensa tenuta modello per
che passa attraverso lo stile siculo-arabo, castello, sorto a guardia l’allevamento dei cavalli di Persano realizzata
le vecchie frazioni quello delle chiese del borgo, che conserva da Francesco Collecini per Ferdinando IV
di Caserta porta in romaniche della Puglia la pianta irregolare nel 1787. Abbandonato e saccheggiato dal
15 minuti dal centro e lo stile benedettino e sei torri a pianta 1920, è oggi in corso di restauro sotto l’egida
al borgo medievale di Montecassino. L’arco quadrata allo stato dell’omonima Fondazione (vedi “Il Patrimonio
di Casertavecchia, del portale centrale di rudere. All’età salvato” a pag.18). Visite su prenotazione
nucleo antico della poggia su due leoni normanna potrebbe o in occasione di eventi come “I Dialoghi
città (Casa Hirta, ossia ed è decorato da un risalire una delle torri, di Carditello”, il 6, 20, 21 e 27 maggio
villaggio impervio) toro. Severa ed elegante alta 30 metri e in parte (info: www.fondazionecarditello.org).
alle pendici dei monti all’esterno, la cattedrale visitabile; è tra le più
Tifatini. Fondata è molto suggestiva grandi d’Europa,
dai Longobardi, è un all’interno, con i 46 seconda per diametro
gioiello ben conservato, metri di lunghezza (quasi 20 metri) solo alla
immerso in una e le tre navate divise da torre di Aigues-Mortes,
splendida pineta. 18 colonne provenienti in Provenza. Da vari
L’atmosfera è da un tempio romano. punti del borgo si gode
particolare, si entra Orario estivo: tutti una vista mozzafiato
in una dimensione i giorni 9-13 e 15,30- su Caserta e fino al
atemporale dove solo 22,30. Accanto al mare. Ma soprattutto
i negozietti di souvenir o Duomo sorgono è bello passeggiare
i ristoranti restituiscono l’antico vescovado e il senza meta, fra case in
il senso del presente. campanile, che domina pietra e stradine che si
Straordinaria la il borgo e culmina inerpicano fra le rovine,
cattedrale di San in una possente torre godendo del silenzio
San Leucio, il Bagno di Maria Carolina
Michele Arcangelo, ottagonale. Ancora magico del luogo.

Bell’Italia 97
come
dove
quando
CASERTA

I Masanielli SHOPPING GASTRONOMICO


Sua maestà la bufala
Caserta è terra di mozzarella di bufala
campana Dop. Tra le migliori della zona quella
del Caseificio La Baronia, con allevamento
a Pontelatone e vari punti vendita in città (via
Gemito, 0823/32.68.98; via Ferrarecce 123,
0823/35.36.57, via Nazionale Appia 35, 0823/
170.79.29). Le buonissime mozzarelle de
Il Casolare di Alvignano sono invece in vendita
presso L’Orto, a un minuto da San Leucio
(statale 87, civico 16) e, sempre in zona, alla
macelleria di Michele Ricciardi (via Catauli 39,
Enoteca Il Torchio
0823/30.26.79). Un caseificio storico è Leuci
di Casagiove, con una sede principale (via
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storico albergo è a due I ristoranti sapori antichi rivisitati
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camere confortevoli (viale Douhet 7, (via Cesare Battisti
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0823/187.25.88). territorio con piatti a base ristorante e pizzeria,
Centralissimo, in un di carne di bufalotto ideale anche per un
palazzo ottocentesco, ha e di mozzarella di bufala, brunch a base di ottimi
sei camere arredate con dalla nuovissima “palla panini e fresche insalate.
gusto ed eleganza. Bello open di mozzarella Gustosa e leggera
la pizza realizzata con
Hotel Royal tre farine, buoni anche
gli antipasti e i primi
piatti. Conto da 15 €.
I Masanielli
(via Lincoln 27,
0823/154.07.86). Propone
una pizza dal “cornicione”
pronunciatissimo e tutti
ingredienti di alta qualità, Caseificio La Baronia
dal pomodoro corbarino
all’olio extravergine del
Matese. Molto buona la
pizza con burrata di bufala
info
e pomodoro del piennolo. Ente Provinciale per il Turismo di Caserta,
A partire da 10 €. presso la Reggia, 0823/55.00.11.

98 Bell’Italia
G
aia di torri e campanili all’in- Monferrato, e conserva nobili eleganze.
terno, all’esterno Casale pareva Così, come se si fosse invitati in una bella
davvero imprendibile, tutta ir- casa dalle atmosfere antiche, la scoperta
suta com’era di bastioni a denti del cuore cittadino comincia dal “salotto
di sega, che pareva uno di quei buono”: piazza Mazzini, con i portici, il
draghi che si vedono sui libri. Era proprio Bar Savoia, i negozi d’epoca (la drogheria
un gran bello spettacolo...» Nel romanzo Corino è lì dal 1794), la statua equestre di
L’isola del giorno prima Umberto Eco de- Carlo Alberto in un’inedita versione da
scrive così Casale nel ’600, ai tempi dell’as- antico romano. Il tutto sorvegliato dalla
sedio degli Spagnoli raccontato anche da torre Civica, 60 metri di altezza: un mix
Manzoni nei Promessi Sposi. Oggi quelle di Medioevo, Cinquecento e restauri no-
mura non ci sono più, ma il centro stori- vecenteschi, mentre sul fondo di via del
co rimane racchiuso nel loro tracciato. E Duomo appare la cattedrale intitolata al
le torri, i palazzi, le chiese raccontano un vescovo-martire Sant’Evasio. La facciata è
passato che spazia dal Medioevo romani- in buona parte un rifacimento ottocente-
co al Gotico, al Rinascimento, e al Baroc- sco, ma gli interni rivelano le origini roma-
co, soprattutto. E dialoga con un presente niche (la chiesa fu consacrata nel 1106),
che ha la piacevolezza dell’arte di vivere in particolare nello spettacolare nartece,
di una piccola città fra le colline e il Po. restaurato di recente, dalla decorazione
Casale è stata una capitale importan- di pietra e mattoni e dalle linee architet-
te, del Marchesato e poi del Ducato del toniche audaci, che salgono verso

Veduta di piazza Mazzini con il monumento equestre a Carlo Alberto, realizzato


nel 1843 da Abbondio Sangiorgio (1798-1879). Sullo sfondo spunta l’alta torre Civica.
CASALE MONFERRATO (Alessandria)

SALOTTO D’ARTE
FRA IL PO E LE COLLINE
Chiese, torri, palazzi ed eleganti cortili: il centro storico della cittadina
piemontese offre un armonico intreccio di stili che ne racconta la storia.
E monumenti che seguono ancora l’andamento delle antiche mura
TESTI Rosalba Graglia FOTOGRAFIE Anne Conway

Bell’Italia 101
Sopra, da sinistra: A sinistra: scorcio
l’ingresso del centro
di palazzo storico dalla
Sannazzaro torre Civica;
(1711) in si riconosce
via Mameli; la facciata
l’imponente romanica della
nartece della cattedrale;
cattedrale di sullo sfondo a
Sant’Evasio, sinistra la chiesa
realizzato in dell’Addolorata.
conci di arenaria A destra: i portici
e mattoni. di via Roma.

l’alto con tocchi vagamente d’Oriente. At- quinte. Così per esempio il palazzo Ma- mese, per Città Aperta, quando la gran
torno al duomo è una concentrazione di gnocavalli, al civico 14 di via Mameli, o parte dei monumenti e dei palazzi per-
chiese e palazzi, da scoprire lungo stra- il Gozzani di San Giorgio, al 10, entrambi mette l’accesso al pubblico.
de dai nomi patriottici. Su via Mameli settecenteschi e oggi sedi di uffici comu-
alcuni fra i più belli, a cominciare da nali, sorprendono non solo per le facciate L’ANTICO GHETTO EBRAICO
palazzo Gozzani Treville, un gioiello decorate ma per i cortili monumentali. E I SUOI TESORI NASCOSTI
del Settecento, dal 1827 sede dell’Ac- Un leitmotiv che si ripropone nella corte Via Alessandria introduce a un altro capi-
cademia Filarmonica (e ora anche di con lo scalone d’onore di palazzo Lango- tolo della storia di Casale: era qui l’antico
un ristorante gastronomico). Bella la fac- sco, nella vicina via Cavour, dove c’è la ghetto – davanti al portone al numero
ciata curvilinea, ma il fascino maggiore biblioteca, o in palazzo Vitta di via Tre- 16 una targa e un cardine di ferro ricor-
ce l’ha il cortile, tutto statue, balconate, vigi, sede dell’accademia d’arte e musica dano che in quel punto veniva chiuso la
quinte scenografiche e colonne, con lo Le Muse, o ancora nel palazzo di Anna sera l’accesso alla parte di città destinata
scalone e sopra la sala affrescata che in- d’Alençon di via Alessandria, dal cortile agli ebrei – creato nel 1723 per ospitare
troduce al ristorante. rinascimentale affrescato. Capita di tro- la seconda più numerosa comunità
I cortili segreti sono una delle prime varli aperti (quelli sedi comunali lo sono ebraica piemontese, dopo Torino. E la
scoperte di Casale, un tocco tipicamente sempre) ma l’idea migliore è venire a Ca- sinagoga, nata a fine ’500 ma modificata
piemontese per vedere la città dietro le sale il secondo sabato e domenica di ogni nel ’700, dietro una facciata anonima

Bell’Italia 103
A sinistra: scorcio della
un momento sinagoga,
di relax sotto costruita nel
i portici di piazza 1595 nel ghetto.
Mazzini. Sopra, L’interno,
da sinistra: veduta riccamente
della Biblioteca decorato,
del Seminario conserva gli
Vescovile, originali arredi
fondata nel barocchi. A destra:
1738 e dal 1838 la torre Civica
sistemata nella (60 metri) vista
sede attuale; dal castello.

(fino allo Statuto Albertino del 1848 non L’ultima tappa è il castello, dove è comin- ragazzi” (e prossimamente anche parte
erano consentite decorazioni esterne) ha ciata la storia di Casale. Il copione è quello della biblioteca civica) e l’Enoteca Regio-
interni barocchi sfarzosi, e ospita il più consueto: la fortezza, voluta dal marche- nale del Monferrato. Suggestivo il giro
ricco Museo degli Argenti d’Italia. se del Monferrato Giovanni II Paleologo dei bastioni, che regala scorci inediti
Tutt’attorno è una costellazione di chiese, nel ’300, nel XV e XVI secolo divenne sul centro. Il progetto è di “aprire” sem-
cinque e seicentesche: Sant’Ilario, Santo residenza della corte; nel ’600 Guglielmo pre di più il castello alla città, e rendere
Stefano, San Filippo, l’Addolorata, San Gonzaga, duca di Mantova e signore del visitabili anche gli interni dei bastioni, i
Michele, San Paolo, Santa Caterina dalla Monferrato, gli diede la pianta esagonale sotterranei, per raccontare l’evoluzione
straordinaria cupola. Fa eccezione San che ancora si vede. Nel ’700 vengono rifat- della fortificazione nei secoli. Trasfor-
Domenico, mix di Gotico e Rinasci- ti i torrioni occidentali; nell’800 si demoli- mare insomma un luogo della storia in
mento su una piazzetta-teatro, con un scono i rivellini per ampliare la piazza, la uno spazio di convivialità e di quotidia-
chiostro in cotto. Un altro chiostro, quel- grande spianata su cui affaccia anche nità: un bel modo per rendere vivo il pas-
lo dell’ex convento di Santa Croce, tutto il teatro, una chicca settecentesca tut- sato e creare un ponte col presente.
lunette affrescate dal Moncalvo, è diven- ta velluti, dorature e stucchi.
tato museo: è l’accesso al Museo Civico Oggi il castello è sede di eventi, accoglie
e alla Gipsoteca dello scultore casalese ogni mese mostre nella Manica Lunga, a pagina 107
Leonardo Bistolfi (1859-1933). ospita la biblioteca “delle ragazze e dei

104 Bell’Italia
Firma e inserisci il Codice Fiscale nella dichiarazione dei redditi
come
dove
quando
CASALE MONFERRATO
(Alessandria)

Primavera di riso,
rose, arte e sapori Gipsoteca Bistolfi

Itinerario in centro: dai musei della sinagoga ai tesori del duomo e della gipsoteca. E poi concerti all’aperto
e appuntamenti alla scoperta di giardini, mercati e prodotti tipici di Rosalba Graglia Fotografie Anne Conway

si possono osservare IN CITTÀ E NEI DINTORNI


da vicino le strutture Un maggio di appuntamenti
architettoniche e tra cultura e natura
le decorazioni più
nascoste (visite alle 15, Dal 5 al 28 maggio, il Monferrato Casalese si
16 e 17 la domenica anima per Riso&Rose, quattro fine settimana
pomeriggio del secondo di festa, in città e nel territorio, all’insegna di
fine settimana di ogni musica, enogastronomia, cultura e giardini.
mese, per “Casale Città Casale apre con Casale è un classico il 5-7
Aperta”; 5 €). Nello maggio: concerti di musica classica nel
storico ex convento di centro, al Castello, nei cortili e nella chiesa di
Santa Croce, affrescato San Domenico. Il 13 e 14 maggio si tengono
agli inizi del Seicento il Mercatino dell’Antiquariato, uno dei più
da Guglielmo Caccia antichi d’Italia, in piazza Castello, e Casale
detto il Moncalvo, Città Aperta (con monumenti aperti alle visite).
Casale Monferrato (Al) dista 76 km da Torino e 104 da Milano: è allestito il Museo Questi due appuntamenti si ripetono tutti
dalle due città, A4 poi A26, uscita Casale Sud. In treno: Civico (via Cavour 5, i mesi ogni secondo fine settimana. Fra i
collegamenti regionali con Chivasso e Alessandria, da 0142/44.42.49) con tanti eventi nel territorio ricordiamo, dal 5-7
cui si raggiungono le principali città. Comodo il bus, da la Pinacoteca che maggio, a Ponzano Ponzano in... giardini, arte,
Torino, Vercelli, Alessandria e Genova: Società Ticino, custodisce opere del gastronomia con visita dei giardini diffusi e
0142/45.28.54. In aereo: Torino Caselle (103 km) e Milano Moncalvo stesso, di delle residenze storiche, e a Fubine la sagra
Malpensa (99 km). In camper: zona San Bernardino, Francesco Guala, dell’asparago con tour agli infernot (le cantine
dietro il Palazzetto dello Sport, 0142/44.43.39. Angelo Morbelli, e poi scavate nel tufo) e al giardino pensile di
ceramiche, sculture palazzo Bricherasio. E ancora appuntamenti a
Visite in libertà con la card MoMu lignee medievali, e la
Gipsoteca Bistolfi con
tema floreale a Cella Monte, il 13-14 maggio,
con Le colline sono in fiore, e a Coniolo, dal
Accanto ai palazzi Salomone Olper 44, terrecotte, modelli, 19 al 21, con Coniolo Fiori. Il 20 e 21 maggio
e ai cortili d’epoca, 0142/718.07; orario: da marmi e bronzi dello Quargnento propone il Palio dell’oca bianca e
Casale propone alcuni lunedì a venerdì 8,30- scultore simbolista la mostra “La strada di casa” dedicata a Carlo
interessanti musei. 12 e 15-18; domenica Leonardo Bistolfi. Carrà. Infine, il 27 e 28 maggio a Morano
A cominciare da quelli 10-12 e 15-17; 6,50 €. Orario: mercoledì 8,30- sul Po, alla Grangia di Pobietto, riso e cultura
della sinagoga: il Museo Annesso al duomo c’è 12,30 e 14,30-16,30; per Un giorno in cascina tra le risaie. Tutti
d’Arte e Storia Antica il Museo del Tesoro sabato e domenica gli eventi su www.monferrato.org
Ebraica, più noto come del Duomo/Sacrestia 10,30-13 e 15-18,30; 5 €,
Museo degli Argenti, Aperta (via Liutprando gratuito per “Casale
con una ricca collezione 1, 0142/45.22.19; orario: Città Aperta”. Per
di argenti e oggetti venerdì e sabato 9-12 e visitare i musei di
rituali e la sezione di 15-18; domenica 15-18; Casale e del territorio,
arte contemporanea; e il altri giorni su richiesta; dal santuario di Crea
Museo dei Lumi, 5 €), che al bel museo all’Ecomuseo della
con una bella raccolta di di argenteria e oreficeria Pietra dei Cantoni
lampade di Chanukkah sacra, arredi e dipinti di Cella Monte, è
(la festa delle luci aggiunge la curiosità conveniente la tessera
ebraica), realizzate da dei sottotetti praticabili MoMu (Monferrato
artisti contemporanei, con il percorso lungo Musei): costa 10 €, vale
da Elio Carmi a Luzzati, una passerella metallica un anno, ed è in vendita
Mondino, Paladino. sospesa tra le volte: fra nelle sedi dei musei
Riso&Rose
Si trovano in vicolo una campata e l’altra e all’ufficio del turismo.

