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IL MONUMENTO Campania
LA REGGIA DI CASERTA
Dai giardini all’arte contemporanea nel gioiello dei Borbone
IL RESTAURO • TOSCANA
IL DUOMO
DI LUCCA
LA SCOPERTA • SICILIA
CASA CUSENI
A TAORMINA
IL MARE • LAZIO il weekend
SULL’ISOLA
DI PALMAROLA VENTIMIGLIA
La città alta, un tesoro
CENTRO STORICO • PIEMONTE da scoprire, e i giardini
CASALE a picco sul mar Ligure
MONFERRATO
>
70373
ISSN 0394 7203
720006
770394
IC
M.A.
A ITAL
I.
IS
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11 MARZO
10 SETTEMBRE
2017
via accademia delle scienze, 6
torino
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ALLA SCOPERTA DEL PIÙ BEL PAESE DEL MONDO MENSILE NUMERO 373 MAGGIO 2017
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IL MONUMENTO
LA REGGIA DI CASERTA
Campania
EURO 4,00 IN ITALIA
IL RESTAURO • TOSCANA
IL DUOMO
DI LUCCA
LA SCOPERTA • SICILIA
CASA CUSENI
A TAORMINA
IL MARE • LAZIO il weekend
SULL’ISOLA
DI PALMAROLA VENTIMIGLIA
La città alta, un tesoro
CENTRO STORICO • PIEMONTE da scoprire, e i giardini
CASALE a picco sul mar Ligure
MONFERRATO
DA GODERE E TUTELARE
ISSN 0394 7203
720006
770394
SPECIALE_IN EDICOLA
Sulle strade
del Giro d’Italia
numero 100
Il Giro d’Italia è molto
più che una corsa
ciclistica, è la nostra
storia e la nostra
geografia. E quest’anno
che compie 100 edizioni
abbiamo voluto seguirlo
su e giù per il Bel
Paese. Presentando, in
un numero speciale di
Bell’Italia di 224 pagine,
paesaggi, borghi e Il duomo di Lucca
città attraversati dalla
carovana della corsa
V
a tappe inventata da ent’anni fa un crollo nel transetto nord aveva lanciato l’allarme. Da allora
La Gazzetta dello Sport
nel 1909. Partiamo il duomo di Lucca è stato sempre aperto al culto ma parzialmente
dalla Sardegna per impalcato, transennato, coperto. Finalmente i lavori sono giunti al termine
arrivare in piazza e la cattedrale della città toscana è tornata al suo splendore di chiesa romanico-
Duomo, a Milano, dopo
aver percorso 3.615 gotica. È l’occasione per ritrovare in un luogo noto gioielli d’arte come
chilometri seguendo il Monumento funebre di Ilaria del Carretto di Jacopo della Quercia e il crocifisso
le 21 tappe, da noi del Volto Santo, una delle immagini sacre più venerate in Italia. E poi
riassunte in 13 grandi
servizi, con cartine e Ghirlandaio, Tintoretto, Giambologna. Un felice esempio di come si possa
altimetrie e i consigli continuare a rendere disponibile un bene culturale alle persone che lo
enogastronomici reclamano come identitario (i fedeli e i cittadini) e ai visitatori. Ma al tempo
di GazzaGolosa.
stesso curarne la tutela e la conservazione.
Una prova ancora più difficile quando si tratta di un monumento visitato
da 700 mila persone l’anno, come la Reggia di Caserta, da meno di due anni
diretto da Mauro Felicori, che punta alla massima fruibilità di tutti gli ambienti
e dei tesori conservati. Come la collezione Amelio di arte contemporanea
Terrae Motus, che ha provocatoriamente esposto tutta insieme in un
allestimento provvisorio, nei locali rovinati e disadorni, in precedenza occupati
dall’Aeronautica Militare. Con lui le presenze alla Reggia sono aumentate e gli
incassi ancora di più. Fondi da destinare ai restauri in corso e alle pulizie, dai
vetri ai lampadari, non effettuate da un decennio. E si spera anche ai giardini,
bisognosi di intervento. Perché come lo stesso Felicori afferma: «Di palazzi
come questo ce ne saranno una decina in Europa, di giardini così nessuno».
Bell’Italia 3
JAGUAR XE CON JAGUAR CARE
Chilometraggio illimitato
In tutta Europa
84
48
Maggio 2017
VAL RENDENA
CASALE MONFERRATO
VENTIMIGLIA
LUCCA
PALMAROLA CASERTA
LUCCA Cattedrale di San Martino
36 IL DUOMO RITROVATO
45 Dove Come Quando TAORMINA
PALMAROLA (Latina)
48 LA SIRENA DI TUFO DEL TIRRENO
55 Dove Come Quando
CASERTA La Reggia
84 TERREMOTO A CORTE
97 Dove Come Quando
VENTIMIGLIA (Imperia)
110 BELLEZZA SENZA FRONTIERE
118 Il weekend di Bell’Italia
36 il weekend VENTIMIGLIA
110
DIRETTORE RESPONSABILE
Emanuela Rosa-Clot
emanuelarosaclot@cairoeditore.it
RESPONSABILE UFFICIO CENTRALE
Elisabetta Planca Caporedattore
elisabettaplanca@cairoeditore.it
UFFICIO CENTRALE
Rossella Giarratana Caporedattore
rossellagiarratana@cairoeditore.it
Pietro Cozzi pietrocozzi@cairoeditore.it
132
Giovanni Mariotti giovannimariotti@cairoeditore.it
Raffaella Piovan raffaellapiovan@cairoeditore.it
Barbara Roveda barbararoveda@cairoeditore.it
REDAZIONE
Terry Catturini terrycatturini@cairoeditore.it
Lara Leovino laraleovino@cairoeditore.it
Elena Magni elenamagni@cairoeditore.it
Carlo Migliavacca carlomigliavacca@cairoeditore.it
Sandra Minute sandraminute@cairoeditore.it
PHOTO EDITOR
Milena Mentasti milenamentasti@cairoeditore.it
Maggio 2017
Susanna Scafuri susannascafuri@cairoeditore.it
RICERCA ICONOGRAFICA
Giulia Caccianiga giuliacaccianiga@cairoeditore.it
ART DIRECTOR
Luciano Bobba lucianobobba@cairoeditore.it
10 Lettere Corrado Giavara corradogiavara@cairoeditore.it
Simona Restelli simonarestelli@cairoeditore.it
12 Notizie IMPAGINAZIONE
16 Dicono di noi Franca Bombaci francabombaci@cairoeditore.it
Francesca Cappellato
francescacappellato@cairoeditore.it
Il patrimonio salvato Isabella di Lernia isabelladilernia@cairoeditore.it
18 IL REAL SITO DI CARDITELLO Claudia Pavesi Caposervizio
138
claudiapavesi@cairoeditore.it
Massimo Repossi massimorepossi@cairoeditore.it
Appuntamenti SEGRETERIA E RICERCA ICONOGRAFICA
Mara Carniti maracarniti@cairoeditore.it
21 d’arte Paola Paterlini paolapaterlini@cairoeditore.it
con Vittorio Sgarbi PROGETTO GRAFICO E CONSULENZA CREATIVA
Silvia Garofoli www.silviagarofoli.com
24 SAN FRANCESCO DI CARAVAGGIO HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO
26 con i festival Rossella Cerulli, Isabella Colombo, Luisella
28 all’aria aperta Colombo, Giuseppe De Biasi, Silvia Frau, Barbara
Gabbrielli, Rosalba Graglia, Albano Marcarini,
30 con il gusto Auretta Monesi, Alberto Nardi, Antonio Paolucci,
Vannina Patanè, Manuela Piancastelli, Vittorio
Sgarbi, Claudia Sugliano, Angelo Surrusca
In viaggio con Antonio Paolucci
32 LOMBARDIA, TEATRO DI DESTINI EDITORIALE GIORGIO MONDADORI
divisione di
21
Distribuzione per l’Italia e per l’estero:
SO.DI.P. “Angelo Patuzzi” S.p.A., via Bettola 18,
20092 Cinisello Balsamo (Milano).
6 Bell’Italia
I collaboratori di questo numero
CONCESSIONARIA ESCLUSIVA
PER LA PUBBLICITÀ
FILIALI
VALLE D’AOSTA/PIEMONTE/LIGURIA:
Cairo Pubblicità SpA (Filiale di Torino)
Via Cosseria 1, 10131 Torino
Anne Conway Luciano Romano Alberto Nardi Rossella Cerulli Tel. 011/6600390, fax 011/6606815
___ ___ ___ ___ segreteriato@cairocommunication.it
Nuova Giemme Srl (Filiale di Genova)
Nata in Inghilterra Nato a Napoli, dopo Salernitano ma Vive a Roma ma Via dei Franzone 6/1, 16145 Genova
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Media Nord-Est
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info-bologna@cairocommunication.
del servizio su Casale della Reggia che documenta visitato l’isola di
Mass Media
Monferrato (p.100). di Caserta (p.84). in questo numero. Palmarola (p.48). Galleria Cavour 9, 40124 Bologna
Tel. 051/266330, fax 051/266494
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TOSCANA/UMBRIA:
V2V Comunicazione Sas
Viale dei Mille 135, 50131 Firenze
Tel. 055/7188610, fax 055/7188613
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LAZIO:
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Tel. 06/802251, fax 06/80693188
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CAMPANIA/PUGLIA/BASILICATA,
CALABRIA/ABRUZZO/MOLISE:
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(int.510), 80143 Napoli
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Via Ravenna 24, 09125 Cagliari
Il borgo di Ventimiglia alta Tel. 070/305250, fax 070/343905
a.collini@cairocommunication.it
8 Bell’Italia
Lettere Risponde la redazione scrivete a
bellitalia@cairoeditore.it
oppure: Bell’Italia,
C.so Magenta 55, 20123 Milano
ALESSANDRIA
PIACENZA
ERRATA CORRIGE
Nel servizio sulla valle di Braies (Bell’Italia 368),
a pagina 53 del “Dove Come Quando”, siamo incorsi
in una svista, che è stata prontamente rilevata
dal lettore Lionel Marquis: il compositore austriaco
Gustav Mahler soggiornò nella Mahler Stube
di Dobbiaco, dove compose le Sinfonie n. 9 e n. 10,
tra 1908 e 1910 e non tra 1808 e 1810,
come scritto. Ci scusiamo dell’errore con i lettori.
10 Bell’Italia
Notizie
A cura di Sandra Minute Fotografia Duccio Nacci
SAN GIMIGNANO (Siena) LA CHIESA DI SAN LORENZO IN PONTE CON AFFRESCHI DEL ’400
UN GIOIELLO RITROVATO
Un piccolo grande tesoro è stato restituito dopo secoli di abbandono alla
comunità di San Gimignano e a milioni di turisti di tutto il mondo. È la
chiesa di San Lorenzo in Ponte (XIII secolo), decorata da uno straordinario
ciclo di affreschi del 1413 del fiorentino Cenni di Francesco di ser Cenni,
con scene dell’Inferno (nella foto: un dettaglio), Purgatorio e Paradiso.
Il Comune ha acquisito la chiesa dal Demanio nel 2011 e, dopo un
completo restauro, l’ha aperta alle visite nel circuito dei Musei Civici.
INFO tutti i giorni 10-19,30; biglietto unico Musei Civici 9 €; 0577/28.63.00, www.sangimignanomusei.it
Notizie
PRIMA DOPO
Sopra: l’Adorazione
dei Magi di Leonardo.
A sinistra: la Madonna
prima e dopo il restauro.
A destra, dall’alto: la sala
Nemi e il Ritratto di
Gerolama Santacroce
di Pompeo Girolamo
Batoni (1760), a Palazzo
Braschi; kylix attica al
Museo Delta Antico.
Pagina seguente, dall’alto:
Viottolone e Anfiteatro
al Giardino di Boboli.
FIRENZE RITORNO ALLA GALLERIA DEGLI UFFIZI
L’ADORAZIONE
DI LEONARDO RINATA
La splendida incompiuta di Leonar- colle e residui che da secoli offuscava
do è rinata dopo un restauro “im- la superficie pittorica, restituendo fi-
possibile”. L’Adorazione dei Magi è gure e dettagli, alcuni inediti, e l’ecce-
tornata alla Galleria degli Uffizi dopo zionale costruzione spaziale. È emer-
il certosino intervento dell’Opificio so inoltre che Leonardo elaborò il
delle Pietre Dure: cinque anni di lavo- disegno direttamente sulla tavola, con
ri hanno restituito una leggibilità nuo- moltissimi cambiamenti in corso d’o-
va alla pala d’altare che il genio di pera, ora di nuovo visibili. Fino al 24
Vinci cominciò a dipingere nel 1481 settembre l’opera sarà esposta in mo-
per la chiesa di San Donato a Scopeto stra agli Uffizi a confronto con l’Adora-
ma lasciò allo stato di abbozzo (con zione di Filippino Lippi del 1496, che i
alcune parti più costruite, altre allo canonici di Scopeto commissionarono
stato di disegno), alla sua partenza per una volta persa la speranza di vedere
Milano l’anno dopo. Oltre a consolida- ultimato il dipinto leonardesco.
re il supporto ligneo, l’intervento ha INFO orario 8,15-18,50, chiuso lunedì, ingresso
eliminato la patina scura di sporco, 13 € (compresa la mostra); www.uffizi.it
14 Bell’Italia
ROMA NUOVO ALLESTIMENTO DEL MUSEO DELLA CITTÀ FIRENZE DUE MILIONI DALLA MAISON GUCCI
20 anni
COMACCHIO (Ferrara) MUSEO DELTA ANTICO
alla vasca dell’Isola. Ma il progetto
Il Grande Fiume dalla prevede anche il recupero di alcune aree
preistoria al Medioevo per il Museo Civico attualmente chiuse al pubblico, come il
Amedeo Lia di La Spezia. giardino mediceo. L’accordo tra la maison
Dalla preistoria al Medioevo il delta Fino al 25 giugno celebra fiorentina e la Galleria degli Uffizi (a cui fa
del Po è stato un importante snodo l’anniversario con una capo Boboli), sarà celebrato il 29 maggio
di commerci e civiltà, un ponte tra mostra di 20 capolavori dalla sfilata della nuova collezione Gucci
Europa continentale e Mediterraneo. da tutto il mondo. nella Galleria Palatina di palazzo Pitti.
Il Museo Delta Antico, inaugurato INFO aperto tutti i giorni 8,15-18,30 (da giugno
nell’ex Ospedale degli Infermi, ne ad agosto 8,15-19,30), ingresso 7 €; www.uffizi.it
racconta la storia con 2 mila reperti
archeologici unici: come il carico
della nave romana del I secolo
ritrovato nel 1981, con utensili,
frammenti di abiti e scarpe, tempietti
votivi, anfore, lingotti di piombo.
INFO orario 9,30-13 e 15-18,30, chiuso lunedì,
6 €; 0533/31.13.16, www.museodeltaantico.com
Bell’Italia 15
Dicono di noi L’Italia raccontata dagli stranieri su giornali, riviste e siti internet
Giovedì
13 aprile 2017
“Il mercato del cibo di
qualità Eataly sosterrà
la conservazione dell’Ultima
Cena di Leonardo da Vinci”
www.huffingtonpost.com
ARIA FILTRATA La delicatezza dell’Ultima Cena dipinta da Leonardo da Vinci (nella foto) è uno
dei lasciti del grande artista, che nel refettorio del convento milanese di Santa
PER LA CENA Maria delle Grazie sperimentò una tecnica a tempera rivelatasi fragilissima.
Al capezzale del capolavoro arrivò nel 1982 la Olivetti, che finanziò e sostenne
DI LEONARDO con le proprie tecnologie un restauro durato 17 anni. Oggi, come segnala il sito
d’informazione statunitense, è Eataly a prendere parte a un fondamentale
progetto di conservazione dell’opera. La catena specializzata in alimenti di
Il potenziamento dell’impianto qualità parteciperà al finanziamento di un nuovo sistema di filtraggio dell’aria
di trattamento e condizionamento nel refettorio, messo a punto da Istituto Superiore per la Conservazione ed il
dell’aria del Cenacolo di Milano trova Restauro, Cnr, Politecnico di Milano e Università Milano Bicocca. Il controllo di
spazio sul sito dell’Huffington Post. umidità, inquinanti atmosferici e particelle portate dai visitatori (oggi limitati
Eataly finanzierà una parte dell’iniziativa a 1.300 al giorno) è fondamentale per la salute del Cenacolo. Il nuovo impianto
sarà ultimato nel 2019, cinquecentenario della morte di Leonardo.
16 Bell’Italia
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18 Bell’Italia
CARTA D’IDENTITÀ
Fondazione Real Sito
di Carditello
La fondazione chiamata
a far rinascere la reggia è
nata nel febbraio 2016 da un
accordo fra Ministero dei Beni
Culturali e Ambientali e del
Turismo, Regione Campania
e Comune di San Tammaro,
nel cui territorio si trova il sito.
Presidente è l’ex ministro Luigi
Nicolais, direttrice la storica
dell’arte Angela Tecce. Tra gli
obiettivi, anche un percorso
turistico-culturale integrato
delle residenze borboniche.
Fondazione Real Sito
di Carditello, San Tammaro
(Caserta), via Carditello, www.
fondazionecarditello.org
Per visitare il sito in occasione
delle aperture straordinarie
caricando l’architetto Francesco Collecini tostante. E soprattutto è magnifica l’area dei weekend è necessario
della costruzione della residenza reale, di esterna del galoppatoio ellittico (650 me- prenotare all’indirizzo
stalle, scuderie e alloggi per 400 braccian- tri lineari) con due fontane a obelisco e un agenda21carditello@
ti. Durante l’inaugurazione dello scorso tempietto circolare. La prima tranche del gmail.com. Accesso senza
ottobre, il ministro Dario Franceschini restauro, tre milioni di euro, ha riguardato prenotazione, fino alla
ha auspicato che il Carditello possa tor- le coperture e gli esterni; i cinque in arrivo disponibilità consentita dai
nare a essere un centro di allevamento dei serviranno per gli interni e per le scuderie. limiti di sicurezza: sabato 6,
cavalli di Persano. Nella stessa occasione, Non basteranno per il restauro completo, 13, 20, 27 maggio, dalle 10
l’antica maison napoletana Cilento ha ma è un inizio. Una svolta, come le ban- alle 12; domenica 7, 14, 21,
presentato la sua nuova serie di cravatte diere italiana ed europea che finalmente 28 maggio alle ore 12.
e foulard dedicata alle tre razze equine sventolano sulla reggia.
del Regno di Napoli: quella di Persano, la
Salernitana e la Napoletana.
Bell’Italia 19
CERESIO SIM
5, 6 e 7 MAGGIO 2017
Giardini Pubblici Indro Montanelli, Milano
dalle ore 9.30 alle ore 19.30
ORTICOLA DI LOMBARDIA
ASSOCIAZIONE SENZA SCOPO
DI LUCRO, DA 22 ANNI INVESTE
I FONDI RACCOLTI NEL VERDE
DI MILANO, ORA IN CONVENZIONE
CON IL COMUNE DI MILANO
A cura di Lara Leovino Appuntamenti d’arte
VENEZIA
BIENNALE:
ARTE VIVA
PER IL FUTURO
L’edizione di quest’anno è nel segno
di un ritrovato umanesimo. Protagonisti
gli artisti, che attraverso le loro opere
sprigionano creatività e configurano
nuove prospettive per l’uomo moderno
«Viva Arte Viva è una Biennale con gli artisti, degli artisti, per gli ar-
tisti. Il titolo Viva Arte Viva infatti è una sorta di esclamazione, un’e-
spressione della passione per l’arte e per la figura dell’artista». Con
queste parole la curatrice francese Christine Macel riassume il tema
della 57ª esposizione internazionale. Un omaggio a chi, attraverso
la creatività, valorizza libertà ed espressione individuale, educa
alla bellezza e testimonia la parte più preziosa dell’umanità. Una
Biennale aperta anche ad artisti meno noti: su 120 invitati, 103 par-
tecipano per la prima volta, alcuni sono delle scoperte, altri delle ri-
scoperte. 87 i Paesi partecipanti con allestimenti a tema negli storici
padiglioni ai Giardini e all’Arsenale. Tante anche le iniziative colla-
terali: eventi, performance, mostre che coinvolgono musei, fondazio-
ni, palazzi e chiese della città. 57. ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE D’ARTE.
