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COME NASCE UNA RICETTA ™ DIEVOLE ™ BAGHERIA ™ POLINESIA ™ CHEF: GIANNI D'AMATO E MAICOL IZZO GAMBERO ROSSO ™ N.

GAMBERO ROSSO ™ N.373 ™ FEBBRAIO 2023

IN EDICOLA IL 29 GENNAIO 2023 | Poste italiane S.p.A. Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n° 46) art. 1 comma 1 aut. n. MBPA/C/RM /45/2018
Austria € 10,90, Germania e Olanda € 10,90; Belgio, Francia, Grecia, Lussemburgo, Portogallo (Cont.),Principato di Monaco e Spagna € 9,50; Svizzera Chf 13,90; Svizzera Canton Ticino Chf 12,90; Gran Bretagna £ 11,30.

DIEVOLE. CHIANTI CLASSICO


BAGHERIA. NUOVA META GOURMET

anno 32 numero 373 - mensile febbraio 2023 - 4,90 euro - gamberorosso.it


POLINESIA FRANCESE
CHEF. D'AMATO & IZZO
come nasce
una ricetta
IN

42 58
Nel suo disegno Bea Maffei rende
il paragone tra lo chef e il direttore A QUESTO NUMERO HANNO COLLABORATO
d’orchestra: come la musica viene Tatiana Adon, Giovanni Angelucci, Giuliano Ardu, Michele Balistreri, Michela Becchi,
codificata e scritta nello spartito, così Cecilia Blengino, Massimo Canevacci, Giuseppe Carrus, Luca Cesari, Maui Ciucci,
il piatto diventa ricetta in cui il giusto Daniele Coni, Carlo Conti, Igles Corelli, Salvo Cravero, Alberta Cuccia, Gianni
mix di ingredienti e il talento del cuoco D’Amato, Antonella De Santis, Francesco Di Felice, Nino Ferreri, Maurizio Gaddi,
fanno la differenza Davide Grumbianin, Andrea Guolo, Maicol Izzo, Olivier Lenoir, Cinzia Leone, Tony

,
l editoriale ™4™ Made in Italy: ricetta per il successo di Paolo Cuccia

le brevi ™ 12 ™ Milano, 7 insegne per carnivori e amanti del BBQ


™ 12 ™ Obituary
™ 14 ™ Tavole Veg, le migliori 9 a Roma
™ 14 ™ Packaging di Michela Becchi
™ 15 ™ Il cocktail di stagione di Paola Mencarelli
™ 16 ™ The Hotel Gazette di Clara Barra
™ 17 ™ Intuitive Eating, l’antidieta
™ 18 ™ Controcorrente

le storie ™ 42 ™ Come nasce una ricetta? Backstage della creazione di un piatto


™ 58 ™ Verticale. Dievole e il suo Chianti Classico
™ 72™ Bagheria. Da città delle ville a meta gourmet
™ 90 ™ Polinesia Francese. Esperienza sensoriale fuori da ogni schema

RISTORANTI WINE BAR BIRRERIE CAFFÈ & BAR


LE NOSTRE
VALUTAZIONI BUONI BUONI BUONE CAFFÈ BUONO
OTTIMI OTTIMI OTTIME CAFFÈ OTTIMO

ECCELLENTI ECCELLENTI ECCELLENTI CAFFÈ ECCELLENTE

TRATTORIE ETNICI BISTROT LOCALE BUONO


BUONE BUONI BUONI LOCALE OTTIMO

OTTIME OTTIMI OTTIMI LOCALE ECCELLENTE


ECCELLENTI ECCELLENTI ECCELLENTI
72 90 104

Lo Coco, Valeria Maffei, Antonello e Stefania Magliari, Valentino Marcattili, Valentina Marino, Sandro Masci, Sonia
Massari, Paola Mencarelli, Clara Minissale, Massimo Montanari, Andrea Morini, Claudio Oliveri, Santina Pazzi, William
Pregentelli, Marco Radicioni, Eric Rousseau, Alfredo Teihotaata, Sébastien Thépénier, Filippo Maria Tripoli, Flavia
Valentini, Gian Luca Zattini

le ricette ™ 106 ™ I piatti di Maicol Izzo - Piazzetta Milù - Castellammare di Stabia (NA)
Via Schito 42: carciofo
Mezzopacchero alla marinara
Baccalà mantecato croccante, polvere di coriandolo e miele piccante
Rosa annurca, decotto alla rosa e pepe rosa
™ 115 ™ Gianno D’Amato. Poesie di Terra e di Mare
™ 122 ™ La ricetta del Grappolo d’Oro a Roma

le classifiche ™ 126 ™ 12 fagioli borlotti pronti da consumare


™ 127 ™ 8 modi per usare un perfetto salvapasto
™ 128 ™ 3 etichette di legumi di nicchia e 9 da supermercato

Miniguida ™ 132 ™ Forlì, Carnevale e buon vivere

graphic novel ™ 144 ™ Sandwich o Tramezzino?

PIZZERIE AL PIATTO OLI EXTRAVERGINE PANE VINI

BUONE BUONI BUONI BUONI


OTTIME OTTIMI OTTIMI MOLTO BUONI/OTTIMI
ECCELLENTI ARRIVATI IN FINALE ECCELLENTI ARRIVATI IN FINALE
ECCELLENTI VINI ECCELLENTI

PIZZE AL TAGLIO
BUONE PASTICCERIE GELATERIE BIRRE
OTTIME BUONE BUONE BUONE
ECCELLENTI OTTIME OTTIME OTTIME
ECCELLENTI ECCELLENTI ECCELLENTI
Made in Italy: ricetta per il successo
La cucina italiana è la più famosa e amata nel mondo,
anche se all’estero non tutti sanno che è composta da un
grandissimo numero di ricette tanti quanti sono i terri-
tori, le storie e le tradizioni della Penisola. Ciò è dovuto
in primis alla straordinaria biodiversità, frutto di una
ampia varietà di strutture geomorfologiche e di climi di-
versificati. L’altra caratteristica che contraddistingue le cucine
italiane è quella di essersi costantemente evolute nella storia grazie alle
contaminazioni derivanti dai rapporti commerciali dapprima verso il
bacino Mediterraneo e, progressivamente nelle linee di espansione,
verso le spezie dell’Oriente e i nuovi frutti ed ortaggi del “Nuovo Mon-
do”.
Il comune denominatore della eccellenza culinaria italiana, oltre alla
genialità degli chef e alla sapienza delle tradizioni familiari, può esse-
re quindi indicato nella disponibilità di materie prime e di prodotti tra-
sformati di qualità superiore.
A conferma dell’affermazione della cucina italiana ci sono gli incorag-
gianti dati dell’export agroalimentare che nel 2022 ha raggiunto i 60
miliardi: poco più del 10% della produzione nazionale. Un dato signifi-
cativo considerando che nei primi anni 2000 era al di sotto dei 20 mi-
liardi. Un risultato positivo che lascia però ampio spazio a un ulteriore
sviluppo non tanto in termini di volume – siamo e resteremo sempre un
Paese di dimensioni ridotte e di tante varietà agroalimentari – ma, so-
prattutto, di valore poiché molte delle produzioni italiane non hanno
ancora un prezzo adeguato alla loro qualità. Un esempio su tutti è
quello del vino italiano, primo nel mondo, che quest’anno in termini di
volume ha superato la produzione della Francia anche se tra le due na-
zioni si mantiene un divario in termini di prezzo: il vino italiano viene
mediamente venduto a un 30% in meno rispetto al vino francese. Come
incrementare quindi la crescita dell’export, la valorizzazione e la mar-
ginalità dei prodotti? Riteniamo con la formazione. I nostri produttori
hanno infatti la caratteristica di essere dotati di grande imprenditoria-
lità e di essere molto attenti ai prodotti di qualità. Ciò che costante-
mente è mancato è stato l’accesso all’alta formazione (l’Italia è tra i Pa-
esi con meno laureati in Europa) e alla formazione permanente. La
formazione è quindi l’unico ingrediente che manca per progredire a
livello globale sia per chi è interessato ad entrare in questa straordina-
ria filiera di successo ma anche in termini di continuous learning per
chi già opera e intende migliorare nella propria attività.
Gambero Rosso Academy, che quest’anno festeggia i 10 anni dalla sua
fondazione, è da sempre impegnata a svolgere questa funzione diretta-
mente ed in associazione con le principali Università del Paese, a ripro-
va del nostro convincimento di questa esigenza strategica.

– Paolo Cuccia

GAMBERO ROSSO 4 FEBBRAIO 2023


6 laboratori
per appassionati e per chi
vuole fare lo chef

TORINO CITTÀ DEL GUSTO ROMA


PROFESSIONE CHEF INTENSIVO. Dal 20 marzo corso in- PROFESSIONE CHEF 4.0. Il 27 febbraio al via il 1° livello del
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CITTÀ DEL GUSTO PALERMO CITTÀ DEL GUSTO TORINO E ROMA


CHEF DE PARTIE. Dal 6 febbraio corso di formazione tecni- PROFESSIONE PASTICCERE. 20 febbraio Roma e 27 febbraio
ca per fare il proprio ingresso nel mondo della cucina profes- Torino: corso professionale di 1° livello per aspiranti pasticceri.
sionale. Lezioni dal lunedì al giovedì. haccp, alimenti, paste, classici, masse montate, torte e monopor-
Palermo - Palazzo Branciforte
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via Bara all’Olivella, 2 ™ Torino - 0114546594 – torino@cittadelgusto.it
0916406000 - palermo@cittadelgusto.it ™ Roma - 0655112211 - academy@gamberorosso.it

CITTÀ DEL GUSTO NAPOLI


DEGUSTAZIONE VINI D’ITALIA 2023. 3 marzo, Palazzo
San Teodoro a Napoli: degustazione dedicata ai vini inseriti nella
prestigiosa Guida Vini d’Italia 2023 premiati 1 e 2 Bicchieri.
™ Napoli – Riviera di Chiaia, 281
napoli@cittadelgusto.it

GAMBERO ROSSO 6 FEBBRRAIO 2023


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VINO CIBO E NATURA COSÌ VICINI COSÌ LONTANI


Cristiano Tomei e Giuseppe Carrus nella splendida corni- Max Mariola e Mai Shinoara in questo nuovo format ci fan-
ce della tenuta di Castello del Terriccio ci raccontano storia, no scoprire somiglianze e differenze tra la cucina italiana e
piatti e vini del territorio. quella giapponese .
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in onda tutti i martedì alle 21 in onda tutti i giovedì alle 21

LA MIA AFRICA MAROCCO BY BEKER


Victoire ci porta accompagna in un viaggio gastronomico Fabrizio Nonis e il racconto della vera cucina marocchina.
fatto di piatti tipici africani e arricchito dalla cultura popo- Dal mare alle città imperiali la cultura millenaria della regina
lare di quei Paesi. delle cucine nordafricane.
™ in esclusiva su Sky 133 e 415 ™ in esclusiva su Sky 133 e 415
in onda tutti i mercoledì alle 21 in onda tutti i lunedì alle 21

RITRATTO DI CHEF
Gli “artisti dei fornelli” raccontano sé stessi e il loro modo
di intendere la cucina. Un racconto intimo e personale dei
migliori chef italiani.
™ in esclusiva su Sky 133 e 415
in onda dal lunedì al venerdì alle 15

GAMBERO ROSSO 8 FEBBRRAIO 2023

tutti questi quotidiani, riviste e libri sono frutto del lavoro esclusivo del sito eurekaddl.cfd Lasci perdere chi li ruba soltanto e vanga a trovarci, la aspettiamo!
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Salumi Nobili
e 100% italiani
dal 1974

USARE
LA COSCIA
PER FARE
IL SALAME?
MA SIAMO MATTI?
DICONO CHE SIA L’ARIA DI VALLE
A RENDERCI UN PO’ MATTI,
E COSÌ VOTATI ALLA QUALITÀ

Ma sono proprio il microclima


favorevole, la lenta stagiona-
tura e l’utilizzo nell’impasto di
tagli nobili come coscia e spal-
la a rendere il Sottocrespone,
Salame di Varzi D.O.P., un salame
pregiato e dal gusto davvero
unico, premiato dal Gambero
Rosso Top ItalianFood 2022.

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le
brevi
DOVE MANGIARE CARNE A MILANO. 7 INSEGNE PER CARNIVORI E AMANTI
DEL BBQ ™ OBITUARY ™ CAPITALE DELLA PIZZA. A ROMA ANCHE DIEGO
VITAGLIANO ™ LA PANIFICAZIONE ITALIANA SBARCA A IBIZA. POMONA BAKERY,
FUCINA DI FERMENTAZIONI ™ IL PACKAGING ™ IL COCKTAIL DI STAGIONE ™
TAVOLE VEG, LE MIGLIORI 9 A ROMA ™ THE HOTEL GAZETTE ™ INTUITIVE EATING.
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L ANTIDIETA ™ CON ALESSANDRO PROIETTI REFRIGERI NUOVO PROGETTO A LA
COLDANA DI LODI ™ CONTROCORRENTE ™ DANIELA MASTROBERARDINO NUOVA
PRESIDENTE DELLE DONNE DEL VINO
LE BREVI

Dove mangiare carne a Milano. 7 insegne per carnivori e amanti del BBQ
Negli ultimi tempi, in Italia, il barbecue e la cuci-
na di fuoco stanno vivendo una nuova stagione
di rilancio, con la carne come elemento cardine.
È cambiato il modo di consumarla, con la diffu-
sione sempre più capillare tra produttori e risto- Cimitero Monumentale
ratori della filosofia dell’Ethical Meat Eating, che Varrone
promuove un consumo più responsabile e so-
Milano Centrale
stenibile attraverso alcune pratiche come l’uti-
lizzo di tagli e parti dell’animale ingiustamente
considerati meno nobili. La nuova ascesa della Citylife Parco Indro Montanelli
carne è dovuta anche allo sviluppo di una clien- Parco Sempione
tela sempre più esigente e attenta alle novità, Il Mannarino
che va alla ricerca di carni di qualità con filiere
Duomo di Milano
certificate – c’è molta attenzione alla sostenibi-
lità, con la ricerca di ristoranti che utilizzino car- El Carnicero
ne di animali allevati in maniera naturale, rispet- Macelleria Popolare
tosa dell’ambiente e del loro benessere – tagli El Porteño
esotici e pregiati, e contesti autentici che com- Piazzale Libia
pletino l’esperienza. Navigli
Arco di Porta
Ecco le 7 insegne selezionate da Gambero Ros- Ticinese Asina Luna
so e recensite anche sulla nuova guida “Lom-
Don Juan
bardia. Il meglio di Milano e delle altre Province”.
– Maurizio Gaddi

1 Varrone 4 Don Juan 7 Asina Luna


Milano Milano Peschiera Borromeo (MI)
varronerestaurant.com ristorantedonjuan.com asinaluna.it
2 El Carnicero 5 El Porteño 8 The Brisket
Milano Milano brisketmilano.com
elcarnicero.com elporteno.it4 9 Macelleria Motta
3 Il Mannarino 6 Macelleria Popolare Bellinzago Lombardo (MI)
Milano Milano ristorantemacelleriamotta.it
ilmannarino.it mangiaridistrada.com

OBITUARY
Francesca Cinelli Colombini (Modena 1931 – Antti Lukkari (1992 - 2023). Il giovane cuoco svedese
Montalcino 2022). Proprietaria storica della Fattoria dei è morto a soli 29 anni per un malore accusato surante
Barbi di Montalcino è stata una figura di spicco nel mon- le vacanze tra Natale e Capodanno. Era l’executive chef
do del vino italiano. del Frantzen di Stoccolma con un passato al «Geranium»
di Copenaghen, miglior ristorante 2022 secondo The
Luciano Sandrone (Barolo 1946 – Barolo 2023). Al prin- World’s 50 Best Restaurant
cipio degli Anni ’80, è tra coloro che rinnovano profon-
damente l’enologia piemontese e indicati come “moder- Erik De Sousa (1963 – 2023). Un simbolo per la vitivini-
nisti”. Fu lui ad attirare in Langa l’attenzione della critica coltura della Champagne e pioniere della biodinamica.
mondiale
.

GAMBERO ROSSO 12 FEBBRAIO 2023


LE BREVI

Capitale della Pizza. A Roma anche Diego Vitagliano


Inizia col botto - e con un grande pro-
getto romano - l’anno di Diego Vita-
gliano, dopo un 2022 denso di soddi-
sfazioni, con il restyling del marchio, il
riassetto della sede di Bagnoli (oggi
1.300 mq tutti dedicati alla pizza), l’ap-
prodo a Doha nell’autunno dei mon-
diali di calcio per portare – diceva – un
po’ di Italia in un campionato che ha
visto gli Azzurri a bocca asciutta e, so-
prattutto, la conferma delle sue pizze-
rie di Napoli e Pozzuoli tra le migliori
non solo del capoluogo campano, ma
anche dell’intera penisola, stabilmente Daniele Sei, Ivano Veccia e Alessio Mu- bucatini, arancino speck e noci, spa-
al vertici della guida Pizzerie d’Italia di scas e Giovanni Di Lallo. Vitagliano si ghetti aglio e olio fritti), calzoni fritti e al
Gambero Rosso, in cui conquistano i insedia al Fleming, nella sede di Lievito forno (tutto anche in versione gluten
Tre Spicchi, con un punteggio, per en- Pizza & Birra, un palazzetto intero celo- free), insalate di tutti i tipi, ma soprat-
trambe, di 94/100. Ora, dopo le due in- tutto pizze: una ventina in tutto, con
terra con giardino e terrazza in via Fla-
segne romane di Gino Sorbillo (Lievito topping e basi diversi, tra nuove propo-
minia: 650 mq e 320 coperti. Molto
Madre e La Rinascente) e quella di Ciro ste e grandi classici del pizzaiolo, rac-
curata e variegata la lista del beveraggi,
Salvo, ecco approdare a Roma anche contate in una carta che sembra un’an-
Diego Vitagliano: il panorama della dalle birre all’idromele, dai vini agli
tologia in 7 capitoli in cui non manca
tonda romana si arricchisce e aumenta Champagne e ai fermentati per ac-
un percorso di degustazione.
di spessore, accanto alle insegne ormai compagnare un’offerta gastronomica
“classiche” di Jacopo Mercuro, Sami El tutta dedicata ai classici della pizza. In
10 Diego Vitagliano – Roma
Sabawy, Luca Pezzetta, Giancarlo Casa, menu fritti campani e non (come croc- via Flaminia 525
Stefano Callegari, Gabriele Bonci, Pier chè di patate, montanarine, frittatina di diegovitagliano.it

La panificazione italiana sbarca a Ibiza. Pomona Bakery, fucina di fermentazioni


È partito da Parabiago, piccolo centro del Mi- bevande comprese – sono a base fermen-
lanese, il maestro d’arte bianca e Presidente tata».
dell’Associazione Panificatori di Milano, Mat- Perché l’Isla Blanca ha scelto proprio il
teo Cunsolo ed è riuscito a portare il suo tuo pane?
pane Italian Style nel cuore di Ibiza Ciudad. «L’artigianalità e la creatività italiane sono
Ci racconta come ha fatto. sempre più apprezzate. Credo che il succes-
Come è iniziata questa avventura? so stia nel fatto che le persone percepiscono
«A Ibizia c’era solo una azienda spagnola di che la nostra produzione è realmente arti-
pane surgelato. Così, insieme a un impren- gianale. Sul pane, poi, in Italia abbiamo una
ditore di lungo corso e allo chef David Rear- solida tradizione che ci ha permesso di ave-
tes, da più di 20 anni di stanza sull’isola, re regole semplici e replicabili».
abbiamo deciso tentare la via del pane con una bakery Quali prospettive per la panificazione italiana?
molto particolare. Proponiamo 5 tipologie di pagnotte, «La parola chiave sarà semplicità. Fino a qualche anno fa si
tutte con lievito madre e farine del territorio e tutte da 1 era alla ricerca di prodotti complessi: sia da realizzare che
chilo perché è nelle grandi dimensioni che il lievito madre da gustare. Oggi si tende a fare un passo indietro: le perso-
dà il meglio. Il pane, poi, è anche l’ingrediente intorno al ne cercano prodotti buoni che, nel caso del pane, sono
quale girano la colazione e le proposte gourmet dello quelli realizzati con materie prime di qualità e con i giusti
chef che ha un vero pallino per le fermentazioni. La mag- tempi di lievitazione»
gior parte delle preparazioni – dalle verdure alle conserve, - Valeria Maffei

GAMBERO ROSSO 13 FEBBRAIO 2023


LE BREVI

Tavole Veg, le migliori 9 a Roma


La sensibilità verso l’ambiente, tariano e vegano a Roma e din-
1 Rifugio Romano
scelte etiche e animaliste e la torni. Ecco, segnalate anche dalla
Roma
cura della propria salute spingo- guida Roma e il Meglio del Lazio
rifugioromano.com
no sempre più persone a sceglie- 2023 di Gambero Rosso, le mi-
re un tipo di alimentazione più gliori tavole della capitale (e din- 2 Nativa
vegetale, con proteine alternative torni) che si contraddistinguono Roma
come i legumi e i cereali per limi- per una proposta culinaria preva- nativa.superbexperience.com
tare o eliminare il consumo di lentemente vegetale (e vegana).
3 Ops!
carne. Ecco dove mangiare vege- – Cecilia Blengino
Roma
Parco di Villa Ada opsveg.com
4 Romeow Cat Bistrot
Pianeta Verde Agriturismo
Roma
romeowcatbistrot.com
Ops!
Villa Borghese 5 Aromaticus Trastevere e Monti
Rifugio Romano
Nativa Città del Trinità dei Monti Roma
Vaticano aromaticus-roma.com
Indigeno
Aromaticus Monti
6 Indigeno
Aromaticus Trastevere Roma Termini Roma
Colosseo FB: indigenoroma
Villa Dora 7 Vegan Store
Pamphili
Roma
Romeow Cat Bistrot mercatoditestaccio.it
Vegan Store
8 Osteria vegGente

Parco dell’Appia Antica


Marino (RM)
Centrale di Montemartini
osteria-veggente.it
9 Pianeta Verde Agriturismo
Osteria vegGente Montenero Sabino (RI)
pianetaverdeagriturismo.it

IL PACKAGING
a cura di Michela Becchi

L’ELEGANZA DEI POPCORN


Popcorn gourmet? Esistono e vengono dalla Cina: si chiama The Perfect Pop ed è
un’azienda che distribuisce su scala internazionale, dagli Stati Uniti all’Europa, van-
tando una selezione di oltre 20 gusti. Per valorizzare ancora di più il prodotto, il
marchio si è affidato allo studio Auge/D per creare un packaging moderno fatto da
tubi in cartone riciclabile dal design esclusivo ed elegantissimo. Non più uno snack
da cinema, ma una vera chicca per amanti del gusto, perfetta anche da regalare
grazie alla scatola bianca con strisce nere o dorate, che riporta in alto il simbolo dei
popcorn. Curiosa l’idea degli elementi intercambiabili, tappi e barattoli da assem-
blare a piacere del cliente per confezioni sempre nuove e uniche.

GAMBERO ROSSO 14 FEBBRAIO 2023


LE BREVI

IL COCKTAIL DI STAGIONE
a cura di Paola Mencarelli

MR. CHOCONUT
di Tiziana Borreani,
The Balance, Savona

3 cl Blended Malt Scotch Whisky


2 cl Whisky Torbato
5 cl House Mix Malt Whisky (3 cl
Speyside, 2 cl Islay)
1 cl Sherry Pedro Ximenez
1 cl Crème Cacao Brown
2 cl Caffè Espresso
Velluto di Frangelico (1/2 tsp
Sucroestere, 1 cl Frangelico, 0,2 cl
Vodka)
Fava Tonka

Tecnica: Stir and Strain


Bicchiere: Double Old
Fashioned

Mr. Choconut è una coccola pensata per il periodo più


freddo dell’anno. Il blend di whisky da corpo e com-
plessità al drink, il caffè e il cioccolato aggiungono una
piacevole alternanza di dolce e amaro. In bocca la be-
vanda è calda, avvolgente, con profumo di nocciola,
vaniglia, cannella, fichi, cacao e fumo. Il finale è pulito,
ma lungo e persistente.

TIZIANA BORREANI, THE BALANCE, SAVONA: Bar


manager e sommelier, classe 1970, Tiziana Borreani ha
iniziato il suo percorso nel mondo del bar da studen-
tessa universitaria nella Milano degli anni ‘90. Trasferi-
tasi in Liguria, con suo marito Paolo Baccino ha fonda-
to The Balance, cocktail bar situato nella Vecchia
Darsena di Savona. Collabora con Bartender.it per l’or- =VUW[IQKWLQNWZUMMKWTWZQ^QJZIV\Q
ganizzazione di eventi. Da novembre 2022 è vicepre-
sidente provinciale di FIPE e ha conseguito l’Order of =VUWWLKPM[MV\Q[]JQ\W\]W
Merit con il titolo di Console dell’Ospitalità italiana. =VV]W^W.ZIVKQIKWZ\I
Follemente innamorata del Messico e dei distillati di
agave, si considera un’eterna studentessa; il suo sogno
è creare una propria scuola di formazione.

 

 


GAMBERO ROSSO 15 FEBBRAIO 2023


  
 
  terredaenor.com
LE BREVI

THE HOTEL GAZETTE


a cura di Clara Barra

NEL CUORE DELLA VALTELLINA IL FASCINO DEL LUSSO


E DELLA STORIA

Nel cuore del capoluogo della Valtellina, vale proprio la


pena trascorrere almeno un fine settimana al Grand Ho-
tel della Posta del gruppo PPN Hospitality, 5 stelle pre-
stigioso in uno storico ed elegante palazzo, aperto nel
lontano 1862, dove si respira un’atmosfera d’altri tempi fin Intuitive Eating. Cos’è l’alimentazione
da quando si varca la soglia e si scoprono i sorprenden-
ti ambienti comuni. 38 le camere, di tipologia differente,
intuitiva e perché può essere d’aiuto
tutte spaziose, ben arredate e comode, equipaggiate con In America esiste dal ’95, quando le dietiste Evelyn Tri-
tutti i comfort, a partire dal wi fi e dagli impeccabili servizi bole e Elyse Resch hanno avuto l’idea di integrare la
privati. Il momento del risveglio è “addolcito” da un son- sfera emotiva all’interno di un percorso alimentare, ma
tuoso buffet per la prima colazione, con tante possibilità in Italia ha cominciato a diffondersi solo in tempi re-
di scelta dolci e salate; per un veloce break o un aperitivo centi, e non con poca fatica. L’Intuitive Eating (alimen-
o ancora per il bicchiere della staffa si può far tappa con tazione intuitiva) ha come scopo principale quello di
soddisfazione al Felix Caffè, dotato di un ameno dehors. scardinare tutti i preconcetti diffusi dalla cosiddetta
Il ristorante 1862, aperto anche agli ospiti esterni, mette diet culture che ha imposto standard di bellezza indi-
sul piatto una proposta culinaria frutto della capacità e scutibili, facendo del culto dell’immagine e del corpo la
dell’inventiva della giovane brigata, che accontenta tanto chiave principale per l’accettazione di sé. Ne parliamo
i gusti dei tradizionalisti che di quelli che a tavola vogliono con Veronica Bignetti, dietista che ha intrapreso anche
osare. Ecco quindi la battuta di cervo, foie gras d’anatra, studi di psicologia. «Mi sono resa conto - spiega - che
caprino e pane all’aglio dolce; il risotto al Sassella, Casera, io insegnavo a chi voleva dimagrire dei comportamen-
nocciole e chips di verdure; il brasato di manzetta, soffice ti che io stessa non sarei stata in grado di seguire. Per-
di topinambur affumicato e pere al rosso di Valtellina; lo ché lo facevo?» Da qui, attraverso diversi passaggi, la
strudel di mele con gelato al Braulio. Il tutto supportato da lotta contro la “diet culture” che la porta a scoprire che
una carta dei vini ben fornita, in cui il territorio fa la parte esisteva già l’Intuitive Eating.
del leone. Il concetto fondamentale? «Il peso è solo un numero,
Per i momenti di relax tante escursioni in bike e e-bike, uno dei tanti valori per analizzare il benessere di una
ma anche palestra e trattamenti mirati al centro benessere persona. Siamo esseri complicati, la forma fisica è solo
Fonte della Posta, ricavato dagli ex sotterranei dell’albergo. un pezzetto di un puzzle infinito». Obiettivo: combat-
tere lo stigma attorno alle persone grasse, che è alla
Grand Hotel della Posta base della battaglia della body positivity, movimento
Sondrio
piazza G. Garibaldi, 19 - 0342 200397 nato per contrastare la derisione dei corpi. Sono mol-
grandhoteldellaposta.eu tissimi, infatti, i casi di persone grasse che rifiutano di

GAMBERO ROSSO 16 FEBBRAIO 2023


LE BREVI

farsi visitare per la paura del giudizio. I dieci principi


dell’Intuitive Eating?
1 Rifiutare la mentalità della dieta.
2 Onorare la propria fame. Nutrire il corpo adeguata-
mente, ascoltando i primi segnali della fame.
3 Fare pace con il cibo. Dare a sé stessi il permesso
incondizionato di mangiare.
4 Sfidare la “polizia del cibo”. Smettere di sentirsi “bra-
vi” se si mangia poco, “cattivi” se ci si concede un pezzo
di torta in più.
5 Scoprire il “fattore soddisfazione”. Non dimenticare
mai il piacere del cibo.
6 Ascoltare il senso di sazietà.
7 Affrontare le proprie emozioni con gentilezza.
8 Rispettare il proprio corpo. Accettare il proprio mo-
dello genetico, senza pretese irrealizzabili.
9 Movimento. Dimenticare l’esercizio fisico intenso,
muoversi e basta per sentire la differenza, senza focaliz-
zarsi sulle calorie da bruciare.
10 Onorare la propria salute – alimentazione gentile.
– Michela Becchi

GAMBERO ROSSO 17 FEBBRAIO 2023


LE BREVI

Con Alessandro Proietti Refrigeri nuovo progetto a La Coldana di Lodi


Grandi esperienze alle spalle e una prima prova da solista in
Oltrepò Pavese, ora Alessandro Proietti Refrigeri approda a La
Coldana di Lodi. Cuoco di rango, grandi esperienze alle spal-
le e già una bella prova in solitaria a Villa Naj dove è stato per
4 anni non certo facili ma anche ricchi di soddisfazioni: per i
riconoscimenti, ma anche per la libertà di seguire le proprie
idee. «Ho potuto fare subito la mia cucina: ho avuto carta
bianca – racconta. Molte le sue esperienze, come quelle che
mette dentro il piatto-signature che porta con sé a Lodi, l’uo-
vo alla carbonara a 65 gradi: report di un viaggio tra Roma,
Danimarca e Giappone. «Mi segue tutta la brigata di cucina a
Lodi», spiega. Saranno con lui il sous chef Pietro Maini, la pastry chef Giulia Seveso – esperienze al Noma insieme a Proiet-
ti Refrigeri, poi passata al Relæ di Christian Puglisi prima di tornare in Italia - Chiara Baradel capo partita pasticceria, Nicho-
las Bianco, Silvia Giarrizzo e Andrea Vignale. In totale 8 persone in cucina e 5 in sala, con Matteo Uccellini e Lorenzo Fer-
randi ad affiancare Alessandro Ferrandi e Fabrizio Ferrari, i due soci del locale. «Sono venuti a mangiare sono rimasti
colpiti dalla mia cucina – racconta – mi hanno contattato e ci siamo trovati subito su tante cose: vogliono fare un gastro-
nomico a tutti gli effetti, in un progetto sostenibile in ogni aspetto e siamo riusciti a far quadrare tutto».
A.DeS.
CONTROCORRENTE
di Setefano Polacchi

“… quanto poco rimane di ogni individuo, di quanto poco vi abbastanza “controcorrente ”no? il fatto che i genitori do-
è testimonianza, e di quel poco che rimane tanto si tace, e di vremmo sceglierceli! Nella pagina accanto, forse un genitore
quello che non si tace si ricorda dopo soltanto una parte mi- che avrebbe scelto? Appare il cantiniere del mitico (e acces-
nima, e per poco tempo, la memoria individuale non si tra- sibile solo a pochissimi) Domaine de la Romanée-Conti, “Ber-
smette.” È la chiusa del libro di Xavier Marías, Domani nella nard Noblet, (in pensione dal 2018 dopo trent’anni di attività
battaglia pensa a me. Un titolo che probabilmente ha ispirato sulle orme del padre, presente nel DRC dal 1946). L’uomo non
anche Roberto Racca nel suo libro da poco edito da Alleman- fa dello storytelling il suo punto di forza, ma ti affascina per la
di nella collana Esplorazioni: Me la ricordo come una giorna- sua sostanza ruvida e profonda”. Torniamo alla citazione di
ta felice. Testi di pensieri sulla vita e di riflessioni di degusta- Marias. Sotto, scrive Racca: “… i ricordi … sono ricordi finché
zione scritti da un uomo che ha fatto il consulente strategico qualcuno li ricorda, poi finisce tutto. Un po’ come il fascino
per alcune tra le più importanti case vitivinicole italiane: scrit- stregato delle tombe abbandonate che si osservano durante
ti dopo la fine di una dura radioterapia a seguito di un tumore le visite nei cimiteri. Hanno vissuto ancora nella memoria di
maligno. Un libro che parla più di stati d’animo che di tecnica chi ha portato un fiore, fosse anche solo per una volta l’anno.
di degustazione e che è non a caso illustrato dalle opere (in Poi più nulla…”. E accanto, alla voce vini, racconta di come la
realtà riproduzioni di ricami dal titolo Stati d’Anima) realizzate migliore e più completa e scelta cantina d’Italia sia quella del
da Anna Bollini. Perché presentiamo questo libro in Contro- “Ristorante Hotel Lido di Deiva Marina, ovvero la forma dello
corrente? Perché va controcorrente: trasforma l’edonismo in stupore… è come per un collezionista d’arte ritrovarsi all’ora
piacere ed esperienza spirituale, assume la vita come espe- di chiusura nel Louvre e sognare di trascorrervi la notte in
rienza di un momento. Non cerca giustificazioni, non cerca solitaria”. Eppure… “Il titolare del Lido è astemio e possiede
“altro”. Forse vuole lasciare un ricordo, consapevole però che una delle carte vino più belle del mondo. Ossimoro perfetto.
i ricordi durano quanto la vita di chi li custodisce. Il testo si Conosce la materia come pochi altri nell’universo ed è co-
articola di due pagine in due pagine, fino ad arrivare alle im- stantemente aggiornato sulle novità enologiche dell’intero
magini di Anna Bollini: da una parte c’è la quotidianità, dall’al- pianeta. Tutto ciò senza mai aver degustato un vino.” E alla
tra ci sono i vini e i loro mondi. Proprio al principio, scrive fine di tutto… “La bottiglia che ci ha salvato è quella che non
Racca: “C’è un solo tempo per tutte le cose … difficilmente le abbiamo ancora stappato. E nemmeno scelto o conservato
pause e gli errori possono essere riabilitati dal tempo. Per … La bottiglia che ci ha salvato è quella che, quando non ci
questo il ruolo della famiglia è fondamentale. I genitori do- saremo più, stapperà chi ci conosce e chi ci vuole bene, chi
vremmo poterceli scegliere...” Una considerazione di per sé non ci sopporta e chi non ha mai incrociato la nostra strada”.

