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IN EDICOLA IL 29 SETTEMBRE 2020 | Poste italiane S.p.A. Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n° 46) art. 1 comma 1 aut. n. MBPA/C/RM /45/2018
Austria € 10,90, Germania e Olanda € 10,90; Belgio, Francia, Grecia, Lussemburgo, Portogallo (Cont.),Principato di Monaco e Spagna € 9,50; Svizzera Chf 13,90; Svizzera Canton Ticino Chf 12,90; Gran Bretagna £ 11,30.
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Prezzi validi salvo errori ed omissioni - Prodotti disponibili salvo esaurimento scorte.
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Austria € 10,90, Germania e Olanda € 10,90; Belgio, Francia, Grecia, Lussemburgo, Portogallo (Cont.),Principato di Monaco e Spagna € 9,50; Svizzera Chf 13,90; Svizzera Canton Ticino Chf 12,90; Gran Bretagna £ 11,30.
IN EDICOLA IL 29 SETTEMBRE 2020 | Poste italiane S.p.A. Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n° 46) art. 1 comma 1 aut. n. MBPA/C/RM /45/2018
COCKTAIL BAR
DRINK E CIBO FINALMENTE
SULLO STESSO PIANO?
PECORINI, TESORI DIMENTICATI CHEF: RUSSO E SODANO
L'ELBA E IL SUO VINO, L'ANSONICA CLASSIFICHE, I MIGLIORI CAPPERI
Gambero Rosso
RISTORANTI WINE BAR & RESTAURANT BIRRERIE BAR
LE NOSTRE 2020
VALUTAZIONI BUONI BUONI BUONE CAFFÈ BUONO
RISTORANTI
d’ITALIA OTTIMI OTTIMI OTTIME CAFFÈ OTTIMO
2682 INDIRIZZI PER
MANGIARE E BERE
215 NOVITÀ
PREMI SPECIALI:
LA NOVITÀ
DELL'ANNO
IL CUOCO
EMERGENTE
I 30 MIGLIORI
IL RISTORATORE
DELL'ANNO
IL PASTRY CHEF
DELL'ANNO
IL MIGLIOR
SERVIZIO DI SALA
ECCELLENTI ECCELLENTI ECCELLENTI CAFFÈ ECCELLENTE
UNDER 30
PERIODICITÀ ANNUALE
120
Lorenzo Ferraboschi, Carlo Fiori, Roberto Furesi, Alessandra Gesuelli, Emiliano Gucci, Maria Ippoliti, Cinzia Leone, Marco Lombardi, Susy
Macchioni, Raffaele Maiorano, Alberto Marcomini, Max Mariola, Sonia Massari, Roberto Mazzei, Giorgio Melandri, Paola Mencarelli, Clara
Miuccio, Livia Montagnoli, Marco Moroni, Matteo Musacci, Francesca Naccarato, Alessandro Naldi, Edoardo Nono, Mario Occhiuto,
Alfredo Pirri, Patrick Pistolesi, William Pregentelli, Alessandro Procoli, Fabiola Pulieri, Marco Radicioni, Alfredo Russo, Roberto Rubino,
Francesco Sodano, Massimo Todaro, Carlo e Giulia Tramis, Marcello Trentini, Maurizio Amedeo Uliano, Elvan Uysal, Massimiliano
Venusti, Annalisa Zordan
120
le ricette I piatti di Francesco Sodano a Il Faro di Capo d’Orso di Maiori (SA)
Ricordo di un viaggio in Perù. Ceviche di pesce azzurro
C’era una volta l’Impero romano. Linguine carote e garum
Tra la Costiera e l’Oman. Risotto al limone nero con capperi e bottarga
Come una tagliata ai funghi
127 Alfredo Russo. Controcorrente, con ironia e gusto
134 La ricetta di Lilith a Vernole (LE)
140
le classifiche L’eleganza del cappero. 15 boccioli da non perdere
149 5 artigiani per i biscotti d’autunno
154
Miniguida Cosenza, bella Cosenza
168
graphic novel La salicornia e il segreto dei Vichinghi di Cinzia Leone
2020
10 AN
BUONE 10 YE NI
ARS
BUONI BUONI BUONE
RACCOLTA/HARVEST 2019
I PRODUTTORI DI OLIVE DA MENSA/
TABLE OLIVES PRODUCERS
PIZZE AL TAGLIO
ECCELLENTI ECCELLENTI
580 LOCALI SUHPLVSHFLDOL
PREMI SPECIALI: LA MIGLIOR
LA CLASSIFICA SDVWLFFHUHHPHUJHQWH
IL PASTICCERE PASTICCERIA
DEI PIÙ GRANDI EMERGENTE SALATA
MAESTRI ITALIANI PLJOLRUFRPXQLFD]LRQHGLJLWDOH
LA NOVITÀ
50 NOVITÀ PLJOLRUSDVWLFFHULDVDODWD
DELL'ANNO
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Una buona vendemmia
Il 2020 passerà alla storia come uno degli anni
più difficili della nostra epoca. Progressiva-
mente si percepisce un senso di ripresa che
viene confermato dai positivi dati di previ-
sione sulla vendemmia. Infatti, emerge dalle
preziose analisi di Assoenologi, Unione Italiana
Vini e Ismea che l’Italia mantiene il primato mondiale
di produzione di vino. La ripartenza andrà sostenuta da par-
te delle Istituzioni, come si sta impegnando a fare il ministro
Teresa Bellanova, e anche dalla riaffermata alleanza tra pro-
duttori e mondo Ho.Re.Ca., così come affermato da Paolo Ca-
stelletti di Uiv. Un’alleanza tra le parti, un patto implicito tra
il settore del vino e dell’Ho.Re.Ca. che svolge un ruolo prima-
rio sia nei consumi dei vini di qualità che per il suo ruolo di
attrattore del turismo nazionale, che ha tenuto, e di quello
internazionale che dovremo sostenere e rilanciare nel 2021.
L’estate appena trascorsa è stata un’estate diversa, che ha
avuto il vantaggio di farci riscoprire i territori, i paesaggi, i
panorami e i prodotti italiani, unici al mondo. È stata l’esta-
te del turismo vissuto all’aria aperta, una “puntata pilota”
che dovremo imparare a riproporre con più forza, come da
tempo indica il ministro Dario Franceschini con l’attenzione
ai borghi e alle aree esterne. C’è necessità di rendere ancora
più attrattivi i territori e i prodotti, raccontare e promuove-
re la loro unicità per far comprendere il loro valore e poter
vendere l’unicum italiano a prezzi adeguati e, quindi, più
elevati. Ciò sarà possibile se si investe nella formazione di
figure professionali e manageriali capaci di promuovere il
complesso delle eccellenze e della creatività e di accogliere
visitatori dal mondo attratti da esperienze che solo l’Italia è
in grado di offrire. Nella progettazione e nella gestione di
questi nuovi trend ci guideranno la protezione della biodi-
versità e la cultura della sostenibilità che appartiene al no-
stro DNA e che oggi viene finalmente diffusa e valutata con
sistematicità.
Le anticipazioni sui risultati delle guide Vini e Ristoranti d’I-
talia e delle più giovani, ma altrettanto rilevanti, guide Top
Italian Restaurants e Top Italian Food & Beverage Experien-
ce, che verranno presentate nei mesi di ottobre e di novem-
bre, confermano la qualità del made in Italy e quindi danno
fiducia alla ipotesi di un rapido rimbalzo, confermando le
previsioni dei principali osservatori e delle società di consu-
lenza.
Una buona vendemmia quindi come “benzina” per far ripar-
tire il motore dell’Italia agroalimentare, dell’ospitalità e del
turismo e che, con rinnovato, impegno Gambero Rosso conti-
nua a raccontare e promuovere.
- Paolo Cuccia
N AT I I N V E N E T O, C R E S C I U T I I N P U G L I A , G R A N D I N E L M O N D O. tinazzi.it
Arriva l’inverno.
Al ristorante mangeremo al freddo
Ottobre è un mese cruciale perché segna il passag-
gio dalla stagione estiva a quella invernale. Per il
mondo dell’hospitality questa “crucialità” è ac-
centuata; soprattutto per quella fascia di opera-
tori che vivono grande differenza tra l’operatività
durante la bella stagione e quella durante i mesi di
freddo e maltempo. Quest’anno però sull’operatività estiva sono
stati tantissimi a puntare: grazie alle concessioni dei comuni e a
seguito delle insistite esigenze della clientela, un gran numero di
ristoranti, bar, pizzerie hanno scommesso sul “fuori”, sui “dehors”.
Una parte dell’industria della ristorazione ha ovviamente conti-
nuato a soffrire, un’altra parte però grazie anche a questo cam-
bio di abitudini e alla possibilità di utilizzo più disinvolto delle
aree esterne ha reagito in maniera arrembante. Non sono rari i
casi di ristoranti che ad agosto 2020 - nel bel mezzo della crisi
più spaventosa della storia contemporanea - hanno fatturato ci-
fre superiori ad agosto 2019.
Cosa succederà tra qualche settimana quando per motivi mete-
reologici il ricorso agli spazi esterni sarà più complicato? Le
persone continueranno ad avere la voglia e la serenità per anda-
re a mangiare fuori pur dovendosi sedere all’interno? I clienti si
spaventeranno quando anche solo i semplici raffreddori di sta-
gione creeranno un contesto meno tranquillo rispetto a quello
dell’appena trascorsa estate? Si alzerà nuovamente l’asticella
dell’angoscia contribuendo a far crollare i consumi?
Si prospetta ragionevolmente un inverno in cui la capacità di
adattamento dovrà spingersi all’estremo. Non solo per quanto
riguarda i ristoratori, interessati a salvare il conto economico,
ma anche dal lato dei clienti se non vorranno rinunciare per tut-
ti i mesi freddi a meritati svaghi e occasioni di socialità.
Concretamente? Mangeremo all’aperto, anche col freddo, vestiti
col cappello e con la sciarpa. Sarà un esperimento, ma non avrà
senso sottrarsi. I ristoranti forniranno magari delle coperte o
più probabilmente delle stufe a gas (i classici “funghi”) e verrà un
momento, durante i mesi più rigidi, in cui sarà perfino difficile
reperirle. I dehors montati in questi mesi, anche grazie agli sgra-
vi economici sulle relative tasse, non verranno smantellati e
continueranno a dare il loro contributo. Ma il contributo princi-
pale alla tenuta e alla sopravvivenza di un’intera industria lo
dovremo dare noi in qualità di consumatori: pronti a modificare
i nostri costumi nel quadro di un mix di flessibilità e consapevo-
lezza di uno scenario non facile. Se l’emergenza chiama a un
nuovo modo di essere imprenditori, è anche vero che nulla è fat-
tibile nella strategia di adattamento in assenza di un nuovo
modo di essere clienti.
- Massimiliano Tonelli
I PANINI LI FA MAX
Max è ormai il re dei panini. Ne presenta alcuni ottimi per un
autunno in cui c’è nostalgia ancora dell’estate… Tartare di chia-
nina, Pollo al mattone, Polpo e patate: possono essere buoni com-
pagni del panino!
in esclusiva su Sky 132 e 412
in onda dal lunedì al venerdì alle 9.30
4 Mercato Morsenchio 4
5 Mercato di piazza Ferrara (Corvetto)
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Senza il suo aiuto, purtroppo,presto potrebbe non trovarla più. Troverà anche quotidiani, libri,
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perchè anche qualcuno di essi potrebbe essere chiuso, tutti avranno sempre il nuovo indirizzo sempre aggiornato
in tempo reale!
HERBARIUM GASTRONOMICO
a cura di Alessandro Di Tizio
CONTEST #CUCINACONGAMBEROROSSO
a cura di Antonella Dilorenzo
Torniamo con il nostro contest Instagram #cucinacongamberorosso e lo facciamo riproponendo una delle cotture
più gettonate dell’autunno e dell’inverno: quella al forno. A fare da protagonista, le mandorle, ingrediente scelto per
la nostra sfida mensile sui social. Trionfa la ricetta semplice e gustosa di @a_vale_gusta da rifare a casa.
BISCOTTINI DI MANDORLE E CIOCCOLATO
AROMATIZZATI ALL’ARANCIA, LIMONE E VANIGLIA
Ingredienti
300 gr farina 00
100 gr burro
100 gr olio di semi di girasole
1 bacca di vaniglia
2 uova
100 gr zucchero
100 gr mandorle tritate
100 gr cioccolato fondente a scaglie
scorza grattugiata di un limone e di un’arancia
un pizzico di sale
Procedimento
Preparare due ciotole: nella prima mettere lo zucchero, il sale e grattugiare la scorza di un limone e di un’arancia.
contenuto della bacca di vaniglia, il burro ammorbidito e Unire i due composti aggiungendo gradualmente il secondo
l’olio. Mescolare con un cucchiaio di legno fino ad ottenere al primo. Creare delle palline e lasciarle riposare per un’ora
un composto omogeneo; aggiungere gradualmente le man- in frigo in modo che tengano al meglio la cottura una volta
dorle a pezzetti, il cioccolato a scaglie e due uova sbattute. Il in forno. Metterle su una teglia ben distanziati perché non
composto deve rimanere liscio. si uniscano, e poi in forno preriscaldato a 160 gradi per 40
Nella seconda ciotola setacciare la farina con un pizzico di minuti.
LIBRI
a cura di Antonella De Santis
I segreti della
dieta mediterranea
Mangiare bene, stare bene
a cura di
Elisabetta Moro e Marino Niola
il Mulino
COSA LEGGE CHI SCRIVE? Il mio comodino è una “libreria a cielo aperto”: testi di ogni
RISPONDE TANIA MAURI tipo, vecchi e nuovi, si mescolano tra loro. Nei mesi estivi ho
(GIORNALISTA ENOGASTRONOMICA) alternato due tomi: What is cooking di Ferran Adrià (ed Phai-
don, 464 pp, 120€), un viaggio avvincente per capire meglio la
relazione tra la razza umana e il cibo, un’analisi della cucina a
360 gradi (bellissime le illustrazioni) e Il tormento e l’estasi di tore, 720 pp. 30€) una piccola bibbia che attraversa i 120 anni
Irving Stone (Ed. Corbaccio, 856 pp, 23€) la storia di Miche- della Rossa, pensata per gli amanti della cucina d’autore che
langelo, genio tormentato, più scultore che pittore, acquistato, raccoglie la storia di 286 ristoranti tristellati, molti visitati
non a caso, dopo aver rivisto la Cappella Sistina. New entry il personalmente dall’autore. [Nel prossimo numero curiosia-
Tre Stelle Michelin di Maurice von Grienfields (Maretti Edi- mo tra le letture di Gualtiero Spotti]
DESIGN
a cura di Sonia Massari
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RAFAEL, LO SPRECO ALIMENTARE… CREATIVO
4 CONTENITORE MULTITASKING Più di un terzo del cibo prodotto viene sprecato. Sprecare è
Rafael è una collezione di contenitori/vassoi per un paradosso, visto che ci sono ancora tante persone che
la tavola creata dallo Studio Pastina. Ogni esemplare è soffrono la fame. Inoltre, viste le emissioni di gas serra per
composto da due elementi impilabili, realizzati in legno e produrre alimenti, ciò è un problema per tutto l’ecosiste-
resina. Grazie all’eleganza e alle linee essenziali, Rafael si ma. La designer Sophia Rowland ha deciso di reinventare
inserisce naturalmente in molti scenari dell’abitare quoti- il modo in cui i consumatori pensano al cibo. Il sistema di
diano. Può essere utilizzato in tavola e in cucina, ma an- prodotti Pairish aiuta gli utenti a immaginare nuove oppor-
che come accessorio da scrivania o come centrotavola tunità: scansionando gli alimenti al momento dell’acquisto
decorativo. La combinazione visiva e tattile delle texture nell’interfaccia Pairish, il sistema ti spiega come utilizzare
del legno e della resina offre un’esperienza multisenso- gli avanzi in eccesso. Ri-confezionati in miscele di frullati,
riale e si traduce in una perfetta sintesi di estetica classi- etichettati e datati: si tiene traccia della “storia dello spreco”
ca e contemporanea. e con un sistema di ricette personalizzate, si crea
pastinaisgood.com un nuovo rapporto tra noi e il cibo che mangiamo.
5 sophia-rowland.com/pairish
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sabato 17 ottobre
Lazio
Maltagliati ai broccoletti
Merluzzo alla romana con maionese
sabato 24 ottobre
Campania
OLIOE2O
Timballo di ziti e scamorza
Pesce all’acqua pazza
sabato 7 novembre
Puglia
UN CICLO DI EVENTI STRAORDINARI Orecchione con cime di rapa
SULL’EXTRAVERGINE ITALIANO Minestra di broccoli in brodo di arzilla
IN COLLABORAZIONE CON
sabato 14 novembre
Toscana
Zuppetta di pane e cavolo nero
Peposo
Mipaaf-Ismea - campagneistituzionali.it/oliosutavola
ismea.it - politicheagricole.it - gamberorosso.it
APER
Bologna e le altre città si riprendono gli spazi di vita.