Viva Arte Viva. Sede: Giardini e Arsenale. Date: 13 maggio-26 novembre. Orari:
10-18, chiuso il lunedì. Fino al 30 settembre, il venerdì e sabato all’Arsenale
10-20. Ingresso: 25 €. Info www.labiennale.org
Bell’Italia 21
TORINO
TOSCANA
LE INCISIONI BAROCCHE
DEL GRECHETTO IL SECOLO D’ORO
Giovanni Benedetto Castiglione, DELLA PITTURA SENESE
detto il Grechetto, pittore del Una mostra “diffusa” focalizza
’600, è protagonista ai Musei l’attenzione su alcuni interpreti della
Reali. La mostra evidenzia pittura in terra di Siena dai primi
le capacità di disegnatore e del ’500 a metà ’600. Un’occasione
incisore dell’artista genovese. per ammirare, in splendidi luoghi,
Potenti le “teste di carattere” capolavori di Beccafumi, del Riccio,
che ricordano la mano del Sodoma, di Mei e di Pino.
di Rembrandt. In rassegna A sinistra: Cleopatra, di Domenico
si ammirano 30 incisioni e tre Beccafumi, a Montepulciano.
dipinti. Sopra: Testa di uomo IL BUON SECOLO DELLA PITTURA
all’orientale, metà XVII secolo. SENESE. Dalla Maniera moderna al Lume
LE INVENZIONI DEL GRECHETTO. Caravaggesco. Fino al 30 giugno in più
Ai Musei Reali dal 30 maggio sedi del Senese: al Museo Civico
al 1° ottobre. Info 011/522.04.21; di Montepulciano, a Palazzo Chigi
www.museireali.beniculturali.it Zondadari di San Quirico d’Orcia,
al Conservatorio San Carlo Borromeo
di Pienza. Info 0578/71.73.00.
MILANO
BOLOGNA
MANARESI: GRAFICA
MA ANCHE PITTURA
Maestro nel campo dell’incisione,
Paolo Manaresi (1908-1991) è al
centro di una mostra che ne svela
NAPOLI E POMPEI
non solo le opere di grafica ma
anche quelle pittoriche, per lo più PICASSO IN CAMPANIA, CENTO ANNI DOPO
sconosciute al grande pubblico. Nel 1917 Picasso soggiorna più volte a Napoli e a Pompei
Una galleria di un centinaio con Jean Cocteau. Una mostra in due sedi analizza, attraverso
di oli, pastelli e tempere, in alcuni suoi capolavori, l’incontro fra il maestro e l’antichità
gran parte inedite, che va dagli a Pompei, e l’influenza che la cultura tradizionale
anni 30 al 1991. Sopra: Nudo partenopea ebbe sulle sue opere. Sopra: L’Acrobata, 1930.
con cappello di paglia, 1934. PICASSO E NAPOLI: PARADE. Al Museo e Real Bosco
PAOLO MANARESI. di Capodimonte e all’Antiquarium di Pompei fino al 10 luglio. Info
I colori dell’inquietudine. Alla www.museocapodimonte.beniculturali.it; www.pompeiisites.org
Fondazione Cardinale Giacomo
Lercaro-Raccolta Lercaro fino al 2
luglio. Info 051/656.62.10.
PERUGIA
CAPOLAVORI DA CAVEAU
La rassegna, curata da Vittorio
Sgarbi, offre la possibilità di vedere
circa 100 capolavori di istituti
e fondazioni bancarie. Fra i
tanti grandi artisti ci sono Giotto,
Perugino, Carracci, Guercino,
TRENTO
Bellotto, Fattori, Boldini, Carrà.
A sinistra: San Francesco d’Assisi, LE MONTAGNE D’ITALIA VISTE DA UN “ALTRO VERSANTE”
di Giotto. DA GIOTTO A MORANDI. Le cime più belle con gli occhi di tre fotografi – Bruno D’Amicis, Maurizio Biancarelli,
A Palazzo Baldeschi al Corso fino Luciano Gaudenzio – e del documentarista Marco Rossitti. Le immagini sono
al 15 settembre. Info 075/572.45.63. insolite, non stereotipate, e sono accompagnate da un’avvincente narrazione
multimediale. Sopra: catena del Gran Sasso in una foto di Bruno D’Amicis. UN PAESE
MILLE PAESAGGI. A Palazzo delle Albere fino al 16 luglio. Info www.laltroversante.com
Bell’Italia 23
Appuntamento con Vittorio Sgarbi
Un Museo un Capolavoro CREMONA Museo Civico Ala Ponzone
24 Bell’Italia
altezza 130 cm
Appuntamenticon i festival di Sandra Minute
26 Bell’Italia
Appuntamentiall’aria aperta di Pietro Cozzi
A CIASCUNO
LA SUA CORSA
Tra gli eventi di RCS Sport
per la bella stagione spiccano sedici
prove podistiche per tutti i gusti
28 Bell’Italia
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Tel. e Fax +39 0564.62.01.80
Mob. +39 334.677.83.32 • +39 340.481.31.06
+39 334.677.84.44
Consigliato da:
Appuntamentidel gusto a cura di Pietro Cozzi Testi di Silvia Frau
NELLA RETE
DI SLOW FISH
Negli spazi del Porto Antico, quattro
giorni per scoprire la biodiversità marina
e gustare tutti i sapori della filiera ittica
30 Bell’Italia
IL BELLO DELL’ITALIA.
EXPORT MANIFATTURA RICERCA ARTE ENERGIA STILI DI VITA
#ilbellodellitalia
Bari | sabato 22 aprwile Verona | sabato 29 aprile Torino | sabato 6 maggio Palermo | sabato 13 maggio Ravenna | sabato 20 maggio Brescia | sabato 27 maggio
Spazio Murat Palazzo della Gran Guardia Auditorium Grattacielo Cantieri Culturali della Teatro Alighieri Auditorium Santa Giulia
Export(are) bellezza Pensare & produrre, Intesa Sanpaolo Zisa - Cinema De Seta Altri mondi La forza dolce
il bello che fa crescere La ricerca dell’eccellenza, Crocevia delle culture
l’eccellenza della ricerca
LOMBARDIA, TEATRO
DEI DESTINI D’ITALIA
La regione tra il Po e le Alpi rappresentata nella Galleria dei papi
è un luogo cruciale per la storia europea, da secoli sede di aspri
conflitti ma anche di corti magnifiche e di una fiorente economia
32 Bell’Italia
Il Ducato di Milano tra la Pianura Padana e le Alpi, in uno dei tre affreschi
che ritraggono i territori lombardi nella Galleria delle Carte Geografiche
Bell’Italia 33
In viaggiocon Antonio Paolucci
34 Bell’Italia
LUCCA Cattedrale di San Martino
IL DUOMO
RITROVATO
Dopo un ventennio di restauri, la chiesa madre della città toscana
è libera dai ponteggi. Torna a mostrare per intero la sua magnifica
veste romanico-gotica e i tesori d’arte che custodisce
TESTI Barbara Gabbrielli FOTOGRAFIE Fabio Gambina
36 Bell’Italia
In questa foto:
la facciata della
cattedrale, splendida
quinta marmorea
rivolta su piazza San
Martino. Le ampie
aperture del portico
e i tre ordini di
loggette conferiscono
grande leggerezza
all’architettura
romanica del
prospetto. A destra:
particolare di uno
dei pilastri del
portico duecentesco,
decorato con
figure relative alla
genealogia di Maria.
N
Sopra, a sinistra: on è stato facile curare le ferite, dovute al tempo
la seicentesca cappella e a qualche ingenuità nella progettazione trecen-
del Santuario; al centro, tesca, della Cattedrale di San Martino. Lucca ha
Madonna col Bambino in
trono tra i Santi Stefano potuto riscoprire il suo duomo a poco a poco, in
e Giovanni Battista venti anni di complessi lavori di restauro che han-
(1509) di Fra Bartolomeo. no consolidato la struttura, ma anche tolto il grigio dalle pa-
Sopra, a destra: le reti, dagli altari e dalle sculture che rendono questo luogo il
coperture a crociera delle
tre navate, rinnovate in
cuore religioso e artistico della città. Entrando, tutto è bianco
chiave gotica tra XIV e XV e luminoso. Da meno di un mese, il portale d’ingresso laterale
secolo. La decorazione è stato riaperto e sono state smontate le impalcature che im-
ad affresco risale al XIX pedivano la vista del braccio nord del transetto. Proprio qui,
secolo. Nella foto grande: il fianco laterale della cattedrale dedicata al vescovo di Tours,
la navata sinistra, con
il tempietto ottagonale due decenni fa come già nel ’700, aveva iniziato a cedere.
quattrocentesco che L a tradizione vuole che a fondare la chiesa di San Martino
custodisce il crocifisso sia stato il vescovo Frediano nel VI secolo, vicino all’allora
ligneo del Volto Santo. cattedrale di Santa Reparata e all’annesso battistero. Siamo
Sotto: particolare
del Monumento funebre
in pieno dominio longobardo: Lucca nel 570 era diventata
di Ilaria del Carretto capitale della Tuscia e viveva una rinascita economica e arti-
(1406), capolavoro stica. La nuova chiesa divenne presto il centro religioso della
di Jacopo della Quercia città a scapito di Santa Reparata, ma bisogna aspettare il 725
esposto in sacrestia. per vederla attestata come cattedrale. Niente rimane di quel
periodo, tanto che la storia edilizia del monumento viene
38 Bell’Italia
LUCCA Cattedrale di San Martino
6
7
FACCIATA ROMANICA
E INTERNO GOTICO
Il duomo di Lucca è tra le cattedrali più antiche d’Italia:
sede vescovile dall’VIII secolo, è stato rinnovato tra
il 1060 e il 1070. Ma quello che vediamo oggi è frutto
dei radicali interventi avvenuti tra XIII e XV secolo
1 3
42 Bell’Italia
datata al 1060, anno in cui il vescovo Anselmo da Baggio, Nella foto grande: veduta
futuro papa Alessandro II, promosse la ricostruzione dell’e- della navata centrale;
dificio e appena dieci anni dopo lo consacrò alla presenza di in evidenza le raffinate
Matilde di Canossa, duchessa di Toscana. trifore dei matronei,
frutto del rinnovamento
L’aspetto attuale del monumento è il risultato degli inter- architettonico gotico della
venti architettonici realizzati a cavallo tra il ’300 e il ’400. cattedrale. Sopra, a sinistra:
Solo la facciata resta un esempio eccezionale di arte romanica, il portale maggiore. I rilievi
nella sua versione pisano-lucchese, quindi molto mossa per dell’architrave raffigurano
i materiali scelti, le forme e la molteplicità dei temi decora- la Vergine tra gli apostoli;
tivi. Questa meraviglia plastica rispecchiava la grandezza di nella lunetta, il Redentore
tra due angeli (XIII secolo).
Lucca, che nel ’200 visse il suo secolo d’oro, con la massima
Sopra, a destra: particolare
espansione del suo dominio e la grande ricchezza generata del Volto Santo, scultura
dai prodotti dell’arte della seta. Delle statue che decoravano lignea databile tra XI e XIII
la facciata rimane solo una copia dell’Elemosina di San Marti- secolo, oggetto di grande
no; l’originale, una delle più alte espressioni della scultura ro- venerazione. Sotto,
manica toscana, si trova all’interno, sulla controfacciata. Nel a sinistra: Madonna con
portale sinistro del portico d’ingresso, alla metà del ’200 Nicola Bambino e Santi (1479)
di Domenico Ghirlandaio,
Pisano lasciò due capolavori: l’architrave scolpito con le scene
nella sacrestia.
dell’Annunciazione, della Natività e dell’Adorazione dei Magi, Sotto, a destra: l’Ultima
e la lunetta con una Deposizione. Gli interventi trecenteschi Cena (1592-94) del
inglobarono ciò che già esisteva. Fu così che intere porzioni Tintoretto, su un altare
dell’antico perimetro vennero semplicemente rivestite della navata destra.
In basso: scorcio del transetto A destra: l’altare dedicato
sinistro con l’altare della a San Regolo, nel transetto
cappella della Libertà, opera destro, realizzato nel 1484
del Giambologna (1579). dal lucchese Matteo Civitali.
44 Bell’Italia
come
dove
quando
LUCCA
Passeggiata nella
città di Puccini Piazza dell’Anfiteatro
Entro la cerchia delle mura cinquecentesche si ammirano capolavori d’arte e d’architettura e splendidi
scorci di verde. E poi tanti eventi di musica: dalla lirica al jazz di Barbara Gabbrielli Fotografie Fabio Gambina
Bell’Italia 45
come
dove
quando
LUCCA
APPUNTAMENTI
Dalle mostre ai festival,
dai recital alle jam session
Arte e musica si intrecciano nel calendario
degli eventi lucchesi. C’è tempo fino al 18
giugno per visitare l’esposizione “Warhol
vs Gartel. Hyp Pop” al Museo di Arte
Contemporanea Lu.C.C.A (via della Fratta
36, 0583/49.21.80): 70 opere raccontano il
rapporto tra i due artisti (Laurence Gartel è
considerato il precursore dell’arte digitale) e
le reciproche influenze. Orario: da martedì a
domenica 10-19; ingresso 9 €. Si è appena
La Buca di Sant’Antonio Il Cuore
inaugurata anche la stagione estiva del
festival permanente Puccini e la sua Lucca.
Gli alberghi Immersa nel verde delle per il picnic all’insegna Le opere del più famoso cittadino lucchese
colline, a 4 km da Lucca, della passione per il cibo. vengono eseguite ogni giorno, alle 19, nella
Piccolo Hotel Puccini una cascina semplice Nel menu da non perdere chiesa di San Giovanni (via San Giovanni,
★★★ (via di Poggio 9, ma di gusto: dispone di sono i tortelli lucchesi 340/810.60.42), dove il maestro venne
0583/554.21). A pochi sei camere. Doppia con e il baccalà alla griglia. battezzato. Biglietto 20 €. Parte a giugno,
passi dalla casa natale colazione 75 €. Prezzo sui 45 €. invece, la rassegna Cartoline Pucciniane,
di Giacomo Puccini, in B&B Corte di Re Artù La Buca di Sant’Antonio recital lirico a cielo aperto, in piazza
un palazzo neoclassico, (via Vecchia San Marco (via della Cervia 3, Cittadella, a due passi dalla casa natale del
un albergo a conduzione 43, 0583/487.14). A 300 0583/558.81). In pieno maestro e sotto la statua in bronzo che lo
familiare, accogliente e metri dalle mura, in una centro, un indirizzo celebra. Primo appuntamento il 1° giugno
vicino a tutto. Propone corte in pietra dell’800, storico della tradizione con La Bohème, poi il 6 luglio con Madama
14 camere. Doppia 90 €, un luogo che richiama le gastronomica cittadina. Butterfly (info e prenotazioni presso il Teatro
colazione 3 €. atmosfere della Tavola In un contesto elegante del Giglio, piazza del Giglio 13, 0583/46.53.20;
B&B Villa Agnese Rotonda e dei suoi si possono gustare biglietto unico 10 €). Per chi predilige altre
(viale Agostino Marti cavalieri: le sei camere minestra di farro della sonorità, c’è la rassegna Anfiteatro Jazz:
177, 348/731.25.88). hanno i nomi dei Garfagnana, capretto dal 9 all’11 giugno in piazza dell’Anfiteatro,
Elegante e romantica, personaggi del ciclo arrosto e la “garmugia”, performance e jam session sotto le stelle a
arredata in stile shabby arturiano. E si dorme in minestra con piselli ingresso libero, a partire dalle 19,30 (www.
chic, questa villa offre sei letti a baldacchino. Doppia freschi, fave e carciofi. anfiteatrojazz.it). L’edizione di quest’anno
accoglienti camere coi con colazione a 65 €. Conto sui 40 €. parte il 9 con un omaggio a Duke Ellington
nomi di antichi mestieri. Punto-Officina del Gusto e prosegue con la tromba di Andrea
Nella bella stagione si I ristoranti (via dell’Anfiteatro 37, Tofanelli (il 10) e la voce di Elisa Ghilardi (l’11).
fa colazione in giardino, 347/483.03.16).
sotto gli alberi. Doppia Il Cuore Gusto e leggerezza si Mostra Warhol vs Gartel. Hyp Pop
con colazione 85 €. (via del Battistero 2, uniscono in questo nuovo
Locanda Vigna Ilaria 0583/49.31.96). locale sobrio e rispettoso
(via della Pieve Un bistrot e insieme un delle materie prime e
Santo Stefano 967, negozio di prelibatezze delle stagioni. Nel menu
0583/33.20.91). che prepara anche cestini troviamo hamburger di
ceci, gnudi di ricotta e
cavolo nero, e per finire
un ottimo tiramisù
senza uovo. Conto
intorno ai 30-40 €.
Griglia di Varrone
(viale Europa 797,
0583/58.36.11).
Un punto di riferimento
per chi ama la carne:
hamburger e tartare
d’alta qualità.
Mentre la tradizione info
torna negli antipasti
e nei primi piatti. Lucca Itinera, Porta San Donato, piazzale Verdi,
Piccolo Hotel Puccini
Si spendono 25-30 €. 0583/58.31.50; www.luccaitinera.it
46 Bell’Italia
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LA SIRENA DI TUFO
DEL TIRRENO
Al largo delle coste laziali, la più occidentale delle isole Pontine
incanta grazie all’esuberante natura, alle spiagge
e alle falesie che si specchiano in un mare color smeraldo
TESTI Rossella Cerulli FOTOGRAFIE Giorgio Filippini
48 Bell’Italia
In questa foto: panorama
dalle pendici del
monte Tramontana.
Sullo sfondo, la costa
del Lazio. Pagina
precedente: Palmarola
vista dalla terrazza
di una casa
sull’isola di Ponza.
Bell’Italia 49
50 Bell’Italia
Tuffi tra scogli
e faraglioni
Pagina precedente:
il versante occidentale
dell’isola visto dal
monte Tramontana.
In primo piano la
cala del Porto, unico
approdo a Palmarola,
e il faraglione di San
Silverio. A sinistra:
un bagno nelle
acque limpide di cala
Brigantina, splendida
insenatura sulla costa
meridionale, tra i
punti di ormeggio più
suggestivi dell’isola.
Sotto: il tratto di
scogliera noto come
La Forcina, sul
versante orientale,
uno dei luoghi in cui
l’isola svela la sua
complessa geologia.
Bell’Italia 51
Rocce vulcaniche
e acque limpide
A destra: veduta
di cala del Porto
dal faraglione di San
Silverio. A sinistra,
gli scogli Le Galere.
La cala ospita
l’unico ristorante e
affittacamere presente
sull’isola. Sotto: un
lembo della spiaggia
I Vricci, sul versante
rivolto a levante,
considerata uno dei
più bei tratti di costa
di Palmarola. Pagina
seguente, in basso:
la candida falesia di
tufo che fa da cornice
a cala Brigantina.
Le bianche rocce
conferiscono all’acqua
una trasparenza
davvero cristallina.
52 Bell’Italia
Bell’Italia 53
PALMAROLA (Latina)
D
a Formia dista 36 miglia nau-
tiche, 23 dal promontorio del
Circeo. Al largo del golfo di Ga-
eta, in un Tirreno solcato dai
miti, una sirena di tufo si allun-
ga placida sull’orizzonte, sussurrando ai
naviganti di maggio mille buoni propositi
per l’estate che verrà. Eccola Palmarola,
la più occidentale delle isole Pontine:
selvatica, raccolta, incantata, sospesa su Le case-grotta scavate nella roccia tufacea dell’isola. In passato erano abitazioni dei ponzesi
specchi immobili d’acqua color smeral- che qui pescavano e coltivavano la terra; oggi sono state trasformate in case di vacanza.
do. Ma soprattutto disabitata, visto che
le sette miglia di distanza dalla sorella
maggiore Ponza, un tempo percorribili in
mezza giornata a remi o a vela latina (oggi
ziosi traffici nell’antichità, incastonata a
macchie (caso unico nel Mediterraneo)
Grappoli di case
sono sufficienti 40 minuti di gozzo), sono
bastate nel tempo a renderla inaccessibi-
sui maestosi scogli Le Galere, sul ver-
sante ovest. Ovunque Palmarola, nello
rupestri nel silenzio
le, almeno nella brutta stagione.
