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SCOPRIRE E CAPIRE IL MONDO 375

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19 DICEMBRE 2023
GENNAIO 2024
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La nostra
vita in una MAPPA
Ormai tutti usiamo la geolocalizzazione per ogni cosa: ma come
funziona la rete di satelliti che ci guida e ci segue 24 ore su 24?

NUMERO
DOPPIO CON

DOMANDE&RISPOSTE

GINNASTICA SFIDE CAMPI FLEGREI


IL SALTO DI SIMONE BILES I GIOCHI DA TAVOLO IL VULCANO D’ITALIA
SECONDO LA FISICA SECONDO LA MATEMATICA CHE SPAVENTA GLI ESPERTI

SALUTE I FARMACI SU MISURA + LE RICERCHE DELL’AIRC


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COGLI
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L’ETIMO
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Dove nascono
i termini
scientifici

Istock
PSICOLOGIA
B ello non è, almeno ai nostri occhi.

Pensati come un eroe per dare


E gli hanno dato il nome di un
mostro. Jormungandr walhallaensis è

un senso alla tua vita


un’antica specie marina, vissuta 80
milioni di anni fa, la cui scoperta è stata
appena annunciata (si discute se si

L a sveglia che suona al mattino? È il segnale che chiama all’azione! L’ingorgo tratti solo di una nuova specie o
al semaforo? È l’ostacolo da superare per portare a termine la missione! Il addirittura di un nuovo genere).
caffè con i colleghi? È il momento di trovare alleati per compiere l’impresa!... E Mosasauro. Apparteneva a un’antica
così via, un momento dopo l’altro, potremmo raccontarci tutta la nostra giornata stirpe di rettili predatori, i mosasauri,
come se fossimo i protagonisti di un romanzo epico. Secondo un gruppo di che popolava le acque della Terra già
psicologi del Boston College (Usa), esistono persone che lo fanno naturalmente, cento milioni di anni fa. Il suo nome
senza che nessuno glielo abbia suggerito. E, stando ai risultati dei test deriva dal fatto che i resti del fossile –
psicologici, queste persone sono più soddisfatte di sé e più felici. un cranio e una mascella – sono stati
Provaci! Ma questa attitudine può essere imparata. A questo scopo, gli trovati nei pressi di un paesino nel Nord
psicologi hanno individuato 7 elementi che possono essere utilizzati per guidarci Dakota (Usa) che si chiama Walhalla,
nel racconto della nostra giornata eroica: la definizione del protagonista, l’evento come il paradiso degli antichi norvegesi;
che dà l’inizio all’avventura, la definizione dell’impresa, la ricerca di alleati, la sfida mentre Jormungandr è un mostruoso
finale, il meritato compenso e l’essere considerati eroi. In un esperimento, 1.700 serpente marino che, sempre nella
volontari sono stati invitati a utilizzare quella griglia per ripensare la loro routine mitologia norrena, si avvolgeva attorno
quotidiana. Dopo qualche mese si è visto un miglioramento nei test che alle acque del mondo. (A.P.)
indicano la soddisfazione di sé e la sensazione di vivere una vita piena. (M.Fr.)

S i sa, la musica può far dimenticare la


paura e perfino togliere il dolore (o
almeno attenuarlo molto), per esempio nei
casi di piccoli interventi chirurgici. Ma quale
musica? I ricercatori dell’Università di
Montreal hanno dimostrato che una musica
incalzante, che dà la carica, è più efficace di
quella rilassante per togliere il dolore.
Ritmi. A un gruppo di volontari sono state
fatte ascoltare diverse tracce musicali, più o
meno ritmate, mentre sul loro avambraccio
veniva posto un oggetto caldo (un po’ come
accade quando si tiene in mano una tazza di
tè fumante). Risultato: la più efficace in
Nicola K/peopleimages.com - stock.adobe.com

assoluto nell’attenuare il dolore era la traccia


della canzone preferita dai soggetti (di
qualunque genere fosse), ma subito dopo in
COMPORTAMENTO graduatoria venivano le melodie molto

Il rock riduce il dolore, ritmate ed “energizzanti”, come le canzoni


rock. In ogni caso, le musiche teoricamente

la classica meno rilassanti simili alla classica, presenti in molti


studi medici e dentistici non riuscivano ad
attenuare le sensazioni sgradevoli. (R.P.)

Focus | 13
INC PR AGENCY - ROMA

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IL BIOLOGICO MIGLIORA
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LA QUALITÀ DELL’ARIA.
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La salute del Pianeta passa dalla tua spesa.


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ra PRISMA
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NUMERI
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FREDDO
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19-21
-36
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°C
ita

La temperatura diurna
consigliata in casa d’inverno.
°C
18 °C Quella notturna.
Temperatura media in gennaio
sulla cima dell’Everest. Di notte
scende anche a -60 °C.

1915
Anno in cui Alfred Mellowes, statunitense, realizzò
il primo frigorifero analogo a quelli moderni, ossia dotati di
un compressore che produce il freddo.
-49,6°C
La temperatura più bassa mai registrata in Italia, alle
Pale di San Martino (Dolomiti) il 10 febbraio del 2013.

-65
Temperatura a cui può sopravvivere la larva
di Cucujus clavipes puniceus (scarabeo dalla

-80
corteccia piatta), insetto diffuso in Nord America
e Alaska.

-89,2
°C
Temperatura a
°C cui possono
sopravvivere
La temperatura più bassa mai
alcune specie di
registrata sulla Terra, misurata
dalla stazione di Vostok in Antartide
°C larici in Canada.
nel 1982.

-272 °C
-18 -78,5
La temperatura del ghiaccio secco (anidride
carbonica solida).

°C
°C
La temperatura ideale per i
prodotti surgelati. I giorni necessari per adattarsi al freddo: poi ci si
può immergere in una vasca di acqua a 14° senza

20
rabbrividire, secondo uno studio.
La durata di una seduta di

3
crioterapia: il corpo viene sottoposto
a temperature fino ai -130 °C.

La temperatura più bassa


misurata nello spazio, nella
nebulosa Boomerang.
Solo 1 grado sopra
lo zero assoluto.

minuti
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CORPO UMANO
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Chi nuota diventa abile


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a cronometrare il tempo

Petr Kraft
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PALEONTOLOGIA

L’ultimo pasto
di 465 milioni
di anni fa
C irca 465 milioni di anni fa, una
trilobite (le trilobiti erano artropodi
marini che popolavano le acque del
Paleozoico, da circa 521 a 251 milioni
di anni fa) morì e fu sepolta dai
sedimenti sul fondale. Nel suo corpo

Maridav - stock.adobe.com
fossilizzato si conservarono anche i
resti di ciò che aveva mangiato. La
trilobite, della specie Bohemolichas
incola, fu trovata vicino a Praga oltre un
secolo fa e con le tecnologie disponibili
oggi gli scienziati sono riusciti a

D icevano che il filosofo tedesco Immanuel Kant fosse così puntuale che gli
abitanti della sua città, Königsberg, regolavano gli orologi quando usciva
per la sua passeggiata pomeridiana. Se Kant fosse stato uno sportivo,
ricostruire il contenuto del suo apparato
digerente senza danneggiare il fossile.
Conchiglie. Con la microtomografia
probabilmente sarebbe stato un nuotatore. Una ricerca dell’Università di con radiazione di sincrotrone, la
Milano-Bicocca e dell’Università di Pavia ha scoperto infatti che i nuotatori squadra di Petr Kraft dell’Università
sviluppano un’eccezionale capacità di cronometrare il tempo. Carolina di Praga ha identificato resti di
Orologio. La ricerca, pubblicata su Psychology of Sport and Exercise, era conchiglie di vari animali marini:
partita dall’ipotesi che gli sport “closed skills”, che avvengono cioè in un ostracodi (in blu nell’immagine sopra),
ambiente stabile e prevedibile in cui l’atleta deve ripetere lo stesso gesto ed ioliti (in viola), echinodermi (in rosso)
essere più veloce degli altri, potenzino l’abilità di stimare il tempo. I ricercatori parenti degli attuali ricci, bivalvi (in
hanno studiato due gruppi di atleti, nuotatori e corridori, e uno di persone non azzurro). In giallo, parte della bocca
sportive. E hanno valutato con alcuni test la loro capacità di stimare la durata della trilobite. I ricercatori pensano che
del tempo. I più abili si sono rivelati i nuotatori: in acqua, gli stimoli uditivi e visivi si nutrisse di animali vivi e morti che
sono meno rilevanti, così si sviluppa una sorta di orologio interno. (V.T.) trovava sul fondale. (G.C.)

MEDICINA

La cellula che fa svenire


L o svenimento è una improvvisa perdita di coscienza, che può
essere legata a diversi fattori: stress, assunzione di farmaci,
malattie... Uno dei meccanismi alla base è il riflesso di Bezold-
Jarisch, che implica calo di pressione, ritmo cardiaco e ritmo
respiratorio. Ora una ricerca pubblicata su Nature e condotta alla
University of California, San Diego, ha evidenziato nei topi un
circuito nervoso tra cuore e cervello che attiva questo riflesso, che
funzionerebbe come interruttore dello svenimento.
Interruttore. I ricercatori hanno identificato un tipo di cellule
nervose, le NPY2R, tra quelle che formano il nervo vago, che vanno
London Wellcome Library

dal cuore a una regione del tronco encefalico, l’area postrema.


Stimolando queste cellule nervose, i topi svenivano. Resta da
capire che cosa “azioni” le cellule NPY2R nelle perdite di
coscienza. E se i risultati si applichino agli svenimenti nell’uomo, in
cui anche altri meccanismi sono stati identificati. (G.C.)

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COME NATURA
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NATURA
INSEGNA
Orsi polari in Groenlandia,
di
Il minirobot
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in calo da 20.000 anni


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ispirato
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alle locuste,
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campione di
salto in lungo

professor and Ralph A. Andersen Faculty Scholar in the Department


The study is led by Professor Sameh Tawfick, an associate

of Mechanical Science and Engineering


Alexander - stock.adobe.com

G li orsi polari della Groenlandia


sono minacciati dal
riscaldamento globale. Ma la loro
tra 0,2 e 0,5 gradi e ciò ha
comportato una riduzione del 20-40%
della popolazione di orsi polari. Basta A lcuni insetti sono veri campioni di
salto; è il caso delle locuste, i cui
popolazione oscilla già da 20mila una piccola riduzione di ghiaccio potenti arti posteriori le rendono adatte
anni. È la conclusione di uno studio marino, infatti, per far declinare in a lunghi balzi. Non deve sorprendere
dell’Università di Copenaghen uscito modo drammatico la popolazione di che Sameh Tawfick, docente
sulla rivista Science Advances. orsi: se c’è meno ghiaccio, ci sono all’Università dell’Illinois a Urbana
E in futuro? Gli scienziati hanno meno foche, di cui gli orsi si nutrono. Champaign, negli Stati Uniti, si sia
studiato le scelte alimentari degli orsi, Se in futuro la temperatura salisse di ispirato alle locuste per creare, con il
rapportandole ai dati storici sul clima 2-5 °C, sarebbe un aumento di 10 suo team, una flotta di robot saltatori.

99%
e l’habitat. Hanno scoperto che negli volte rispetto agli ultimi 20mila anni, Corpo a molla. Le macchine create
ultimi 20.000 anni la temperatura del con conseguenze difficili da dai ricercatori sono mosse da muscoli
mare intorno alla Groenlandia è salita immaginare. (V.T.) artificiali a forma di spirale, e la loro
struttura è progettata come un blocco
unico, capace di immagazzinare
energia come una molla e di rilasciarla
all’improvviso – quando stabilito dal
sistema di controllo – per spiccare il
salto. I ricercatori hanno testato 108
robot; il più piccolo era lungo 7,5
millimetri, aveva una massa di 216
milligrammi e saltava in orizzontale fino
a 60 volte la sua dimensione. Sciami di
La percentuale della popolazione riproduttiva di locuste artificiali di questo tipo, che a
balenottere comuni del Pacifico Settentrionale-orientale detta di Tawfick sono poco costosi da
produrre, potrebbero essere usati per
eliminata nel XX secolo dalla caccia alle balene. Lo stima monitorare campi agricoli o terreni
uno studio Usa: la buona notizia è che ancora oggi sarebbe accidentati che robot tradizionali non
rimasta abbastanza diversità genetica. riescono a pattugliare. (A.P.)

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Photo credit Xianyu (Mabel) Song and Zhao Pan. (2)


PICCOLA FISICA S e guardando nel bicchiere del vostro cocktail vi capitasse di vedere vortici
che si intrecciano e si rincorrono formando disegni psichedelici, le ipotesi

C’è un vortice sono due. La prima è che abbiate bevuto troppo. La seconda è che, nell’agitare il
bicchiere, abbiate azzeccato la giusta frequenza di oscillazione per quel liquido

nel cocktail come hanno fatto Zhao Pan e collaboratori quando, nel loro laboratorio
all’Università di Waterloo in Canada, hanno creato queste immagini (v. sopra)
presentate a una recente riunione dell’American Physical Society negli Stati Uniti.
A cuore o a quadrifoglio. Tutto è iniziato quando Pan si è seduto vicino alla
finestra di un bar per bere il suo cocktail, e la luce che filtrava gli ha rivelato come
le bollicine formassero un’intricata configurazione di vortici quando scuoteva il
bicchiere. Tornato in laboratorio, assieme alla sua squadra, ha scoperto che il
fenomeno si poteva replicare in modo controllato. «Abbiamo usato diverse
concentrazioni di una soluzione di acqua e glicerolo», spiega Mabel Song, una
ricercatrice del gruppo, evidenziando che il fenomeno si verifica anche muovendo
il bicchiere con la mano: «Quando la soluzione è abbastanza viscosa, i vortici si
formano in modo piuttosto prevedibile anche così; ma abbiamo progettato un
macchinario che può muoversi a velocità costante lungo gli assi X e Y di un piano,
controllando ampiezza e frequenza delle oscillazioni. Così abbiamo scoperto che
certe combinazioni di concentrazione di glicerolo, frequenza e ampiezza delle
oscillazioni creano figure specifiche». In particolare, nelle miscele molto viscose, il
disegno che si forma ricorda un cuore di forma allungata, mentre per i liquidi
meno viscosi si formano 4 vortici simmetrici che ricordano un quadrifoglio. (N.N.)

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Diagnosi G
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MEDICINA li ingegneri delle università di Baghdad e dell’Australia del Sud hanno creato un programma
capace di diagnosticare le malattie studiando le foto digitali della lingua. Il sistema è stato testato
di su 50 pazienti affetti da diabete, insufficienza renale e anemia: le loro lingue sono state confrontate

da lingua
ra
con un database di 9.000 immagini. L’intelligenza artificiale ha diagnosticato le malattie nel 94% dei
casi, dimostrando che il colore, la forma e lo spessore della lingua possono rivelare oltre 10 malattie.
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COMPORTAMENTO

Sonja Hillemacher
In videochiamata
ANIMALI
la mente si riposa
Cervello
di gallina
a chi?
T ra i tratti distintivi di
un elevato livello di
capacità cognitive c’è
quello di riconoscersi allo

Kateryna - stock.adobe.com
specchio. A superare il test,
oltre evidentemente all’uomo,
sono stati elefanti, delfini, alcune
scimmie, alcuni pesci e alcuni
uccelli. E ora anche i galli, altro gallo o a uno specchio, in
secondo uno studio pubblicato su presenza di un (finto) predatore:
Plos One da Sonja Hillemacher
dell’Università di Bonn e colleghi.
Lo studio è stato effettuato
l’animale sembrava “riconoscersi”.
Sono stati usati galli, perché in
queste situazioni inviano segnali in
U na conversazione faccia a faccia
impegna il nostro cervello da
tanti punti di vista. Se la facciamo in
analizzando varie situazioni, in cui modo più attendibile delle galline; videochiamata, invece, molte aree

2 miliardi
veniva studiata per esempio la ma si pensa che i risultati si dell’encefalo restano a riposo,
reazione di un gallo, di fronte a un applichino anche a queste. (A.P.) secondo uno studio condotto
all’Università di Yale (Usa).
Facce. Tramite risonanza magnetica
gli scienziati hanno infatti notato che
l’attività cerebrale richiesta da una
“vera” conversazione è davvero
molto alta: il cervello è indaffarato
soprattutto nella decodifica delle
Il numero di neuroni nel cervello di un corvo: come un maiale. espressioni facciali che mutano
Gli uccelli hanno una densità neurale doppia rispetto ai mammiferi. velocemente quando si parla. Sono
però rimasti davvero sbalorditi

Intelligente come un piccione


quando hanno confrontato questi
risultati con quelli ottenuti
analizzando l’attività cerebrale

S pesso considerati stupidi e


fastidiosi, i piccioni sono in
realtà piuttosto intelligenti. Ora
appartenesse. Se la risposta era
esatta, ricevevano un premio
sotto forma di cibo (una strategia
durante un dialogo attraverso Zoom,
la piattaforma per videoconferenze.
In quest’ultimo caso il cervello resta
uno studio pubblicato su iScience simile a quella che si usa per quasi inattivo, specialmente nelle
li ha confrontati con l’intelligenza istruire l’Ai). I piccioni hanno zone deputate a riconoscere i segnali
artificiale (Ai). Nei test, a 24 migliorato le loro performance, sociali. Ciò dimostra in maniera
piccioni è stato mostrato uno passando dal 55% al 95% di inequivocabile, fanno notare i
stimolo visivo sotto forma di linee, risposte esatte negli esperimenti ricercatori, che le videochiamate non
angoli o anelli: i volatili, più semplici e dal 55% al 68% in sono il sistema migliore per parlarsi,
scegliendo tra due pulsanti con il quelli più difficili. Questi studi comprendersi e soprattutto
becco, dovevano individuare a possono aiutare a capire meglio conoscersi, e che se si vuole entrare
quale categoria lo stimolo come funziona l’intelligenza. (A.P.) davvero in comunicazione con l’altro,
bisogna vedersi di persona. (R.P.)

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Natalia Kuzmina - stock.adobe.com


ANIMALI

Granchi blu
per l’industria
T rasformare l’invasione di granchi blu
in un’opportunità. Un gruppo di
ricercatori dell’Università Ca’ Foscari di
Venezia ha brevettato un procedimento
MATERIALI per ricavare dalla chitina, il polimero di

Pavimentare la Luna cui è ricco il guscio di questi crostacei


invasivi, una serie di materiali innovativi.
Gli scienziati hanno isolato e modificato

S e davvero dovessimo colonizzare la Luna serviranno delle strade, per


evitare che i movimenti dei veicoli sollevino la sottilissima polvere (chiamata
regolite) che ne caratterizza la superficie, e che potrebbe danneggiare
una frazione nanocristallina della chitina,
da cui si possono ottenere imballaggi
alimentari biodegradabili: invece delle
ingranaggi e strumenti. Sulla rivista Scientific Report, un gruppo di ingegneri plastiche tradizionali, si ricavano pellicole
tedeschi, austriaci e olandesi descrive una possibile soluzione, realizzabile a con capacità antiossidanti e
costi contenuti e sfruttando l’energia solare. antimicrobiche, capaci di mantenere più
Piastrelle a trifoglio. Negli esperimenti, i ricercatori hanno puntato un laser a lungo le proprietà dei cibi.
ad anidride carbonica ad alta energia contro uno strato di un materiale Non solo. Dal granchio blu possono
composito, che riproduce le caratteristiche della regolite lunare. Il materiale si è essere ricavati anche film adesivi con cui
così sciolto e, raffreddandosi, si è indurito formando delle “piastrelle” a forma di somministrare farmaci, smalti per unghie
trifoglio, grandi circa 25 centimetri. I ricercatori ritengono che la stessa inodori con attività antifungine e pellicole
procedura potrebbe essere eseguita anche dagli astronauti utilizzando, al protettive con cui conservare antiche
posto del laser, lenti e specchi che concentrino i raggi solari. (M.Fr.) pagine di carta di interesse storico. (V.T.)

SOCIETÀ

La più antica guerra europea


L a prima guerra combattuta in Europa potrebbe risalire a più di
5.000 anni fa, oltre 1.000 anni prima di quanto ritenuto finora.
È quanto emerge da una ricerca guidata dall’Università di
Valladolid (Spagna) e pubblicata su Scientific Reports.
Guerrieri. Il conflitto si sarebbe svolto nell’attuale Spagna del
Nord protraendosi per molti mesi. I ricercatori sono giunti a questa
conclusione analizzando i resti di oltre 300 individui, datati con il
radiocarbonio tra il 3380 e il 3000 a.C., nel corso del Neolitico
europeo, che furono sepolti in una grotta nella regione della Rioja
Alavesa. I resti sono quasi tutti maschili e molti mostrano i segni di
ferite da lama e di traumi da corpi contundenti; da ciò, i ricercatori
desumono che si trattasse di una classe di guerrieri. In alcuni casi
le ferite mostrano segni di guarigione, in altri no. I numeri indicano
che si trattò di una vera guerra, e non di una disputa all’interno di
un gruppo, che avrebbe coinvolto solo 20-30 individui. (G.R.)

20 | Focus
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COMPORTAMENTO

Con gli amici


.
so siamo meno
di
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indulgenti
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G
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li studiosi della Cornell University


ita

hanno scoperto che giudichiamo


più severamente i membri del nostro
gruppo sociale rispetto a quanto

Shutterstock/ZGPhotography
facciamo con gli estranei. Ognuno di
noi, del resto, è molto attento al
comportamento degli altri, perché
l’adesione alle regole morali è un
collante importante per i gruppi umani.
Inoltre, tutti noi tendiamo a giudicare i
membri dei gruppi cui apparteniamo
SALUTE
più sinceri e affidabili della media.

Foreste, toccasana per l’asma Sbagli. Probabilmente è per questo


che se trasgrediscono alcune regole li
condanniamo più duramente, perché ci

S e pensate che passeggiare nei


boschi sia salutare, sappiate che
avete ragione. La conferma scientifica
degli adolescenti asmatici. Lo studio
è stato condotto nella foresta di
conifere attorno al lago di Misurina,
deludono. I ricercatori lo hanno
dimostrato attraverso 6 esperimenti che
hanno coinvolto 2.361 studenti e
arriva da uno studio condotto nelle Dolomiti, incrociando i dati lavoratori statunitensi ai quali è stato
dall’Istituto per la bioeconomia del ambientali di quel sito e i parametri raccontato che un membro della loro
Cnr e dal Club alpino italiano, con clinici respiratori, che si misurano per comunità aveva fatto qualcosa di
l’Istituto Pio XII di Misurina e valutare le terapie tradizionalmente sbagliato (per esempio, un professore
l’Ospedale universitario di Parma. utilizzate contro l’asma, di 42 pazienti aveva maltrattato gli alunni) e che la
Oli. La ricerca, pubblicata sulla rivista esposti all’aria del luogo. Una stessa cosa era successa in un’altra
Forests, ha infatti mostrato che i conferma che la “terapia forestale” è comunità (per esempio, un’università
monoterpeni, che sono componenti efficace. Tanto che in Germania, tra rivale). Ogni volta, il giudizio peggiore
profumati degli oli essenziali emessi qualche mese, entreranno in funzione toccava ai membri del proprio gruppo.
dalle piante, possono migliorare le le prime stazioni di terapia dotate di Inoltre, alcune violazioni (come il
condizioni respiratorie dei bambini e personale medico e di psicologi. G.R. sessismo) erano peggio di altre. (R.P.)

LA FOTO
Questa
immagine di un
tangara verde
splendente
(Chlorochrysa
phoenicotis) ha
vinto nella
categoria ritratti
del premio Bird
Photographer of
the Year 2023.
L’autore, Nicolas
Reusens, ha
colto il raro
volatile con le
sue piume
Nicolas Reusens- Bird POTY

scintillanti nella
riserva Mashpi
Amagusa, in
Ecuador.