Il racconto negli scatti di Max Cavallari
MAX CAVALLARI
Nato a Soncino (CR), dopo la maturità
classica si trasferisce a Bologna dove
Le vie si sono ripopolate, c’è stata una riappropriazione del
studia Comunicazione e Giornalismo.
vivere la città all’esterno delle proprie mura, quasi a cercare
Inizia come fotografo prima a Milano
di dimenticare il tempo passato chiusi all’interno delle e Brescia per poi tornare a Bologna
proprie abitazioni e di se stessi. Attraverso queste istantanee dove fa il fotografo di cronaca per
ho voluto raccontare la città di Bologna come esempio di Repubblica e Corriere della sera. At-
molte città d’Italia. I ristoranti hanno esteso la loro attività tualmente lavora come fotografo do-
maggiormente al di fuori dei propri spazi, “invadendo” cumentarista e collabora con ANSA e
in maniera positiva le strade e le vie della città. Mi piace Getty Images. Ha realizzato reportage
tra Cina, Sud America e Nord Africa. Si
pensare a questo come un atto collettivo, di riparazione, di
occupa anche di fotografia commer-
rinascita, di riappropriazione degli spazi negati per tanto
ciale con taglio documentaristico.
tempo. La gente è tornata a sorridere, certamente con più
attenzione rispetto a prima e vuole fare in modo che tutto maxcavallariph.com
questo sia visibile a tutti per darci la forza di guardare avanti. max.cavallari.ph@gmail.com
I panini li fa Max
con i grandi salumi d’Italia
Salame di Varzi DOP
Il Salame di Varzi è una Denominazione di Origine
Protetta (DOP) dal 1996. Le sue origini si perdono nella
notte dei tempi. Una tradizione, una pratica gastrono-
mica, una tecnica di salumeria, che negli anni si è con-
solidata e perfezionata. Oggi, sebbene si sia dato spa-
zio ovviamente all’utilizzo di attrezzature più moderne,
nel rispetto della tradizione la produzione segue le
stesse ricette e procedimenti di un tempo, definiti dal-
le linee guida dello storico Disciplinare di produzione.
A difesa di questi aspetti fondamentali è nato il Con-
sorzio di Tutela del Salame di Varzi. Eccellenza dell’Ol-
trepò Pavese, il Salame di Varzi è il frutto dunque di
una cultura contadina che giunge da molto lontano,
nata probabilmente già dall’esperienza dei Longobar-
di nell’Alto Medioevo e sviluppata attraverso il prezioso
lavoro dei monaci all’interno dei monasteri a partire
dal XII secolo. Nel corso degli anni, tra le principali ra-
gioni del successo del salame nella Valle Staffora vi
sono certamente le vicende storiche della zona, l’in-
Oltre tensa attività commerciale condotta dalle sue genti e,
fondamentalmente, le condizioni climatiche e le ca-
Salame di Varzi DOP Uvetta
ratteristiche del territorio. A seconda del periodo e del
Zucca Pizza bianca luogo di stagionatura, il prodotto presenta profumi
Crescenza speziati più o meno marcati. Il sapiente equilibrio de-
Pinoli gli ingredienti dona un sapore dolce e delicato, con un
aroma fragrante e caratteristico, un retrogusto legger-
mente amarognolo strettamente condizionato dal pe-
riodo di stagionatura.
«Siamo di fronte a un salume caratterizzato
da un grande spettro aromatico
e da un delicato equilibrio di sapori.
Perfetto per esaltare questo mix
di ingredienti, il Salame di Varzi DOP dà
nervo alla dolcezza della zucca e dell’uvetta,
sottolinea la morbidezza della crescenza
e bene si rincorre con la balsamicità dei pinoli.
La pizza bianca chiude il cerchio goloso»
— Max Mariola
Ministero delle
politiche agricole
alimentari e forestali Finanziato con il contributo MIPAAF DM 57321 del 8.8.2019
A
ll’inizio c’era il food pairing
con i drink, poi l’avvento della
cucina liquida… ora è la volta
dei cocktail bar con cucina,
sempre più numerosi, sempre
più soddisfacenti sul fronte della proposta
gastronomica. Da Milano a Roma, da Torino
a Napoli e a Palermo, questo è un fenomeno
che sta riguardando tutta Italia. È una novi-
tà, o meglio è l’arrivo in Italia - finalmente
- di una tendenza già affermata altrove
livello - si è mostrato contrario al concetto pairing preimposto» (Vedi box). E quello che
di food pairing. «Chiarisco la mia avversi- si sta verificando in questa oggettiva cresci-
tà nei confronti del food pairing», anticipa la ta del settore, aggiungiamo noi, non è solo
nostra provocazione D’Addezio, «quando l’ottimo piatto da affiancare ad un cocktail
abbiamo cominciato a mettere questa etichet- di ricerca, bensì il cocktail di ricerca che si
ta era prematuro, era come comprare una sel- affianca ad un piatto a sua volta di ricerca.
la senza sapere se avresti comprato un cavallo
o un asino. Perché sei o sette anni fa non era UNA CUCINA E UN MOOD DINAMICI
affatto scontato bere bene in Italia. C’era an- Sul concetto di cucina dinamica concordano
cora molta improvvisazione nel nostro settore, un po’ tutti i barman intervistati. «Il cocktail
dunque aggiungere carne al fuoco non aveva bar adesso ha trovato una sua dimensione, che
granché senso. Oggi le cose sono cambiate, ci va sicuramente oltre allo Spritz con le patati-
siamo internazionalizzati, abbiamo iniziato ne», osserva Pistolesi, «ha iniziato ad evolver-
ad investire e finalmente si inizia a bere bene si in linea con l’evolversi del cliente stesso. Pren-
in moltissimi posti. È giunto finalmente il mo- diamo ad esempio un giovane professionista,
mento di proporre anche una cucina dinamica, dai trenta ai quarant’anni, che si viene a fare
capace di affiancarsi ai drink, penso a un fre- il suo cocktail una volta staccato il lavoro. A un
sco spaghetto pomodoro e basilico da gustarsi certo punto arriva ora di cena e fondamental-
con un Margarita, ma pure a una più classica mente le alternative sono due: andare al risto-
scaloppa di foie gras da abbinare a un Cocktail rante, ma così smorzi le vibes positive (magari
Martini (altro che olive!). In ogni caso se si nel frattempo ha incontrato un vecchio amico o
vuol proporre dei piatti da abbinare ai drink conosciuto una persona interessante) e poi dopo
c’è bisogno di dinamicità, non di un percorso di cena quasi sicuramente te ne vai a letto, op- f
Ferrara
Torino Apelle
Casa Mago
Affini
Modena
Spaccio delle Carceri
Bisceglie (BT)
Contrabar
Firenze
Sorrento (NA)
Bulli & Balene (Manifattura Tabacchi)
Dry Martini
Ditta Artigianale
La Ménagère
Locale
Floreal
Siena
Bottiglieria Salefino
Messina
Napoli Vicolo 33
Archivio Storico
Roma
Blind Pig
Carnal
Chorus Café
Drink Kong
Latta
La Punta Expendio de Agave Santa Cristina d’Aspromonte (RC)
Sorpasso Aspro
Palermo
Bocum Catania
Fud On
V i a p e r S . G i o v a n n i , 4 5 3 1 0 4 9 Va l d o b b i a d e n e ( T V ) T. 0 4 2 3 9 8 2 0 7 0 v a l d o c a . c o m v a l d o c a . c o m / s h o p
LE STORIE
Le foto che accompagnano il mandi la barra o i fornelli, sembra proprio hanno mai contemplato lo Spritz. Ed è stato
servizio sono state scattate a che questi cocktail bar con cucina stiano bene così anche perché, non essendo né a Mi-
La Punta Expendio de Agave
trovandosi il loro bel ruolo e il loro giusto lano né a Roma, abbiamo pure pochi competi-
di Roma. Ringraziamo
i titolari del cocktail bar
spazio in Italia, non solo a Milano e Roma. tor». L’offerta di Apelle prevede i piatti della
con cucina messicana, Pensiamo per esempio alla Bottiglieria Sale- chef Martina Mosco, con un passato all’An-
Cristian Bugiada fino a Siena, a Ruggine o a Oltre a Bologna tica Osteria Cera e prima ancora a Londra
e Roberto Artusio. (in città un esempio fulgido è stato Scarto, con Gordon Ramsay, e i cocktail di Robert
«Negli Usa è normale che però ha chiuso a inizio 2020), a Mani- Paul Farcas, con esperienze in grandi hotel
mangiare nei cocktail bar -
fattura a Firenze, o ancora ad Archivio Sto- sia in Italia che all’estero. «Solitamente a me
spiega Cristian Bugiada -
lì la vendita di alimenti rico a Napoli, Bocum a Palermo o Apelle a capitava di mangiare molto bene e bere male
è un requisito per chiunque Ferrara, aperto cinque anni fa in una città o, viceversa, di bere molto bene e mangiare
richieda la licenza parecchio ferma dal punto di vista della pietanze da pub. Noi, invece, abbiamo messo
di vendita di bevande miscelazione. «Me le ricordo le prime serate assieme due fuoriclasse per dare la stessa im-
alcoliche»
in cui non entrava praticamente nessun clien- portanza alla cucina e al bar». Seguendo que-
te», racconta Matteo Musacci, founder di sta logica Matteo non crede affatto al food
Apelle insieme al socio Claudio Bellinello, pairing dove «un attore deve sempre metter-
«però siamo stati testardi e abbiamo conti- si in primo piano rispetto all’altro, per noi la
nuato per la nostra strada, oggi posso dire, col complessità dei drink non può essere abbinata
senno di poi e in pieno post Covid, che abbiamo alla complessità dei piatti, ecco perché un coc-
fatto la scelta giusta. Abbiamo consegnato a ktail per quanto mi riguarda va bevuto prima o
Ferrara il nostro bagaglio di conoscenze e viag- dopo cena». O al massimo si lascia la libertà
gi, e accompagnato per mano i clienti verso una al cliente di decidere se dare più importanza
proposta su altri livelli, che sicuramente non a una cosa piuttosto che a un’altra. f
1 Apelle - Ferrara
Mix di cucina del territorio e
multietnica in un ambiente giovane
e divertente
2 Carico - Milano
Per la sua offerta contemporanea
3 Locale - Firenze
Cucina innovativa che accompagna
una miscelazione sperimentale
2 3
Cantina Paolo Leo - San Donaci (BR) - via Tuturano, 21- 0831635073 - paololeo.it
T
roppo grasso, troppo ru- nefici
di acidi grassi considerati assai benefici
stico, troppo forte e puz- per la salute, come l’acido capronicoo che
zolente quando stagio- lare,
favorisce il regolare ricambio cellulare,
nato, troppo monocorde. il caprilico e il caprico, che hanno effet-
Come se con il latte ovino ale. I
ti ipocolesterolemizzante e antivirale.
si potesse fare solo “pecorino”. Vuoi uindi
globuli di grasso sono più piccoli, quindi
mettere la mucca, con un ventaglio ipidi,
più digeribili e più ricchi di fosfolipidi,
di prodotti che va dal latte fresco ai rietà
composti organici con diverse proprietà
parmigiani invecchiati! Eppure alla benefiche».
pecora in Italia bisognerebbe erigere
un monumento, grande almeno come DA DOVE PROVIENE LA QUALITÀ LITÀ
il Big Merino di Goulburn, in Austra- DEI FORMAGGI OVINI
lia. Non solo perché il nostro Paese A differenza degli altri animali della
è uno dei maggiori produttori euro- catena alimentare, allevati prevalen-
alen-
pei di formaggi ovini, al quinto po- temente in stalla, la pecora in gene-
ene-
sto dopo Grecia, Spagna, Portogallo re vive all’aperto in pascoli naturali
urali
e Francia. «Il latte di pecora - spiega buona parte del tempo. Sgamba, sce-
Milena Brasca, ricercatore respon- glie quello che mangia, si nutre re di
sabile della sede di Milano del CNR, erba fresca; se i prati sono polifiti,
ti, le
Istituto di Scienze delle Produzioni essenze spontanee ricche di elementi
menti
Alimentari - oltre a un maggior con- influiscono positivamente sullee ca-
tenuto di lipidi, proteine e zuccheri, ratteristiche nutrizionali (vedi box)
ox) e
possiede una quantità superiore di vi- organolettiche dei suoi derivati. «Tra
tamine liposolubili, come il retinolo, e i fattori che influenzano la qualitàà f
IL GLOSSARIETTO
Caglio Stabulazione fissa
Può essere animale (stomaco di agnello o di capretto) o allevamento animale in stalla, senza possibilità di pa-
vegetale (cardo) ed è l’elemento che consente di otte- scolo esterno e senza movimento libero all’interno del-
nere la cagliata, ovvero la separazione delle proteine (in la struttura
particolare la caseina) e del grasso dal siero
Termizzazione
Fermenti blando trattamento termico (50°-55°) effettuato per po-
i microorganismi che permettono l’acidificazione del chi secondi sul latte crudo quando destinato a diventa-
latte e della cagliata che altrimenti non diventerebbe re formaggio
formaggio (si aggiungono nel latte pastorizzato)
Pascolo
Fuscella può essere monofita (di una sola specie, per esempio
il contenitore in plastica (una volta in vimini e in allu- erba medica, trifoglio, sulla ecc.) o polifita (composto
minio o altro metallo) in cui viene messa la cagliata per da diverse essenze)
farle perdere l’acqua e assumere la forma finale
Pastorizzazione
Pasta filata processo di risanamento termico applicato ad alcuni
formaggio in cui la cagliata viene di nuovo scaldata a alimenti (latte incluso) allo scopo di minimizzare i rischi
90° perché si sciolga e fili (per esempio per la mozza- per la salute dovuti a microrganismi patogeni sensibili
rella o per il caciocavallo) al calore
DIAMO I NUMERI
D
ol
oltre463mila tonnellate di latte
di pecora raccolto nel 2018 (+8% rispetto al 2017)
del formaggio, il latte crudo non influi- della vacca, dalla Toscana in giù do-
sce più del 10% - sfata un’opinione co- mina la pecora. Con una concentra-
mune Roberto Rubino, presidente zione in Sardegna, Sicilia, Lazio e
di Anfosc e ideatore del Metodo No- Toscana (che rappresentano i 3/4 del
bile - il grosso è dato dall’alimentazione patrimonio ovino nazionale). Gli ol-
dell’animale, il resto dalla stagionatura tre 7 milioni di capi allevati in 88mila
e dall’assenza di fermenti di laborato- aziende (di cui il 20% perlopiù orien-
rio». C’è poi il risvolto ambientale tate all’autoconsumo) danno oltre
e socio-economico: l’allevamento 463mila tonnellate di latte, che si
ovino vuol dire dare valore ad aree traducono in quasi 76mila tonnellate
marginali dove non possono essere di formaggi ovini, dei quali più del-
praticate altre attività e destinate la metà Dop e Igp (stime 2018). La
altrimenti all’abbandono. Insomma, Sardegna tiene lo scettro con le sue
un antidoto contro lo spopolamento 51mila tonnellate di prodotti, con e
delle aree interne e dell’Italia dei bor- senza certificazione. Dei 17 caci ita-
ghi così tanto di moda in questi mesi liani Dop e Igp, il pecorino romano
di emergenza epidemiologica. domina la scena: in volume (oltre
l’80% della produzione certificata),
LA LINEA GOTICA sul mercato interno (al primo posto,
DEI FORMAGGI seguito dai pecorini toscano e sardo)
A parte piccole enclave circoscritte, e su quello estero (rappresenta i 3/4
l’Italia dei formaggi è divisa in due dell’export dei formaggi ovicaprini).
da una specie di linea gotica: l’area Principale Paese di destinazione gli
dalla pianura padana in su è il regno Stati Uniti che, assorbendo il 70% f
FORMAGGIO DA LEGGERE
1 4 7
Guida ai formaggi d’Italia Formaggi naturali. Viaggio Manuale del casaro.
Roberto Rubino, Piero Sardo, Angelo alla scoperta dei migliori d'Italia Il latte, i fermenti, la coagulazione
Surrusca - Slow Food Editore – set- a cura di Piero Sardo – Slow Food e la cagliata, la maturazione
tembre 2015 - 512 pp – 16,50 euro Editore - settembre 2017 – 160 pp - e i difetti dei formaggi
24,50 euro Michele Grassi - Hoepli - XVIII-254
2 pp - 37,90 ruro
Camminare la terra dei formaggi.