Sono 136 gli ettari di superficie, de-
svelarsi navigando sottocosta, fa sfog-
gio del suo Dna vulcanico: dal basalto
della natura
clinati in una serie di alture verdissi- grigio degli scogli agli imponenti archi ———————
me: non un borgo, non una strada, un rampanti della Cattedrale, formazione
solo approdo sicuro, quello della grande rocciosa “in stile gotico” nei pressi di cala
spiaggia di ciottoli di cala del Porto, un Tramontana che si innalza dall’azzurro in pianta stabile, è stata fino a 50 anni
solo ristorantino con una manciata di del fondale. Più in alto, lungo le falesie, fa regolarmente coltivata, specie dal-
stanze, un’unica, privatissima villa. Abi- quando l’ocra del tufo è sopraffatto le donne. Con mani robuste e tempra
tanti stabili accertati nei secoli (sparuto dalla vegetazione, esplode il verde d’acciaio, traevano dai terrazzamenti
gruppo di eremiti a parte): uno, San Sil- delle euforbie, dell’erica, del lentisco, ben curati grano, orzo, uva, frutta e len-
verio, glorioso papa spedito qui in esilio delle palme nane (da qui il nome dell’i- ticchie. Arrivando a pescare perfino le
dai Bizantini e spentosi nel 537. A lui sola) e, ovunque, il giallo della ginestra aragoste. A testimoniare la loro remota
sono dedicati un faraglione e una cap- locale, talmente coriacea da meritarsi il presenza, le case-grotta disseminate
pelletta, da dove ogni prima domenica nome di ’uastaccetto, “rovina accette”, in alcune parti dell’isola, con le stan-
di giugno iniziano, in una suggestiva per via del suo legno durissimo. ze scavate nella roccia friabile; oggi,
cerimonia sul mare, i festeggiamenti accessoriate con discrezione, sono case
in suo onore. Ma c’è di più: Silverio nel UN VERDE BELVEDERE di vacanza di molte famiglie ponzesi,
frattempo è diventato, a furor di popo- RIVOLTO VERSO IL BLU raramente affittate a spartani turisti.
lo, santo patrono dell’arcipelago e cu- Dei quattro sentieri che un tempo at- Valga per tutte quella ’ncoppa Vardella,
stode di naufraghi e naviganti, al punto traversavano l’isola, uno solo è in par- sopra capo Vardella, in posizione pano-
tale da apparire loro in aiuto. te ancora praticabile. Non segnalato, ramica a picco sull’acqua, e per questo
prende il via dalla cala I Vricci (“brec- denominata “Nido del Gabbiano”.
SOLITARIO SCOGLIO cia” in ponzese) e si inerpica tra la fit- Qui durante le domeniche di primavera
CHE AFFIORA DAL TIRRENO tissima vegetazione fino a un belvedere è facile imbattersi in gruppi di giovani
Palmarola, insomma, come isola che non affacciato su cala del Porto, sul versan- ponzesi, giunti la sera prima con le bar-
c’è, ex vulcano dalla natura imponente, te di ponente. Percorrerlo costa un po’ che, intenti a pescare o pulire asparagi
rifugio sicuro dalla pazza folla. Addirit- di fatica, ma il risultato vale l’impresa: selvatici. «Ponza? Per noi è terraferma:
tura considerata da Folco Quilici «una perché da lassù, grazie alla stupefacen- l’isola è Palmarola», spiega uno di loro.
delle terre emerse dal mare più belle del te acqua turchina, le pietre della baia si «Le nostre origini, la nostra libertà sono
nostro Pianeta». E in effetti a lasciare in- contano una per una. qui… e qui torniamo appena possibile,
terdetti, ienno mare mare, “andando per Nel corso degli anni, Palmarola è anche d’inverno». Tempo ovviamente
mare” nell’aria tiepida di primavera, è rimasta Palmarola. La distanza dalla permettendo: perché anche in epoca di
l’acqua cristallo di cala Brigantina, vera terraferma indubbiamente ha fatto la potenti fuoribordo le forti mareggiate
piscina naturale riparata dal lungo sco- sua parte, contribuendo a rendere dif- possono talvolta impedire le traversate
glio Suvace (“sogliola” in dialetto ponze- ficile ogni tipo di speculazione edilizia. di ritorno verso casa.
se). Ma anche, più a sud, il blu intenso Ma molto hanno contribuito i ponzesi,
della grotta di Mezzogiorno, all’interno attaccatissimi alle loro rocce. E alle lo-
del faraglione omonimo. Insieme al ne- ro terre: suddivisa in proprietà parcel- alla pagina seguente
ro lucente dell’ossidiana, oggetto di pre- lizzate, Palmarola, benché non abitata
54 Bell’Italia
come
dove
quando
PALMAROLA
(Latina)
Un arcipelago
di bellezza B&B Villa Il Gabbiano
Splendide vedute e acque cristalline, da godere dormendo nell’unico hotel dell’isola. O facendo base a Ponza,
tra alberghi sul mare e indirizzi gourmet. Anche con stella Michelin di Rossella Cerulli Fotografie Giorgio Filippini
Bell’Italia 55
ALTO ADIGE |
GUSTO
E BENESSERE
5 consigli per un fine settimana indimenti-
cabile
L’area di vacanze Bolzano Vigneti e Dolomiti racchiu-
de in sé tutte le gemme del paesaggio e della cultura
all’incrocio tra il mondo di lingua tedesca e quella di
BVD/Achim Meurer
lingua italiana. Una meta, che soddisfa ogni deside-
rio in ogni stagione: frutteti e malghe in fiore, laghi
balneabili e montagne stupende, vigneti dorati e piste
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storia, ma anche per godere di una bella mostra o gustare un buon
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LA MONTAGNA SU
DUE RUOTE
In bici lungo la ciclopedonale che costeggia il fiume Sarca e collega
Tione, Carisolo e Ponte Pià: 25 chilometri per due percorsi, uno per i più
allenati, l’altro per famiglie. Nella natura intatta, fra chiesette affrescate
TESTI E FOTOGRAFIE Alberto Nardi
Il villaggio di Irone
(o Airone), spopolato
in seguito alla peste
del 1630, è oggi
abitato solo in estate
da poche famiglie.
Si raggiunge con
una deviazione dal
ramo della pista
ciclopedonale che
segue il fiume Sarca
tra la val Rendena
e la val d’Algone.
Bell’Italia 59
L
a val da la trisa: così è chiamata in ne, il passaggio di Carlo Magno insieme 25 chilometri di ciclabile asfaltata, che
dialetto la trentina val Rendena, a ai suoi paladini, che a Carisolo e a Pelugo costeggia in buona parte il fiume Sarca,
ricordare l’utensile (il bastone di avrebbero distrutto i castelli erigendo al collegando Tione di Trento a Carisolo,
legno) usato nella preparazione loro posto delle chiese. Piccoli templi che con un’interessante deviazione verso
della polenta, che per secoli ha dal XV al XVI secolo sono stati dipinti Ponte Pià e la val d’Algone, alle porte
costituito la pietanza principale nella die- a fresco dalla famiglia bergamasca dei del Parco Naturale Adamello Brenta.
ta delle popolazioni locali. La valle è stata Baschenis, andando ad affiancare l’ar- Tratti pianeggianti si alternano a bre-
da sempre – lo si avverte anche nella ca- chitettura tradizionale dei masi e delle vi salite, lungo un itinerario adatto a
denza del dialetto parlato – una sorta di baite, risparmiati dagli incendi e dalle tutti, sia al ciclista esperto, desideroso di
cerniera tra Trentino e Lombardia, un pestilenze, frequenti in passato in que- mettersi alla prova, sia alla famiglia che
mix di tradizioni e culture che ha sapu- sta selvaggia zona alpina. vuole trascorrere, senza troppa fatica,
to preservare paesaggi e antiche usan- Oggi c’è una nuova possibilità per visita- una giornata all’aria aperta.
ze. Racchiusa tra gli splendidi massicci re questi luoghi, senza fretta, prenden- Facendo base a Tione, può essere utile
dell’Adamello-Presanella e del Brenta, la dosi tutto il tempo necessario: la pista dividere il percorso in due giorni. Il pri-
valle avrebbe accolto, secondo la tradizio- ciclopedonale della val Rendena. Sono mo è dedicato alla val d’Algone, famosa
60 Bell’Italia
come la valle dei caprioli e dei camosci, sti di un antico opificio del vetro di origini nome della famiglia che la abitava nel se-
nel settore meridionale dello spettaco- settecentesche. Con un po’ di fortuna, e colo scorso, nel villaggio di Darè. La casa
lare gruppo montuoso del Brenta. Lun- rivolgendo lo sguardo ogni tanto verso è un’abitazione rurale di origine medie-
go un percorso misto di pista ciclabile, l’alto, non è impossibile avvistare i due vale, che conserva le forme architettoni-
aperta in parte anche al traffico locale, e splendidi rapaci simbolo del parco: il raro che del passato. All’interno, collezioni di
strade più o meno asfaltate, si raggiun- gipeto, divoratore di ossa, e l’aquila reale, oggetti legati agli usi e ai costumi della
gono i paesini di Saone e Preore. Da qui presente con diciotto coppie nidificanti civiltà rurale alpina impreziosiscono gli
su una dura salita i più allenati possono nell’area protetta. ambienti, che ricostruiscono i ritmi e le
arrivare al borgo di Irone (o Airone), Il secondo settore del percorso è inve- ritualità quotidiane del duro lavoro di un
spopolatosi in passato in seguito alla ce più adatto alle famiglie. Partendo da tempo, legato alle stagionalità montane.
peste del 1630 e ora abitato nel periodo Tione si risale lentamente la verde val Con una breve deviazione ci si può
estivo da poche famiglie. Ci si può anche Rendena, per lo più lungo campi fiori- portare sulla strada per ammirare la
spingere fino al rifugio Ghedina (1.128 ti e le sponde boscate del fiume Sarca, chiesetta di Sant’Antonio Abate, pic-
metri), dominato dalle rocciose vette del scoprendone i borghi e gli angoli naturali cola costruzione gotica con altissimo
Brenta, alle cui spalle si distinguono i re- più nascosti. Prima tappa la casa Cüs, dal campanile che sembra essere l’an-
Un percorso diviso in due
per sfrecciare nel verde
Nella cartina (in basso) è rappresentata
la pista ciclopedonale della
val Rendena, che si sviluppa per
25 chilometri tra Tione di Trento, Ponte
Pià e Carisolo; il tratteggio indica due
possibili sviluppi extra della pedalata,
verso la val d’Algone e la val Genova.
È possibile far base a Tione e dividere
il percorso in due parti: Tione-Ponte
Pià e Tione-Carisolo. L’itinerario, quasi
completamente asfaltato, utilizza in
parte viabilità aperta al traffico locale: tologia pittorica dei Baschenis, artisti
è quindi importante prestare attenzione itineranti di origine bergamasca che
alla segnaletica. Ai tratti pianeggianti tra il Quattro e il Cinquecento affre-
si alternano brevi e facili salite, fatta scarono buona parte delle chiese delle
eccezione per gli strappi più ripidi a
valli Giudicarie. A breve distanza, nel
Bocenago e in val d’Algone; il dislivello
complessivo è di circa 300 metri.
villaggio di Borzago c’è la Cort da Togno,
Noleggio bici: 360° Sport, Giustino, una casa rurale il cui cortile è abbellito
via dei Gaiulin 1, 338/102.01.94; dagli originali affreschi dell’artista locale
Officina Bonapace, Spiazzo, Vigilio Pellizzari Togno (1874-1952), tra
via Nazionale 10, 335/524.60.62; le poche testimonianze di un’arte popo-
Camping Val Rendena, Darè, 0465/ lare realizzata con intenti satirici.
80.16.69; www.campingvalrendena. Rientrando a Spiazzo verso la ciclabile,
com; Tariffe da 30 € al giorno. ci aspettano la chiesa di San Vigilio e il
INFO: Pro Loco Carisolo, Museo della Guerra Bianca Adamellina
via Campiglio 9, 0465/50.13.92.
dedicato, tra gli altri, alla figura dei “re-
Bell’Italia 63
Pinzolo, noto per la celebre Danza maca- tonalità di rossi e gialli che caratterizza- Sopra, da sinistra: ciclisti
bra, affrescata da Simone Baschenis nel no le opere di questa dinastia di artisti. nei pressi della chiesa
1539 sulla facciata sud della monumen- La ciclopedonale termina qui, ma una di Santo Stefano, a
Carisolo, all’imbocco
tale chiesa di San Vigilio, le cui origini sosta permette di recuperare le forze per della val Genova;
risalgono forse a prima del Mille. un ultimo, imperdibile strappo lungo la all’interno della chiesa,
Un ultimo sforzo in salita ci porta a strada della val Genova, chiusa al traffi- un dettaglio dell’Ultima
Carisolo, alle porte della val Genova, co. Ci attendono i 130 metri di salto delle Cena, un altro degli
affreschi realizzati dalla
famosa per le sue cascate. Qui la pre- cascate di Nardis, tra le più spettacola- famiglia Baschenis.
ziosa chiesa cimiteriale di Santo Stefano ri del Trentino, che con i loro spruzzi Sotto, da sinistra: il salto
domina la val Rendena, con la sua archi- rinfrescano il ciclista, preparandolo al di 130 metri delle
tettura gotica che conserva però ancora lungo rientro in discesa fino a Tione. cascate di Nardis, in val
alcuni accenti romanici, come il campa- Genova; Carisolo, Pinzolo
e Giustino e le cime
nile a bifore. Sia all’esterno che all’in- del gruppo del Brenta,
terno dell’edificio religioso i Baschenis a pagina 67 visti dalla chiesa
hanno lasciato le loro tracce con le calde di Santo Stefano.
64 Bell’Italia
INFORMAZIONE PUBBLICITARIA
IL BENESSERE VA IN SCENA
Tra panorami mozzafiato, bagni di sole e il fascino della tradizione alto- e i sentieri che li fiancheggiano (i Waalwege) sono passeggiate molto
atesina, una vacanza nella natura per ritrovare il perfetto equilibrio tra apprezzate da grandi e piccini. I due Waalwege di Scena e di Maia Alta si
corpo e mente. snodano su piacevoli sentieri in piano attraverso prati, boschi, castag-
neti, campi di mele e vigneti e riservano scorci suggestivi su Merano e
Sole e giardini A Scena, un delizioso paese dell’Alto Adige affacciato sulla dintorni.
conca di Merano, grazie al particolare microclima, il maltempo è un feno-
meno raro e il sole splende per 300 giorni l’anno. La posizione privilegiata Tradizione creativa L’accento sulla tradizione e la cultura, le tante
sul fianco della montagna regala a Scena punti panoramici di insuperabile opportunità offerte da una vacanza all’aria aperta e l’eccellente gastrono-
bellezza, con viste mozzafiato sulla Valle dell’Adige, la Val Venosta e le mia locale rendono davvero unico un soggiorno a Scena. La cucina tipica
spettacolari vette che le circondano. Giardini rigogliosi e paesaggi alpini, tirolese, espressione di un’identità sempre viva e piena di passione, è
fascino tirolese e una levità quasi mediterranea si combinano in questa un perfetto connubio di tradizione alpina e gusto mediterraneo e viene
località tra vigneti e frutteti. spesso reinterpretata creativamente dai giovani chef che elaborano i
piatti classici in chiave moderna.
Relax e sapori di montagna Scena è il luogo ideale per una vacanza rige-
nerante dove il benessere coincide con il movimento: mountain bike, jog- Il paradiso dei piccoli esploratori Vivere il fascino di una vacanza con
ging, nordic walking, semplici passeggiate ed escursioni alla volta di rifugi tutta la famiglia respirando aria pura di montagna e vivendo momenti
e malghe o vere e proprie scalate alpine in alta quota sulle tracce di uno entusiasmanti in una splendida località baciata dal sole: benvenuti a
dei massimi scalatori del suo tempo attraverso la nuova via ferrata Heini Scena, dove gioco e avventura, natura e divertimento si fondono in
Holzer Ifinger. Sugli oltre 200 km di sentieri perfettamente segnalati, ser- un’esperienza davvero indimenticabile. Un tuffo nella piscina comunale
viti da cinque funivie e due seggiovie, si respira aria pura e si contempla- con il suo lungo scivolo, un’emozionante passeggiata a cavallo, un bel giro
no scenari da cartolina a stretto contatto con la natura. Autentici rifugi e in bici e una piacevole partita a minigolf: a Scena il divertimento è per
malghe contadine disseminati lungo i percorsi invitano ad una piacevole tutti.
sosta per gustare le deliziose specialità della cucina tirolese.
Itinerari nell’arte
e nella storia Museo della Guerra Bianca Adamellina
I musei sulla Grande Guerra e sul lavoro contadino e gli affreschi dei Baschenis. E poi i rifugi da scoprire
nel Parco Naturale Adamello Brenta e i sapori robusti e genuini della valle Testo e foto di Alberto Nardi
Bell’Italia 67
come
dove
quando
VAL RENDENA
(Trento)
GASTRONOMIA
Specialità di montagna
dalla polenta ai liquori
La val Rendena è patria di origine
dell’omonima razza bovina da latte che,
La Voglia
godendo dei verdi alpeggi della zona,
produce un latte profumato da cui si
ricavano burro e formaggi di qualità.
Tra questi c’è la Spressa Dop, un formaggio
magro prodotto con latte crudo del
giorno precedente, a cui viene aggiunto
quello della mungitura del mattino. La
stagionatura minima di tre mesi dona il
Agriturismo La Trisa La Botte
tipico sapore dolce, che cambia e diventa
più saporito con il passare del tempo. Un
Gli alberghi nella campagna del parco In un tipico chalet di ampio paniere di specialità arriva anche
agricolo di Caderzone, montagna in granito dai salumai rendenesi: da citare almeno il
Albergo Garni Costa lungo la ciclabile, e legno, piatti della salame all’aglio della val Rendena, la lucanica
Verde ★★★ (Bocenago, permette di acquistare tradizione rivisitati trentina, lo speck trentino, il cacciatore
via Ferrazza, località burro e formaggi con materie prime e nostrano di Caderzone, la pancetta
Costa, 0465/80.49.48 e presso il caseificio accostamenti nuovi, nostrana di Caderzone e le salamelle
348/779.45.47). Garni a dell’annessa azienda oltre ai classici polenta fresche. La farina gialla di Storo è invece
conduzione familiare in agricola biologica. Su con funghi, specialità l’ingrediente fondamentale della “polenta
autentico stile alpino, prenotazione, possibilità di carne e canederli in carbonera”, fatta come usavano i carbonai
camere eleganti, curate di ristorazione con brodo. Conto sui 35 €. con una lenta cottura, aggiungendo
nei particolari, con formaggi e carni a La Botte (Giustino, alla fine burro, spressa e luganeghe.
il massimo comfort chilometro zero; mezza viale Dolomiti 18, La maggior parte dei prodotti
e colazione a buffet pensione da 46 € 0465/50.14.88). Nel enogastronomici della zona si possono
con specialità fatte a persona al giorno. menu, specialità come le trovare a La Bottega Che Cercavi (Strembo,
in casa. Doppia con B&B Salvaterra striscioline di Senatore via Nazionale 28, 0465/80.60.88).
colazione da 80 €. (Pinzolo, via Marconi Cappelli al tarassaco e Spiazzo è nota soprattutto per la
B&B La Gioconda 44, 0465/50.11.71 e aglio orsino e il risotto distillazione delle radici di genziana,
(Darè, via Tione 348/854.81.00). Sorge in ai tre cereali (riso, orzo ginepro e altre piante alpine, da cui si
89, 0465/80.14.25 luogo tranquillo anche se e farro) mantecato ricavano gli ottimi liquori della valle. Per gli
e 333/741.23.51). centrale, con tavernetta con crema di zucca, acquisti c’è la Distilleria Genziana Giovanni
Accogliente struttura e sala per colazioni gorgonzola e grana Boroni (località Borzago 12, 0465/80.15.21),
con 3 camere semplici a buffet. Doppia con trentino. Conto sui 30 €. un’istituzione dal lontano 1849. Consigliata
ma accoglienti, con colazione da 44 €. Agriturismo La Trisa anche una sosta da Serca (Bocenago,
bella vista. Doppia con (Giustino, via alla località Gal, 0465/80.49.80), piccolo
colazione da 60 €. I ristoranti Sega 2, 0465/50.16.65 negozio in uno chalet alpino, specializzato
Agriturismo Maso Pan e 335/679.01.80). Con in grappe, birre artigianali e miele.
