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Anno 22

n. 1/2016
€ 5,90

G U I D A A L L A N U O VA

PUGLIA
•SPIAGGE DA NON PERDERE •GIOVANI CHEF •TRULLI
E MASSERIE •IN BARCA •IN BICI •ON THE ROAD •ARTE
isole tremiti
A vela nelle Tremiti, isole
leggendarie: si naviga fra
scogli, grotte, insenature,
su un mare color turchese
gargano

La geometrica perfezione
di Castel del Monte, fatto
costruire nel XIII secolo da
Federico II. È patrimonio Unesco
barletta-andria-trani

Di corsa sui sentieri


a picco sulla baia
delle Zagare, icona
del Gargano, fra
Mattinata e Vieste

Il centro di Polignano a Mare,


con le case arroccate su alte
falesie a strapiombo sull’acqua
bari e dintorni

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La nuova Puglia
di DOVE

brindisi e la valle d’itria


L’area marina
protetta di Torre
Guaceto, regno
di tartarughe
e di uccelli
migratori
che popolano
la macchia

lecce e il salento
Ricci e fritti di mare non
mancano mai nel menu
dei ristoranti salentini

Le rovine del Tempio


taranto e le gravine

Dorico nel borgo


antico di Taranto,
testimone del glorioso
passato della città

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La Soc. Coop. Odori e Sapori di Puglia
nasce dall’esigenza di far conoscere al
mondo gli autentici sapori pugliesi.
Marchio di rilievo del gusto italiano,
promuove il patrimonio enogastronomico
pugliese su tutto il territorio nazionale e
nelle principali città d’Europa, garantendo
genuinità e qualità attraverso l’applicazio-
ne di una rigida disciplina di conformità e
rigorosi metodi di controllo.

The Cooperative Society Odori e Sapori


di Puglia was founded with the aim of
spreading all over the world the authentic
Apulia’s flavors.
Being an important brand of the ltalian taste,
it promotes Apulian wine and food heritage
throughout the whole country as well as
across the major European cities, guaran-
teeing authenticity and quality through the
application of strict discipline and rigorous
compliance monitoring methods.
Anno 22

Sommario
n. 1/2016
€ 5,90

8 18
G U I D A A L L A N U O VA

PUGLIA
•spiagge da non perdere •giovani chef •trulli
e masserie •in barca •in bici •on the road •arte

IN COPERTINA
Torre Sinfonò,
ad Alliste, fra Gallipoli
e Santa Maria di Leuca
Foto Roberto Rocca / Dove

30 42 82

LA NUOVA PUGLIA IL CIBO È CULTURA GARGANO


8 BELLA TUTTO L'ANNO 30 S T E L L E NASCENTI 68 O L T R E LA SPIAGGIA
Mare, certo. Ma anche arte e cultura, Età massima 35 anni ed esperienze in Di corsa, lungo sentieri e tratturi.
alta cucina e giovani creativi. cucine internazionali. A piedi fra eremi e monasteri.
Non solo estate: il turismo Ecco chi sono le giovani promesse Il Gargano non è solo litorale.
nella regione oggi sfida le stagioni della ristorazione pugliese Ecco come vivere tutto il resto
(con un po’ di allenamento)
IL FUTURO ABITA QUI IN CASA È PIÙ COMODO
A RCIPELAGO TREMITI
16 B A R I ART BOX 42 P I E T R E VIVE
Uno spazio multicentrico Dalle masserie fortificate alle pajare 82 L E ISOLE DEL MITO
dedicato alle sperimentazioni. in sasso, ai caratteristici trulli. Un’origine leggendaria e un presente
Così Il Polo del Contemporaneo sta Ospitalità nelle vecchie dimore. da paradiso incontaminato.
diventando “motore di modernità” Per una vacanza nella privacy Da scoprire veleggiando
su un mare color turchese
AL MARE SI SOGNA SEMPRE BARI E DINTORNI
BARLETTA-A NDRIA-TRANI
18 C A R A I B I D'ITALIA 50 O R E C C H I E T T E E FAST SUD
Strisce di sabbia fine o mezzelune Arte contemporanea, tecnologia, 92 C I A K , SI GIRA
di ciottoli. Incastonate tra falesie a picco innovazione: il nuovo volto di una città Alla scoperta della piccola Hollywood
o immerse nella macchia mediterranea. che cambia. E guarda al domani. pugliese. Sulla scia dei registi che
E lambite da un’acqua color cobalto. Mescolando tradizioni hanno ambientato qui i loro film.
Dal Gargano al Salento, mediterranee e ritmi da metropoli, Stregati da castelli fiabeschi,
le 15 spiagge da non perdere cucina slow e voglia di futuro leggende antiche e paesaggi lunari

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Sommario Direzione e redazione
140 Via Angelo Rizzoli 8, 20132 Milano
tel. 02.25.84.68.36, fax 02.25.84.68.78

Direttore responsabile
SIMONA TEDESCO
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GIOVANNI MORO (caporedattore centrale)
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Redazione
FABIO SIRONI (caporedattore)
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BRINDISI E VALLE D’ITRIA Redazione immagine e grafica


CINZIA BRUNONE VECCHIATTO (caporedattore)
cinzia.brunone@rcs.it
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102 L E ALI DELLA LIBERTÀ FRANCESCO REMONATO (vice caporedattore)
Uliveti a perdita d’occhio, orti, francesco.remonato@rcs.it
greggi al pascolo. È il mondo bucolico tel. 02.25.84.68.30
RENZO POLI (vice caposervizio)
dell’Alto Salento. renzo.poli@rcs.it
Si dorme in antiche masserie tel. 02.25.84.68.29
MARCO STINGO
e si gustano i prodotti del marco.stingo@rcs.it
territorio. A due passi dal mare tel. 02.25.84.68.28
Photoeditor
MARIA GIOVANNA ACETI
LECCE E IL SALENTO giovanna.aceti@rcs.it
tel. 02.25.84.68.00

116 C O L P I DI SCENA Testi di:


Pasquale Alfieri, Alessandro Avalli, Giuliana Gandini, Alessandro Luongo, Beba Marsano,
Dalla città del Barocco a Santa Mariella Piscopo, Pierpaolo Sammartino, Ilaria Simeone
Maria di Leuca. E poi il versante Hanno collaborato:
ionico, fino a Porto Cesareo. Con Silvano Belloni (grafica), Alessia Merati,
tante deviazioni nell’entroterra Simona Girella (ricerca iconografica), Ls International (cartine)

Fotografie:
TARANTO E LE GRAVINE
Viaggiare in Puglia: Carlo Erminio Bevilacqua pag. 50-128, Franco Cappellari pag.
92-129,Giorgio Guarini pag. 10, Helmut Berta pag. 58, , Andrea Ruggeri pag. 10, Wild Rat
Film pag. 172. Apulia Film Commission pag. 94, Adriano Bacchella pag. 44, Selva Barni pag.
17, Silvio Bursumanno pag. 34, Vincenzo Catalano pag. 16, Capitani Coraggiosi pag. 157,
140 LE CASE NELLA ROCCIA Ciclomurgia pag. 162, Comune di Otranto pag. 156, Alberto Conte /Associazione Civita pag.
Canyon e crepacci, villaggi rupestri 166, Cuboimages: LookImages pag. 160, Giorgio Mesturini pag. 86; Enrico De Santis/Viaggi
e chiese scavate nella pietra. del Sole pag. 2-24-28-82-88-120, Alfio Garozzo pag. 22- 104-108-144-160, Vittorio Giannella/
DOVE pag. 28, iStock pag.18-70-78-84-85-96-104-106-110-116-130-146-160-164, Katia
Nell’entroterra tarantino c’è una Kreder/Gettyimages pag, 84, Mirko Laviano pag, 102, Umberto Lopez pag. 52, Gilberto Maltini/
Puglia arcana e sorprendente DOVE pag 164, Daniele Met 40, Sime: Franco Cogoli pag. 98-170, Colin Dutton pag. 58,
Maurizio Rellini pag. 122, Massimo Ripani pag. 56; Giacomo Pepe pag. 8, Roberto Rocca/
DOVE pag. 3-20–24-26-32-36-39-60-70-72-74-118-120-124-132-140-142-148-158, Carlos
ITINERARI SLOW Solito/DOVE pag. 24-112, Soul Running pag. 68-72, The Thinking Traveller pag. 43-46,
Tremiti Diving Center pag.23, Angelo Torre pag, 76

156 A VELA, DA UN MARE Progetto grafico


ALL'ALTRO MARCO STINGO, ha collaborato RENZO POLI
162 I N B I C I N E L L E M U R G E Editore
166 A P I E D I , S U L L A V I A Rcs MediaGroup S.p.a.
FRANCIGENA DEL SUD
Stampa Grafica Veneta Trebaseleghe (Pd)
170 F R A I C A S T E L L I Distribuzione in Italia e all’estero m-dis Distribuzione media S.p.a.- Milano
DELLA DAUNIA Registrato al tribunale di Milano con il n° 184/3.04.1995
174 GOLF CON VISTA SUL BLU L’editore ha ricercato con ogni mezzo i titolari dei diritti fotografici senza riuscire a reperirli.
179 I N F O P R A T I C H E È ovviamente a piena disposizione per assolvere quanto dovuto nei loro confronti
Feel at home

OSTUNI ART RESORT


“Ci sono posti dove l’orologio si ferma, il battito rallenta,
i sensi si risvegliano…
raggiungere questi luoghi significa viaggiare”
Il Resort è un posto ideale e offerto in esclusiva a gruppi fino a 20 persone. Un luogo unico nel
cuore della Puglia, un complesso immerso all’interno di un uliveto secolare di 5 ettari.
È composto da tre edifici in pietra: i Trulli, la Lamia e il Trullo Saraceno e dotato di ogni comfort.
Nelle immediate vicinanze di Ostuni, a 15 minuti dalle spiagge più belle del litorale adriatico, facil-
mente raggiungibile dagli aeroporti di Brindisi e di Bari, è perfetto per rilassanti soggiorni estivi.

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La nuova pugLia

Bella
tutto l’anno
Mare, certo. Ma anche cultura. Scavi archeologici
e arte contemporanea. Musei connessi e design. Alta cucina
e giovani creativi. Ecco come il turismo sfida le stagioni
di M a r i e l l a P i s c o P o

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La basilica di Santa Maria
Maggiore di Siponto
(Manfredonia): accanto alla
chiesa un giovane artista,
Edoardo Tresoldi, ha
ricostruito in rete metallica
la basilica paleocristiana
di cui restavano
soltanto le fondamenta.

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Un mix di natura e cultura, di bor- In alto: i carri allegorici fine giugno 2016 è di scena anche il
ghi d’arte e musei unici al mondo, del variopinto Carnevale di secondo piano, ben otto sale, dalla
di tradizioni antichissime e design Putignano (Bari). preistoria al V secolo: un percorso
innovativo. Un mosaico che spiega In basso: la gigantesca
che prepara alla scoperta dei siti ar-
Testa di Eracle in mostra
perché in Puglia il turismo culturale al MarTa, il Museo
cheologici circostanti.
sia in forte espansione. Ogni anno archeologico di Taranto,
aumentano le presenze, soprattutto recentemente ampliato.
straniere e in bassa stagione (+8,7% Atleti e dei
gli arrivi nei primi tre mesi del 2016). “È un unicum, non un museo di
Non solo mare e spiagge da sogno, collezione, ma di sito; i reperti
dunque, ma una regione da vivere vengono dagli scavi della zona, c’è
365 giorni all’anno. E di motivi ce un’interazione stretta con il territo-
ne sono tanti. Itinerari insoliti da rio secondo un concetto di museo
percorrere a piedi, in bici o a caval- diffuso”, spiega la giovane direttri-
lo lungo antichi tratturi, nei parchi ce Eva Degl’Innocenti. Tra i pezzi
e nelle riserve naturali. Riti popo- forti la famosa Tomba dell’Atleta,
lari antichissimi, che rivivono ogni il campione di pentathlon (V seco-
anno tra Natale e Pasqua, suscitando lo a.C.) ritrovato a Taranto con il
emozioni ineguagliabili. Esperien- suo corredo funerario di preziose
ze e sapori da provare lungo le vie anfore, un reperto unico nella sto-
del vino o nelle masserie didattiche ria dell’archeologia mondiale. “C’è
(vedere il riquadro nella pagina se- anche lo Zeus di Ugento, splendi-
guente); il relax che regalano le Spa do bronzo di epoca arcaica”, con-
da sogno sparse in tutta la regione. tinua la direttrice del museo. “La
E poi c’è il fascino dell’arte, con parte preistorica conta reperti mai
centinaia di borghi fitti di cattedra- visti finora. E sono state potenziate
li e centri storici millenari, aree le nuove tecnologie con postazioni
archeologiche e castelli. La sfida touch screen e tavoli multimediali”.
negli ultimi anni è stata quella di re- Tante le attività culturali, laboratori
staurare e riqualificare il patrimonio per bambini e manifestazioni come
artistico e renderlo fruibile. “Così il i concerti del sabato pomeriggio.
bene culturale genera occupazione L’accoglienza è gestita dalle gio-
tra i giovani, che altrimenti migra- vani guide di Nova Apulia (novaa-
no”, sostiene Loredana Capone, pulia.it), che si occupa di altri beni
assessore allo sviluppo economico culturali come Castel del Monte
con delega all’industria turistica e ad Andria, il Castello Svevo di
culturale della Regione Puglia. “Si Trani e quello di Bari. Tasselli di
può fare moltissimo coniugando cul- uno straordinario patrimonio che
tura ed economia. Ne è un esempio comprende il Museo archeologi-
il MarTa, Museo Nazionale Arche- co di Gioia del Colle, con l’antico
ologico di Taranto, chiuso per tan- insediamento di Monte Sannace,
tissimi anni, mentre la città pensava il sito di Egnazia, museo e parco
all’Ilva. Oggi è ristrutturato e porta tra i più importanti d’Italia, con
turismo” (vedere riquadro a pag. vestigia dell’età del bronzo, mura
145). Per chiunque visiti la Puglia, il e necropoli messapiche, monu-
MarTa (museotaranto.org), uno dei mentali tombe a camera affrescate.
musei archeologici più importanti al Intorno, una campagna punteggia-
mondo, è una tappa obbligata. All’i- ta da masserie di grande fascino,
nizio era aperto solo il primo piano: mentre lungo la costa appaiono
reperti dal IV secolo a.C. all’epoca dune millenarie, ricoperte di lenti-
altomedievale, tra cui i famosi Ori di schi e corbezzoli. Per un itinerario
Taranto, gioielli raffinatissimi di età aggiornato c’è il sito pugliamusei.
ellenistica. E già valeva il viaggio. Da it: una mappa su cui selezionare i
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musei in base ai propri interessi, In alto, a sinistra: arte Sempre più affollati i riti della Set-
verificare gli eventi in calendario, in tavola con il Faad, timana Santa, quando il tempo si
leggere i racconti dei visitatori. collettivo di artisti ferma e sembra di tornare al Me-
e designer di Lecce; dioevo, tra marce funebri e canti
a destra, una sedia
religiosi. La massima espressione è
di Anna Carletti. In basso,
Festa mobile a sinistra: un piatto
a Taranto con la processione dei
Rivivere tradizioni spettacolari e riti di Pierpoalo Gaballo; Misteri: protagonisti, coppie di
antichissimi legati alle feste è un al- a destra: QCina, la cucina confratelli che, a piedi scalzi, con un
tro modo per visitare la Puglia fuo- mobile del collettivo saio bianco e il volto incappucciato
ri stagione. Così a Natale si segue MoMAng di Bari. (i Perdune), percorrono la città dalla
la stella cometa fino al gigantesco mezzanotte di giovedì all’alba del
presepe vivente di Pezze di Greco, sabato. Ad agosto, poi, in Salento si
a pochi chilometri da Ostuni, che alza il sipario sulla Notte della Ta-
ogni anno coinvolge gran parte della ranta, diventato ormai il più grande
popolazione ed è arrivato ad attirare festival italiano, che mescola musi-
oltre 20mila turisti. A gennaio, nel- ca tradizionale e moderna, pizzica
la notte tra il 16 e il 17, si festeggia e jazz, tamburelli e nuovo rock: un
S. Antonio Abate alla maestosa Fo- filo di note teso tra le antiche “dan-
cara di Novoli (Lecce), un enorme ze” delle tarantolate, le donne in
falò alto 25 metri, il più grande del preda al delirio perchè, si diceva,
Mediterraneo. Per il Carnevale, morse dai ragni, alle sonorità e alle
appuntamento a Putignano (Bari): star del momento che si esibiscono
è il più lungo d’Europa (inizia il 26 nell’oceanico concertone finale di
dicembre e finisce a febbraio) e uno Melpignano (lanottedellataranta.it).
dei più antichi, con oltre 620 anni di In Puglia l’attaccamento alle pro-
vita. Imponenti sfilate di carri allego- prie radici non esclude la convinta
rici realizzati dai maestri cartapestai adesione al presente. Come dimo-
e tanti eventi per grandi e bambini. stra il caso della basilica paleocri-

In masseria con i bambini


Si soggiorna in antiche costruzioni rurali, circondate Ciliegi, mandorli e ulivi circondano la Masseria
da boschi, uliveti o vigneti. E si scoprono tutti i dei Monelli, a Conversano, in provincia di Bari
passaggi della filiera produttiva: dall’ape al miele, (masseriadeimonelli.it). Un orto, un frutteto, un
dal latte al formaggio, dal grano al pane. Succede percorso con piante officinali e tanti spazi, dalla
nelle masserie didattiche, soluzione ideale per una stalla al granaio, recuperati e usati ora per
vacanza in famiglia, divertente e istruttiva al tempo l’attività didattica. Tra i laboratori più interessanti,
stesso, in qualunque momento dell'anno. Sono quelli di cucina naturale e di riuso creativo.
tanti i laboratori a cui i bambini possono partecipare: Nel Salento, a Supersano, Le Stanzìe ha una storia
raccogliere la frutta e fare le marmellate, antichissima: statio romana, luogo di sosta dei
o svolgere attività nell’orto e imparare a conoscere pellegrini, ricca di cripte e frantoi, oggi è un’azienda
le verdure in base alle stagioni. In alcune strutture agricola e zootecnica, con frutteti, uliveti, vigneti
si può andare a cavallo, come nella settecentesca e un agriturismo che propone piatti della memoria.
Masseria Sant’Angelo, a pochi chilometri I ragazzi possono seguire le vacche al pascolo,
da Gravina in Puglia (Bari). Tre alloggi, un ristorante assistere alla mungitura, alla preparazione
e un maneggio, con una bella collezione del formaggio nel caseificio e infine assaggiare
di carrozze (masseriasantangelo.net). È un’azienda la ricotta ancora calda; oppure raccogliere
agricola che alleva ovini ed equini, coltiva la spighe del grano Senatore Cappelli e divertirsi
legumi, cereali, ortaggi biologici e produce olio. con farina e acqua a impastare pane e
Interessante il percorso didattico per conoscere gli frise, che verranno poi cotti nell’antico forno
asini e i cavalli e il loro impieghi ieri e oggi. a legna dell'agriturismo (lestanzie.com).

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stiana di Santa Maria Maggiore In alto: la casetta montabile diocasa, una struttura per l’outdo-
di Siponto, Manfredonia, di cui Radiocasa, un altro or montabile in pochi minuti, o
restavano solo le fondamenta, rico- progetto di MoMAng. QCina, divertente cucina mobile su
struita in rete metallica dall’artista In basso: le viti e gli ulivi ruote pensata per lo street food.
secolari della Masseria
Edoardo Tresoldi: un’installazione
Amastuola di Crispiano
sorprendente, alta 14 metri, sorta (Taranto), una tappa del
accanto alla più recente cattedrale, tour sulla Via del Primitivo. Sogni in bottiglia
nel quadro del progetto Dove l’arte Puglia è, sempre più spesso, an-
ricostruisce il tempo. che sinonimo di grandi vini. Da
Un altro esempio? I nuovi artisti- scoprire, per esempio, attraverso i
artigiani-designer capaci di rin- tour del Movimento Turismo del
novare materiali antichi con sen- Vino Puglia (puglia.topwinedesti-
sibilità tutta moderna. A Lecce è nation.it), per vedere dove affonda-
nato Faad, collettivo che riunisce no le radici i vitigni autoctoni più
fotografi, creativi e progettisti loca- importanti: il Negroamaro, scuro
li con l’obiettivo di promuovere la e armonioso, nel Salento, il Primi-
produzione artigianale d’eccellen- tivo, profumato e corposo, nel Ta-
za, facendola uscire dalle botteghe rantino, e il prezioso Nero di Troia
per portarla tra palazzi storici, mas- nell’area dell’Alta Murgia e Castel
serie, cantine e ristoranti attraverso del Monte. Itinerari che si snodano
eventi specifici. Nuovi talenti si fan- tra visite in cantina e passeggiate
no strada anche a Bari, base di Mo- nelle vigne, degustazioni, picnic.
MAng (momang.it), un gruppo di Ma anche corsi di cucina e labora-
quattro architetti, Giandomenico tori, cene in masseria. Dal Salento
Florio, Riccardo Pavone, Emanue- alla Daunia saperi e sapori s’intrec-
le Pagliara e Francesco Marella, che ciano in un territorio ricco di tradi-
nel 2011 hanno iniziato a incon- zioni, intimamente legato ai filari di
trarsi in un deposito a pochi passi un vigneto. Oppure a un filo d’olio,
dal porto, oggi diventato spazio nato tra uliveti secolari e spremuto
espositivo, il Microba. Qui nasco- in antichi frantoi. Emozioni per tut-
no prototipi e progetti come Ra- te le stagioni.

Massaggi e psico-Spa, è tempo di benessere


Una vacanza per concedersi una pausa relax e “grotta del fuoco” ricavata in un trullo e, infine, piscina
ritemprare corpo e spirito. A pochi passi dalla esterna con acqua salata a 38 gradi, tra ulivi e piante
spiaggia di Castellaneta Marina (Taranto), il Kalidria mediterranee. A Savelletri di Fasano, all’interno del
Thalasso Spa Resort punta sulle proprietà benefiche Borgo Egnazia, ci si immerge nel caldo abbraccio delle
delle acque marine (novayardinia.it). Al confine con terme romane della Vair Spa, 1.800 metri quadrati
la riserva biogenetica Stornara, offre uno spazio con piscina riscaldata, sauna, bagno turco, zone
benessere di 3.500 metri quadrati: l’area thalasso con relax e area massaggi. Una psico-Spa tutta pugliese,
piscine, percorsi e cabine per i trattamenti; la zona che vuole prendersi cura della mente e non solo del
relax con hammam, saune e docce scozzesi; il centro corpo, attraverso esperienze come la musicoterapia,
fitness e la tisaneria. Un toccasana il percorso in la danza delle spade e la pizzica, l’aromaterapia e
acqua di mare a 32 gradi, con idrogetti massaggianti la cromoterapia (borgoegnazia.com). Nel Salento,
a profondità differenziata su tutto il corpo, dalla zona invece, a due passi dall’Oasi naturale delle Cesine,
plantare a quella cervicale. Un rifugio silenzioso e la Spa del Doubletree by Hilton Acaya Golf Resort
rilassante, appena fuori Taranto, è il Relais Histó San ha una bellissima piscina con vetrate sul verde, la
Pietro sul Mar Piccolo, con una Spa di 1.750 metri zona umida, l’area relax con tisaneria, le cabine per i
quadrati (relaishisto.it). Impluvium - una laguna trattamenti. Da provare i rigeneranti massaggi alle
d’acqua salata purificata con l’ozono - bagni di vapore, erbe (jsh-hotels.com/acayagolfresort).

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Bari vista dal mare.
Fra i progetti di
riqualificazione, oltre al
Polo del Contemporaneo
diretto da Massimo
Torrigiani, anche un
nuovo fronte del porto.

il fuTuro aBiTa qui

bari art box


Uno spazio multicentrico e multifunzionale dedicato
all’arte contemporanea. È il biglietto da visita della città di domani
di B e B a M a r s a n o

“Speriamo che sia strabico. Che possa cioè uno spazio aperto alle arti tutte, un crocevia, un
guardare vicino, la Puglia, e insieme lontano, collettore di energie creative da trasformare in
il mondo”. Punto d’incontro, insomma, tra progetti che lascino un segno nella memoria e
cultura local e tendenze global. È l’auspicio di sul territorio. Progetti a cavallo di diversi ambiti
Massimo Torrigiani, barese, classe 1966, per disciplinari, arte, letteratura, cinema, perché il
il nascente Polo del Contemporaneo di Bari, linguaggio del contemporaneo è fatto di sconfi-
che è stato chiamato a dirigere dopo le vulca- namenti, di contaminazioni”.
niche esperienze consumate tra Shanghai Con- Spazio Murat, 500 metri quadri, risponde a
temporary e il PAC di Milano. questa vocazione dinamica con aree fluide, fles-
Un Polo ancora senza nome, per cui rifiuta da sibili, non codificate, adattabili ad accogliere
subito, però, l’appellativo di Centro. “Troppo di volta in volta mostre, festival, laboratori di-
statico per un organismo che aspira a muove- dattici (“voglio lavorare molto con i bambini e
re artisti e, soprattutto, idee”. Un centro, poi, con le scuole”), incontri (“il dialogo è alla base
policentrico: “Una contraddizione”. A costitu- di ogni possibile crescita”). Spazi occupati per
irlo, infatti, sono tre edifici storici, tutelati dalle metà dal Puglia Design Store, “un concept
Belle Arti: l’ex Teatro Margherita, il vecchio che, dopo una capillare mappatura del territo-
Mercato del pesce (entrambi in corso di re- rio, riunisce in un’unica casa designer e artigia-
stauro fino almeno al 2018) e il Mercato delle ni d’innovazione”.
carni, oggi Spazio Murat, attivo da gennaio. Il nuovo Polo, “motore di modernità” in una
“Non un museo, attenzione, nessuna collezione città che è sempre stata per la Puglia faro d’a-
da custodire. Bensì un modello di Kunsthalle, vanguardia, si trova nello spazio cerniera tra
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città vecchia e città nuova, posizione strategica l’unico museo d’arte contemporanea di Puglia.
da un punto di vista anche simbolico. Per Bari Quello dedicato al “suo” Pino Pascali, massi-
non è e non sarà un’astronave, veicolo di mes- mo esponente dell’Arte Povera e artista puglie-
saggi alieni, ma il luogo deputato a fare sistema se più celebre a livello internazionale di tutto
di esperienze frammentate, disarticolate, di ma- il Novecento. La fondazione, nell’ex mattatoio
trice quasi esclusivamente privata. “La Puglia è comunale, ne racconta la carriera breve e folgo-
terra che ha sempre avuto una relazione forte rante. “Il sogno è mettere insieme tutto questo.
con il contemporaneo, tra festival, esposizioni, Per riuscirci stiamo immaginando un modello
galleristi illuminati come Marilena Bonomo, di gestione pubblico-privato che sganci il Polo
ma non ha avuto finora la capacità di sviluppare da ogni interferenza politica per la massima au-
attraverso un organismo forte, autorevole, pro- tonomia culturale ed economica”.
getti comuni d’ampio respiro”, spiega Torrigia- Massimo Torrigiani vorrebbe poi che il Polo del
ni. Il Polo del Contemporaneo nasce anche per Contemporaneo diventasse anche l’occasione
questo. E per collegare a tela di ragno le capita- per (ri)scoprire il volto della Bari più autenti-
li pugliesi dell’arte del XXI secolo: centri in- ca. “Città dove, al di là dei monumenti, è bello
sospettabili, piccoli, periferici. Come Gagliano perdersi in una flânerie intervallata da piccoli
del Capo, nell’estremità meridionale del Salen- incontri di gusto, quelli con lo street food locale:
to, sede ogni estate grazie all’associazione Capo la focaccia con i pomodorini e le olive, le schegge
d’Arte (di cui Torrigiani è direttore artistico), di polenta fritta che noi chiamiamo sgagliozze, le
di una mostra di levatura internazionale e da frittelline di pasta di pane conosciute come po-
quest’anno anche epicentro di un programma pizze da accompagnare a un’immancabile birra”.
che arricchirà il borgo di opere site-specific. E Flânerie che, fuori porta, diventa viaggio per
sempre Gagliano, nella vecchia sta- scoprire quella che, secondo lui, è la
zione ferroviaria, ospita Ramdom, Massimo Torrigiani Puglia da non perdere. “L’Alta Mur-
collettivo di progettazione e produ- gia che si rivela da Trani a Castel del
zione di nuove pratiche creative e di Monte, la strada più bella di tutte, qua-
comunicazione. Poi Molfetta, con si quanto la litoranea che serpeggia fra
il Torrione Passari, spazio guidato Otranto e Santa Maria di Leuca, da
dal critico Giacomo Zaza, figlio di ripercorrere poi a ritroso via mare, in
Michele, tra i più importanti artisti barca, per scoprire la suggestione del-
pugliesi viventi; Martina Franca con le formidabili pareti di roccia a caduta
la Fondazione Noesi, nata intorno verticale e l’incanto delle innumerevo-
all’esperienza della gallerista Lidia li grotte a filo d’acqua. Vero spettaco-
Carrieri, e Polignano a Mare, con lo. Opera d’arte della natura”.
17
Baia delle Zagare,
tra Mattinata e Vieste:
due spiagge divise da
un’imponente falesia.
AL mAre si sognA sempre

caraibi d’italia
Strisce di sabbia fine o mezzelune di ciottoli. Incastonate
tra falesie a strapiombo, o immerse nei profumi
della macchia mediterranea. E lambite da un’acqua color cobalto.
Dal Gargano al Salento, le 15 spiagge da non perdere
di G i u l i a n a G a n d i n i

19
Il Telegraph l’ha appena scelta tra i In alto: Porto Selvaggio, Stessi ingredienti a Punta Pro-
21 luoghi da visitare assolutamente tra Gallipoli e Porto sciutto. Acque cristalline, lunghe
Cesareo, mille ettari
in Italia. Mentre il Fai, Fondo per spiagge di sabbia fine e bianchissi-
di natura incontaminata.
l’ambiente italiano, l’ha inserita nei Per il Fai è tra i 100 luoghi
ma, dune alte otto metri, distese di
100 posti da salvare e il quotidiano da salvare. In basso: macchia mediterranea sono le carat-
London Evening Standard nella Punta Pizzo, area protetta teristiche di quest’area marina pro-
classifica più belle spiagge wild del sulla costa salentina. tetta a una decina di chilometri da
nostro Paese. Ma Porto Selvaggio, Porto Cesareo, oltre Torre Lapillo,
tra Gallipoli e Porto Cesareo, è solo conosciuta anche con il nome Palu-
una delle meraviglie disseminate de del Conte. Da qui si raggiunge la
lungo gli 800 chilometri di costa suggestiva Salina dei Monaci, sulla
che attirano stranieri da ogni parte riva ovest di Torre Colimena, regno
del mondo. C’è chi ha paragonato dei fenicotteri rosa.
alle Maldive baie come Pescoluse
e Punta Prosciutto, ma c’è molto
di più lungo i litorali dal Gargano Le Maldive del Salento
al Salento: centinaia di cale segrete La torre d’avvistamento seicentesca
di sabbia bianca o di ciottoli, dune, delle Moline, una delle centinaia
fiordi, incastonate tra uliveti, mac- che costeggiano il Salento, annun-
chia mediterranea profumata, bo- cia il litorale di Campomarino di
schi di pini d’Aleppo. Avvolte nel Maruggio, affacciato sul mare tur-
silenzio, per solitari e romantici, chese, rifugio di uccelli marini che
o attrezzate con beach bar per un cercano prede sulla battigia tra le
brindisi al tramonto con gli amici. dune ricoperte di timo, ginepri e
Porto Selvaggio è una riserva natu- soprattutto cespugli alti e stretti di
rale di mille ettari, un angolo scam- sparto pungente (lu pilìddu in lin-
pato al cemento, dove non c’è nulla. gua locale). Sono i tutori delle dune,
Solo la grande natura da scoprire a perché intrappolano tra i rami i
piedi lungo un sentiero che si snoda granelli di sabbia che così non si
tra cespugli di ginestre, cisti e gigli disperdono e fino a mezzo secolo
marini. Su un promontorio calcareo fa erano utilizzati nella costruzione
dominano la baia la Torre dell’Al- dei tetti dei pajàri maruggesi, edifi-
to, fortezza aragonese troncopira- ci rurali simili ai cottage irlandesi. Si
midale, con una scala in pietra cal- scopre qui lungo uno dei tratti più
carea dai gradoni circolari, ora sede belli della costa ionica, la spiaggia
del Museo di Biologia marina, e i di Ayala o del Conte, preferita dai
ruderi della cinquecentesca Tor- naturisti. Arrivarci non è facile. Bi-
re Uluzzo. È una delle località più sogna faticare un po’, camminando
importanti del Salento per l’arche- per centinaia di metri lungo la bat-
ologia preistorica: nella Grotta del tigia. Il premio è assicurato: nessun
Cavallo sono stati trovati i più anti- lido attrezzato nei paraggi, poca
chi resti di Homo sapiens in Europa. gente, acque che splendono come
Il mare è un lampo azzurro tra le smeraldi. Alle spalle, due chilome-
rocce, dove immergersi sopra prate- tri di pineta.
rie di gorgonie rosse, alghe violacee, Ma il must è la spiaggia di Pescolu-
spugne arancione e inseguire tra le se, le Maldive del Salento, Bandiera
stalattiti e le stalagmiti sommerse Blu di Legambiente, tra Ugento e
della Grotta delle Corvine, bran- Santa Maria di Leuca, che si ac-
chi degli eleganti pesci che le hanno cende di sfumature rosa pallido
dato il nome. Poi ci si stende al sole o intenso a seconda delle ore del
nella spiaggetta di Uluzzo: all’oriz- giorno. Un sogno tropicale di quat-
zonte, nelle giornate terse, si vede la tro chilometri di sabbia bianca fine
Calabria. come il borotalco, acque cristalli-
21
ne e fondali bassi, dune ricoperte Porto Badisco, spettacolare la Suina, dove si possono prenotare
di acacie e gigli bianchi, isolotti di insenatura a metà strada lettini acquatici galleggianti con ca-
sabbia, chioschi che spuntano tra i tra Otranto e Santa Cesarea lotta per ripararsi dal sole.
canneti e i palmizi. Terme: lunga e stretta, Tra gli uliveti di Melendugno, sulla
ricorda un fiordo.
È un paradiso esotico anche Punta costa adriatica, la pineta si allunga
Secondo alcuni è qui che
Pizzo, all’interno della riserva na- Virgilio fa sbarcare Enea
verso il mare piatto come una ta-
turale Isola Sant’Andrea, premiata in fuga da Troia. vola, le dune e la spiaggia di sabbia
nel 2013 da Legambiente nel con- finissima: una mezzaluna di quasi
corso “La piu bella sei tu”. Calette un chilometro nella Baia di Torre
sabbiose si alternano a scogliere di dell’Orso, dominata dalla cinque-
tufo, tra profumi inebrianti di gine- centesca torre di guardia che le dà
stre, timo e rosmarino; la pineta alle il nome dove Le Due Sorelle, impo-
spalle si esplora percorrendo un nenti faraglioni di pietra chiara, si
sentiero di quasi un chilometro, per specchiano nelle acque che le cor-
lo più pianeggiante, che si snoda renti marine del Canale d’Otranto
lungo piste sterrate, a tratti sconnes- mantengono trasparenti.
se, percorribili a piedi, in mountan La costa è arida e rocciosa fino a
bike o a cavallo. Porto Badisco, a metà strada tra
Otranto e Santa Cesarea Terme,
un’insenatura naturale stretta e pro-
Spiagge da film fonda come un fiordo, che si insinua
Immortalata nel film Mine vaganti tra fichi d’India e mirti. Sulla spiag-
di Ferzan Ozpetek, Punta della Su- getta spiccano le torri di Sant’Emi-
ina è uno spettacolo che si raggiun- liano e Minervino, le rocce bianche
ge con una passeggiata nel verde. illuminano Porto Miggiano. Qui
Dune, rocce che degradano verso il approdò Enea, secondo l’Eneide.
mare, piscine naturali di acqua tur- E si nasconde uno dei siti archeo-
chese, sabbia bianca e stabilimenti logici più importanti d’Europa. È
balneari gay friendly come il Makò. la Grotta dei Cervi, scoperta nel
È da provare il beach bar Punta del- 1970, un complesso ipogeo ricco di

Mondo sommerso su lunghe pareti


colorate di
I subacquei non hanno dubbi: la Puglia è una sfilata spugne e
di fondali spettacolari dove esplorare grotte, pareti a gorgonie.
picco, secche. Dalle Tremiti a Leuca, ci si immerge in Davanti a Porto
acque blu cobalto, inseguendo cernie, branzini, polpi. Cesareo, regala
A Capraia, l’isola dei capperi, nelle Tremiti, c’è la emozioni anche
famosa Punta Secca, una dorsale rocciosa che il Camino, su un
raggiunge i 60 metri di profondità, con pareti gradino roccioso
ricoperte di gorgonie rosse e gialle e di spugne. che scende sino
Più semplice, adatta anche a neofiti, l'immersione ai 12 metri, ricco
sotto il promontorio del Faro di Leuca, punto di di formazioni
incontro di Ionio e Adriatico, dove a 15 metri di coralligene
profondità giace la statua della Madonna dei Due e popolato da
Mari, protettrice dei marinai. Si possono avvistare colonie di
polpi, diverse specie di nudibranchi e, più raramente, castagnole. Mentre nella Baia di Uluzzu è uno
cavallucci marini. Più impegnativa la Secca del spettacolo la Grotta delle Corvine, a 17 metri di
Pisello, anch’essa al largo di Leuca. Il cappello della profondità, dove si ammirano margherite di mare,
secca raggiunge i 24 metri, ma bastano pochi colpi di alghe calcaree dalle sfumature rosa. E un firmamento
pinne per raggiungere le balconate che si affacciano di madrepore gialle che sembrano stelle.

23
formazioni stalattitiche e stalagmiti- In alto: la Baia di Torre turistico. Per ora si entra in un eco-
che che oltre sei millenni fa ospitò dell’Orso e i faraglioni Le sistema unico per la biodiversità,
i primi abitanti della zona. Lungo Due Sorelle. In basso, a tappa di uccelli migratori: spiagge
tre chilometri, migliaia di iscrizio- sinistra: Torre Minervino, nel giallo oro, una fitta macchia medi-
comune di Santa Cesarea
ni rupestri neolitiche in guano di terranea di mirti, lentischi, lecci,
Terme; a destra, le dune
pipistrello e ocra rossa raccontano bianche e le acque blu di
ginepri. Ma anche specchi di acqua
la vita quotidiana di 6mila anni fa: Campomarino di Maruggio. salata, dune, canneti, testimonianze
dipinti di animali, cacciatori con che risalgono all’età del bronzo.
l’arco, pettini con scene di caccia. In mare con maschera e pinne si
Il mare è la grande attrazione. Ca- nuota sopra fondali spettacolari
lette da sogno come Marmitta dei ricoperti di praterie di posidonia,
Giganti, dal colore blu cobalto, lungo le pareti rocciose colorate da
spiccano nel bianco delle rocce cal- spugne variopinte. Lungo i sentieri
caree: un paradiso per i subacquei della macchia e i tratturi tracciati dai
che entrano in acqua utilizzando contadini o percorrendo le strade
un sentiero di gradini scolpiti nella più antiche aperte dai cavallari e dai
roccia e inseguono branchi di pesci torrieri (gli antichi guardiani della
lungo la parete punteggiata di spu- torre), si attraversa il bosco degli
gne e piccoli crostacei. uliveti secolari fino all’antica Torre
C’è un altro capolavoro della natura di avvistamento Regina Giovan-
a circa 15 chilometri a nord di Brin- na. Davanti agli occhi, all’improv-
disi. È l’area marina protetta di viso, il mare. In primavera-estate,
Torre Guaceto, mille ettari incasto- accompagnati da un esperto, lungo
nati tra gli scogli di Apani e Punta tre chilometri di sentieri profumati,
Penna Grossa, nelle mire di specu- si scoprono i segreti della Riserva.
latori edilizi, che da decenni tenta- È imperdibile anche Baia dei Tur-
no di trasformarla in un complesso chi, sette chilometri a nord di Otran-

Frise & agridrink mare e pesto di basilico (coccarobeachclub.it).