Bell’Italia 107
come
dove
quando
CASALE MONFERRATO
(Alessandria)

GOLOSITÀ DOLCI E SALATE


Nella patria dei krumiri,
i biscotti più celebri
Basta seguire il profumo che si diffonde
nell’aria per scoprire dove nasce la grande
specialità di Casale, insignita della De-Co
(Denominazione Comunale): i biscotti
krumiri. Geniale invenzione del pasticciere
Domenico Rossi, intorno al 1878, dopo una
serata, si narra, passata con gli amici al caffè
della Concordia a sorseggiare un liquore
all’epoca famoso, il Krumiro. Impasto a dosi
segrete di farina, uova, burro, zucchero e
I Castagnoni Antica Drogheria Corino
vaniglia e forma, data a mano ancora oggi,
leggermente curva, a riprendere i baffi a
Gli alberghi A una decina di moderna, propone 24 manubrio di re Vittorio Emanuele II. Fu subito
chilometri da Casale, comode camere. Doppia un successo, i krumiri ottennero svariate
Candiani ★★★★ (via fra le colline, un ex con colazione da 60 €. medaglie e diplomi d’onore. La tradizione
Candiani d’Olivola 36, convento del ’700 è continua nel Laboratorio Portinaro (via Lanza
0142/41.87.28). In centro, diventato un relais di I ristoranti 17, 0142/45.30.30) nel centro della città.
un hotel aperto nel charme con giardino e Gestito oggi da Anna Portinaro e dal marito,
1913 in un complesso piscina; 7 doppie e un Accademia Ristorante vi si producono come allora i celebri krumiri
di ex edifici industriali in appartamento, tutti con (via Mameli 29, arrivati persino alla Casa Bianca, con tanto di
stile liberty: 49 camere arredi d’epoca, soffitti 0142/45.22.69). Nel lettera di ringraziamento di Bill Clinton. Altra
dagli arredi d’epoca e affrescati o a cassettoni; palazzo del ’700 tappa imperdibile, l’Antica Drogheria Corino
ricca colazione a buffet. colazioni servite nella Gozzani Treville, (via Roma 197, 0142/43.51.44), un’istituzione
Doppia con colazione loggia-veranda. Doppia sede dell’Accademia dal 1764 (con tracce di una bottega già dal
e parcheggio 130 €. con colazione da 80 €. Filarmonica dal 1827, Medioevo): delikatessen come vasetti di
Cascina Faletta Il Cortiletto un ristorante di cucina peperoni, bagna cauda, bagnetto rosso,
(Regione Mandoletta (via Salandri 3, locale firmata dalla chef crema di nocciole, vini del territorio,
81, 0142/67.00.68). 349/564.24.70). Daniela Palestro. A pranzo Barbera, Grignolino, ma anche Dolcetto,
Appena fuori dal centro, Al secondo piano di menu light a 13 €, menu Ruché, e poi anche piatti della tradizione a
sulle prime colline, un palazzo di fine ’800 degustazione a 36 €; dal pranzo e a cena (conto sui 20 €). Specialità
una tenuta agricola del restaurato (e dotato lunedì al venerdì dalle 18 del Monferrato Casalese sono gli agnolotti:
1881 trasformata in anche di ascensore), aperitivo a 7-9 €. quelli di Casale, che hanno ottenuto la
agriturismo di charme, offre due junior suite di La Torre (via Candiani De-Co, secondo la ricetta ufficiale del
con piscina e 6 camere. grande comfort. Doppia d’Olivola 36, ristorante La Torre, con ripieno di cavolo,
Vini della proprietà in con colazione 75 €. 0142/702.95). Tradizione vitello e prosciutto. Per acquistarli un
vendita. Doppia con Principe ★★★ monferrina per un indirizzo è la Bottega dei Mossano, dal 1932
colazione da 90 €. (via Cavour 55, ristorante allestito nel in piazza Castello 30 (0142/776.32).
I Castagnoni 0142/45.20.19). In un complesso liberty
(Rosignano Monferrato, palazzo d’epoca, un hotel dell’hotel Candiani. Da
località Castagnoni 67, centenario ma dagli provare i tipici agnolotti
0142/48.84.04). interni rivisti in chiave di Casale. Conto 35 €.
Osteria Amarotto
Cascina Faletta (via Cavour 53,
0142/78.12.81). Dal 1940,
cucina piemontese, dal
vitello tonnato ai peperoni
con la bagna cauda, e
bella carta dei vini. Menu
degustazione 28 €.
Locanda Rossignoli I krumiri Rossi
1913 (via Lanza 10,
0142/45.52.53). A due
passi da piazza Mazzini,
dal 1913, cucina di
info
tradizione: dagli agnolotti Informazione e accoglienza turistica,
al gran bollito misto. chiosco di piazza Castello, 0142/44.43.30; 
Menu a partire da 18 €. www.monferrato.org

108 Bell’Italia
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Vacanze
il weekend VENTIMIGLIA

BELLEZZA
SENZA
FRONTIERE
Nell’estremo Ponente Ligure, a pochi
chilometri dal confine francese, la città
alta incanta con gli splendidi panorami
e i monumenti in pietra, le piazze luminose
e i giardini lussureggianti. Da scoprire
insieme alle delizie della cucina, a base
di pesce fresco e verdure genuine

Testi Claudia Sugliano


Fotografie Matteo Carassale
Spettacolari affacci sul mare
Pagina precedente: un tavolino del ristorante U Funtanin,
su un belvedere affacciato sul mare nei pressi di porta
Nizza. Qui sopra: il nucleo medievale di Ventimiglia, in
splendida posizione panoramica su un’altura. Al centro
si riconosce il campanile della cattedrale di Santa Maria
Assunta; sullo sfondo si staglia la rocca di Monaco.
A sinistra: zucchine trombetta, tipiche della regione. Qui
a destra: un volume del 1673 della Biblioteca Aprosiana,
fondata nel 1648. È la più antica biblioteca pubblica
della Liguria e conserva, nella sede dell’ex Teatro Civico,
migliaia di titoli del ’600 e ’700, incunaboli e manoscritti.

Bell’Italia 111
il weekend VENTIMIGLIA

C
ome «vivere in un’antica stampa»: vi-
sitando Ventimiglia alta, nucleo stori-
co della città nell’estremo Ponente
Ligure, non si può che concordare
con il poeta Camillo Sbarbaro, grande
cantore della Liguria. Non è semplice raccon-
tare un luogo di tanta teatrale bellezza paesag-
gistica, in un golfo cinto da vette e pareti roc-
ciose a picco sul mare, dove la vegetazione
mediterranea inebria per ricchezza e profumi,
nascondendo e rivelando tracce della Via Julia
Augusta, ville nobiliari, celebri giardini.

DA ALBINTIMILIUM
AL POTENTE FEUDO DEI CONTI
La sua storia è antichissima. In località Balzi
Rossi, al confine italo-francese, ci sono grotte
scavate nel calcare, fra i siti preistorici più im-
portanti d’Europa, abitate dall’uomo nel Paleo-
litico. Al limite orientale di Ventimiglia nuova,
il nucleo rivierasco nato con la costruzione del-
la ferrovia a fine ’800 e sviluppato nella piana
alla foce del Roia, appaiono i resti della roma-
na Albintimilium, che nel II secolo avanti Cri-
sto si sovrappose al villaggio fondato dai Liguri
Intemeli. A causa della strategica posizione di
confine, il centro seguì le sorti dell’Impero e in
seguito alle invasioni barbariche venne pro-
gressivamente abbandonato per un abitato
più sicuro, sul colle a ponente del fiume Ro-
ia, futuro agglomerato medievale.
Lasciando la vivace città bassa, i giardini di pal-
me, i famosi mercati (quello giornaliero al co-
perto e quello all’aperto del venerdì) e la quat-
trocentesca chiesa di Sant’Agostino, si sale nel
centro storico, arroccato nel punto più protet-
to e spettacolare. Nella zona del Cavo, l’acropo-
li cittadina, si dispiega un pregevole complesso
monumentale con la cattedrale, il battistero e
il convento delle Canonichesse Lateranensi,
dalla scenografica doppia scala. Qui sorgeva il
castello dei conti di Ventimiglia, una delle

Colonne romane nella cripta


In alto: porta Nizza, uno degli ingressi
nelle mura cinquecentesche. A destra:
la cripta romanica della chiesa
di San Michele, nella quale sono state
riutilizzate colonne romane e una pietra
miliare dell’epoca di Caracalla. Pagina
seguente: la chiesa di San Michele,
eretta prima del X secolo come
cappella privata dei conti di Ventimiglia
e in seguito più volte rimaneggiata;
l’alto campanile risale al X secolo.

112 Bell’Italia
il weekend VENTIMIGLIA

grandi famiglie feudali della regione, che pose


fine alle scorrerie saracene e resistette poi all’e-
spansionismo genovese, che tuttavia ebbe la
meglio nel 1222. Nel 1261 il territorio di Venti-
miglia venne spartito fra la Repubblica di Ge-
nova e la Provenza e, perduto il controllo della
retrostante valle Roia, la città divenne un bor-
go fortificato di frontiera. Nei secoli si sussegui-
rono le occupazioni, dal 1526, quando furono i
Grimaldi ad abbattere parte delle mura, fino
all’arrivo delle truppe napoleoniche nel 1796.
Nel 1814 Ventimiglia passò al Regno di Sarde-
gna e quindi, nel 1861, all’Italia.

LEGGIADRA SENTINELLA
CHE VEGLIA SULLA COSTA
Il fascino di questa città, che con i suoi forti, la
cinta muraria, i campanili, veglia, un po’ ap-
partata e superba, sulla costa fino alla Francia,
risiede soprattutto nei contrasti, risolti in un
insieme armonioso. In essa si può leggere la
storia, che affiora dalle pietre – quella bianca
di La Turbie, onnipresente, la puddinga locale,
i marmi, il granito di Corsica... –, da colonne
romane, magari ritrovate in una vecchia canti-
na, stratificazioni di edifici, intonaci colorati. E
poi, a sorprendere è il passaggio tra l’ombra dei
silenziosi vicoli e la luce delle piazze, che d’im-
provviso si aprono, rivelando chiese ricche di
tesori, una luce che quasi stordisce quando si
arriva nei punti panoramici lungo la cinta mu-
raria. Uno di questi, alla propaggine settentrio-
nale, è sul poggio dove cresceva l’oliveto dei
Benedettini di Lérins, che nel 1041 ebbero la
proprietà della chiesa di San Michele.
Una delle vedute più belle e segrete si ha
dal convento delle Canonichesse Latera-
nensi, ora delle Suore di Nostra Signora
dell’Orto. Qui, oltre a visitare (su richiesta) la
chiesa barocca di Sant’Antonio Abate, si attra-
versa il chiostro delle Erbe per salire ai lussu-
reggianti giardini pensili, con pergolato di

Nella maestosa cattedrale


In alto: sopra i tetti della città antica svetta
il campanile (del XII secolo ma modificato
in forme barocche) della cattedrale
di Santa Maria Assunta; più a sinistra,
spunta il tiburio ottagonale con lanterna
che sormonta il presbiterio. Qui a destra: la
cupola dell’abside illuminata da eleganti
monofore, incorniciate da colonnine
e archi. Pagina seguente: il monumentale
protiro che fu aggiunto nel tardo ’200
alla facciata romanica della cattedrale.

114 Bell’Italia
il weekend VENTIMIGLIA

rose antiche e piante di agrumi, da cui le mo-


nache ricavano liquori. Il panorama lascia sen-
za fiato: a Levante capo Sant’Ampelio e Bordi-
ghera, a Ponente la rocca di Monaco, a nord si
apre la profonda valle di Tenda.
Passo dopo passo, Ventimiglia alta svela tutti i
suoi segreti: la cattedrale della Vergine Assun-
ta, introdotta dal profondo portale duecente-
sco ad arco acuto, il sottostante battistero otta-
gonale con la grande vasca, tuttora utilizzata,
la centrale via Garibaldi, che conduce a porta
Nizza, in cui sfilano la loggia del Parlamento e i
palazzi nobiliari, la storica Biblioteca Aprosia-
na ospitata nell’ex Teatro Civico, i negozi.

TRIONFI BAROCCHI
E ANTICHE FORTEZZE
L’oratorio di San Secondo, il patrono cittadino
festeggiato il 26 agosto, è un trionfo barocco di
marmi e simbologie legate alla morte e all’asce-
sa verso la luce del Paradiso. Si incontrano
piazzette come quella del Canto, dove un gio-
vane appassionato di lirica e di moda ha aperto
il laboratorio Sartor Intemelius, creando costu-
mi per la festa medievale che ogni anno, in
agosto, riporta la magica città indietro nei seco-
li. E poi si giunge alla chiesa di San Michele, in
parte romanica, nella cui costruzione sono sta-
ti reimpiegati cippi miliari romani.
A guardia di Ventimiglia stanno tre forti. In al-
to, l’antico castel d’Appio, in rovina, ora pro-
prietà privata; a ovest, il forte genovese di San
Paolo. Più in basso, sulla strada verso la Fran-
cia, in posizione panoramica, il forte dell’An-
nunziata, già piazzaforte militare, ingrandi-
ta e potenziata da re Carlo Alberto, e oggi
polo culturale e sede del Museo Archeologi-
co. Qui, attraverso straordinari reperti come la
coppa vitrea del III secolo con l’Ictiocentauro
(creatura fantastica con corpo umano, zampe
di cavallo e coda di pesce), si ripercorre l’anti-
chissima cultura di queste terre di confine.

Libri antichi e piante esotiche


In alto: altare decorato a intarsi marmorei
e stucchi nell’ex chiesa di San Francesco,
riaperta un anno fa come centro culturale
a conclusione di un completo restauro.
A destra: la sala principale della Biblioteca
Aprosiana con il ritratto del fondatore,
Angelico Aprosio (1607-1681). Pagina
seguente: il tempietto Quattro Stagioni
nei Giardini Botanici Hanbury, in località
La Mortola, che ospitano migliaia di
specie, soprattutto tropicali e subtropicali.

116 Bell’Italia
il weekend VENTIMIGLIA
Testi Claudia Sugliano - Fotografie Matteo Carassale
Dove pernottare
Villa Eva Beach ★★★ (frazione Latte, via
Romana 43, 0184/22.99.96). Sulla baia di Latte,
una villa ottocentesca ristrutturata con spiaggia
privata e piscina. 5 stanze eleganti e moderne
con vista mare. Doppia con colazione da 120 €.
B&B Casa Fenoglio (via Garibaldi 20,
349/385.42.42). Nel centro storico, tre stanze
al piano nobile dell’aristocratico palazzo
Fenoglio. Arredi di design in diverse sfumature
di colore. Doppia con colazione da 80 €.
B&B La Terrazza dei Pelargoni (via Garibaldi
24, 347/260.89.08). Nel centro medievale,
ha una bella terrazza panoramica, un ampio
salone con camino e stanze d’atmosfera.
Doppia con colazione da 70 €.
Agriturismo La Ciapeleta (via degli Ulivi 9,
335/538.55.77). In una rilassante cornice verde
di ulivi e orti, 4 camere confortevoli e piene
di calore: come l’accoglienza dei proprietari.
Doppia con colazione da 70 €.