(Caderzone, località La Voglia (Bocenago, annesso caseificio per
Pan, 0465/80.45.00 e via Nuova 1, la produzione di yogurt
333/980.94.45). Situato 0465/80.50.05). e latticini biologici,
utilizza molti dei prodotti
Albergo Garni Costa Verde dell’azienda agricola
nei suoi piatti. Prende il
nome dall’antico utensile
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polenta. Conto sui 25 €.
Le Fontane (Darè,
località Fontane 115,
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A poca distanza dalla
ciclabile, vicino al Sarca,
atmosfera familiare e
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della cucina locale, fra di Campiglio-Pinzolo-Val Rendena, Pinzolo,
cui strangolapreti e lune piazza San Giacomo, 0465/50.10.07;
di patate. Conto da 25 €. www.campigliodolomiti.it
68 Bell’Italia
TAORMINA (Messina) Casa Cuseni
UN PARADISO IN STILE
INGLESE
Creata a fine ‘800 da un mecenate di Leeds, la storica dimora ha accolto
scrittori, intellettuali, artisti. Oggi è museo di se stessa e le sue sale
conservano preziose testimonianze del gusto Art Nouveau d’Oltremanica
TESTI Isabella Colombo FOTOGRAFIE Alfio Garozzo
70 Bell’Italia
In questa foto: piante di
agrumi e rampicanti su
una delle terrazze del
giardino di Casa Cuseni,
a Taormina. Il giardino,
il più antico della città,
fu disegnato dal pittore
Frank Brangwyn con
i paesaggisti Alfred
East e Cecil Hunt. Oggi
fa parte del circuito dei
Grandi Giardini Italiani.
Pagina precedente: dal
giardino, la magnifica
vista su Taormina
e sul golfo di Naxos.
Bell’Italia 71
In questa foto: il centro
di Taormina visto
da Casa Cuseni.
Sotto, da sinistra:
scorcio della Dining
Room e il dettaglio
della pittura murale
del 1910 che allude
a un’adozione
maschile. Pagina
seguente, in alto da
sinistra: il portico
palladiano disegnato
da Frank Brangwyn;
Daphne Phelps in
alcune foto d’epoca;
in basso: veduta
d’insieme della
Dining Room.
72 Bell’Italia
A
ll’ombra di un roccione di
pietra calcarea, su una ripi-
da collina, in un giardino di
mandorli, ulivi e aranci, alla
fine dell’Ottocento nasce Ca-
sa Cuseni. Non solo una delle più belle
dimore storiche di Taormina, ma anche
un simbolo di ciò che questa città rap-
presenta per la Sicilia e il mondo. Casa
Cuseni è stata nel secolo scorso un luogo
magico, dove la bellezza dei panorami e
la perfezione delle architetture hanno
fatto da cornice ideale a un inedito scam-
bio artistico e culturale tra la Sicilia e l’In-
ghilterra. Dimora di artisti, cenacolo di
sperimentazioni culturali e nuove visioni
del mondo, oggi Casa Cuseni è una fore-
steria, oltre che Museo delle Belle Arti e
del Grand Tour della Città di Taormina e
sede della fondazione dedicata a Robert
Hawthorn Kitson. Mantiene così inalte-
rato il suo status di “finestra sul mondo”
e su uno splendido panorama che spazia
dall’Etna alla baia di Naxos.
La storia di questa casa, scoperta nei
particolari solo di recente, risale al 1893:
a Leeds, cittadina industriale del Nord
dell’Inghilterra, il giovane artista Robert
Hawthorn Kitson (1873-1947) sfoglia il
primo numero della rivista The Stu-
Bell’Italia 73
In questa foto,
il Salone, l’ambiente
principale del piano
terra, è arredato con
i pezzi d’antiquariato
che Kitson amava
collezionare: specchi
veneziani, tavoli
rococò, marmi d’età
ellenistica. Pagina
precedente, in alto
da sinistra: fontana
antropomorfa nel
giardino e scorcio
del Salone; in basso,
da sinistra: nel Salone,
il pianoforte e
un baldacchino
del ’700 siciliano.
dio in cui il fotografo tedesco Wilhelm moglie Mimma, figlia dei domestici della William Brangwyn, decoratore per Tif-
von Gloeden, di stanza a Taormina, ri- casa ai tempi d’oro. «Così, quattro anni fany, futuro pittore di parte del RCA
trae adolescenti siciliani, maschi e nu- dopo, Kitson decide di andare a trovare Building di Nelson Rockefeller a New
di, in pose neoclassiche. «In Inghilterra Von Gloeden insieme a Oscar Wilde, in York e uno degli inventori dell’Art Nou-
sono gli anni del processo per omoses- quello che all’epoca è solo un villaggio di veau. E poi Charles Holmes, direttore di
sualità a Oscar Wilde, e Robert Kitson, pescatori in un paesaggio da cartolina. The Studio, Cecil Hunt, presidente della
che di Wilde diverrà amico proprio a S’innamora del posto e decide di costru- Watercolor Society, e Sir Alfred Edward
Taormina, vede in quelle immagini una ire qui la sua dimora dopo aver venduto East, presidente della Royal Society of
profezia: forse questa è la terra dell’El- le aziende ereditate dal padre, un ricco British Artists. Una tale concentrazione
dorado, un paradiso di tolleranza» spie- imprenditore inglese». di artisti in un luogo così periferico non
ga Francesco Spadaro, direttore della Per la realizzazione dell’edificio Kit- passa inosservata: Ezra Pound e Pablo
Fondazione Robert Hawthorn Kitson e son chiama i più celebri artisti dell’e- Picasso sono tra i primi ad accorgersene
proprietario di Casa Cuseni insieme alla poca e suoi amici: primo fra tutti Frank e a mostrare interesse.
Bell’Italia 75
A sinistra: il colpo d’occhio sulla città e sul golfo da una delle
terrazze superiori del giardino. Quando Kitson, 27enne, arrivò a
Taormina nel 1900, fu stregato dal panorama e dall’atmosfera
tollerante della Sicilia di allora. Sotto: ceramiche di Caltagirone in
un angolo del giardino. Daphne Phelps, nipote di Kitson e sua
erede, abbellì il giardino con piante esotiche e alberi da frutto.
La casa è fatta di soffitti alti e muri Phelps, che decide di farne una residen- dell’impero britannico realizzati per la
spessi oltre mezzo metro per contra- za per artisti e intellettuali: ecco che do- Camera dei Lord a Westminster.
stare il caldo, pavimenti in legno per po gli anni bui della guerra, quando la Il fascino della storia della casa si rispec-
trattenere invece il calore durante la casa fu chiusa, comincia una nuova epo- chia nei suoi esterni. Il giardino, il più
stagione invernale, cinque camere da ca d’oro per queste stanze. Nella secon- bello di Taormina, è anche una caba-
letto, una biblioteca e la Dining Room, da metà del Novecento verranno abitate la perfetta: dall’ingresso alla sommità
unico interno al mondo progettato e da personaggi del calibro dello storico ci sono diversi livelli. «Si attraversa la
decorato da Frank Brangwyn. Denis Mack Smith, che qui completa i bellezza, rappresentata dalla casa, per
suoi libri sulla storia della Sicilia, e del arrivare alla conoscenza, simboleggiata
RIFUGIO E FONTE D’ISPIRAZIONE filosofo Bertrand Russell, che qui inizia dal giardino», spiega Spadaro. «Tutti i
PER ARTISTI E SCRITTORI a scrivere la sua autobiografia. Ma an- camini della casa sono allineati ai pozzi
«La cosiddetta “camera inglese”», conti- che l’eccentrico pittore americano Hen- perché fuoco e acqua sono l’origine della
nua Spadaro, «custodisce un segreto che ry Faulkner, che viene ad abitarci con i vita. Con la stessa logica la piscina viene
per molti decenni non viene rivelato: i suoi cani; il drammaturgo Tennessee allineata sul camino principale, cioè il
murales dipinti da Brangwyn sono una Williams, che ama bere Martini dry cono fumante dell’Etna, che è proprio lì
celebrazione dell’amore omosessuale, sulla terrazza; lo scrittore inglese Roald di fronte e si specchia nell’acqua della
che nella prima metà nel ’900 è un tabù. Dahl, che qui completa la sceneggiatura vasca». Un acquedotto romano confina
Inoltre, i due giovani uomini dipinti con di 007 Si vive solo due volte, e Greta Garbo con il terreno disseminato di marmi, ter-
in braccio un bambino rappresentano il che viene a occupare spesso la sua stanza racotta e pietra locale, una testa di leone
sogno di un’adozione gay che trae spun- preferita, quella che porta ancora il suo sovrasta la scala in marmo di Carrara. È
to da una vicenda reale: dopo il terre- nome, con vista sul golfo e acquerelli di un giardino che alla perfezione ingle-
moto di Messina del 1908, Kitson ospitò Kitson alle pareti. se delle forme unisce il fascino delle
qui alcuni bambini sfollati». Le pitture piante mediterranee. Non per nulla
murali di Brangwyn e gli arredi in stile li- UN GIARDINO ALL’INGLESE Anatole France, Nobel per la letteratura,
berty fanno della Dining Room un’opera CON VISTA SULL’ETNA passeggiando tra questi vialetti progettò
unica che nel 1981 è stata scoperta e de- Le opere che gli artisti hanno lasciato qui di far rivivere l’Arcadia in Sicilia.
gnamente celebrata dal Victoria&Albert fanno della casa un vero e proprio museo:
Museum di Londra. tra le più rappresentative c’è il progetto
Dopo la morte di Robert nel 1947 la ca- dei British Empire Panels di Brangwyn, a pagina 79
sa viene ereditata dalla nipote, Daphne una serie di pannelli sulla grandezza
76 Bell’Italia
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Tour della cittadina che questo mese ospita il G7, alla scoperta dei suoi gioielli. Con una visita alla mostra
futurista nell’ex chiesa del Carmine e un un tuffo nella baia di Isabella Colombo Fotografie Alfio Garozzo
Bell’Italia 79
1
come
dove
quando
TAORMINA
(Messina)
PECCATI DI GOLA
Gelati, granite, marzapane,
cannoli, pizze e arancini
Un tour alla scoperta dei sapori siciliani,
nella bella stagione, non può che partire
dalle gelaterie. Il maestro gelataio dalla
fama riconosciuta qui in zona è Placido
Prestipino che nel suo shop, Gelatomania
(corso Umberto 7, 0942/239.00), propone
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come gelso, fico, cassata siciliana e
pistacchio. Da non perdere però anche
i gusti esotici, come mango e passion
San Domenico Palace Hotel La Capinera
fruit che provengono da coltivazioni locali
alle pendici dell’Etna. Per le granite, da
Gli alberghi Un hotel affascinante, propone piatti innovativi assaggiare con l’immancabile “brioscia”,
comodo per chi vuole sulla base della la tappa d’obbligo è Bam Bar (via Giovanni
San Domenico Palace stare in centro ma andare tradizione regionale. di Giovanni 45, 0942/243.55). I gusti,
Hotel ★★★★★L al mare perché si trova a Fra le specialità c’è che ruotano a seconda delle stagioni, dei
(piazza San Domenico 5, pochi passi dalla funivia il polpo alla brace con mesi e persino dell’ora del giorno, sono
0942/61.31.11). che porta a Lido Mazzarò. capperi e mandorle. lavorati con le classiche macchine a pala
Classiche atmosfere C’è un giardino di palme Conto da 60 €. verticale che rendono la granita meno
siciliane, panorami per il relax e camere Al Duomo (vico Ebrei densa e di grana più fine. Per la pausa
magnifici e lusso. L’edificio vista mare. Doppia 11, 0942/62.56.56). pranzo veloce il must sono gli arancini
è un antico monastero con colazione da 87 €. In estate qui si cena di Cristina (via Strabone 2, 0942/211.71),
domenicano con un B&B Villa Valentina nello splendido dehors. il panificio più gettonato dalla gente del
affaccio sull’Etna e sulla (località Trappitello, Cucina tipica siciliana, in posto, e i rustici di Strit Fud (corso Umberto
baia di Naxos. Doppia con via Cannizzoli 74, prevalenza di pesce. Nel 145, 0942/62.59.41) che oltre a pizze e
colazione da 320 €. 0942/5.02.00). Villa menu: sfera di gambero schiacciate propone piatti caldi take away,
Boutique Hotel familiare con un ampio di mazzara con crema di dalla pasta alla Norma alle verdure grigliate.
Taodomus ★★★ (corso spazio verde, vicina formaggio e pistacchio Al pomeriggio valgono una visita la vineria
Umberto 224, 0942/ al mare. È comoda di Bronte, cannolo Modì (via Calapitrulli 13, 0942/236.58) per
62.83.15). Solo 10 per visitare, oltre a alle olive con tartare di assaggiare una selezione dei migliori rossi
stanze proprio al centro Taormina, l’Etna e le gole tonno. Conto da 40 €. e bianchi siciliani, e la Pasticceria D’Amore
di Taormina. L’ambiente dell’Alcantara. Doppia Osteria Rosso di Vino (via Costantino Patricio 28, 0942/238.42)
è raffinato, intimo e con colazione da 64 €. (vico De Spuches 8, per mettere in valigia i sapori siciliani sotto
accogliente. La colazione 0942/62.86.53). forma di paste di mandorla, frutta
è servita nella terrazza È il progetto di quattro di marzapane, croccanti di pistacchio
I ristoranti
all’ultimo piano. Doppia ragazzi che hanno deciso e gli immancabili cannoli di ricotta.
con colazione da 129 €. La Capinera (via di scommettere sulla loro
Hotel La Pensione Nazionale 177, terra: la cucina trae spunto
Svizzera ★★★ 0942/62.62.47). dalla tradizione marinara,
(via Pirandello 26, La cucina stellata dello ma osa accostamenti
0942/237.90). chef Pietro D’Agostino interessanti. L’avocado
con gambero di nassa
e caviale di Aperol spritz
è da provare. Notevoli
i vini. Conto da 40 €.
Pizzeria Villa Zuccaro
(piazza del Carmine 5,
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Malcesine, infatti, ha un’unicità straordinaria, qui si ogni momento, dalla partenza all’arrivo. E una volta in
possono abbracciare con un solo sguardo panorami ed cima è ancora tutta una scoperta. Il monte Baldo offre,
esperienze diversissime: i paesaggi fioriti e profumati infatti, percorsi e proposte a contatto con la natura per
della riviera, dove il turchese del lago si fonde con tutti e in ogni stagione. D’inverno si scia o si fa freeride
l’eleganza dei palazzi che si affacciano sui vicoli con vista lago. Chi preferisce le ciaspole trova percorsi
silenziosi, sul porticciolo animato e le case colorate, di straordinaria bellezza, godendo dei panorami di
sul profilo merlato del castello e il verde argentato questa magnifica terrazza naturale. D’estate si può
degli ulivi. E poi c’è l’esperienza della montagna, scegliere tra piacevoli passeggiate nei prati fino ai più
straordinaria in ogni stagione, quando le vette sono impegnativi sentieri praticando anche il nordic walking,
candide di neve o un tripudio di verdi e colori in estate. lungo 6 differenti tracciati. Anche gli appassionati di
Da Malcesine, infatti, parte la prima funivia a cabine mountain bike hanno a disposizione diversi percorsi,
interamente rotanti che in soli venti minuti sale fino segnati in vari colori, e tutti godono della bellissima
a quasi 1800 mt. sul Monte Baldo. Annoverata tra le vista sul lago. Ma dal Monte Baldo si può partire
10 funivie più spettacolari al mondo, dalle sue cabine anche per un emozionante volo in parapendio dove
girevoli si gode un incredibile panorama, che spazia lo sguardo spazia tra il verde cangiante dei prati ed il
dal lago alle Alpi con vista sui ghiacciai dell’Adamello blu scintillante del lago con la corona delle montagne
e della Presanella. La Funivia di Malcesine vanta tutto attorno.
anche un altro primato: è stata la prima in Italia a
dotarsi di cabine girevoli ancora nel 2002, e continua Funivia Malcesine Monte Baldo, via Navene Vecchia
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TERREMOTO
A CORTE
84 Bell’Italia
In questa foto, una delle sale che ospitano la
collezione Terrae Motus: da sinistra, due opere
senza titolo di Jannis Kounellis (1992) e Domenico
Bianchi (1991) e la celebre Fate Presto (1989)
di Andy Warhol. A destra: il Parco visto dalla Reggia.
Bell’Italia 85
N
ovanta secondi di ruggito dalla
pancia della Terra, l’Armaged-
don dell’Apocalisse. E poi il
nulla. Era il 23 novembre
1980, ore 19,38: il terremoto
dell’Irpinia, decimo grado della scala
Mercalli, inghiottì uomini e cose, animali
e abitazioni. In un minuto e mezzo 2.914
persone passarono dalla voce al silenzio,
70 paesi furono cancellati. I soccorsi arri-
varono in ritardo: nelle prefetture, nelle
redazioni dei giornali nessuno capì subito
la portata del disastro e così quel «Fate
presto», per salvare chi è ancora vivo, per
aiutare chi non ha più nulla, quel titolo
urlato e disperato de Il Mattino arrivò solo
tre giorni dopo, il 26 novembre 1980, in-
sieme con le lacrime di Sandro Pertini.
Quel titolo divenne una delle opere più
struggenti di Andy Warhol, chiamato con
altri artisti dal gallerista napoletano Lucio
Amelio a scrivere con l’arte una pagina di
solidarietà: da qui nacque Terrae Motus,
la collezione d’arte contemporanea “a
tema” più importante al mondo, sicu-
ramente tra le più emozionanti per il
filo rosso che lega le 72 opere. «C’era
dell’energia nell’arte, tanta energia da po-
tersi contrapporre a quella scatenata dal-
la terra», disse Amelio. La collezione, la-
sciata in testamento da Amelio alla Reggia
di Caserta nel 1994, oggi è stata completa-
mente riunita ed esposta al pubblico, sia
pure in allestimento temporaneo. Joseph
Beuys, Robert Mapplethorpe, Alighiero
Boetti, Jannis Kounellis, Keith Haring, Mi-
chelangelo Pistoletto, Nino Longo-
86 Bell’Italia
Pagina precedente, dall’alto: opere della collezione Terrae
il Cannocchiale, il lungo ambulacro Motus: da sinistra, Annunciazione
che separa i quattro grandi cortili (1984), di Michelangelo Pistoletto,
interni sui quali affacciano i corpi e West Go Ho (1986), di Robert
di fabbrica; la Reggia vista dalla Rauschenberg. Sotto, da sinistra:
Fontana di Venere e Adone, quasi la Biblioteca Palatina; scorcio
al culmine della via d’acqua che di uno dei due cortili che di recente
attraversa il Parco. Sopra: altre due sono stati ripuliti e restaurati.
A destra: Senza Titolo
(1983), di Keith Haring.
In basso: Static (1982),
di Gerhard Richter.