GAMBERO ROSSO 18 FEBBRAIO 2023


LE BREVI

Daniela Mastroberardino
nuova presidente
delle Donne del Vino

È Daniela Mastroberardino – produttrice campana


classe ’68, amministratore ed export manager dell’a-
zienda Terredora di Montefusco (Avellino) – la nuova
leader delle Donne del Vino: prende il posto di Dona-
tella Cinelli Colombini e guiderà l’associazione, che
conta 1018 socie, per il triennio 2023-2025. Parole
d’ordine del suo mandato: «Formazione e Internazio-
nalizzazione». Dice la neopresidente appena eletta,
nel ringraziare la Cinelli Colombini: «La strada traccia-
ta è divenuta familiare a tante di noi… Il futuro avrà la
cifra della continuità, proponendo il punto di vista
delle donne nel “magico” mondo del vino in cui lavo-
riamo: cultura e promozione, formazione, presenza
sui temi che interessano il settore, internazionalizza-
zione. Sono certa che avremo anche la capacità di
rinnovarci: non c’è continuità senza un pizzico di di-
scontinuità». Al suo fianco siederanno la vice presi-
dente vicaria Francesca Poggio (Piemonte), e le vice
presidenti Marianna Cardone (Puglia) e Paola Longo
(Lombardia). Completano il Cda: Marilisa Allegrini
(Veneto), Pia Donata Berlucchi (Lombardia), Antonella
Cantarutti (Friuli Venezia Giulia), Cristiana Cirielli
(Friuli Venezia Giulia), Carolin Martino (Basilicata), Do-
minique Marzotto (Sicilia), Antonietta Mazzeo (Emilia
Romagna), Jenny Vian Gomez (Abruzzo). Nel collegio
dei probiviri, siedono Michela Guadagno (Campania),
Elena Tessari (Veneto), Romina Togn (Trentino Alto
Adige).

TENUTA TRAVAGLINO
GAMBERO ROSSO 19 FEBBRAIO 2023 27040 Calvignano (PV)
www.travaglino.com
LE BREVI

LIBRI
a cura di Antonella De Santis

L’ABC DELLA INTORNO MATERA SAPORI


PASTICCERIA AD ARGENTA NEL PIATTO PARSI
13 capitoli – dalle prepara- C’è stata un’epoca d’oro, nel- Un inno al cibo, alla passio- Curry, zafferano, cannella,
zioni fondamentali fino alle la cucina italiana, che aveva ne, alle origini, all’amore. In masala: la cucina parsi è
ricette creative - per riscri- come epicentro il delta del una parola: alla vita, quella una sintesi di ingredienti co-
vere la storia della pasticce- Po, con quel Trigabolo di che Vitantonio Lombar- lorati e profumatissimi, che
ria contemporanea, e offrire Argenta che ha fatto la sto- do ha dedicato alla cuci- mescola influenze indiane
così un manuale a uso di ria della nostra ristorazione. na. Cuore, Testa, Pancia è e persiane. A raccontarla,
appassionati e addetti ai la- Ristorante mitico, dove ha il nome del menu degu- Farokh Talati del St. John
vori. Lo firmano tre grandi preso forma una delle espe- stazione che consente di di Londra, che porta la sua
nomi della pasticceria, cam- rienze più esaltanti della scoprire la sua proposta ga- memoria gastronomica, i
pioni del mondo, in collabo- gastronomia nostrana cui stronomica. Profondamen- piatti di famiglia e quelli co-
razione con Agrimontana tanto deve la cucina come te immerso nella tradizione nosciuti nei viaggi in India.
che quest’anno festeggia 50 la conosciamo oggi, inclu- lucana, Lombardo pesca a Oltre 150 ricette e foto origi-
anni. Nel volume si passa- sa l’attitudine a creare mo- piene mani dalle migliori nali che spiegano i passaggi
no in rassegna le basi della menti di confronto. Saperi materie prime del territorio, (inclusi come rompere una
tradizione: le masse friabili, e Sapori è stato un grande rielaborandole con tecnica noce di cocco o conserva-
le croccanti e quelle mon- evento con Igles Corel- re verdure sottaceto pic-
e sensibilità, quelle affinate
tate al burro, le creme base, li maestro concertatore di canti), per entrare in una
in anni di esperienza con i
quelle a consistenza areata, straordinarie jam session cultura dove la tavola è un
grandi nomi della cucina
a consistenza cremosa, e gastronomiche. Qui sono atto comunitario, al motto
italiana, prima di tornare
poi ancora meringaggi, lie- stati ricostruiti tutti i menu, di “Jamva Chalo Ji” ovvero
nella sua terra dive ha cre-
vitati, glasse e così via. corredati di notizie, aned- “Venite, mangiamo”.
ato un ristorante incredi-
Ispirazioni e doti, riflessioni e commenti Parsi: From Persia
bilmente suggestivo in un
strutture di personali. to Bombay: Recipes
ex sasso di Matera. Questo
pasticceria Andavamo a cena a & Tales from the
Francesco Boccia, “Saperi e sapori” libro lo racconta. Ancient Culture
Fabrizio Donatone e nel delta del Po Cuore, Testa, Pancia Farokh Talati
Emmanuele Forcone Salvatore Marchese Vitantonio Lombardo Bloomsbury Absolute
Multiverso Tarka Trentaeditore 368 pp. - £35
234 pp. - €39,50 256 pp. - €19,50 192 pp. - €30 in inglese

COSA LEGGE CHI SCRIVE? Se la giornata è stata uggiosa, professionalmente parlando, leg-
STEFANO CAFFARRI go qualche striscia di 5500 Charlie Brown, un volumone carto-
Wine & food writer nato (Garzanti) ormai introvabile se non da collezionisti con un
diluvio di strisce di Schulz, autore al quale continuo a doman-
darmi perché non è stato attribuito il Nobel per la letteratura.

GAMBERO ROSSO 22 FEBBRAIO 2023


LIBRI

SAPORI ANDAR IN CUCINA NUTRIRE


TRA LE RIGHE PER FRANTOI CON JOAN NEL FASCISMO
Ci sono Cechov, Twain e Il turismo dell’olio è una re- Le basi della cucina, inse- Il Ventennio visto dal foco-
Quiroga, ma anche Paul altà regolata con una legge gnate da uno dei più im- lare domestico e dai luoghi
Arène e un’anonima leggen- nazionale che apre nuove portanti chef del panorama legati a vario titolo al cibo
da brasiliana nel delizioso prospettive per le aziende mondiale, quel Joan Roca come campi, fabbriche
volume che unisce 19 brani olivicole che possono così che con i fratelli Josep e (quella di Perugina con le
letterari corredati da ricette sviluppare la propria attivi- Jordi firma El Celler de Can sue iniziative progressiste
(curate da Lorena Lombardi) tà, formando al contempo Roca. In questo volume poi adottate dal regime),
e bevande in abbinamento consumatori più consape- condensa 25 anni di cono- cucine casalinghe per ana-
(di Alessandro Di Gregorio). voli. Al pari del turismo del scenza, studio e pratica del- lizzare come il fascismo si
Una guida gastronomico- vino, consente agli appas- la cucina a partire dalle basi, intrufolasse nella quotidia-
narrativa con menu funam- sionati di entrare nei luoghi come per esempio i tagli, nità, e di come le donne
bolici, pantagruelici, racca- e nei metodi di produzione, spiegando in modo chiaro cercassero di sopravviver-
priccianti e imprevedibili. È scoprire le diverse cultivar e le tecniche di preparazione, gli opponendo talvolta una
un compendio di banchetti le caratteristiche organolet- cottura, cura e conserva- resistenza sottile ma vigile
immaginari, che amalga- tiche, conoscendo da vicino zione degli alimenti, e poi altre manifestando con-
mano emozioni prima che uliveti e frantoi. Il volume ancora gli strumenti base, i senso. Dalla propaganda
ingredienti, a comporre pasti è uno strumento per pro- suggerimenti sulla spesa e all’autarchia alimentare,
letterari di grande raffinatez- duttori – con suggerimenti su come organizzarla, oltre dalle pubblicità dell’epoca ai
za, con l’obiettivo dichiarato e consigli per sviluppare il a una selezione di sempli- cambiamenti strutturali del-
di applicare l’arte della buo- proprio lavoro - e consuma- ci ricette che mettono in le abitazioni fino ai ricettari
na cucina a scopi alternativi. tori, con una guida ai luoghi pratica tutte le tecniche de- delle prime food writer.
Piccola guida alla dell’oleoturismo.. scritte nel libro. Feeding Fascism: The
gastronomia non Oleoturismo. Cook with Joan Roca Politics of Women’s
convenzionale in Opportunità per Step-by-Step Food Work
letteratura imprese e territori Preparation and Diana Garvin -
a cura de La Bottega Dario Stefàno, Cooking Techniques University of
dei Traduttori - Fabiola Pulieri - Joan Roca Toronto Press
ABEditore Agra Grub Street 292 pp. - $36.95
247 pp. - €9.90 180 pp. - €22 384 pp. - in inglese in inglese

E rido, la cinquemilacinquecentesima volta. Se sono riflessivo Se sono in vena di intellettualismi vado avanti qualche pagi-
apro Cotto (Michael Pollan, Adelphi), che ogni appassionato na di Carthago Delenda Est, (Richard Miles, Mondadori) in cui
di gastronomia dovrebbe leggere. Dove si trova l’illuminante m’incuriosisce scoprire a ogni pagina che “loro” non erano
notizia che la casseruola è per la cucina una invenzione la cui poi così cattivi, e i “nostri” non erano poi così buoni. (Sul pros-
importanza è pari a quella della ruota per il resto del mondo. simo numero curioseremo tra le letture di Alessandra Tibollo).

GAMBERO ROSSO 23 FEBBRAIO 2023


LE BREVI

DESIGN
a cura di Sonia Massari

1 2

5 6

GAMBERO ROSSO 24 FEBBRAIO 2023


DESIGN

DAL GIAPPONE IL TAVOLO RIDISEGNA LO SPAZIO


1 LA TRADIZIONE CHE INNOVA
2 Il brand britannico Another Country propone il tavolo Work
Articoli per la casa, moda e accessori Series II, che combina legno e plastica riciclata nel tentativo
di 25 marchi giapponesi sono stati inseriti da di creare un prodotto più sostenibile per gli ambienti di ufficio mute-
Shoppe Object nella collezione virtuale chia- voli. Il tavolo è stato prodotto con il legno di eucalipto e al suo inter-
mata “Showcase: Japan”. Nella speciale sele- no ha un inserto realizzato interamente con vasetti di yogurt riciclati.
zione troviamo oggetti in vetro, gioielli e ac- Il tavolo di lavoro è duttile, flessibile, utilizzabile per il pranzo e altre
cessori, lampade, vasi, abbigliamento e tessuti, necessità. Si adatta ad ambienti diversi. Oltre ad avere un’impronta di
ognuno dei quali ha come obiettivo quello di carbonio minima, può essere smontato e riciclato in futuro.
unire l’artigianato tradizionale giapponese con anothercountry.com
il design più moderno. Sono presenti anche i
prodotti e i bicchieri multicolore della vetreria
Aderia, che da oltre 200 anni crea nelle sue
È ARRIVATO L’ARROTINO… DI DESIGN
fabbriche situate in Giappone oggetti in vetro Un prodotto nuovo e adatto per tutti gli aspiranti chef che deside-
eleganti, duraturi e affidabili, prodotti in modo rano avere uno strumento funzionale, bello e pratico nella loro cu-
attento ed etico. cina. Si chiama HORL2 ed è un affilatore per coltelli “made in Ger-
many”, unico nel suo genere! Questo moderno arrotino, infatti,
aderiaglass.com
coniuga in un unico prodotto design e funzionalità e consente in
pochi minuti di avere i propri coltelli affilati e pronti all’uso. Materia-
li e manifattura di alta qualità, tutti provenienti dalla Foresta
Nera, hanno creato l’alleato perfetto in cucina.
horl.com 3
LA CAPSULA DIVENTA SOSTENIBILE IL FRULLINO SI REINVENTA
La start up Re-Fè ha progettato un apricapsule manuale in grado di se- Alessi ridisegna gli strumenti del mestiere
parare la capsula in alluminio dai fondi del caffè e ha vinto il primo del bartender attraverso un’equilibrata sin-
premio “Creativity Startup 2022” promosso da “Treviso Creativity Week tesi tra forma e funzione. Vengono reinter-
2022”. Re-Fè risponde a un problema ambientale concreto: circa pretati l’agitatore, il bicchiere miscelatore,
576mila tonnellate di rifiuti di capsule di caffè vengono prodotti ogni il passino, il misurino, il cucchiaio miscela-
anno nel mondo e la maggior parte non viene riciclata correttamente. tore e il frullino che assumono nuove ca-
Il problema fondamentale sta nell’incapacità di separare le diverse com- ratteristiche tecniche e ricercati dettagli
ponenti. Da qui l’idea di un apricapsule manuale domestico per estetici. Cosi il frullino “baton lelè”, con
separare le capsule dai fondi, con un semplice gesto. punte di diverse lunghezze ricrea la natu-
4 re-fe.com ralezza dello strumento in origine in legno
caraibico di Quararibea turbinata, ma è
forse l’apparente semplicità del passino a
UN COLTELLO UNISCE ORIENTE E OCCIDENTE
racchiudere la vera complessità del pro-
La designer scozzese Kathleen Reilly ha progettato un coltello che si getto con la sua doppia molla che permet-
ispira ai rituali e alle tavole tradizionali giapponesi, ma introduce nuo- te di scegliere la qualità di filtrazione otti-
ve funzioni e permette di interagire con gli oggetti sul tavolo in modi male.
nuovi. Il coltello innovativo si chiama OKU ed è stato prodotto grazie
alessi.com
alla collaborazione con gli artigiani della città di Tsubame: un’area ri-
nomata per la lavorazione del metallo in Giappone. La forma ripiegata
del coltello ricorda i supporti per bacchette ed è progettata per tenere
la lama lontana dal tavolo, agganciandosi al bordo di un piat-
to o di una tavola.
kathleenreilly.co.uk 5 6

GAMBERO ROSSO 25 FEBBRAIO 2023


LE BREVI

DESIGN & FOOD


di Andrea Guolo

GAMBERO ROSSO 26 FEBBRAIO 2023


DESIGN & FOOD

HOSPITALITY, NUOVE FORMULE IN ALTA QUOTA. COSTRUZIONI IN ARMONIA


HOTEL PER SMART WORKERS E RESIDENCE KID FRIENDLY CON LA MONTAGNA
Il mantra delle nuove strutture di ho-
Tra le Dolomiti dell’Alto Adige, a portata di pista da sci, si rinnova il
spitality in alta montagna si chiama
concetto di baita alpina, partendo dal recupero sostenibile di strutture
sostenibilità. Del resto, l’ambiente
preesistenti e invasive che si rinnovano invece in armonia con il
delle Dolomiti, patrimonio Unesco,
paesaggio. E con lo sviluppo di app collegate ai ristoranti del territorio
chiede costruzioni armoniche, rea-
lizzate partendo da immobili esisten-
Febbraio è il mese delle settimane bianche. E mentre la stagione dello sci entra nel
ti e invasivi che sono sottoposti a re-
vivo, gli amanti della montagna hanno a disposizione formule innovative di ospitalità
cuperi o restyling effettuati con
in un contesto che supera i tradizionali canoni dell’offerta alpina per aprirsi ai nuovi
l’utilizzo di materiali naturali. Il legno
stili di vita, partendo dalla progettazione delle strutture. Un particolare fermento si
diventa il punto di riferimento per
avverte nel versante altoatesino delle Dolomiti. A San Vigilio di Marebbe è fresco d’i-
queste operazioni. Nel caso del Movi
naugurazione il nuovo centro Ama Stay, che è un po’ riduttivo definire “albergo”: si
Family Apart-Hotel, è stata posta
tratta infatti di una struttura da 40 camere più altrettanti appartamenti pensata per gli
particolare attenzione al conteni-
smart workers e per le esigenze delle imprese che vogliono organizzare eventi di
mento dei consumi, tanto che la
team building. Il progetto, sviluppato dallo studio di architettura Bergundtal di Bruni-
nuova realizzazione può vantare sia
co, nasce dal recupero della vecchia piscina (abbandonata da tempo) della località
la certificazione Casa Clima A sia il
situata ai piedi del comprensorio sciistico Plan de Corones e comprende, oltre agli
riconoscimento di edificio Nzeb per i
spazi privati, diverse aree destinate a coworking e convegni, con il ristorante interno
consumi energetici quasi azzerati. I
Ama che propone la cucina tipica del territorio. «L’idea – racconta il managing direc-
principali brand di arredo coinvolti
tor Markus Promberger – era quella di realizzare una struttura diversa dal classico
nella realizzazione del complesso da
wellness o family hotel. Volevamo offrire qualcosa di unico per aziende o liberi pro-
33 appartamenti sono New Life
fessionisti che al mattino si vogliono godere la montagna, per poi dedicare il pome-
Contract per le sedie, Karman per
riggio al lavoro». Restando nel raggio delle località raggiungibili sciando con Dolomiti
l’illuminazione, Jacuzzi per la zona
Superski, a Selva di Val Gardena ha aperto a dicembre, dopo i lavori di ristrutturazione,
wellness e Innova per le sedute e i
l’Hotel Stella di proprietà della famiglia Demetz, coinvolta anche nelle società di ge-
tavoli. C’è anche la tecnologia digita-
stione di alcuni impianti di risalita. Il progetto è stato seguito dallo studio di architet-
le, applicata al momento dei pasti e
tura Perathoner Architects, “firma” di riferimento per la montagna (ha seguito anche
della spesa per soddisfare le esigenze
avveniristiche cabinovie e chalet di charme): «La ristrutturazione ha riguardato 35
di tutta la famiglia. Infatti, le camere
camere, tra cui due suite, il ristorante, la zona wellness, la facciata e il deposito sci.
sono tutte dotate di cucina ma, per
Abbiamo puntato a realizzare un progetto di armonia creando ringhiere floreali e ri-
chi volesse optare per il delivery, è
correndo a un disegno retroilluminato in facciata», spiega il fondatore dello studio,
stata sviluppata un’app collegata a
Rudolf Perathoner. Un’altra novità rilevante si trova a Corvara, nella vicina Alta Badia,
due ristoranti di Corvara (Salvan) e
dove ha aperto, sempre a inizio stagione, Movi Family Apart-Hotel, la prima struttura
La Villa (La Bercia) e ne seguiranno
di ospitalità realizzata dal consorzio Movimënt, nato dieci anni fa per creare parchi in
altri due rispettivamente per la cuci-
alta quota pensati per le famiglie con bambini. E il progetto dello studio Kostnerarchi-
na gourmet e per quella di impronta
tektur, partendo dal recupero dell’ex residence Vallon, risponde proprio alle esigenze
ladina. I principi di sostenibilità si ap-
dei più piccoli: non solo per la presenza di una mega sala giochi, di un’Acqua fan
plicano anche a livello sociale, coin-
world con sauna family e di un giardino con parco giochi, ma anche per il concept
volgendo prevalentemente fornitori
delle camere. «Le stanze dei bambini sono tutte posizionate in fondo agli apparta-
del territorio per condividere gli in-
menti, quindi potenzialmente isolabili dalla zona dove vivono i genitori, e sono arre-
troiti del turismo con la comunità
date a loro misura, compresi i bagni riservati ai più piccoli», racconta il marketing
locale, come emerge dalle aziende
manager Alessandro Huber.
coinvolte a Selva di Val Gardena per
la ristrutturazione dell’Hotel Stella:
™ AMA Stay - San Vigilio (BZ) - s.da Plan de Corones, 44
0474431480 – ama-stay.com dalla Winkler di Bolzano per le cuci-
ne alla Starpool (Val di Fiemme) per
™ Hotel Stella. My Dolomites Experience
Selva di Val Gardena (BZ) – s.da Meisules, 283 le saune, passando per le falegna-
merie locali che hanno realizzato ar-
™ Movi Family Apart-Hotel – Corvara in Badia (BZ)
Strada la Siëia, 22 – 0471836836 – movifamily.it redi custom all’interno delle camere.

GAMBERO ROSSO 27 FEBBRAIO 2023


GAMBERO ROSSO CON INVITALIA

Resto al Sud.
Il Mezzogiorno bello e buono

Gambero Rosso, in collaborazione zione stereotipata di un Sud dove è


con Invitalia, Agenzia nazionale per impossibile creare valore, perché di
lo sviluppo di proprietà del Ministero fatto “il Sud dà la possibilità di inve-
dell’Economia, ha vagliato migliaia stire”: bastano un’idea ben precisa,
di progetti avviati grazie ai finanzia- un buon piano d’impresa e il soste-
menti dell’incentivo “Resto al Sud” gno di un incentivo dedicato ed effi-
(vedi box), fino ad arrivare a una rosa cace. Duecento pagine con le storie
di 62 realtà che, oltre a essere etiche, di chi ha deciso di restare, di tornare
sono virtuose anche dal nostro pun- o di trasferirsi al Sud per concretizza-
to di vista, quello enogastronomico. Il re un sogno. C’è chi non si è dato per
risultato di questo lavoro corale è una vinto, nonostante il terremoto che ha
pubblicazione che va oltre la narra- devastato il centro Italia nel 2016 - è

GAMBERO ROSSO 28 FEBBRAIO 2O23


GAMBERO ROSSO CON INVITALIA

to nella città di origine, Salerno, per


Resto al Sud aprire un locale che lo rappresenti in
Resto al Sud è l’incentivo che so- tutto e per tutto: pensiamo a Riccar-
stiene la nascita e lo sviluppo di do Margarella e Paola Pignata con
nuove attività imprenditoriali in il loro Kemado. C’è poi la famiglia
Abruzzo, Basilicata, Calabria, Cam- allargata che ha importato le tapas
pania, Molise, Puglia, Sardegna, Si- a Vietri sul Mare, il gruppo di amici
cilia, nelle aree del cratere sismico
che ha aperto un Irish pub a Carosi-
del Centro Italia (Lazio, Marche
no, in provincia di Taranto, o la cop-
Umbria), oltre alle isole minori ma-
rine, lagunari e lacustri del Centro-
pia che ha dato vita, ad Angri, a un
Nord. È rivolto a chi ha un’età com- progetto dedicato alla vendita e alla
presa tra 18 e 55 anni e i fondi distribuzione della frutta e della ver-
stanziati ammontano a 1 miliardo dura fresche già lavate e tagliate, ar-
e 250 milioni di euro. Resto al Sud rivando a fornire tutto il Centro-Sud
copre fino al 100% delle spese, con Italia, dal Lazio alla Puglia. Insomma,
un finanziamento massimo di un concentrato di storie tutte da leg-
50.000 euro per ogni richiedente, gere e scoprire, arricchite con i bel-
che può arrivare fino a 200.000
lissimi ritratti scattati dal fotografo
euro nel caso di società composte
Lido Vannucchi. Tra queste iniziative,
da quattro soci. A oggi sono stati
finanziati circa 14mila progetti, dei cinque si sono distinte per le tema-
quali un 25% sono nell’ambito del- tiche “impegnate”: economia circola- Per saperne di più
la ristorazione, ma il numero è de- re, legalità, inclusione, innovazione e segui il qr code
stinato a salire. sostenibilità ambientale. Ad aiutarci
nell’impresa di individuarle, altret-
tanti testimonial di eccezione: Mario poli), Donpasta (Attivista del cibo),
Claudia Mozzetti che ha aperto ad Tozzi (Ricercatore presso il CNR e di- Alex Giordano (Co-fondatore Ninja
Amatrice il suo Laboratorio Gastro- vulgatore scientifico), Rachele Fur- Marketing e Docente di Marketing e
nomico Al Corso - o chi, dopo aver faro (Fondatrice e presidente della Trasformazione Digitale) ed Eliana
vissuto e lavorato all’estero, è torna- Fondazion e Quartieri spagnoli a Na- Liotta (Giornalista e scrittrice).

La storia continua nel nostro sito


In seguito alla presentazione della pubblicazione “Resto al Sud. Il Mezzogiorno bello e buono” (il 30 gennaio 2023 a Napoli),
sul nostro sito www.gamberorosso.it sarà presente una sezione speciale con approfondimenti dedicati al progetto “Re-
sto al Sud” e una serie di podcast in cui i protagonisti di queste belle storie si raccontano in prima persona. Un modo
per arrivare a quante più persone possibili, perché crediamo che queste testimonianze possano essere uno stimo-
lo concreto a investire nel Mezzogiorno.

™ per saperne di più: invitalia.it

GAMBERO ROSSO 29 FEBBRAIO 2O23


official supplier
TOP ITALIAN FOOD&WINE 2023

Supplì Bros è una nuova azienda, fondata da due giovani fratelli, che
hanno deciso di unire le loro passione per dare vita ad un nuovo
concept di "Food Truck". La loro missione è quella di unire Tradizione a
Innovazione: offrono prodotti tipici della storia dello street food
rivisitandoli secondo le ultime tendenze e utilizzando materie prime
ricercate. Prodotti che variano da supplì classici a gourmet, pizze e
frittatine fritte di diversi gusti.

SPECIALITÀ:
Suppli alla Sorrentina ,Frittatina di Spaghettone alla Gricia e
Carciofi, Supplì Gamberi Pachino e Limone. Pizza Fritta montanara
Pomodoro Parmigiano e Basilico, Calzone nero ripieno di Patate
dell’Alto Viterbese e Porchetta Ternana

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PORTFOLIO

Le abitudini alimentari nelle grandi città, tra


schiscette e tramezzini. Gli scatti di Andrea Morini

a cura di Rossella Fantina


L’intento del progetto è quello di mostrare cosa si
mangia negli uffici di una grande città nell’ora dedicata alla
pausa pranzo. Mentre una vita scandita da ritmi frenetici di
lavoro impedisce all’uomo di “procacciarsi” il cibo, piccole ANDREA MORINI
Bolognese di nascita, Andrea Morini è
e rapide cucine si annidano nei grovigli di strade intricate
fotografo dal 1998. Manager di camera
e preparano piatti per pranzi consumati nella solitudine di oscura e assistente ai fotografi in im-
uffici disordinati. II mercato propone una nuova tipologia di portanti workshop, lo portano nel 1999
cibo: il “Lunch Special”, organizzata in modo da consegnare a stabilirsi per oltre un decennio a New
al lavoratore una economica, quanto varia scelta di sapori e York lavorando come assistente per fo-
di colori. L’immagine principale mostra la stessa scrivania tografi di Food, Still-life e Ritratti. Apre il
adibita a tavolo da pranzo, sulla quale si alternano giornate suo primo studio a Brooklyn nel 2002
di lavoro e pranzi veloci. Le immagini di dettaglio che corre- e crea uno stile unico. Lascia New York
nel 2010 per tornare a Bologna dove
dano ogni serie, sottolineano l’inganno che subisce l’occhio
allestisce uno studio daylight completo
rispetto alla reale qualità del cibo. Combinazioni studiate di cucina e crea immagini e campagne
per un consumo rapido, senza il tempo di domandarsi cosa di Food e Still-life per le maggiori azien-
realmente si stia mangiando. Tutto corre nella direzione de ed agenzie del territorio.
impersonale della fretta. La fame segue le stesse direttive:
esaudire un bisogno fisico... E sperare nella cena! andreamorini.com

GAMBERO ROSSO 31 FEBBRAIO 2023


PORTFOLIO

GAMBERO ROSSO 32 FEBBRAIO 2023


PORTFOLIO

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PORTFOLIO

GAMBERO ROSSO 37 FEBBRAIO 2023


GAMBERO ROSSO CON REGIONE LAZIO

The best in Lazio food experience


Tour in podcast tra le 5 province

È online sui canali Spotify e Sprea- attraverso il rispetto dell’ambiente


ker di Gambero Rosso: “The best in e l’applicazione di modelli di eco-
Lazio food experience, un tour tra le nomia circolare creando un circolo
province”, una serie podcast nata in virtuoso di guadagno e impegno
collaborazione tra Gambero Rosso anche per le aziende limitrofe.
e Regione Lazio con il desiderio di Un itinerario che spazia tra par-
raccontare, attraverso le testimo- chi nazionali, i monti della Laga e
nianze dei produttori, le eccellenze i monti Sibillini, la valle del Velino,
gastronomiche del territorio. la provincia di Frosinone e la valle
Il Lazio con una conformazione ge- del Tevere.
ografica che varia dalla costa tirre- La serie podcast “The best in Lazio
nica ai boscosi Appennini, territori food experience, un tour tra le pro-
densi di storia, vanta circa 350 pro- vince”, 10 puntate fruibili sui canali
dotti agroalimentari tradizionali. Sreaker e Spotify del Gambero Ros-
Sono state scelte 10 realtà, esem- so, per scoprire attraverso le voci
plari nelle loro produzioni in primis dei produttori il legame indissolu-
ma anche nell’apporto positivo che bile tra prodotto e territorio e come
creano grazie al lavoro di valoriz- nascono i prodotti artigianali di Per saperne di più
zazione dei luoghi in cui operano qualità. segui il qr code

GAMBERO ROSSO 38 FEBBRAIO 2O23


GAMBERO ROSSO CON REGIONE LAZIO

10 realtà per raccontare


una regione
Dolcemascolo – Frosinone –
Rocca – Badia di Esperia (FR) –
Del Duca – Sezze (LT) –
Salumificio SA.NO – Amatrice (RI)

Casearia Agri In – Torrita Tiberina
(RM) –
Solenti Clivi – Filacciano (RM)
Mecarelli – La Gloria di Cesare –
Corchiano (VT)
Colli Etruschi – Blera (VT) –
Cooperativa Velina – Borgo Velino
(RI) –
Quattrociocchi – Terracina (LT)

“The Best Lazio Food Experience”, ducibilità del prodotto al territorio:


è un tour tra le provincie della re- è una consapevolezza necessaria
gione narrato dalle voci di chi la che abbiamo approfondito duran-
rende unica nelle sue eccellenze te la pandemia, conoscendo ancor
gastronomiche. Produttori e sto- di più il nostro prezioso patrimonio
rie che toccano le cinque province e diventando primi divulgatori dei
del Lazio, Frosinone, Latina, Rieti, nostri prodotti.
Roma e Viterbo e riflettono la ric- Un viaggio nel gusto per conosce-
chezza del territorio che rappre- re non solo la storia e le origini dei
sentano. 5 Provincie, 10 puntate, 1 prodotti che rendono unico il Lazio
serie da ascoltare. ma anche le storie di chi riesce a
Porre attenzione sulla qualità ma valorizzare ogni giorno la propria .
anche sulla prossimità, sulla ricon- terra.

™ Regione Lazio
regione.lazio.it
gamberorosso.it

GAMBERO ROSSO 39 FEBBRAIO 2O23


official supplier
TOP ITALIAN FOOD&WINE 2023

Alessandro e Marie, entrati da poco nel mondo dello street food,


sono specializzati nello street food Asiatico con un twist.
A loro piace esplorare i sapori provenienti da luoghi diversi in cui
sono stati e offrirne la loro personale interpretazione.
Le loro proposte sono appositamente realizzate per farti immaginare
addentando un boccone di trovarti in alcune delle più affascinanti
città del mondo.

SPECIALITÀ:
Bao (Texas - Manila - Dubai - Seoul-Tokyo),
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le
storie

Come nasce una ricetta? Dai piatti tradizionali a quelli innovativi,


backstage della creazione di un nuovo piatto ™ DIEVOLE, PARADISO
MILLENARIO AI CONFINI DEL CHIANTI CLASSICO ™ NUOVA VITA PER BAGHERIA.
LA CITTÀ DELLE VILLE SI SCOPRE GOURMET E SFIDA LA VICINA PALERMO ™
,
POLINESIA FRANCESE. ISOLE E MARE DA SOGNO, UN ESPERIENZA SENSORIALE
FUORI DA OGNI SCHEMA
COME NASCE
UNA RICETTA?
DAI PIATTI
TRADIZIONALI
A QUELLI
INNOVATIVI,
BACKSTAGE
DELLA CREAZIONE
DI UN NUOVO
PIATTO
Oggi, noi diciamo senza ombra di dubbio
che la Carbonara o l’Amatriciana, che i Tortellini
o il Risotto alla milanese sono piatti simbolo
della cucina italiana. –E siamo dogmatici e certi
su come si debbano fare (anche dividendoci
in squadre contrapposte). Ma come sono nati
questi piatti? Chi li ha inventati? E oggi?
Ne nascono altri che possano stare al fianco
di quelli tradizionali? Chi li inventa?
La provocazione è servita… dalla Passatina di ceci
di Pierangelini agli Imbutini emiliani

parole di Luca Cesari – illustrazioni di Beatrice Maffei


LE STORIE

C
ominciamo da una doman- vo o alle prime armi, se suona da solo o è
da: cosa è una ricetta? Tutti accompagnato da un’orchestra, il risultato
abbiamo seguito migliaia di cambia considerevolmente. Una delle prime
volte le istruzioni per fare un differenze che si possono notare è che in
piatto, dal più semplice al più musica il compositore spesso è noto, anzi i
complesso, e in questi casi ci siamo serviti brani e le arie dei musicisti più famosi sono
di una ricetta. Magari abbiamo improvvisa- quelle che vengono eseguite più frequente-
to, oppure abbiamo aggiunto qualche ingre- mente e ogni esecuzione, se accurata, ha il
diente a occhio, ma siamo sempre partiti da medesimo valore.
una formula conosciuta. Per capire a fondo Ciò deriva dal fatto che la musica è stata
cos’è una ricetta, in quanto espressione riconosciuta come forma d’arte migliaia di
dell’operato umano, è più semplice fare un anni fa, pertanto compositori ed esecutori
paragone con un altro campo che si avvi- sono passati alla storia, mentre la cucina
cina alla cucina a livello di meccanismo di veniva considerata un’arte pratica, magari
funzionamento: la musica. In fondo la ri- di alto artigianato, ma niente di più. Solo
cetta non è altro che lo spartito del cuoco, negli ultimi anni i cuochi hanno conqui-
ovvero un modo di trasmettere le istruzioni stato una ribalta fenomenale, ma stanno
pratiche per ottenere una composizione che scontando ancora oggi una lunga stagione
mantenga le caratteristiche dell’originale. di anonimato, per cui se moltissimi brani
Tutte le differenze del caso sono ammesse musicali hanno una paternità certa, non si
e, come nella musica, se l’esecutore è bra- può dire la stessa cosa delle ricette.