Alla Punta, una baia vicino a Otranto, tra alberi di
Dal mare all’orto. È l’agribeach l’ultima tendenza fico e gelsi, si scopre invece Lido La Castellana, di
pugliese. Dai piatti a chilometro zero all’aperitivo proprietà degli stilisti Ennio e Carlo Capasa, creatori
a base di ingredienti coltivati a pochi passi. Apripista di Costume National. Pochi lettini, gazebo e pergolati
è l’Eden Salento, tra le dune di Pescoluse, dove i su un prato all’inglese dove gustare grigliate di pesce
pomodorini arrivano dal campo alle spalle della (cell. 335.81.12.520). Tra le dune di Torre Lapillo, verso
spiaggia, le uova dal pollaio, formaggi e latticini Porto Cesareo, è un indirizzo nascosto il Bonavista:
dal caseificio accanto. A disposizione dei più ombrelloni di paglia, un chiringuito all’ingresso, uno
piccoli c'è la fattoria didattica, dove convivono in spiaggia, mare trasparente (bonavista.it).
caprette, maiali, pony. La spiaggia si affaccia sul mare A Marina di Melendugno ci si rifugia al Lido Kalé
di cristallo, con chiosco aperto fino a sera che serve Cora, location del film di Ferzan Özpetek Allacciate
frise e piatti caldi (edensalento.net). le cinture, in una delle baie più incantevoli della
Le acque turchesi sfiorano il raffinato Coccaro Beach costa adriatica, tra San Cataldo e San Foca. Pochi
Club, tra i dieci migliori del Mediterraneo secondo ombrelloni, qualche gazebo, colonna sonora ibizenca
il Time, immerso nell’area marina protetta di Porto e, a pochi chilometri, la riserva naturale Le Cesine
Cesareo e adagiato sulla Baia di Torre Chianca, tra le (cell.342.75.50.626). A Torre San Giovanni, vicino a
monumentali dune di sabbia ricoperte di vegetazione. Ugento, sulla costa ionica, è imperdibile il Cocoloco,
Tra una nuotata e l’altra si assaggiano i gamberi che da più di dieci anni detta le tendenze dell’estate
rossi di Gallipoli crudi, con granita di mango e sedano salentina. Si tratta di un luogo onirico, dall'atmosfera
croccante, oppure i frutti di mare crudi di Savelletri, tropicale, con gazebo in materiali naturali, cuscinoni,
con granita e gelatina al lime. Strepitosi gli strigoli aperitivo servito in spiaggia. E musiche di esperti dj
di patata fatti in casa, alle olive coratine con frutti di (lidococoloco.it).

25
to, così chiamata perché qui sbarcò In alto: la riserva naturale scoprire a pochi metri di profondità i
l’esercito ottomano durante l’assedio di Torre Guaceto, a nord di fondali ricchissimi di pesce. Ma pri-
della città, nel 1480, aggirandone le Brindisi, su cui veglia l’antica ma di scendere al mare, vale la pena
imponenti mura. Annunciata dalla torre di avvistamento. di fermarsi al belvedere arredato con
In basso: la spiaggia di
fitta macchia mediterranea e dal pro- panche e tettoia in legno, davanti a un
Pescoluse, fra Ugento e
fumo della pineta, la Baia appartiene Santa Maria di Leuca.
paesaggio da cartolina.
all’Oasi protetta dei Laghi Alimini, È un piccolo gioiello anche Cala
uno degli ecosistemi più importanti della Sanguinara, vicino a Peschici,
della Puglia. Due i laghi, uno d’acqua in ciottoli bianchi, riparata dai ven-
dolce e uno salato (vero spettacolo ti, incastonata in una falesia carsica
al tramonto), visibili dalla strada che sormontata da pini, che si conquista
porta a Otranto. Qui ecco Alimini, con una passeggiata attraverso una
altra spiaggia magica e sempre venti- lussureggiante pineta lungo il mare
lata del Salento, riparata da dune sel- azzurro. Si visitano a nuoto o in barca
vagge alberate e caratterizzata da una grotte marine come quella dei Pomo-
sabbia bianchissima in superficie, ma dori, che deve il nome ai grappoli di
con profonde venature nere (per se- celenterati marini rossastri appesi alle
dimenti di origine vulcanica). pareti.
A una decina di chilometri da Peschi-
Gargano superstar ci, Zaiana è il simbolo di battaglie di
È il Gargano il maggior competitor anni degli ambientalisti contro il ce-
del Salento per spiagge e fondali da mento che ha deturpato i dintorni e
sogno. Scenografica la Baia dei Mer- lunghi tratti di costa del promonto-
goli o delle Zagare, l’icona del pro- rio. Grazie anche al Parco Nazionale
montorio, tra Mattinata e Vieste. Le del Gargano in cui è inserita, la baia
spiagge sono due, divise da un’alta è una piccola oasi naturale racchiusa
falesia calcarea. Una distesa di soffice tra costoni rocciosi ricoperti di pini
sabbia chiara, mista a ciottoli bianchi, d’Aleppo e macchia mediterranea
bagnata dal mare cristallino, azzurro, che si raggiunge lungo una scalinata
turchese che si raggiunge lungo un ripida scavata nella roccia. A poca
sentiero tra mandorleti, uliveti, fichi distanza si trova la Grotta di Ma-
d’India e pinete colonizzate da falchi naccora, che conserva testimonianze
pellegrini e corvi imperiali. Dall’ac- dall’età del bronzo all’epoca romana.
qua spuntano monoliti e faraglioni La sabbia è fine e dorata, l’acqua è
di calcare bianco, come l’Arco di cristallina e calda, poche capanne
Diomede o le Forbici. Si costeggiano di paglia e bambù sulla spiaggia al
cale, grotte, pini che sfiorano l’acqua, posto degli ombrelloni. Negli anni
aggrappati alla roccia nuda delle pa- Sessanta era uno dei primi lidi
reti a strapiombo. Sulla punta nord, italiani per naturisti, frequentato
ecco la Grotta Campana, sotto una quasi esclusivamente da stranieri,
calotta alta una cinquantina di metri conosciuta anche come “la spiaggia
che termina con una spiaggetta dai del diavolo”. Di giorno Zaiana è il
colori fosforescenti per l’azione dei rifugio di sportivi che si esibiscono
raggi di luce. Dalla Baia dei Mergoli in tuffi lungo l’imponente falesia, e
prende il via il sentiero che porta alla di intellettuali in fuga da mondani-
Baia di Vignanotica, tra uliveti e vi- tà e clamore. Ma la sera la spiaggia
gneti, voli di rondoni e gheppi: una si trasforma in una lounge a cielo
distesa di ciottoli bianchi tondeg- aperto con party on the beach fino
gianti, i faraglioni di calcare, chiamata all’alba.
anche la “spiaggia dei gabbiani” per- Prendendo il largo verso l’arcipela-
ché verso sera approdano qui i gab- go delle Tremiti, la tappa d’obbli-
biani reali che hanno i loro nidi tra le go è la selvaggia Cala Matano, che
rocce. Bastano maschera e pinne per tutti chiamano Cala Matana o della
27
Le 15 spiagge scelte da DOVE
Cala Matana,
la spiaggia
cantata da
Lucio Dalla

La spiaggia dorata di Zaiana

Cala della Punta Prosciutto: caraibica


Sanguinara

La spiaggia di Vignanotica Baia dei Turchi


Laghi Alimini

Baia delle Zagare

La spiaggia
di Torre
Guaceto La baia
di Torre
dell’Orso

Spiaggia di Campomarino

Punta della Suina

L’acqua blu di Porto Selvaggio Punta Pizzo,


riserva
naturale

Pescoluse,
le Maldive
del Salento
Effetto fiordo:
Porto Badisco

Duchessa, con riferimento a una getazione proprio sotto il belvedere


nobildonna che abitava da queste e in pochi minuti si arriva alla pic-
parti. Qui, nella sua casa sulla baia, cola insenatura. I pini lambiscono
il cantautore Lucio Dalla nel 2001 l’acqua dai colori caraibici. La sera,
compose Luna Matana e Com’è l’unico rumore sono i versi delle
profondo il mare. Si scende per un berte, le Diomedee, simili al pianto
sentiero sterrato nascosto nella ve- di un neonato.
28
il cibo è cultura

STELLE
NASCENTI
Età massima 35 anni, vantano esperienze in cucine internazionali.
Che ora, però, mettono a frutto a casa propria. Chi sono
e dove lavorano le giovani promesse della ristorazione pugliese
di M a r i e l l a P i s c o P o

30
Sara Latagliata, 32 anni,
chef del Primo Restaurant,
a Lecce. Nel suo
menu, piatti tradizionali
riproposti in chiave
creativa, come
le Orecchiette al cacao
e pomodorino fiaschetto
di Torre Guaceto.

31
La semplicità prima di tutto. Que- L E D RI T T E d i acqua fermentata; oppure la Melan-
sto il motto dei giovani chef puglie- DOVE zana, cioccolato bianco e alloro, nel
si, che portano in tavola tradizione Piatto-simbolo quale un altro prodotto locale viene
e stagionalità, senza rinunciare a ri- È una sintesi delle reinventato: l’ortaggio viene ridotto
cerca e innovazione. Hanno meno eccellenze pugliesi: a un cubotto pressato per concen-
di 35 anni e le idee chiare. Si sono grano, olio, pomodori. trarne i sapori, poi ricoperto di pol-
formati all’estero e in giro per l’I- Per questo è diventa- vere d’alloro e accompagnato con
talia, nelle cucine di cuochi stellati to in qualche modo salsa di cioccolato bianco. Mentre
dove hanno appreso tecnica e di- il “piatto” simbolo c’è il ricordo della nonna che pre-
sciplina. Ma non hanno mai dimen- della regione: la frisa, parava il formaggio in masseria con
ticato le loro origini e, dopo anni ovvero pane il siero di latte, nel dessert Rabar-
in terra straniera, hanno deciso di biscottato di grano baro, ibiscus, siero e malto.
tornare a casa. Come i fratelli Flo- o di orzo, ammollato
riano e Giovanni Pellegrino che, nell’acqua e condito
a dicembre 2015, hanno aperto a con pomodorini, Piatti di memoria
Lecce il ristorante Bros’: piccolo, olio, sale e origano. Sempre a Lecce, Sara Latagliata è
intimo, tutto vetrate, con i fuochi a A Capilungo di la chef trentaduenne del Primo Re-
vista e la pietra leccese. In due non Alliste (Le), A Frisara staurant, aperto lo scorso febbraio
fanno cinquant’anni, eppure hanno ne propone 16 tipi, da una coppia di giovani impren-
già frequentato le migliori cucine dalla Nonna Gina, con ditori salentini, Silvia Antonazzo e
internazionali. Floriano, 25 anni, crema di cime di rapa, Marco Borelli, che dopo aver lavo-
dopo il debutto accanto allo stel- pomodorini secchi e rato per dieci anni nella ristorazio-
lato Ilario Vinciguerra, è volato in capperi, alla Vicé, ne romana sono rientrati nella loro
Spagna dal tre stelle Michelin Mar- con paté di carciofi, città. Una laurea in conservazione
tin Berasategui, che gli ha aperto pecorino e rucola dei beni culturali messa da parte
le porte dei più blasonati ristoran- (Lungomare per seguire la sua vocazione per
ti europei: dal basco Eneko Atxa Cristoforo Colombo, la cucina, dopo il diploma di chef
al danese René Redzepi, per ben cell. 320.47.36.801). alla Boscolo Etoile Academy e l’e-
quattro volte sul podio della classi- sperienza milanese nelle cucine del
fica The World 50 Best Restaurants due stelle Il luogo di Aimo e Nadia,
con il suo Noma. Giovanni, appena Sara, nel 2012, vince il bando della
ventenne, ha girato il mondo: a 17 Regione Puglia Principi Attivi e dà
anni era in Spagna da Berasategui, vita a Nobili Pasticci, una startup
come il fratello. Poi, stage a Parigi, fondata sulla cultura a tavola con
con Pierre Gagnaire, a Barcellona, cui si dedica a catering, showcoo-
con Paco Perez, e, infine, a Tokyo, king, laboratori gastronomici. Nel
con Seiji Yamamoto. Nella capitale piccolo, raffinato ristorante leccese
del Salento hanno messo insieme con solo ventidue posti in una sala
una brigata giovanissima e multina- con volte a stella e giardino per l’e-
zionale, formata dai ragazzi incon- state, dove i menu sono dipinti a
trati nel corso delle loro precedenti mano dagli artisti dell’Accademia di
esperienze. Insieme propongono Belle Arti, la talentuosa chef attinge
una cucina che definiscono “con- al territorio pugliese, scavando nella
cettuale”, essenziale nei sapori e memoria e nei gesti del passato per
radicata nel territorio: attingono trasformarli in nuove esperienze.
alla ricca biodiversità regionale e Ed ecco che le orecchiette fatte in
alla memoria del passato, e le tra- In alto: la terrazza del casa, una tradizione del pranzo del-
ristorante Cielo del Relais la domenica, vengono rilette attra-
ducono a modo loro. Nascono così
La Sommità, a Ostuni.
piatti come Pomodoro, fiori e acqua In basso: lo chef del locale,
verso la contaminazione con l’ele-
di ricotta, una rilettura di due pro- Andrea Cannalire, 30
mento dolce e diventano Orecchiette
dotti tipici del territorio, dove il po- anni, che con i suoi piatti al cacao e pomodorino fiaschetto di
modoro è glassato e disidratato e il innovativi ha conquistato Torre Guaceto, mentre nel classico
formaggio è servito sotto forma di nel 2015 la stella Michelin. Fave e cicorie, due ingredienti prin-
33
cipe della tavola regionale vengono L E D RI T T E d i i vicoletti in salita, tra le case bian-
declinati in nuove forme: le fave ri- DOVE che tirate a calce. Qui, nelle sale di
dotte in cubo con un cuore di miele Sushi alla pugliese un’antica dimora con volte in pietra
all’interno e fritte in olio extravergi- La Puglia non ha e un antico giardino spagnolo che
ne d’oliva, e le cicorie a formare un dovuto aspettare i profuma d’aranci, il giovane An-
rettangolo. “Mi piace sperimentare, giapponesi. Qui l’uso drea Cannalire, 30 anni, propone
andare verso il nuovo, utilizzando i di consumare pesce una cucina incentrata sul territorio
prodotti di qualità della nostra ter- crudo, specie ricci e rielaborata con creatività alla luce
ra, fra cui molti presìdi Slow Food, frutti di mare, ha una delle esperienze maturate in alcuni
proprio come il pomodoro fiaschet- lunga tradizione. ristoranti stellati italiani, da Parizzi a
to di Torre Guaceto che utilizzo I posti più indicati? Le Parma al Magnolia di Cesenatico, al
nelle mie orecchiette al cacao”, sot- sciale, come vengono milanese Unico. Andrea ama gioca-
tolinea Sara Latagliata. “Mi sforzo chiamati i baracchini re, soprattutto nella presentazione
di raccontare la cultura e la storia che costellano dei piatti. Un esempio? La rivisita-
culinaria della Puglia attraverso spiagge e lungomare zione del Baccalà mantecato, im-
piatti non banali”. dal Gargano al piattato come si trattasse di un cono
A Porto Cesareo, sulla spiaggia, di Salento, e dove il gelato caduto a terra, con il baccalà
fronte al mare cristallino dell’Area pescato arriva a forma di pallina, la polenta a fare
Marina Protetta, il ristorante Aqua freschissimo, spesso da cialda, e uno schizzo di crema di
Le Dune è il palcoscenico di Co- portato direttamente peperone come decoro. Sorpren-
simo Russo, chef tarantino, classe dai pescatori. dente anche il dessert dedicato al
1984. Fra il padre macellaio e la padre, che ha condotto un’azienda
madre esperta di cucina tradizio- agricola per trent’anni: Omaggio a
nale, è cresciuto respirando l’amo- mio padre, uovo e farina, ha l’aspet-
re per il cibo. Poi ha deciso di fare to, sì, di un uovo, servito, peraltro,
sul serio e per affinare la tecnica è nella tipica confezione, ma il guscio
andato a Milano, dove ha lavorato è un composto di mou, cioccolato
accanto a Sergio Mei nella cucina bianco e burro di cacao ed è ripieno
del Four Seasons Hotel. Ma dopo di crema catalana.
cinque anni, il richiamo della sua
terra ha prevalso ed è ritornato alla
base. I suoi piatti sono freschi e co- Viva la semplicità
lorati: pescato del giorno e ortaggi Dai borghi candidi alle gravine. A
di stagione, trattati con mano leg- Ginosa, in provincia di Taranto, il
gera. Sono un omaggio alle acque paesaggio cambia completamente:
trasparenti che bagnano le coste burroni, forre e villaggi rupestri sca-
del Tacco d’Italia la Crema cotta vati nella roccia tufacea. Sulla strada
di ricci, tartare di canocchie, lime e per Ginosa Marina appare Borgo
prezzemolo e il Riso Carnaroli di Si- Valle Rita, una masseria del XIV
bari, mantecato al limone verde con secolo con torre merlata che ospita
anemoni croccanti e crudo di gambe- camere, ristorante e una chiesetta.
ri viola di Gallipoli, così come è un Intorno, oltre 100 ettari di terreno
tributo alla tradizione il Pasticciotto coltivato a vigne, ulivi, agrumi e
scomposto alla farina di canapa, un orto biologico. Tra i fornelli si
con crema alla vaniglia e lamponi muove il ventisettenne Salvatore
marinati all’elisir Jamaica. Amato. Dal suo maestro Angelo Sa-
Dal Salento alla provincia di Brin- In alto, a sinistra: Giovanni batelli, dell’omonimo, apprezzato
Lorusso, chef al Memory ristorante di Monopoli, ha impara-
disi, il passo è breve anche in tema
Resort di Bisceglie;
di tavole gourmand. A Ostuni una a destra: un piatto del
to a valorizzare le materie prime in
tappa imperdibile è il ristorante ristorante Quintessenza
preparazioni semplici e alleggerite,
Cielo del Relais La Sommità, dal di Trani. Sotto: Cosimo utilizzando le tecniche di cottura
2015 insignito di una stella Mi- Russo di Aqua Le dune, più aggiornate, dal sottovuoto alla
chelin. Per arrivarci si percorrono a Porto Cesareo. bassa temperatura, solo quando è
35
necessario. Pane e pomodoro è un In alto: Piana della Battaglia, all’estero. Dall’Egitto ha riportato
antipasto a base di vellutata di pi- vicino a Vieste, dove si il gusto per spezie come il carda-
selli alla menta, pomodori canditi e gustano le pizze gourmet di momo e in Brasile ha appreso l’uso
crema di ricotta montata. “Questo Pierluigi De Nittis. della fava di tonka, che è entrata
In basso: uno dei piatti
piatto mi piace”, sottolinea, “per- nella ricetta della Giardiniera di
firmati da Sara Latagliata
ché rappresenta il mio stile: pochi al Primo Restaurant.
verdure, composta da tutti gli or-
ingredienti capaci, però, di regala- taggi del momento - fave, zucchine,
re emozioni”. Come un altro best piselli, carote di Polignano a Mare
seller in carta, il Raviolo di latte ca- - e condita con una salsa all’aceto
gliato di capra, fave novelle e gam- di vino bianco, aromatizzata pro-
beri rossi crudi. prio con il profumatissimo seme
Nel centro di Gioia del Colle, sudamericano. È tradizione pura,
all’Osteria del Borgo Antico re- invece, il Risotto con cime di rape,
gna la semplicità: quella della ma- pomodoro datterino candito, bur-
teria prima lavorata il meno pos- rata tritata e granella di olive lec-
sibile. Così vuole Ottavio Surico, cine. Surico ama uscire dagli sche-
34 anni, chef patron del locale, che mi e giocare con i piatti. Quando
conduce con la moglie Miriam. arriva in tavola il dessert Meglio un
Una cucina, la sua, di impronta uovo oggi che una gallina domani,
tradizionale, che rispecchia il ter- il cliente sorride: l’uovo di ciocco-
ritorio, ma arricchita dalle note lato bianco ripieno di una mousse
esotiche di ingredienti in cui si è di vincotto e mandorle amare viene
imbattuto nei suoi numerosi viaggi servito su un letto di fieno, all’in-

La pizza? Local è meglio


Preparati, appassionati e attenti alla qualità.
Sono i nuovi pizzaioli, maestri degli impasti e della
lievitazione. Per le loro preparazioni scelgono solo
prodotti locali e attraverso una semplice pizza
raccontano la storia del territorio. Piana della
Battaglia è un luogo del gusto poco fuori Vieste,
immerso nel verde del Parco Nazionale del Gargano.
Qui regna Pierluigi De Nittis, che crea pizze con
tante farine diverse, dal grano arso al farro, dalla
canapa al grano saraceno, e con olio e ortaggi di
propria produzione: zucchine, melanzane, peperoni di farina multicereali con valeriana, stracciatella
e addirittura 23 tipi diversi di pomodori provenienti di Andria, sfilacci di cavallino e tartufo dell’Alta
dal suo orto. Più di 30 le pizze in carta, cotte nel Murgia (nella foto). Per Cosimo Carrieri e Francesco
forno alimentato a legno d'ulivo. Da provare la Fior Papavero, rispettivamente patron e pizzaiolo de
di zucca con zucca, acciuga, pesto di rucola, fior di La Campagnola, ricavata in un frantoio del ‘600 con
latte e pomodori. A Molfetta (Ba), Il Vecchio Gazebo volte a stella a Bitritto, materie prime stagionali e
è sinonimo di eccellenza. Qui Domenico Piccininni e presìdi Slow Food sono un must, come nella Pizza
Giuseppe Petruzzella utilizzano quasi esclusivamente di grano arso con Capocollo di Martina Franca,
prodotti pugliesi, farine di grano arso, semola pomodori semisecchi e olio extravergine d’oliva.
Senatore Cappelli, integrale, di curcuma e semi di Solo lievito madre e 72 ore di lievitazione per i
lino. Tra le 70 pizze nel menu meritano un assaggio tanti impasti - ai sette cereali, alle fibre vegetali
quelle classificate come "gourmet", servite a spicchi - che Mauro Ripa propone nella Pizzeria Mauro a
su vassoi di legno: la Salentina, impasto Senatore Cutrofiano, nel Salento. Tutte squisite le pizze,
Cappelli, con misticanza, carpaccio di finocchi e come la Terra Noscia, con crema d’ortica, mozzarella
gamberi crudi di Gallipoli, e l’Alta Murgia, impasto fior di latte, rape dei contadini e pomodori secchi.

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terno di una cassetta di legno. In alto: l’Osteria del Borgo a Milano, nel bistellato Joia dello
Ironia e divertissement sono anche Antico, a Gioia del Colle. In chef vegetariano Pietro Leemann.
le cifre della cucina di Giovanni basso, a sinistra: i troccoli Il risultato di tanto girovagare?
Lorusso, chef ventisettenne del di Angelo Sabatelli, Una cucina elegante, semplice e
a Monopoli; a destra:
Memory Resort. Prima di appro- dai sapori facilmente riconoscibili,
un piatto del ristorante
dare in questo piccolo albergo con del country resort Borgo
ma nello stesso tempo aperta alle
ristorante gourmet sul mare di Bi- Valle Rita, a Ginosa. sperimentazioni.
sceglie, Lorusso si è fatto le ossa Lorusso non rinuncerebbe mai
in giro per il mondo, senza farsi ai prodotti della sua terra, che si
spaventare dalle distanze: dopo es- tratti di pescato, formaggi o frutti
sersi spinto fino in Corea del Sud e dell’orto. Ma li reinventa in por-
aver frequentato le fredde lande del tate come La mia Margherita di
Nord Europa ha concluso il tour cozze, una divertente sintesi del suo

I magnifici cinque
Non sono più giovanissimi, ma non hanno perso la
passione e la voglia di sperimentare. Semmai, l'hanno
raffinata. Così, i loro piatti stupiscono e un pranzo
nei loro ristoranti è un’esperienza che resterà nella
memoria. Dal Gargano al Salento, Dove ha selezionato
cinque chef sorprendenti e altrettanti luoghi del gusto
imperdibili per le proposte gastronomiche e, in alcuni
casi, anche per la location. Indirizzi che meritano il
viaggio. A Porta di Basso, abbarbicata sulla roccia a
picco sul mare di Peschici, si pranza su un terrazzino
panoramico con i gabbiani che volteggiano nell’aria.
In tavola la maestria dello chef Domenico Cilenti (foto
a sinistra), si esprime in preparazioni che impiegano
le materie prime del territorio, come la Millefoglie di tradizionale rielaborata con estro di Michele Rotondo,
rombo in tempura di nero di seppia, pomodorino confit che porta in tavola preparazioni come il Carpaccio di
e salsa al prezzemolo e basilico. Poco fuori Andria pomodoro cuore di bue, marinato con limone, vaniglia
per scoprire i sapori della Murgia rivisitati in chiave e branzino, e lo stuzzicante Come una parmigiana,
contemporanea si fa tappa da Umami, il ristorante di dove le melanzane sono sostituite dai carciofi
Felice Sgarra (foto a destra), ospitato in un frantoio arricchiti da scaglie di tartufo nero estivo.
ottocentesco con orto. Lo chef parte dal territorio e lo Per concludere il tour goloso si va in Salento, a Tricase,
supera con gustose provocazioni, come Con-fuso, un da Lemì, il ristorante di Ippazio Turco.
fagottino di grano arso ripieno di carbonara, decorato Pochi coperti, grande cura del dettaglio, a partire dal
con alici e guanciale croccante; o il Sashimi con limone cestino del pane (ai cereali, al grano saraceno e kamut,
in osmosi, burrata e gelatina di Campari. A Monopoli la con cicoria e culatello, bietole e capocollo, con cime
cucina d’autore, locale e cosmopolita al tempo stesso, di rape e olive), e una cucina che esalta i prodotti del
porta il nome di Angelo Sabatelli. Nei suoi piatti, solo territorio, che si tratti di erbe spontanee, di latticini
prodotti freschi a cui applica le tecniche di cottura oppure del pesce dei suoi due mari, l'Adriatico e lo
più innovative. Il risultato sono sapori netti, puliti, Ionio. Ingredienti che reinterpreta in piatti come
immediati e senza orpelli. Come nelle Orecchiette al il Findus di seppia, maionese di alici e misticanza,
ragù +30 con fonduta di Canestrato, dove il numero i Troccoli fatti in casa al nero, ricotta mista, ricci e
indica il tempo (lungo) di cottura del ragù che permette seppia arrostita e, ancora, l’Hamburger di sgombro,
di estrarre dalla carne sapori e profumi più intensi. puntarelle e aceto di negroamaro. Un segreto della
È una piacevole sorpresa anche Masseria Petrino, sua cucina? L'impiego di estratti vegetali, come
un’antica casa padronale immersa tra gli ulivi nella quello al finocchietto selvatico, che nel Salento ha un
campagna di Palagianello, e ancor di più lo è la cucina profumo indimenticabile.

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Indirizzi Mangiare
Dormire
Comprare Web: aquaportocesareo.it.
Prezzo medio: 40 €.
OSTERIA
DEL BORGO ANTICO
D’estate si cena fuori,
CIELO nel borgo suggestivo, a lume
geniale. Provare il risotto con Bello cenare nel giardino di candela: cucina leggera e
chef innovativi
crema di cicorie, caciocavallo spagnolo, con bottoni di tocco d’artista. Buono
e fiocchi di biscotto di Ceglie. caprino con crema di asparagi, il risotto con burrata e
Dove Mangiare
Indirizzo: via 47 Reggimento gel di cipolla di Acquaviva e polvere di olive.
BROS’ Fanteria 7, Lecce, anguilla affumicata. Indirizzo: via Cavour 89,
Cucina concettuale dei fratelli tel. 0832.24.38.02. Indirizzo: via Scipione Gioia del Colle (Ba),
Pellegrino. Niente menu Web: primorestaurant.it. Petrarolo 7, Ostuni (Br), tel. 080.34.30.837.
barocchi, ma l’essenziale Prezzo medio: 40 €. tel. 0831.30.59.25. Web: borgoanticosteria.it.
visibile al gusto: linguina, Web: lasommita.it. Prezzo medio: 40 €.
pistacchio, colatura di alici AQUA LE DUNE Prezzo medio: 55 €.
e per dessert rabarbaro, Si pranza sulla spiaggia, pieds- MEMORY RESORT
ibiscus, siero e malto. dans-l’eau: torchietti e fagioli BORGO VALLE RITA A pochi metri dal mare,
Indirizzo: via Acaya 2, Lecce, di Zollino con cozze nere e Sorprende il verde del provare le creazioni
tel. 0832.09.26.01. salicornia, trancio di rombo palmeto secolare, il bianco dello chef, come
Web: brosrestaurant.it. con olio alla vaniglia e souté delle case, il giallo delle il baccalà in infusione
Prezzo medio: 65 €. di funghi e patate. ginestre. Ottimo l’agnello di mandorla con emulsione
Indirizzo: strada dei Bacini cotto per 19 ore, servito al limone e caffè.
PRIMO RESTAURANT 89, Porto Cesareo (Le), con spuma di patate Indirizzo: via Panoramica
Cucina pugliese con un tocco tel. 0833.56.06.60. e sporchia glassata. Umberto Paternostro 239,
Indirizzo: contrada Girifalco, Bisceglie (Bat),
Ginosa (Ta), tel. 080.39.80.149,
tel. 099.82.71.824. 080.39.80.304.
Web: vallerita.it. Web: memoryresort.it.
Prezzo medio: 35 €. Prezzo medio: 50 €.

Il ristorante Lemì a Tricase (Lecce). Uno dei piatti serviti al Memory Resort di Bisceglie (Bat).

modo di fare cucina: un infuso di le giovani promesse della cucina


patate viola, cavolo rosso e carote gourmand si chiude a Trani, la
di Polignano a Mare, che fa da base città dei Di Gennaro Bros, quattro
a cozze gratinate al pecorino. Buoni fratelli che hanno scalato la hit pa-
i dessert come lo Spumone al latte rade dell’alta ristorazione pugliese
di cocco con gelatina al lime croccan- con il loro ristorante Quintessen-
te e il Purple Rain, cremoso amaro za. Stefano, lo chef, 31 anni, è stato
alla birra con gelatina ai frutti rossi e da poco insignito del titolo di Top
panna al mentolo. Chef di domani dalla guida Alber-
Il giro di Puglia alla scoperta del- ghi e ristoranti d’Italia del Touring
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QUINTESSENZA LA CAMPAGNOLA
Piatti armoniosi e freschi: Si cena in un frantoio
tortello di pappa al del Seicento: oltre 40 pizze,
pomodoro, pane e alici o tra cui quella con farina ai
dentice con topinambur, cereali, fiori di zucca, bufala
ricotta e cipolla rossa. affumicata e datterino giallo.
Indirizzo: via Nigrò 37, Indirizzo: via Nicola
Trani (Bat), Fumarola 4, Bitritto (Ba),
tel. 0883.88.09.48. tel. 080.63.16.42.
Web: quintessenzaristorante.it. Web: lacampagnolabitritto.it.
Prezzo medio: 40 €. Prezzo medio pizza: 7 €.
Il ristorante Angelo Sabatelli, a Monopoli (Bari).
PIZZERIA MAURO
pizzaioli gourmet Da provare la pizza dessert: UMAMI MASSERIA PETRINO
impasto al cacao e latte, Il posto giusto, se si vuole Nelle salette con volte a vela,
PIANA DELLA BATTAGLIA con crema al latte, stupire: calamaro con pietra a vista e tovagliato
Scegliere il tavolo sotto il marmellata di mirtilli mandorle di Toritto, elegante. Assaggiare
pergolato con vista su uliveti e neri bio, frutta fresca, il suo nero e cipollotto o lo scampo in tempura con
vigneti: pizza con pomodoro nutella, glassa alla fragola insalatina tiepida di crostacei, gazpacho di frutta e verdura e
in cottura, burrata, gamberi e bacche di Goji. cannellini e germogli freschi. il latte cotto al limone con suo
spadellati e pesto di rucola. Indirizzo: largo Immacolata, Indirizzo: via Trani 103, gelato e limone croccante.
Indirizzo: S.S. 89 Km 97.5, 4, Cutrofiano (Le), Andria (Bat), Indirizzo: contrada Petrino,
localita Piano Grande, tel. 0836.51.21.12. tel. 0883.26.12.01. Palagianello (Ta),
Vieste (Fg), Prezzo medio pizza: 7 €. Web: umamiristorante.it. tel. 099.84.34.065.
tel. 0884.27.09.60. Prezzo medio: 60 €. Web: masseriapetrino.com.
Prezzo medio pizza: 10 €. Prezzo medio: 40 €.
i magnifici cinque ANGELO SABATELLI
IL VECCHIO GAZEBO Melanzana arrosto, LEMì
Meglio andare in settimana, PORTA DI BASSO pomodoro, basilico e burrata: Prenotate un tavolo
per evitare lunghe attese. Si pranza sul terrazzino due giorni di preparazione, nella piccola corte fiorita
Ottima la pizza friggitelli, a picco sul mare: squisita un piatto che parte dalla all’esterno. Buoni gli
con grano arso, mozzarella di la spuma di stracciatella tradizione della parmigiana e spaghettoni Cavalieri aglio,
bufala affumicata, pomodorino con gambero rosso e carciofo si trasforma in altro. olio, peperoncino e mare
al forno, friggitelli e guanciale croccante, marinati Indirizzo: viale Aldo e il gelato di mandorle verdi
di Martina Franca. con zenzero e lime. Moro 27, contrada Spina, con coulì di menta.
Indirizzo: via Guglielmo Indirizzo: via Colombo 38, Monopoli (Ba), Indirizzo: via Vittorio
Marconi 18, Molfetta (Ba), Peschici (Fg), tel. 080.80.23.96. Emanuele II 16, Tricase (Le),
tel. 080.33.44.877. tel. 0884.35.51.67. Web: angelosabatelliri- cell. 347.54.19.108.
Web: ilvecchiogazebo.it. Web: portadibasso.it. storante.com. Web: ristorantelemi.it.
Prezzo medio pizza: 8 €. Prezzo medio: 50 €. Prezzo medio: 70 €. Prezzo medio: 40 €.

Club Italiano. Fra cantina e sala si moscato di Trani e gamberi ros-


muovono i tre fratelli: Domenico, si di Gallipoli, e la Colazione del
33 anni, il maître, è affiancato dal contadino, una rilettura di pane e
ventenne Alessandro, mentre Sa- ricotta, alimento tipico dei pastori,
verio, 26, si occupa dei vini. diventato uno dei suoi piatti si-
Quella di Stefano è una cucina li- gnature: un crumble di grano arso
neare, semplice, che segue i ritmi con biscotto all’olio extra vergine
delle stagioni, e usa in prevalenza d’oliva, gelato alla ricotta e coulis
prodotti locali. Da citare i Tortelli di frutta. Un dolce che da solo vale
di ricotta di pecora con bisque al il viaggio.
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In casa è pIù comodo

pietre ViVe
Dalle masserie fortificate alle pajare in sasso, ai caratteristici trulli:
ospitalità nelle vecchie dimore. Per una vacanza a prova di privacy
di M a r i e l l a P i s c o P o