La raccolta Terrae Motus,
promossa e poi donata
alla Reggia dal gallerista
Lucio Amelio, comprende
72 opere realizzate da
grandi artisti all’indomani
del sisma in Irpinia; oggi
è esposta integralmente
in un nuovo allestimento
al piano nobile.
88 Bell’Italia
...la passeggiata
Shopping
& Events
Golfo Aranci
@ladolcevitagolfoaranci via dei Marinai - Olbia Tempio
CASERTA La Reggia
LO SPLENDIDO LABIRINTO
DELLA VERSAILLES ITALIANA
Il palazzo racchiude 1.200 stanze tra appartamenti privati e sale
di rappresentanza, una biblioteca, una cappella, un teatro e perfino un presepe
Illustrazione di Francesco Corni
15
13
14
6
12
1 7
4 3
11
10
I SOGNI DELL’ARCHITETTO:
UN’OPERA D’ARTE
Luigi Vanvitelli illustrò i suoi progetti per il nuovo Palazzo Reale con una serie di magnifiche
incisioni poi raccolte in un volume che è un capolavoro: un esemplare è conservato alla Reggia
Luigi Vanvitelli presentò ai sovrani i vari spaccati, l’acquedotto Carolino ricercatissima, contesa da principi
di Napoli il suo progetto per la Reggia (sopra, a destra) che avrebbe portato e collezionisti. Rispetto ai “sogni”
con una serie di dettagliatissimi l’acqua da 40 chilometri di distanza. dell’architetto i progetti iniziali furono
disegni: quattordici magnifiche tavole Nel 1756 le tavole furono raccolte spesso ridimensionati, come nel caso
che illustravano il complesso formato nel volume Dichiarazione dei disegni del giardino all’italiana con i parterre,
da palazzo e giardini, concepito come del Reale Palazzo di Caserta, dedicato trasformato in un parco; e neppure
un insieme strettamente unitario ai re Carlo e Amalia di Borbone; furono realizzati la cupola centrale
(sopra, a sinistra), la facciata (sotto), un’opera che divenne presto e le quattro torri angolari del palazzo.
A sinistra: la stanza da
bagno di Maria Carolina,
finemente decorata,
con la vasca in marmo
“sorvegliata” dal dipinto
delle Tre Grazie.
In basso: il Teatro di Corte,
da poco riaperto alle
visite. Costruito a partire
dal 1756 sul modello
del San Carlo di Napoli,
è l’unico ambiente della
Reggia interamente
realizzato da Vanvitelli.
Bell’Italia 93
seguita dalla più raccolta sala del Consi-
glio, che segna anche il confine tra area
pubblica e privata. Inizia infatti con la
camera da letto di Francesco II la parte
più bella degli appartamenti, quella che
racconta la vita quotidiana a corte e l’inti-
mità dei Borboni: sale da bagno, studioli,
cappelle private, salottini, stanze della
musica. Tra gli ambienti più interessanti,
l’Appartamento di Maria Carolina, fine-
mente decorato, con la preziosa stanza da
toilette (visitabile su richiesta) dove fu
trovato «uno strano oggetto a forma di
chitarra», come fu inventariato all’indo-
mani dell’Unità d’Italia: era un bidet.
Tre grandi ambienti ospitano poi la Bi-
blioteca Palatina, creata anch’essa da Ma-
ria Carolina: 15 mila volumi (consultabili)
di storia, scienza, filosofia, zoologia e mu-
sica che attendono di essere digitalizzati.
Imperdibile, infine, il Teatro di Corte,
da poco aperto alle visite nei fine setti-
mana grazie ai volontari del Touring Club
Italiano: un gioiello architettonico che
riproduce in piccolo il San Carlo di Napo-
li, nato per allestire “comediole domesti-
che” a uso della corte e il cui sipario pote-
va aprirsi direttamente sul Parco.
Una curiosità: l’unica scenografia rimasta
dell’epoca vanvitelliana è una grande tela
di Antonio Joli, restaurata col contributo
di Tom Cruise in occasione delle riprese
di Mission: Impossible III (2006).
a pagina 97
94 Bell’Italia
In questa foto: la Fontana di Diana suggestivi del Giardino Inglese:
e Atteone con uno dei due gruppi il Criptoportico, con la volta
scultorei che affiancano la Grande sfondata ad arte, e il Bagno di
Cascata; la dea è ritratta tra Venere, con la statua della dea e il
le ninfe sue compagne. Pagina laghetto. Sotto: lo scalone d’Onore
precedente, in alto: la fuga dei saloni della Reggia; dettaglio di uno
nell’Appartamento dell’800; dei due leoni, simbolo del potere
in basso, da sinistra: due luoghi regale, che vigilano sulla rampa.
Bell’Italia 95
1
10
11
come
dove
quando
CASERTA
Dal Medioevo
ai Borbone La cattedrale di Casertavecchia
Alla scoperta dell’incantevole borgo longobardo di Casertavecchia e dei siti reali di Carditello
e San Leucio. In tavola trionfano pizze squisite e la mozzarella Dop di Manuela Piancastelli
Bell’Italia 97
come
dove
quando
CASERTA
98 Bell’Italia
G
aia di torri e campanili all’in- Monferrato, e conserva nobili eleganze.
terno, all’esterno Casale pareva Così, come se si fosse invitati in una bella
davvero imprendibile, tutta ir- casa dalle atmosfere antiche, la scoperta
suta com’era di bastioni a denti del cuore cittadino comincia dal “salotto
di sega, che pareva uno di quei buono”: piazza Mazzini, con i portici, il
draghi che si vedono sui libri. Era proprio Bar Savoia, i negozi d’epoca (la drogheria
un gran bello spettacolo...» Nel romanzo Corino è lì dal 1794), la statua equestre di
L’isola del giorno prima Umberto Eco de- Carlo Alberto in un’inedita versione da
scrive così Casale nel ’600, ai tempi dell’as- antico romano. Il tutto sorvegliato dalla
sedio degli Spagnoli raccontato anche da torre Civica, 60 metri di altezza: un mix
Manzoni nei Promessi Sposi. Oggi quelle di Medioevo, Cinquecento e restauri no-
mura non ci sono più, ma il centro stori- vecenteschi, mentre sul fondo di via del
co rimane racchiuso nel loro tracciato. E Duomo appare la cattedrale intitolata al
le torri, i palazzi, le chiese raccontano un vescovo-martire Sant’Evasio. La facciata è
passato che spazia dal Medioevo romani- in buona parte un rifacimento ottocente-
co al Gotico, al Rinascimento, e al Baroc- sco, ma gli interni rivelano le origini roma-
co, soprattutto. E dialoga con un presente niche (la chiesa fu consacrata nel 1106),
che ha la piacevolezza dell’arte di vivere in particolare nello spettacolare nartece,
di una piccola città fra le colline e il Po. restaurato di recente, dalla decorazione
Casale è stata una capitale importan- di pietra e mattoni e dalle linee architet-
te, del Marchesato e poi del Ducato del toniche audaci, che salgono verso
SALOTTO D’ARTE
FRA IL PO E LE COLLINE
Chiese, torri, palazzi ed eleganti cortili: il centro storico della cittadina
piemontese offre un armonico intreccio di stili che ne racconta la storia.
E monumenti che seguono ancora l’andamento delle antiche mura
TESTI Rosalba Graglia FOTOGRAFIE Anne Conway
Bell’Italia 101
Sopra, da sinistra: A sinistra: scorcio
l’ingresso del centro
di palazzo storico dalla
Sannazzaro torre Civica;
(1711) in si riconosce
via Mameli; la facciata
l’imponente romanica della
nartece della cattedrale;
cattedrale di sullo sfondo a
Sant’Evasio, sinistra la chiesa
realizzato in dell’Addolorata.
conci di arenaria A destra: i portici
e mattoni. di via Roma.
l’alto con tocchi vagamente d’Oriente. At- quinte. Così per esempio il palazzo Ma- mese, per Città Aperta, quando la gran
torno al duomo è una concentrazione di gnocavalli, al civico 14 di via Mameli, o parte dei monumenti e dei palazzi per-
chiese e palazzi, da scoprire lungo stra- il Gozzani di San Giorgio, al 10, entrambi mette l’accesso al pubblico.
de dai nomi patriottici. Su via Mameli settecenteschi e oggi sedi di uffici comu-
alcuni fra i più belli, a cominciare da nali, sorprendono non solo per le facciate L’ANTICO GHETTO EBRAICO
palazzo Gozzani Treville, un gioiello decorate ma per i cortili monumentali. E I SUOI TESORI NASCOSTI
del Settecento, dal 1827 sede dell’Ac- Un leitmotiv che si ripropone nella corte Via Alessandria introduce a un altro capi-
cademia Filarmonica (e ora anche di con lo scalone d’onore di palazzo Lango- tolo della storia di Casale: era qui l’antico
un ristorante gastronomico). Bella la fac- sco, nella vicina via Cavour, dove c’è la ghetto – davanti al portone al numero
ciata curvilinea, ma il fascino maggiore biblioteca, o in palazzo Vitta di via Tre- 16 una targa e un cardine di ferro ricor-
ce l’ha il cortile, tutto statue, balconate, vigi, sede dell’accademia d’arte e musica dano che in quel punto veniva chiuso la
quinte scenografiche e colonne, con lo Le Muse, o ancora nel palazzo di Anna sera l’accesso alla parte di città destinata
scalone e sopra la sala affrescata che in- d’Alençon di via Alessandria, dal cortile agli ebrei – creato nel 1723 per ospitare
troduce al ristorante. rinascimentale affrescato. Capita di tro- la seconda più numerosa comunità
I cortili segreti sono una delle prime varli aperti (quelli sedi comunali lo sono ebraica piemontese, dopo Torino. E la
scoperte di Casale, un tocco tipicamente sempre) ma l’idea migliore è venire a Ca- sinagoga, nata a fine ’500 ma modificata
piemontese per vedere la città dietro le sale il secondo sabato e domenica di ogni nel ’700, dietro una facciata anonima
Bell’Italia 103
A sinistra: scorcio della
un momento sinagoga,
di relax sotto costruita nel
i portici di piazza 1595 nel ghetto.
Mazzini. Sopra, L’interno,
da sinistra: veduta riccamente
della Biblioteca decorato,
del Seminario conserva gli
Vescovile, originali arredi
fondata nel barocchi. A destra:
1738 e dal 1838 la torre Civica
sistemata nella (60 metri) vista
sede attuale; dal castello.
(fino allo Statuto Albertino del 1848 non L’ultima tappa è il castello, dove è comin- ragazzi” (e prossimamente anche parte
erano consentite decorazioni esterne) ha ciata la storia di Casale. Il copione è quello della biblioteca civica) e l’Enoteca Regio-
interni barocchi sfarzosi, e ospita il più consueto: la fortezza, voluta dal marche- nale del Monferrato. Suggestivo il giro
ricco Museo degli Argenti d’Italia. se del Monferrato Giovanni II Paleologo dei bastioni, che regala scorci inediti
Tutt’attorno è una costellazione di chiese, nel ’300, nel XV e XVI secolo divenne sul centro. Il progetto è di “aprire” sem-
cinque e seicentesche: Sant’Ilario, Santo residenza della corte; nel ’600 Guglielmo pre di più il castello alla città, e rendere
Stefano, San Filippo, l’Addolorata, San Gonzaga, duca di Mantova e signore del visitabili anche gli interni dei bastioni, i
Michele, San Paolo, Santa Caterina dalla Monferrato, gli diede la pianta esagonale sotterranei, per raccontare l’evoluzione
straordinaria cupola. Fa eccezione San che ancora si vede. Nel ’700 vengono rifat- della fortificazione nei secoli. Trasfor-
Domenico, mix di Gotico e Rinasci- ti i torrioni occidentali; nell’800 si demoli- mare insomma un luogo della storia in
mento su una piazzetta-teatro, con un scono i rivellini per ampliare la piazza, la uno spazio di convivialità e di quotidia-
chiostro in cotto. Un altro chiostro, quel- grande spianata su cui affaccia anche nità: un bel modo per rendere vivo il pas-
lo dell’ex convento di Santa Croce, tutto il teatro, una chicca settecentesca tut- sato e creare un ponte col presente.
lunette affrescate dal Moncalvo, è diven- ta velluti, dorature e stucchi.
tato museo: è l’accesso al Museo Civico Oggi il castello è sede di eventi, accoglie
e alla Gipsoteca dello scultore casalese ogni mese mostre nella Manica Lunga, a pagina 107
Leonardo Bistolfi (1859-1933). ospita la biblioteca “delle ragazze e dei
104 Bell’Italia
Firma e inserisci il Codice Fiscale nella dichiarazione dei redditi
come
dove
quando
CASALE MONFERRATO
(Alessandria)
Primavera di riso,
rose, arte e sapori Gipsoteca Bistolfi
Itinerario in centro: dai musei della sinagoga ai tesori del duomo e della gipsoteca. E poi concerti all’aperto
e appuntamenti alla scoperta di giardini, mercati e prodotti tipici di Rosalba Graglia Fotografie Anne Conway
Bell’Italia 107
come
dove
quando
CASALE MONFERRATO
(Alessandria)
108 Bell’Italia
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Vacanze
il weekend VENTIMIGLIA
BELLEZZA
SENZA
FRONTIERE
Nell’estremo Ponente Ligure, a pochi
chilometri dal confine francese, la città
alta incanta con gli splendidi panorami
e i monumenti in pietra, le piazze luminose
e i giardini lussureggianti. Da scoprire
insieme alle delizie della cucina, a base
di pesce fresco e verdure genuine
Bell’Italia 111
il weekend VENTIMIGLIA
C
ome «vivere in un’antica stampa»: vi-
sitando Ventimiglia alta, nucleo stori-
co della città nell’estremo Ponente
Ligure, non si può che concordare
con il poeta Camillo Sbarbaro, grande
cantore della Liguria. Non è semplice raccon-
tare un luogo di tanta teatrale bellezza paesag-
gistica, in un golfo cinto da vette e pareti roc-
ciose a picco sul mare, dove la vegetazione
mediterranea inebria per ricchezza e profumi,
nascondendo e rivelando tracce della Via Julia
Augusta, ville nobiliari, celebri giardini.
DA ALBINTIMILIUM
AL POTENTE FEUDO DEI CONTI
La sua storia è antichissima. In località Balzi
Rossi, al confine italo-francese, ci sono grotte
scavate nel calcare, fra i siti preistorici più im-
portanti d’Europa, abitate dall’uomo nel Paleo-
litico. Al limite orientale di Ventimiglia nuova,
il nucleo rivierasco nato con la costruzione del-
la ferrovia a fine ’800 e sviluppato nella piana
alla foce del Roia, appaiono i resti della roma-
na Albintimilium, che nel II secolo avanti Cri-
sto si sovrappose al villaggio fondato dai Liguri
Intemeli. A causa della strategica posizione di
confine, il centro seguì le sorti dell’Impero e in
seguito alle invasioni barbariche venne pro-
gressivamente abbandonato per un abitato
più sicuro, sul colle a ponente del fiume Ro-
ia, futuro agglomerato medievale.
Lasciando la vivace città bassa, i giardini di pal-
me, i famosi mercati (quello giornaliero al co-
perto e quello all’aperto del venerdì) e la quat-
trocentesca chiesa di Sant’Agostino, si sale nel
centro storico, arroccato nel punto più protet-
to e spettacolare. Nella zona del Cavo, l’acropo-
li cittadina, si dispiega un pregevole complesso
monumentale con la cattedrale, il battistero e
il convento delle Canonichesse Lateranensi,
dalla scenografica doppia scala. Qui sorgeva il
castello dei conti di Ventimiglia, una delle
112 Bell’Italia
il weekend VENTIMIGLIA
LEGGIADRA SENTINELLA
CHE VEGLIA SULLA COSTA
Il fascino di questa città, che con i suoi forti, la
cinta muraria, i campanili, veglia, un po’ ap-
partata e superba, sulla costa fino alla Francia,
risiede soprattutto nei contrasti, risolti in un
insieme armonioso. In essa si può leggere la
storia, che affiora dalle pietre – quella bianca
di La Turbie, onnipresente, la puddinga locale,
i marmi, il granito di Corsica... –, da colonne
romane, magari ritrovate in una vecchia canti-
na, stratificazioni di edifici, intonaci colorati. E
poi, a sorprendere è il passaggio tra l’ombra dei
silenziosi vicoli e la luce delle piazze, che d’im-
provviso si aprono, rivelando chiese ricche di
tesori, una luce che quasi stordisce quando si
arriva nei punti panoramici lungo la cinta mu-
raria. Uno di questi, alla propaggine settentrio-
nale, è sul poggio dove cresceva l’oliveto dei
Benedettini di Lérins, che nel 1041 ebbero la
proprietà della chiesa di San Michele.
Una delle vedute più belle e segrete si ha
dal convento delle Canonichesse Latera-
nensi, ora delle Suore di Nostra Signora
dell’Orto. Qui, oltre a visitare (su richiesta) la
chiesa barocca di Sant’Antonio Abate, si attra-
versa il chiostro delle Erbe per salire ai lussu-
reggianti giardini pensili, con pergolato di
114 Bell’Italia
il weekend VENTIMIGLIA
TRIONFI BAROCCHI
E ANTICHE FORTEZZE
L’oratorio di San Secondo, il patrono cittadino
festeggiato il 26 agosto, è un trionfo barocco di
marmi e simbologie legate alla morte e all’asce-
sa verso la luce del Paradiso. Si incontrano
piazzette come quella del Canto, dove un gio-
vane appassionato di lirica e di moda ha aperto
il laboratorio Sartor Intemelius, creando costu-
mi per la festa medievale che ogni anno, in
agosto, riporta la magica città indietro nei seco-
li. E poi si giunge alla chiesa di San Michele, in
parte romanica, nella cui costruzione sono sta-
ti reimpiegati cippi miliari romani.
A guardia di Ventimiglia stanno tre forti. In al-
to, l’antico castel d’Appio, in rovina, ora pro-
prietà privata; a ovest, il forte genovese di San
Paolo. Più in basso, sulla strada verso la Fran-
cia, in posizione panoramica, il forte dell’An-
nunziata, già piazzaforte militare, ingrandi-
ta e potenziata da re Carlo Alberto, e oggi
polo culturale e sede del Museo Archeologi-
co. Qui, attraverso straordinari reperti come la
coppa vitrea del III secolo con l’Ictiocentauro
(creatura fantastica con corpo umano, zampe
di cavallo e coda di pesce), si ripercorre l’anti-
chissima cultura di queste terre di confine.
116 Bell’Italia
il weekend VENTIMIGLIA
Testi Claudia Sugliano - Fotografie Matteo Carassale
Dove pernottare
Villa Eva Beach ★★★ (frazione Latte, via
Romana 43, 0184/22.99.96). Sulla baia di Latte,
una villa ottocentesca ristrutturata con spiaggia
privata e piscina. 5 stanze eleganti e moderne
con vista mare. Doppia con colazione da 120 €.
B&B Casa Fenoglio (via Garibaldi 20,
349/385.42.42). Nel centro storico, tre stanze
al piano nobile dell’aristocratico palazzo
Fenoglio. Arredi di design in diverse sfumature
di colore. Doppia con colazione da 80 €.
B&B La Terrazza dei Pelargoni (via Garibaldi
24, 347/260.89.08). Nel centro medievale,
ha una bella terrazza panoramica, un ampio
salone con camino e stanze d’atmosfera.
Doppia con colazione da 70 €.
Agriturismo La Ciapeleta (via degli Ulivi 9,
335/538.55.77). In una rilassante cornice verde
di ulivi e orti, 4 camere confortevoli e piene
di calore: come l’accoglienza dei proprietari.
Doppia con colazione da 70 €.
Per la cena
Balzi Rossi (via Balzi Rossi 2, 0184/381.32).
Locale raffinato, con terrazza panoramica
e posizione straordinaria, indirizzo ideale
per il pesce fresco, anche crudo. Conto
da 65 €, menu degustazione 75 €.
Hanbury (via Hanbury 4, 0184/344.26).