GAMBERO ROSSO 44 FEBBRAIO 2023


COME NASCE UNA RICETTA

L’INVENZIONE DELLA TRADIZIONE


Se prendiamo ad esempio l’Italia, con la sua enorme varietà di ricette
diffuse per tutto il territorio, vediamo che alcune cambiano status
diventando piatti tradizionali, dopo avere ricevuto una legittimazio-
ne popolare. Con questo termine intendo non tanto l’accezione che
connota la campagna, ma soprattutto la sua dimensione urbana.
Solo in un secondo momento le forze aristocratiche, borghesi o intel-
lettuali cercano di intestarsi la paternità di questi piatti: in questo senso si può
parlare di “invenzione della tradizione”, un fenomeno che si inserisce a pieno tito-
lo nel quadro delle scienze sociali e storiche attuali.
Le specialità chiaramente identificabili come invenzione di uno chef hanno una
sorta di copyright temporaneo nella storia dell’alimentazione, ma come tutte le
opere umane sono soggette a modifiche e ciò è assolutamente legittimo. A diffe-
renza di altri campi dell’arte o della letteratura, in cui l’opera ha una propria stabi-
lità, il campo dell’alimentazione è più vicino al concetto di ubiquità, in cui le coor-
dinate spazio-temporali sono ambigue, temporanee. Ciò riguarda le nostre
identità, soprattutto al giorno d’oggi, ma si applica perfettamente anche alla cuci-
na dove tutto cambia e si trasforma, per cui non esiste un autore definitivo, ma si
dovrebbe parlare di autore temporaneo. Data una matrice iniziale, se il piatto ha
una certa fortuna, nel corso del tempo è soggetto a evoluzioni e mutamenti tali
che lo portano sempre più lontano dalla sua forma iniziale e, di conseguenza, dal
proprio autore.
– Massimo Canevacci, antropologo

Al momento in cucina possiamo contare su


un’enorme quantità di “spartiti” che, con
Una ricetta è come lo spartito musicale,
le giuste conoscenze, chiunque può met- ma la musica è riconosciuta come arte
tere in pratica, letteralmente milioni di ri- mentre la cucina è considerata una
cette sparse tra manuali, riviste, quaderni
manoscritti, siti web, blog e pagine social attività pratica: se le musiche hanno
che ci forniscono le istruzioni su come spesso padri certi, la stessa cosa non è
procedere per realizzare alla perfezione un
piatto. Strumenti fondamentali non solo avvenuta e non avviene per le ricette
per l’inesperto ai fornelli, ma anche per i
una parmigiana di melanzane? Ciò è tal-
grandi chef e vanno dalle ricette di tutti i
giorni, fino alle composizioni più tecniche mente vero che i compilatori di ricettari
ed elaborate. Queste ultime non sono alla popolari, il cui esponente storico più auto-
portata di chiunque, ma d'altronde non è revole è Pellegrino Artusi, si sono limitati
da tutti nemmeno affrontare il terzo con- ad attingere alle ricette in circolazione per
certo di Rachmaninov. comporre i propri manuali, senza inven-
tare nemmeno un piatto. Anzi, per la cu-
TRA BEATLES E BOTTURA cina tradizionale è proprio ciò che viene
Molte ricette che ci sono care fanno parte richiesto agli autori dei manuali di cucina:
stabilmente della cucina di tutti i giorni: eliminazione completa della propria perso-
in fondo chi non conosce una carbonara o nalità e massima aderenza alle pratiche f

GAMBERO ROSSO 45 FEBBRAIO 2023


LE STORIE

culinarie già diffuse. Il lettore pretende parlare di Wolfgang Amadeus Mozart, ma


esclusivamente che venga fatta una scelta probabilmente non avete idea di chi sia
oculata delle ricette che devono rappresen- Francesco Leonardi, cuoco di Caterina II di
tare un prototipo ideale, una sintesi delle Russia, e dire che erano contemporanei e la
versioni presenti sul territorio, operazione loro fama nei rispettivi campi era identica.
estremamente complessa e talvolta impos-
sibile (ma questa è un’altra storia). RICETTE IN CERCA D’AUTORE
Il risultato di questi fattori è che la qua- Anche nel campo delle arti pratiche esisto-
si totalità delle ricette in circolazione no vasti settori di opere a cui non è attribu-
sono anonime e si sono evolute attraver- ita una paternità certa, come nel caso della
so piccole mutazioni fino a giungere alle cosiddetta “architettura senza architetti”
formulazioni attuali. Praticamente tutti realizzata su schemi tradizionali da po-
gli autori che hanno contribuito alla loro polazioni che costruiscono i propri edifici
formazione, illustri o meno, sono rima- con tecniche essenziali e materiali natura-
sti nell’ombra. Questa è una delle grandi li. La cucina, che risponde prima di tutto
differenze tra la musica e la cucina: a richieste pratiche e sfrutta le risorse del
quanti titoli dei Beatles o di Madonna territorio, sembra rispondere alla stessa
potreste elencare a memoria? Se invece logica.
dico Ducasse, Marchesi, Bottura, Redzepi, Anche se la fama degli chef negli ultimi
Adrià, quante ricette vi vengono in mente? anni è cresciuta a dismisura, sembra che
Ancora meglio: sicuramente avrete sentito l’anonimato sia ancora una condizio-

GAMBERO ROSSO 46 FEBBRAIO 2023


COME NASCE UNA RICETTA

Il racconto dello chef Valentino


Marcattilii: «Nato da
esperimenti in cucina con
il grande Nino Bergese,
l’uovo in raviolo ha avuto
una grande diffusione e oggi
si trova in molti ristoranti
e tanti se ne accreditano
anche il nome e questo
mi dispiace un po’ perché
almeno dovrebbero citare
Bergese. È una preparazione
che si fa anche a casa e,
soprattutto in passato,
capitava che la domenica
passassi più tempo al
telefono che in cucina per
aiutare tutte le casalinghe
che si trovavano in difācoltà
nell’esecuzione...»

ne essenziale perché le ricette abbia- che sono entrati nel lessico gastronomico
no successo a livello popolare. Quasi comune, ma la loro popolarità li ha resi
una condanna per i più grandi cuochi della autonomi dall’autore che li ha inventa-
nostra epoca che si trovano a vivere la fru- ti. In alcuni casi piuttosto rari la paternità
strazione di vedere le loro ricette replicate viene riconosciuta da un gruppo ristretto
senza che ne venga riconosciuta la paterni- di esperti, ma le distanze temporali o spa-
tà. Al contrario, le ricette più iconiche che ziali, tendono a indebolire sempre di più
rimangono legate al nome del loro creato- questo legame. Il caso più celebre è forse
re, rischiano di scomparire con la chiusura quello delle fettuccine Alfredo, talmente
del ristorante in cui sono nate. conosciute negli Stati Uniti da far pensare
Difficile, se non impossibile, presentare un a un fenomeno di italian sounding, mentre
risotto alla milanese decorato con una fo- invece sono romanissime.
glia d’oro senza evocare Gualtiero Marche- Non si può parlare di un’invenzione vera e
si, oppure una crostatina spiaccicata con propria, visto che il piatto originale è con-
la crema di limone che fuoriesce da tutte dito con solo burro e parmigiano, fatto sta
le parti senza richiamare un classico della che nel 1908 Alfredo Di Lelio le mette in
cucina di Massimo Bottura. Piatti talmen- carta nell’omonimo ristorante di via della
te caratterizzati che nessun ristorante po- Scrofa. Il successo fulminante in questo
trebbe metterli in carta, se non per fare un caso fu dovuto più alle coreografie di Alfre-
esplicito omaggio a un grande maestro. do in sala mentre mantecava le fettuccine
Al capo opposto si trovano i grandi piatti che al piatto in sé. In patria la persona- f

GAMBERO ROSSO 47 FEBBRAIO 2023


LE STORIE

lizzazione del piatto fu tale che non ebbe Stati Uniti, alla puttanesca, fino alle penne
praticamente seguito, mentre dall’altra alla vodka su cui ci sono diverse teorie.
parte dell’Oceano si è compiuta una tra- Esistono però alcune ricette d’autore che
sfigurazione di Alfredo che è diventato sono diventate famose, ne abbiamo scelte
quasi un personaggio mitologico. Solo la quattro e vi raccontiamo come sono nate.
distanza ha permesso a questo piatto
di diventare un classico, mentre in Italia L’UOVO IN RAVIOLO SAN DOMENICO
la sua fama è rimasta legata al luogo in cui Tra i piatti inventati da chef famosi che
è stato inventato. oggi vengono eseguiti e interpretati anche
Nel caso delle fettuccine, Alfredo è il nome nelle cucine di casa, uno dei più diffusi è il
del loro inventore, per cui non ci si può celebre “Uovo in raviolo” del ristorante San
sbagliare; ma quanti ricordano Evio Bat- Domenico di Imola.
tellani come l’inventore dello Scrigno di L’invenzione risale al 1974 ed è l’opera di
Venere, tornato alla ribalta in una versione due menti che si incontrano nelle cucine
apocrifa qualche anno fa? Oppure la passa- del San Domenico: Nino Bergese il “cuoco
tina di ceci e gamberi dello chef Fulvio Pie- dei re e il re dei cuochi”, celebre chef dell’a-
rangelini? Di altre, famosissime, si è persa ristocrazia piemontese, e il giovane Valen-
completamente la memoria anche se sono tino Marcattilii a cui Gianluigi Morini
invenzioni estremamente recenti: si va dal- aveva affidato la guida del ristorante imo-
la mitica carbonara, una sorta di ricetta lese (oggi guidato da Massimiliano Ma-
apolide nata a metà strada tra Roma e gli scia, nipote di Marcattilii). Come spesso

GAMBERO ROSSO 48 FEBBRAIO 2023


COME NASCE UNA RICETTA

accade, l’ispirazione nasce dall’incontro tra unita alla tradizione romagnola di Valenti-
culture diverse e in questo caso fu complice no Marcattilii hanno dato vita a un nuovo
un piatto tunisino visto tempo addietro da capolavoro della cucina italiana.
Nino Bergese che consisteva in un fagotti-
no di pasta fillo cotto al forno contenente L’ASTICE ALLA CATALANA
un uovo, carne macinata e altri ingredienti. Tanti l’hanno mangiato, ancora di più l’han-
L’incontro con la cultura romagnola della no evocato, fatto sta che l’astice alla cata-
pasta fresca ripiena fu lo spunto per ideare lana è entrato a buon diritto nel dizionario
un piatto completamente nuovo in cui un della cucina italiana. A dispetto del nome
uovo viene cotto all’interno di un raviolo. non è stato inventato in Spagna, ma deriva
Fu solo il primo passo, a cui seguirono mol- da una preparazione tradizionale sarda f
ti tentativi per mettere a punto la ricetta
così come la conosciamo oggi (vedi box).
Inizialmente il piatto fu battezzato “Uovo Le origini di molti piatti sono incerte e
alla fornarina” e in seguito “alla boulan- avvolte nell'oblio: dalla Carbonara nata
ger”, seguendo le ispirazioni francofone di
Nino Bergese, infine fu Morini a imporre
tra Roma e gli Usa, alla Puttanesca
il sigillo di paternità con il nome “Uovo in per finire alle pennette alla vodka su cui
raviolo San Domenico”. Le contaminazioni
della cucina tunisina, la formazione france-
circolano diverse ipotesi. Poi, certo,
se e la provenienza piemontese di Bergese, ci sono anche dverse ricette d'autore

L’UOVO IN RAVIOLO: NASCE CON BERGESE,


MA LE CASALINGHE ORA LO RIFANNO A CASA
Quando iniziammo a sperimentare questo piatto insieme a Nino Ber-
gese, non sapevamo esattamente dove saremmo andati a parare.
Ogni volta che facevamo i tortelli cercavamo di capire come inserire
all’interno l’uovo, all’inizio lo mettevamo intero, ma l’albume rima-
neva crudo, poi a piccoli passi ci siamo arrivati. Nel 1974 abbiamo
raggiunto una ricetta accettabile: utilizzavamo solo il tuorlo, il ripieno a
base di ricotta lo tenevamo un po’ più consistente, e abbiamo capito di essere
arrivati a una buona soluzione quando siamo riusciti a ottenere una combinazio-
ne tra la pasta al dente e il tuorlo ancora fondente. Anche per il condimento siamo
andati per tentativi cominciando con il classico burro e salvia, poi siamo passati a
una crema al pomodoro, poi a una crema di asparagi (che proponiamo ancora in
stagione), ma fu Bergese, da buon piemontese, a proporre burro e tartufo.
L’uovo ha avuto una grande diffusione e oggi si trova in molti ristoranti e tanti se
ne accreditano anche il nome e questo mi dispiace un po’ perché almeno dovreb-
bero citare Bergese. È una preparazione che si fa anche a casa e, soprattutto in
passato, capitava che la domenica passassi più tempo al telefono che in cucina
per aiutare tutte le casalinghe che si trovavano in difficoltà nell’esecuzione. Non
era facile, almeno oggi ci si aiuta con le videochiamate e c’è una comunità sui
social che si scambia trucchi e consigli.
– Valentino Marcattili, chef - San Domenico di Imola (BO)

GAMBERO ROSSO 49 FEBBRAIO 2023


LE STORIE

che veniva fatta in origine con le aragoste al classico condimento, vengono aggiunti
che si pescano lungo la costa dell’isola. Il anche pomodori e anelli di cipolla. L’idea
nome prende spunto dal dialetto alghere- deriva di questo accompagnamento deriva
se che è una variante del catalano arcaico e da un’insalata di mare, sempre di tradizione
recentemente è stato riconosciuto dalla Re- sarda, diffusa soprattutto nel sud dell’isola.
pubblica Italiana come lingua minoritaria. Due tradizioni vicine che non erano mai en-
Si trattava di un piatto molto semplice, tut- trate in contatto tra loro, una sorta di mi-
to basato su una materia prima di grande cro-contaminazione che ha avuto un enor-
qualità che veniva condita con un’emulsio- me successo. Da sempre le grandi città sono
ne di olio, limone e il contenuto della testa un potente motore di propagazione delle
dell’aragosta. novità culinarie e Milano non è da meno,
Ma l’invenzione del piatto attuale che tutti per cui in breve tempo l’astice alla catalana
conoscono si deve a Giuliano Ardu, con- si è diffuso un po’ ovunque, inclusa la cit-
siderato un vero e proprio apripista del- tà di Alghero dove la versione inventata da
la cucina sarda a Milano dove apre la sua Ardu ha soppiantato il piatto originale.
Trattoria al Pescatore nel 1976 (vedi box).
In breve tempo si specializza nell’offerta LE TAGLIATELLE FRITTE
delle preparazioni di mare e tra i vari piat- CHE TORNANO DAL PASSATO
ti che propone c’è una particolare versione La tradizione è fatta di ricette che nascono,
dell’antico piatto sardo. L’aragosta viene so- muoiono, rinascono e vengono reinterpre-
stituita con il più economico astice e, oltre tate nelle maniere più diverse. Se fossimo

GAMBERO ROSSO 50 FEBBRAIO 2023


COME NASCE UNA RICETTA

ASTICE ALLA CATALANA:


COSÌ A MILANO RI-NASCE UN PIATTO SARDO
L'astice alla catalana alla nostra maniera nasce un anno o due dopo
la nostra apertura nell'ottobre 1976, quindi direi nel 1977 massimo
1978. Iniziai a farlo privatamente, nelle cene tra amici e parenti,
insieme a un mio cognato, Paolo Mura, allora proprietario del ri-
storante "il Cavallino" di via Lomellina. Dopo poco la inserii tra le
proposte del ristorante, utilizzando inizialmente sia aragosta che asti-
ce, riscuotendo da subito un certo successo. In Sardegna, ad Alghero in partico-
lare, esisteva una ricetta tradizionale di aragosta bollita e condita con un'emul-
sione di olio limone con le sue frattaglie, chiamata Catalana come la lingua
parlata ad Alghero; il ristorante “La Lepanto” di Moreno Cecchini ne era il punto
di riferimento: sembra che sia stato lui il primo a mettere in menu l'“Aragosta alla
catalana” nel 1949. Una ricetta che abbiamo mantenuto in menu anche noi con
il nome di “Aragosta sgusciata”.
La nostra versione in insalata di pomodori e cipolla rossa, proposta alla Trattoria
del Pescatore con il nome - impropriamente - di catalana, piaceva e i clienti ten-
devano a riordinarla, ma c’era inizialmente una certa resistenza di chi la provava
per la prima volta a causa dell'abbinamento con la cipolla cruda. Nel giro di due o
tre anni invece ha cominciato a diffondersi e lo abbiamo scoperto grazie ad alcuni
clienti che ci riferivano di aver trovato il piatto in altri locali, prima a Milano poi
anche altrove. La ricetta ebbe poi il successo che tutti conosciamo e oggi è diffu-
sa un po’ ovunque.
– Giuliano Ardu, Trattoria al Pescatore a Milano

nel campo della biologia si potrebbe parla-


re di “convergenza evolutiva”, quel fenome-
La tradizione è fatta di ricette che
no per cui diverse specie di animali, sulla nascono, muoiono, rinascono
base di pressioni ecologiche simili, si evol- e piatti che le reinterpretano nelle
vono in organismi che si somigliano molto
pur non condividendo alcuna parentela tra maniere più diverse. Se fossimo
loro. nel campo della biologia si potrebbe
È il caso, ad esempio, delle tagliatelle frit-
te, una specialità creata da Santina Pazzi parlare di “convergenza evolutiva”
a Monterubbiano nelle Marche nel 1973
che da allora è sempre più popolare, su- di Monterubbiano, tanto che a loro è stata
perando la fama di specialità ben più bla- dedicata una sagra, giunta ormai alla 28°
sonate. Si tratta di polpette composte di edizione.
tagliatelle condite con besciamella, panna, L’aspetto interessante è che una ricetta
mozzarella e altri ingredienti che vengono piuttosto simile esisteva già un paio di se-
impanate e fritte. Possono essere gustate coli fa e la descrive il napoletano Ippolito
così, semplicemente come un finger food, Cavalcanti nel suo ricettario Cucina Teori-
ma la ricetta autentica prevede di condirle co Pratica del 1837. Li chiama «Ordura di
con abbondante ragù di carne. Promosse a tagliolini» italianizzando il francese hors-
pieni voti tra le specialità locali, le taglia- d'oeuvre e si tratta di tagliatelle condite
telle fritte sono diventate un piatto tipico con formaggio e tuorli d’uovo con cui si f

GAMBERO ROSSO 51 FEBBRAIO 2023


LE STORIE

GLI IMBUTINI: UNA NUOVA PASTA “TIPICA”


CHE NASCE DA “UN ERRORE” AL POSTO DEI TORTELLINI
Quando mi sono ritrovata tra le mani questo cerchietto di pasta è
venuto naturale arrotolarlo su un dito, con un movimento simile a
quello che si usa per chiudere i tortellini e ho visto che prendeva la
forma di un piccolo imbuto.
La mia vicina di casa lavora all’ufficio brevetti, così è stato facile con-
trollare se mai fosse stato registrato un formato come quello. Appurato
che non esisteva nulla di simile, ne abbiamo depositato il modello.
L’accoglienza di questo nuovo formato è stata entusiastica: praticamente chiun-
que la vedesse, o meglio, la assaggiasse, mi ha esortato a proseguire nella produ-
zione e anche i pastifici della zona si sono dimostrati interessati a questo nuovo
formato. Le istituzioni, in primo luogo il Comune di Ozzano dell’Emilia, hanno
sposato il mio progetto: per volontà della Giunta è stato intrapreso il percorso
della De.Co e stiamo progettando anche una sagra interamente dedicata all’imbu-
tino. Già in questi mesi ho potuto raccontare la storia di questa pasta nelle scuole
ai piccoli e anche ai ragazzi più grandi. Credo sia davvero molto importante tra-
smettere ai bambini l’idea che chiunque, sfruttando fantasia e ingegno, possa in-
ventare qualcosa di nuovo, utile e buono.
– Flavia Valentini, infermiera

GAMBERO ROSSO 52 FEBBRAIO 2023


COME NASCE UNA RICETTA

«Quando mi sono ritrovata tra


le mani questo cerchietto
di pasta è venuto naturale
arrotolarlo su un dito,
con un movimento simile
a quello che si usa per
chiudere i tortellini e ho
visto che prendeva la forma
di un piccolo imbuto». È il
racconto di Flavia Valentini,
l'infermiera che ha inventato
gli Imbutini, in breve tempo
diventata una De.Co. del
comune di Ozzano nell'Emilia

formano delle polpette ripiene di una sorta un oggetto assai particolare in un merca-
di ragù, da passare nella farina e nell’uovo tino dell’usato: si tratta di uno strumento
prima di essere fritte. In sostanza, una pre- per ricavare tanti circoletti di pasta che,
parazione che può ricordare una arancina secondo chi gliel’ha venduta, doveva servi-
di riso, ma fatta con le tagliatelle. re per fare le orecchiette (vedi box). Flavia
Quando Santina Pazzi ha ideato la sua ta- non lo sapeva ancora – l’ha scoperto solo
gliatella fritta non ha certo preso a model- 8 anni dopo – ma era di fronte a una delle
lo la ricetta di Ippolito Cavalcanti che or- rarissime macchinette per tagliare la pasta
mai era scomparsa senza lasciare traccia. dei tortellini. Sì perché il taglio quadrato,
Non c’è da stupirsi però: in cucina capi- quello che si usa tuttora, si è imposto solo
ta spesso che nascano piatti simili tra negli anni ‘30 mentre prima la pasta dei
loro, anche senza un collegamento diretto, tortellini era tagliata in piccoli circoletti
semplicemente perché si tratta di idee vin- che venivano chiusi a mezzaluna e poi gira-
centi dal punto di vista gastronomico. ti intorno al dito, con lo stesso gesto che si
fa ancora oggi. A provare che l’uso sia pro-
TORTELLINI prio quello c’è la misura degli stampi: 37
CHE DIVENTANO “IMBUTINI” millimetri, ovvero il diametro della moneta
La storia di Flavia Valentini è molto di- da 5 lire d’argento che i manuali di cucina,
versa, ma anche questa ha a che fare con incluso l’Artusi, avevano preso a modello.
un’ispirazione che viene da un lontano pas- Flavia Valentini è partita da lì per inven-
sato. Nel 2014 questa ex infermiera trova tare un formato di pasta inedito a f

GAMBERO ROSSO 53 FEBBRAIO 2023


LE STORIE

STRATIFICAZIONE, COMUNICAZIONE, SCAMBI…


ANCHE AL MERCATO
Le ricette sono fondamentalmente di due tipi: d’autore, con tanto di
firma e data di nascita; anonime e collettive, frutto di una stratifi-
cazione di saperi e di pratiche di cui è impossibile definire la gene-
si esatta. Il problema, per chi fa storia della cucina, è che i due
piani non sono impermeabili bensì porosi e comunicanti. Un’inven-
zione d’autore può essere riprodotta e correttamente citata ma anche
ripresa in modo diverso e fantasioso, con varianti e declinazioni particolari che
entrano nella pratica collettiva. Viceversa, una tradizione collettiva può a un cer-
to punto essere ripresa da un autore, messa a punto e “raccontata” (non voglio
dire “codificata”, una pratica che uccide le ricette). Così, per esempio, fa Pellegri-
no Artusi, che esplicitamente rimanda a usi locali, a ispirazioni e suggestioni
colte qua e là dal sapere comune. Per i ricettari più antichi è difficile verificare
questi scambi, ma, per esempio, uno come Bartolomeo Scappi (massima espres-
sione della gastronomia italiana nel Rinascimento) non esita a ricordare di avere
appreso al mercato, dalla gente del popolo, questa o quella ricetta. A me piace
pensare che ogni grande cuoco – a prescindere dalla genialità delle sue inven-
zioni – abbia comunque un rapporto profondo con la società e con la cultura di
cui è figlio. Le stesse contaminazioni fra culture diverse non sono solamente
frutto di viaggi ed esperienze di singoli personaggi che girano il mondo, ma an-
che di scambi fra la gente comune.
– Massimo Montanari, storico della gastronomia

forma di piccolo imbuto che ha conqui- possa avere vita autonoma è tutta un’altra
stato immediatamente tutti quelli che cosa. Più o meno la differenza che passa
l’hanno assaggiato. In breve tempo è sta- tra fischiettare una bellissima melodia e
to eletto a specialità di Ozzano dell’Emilia comporre un’aria d’opera. L’invenzione è
e gli sono stati dedicati diversi eventi da solo il primo passo, ma per avere una certa
parte del Comune bolognese. L’anno scorso diffusione e durata nel tempo è necessario
è iniziato il percorso per il riconoscimen- comporre il brano, scriverlo ed eseguir-
to della De.Co. che si concluderà nei primi lo pubblicamente. In cucina vale la stessa
mesi del 2023, un vero record per una spe- cosa, anche se le modalità di trasmissione
cialità che non ha nemmeno 10 anni di vita possono essere diverse, spesso orali o sotto
e viene già tutelata come prodotto gastro- forma di appunti, ma sono sufficienti per
nomico tipico. divulgare la ricetta e renderla replicabi-
La forma dimenticata del tortellino è diven- le. A volte basta assaggiare un piatto per
tata lo spunto per un nuovo tipo di pasta innamorarsene e cercare di rifarlo a casa,
grazie a una misteriosa macchina che ri- indovinando ingredienti e procedimento, e
spunta dal passato, anche questo è uno dei anche questo è un modo di diffondere una
tanti corsi e ricorsi della storia della cucina. ricetta.
Tutto ciò crea un’enorme variabilità dei
COME NASCE UNA RICETTA piatti, tutti egualmente validi dal punto di
Chiunque è in grado di inventare una ricet- vista gastronomico, ma in determinate
ta nuova, ma una ricetta memorabile che condizioni alcune ricette diventano un

GAMBERO ROSSO 54 FEBBRAIO 2023


COME NASCE UNA RICETTA

patrimonio tradizionale condiviso che mai ricordato e nemmeno le circostanze


può arrivare a rappresentare l’identi- della loro nascita, pertanto vengono spesso
tà di un popolo o di una nazione. Si trat- inventate storie e leggende per spiegarne
ta di un fenomeno complesso che coinvolge l’origine. Per questo motivo è difficile dare
contemporaneamente molteplici strati del- una risposta a quale sia la ricetta “vera” o
la società, a iniziare dalle istanze più dif- “originale” di una certa specialità, perché
fuse e popolari in cui circola una determi- il piatto come lo conosciamo è il frutto
nata specialità, per finire con le istituzioni dell’ultimo esito di una lunga evoluzione,
politiche e corporative che sono chiamate a per lo più anonima, che solo di recente si è
sancirne il valore. tentato di cristallizzare in una formulazio-
Le ricette tradizionali che tutti cono- ne condivisa.
sciamo, dagli spaghetti al pomodoro alla Per cui non preoccupatevi se non tutti
cotoletta alla milanese, hanno avuto un fanno la carbonara o la pizza seguendo
processo di formazione simile e sono sta- gli stessi precetti: è sintomo dell’enorme
ti per diverso tempo piatti anonimi, prima vitalità della cultura gastronomica. La sta-
di diventare un patrimonio gastronomico bilità delle ricette in cucina è un mito, anzi
identitario. il segno che una specialità gode di buona
Il lungo processo a cui sono state sottopo- salute è il numero di varianti in cui è dif-
ste queste ricette più famose le ha spoglia- fusa. Per fortuna la cucina evolve in conti-
te di qualsiasi riconoscimento autoriale: il nuazione e noi siamo partecipi di una delle
cuoco che le ha messe a punto non è quasi sue molteplici forme. ™

GAMBERO ROSSO 55 FEBBRAIO 2023


GAMBERO ROSSO X BAR BANQUETING

Mike’s Restaurant, rooftop sui tetti di Roma


tra cucina d’autore, aperitivi e grandi vini

All’interno dello storico building che ospita la COIN nel esaltano alla vista della grande Capitale su cui affaccia
cuore del quartiere San Giovanni a Roma, al quarto ed il rooftop vetrato. Un nuovo concept di ristorazione fat-
ultimo piano, con una vetrata che offre uno scorcio in- to di ambienti moderni e atmosfera soffusa, con tutta
cantevole tra la Basilica e l’architettura unica, contrad- l’attenzione concentrata sulle originali creazioni della
distinta dal contrasto tra moderno e antico, del quar- cucina, studiate nei minimi dettagli pur mantenendo
tiere più antico di Roma, è nato Mike’s un ristorante semplicità e gusto. Nell’area ristorante grande rilievo è
unico nel suo genere. Un ambiente accogliente, una dato dall’imponente bancone circolare che, con una
cucina votata all’eccellenza gastronomica, che fa da lunghezza lineare di circa 30 metri è un grande prota-
cornice ai profumi e ai sapori di piatti raffinati che si gonista dell’arredamento dello spazio. Lunghissima la

GAMBERO ROSSO 56 FEBBRAIO 2O23


GAMBERO ROSSO X BAR BANQUETING

carta dei vini che sfrutta la grande esposizione dell’eno-


teca posta all’interno del Food Market (Espresso & CO)
presente accanto al ristorante.