Masserie fortificate, torri di avvi- Sopra: gli interni della difensiva con guarnigione e picco-
stamento, trulli e lamie. Per sco- Masseria Cisterna Rossa, la stalla, fra Sette e Ottocento era
prire la Puglia più autentica e co- nelle campagne del borgo diventata una masseria agricola.
di Ruffano, in Salento.
noscerne la vera anima, il modo Ristrutturata, si è aperta all’ospi-
A sinistra: I Trulli
migliore è affittare dimore che han- Moreschi, con patio e
talità e ora la torre accoglie cinque
no una storia da raccontare. Vivere piscina, in affitto vicino a camere e quattro bagni, living e
a contatto con le pietre antiche, Ostuni, possono ospitare cucina. All’interno, muri in pietra,
godere il silenzio della campagna, fino a dieci persone. pavimenti in chianche, copertu-
gustare i sapori dell’orto e rilassar- re a volte e in legno con finiture a
si in terrazza, guardando uliveti a calce, antichi camini. Nella corte
perdita d’occhio. Così la vacanza è si affacciano i porticati, le stalle,
fatta di natura, libertà e un po’ di l’aia e il pagliaio, oggi trasformato
magia. Come magico è quel trian- in una dépendance. Intorno ulivi,
golo di terra tra le province di Bari, un piccolo frutteto, fichi d’India e
Brindisi e Taranto, noto come Val- foraggio, come secoli fa.
le d’Itria, dove c’è la massima con-
centrazione di trulli e masserie. Un
tempo c’erano le torri a difesa di Stile country
una terra di frontiera, nei secoli al- Un’altra bella storia è quella di
cune furono trasformate in luoghi PalmaFlora, dell’architetto Mauri-
di lavoro agricolo, come la Masse- zio Greco. Si trova a Monopoli, in
ria Scinarello della famiglia Fran- contrada Impalata, così chiamata
cavilla, nella frazione di Triggianel- per i tanti pali nel terreno che nel
lo, a Polignano a Mare. Costruita Cinquecento, durante la domina-
nel Cinquecento come struttura zione veneziana, venivano utilizzati
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nell’addestramento dei cavalli in L E D RI T T E d i pensato per il relax e la convivialità:
arrivo dal Medio Oriente. L’abita- DOVE dalla splendida piscina fronte mare,
zione è un villino composto da due Masserie di charme ricavata nella cava delle “chianca-
trulli, dove un tempo c’era il rico- Muri bianchi, terra relle”, alle terrazze, al giardino. Per
vero del cavallo. È un corpo unico, bruna e il verde meditare o fare yoga c’è il gazebo
con tre camere, due bagni, la sala da degli ulivi: nel volume con tappeti e divanetti bassi. Oltre
pranzo con camino e un salottino Masserie 2, immagini il cortile, si trovano quattro trulli
con la tv. Tutto dipinto a calce, con i di Adriano Bacchella e separati, ognuno con camera e ba-
muri e i pavimenti in pietra, l’arredo testi di Franco Faggiani gno; il primo, un po’ più grande, ha
d’antan, in puro stile campestre. Si (edizioni AdArte, 224 anche il salotto. Nel trullo piccolo,
trova in collina, ma in dieci minuti pagg, 49 €), tornano c’è una stanza singola e, sul retro,
si raggiunge l’arenile di Capitolo, in scena le più belle il campo da bocce, circondato da
dove ci si rilassa in uno dei tanti lidi residenze rurali della vigneti e sentieri che si snodano tra
esclusivi della zona. Puglia, ristrutturate carrubi e ulivi.
Sempre a Monopoli si può soggior- e trasformate in Nell’area di Savelletri di Fasano
nare in due altre dimore, recuperate resort. Un viaggio la Masseria San Nicola affascina
con gusto dagli architetti Giovanni nell’ospitalità di per la posizione e per la luce della
Musa e Antonietta Simone: Masse- charme, da Brindisi a costruzione tutta bianca. Trasfor-
ria Pepenofio, nella contrada San Peschici, da Noci mata in dimora estiva dalla famiglia
Vincenzo e Masseria Cacatosto. La a Ostuni. Prefazione Camicia fin dall’Ottocento, ha nella
loro storia suona più o meno così: di Renzo Arbore villa padronale sei camere eleganti,
un signore dal Lago di Como e una pugliese doc. oltre a salone, grande sala da pran-
famiglia italoamericana e sudafrica- zo e cucina. Intorno, quattro caset-
na, innamorati della Puglia, decido- te imbiancate a calce, in stile retrò:
no di acquistare alcune costruzioni Fico d’India, Bouganville, Olean-
antiche e farne un buen retiro per sé dro e Gelso, tutte con cucina, ampie
e per i viaggiatori che hanno la loro stanze, living e veranda o terrazzo.
stessa sensibilità. Pepenofio, che In giardino, due piscine, protette da
appare in tutto il suo candore con mura, con vialetti per passeggiare
i muri bianchi e i serramenti in le- tra rose, bouganville, agrumi e pian-
gno, risale alla fine del Settecento. A te aromatiche.
piano terra, gli ex depositi agricoli
sono stati trasformati in quattro ap-
partamenti di diverse dimensioni: Vita open air
Peperoncino, il più piccolo; Rose- In piena Valle d’Itria, a tre chilo-
to, il più grande; Melograno, con metri dal centro medievale di Ci-
camera, bagno, living e salottino; sternino, Nellyland è un angolo di
Fico d’India, una suite con piscina quiete sospeso nel tempo, lontano
privata e patio coperto per cenare dai rumori, perfetto per un gruppo
fuori. Intorno, un uliveto secolare, di amici. Il complesso può ospitare
un vecchio agrumeto protetto da fino a nove persone: nei trulli c’è il
alte mura e una bella piscina circon- living con cucina, un salotto con ca-
data da prato inglese. mino e zona relax, due matrimoniali
e una camera con letto a castello,
due bagni; la lamia è un monolocale
Barbecue vista mare con camera nell’ammezzato, bagno,
In una zona panoramica tra gli ulivi In alto: pranzo open air cucina a vista, sala e divano letto. Si
secolari la Masseria Cacatosto, il al Trullo della Volpe, vive soprattutto all’aperto: il giardi-
tra Ostuni e Ceglie
cui nucleo risale al XVII secolo, si Messapica. In basso: la
no e le verande sono attrezzati per
sviluppa in più trulli separati e una Masseria San Nicola,
le cene sotto le stelle, con barbecue
lamia, un open space con sala da raffinata dimora nei pressi in pietra e la piscina con solarium.
pranzo, cucina, patio per il pranzo di Savelletri di Fasano: in Vicino a Ostuni, la città bianca per
all’aperto e barbecue. Tutto è stato giardino, due piscine. eccellenza, nella frazione di Pasca-
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rosa I Trulli Moreschi offrono due L E D RI T T E d i sabbiose, l’antica Masseria La Sca-
soluzioni separate, ciascuna con DOVE lella abbaglia con il suo candore e
due camere e relativi bagni, living Trulli a regola d’arte la meravigliosa vista mare. Dopo un
con cucina o angolo cottura, per Una villa in affitto che accurato restauro sono state ricava-
un totale di dieci ospiti. Sono ben custodisce opere di te sette abitazioni con volte di tufo,
arredati, freschi e confortevoli, ma il arte contemporanea: pavimenti di pietra originali, muri
punto di forza è il portico con bar- è l’Ostuni Art Resort, spessi fino a un metro: particolare
becue e il patio vista piscina. in Valle d’Itria, a breve La Stalla, con le mangiatoie, e La
Tra Ostuni e Ceglie Messapica il distanza dalla “città Macchia, al primo piano, con fine-
Trullo della Volpe è un complesso bianca” e a 15 minuti stre superpanoramiche.
di trulli e lamie, su due livelli: uno dal mare. Tre antichi
sopraelevato rispetto alla piscina, edifici, i Trulli, la Lamia
con cucina, sala living, alcova, pran- e il Trullo Saraceno Oziare in terrazza
zo, due camere con relativi bagni e (più una casetta in Nel Salento, a due passi dal Par-
la dépendance a piano piscina. Ar- legno e una grande co Naturale di Porto Selvaggio,
redi minimali e vista panoramica piscina) per un a meno di un chilometro dal mare
sulla vallata di ulivi secolari. complesso restaurato La Pajara del Capitano è un luogo
“a regola d’arte” di grande fascino: un antico trullo
secondo i criteri della ristrutturato con pareti in pietra e
Ulivi e piscina bioarchitettura tetto in legno, circondato da ulivi
Per sentirsi davvero tutt’uno con (ostuniartresort.com). e fichi, con un laghetto naturale di
la campagna, ecco un’originale so- acqua risorgiva per rinfrescarsi d’e-
luzione con albero incorporato: i state. Nella sala da pranzo con cuci-
Trulli Cristallo, a circa sette chilo- na come nel grande soggiorno con
metri da Ostuni, offrono l’esperien- divano letto e nelle due camere, l’ar-
za davvero unica di avere un ulivo redo alterna pezzi di design a mobili
tra le mura di casa, in una particola- d’antan. All’esterno ha un patio con
rissima stanza trasparente. Dentro, barbecue in muratura.
tre camere da letto, due bagni, la A sud di Gallipoli, nella marina di
cucina. Fuori, il barbecue, una pi- Alliste, lo Stalletto è un’ex stalla
scina di 20 metri, alberi da frutto e d’inizio Novecento con annesso
un piccolo orto per portare in tavola pollaio, tutta in pietra a secco, a soli
ottime verdure appena colte. 50 metri dal mare di Capilungo. Ha
Una grande piscina d’acqua salata sapore antico e confort moderni,
e la vasca idromassaggio tra gli ulivi mobili d’epoca e pezzi di artigiana-
sono fra i vanti di Villa Bijou, resi- to locale nella camera con bagno e
denza di lusso di nuova costruzione, nel grande living con volta a botte e
nella campagna di San Michele Sa- pareti in pietra e camino.
lentino. Si dorme nelle due camere Il bianco puro della facciata e il
matrimoniali della dimora principa- verde scuro del prato si stagliano
le, una villa arredata in stile minimal, in un cielo incredibilmente azzur-
con zona giorno, salottino con cami- ro: appare così Masseria Cisterna
netto e cucina a vista. Oppure nelle Rossa, nelle campagne di Ruffano,
stanze singole e doppie ricavate nei borgo salentino. Qui si può oziare
due trulli-dépendance ognuno con a bordo piscina o sotto il pergolato,
accesso autonomo. Per le cene all’a- passeggiare nel giardino, tra gli ulivi
perto c’è il bel patio attrezzato con In alto: La Pajara del e il frutteto, leggere un libro nella
Capitano, vicino al parco
piano cottura, minifrigo e tavolo che biblioteca o nei saloni arricchiti da
di Porto Selvaggio, in
accoglie fino a otto persone. Salento: ha un laghetto
opere d’arte e sculture, preparare
Spostandosi nella provincia di Ta- naturale in giardino. In ricette salentine nella bella cuci-
ranto, nella zona di Manduria, a basso: gli interni in pietra e na, dopo aver raccolto le verdure
pochi chilometri dall’area umida l’antico forno della Masseria nell’orto bio. Il pezzo forte è la ter-
della Salina dei Monaci e dalle dune Cacatosto, a Monopoli. razza con vista panoramica.
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Indirizzi Mangiare
Dormire
Comprare Indirizzo: contrada
Padolecchia, Ostuni (Br),
Web: masseria-salento.com.
Prezzi: da 500 a 1.100 €
tel. 0833.59.97.50 (Perle a settimana per 2-4 persone.
di Puglia).
XVII secolo con piscina. Web: perledipuglia.it. 12 LA PAjARA
Dove Affittare
Indirizzo: Monopoli (Ba), Prezzi: da 1.800 a 4.800 € DEL CAPITANO
1 MASSERIA tel. 0044.20.73.77.85.18 a settimana per 8 persone. Cene nel patio e bagni nel
SCINARELLO The Thinking Traveller. laghetto naturale.
Torre del XVI secolo Web: thethinkingtraveller.com. 9 TRULLI CRISTALLO Indirizzo: litoranea S. Isidoro
con masseria. Dépendance Prezzi: da 9.610 a 11.210 € Con un ulivo in casa, in una - S. Caterina, Nardò (Le),
nella corte interna. a settimana per 9 persone. stanza di cristallo. Tre stanze cell. 320.25.22.668
Indirizzo: S.P. 120, da letto, grande piscina. (Puglia Portfolio).
frazione Triggianello, 5 MASSERIA Indirizzo: contrada Web: pugliaportfolio.com.
Polignano a Mare (Ba), SAN NICOLA Boccadoro, Ostuni (Br), Prezzi: da 950 a 2.500 €
cell. 333.13.66.086. Quattro casette intorno a tel. 0833.59.97.50 a settimana per 4 persone.
Web: grecoconsolida.it. una masseria seicentesca, (Perle di Puglia).
Prezzi: torre per 12-14 trasformata in raffinata Web: perledipuglia.it. 13 STALLETTO
persone da 1.000 a 2.000 € dimora. Piscina in giardino. Prezzi: da 2.800 a 6.200 € Relax sulla terrazza solarium
a settimana; dépendance per Indirizzo: via Contrada a settimana. o nel giardino con lettini
2-4 persone da 500 a 1.000 €. Carbonelli 20, Fasano (Br), a 50 metri dal mare.
cell. 349.95.84.124, 10 VILLA BIjOU Indirizzo: lungomare
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Un borghetto di trulli del (Perle di Puglia).
Web: perledipuglia.it.
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Pepenofio, a Monopoli.
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Sotto, Masseria
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letto di Casa La Stalla. più livelli e piscina con vista.

49
BARI E DINTORNI

Orecchiette
e Fast sud
Arte contemporanea, tecnologia, innovazione: il nuovo volto
di una città che cambia. E guarda al domani. Mescolando tradizioni
mediterranee e ritmi da metropoli, cucina slow e voglia di futuro
di P i e r P a o l o S a m m a r t i n o
Vista dall’alto di
piazza Mercantile, nel
cuore di Bari Vecchia:
uno degli epicentri della
movida cittadina.

51
L E D RI T T E d i

bari e dintorni
Sud! Tre lettere, su frecce luminose manica è arricchita dal grande rosone,
sparse in giro per la città da un’arti- DOVE ornato di figure grottesche e fantasti-
sta pugliese: il leitmotiv di un viag- A tutto jazz che. Nell’interno a tre navate si ammi-
gio emozionale attraverso una Bari tanti appuntamenti rano lo splendido ambone sovrastato
vibrante, energica, che mescola ritmi musicali tra castelli, da un finto matroneo, il ciborio a bal-
contemporanei da smart city con cattedrali e piazze. dacchino di Alfano da Termoli e la
quelli più slow tipici del Meridione. ogni estate (a giugno cripta barocca.
Una Bari che si innova con la prima e luglio) torna
Velostazione del sud Italia, dove Bari in Jazz, festival
noleggiare o parcheggiare la bici, e itinerante che tocca Tra santi e gallerie
si regala un Nuovo Polo delle Arti anche i comuni A due passi da qui un indirizzo per la
Contemporanee che unisce l’ex della nuova città notte è Palazzo Calò, atmosfera rilas-
Mercato del pesce, il Teatro Mar- metropolitana. Una sante, pezzi di design in una cornice
gherita e la Sala Murat, uno spazio festa diffusa, da bari del XVI secolo e 15 metri di sceno-
multifunzionale. ad Alberobello, da grafico giardino verticale. Perché
Frizzante la scena culturale, dal Tea- Molfetta a Giovinazzo, Bari vecchia ama stupire con innesti
tro Forma, dove si esibiscono i giova- con ospiti come moderni, luoghi come Doppelgaen-
ni talenti pugliesi, all’Officina degli Paolo Fresu, Jaques ger, a Palazzo Verrone, galleria di arte
Esordi, ex garage, oggi cornice di Morelenbaum, omar contemporanea e allo stesso tempo
spettacoli e registrazioni e simbolo di Sosa, raffaele abitazione. Casa-torre, poi palazzo
una montante rinascita creativa. Casarano, enrico gentilizio, oggi galleria all’avanguar-
Per cogliere lo spirito antico di Bari, rava. C’è anche una dia dotata di una delle terrazze più
ci si deve immergere nel fitto reticolo sezione dedicata panoramiche della città. Tra gli arti-
di vicoli del centro storico, accompa- ai più piccoli, “bari sti ospitati, Daniela Corbascio: sue
gnati dal profumo della focaccia bare- in Jazz Kids” le “frecce del Sud” collocate in vari
se: ottima quella del Panificio Fiore, (bariinjazz.it). punti della città. In Strada dei Gesuiti
in un’ex chiesa del 1200. La mattina si incontra il Museo Nuova Era, una
qui trascorre lenta, scandita dai rit- sala a piano terra e due vani sotterra-
mi delle signore che tra Arco Basso nei ricavati nell’ex deposito dell’olio,
e Arco Alto vendono le orecchiette altro spazio di altri tempi dedicato ai
fatte in casa, e lasciate ad asciugare più innovativi interventi creativi.
sul ciglio della strada. Alcune, solo su Poco più avanti, oltrepassato l’Arco
prenotazione, ospitano piccoli gruppi del Pellegrino appare imponente
per il pranzo o la cena. la Basilica di San Nicola, eclatante
Ecco il Castello Normanno-Svevo, esempio di romanico pugliese: la fac-
che Federico II ricostruì nel 1233, ciata, chiusa ai lati da due torri, è mos-
dandogli nuove forme. La pietra si fa sa da tre portali, tre grandi finestroni
leggera, si aprono finestre nelle torri e cinque bifore sotto il rosone. Da
per avvicinarlo sempre più a una resi- vedere la Porta dei Leoni, riccamente
denza. Il vestibolo è coperto da volte decorata, il ciborio che sovrasta l’alta-
a crociera e ornato di capitelli tutti re, la pala di Bartolomeo Vivarini e la
diversi. Al culmine del suo splendore, Cattedra di Elia, retta da figure grot-
nel Cinquecento, con Isabella d’Ara- tesche, scolpite in un unico blocco di
gona e sua figlia Bona Sforza, diviene marmo. Nella cripta sono custodite le
effervescente corte rinascimentale. spoglie del santo, visitate da migliaia
Bella la gipsoteca, con la ricca colle- di pellegrini, e la colonna miracolo-
zione di calchi in gesso che ripren- sa, in marmo rossiccio, che si narra
L’Officina degli Esordi,
dono particolari dei monumenti più abbia inaspettate virtù (vedere il ri-
in un ex garage, è un
importanti della regione, dal Medioe- luogo di ritrovo e spazio
quadro nella pagina seguente).
vo al primo Novecento. Poco oltre, la multifunzionale per Lasciata la basilica, si torna al presen-
Cattedrale di San Sabino sorprende registrazioni e spettacoli: te nell’animato viavai delle strade: i
con la Trulla, la sagrestia circolare, e un simbolo della rinascita profumi si fanno più intensi e chi ama
il maestoso campanile. La facciata ro- creativa di Bari. lo street food non ha che l’imbarazzo
53
bari e dintorni
della scelta tra assaggi di sgagliozze in alto: la terrazza vista un Gino o un Fai tu: rhum, mandari-
(polenta fritta) e di pettole (tonde frit- mare del Don Ferrante, no, arance e lime.
telline di pasta); ottime quelle vendu- relais di charme a Monopoli. All’angolo opposto della strada ecco
te dalla signora Maria in piazza Mer- in basso: le architetture Interno 12, dove trovare abbiglia-
d’epoca e gli arredi di design
cantile. Accanto c’è Cibò, regno dei mento, oggetti e accessori modaioli,
di Palazzo Calò, a Bari.
panzerotti, con 40 varietà di ripieni. dagli occhiali da sole ai cappelli. Non
Da qui, prendendo via Venezia, si ri- lontano, sul lungomare, il Grande Al-
sale per le mura fino al Fortino, e con bergo delle Nazioni, lussuoso cinque
una passeggiata vista mare si arriva al stelle in un edificio ispirato al futuri-
magnifico Museo archeologico di smo di Marinetti, offre una spettacola-
Santa Scolastica, con l’imponente re piscina panoramica sul mare.
Bastione e l’attigua area archeologica Per veri intenditori il Santa Fè, picco-
di San Pietro. lo atelier del caffè, dove far incetta di
pregiati chicchi provenienti da tutto il
mondo, dall’Indonesia a Panama, dal
Permette un caffè? Brasile alla Colombia. I golosi fanno
Il ritmo del sud torna a battere forte tappa alla nuova Pasticceria Petriel-
a N’dèrr’a la lanze, il “mercatino” del la, per assaggiare cioccolato, pasticci-
pesce sul Molo di San Nicola, dove ni e biscotti artigianali: è appena fuori
si coglie l’atmosfera di un tempo. Di dal Teatro Petruzzelli, il quarto tea-
giorno ci sono i pescatori che pro- tro d’Italia, famoso per la sua stagione
pongono li alliv, li cozz crud, u pulpe di altissimo livello.
rizze e altri crudi di mare di cui i baresi Un altro nome da ricordare per chi
sono ghiotti. La sera è quasi d’obbligo ama i dolci è quello della storica Pa-
l’aperitivo al vicino Chiringuito. Poco sticceria Mercantile, che sforna torte
più avanti la Bari trendy e goderec- e cornetti deliziosi. Da una “gioiel-
cia si ritrova al quartiere Umbertino leria” all’altra il passo è breve: in via
e affolla lo Speakeasy, drink e tapas Andrea Da Bari Regina Gambatesa
bar, in stile anni Venti: c’è persino crea nel suo laboratorio anelli e brac-
una saletta segreta, come ai tempi del ciali d’oro dalle forme uniche. Il fer-
proibizionismo, nascosta dietro un mento della città creativa passa anche
armadio, dove chiedere un Puglia 75, dalla cucina poliedrica del ristorante
gin, succo di limone, zucchero e vino La Bul, che sorprende con piatti di
rosato locale. Accanto c’è Faros, con grande impatto proponendo una raf-
un’ interessante selezione di birre. finata cucina tradizionale rivisitata.
Un altro salto nel passato si fa al Da qui ci si inoltra per il quartiere
CheckPoint Charlie, american bar Murattiano, con le vie dello shopping
in perfetto industrial style, piccolo e e i grandi negozi del lusso: è la Bari
dall’atmosfera newyorkese. Si ordina glamour, elegante, classica, meno par-

Spettacolo sotterraneo
Le Grotte di Castellana sono un imponente complesso vasta, dominata dai suoi "Ciclopi” di pietra, alla torre
di origine carsica scoperto nel 1938. Si trovano nel di Pisa, grande stalagmite inclinata. Fino alla Grotta
comune di Castellana, a poco più di 40 chilometri da Bianca, definita “la più splendente del mondo”, grazie
bari: un percorso sotterraneo di tremila metri che ai bianchi bagliori dell' alabastro. ai più avventurosi
lascia senza fiato dinanzi a stalattiti e stalagmiti, si consiglia la suggestiva speleo-night, visita nelle
anfratti ed enormi sale dai cui soffitti pendono drappi tenebre, con casco e torce, guidati dagli speleologi. da
di pietra. due itinerari, uno completo, l'altro più breve, non perdere lo spettacolo Hell In The Cave, l'inferno di
portano a scoprire ambienti fantastici e formazioni dante in scena, tra acrobazie aeree ed effetti speciali,
dalle forme più strane, dalla Grotta Grave, la più nella Grotta di Grave (grottedicastellana.it).

55
L E D RI T T E d i

bari e dintorni
tecipe della movida notturna e delle Giuseppe Teofilo, che crea floating
novità che infiammano altri quartieri DOVE painting, dipinti galleggianti, e bar-
emergenti. Boutique, ma non solo. Per chi cerca marito che a dondolo.
Tra le raffinatezze nascoste ci sono Un rito che si La Veranda di Giselda è ideale per
negozi come Misia Arte, antiquaria- rinnova ogni anno un caffè e per godersi il fascino che
to, galleria e modernariato: un luogo il 6 dicembre, nella il luogo emana. L’abbazia è alle spal-
magico con un inatteso giardino in- basilica di San Nicola, le, a fianco il piccolo porticciolo dei
terno. in occasione della pescatori e di fronte l’orizzonte scon-
Per proposte alternative ad alto tasso messa, all’alba: al finato del mare con la Torre Saracena
di creatività, ci si sposta in periferia, in termine della funzione che fa da vedetta. Una specialità da
un luogo non propriamente bucolico: le single di bari in cerca portare a casa è senza dubbio la carota
vicino alla ferrovia, tra case abitate da di marito scendono viola di San Vito, presìdio Slow Food,
pachistani e indiani, dove le donne gi- nella cripta, fanno i cui semi sono pazientemente sele-
rano col sari, c’è Tarshito (in sanscri- tre giri intorno alla zionati dai contadini che li prendono
to, “sete di conoscenza”). È il nome colonna miracolosa solo dalle piante migliori. Irrigate con
che Nicola Strippoli, architetto-arti- qui conservata ed acqua salmastra, hanno un sapore in-
sta, ha ricevuto da Osho, suo maestro esprimono tre desideri, dimenticabile.
spirituale, durante il primo viaggio il più importante dei Arroccate su alte rocce le case del
in India. Il designer pugliese ha rivi- quali è salire all'altare. centro di Polignano a Mare, città na-
talizzato il minuscolo rione riquali- nel 2007 la colonna tale di Domenico Modugno, si apro-
ficando nove edifici abbandonati da è stata circondata da no con piccoli balconi e terrazzini a
decenni: ci ha messo i suoi grandi una grata di ferro e strapiombo sull’acqua, quasi trampo-
vasi, le sculture, le ceramiche dorate e da allora le ragazze vi lini per i tuffi. Non a caso, qui si svolge
ha inaugurato uno spazio di arte e di infilano dei bigliettini. la Coppa del Mondo di Tuffi d’Altu-
meditazione aperto al pubblico dove ra, con gli atleti che si lanciano da un
si fanno workshop e si apprendono le altezza di 25 metri sopra l’insenatura
tecniche della doratura, eventi inter- di Lama Monachile. Qui si affaccia il
vallati da momenti di raccoglimento. laboratorio di Peppino Campanella,
dove il vetro, in genere di recupero,
prende nuova vita in straordinarie
Borghi e abbazie lampade fatte a mano.
A meno di mezz’ora da Bari si scopre Il cuore storico del paese è un intrec-
uno dei tratti di mare più belli della cio di vicoli, slarghi e affacci improv-
zona, dove il blu e il verde dell’acqua visi, dove l’atmosfera tipica di questi
si insinuano tra grotte e cale di ipno- luoghi si respira con i profumi che
tica bellezza. La prima tappa si fa al escono dalle cucine. Vicino all’ex
borgo marinaro di San Vito, con la Cattedrale di Santa Maria dell’As-
sua splendida abbazia, diventata l’en- il centro storico di Polignano
sunta, dall’austera facciata che uni-
clave di un piccolo gruppo d’artisti: a Mare, paese natale sce elementi gotici e romanici, Nalj
da Miki Carone, che qui ha inaugura- di domenico Modugno, Jewels crea gioielli in legno ricicla-
to il suo Atelier Blu al pittore Claudio e uno dei più bei borghi to, usando frammenti ottenuti dalle
Cusatelli, dallo scultore Igino Iurilli a della costa barese. “briccole” di Venezia, i pali piantati

Sotto la città
bari underground: un mondo parallelo di grande San Sabino, dove si ammirano l’antica basilica
fascino, nascosto sotto chiese e palazzi, accessibile paleocristiana e il mosaico del Vi secolo. Si giunge
da luoghi insospettabili. il percorso dura poco poi all’area archeologica di Palazzo Simi, con i resti
più di un’ora e mezza. Si inizia dal Castello Svevo di due chiese sovrapposte, di età bizantina e
visitando i resti di un ampio insediamento bizantino romanica, e si termina il viaggio sotterraneo a Santa
e si prosegue per il Succorpo della Cattedrale di Maria del Buonconsiglio (barisotterranea.it).

57
bari e dintorni
nella laguna, o dal kauri millenario, in alto: i palchi del teatro Mary rielaborato con ingredienti del-
legno fossile vecchio 38mila anni, Petruzzelli di bari. la zona.
estratto in Nuova Zelanda. in basso: pausa caffè La Cattedrale della SS. Madon-
Per rinfrescarsi, in piazza Garibaldi si in un bar sui bastioni na della Madia appare imponente,
della città.
entra volentieri dal Super Mago del chiusa com’è tra il piccolo sagrato e
Gelo della famiglia Campanella, 81 il muraglione concavo, alto 33 metri,
anni di storia, un’istituzione. Rito irri- che la protegge dal vento. La città è
nunciabile il gelato alla doppia panna, nota per il lungo arenile di Capitolo
una gioia per la gola e la vista. E poi, con le sue dune di sabbia ricoperte di
le granite di frutta fresca: da prova- macchia mediterranea, dove rilassarsi
re quella ai fioroni o al fico d’India. sotto gli ombrelloni di canne di uno
Ci sono anche il caffè speciale, con dei tanti lidi del posto: fra i più esclu-
panna e scorza di limone, e il famoso sivi il Coccaro Beach Club.
amaretto del Super Mago, preparato
con le mandorle dolci tritate. Meri-
ta una visita il Museo Pino Pascali, Calette famose
dedicato al più celebre degli artisti Non meno famose le calette come
pugliesi, che ha sede nelle sale dell’ ex Porto Ghiacciolo, che deve il nome
mattatoio comunale, unico museo di alle correnti fredde di acqua dolce.
arte contemporanea stabile in Puglia. Un angolo da cartolina affascinante,
Negli spazi esterni, le grandi forbici con la piccola spiaggia incastonata
in ferro di Teofilo delineano il nuovo tra le rocce e sormontata dal castello
parco sculture. di Santo Stefano. L’ideale è fermarsi
fino al tramonto per godersi i colori
del cielo che sfumano dolcemente.
Un tuffo a Monopoli Lasciato il mare alle spalle e seguen-
Tappa gourmand da Tuccino, dove do il profilo delle colline, cesellate da
tutto parla di mare, dalle elaborate mandorli e ulivi, si passa da Conver-
zuppe di cozze alle leggere fritture sano, regno delle ciliegie “ferrovia”,
(chiedete un tavolo con vista). Per la che fanno bella mostra sulle banca-
notte, Giovì Relais è un prezioso in- relle dei mercati. Magnifico il castello
dirizzo: ambienti semplici ma curati degli Acquaviva che ospita al primo
nel dettaglio, piccolo centro benes- piano la Pinacoteca comunale con
sere e la bellissima spiaggia di Lama le grandi tele della Gerusalemme
Monachile a breve distanza. Liberata, straordinario ciclo pitto-
Pochi minuti separano Polignano da rico realizzato da Paolo Finoglio. Al
Monopoli, con il centro caratteriz- secondo piano una sezione è dedi-
zato da un dedalo di viuzze che si cata al macchiaiolo Francesco Netti.
snodano tra palazzi e case-torri. Con Dopo tanta arte, ci si può concedere
affaccio sul mare, inglobato nella cin- una sosta gourmand nella nuova sede
ta muraria, il Don Ferrante con le sue del ristorante Pashà, arredi eclettici
spettacolari terrazze è una dimora di nell’antico palazzo vescovile: pezzi di
grande charme. Poco oltre, il castel- design e mobili di antiquariato fanno
lo Carlo V, costruito nel XVI secolo da cornice alla cucina stellata di Maria
durante la dominazione spagnola, Cicolella. Da assaggiare la Triglia di
ospita il Museo archeologico. Due scoglio con uova di salmone e pomodo-
passi e si è nel porto vecchio, incorni- ro verde accompagnata da qualcuna
ciato dalle alte case che vi si affaccia- delle oltre mille etichette conservate
no. Per l’aperitivo si va da Alchemico nella cantina ricavata nell’ex granaio.
Bar e Cose, cocktail bar e food in Quasi attigua la romanica Cattedrale
chiave pugliese, volte a botte e arredi di S. Maria Assunta, con la facciata
minimal. Il bartender Marco Palmi- a capanna e il rosone del Quattrocen-
tessa propone un Apulian’s Bloody to: al suo interno si può ammirare un
59
barI e dIntornI
affresco di scuola pisana. La cittadina L E D RI T T E d i bianco della regione per l’allevamento
ospita a settembre Lector in Fabula, DOVE delle mucche e la produzione di latte.
un festival sulla magia del racconto Quando la banda passò La campagna regala scorci bellissimi,
che si tiene in vari punti del borgo, da bande e fanfare con campi verdi e pettinati, dissemi-
piazza Castello al suggestivo chiostro in pista: accade a nati di alberi solitari o fitti boschetti
del monastero di San Benedetto. Ruvo dove alla fine di lecci, dove gli animali pascolano
La via verso la Valle d’Itria con la di settembre da allo stato brado. Spesso ci si imbatte
bella stagione si tinge del rosso dei qualche anno si tiene negli splendidi cavalli neri murge-
papaveri, tra campagne puntellate di il Talos Festival: si. Il SantaRosa Relais, ricavato in
ulivi e bianchi trulli che sbucano tra concerti, produzioni un’antica struttura che si affaccia sui
i frutteti. originali, mostre a campanili del borgo di Noci, è la base
tema. Un laboratorio di partenza per una gita in fattoria con
internazionale colazione. Certo, ci si deve svegliare
Trulli e taverne dedicato alle bande presto, però la levataccia viene ripaga-
Sull’alto di un colle si intravede, bian- tradizionali, italiane ta. All’Azienda Monaci Nuova si ar-
ca e circolare, Locorotondo, con e straniere, ma non riva prima delle otto, ma per Pasquina
i tipici tetti a doppio spiovente, le solo: l'evento coinvolge e il marito Giuseppe il lavoro è già a
cummerse. Si passa per il belvedere, anche artisti e gruppi, metà. Le vacche sono state munte e la
che qui chiamano “lungomare”, con mixando sonorità cagliata attende di essere lavorata. Pa-
affaccio diretto sulla valle, e si giunge di ogni genere squina distribuisce mozzarelline fatte
nella centrale piazza Vittorio Ema- (talosfestival.it). al momento, gustose, elastiche sotto i
nuele II, dove si può curiosare tra i denti. E poi le ricottine calde. La co-
preziosi lavori all’uncinetto del Tem- lazione procede con crostate fatte in
po Ritrovato, antica bottega artigia- casa, marmellate e caffè. Rientrati in
nale che tramanda punti e tradizioni paese, merita una visita la minuscola
del passato. Pochi passi più avanti La bottega Recchia, maestri calzolai da
Taverna del Duca, piccola osteria 151 anni. Qui si realizzano scarpe da
con arredi di ecodesign, offre piatti uomo su misura, con cura estrema per
basati sui prodotti del giorno. Cucina i dettagli. Poco oltre in un susseguirsi
di tradizione con riscoperta di ricette di strette vie e gnostre (cortili che si
dimenticate come l’ incrapiata di fave aprono sulla via principale), si rag-
(fave e cicorie mescolate) o il filetto giunge la Chiesa della Natività con il
d’asino stracotto al vino rosso. Dieci suo polittico policromo, in pietra e le-
minuti di strada e si giunge ad Albe- gno, alle spalle dell’altare. All’Antica
robello, il cui fascino è tutto racchiu- Locanda, Pasquale Fatalino porta in
so nei 1.500 trulli raccolti tra il Rione tavola ricette d’altri tempi e specialità
Aia Piccola, meno battuto dalla folla, del territorio. A inizio novembre, la
e Rione Monti. Si passeggia in questo rassegna Bacco nelle Gnostre manda
parco di pietra scoprendo il Museo in scena tra spettacoli di strada e ban-
del Territorio, il Trullo Siamese e chetti, il meglio dell’enogastronomia
il Trullo Sovrano. Merita una sosta locale.
Evo, piccolo ristorante da 10 posti,
elegante e minimal, che propone ine-
diti abbinamenti. Da assaggiare il Ton- Un giro in calesse
no con stracciatella alla menta e pas- In alto: lo Speakeasy, Puntando verso Gioia del Colle si
sion fruit o le Orecchiette con crema di drink e tapas bar in stile può fare una deviazione a Lagomila
cozze, pecorino e polvere di limone. A anni Venti, a Bari. per un insolito itinerario in calesse o
In basso, a sinistra:
fianco Dulcis sforna dolci artigianali in sella lungo l’Ippovia Dei Trulli e
l’Atelier di Peppino
dal gusto antico, come l’ottocentesca Campanella, artigiano del
Della Murgia, tra masserie e chiese
Rosata alle mandorle. Ottime anche vetro a Polignano rupestri.
le crostate e i gelati artigianali. Il per- a Mare; a destra: il Giovi Gioia del Colle è la città del Fior di
corso prosegue per Noci e Gioia del Relais, hotel con Spa, Latte. Teresa Curci, nel suo caseifi-
Colle, nella Murgia dei Trulli, cuore sempre a Polignano. cio, produce mozzarelle dalla forma
61
Indirizzi Mangiare
Dormire
Comprare Indirizzo: corso V. Emanuele
7, Bari, tel. 080.52.14.473.
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Monopoli (Ba), Indirizzo: via Cognetti 14/22, Web: ristorantepasha.com. tel. 080.49.72.460.
tel. 080.74.25.21. Bari, tel. 080.86.41.410. Prezzo medio: 80 €. Web: pasqualefatalino.it.
Web: donferrante.it. Web: salvatorepetriella.it. Prezzo medio: 25 €;
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10 PAsticcEriA Trattoria da 30 posti nella
5 sAntArosA rElAis MErcAntilE vecchia macelleria del paese. 20 trAttoriA PugliEsE
Camere e suite dai toni tenui. Torte e pasticcini di alto livello. Indirizzo: via Papatodero 3, Provare la rusticana con purea

tonda, a nodino, a treccia, e burratine piazza d’armi su cui si affacciano le


che hanno il gusto di un tempo. gotiche finestre mentre una trionfale
Il castello Normanno-Svevo è un’at- scalinata porta al piano nobile. All’in-
trattiva di indubbio fascino. Leggenda terno, si visita il Museo archeologi-
vuole che Federico II abbia rinchiuso co. Per una cena all’insegna della tra-
qui, in una torre, la sua amante in- dizione, c’è la Trattoria Pugliese. Nel
cinta, Bianca Lancia, accusandola di menu, calzone di cipolla e maltagliati
infedeltà. Lei, dopo aver partorito, si di ceci neri con la verza.
tagliò i seni e morì dissanguata: il suo Poco meno di un’ora e si arriva a
fantasma, si sussurra, ancora si aggira Ruvo, dove ammirare la Concatte-
senza pace sulle mura. Suggestiva la drale di S. Maria Assunta, splen-
62
bari e dintorni
di fave, burrata e olive nere.
Indirizzo: via Concezione 9,
Gioia del Colle (Ba),
tel. 080.34.31.728.
Web: trattoriapugliese.it.
Prezzo medio: 30 €.

21 PAsticcEriA bErArDi
Imperdibile il Mandorlaccio.
Indirizzo: corso G. Jatta
35/37, Ruvo (Ba),
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Dove Aperitivo
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dido esempio di romanico pugliese Pittore di Talos, capolavoro greco del


con il portale centrale arricchito da V secolo a.C. Per chi ama il cioccolato
elaborati bassorilievi. La cattedrale l’indirizzo giusto è la Pasticceria Be-
nasconde un tesoro sotterraneo: qui rardi: 150 le praline proposte. Alcune
sono riemersi romanici pavimenti a dai gusti arditi. Come quelle al pepe e
mosaico e ricche tombe medievali. grappa torbata, al rum e arancia o al
Al lato opposto della cittadina il Mu- finocchietto. La più profumata? Al
seo archeologico nazionale Jatta basilico. La più insolita? Al tabacco.
vale il viaggio. In mostra nelle sue Per la notte ci si può fermare a Terliz-
sale, innumerevoli splendidi vasi: il zi, da Don Oscario, antica dimora di
più prezioso è quello in ceramica del campagna ricca di charme.
63
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dal 1960 LUCIANA è un riferimento nel panaorama della moda a Bari.

Due punti vendita nel centro della città, a pochi metri l’uno dall’altro,
nei quali sono presenti talenti emergenti e luxury brands come:
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bari via andrea da bari 107
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Lo sport rende feLici

oltre
la spiaggia
Di corsa, lungo sentieri e tratturi. A piedi, fra eremi
e monasteri. In bicicletta all’ombra della Foresta
Umbra. Il Gargano non è solo litorali. Ecco come
scoprire tutto il resto (con un po’ di allenamento)
di M a r i e l l a P i s c o P o

Jogging sulla spiaggia


della baia delle
Zagare, una delle più
belle del Gargano,
fra Vieste e Mattinata.

68
69
L E D RI T T E d i

GarGano
Scoprire il Gargano correndo. Lun- artificiale, bagno turco e grotta dei
go antichi tratturi resi nuovamente DOVE sali. Si pranza pieds-dans-l’eau al
percorribili o sui sentieri che attra- Il rumore del mare Giardino di Monsignore, stabili-
versano la Foresta Umbra, all’om- Chi da bambino mento balneare e ristorante, dove
bra di faggi millenari; tra i resti di non ha mai portato assaggiare le fritturelle e gli antipa-
antiche abbazie e tra ulivi secolari; alle orecchie una sti a base di polpo, gamberetti, alici
in cima ai monti o lungo i litorali. conchiglia per e calamari. Mentre per una cena a
Tutto è possibile grazie al sistema ascoltare il rumore base di carne l’indirizzo giusto è la
di sentieri del Gargano Running e del mare? al Muso braceria La Locanda del Maniscal-
Trekking Park: una rete di itinerari Malacologico di co nel centro di Mattinata.
mappati e segnalati che partono dal Vieste si potrebbe Un trail ad alto impatto emotivo?
centro di Mattinata e si sviluppano ripetere quel gesto Quello delle Quattro spiagge, che in
per 160 chilometri. Si tratta di sette 12.500 volte, tanti una ventina di chilometri lungo la
percorsi, che variano per lunghezza sono gli esemplari litoranea per Vieste porta alla sco-
e difficoltà. Ce n’è per tutti i gusti, esposti, provenienti perta di baie e scenari mozzafiato,
l’importante è avere scarpe comode da ogni parte del da Mattinata a Mattinatella, dalla
e non dimenticare la macchina fo- mondo. negli ultimi Baia dei Faraglioni a Vignanotica.
tografica o lo smartphone, perché anni la collezione Da qui ci vuole un’ora di cammino
gli scorci da immortalare e postare si è arricchita anche di per giungere alla spiaggia di ciottoli,
su Instagram non mancano. Così si alcuni reperti dove si ammirano le grotte e le alte
fa un tuffo nella storia seguendo il fossili (museomalaco- falesie, con i gabbiani reali che nidi-
tracciato che si snoda su e giù sul logicovieste.it) ficano sulle pareti.
Monte Saraceno, il Mons Matinus
ricordato da Orazio nelle Epodi,
fra boschi di pini marittimi alla Fra i pini di Aleppo
scoperta dei resti della necropoli- A questo punto si può risalire in
santuario costruita dai Dauni: oltre auto, direzione Monte Barone,
500 tombe scavate nella roccia e affrontando una serie di morbidi
immerse fra profumi di rosmarino tornanti che si snodano fra pini d’A-
e macchia mediterranea. Si scende leppo, per poi ridiscendere verso la
per tratti panoramici fino alle fale- baia di Pugnochiuso e arrivare a
sie della baia di Punta Grugno, a Pizzo Munno, il bianco monolite
picco sull’Adriatico. Fra i sentieri calcareo che si leva alla fine di una
più spettacolari, quello che porta lunga striscia di sabbia per annun-
al Monte Sacro, a quasi 900 metri ciare Vieste, con le case abbarbi-
di altitudine, per la visita ai ruderi cate su un’altura. In alternativa si
dell’Abbazia Benedettina della può organizzare il ritorno via mare,
Santissima Trinità. Il tracciato in a bordo della motobarca Desirée
primavera si trasforma nel Sentiero (grottemarinegargano.com), dal-
delle Orchidee, per le tante specie la quale si vedono sfilare Baia di
spontanee, che fanno capolino tra i Campi, la Grotta Campana, che
ciuffi d’erba lungo il percorso. Per ricorda l’interno di un trullo, Baia
la pausa pranzo c’è l’Agriturismo San Felice con l’Architello, un’in-
Monte Sacro, nascosto nel bosco in senatura profonda perfetta per fare
contrada Stinco, dove gustare una snorkeling. All’arrivo a Vieste, sosta
saporita cucina tradizionale: cacio- gourmet al ristorante Il Capriccio,
cavallo podolico e pecorino pro- In alto: una veduta di di Leonardo Vescera, con dehors
Vieste, con le case che proprio sul porticciolo, che propo-
dotti in casa, orecchiette al ragù di
digradano fino all’estremità
cinghiale, agnello al forno. In posi- di Punta San Francesco.
ne piatti di pesce creativi come lo
zione panoramica, La Locanda del In basso: l’ingresso di
Spaghettone al tè verde, salicornia
Carrubo, con camere e ristorante, Cantina il Trappeto, enoteca e ostrica del Gargano. A passeggio
offre magnifiche terrazze vista mare, ristorante in un frantoio nel centro, si scoprono negozietti
due piscine e la Spa con spiaggia a Vico del Garagano. e laboratori artigiani come Lithos,
71
GarGano
dove Carlo e Raffaele Gentile, pa- In alto: dal centro storico ragargano.it). Gli amanti del surf,
dre e figlio, creano oggetti di arredo di Vieste, vista sull’isolotto invece, si danno appuntamento alla
in pietra, monili in alabastro e scul- di sant’Eufemia su cui Baia di Manaccora, sempre venti-
ture che riprendono le antichissime svetta il faro, simbolo della lata, o alla Spiaggia Lunga, ideale
città. In basso, a sinistra: di
steli daunie del VII e VI secolo a.C. quando tira il maestrale, lo scirocco
corsa sulla salita a Monte
conservate nel Museo di Manfre- Saraceno, a picco sulla baia
e la tramontana. La costa tra Vie-
donia, e locali come l’Enoteca Bua di Mattinata; a destra: uno ste e Peschici è punteggiata dalla
1947, dove concedersi un calice di scorcio di Peschici. pittoresca presenza di giganteschi
vino, scelto fra le oltre 200 etichette marchingegni a picco sull’acqua:
presenti in cantina, accompagnato sono i trabucchi, antichi sistemi di
da formaggi e salumi tipici. Di fron- pesca in uso lungo le coste garga-
te al Castello svevo, fatto costruire niche. Molti sono andati distrutti,
da Federico II all’inizio del XIII se- altri sono stati recuperati e trasfor-
colo, appare Casanita, un b&b con mati in ristoranti sull’acqua come
quattro camere e un terrazzo pano- Al Trabucco da Mimì a Punta San
ramico che regala una vista a 360 Nicola, dove sedersi sugli scogli al
gradi su Vieste. tramonto per l’aperitivo con gambe-
Dal centro città alla Foresta Um- ri e scampi crudi e un calice di vino
bra, il cuore più antico del Parco o di Bianca del Gargano, la birra ar-
Nazionale del Gargano, il passo è tigianale autoprodotta.
breve e in meno di mezz’ora d’auto Una passeggiata nel centro di Pe-
si raggiunge il Giocabosco, un’area schici, con le sue casette bianche
dedicata ai bambini che possono aggrappate alla roccia, regala scor-
salire sul trenino e giocare nella ca- ci panoramici e un paio di soste da
panna dei Carbonai, con sculture in non perdere: da Pinagel, per un
legno che raffigurano gli animali. I gelato con stracciatella di arancia,
daini, invece, li si vede dal vivo, nel e alla bottega Ceramiche Fram-
recinto dall’altro lato della strada. michele dei fratelli Biscotti, che si
A qualche chilometro di distanza il sono inventati le bambole dell’amo-
laghetto artificiale Cutino d’Um- re, figure in argilla ispirate alle don-
bra, dove si abbevera la fauna selva- ne del luogo e ai vari mestieri.
tica della Foresta, è un bello sfondo Poi si fugge in campagna per cenare
per una passeggiata che costeggi il sulla terrazza de La Chiusa delle
bacino o segua uno dei tanti tratturi More con vista sul borgo antico di
all’ombra di faggi, agrifogli, aceri e Peschici e, in menu, paccheri con
roverelle. Un’esperienza indimen- sugo di gallinella e tonno panato
ticabile in estate sono le escursioni con filetti di zucchine. Dispone
notturne, in compagnia di guide na- pure di una decina di camere arre-
turalistiche, alla ricerca degli anima- date in stile francese e una veranda
li del bosco, immersi in un’atmosfe- che si affaccia sulla piscina e sugli
ra sospesa e circondati dai rumori ulivi. Si può pernottare anche nel-
della natura (ecogargano.it). le casette ristrutturate di Vico del
Gargano, borgo adagiato su un col-
le a 500 metri d’altezza, protetto da
Bici e jeep safari torri di guardia. Il centro è un sali-
Per chi si muove in mountain bike scendi di scale, stradine, piazzette,
sono tante le piste sterrate, alcune in mezzo ad archi, grotte e antichi
davvero suggestive, come quella frantoi, come Trappeto Maratea,
che da Caritate porta alla Torre di sede del Museo della civiltà con-
Sfinale passando dalla foresta alla tadina. Qui Cantina il Trappeto è
costa attraverso splendidi paesaggi. un’enoteca-ristorante che ripropo-
Ma si può anche optare per escur- ne sapori “rustici” dalla paposcia,
sioni in jeep safari o in quad (explo- una focaccia tipica del posto, al
73
Lungo la via sacra