Vicino alla stazione, in una vivace via pedonale,
questo noto ristorante offre pescato del giorno
e un menu intrigante con piatti originali.
Menu degustazione da 55 €.
La Caravella (passeggiata Marconi 13,
B&B Casa Fenoglio
0184/23.95.67). In riva al mare, un ottimo
indirizzo per il pesce freschissimo in tutte
le variazioni, dal crudo del carpaccio di ricciola
con arance e cipolle rosse ai paccheri con
gamberoni di Sanremo. Conto sui 45-50 €.
Antica Osteria Ü Funtanin (piazzale Funtanin 3,
0184/23.12.09). Un locale ottocentesco
all’ingresso della città medievale. Tra le specialità,
tortino di branda, che rivisita la specialità locale
di stucafisciu â brandacujiun. Conto sui 40 €.
Mercato Coperto
venerdì
COME ARRIVARE
In auto: Ventimiglia
si raggiunge con l’A10
Genova-Ventimiglia,
uscita Ventimiglia.
In treno: linea Milano-
Genova-Ventimiglia
con il treno Thello
(www.thello.com).
In aereo: aeroporti
di Genova (a 162 km)
e Nizza (a 40 km).
In camper: Camping
Por la Mar, Ventimiglia,
corso Nizza 107,
0184/22.96.26; www.
campingporlamar.com
DOMENICA MATTINA
Dagli inglesi alla preistoria
Appena prima della frontiera francese, in località
La Mortola (circa 5 km dal centro) si estendono
i Giardini Botanici Hanbury, creati dall’inglese
Thomas Hanbury nella seconda metà dell’800
e dal 1960 proprietà dello Stato: un grandioso
complesso che da palazzo Orengo digrada verso
il mare con diverse collezioni di piante esotiche
e mediterranee, dagli Eucaliptus ai rampicanti,
dalle rose agli agrumi di antiche varietà, fino
ai bambù e alle acacie. Già al confine, ecco
il Museo Preistorico dei Balzi Rossi, dedicato
all’importante sito paleolitico. La visita
comprende un itinerario nelle grotte accessibili:
la Barma Grande, la grotta del Caviglione,
il Riparo Mochi e la grotta di Florestano.
DOMENICA POMERIGGIO
Mentone, charme francese
Un “salto” oltre confine per una visita del centro
storico di Mentone. Salendo per le tipiche vie
e le monumentali scalinate fino alla basilica di
San Michele Arcangelo si gode una magnifica
vista dal sagrato, dove i ciottoli disegnano lo
stemma dei Grimaldi. Subito un salto ai giardini
pubblici Biovès, per vedere l’installazione
Jardins Secrets realizzata dal collettivo Les
Olivettes per il Festival dei Giardini della Costa
Azzurra; quindi si possono visitare due fra i tanti
Mentone vista dal porto giardini della città. La Serre de la Madone,
sei ettari di terrazzamenti in collina, ospita un
tripudio di varietà mediterranee e specie rare,
con fontane, vasche e scale. Il Giardino del
Palazzo Carnolès, sede del Museo di Belle Arti,
accoglie la più importante collezione europea
di agrumi: 137 varietà tra limoni, cedri, aranci,
lime, mandarini, clementine, kumquat,
bergamotti, melangoli, pompelmi e pomeli.
IN ALTERNATIVA
A piedi sulla strada romana
Una piacevole alternativa è la passeggiata
lungo un breve tratto della Via Julia Augusta,
Museo Preistorico dei Balzi Rossi strada romana di eccezionale importanza perché
collegava i territori italici alla Gallia. L’itinerario,
di circa 4,5 km, in parte su strada statale, inizia
domenica, indirizzi dal cuore medievale di Ventimiglia e conduce
alla piana di Latte. Si parte dalla chiesa di
Giardini Botanici Hanbury, Jardins Biovès, Mentone, San Michele, che conserva tre cippi miliari, uno
località La Mortola, corso avenue Boyer. Sempre aperti.
Montecarlo 43, 0184/22.95.07. Serre de la Madone, Mentone, di Augusto e due di Caracalla, per raggiungere
Orario: 9,30-18, dal 16 giugno route de Gorbio 74, 0033/ il forte dell’Annunziata; da qui per un tratto
9,30-19. Ingresso: 9 €. (0)4/93.57.73.90. Orario: 10-18, si segue la statale, al bivio si prende a destra
Museo Preistorico dei Balzi Rossi, chiuso lunedì. Ingresso: 8 €. per la località Ville-Calandre, una strada fra
località Grimaldi, via Balzi Giardino di Agrumi del Palais
bei giardini. Si arriva così alla duecentesca porta
Rossi 9, 0184/381.13. Orario: Carnolès, Mentone, avenue de la
8,30-19,30, chiuso lunedì. Madone 3, 0033/(0)4/93.35.49.71. Canarda, costruita dai Genovesi come ultima
Ingresso: 4 €. Orario: 10-12 e 14-18, chiuso fortificazione occidentale. Si ridiscende lungo
Basilique Saint-Michel Archange, martedì. Ingresso libero. il percorso della Via Julia Augusta, per poi
Mentone, parvis Saint-Michel, giungere sull’Aurelia in prossimità della
0033/(0)4/93.35.81.63. Orario:
10-12 e 15-17,15, chiusa sabato info frazione Latte e inoltrarsi nuovamente nella
strada romana, che si snoda tra pinete,
mattina e domenica mattina. Comune di Ventimiglia, piazza
Ingresso gratuito. della Libertà 3, 0184/28.02.41. giardini e ville seicentesche vicino al mare.
120 Bell’Italia
CODICE FISCALE
SCELTA PER LA DESTINAZIONE DEL CINQUE PER MILLE DELL’IRPEF (in caso di scelta FIRMARE in UNO degli spazi sottostanti)
SOSTEGNO DEL VOLONTARIATO E DELLE ALTRE ORGANIZZAZIONI FINANZIAMENTO DELLA RICERCA SCIENTIFICA E DELLA UNIVERSITA’
NON LUCRATIVE DI UTILITA’ SOCIALE, DELLE ASSOCIAZIONI DI PROMOZIONE
SOCIALE E DELLE ASSOCIAZIONI E FONDAZIONI RICONOSCIUTE CHE OPERANO
NEI SETTORI DI CUI ALL’ART. 10, C. 1, LETT A), DEL D.LGS. N. 460 DEL 1997
FINANZIAMENTO DELLA RICERCA SANITARIA FINANZIAMENTO A FAVORE DI ORGANISMI PRIVATI DELLE ATTIVITA’ DI TUTELA,
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TRA ITALIA E SVIZZERA
Da Lanzo d’Intelvi un affascinante sentiero affacciato sul lago di Lugano
ripercorre la linea di frontiera, oggetto di dispute per quasi quattro secoli
Bell’Italia 125
Sentieri d’Italia
al bivio con il sentiero per la grotta di Gai Da questo caposaldo si scende ora ver-
e l’alpe Buis, si tiene a destra per arriva- so il lago, seguendo, dal campo giochi,
re alla palina Creccio, fissata sul confine. la linea di confine: bisogna fare un po’
Ora, dopo aver imboccato il sentiero pro- di attenzione perché il sentiero è molto
veniente da Arogno, si affronta la ripida ripido e in breve si perdono ben trecen-
salita del costone montuoso, fra enormi to metri di dislivello.
faggi, fino a guadagnare la vetta della
Sighignola, reputato belvedere alpino, TRA FITTI BOSCHI
valorizzato nel 1913 da Luigi Vittorio E FILE DI CIPPI NUMERATI
Bertarelli, ispiratore del Touring Club Giunti al cippo recante il numero 18
Italiano. Allora lo si chiamò Vedetta per si abbandona il sentiero diretto alla
il panorama verso le Alpi e il sottostante sottostante alpe di Pugerna e si piega
lago di Lugano, con la città in bella evi- a destra, seguendo sempre la linea di
denza. Si costruirono una strada carroz- confine che ora si stabilizza a mezza co-
al revival degli stili del passato. Da piazza zabile, un parco e un piazzale, arredato sta sul versante rivolto a lago, nel folto
Matteotti si seguono inizialmente le indi- con lampioni, tavoli e panchine. Accanto del bosco. In questo tratto il confine non
cazioni per Sighignola, passando accanto si eresse un ristoro nello stile alpino, uno segue il colmo della montagna, ma dal-
alla chiesa parrocchiale. All’uscita dall’a- chalet in legno che, negli intenti del Tou- la Sighignola fino al belvedere di Lanzo
bitato si abbandona la strada principale e ring, non doveva avere pretese di lusso scende per diverse centinaia di metri
si segue a sinistra via Spazzi, fino allo slar- ma essere aperto ai turisti di ogni ceto sul versante settentrionale, lasciando
go della valletta un tempo chiamata “dei sociale. Nel 2013 una cerimonia e una all’Italia tutta la fascia superiore, situa-
Saraceni’, dove prendono avvio diversi esposizione di documenti storici hanno zione che, come abbiamo detto, diede
sentieri. Il nostro reca il segnavia 8-8a e riportato alla memoria i fasti della Sighi- luogo a dispute secolari. Curiosamente
accosta la pendice del monte Creggio dal gnola, eletta a “Luogo del Cuore” dal Fai- va anche notato che il versante svizzero
versante rivolto verso la Valmara. Giunti Fondo Ambiente Italiano. appartiene al territorio di Lugano, che
126 Bell’Italia
come
dove
quando
Alberghi e ristoranti
si trova sull’opposta sponda del lago. Si cavità a forma di scodella, e di “croci”
Albergo Milano
notano vecchie piazzuole dove si cuo- incise. Si ritiene risalgano al periodo del (Lanzo d’Intelvi, via Novi 24,
ceva il carbone da legna e i vari cippi Neolitico (5.000-2.500 avanti Cristo), in 031/84.01.19). È un tradizionale
numerati. Il cippo 17 è posto all’insel- funzione sacrificale o funeraria. Prose- alloggio nel centro storico
latura dell’Alpetto dove, seguendo le guendo oltre, anche senza una traccia di Lanzo, circondato dal verde.
tacche bianche e rosse, si raggiunge precisa ma procedendo semplicemen- Doppia con colazione da 80 €.
in breve il Termine Quadro, a quota te nel pulito sottobosco, si raggiunge Hotel Funicolare Tesoro
1.134 metri, che fece da riferimento infine il crocicchio del Belvedere (via (Lanzo d’Intelvi, piazzale
nel ristabilire la giusta linea confina- Fogazzaro), da cui, tramite un percorso Funicolare, 031/83.09.96).
ria. Rispettando il segnavia si scende pedonale, fra solitarie ville, si fa ritorno Dalle camere si gode
una splendida vista
ora all’alpe Trevino, unica oasi prativa, a Lanzo d’Intelvi.
sul lago di Lugano. Doppia
posta a cavallo fra i due Stati. con colazione da 70 €.
Ristorante La Baita
INCISIONI PREISTORICHE (Lanzo d’Intelvi, strada per la
NEL TRATTO FINALE Sighignola 36, 031/84.06.93).
Ora il sentiero, dapprima poco eviden- Specializzato in carni e polenta,
te, si consolida, e in territorio italiano apre a mezzogiorno; la sera su
guadagna il crinale del monte Caprino prenotazione. Menu da 25-30 €.
per poi discendere nella luminosa ra- Trattoria dell’Aquila
dura del pian d’Orano dove, al margine (Lanzo d’Intelvi, via Arciprete
Spazzi 7, 031/84.13.90).
degli alberi, talvolta, si posa lo schivo
Cucina di montagna con brasati,
e timoroso codirosso, dalla coda color selvaggina, funghi e polenta.
ruggine, come suggerisce il suo nome. A disposizione degli ospiti
Qui si trova un masso segnalato, per anche 6 camere con bagno,
gran parte infossato nel terreno e co- ma solo da maggio a settembre.
stellato di “coppelle”, vale a dire piccole Doppia con colazione da 80 €.
Bell’Italia 127
CIBO & PAESAGGIO MARINA DI PISCIOTTA (Salerno)
128 Bell’Italia
come
dove
quando
MARINA DI PISCIOTTA
alici sotto sale si distinguono per la carne
(Salerno)
chiara tendente al rosa e il profumo in-
tenso ma delicato. Il Presidio Slow Food,
sostenuto dal Parco Nazionale del Cilen-
to e Vallo di Diano, è nato per salvare
l’importante tradizione di questo grande
prodotto gastronomico e assicurare un
reddito al locale gruppo di pescatori e a Dal mare
alla tavola
Donatella Marino che, nel suo laborato-
Alici sotto sale
rio sul lungomare di Marina di Pisciotta,
mette le alici sotto sale.
Grazie al Presidio, inoltre, nell’ultimo pe- La tradizione del Cilento nel piatto, tra alici ’mbuttunate
riodo è cresciuto l’interesse dei visitatori e a scapece, seppie imbottite e tagliata di alalunga
nei confronti di questa antica tecnica di
pesca: così, in primavera, quando il mare e peperoncini verdi,
è più calmo e pescoso, i pescatori organiz- cavatelli con pesto
zano battute di pescaturismo che si con- cilentano, seppie imbottite
cludono con il frugale ma saporitissimo alla pisciottana, pesci
pasto dei pescatori pisciottani: l’insalata e carni locali alla brace.
di alici fresche (per informazioni: Pasqua- Curata selezione di
le Cammarano, 347/826.02.11). formaggi, ricca carta
dei vini. Conto 35-38 €.
PROTAGONISTE Angiolina
ALL’OTTAVO SLOW FISH (Marina di Pisciotta,
Le alici di menaica saranno tra i Presidi via Passariello 2, 0974/
protagonisti dell’ottava edizione di Slow 97.31.88 e 333/169.39.93).
Fish, in programma al Porto Antico di Da quando mamma
Genova dal 18 al 21 maggio, l’evento Angiolina iniziò l’attività,
internazionale dedicato al pesce e alle Marina di Pisciotta si raggiunge in auto con la A3 cinquant’anni fa, si
risorse del mare che coniuga la convi- Napoli-Reggio Calabria, uscite Battipaglia o Eboli, perpetua la tradizione di
vialità con la conoscenza scientifica e le quindi statale 18. In camper: Lido Paradiso, a Marina vera cucina del territorio:
buone pratiche, l’educazione al gusto di Pisciotta, via Stazione Nuova, 0974/97.32.32. Pisciotta è la patria delle
con l’impegno per la tutela degli ecosiste- alici e Rinaldo le propone
mi acquatici. I laboratori per adulti e Gli alberghi soggiorno con angolo in numerose preparazioni:
scolaresche, il mercato, l’enoteca, la zona cottura e divano letto. A ’mbuttunate (imbottite),
Mixology con i migliori bartender geno- Marulivo ★★★ Palazzo Saulle, che ospita a scapece, nella pasta
vesi, le creazioni di Pizza n’ Fish sono (Pisciotta, via Castello, anche la Casa Museo con il limone. Buoni
solo alcuni degli spazi e degli eventi da 0974/97.37.92). Albergo dell’Identità Cilentana e inoltre il cauraro, i ravioli
non perdere. Il programma completo è di design in un’area un frantoio del 1707, sono di triglia con finocchio,
on line sul sito www.slowfood.it. pedonale del centro disponibili altri due piccoli la calamarata con ceci,
storico, in un edificio appartamenti. Doppia totani e rosmarino,
del XIV secolo un tempo con colazione da 60 €. la zuppa mediterranea
adibito a monastero. di pesce e verdure,
Camere molto curate, I ristoranti la tagliata di alalunga.
con arredi classici. La Ricca carta dei vini, ottimi
colazione è servita nella Perbacco distillati. Conto 35 €.
bella terrazza panoramica (Pisciotta, contrada
che si affaccia sul mare. Marina Campagna 5,
La spiaggia è a dieci
minuti a piedi. Doppia
0974/97.38.89 e 340/
880.42.82). Vito Puglia,
info
con colazione da 100 €. patron dell’osteria e
La Casa sul Blu attivista di Slow Food, vi Presidio Slow Food
(Pisciotta, via Praiano incanterà raccontandovi Referente dei produttori
12, 0974/97.38.34). il suo Cilento. Qui terra Francesco Puglia,
Albergo diffuso che e mare si incontrano e la 340/338.02.31,
comprende la Casa della gastronomia ne accoglie a.tartana@gmail.com
Stella, immersa in un opportunamente le Sopra, il simbolo
Pagina precedente, in alto: il porto di Marina
di Pisciotta; in fondo, su un’altura, il borgo uliveto secolare a pochi suggestioni: parmigiana di che garantisce, sulla
di Pisciotta; in basso: un pescatore pulisce le passi dal borgo medievale: melanzane, linguine con confezione, i prodotti
alici appena pescate. Qui sopra: alici fresche. dispone di due camere, alici, finocchio selvatico dei Presidi Slow Food.
Bell’Italia 129
I PIACERI di maggio
Camera con vista | Alberghi | Benessere | Agriturismo | Buona Italia | Cantine e altro
Un giardino
di delizie
a Merano pagina 136
L’OCCASIONE
DEL MESE
IN VOLO
VERSO
IL MARE
DI SICILIA
La luce di maggio per
godere tutta la bellezza
della Sicilia e del suo
mare. L’Eden Village
Le Dune a Mortelle
(Messina) è un bel resort
sulla costa nord-est
dell’isola che sorge
direttamente sulla
spiaggia. Dal 14
al 21 maggio propone
7 notti in mezza
pensione, voli di andata
e ritorno e trasferimento
collettivo da e per
l’aeroporto, al costo
di 727 € a persona.
INFO www.edenviaggi.it
TORINO
Bell’Italia 131
CAMERA CON VISTA
Testi di Lara Leovino - Foto di Adriano Bacchella
132 Bell’Italia
del camino e sei ampie suite. Al centro cati e l’atmosfera vintage-chic. Tutti gli ressante esperienza di gusto. In cucina
della struttura c’è un patio in pietra arredi sono stati scelti personalmente regnano la passione e la competenza di
con tettoia d’incannucciato da cui go- da Elisabetta e William. William, che propone ricette della tra-
dere la quiete del luogo e i suoi profu- La suite Montecristo deve il nome pro- dizione – italiana e toscana – rivisitate
mi. «Appena arrivati abbiamo piantato prio all’isola che le sta di fronte e che con speciali abbinamenti. Pane, focacce
rose, alloro, lavanda, rosmarino e ole- nelle giornate terse s’intravede all’o- e grissini sono fatti in casa e grande at-
andri», spiega Elisabetta, «è stato il no- rizzonte. La suite Montecucco, raffina- tenzione è riservata alle materie prime,
stro tributo olfattivo a un paesaggio da tissima con colori ecru e leggere tende tutte di qualità. Dopo cena non resta
cartolina, fatto di ulivi argentati, quer- bianche, offre una zona benessere con che godere del cielo stellato immersi in
ce secolari e cipressi “alti e schietti”». sauna finlandese. La suite Scuderia, che un silenzio assoluto, interrotto solo dal
celebra la passione dei proprietari per i ritmico canto di un cuculo.
SUITE, PISCINA E RISTORANTE cavalli, è dotata di un bagno turco con
Le camere sono una diversa dall’altra cromoterapia e aromaterapia. Pagina precedente complesso
ma tutte godono di un giardino panora- Regina del resort è la piscina a sfioro che, in alto, da sinistra: e della piscina.
mico con pergolato, sedie, tavolo e chai- sospesa su bucoliche vedute rinasci- le colline dal patio In basso, da sinistra:
della Dimora Santa la reception; scorcio
se longue prendisole. Altri elementi in mentali, cattura le luci più emozionanti Margherita; scorcio del resort; una vasca
comune sono i pavimenti in cotto, il del tramonto. Anche il ristorante, ad della suite Scuderia. da bagno; il letto
soffitto con travi a vista, i tessuti ricer- uso esclusivo degli ospiti, offre un’inte- In alto: veduta del della suite Serra.
info
Boutique Hotel Dimora Santa
Margherita, Podere Santa
Margherita, Castiglioncello
Bandini, Cinigiano (Grosseto);
348/246.95.99;
www.dimorasantamargherita.it
Camere: 6 suite.