™ Mike’s Restaurant – Roma – Coin, IV piano – p. le Appio, 7


Entrata dedicata: via Magnagrecia, 2
0684017170 – mikesrestaurant.it

GAMBERO ROSSO 57 FEBBRAIO 2O23


DIEVOLE
PARADISO
MILLENARIO
AI CONFINI
DEL CHIANTI
CLASSICO

Storia e modernità, natura e tecnologia, spessore


e futuro. Tutto questo si fonde a Dievole,
paradiso della natura (selvaggia, ma anche
disegnata dall’uomo in un millennio di storia)
ai confini del Chianti Classico. Raccontiamo
la tenuta e i vini che hanno stregato decine e
decine di viaggiatori illustri nel corso dei secoli.
Una fascinazione che continua oggi e che vi
proponiamo in dieci annate di Chianti Classico,
compresa l’etichetta che ha avuto il premio
speciale Rosso dell’Anno.

parole di Marco Sabellico – scatti di Francesco Vignali


LE STORIE

“D
ue capponi, tre ni meridionali del Chianti Classico, MILLE ANNI DI STORIA
pani e sei denari dove si respira un’atmosfera magica TRA I FILARI
lucchesi di buon che ha incantato generazioni di viag-
argento…”. Que- giatori, alcuni dei quali hanno deci- 10 maggio 1090 – Appare il nome
sto fu il prezzo so di fermarsi qui. Accadde a Mario Dievole ufficialmente per la prima volta
stabilito per l’affitto annuale di una Felice Schwenn, che vi approdò nel in un contratto di affitto di residenza
vigna a Dievole, nel primo documen- 1986 e la ristrutturò e trasformò in signorile cinquecentesca
to storico che nomina la splendida un’azienda dall’appeal contempora-
tenuta toscana in quel di Vagliagli, a neo, e più recentemente ad Alejandro
Castelnuovo Berardenga, nel Chianti Bulgheroni, magnate argentino di
Classico, che oggi si estende per 600 origine italiana, con una straordina- 1890 – Il conte Giulio Terrosi-Vagnoli
ettari di cui 153 sono di bellissime ria passione per i grandi vini che dal regala alla sua futura sposa Dievole
vigne, che spaziano dai 270 ai 420 2011 l’ha acquisita, facendone il per- che aveva acquistato per 361.632 lire
metri di quota, dove il protagonista è no dell’ambizioso gruppo Bulgheroni
il sangiovese. Novecento anni di sto- Family Vineyards, che vanta iconiche
ria vitivinicola sono un patrimonio aziende a Montalcino (Poggio Landi,
incredibile, che anche in Italia poche Podere Brizio) e a Bolgheri (Tenu-
aziende possono vantare. Dievole è ta Le Colonne, Tenuta Meraviglia)
un luogo incantevole, alle propaggi- nonché altre realtà vitivinicole di f 1090 1890

GAMBERO ROSSO 60 FEBBRAIO 2023


LA VERTICALE. DIEVOLE CHIANTI CLASSICO

1986 – Mario Felice Schwenn acquisisce 2011 – Alejandro 2012 – Comincia il lavoro di
l'azienda di cui si era innamorato e la Bulgheroni acquisisce "restauro" filologico, in vigna e
trasforma in una tenuta agricola moderna, la tenuta che entra a in cantina. Stop a barrique e a uve
pronta per il futuro far parte del Gruppo internazionali. La linea Novecento
Bulgheroni Family Riserva diventa Sangiovese al
1990 - 2000 Vineyards (ABFV) 100%
– Nasce la linea
Novecento, con 2023 – 2023
1900 – Ildegonda Camaiori, barrique e utilizzo di Il Chianti Classico
sposa del conte Terrosi-Vagnoli, vitigni internazionali Petrignano 2019
comincia a redigere i Quaderni oltre all’autoctono conquista il premio
dei Saldi di Dievole e annota tutti sangiovese speciale Rosso
i nomi delle famiglie contadine lì dell'Anno nella guida
residenti, molte delle quali sono Vini d'Italia 2023 del
ancora su quelle terre Gambero Rosso

1900 1986 1990 2000 2011 2012 2023

GAMBERO ROSSO 61 FEBBRAIO 2023


LE STORIE

f prestigio in Argentina, Uruguay,


DIEVOLE - CARTA D'IDENTITÀ California, Australia e Francia. Ma
Dievole è anche un’elegante villa sei-
centesca e un borgo, che è stato per-
Vendita Diretta Olivi: 6.000 piante fettamente ristrutturato ed è oggi un
bellissimo wine resort con un eccel-
Sup. aziendale: 600 ettari biologici Extravergine: 300 quintali/anno lente ristorante, Novecento, che offre
Ettari vitati: 153 Visita su prenotazione una cucina del territorio rivisitata in
Vino: 350mila bottiglie/anno chiave contemporanea.
Ospitalità e Ristorazione La cantina con l’avvento della nuova
Ettari olivetati: 25 Ospitalità: 40 camere proprietà è stata completamente ri-
modellata, e oggi le fermentazioni av-
vengono in grandi tulipe di cemento
grezzo, mentre le botti piccole hanno
Castelnuovo Berardenga (SI) lasciato progressivamente il posto
fraz. Vagliagli - loc. Dievole ai legni grandi. Alla base di questo
0577322613 - dievole.it lavoro c’è la decisa volontà di espri-
mere le caratteristiche del terroir – o
meglio dei terroir – di Dievole, senza

GAMBERO ROSSO 62 FEBBRAIO 2023


LA VERTICALE. DIEVOLE. CHIANTI CLASSICO

influenze caratterizzanti come i le-


gni piccoli che potrebbero avere un TRA VITI E OLIVI, UN GRUPPO INTERNAZIONALE
impatto importante sul carattere del SU TRE CONTINENTI
vino. In questo senso è importante Alejandro Pedro Bulgheroni è un magnate argentino con evidenti origini ita-
anche la sperimentazione con i legni liane. La sua passione per il vino – e per l’olio extravergine di oliva – l’hanno
del territorio. portato a creare un importante gruppo vinicolo internazionale, con aziende
in Argentina, Uruguay, Francia, California Australia e – non ultima – in Italia.
Per molti anni Novecento è stata la
In Toscana vanta aziende in ben tre delle più celebri denominazioni: Podere
bandiera di Dievole. Si tratta di una
Brizio e Poggio Landi a Montalcino, Tenuta Meraviglia e Tenuta Le Colonne a
selezione delle migliori uve azienda-
Bolgheri e Dievole a Castelnuovo Berardenga nel Chianti Classico, per circa
li – oggi Sangiovese al 100% – occa- 330 ettari totali di vigneti. La direzione del gruppo ABFV Italia è affidata a
sionalmente arricchita da vitigni au- Stefano Capurso, manager del vino di provata esperienza. Vino, olio extraver-
toctoni come canaiolo e colorino, ma gine di oliva (l’azienda ha un proprio avveniristico frantoio in località Pianella
che non vede più l’apporto di varietà a Castelnuovo Berardenga. Il responsabile del settore olivicolo Italia è l’oleo-
internazionali, com’è stato a caval- logo Marco Scanu) e ospitalità (oltre Dievole c’è il resort di Podere Brizio a
lo degli anni 2000, e delle barrique Montalcino e ne sta nascendo un altro a Bolgheri attiguo alla nuova cantina)
di rovere francese. C’è un lavoro, in- sono i tre settori di sviluppo dell’azienda, tra le più performanti del panorama
somma, tutto teso alla valorizzazio- enologico toscano.
ne di ogni vigna, e da questo parte
il progetto dei “single vineyard”, f

GAMBERO ROSSO 63 FEBBRAIO 2023


LE STORIE

le radici affondano in un mix di calca- dei cru, che abbiamo testato con l’ec-

Chianti Classico
ri marnosi e argillosi (formazione del cellente Petrignano ’19. Si tratta di
Monte Morello o alberese) con abbon- una vigna a 335 metri di quota dove
le radici affondano in un mix di cal-

Novecento Riserva
dante scheletro, da cui il nome. Sessina
e Campinovi sono state le due prime cari marnosi e argillosi (formazione
etichette “di vigneto”, poi Petrignano, del Monte Morello o alberese) con

e il Rosso dell’Anno
e stanno per comparire sul mercato an-
che Catignano ‘20, da una vigna a 375
abbondante scheletro, da cui il nome.
Sessina e Campinovi sono state le due
prime etichette “di vigneto”, poi Pe-
in 9 vendemmie
metri di quota, esposto a sud, su suoli
simili a Petrignano, e Casanova ‘20, vi-
gna a circa 430 metri, che è costituita
trignano, e stanno per comparire sul
mercato anche Catignano ‘20, da una
da macigno del Chianti, una formazio- vigna a 375 metri di quota, esposta
ne di sabbie e arenarie compatte. «È un a sud, su suoli simili a Petrignano, e
Nello scorso mese di ottobre in occasione della presentazione di Vini d’I- Casanova ‘20, vigna a circa 430 me-
partito
talia un
2023progetto nuovo
s’è svolta per Dievole
a Roma una degustazione verticale di Chianti Classi-
– cico
dice Stefano Capurso, amministra- tri, che è costituita da macigno del
Riserva Novecento della Dievole, che s’è conclusa con l’assaggio del
tore delegato del ABFV Italia – dopo Chianti, una formazione di sabbie
Chianti Classico Petrignano ’19, ilal-vino che ha ottenuto il Premio Speciale
cuni anniRosso
di gestione ci siamo concen-edizione della Guida. Alla degustazione e arenarie compatte. «È un partito
Vino dell’Anno per questa
trati sulla partecipato
hanno piena espressione del della
i curatori terroirGuida, rappresentanti dell’azienda e una un prgetto nuovo per Dievole – ci dice
nutrita schiera di giornalisti della
di Vagliagli attraverso la valorizzazione stampa internazionale.

GAMBERO ROSSO 64 FEBBRAIO 2023


LA VERTICALE. DIEVOLE CHIANTI CLASSICO

bonnie reinwald

Stefano Capurso, amministratore


delegato del ABFV Italia – dopo alcu- CHIANTI CLASSICO NOVECENTO RIS. ’93
ni anni di gestione ci siamo concentra- Un sangiovese che a circa trent’anni d’età si presenta all’occhio di un co-
ti sulla piena espressione del terroir di lore rubino granata limpido e brillante. Il naso è vitale, ancora fresco, con
note di ciliegia sotto spirito, frutto nero e spezie che virano su tabacco
Vagliagli attraverso la valorizzazione
e cuoio, china, rosa appassita e ginepro. Al palato è complesso e severo,
di alcune vigne di particolare pregio.
sorretto da una fresca acidità malica, che rende ancora tonico e vitale il
Sono state scelte sulla base delle loro
frutto rosso e nero; i tannini sono levigati, nel complesso è elegante, snel-
caratteristiche di suolo ed esposizione, lo, morbido e vibrante allo stesso tempo, e chiude lungo su un bel tono di
alla luce delle nostre esperienze e della confettura stramatura di ciliegia con un ricordo di pepe bianco.
storia dell’azienda. Partendo dal 2013
le abbiamo reimpiantate con criteri di
qualità, utilizzando portainnesti fitto-
CHIANTI CLASSICO NOVECENTO RIS. ’04
Ha un colore rubino cupo e fitto, quasi nero, con unghia che sfuma appe-
nanti che resistono meglio al clima più na sul granata. Il naso è dolce di vaniglia e frutti neri, ha note speziate, di
caldo. Il protagonista assoluto è il san- sottobosco e fungo porcino che virano su toni balsamici e fumé. In bocca
giovese. Una viticoltura rigenerativa e troviamo frutto rosso e nero maturo, note terrose, tannini ancora saldi e
rispettosa della terra, che punta a pre- una buona spina acida che lo sorregge. Ha corpo, una certa esuberanza
servare la vitalità dei suoli: suoli vitali, di frutto e chiude persistente – seppur non ampio - su note di caffè, cioc-
piante in equilibrio, metodi di im- f colato e ricordi balsamici. L’epoca degli internazionali. f

GAMBERO ROSSO 65 FEBBRAIO 2023


LE STORIE

pianto che favoriscono la profondità


delle radici permettono all’azienda di
CHIANTI CLASSICO NOVECENTO RIS. ’13 lavorare in regime biologico. La vinifi-
Ha un colore rubino fitto e vivo con belle note al naso di viola e frutti rossi
cazione in cemento e la maturazione in
ma anche un tocco ematico e di china di grande carattere e complessità.
In bocca ha freschezza acida ma manca un po’ di polpa e consistenza botte grande sono il passaggio finale di
rispetto alle annate precedenti: è un vino più rarefatto ed essenziale che questa nuova fase che è anche un ritor-
emana un suo fascino e segna una sorta di ritorno alla tradizione. Note di no alle origini. Sangiovese in purezza,
sottobosco e di humus a raccontare il passare degli anni, è sostenuto da di annata, senza lunghi invecchiamen-
una spina dorsale acida che lo riporta a una sensazione più verticale, dal ti, per esprimere appieno il carattere di
finale lungo e speziato. Il ritorno del Sangiovese in purezza. ogni singola vigna. La proprietà ci ha
affidato quest’incarico e ha fiducia nella
CHIANTI CLASSICO NOVECENTO RIS. ’14 squadra; il confronto con Alberto Anto-
All’occhio piace per il rubino brillante dai riflessi granata, intenso e nitido, nini, consulente del gruppo a livello in-
ed è di bella freschezza al naso, dove offre sentori da annata fresca di sor- ternazionale, è costante, ma la filosofia
prendente integrità: ciliegia rossa e nera non stramatura, erbe officinali, di Dievole è il frutto dei nostri anni di
spezie tabacco e una bella vitale freschezza d’insieme. La bocca è elegan- esperienza sul territorio. L’obbiettivo è
te, sapida e fresca, di una discreta consistenza ma più che altro di bella riportare questa tenuta all’interno della
finezza e dal fruttato integro. Chiude su note di tabacco, caffè e liquirizia denominazione, approfondire il legame
in sottofondo: è un vino caldo e avvolgente, dal bel corredo tannico, fine
e di lunga persistenza. Autentico fascino.

GAMBERO ROSSO 66 FEBBRAIO 2023


LA VERTICALE. DIEVOLE. CHIANTI CLASSICO

con questa terra che da millenni è voca-


ta al vino. Tutto ciò passa attraverso la
riscoperta delle varietà della tradizione,
CHIANTI CLASSICO NOVECENTO RIS. ’15
L’annata calda si vede nel colore rubino cupo e si sente nei toni di frut-
a cominciare dal trebbiano, del rispetto
to nero maturo e nella nota alcolica e speziata leggermente evoluta. In
della terra e della sostenibilità, che è bocca è morbido ma leggermente carente di tensione e freschezza; la
certificata da Equalitas. Ci piacciono le bocca è calda nei toni di frutto maturo, cioccolato e ciliegia sotto spirito,
sfide…» è avvolgente ed equilibrata ma manca un filo di profondità. Chiude un
Oggi a Dievole lavorano oltre 50 perso- po’ asciugante ed estrattivo con tannini ancora un po’ duri mitigati dalla
ne, sotto la guida di Lorenzo Bernini, ricchezza del frutto. Richiede ancora tempo.
agronomo e direttore tecnico di ABFV
Italia e dell’enologo Luigi Temperini. CHIANTI CLASSICO NOVECENTO RIS. ’16
La produzione si aggira sulle 350mila Figlio d’una eccellente annata, ha una veste rubino fitta e intensa, dai ri-
bottiglie l’anno. Il nome Dievole sem- flessi giovanili e brillanti. Al naso s’apre fresco, complesso, ricco ed esube-
bra risalire a un toponimo etrusco che rante per vitalità: appare giovanissimo nei sentori di viola e piccoli frutti.
allude a una valle baciata da un dio e dal Al palato è suadente e sfodera un’eleganza da Pinot Nero della Borgogna.
sole, Dieulele. Nihil sub sole novi, ver- È sapido, e racconta il terroir con i suoi sentori di lampone e fragolina, di
rebbe da dire. Anche se qui… le novità ribes nero. Ha struttura assertiva ma snella, ed esprime un bel rapporto
sono tante! ™ con il legno. Vino incantevole, di bella freschezza acida a sostegno di
una struttura elegante e finemente tannica, dal finale davvero lungo. Un
Chianti Classico da manuale. f

GAMBERO ROSSO 67 FEBBRAIO 2023


LE STORIE

CHIANTI CLASSICO NOVECENTO RIS. ’17


Figlio di un’annata calda, ha un colore rubino fitto quasi impenetrabile. Al
naso è intenso e ancora molto giovane, con legno ancora ben presente
ma anche un frutto consistente e maturo che dà, insieme alle note boisé
e di alcol, l’idea di una maturazione molto spinta. Al palato è strutturato,
ricco, estrattivo, caldo, dal frutto dolce e dal tannino evidente ma non
straordinariamente fine. Note di piccoli frutti neri e ciliegia sotto spiri-
to, spezie e tabacco vanno a comporre una bocca dal tocco finale boisé
all’insegna del frutto. Un’esuberanza ben domata.

CHIANTI CLASSICO NOVECENTO RIS. ’18


Rubino cupo all’occhio, ha un naso fine dagli intensi sentori di frutto rosso
e nero, integro e di perfetta maturazione, con ciliegia, tabacco e viola in
evidenza; in bocca il vino è corposo ma non troppo, risulta avvolgen-
te sapido e bilanciato, di bellissima estrazione tannica. Ha frutto, polpa,
sapidità e una delicata nuance di cioccolato, ma domina il frutto senza
sovrastrutture di legno o altro… Purezza essenziale del sangiovese di un
terroir caldo e ricco come Castelnuovo Berardenga, la Pauillac del Chianti.

CHIANTI CLASSICO NOVECENTO RIS. ’19


Incantevole, dal colore rubino intenso e profondo, al naso come al palato
offre nitide note di frutti rossi e neri perfettamente maturi, freschezza,
polpa e croccante sapidità espresse con una bella intensità e integrità. Il
frutto al gusto è maturo e sapido, polposo, i tannini sono vellutati e cre-
mosi. Il tutto è fuso in elegante equilibrio, e si traduce in una lunga per-
sistenza aromatica con ricordi di tabacco e liquirizia. Raffinata eleganza.

CHIANTI CLASSICO PETRIGNANO ’19


Rubino brillante e vivo. Grande impatto. Il naso offre un intenso bouquet
di viola e frutti rossi ad anticipare un palato accattivante e ricco. In bocca
è un vino fresco, sapido, croccante e dinamico, esprime tensione, verti-
calità e integrità di frutto. Ha una polpa succosa e un lungo appagante
finale speziato dai ricordi delicatamente fumé e dalla misurata elegante
astringenza. Non male davvero per una vigna di appena 8 anni. Per noi è
il Vino Rosso dell’Anno!

GAMBERO ROSSO 68 FEBBRAIO 2023


LA VERTICALE. DIEVOLE. CHIANTI CLASSICO

da pag. 64, da sinistra a destra, i giornalisti internazionali che


hanno partecipato alla verticale: Madaleine Stewreth (Master
of Wine), Bonnie Rienwald (Din VinGuide),
Michaela Morris (Meininger's Wine Business International -
Dcentar), Michal Šetka (Wine&Degustation magazine),
Alain Kunz (Gruppo Block), Lynn Zhou (Global Gourmet China),
Ricardo Castilho (Revista Prazeres da Mesa),
Simone FM Spinner (Tasting Table - The Vintner Project -
Carpe Travel). Alla degustazione hanno partecipato anche, per
Gambero Rosso, Giuseppe Carrus, Gianni Fabrizio e Lorenzo
Ruggeri, oltre a Marco Sabellico

Qui sotto, la foto di gruppo dei partecipanti alla verticale

GAMBERO ROSSO 69 FEBBRAIO 2023


GAMBERO ROSSO CON SALICE SALENTINO DOP E BRINDISI DOP

Salice Salentino Dop & Brindisi Dop on Tour


I vini salentini sulle grandi tavole
Prove di versatilità con il mare
di Gianfranco Pascucci
Ecco i piatti e i vini abbinati nel ristorante dello
chef Gianfranco Pascucci a Fiumicino

BATTUTO DI GAMBERI ROSA, GEL DI MELE,


ALGHE E NOCI
Vini in abbinamento:
Salice Salentino Negroamaro Brut Five Roses Rosè
M. Cl. ’19 - Leone de Castris
Salice Salentino Rosato Anticaia ’21 - Cantina San
Donaci

TRIGLIA CROCCANTE, FEGATINI E RAPE ROSSE


La viticoltura salentina nelle sue espressioni storiche Vini in abbinamento:
Salice Salentino Negroamaro Rosato Rosalbore ’21
esprime vini di grande contemporaneità che si abbina-
- Cantina di San Pancrazio
no al meglio ai menu d’autore della ristorazione italia- Aurora Rosato ’21 - Sergio Botrugno
na: le etichette pugliesi sono accompagnate e proposte PASTA CON PATATE E BACCALÀ
da Gambero Rosso nell’incontro con i piatti dei migliori Vini in abbinamento:
chef in un percorso che prevede dieci cene esclusive fino Salice Salentino Negroamaro Rosato Stelle di
Lorenzo ’21 - Cantine De Falco
al 2024.
Salice Salentino Rosso Santa Croce ’18 - Vigneti Reale
Il tour delle due Dop pugliesi è partito da Milano e ha fat-
to finora tappa a Fiumicino, il “mare di Roma”: da BistRo Conchiglioni allo stracotto di tonno
Vini in abbinamento:
Aimo e Nadia e da Pascucci al Porticciolo.
Salice Salentino Rosso Il Barone Ris. ’21 - Vinicola
Mediterranea
TERRITORIO E AGRICOLTURA Brindisi Rosso Camarda ’19 - Cantine Due Palme
In degustazione, con i piatti pensati ad hoc, «rossi che, a
Germano maturato alle erbe di macchia, semi e
temperature differenti, mostrano diverse intriganti sfu- frutti rossi
mature e la capacità di esaltare abbinamenti inconsue- Vini in abbinamento:
ti e sorprendenti – dice Damiano Reale, Presidente del Salice Salentino Ris. ’16 - Cantina Vecchia Torre
Consorzio di Tutela Vini Dop Salice Salentino – Parlare Brindisi Negroamaro Masada ’18 - Tenute Lu Spada
di questo vino significa raccontare la storia di una classe
Cioccolato e fichi al vino rosso
contadina, ripercorrere una vicenda antica che fonda le Vini in abbinamento:
sue radici nel cuore del Salento vitivinicolo». Salice Salentino Ris. ’11 - Cosimo Taurino
Non meno evocativo del Salento è Brindisi. Come sotto- Brindisi Rosso Simposio ’16 - Cantine Risveglio
linea con entusiasmo Angelo Maci, Presidente del Con-
sorzio Tutela Vini Doc Brindisi e Doc Squinzano: «Già il
nome, Brindisi, è bellissimo. Brindisi è gioia, è folklore,
è festeggiare. Dietro questa denominazione c’è un lun-
go lavoro, che celebra un territorio votato alla viticoltura.
Siamo convinti del Negroamaro – vitigno base comune a
entrambi i Consorzi – prodotto dalla storia millenaria di
cui abbiamo migliorato le caratteristiche grazie a tecno-
logie avanzate».

GAMBERO ROSSO 70 FEBBRAIO 2O23


GAMBERO ROSSO CON SALICE SALENTINO DOP E BRINDISI DOP

LE DUE DOP PUGLIESI La terra di Aimo e Nadia e i rossi del Sud


Oggi il Salento ha tutte le A Milano, nel BistRo Aimo & Nadia, la chef
caratteristiche per essere Sabrina Macrì ha presentato i suoi piatti
considerato tra le più im- in abbinamento a 12 etichette dalle due
portanti zone enologiche Dop, Salice Salentino e Brindisi e Squin-
italiane e sono proprio il zano.
millenario know-how e gli
CAVOLFIORI E CIME DI RAPA
alberelli pugliesi i maggiori AL PROFUMO DI LIMONE, CROCCANTE
elementi di forza di questa AL PARMIGIANO RISERVA BONAT
terra. Vigneti in riva al mare Vini in abbinamento:
rinfrescati dalle brezze sotto Salice Salentino Negroamaro Rosato ’21 - Feudi di Guagnano
Brindisi Rosato Flaminio - Az. Vallone
un sole caldo, terre rosse e una notevole complessità di
suoli che in comune hanno la tessitura sabbiosa di origi- TARTARE DI FASSONA PIEMONTESE, SALSA DI ACCIUGHE,
PEPERONE CRUSCO DI SENISE
ne marina organizzati in terreni pianeggianti o in legge-
Vini in abbinamento:
ra pendenza. Quando si arriva nel terroir delle due de- Salice Salentino Rosso Le Pitre ’19 - Mottura
nominazioni, a colpire il viaggiatore è il colore rosso di Brindisi Rosso Negroamaro Anticaia - Cantine San Donaci
gran parte di queste terre: caratteristica legata alla com-
RISOTTO GRAN RISERVA CARNAROLI, PATATE DI POLIGNANO,
posizione del terreno, ricca di idrossidi di ferro e allumi- COZZE NIEDDITAS
nio. La vicinanza equidistante ai due mari (Adriatico e Vini in abbinamento:
Jonio) di questi vigneti, consente escursioni termiche e Salice Salentino Rosso Albarossa ’20 - Vinicola Palamà
ottima ventilazione, conferendo grande sapidità ai vini. Brindisi Rosso Susumaniello Oltremè - Tenute Rubino

GRANDE TRADIZIONE: CALICI E GRAND TOUR TORTELLI FARCITI DI ZUCCA MANTOVANA, AMARETTO,
RISTRETTO DI ZAFFERANO
E se da Brindisi – terminale dell’Appia antica che la uni- Vini in abbinamento:
sce a Roma – partiva il Grand Tour che portava i giovani Salice Salentino Rosso Narrante ’20 - Cantine Serio
romani a scoprire la Grecia (qui i rampolli dell’aristocra- Brindisi Rosso Ris. Since 1952 - Cantina Sampietrana
zia salutavano gli amici alla partenza con un calice di CODA ALLA VACCINARA, ROSTI DI PATATE E CAVOLO NERO
vino beneaugurante, che da allora è diventato il “brindi- Vini in abbinamento:
si”), Salice Salentino ha una storia che risale al Medioevo; Salice Salentino Rosso Centopietre ’19 - Petrelli
divenuta importante come centro agrario e crocevia di Salice Salentino Rosso Ris. ’18 - Cantele
commerci, oggi è conosciuta in tutto il mondo per il suo
MORBIDO AL CIOCCOLATO FONDENTE, CUORE CALDO
vino. Qui, insomma, nelle terre delle due Dop, il vino s’è ALL’OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA E PEPE, GELATO AL
sempre fatto, dal vitigno Negroamaro e Malvasia nera in CAPRINO
primis: prodotto da secoli e commercializzato con suc- Vini in abbinamento:
cesso ben oltre i confini regionali. Salice Salentino Rosso Ris. ’16 - Cantine Paolo Leo
Salice Salentino Rosso Ris. Ormanera ’16 - Le Vigne di
Sammarco

™ Consorzio di Tutela Vini DOP Salice Salentino e Consorzio Tutela Vini


DOC Brindisi e DOC Squinzano
consorziosalicesalentino.it - vinibrindisisquinzanodoc.it

INIZIATIVA REALIZZATA NELL’AMBITO DEL “PROGRAMMA DI RIGENERAZIONE ECONOMICA, SOCIALE E AMBIENTALE DEL TERRITORIO
JONICO-SALENTINO COLPITO DA XYLELLA FASTIDIOSA, RADICI VIRTUOSE”, FINANZIATA A VALERE SULL’AVVISO MIPAAF N.10900
DEL 17.02.2020 “CONTRATTI DI DISTRETTO XYLELLA”.

GAMBERO ROSSO 71 FEBBRAIO 2O23


NUOVA VITA
PER BAGHERIA
LA CITTÀ
DELLE VILLE
SI SCOPRE
GOURMET
E SFIDA
LA VICINA
PALERMO
Nel 1700 lo stile dominante era il barocco
e la forma architettonica preferita la villa.
Non a caso, in quegli anni, ne sono sorte
più di una decina che sono valse a Bagheria
l’appellativo di Città delle Ville. A più di tre secoli
di distanza, le ville si stagliano sempre maestose
a contrassegnare il territorio, ma lo stile
dominante è diventato quello del gusto.
Nel senso di buon cibo… Ve lo raccontiamo

parole di Clara Minissale – infografiche di Alessandro Naldi


LE STORIE

B
agheria, alle porte di traccia per mettere in rete produt- 1. Villa Palagonia: la sua
Palermo, è sempre stata tori, artigiani e cuochi e altrettanti costruzione ebbe inizio
famosa e meta di tu- per prendere consapevolezza delle nel 1715 per volere di Don
rismo per le sue ville e ricchezze di un territorio, stanno Ferdinando Gravina
e Crujllas, IV principe
per le inquietanti statue cominciando a dare i loro frutti. Se
di Palagonia. A Francesco
volute dal principe di Palagonia che ne sono accorte le guide gastrono-
Ferdinando Gravina
la portarono a essere considerata miche più prestigiose, se ne sono
e Alliata, VI principe
il luogo “più originale che esiste al accorti i viaggiatori appassionati di Palagonia, si deve
mondo e famoso in tutta Europa”. di storia e di buon cibo. Bagheria è nel 1749 il completamento
Oggi, però, la cittadina di quasi ses- sempre più una meta per gli aman- dell’intero complesso
santamila abitanti ad est di Palermo, ti del mondo enogastronomico che monumentale della villa
deve usare un nuovo pay off: “Città vogliono vivere e portare con sé, nota poi anche come
delle ville e del gusto”. Dopo la moda nel loro ricordo ma anche nelle loro "villa dei mostri"
del Barocco e della Villa, che le rese- sporte, un’esperienza che metta in- ( foto di Martino Grasso)
ro famosa nel secolo dei Lumi, oggi sieme gusto e identità territoriale. 2. Le acciughe Balistreri
Bagheria è meta golosa: per i suoi La cittadina a una ventina di chi- all'interno del Museo
dell'Acciuga di Bagheria
cuochi, ma anche per i suoi artigiani. lometri da Palermo, scelta nel XVII
secolo come luogo preferito per le
In apertura una
UNA RETE GOLOSA E GOURMET vacanze dei nobili palermitani che
delle statue-mostri
PER LA PIANA D’ORO qui fecero costruire le loro dimore di Villa Palagonia
Così, anni e anni di lavoro sotto- di villeggiatura, sorge in quella f

GAMBERO ROSSO 74 FEBBRAIO 2023


BAGHERIA

IL MUSEO DELL’ACCIUGA. SEI SALE PER LA REGINETTA DI ASPRA


L’arte dell’acciuga in un museo. Basta varcare il cancello d’in- «Questo museo è nato più quindici anni fa dal desiderio di
gresso per comprendere che i fratelli Girolamo e Michelan- mio fratello Girolamo di non fare andare perduta la storia
gelo Balistreri, nell’industria ittico-conserviera da genera- della salatura del pesce – racconta Michelangelo – Qui ogni
zioni, sono gli ultimi cantori di un lavoro che ha sostenuto anno vengono circa diecimila persone e tutti rimangono in-
l’economia di Aspra, la borgata marinara di Bagheria. Con il cantati dal fatto che attraverso l’acciuga possiamo racconta-
loro museo, tengono ben viva questa memoria e la rinnova- re la storia della Sicilia». Il museo conserva strumenti grafici
no con nuovi, preziosi e a volte rari pezzi suddivisi in sei stan- e di lavorazione del sale e delle reti, arnesi della pesca sotto
ze interamente dedicate all’acciuga, nei locali che un tempo costa e grandi pesci imbalsamati. Qui si trovano anche gli
ospitarono la loro azienda, oggi trasferita poco distante. Qui strumenti per la lavorazione della pietra d’Aspra che, con le
sono custoditi oggetti come per esempio le barchere, le antiche sardare, le barche per la pesca delle acciughe, veniva
scarpe di legno indossate dalle donne che si occupavano poi portata a Palermo. Il museo è anche il luogo del garum,
della salatura delle acciughe per non bruciare i piedi a con- il liquido-condimento (e medicamento) che i romani otte-
tatto col sale che finiva per terra. Tra vecchie latte di acciu- nevano dalle interiora del pesce. Infine, il racconto di come
ghe e antichi strumenti di lavoro, si annidano storie spesso si costruivano e riparavano le barche. E con i pezzi di vecchie
sconfinate in leggende che si tramandano di padre in figlio, imbarcazioni dismesse nasce Sard’art, una mostra perma-
come quella che narra della bravura dei salatori di Porticello nente di opere di quanti hanno voluto lasciare il segno della
che, insieme con quelli di Terrasini e Sciacca, furono chia- loro arte su questi vecchi legni restituiti dal mare.
mati in Spagna per insegnare alle popolazioni del posto l’arte Museo dell’Acciuga – Bagheria (PA)
della conservazione del prezioso pesce azzurro. fraz. Aspra – Via Cotogni, 1 – 091928192

GAMBERO ROSSO 75 FEBBRAIO 2023


LE STORIE

SFINCIONE. LIEVITO MADRE, POMODORO E ALICI, LA FOCACCIA CHE RACCONTA IL TERRITORIO


Anche i panifici a Bagheria hanno le loro storie da raccontare e lo fanno attraverso quello che è diventato il prodot-
to simbolo della panificazione locale, lo sfincione: una sorta di focaccia alta e morbida, ricoperta di tuma, acciughe,
cipolle bianche stufate e mollica di pane tostata mista a pecorino. Esiste anche una versione con ricotta.
Da qualche anno, l’aggettivo bagherese messo accanto a sfincione, è diventato garanzia di qualità e gusto, ma non
è sempre stato così. «Fino a qualche anno fa a Bagheria c’erano solo la storia di una gastronomia di territorio e
quello che sembrava una cattedrale nel deserto, il ristorante stellato I Pupi – racconta Michele Balistreri, presiden-
te dell’associazione La Piana d’Oro che ogni anno organizza lo Sfincione Fest – Abbiamo lavorato per mettere a
sistema prodotti agricoli come il limone verdello o composti come lo sfincione, seguendo un modello già svilup-
pato in altre comunità con storie simili, come ad esempio la vicina Castelbuono. Abbiamo fatto da raccordo tra il
territorio, le istituzioni, gli operatori commerciali, tutti i portatori di interesse, svincolando dal consumo locale il
prodotto che oggi traina la comunità, lo sfincione, che è uscito dalle case dei bagheresi e dai nostri panifici per
approdare in mercati più ampi. Oggi, intorno allo sfincione si è creato un business ma per sdoganarlo c’è voluta una
intensa attività di marketing durata cinque anni».
«In passato lo sfincione bagherese si preparava solo in prossimità dell’8 dicembre e dava il via alle feste natalizie –
racconta Carlo Conti, del panificio Conti, due pani nella Guida del Gambero Rosso – Ogni famiglia aveva la sua
ricetta per preparare il condimento, la cosiddetta consa, che portava al panificio di fiducia per condire i panetti
preparati dai fornai che poi venivano cotti e consegnati pronti da gustare. Adesso lo sfincione si vende tutto l’anno
e le richieste sono cresciute in maniera considerevole. Al nostro panificio arrivano clienti da ogni parte della Sicilia
e anche tanti turisti. A colpire è il connubio unico di sapori che riescono a essere forti e delicati al tempo stesso».

LA RICETTA DEL PANIFICIO CONTI

Lo sfincione
per il condimento:
1 kg di cipolle bianche
200 g di olio extravergine di oliva
5 o 6 ݆letti di acciuga re fatto a mano o con l’impastatrice: a mano, la lavo-
sale, pepe, origano razione è di circa venti minuti per ottenere la giusta
Per la base: consistenza. Alla fine, unire il sale. Lasciare riposare
1 kg di semola di grano duro mezz’ora in un contenitore unto d’olio e poi fare qual-
20 g di sale che piega di rinforzo. Lasciare riposare fino al raddop-
20-30 g di lievito di birra (a seconda della temperatura) pio, ci vorrà almeno un’ora.
600 g di acqua A questo punto spezzare l’impasto in panetti del peso
acciughe desiderato e lasciare lievitare un’altra ora. Poi stende-
400 g di tuma re l’impasto nella teglia ben unta, aggiungere i filetti
mollica di pane ra݅ermo di acciuga spezzettati, la tuma tagliata a pezzi dello
pecorino grattugiato spessore di circa un centimetro e mezzo, infine com-
pletare con la cipolla cotta e con pezzi di mollica di
Preparare il condimento: tagliare la cipolla bianca a pane raffermo (meglio se di un paio di giorni prima),
pezzetti e farla stufare in padella con olio e un bic- sbriciolati grossolanamente e conditi con pecorino
chiere d’acqua. Aggiustare di sale, pepe e origano. grattugiato e olio extravergine di oliva. Infornare per
Lasciar cuocere per circa un’ora. Spegnere il fuoco e circa 35 minuti a 220 gradi.
aggiungere le acciughe, farle sciogliere nell’olio caldo,
mescolando. Tenere da parte. Per la variante con la ricotta, dopo avere steso l’im-
Preparare l’impasto: sciogliere il lievito di birra in un pasto nella teglia, messo le acciughe e la tuma, ag-
po’ di acqua tiepida (presa da quella per l’impasto) e giungere fette di ricotta (lasciata precedentemente
aggiungerlo alla farina; unire poco alla volta alla farina sgocciolare perché si asciughi un po’) e poi comple-
il resto dell’acqua mescolando. L’impasto può esse- tare con la cipolla cotta e la mollica di pane condita.

