Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
IN EDICOLA IL 25 FEBBRAIO 2023 | Poste italiane S.p.A. Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n° 46) art. 1 comma 1 aut. n. MBPA/C/RM /45/2018
Austria € 10,90, Germania e Olanda € 10,90; Belgio, Francia, Grecia, Lussemburgo, Portogallo (Cont.),Principato di Monaco e Spagna € 9,50; Svizzera Chf 13,90; Svizzera Canton Ticino Chf 12,90; Gran Bretagna £ 11,30.
GUID
A
D
ITALOP
IN OMAGG
I
O
FOOIAN
In esclusiva da Lidl i prodotti Deluxe
approvati da Gambero Rosso
¨ïÀÒóÀ¸ÀÒÒà
DA
APPROVATO
SSO
GAMBERO RO
e!
sulla confezion
l
Disponibili da
6 MARZO
in tutti i
Ù¨¸àėÀ=À¤Òĸ
ÒÒĊàÒàÙú¤À¨óÒúï¨Òŏ¨¨ÒÒ¨Ùė¤¨ÀÙàóúȝǿìïà¤àúúǿ
¨óÒúï¨ Òŏ¨¨ÒÒ¨Ùė ¤¨À Ùàóúȝǿ ìïà¤àúúǿ
è nata l’esclusiva collaborazione con Gambero Rosso
Una selezione di prelibatezze della linea Deluxe, il marchio premium di Lidl½¨óÀ¤ÀóúǿÙ¸ÿ¨ì¨ïÀÒì器ÀनÀóÿàÀ
ÿàÀ
Àٸ﨤À¨ÙúǿݤÒĊÀÙ¨Ùú¨ÀÙàØÀàqualità e convenienzaıiÙ¸ØؤÀeccellenzaóàúúàìàóúÒ¸Àÿ¤ÀėÀनÒÒ
¸Àÿïǿ¤ÀGambero Rosso, che ha assaggiato e valutatoúú¨ÙúبÙú¨Àìïà¤àúúǿDeluxeİóó¨¸ÙÙ¤àÀÒìï¨óúǿ¸Ààóà àóàà
óÀ¸ÀÒÒà¤À“Approvato da Gambero Rosso”. Ideato in esclusiva per Lidl Italia, rappresenta un marchio di qualità ità
ì¨ïÀÿúïúǿó¨¸ÒÀ¨ï¨Àìïà¤àúúǿ¸àÿïȔ¨ú½¨¸ÒÀ¨óì¨ïúǿ¤ÀGambero Rosso hanno selezionato per te!
SCOPRI TANTI
ALTRI PRODOTTI
APPROVATI DA
GAMBERO ROSSO
SUL NOSTRO SITO
IN
IN OMAGG
I
T
O
ITALOP
FOOIAN
LA
D
GUID
A
Austria € 10,90, Germania e Olanda € 10,90; Belgio, Francia, Grecia, Lussemburgo, Portogallo (Cont.),Principato di Monaco e Spagna € 9,50; Svizzera Chf 13,90; Svizzera Canton Ticino Chf 12,90; Gran Bretagna £ 11,30.
IN EDICOLA IL 25 FEBBRAIO 2023 | Poste italiane S.p.A. Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n° 46) art. 1 comma 1 aut. n. MBPA/C/RM /45/2018
tendenze
Come, dove e cosa
mangeremo
34 49
VERTICALE. AMARONE BERTANI TRAVEL. BASSO GARDA E SINGAPORE
CHEF. MORELLI E ZILLO MINIGUIDA. CREMONA
,
l editoriale 4 Omakase di Paolo Cuccia
PIZZE AL TAGLIO
BUONE PASTICCERIE GELATERIE BIRRE
OTTIME BUONE BUONE BUONE
ECCELLENTI OTTIME OTTIME OTTIME
ECCELLENTI ECCELLENTI ECCELLENTI
Omakase
Un’importante trasmissione di inchie-
sta ha recentemente condotto un ap-
profondimento sul mondo degli chef.
L’approccio – come spesso in questi
contesti accade – è stato molto critico
nei confronti sia dei professionisti dei
fornelli e sia nei confronti di una guida in-
ternazionale che pubblica voti e recensioni dei risto-
ranti (in questo caso) italiani. Non è nello stile di
Gambero Rosso entrare in polemica né nei confronti
degli operatori professionali né verso particolari stili
di cucina né, tantomeno, verso nostri prestigiosi con-
correnti. Crediamo infatti che il mondo della enoga-
stronomia meriti attenzione, riflessioni continue e
approfondite che mettano in risalto gli aspetti positi-
vi e che di conseguenza riescano a collocare in un’om-
bra critica quelli difettosi. Abbiamo quindi deciso di
dedicare questo numero del mensile Gambero Rosso
alle tendenze e alle tante trasformazioni in atto nel
mondo enogastronomico. Ci siamo domandati cosa
come e dove mangeremo nel prossimo futuro. E in
qualche modo abbiamo fatto nostra la formula dell’O-
makase – mi fido di te ma anche mi affido a te – cui
abbiamo dedicato un approfondimento sul fronte ita-
liano: al di là della traduzione, il termine giapponese
Omakase indica uno stile di ristorazione e un modo
di mangiare che nasce a Oriente ma che progressiva-
mente si estende a diverse (se non tutte) forme di of-
ferta culinaria, che siano improntate alla creatività o
che puntino maggiormente sulla capacità di scovare
ingredienti meno noti o di una qualità eccellente.
Scegliendo un percorso Omakase, gli avventori si af-
fidano alla cura e alle scelte dello chef. E questo av-
viene, e in realtà avveniva già da tempo, sia con i
menu degustazione e sia con il format del tradiziona-
le piatto del giorno. Lo stile Omakase riprende in ma-
niera esplicita questa dimensione dell’affidamento al
cuoco per il successo e l’esperienza del pranzo e della
cena. La ulteriore riflessione che è scattata in reda-
zione – semplice ma crediamo efficace – consiste nel
fatto che anche Voi lettori nel comprare la rivista Vi
affidate alla nostra cura e al nostro menu editoriale.
Speriamo quindi di farlo sempre intrigante e saporito
e di stuzzicare la Vostra fantasia e la Vostra curiosità.
– Paolo Cuccia
RITRATTO DI CHEF
Gli chef più talentuosi d’Italia raccontano la loro storia, il
presente e il futuro della ristorazione italiana. L’occasione
per capire cosa c’è dietro i grandi piatti e le storie di cuochi
divenuti veri e propri talent mediatici.
in esclusiva su Sky 133 e 415
in onda dal lunedì al venerdì alle 15
tutti questi quotidiani, riviste e libri sono frutto del lavoro esclusivo del sito eurekaddl.mom per favore lasci perdere chi li ruba soltanto e venga a sostenerci scaricando da noi, la aspettiamo!
tutti questi quotidiani, riviste e libri sono frutto del lavoro esclusivo del sito eurekaddl.mom per favore lasci perdere chi li ruba soltanto e venga a sostenerci scaricando da noi, la aspettiamo!
le
brevi
I GIOVANI ALLA SCOPERTA DEL CAFFÈ, ANZI DEI CAFFÈ
A TORINO I CAFFÈ STORICI PUNTANO SULLA CUCINA
BOLOGNA IN 10 SPECIALITÀ E 23 INDIRIZZI UN PIATTO DI PASTA AL SUGO?
NEL 2023 COSTERÀ DI PIÙ BOOM DEL GELATO ARTIGIANALE.
E IL GAMBERO FESTEGGIA LA GIORNATA EUROPEA IL PACKAGING
IL COCKTAIL DI STAGIONE TAVOLE VEG, LE MIGLIORI 9 A ROMA
START UP DEL FOOD&BEVERAGE, INVESTITI IN EUROPA OLTRE 156 MILIONI.
ITALIA ULTIMA THE HOTEL GAZETTE CONTROCORRENTE
LE BREVI
IL PACKAGING
a cura di Michela Becchi
IL COCKTAIL DI STAGIONE
a cura di Paola Mencarelli
UMESHU SAZERAC
di Marco Maria Dell’Accio,
Maré | caffè, cucina, spiaggia, bottega, Cesenatico (FC)
2 cl Ota Kokoro Sake
3,5 cl Heiwa
Suppai Umeshu
1,5 cl Crème de Poire
Williams Merlet
2 dash Absinthe
Blanche
2 dash Soluzione
salina
Tecnica:
Stir and Strain
Bicchiere:
Savage Lowball
by Nude
www.calatronivini.com
LE BREVI
Startup del food&beverage, investiti in Europa oltre 156 milioni. Italia ultima
Nell’agroalimentare e nella ristorazione è “obbligatorio” in- agroalimentare) e alcune delle imprese tech del settore
vestire in tecnologia, ma l’Italia è il fanalino di coda in Euro- quali xFarm Technologies, 3Bee ed Elaisian: la tecnologia
pa dove complessivamente sono stati 156 milioni di in campo agroalimentare è ormai una presenza
euro gli investimenti nel 2022. Il ritardo italiano consolidata, vuoi per la necessità di rendere
lo disegna bene Peter Kruger, presidente di più efficienti i processi di produzione e la-
Agrifood-Tech Italia, che evidenzia come vorazione, vuoi per la sensibilità di guar-
«la quantità di investimenti attratti dalle dare avanti in termini di nuovi servizi da
startup italiane, pari allo 0,3% del capita- offrire al consumatore finale. «Il valore
le totale investito in startup agrifood- degli investimenti medi in Italia deve
tech su scala globale (solo in Europa, essere competitivo con il resto dell’Eu-
secondo i dati di DigitalFoodLab, la ropa ed è essenziale che le aziende del
raccolta di capitali delle foodtech nel comparto lavorino con un approccio
2021 ha sfiorato quota 10 miliardi di più agile e collaborativo, affinché si
euro), segnala da un lato un drammatico possa creare un ecosistema forte e resi-
ritardo nella capacità del Paese di tenere il liente – afferma Sharon Cittone, fondatri-
passo con l’innovazione e dall’altro anche gli ce e ceo di Edible Planet Ventures, una piat-
enormi margini di crescita di questo settore». taforma olistica per stimolare l’innovazione in
I dati emergono dalla ricerca di TheFoodCons in colla- campo agroalimentare – L’Italia, da sempre regina del
borazione con Agrifood-Tech (l’associazione che raggrup- food, rischia di perdere la partita pur avendo le carte in
pa i più importanti operatori nel campo dell’innovazione regola per vincerla».
CONTROCORRENTE
LIBRI
a cura di Antonella De Santis
COSA LEGGE CHI SCRIVE? Avrò avuto 15 anni quando mi sono fatta regalare a Natale il
ALESSANDRA TIBOLLO Cucchiaio d’Argento. Il Rocci della cucina, con le pagine ugual-
Giornalista gastronomica mente sottili, croce e delizia per gli appassionati e che ai tempi
di internet può sembrare più che altro un elegante fermaporta
argentato. Allontanandoci dalla cucina, anche se ambienta-
to in una caffetteria in Giappone, in questi ultimi tempi mi vedere una persona cara che non c’è più. Infine il libro che
sono appassionata alla saga di Toshikazu Kawaguchi. Finché regalo a chi voglio bene: Il Dio delle piccole cose dell’indiana
il caffè è caldo è il primo della trilogia. Il tocco leggero del- Arundhati Roy. Se fosse sfuggito (è del 1997) sono felice di dare
la scrittura è la cifra nipponica, ma non è altrettanto lieve l’opportunità di rimediare a chi sta leggendo queste righe. [Nel
metabolizzare l’illusione di poter viaggiare nel tempo per ri- prossimo numero curioseremo tra le letture di Katie Parla]
DESIGN
a cura di Sonia Massari
1 2
5 6
I VINI Tre Bicchieri dalla guida del Gambero Rosso L’EVENTO Tre Bicchieri® della guida VINI D’ITALIA
VINI D’ITALIA 2023 protagonisti di un eccezionale 2023, guida che valuta assaggia e recensisce ogni anno
percorso degustazione a Verona a Vinitaly 2023, 55a la migliore produzione vinicola italiana, rappresenta
edizione del salone internazionale dei vini e dei distillati. in tutto il mondo l’appuntamento più atteso da
professionisti ed appassionati del settore vitivinicolo
(italiano e non).
parole di Loredana Sottile to con un lavoro di fidelizzazione quel modello, auspicato da tem-
dei buyer consolidato negli anni. po, che vuole distinguere sempre
Secondo la scienza i 55 sono gli Infine, l’esordio del nuovo assetto più gli spazi dedicati agli addetti ai
anni dell’ottimismo. E di ottimi- governativo: Federico Bricolo nuo- lavori da quelli pensati per il gran-
smo, infatti, se ne respira tanto in vo presidente, nessun direttore de pubblico di appassionati. Per i
casa Veronafiere per la prossima generale e maggiori deleghe alla professionisti si è pensato a po-
edizione di Vinitaly: la 55esima, ap- figura dell’amministratore dele- tenziare in chiave innovativa gli
punto, che si terrà a Verona dal 2 al gato, Maurizio Danese. E per dirla incontri b2b tra aziende e buyer,
5 aprile. Un ottimismo giustificato con lui, «questo sarà un Salone In- oltre a rafforzare il formato “Taste
da tanti fattori. Prima di tutto l’a- ternazionale dei vini e distillati più and Buy” con operatori specializ-
ver superato la prova Covid, rima- leggero, smart ed efficace». zati individuati dalla rete fiera in
nendo un appuntamento centrale collaborazione con le imprese. In
nel calendario vitivinicolo globale. RAFFORZAMENTO DEL B2B questa direzione si muove anche
Poi, l’attesa per un’edizione piena- All’interno del perimetro fieristico la piattaforma digitale “Vinitaly
mente internazionale senza limiti i riflettori saranno puntati sul bu- Plus” per il consolidamento dei
agli arrivi dall’estero e soprattut- siness, secondo il rafforzamento di rapporti commerciali lungo X
Dopo il ritorno dello scorso anno, con ancora delle restrizioni sull’este- I SALONI TEMATICI
ro, questo sarà un Vinitaly nuovamente e pienamente internazionale?
Micro Mega Wines -
Non che non lo sia stato lo scorso anno, dopo due anni di stop. Ricordo
Micro size, mega quality
che nonostante le “fisiologiche” assenze in particolare di Cina e Russia,
“Piccolo è bello” è lo slogan di que-
l’incidenza di operatori esteri in rapporto agli ingressi è stata tra le più
sta sezione di Vinitaly curata dal
alte mai registrate. Quest’anno abbiamo aumentato considerevol-
wine writer Ian D’Agata e dedicata
mente il budget sull’estero e contiamo di avere circa il 40% di top
alle produzioni di piccoli volumi, di
buyer in più rispetto al 2022. Grande ritorno sarà quello della Cina, che
nicchia e a tiratura limitata che
dopo i lockdown è pronta a riprendersi il proprio status di colosso
giunge quest’anno alla seconda
emergente. Con i nostri uffici di Shanghai e la joint venture di base a
edizione. Confermata la presenza di
Shenzhen, in coordinamento con Verona e la rete Ice, stiamo selezio-
circa 40 aziende per un palinsesto
nando i principali operatori del mercato del Dragone: si va dai gruppi
di degustazioni e masterclass che
di primo livello dell’Horeca, come il Gruppo Bottega, Ensue, Vino Ben-
varcheranno i confini della fiera, con
to e Wine Universe, ai primi 20 importatori nazionali a livello di volume
attività organizzate anche a Vinitaly
e di valore come Cws, Interpocrom e Asc, alle piattaforme di e-com-
and the City. Tra i partecipanti, i vini
merce come Lady Penguin e Vinehoo. Una task force che sta lavoran-
prodotti da Nerello Mascalese in
do su oltre 100 buyer cinesi estremamente qualificati. L’evoluzione
Calabria, il Dorona della laguna ve-
quantitativa della domanda estera riguarderà ovviamente un po’ tutti
neta, il Moscato Giallo dei Colli Eu-
i principali mercati di sbocco ed emergenti, a partire dagli Stati Uniti e
ganei, l’Albarossa piemontese pas-
dal Canada alla Corea del Sud passando per il Vecchio Continente fino
sando per l’autentico Trebbiano
al Sud America.
Abruzzese fino al Cabernet Franc in
Toscana e al maceratino Ribona.
Dopo un triennio così destabilizzante, tra Covid, guerra e inflazione, cosa
chiedono oggi gli espositori a un Salone importante come Vinitaly? International Wine Hall
Siamo consapevoli che l’ascolto corale sia alla base della crescita comu- Si tratta del padiglione dedicato alla
ne, perché Vinitaly non è solo di Veronafiere ma un patrimonio da con- produzione internazionale che ospi-
dividere con tutto il mondo del vino. Allo stesso tempo siamo convinti ta la maggior parte degli espositori
di dover offrire non solo opportunità e servizi ma anche direzioni preci- esteri presenti a Vinitaly. Diversi i Pae-
se al settore. Per questo oltre alle occasioni di business – perché è que- si presenti agli stand dalla Francia al
sta la richiesta principale delle imprese - abbineremo sempre di più Libano, dal Sud Africa a Santo Do-
quella di analisi e informazione sui mercati da condividere con il com- mingo, dal Portogallo alla Spagna
parto. Il tutto anche attraverso una maggior diffusione degli strumenti senza dimenticare Austria, Argentina
online. Ciò che continueremo a ridurre in maniera selettiva in fiera sa- e Brasile. Tra le new entry dell’edizio-
ranno invece gli appassionati. ne 2023, Armenia, Bulgaria, Algeria e
Tunisia in collettiva e il progetto Bal-
Appassionati che troveranno, invece, un altro luogo loro dedicato: Vini- can (Macedonia, Albania e Serbia).
taly and the City. Che margini di crescita ci sono per questo fuori Salone? Vinitaly Bio
Se l’approccio in fiera è sempre più orientato al business e rivolto agli Il vino biologico certificato prodotto
operatori professionali altamente specializzati, Vinitaly and the City in Italia e all’estero si dà appunta-
(31 marzo – 3 aprile) è chiamato a diventare a tutti gli effetti il fuorisa- mento all’Organic Hall con Vinitaly
lone dedicato ai wine lover. La quattro giorni organizzata nel centro Bio, lo spazio voluto da Veronafiere
storico di Verona punta ad accrescere la presenza degli amanti del per raccontare le dinamiche del
vino attraverso un programma ricco di masterclass, degustazioni, vino bio e della sua produzione. Ol-
wine talk e appuntamenti cultuali in grado di soddisfare le aspettati- tre ai desk espositivi, spazio anche
ve e le esigenze del grande pubblico. Una demarcazione ancora più all’enoteca bio con la presenza dei
netta, questa che abbiamo intrapreso con Vinitaly già a partire dallo vini biologici degli espositori e alle
scorso anno, che punta a perfezionare il lato b2b all’interno della fie- sale degustazioni, dove i produttori
ra e la cultura e il racconto del vino in città. Secondo le nostre indagi- possono presentare direttamente
ni, infatti, Verona rappresenta un valore aggiunto imprescindibile per le proprie etichette ai buyer nazio-
espositori e operatori. nali ed esteri. X
Vinitaly: EXTRAVERGINE,
business e AGRIFOOD E PACKAGING
internazionalizzazione Sol&Agrifood e B/Open
Olio extra vergine di oliva, birre artigianali,
E Verona città si apre produzioni enogastronomiche di qualità
al grande pubblico e, new entry 2023, i sidri. Questi i protago-
nisti della 27esima edizione di
VINITALY AND THE CITY Sol&Agrifood, il salone internazionale
dell’agroalimentare di qualità in program-
Degustazione Vini d’Italia
ma a Veronafiere in contemporanea con
Dal 31 marzo al 3 aprile 2023
la 55esima edizione di Vinitaly, a cui si af-
Cortile del Tribunale | Verona
fianca quest’anno – all’interno dello stesso
venerdì 31 marzo - 18:00-24:00
padiglione – B/Open, la rassegna b2b de-
sabato 1 aprile - 15:00-24:00
dicata al biologico e alle produzioni atten-
domenica 2 aprile - 15:00-24:00
te alla sostenibilità. Obiettivo: incrementa-
lunedì 3 aprile - 18:00-24:00
re gli eventi che hanno come focus il food
certificato, all’interno di un calendario in
VINITALY linea con le esigenze delle aziende del
Degustazione Tre Bicchieri 2023 comparto. Dal forte impatto business, la
Domenica 2 aprile | h: 11:00 – 16:30 sinergia tra le due rassegne diventa così il
Sala Argento | Palaexpo | luogo di incontro tra offerta e domanda
Ingresso A2 | Piano -1 dove gli espositori raccontano i propri pro-
dotti a buyer e operatori Horeca attraverso
Presentazione masterclass, degustazioni, educational e
Guida Oli d’Italia 2023 dimostrazioni in cucina.