Prezzi: doppia con colazione
da 185 a 355 €.
Servizi: piscina con acqua salata,
ristorante (prezzo medio 35 €),
mountain bike, trekking nel
territorio, picnic nel bosco.
Apertura: tutto l’anno.
HOTEL
Testi di Vannina Patanè
Anche sulle spiagge e nelle campagne ita- giardino privato, attrezzato con lettini, tavo-
liane sta prendendo piede il “glamping” (la li e baldacchini. Nella barchessa del ’600, info
Canonici di San Marco,
parola è una fusione fra glamour e cam- l’edificio annesso alla villa dove un tempo via Accoppè Fratte 14,
ping), una variante di lusso del campeggio stavano le stalle e le cucine, sono state rica- Mirano (Venezia),
che offre soggiorni in lodge tendati dotati di vate la sala per la colazione e una cantinetta, 340/751.37.27 e 041/570.35.31;
ogni comodità. Un esempio perfetto è dove si può consumare uno “chic picnic” a www.glampingcanonici.com
questo raffinato complesso nelle campa- lume di candela. Nella bella stagione, la co- Accoglienza: 2 Luxury Tent (fino
a 4 posti letto) e 2 Luxury Tent
gne di Mirano, vicino a Venezia, allestito lazione è servita anche nella corte, all’om- Suite (fino a 5/6 posti letto),
nel parco di un’antica villa e circondato bra di un fico secolare. I lodge sono arreda- ognuna con bagno privato,
da campi di grano, frutteti e alberi secolari. ti con oggetti di epoche e provenienze aria condizionata e stufa.
Nel ’600 e ’700, in questa zona l’alta società diverse, ispirandosi a una filosofia ecologica Prezzi: Luxury Tent per 2
veneziana veniva in villeggiatura, fra ozi che punta sul recupero creativo: così, alcuni con colazione da 120 a 190 €.
Servizi: lavanderia, chic picnic
agresti e feste sontuose. Oggi gli ospiti dor- divani sono ricavati dai pallet, mentre pol- (da 25 a 30 € a persona,
mono in 4 eleganti lodge tendati, collocati trone e armadi sono stati scovati nei mer- a seconda del menu).
su piattaforme di legno e affacciati sul loro cati antiquari o importati dall’Oriente. Apertura: tutto l’anno.
134 Bell’Italia
PER IL BENE DELLA PELLE SENSIBILE
DEFENCE SUN
TRE PROTEZIONI
MENO PENSIERI
*Non contiene glutine o i suoi derivati. L’indicazione consente una decisione informata ai soggetti con “Sensibilità al glutine non-ce-
liaca (Gluten Sensitivity)”. **Anche contenuti residuali di nickel possono creare, in particolare nei soggetti predisposti, reazioni aller-
giche o sensibilizzazioni. Quindi ogni lotto è analizzato per garantire un contenuto di nickel inferiore a 0,00001%.
LA TRIPLA FOTOPROTEZIONE
per difenderti da:
• danni a breve termine da raggi ultravioletti (UVA-UVB) PRIMA DURANTE DOPO
• radicali liberi generati da raggi infrarossi (IR)
• danni biologici a lungo termine° (DNA)
°L’esclusivo PRO-REPAIR COMPLEX rafforza i meccanismi protettivi della pelle,
aiutando a prevenire i possibili danni a lungo termine (test in vitro). Nickel Tested**
SENZA
Conservanti
Profumo
Glutine*
Un luogo dedicato
alla bellezza, fra
piscine e giardini
La spa e il parco sono i punti di forza di questo
storico hotel altoatesino, che festeggia
i suoi 93 anni con un importante restyling
Nelle foto a
sinistra, dall’alto: info
la piscina coperta Meister’s Irma Hotel,
del 4 stelle via Belvedere 17, Merano
superior Meister’s (Bolzano), 0473/21.20.00;
Irma Hotel, www.hotel-irma.com
a pochi minuti Camere: 56 nel corpo centrale,
a piedi 9 suite a Villa Amore, 1 suite
dal centro sugli alberi, 1 safari luxus lodge e
di Merano; uno 2 appartamenti in un altro villino.
dei ristoranti, Prezzi: da 153 € a persona al
con vetrate giorno in pensione completa,
panoramiche con area benessere inclusa.
a tutta altezza; Servizi: sala colazione
scorcio della suite con terrazza, 2 ristoranti
sugli alberi, top gourmet, piscina interna,
del romanticismo, 3 piscine esterne, bar.
che va prenotata Apertura: indicativamente
con larghissimo da dieci giorni prima di Pasqua
anticipo. alla fine di novembre.
136 Bell’Italia
Elegance and Serenity in the Heart of Bologna
PIACERI
U
FARA SAN MARTINO na parete di roccia incombente,
Il Pastificio Cocco, un fiume che sgorga, formando
l’Officina 5 Caffè, piscine naturali color verde-azzurro,
il Pastificio Delverde, la chiesa di San Remigio, con una
la Farabella Bioalimenta preziosa tela di Tanzio da Varallo,
e il Ristorante La Villetta | la strada che profila lo zoccolo granitico della
LAMA DEI PELIGNI Maiella: lo scenario di Fara San Martino (Chieti),
La Pasticceria I Segreti capitale della pasta d’eccellenza nel cuore
di Donna Anna | CIVITELLA d’Abruzzo, è di grande fascino. Nessun campo
MESSER RAIMONDO di grano in vista, solo boschi: il segreto della
I salumi di Maiella Carni | pasta di Fara sta nell’acqua del fiume Verde,
CASOLI L’olio del Trappeto di oligominerale e perfetta per creare un prodotto
Caprafico | GUARDIAGRELE unico. Oltre al colosso De Cecco, altri pastifici
La Pasticceria Palmerio, si sono affermati con merito nel borgo, come
l’Apicoltura Bianco e Cocco, Delverde e Farabella, che produce
il Ristorante Villa Maiella solo pasta priva di glutine. Nell’area troviamo
| SAN MARTINO SULLA anche ottimi salumi, dolci tipicissimi, vini di
MARRUCINA I vini di gran rispetto, mieli dai gusti spiccati e un olio
Masciarelli Tenute Agricole diventato Presidio Slow Food. La gastronomia,
| CASACANDITELLA basata sui primi piatti e su semplici
Il Castello di Semivicoli trattorie molto valide, ha picchi di caratura
come quello rappresentato dal Ristorante
Villa Maiella, che sfoggia una stella Michelin.
138 Bell’Italia
In questa foto: degustazione di
Montepulciano d‘Abruzzo al Castello di
Semivicoli. Nella foto grande: filari di viti e
ulivi nella campagna di Casoli.
Pagina precedente, in basso: spaghetti di
formato “extra” al Pastificio Cocco.
FARA SAN MARTINO Calde tazzine aromatiche di goccia (sempre per ricordare l’acqua
Qualità slow e all’antica Non contenta di aver conseguito “miracolosa” del fiume) che permette
al Pastificio Cocco un grande successo nel mondo pastario, di occhieggiare il tipo di pasta.
L’idea del pater familias, il cavalier la famiglia Cocco con Mimmo Cocco ll Pastificio Delverde ha cominciato
Giuseppe Cocco, è stata semplice è entrata con decisione nel settore del a produrre nel 1967 e oggi sforna
e vincente: impiegare macchinari d’epoca caffè. A Fara la torrefazione Officina la bellezza di 14.000 quintali di pasta
ma perfettamente in assetto per produrre 5 Caffè tosta e confeziona Arabica al mese, di cui almeno il 60 per cento
pasta d’altissima caratura. E poi bandire e Robusta provenienti da Honduras, finisce all’estero, soprattutto negli Stati
la fretta nei processi, dall’impasto delle Nepal, Nicaragua e pochi altri Paesi, in Uniti. Le linee produttive sono attivissime
semole di grano Kamut, Khorasan e blend o in monorigine. Le due tostatrici e alla continua ricerca di nuove proposte;
Senatore Cappelli al passaggio in trafile (e qui la filosofia della famiglia non si attualmente si contano 130 formati
a bronzo, fino all’essiccazione. Tutti smentisce) sono macchine d’altri tempi, standard, e tra poco uscirà la linea con
momenti delicatissimi dove al Pastificio marca Vittoria del 1936 e del 1948, a formati da 250 grammi per le mini-
Cocco è obbligatorio usare tempi lenti fiamma diretta ma bassa temperatura famiglie. Per i visitatori c’è il bel negozio-
e cotture senza badare all’orologio. e tempi lunghi. Con questi caffè, venduti spaccio annesso allo stabilimento,
I formati sono 127, e la ricerca di proposte sia in chicchi che macinati, si preparano nella parte bassa della valle del Verde,
nuove continua, dalla pasta con tazzine altamente aromatiche. là dove è cominciato tutto.
spinaci alla pasta allo zafferano di Navelli.
Cocco entra nelle cucine di ristoranti Fantasia sempre al dente Per tutti, sessanta
stellati ed esporta il 35 per cento della Il nome rievoca il fiume a cui Fara formati senza glutine
sua produzione. A Fara San Martino deve la sua fortuna pastaia: il Verde. Farabella Bioalimenta ha messo
la pasta Cocco si acquista al Punto E sulle confezioni di color verde intenso a punto una linea di pasta senza glutine
Vendita di Ermenegildo Di Prinzio. è ritagliata una finestra a forma e tra i pastifici che utilizzano prodotti
Bell’Italia 139
Fara San Martino
1. Le delicate sfogliatelle
della Pasticceria I Segreti
di Donna Anna, a Lama dei
Peligni. 2. Il mercato sotto
i portici della collegiata
di Guardiagrele, intitolata
a Santa Maria Maggiore.
3. Un lonzino da Maiella
Carni, azienda specializzata
in salumi d’alta gamma.
4. Scorcio dei portici della
1 collegiata di Guardiagrele,
4 eretta nel XIII secolo.
5. Giancarlo Di Lullo, titolare
di Maiella Carni, mostra
alcune delle sue produzioni.
6. Lorenzo Cocco con
gli spaghetti del Pastificio
Cocco, che offre una varietà
di 127 formati. 7. Veduta
di Fara San Martino,
borgo a 440 metri di quota,
con la Maiella che
si staglia sullo sfondo.
3
5
140 Bell’Italia
6 7
alternativi alla semola di grano le sue sfogliatelle: strati e strati di pasta CASOLI
vanta rigorosi criteri di scientificità. sottilissima, lavorata a mano. Donna Un olio firmato Slow Food
Gli ingredienti sono esclusivamente Anna, mitica gentildonna napoletana, Curva dopo curva, in un paesaggio
riso, grano saraceno, mais e patate. si sposò con il barone di Lama e portò dominato dalla Maiella, tra radure
I cereali sono “no Ogm”, assenti gli qui questa squisitezza partenopea, non e oliveti si raggiunge una bella casa
allergeni e anche la cura nel trasporto semplice da preparare. Le sfogliatelle colonica antica, ristrutturata con
è attenta a evitare qualsiasi forma attecchirono subito. Rita Cianfarra e amore da Tommaso Masciantonio.
di contaminazione. L’acqua è solo quella le sue due figlie preparano ancora questi La sua famiglia possiede questa terra
del fiume “benedetto” di qui, il Verde. dolci ripieni di marmellate, un pochino di da generazioni, e un frantoio dal 1948.
I formati arrivano a 60 tipologie diverse; caffè e cioccolato. Poi ci sono le “cupole”, Ma Tommaso, profondo conoscitore
poi gnocchi, farine speciali per pane, dolcetti buonissimi e tondeggianti fatti della materia, ha dato una vera svolta
dolci e pizza, biscotti, sughi. Per gli con pan di Spagna, cioccolato fondente, al Trappeto di Caprafico valorizzando
acquisti, appena fuori Fara c’è lo shop marmellata, crema e nocciole. il prodotto ottenuto dalla rara cultivar
Tigre, fornito di tutta la gamma. Tanta la biscotteria secca, e durante autoctona Intosso, Presidio Slow Food.
l’anno si sfornano panettoni, colombe Il nome deriva dal termine dialettale
Spaghetti e condimento e torte di varia ispirazione. ‘ndosso, che significa “addolcire”, e infatti
per un primo piatto fai da te le olive di questa varietà vanno passate
Andrea Pietro Paolo prepara tanti CIVITELLA MESSER RAIMONDO in acqua e cenere e poi sciacquate
piatti nella piccola cucina di La Villetta, Maiella Carni: gli insaccati in acqua fresca per togliere l’amaro.
unico ristorantino e pizzeria di Fara San come una volta Il clima pedemontano allontana
Martino. Per non scontentare nessuno, Il paese ha un bel nome da trovatore i parassiti e il terreno, con molte pietre
lo chef e patron fa scegliere al cliente provenzale ed esplicita così la sua e ben drenato, è perfetto per l’olivo.
di quale marca preferisce la pasta origine medievale. I fratelli Erasmo Il “trappeto”, termine che designa
che gli cucinerà: ovviamente le diverse e Giancarlo Di Lullo di Maiella il luogo dove si fa olio, resta nel nome
opzioni si concentrano rigorosamente Carni allevano qui i loro maiali dell’azienda per ricordarne la nobile
sui pastifici locali, e null’altro. Tanti e producono insaccati d’alta gamma storia. Tommaso Masciantonio ha creato
i condimenti: all’amatriciana, alla gricia, senza aggiungere alcun conservante anche la linea di olii insaporiti al limone,
cacio e pepe, fave, guanciale e pecorino, chimico: un dettaglio di cui vanno arancio, cedro, basilico, peperoncino
alla boscaiola, broccoli, peperoncino, fieri. Questo salumificio artigiano e zafferano, apprezzatissimi da chef
pomodorini e alici, melanzane, zucchine prepara ventricina speziata o al incontentabili. Insieme all’Intosso
e pesto. Buone anche le zuppe peperone, coppa di testa, campanella qui si coltivano alche le varietà Gentile
di legumi, le pallotte cacio e ova, civitellese (una salsiccia stagionata di Chieti e Crognalegno; mezzo litro
i fritti misti, le carni alla brace e gli ripiegata in due), campanella di di Intosso in purezza costa 13 €.
immancabili arrosticini; conto da 25 €. fegato, guanciale alle erbe e altri
insaccati, usando budelli naturali. GUARDIAGRELE
LAMA DEI PELIGNI Il salsicciotto invece non è altro che un La golosa tradizione
Sfogliatelle come a Napoli salame di forma schiacciata, speziato dei dolci delle monache
in terra d’Abruzzo con pepe nero, disponibile anche nella Nel convento delle Clarisse di
Uscendo da Fara San Martino in versione al Montepulciano; costa 18 € Guardiagrele le suorine erano famose
direzione di Pescocostanzo e Roccaraso, al chilo. I due fratelli Di Lullo si sono per essere pasticcere provette,
il paese di Lama dei Peligni offre meritati un riconoscimento a Expo 2015 tanto che le famiglie bene della città
la sorpresa di un’elegante pasticceria, in un concorso che premiava i migliori si rifornivano spesso di dolci dal
I Segreti di Donna Anna, nota per prodotti di artigianato enogastronomico. monastero. Molto apprezzate erano
Bell’Italia 141
Fara San Martino
1. La richiestissima camera
della Baronessa, nel Castello
di Semivicoli, antico palazzo
nobiliare a Casacanditella.
2. Tommaso Masciantonio
nell’uliveto del Trappeto
di Caprafico, dove si coltiva
la rara cultivar locale
Intosso. 3. Le varie tipologie
di olio extravergine d’oliva
1 del Trappeto. 4. Bottaia
interrata della Masciarelli
Tenute Agricole, con le pareti
di pietre che garantiscono
temperatura e umidità
stabili. 5. La suggestiva
sala per le degustazioni,
tra le antiche botti,
al Castello di Semivicoli.
Pagina seguente, in basso:
cartina con le località
citate in queste pagine.
3
5
142 Bell’Italia
delle paste di pan di Spagna e crema, per gli ovini impiegati, ma si può osare Indirizzi
con tre rotondità emergenti, chiamate anche il cavolo cinese Pak Choi e restarne
FARA SAN MARTINO
“tre monti”, se ispirate a tre cime della entusiasti, come per la tempura di
Pastificio Cocco, zona Artigianale 15,
Maiella, o “sise delle monache”, dove baccalà. Geniale e intenso il carpaccio
0872/98.41.21; www.pastacocco.com
il riferimento era inequivocabilmente di vitello marinato al caffè e cumino. Punto vendita: Ermenegildo Di Prinzio,
anatomico. Emo Lullo ha ereditato Il pezzo da novanta sono gli spaghetti via Manzoni 15, 0872/98.00.05
la Pasticceria Palmerio e continua alla chitarra al ragù d’agnello e ricotta Officina 5 Caffè, via Filippo De Cecco 52a,
a preparare lo storico dolce conventuale affumicata; a seguire un altro piatto 0872/71.82.97
insieme ad amaretti, torrone, dolcetti vincente e inedito: la battuta d’agnello Pastificio Delverde, via Filippo De Cecco,
di pasta di mandorle e la pizza zuccherata croccante su crema di canestrato. 0872/99.51; www.delverde.com
con maraschino e rum. Il locale è piccolo, Dessert memorabili e menu da 50 a 70 €. Farabella Bioalimenta, zona Industriale,
arredato come quando aprì i battenti 0872/99.40.53; www.farabella.it
nel 1800, con volte a botte di mattoni: SAN MARTINO SULLA MARRUCINA Punto vendita: Alimentari Tigre,
un vero reperto storico nel cuore Nella casa del Montepulciano Civitella Messer Raimondo,
di Guardiagrele, grosso e antico borgo riserva più premiato via Paradiso 10, 800.55.86.55
arroccato in vista dei monti e del mare. Gianni Masciarelli, grande fautore Ristorante La Villetta, via Nazionale,
dell’affermazione dei vini abruzzesi, ha 0872/98.04.52
Alveari nomadi per mieli lasciato il segno nell’enologia regionale.
LAMA DEI PELIGNI
al top del gusto Oggi la Masciarelli Tenute Agricole
Pasticceria I Segreti di Donna Anna,
Alfonso Bianco, che da hobby ha è portata avanti dalla moglie Marina
via della Resistenza 6, 0872/98.26.50
trasformato l’apicoltura in professione Cvetic, che ha dato vita anche a una
di successo, di alveari ne controlla 450. selezione con il suo nome. Dai primi CIVITELLA MESSER RAIMONDO
E per ottenere miele di arancia dalla due ettari di vigneto dell’epoca della
Maiella Carni, contrada
Puglia, o miele di castagno dai boschi fondazione ora l’azienda ne coltiva La Fonte, 0872/98.02.75
più alti, fa fare nomadismo alle sue trecento, sparsi in tutto l’Abruzzo.
api. Acacia, arancio, millefiori, lupinella, Nella bella cantina, moderna e ricca CASOLI
girasole, tiglio, castagno, erba sulla, di botti, tonneaux e barrique, riposano Trappeto di Caprafico,
melata: questi i mieli che prepara il Montepulciano d’Abruzzo e anche località Caprafico 35, 0871/89.74.57;
sempre. A meno che qualche orso non qualche bianco di pregio: frequenti www.trappetodicaprafico.com
prenda di mira le sue arnie, distruggendole i passaggi “in legno”, come usano
per godersi il miele appena fatto dalle dire gli esperti, anche per i bianchi. GUARDIAGRELE
operose api: il che accade non troppo Il risultato sono vini frutto di uvaggi Pasticceria Palmerio,
raramente. Poi si è inventato una linea o in purezza: la riserva fiore all’occhiello via Roma 70, 0871/827.27
particolare: allo zafferano, alla frutta è il Villa Gemma, un premiatissimo Apicoltura Bianco, contrada Villa
secca, con zenzero o curcuma, con pasta Montepulciano d’Abruzzo. Acquistate San Vincenzo, via Sciusciardo 10,
0871/89.34.22; www.apicolturabianco.it
di frutta e cannella, al peperoncino e la sul posto, le etichette vanno da 5 a 36 €.