Focus | 21
m
a cura di Gianluca Ranzini

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PRISMA FACCIAMO SPAZIO

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so
di
ra
plus.nasa.gov: nuova piattaforma
pa

streaming della Nasa.


ly

PRADA FIRMERÀ LE TUTE


ita

DEGLI ASTRONAUTI CHE


ANDRANNO SULLA LUNA
Per gli equipaggi del programma Artemis che tra la fine del
2025 e il 2026 metteranno di nuovo piede sul suolo lunare
dopo oltre 50 anni, ci saranno delle tute... d’alta moda. Il
celebre marchio Prada ha infatti siglato un accordo con

Esa
Axiom Space, azienda statunitense cui la Nasa ha affidato la
realizzazione delle tute che gli astronauti di Artemis III
PIANETI
utilizzeranno per la loro missione. Per le tute AxEMU (sotto,

Il cielo verde di Marte un prototipo), Prada si occuperà in particolare dello strato


esterno, che deve proteggere quelli sottostanti garantendo
leggerezza e mobilità. A questo scopo, tornerà utile
Di recente, la sonda ExoMars dell’Esa ha rilevato l’esperienza che ha Prada con i materiali compositi.
per la prima volta nella luce visibile una
luminescenza verde nel cielo notturno di Marte.
Il fenomeno si origina quando due atomi di
ossigeno, a circa 50 km di altezza sulla superficie
del pianeta, si combinano formando una molecola
di O2. Ma la storia dell’ossigeno marziano è più
articolata. Gli atomi di ossigeno provengono infatti
dalla parte del pianeta esposta alla luce del Sole,
dove l’anidride carbonica (CO2, principale
componente dell’atmosfera marziana) viene scissa
dalla luce solare liberando appunto atomi di
ossigeno. Questi sono poi trasportati dai venti
verso il lato del pianeta in ombra, dove sono liberi
di combinarsi tra loro formando molecole.
Da un lato, la luminescenza (sopra, in una
rappresentazione artistica) potrebbe essere
sufficiente da illuminare il cielo notturno ai futuri
coloni marziani. Dall’altro, consente di studiare la
composizione dell’alta atmosfera, dove il fenomeno
avviene, e le dinamiche dell’atmosfera di Marte nel
Axiom Space

suo complesso, oltre alle modalità con cui viene


depositata l’energia dalla luce e dal vento solare.

1 2 3 LE PRIME IMMAGINI
DAL TELESCOPIO EUCLID
Il team del telescopio spaziale Euclid dell’Esa ha
rilasciato lo scorso 7 novembre le prime 5 immagini
(a sinistra). Si tratta: (1) della galassia a spirale IC
342; (2) della nebulosa Testa di Cavallo nella
costellazione di Orione; (3) dell’ammasso globulare
4 5 NGC 6397; (4) della galassia irregolare NGC 6822;
(5) dell’ammasso di galassie di Perseo. Mai prima
era stato possibile realizzare foto così nitide di
zone di cielo così ampie. Inoltre, Euclid può
ottenere immagini simultanee di un oggetto nel
visibile e nell’infrarosso. L’obiettivo è studiare
l’espansione dell’universo, ricavando informazioni
Esa

sull’energia oscura e sulla materia oscura.

22 | Focus
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3,26 so
. co
La distanza in anni luce che corrisponde a
di un parsec, unità di misura molto usata per I TEATRI DELLE STELLE
gli oggetti extragalattici. Un parsec è la
ra
In collaborazione
distanza da cui vediamo la distanza Terra- con PLANit
pa

(www.planetari.org)
Sole sotto l’angolo di un secondo d’arco.
PLANETARIO
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Forse trovate le tracce DI GORGA


ita

dell’asteroide che generò la Luna


PG L’Osservatorio Astronomico e
Planetario di Gorga (comune della
città metropolitana di Roma) è stato
La teoria più accreditata sull’origine della Luna spiega che, tra 4,4 e 4,5 inaugurato nel 2015. Il planetario è
miliardi di anni fa, la Terra primordiale fu colpita da un oggetto chiamato dotato di un sistema digitale sotto
Theia, delle dimensioni dell’attuale Marte. L’impatto fu spaventoso, ma la una cupola di 9 m di diametro che
Terra sopravvisse. E da detriti di Theia e del mantello terrestre si formò la può ospitare oltre 50 persone. Con
Luna. Ora, uno studio recente pubblicato su Nature ha rilevato una densità l’annesso osservatorio astronomico
più elevata che altrove in due zone dello strato più profondo del mantello è gestito, per conto del Comune, dal
terrestre, sotto l’Africa e l’oceano Pacifico. I modelli suggeriscono che Gruppo Astrofili Monti Lepini ed è
potrebbe trattarsi di una parte del mantello di Theia, rimasto imprigionato utilizzato per la divulgazione con le
lì dopo la collisione. Sarebbe la prova della teoria “dell’impatto gigante”. scuole, di ogni ordine e grado, e per il
pubblico. Vengono organizzati eventi
con cadenza mensile (anche di
osservazione del cielo con i telescopi)
o, su richiesta, per gruppi.
Info: www.osservatoriogorga.org

Gruppo Astrofili Monti Lepini

DI CHE COLORE
È REALMENTE
Inaf

IL SOLE?
Al Seti una megadonazione La nostra stella ci appare gialla, ma
in realtà emette a tutte le lunghezze
d’onda della luce visibile, quindi
Scoprire civiltà aliene per l’umanità sarebbe una dovrebbe risultare bianca.
straordinaria rivoluzione, ma è difficile impegnare La sua colorazione giallina dipende
fondi nelle ricerche Seti, che al momento non dal fatto che l’atmosfera della Terra

portano risultati. Per fortuna ci pensano i disperde nel cielo i vari colori che
compongono la luce solare in modo
filantropi. Franklin Antonio, cofondatore della diverso. La parte più diffusa è
compagnia di telecomunicazioni Qualcomm, quella blu, quindi il cielo appare di
mancato nel 2022, ha lasciato 200 milioni di questo colore. Mentre il disco del

dollari al Seti Institute. Denaro con cui i progetti di


Sole, “privato” del blu che viene
diffuso, ci appare giallo.
ricerca e di sviluppo dell’ente potranno proseguire.

Focus | 23
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PRISMA

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DENGUE 1 DENGUE 2
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Batteri anticontagio Allerta anche


ly

in Italia
ita

L a dengue è in netto aumento anche


in Italia. Da gennaio a novembre
2023, le autorità hanno registrato 324
casi, contro i 114 del 2022 e gli 11 del
2021. Ma a preoccupare di più è il fatto
che, fra i casi dello scorso anno, ben
82 fossero autoctoni, non riferibili cioè
a viaggi all’estero, come era invece
accaduto nel biennio precedente.
Significa che la nostra zanzara tigre sta
diventando vettore del virus, e il clima
Martín Cálix

sempre più caldo ne favorisce


l’ulteriore diffusione.
Focolai. I casi autoctoni italiani sono

O ltre 4,5 milioni di casi registrati nel mondo e più di 4.000 morti: sono i numeri
della dengue nel 2023, fino a novembre. Questa malattia – che provoca febbre,
dolori muscolari e può essere fatale – è causata da un virus trasmesso dalle
tutti riferiti a 4 episodi di trasmissione,
non collegati tra loro, in provincia di
Lodi (41 casi), in provincia di Latina (2
zanzare Aedes aegypti, diffuse nelle aree tropicali, e dalle Aedes albopictus, le casi) e nella città e nella provincia di
zanzare tigre presenti anche in Europa (vedi notizia a lato). «I casi stanno Roma (38 casi). A inizio ottobre, l’Aifa
aumentando e i cambiamenti climatici possono peggiorare la situazione, perché ha approvato un vaccino per chi si reca
influenzano la distribuzione delle zanzare», spiega Silvia Dallatomasina, vicedirettrice all’estero, in aree ad alto rischio. (M.Fr.)
generale di Medici Senza Frontiere in Messico e America Centrale, e responsabile di
un progetto in Honduras (condotto con World Mosquito Program ed enti
honduregni) che usa il batterio Wolbachia, che interferisce con la replicazione virale. ANIMALI
Infezione benefica. «Il batterio è inserito nelle uova, da cui si sviluppano
individui il cui intestino ospita Wolbachia», dice Dallatomasina. «Se una femmina è Se gli uccelli
infetta, le uova saranno portatrici del batterio. Ma se un maschio infetto si
accoppia con una femmina non infetta, le uova non si schiudono. Così si ha una perdono
progressiva sostituzione della popolazione di zanzare. Nel progetto, facciamo
sviluppare le larve in capsule, e quando diventano adulte le liberiamo in un
distretto di Tegucigalpa, la capitale dell’Honduras. Il metodo è innocuo per l’uomo
la bussola
e per l’ambiente ed è stato testato già in una dozzina di Paesi». (G.C.)

IL METODO Il batterio è iniettato


L e tempeste magnetiche causate
dall’attività solare disturbano gli
uccelli migratori, che si servono del
Il batterio è inserito nelle uova.
nelle uova tramite magnetismo terrestre come aiuto per la
microinoculazione e si navigazione. Il fenomeno è stato rilevato
trasmette poi alle da ricercatori dell’Università del
generazioni future. L’adulto è infetto.
Michigan (Usa) che hanno confrontato
22 anni di dati sulla migrazione notturna
degli uccelli con quelli relativi al campo
magnetico terrestre. I risultati mostrano
che il numero di uccelli in migrazione
diminuiva del 9-17% durante una
tempesta magnetica di forte intensità,
Wolbachia Maschio Femmina Se il maschio è infetto
È infettato con il batterio Non è infettata. e la femmina no, le sia in autunno sia in primavera.
Wolbachia. uova non si schiudono. Nuvole. In più, in presenza di disturbi
geomagnetici autunnali e di cielo
coperto, gli uccelli che comunque
decidevano di volare erano più portati a
farsi trascinare dal vento, suggerendo
che la perdita di riferimenti magnetici e
Maschio Femmina Le uova arrivano a
Non è infettato. È infettata con il batterio Wolbachia schiudersi e le larve stellari potrebbe ulteriormente
Wolbachia. porteranno il batterio. ostacolare la migrazione. (A.P.)

Focus | 25
m
a cura di Giovanna Camardo

co
PRISMA SONORO

.
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di
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ita

SENTI CHI PARLA


Le echidne sono mammiferi molto particolari: sono tra
i pochissimi – insieme all’ornitorinco – a fare le uova,
incubate in una tasca cutanea nel corpo della madre.
Ne esistono tre specie che vivono solo in Nuova
Guinea e una quarta diffusa anche in Australia. Questa
è l’echidna istrice, o echidna dal becco corto (nella
foto): lunga fino a 45 cm, con dorso coperto di aculei,
muso allungato e lingua specializzata nella cattura di
formiche e termiti. Solitaria, era finora considerata
silenziosa, capace di produrre solo sibili e altri suoni
legati a respirazione e olfatto. Ma ora Christine
Cooper, dell’australiana Curtin University, ha visto che
produce anche specifici versi (ascoltateli inquadrando
il QR Code a destra). «Un tubare, come quello delle
tortore, e un grugnito», spiega Cooper. «Finora si
discuteva se questi animali producessero
vocalizzazioni o no ed è la prima volta che tali suoni
sono registrati e analizzati. Non li producono molto
spesso: li abbiamo uditi poche volte, in migliaia di
osservazioni, e solo durante la stagione riproduttiva.
Alcuni suoni che abbiamo registrato sono in effetti
legati alla respirazione, ma queste vocalizzazioni sono
una forma di comunicazione uditiva. Essendo così
rara, pensiamo sia meno importante di altre forme di
comunicazione, come quella olfattiva». La scoperta è
però un tassello in più nella ricostruzione della storia
di noi mammiferi. «Indica che la comunicazione
acustica si è evoluta presto, almeno 200 milioni di
anni fa: era probabilmente presente nell’antenato
comune dei monotremi (echidne e ornitorinco, la cui
linea evolutiva prese un percorso separato tra 160 e
250 milioni di anni fa, ndr) e degli altri mammiferi».

26 | Focus
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Jamie Lamb - elusive-images.co.uk/Images

MULTIMEDIA

AUDIO

I versi dell’echidna,
curioso mammifero
che... fa le uova.

INQUADRA IL QR CODE
Oppure vai su www.focus.it/
ambiente/
animali/i-versi-dell-echidna

Focus | 27
dossier

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di
BUSSOLA
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Grazie ai sistemi di
geolocalizzazione
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riusciamo a orientarci
usando il cellulare.
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GEOLOCA
AdobeStock

28 | Focus
bussole hi-tech

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di
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Come fanno
i satelliti a guidare
pa
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ita

i nostri
spostamenti
Calcoli a velocità della luce, orologi
atomici e stazioni di Terra: i segreti
del sistema di navigazione Galileo.

S
di Vito Tartamella

ono alla Barriera autostradale segnali radio: un milionesimo di secondo di ritar-


di Roma Est. Devo andare alla do nell’elaborazione dei segnali, infatti, ci porte-
stazione Termini a prendere il rebbe fuori strada di 300 metri. Un procedimento
treno delle 17:20 per Milano. complesso: per ricavare la posizione dei satelliti
Sono le 16, ho poco più di un’ora: qual è la strada bisogna considerare che il tempo sui veicoli spa-
più veloce per arrivare in tempo? ziali scorre in modo diverso che sulla Terra. È uno
Digito la destinazione sul telefono. Attivo la degli effetti della legge della Relatività di Einstein:
posizione, e subito Google Maps mi propone due viaggiando a oltre 25mila km orari ed essendo
percorsi alternativi: uno da 20,3 km e uno da 22 sottoposti a minor forza di gravità, gli orologi a
km. Il più veloce è quello che passa più a nord, su bordo dei satelliti sono avanti di 38 microsecondi
via Tiburtina: ci metterò 29 minuti. (milionesimi di secondo, v. schema nelle pag. se-
Come funziona la geolocalizzazione? E come fa guenti): senza le correzioni degli algoritmi di sin-
Google Maps a guidarci, stimando in tempo reale cronizzazione, sbaglierebbero posizione di 11 km.
itinerari e tempi di viaggio? Ecco perché il cuore dei sistemi di geolocaliz-
zazione sono gli orologi atomici, i soli a garanti-
QUESTIONE DI TEMPO re una precisione quasi assoluta: sono montati a
Il segnale di un satellite ci arriva dallo spazio in bordo dei satelliti, e altri – ancor più precisi – sono
84 millesimi di secondo: un battito di ciglia dura nei centri di controllo a Terra. «La geolocalizza-
il doppio. Eppure, in questo istante si svolgono zione è come un sistema di orologi che si sincro-
migliaia di calcoli, i cui risultati corrono via radio nizzano via via fra loro in modo ciclico fra la Ter-
fra decine di satelliti che orbitano a 26mila km ra e lo spazio», spiega l’ingegner Marco Brancati,
di quota, 70 stazioni di ricezione sparse su tutta direttore tecnico e dell’innovazione di Telespazio
la Terra, e… i chip del mio telefono, che ricava la (gruppo Leonardo).
propria posizione risolvendo equazioni sulla po- Sono andato a vederlo con i miei occhi nel più
sizione di 4 e più satelliti. grande teleporto civile del mondo: il Centro spa-
Una sfida che si gioca alla velocità della luce ziale del Fucino. In questa conca circondata dagli
(300mila km al secondo), alla quale viaggiano i Appennini, dove un tempo c’era un lago, svetta-

LIZZAZIONE Focus | 29
dossier

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CONTROLLO
di
La sala comandi di
ra
Galileo, al
teleporto del
pa

Fucino: qui si
sincronizzano gli
ly

orologi dei satelliti


ita

con quelli di Terra


(più precisi). Per
monitorare la
costellazione ci
sono 60 stazioni
radio sparse su
tutto il Pianeta.
Fucino Space Centre

I satelliti controllano
bile non solo per i nostri spostamenti quotidiani,
ma anche per garantire il funzionamento del traf-

il traffico stradale,
fico aereo e navale, degli impianti energetici, delle
piattaforme petrolifere, dei servizi di soccorso e

aereo e navale.
delle transazioni finanziarie di Borsa, per le quali
la costellazione autentica l’ora d’esecuzione gra-

E le operazioni
zie agli orologi atomici. E, in prospettiva, sarà il
sistema di navigazione per le auto a guida auto-

finanziarie in Borsa
noma. «Un sistema complesso, usato da oltre 4
miliardi di persone e protetto da rigidi protocolli
di sicurezza a prova di hacker», sottolinea Can-
no 170 grandi antenne paraboliche, che gestisco- dido Fracassi, responsabile operativo di Galileo.
ANTENNA no i segnali delle tv e di varie costellazioni satelli- Un errore o un blackout del sistema avrebbero
Una delle grandi tari. Una dozzina di quelle parabole, collegate da conseguenze globali, per quanto tamponate dalla
parabole al 350 km di cavi, capta i segnali dei 24 satelliti ope- presenza delle altre costellazioni globali come il
teleporto del rativi della costellazione Galileo, il sistema euro- Gps (Usa), Glonass (Russia) e Beidou (Cina) a cui
Fucino: per
controllare i satelliti peo satellitare globale di navigazione più preciso i nostri ricevitori comunque si agganciano.
della costellazione al mondo: riesce a determinare la nostra posizio-
di Galileo ne viene ne a terra con un margine d’errore orizzontale di DAI SOTTOMARINI
usata una dozzina. 20 cm. Il Gps statunitense, il primo della Storia, «Il centro di controllo assorbe 3 Megawatt di
arriva a 30 cm. energia», racconta Pompeo Di Nicola, enginee-
Parte del primato di Galileo si deve al contribu- ring hosting Galileo. «Abbiamo 4 generatori d’e-
to dell’Italia: il centro di controllo al Fucino, re- lettricità a gasolio in grado, in caso di blackout, di
sponsabile della missione e della rete globale di fornire energia continuativa per una settimana,
comunicazione di Terra, è gestito da Telespazio. se necessario. E l’esperienza del Covid ci ha inse-
E gli orologi atomici all’idrogeno, a bordo dei 24 gnato a separare le squadre che si occupano della
satelliti della costellazione, i più precisi finora costellazione Galileo da quelle che fanno il con-
utilizzati nello spazio, sono stati progettati e co- trollo missione, in modo da limitare i contagi in
struiti a Nerviano da Leonardo. caso di malattie infettive».
Rispetto agli altri tre sistemi, Galileo è l’ultimo
A PROVA DI HACKER nato (opera dal 2016), ed è l’unico concepito, fin
Il Centro di controllo di Galileo è al Fucino in un dall’inizio, per usi civili. Un’eccezione in un setto-
edificio dedicato. Impossibile l’accesso ai non au- re nato con scopi militari durante la Guerra Fred-
torizzati: la struttura è presidiata dall’Esercito. da: agli Stati Uniti serviva infatti un sistema per
Qui, all’interno di sale protette da porte blindate, guidare i missili balistici lanciati dai sottomarini.
serrature elettroniche a combinazione e videoca- E senza questa motivazione, probabilmente, non
mere, 110 persone si alternano davanti ai monitor, avrebbero speso i miliardi di dollari necessari a
24 ore su 24, per garantire un servizio indispensa- sviluppare una tecnologia così complessa.

30 | Focus
bussole hi-tech

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COSÌ I SATELLITI RICOSTRUISCONO

.
I NUMERI

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LA NOSTRA POSIZIONE
di DI GALILEO
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Per determinare la nostra posizione sulla Terra, il ricevitore (1), uno smartphone
IN ORBITA.
dotato di Gnss (Global Navigation Satellite System), riceve il segnale dai satelliti, che
pa

24 satelliti su 3 piani orbitali


hanno una frequenza identificatrice unica. a 26.000 km di quota
ly

Sapendo a quale istante T1 il segnale è stato inviato, il ricevitore calcola la distanza SEGMENTO DI TERRA.
ita

(D) del satellite quando riceve il segnale nell’istante T2: D = V (T2-T1), dove V, la 8 stazioni di tracciamento,
velocità del segnale radio, è quella della luce (300mila km/s). Per determinare la 40 stazioni di sensori, 20
nostra posizione occorrono almeno 3 satelliti (trilaterazione): con uno solo, stazioni di caricamento, 2
potremmo essere in un punto qualunque della circonferenza immaginaria disegnata centri di controllo
DAL 2016
sulla superficie terrestre; con due satelliti potremmo essere in 2 punti (l’intersezione ACCURATEZZA. 20 cm
dei due cerchi immaginari). (2)
Dato che la misura del tempo sul ricevitore non è precisa quanto quella dei satelliti
(dotati di orologi atomici), per correggere gli errori di posizione occorre la misura di
un quarto satellite che sincronizza gli orologi in orbita con quello sulla Terra. In realtà
la nostra posizione è determinata con una decina e più di satelliti. GLI ALTRI
I satelliti di Galileo fanno un giro del mondo ogni 14 ore alla velocità di 25.200 km/h.
SISTEMI
DI NAVIGAZIONE
Il loro segnale radio arriva sulla Terra in 84 ms (millesimi di secondo). GPS:
Oltre che dagli smartphone, il segnale dei satelliti è ricevuto da 40 stazioni di sensori satelliti: 30
(3) in ambo gli emisferi. Le stazioni inviano i dati sui satelliti (posizione e ora) al dal 1978
Centro di controllo del Fucino (4), che sincronizza gli orologi di Terra con quelli nello accuratezza: 30 cm
spazio. Secondo la Relatività di Einstein, infatti, più un oggetto va veloce, più il GLONASS
satelliti: 24
tempo scorre lento: l’orologio del satellite è indietro di 7 microsecondi (milionesimi dal 1982
di secondo). Ma dato che in orbita c’è meno forza di gravità, questo fa scorrere il accuratezza: 2 m
tempo più velocemente di 45 microsecondi, portando il satellite a un anticipo BEIDOU:
complessivo di 38 microsecondi rispetto alla Terra. Se non fosse corretto, ci farebbe satelliti: 28
sbagliare posizione di 11,4 km. dal 2000
Il Centro di controllo corregge quindi il tempo del satellite e ne calcola le posizioni accuratezza: 3,6 m
successive, comunicandole alle stazioni di caricamento (5), 20 in tutto il mondo:
queste inviano al satellite i dati corretti ogni 80 minuti, facendo ricominciare il ciclo.

Satellite A Satellite B SINCRONIZZATI


Nello schema, gli elementi
2 fondamentali del servizio di
navigazione Galileo.

Satellite C
La mia
posizione

4
5 3
dossier

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COORDINATI
Rappresentazione
artistica della
costellazione
Galileo: sono 24, e
dal 2025 entreranno
in servizio i satelliti
di 2a generazione,
con prestazioni
più efficienti.