GAMBERO ROSSO 76 FEBBRAIO 2023


BAGHERIA

che un tempo era identificata come qui conosciuti come pupi: le statue 3. Lo sāncione bagherese
la Piana d’Oro, per via del colore grottesche raffiguranti satiri, mori, di Carlo Conti del paniācio
dei limoni che qui si coltivavano mendicanti e nani deformi che or- Conti. «Siamo riusciti
numerosi e che per decenni hanno nano il muro di cinta della più ce- a sdoganare dal consumo
locale il prodotto che
dettato le regole economiche di que- lebre tra le dimore nobiliari baghe-
oggi traina la comunità
sti territori. Bagheria è famosa per resi, Villa Palagonia, che ogni anno
di Bagheria, lo sāncione,
avere dato i natali al pittore Renato richiama migliaia di visitatori.
che è uscito dalle case
Guttuso, del quale a Villa Cattolica Ma è anche terra di sfincione – una dei bagheresi e dai nostri
si conservano le spoglie, al regista sorta di pizza alta con cipolla, tuma paniāci per approdare
Peppuccio Tornatore che alla sua e alici – alla quale ogni anno viene in mercati più ampi.
cittadina natale ha anche dedicato il dedicato un festival; è terra dove re- Oggi, intorno allo sāncione
film Baarìa, al fotografo Ferdinando gna il concentrato di pomodoro che si è creato un business
Scianna, al poeta Ignazio Buttitta, qui per tutti è l’astrattu, fatto anco- ma per sdoganarlo c’è
al matematico Giuseppe Bagnera. ra come si faceva una volta, metten- voluta una intensa attività
do a essiccare la passata di pomodo- di marketing durata cinque
TERRA DI NOBILI E ARTISTI ro al sole su tavole di legno; è terra anni», racconta Michele
Balistreri, animatore
E TERRA DI MOSTRI di alici sotto sale e sott’olio, lavora-
dello Sāncione Fest
È terra di ville e palazzi nobilia- te nella frazione marinara di Aspra
ri che l’aristocrazia palermitana ed esportate in tutto il mondo. Ed è,
fece costruire lontano dal frastuo- naturalmente, il territorio dei limo-
no della città. È terra di mostri, ni, in particolare i verdelli: dal f

GAMBERO ROSSO 77 FEBBRAIO 2023


LE STORIE

profumo intenso e molto richiesti è un altro mondo», racconta Tony Lo 4. La spiaggia di Aspra,
dall’industria dolciaria e cosmetica. Coco. Questa cittadina che gli ave- il mare di Bagheria,
va dato i natali, era in tutto e per con le barche pronte per
TAVOLE PER PALATI ESIGENTI tutto una tela bianca su cui lo chef la piccola pesca sotto costa
5. La bottaia di Duca
E BUONGUSTAI ha potuto incidere una sua visione
di Salaparuta,
È meta di palati raffinati con due di cucina e di promozione del terri-
uno dei fari nella storia
ristoranti blasonati, I Pupi gestito torio. «All’inizio eravamo senza linee
dell'enologia siciliana
dallo chef Tony Lo Coco e dalla mo- guida – ricorda – perché Palermo e 6. La "Seppia sporca",
glie Laura Codogno e il Limu, dello la provincia non godevano di gran- uno dei piatti dello chef
chef Nino Ferreri acclamato dalla de considerazione dal punto di vista Tony Lo Coco de I Pupi
critica gastronomica ad appena un della ristorazione. Io avevo però una 7. I giardini di Villa
anno dall’apertura del suo locale. visione del mio lavoro che è poi quella San Cataldo: nato
Due ristoranti che nulla hanno da che mi ha sempre guidato e mi spro- agli inizi del '700,
invidiare a locali giovani di Palermo, na tutt’oggi: la cucina di qualità è un il complesso fu ristrutturato
come Gagini o come il Mec, che han- volano importante per far crescere il completamente nel 1860
no messo in moto per Bagheria una territorio. All’inizio è stata dura. Con e rifatto in stile neogotico
assumendo le sembianze
vera e propria rimonta nel mondo mia moglie abbiamo anche pensato di
di un castello medievale.
della cucina gourmet in Sicilia dopo mollare dinnanzi a certi sabati sera
Dal 1998 è di proprietà
anni di militanza in serie minori. con zero coperti. Ma il sogno è stato
della Provincia di Palermo
«Bagheria di oggi, rispetto a quando più forte e ci ha permesso di andare
ho aperto il mio ristorante, nel 2009, avanti fino a quando non abbiamo f

GAMBERO ROSSO 78 FEBBRAIO 2023


BAGHERIA

DUCA DI SALAPARUTA. ALLE RADICI DEL VINO SICILIANO


A sei chilometri da Bagheria, sulla vecchia strada statale quando Duca di Salaparuta decise di investire sulla varietà
che si snoda lungo la costa, in territorio di Casteldaccia, autoctona a bacca nera, il Nero d’Avola, molto diffusa in
sorgono le Cantine Duca di Salaparuta. Il gruppo racchiu- Sicilia ma le cui reali potenzialità, ancora negli anni Ottan-
de tre brand storici siciliani: Corvo e Duca di Salaparuta, ta, non erano state pienamente riconosciute.
nati nel 1824, e Florio nato nel 1833. Riunite in un’unica Quest’anno, con l’imbottigliamento dell’annata 2018,
realtà dalla famiglia Reina, le due aziende costituiscono Duca Enrico celebra la sua trentaquattresima vendemmia.
oggi il primo gruppo vitivinicolo privato dell’Isola. Il Nero d’Avola firmato dall’enologa Barbara Tamburini è
La cantina di Casteldaccia, una elegante struttura avan- orientato alla freschezza e all’eleganza, pur restando fede-
guardista, si fonde con una centenaria tradizione di vinifi- le all’anima intensa e strutturata che da sempre identifica
cazione dando vita a un importante punto di riferimento questa etichetta.
per il territorio. Attraverso un percorso che passa dalle Duca Enrico Sicilia Doc 2018 si presenta di un color rosso
bottaie in cui maturano i vini Duca di Salaparuta e Corvo, rubino intenso e profondo, con riflessi violacei. Al naso si
turisti e visitatori sono condotti alla scoperta dei più mo- apre con note di amarena e lampone, seguite da cenni di
derni metodi di vinificazione e affinamento, messi al ser- vaniglia e spezie, dono del sapiente affinamento in barri-
vizio della naturalità del prodotto. Qui è possibile scegliere que selezionate. Il palato è armonioso, con tannini vellu-
tra diversi tour tutti con un denominatore comune: fare tati e una grande persistenza aromatica. Un vino con una
scoprire la bellezza del territorio attraverso la storia dell’a- grande capacità di crescita.
zienda, i suoi vitigni, i profumi e sapori dei vini. Duca di Salaparuta
Qui è possibile scoprire la storia del primo Nero d’Avola in Casteldaccia (PA) – via Nazionale,
purezza imbottigliato in Sicilia: Duca Enrico. Era il 1984 s.s. 113 – 091945201 – duca.it

GAMBERO ROSSO 79 FEBBRAIO 2023


LE STORIE

trovato la quadra con la clientela loca- sfincione”. «Senza le acciughe non


GLI INDIRIZZI le: allora abbiamo capito che era quel- esisterebbe la mia cucina», ricorda
Ristoranti la la strada giusta. La stella Michelin, spesso Lo Coco.
che ci è arrivata nel 2014, è stata solo Nel solco tracciato dallo chef de I
I PUPI
VIA DEL CAVALIERE, 59 una conseguenza del lavoro fatto per Pupi, appena un anno fa, ha trova-
091902579 – IPUPIRISTORANTE.IT soddisfare i clienti. Lo stesso è avve- to spazio il talento dello chef Nino
™ LIMU nuto con il Gambero Rosso: siamo pas- Ferreri che, benché originario della
VIA C. SCIANNA, 177 sati da 1 a 2 Forchette proprio in que- vicina Trabia, ha scelto Bagheria per
0916496288 – LIMURESTAURANT.IT
gli anni». Nei piatti de I Pupi, nome dar vita al suo ristorante. Il nome
OLIVERI 1964 scelto in omaggio ai mostri della scelto,  Limu, limone in persiano,
VIAVALLONE DE SPUCHES, 29
adiacente Villa Palagonia, emerge è già una dichiarazione di intenti,
f
3277062675 – OLIVERI-1964
l’amore di Lo Coco per la sua terra, omaggio a uno dei prodotti principe
DON CICCIO
CAVALIERE, 87
VIA DEL
il rispetto per il lavoro di pescatori di questa terra, l’agrume preferito
091932442 – TRATTORIADONCICCIO.IT e agricoltori locali, vero valore ag- dallo chef. «La mia è una cucina che
Vino giunto. La dicotomia tutta baghe- al 95 per cento si basa sul territorio –
rese tra cultura contadina propria dice Ferreri – la mia idea è di trasfor-
™ DUCA DI SALAPARUTA
CASTELDACCIA (PA) della Piana d’Oro e cultura marina- mare i prodotti siciliani utilizzando
VIA NAZIONALE S.S, 113, 27 ra dell’adiacente borgata di Aspra, al meglio le tecniche apprese nel cor-
091945252 – DUCA.IT f nelle sue creazioni è invece fusione so degli anni ma senza esasperazioni
che dà vita a piatti iconici come la e solo per esaltarne le caratteristiche
“stigghiola di tonno” o il “ricordo di organolettiche».  f

GAMBERO ROSSO 80 FEBBRAIO 2023


BAGHERIA

A
e
q
q
d
7

BAGHERIA EXPERIENCE
Bagheria Città del Gusto è uno slogan che ho fortemente voluto si accoppiasse a quello di Città delle
Ville. Sono molti i turisti, i semplici avventori che raggiungono la nostra città per venire a pranzare o
cenare da noi, e non da oggi. Ci sono ristoranti e pizzerie storiche che attirano da anni ogni weekend
gente da Palermo e da tutto l'hinterland e oggi, che abbiamo due chef stellati come Tony Lo Coco
– già stella Michelin riconfermata con i suoi “I Pupi” – e quest'anno Nino Ferreri con “Limu”, il trend è
in crescita. L'amministrazione vuole essere da supporto nella promozione turistica ed enogastronomica
al fine di aumentare anche gli introiti dell'indotto e realizzare un “prodotto Bagheria” noto sempre più su scala na-
zionale. L'interesse che abbiamo potuto registrare verso la Città delle Ville e del Gusto è forte e ce ne rendiamo
conto non solo giornalmente anche grazie a tanti turisti fai da te che raggiungono la città, ma anche in occasioni
importanti come la BTE, la borsa extralberghiera del turismo: nelle due ultime edizioni, i buyer erano interessati ad
acquistare pacchetti che comprendessero la Città di Guttuso, di Buttitta e di Tornatore, ma anche dello sfincione,
del limone verdello e delle sarde salate.
Questa amministrazione metterà in campo tutti gli strumenti disponibili e reperirà fondi affinché si possa essere di
supporto alla promozione del settore turistico ed enogastronomico. Tra questi strumenti, a giorni, sarà on line un
portale dedicato a tale tipo di promozione www.bagheriaexperience.it, perché venire a Bagheria sarà come vivere
un'esperienza sotto più profili, da quello culturale a quello gastronomico, a quello rilassante e divertente.
– Filippo Maria Tripoli, sindaco di Bagheria

GAMBERO ROSSO 81 FEBBRAIO 2023


LE STORIE

f Acciughe GLI INDIRIZZI


™ MUSEO DELL’ACCIUGA
FRAZ. ASPRA – VIA COTOGNI, 86
Museo dell’acciuga Palermo
091928192 – MUSEODELLACCIUGA.IT
Flott spa
™ BALISTRERI GIROLAMO & CO
FRAZ. ASPRA – VIA COTOGNI, 64 Balistreri Girolamo & co Iconsitt
091955612 – BALISTRERIGIROLAMO.IT
Aspra
™ FLOTT SPA
FRAZ.
ASPRA – VIA OLIVUZZA, 5
Sicilia
0918879231 – FLOTTSPA.IT
™ ICONSITT
B&B Pirriera
FRAZ.
ASPRA – V. LE SANT’ISIDORO, 20
091956781 – ICONSITT.COM Ficarazzi
Sfincione
Villa Scaduto Residence
™ PANIFICIO RAGUSA
B&B Le stanze del capostazione
SENATORE SCADUTO, 27
VIA

f
3208216384 – FORNORAGUSA Bagheria
™ ANTICA FORNERIA SCADUTO Solanto
CAVALIERE, 90
VIA DEL

f
091905451 – FORNERIASCADUTO
™ ANTICO FORNO VALENTI Duca di Salaparuta
VIA F. AGUGLIA, 15
ANTICOFORNOVALENTI.COM Ristoranti
1 km
™ PANIFICIO CONTI Acciughe
VIA I. LANZA DI TRABIA, 221
Vino
f
091967120 – PANIFICIOCONTI95
Sfincione
™ ANTICO PANIFICIO DON PIETRO
VIA XX SETTEMBRE, 62 Dormire
0912713428
Don Ciccio
fANTICOPANIFICIODONPIETRO
™ ANTICA FOCACCERIA DAL 1856 Limu
P.ZZA
SAN SEPOLCRO, 18
3928424803 – ANTICAFOCACCERIA.BAGHERIA I Pupi

Dormire
™ B&B PIRRIERA Antico Panificio Don Pietro
Villa Palagonia
C. SO
B. SCADUTO, 93
3275416502 – BBPIRRIERA.IT Hotel Centrale Chiesa del
SS. Sepolcro
™ HOTEL CENTRALE
VIA GRECO, 5 Antica Forneria Scaduto
091934023 – HOTELCENTRALE.BIZ Antica Focacceria dal 1856
™ B&B LE STANZE DEL CAPOSTAZIONE
Panificio Ragusa
PIAZZASTAZIONE
3318173101 – LESTANZEDELCAPOSTAZIONE.IT
™ VILLA SCADUTO RESIDENCE Villa Trabia
C.SO
B. SCADUTO, 9
Antico Forno Valenti
091931320 – VILLASCADUTORESIDENCE.IT

Parrocchia Maria
SS. del Carmelo
Panificio Conti Oliveri 1964

200 m

GAMBERO ROSSO 82 FEBBRAIO 2023


BAGHERIA

LA TRADIZIONE: spada, brociolone al sugo, bistecca 8. Una immagine-icona


UOVO SODO E ZIBIBBO alla palermitana. del ristorante I Pupi
Ma a Bagheria il racconto del ter- Tradizioni di famiglia che si rin- dello chef Tony Lo Coco:
ritorio passa anche da seconde e novano anche per lo chef Claudio le mani dello staff, le mani
terze generazioni di famiglie di Oliveri, titolare di Oliveri 1964, che muovono i pupi,
le popolari e tradizionali
ristoratori che nelle potenzialità ristorante nato nello stesso locale
marionette siciliane,
di questa cittadina hanno sempre che ha ospitato una storica tratto-
le mani che hanno portato
creduto, come la storica Trattoria ria bagherese, quella di Franco il
a Bagheria un vento
Don Ciccio, aperta nel 1943 e tra- Conte, papà dello chef. La cucina di di rinnovamento sul
mandata di padre in figlio, mante- Claudio è un racconto della storia fronte della ristorazione
nendone inalterata l’essenza. Qui, della sua famiglia, rivisitata nelle e spinto la cittadina
ancora oggi, al commensale viene preparazioni e nelle cotture. Tra i alla riscossa gastronomica
servito come benvenuto un uovo piatti più rappresentativi, il risotto anche in concorrenza
sodo accompagnato da un bicchie- alla carrettiera, la versione secon- con la vicina Palermo
re di zibibbo, un rito che invita do Oliveri del più classico piatto di
alla convivialità e apre il palato alle spaghetti.
esperienze gastronomiche della tra- Insomma, Bagheria città delle ville e
dizione: bucatini con le sarde, pasta del gusto ha tante storie da raccon-
con ragù di tonno, involtini di pesce tare e oggi ne è più consapevole. ™

GAMBERO ROSSO 83 FEBBRAIO 2023


GAMBERO ROSSO CON KROMBACHER

Krombacher e Gambero Rosso


partnership all’insegna della qualità

«Siamo entusiasti della collabora- Risale al gennaio 2021 la nascita di Pizzerie d’Italia quello dedicato alla
zione con Gambero Rosso perché ci Krombacher Italia, una nuova filiale Migliore Carta delle Bevande; in Risto-
ha permesso di parlare con i miglio- commerciale con il compito di segui- ranti d’Italia, il premio No Food Waste
ri professionisti presenti sul merca- re da vicino lo sviluppo del marchio legato alla sostenibilità ambientale
to, pizzaioli, chef, ristoratori. Grazie a sul mercato nazionale. Alla guida di ed etica; nella guida Roma e il Meglio
questa partnership abbiamo avuto questo progetto c’è Davide Grossi: del Lazio, quello alle Novità dell’Anno.
un accesso facilitato a un mercato «Il fatto che Gambero Rosso ci abbia «Premi e realtà che sentiamo molto
molto premium, attento alla qualità e scelto come birra esclusiva è motivo vicini – commenta Davide – Se il be-
in linea con le nostre aspettative». Lo per noi di prestigio e orgoglio. Molti verage è di qualità ed è digeribile non
storico birrificio tedesco della valle di dei migliori ristoranti e pizzerie re- togli spazio ai piatti con cui lo stai ab-
Krombach, nel cuore della Renania censiti nelle guide stanno scegliendo, binando. Il riconoscimento per la Mi-
Settentrionale-Westfalia, ha trovato settimana dopo settimana, Krom- glior Carta delle Bevande, per esem-
nell’editore italiano leader nella co- bacher». La collaborazione tra le due pio, va non semplicemente a chi ha
municazione e formazione enoga- aziende si è concretizzata lo scorso un’interessante selezione di birre, ma
stronomica un partner d’eccezione: anno durante la presentazione di al- soprattutto a chi più di altri riesce a
una collaborazione all’insegna della cune delle guide più importanti del offrire una proposta di qualità a 360
valorizzazione dell’eccellenza, stipula- Gambero Rosso. Krombacher, per gradi: quindi anche vini, amari, distil-
ta da Krombacher e Gambero Rosso la precisione, ha assegnato alcuni si- lati e, perché no, cocktail. Crediamo
lo scorso anno. gnificativi premi speciali: nella guida che questa attenzione sia un va- X

GAMBERO ROSSO 85 FEBBRAIO 2023


GAMBERO ROSSO CON KROMBACHER

Krombacher BEER&FOOD ATTRACTION 2023


e Gambero Rosso KROMBACHER PORTA I MIGLIORI PIZZAIOLI
partnership
all’insegna
della qualità

X lore aggiunto anche per la birra:


quando c’è cura meticolosa verso tut-
to ciò che riguarda il beverage, allora
possiamo essere sicuri che lì ci sarà
anche birra di qualità».
La sostenibilità invece è il faro acceso
sul premio No Food Waste: «Siamo
lieti di promuoverlo in quanto è uno
degli aspetti su cui Krombacher pun-
ta con decisione ormai da tanti anni
con un azioni concrete». Il bilancio del
primo anno per la filiale italiana del
birrificio tedesco, sembra chiudersi
con un saldo positivo: «Abbiamo spo-
stato tutto il nostro focus sul mondo
horeca, sul consumo fuori casa. È una
strategia che ci sta premiando a tutti i Il Beer&Food Attraction di Rimi- proprio sulla scia del successo
livelli. I nostri distributori si fidelizzano ni (19-22 febbraio 2023) è la fiera della collaborazione con Gambe-
al marchio sempre di più perché pos- più importante per il comparto ro Rosso e in particolar modo con
sono trattare un prodotto premium, birrario in Italia. Quest’anno la Guida Pizzerie, abbiamo deci-
raccontando la storia e la filosofia di Krombacher tornerà presso i pa- so di allargare i nostri spazi, por-
un birrificio che da sempre fa qualità diglioni riminesi da protagonista: tare un forno e ospitare i migliori
mantenendo viva la tradizione brassi- «È la nostra seconda partecipa- pizzaioli che hanno deciso di di-
cola tedesca». zione – ci racconta Davide Grossi ventare nostri partner. Ogni gior-
La parte più importante di questo di Krombacher Italia – Lo scorso no ci sarà un pizzaiolo che pro-
successo, però, spetta senza dubbio anno è andata molto bene; ave- porrà tre pizze da abbinare alle
alla qualità delle birre: «Beh, questo vamo uno stand tutto nuovo pro- nostre Pils, Unfiltered e Rhena-
è senza dubbio l’aspetto principale gettato da AP Design e, nono- nia Alt: ad aprire le danze dome-
che ci permette un rapporto impor- stante fosse la prima fiera in nica 19 febbraio ci sarà Alberto
tante con locali di livello. Il fatto che presenza dopo il Covid, c’è stato Morello della pizzeria Gigi Pipa
le birre vengano realizzate tutte con molto interesse verso la nostra (Este, PD), lunedì 20 toccherà a
l’acqua della nostra sorgente non trat- proposta. Siamo stati visti un po’ Denis Lovatel di Denis – Pizza di
tata, l’autenticità della birreria e cioè il come la novità della fiera. Non Montagna (Milano) e martedì 21
fatto che ci sia un solo stabilimento di abbiamo avuto dubbi a riconfer- sarà la volta di Alfio Colombo di
produzione da cui esce tutto ciò che mare la nostra presenza anche Spluga – Pizzeria Contempora-
brassiamo, l’alta bevibilità e digeribi- per questo 2023: ci torniamo nea (Sorico, CO). Siamo onorati
lità delle nostre birre: tutto questo fa consapevoli del fatto che final- che pizzerie di questo livello ci
la differenza». Continua Davide: «Va mente sarà una fiera senza restri- abbiano scelto come partner bir-
aggiunto anche un altro fattore, mol- zioni, con le presenze che torne- rario e questo è solo un primo
to apprezzato dai nostri clienti, cioè ranno a essere quelle di prima passo nel voler valorizzare i nostri
l’indipendenza del nostro birrificio: il della pandemia. Saremo presenti clienti: non vogliamo solo vende-
marchio Krombacher è da sem- X con uno stand ancora più grande: re prodotto, ma vogliamo coin-

GAMBERO ROSSO 86 FEBBRAIO 2023


GAMBERO ROSSO CON KROMBACHER

I PROTAGONISTI SI RACCONTANO
E ABBINANO PIZZE E BIRRA
Tre tra i migliori protagonisti di Pizzerie d’Italia che saranno presenti al
Beer&Food Attraction di Rimini dal 19 al 22 febbraio, ci raccontano il
loro lavoro, la loro filosofia, perché hanno scelto Krombacher e cosa
proporranno nei giorni dell’evento riminese…

ALFIO COLOMBO
SPLUGA PIZZERIA CONTEMPORANEA
Premio Speciale Miglior Carta delle Bevande
Sorico (CO) - pizzaspulga.it
Io vengo da una famiglia di pescatori da parte di papà e di contadini da
parte di mamma. Queste origini mi hanno insegnato il rispetto per i
prodotti del mare e della terra: la mia filosofia. A questo si lega anche il
mio desiderio di dare a tutti i miei ospiti, affezionati e nuovi, sempre
degli spunti di novità. Ed è anche per questo che ho scelto di avere in-
carta le etichette di Krombacher, dopo averle conosciute e provate: la
qualità dei loro prodotti e l’attenzione all’ambiente nella produzione si
sposa bene con la mia filosofia di ristorazione e di attenzione verso chi
mi sceglie. Le etichette del birrificio tedesco valorizzano i sapori delle
mie pizze e viceversa. Nella mia carta, per esempio, abbino la pizza La
Domenica, che gioca a fare la lasagna, con una Rhenania Alt: il topping
della tonda parte da un sugo di pomodoro alla napoletana cui aggiun-
volgerli nel nostro progetto, dan- giamo un ragù di Angus biologico sfumato con la stessa birra, grana in
do loro visibilità, lavorando cottura e una vellutata di noce moscata. Per lo stand Krombacher al
insieme». BeerAttraction ho pensato di portare, invece, la pizza Lago, con mante-
«Il nostro team – spiega Flavia cato di luccio, acqua di prezzemolo e vaniglia, glassa al chinotto e cipol-
Morelli, Manager Food & Bevera- la caramellata, da abbinare alla Unfiltered, perfetta per far ripartire il
ge Division di Italian Exibition palato dopo il sapore del luccio.
Group, l’ente che organizza la fie-
ra rimiinese – sta lavorando da
mesi al fianco delle aziende e del-
le associazioni di categoria, per
realizzare un’edizione di
Beer&Food Attraction davvero si-
gnificativa e di grande rilancio per
un settore centrale della nostra
economia. Il mondo del fuoricasa,
come sappiamo, è stato tra i più
colpiti dalla crisi degli ultimi anni,
ma ha anche saputo reagire con
grande forza, creatività e profes-
sionalità. Siamo, naturalmente,
molto orgogliosi di ospitare azien-
de del livello di Krombacher, che
hanno una storia birraria antica e
prestigiosa: sono certa che questa
presenza darà un valore aggiunto
importante alla manifestazione».

GAMBERO ROSSO 87 FEBBRAIO 2023


GAMBERO ROSSO CON KROMBACHER

Krombacher DENIS LOVATEL


e Gambero Rosso DA EZIO
partnership Premio Speciale Miglior Carta delle Bevande
all’insegna Alano di Piave (BL)
della qualità DENIS PIZZA DI MONTAGNA

Milano - pizzeriadaezio.it
X pre in mano alla stessa famiglia. Qual è la filosofia e la ricerca che c’è dietro al tuo lavoro?
Molti locali non vogliono lavorare con Nel mio lavoro ho puntato a dare una svolta al concetto pizza realizzan-
le multinazionali: chiedono un pro- do un impasto diverso, croccante e leggero, caratterizzato da bolle e
dotto che sia costante e solido nella alveolature, senza l’utilizzo del sale e compensato dalla sapidità delle
qualità, ma non omologato; Krom- erbe di montagna. Il mio impasto è abbinato a topping che hanno una
bacher va proprio incontro a queste forte identità e che rappresentano il territorio da cui provengo, il tutto
esigenze». nel completo rispetto della natura e valorizzando le piccole produzioni
«Il sodalizio tra Gambero Rosso e agricolo-casearie. La storia di Krombacher è molto vicina alla mia filoso-
Krombacher – spiega l’AD di Gambe- fia: il loro stabilimento nasce e opera in una zona della Germania dove
ro Rosso Luigi Salerno – continuerà c’è una sorgente d’acqua molto importante che determina la qualità di
anche per questo 2023 sul percorso questa birra; la stessa cosa vale per il nostro impasto. Poi sposano molto
tracciato finora: un cammino che por- il concetto di sostenibilità e, anche se il birrificio ha dimensioni impor-
ta entrambe le aziende a puntare la tanti, rimane comunque di proprietà della famiglia fondatrice: anche
massima attenzione su aspetti che questo per noi è un aspetto molto importante.
nell’attuale mondo enogastronomico In carta, nel mio locale, amo abbinare la pizza con fiordilatte, tartare di
sono centrali. Il primo è senza dubbio pecora, mousse di pecorino, granella di nocciole, polvere di caffè e
quello della qualità: come Gambe- salsa al levistico con la Krombacher Rhenania Alt che sostiene perfet-
ro Rosso, da oltre 35 anni, lavoriamo tamente i gusti decisi di questa tonda.
per cercarla, e premiarla, negli eserci-
zi e nei prodotti che recensiamo; così
come Krombacher, da sempre, si im-
pegna a ottenerla nella produzione
delle sue birre. Il secondo aspetto è
quello legato alla sostenibilità, nodo
fondamentale oggigiorno per qual-
siasi azienda produttiva, un tema su
cui Krombacher e Gambero Rosso
sono in prima linea da sempre. La no-
stra partnership prevede che anche
quest’anno lo storico birrificio tede-
sco si farà promotore di alcuni nostri
prestigiosi premi speciali per le gui-
de Pizzerie d’Italia, Ristoranti d’Italia,
Roma e il Meglio del Lazio e Milano
e Lombardia. Siamo molto soddisfatti
di questa collaborazione: sono tanti i
valori che ci legano e che condividia-
mo; per questo Krombacher sarà pro-
tagonista delle nostre presentazioni
e dei nostri eventi e, presto, sarà al
nostro fianco nelle numerose attività
internazionali da noi promosse».

GAMBERO ROSSO 88 FEBBRAIO 2023


GAMBERO ROSSO CON KROMBACHER

ALBERTO MORELLO
GIGI PIPA

Este (PD) - pizzeriagigipipa.it


Nel mio lavoro la ricerca è costante: ricerca nelle lievitazioni, un mondo
che esploro in continuazione; ricerca nella materia prima, con una at-
tenzione particolare ai produttori locali da cui scelgo di rifornirmi il più
possibile; e poi ovviamente l’orto, che abbiamo creato a fianco alla piz-
zeria già nel 2014, l’attenzione alla sostenibilità e il rispetto di ambiente
e stagionalità: tutte scelte che permeano la mia filosofia di cucina e di
sala. Krombacher, pur essendo una grande realtà, sposa l’attenzione
alla sostenibilità e all’ambiente che guida il mio stesso percorso: mi ha
in particolar modo colpito il fatto che usino una sorgente d’acqua pre-
sente nella loro proprietà per realizzare le loro birre creando così un
prodotto molto più digeribile e sostenibile. Nel mio locale mi piace ab-
binare la mia Vegetariana Invernale con la Pils: la nota amaricante del-
la birra è riproposta dalle verdure, mentre la parte speziata ed erbacea
del luppolo si abbina benissimo con la salsa chimichurri e le mandorle
tostate che completano la pizza. Sicuramente la proporrò anche presso
il loro stand al BeerAttraction.

™ krombacher.com
beerandfoodattraction.it

GAMBERO ROSSO 89 FEBBRAIO 2023


POLINESIA
FRANCESE
ISOLE E MARE
DA SOGNO,
UN’ESPERIENZA
SENSORIALE
FUORI DA OGNI
SCHEMA
È un bel momento dell’anno per concedersi
un sogno, anzi, per far sì che un sogno
diventi realtà: la Polinesia Francese, con i suoi
5 arcipelaghi, Thaiti e la sua capitale Papeete
(che in Italia evoca anche altro!) aspetta
di accogliervi per una immersione rigenerante
in colori, profumi, sapori estremamente lontani
da quelli del “nostro” mondo. Un paradiso
da cogliere, nel vero senso della parola, e da vivere
per capire cosa significa davvero allontanarsi
dai rumori e dai ritmi del mondo contemporaneo

parole di Giovanni Angelucci - infografiche di Alessandro Naldi


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LE STORIE

E
sistono luoghi talmente re- altri che meritano la visita; l’arcipelago gente: lo si può vedere, sentire, toccare e as-
moti che difficilmente vedre- Australe con le sue cinque isole Rurutu, saporare», racconta l’anziano tassista che
mo nella nostra vita e che a Tubuai, Raivavae, Rimatara e Rapa all’e- ci accompagna in hotel.
volte si possono raggiungere stremità meridionale dell’Oceano Pacifi- Bisogna giungere fin quaggiù con uno
soltanto attraverso i sogni, co e l’arcipelago Marchesi formato da spirito puro, per accogliere saggezza e
ma anche con la mente non è poi così dodici isole alte e senza laguna. armonia, per scoprire il Mana che di-
facile immaginarli. Uno di questi è la Qui si gode delle acque più spettacola- mora in ognuno di noi e per capire cos’è
Polinesia Francese, a 16mila chilometri ri del mondo, arricchite da una cornice quest’entità superiore di cui i polinesiani
dall’Italia (comodo il volo con Air Tahiti Nui fatta di alte montagne, un paesaggio spesso parlano. Benvenuti nel paradiso,
da Parigi) e divisa in cinque arcipelaghi: unico, per intenderci lo stesso che com- si parte.
quello della Società, il più importante, pare sulle cartellonistiche delle agenzie
composto da nove isole alte e cinque atol- di viaggio e per il quale vale la pena af- LE INFLUENZE FRANCESI
li divisi in due gruppi, le Iles du Vent con frontare un giorno di volo. Ma non solo, E… CINESI
Tahiti, Moorea, Maiao, Tetiaroa, Mehetia giungere in Polinesia Francese vuol dire La Polinesia Francese gode di ottime
e le Iles sous le Vent a ovest con Huahine, anche immergersi in culture uniche e condizioni climatiche ed è quindi dav-
Raiatea, Tahaa, Bora Bora, Maupiti, sen- lontanissime dalle nostre. «Noi tahitiani vero un paradiso di abbondanza. In
za dimenticare gli isolotti disabitati di abbiamo ereditato una ricca ed espressiva questo paese perennemente al sole i
Tupai, Mopelia, Scilly e Bellinghausen. cultura dagli antenati Ma’ohi, da loro deriva contadini coltivano un’enorme varie-
L’arcipelago di Tuamotu, spesso as- la forza vitale, un mondo dove le vite degli tà di frutti, spezie e vegetali con nomi
sociato all’arcipelago di Gambier, che dèi, dei guerrieri e degli uomini si incrociano evocativi che rimandano a luoghi eso-
comprende isole basse e atolli come Ran- in entusiasmanti leggende. Mana è il sacro tici, molto apprezzati dai consumatori
giroa, Tikehau, Manihi, Fakarava e tanti potere che abbraccia le Isole di Tahiti e la loro poiché uniscono le qualità aromatiche a

GAMBERO ROSSO 92 FEBBRAIO 2023


POLINESIA FRANCESE

GLOSSARIETTO
Ahi: fuoco
Ahima’a: forni tradizionali scavati
in terra e ricoperti di pietre e fo-
glie di banano
Bancoulier: alias Aleurites mo-
luccanus, è un albero della fami-
glia delle Eupforbiaceae. Si usa
come condimento
Fe’i: un tipo di banana
Fafaru: acqua di mare utilizzata
come condimento
Hakka: popolo cinese di etnia
han che vive nella Cina meridio-
nale ma che ha conosciuto emi-
grazione in molti paesi. Il nome
significa: famiglie invitate
Mā’a: cibo
Mā’a Tahiti: cucina tradizionale,
composta da tre elementi: la base
di verdure (mā’a), pesce o carne
(‘īna’i), salsa a base di latte di coc-
co o acqua di mare (miti)
Mituhue: latte di cocco fermen-
2 tato
Mana: il sacro spirito dell’isola
quelle nutrizionali: il leggendario albe- PESCE CRUDO E LUNGHE COTTURE che avvolge tutto
ro del pane (o uru), il cocco, le dozzine I pesci delle lagune o dell’oceano, Motu: isolette
di varietà di banana tra le quali l’ini- dal pesce persico alla lampuga (mahi Taro: alias Colocasia esculenta,
mitabile fe’i, papaya, mango, ananas, mahi) fino al pesce pappagallo delle pianta ornamentale di cui si man-
angurie, pompelmi, lime e vaniglia, i Isole Tuamotu, fanno parte del tipico giano i rizomi
numerosi vegetali come il taro, tarua, menu polinesiano; spesso consumati Ufi: radici commestibili
ufi o ‘umara sono la base della cucina crudi, marinati in succo di lime o lat- Ukulele: strumento musicale ha-
delle isole. te di cocco come la famosa ricetta del waiano della famiglia delle chitar-
Ma cosa c’è da assaporare nelle Isole di pesce crudo “à la Tahitienne”. Tutti i re (inventato da immigrati porto-
Tahiti? Essendo un Paese d’Oltreocea- cibi più tipici sono cucinati nei for- ghesi nell’800)
no della Repubblica Francese, la sua ga- ni polinesiani tradizionali, chiamati Uru: albero del pane
stronomia si basa principalmente sulla ahima’a, dove frutta, verdura, car-
cucina francese, ma con una miscela ne di maialino, pollo tahitiano  con
di sapori asiatici e occidentali. Infatti, fāfā (spinaci locali) e altre prelibatez-
anche se non è molto noto, gli immi- ze si uniscono durante le lunghe an-
grati cinesi vantano una lunga storia cestrali cotture. Preparazioni cospar-
nelle Isole di Tahiti, e gli Hakka che at- se di olio di cocco fresco che rende il
tualmente vi abitano sono considerati tutto incredibilmente cremoso e valo-
immigrati di terza e quarta generazio- rizzato dalla possibilità di mangiare
ne. Pertanto, l’influenza della cultura sulle spiagge o sui motu (isolette) te-
alimentare cinese è uno degli elementi nendo i piedi in ammollo nelle acque
essenziali della cucina polinesiana. cristalline. f

GAMBERO ROSSO 93 FEBBRAIO 2023


I 5 ARCIPELAGHI LE STORIE
IN 8 PIATTI POPOLARI

1 Poisson cru
Il Poisson cru è una miscela di pe-
sce appena tagliato (di solito ton-
no), verdure e latte di cocco. Rin-
frescante e gustoso.