“scrocchiata“, con marmellata d’uva nera Ristorante Villa Maiella, via Sette Dolori
di Montepulciano d’Abruzzo e miele. CASACANDITELLA 30, 0871/80.93.19; www.villamaiella.it
L’abbinamento con i formaggi è lasciato Dormire da baroni SAN MARTINO SULLA MARRUCINA
al gusto individuale. Apicoltura Bianco al Castello di Semivicoli
Masciarelli Tenute Agricole,
vende parte della sua produzione Il Castello di Semivicoli è un palazzo
via Gamberale 1, 0871/852.41
a Eataly; nel suo spaccio i vasetti sul crinale della collina, costruito più
da 500 grammi vanno da 4,50 a 6 €. orizzontalmente che verticalmente da CASACANDITELLA
una famiglia baronale arrivata qui, non Castello di Semivicoli, località Semivicoli,
Uno “stellato” fra radici si sa bene perché, dalla Sicilia: i Perticone. via San Nicola 24, 0871/89.00.45;
abruzzesi e creatività mondiale Uno di essi fu uno strenuo nemico www.castellodisemivicoli.it
Locale raffinato, che comprende dei banditi che infestavano le contrade.
anche un piccolo hotel, il Ristorante Riuscì anche a farne prigionieri alcuni, che
Villa Maiella si fregia di una stella costrinse a lavorare per lui costruendo
Michelin meritatissima che premia le botti che ancor oggi vediamo
il lavoro di Peppino Tinari, della moglie nella cantina. Acquistato in condizioni
Angela e dei figli Arcangelo e Pascal. deplorevoli da Gianni Masciarelli
Il servizio è elegante e discreto e e restaurato con cura, conta alcune
la linea gastronomica segue il filo delle camere modernissime e una, quella
consuetudini locali, rinfrescate da idee della baronessa, lasciata più o meno
prese dal mondo e stimolate anche identica a come la abitò l’ultima
dai figli che hanno fatto esperienza in nobildonna castellana. Si fa colazione
ristoranti importanti in Italia e all’estero. o, su prenotazione, la cena, nella
Una loro azienda agricola garantisce cucina del maniero, al piano nobile,
carni suine ideali per i salumi, mentre accanto al grande camino. Il servizio,
l’orto provvede a verdure, aromi e tutto al femminile, è competente
qualche frutto. La base della carta del e discreto; doppia con colazione
giorno è abruzzese, quasi pastorale a base di prodotti locali da 155 €.
Fara San Martino
La ricetta
Procedimento
Ingredienti 1
Prendere la fetta di carne
4
Cuocere il tutto per
d’agnello e stenderla 20 minuti, facendo
Per 4 persone: bene. Salarla e peparla restringere il sughetto
leggermente. Tagliare formatosi, poi versare
• 500 g di polpa l’aglio a bastoncini i pelati e schiacciarli un po’.
e disporlo sulla carne Lasciar cuocere, a fuoco
d’agnello tagliata a strisce, coprendolo con dolce, ancora per un’ora.
in una sola fetta a libro foglioline di prezzemolo.
• 4 spicchi d’aglio
sbucciati
• 2 ciuffetti di prezzemolo
• 1/2 bicchiere di olio
extravergine d’oliva 2
Arrotolare la fetta di carne,
5
Cuocere gli spaghetti
di gusto delicato da legare con lo spago alla chitarra in acqua
• 70 g di cipolla dorata in modo ben serrato. salata e scolarli al dente.
tritata finemente Poi versare la salsa in cui
si è cotto l’agnello in una
• 1 scatola di pelati padella, unire gli spaghetti
San Marzano e farli saltare a fiamma
viva per qualche minuto,
• 320 g di spaghetti
in modo che tutto si
alla chitarra amalgami perfettamente.
• 1 manciata abbondante
di ricotta affumicata
grattugiata
• 1 foglia di alloro
3
In una casseruola versare
6
Non resta che impiattare
• sale e pepe metà olio, da scaldare le porzioni di pasta
a fuoco medio, e rosolare e aggiungere a lato una
la carne da ogni lato, fetta di agnello arrotolato,
girandola per almeno 15 tagliata al momento.
minuti. Aggiungere cipolla Spolverare con un poco
Vino consigliato: tritata, da soffriggere di ricotta affumicata
Montepulciano finché diventa color grattugiata e servire.
d’Abruzzo nocciola. Sfumare con
un poco di acqua calda.
144 Bell’Italia
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Bell’Italia 147
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I colori della Puglia da godere in una masseria del ’700, LA VIA FRANCIGENA SENZA ETÀ
La Via Francigena è accessibile a tutti con
alla scoperta del Parco Archeologico di Lama d’Antico
l’associazione Mediterraid Cammina che prevede
il trasporto bagagli da una tappa all’altra e l’uso di
Giornate lunghe e miti e la luce incantevole della primavera. Maggio è il fuoristrada per deviazioni (per esempio per visitare
mese ideale per un fine settimana in Puglia. Si può scegliere di vivere la un borgo) o per soccorsi. La proposta con questi
raffinata accoglienza della Masseria Cimino (foto sopra), guest house ri- plus è nel tratto da Viterbo a Roma (80 km circa):
cavata in un edificio rurale con torre del XVIII secolo. Offre un elegante cinque giorni e quattro notti, soste nei borghi più
ristorante, un’ampia piscina e 15 camere di fascino immerse fra ulivi se- belli, ospitalità in b&b, ostelli e piccoli alberghi a 220
colari, a pochi metri dal mare. Dal 3 al 31 maggio la Masseria Cimino € a persona. INFO www.viafrancigena-viterbo-roma.it
propone un soggiorno di due notti in doppia con colazione, due cene
presso il ristorante della struttura e una visita agli insediamenti rupestri
CUMIANA (Torino) FORMULA PARCO PIÙ HOTEL
di Lama d’Antico, parco archeologico con grotte decorate da antichi af-
freschi. Tutto a 260 € a persona. INFO 080/482.78.86; www.masseriacimino.com
Il bioparco alle porte di Torino
Zoom (sotto) è il primo bioparco immersivo
TREGNAGO (Verona) OSPITALITÀ E DEGUSTAZIONI
d’Italia e a giugno inaugura il Malawi Beach,
SOGGIORNO NELLE TERRE DELL’AMARONE la sezione dedicata ai pesci tropicali. L’offerta
Una terrazza naturale affacciata sull’area orientale della Valpolicella: in questo per visitarlo, molto conveniente, prevede un
splendido scenario sorge la Tenuta Le Cave (sotto) dove si producono vini ingresso valido per due giorni consecutivi
biologici e biodinamici di alta qualità. La struttura offre anche un ristorante, più una notte in un hotel del territorio: tutto
un centro benessere e ospitalità diffusa nel borgo in raffinate camere a 49 € a persona. INFO www.zoomtorino.it.
con vista su colli e vigneti.
L’offerta per maggio è di
una notte con colazione,
accesso alla spa, più una
degustazione guidata
di 6 vini (dal Prosecco
all’Amarone) abbinata a
cicchetti della tradizione
veneta. Tutto a partire
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148 Bell’Italia
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In presenza di patologie, le informazioni riportate in nessun caso possono sostituirsi al parere del medico.
Per tutte le avvertenze e le modalità d'uso consultare le confezioni.
“OCCHI AL CIELO”
di Mons. Andrea Venezia
e Nicola Giampaolo
Atella (Potenza)
Cerimonia di inaugurazione della targa marmorea dedicata
all’On. Prof. Aldo Moro, nel centesimo anniversario della
nascita.
da sinistra:
Nicolò MAZZACCARA (Col. CC Ris. Roma)
Dr. Vitoronzo PASTORE (Scrittore di libri Storici)
Via Mecenate, 192, 72100 Brindisi Dr. Magg. Michele MIULLI (Esperto d’Arte - Presidente del Comitato d’Onore)
Tel. 345 63 93 615 - 347 65 86 210
italiainartenelmondo@libero.it Dr. Alfonso GALASSO (Commissario della Polizia di Stato in congedo)
FH;C?E7B:E&EHE
7BJEH?9EDEI9?C;DJE7F;HIED7B?Jt:;BB?CF;=DEIE9?7B;
D;B
¡DD?L;HI7H?E:;BB7D7I9?J7:;BI;HLE:?:?E
17 dicembre 2016 Antico Teatro “G. Paisiello” Lecce
Accademia Italia in Arte nel Mondo www.italiainartenelmondo.it
Sant’Ilario
(Reggio Calabria)
Cerimonia di
inaugurazione
della targa marmorea
dedicata all’On. Prof.
Aldo Moro,
nel centesimo
anniversario della
nascita.
?:;7P?ED;=H7<?97:7H?E9>?7L7H?D?
da sinistra:
Dario CHIAVARINI (Vice-Presidente Associazione Culturale Italia in Arte nel Mondo)
Dott. Vincenzo DE MARCO (Neurologo - Presidente della Commissione di Valutazione delle Candidature)
Dott. Giovanni RICCI (Figlio del Caposcorta dell’On. Aldo Moro)
Dott. Nicola GIAMPAOLO (Postulatore presso la Santa Sede)
Roberto CHIAVARINI (Direttore Artistico - Opinionista di Arte e Politica)
L’Italia da leggere A cura di Carlo Migliavacca
ARTE E SOCIETÀ
Un patrimonio
italiano.
Beni culturali,
paesaggio
e cittadini
di Giuliano Volpe,
Utet 2016,
265 pagine, 14 €.
Formato: 13,5x21 cm
152 Bell’Italia
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L’ARTE IN CUCINA
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PATRIMONIO
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di Palermo e della sua provincia è
protagonista di una felice iniziativa di
valorizzazione realizzata, grazie a fondi
europei, dalla Soprintendenza per i Beni
Culturali e Ambientali di Palermo ed edita
dall’Assessorato dei Beni Culturali della
Regione Siciliana. Siti archeologici,
monumenti normanni e barocchi,
architetture rinascimentali e liberty, ville
D
e palazzi del Settecento, biblioteche, giardini, ai pennelli ai fornelli: il volume, che coniuga arte e cu-
mercati sono solo alcuni dei temi trattati dai
venti volumetti pubblicati (consultabili per
cina, nasce da un’idea di Domenico Monteforte, apprez-
intero anche online) e dalla app gratuita zato artista con la passione per la buona tavola. Il progetto
per smartphone e tablet Android. Un invito editoriale, a cura dello scrittore e sommelier Alberto Sac-
alla visita ricco di immagini e informazioni. chetti, invita oltre sessanta protagonisti del mondo artistico
a proporre altrettante ricette, tutte “certificate” da cuochi
Sui passi di alto livello. In apertura i saluti di Giammarco Puntelli, cri-
di Francesco.
Da La Verna tico e curatore d’arte, e di Fabio Campoli, chef internazio-
ad Assisi per nale, conduttore di trasmissioni televisive e prolifico autore.
affrontare se
stessi, di Diego
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154 Bell’Italia
IN GIRO PER LA BELLA ITALIA.
LO SPECIALE DI BELL’ITALIA TI PORTA ALLA SCOPERTA DELLE BELLEZZE DEL GIRO D’ITALIA.
Nella sua centesima edizione il Giro d’Italia attraversa il Belpaese dalla Sardegna fino a Milano, per-
correndo itinerari mozzafiato e scorci incantevoli. Lasciati accompagnare per le strade del Giro e
goditi un viaggio ricco di panorami da non perdere. Lo speciale di Bell’Italia ti guida su ogni tappa
svelandone tutti i segreti: artistici,enogastronomici e paesaggistici. Festeggia un secolo di passione in
rosa. In più, troverai in allegato A1 Panoramica, alla scoperta dei tesori dell’Appennino tosco-emiliano.
Un viaggio tra i borghi più belli d’Italia che metterà alla prova la vostra conoscenza
del Bel Paese. Riconoscete la località interpretata dalla matita di Matteo Pericoli?
Chi invierà la risposta esatta potrà proporre il soggetto per uno dei prossimi numeri
Qualche indizio qua e là... Il nome si adatta alla perfezione tanto Le mura trecentesche, merlate e turrite,
all’armoniosa bellezza del centro storico, circondano il castello con il poderoso
immerso in un sereno paesaggio mastio e i tre cortili e, dalla cima del colle,
di vigneti, quanto all’eccellenza del suo scendono ad abbracciare il borgo,
vino, un apprezzatissimo bianco Doc. che conserva diversi palazzi di pregio.
156 Bell’Italia
FRIULI VENEZIA GIULIA
GIOIELLI DI
STORIA E ARTE
Da Duino a Sauris, dal golfo di Trieste alla Carnia, viaggio in quattro
tappe sulle tracce dei centri storici meglio conservati
della regione, toccando le colline e la pianura dei grandi fiumi
TESTI Vannina Patanè
In questa foto:
il castello di
Duino, detto
anche Castello
Nuovo, si erge
imponente su
un promontorio
contornato da
strapiombanti
falesie bianche.
In copertina:
vigneti nella
zona dei Colli
Orientali (foto di
Mario Verin).
Marco Milani
D
all’Adriatico alle Alpi, dalla La prima tappa è sul litorale a nord di Taxis), che dal 2003 lo hanno aperto al
pianura ai confini orientali, Trieste, con le sue bianche falesie cal- pubblico: si visitano gli eleganti saloni,
il Friuli Venezia Giulia è una caree che precipitano nell’Adriatico. la celebre scala ellittica progettata dal
terra di antichi borghi, ben Affacciato sul profondo blu, il nucleo Palladio e il parco, con spettacolari ter-
conservati e ricchi di storia e antico di Duino è raccolto ai piedi dei razze e bastioni sul mare. Nei secoli, il
tradizioni. Questo itinerario ne racconta suoi due castelli. Il più antico (XI se- panorama è stato fonte di ispirazione
quattro, in un viaggio ideale che tocca colo) oggi è solo una fascinosa rovina, per poeti e letterati ospitati dai prin-
anche i diversi panorami della regione, mentre il Castello Nuovo, risalente al cipi, da Gabriele D’Annunzio a Rainer
dagli scoscesi scenari di roccia del litorale Trecento, è ben conservato e abitato dai Maria Rilke, che qui iniziò a scrivere
triestino fino alle valli della Carnia. principi della Torre e Tasso (Thurn und le sue Elegie duinesi. Al poeta bo-
Bell’Italia
FRIULI VENEZIA GIULIA
Bell’Italia
Anja Cop
Il genio
di Leonardo
e Palladio
Sopra: poetico
scorcio del
Sentiero Rilke,
passeggiata
panoramica sul
golfo, tra Duino
e Sistiana. A sinistra:
la scala a chiocciola
del castello di
Duino, progettata
da Andrea Palladio.
Le sale interne
ospitano documenti
e oggetti che
raccontano la storia
dei proprietari,
i principi della Torre
e Tasso. A destra:
la porta Nuova
si apre sul centro
storico di Gradisca
d’Isonzo, lungo
via Cesare Battisti.
Massimo Crivellari
FRIULI VENEZIA GULIA
CORDOVADO, IL CASTELLO
DELLE MERAVIGLIE
Nella placida pianura a sud di Por-
denone, Cordovado è un altro borgo
fortificato dalla storia millenaria: risale
infatti all’XI secolo, quando fu eretto
sulle fondamenta di un castrum roma-
no, nelle vicinanze di un guado su un
ramo, oggi prosciugato, del Tagliamen-
to. Nel Cinquecento un violento ter-
remoto lo danneggiò gravemente, ma
due torri originarie sono sopravvissu-
te, così come ampi tratti delle mura,
che ancora cingono il borgo medievale:
all’interno, sulle rovine dell’antico ma-
Massimo Crivellari
stio fu costruito l’imponente palazzo
Freschi Piccolomini, circondato da Elio e Stefano Ciol
Bell’Italia
Luigi Vitale Elio e Stefano Ciol
Centri storici
protetti da
fortificazioni
Pagina precedente,
dall’alto: uno dei
torrioni costruiti
dalla Repubblica
di Venezia per
fortificare Gradisca
d’Isonzo; i molini
di Stalis, sul
Lemene, a poca
distanza da
Cordovado e
al confine con
il Veneto; interno
della pieve
di Sant’Andrea,
a Cordovado.
In alto: abside
del santuario
della Madonna
delle Grazie.
A sinistra: palazzo
Freschi Piccolomini
a Cordovado.
Bell’Italia
FRIULI VENEZIA GIULIA
Bell’Italia
Luciano Gaudenzio
Ermes Colle
Linde
scenografie
alpine
Sopra: il monte
Bivera (2.474 metri),
la cui vetta domina
Sauris di Sopra,
si riflette nelle
acque del cosiddetto
“lago effimero”.
A sinistra: tra le case
in legno di Sauris
di Sotto, con
i caratteristici
ballatoi per il fieno,
sbuca la cupola
del campanile
del santuario
di Sant’Osvaldo.
A destra: veduta
di Sauris di Sotto,
la parte bassa
del borgo a circa
1.000 metri di quota,
nella valle del
torrente Lumiei.
FRIULI VENEZIA GIULIA INFORMAZIONI
DUINO (Ts)
Castello di Duino, via Castello
di Duino 32, 040/20.81.20;
www.castellodiduino.it
Orario: fino a settembre 9,30-17,30,
chiuso il martedì. Ingresso: 8 €.
Iat-Ufficio Informazione
e Accoglienza Turistica, località
Sistiana 56b, 040/29.91.66; www.
marecarso.it - www.falesiediduino.it
reliquia del santo, che nei secoli passa- tutelata con una Igp; gustosissimo è an-
ti attirava numerosi pellegrini da tutta che il formaggio delle malghe della val- GRADISCA D’ISONZO (Go)
la regione; nella canonica della chie- le, circondate da pascoli ricchi di una Galleria Regionale d’Arte
sa, il Centro Storiografico Museo di grande varietà di erbe aromatiche. A Contemporanea Luigi Spazzapan,
Sant’Osvaldo ricostruisce le vicende questi prodotti sono dedicati la Festa Palazzo Torriani, via Marziano
legate al suo culto, esponendo nume- del prosciutto, nel secondo e terzo fine Ciotti 51, 0481/96.08.16; www.
rosi ex voto. settimana di luglio, e la Festa del for- galleriaspazzapan.it Orario:
mercoledì-venerdì 15-19 e sabato-
Il nome di Sauris è poi legato a quello maggio salato e di malga, a metà agosto
domenica 10-19. Ingresso: 3 €.
del suo squisito prosciutto crudo, leg- (quest’anno dal 12 al 15 del mese). Da
germente affumicato con legno di fag- provare è anche l’ottima birra cruda Enoteca Regionale La Serenissima,
via Cesare Battisti 30, 0481/96.02.92.
gio, prodotto secondo un’antica ricetta locale, non pastorizzata né filtrata.
Orario: martedì-sabato 11-14 e 18,30-
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21,30, titolo, 11-14,30.
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d’Isonzo, via Ciotti 49, 0481/
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via Castello 3, 338/444.37
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Sopra: il prosciutto crudo affumicato di Sauris in stagionatura, un periodo che dura almeno SAURIS (Ud)
otto mesi. Sotto: maschere in legno, rigorosamente artigianali, dell’antico Carnevale, Centro Etnografico Haus van
appuntamento annuale che è anche l’occasione per il borgo alpino di riscoprire le sue radici. der Zahre, Sauris di Sopra 3a,
0433/862.62. Orario: sabato-
Mario Verin domenica 10-12 e 15-18, d’estate
anche lunedì-martedì-giovedì-venerdì
10-12 e 16-18. Ingresso gratuito.
Chiesa di Sant’Osvaldo-
Centro Storiografico Museo di
Sant’Osvaldo, Sauris di Sotto,
0433/860.76. Orario: chiesa, 7-20;
museo, martedì 9-11, mercoledì
e sabato 15-17. Ingresso gratuito.
Iat-Ufficio Informazione
e Accoglienza Turistica, Sauris
di Sotto 91/b, 0433/8.60.76;
www.sauris.org
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www.turismofvg.it;
info@promoturismo.fvg.it
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foto d. sequi
BIG START
2017