Le prime intuizioni risalgono al 1957, quando


i russi lanciarono in orbita il primo satellite, lo
ID GNSS CF C/NO DATI ELEV. AZIM Sputnik. Gli americani capirono come individua-
4 L1 31,4 AU 19° 73°
re la sua posizione intercettando le sue trasmis-
5 L1 17,0 A 13° 308° sioni, modificate dall’effetto Doppler: un segna-
7 L1 30,6 AEU 71° 143° le radio, emesso da una sorgente in movimento,
9 L1 15,7 AEU 49° 67° sembra avere una frequenza più alta se la sorgen-
SEGNALATI
11 L1 23,3 AU 45° 263° te si avvicina, e più bassa se si allontana da chi
Grazie all’app
16 L1 24,4 AU 11° 39° la rileva. L’anno dopo, il vicedirettore del Johns
GPSTest si
possono 30 L1 22,6 A 47° 195° Hopkins Applied Physics Laboratory, Frank Mc-
conoscere in 5 L1 27,3 AEU 43° 72° Clure, ebbe un’intuizione geniale: invertendo i
tempo reale i 14 L1 17,6 AEU 13° 24° calcoli, cioè conoscendo i parametri orbitali del
satelliti a cui il 15 L1 25,1 AU 47° 71° satellite, si poteva ricostruire la posizione di una
telefono si è 16 L1 25,1 AU 35° 148° stazione ricevente sulla Terra, fornendo così un
agganciato per L1 12,1 AU 30° 260° perfetto sistema di navigazione. Perciò nel 1960
21
la navigazione:
sono 26, e 5 E1 21,0 AU 72° 41° esordì Transit: una costellazione di 5 satelliti che
permettono di 9 E1 25,6 AU 21° 75° forniva una posizione di navigazione all’ora, con
rilevare la 13 E1 19,4 A 8° 331° un margine d’errore di 200 metri. La precisione
posizione in 24 E1 34,3 AU 20° 105° migliorò nel 1967, quando la Marina militare svi-
modo preciso. 25 E1 22,7 AU 7° 154° luppò Timation, il primo satellite con orologio
L’app fornisce 31 E1 22,2 AU 20° 52° atomico. E dal 1978 prese vita la costellazione Gps
una serie di dati E1 15,7 A 37° 217°
sul satellite, per
34 Navstar, riservata però ai soli militari.
5 B1 25,7 AU 18° 121°
esempio la
6 B1 16,8 A 6° 49° IL DOPPIO BINARIO DEL GPS
nazionalità
(gnss), l’utilizzo 9 B1 24,9 AU 17° 49° L’allargamento agli usi civili fu deciso dal presi-
(dati) e la 14 B1 22,0 AU 76° 334° dente Ronald Reagan dopo una tragedia: nel 1983,
posizione (elev. 21 B1 40,6 AEU 18° 103° un Boeing della Korea Air Lines, che trasportava
e azimut), 24 B1 18,4 AEU 36° 164° 269 passeggeri, fu abbattuto da un caccia sovie-
nonché sulla 26 B1 27,7 AEU 51° 93°
frequenza (cf) e tico perché, per un errore di navigazione, aveva
la potenza (c/no) sconfinato in uno spazio aereo vietato. Ma per
del segnale anni il sistema Gps ha funzionato su un doppio
ricevuto. binario: accurato per i militari, meno preciso per

32 | Focus
bussole hi-tech

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Per far funzionare
so
i civili. Solo dal 2000, per decisione di Bill Clinton,
la differenza fu cancellata. Nel frattempo anche la
di
la costellazione dei
Russia aveva lanciato il suo sistema di navigazio­
ra
ne, Glonass. A quel punto anche l’Europa decise

satelliti servono
di rendersi autonoma, come aveva fatto in campo
pa

spaziale con l’Esa e in campo aeronautico con Air­

70 stazioni di Terra
ly

bus. Ma gli Usa fecero pressioni per far naufragare


il progetto europeo: volevano il controllo totale
ita

della navigazione satellitare, così che, in caso di


attacco sul proprio territorio (com’era avvenuto terne la precisione». Dopo anni di test a Terra e
l’11 settembre 2001), avrebbero potuto spegnere in orbita, l’orologio all’idrogeno è stato montato
o rendere impreciso il sistema per ostacolare i su tutti i satelliti Galileo. Lungo 50 cm, largo 21
nemici. L’Europa resistette, e tentò di avviare il cm e alto 25 cm, pesa circa 18 kg assorbendo meno
servizio con industrie private. Ma era divisa al suo di 70 W di energia. E può resistere 12 anni nello
interno: Italia e Francia appoggiavano il progetto, spazio. Consiste in un serbatoio di idrogeno: gli
mentre Regno Unito, Germania e Paesi Bassi pre­ atomi vengono eccitati da una scarica elettrica, e
ferivano non investire e affidarsi al Gps. Per supe­ nel tornare allo stato originario emettono un fo­
rare lo stallo, nel 2006 la Commissione Europea tone a una frequenza stabile di microonde: que­
trasformò Galileo in un programma comunitario ste oscillazioni forniscono la base per misurare lo
sotto la guida dell’Euspa (Agenzia dell’Unione scorrere del tempo.
Europea per il programma spaziale) stanziando L’orologio del satellite deve sincronizzarsi con
10 miliardi di euro. quelli a Terra, ancora più precisi non avendo le sol­
lecitazioni e le interferenze presenti in orbita. Al
OGNI 80 MINUTI Fucino ce ne sono 8: 4 all’idrogeno, stabili sul lun­
Nel frattempo, i tecnici di Leonardo si dedicavano go periodo, e 4 al cesio, stabili sul breve periodo.
al cuore del sistema: gli orologi atomici. I satelli­ Sono custoditi in un locale blindatissimo, la “Pre­
ti Galileo ne montano 2 tipi diversi a bordo: uno cision Time Facility”, con un sistema di condizio­
all’idrogeno e uno al rubidio (un metallo liquido namento che mantiene la temperatura dei locali a
molto reattivo). E ciascuno ha un gemello di ri­ 21 °C con la tolleranza d’un solo decimo di grado.
serva, che si attiva in caso di guasti. Il più preciso Tutto questo perché il Centro del Fucino deve
è quello all’idrogeno: sbaglia un secondo ogni 3 gestire e sincronizzare il tempo e il segnale di
milioni di anni. navigazione per i 24 satelliti di Galileo ogni 80
«L’Esa voleva un orologio performante», ricorda minuti. La costellazione è controllata, invece, dal
Marina Gioia, responsabile degli orologi atomici Centro di Oberpfaffenhofen in Germania, gestito
di Leonardo. «Così bandì una gara che prevedeva dalla Dlr, l’agenzia spaziale tedesca. Qui arrivano
NELLO SPAZIO una collaborazione con l’Osservatorio astrono­ le telemetrie dei satelliti e da qui partono i tele­
Un tecnico di mico di Neuchâtel (Svizzera) che usava orologi comandi per la flotta. «I due centri di controllo
Leonardo controlla all’idrogeno di Terra molto performanti. Aveva­ sono complementari e speculari: possono darsi il
l’orologio atomico a no un solo difetto: erano grandi come una lava­ cambio, invertendo le loro funzioni nel giro di 5
bordo dei satelliti trice. Abbiamo lavorato per miniaturizzarli, e per ore», sottolinea Di Nicola.
Galileo: è il più renderli adatti a lavorare nello spazio, capaci di
preciso per le affrontare le sollecitazioni del lancio e l’ambiente ANCHE SULLA LUNA
operazioni in orbita.
Perde un secondo spaziale. Gli orologi atomici sono sviluppati per Ma Galileo non dorme sugli allori. È già in prepa­
ogni 3 milioni di resistere a variazioni di temperatura, vibrazioni e razione la seconda generazione di satelliti, 12, che
anni. radiazioni elettromagnetiche senza compromet­ saranno costruiti da Thales Alenia Space e Airbus.
Il lancio è previsto dal 2025. Leonardo, intanto,
sta lavorando su un nuovo orologio atomico total­
mente made in Italy, quello al rubidio pulsato
pompato elettronicamente: gli atomi sono eccita­
ti da un laser. «Lo stiamo mettendo a punto con
l’Inrim di Torino», dice Gioia. «Sarà testato per lo
spazio nel 2025: pesa quasi la metà di quello all’i­
drogeno e consuma il 30% in meno di energia».
Due qualità fondamentali nello spazio, dove peso
ed energia fanno lievitare i costi di missione. E, in
futuro, Galileo supererà i confini della Terra: Te­
lespazio sta partecipando alla gara indetta dall’E­
sa per guidare “Moonlight”, il consorzio che for­
nirà un sistema satellitare di navigazione per la
Luna. «Sarà una flotta di meno di 10 satelliti», dice
Fracassi. «Consentirà di guidare da remoto orbi­
ter, rover e lander, offrendo la possibilità di esplo­
rare anche il lato oscuro della Luna».

Focus | 33
dossier

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34 | Focus
bussole hi-tech

m
. co Gli algoritmi
so
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dietro le
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ita

MAPPE Statistiche, dati in tempo reale e intelligenza


artificiale: così i programmi di navigazione ci
guidano. E svelano alcuni segreti del Pianeta.
di Vito Tartamella

C ome fa Google Maps a guidar-


ci nel traffico, prevedendo
quale sarà il tragitto più velo-
ce? Parte del merito va a un
informatico olandese, Edsger Dijkstra. Una mat-
tina del 1956, mentre faceva shopping per le vie di
Amsterdam con la fidanzata, si domandava quale
fosse il tragitto più breve per viaggiare da Rotter-
pe e segnali di navigazione satellitare, non passò
inosservato: nel 2004 la società fu acquisita da
Google, che le fece fare un salto epocale alimen-
tando il sistema con una mole impressionante di
dati: le cartografie ufficiali, ma anche le foto (ae-
ree, satellitari e da terra) di tutto il Pianeta.
Basti pensare che le sole foto scattate a terra dal-
le auto di Street View, che hanno percorso oltre
dam a Groningen. Seduto a un caffè, in soli 20 mi- 16 milioni di km in 87 Paesi, erano in tutto 170
nuti scrisse un grafico nel quale rappresentò i vari miliardi: per elaborarle tutte è stato indispensa-
fattori che influenzavano il tempo di percorrenza: bile l’aiuto dell’intelligenza artificiale. In quello
la larghezza della strada, la presenza di semafori, stesso anno Google, scoprendo che il 25% delle
la velocità massima, le condizioni del manto stra- ricerche erano di tipo geospaziale, comprò anche
dale, e così via. Quell’algoritmo (v. infografica alla Keyhole, la società che aveva creato la prima ver-
prossima pag.) gli serviva a scopi didattici: voleva sione navigabile in 3D della Terra, EarthViewer,
dimostrare le capacità di un nuovo computer in- poi diventata Google Earth.
stallato al Centro Matematico di Amsterdam.
ALLA META Dijkstra non poteva immaginare che quell’algo- TRAFFICO, LAVORI E AUTOVELOX
Che ci si sposti ritmo sarebbe diventato il criterio principale per Quando digitate una destinazione su Maps, l’algo-
in monopattino, a i servizi geografici di navigazione via Internet, da ritmo tiene conto non solo di tutti questi dati sta-
piedi o in auto, i Maps a tutti gli altri. Ma è servito anche a ottimiz- tici, ma anche di quelli che arrivano dagli utenti:
servizi internet zare le reti idriche e di telecomunicazione. più di 20 milioni al giorno. Google infatti conosce
geografici come Il progenitore di Google Maps fu una startup i dati storici sul traffico, sa che una determinata
Google Maps
aiutano a australiana, “Where 2 technologies”, creata nel strada è congestionata fra le 7 e le 9 del mattino,
individuare il 2003 da due fratelli danesi, Lars e Jens Eilstrup ad esempio. E conosce anche il traffico in tempo
Shutterstock

tragitto più Rasmussen. Il loro software, che integrava map- reale perché sa le posizioni (anonime) degli
breve.

Focus | 35
dossier

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ita

COORDINATE
Una schiera di
smartphone
durante una fase
di test del servizio utenti collegati ai suoi servizi: in ogni momento secondo – grazie alla potenza dei suoi centri di
di navigazione sa quante persone viaggiano su una data strada e a calcolo basati sull’intelligenza artificiale – for-
Galileo: per quale velocità. Senza contare che nel 2013 Google nisce una stima attendibile sui tempi di percor-
guidare a ha comprato – per un miliardo di dollari – Waze, renza, indicando le possibili scorciatoie in caso di
destinazione l’app di navigazione che raccoglie le segnalazioni ingorghi. Oggi Maps fornisce mappe in oltre 220
veicoli, aerei e navi
degli utenti su traffico, lavori stradali e presenza Paesi su più di 200 milioni di luoghi: ecco perché
(sotto) occorrono
complessi di autovelox. è usata da oltre un miliardo di persone ogni mese.
algoritmi di In questo modo, Maps ha un’idea piuttosto pre- Un sistema complesso ma non infallibile: l’anno
correzione fra i cisa dei flussi di traffico, storici e attuali, di ogni scorso un uomo di 47 anni, del North Carolina,
satelliti e le strada. Tutti questi dati sono raccolti ed elaborati Philip Paxson, seguendo le indicazioni di Maps ha
stazioni di in tempo reale da Google, che in una frazione di imboccato durante la notte un ponte che era crol-
ricezione a Terra.
Getty Images
bussole hi-tech

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lato 9 anni prima. Così la sua auto è caduta nel fiu-
me sottostante precipitando per 6 metri: l’uomo
di
è morto annegato e la vedova ha fatto causa non MONITORATI
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solo alle autorità locali, che non avevano messo Uno stormo di cigni selvatici in volo: uno
barriere e cartelli di pericolo, ma anche a Google indossa un segnalatore sul collo (nel
pa

che non aveva aggiornato la mappa nonostante le cerchio rosso). Grazie a questi
dispositivi gli scienziati riescono a
ly

segnalazioni degli utenti.


ricostruire le rotte migratorie degli
ita

animali.
PUBBLICITÀ E ASSICURAZIONI
Ma gli errori di navigazione non sono gli unici
aspetti controversi della geolocalizzazione. Ad
esempio, arrivate in Irlanda e sul telefono, navi-
gando in Internet, vi arrivano le pubblicità di ri-
storanti di Dublino. Com’è possibile?
È il geomarketing, che sfrutta i dati geografi-
ci per localizzare i clienti e inviare loro annunci
geograficamente mirati. Se volete evitarlo, dovete
revocare, sulle app del telefono, le autorizzazioni
a condividere la posizione: ma quando navigate
su Maps o sul browser, fornite inevitabilmen-
te anche la vostra ubicazione (anche solo con il
ripetitore radio a cui il telefono si aggancia). È
Getty Images

il prezzo nascosto che paghiamo per i servizi di


geolocalizzazione. Quella stessa tecnologia ci

L’ALGORITMO
La tecnologia satellitare CHE CALCOLA
oggi è indispensabile IL TRAGITTO MIGLIORE
per costruire le grandi A
6
B
opere con precisione 5

1 2 2 C

D E
1

Qual è la strada più rapida


per andare da A a C?
L’algoritmo di Dijkstra aiuta a dare un peso
(numerico) ai diversi fattori che influenzano i
tempi di percorrenza: le condizioni del manto
stradale (asfaltato o sterrato), la quantità di
corsie e di semafori, la presenza di lavori, il
traffico ad alcune ore del giorno...
In questo modo, ogni tragitto è indicato con
una cifra che è tanto più alta quanto più tempo
occorre per percorrerlo.
Nel caso illustrato, l’itinerario A-D-E-C totalizza
7 punti, contro gli 11 punti del tragitto A-B-C,
solo in apparenza più breve perché formato da
2 strade invece che 3.

Focus | 37
bussole hi-tech
dossier

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so DAI GIOCHI ALLE ALLERTE
di
METEO, GLI ALTRI SERVIZI
ra

OFFERTI DAI SATELLITI


pa
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La geolocalizzazione offre la possibilità di inviare messaggi


ita

di allerta (su eventi meteo, viabilità, energia) grazie al


servizio “cell broadcast”, con cui si possono raggiungere
tutti gli utenti presenti in una data area geografica. Il
“geofencing” invece è un perimetro virtuale associato a
un’area geografica del mondo reale. Quando qualcuno entra
in quell’area, riceve una notifica sul cellulare: possono
essere messaggi di servizio (la presenza di un ospedale o di
un parcheggio) o di marketing (pubblicità di negozi nella
zona). Il sistema può essere usato per monitorare gli
spostamenti di bambini o animali domestici e notificare
quando questi fuoriescono da un’area prestabilita.
Con il “geotagging”, inoltre, si possono aggiungere dati
geografici a vari media (fotografia, video, siti web, codici
QR), in modo da risalire alla localizzazione geografica di un
oggetto multimediale. Il geotagging può aiutare gli utenti a
trovare un’ampia varietà di informazioni geografiche: tutte le
foto scattate in una determinata località, o la presenza in
una data zona di amici di Facebook o Instagram.
E con la localizzazione si può anche giocare: usando un
cellulare o speciali visori, si può interagire con elementi o
personaggi digitali che diventano visibili sullo schermo
quando una persona raggiunge un determinato luogo
geografico. Si possono mettere sotto controllo intere aree
geografiche del mondo reale (“Ingress”, gioco a squadre),
catturare Pokémon virtuali localizzati su una mappa reale
Getty Images

(“Pokémon Go”), prendere oggetti magici e incontrare


personaggi fantastici (“Harry Potter: Wizards Unite”).

A PIEDI permette di rintracciare il telefonino che abbia- ridurre le infezioni. Per la prima volta nella storia
Un tecnico di mo smarrito: col servizio “trova il mio telefono”, si sono potuti stimare in dettaglio i flussi del traf-
Google offerto da molte app, si capta il suo segnale e lo fico non solo stradale, ma anche aereo e navale in
passeggia per le si visualizza in una mappa sul browser con un ogni angolo del globo e in tempo reale. E la tecno-
vie di Monaco margine d’errore di una spanna. Senza contare logia di navigazione satellitare è diventata fonda-
(Germania) con che, montando sulla propria auto un segnalatore mentale nel pianificare le grandi opere, guidando
una fotocamera satellitare, si possono registrare velocità, frenate, con precisione millimetrica il posizionamento di
a 360°: è così
che Maps
impatti, documentando in modo oggettivo gli in- ponti, condutture, edifici.
integra le cidenti: un servizio che consente di ridurre i costi Grazie all’applicazione di piccoli segnalatori
informazioni della polizza e di ottenere assistenza in tempo Gnss abbiamo potuto conoscere le rotte di migra-
geografiche. reale dalle compagnie. zione delle balene, delle rondini o delle gazzelle.
E, forse ancor più, questa tecnologia ha permesso
EPIDEMIE, GHIACCI E PONTI di farci conoscere la Terra a un livello impressio-
Oltre ad aver semplificato i viaggi, i segnalatori nante di dettaglio. Come ha fatto Geoff Blewitt,
Gnss (il termine Gps designa solo il sistema statu- professore di geoscienze all’Università del Neva-
nitense) hanno permesso passi straordinari nella da. Raccogliendo e analizzando i dati del Gnss
ricerca, in ogni campo. Durante la pandemia da dalle stazioni di tutto il mondo e dai satelliti nello
Covid-19 hanno consentito di osservare gli spo- spazio, ha scoperto che lo scioglimento dei ghiac-
stamenti della popolazione, monitorando l’effi- ci in Groenlandia, come anche i terremoti, posso-
cacia dei parametri di distanziamento sociale nel no indurre cambiamenti misurabili nella forma
della Terra. «I dati Gnss possono essere utilizzati

Le misurazioni dei satelliti hanno


per supportare i sistemi di allarme per tsunami,
oltre che per i terremoti. Consentono di misurare

permesso di scoprire che la Terra


come la Terra sta cambiando forma dall’ultima
era glaciale e di studiare com’è fatta in profondi-

si deforma per i terremoti


tà», ricorda. E c’è ancora chi pensa che i satelliti
servono solo a portarci dal punto A al punto B.

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N
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I muoni che piovono


ei prossimi anni continueremo
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a orientarci con l’aiuto dello

sul nostro pianeta


spazio, ma i segnali arriveran-
ita

no da molto più lontano dei

passano attraverso le
26mila km che oggi ci separano dai satelliti in or-
bita: giungeranno da stelle che distano milioni di

rocce e gli oceani:


anni luce da noi, le supernovae. Le esplosioni stel-
lari (ma anche il Sole) producono infatti una piog-

ci faranno navigare
gia di raggi cosmici che cade sulla Terra ogni se-
condo. Scontrandosi con i nuclei delle molecole

sotto terra e sott’acqua.


presenti in atmosfera, si scompongono in uno
sciame di particelle più piccole e molto energeti-
che come i muoni, capaci di attraversare qualsia-
si ostacolo fisico, anche le rocce o l’acqua degli di Vito Tartamella
oceani.

PUNTI DI RIFERIMENTO
Un ricercatore giapponese, Hiroyuki Tanaka, do-
cente di fisica delle alte energie all’Università di
Tokyo, ha avuto un’idea geniale: tracciare questi
muoni nell’atmosfera e prenderli come punti di
riferimento nello spazio. Si avrebbe così una co-
stellazione invisibile formata da segnali più pic-
coli di un atomo. E permetterebbe di fare arrivare
i riferimenti di navigazione nei fondali oceanici,
oppure nelle miniere o nei tunnel ferroviari

L’ULTIMA
NOVITÀ:
USARE
COME
GUIDA
I RAGGI
Mondadori Portfolio

40 | Focus
bussole hi-tech

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DAL CIELO
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I raggi cosmici
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emessi dalle stelle,


quando si
scontrano con i
campi magnetici
dell’atmosfera,
producono una
pioggia di muoni,
particelle che
possono essere
rilevate.

COSMICI Focus | 41
dossier

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sotterranei, dove non possono diffondersi i se- tettonica a placche, usando stazioni di ricezione
di gnali radio. Una rivoluzione. Senza la necessità di galleggianti che danno le coordinate a un rice-
ra
mandare in orbita nulla: i segnali piovono in ab- vitore subacqueo. Un sistema utile per rilevare
bondanza ogni giorno dallo spazio profondo: ogni anche la formazione di tsunami. Ora il professor
pa

secondo arrivano 100 muoni ogni m2 e riescono a Tanaka ha trovato un’applicazione più precisa,
ly

passare attraverso la roccia o l’acqua. adatta come sistema di navigazione. Che gioca la
sua accuratezza in poche decine di microsecondi
ita

DAI FONDALI OCEANICI (milionesimi di secondo).