GarGano
pancotto con le rape. Fra i vicoli del In alto: le case bianche di
borgo si incontra A Casa di Gaia, Peschici, uno dei borghi La Via Sacra Langobardorum, un
un b&b ricavato in una costruzione più suggestivi della tempo itinerario di silenzio e pre-
originaria del 1100: è piccolo e inti- costa garganica, su un ghiera, ora è un viaggio di immer-
promontorio a strapiombo
mo, arredato con pezzi di moderna- sione nella natura, con la possibilità
sul mare. In basso: i tavoli
riato e lampade vintage. sugli scogli del Trabucco da
di godere di panorami emozionan-
Vico del Gargano è nel cuore dell’o- Mim“, a Punta San nicola. ti. A partire dalla vista impagabile
asi agrumaria e della Foresta Um- che offre Rignano Garganico, a
bra: a sette chilometri dal centro c’è 590 metri di altitudine, e che ab-
Rifugio Sfilzi, ex stazione del Cor- braccia in un unico colpo d’occhio
po Forestale dello Stato trasforma- dal Golfo di Manfredonia ai monti
ta in agriturismo e luogo di ristoro della Majella e del Gran Sasso. Se
con piatti tipici. È anche il punto di ci si trova in zona il martedì dopo
partenza per trekking ed escursioni Pasqua merita una sosta la Chie-
a cavallo e in mountain bike. setta della Madonna di Cristo del
Lungo il versante settentrionale XII secolo, con facciata a capanna
dello sperone Lesina e Varano, e pregevoli ex voto all’interno, dove
due grandi laghi costieri che alte vanno in scena i festeggiamenti in
dune di sabbia separano dal mare, onore della Vergine. Poco distante
sono veri paradisi ornitologici. Tra la Masseria Terra del Sole è inse-
la vegetazione del Lago di Lesina rita in un’area di interesse arche-
nidificano gli aironi rossi e i tarabu- ologico, a 600 metri dalla Grotta
si, si nascondono gli aironi cineri- Paglicci, sito preistorico ricco di
ni e i fenicotteri; mentre in quello graffiti e rudimentali pitture parie-
di Varano c’è una ricca colonia di tali (grottapaglicci.it). L’agriturismo
cormorani. Belle le traversate in è stato ricavato in due antiche grotte
laguna e le escursioni al disabitato naturali in tufo, circondate da ulive-
cordone dunale di Bosco Isola: ti e vigneti. Il ristorante propone
qui anche in estate può capitare di piatti semplici, di tradizione, prepa-
avere una splendida spiaggia tutta rati in gran parte con materie prime
per sé. In barca ci si può spingere prodotte in loco, dall’olio alle carni,
fino all’estrema punta est del Lago dalle olive al vino, alcune anche ac-
di Lesina o all’isola di San Cle- quistabili per l’asporto.
mente, un importante sito archeo- Seguendo la via sacra dei Longo-
logico che affiora nelle fasi di bassa bardi si sale lungo una verde vallata
marea. Proprio di fronte al lago il e si arriva a San Marco in Lamis,
ristorante Le Antiche Sere è una noto per la Processione delle frac-
sosta gourmand, dove lo chef Naza- chie, che si svolge il Venerdì San-
rio Biscotti propone Gamberetti di to, quando figuranti in costume
laguna fritti in crema di pomodoro trainano lungo le strade del centro
acerbo e Tagliatelle di grano arso carretti su cui bruciano enormi falò,
e anguilla in sugo di pomodorini. seguiti dalla statua dell’Addolorata.
Da qui, le Tremiti sono appena a Nella valle di Stignano vale la pena
12 miglia e basta mezz’ora di gom- di fermarsi al Santuario dedicato a
mone per ritrovarsi fra baie e grotte Maria, in stile romanico, con due
incredibili, falesie, torri e fondali chiostri uno dei quali arricchito
variopinti. da affreschi sulla vita di San Fran-
Dalla costa all’entroterra. Se lungo cesco. Da qui il sito altomedievale
il litorale sono la natura e la storia a di Castel Pagano, aggrappato a
indicare il percorso, all’interno a gui- uno sperone di roccia a 550 metri,
dare i passi dei trekker sono le orme si raggiunge con un’escursione di
dei pellegrini del passato che da qui circa quattro ore che tocca gli ere-
passavano diretti in Terra Santa. mi della Trinità, di San Giovanni,
75
gargano
di Sant’Onofrio e di Sant’Antonio gli Eremi di Pulsano, scavati orecchiette con fiori di zucca all’a-
Abate (dauniatur.it). Tappa succes- nei fianchi di profondi gnello al forno con patate realizzate
siva è San Giovanni Rotondo, un valloni che fendono la roccia con prodotti dell’orto biologico, e
casale medievale trasformato in un dell’entroterra garganico. anche piatti senza glutine.
Si raggiungono solo a piedi,
centro di pellegrinaggio ecumenico Monte Sant’Angelo, l’antico centro
lungo scale intagliate
di notorietà internazionale grazie nella pietra.
religioso sorto intorno all’omoni-
a Padre Pio. Per gli interessati, le mo Santuario, non è lontano: una
spoglie del frate cappuccino procla- cascata di case bianche che ricopro-
mato Santo nel 2002 sono visitabili no uno sperone di roccia calcarea
nella cripta al piano inferiore della piena di caverne e grotte. In una di
nuova Basilica San Pio da Pietrel- queste, secondo la tradizione, nel V
cina, progettata da Renzo Piano, secolo apparve l’arcangelo Michele,
dalla particoalre forma a “conchi- propiziando la resistenza vittoriosa
glia” con volte e archi in pietra, ve- della popolazione a un’incursione
trate policrome e la croce opera di barbarica. E qui è nato il Santuario,
Arnaldo Pomodoro. oggi Basilica, dal 2011 nella lista dei
Per il pranzo si fa una sosta Al Sop- Patrimoni Unesco. Una passeggiata
palco, un ristorantino intimo, con tra un dedalo di viuzze e vicoli sca-
piatti gustosi come i Maccheroncini linati conduce al Castello di epoca
con ventresca, burrata e pistacchi e, longobardo-normanna, con la Tor-
fra i dessert, la Torta alla ricotta, re dei Giganti dalla forma pentago-
con pere e amaretti. Gli escursio- nale: è la parte più alta del centro
nisti potranno smaltire l’eccesso di storico e regala la splendida vista
calorie con una passeggiata di circa del Tavoliere a ovest e del golfo di
cinque ore lungo tratturi disegnati Manfredonia a sud.
con la pietra in un’area carsica pie- In piazza de Galganis i gourmet
na di doline. Il percorso parte dalla si fermano alla Taverna Li Ja-
strada in salita dietro l’ospedale di lantuùmene, piccolo ristorante
San Giovanni Rotondo fino al Mo- con solo 20 coperti e un dehors
nastero delle Clarisse; prosegue in piazzetta, dove Gegè Mangano
lungo un sentiero in salita per arri- propone la sua cucina garganica
vare in contrada Coppa l’Arena, che rivisitata: Mezzelune con fiori di
corrisponde al punto più alto, e da zucca e pistilli di zafferano, Guan-
qui, in discesa, riporta alle Clarisse cia di maialino di latte con erbe
(avanguardie.net). spontanee in salsa di Nero di Troia,
e, fra i dessert, Tiramisù pugliese
con melanzana mignon glassata al
Grotte e ostie ripiene cioccolato. È anche un piccolo al-
Gli entusiasti di panorami salgono bergo diffuso, con quattro camere
a Monte Calvo lungo un tracciato arredate con grande gusto ricavate
in media pendenza che in tre chi- all’interno di casette indipendenti,
lometri e mezzo arriva al punto in e cantina-dispensa in cui si acqui-
cui da un lato si vedono i Laghi di stano prelibatezze tipiche.
Lesina e Varano e dall’altro la baia Camminando tra una sfilata di ne-
di Manfredonia: davvero spettaco- gozi e forni che vendono le classi-
lare. Per pernottare l’agriturismo che forme di pane extralarge e le
Le Cese, a metà collina, poco fuori ostie ripiene, dolcetti locali di man-
San Giovanni Rotondo, offre ospi- dorle e miele, si arriva alla Tomba
talità semplice, ma curata, nelle set- di Rotari, antico battistero che
te camere con terrazzino ricavate in prende il nome dal famoso re lon-
un ovile del Settecento e circondate gobardo. Prima di lasciare Monte
da un uliveto secolare. Il ristoran- Sant’Angelo, inevitabile una sosta
te propone pietanze tipiche, dalle alle Cantine Cippone, enoteca e
77
gargano
winebar, per far scorta di delicates- L E D RI T T E d i Il ristorante propone piatti genuini
sen made in Puglia e per un calice DOVE come fave e cicorie, orecchiette al
di vino accompagnato da sfiziosità Bassa marea ragù di cinghiale o lepre, cacioca-
locali, da sorseggiare sul terrazzino L'isolotto di San vallo alla griglia.
con vista sulla città. Clemente, 400 metri Ultima tappa della Via Sacra è
Su un altopiano a una decina di a nord di Lesina, Siponto, oggi frazione di Man-
chilometri da Monte Sant’Angelo, emerge dal lago come fredonia e un tempo porto da cui
l’Abbazia di Pulsano è un luogo di il dorso di un animale s’imbarcavano i pellegrini diretti
grande fascino. Il nucleo originario arpionato. Qui, agli a Gerusalemme. Molte le testimo-
risale alla fine del VI secolo e dal inizi degli anni 2000, le nianze del suo passato, dall’Abba-
1997 ospita una comunità di mo- ricerche archeologiche zia di San Leonardo (XII secolo)
naci benedettini che vi ha ricavato hanno portato alla casa dei Cavalieri Teutonici,
anche una piccola foresteria e una alla luce i resti di una con un bel portale laterale in stile
stamperia in cui organizza corsi di villa romana romanico pugliese e un timpano
iconografia. Se si arriva la domenica con peschiera risalente scolpito, e la Basilica di Santa Ma-
si avrà l’opportunità, ormai rara, di fra il II e il I secolo ria Maggiore, costruita in epoca
assistere alla messa cantata in latino a. C.. Per ammirarli, medievale accanto ai resti di una
(abbaziadipulsano.org). bisogna attendere la basilica paleocristiana, di cui si
bassa marea, quando conserva il pavimento a mosaico, e
le acque, ritirandosi, nel luogo in cui sorgeva una precen-
Fave e orchidee li fanno affiorare. dente chiesa romanica. Quest’ul-
I trekker allenati possono raggiun- Ci si arriva in barca tima, scomparsa, è tornata visibile
gere l’Abbazia percorrendo un (inlaguna.it). grazie a un’installazione del giovane
sentiero di media difficoltà che, at- artista Edoardo Tresoldi, che l’ha
traverso pascoli e muretti a secco, ricostruita con un leggerissimo ri-
scende lungo Valle Campanile, un camo trasparente di 4.500 metri
tortuoso e profondo vallone dal cui quadrati di rete metallica, quasi un
orlo sono ben visibili alcuni eremi ologramma in cui si incontrano ar-
(fra i luoghi del cuore FAI 2010) cheologia e arte contemporanea.
scavati nella roccia, ai quali si arri- A soli tre chilometri, la cittadina di
va attraverso gradini intagliati nella Manfredonia è una vera sorpresa.
pietra. Giunti al monastero si ripar- Una visita al Castello Svevo-An-
te lungo un percorso che attraversa gioino, sede del Museo Archeo-
un’area naturalistica di grande bel- logico Nazionale, che ha ritrovato
lezza, con piscine naturali e scarpa- l’antica bellezza grazie a un accurato
te dalle pareti verticali ricoperte di restauro, e alla Cattedrale, in cui è
orchidee, dove non è raro osserva- custodita l’icona della Madonna di
re il picchio muraiolo e il sordone Siponto del XII secolo, e poi ci si
(eremidipulsano.com). concede una piacevole passeggiata
In contrada Taverna-Macchia Villa lungo corso Manfredi, la via dello
Manganaro è un’antica residenza shopping, con tappa d’obbligo da
di campagna ottocentesca che do- Ceramiche Robustella per l’ac-
mina il mare dalla collina e accoglie quisto delle maschere tipiche della
in tre alloggi e una dépendance tutti In alto: il Golfo di tradizione carnevalesca manfredia-
arredati con mobili di antiquariato Manfredonia visto dai na. Per il pranzo Cala Diomede, sul
e pezzi di artigianato. Per chi vuole sentieri dell’entroterra. porto, offre pietanze di pesce in un
concedersi un soggiorno alternati- In basso, a sinistra: la ambiente ricercato. Molte alternati-
vo, in località Purgatorio, La Torre cascata di case candide di
ve si trovano al porto turistico Ma-
Monte Sant’Angelo, borgo
Taronna è una masseria del Nove- sorto attorno all’omonimo
rina del Gargano (marinadelgar-
cento con sette camere ricavate nel- Santuario; a destra: la gano.it), con lo yacht club, negozi,
la vecchia stalla, circondata da bo- Taverna Li Jalantuùmene, bar e ristoranti: perfetto per le pas-
schi e pascoli dove vivono cinghiali, sosta gourmand seggiate panoramiche e l’aperitivo
lepri, cavalli e mucche podoliche. nel cuore del paese. nella luce del tramonto.
79
Indirizzi Mangiare
Dormire
Comprare cinghiale e caciocavallo
podolico. Organizza
e carciofi.
Indirizzo: via Luigi
laboratori didattici. Zuppetta 14, Mattinata (Fg),
Indirizzo: località cell. 348.75.38.161.
Prezzo medio: 23 €.
Dove Dormire tel. 0882.99.02.58, Purgatorio, Monte
cell. 329.10.68.170. Sant’Angelo (Fg),
1 LA LOCAnDA Web: liupalazzoducale.it. tel. 0884.46.38.13, 11 IL CAPRICCIO
DeL CARRUBO Prezzi: doppia b&b cell. 340.05.15.799. Sul porticciolo, circondati
Relax nella Spa o in piscina da 60 a 70 €. Web: agriturismolator- da barche, provare la finta
guardando il mare. Cena in retaronna.it. cozza ripiena alla paesana
terrazza guardando le stelle. 5 Le CeSe Prezzi: doppia b&b e i bocconcini di rana
Indirizzo: località Montelci, Sette camere in un ovile da 70 a 130 €. pescatrice, mugnoli selvatici
Mattinata (Fg), del ‘700 e ristorante bio e olive paranzane.
tel. 0884.55.02.76. con piatti senza glutine.
Dove Mangiare Indirizzo: località Porto
Web: lalocandadelcarrubo.it. Nelle sale un Museo Turistico, Vieste (Fg),
Prezzi: doppia b&b Archeologico con reperti 8 AgRITURISMO tel. 0884.70.78.99.
da 160 a 280 €. dauni del VII e IV sec. a.C. MOnTe SACRO Web: ilcapricciodivieste.it.
Piscina tra ulivi e palme. Camere e ristorante immersi Prezzo medio: 40 €.
2 CASAnITA Indirizzo: contrada Matine, nel bosco: formaggi
La camera Stone al piano San Giovanni Rotondo (Fg), del caseificio aziendale e 12 PInAgeL
terra con pietra a vista è la tel. 0882.45.09.72, chitarrucci con fiori di zucca Gelateria. Provare il gelato
più caratteristica. Bello il cell. 360.27.07.77. e cacioricotta. alla stracciatella di arancia.
terrazzo panoramico. Web: hotellecese.com. Ha un maneggio, un campo Indirizzo: corso Umberto I
Indirizzo: via Simone Prezzi: doppia b&b da tennis e piscina. 7, Peschici (Fg),
Vestano 16 (piazza Castello), da 70 a 90 €. Indirizzo: c.da Stinco, cell. 338.40.70.879.
Vieste (Fg), Mattinata (Fg), Web: gelateriapinagel.it.
tel. 0884.70.66.39, 6 VILLA MAngAnARO tel. 0884.55.89.41.
cell. 348.32.01.128. Tre appartamenti in una Web: agriturismomon- 13 CHIUSA DeLLe MORe
Web: bbcasanita.com. residenza ottocentesca e la tesacro.it. Relax a bordo piscina con
Prezzi: da 90 a 160 €. dépendance Il Fienile, per Prezzo medio: 25 €; vista ulivi e cena in veranda a
4-6 persone. Il Belvedere, degustazione prodotti lume di candela, con il borgo
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del 1100, solo tre stanze: terra e si affaccia su una da 60 a 100 €. Indirizzo: località Padula,
la camera C ha pavimento terrazza monumentale. Peschici (Fg),
di fine ‘800, mobili antichi Indirizzo: contrada 9 IL gIARDInO cell. 330.54.37.66,
rivisitati e comodini Taverna-Macchia, Monte DI MOnSIgnORe 347.05.77.272.
da tronchi di ulivo. Sant’Angelo (Fg), Crudi e fritture, grigliate Web: lachiusadellemore.it.
Indirizzo: via Ricciotti 16, tel. 0884.54.15.70, di pesce da mangiare Prezzo medio: 40 €.
Vico del Gargano (Fg), cell. 335.57.19.499. direttamente sulla spiaggia. Prezzi: doppia b&b
cell. 349.56.43.368. Web: villamanganaro- Indirizzo: contrada Torre da 200 a 240 €.
Web: acasadigaia.it. gargano.it. del Porto, Mattinata (Fg),
Prezzi: doppia b&b Prezzi: appartamenti da 500 tel. 0884.55.99.34. 14 IL TRAPPeTO
da 50 a 90 €. a 1.000 € a settimana, Web: monsignore.it. Cucina della tradizione,
da 2 a 5 persone. Prezzo medio: 35 €. come la “paposcia” con
4 LIU’ PALAZZO DUCALe pecorino e olio, in un
In un palazzo dei primi 7 LA TORRe TAROnnA 10 LA LOCAnDA frantoio ipogeo del ’300.
del ‘900, nove camere tutte Masseria del ‘900 con DeL MAnISCALCO Indirizzo: via Casale 168,
diverse: dalla Vicolo Antico sette camere nella stalla Trattoria-braceria in centro: Vico del Gargano (Fg),
con balconcino, alla Liù ottocentesca e quasi cento ottima la grigliata mista tel. 327.00.69.614,
con disegni floreali. ettari di bosco, pascolo di carne, di loro produzione, 320.63.20.017.
Indirizzo: via Dante 19/21, e seminativi intorno. e i carpacci di maialino e Web: cantinailtrappeto.it.
Lesina (Fg), Specialità: salumi di vitellino, con scaglie di grana Prezzo medio: 25 €.

80
15 RIFUgIO SFILZI

GarGano
Nella Foresta Umbra, cucina
del territorio: pancotto di
montagna e maccheroncini al
ragù di cinghiale.
Indirizzo: località Sfilzi,
Vico del Gargano (Fg),
tel. 340.63.15.260,
338.33.45.544.
Web: rifugiosfilzi.com.
Prezzo medio: 20 €.

16 Le AnTICHe SeRe
Di fronte alla laguna, la cucina
di pesce di lago rivisitata
dallo chef, Nazario Biscotti,
come il tortino di cefalo e
ricotta su emulsione di agrumi.
Indirizzo: via Pietro Micca
22, Lesina (Fg), 19 TAVeRnA Subappennino Dauno. le bambole dell’amore
tel. 0882.99.19.42. LI JALAnTUÙMene Indirizzo: corso L. Fazzini in terracotta decorata.
Web: leantichesere.it. Cucina garganica 40, Vieste (Fg), Indirizzo: via Forno 22,
Prezzo medio: 35 €. contemporanea di Gegè tel. 0884.70.80.30. Peschici (Fg),
Mangano: vellutata tiepida Web: garganoatavola.it. tel. 0884.96.46.14/16.
17 MASSeRIA di zucca con mousse cell. 348.29.20.337.
TeRRA DeL SOLe di ricottina e pane 22 TRABUCCO DA MIMÌ Web: ceramichefram-
Agriturismo con percorso alle acciughe. Al tramonto si fa l’aperitivo michele.it.
natura e laboratori didattici, Indirizzo: piazza de sugli scogli: spiedini di
circondato da uliveti Galganis 9, Monte polpo, polpette di lanzardo, 25 CAnTIne CIPPOne
e vigneti, con animali. Sant’Angelo (Fg), gamberi e scampi crudi e Enoteca e winebar: diverse
Nel menu, piatti casalinghi: tel. 0884.56.54.84. triglie fritte, accompagnati etichette di vini pugliesi e
lasagne, arrosti e dolci Web: li-jalantuumene.it. da birra artigianale. poi prodotti del territorio,
della casa. Prezzo medio: 45 €. Indirizzo: località Punta S. dalla pasta ai dolci.
Indirizzo: località Le Grotte Nicola, Peschici (Fg), Merita l’aperitivo sul
16, Rignano Garganico (Fg), 20 CALA DIOMeDe tel. 0884.96.25.56. terrazzino, ma anche taglieri
tel. 0882.82.08.53, Una bontà la carrellata Web: altrabucco.it. di formaggi e salumi e
cell. 339.19.18.262. di antipasti di mare cotti, qualche piatto caldo.
Web: terradelsole.biz. tra cui il gratinato misto
Dove Comprare Indirizzo: via G. Garibaldi
Prezzo medio: 35 €. di cozze, ostriche, scampetti 38, Monte Sant’Angelo (Fg),
e i troccoli ai frutti del Golfo. 23 LITHOS tel. 0884.56.36.37.
18 AL SOPPALCO Indirizzo: lungomare Sculture e oggetti di arredo Web: ifoodapulia.eu.
Gustoso l’antipasto Nazario Sauro, in pietra: dalle riproduzioni
al metro con salumi, Manfredonia (Fg), di stele daunie del VII-VI 26 CeRAMICHe
verdure di stagione fritte tel. 0884.53.57.43. secolo ai monili in alabastro. ROBUSTeLLA
e grigliate, formaggi freschi Prezzo medio: 50 €. Indirizzo: via C. Battisti 37, Sono tante le creazioni di
e bruschette e il calamaro Vieste (Fg), ceramica dipinte a mano:
scottato su chantilly
Dove Aperitivo tel. 0884.70.22.41. piatti, vasi, lampade,
di patate. ma le più belle sono le
Indirizzo: via Foggia 154, 21 enOTeCA BUA 24 CeRAMICHe maschere della tradizione
San Giovanni Rotondo (Fg), Dal 1947 vende gastronomia FRAMMICHeLe carnevalesca manfrediana.
tel. 0882.45.39.86. tipica del Gargano e vini È la bottega artigiana Indirizzo: corso Manfredi
Web: alsoppalco.it. pugliesi: provate i formaggi dei fratelli Rocco e Peppino 56, Manfredonia (Fg),
Prezzo medio: 25 €. del Parco e i salumi del Biscotti: originali tel. 0884.58.86.28.

81
Una barca a vela nelle
acque trasparenti
dell’isola di San Nicola,
nell’arcipelago delle
Tremiti, a 12 miglia dalle
coste del Gargano.
TremiTi

Le isoLe
deL mito
Un’origine leggendaria, un presente da paradiso incontaminato.
Da scoprire a vela, fra scogli, grotte, bizzarre calette
fiorite. Su un mare color turchese, con fondali spettacolari
di P a s q u a l e a l f i e r i

83
L E D RI T T E d i

ISOLE TREMITI
Se le acque protette del Parco cale che spazza via ogni nube, si
nazionale del Gargano sono riu- DOVE naviga persino a vista e verso l’im-
scite a scongiurare la presenza di In onda brunire è il ritmico lampo di luce
piat-taforme petrolifere nell’arci- A San Nicola non c’è del faro di Punta del Diavolo a
pelago delle Tremiti, la sua sparu- un museo delle indicare la rotta. Lo scorso anno il
ta comunità di abitanti ha vigilato tradizioni marinare, demanio ha inserito il faro, sospe-
sulle speculazioni edilizie, man- come ci si so sulle ripide falesie attraversate
dando deserte le vendita all’asta aspetterebbe da dalla fenditura della Grotta delle
di alcuni terreni edificabili tra le un’isola, ma un Murene, tra i beni che potranno
isole di San Domino e San Nicola. singolare Museo della essere affidati ai privati con una
Il risultato è che queste isole pian- Radio. Conta oltre concessione di 50 anni.
tate al centro dell’Adriatico, a sole 350 esemplari di varie Già a un miglio di distanza si scor-
12 miglia dalla costa dello spero- epoche, quasi tutti a ge l’intero profilo meridionale di
ne garganico, nel gioco incrocia- valvola. A realizzarlo San Domino con le bianche e orla-
to fra i venti di ponente e quello è stato Franco Pistilli: te scogliere punteggiate di macchia
di levante in arrivo dalla vicina ha raccolto nel tempo mediterranea. Le berte curiose con
Croazia, sono riuscite a restare un modelli dell’unico il loro verso stridulo come un la-
piccolo paradiso di natura incon- apparecchio che per mento, sembrano dare il benvenu-
taminata. Il merito è anche della anni ha tenuto gli to a ogni barca che arriva, spingen-
ruvida personalità degli isolani, isolani collegati con il dosi dai loro nidi tra le crepe delle
che ha tenuto a distanza i tentativi mondo (museoradio- antiche mura della torre del Cava-
di scempi riproposti a più riprese. epocatremiti.it). liere nella vicina isola di San Ni-
In fondo nel loro Dna scorre an- cola, fino ad accompagnare i nuovi
cora qualche goccia di sangue dei arrivati nella Baia di Cala Spido.
galeotti napoletani fatti deportare Difficilmente accessibile da terra,
nel 1843 da Ferdinando I e lascia- è un’oasi di vegetazione profumata
ti lì senza speranza di fuga. che avvolge uno specchio d’acqua
La rotta abituale verso le Tremiti di intenso blu al riparo dai venti di
per chi le raggiunge in barca a vela, maestrale. Il fondale è di appena
ha il punto cospicuo nel faro di sei metri (lì sopra si adagia una co-
Vasto o nell’imponente viadotto lonia di ricci e di spugne colorate)
sorretto da archi che si scorge a ma poi sprofonda fino a 70 metri,
est dell’abitato della città vecchia motivo per cui gli skipper preferi-
di Termoli. Ma più spesso ci si scono ormeggiare con un doppino
spinge mezzo miglio più a sud, la- sul tronco dei pini d’Aleppo con le
sciandosi incantare dal caratteristi- chiome che allungano la loro om-
co volo in fila indiana degli stormi bra sull’acqua.
di aironi bianchi che vanno a ripo-
sarsi nelle acque salmastre della la-
guna di Lesina, trattenuta nel suo Difficili approdi
contatto verso il mare da una lunga Le Tremiti, però, non sono isole
lingua di dune. È l’avvistamento dall’approdo facile: sono fatte di
nella zona orientale di uno sperone anfratti, minuscole baie e grotte
di terra verso il mare con la sago- lavorate dall’erosione marina. Sul
ma quadrangolare di Torre Mile- versante meridionale la piccola
to che impone una decisa virata Cala zio Cesare si può raggiun-
verso nord-est, per puntare verso In alto: l’Abbazia di Santa gere solo con il tender o con una
Maria, costruita dai monaci piccola imbarcazione, come faceva
le bianche coste dell’isola di San
benedettini come una
Domino, la più grande dell’arci- fortezza, domina l’isola
il vecchio fanalista Cesare, che era
pelago che la leggenda vuole essere di San Nicola. In basso, a
solito raggiungere il faro inerpican-
i “Sassi di Diomede”, dove l’eroe sinistra: San Domino; dosi da un sentiero che partiva di
omerico sarebbe stato sepolto. a destra: la Grotta del Bue lì. Risalendo verso nord si apre la
Nelle giornate limpide con il gre- Marino, profonda 70 metri. Grotta delle Viole a cui generose
85
ISOLE TREMITI
aggregazioni di madrepore hanno Un tuffo all’isola di San sul fondale sabbioso, lascia affiora-
conferito un colore violaceo che Domino, la più grande re qualche testimonianza di antiche
contrasta con il bianco accecante delle Tremiti, con le sue navi che lì si andavano ad arenare
della Grotta del Sale, una sorta di scogliere orlate di macchia per scampare alle tempeste. Il vero
mediterranea: i fondali sono
magazzino per gli anziani abitanti approdo di tutta l’isola è quello di
spettacolari, ricchi di coralli
dell’isola che in passato prelevava- neri e pesci di ogni specie.
Cala Schiavoni, off-limits d’estate
no mucchietti di sale dagli scogli per il grande traffico di traghetti
dopo le mareggiate invernali. che trasportano persone e merci,
Superato lo scoglio dell’Elefante, ma un tratto banchinato sul lato
dove vive una delle più rigogliose nord offre la possibilità di fare ri-
praterie di posidonia, la riparata fornimento e imbarcarsi sui gom-
Cala Matana è il miglior ridosso moni del Marlintremiti per fare
per i venti di maestrale e tramonta- immersioni su reef profondi, tra co-
na. Le acque trasparenti, il fondale ralli neri, anellidi, cernie e persino
sabbioso, i cespugli di lentisco e le barracuda, che il surriscaldamento
macchie blu di profumato fiordali- delle acque ha fatto arrivare fin qui.
so, ne fanno una delle calette pre-
ferite dai naviganti. Ma la piccola
baia aveva sedotto anche Lucio Ritrovi gourmand
Dalla, che proprio dalla sua casa a In cima al Colle dell’Eremita,
picco aveva preso ispirazione per avvolto da un fitto bosco di pini
l’indimenticabile Luna Matana. d’Aleppo, San Domino offre la
Nel canale di mare tra la punta vista dell’intero arcipelago sino
del faro di San Nicola, l’isolotto all’inesplorabile Riserva marina
del Cretaccio e l’ultimo sperone integrale di Pianosa, segnalata
di roccia che segna il limite nord- dalle boe gialle di delimitazione
orientale di San Domino, ci si che ne vietano qualsiasi attività.
imbatte in Cala delle Arene, una Percorrendo la strada principale
sorta di museo sommerso che ogni dell’isola si incontra il ristorante
tanto, per gli effetti delle correnti Da Pio, con le mura bianche tin-

Il relitto che visse tre volte


Le immersioni subacquee alle Tremiti regalano
emozioni completamente diverse dalle altre isole
italiane per la particolarità della flora e delle
specie ittiche. Ma a catturare l’attenzione degli
appassionati è la storia di un relitto. Non uno
qualunque, ma il Lombardo, un piroscafo a pale che
fece parte, insieme al Piemonte, della spedizione
dei Mille. Il relitto, ritrovato a una profondità di
circa 30 metri, ha fatto nascere persino il toponimo
di Cala del Vapore, poco più a sud di Cala degli
Inglesi sul versante ovest di San Domino. Le due
imbarcazioni partirono da Quarto il 6 maggio del definitivamente. Oggi lo scafo è uno dei punti di
1860, con a bordo le camicie rosse e un’unica donna, immersione più apprezzati dai “cacciatori di relitti”, ma
Rosalia Montmasson, moglie di Francesco Crispi. A qualche hanno fa gli isolani hanno dovuto dar vita a
Marsala l’esercito borbonico distrusse il Piemonte una protesta per bloccare il tentativo di recupero. Un
e semiaffondò il Lombardo, che venne recuperato progetto dei Beni Culturali ne prevedeva il trasporto
per trasportare i detenuti borbonici in quello che fu a Caprera, al museo dedicato a Garibaldi, e i tremitesi
l’ultimo viaggio verso le Tremiti prima di inabissarsi avrebbero perso una delle attrattive del luogo.

87
ISOLE TREMITI
teggiate a calce e una copiosa bu- In alto: lettini e amache decina di monoliti che sembrano
ganvillea che circonda il terrazzino per un rilassante aperitivo adagiati sull’acqua color turchese.
con soli 25 posti. La cucina, rigo- con vista al bar Belvedere Attraversando un arco di circa 20
rosamente a base di pesce che ar- di San Domino. In basso: metri si doppia Punta del Dia-
un caratteristico negozietto
riva dal peschereccio di famiglia, è mante e lo scoglio del Monaco. Sul
di souvenir dell’isola.
gestita dalla signora Ersilia Tullio, versante ovest dell’isola si alterna-
che ha fatto della ricciola in umido no le profonde Cala Tamariello
e della razza all’acqua pazza i suoi da esplorare in tender; Cala Tra-
piatti forti. Nel cuore del Villaggio montana, con la sua spiaggia inca-
San Domino a nord est dell’iso- stonata in una lingua di terra; Cala
la, Annalisa Lisci, del ristorante degli Inglesi, sotto il marchio del
l’Altro Faro, cattura i palati con Touring Club Italiano, e la Grotta
la sua frittura di paranza leggera delle Rondinelle. È tra i suoi in-
come una tempura. A interpretare terstizi che le rondini vanno a ni-
la tradizione della cucina marinara dificare con l’arrivo dei primi caldi.
delle Tremiti, ma aggiungendo una Doppiata Punta Secca, dietro uno
creativa passione per i colori di sta- sperone si apre la Grotta del Bue
gione, Maurizio Mastrototaro dal Marino, che si incunea nella roccia
1981 ha fatto del ristorante Oasi per 70 metri fino ad allargarsi in
un ritrovo per naviganti gourmet. un’anticamera dove è adagiata una
La sua aragosta ricorda vagamente piccola spiaggia di sabbia bianca.
una catalana in cui la cipolla rossa
è sostituita da un trito di verdure e
profumati capperi dell’isola. L’ape- Torri e fortezze
ritivo dei subacquei si consuma al Per nulla verde come San Domino,
Belvedere, il bar di Arturo Santo- San Nicola, la seconda isola delle
ro, campione del mondo di pesca Tremiti, conserva la memoria sto-
agli inizi degli anni Settanta. Allo rica e monumentale del passato
spigoloso personaggio dell’isola, di questo arcipelago. Le pareti a
tra un Aperol spritz e una birra picco e la presenza di numerosi
gelata si tenta di strappare qualche scogli la rendono assolutamente
informazione sulla secca migliore inaccessibile sul versante est dove
per immergersi. si affaccia, su uno spuntone di
La costa nord di San Domino, alta roccia, l’Abbazia di Santa Maria.
e frastagliata, è un inseguirsi di ar- Una fortezza, costruita dai monaci
chi e anfratti scavati dalla forza del benedettini nel 1045, che è riusci-
mare con rimandi di luce che fanno ta a preservarsi dallo scorrere del
cambiare colore a ogni variazio- tempo e che conserva all’interno
ne del fondale. I Pagliai sono una della navata centrale un pavimen-

Rose tra le rocce


Navigando lungo la costa meridionale di San Domino,
a un quarto di miglio dalla Grotta del Sale, c’è un
piccolo capolavoro della natura: Cala Roselle (foto).
Qui, in questa minuscola insenatura, dalle fenditure
delle rocce che sovrastano lo specchio d’acqua
spunta una fioritura di rose e sboccia una varietà di
margherite i cui petali si aprono di notte e si chiudono
di giorno. Entrando con il tender si ha la sensazione
di trovarsi dinanzi ad un balconcino fiorito.

89
Indirizzi Mangiare
Dormire
Comprare
2 L’ALtro FAro
Dove Mangiare
In tavola pesce con le verdure
1 ristorAnte dA Pio dell’orto di Annalisa Lisci.
Sotto una buganvillea, pesce Indirizzo: via G. Murat 18,
freschissimo dal peschereccio San Domino,
di famiglia. tel. 0882.46.33.90.
Indirizzo: via Aldo Moro Prezzo medio: 30 €.
12, San Domino,
3 ristorAnte oAsi
tel. 0882.46.32.69. Indirizzo: via della Cantina
Dove Aperitivo
Prezzo medio: 25 €. Crudo e cucina tremitese. sperimentale 7,
San Domino, 5 BAr BeLvedere
tel. 0882.46.32.07. Indirizzo: via Garibaldi 6,
Web: hotelristoranteoasi.it. San Domino,
Prezzo medio: 35 €. tel. 0882.46.32.82.