Lunedì 3 aprile | h: 15:00 Vinitaly Design
Sala Salieri | Palaexpo | Piano -1 Spazio anche ai prodotti e agli accessori
che completano l’offerta legata alla pro-
duzione e alla promozione a Vinitaly De-
E a Verona si consolida l’asse Gambero Rosso-Vinitaly sign, il salone di Vinitaly dedicato all’og-
Per questa 55esima edizione si rinnova e si rafforza il rapporto tra gettistica per la degustazione e il servizio,
Gambero Rosso e Vinitaly, con una serie di iniziative sia dentro agli arredi per cantine, enoteche e risto-
sia fuori dalla Fiera. ranti e al packaging personalizzato e da
Esordio per la degustazione di Vini d’Italia a Vinitaly and the City: regalo. Al Salone è legato Vinitaly Design
quattro giorni (31 marzo-3 aprile) di wine tasting con alcune delle Int’l Packaging Competition, il concorso
migliori etichette selezionate dalla Guida 2023 del Gambero Ros- organizzato da Veronafiere e Enolitech
so nella splendida cornice del Cortile del Tribunale di Verona. che premia il miglior design di packaging
Dentro il quartiere fieristico, invece, nella giornata inaugurale del di vini, distillati, liquori, birre e oli extra ver-
Salone, avrà luogo come di consueto la degustazione Tre Bic- gine di oliva. Undici le categorie in gara
chieri, dove si potranno ritrovare i vini che hanno ottenuto il per aggiudicarsi l’Etichetta d’Oro, d’Ar-
massimo punteggio nel 2023. Lunedì 3 aprile è, invece, in gento e di Bronzo oltre al premio speciale
programma la presentazione della guida Oli d’Italia Etichetta dell’anno, Ambiente e sostenibi-
2023. Inoltre, per tutti i giorni della Fiera il Gambero lità, Innovazione e tecnologia, Gdo. La ceri-
Rosso sarà presente con un proprio stand al Padi- monia di premiazione si terrà il 2 aprile,
glione Toscana (Pad 9 - C16). nella giornata inaugurale di Vinitaly.
vinitaly.com
gamberorosso.it foto Ennevi/Veronafiere
SCEG – AGLIANICO DEL VULTURE DOP Sceg, è un Aglianico del Vulture in purez- sette anni di età, reimpiantato in un’a-
Sceg è il nuovo progetto dell’azienda za, rivolto soprattutto alle nuove gene- rea dove nonno Generoso amava fare
Elena Fucci, nasce dal forte attaccamen- ǡ
- l’orto.
to ai luoghi, alle persone ed alla storia stare l’interesse di chi si avvicina per la Rappresenta l’interpretazione del vino
del paese di nascita di Elena. - rosato da parte di Elena Fucci; prodot-
Siamo in agro di Barile sullo stesso ver- portante del sud e a chi vuole godere di to con uve Aglianico del Vulture in pu-
sante del Vulture della ormai famosa un calice in spensieratezza. ǡ Ƥ
Contrada Solagna Del Titolo, poco più Sceg nel dialetto Arbereshe che si parla interi con una premacerazione a freddo
giù nella colina c’è un ettaro e mezzo Ƥ
ǡ di almeno due giorni con ghiaccio secco
di vigna, di aglianico del Vulture, mol-
ǣ ͔ηǡ
to vecchia, settant’anni di età o più , di nome per un vino che viene prodotto da gli conferisce il suo particolare colore
proprietà di alcuni signori anziani, amici vigneti vecchi che stavano per essere Dzdz
di Nonno Generoso, che nel 2016 pensa- estirpati? parte di profumi varietali che caratteriz-
vano di estirparla non potendosene più zano l’Aglianico del Vulture. In bocca ri-
occupare. Andrea, il marito di Elena, la TITOLO PINK EDITION – IGT BASILICATA sulta un rosato di grande carattere, con
ƥ ROSATO una bella spalla acida e spiccata mine-
pezzetto di vigneto e cosi nasce il nuovo Il Titolo Pink Edition nasce nel 2020, da ralità che ben si sposano per un pranzo
progetto dell’azienda. un piccolo pezzetto di vigna giovane, estivo.
Tutti i dati e le informazioni contenuti nel presente focus sono stati forniti dal cliente che ne garantisce la correttezza e la veridicità, a soli fini informativi.
le
storie
Cosa, come e dove mangeremo? Piatti, format e parole d’ordine
in 20 tendenze che guardano al futuro L’omakase giapponese
si fa strada nel mondo e anche in Italia gli chef si lanciano
in proposte “a sorpresa” La lunga storia dell’Amarone
e la sua evoluzione. Bertani racconta il percorso di un grande vino
tra classicità e modernità Dal Lugana allo zafferano
sulle Colline Moreniche del Basso Garda, a due passi da Brescia
e Bergamo capitali della cultura 2023 Nel regno dello street food
e della cultura Hawker alla scoperta di Singapore,
isola e città stato dal Dna gastronomico
COSA, COME
E DOVE
MANGEREMO?
PIATTI, FORMAT
E PAROLE
D’ORDINE
IN 20 TENDENZE
CHE GUARDANO
AL FUTURO
Radicalizzazione, estremizzazione, eccesso…
Sembrano queste, nel bene e nel male,
le parole d’ordine attraverso cui chef, ristoratori,
imprenditori del food business si preparano
ad affrontare il futuro prossimo. Che si tratti di
concetti, di ingredienti, di ambienti, di atmosfere,
tutto sembra concentrarsi e spingersi a conclusioni
radicali: sia in senso positivo, con ampliamenti
delle coscienze e del coinvolgimento, sia in senso
negativo con pulsioni di superficialità e di mode
temporanee… Ecco servito il futuro, in 20 voci
L’
ospite è sovrano», diceva scontati. Eccoli così rimodulare cantine molto
qualche mese fa Elena personali, cucine precise, carte smilze firmate
Arzak dal palco del Kur- da chef e imprenditori che spesso rinunciano
saal di San Sebastián. alla tradizionale ripartizione in portate a favo-
Dal congresso Gastro- re di un elenco unico di piatti, grandi e piccoli,
nomika lanciava una riflessione dalla portata fruibili in modo libero. È il segnale di un desi-
rivoluzionaria, in quel contesto: «C’è un nuovo derio di leggerezza e libertà. È un indizio, non
pubblico con molteplici e diverse sensibilità, con l’unico, di un mondo che ripensa se stesso, nel-
intolleranze e che vuole sfuggire al menu degusta- le forme come nei contenuti. Proprio dei con-
zione: perché vuole scegliere, vivere un’esperienza tenuti, spesso, si percepiscono anteprime nei
unica e personale». Non è un'ovvietà, soprattut- congressi che presentano riflessioni, ricerche,
to nel paese della dittatura dei tasting menu proposte e novità in movimento all’interno del
infiniti. Che sia un’idea poi rimasta tale, o un settore. E se si immagina che si rivolgano a un
seme che germinerà con i tempi dovuti, è co- auditorium ristretto, quello del fine dining che
munque una riflessione emblematica di un secondo qualcuno ormai sta appassendo, biso-
mondo: quello dell’alta ristorazione, che deve gna ascoltare Niko Romito quando dice che
farsi i propri conti, talvolta in senso letterale, no, non è così. «C’è un dialogo aperto tra cucina
in tasca e sul campo. “alta” e “bassa”», riflette lo chef abruzzese. L'al-
ta ristorazione ha tempi, spazi, risorse umane
(anche se non sempre quelle economiche!) per
Cambiano modi e tempi fare ricerca, quella sperimentazione che poi
del mangiare fuoricasa, molte verrà assorbita dall’intero mondo ristorativo e
spesso (guarda proprio la storia di Adrià) an-
tendenze si radicalizzano che dall’industria alimentare. Se oggi ci sono
e molte sperimentazioni strumenti alla portata di tutti, se si hanno
conoscenze tecniche che rendono la nostra
diventano quotidianità tavola più sicura, leggera e gustosa, questo si
tra ingredienti e format nuovi deve alla ristorazione “alta” che è stata pionie-
ra e alle sue conquiste poi declinate in diver-
se forme: «Un sistema gastronomico funziona
CAMBIAMENTI E RICERCA quando la cucina di ricerca influenza altri tipi di
Se un gigante come Albert Adrià – sì, proprio modelli “più democratici”, persino quelli legati alla
lui – ha dovuto cambiare in corsa il format del ristorazione collettiva», come l'esperienza di In-
suo Enigma, eliminando il “degustazione ob- telligenza Nutrizionale di Romito, nella mensa
bligato” e adeguando gli orari alle esigenze dei dell’ospedale Cristo Re di Roma, dimostra.
suoi clienti, significa che i tempi sono davvero
cambiati. O stanno cambiando: lì in Spagna, INGREDIENTI E RUOLO DEL CUOCO
così come – tutto lascia supporre – qui da noi. Il compito di certa cucina è anche porsi delle
Non solo per i venti di crisi che si abbattono su domande, e spesso il luogo per farlo sono i
un’Europa già prostrata dal Covid (e ora agita- congressi, come nel caso di Identità Golose,
ta da echi di guerra), ma proprio per un ribal- dove Romito e Cracco, in momenti diversi ma
tamento di esigenze e priorità, di chi frequen- perfettamente allineati, hanno suggerito l’esi-
ta i ristoranti come di chi ci lavora. E non è un genza di riformulare il concetto di rispetto del-
caso se proliferano locali informali che si pon- la materia prima, perché quella narrazione che
gono a metà tra wine bar e ristorante, spesso vuole che un prodotto di qualità non si debba
a opera proprio di persone che hanno trascorsi toccare affatto è un enorme fraintendimento:
nell’alta ristorazione, che hanno scelto di svin- «il rispetto deve arrivare a monte, nella conoscen-
colarsi da certe ritualità e da obblighi dati per za approfondita del prodotto, dopo dobbiamo f
ECCESSI
a v e r
studia-
to e la-
v o ra t o
per ot-
t e n e re
E SHOWBUSINESS
il meglio – «un ottimo coltello, ottimi
ingredienti e grandi occhi da chef» – ha
ragionato su come convincere le perso-
ne a fare tanta strada per provare il suo
sushi. Come? «Dando spettacolo!». A
Fuori dai denti: la comunicazione è un'opportunità per i ristoranti. Sta ai vederlo fa un po' ridere, con pose e ge-
cuochi usarla bene. Che sia veicolo di informazione, condivisione o sem- sti teatrali prontamente diffusi sui social
plicemente spettacolo, nel 2023 sarebbe anacronistico ignorarla, e farlo network, simile a un Salt Bea nipponi-
è esso stesso un modo di fare comunicazione. Con internet c'è stato un co, ma lo spettacolo da circo nasconde
ribaltamento dei canoni: «Se 10 anni fa il mistero che avvolgeva i piatti tecnica ed esperienza che fanno parte
degli chef attirava i clienti – “andiamo lì che c'è quel piatto” – ora è l'esatto integrate dell'esperienza gastronomi-
opposto: non abbiamo più segreti» ca. E ora Tobata è meta di pellegrinag-
PRIVATE DINING
L'avevamo già rilevata nel mensile di dicembre scorso (numero 371) per Cosa c'è di
il The Best of the Year: quella tendenza di cuochi a riunirsi in gruppi che, più esclu-
pur senza alcuna etichetta, condividono attitudini e filosofie, consigli, pro- sivo di un
duttori, spesso cucine ospitandosi l'un l'altro e tessendo una fitta trama ristorante fine dining? Una sala riservata
di relazioni e appuntamenti condivisi. Un po' quello che accade nell'alta con un solo tavolo all'interno di un fine
ristorazione internazionale che circuita le star della cucina in vere e pro- dining con menu, mise en place e ser-
prie tournée nelle cucine di mezzo mondo. Che sia solo l'inizio? Specchio vizio differenziati dalla sala principale. A
di una “normalità” basata metà tra uno chef table e un secret re-
STAGIONI za e attenzione:
una raccolta in-
discriminata può
ferire gli ecosistemi. Così Antonia
Klugmann (L'Argine a Vencò) cele-
bra il valore delle eccedenze: le er-
bacce comuni, quelle che crescono
ai margini delle zone antropizzate, le
infestanti: «Perché – spiega – biso-
gna privare l'ambiente di quel che si
ricrea più velocemente, anche se è
lontano dall'ottica di mercato».
Non accenna a diminuire l'interesse per griglie e fuoco vivo (ne abbiamo parlato sul Gambero Rosso dello scorso
agosto n. 367), con l'evoluzione della cottura ancestrale in forme e modalità sempre più raffinate, introiettata or-
mai la lezione dei grandi asador spagnoli e dei loro eredi (se ne ha un bell'esempio a Madrid, con Smoked Room
di Dani Garcia, dove opera l'head chef Massimiliano Delle Vedove). Non è un caso, infatti, che la corteggino
cuochi di impronta e carattere diversi. Un esempio? Jessica Rosval (Casa Maria Luigia a Modena) ed Errico Re-
canati (Andreina a Loreto), lo chef che ha avuto il merito di portare il fuoco vivo nell'alta ristorazione in Italia.
Non vicinissimi, ma neanche così lontani, offrono due visioni agli antipodi: intellettuale lei, brutalista lui che oggi
plasma con sensibilità rara la brace, offrendo un menu completo che usa il fuoco in via diretta e indiretta in cerca
di textures nuove. Come per il cuore, semplicemente appeso per lungo tempo accanto alla brace. Fatta salva, poi,
l'idea del fuoco come stile di vita più che di cucina, come per quegli chef che si spingono nelle regioni più remo-
te (vedi voce: Ai confini del mondo) per abbracciare una visione che riporta direttamente ai
cacciatori-raccoglitori (vedi voce: Autarchia alimentare): è il caso di Nicolai Tram di Knysta-
forsen, nella foresta svedese, novello Robinson Crusoe del fine dining, che cucina all'aperto,
sul fuoco, così amato non solo perché – spiega – rende il cibo più buono, ma anche perché
NEL SEGNO
siamo ciò che siamo grazie al fuoco: «il fuoco è stato l'inizio di tutto». E l'etnoantropologia
conferma. Del resto, il controllo del fuoco, la sua domesticazione, ha un valore di per sé
nell'evoluzione della specie. E la cucina, come manifestazione culturale della natura umana,
DEL FUOCO
lo segue a ruota. Arrostire, grigliare, affumicare, bruciare, sono tecniche di questa cucina a fiamma viva che porta
oggi a risultati non scontati. In una lotta a tu per tu con fiamma e braci che ricorda una sfida mitologica. Il fuoco lo
devi conoscere, non ci sono scorciatoie, non ci sono controlli automatici, si lavora con i sensi: si guarda, si tocca,
si odora. «Per cucinare con il fuoco – dice Jessica Rosval – ci vuole tempo, devi stare lì». Si pensi alla danza rituale
di Aitor Arregui & co di fronte alle griglie di Elkano a Getaria (Paesi Baschi). «E questo ci ha cambiato tutto – con-
tinua Rosval – togliendo abbiamo aggiunto». Niente roner, induzione, tecnologia. «Abbiamo recuperato il gesto,
ci siamo avvicinati a preparazioni diverse: piatti più spogli ma più potenti, nei sapori e nella presentazione». Sono
nati i piatti monocromatici come Think green, dessert con panna di affioramento caramellata nel forno a legna
(vedi voce: Verso l'essenziale: monoingrediente e monocromatismi).
C'è Juri Chiotti che a Busca, in provincia di Cuneo, cucina, ma prima anco-
ra coltiva, alleva, provvede al fabbisogno del suo ristorante, e trova la libertà
nella semplicità e nella totale autosufficienza, attraverso autoproduzione ed
economia di prossimità. Il suo Reis Cibo Libero di Montagna è un organi-
smo autarchico, radicale. Un'esperienza estrema, in un territorio estremo (vedi
voce: Ai confini del mondo) in cui svincolarsi da obblighi apparentemente
inderogabili. Un po' con l'idea di una decrescita felice o di un ritorno alla ter-
ra, con il twist della ristorazione d'autore. Un po' con il desiderio di produrre
in autonomia le materie prime per il proprio ristorante, del tutto o in parte.
Più facile quando si parla di attività immerse nel verde, come nel caso de La
Tenuta Resort Agricolo o del progetto Arso all'interno
ALIMENTARE
città (come Tenuta Urbana di Brescia) o in piccoli cen-
tri come Avezzano dove Franco Franciosi produce i
grani per il pane a pochi chilometri dal suo Mamma-
ròssa o – ancora – nei ristoranti con azienda agricola di proprietà, per esem-
pio in Campania Don Alfonso 1890 con Le Peracciole o l'Antica Osteria Nonna
Rosa con l'azienda agricola di Montechiaro. Più complesso quando si parla di
locali in grandi città, come per esempio Remulass di Milano o Retrobottega di
Roma dove Alessandro Miocchi e Giuseppe Lo Iudice, pur se non proprio
agricoltori, fanno loro le istanze del foraging per scandagliare orti e spazi verdi
e rifornire di erbe, semi, radici, bacche, germogli la loro dispensa, ampliando
il paniere che alimenta i loro menu, di cui uno dedicato al mondo vegetale
regalando sapori e sfumature straordinarie (vedi voce: Orto & Stagioni), ere-
dità forse dell'esperienza di Miocchi da Enrico Crippa con il suo mitico orto.