Questo procedimento è stato chiamato Muome- «La vita media di un muone è di soli 2,2 micro-
tric wireless navigation system (MuWNS), ovvero secondi», spiega Domenico Lo Presti, docente di
“sistema di navigazione muometrico senza fili”. fisica sperimentale all’Università di Catania e co-
Un primo sistema del genere era stato ipotizzato autore della ricerca insieme a Tanaka. «Ma poiché
un paio d’anni fa dalla Marina militare statuni- viaggiano a velocità prossime a quella della luce,
tense, per navigare nell’Artico, poco coperto dai la loro vita, rispetto a un rivelatore che sta fermo,
segnali Gps: ma le attrezzature necessarie erano si dilata di 20-30 volte, arrivando a circa 37 micro-
secondi: un tempo sufficiente per raggiungere le

Il sistema testato a Tokyo: un


profondità della Terra e per misurare i loro tempi
di arrivo (v. infografica a lato)».

ricevitore al 6° piano ha guidato


La scarsa precisione del sistema è dovuta all’uso
di orologi al quarzo, sottolinea Tanaka: utilizzan-

un robot nel seminterrato


do orologi più precisi, come gli orologi atomici su
scala di chip, e triangolando le posizioni con più
ricevitori, riuscirebbe a garantire la precisione
ingombranti e costose. Il professore Tanaka l’ha richiesta per far navigare i robot che lavorano
sperimentato usando ricevitori senza fili da po- sott’acqua o guidare veicoli autonomi sotto terra
che migliaia di euro posti al sesto piano dell’istitu- in un raggio di 100 metri. «Per ora gli orologi ato-
to di Scienze industriali dell’Università di Tokyo. mici miniaturizzati hanno costi elevati, ma con-
Captavano i muoni e inviavano il segnale a “Co- fido che scenderanno con la diffusione di questa
smobot”, un robot mobile situato nel seminter- tecnologia», dice. «Gli altri componenti elettroni-
rato del palazzo, 24 metri più in basso. La naviga- ci del sistema possono essere inseriti in dispositi-
zione è stata imprecisa, con un margine di errore vi come i telefonini».
di 10 metri. Ma ha funzionato, come racconta in
ISOLATO una ricerca pubblicata sulla rivista iScience. Ora, CRITTOGRAFIA E PIRAMIDI
Un sottomarino: riferisce il ricercatore, l’accuratezza si è ridotta a La tecnologia è promettente anche per altre ap-
in acqua le onde un margine d’errore di soli 3,5 cm. E a costi ben plicazioni come la crittografia. In alcuni casi, per
radio si inferiori rispetto a una missione satellitare: i ri- inviare un messaggio criptato, occorre allegare
propagano con levatori di muoni costano infatti poche centinaia anche le chiavi per decifrarlo (di solito, una se-
difficoltà, e di euro, sono piccoli e hanno una portata di 100 m. quenza di numeri generati in modo casuale): se
questo rende
Tanto che la rivista Time ha scelto il MuWNS fra le qualcuno intercetta questa comunicazione riesce
difficile la
navigazione 200 migliori invenzioni dell’anno 2023. a capire tutto. Se invece si utilizza come fonte di
satellitare. Il metodo non nasce dal nulla. Era già utilizza- numeri casuali la pioggia di muoni, questo non
to per rilevare le deformazioni dei fondali ocea- accadrebbe: se una coppia di rilevatori è ben sin-
nici causate dal vulcanismo sottomarino o dalla cronizzata, il tempo di arrivo dei muoni potrebbe

42 | Focus
bussole hi-tech

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Prima 1 Pioggia di raggi cosmici


interazione con
ly

particelle e
campi
ita

elettromagnetici 2
dell’atmosfera
(15 km di
quota). Lo
scontro genera
una pioggia di
particelle
elementari, fra
cui i muoni. 3 Ricevitore in superficie

I muoni (100/m2) penetrano


in mare e sotto terra

Tunnel Miniera
4
Sottomarino Ricevitore sotterraneo
o sottomarino

fungere da chiave segreta sia per codificare sia per


decodificare un pacchetto di dati. Questo sistema, COME FUNZIONA LA
chiamato Cosmocat (Cosmic Coding and Tran-
sfer), colmerebbe la falla di sicurezza rappresen- NAVIGAZIONE MUOMETRICA
tata dall’invio di chiavi condivise.
E non è l’unica applicazione possibile. Lo scorso I muoni sono particelle subatomiche prodotte dallo scontro
marzo, la tecnologia ha permesso di rilevare un fra i raggi cosmici (1), particelle emesse dalle stelle e in
locale nascosto nella Grande Piramide di Giza. particolare dalle esplosioni di supernovae, e le molecole
Usando rilevatori di muoni intorno al monumen- dell’atmosfera (2).
to, i ricercatori hanno identificato un corridoio I muoni sono particelle elementari con carica negativa ad
lungo 9 metri, poiché lasciava passare più muoni elevata energia: esistono solo per 2,2 microsecondi
rispetto alle parti costruite in pietra. (milionesimi di secondo), ma poiché viaggiano a velocità
vicine a quella della luce (300mila km/s), per effetto della
Relatività il loro tempo si dilata di 20-30 volte rispetto a
quello di un osservatore fermo. In 2,2 microsecondi
potrebbero percorrere solo 456 metri: ma grazie al fatto che
il loro tempo si dilata a 37 microsecondi, riescono a
percorrere i 50 km che separano la quota a cui si generano i
muoni, in alta atmosfera, e arrivare sotto terra.
OROLOGI. Posizionando in superficie un ricevitore (3),
questo registra il tempo (T1) in cui un muone lo raggiunge.
Un secondo ricevitore, posizionato sotto il mare o sotto terra
(4) ne registrerà l’arrivo in un secondo momento (T2):
calcolando la differenza fra i due tempi, e conoscendo la
posizione del ricevitore posto in superficie (con i satelliti), e
triangolando la misura con almeno altri 2 rivelatori in
superficie, si può quindi ricavare la posizione assoluta di
AdobeStock

quello sotterraneo. A patto che gli orologi dei due ricevitori


siano perfettamente sincronizzati fra loro.

Focus | 43
Thales Alenia Space
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iniziative

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Una mostra prodotta
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dal ministero degli Affari


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Esteri in collaborazione
ita

con IAC 2024 e curata


da Focus farà il giro del
mondo per raccontare il
made in Italy nelle missioni
spaziali.
di Gianluca Ranzini

I
QUANDO LO SPAZIO PARLA ITALIANO
l 16 dicembre si è celebrata la Giornata Nazionale dello Spa-
zio, istituita dal governo italiano nel 2021 per sensibilizza-
re e informare i cittadini su come la scienza e la tecnologia
applicate in questo settore contribuiscano al miglioramento della
vita quotidiana di tutti noi. La data ricorda il lancio del satellite San
Marco 1, che la sera del 15 dicembre 1964 fece dell’Italia la terza
nazione dopo Stati Uniti e Unione Sovietica a mettere in orbita un
satellite completamente realizzato in proprio. E a distanza di quasi
sessant’anni, l’Italia svolge ancora un ruolo di primo piano nella
corsa allo spazio.

IN TUTTO IL MONDO
La Giornata viene celebrata con appuntamenti in contemporanea
MODULO in Italia e nel mondo. Si tratta di una delle numerose attività di
Un veicolo “diplomazia dello spazio”, realizzate anche con il sostegno di una
cargo Cygnus, rete di oltre 50 Addette e Addetti scientifici e spaziali che operano
per i rifornimenti presso le ambasciate e i consolati italiani. Per questo motivo, il mi-
alla Stazione
Spaziale nistero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ha
Internazionale, pensato quest’anno di sottolineare la ricorrenza con un’iniziativa
realizzato a speciale: una mostra che illustri i tanti contributi del nostro Paese
Torino. alle missioni spaziali, umane e non, e allo sviluppo delle tecnolo-

Focus | 45
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so
gie che le consentono. E a realizzare i contenuti della mostra, in-
titolata The Italian Spaceway, siamo stati chiamati noi di Focus:
di
un incarico prestigioso che ci ha onorato e divertito. Il progetto è
ra
stato realizzato in collaborazione con il Comitato organizzatore
locale di IAC 2024, in cui siedono Aidaa (Associazione Italiana
pa

di Aeronautica e Astronautica), Asi (Agenzia Spaziale Italiana) e


ly

Leonardo Spa, e con il contributo dei principali attori del mondo


dello spazio del nostro Paese. Serve anche come preludio di un
ita

importantissimo appuntamento che attende l’Italia nel 2024:


l’organizzazione del congresso dell’International Astronautical

Thales Alenia Space


Federation a Milano (v. sotto).
La mostra si compone di pannelli di grandi dimensioni, che ol-
tre a testi e immagini sono arricchiti da QR code che consentono
di accedere a una serie di video. Il materiale è stato invia-
to a tutte le ambasciate, ai consolati italiani e agli istituti
italiani di cultura nel mondo, che ospiteranno la mostra e
promuoveranno momenti di divulgazione e dibattito sui TECNOLOGIE
temi legati allo spazio. Pannelli solari negli
stabilimenti Leonardo.
Sopra, il rover Amalia,
I TEMI DELLA MOSTRA gemello di quello che
The Italian Spaceway si compone di 6 sezioni. La prima è andrà su Marte, alla
Osservazione della Terra, dedicata al ruolo fondamenta- Altec di Torino.
le dei satelliti nel monitorare il nostro pianeta. Non solo
per le previsioni meteo, ma anche per misurare l’inqui-
namento e il riscaldamento globale, per aiutare in caso di
eventi climatici estremi (alluvioni, terremoti, eruzioni…)
e per verificare lo stato di salute di suolo, foreste e oceani.
A questo scopo vale la pena citare la costellazione italiana
di satelliti radar Cosmo-SkyMed per il monitoraggio del
territorio, non solo nazionale.
Nella seconda sezione, Servizi in orbita e Robotica,
si racconta di come oggi sia possibile immaginare un
Leonardo

futuro prossimo popolato di satelliti-robot in grado di


mettere ordine tra i satelliti, spostarli e ripararli, grazie
a un progetto dell’Agenzia spaziale italiana che ha affi-
dato l’incarico a un gruppo di imprese guidato da Thales Alenia DALL’ESPLORAZIONE ALLO SPACE WEATHER
Space Italia. E di come già oggi si progettino robot come ARM, E ancora, la sezione di Esplorazione spaziale delinea i moltissi-
finanziato dall’Agenzia spaziale europea e realizzato da Leonar- mi contributi delle istituzioni e delle aziende italiane per le mis-
do insieme all’Istituto italiano di tecnologia, in grado di operare sioni nel Sistema solare, per esempio per il progetto ExoMars
in migrogravità. che porterà su Marte il rover Rosalind Franklin che perforerà il
La terza parte, dedicata a Sicurezza e detriti spaziali, illustra terreno in cerca di forme di vita grazie a una trivella realizzata
le tecnologie e i sistemi messi in atto per prevenire i problemi dall’azienda italiana Leonardo. Ma non va dimenticato anche
causati dall’affollamento dei satelliti in orbita e dal rischio, sep- che l’Italia ha già inviato ben 7 astronauti in orbita e che oltre il
pure remoto, di un asteroide in rotta di collisione con la Terra. 50% del volume abitabile della Stazione Spaziale Internaziona-
Per questo entrambi, satelliti e asteroidi, sono continuamente le è stato realizzato in Italia da Thales Alenia Space. La quinta
tracciati da reti di rilevamento delle quali fa parte, per esempio, sezione di The Italian Spaceway è invece dedicata al Trasporto
il Centro di geodesia spaziale dell’Agenzia spaziale italiana. spaziale, dove l’Italia svolge un ruolo di primo piano sia con i

L’APPUNTAMENTO A IAC 2024


Dal 14 al 18 ottobre 2024, Milano centri di ricerca, università, musei e
ospiterà il più importante appuntamento associazioni. Il motto di IAC 2024 è
mondiale nell’ambito dello spazio. “Spazio responsabile per la
L’edizione 2024 dell’International sostenibilità”: l’obiettivo è di
Astronautical Congress (IAC) della sensibilizzare a un uso consapevole e
Federazione Astronautica Internazionale. responsabile dell’ambiente spaziale. Il industrie. IAC Milano 2024 sarà inoltre
Il convegno, alla sua 75a edizione, si terrà comitato organizzatore locale è formato preceduto da altri due eventi
nell’anno del 60° anniversario del lancio da Aidaa (Associazione Italiana di internazionali in campo aerospaziale, la
del primo satellite italiano e vi Aeronautica e Astronautica) insieme ad 30a Conferenza sull’aeroacustica a Roma
parteciperanno 73 nazioni, rappresentate Asi (Agenzia Spaziale Italiana) e e il 34° Consiglio internazionale delle
da agenzie spaziali nazionali, aziende, Leonardo, in rappresentanza delle scienze aeronautiche, ICAS, a Firenze.

46 | Focus
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Il prossimo anno

.
so Milano ospiterà
di
IAC 2024, il più
ra
pa

importante
ly

convegno del
ita

mondo dedicato
allo spazio

SOLE DA VICINO
Solar Orbiter,
missione di Esa e
Nasa, ha a bordo

Esa/ATG medialab
uno strumento
realizzato in Italia
per conto dell’Asi.

propri lanciatori Vega e Vega C, realizzati da Avio, sia con Space Ri­
der, la futura navetta automatica europea per esperimenti in orbita
alla quale collabora il Centro Italiano Ricerche Aerospaziali. Infi­
ne, l’ultima sezione della mostra parla di Meteorologia spaziale, un
settore molto importante che si occupa di studiare e di prevedere le
perturbazioni che si originano sul Sole e i loro effetti sia sulle tec­ GLOBALE
nologie terrestri (i satelliti, ma anche le apparecchiature a terra) sia Un pannello della
sugli organismi viventi. A questo scopo la nostra stella è monitorata mostra The Italian
24 ore su 24 da satelliti come Solar Orbiter, che porta uno strumen­ Spaceway, pensata
per i consolati e le
to finanziato e gestito dall’Asi e realizzato da università e aziende ambasciate d’Italia
italiane insieme al Cnr. nel mondo.

LA MISSION DEL MINISTERO


D’altra parte, come scrive il vicepresidente del Consiglio e ministro
degli Affari Esteri Antonio Tajani nell’introduzione alla mostra: “I
numeri parlano chiaro: siamo il terzo contributore dell’Agenzia
Spaziale Europea, partecipiamo a importanti missioni spaziali in­
ternazionali, ad esempio per riportare l’uomo sulla Luna e per arri­
vare su Marte, e sosteniamo lo sviluppo tecnologico dei Paesi che
muovono i primi passi nello spazio”. E, come ricorda Tajani, “nel­
l’immaginario collettivo lo spazio è associato all’esplorazione di
mondi distanti, ma le scoperte e le tecnologie spaziali incidono pro­
fondamente sulla nostra quotidianità e sulla gestione collettiva del­
le risorse del Pianeta. La mostra partendo dall’Italia, in occasione
della Giornata Nazionale dello Spazio il 16 dicembre, viaggerà nel
mondo con il sostegno della rete diplomatico­consolare, degli Isti­
tuti Italiani di Cultura e del Comitato organizzatore di IAC Milano
2024”. In attesa di ritrovarci tutti a Milano, per IAC 2024.

Focus | 47
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natura

.
so
di
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Ci sono specie
pa

animali che non


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stanno mai ferme


e altre che amano
l’ozio. Eccole a
confronto.
di Gabriele Ferrari

Attivissimo me
e pigrissimo

48 | Focus
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m P
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oche cose ossessionano noi esseri umani
quanto il tempo. Non solo quello che passa
pa

inesorabile e ci fa invecchiare, ma anche quel-


ly

lo delle singole giornate: chiedete a un life


coach e con ogni probabilità vi parlerà della regola dell’8-8-8,
ita

secondo la quale il modo migliore per distribuire il proprio


tempo è dedicare 8 ore al sonno, 8 al lavoro e 8 alle attività ri-
creative. Parlate con un manager di quelli che sembra non dor-
mano mai e vi tesserà le lodi dei power nap, i pisolini da venti/
trenta minuti sparsi strategicamente nell’arco della giornata.
C’è chi sostiene che dovremmo tornare alle origini e andare a
letto e risvegliarci con il sole, chi crede che due tranche di son-
no da quattro ore siano meglio di una da otto…

ORGANIZZARE IL TEMPO
Insomma, c’è un intero mondo dietro al tema dell’organiz-
zazione del tempo, ed è un’esclusiva tutta umana: gli animali
non hanno di questi problemi, e ciascuno vive la sua giornata,
e gestisce l’attività e il riposo, secondo le proprie esigenze e
possibilità. Questo significa che nel regno animale si trova di
tutto, dalle bestie talmente pigre che sembra non facciano altro
che dormire tutto il giorno, a quelle che invece non smettono
un secondo di lavorare. Differenze che «sono dettate innanzi-
tutto dal metabolismo», ci spiega Adriano Martinoli, docente
di zoologia all’Università dell’Insubria, cioè l’insieme di tutti
i processi chimici che avvengono nel nostro corpo e che han-
no lo scopo di produrre l’energia necessaria al funzionamento
dell’organismo, oltre che di separare e liberarsi delle scorie.

lui
STILI DIVERSI
Canidi e felini hanno
stili di vita differenti: i
primi passano molto
tempo in marcia, i
secondi a riposare.
Tutto dipende
dal loro metabolismo.

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ita

Come regola generale, «gli animali più piccoli, che hanno un e viceversa. Le eccezioni ci sono, perché il metabolismo, e più
rapporto superficie/volume maggiore, hanno un metabolismo in generale la “pigrizia” o l’iperattività, dipendono anche dalle
più rapido. Prendiamo per esempio gli insettivori come talpe, condizioni ambientali e dagli adattamenti delle singole specie.
toporagni e crocidure: sono di piccole dimensioni e quindi han- Il caldo estremo, per esempio, favorisce l’immobilità e la ten-
Getty Images (2)

no costantemente bisogno di mangiare per assimilare energia, denza a muoversi il meno possibile, soprattutto nei mammiferi
che bruciano molto rapidamente. È impossibile, per esempio, di grandi dimensioni (e che fanno quindi più fatica a disperdere
pensare di allevare una talpa: bisognerebbe darle del cibo ogni il calore): un recente studio della Friedrich Schiller University
tre/quattro minuti», continua l’esperto. di Jena, in Germania, ha dimostrato che animali come gli ele-
fanti camminano a velocità controllata per evitare l’ipertermia.
LE ECCEZIONI Ci sono poi anche considerazioni energetiche da fare: i bradi-
In verità, la relazione tra dimensioni e metabolismo non è sem- pi, per esempio, simbolo assoluto di pigrizia animale, dormono
pre così lineare, e di conseguenza non lo è quella tra dimen- effettivamente dalle 15 alle 18 ore al giorno, e hanno un tasso
sioni e grado di attività; in parole più semplici, non è vero che metabolico che è appena il 40% di quello che dovrebbero avere
gli animali più piccoli sono sempre più attivi di quelli grossi, viste le loro dimensioni. Questo perché la loro dieta a base di

Quanto dorme un
animale? Non è
QUELLI OPEROSI
Un gruppo di castori
può costruire una diga
in due sole nottate di
lavoro. Anche le api solo questione di
(foto sopra) sembrano
non fermarsi mai, in metabolismo ma
anche di ambiente
realtà dormono di
notte per 5-7 ore.

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QUELLI PIGRONI
Il bradipo dorme tra le
15 e le 18 ore al giorno
perché le foglie di cui
si nutre gli danno poca
energia. Il quercino
(foto sotto) invece
affronta l’inverno con
il letargo “di gruppo”.

Shutterstock
foglie è ipocalorica, e devono quindi centellinare il più possi- ticolare sono noti per la loro apparente pigrizia, soprattutto se
bile le loro forze – una condizione simile a quella del koala, che confrontati con i canidi: i maschi di leone arrivano a dormire
mangia solo eucalipto e ne ricava così poca energia che dorme fino a 20 ore al giorno e le tigri sfiorano le 15, mentre cani, lupi
fino a 20 ore al giorno. Al contrario, l’orso polare, che vive in e volpi si fermano a 8. Il motivo non è la poca voglia di lavorare
zone decisamente più fredde di quelle del bradipo, dorme ogni dei primi rispetto ai secondi, ma un metabolismo più rapido: un
giorno “solo” 8 ore, e non consecutive: fa pisolini di un’ora alla gatto che va a caccia consuma più energie di un cane che compie
volta, poi torna a muoversi, perché questo gli permette di man- la stessa attività, e ha quindi bisogno di più tempo per dormire
tenere la temperatura corporea a livelli accettabili. e recuperare. Ci sono anche esempi tra gli erbivori: l’armadillo
gigante supera le 18 ore di sonno quotidiane, mentre il vesper-
CONSERVARE ENERGIE tilio bruno, un piccolo pipistrello, funge da eccezione al di-
Il bradipo è un esempio estremo, ma molti grossi mammiferi scorso delle dimensioni con le sue 19 ore addormentato su 24.
dedicano gran parte del loro tempo a quello che a noi sembra «Molti mammiferi», continua Martinoli, «hanno una vita non
ozio, ma che è in realtà solo un modo per conservare energie particolarmente frenetica, e cambiando gruppo ci sono alcuni
preziose. Vale soprattutto per i carnivori. I grandi felini in par- serpenti come le anaconde che vanno a caccia una volta alla

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settimana o addirittura al mese, perché poi ci mettono altret- alle balene, e consistono quasi sempre in maratone massa-
di
tanto a digerire la loro preda». In generale, la disponibilità di cranti che bruciano enormi quantità di energia e richiedono
ra
cibo e la facilità nel procurarselo influiscono molto sul tasso di sforzi sovrumani per essere portate a termine: la ricompensa
attività di un animale: molti primati, per esempio, che vivono in è un po’ di tranquillità in attesa del nuovo cambio di stagione,
pa

foreste ricche di risorse, dedicano poche ore al giorno alla rac- quando comincia il viaggio nella direzione opposta. Il record
ly

colta di cibo, e hanno tempo anche per attività ludiche. Alcuni in questo senso appartiene alla sterna artica, che ogni anno
raggiungono livelli umani di benessere (e apparente pigrizia): i compie un viaggio di andata e ritorno tra l’Europa e l’Antarti-
ita

campioni in questo senso sono i macachi giapponesi, che sfrut- de, percorrendo in media 70.000 km l’anno. Molti cetacei, dalle
tano le sorgenti termali calde delle montagne dove abitano per megattere alle balene grigie, viaggiano ogni anno per decine di
farsi saune rigeneranti, ma anche le attività di grooming reci- migliaia di km seguendo il corso delle stagioni, e prestazioni
proco possono essere considerate un modo per rilassarsi. Gli paragonabili hanno anche gli squali bianchi – i quali, peraltro,
elefanti amano fare il bagno nel fango per rinfrescarsi e ripu- non stanno proprio mai fermi, perché nuotare permette loro di
lirsi dai parassiti, gli ippopotami fanno altrettanto… insomma, far passare l’acqua attraverso le branchie, e quindi di respirare.
sono molti gli animali che quando possono si ritagliano quello C’è da dire che, quando possono, sia i migratori d’aria sia quelli
che noi umani chiameremmo “tempo di qualità”, e non fanno di mare fanno soste rigeneranti: molti cetacei, per esempio, si
nulla se non godersi la vita. fermano ogni anno per qualche tempo alle Azzorre per “ricari-
care le batterie”, e non a caso anche molti squali passano da
MIGRAZIONI O LETARGO
Ai due estremi dello spettro di pigrizia/iperattività si trovano
però due comportamenti molto diffusi e che hanno in fondo lo
stesso scopo, cioè far passare l’inverno (o l’estate, in certi casi).
Parliamo da un lato delle migrazioni, cioè la faticata per ec-
cellenza, e dall’altro del letargo, l’epitome del riposo assoluto.
Le prime sono diffuse in tutto il regno animale, dalle farfalle

Alcuni animali
(sono eccezioni
però) riescono a
ritagliarsi veri
momenti di relax

MOVIMENTO COSTANTE
Lo squalo bianco non
deve mai fermarsi perché
solo nuotando può far
scorrere acqua sulle branchie
e quindi respirare.

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Getty Images
DOPO LO SPRINT
I felini, come questa
tigre, consumano
molta energia nella
caccia e dopo poche
ore di attività devono
dormire a lungo
per riprendersi.

E IO NON MUOIO MAI


Se pensate di avere il situazione si fa
sonno pesante è solo insopportabile non si
perché non avete mai limitano a rallentare il loro
conosciuto i tardigradi. metabolismo ma lo
Questi minuscoli animali, spengono: in questo
che appartengono a un modo sono in grado di
phylum tutto loro resistere senza cibo e
(Tardigrada, appunto), acqua anche per
hanno sviluppato una trent’anni. Sono stati
straordinaria capacità di trovati persino sulla
sopportazione alle Stazione Spaziale
condizioni ambientali più Internazionale, dove sono
Getty Images/Science Photo Library RF

estreme: vivono in cima arrivati sopravvivendo


all’Himalaya e in fondo anche al vuoto cosmico, e
agli abissi oceanici, a qualche anno fa si israeliano schiantatosi sul spaziali sono in realtà quasi
temperature vicine allo pensava addirittura che nostro satellite nel 2019; sicuramente morti al
Mondadori Portfolio

zero assoluto oppure fossero sbarcati sulla nel 2021 l’agenzia spaziale momento dell’impatto.
superiori ai 100 °C. Luna, facendosi dare un israeliana ha purtroppo Appunto: quasi
Come fanno? Quando la passaggio da un lander comunicato che i tardigradi sicuramente…

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ly
ita

Un verme
nematode ha
dormito (in
quiescenza) per
46mila anni

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quelle isole durante le loro migrazioni. Si chiamano stazioni di dizioni ambientali migliorino. Non tutti i letarghi comunque
stop-over e spesso rappresentano un’ancora di salvezza per gli sono uguali (il sonno invernale di un orso, per esempio, è più
animali che migrano: in Italia, per esempio, hanno grande im- leggero di quello di una marmotta o di un ghiro), e se è vero che i
portanza le isole siciliane di Ustica, Marettimo, Lampedusa e più famosi sono quelli dei vertebrati che li utilizzano per passa-
Linosa, che fungono da “autogrill” per diverse specie di uccelli, re l’inverno, ci sono creature che hanno fatto del non fare nulla
dal beccafico al pettirosso passando per l’alzavola. un’arte: i tardigradi (vedi riquadro nella pagina precedente), per
esempio, minuscoli animali con la capacità di sopravvivere a
STRATEGIA DI SOPRAVVIVENZA condizioni estreme di temperatura o assenza di ossigeno, che
Il letargo è invece un modo per trasformare la pigrizia in una possono, se serve, entrare in uno stato di quiescenza di anni se
strategia di sopravvivenza: quando fa troppo freddo (o troppo non decenni. E di recente, conclude Martinoli, «un team del-
caldo, e in quel caso si parla di estivazione), moltissimi animali lo Zoological Institute RAS di San Pietroburgo ha estratto, dai
di ogni classe si “spengono”, rallentando il proprio metaboli- ghiacci siberiani in scioglimento, un altro piccolo invertebrato:
smo per conservare le energie. Rimangono così immobili (o un nematode di 46.000 anni fa che è stato risvegliato dallo stato
quasi) per settimane o addirittura mesi, in attesa che le con- di quiescenza senza alcun problema».