5
8
Diario di bordo di un maître Atlante dei formaggi italiani
fromager italiano Paola Gho e Giovanni Ruffa - Libre- Formaggi di Francia
Alberto Marcomini - Editore Cin- ria Geografica - settembre 2017 - Michel Barberousse e Catherine Pa-
quesensi - 25 luglio 2019 - 238 pp 440 pp – 39,90 euro yen - Slow Food Editore – ottobre
- 22 euro 2009 -252 pp – 14 euro
6
3 9
L'atlante mondiale dei formaggi
Guida essenziale all'acquisto Juliet Harbutt – Tecniche Nuove - Il gusto del formaggio.
dei formaggi italiani ottobre 2010 - 352 pp – 29,90 euro Conoscere le forme del latte
Alberto Marcomini – Giunti Editore Slow Food Editore - settembre 2019
- novembre 2015 - 272 pp – 20,00 - 384 pp – 18,00 euro
euro
FORMAGGI DI PECORA
delle esportazioni, condizionano sentito l’impiego di razze importate core si spostavano a inizio autunno
le sorti del comparto: se il mercato docili, ad alta produzione di latte e dagli stazzi di montagna dell’Appen-
Usa crolla, come è successo nel 2018 che si prestano alla stabulazione fis- nino per raggiungere il Tavoliere del-
(-30%), precipitano i prezzi non solo sa (come la francese Lacaune), l’alle- le Puglie, l’Agro Romano e più a sud il
del romano ma anche degli altri for- vamento in stalla e l’uso di mangimi. Casertano e la Terra di Lavoro. E an-
maggi ovini. In questo modo va a farsi benedire che se oggi si fa la transumanza ver-
gran parte della tipicità del formag- ticale (da valle a monte nello stesso
TIPICITÀ, SPESSO FUORI gio. «Le Dop tagliano le punte - dice il areale), essa conserva una vocazione
DA DOP E IGP maître fromager Alberto Marcomi- per i formaggi ovini e assicura una
A parte le tre Dop siciliane (pecori- ni - quelle in basso ma anche quelle in grande biodiversità e ricchezza di
no, piacentinu ennese e vastedda del alto». Viene tagliato fuori chi fa un essenze: solo nel Parco della Majella
Belice) e i pecorini delle Balze Vol- prodotto pessimo, ed è un bene, ma sono state censite oltre 1.800 specie
terrane, del Monte Poro, di Filiano e anche chi fa un prodotto eccellente, vegetali. Eppure l’Abruzzo, regione
di Picinisco, tutti a latte crudo, per ed è un problema. Anche per questo cuore verde d’Europa, non ha una
gli altri formaggi ovini certificati è alcune aziende decidono di non ri- certificazione europea ovina. «Nono-
consentita la termizzazione o la pa- chiedere la certificazione e, lì dove stante le diverse tipologie di pecorini e
storizzazione della materia prima, esiste, di non farne parte. oltre 290mila pecore, siamo riusciti ad
quindi è necessaria l’aggiunta di fer- ottenere solo riconoscimenti Pat, ovve-
menti. E mentre in alcuni prodotti ABRUZZO, REGIONE A MISURA ro di Prodotto artigianale tradiziona-
il disciplinare prescrive l’impiego di DI PASTORIZIA E PECORINI le» fa osservare Antonio Di Caro,
pecore di razze rustiche autoctone, L’Abruzzo è legato storicamente alla informatore scientifico e ambascia-
l’allevamento tradizionale semibra- tradizione della transumanza, dal tore delle eccellenze agroalimentari
do, a pascolo spontaneo libero e rico- 2019 Patrimonio Unesco, con la rete abruzzesi. Le cause? La riduzione
vero notturno in ovile, in altri è con- di tratturi lungo i quali pastori e pe- drastica del numero di aziende e f
Valorizzare
l’allevamento ovino
vuol dire dar valore
ad aree marginali
dove non sono
praticabili altre
attività e destinate
all'abbandono:
un antidoto contro
lo spopolamento
delle aree interne
e dell’Italia dei
borghi così di moda
in questi mesi
di emergenza Covid
«In ogni regione di pecore, tanto che sono nati Presidi resistenze vengono anche da alcuni
Slow Food per tutelare perle casearie produttori, che in una certificazione
e in ogni vallata in via d’estinzione, come il canestra- regionale non vedono rispettate le
si trovano razze to di Castel del Monte e il pecorino differenze dovute alle essenze bota-
di Farindola. Oltre alla mancanza di niche del pascolo.
ovine autoctone. risposte e di investimenti da parte
Il loro latte delle istituzioni, l’emigrazione, la SARDEGNA: PECORINO ROMANO
crisi della lana, l’industrializzazione E NUOVE ESPRESSIONI
si trasforma dei processi produttivi incompatibili Ha territorio, pascoli, biodiversità,
in formaggi unici, con i disciplinari della Dop. «Tranne tradizione pastorale e casearia. Alla
che nel mondo del vino, dove esistono Sardegna non manca nulla per essere
tradizionali tante cooperative, l’Abruzzo non ha vis- quello che è: la regione con il maggior
e territoriali. suto fenomeni di aggregazione» spiega numero di pecore, lo scrigno di caci
In questi anni sono Raffaele Cavallo, storico esponen-
te di Slow Food Abruzzo, centrando
ancestrali, il fiore sardo soprattutto,
e il più grande produttore italiano di
nati nuovi formaggi, uno dei problemi cardine. Da anni si formaggi ovini. Nella regione, infat-
come gli erborinati, parla di un’unica Dop regionale che ti, viene realizzato il 95% del peco-
rappresenti le identità territoriali, rino romano: record che condiziona
divenuti prodotti «un compromesso ragionevole, con le nel bene e nel male la produzione
da meditazione, diverse sottozone e piccole differenze ovina sarda e l’intero comparto. Già
nel disciplinare», spiega Ugo Ciavat- il nome contiene elementi di perples-
da accompagnare a tella, presidente del Consorzio di tu- sità: difficile vendere dalla Sardegna
importanti passiti» tela del pecorino di Farindola. Ma le un formaggio che porta il nome di f
RIPARTIZIONE DEGLI ALLEVAMENTI E DEI CAPI OVICAPRINI PER ORIENTAMENTO PRODUTTIVO AL 31/12/2018
Lana
Latte
14,6% 0,1% Carne
18,5%
Carne Autoconsumo
38,9% 1,5% Latte
Misto
26,1% 50,4%
Misto
29,5%
Lana Autoconsumo
0,3% 20%
Bergamo
Ol Formager Fidenza (PR)
KM 90-Ristobottega Emiliana
Milano
Vicenza
La Baita del Formaggio La Stanga delle Bontà
(R)esistenza Casearia Verona
Peck Stella
Bologna
La Baita Vecchia Malga
Firenze
Torino I formaggi di Franco Parola
Borgiattino
Foligno (PG)
Gus Bottega Alimentare
Castel di Lama (AP)
Bottegola
Rapallo (GE) San Benedetto del Tronto (AP)
ParlaComeMangi Antica Bottega Fratelli Malizia
Chiavari (GE) Calascio (AQ)
The Best La Taberna di Rocca Calascio
Castelnuovo Magra (SP) Pescara
Mulino del Cibus Cicchelli
Perugia Bari
Passioni Lucio Quality Service Food Il Salumaio di Nicola Perini
Matera
Il Buongustaio
Monserrato (CA)
Napoli
I Cherchi Sogni di Latte
Roma
Beppe e i suoi formaggi
Roberto Liberati
Formaggeria Limata
La Tradizione
Formaggeria di Francesco Loreti Ragusa
Roscioli La Casa del Formaggio S. Anna - Dipasquale Formaggi
Pro Loco DOL
LE GRANDI POTENZIALITÀ
DELLA SICILIA
L’isola dei tre mari offre molto in
fatto di formaggi ovini, e molto di
più ha da dare. Le tre Dop - pecori-
no siciliano, vastedda della Valle del
Belice e piacentinu ennese - e molte
Pat regionali possiedono elementi di
tipicità: «pecore di razze autoctone
– pinzirita, comisana, Valle del Belice,
barbaresca – allevate quasi esclusi- f
area dimensioni alimentazione razza produttività destinazione materia prima media latte
isole
Rotazione
250 pascoli e 250-300 Formaggi duri 60-90
Sarda
capi/azienda ricovero litri/pecora (Dop e non Dop) €/100lt.
notturno
sardegna
toscana centro
italia
Rotazione Formaggi duri
Sarda
150-200 pascoli e 120-150 semiduri e prodotti freschi 80-100
Comisana
capi/azienda ricovero litri/pecora (Dop e non Dop) €/100lt.
Massese
notturno
lazio
sud-isole
Leccese
calabria < 100 Pascolo e 80-100 Formaggi duri e semiduri 75-90
Siciliana
capi/azienda transumanza litri/pecora (Dop e non Dop) €/100lt.
Meticce
sicilia
tecniche aziendali produttive commerciali
Fonte: Ismea
Ricercati prodotti del territorio, cotture e lavorazioni sperimentali e leggere per creazioni uniche
L o chef Alessandro
Buf folino esor-
͖͔͔͘
lavorare, presso Eu-
genie Les Bains nelle
Landes, con Michel
in eccesso.
La nuova carta dell’Acanto è dunque un
felice connubio tra tradizione e moder-
Terrazza dell’Eden Guerard, uno dei pa- nità. La spontaneità di una giovane pro-
di Roma, dove rima- dri della cucina fran-
ơ
ne tre anni per poi cese e della novelle fatto di Acanto un punto di riferimento
volare a Londra al cuisine, che detiene per una clientela locale e internaziona-
Ristorante Quirina- 3 stelle Michelin dal le. Lo chef ha curato nei minimi dettagli
le. Tornato a Roma, ͕͛͛͝Ǥ ogni piatto per esaltarne il sapore e la
nella brigata dello l’introduzione dei
Ƥ
Ǥ
chef Alfonso Iaccari- famosi “jus” ricava-
no al ristorante Baby ti dalla cottura della Inoltre, ogni mese viene proposto uno
dell’Hotel Aldrovan- carne stessa, tecni- speciale percorso di degustazione cre-
di, lo chef apprende ca che Alessandro ato dallo chef con i piatti del menù a
la forza di una cucina apprende e fa sua, la carte e vini in abbinamento. Senza
leggera e moderna nella tecnica, a cui proponendola in tante sue portate. dimenticare due proposte molto ap-
si aggiunge la qualità delle materie pri- Dopodichè, ad attenderlo è la Terraz- prezzate: da un lato, il Brunch della do-
me per dare vita a un menù meditato ǯǡ͖͔͕͖
menica, una formula alla quale l’Acanto
e attento al benessere.
Ǥ͖͔͕͘°- punta molto, che verrà rivisitato in fun-
͖͔͔͝ -
͔͗
zione delle nuove normative vigenti;
cia: la prima tappa è Lione, dal mae- Italia al concorso “Chef emergente”. dall’altro, le serate Gourmet e Somme-
stro Pierre Orsi, dove acquisisce le tec- ͖͔͕͚ǡ
lier in partnership con importanti canti-
niche e le basi tradizionali della cucina ristorante Acanto dell’Hotel Principe ne e produttori nazionali e internazio-
francese. Nasce da qui l’opportunità di di Savoia. nali, che coinvolgeranno alcuni chef e
riprenderanno a ottobre.
Tutti i dati e le informazioni contenuti nel presente focus sono stati forniti dal cliente che ne garantisce la correttezza e la veridicità, a soli fini informativi.
FORMAGGI DI PECORA
LA DISTRIBUZIONE DELLE AZIENDE E DEI CAPI OVINI PER LE PRINCIPALI REGIONI AL 31/12/2018
93%
78%
45%
centro-sud
22%
17%
12%
10% 9% 10%
6% 7%
5%
aziende capi
Fonte: elaborazione Ismea su dati BDN (Anagrafe Zootecnica)
sue tre tipologie: tuma (2-7 giorni sen- Le Dop spesso peccano nella gestio- ne produttori olivicoli) Campania -
za sale), primosale (circa 20 giorni) e ne. «Per essere valide devono avere nu- reggere una certificazione europea per
primintio (60-90 giorni)» spiega Mas- meri, ma se li hanno perdono la tipici- pochi produttori e piccoli numeri non è
simo Todaro, presidente del Con- tà - centra uno dei punti caldi della fattibile, mancano la capacità organiz-
sorzio di tutela della vastedda
dda della questione Roberto Mazzei, agrono- zativa e molto spesso una realtà capo-
Valle del Belice, unico formaggio
ggio ovi- mo, coordinatore Aprol (Associazio- fila». Per i formaggi ovini la criti- f
no a pasta filata con certificazione
ficazione
europea. Ciò è dovuto all’incostanza
costanza
qualitativa, alla variabilità di pez-
zature, tecniche produttive e profili
organolettici, agli oneri che compor-
ta la certificazione in terminini di or-
enzialità,
ganizzazione e di costi. Potenzialità,
dunque, ancora da esprimere, re, e un
rebbe bi-
profilo organolettico che avrebbe
sogno di essere ingentilito.
PROBLEMI
DELLA PRODUZIONE
CASEARIA OVINA
Il problema storico del pe-
corino romano è solo una
delle criticità del settore.
CAMPANIA CALABRIA
Pecorino di Maglie
Pecorino di Nule
Pecorino siciliano Dop
Pecorino di Osilo Picurinu (tuma, primo sale,
Pecorino di Filiano Dop secondo sale, stagionato)
FORMAGGI PECORINI DOP: ANDAMENTO DEL PREZZO MEDIO PER TIPOLOGIA DI PRODOTTO (€/kg)
% 6%
+4 ,2 +7, 13,65
13,35 +2%
-3,9% 12,81 12,80
12,21 12,69 12,55
11,73
2014 2018
gine web spiega la filosofia di lavoro FORMAGGI DI NICCHIA: distribuzione. Ma se cercate l’espe-
– razza e flora autoctone, nessuna COSTOSI MA NON CARI rienza gastronomica dovete orien-
forzatura, latte crudo in vista della Se volete semplicemente un pecori- tarvi verso le produzioni certificate
migliore qualità possibile – e ha par- no con il rassicurante gusto dell’o- da filiere non forzate, i Presidi Slow
tecipato alla guerra del latte «per so- mologazione, dato da latte di pecore Food e quelle Pat fatte in modo arti-
lidarietà, per confrontarci e dare con- in stalla e pastorizzato, lo trovate gianale da pastori casari. Ne citiamo
sigli». Altra questione, oggi più che facilmente sotto casa nel- una, la più famosa: il conciato ro-
mai fondamentale, è azzeccare la la piccola e grande mano di Le Campestre, f
distribuzione dei prodotti, i canali e
le zone di vendita. «È importante svi-
luppare e diversificare i mercati, esse-
re presenti sia nel territorio, a livello
nazionale e anche nell’e-
stero - consiglia
Karl Berthold,
consulente di
export dei pro-
dotti agroali-
mentari - è un
rischio investire
solo su un’area
geografica, so-
prattutto in
questo periodo».