Quando Antonia Klugmann ha ragionato sul risotto, ha cercato di trovare il modo di esaltare il riso. Non solo “ele-
mento di base”, ma protagonista assoluto del piatto. Ha studiato il modo di mantecare il riso con se stesso, con una
crema realizzata con i chicchi ammollati in acqua e frullati. Amido, struttura (vedi voce: Texture & Struttura: nuovi
ingredienti), cremosità anche a bassa temperatura (un plus non da poco se si pensa al classico risotto con burro
e parmigiano) e intenso sapore di riso. Lo ha usato con il cavolfiore (di cui ha impiegato un latte per la cottura del
risotto), i capolini del ginepro, il pepe selvatico e l'alloro. Avrebbe potuto nutrirlo di se stesso, un po' come ha fatto
qualche tempo fa Marco Ambrosino (di lui vi abbiamo parlato nel Gambero Rosso di settembre scorso, numero
368) con la Pasta mista con pasta fermentata. Il trend dell'ingrediente “in solo” è
VERSO L'ESSENZIALE: servito. Ed è stupefacente. Esattamente all'opposto di uno come Dabid Muñoz
che ha trasformato i suoi menu degustazione in maratone da cinema d'essay,
MONOINGREDIENTE
di quelli che trasmettono b movie di culto: il menu di DiverXo conta oltre 300
ingredienti. Parlando di essenzialità e monoingrediente c'è un nome che emerge
con forza, ed è (di nuovo) quello di Niko Romito, per una purezza espressiva che
E MONOCROMATISMI
riguarda forma e contenuto. L'ormai storico carciofo e rosmarino è un esempio
di come quella sua fissa di scardinare il prodotto per rivelarne i lati nascosti ab-
bia portato nell'iperuranio dei sapori, il luogo in cui il carciofo sa più di carciofo
che mai. O la carota rivela un carattere nuovo e imprevedibile. Jessica Rosval, invece, declina la cultura dell'essen-
zialità nell'estetica, mettendo in fila piatti spogli, monocromatici, che da una parte guardano alla pittura del primo
novecento – Malevic, Rodchenko, certi Rothko, Manzoni e poi il lavoro sulla materia di Fontana e Burri, solo per
citare qualcuno – dall'altra potenziano l'impatto del piatto nei sapori e nella presentazione (vedi voce: Nel segno
del fuoco). È il caso di Questa non è una cozza: dall'Adriatico a Modena che, in più, strizza l'occhio a Magritte.
FROM FARM
TO FORK
Ma anche from bean bar, o
from sea to table o qualsia-
si formula si voglia usare per
declinare il concetto Dal Pro-
duttore al consumatore. An-
cora? Sì ancora: perché ce lo
chiede l'Europa e perché ce lo
chiede anche il nostro sistema
alimentare che ha bisogno di
essere ricostruito su basi più
eque. Quelle che, in più, rap-
presentano anche un vantag-
gio dal punto di vista gastro-
nomico: il rapporto diretto con
i produttori assicura materie
prime su misura per le esigen-
ze di ognuno. Non sempre si
può produrre in prima per-
sona i propri ingredienti (vedi
voce: Autarchia alimentare)
e in fondo non sarebbe nean-
che giusto: portato all'estremo
metterebbe in crisi il settore
artigiano, che invece si può e
si deve valorizzare.
COTTURE
Sempre sul fronte “strut- Una volta, chiedendo a Gualtiero Marchesi quale fosse una delle caratte-
tura del cibo”, una sot- ristiche identitarie della cucina italiana, ci disse che il masticare, il morso,
totendenza ce la spiega ne fosse sicuramente una importante. Masticare consente di percepire
NON È REATO
Così la sua personale rivoluzione delle frat- mento espressivo di un alimento si applica anche
taglie passa nel piatto Dritto al cuore: con al vegetale: se ne fa portavoce Niko Romito (Reale
il cuore di bue alla griglia (vedi voce: Nel a Castel di Sangro) che afferma con forza di essersi
segno del fuoco), con puntarelle del suo dannato su alcuni prodotti per fare in modo che esprimessero il massimo
orto (vedi voce: Autarchia alimentare) se- sia nei sapori, facendo emergere anche quelli terziari, che nelle strutture.
nape in semi e in salsa, accompagnato da La Foglia di broccolo e anice, uno dei piatti simbolo del magnifico menu
una pralina di cioccolato affumicato al 68% vegetale del 2022, è frutto di intenso lavoro «Abbiamo cominciato con
farcito con cuore (ovviamente) e viscio- tecniche tradizionali: vapore, temperature controllate, con risultati disa-
le. A dare più forza al concetto: un piatto strosi». Poi è stata la volta delle salamoie. Obiettivo centrato: «Rispettare la
scultura a forma di cuore (no, non quello struttura della foglia e la consistenza che è, essa stessa, un ingrediente». La
romantico e stilizzato). fibra per dare densità al fondo, e il resto è fatto. No, masticare non è reato.
PESCE
Trote, lucci, carpe,
pesce gatto, sardine
di fiume, gamberetti:
AMBIENTE
La stagionalità, la
pesca sostenibile,
le specie locali, i
pesci poveri, l'uso
dell'animale in ogni
parte. Quando si
MARE
parla di cucina di mare il pensiero va al
pesce, ma considerare il mare solo per
una parte dei suoi prodotti è un errore.
Quello marino è un ecosistema com-
plesso, che – al pari delle terre emerse
– include diverse altitudini, o meglio
profondità, nel caso del mare. Quelle
raccontate da un cuoco come Gian-
franco Pascucci di Pascucci al Portic-
ciolo (e infatti Come è profondo il mare
è il titolo di un suo libro e di un pro-
gramma tv per il Channel, con Gambero
Rosso) che prende in analisi erbe della
costa, animali, alghe, in un percorso che
si fa sempre più intenso e sorprendente.
Come lui – con l'approccio scientifico
che gli è consono – anche Moreno Ce-
droni, che nel suo Tunnel prova e stu-
dia il vegetale marino. Ma se di mare si
parla, c'è anche da considerare l'acqua,
come possibile ingrediente: Jessica
Rosval la usa per aggiungere sapidità al
piatto Mare Melone con melone bianco
invernale, capasanta marinata, branzino
scottato al sale compresso al fuoco (una
delle preparazioni di Jessica Rosval alla
brace, vedi voce: Nel segno del fuoco).
Se da una parte la riflessione sulla carne tocca sentieri sempre più intricati – si pensi ai novel food (leggi: grilli e altri insetti) o alle
carni cell based (vedi Gambero Rosso n. 352 di maggio 2021), ai regimi alimentari vegani e alle molte sfumature che assume il
consumo consapevole – per altri versi la carne, in sé, è sempre più portatrice di valori etici, di responsabilità ambientale, ma an-
che sociale e lavorativa. La carne animale è uno dei grandi snodi critici dell'essere umano perché prevede il sacrificio di un essere
vivente, ha implicazioni morali, ambientali, etiche. Pesa sull'ambiente e sulla società, pesa sul nostro essere uomini e donne di
coscienza. Allora cosa ci spinge a mangiare carne? La prevalenza della natura sulla cultura? L'ir-
resistibile attrazione primitiva e l'indole predatoria della nostra specie? Lungi dal voler dirimere
in questa sede questioni tanto grandi e radicate nella storia della civiltà, avere consapevolezza
di questa questione spinosa è il punto di partenza per scelte consapevoli. Mangiare carne, sì.
CARNE.
Ma bene. Che significa poco, e nel modo giusto, santificando ogni boccone, eliminando spre-
chi, avanzi, eccessi. Pensando anche a carni meno nobili, quelle ovine per esempio, sempre
più frequenti sulle grandi tavole anche grazie al lavoro certosino di macellai di rango come Mi-
ETICO È POSSIBILE
chele Varvara o di chef come Pierluigi Fais che a Cagliari contribuisce a creare una filiera organizzata che dia valore a una carne
così legata al territorio e al lavoro degli allevatori. Lo fa nel suo Josto, ma anche alla macelleria Etto, sempre a Cagliari (ancora
un esempio di Autarchia alimentare: vedi alla voce). Guardando al piatto, ma anche a quel che lo precede: agli allevamenti,
innanzitutto, che siano inseriti in un ecosistema armonico, dove gli equilibri tra l'uomo e l'ambiente sono ancora sani, dove gli
animali conducono una vita dignitosa, sana, e ogni bestia sia allevata in modo umano (scusate il gioco di parole). Utopia? No. La
tendenza per i mesi a venire è questa: carne poca, buona, sana. Nelle migliori delle ipotesi allevata o cacciata in prima persona.
DEL NASO
scientifico, McGee
è un maestro per
molti cuochi: il suo
On food and cooking (in italiano: Il cibo e la
cucina. Scienza e cultura degli alimenti) ha
aperto quasi 40 anni fa la strada a un approc-
cio scientifico al cibo e alla cucina, ponendo
la gastronomia al pari di altre discipline, con-
tribuendo al dibattito culturale e scientifico.
«Faccio il lavoro che faccio, perché ho letto il
suo libro» dice Corrado Assenza (Caffè Sici-
lia a Noto). E tanto basti. Il suo volume parla
di odori, aromi, del senso dell'olfatto e del-
la sua influenza nella percezione dei sapori.
Di cui, sappiamo bene, la lingua e la bocca
non hanno che un riscontro elementare: la
complessità della nostra conoscenza di quel
che mangiamo (e del mondo intero, per dirla
tutta) deriva dal naso e dal senso meno con-
trollabile che può campionare le centinaia
di molecole odorose di ogni piatto. Il nostro
cervello riesce a individuarne poche e anco-
ra non abbiamo sviluppato una tecnica, né
un linguaggio adeguati per gestirli anche se
l'intelligenza artificiale lavora a pieno ritmo.
Se vogliamo fare una scommessa sul futuro,
passa dal naso.
ELOGIO
Per raggiungere InAlto di Alfio Ghezzi, occorre prendere la
funivia dal passo San Pellegrino fino a Col Margherita e toc-
care quota 2.514 metri, quasi trecento metri in più di AlpiNN
di Norbert Niederkofler, spettacolare ristorante tutto vetri so-
speso su Plan de Corones, mentre è a “solo” 1.800 metri Reis
Cibo Libero di Montagna di Juri Chiotti (vedi voce: Autarchia
DELL'ERRORE
alimentare). La cucina d'autore sfida i limiti e si spinge ai con- «La creatività non è
fini del mondo gastronomico e lo fa spesso in altitudine (e impazzire, è prestare
non solo in Italia: pensiamo agli oltre 3.500 di Mill, progetto attenzione» ha det-
che unisce Pia Leon, Virgilio Martinez, to una volta Ando-
■ abbiamo cambiato il comune sapore di amaro nel retrogusto, con una nota dolce piacevolmente piccante
■ sostituito l’odore di stallatico con fragranze di erbe aromatiche e fiori spontanei
■ utilizzato il 40% di sale in meno rispetto alla normale preparazione di questo formaggio
creando una esplosione di sapore che chiude in una persistente e piacevole dolcezza.
“M
i fido di te”. Al di
là della valenza
romantica, il ter-
mine giapponese
omakase indica
una formula ristorativa e un modo di
mangiare tipici del Sol Levante. Sceglien-
do l’omakase gli avventori nipponici de-
cidono, infatti, di affidarsi allo chef e di
concedersi un percorso al buio in cui nulla
è però lasciato al caso: il sushi master stu-
dia e personalmente serve ai clienti sedu-
ti al bancone una progressione di portate
in cui i gusti più delicati lasciano via via
il passo a sapori più intensi per andare a
comporre un menu a sorpresa in cui sono
protagoniste le materie prime di giorna-
ta. Sebbene sia un concept strettamente
legato al modo di intendere il cibo e la
cultura giapponese, l’omakase ha trova-
to fortuna anche all’estero, Stati Uniti in
primis, dove gli appassionati dell’esotico
scelgono (un po’ per difetto di conoscen-
ze e un po’ per la voglia di sperimentare)
di affidarsi all’estro dello chef, conceden- 1
dogli carta bianca. Ultimamente i menu
“a sorpresa”, preparati in diretta sotto gli 2
occhi dei commensali, entrano anche nel-
la proposta di alcune insegne nostrane
che sperimentano l’abbinamento tra la
formula orientale dell’omakase e una pro-
posta culinaria in perfetto stile italiano. Il
risultato è un’esperienza che si ammanta
di spettacolarità: abbattuta la barriera
tra sala e cucina, gli chef trasformano la
cucina nel loro palcoscenico e diventano
i protagonisti di cooking show privati in
cui è lo storytelling a far da colonna sono-
ra a un pasto preparato davanti agli occhi
incuriositi dei pochi, spesso selezionati,
ospiti.
pugliesi, Felix Lo Basso è stato tra i pri- “spettacolo culinario” durante il quale viene GLI INDIRIZZI
mi a proporre nella capitale meneghina raccontato un menu degustazione in conti- Omakase giapponesi
l’omakase in chiave italiana. Nel suo ri- nua evoluzione. In pratica realizziamo un
KENSHO
storante di via Goldoni sono 12 i com- cooking show privato in cui gli ospiti sono TORINO – KENSHORESTAURANT.COM
mensali “ammessi”, chiamati a presen- coprotagonisti insieme alla brigata». Nes-
FINGER'S GARDEN
tarsi tra le 20 e le 20.30 per scoprire tutti suna privacy, nessuna possibilità di scel- MILANO – FINGERSRESTAURANTS.COM
insieme un menu composto da 24 micro ta e tantomeno di modifiche al percorso IYO OMAKASE
portate (servito al costo di 200 euro vini gustativo a sorpresa firmato Lo Basso, MILANO – IYO-OMAKASE.COM
esclusi). «Quando ho chiuso i miei locali mi rigorosamente precluso a celiaci, vega- HOUSE OF RONIN
sono trovato davanti a un bivio. O andare ni, intolleranti e bambini. «A chi chiama MILANO – HOUSEOFRONIN.IT
in Oriente o portare l’Oriente a Milano. Ho per prenotare spieghiamo la nostra formula MOI OMAKASE
scelto di percorrere la seconda strada». Così, senza svelare il menu. Ci sono dei must che PRATO – MOIPRATO.IT
nel settembre ‘21, è nato Felix Lo Basso spesso riproponiamo, come il riccio di mare, SUSHISEN
Home&Restaurant, un locale pronto a l’ostrica San Michele e il risotto al parmigia- ROMA – SUSHISEN.IT
ridisegnare il concetto dell’accoglienza no, ma l’offerta cambia spesso. La mia è una JAPAJ SUSHI
e dell’ospitalità. «Secondo me il fine dining cucina d’emozione, ogni piatto narra la mia NAPOLI – fJAPAJSUSHINAPOLI
comunemente inteso sta morendo. Oggi c’è filosofia ed è per questo che non ammette REAR RESTAURANT
molta curiosità e molta attenzione intor- variazioni e non si adatta a chi ha esigenze NOLA (NA) – REARRESTAURANT.COM
UNFORGETTABLE
TORINO – UNFORGETTABLEXPERIENCE.INFO
MENU VEGETALE "AL CENTRO":
MENU PER 8/10 PERSONE
1. Un piatto di cacciagione "PARADIGMA": MENU PER 4 PERSONE
e funghi ārmato da Felix
BALZI ROSSI
Lo Basso, chef pugliese da
VENTIMIGLIA (IM) – RISTORANTEBALZIROSSI.IT
anni trasferitosi prima MENU “MOMENTO”:
sulla Riviera romagnola, MENU DI 8 PORTATE A SORPRESA
SENSORIUM
MILANO – SENSORIUM-MILANO.COM
“NON ALCOHOLIC MENU”,
“ALCHEMICAL WINES” O “VINI DI LUCE”:
MENU PER 11 COMMENSALI AL BANCONE f
GAMBERO ROSSO 51 MARZO 2023
LE STORIE
Venezia
Aman Resort
Alba (CN)
Piazza Duomo
Telese Terme (BN)
Kresios
Ventimiglia (IM)
Balzi Rossi Nola (NA)
Rear Restaurant
Prato
Moi Omakase
Roma
Sushisen
Orma
Il Pagliaccio
Retrobottega
Villaricca (NA)
1Q84 Japanese
Napoli
Japaj sushi
Noci (BA)
Yuki Cucina Giapponese
Omakase giapponesi
Omakase italian style
f AMAN RESORT
VENEZIA – AMAN.COM
THE PALAZZO KITCHEN È LA FORMULA
COOKING SHOW PER MASSIMO
10 PERSONE DEDICATO ALLA VALORIZZAZIONE
DEGLI INGREDIENTI LOCALI
ORMA
ROMA (PROSSIMA APERTURA)
MENU DI ROY CACERES IN VIA DI DEFINIZIONE
IL PAGLIACCIO
ROMA – RISTORANTEILPAGLIACCIO.COM
PARALLELS “EXPERIENCE”:
MENU DI 14 PORTATE INEDITE
PER 6 PERSONE
RETROBOTTEGA
ROMA – RETRO-BOTTEGA.COM
MENU DEGUSTAZIONE SERVITO
NEI DUE TAVOLI SOCIALI
KRESIOS
TELESE TERME (BN) – KRESIOS.COM
“MR BROWN”: MENU AL BUIO COMPOSTO
DA 28/35 BOCCONI
3. Il risotto opercolato bonara o il risotto percolato – e un altro a scindere, indipendentemente dai piatti che
di Roy Caceres: lo chef sorpresa composto da ricette inedite, cre- andranno a comporre il menu».