2 Bonbon Chinois
Quando si mangia un mango non
ancora maturo, i polinesiani lo co-
spargono con una polvere cinese
rossa, dolce e aspra che contiene
estratti di prugne cinesi. È local-
mente conosciuto come “bonbon
chinois”.

3 Fafaru
Tonno marinato con acqua di
mare fermentata per alcuni gironi
al sole insieme a gamberi e gran-
chi. Il fafaru è in realtà l’acqua fer-
mentata.

4 Maialino da latte
Protagonista dei banchetti e delle
cotture insieme a frutta e verdura
che avvengono nell’ahimā’a, il tra-
dizionale forno scavato nella terra.

5 Pollo con spinaci locali 3

I saporiti e piccoli spinaci poline-


LA CUCINA TRADIZIONALE to diverse centinaia di gradi, sulle pietre
siani si chiamano fāfā e, insieme
alla gustosa carne di polli ruspanti, La cucina tradizionale polinesiana (Mā’a vengono sventolate grandi foglie di bana-
si ottiene un piatto ricco e appa- Tahiti) è composta da tre elementi: la no fino a farle appassire; poi, in maniera
gante. base del piatto fatta di verdure (mā’a), accurata e meticolosa, i gambi delle foglie
pesce o carne (‘īna’i) e una salsa a base di vengono rimossi e messi di traverso sulle
6 Banane con manioca e taro latte di cocco o acqua di mare (miti). pietre ardenti per distribuire e regolare
Uno dei numerosi diversi modi in Per la maggior parte dei cittadini del- la temperatura del forno. Finalmente si
cui utilizzare la banana, in questo la Polinesia francese l’uso quotidiano pone il cibo all’interno, spesso un maiale
caso creando un’insalata fredda e dell’ahimā’a  è stato per lo più abbando- intero, un pollo, del taro, pesce o gamberi
armonica. nato a favore di comodità più moder- che, dopo una cottura di almeno quattro
7 Frutto del pane ne, tuttavia le ricorrenze festive sono o cinque ore, danno inizio alla festa con
quasi sempre contraddistinte da questa canti e balli al ritmo dell’ukulele per con-
Conosciuto in diverse zone del
originale tradizione polinesiana  per la sacrare la celebrazione dell’antico rituale
mondo, il frutto del pane dona sa-
pore ed energie, tra le varie versio- preparazione dei banchetti. L’ahimā’a  è (dimenticando le posate).
ni polinesiane, c’è quello cotto sui composto dalle parole tahitiane “ahi”,
carboni che lo rende morbido nel che significa fuoco, e “mā’a”, che significa TAHITI E LA VIVACE PAPEETE
cuore e affumicato all’esterno. cibo. Si inizia alle prime ore del giorno – Di solito si arriva a Tahiti con i voli inter-
Insalata di pesce crudo a volte diverse ore prima dell’alba – sca- nazionali e ci sposta subito verso le più
8 con latte di cocco vando una profonda fossa all’aperto poi famose isole ma anche qui nella vivace ca-
Onnipresente, colorata, profumata, riempita con legna da ardere e grandi pitale Papeete c’è da trascorrere del tempo
vede l’impiego di numerosi ingre- rocce laviche di basalto. Quando il fuoco è prezioso. Di origine vulcanica, è incorona-
dienti e ognuno la prepara in ma- stato acceso e la temperatura ha raggiun- ta da un cerchio di cime maestose tra cui
niera diversa. Diversamente da
come si immagina, il latte di cocco
non da sapore dolce ma armonia
complessiva.
GAMBERO ROSSO 94 FEBBRAIO 2023
POLINESIA FRANCESE

1. Papeete, la capitale
di Thaiti: il suo nome
è famoso da noi
per altre vicende
di politica locale,
ma la cittadina polinesiana
è il vivace punto di arrivo
in Polinesia
( foto di Grégoire Le Bacon)
2. Un piatto di "insalata"
preparato all'interno
di una noce di cocco
con pesce e radici locali
( foto di Grégoire Le Bacon)
3. Pranzo turistico a Moorea
( foto Tahiti Fly Shoot)
4. Un pescatore locale
mostra il frutto
del suo lavoro che andrà
a comporre freschi
piatti di crudo o di pesce
appena scottato
( foto di Grégoire Le Bacon)

In apertura, l'apertura
di un cocco fresco
4 ( foto di Myles McGuinness)

Orohena (2.241 metri) e Mairenui (1.300


IL MIO MERCATO, È IL MARE!
metri) che scendono verso una cornice di
sabbia finissima e una barriera corallina Sono nato a Tahiti ma ho studiato in Francia. La mia passione
per i fornelli nasce da piccolo, quando passavo le giornate in
immersa nel mare cristallino; l’isola di Ta-
cucina con mia madre, anche lei chef. Per me il principale
hiti è la più grande e più modernizzata. Il
mercato è il mare, da dove reperisco una grande quantità di
suo interno montuoso è adornato di valli
pesci e crostacei di una qualità e freschezza incomparabili: da
dall’impatto mistico, limpidi ruscelli e quando il pesce viene catturato a quando si serve c’è un lasso di
alte cascate; la maggior parte della popo- tempo di sole due ore. Utilizzo esclusivamente il pescato di Rangiroa che
lazione dell’isola risiede vicino alla costa, cerco di far scoprire a tutti coloro che vengo a trovarmi. Ultimamente sto la-
lasciando l’interno quasi incontaminato vorando insieme al mio team per presentare agli ospiti il pesce balestra (“Oiri”
nonostante la vicinanza a Papeete (il cui in polinesiano) utilizando il suo fegato come fosse un foie gras. È un lavoro
significato è “cesto d’acqua”) un tempo duro, perché questo pesce è molto grasso, con un gusto forte e deciso che in
luogo di ritrovo dove i tahitiani andavano pochi azzardano a provare. Ma sono molto legato a questo piatto che è nella
a riempire le loro zucche con acqua fresca. mia cultura da sempre. A Rangiroa si utilizza molto il cocco, onnipresente: per
Oggi Papeete, la pietra miliare di questa farne un latte, del pane e per condire diversi piatti. Inoltre si fa uso del fiore
tipico polinesiano, il tiarè (conosciuto anche come Monoi), per fare i profumi,
nazione insulare, vanta resort, hotel, spa,
gli oli essenziali, marmellate e sorbetti.
ristoranti e mercati. Con chi scoprire la
– Eric Rousseau, chef di The Hotel Kia Ora Resort & Spa a Rangiroa
meraviglia che circonda la città? Il nostro
viaggio alla scoperta di Thaiti inizia nel
migliore dei modi: il primo incontro, quel-
lo dall’impronta indimenticabile, è con
Olivier Lenoir, meglio conosciuto f

GAMBERO ROSSO 95 FEBBRAIO 2023


LE STORIE

GLI INDIRIZZI GLI INDIRIZZI

Tahiti
™ TAHITI PEARL BEACH RESORT Hotel Kia Ora Resort & Spa
ĀRUE – LAFAYETTE BEACH – LETAHITI.COM
™ HOANUI RESTAURANT RANGIROA
TEVA I UTA - 6HG3+7QJ – fHOANUIRESTAURANT
Dominique Auroy Estate
™ LES ROULOTTES DE VAIPOOPOO
VAIPOOPOO PLACE – PUNAAUIA – fPUNAAUIA
Picnic on motu
™ PAPEETE MARKE
PAPEETE – BP4588 – VILLE-PAPEETE.PF 6 km

™ MANAVA SUITE RESORT TAHITI


BP 2851 PUNAVAI – PUNAAUIA
MANAVA-SUITE-RESORT-TAHITI.COM Bora Bora Pearl Beach Resort and Spa
BORA-BORA
™ TAAPUNA TAHITI RESTAURANT
PUNAAUIA – TEMOANATAHITIRESORT.PF Pearl farm "Love Here"
Moorea
™ MANUTEA TAHITI
MOOREA – MAHAREPA 98 – RHUM-MANUTEA.COM TAHA'A
™ HOTEL SOFITEL KIA ORA BEACH Le Taha'a Island Resort & Spa
MOOREA – ÎLES DU VENT – ALL.ACCOR.COM/ITALIA

Taha'a 10 km
™ LE TAHA'A ISLAND RESORT & SPA
PĀTIO – MOTU TAUTAU – ÎLES DU VENT Pari Pari domain
LETAHAA.COM

™ PARI PARI DOMAIN


TAPU'AMU – ÎLES DU VENT – DOMAINEPARIPARI.COM
™ PEARL FARM "LOVE HERE" POLINESIA
FRANCESE
CG83+FVJ – PĀTIO

BoraBora
™ BORA BORA PEARL BEACH RESORT AND SPA
HOTEL BORA BORA ISLAND – VAITAPE
PO BOX 169 – ÎLES SOUS-LE-VENT
LEBORABORA.COM

Tahiti Pearl Beach Resort


Rangiroa Hotel Sofitel Kia Ora Beach
™ HOTEL KIA ORA RESORT & SPA Manutea Tahiti
AVATORU – HOTELKIAORA.COM
™ PICNIC ON MOTU Papeete market
PA'ATI
™ DOMINIQUE AUROY ESTATE MOOREA Ārue
Papeete
367X+CFG – TIPUTA – VINDETAHITI.COM
Punaauia

Les roulottes de Vaipoopoo TAHITI

Manava Suite Resort Tahiti

Taapuna Tahiti restaurant


Papara
10 km Hoanui restaurant

GAMBERO ROSSO 96 FEBBRAIO 2023


POLINESIA FRANCESE

come Ti, grande conoscitore della propria


IL SOSTENIBILE AROMA DELLA VANIGLIA terra che venera e rispetta come una se-
Uno dei più grandi paesi produttori di vaniglia al mondo è la conda madre, e che permette di scoprire
Polinesia Francese, anche se originaria del Messico. Da noi gli grazie a tour autentici con la sua organiz-
alberi di cocco presenti tutt’intorno alle piantagioni manten-
zazione “Iaorana Tahiti Expeditions”. Non
gono l’umidita e vengono usati anche per fertilizzare dopo
si può desiderare compagno di viaggio più
aver prodotto il compost. La pianta cresce come un’edera, le
autentico, saggio e selvaggio: Ti custodi-
varietà sono la tahitensis o l’ibrida. Per la raccolta della vaniglia si
taglia il “grappolo”, come fosse uva: un albero può produrre fra 1,5 e 2 chili di sce dentro e fuori la cultura polinesiana.
baccelli. Sulla pianta il baccello non ha odore: occorre aspettare che diventi Si parte, a piedi nudi, nel cuore di Pape-
nero per sentire il forte aroma. Non c’è bisogno di molta acqua e per questo noo Valeey per un tour in fuoristrada fino
si preferisce un terreno più elevato così che il drenaggio sia migliore, come al centro di Tahiti, seguendo la via lungo
per le viti. L’essiccazione si effettua al sole e all’ombra. Si dispongono i baccel- la valle e il fiume Papenoo, attraversando
li su lenzuola stesi su assi per favorirne la traspirazione. L’essiccazione al sole le montagne e ammirando la vista sul lago
dura una o due settimane, mentre quella all’ombra dura più di un mese. Nel Vaihiria, raggiungendo l’altro lato dell’iso-
giro di 14-30 giorni il baccello perde peso: a questo punto si lavorano ma- la per scoprire il cratere vulcanico estinto
nualmente per appiattirli, raddrizzarli, per favorire il profumo; da questo mo- di questa zona. Questa è un’area ricca di
mento la vaniglia è pronta per l’utilizzo. Si conserva in vetro con un po’ di al-
miti e leggende, nel cuore dell’isola i punti
col (rum in questo caso) così da poterla utilizzare anche dopo 5-10 anni.
di interesse sono sparsi lungo il tragitto
Dai baccelli meno belli esteticamente, ma ugualmente saporiti, si producono
e numerose sono le soste effettuate da
la polvere di vaniglia, la pasta con un’elevata concentrazione di aroma e sapo-
re, o l’estratto con alcol e acqua. Ti per mostrarci la maestosità della sua
– Alfredo Teihotaata, Vallèe de la vanille a Tahiti terra, compreso il pranzo nel «bel mezzo
del (meraviglioso) niente», come ci dice f

GAMBERO ROSSO 97 FEBBRAIO 2023


LE STORIE

poeticamente lui. Non si può però non possono visitare le cosiddette roulotte. MOOREA,
visitare il mercato di Papeete, il cuore pul- Quando ne avrete abbastanza di pesce CATTEDRALE SULL’OCEANO
sante del Paese, dove incontrare chi qui crudo e cocco, non dovrete far altro che Il viaggio nell’enorme Polinesia Francese
vive, assaggiandone i sapori più autentici. chiedere in giro dove poter trovare le continua… e bisogna fare delle scelte ocu-
Il mercato comunale fondato più di 170 famose e vivaci roulotte, la versione late a meno che non si abbiano a dispo-
anni fa, chiamato Le Marché, è il luogo polinesiana dei food truck che anima- sizione mesi per girarla in lungo e largo.
perfetto per fare acquisti tra centinaia di no la centrale Place Vaieté e richiama- Destinazione Moorea, poco distante
bancarelle riempite di oggetti tahitiani no visitatori e residenti per un boccone dalla capitale, che si erge magicamente
fatti a mano, oli, vaniglia, frutti, fiori e in compagnia. A partire dal crepuscolo dall’oceano come una cattedrale. Alta e
preparazioni istantanee. Il luogo perfetto numerosi taitiani e turisti qui si radu- dalle guglie verdi, incoronata da nuvole
dove trovare l’inimmaginabile provenien- nano e condividono gli odori e i sapori chiare e impreziosita dai mari del sud,
te da tutte le isole. Aperto ogni giorno, è della piazza: il cibo cinese regna sovra- case color pastello circondate da giardi-
particolarmente colorato e vivace la do- no, la folta comunità asiatica fa sì che ni di ibisco e uccelli colorati che donano
menica mattina quando i residenti fan- sia ormai quasi una cucina nazionale; un senso di pace. La bellezza di Moorea
no rifornimento per le gite familiari: è ma si trovano anche qui poisson cru (pe- è indimenticabile: le valli fertili ospita-
situato a due caseggiati dal lungomare e sce crudo, spesso marinato), hambur- no piantagioni di canna da zucchero e
facilmente raggiungibile in taxi da qual- ger e bistecche con patatine. Si assag- ananas (dove è possibile organizzare
siasi resort. giano più specialità da una postazione una visita, anche in bicicletta), una delle
all’altra e si chiacchiera in un contesto principali esportazioni del paese, consi-
FOOD TRUCK, ANZI… ROULOTTE molto spartano, allegro e in totale con- derata da molti come la più dolce qualità
E i food truck? Di sera, ma soprattut- vivialità nelle piazze, all’aperto, dove si di ananas esistente. I prodotti di queste
to la domenica dopo il tramonto, si sta sempre bene. coltivazioni si possono assaporare nel-

GAMBERO ROSSO 98 FEBBRAIO 2023


POLINESIA FRANCESE

5. Preziosi baccelli
di vaniglia di cui
la Polinesia Francese
è tra i maggiori
produttori mondiali
6. Un cocco intagliato col
machete e pronto da bere
( foto di Grégoire Le Bacon)
7. Un banchetto
di frutta a Moorea
( foto di Grégoire Le Bacon)
8. Ananas
9. Una suggestiva immagine
di Bora Bora, l'isola forse
più famosa della Polinesia
( foto di Grégoire Le Bacon
Tahiti Nui Helicopters)

7 8

le botteghe dei villaggi, nelle bancarelle


lungo la strada o nei punti di degusta- IO, CACCIATRICE DI PERLE
zione dei produttori di succhi di frut- Ci vogliono 18 mesi per raccogliere le perle e anche aspettando
ta. Qui il punto di riferimento è Maui tanto non vuol dire che dentro l’animale ne troveremo una.
Per estrarle si apre poco a poco la conchiglia con uno stru-
Ciucci, polinesiano di padre italiano, del
mento speciale e si raggiunge uno scompartimento nascosto
Corallina Tours, (il cui payoff è “esplora,
nel centro dell’animale. Una volta scovata la perla si pratica
sogna, scopri”) da scegliere per dedicarsi un’incisione, la si leva e si studia: se è di buona qualità si misura
all’esplorazione della vita marina e della accanto a un seme bianco e questo si inserirà dentro l’ostrica per generare
laguna, nonché per scoprire le poche e una nuova gemma, disposta nella nostra oyster farm. Quando un’ostrica pro-
autentiche abitudini della popolazione duce una perla di scarsa qualità la si mangia. Come riconoscere le perle da
come la sosta quotidiana a base dei po- usare? Semplice: non devono avere imperfezioni. Le perle “cattive” si utilizza-
polari Casse-croûte chowmen, i panini che no per decorare, ma non si vendono al pubblico. L’ostrica polinesiana (Pin-
solo qui si trovano a base di noodles cine- ctada Margaritifera) può produrre perle di 178 sfumature di colori diversi.
si, baguette francesi e il genio tahitiano Quando un’ostrica non sarà più utilizzata, gli isolani la mangiano con un po’
che li ha uniti creando la saporita combo di succo di limone o sotto forma di carpaccio con della frutta (korori)… è
di carboidrati su carboidrati. squisita! Ma forse il miglior modo per assorbire l’anima dell’oceano polinesia-
no, la sua vera essenza, è mangiarla in purezza. Il resto dell’animale si usa per
la pesca e la conchiglia per realizzare oggetti.
LE ISOLE DI RAIATEA E TAHA’A
– Tatiana Adon, Ia orana pearl farm
Compaiono poi le isole di Raiatea e Ta-
ha’a che, come abbiamo già accennato,
sono spesso associate per la vicinanza
tra loro, circondate dalla stessa bar- f

GAMBERO ROSSO 99 FEBBRAIO 2023


LE STORIE

riera e dalla stessa laguna. Con un volo


QUI VIENE BENE ANCHE IL VINO, CON DUE VENDEMMIE L’ANNO
di 45 minuti da Tahiti si raggiunge Ra-
La produzione di vino in Polinesia è difficile da immaginare,
iatea e da qui Taha’a è collegata con una
sì, ma assolutamente possibile. Non è un lavoro facile, ci
traversata in barca di 30 minuti. La pri-
sono volute molte prove ed errori. Infatti, 25 anni fa hanno
ma possiede “il battito del cuore delle Iso-
provato a piantare più di cento varietà e oggigiorno ci si
le di Tahiti” che le proviene da un luogo concentra solo su tre: il Carignan, l’Italia e il Moscato di Am-
speciale, il sacro Taputapuatea Marae: è burgo. Queste viti sono piantate in suoli dove la presenza del
proprio da qui, da questo sito di Raiatea, corallo predomina (sono vicine alla costa) e fa sì che siano suoli calcarei
che ebbe inizio l’espansione dei Poline- che donano buona acidità. La produzione ruota principalmente sui vini
siani in tutto il Pacifico. Dopo aver of- bianchi e rosé e stiamo sperimentando la spumantizzazione. La produ-
ferto benedizioni attraverso cerimonie zione di vini rossi non esiste perché non si ha luce solare a sufficienza
e celebrazioni sacre, si avventurarono a affinché le uve raggiungano la maturità necessaria: qui il sole cala alle sei
nord verso le Hawaii e a ovest in Nuova del pomeriggio. Una particolarità della viticultura polinesiana è che le viti
Zelanda. Raiatea, che significa “paradi- sono a piede franco e che si raccoglie l’uva due volte all’anno. La tenden-
za all’uso delle anfore è arrivata anche qui e stiamo sperimentando con
so lontano” e “cielo di luce soffusa”, fu
un paio di vasi in terracotta. Quattro sono i vini che si trovano in questa
inizialmente chiamata Havai’i poiché
cantina: il Corail, un bianco fresco e fruttato, il rosé Nacarat, il Clos du
considerata la patria degli antichi Poli-
Récif, Carignan vinificato in bianco (che invecchia in botti e regge bene
nesiani. Riconosciuta come l’isola più fino a dieci anni) dagli aromi tropicali di mango e papaya ma con note
sacra della regione, ci accoglie con le minerali date dai coralli, e il leggero Monamona da uve Italia e Moscato di
sue montagne coperte di alberi e pian- Amburgo.
te verdi che arrivano fino alle cime più Tutti questi vini sono venduti principalmente a livello locale, anche se un
alte come il Monte Temehani. Sull’isola 10% si esporta, soprattutto, in Francia. Volendo, si possono trovare anche
di Taha’a la vita rallenta (ancor di più): in Italia.
affascinante e tranquilla, ci catapulta – Sébastien Thépénier, titolare di Dominique Auroy Estate
nell’esistenza pacata della Polinesia, fat-
ta di minuscoli motu e luminose spiagge
di sabbia bianca che circondano l’isola a creati posti di lavoro e il nome dell’isola trebbe essere facilmente definita come
forma di fiore. L’aria profuma della vani- ha avuto modo di fare il giro del mondo il centro dell’universo romantico, dove
glia che i venti trasportano lungo strade grazie alla personalità dei suoi di distil- resort e spa di lusso punteggiano l’isola
e villaggi partendo dalle fattorie che qui lati. Affidatevi al giovane Hiti di Tahaa con bungalow sull’acqua, ville con tetto
coltivano la tanto apprezzata pianta: ci Tour Excursion per scoprire questo ter- di paglia e un ambiente da favola. In po-
si rende conto di aver raggiunto Taha’a ritorio nel modo più genuino che ci sia, che parole, Bora Bora è una delle isole
per l’odore che la spezia dolce diffonde, con tanto di pranzo in famiglia e frutto più belle del mondo da scoprire attra-
ancor prima di vederne il profilo all’oriz- del pane abbrustolito sui carboni. verso leggende, suono di ukulele, giardi-
zonte. Ma anche la canna da zucchero ni con alberi, pesca e piante endemiche
da queste parti arrivò ben prima che LE PIÙ FAMOSE: come cocco, banano, bancoulier, panda-
nei Caraibi e non è difficile trovare sugli BORA BORA E RANGIROA nus. È qui che abbiamo avuto modo di
scaffali etichette di rum locale: una delle Poteva mancare Bora Bora? L’isola più provare uno dei sapori più ancestrali
migliori distillerie è proprio qui, la Pari famosa della Polinesia, apprezzata dai della Polinesia, il fafaru: tonno marina-
Pari nella baia di Tapuamu. Ogni anno romantici di tutto il mondo per i suoi to con acqua di mare fermentata al sole
fornisce più di 6.000 bottiglie: la produ- lussureggianti pendii tropicali e le valli insieme a gamberi e granchi per alcuni
zione è nelle mani di una squadra tutta del Monte Otemanu che fioriscono di giorni… superando il primo impatto
femminile e i rum, soprattutto il bianco, ibisco, si presenta con i motu ricoperti olfattivo si scopre un sapore unico e so-
sono degni di nota. Non solo qualità, ma da palme, le perfette spiagge di sabbia prattutto locale.
anche una piccola storia che prende for- bianca, le acque blu dove i pesci dai colo- Infine Rangiroa, la più estesa destina-
ma da quando, 16 anni fa, partì la scom- ri tropicali animano i giardini di corallo zione sub del mondo, con i suoi 240 iso-
messa di mettere in moto una distilleria e le mante giganti scivolano leggiadre. lotti allineati nell’oceano per più di 177
nella calma piatta di Taha’a: sono stati Quest’isola del Pacifico meridionale po- chilometri. È oltre ogni immaginazione,

GAMBERO ROSSO 100 FEBBRAIO 2023


POLINESIA FRANCESE

il secondo più grande atollo del mondo, te l’anno a maggio e dicembre. Questo sante sud di Rangiroa il cui significato è
un luogo dove terra e cielo formano un’i- è l’unico posto al mondo dove si pianta “cieli infiniti”, qui vive insieme alla sua
naspettata simbiosi. Il bellissimo cer- la vite nel corallo e nei suoi detriti che compagna e si occupa esclusivamente
chio di isole è circondato da diversi tipi rilasciano caratteristiche particolari con della produzione di coprah (polpa di
di oceano, Moana-Tea (Oceano tranquil- note minerali e di pietra focaia e profili cocco essiccata per l’industria agroali-
lo) che definisce la laguna, e Moana-uri gusto-olfattivi diversi da quelli a cui sia- mentare e cosmetica) che una volta al
(Oceano selvaggio) dove balene, mante, mo abituati ma molto interessanti. Le mese qualcuno passa a ritirare. Magro,
delfini e squali sfilano tra i fortunati che etichette sono quattro, tre bianchi e un segnato dal sole, lontano dalla “civiltà”,
esplorano il loro mondo. rosato, sono i vini realizzati da Jacque- una barchetta, un machete, migliaia di
Lungo le poche strade che esistono si line, responsabile del vigneto, da Land- palme, zero elettricità, nessun rumore
incontrano 58 chiese di coralli, centri ry e Lucien, da Rootoroa, Temarii e da né voci e un’opera d’arte che ogni giorno
di artigianato, ristoranti locali, panette- Naomie: polinesiani che hanno portato si presenta nuova ai suoi occhi, la mae-
rie e piccole botteghe. Ma questa è an- un po’ di se stessi in questa avventura stosa bellezza della Polinesia Francese.
che terra di vino – si avete capito bene, tra i filari. Ed è proprio qui che finisce È forse questa l’esperienza più vera che
vino su un atollo dell’Arcipelago della il nostro viaggio, nell’indimenticabile portiamo con noi, il sorriso di un uomo
Tuamotu: la Dominique Auroy Estate è Rangiroa. a cui sono rimasti solo due denti ma che
all’interno di una piantagione di cocco, vive davvero in un paradiso, ed è tutto
dove la proprietà francese, con a capo LA NOSTALGIA DEL PARADISO per sé, chissà se se ne rende conto. Gli
l’enologo Sébastien Thépénier, produce i Lasciamo l’isola restituendo il conta- chiediamo come sia il cielo di notte, qui
“Vin de Tahiti” utilizzando le varietà Ca- dino Ioanne alla sua fetta di paradiso dove non esistono luci: mi risponde con
rignano (di origine italiana), Moscato, incontaminato che ci saluta mentre la un sorriso, un sorriso di cui si sentirà
Amburgo e Grenache, raccolte due vol- barca prende distanza. Abita sul ver- per sempre nostalgia. ™

GAMBERO ROSSO 101 FEBBRAIO 2023


GAMBERO ROSSO CON CONSORZIO DI TUTELA PRIMITIVO DI MANDURIA

Primitivo di Manduria Dop on Tour


8 cene-degustazione con Gambero Rosso
Il vitigno
Il Primitivo di Manduria Dop
nasce in un territorio tra terra
e mare, scandito dai muretti a
secco costruiti e mantenuti con
pazienza certosina. Il vitigno ma-
tura prematuramente e viene
vendemmiato a fine agosto. Al
naso regala un frutto intenso e
maturo e sentori di prugna, cilie-
gia, mora, piccoli frutti di bosco e
uva passa o uvetta sotto spirito; a
seconda della zona in cui è col-
tivato, si possono trovare sentori
di macchia mediterranea e note
speziate. In bocca è ricco, caldo,
1
profondo, con aromi fruttati av-
volgenti, buona trama tannica
Primitivo di Manduria on Tour. Le cene degustazione: ed equilibrata freschezza, oltre
è partito a dicembre il tour enogastronomico nato che una sorprendente persisten-
dalla collaborazione tra il Consorzio di Tutela del Primitivo za in bocca.
di Manduria e Gambero Rosso
«Nei più importanti ristoranti inter- percorso che ha preso il via dalle ta- chette per cui lo chef ha pensato
nazionali vogliamo mostrare le tante vole del Pashà di Conversano e che i suoi piatti: rossi che nascono tra
sfaccettature dei calici di Primitivo attraverserà la Penisola fino al 2024. terra e mare, intensi, caldi, sontuo-
di Manduria Dop. Il vino rispecchia «Tanti appuntamenti ci aspetta- si, avvolgenti e che svelano una va-
il territorio come un’immagine fo- no per far rivivere l’atmosfera e lo sta gamma di sfumature in grado
tografica in negativo, e per questo spirito di condivisione di storie ed di accompagnare al meglio ogni
è così importante sia preservare il esperienze – spiega la Presidente – portata, dall’aperitivo al dolce. Un
suo contesto ambientale e paesag- A noi il compito primordiale di far connubio, quello tra il Primitivo di
gistico che poterlo raccontare al conoscere le nostre realtà, piccole Manduria e la tavola, che in Puglia
consumatore attraverso le nostre e grandi». dura almeno dal ‘700 e che – se
etichette», dice la Presidente del tradizionalmente nel gioco degli
Consorzio, Novella Pastorelli. Un LE PRIME 10 ETICHETTE abbinamenti si accosta a piatti ric-
percorso che ha già preso il via in AL PASHA chi e succulenti – non stupisce che
Italia insieme a Gambero Rosso che Morbido, avvolgente, fine e caldo, oggi sia tra i vini preferiti in Asia in
ha scelto di accompagnare questo il Primitivo di Manduria Dop ha quanto si sposa a meraviglia con
gioiello dell’enologia italiana che svelato alcuni dei migliori lati di sé i piatti orientali, caratterizzati dai
ha fatto passi da gigante sul fronte in abbinamento ai piatti pensati sapori decisi, speziati e spesso pic-
della qualità. Otto cene in tutto nei e realizzati da Antonio Zaccardi, canti che, come accompagnamen-
migliori ristoranti italiani incentrate chef del Pashà. Qui a Conversano, to, hanno bisogno di un vino caldo,
sul grande rosso di Puglia con un il Consorzio ha portato dieci eti- intenso, morbido e glicerico.

GAMBERO ROSSO 102 FEBBRAIO 2O23


GAMBERO ROSSO CON CONSORZIO DI TUTELA PRIMITIVO DI MANDURIA

1. La Presidente del Consorzio di Tutela del Primitivo


di Manduria, Novella Pastorelli, insieme a Marco
Sabellico durante la cena a Conversano
2. Il dessert firmato da Angelica Giannuzzi
3. Lo stracotto di vitello e patata dolce di chef Antonio
Zaccardi

I vini & i piatti


L’area del Primitivo di Manduria
SNACK E CANAPÈ
L’area del Primitivo di Manduria riguarda 18 comu-
Vini in abbinamento:
ni ovvero Manduria, San Giorgio Jonico, Carosino,
Primitivo di Manduria Pepe Nero ’20
Monteparano, Leporano, Pulsano, Faggiano, Rocca-
- Masseria Cicella
forzata, Lizzano, Fragagnano, San Marzano di San
Primitivo di Manduria Papale Oro ’20
Giuseppe, Sava, Torricella, Maruggio, Avetrana e, in
- Varvaglione 1921
provincia di Brindisi, Oria, Erchie e Torre Santa Su-
sanna. FAVE E OLIVE
CAVOLFIORE COTTO E CRUDO CON TARTUFO
Vini in abbinamento:
2 LA CENA A CONVERSANO: Primitivo di Manduria Assiade ’21
AL VIA IL TOUR - Vigne Monache
Primo appuntamento, dunque, nel Il Rosso dei Vespa ’21 - Vespa Vignaioli
ristorante in cui chef Zaccardi propo- per Passione
ne una cucina che comunica un ter- RISO MARINARA
ritorio, quello pugliese, proiettandolo Vini in abbinamento:
oltre predefiniti confini geografici e Primitivo di Manduria Imperio ’21
culturali. Accanto a lui Angelica Gian- - Cantine San Giorgio
3
nuzzi, pastry chef dell’anno per Risto- Primitivo di Manduria Villa Santera ’21
ranti d’Italia 2023 del Gambero Rosso, - Leone de Castris
che ha costruito i suoi dessert intorno
ai Primitivo di Manduria Dolci Natu- STRACOTTO DI VITELLO E PATATA DOLCE
rali: vini che sfruttano e portano alla Vini in abbinamento:
massima dolcezza una caratteristica Primitivo di Manduria Acini Spargoli Ris. ’17
naturale del Primitivo, ovvero l’appas- - Antico Palmento
simento degli acini sulla pianta, un Primitivo di Manduria Giunonico Ris. ’17
processo che può essere più o meno - Cantine PaoloLeo
accentuato, ma che sempre concen- Pre dessert
tra molto la forza aromatica e la po- CASTAGNE E CIOCCOLATO
tenza del vino e ne disegna al meglio Piccola pasticceria
l’identità e l’eleganza. Un vino ritenuto Vini in abbinamento:
“da meditazione” per eccellenza per Primitivo di Manduria Dolce Naturale
il suo perfetto equilibrio tra le varie Don Filippo ’16 - Tenute Cerfeda
componenti: acidità, estratto secco, Primitivo di Manduria Dolce Naturale
alcol, bouquet e colore. Mandoro ’20 - Cantine Lizzano

™ Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria - Manduria (TA)


fraz. Uggiano Montefusco - c.da Piscine – consorziotutelaprimitivo.com

INIZIATIVA REALIZZATA NELL’AMBITO DEL “PROGRAMMA DI RIGENERAZIONE ECONOMICA, SOCIALE E AMBIENTALE DEL
TERRITORIO JONICO-SALENTINO COLPITO DA XYLELLA FASTIDIOSA, RADICI VIRTUOSE”, FINANZIATA A VALERE SULL’AVVISO
MIPAAF N.10900 DEL 17.02.2020 “CONTRATTI DI DISTRETTO XYLELLA”.