LAVORATRICI INSTANCABILI
Alcuni animali appaiono proprio
instancabili, come la sterna artica
(sopra) che compie migrazioni

Getty Images
massacranti di 70mila km l’anno e
le formiche, sempre in movimento.

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ita

EVVIVA IL RELAX
Il koala ricava dal cibo
pochissima energia e
per questo dorme ben
20 ore al giorno. Il
macaco giapponese
(sotto) passa spesso il
suo tempo nelle fonti
termali. Per rilassarsi?

Mondadori Portfolio
GLI IPERATTIVI migliaia di esemplari che non stanno fermi un secondo, e sem-
Finora abbiamo parlato solo di un estremo, quello della pigri- brano sempre impegnati a fare qualcosa. Questo non vuol dire
zia, e appena accennato agli animali iperattivi, citando in par- che non riposino mai: le api, per esempio, dormono di notte
ticolare i piccoli mammiferi insettivori. Ma altri mammiferi di (per 5-7 ore), quando è più difficile procurarsi il cibo, e perché
dimensioni più rispettabili si fanno riconoscere per la loro ala- hanno bisogno di recuperare le energie che spendono di gior-
crità: i castori, per esempio, pur dormendo per quasi metà del- no; e anche tra le formiche, che pure di notte sono più attive, le
la loro giornata, passano le ore notturne a lavorare senza fer- operaie punteggiano la loro giornata di centinaia di pisolini
marsi mai. Un singolo esemplare può abbattere un albero di 15 della durata di qualche minuto, e le regine di certe specie arri-
cm di diametro in una ventina di minuti, come documentato vano a dormire anche otto o nove ore consecutive. Insomma,
più volte dalle osservazioni del National Park Service america- non fatevi ingannare da un formicaio brulicante o dagli exploit
no, e un gruppo di medie dimensioni può costruire una delle architettonici di un castoro, perché tutti gli animali hanno bi-
loro proverbiali dighe in un paio di notti di lavoro. I veri cam- sogno di dormire, di riposarsi, di conservare le forze. E la pros-
pioni di stakanovismo, però, almeno all’apparenza, sono gli sima volta che vi accusano di pigrizia, potete sempre ribattere
insetti sociali: guardate un formicaio o un alveare e vedrete che state solo assecondando il vostro metabolismo.

Mondadori Portfolio

PG
m
co
scienza&sport

.
so
AI MONDIALI
di Simone Biles in
posizione
ra
carpiata, durante
l’esecuzione del
pa

salto che ha
preso il suo
ly

nome, “Biles II”,


ita

agli ultimi
Mondiali di
atletica leggera.

La
S
fisica
del
AL
segamI ytteG

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di
so
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Lo scorso ottobre, la
N
ra
on so voi, ma è piuttosto improbabile
che uno come me possa completare uno
pa

ginnasta statunitense Yurchenko doppio carpio in un volteg-


ly

gio di ginnastica. È ancora più improba-


bile che possa eseguire tale volteggio ai Campionati mondia-
Simone Biles
ita

li di ginnastica artistica; ma è esattamente quello che ha

ha compiuto un gesto fatto la ginnasta statunitense Simone Biles nell’ottobre


2023. Come da prassi, trattandosi di una nuova figura com-

ALTO
atletico passato parsa in un evento internazionale, il nuovo volteggio pren-
derà il suo nome. E poiché già esisteva un “Biles”, così come

alla storia. Vale esiste uno “Yurchenko”, questo si chiamerà “Biles II”.

la pena di guardarlo GRAVITÀ E ROTAZIONI


Purtroppo, per me qualsiasi volteggio ginnico sarebbe pra-

nel dettaglio. ticamente impossibile, quindi mi limiterò a quello che so


fare meglio: la fisica. Innanzitutto, per chiarezza, lasciate-
mi esplicitare i diversi momenti di questo salto. C’è la spin-
di Rhett Allain, professore di fisica alla ta che porta l’atleta sul cavallo (la rondata che consente la
Southeastern Louisiana University (Usa) battuta in pedana). Simone si lancia così sul cavallo a testa

a r
d coe
rd
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=

. co
so
Da quando la ginnasta lascia il cavallo, ha
di
a disposizione 1 secondo per effettuare
ra
pa

le rotazioni e atterrare in piedi sul tappeto


ly
ita

in giù e ruota in posizione carpiata (piegando il corpo a 90 nando il video). Sempre dal video, si può stimare che la va-
gradi). Per completare due rotazioni in questa posizione (il riazione dell’altezza del centro di massa è di circa un metro
doppio carpio) deve prima tornare a testa in su e poi ripetere dal momento in cui l’atleta è in aria. Detto questo, possiamo
il movimento altre due volte… sì, è davvero un’impresa. Alla usare la seguente equazione cinematica per trovare la velo-
fine atterra in piedi sul tappeto. Chapeau. cità in direzione verticale al momento del distacco.
Personalmente, penso che la parte più interessante di que-

yf = y0 + vy0 t - 1 gt2
sta sequenza sia il doppio carpio. Perché? Perché vi compa-
iono due concetti distinti di fisica in una singola mossa. Il
primo è il movimento del centro di massa, che si muove come
un proiettile (v. riquadro nella pag. a destra). Il secondo è la 2
conservazione del momento angolare, che l’atleta deve ge-
stire con precisione per assicurarsi di finire l’esercizio in Qui yf è l’altezza finale, y0 quella iniziale, vy0 la velocità
piedi e non sulla schiena. Esaminiamoli separatamente. iniziale verso l’alto, g l’accelerazione di gravità e t il tempo.
Utilizzando il tempo di 1 secondo con un’altezza finale di 1
ELEMENTO 1. COME UN PROIETTILE metro, la velocità di lancio iniziale di Simone dovrebbe es-
Ogni volta che un oggetto si muove sotto la spinta della sola sere di 3,9 metri al secondo. Perché questo è importante?
forza gravitazionale, che lo accelera verso il basso, i fisici Perché, lo ricordiamo, Simone Biles vuole completare un
classificano il movimento come “moto del proiettile”. Po- doppio carpio e questo richiede tempo. Se vuole rimanere
trebbe trattarsi di una palla lanciata in qualsiasi direzione, in aria più a lungo, avrà bisogno di una velocità di lancio più
di un sasso che cade o di Simone Biles dopo aver lasciato il elevata. Aumentando questa velocità a 4,5 metri al secondo,
cavallo e prima di atterrare. In tutti questi casi, l’oggetto in per esempio, il tempo di volo aumenta da 1 a 1,1 secondi.
movimento avrà una velocità orizzontale costante e un’ac- Un aumento di 0,1 secondi non sembra un granché, ma qui
celerazione verticale (che si indica con g) di -9,8 metri al stiamo parlando di ginnastica d’élite. Tutto conta.
secondo al secondo. L’accelerazione, infatti, misura una va-
riazione di velocità. E poiché la velocità si misura in metri ELEMENTO 2. MOMENTO ANGOLARE
al secondo, l’accelerazione si misurerà in metri al secondo al Ora passiamo al doppio carpio. Qui avremo bisogno del prin-
secondo (o metri al secondo quadrato, cioè m/s²). In questo cipio del momento angolare. Nel caso servisse, ricordiamo
caso è negativa, perché la gravità punta verso il basso. di che cosa si tratta. Se abbiamo una forza netta Fnet che
Ovviamente c’è una grande differenza tra Simone e una agisce su un oggetto, quella forza provoca un cambiamento
palla. Una palla è fondamentalmente una massa puntifor- della velocità. Potremmo descrivere questo cambiamento
me del cui orientamento non dobbiamo preoccuparci. Una usando l’accelerazione, oppure potremmo scriverlo in ter-
ginnasta in aria, al contrario, può muovere le braccia e le mini di quantità di moto (p), dove la quantità di moto lineare
gambe per rendere il movimento più complicato. Ma se si è il prodotto della massa (m) e della velocità (v). Questa è la
guarda solo il suo centro di massa, si osserverà il moto del formula, dove delta indica il cambiamento:
proiettile. E questo movimento è utile per calcolare il tempo
in cui l’atleta rimane in aria, cioè il tempo utile per i volteggi.
p
Nel caso del Biles II, ci vuole quasi esattamente 1 secondo
dal momento in cui le mani dell’atleta lasciano il cavallo fino Fnet = t
a quando i suoi piedi toccano il suolo (si può misurare esami-

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. co
so
di A FORMA DI PARABOLA
Sulla Terra, qualsiasi oggetto lanciato percorre una
ra
traiettoria parabolica, come la palla spinta
dall’omino nell’immagine a sinistra (a colori diversi
pa

corrispondono inclinazioni diverse). Questo


ly

movimento parabolico prende il nome di “moto del


ita

proiettile”, proprio perché descrive bene quello che


fanno i proiettili. E vale anche per tutti gli atleti che
saltano, come Simone Biles. A prescindere dalle
evoluzioni della ginnasta, infatti, se si guarda il suo
centro di massa mentre è in aria, si vedrà che segue
una traiettoria perfettamente parabolica.

Esiste una relazione simile che riguarda il movimento ro- mensionalità degli oggetti e delle rotazioni rende le cose più
tatorio. Chiamiamo questo principio il “principio del mo- complicate. Per il doppio carpio, però, abbiamo a che fare
mento angolare”. solo con rotazioni attorno a un asse fisso, quindi possiamo
dimenticare questo tipo di complicazioni e calcolare il mo-
L
=
mento d’inerzia come segue:

net t
Qui è la “coppia” esercitata (l’equivalente, nelle rota-
I= i mi r 2i
zioni, della forza) e L è il momento angolare (l’equivalente
della quantità di moto). Fortunatamente, mentre Simone è Qui stiamo sommando il prodotto di ciascuna massa (m)
in aria, l’unica forza che agisce su di lei è quella gravitaziona- dell’i-esimo oggetto per la sua distanza dall’asse di rotazione
le, che produce una coppia pari a zero, quindi non dobbiamo (r) moltiplicata per se stessa (cioè r²).
preoccuparcene: il momento angolare non cambia. Questa legge del momento angolare ci dice che, in assen-
Resta una questione da chiarire: a quanto ammonta il mo- za di una coppia netta, il momento angolare deve essere
mento angolare? Per calcolarlo, dobbiamo ricordare che costante. Ma se Simone Biles cambia la posizione del suo
questa grandezza fisica è pari al prodotto del momento d’i- corpo in volo, cambierà anche il suo momento di inerzia.
nerzia (I) per la velocità angolare (omega). Supponiamo allora che la ginnasta abbia un momento di
inerzia particolare per la posizione del suo corpo proprio
quando lascia il cavallo (chiamiamola I₁) e che poi si sposti
L =I nella posizione di carpio con un momento di inerzia diverso
(I₂). Affinché il momento angolare rimanga costante, deve
essere vero quanto segue:
Il momento di inerzia è una sorta di “massa rotazionale”,
in quanto rende più difficile modificare la velocità angolare.
Il valore di I dipende dunque dalla massa dell’oggetto, ma
anche da come questa massa è distribuita attorno all’asse
I1 1
=I2 2
di rotazione. Se la massa è tutta concentrata in un punto,
I è pari a zero. Nel caso di Biles, il valore di I dipende dalla
posizione che l’atleta prende in volo. È importante notare
che, nel caso più generale possibile, tenere conto della tridi- FOTOGRAMMI
Una serie di immagini in
successione, che mettono in
evidenza i movimenti di Biles.
Getty Images

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di Salto teso Carpio Carpio chiuso
ra
10 kg
pa

0,5 m
ly
ita

20 kg

0,5 m

10 kg

1 = 9,4 rad/s 2
= 11,75 rad/s 3 = 12,85 rad/s
Qui forse si può notare la sfida. L’atleta ha poco tempo da la velocità angolare in quella posizione sarà la più grande.
trascorrere in aria prima di entrare in contatto con il pavi- La posizione di salto teso, invece, ha un momento di iner-
mento e deve aumentare la sua velocità angolare in modo zia maggiore e quindi una velocità angolare più bassa. Che
da poter effettuare due rotazioni complete. Andiamo avanti cosa ci dice tutto questo? Qualcosa che forse già sapevamo
e facciamo qualche calcolo, sarà divertente. Possiamo con- (almeno se abbiamo guardato un po’ di ginnastica): con il
frontare la velocità angolare di Simone dopo aver lasciato il doppio carpio chiuso sarebbe più facile atterrare rispetto al
cavallo in tre diverse posizioni: una di salto teso (con il corpo doppio carpio normale. Con un doppio teso, invece, sarebbe
dritto), una di carpio (con il corpo piegato a 90°) e una di superdifficile. Difficile quanto? Facciamo una stima. Sup-
carpio chiuso (con le ginocchia tirate verso il petto). poniamo che una ginnasta voglia eseguire un volteggio con
doppio teso, non solo per vincere l’oro, ma anche per dare
LA PROSSIMA SFIDA un nuovo nome al salto. Che cosa dovrebbe fare? Se usiamo i
Ovviamente, il corpo umano è piuttosto complicato, ma per valori di Simone Biles (alcuni dei quali sono solo stime e non
i nostri calcoli possiamo supporre che una persona sia costi- intesi per una competizione reale), poiché impiegherebbe
tuita da tre masse puntiformi: la parte superiore del busto, più tempo per ruotare due volte, avrebbe bisogno di stac-
quella inferiore e le gambe. Quindi il modello di base per la carsi dal cavallo con una velocità maggiore.
posizione di salto teso (corpo dritto) è quello che trovate nel Cominciamo con una velocità angolare di 9,4 radianti al
riquadro sopra. Si possono usare le posizioni di queste mas- secondo. In tal caso, la ginnasta dovrebbe completare 2,5
se per trovare il momento di inerzia attorno a un asse che rotazioni (15,7 radianti). Con quella velocità angolare, ciò
passa nel centro di massa (che nel nostro modello è proprio richiederebbe 1,67 secondi. Tornando al problema del mo-
al centro della massa di 20 kg). Utilizzando questo momento vimento del proiettile, possiamo servircene ancora per cal-
di inerzia e la velocità angolare iniziale (9,4 radianti al se- colare la velocità di lancio richiesta. In questo caso si ottiene
condo, misurata dal video, dove il radiante è l’unità di riferi- che, invece di iniziare con una velocità verticale di 3,9 m/s,
mento per gli angoli nel Sistema Internazionale), si ottiene Biles dovrebbe arrivare a 7,59 m/s. Cioè quasi il doppio del
un momento angolare di 47 kg m²/s. Biles II. Ovviamente c’è un’alternativa: iniziare con una ve-
Fatto questo, possiamo spostare le tre masse per calcolare locità angolare più elevata dalla pedana al cavallo. Forse
le velocità angolari sia per la posizione di carpio, sia per quel- l’opzione migliore sarebbe una combinazione di rotazione
la di carpio chiuso. Si noti che, nel carpio chiuso, le gambe iniziale più elevata e velocità di lancio maggiore. Sarebbe
sarebbero più vicine al centro di massa, il che diminuirebbe molto difficile, ma non c’è da stupirsi: è proprio per questo
il momento di inerzia. Questo valore più basso significa che che non è stato ancora fatto.

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. co
so
FINALE IN GLORIA
di L’arrivo di Simone Biles,
IN 3 MODI durante le qualificazioni ai
ra
Mondiali in cui l’atleta ha
eseguito il salto analizzato in
pa

Tre configurazioni di
una distribuzione di questo articolo, una nuova
figura della ginnastica che ha
ly

masse che consentono preso il suo nome: Biles II.


ita

di schematizzare il
corpo di Simone Biles.
Si possono così
calcolare i momenti di
inerzia, e da questi
anche le velocità
angolari, della ginnasta
durante il salto (il punto
rosso indica dov’è il
centro di massa).

Durante un
salto mortale,
più l’atleta
raccoglie
il proprio
corpo, più
rapidamente
effettua la
rotazione MULTIMEDIA

ANIMAZIONE

L’analisi
multimediale del
salto di Biles.

Mondadori Portfolio

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scienza/scienze/il-salto-
impossibile-di-simone-biles
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di
ra
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CRATERE
Il vulcano del Monte
Nuovo testimonia
Adobe Stock

l’eruzione più recente dei


Campi Flegrei, nel 1538.
m
co
Tutto ciò che c’è da sapere sui

.
so Campi Flegrei, zona sismica e
di
vulcanica, che in questi mesi è
ra
pa

tenuta sotto stretta osservazione.


ly
ita

Identikit del
di Luigi Bignami

VULCANO
più temuto
d’Italia
I Campi Flegrei sono un campo vulcanico che occupa
un’area di circa 450 km², dall’isola di Procida a buo-
na parte della città di Napoli. Sono composti perlo-
più da vulcani “monogenici”, cioè la cui formazione
è dovuta all’accumulo di materiale di un singolo evento erutti-
vo. Ne sono esempi il Monte Nuovo, la Solfatara e Astroni. I
Campi Flegrei comprendono anche Pozzuoli, nota per il feno-
meno del “bradisismo”, un lento sollevamento e abbassamento
un vulcanismo molto ampio che inizia dalla Toscana e scende
fino alla Campania. È un’area dove l’Adriatico scorre sotto gli
Appennini e il Tirreno si apre. Così si creano fusioni nel man-
tello che sta sotto la crosta con produzione di magma che sale
in superficie», spiega Guido Ventura dell’Ingv (Istituto Nazio-
nale di Geofisica e Vulcanologia).

LA STORIA
del suolo, fenomeno che può essere accompagnato da attività L’eruzione più antica dei Campi Flegrei di cui si hanno chia-
sismica. Le rocce più antiche della zona sono state rilevate re testimonianze risale a 40-39.000 anni fa e ha dato origine
nell’area urbana napoletana e risalgono a circa 78.000 anni fa, all’Ignimbrite campana (l’ignimbrite è un tipo di deposito vul-
anche se è probabile che le prime eruzioni siano avvenute in canico originatosi da una forte esplosione). «È stata l’eruzione
tempi precedenti. più violenta dell’area mediterranea negli ultimi 200.000 anni.
I materiali emessi sono presenti in tutta la zona con spesso-
QUAL È LA LORO ORIGINE ri di decine di metri, ma ceneri sono state ritrovate anche in
Come gli altri vulcani dell’area campana, i Campi Flegrei si Bulgaria e in alcune aree della Russia», racconta Roberto Isaia
sono formati perché si trovano in un’area caratterizzata da dell’Ingv. «È stata proprio l’eruzione dell’Ignimbrite campana
distensione della crosta terrestre. La crosta si sta allargando a generare la caldera dei Campi Flegrei. Le caldere sono il risul-
e crea una decompressione in profondità, con fusione delle tato dello sprofondamento del suolo dovuto allo svuotamento
rocce. «Questi vulcani sono l’espressione più meridionale di di una camera magmatica sottostante. Dopo quella grande

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Dal 2005 a oggi, il suolo paio di giorni. Tra una fase e l’altra alcuni curiosi salirono sulle
pendici del vulcano e rimasero vittime della seconda esplosio-

nel Rione Terra si è ne: perirono almeno 24 persone. «Questa eruzione», sottolinea
Isaia, «testimonia quanto ancora il vulcano sia attivo e ci dà in-

alzato di 115 centimetri dicazioni su quello che potrebbe essere uno scenario eruttivo,
non solo per come avviene l’eruzione, ma anche per i fenomeni
che la precedono, cioè i precursori».
eruzione ve ne fu un’altra importante, chiamata del “Tufo gial-
lo napoletano”, avvenuta 15.000 anni fa, quando furono emes- IL BRADISISMO
si 20-40 chilometri cubi di materiale. Un’eruzione imponente «È un fenomeno che nei Campi Flegrei si è sempre verificato,
ma di un ordine di grandezza inferiore alla precedente, che fu sia a lungo sia a breve termine, perché il vulcanismo dell’area
di circa 320 chilometri cubi», continua Isaia. è sempre stato preceduto da deformazioni del suolo, tanto che
Il materiale dell’Ignimbrite campana è stato utilizzato per prima di un’eruzione di 5.000 anni fa l’area centrale della calde-
molti monumenti napoletani, mentre con il Tufo napoletano ra si è sollevata di circa 100 metri. E l’eruzione del Monte Nuo-
è stata costruita la maggior parte della città di Napoli. «Negli vo fu preceduta dall’innalzamento di Pozzuoli di una decina di
ultimi anni è venuta alla luce la testimonianza di un’ulteriore metri», spiega Isaia. L’Ingv tiene una precisa registrazione dei
eruzione, che si verificò 29.000 anni fa, chiamata di Masseria movimenti del terreno da oltre un secolo. «Dagli inizi del ’900
del Monte, che produsse una quantità di materiale simile a fino agli anni Cinquanta si è avuto un lento abbassamento del
quella del Tufo napoletano». suolo, poi, a fasi alterne, si sono avuti vari periodi di solleva-
mento. Ci fu un abbassamento tra il 1984 e il 2005, quindi una
L’ULTIMA ERUZIONE: IL MONTE NUOVO ripresa importante all’insù che prosegue ancora oggi, con una
Il monte Nuovo è il risultato di un’eruzione considerata di bassa media di circa 15 millimetri al mese», spiega Francesca Bianco
intensità avvenuta nel 1538, l’ultima dei Campi Flegrei. Il cono dell’Ingv. Nell’area del Rione Terra, l’innalzamento dal 2005 a
oggi visibile si formò nei primi due giorni e fu legato a un’attivi- oggi è stato di circa 115 cm.
tà chiamata freato-magmatica, che si produce quando acqua in
profondità viene improvvisamente riscaldata dal magma che la LA CALDERA PIÙ FAMOSA: LA SOLFATARA
trasforma istantaneamente in vapore, il quale viene in superfi- La Solfatara è uno dei 70 centri eruttivi che si sono attivati
cie trascinando materiale magmatico. Dopo i primi due giorni dopo l’eruzione del Tufo napoletano. Il vulcano della Solfatara
l’attività sembrò scemare, ma l’eruzione riprese per un altro ha 4.300 anni e una sua peculiarità sta nel fatto che l’attività

64 | Focus
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. co
so
Astroni
di Averno
Monte Nuovo
ra
pa

Astroni Agnano
ly

Averno
ita

NAPOLI
Solfatara

po
Baia

lli
Pozzuoli

si
Po
Caldera
Nisida Tufo giallo
Getty Images

Capo Caldera
Miseno Ignimbrite

OGGI E IERI 24 ORE SU 24


A sinistra, la zona dei Campi Una delle
Flegrei. Sopra, le due aree centraline di
interessate dalle eruzioni del Tufo monitoraggio
Adobe Stock

napoletano (15.000 anni fa, in situate nella zona


giallo) e della Ignimbrite campana dei Campi Flegrei.
(40.000 anni fa, in rosso).

eruttiva è avvenuta contemporaneamente a quella del vulcano


di Averno, che si trova sul lato opposto della caldera. «La Solfa-
tara è famosa perché oggi presenta una serie di manifestazioni
geotermali e fumaroliche, con le due fumarole più calde dell’a-
rea. La sua attività fu abbastanza particolare, perché nell’arco
di pochi decenni si ebbero varie eruzioni che diedero origine
a una caldera dalla forma molto irregolare, non così evidente
come lo è per esempio quella di Monte Nuovo», spiega Isaia.