54
51 consumatori abituali
consumatori
totale panel
34
32
22
18
15
10 11 10
7
5 4
4
2
EUROPA
Queijo de Évora Dop
(Occitania, Midi-Pirenei, Francia sud-occidentale)
(Portogallo centro-meridionale)
4 IRLANDA Brin d’Amour o Fleur du Maquis
Queijo Serra da Estrela Dop (Corsica)
(Portogallo centro-settentrionale) Cratloe Hills
Pérail
Queijo Serpa Dop (costa occidentale dell’Irlanda) (Occitania, Francia meridionale)
(Portogallo centro-meridionale) Millhouse Sheep's Cheese Etorki
Queijo Terrincho Dop (Irlanda centrale) (Pirenei atlantici, Francia sud-occidentale)
(Portogallo settentrionale) Orla cheese Cazelle de Saint Affrique
Queijo da Beira Baixa Dop (Irlanda meridionale) (Midi-Pirenei, Francia sud-occidentale)
(Portogallo centrale)
Queijo de Nisa Dop
(Portogallo centro-orientale) 5 GERMANIA
Formaggio con gli acari di Würchwitz
2 SPAGNA (Germania centro-settentrionale) 25 TURCHIA
Queso Manchego Dop Erzurum karın yağı peyniri
(Spagna centrale, a sud di Madrid) (Turchia orientale)
Queso Idiazábal Dop 6 OLANDA Kars Sarıkamış
(Paesi Baschi, Spagna settentrionale) Texelse Schapenkaas (Turchia nord-orientale)
Queso Roncal Dop (Olanda settentrionale) Niğde
(Spagna settentrionale) (Turchia centrale)
Queso de la Serena Dop Milas Kazıklı peyniri
(Spagna sud-occidentale) (Turchia sud-occidentale)
Torta del Casar Dop Milhalıç Balıkesir-Bursa
(Spagna sud-occidentale) (Turchia nord-occidentale)
Queso Zamorano Dop Pecorino alla circassa
(Spagna nord-occidentale) Tulum peyniri, formaggio nel sacco di pelle
Etxegarai
(Spagna settentrionale) 26 ISRAELE
Tzfat
(Alta Galilea, Israele settentrionale)
27 PALESTINA
4 3 Nabulsi
6
5 28 IRAN
23 Lighvan
17 (Iran nord-occidentale, a ovest del mar Caspio
24
ASIA
16
e al confine con l’Azerbaijan)
19
21 29 PAKISTAN
7 8 18
Kadchgall
9 10
11
2 20
22
1 12 13
14
25 28
15
30
27
26
AFRICA
29
30 ALGERIA
Bouhezza
Con il latte di
SLOVENIA
8 8SLOVENIA 16 REPUBBLICA SLOVACCA
Bovski
Bovski sirsir
(Slovenia
(Slovenia
DopDop
nord-orientale,
nord-orientale, al al confine
confine con
con FriuliVG)
FriuliVG)
Slovenská Bryndza Igp
Slovenská Parenica Igp
pecora si possono
Slovenský Ostiepok Igp
Ovcí Hrudkový Syr - Salasnícky
produrre non solo
9 9CROAZIA
CROAZIA
Paški
Paški sir,sir,
pecorino
pecorino di di
PagPag
(Slovacchia settentrionale)
Ovcí Salasnícky Údený Syr
formaggi classici.
(isola
(isola
SirSir
di di
iz iz
Pag,
mišine,
Pag,
mišine,
costa
costaa nord
formaggio
a nord
formaggio
di di
Zara)
Zara)
nell’otre
nell’otre
(Slovacchia settentrionale)
Bryndza Negli ultimi anni
(zone
(zone montane
montane alle
alle
spalle
spalle
di di
Zara)
Zara) (Carpazi, Slovacchia orientale)
sono nati Grana ed
1010BOSNIA
BOSNIAEDED
ERZEGOVINA
ERZEGOVINA 17 REPUBBLICA CECA
Abertam
Erborinati, pecorini
SirSir
iz iz
mijeha, formaggio
mijeha, formaggio nel sacco
nel sacco
Formaggio
Formaggio
(Bosnia
(Bosnia
Vlašic,
Erzegovina
Erzegovina
o travnički
Vlašic, o travnički
centrale)
centrale)
(Boemia, Repubblica Ceca occidentale)
Bryndza
a crosta lavata e a
(Moravia, Repubblica Ceca orientale) crosta fiorita (come
11 11SERBIA
SERBIA
SirSir
u kesi,
u kesi,
formaggio
formaggionel
nel
sacco
sacco 18 ROMANIA il Brie), le paste
Urda
Urda Telemea de Sibiu Igp
(Serbia
(Serbia
meridionale
meridionale e orientale)
e orientale) (Transilvania, Romania centrale) filate, gli stracchinati
Sjenički
Sjenički
sir,sir,
formaggio
formaggio
Sjenica
Sjenica Telemea de Ibăneşti Igp
(Serbia
(Serbia
sud-occidentale)
sud-occidentale) (Romania centro/centro-settentrionale)
Brânză de burduf
e le crescenze
Bryndza
Bryndza
(Carpazi, Romania orientale)
Caşcaval
di pecora, i pecorini
ALBANIA
1212ALBANIA
Feta
Feta
ubriachi, barricati
19 MOLDAVIA
Kaçkavall
Kaçkavall
Cascaval o variamente affinati
Bryndza, o brânză
REPUBBLICA
1313REPUBBLICA DELLA
DELLA MACEDONIA
MACEDONIA DEL
DEL NORD
NORD
Kashkaval
Kashkaval
(Macedonia
(Macedonia settentrionale)
settentrionale) 20 BULGARIA agriturismo casertano che munge
Belo
Belo sirenje
sirenje Cherni Vit ancora a mano le sue pecore, usa le
(Macedonia
(Macedonia settentrionale,
settentrionale, (Bulgaria centro-settentrionale)
al al confine
confine con
con Kosovo
Kosovo e Albania)
e Albania) Kashkaval fuscelle di vimini e non di plastica
Kiselo
Kiselo mleko
mleko e le anfore di terracotta e produce
(Macedonia
(Macedonia settentrionale,
settentrionale, 21 UNGHERIA buona parte di ciò che serve per la
al al confine
confine con
con Kosovo
Kosovo e Albania)
e Albania) Bryndza
Ovchepolsko
Ovchepolsko Sirenje
Sirenje “conciatura”. A questi vanno aggiun-
(Macedonia
(Macedonia centrale)
centrale) ti i formaggi innovativi, frutto della
Mariocsko
Mariocsko Bieno
BienoSirenje
Sirenje 22 GEORGIA
(Macedonia
(Macedonia meridionale)
meridionale) Kalti
creatività di casari intraprendenti.
Tushuri guda E a dimostrazione che con il latte
1414GRECIA
GRECIA di pecora, a saperci fare, si possono
Feta
FetaDop
Dop 23 POLONIA produrre non solo formaggi a pasta
(Macedonia,
(Macedonia, Tracia, Epiro
Tracia, e Tessaglia
Epiro in in
e Tessaglia Bryndza Podhalańska Dop
Grecia
Grecia centrale,
centrale,Peloponneso,
Peloponneso, Lesbo)
Lesbo) (Polonia meridionale)
dura e semidura, negli ultimi anni
Kassèri
KassèriDopDop/ Kasseri Dop
/ Kasseri Dop Oscypek Dop sono nati i citati grana ed erbori-
(Macedonia,
(Macedonia, Tessaglia,
Tessaglia, (monti Tatra, Polonia meridionale)
Egeo
Egeo nord
nord e centrale)
e centrale)
nati, quelli a crosta lavata simili al
Redykołka Dop
Galotyri
Galotyri Dop
Dop (Podhale, Polonia meridionale) taleggio (il Quadrino prodotto da
(Grecia
(Grecia settentrionale)
settentrionale) Bundz Carmasciando in Campania), quelli a
Graviera
Graviera Agrafon
Agrafon DopDop (Podhale, Polonia meridionale)
(Grecia
(Grecia settentrionale)
settentrionale) crosta fiorita ricoperti dalla caratte-
Graviera
Graviera Kritis Dop
Kritis Dop ristica muffettatura bianca tipo brie
(isola di Creta)
(isola di Creta) 24 UCRAINA
Bryndza e camembert francesi (il Gregoria-
Vurda no dell’abruzzese Gregorio Rotolo),
1515MALTA
MALTA Budz
Ġbejna
Ġbejna (Ucraina occidentale) le paste filate, dove svetta la Puglia
con scamorze e treccine di latte di
pecora, gli stracchinati e le cre- f
scenze di pecora, i pecorini ubria- che c’è dietro, al loro pregio in termini partenza, l’alimentazione e lo stile di
chi, barriquati o affinati (il Brigan- di gusto e salute - spiega Carlo Fiori vita dell’animale, la differenziazione
taccio, pecorino nella crusca ideato di Guffanti, affinatore di formag- territoriale». Prodotti di aziende che
in contemporanea da due pastori gi ad Arona - non m’importa quanto vivono di pascolo e transumanza: i
aquilani: Nunzio Marcelli della Co- costano all’origine e se hanno la certi- loro formaggi non saranno mai gli
operativa Asca-La Porta dei Parchi ficazione Dop, mi interessa la caratu- stessi, ma più ricchi di sapore, per-
e Gregorio Rotolo). Ci sono anche ra dei prodotti, la qualità del latte di sistenza e nutrienti.
i formaggi ovini che fanno il verso
ai vaccini e ai caprini, come le to-
mette a fermentazione lattica e una
simil-fontina ovina dei piemontesi
Giovale Fratelli, con punti vendita
e degustazione a Roma, Torino e in
Francia (da Beppe e i suoi formaggi).
Sono produzioni piccolissime e rare,
da caccia al tesoro, che logicamente
non possono costare poco: veleggia-
no tranquillamente oltre i 40 euro al
chilo a fronte delle 10-15 euro per
il pecorino romano a seconda della
stagionatura, del produttore e del
canale di vendita. «Prezzi alti, ma
adeguati a quello che valgono, al lavoro
3 4
questa linea, Montelvini è impegnata prossima Milano Wine Week Montel- Week, una percentuale dei ricavi
anche in una nuova iniziativa a soste- vini, che ha recentemente rinnovato della vendita delle bottiglie di Asolo
gno del Fai con l’obiettivo di realizza- il sostegno al FAI in qualità di Corpo- Docg sarà devoluta a “Ricordati di
re un grande progetto di tutela che rate Golden Donor, metterà a dispo- salvare l’Italia”, una raccolta fondi
è anche un’ambiziosa sfida culturale: sizione per la serata del 7 ottobre in lanciata dal FAI e destinata al soste-
fare dell’Italia un luogo più bello da alcuni locali partner una serie di bi- gno delle attività istituzionali di tu-
vivere, visitare e scoprire. Inoltre la glietti omaggio che permetteranno tela e valorizzazione del patrimonio
famiglia Serena tutela l’ecosistema ai possessori di visitare gratuitamen- culturale e paesaggistico italiano. Un
e protegge la biodiversità in i tutti i te alcuni beni del Fondo Ambiente. ulteriore gesto e impegno concreto
processi produttivi, contenendo il L’impegno di Montelvini per la sal- di Montelvini a favore dell’arte, della
consumo di energia e lo sfruttamen- vaguardia del patrimonio artistico e cultura e della tutela del paesaggio,
to del territorio e tutelando al tem- naturale italiano, tuttavia, non finisce per fare dell’Italia un luogo più bello
po stesso il consumatore. Durante la qui e, in occasione della Milano Wine da vivere, visitare e scoprire.
Montelvini - Volpago del Montello (Tv) - fraz. Venegazzù - via Cal Trevigiana, 51
04238777 - montelvini.it
S
econdo una leggenda, le babili anche nel bailamme della lunga forse dalla Francia. A bacca bianca, il
isole dell’arcipelago Tosca- stagione estiva, a raccontare la storia grappolo è piuttosto anomalo per un’u-
no non sono che perle ca- di un’isola che accolse la vite mille anni va da vino, spargolo e grosso, e l’acino
dute a una dea, Afrodite. prima di Cristo e fu vitata per un quin- pure, giallo dorato, talvolta ambrato,
Che poi è Venere per i Ro- to dei suoi 22mila ettari di superficie, con buccia spessa e croccante, polpo-
mani. La divinità uscì dal mare per rag- quel saliscendi di coste e di colli da cui so. Cresce sano, tenace e poco incline
giungere Eros, la sua collana si ruppe e svettano gli oltre mille metri del Monte a muffe e malattie; il succo ha sapore
sette pietruzze splendenti finirono in Capanne. neutro, dicono alcuni, ma sul tema già
acqua, rimanendo a galla e comincian- In molte di queste vigne superstiti - o si confrontano i diversi interpreti che lo
do a popolarsi di animali, uccelli, fiori, meglio resuscitate - tutt’oggi è protago- trasformano in vino, offrendo risposte
piante, uomini… E di vigneti! nista l’Ansonica, l’uva che più di tutte, e interpretazioni diverse. Dandoci un
La più grande tra le isole, l’Elba, di teso- forse anche più del celebre Aleatico (cui ottimo pretesto per un tuffo nell’attua-
ri ne custodisce poi un’infinità. Ciò che abbiamo dedicato un ampio servizio nel lità enogastronomica dell’Elba, ancor
più colpisce andandoci e tornandoci? numero 333 del Gambero Rosso di ottobre prima che nelle sue acque cristalline.
Proprio la varietà di gioielli appartati 2019), è specchio del terroir isolano.
che ogni volta si rivelano a chi più ama All’Elba da tempo immemore e quindi LA ZAMPICATA
cercare e scoprire. Si tratti di amma- autoctona per definizione, in realtà con DI MONTEFABBRELLO
lianti calette nascoste o reperti arche- altri nomi (Inzolia, Ansolla, Ansonaca, Nelle prime retrovie di Portoferraio,
ologici, scorci di montagna o cartoline Zolla bianca, Uva del Giglio) la si ri- Dimitri Galletti è un alfiere dell’Anso-
di tramonti. Allo stesso modo vigneti trova in diverse terre baciate dal mare nica. Ne produce ben tre versioni, e una
superbi paiono affiorare come sommi- e dal sole, soprattutto in Sicilia, dove la fa tuttora “zampicata nel palmento”,
tà di verdi iceberg, stoici e impertur- forse sbarcò viaggiando dalla Grecia, alla maniera degli Etruschi: l’ulti- f
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IL CUORE CHIANTIGIANO
DI STEFANO FARKAS
La prima vendemmia di Stefano
Farkas fu invece a Panzano in Chian-
ti, nel 1974, in quella Villa Cafaggio
fondata dal padre (di origini unghe-
resi, il cognome significa Lupo) che
lui avrebbe portato all’eccellenza e
alla soglia delle 500mila bottiglie,
«attraversando periodi difficili, perché
ai tempi l’attenzione per il vino non era
quella attuale». Nel 2005, all’apice del
successo, un grosso marchio rilevò
le quote del suo socio e Stefano de-
cise di cambiare aria. Scelse il buen
retiro dell’isola d’Elba, la verde Val-
le di Lazzaro in quel di Portoferraio:
«Avrei potuto vivere tranquillamente in
pensione, ma volli accettare la sfida», e
guardandolo in faccia si capisce che
non poteva andare diversamente.
Una colonica dell’Ottocento da ri-
strutturare e vecchi terrazzamenti
dove «imperversava il paleo, come si
3 direbbe nel Chianti: erba su erba su f
1
Ansonica Valle di Lazzaro ’19 - Valle di Lazzaro - Stefano Farkas
Portoferraio
Esprime una ricchezza aromatica di frutta a polpa gialla e caldi sentori di gi-
nestra, sostenuta da una struttura di tutto rispetto. La abbiniamo alla nostra
zuppa di pesce con il pescato del giorno, crostacei e molluschi, con pomo-
doro toscano giustamente piccante e crostini.
2
Ansonica Valerius Vinum in Amphora ’17 - Antonio Arrighi
Porto Azzurro
Interessante interpretazione con fermentazione e affinamento in anfore di
terracotta con lunga macerazione a contatto con le bucce a chicco intero:
note agrumate, erbe aromatiche, frutta a polpa gialla; il tutto sostenuto da
una solida spalla acida e una struttura adeguata. Lo abbiamo provato con il
guazzetto di totani e cozze di Follonica. 3. Raccolta dell'Ansonica
all'isola del Giglio,
3 nell'azienda Fontuccia
Ansonica dell’Elba ’19 - Cecilia - Campo nell’Elba 4. Valle di Lazzaro: i lari
Vino dinamico, solare. La fermentazione in bianco a temperatura controllata di ansonica nel territorio
esalta le componenti aromatiche del bouquet dove si riconoscono sentori di di Portoferraio
pesca e agrumi. Equilibrato anche nella struttura. Abbinato ai nostri ravioli di 5. Stefano Farkas, titolare
scorfano in salsa marinara. della cantina Valle
di Lazzaro: è approdato
4 all'Elba dopo aver venduto
Ansonica dell’Elba ’19 - Acquabona - Portoferraio l'azienda di famiglia
Interpretazione classica di vino delle isole: vinosità ben espressa, toni caldi Villa Cafaggio, nel Chianti
nelle sfumature del bouquet variegato con note d’erbe spontanee; ha buona
corposità e persistenza. Lo abbiniamo ai medaglioni di rana pescatrice del
golfo di Baratti con olive, capperi e pomodoro.
5
Ansonica dell’Elba ’19 - Tenuta La Chiusa - Portoferraio
Versione che privilegia le note fresche e fruttate: vinificato in assenza di buc-
ce, si fa notare per la fragranza aromatica con netti sentori di frutta tropicale
e di miele; sapido e ben strutturato. Lo abbiniamo alle triglie di scoglio
all’acqua pazza.
LA CHIUSA E ACQUABONA
Poco distante, tenuta La Chiusa è
una magnifica visione, innescata
da una villa patronale affacciata sul
mare con olivi, palme, cipressi e so-
prattutto un vigneto giardino a ba-
darle le spalle, il tutto racchiuso da
mura alla maniera dei clos francesi.