GAMBERO ROSSO 103 FEBBRAIO 2O23


*gambero rosso
channel
on air su piattaforma
sky canale 133 e 415

* Il primo canale italiano


interamente dedicato al food & wine
le
ricette

LE RICETTE DI MAICOL IZZO A PIAZZETTA MILÙ DI CASTELLAMMARE DI STABIA (NA)


™ VIA SCHITO 42: CARCIOFO ™ MEZZO PACCHERO ALLA MARINARA ™
BACCALÀ MANTECATO CROCCANTE, POLVERE DI CORIANDOLO E MIELE PICCANTE
,
™ ROSA ANNURCA, DECOTTO ALLA ROSA E PEPE ROSA ™ GIANNI D AMATO IN
TRE PIATTI ™ CIUPPIN DI ACCIUGHE ™ TARTUFO E TARTUFI ™ CUBO DI BOLLITO ™
,
GUSTO E TRADIZIONE A IL GRAPPOLO D ORO DI ROMA ™ IL BACCALÀ
LE RICETTE

MAICOL IZZO
NATO A ETÀ CITTÀ DI RESIDENZA
Castellammare di Stabia (NA) 29 Castellammare di Stabia (NA)

NOME DEL RISTORANTE PROPRIETARIO RISTORANTI PRIMA DI QUESTO


Piazzetta Milù ; La Torre del Saracino a Vico Equense (NA);
SOCIO
Niño Viejo, Hoja Santa, Bodega 1900, Tickets
RECAPITI DEL RISTORANTE:
Castellammare di Stabia (NA) … a Barcellona (Spagna); The Dorchester London,
StreetXO London a Londra (Regno Unito);
corso A. De Gasperi, 23 DIPENDENTE
Pakta Restaurant a Barcellona (Spagna);
081 8715779 … Mirazur a Mentone (Francia);
piazzettamilu.it
Tickets Pasticceria a Barcellona (Spagna);
COPERTI
Noma a Copenhagen (Danimarca)
20

SOUS CHEF INGREDIENTE AMATO LA MIA IDEA DI CUCINA


Michele Izzo Pomodoro Materia prima, studio, ricerca,
BRIGATA DI CUCINA INGREDIENTE ODIATO
tecnica, gusto, sperimentazione,
in via di definizione Nessuno sorpresa, divertimento, esperienza,
coinvolgimento
IN SALA IL PIATTO DELLA VITA
Lucia Di Somma IL RISTORANTE DEL CUORE
Oliva sferica da El Bulli e Tickets ALL'ESTERO
Emanuele Izzo a Barcellona (Spagna)
Valerio Izzo Tickets a Barcellona (Spagna)
GRANDE MAESTRO VENERATO
SOMMELIER IL VINO SOPRA OGNI ALTRO
Albert Adrià Champagne Initial
Emanuele Izzo
COLLEGA COETANEO PIÙ STIMATO di Jacques Selosse
Giuseppe Di Martino
(sous chef a La Torre del Saracino)

ULTIMO ALBUM SCARICATO SE NON LO CHEF AVREI FATTO...


Jimmy di Jimmy Sax Lo chef!
ULTIMO LIBRO LETTO
La cucina reinventata. I PIATTI CHE CI PRESENTI: 
Ferran Adrià: l'uomo Via Schito 42: carciofo
che ha cambiato Mezzo pacchero alla marinara
il nostro modo di mangiare Baccalà mantecato croccante, polvere di coriandolo e miele piccante
di Colman Andrews Rosa annurca, decotto alla rosa e pepe rosa

a cura di Clara Barra – ritratto di Brambilla Serrani – scatti di Diego Marinelli

SUL PROSSIMO NUMERO LE RICETTE DI MAURICIO ZILLO DI GAGINI A PALERMO

GAMBERO ROSSO 106 FEBBRAIO 2023


MAICOL IZZO - PIAZZETTA MILÙ

GAMBERO ROSSO 107 FEBBRAIO 2023


LE RICETTE

Via Schito 42: carciofo


INGREDIENTI PER 4 PERSONE Sciacquare bene i carciofi con acqua fredda, tagliare i gambi fin quasi alla
4 carcio݆ violetti di Schito base, togliere le prime foglie e tagliare la parte superiore degli ortaggi in
olio evo modo da ottenere una sorta di bocciolo.
grasso di maiale (o lardo aromatizzato) Preparare una boule con olio evo, immergervi i carciofi, quindi cuocere in for-
prezzemolo fresco no a 150°C per 110 minuti. Lasciarli raffreddare, scolarli dall'olio e metterli su
aglio brace a carbone il tempo necessario affinché si cuociano le foglie esterne.
peperoncino Aprire tutte le foglie a mano e tenere in caldo.
In un mortaio di legno tritare prezzemolo, aglio e peperoncino, quindi ag-
giungere il grasso di maiale fuso (o il lardo) e olio evo. Servire guarnendo ogni
carciofo al momento.
Al ristorante non serviamo posate, preferiamo che il carciofo venga gustato
con le mani, staccando petalo per petalo.

GAMBERO ROSSO 108 FEBBRAIO 2023


MAICOL IZZO - PIAZZETTA MILÙ

Mezzo pacchero
alla marinara
INGREDIENTI PER 4 PERSONE
300 g di mezzi paccheri di Gragnano
500 g di conserva di pomodoro San Marzano (meglio se di Napoli, Vesuvio)
300 ml di olio evo
50 g di olive nere
4 acciughe
3 spicchi d'aglio
1 peperoncino piccolo
basilico fresco
origano essiccato in polvere
sale marino ݆no

Schiacciare i pomodori con le mani, unire 5 g di sale ma-


rino fino, 200 ml di olio evo, 2 spicchi d'aglio, l'origano e il
basilico, lasciar marinare per 3 ore, quindi filtrare la salsa
ottenuta.
Pulire le acciughe, privarle della testa e della lisca e lasciar-
le in acqua e sale (40 g ogni litro d'acqua) per 10 minuti.
Snocciolare le olive nere e tritarle a coltello.
Cuocere la pasta per 16 minuti in acqua a 100°C e sale ma-
rino. A cottura ultimata condirla con olio evo, aglio e pe-
peroncino tritato.
Disporre in cerchio la salsa (scaldata) in 4 piatti tondi, pre-
feribilmente bianchi, adagiare i mezzi paccheri in maniera
aperta e qualcuno in piedi, aggiungere 1 acciuga, le olive
tritate, il basilico fresco, l'origano in polvere e rifinire con
olio evo.

GAMBERO ROSSO 109 FEBBRAIO 2023


LE RICETTE

Baccalà mantecato croccante,


polvere di coriandolo e miele piccante
INGREDIENTI PER 4 PERSONE
Per il mantecato di baccalà Per la tempura Per la scarola Per il miele piccante
250 g di guance di baccalà (dosi per 1 sifone da 1 l) 1 cespo di scarola riccia 50 g di miele mille݆ori
200 g di patate 500 cl di acqua frizzante papaccelle napoletane 20 g di aceto di vino bianco
45 g di olio evo 225 g di farina 00 capperi 10 g di glucosio
aromatizzato all'aglio 225 g di farina di riso olive nere 10 g di acqua
30 g di tuorlo d'uovo pastorizzato sale olive verdi 3 peperoncini Jalapeno
30 g di panna
10 g d'aglio Per la polvere di coriandolo
sale e pepe 200 g di germogli freschi
di coriandolo

GAMBERO ROSSO 110 FEBBRAIO 2023


MAICOL IZZO - PIAZZETTA MILÙ

Per il mantecato di baccalà, cuocere le patate in acqua Per la polvere di coriandolo, essiccare i germogli freschi a
e sale, sbucciarle e frullarle nel Bimby con tutti gli altri 60° per 8 ore, quindi frullare nel Bimby fino a ottenere una
elementi assieme alle guance di baccalà precedentemen- polvere (meglio setacciare alla fine).
te cotte per 5 minuti nell'acqua delle patate. Spalmare il Per il miele piccante, assemblare tutti gli ingredienti sopra
composto in uno stampo dalla forma desiderata, (meglio indicati in un pentolino e far ridurre per 15 minuti, poi se-
se rettangolare o quadrato), abbattere a -20°C e far scon- tacciare e tenere in fresco.
gelare in frigorifero almeno 3 ore prima di iniziare la pre- Passare il mantecato a pezzi nella tempura, quindi cuocer-
parazione effettiva del piatto. lo in olio evo a 170°C per 4 minuti.
Per la tempura, frullare la farina di riso, la farina 00, il sale e In 4 piatti piani, meglio se bianchi, posizionare al centro
l'acqua frizzante e riempire un sifone con 2 cariche. un pezzo di baccalà mantecato fritto, a lato la scarola ap-
Per la scarola, selezionare delle piccole foglie, sciacquar- pena condita, spalmando il miele piccante su un solo lato
le per bene e condirle con olive, capperi, papaccelle, olio del mantecato. Completare con germogli di coriandolo
e sale. fresco adagiandoli sulla scarola.

GAMBERO ROSSO 111 FEBBRAIO 2023


LE RICETTE

Rosa annurca, decotto alla rosa e pepe rosa


INGREDIENTI PER 4 PERSONE Per lo sciroppo, portare a bollore acqua e zucchero e far raffreddare. Unire il
Per lo sciroppo al Porto vino Porto allo sciroppo prima del servizio.
100 g di acqua Per l'infuso, portare l’acqua a bollore, quindi togliere dal fuoco e porre le spe-
100 g di zucchero zie in infusione 15/20 minuti circa coprendo con della pellicola. Filtrare prima
85 g di vino Porto LBV con un colino poi con una superbag molto sottile, far raffreddare con pellicola
per ogni 50 g di sciroppo a contatto e conservare in frigorifero.
Per il sorbetto, tagliare la mela a pezzetti compresa di buccia e immergere in
Per l'infuso acqua e ghiaccio con acido ascorbico e un goccio di succo di limone, quindi
1 l d'acqua frullare con la base sorbetto e filtrare.
Al momento del servizio, tagliare ogni mela nella parte bassa in modo da
20 g di preparato di spezie con mela,
pareggiare la base e nei 2 lati opposti senza fare troppo scarto, quindi con
petali di rosa e mandorle
una mandolina tagliare la mela a fettine molto sottili scartando solo la parte
centrale del torsolo.
Per il sorbetto alla mela annurca
Dividere le fettine grandi da quelle piccole in 2 boule e passare nella macchi-
750 g di mela annurca con la sua buccia
na del sottovuoto con un dito di sciroppo al Porto per fare l’osmosi.
350 g d base sorbetto
acido ascorbico
succo di limone

Per la rosa di mela


mele annurca
pepe rosa in grani

GAMBERO ROSSO 112 FEBBRAIO 2023


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LE MIGLIORI GASTRONOMIE
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RITRATTO DI CHEF IN TRE PIATTI - GIANNI D’AMATO

GIANNI D’AMATO
POESIE DI TERRA E DI MARE
Gianni D’Amato è una forza
della natura. Alla soglia
dei sessant’anni ha cambiato
di nuovo vita prendendo
in mano la cucina di Locanda
Miranda a Tellaro, dopo i
primi anni ad Aulla, dopo aver
portato alle stelle il Rigoletto
di Reggiolo abbattuto dal
terremoto e poi il Caffè Arti
e Mestieri a Reggio Emilia.
«Faccio il lavoro più bello del
mondo – sorride lui – E ho
ancora voglia di imparare
e fare». Ricerca, studio,
esperienze: la sua cucina è
fatta dei colori e dei profumi
dai territori che ha vissuto
e ora dal mare e dal vento
della Liguria che adora, nel
suggestivo Golfo dei Poeti
DOVE
GIANNI D’AMATO MIRANDA
Lerici (SP)
loc. Tellaro
via Fiascherino, 92
0187964012
giannidamato.it
PUNTEGGIO GUIDA 2023

Cucina 43
Cantina 15
Servizio 24
Totale 82
ANNO DI APERTURA
2021
(l’insegna è del 1959)

a cura di Stefano Polacchi – ritratto di Stefano Saccani

SUL PROSSIMO NUMERO GAETANO TROVATO

GAMBERO ROSSO 115 FEBBRAIO 2023


LE RICETTE

CIUPPIN DI ACCIUGHE


La cucina mi appartiene, è dentro di me,
già da bambino ricordo quando il nonno
cucinava le zuppe: si sentivano i profumi
giù per le scale, è un ricordo che porterò
con me per sempre e che, con le varie
sfumature, cerco di trasmettere a chi mi segue.
Protagonista è l’acciuga, un pesce povero
che povero non è più: dedico questo piatto
alla Liguria di Levante di cui prendo
in prestito la tradizione.

foto di Paolo Picciotto

GAMBERO ROSSO 116 FEBBRAIO 2023


RITRATTO DI CHEF IN TRE PIATTI - GIANNI D’AMATO

GAMBERO ROSSO 117 FEBBRAIO 2023


LE RICETTE

GAMBERO ROSSO 118 FEBBRAIO 2023


RITRATTO DI CHEF IN TRE PIATTI - GIANNI D’AMATO

TARTUFO E TARTUFI


Il sottotitolo di questo piatto è: Ulisse dal mare
vede la terra e dice Terra. L’idea viene pensando
agli esseri che vivono sotto la terra, o sotto
la sabbia. Il tartufo vive sotto terra; il grano nasce
dal seme che sta sotto terra e dà vita al pane;
il tartufo di mare che vive sotto la sabbia viene
nascosto dal pane che nasce dalla terra.
Anche la carota nasce sotto terra e lo zenzero
nasce sotto terra. Tutto questo mi fa pensare
a Ulisse che dopo la sua Odissea trascorsa avvolto
nel mare, quella immensa massa di acqua da cui
è nata la vita sulla terra, torna alla terra e la può
ānalmente nominare. Io, come lui – dopo una vita
simile alla sua Odissea – vivo il mare e nomino
la terra con i tartuā, di mare e di terra.

foto di Stefano Saccani

GAMBERO ROSSO 119 FEBBRAIO 2023


LE RICETTE

CUBO DI BOLLITO


Ritorno alla mia Emilia.
Questo è un piatto iconico, che ho portato
con me ovunque. È un elegante bollito
racchiuso in un cubo: un piatto simbolo
in ricordo del mio Rigoletto di Reggiolo.

foto di Stefano Saccani

GAMBERO ROSSO 120 FEBBRAIO 2023


RITRATTO DI CHEF IN TRE PIATTI - GIANNI D’AMATO

GAMBERO ROSSO 121 FEBBRAIO 2023


LE RICETTE

HOSTERIA GRAPPOLO D’ORO


ROMA, GUSTO E TRADIZIONE
DOVE
Roma
piazza della Cancelleria, 80
06 6897080 - hosteriagrappolodoro.it
PUNTEGGIO GUIDA 2023

IL TEAM 
Alla guida della cucina Antonello
Magliari e, con lui ai fornelli, Fran-
cesco Di Felice e Daniele Coni. Ad
affiancarlo nella pasticceria la mo-
glie Stefania che prepara “i dolci che
si fanno in casa”. Lo chef - insieme a
Edoardo Micozzi, Andrea Liguori, Si-
mone Angelucci e Luca Tenderini - è
uno dei cinque soci del locale, a unirli
è la passione per la cucina tradizio-
nale romana. La gestione della sala
dell’Hosteria è affidata a Simone An-
gelucci e Andrea Liguori, che insieme
allo staff storico accolgono i clienti
in un ambiente accogliente, sempre
BACCALÀ ALLA ROMANA
pronti a consigliare i piatti ma anche INGREDIENTI PER 4 PERSONE
i vini di una lista molto interessante. 900 g circa di baccalà salinato già ammollato e dissalato
1 kg di pomodori ben maturi se in stagione, altrimenti 800 g di pomodori pelati
I PRODOTTI 80 g di olive itrane denocciolate
La cucina è basata su prodotti stagio- 40 g di pinoli italiani
nali ed eccellenze locali: produttori, 1 cipolla bianca grande
allevatori, contadini del territorio e 6 cucchiai di olio extravergine d'oliva
Presidi Slow Food compongono la olio per frittura
proposta gastronomica fra tradizione farina 00
e gusto. La pasta è fatta in casa, per i sale
formati secchi si predilige il pastificio
Porzionare il baccalà a pezzi da circa 100 grammi, infarinarli, friggerli in olio da
artigianale abruzzese Cavalier Cocco.
frittura ben caldo fino a completa doratura, quindi scolarli delicatamente e te-
I formaggi e i salumi sono della sele-
nerli in caldo, ma non coprirli.
zione Dol, il pane di Franco Palermo.
Tagliare la cipolla a fette di un paio di millimetri di spessore e porla in un tegame
I PIATTI FORTI con l'olio extravergine, una volta portata a completo appassimento aggiungere i
Spaghetti alla carbonara, rigatoni alla pomodori a pezzi grossolani.
amatriciana, tonnarelli cacio e pepe, Fare andare il tutto a fuoco moderato insieme alle olive denocciolate per circa
fettuccine tirate a mano con sugo di 30/40 minuti, a questo punto regolare di sale e adagiare delicatamente nel tega-
carne, polpette di bollito con salsa me il baccalà già fritto, girarlo con delicatezza e terminare la cottura per altri 10
verde, baccalà alla romana, agnello minuti sempre a fuoco moderato.
alla romana, guancia brasata al Cesa- Dividere il baccalà in 4 piatti, aggiungere i pinoli e rifinire con altro olio extraver-
nese, l'immancabile tiramisù. gine a piacere.

GAMBERO ROSSO 122 FEBBRAIO 2023


LE RICETTE DELLE TRATTORIE – HOSTERIA GRAPPOLO D'ORO

a cura di Clara Barra – scatti di Adriana Forconi Studio

SUL PROSSIMO NUMERO LA RICETTA DI


STELLA A PERUGIA

GAMBERO ROSSO 123 FEBBRAIO 2023


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le
classifiche

12 FAGIOLI BORLOTTI PRONTI DA NON PERDERE ™ 8 MODI PER UTILIZZARE


AL MEGLIO UN SALVAPASTO PERFETTO E VERSATILE ™ I 3 PRODOTTI DI NICCHIA
SCELTI DAL GAMBERO ™ I MIGLIORI 9 MARCHI DI LEGUMI DEGUSTATI
SUI BANCHI DEI SUPERMERCATI
LE CLASSIFICHE

FAGIOLI BORLOTTI PRONTI:


12 ETICHETTE DA NON PERDERE

a cura di Mara Nocilla – scatti di Patrizia Casamirra

Un contest per certi versi sorprendente. A dominare la classifica una volta tanto sono i
prodotti della grande distribuzione: 9 fagioli borlotti su 12. È il risultato di un blind test che
ha messo in fila 34 referenze (9 artigianali e 25 della gdo), degustate alla cieca e valutate da
un panel di esperti assaggiatori. Non solo. A dare i migliori risultati sono stati in molti casi i
borlotti confezionati nella classica boatta. Pop, affordable but not cheap.

GAMBERO ROSSO 126 FEBBRAIO 2023


FAGIOLI BORLOTTI PRONTI

Non sempre i prodotti artigianali sono migliori di quelli industriali. strumenti tecnologici e del parco macchine, investimenti conti-
E non è scontato che gli alimenti confezionati in vaso di vetro siano nui per ottimizzare i processi di lavorazione e garantire standard
più buoni di quelli in lattina. Quantomeno nel nostro contest sui produttivi. Cose che l’artigiano e la piccola azienda non sempre
fagioli borlotti cotti al naturale, che ha preso in esame, degustato possono fare: la loro forza sono le mani, i ritmi lenti, la pazien-
alla cieca e valutato i prodotti di piccole aziende, che viaggiano nel za. Sicuramente, i fagioli preparati a casa, partendo dal prodotto
canale di nicchia, e quelli presenti sugli scaffali dei supermercati. I fresco o secco reidratato e cotti con i classici odori, sono più buo-
risultati del blind test e la classifica che ne è scaturita sfatano alcuni ni, più profumati e gustosi. Ma chi ha più tempo di sgranarli o
luoghi comuni e ribaltano la situazione a favore della gdo e della di tenerli a bagno un giorno, di farli bollire lentamente per ore?
classica boatta. Dello stesso marchio abbiamo assaggiato borlotti Sono un lusso che non sempre i ritmi e gli impegni dell’epoca in
in packaging differenti: barattolo di vetro, lattina e brick (la confe- cui viviamo ci consentono. Un lusso perché richiede tempo: non
zione squadrata, a testa piatta, in cartone poliaccoppiato). Ebbene, solo di fare, anche di pensare, programmare, organizzare. Quin-
in molti casi il panel si è espresso a favore della lattina all’una- di, ben vengano le industrie e le aziende artigiane che ci offrono
nimità e senza incertezze. E come se non bastasse, con la stessa un buon cibo pronto, a un prezzo abbordabile e adatto a tutte
concordia e senza esitazioni, un numero relativamente alto di fa- le categorie di consumatori, anche alla fascia sempre più ampia
gioli borlotti della grande distribuzione è entrato in classifica con di vegetariani e vegani. Oltretutto considerando che tutti i cam-
punteggi di tutto rispetto. Un risultato tanto più interessante se pioni degustati, anche quelli non entrati in classifica, sono stati
si considerano i prezzi: la metà (se non un terzo) per i prodotti apprezzati per la pulizia, la tipicità e la precisione del profilo aro-
della grande distribuzione. Non sempre piccolo è buono, dun- matico, privo di sensazioni off-notes. La differenza si è giocata
que, quantomeno non in tutte le categorie alimentari. Forse per piuttosto sulla più o meno intensità, piacevolezza e persistenza
la trasformazione di certe tipologie di cibi ci vogliono macchinari delle percezioni olfattive e gustative, e sulla gradevolezza della
adeguati che solo un’industria può avere e permettersi, sono ne- struttura, data dal fagiolo cotto a puntino, non crudo o sfatto, e
cessari un controllo costante della qualità, aggiornamenti degli con la buccia non invadente. ™

9 MODI PER USARE UN SALVAPASTO PERFETTO LEGENDA


Fagioli borlotti tra insalate, zuppe, creme, paste ripiene, molluschi farciti, arancine, tacos mes- ™ Al panel
sicani rivisitati, sorbetti e gelati gourmet. di degustazione
I consigli di Igles Corelli (chef coordinatore del Comitato Scientifico di Gambero Rosso Aca- hanno partecipato:
demy), Salvo Cravero (chef e patron dell’omonimo ristorante nell’Olivo Country Club, Bassa- MICHELA BECCHI.
no in Teverina, Viterbo) e Marco Radicioni (gelatiere di Otaleg!, Roma) redazione Gambero
Rosso
SANDRO MASCI,
insalata di fagioli, cipolla di Tropea, arancine di riso e patate, mousse di fagioli chef ed esperto in analisi
1 caco mela e aceto alla camomilla 6 e baccalà sensoriale
MARA NOCILLA, giornalista
pasta mischiata con fagioli borlotti, tacos rivisitati farciti con “chili” di carne del Gambero Rosso
2 cozze, pecorino e spolverata di caffè 7 maremmana condito con mentuccia al esperta di food
posto del coriandolo, accompagnati da
crema di fagioli borlotti completata borlotti in sostituzione dei fagioli rossi o ™ I prezzi indicati sono
3 da acqua di prezzemolo concentrata neri
quelli medi al dettaglio
e grué di cacao peruviano
™ I prodotti n. 1 sono
sorbetto di fagioli borlotti con variegatura
conchiglie ripiene di morbido di fagioli 8 di n'duja
risultati i migliori;
4 gli altri (in ordine
e gratinate con provola
alfabetico) sono stati
gelato di borlotti (base latte) con mousse
calamaretti ripieni con morbido
9 di patate lesse e sedano sabbiato giudicati di buona
5 di fagioli accompagnati da erbe di campo
qualità dal panel di
assaggiatori

GAMBERO ROSSO 127 FEBBRAIO 2023


LE CLASSIFICHE

FAGIOLI BORLOTTI PRONTI DEL MERCATO DI NICCHIA DELLA GDO

Casa Corneli - Le Pinotte NaturaSì Probios Conserve della Nonna


Fagioli borlotti lessati bio Fagioli borlotti lavorati dal Borlotti italiani lavorati Fagioli borlotti cotti

1
Veraci e immediati, con fresco biologici freschi biologici al naturale

ex aequo
un profilo aromatico Con più di 30 anni di espe- Nata nel 1978, Probios è un’a- Il brand del gruppo
tipico e un sapore che rienza, una rete di oltre 300 zienda italiana leader nel mer- Fini dedicato a sal-
ha la bontà delle cose negozi sparsi su tutto il ter- cato nazionale degli alimenti se, passate, sughi,
semplici e oneste. Non sono ritorio nazionale e una bot- vegetali organic e “free-from” confetture, legu-
piacioni, non hanno bisogno tega online, è un must nella (senza glutine, lievito, lattosio, mi e condimenti vari è una
di stupire. Vanno solo scaldati distribuzione di alimenti sale aggiunto, olio di palma), certezza anche per quanto ri-
e conditi con un giro di buon biologici e biodinamici, an- venduti anche online. Distri- guarda i fagioli borlotti pronti.
olio. Sono i borlotti di Casa che private label con i brand buisce all’estero, in 47 Paesi, Come tutte le referenze delle
Corneli, azienda agricola um- NaturaSì, Ecor e Sì Essen- ma italiani sono l’85% dei for- Conserve della Nonna, sono
bra sulle colline tra Perugia e ziali. A superare il blind test nitori e il 70% delle materie confezionati in vaso di vetro e
Orvieto, in una zona da sem- ed entrare in classifica sono prime usate per la prepara- riconoscibili sugli scaffali di ne-
pre vocata alla coltivazione di i borlotti biologici NaturaSì zione degli alimenti. Quattro gozi e supermercati per il tap-
legumi. Luigi Corneli li produ- in lattina, lavorati e confe- i marchi del gruppo: Probios po a quadretti rossi. I legumi,
ce a filiera chiusa, dal campo zionati entro poche ore dalla (prodotti lavorati dal fresco), Il reidratati e cotti in acqua e sale
al barattolo, e li propone nella raccolta, cotti semplicemen- Nutrimento (cibi trasformati marino iodato, si presentano
linea Le Pinotte (in onore a te in acqua e sale (la produ- dal secco), Biostock (ingredien- piuttosto integri, composti ed
Pinotta, la madre di Luigi), in zione è affidata ad Agri Daf ti sfusi) e Probios Deutschland omogenei nella dimensione e
vendita anche online. L’aspet- (indirizzato al mercato tede- nel colore, di una calda e lumi-
di San Giorgio Piacentino).
to è buono: i fagioli si presen- sco). I borlotti, italiani, lavorati nosa tonalità marrone chiaro.
Sono la dimostrazione che i
tano abbastanza omogenei ed freschi entro 6 ore dalla rac- Naso e palato sono delicatissi-
cibi in boatta possono essere
integri di colore marrone. Le colta e confezionati in lattina mi e precisi, con le note vegeta-
migliori di quelli conservati
note olfattive e aromatiche con il brand Probios, hanno li tipiche del legume, i sentori
nel vetro. Aspetto abbastan-
sono decisamente vegetali e un aspetto composto, abba- aromatici particolarmente pu-
za integro e composto, naso
“scolpite”, senza incertezze e stanza integro e brillante, naso liti a fine bocca. Il sapore ha il
e bocca delicati e piuttosto
pulito e tipico (richiama la mi- giusto equilibrio tra sapidità e
interferenze, di tonalità leg- puliti, gusto equilibrato e
nestra di legumi), bocca vege- dolcezza e la struttura è mol-
germente scura, con richiami piacevolmente sapido, con
tale, dolce e sapida con leggere to piacevole grazie alla buona
al legno e alla terra profumata. le classiche note vegetali e note fruttate, struttura soda e cottura dei legumi e al seme
San Venanzo (TR) richiami alla minestra di le-
frazione San Vito pastosa con buccia sufficiente- polposo, quasi cremoso, e con
gumi. Seme carnoso e soffice mente sottile.
in Monte vocabolo buccia impalpabile.
Pomasciano, 11 in una buccia appena tenace.
Calenzano (FI) Ravarino (MO)
3293536467 - San Vendemiano (TV) via degli Olmi, via Confine, 1583
3333231277 via Palù, 23 Z.A. 13/15 059900432
casacorneli.it Zoppè - 0438720410 0558869328 leconservedella
vaso di vetro 350 g ecornaturasi.it probios.it nonna.it
(250 g sgocciolato) lattina 400 g lattina 400 g vaso di vetro 360 g
prezzo 3,80/3,98 € (250 g sgocciolato) (250 g sgocciolato) (220 g sgocciolato)
1 kg prezzo 7,20/9 € prezzo 2,10 € prezzo 2,06/2,38 € prezzo 1,59/1,99 €

GAMBERO ROSSO 128 FEBBRAIO 2023


FAGIOLI BORLOTTI PRONTI

FAGIOLI BORLOTTI PRONTI DELLA GDO

Natura Chiama - Selex Bonduelle Carrefour Conad


Fagioli borlotti biologici Borlotti al vapore Fagioli borlotti Fagioli borlotti

1
Natura Chiama è il Li trovate in quasi tutti i su- Per i fagioli borlotti a mar- cotti al vapore
ex aequo

brand dedicato ai permercati delle principali chio la famosa catena france- Sono facilmente reperibili: li
prodotti biologici catene della gdo. Ma non è se di supermercati e ipermer- trovate in tutti i supermercati
di Selex, il secon- il solo plus dei fagioli bor- cati si appoggia all’azienda e nell’e-commerce Conad, pri-
do player della gdo italiana lotti al vapore di Bonduelle, campana La Doria, che pro- mo player della gdo nazionale
che nel 2022 ha raggiunto la famosa azienda alimen- duce in private label nei per quota di mercato (oltre il
una quota di mercato pari al tare francese nata nel 1853 propri stabilimenti situati 15% nel 2022, con un fattura-
14,7%. Buona la performance a Marquette-lez-Lille e oggi nel Salernitano (a Sarno e to che ha superato i 18 miliardi
dei fagioli borlotti, confezio- situata a Villeneuve-d'Ascq, ad Angri) partendo dai le- di euro). Hanno un prezzo ab-
nati sia in barattolo di vetro con stabilimenti in Italia a gumi secchi reidratati, cotti bordabile e sono cotti sempli-
sia in lattina, in vendita nelle Battipaglia (SA) e San Paolo in acqua e sale, confezionati cemente a vapore in acqua e
catene di supermercati e iper- d'Argon (BG). Le confezioni in boatta insieme ad acido sale (da Conserve Italia nello
mercati a marchio e attraver- dei prodotti (insalate, mais, ascorbico. Borlotti invitanti, stabilimento di Alseno, Piacen-
so l’e-commerce CosìComodo. verdure e legumi conservati, più che corretti e piacevoli, za), prima di essere conservati
it. A entrare in classifica, e surgelati e piatti pronti) sono tra i migliori in lizza. Aspetto senza aggiunta di alcun addi-
a salire sul gradino più alto, 100% riciclabili, composte da composto e perfettino: semi tivo. Non fatevi condizionare
sono quelli in vaso, coltivati in carta certificata FSC. I borlot- integri, luminosi e uniformi più di tanto dall’aspetto un
Italia in biologico, reidratati e ti, ottenuti dai legumi secchi nella dimensione e nel colore po’ scapigliato dei borlotti ap-
lessati in acqua e sale da Feger reidratati cotti in acqua e sale marroncino. Profumo vege- pena estratti dalla lattina, che
di Angri (SA). Borlotti invi- (nelle confezioni presenti tale caratteristico e “condito” si presentano comunque invi-
tanti, composti e perfettini di anche E 509 ed E385), sono (richiama i fagioli cotti con tanti, luminosi, uniformi nel-
una calda e brillante tonalità piccoli, integri ed uniformi erbe aromatiche: salvia, allo- la dimensione medio-grande
marroncino chiaro tenden- di un caldo colore marrone. ro…), e che preannuncia un e nella tonalità scura. Naso e
te al rosato. Le sensazioni di Il profilo aromatico è pulito gusto saporito. Bocca roton- bocca sono corretti e rassicu-
naso e bocca richiamano i le- e delicato ma espressivo, cen- da, dolce, sapida e con una ranti: i tipici sentori vegetali
gumi “conditi”, cotti nel bro- trato su un’elegante dolcezza lieve chiusura amarognola, dolci e saporiti, molto puliti e
do vegetale con i classici odo- vegetale. Unico neo la buc- che non disturba ma arricchi- piacevoli, consistenza carnosa
ri, come si fa in casa. Anche la cia, piuttosto spessa e tenace sce un morso di buona persi- e polposa dei semi, ottenuta
struttura non delude, soda, contro un seme polposo e di stenza aromatica, imprezio- da una cottura adeguata e al
carnosa e pastosa, contenuta buona pastosità. Perfetto per sito da una texture carnosa
giusto grado, buccia quasi im-
in una buccia sottile. creme e vellutate. con buccia poco fastidiosa. In
percettibile.
vendita anche online.
Trezzano sul San Paolo d'Argon San Bologna (BO)
Naviglio (MI) (BG) - via Trento, 1 Milano via Michelino, 59
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GAMBERO ROSSO 129 FEBBRAIO 2023