Per la cena
Balzi Rossi (via Balzi Rossi 2, 0184/381.32).
Locale raffinato, con terrazza panoramica
e posizione straordinaria, indirizzo ideale
per il pesce fresco, anche crudo. Conto
da 65 €, menu degustazione 75 €.
Hanbury (via Hanbury 4, 0184/344.26).
Vicino alla stazione, in una vivace via pedonale,
questo noto ristorante offre pescato del giorno
e un menu intrigante con piatti originali.
Menu degustazione da 55 €.
La Caravella (passeggiata Marconi 13,
B&B Casa Fenoglio
0184/23.95.67). In riva al mare, un ottimo
indirizzo per il pesce freschissimo in tutte
le variazioni, dal crudo del carpaccio di ricciola
con arance e cipolle rosse ai paccheri con
gamberoni di Sanremo. Conto sui 45-50 €.
Antica Osteria Ü Funtanin (piazzale Funtanin 3,
0184/23.12.09). Un locale ottocentesco
all’ingresso della città medievale. Tra le specialità,
tortino di branda, che rivisita la specialità locale
di stucafisciu â brandacujiun. Conto sui 40 €.
Mercato Coperto

venerdì
COME ARRIVARE
In auto: Ventimiglia
si raggiunge con l’A10
Genova-Ventimiglia,
uscita Ventimiglia.
In treno: linea Milano-
Genova-Ventimiglia
con il treno Thello
(www.thello.com).
In aereo: aeroporti
di Genova (a 162 km)
e Nizza (a 40 km).
In camper: Camping
Por la Mar, Ventimiglia,
corso Nizza 107,
0184/22.96.26; www.
campingporlamar.com

La Caravella, lo chef Dino Veziano


SABATO MATTINA
Da Albintimilium al mercato
sabato,
Il tour della città inizia dall’Area Archeologica, indirizzi
che conserva resti della romana Albintimilium:
mura, porte, le terme, il teatro, alcune domus e
varie tombe allineate lungo la Via Julia Augusta. Area Archeologica
Introduce la visita il percorso nell’Antiquarium. di Albintimilium,
In centro si visita la chiesa di Sant’Agostino località Nervia,
corso Genova 134,
(1487), dalla facciata neogotica, con pregevoli
0184/25.23.20.
dipinti all’interno; il bel chiostro, restaurato di
Orario: da martedì
recente, ospita mostre temporanee. Da non a sabato e la 1ª e 3ª
La Ciapeleta, il titolare Daniele Anfossi
perdere il vicino Mercato Coperto, inizialmente domenica del mese
riservato ai fiori e oggi traboccante di frutta, 9-14. Ingresso
verdura e altri prodotti, soprattutto locali. Olio d’oliva, dolci e cactus gratuito.
Tra i prodotti di eccellenza del territorio, l’olio Chiesa di Sant’Agostino,
SABATO POMERIGGIO d’oliva è il re. Si può acquistare, insieme via Cavour 57,
Nel cuore del borgo medievale a un’ampia scelta di pasta d’olive, tapenade 0184/35.14.15.
Nel pomeriggio si prosegue con la visita (salsa d’olive provenzale), salse tipiche, Orario: 6,30-12
e 15-19. Ingresso
al forte dell’Annunziata, che offre una vista pesto, olive in salamoia al Frantoio da Olive
gratuito.
straordinaria dalla piazza d’Armi e ospita il Gaziello (via San Secondo 14, 0184/35.14.56).
Mercato Coperto,
Museo Archeologico Girolamo Rossi, con 700 Nel centro medievale, in via Piemonte, all’incrocio
importanti reperti di Albintimilium. Al piano sotto l’antico tracciato della Via Julia Augusta, tra corso della
la terrazza, un nuovo allestimento narra la storia gli Alimentari (al civico 2a) sono rinomati Repubblica e via
del forte. Entrando nella città medievale si arriva per i prodotti da forno, come la torta verde Roma. Orario: 6-14,
alla cattedrale di Santa Maria Assunta, dal bel di bietole e zucchine e le tipiche castagnole, domenica chiuso.
portale gotico, per poi scendere nel battistero, dolci al cioccolato aromatizzati con cannella, Forte dell’Annunziata
che conserva al centro la grande vasca del chiodi di garofano e caffè, tradizionali per e Museo Archeologico,
XIII secolo e un’altra del XII secolo. Si visitano la festa del patrono San Secondo (in agosto). via Verdi 41, 0184/
35.11.81; www.
la chiesa di Sant’Antonio Abate e i giardini Anche il Panificio Marrali Angelo (via delle
marventimiglia.it
pensili nel vicino convento delle Canonichesse Camelie 5, 0184/35.56.20) sforna ottime
Orario: martedì,
Lateranensi, quindi l’oratorio di San Secondo preparazioni salate e dolci, mentre vale la pena giovedì e sabato
o dei Penitenti Neri, dalla facciata barocca fare un salto alla Pasticceria Romano (via 9-12,30 e 15-17,
e l’interno decorato da affreschi e stucchi Garibaldi 16, 0184/35.70.67), oltre che per i dolci venerdì 9-12,30,
di maestri ticinesi. Da vedere anche la chiesa squisiti, anche per vedere e magari acquistare 1ª e 3ª domenica
di San Michele, in parte romanica, con lacerti i quadri e gli oggetti d’arredo in esposizione. del mese 10-12,30.
di affreschi quattrocenteschi e la cripta Oggettistica e souvenir originali si possono Ingresso: 6 €.
con colonne marmoree romane. acquistare da Sartor Intemelius (piazza Cattedrale di Santa
del Canto 5, 0184/23.19.18). A circa 3 km dal Maria Assunta, piazza
della Cattedrale.
centro, in direzione Bevera, si trova invece
da non perdere l’eccellenza botanica di Cactusmania (via
Orario: 8-19.
Convento delle
Gallardi 140, 0184/330.03), azienda familiare Canonichesse
1. Il forte dell’Annunziata che propone un assortimento di succulente Lateranensi e chiesa
2. La cattedrale e il battistero e piante rare da collezione di ogni misura, da di Sant’Antonio Abate,
3. I Giardini Botanici Hanbury “mignon” a “giganti”, e originali composizioni. via Al Capo 2,
0184/35.15.69. Visite
su appuntamento.
Oratorio di San Secondo
o dei Penitenti Neri,
via Garibaldi.
Orario: 8-19.
Chiesa di San Michele,
piazza della Colletta.
Orario: da domenica
a martedì 8-10 e
17-19, da mercoledì
a sabato 8-12 e 17-19.

La Caravella Forte dell’Annunziata Bell’Italia 119


il weekend VENTIMIGLIA

DOMENICA MATTINA
Dagli inglesi alla preistoria
Appena prima della frontiera francese, in località
La Mortola (circa 5 km dal centro) si estendono
i Giardini Botanici Hanbury, creati dall’inglese
Thomas Hanbury nella seconda metà dell’800
e dal 1960 proprietà dello Stato: un grandioso
complesso che da palazzo Orengo digrada verso
il mare con diverse collezioni di piante esotiche
e mediterranee, dagli Eucaliptus ai rampicanti,
dalle rose agli agrumi di antiche varietà, fino
ai bambù e alle acacie. Già al confine, ecco
il Museo Preistorico dei Balzi Rossi, dedicato
all’importante sito paleolitico. La visita
comprende un itinerario nelle grotte accessibili:
la Barma Grande, la grotta del Caviglione,
il Riparo Mochi e la grotta di Florestano.

DOMENICA POMERIGGIO
Mentone, charme francese
Un “salto” oltre confine per una visita del centro
storico di Mentone. Salendo per le tipiche vie
e le monumentali scalinate fino alla basilica di
San Michele Arcangelo si gode una magnifica
vista dal sagrato, dove i ciottoli disegnano lo
stemma dei Grimaldi. Subito un salto ai giardini
pubblici Biovès, per vedere l’installazione
Jardins Secrets realizzata dal collettivo Les
Olivettes per il Festival dei Giardini della Costa
Azzurra; quindi si possono visitare due fra i tanti
Mentone vista dal porto giardini della città. La Serre de la Madone,
sei ettari di terrazzamenti in collina, ospita un
tripudio di varietà mediterranee e specie rare,
con fontane, vasche e scale. Il Giardino del
Palazzo Carnolès, sede del Museo di Belle Arti,
accoglie la più importante collezione europea
di agrumi: 137 varietà tra limoni, cedri, aranci,
lime, mandarini, clementine, kumquat,
bergamotti, melangoli, pompelmi e pomeli.

IN ALTERNATIVA
A piedi sulla strada romana
Una piacevole alternativa è la passeggiata
lungo un breve tratto della Via Julia Augusta,
Museo Preistorico dei Balzi Rossi strada romana di eccezionale importanza perché
collegava i territori italici alla Gallia. L’itinerario,
di circa 4,5 km, in parte su strada statale, inizia
domenica, indirizzi dal cuore medievale di Ventimiglia e conduce
alla piana di Latte. Si parte dalla chiesa di
Giardini Botanici Hanbury, Jardins Biovès, Mentone, San Michele, che conserva tre cippi miliari, uno
località La Mortola, corso avenue Boyer. Sempre aperti.
Montecarlo 43, 0184/22.95.07. Serre de la Madone, Mentone, di Augusto e due di Caracalla, per raggiungere
Orario: 9,30-18, dal 16 giugno route de Gorbio 74, 0033/ il forte dell’Annunziata; da qui per un tratto
9,30-19. Ingresso: 9 €. (0)4/93.57.73.90. Orario: 10-18, si segue la statale, al bivio si prende a destra
Museo Preistorico dei Balzi Rossi, chiuso lunedì. Ingresso: 8 €. per la località Ville-Calandre, una strada fra
località Grimaldi, via Balzi Giardino di Agrumi del Palais
bei giardini. Si arriva così alla duecentesca porta
Rossi 9, 0184/381.13. Orario: Carnolès, Mentone, avenue de la
8,30-19,30, chiuso lunedì. Madone 3, 0033/(0)4/93.35.49.71. Canarda, costruita dai Genovesi come ultima
Ingresso: 4 €. Orario: 10-12 e 14-18, chiuso fortificazione occidentale. Si ridiscende lungo
Basilique Saint-Michel Archange, martedì. Ingresso libero. il percorso della Via Julia Augusta, per poi
Mentone, parvis Saint-Michel, giungere sull’Aurelia in prossimità della
0033/(0)4/93.35.81.63. Orario:
10-12 e 15-17,15, chiusa sabato info frazione Latte e inoltrarsi nuovamente nella
strada romana, che si snoda tra pinete,
mattina e domenica mattina. Comune di Ventimiglia, piazza
Ingresso gratuito. della Libertà 3, 0184/28.02.41. giardini e ville seicentesche vicino al mare.

120 Bell’Italia
CODICE FISCALE

SCELTA PER LA DESTINAZIONE DEL CINQUE PER MILLE DELL’IRPEF (in caso di scelta FIRMARE in UNO degli spazi sottostanti)

SOSTEGNO DEL VOLONTARIATO E DELLE ALTRE ORGANIZZAZIONI FINANZIAMENTO DELLA RICERCA SCIENTIFICA E DELLA UNIVERSITA’
NON LUCRATIVE DI UTILITA’ SOCIALE, DELLE ASSOCIAZIONI DI PROMOZIONE
SOCIALE E DELLE ASSOCIAZIONI E FONDAZIONI RICONOSCIUTE CHE OPERANO
NEI SETTORI DI CUI ALL’ART. 10, C. 1, LETT A), DEL D.LGS. N. 460 DEL 1997

FIRMA .................................................................... FIRMA ....................................................................

Codice fiscale del Codice fiscale del


beneficiario (eventuale) beneficiario (eventuale)

FINANZIAMENTO DELLA RICERCA SANITARIA FINANZIAMENTO A FAVORE DI ORGANISMI PRIVATI DELLE ATTIVITA’ DI TUTELA,
PROMOZIONE E VALORIZZAZIONE DEI BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI
Un salto indietro nel tempo e un’avventura
nella bellezza contemporanea del presente
Scoprire un borgo medievale
non è mai stato così divertente!

Country Relais Laticastelli oggi si presenta


come un’oasi di pace nella campagna senese:
tutto quello che ci immaginiamo del paesag-
gio toscano fa da sfondo al borgo ristruttu-
rato in cima alla collina, tra Rapolano Terme e
la città del Palio.
Gli ospiti trovano qui i loro momenti di relax,
stimoli culturali, ottima cucina e la possibil-
ità di scoprire i dintorni a cavallo o in bike.
Laticastelli gode dei vantaggi di una vacanza
in totale benessere, le vicine terme offrono
soggiorni di cure e trattamenti rigeneranti,
mentre i tour presso le meravigliose località
storiche sono a disposizione ogni giorno. Un

crocevia di interessanti monumenti storici


raggiungibili in pochi minuti accompagnati da
degustazioni di prodotti locali, aumentano il
piacere di chi permane al relais.
Laticastelli è la meta ideale per tutti, non solo
della coppia in fuga romantica o del ciclista
appassionato di percorsi alternativi, ma anche
per le famiglie. Per loro il relais ha pensato di
creare una serie di offerte con profili tariffari
accessibili, arricchendo l’accoglienza con
giochi accattivanti e divertenti. A pochi minuti
il parco avventura Saltalbero regala ai bambini
la libertà di saltare da un percorso all’altro alla
scoperta della natura e conoscere da vicino gli
animali della tenuta, oppure esplorare le col-
line a bordo dei Vespa Tour con soste e picnic
ovunque ci si voglia fermare. Anche il ris-
torante “La Taverna” strizza l’occhio ai piccoli
ospiti dedicandoli una serie di menù gustosi
ed economici, senza rinunciare alla genuinità
delle materie prime e alle eccellenze gastro-
nomiche del territorio. La Toscana è concepita
da sempre come meta culturale, artistica e
naturalistica; per questo motivo Laticastelli
ha voluto concentrare nei suoi soggiorni
pacchetti ad hoc che possano coinvolgere le
famiglie con stimoli nuovi e avventurosi, al-
“Laticastelli è un ritorno al
leggerendo con il gioco e i percorsi esplorativi
concetto antico di ospitalità,
la conoscenza della storia e della tradizione,
genuino, diretto e sincero.
animando i giovanissimi. I valori aggiunti di
questa parte di mondo toscano si prestano La nostra ospitalità è famili-
anche alla realizzazione di cerimonie: Country are, semplice, fatta di affet-
Relais Laticastelli è la location ideale per i mat- to, colori, sapori e profumi.
rimoni. Di fronte al Borgo si trova il piccolo Chi è nostro ospite è come
paese di Armaiolo con una chiesa deliziosa se facesse un salto indietro
e panoramica per chi desidera officiare una nel tempo con poca voglia di
cerimonia religiosa, mentre all’interno del ritornare nel presente..”.
relais si può allestire un parterre nel parco del
boschetto oppure a bordo della scenografica Giancarlo Iorizzo,
piscina “a sfioro”. Suite e camere adibite di General Manager di
ogni comfort si prestano ad accogliere gli Country Relais Laticastelli
sposi nella loro romantica notte e gli invitati
che desiderano permanere nella struttura.

Per info e prenotazioni:


Laticastelli Country Relais
Loc. Laticastelli 53040
Rapolano Terme (SI)
Tel. +39 0577 724419
Web: www.laticastelli.com
Mail to : contact@laticastelli.com

Direttore Responsabile :
Dr. Giancarlo Iorizzo
La consegna gratuita.
Le spese postali
sono incluse.
L’Italia
più bella
è qui.

Il risparmio immediato
Scegli tu quanto vuoi
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risparmiare: più di 3 mesi
numero perso
oppure 8 mesi gratis

Il calendario
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I privilegi del Club degli Abbonati

Il prezzo bloccato

Bell’Italia ogni mese ci fa scoprire e riscoprire i tesori di cultura, di arte e di


natura del “più bel Paese del mondo”.
E solo chi si abbona mese dopo mese scopre che Bell’Italia in abbonamento
è ancora più bella e ancora più conveniente.
LE GARANZIE 100% GIORGIO MONDADORI PER L’ABBONAMENTO A BELL’ITALIA
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Prezzo bloccato. Anche se il prezzo di copertina della rivista dovesse aumentare nel corso dell’abbonamento, il prezzo per gli
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Nessun numero perso. Se per cause di forza maggiore (scioperi ecc.) non riceverai un numero, lo invieremo di nuovo oppure a tua
scelta l’abbonamento verrà prolungato.
Rimborso assicurato. Chi per qualsiasi ragione dovesse interrompere l’abbonamento ha diritto al rimborso dei numeri non ancora ricevuti.
Comodità di pagamento. Libertà di scegliere il più comodo: carta di credito, bollettino di conto corrente postale o assegno.
Iscrizione gratuita al Club degli Abbonati. Per usufruire di tutti i vantaggi e i privilegi riservati ai Soci.
Garanzia di riservatezza. L’Editore garantisce la riservatezza dei dati comunicati e la possibilità
di richiederne la rettifica o la cancellazione scrivendo a: Cairo Editore - Responsabile Dati - C.so Magenta, 55 - 20123 Milano.