sudamericano sta per ate ad hoc. «Il menu a mano libera ci dà la
aprire un nuovo punto, possibilità di esprimerci, ma anche di variare UNA SORPRESA TAILOR MADE
Orma, dove proporrà in maniera estemporanea. Sono moltissimi È la fiducia degli ospiti – ossia l’elemento
il suo omakase
gli ospiti che decidono di affidarsi a noi: in fondante del nipponico concetto dell’o-
4. I piatti di Ronin
questo caso far conoscere la filosofia che ci makase – la carta vincente di uno dei più
( foto Letizia Cigliutti)
caratterizza, soprattutto perché a raccon- intrepidi sperimentatori made in Sud,
5. L’Omakase più pazzo
del mondo: è la proposta tarla sono le persone che quotidianamente Giuseppe Iannotti, che nel suo Kresios
che lancia il milanese animano la cucina, è parte integrate dell’e- di Telese Terme da sempre propone una
Ronin in via Alāeri, sperienza che offriamo. Oltre a essere, per cucina dalla forte identità e completa-
con una hidden room noi, un modo per dare importanza a tutti gli mente al buio. Il suo, infatti, è un unico
all'ultimo piano in cui interpreti della nostra cucina. Ovviamente menu composto da bocconi (da 28 a 35)
si gioca una sorta occorre capire l’ospite e proporre una narra- serviti a un ritmo incalzante agli ospiti
di "omakase roulette" zione in linea con le sue esigenze, senza esse- dei 4 tavoli presenti in sala (costo: 150
in cui si alternano menu re invadenti». Infine, una curiosità: come euro). «Quella che desideriamo offrire a
giapponesi e italiani scegliere il giusto abbinamento liquido chi si affida a noi è un’esperienza reale, che
quando non si conosce il menu che si an- inizia dal momento della prenotazione». Il
drà a degustare? «Noi ovviamente facciamo tavolo va riservato tramite il sito, com-
delle proposte di pairing, ma ci sono molti pilando un form in cui specificare intol-
appassionati che sanno che da noi possono leranze o esigenze alimentari e dando la
trovare etichette esclusive da scegliere a pre- carta di credito come garanzia contro il
L’OMAKASE
PIÙ PAZZO DEL MONDO
C’è poi un posto, nascosto nel cuore del-
la Chinatown milanese, dove la cultura
giapponese e quella italiana non si fon-
dono, ma procedono in sincrono. Due ri-
storanti, una raffinata boutique di dinner
experience, ma anche spazi che sorpren-
dono per la loro unicità – come la taverna
Izakaya, il Karaoke-Privé e un riservatis-
simo Members Club – si snodano lungo
i quattro livelli dello splendido palazzo
neo-liberty che ospita Ronin, il locale de-
dicato alla sottocultura giapponese che in
poco più di un anno si è saputo trasfor-
mare in uno degli indirizzi più trendy del-
la capitale meneghina. Ed è proprio “l’O-
makase più pazzo del mondo” il claim f
6. Lo Chef's Table
di Piazza Duomo
ad Alba (CN),
soprannominato
anche l'Acquario perché
è all'interno di un cubo
di vetro immerso
nella cucina del ristorante
( foto Letizia Cigliutti)
7. Transumanza Pascolo,
uno dei piatti di Enrico
Crippa a Piazza Duomo
( foto Letizia Cigliutti)
DIETRO LE QUINTE DELLA CUCINA Ci è capitato di trovare qualche “invasato”, un alimento che generalmente non ama-
“DU MARCHÉ” TARGATA CRIPPA con il naso incollato al vetro, ammirare esta- no cucinato da noi possa diventare di loro
È un acquario in vetro, immerso in una siato la postazione dedicata alla prepara- gradimento. Raccogliere le informazioni sui
location dal fascino secolare, a ospitare zione della nostra insalata 21... 31... 41... clienti è fondamentale per la buona riuscita
uno degli chef’s table più ambiti, nonché 51..., uno dei signature dish del ristorante». della cena; è un po’ il principio della cucina
osservatorio privilegiato da cui ammi- Gourmet ansiosi di capire cosa c’è die- della mamma, considerata (quasi) sempre
rare il coreografico spettacolo culinario tro le quinte, vip in cerca di anonimato, la più buona perché messa a punto asse-
messo in scena da Enrico Crippa e bri- clienti business o una fitta schiera di ha- condando i gusti della persona a cui è dedi-
gata. Uno spazio intimo pensato per due, bitué: in base alla tipologia di ospite il rit- cata». Il menu di Piazza Duomo di Alba
massimo tre commensali, a cui viene mo della cena (composta da 12 portate) fonde ricette centenarie ed eccellenze del
offerta una degustazione a mano libera. cambia; anche il menu muta e si plasma, territorio, segue il ritmo delle stagioni
«L’acquario è stato inserito nel 2010 quan- seguendo il principio dell’omakase. E su e rispetta i rigorosi tempi dei prodotti
do abbiamo ampliato la cucina di Piazza questo Crippa, che l’Oriente lo ha respi- provenienti dall’orto coltivato in metodo
Duomo. Ci piaceva l’idea di un palco riser- rato davvero a fondo, ha le idee decisa- biologico e biodinamico. «La mia è quel-
vato dal quale si potesse ammirare il nostro mente chiare e ben definite. «Chi sceglie la che i francesi definiscono una cuisine du
lavoro. Liberi dalle influenze della sala, gli Piazza Duomo non solo si affida a noi, ma marché, dettata da ciò che il mercato offre. Il
ospiti si concentrano sul menu, percepiscono sa anche che il menu viene ricamato sulle menu cambia da un giorno all’altro, segue il
l’armonia con la quale i ragazzi agiscono e il sue esigenze, seguendo un percorso sarto- mio estro e prende la forma di ciò che io vor-
ritmo che scandisce l’operato della brigata. riale. Al momento della prenotazione chie- rei mangiare. È un modo di cucinare antico
I clienti rimangono molto colpiti dalla sere- diamo di specificare se ci sono intolleranze – più articolato, complesso e anche rischioso
nità che si respira, oltre a essere incuriositi o allergie. Sui gusti le persone preferiscono – ma, a mio avviso, l’unico che restituisce il
da come vengono realizzate le preparazioni. fornirci meno dettagli perché pensano che senso del nostro mestiere».
gamberorosso.it
I
l racconto del vino non può limi- vero e proprio viaggio nel tempo con AVANGUARDIA
tarsi a una sequenza di descrit- partenza nel 1958 e arrivo nel 2013: A CAVALLO DI TRE SECOLI
tori aromatici, di tannini levigati sei decenni attraversati con lo sguar-
e acidità taglienti, di punteggi e do fisso sul panorama e sulla storia 1857 – Nasce l’azienda Bertani per volontà
classifiche, di selfie con bicchieri osservati attraverso le lenti dell’A- dei fratelli Giovan Battista e Gaetano
tintinnanti, di viticoltori a cavallo e marone Classico. nel piccolo paese di Quinto Valpantena.
linee di imbottigliamento. Il raccon- Fra gli insegnati di Giovan Battista –
to del vino è ricordo, viaggio, ripen- THE LIBRARY BY NICK JACKSON
negli studi di viticoltura e enologia –
samento… L’occasione è stata la presentazione
Le occasioni più ghiotte per esplora- di The Library, pregevole pubblica-
figura persino Jules Guyot, a cui si deve
re in questo modo il mondo del vino zione curata dal Master of Wine bri-
il nome del famoso sistema di potatura
arrivano perlopiù dagli assaggi in tannico Nick Jackson che – con la
verticale, soprattutto se la sequen- collaborazione di Andrea Lonardi
za si allunga abbastanza nel tem- ed Eleonora Guerini – ha esplorato
po. Poche aziende in Italia possono l’universo Bertani, presentando in
permettersi una degustazione come maniera semplice ma approfondita
quella che l’azienda Bertani ha rea- la tecnica produttiva e soprattutto
lizzato qualche mese fa negli storici offrendo una originale lettura delle
locali della cantina di Grezzana, un 43 annate di Amarone presenti in f 1850 1900
1923 – L’azienda riceve il Royal Warrant 2022 – Esce il volume The Library: ripercorre la storia dell’Amarone
da parte del Regno d’Italia dei Savoia Bertani attraverso 43 annate. L’azienda Bertani conquista il Premio Speciale
Cantina dell’Anno per Vini d’Italia 2023 del Gambero Rosso
1937 – Durante l’incoronazione di Re Giorgio VI
a Londra sono serviti vini di Bertani
2018 – Nasce il progetto Bertani Cru
Anni ’50 – Si completa l’acquisizione rappresentato al Valpolicella Classico Le Miniere
della tenuta Novare che comprende 65 ettari di vigneto e il Valpolicella Classico Superiore Ognisanti
1958 – Nasce l’Amarone della Valpolicella
Classico Bertani che all’epoca riporta ancora
la vecchia dicitura “Reciotto Secco Amarone”
2011 – L’azienda passa di proprietà dalla famiglia
Bertani alla famiglia Angelini, già attiva da tempo
nel mondo del vino in Toscana, Friuli e Marche
Amarone: 60 anni
in 13 assaggi
Il 14 ottobre scorso, alla presenza di diversi giornalisti e critici internazio-
nali, sono state degustate 13 annate dell’Amarone Bertani: una summa
del lavoro fatto dalla cantina di Grezzana dagli anni Sessanta in poi. Nelle
note di degustazione, accanto all’annata sono indicate sia la classifica-
zione in base alle linee di The Library (vedi box) sia l’anno di imbottiglia-
mento, importante per capire le lunghe maturazioni che il vino ha subito
in certi periodi.
Il 1993,1994 e 1995 riflettono alla Le annate dalla 2004 alla 2011 testi-
perfezione il momento di transizione moniano la lentezza con cui questi
che stava vivendo l’azienda. Sembra- vini invecchiano e perciò le differen-
no abbandonare la ricchezza che ha ze si fanno sempre meno evidenti,
caratterizzato le vendemmie imme- emerge più il carattere dell’annata
diatamente precedenti e anticipano come nella freschezza e imprevedi-
un filotto di annate (fino al 2001) che bilità del 2005 o nella pacata solarità
possiamo considerare come esempli- del 2011.
ficativo per sancire la rinascita di un
preciso stile aziendale: una perfetta UNA NUOVA RIVOLUZIONE
sintesi fra lo stile Bertani e l’attualità Con la 2012 sembra di essere davanti
dell’Amarone. a una nuova rivoluzione. A prima vista
La 2003 merita una riflessione. No- è il consueto Amarone di casa Bertani,
nostante l’annata torrida il vino sor- ricco ma non esagerato, compassato
prende per integrità, tensione e ar- nella dinamica gustativa, eppure sem-
monia. È maturo negli aromi e non bra brillare una luce interiore che ne
fa nulla per nasconderlo, però lo fa anticipa un percorso diverso. Si conce-
con una grazia e una gentilezza ina- de poco per volta ma non è reticente,
spettata. semplicemente obbliga a una mag- f
USARE
LA COSCIA
PER FARE
IL SALAME?
MA SIAMO MATTI?
DICONO CHE SIA L’ARIA DI VALLE
A RENDERCI UN PO’ MATTI,
E COSÌ VOTATI ALLA QUALITÀ
Tra i numerosi vitigni che com- questo vitigno e l’Acquese, angolo in Piemonte almeno dall’inizio del
pongono il ricco caleidoscopio sudorientale dell’Alto Monferrato XVII secolo quando, insieme al Mo-
dell’ampelografia del Piemonte in prossimità dell’Appenino e a scato, era uno dei vini servito alla
il Brachetto o Brachetto d’Acqui, due passi dal confine con la Ligu- corte dei Savoia. Nella prima metà
come viene abitualmente chiama- ria. dell‘800 Lorenzo Francesco Gatta
to, ha oggi ampia visibilità. Sono ne testimonia ancora la diffusione
molti i vitigni aromatici presen- LA DOC NEL 1969 in Piemonte e poco prima, nel 1817,
ti in regione - sia a bacca bianca È proprio per il legame stretto col il naturalista Gallesio lo annove-
che rossa - e tra questi il Brachetto territorio che il Brachetto d’Acqui ra tra i “Vini Celebri” e lo cataloga
può contare su una superficie to- nel 1969 ottiene la Doc per le tipolo- tra i rossi da dessert alcolici e poco
tale seconda solo al Moscato Bian- gie Frizzante e Spumante, entram- colorati, sebbene di ottima longe-
co. Dei circa 1.087 ettari destinati be con bassa gradazione alcolica e vità. Quando nel 1862 Leopoldo
a questo vitigno in Piemonte ben zuccheri residui: se la provenienza Incisa della Rocchetta inserisce il
930 (ovvero quasi il 70%) rientrano di questa uva è infatti incerta – una Brachetto nel suo primo catalogo
nella Docg Acqui-Brachetto d’Ac- teoria poco seguita ipotizza un’ori- delle varietà note: qui, elencando
qui: dati confermano lo stretto e gine francese nella zona di Nizza – 105 vitigni italiani e internazionali,
antico legame che si è creato tra la sua presenza è invece attestata ribadisce la sua ampia e anti- X
Brachetto d’Acqui,
nuova giovinezza
per un vino
dalla storia secolare
U
n viaggio ideale potrebbe
iniziare navigando, e in
questo caso non sarebbero
le acque del mare ma quel-
le del lago, i caleidoscopici
colori del Garda che già mettono voglia
di scoprire, immaginare, capire cosa na-
sconde l’insenatura successiva. L’approdo
potrebbe essere Sirmione magari al mat-
tino presto, nelle stagioni meno affolla-
te: godere delle sue terme e del Castello
Scaligero, respirarne la poesia, risalire la
penisola e poi perdersi, sperdersi, scopri-
re i borghi e inoltrarsi nelle campagne,
passeggiare tra i vigneti e gli oliveti, i
campi, mettere il naso nelle fattorie e nel-
le botteghe. E le gambe sotto il tavolo di
un buon ristorante. A indagare quelle che
sono le produzioni di eccellenza in que-
ste fascinose colline moreniche del basso
Garda bresciano, tra il fiume Mincio e i
paesi di Desenzano e di Lonato, guidati
dalla luce del cielo e del lago, dall’espe-
rienza di agricoltori e artigiani che tanto
hanno a cuore i frutti della loro terra. 1
LUGANA, SINTESI della qualità. Igino Dal Cero ricorda che del lago, che trattengono l’acqua per cederla
DELLA TERRITORIALITÀ quando ha cominciato «non potevamo gradualmente. Da qui lo scheletro di sapidità
Il Lugana è ormai una certezza, uno dei neanche dire si trattasse di Trebbiano», e acidità ottimo per le sue evoluzioni». Realtà
vini bianchi più apprezzati al mondo col perché questo è il Turbiana, uva del piccola, in forte crescita, per Sgreva
suo carattere fresco, minerale, sintesi Lugana, «altrimenti venivamo screditati. l’approccio alla varietà è enciclopedico,
ideale di questi suoli generati dallo Dà un grappolo così bello, un mosto così dalle versioni più taglienti a quelle più
scioglimento di un ghiacciaio. Eppure brillante, che ci pareva impossibile non rotonde, fino a sperimentazioni in
non ha vissuto soltanto epoche di gloria, poterci fare un gran vino bianco. E così barrique. «Amo pensare che l’uva sia uno
anzi. «Nonno Pietro ebbe vista lunga, abbiamo investito in lavoro e tecnologia scrigno, a noi le chiavi per aprire un cassetto
infatti troviamo la sua firma sul disciplinare alla ricerca di eleganza, finezza, aromi piuttosto che un altro». Siamo anche
del 1967, quando il Lugana divenne la varietali». Credendo in ciò che anticipava in zona Chiaretto Riviera del Garda
prima Doc lombarda – racconta Maria Luigi Veronelli: «Bevi il tuo Lugana Classico Valtènesi, da uve Groppello e
Chiara Dal Cero, responsabile della giovane, giovanissimo, e ne godrai della Marzemino con supporto di Sangiovese
comunicazione per Cà dei Frati – Ma sua freschezza. Bevilo di due o tre anni e ne e Barbera, «vino fruttato eppure sapido,
è innegabile che l’affermazione di questo godrai la completezza». profumato, verticale, che lascia anche il
vino deve molto alla passione di mio padre «È un trebbiano tanto adattato da diventare colore e l’intensità all’interpretazione del
Igino, un “conservatore contemporaneo” geneticamente unico», spiega Chiara produttore».
che assieme ai fratelli ha scommesso molto Perego, enologo (ma non solo) per Così ritroviamo il Lugana ma anche
sulla varietà». Parliamo di un’azienda l’Azienda Agricola Sgreva condotta il Marzemino nella vicina Cascina
che sta nel cuore di Lugana di Sirmione, da Francesca Sgreva coi figli Giacomo Maddalena, azienda a conduzione
300 ettari vitati per 3 milioni e mezzo di e Vanessa Giupponi. «Il Turbiana dà il familiare dove Elisa Zordan gestisce
bottiglie che mai smarriscono l’orizzonte suo meglio col microclima e i suoli argillosi l’agriturismo. «Mi piace il contatto con f
1. Il suggestivo corridoio
BERGAMO BRESCIA 2023. CAPITALE DELLA CULTURA, ANCHE A TAVOLA di accesso alla preziosa barricaia
Brescia e Bergamo si uniscono idealmente, quest’anno, e insieme sono la Capi- di Ca' dei Frati a Lugana
tale Italiana della Cultura 2023. Nel patrimonio culturale di questo grande pezzo di Sirmione (BS)
di Italia ci sono sicuramente la gastronomia e la ristorazione che delle tradizioni 2. Cobue: uno scorcio di vigneto
culinarie e gastronomiche del territorio si fa interprete e ambasciatrice in un della tenuta di Pozzolengo,
lembo della Penisola davvero ricchissimo anche di monumenti, di arte e di storia. in prvincia di Brescia,
La grande tradizione enogastronomica che in Bergamo e Brescia, insieme a Cre- nella frazione Cobue Sopra,
mona e Mantova, trova i quattro epicentri insigniti nel 2017 del titolo di Regione che dà il nome alla cantina
Gastronomica Europea – sarà infatti protagonista degli itinerari culturali di Ber- 3. La sala tasting
gamo Brescia Capitale della Cultura 2023: un evento lungo un anno e che si è della cantina Cobue
aperto il 20 e 22 gennaio scorsi. 4. Gita sul lago a Sirmione,
Appuntamenti con la cultura che coinvolge anche il patrimonio enogastronomico vera perla del lago di Garda,
sotto il segno della qualità e della sostenibilità: valori che, per esempio, si ritrovano immersa in un paesaggio
nella produzione casearia delle valli bergamasche che, con ben 150 alpeggi, detie- mozzaāato
ne il primato di maggior numero di Dop in Italia. Inoltre, Bergamo dal 2019 è en-
trata nella rete delle Città Creative Unesco, riconoscimento attribuito anche alla In apertura La Rocca di Lonato
città di Brescia, con il suo complesso monastico di San Salvatore – Santa Giulia e del Garda, un castello medievale
l’area archeologica del Capitolium. La provincia bresciana è ancghe divenuto uno all'interno del quale è ospitata
dei principali poli enologici d’Italia, con vini riconosciuti in tutto il mondo: il Fran- anche la ricostruzione della casa
ciacorta (primo vino italiano prodotto esclusivamente con il metodo della rifer- del Podestà, un'abitazione
mentazione in bottiglia ad aver ottenuto dal 1995 la Docg), 7 Doc (tra cui Lugana signorile del 1400 con affreschi,
e Valtènesi) e 4 etichette IGT. Visitare i territori delle Strade dei Vini e dei Sapori sofātti a cassettone, raccolte
permette di esplorare luoghi ricchi di storia e cultura. Non a caso la guida Ristoran- di quadri e di oggetti
ti d’Italia del Gambero Rosso, che in Lombardia conta oltre 1.300 indirizzi, mette in e una biblioteca con oltre
evidenza l’area bresciana come la più popolata di indirizzi gourmet. 52mila documenti
2 3
ma caldo, dalla struttura ai dettagli», con all’uovo e i salumi prodotti internamente di un chilometro». Si produce anche
l’utilizzo del legno e dell’illuminazione come «la lonza marinata con sale, aromi frumento per una farina totalmente
davvero ben armonizzati. Le uve e agrumi, cotta nel Lugana e servita con integrale, con il suo germe, poi
provengono da vigneti di proprietà, pepe rosa e olio di oliva». Qua il vino piace trasformata da Beniamino Bazzoli,
«il Lugana in purezza esalta acidità, beverino, l’export ha un peso importante in quel di Odolo, in un pane perfetto
freschezza, senza alcun residuo zuccherino», e il Lugana esce ben aromatico, così come anche per assaggiare l’olio di questo
al contempo si valorizzano varietà il San Martino battezzato Torfel. spicchio di lago.