4 ristorAnte
Dove Immersioni
ArchitieLLo
Tavoli con vista sul Cretaccio. 6 mArLintremiti
Indirizzo: Salita delle Mura Indirizzo: via A. Vespucci,
5, San Nicola, San Domino,
tel. 0882.46.30.54. tel. 0882.27.62.53.
L’Architiello, isola di San Nicola Ristorante Da Pio, San Domino. Prezzo medio: 25 €. Web: marlintremiti.com.

to musivo di grande bellezza. Per base circolare, costruita alla fine del
accedervi bisogna partire dal pic- XV secolo. All’interno di un por-
colo porto di San Nicola, a sud-est ticato c’è il Pozzo della Meridiana,
dell’isola, che sorge in una baia una cisterna di forma ottagonale
naturale protetta da due moli. Alla che raccoglieva le acque provenien-
destra del porticciolo si apre la ti da un complesso sistema idrico.
Grotta di San Michele, dall’irreale Alla fine della struttura, sullo sfon-
forma di teschio, e gli scogli Segati, do, si apre alla vista la possente fac-
due massi immersi nel blu e spac- ciata di Santa Maria a Mare. Sulla
cati perfettamente in due. scogliera del minuscolo marina di
Dalla banchina del marina, una San Nicola, si apprezza la cucina
strada selciata a rampe conduce semplice e genuina di mamma Ca-
all’antico posto di guardia, il Ca- rolina al ristorante Architiello,
valiere del Crocifisso, una porta affacciato sull’arido isolotto del
fortificata munita di merli, per poi Cretaccio e sul viavai di barche
raggiungere un secondo luogo di e barchini che affollano il canale.
guardia: la Torre del Pennello, La disabitata Capraia, dalle rocce
un bastione quadrilatero che dà punteggiate da ciuffi endemici di
accesso alla spianata, sulla quale si capperi e lentisco che non temono
affacciano le case costruite nell’Ot- la forza del maestrale e della tra-
tocento per accogliere la guarni- montana, è il luogo di ritrovo dei
gione e i confinati. barchini dei pescatori che affolla-
Il ponte di accesso all’abbazia è sor- no Cala dei Turchi quando sono i
montato da la Torre Aragonese, a venti meridionali ad alzare il mare.
90
Barletta-andria-trani

Ciak, si gira
Alla scoperta della piccola Hollywood pugliese, sulla scia
dei registi che hanno ambientato qui i loro film.
Stregati da castelli fiabeschi, leggende antiche e paesaggi lunari
di P i e r P a o l o S a m m a r t i n o

Una veduta
di Trani con
la spettacolare
cattedrale
romanica che si
affaccia sul mare.
93
L E D RI T T E d i

BARLETTA-ANDRIA-TRANI
In Puglia come a Hollywood. I ciak agrumate e spezie della Murgia per
si susseguono veloci nella BAT, DOVE 38 gradi di pura energia. Poco più
Barletta-Andria-Trani, l’ultima nata Per tornare bambini avanti, atmosfere eleganti e dettagli
delle (ormai ex) province puglie- Un museo del di design al Memory Resort: solo
si, sempre più spesso set di grandi giocattolo per tornare sei camere, lounge bar e il ristoran-
produzioni. Da Il Racconto dei rac- all’infanzia: ad Andria te guidato da Giovanni Lorusso.
conti di Matteo Garrone, con Salma sono esposti i mille Per un souvenir gastronomico, nel-
Hayek, a Wonder Woman di Patty pezzi d’epoca del lo showroom Lamantea, l’olio alle
Jenkis, girati in parte a Castel del Museo creattivo cime di rape è una vera chicca.
Monte, fino a La Scelta di Michele Laportablu.
Placido che mostra Raoul Bova e Aeroplani, bambole,
Ambra Angiolini muoversi nel labi- marionette e Olio e burrata
rinto dei vicoli di Bisceglie. Qui, nel automobiline di latta, Da Bisceglie si punta su Castel del
vecchio borgo dai toni severi della robottini e pupazzetti: Monte, maniero a pianta ottagonale
pietra, seguendo le tracce dei due piccoli gioielli che sembra uscito da un film fantasy:
protagonisti, si fa tappa a Palazzo da collezione non a caso ha ispirato la misteriosa
Tupputi, gioiello rinascimentale dall’Ottocento agli biblioteca de Il nome della Rosa e ha
dalle facciate bugnate a punta di dia- anni Settanta ospitato le riprese della Warner Bros
mante. Negli anni del Risorgimento, (via E. Carafa 8/10, per Wonder Woman. Qui Matteo
quando Bisceglie fu un vivace centro museocreattivo.it). Garrone ha fatto vivere il Re di Alto-
di cospirazione, vi si tenne la storica monte e sua figlia Viola, protagonisti
riunione della Dieta delle Puglie, in di una delle fiabe de Il Racconto dei
cui fu emanata una Costituzione in racconti, presentato a Cannes 2015.
dieci articoli. Oggi è un laboratorio La sua gotica maestosità, la perfezio-
urbano che ospita concerti, mostre, ne geometrica, riempiono di fascino
incontri. Una pausa golosa si fa nel questo enigmatico edificio fatto co-
vicino Bar Cattedrale per gustare i struire da Federico II.
famosi Sospiri, dolcetti ricoperti di Un quarto d’ora d’auto e si è ad An-
candida glassa. A pochi minuti si dria. Per entrare subito nello spirito
incontrano la romanica Concatte- gourmand del luogo si passa dal Ca-
drale di San Pietro Apostolo, con seificio Asseliti e De Fato a fare in-
l’elegante portale ornato da colonne, cetta della mitica burrata locale. Per
e il Museo Diocesano con il lapida- uno spuntino veloce, un must dello
rio, la quadreria, la sezione di gioielli street food goloso sono i panzerot-
antichi e i Tesori della Cattedrale. ti di Capomulino, preparati con
Ci si perde volentieri tra le vie che impasti diversi, alla carota rossa, al
portano sulle mura aragonesi: d’ob- vino di Troia o ai peperoni, da per-
bligo la sosta a Palazzo Ammazza- sonalizzare con la farcia appropriata.
lorsa, con affaccio panoramico sul Un consiglio? Il panzerotto ai cerea-
piccolo porto ottocentesco. Nelle ex li con mortadella, pesto e pistacchio.
scuderie è stata ricavata una vineria: A chi preferisce il dolce la Confet-
bianche mura, pavimento in mattoni teria Mucci (con annesso museo)
d’epoca, stile essenziale e un moder- offre ben 200 tipologie di confetti,
no bancone dove vengono servite le dai dragŽes al cioccolato con il liquo-
etichette della cantina Vetrère. Sul re ai classici tenerelli alle nocciole o
lungomare, la movida estiva si ri- alle mandorle. Poco lontano, si am-
trova da A’Barraca, cocktail bar fra In alto, il set del film mira la Cattedrale di Santa Maria
di Matteo Garrone Assunta, di epoca normanna, che
i dieci migliori in Italia. Al banco si
Il Racconto dei racconti,
ordina Violento, il primo bitter made girato in parte tra
custodisce le spoglie di Jolanda di
in Puglia, creato da Gianni Dell’O- le storiche mura di Castel
Brienne e Isabella d’Inghilterra,
lio, alchimista mixologo che con del Monte. Sotto: I trulli due delle tre mogli di Federico II.
Francesco Di Gioia rivisita i classici sul mare, struttura di Gioiello templare, la Chiesa di S.
drink in chiave tutta pugliese: note charme vicino a Trani. Agostino, un tempo dedicata a San
95
BARLETTA-ANDRIA-TRANI
Leonardo: di rara bellezza il porta- In alto: la Cattedrale di San complicato rapporto tra Francesco
le, splendido esempio di arte gotica, Nicola Pellegrino, a Trani. In (Fabio De Luigi) e Claudia (Laeti-
con sette fasce di ricche decorazioni. basso, a sinistra: la storica tia Casta). Il tramonto è il momento
Per i fan del luppolo c’è Frumento, Confetteria Mucci di Andria perfetto per una visita alla Cattedra-
ospita il Museo del Confetto
birreria con cucina: volte a botte, le di San Nicola Pellegrino, magni-
Giovanni Mucci; a destra:
arredi di design e, in menu, ricca Le Stanze di Corteinfiore,
fico esempio di romanico pugliese
selezione di lievitati e ottimi “salumi piccolo resort di Trani. dalle forme pulite, in tufo calcareo:
di mare”, come il tonno e il salmone al calar del sole dà il meglio di sé, co-
marinati nella birra (artigianale). lorandosi di rosa. Merita una visita
A pochi isolati dal centro una giova- anche Palazzo Lodispoto cuore del
ne firma pugliese: Catuma, azienda nuovo Polo museale di Trani. Oltre a
che crea innovativi occhiali artigia- una singolare collezione di macchi-
nali con montature di pietra, legno, ne per scrivere (riquadro nella pagi-
lino. Prima di muoversi alla volta di na seguente) ospita il Museo Dioce-
Trani, vale la pena di fermarsi all’an- sano con il Tesoro Capitolare della
tica forneria Dinoia Pane e Olio, cattedrale, il lapidario e la collezione
dove trovare il pane antico, dal gusto archeologica Lillo-Rapisarsi.
intenso, i taralli bolliti, fatti a mano, Dopo la visita, pausa aperitivo alla
e le focacce tradizionali alle patate e Caffetteria del Museo, al piano ter-
pomodorino. Lo spaccio del Fran- ra, tra spazi arredati a regola d’arte.
toio Muraglia è il posto giusto per Nel polo museale rientra anche la
chi ama l’olio dal gusto intenso: da Sinagoga-Museo di Sant’Anna, nel
esporre in cucina, gli orci in terra- quartiere ebraico della città: fondata
cotta dal design contemporaneo. nel 1247, diventò poi chiesa cattoli-
Piacevoli sorprese da Evò, acronimo ca. Conserva i resti di una mezuzah
dell’extra vergine ma anche escla- (pergamena con passi della Torah) e,
mazione che sta per “a’ voglia!”, che nella cripta, ceppi tombali rinvenuti
propone menu di stagione con pro- nei due cimiteri ebraici della città.
dotti del territorio murgese e rivisi- Camminando per i vicoli della par-
tazioni della tradizione come la bra- te antica, tra ventate di profumo di
sciola della domenica, rielaborata ragù, si incontra anche la sinagoga
in una Tartare di cavallo con uvetta di Scola Nova, riaperta da alcuni
passa affiancata da cips di lardo, pe- anni al rito, ultima sopravvissuta
corino soffiato e salsa al prezzemolo. delle quattro un tempo attive nella
Tempo quindici minuti e si è a Tra- “giudecca tranese”. La città fu un
ni, set del film di Giovanni Verone- fiorente punto di riferimento dell’e-
si Una donna per amica, storia del braismo nel sud Italia soprattutto

Andar per festival, tra un libro e una milonga


Tra musica, letteratura, ballo, l'estate, nella BAT, contemporaneità, affrontato attraverso meditazioni,
da qualche tempo è tutta un festival. A luglio, presentazioni di libri, confronto con gli autori e la
la travolgente passionalità del tango argentino partecipazione di grandi nomi della cultura, della
prende forma al Festival del Tango di Trani, politica e dell’economia. Argomenti per tutti, con
(festivaldeltangotrani.it): quattro giorni di lezioni, iniziative a misura di bambino. L'evento infatti
milonghe e spettacoli serali con artisti internazionali. coinvolge anche i giovani lettori con “Dialokids”,
Ma c'è anche il Trani Film Festival, concorso rivolto una sezione a loro dedicata. A fine agosto invece
alle produzioni indipendenti europee, con laboratori il Festival Internazionale Castel dei Mondi
e incontri musicali. A settembre, al Castello Svevo, (casteldeimondi.com) fa di Andria, tra anteprime e
i Dialoghi di Trani (idialoghiditrani.com), ogni anno debutti nazionali, il più importante palcoscenico della
mettono al centro del dibattito un tema legato alla sperimentazione teatrale italiana.

97
L E D RI T T E d i

BARLETTA-ANDRIA-TRANI
sotto Federico II, prima dei tempi momento di relax, la litoranea di
difficili della dominazione angioina. DOVE ponente è ideale per un tuffo o per
Non lontano da Palazzo Telesio che Tasti in mostra. oziare sotto gli ombrelloni in paglia
ospita il Marè Resort, dimora stori- La più antica è di del Bagno 27. Da qui, lo sperone
ca con affaccio sul porto, Marina legno di rovere d’Italia appare a portata di mano.
Corazziari, nella sua casa-studio, con tasti in ebano, Tornati verso il centro, si visitano
crea piccole sculture-gioiello che realizzata nel 1884: la Pinacoteca Giuseppe De Nittis,
strizzano l’occhio al barocco e alle è una delle 400 a Palazzo della Marra, la più impor-
simbologie bizantine. Merita una macchine esposte tante collezione del celebre pittore, e
sosta la nuova Osteria del Buono, a Trani a Palazzo la Basilica del Santo Sepolcro, che
dove Domenico Capogrosso, tra i Lodispoli al Museo accoglieva i pellegrini in viaggio per
10 finalisti italiani del San Pellegri- della macchina per la Terra Santa, austera e imponente
no Young Chef 2015, serve Triglia scrivere della custode di un ricco patrimonio di
croccante panata in tempura di riso Fondazione S.E.C.A. ori sacri della Palestina.
e passata nel panko (una specie di Una collezione che
pangrattato giapponese), su ristret- va dai vecchi modelli
to di mare. Trani è anche movida e a battitura cieca fino Sapore di sale
La Lampara, storico locale nato nel alle prime portatili Sul fianco sinistro, il bronzeo Co-
1954, simbolo della dolce vita loca- e a quelle elettriche losso di Barletta, alto cinque metri,
le, è tutt’oggi un luogo che continua (fondazioneseca.it). è uno dei simboli della città con la
a fare tendenza. vicina Cantina della Sfida, il luogo
Andando verso nord, in dieci mi- dove fu lanciata la celebre “disfida di
nuti si è a Barletta: snodo cruciale Barletta” che vide 13 cavalieri capi-
al tempo dei normanni per i mer- tanati da Ettore Fieramosca sconfig-
canti e i crociati che partivano per gere altrettanti combattenti francesi
la Terra Santa, la città con Federico per difendere l’onore degli italiani,
divenne superba. Da vedere il pos- accusati di codardia. Puntando ver-
sente Castello, con l’ampio fossato so Margherita di Savoia si può pro-
e i quattro bastioni a punta di lancia, grammare una tappa a Canne della
residenza dell’Imperatore che, pri- Battaglia, teatro della leggendaria
ma di partire per la sesta crociata, vittoria dei cartaginesi guidati da
in queste sale tenne la famosa Die- Annibale sui romani. Meritano la
ta in cui dettò regole e precetti del visita l’Antiquarium e il Parco Ar-
buon governo da tenere in sua as- cheologico che conserva i resti di
senza e in caso di morte. Al primo una domus del periodo tiberiano.
piano ospita la Galleria Antica, con Gli sconfinati orizzonti e le alte
opere di Francesco De Mura, Luca montagne di sale fanno delle Saline
Giordano, Giambattista Tiepolo, di Margherita di Savoia un paesag-
Mattia Preti, la Galleria dell’Otto- gio unico: nel 1998 il regista Davide
cento, con lavori di Mosè Bianchi, Ferrario le scelse come set per Fi-
Vincenzo Gemito, Palizzi, e infine la gli di Annibale. Ma qui va in scena
Galleria Cafiero dove sono esposte anche un meraviglioso spettacolo
raccolte di mobili, armi, bronzetti, naturale, quello offerto da un’im-
argenteria. Tra i pregevoli manufat- ponente colonia di fenicotteri rosa.
ti in pietra l’unico busto attribuito Il luogo è visitabile tutti i giorni su
all’Imperatore. Poco oltre si incrocia prenotazione, con percorsi in bici, a
la Cattedrale di Santa Maria Mag- La Pinacoteca Giuseppe piedi o in auto al tramonto. Il Museo
De Nittis di Barletta, storico della salina organizza labora-
giore, fra i cui eleganti altorilievi fu
ospitata a Palazzo della
incoronato Ferdinando d’Aragona. Marra: accoglie i dipinti
tori per i più piccoli. Dopo il tour,
Voglia di shopping? Poco lontano donati da Léontine Gruvelle,
una pausa al mare. Due gli indiriz-
c’è Folies de Navet, laboratorio la moglie del celebre pittore zi per un tuffo sulle ampie spiagge
di bijoux creati con pezzi vintage, nato qui nel 1846 e morto a della città del sale: l’Oasi Beach e il
mentre se ci si vuole prendere un Parigi a soli 38 anni. Copacabana Suite.
99
Indirizzi Mangiare
Dormire
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si mescolano con le antiche recuperata seguendo criteri e 15 tipologie di panzerotti ebraico, nel verde del
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100
BARLETTA-ANDRIA-TRANI
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Bisceglie (Bat),
cell. 327.35.28.855,
340.29.77.870.
Web: vetrere.it.

17 A’BARRACA
Chiringuito sul lungomare
in legno bianco con
ombreggianti in foglie di
palma, cuore della movida
estiva. A settembre apre la
nuova sede in città.
Indirizzo: via Umberto
Paternostro, Bisceglie (Bat),
cell. 340.92.32.307.

Dove Divertirsi
18 LA LAmpARA Savoia (Bat), imperdibile degustazione. tel. 0883.19.50.959.
Storica discoteca, anche cell. 333.41.23.192. Indirizzo: via Gammarrota Web: frantoiomuraglia.it.
ristorante. Ambiente giovane. Web: copacabanasuite.com. 12, Andria (Bat),
Indirizzo: viale De Gemmis tel. 0883.59.18.71. 28 mARinA CoRAZZiARi
1, Trani (Bat),
Dove Comprare Web: muccigiovanni.it - Designer di gioielli e
tel. 0883.76.48.56. museodelconfetto.it. scenografa. Monili preziosi
Web: lalampara.com. 22 LAmAnTeA e pezzi unici. Riceve su
Olio di propria produzione, 25 CATUmA appuntamento nel suo
Dove Lidi prodotti sottolio, lenticchie Occhiali di tendenza. Ogni atelier-residenza, in un
bio dell’Alta Murgia. Per un collezione si ispira a una palazzo del Settecento.
19 BAgno 27 regalo: orecchiette con olio donna, dalla pittrice Frida Indirizzo: via San Giorgio,
Servizio bar e ristorante con alle cime di rapa. Kahlo alla stilista Elsa Trani (Bat),
area wi-fi gratuita. Indirizzo: via Lancellotti 8, Schiapparelli. cell. 347.84.46.967.
Indirizzo: Litoranea di Bisceglie (Bat), Indirizzo: via Corso Cavour Web: marinacorazziari.com.
Ponente, Barletta (Bat), tel. 080.96.48.072. 108, Andria (Bat),
tel. 0883.51.01.97. Web: oliolamantea.it. tel. 0883.54.38.10. 29 nUgnes 1920
Web: bagno27.com. Web: catumaeyewear.com. Punto vendita di 10bags
23 CAseiFiCio Lapalombella. Lavorazione a
20 oAsi BeACh AsseLiTi e De FATo 26 Di noiA - pAne e oLio mano per borse e zaini. Stile
Campo da beach vollery Qui la burrata è mitica. Pane tradizionale, frise, taralli. origami, forme cangianti.
e animazione in spiaggia. Da provare anche trecce e Indirizzo: via G. Arimondi, Indirizzo: corso Vittorio
Anche ristorante. treccioni, ricotte cremose, Andria (Bat), Emanuele 134, Trani (Bat),
Indirizzo: lungomare A. caciocavallo e scamorze. tel. 0883.54.30.19. cell. 393.83.59.865.
Vespucci, Margherita di Indirizzo: via A. Da Villa 8, Web: paneolio.it. Web: 10bagslapalombella.net.
Savoia (Bat), Andria (Bat),
tel. 0883.65.65.54. tel. 0883.54.15.13. 27FRAnToio mURAgLiA 30 FoLies De nAVeT
Web: ristoranteoasibeach.it. Di lunga tradizione, per Bijoux e accessori assemblati
24 ConFeTTeRiA mUCCi un olio esportato in tutto il con seta pura, elementi
21 CopACABAnA sUiTe Confetti di ogni genere, mondo: raccolta delle olive a semipreziosi, pezzi vintage.
Scuola di vela, pizzeria dall’arancia al cocco, dragées mano e spremitura a freddo Indirizzo: vico Salomone
e ristorante elegante. al cioccolato, tenerelli: nell’antica macina. 24, Barletta (Bat),
Indirizzo: lungomare A. un’istituzione dal 1894. Indirizzo: via San Candido cell. 334.59.00.281.
Vespucci, Margherita di Visita guidata al museo, con 83, Andria (Bat), Web: foliesdenavet.com.

101
La spiaggia di Torre
Canne. Inizia qui, e arriva
a Torre San Leonardo,
il Parco naturale
regionale delle Dune
Costiere: mille ettari di
litorali, canneti e specchi
d’acqua fra i comuni
di Ostuni e Fasano.
BrinDisi e la valle D’iTria

LE ALI
DELLA LIBERTË
Uliveti a perdita d’occhio, orti, greggi al pascolo.
È il mondo bucolico dell’Alto Salento. Si dorme
in antiche masserie diventate relais di charme e si degustano
le eccellenze del territorio. A due passi dal mare
di G i u l i a n a G a n d i n i

103
L E D RI T T E d i

BRINDISI E LA VALLE D’ITRIA


Uliveti d’argento a perdita d’occhio, fatti di pasta di mandorle tostate, ri-
vigneti verdi, campi gialli di frumento DOVE pieni di marmellata di ciliegie o di uva.
accarezzati dalla brezza che profuma Le torri di Carovigno Nel centro storico si ammirano palazzi
di salmastro. Qua e là, greggi al pasco- Sono 14, sparse fra e chiese settecenteschi e il Castello
lo, muretti a secco, contadini che ven- il borgo, la campagna Ducale, arroccato su un colle, con il
dono primizie nei cesti intrecciati. È il e la costa. Costruite torrione quadrangolare normanno e,
mondo bucolico dell’Alto Salento, che nei secoli a scopi all’interno, l’elegante scalone a colon-
regala emozioni antiche, e sul quale difensivi, sono tutte un ne che porta ai piani superiori. A qual-
spuntano i profili bianchi delle masse- po' nascoste, inglobate che chilometro, la Masseria Camarda
rie: alcune trasformate in resort count- fra le costruzioni è un’oasi della biodiversità. In bella
ry chic, altre che ancora producono dell'abitato o immerse mostra, fra altri importanti cimeli, an-
eccellenze gastronomiche come il fra rovi e macchia che la scocca della Ferrari n. 27 con
pomodoro fiaschetto. Mentre nei bor- mediterranea, ma è cui il britannico Nigel Mansell vinse il
ghi imbiancati a calce dai forni escono sufficiente un piccolo Gran Premio del Brasile nel 1999. Il
i biscotti di Ceglie, dai salumifici lo sforzo per scovarle a proprietario Cesare Fiorio, ex diret-
straordinario Capocollo di Martina una a una. Per vederle tore sportivo Ferrari, si è rifugiato qui,
Franca. Sono tutti presìdi Slow Food, tutte assieme, invece, dopo una vita a occuparsi delle Rosse.
protagonisti di piatti tradizionali o ri- si va a Torre Guaceto,
visitati, proposti da ristoranti stellati o nell'omonima riserva
da osterie che li preparano secondo ri- naturale: da lì, lo Barocco e bocconotto
cette di famiglia. La sosta è d’obbligo a sguardo spazia a 360 A una ventina di chilometri, Martina
Ceglie Messapica, capitale della Valle gradi abbracciando in Franca, capolavoro barocco di palazzi
d’Itria, avamposto di un goloso tour un solo colpo d'occhio, e dimore patrizie decorati con ricami
gourmand. oltre alle torri, il verde in pietra e dai balconi grondanti di
Viandanti e viaggiatori di ieri scen- della pianura e fiori. Primo fra tutti il Palazzo Ducale,
devano dalle colline della Murgia e l'azzurro del mare. costruito in oltre cento anni, dal 1668
si fermavano nelle locande di posta al 1780, con le sale in lezioso stile ro-
del borgo, dove le cuoche mettevano cocò, alcune completamente affresca-
in tavola piatti poveri, ma saporiti. Si te. Si passeggia tra i vicoli candidi, lun-
svolge qui il Ceglie Food festival: go i portici di piazza dell’Immacolata
ogni anno, nella prima settimana di con i dehors dei caffè; ci si ferma alla
agosto, chef blasonati si esibiscono in piccola bottega del Caseificio Gentile
applauditi showcooking. Come An- per una degustazione di capocollo di
tonella Ricci, erede di una dinastia di Martina Franca e dell’indimenticabile
cuochi che da 50 anni delizia i palati burrata. Sosta golosa anche al Caffè
al suo Al Fornello da Ricci. Il com- Tripoli, le pareti tappezzate di ma-
petitor è il mitico Lillino Silibello, nifesti pubblicitari d’epoca, dove si
orgoglioso patron dell’osteria Cibus, gustano bocconotti, ripieni di amare-
nel cuore del paese, in un convento ne nella versione classica, o di crema,
quattrocentesco in pietra con le arcate ricotta e pera in quella rivisitata. E la
a calce. Il piatto principe è la segna- granita alla panna. Si smaltiscono gli
penta, una pasta fatta in casa condita stravizi proseguendo il tour nel centro
con mollica di pane fritto, ricotta for- storico chiuso alle auto, tra piazzette
te e ragù. Sono imperdibili anche i di ciottoli, la settecentesca basilica di
formaggi, dal canestrato pugliese all’ In alto: ulivi secolari nella San Martino e la chiesa del Carmine.
erborinato, dal caciocavallo podolico campagna brindisina. In I colori dall’azzurro del cielo al turche-
basso, a sinistra: il borgo
al formaggio di grotta, da degustare se del mare, all’ocra della terra al verde
di Ceglie Messapica,
insieme al miele di erica e al mosto di capitale gourmande della
degli ulivi annunciano Cisternino,
ciliegie. Al Panificio Fornara, invece, Valle d’Itria; a destra, la cuore della Val d’Itria, punteggiata
gli habitué fanno provvista delle famo- costa a Savelletri, vicino dai coni dei trulli, patrimonio dell’U-
se pucce, pagnottelle di pasta di focac- a Borgo San Marco, ex nesco. “Mi sveglio e vedo un luogo
cia trapuntate di olive. E di biscotti, tenuta dei Cavalieri di di sogno, come se dormissi tuttavia”,
pescquet in dialetto, cubetti irregolari Malta aperta all’ospitalità. scrisse incantato Gabriele D’Annun-
105
BRINDISI E LA VALLE D’ITRIA
zio durante un viaggio in questa valle In alto, a sinistra: il cortile una parte nei forni al momento. Alle
nel 1917. Lo storico dell’arte Cesare di Masseria Le Carrube, ai frattaglie meno nobili di ieri come gli
Brandi li immaginò come gonfi “seni piedi della collina di Ostuni; gnummareddi (interiora di agnello) e i
puntuti” protesi al cielo; un paesaggio a destra: il ristorante di turcinieddi (involtini di fegato e cuore
Masseria Cervarolo, sempre
figlio “di un Andersen mediterraneo”, di agnello e capretto), si sono aggiunte
nei dintorni di Ostuni. In
per lo scrittore pugliese Giuseppe basso, a sinistra: Masseria
prelibatezze come involtini di capo-
Cassieri. Per tutti, un miracolo dell’ar- Cimino, relais di charme collo di maiale con impasto di carne
chitettura, con la camera d’aria che in un’ex residenza rurale macinata, o caciocavallo, prezzemolo,
si forma fra le chianche e assorbe gli settecentesca; a destra: sale e pepe avvolti da pancetta o im-
sbalzi di temperatura, mantenendola la terrazza con vista di panate. Da gustare da Zio Pietro, ma-
costante, così che gli interni siano fre- Palazzina Alchimia, in un celleria storica dietro la piazza salotto
schi d’estate e caldi d’inverno. edificio storico nel centro di dell’Orologio. Merita una visita anche
Non è un caso se Cisternino è nella Fasano (cell. 335.60.94.647). Il Frantolio di Pietro D’Amico, che
lista dei Borghi più belli d’Italia e dnel produce il Trisole, un extravergine di
circuito Città Slow (ma anche Bandie- prima spremitura a freddo, in macine
ra arancione del Touring). I quartieri a pietra, e organizza anche tour guidati
storici di Bère Vècchie, Scheledd, nei trappeti (così si chiamano i frantoi
Pantène e, soprattutto, l’Isola, il cuore da queste parti).
medioevale, sono una casbah mediter- La strada attraversa distese di ulive-
ranea. Si passeggia tra casette imbian- ti fino a Fasano, tra contadini che
cate, vicoli stretti, archi, corti nascoste, raccolgono le mandorle da utilizzare
portoni con scale ripide. Ogni passo è per farcire i fichi secchi. Il Torrione
una scoperta: la torre normanna Ci- delle Fogge segna l’antico ingresso al
vica o la Porta Grande, ingresso prin- paese, un labirinto di vicoli, scalinate,
cipale della città in epoca medioevale, palazzi nobili, edifici maestosi. Si sco-
la Chiesa di S. Cataldo in stile baroc- pre all’improvviso l’imponente chiesa
co e quella seicentesca di Santi Quiri- seicentesca di San Giovanni Battista,
co e Giulitta, patroni del paese. Ma il arricchita da un bellissimo rosone in-
borgo è famoso anche per i “fornelli tagliato nella pietra che domina l’im-
pronti”, macellerie con forno a legna ponente facciata tardo-rinascimentale.
e sala, dove è possibile degustare la Poco distante, ecco i resti archeologici
carne con un buon bicchiere di vino. di Egnazia del V secolo a.C, culla di
Una tradizione antica che risale alla Fasano, con le necropoli, ricche di
metà del secolo scorso quando i con- corredi di tombe messapiche. Una
tadini, pagati alla giornata, passavano parte dell’area, sommersa dal mare, è
a comprare la carne e ne cuocevano un’attrazione per gli appassionati di

I giardini di Pomona
Perfino il New York Times ha parlato di lui. Paolo Belloni faceva il fotografo
a Milano, poi ha deciso di cambiare vita e nel 1993 è approdato in Val d’Itria.
In dieci ettari di terreno ha recuperato piante, molte in via di estinzione,
creando un conservatorio botanico, paradiso della biodiversità, che attira
appassionati da ogni Paese. Ai Giardini di Pomona si coltivano circa mille
varietà di piante antiche da frutto provenienti da tutto il mondo. Più di
500 varietà di fichi, tra cui il raro dottato, cachi giapponesi come il Nagasaki,
figlio di una piantina scampata alla bomba. Ma anche melograni, agrumi,
lavande. Non mancano il centro di studi scientifici, il laboratorio didattico,
il centro culturale. Il conservatorio si visita su appuntamento e nel corso del
tour si può fruire di aneddoti, storie, curiosità sulle piante e soprattutto dei
consigli di Belloni per coltivarle nel proprio giardino (igiardinidipomona.it).

107
L E D RI T T E d i

BRINDISI E LA VALLE D’ITRIA


immersioni. Qua e là, stradine sterrate dove si gustano “alla crudele”, come si
portano alle masserie. “Dovunque si DOVE dice qui, cioè appena pescati, accom-
vada, in Puglia, si vedono pietre che si Picnic in vigna pagnati pane e provolone.
aggregano, si cercano, si compongo- Nell’estremo tacco Comincia da Torre Canne e arriva a
no, come fossero calamite”, scriveva d’Italia, la vendemmia Torre San Leonardo il Parco natu-
Cesare Brandi. Torrette, muretti a sec- e sempre stata una rale regionale delle Dune Costiere,
co, chianche, le lastre in pietra con cui faccenda da donne: mille ettari di spiagge, canneti, specchi
si pavimentano lo jazzo, la corte, cuore da generazioni, alle d’acqua, cespugli di ginepro cocco-
della vita rurale, ma anche le stanze, loro mani è affidata lone, dove si percorre in bici l’antica
raccontano la storia delle masserie. la delicata operazione via Traiana. A pochi chilometri, è un
di raccolta delle uve. piccolo capolavoro la Masseria Ci-
Nel podere di Jaddico mino, residenza rurale settecentesca
Greggi e orti di Tenute Rubino, trasformata in raffinata guest house:
Nel mare verde degli olivi secolari, una delle più note uno dei 101 migliori hotel al mondo
aggrovigliati come sculture, le grandi cantine brindisine, il secondo la rivista Tatler. Ulivi secolari
case coloniche fortificate spiccano con rito si ripete ogni anno circondano la masseria in tufo, a 300
il loro candore. Ce ne sono oltre 2.000 all'inizio di settembre metri dal mare. La torre d’avvistamen-
attorno a Fasano e giù, nel Salento, a e si trasforma in to, nell’originale color rosso mattone,
qualche chilometro dal mare blu. Ru- festa, proprio come un s’innalza maestosa sulle camere e suite
stiche o barocche, fortificate contro tempo, quando finita per gli ospiti. La più ambita è quella
i saraceni, arricchite da torri, mura e la raccolta, i lavoratori del Massaro, con balconcino privato.
garitte: alcune abbandonate alla loro si abbandonavano a Tutto è curato nei dettagli, dai tendag-
solitaria bellezza, altre ristrutturate canti e balli. Un "party" gi lavorati a mano fino alle ceramiche
con sapienza. campestre aperto ai di Grottaglie. La colazione è una fe-
Questi sono luoghi ideali per risco- visitatori, con picnic fra sta per gli occhi e per il palato: dalla
prire i ritmi del mondo agreste, le pas- le viti a base di prodotti torta di ricotta al pane, cotto come
seggiate a cavallo, la raccolta di olive tipici e vini della tenuta una volta, su cui spalmare conserve
e arance. E per assaporare la cucina (tenuterubino.com). biologiche di anguria, fichi d’india e
raffinata a base di prodotti dell’orto. albicocche. Al calar del sole, quando
Nella quattrocentesca Borgo San la luce tinge d’oro agavi e oleandri, ci
Marco, antico feudo dei Cavalieri di si rilassa nel patio davanti a bottiglie
Malta, nella campagna attorno a Fasa- di vini locali e taralli al peperoncino o
no, i proprietari Virginia e Alessandro all’olio di oliva.
Amati continuano a produrre olio ne- Da qui la strada attraversa un paesag-
gli 80 ettari coltivati a uliveti. Gli ospiti gio arcaico, dove si incontrano greggi
possono contare sulle suite a volta con al pascolo, orti rigogliosi. In mezzo a
camini, sulle cene a lume di candela un bosco di carrubi spicca la sagoma
e le nuotate nella piscina circondata bianca della Masseria Le Carrube,
dalla sabbia. A ridosso della proprietà, con il frantoio in cui è stata conservata
un insediamento rupestre con pitture la macina in pietra, e il ristorante con
del X secolo, mentre a due chilometri, proposte vegane a base di ingredienti
un solenne cancello in ferro battuto dell’orto. Mentre è una new entry l’ot-
si apre sul Museo dell’olio d’oliva, tocentesca Masseria San Nicola, de-
dove sono conservati oggetti antichi liziose casette con il nome degli alberi
come le macine in pietra azionate da- attorno, dal fico d’India al gelso.
gli asini. Come scaglie di calcare, le case copro-
Cinque minuti d’auto e si raggiungo- no i tre colli su cui sorge Ostuni, la
La chiesa di San Lorenzo,
no le dune africane di Lido Azzurro con le pareti decorate
Bianca, a pochi chilometri. Semplici,
o, fuori stagione, le sabbie deserte di da affreschi. Si trova nel impreziosite da un portale barocco,
Torre Canne dove i clienti hanno a Parco rupestre Lama uno stemma nobiliare, una porta di-
disposizione una spiaggia attrezzata e d’Antico, nei dintorni di pinta di turchese. Nel centro storico
i ricci freschissimi nelle sciale, i barac- Fasano, con insediamenti a ellisse sfilano archi e contrafforti,
chini in riva al mare della Forcatella, del X-XVI secolo. lampioni d’epoca, ringhiere barocche.
109
BRINDISI E LA VALLE D’ITRIA
Su tutto domina la Concattedrale del In alto: panorama di Ostuni, Monte, con letti a baldacchino e chai-
1400, che al tramonto si tinge di sfu- la “città bianca”. se longue total white: per una giornata
mature dall’ocra al rosa, con l’immen- In basso: la zona umida al sole, tra un assaggio di melanzane
so rosone a 24 raggi simboleggiante il del Fiume Morelli e gli stufate o pasta ai frutti di mare, aperiti-
antichi insediamenti per la
Cristo Sole e i ricami della pietra. In vo al tramonto con musica live e effer-
pesca nel Parco delle Dune
Piazza della Libertà, un anfiteatro di Costiere di Torre Canne.
vescente lounge quando cala la notte.
palazzi gloriosi, palcoscenico della Ma attorno a Ostuni si scoprono altri
movida che in estate invade strade e luoghi di grande bellezza come il Par-
caffè, la colonna decorata ricorda il pa- co Naturale degli Oliveti Monumen-
trono Sant’Oronzo, celebrato ogni 26 tali, una sfilata di piante di 2-3.000
agosto nella Cavalcata, con la statua in anni, candidati a diventare Patrimonio
argento in giro per i saliscendi vertigi- Mondiale dell’Umanità.
nosi, scortata dai cavalieri in uniforme Un’altra meraviglia è Torre Guaceto,
d’epoca. Del passaggio dei bizantini così chiamata dall’antica torre spagno-
restano tracce vistose come la chiesa la di avvistamento, paradiso naturale
rupestre di san Biagio, appena fuori ancora intatto all’interno della riserva
città, dove si conservano affreschi del marina gestita dal Wwf. È il regno di
XI secolo. tartarughe, beccaccini, anatre, uccelli
In un’ala di un antico castello diven- migratori che popolano la macchia
tato monastero si nasconde l’Osteria mediterranea. Gli habitué raggiungo-
Piazzetta Cattedrale. Piatti antichi no la Spiaggia delle Conchiglie (si
decorano le spesse mura della saletta arriva a piedi con una passeggiata di
ad arco e sul pavimento in marmo è mezz’ora sulla battigia), un’oasi eso-
riprodotto il rosone della Concatte- tica, formata da piccole conchiglie
drale. In tavola, piatti tipici rivisitati, candide, come gli atolli corallini. Ci si
tagliolini freschi con purè di fave e rifugia alla cinquecentesca Masseria
frutti di mare, gnocchi alle melanzane, Cervarolo, che deve il nome ai cervi
pecorino e funghi cardoncelli. E natu- che un tempo popolavano la campa-
ralmente, pescato del giorno. La canti- gna attorno. Dall’alto di un poggio,
na vanta 700 etichette. Ma l’indirizzo si affacciano sulla vasta pianura le 18
top è Cielo, il ristorante stellato del camere nel corpo principale e nei trul-
relais La Sommità, dove si cena in un li. Incastonate tra le rocce, la piscina e
agrumeto. Da raggiungere con un’Ape l’idromassaggio.
pronta a fare la spola fra la città alta e Fuori dalle rotte del turismo di massa,
la piazza. Domina la valle anche la ter- Carovigno conserva tracce dell’anti-
razza del Riccardo Caffè, il locale più ca città messapica nelle mura, visibili
trendy, ricavato in un antico mulino. alle spalle della Chiesa Nuova, e nella
Il mare si conquista al White Ostu- necropoli. Il nome in greco significa
ni Beach, sulla sabbia di Quarto di “fruttifera”, grazie all’olio ricavato da-

Sulle note del Belcanto


Martina Franca, d’estate, diventa “come un teatrino genere anche da oltre confine. Il quartier generale
settecentesco, dove si sente musica gustando del Festival è nell’ex convento quattrocentesco
sorbetti”. Così lo storico dell'arte Cesare Brandi dei Domenicani, sede della Fondazione Paolo Grassi,
decriveva il borgo barocco nei giorni del Festival della cuore pulsante della manifestazione per 365 giorni
Valle d’Itria, dedicato al melodramma e alla musica all’anno. A ospitare le rappresentazioni, invece,
classica. Un appuntamento nato nel 1975, che ogni è lo splendido Palazzo Ducale, ma aprono le porte
anno sorprende per la capacità di rinnovarsi e per alla grande musica e al confronto culturale
il livello del programma, fra opere inedite e titoli e artistico anche chiostri, chiese e antiche masserie
riscoperti, in grado di richiamare appassionati del della Valle d'Itria (festivaldellavalleditria.it).

111
BRINDISI E LA VALLE D’ITRIA
gli uliveti, il vino, le mandorle, i fichi. L E D RI T T E di le strade tracciate sui tratturi dei Mes-
L’arco di porta Brindisi fa da quinta a DOVE sapi. Come Oria, su una collina di
piazza Nzegna, cuore della città antica, Un pomodoro regale dune fossili. “Grecia allo stato puro,
dove spiccano la cinquecentesca torre È una delle eccellenze inserita in un quadro di memorie
dell’Orologio, l’austera facciata della alimentari della ebraiche e architetture spagnoleggian-
chiesa del Carmine e le alte palme. regione, ma fino a ti. L’anima ellenica esce la sera. Col
Ancora più scenografica la sera, alla pochi anni fa era a fresco la piazza si riempie e diventa
luce fioca dei lampioni, con il pavi- rischio di estinzione. agorà, un mare di tavolini all’aperto”,
mento in lastroni di pietra che sembra Ora, il pomodoro regina scrive Paolo Rumiz che si fermò nel-
un tappeto, i tavolini all’aperto, i ritmi di Torre Canne, una lo struggente paese durante il viaggio
lenti di un’autentica piazza del Sud. Ci varietà autoctona a piedi raccontato nel libro Alla ri-
si perde nel labirinto di stradine, viuz- coltivata lungo la cerca dell’Appia perduta. Nell’antica
ze cieche, giardini, archi, corti quadra- fascia costiera fra capitale dei Messapi, si cena ai tavoli
te e case bianche. Ostuni e Fasano, è del ristorante da Vincenzo Corrado,
Salendo lungo via dell’Osanna appare presìdio Slow Food e scenograficamente sistemati sulle sca-
all’improvviso il castello medioevale la sua coltivazione è le delle stradine che conducono al ca-
Dentice di Frasso, trasformato da stata ripresa da alcune stello del 1200 voluto da Federico II.
rocca difensiva a dimora nobiliare a aziende agricole della L’Appia, appunto. L’antica strada ro-
fine Ottocento, con le torri normanna zona come Pantaleo mana finiva a Brindisi. A testimoniarlo
e angioina che dominano la costa da (pantaleoagricoltura.it). sono rimasti resti di due colonne che
Torre Canne a Brindisi. Saporitissimo perché dominano il porto in cima all’impo-
irrigato con acqua nente scalinata di Virgilio, così chia-
salmastra, si conserva mata perché qui accanto era la casa
Vie romane e tratturi a lungo così da essere del poesta, che vi morì nel 19 a.C.. Ma
È un’esperienza imperdibile cenare utilizzato nei mesi nell’intrico di viuzze del centro storico
allo stellato Già sotto l’arco, in un invernali. Fare una la città levantina nasconde altri angoli
palazzotto nobile, dove la chef Teresa piccola scorta, se si è in suggestivi, che valgono una sosta: la
Buongiorno si esibisce in accostamen- zona, può essere una Loggia Balsamo, la Cattedrale del
ti terra-mare, dai gamberi con finocchi buona idea. Mille, la fontana Tancredi. E, poi, le
alla seppia cruda con funghi. testimonianze di quando Brindisi nel
Appena fuori città, Casale Ferrovia Medioevo era uno dei più importanti
sembra una stazione dismessa della centri dei Templari. Come il tempio
via ferrata che corre a fianco. In realtà di San Giovanni al Sepolcro con la
è un ristorante ricavato in un frantoio singolare pianta circolare e il famoso
degli anni Trenta dalla famiglia Galeo- seicentesco Portico dei Templari. O
ne, Giuseppe in sala e la moglie Maria la duecentesca Chiesa di Santa Maria
in cucina, che sforna soufflè di ricotta del Casale, vicinissima all’aeroporto,
alle erbe aromatiche con capocollo di che conserva i preziosi affreschi del
Martina Franca e vitello cotto a va- Giudizio Universale di Rinaldo da Ta-
pore con un purè di fave e pomodori ranto. Mentre il Lungomare Marghe-
fiaschetto, presidio Slow Food, dalla rita, perfettamente recuperato, è il luo-
forma ovale e il colore rosso intenso go più vivace della città, una sfilata di
che ricorda un fiasco di vino, altra ec- locali come l’enoteca Numero Primo,
cellenza pugliese. dove degustare le etichette di Tenute
A fine estate, quando la luce dorata Rubino in abbinamento a formaggi e
avvolge i vigneti, vale una visita e una salumi. Ma anche il caffè-libreria Ca-
degustazione di vini la cinquecentesca mera a Sud, dove consultare volumi
Masseria Altemura, con chiesetta af- davanti a un bicchiere di Fiano o di
In alto: i resti di Egnazia,
frescata, a Torre Santa Susanna. Lo fondata dai Messapi nel
Primitivo. A cena si assaggia la cucina
sguardo spazia sulle vigne di Primiti- V secolo a.C.; in basso: i pugliese verace alla Trattoria Panta-
vo e Negroamaro, le migliori varietà trulli di Masseria Camarda, gruele, a un passo dal porto. Piatto
autoctone. La masseria è l’avamposto in cui sono state ricavate forte: gamberi violetti di Gallipoli. Che
per raggiungere borghi gioiello lungo accoglienti camere e suite. altro si può desiderare?
Indirizzi Mangiare
Dormire
Comprare numero 8, con patio privato.
Indirizzo: S.P.14 Ostuni –
di amarene nella versione
classica o di crema, ricotta e
Martina Franca, contrada pera in quella innovativa.
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gustano specialità locali. Web: masseriacervarolo.it. Martina Franca (Ta),
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114
BRINDISI E LA VALLE D’ITRIA
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(Br), tel. 0831.99.62.86. tel. 0831.17.95.537. tel. 080.43.16.407. tel. 0831.55.58.07.
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dell’Alto Salento alle erbe consultando libri o godendosi tel. 080.44.44.671. Indirizzo: S.P. 69, Torre
aromatiche con capocollo. una mostra. Web: ilfrantolio.it. Santa Susanna (Br),
Indirizzo: via Stazione 1, Indirizzo: largo Otranto 1, tel. 0831.74.04.85.
Carovigno (Br), Brindisi, tel. 0831.52.97.33. 29 saLuMIFIcIO Web: masseriaaltemura.it.
tel. 0831.99.00.25. sanTORO
Web: casaleferrovia.it. 25 PanTagRuELE Giuseppe Santoro è un 33 aZIEnda agRIcOLa
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di seppie, ai gamberi rossi il capocollo sotto sale e Si fa scorta di pampanella,
21 cREaTIvITÀ gallipolini in salmoriglio. affumicato. giuncata, cacioricotta.
Trionfo di piatti di pesce. Indirizzo: via Salita di Indirizzo: via Isonzo, C.da Indirizzo: largo S. Susanna
Indirizzo: via G. Matteotti Ripalta 1/3, Brindisi, Marinelli, Cisternino (Br), 12, Torre Santa Susanna (Br),
42, Carovigno (Br), tel. 0831.56.06.05. tel. 080.44.31.297. tel. 0831.74.78.45.
cell. 339.81.37.303. Prezzo medio: 30 €. Web: salumificiosantoro.it. Web: pezzaviva.it.