Vi si produce vino da più di quattro
secoli e vi ha soggiornato due volte
anche il buon Napoleone: un’isola
nell’isola, elegante e intrisa di fasci-
no storico, che ammalia a prima f
:
zero residui chimici
nei nostri vini.
è un progetto che consiste
nella gestione dei vigneti tramite gli induttori di
resistenza, prodotti altamente tecnologici ed estratti
naturali, frutto di accurate ricerche, che portano
all’assenza totale di residui chimici nel vino. Nel 2013
abbiamo iniziato questo percorso di ricerca, sviluppo
e applicazione, che gradualmente si è esteso da un
ýͪªðßðýý·ĬĬæ·èčðčēččßąēý·āĴªÍ·ĬÍ·è°ß·Ŕ
arrivando poi alla ª·āčÍĴªĬÍðè· con la vendemmia
2019.
Un nuovo modo di intendere Terra, Vite e Uomo quali
parti di un unico organismo vivente, per questo motivo
ci sentiamo Pionieri… oggi e… domani.
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GOLFO. CUCINA TIPICA RIVISITATA. C’È ANCHE UN OTTIMO
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6. Il suggestivo giardino l’omonima azienda, ovvero il sogno l’Igt Valerius, «frutto di anni di studio
in cui vivono viti, oleandri enoico dei milanesi Marcello Fioret- ed esperienze con l’Ansonica», anch’es-
e pini marittimi ti e Ugo Lucchini, del maremmano so vinificato nelle terracotte realizza-
della Chiusa, l'azienda di Lorenzo Capitani, dal 1987 pionieri te da Artenova di Impruneta, Firenze.
Giuliana Bertozzi Corradi della rinascente viticultura elbana. L’azienda agricola Cecilia si trova
e della sua famiglia, La loro Elba Ansonica è rotonda e di invece in località La Pila, nel comu-
a Portoferraio in località
corpo, solare, Vermentino a saldo a ne di Campo dell’Elba. È sui generis
Magazzini
esaltare i profumi. per indole, nata nel 1990 per mano di
7. La villa padronale
Giuseppe Camerini, scrittore e arti-
affacciata sul mare rende
spettacolare l'azienda
FUORI DA PORTOFERRAIO sta milanese che applica la matema-
La Chiusa, racchiusa Uscendo da Portoferraio, a Porto Az- tica alle soluzioni grafiche, tanto che
in una cinta di mura alla zurro incontriamo l’azienda agricola la sua originale tassellatura finirà per
maniera dei clos francesi: Arrighi, dell’elbano Antonio, che ele- caratterizzare le etichette più moder-
qui soggiornò per ben va l’Ansonica a paladina delle speri- ne e riconoscibili del panorama elba-
due volte anche Napoleone mentazioni più audaci: «È un’uva uni- no. «Dal 2001 l’hobby è diventato im-
Bonaparte ca, straordinaria, nessun’altra ha buccia presa e si è puntato alla qualità, inizian-
e polpa così». Già scrivemmo di Nesos, do con l’ingaggio degli enologi Vittorio
il vino marino con grappoli tuffati in Fiore e Barbara Tamburini», afferma
mare e asciugati al sole, per macera- suo nipote, Lorenzo Signorini, artefi-
zioni in anfora alla maniera dei greci ce del cambio di rotta insieme al fra-
di Chios, navigatori che 2.500 anni tello Renato. «Per mio zio inizialmente
fa sostavano all’Elba. Notevole anche non fu semplice, abitudini e pratiche f
Ulteriori informazioni sul prodotto e sugli altri prodotti a marchio IGP e DOP
coinvolti nella campagna “Europa, dove la qualità è di casa” sono disponibili su: www.europaqualita.eu
CAMPAGNA FINANZIATA
CON L’AIUTO Il contenuto della presente pubblicità rappresenta soltanto l’opinione dell’autore che se ne assume la responsabilità esclusiva.
DELL’UNIONE EUROPEA. La Commissione europea non accetta alcuna responsabilità per qualsiasi utilizzo che possa essere fatto delle informazioni ivi contenute.
ANSONICA DELL’ELBA
agronomiche vennero sovvertite, ma col vocazione aziendale, si veda anche in na, nel comune di Capoliveri, la sua
tempo anche lui si è convinto che ap- Oglasa, il Syrah in purezza «omaggio famiglia acquistò un’azienda agricola
prossimazione non può essere sinonimo all’isola di Montecristo, una visione dal- negli anni ’50, che in seguito fu indi-
di qualità». Oggi sono 10 gli ettari to- le finestre di mio zio per un’uva che mi rizzata al viticolo dal padre Claudio,
tali, produzione di 65mila bottiglie ha tenuto a battesimo, nella mia prima agronomo. «E fino al 2018 si è soste-
in crescendo e «ben 20mila sono di vendemmia in Sudafrica», bivio crucia- nuta così, vendendo uve alle maggiori
Ansonica, l’autoctona per eccellenza», le nella carriera di Lorenzo. cantine elbane» racconta Filippo «Mio
continua Lorenzo, «in un’interpreta- padre lavorava in progetti di coopera-
zione moderna, che punta all’eleganza. CHIESINA DI LACONA zione all’estero e la gestiva perlopiù via
È un’uva che cresce sana, ha bassa acidi- Chiudiamo con un’interessante novi- telefono; quando non se l’è più sentita ci
tà e colore invadente, si ossida in fretta, tà dal vigneto elbano, bottiglie in cir- siamo trovati davanti a un bivio, cederla
per cui riteniamo fondamentale lavo- colo da pochi mesi sebbene si tratti di o cambiare passo, affinché gli utili po-
rarla a basse temperature, con macera- un’azienda che produce uva da decen- tessero sostenere un organico diverso».
zioni brevissime». Ne scaturisce una ni. Ne è condottiero Filippo Alampi, Ha stravinto la seconda opzione e con
versione cristallina, dagli immediati nato in Veneto da mamma milanese la vendemmia 2019 Chiesina di La-
profumi di frutta gialla e tropicale e babbo grossetano, un anno di asilo cona approda in enoteche e ristoran-
(complice un saldo di Chardonnay), nido all’Elba (ma uno pure a Londra), ti, vinificando e commercializzando
affiancati da sentori di erbe, salvia, formazione itinerante ma poi stan- le proprie uve. Il nome è dedicato alla
sottobosco mediterraneo. «A mio av- ziato a Bagno a Ripoli, hinterland di chiesa della Madonna della Neve che
viso la tecnologia è indispensabile per Firenze, dove produce ottimo olio domina i 9 ettari vitati, le attrezzatu-
un vino che sia identitario, ma allo stes- extravergine d’oliva con la Fattoria re le ha acquistate (e la cantina affit-
so tempo contemporaneo». È questa la Ramerino. Sull’isola, in località Laco- tata, in attesa di realizzare la pro- f
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Colazione o aperitivo?
Scegli tu!
in collaborazione con
1 2
Il packaging.
Ritorno alla terracotta (d’artista)
Non c’è da stupirsi che la visita ai ceramisti pugliesi sia una
delle più gettonate: del resto, il packaging è da tempo uno
dei maggiori punti di forza dell’azienda. «Circa 12 anni fa si è
deciso di optare per l’orcio arcobaleno fatto a mano, coniu-
gando così due grandi tradizioni del territorio: quella olearia e
quella artigianale». Un’idea originale che ha permesso a Fran-
toio Muraglia di innalzare il livello del prodotto, «che è passa-
to dall’essere una commodity a un bene prezioso, un’idea
regalo perfetta da portare alle cene ma anche una bombo-
niera per le occasioni speciali unica nel suo genere». Entro la
fine dell’anno, poi, ci sarà una nuova linea in edizione limitata,
ancora una volta realizzata dall’artista salentino Pierpaolo Ga-
ballo, che vestirà gli orci dei suoi tipici tratti bianchi e neri. 4
5 Storia e numeri
In principio fu Savino Muraglia senior ad ac-
quistare il terreno, una distesa di circa 40
ettari di ulivo comprata in nome del suo
amore per la campagna, nonostante tutti gli
dicessero che con le olive non si fa fortuna.
Da dieci anni a questa parte è un altro Savi-
no – quinta generazione – a tenere in mano
le redini dell’azienda, che continua a miete-
re successi sia in Italia che all’estero. L’olio è
presente in 45 Paesi e il fatturato annuo si
aggira attorno ai 4 milioni e mezzo di euro,
«con una crescista costante del 15-20% in
più ogni anno ormai da diverso tempo».
Fruttato medio, intenso, olio denocciolato,
biologico, prodotti aromatizzati e anche un
olio affumicato a freddo con legno natu-
rale: sono le specialità targate Muraglia,
disponibili sia in bottiglie dalla grafi-
ca accattivante che negli orci di-
pinti a mano con tonalità e sti-
li differenti.
Il Buyer ha a disposizione un albo fornitori con dati La piattaforma è autoinstallante e comunica in tempo reale
organizzati, aggiornati e fruibili agevolmente
Cliente e Fornitore possono scambiarsi nel web RDO e Ordini
offerte in modo semplice e predefinito Quanti ordini sono stati evasi verso un fornitore in un
certo periodo ed il relativo valore
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comparare le relative offerte, preparare l’ordine ed inviarlo
al fornitore prescelto Richieste di offerta
Quante RDO sono state inviate ad uno specifico fornitore
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le
ricette
,
I PIATTI DI FRANCESCO SODANO A IL FARO DI CAPO D ORSO DI MAIORI (SA)
RICORDO DI UN VIAGGIO IN PERÙ. CEVICHE DI PESCE AZZURRO
, ,
C ERA UNA VOLTA L IMPERO ROMANO. LINGUINE CAROTE E GARUM
,
TRA LA COSTIERA E L OMAN. RISOTTO AL LIMONE NERO CON CAPPERI
E BOTTARGA COME UNA TAGLIATA AI FUNGHI. VENTRESCA DI TONNO ROSSO DEL
MEDITERRANEO, COMPOSTA DI CARDONCELLI, AGLIO NERO E PIL-PIL DI TONNO
ALFREDO RUSSO IN TRE PIATTI PASTA IN BIANCO, OLIO E PARMIGIANO
PASSATO DI VERDURA 18+ VERDURE DI STAGIONE IL LIMONE CANDITO PER
100 ORE E FARCITO CON CREMA DI LIMONCELLO TERRITORIO & SPEZIE. LILITH
A VERNOLE (LE): AGNELLO ALLE SPEZIE, INSALATINA DI CAMPO E MAYO AL SESAMO
LE RICETTE
FRANCESCO SODANO
NAT0 A ETÀ CITTÀ DI RESIDENZA
Castellammare di Stabia (NA) 32 Somma Vesuviana (NA)
SUL PROSSIMO NUMERO LE RICETTE DI GIUSEPPE GASPERONI AL POVERO DIAVOLO DI TORRIANA (RN)
Tra la costiera
e l’Oman.
Risotto al
limone nero
con capperi
e bottarga
INGREDIENTI PER 4 PERSONE
250 g di riso Carnaroli
150 gr di burro
100 ml succo di limone
50 g di capperi
50 g bottarga
30 g di polvere
di limone nero dell’Oman
1 scalogno
maizena
acqua frizzante
olio extravergine d’oliva
ALFREDO RUSSO
CONTROCORRENTE. CON IRONIA
Classe ’68, Alfredo Russo ha
iniziato in cucina a 13 anni
e fino all’apertura - insieme
alla moglie Stefania - del
suo ristorante nella Reggia
di Venaria ha lavorato in
cucine stellate sempre in
Piemonte, anche se ciò non
gli ha certo impedito di
avere una visione a 360° della
cucina internazionale e della
modernità. Già dal nome
del ristorante emerge la sua
filosofia: ricreare un alfabeto
attuale - e divertente - della
cucina italiana. «Quest’anno
celebriamo 30 anni: dallo
scorso inverno stiamo
migliorando la cucina,
l’accoglienza, gli orti.
Obiettivo: un’esperienza
sempre più unica per i nostri
ospiti»
DOVE
DOLCE STIL NOVO ALLA REGGIA
p.zza della Repubblica, 4
Venaria Reale (TO)
3462690588 - alfredorusso.com
Cucina 43
Cantina 17
Servizio 26
Totale 86
ANNO DI APERTURA
1990
PASTA IN BIANCO,
OLIO E PARMIGIANO
“
Pensammo a questo piatto, nel 2001,
quando le complicazioni inutili erano
la tendenza: per una sorta di “contro
pensiero” creammo questo piatto
poi divenuto iconico per il nostro lavoro,
la celebrazione festosa per una “povera
pasta in bianco”. Il colore rimane: bianco
in diverse tonalità, strati di pasta all'uovo
che abbracciano dei cremosi di parmigiano
dal gusto ricco ed eccitante.
Purezza assoluta di piacere massimo,
in uno sforzo minimalista.
“
Nasce per utilizzare le verdure del nostro
orto, una ventina di ortaggi di stagione
cotti in modo separato e senza grassi,
poi ridotti in purea: con questi creiamo
delle piccole perle colorate che, con
l’aggiunta all’ultimo istante di una crema
di patate liquida, si disfano prendendo
la forma del classico passato di verdure.
È una zuppa dal gusto fresco e dal sapore
pulito, resa invitante dalla visione ironica
e sottile che sempre completa
il mio linguaggio culinario nell’interpretare
i classici della cucina italiana.
“
Oggi, grazie ai moderni stampi
tridimensionali, è possibile realizzare
dessert con le sembianze di frutti,
ma invece di cimentarmi in questo esercizio
ho pensato a come in passato spesso
venivano serviti i sorbetti e cioè all’interno
del frutto. In questo caso i limoni naturali
vengono cotti interi in uno sciroppo
di diverse gradazioni zuccherine per poi
essere svuotati e farciti di un biscotto
e di una mousseline di limoncello.
LILITH
TERRITORIO & SPEZIE
DOVE
Vernole (LE) – fraz. Vanze
s.da prov.le Strudà-Vanze, km2
3939962150 – ristorantelilith.it
IL TEAM
Un locale a conduzione familiare,
nato dalla passione di Claudio, sua
moglie Miriana e nonna Carmela. Da
qualche tempo si è inserita la terza
generazione: le figlie di Claudio e Mi-
riana, Giulia e Martina, con i relativi
compagni, Matteo Romano e Fran-
cesco Pellegrino. Quest’anno è nata
la Mattrabanca, un tavolo conteni- AGNELLO ALLE SPEZIE,
tore della tradizione salentina, tesori INSALATINA DI CAMPO
creati dalle mani sapienti delle non-
ne. Quella del Lilith è una selezione E MAYO AL SESAMO
di prodotti realizzati e confezionati a INGREDIENTI PER 4 PERSONE
mano interamente nel loro laborato- 2 kg di agnello Per la mayo Stendere l’agnello e condirlo con il sale
rio, acquistabili direttamente o attra- intero disossato 200 g di olio e gli odori tritati finemente. Arrotolarlo
verso il sito. 40 g di sale di semi di girasole formando un filone e legarlo: lasciarlo
5 g di semi 20 g di olio una notte in frigo; quindi cuocerlo sot-
I PRODOTTI
di nocchio di sesamo tovuoto a 80° per 11 ore.