come il Groppello, bello in versione «Inizialmente La Dop Garda teneva separate
spumantizzata, e il già citato Tuchì che L’OLIO, IL PANE E LA POLENTA le sponde bresciane, trentine, veronesi. Oggi
può accompagnare bene, per esempio, La cooperativa Farine tipiche del si presenta unica e la nostra storicità è
«una sostanziosa faraona ripiena, ricetta Lago Garda, a Bedizzole, ha rimesso in garantita dalla varietà Casaliva, nota per la
della nostra cultura contadina che guardava moto un vecchio molino a pietra (prime delicatezza, il retrogusto di mandorla dolce,
più al cortile che al lago». tracce nel 1184) e Stefano Ambrogio, di pinolo – racconta Paolo Venturini del
Poco distante Giorgio e Massimo uno dei soci, racconta il recupero di una Frantoio Montecroce a Desenzano
Abruzzi conducono Feliciana, vecchia varietà di mais, «il Quarantino – Dà un monocultivar che è gioia per il
agriturismo e cantina in un pacifico locale, vitreo, dalla maturazione rapida, palato, mantiene corpo nella longevità ed
borgo storico con origini settecentesche. ibridato durante il ‘900 sui nostri terreni è ottimo su un luccio alla gardesana, con
Oltre venti camere con servizio B&B, morenici fino alla sua forma attuale. salsa di capperi e limone, oppure sulla carne
«svincolate dal ristorante, affinché ognuno Profumatissimo, da sempre si dice sappia salada», perché ovvie sono le influenze
sia libero nella sua vacanza», seppur di biscotto» e così la polenta ricavata da trentine come ne troveremo di venete,
si consigli di provare il tartufo della questa filiera cortissima, «dalla semente di mantovane. «La gelata del 1984 ha
Valtènesi o i funghi porcini, la pasta certificata alla confezione in ben meno sterminato milioni di olivi che nessun f
Le cantine
Le cantine
CÀ DEI FRATI
SIRMIONE (BS) – CADEIFRATI.IT I prodotti tipici
CASCINA MADDALENA A tavola
SIRMIONE (BS) – CASCINAMADDALENALUGANA.
COM Brescia
Odolo Carpeneda
COBUE
POZZOLENGO (BS) – COBUE.IT Vobarno
FELICIANA LOMBARDIA
Beniamino Bazzoli
POZZOLENGO (BS) – FELICIANA.IT
Vittoriale degli Italiani
SELVA CAPUZZA
DESENZANO DEL GARDA (BS) – SELVACAPUZZA.IT Gardone Riviera
Villanuova sul Clisi Salò
SGREVA
SIRMIONE (BS) – SGREVA.IT
A tavola
ESPLANADE Cascina Maddalena Sgreva
DESENZANO DEL GARDA (BS)
Cà dei Frati Fiorpolline
RISTORANTE-ESPLANADE.COM
6 7
5. Un cesto pieno di āori di zafferano sentore di nocciola ed è «delicatissima amarene. E confettura di mele e pere
appena raccolti nel campo quanto difficile da fare», come rammenta con lo zafferano di Pozzolengo, altra
dell’azienda agricola Giovanni Bompieri, «si semina eccellenza De.Co. di cui parliamo con
Al Muràs di Pozzolengo tra agosto e settembre, si raccoglie da Mauro Grazioli dell’azienda agricola
6. I pistilli di zafferano messi ad novembre a Pasqua» ma le variabili per il Al Muràs. «Iniziammo nel 2001, subito
asciugare nell'azienda Al Muràs
successo sono tante: «Quantità di semi, in biologico, circa due ettari totali più uno
7. Il Salame di Pozzolengo, divenuto
di acqua, di ombra… sono serviti anni necessario per la rotazione». Già il buon
una De.Co.: nasce all'inizio
per imparare a coltivare Raperonzolo. Agostino Gallo, illustre agronomo del
del 1900 come un prodotto necessario
al sostentamento delle famiglie Per giunta è pigro, e se l’erba lo copre il 1500, citava la presenza in loco del
contadine, realizzato con gli scarti contadino non lo vede». superbo fiore di zafferano redigendo il
della lavorazione del maiale. Torniamo al miele con Francesco De primo trattato agronomico della storia.
Oggi è al centro di un discplinare Simone di Fiorpolline, a Pozzolengo, Da Al Muràs la tostatura degli stimmi
molto severo e deriva da carni «alveari posti in ambienti incontaminati, avviene sulle braci, «così da conservarne
di maiali allevati esclusivamente lungo i fiumi Mincio, lontano dalle tutte le proprietà organolettiche», e si
in zona, sulle colline moreniche coltivazioni intensive. Provvidenziale commercializzano anche prodotti
del Basso Garda la fioritura del nocciolo che è il primo, da forno, tre tipi di biscotti da grani
8. MoS: uno spaghetto realizzato a febbraio», per cui il buonissimo antichi prodotti autonomamente oltre
dallo chef Stefano Zanini
miele con frutta secca sembra quasi alla sfiziosa confettura di soli kiwi e
nel suo "laboratorio" di cucina
rendergli omaggio. Si producono zafferano biologici, senza addensanti
contemporanea a Desenzano
succhi estratti a vapore dalla frutta né conservanti. «Siamo un piccolo cosmo
( foto di Stefano Caffarri)
raccolta in azienda e così marmellate, di biodiversità, ci produciamo tutto ciò che
mostarde e gelatine con fichi, ciliegie, serve».
S
e al bar, da noi, si parla di ting pot che sa legare e rendere tutto abitazione per un pranzo da lui prepa-
calcio, a Singapore i dia- molto conviviale. rato). Va da sé che l’offerta su piazza
loghi più gettonati ruota- sia enorme e soprattutto fatta di con-
no intorno al cibo: si dice UNA META VERA E PROPRIA, tinua domanda per proposte anche di
che, prima ancora di “come NON SOLO DI PASSAGGIO qualità.
stai?” gli abitanti di Singapore si chie- Si inizi col dire che chi la ritiene solo
dano “hai mangiato?” Singapore è una meta di passaggio per raggiuge- LA CULTURA HAWKER
un’isola e una città-stato cosmopolita, re altri paesi (vedi Bali a sole due ore E IL CIBO PIÙ RICCO DEL MONDO
dinamica e multiculturale. Un paese di volo), probabilmente non ha mai Un riconoscimento importante per
dove convivono la cultura cinese, ara- avuto modo di approfondirne l’anima la cultura gastronomica della Città
ba, indiana, malese, dove le tradizioni perché ad oggi è assolutamente una del Leone, la gustosissima tradizione
gastronomiche sono un’attrazione tu- destinazione vera e propria per un dello streetfood legata alla Cultura
ristica imperdibile. viaggio gaudente tra cultura, monda- Hawker (quel miscuglio di culture
È futuristica, Singapore, ma ricca di nità ed enogastronomia. Nonostante dovuto ai flussi migratori del Sud Est
tradizioni; ha lo sguardo verso il futu- la sua fama di centro economico molto Asiatico e dell’Estremo Oriente, cosa
ro ma si basa su solide radici nel pro- sviluppato e di ricchezza diffusa, per che dà vita una cucina ricchissima,
prio passato: oggi cuore pulsante del conoscerla bisogna partire dalla stra- tra le più varie al mondo) ha fruttato
Sud-Est asiatico, questa città-stato sa da che i singaporiani preferiscono per- a Singapore l’inclusione nel lista del
stupire i visitatori con il suo mix di ché o vi mangiano quotidianamente o Patrimonio Culturale Immateriale
caratteristiche, una destinazione che vi si recano per comprare e consumare dell’Umanità. I singaporiani adora-
è unione di culture e tradizioni (non a casa (sì, perché è difficile che un abi- no mangiare specialmente nei cosid-
solo culinarie) davvero unica, un mel- tante del posto vi inviti nella propria detti “Hawker Center” che animano i
quartieri della città, amati proprio per sce, oggi è un luogo storico dove viene all’avveniristico Marina Bay. China-
la loro infinita varietà gastronomica: proposto il più autentico street food a town risale al 1828 ed è la zona che
sono il luogo dove convivialità e tra- tutte le ore e a prezzi abbordabili (nota più di tutte proietta i visitatori nei
dizioni gastronomiche si incontrano e importante in una città cara come Sin- ricordi di un passato del quale conser-
convivono. Sono un po’ dovunque ma gapore) come il satay: spiedini di pol- va orgogliosamente le tracce. Strade
un paio vengono considerati i più im- lo, montone e manzo o il Stingray, il strette, edifici bassi e colorati e picco-
portanti come il Maxwell Food Cen- pesce razza avvolto in una foglia di li negozi. Ma nel cuore di Chinatown
tre dove condividere tavoli e provare banana cotto al barbecue dove tutto il si trovano anche, strano ma vero, il
leccornie del calibro della pig’s organ sapore del lachang (salsa di gamberetti tempio hindu più antico di Singapore,
soup (zuppa di organi vari di maiale secchi e peperoncino) e della kankong lo Sri Mariamman Temple e la Jamae
insieme a lattuga cinese), del famo- placha (salsa usata per saltare le ver- Mosque costruita nel 1826, un ulterio-
sissimo chili crab (forse il piatto più dure) vengono ben assorbite dalle car- re esempio della mescolanza delle cul-
famoso di Singapore), dell’indiano roti ni del pesce. ture della Città-Stato. È proprio qui
prata o del Tian Tian Hainanese che che si possono assaggiare le migliaia di
con il suo chicken rice proprio qui ave- LE “MINI CITTÀ” NELLA CITTÀ. ricette cinesi, come il porridge di rana
va conquistato addirittura una stella CINA E PENAKAN cucinato in una salsa ricca e saporita,
Michelin (combinazione di riso bol- Il modo migliore per scoprire Singa- di solito in una pentola di terracotta,
lente e pollo in camicia fresco mangia- pore è muoversi tra i suoi quartieri, e servito insieme a un semplice por-
to con salsa di peperoncino piccante, o meglio tra le sue “mini città”, in cui ridge alla cantonese necessario per
salsa di soia scura e zenzero tritato). E vivono le diverse culture. Dalla tradi- accentuare i ricchi sapori della salsa:
poi il Lau Pa Sat nel centro cittadino zionale Chinatown alla colorata Lit- ricco di proteine, omega3, vitamine e
di Marina Bay: era il mercato del pe- tle India, dal trendy Kampong Glam minerali, è un piatto iconico in una f
Mangiare
ODETTE
1 ST ANDREW’S ROAD #01-04
+65 6385 0498 – ODETTERESTAURANT.COM
DURIAN. IL FRUTTO PIÙ GUSTOSO (O PIÙ SGRADEVOLE) DEL MONDO
MEI HEONG YUEN DESSERT In molte parti del sud-est asiatico, il durian è conosciuto come il re
TEMPLE ST, #63-67
+65 6538 3892 – MEIHEONGYUENDESSERT.COM.SG
dei frutti, in parte per il suo guscio rotondo e spinoso che ricorda
una corona e in parte, a mio avviso, perché è il frutto più gustoso
MAXWELL FOOD CENTRE
del mondo. Ma il durian o si ama o si odia. Chi lo adora lo descri-
1 KADAYANALLUR ST.
verebbe come una meravigliosa miscela leggermente dolce, ricca,
EUPHORIA RESTAURANT cremosa, burrosa, dai sentori di noci; le migliori varietà hanno anche
76 TRAS ST. – RESTAURANT-EUPHORIA.COM
un pizzico di alcol e una leggera amarezza. Al di là del gusto, godersi i durian è
TONG HENG DELICACIES anche un evento sociale che mi avvicina ai miei compagni, amanti anche loro del
285 SOUTH BRIDGE RD – +65 6223 3649
frutto. Quale migliore incontro può esistere del sedere con amici e familiari am-
w +65 8199 9206 – TONGHENG.COM.SG
mirando l’attesa mentre ogni durian viene aperto, rivelando la sua tonalità dorata,
GEYLANG LORONG 9 FRESH FROG e poi assaporando e descrivendo la miscela unica di sapori di ogni frutto? Molti
235 GEYLANG ROAD, LOR 9 GEYLANG
+65 8688 8839 – GEYLANGLOR9.COM
altri, invece, lo annusano e scappano il più lontano possibile, descrivendolo così
pungente da puzzare di gas, cipolle marce, liquami o calzini consumati! Il suo
328 KATONG LAKSA
odore è così intenso e sgradevole da poter trasformare un ambiente accogliente
51 E COAST RD – 328KATONGLAKSA.SG
in un luogo in cui è necessario tapparsi il naso, addirittura è vietato trasportarlo
KIM CHOO KUEH CHANG sui mezzi pubblici. Ho anche visto adulti versare una o due lacrime dopo aver
60 JOO CHIAT PL – +65 67412125 – KIMCHOO.COM
assaggiato il durian per la prima volta, chiedendosi perché sono andati avanti a
LAU PA SAT metterselo in bocca, nonostante l'odore pungente li avvertiva di non farlo. O lo
18 RAFFLES QUAY – LAUPASAT.SG
ami o lo odi, ma il durian è assolutamente da provare.
MARGUERITE – Cedric Zhou, Area Director,
18 MARINA GARDENS DR – #01-09 FLOWER DOME Central, Southern & Eastern Europe at Singapore Tourism Board
+65 6604 9988 – MARGUERITE.COM.SG
AH DI DEMPSEY DURIAN
DEMPSEY RD, CARPARK F
GLI INDIRIZZI
f
+65 9018 2853 – AHDIDEMPSYDURIAN
LES AMIS
1 SCOTTS RD. – #01 - 16 SHAW CENTRE Swee Choon Tim Sum Restaurant
+65 67332225 – LESAMIS.COM.SG Buona Terra
Komala Vilas Druggist
SAMY’S CURRY
Samy’s Curry Les Amis Boon Keng
25 DEMPSEY RD
+65 64722080 – SAMYSCURRY.COM
Nobu
BUONA TERRA Giardini Fishball Story
29 SCOTTS RD Botanici
di Singapore
+65 67330209 – BUONATERRA.COM.SG Atlas Bar
Long Bar Raffle Hotel
KOMALA VILAS
Four Seasons
76-78 SERANGOON RD Analogue Bar
+65 62936980 – KOMALAVILAS.COM.SG
Tanglin Gin Jaan By Kirk Westaway Piedra Negra
SWEE CHOON TIM SUM RESTAURANT
183 JLN BESAR – SWEECHOON.COM Odette Raffles Hotel
Ah Di Dempsey Durian
JAAN BY KIRK WESTAWAY
MO Bar
2 STAMFORD RD – +65 91999008 – JAAN.COM.SG
Mei Heong Yuen Dessert Marguerite
HILL STREET JAI HWA PORK NODLE Marina East
Downtown
466 CRAWFORD LN Tong Heng Delicacies
+65 92723920 – TAIHWA.COM.SG
Bukit Merah Caffé Fernet
RICH AND GOOD CAKE SHOP Chinatown
Dormire No Sleep Club
24 KANDAHAR ST Lau Pa Sat
+65 6908 4089 – RICHNGOOD.COM Mangiare
Maxwell Food Centre
NOBU Mixology
FOUR SEASONS HOTEL Jigger & Pony
Euphoria Restaurant
190 ORCHARD BLVD, LEVEL 3 2 km
+65 67341110 – FOURSEASONS.COM/SINGAPORE
PIEDRA NEGRA
241 BEACH RD – +65 91990610
BLUJAZCAFE.NET/MENUS/PIEDRA-NEGRA
FISHBALL STORY
200 VICTORIA ST
+65 98005036 – FISHBALLSTORY.COM f
GAMBERO ROSSO 94 MARZO 2023
SINGAPORE
città dove le succulente rane piacciono Mr. Onion per il suo amore (e menu
Geylang Lorong 9 Fresh Frog tanto e vengono preparate con diver- dedicato) verso la cipolla.
Gey Lang
se ricette. Lo stesso vale per i nidi di Ci si sposta poi a Katong, parte au-
rondine da provare nel ristorante Mei tentica e più antica di Singapore con
Kim Choo Kueh Chang
Heong Yuen Dessert, ingrediente tipiche case colorate e caratteristici
principe di una zuppa cinese dalle tan- murales. È il posto dove scoprire la
Hill Street Jai Hwa Pork Nodle
te decantate proprietà: piccoli cestini cultura Peranakan, l’affascinante
328 Katong Laksa di colore bianco, giallo o rosso, creati incontro tra il mondo cinese e quello
con la saliva da un particolare uccello malese. Immancabile uno sguardo alla
Rich and Good Cake Shop asiatico della famiglia delle rondini, Joo Chiat Road e un assaggio del ti-
Marine Parade East Coast Park
la salangana. Ovviamente commesti- pico Katong Laksa, una zuppa piccan-
bili, vengono usati da secoli in una te di curry, latte di cocco, due tipi di
zuppa dalla consistenza gelatinosa e noodles, tofu e cockles (molluschi).