115
Le case color pastello
del borgo antico di
Gallipoli, tutto raccolto
su unÕisola calcarea
collegata alla terraferma
tramite un ponte.
la strada è il viaGGio

Colpi di sCena
Da Lecce verso Santa Maria di Leuca. E poi il versante ionico,
fino a Porto Cesareo. Un solo itinerario, con tante deviazioni
nell’entroterra. Alla scoperta della bellezza nascosta del Salento
di M a r i e l l a P i s c o P o

117
L E D RI T T E d i

lecce e il salento
Tra campagna e mare, borghi storici Acaya, piccolo borgo-fortezza con
e costiere scenografiche, trattorie di DOVE fossato, mura, camminamenti, robusti
campagna e ristorantini sulla spiag- Sapori salentini bastioni e un imponente castello oggi
gia: il Salento è una meta perfetta per nel centro storico visitabile, al cui interno si ammira una
gli amanti del viaggio on the road. Ci di Maglie ogni piccola raccolta di oggetti in ceramica
si muove in totale libertà. Seguendo anno, ad agosto, e metallo, alcuni risalenti all’Età del
un itinerario non troppo preciso, fra appuntamento con il Ferro, rinvenuti nei siti di Roca Vec-
tappe impreviste, deviazioni, ritorni Mercatino del Gusto chia. Pochi chilometri e ci si trova im-
sui propri passi. Così da assaporare (mercatinodelgusto. mersi nell’Oasi WWF Le Cesine, fra
con lentezza questo incredibile mo- it), vetrina pini d’Aleppo, lecci, cipressi e distese
saico di capolavori d’arte e antiche dell’enogastronomia di profumata macchia mediterranea
masserie, parchi e aree marine protet- salentina: le punteggiata da piccole paludi e ralle-
te. Dove ha scelto un percorso (scon- strade del centro grata in primavera dal volo di colora-
sigliato nel mese di agosto) che parte vengono invase tissime farfalle. Ogni domenica è pos-
dalle porte di Lecce e giunge fino a da un centinaio di sibile addentrarvisi con visite guidate
Santa Maria di Leuca, per poi risalire bancarelle che offrono che partono dalla Masseria nel cuore
sul versante ionico e chiudersi a Por- assaggi di eccellenze della Riserva, mentre una volta al
to Cesareo. Di tanto in tanto si lascia locali, dai formaggi ai mese c’è il Mercatino della Comunità
l’auto e si prova l’emozione di andare prodotti da forno, dai del cibo sostenibile delle Cesine dove
in bici o a piedi su sentieri poco traffi- salumi all’olio, al vino. acquistare formaggi quasi introvabili,
cati, a cavallo, seguendo i vecchi trat- in più proposte di come il pecorino stagionato in pozzo,
turi, o in barca a vela, lungo la costa. street food e cene in oltre a olio, miele e ortaggi.
villa curate da giovani Per gli appassionati di equitazione, il
chef pugliesi. Centro Ippico I-qe-ja, all’interno di
Oasi e riserve Masseria Fossa, organizza escursioni
Si può prendere come punto di par- lungo l’ippovia che, in una ventina di
tenza il Parco Naturale Bosco e Pa- chilometri, arriva alla spiaggia delle
ludi di Rauccio, a pochi chilometri Cesine, proprio ai confini dell’oasi,
da Lecce: quasi 1.600 ettari che dove fra cordoni di dune ricoperte di
spaziano dalla lecceta millenaria alle macchia e sabbia venata di sfumatu-
dune sabbiose di Torre Chianca. Qui re corvine ci si gode il mare. Il posto
l’auto non serve. Si va a piedi lungo i giusto? L’Ultima Spiaggia, un lido
tracciati alla scoperta di flora e fauna. con pochi ombrelloni ben distanziati
O si monta in sella a una bicicletta per e una terrazza panoramica, perfetta
pedalare dalle paludi di Specchia di anche per un pasto a base di frisa e
Milogna fino al bacino del fiume Idu- burratina.
me. Perfetto per le due ruote anche il Gli amanti del kitesurf si danno ap-
percorso storico-culturale fra le tante puntamento a Torre Specchia Rug-
masserie del Parco fino all’Abbazia geri, sempre battuta dal vento. Gli
di Santa Maria di Cerrate, straordi- appassionati di archeologia, invece,
nario esempio di romanico pugliese superato il porticciolo di San Foca
gestito dal Fai, Fondo per l’Ambiente (vivamente raccomandata una sosta
Italiano (trekking guidati con coop- pranzo a Il Vecchio Molo), si ritro-
terradimezzo.it). vano a Roca Vecchia per la visita
Per il pranzo o per la notte ci si fer- ai resti delle mura e della necropoli
ma a Tenuta Monacelli & Masseria messapica. Peccato lasciare il borgo
Giampaolo, due dimore storiche senza un tuffo nella celebre Grotta
immerse in un uliveto di 320 ettari: le Poesia Grande, secondo alcuni una
lungo la costa, le distanze
camere conservano un fascino d’altri sono scandite dalle antiche
delle dieci piscine naturali più bel-
tempi e il ristorante serve piatti di ispi- torri d’avvistamento. le del mondo. Proseguendo in auto
razione tradizionale a base di prodotti in alto: il litorale attorno ecco Torre dell’Orso, con gli scogli
coltivati in loco. a Torre Snt’Andrea. in delle Due Sorelle. Qui una sosta è
Il viaggio riprende in direzione di basso: Torre Sant’Emiliano. d’obbligo da Dentoni per pasticciotti
119
lecce e il salento
e gelati, anche se la struttura moderna in alto, a sinistra: piazza san che una struttura dedicata all’ospita-
che la ospita ha tradito il fascino della Giorgio, a Melpignano, uno lità: 12 camere, arredate con sobria
degli 11 paesi della Grecìa
bottega familiare di una volta. Si arri- eleganza, e un ristorante che utilizza i
salentina; a destra: Corte dei
va poi a Torre Sant’Andrea, circon- Francesi, relais di charme
prodotti biodinamci coltivati nella te-
data da alti faraglioni isolati nel mare; a Maglie, ricavato in una nuta. Sempre a Casamassella ha aper-
un’infilata di insenature e calette, fino vecchia conceria recuperata. to da poco La Filanda, un b&b di sei
alla lunga spiaggia degli Alimini. in basso, a sinistra: un stanze in un antico stabilimento per la
Una decina di chilometri e compare interno della Corte dei filatura e la tessitura, con arredi di de-
Otranto. Ci si perde lungo le strade Granai, sempre sign e terrazzini. Per la pausa pranzo,
lastricate dell’incantevole borgo an- a Maglie; a destra: a Uggiano La Chiesa un rigoglioso
tico racchiuso dalle mura, dove ogni Atlantis, ristorante sulla giardino nasconde Matisse, winebar
spiaggia a Otranto.
passo è una scoperta: la Cattedra- e ristorante in una casa anni Cinquan-
le, con il mosaico pavimentale più ta. Un salto nella vicina Giurdignano
grande d’Europa, il castello aragone- è l’occasione per visitare il sito mega-
se, proteso verso il mare, la preziosa litico dove si concentra un’incredibile
chiesa bizantina di San Pietro, dalla numero di dolmen e menhir, ma alla
caratteristica cupola cilindrica. Dal ricerca di un posto per il soggiorno
porto partono escursioni in barca conviene arrivare fino a Maglie. Qui
lungo la costa a sud e a nord della città si trovano due indirizzi sorprendenti:
(capitanicoraggiosi.it). La Corte dei Granai, un trionfo di
Si pranza sull’acqua a base di frutti di pietra con le camere ricavate nei lo-
mare crudi nel ristorante e beach club cali a volta dove un tempo si stivava
Atlantis, mentre per il soggiorno un il grano, e La Corte dei Francesi, una
buon indirizzo è Masseria Panareo, dimora del Cinquecento diventata,
sul litorale tra Otranto e Porto Badi- tre secoli dopo, la conceria dei fratelli
sco. A pochi chilometri da lì si ammi- Lamarque (i francesi del nome). Ora è
ra l’arte della tessitura su antichi telai un hotel di charme.
nel laboratorio della Fondazione Le Ancora una deviazione, nella vicina
Costantine, a Casamassella, un’oasi Scorrano, per visitare l’antica canti-
verde di 33 ettari che racchiude an- na Duca Carlo Guarini, che produ-

Un angolo di Grecia
“Kalòs ìrtate stin Grecìa salentina” è la scritta che portali del XVi e XVii secolo, oltre che per il Convento
dà il benvenuto negli 11 paesi accomunati dall’antica degli Agostiniani nel cui piazzale ogni anno ad agosto
lingua ellenica, il griko. sono piccoli borghi si svolge l'ormai celebre notte della taranta. nella
dove si vive con ritmi lenti, immersi nel ricordo vicina Cursi, il ristorante Alogne offre piatti semplici
di un passato sospeso tra Medioevo e oriente. e genuini in una casa antica, che si affaccia su una
Da visitare a piedi, senza fretta. Per scoprire grande aia e un agrumeto. Martano è uno dei più bei
splendidi campanili come la Guglia orsini, a Soleto; centri della Grecìa salentina, con le case a corte,
riti ancestrali, come quello di origine pagana che il Palazzo Baronale e la chiesa di Maria ss. assunta.
si celebra ogni anno a Pasquetta a Calimera nella Un buon posto per la notte è Naturalis Bio Resort,
chiesetta di san Vito; superbi manieri, come castello frutto del recupero di un borgo contadino del XViii
de’ Monti di Corigliano d’Otranto. Qui, per la cena, secolo, tra ulivi, vigneti e un orto di piante officinali,
400 Il Ristorantino è una bella scoperta: piccole con piscina e spa ricavata nell’antica cisterna.
sale raccolte, cantinetta privé e pergolato d’estate a quattro chilometri, Carpignano Salentino è
sotto cui gustare un’ottima cucina di pesce. un’autentica sorpresa con le case del Quattrocento,
a Sternatia, nei pressi di Porta Filìa, si conserva la chiesa Madre, il Palazzo Ducale, il frantoio ipogeo
uno dei più bei frantoi ipogei del salento, risalente al di piazza Madonna delle Grazie e la cripta bizantina
cinquecento; Melpignano incanta con la scenografica di santa cristina, con affreschi risalenti al X secolo
piazza san Giorgio e i tanti motti virgiliani incisi sui (greciasalentina.gov.it).

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L E D RI T T E d i

lecce e il salento
ce vini biologici, e si ritorna a Otranto al rosmarino, allo zafferano. Si ritorna
per percorrere una delle strade litora- DOVE sulla litoranea a Marina di Novaglie.
nee più belle d’Italia, all’interno del Notte a Palazzo Da qui fino a Santa Maria di Leuca la
Parco Naturale Regionale Costa nel centro di costa è alta e frastagliata da baie, grot-
Otranto-Santa Maria di Leuca- Morciano di Leuca, te, fiordi, anfratti che si aprono su un
Bosco di Tricase: una sessantina di Palazzo san Giovanni mare d’incredibile bellezza, come l’in-
chilometri scanditi da fari e torri che è una dimora di senatura del Ciolo, frequentata dagli
si snodano fra mille tornanti in mezzo charme ricavata in appassionati di immersioni.
a un paesaggio mozzafiato, dagli oli- un edificio del XVII
veti terrazzati alle falesie a picco sul secolo restaurato
mare. Ci si ferma a Porto Badisco, con cura preservando De finibus terrae
un’insenatura naturale con spiaggetta i soffitti in tufo, i La comparsa in lontananza del bianco
di sabbia, dove Virgilio collocò l’ap- camini in pietra faro ottocentesco annuncia l’arrivo a
prodo di Enea in fuga da Troia, oggi leccese, le volte a Santa Maria di Leuca, immersa nella
famosa soprattutto per i saporiti ricci botte e a stella. i due luce abbagliante cui deve il nome (dal
di mare; poi si attraversano Santa Ce- piani ruotano greco leukos). Si respira un’atmosfera
sarea, rinomata stazione termale già attorno a una d’altri tempi fra le colorate e sontuo-
a fine Ottocento, e Castro, antichis- caratteristica corte se ville ottocentesche affacciate sul
simo borgo di pescatori conosciuto interna su cui lungomare, abitate un tempo dalla
per la Grotta Zinzulusa, con le volte affacciano, oltre a nobiltà pugliese che aveva eletto il
ricamate di stalattiti. camere e suite, anche de finibus terrae dei romani luogo
Dopo una passeggiata a Castro Alta, due appartamenti privilegiato di villeggiatura. Una sca-
tra la Cattedrale romanica, le torri e il indipendenti indicati linata di 184 gradini collega il porto
maniero, si prosegue per il Castello per lunghi soggiorni al Santuario intitolato alla Madonna:
di Andrano, sede del Parco. Tanti (palazzosangiovanni. affrontarla non è uno scherzo, ma la
i sentieri da percorrere a piedi o in com). bellezza del panorama ripaga di ogni
bici, le escursioni notturne e in mare, fatica. Qualcosa di meno impegnati-
i corsi di vela, i laboratori per bam- vo? Un’escursione in barca per esplo-
bini. Sosta a Tricase per assaggiare i rare le tante grotte che costellano la
carpacci di pesce azzurro al ristorante costa tra Punta Meliso e Punta Risto-
A casa mia, affacciato sul porto, e per la, mentre sugli scogli sfilano stabili-
ammirare la magnifica Quercia Vallo- menti accoglienti come Lido Giulia:
nea, un esemplare quasi millenario e una cinquantina di ombrelloni e un
così grande da poter accogliere sotto bistrò, il 24Re, che propone frutti
le sue fronde, si diceva un tempo, al- di mare, tartare di tonno e gamberi
meno “cento cavalieri”. Nella frazio- viola di Gallipoli su una terrazza af-
ne di Depressa, alla Cantina Castel facciata sul mare. A cena vale la pena
di Salve della famiglia Winspeare si fa di raggiungere, a tre chilometri dal
scorta di vini locali, dal Negroamaro centro di Leuca, l’agriturismo Seri-
alla Malvasìa nera. ne per degustare le sagne, una pasta
Di nuovo in auto si raggiunge il rione tradizionale fatta in casa, e altri piatti
di Sant’Eufemia con la Cripta della tipici preparati con i prodotti dell’or-
Madonna del Gonfalone, una chie- to biologico. Immerso tra gli ulivi,
sa del IX secolo scavata nella roccia il Montirò Hotel offre camere con
e affrescata dai monaci basiliani, e patio o terrazzo in piccoli edifici in
quindi Tiggiano, dove è d’obbligo pietra che riprendono la forma delle
una sosta da Arôme de Cacao, re- antiche pajare, le tipiche costruzioni
gno del maître chocolatier Salvatore rurali salentine. A San Gregorio, in
Toma e vero eden per tutti i golosi: Una suggestiva immagine
località Felloniche, si gode la magia
oltre 170 tipi di cioccolatini, tutti ir- di Otranto con del tramonto ai Bagni Marinelli,
resistibili, dai gusti classici, al limone, il centro storico a picco raffinato stabilimento balneare sugli
al mandarino, all’arancia, a quelli più sul mare sorretto dai scogli e un ristorante dove si cena a
insoliti, dall’olio di oliva aromatizzato monumentali bastioni. lume di candela. Da qui parte la sfi-
123
L E D RI T T E d i

lecce e il salento
lata delle spiagge più belle del Salen- golo in una carrellata di palazzi nobi-
to con dune coperte di gigli selvatici, DOVE liari e chiese, fra cui spicca la sontuosa
come Pescoluse, Torre Mozza, Torre A tutto relax concattedrale dedicata alla patrona
San Giovanni. Per gli amanti del trek- conci in tufo lasciati della città, Sant’Agata, opera di Ber-
king Lido Pineta, uno stabilimento a vista, volte a stella, nardino Genuino, una delle più vaste
balneare eco-friendly nella Marina di le vecchie pajare e belle di Puglia. Nella vicina Alezio il
Ugento propone escursioni guidate trasformate in bar e bio-relais Tenuta Monticelli con po-
(in collaborazione con avanguardie. ristorante: Masseria che camere e la piscina circondata da-
net) alla scoperta del Parco Natu- Scianne, nella gli ulivi è l’ideale per soggiornare vici-
rale Litorale di Ugento, 1.600 ettari campagna di Nardò, no al mare, ma lontano dal caos estivo.
di cordoni dunari, scogliere fossili, è un buon rifugio Pochi chilometri e ci si trova immersi
gravine, circondati da macchia medi- per chi cerca un nel fascino verde e blu del Parco Na-
terranea e ulivi a perdita d’occhio. Si soggiorno all’insegna turale di Porto Selvaggio e Palude
fa tappa a Ugento, l’antica Ozan dei del relax. immersa in del Capitano, oltre 500 ettari di pine-
Messapi, per visitare i saloni del Ca- un giardino di palme te, boschi e acquitrini lungo una co-
stello dei Principi d’Amore, da poco e fiori con piscina, sta punteggiata da spiagge di dune e
restaurato; il Nuovo Museo Arche- offre sette camere grotte sommerse. A pochi chilometri
ologico dove si possono ammirare i arredate con mobili nell’entroterra, Nardò è un tripudio
corredi funerari provenienti dall’anti- d’antan. Fra i punti d’arte barocca, su cui svetta la sette-
ca necropoli e statuette votive di epo- di forza, la cucina a centesca guglia dell’Immacolata,
ca ellenistica; la magnifica Cripta del base di piatti tipici, un trionfo di decori floreali, festoni e
Crocefisso del XII secolo ricoperta da accompagnare volute. Si cammina con il naso all’insù
di affreschi. In un palazzo ottocente- anche con le birre anche a Galatina per ammirare i por-
sco del centro storico c’è Monteforte artigianali prodotte tali, i balconi e gli stemmi dei palazzi
Resort, con sei camere e suite arreda- in loco dai proprietari gentilizi in stile rococò e il grande ro-
te con un tocco di contemporaneità. (birrificiolupiae.com). sone della Basilica di Santa Caterina
Piacevole la colazione sul roof garden, d’Alessandria, che nasconde al suo
con vasca idromassaggio. Proseguen- interno cinque navate completamente
do verso nord, in pochi chilometri ci affrescate. A pochi passi, al ristorante
si trova nel mosaico di ambienti na- Corte del Fuoco, in sale con volte
turali del Parco Naturale Regionale a botte e pareti in pietra, si gustano
Isola di Sant’Andrea e Litorale di piatti di mare e di terra preparati con
Punta Pizzo, fra cespugli di corbez- prodotti locali e di stagione. Un indi-
zolo, mirto e rare orchidee selvatiche. rizzo per la notte? Apalazzo Mongiò
La lunga insenatura che da Lido Piz- dell’Elefante, in un’ex dimora nobi-
zo si estende fino a Baia Verde ha liare del Settecento, si soggiorna fra
spiagge per tutti i gusti: davanti agli arredi anni Cinquanta, pezzi dei gran-
occhi, sul mare, si staglia il faro dell’i- di maestri del design e installazioni di
soletta di Sant’Andrea, circondato da artisti contemporanei. Bastano pochi
centinaia di gabbiani corsi che si alza- chilometri per raggiungere le spiagge
no in volo. dorate di Porto Cesareo, area marina
protetta in cui ogni immersione è una
sorpresa: reperti archeologici (come
La città bella le colonne romane a pochi metri dalla
Inevitabile una sosta nella “città bel- costa), formazioni coralline, praterie
la”: è il significato del toponimo di di posidonia. Di fronte a una bella
origine greca Gallipoli, con il centro spiaggia di sabbia Le Dune Suite
storico raccolto su un’isola calcarea Hotel, moderno e confortevole, con
in alto: le ripide falesie
collegata alla terraferma da un ponte. lungo il litorale di Torre
lido privato e miniclub, è una buona
L’imponente struttura difensiva del dell’Orso. in basso: soluzione anche per famiglie. Un’e-
Castello angioino segna l’ingresso Bagni Marinelli, raffinato mozione il bagno al tramonto, con il
nel nucleo più antico: un intrico di stabilimento balneare con sole che si tuffa in acqua e colora di
vicoli dove la storia fiorisce a ogni an- ristorante a San Gregorio. rosso il cielo all’orizzonte.
125
Indirizzi Mangiare
Dormire
Comprare immerse nell’uliveto con patio
o terrazzo vista mare.
13 LE DUNE SUITE HOTEL
Il top è la suite con
Indirizzo: via Montirò, idromassaggio e l’aperitivo al
Marina di Leuca (Le), tramonto sul terrazzo Blu Sky
Dove Dormire alto più di quattro metri. tel. 0833.75.87.38. a bordo piscina vista mare.
Indirizzo: via Uggiano 27, Web: montirohotel.com. Indirizzo: via Strada dei
1 TENUTA MONACELLI fraz. Casamassella, Uggiano Prezzi: doppia b&b Bacini 72, Porto Cesareo (Le),
& MASSERIA La Chiesa (Le), da 100 a 160 €. tel. 0833.56.53.55.
GIAMPAOLO cell. 339.16.69.502. Web: ledunesuitehotel.it.
Unica la suite nella torre. Web: lafilandasalento.it. 9 MONTEFORTE RESORT Prezzo: doppia b&b
Piscina e palestra tra gli ulivi. Prezzi: doppia b&b da 60 Splendido terrazzo per la da 131 a 357 €.
Cucina con ortaggi e olio a 100 €. colazione, con area solarium
della tenuta nel ristorante e vasca idromassaggio.
Dove Mangiare
Il Rifugio del Re. 5 CORTE DEI GRANAI Indirizzo: via Raheli 15,
Indirizzo: via Giacomo Tutto in pietra leccese. Ugento (Le), 14 ULTIMA SPIAGGIA
Monticelli, loc. Cerrate (Le), Camere in un antico granaio. tel. 0833.55.57.68. A pranzo, frisa con burratina
tel. 0832.38.20.37. Indirizzo: via Indipendenza Web: monteforteresort.it. e altre specialità di mare.
Web: tenutamonacelli.com. angolo Vico Paolo Fontana, Prezzi: doppia b&b da 110 Indirizzo: litoranea S.
Prezzi: doppia b&b Maglie (Le), a 200 €. Cataldo-Otranto, Marina
da 120 a 230 €. cell. 348.17.11.658. di Vernole (Le),
Web: cortedeigranai.it. 10 TENUTA MONTICELLI cell. 346.01.57.029.
2 NATURALIS Prezzi: doppia b&b Panoramica la camera al primo Web:
BIO RESORT da 80 a 130 €. piano con vasca idromassaggio ultimaspiaggiadellecesine.it.
Nove suite tra ulivi, vigneti sul terrazzo vista mare. Relax Prezzo medio: 35 €.
e piante officinali. Bagno in 6 CORTE DEI FRANCESI nella piscina tra gli ulivi.
piscina vista campagna, poi Dieci camere in una tipica casa Indirizzo: strada Vicinale S. 15 IL VECCHIO MOLO
nella Spa per il trattamento a corte del ‘500, poi conceria Stefano, Alezio (Le), Per le orecchiette di grano arso
a base di grano, vino, olio e nell’800. All’interno, vale una tel. 0833.28.25.40. con calamaretti spillo, fagioli
aloe vera. visita il Lamarque Museum. Web: tenutamonticelli.it. con l’occhio, crema di burrata
Indirizzo: via Traglia, Indirizzo: via Roma 138, Prezzi: doppia b&b e tartare di gambero rosso.
Martano (Le), Maglie (Le), da 119 a 219 €. Indirizzo: piazza del Popolo
cell. 349.82.51.363. tel. 0836.42.42.82. 4, San Foca (Le),
Web: naturalisbioresort.com. Web: cortedeifrancesi.it. 11 PALAZZO MONGIÒ cell. 348.29.76.572.
Prezzi: doppia b&b Prezzi: doppia b&b DELL’ELEFANTE Web: ilvecchiomolo.com.
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Otranto (Le), (Le), cell. 333.61.16.273. Colazione servita su
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Sei camere nell’antica Un borgo di case in pietra con Prezzi: doppia b&b Web: alogne.it.
filanda: la Baco ha il soffitto 38 camere in stile minimal, da 120 a 180 €. Prezzo medio: 25 €.
18 ATLANTIS

lecce e il salento
Tra i piatti, spaghetti con cozze,
vongole, fasolari e pomodorini.
Indirizzo: via Porto Craulo,
Otranto (Le),
tel. 0836.80.44.01.
Web: atlantisbeach.it.
Prezzo medio: 40 €.

19 MATISSE
Si cena in giardino: spaghettine
Cavalieri con crema di rape,
vongole e stracciatella.
Indirizzo: via Garibaldi
113/A, Uggiano La Chiesa
(Le), cell. 329.53.17.784.
Web: matisseristorante.it.
Prezzo medio: 35 €.
pompelmo, spolverata di bio, i prodotti “Le Masserie Indirizzo: via Leonardo da
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Prenotare un tavolo sulla Indirizzo: piazza S. Lorenzo Piccolebolle. (Le), tel. 0833.72.17.92.
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Dove Andare
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Di giorno lido con una COSTANTINE Indirizzo: via Umbria 10, Cesine, Vernole (Le),
cinquantina di ombrelloni, Tessitura artigianale: Corsano (Le), cell. 329.83.15.714.
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Indirizzo: lungomare cashmere, borse e tovaglie. Web: aromedecacao.it.
Cristoforo Colombo, Leuca Indirizzo: via Costantine, 32 PARCO NATURALE
(Le), cell. 380.14.20.471, fraz. Casamassella, Uggiano 29 SPURTARI REGIONALE COSTA
334.98.84.955. La Chiesa (Le), L’antica arte della lavorazione OTRANTO - SANTA
Web: 24releuca.it. tel. 0836.81.21.10. del giunco rivisitata da MARIA DI LEUCA -
Prezzo medio: 30 €. Web: lecostantine.eu. Fabrizio Siciliano e dalla BOSCO DI TRICASE
sorella Anna, fashion Indirizzo: piazza Castello,
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127
barocco SuperStar

Lecce e iL SaLento
Putti e mascheroni, cortili segreti e giardini di pietra. A Lecce, per scoprire
i tesori dell’arte e quelli del gusto. Tra pesce fresco, vino e dolcetti
di M a r i e l l a P i s c o P o

Puttini che saltellano sulla facciata La scenografica facciata carpaccio di gamberi rossi di Gal-
della Basilica di Santa Croce, rami di San Giovanni Battista, lipoli. A due passi, Mantatelurè è
di acanto che decorano il pozzo nel detta anche chiesa una dimora cinquecentesca aperta
del Rosario, opera
Palazzo del Seminario, maschero- all’ospitalità, con sei camere e due
di Giuseppe Zimbalo.
ni sui portoni che spaventano i pas- Sopra: piazza del Duomo,
appartamenti arredati con gusto
santi. Sono tanti i segni del barocco il salotto dei leccesi, e un giardino nascosto con vasca
a Lecce, che soprattutto la sera rega- con la cattedrale barocca Jacuzzi. Lì vicino, il Monastero di
la un’atmosfera unica. È bello pas- dedicata a Maria San Giovanni Evangelista è una
seggiare senza un itinerario preciso Santissima Assunta. tappa imperdibile per i golosi: da
per scoprire chiese, piazze e cortili, secoli le suore preparano squisiti
ma se non si vuole andare in giro dolci di pasta di mandorle a forma
da soli, gli uffici di informazione di pesce e di agnello, secondo l’an-
turistica organizzano visite guidate, tica ricetta del Settecento, ripieni
come Lecce by night, un itinerario di faldacchiera, una crema a base
suggestivo per il centro storico, che di tuorli d’uovo e zucchero cotti a
parte alle 21 e dura un’ora e mezzo. bagnomaria.
Appuntamento a Porta Napoli, per Lungo via Palmieri sfilano i palaz-
una cena a base di pesce all’Alex zi più imponenti della nobiltà lec-
Ristorante, dove provare i piatti cese, come quello che dà il nome
innovativi della giovane chef Ales- alla strada e che ospitò Giuseppe
sandra Civilla come l’Acquerello Bonaparte e Gioacchino Murat: na-
alle vongole e tè verde affumicato su sconde un giardino segreto aperto
129
LeCCe e IL SaLentO
al pubblico solo occasionalmente. L E D RI T T E d i na di Sant’ Oronzo, innalzata nel
Pausa shopping? Allo showroom DOVE 1660 usando parti della colonna
IJO’design di Annalisa Surace si Dietro la facciata romana che a Brindisi segnava il
acquistano capi unici in fibre nobili, Lo chiamavano termine della via Appia; il Sedile,
realizzati a mano dalle tessitrici di Zimbarieddhu, il scenografico edificio del 1592 e il
Casamassella secondo tecniche di piccolo Zimbalo, per magnifico Anfiteatro romano che
lavorazione antiche, con un design distinguerlo dal padre, d’estate ospita concerti ed eventi
attuale: caftani, scialli, vestiti, oltre anche lui architetto, come il Locomotive Jazz Festival
a borse e cappelli. Poco distante, la anche lui figlio d'arte. o Itinerario Danza, rassegna della
Città del Gusto è il nuovo tempio Un soprannome che compagnia Balletto del Sud. Dopo
della gastronomia leccese: un la- italianizzato diventò un caffè in ghiaccio e un pasticciot-
boratorio di cucina, degustazioni e lo Zingarello. Dietro to, tipico dolcetto di pastafrolla ri-
showcooking, una vetrina dei vini e le più belle facciate piena di crema pasticcera, nello sto-
dei prodotti del territorio. del barocco leccese rico Caffè Alvino si fa rotta verso la
In un attimo si arriva a Piazza Duo- c'è un solo autore, Basilica di Santa Croce: con l’an-
mo, il salotto dei leccesi, uno spa- Giuseppe Zimbalo, nesso Palazzo dei Celestini è un
zio scenografico chiuso su tre lati e nato e creciuto a vero trionfo del barocco. Restituita
illuminato ad arte: a sinistra svetta Lecce da una famiglia alla città ancor più bella, dopo il re-
il Campanile barocco, di fronte la di artisti. L'archistar cente restauro, lascia senza parole:
Cattedrale Maria SS. dell’Assunta dell'epoca. C'è la sua la balconata è movimentata da 13
e il Vescovado con la grande loggia, firma sulle chiese più putti, il rosone ha tre ghiere interne
a destra il seicentesco Palazzo del ricche, sui monumenti e la facciata è decorata da centinaia
Seminario, sede del Museo Dioce- più belli. Dal Duomo di simboli, fiori, frutti, figure mito-
sano. Si cammina con il naso all’in- al Campanile, dal logiche e zoomorfe.
sù lungo Corso Vittorio Emanuele Palazzo del Seminario Tante le botteghe artigiane e le ve-
per ammirare palazzi e chiese: come alla colonna di trine curiose dove aggirarsi per
quella, bellissima, di Sant’Irene, ex- Sant'Oronzo. Fino qualche acquisto originale. Una su
patrona della città. Proprio davanti alla chiesa del Rosario, tutte, il concept store del designer
alla chiesa, Liberrima è il motore progettata nel 1691, di gioielli Federico Primiceri, che
di esperienze culturali a 360 gradi la sua ultima opera. per la sua nuova collezione si è la-
che si nutrono di parole, immagini sciato ispirare dalla musica dei Joy
e sapori. È uno spazio multifunzio- Division e dall’arte visionaria di
nale che affianca alla libreria tradi- M.C. Escher.
zionale un’area dedicata ai ragazzi,
Liberrima Kids, con giochi e labo-
ratori e Gusto Liberrima, un luogo Un giro al castello
di proposte enogastronomiche in Restauri e ampliamenti al Castello
cui vini e prodotti tipici dialogano Carlo V, di origine normanno-an-
con musica e libri, e, infine, il caffè- gioina, riedificato nel Cinquecen-
ristorante All’ombra del barocco, to dall’architetto Gian Giacomo
che organizza cene-concerto, degu- dell’Acaya, a pianta trapezoidale
stazioni e presentazioni di libri. con quattro bastioni a forma di lan-
La ricca storia della città si scopre al cia. Alcune parti sono già visitabili,
MUST, nell’ex Monastero di San- In alto, a sinistra: la fastosa altre stanno per aprire. Tra le novi-
ta Chiara, che accoglie reperti che facciata del Mantatelurè, tà previste, il viaggio multimediale
spaziano dall’età messapica e roma- stanze di charme in un accompagnato da un attore che
na fino al Novecento, compresa una palazzo del Cinquecento; a impersona il nobile Gian Giacomo
mostra permanente dedicata allo destra: L’Orangerie d’époque, e il percorso sui camminamenti di
dimora nobiliare trasformata
scultore salentino Cosimo Carlucci. ronda. Nelle prigioni, al primo livel-
in b&b. In basso, a sinistra:
Giunti in piazza Sant’Oronzo ap- il rosone della basilica
lo seminterrato della Torre Mozza,
paiono, uno accanto all’altro, sva- di S. Croce; a destra: l’angolo una voce fuori campo presenterà le
riati monumenti, in un sovrapporsi relax in una delle suite impressionanti incisioni dei dete-
di stili ed epoche diversi: la Colon- del Mantatelurè. nuti sulle pareti a partire dal XIV
131
Indirizzi Mangiare
Dormire
Comprare in camera tra sei radio
tematiche. Giardino con
barbabietola allo zenzero
con pesce piastrato, seppia
Jacuzzi a sfioro. sbollentata, caviale e ikura.
Indirizzo: via dei Prioli Indirizzo: piazzetta Arco
tel. 0832.24.41.31, Vittorio 42, Lecce, di Trionfo (Porta Napoli),
Dove Dormire
cell. 347.59.01.385. tel. 0832.24.28.88. Lecce,
1 L’ORANGERIE Web: lorangeried- Web: mantatelure.it. tel. 0832.24.98.94,
D’ÉPOQUE epoque.com. Prezzi: doppia b&b cell. 320.80.34.258.
Leggere un libro Prezzi: doppia b&b 250 €. Web: alexristorante.com.
nel giardino segreto da 80 a 90 €. Prezzo medio: 45 €.
all’ombra della jacaranda.
Dove Mangiare
Pasticciotto caldo 2 MANTATELURÈ 5 400 GRADI
a colazione e corsi di cucina. In una dimora del ‘500, sei 3 RISTORANTE Ottima pizzeria napoletana:
Indirizzo: viale Lo Re 24, stanze e due appartamenti. NAZIONALE da provare la pizza a forma
Lecce, Possibilità di scegliere A pranzo e a cena di stella “Attilio”,
offre ambientazioni e con le punte ripiene
menu diversi. Comun di ricotta, pomodoro,
denominatore la bravura mozzarella di bufala D.O.P,
dello chef Marco Silvestro olio evo e basilico.
e il servizio al top. Indirizzo: via Adriatica 4/d,
Indirizzo: via 47° Lecce,
Reggimento Fanteria 5, cell. 391.33.18.359.
Lecce, Prezzo medio: 15 €.
tel. 0832.30.74.48.
Prezzo medio: 40 €.
Dove Comprare
4 ALEX 6 LIBERRIMA
Ricette innovative della Spazio multifunzionale per
giovane chef Alessandra famiglie che raggruppa: una
la libreria Liberrima di lecce Civilla: vellutata di patate, libreria tradizionale, uno

secolo. Riapertura in vista anche Nobili stanze


per il rinnovato Museo della Carta- Si dorme in un palazzo nobiliare
pesta, allestito nel castello: raccon- con mosaici, affreschi e un affasci-
ta la storia di un’arte antichissima, nante giardino segreto a L’Oran-
che ha avuto un florido sviluppo gerie d’époque, dimora un tempo
nel Salento soprattutto tra fine Ot- di Giuseppe Oronzo Pio dei signo-
tocento e primo Novecento, con un ri di Carpi, oggi b&b con due ca-
percorso che va dalla statuaria sacra mere e una suite arredate con pezzi
alle opere di artisti contemporanei. d’epoca, che si affacciano su un
Da ammirare il presepe del Guacci agrumeto dal sapore antico.
nella Cappella di San Francesco e Per i golosi Aldemorisco è una
pezzi restaurati come il Cristo alla bella sorpresa: vi si acquistano le
Colonna e la Madonna Assunta, specialità che Paola e Michele Ve-
provenienti dalla Chiesa di Santa tere preparano nel loro laboratorio
Maria della Nova. di pasticceria. Squisiti i mustazzoli
Immancabile una sosta golosa a La morbidi con ghiaccia al cacao ama-
Cotognata Leccese per assaggiare ro e buccia d’arancia.
la squisita confettura di mele coto- Per una cena gourmet, invece, si
gne in panetti, una specialità che va al nuovo ristorante Nazionale,
viene prodotta dal 1860. indirizzo d’atmosfera aperto in un
132
lecce e il salento
spazio per laboratori per
bambini e tempo libero,
caffè, bistrò e ristorante dove
cenare e assistere a concerti
live. Indirizzo: corte dei
Cicala 1, Lecce,
tel. 0832.24.26.26.
Web: liberrima.it.

7 LA COTOGNATA
LECCESE
Oltre alla cotognata, la
marmellata di mele cotogne,
assaggiare i “confettoni”.
Indirizzo: viale Marconi 51,
Lecce, tel. 0832.30.28.00.
Web: cotognataleccese.com.