IL MONITORAGGIO
Getty Images

L’attività dei Campi Flegrei è costantemente seguita attraverso


parametri fisici e geochimici. La rete di monitoraggio misura
la sismicità, la deformazione del suolo e il materiale che viene
emesso. «I dati sono raccolti dal centro di sorveglianza dove
in automatico viene eseguita una prima analisi, seguita da una L’ORIGINE DEGLI SCIAMI SISMICI ATTUALI
seconda, in dettaglio, realizzata dagli analisti dei vari settori. La Negli ultimi mesi si stanno verificando vari sciami sismici,
rete sismica è composta da circa 35 stazioni, tra fisse e mobili, come quelli del 18 agosto, del 7 settembre e del 2 ottobre, con
che misurano velocità e accelerazione del suolo», spiega Dani- decine di eventi la cui magnitudo massima è stata di 4,0. L’area
lo Galluzzo, dell’Ingv. Vi è poi la rete Gnss (Global Navigation interessata, già dagli anni ’80, è compresa tra Pozzuoli, Solfa-
Satellite System), che monitora la quota di alcuni punti di rife- tara, Pisciarelli e Agnano, con eventi che dal 2018 si verificano
rimento dell’area grazie a una rete di satelliti, e un sistema che anche nel Golfo di Pozzuoli. La profondità degli ipocentri rara-
controlla le variazioni di gravità nel sottosuolo e l’inclinazione mente supera i 4 km. I sismi sono legati all’area che si solleva,
del terreno, che possono indicare movimenti in atto sotto la centrata sul Rione Terra (nella parte storica di Pozzuoli) o poco
superficie. A ciò si aggiungono stazioni per il rilevamento del- più a sud. Le analisi dei gas che fuoriescono dal terreno mo-
la chimica dei materiali emessi e osservazioni all’infrarosso in strano poi che sotto la superficie vi è un aumento di pressione
grado di evidenziare variazioni di temperatura del terreno che dei gas e dei fluidi concentrato nell’area di Solfatara-Pisciarelli,
possono essere indice di magma in risalita. Infine, vi è il siste- dove, in media, si ha una fuoriuscita di oltre 3.000 tonnellate di
ma Medusa, che permette di monitorare le deformazioni del anidride carbonica al giorno. Questo movimento di gas e fluidi
fondale marino. in pressione può dare origine a sismi fino a magnitudo 5.

Focus | 65
m
co
PRINCIPALI ERUZIONI Anni dal
presente

.
so
Monte Nuovo (1538)
di Nisida
Fossa Lupara (4.200)
ra
Astroni, 7 eruzioni (4.250-4.200)
Solfatara (4.280) - Averno 2
Lave Accademia - Olibano
pa

Paleoastroni 3

27 eruzioni
Lave M. Olibano - S.M. Grazie 3.800
(4.445)
ly

Agnano - Monte Spina (4.550)


Paleoastroni 2 (4.730)
III Epoca
ita

Paleoastroni 1 (4.790) 5.500


Monte S. Angelo (4.920)
Capo Miseno
Cigliano - Pignatiello 2
Agnano 3 - Averno 1 (5.250)
Agnano 2
Agnano 1 (5.450)
Mondadori Portfolio

SPACCATURE
Un segnale del bradisismo in atto 7 eruzioni II Epoca 9.200
a Pozzuoli: il suolo si frattura. 9.600
10.600

Cosa faccia aumentare la pressione non è semplice da deter-


minare. I dati, tuttavia, indicano che il sollevamento potrebbe almeno 37 eruzioni I Epoca
essere prodotto da una risalita di fluidi e gas che si trovano a
profondità probabilmente superiori a 6-8 km, all’interno di
una vasta e articolata camera magmatica profonda. TUFO GIALLO NAPOLETANO 15.000

I CAMPI FLEGREI E GLI ALTRI VULCANI


Campi Flegrei, Vesuvio, Procida, Ischia e altri vulcani della almeno 9 eruzioni
zona hanno un’origine comune. «Tutta l’area è caratterizzata
da ciò che si trova a 20-25 km di profondità, dove le condizioni IGNIMBRITE CAMPANA 40.000
determinano la formazione di roccia fusa. Questa risale lun-
go condotti separati; a un certo punto il materiale in risalita si almeno 20 eruzioni
ferma e staziona nella crosta formando le camere magmatiche. con centri attivi
Queste ultime, a loro volta, diventano i sistemi di alimentazio- nella città di Napoli
ne dei diversi vulcani campani. Si può dire quindi che i vulcani 60.000
campani abbiano una comune area di formazione del magma Cronogramma attività eruttiva dei Campi Flegrei
ma anche camere magmatiche indipendenti, che non si parla- attività vulcanica
no tra loro e danno origine a una storia eruttiva diversa», pre- stasi dell’attività vulcanica
cisa Guido Ventura.

LE POSSIBILI ERUZIONI FUTURE

Malgrado i rischi, nella caldera


Le ricerche permettono di ipotizzare eru-
zioni di “taglia” piccola, media e grande. «I

dei Campi Flegrei la popolazione è


tre scenari fanno riferimento a eruzioni del
passato», spiega Francesca Bianco. Da uno

aumentata di 140.000 unità dal 1972


studio probabilistico, che ha considerato gli
ultimi 5.000 anni di attività, è emerso che in
caso di riattivazione si avrebbe circa il 95%
di probabilità che si verifichi un’eruzione di taglia media o mi- grande caldera; in pratica vi è stato un aumento di circa 140.000
nore. In base a questi scenari, la Protezione Civile ha messo a persone», spiega l’architetta Anna Savarese, Direttore regiona-
punto un piano di emergenza e conseguenti piani di evacua- le di Legambiente Campania. Molte di loro sono andate in case
zione. Sono state definite due zone: rossa e gialla. Per la rossa, preesistenti, ma un buon numero è entrato in case nuove. «Si
che verrebbe distrutta, si prevede un’evacuazione preventiva può dire comunque che circa il 20% delle abitazioni sono abu-
in caso di allarme; comprende circa 500.000 abitanti nei comu- sive», continua.
ni di Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida e Quarto per intero e Tutto questo è andato a scapito delle vie di fuga che, pur es-
parte dei comuni di Giugliano in Campania, Marano di Napoli sendoci sulla carta, sono insufficienti a far scorrere il traffico
e alcune zone di Napoli. La zona gialla sarebbe esposta a una nel caso di eruzione imminente. Legambiente e, recentemen-
ricaduta significativa di ceneri vulcaniche ma potrebbe essere te, anche alcuni gruppi politici hanno chiesto di bloccare del
evacuata solo temporaneamente. tutto le costruzioni e di trovare il modo di delocalizzare la po-
polazione a partire da chi vive nella “zona rossa”. Sul Vesuvio,
EPPURE SI COSTRUISCE ANCORA che fa parte del medesimo mondo magmatico, sono circa 20
Nonostante i pericoli, nell’area dei Campi Flegrei si continua anni che c’è una legge che vieta nuove costruzioni nell’area ros-
a costruire seguendo i piani regolatori dei sei comuni che vi sa, anche se una serie di successivi regolamenti (come la possi-
gravitano. «Dal 1972 – ossia dal primo fenomeno di bradisi- bilità di aumentare il volume delle abitazioni o il bonus casa,
smo intenso del secolo scorso – a oggi, della popolazione che è cui si aggiunge anche qui l’abusivismo) ha visto una riduzione
andata a insediarsi nella zona di Napoli, metà lo ha fatto nella delle nuove costruzioni, ma non un blocco totale.

66 | Focus
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GAS BOLLENTI
di Una fumarola
nella zona della
ra
Solfatara. Le
pa

fumarole sono
emissioni dal
ly

terreno di gas
contenenti
ita

composti dello
zolfo. Possono
raggiungere
temperature
superiori a 150 °C.

Getty Images
DUE MOSTRI UNITI SOTTO TERRA
CAMPI FLEGREI La caldera dei Campi Flegrei è una VESUVIO
Altezza: 458 m depressione dal diametro di 12-15 km, Altezza: 1.281 m
Ultima eruzione: 1538 al cui interno sono presenti oltre 40 Ultima eruzione: 1944
Tipo di vulcano: caldera piccoli crateri attivi. La sua camera Tipo di vulcano:
Età: 80.000 anni magmatica è unita a quella del Vesuvio. stratovulcano
Profondità camera Età: 400.000 anni
magmatica: 5 km A 10-15 km di Profondità camera
profondità una Vesuvio magmatica: 5 km
Solfatare
lingua di magma
Campi Flegrei unisce i due vulcani Stefano Carrara

Napoli
m
SCIENZA TECNOLOGIA MEDICINA AMBIENTE SPAZIO CULTURA STORIA

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La conoscenza e il sapere
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sono una sorpresa continua.


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tecnologia

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SOTTO ESAME
Simone Gaetano simonegaetano.it

Per controllare
la geometria
di un prodotto, PG
nel laboratorio
di metrologia
si usano
scanner 3D.

70 | Focus
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di
ra
pa
ly
ita

Siamo entrati nei laboratori


di TÜV SÜD dove sedie,
zaini, asciugacapelli, ma
anche ascensori, aerei,
satelliti e dispositivi medici
vengono ispezionati e
sottoposti ai più severi test
prima di essere certificati e
in seguito messi in
commercio. di Marco Consoli

COS’AVETE
IN TEST?
m
. co
so
A BAGNO
di A sinistra, la
preparazione di
ra
una moto per un
test. A destra e
pa

sotto, due dettagli


dell’uso degli
ly

ultrasuoni (che
ita

viaggiano su una
colonna d’acqua)
per evidenziare
eventuali difetti
negli oggetti
analizzati.
Simone Gaetano simonegaetano.it (6)

È capitato a tutti, in aereo, di guardare fuori dal


finestrino e pensare: e se l’ala si spezzasse a
causa delle turbolenze? E se il motore si rom-
pesse? O più banalmente di meravigliarsi di
come il proprio zaino sia riuscito a portare tanto peso così a lun-
go senza che gli spallacci cedessero miseramente. Se questi e
altre migliaia di oggetti di cui ci serviamo (a volte quotidiana-
mente), come forni a microonde, aspirapolvere, automobili, li-
brerie, poltrone, biciclette e molto altro ancora, funzionano sen- per controllarne l’integrità volumetrica, ovvero che non abbiano
za rompersi o, peggio, senza provocarci danni, il merito è di chi difetti invisibili; lo stesso avviene poco più in là con un macchi-
come TÜV SÜD, azienda di certificazione, li sottopone a una nario che sembra uscito da un film di fantascienza e che spruzza
serie di prove che ne testano resistenza, qualità, affidabilità. sull’oggetto esaminato una colonna d’acqua su cui viaggiano gli
«Queste prove vengono condotte per rispondere a obblighi di ultrasuoni di una sorta di ecografia: l’esito è un’immagine bidi-
legge, ma non solo, perché spesso le aziende vogliono essere cer- mensionale che evidenzia eventuali difetti, in questo caso nella
te che il loro prodotto sia sicuro prima di arrivare sul mercato e, porta di un elicottero.
certificandolo, si sollevano dalla responsabilità nel caso provo- «Questi test chiamati non distruttivi vengono eseguiti su ogni
chi danni a chi lo utilizza», mi spiega Gennaro Oliva, Ceo Labo- singolo pezzo, perché è chiaro che ad esempio ogni parte di mo-
ratori Bytest e Direttore Divisione Product Service di TÜV Italia, tore di aereo deve essere certificata prima di volare», spiega Oli-
mentre visitiamo i laboratori dell’azienda a Volpiano (Torino), va. «A fianco a questi ci sono poi i test distruttivi in cui invece
dove vengono effettuati i test. Oliva è stato ospite dell’ultima un prodotto industriale o di consumo viene sottoposto a uno
edizione di Focus Live, durante la quale ci ha raccontato il lavo- stress per capire se supera la normativa di riferimento e possa
ro della sua azienda. Ma la curiosità era troppa e siamo andati a essere messo in commercio». Un esempio lo vedo poco più in là,
trovarlo sul campo, tra i suoi laboratori, per vedere e raccontarvi dove una scaffalatura su cui sono stati riposti dei pesi, mostra i
come si testano i prodotti. ripiani visibilmente incurvati: prova non superata. «Solitamen-
te le aziende ci mandano il prototipo e se questo passa la prova
FINCHÉ NON SI ROMPE lo certifichiamo», spiega Oliva. «Dopodiché per verificare che i
Attorno a me ci sono macchinari enormi e altri più compatti, prodotti messi in commercio corrispondano al prototipo certi-
laboratori grandi come una stanza e altri di spazi più ridotti: in ficato, eseguiamo visite a sorpresa in azienda per fare dei test».
un bunker, con muri spessi 1 metro e 20 che salvaguardano gli Se un prodotto distribuito in Italia viene prodotto in Asia, TÜV
operatori, ad esempio vengono eseguite radiografie di pezzi di SÜD è in grado di effettuare le dovute verifiche grazie agli uffici
piattaforme petrolifere, di moto, motori di aerei e altro ancora, sparsi in tutto il mondo.

72 | Focus
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. co
so
BUNKER
A destra, il
di
laboratorio Non sempre esiste
un macchinario
ra
radiologico per
testare l’integrità di
pa

componenti
industriali. Pareti
adatto a eseguire i
ly

spesse 1,20 m

test. Nel 40% dei


ita

proteggono gli
operatori dai raggi

casi bisogna
X. Sotto a destra,
un test per valutare
le particelle
metalliche presenti
sulle superfici di costruirlo
componenti
meccanici.

CREPE NASCOSTE
Qui sotto, il laboratorio liquidi
penetranti, in cui si verifica se un
liquido penetra in fessurazioni o
difetti dei prodotti.

TUTTO A NORMA hoc o modificarne uno già esistente». Naturalmente tutto viene
Ma quante e quali sono le normative che richiedono questo valutato in termini di costi e benefici, perché avrebbe poco senso
tipo di certificazioni e quanti tipi di test vengono eseguiti da creare uno strumento per testare pochi pezzi, quando già ce ne
TÜV SÜD? «I test appartengono grosso modo a quattro grandi sono altri utili per migliaia di altri prodotti simili.
famiglie, che rispondono a centinaia di normative», spiega Oli- Un esempio è quello dello shaker che ho sotto i miei occhi,
va. «Anzitutto un oggetto deve garantire la sicurezza elettrica, una specie di pedana vibrante per testare il trasporto di pacchi,
perché bisogna utilizzarlo senza prendere la scossa, poi quella e dunque la resistenza degli imballaggi in cui vengono inseriti
meccanica, perché i suoi componenti devono funzionare senza i prodotti portati sui camion: «Questo strumento può attuare
rompersi e provocare danni all’utente. Quindi c’è il test di com- sul campione frequenze di vibrazioni abbastanza variabili utili
patibilità elettromagnetica, che si svolge nella camera semi- a simulare i sussulti che i pacchi subiscono quando il camion
anecoica, dove si simula il vuoto: in questo caso un oggetto non viaggia sull’asfalto, in una strada di campagna o magari sulla
deve emettere radiazioni elettromagnetiche che interferiscano ghiaia. Ma se, per dire, il test venisse eseguito per le strade di
con altri oggetti, come uno smartphone o magari un pacema- una città che hanno buche profonde dieci centimetri, allora bi-
ker, e allo stesso modo esserne schermato a sua volta. E infine sognerebbe, se ne vale la pena, costruire una strumentazione
ci sono i test di integrità che vanno a verificare se un oggetto è ad hoc».
stato costruito secondo la normativa». Per testarli ovviamente
serve avere i macchinari appositi: «Sul mercato esiste già una STRESS TEST
strumentazione standard che si può comprare e installare e co- Mentre giriamo nei laboratori vedo macchinari di tutti i tipi: ce
pre circa il 60% dei prodotti da testare», spiega Oliva. «Poi però n’è uno per testare le catene da neve che simula i vari strati di
se si scopre che bisogna testare un prodotto che ha variazioni neve o ghiaccio su cui scorreranno o un altro su cui si appendo-
rispetto alla media, come ad esempio un asciugacapelli che ha no gli zaini e i marsupi per portare i neonati, opportunamente
un cavo dalla forma diversa rispetto agli altri, magari per veri- carichi di peso, che simula il movimento sussultorio che questi
ficare che non si attorcigli bisogna costruire un macchinario ad faranno sulle nostre spalle durante il loro uso. Il principio è

Focus | 73
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di
PROVE ESTREME
ra
A destra, un test sugli spallacci di uno
pa

zaino. Sotto, il macchinario che simula la


seduta e, sotto a destra, quello che
ly

sottopone a stress gli scalini di una scala.


ita
Simone Gaetano simonegaetano.it (3)

Per testare la resistenza di una sedia o di un


divano si simulano quasi 20.000 sedute
effettuare un certo numero di cicli seguendo ciò che richiede tronica e così via», risponde Oliva. «A questi si aggiungono bio-
la normativa: «Questi cosiddetti endurance test simulano l’u- logi, chimici o esperti di biotechnology per il nostro laboratorio
tilizzo di un prodotto di vari anni in pochi giorni: se ad esempio di Barberino Tavarnelle (Firenze), dove i test, secondo principi
si calcola che una persona si siede in media su una sedia cinque analoghi a questi, vengono eseguiti sui prodotti alimentari che
volte al giorno, e la sedia deve durare 10 anni, si applica sulla devono essere immessi in commercio.
seduta una forza data da un peso, supponiamo di 100 kg, per Un manufatto subisce anche decine di test sui singoli compo-
18.250 volte o più, che corrisponde al numero totale di volte in nenti che andranno a comporre il prodotto finito. Anzi, soprat-
cui una persona si siederà». tutto per i settori più delicati, «che sono quelli che hanno a che
Il principio è il medesimo anche per i test effettuati sulle scale fare col trasporto automobilistico e aereo, e col medicale e in cui
a libro, dove dispositivi idraulici appoggiano un certo peso sui bisogna testare tutti i singoli pezzi e non si può procedere in
gradini per verificare che non si rompano, oppure ancora in una esami a campione», spesso vengono testati anche i materiali
serie di grandi cabine-armadio, le cosiddette camere climatiche stessi, prima di procedere alla lavorazione: «Se devo costruire
in grado di oscillare tra -80 e 200 gradi centigradi, in cui si te- un motore di un aereo che deve durare 15 anni, voglio essere
stano i climatizzatori per automobili: «Dato che questi devono sicuro che la lega di acciaio con cui lo costruirò non abbia difet-
resistere a forti escursioni termiche di caldo e freddo», spiega ti», dice Oliva, «ed ecco che allora si eseguono test radiografici
Oliva, «nel giro di 20 giorni li sottoponiamo magari a 10.000 ci- o a ultrasuoni per essere sicuri che la lega ne sia priva». Oltre
cli di sbalzi repentini di temperatura, che corrispondono a una all’ausilio di una strumentazione tecnologica fondamentale, a
vita di 15 anni». Un test davvero affascinante è quello dei liqui- garantire la sicurezza è soprattutto l’esperienza di tecnici scru-
di penetranti: per vedere se il manufatto ha imperfezioni sulla polosissimi. Me ne accorgo quando vedo l’operazione per testa-
superficie o nel suo volume lo si immerge in un liquido fluore- re le centraline elettroniche che andranno montate su automo-
scente le cui particelle non devono attaccarsi alla superficie o bili: un operatore esperto controlla una a una le immagini
penetrare in profondità, poi si estrae, si asciuga e si posiziona digitali ricavate da una tomografia computerizzata, e le compa-
sotto una luce che fa vedere quali parti del liquido sono rimaste ra a quelle del prototipo, verificando che non vi siano pezzi mon-
appiccicate o sono penetrate in fessure invisibili a occhio nudo. tati male o corpi estranei. A quel punto vi appone il bollino TÜV
«A fare tutti questi test sono tecnici con un background di lau- SÜD grazie al quale chi utilizzerà l’automobile su cui verrà in-
ree in fisica, scienza dei materiali, ingegneria meccanica, elet- stallata la centralina potrà dormire sonni tranquilli.

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di
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testo e disegni di Federico Gemma

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TIPI

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Le schede illustrate degli animali
so
ITALIANI
di che possiamo incontrare
ra

LA DAMIGELLA SPLENDENTE
pa
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(Calopteryx splendens)
ita

Q uesta libellula dai riflessi metallici – con livrea blu nei maschi e verde nelle femmine – appartiene all’ordine degli
odonati e più precisamente al sottordine degli zigotteri (chiamati damigelle), la cui caratteristica principale è quella
di tenere le ali chiuse dritte lungo il corpo, a riposo. Le altre libellule, del sottordine degli anisotteri, le tengono aperte.
Cacciatrice. È un predatore e cattura in volo zanzare e altri piccoli insetti. Presente in tutta Italia, isole comprese,
frequenta corsi d’acqua e stagni ben ossigenati e con ricca vegetazione; si incontra anche in canali per l’irrigazione, in
zone agricole. Lo sfarfallamento avviene in primavera e gli adulti sono attivi tra aprile e settembre.

MULTIMEDIA

TIMELAPSE

Guarda come è
stato realizzato
il disegno.
Apertura alare
di 50-70 mm.

INQUADRA IL QR CODE
O vai su www.focus.it/
ambiente/animali/tipi-italiani-
la-damigella-splendente

LE SIGNORE IN VERDE
Le femmine hanno una
colorazione diversa da
quella blu dei maschi, con
le ali giallo-dorate e il
corpo verde metallico.
La larva ha branchie
esterne per respirare
sott’acqua.

INFANZIA ACQUATICA
La larva impiega circa un anno a completare lo
sviluppo. Vive in acqua, passando l’inverno nel
fango sul fondo, ed emerge solo per l’ultima
metamorfosi che la trasformerà in adulto. È
carnivora e presenta possenti mandibole mobili
che scattano in avanti per catturare la preda.

76 | Focus
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A CUORE

so
Durante l’accoppiamento
di
assumono una posizione da
contorsionisti, in cui gli
ra
addomi formano un cuore. Il
pa

maschio afferra la femmina


per il collo e lei avvicina
ly

l’addome a un particolare
organo copulatorio situato
ita

vicino al torace del


maschio.

DEPOSIZIONE
METAMORFOSI Dopo la fecondazione
Al momento di trasformarsi le femmine
in adulto, la larva sale sullo depongono le uova:
stelo di una pianta vicino alla le inseriscono con un
riva. La pelle si fende e organo apposito,
fuoriesce l’adulto pronto a l’ovodepositore, negli
volare dopo essersi steli di piante
riscaldato con il primo sole sommerse.
del mattino.

A MACCHIE
Il volo un po’
LA STAGIONE DEGLI AMORI traballante mette bene
Tra fine maggio e giugno avvengono gli in mostra i riflessi e le
accoppiamenti. I maschi sono territoriali macchie scure dei
e presidiano una parte del corso d’acqua maschi sulle ali. Un
scacciando eventuali altri maschi e forte segnale visivo
attendendo il passaggio delle femmine. per partner e intrusi.

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storia

.
so
di
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PALA E
PICCONE
Un soldato
ucraino scava
Mondadori Portfolio

una trincea di
seconda linea
nella regione di
Zaporižžja.