L’obiettivo della cucina è il rispetto
4 g di pepe rosa 2 tuorli d’uovo Per la mayo, marinare i tuorli con sale,
della materia prima. Gli ingredienti
(falsopepe) 5 g di sale pepe, olio di sesamo e succo di limone.
che si acquistano, o che si produco-
1 bacca di ginepro il succo di ½ limone Aggiungere a filo l’olio di semi di giraso-
no direttamente, rispettano la sta-
1 pizzico di cumino pepe le, montando con la frusta.
gionalità, la freschezza e il territorio
½ bacca Per l’insalatina, condirla con l’olio, aceto
da cui provengono. La maggior par-
di anice stellato Per l’insalatina e sale a piacere.
te provengono da piccoli agricolto-
alloro 200 g di insalatina Una volta raffreddato l’agnello, elimi-
ri locali con qualche eccezione (ad
rosmarino mista nare lo spago da cucina e tagliarlo a
esempio la nocciola Tonda Gentile
salvia 4 cucchiai di semi medaglioni alti 2 cm circa. Rosolarli in
delle Langhe Igp che arriva da un’a-
di sesamo tostati una padella molto calda un minuto per
zienda del Piemonte)…
Fondo di agnello olio extravergine lato. Impiattare 1-2 fette di agnello, di-
I PIATTI FORTI fatto con le sue d’oliva sporre accanto l’insalatina e spuntonci-
La pasta fresca è uno dei cavalli di ossa aceto ni di maionese, quindi finire irrorando
battaglia, come i tortelli di ricotta sale la carne con il suo fondo.
di capra ed erbette. Altra passio-
ne il quinto quarto, che in menu
a cura di Paolo Cuccia – scatti di Giulia Tramis
non manca mai, ad esempio i tur-
cinieddhri, involtini di interiora di
SUL PROSSIMO NUMERO LA RICETTA DI
agnello. Dolci creativi e squisiti. HOSTARIA VIOLA A CASTIGLIONE DELLE STIVIERE (MN)
? 1 6 - < : )> - 4 . 7 7 ,
le
classifiche
,
L ELEGANZA DEL CAPPERO. 15 BOCCIOLI DA PROVARE
,
5 ARTIGIANI PER I BISCOTTI D AUTUNNO
LE CLASSIFICHE
L’ELEGANZA
DEL CAPPERO
Ci sono ingredienti che entrano nella ricetta in grammatu- gono raccolti da maggio a settembre a mano e in modo
re minime ma capaci di fare la differenza, come la brillan- scalare, ogni 7/10 giorni, divisi in calibri – dal più piccolo
te performance teatrale di un personaggio secondario che e pregiato 4/7 millimetri al 15 millimetri – e fatti matura-
vale il prezzo del biglietto. Il cappero, il bocciolo fiorale re sotto sale per un mese circa. Con la Sicilia, il maggiore
del Capparis spinosa, è uno di questi, piccolo ma tutt’al- produttore nazionale, che si fregia di due certificazioni:
tro che insignificante, un contrappunto sapido e aroma- cappero di Pantelleria Igp, ottenuta nel 2010, e la recentis-
tico immancabile in tante ricette della nostra tradizione, sima Dop cappero e cucunci delle isole Eolie, concessa da
dall’insalata di patate al vitello tonnato, e in piatti di ricer- Bruxelles nello scorso maggio, in pieno lockdown (quindi
ca (vedi box). Se è troppo salato o scarico di aromi, se sa di denominazione protetta a partire dal raccolto 2020). Alle
vecchio, salamoia fermentata o peggio di muffa, ti manda certificazioni europee si aggiunge il Presidio Slow Food
a pallino una pietanza. È fondamentale scegliere un buon per il cappero di Salina, nel quale si concentra la produ-
cappero. Deve essere piccolo ma soprattutto ben chiuso, zione dell’arcipelago a nord della costa siciliana. Invece
carnoso e compatto, croccante ma non fibroso, sapido ma di mettere fine alle proteste, la Dop Eolie ha rinfocolato
non salato, con profumi e aromi intensi e pungenti, un po’ quella che è ormai famosa come la guerra del cappero, tan-
cupi e sauvage ma non sgarbati, che richiamano il suo am- to che i 5 produttori del Presidio dichiarano di non voler
biente: il Sud Italia, il mare, la salsedine, la spiaggia, le aderire alla certificazione. Il nostro blind test ha preso in
alghe, lo iodio, la risacca, la macchia mediterranea battuta esame capperi sotto sale della campagna 2019 e con pre-
dal vento marino, gli scogli schizzati di sale, la terra arsa cisi parametri: provenienza italiana, alta qualità e assenza
dal sole. Poi c’è l’aspetto salutistico: il cappero è ricco di di conservanti, aziende che chiudono la filiera, più alcune
antiossidanti (betacarotene e flavonoidi), oltre a contene- realtà gourmet che confezionano con il proprio brand. Ne
re sodio, calcio, magnesio, potassio, fosforo e le vitamine è uscita fuori una delle degustazioni più entusiasmanti e
A, K e C. Dissalarlo sì o no? Dipende dall’impiego: se usa- sorprendenti degli ultimi anni, 23 prodotti dissalati in ac-
to in preparazioni cotte si può saltare questa operazione qua mezz’ora prima dell’assaggio e testati da un panel di
non aggiungendo sale nella ricetta. Le zone vocate in Italia esperti in analisi sensoriale. In classifica i 15 capperi da
sono il Sud e le isole maggiori, dove i bottoni fiorali ven- non perdere.
3
conchiglioni cotti nel succo di zucchine, 7 fresca, cipolla dorata, capperi e basilico, FABIOLA PULIERI,
ripiene di sgombro, capperi e cipollotto in uscita completato da trucioli di pane assaggiatrice di olio
tostato, aglio, origano, alici e olio evo LORENZO RUGGERI,
anguilla arrosto con polvere di capperi, giornalista del Gambero
4 vino Arneis e alloro gelato di baccalà con guarnizione Rosso, assaggiatore
8 di capperi di vino ed esperto
pizza a base rossa condita con capperi di capperi
e semi di finocchio, in uscita completato 9 sorbetto di cioccolato e capperi ELVAN UYSAL, giornalista
5 con fiocchi di ricotta, ventricina enogastronomica
del Vastese, foglie di cappero e insalata gelato di cioccolato bianco ed erbe I prezzi sono quelli
di erbe selvatiche
10 aromatiche con coulis di capperi
consigliati al dettaglio
1 2 3 3
EX EX
AEQUO AEQUO
5
La Nicchia
6Kazzen
7
Il Cappero Selargino
8
Caravaglio
Cappero di Pantelleria Igp Cappero di Pantelleria Igp Capperi sotto sale piccoli Capperi al sale
al sale marino al sale marino Anche la Sardegna ha il suo Capperi di filiera chiusa e di
Quella di Bonomo & Giglio – Piccola azienda a gestione cappero. La coltivazione è fatto biologici: l’azienda di An-
La Nicchia – non è solo una familiare creata nel 2004 e concentrata a Selargius, pae- tonino Caravaglio è certificata
delle poche realtà pantesche a condotta dai tre fratelli D’An- se nell’hinterland di Cagliari, organic dal 1989, una delle
filiera chiusa, con azienda agri- cona, Fabrizio, Massimo e dove prevale una varietà ad prime in Sicilia, anche se in eti-
cola, capperificio e laboratorio. Alessandro, con l’aiuto di alberello. Un cappero nell’Arca chetta non è dichiarato. Non
Grazie anche alla conduzione Marilena e di Mimma. Pro- Slow Food, che Marco Maxia aderisce al Presidio Slow Food
di Gabriele Lasagni, è riuscita duce capperi e altri prodotti produce a ciclo chiuso e a km cappero di Salina ma a partire
a valorizzare un prodotto po- isolani a ciclo chiuso, dalla zero impiegando sale marino dalla campagna 2020 si fregerà
vero, a proporlo sul mercato raccolta al confezionamento, delle saline cagliaritane, e di- della Dop Isole Eolie. I boccioli
con la dignità che merita e a all’etichettatura manuale e videndo i boccioli in 4 calibri: assaggiati si presentano picco-
venderlo nel settore gourmet alla spedizione della merce. élite (piccolissimi), piccoli, li, chiusi, compatti e omogenei
in Italia e all’estero (e on line). Dal 2016 è certificata biolo- medi e grandi. I più apprezzati di un vivido color verde-grigio
I capperi, dopo la maturazione gica. Per i capperi di Pantel- dal panel sono quelli di calibro intenso con sfumature viola-
nel sale marino, sono divisi in leria Igp la maturazione nel piccolo, belli, compatti e omo- cee. L’odore pungente richiama
8 calibrature. Quelli Igp, mi- sale avviene in un laboratorio genei di un vivido verde cappe- la pianta nella sua interezza
nuscoli, compatti e regolari di specializzato e certificato, la ro. Il naso è vivace, intenso e (foglia, fiore, frutto), il mare,
colore verde intenso virato al locale Cooperativa agricola pulito, con le tipiche note mi- gli scogli, macchia mediter-
senape, hanno un meraviglio- Produttori Capperi. I boccioli nerali e vegetali e ricordi spe- ranea, e leggere note dolci. Il
so naso vegetale e salmastro, offrono un bel colpo d’occhio: ziati. In bocca non c’è lo scat- gusto è intenso, sapido ma non
vivace e complesso che richia- piccoli, omogenei e sodi, di to, manca la spinta aromatica salato, il finale nitido con una
ma il mare, le rocce arroventa- un brillante verde intenso e annunciata all’olfatto e un po’ piccola punta amara. Forse gli
te dal sole e scolpite dal vento con la croccantezza dell’oli- di persistenza, ma la sapidità manca un filo di freschezza, di
e dalla salsedine, l’alloro e il va. Emanano i tipici profumi presto lascia spazio a sentori complessità e di spinta aroma-
rosmarino selvatici. La bocca cappereschi e marini, di sale che evocano la pianta aggrap- tica ma ci sono coerenza, puli-
è molto sapida, ma sotto c’è e sole, con ricordi di alloro e pata alle rocce, il mare, la salse- zia e rispondenza naso-bocca,
un’aromaticità armoniosa e olive verdi. Bocca rotonda e dine, la macchia mediterranea. gli aromi riportano fedelmente
persistente. Morso croccante pulita, con sapidità adegua- Struttura leggermente fibrosa al cappereto e ai boccioli sotto
ma un po’ fibroso. ta, leggera acidulezza e finale ma soda, carnosa e croccante. sale. Morso tenace e croccante.
Pantelleria (TP) piacevolmente amarognolo. Retrogusto dolce. Malfa -
via Stufe di Buona persistenza. Selargius (CA) isola di Salina (ME)
Khazzen, 14 Pantelleria (TP) via Sant’Olimpia, via Provinciale, 33
0923916021 contrada Kazzen, 10 22/24 3398115953
0522302888 0923911770 3289229581 3382076030
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b GamberoRossoInternational x GamberoRossoInternational
SPONSOR
I MIGLIORI CAPPERI
9
Al Cappero
10
Il Cappero Selargino
11Kazzen
12
Sapori Eoliani
di Famularo Giuseppe Capperi sotto sale grandi Capperi al sale marino Capperi di Salina sotto sale
In classifica anche i capperi Mentre per i capperi Igp si af- Presidio Slow Food
Capperi di Salina
Presidio Slow Food medi selargini di calibro grande, fida a un’azienda specializza- Sapori Eoliani è il marchio
come gli altri della linea pro- ta di Pantelleria, Kazzen pro- dell’azienda agricola Roberto
Se i capperi piccoli rappresen-
dotti da Marco Maxia dal duce a filiera chiusa quelli di Rossello, dove Maurizia De
tano il cavallo di razza dell’a-
campo al vaso e a filiera cor- calibro medio, direttamente Lorenzo produce a filiera chiu-
zienda di Giuseppe Famularo,
ta, impiegando sale marino dal cappereto al laboratorio, sa i capperi di Salina Presidio
conquistando un terzo posto,
delle vicine saline di Cagliari. dove vengono lavorate con- Slow Food. Tutto in azienda,
non sono da scartare quelli
Sono capperoni giganti ma serve tipiche con il marchio coltivazione e trasformazione
di calibro medio, da usare in
belli e tutti uguali, frutto di Oro di Pantelleria. I boccioli tradizionale e manuale da ol-
ripieni, tielle, caponate, con-
una selezione curata, simili a si presentano disomogenei tre 40 anni, che Maurizia por-
dimenti per paste. Si presenta-
ciliegine color verde-senape per calibro, forma e colore: ta avanti in solitaria ma forte
no curati, regolari e uniformi
essiccate con il loro picciolo. piccoli e grandi, quelli chiusi di un’esperienza di 4 genera-
nella dimensione, nella com-
Il naso è molto intenso, arti- accanto ad altri che annun- zioni. Onestà, pulizia e profilo
pattezza e nella tonalità, il ti-
colato ed elegante, con note ciano il fiore, dal verde cupo aromatico caratteristico, con i
pico colore verde intenso che
precise di cappero e salma- al grigio-senape. Ma a parte classici sentori vegetali e sal-
sfuma nel grigio. Il profumo è
stro accompagnate da sen- la mancanza di selezione e mastri, per questi capperi dal
quello forte, netto e pungente calibro assai vario, che va dal
di cappero e del suo habitat: tori di liquirizia, caffè, carda- l’aspetto “scapigliato”, è un
momo, terra, radice. La bocca buon cappero, schietto e di piccolo-medio al grande, con
mare, sole, salsedine, vege- la tipica tonalità verde oliva
tazione arida del sud Italia. è equilibrata, sapida quanto carattere, con una bocca sa-
basta e arrotondata da una pida il giusto, un buon fina- intenso che vira al grigio e al
Grattando dietro al gusto deci- viola. Il gusto è salatino e il
samente sapido si scoprono le punta dolce. Gli aromi, di le dolce, pulito e in crescita,
buona persistenza, ricalcano che invece di chiudere apre finale leggermente metallico,
sensazioni annunciate dall’ol- odori e aromi sono delicati e
fattiva e il salmastro di ostri- le sensazioni olfattive, con ad altre sensazioni: la nota
le note vegetali che si fondo- vegetale di Capparis spinosa forse non complessissimi, ma
che e frutti di mare, non con fedeli al prodotto, persistenti
la complessità e la persistenza no a quelle minerali del sale e di erbe aromatiche incon-
e del mare, impreziosite da tra una mineralità intrigante e con piacevoli richiami alla
dei capperi del podio, ma con salvia e alla zagara. Consi-
la stessa pulizia, freschezza e nuance speziate. Migliorabi- che va oltre il sale ed evoca
le la struttura, un po’ vuota, stenza croccante e carnosa
precisione. Texture tra il car- l’habitat marino del cappero.
asciutta e fibrosa. Da usare in all’esterno, docile all’interno.
noso, il croccante e il fibroso. Piacevole la texture dei cap-
pesti, creme e salse. peri piccoli, sodi, compatti e Malfa -
Pollara-Malfa - isola di Salina (ME)
isola di Salina (ME) Selargius (CA) croccantini. frazione Pollara
via Chiesa, 38 via Sant’Olimpia, Pantelleria (TP) via Leni, 20
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CAPPERI,
CONTADINO
CHE PIANTA!
DelE cappero,
DI FILIERA come CORTA per il
maiale, di
Quello non si butta
Varzi niente.
è il salame
Del bottone
che le famiglie fiorale, il cappe-
dell’Oltrepò
ro tout court,
Pavese facevano abbiamo in casa già
detto. I fiori bianchi
macellando nei mesicon un
freddi
cespuglietto
il maiale chedi viveva stami viola-
nello
13 14 15
fucsia, aggrappati
stalletto accanto alla su mura
casa
antiche, pareti
rurale. C’è ancora chi lorocciose e
muretti a secco,
realizza in modo casalingo regalano
uno spettacolare
per sé e i propri colpo d’oc-
fortuna-
Salvatore D’Amico SimipiaceVulcano TQB – chio. Il cucuncio,
ti amici. È qui spesso cheil frutto del
cappero che nasce
si nascondono le realtà, dopo
Capperi di Salina Presidio Capperi delle Isole Eolie Tanto Quanto Basta chenon
se è sbocciato
migliori, il più fiore, un
inte-
Slow Food al sale marino bio Maurizio Vulcano e la moglie Capperi al sale marino piccolo fuso vegetale
ressanti. Come il salame sodo
Salvatore D’Amico è prima di Patrizia producono un am- e carnoso perfettoagricolacome
Giuseppe Pappalardo, alle della cooperativa
tutto un produttore di vino, pio assortimento di conserve fi nger food per stuzzichini,
spalle un’esperienza venten- Canedo di Varzi, biologi-
dell’ambrata Malvasia delle ittiche e vegetali, tra le quali antipasti
nale come chef, non coltiva i ca e a fieliera
aperitivi
corta, gourmet:
creata
Lipari, ma anche di specialità una tiratura limitata di cap- si prende per il peduncolo,
capperi né li mette sotto sale. nel 1976 da un gruppo di
eoliane da agricoltura biologi- peri sotto sale marino. Il 50% si gusta indellaun solo morso di e
Seleziona la materia prima e studenti facoltà
ca, come olio, capperi e deri- della materia prima è raccolta si manda giù con un calice
il trasformatore e commercia- Agraria di Milano, prodotto
vati. I piccoli e carnosi boccioli dalla coppia in pieno campo a di vino bianco
lizza il prodotto finito con il fuori dalla Dopsecco e leg-
e in tiratu-
sono coltivati e trasformati in calibro misto, tra fine maggio,
marchio Tanto Quanto Basta. ra limitata. Un salame fritte
gero. Altro che patatine non
azienda, con sale marino del- giugno e luglio, l’altra metà è in busta! con Le foglie poi sono
I suoi capperi al sale sono di perfetto, il conservan-
le saline di Trapani e Paceco, acquistata presso una conta- una l’E252
vera scoperta;
medio calibro e siciliani, pre- te, (come deliziose
peraltro
e distribuiti direttamente. dina di Lipari. Confezionati in quelle confezionate sott’olio
L’aspetto è molto invitante: cisamente prodotti nel labo- tutti i Varzi assaggiati), la
vasi di vetro che vanno dai 100 evo da La Nicchia di Pan-
boccioli piccoli, chiusi e perfet- ratorio di via Leni 20 a Pollara “camicia” esterna, qualche
ai 500 grammi, disomogenei telleria, giallo,
che dileggere cappero e
tamente omogenei di un bel Malfa, nell’isola di Salina (Sa- lardello note
nella dimensione per scelta, cucunci propone una linea
colore verde intenso tendente pori Eoliani). L’occhio vuole ammoniacali, un pizzico di
di un brillante verde intenso, completa: polvere, granella,
al grigio-viola. Il profumo è la sua parte e i capperi TQB astringenza nel finale. Ma
sono capperi onesti, dal profi-
deciso, molto lineare e imme- lo soddisfano: boccioli chiusi, che si avvicina al “spazia-
canditi, croccanti, salame
lo aromatico pulito, lineare e li” (disidratati), trasformati
diato, con i tipici richiami sal- curati, regolari e uniformi, di storico, da maiali di 200
molto tipico ma pacato e poco in pesto e paté. Sempre a
mastri e vegetali della pianta un credibile colore verde salvia chili allevati in zona e con
complesso. Il sapore, il pro- Pantelleria una bella gam-
che si uniscono a sentori dolci. intenso che vira verso il gial- stagionatura in una can-
fumo e gli aromi in generale ma di derivati della Capparis
Il gusto è più salato che sapori- lo. Naso e aromi richiamano tina medioevale del 1200
risultano delicati e scontano spinosa è proposta anche
to, mentre il profilo aromatico il cappero, ma risultano poco nel centro di Varzi. E che,
la non uniformità della dimen- da Kazzen e da Konza Kiffi.