8 ALDEMORISCO giacche, vestiti dal design orecchini Exafoglio dalle Prato 20, Lecce,
Produce autentiche delizie, innovativo, realizzati forme geometriche. tel. 0832.17.98.263.
come i pizzicotti di pasta con antichi telai. Indirizzo: via Trinchese Web: federicoprimiceri.it.
di mandorle e i dolcetti Indirizzo: via Giuseppe 120/b, Lecce,
della sposa. Palmieri 47-49, Lecce, tel. 0832.45.42.54. 12 CITTÀ DEL GUSTO
Indirizzo: via 95° tel. 0832.24.70.65. Web: futuroremotogioielli.it. Laboratorio di cucina e
Reggimento Fanteria 22, Web: ijodesign.com. vendita di vini e prodotti
Lecce, tel. 348.59.12.991. 11 FEDERICO PRIMICERI del territorio.
Web: aldemorisco.com. 10 FUTUROREMOTO Divertente il bi-anello Indirizzo: piazzetta
Gioielli originali e ironici e il collier con pendente Panzera 3, Lecce,
9 IJO’ DESIGN dal design innovativo, come ispirato a Pac-Man. tel. 0832.30.44.49,
Caftani, mantelline, scialli, la collana girasoli e gli Indirizzo: via Leonardo cell. 345.73.15.453.

ex magazzino tessile ristrutturato nel suo showroom futuroRemoto


in stile anni Cinquanta. Sono tut- propone un’idea nuova di gioiello,
ti da provare i piatti del territorio, carico di una forte componente
che variano con le stagioni e sono ludica e ironica, come dimostra la
rivisitati con creatività dal giovane food collar, la collana - forchetta
chef Marco Silvestro, a cominciare che arrotola preziosi spaghetti in-
dai Paccheri alla curcuma con von- torno al collo.
gole, pomodori soleggiati, crema di Usciti dal centro storico, prima di
cozze e composta di limone e dalla lasciare Lecce, i cultori della pizza
sorprendente Zuppa di cocco con non rinunceranno a una sosta da I
popcorn caramellati e battuto di Paladini, in un quartiere periferico
crostacei. Grande attenzione anche nella zona dello stadio. Qui Marco
alla carta dei vini e ai cocktail. Paladini propone impasti diversi,
In Puglia, innovazione e sperimen- da quello con farina di grano arso
tazione affondano le proprie radici al farro, alla canapa, con cui pre-
nella cultura e nella tradizione lo- para una quarantina di pizze, tutte
cale: una filosofia che guida anche sfiziose. Quella da provare assolu-
il settore della moda, dell’arredo, tamente? La fragrante Gallipolina,
degli accessori. Da segnalare l’o- con fior di latte, gamberi, mandorle
rafo Gianni De Benedittis, che croccanti e rucola.
133
a cura di publimediagroup
a cura di publimediagroup
a cura di publimediagroup
taranto e la terra delle Gravine

LE casE
nELLa roccia
Canyon e crepacci, villaggi rupestri e chiese scavate nella pietra.
Nell’entroterra tarantino, alla scoperta di una Puglia arcana
e sorprendente. Fra storia, natura. E il mare sullo sfondo
di I l a r I a S I m e o n e

140
Abbarbicata su un
costone di tufo, Ginosa è
circondata da una
profonda gravina le cui
pareti nascondono
i resti di villaggi rupestri
e chiese-grotte affrescate.
L E D RI T T E d i

TARANTO E LE GRAVINE
Sono selvagge come il Grand Can- che conserva tracce di affreschi sacri
yon e cariche di storia come la Cap- DOVE e scene cortesi: pitture dai colori an-
padocia. Hanno forre, gole, tagli Mondo nascosto cora vivi e dal disegno incerto, figu-
profondi e lame di roccia, dove vivo- Non solo i villaggi re cui il tempo ha cancellato i visi e
no specie protette, corvi imperiali, della Murgia. Anche consumato i calcagni senza riuscire
falchi lanari, gufi reali. Qui gli uomi- Taranto ha una però a corroderne la bellezza.
ni hanno lasciato tracce antiche e i sua dimensione Sul ciglio della gravina, la cittadina
paesi stanno sospesi sul margine dei sotterranea fatta di di Laterza inanella eleganti mo-
burroni. Sono le gravine dell’entro- resti di necropoli del numenti, dall’imponente Palazzo
terra di Taranto, un lembo di Puglia periodo ellenico, Marchesale, di origine trecentesca
semisconosciuto. Pochi chilometri cripte affrescate ma interamente ricostruito nel XVI
dove remoti fenomeni geologici come quella del secolo, alla chiesa di San Lorenzo
hanno squassato la crosta terrestre Redentore, porzioni con la sua bella quattrocentesca fac-
riempiendola di ferite e buchi, di di mura dell’acropoli ciata in pietra.
fenditure scavate da fiumi preisto- greca. Si visitano Il pane locale è celebre quanto la
rici e grotte di malleabile calcare. con tour guidati gravina; grosse pagnotte dalla cro-
Cattedrali di roccia da scoprire a (tarantosotterranea.it). sta spessa e il cuore morbido pre-
piedi, vagando tra sentieri e villaggi parate con semola di grano duro e
rupestri, da ammirare trasformate lievito madre, cotte su legno d’ulivo
in splendide ceramiche, da gustare e arancio aromatizzato da bucce di
a tavola tra vini che hanno bouquet mandorle e noccioli di albicocca.
minerali, carni cotte in forni di pie- Da provare quelle delle Fornerie
tra e formaggi affinati in grotta. Laertine, produttori da quattro ge-
Non fosse per la vegetazione lussu- nerazioni. A legna cuociono anche
reggiante, tra le pareti di calcare, ri- le carni sui caratteristici “fornelli
pide e venate di rosso, della gravina della Murgia”, che si trovano nelle
di Laterza si potrebbe davvero pen- macellerie, dove si sceglie il pezzo
sare d’essere in Arizona. Tra tutte che si preferisce al banco e poi lo si
è la più spettacolare: 12 chilometri fa cucinare. Fra i più noti, il fornello
di canyon e muraglioni di roccia dove Domenico Tamborrino pro-
tormentati dall’erosione e alti fino a pone le sue specialità: salsiccia fine
200 metri che si possono percorrere a punta di coltello, costolette d’a-
quasi per intero. Invasa da arbusti e gnello e “bombette”, come vengono
boschi di fragno, una quercia tipica chiamati gli involtini di capocollo di
dell’Europa sud-orientale, da lecce- maiale farciti con caciocavallo, prez-
te e orchidee selvatiche, è popolata zemolo e pepe.
da una fauna così variegata da esse-
re diventata un’oasi naturalistica
protetta dalla Lipu. Con le guide Canyon e case-grotta
della Lega italiana protezione uc- Un tempo a Ginosa si poteva scen-
celli si può percorrere il ciglio della dere nel cuore della gravina e aggi-
gravina lungo il fianco orientale, una rarsi per ore tra i suoi villaggi rupe-
passeggiata di circa quattro ore per stri. Purtroppo le alluvioni del 2013
avvistare i rarissimi capovaccai, gli hanno reso difficile l’accesso ad al-
avvoltoi degli Egizi, i falchi grillai, i cuni siti, ma la cittadina, aggrappata
corvi imperiali e i minuscoli scric- ai tufi a mezzacosta, ha conservato
cioli. E piccoli rettili come il geco di il suo fascino: distesa su un lungo
In alto: si dorme fra viti
Kotschy, la cui grigia livrea si con- rettilineo (corso Vittorio Emanue-
e uliveti a Le Fabbriche
fonde con il colore della roccia. Masseria in Vigna a
le) scivola da piazza IV Novembre
Tra le pareti che precipitano nell’al- Maruggio; in basso: una alla piazza dell’Orologio e poi fino
veo del fiume fossile s’aprono ariosi camera de Il Casale, al Castello normanno, rifatto nel
anfratti e archi: è la Cantina Spa- albergo diffuso ricavato in Cinquecento. Via Burrone porta
gnola, un vasto ambiente ipogeo antiche grotte a Ginosa. alla quattrocentesca Chiesa Madre,
143
TARANTO E LE GRAVINE
nel borgo di Casale, villaggio rupe- In alto: le rovine del e mobili d’epoca. Da qui la strada
stre che alterna case-grotta, giardini Tempio Dorico sono tutto conduce verso il mare, a Marina di
e orti pensili, vertiginose scalinate. ciò che resta dell’acropoli Ginosa, l’ultimo della collana di lidi
Qui c’è un piccolo albergo diffuso, di Taranto; in basso: trionfo che s’allunga sulla costa occidentale
di tappezzerie e porte
il Casale: appena quattro stanze del golfo di Taranto: una quarantina
decorate negli interni di
ricavate da grotte e antichi edifici, Palazzo de Beaumont
di chilometri di dune sabbiose, mac-
dominate dalle volte in tufo, gli ar- Bonelli Bellacicco, sempre chia mediterranea e fitte pinete. Dal
redi in legno povero, i tessuti in lino, nel capoluogo. lato opposto, più vicina alla città,
juta e cotone. La camera Cappero ha alle spalle della spiaggia di Chiato-
un’originale testata del letto ricava- na, tra gli agrumeti, un’antica mas-
ta da un blocco di tufo scandito da seria del Settecento, La Brunetta,
scalanature e incavi che accolgono la offre stanze con muri in tufo e soffitti
luce delle candele; la Fico conserva con volte a botte, una bella piscina e
l’aspetto primitivo della grotta, con un’abbondante colazione preparata
arredi semplici ed essenziali. A Gi- con i prodotti dell’orto.
nosa c’è l’Atelier di Angelo Inglese, A Castellaneta le gravine assediano
famoso per aver vestito politici, reali, l’abitato, un esercito che corrode
star dello spettacolo (è sua la cami- case e strade da ben tre lati e vanta
cia confezionata per il matrimonio uno dei valloni più maestosi della
del principe William). La sua è una zona, la Gravina Grande: una gola
famiglia di sarti da tre generazioni: con pareti quasi verticali alte cento
suo padre vestiva gli Agnelli e per metri punteggiata di cripte, affre-
loro aveva ideato la polo camicia. schi, grotte. Il versante occidentale
A pochi chilometri dalla cittadina, è impervio, di roccia nuda, quello
in Contrada Grifalco, una vecchia orientale invece è un tripudio di
masseria ospita Valle Rita: came- macchia mediterranea. Un trekking
re e appartamenti circondati dalla poco impegnativo conduce dal vec-
campagna con pavimenti originali chio ponte ferroviario fino alla gran-

Il tesoro di MArTA
Ci saranno lo Zeus di Ugento, statua bronzea del VI
secolo a.C., i grandi crateri del IV e V secolo ritrovati a
Ceglie del Campo, il trittico di balsamari in terracotta
decorati con figure di sirene che, in accordo con
l’iconografia del VI secolo, hanno corpo d’uccello e
non di pesce. Sono soltanto alcuni dei nuovi tesori
che da quest’estate si potranno ammirare al MArTA,
il Museo Archeologico di Taranto (museotaranto.
org). Il secondo piano , che dovrebbe riaprire dopo
gli imponenti lavori di restauro e la riorganizzazione
delle collezioni, accoglierà una minuziosa che racconta usi, costumi e cultura di quando
ricostruzione dell’intera storia di Taras, l’antica Taranto era la capitale della Magna Grecia.
Taranto, dal neolitico alla seconda metà del IV secolo Tra i tesori che rendono unica la collezione ci sono
a.C. La parte del leone la farà la Tomba degli Atleti; i cosiddetti “Ori di Taranto”, oggetti e gioielli in oro
i visitatori si troveranno davanti la stessa scena provenienti dalle necropoli tarantine del IV e III secolo
che videro gli archeologi quando la ritrovarono: una a.C.: anelli con sigillo, orecchini - di particolare pregio
camera con sette sarcofagi e, al centro, il corredo che quelli a navicella -, bracciali, specchi a scatola,
ornava questo ipogeo funerario. Il nuovo allestimento diademi (nella foto). Da vedere, poi, i corredi in
renderà ancor più bello e ricco lo straordinario museo, ceramica, le edicole funerarie e i pavimenti a mosaico
una delle più importanti raccolte archeologiche d’Italia di edifici pubblici e privati dell’età imperiale.

145
TARANTO E LE GRAVINE
de ansa che domina l’abitato e offre Il centro storico anche alcune camere e qualche piat-
la vista sul paese e sui burroni. di Ginosa, un groviglio to per chi decide di pernottare.
Vale la pena di dedicare un po’ di di scalinate e strade
tempo al centro storico di Castel- lastricate in chianche,
laneta, un groviglio di strade lastri- la pietra locale, e orlate
da candidi edifici.
Gravina delle rose
cate in pietra bianca, con scalinate A est di Castellaneta, proprio alle
e sottarchi, bei palazzi nobiliari - da porte del Parco Regionale della
vedere il Palazzo Vescovile che cu- Terra delle Gravine, c’è Massafra,
stodisce un cinquecentesco politti- famosa soprattutto per la straordina-
co opera di Girolamo da Santacroce ria gravina di San Marco, un bur-
- e chiese di epoche diverse. La più rone bucato da centinaia di grotte,
importante è la Cattedrale che ha ordinate simmetricamente, collegate
origini duecentesche ma, dopo nu- da scale e tratturi, circondate da una
merosi rifacimenti, oggi sfoggia un ricchissima vegetazione che ha valso
aspetto chiaramente settecentesco. alla zona il soprannome di “gravina
Poco lontano c’è un piccolo museo delle rose”. Sul lato est si trovano la
dedicato al più celebre cittadino di chiesa rupestre della Candelora,
Castellaneta, Rodolfo Valentino, priva di facciata, che conserva due
icona del cinema muto degli anni preziosi affreschi duecenteschi, e
Venti: la sua vita è ricostruita attra- la chiesa-cripta di San Marco. Sul
verso cimeli, foto, vecchie locandi- versante ovest si trova la gravina
ne, filmati. Tappa golosa, appena della Madonna della Scala, lunga
fuori paese, all’Azienda Agricola quattro chilometri e profonda da
Tocchi di Puglia: il laboratorio ar- 30 a 40 metri, che ospita decine di
tigianale produce conserve, marmel- abitazioni con ambienti comunican-
late, sughi, paté. Ci sono i tradizio- ti, lucernai, frantoi e nicchie. Una
nali sottoli - i classici carciofini, ma teoria di grotte comunicanti e cripte
anche lampascioni e cime di rapa -, bizantine che lo scrittore e storico
creme piccanti, sughi dal gusto anti- d’arte Cesare Brandi, visitandole
co come quello alle polpette di pane, negli anni Cinquanta e Sessanta,
creato quando la carne scarseggiava descrisse così: “Quelle gravine sono
sulle tavole di tutti i giorni. Ci sono letti di fiume abbandonati, tom-

Sorprese a bordo mare


Accanto alla sabbiosa spiaggia di Marina di Pulsano
c’è un lido più piccolo e più selvaggio. È in località
Le Pietre e non è un posto per tutti. Quando i venti
che vengono da sud soffiano con forza non è facile
dominarli e soltanto i virtuosi della tavola riescono
a cimentarsi con le onde di questo spot, tra i più
amati dai surfisti in vacanza in Puglia.
La costa del tarantino, per la maggior parte fatta di
tranquilli arenili sabbiosi abbracciati dalle pinete,
riserva di queste sorprese. La più curiosa se ne sta
proprio in faccia alla città di Taranto: le isole Cheridi
(San Pietro e San Paolo) hanno lidi ancora selvaggi, d’avvistamento la spiaggia di Saturo a Marina di
perché le isole ospitano presidi militari e sono aperte Leporano, mentre la costa nei pressi di Manduria
a tutti (in parte) soltanto d’estate. custodisce il lido meno affollato di questo litorale, la
È una specie di piscina naturale, protetta da una spiaggia di Borraco (nella foto), una lingua sabbiosa
collana di basse rocce e dominata da un’antica torre circondata dalla macchia mediterranea.

147
L E D RI T T E d i

TARANTO E LE GRAVINE
be violate d’un acqua scomparsa; ferno con bagno turco, il purgatorio
geologiche e preistoriche… Dove DOVE con le vasche Kneipp e il paradiso
anche la pietra è consunta e sente Sulle orme dei briganti dove farsi fare un massaggi all’o-
la fatica di essere ancora pietra… A Crispiano, lio d’oliva e al latte d’asina. Tappa
Fossile, come un animale fossile, è conosciuta come la d’obbligo, per i gourmet, a La Cuc-
questa pietra bucherellata, ma così “terra delle 100 cagna. Nato come “macelleria con
parsimoniosamente, che, per salire masserie”, annesso fornello”, oggi è un risto-
alle cripte, a Massafra, non ci saran- l’associazione rante che offre una bella carrellata di
no scalini ma pedate nella pietra, omonima organizza piatti locali, dai fichi con pecorino
pedate esatte e ansimanti, che per- itinerari per far fuso al puré di fave con pomodoro
mettono di tenersi in verticale, assai conoscere il territorio candito. La parte del leone però la fa
più dei gradini. Tanto sono naturali, e le sue tradizioni. sempre la carne: battuta di scottona
che si possono salire senza accorger- Il più curioso? Il tour murgese, capocollo di maiale con
sene: s’alza il piede e quello c’entra nei luoghi che furono puntarelle e caciocavallo.
da sé, come in una ciabatta”. teatro delle gesta dei Nelle vicine gravine di Statte, inve-
leggendari briganti ce, ci si abbandona a più dinamici
(centomasserie.it). piaceri: le sue pareti sono il paradi-
Masserie e fornelli so degli appassionati di arrampicata
A Crispiano il paesaggio s’acquie- libera, molte sono attrezzate per free
ta, si distende in uliveti e boschi di climbing e bouldering, l’arrampicata
querce. Conosciuto come “il paese di precisione sui massi. Più a est, il
delle cento masserie”, conserva de- borgo di Grottaglie deve la sua fama
cine di esempi di queste cittadel- alla ceramica che qui si lavora anco-
le medievali, circondate da mura, ra con il tornio greco di ispirazione
dotate di una corte centrale su cui saracena e si cuoce nei grandi forni
affacciano gli alloggi padronali e a fiamma libera. Per avere un’idea
quelli di servi e contadini. Ognuna della lunga storia di quest’arte loca-
era un microcosmo: qui si lavorava le vale la pena di visitare il Museo
la terra, s’allevavano gli animali, si della Ceramica, ospitato nelle stalle
producevano formaggi e olio, ma del Castello Episcopio: 400 oggetti
non si trattava di semplici fattorie. realizzati dall’VIII secolo a.C. a oggi
Autarchiche e, a volte, dall’architet- e numerose mostre temporanee. A
tura ricca e raffinata, erano dotate di ridosso del maniero si raccolgono
fortificazioni e torri d’avvistamento gli artigiani della ceramica. Botteghe
per difendersi da turchi e briganti. che espongono piatti color ocra con
Molte oggi sono diventate musei, il tradizionale galletto blu e verde o
come la Masseria Lupoli: nove sale i grandi capasoni per l’olio. Gli ac-
tematiche che raccolgono oggetti, quisti tradizionali si fanno da Nicola
attrezzi e macchine agricole, e in cui Fasano, che crea brocche, acqua-
sono ricostruite una cucina contadi- santiere e servizi da tavola. Grotta-
na e un’ottocentesca camera padro- glie custodisce anche il tempio dei
nale. Si visitano anche l’antica torre formaggi locali: è il punto vendita
con piombatoio, la chiesa, i seicen- di inMasseria (l’azienda produt-
teschi muri di cinta e la stalle. Altre trice è nella zona di Crispiano). Da
si sono trasformate in eleganti resi- assaggiare il Don Carlo, formaggio a
denze di campagna con ristorante pasta semidura fatto con latte vacci-
e Spa. Come Quis ut Deus, undici no corretto con caglio caprino che,
camere ricavate da un settecentesco nel 2015, si è guadagnato l’Italian
In alto: Relais Histò, cinque
complesso, dove il vecchio frantoio stelle con Spa sull’isola di
Cheese Awards. Ma sono da prova-
funge da ristorante e i piccoli trulli San Pietro; sotto: gli interni re anche i piatti che Alfredo Gari-
ospitano un centro benessere con di Masseria Potenti, baldi propone nel suo “laboratorio
percorso di purificazione che simula azienda agricola e resort gastronomico”, dove tutto è fatto a
un viaggio nell’aldilà: c’è il trullo in- nell’agro di Manduria. mano, dalle diverse varietà di pane
149
L E D RI T T E d i

TARANTO E LE GRAVINE
alle focacce, ai grissini, dalla pasta ai prano mobili, pezzi d’antiquariato e
dolci. Indispensabile prenotare. DOVE belle ceramiche artistiche. Si dorme
Sapori di masseria con la storia all’Hotel Akropolis,
Non è solo un hotel poche camere ricavate da Palazzo
La cittˆ fra due mari di charme: immersa Mannarini, che conservano arredi e
Da Grottaglie a Taranto il viaggio in una tenuta strutture originarie, e al Relais Hi-
è breve. Se le gravine sanno di ter- di quasi 130 ettari, stò, sull’isoletta di San Pietro: ospi-
ra, il capoluogo è un inno all’acqua. Masseria Potenti ha tato da una dimora ricca di storia -
Abbracciata a due mari, con il cen- conservato l’originaria masseria nel Medioevo, monastero
tro più antico che se ne sta raccol- vocazione agricola. nel 1400, ma già abitata al tempo dei
to su un’isola e quello ottocentesco Qui si producono romani - conserva le vecchie stalle e
stretto in una penisola triangolare, i olio, vino; si coltivano il frantoio trasformati in saloni e una
palazzi corrosi dalla salsedine e due grano e frutta; si basilica sconsacrata.
piccole isole a far da spiaggia, è una allevano animali. Per assaggiare il pesce dello Ionio
città che respira con il mare. “… Perciò buona parte di si può prenotare al Gatto Rosso,
il meglio della vita di Taranto vec- ciò che arriva in tavola bella trattoria che da più di mezzo
chia”, scriveva Guido Piovene nel è a chilometro zero, secolo offre piatti cucinati secon-
suo Viaggio in Italia, “è all’aperto, dalle marmellate do tradizione: da provare i polpetti
sulla banchina, tra la muraglia del- della colazione, tutte al Negramaro su purea di fave, gli
le case e il Mar Piccolo. È uno dei a base di frutta strascicati di grano arso con cozze,
posti più vivaci dell’Italia del Sud, dell’azienda, al pane e pomodorini e fagioli, il filetto di
e non saprei trovarne di paragona- ai dolci preparati con spada con caponata di melanzane.
bili; sembra illustrare una novella grano e uova “locali”, Vengono dal mare tarantino anche
orientale, di quelle dove i pesci par- alle carni cucinate i piatti serviti a La Barca di Ciro,
lano e sputano anelli preziosi. Forse seguendo le ristorante sul mare a Marina di
perché la merce si espone e si ven- ricette della tradizione Pulsano, a sud di Taranto, dove la
de con i vecchi metodi, vi è qui una (masseriapotenti.it). costa s’innalza mescolando rocce e
vera comunione tra il porto, la gente sabbia. Lo chef Salvatore Carlucci
che grida e i fondi marini…è così esalta il gusto del mare con raffinate
nell’insieme il ricordo di Taranto, rielaborazioni: si comincia con Fi-
città di mare tersa e lieve, tanto che letto di tonno marinato al vincotto
passeggiandovi sembra di respirare di fichi su fonduta di Parmigiano, si
a tempo di musica”. prosegue con Orecchiette con essenza
Un gusto che la città dell’Ilva (gran- di gambero rosso, zafferano e polvere
de e problematica) conserva ancora. di liquerizia per finire con il Tortino
Lo si ritrova tra le rovine del Tem- di pere e alici cotte nel vino Primiti-
pio Dorico, unico resto dell’antica vo. Nella campagna dell’entroterra,
acropoli; dietro la facciata barocca sono all’insegna del gusto anche le
del Duomo di San Cataldo, da vi- notti al wine resort Tenuta Barco di
sitare per il soffitto a cassettoni in Eméra: camere ricavate dall’antica
noce e lo spettacolare Cappellone masseria con wine tour e degusta-
dedicato al santo, un tripudio di zioni. Si dorme tra vigne e uliveti se-
stucchi e marmi policromi; negli colari a Le Fabbriche Masseria in
eleganti palazzi in carparo, la pie- Vigna, nel piccolo borgo medievale
tra locale color ocra; tra i sontuosi di Maruggio. Un tempo commenda
reperti del MArTA (vedere il riqua- dei Cavalieri di Malta questa masse-
dro a pag. 145); nelle vezzose sale ria conserva l’originaria architettura
di Palazzo de Beaumont Bonelli in tufo ma le camere hanno arredi
Bellacicco, la cosiddetta Casa del- minimal chic. Al relais di charme si
la Marchesa, trionfo di maioliche, Una vasca open air del affiancano l’azienda vinicola, dove si
tappezzerie, porte decorate dai co- centro benessere producono Negramaro e Primitivo,
lori accesi, mobili d’epoca. Poco della Masseria Quis e un ristorante biologico con corsi
lontano, da ArtigianArte si com- ut Deus, a Crispiano. di cucina.
151
Indirizzi Mangiare
Dormire
Comprare complesso che fu prima villa
romana, poi monastero e
Web: tenutadelbarco.com.
Prezzi: da 95 a 170 €.
masseria. Da non perdere i
lussuosi trattamenti della Spa. 8 le fAbriCHe
MAsseriA in VignA
Dove Dormire camere “alberi”: i letti sono Indirizzo: via Santandrea
fatti di rami e radici fossili. Circimmarpiccolo, Taranto, A sud di Manduria, piccolo
1 Albergo diffuso Indirizzo: S.P. 49 km 10,750, tel. 099.47.21.188. borgo medievale riconvertito
il CAsAle Crispiano (Ta), Web: relaishisto.it. in relais di charme.La
Quattro camere ricavate cell. 335.73.72.918. Prezzi: doppia b&b e Spa masseria ha una lunga
dalle vecchie case. Mobili in Web: masseriaquisutdeus. da 160 a 270 €. tradizione invece come
legno grezzo, testiere dei letti com. azienda vinicola biologica.
ricavate dal tufo e dettagli Prezzi: da 120 a 300 €. 7 tenutA bArCo Degustazione d’obbligo.
d’epoca. Da non perdere la di eMérA Indirizzo: Contrada
colazione servita su una bella 5 Hotel Akropolis Masseria con spiaggia: un Le Fabbriche, S.P. 130
terrazza con vista sulla gravina. Hotel di charme in un palazzo antico tratturo attraversa Maruggio Torricella km 3,8,
Indirizzo: via Bacco, Ginosa nobiliare nel cuore della città la proprietà fino a Maruggio (Ta),
(Ta), tel. 099.82.93.922. vecchia. Camere grandi e raggiungere il mare. Le tel. 099.98.71.852/53,
Web: albergodiffusoilcasale.it. dagli arredi tradizionali. camere nella corte storica cell. 334.28.84.251.
Prezzi: da 75 a 129 €. Indirizzo: vico I Seminario 3, sono state ricavate dagli ex Web: lefabriche.it.
Taranto, tel. 099.47.04.110. ambienti di lavoro e dalle Prezzi: da 160 a 260 €.
2 borgo VAlle ritA Web: hotelakropolis.it. stanze padronali. C’è anche
Prezzi: da 80 a 110 €.
Country Resort: sette un cottage nella pineta.
Dove Mangiare
appartamenti con doppie Indirizzo: Contrada Porvica,
e monolocali, due ville 6 relAis Histò Marina di Pulsano (Ta), 9 MACelleriA
indipendenti e piscina. Elegante albergo in un tel. 099.53.33.051. - rostiCCeriA
Sperimentare le passeggiate tAMborrino
guidate a cavallo e un giro Una delle più celebri
nella bottega che offre vini e macellerie con fornello della
prodotti bio locali. cittadina. Ordinare al banco
Indirizzo: Contrada Grifalco, e poi gustare il proprio piatto
Ginosa (Ta), seduti nel bel locale
tel. 099.82.71.824. con soppalco e volta a vista.
Web: vallerita.it. Da provare anche, come
Prezzi: da 70 a 200 €. antipasto, focacce e formaggi.
Indirizzo: via Roma 58,
3 MAsseriA Laterza (Ta),
lA brunettA Il ristorante sul mare di Tenuta Barco di Eméra, a Marina di Pulsano. tel. 099.82.16.192.
Settecentesca masseria sulle
alture delle Murge, trasformata
in hotel di charme. Da provare
gli agrumi e l’olio, prodotti
dall’annessa azienda agricola.
Indirizzo: via per Chiatona,
Massafra (Ta),
cell. 335.42.78.00,
330.22.16.14.
Web: masserialabrunetta.it.
Prezzi: da 120 a 150 €.

4 Quis ut deus
Dieci originali camere ricavate
da un’antica e grande masseria
con bella Spa. Prenotate le Borgo Valle Rita a Ginosa. Le ceramiche di Nicola Fasano.

152
TARANTO E LE GRAVINE
Web: macelleriarostic-
ceriatamborrino.it.
Prezzo medio: 25 €.

10 lA CuCCAgnA
Specializzato in carne,
offre il meglio dei piatti al
fornello: dalla lombatina
di scottona murgese alla
tagliata di manzo. Il maître
e proprietario Gianni
Marsella propone anche
ottime paste - da provare la
Sagna incannulata di grano
saraceno con melanzane e
cacio ricotta - e dolci creativi
come il cannolo alle mandorle
e zabaione ghiacciato.
Indirizzo: corso Umberto
168, Crispiano (Ta), 13 lA bArCA di Ciro cittadino di Castellaneta, 18 ArtigiAnArte
tel. 099.61.60.87. D’obbligo provare un menu a con radicchio, noci, Bottega antiquaria, offre
Web: lacuccagnagi- base di pesce. Buoni i ravioli basilico e mandorle. anche una bella scelta di
rodivite.com. di fave fresche e gambero Indirizzo: S. P. 10 km artigianato artistico locale.
Prezzo medio: 35 €. viola e la palamita in salsa di 7, Contrada Fattizzone, Qui si possono trovare diversi
ostriche locali e bietole. Castellaneta Marina (Ta), pezzi provenienti dalle città
11 Alfredo - Indirizzo: Litoranea Salentina tel. 099.84.32.934. della ceramica pugliesi.
lAborAtorio 122, Marina di Pulsano (Ta), Web: tocchidipuglia.it. Indirizzo: via Crispi 71,
gAstronoMiCo tel. 099.53.33.335. Taranto, tel. 099.45.35.067.
Piatti della tradizione e dolci Prezzo medio: 40 €. 16 CerAMiCHe
niColA fAsAno
da pasticceria artigianale.
Dove Andare
Meglio prenotare.
Dove Comprare Qui si lavora l’argilla dal 1623.
Indirizzo: via Santa Sofia 37, Generazioni di ceramisti 19 MArtA
Grottaglie (Ta), 14 Atelier di Angelo hanno plasmato vasi, brocche, Indirizzo: via Cavour 10,
tel. 099.94.60.281, inglese mattonelle, anfore e piatti Taranto,
cell. 393.97.77.956. Tra le firme più celebri seguendo tecniche secolari. tel. 099.45.32.112.
Web: alfredogastronomie.com. della sartoria pugliese e Da non perdere cavalieri e Web: museotaranto.org.
Prezzo medio: 30 €. no, Angelo Inglese e la sua pupe con baffi, figure della Orari: tutti i giorni
sartoria ha vestito il principe tradizione popolare pugliese 8.30 - 19.30.
12 Al gAtto rosso William per le sue nozze e del Seicento.
Storica trattoria di pesce che disegnato le camicie Indirizzo: via Francesco
Dove Info Utili
si serve, ogni mattina, dalle per Francis Ford Coppola. Crispi 6, Grottaglie (Ta),
barche che arrivano in porto. Indirizzo: piazza Guglielmo tel. 099.56.61.037. oAsi grAVinA
Da provare i classici come Marconi 22, Ginosa (Ta), Web: fasanocnf.it. di lAterzA
frittura mista e insalata tel. 099.82.92.572. Web: lipu.it/oasi-gravina-di-
di gamberi e arance, Web: inglese- 17 inMAsseriA laterza-taranto.
ma anche i piatti più estrosi abbigliamento.com. Punto vendita dell’omonima
come gli spaghetti azienda-tenuta. Da acquistare pArCo regionAle
con gamberi viola crudi. 15 AziendA AgriColA i formaggi e l’olio dal gusto dellA terrA
Indirizzo: via Cavour 2, toCCHi di pugliA leggermente piccante. delle grAVine
Taranto, tel. 099.45.29.875. Si comprano gustose conserve, Indirizzo: via Grandi 11, Indirizzo: via Lago di
Web: ristorantegat- sottoli, creme e sughi. Da Grottaglie (Ta), Bolsena 2, Taranto.
torosso.com. non perdere il pesto Rodolfo tel. 099.56.12.419. Web: parcodellegravine.
Prezzo medio: 35 €. Valentino dedicato al celebre Web: inmasseria.it. provincia.ta.it.

153
ITINERARI SLOW

ANDARCI PIANO
A piedi sulla via Francigena del Sud. In bici nelle Murge
o tra i borghi medievali dei Monti Dauni.
Una partita a golf all’ombra di ulivi secolari. E poi, naturalmente,
il mare. A vela, in Salento. Senza folla, senza fretta
Da un mare all’altro
Da San Cataldo a Porto Cesareo: a vela attorno al tacco d’Italia. Fra aree
protette, cale nascoste, falesie a picco sul mare. E approdi dove “fare” serata
di P a s q u a l e a l f i e r i

La stessa anima ma con volti diver- Il faro di Punta Palascia,


si come un Giano bifronte. È il Sa- estremo lembo
lento, “tacco” della Penisola, mosso orientale d’Italia. Sopra:
e scosceso, con una natura a tratti barche sottocosta
attorno a Capo dÕOtranto.
selvaggia, lungo la costa adriatica, e
verde di parchi e riserve dove lingue
di sabbia si allungano in acque verdi
e azzurre, quella del versante ionico.
La navigazione da un litorale all’altro
si misura con le miglia che separano
le antiche torri d’avvistamento, con
il paesaggio che cambia continua- si accede attraverso un canale con
mente e la sensazione di attraversare acque poco profonde impraticabile
confini di paesi diversi. per pescaggi superiori ad 1,5 metri.
A San Cataldo, luogo di mare del- Dall’estesa Riserva naturale delle
la borghesia leccese sul versante Cesine (riservalecesine.it), gestita
adriatico, si ormeggia fianco a fian- dal Wwf, a sud-est di San Cataldo, la
co in quello che fu l’antico porto navigazione coast to coast sarà scan-
di Adriano e che oggi ospita de- dita dai punti cospicui delle antiche
mocraticamente gozzi di pescatori torri d’avvistamento saracene: Torre
e barche a vela. Nel piccolo marina Specchia Ruggeri con il suo borgo
157
di albergo diffuso e architetture di- L E D RI T T E di ispiratrici di The Castle of Otranto,
menticate dal tempo come la Colon- DOVE il primo romanzo gotico della let-
na dei migranti; la messapica Roca Escursioni nel Parco teratura di genere, che si consuma
Vecchia e Torre dell’Orso, le cui L’isola di Sant’Andrea l’aperitivo allo Spinnaker Lounge,
rovine incorniciano la spiaggia ar- è per i salentini l’isola con la vista del porto e dei locali più
gentea di una insenatura dalle acque di Gallipoli. Poco chic della città. Ed è qui, al termine
trasparenti dove sorgono i faraglioni più di 50 ettari di del passeggio lungo i Bastioni dei
delle Due Sorelle. superficie calcarea, Pelasgi, che lo chef Cristina Conte
Il litorale verso Sant’Andrea è un abitata da una delle ha fatto del ristorante Laltro Baffo
susseguirsi di spiagge raggiungi- colonie di gabbiano un vero ritrovo gourmand. Da pro-
bili solo dal mare, ormeggiando a corso più numerose, vare qui la carbonara ai ricci di mare
poche decine di metri dal bagna- insieme a quella o le orecchiette in crema di cime di
sciuga. Nelle vicinanze la Grotta di del Parco Nazionale rape, alici, burrata e panfritto ai pi-
San Cristoforo, un anfratto secolare dell’Arcipelago noli. Le sere otrantine si diluiscono
scavato dalla mano dell’uomo, testi- Toscano: una specie tra la moltitudine di ristorantini ed
monia il passaggio di marinai di ogni protetta che rischia enoteche dove fanno la parte del le-
epoca che vi si sono riparati. Le sue l’estinzione per la one le etichette di Negramaro e Pri-
pareti sono come un libro di bordo presenza del gabbiano mitivo. La notte prosegue al candido
scritto in diverse lingue. reale. L’area dell’isola Just, lido balneare di giorno e mec-
fino a Punta Pizzo ca della musica house dal tramonto
è tutelata dal Parco all’alba. Da Otranto a Santa Cesarea
Estremo oriente naturale regionale. Terme, la costa alta e rocciosa si tuffa
Doppiata la punta di Frassanito, la Ogni venerdì da luglio in un’unica tonalità: il blu salentino.
costa selvaggia di dune ricoperte da a settembre è possibile Si doppia Punta Palascia con il suo
macchia mediterranea crea un pic- partecipare alle faro simbolo tutelato dalla Commis-
colo paradiso per i surfers nella Baia escursioni organizzate sione Europea per lasciarsi sfilare a
dei Turchi che cavalcano l’onda re- dal parco (comune. dritta il susseguirsi delle spiagge di
golare portata dal vento di sud-est. gallipoli.le.it/parco- Porto Badisco e dell’Orte, oggi se-
L’intensificarsi del volo di anatre, regionale). gnalate dal quotidiano britannico
cormorani, folaghe e aironi avverte The Telegraph come le più belle del-
che si è in prossimità dei Laghi Ali- la Puglia, ma ancor prima descritte
mini: due specchi d’acqua di origine da Virgilio nel viaggio di Enea.
carsica, uno dolce e uno salato col- Lo stile moresco e mediterraneo
legati al mare da un canale, costi- delle villette di Santa Cesarea fan-
tuiscono il cuore di un’area di pro- no capolino trala vegetazione di pini
tezione faunistica. Siamo al Capo che sembrano anch’essi trarre i be-
d’Otranto, punta estrema dell’Ita- nefici delle acque termali del borgo
lia verso Est e luogo d’incontro tra otrantino. Il tratto costiero a sud di
Oriente ed Occidente. Per ormeg- Castro è caratterizzato da alte falesie
giare in uno dei tre bracci banchi- entro cui si aprono grotte sorpren-
nati del molo di San Nicola bisogna denti come quella di Zinzulusa, (da
avvertire la direzione del marina zinzuli, stracci), con le sue formazio-
prima di inoltrarsi nel dedalo di im- ni di stalattiti e stalagmiti, che avvol-
barcazioni che affollano l’insenatura. gono un piccolo lago di acque chiare
Il consiglio arriva da Silvia Casavola dove vive un gamberetto cieco le cui
e Marco Chiurazzi, gli skipper del origini risalgono a una specie pri-
charter Capitani Coraggiosi. L’im- In alto, a sinistra: mordiale.
il ristorante del Marina
pronta medievale del centro storico La Sorgente, Camerini, Chianca
Blue Salento, a Gallipoli;
si rivela con quell’intreccio di stradi- a destra: lo stile moresco
liscia e Punta Correnti, fino all’in-
ne e pertugi che si accalcano all’in- di Villa Stucchi senatura del Ciolo sormontata da
terno della mura presidiate dai tor- a Santa Cesarea Terme. un cavalcavia diventato l’Acapul-
rioni del Castello Aragonese. È qui, In basso: grotta Zinzulusa, co adriatica di spericolati tuffatori,
a pochi passi dalle storiche mura, a sud di Castro. sono approdi possibili per immer-
159
gersi nelle acque fra altre sorprese In alto, a sinistra: movida gorio a Torre Vado, fino a Torre
di grotte che si aprono a pochi metri fra i vicoli di Otranto; Mozza. In mezzo, spiagge interrotte
di profondità. Praticabili solo a patto a destra, il porto solo da basse scogliere. Di recente
che non soffi lo scirocco. di Tricase. In basso: il Salento Diving ha aperto al lar-
i bastioni del Castello
Nascosto a chi proviene da nord, go di Torre Vado un nuovo punto
di Gallipoli fanno
il piccolo porto di Tricase si apre da sfondo al porto
di immersione sul relitto della nave
come un piccolo canale. L’ormeg- commerciale. turca Tevfik Kaptan 1, adagiata su
gio è sul molo di sopraflutto, lungo un fondale di 22 metri. Il paesaggio
una banchina nella darsena interna costiero sempre basso lascia, però,
dove un ormeggio galeotto ha fatto il posto a lecci e alberi di carrubo
innamorare l’interprete del film The sino a Gallipoli. Nel cuore del por-
Queen, Helen Mirren, di una mas- to commerciale, dove fa da sfondo
seria a Tiggiano. Nella strada del l’antico borgo, c’è il Marina Bleu
marina che sale verso il borgo, il ri- Salento, con l’omonimo ristorante
storante A Casa Mia si fa apprezzare dello chef Francesco Tornese e la
per i generosi piatti a base di tonno, deliziosa terrazza incorniciata dalle
spada e sgombro. La stretta insena- barche ormeggiate, e con il solitario
tura naturale di Canale del Rio, tra faro dell’Isola di Sant’Andrea a fare
Tricase Porto e Marina Serra, offre la da quinta. Un’antica masseria del
possibilità di perlustrare alcune ca- Seicento è il pretesto per inoltrarsi
vità nella roccia insieme al Gruppo nella zona agricola di Sannicola sino
Speleologico di Tricase. all’Antico Frantoio, una fattoria che
un progetto conservativo ha trasfor-
mato in hotel di charme con Spa e
Aria di Grecia ristorante a chilometro zero. Nella
Santa Maria di Leuca, il de finibus risalita verso nord-ovest, superata
terrae della Puglia, racchiusa tra le Santa Maria al Bagno e dopo aver
punte Melissa e Ristola, ha radici lasciato a dritta Torre Inserraglio,
greche. E non solo nel nome, leukè, si apre la bassa costa che porta sino
ma anche per il bianco accecante a Porto Cesareo. È la Torre a sud
delle sue case, che colpisce i navi- dell’abitato a racchiudere il marina.
ganti all’ingresso dell’affollato porto, Bisogna entrare consultando il por-
e per le sole 47 miglia di mare che la tolano per evitare una pericolosa
dividono dall’ellenica Fanò. secca situata a sud-est dello scoglio
Il porto turistico, bandiera blu della di Testa. A nord di Porto Cesareo
Fee, Federazione per l’educazione i fondali bassi e trasparenti della
ambientale, nel 2015, è riparato da Riserva marina protetta sono le
un rilievo collinare che profuma di Maldive dietro casa. La costa ha
macchia mediterranea. Oltre la sua dell’incredibile per quanto somigli
insenatura si scorgono i palazzi sul alle isole asiatiche per la vegetazio-
lungomare Colombo, con l’incon- ne subtropicale e per le multicolori
fondibile vista di Villa La Meridia- formazioni coralline. Un habitat che
na, dalla facciata dipinta a strisce non ci si aspetta, dove hanno trovato
giallo ocra e rosso pompeiano. Il casa tartarughe della specie Caretta
passaparola degli skipper che incro- caretta e dove tamerici e pini affon-
ciano le vele tra Adriatico e Ionio dano le radici nella sabbia bianca. A
hanno nell’osteria Terra Masci di rivendicare i luoghi è però la tipica
Rino Cordella un indirizzo da car- macchia mediterranea che ci riporta
net di bordo, anche se non proprio alla Puglia ispiratrice di Acqua azzur-
vicino all’approdo. ra, acqua chiara, che Mogol e Lucio
La navigazione sul versante ionico Battisti hanno partorito qui, nella
continua a essere scandita dalle torri baia di Torre Squillace, tra Porto
d’avvistamento: da Torre San Gre- Cesareo e Sant’Isidoro.
161
murge Selvagge
Steppe, grotte, scavi archeologici. Pedalare lungo i sentieri selvaggi di un parco
tutto da scoprire. Tra un bicchierino di rosolio e una masseria di design
di P i e r P a o l o S a m m a r t i n o