Dall’Italia e dall’estero anche on line: www.miabbono.com/bellitalia


Quaderni di viaggio su itinerari a piedi o in bici nel paesaggio Sentieri d’Italia
di Albano Marcarini

PASSEGGIATA DI CONFINE
TRA ITALIA E SVIZZERA
Da Lanzo d’Intelvi un affascinante sentiero affacciato sul lago di Lugano
ripercorre la linea di frontiera, oggetto di dispute per quasi quattro secoli

A lcuni luoghi di confine fra Italia e


Svizzera, oggi dimenticati e solita-
ri, furono in passato oggetto di acerrime
lago per tagliare i boschi comaschi che
in questo tratto travalicavano la monta-
gna ed erano difficilmente controllabili.
gnola, aperto sul lago di Lugano, uno dei
primi episodi di valorizzazione turistica
delle bellezze prealpine. E nel finale si ag-
contese. Il bosco, che oggi nasconde i se- I cippi di confine venivano divelti e spo- giunge un tocco di mistero, incontrando
gni del tempo, era un tempo una risorsa stati per difendere interessi particolari. i massi incisi del pian d’Orano, testimoni
e la sua delimitazione, al di qua o al di là Da qui annose contestazioni, verifiche di altre vicende risalenti alla Preistoria.
del confine, era fondamentale per stabi- combinate, arbitrati che si protrassero
lire possessi e diritti di taglio del legna- senza esito fino al 1925, quando final- AGLI ALBORI DEL TURISMO:
me. Feroci controversie si trascinarono mente, dopo quasi quattro secoli, si ri- IL BELVEDERE DELLA SIGHIGNOLA
per anni, anzi per secoli, nel Comasco, uscì a dirimere la questione e a fissare Si prende avvio da Lanzo d’Intelvi, il cui
fra i dirimpettai comuni di Lanzo, in ter- un confine certo. carattere di località di villeggiatura d’ini-
ritorio italiano, e Lugano e Castagnola in Questa escursione parte da Lanzo d’In- zio Novecento non si è del tutto perduto
Svizzera. Una vertenza per i boschi del telvi e tocca i luoghi di quella disputa. Il a guardare il pregio delle numerose ville
monte Caprino, che domina il lago di sentiero rintraccia nella faggeta i grossi dell’alta borghesia comasca e milanese
Lugano, era sorta fin dal 1575. “Sviz- cippi di granito che stabiliscono le terre del periodo. Ville dove trionfavano lo sti-
zeri in truppa e con armi”, come diceva- italiane e svizzere. Lungo il percorso si le floreale, innovativo e libero nelle sue
no le cronache, salivano nottetempo dal sale allo splendido belvedere della Sighi- espressioni, e l’eclettismo riconducibile

Bell’Italia 125
Sentieri d’Italia

al bivio con il sentiero per la grotta di Gai Da questo caposaldo si scende ora ver-
e l’alpe Buis, si tiene a destra per arriva- so il lago, seguendo, dal campo giochi,
re alla palina Creccio, fissata sul confine. la linea di confine: bisogna fare un po’
Ora, dopo aver imboccato il sentiero pro- di attenzione perché il sentiero è molto
veniente da Arogno, si affronta la ripida ripido e in breve si perdono ben trecen-
salita del costone montuoso, fra enormi to metri di dislivello.
faggi, fino a guadagnare la vetta della
Sighignola, reputato belvedere alpino, TRA FITTI BOSCHI
valorizzato nel 1913 da Luigi Vittorio E FILE DI CIPPI NUMERATI
Bertarelli, ispiratore del Touring Club Giunti al cippo recante il numero 18
Italiano. Allora lo si chiamò Vedetta per si abbandona il sentiero diretto alla
il panorama verso le Alpi e il sottostante sottostante alpe di Pugerna e si piega
lago di Lugano, con la città in bella evi- a destra, seguendo sempre la linea di
denza. Si costruirono una strada carroz- confine che ora si stabilizza a mezza co-
al revival degli stili del passato. Da piazza zabile, un parco e un piazzale, arredato sta sul versante rivolto a lago, nel folto
Matteotti si seguono inizialmente le indi- con lampioni, tavoli e panchine. Accanto del bosco. In questo tratto il confine non
cazioni per Sighignola, passando accanto si eresse un ristoro nello stile alpino, uno segue il colmo della montagna, ma dal-
alla chiesa parrocchiale. All’uscita dall’a- chalet in legno che, negli intenti del Tou- la Sighignola fino al belvedere di Lanzo
bitato si abbandona la strada principale e ring, non doveva avere pretese di lusso scende per diverse centinaia di metri
si segue a sinistra via Spazzi, fino allo slar- ma essere aperto ai turisti di ogni ceto sul versante settentrionale, lasciando
go della valletta un tempo chiamata “dei sociale. Nel 2013 una cerimonia e una all’Italia tutta la fascia superiore, situa-
Saraceni’, dove prendono avvio diversi esposizione di documenti storici hanno zione che, come abbiamo detto, diede
sentieri. Il nostro reca il segnavia 8-8a e riportato alla memoria i fasti della Sighi- luogo a dispute secolari. Curiosamente
accosta la pendice del monte Creggio dal gnola, eletta a “Luogo del Cuore” dal Fai- va anche notato che il versante svizzero
versante rivolto verso la Valmara. Giunti Fondo Ambiente Italiano. appartiene al territorio di Lugano, che

126 Bell’Italia
come
dove
quando

ITINERARIO a piedi nella


lombarda val d’Intelvi (Como).
Partenza e arrivo: Lanzo d’Intelvi.
Si raggiunge da Como (a 37 km)
seguendo la strada statale
340 Regina fino ad Argegno,
quindi la strada provinciale 13
per San Fedele e Lanzo d’Intelvi.
Lunghezza: 12.3 km.
Tempo di percorrenza: 3 ore
e 30 minuti circa.
Dislivello: 850 metri.
Segnavia: 8, 10b e 10a, seguendo
le tacche bianco-rosse.
Condizioni del percorso: sentiero
Qui sopra: il masso
di Orano, coperto e stradelle carrabili. Lungo
di interessanti il percorso non si incontrano punti
incisioni di epoca di ristoro salvo, in estate, un
preistorica risalenti chiosco bar alla Sighignola. Utile
al Neolitico; lo si rifornirsi di colazione al sacco.
incontra nella parte Traccia gps ottenibile su richiesta
finale dell’itinerario, a info@guidedautore.it
nel pian d’Orano. Periodo indicato: da primavera
In alto, a destra:
fino a fine autunno.
una camera
dell’Albergo Milano, INFO Ufficio Turistico
a Lanzo d’Intelvi, di Lanzo d’Intelvi, Lanzo
punto di partenza d’Intelvi, piazza Novi,
dell’itinerario. 031/84.01.43; www.lanzointelvi.it

Alberghi e ristoranti
si trova sull’opposta sponda del lago. Si cavità a forma di scodella, e di “croci”
Albergo Milano
notano vecchie piazzuole dove si cuo- incise. Si ritiene risalgano al periodo del (Lanzo d’Intelvi, via Novi 24,
ceva il carbone da legna e i vari cippi Neolitico (5.000-2.500 avanti Cristo), in 031/84.01.19). È un tradizionale
numerati. Il cippo 17 è posto all’insel- funzione sacrificale o funeraria. Prose- alloggio nel centro storico
latura dell’Alpetto dove, seguendo le guendo oltre, anche senza una traccia di Lanzo, circondato dal verde.
tacche bianche e rosse, si raggiunge precisa ma procedendo semplicemen- Doppia con colazione da 80 €.
in breve il Termine Quadro, a quota te nel pulito sottobosco, si raggiunge Hotel Funicolare Tesoro
1.134 metri, che fece da riferimento infine il crocicchio del Belvedere (via (Lanzo d’Intelvi, piazzale
nel ristabilire la giusta linea confina- Fogazzaro), da cui, tramite un percorso Funicolare, 031/83.09.96).
ria. Rispettando il segnavia si scende pedonale, fra solitarie ville, si fa ritorno Dalle camere si gode
una splendida vista
ora all’alpe Trevino, unica oasi prativa, a Lanzo d’Intelvi.
sul lago di Lugano. Doppia
posta a cavallo fra i due Stati. con colazione da 70 €.
Ristorante La Baita
INCISIONI PREISTORICHE (Lanzo d’Intelvi, strada per la
NEL TRATTO FINALE Sighignola 36, 031/84.06.93).
Ora il sentiero, dapprima poco eviden- Specializzato in carni e polenta,
te, si consolida, e in territorio italiano apre a mezzogiorno; la sera su
guadagna il crinale del monte Caprino prenotazione. Menu da 25-30 €.
per poi discendere nella luminosa ra- Trattoria dell’Aquila
dura del pian d’Orano dove, al margine (Lanzo d’Intelvi, via Arciprete
Spazzi 7, 031/84.13.90).
degli alberi, talvolta, si posa lo schivo
Cucina di montagna con brasati,
e timoroso codirosso, dalla coda color selvaggina, funghi e polenta.
ruggine, come suggerisce il suo nome. A disposizione degli ospiti
Qui si trova un masso segnalato, per anche 6 camere con bagno,
gran parte infossato nel terreno e co- ma solo da maggio a settembre.
stellato di “coppelle”, vale a dire piccole Doppia con colazione da 80 €.

Bell’Italia 127
CIBO & PAESAGGIO MARINA DI PISCIOTTA (Salerno)

Le alici di menaica, dopo aver staccato la testa ed eliminato


le interiora. Le alici si acquistano fresche
direttamente dai pescatori, quando le

fresche e saporite barche fanno ritorno al porto la mattina


molto presto, e alle otto sono già finite.
Le alici di menaica trovano in cucina
Prendono nome dalla tipica rete usata ancora oggi da un gruppo molti impieghi semplici e gustosi. So-
di pescatori locali, eredi di una tecnica antichissima no ottime inchiappate, cioè farcite con
formaggio caprino, uova, aglio e prezze-
A cura di SLOW FOOD ì Testi Angelo Surrusca ì Fotografie Archivio Slow Food molo, infarinate, fritte e cotte nella salsa
di pomodoro, ammollicate, aperte e con-
dite con mollica di pane, aglio, olio e

T ra i golfi di Salerno e Policastro si


snoda la Costiera Cilentana, ben
nota per le bellezze naturalistiche e per
prezzemolo, nel tipico cauraro, zuppa
contadina a base di patate, fave, alici e
finocchietto selvatico, o più semplice-
la pulizia delle acque balneabili. In mente crude, appena sbiancate dal limo-
questo affascinante tratto di costa, e in ne e condite con olio, aglio e prezzemolo.
particolare nel piccolo borgo di Marina
di Pisciotta, si utilizza un’antichissima UNA VERA DELIZIA
tecnica di pesca un tempo diffusa in CONSERVATA SOTTO SALE
tutto il Mediterraneo: la menaica o me- Le alici che non sono vendute fresche
naide, nome che indica sia la barca sia vengono lavorate immediatamente: per
il tipo di rete. il trasporto, infatti, non si utilizzano né
Tra marzo e agosto, le barche escono ghiaccio né altri tipi di refrigerante. Do-
all’imbrunire e stendono la rete al largo; po un lavaggio in salamoia, vengono di-
questa seleziona le alici in base alla di- sposte in vasetti di terracotta alternate a
mensione, catturando le più grandi e strati di sale. La stagionatura dura per
lasciando passare quelle di piccola taglia. almeno tre mesi e avviene nei cosid-
Una volta ritirate le reti, i pesci vengono detti magazzeni, locali freschi e umidi
estratti delicatamente dalle maglie uno un tempo utilizzati anche come ricovero
per uno e sistemati in cassette di legno, per le barche; giunte a maturazione, le

128 Bell’Italia
come
dove
quando
MARINA DI PISCIOTTA
alici sotto sale si distinguono per la carne
(Salerno)
chiara tendente al rosa e il profumo in-
tenso ma delicato. Il Presidio Slow Food,
sostenuto dal Parco Nazionale del Cilen-
to e Vallo di Diano, è nato per salvare
l’importante tradizione di questo grande
prodotto gastronomico e assicurare un
reddito al locale gruppo di pescatori e a Dal mare
alla tavola
Donatella Marino che, nel suo laborato-
Alici sotto sale
rio sul lungomare di Marina di Pisciotta,
mette le alici sotto sale.
Grazie al Presidio, inoltre, nell’ultimo pe- La tradizione del Cilento nel piatto, tra alici ’mbuttunate
riodo è cresciuto l’interesse dei visitatori e a scapece, seppie imbottite e tagliata di alalunga
nei confronti di questa antica tecnica di
pesca: così, in primavera, quando il mare e peperoncini verdi,
è più calmo e pescoso, i pescatori organiz- cavatelli con pesto
zano battute di pescaturismo che si con- cilentano, seppie imbottite
cludono con il frugale ma saporitissimo alla pisciottana, pesci
pasto dei pescatori pisciottani: l’insalata e carni locali alla brace.
di alici fresche (per informazioni: Pasqua- Curata selezione di
le Cammarano, 347/826.02.11). formaggi, ricca carta
dei vini. Conto 35-38 €.
PROTAGONISTE Angiolina
ALL’OTTAVO SLOW FISH (Marina di Pisciotta,
Le alici di menaica saranno tra i Presidi via Passariello 2, 0974/
protagonisti dell’ottava edizione di Slow 97.31.88 e 333/169.39.93).
Fish, in programma al Porto Antico di Da quando mamma
Genova dal 18 al 21 maggio, l’evento Angiolina iniziò l’attività,
internazionale dedicato al pesce e alle Marina di Pisciotta si raggiunge in auto con la A3 cinquant’anni fa, si
risorse del mare che coniuga la convi- Napoli-Reggio Calabria, uscite Battipaglia o Eboli, perpetua la tradizione di
vialità con la conoscenza scientifica e le quindi statale 18. In camper: Lido Paradiso, a Marina vera cucina del territorio:
buone pratiche, l’educazione al gusto di Pisciotta, via Stazione Nuova, 0974/97.32.32. Pisciotta è la patria delle
con l’impegno per la tutela degli ecosiste- alici e Rinaldo le propone
mi acquatici. I laboratori per adulti e Gli alberghi soggiorno con angolo in numerose preparazioni:
scolaresche, il mercato, l’enoteca, la zona cottura e divano letto. A ’mbuttunate (imbottite),
Mixology con i migliori bartender geno- Marulivo ★★★ Palazzo Saulle, che ospita a scapece, nella pasta
vesi, le creazioni di Pizza n’ Fish sono (Pisciotta, via Castello, anche la Casa Museo con il limone. Buoni
solo alcuni degli spazi e degli eventi da 0974/97.37.92). Albergo dell’Identità Cilentana e inoltre il cauraro, i ravioli
non perdere. Il programma completo è di design in un’area un frantoio del 1707, sono di triglia con finocchio,
on line sul sito www.slowfood.it. pedonale del centro disponibili altri due piccoli la calamarata con ceci,
storico, in un edificio appartamenti. Doppia totani e rosmarino,
del XIV secolo un tempo con colazione da 60 €. la zuppa mediterranea
adibito a monastero. di pesce e verdure,
Camere molto curate, I ristoranti la tagliata di alalunga.
con arredi classici. La Ricca carta dei vini, ottimi
colazione è servita nella Perbacco distillati. Conto 35 €.
bella terrazza panoramica (Pisciotta, contrada
che si affaccia sul mare. Marina Campagna 5,
La spiaggia è a dieci
minuti a piedi. Doppia
0974/97.38.89 e 340/
880.42.82). Vito Puglia,
info
con colazione da 100 €. patron dell’osteria e
La Casa sul Blu attivista di Slow Food, vi Presidio Slow Food
(Pisciotta, via Praiano incanterà raccontandovi Referente dei produttori
12, 0974/97.38.34). il suo Cilento. Qui terra Francesco Puglia,
Albergo diffuso che e mare si incontrano e la 340/338.02.31,
comprende la Casa della gastronomia ne accoglie a.tartana@gmail.com
Stella, immersa in un opportunamente le Sopra, il simbolo
Pagina precedente, in alto: il porto di Marina
di Pisciotta; in fondo, su un’altura, il borgo uliveto secolare a pochi suggestioni: parmigiana di che garantisce, sulla
di Pisciotta; in basso: un pescatore pulisce le passi dal borgo medievale: melanzane, linguine con confezione, i prodotti
alici appena pescate. Qui sopra: alici fresche. dispone di due camere, alici, finocchio selvatico dei Presidi Slow Food.