Park Royal Collection Marina Bay
dal sapore delicato spesso arricchito
1925 Brewing Company di cristalli di zucchero o latte tiepido, LITTLE INDIA
consumato più che per il gusto che per È il momento di Little India: quan-
i suoi benefici tramandati dagli antichi do mettete piede in questo quartiere
medici cinesi: per costo e rarità, sono Singapore si trasformerà in un’au-
paragonabili al tartufo bianco in Italia. tentica India. È infatti uno dei luoghi
Banchetti e street food a parte, c’è an- più caratteristici e colorati della città,
che un ristorante che vale la pena vi- dove vive una comunità totalmente
sitare, appena insignito con una stella indiana, tra negozi che vendono oro,
15 km
dalla Michelin: Euphoria del giovane templi Indhu come lo Sri Veerama-
Jason Tan anche conosciuto come kaliamman Temple dedicato alla f
f Mixology
LA CUCINA ITALIANA CRESCE GRAZIE A NOI GIOVANI CHEF
NO SLEEP CLUB
20 KEONG SAIK RD. – NOSLEEPCLUB.SG Molti ancora vedono la cucina italiana, qui, come molto fa-
mily style e assai – troppo – semplice. Bisogna comunque
1925 BREWING COMPANY
5 MANDAI LINK – THE1925.COM.SG riconoscere che le nuove generazioni anche spinte dalla
globalizzazione, crescono e alzano lo standard dei risto-
ANALOGUE BAR
ranti italiani puntando su qualità e originalità. In Buona Ter-
30 VICTORIA ST – #01-31 CHIJMES
ANALOGUEINITIATIVE.COM ra, per esempio, abbiamo cercato col tempo un approccio
quasi in controtendenza rispetto alle richieste del mercato: offriamo solo
CAFFÉ FERNET
70 COLLYER QUAY – #01-05 CUSTOMS HOUSE menu degustazione realizzato con i migliori ingredienti che troviamo sul
CAFFEFERNET.SG mercato (un po’ sul concetto dell’omakase giapponese) lavorati con tec-
niche moderne per dargli più valore. Spesso ricerchiamo le materie prime
MARGUERITE
18 MARINA GARDENS DR – #01-09 FLOWER DOME direttamente in Italia, puntando a mantenere un’anima puramente italia-
MARGUERITE.COM.SG na senza fare fusion né utilizzando prodotti che non siano parte della
LONG BAR RAFFLE HOTEL nostra cultura. Abbiamo optato per avere solo menu degustazione per
328 NORTH BRIDGE RD dare un esperienza gourmet e poter coccolare i nostri clienti avendo il
#02-01, RAFFLES ARCADE tempo di raccontare gli ingredienti e la cucina italiana in maniera più ap-
RAFFLESSINGAPORE.COM/RESTAURANT/LONG-BAR profondita e appassionata: abbiamo sofferto un po’ all’inizio, ma poi ab-
MO BAR biamo anche avuto molte soddisfazioni. Alla fine, siamo noi ristoratori i
5 RAFFLES AVE primi rappresentanti del nostro Paese all’estero.
MANDARINORIENTAL.COM/SINGAPORE/MARINA-BAY/
– Denis Lucchi, chef ristorante Buona Terra
LUXURY-HOTEL
TANGLIN GIN
26A DEMPSEY RD – ANGLIN-GIN.COM
3
DRUGGIST
119 TYRWHITT RD – DRUGGISTS.SG
ATLAS BAR
GROUND FLOOR – 600 NORTH BRIDGE RD
PARKVIEW SQUARE – ATLASBAR.SG
JIGGER & PONY
AMARA HOTEL
165 TG PAGAR RD – JIGGERANDPONY.COM
Dormire
PARK ROYAL COLLECTION MARINA BAY
6 RAFFLES BLVD
+65 68451000 – PANPACIFIC.COM
FOUR SEASONS
190 ORCHARD BLVD
+65 67341110 – FOURSEASONS.COM/SINGAPORE
RAFFLES HOTEL
1 BEACH RD
+65 63371886 – RAFFLES.COM/SINGAPORE/
dea Kali e musica tipica. Qui il risto- street art locale tra le vie coloratissi- mondiali dell’architettura che creano
rante dove avere un assaggio vero è il me, da Haji Lane a Victoria Street, è uno skyline inconfondibile, e ovvia-
Komala Vila con la sua cucina vege- più che d’obbligo una tappa nel tradi- mente alcuni dei ristoranti più ambiti
tariana: fu Murugiah Rajoo ad aprir- zionale Rich and Good Cake Shop, il della città. Nel panorama fine dining
ne i battenti nel 1947 e oggi la terza piccolo laboratorio dove Lilly Liu, co- Singapore ha tanto da offrire, basti
generazione continua a portarne alto nosciuta anche come zia Lilly, prepara pensare che da quando la guida Mi-
l’orgoglio proponendo diverse cucine quotidianamente dal ’97 i suoi colorati chelin è arrivata qui nel 2016, oggi i
dalle regioni dell’India, tutto servito e dolci swiss rolls di cui l’intera città ristoranti stellati sono quasi cinquan-
su foglie di banano e da mangiare ri- è ghiotta: soffici torte dalla forma ta. Tanta Francia ma anche cuochi dal
gorosamente con la mano destra come allungata ripiene di frutta e panna mondo che fanno convivere le diverse
tradizione vuole. montata, il signature si chiama Kaya, cucine, soprattutto asiatica. Primo tra
è verde ed è realizzato con cocco fresco tutti il ristorante con tre stelle Miche-
IL QUARTIERE e infuso con puro estratto di pandan, lin, Odette, del giovane chef francese
PIÙ TRENDY E HIPSTER strepitoso. Julien Royer: se pensate che in un
Imperdibile poi Kampong Glam che, posto futuristico come Singapore non
oltre a essere la zona a predominanza IL FUTURO possa esistere la cucina del ricordo,
araba di Singapore, è il quartiere più VISTO DA MARINA BAY beh vi sbagliate. Qui, all’interno della
trendy e hipster, dove l’edificio iconico E Marina Bay? La perfetta sintesi National Gallery, lo chef che si è fat-
è la Sultan Mosque costruita nel 1824 della natura avveniristica della Città to le ossa da Michel Bras in Francia
per il Sultano Hussein Shah, da cui del Leone imperdibile per chiunque e da Antonin Bonnet a Londra, è ar-
spicca la sua cupola dorata. Durante voglia immergersi nella Singapore più rivato nell’olimpo proprio grazie a un
la consueta passeggiata ammirando la moderna tra edifici diventati icone approccio alla cucina che si ispira f
tutta alla nonna, ai ricordi e alla fami- to il mondo ma non dall’Europa, chef precisa e coesa capitanata dal diret-
glia, senza rinunciare al viaggio e alla Lepinoy continua a guidare la cucina tore italiano Giuseppe Farinotti e un
ricerca. Oltre a piatti d’autore come in prima persona tra piatti che soddi- menu unico per cena dove compaiono
il granchio marrone della Normandia sfano la variegata clientela internazio- prodotti e ispirazioni britanniche di
con olio di wasabi e pera Nashi e il fan- nale e intramontabili classici come il alta qualità come le capesante scozzesi
tasmagorico piccione in crosta di pepe coreografico caviale servito su petali di o il rombo della Cornovaglia, insieme
di Kampot, nel menu compaiono altre patate Roseval con erbe aromatiche… ad alcuni classici della sua terra tra cui
preparazioni dal background france- quando si dice “alta semplicità”! Parla- le uova che chef Kirk rivisita in chiave
se con un approccio a tratti asiatico, re di grandi insegne senza annoverare fastosa con il caviale.
come nel rombo selvatico dell’Atlanti- il ristorante Jaan By Kirk è impossi- Non nel centro di Marina Bay ma nel-
co servito con spugnole ripiene, bieto- bile. Posta al 70° e ultimo piano dello la zona più defilata, a due passi dal
le e uovo affumicato al rosmarino con Swissôtel The Stamford, questa gran- fantasmagorico Botanic Gardens, con
chorizo iberico. diosa insegna è nelle mani dello chef l’accoglienza che lo contraddistingue
Merita poi la visita, e l’assaggio, Les inglese Kirk Westaway, impegnato il Four Seasons è li che vi aspetta tra
Amis dello chef Sebastien Lepinoy, nel suo progetto gastronomico “Rein- novità e un nome che è sempre una
il primo importante ristorante fine di- venting British”, un percorso sensoria- garanzia nel mondo. In questo caso la
ning in città, era il 1994 e oggi anche le che dura e si rinnova da anni con proposta è davvero entusiasmante a
lui può vantare il massimo riconosci- cui vuole elevare la cucina britannica partire dal nuovo di zecca Nobu e il
mento internazionale. Qui regna il attraverso una lente moderna. Vista suo nuovo capitolo aggiunto al con-
classicismo della scuola francese ma mozzafiato del paesaggio panorami- cetto di ristorazione che porta questo
con una brigata in cui compaiono una co, carta vini con oltre 700 etichette, nome, proponendo uno chef ’s table
ventina di giovani provenienti da tut- servizio impeccabile di una squadra e un giardino giapponese di design,
Il servizio
su Singapore,
nell’ambito del format
MANGIO TUTTO TRANNE…
va in onda su
Gambero Rosso Channel
sky 133 e 415
dal lunedì al venerdì
alle ore 14.00 e 22.00
maestose zuppe e i ricchi dim sum do arrivano in città per miscelare le attorno al concetto di sostenibilità
fatti a mano. Infine compare il One- proprie abilità e la propria cultura. nel bar (come l’ultimo progetto di
Ninety nascosto tra le palme al piano Tra i tanti valgono assolutamente la un bancone completamente realiz-
d’ingresso, un cocktail bar degno di visita l’Atlas bar capace di appagare zato con plastica riciclata e stampato
nota nella mani del Bar Manager Ga- la vista con la sua torre da oltre mille in 3D), il Native sempre nella mani
briel Carlos e l’head bartender Sophia gin e il palato grazie alle preparazioni di Vijay dove il suo percorso profes-
Kang, entrambi provenienti dall’ico- della giovanissima barlady Lidiyanah sionale è iniziato e dove svolge spe-
nico bar Manhattan del Regent Hotel, K, meglio conosciuta come Yana Ba- rimentazioni e fermentazioni in un
professionisti del bancone in grado nana, che ha ricevuto la fiducia della laboratorio dedicato (da provare il
di regalare emozioni e coccole a ogni famiglia Hwang e che al momento sta cocktail Ants con formiche distillate,
preparazione; assolutamente da pro- lavorando al menu La Grande Nation lemongrass gin, basilico e yougurt di
vare il Theatrum Botanicum con Gin ispirato agli artisti del 1925; ci sono cocco), il Long Bar nel Raffle Hotel
Arc Botanical, Vermouth Lillet Blanc, poi il MO Bar del Mandarin Orien- dove bere l’imperdibile ed iconico
Empirical Spirits Plum, limone, soda, tal con tutto il suo classicismo ed Singapore Sling, e poi il pluripremia-
amaro alla lavanda. esempio di accoglienza e savoir fair to e capofila di un gruppo di bar mol-
(da assaggiare il nuovo e confortante to importante dal nome Jigger and
CAPITALE MONDIALE Fullmoon di Adrian Besa a base di Pony, dove al comando c’è l’italiano e
DI MIXOLOGY rum, wheatgrass e pera ispirato alla talentuoso Giovanni Graziadei che
A proposito di cocktail bar, Singa- prima luna piena del calendario luna- vi delizierà con il suo Espresso Marti-
pore è a oggi senza dubbio una delle re in Corea), l’Analogue Initiative ni, niente ha a che vedere con gli altri
capitali mondiali della miscelazione, dove Vijay Mudaliar sta compien- assaggiati fino a quando non lo avre-
numerosi bartender da tutto il mon- do un lavoro formidabile e virtuoso te di fronte.
SPECIALITÀ:
Oliva ascolana, barchette miste con oliva ascolana
classica, oliva ascolana vegana, mozzarella al tartufo,
cremino, polpettina di melanzane
$ @olivatime
f olivatime
+39 339 6456479
le
ricette
LE RICETTE DI MAURICIO ZILLO A GAGINI DI PALERMO SGOMBRO MARINATO,
FAGIOLI DI SCICLI, OLIVE “MINUTA”, ZUCCHINE E FOGLIE DI CAPPERO
DEI MONTI IBLEI SPAGHETTI DI GRANO PERCIASACCHI SERVITI FREDDI,
CON ANEMONI DI MARE, MANDORLE FRESCHE, FIORI DI ZUCCA
E BRASATO DI CAPRA GAMBERI ROSSI CRUDI, QUAGLIA IN SCAPECE, POMPELMO,
CAVOLFIORE E AGLIO FRESCO DI NUBIA TONNO ROSSO, SFORMATO DI FINOCCHI,
POMODORI FRESCHI E SECCHI DI PACHINO GIANCARLO MORELLI
IN TRE PIATTI CARNAROLI ALLA RICOTTA DI BUFALA AFFUMICATA CON TARTARE
DI GAMBERI ROSSI E TARTUFO NERO, COLATURA DI ALICI BACCALÀ MORRO, VERZA,
NOCCIOLA, POMODORO SECCO E SALSA MUGNAIA TARTE TATIN ALL’ANANAS,
MELATA, MANTECATO AL CIOCCOLATO FONDENTE E FAVA TONKA I SAPORI
DEL TRASIMENO A TRATTORIA STELLA DI PERUGIA LINGUINE CON UOVA DI CARPA
LE RICETTE
MAURICIO ZILLO
NATO A ETÀ CITTÀ DI RESIDENZA
Sao Paulo (Brasile) 42 Palermo
SUL PROSSIMO NUMERO LE RICETTE DI MATTEO VERGINE AL GROW RESTAURANT DI ALBIATE (MB)
Sgombro marinato,
fagioli di Scicli, olive
"minuta", zucchine
e foglie di cappero
dei monti Iblei
INGREDIENTI PER 4 PERSONE
2 sgombri
80 g di zucchero di canna
50 ml di aceto di mele dell'Etna
20 g di sale grosso di Trapani
1 zucchina limone
1 zucchina patisson
cimette di capperi dei Monti Iblei
݆nocchietto selvatico
santoreggia
olive “minuta” dei Nebrodi
Per i fagioli
100 g di fagioli di Scicli
150 ml di olio extravergine Nocellara del Belìce
50 ml di demi-glace di fumetto di pesce
30 ml di aceto di vino grillo
1 cespo di scarola
1 cipolla Paglina di Castro݆lippo
2 coste di sedano
sale di Trapani
Spaghetti di grano
Perciasacchi serviti
freddi, con anemoni
di mare, mandorle
fresche, fiori di zucca
e brasato di capra
INGREDIENTI PER 4 PERSONE
200 g di spaghetti Per la salsa di mandorla
di grano Perciasacchi 100 g di mandorle
¼ di un capretto fresche pelate
1 meloncella 50 ml di acqua minerale
(una sorta di cetriolo) 20 ml di olio extravergine
sale al 2% Tonda Iblea
aglio 10 ml di aceto
cipollotto 1 spicchio d'aglio di Nubia
prezzemolo sale
zeste di arancia
Per la granita
Per la mantecatura di ݆ori di zucca
della pasta 200 g di ݆ori di zucca
100 g di anemoni di mare sale
10 ݆ori di zucca
olio extravergine Tonda Iblea
Friggere le quaglie intere per 2 minuti pentola fino a perdere 65% del suo mandolina e scegliere le foglie più pic-
a 180°C, disossarle, passare le ossa sul- peso. Frullare a caldo con il burro di cole della menta.
la brace e preparare un fondo ristretto cacao. Aggiustare di sale. Passare le quaglie 2 minuti alla brace,
con le verdure e il vino. Mettere a mari- Tagliare i pompelmi a vivo, condirli spennellarle con il loro fondo ristretto.
nare sottovuoto i petti e le cosce nella con menta, peperoncino, aglio e sale. Condire il gambero con l’estratto delle
scapece per 24 ore. Mettere dentro un bicchiere del Pa- sue teste.
Pulire i gamberi, levare le teste e cojet. Abbattere. Sul fondo di ogni piatto mettere la pu-
schiacciarle per estrarre il corallo, Pelare e tagliare le pere in 4, quindi rea di cavolfiore con sopra il sorbetto e
quindi frullare. farle marinare nel succo del limone. intorno i pezzi di quaglia, i gamberi, le
Far stracuocere il cavolfiore in una Tagliare l’aglio a fette sottili con la pere, l'aglio fresco e la menta.
MAURICIO ZILLO - GAGINI
Tonno rosso,
sformato di finocchi,
pomodori freschi
e secchi di Pachino
INGREDIENTI PER 4 PERSONE
300 g di ݆letto di tonno Per il gelato
rosso del Mediterraneo 100g di pomodori ciliegino
olio extravergine Biancolilla di Pachino essiccati al sole
sale di Trapani 80 g di uva zibibbo
di Pantelleria essiccata
Per lo sformato al sole
200 g di centrifugato 20 cl di acqua minerale
di ݆nocchio
2 uova Per la granita
sale 200 g di pomodori verdi
(Marinda) di Pachino
Per i cipollotti 2 cucchiai di aceto
4 cipollotti interi di nero d'Avola
100 g di guanciale di suino sale grosso di Trapani
Nero dei Nebrodi
sale di Trapani
GIANCARLO MORELLI
TUTTO IL GUSTO DELLA CUCINA
Classe ’59, Giancarlo Morelli
nasce nella campagna
bergamasca, studia
all’alberghiero e si imbarca
subito sulle grandi navi da
crociera tra Europa e America.
Segue gli insegnamenti della
“nuova” Francia, da Loiseau ai
Troisgros passando da Verger
e Ducasse. Apre il suo primo
“vero” ristorante a Seregno,
viaggia e conosce l’immensa
biodiversità peruviana che lo
affascina. Nel 2017 apre
il suo ristorante a Milano.
«E finalmente – sorride –
mi sento libero di cucinare
come piace a me. Mi piace
far sentire (e sentire) la
freschezza di un trancio
di pesce, la succulenza
di una carne, la cremosità
di un dolce. È una gioia vivere
e cucinare così»
DOVE
POMIROEU
GIANCARLO MORELLI
Seregno (MB) - via G. Garibaldi, 37
0362237973 - pomiroeu.com
PUNTEGGIO GUIDA 2023
Cucina 44
Cantina 16
Servizio 24
Totale 84
ANNO DI APERTURA
1993
“
Nasce in occasione del concorso
Il risotto dell’anno 2009 “Premio Gallo”.
L’idea: raccontare l’Italia unendo grandi
materie prime dal Nord al Sud; sapori unici,
dal tartufo nero piemontese al riso
del Pavese āno alla ricotta di bufala
del Cilento, dall’extravergine della Tuscia
alla colatura d’alici campana āno ai gamberi
di Mazara del Vallo. Un piatto che ha vinto
e che ancora oggi è il più amato dai miei
ospiti: non potrei mai toglierlo dalla carta.
“
Amo dare vita a ingredienti che solitamente
sono considerati di serie B e meno nobili di
altri.
Quando il baccalà morro viene servito
ai miei ospiti, noto sempre il loro grande
stupore che coinvolge tutti i sensi, ricreando
in loro una memoria storica di un piatto
senza tempo. Ovviamente serve una grande
tecnica sia nella cottura del pesce
che nella realizzazione della salsa mugnaia,
per bilanciare sapori ed equilibri che rendono
questo piatto per me identitario.
“
La mia formazione come cuoco è partita
dalle basi della cucina francese. Amo proporre
grandi dessert che siano amabili all’occhio,
ma che soprattutto rimangano impressi per
la loro bontà. La tarte tatin è sempre presente
nei miei menu, la frutta utilizzata si alterna
in base alle stagioni. Ci tengo moltissimo:
deve essere sempre croccante e avvolgente,
con le suadenti note di vaniglia di fronte alle quali
non vedi (e non vedo!) l’ora di unirle al mantecato
di cioccolato fondente di cui, devo essere sincero,
vado letteralmente pazzo.