78 | Focus
GUERRA di
so
. co
m

MODERNA…
ra
pa
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ita

TRINCEE
ANTICHE La linea del fronte in Ucraina e i tunnel di Hamas
a Gaza ci ricordano come i conflitti si combattono

Q
con armi moderne ma anche con tecniche di migliaia
di anni fa, ancora molto efficaci.
di Gianluca Bonci

uando l’esercito russo ha invaso l’Ucraina persiane del re Dario III (380-330 a.C.) prepararono il ter-
il 24 febbraio 2022 nessuno si sarebbe im- reno della battaglia con scavi, fortificazioni e lavori di li-
maginato che l’esercito di Kiev sarebbe vellamento per i carri falcati, prima di affrontare l’esercito
riuscito a resistere, trasformando una macedone di Alessandro. Nel 52 a.C., Giulio Cesare ordinò
guerra di conquista di breve durata in un conflitto di logo- la costruzione di una serie di trincee e opere fortificate –
ramento, con una linea di fronte continua, ben identificabi- chiamate “controvallazione” (interna) e “circonvallazio-
le e caratterizzata dalla ricomparsa di trincee, terrapieni, ne” (esterna) – con lo scopo sia di cingere d’assedio la città
scavi e fortificazioni. di Alesia sia di difendersi dagli assalti condotti dall’esercito
Oggi a Bakhmut, Cherson, Zaporižžja e in tanti altri luoghi gallico che premeva al di fuori della “circonvallazione” per
dell’Ucraina, militari ucraini e russi si fronteggiano divisi soccorrere Vercingetorige, bloccato all’interno del centro
da qualche centinaio di metri, la famigerata “terra di nessu- abitato. La guerra di trincea fu un elemento presente an-
no”. La sopravvivenza di questi uomini, come fu per i nostri che durante il Medioevo, con molteplici cronache, europee
fanti sul Carso o per quelli francesi e tedeschi a Verdun, è ed arabe, che ne testimoniano l’esistenza, come gli scavi
legata a uno scavo profondo circa 2 metri e largo altrettanto (khandaq) realizzati su ordine di Maometto dall’architetto
che si snoda per chilometri e chilometri. Una situazione che Salman al-Farisi, detto “il persiano”, per la difesa di Medina
ben pochi analisti ed esperti militari avevano predetto, ma dagli attacchi dei Meccani nel 627.
che è invece connaturata con l’essenza stessa della guerra e
il bisogno di protezione dei soldati. SOTTO ASSEDIO
Molti anni dopo, nel 1640 e nel 1706, trincee, fossati, ri-
UN PO’ DI STORIA dotte e fortificazioni sorsero a protezione di Torino, posta
Quella che in gergo militare è denominata “fortificazio- sotto assedio dalle truppe francesi. Per superare questi
ne campale” – ovvero la serie di lavori sul terreno volti ad insormontabili ostacoli, gli zappatori transalpini, precur-
assicurare protezione alle truppe – esiste da quando c’è la sori dei moderni Genieri, avviarono i cosiddetti “scavi di
guerra. Fonti storiche citano come a Gaugamela le truppe mina”, ovvero delle gallerie costruite nel sottosuolo che

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m
. co
so
culminavano in camere di combustione dove era stipato del­
l’esplosivo che – fatto brillare – avrebbe causato la distruzione
di
delle sovrastanti trincee. Gli abili minatori piemontesi, nei cui
ra
ranghi serviva anche Pietro Micca, realizzarono a loro volta
degli scavi di “contromina” con lo scopo di far saltare i cunicoli
pa

francesi, dando vita a una guerra sotterranea senza esclusione


ly

di colpi (vedi riquadro a fine articolo).


Nell’ambito delle guerre māori, combattute tra le popola­
ita

zioni native neozelandesi e i britannici tra il 1845 e il 1872,


le trincee (conosciute come pā) furono determinanti per le
temporanee vittorie degli indigeni a Ohaeawai e a Gate Pa. La

Mondadori Portfolio
guerra di Crimea (1853­1856) e quella di Secessione americana
(1861­1865) videro la realizzazione di vasti sistemi di trincee,
dove munite guarnigioni resistettero per mesi, come in occa­
sione dell’assedio di Sebastopoli, di Vicksburg e di Petersburg.
Le guerre anglo­boere di fine Ottocento (1899­1902) e quel­
la russo­giapponese di inizio XX secolo (1904­05) fornirono
chiare indicazioni in merito all’incapacità della fanteria, lan­
ciata frontalmente all’attacco, di superare la barriera di fuo­
co creata dall’introduzione sui campi di battaglia del fucile a
ripetizione e della mitragliatrice.

UNA GUERRA DI LOGORAMENTO


All’alba del primo conflitto mondiale, gli Stati Maggiore gene­
rali di tutti gli eserciti ritenevano che una guerra manovrata
e di breve durata fosse ancora possibile, in virtù dell’enorme
Spl/Agf

quantità di uomini disponibili, della possibilità di muoverli


Mondadori Portfolio

FABBRICA DI CADAVERI
Soldati francesi al fronte nella
Prima guerra mondiale.
L’aspettativa di vita in trincea
era di 6 settimane.

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.
so
di
ra
pa
ly
ita

Mondadori Portfolio
SCAVI SECOLARI
L’impiego delle trincee è antico quanto la guerra stessa.
Dall’alto, in senso antiorario: la doppia linea di trincee e
fortificazioni realizzate dagli antichi Romani e descritte
in un’edizione del ’700 delle Storie di Polibio;
fortificazioni campali per proteggere i soldati durante
un assedio nel XIV secolo; trincee e artiglieria nei pressi
di Atlanta nel 1864, durante la Guerra civile americana.

SOPRAVVIVERE
IN PRIMA LINEA
La vita dei soldati in trincea era – ed è tutt’oggi – molto
dura. Per questa ragione le truppe erano normalmente
avvicendate dalla prima linea, dove permanevano in
genere due-tre settimane, per poi godere di turni di
riposo. Oltre alla violenza degli assalti e dei
bombardamenti di artiglieria che causavano il maggior
numero di perdite, il fante in trincea aveva molti altri
nemici e pericoli da affrontare. Malattie e infezioni erano
sempre presenti e divennero triste quotidianità,
soprattutto nella Grande Guerra. La patologia
predominante, soprattutto nel fronte occidentale, era la
cosiddetta “febbre da trincea” o “volinica” che si
diffondeva attraverso le feci dei pidocchi – endemici tra i
soldati – e che causava mal di testa, temperatura

40mila chilometri.
corporea alta, splenomegalia e letargia. Le ferite riportate
in battaglia, non curate, causavano la “gangrena

È la lunghezza totale stimata


gassosa”, un’infezione batterica altamente letale, in
assenza di antibiotici. Fango, freddo e umidità erano

delle trincee di tutti i Paesi


causa del “piede da trincea” che causava intorpidimento
e dolore agli arti inferiori e – nei casi più gravi – necrosi.

durante la Grande Guerra


L’uso sistematico di sapone, polvere da piedi e il cambio
di calze ridussero notevolmente questo problema. Infine
le trincee erano l’habitat ideale di milioni di ratti (vedi foto
sopra) che a loro volta diffondevano malattie. I soldati,
spesso come forma di intrattenimento, davano la caccia
ai topi con le baionette, ma la lotta era impari,
considerando quanto si riproducono i topi.

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. co
I nuovi arrivati in
so
velocemente con i treni e di una migliore pianificazione delle operazioni.
Illusioni che si infransero già a settembre del 1914, dopo soli due mesi
di
trincea avevano
di guerra, quando i reparti francesi bloccarono le truppe tedesche sulla
ra
Marna, fissando una linea di trincee per il fronte occidentale che fu so-

l’altissima probabilità
stanzialmente stabile fino alle ultime settimane del conflitto. Lo stallo
pa

delle operazioni militari riguardò presto anche i fronti italiano, balcanico

di morire nelle
ly

e l’area dei Dardanelli. I contendenti si affrontarono in una sfiancante


lotta di logoramento, caratterizzata da sanguinose offensive e cruenti
ita

prime 5 ore
assalti condotti alla baionetta dai reparti di fanteria nel vano tentativo
di sfondare le invalicabili fortificazioni avversarie, difese da nidi di mitra-
gliatrici, postazioni di artiglieria e di cecchini, fossati, terrapieni, ridotte
e ricoveri, protetti da grovigli di filo spinato. L’aumento della potenza di
fuoco delle mitragliatrici e della precisione dell’artiglieria annullarono
la tradizionale forza d’urto della fanteria che si esauriva inevitabilmen-
te nella tragica corsa necessaria per percorrere la “terra di nessuno”. I
fanti – incaricati di forzare le difese antistanti le trincee – furono dotati IL CAMPO
di medievali corazze individuali, nell’effimero tentativo di aumentarne
la protezione. Furono condotti attacchi – soprattutto da parte austro-
DI BATTAGLIA
tedesca – con micidiali gas velenosi, come l’iprite o il fosgene. Si intro- Il primo conflitto mondiale fu un’estenuante
dusse una nuova terribile arma: il carro armato. Fu però tutto inutile. Le guerra di posizione, combattuta in Europa dal
fortificazioni campali e le trincee fissarono i fronti bellici fino all’epilogo 1914 al 1918, con i soldati asserragliati nelle
finale del conflitto, ovvero l’esaurimento delle risorse – morali, materiali trincee. Di giorno si rimaneva immobilizzati,
e umane – degli Imperi centrali. circondati da cadaveri e topi, e ossessionati
da possibili attacchi. Di notte si mangiava e si
DIFESE COLOSSALI lavorava: si scavavano trincee, si srotolava il
Nell’immediato primo dopoguerra, la sanguinosa esperienza appena filo spinato, si seppellivano i morti.
conclusa convinse i principali eserciti europei a fare affidamento sull’ef-
ficacia delle fortificazioni campali per proteggere i confini nazionali. Fu-
rono pertanto avviate imponenti opere di costruzione di linee fortificate
– come la Maginot sulla frontiera franco-tedesca o la Mannerheim su RETROGUARDIA
L’artiglieria
pesante era
posizionata a 10
km dalla linea del
fronte e veniva

ANATOMIA DI UNA TRINCEA


spostata in avanti
insieme alla
fanteria.
Le prime fortificazioni campali della Grande Guerra erano semplici
scavi, poco più che camminamenti interrati per offrire protezione ai
soldati. Progressivamente le trincee furono ampliate e sviluppate,
raggiungendo i 2,5 metri di profondità per consentire agli uomini di
percorrerle in posizione eretta. I lati erano spesso rivestiti con sacchi
di sabbia, reti metalliche e pali di legno, allo scopo di evitare frane a
causa delle piogge, mentre il fondo era pavimentato con tavole di
legno per garantire un minimo di isolamento. Per aumentare le
Sol 90

difese, dal lato del nemico, erano scavati fossati e posti reticolati di
filo spinato e ostacoli passivi, come i “cavalli di Frisia”, che servivano
a frenare l’assalto delle fanterie. Le trincee non erano scavate con
andamento rettilineo, ma a zig-zag per assicurare una migliore
protezione (ed evitare che i soldati fossero colpiti d’infilata) e per
rendere difficile l’osservazione da parte dei nemici. Inoltre, questo
accorgimento consentiva una difesa più efficace, potendo effettuare
un tiro di fucileria e di mitragliatrici incrociato.
LA VIA SACRA
Dietro la prima trincea ne erano realizzate – se possibile – almeno
Era la strada che
altre due, poste a distanze variabili comprese tra 70 e 250 metri. Le forniva il pieno
tre linee di trincea erano messe in comunicazione da camminamenti rifornimento al
perpendicolari che consentivano alle truppe quei movimenti logistici fronte francese.
necessari alla vita in prima linea, come il rifornimento di acqua, viveri Ogni giorno, tra i
e munizioni per il combattimento. Oggi le dimensioni delle trincee 3.000 e i 3.500
sono fondamentalmente le stesse, ma per costruirle si usano camion la
utilizzavano per
macchine escavatrici e materiali ad alta resistenza, se ci sono le
trasportare soldati,
condizioni di sicurezza e i tempi per fare un lavoro strutturato. rifornimenti bellici,
Altrimenti si usa la pala, come 100 anni fa. cibo e per
evacuare i feriti.

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7 7

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7

.
so
7 Nel dettaglio, il complesso reticolo
di di camminamenti e trincee
impiegato ancora oggi nella
ra
1 3 1 3 moderna guerra di posizione.
1
pa

3
1 1 Trincea di collegamento per
ly

2 2 2 2 2 rincalzi e riserve
4 4 4 4 4 4 2 3
ita

4 2
2 2 Nidi delle mitragliatrici
5 5 5 5 4 2
5 4 2 3 Rifugi sotterranei
4
5
6 6 5 4 Camminamento di prima linea
6 5
Terra 5 Filo spinato
d i ness
uno 6 6 Difese passive aggiuntive
Attacchi nemici 7 Postazioni dell’artiglieria

TERRA DI NESSUNO FILO SPINATO AVIAZIONE


Il terreno tra le due linee Le trincee erano protette da lunghi Gli aerei svolgevano
nemiche era il campo di reticolati di filo spinato a cui si soprattutto compiti di
battaglia: a volte poteva essere attaccavano barattoli di latta o ricognizione. Erano gli “occhi”
più ampio di un chilometro. Ma trappole luminose per smascherare dell’artiglieria e mitragliavano il
a volte era solo di 5-10 metri. eventuali sortite nemiche. nemico.

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TUNNEL
Alcuni rifugi
i tedeschi erano
IN DETTAGLIO at
le collegati da tunnel
Profondi circa 2,5 metri, i Al che permettevano
camminamenti venivano rinforzati il trasporto dei
con assi di legno. Un gradino
consentiva di sporgersi per sparare. soldati senza la
necessità di esporsi
Sul retro si accumulavano terra o al fuoco nemico.
sacchi.

PRIMA LINEA
SECONDA LINEA La prima trincea era quella più
Banco Il lato che puntava
Dietro la prima linea, si scavavano pericolosa. I soldati dovevano
da tiro verso il nemico proteggersi dai colpi dei
Pavimento veniva chiamato una seconda e anche una terza
in legno trincea, con rifugi a più di dieci cecchini e dal fuoco
“parapetto” e
disponeva di una metri di profondità per sopportare dell’artiglieria pesante.
Canale zona di appoggio
di scolo l’impatto diretto dell’artiglieria.
per il tiro.

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QUANDO SI COMBATTE SOTTO TERRA

.
so
Anche la guerra nei tunnel sotterranei o di “mina” ha
di origini antiche. I primi resoconti risalgono all’assedio di
ra
Ambracia (189 a.C.), quando gli Etoli, individuati i cunicoli
scavati dai Romani per insidiare le mura cittadine,
pa

bruciarono delle piume per saturare con il fumo le gallerie.


ly

In età medievale le “mine” erano scavate per abbattere


ita

fortificazioni e mura. Gli assediati a loro volta scavavano


cunicoli – cosiddetti di “contromina” – per far franare gli
scavi sotterranei nemici. L’avvento della polvere da sparo
portò a un affinamento delle tecniche della guerra di
scavo. Fu però il primo conflitto mondiale che esaltò la
guerra di “mina”, per superare lo stallo operativo che le
trincee avevano creato in superficie. La guerra nei tunnel
fu una caratteristica anche del secondo conflitto mondiale

Mondadori Portfolio
con le operazioni condotte dai giapponesi sia nella rete di
gallerie cinesi di Ranzhuang sia contro gli sbarchi
americani nelle isole del Pacifico. Sempre gli americani
sperimentarono l’evoluzione di questa forma di guerra in
Vietnam, dove i Vietcong realizzarono vasti e complessi

Getty Images
sistemi di tunnel (Dào) per nascondersi e per portare
attacchi nelle retrovie nemiche. Per contrastare questa
minaccia, gli statunitensi addestrarono un reparto di
volontari, i Tunnel Rats. Qualche anno dopo anche i
sovietici furono costretti ad affrontare in Afghanistan i
guerriglieri Mujaheddin all’interno dei karez, reti di cunicoli
e grotte naturali, che i militari di Mosca cercarono di
violare utilizzando lanciafiamme e potenti cariche
esplosive che provocavano una forte onda d’urto che
COME TOPI propagandosi ad altissima velocità schiacciava e
Miliziani di soffocava i nemici. Ancora oggi la guerra dei tunnel è
Hamas nei tunnel presente nei conflitti urbani, come quelli nelle città
sotto Gaza. In ucraine, per esempio nei sotterranei dell’acciaieria
alto, gallerie
sotterranee lungo Azovstal a Mariupol, o a Gaza dove i miliziani di Hamas si
la linea Maginot rifugiano in una vasta e intricata rete di gallerie
nella Seconda sotterranee, spesso difese e trappolate, completa di sale
guerra mondiale. radio, magazzini, depositi e dormitori che consentono di
vivere e combattere per lunghi periodi.

Battaglie di posizione e di contenimento tornano utili


anche agli eserciti moderni
quella russo-finnica – caratterizzate da fossati anticarro, po- Anche in tempi più recenti le fortificazioni campali e i campi
stazioni di artiglieria fissa in ricoveri di cemento armato, ridot- trincerati hanno rappresentato una soluzione difensiva valida:
te avanzate e posti di osservazione, bunker in acciaio protetti dal conflitto di Corea (1950-53) a quello Iran-Iraq (1980-88),
da torrette idrauliche retrattili, ricoveri per fanteria tutti colle- fino alla guerra in Bosnia, quando tra l’aprile del 1992 e il feb-
gati da una rete di tunnel. Il progresso tecnologico, lo sviluppo braio del 1996 si consumò uno degli assedi più lunghi della Sto-
di nuove armi, come il carro armato e l’aereo, e la rete di co- ria. Trincee e fortificazioni serbe cinsero d’assedio la capitale
municazioni radio, resero per lo più vane queste gigantesche bosniaca Sarajevo. L’attuale guerra in Ucraina ci ha ricordato
opere difensive che spesso furono aggirate, come la Maginot l’importanza del trinceramento. Ormai da oltre un anno e mez-
nel giugno del 1940, o sopravanzate senza combattere, come zo, due eserciti moderni, dotati di mezzi corazzati e di aerei e
la linea “Stalin” in Unione Sovietica l’anno successivo. In ogni artiglieria all’avanguardia, si affrontano in una guerra di posi-
caso, anche nella Seconda guerra mondiale le trincee, seppur zione e di logoramento, proprio in virtù della sostanziale equi-
in determinate circostanze, rappresentarono l’unica difesa valenza delle forze in campo che – nonostante il fattore tecno-
possibile dagli assalti nemici, soprattutto negli assedi urbani logico – non consente a nessuno dei due contendenti di
(Sebastopoli, Stalingrado e Berlino furono trasformate in città prevalere. L’impressione è quella che, in questo olocausto di
trincerate) o nel deserto: in Africa del Nord, le trincee difesero sangue, fango e acciaio, il primo dei contendenti che esaurirà
Tobruk, lungamente assediata dalle truppe dell’Asse nel 1941, le forze, morali e materiali, perderà l’intera posta in gioco… e
e fissarono la linea del fronte a El Alamein nel 1942. forse qualcosa in più!

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30% DEGLI INTERVENTI CARGLASS ® 2022


SU PARABREZZA HA INCLUSO
LA RICALIBRAZIONE DEGLI ADAS

PARABREZZA

S
E ADAS:
econdo alcuni studi* condotti da ACI e Bosch,
UNA QUESTIONE i veicoli dotati di ADAS, Advanced Driver As-
sistance System, riducono di oltre il 60% il ri-
DI SICUREZZA schio di essere coinvolti in incidenti di collisio-
ne rispetto ai veicoli che non ne sono dotati. Gli ADAS
sono costituiti da molti tipi di sen-
sori, che spesso sono installati pro-
I sistemi di sicurezza
anti collisione hanno
prio nel parabrezza e vanno atten-
tamente ricalibrati ogni volta che si 1.900
ripara o sostituisce il parabrezza.
spesso i sensori installati Basta infatti uno scostamento di tonnellate
di vetro riciclate
nel parabrezza qualche decimo di grado e il softwa- dal 2010
e vanno ricalibrati a ogni re potrebbe non percepire l’ostaco-
lo alla distanza corretta e quindi non
riparazione o sostituzione.
Ma non tutti lo fanno
attivare le procedure d’emergenza
previste. In Carglass® questo con-
2,5
trollo specifico ha portato solo nel milioni
2022 alla ricalibrazione degli ADAS di bottiglie
nel 30% degli interventi effettua- è l’equivalente
ti. Grazie alla forza del Gruppo Bel-

1.125
ron, i professionisti Carglass® sono
sempre aggiornati sulle nuove tec-
Riparazione o sostituzione? nologie di questi strumenti sofistica-
In ogni caso, sostenibilità. ti e lavorano con i software necessa- tonnellate
ri per la calibrazione degli ADAS di di CO2
ogni modello. Carglass® rappresen- risparmiate
Chiariamo subito che la riparazione ta la possibilità di tornare a guida-
è applicabile a una scheggiatura
che non superi il diametro re in sicurezza il prima possibile, a
di una moneta da 2 euro. In questi maggior ragione con l’aumento del 30%** delle grandinate
casi la riparazione è da privilegiare intense ed estreme. Basti pensare che i 30 centri presenti
perché consente un risparmio nelle aree più colpite, nel mese e mezzo più caldo dell’anno
di 46,2 Kg di CO2 rispetto hanno effettuato fino a 1.600 interventi in un singolo giorno.
alla sostituzione. Sempre in ottica
di sostenibilità Carglass® ricicla
ogni singolo parabrezza rimosso
in collaborazione con Eurovetro *Fonte: Ricerche condotte nel 2019 e nel 2020 da Automobile Club d’Italia
Recycling, partner di Carglass® e Bosch. **Fonte: Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del Consiglio
dal 2010. nazionale delle ricerche (Cnr-Isac).
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medicina

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IL DESIDERIO
SI AVVERA
La medicina
personalizzata
era il sogno
degli scienziati
che, negli anni
’90, avviarono il
Progetto genoma.