Bell’Italia 129
I PIACERI di maggio

Camera con vista | Alberghi | Benessere | Agriturismo | Buona Italia | Cantine e altro

Un giardino
di delizie
a Merano pagina 136

L’OCCASIONE
DEL MESE

IN VOLO
VERSO
IL MARE
DI SICILIA
La luce di maggio per
godere tutta la bellezza
della Sicilia e del suo
mare. L’Eden Village
Le Dune a Mortelle
(Messina) è un bel resort
sulla costa nord-est
dell’isola che sorge
direttamente sulla
spiaggia. Dal 14
al 21 maggio propone
7 notti in mezza
pensione, voli di andata
e ritorno e trasferimento
collettivo da e per
l’aeroporto, al costo
di 727 € a persona.
INFO www.edenviaggi.it

TORINO

Le foto dei visitatori in mostra nel parco


Ad aprile ha riaperto al pubblico il Giardino del Borgo Medievale di Torino,
museo a cielo aperto lungo il Po, nel Parco del Valentino. Nel weekend del
6 e 7 maggio l’ingresso sarà di 1 € invece che di 3 €, comprensivo di visita
all’Orto Botanico. Fino alla fine di giugno i visitatori possono partecipare al
concorso “Fotografa il giardino”e scattare immagini di natura. Da settembre a
ottobre le più belle foto verranno esposte nel giardino e gli autori riceveranno
un omaggio floreale. INFO 011/443.17.01; www.borgomedievaletorino.it

Altre Occasioni a pag. 148

Bell’Italia 131
CAMERA CON VISTA
Testi di Lara Leovino - Foto di Adriano Bacchella

CINIGIANO (Grosseto) DIMORA SANTA MARGHERITA

Atmosfere d’Alta Maremma


Un boutique hotel
ai piedi dell’Amiata
per godere di una bella
G ià nel minuscolo borgo di Casti-
glioncello Bandini sembra di es-
sere fuori dal tempo. Ma il vero “gate”
nel verde, in stile country ma raffinato,
da godere insieme a Bea e Riccardo, i lo-
ro splendidi figli.
casa di campagna verso una dimensione di pura natura è In meno di due anni Dimora Santa Mar-
e dell’accoglienza lo sterrato di due chilometri e mezzo gherita è diventato un punto di riferimen-
informale ma di stile che dal paese conduce a Dimora Santa to dell’ospitalità in questo angolo d’Alta
della famiglia Boselli. Margherita. Isolato su una collina, Maremma, situato alle pendici del mon-
Per una vacanza fuori con vista a 360 gradi sulla campagna te Amiata, in un territorio ancora poco
toscana, il boutique hotel nasce dal re- battuto dai tour tradizionali. Le colline di
dal mondo, fra paesaggi
cupero di un podere del XVII secolo. È Siena sono a meno di 80 chilometri e l’Ar-
rinascimentali, natura stato amore a prima vista per Elisabetta e gentario si raggiunge in un’oretta d’auto.
intatta e silenzi assoluti William Boselli, i padroni di casa, che da L’antico casale in pietra e le adiacenti stal-
tempo cercavano un luogo speciale per le, sapientemente restaurate, ora ospitano
realizzare il loro sogno: aprire un resort la reception, il ristorante, la cucina, la sala

132 Bell’Italia
del camino e sei ampie suite. Al centro cati e l’atmosfera vintage-chic. Tutti gli ressante esperienza di gusto. In cucina
della struttura c’è un patio in pietra arredi sono stati scelti personalmente regnano la passione e la competenza di
con tettoia d’incannucciato da cui go- da Elisabetta e William. William, che propone ricette della tra-
dere la quiete del luogo e i suoi profu- La suite Montecristo deve il nome pro- dizione – italiana e toscana – rivisitate
mi. «Appena arrivati abbiamo piantato prio all’isola che le sta di fronte e che con speciali abbinamenti. Pane, focacce
rose, alloro, lavanda, rosmarino e ole- nelle giornate terse s’intravede all’o- e grissini sono fatti in casa e grande at-
andri», spiega Elisabetta, «è stato il no- rizzonte. La suite Montecucco, raffina- tenzione è riservata alle materie prime,
stro tributo olfattivo a un paesaggio da tissima con colori ecru e leggere tende tutte di qualità. Dopo cena non resta
cartolina, fatto di ulivi argentati, quer- bianche, offre una zona benessere con che godere del cielo stellato immersi in
ce secolari e cipressi “alti e schietti”». sauna finlandese. La suite Scuderia, che un silenzio assoluto, interrotto solo dal
celebra la passione dei proprietari per i ritmico canto di un cuculo.
SUITE, PISCINA E RISTORANTE cavalli, è dotata di un bagno turco con
Le camere sono una diversa dall’altra cromoterapia e aromaterapia. Pagina precedente complesso
ma tutte godono di un giardino panora- Regina del resort è la piscina a sfioro che, in alto, da sinistra: e della piscina.
mico con pergolato, sedie, tavolo e chai- sospesa su bucoliche vedute rinasci- le colline dal patio In basso, da sinistra:
della Dimora Santa la reception; scorcio
se longue prendisole. Altri elementi in mentali, cattura le luci più emozionanti Margherita; scorcio del resort; una vasca
comune sono i pavimenti in cotto, il del tramonto. Anche il ristorante, ad della suite Scuderia. da bagno; il letto
soffitto con travi a vista, i tessuti ricer- uso esclusivo degli ospiti, offre un’inte- In alto: veduta del della suite Serra.

info
Boutique Hotel Dimora Santa
Margherita, Podere Santa
Margherita, Castiglioncello
Bandini, Cinigiano (Grosseto);
348/246.95.99;
www.dimorasantamargherita.it
Camere: 6 suite.
Prezzi: doppia con colazione
da 185 a 355 €.
Servizi: piscina con acqua salata,
ristorante (prezzo medio 35 €),
mountain bike, trekking nel
territorio, picnic nel bosco.
Apertura: tutto l’anno.
HOTEL
Testi di Vannina Patanè

MIRANO (Venezia) CANONICI DI SAN MARCO

Lodge tendati nel verde Sopra: eleganti arredi nella tenda


Bamboo, una delle più grandi con 5/6
posti letto, In basso, da sinistra:
Un perfetto esempio di “glamping”, il campeggio di lusso, per una l’esterno di una delle tende, tutte
vacanza di fascino immersi nella natura, a poca distanza da Venezia con giardino; il letto del lodge Kaki.

Anche sulle spiagge e nelle campagne ita- giardino privato, attrezzato con lettini, tavo-
liane sta prendendo piede il “glamping” (la li e baldacchini. Nella barchessa del ’600, info
Canonici di San Marco,
parola è una fusione fra glamour e cam- l’edificio annesso alla villa dove un tempo via Accoppè Fratte 14,
ping), una variante di lusso del campeggio stavano le stalle e le cucine, sono state rica- Mirano (Venezia),
che offre soggiorni in lodge tendati dotati di vate la sala per la colazione e una cantinetta, 340/751.37.27 e 041/570.35.31;
ogni comodità. Un esempio perfetto è dove si può consumare uno “chic picnic” a www.glampingcanonici.com
questo raffinato complesso nelle campa- lume di candela. Nella bella stagione, la co- Accoglienza: 2 Luxury Tent (fino
a 4 posti letto) e 2 Luxury Tent
gne di Mirano, vicino a Venezia, allestito lazione è servita anche nella corte, all’om- Suite (fino a 5/6 posti letto),
nel parco di un’antica villa e circondato bra di un fico secolare. I lodge sono arreda- ognuna con bagno privato,
da campi di grano, frutteti e alberi secolari. ti con oggetti di epoche e provenienze aria condizionata e stufa.
Nel ’600 e ’700, in questa zona l’alta società diverse, ispirandosi a una filosofia ecologica Prezzi: Luxury Tent per 2
veneziana veniva in villeggiatura, fra ozi che punta sul recupero creativo: così, alcuni con colazione da 120 a 190 €.
Servizi: lavanderia, chic picnic
agresti e feste sontuose. Oggi gli ospiti dor- divani sono ricavati dai pallet, mentre pol- (da 25 a 30 € a persona,
mono in 4 eleganti lodge tendati, collocati trone e armadi sono stati scovati nei mer- a seconda del menu).
su piattaforme di legno e affacciati sul loro cati antiquari o importati dall’Oriente. Apertura: tutto l’anno.

134 Bell’Italia
PER IL BENE DELLA PELLE SENSIBILE

DEFENCE SUN
TRE PROTEZIONI
MENO PENSIERI
*Non contiene glutine o i suoi derivati. L’indicazione consente una decisione informata ai soggetti con “Sensibilità al glutine non-ce-
liaca (Gluten Sensitivity)”. **Anche contenuti residuali di nickel possono creare, in particolare nei soggetti predisposti, reazioni aller-
giche o sensibilizzazioni. Quindi ogni lotto è analizzato per garantire un contenuto di nickel inferiore a 0,00001%.

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per difenderti da:
• danni a breve termine da raggi ultravioletti (UVA-UVB) PRIMA DURANTE DOPO
• radicali liberi generati da raggi infrarossi (IR)
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°L’esclusivo PRO-REPAIR COMPLEX rafforza i meccanismi protettivi della pelle,
aiutando a prevenire i possibili danni a lungo termine (test in vitro). Nickel Tested**

SENZA
Conservanti
Profumo
Glutine*

Rif. Raccomandazione Commissione Europea n. 2006/647/CE sull’efficacia


dei prodotti per la protezione solare e sulle relative indicazioni. In Farmacia
BENESSERE
HOTEL
Testi di Luisella Colombo
MERANO (Bolzano) MEISTER’S IRMA HOTEL

Un luogo dedicato
alla bellezza, fra
piscine e giardini
La spa e il parco sono i punti di forza di questo
storico hotel altoatesino, che festeggia
i suoi 93 anni con un importante restyling

Le giornate iniziano con è al piano superiore, e offre


una colazione “con vista”: una vista panoramica sui ro-
all’ultimo piano, fra antichi seti. All’esterno invece ci so-
parquet, pareti scorrevoli e no le vasche idromassaggio,
coperture in vetro apribili, tre piscine riscaldate, due
sembra di essere in una ser- con acqua salina. Le cabine
ra di cristallo. In effetti i per i trattamenti sono sette e
giardini sono il cuore dell’Ir- due le sale relax.
ma: delicati e incantevoli, Il pranzo è light perché la
con il profumo inebriante merenda è una festa di sapo-
delle rose, il lago dei cigni e ri (in estate anche nella mal-
comodi lettini da cui godere ga di famiglia). La cena è
questo paradiso. servita nell’atmosfera ele-
Ogni giorno sono proposte gante dei due ristoranti.
attività all’esterno con gui- Irma è un luogo del cuore,
de ma la tentazione di rima- nato 93 anni fa e pervaso da
nere a rilassarsi in hotel è un’accogliente atmosfera
forte. Per questo c’è un’at- mitteleuropea. Si può dor-
trezzata area benessere mire nel corpo centrale, dove
con piscina interna (dove quasi tutte le camere, spazio-
in autunno scoppietta il se e con terrazzo, sono state
camino), vetrate sul verde rinnovate l’inverno scorso.
e lettini con materassi ad Oppure si possono scegliere
acqua. Sullo stesso piano si le suite ricavate nella splen-
trova l’area umida, che profu- dida dépendance di Villa
ma di cedro, con bagno alla Amore. E per i più romanti-
camomilla, hammam e laco- ci ci sono la suite sugli albe-
nicum (sauna con temperatu- ri e la tenda ultra chic safari
re più basse). Mentre la sauna luxus lodge.

Nelle foto a
sinistra, dall’alto: info
la piscina coperta Meister’s Irma Hotel,
del 4 stelle via Belvedere 17, Merano
superior Meister’s (Bolzano), 0473/21.20.00;
Irma Hotel, www.hotel-irma.com
a pochi minuti Camere: 56 nel corpo centrale,
a piedi 9 suite a Villa Amore, 1 suite
dal centro sugli alberi, 1 safari luxus lodge e
di Merano; uno 2 appartamenti in un altro villino.
dei ristoranti, Prezzi: da 153 € a persona al
con vetrate giorno in pensione completa,
panoramiche con area benessere inclusa.
a tutta altezza; Servizi: sala colazione
scorcio della suite con terrazza, 2 ristoranti
sugli alberi, top gourmet, piscina interna,
del romanticismo, 3 piscine esterne, bar.
che va prenotata Apertura: indicativamente
con larghissimo da dieci giorni prima di Pasqua
anticipo. alla fine di novembre.

136 Bell’Italia
Elegance and Serenity in the Heart of Bologna
PIACERI

Abruzzo: la grande pasta


di Fara San Martino
A cura di Auretta Monesi  Foto di Franco Cogoli

U
FARA SAN MARTINO na parete di roccia incombente,
Il Pastificio Cocco, un fiume che sgorga, formando
l’Officina 5 Caffè, piscine naturali color verde-azzurro,
il Pastificio Delverde, la chiesa di San Remigio, con una
la Farabella Bioalimenta preziosa tela di Tanzio da Varallo,
e il Ristorante La Villetta | la strada che profila lo zoccolo granitico della
LAMA DEI PELIGNI Maiella: lo scenario di Fara San Martino (Chieti),
La Pasticceria I Segreti capitale della pasta d’eccellenza nel cuore
di Donna Anna | CIVITELLA d’Abruzzo, è di grande fascino. Nessun campo
MESSER RAIMONDO di grano in vista, solo boschi: il segreto della
I salumi di Maiella Carni | pasta di Fara sta nell’acqua del fiume Verde,
CASOLI L’olio del Trappeto di oligominerale e perfetta per creare un prodotto
Caprafico | GUARDIAGRELE unico. Oltre al colosso De Cecco, altri pastifici
La Pasticceria Palmerio, si sono affermati con merito nel borgo, come
l’Apicoltura Bianco e Cocco, Delverde e Farabella, che produce
il Ristorante Villa Maiella solo pasta priva di glutine. Nell’area troviamo
| SAN MARTINO SULLA anche ottimi salumi, dolci tipicissimi, vini di
MARRUCINA I vini di gran rispetto, mieli dai gusti spiccati e un olio
Masciarelli Tenute Agricole diventato Presidio Slow Food. La gastronomia,
| CASACANDITELLA basata sui primi piatti e su semplici
Il Castello di Semivicoli trattorie molto valide, ha picchi di caratura
come quello rappresentato dal Ristorante
Villa Maiella, che sfoggia una stella Michelin.

138 Bell’Italia
In questa foto: degustazione di
Montepulciano d‘Abruzzo al Castello di
Semivicoli. Nella foto grande: filari di viti e
ulivi nella campagna di Casoli.
Pagina precedente, in basso: spaghetti di
formato “extra” al Pastificio Cocco.

FARA SAN MARTINO Calde tazzine aromatiche di goccia (sempre per ricordare l’acqua
Qualità slow e all’antica Non contenta di aver conseguito “miracolosa” del fiume) che permette
al Pastificio Cocco un grande successo nel mondo pastario, di occhieggiare il tipo di pasta.
L’idea del pater familias, il cavalier la famiglia Cocco con Mimmo Cocco ll Pastificio Delverde ha cominciato
Giuseppe Cocco, è stata semplice è entrata con decisione nel settore del a produrre nel 1967 e oggi sforna
e vincente: impiegare macchinari d’epoca caffè. A Fara la torrefazione Officina la bellezza di 14.000 quintali di pasta
ma perfettamente in assetto per produrre 5 Caffè tosta e confeziona Arabica al mese, di cui almeno il 60 per cento
pasta d’altissima caratura. E poi bandire e Robusta provenienti da Honduras, finisce all’estero, soprattutto negli Stati
la fretta nei processi, dall’impasto delle Nepal, Nicaragua e pochi altri Paesi, in Uniti. Le linee produttive sono attivissime
semole di grano Kamut, Khorasan e blend o in monorigine. Le due tostatrici e alla continua ricerca di nuove proposte;
Senatore Cappelli al passaggio in trafile (e qui la filosofia della famiglia non si attualmente si contano 130 formati
a bronzo, fino all’essiccazione. Tutti smentisce) sono macchine d’altri tempi, standard, e tra poco uscirà la linea con
momenti delicatissimi dove al Pastificio marca Vittoria del 1936 e del 1948, a formati da 250 grammi per le mini-
Cocco è obbligatorio usare tempi lenti fiamma diretta ma bassa temperatura famiglie. Per i visitatori c’è il bel negozio-
e cotture senza badare all’orologio. e tempi lunghi. Con questi caffè, venduti spaccio annesso allo stabilimento,
I formati sono 127, e la ricerca di proposte sia in chicchi che macinati, si preparano nella parte bassa della valle del Verde,
nuove continua, dalla pasta con tazzine altamente aromatiche. là dove è cominciato tutto.
spinaci alla pasta allo zafferano di Navelli.
Cocco entra nelle cucine di ristoranti Fantasia sempre al dente Per tutti, sessanta
stellati ed esporta il 35 per cento della Il nome rievoca il fiume a cui Fara formati senza glutine
sua produzione. A Fara San Martino deve la sua fortuna pastaia: il Verde. Farabella Bioalimenta ha messo
la pasta Cocco si acquista al Punto E sulle confezioni di color verde intenso a punto una linea di pasta senza glutine
Vendita di Ermenegildo Di Prinzio. è ritagliata una finestra a forma e tra i pastifici che utilizzano prodotti

Bell’Italia 139
Fara San Martino

1. Le delicate sfogliatelle
della Pasticceria I Segreti
di Donna Anna, a Lama dei
Peligni. 2. Il mercato sotto
i portici della collegiata
di Guardiagrele, intitolata
a Santa Maria Maggiore.
3. Un lonzino da Maiella
Carni, azienda specializzata
in salumi d’alta gamma.
4. Scorcio dei portici della
1 collegiata di Guardiagrele,
4 eretta nel XIII secolo.
5. Giancarlo Di Lullo, titolare
di Maiella Carni, mostra
alcune delle sue produzioni.
6. Lorenzo Cocco con
gli spaghetti del Pastificio
Cocco, che offre una varietà
di 127 formati. 7. Veduta
di Fara San Martino,
borgo a 440 metri di quota,
con la Maiella che
si staglia sullo sfondo.