TRATTORIA STELLA
I SAPORI DEL TRASIMENO
DOVE
Perugia
loc. Casaglia via dei Narcisi, 47a
075 6920002 - stellaperugia.it
PUNTEGGIO GUIDA 2023
IL TEAM
Fondatrice del locale è la leggendaria
Luisa Stella, nel 1981. A raccogliere
la sua eredità la figlia Silvia, che nel
1995 ha lasciato le teutoniche terre
(Silvia è germanista di formazione)
per dedicarsi con passione e cura al
ristorante di famiglia. Nel 2004 arri-
va il cuoco Nicola Passarelli, che con
esperienza ed entusiasmo ha reinter-
pretato le ricette familiari apportan-
do il suo fondamentale contributo in
termini di ricerca e innovazione della
tradizione. A completare la brigata
Arek Piszczyk, germanista anch'esso, LINGUINE CON UOVA
emigrato dalla Polonia all'Umbria per DI CARPA REGINA DEL TRASIMENO
amore di Silvia, sua moglie. Arek è un
appassionato sommelier, che negli INGREDIENTI PER 4 PERSONE
anni ha fatto della carta dei vini della 320 g di linguine
Stella un vero e proprio punto di rife- 250 g di uova di carpa Regina
rimento nel panorama umbro. 40 g di olio extravergine d'oliva
40 g di cipolla
I PRODOTTI 2 g di concentrato di pomodoro
Da Stella si mangia a seconda del- 2 rametti di ݆nocchietto selvatico
le stagioni e di ciò che la terra offre, sale
portando in tavola oltre ai Presìdi
Tritare la cipolla, metterla in un pentolino con l'olio e farne un soffritto, mante-
Slow Food prodotti di realtà locali che
nendo il fuoco moderato. In questa prima fase si consiglia di utilizzare il coper-
operano in armonia con l'ambiente. Il
chio perché evita dispersione di calore e di conseguenza sarà necessaria meno
menu dedica ampio spazio agli ani-
energia per cuocere, senza contare che anche il soffritto ne guadagnerà. Una
mali da cortile, alle verdure nonché
volta che la cipolla sarà leggermente imbiondita aggiungere il concentrato e
alle erbe spontanee e al pesce di lago.
le uova di carpa Regina, mescolare il tutto, quindi aggiungere dell'acqua fino a
I PIATTI FORTI completa copertura delle uova e salare. Far cucinare a fuoco basso per circa 15
Il prosciutto al coltello col pane fat- minuti, ovvero fino a quando l'acqua sarà evaporata e le uova si saranno legger-
to in casa, gli gnocchetti di patate al mente ingrossate assumendo una colorazione giallo-arancio. Cuocere al dente le
ragù di anatra, il piccione ripieno con linguine in abbondante acqua salata, scolarle e versarle in una padella unendole
salsiccia e maggiorana, la panna cot- al condimento delle uova, attendere una ventina di secondi prima di saltarle (è
ta leggera con composta di cachi e un piccolo accorgimento per far sì che il condimento si leghi meglio alla pasta),
croccante alle mandorle. aggiungere il finocchietto selvatico e servirle.
Dopo i borlotti, i fagioli protagonisti di zuppe e minestre, sua buccia, che il palato dovrà appena avvertire.
prendiamo in esame i cannellini lessati al naturale, che tro- Il massimo sarebbe comprare i fagioli freschi nella loro sta-
vano la loro morte all’uccelletto, in umido alla maniera tosca- gione, all’inizio dell’autunno, cuocerli con i classici odori (se-
na, e in insalata: classicissima quella di tonno fagioli e cipolla, dano, carota e cipolla), oppure semplicemente con una foglia
pietanza rustica ed evergreen da gustare come antipasto, con- d’alloro, e metterli in freezer per averli pronti da usare in
torno o piatto unico. Nel nostro blind test si è ripresentata la zuppe, paste e minestre. Oppure partire dal prodotto secco e
situazione registrata nel contest dei borlotti pronti: non ab- ammollarlo una notte prima di farlo pipare a fuoco lento per
biamo riscontrato grande differenza qualitativa tra i prodotti ore. Se tutte queste cose non avete tempo e voglia di farle,
artigianali, distribuiti nel mercato di nicchia, e quella dei com- l’industria e piccole aziende artigianali attrezzate propongo-
petitor della gdo, e non sempre il barattolo di vetro vince sulla no sul mercato cannellini lessati al naturale: basta svitare il
boatta. C’è di più. Abbiamo faticato a stilare una classifica, a tappo del barattolo di vetro o tirare la linguetta della lattina
selezionare 8 cannellini tra i 32 in lizza. Non è facile trova- per preparare velocemente un piatto ricco di fibre e di protei-
re prodotti di alto profilo in questa categoria merceologica. ne vegetali, che associato a cereali integrali porta a una prepa-
D’accordo, il cannellino è un fagiolo più delicato sotto ogni razione completa, equilibrata e ad alto valore biologico, con la
punto di vista. Il profilo aromatico è gentile, il gusto ha toni proteina biodisponibile. Ma quale marchio o confezione prefe-
lievi e appena accennati, la struttura è più fragile di quella del rire tra i tanti cannellini in commercio? Per questo li abbiamo
borlotto e di altre varietà di fagioli. Non ci si può aspettare messi in fila, anonimizzati e fatti assaggiare alla cieca da un
una grande intensità e persistenza, un’esplosione di profumi e panel di degustatori esperti. Il risultato è stata una classifica
aromi: è la forza del cannellino, e forse anche il suo limite. Poi 4 + 4: 4 prodotti di piccole realtà artigianali, presenti in botte-
bisogna stare attenti alla cottura: può essergli fatale. Difficile ghe gourmet ed enoteche, e 4 realizzati da grandi aziende, in
cucinare a puntino questa tipologia di fagiolo, fare in modo vendita nelle principali insegne di supermercati, praticamen-
che risulti integro, morbido ma sodo, e ancora ricoperto dalla te sotto casa. Quasi tutti acquistabili anche online.
1
I cannellini arrivati pri- biologici lessati italiani lessati lavorati freschi biologici
mi in questa sezione Sono l’espressione di una rapporto qualità/prezzo Non vi soffermate più di tan-
del contest provengono partnership virtuosa. I fagioli Tra i migliori prodotti del to sull’aspetto dei cannellini
da un’azienda agricola provengono da Podere Pereto, contest. Sono i cannellini di Probios, storica azienda ita-
marchigiana situata nel Ma- azienda agricola biologica di Orto d’Autore, azienda agri- liana nel mercato dei prodot-
ceratese ma con terreni anche Rapolano Terme, nelle Crete cola molisana a filiera chiusa ti vegetali biologici e “free-
in Umbria, Toscana, Puglia e Senesi. La trasformazione av- gestita dalla famiglia D’Arien- from” (senza glutine, lievito,
Piemonte. I legumi, coltivati in viene nel laboratorio padova- zo, da sempre vocata alla col- lattosio, sale aggiunto, olio di
biologico nei terreni azienda- no guidato da Gianni De Cec- tivazione di pomodoro e altri palma), distribuiti in 47 Paesi
li, sono trasformati dal fresco chi, specializzato in conserve prodotti vegetali e dal 2000 del mondo e online. I fagioli,
presso il laboratorio artigia- vegetali. I cannellini, come gli specializzata in conserve or- 100% di origine italiana e –
nale Cereal Terra a Ciriè (TO) altri legumi pronti in assor- tofrutticole sottovetro. Leg- come tutti i legumi confezio-
senza alcun additivo: solo timento, vengono lasciati in germente disordinati e svesti- nati e commercializzati con
acqua e sale marino. L’occhio ammollo per una notte, quin- ti, ma molto ben selezionati e questo brand – lavorati dal
vuole la sua parte, e i cannel- di sciacquati, messi nei vasi con una bella carnagione lu- fresco entro 6 ore dalla rac-
lini Monte Castello soddisfano con acqua e la giusta quantità cente color rosa chiaro, offro- colta, cotti semplicemente in
questo primo approccio sen- di sale, infine sottoposti a va- no il meglio nel profilo aro- acqua e sale senza additivi, si
soriale presentandosi integri socottura in autoclave. All’oc- matico e gustativo. Profumo presentano scapigliati e un
e composti di un bel rosa chia- chio i legumi si presentano un e sensazioni al palato sono po’ disomogenei nella for-
ro e lucente. La delicatezza, la po’ pallidi, aperti e svestiti. In delicati ma tutt’altro che piat- ma, nella dimensione e nel
pulizia e la tipicità sono la loro compenso tanta onestà e pu- ti o banali, e soprattutto sono colore. Un colpo d’occhio non
cifra al naso e al palato, con le lizia al naso e al palato: il pro- molto freschi e puliti: in evi- invitante però riscattato dal
note vegetali tipiche, benché filo aromatico è delicatissimo denza note vegetali caratteri- profilo aromatico e gustati-
sussurrate, accompagnate da ma espressivo e molto preci- stiche e giovanili e lontani ri- vo: note vegetali tipiche, pre-
lievi sentori di amido, legno e so. La cottura è buona, come chiami di erbe aromatiche. Il cise e abbastanza sfaccettate,
castagna. Sensazioni valoriz- pure la qualità dei legumi, gusto è dolce, sapido e persi- richiami alla castagna e alle
zate da una struttura morbida nonostante i semi tendano a stente, la struttura soda e car- erbe aromatiche, buon sapo-
ma soda, figlia di una buona sfaldarsi e la buccia sia un po’ nosa. Peccato la buccia, un po’ re dolce-sapido. I semi sono
cottura, e da una buccia non tenace. Da impiegare in creme coriacea. Perfetti per creme e un po’ stracotti ma polposi e
invadente. Piacevoli e onesti. e vellutate. Vendita online. vellutate. Vendita tramite e- con la buccia poco fastidiosa:
Vendita online. Santa Giustina commerce, in negozi e gdo in da usare soprattutto in cre-
Serravalle in Colle (PD) Italia e all’estero. me, mousse e vellutate.
di Chienti (MC) località Fratte B Ururi (CB) Calenzano (FI)
frazione Taverne, 101 via Pio X, 18 contrada Santa Venere via degli Olmi, 13/15
0737539162 0495790598 0874830060 0558869328
monte-castello.it delsanto.it ortodautore.it probios.it
vaso di vetro 300 g vaso di vetro 300 g vaso di vetro 310 g lattina 400 g
(220 g sgocciolato) (200 g sgocciolato) (280 g sgocciolato) (250 g sgocciolato)
prezzo 1,75//2,70 € prezzo 2,90/4,10 € prezzo 1,89/2,11 € prezzo 2,29/2,40 €
PARTNER
SPONSOR
LE CLASSIFICHE
1
La linea dei legumi les- Le Conserve della Nonna, gdo con oltre 170 punti ven- Roma nel 1960 dall’imprendi-
sati di uno dei più im- brand del gruppo Fini che tro- dita concentrati nel centro tore romagnolo Alberto Ron-
portanti e storici marchi vate sugli scaffali delle più im- nord, un e-commerce (Esse- dinelli, dal 1980 è un brand
del biologico italiano, portanti catene della grande lunga a Casa) e una strategia di Conserve Italia, consorzio
nato nel 1978 e oggi presente distribuzione e di alcuni ne- sempre più proiettata sulla cooperativo nato nel 1976
a livello trasversale in tutti i ca- gozi di alimentari (e online), fascia di nicchia (nuova in che oggi unisce oltre 14mila
nali della distribuzione (anche è una presenza costante nei via Spadari a Milano, nuo- agricoltori italiani dedicati alla
e-commerce), non può non nostri contest di conserve ve- vo brand Cucina Esselunga coltivazione di frutta, legumi e
avere i cannellini. Che entrano getali. Entra anche in questa dedicato alle preparazioni vegetali. Tra le conserve a mar-
nella classifica dei prodotti del- classifica con dei cannellini gastronomiche, maggiore of- chio, presenti in tutti i canali
la gdo conquistando il gradino (reidratati e cotti in acqua e ferta dei prodotti premium), della distribuzione, un grande
più alto. Sono fagioli 100% ita- sale marino iodato) che offro- Esselunga propone i cannel- classico sono i fagioli cannelli-
liani, da agricoltura biologica, no le migliori prestazioni nel- lini (secchi reidratati, cotti in ni (da legumi secchi reidratati,
cotti semplicemente in acqua le sensazioni di naso e bocca. acqua e sale) sia in vaso di ve- cotti in acqua e sale), propo-
e sale senza additivi aggiunti. Se l’aspetto non è perfetto (i tro sia in lattina. A entrare in sti in varie linee e confezioni,
I legumi si presentano un po’ semi si presentano non del classifica sono questi ultimi, tutte presenti nel nostro blind
disomogenei nella struttura: tutto integri e un po’ disordi- prodotti in private label da test: bio, cotti al vapore, base
alcuni sodi e integri accanto ad nati), le sensazioni olfattive, Conserve Italia nello stabili- sia in vaso di vetro, sia in lat-
altri leggermente rotti e sovra- aromatiche e gustative mo- mento di Alseno, Piacenza. Il tina. La nostra scelta è caduta
cotti. Ma il loro punto di forza strano coerenza con il tipo di quadro d’insieme è positivo: sul prodotto convenzionale
è il profilo aromatico, delicato legume e una certa espressi- semi integri e composti, pro- in boatta: aspetto piuttosto
però pulito, fedele al prodotto vità: sentori di salvia, legno, fumo e aromi corretti, delica- composto, naso e bocca deli-
e sfaccettato, con le sue tipiche amido e leggero caramello ti e puliti (le classiche note di cati, fedeli al prodotto e puliti,
note vegetali che si avvertono uniti a ricordi lattici accompa- legumi più richiami alle erbe gusto corretto, dolce e di giu-
soprattutto al palato, arricchi- gnano le caratteristiche note aromatiche), giusta sapidità, sta sapidità, buccia accettabile
te da un gusto rotondo e “con- vegetali del cannellino. Cottu- precisione a fine bocca. Solo ma messa in evidenza da una
dito” (richiami a caramello, pe- ra al giusto grado per semi di la struttura è migliorabile, un struttura resa molto morbida
perone e ricordi lattici): simile struttura molto morbida ma po’ troppo cedevole al morso, e cedevole da una cottura un
a quello dei cannellini lessati con buccia un po’ fastidiosa. ma con la buccia non fasti- po’ eccessiva.
in casa. Consumateli in creme, mous- diosa. San Lazzaro
Castel San Pietro se e vellutate. Pioltello (MI) di Savena (BO)
Terme Ravarino (MO) frazione Limito via P. Poggi, 11
via H. Ford, 2a via Confine, 1583 via Giambologna, 1 0516228311
0516540211 059900432 0292931 - 800666555 800805030
alcenero.com leconservedellanonna.it esselunga.it valfrutta.it
vaso di vetro 300 g vaso di vetro 360 g lattina 3x200 g lattina 2x400
(220 g sgocciolato) (220 g sgocciolato) (3x125 g sgocciolato) (2x240 g sgocciolato)
prezzo 1,82/2,80 € prezzo 1,59/1,99 € prezzo 1,99 € prezzo 2,69/2,99 €
Utilizza il motore di ricerca di Gambero Rosso PREMIUM da web, tablet e smartphone, e troverai:
https://www.gamberorosso.it/abbonamenti
PROVA GRATIS*
*Primo mese gratuito, disdici quando vuoi
Trasforma il tuo locale in un
ambiente INNOVATIVO e
CONNESSO nel mondo con le
nostre soluzioni.
Fai parte anche tu della
DIGITAL TRANSFORMATION.
Seguici su:
Informasistemi
Informasistemi Spa
Informasistemi Spa
o contattaci alla mail
salesinformasistemi.com
partner www.informasistemi.com
FOODSHOP
ZAFFERANO:
GLI 8 ITALIANI DA PROVARE
Oro rosso: lo zafferano, preziosa spezia ottenuta dai pistilli estratti
dal fiore del Crocus sativus. Per produrne un grammo ci vogliono dai 170
ai 200 fiori. Costa come l’oro. È ricca di antiossidanti e protagonista di diversi
piatti, tradizionali e non. Siamo andati a cercare lungo lo Stivale alcune delle
migliori produzioni di zafferano. Non solo in Abruzzo, Toscana e Sardegna
(dove è più diffusa la coltivazione), ma anche in Sicilia, Lazio e Lombardia
a cura di Mara Nocilla
Pruneti
Greve Non solo olio evo eccellente. Sulle colline chiantigiane i fratelli
in Chianti (FI) Gionni e Paolo Pruneti producono anche il giaggiolo, il giglio sim-
frazione San Polo bolo di Firenze, e lo zafferano. Quella del Crocus sativus è una col-
in Chianti
via dell’Oliveto, 24 tivazione storica in Toscana, dal Medioevo, alla quale la famiglia
0558555091 Pruneti da sempre dedica un pezzo di terra, prima come prodotto
3534054209 agricolo collaterale, da 30 anni in modo organizzato grazie alla
pruneti.it quarta generazione: 5.000 metri quadrati dei 100 ettari azienda-
chiuso sabato li. Lo zafferano Gemma, biologico e di alta qualità, è ottenuto da
e domenica bulbi ereditati dai nonni e in parte acquistatati nella regione. Gli
(frantoio);
sempre aperti stigmi sono essiccati in modo naturale per 2-3 giorni in un am-
i negozi biente caldo e areato, confezionati in piccoli astucci da un quar-
to di grammo o usati per aromatizzare una birra e un liquore. In
vendita nei negozi a marchio (Pruneti Extra Gallery a Greve in
Chianti e a Firenze), in botteghe gourmet e online.
RisOristano
San Vero Milis Il prodotto di punta dell’azienda agricola Stara è il riso, Carna-
(OR) roli e Thai, bianchi e integrali, confezionati con il marchio Ri-
via Umberto I, 112
sOristano. Un fazzoletto di terra, neanche mille metri quadrati
078353341
3408321537 in quello che era un vecchio agrumeto sono riservati al Crocus
risoristano.com sativus, che tra ottobre e novembre regala i piccoli fiori viola: dal
sempre aperto loro cuore vermiglio si ottiene lo zafferano. La produzione ha
su appuntamento preso piede negli ultimi 12 anni («ma in casa si è sempre fatta»
precisa Marcello Stara) partendo da bulbi sardi acquistati nell’O-
gliastra. Coltivazione biologica non certificata e disidratazione
dei pistilli in un essiccatore ad aria calda per una piccola quan-
tità della profumata spezia, confezionata in vasi da un terzo di
grammo. Una produzione piccola ma non piccolissima: viene di-
stribuita in negozi di prodotti tipici e gourmet italiani e nell’alta
ristorazione sarda.