LE CLASSIFICHE

FAGIOLI BORLOTTI PRONTI DELLA GDO

Esselunga Bio Montello D’Amico Valfrutta Vivi Verde - Coop


Fagioli borlotti biologici Fagioli borlotti Lamon Borlotti italiani lavorati Fagioli borlotti biologici
Diverse le referenze di bor- Sono fagioli Lamon 100% ita- freschi Vivi Verde, la linea Coop di
lotti proposte a marchio da liani e si trovano sugli scaffali Le conserve in vaso e in lattina prodotti biologici pensati
Esselunga, uno dei maggiori di alcune catene di supermer- di Valfrutta, brand di Conserve e realizzati tenendo conto
attori della gdo italiana. Ad cati, soprattutto del centro- Italia, le trovate in tutti i canali del loro impatto ambienta-
entrare in classifica sono nord, e online. Vengono tra- distributivi, sugli scaffali di ne- le, ci riserva spesso sorpre-
quelli biologici e 100% ita- sformati da D’amico D&D gozi e supermercati e in piatta- se positive. Come i fagioli
liani, prodotti in private la- Italia, azienda campana spe- forme di e-commerce. I borlotti borlotti, coltivati e lavorati
bel da Feger di Angri (SA), cializzata in conserve vegeta- entrati in classifica sono quelli in Italia, provenienti dalle
lavorati dal secco, reidrata- li, lavorate negli stabilimenti lavorati freschi, provenienti aziende agricole bio conso-
ti, lessati in acqua e sale e di Pontecagnano Faiano (SA) dalle aziende dei soci situate in ciate e trasformati dal fresco
conservati in lattina senza e di Rovereto (TN), commer- Emilia Romagna, Lombardia e da Agri Daf a San Giorgio
additivi. I legumi, di una cializzate con diversi marchi, Veneto, regioni che offrono le Piacentino, cotti sempli-
luminosa tonalità marrone tra i quali Montello è dedicato condizioni ottimali dal punto cemente in acqua con sale
chiaro, si presentano un po’ ai legumi conservati in latti- di vista climatico e ambienta- marino italiano. Nulla di
disordinati ma abbastanza na. I Lamon (acqua, sale, aci- le per la coltivazione di questi sensazionale, ma nulla fuori
uniformi. Il profumo è piut- do ascorbico e acido citrico) si legumi, lessati semplicemente posto. L’aspetto è composto
tosto tipico ed espressivo, presentano leggermente di- in acqua e sale e conservati in e uniforme nella dimensione
con i sentori vegetali accom- sordinati e svestiti, ma lumi- boatta. L’aspetto potrà essere e nel colore dei semi, piutto-
pagnati da note scure che nosi e abbastanza omogenei essere disomogeneo e “scapi- sto piccoli e di una colorita
richiamano i fondi del caffè, nella dimensione grande e nel gliato” ma il profilo aromatico tonalità tra il marroncino e
ma che non fanno perdere al colore beige intenso. Si riscat- è caratteristico e preciso quan- il rosa. Il naso è vegetale ca-
prodotto coerenza e pulizia. tano ampiamente al naso e to delicato, il gusto equilibrato ratteristico e pulito, delicato
Gusto dolce con una lieve ca- al palato: profilo aromatico e ed espressivo, di legumi condi- ma espressivo. Come pure
rezza acidula, profilo aroma- gustativo caratteristico, puli- ti, con una punta di dolcezza le sensazioni aromatiche,
tico vegetale e fedele al pro- to e “saporito”, dolcezza unita e acidità che movimentano il precise e rassicuranti in una
dotto. Semi ben cotti, alcuni a una buona sapidità e a una gusto (e che ricordano il po- bocca “gustosa”, dolce, sapi-
aperti e con la buccia che si persistente carezza acidula, modoro), e una struttura godi- da e con una punta piacevol-
avverte al palato: da consu- quasi agrumata, che movi- bile, con buccia sottile e seme mente amarostica in chiusu-
mare in creme e vellutate. In menta il sapore; buccia pre- carnoso, frutto di una cottura
ra. Buona anche la struttura
vendita anche attraverso l’e- sente ma non troppo in una adeguata.
dei legumi, sodi, carnosi e
commerce esselungaacasa.it. texture carnosa e polposa. San Lazzaro compatti.
Pontecagnano Faiano di Savena (BO)
Pioltello (MI) via P. Poggi, 11 Casalecchio
frazione Limito via (SA) - via Irno
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GAMBERO ROSSO 130 FEBBRAIO 2023


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Viale Italia

Viale Vittorio Veneto


10 31
11
Via Paradiso
Via Piave
4

20
Via Ravegnana
Piazza Giovanni Paolo II Via Cantoni
Via Curte 1 14
32
3 19
Corso Mazzini
21 25 37
15
Corso Garibaldi 8
Viale Livio Salinatore
7 5

33
Piazza Aurelio Saffi

Abbazia di San Mercuriale 38 Viale della Libertà

Via Valverde
39
Via Trento
24 Viale Roma
17 18

Parco Urbano Franco Agosto Piazzale Riario


9
Viale Corridoni
Viale dell’Appennino
Rocca di Ravaldino

2
Viale II Giugno
36

Via Decio Raggi

300 m

Teatro, insieme alla vicinissima Forlimpopoli, di uno dei più caratteristici, vivaci e antichi
carnevali d'Italia, “Furlè” è una cittadina vivace, tranquilla e godereccia, con oltre 22 secoli
di storia alle spalle. Il temperamento romagnolo, l’enogastronomia ricca e ruspante,
la posizione fra le colline dell’Appennino e la Riviera ne fanno una meta gettonata
in ogni stagione. Dagli amanti della buona tavola ma anche dell’arte, delle terme
e delle attività all’aria aperta, nel verde dei parchi urbani o dell’immediato circondario

GAMBERO ROSSO 132 FEBBRAIO 2023


FORLÌ

Borgo Sisa
Il Casone E45

Villa Mano 6 27
16
Via Macero Sauli Villagrappa 22 12 A14

Via Bertini
35
13
29
Via Pandolfa
Volpina
30 Parco Via Dragoni
23

C 28 Viale Risorgimento

Via Bertini San Lorenzo in Noceto


Via Volta

Castrocaro Terme Viale Bidente 5 km

Via Costa

26 E45
Borello
Via Dragoni

Mercato Saraceno
Via Fanti Civitella di Romagna

Ranchio
Parco Via Dragoni

Via Ugolino da Forlì Riserva Statale Badia Prataglia E45

A Sarsino
Viale Roma
B

34
Bagno di Romagna Tavolicci
Badia Prataglia 6 km

IL Carnevale
e il BUON VIVERE DI FORLÌ
a cura di Valentina Marino

GAMBERO ROSSO 133 FEBBRAIO 2023


MINIGUIDA

MANGIARE 0543 090409 riferimento per una schiera menu parla di salumi e affet-
amburgheria.com eterogenea di affezionati, tati, nachos, piadine, pane
1 Tutto il buono guidato da una brigata gio- di San Patrignano farcito, ad
della filiera corta vane e talentuosa capitanata esempio, con burger di Chia-
Acquolina Panineria. Sostenibilità, va- da Davide Grumbianin. In nina, crema di zucchine e ba-
Pescheria & Cucina lorizzazione delle risorse tavola funziona uno stile mo- silico, fonduta cacio e pepe,
p.zza Cavour, 17 del territorio e biodiversità i derno che punta sulla legge- guanciale croccante, chips
c/o Mercato delle Erbe cavalli di battaglia di questo rezza, la creatività e prodotti di zucchine. Opzioni veg e
331 5800145 di alto livello: battuta di cin- bimbi. Altra sede a Faenza
acquolinapescheria.it fast e good food. Il menu è
ghiale con melanzana, pesca in via Granarolo 17/C (338
Una pausa al mare già invitante, ma i fuoricarta
e latte di provola affumicata, 2827542).
zigzagando tra i box di giornata sono da tenere
o cappelletti di Mora Roma-
Pescheria & Cucina. Banco
d’occhio: l’Ordinario è pane
gnola con cipolla di Tropea e 5
ai semi di sesamo con sal-
per acquisti, gastronomia con lavanda. Si beve bene, anche
prelibate preparazioni a por-
siccia di Mora Romagnola,
sul fronte distillati. Burghetto
tar via e soluzione ideale per maionese, fontina e cipolla via Giorgio
un pranzetto all’insegna del alla piastra, il Contadino con 4 Regnoli, 25
0543 1802180
pesce fresco in esposizione pollo da allevamenti “etici”
con piatti semplici ma di gran cotto a bassa temperatura. La Birreria @burghett
Birre di Romagna. Delivery e v.le Italia 12 Per ogni taglia e voglia
soddisfazione. Primi conditi
take away. 388 9944809 Panineria. Ci sono con dop-
il giusto, spiedini, gratinati, labirreria.pub pia e tripla carne, sennò con
crudi, tutto con la migliore
materia prima adriatica a va-
3 Nuovi gastropub cotolette di pollo fatte in
Birreria. A ottobre scorso ha casa, mentre i veg sono ripie-
riazione giornaliera. Dal lune-
dì al sabato dalle 8 alle 14.30.
Benso compiuto un anno, ma è già ni di burger di farro e borlotti
p.zza Cavour, 7 un must per gli appassionati. o di ceci, grano saraceno, zuc-
346 1167238
2 bensofood.com
Oltre alle migliori referenze chine, crusca d’avena, cipolla
e carote. Perché genuino
artigianali, qui trovate cose
Amburgheria Creativa La giovane Forlì interessanti pure sul fronte qui fa rima con goloso, vedi
via Romeo Ristorante. Un concept con- cibo. I fornitori sono picco- le chips al sale di Cervia, le
Galli, 24/26 temporaneo in centro, ormai le aziende del territorio, e il crocchette, la piadina fritta,
le irresistibili Jacket potato-
LA MIA FORLÌ es. Tutto fatto in casa. Dolci
QUI NON CI SI ANNOIA MAI
da veri golosi, servizio cate-
ring e domicilio.
Nonostante il cognome polacco, da mio nonno, sono forlivese doc. In passato ho
fatto diverse stagioni al mare per poi approdare a Predappio alla Locanda Appen- 6
nino (via Strada Nuova 48), dove ho conosciuto la cucina del territorio. Successi-
vamente, nel 2017, col titolare ci siamo buttati in questa “avventura” cittadina, un Convivio
concept moderno in pieno centro, dove la consulenza di Piergiorgio Parini ha fraz. Villanova
fatto la differenza. Qui valorizziamo la nostra Romagna con una tradizione rivista in via Bologna, 346
chiave moderna: passatelli e cappelletti non mancano, però rivisti in chiave personale, qualche 0543 934644
volta, anche con un tocco orientale. E la clientela, locale e non, ripaga. Molti arrivano da Faenza e convivioristorante.it
Ravenna, Bologna e Modena, se non da tutta Italia, grazie al passaparola e alla segnalazione sulle Solide certezze
guide. D’altronde qui oggi si vive e si mangia bene, e se in passato si trovava quasi solo cibo tipico, Ristorante. A undici anni dal
ora l’offerta è ampia, varia, di livello. Non a caso nel mio giorno libero mi piace variare tra posti trasloco da Castrocaro Ter-
semplici (per accontentare pure la famiglia) come Petito e fine dining dove prendere spunti e me, in posizione non troppo
confrontarmi con colleghi come Gianluca Gorini (vedi box). Se mi va una tagliatella al ragù come amena proprio sulla via Emi-
si deve si va alla Locanda Appennino, una buona pizza da Margherite Pizze Popolari, mentre per lia, il Convivio si è ricreato
bere ci sono BiFOR, un valido pub in piazza Cavour 14, o Desco, per un cocktail. Dolci? Gran Caf- una clientela di affezionati
fè 900 a Castrocaro (viale G. Marconi, 9), un classico intramontabile, sennò il gelato di Freddino, che tornano per la sala con-
dove pistacchio e nocciola sono i preferiti di mio figlio. E a dire il vero anche i miei. fortevole, per il servizio ef-
– Davide Grumbianin, chef di Benso ficace e disponibile, per una

GAMBERO ROSSO 134 FEBBRAIO 2023


FORLÌ

cucina di pesce moderna al civico 31 è il corner per gli Pizzeria. L’Otello è rossa con Trattoria. Un riferimento as-
e curata dove si osa senza acquisti. fiordilatte, pancetta croccan- sodato per tanti affezionati.
esagerare. Vini validi, pani te, pomodoro fresco, pepe- Ambiente d’antan con sala
maison e dessert da provare. 9 roncino, mentre la Gola (una bar all’ingresso, tavoli in le-
Occhio ai social per le serate delle appetitose special sta- gno scuro e lavagna con pro-
a tema. Insonnia gionali) con vellutata di zucca posta del giorno, una gestio-
via Giovanni maison, guanciale croccante, ne schietta e appassionata e
7 dalle Bande Nere, 8
388 5636556 fonduta di gorgonzola, sal- un’accoppiata vino-cibo che
via, amaretto sbriciolato. Qui
Desco ristoranteinsonnia.it
è difficile annoiarsi, perché il
fa la gioia dei buongustai. Le
bottiglie sono tante e frutto
via Giorgio Carne, pesce e pinse
menu è amplissimo, gli impa- di anni di viaggi ed esperien-
Regnoli, 12 Ristorante. Chef Andrea In-
351 7099121 sti sono leggeri e digeribili, i za del settore, i piatti sono
sonnia Barchi è anche un pa-
@desco.FORLÌ tron attento e partecipativo
topping adatti a ogni genere caserecci e sostanziosi. In al-
Prenotazione obbligatoria che oltre che dei fornelli si
di voglia. Stesso discorso per ternativa taglieri misti.
Cocktail Bar. Una ventina di il bere, con vasta selezione di
occupa amorevolmente degli
sedute in questo covo per ospiti in sala. La sua è una
birre. Atmosfera simpatica e 14
rilassata.
amanti della mixology. Sti-
le internazionale, posizione
cucina genuina e non banale, Osteria del mercato
centrale, uno staff in gamba
che copre ogni fronte: dalla
padella di cozze alla taran-
12 p.zza Cavour, 24
0543 034805
ma soprattutto drink frutto tina ai tagliolini al nero di Osteria L'Amorosa 335 5850835
di estro, tecnica e ingredienti seppia con vongole veraci e via Ravegnana, 319 osteria
di prima scelta. La scenogra- zucchine, dalla carne a pinse 0543 796100 delmercatoFORLÌ.it
fica parete con bottiglie di e pizze frutto di farine sele- @osterialamorosa Tradizione dura e pura
ogni tipo e origine è un capo- zionate. Cibo ruspante Trattoria. Il posto ideale se
lavoro. D’estate si può stare in allegra compagnia volete fare un tuffo nella vera
all’aperto. 10 Trattoria. Rustico e informa- cucina tipica romagnola, fat-
ta come hanno tramandato le
8 Margherite Pizze Popolari le, è il posto giusto per un
pranzo o una cena senza nonne e con prodotti di filie-
v.le Italia, 30
FuOri Misura Social Food 0543 1713378 impegno all’insegna di un ra cortissima, freschi e genu-
via Goffredo margherite.pizza repertorio casalingo sempli- ini. Taglieri di salumi, trippa
Mameli, 17 Insegna docet ce e di gran soddisfazione. croccante, sarda in saor, pa-
347 0477398 Impossibile saltare la pasta sta e fagioli, gli immancabili
fuori-misura.it Pizzeria. Di qualità e per tut-
fresca, che siano tagliatelle cappelletti, la cotoletta, fe-
ti i portafogli. L'impasto in-
Tutti inclusi al ragù o strozzapreti pastic- gato e cipolle. Il tutto in un
diretto, digeribile e fragran-
Bistrot. Più che un luogo per ciati e ravioli. Poi largo alla clima conviviale e allegro con
te, è realizzato con farine
bere e mangiare da mattina carne, per esempio grigliata tovagliette a quadri e qualche
semintegrali o con farro bio
a sera, è un progetto social- mista con verdure di stagio- bottiglia niente male.
romagnolo, lunga lievita-
mente utile dove persone ne, e a dolci per golosi inarre-
con disabilità diverse sono
zione e alta idratazione. Le
tonde, dai cornicioni leggeri stabili. Si prenota solo dalle 15
parte integrante dello staff.
Poi c’è una cucina eclettica e
e croccanti (volendo da arric- 11 alle 14 e dalle 18 alle 22.
Osteria Nascosta
chire con salse a scelta), sono
colorata, con i passatelli fatti
condite con prodotti al top.
13 via E. De Amicis, 1
347 4048746
in casa, salsiccia matta e ca-
volo cappuccio, gli hambur-
Birre artigianali e dehors. Osteria La Cantina Da cercare con attenzione
ger vegetali nel pan brioche 11 di via Firenze Trattoria. Si trova effettiva-
mente in un vicoletto, è pic-
con cipolla caramellata, spi- via Firenze, 183
nacino saltato, mayo vegan, La Marì d'Otello 377 1369841 cola e individuarla non è poi
i calamari alla piastra con via Isonzo, 51 @LaCantina così facile. Ma impegnatevi
crema di patate, flan di car- 389 5916294 DiViaFirenze perché ne vale la pena. An-
ciofo e scaglie di pecorino ro- lamaridotello.it Buona tavola che qui sulla tradizione non
mano. Fuori Misura Bottega Come a casa da un quarto di secolo si scherza, e una volta entrati

GAMBERO ROSSO 135 FEBBRAIO 2023


MINIGUIDA

per aprire lo stomaco ci sono e scalogno caramellato. Ot- Relax alle terme
piadina e salumi e formaggi. tima carne e bella carta dei
Poi si continua con la propo- vini. A DaGorini
sta del giorno, pochi piatti Bagno di Romagna - fraz. San Piero in Bagno -
ben fatti (a cominciare dai 18 via G. Verdi, 5
primi a base di pasta fatta in 0543 1908056 - dagorini.it
casa). Ce n’è pure per vege- Qbio Ristorante. Nel cuore della Valle del Savio, il quartier
tariani. Vini del territorio e p.le della Vittoria, 16 generale di uno dei più talentuosi cuochi di nuova
0543 1908024 generazione è una “casa” calda e intima, dove vale la pena
della regione. qbio.net affidarsi a una mano che sa stupire e a una testa che non
16 Mangiare si ferma mai. Un assaggio? Anguilla alla brace, birra scura,
sano e consapevole tarassaco e scalogno.
Pappa Pastificio & Cucina Pizzeria. Lievito madre, mix
B Paolo Teverini
via Punta di Ferro, 3 di farine selezionate e top-
0543 560781 ping stagionali. E poi una lie- Bagno di Romagna - p.zza Dante Alighieri, 2
pappapastificio.it vitazione lenta che assicura 0543 911260 - hoteltoscoromagnolo.it
Ode all’azdora leggerezza e digeribilità. Po- Ristorante. La casa di uno degli chef che anni fa hanno
Pausa Gourmet. Un laborato- chi ma sostanziali i principi scritto la storia della nuova cucina italiana, all’interno del
rio dove i metodi delle don- alla base di tonde classiche, suo elegante quattro stelle, è oggi teatro di un’esperienza
ne romagnole di una volta speciali e gourmet, come con la “E” maiuscola. Solidità, conoscenza del territorio,
convivono con tecniche e l’Orto Puro (San Marzano, mestiere: sono le basi di una proposta fra mare, Appennino
e orto, costruita con l’attenzione alla leggerezza e alla
macchinari più moderni. Per cipolla di Tropea, pomodori-
salubrità che da sempre la contraddistingue. Carta dei vini
proporre una tradizione se ni semi dry, carote, mistican-
monumentale.
possibile ancora più buona, za, olive taggiasche e mix di
e genuina. Grattoni, tortelli. semi) o la Gemma (fiordilat- C Essentia
passatelli tra gli innumere- te o mozzarella di riso, pesto
voli formati, sughi pronti rucola e basilico, chips di ca- Castrocaro Terme e Terra del Sole
piazza San Nicolò 2
nonché primi, secondi e con- volo nero e semi di girasole 0543 768260 - essentiaristorante.it
torni realizzati con prodotti tostati). Estratti di frutta e
freschi e stagionali, inclusi verdura oltre alle birre arti-
Presidi Slow Food. gianali.

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Petito Salumè
via F. Corridoni, 14 p.zza Cavour, 42
0543 35784 0543 36400
trattoriapetito.it @osteriasalume
Viva la Romagna A lume di candela
Trattoria. Un posto affidabi- Bistrot. Osteria ed enoteca
le dalla cucina semplice ma per autodefinizione, si tratta
non banale e golosa, dove la di un confortevole localino
materia prima è sempre di a gestione familiare, dove
filiera certificata. Il reperto- l’accoglienza col sorriso e un
rio qui si rivisita con un po’ ambiente curato e d’atmosfe-
di brio, come nel caso del ra sono promettenti biglietti Ristorante. Mazzancolla, zucca e i suoi semi: è un’idea del
cestino salato, mousse al ra- da visita. In tavola piatti del poco più che trentenne Andrea Giacchini, che quattro anni
viggiolo, riduzione di aceto giorno di pesce ma non solo, fa ha portato una ventata di freschezza nel centro termale
balsamico, pomodori secchi e curati e invitanti. Da non dello storico Concorso per Voci Nuove. Si è installato nelle
pesto di rucola e del tortello perdere i dessert, uno su tut- sale della ex Trattoria della famiglia Bolognesi, quelli della
al baccalà mantecato, crema ti la cassata romagnola con mitica Frasca, dove sfodera uno stile personale e piatti
di piselli, pomodorini confit squacquerone, granella di originali ed essenziali (appunto).

GAMBERO ROSSO 136 FEBBRAIO 2023


Gambero Rosso
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5 piatti della tradizione forlivese pistacchio e scorze di arancia 0543 705372


essiccate in casa. Valide bot- macelleriabonduri.it
Bartolaccio: il cosiddetto “bartlaz” è un tortello, quadrato tiglie. Carni & Salumi. Macelleria,
o a mezzaluna, di sfoglia acqua e farina ripieno di patate, rosticceria e gastronomia:
pancetta, formaggio grana stagionato, sale e pepe e cotto COMPRARE al bancone carni da razze
su una lastra di arenaria. Immancabile spuntino delle sa- di tutto il mondo grass fed,
gre di paese, è originario di Tredozio, dove le prime due 20 selezionate da allevamenti
domeniche di novembre si celebra una festa in suo onore. sostenibili. E poi una serie
Baccini di piatti pronti e da cuoce-
Paciarela: farina di mais per la polenta e fagioli, porri, pan- via Moscatelli, 24 re, dai fritti a sfizi come le
cetta e concentrato di pomodoro per il condimento. Una 0543 28020 torrette di melanzane con
saporita preparazione di origine contadina che si gusta pasticceria
baccini.com pomodoro, mozzarella e ba-
tiepida oppure fritta. silico. Staff affiatato e com-
Pasticceria. Da quarant’anni
petente. Persino cibo ad
Pisgheini: sono le caratteristiche “pesche dolci”, specialità esatti il prolifico laboratorio
hoc per gli amici a quattro
dolci tipiche del Natale e del Carnevale. Si tratta di biscot- artigianale sforna un assorti-
mento di dolci di tutto rispet- zampe.
tini di frolla modellati a palline e, una volta cotti, accoppia-
ti a due a due “incollandoli” con un sottile strato di crema to, anche all’ingrosso per bar
e ristoranti della zona. Al ban-
23
al cioccolato. Infine si imbevono nell’Alchermes e si pas-
sano nello zucchero. cone bignè, pasticcini, torte Cecchini
di stagione, dolci delle feste, v.le dell'Appenino,
Scroccadenti: sono il corrispettivo dei cantucci senesi, insieme ad altrettanto nume- 583
realizzati con un impasto a base di farina, zucchero, burro, rosi sfizi salati. Pure catering. 0543 86068
uova e mandorle, cui viene data una forma di salamino Aperta dalle 6 alle 18 (nel fine fornocecchini.it
che dopo la cottura in forno sarà tagliato a fette rimesse settimana fino alle 12.30). Panetteria. Le altre due sedi
nuovamente a tostare. Tradizione vuole che si gustino sono in via Decio Raggi 144
“tocciati” (tuffati) in un calice di Albana. 21 (0543 64013) e in viale Ri-
sorgimento 165-47 (0543
La Baita del Buongustaio 093626). Una realtà di con-
c.so G. Garibaldi, 111 tenuto che da tre genera-
0543 29657
349 0039021 zioni, a partire dagli anni
labaitadel Cinquanta, lavora artigia-
buongustaio.com nalmente prodotti genuini e
Gastronomia. Rinomata bot- gustosi: pane in ogni forma
tega amata pure dagli addetti ovviamente, accanto a ru-
ai lavori, che dalla metà degli stici, piadine, pizze, tipicità
anni Ottanta è un pit stop romagnole, senza contare
prezioso per una spesa da i dolci, tra torte su ordina-
veri gourmet. Dai formaggi zioni e specialità delle feste.
da accompagnare a mostar- Pure alimentari di qualità.
de e confetture a salumi e
insaccati dall’Italia e dall’e- 24
stero, dalla pasta fresca fatta
a mano a quella artigianale,
Caffeteca –
fino alla sciorinata di conser- Gardelli Specialty Coffee
ve, salse, sottoli, dolciumi. via I. Versari, 2
Senza contare i vini. 0543 806574
Tardura: minestra del periodo pasquale, “tirata” (in dialet- shop.
to significa “tiratura”) nel brodo, altrove nota come strac- 22 gardellicoffee.com
ciatella e simile come impasto ai passatelli. Uova, pangrat- Caffè & Bar. "Acidity is not a
tato, parmigiano, sale e noce moscata vengono mescolati Bonduri crime" è il claim del locale di
insieme e poi versati nel brodo di carne bollente. v.le Bologna, 226 Rubens Gardelli, figlio di ba-

GAMBERO ROSSO 138 FEBBRAIO 2023


FORLÌ

risti e affermato torrefattore. 27 genuino, da facile bis, con i 32


Il posto è moderno e lumino- classici - dal pistacchio al fior
so, l’offerta incentrata su ot- Fabbri Denis di bufala - accanto a varianti Mercato delle Erbe
timi specialty, da eccellenti via Baldiniana, 12 inedite (distillati, vini, for- p.zza Cavour, 17
monorigini di casa e ottime 347 5364058 maggi) che valgono l’assag- 392 8285814
agricola @mercatoerbeFORLÌ
miscele. Per la colazione non fabbridenis.it gio. Poi granite, torte gelato,
Mercato. Rinnovato a partire
mancano lievitati e panca- semifreddi, stecchi. Occhio ai
Azienda Agricola. Vicino dallo scorso agosto nell’ambito
ke, dolci o salati, mentre a social per le giornate a tema.
all’uscita dell’autostrada, l’a- di un più ampio progetto di va-
pranzo ci sono panini e piatti
freddi.
zienda di Fabbri Denis, figlio
di agricoltori, è tra le prime
30 lorizzazione del centro, è oggi
una struttura moderna con ca-
25 in Italia ad aver incentrato la Gardini sette in legno bianco come box
produzione - biologica - sulla fraz. Vecchiazzano e cinque gazebo nel piazzale ri-
Caffè dei Corsi nocicoltura. Dal 2008 negli (zona artigianale 7) strutturato, riconcepita come
via delle Torri, 28 oltre 5 ettari di terreno si via E. Benini, 38 cuore della piazza del “food”.
0543 36382 lavora a mano e si concima il 0543 480375 Qui infatti si compra da azien-
caffedeicorsi.it terreno con materiale orga- gardinicioccolato.it de del territorio, si beve e si
Caffè & Bar. Posizione stra- nico, senza l’ombra di diser- Cioccolato. Le creazioni di mangia. Pesce (per esempio da
tegica, ambiente piacevole banti. questa azienda familiare Acquolina Pescheria & Cucina,
e proposta versatile, dalla nata negli anni Cinquanta vedi), ma pure sushi, e birra.
colazione all’aperitivo non-
28 come panificio ed evolutasi
nel campo della pasticceria e 33
ché per acquisti gourmet da Flamigni dal 1930 poi, dal 1987, nell’arte cioc-
una dispensa fornita tra l’al-
tro di ottimi vini. Espressi,
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cappuccini e persino tè sono flamigni.it Italia e all'estero. Studio, cre-
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il cuore dell’offerta, ma il li- atività, voglia di innovazio- anticapasticceria.it
Pasticceria. È uno dei torroni
vello è lo stesso per gli sfizi ne e legame col territorio ne
più noti e apprezzati, figlio Pasticceria. Un nome storico e
salati e i piatti disponibili a contraddistinguono la ricca
di un’attività nata nel 1930 consolidato dove le vetrine
mezzogiorno. Dulcis in fun- produzione, tutta illustrata e
e cresciuta di generazione in sono un’irresistibile tentazio-
do, un aperitivo coi fiocchi in vendita anche sul sito.
generazione. Negli anni '70 ne. La proposta è classica, dol-
con calici e finger food ad
hoc.
la svolta decisiva verso una
produzione più articolata,
31 ce e salata: lieviti da colazione
dalle ricche farciture, crema

26 che oggi contempla anche Gelatomania in primis, mignon, torte da


panettone, pandoro e colom- via Ravegnana, 208 ricorrenza, frollini e specialità
DallaNonna ba, nonché varie specialità
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tipiche come gli “scroccaden-
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secondo la tradizione della Gelateria. Un prodotto frut-
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pastafresca casa. to di ricerca e studio, fatto
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v.le dell'Appennino,
1988 sono aperte a tutti gli 120 equilibrato, è da provare nei Caffè & Bar. Un posto a misura
amanti della sfoglia tirata 0543 1800505 gusti melone, fragola, pesca di intenditore, vista la varietà
ancora col mattarello. Ma @freddinogelato nettarina, fico, kiwi. E anco- di miscele e singole origini
non ci sono solo tagliatelle, Gelateria. Laboratorio a vi- ra, l’Oro di Romagna con cre- (anche da acquisto) prove-
ravioli, cappelletti, cannel- sta, staff motivato e compe- ma all’Albana passita e uvetta nienti dai paesi più vocati. Poi
loni, lasagne: piadine (anche tente, locale moderno e lumi- o la Crema Artusiana, senza ci sono i dolci della colazione,
per vegetariani e vegani) e noso con piccolo spazio verde contare le varianti stagionali. le proposte per il pranzo e un
crescioni valgono altresì l’as- interno. Le carapine custodi- In più semifreddi, torte gela- piacevole aperitivo che scorre
saggio. scono un prodotto fresco e to, granite e ghiaccioli. tra cocktail, vini e birre. Se ave-

GAMBERO ROSSO 139 FEBBRAIO 2023


MINIGUIDA

te dubbi - è altresì rivendita di Enoteca. L’indirizzo è dell’uffi- sto, con cinque camere e una
specialità alimentari - o voglia cio direzionale, aperto al pub- suite con soppalco curate e
di saperne di più, chiedete. blico (mentre il magazzino, confortevoli. Il giardino nella
con le migliaia di bottiglie in corte, dove quando la stagione
35 vendita, è in un'altra sede). lo permette si consuma la cola-
zione a buffet, è un plus. Piena
I Sabbioni Ma per il resto è (quasi) tutto
virtuale: una piattaforma di disponibilità per ogni esigenza
fraz. Castiglione e “coccole” di benvenuto.
via dei Sabbioni, 22 e-commerce interamente de-
0543 755711 dicata al vino nata nel 2008
isabbioni.it grazie a un dream team di
39
Azienda Olearia. I 1.500 olivi informatici, sommelier e im- Giardino 34
sono su un terroir unico, prenditori. Oggi è tra le più via San Pellegrino
richiamato pure nel nome solide a livello mondiale, effi- Laziosi, 34
dell’azienda e simboleggiato cientissima e di facile e intui- 350 0443255
dal logo, un mammut (il cui tiva consultazione. giardino34.it
scheletro è stato ritrovato in Bed & Breakfast. Si trova nel
queste sabbie e oggi esposto DORMIRE quartiere universitario, vicino
al Museo Civico di Scienze Na- al centro, in un edificio antico
turali di Faenza). Oltre all'olio 38 che una volta ospitava lo stu-
evo Tre Foglie Prime Colline, dio dell’artista forlivese Car-
si produce anche vino. Corte Livia men Silvestroni, e che rimane
c.so della luogo di incontri ed eventi
36 Repubblica, 44/B arricchito da quadri, sculture,
0543 1650336 dipinti, tutto in vendita. La ge-
I Sapori della Natura cortelivia.it stione è familiare, a cura della
v.le F.lli Bed & Breakfast. Un edificio di famiglia Fabbri, le stanze dota- ™ Cartina di Alessandro
Spazzoli, 14a tre piani ristrutturato con gu- te di ogni comfort. Naldi
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Frutta & Verdura. Un trionfo Tra cultura, tradizioni, enogastronomia, turismo e mobilità sostenibili si sviluppa
di colori e profumi in questa la città nel cuore del comprensorio romagnolo, a due passi dal litorale adriati-
bottega dedicata a tutto il co e a pochi chilometri dai paesaggi incontaminati e dalle dolci vette del Parco
buono che campagne e frut- Nazionale delle Foreste Casentinesi. Crocevia di turisti e viaggiatori, Forlì si è
teti di Romagna e non solo ritagliata con le grandi mostre presso i Musei San Domenico, le eccellenze cu-
regalano in stagione. Oltre a linarie di carne e pesce, gli ampi polmoni verdi, una sua precisa identità. Punto di
quello che arriva dagli agri- incontro della produzione agroalimentare locale è il ricco e vivace mercato di Piazza delle
coltori locali, sempre fresco e Erbe, recentemente ristrutturato e reso ancora più attrattivo grazie all’installazione di nuove
di prima scelta, non mancano strutture di vendita e alla somministrazione di alimenti di prima qualità. Attorno a questo
specialità esotiche e primizie, straordinario complesso architettonico si sviluppa una fitta rete di ristorantini, bistrot, pub,
nonché preparazioni già puli- cocktail bar che coniugano tradizione, sperimentazione e valorizzazione delle produzioni
te, confetture, sughi, sottoli. vitivinicole tra le più prestigiose d’Italia. Ed è stato grazie all’intraprendenza di imprenditori
capaci e coraggiosi che il settore ha retto all’urto del Covid e alla crisi attuale dettata dall’au-
37 mento dei costi delle materie prime. In questi ultimi anni, inoltre, è partito un articolato pro-
xtraWine getto di restauro e valorizzazione del cosiddetto Miglio Bianco, un concentrato di architettu-
ra razionalista che si snoda attorno a viale della Libertà e al complesso dell’ex Gil meritevole
via Cristoforo
Colombo, 28 di essere candidato a Patrimonio dell’Umanità dell'Unesco. Questi gioielli paesaggisti e culi-
0543 771911 nari fanno di Forlì un luogo da riscoprire e dove tornare sempre.
xtrawine.com – Gian Luca Zattini, Sindaco

SUL PROSSIMO NUMERO: MINIGUIDA DI CREMONA

GAMBERO ROSSO 140 FEBBRAIO 2023


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SANDWICH O TRAMEZZINO?
SANDWICH
parole e disegniO
di TRAMEZZINO?
Cinzia Leone

È IO SONO
1 9 2 6 T O R I N O , CA F F È M U L A SS A N O UN T RAMEZZO
T RAMEZZINO JOHN
INSISTO, IO CHE DIVIDE MONTAGU
VUOL SONO GABRIELE I PAST I DELLA IV CONT E DI
SQUISITO DIRE GIORNAT
GIORNATA
TA E SI CHIAMA
D’ANNUNZIO
UNZIO SANDWICH
QUESTO QUESTO SANDWICH
T RAMEZZINO E IL NOME PERCHÉ L’HO
SANDWICH?
SAN
S ANDWICH?
DWICH? È OPE
OPERA
RA MIA INVENTATO IO
NEL 1718

PER NON
INT ERROMPERE
UNA PART ITA
A CART E HO CHIESTO
DEL ROAST BEEF
T RA DUE FET T E
DI PANE
IMBURRATO

MA SONO SONO NATA C’ERA IL


IL CONT E STATA IO, PROIBIZIONISMO
A TORINO MA
L’HA INVENTATO, ANGELA E CON LA
A 14 ANNI
E D’ANNUNZIO MULASSANO, MIA AUTO
SONO EMIGRATA
GLI HA DATO A LANCIARLO T RAFFICAVO
A DET ROIT E
IL NOME IN ITALIA IN LIQUORI T RA
HO APERTO DEI
RISTORANT I USA E CANADA

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PRIME DONNE
A PRENDERE POI
LA PAT ENT E HO DECISO
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GAMBERO ROSSO 144 FEBBRAIO 2023

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