3
5

140 Bell’Italia
6 7

alternativi alla semola di grano le sue sfogliatelle: strati e strati di pasta CASOLI
vanta rigorosi criteri di scientificità. sottilissima, lavorata a mano. Donna Un olio firmato Slow Food
Gli ingredienti sono esclusivamente Anna, mitica gentildonna napoletana, Curva dopo curva, in un paesaggio
riso, grano saraceno, mais e patate. si sposò con il barone di Lama e portò dominato dalla Maiella, tra radure
I cereali sono “no Ogm”, assenti gli qui questa squisitezza partenopea, non e oliveti si raggiunge una bella casa
allergeni e anche la cura nel trasporto semplice da preparare. Le sfogliatelle colonica antica, ristrutturata con
è attenta a evitare qualsiasi forma attecchirono subito. Rita Cianfarra e amore da Tommaso Masciantonio.
di contaminazione. L’acqua è solo quella le sue due figlie preparano ancora questi La sua famiglia possiede questa terra
del fiume “benedetto” di qui, il Verde. dolci ripieni di marmellate, un pochino di da generazioni, e un frantoio dal 1948.
I formati arrivano a 60 tipologie diverse; caffè e cioccolato. Poi ci sono le “cupole”, Ma Tommaso, profondo conoscitore
poi gnocchi, farine speciali per pane, dolcetti buonissimi e tondeggianti fatti della materia, ha dato una vera svolta
dolci e pizza, biscotti, sughi. Per gli con pan di Spagna, cioccolato fondente, al Trappeto di Caprafico valorizzando
acquisti, appena fuori Fara c’è lo shop marmellata, crema e nocciole. il prodotto ottenuto dalla rara cultivar
Tigre, fornito di tutta la gamma. Tanta la biscotteria secca, e durante autoctona Intosso, Presidio Slow Food.
l’anno si sfornano panettoni, colombe Il nome deriva dal termine dialettale
Spaghetti e condimento e torte di varia ispirazione. ‘ndosso, che significa “addolcire”, e infatti
per un primo piatto fai da te le olive di questa varietà vanno passate
Andrea Pietro Paolo prepara tanti CIVITELLA MESSER RAIMONDO in acqua e cenere e poi sciacquate
piatti nella piccola cucina di La Villetta, Maiella Carni: gli insaccati in acqua fresca per togliere l’amaro.
unico ristorantino e pizzeria di Fara San come una volta Il clima pedemontano allontana
Martino. Per non scontentare nessuno, Il paese ha un bel nome da trovatore i parassiti e il terreno, con molte pietre
lo chef e patron fa scegliere al cliente provenzale ed esplicita così la sua e ben drenato, è perfetto per l’olivo.
di quale marca preferisce la pasta origine medievale. I fratelli Erasmo Il “trappeto”, termine che designa
che gli cucinerà: ovviamente le diverse e Giancarlo Di Lullo di Maiella il luogo dove si fa olio, resta nel nome
opzioni si concentrano rigorosamente Carni allevano qui i loro maiali dell’azienda per ricordarne la nobile
sui pastifici locali, e null’altro. Tanti e producono insaccati d’alta gamma storia. Tommaso Masciantonio ha creato
i condimenti: all’amatriciana, alla gricia, senza aggiungere alcun conservante anche la linea di olii insaporiti al limone,
cacio e pepe, fave, guanciale e pecorino, chimico: un dettaglio di cui vanno arancio, cedro, basilico, peperoncino
alla boscaiola, broccoli, peperoncino, fieri. Questo salumificio artigiano e zafferano, apprezzatissimi da chef
pomodorini e alici, melanzane, zucchine prepara ventricina speziata o al incontentabili. Insieme all’Intosso
e pesto. Buone anche le zuppe peperone, coppa di testa, campanella qui si coltivano alche le varietà Gentile
di legumi, le pallotte cacio e ova, civitellese (una salsiccia stagionata di Chieti e Crognalegno; mezzo litro
i fritti misti, le carni alla brace e gli ripiegata in due), campanella di di Intosso in purezza costa 13 €.
immancabili arrosticini; conto da 25 €. fegato, guanciale alle erbe e altri
insaccati, usando budelli naturali. GUARDIAGRELE
LAMA DEI PELIGNI Il salsicciotto invece non è altro che un La golosa tradizione
Sfogliatelle come a Napoli salame di forma schiacciata, speziato dei dolci delle monache
in terra d’Abruzzo con pepe nero, disponibile anche nella Nel convento delle Clarisse di
Uscendo da Fara San Martino in versione al Montepulciano; costa 18 € Guardiagrele le suorine erano famose
direzione di Pescocostanzo e Roccaraso, al chilo. I due fratelli Di Lullo si sono per essere pasticcere provette,
il paese di Lama dei Peligni offre meritati un riconoscimento a Expo 2015 tanto che le famiglie bene della città
la sorpresa di un’elegante pasticceria, in un concorso che premiava i migliori si rifornivano spesso di dolci dal
I Segreti di Donna Anna, nota per prodotti di artigianato enogastronomico. monastero. Molto apprezzate erano

Bell’Italia 141
Fara San Martino

1. La richiestissima camera
della Baronessa, nel Castello
di Semivicoli, antico palazzo
nobiliare a Casacanditella.
2. Tommaso Masciantonio
nell’uliveto del Trappeto
di Caprafico, dove si coltiva
la rara cultivar locale
Intosso. 3. Le varie tipologie
di olio extravergine d’oliva
1 del Trappeto. 4. Bottaia
interrata della Masciarelli
Tenute Agricole, con le pareti
di pietre che garantiscono
temperatura e umidità
stabili. 5. La suggestiva
sala per le degustazioni,
tra le antiche botti,
al Castello di Semivicoli.
Pagina seguente, in basso:
cartina con le località
citate in queste pagine.

3
5

142 Bell’Italia
delle paste di pan di Spagna e crema, per gli ovini impiegati, ma si può osare Indirizzi
con tre rotondità emergenti, chiamate anche il cavolo cinese Pak Choi e restarne
FARA SAN MARTINO
“tre monti”, se ispirate a tre cime della entusiasti, come per la tempura di
Pastificio Cocco, zona Artigianale 15,
Maiella, o “sise delle monache”, dove baccalà. Geniale e intenso il carpaccio
0872/98.41.21; www.pastacocco.com
il riferimento era inequivocabilmente di vitello marinato al caffè e cumino. Punto vendita: Ermenegildo Di Prinzio,
anatomico. Emo Lullo ha ereditato Il pezzo da novanta sono gli spaghetti via Manzoni 15, 0872/98.00.05
la Pasticceria Palmerio e continua alla chitarra al ragù d’agnello e ricotta Officina 5 Caffè, via Filippo De Cecco 52a,
a preparare lo storico dolce conventuale affumicata; a seguire un altro piatto 0872/71.82.97
insieme ad amaretti, torrone, dolcetti vincente e inedito: la battuta d’agnello Pastificio Delverde, via Filippo De Cecco,
di pasta di mandorle e la pizza zuccherata croccante su crema di canestrato. 0872/99.51; www.delverde.com
con maraschino e rum. Il locale è piccolo, Dessert memorabili e menu da 50 a 70 €. Farabella Bioalimenta, zona Industriale,
arredato come quando aprì i battenti 0872/99.40.53; www.farabella.it
nel 1800, con volte a botte di mattoni: SAN MARTINO SULLA MARRUCINA Punto vendita: Alimentari Tigre,
un vero reperto storico nel cuore Nella casa del Montepulciano Civitella Messer Raimondo,
di Guardiagrele, grosso e antico borgo riserva più premiato via Paradiso 10, 800.55.86.55
arroccato in vista dei monti e del mare. Gianni Masciarelli, grande fautore Ristorante La Villetta, via Nazionale,
dell’affermazione dei vini abruzzesi, ha 0872/98.04.52
Alveari nomadi per mieli lasciato il segno nell’enologia regionale.
LAMA DEI PELIGNI
al top del gusto Oggi la Masciarelli Tenute Agricole
Pasticceria I Segreti di Donna Anna,
Alfonso Bianco, che da hobby ha è portata avanti dalla moglie Marina
via della Resistenza 6, 0872/98.26.50
trasformato l’apicoltura in professione Cvetic, che ha dato vita anche a una
di successo, di alveari ne controlla 450. selezione con il suo nome. Dai primi CIVITELLA MESSER RAIMONDO
E per ottenere miele di arancia dalla due ettari di vigneto dell’epoca della
Maiella Carni, contrada
Puglia, o miele di castagno dai boschi fondazione ora l’azienda ne coltiva La Fonte, 0872/98.02.75
più alti, fa fare nomadismo alle sue trecento, sparsi in tutto l’Abruzzo.
api. Acacia, arancio, millefiori, lupinella, Nella bella cantina, moderna e ricca CASOLI
girasole, tiglio, castagno, erba sulla, di botti, tonneaux e barrique, riposano Trappeto di Caprafico,
melata: questi i mieli che prepara il Montepulciano d’Abruzzo e anche località Caprafico 35, 0871/89.74.57;
sempre. A meno che qualche orso non qualche bianco di pregio: frequenti www.trappetodicaprafico.com
prenda di mira le sue arnie, distruggendole i passaggi “in legno”, come usano
per godersi il miele appena fatto dalle dire gli esperti, anche per i bianchi. GUARDIAGRELE
operose api: il che accade non troppo Il risultato sono vini frutto di uvaggi Pasticceria Palmerio,
raramente. Poi si è inventato una linea o in purezza: la riserva fiore all’occhiello via Roma 70, 0871/827.27
particolare: allo zafferano, alla frutta è il Villa Gemma, un premiatissimo Apicoltura Bianco, contrada Villa
secca, con zenzero o curcuma, con pasta Montepulciano d’Abruzzo. Acquistate San Vincenzo, via Sciusciardo 10,
0871/89.34.22; www.apicolturabianco.it
di frutta e cannella, al peperoncino e la sul posto, le etichette vanno da 5 a 36 €.
“scrocchiata“, con marmellata d’uva nera Ristorante Villa Maiella, via Sette Dolori
di Montepulciano d’Abruzzo e miele. CASACANDITELLA 30, 0871/80.93.19; www.villamaiella.it
L’abbinamento con i formaggi è lasciato Dormire da baroni SAN MARTINO SULLA MARRUCINA
al gusto individuale. Apicoltura Bianco al Castello di Semivicoli
Masciarelli Tenute Agricole,
vende parte della sua produzione Il Castello di Semivicoli è un palazzo
via Gamberale 1, 0871/852.41
a Eataly; nel suo spaccio i vasetti sul crinale della collina, costruito più
da 500 grammi vanno da 4,50 a 6 €. orizzontalmente che verticalmente da CASACANDITELLA
una famiglia baronale arrivata qui, non Castello di Semivicoli, località Semivicoli,
Uno “stellato” fra radici si sa bene perché, dalla Sicilia: i Perticone. via San Nicola 24, 0871/89.00.45;
abruzzesi e creatività mondiale Uno di essi fu uno strenuo nemico www.castellodisemivicoli.it
Locale raffinato, che comprende dei banditi che infestavano le contrade.
anche un piccolo hotel, il Ristorante Riuscì anche a farne prigionieri alcuni, che
Villa Maiella si fregia di una stella costrinse a lavorare per lui costruendo
Michelin meritatissima che premia le botti che ancor oggi vediamo
il lavoro di Peppino Tinari, della moglie nella cantina. Acquistato in condizioni
Angela e dei figli Arcangelo e Pascal. deplorevoli da Gianni Masciarelli
Il servizio è elegante e discreto e e restaurato con cura, conta alcune
la linea gastronomica segue il filo delle camere modernissime e una, quella
consuetudini locali, rinfrescate da idee della baronessa, lasciata più o meno
prese dal mondo e stimolate anche identica a come la abitò l’ultima
dai figli che hanno fatto esperienza in nobildonna castellana. Si fa colazione
ristoranti importanti in Italia e all’estero. o, su prenotazione, la cena, nella
Una loro azienda agricola garantisce cucina del maniero, al piano nobile,
carni suine ideali per i salumi, mentre accanto al grande camino. Il servizio,
l’orto provvede a verdure, aromi e tutto al femminile, è competente
qualche frutto. La base della carta del e discreto; doppia con colazione
giorno è abruzzese, quasi pastorale a base di prodotti locali da 155 €.
Fara San Martino

La ricetta

Spaghetti alla chitarra


con ragù di agnello
Un primo piatto di schietta ispirazione pastorale, dove la pasta
si amalgama alla perfezione con il sapore della carne

È da sempre terra pastorale l’Abruzzo, e per questo l’agnello è carne


molto impiegata in cucina. L’idea della famiglia Tinari, proprietaria
del Ristorante Villa Maiella di Guardiagrele, è quella di creare
una specie di piccolo arrotolato di polpa d’agnello dal quale estrarre
il massimo dei sapori. Pochi ingredienti, tra cui il pomodoro pelato
o ancor meglio fresco, alleggeriscono il sugo ovino togliendo ogni
traccia troppo marcata. Gli spaghetti alla chitarra possono essere
preparati freschi in casa ma vanno benissimo anche quelli proposti
dai numerosi pastifici di Fara San Martino. Importante è l’operazione Arcangelo Tinari, chef del Ristorante Villa Maiella,
di spadellatura, da eseguire per almeno un paio di minuti. con i suoi spaghetti alla chitarra con ragù di agnello.

Procedimento

Ingredienti 1
Prendere la fetta di carne
4
Cuocere il tutto per
d’agnello e stenderla 20 minuti, facendo
Per 4 persone: bene. Salarla e peparla restringere il sughetto
leggermente. Tagliare formatosi, poi versare
• 500 g di polpa l’aglio a bastoncini i pelati e schiacciarli un po’.
e disporlo sulla carne Lasciar cuocere, a fuoco
d’agnello tagliata a strisce, coprendolo con dolce, ancora per un’ora.
in una sola fetta a libro foglioline di prezzemolo.
• 4 spicchi d’aglio
sbucciati
• 2 ciuffetti di prezzemolo
• 1/2 bicchiere di olio
extravergine d’oliva 2
Arrotolare la fetta di carne,
5
Cuocere gli spaghetti
di gusto delicato da legare con lo spago alla chitarra in acqua
• 70 g di cipolla dorata in modo ben serrato. salata e scolarli al dente.
tritata finemente Poi versare la salsa in cui
si è cotto l’agnello in una
• 1 scatola di pelati padella, unire gli spaghetti
San Marzano e farli saltare a fiamma
viva per qualche minuto,
• 320 g di spaghetti
in modo che tutto si
alla chitarra amalgami perfettamente.
• 1 manciata abbondante
di ricotta affumicata
grattugiata
• 1 foglia di alloro
3
In una casseruola versare
6
Non resta che impiattare
• sale e pepe metà olio, da scaldare le porzioni di pasta
a fuoco medio, e rosolare e aggiungere a lato una
la carne da ogni lato, fetta di agnello arrotolato,
girandola per almeno 15 tagliata al momento.
minuti. Aggiungere cipolla Spolverare con un poco
Vino consigliato: tritata, da soffriggere di ricotta affumicata
Montepulciano finché diventa color grattugiata e servire.
d’Abruzzo nocciola. Sfumare con
un poco di acqua calda.