Daniela Mariani
Casole d’Elsa (SI) Assessore e imprenditrice agricola. Membro nella giunta di Ca-
località sole d’Elsa con delega al turismo, da alcuni anni Daniela Maria-
Monteguidi ni produce olio evo e zafferano nell’azienda agricola di famiglia,
via Primavera, 2
3383061346 sulle colline senesi al confine con la provincia di Pisa. Dalla spe-
sempre aperto zia ricava minuscole quantità, appena 4 etti ottenuti dai fiori di
su appuntamento Crocus sativus acquistati in Toscana, coltivati in modo naturale,
di fatto in biologico, in meno di un ettaro di terra. Ma la qualità
è altissima, stigmi di un colore rosso intenso e caldo, asciutti
ma polposi, destinati soprattutto alla ristorazione (tra gli chef
Daniele Sera nel ristorante Tosca all’interno del Castello di Ca-
sole). Una produzione quasi in solitaria, dalla messa a dimora
delle piante alla sfioratura, all’essiccazione dei pistilli al calore
del camino, tuttalpiù aiutata dal fratello Massimo e dal marito
Francesco. Possibilità di alloggio in agriturismo.
Zafne
Nepi (VT) Zafne è il marchio dello “zafferano supremo di Nepi” prodotto da
via Cascinone, 983 due realtà agricole della Tuscia laziale: I Scecchi di Irene e Andrea
via Cascinone, 193 Lo Cicero e l’azienda Sansoni, guidata da Olivia Labate. Stessa
3334531253 zona, nella campagna della “città delle acque” viterbese, in un
3930358323
zafne.com territorio vulcanico e particolarmente fertile. Stessa strada, via
sempre aperto Cascinone: civico 193 per I Scecchi, 983 per Sansoni. Terreni di
su appuntamento neanche un ettaro ciascuno, distanti appena un chilometro l’uno
dall’altro. Stessi bulbi di Crocus sativus, provenienti dall’Olanda.
Coltivazione in conversione per I Scecchi, biologica per Sansoni
(che produce anche carni, formaggi e ortaggi). Il risultato è un
chilo e mezzo o poco più (2 chili nelle annate favorevoli) di pi-
stilli infuocati e profumati, utilizzati anche in prodotti derivati:
saponi, creme e olio viso e corpo. In vendita a privati, in gastro-
nomie e ristoranti gourmet.
Prima Zafferano
San Daniele Po Uno zafferano raro per qualità, eleganza e zona di produzione.
(CR) Non siamo in Abruzzo, Toscana o Sardegna. L’oro rosso di Arian-
frazione na Larini proviene dal Cremonese prossimo alle terre del culatel-
Isola Pescaroli
via Po, 1a lo di Zibello, tra Lombardia ed Emilia Romagna. «Qui già prima
3479112511 del ‘500 venivano gli Sforza ad approvvigionarsi di zafferano»
primazafferano.it spiega la titolare di Prima. Una coltura storica, nel tempo spaz-
sempre aperto zata via dall’agricoltura intensiva, che Arianna ha voluto ripren-
su appuntamento dere nell’azienda agricola di famiglia coltivando i bulbi di Crocus
sativus in biodinamica. Ogni giorno, per 2-3 settimane tra otto-
bre e novembre, si raccolgono i fiori all’alba, si fa la sfioratura e
si essiccano i pistilli (a temperatura controllata sotto i 50 °C): «il
fiore dello zafferano nasce e muore nella stessa giornata» sorride
Arianna. Circa un chilo e mezzo di prodotto l’anno, venduto in
botteghe gourmet, alta ristorazione, privati e online.
Via Cimitero
Via Persico
Piazza Risorgimento
Via Brescia
15
Via Dante
19
Viale Trento e Trieste Via del Macello
Corso Garibaldi Parco al Vecchio Passeggio
Piazza Roma
Via Amati 28
Via Milazzo 10
34
19
Via Ghisleri
Corso Matteotti 6
Via Bizzolati
23 24
8 13 27 11
22 24 16
Via Plasio 21
25 Via Ottolini
2 Corso XX Settembre
4 Cattedrale
7 14
Via Verdi 20 1
32 9 Via Bonomelli
Via Novati
5 Via Platina
Via del Giordano
17
Via Mosa
Dieci anni fa vede la luce il nuovo Museo del Violino nel Palazzo dell’Arte,
e il “saper fare liutario” viene riconosciuto dall’Unesco Patrimonio immateriale dell’Umanità.
La città di Stradivari, delle botteghe antiche, del Torrazzo con 512 gradini ripagati
da un panorama strepitoso, è una bomboniera per amanti della musica, dell’arte
e dell’architettura. Ma a tavola lo spirito è godereccio, rustico, da buongustai senza freni.
Proprio come Ugo Tognazzi, il suo più illustre cantore
3 Km
Romanengo
B
Parco Asia Soncino Orzinuovi
SS498
Via Postumia
Soresina
Casalbuttano
Santa Maria dei Sabbioni
Via Belgiardino
Pizzighettone SS498
SP415
Via Giuseppina
A
SP234
Crotta d’Adda
18
26 33
30
Adda
Sulle note
di Cremona
a cura di Valentina Marino
MANGIARE attenzione al bio, un menu che croccante. Per il tocco in più, adeguatamente illustrate e
parla di tradizione in un conte- fatevi guidare dai ragazzi in abbinate al cibo. Il quale pe-
1 sto molto suggestivo, tra pare- sala. raltro è a livello del bere, sia in
ti affrescate e mobili antichi.
BonBistrot Un posto che non delude dove 6
fatto di piatti tipici, saporiti e
ben fatti, sia come panini.
via Bonomelli, 79 si passa dalla “sinfonia della
335 1217566
terra cremonese” con mostar- La Postumia Beer & Food Vedi il Bacon cheese con ched-
dar, bacon croccante, lattuga,
bonbistrot.it via B. da Dovara, 104
da home made ai marubini tris di salse, o il Tirolese con
Bistrot. Fa parte di un più am- 0372 748926
burro e salvia o ai tre brodi,
pio progetto sociale nella sede fpostumiabeerandfood bacon croccante, Asiago, cre-
fino al guancialino brasato con ma di porcini, rucola, sempre
del Civico81, luogo polifunzio- Birreria. Un gastropub
polenta. Opzioni senza gluti-
nale dalle molteplici attività. dall’ampio assortimento, con in compagnia di croccanti pa-
ne, buoni vini.
Studi medici, centri diurni, al- referenze da tutto il mondo tatine fritte.
loggi educativi, spazi per even- 4
ti, e pure questo piacevole bar Ristori da non perdere lungo
e ristorante dalla proposta ge- Kandoo la ciclabile “delle città murate”,
nuina e sostenibile, sulla base p.zza Cadorna, 15
di prodotti del territorio. 0372 21775 da Pizzighettone a Soncino
Aperto dal mattino a pranzo, kandoosushi.com
la sera e nel fine settimana su Giapponese. Lo spazio è dispo- A Da Giacomo
prenotazione. Anche shop, sto su due piani, e gli arredi Pizzighettone
non solo alimentare. sono in perfetto stile orienta- p.zza Municipio, 2
le, con scenografici lampadari 0372 730260
2 e apparecchiatura minimal. dagiacomo.it
Bella e fornita la cantina a vi- Ristorante. Tra gli indirizzi
Hobos Cocktails & Spirits sta, con bianchi e bollicine ol- più affidabili della
p.zza della Pace, 21a tre a sake, liquori e distillati. provincia, nel centro
342 0706466
hotelimpero.cr.it/ L'ampio menu offre una pano- storico, offre un menu
servizi/hobos-bar/ ramica completa dei classici fra tradizione locale e
Cocktail Bar. Si trova all’inter- con escursioni più creative e rivisitazioni moderne,
no dell’Hotel Impero, ed è per stagionali: nigiri, sashimi, chi- sempre con ingredienti
rashi, temaki, tempura e mol- di stagione (e fornitori
autodefinizione “luogo di
to altro. conosciuti). Invitante la
viaggiatori e sognatori”. Il de-
selezione di formaggi.
sign e la filosofia si ispirano al
movimento culturale HOBO,
5
B Raro Cremeria Artigianale
sviluppatosi negli Stati Uniti Ponte Burgheria
alla fine dell’Ottocento. Par- Soncino - via Padre Mario Zanardi, 17
zialmente rinnovato alla ria- Artigianale 342 6662550 - rarocremeria.it
pertura a gennaio, rimane un via A. Melone, 13 Gelateria. La trovate all’imbocco del borgo, e vale la sosta
345 7782826 perché offre un prodotto genuino e gusti originali, oltre
ottimo posto per un drink
@Ponteburgheria ai classici. Da provare il pistacchio, il cioccolato Ecuador
come si deve, classico o creati-
Panineria. I bun sono fatti in all’acqua, la fragola, il caffè bianco (secondo stagione),
vo che sia, e per tapas sfiziose
casa, la carne è selezionata e oltre alle coppe e alle granite siciliane. Anche pasticceria.
e mai banali. Tutti i giorni dal-
proveniente da allevamenti
le 18 in poi.
del territorio e gli abbinamen- C Trattoria dei Fiori
3 ti, che vanno dalle specialità Soresina - loc. Moscona - via Unica, 2
locali a idee più esotiche, fan- 0374 343040 - FB trattoriadeifiorimoscona
Hosteria 700 no sempre venire l’acquolina Trattoria. Una tavola ruspante e senza pretese dove la
p.zza A. Gallina, 1 in bocca. Uno su tutti? Il Cre- sostanza è tutta nel piatto. Ogni cosa è fatta in casa come
0372 36175 mona, con burger da 150 una volta, pane e pasta in primis, i vini sono perlopiù locali
hosteria700.com grammi, purea di zucca home e il menu parla di stretta tradizione, a variazione stagionale.
Ristorante. Tutto fatto in casa, made, gorgonzola e bacon Gradevole spazio esterno. Accoglienza familiare.
gamberorossouniversity.it
MINIGUIDA
Torta Cremona: la base, di pasta frolla, è rivestita di amarene 10 Trattoria. “Cucina cremone-
se e dintorni” per questo po-
fresche o confettura di albicocche sul fondo e ricoperta da un
impasto morbido realizzato con farina di mandorle, burro, uova Lo Spicchio sto storico proprio dietro al
via Decia, 25 Duomo, gettonatissimo da
e lievito. La sua caratteristica è la decorazione a losanghe, rea-
0372 410790 una folta schiera di affezio-
lizzata con zucchero a velo e marmellata.
pizzerialospicchio.it nati (prenotate o rassegnate-
Pizza a taglio. Roberto Ghi- vi alla fila). Il ricettario è tipi-
Tortello cremasco: un’altra pasta ripiena acqua e farina farcita
solfi è sempre alla ricerca co e ruspante, senza
con cedro candito, amaretti scuri, uvetta, mostaccino (un bi-
dell'impasto perfetto. E non si concessioni alle mode e co-
scotto secco speziato), qualche mentina, Marsala secco, for-
ferma mai con gli abbinamen- stante nella qualità. Prezzi
maggio grattugiato e noce moscata, e condita generalmente
ti, incluse le varianti vegeta- umani, servizio alla mano
con burro e salvia. Ancora fatta perlopiù a mano, è protagonista
riane e vegane, e con basi, una come ci si aspetta.
di una festa che si svolge tutti gli anni ad agosto, la Tortellata
ventina, tutte fragranti e di-
Cremasca.
geribili. La doppia cottura,
13
Torrone e torta Turunina: miele, zucchero, nocciole, mandor- poi, consente di ultimare a
casa la pizza, che così è come
Ugo Grill
le, canditi, albumi, vaniglia e limone per il dolce più caratteristi- via A. Gramsci, 13
co, cui non a caso è dedicata una kermesse autunnale di giochi, appena uscita dal forno. Otti- 0372 20354
esibizioni e degustazioni, il Festival del Torrone appunto. La tor- me inoltre le focacce, e non ugogrill.it
ta, creata una trentina di anni fa proprio in questa occasione, è manca qualche dolce di livel- Panineria. È "il" tramezzino
realizzata con burro, zucchero a velo, uova intere, farina di fru- lo. Birre artigianali e qualche di Cremona, un grande clas-
mento e di mais, lievito, miele e granella di torrone. tavolino.
CI
SO
Qual è il pairing
IN
ST
E S O S T E NI
À
LI
TÀ
IN EDICOLA IL 29 OTTOBRE 2022 | Poste italiane S.p.A. Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n° 46) art. 1 comma 1 aut. n. MBPA/C/RM /45/2018
Austria € 10,90, Germania e Olanda € 10,90; Belgio, Francia, Grecia, Lussemburgo, Portogallo (Cont.),Principato di Monaco e Spagna € 9,50; Svizzera Chf 13,90; Svizzera Canton Ticino Chf 12,90; Gran Bretagna £ 11,30.
*costo chiamata: da telefono fisso (Italia) 12,00 centesimi di euro al min + IVA
senza scatto alla risposta, da cellulare il costo è legato all’operatore utilizzato
www.gamberorosso.it/abbonamenti/
,
IN EDICOLA IL 25 FEBBRAIO 2023 | Poste italiane S.p.A. Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n° 46) art. 1 comma 1 aut. n. MBPA/C/RM /45/2018
Austria € 10,90, Germania e Olanda € 10,90; Belgio, Francia, Grecia, Lussemburgo, Portogallo (Cont.),Principato di Monaco e Spagna € 9,50; Svizzera Chf 13,90; Svizzera Canton Ticino Chf 12,90; Gran Bretagna £ 11,30.
MINIGUIDA. CREMONA
IN
LA
€
GUID
A
VE
D
ITALOP
IN OMAGG
I
O
FOOIAN
CE 39 O A
CH ,00
E
€
58
,8
0
Editore Gambero Rosso S.p.A. Come trovarci ABBONATI
via Ottavio Gasparri, 13/17 -
Direzione, redazione, amministrazione 00152 Roma - +3906551121
AL MENSILE:
via Ottavio Gasparri, 13/17 - 00152 Roma gambero@gamberorosso.it LA VERSIONE
+3906551121 - fax 0655112260 - gambero@gamberorosso.it ufficio.pubblicita@gamberorosso.it DIGITALE
Direttore responsabile Paolo Cuccia
A www.gamberorosso.it È INCLUSA
F ilgamberorosso
T ilGamberoRosso NEL PREZZO!
Vicedirettore Laura Mantovano
# gambero_rosso
Caporedattore Stefano Polacchi
Redazione Marco Sabellico (inviato), Clara Barra, Mara Nocilla, Abbonamenti
Lorenzo Ruggeri Ti vuoi abbonare? IN OMAGG
TOP
I
O
ITALIA
FOOD N
TOP
I
O
ITAL
FOOIAN
D
Ca
il Servizio Clienti
Austria € 10,90, Germania e Olanda € 10,90; Belgio, Francia, Grecia, Lussemburgo, Portogallo (Cont.),Principato di Monaco e Spagna € 9,50; Svizzera Chf 13,90; Svizzera Canton Ticino Chf 12,90; Gran Bretagna £ 11,30.
.p.A. Spedizione
mangeremo
o, Francia,
mangeremo
S.p.A.
Fra
italia S
Belgio,
AIO 2023 | Poste italiane
Austria € 10,90, Germania e Olanda € 10,90; Belgi
VERTICALE. AMARONE BERTANI TRAVEL. BASSO GARDA E SINGAPORE
VERTICALE.
V
VE
ER AMARONE BERTANI TRAVEL. BASSO GARDA E SINGAPORE
IN EDICOLA IL 25 FEBBRAIO
dalle 9:00 alle 19:00
anno 32 numero 374 - mensile marzo 2023 - 4,90 euro - gamberorosso.it
CHEF. MORELLI E ZILLO MINIGUIDA. CREMONA
Andrea Morini, Paco Nobili, Pixabay, Krista Stucchio/Unsplash, 02 49572014 (lun.-ven. 9-19)
Gian Domenico Troiano, Lido Vannucchi, Francesco Vignali
030.7772.387
Le mappe e le infografiche sono tutte di Alessandro Naldi
info.abbonamenti@
Copyright © 2023 per Gambero Rosso S.p.A. directchannel.it Sfoglia il mensile
Tutti i diritti riservati Registrazione Tribunale di Roma n. 214 Servizio Abbonamenti sul tuo smartphone
del 26/4/89 e n. 3646 vol. 37 foglio 361 del 20/3/92 c/o CMP Brescia - 25126 Brescia
o tablet
del Registro Nazionale della Stampa
Per abbonarsi
Amministrazione A gamberorosso.it/abbonamenti Leggi
via Ottavio Gasparri, 13/17 - 00152 Roma Il cambio di indirizzo è gratuito. i contenuti extra
Direttore commerciale Francesco Dammicco Informare il Servizio Abbonati
Responsabile vendita prodotti editoriali Angelica Sorbara 20 gg. prima.
Responsabile pubblicità Paola Persi Leggi
Se via posta allegare l’etichetta
con la quale arriva la rivista. gli aggiornamenti
Concessionaria di Pubblicità Class Pubblicità S.p.A. in tempo reale
via Marco Burigozzo, 5 - 20122 Milano
nella sezione
+390258219522 - e-mail: kanchieri@class.it
notizie
Distributore in edicola per l’Italia SO.DI.P. “Angelo Patuzzi”
via Bettola, 18 - 20092 Cinisello Balsamo (MI) SCARICA L’APP
+3902660301 - fax +390266030320 GAMBERO ROSSO+
Distributore per l’estero SO.DI.P. Spa
via Bettola, 18 - 20092 Cinisello Balsamo (MI)
SUL TUO
+390266030400 - fax +390266030269 DISPOSITIVO
sies@sodip.it - sodip.it
A TUTTO SPRAY
AeTUTTO
parole disegni di SRAY
Cinzia Leone
USA MI
COME CONDISCI
IO? L’OLIO T ROVI
SEI ANCORA ...E
PERCHÉ? SPRAY, GRASSA?
ANT IQUATA GOCCIA A SALVI LA
MENO
... GOCCIA LINEA
CALORIE
E GRASSI
MA NO,
ERA CO SÌ
C’È PER DIRE...
ANCHE PERÒ
L’ACETO C’È L’ACQUA
SPRAY DI MARE SPRAY.
CHE HA MENO SODIO BASTA
E DEL SALE ED CON I T UOI
LA PANNA È OT T IMA PER SPRAY
MONTATA GLI IPERT ESI
SPRAY: MOLTO
VOLUME, POCHE
CALORIE E C’È
ANCORA PERSINO
CON LE IL FORMAGGIO
CALORIE? SPRAY
E
CARAMELLE
SPRAY DA
SPRUZZARE
SULLA
LINGUA
BASTA!
CHI
DI SPRAY
LO
FERISCE,
SPRAY AL
DI SPRAY
PEPERONCINO
PERISCE
ME L’ERO
SCORDATO