risulta poco complesso, con la complessi e persistenti – ap- nonostante i difetti, riesce
sione, con maggiore o minore A Salina il cappero assume
traccia dell’ambiente marino pena ricordi marini e di erbe a emozionare: aromi coin-
intensità a seconda del calibro. anche declinazioni dolci: ac-
molto pacata, però è pulito e aromatiche selvatiche (timo) – volgenti di buona carne,
Nel complesso manca di un canto a boccioli, cucunci e
distintivo di cappero. La consi- però caratteristici e puliti. Sa- aglio fresco, pepe, vino,
filo di carattere e di croccan- foglie, salse, pesti e granelle,
stenza è soda e croccantina, un pidità adeguata, accompagna- cantina, frutta secca (ara-
tezza nella struttura. Delicata Maurizia De Lorenzo di Sa-
muscoletto vegetale con una ta da una piccola punta dolce. chide), semi oleosi e par-
anche la persistenza. pori Eoliani e Daniela Virgo-
leggerissima fibrosità. Struttura soda, compatta e ticolari note di peperone,
isola di Vulcano - na producono capperi can-
Leni - Lipari (ME) croccante ma un po’ fibrosa. lunga persistenza e strut-
diti (usati da alcuni pastry
isola di Salina (ME) contrada Porto Belvedere (SR) tura di ottima grana.
chef nei panettoni) o trasfor-
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PER UN COMFORT FOOD
DA INIZIO AUTUNNO
Autunno. Si torna a vivere la casa e la calda accoglienza di caffetterie e sale da
tè. Cosa c’è di più comfort food dei biscotti? Ecco a voi pasticcerie e laboratori
che sfornano biscotti di tradizione ed esclusivi. Cantucci, anche al cioccolato
e in una variante siciliana, torcetti, tegole, canestrelli biellesi, paste di meliga...
a cura di Mara Nocilla
Mauro Morandin
Saint Vincent (AO) Se Mauro Morandin è un maestro pasticciere di fama internazio-
via E. Chanoux, 105 nale lo si deve in parte al padre Rolando, faro dell’arte bianca ita-
0166512690 liana, dal quale ha ereditato talento e conoscenza della materia.
mauromorandin.it
Il resto è ricerca personale e passione. Come quella per il ciocco-
chiuso tutto il
giorno di martedì, lato, che produce partendo dalle fave di cacao, e i canditi, fatti
mercoledì dal fresco con la tecnica a cielo aperto. La produzione di Mauro
e giovedì; spazia in tutta l’arte bianca, dai grandi lievitati da ricorrenza alla
sempre aperti piccola pasticceria secca. Per rimanere nella regione, le rotonde e
ad aprile, sottili tegole valdostane, i torcettini di Saint-Vincent profumati
dicembre e agosto
di burro (stessa forma a goccia di quelli biellesi e di Lanzo, ma
più piccoli, con lo zucchero spolverato sopra), i troillet (i brutti e
buoni valdostani). Poi i piemontesi baci di dama, paste di meliga e
krumiri, e i ciliegini, due biscotti di pasta frolla uniti da confettura
di albicocca.
Monastra Biscotti
Castell’Umberto (ME) Quella di Monastra è una storia di ritorno al sud. 1958, Castell’Um-
via Garibaldi, 45 berto, paese sui monti Nebrodi: apre i battenti il biscottificio. 2015:
0941438014
prende le redini del laboratorio Mauro Salupo, pronipote della fon-
3298963033
monastrabiscotti.it datrice. Studi di Scienze Agrarie ed esperienze come cuoco nel nord
chiuso domenica Italia, a 26 anni Mauro torna nella sua Sicilia cambiando pelle al
tutto il giorno biscottificio di famiglia: prodotti innovativi, uso di farine siciliane e
materie prime perlopiù biologiche, apertura di un secondo labora-
torio per le produzioni organic, in contrada Morello 55. Due le linee
di biscotti: i semplici e salutari Benfatti, da colazione e merenda,
pensati per un uso quotidiano, e i golosi Dopopasto, versione si-
ciliana dei cantucci (grani antichi, nocciola dei Nebrodi, mandor-
la siciliana e spezie). Da un anno anche sostituti del pane: grissini
stirati a mano, pane tostato (mezzepagnotte e cartapane) e mini
grissini (crocchi).
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Margherita, 9 soavi dolcezze. Il cavallo di battaglia sono i torcetti, friabili e pro-
0152551109
0152551326 fumati di burro, proposti anche al cioccolato. Poi paste di meliga,
massera.it brùt e buon, baci di dama, canestrelli biellesi (due cialde al cacao
chiuso sabato unite da cioccolato fondente e gianduia), tegole (più nocciolose di
pomeriggio quelle valdostane) e l’Abricot, il nuovo biscotto a base di albicoc-
e domenica tutto che disidratate e burro di pecora, creato per i 100 anni dell’atti-
il giorno vità. Da non perdere la pralina Santus con la quale Stefania Mas-
sera, la quarta generazione con la passione per il cioccolato, ha
vinto l’argento agli International Chocolate Awards Italia e Paesi
del Mediterraneo. Altro negozio nel centro di Aosta (via della Re-
foto PS81 Agency
pubblica 65). Shop on line.
Fratelli Lunardi
Quarrata (PT) Dici biscotti toscani e pensi ai cantucci. Dici cantucci e la mente
via di Lucciano, va di riflesso ai Fratelli Lunardi, artigiani specializzati nei tipici
33/39 tozzetti dolci, fiore all’occhiello del laboratorio avviato nel 1966
057373077
0556531031 dai genitori. Ci sono i cantucci toscani Igp classici con la mandorla
fratellilunardi.it e quelli golosissimi con cacao e cioccolato a pezzi grossi (anche
chiuso domenica nella confezione “du’ biscotti”, la dose per uno snack dolce o kit
tutto il giorno di benvenuto), che uniscono le due passioni dei “blue brothers”
orario 8.00-20.00 di Quarrata: la pasticceria, alla quale si dedica Massimiliano, e il
cioccolato, materia di Riccardo (i Lunardi hanno fondato La Mo-
lina nel 2002). Poi le varianti cioccolato e arancia, limone, frutta
e semi (albicocche, mirtillo rosso, uvetta, cocco, fiocchi d’avena,
semi di zucca e di girasole). Ora anche con la nuova grafica, sem-
pre originale e giocosa secondo lo stile Lunardi. In vendita nel la-
boratorio e on line.
Esca Dolciaria
Dorgali (NU) È famosa per gli eccellenti savoiardi, o pistokeddos come li chia-
viale J.F. mano in Sardegna, arrivati primi nella classifica del Gambero
Kennedy, 137 Rosso, sia con la versione classica che con la variante reginetta.
078494493
078494472 Ma Esca, a cavallo tra le montagne del Supramonte e una del-
escadolciaria.it le più belle spiagge del Mediterraneo, Cala Luna, produce tanti
chiuso domenica altre piccole dolcezze. Per rimanere con i piedi nel territorio e
tutto il giorno; nella tradizione, i semplici biscotti di semola, panetti dolci tipici
in estate domenica di Dorgali, gli autunnali papassinos (di pasta frolla con noci e
pomeriggio uvetta, anche ricoperti da una glassa all’anice), i morbidi ama-
orario 8.00-13.00/ retti. Esclusive le pesche e le peschine, una specie di soffici baci
15.30-20.00
di dama, o rustici macarons, due dischi di savoiardo bagnati con
l’Alchermes e baciati da confettura di albicocche, anche nella
variante rhum e crema gianduia. Poi ciambelline, frollini esse,
mandorlini e petit four.
È diventato un nome ormai classico del panettone italia- dietro alla filiera del panettone. Anche se certamente
no. Ma fino a un bel po’ di tempo fa era una mosca bian- non produciamo solo Panettoni o Colombe! Nel nostro
ca. La pasticceria Fiasconaro, dal borgo di Castelbuono negozio sulle Madonie c’è un trionfo di dolci tradizionali,
sulle Madonie, è oggi uno degli alfieri del dolce natalizio oltre alla frutta martorana, alla cubaita, ai torroni e alle
per eccellenza ma che sempre più punta a una sua de- tante conserve e rosoli, ci sono decine di granite e gelati.
stagionalizzazione. «Sono tanti anni, una trentina, che io Certo, è vero che in Italia e nel mondo il brand Fiascona-
insieme ai miei fratelli Martino e Fausto abbiamo comin- ro è molto legato ai grandi lievitati, Panettone in primis».
ciato a produrlo, ma è vero che ancora suscita curiosità, La curiosità e la passione, dagli anni ’80, hanno portato
questo panettone made in Sicily - racconta il maestro Nicola a scorribande nel Nord e in Europa, a cercare di
Nicola che di anni ne ha 56 - Ho iniziato a lavorare molto scoprire la pasticceria che si muoveva attorno a sé. Ha
giovane, nella bottega dei miei: ero pigro a scuola e pre- fatto corsi e seguito accademie, ha rubato con gli occhi
ferivo stare dietro agli impasti e alle lavorazioni magiche i segreti dei pasticceri lombardi, piemontesi, veronesi. E
che trasformavano ingredienti semplici come zucchero, ha cominciato, sulla base di quelle esperienze, a fare i
mandorle, farina, in tesori del piacere». Sulle Madonie panettoni suoi. Panettoni del Sud, ovviamente, dove ac-
in inverno si può anche sciare, e da lì ci si affaccia sul canto alle tecniche di lenta lievitazione naturale trovano
mare di Cefalù: uno spettacolo. Suggestioni di colori e posto uvetta e mandorle siciliane, fichi d’India e candidi
di profumi che hanno contribuito a costruire l’animo di baciati dal sole… «Spesso utilizzo anche grani tradiziona-
Nicola. «Fino a qualche anno fa il nostro laboratorio era li della Sicilia - racconta - per avere sempre il meglio dei
ancora a casa della mamma - racconta il pasticcere - Poi profumi dell’Isola». Una domanda, però, gliela vogliamo
abbiamo strutturato in maniera più moderna la linea fare: ma come si conciliano i grandi numeri che produ-
di produzione e ormai siamo circa 150 artigiani a star ce con la qualità al top? «Questo del piccolo è meglio,
Dolci alchimie
Panettoni, ma non solo
Sapori, profumi e alchimie della Sicilia sono la suggestiva cor-
nice della storia e della tradizione dell’azienda dolciaria Fia-
sconaro, nata nel 1953 a Castelbuono, provincia di Palermo.
Punto di forza dell’azienda è la ricerca della qualità e la lievi-
tazione naturale che accompagna la produzione di una ricca
linea di lievitati da ricorrenza, in particolare i panettoni che
rappresentano il core business dell’azienda, ripensati e rivisi-
tati in chiave siciliana e madonita. Artigianalità e tradizione si
sposano nella produzione Fiasconaro per esaltare i migliori
ingredienti del territorio siciliano, da qui prendono vita le li-
nee di lievitati come la linea alla manna con il panettone Oro
di Manna, la cui materia prima è una resina estratta dall’albe-
ro del frassino che rende unico questo prodotto, e i grandi
classici con il panettone alle Mandorle, che racchiude in sè la
tradizione della pasticceria Fiasconaro. Ma non possono man-
care le creazioni più innovative, come il “Panettone Rosa e
Fico d’India” novità per il Natale 2020. 2
è un falso mito - risponde lui - La gran parte dei piccoli Metà del fatturato investita sul territorio
artigiani neppure sanno come scegliere i canditi che da Giunta alla terza generazione, Fiasconaro è un’eccellenza
me sono assolutamente lavorati senza sale e senza solfi- del Made in Italy, con un fatturato 2019 di oltre 21 milioni di
ti, alla maniera antica, o che esistono le uova da galline euro ed una crescita del 20% su tutti i principali mercati. Il
allevate a terra come quelle che uso io. La verità è che successo dell’azienda ha consentito la creazione di una vera
se produco 10mila panettoni al giorno devo essere mol- e propria “rete commerciale”, fondamentale per la realizza-
to più attrezzato nei controlli e nella scelta delle mate- zione delle ricette del Maestro Pasticcere Nicola: Fiasconaro,
rie prime. Pensate che dall’impasto con pasta acida al infatti, investe più del 45% del proprio fatturato sul territorio,
contribuendo significativamente allo sviluppo di altre azien-
confezionamento, passano tre giorni. Sono 30 anni che
de siciliane per l’approvvigionamento delle materie prime e
gioco con le paste acide; ho studiato le tecniche degli
per la fornitura dei prodotti (come il miele, i torroni e le mar-
antichi pasticceri di inizio ‘900, parlo di Galup o Motta,
mellate). È un’azienda giovane (età media 35 anni) che dà
di Bauli, i capostipiti, e le utilizzo per garantire al meglio lavoro a circa 130 dipendenti tra fissi e stagionali; que-
la durabilità e gli aromi dei miei panettoni. Certo, la pa- sto, combinato alla “rete commerciale” creata con le
sta madre non è più quella di 100 anni fa, perché studia- aziende locali, ha consentito a Fiasconaro di por-
mo, sperimentiamo e selezioniamo affinché il prodotto tare avanti la sua mission aziendale di valoriz-
migliori sempre di più!» zare il territorio e le sue risorse umane.