144 Bell’Italia
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CANTINE D’ITALIA
Testi di Giuseppe De Biasi

SUSEGANA (Treviso) COLLALTO

Nobili bollicine
fra le colline
del Prosecco
All’ombra dell’antico castello di San Salvatore, mille
anni di storia familiare e 170 ettari di terreno vitato

Arroccata all’ombra del bollicine che continuano Un’eredità, quest’ultima,


castello di San Salvatore, a far registrare una custodita con cura, visto
a Susegana, fra le prime crescita esponenziale di che i Collalto rappresentano
colline trevigiane, la bottiglie vendute e fama l’unica azienda italiana
nobile casata dei Collalto del brand. Sotto la guida a vinificarne in purezza
è attestata in zona da oltre della dinamica principessa i quattro più riusciti. Il
IL VINO
un millennio (dal 958, ai Isabella Collalto de Croy, al borgo si sviluppa intorno
tempi dell’avo Rambaldo vertice dell’azienda dal 2007, al castello, da visitare nella MANZONI
I), rappresentando una l’azienda si è concentrata su sua interezza, mentre la ROSÉ
delle più antiche famiglie due filoni produttivi. Uno cantina di vinificazione ne EXTRA DRY
dell’aristocrazia veneta. è quello della profumata rappresenta la “pieve”, una Bollicine charmat,
Una splendida tenuta Glera cullata dai terreni spaziosa struttura risalente di metodo e di beva,
di 250 ettari, di cui ben argillosi-limosi, ricchi di al 1904. Qui è vinificato questo Manzoni
170 vitati, nel cuore delle minerali e microelementi, il milione di bottiglie (di Moscato (Raboso Piave
colline del Prosecco, che si trasforma in quattro cui 600 mila di Prosecco) incrociato a Moscato
candidate a Patrimonio Prosecco Docg, dotati marcate con lo scudo ovale d’Amburgo) si presenta
Mondiale Unesco. È questa d’immediata bevibilità. inquartato in bianco e con un brillante rosa
l’area più vocata L’altro filone si basa nero, millenario stemma cammeo che svela
del Conegliano- sulla ricerca condotta dei Collalto. Una casata un’intensità aromatica
Valdobbiadene su misconosciuti vitigni che continua a produrre di petali di rosa, fragoline
Docg, luogo autoctoni come il Wilbacher vino, per dirla con le parole di bosco e melograno.
d’elezione delle o il Verdiso o negli incroci della principessa Isabella, Sorso avvolgente che
varietali. Sono il frutto delle con l’immutato «... senso chiude con freschezza
ricerche in parte fatte negli di responsabilità verso e una punta di sapidità,
info anni Venti e Trenta del ’900
presso la tenuta dal geniale
l’ecosistema e il meraviglioso
paesaggio che quest’antica
dovuta alla mineralità
dei terreni e all’apporto
Collalto, Susegana (Treviso),
via XXIV Maggio 1, professor Luigi Manzoni. terra ci ha donato». genetico del Raboso.
0438/43.58.11; Dedicato alla
www.cantine-collalto.it
secondogenita Violette,
Come arrivare: dalla A 27
si esce a Conegliano; si il Rosé si è imposto
segue per Susegana, poi al Concour de Bruxelles
statale 13 fino alle insegne. ottenendo la
Visite e degustazioni: medaglia d’oro.
su prenotazione tutti i
giorni. Visita alla cantina e Bollicine
degustazione di 3 calici: 10 equilibrate e
€. Con l’aggiunta di 5 € versatili, prodotte
i calici diventano 4, con in 50 mila
abbinamento di salumi
bottiglie al costo
e di formaggi locali.
Visita a borgo e castello: di 9-10 €, perfette
5 € a persona (per minimo a tutto pasto
20 persone); info: www. come per il
castellosansalvatore.it. tradizionale
Ai lettori di Bell’Italia
sconto del 5% in store e In alto: la tenuta di Collalto con il borgo e il castello. Foto piccola: il punto accostamento
tariffe agevolate su visite vendita. Nel tondo: Isabella Collalto de Croy con il marito Guillaume de ai bigoli
e degustazioni. Croy e i figli Emmanuel e Violette. Sopra: grappolo di Incrocio Manzoni. con le sarde.

Bell’Italia 147
OCCASIONI
Testi di Lara Leovino
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OME (Brescia) AGRITURISMO IN FRANCIACORTA

TREKKING NEI VIGNETI


L’agriturismo con cantina Al Rocol (sopra) è
una struttura di campagna, semplice ma di gusto,
nel cuore della Franciacorta, a due passi dal lago
d’Iseo. In primavera propone un pacchetto di due
notti con colazione, wine trekking, visita alla
cantina con spiegazione del metodo Franciacorta
e due cene in agriturismo al prezzo di 185 €
SAVELLETRI DI FASANO (Brindisi) WEEKEND ALLA MASSERIA CIMINO a persona. INFO www.alrocol.com

Maggio fra ulivi e mare LAZIO A PIEDI DA VITERBO A ROMA

I colori della Puglia da godere in una masseria del ’700, LA VIA FRANCIGENA SENZA ETÀ
La Via Francigena è accessibile a tutti con
alla scoperta del Parco Archeologico di Lama d’Antico
l’associazione Mediterraid Cammina che prevede
il trasporto bagagli da una tappa all’altra e l’uso di
Giornate lunghe e miti e la luce incantevole della primavera. Maggio è il fuoristrada per deviazioni (per esempio per visitare
mese ideale per un fine settimana in Puglia. Si può scegliere di vivere la un borgo) o per soccorsi. La proposta con questi
raffinata accoglienza della Masseria Cimino (foto sopra), guest house ri- plus è nel tratto da Viterbo a Roma (80 km circa):
cavata in un edificio rurale con torre del XVIII secolo. Offre un elegante cinque giorni e quattro notti, soste nei borghi più
ristorante, un’ampia piscina e 15 camere di fascino immerse fra ulivi se- belli, ospitalità in b&b, ostelli e piccoli alberghi a 220
colari, a pochi metri dal mare. Dal 3 al 31 maggio la Masseria Cimino € a persona. INFO www.viafrancigena-viterbo-roma.it
propone un soggiorno di due notti in doppia con colazione, due cene
presso il ristorante della struttura e una visita agli insediamenti rupestri
CUMIANA (Torino) FORMULA PARCO PIÙ HOTEL
di Lama d’Antico, parco archeologico con grotte decorate da antichi af-
freschi. Tutto a 260 € a persona. INFO 080/482.78.86; www.masseriacimino.com
Il bioparco alle porte di Torino
Zoom (sotto) è il primo bioparco immersivo
TREGNAGO (Verona) OSPITALITÀ E DEGUSTAZIONI
d’Italia e a giugno inaugura il Malawi Beach,
SOGGIORNO NELLE TERRE DELL’AMARONE la sezione dedicata ai pesci tropicali. L’offerta
Una terrazza naturale affacciata sull’area orientale della Valpolicella: in questo per visitarlo, molto conveniente, prevede un
splendido scenario sorge la Tenuta Le Cave (sotto) dove si producono vini ingresso valido per due giorni consecutivi
biologici e biodinamici di alta qualità. La struttura offre anche un ristorante, più una notte in un hotel del territorio: tutto
un centro benessere e ospitalità diffusa nel borgo in raffinate camere a 49 € a persona. INFO www.zoomtorino.it.
con vista su colli e vigneti.
L’offerta per maggio è di
una notte con colazione,
accesso alla spa, più una
degustazione guidata
di 6 vini (dal Prosecco
all’Amarone) abbinata a
cicchetti della tradizione
veneta. Tutto a partire
da 207 € a coppia.
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In presenza di patologie, le informazioni riportate in nessun caso possono sostituirsi al parere del medico.
Per tutte le avvertenze e le modalità d'uso consultare le confezioni.
“OCCHI AL CIELO”
di Mons. Andrea Venezia
e Nicola Giampaolo

Atella (Potenza)
Cerimonia di inaugurazione della targa marmorea dedicata
all’On. Prof. Aldo Moro, nel centesimo anniversario della
nascita.

Personalità presenti all’Evento:


Mons. Ciro Guerra (Vicario Generale di Melfi)
Avv. Aurelio Pace (Capogruppo Regione Basilicata)
Dott. Nicola Giampaolo
(Postulatore accreditato presso la Santa Sede)
Dott. Nicola Telesca (Sindaco di Stella)
Don Giliberto (Arciprete di Atella)

Cesira Doria Ferrari

da sinistra:
Nicolò MAZZACCARA (Col. CC Ris. Roma)
Dr. Vitoronzo PASTORE (Scrittore di libri Storici)
Via Mecenate, 192, 72100 Brindisi Dr. Magg. Michele MIULLI (Esperto d’Arte - Presidente del Comitato d’Onore)
Tel. 345 63 93 615 - 347 65 86 210
italiainartenelmondo@libero.it Dr. Alfonso GALASSO (Commissario della Polizia di Stato in congedo)
FH;C?E7B:E&EHE    
7BJEH?9EDEI9?C;DJE7F;HIED7B?Jt:;BB•?CF;=DEIE9?7B;
D;B ¡DD?L;HI7H?E:;BB7D7I9?J7:;BI;HLE:?:?E
17 dicembre 2016 Antico Teatro “G. Paisiello” Lecce
Accademia Italia in Arte nel Mondo www.italiainartenelmondo.it

Sant’Ilario
(Reggio Calabria)

Cerimonia di
inaugurazione
della targa marmorea
dedicata all’On. Prof.
Aldo Moro,
nel centesimo
anniversario della
nascita.
?:;7P?ED;=H7<?97:7H?E9>?7L7H?D? 

Personalità presenti all’Evento:


Alberto Tripodo (M.llo CC)
Don Lorenzo Spurio (Arciprete di Sant’Ilario)
Dott. Giovanni Ricci (figlio Capo scorta On. Aldo Moro)
Nicola Giampaolo (Postulatore accreditato presso la Santa Sede)
Renato Mollica
Pasquale Brizzi (Sindaco di Sant’Ilario)
Giovanna Lombardo

da sinistra:
Dario CHIAVARINI (Vice-Presidente Associazione Culturale Italia in Arte nel Mondo)
Dott. Vincenzo DE MARCO (Neurologo - Presidente della Commissione di Valutazione delle Candidature)
Dott. Giovanni RICCI (Figlio del Caposcorta dell’On. Aldo Moro)
Dott. Nicola GIAMPAOLO (Postulatore presso la Santa Sede)
Roberto CHIAVARINI (Direttore Artistico - Opinionista di Arte e Politica)
L’Italia da leggere A cura di Carlo Migliavacca

La piccola città. Il Monumentale di Milano,


di Carla De Bernardi e Lalla Fumagalli, Jaca Book 2017, 296 pagine,
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Il Monumentale di Milano. Un museo a cielo aperto,.
di Carla De Bernardi e Lalla Fumagalli, Jaca Book 2017, 248 pagine,
18 €. Formato: 12x22 cm

ARTE E SOCIETÀ

BELLEZZA SULLA SOGLIA BENI CULTURALI


TUTELA E PROMOZIONE
DELL’ETERNITÀ Negli ultimi anni abbiamo assistito alla
«Una panca in Duomo, un palco alla Scala, più in voga − da Luca Beltrami allo studio riforma del Ministero per i Beni e le Attività
una tomba al Monumentale». Erano questi, BBPR, da Vincenzo Vela a Pietro Cascella Culturali, all’introduzione dell’Art Bonus,
nella seconda metà dell’800, i requisiti −, dando vita a un repertorio en plein air ai decreti di riorganizzazione del sistema
per fare parte a pieno titolo del consesso dell’architettura e dell’arte lombarda. museale e delle soprintendenze. Interventi
borghese meneghino. Lo ricorda Carla Artisti, defunti celebri e protagonisti che hanno suscitato un dibattito talvolta
De Bernardi nel ripercorrere le vicende a vario titolo della storia del cimitero anche aspro, incentrato sul delicato
del cimitero Monumentale, aperto nel si succedono in un racconto scorrevole, equilibrio tra attività di conservazione
1866: un vasto recinto in stile romanico- ricco di notazioni storiche e denso e valorizzazione del nostro patrimonio.
gotico lombardo, progettato da Carlo di curiosità, affiancato e completato Giuliano Volpe, archeologo, docente e dal
Maciachini, chiamato a racchiudere 180 dalla puntuale guida ai monumenti più 2014 presidente del Consiglio Superiore per
mila metri quadrati di giardini destinati rilevanti curata dalle stesse autrici (foto i Beni Culturali e Paesaggistici del Ministero,
alle sepolture. Nella “piccola città” dei sotto: disegno del recinto progettato è uno dei protagonisti dell’acceso
defunti le ricche famiglie milanesi hanno da Maciachini; foto sopra: Memore confronto. In questo volume si esprime
da allora affidato la costruzione di cappelle omaggio (1876), scultura di Odoardo per il superamento della contrapposizione
e monumenti agli architetti e agli scultori Tabacchi per il Monumento Omodeo). tra tutela e promozione, e presenta alcuni
esempi di virtuose gestioni “dal basso”
del patrimonio italiano, dall’Archeodromo di
Poggibonsi all’Anfiteatro Campano di Santa
Maria Capua Vetere, dal castello della Manta
in provincia di Cuneo al sistema integrato
dei Parchi della Val di Cornia, in Toscana.

Un patrimonio
italiano.
Beni culturali,
paesaggio
e cittadini
di Giuliano Volpe,
Utet 2016,
265 pagine, 14 €.
Formato: 13,5x21 cm

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L’ARTE IN CUCINA
GLI ARTISTI INCONTRANO GLI CHEF

Le mappe del tesoro, Regione Siciliana 2017.


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sicilia.it/beniculturali/dirbenicult/info/multimedia.
html#pa; si possono richiedere alla Soprintendenza per
i Beni Culturali e Ambientali di Palermo.

PATRIMONIO
GIOIELLI PALERMITANI
Lo straordinario patrimonio culturale
di Palermo e della sua provincia è
protagonista di una felice iniziativa di
valorizzazione realizzata, grazie a fondi
europei, dalla Soprintendenza per i Beni
Culturali e Ambientali di Palermo ed edita
dall’Assessorato dei Beni Culturali della
Regione Siciliana. Siti archeologici,
monumenti normanni e barocchi,
architetture rinascimentali e liberty, ville

D
e palazzi del Settecento, biblioteche, giardini, ai pennelli ai fornelli: il volume, che coniuga arte e cu-
mercati sono solo alcuni dei temi trattati dai
venti volumetti pubblicati (consultabili per
cina, nasce da un’idea di Domenico Monteforte, apprez-
intero anche online) e dalla app gratuita zato artista con la passione per la buona tavola. Il progetto
per smartphone e tablet Android. Un invito editoriale, a cura dello scrittore e sommelier Alberto Sac-
alla visita ricco di immagini e informazioni. chetti, invita oltre sessanta protagonisti del mondo artistico
a proporre altrettante ricette, tutte “certificate” da cuochi
Sui passi di alto livello. In apertura i saluti di Giammarco Puntelli, cri-
di Francesco.
Da La Verna tico e curatore d’arte, e di Fabio Campoli, chef internazio-
ad Assisi per nale, conduttore di trasmissioni televisive e prolifico autore.
affrontare se
stessi, di Diego
Fontana, Ediciclo Presentazione del volume
Editore 2017, sabato 22 aprile ore 16, Galleria Turelli, Terme del Tettuccio,
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154 Bell’Italia
IN GIRO PER LA BELLA ITALIA.

LO SPECIALE DI BELL’ITALIA TI PORTA ALLA SCOPERTA DELLE BELLEZZE DEL GIRO D’ITALIA.
Nella sua centesima edizione il Giro d’Italia attraversa il Belpaese dalla Sardegna fino a Milano, per-
correndo itinerari mozzafiato e scorci incantevoli. Lasciati accompagnare per le strade del Giro e
goditi un viaggio ricco di panorami da non perdere. Lo speciale di Bell’Italia ti guida su ogni tappa
svelandone tutti i segreti: artistici,enogastronomici e paesaggistici. Festeggia un secolo di passione in
rosa. In più, troverai in allegato A1 Panoramica, alla scoperta dei tesori dell’Appennino tosco-emiliano.

EDITORIALE GIORGIO MONDADORI


Bell’Italia è media partner del
I borghi disegnati di Matteo Pericoli scrivete a
a cura di Sandra Minute lapostadibellitalia@cairoeditore.it
oppure: Bell’Italia,
Corso Magenta 55, 20123 Milano

Un viaggio tra i borghi più belli d’Italia che metterà alla prova la vostra conoscenza
del Bel Paese. Riconoscete la località interpretata dalla matita di Matteo Pericoli?
Chi invierà la risposta esatta potrà proporre il soggetto per uno dei prossimi numeri

Qualche indizio qua e là... Il nome si adatta alla perfezione tanto Le mura trecentesche, merlate e turrite,
all’armoniosa bellezza del centro storico, circondano il castello con il poderoso
immerso in un sereno paesaggio mastio e i tre cortili e, dalla cima del colle,
di vigneti, quanto all’eccellenza del suo scendono ad abbracciare il borgo,
vino, un apprezzatissimo bianco Doc. che conserva diversi palazzi di pregio.

Il borgo di aprile era: Sperlinga (Enna) I primi lettori


che hanno indovinato:
Viene dal latino spelunca, grotta, Roberta Paoli, Roma, Silvia Costetti,
il nome di questo borgo rupestre nel Coloreto (Pr), Gaetano Barbaraci, email,
cuore della Sicilia. Qui, in contrada Monika Ihler, Bolzano, Andrea Salvucci,
Capostrà, Robert Capa scattò nel 1943 Mogliano Marche (Mc), Alessandro
la celebre foto dell’anziano contadino Moroni, Roma. Il più giovane: Pietro
che indica la strada a un militare alleato Ongaro,13 anni, Brescia. Abbonati: Antonio
alto il doppio di lui (suggerimento di Michelini, Cavarzere (Ve), Sergio Neretti,
Filippo Maccarinelli, Nuvolera, Brescia). Imola (Bo), Giovanni Rizzo, Mira (Ve).