Palestra naturale per ritrovare se stes- Su due ruote nel Parco


si, la regione offre infiniti percorsi a Nazionale dellÕAlta Murgia
chi ama scoprire sentieri poco bat- che offre una rete
ciclabile di 720 chilometri.
tuti, da percorrere in assoluta liber-
Si noleggiano le bici
tà, seguendo i propri ritmi, soli o in sul posto e si va alla
compagnia. Un itinerario per eco- scoperta delle “steppe”
turisti curiosi si snoda nella Murgia pugliesi: casedde e
carsica: un angolo di terra da godere tratturi ma anche soste
lentamente zigzagando, in bicicletta golose e antiche
o a cavallo, fra le bellezze del Parco cittadine piene di fascino.
Nazionale dell’Alta Murgia che, volo dall’alto di una roccia solitaria.
con una rete ciclabile di 720 chilo- Giunti a Gravina in Puglia con il suo
metri, mira a diventare il parco bike borgo-museo che si affaccia sul can-
friendly più grande d’Italia. Parte yon, l’indirizzo giusto per la notte è
dall’Officina del Piano, il Centro in- Fondo Vito, caratteristico b&b nell’o-
formazioni del parco (parcoaltamur- monimo rione medievale: tre camere
gia.gov.it) dove volendo si possono valorizzate da arredi di recupero che
noleggiare le due ruote, la scoperta dialogano con la pietra e i pochi com-
della gariga, la più importante area plementi di gusto contemporaneo.
steppica d’Italia, passando per Gra-
vina, Minervino Murge fino a Castel
del Monte. In sella a una mountain Scale e cunicoli
bike, ci si muove per “l’altra” Puglia, Per riprendersi dalle fatiche della
dai tondi profili e dalle verdi praterie pedalata il Gran Caffè Gambrinus
dove le pecore pascolano indisturba- è l’ideale per una pausa rigenerante
te. Qui la pietra regna sovrana con e una degustazione dei cocktail 3.0
gli orizzonti disegnati dai muretti a creati da Tommy Colonna, campione
secco e i terreni costellati di casedde, internazionale dell’arte del miscelare,
pagliari, jazzi (i recinti degli ovini) che dietro il bancone combina i pro-
e masserie di posta. Pedalando per fumi della Murgia: si ordina il Murgia
strade secondarie, vecchi tratturi e Collins a base di gin, limone locale,
bianchi sterrati si attraversano diste- Garìga – liquore artigianale al timo – e
se lunari e dorati campi di grano, e acqua gassata.
si fa una pausa per ammirare dall’al- Per immergersi nella storia cittadina e
to dei bordi le gravine e le doline, coglierne il fascino da una prospettiva
grandi depressioni carsiche come il inconsueta, si scende nel sottosuolo,
Pulicchio di Gravina. Il muoversi a scoprire la Gravina underground
lento fa apprezzare meglio il paesag- (gravinasotterranea.it) seguendo uno
gio e se si solleva lo sguardo, si avvi- dei quattro itinerari a scelta, da quin-
stano delle guide d’eccezione come dici minuti a due ore, attraverso un
il falco grillaio, la calandra, o il falco dedalo di scale e camminamenti nelle
pellegrino che si ammira spiccare il grotte, tra acquedotti, vecchi cunicoli,
163
chiese e cantine. Un gioiello di incre- L E D RI T T E d i del Garagnòne con i resti del manie-
dibile bellezza è l’imponente chiesa DOVE ro diroccato e da qui, fra alberi radi,
di San Michele delle Grotte, cinque Gite sostenibili si raggiungono le suggestive cave di
navate, quattordici colonne e tre altari Preistoria, bauxite. Poco più di un’ora e si è a
scavati nella roccia. Degli affreschi di gastronomia o natura Minervino Murge: lontano dai cir-
cui un tempo era ricca, resta solo il selvaggia? A ognuno cuiti di massa, il “balcone di Puglia”
Cristo Pantocratore tra i Santi Paolo e la sua escursione. Due domina dai suoi 400 metri la Valle
Michele. Sul lato opposto del canyon punti di noleggio, uno dell’Ofanto. Per immergersi nello
tracciato dal torrente Gravina si am- a nord, l’altro a sud del spirito del luogo si perlustrano, tra
mira la collina di Botromagno con parco; 60 bici MTB o da silenzi infiniti e scorci panoramici, gli
insediamenti dell’età del ferro: grotte strada, e tanti percorsi stretti vicoli della Sciesciola, il cuore
comunicanti e ambienti disposti su per conoscere da vicino del borgo antico. Una sorpresa per il
più livelli come il Complesso delle luoghi e tradizioni: pranzo è il ristorante A sud dell’ani-
sette camere. Ripreso il cammino per CicloMurgia organizza ma, con un menu che esalta le delizie
le vie tortuose del borgo medievale, viaggi sostenibili del territorio, a cominciare dai ferraz-
Amari&Rosoli mette il buon umore nel Parco dell’Alta zuoli con il ragù agli agrumi.
con i liquori artigianali a base di gelso Murgia mettendo a Spostandosi fuori dal centro, la Grot-
rosso, di malva e santoreggia di Mur- disposizione uno staff ta di San Michele è un tesoro sotter-
gia, di mente selvatiche, salvia e limo- costituito raneo naturale a cui si accede grazie
ne. A pochi passi dalla Concattedrale da guide ambientali all’imponente scala costruita dai ro-
di Santa Maria dell’Assunta si visita e meccanici mani tra il IV e V secolo a.C. Luogo
la Fondazione Ettore Pomarici San- (ciclomurgia.com). di rito plurimillenario, qui si cele-
tomasi che da sola merita il viaggio. brava il culto della dea Minerva; in
Qui sono custoditi gli affreschi della seguito, con i normanni, diviene im-
Cripta di San Vito Vecchio del XII portante luogo di devozione al santo.
secolo. Il museo ospita anche una pi-
nacoteca, una mostra archeologica e
collezioni di maioliche e di armi. Vino a regola dÕarte
Prima di inforcare la bici e ripren- Su una vicina altura c’è Tor De’
dere il percorso, tappa al Caseificio Falchi, tappa d’obbligo per wine
Derosa per un assaggio del famoso trotter e appassionati d’arte. Una
Pallone di Gravina, pregiato formag- moderna cattedrale del vino con
gio presidio Slow Food, ottimo nel affaccio panoramico sui vigneti,
panino Provola e mortadella. unico esempio in Italia di cantina
ispirata all’arte di Malevich, dove si
producono vini come il Supremati-
Profumo di timo sm Rosè Castel del Monte Bombi-
Inserita la marcia si torna a pedalare no Nero. I golosi, una volta in pa-
negli spazi delle garighe murgiane: ese, si fermano da Schiraldi Arte
muovendosi lenti tra alture e praterie Dolciaria a comprare il Panetto di
disseminate di cardi, ferule ed essenze Minervino, dolce medievale a base
spontanee, si gode di un’esperienza di frutta secca. Per chi poi è pronto
unica, avvolti dai profumi della terra. a tutto per un pranzo gourmet, a
Dalla santoreggia ai mentastri, su tut- In alto: Minevino Murge, circa 15 chilometri c’è Antichi Sa-
ti prevarica il pizzicore di u spr•d, il il “balcone di Puglia”. In pori, regno dello chef Pietro Zito a
timo serpillo dall’intenso aroma. basso, a sinistra: il b&b Montegrosso.
A metà strada il primo pit stop si Fondo Vito a Gravina in Il tragitto da Minervino a Castel
Puglia e, sotto, un dolce
fa a Murgia Parisi Vecchio, a 574 del Monte è breve e di facile per-
del ristorante Antichi
metri d’altitudine, dove si ammira lo Sapori di Montegrosso;
correnza: giunti alla meta si resta
spazio sconfinato verso Altamura. a destra, la Grotta di incantati dal possente castello.
Proseguendo verso nord tra campi San Michele a Minervino Per il meritato riposo c’è Masseria
di avena, colza verde e terreni arati, si Murge con la statua Torre di Nebbia, agriturismo di
giunge con un po’ di fatica alla Rocca marmorea dell’Arcangelo. design tra i mandorleti.
165
Sulle trAcce dellA StorIA
La via Francigena del Sud, dal Santuario dell’Incoronata di Foggia fino a Bari.
Un cammino di 120 chilometri tra ponti romani e uliveti, mare e spiritualità
di A l e s s A n d r o A v A l l i

In cammino sull’Appia
Una sola regione e tanti paesaggi, dia-
Antica, il cui tracciato, nella
letti, gusti che sfumano uno nell’altro parte meridionale,
per 400 chilometri. La Puglia è da si sovrappone a quello della
attraversare con lentezza, da scopri- via Francigena del Sud.
re camminando. Da Faeto a Santa Alla valorizzazione
Maria di Leuca, dal confine con la del percorso lavora, fin
Campania all’estremo sud-est della dal 2008, l’Associazione
Penisola, il viaggiatore in marcia può Civita, con progetti e
ripercorrere la Via Francigena del iniziative (civita.it).
Sud, un tracciato che, fino a Brindisi,
si sovrappone all’Appia Traiana. Gli
oltre 120 chilometri che vanno dal In uscita da Foggia, la strada in una
Santuario di Santa Maria dell’Inco- dozzina di chilometri traccia il con-
ronata fino a Bari cuciono le Puglie fine sud del Parco Naturale Bosco
del nord a quelle del sud, l’entroterra dell’Incoronata. Il bosco è un’oasi
al mare; avanzano tra campi coltivati, di tranquillità, un rifugio per i pelle-
su strade sottili, spesso sotto il sole. grini che qui arrivavano a venerare la
È Foggia ad accogliere i viaggiatori in Madonna nera con Bambino. Intor-
arrivo. Metropolitana e mediterranea, no alla statua il Santuario, che ripren-
con università e gallerie d’arte, la città de le forme del trullo e della capanna,
è impreziosita da chiese barocche e edifici tipici della Puglia. Visitare il
rococò, e dalla magnifica Cattedrale Santuario e sostare nel parco darà il
romanico-pugliese del XII secolo, giusto ritmo a chi viaggia a piedi.
la Chiesa della Beata Maria Vergine
Assunta. È custodita qui la Madonna
dei Sette Veli, un’icona della Vergi- Attraverso il Tavoliere
ne su una tavola, che si racconta sia La Francigena del Sud avanza per
stata trovata intatta da contadini ne- Cerignola e Canosa, attraversando il
gli specchi d’acqua intorno alla Ta- Tavoliere delle Puglie fino all’Ofanto,
verna del Gufo nel 1062. L’icona fu a 40 chilometri. La pianura di oggi è
portata proprio alla Taverna – punto il fondo marino dell’era preistorica.
d’incontro, all’epoca, per pellegrini Allagata dalle esondazioni dei corsi
e commercianti attorno al quale si d’acqua in inverno. Secca nelle sta-
sviluppò in seguito la città – mentre gioni calde. Così vasta che confina
nel luogo del ritrovamento venne con il cielo. La Via scorre su strade
costruita una grande chiesa. A un secondarie con poco traffico, asfalto
paio di isolati dalla strada che porta oppure sterrato, e si adatta alle geo-
al Santuario c’è la pasticceria Moffa, metrie creative dei terreni coltivati. Il
che tenta con peccati di gola a base passaggio sul torrente Carapelle avvi-
di meringhe con mandorle e miele e cina a Orta Nova e Stornara, borghi
distese di pasticcini al cioccolato: le rispettivamente a 10 e a 16 chilometri
specialità di Daniela Moffa, cui è dif- dalla partenza, dove fare rifornimen-
ficile resistere. to d’acqua e riposare.
167
Poi si prende via Tratturello Regio In alto: le cappelle della grotte sotterranee artificiali. Per pran-
Ponte di Bovino: asfaltata, tranquilla chiesa delle Croci, a Foggia, zare e riposare a tre chilometri, sulla
e dritta, in undici chilometri conduce edificata alla fine del XVII statale 143, in direzione sud-est, si
a Cerignola. secolo. In basso, a sinistra: raggiunge l’Azienda Agricola Cefa-
sopra, la sala colazione
Nata come insediamento romano, licchio. Un’elegante e tranquilla villa
del b&b via Rogadeo, a
poi chiusa tra mura di cinta nel me- Bitonto; sotto, un piatto
di campagna con il fascino della mas-
dioevo, Cerignola ha un nucleo anti- dello Storyteller, nuovo seria. Ha un paio di confortevoli mini
co, la Terra Vecchia, nella zona nord. gastro-pub a Corato. A appartamenti, che è bene prenotare,
Vi si accede dall’Arco di Pignatelli o destra: gli interni di Loft e il ristorante dove gustare e acquista-
dall’Arco di Carbutto, per scoprire Barocco, residenza in affitto re, i prodotti dell’azienda, come l’olio
un groviglio di vicoli pavimentati in un palazzo del Seicento e il vino biodinamico.
in pietra e case tutte diverse: il cuo- nel centro di Bitonto. Da Canosa a Corato sono trenta chi-
re della città. In Terra Vecchia c’è la (ledimorediedward.it). lometri di strada diritta, tra muretti
Chiesa Madre, la cattedrale (XI-XIII a secco, ulivi e terreni coltivati, che
secolo), mentre tra corso Gramsci e lasciano i rilievi rocciosi delle Murge
via Osteria Ducale si trova la Pietra a destra e le deviazioni per Andria a
Miliare: 175 centimetri che riman- sinistra. “Qurat: bella, popolata, no-
gono di una colonna romana, con bile, abbondante di frutta e ferace di
incisa un’epigrafe dedicata a Marco prodotti alimentari”. Lo scrive nel
Ulpio Traiano. Chi viaggia a piedi 1155 il geografo arabo El Edrisi, e
dovrebbe passare da qui. lo riprende chiunque voglia decan-
tare la bellezza prosperosa della città.
Bellezza buona, che si può provare
Archi e ponti romani alla Bottega dell’Allegria, enoteca e
Avanti, via Gramsci diventa Corso ristorante, dove la signora Cinzia pre-
Garibaldi, poi via Roma, un lungo para le linguine al finocchio selvatico
rettilineo che porta all’Hostaria e acciuga, da accompagnare ai vini
U’Vulesce, in via Cesare Battisti. I delle cantine del Foggiano e di Castel
camminatori possomo fermarsi e del Monte. Si lascia Corato in cammi-
rilassarsi nell’atmosfera genuina del no, per la prima volta, lungo un viale
ristorante, per gustare le orecchiette di pini marittimi. Passato Ruvo di
di grano saraceno della signora Giu- Puglia, la Via Traiana porta in meno
seppina, con la passata di pomodoro di trenta chilometri alla cattedrale
fresco e la ricotta marzotica, tipica Santa Maria Assunta, il Duomo di
del Salento. Bitonto: maestosa e luminosa all’e-
Lasciata Cerignola, attraverso prati e sterno, ricca di particolari suggestivi,
uliveti si arriva a Le Torri poi, sopra all’interno. Nella cripta ci sono i resti
l’autostrada dei due mari, si risale a di una chiesa più antica. Per lasciarsi
sinistra l’Ofanto fino al ponte roma- permeare dalla magia del borgo ci si
no che lo scavalca, una meraviglia in ferma al b&b Via Rogadeo, tre ca-
pietra, a schiena d’asino, con cinque mere in un palazzo del Settecento,
arcate a tutto sesto. Dalla parte oppo- con letti a baldacchino e un living di
sta una ciclabile accarezza l’Arco di grande stile dove si fa colazione.
Traiano e altri reperti archeologici. L’ultimo tratto arriva a Bari, in una
A un paio di chilometri Canosa è una ventina di chilometri di sterrati e
città e, al tempo stesso, una leggenda. asfalti leggeri, da cui è più facile sen-
Si narra sia stata fondata da Diome- tire il mare che vedere la metropoli.
de, i suoi reperti archeologici sono Si arriva in città sul lungomare IX
esposti nei musei di tutto il mondo. È maggio, e da lì si scende alla Basilica
su sette colli, come Roma. È delicata, del Patrono, San Nicola. I cammina-
poiché edificata su un terreno di ar- tori arrivano proprio dove i pellegrini
gilla, sabbia e sul tufo, pietra friabile, ripartivano: verso sud, verso il mare,
che ha reso possibile la creazione di verso Gerusalemme.
169
CaStelli & Cavalieri
Sui Monti Dauni, tra piccoli centri medievali e paesaggi fuori dal tempo.
Sorseggiando Nero di Troia sulle tracce di lupi e leggende templari
di A l e s s A n d r o l u o n g o e MAriellA PiscoPo

Palazzi di pietra e verdi distese. On the road verso


Monti e colline arsi dal sole, sen- gli antichi borghi del
tieri nella natura inviolata e boschi Subappennino Dauno: la
rigogliosi, dove trovano rifugio gli strada fra Castelluccio
ultimi lupi di Puglia. Inizia qui, sul dei Sauri e la cittadina
Subappennino Dauno, tra le alture di Troia, a mezz’ora da
Foggia. Una Puglia meno
al confine con il Molise e la Cam-
nota ma tutta da scoprire.
pania, un itinerario alla scoperta di
piccoli borghi medievali, tra i più
belli d’Italia, ma ancora poco cono-
sciuti. Circondati da paesaggi aspri
e stupendi. Un viaggio “lento”, e mestieri perduti. Scenografici i
scandito da trekking e passeggiate sentieri naturalistici dell’area Mon-
in mountain bike, soste per assag- te Cornacchia - Bosco Faeto (dau-
giare i piatti della tradizione, notti niatur.it): il Monte Cornacchia, con
in mezzo alle vigne o sotto le volte i suoi 1151 metri, è definito il “tetto
di un castello millenario. di Puglia”. La vista è assicurata. I
più avventurosi possono dormire in
sacco a pelo nel piccolo e spartano
Mestieri perduti rifugio forestale. Di notte si ammi-
Il viaggio può partire da Albero- ra uno spettacolare cielo stellato e
na, caratteristico centro medievale alle prime luci del giorno appare un
alle pendici del monte Stilo, terra maestoso paesaggio: praterie con
di Templari e di Cavalieri di Mal- splendide fioriture e antiche foreste
ta: da vedere, passeggiando tra dove ancora vivono i lupi. Il Lago
vicoli e stradine, l’Arco calabrese Pescara è il più grande lago natu-
(XV secolo), che ricorda - si narra rale d’acqua dolce della regione. Ci
- i calabresi in fuga dai saraceni che si può fermare per un picnic in una
popolarono la cittadina, la Chiesa delle tante aree attrezzate o divertir-
Madre, la Torre del Gran Priore. si con i figli al Parco Avventura di
Dalla monumentale Fontana Muta, Biccari con i suoi percorsi sospesi
con gli abbeveratoi in pietra, inizia tra gli alberi (dauniavventura.com).
un percorso che in circa tre ore con- Da non perdere, in agosto, la Sagra
duce al Santuario della Madonna del prosciutto, a Faeto, piccolo pa-
di Serritella. Per arrivarci si attra- ese che domina la valle del torrente
versa un bosco di roverelle dove si Celone, circondato da immensi bo-
possono osservare i cinghiali dell’a- schi e antichi mulini ad acqua. Sosta
rea faunistica, poi appaiono campi obbligata, per pranzo, al Salumifi-
di grano e di nuovo boschi, quelli cio - Ristorante Moreno: trionfo
di Mezzana e Marano. Per avere di salumi e selvaggina, piatti rusti-
un’idea di come si vivesse in questi ci e gustosi. Insieme a Celle San
luoghi, si può visitare, su prenota- Vito - altro tempio dei prosciutti
zione il locale Museo della civiltà - Faeto rappresenta una rara isola
contadina, che racconta tradizioni linguistica francoprovenzale, ere-
171
dità, secondo alcuni, dei soldati di L E D RI T T E di le finestre del castello che si aprono
Carlo d’Angiò. Poco lontano, ecco DOVE su scorci da cartolina incorniciano
Orsara di Puglia. Il borgo, con la La vigna più alta altre bellezze, il borgo e i monti.
sua splendida abbazia, racchiude L’uva più alta di
i segni di una storia millenaria: la Puglia si trova a
Grotta di San Michele Arcange- quasi 500 metri di La scoperta di Troia
lo, risalente al Duecento, silenzioso altezza, ai piedi del Troia, borgo medievale a circa
tempio scavato nella roccia, fu meta Monte Cornacchia, mezz’ora da Foggia, vanta una ma-
di pellegrinaggi fin dai tempi dei tra Troia e Lucera, gnifica cattedrale romanica, resa
primi devoti al santo guerriero, e vicino a Celle San Vito. unica dal suo rosone asimmetrico:
accolse nel XII secolo i leggendari I filari sono quelli del undici raggi ogivali, intervallati da
Cavalieri dell’ordine di Calatrava. vignaiolo-cantiniere intagli e ricami calcarei. Il comune-
Passato, ma anche presente. Acco- troiano Mario Ciarmoli, gioiello definito da Vittorio Sgarbi
gliente e goloso. Orsara, città slow, che da sempre si “la città più bella della Puglia” cele-
ha una vocazione enogastronomica avvale dell’agricoltura brerà nel 2019 i sui primi mille anni.
tutta da scoprire. Il pane cuoce in biodinamica per L’incantevole centro storico, pre-
un forno a paglia del 1526 (panee- produrre vini rossi, miato l’anno scorso con la bandiera
salute.com). E qui regna Peppe Zul- bianchi e rosati arancione del Touring, è valorizzato
lo, con i suoi ristoranti gourmet e dal celebre vitigno in estate da eventi come il Festival
la tenuta Nuova Sala Paradiso, con Nero di Troia. Troia Teatro, che ad agosto trasfor-
suite tra i vigneti. Poco distante Vil- ma strade e piazze in un palcosceni-
la Jamele, edificio del 700 che ospi- co urbano. Dopo una visita al Mu-
ta la sua rinomata Scuola di cucina seo del Tesoro della Cattedrale e al
internazionale. Intorno, il bosco e Palazzo Vescovile d’impronta van-
l’orto dei sapori perduti. Un inno vitelliana (protagonista del romanzo
alla filosofia “dalla terra alla tavola”, di Antonio V. Gelormini Episcopius
che valorizza i prodotti del territo- Troianus-Il taccuino di Troia), vale
rio: dalla parmigiana di borragine al la pena fermarsi alla Pasticceria Ca-
cacio-ricotta di latte di capra. soli ad assaggiare la Passionata, pa-
Nella vicina Bovino il 29 agosto sfi- sta di mandorle farcita con ricotte di
lano i cavalieri e le damigelle della latte di bufala, mucca e pecora.
Cavalcata Storica. Più volte nelle Proseguendo nella piana del Tavo-
classifiche dei borghi più belli d’I- liere, circondati dal verde acceso
talia, conta grazie ai suoi palazzi ben punteggiato dalle pale eoliche, s’in-
800 portali in pietra. Per la notte contra la Masseria Montaratro,
conviene fermarsi alla Residenza sulla provinciale Lucera-Troia. Nata
Ducale, b&b all’interno dell’impo- nel 1998 dalla ristrutturazione di
nente Castello Ducale: qui furono una stazione per la tosa delle greg-
ospitati Torquato Tasso e Giovan gi è un b&b con ristorante e centro
Battista Marino, papa Benedetto ippico. L’ideale per una passeggiata
XII e Maria Teresa d’Austria. Ag- a cavallo alla scoperta dei dintorni.
grappato su uno sperone di roccia, Qui, lo chef Luigi Nardella propo-
offre un’incredibile vista sulla valla- ne verdure locali e carni di capra
ta, per secoli teatro delle scorrerie garganica, presidio Slow Food. Una
dei briganti. La cappella conserva In alto: la splendida cucina deliziosa annaffiata dal Nero
un frammento della Santa Spina, cattedrale romanica di di Troia: terzo vitigno autoctono a
reliquia della passione di Cristo. Troia, con il suo rosone bacca nera più diffuso della Puglia,
Mentre il Museo Civico illustra asimmetrico. In basso, ha segnato nel 2016 un incremento
a sinistra: a cavallo sui
attraverso reperti di varie epoche il del 20 per cento, superando il Ne-
monti della Daunia;
patrimonio culturale delle comuni- a destra, cucina del
gramaro e il Primitivo. Da degustare
tà dell’Alta Daunia. Le sale esposi- territorio a Orsara con lo e acquistare nelle cantine Elda op-
tive sono uno scrigno traboccante chef Peppe Zullo e pure da Pirro, fra i maggiori produt-
di teche, quadri, statue. Ma anche il Castello di Bovino. tori della zona.
173
UNO SWING SUL BLU
Si gioca a golf vicino al mare, all’ombra di pini e ulivi secolari.
Ecco i campi dove andare in buca tra soste golose, Spa e masserie di charme
di M a r i e l l a P i s c o P o

Il clima, qui, è dolce anche in inver- Sul green all’ombra


no: giornate tiepide, spesso soleg- degli ulivi al Coccaro Golf
giate. Così, in Puglia, gli amanti del Club, il campo (nove
green possono giocare tutto l’anno. buche executive)
della Masseria Torre
Tanto più che hanno a disposizione
Maizza, a Savelletri
campi fra i più belli d’Italia. Il più di Fasano, Brindisi.
“antico” è il Golf Club Riva dei
Tessali di Castellaneta a 46 chilo-
metri da Taranto, in piena Magna
Grecia. Nato nel 1968, si colloca
insieme al suo resort in una tenuta mente: infiniti trulli e masserie, fino
di quasi 200 ettari, con un bosco di ad arrivare a Savelletri di Fasano
pini di Aleppo che arriva a lambire e scoprire che il San Domenico
la spiaggia bianchissima. Il percorso Golf si affaccia sugli scavi dell’an-
lungo 5.974 metri, par 71, ha visto tica Egnazia: 6.300 metri di prato
sfidarsi i più grandi campioni in- punteggiato da ulivi e aperto su
ternazionali. Ha un campo pratica, spettacolari scorci di mare. Si dor-
circondato dagli alberi, adiacente me alla Masseria Cimino, piscina
all’accogliente Club House con bar ricavata in un antico serbatoio di
e ristorante. Si può dormire in una acqua e un ristorante che propone
delle casette del residence I Comi- piatti della tradizione. A due passi
gnoli, mentre per il pranzo o la cena ci sono anche le 9 buche executive
si va a La Terrazza sul Mare, bar e par 27 del Coccaro Golf Club, pic-
ristorante sulla spiaggia. colo ma divertente, movimentato da
Appena fuori Bari il Barialto Golf un continuo saliscendi e da ostacoli
Club è un 18 buche, par 70, vario d’acqua. È il campo della Masse-
e impegnativo: 6.000 metri che si ria Torre Maizza (e della Masseria
snodano tra ulivi secolari, palme, Torre Coccaro), raffinato resort
querce, con cinque piccoli laghi sorto intorno a una torre del XVI
dove fioriscono le ninfee e volteg- secolo: camere con terrazzo, otti-
giano gli aironi. Dopo la partita, ma cucina e piccola Spa. A pochi
sosta in città da Perbacco per degu- chilometri da Lecce, ecco l’Acaya
stare i ravioli ripieni di cime di rape, Golf Club, che nel 2009 ha riaperto
con pomodorini e acciughe. dopo un restyling all’insegna dell’e-
Sulla strada per Bitritto, appare cologia eseguito dallo studio ameri-
Terranobile Metaresort, una villa cano Hurdzan-Fry: 18 buche nella
di fine Ottocento con una quindici- macchia mediterranea, intervallate
na di camere e una suggestiva area da ruscelli e laghetti. Completato
benessere sotterranea con percorso il percorso, per rilassarsi, ci si im-
hammam, cromoterapia, sauna. Da merge nella piscina-idromassaggio
lì alla Valle d’Itria il passo è breve, della Spa del Doubletree by Hilton
ma il paesaggio cambia completa- Acaya Golf Resort.
175
Indirizzi Mangiare
Dormire
Comprare
salento BLEu SALENTO
All’interno dell’omonimo
Dove Dormire marina, si mangia a pelo
d’acqua, accanto agli yacht
MASSERIA L’ANTICO ormeggiati: pescato del
FRANTOIO giorno e prodotti tipici locali.
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Crocefisso, Gallipoli (Le),
tel. 0833.20.15.93.
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Dove Mangiare dei bastioni, immerso nella
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Dove Mangiare
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Dove Dormire Menu rigorosamente di
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176
TOR DE FALCHI
Dove Aperitivo
Il Ministero delle Politiche
GRAN CAFFè GAMBRINuS Agricole l’ha nominata
Da provare il Noce Amaro, “Progetto di eccellenza
cocktail a base di caffè, rurale”. I vitigni autoctoni
rhum e un elisir di spezie. coltivati sono il Nero di Troia,
Indirizzo: via Mattetotti il Bombino Nero, il Moscato
Giacomo 32, bianco reale e l’Aglianico.
Gravina in Puglia (Ba), Indirizzo: contrada San
tel. 080.32.67.465. Girolamo Monte Lettieri,
Web: bargambrinus.it. Minervino Murge (Bat),
cell. 334.56.31.352.
Web: tordefalchi.it.
Dove Comprare
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Produzione limitata: realizzati ARTE DOLCIARIA Una camera di Residenza Ducale, nel castello di Bovino.
con erbe e frutti della Murgia. Antiche ricette dolci di gusto
Indirizzo: via Meucci 6/b, medievale rivisitate. Indirizzo: via Cesare Battisti daunia
Gravina in Puglia (Ba), Indirizzo: viale Giuseppe 3, Cerignola (Fg),
tel. 080.32.54.138. di Vittorio 45, Minervino tel. 0885.42.57.98.
Dove Dormire
Web: amarierosoli.com. Murge (Bat), Prezzo medio: 29 €.
tel. 0883.69.24.19. VILLA JAMELE
CASEIFICIO ARTIGIANALE LA BOTTEGA E SuITES DEL PARADISO
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di latte, bocconcini alla panna, di capretto e pecorino, un vista vigneti nella Nuova Sala
stracciatelle, scamorze di calice di Vigna Pedale rosso. Paradiso.
Dove Dormire
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tel. 080.32.52.014. pomeridiano. Prezzo medio: 25 €. 0881.96.47.63.
Web: caseificioderosa.it. Indirizzo: via G. Rogadeo 66, Web: villajamele.it,
Bitonto (Ba), STORyTELLER nuovasalaparadiso.it.
BIOLAND tel. 080.37.43.930. Cucina e bevande, dai cocktail Prezzi: da 80 a 120 €.
I Loiudice coltivano e Web: ledimorediedward.it. ai long drink, a chilometro zero.
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di grani, cereali e legumi, Corato (Ba), Quattro camere nel castello
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tel. 080.32.25.596. camere ampie, Spa e piscina. cell. 328.84.27.433.
Dove Comprare
Web: bioland.it. Indirizzo: S.P. 143, km 3, Web: residenzaducale.it.
Canosa di Puglia (Bat), PASTICCERIA MOFFA Prezzi: doppia b&b, 75 €.
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Indirizzo: via Giardini 92/94, Indirizzo: via Mandara 103, località Campo Fiera, Troia
Dove Mangiare
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tel. 080.32.67.802. HOSTARIA u’VuLESCE tel. 0881.33.18.31. Web: bora-troia.it.
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Indirizzi Mangiare
Dormire
Comprare
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i cicloturisti, in centro città. Prezzo medio: 35 €.
Indirizzo: corso Umberto 52;
via Soriani 11; via Lamele 12, Masseria MonTaraTro
Troia (Fg), Cucina povera rivisitata.
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Web: svegliarsineiborghi.com. di carciofi, cardi e rucola.
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da 45 a 55 €. Troia Km. 32,500, Lucera
(Fg), tel. 0881.54.28.85. Masseria Torre Maizza, a Savelletri di Fasano.
Web: ristorantemas-
Dove Mangiare
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Moreno Prezzo medio: 35 €. da 170 a 290 €; residence per da 295 a 470 €.
Salumificio e ristorante dai 4 persone da 1.220 a 3.280 €
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Dove Comprare
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Web: prosciuttodifaeto.it. divino” appena sfornato. La camera in mansarda ha un piano con roof garden.
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Orsara di Puglia (Fg), Indirizzo: via Bitritto 101, di Acaya Km 2, Acaya (Le),
risToranTe cell. 366.54.64.992. Bari, tel. 080.506.15.29, tel. 0832.86.13.85,
PePPe ZUllo Web: paneesalute.com. Web: terranobile.it. 0832.86.13.78 (golf),
Ristorante della Nuova Sala Prezzi: doppia b&b Web: jsh-hotels.com/
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Indirizzo: via Piano Paradiso, dauna alla cassata siciliana: Masseria CiMino da 104 a 314 €.
Orsara di Puglia (Fg), tradizionale al Nero di Troia. Trionfo di frutta e crostate a
tel. 0881.96.47.63. Indirizzo: via Regina colazione.
Dove Mangiare
Web: peppezullo.it. Margherita121, Troia (Fg), Indirizzo: contrada Masciola,
Prezzo medio: 35 €. cell. 328.44.34.040. Savelletri di Fasano (Br), PerbaCCo
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la CanTina 080.48.29.200 (golf). sgombro su crema di piselli e
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Indirizzo: via Giovanni tel. 080.55.88.563.
Dove Dormire
Barone 1, Bovino (Fg), Torre MaiZZa Prezzo medio: 35 €.
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Prezzo medio: 35 €. hoTel & golF resorT nella Spa per un trattamento
Dove Golf
Nella pineta, residence con a base di olio d’oliva.
Piana Delle ManDrie vista sulla buca 9 e lettino Indirizzo: contrada Coccaro, barialTo golF ClUb
Provare la pasta con ragù di riservato in spiaggia. Savelletri di Fasano (Br), Scuola di golf e percorso di 18
cinghiale e il soffritto di maiale Indirizzo: loc. Riva dei tel. 080.48.27.838 buche tra palme e ulivi.
nero. Formaggi e salumi si Tessali, Castellaneta Marina (anche per il golf). Indirizzo: S.S. 100 km 18,
comprano nell’azienda. (Ta), tel. 099.84.398.200, Web: masseriator- Casamassima (Br),
Indirizzo: contrada Padula SP 099.84.31.844 (golf) remaizza.com. tel. 080.69.77.105.
121 Incrocio Accadia Panni, Web: rivadeitessali.com. Prezzi: doppia b&b Web: barialtogolfclub.com.

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Gli indirizzi utili di DOVE LE APP DA SCARICARE

INFORMAZIONI GENERALI su voli e servizi disponibili presso GUIDA DELLA PUGLIA


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informazioni turistiche sulla Puglia è navette che raggiungono le altre viaggiatori che l’hanno
viaggiareinpuglia.it. località della Regione, consultare visitata: luoghi, attività
Per ricevere assistenza sulle il sito della Società Aeroporti ed eventi, ma anche
strutture di accoglienza, indicazioni di Puglia, aeroportidipuglia.it. ristoranti e hotel per
su attrazioni, gastronomia ed Con Trenitalia (trenitalia.com) si dormire (minube.it/
eventi, ci si può rivolgere agli uffici raggiungono diverse località della guide-sociali/puglia).
IAT presenti sul territorio (l’elenco Puglia. Il Frecciarossa, infatti,
arriva a Foggia e Bari, grazie a due
PUGLIAREALITY+
completo è consultabile sul sito
App per la realtà
agenziapugliapromozione.it). collegamenti giornalieri da e per le
aumentata: si
Gli Info Point dell’Agenzia Regionale stazioni di Milano Centrale, Reggio
inquadrano i dintorni
del Turismo Pugliapromozione Emilia e Bologna Centrale. per individuare i punti
si trovano negli aeroporti di Bari Per chi preferisce muoversi in d’interesse turistico in
e Brindisi e sono contattabili ai auto, le maggiori arterie viarie sono zona. Ha una sezione
numeri di telefono: 080.53.61.350 l’autostrada A14 Bologna-Taranto e dedicata a itinerari
(Bari) e 0831.41.2975 (Brindisi). la A16 Napoli-Canosa, detta anche tematici e a tour virtuali
A Bari, altri Info Point dell'Agenzia “Dei due mari” perché collega il di siti archeologici.
sono presenti in centro, in Tirreno con l’Adriatico. Per iOS e Android.
lungomare Starita, presso la Fiera Per il Salento, la SS16 Adriatica è
del Levante (tel. 080.58.21.411), e la strada di riferimento, mentre LE STRADE DEL VINO
dello IAT, in piazza del Ferrarese la Statale 172 “dei Trulli” collega PUGLIA
(tel. 080.52.42.244). Nella Provincia Martina Franca (Taranto) a App dotata di
di Barletta Andria Trani, i principali Locorotondo (Bari). Infine, la SS 89 geolocalizzazione per
Info Point si trovano a Barletta, in fa il periplo del Gargano. raggiungere le cantine
corso Garibaldi 206; ad Andria, in In traghetto si raggiungono invece pugliesi e degustare i
piazza Vittorio Emanuele II 16; a le isole Tremiti. I collegamenti migliori vini regionali.
sono gestiti da Tirrenia (tirrenia. Nella sezione News si
Trani, in piazza Trieste (aboutbat.
it), con partenza dal porto di
trovano informazioni
com). A Taranto gli uffici IAT sono
su eventi a tema
aperti presso la Galleria Comunale- Termoli; dalle Linee Marittime
(lestradedelvinopuglia.
Castello Aragonese, a Lecce, in via Adriatico (collegamentiisoletremiti.
it).
Vittorio Emanuele 24, e a Foggia, in com), con partenza da Peschici e
via Scillitani 2. Rodi Garganico; dalla compagnia MAPP
Navigazione Libera del Golfo (navlib. Consente di individuare
COME MUOVERSI it), che parte da Tremoli e Vieste. le botteghe artigiane
La Puglia è raggiungibile in aereo Chi desidera spostarsi all'interno e gli eventi che
dalle principali città italiane, con voli della regione con un'automobile a valorizzano i mestieri
di linea e low-cost sugli aeroporti noleggio può rivolgersi agli uffici e l’artigianato artistico
di Bari e Brindisi. I voli sono operati delle principali agenzie come Avis tradizionale della Puglia
da Alitalia (alitalia.com), Meridiana (avisautonoleggio.it), Europcar (m-app.eu).
(meridiana.it), Volotea (volotea. (europcar.it), Hertz (hertz.it),
com), Ryanair (ryanair.com), Easyjet Maggiore (maggiore.it) e Budget ABOUTBAT
(easyjet.com) e Blue Air (blueairweb. (budgetautonoleggio.it) che hanno Utile per scoprire i
com), con partenza da Milano, uffici negli aeroporti di Bari e Brindisi. tesori e le attrazioni
Roma, Torino, Venezia, Verona, Avis è presente nelle città di Lecce della Provincia, fornisce
Bologna, Pisa, Firenze, Olbia e e Taranto, mentre Europcar, Hertz e dritte su che cosa fare,
Maggiore servono anche Foggia. vedere e dove dormire
Catania. Per maggiori informazioni
(aboutbat.com).

a cura di Alessia Merati


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