Via Popilia
13
9
Via Pertini Via Kennedy Via XXIV Maggio
15
Via Lenin 4 23
32
20
5
18
30
19
Via Miassi
21
2
Viale Marconi
Strada dell’Unità d’Italia
Piazza Europa
Via Panebianco
Via P. Rossi
«È inadeguato chiamarla pittoresca; a ogni passo, dall'inizio della strada principale al piede
della collina fino al severo castello medievale che ne corona la sommità, c'è da stupirsi e da
ammirare» scrive lo scrittore George Gissing a fine '800. E Cosenza, cittadina antica e semi
dimenticata, ha ripreso a vivere: dopo il lockdown, l'estate è stata viva e affollata, le attività
enogastronomiche hanno ripreso con curiosità ed energia a proporsi ai cittadini e ai turisti:
l'appeal dei sapori fa da sponda anche a monumenti e realtà culturali tutti da scoprire
I C 22 Castello normanno-svevo
Ponte Alarico
H
M
Piazza Petrolo
17
Piazza Grimaldi O
A N
6
Viale Mancini R 28
Via del Castello
E G 24 Via Garibaldi
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10 1 Via Monte Grappa
3 16
11
27 L 25 Piazza della Riforma
F Viale degli Alimena
29
P
D 14 Busento
Piazza XI Settembre 7
F
31
12
33
Via Fiume
Piazza Scanderbeg
B
Via Gaudio
Via Sambiase
Via Armori
250 m
cosenza,
Bella Cosenza
a cura di Clara Barra
Ristoranti fresca è di matrice casalinga) ti gusti disponibili, uno più dente selezione, centinaia
con vellutata di zucchine e buono dell’altro, segnaliamo di referenze che si possono
1 funghi, le linguine all’astice, la Donna Flora, con pomo- acquistare e una settantina
le grigliate (di carne o di pe- doro San Marzano, mozza- (più un paio alla spina) da de-
Antica Locanda sce). Si beve bene. rella di bufala Dop, salame gustare in loco. Per accompa-
dal Povero Enzo piccante, ciuffetti di ricotta gnare, proposte gustose e sa-
via Monte Santo, 42 3 (in uscita), olio evo e basilico. porite, basate su ingredienti
098428861 Da menzionare in positivo di qualità, a partire dalle se-
anticalocanda Molo 87 anche le fritture, fragranti e lezioni di salumi e formaggi,
dalpoveroenzo.com via L. M. Greco, 3 golose: polpette, crocchette, e poi stinco di maiale, pulled
Carne, carpacci, tagliata, fio- 3387777346 montanare ecc. pork, salsiccia, panini ben
rentina. Tartufo nero ovun- molo87.com
imbottiti.
que. In questo piccolo ri- La passione e la voglia di far 5
storante c'è una brace il cui bene accomunano i due gio-
N’ata Cosa Etnico
fumo sa di Toscana sebbene vani titolari, Giampiero Ven-
abbracci anche pietanze di nera (ai fornelli) e Daniele (in Rende
via Trieste, 19
7
marca calabrese e fa largo uso sala). A loro si deve l’esisten-
di funghi e, solo in stagione, za di questo locale in zona
09841806622
@NataCosa.Rende Nu Sushi
pedonale, che spicca dalla
del pregiato bianco da fare
media cittadina per la cura
La pizza qui è di ispirazione Locanda Giapponese
a lamelle su di un goloso ta- campana, soffice al centro e via Vittorio
gliolino. Ad accompagnare le dell’ambiente e per la propo- Veneto, 68
dal cornicione pronunciato
pietanze non mancano mai sta culinaria, di mare, basata 3347662121
e ben alveolato, frutto di al-
le patate ‘mpacchiuse (ossia su pescato scelto e un tocco @nusushicosenza
meno 12 ore di lievitazione.
appiccicate tra loro grazie al di fantasia e modernità. Da Cucina tradizionale giappo-
A completare la bontà delle
metodo di cottura). Si chiude non perdere gli antipasti, fra nese con ingredienti tipici
pizze contribuisce poi l'atten-
con il semifreddo alle noci o i quali c’è sempre qualcosa di calabresi? Si può e pure con
zione dedicata ai condimenti.
il tiramisù in vasetto. Vini nuovo. Vini perlopiù regiona- risultati lusinghieri. Accade
E poiché siamo in terra cala-
prettamente locali e servizio li. Ci si può venire anche solo in questo “giovane” indirizzo
bra, menzioniamo subito gli
agile, di taglio professionale. per l’aperitivo e, volendo, c’è con meno di due anni di vita.
abbinamenti territoriali, con
pure la paninoteca. Disponi- Dalle sapienti mani della chef
la pizza "‘nduja & cipolla",
2 bile un curato dehors.
con pomodoro San Marzano, Aiko Otomo, nativa di Kyoto,
‘nduja di Spilinga e cipolla di arrivano in tavola proposte
Al Girone dei Golosi Pizzerie Tropea, oppure la Diavola, davvero interessanti, che
tunnel Pasquale con pomodoro San Marzano, stupiscono per originalità e
Rossi, 79 4 fiordilatte, spianata calabra gusto. Ci si accomoda al ban-
0984394859 cone, o nel ristorante vero e
algironedeigolosi.it Madre aggiustata piccante e basilico. A corredo
gli imperdibili fritti. Piacevole proprio, oppure nel dehors
Un indirizzo di stampo clas-
sico, sia nell’ambiente (cu-
di sale e pepe dehors nella bella stagione. in pieno centro storico. L’a-
Rende pertura parte dall’ora dell’a-
rato, ma senza eccessivi peritivo e si protrae fino al
via Busento, 2 Birreria
formalismi) sia nell’offerta, 0984466621 dopocena, scandito da coc-
che ha il suo punto di forza
nell’accurata selezione della
madreaggiustata
disaleepepe.it 6 ktail a base di sake. Servizio
take away e delivery.
materia prima, di mercato e
di stagione. La carta è equa-
La leggerezza dell’impasto, Nabbirra
frutto di farine selezionate Griglierie
corso G. Garibaldi,
mente ripartita fra terra e e dii lunga lievitazione par- 42
mare, con piena soddisfazio- tendo dal lievito madre, la 0984014531 8
ne da entrambi i versanti. freschezza e la genuinità dei nabbirra.it
Fra le nostre preferenze, il topping, la cortesia nell’ap- Nel centro storico, è un locale Griglieria del Popolo
ricco antipasto con salumi e proccio al cliente, fanno di piccolo e accogliente in cui gli Rende
formaggi, sottoli, crostini. A questo locale uno dei migliori appassionati di birra artigia- via F.lli Salerno
seguire gli gnocchi (la pasta indirizzi della zona. Tra i tan- nale trovano una sorpren- 3331927991
Il tuo su gamberorosso.it/academy
PARTNER
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COSENZA
ricorda il nome, vari tipi di pure la prima colazione, che il caffè del Maestro, specialità La città
polpette a base di carne, me- scorre tra espressi equilibra- in cui il caffè è miscelato con
lanzane, alici fresche o riso e ti - ottima base anche per liquirizia, rum, cioccolato e
in 5 piatti
‘nduja. Perfetta per accompa- cappuccini preparati come panna. Buono anche il cap- 1
gnare la birra di produzione si deve - e un buon assorti- puccino, accompagnato a co-
Polpette di melanzane
propria. Servizio di consegna mento di cornetti, dolci di lazione da cornetti ben lievi- Ricetta ricca di sapore:
a domicilio. pasta frolla e di sfoglia. Non tati, realizzati nel laboratorio polpette fritte realizzate
delude il reparto pasticceria, interno dal quale provengono
18 che prevede mignon, babà (in tutti gli altri buoni dolci. Mol-
con melanzane (possibil-
mente lunghe), carne ma-
formato classico e gigante), to ricco l'assortimento di gu-
Siamo Fritti vari dolci tradizionali. sti di gelato.
cinata, pane casereccio
ammollato, caciocavallo
via R. Misasi, 125d
grattugiato, un uovo.
3489277247
@Siamo-Fritti
20 22
2
Il claim della casa è “happy Bar Bronx Gran Caffè Renzelli Maccheroni al ferretto
food”, d’altronde si sa, il frit- piazza Loreto, 1 corso B. Telesio, 46
to appaga e mette allegria. Pasta fatta in casa, nota
098431550 098426814
Protagonista indiscussa qui è @barbronxlucanto renzelli.com anche come fileja: impasto
la polpetta, declinata in tanti di semola rimacinata di
Al centro di uno snodo ne- Un locale che appartiene al
modi e varianti: alla ‘nduja, grano duro e acqua, arro-
vralgico del traffico cittadi- gruppo dei caffè storici ita-
con le patate, con le melan- tolato sul ferretto.
no, questo locale offre più liani, nato a inizio Ottocen-
zane, con i carciofi, con la di un motivo per una sosta. to. Situato nel vecchio centro 3
salsiccia, con pesce azzurro e L'offerta, infatti, è poliedri- storico, accoglie con arredi
peperoni, e via dicendo. Inol- Patate ‘mpacchiuse
ca e accontenta sia chi abbia d'antan che richiamano la
Gustoso contorno con le
tre patatine (sono quelle della voglia di qualcosa di dolce, sua lunga storia, lo stile mo-
patate della Sila e la cipolla
Sila), alici, baccalà, verdure sia chi invece voglia togliersi derno caratterizza invece l'al-
di Tropea: entrambe a fette
miste, da gustare in cartocci uno sfizio salato. La proposta tra sede, in corso Umberto I,
spesse e saltate in padella.
da passeggio o in porzioni da di pasticceria punta in parti- 1. Di livello la caffetteria, con
asporto o ancora in loco, ma- colare sui dolci della tradizio- espressi ben fatti e cappuc- 4
gari insieme a qualche primo ne, ma non mancano altre cini cremosi. La pasticceria Bocconotti
piatto del giorno. Consegne a specialità e - d'estate - la pos- è rinomata per le specialità Golosi dolcetti con l’invo-
domicilio. sibilità di assaggiare un buon locali, vanchiglia alla mona- lucro di pasta frolla, farciti
gelato. Al banco caffetteria si cale in primis, ma anche mo- con mostarda d’uva, cioc-
Botteghe fa apprezzare l'espresso, non staccioli, roccocò, susumelle, colato o confetture.
male i cappuccini. torroni meringati e a Pasqua,
Caffè & Bar oltre a pastiere e uova di cioc- 5
21 colato, si può assaggiare il ti- Fichi secchi
19 pico cuculo cosentino. Non
Kosenza Caffè male la proposta di aperitivi
Tipici della costa e ideali a
fine pasto: in diverse va-
Anna via Panebianco, 602 e distillati per il dopo cena. rianti, da quelli ripieni a
via Panebianco, 12 0984392243
@CosenzaKaffe quelli al cioccolato, una
098432876
@Robertagagliardi17 È il bar pasticceria dell'omoni- Enoteche delizia.
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QUESTA TERRA E LA MIA TERRA
la stima e la considerazione latticini e formaggi di gran nimento di prelibatezze alta- È uno dei punti vendita della
di tanti enofili appassionati, sapore e qualità lavorando mente selezionate, con tante storica azienda conserviera a
e non solo. Sulle alte scaffa- solo ed esclusivamente latte chicche da intenditori. Le gestione familiare con sede a
lature fanno bella mostra di selezionato proveniente da scaffalature e le vetrine refri- Pizzo Calabro. Protagonista
sé centinaia di bottiglie, con San Marco Argentano. Dalla gerate offrono un magnifico principale il tonno, declina-
particolare attenzione alla ricotta calda al caciocaval- spettacolo e sono una vera to in diversi modi e formati,
regione, spaziano però in lo, dai nodini ai vari formati tentazione per la gola. Pasta ma ci si trovano anche altri
tutta Italia e oltre. In ven- di mozzarella (la treccia è e riso artigianale, conserve prodotti “della casa”, dalla
dita anche birra artigianale, super), c’è solo l’imbarazzo e confetture, formaggi fre- colatura di alici alla bottar-
distillati, olio extravergine della scelta. Non mancano schi e stagionati, salumi e ga, dalle alici allo sgombro e
d’oliva, confetti, cioccolate- golosi dolci a base di ricotta prosciutti (compreso il Pata al merluzzo, dalle confetture
ria, conserve, confetture, pa- e formaggi freschi aromatiz- Negra tagliato a coltello), al miele, dalle composte ai
sticceria secca e altro ancora. zati alle spezie. Da novembre scatolame di pesce, olio ex- taralli e all’olio extravergine
2019, della stessa proprie- travergine d’oliva, birre arti- d’oliva. Molto sfiziosi i sot-
24 tà, c’è La Bottega Salumeria gianali calabresi e tanti vini, toli per l’aperitivo o un anti-
(vedi). pasto diverso dall’usuale, ad
Monaco e Scervino regionali ma non solo, dolci
esempio i peperoncini ripieni
e grandi lievitati per le festi-
via Trento, 51 26 vità. Per la pausa pranzo, di-
di tonno.
098426589
@MonacoeScervino Re Bufala sponibilità di gustosi panini
Gelateria
Tra le prime enoteche ad corso L. Fera, 176 espressi.
aprire in Calabria, nel 1959,
grazie a Biagio Monaco e Fi-
3911096369
@aielloalessandra 28 30
lippo Scervino. Da subito il mozzarelladibufala
Gli appassionati di mozzarel- Fattoria Biò ITALY
negozio è diventato un porto
sicuro in città per quanti ri- la di bufala – ovviamente corso G. Mazzini, 2 Bottega del Buon Gelato
Dop – non possono non 3687629105 via G. Caloprese,
cercano eccellenze gastrono- fattoriabio.it
prendere nota di questo in- 123
miche e punto di riferimento 09841810075
dirizzo. Oltre al perlaceo È uno dei punti vendita
per appassionati ed enofili. italygelateria.it
latticino in diversi formati dell’omonima azienda agri-
Oggi l’assortimento consiste In questa gelateria artigiana-
e pezzature, ci si trovano la cola condotta con passione
in un migliaio di etichette, le, considerata una delle mi-
mitica “zizzona” (meglio pre- dalla famiglia Grillo, proprie-
senza contare le centinaia di gliori della città, i grandi clas-
referenze di liquori e distil- notarla), la “figliata” (bontà taria di terreni nella zona
della Sila e di Rossano. Gra- sici in fatto di creme e frutta
lati. Inoltre, diversi prodotti assoluta), ricotta, fiordilatte,
zie agli allevamenti e alle col- affiancano creazioni da pec-
gastronomici: imperdibile burrata, stracciatella, carni
tivazioni di proprietà, qui si cato di gola e gusti stagiona-
l'ampia selezione di preliba- di bufalo, salumi, prosciut-
trovano salumi tipici (anche li. Impossibile citare tutto:
tezze dolci e salate, confetti, ti ben stagionati, ma anche
quelli – squisiti – di maiale pistacchio (quello di Bronte,
cioccolata, caramelle, tè pre- specialità calabre, campane e
manco a dirlo), nocciola Igp
giati e biscotti. pugliesi. Altro punto vendita nero), formaggi freschi e sta-
Piemonte, mandorla di Avo-
a Rende Re Bufala 2, via Ales- gionati, latticini, conserve,
la, yogurt e sambuco, limone
Formaggi sandro Volta 106. Consegne birre artigianali, farine, car-
e zenzero, millefoglie mele e
a domicilio. ni, patate, olio extravergine
cannella, delizia al limone,
25 d’oliva. Presso la “casa ma-
cannolo siciliano, crema ca-
Gastronomia dre”, ristorazione, fattoria
talana... Lodevole attenzione
Fior di Latte didattica e ospitalità. Si può
alla stagionalità, ad esempio
via M. Mari, 4 27 acquistare anche online. in autunno zucca, melagra-
(angolo piazza
Kennedy) La Bottega Salumeria 29 na, cachi; d’estate fico, fico
d’India, gelso nero, anguria,
3929505745 piazza C. Bilotti, 46
@Fior-di-Latte 3279073552 Callipo dal 1913 Store cedro, mango, melone… In
Qui ogni giorno si realizzano @La-Bottega- alternativa semifreddi e tor-
via G. Caloprese, 4
manualmente, seguendo an- Salumeria 366 6905599 te (da non perdere la cheese-
cora antichi metodi e saperi, Il posto giusto per fare rifor- callipo.com cake), tartufi, mousse.
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anno 29 numero 345 - mensile ottobre 2020 - 4,90 euro - gamberorosso.it
LA SALICORNIA
E IL SEGRETO DEI VICHINGHI
parole e disegni
LA SALICORNIA di CinziaDEI
E IL SEGRETO Leone
VICHINGHI
T RICHECO
VI SARÀ CAPITATO DI VEDERLA IN PESCHERIA T RA CO SA ARINGHE
SOT TO
T RIGLIE E RICCIOLE E DI SCAMBIARLA PER UNA SI MANGIA AFFUMICAT E
SALE CON
OGGI? E LA SOLITA
ALGA. È LA SALICORNIA, DET TA ASPARAGO DI SALICORNIA.
SALICORNIA.
MARE. CRESCE NEI T ERRENI E
SALINI E HA DATO UN GRANDE DOMANI?
CONT RIBUTO ALLA STORIA
DELLA NAVIGAZIONE. INFAT T I,
NELL’OT TAVO SECOLO D.C. A
BORDO DI UNA NAVE VICHINGA...
G
T ERRA
IN VISTA
...!!! HAI
PORTATO
LA PIANTA
...?
IL
DONO PER
I NAT IVI?
CERTO, NON
ECCOLA! VEDO L’ORA
UNA DI MANGIARE
SIET E MA VI PIANTA CINGHIALE.
IN ANT ICIPO ABBIAMO CHE SI PUÒ
DI CINQUE PORTATO INNAFFIARE
SECOLI. QUESTA... CON L’ACQUA
DI MARE.
COME
IO
PREVISTO
DICO DI
IN CAMBIO GLI
ACCET TARE
ARE
DIAMO LE PATAT E,
D
MAGARIRI
I PEPERONI E
PUÒ ESSERE
ERE
IL POMODORO?
UT ILE..
Dai vigneti di montagna del Trentino nasce lo spumante metodo classico Altemasi Trentodoc.
Le caratteristiche del clima e del territorio gli donano freschezza e personalità. Con Altemasi l’eleganza ha unoo stile unico.