156 Bell’Italia
FRIULI VENEZIA GIULIA

Dall’Adriatico alle Alpi


di borgo in borgo
Design e qualità “made
in Roma”: in mostra ad
Aquileia l’antichità firmata

B olli, marchi, contrassegni: anche nell’antica


Roma gli oggetti della vita quotidiana
portavano i segni distintivi di chi li produceva.
La presenza di una “firma” serviva a garantire
la qualità. Queste immortali logiche di marketing
sono messe in luce dalla mostra “Made in Roma
and Aquileia”, un viaggio nel mondo dei marchi
di produzione e proprietà del mondo romano,
ospitata a palazzo Meizlik di Aquileia.
Fondata nel 181 avanti Cristo, al confine fra
il mondo mediterraneo e le Alpi, Aquileia (foto
in basso a sinistra) divenne presto, grazie al suo
porto fluviale, un crocevia di merci. Molte di
queste erano “firmate”, come svela il percorso
espositivo che comprende 156 pezzi del Museo
Archeologico Nazionale di Aquileia, oltre ai 150
provenienti da diversi musei romani e stranieri,
in precedenza oggetto di una mostra ai Mercati
di Traiano di Roma. Dalle anfore agli oggetti di
vetro e metallo, dai monili agli strumenti medici,
i manufatti sono caratterizzati da marchi, loghi,
firme o dai più diversi segni di appartenenza. Una regione ricca di borghi storici
A lasciare un contrassegno erano anche
i proprietari: un sistema utilizzato perfino con Sono numerosi i borghi (nella Autentici d’Italia (Erto
gli schiavi, come dimostra il collare in bronzo cartina) del Friuli Venezia Giulia e Casso, Forni di Sotto, Lauco,
del V secolo dopo Cristo (foto in basso a destra). che fanno parte di circuiti Ravascletto, Raveo, Sauris,
Curata da Annalisa Giovannini, Marta Novello e associazioni nazionali. Dieci Socchieve e Sutrio), mentre
e Cristiano Tiussi, la mostra è organizzata località (Trivignano Udinese- a Cividale del Friuli e Maniago
dalla Fondazione Aquileia in collaborazione borgo di Clauiano, Cordovado, sventolano da diversi anni
con l’Assessorato alla Crescita Culturale Fagagna, Gradisca d’Isonzo, le Bandiere Arancioni assegnate
di Roma Capitale e la Sovrintendenza Poffabro, Polcenigo, Sesto del Touring Club Italiano.
Capitolina ai Beni Culturali-Mercati di Traiano/ al Reghena, Travesio-borgo di Infine la regione ospita uno
Museo dei Fori Imperiali, il Polo Museale Toppo, Valvasone e Venzone) dei Gioielli d’Italia, il circuito
del Friuli Venezia Giulia, il Comune di Aquileia sono inserite nei Borghi più Belli istituito dal Ministero del
e l’Associazione Nazionale per Aquileia. d’Italia, mentre Grado, Marano Turismo e dall’Anci (Associazione
Info: “Made in Roma and Aquileia”, palazzo Lagunare, Duino e Muggia fanno Nazionale Comuni d’Italia):
Meizlik, via Patriarca Popone 7, 331/7.19.59.60; parte dei Borghi Storici marinari. si tratta di Spilimbergo, sede
www.fondazioneaquileia.it Fino al 31 maggio. Si contano poi otto Borghi della Scuola dei mosaicisti.
Orario: martedì-domenica 10-18. Ingresso: 4 €.

Gianluca Baronchelli Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali

Realizzato in collaborazione con PromoTurismoFVG


FRIULI VENEZIA GIULIA

GIOIELLI DI
STORIA E ARTE
Da Duino a Sauris, dal golfo di Trieste alla Carnia, viaggio in quattro
tappe sulle tracce dei centri storici meglio conservati
della regione, toccando le colline e la pianura dei grandi fiumi
TESTI Vannina Patanè

In questa foto:
il castello di
Duino, detto
anche Castello
Nuovo, si erge
imponente su
un promontorio
contornato da
strapiombanti
falesie bianche.
In copertina:
vigneti nella
zona dei Colli
Orientali (foto di
Mario Verin).

Marco Milani

D
all’Adriatico alle Alpi, dalla La prima tappa è sul litorale a nord di Taxis), che dal 2003 lo hanno aperto al
pianura ai confini orientali, Trieste, con le sue bianche falesie cal- pubblico: si visitano gli eleganti saloni,
il Friuli Venezia Giulia è una caree che precipitano nell’Adriatico. la celebre scala ellittica progettata dal
terra di antichi borghi, ben Affacciato sul profondo blu, il nucleo Palladio e il parco, con spettacolari ter-
conservati e ricchi di storia e antico di Duino è raccolto ai piedi dei razze e bastioni sul mare. Nei secoli, il
tradizioni. Questo itinerario ne racconta suoi due castelli. Il più antico (XI se- panorama è stato fonte di ispirazione
quattro, in un viaggio ideale che tocca colo) oggi è solo una fascinosa rovina, per poeti e letterati ospitati dai prin-
anche i diversi panorami della regione, mentre il Castello Nuovo, risalente al cipi, da Gabriele D’Annunzio a Rainer
dagli scoscesi scenari di roccia del litorale Trecento, è ben conservato e abitato dai Maria Rilke, che qui iniziò a scrivere
triestino fino alle valli della Carnia. principi della Torre e Tasso (Thurn und le sue Elegie duinesi. Al poeta bo-

Bell’Italia
FRIULI VENEZIA GIULIA

emo è dedicato il Sentiero Rilke, che


si snoda sul crinale delle falesie, colle-
gando Duino al porticciolo di Sistiana,
e regala una splendida vista sull’intero
golfo di Trieste, dalla foce dell’Isonzo
fino a punta Salvore, in Croazia. Lun-
go 1.700 metri, quasi tutti in piano, il
percorso attraversa la Riserva Natura-
le delle Falesie di Duino, che tutela
lo speciale habitat della zona, con la Anja Cop
vegetazione che sfuma dal bosco tipico
dell’area illirico-balcanica alla macchia
mediterranea.

GRADISCA, LA CITTÀ FORTEZZA


DELLA SERENISSIMA
Addentrandosi nell’altopiano del Car-
so Goriziano raggiungiamo Gradisca
d’Isonzo, affacciata sulla sponda de-
stra del fiume. I possenti torrioni e le
mura che in parte l’abbracciano svelano
le sue origini: la città fu costruita dal-
la Repubblica di Venezia alla fine del
Quattrocento come fortezza che faceva
da baluardo contro le incursioni degli
Ottomani. Il progetto, a cui diede il suo
contributo anche Leonardo da Vinci,
prevedeva un impianto urbano regola-
re, simile a un grande accampamento
militare, racchiuso e protetto da una
cinta di mura. La minaccia turca non
si concretizzò, ma nel 1511 Gradisca
fu conquistata dagli Asburgo, per es-
sere poi ceduta ai principi stiriani di
Eggenberg, che fra il 1647 e il 1717 ne
fecero il capoluogo della loro contea: in
questo periodo le vie cittadine si popo-
larono di palazzi signorili, costruiti in
uno stile ispirato al barocco veneziano,
che ancora oggi le conferiscono un’aria
nobile ed elegante. L’atmosfera è mitte-
leuropea, placidamente sospesa nel

Bell’Italia
Anja Cop

Il genio
di Leonardo
e Palladio
Sopra: poetico
scorcio del
Sentiero Rilke,
passeggiata
panoramica sul
golfo, tra Duino
e Sistiana. A sinistra:
la scala a chiocciola
del castello di
Duino, progettata
da Andrea Palladio.
Le sale interne
ospitano documenti
e oggetti che
raccontano la storia
dei proprietari,
i principi della Torre
e Tasso. A destra:
la porta Nuova
si apre sul centro
storico di Gradisca
d’Isonzo, lungo
via Cesare Battisti.
Massimo Crivellari
FRIULI VENEZIA GULIA

tempo. A palazzo Torriani, un tocco di


modernità è dato dalla Galleria d’Arte
Contemporanea “Luigi Spazzapan”,
con una bella collezione di quadri e
opere grafiche dell’artista (1889-1958),
nativo di Gradisca. All’interno della
cinquecentesca Casa dei Provveditori
Veneti merita una sosta l’Enoteca Re-
gionale La Serenissima, dove si assag-
giano i migliori vini e prodotti del terri-
torio; poi si può fare una passeggiata al
parco della Spianata.

CORDOVADO, IL CASTELLO
DELLE MERAVIGLIE
Nella placida pianura a sud di Por-
denone, Cordovado è un altro borgo
fortificato dalla storia millenaria: risale
infatti all’XI secolo, quando fu eretto
sulle fondamenta di un castrum roma-
no, nelle vicinanze di un guado su un
ramo, oggi prosciugato, del Tagliamen-
to. Nel Cinquecento un violento ter-
remoto lo danneggiò gravemente, ma
due torri originarie sono sopravvissu-
te, così come ampi tratti delle mura,
che ancora cingono il borgo medievale:
all’interno, sulle rovine dell’antico ma-
Massimo Crivellari
stio fu costruito l’imponente palazzo
Freschi Piccolomini, circondato da Elio e Stefano Ciol

un giardino all’italiana e un parco


all’inglese; tutto intorno rimangono
antiche corti e belle dimore storiche.
Altri tesori sono fuori dalle mura: a sud
è la pieve di Sant’Andrea, risalente al
Quattrocento, con affreschi del primo
Cinquecento; a nord, il santuario del-
la Madonna delle Grazie, gioiello ba-
rocco a pianta ottogonale. Per celebra-
re i fasti del passato, a inizio settembre
la cittadina organizza una rievocazio-
ne storica in costume, un palio fra

Bell’Italia
Luigi Vitale Elio e Stefano Ciol

Elio e Stefano Ciol

Centri storici
protetti da
fortificazioni
Pagina precedente,
dall’alto: uno dei
torrioni costruiti
dalla Repubblica
di Venezia per
fortificare Gradisca
d’Isonzo; i molini
di Stalis, sul
Lemene, a poca
distanza da
Cordovado e
al confine con
il Veneto; interno
della pieve
di Sant’Andrea,
a Cordovado.
In alto: abside
del santuario
della Madonna
delle Grazie.
A sinistra: palazzo
Freschi Piccolomini
a Cordovado.

Bell’Italia
FRIULI VENEZIA GIULIA

i rioni e una grande cena medievale. A


giugno invece (quest’anno dal 9 all’11
del mese) si svolge la rassegna enoga-
stronomica “Sapori in Borgo”.
Abbandonata la pianura, l’ultima tap-
pa è fra le montagne della Carnia:
risalendo la stretta valle del torrente
Lumiei, dominata dalle cime delle
Dolomiti Friulane, si costeggia il lago Ulderica Da Pozzo

artificiale di Sauris e si raggiunge la


comunità di Sauris, fondata nel Me-
dioevo da coloni germanofoni giunti
dall’Austria, che portarono con sé usi
e costumi della terra d’origine e fiera-
mente li hanno conservati, anche gra-
zie all’isolamento geografico. Così qui
si continua a parlare un antico dialetto
tedesco e a celebrare il Carnevale con
rituali particolari; anche gli edifici, in
legno e pietra, sono costruiti con tec-
niche diverse da quelle utilizzate nel
resto della regione.

TRADIZIONI E PAESAGGI DELLA


CARNIA NEI VILLAGGI DI SAURIS
Il paese si divide tra due centri abitati,
distribuiti fra i 1.000 e i 1.400 metri di
altezza. A Sauris di Sopra svetta con la
sua cuspide il campanile della chiesa
gotica di San Lorenzo, che conserva un
bell’altare a portelle del Cinquecento,
opera di Michael Parth da Brunico. Ri-
cavato da un’antica stalla con fienile,
il Centro Etnografico Haus van der
Zahre ospita strumenti di lavoro e ma-
nufatti tradizionali e organizza mostre
dedicate alla cultura locale. A Sauris
di Sotto si trova invece il santuario
dedicato a sant’Osvaldo, con un altro
bell’altare di Michael Parth e una

Bell’Italia
Luciano Gaudenzio

Ermes Colle

Linde
scenografie
alpine
Sopra: il monte
Bivera (2.474 metri),
la cui vetta domina
Sauris di Sopra,
si riflette nelle
acque del cosiddetto
“lago effimero”.
A sinistra: tra le case
in legno di Sauris
di Sotto, con
i caratteristici
ballatoi per il fieno,
sbuca la cupola
del campanile
del santuario
di Sant’Osvaldo.
A destra: veduta
di Sauris di Sotto,
la parte bassa
del borgo a circa
1.000 metri di quota,
nella valle del
torrente Lumiei.
FRIULI VENEZIA GIULIA INFORMAZIONI
DUINO (Ts)
Castello di Duino, via Castello
di Duino 32, 040/20.81.20;
www.castellodiduino.it
Orario: fino a settembre 9,30-17,30,
chiuso il martedì. Ingresso: 8 €.
Iat-Ufficio Informazione
e Accoglienza Turistica, località
Sistiana 56b, 040/29.91.66; www.
marecarso.it - www.falesiediduino.it
reliquia del santo, che nei secoli passa- tutelata con una Igp; gustosissimo è an-
ti attirava numerosi pellegrini da tutta che il formaggio delle malghe della val- GRADISCA D’ISONZO (Go)
la regione; nella canonica della chie- le, circondate da pascoli ricchi di una Galleria Regionale d’Arte
sa, il Centro Storiografico Museo di grande varietà di erbe aromatiche. A Contemporanea Luigi Spazzapan,
Sant’Osvaldo ricostruisce le vicende questi prodotti sono dedicati la Festa Palazzo Torriani, via Marziano
legate al suo culto, esponendo nume- del prosciutto, nel secondo e terzo fine Ciotti 51, 0481/96.08.16; www.
rosi ex voto. settimana di luglio, e la Festa del for- galleriaspazzapan.it Orario:
mercoledì-venerdì 15-19 e sabato-
Il nome di Sauris è poi legato a quello maggio salato e di malga, a metà agosto
domenica 10-19. Ingresso: 3 €.
del suo squisito prosciutto crudo, leg- (quest’anno dal 12 al 15 del mese). Da
germente affumicato con legno di fag- provare è anche l’ottima birra cruda Enoteca Regionale La Serenissima,
via Cesare Battisti 30, 0481/96.02.92.
gio, prodotto secondo un’antica ricetta locale, non pastorizzata né filtrata.
Orario: martedì-sabato 11-14 e 18,30-
Didadomenica
21,30, titolo, 11-14,30.
ad dolore
Ufficio Turistico Gradisca
Luciano Gaudenzio
commy
d’Isonzo, via Ciotti 49, 0481/
Di fianco:www.prolocogradisca.it
96.06.24; Dida,
loborpe rostrud
mod magna
CORDOVADO (Pn)
faciduis aliquat lan
Palazzo
utet prat. Sotto: Piccolomini,
Freschi Ut
via Castello 3, 338/444.37
amconsequis aut .27;
www.castellodicordovado.com
wisisci bla aut ad
Visitabile su appuntamento con
dolore moloreet
il Consorzio
ad dolesequi per
blala Salvaguardia
deifeum illumStorici
Castelli ipsum del Friuli Venezia
vel incidunte.
Giulia (0432/28.85.88).
La facin ex et
Pieve di Sant’Andrea,
voloreet vel ut lum
piazza
dolestiDuomo
smodolore16, 0434/681.58.
Aperta
magnim in nim
occasioni particolari.
iureros acilla
Santuario dellafacil
Madonna
utpatGrazie,
delle prat, susto
piazza Cecchini 29,
corer senismolor
0434/681.58.
auguerit wisl
Orario: 7,30-19
Punto Turistico
iuscidunt Cordovado,
ilit wisl ut
auguer
via am voluptat
Battaglione Gemona 25, 334/
ex essi eniatuer
6.58.38.17; www.turismocordovado.it
sim in exer autat.
Sopra: il prosciutto crudo affumicato di Sauris in stagionatura, un periodo che dura almeno SAURIS (Ud)
otto mesi. Sotto: maschere in legno, rigorosamente artigianali, dell’antico Carnevale, Centro Etnografico Haus van
appuntamento annuale che è anche l’occasione per il borgo alpino di riscoprire le sue radici. der Zahre, Sauris di Sopra 3a,
0433/862.62. Orario: sabato-
Mario Verin domenica 10-12 e 15-18, d’estate
anche lunedì-martedì-giovedì-venerdì
10-12 e 16-18. Ingresso gratuito.
Chiesa di Sant’Osvaldo-
Centro Storiografico Museo di
Sant’Osvaldo, Sauris di Sotto,
0433/860.76. Orario: chiesa, 7-20;
museo, martedì 9-11, mercoledì
e sabato 15-17. Ingresso gratuito.
Iat-Ufficio Informazione
e Accoglienza Turistica, Sauris
di Sotto 91/b, 0433/8.60.76;
www.sauris.org

PROMOTURISMO FVG
www.turismofvg.it;
info@promoturismo.fvg.it
800.016.044
foto d. sequi

BIG START
2017

Spiaggia di Tuerredda, per informazioni http://goo.gl/0yL1td

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