Il gene
della
L’esame del Dna permette
di personalizzare le
terapie e di scoprire i punti
deboli della salute di
ciascuno. È la rivoluzione
della medicina di precisione.
di Margherita Fronte

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lampada
T erapie personalizzate, stabilite in base alla
sequenza del nostro Dna, e strategie per ri-
durre il rischio di ammalarsi pensate ad hoc
per ognuno di noi. È la promessa della medi-
cina di precisione, che si va realizzando non più soltanto in
ambito oncologico – dove le cure tarate sul profilo genetico dei
pazienti hanno già impresso svolte decisive – ma un po’ in tut-
ti i campi della medicina. Il presupposto scientifico è chiaro
UNA PREZIOSA EREDITÀ
Nella definizione dell’Unione Europea, la medicina di precisio-
ne è «un modello in cui le caratteristiche di ogni paziente sono
sfruttate per far sì che le terapie siano date alla persona giusta
nel momento giusto, e che anche la prevenzione sia personaliz-
zata in base alla predisposizione individuale a sviluppare certe
malattie». E sebbene siano numerosi gli esami che possono es-
sere utilizzati a questo scopo, la lettura del Dna è senza dubbio
nelle parole di Fabrizio Landi, presidente della Fondazione l’arma più affilata che i medici hanno a disposizione, perché
Toscana Life Sciences: «La visione antica secondo cui siamo permette di discriminare meglio le caratteristiche di ciascuno
tutti uguali di fronte alla malattia è sbagliata», ha spiegato du- e di gettare uno sguardo anche sul suo futuro.
rante un congresso sul tema che si è tenuto recentemente a È questo il motivo per cui la medicina di precisione è di fatto
AdobeStock (2)

Siena; «ciascuno di noi reagisce in modi diversi, che non dipen- l’eredità più preziosa del sequenziamento del genoma umano,
dono solo dal genere e dall’età ma anche da differenze nel Dna». l’immenso progetto di ricerca che ha permesso di mettere in

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L’Ue ha avviato un ambizioso malattie rare e infettive associandole al rischio di ammalarsi,

programma per far sì che la all’andamento delle patologie e all’esito delle terapie. Mentre
il Genome Asia 100K, coordinato dall’Università di Singapore,

medicina di precisione sia sta sequenziando i genomi di 100.000 asiatici, allo scopo di ri-
equilibrare un fatto noto: negli studi di genetica, le popolazioni

disponibile a tutti i pazienti di origine non europea sono sottorappresentate e potrebbero


quindi essere discriminate anche nella medicina di precisio-
ne. Infine, a ottobre l’Ue ha lanciato l’ambizioso EP PerMed
(European Partnership for Personalised Medicine), un pro-
fila una dopo l’altra tutte le lettere – le “basi” – che formano gramma decennale, finanziato con 335 milioni di euro, che ha
il nostro Dna: una sequenza di oltre tre miliardi di caratteri l’obiettivo di far entrare la medicina di precisione nella pratica
(7.300 volte la Divina Commedia), che gli scienziati stanno ora clinica, rendendola disponibile a un numero sempre maggiore
interpretando, un po’ come fanno gli archeologi quando devono di pazienti.
dare un senso a un testo scritto in una lingua semisconosciuta.
LA CARICA DEI NUOVI FARMACI
MILIONI DI VOLONTARI I motivi per passare all’azione del resto ci sono tutti, e sono
L’opera è ben lontana dall’essere completa. Tuttavia, le co- dimostrati dai tanti risultati che la scienza ha già ottenuto. Al-
noscenze già acquisite e gli strumenti tecnologici sviluppati cuni mesi fa, la rivista Nature ha fatto il punto sui farmaci già
nell’ambito del progetto genoma già permettono di sequenzia- disponibili, formulati in seguito all’identificazione e al sequen-
re l’intero Dna di una persona per poche centinaia di euro, e di ziamento di geni collegati a certe malattie. Escludendo le tera-
ricavare informazioni preziose per la salute. Questo è il motivo pie oncologiche, che sono la maggioranza, l’articolo stima che
per cui i programmi di ampio respiro sulla medicina genomica siano almeno 40 le medicine in commercio sviluppate a partire
sono ormai numerosi in molte parti del mondo. Si va dall’All da studi sul Dna, e prescritte per lo più sulla base di test gene-
of US statunitense, che intende raccogliere dati relativi a un tici che identificano i pazienti che possono trarne giovamento.
milione di statunitensi, al One Million Veteran Program che, La gran parte di questi farmaci è rivolta a malattie rare (quelle
sempre negli Usa, ha sequenziato il Dna di un milione di vete- cioè che colpiscono non più di una persona su 2.000) ma non
rani di guerra allo scopo di collegare i dati genetici e ambientali mancano medicine per condizioni comuni, come l’osteoporosi,
con lo stato di salute. Nel Regno Unito, il progetto 100.000 ge- il diabete, l’Aids e le patologie cardiovascolari. Alcune terapie,
nomi sta utilizzando le sequenze genetiche di malati di tumori, poi, sono utili anche per la prevenzione. È il caso degli inibitori

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LA PRIMA TERAPIA CRISPR

.
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di La medicina dispone di su un gene chiamato BCL11A.
ra
strumenti che consentono di Nei malati, l’emoglobina fetale
modificare il Dna per curare può sopperire alle funzioni
pa

malattie che dipendono da della normale emoglobina,


ly

mutazioni genetiche. La compromesse dalla malattia.


ita

terapia genica, che introduce Le sperimentazioni hanno dato


nelle cellule copie sane del risultati favorevoli: dopo
gene malato, è stata la prima l’intervento di editing del
tecnologia di successo in genoma, la quasi totalità dei
questo senso. Ma lo sviluppo pazienti non ha più avuto crisi
più recente del metodo occlusive (una delle
Crispr-Cas9, che consente di conseguenze più dolorose
intervenire con maggiore dell’anemia falciforme), mentre
accuratezza sul Dna, apre la prima ne avevano in media
strada a terapie più versatili e quattro all’anno. Inoltre, nelle
precise. forme più severe di anemia
Il primo farmaco basato su falciforme, la terapia ha anche
questa tecnologia è stato permesso di eliminare o ridurre
approvato per la prima volta a sensibilmente la necessità di
metà novembre nel Regno trasfusioni.
Unito, e potrebbe presto avere I pazienti saranno tuttavia
CORREGGERE il via libera anche in Europa e monitorati negli anni a venire
IL CODICE
negli Usa. Si tratta di una per valutare un effetto
La terapia
terapia per l’anemia falciforme collaterale che al momento
Sergey Nivens - stock.adobe.com

genica e
la tecnica nota come exa-cel, che utilizza non è ancora emerso: ovvero,
Crispr-Cas9 la tecnica Crispr-Cas9 per la possibilità che le forbici
intervengono sul riattivare, negli adulti, la sintesi molecolari di Crispr-Cas9
Dna a scopo di una forma di emoglobina agiscano su altre zone del
terapeutico. prodotta esclusivamente Dna, con conseguenze difficili
durante la vita fetale, agendo da prevedere.

AREA TERAPEUTICA
Metabolismo NUOVI
FARMACI
Immunologia e malattie infettive Esclusa l’area
oncologica,
Neuromuscolare sono circa 40 i
farmaci ottenuti
Respiratorio in seguito al
sequenziamento
Scheletrico di geni. La
Malattie comuni maggior parte
Ematologia si rivolge alle
Malattie rare malattie rare.
Multisistemico

Oftalmologia
0 10 20 30
NUMERO FARMACI

della PCSK9, sviluppati a partire dal gene PCSK9 che, se muta- perché il nostro stato di salute dipende solo in parte dai geni, ed
to, è all’origine dell’ipercolesterolemia familiare. Abbassando i è invece fortemente influenzato dallo stile di vita, dalla dieta e
livelli di colesterolo nel sangue, questi farmaci possono essere dall’ambiente in cui viviamo (per esempio, se è inquinato oppu-
usati per prevenire l’infarto e altri eventi cardiovascolari nelle re no). Ma il Dna può comunque fornire indicazioni preziose,
persone più a rischio. come dimostra uno studio del Massachusetts General Hospital
e del Mit di Boston, pubblicato su Nature Genetics. Basandosi
VEDERE IL FUTURO su dati genetici, i ricercatori hanno elaborato un metodo che
L’altro grande ambito nel quale la medicina di precisione può permette di valutare il rischio di contrarre 5 malattie comuni:
dare un contributo importante riguarda proprio la determi- infarto, fibrillazione atriale, diabete di tipo 2, malattie infiam-
nazione del rischio individuale di ammalarsi. Le malattie per matorie croniche dell’intestino e tumore della mammella. «La
cui il Dna dà una risposta certa sono in realtà una minoranza, possibilità di identificare le persone con un rischio genetico

Focus | 89
m
. co
so
significativo apre molte opportunità per la medicina», si legge
nello studio. «Se infatti sono disponibili strategie di preven-
di
zione, o esami che permettono di diagnosticare la patologia
ra
precocemente, bisognerà stanziare risorse che permettano di
indirizzare e monitorare questi pazienti. Se invece queste stra-
pa

Mondadori Portfolio/Archivio Sheila Gallerani/Sheila Gallerani


tegie non sono disponibili, i soggetti possono essere studiati e
ly

seguiti allo scopo di comprendere meglio la malattia ed even-


tualmente identificare i primi segnali dell’insorgenza».
ita

L’EFFETTO ANGELINA JOLIE


Peraltro, un test per il rischio di tumore della mammella era
disponibile anche prima dell’uscita di questo studio. L’esame in
questione ricerca, sui geni BRCA1 e BRCA2, alcune specifiche
mutazioni che aumentano sensibilmente le probabilità di con-
trarre sia questo tumore sia quello delle ovaie. Il test divenne
celebre nel 2013, quando Angelina Jolie decise di farsi aspor-
tare entrambe le ghiandole mammarie dopo aver scoperto di
essere portatrice della mutazione su BRCA1, e avendo visto la
madre e la nonna morire per quei tumori. Il caso fece molto recentemente su New England Journal of Medicine illustra la
discutere (si parlò di un “Angelina Jolie effect”), ma oggi la ma- potenza dell’approccio. I ricercatori della Queen Mary Univer-
stectomia profilattica è un’opzione a disposizione delle donne sity di Londra hanno raccolto i dati relativi a 2.183 malati rari
che hanno ereditato da un familiare di primo grado le muta- (adulti e bambini) privi di diagnosi, assieme a quelli degli stretti
zioni sfavorevoli e preferiscono ricorrere alla chirurgia pre- familiari: in un caso su quattro il test ha permesso di identifica-
ventiva, piuttosto che sottoporsi a controlli ravvicinati, volti a re la patologia. Un secondo studio, condotto stavolta nell’unità
diagnosticare l’eventuale tumore in uno stadio molto precoce di terapia intensiva neonatale e pediatrica della Cambridge
al fine di curarlo meglio. University (Uk) e pubblicato su Intensive Care Medicine, ha in-
vece sottoposto a un’analisi completa del genoma 195 bambini
UNA LUCE SUI RARI ricoverati e i loro genitori. Nove volte su 10 le caratteristiche
Ma è soprattutto nel campo delle malattie genetiche rare che e i sintomi dei pazienti non permettevano di identificare la
i test del Dna possono rivelarsi preziosi, perché consentono di malattia. Ma il 21% dei bambini ha ricevuto la diagnosi grazie
fare diagnosi in presenza di sintomi complessi e non sempre al sequenziamento, e nel 65% dei casi la risposta ha spinto i
chiari (in media un malato raro aspetta quattro anni prima di medici a modificare la terapia, oppure a fare approfondimenti
conoscere il nome della sua malattia). Uno studio pubblicato sui fratelli dei piccoli ricoverati.

DAL GENE ALLA TERAPIA


Un vaso quasi occluso da
una placca. I farmaci
sviluppati a partire dal gene
PCSK9 controllano
il colesterolo
nelle persone
più a rischio.

Conoscere le nostre
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vulnerabilità genetiche
può portare a cambiare gli
stili di vita per ridurre il
rischio di ammalarsi
90 | Focus
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. co
so
FRA RICERCA
E REALTÀ
di
Provette in un
ra
laboratorio.
pa

A sinistra, il
murale (poi
ly

rimosso) che
l’artista
ita

AleXsandro
Palombo ha
dipinto a Milano,
con Angelina
Jolie con
i segni della
mastectomia
preventiva.

AFP via Getty Images


TEST ALLA NASCITA de iniziativa internazionale nata proprio per identificare le
Non di rado, i test genetici per le malattie rare possono aprire la caratteristiche genetiche che stanno alla base di questo inatte-
strada anche a interventi di prevenzione che impediscono che so fenomeno. «L’iniziativa coinvolge migliaia di ricercatori in
la patologia si manifesti, o che ne limitano fortemente i sinto- 35 Paesi, che hanno messo a disposizione i dati genetici relati-
mi. Questo è il motivo per cui già oggi in Italia i neonati sono vi a 49.000 persone che si sono ammalate gravemente o sono
sottoposti a test di screening esteso, allo scopo di identificare morte di Covid, confrontandoli con quelli di milioni di sogget-
una cinquantina di malattie metaboliche rare che, se scoperte ti in cui la malattia non ha avuto quelle conseguenze», spiega
precocemente, hanno terapie efficaci. Le associazioni dei pa- Luca Valenti, responsabile del Centro risorse biologiche del
zienti chiedono da tempo che alle sindromi già comprese nello Policlinico di Milano, che ha partecipato allo studio. «Abbiamo
screening se ne aggiungano altre. E dal 1° ottobre il progetto così individuato lungo il genoma 30 regioni che aumentano il
NeoGen, coordinato da Franca Fagioli, direttrice del Dipar- rischio di sviluppare il Covid in forma critica, altre 40 che au-
timento patologia e cura del bambino dell’Ospedale infantile mentano il rischio di ospedalizzazione e 21 che incidono sulla
regina Margherita di Torino, offre a tutti i neonati del vicino suscettibilità all’infezione». I ricercatori sono ora al lavoro per
ospedale Sant’Anna la possibilità di un’analisi del Dna, allo isolare i geni specifici che, trovandosi in quelle regioni, potreb-
scopo di individuare 500 malattie rare. «Si tratta di patologie bero essere utilizzati per formulare nuovi farmaci, oppure test
curabili o prevenibili se identificate tempestivamente», spiega che permettano di identificare le persone maggiormente a ri-
la pediatra; «nello screening sono incluse anche alcune sindro- schio. «Al momento abbiamo visto, per esempio, che chi ha un
mi che predispongono a tumori, e in questi casi i bambini sono gruppo sanguigno diverso da zero ha una maggiore suscettibi-
avviati a percorsi di monitoraggio che hanno l’obiettivo di indi- lità, e che la gravità è invece correlata a certi geni che hanno un
viduare la malattia precocemente, quando le possibilità di cura ruolo nell’infiammazione, oppure che influenzano la struttura
sono maggiori. Il progetto coinvolgerà in tutto 6.000 bambini e degli epiteli che rivestono le vie respiratorie». La scienza è al
la risposta dei genitori finora è stata molto favorevole». lavoro, per il Covid come per le altre malattie. La strada da per-
correre è ancora lunga.
COVID E ALTRE INFEZIONI
L’altro ambito in cui la medicina genomica può portare ad
avanzamenti decisivi è quello delle malattie infettive. Già pri-
ma della pandemia da Covid, il progetto inglese 100.000 geno-
QUANTE NE SAI?
mi aveva incluso fra i suoi obiettivi quello di individuare, nei Mettiti alla prova con
malati, le vulnerabilità genetiche collegate alle conseguenze
più gravi delle infezioni, quali per esempio la sepsi. La pande- Focus
mia ha impresso una svolta decisiva, dimostrando più di ogni Enigmistica
altra malattia quanto uno stesso agente infettivo possa colpire in edicola il
diversamente le persone. Gli elementi chiave della vulnerabi-
lità a Sars-CoV2 sono stati identificati presto, e riguardano 18 dicembre
fattori come l’età, la presenza di patologie croniche, l’obesità o
l’abitudine al fumo. Ma i motivi per cui i casi gravi e i decessi si Anche con alcuni giochi
sono registrati anche in persone giovani e in buona salute van- proprio sulla genetica
no cercati nel Dna. La Covid host genetic initiative è una gran-

Focus | 91
Se
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simulazioni

.
so
di Anche il lavoro sarebbe
a termine e andrebbero
ra
pa

tutelati per legge i non


ly

longevi. Gli psicologi: «Si


ita

avrebbe un rapporto diverso


con il tempo e con la fine».
di Marta Erba

CLESSIDRA
Il tempo passa,
è noto, e tutti
facciamo finta di
nulla. Ma se fossimo
costretti a “sapere”...

... tutti gli equilibri


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92 | Focus
ognuno m
co
.
so
di
ra
pa

conoscesse
ly
ita

la propria
“data di
scadenza”...

sociali sarebbero da riscrivere


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C
Il cervello fa sì che quando pensiamo

. ’
so alla morte, sia sempre quella di un altro
di
ra
pa

è una scena del film Dio esiste e vive a Bruxel- nostri discorsi come facciamo oggi. Una tendenza, quest’ulti-
ly

les (2015) che in molti ricordano. Ea, figlia di ma, che è dimostrata da diversi studi. Quelli condotti dal ricer-
Dio e ragazzina ribelle, decide di divulgare a catore israeliano Yair Dor-Ziderman del Safra Brain Research
ita

tutti gli esseri umani la data della propria Center di Haifa, per esempio, dimostrano che il nostro cervello,
morte. “Restituire agli uomini la coscienza della propria morte… quando capta informazioni o parole legate alla morte, tende a
Fantastico!”, commenta, complice, il fratello JC (dalle fattezze classificarle come riguardanti altre persone piuttosto che noi
di Gesù Cristo). Segue una serie di scene in cui il regista Jaco Van stessi. «Non possiamo negare razionalmente che moriremo»,
Dormael ipotizza le reazioni possibili di chi riceve via sms il osserva il ricercatore israeliano, «ma il nostro cervello fa in
countdown della propria vita: dopo un primo momento di ango- modo di pensare alla morte più come a qualcosa che accade ad
scia, in molti decidono di concretizzare i loro sogni, anche i più altre persone che a sé». Dunque, anche se sappiamo di essere
bizzarri, come costruire il Titanic con i fiammiferi o imparare a mortali, è un po’ come se ci percepissimo immortali.
suonare l’elicone. Si tratta di una storia surreale, naturalmente, Ce ne siamo accorti durante la recente pandemia di Covid-19:
ma il quesito che pone è interessante: che cosa accadrebbe se molte persone, nel momento in cui hanno dovuto fare i conti
ognuno di noi sapesse la data della propria morte? con l’idea di poter morire da un momento all’altro, hanno ma-
nifestato forme di grave ansia, per non dire di autentico terrore.
SCENARIO DISTOPICO
Abbiamo quindi provato a immaginare questo scenario: in un IL VANTAGGIO DI SAPERE
futuro imprecisato, quando la scienza avrà raggiunto tutti i tra- Conoscere la data della propria morte aumenterebbe dunque
guardi possibili in termini di cura delle malattie, protezione il senso di angoscia? Probabilmente no. Anzi, anticiperebbe
della qualità della vita e sicurezza ambientale, senza tuttavia quello che oggi accade alle persone che scoprono di avere una
poter sconfiggere la morte, un semplice esame del Dna po- malattia mortale: dopo lo sgomento iniziale, emerge spesso
trebbe essere in grado di determinare non solo di che morte una tranquilla consapevolezza che porta a privilegiare la qua-
ciascuno di noi dovrà morire, ma anche il momento esatto in lità della vita, evitando di sprecare il tempo in attività noiose o
cui ciò avverrà. Abbiamo cioè ipotizzato che gli esseri umani, in inutili. «Molte forme di ansia e di depressione sono riconduci-
un imprecisato domani, avranno sulla propria carta di identità bili a un rapporto non pacificato con la morte propria e dell’al-
non solo la data di nascita, ma anche la data di morte. Che cosa tro», osserva Davide Sisto, filosofo e tanatologo, tra i curatori
cambierebbe nella loro percezione di sé, nei rapporti con gli del blog sipuodiremorte.it. «Di conseguenza, la consapevolezza
altri, nel sistema economico e politico-sociale? della durata della propria vita sarebbe l’occasione per relativiz-
«In fondo non è uno scenario così distopico», fa notare la zare i problemi quotidiani, per ridimensionare la ricerca della
psicoterapeuta Ines Testoni, direttrice del Master Endlife in performance, per dare spazio a ciò che fa stare bene, per dedi-
“Death Studies & The End of Life” presso l’Università di Pa- care il giusto tempo anche all’ozio. Da un certo punto di vista, il
dova. «Di fatto siamo già vicini a questo traguardo grazie alla futuro potrebbe coincidere con un ritorno al passato: avremmo
genetica e all’epidemiologia, che non sono così lontane dal po- un atteggiamento più simile a quello vissuto da chi nasceva e
ter calcolare, sulla base del patrimonio genetico delle persone cresceva in società con una durata della vita media non supe-
e dell’ambiente in cui vivono, il loro probabile lifespan». Quin- riore ai 30-40 anni, ciò che accadeva fino alla fine dell’Otto-
di… tanto vale prepararsi. cento, quando la mortalità infantile era diffusa. La morte era
pane quotidiano ed era un tema vissuto in maniera collettiva».
LA GRANDE ASSENTE
Uno dei cambiamenti più ovvi sarà quello che suggerisce il RITORNO AL PASSATO
Gesù della pellicola belga: la morte non sarà più un argomen- Durante il Medioevo morire era addirittura un evento pubbli-
to tabù. Non potremo più rimuoverla dalla nostra mente e dai co. Una campana lo preannunciava e i familiari si radunavano
attorno al morente per vivere con lui il momento del trapasso.
Philippe Ariès, autore del saggio sociologico Storia della morte
in Occidente: dal Medioevo ai giorni nostri, la definiva “morte
addomesticata”: il morente, nel proprio letto, era il protagoni-
sta di una cerimonia che aveva lo scopo di “addomesticare” la
paura della morte, cioè di preparare tutti i presenti (compresi
i bambini) a un evento doloroso, ma naturale e inevitabile. Il
RICORDI trapasso si svolgeva senza pianti disperati, e senza segni di im-
PREZIOSI barazzo o di disagio, ma con una serie di gesti rituali (tra cui
Faremmo l’“estrema unzione” del prete con assoluzione finale). Giunta
molta l’ora, il moribondo girava le spalle ai presenti ed esalava l’ulti-
attenzione ai mo respiro, al riparo dagli sguardi altrui.
nostri ricordi Nei secoli successivi, fino ai nostri giorni, la morte è progres-
da lasciare ai sivamente diventata tabù. Il trapasso è scomparso dalla vista
posteri.
di tutti, anche dei parenti più stretti: non si muore più nelle
case bensì negli ospedali, luoghi freddi e asettici, e per lo più
Getty Images

in solitudine. Il moribondo non è più il protagonista di questo

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. co
so
particolare momento, bensì una semplice comparsa. A sapere muore in età adolescente, per chi muore invece in età adulta e
e a decidere è in genere l’équipe medica, che ha il compito di per chi infine raggiunge la terza età».
di
liberare la famiglia da un peso considerato estremamente gra-
ra
voso. Per Ariès, l’individuo è stato così privato di un momento UGUALI O DIVERSI?
naturale e importante della propria vita. E la morte è diventata Da una parte, dunque, la fragilità esistenziale sarebbe una
pa

un evento terribile e temuto da tutti, addirittura terrorizzante, competenza condivisa e universale, su cui fare fronte comune
ly

poiché si teme sempre ciò che non si conosce. (nessuno si sentirebbe “diverso” rispetto alla sentenza di mor-
te), dall’altra emergerebbe però una differenza sostanziale: la
ita

DA TABÙ A TREND TOPIC durata della vita. Con quali conseguenze? «La diversa data di
Nell’ipotesi dunque di conoscere a priori la data della propria morte prevista porterebbe a cambiare l’organizzazione delle
dipartita, la morte tornerebbe a essere un concetto familiare, e priorità lavorative e sentimentali», osserva Testoni. «Verreb-
come tale sarebbe argomento di convegni, conferenze, articoli. bero forse predefinite professioni e quindi corsi di formazione
«Se ne discuterebbe di più in ambito pubblico, nel senso che si in base alla durata di vita». Non avrebbero senso studi prolun-
creerebbero mille circostanze in ambito educativo, sanitario e gati e finalizzati alla carriera per chi è destinato a morire giova-
tecnologico per spingere i cittadini – soprattutto quelli con mor- ne, mentre chi ha un’aspettativa di vita di 90 anni o più dovreb-
te precoce – a fare esperienze o percorsi che li aiutino a scendere be mettere in conto di mantenersi (e quindi guadagnare) per
a patti con la fine», osserva Sisto. «Si moltiplicherebbero i per- un lasso di tempo piuttosto ampio. Più in generale, potrebbe
corsi di Death Education, cioè percorsi educativi che uniscono verificarsi uno scenario in cui chi vive più a lungo avrebbe un
insieme discipline scientifiche e umanistiche per riportare il maggior potere di condizionare le leggi e le decisioni politiche
discorso della morte nella società. E diventerebbero familiari rispetto a chi vive meno.
a tutti i Death Café, momenti pubblici in contesti sereni, come
quello di un bar o di una caffetteria, in cui si cerca collettivamen- UN NUOVO “CONTRATTO SOCIALE”
te di dare un senso alla morte. Magari, questi percorsi sarebbero «Per scongiurare disordini si potrebbe auspicare un contrat-
organizzati per fasce di età presunta di morte: percorsi per chi to sociale ispirato alla teoria della giustizia del filosofo John

PROTESTE?
In una società in cui
tutti conoscono la
propria data di morte,
chi è destinato a
vivere a lungo
avrebbe più potere.

Getty Images
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so
di
ra
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La domanda più comune diventerà
“Quanto ti manca?”. E qualcuno
si tatuerà la propria data finale
Rawls, che tenga conto delle diseguaglianze immeritate»,
ipotizza Maurizio Motolese, professore di politica economi-
ca all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. «I più
svantaggiati, in questo caso, sarebbero le persone con minor
durata di vita, che andrebbero tutelate». Per esempio, a chi è
destinato a morire molto giovane va assicurata un’adeguata
qualità di vita. In ogni caso, la durata della vita lavorativa do-
vrebbe essere proporzionata alla durata totale dell’esistenza,
e dovrebbe essere garantito un “diritto al pensionamento”,
anche a coloro che avranno vita breve. Come cambierebbero
le pensioni? «Venendo meno l’incertezza sull’età della mor-
te, il sistema pensionistico cambierebbe radicalmente: forse
diventerebbe personalizzato e gestito soprattutto attraverso
fondi privati», prosegue Motolese. «Poniamo che una persona
Getty Images

sia destinata a morire a 50 anni: potrebbe accordarsi sia con


il datore di lavoro sia col proprio fondo pensione di lavorare
fino a 40 anni e godersi una pensione per gli ultimi 10 anni. Sa-
rebbe comunque da prevedere un fondo garanzia pubblico che
protegga le pensioni dalle crisi finanziarie e dalle oscillazioni TEATRO E FARMACI
economiche». Cambierebbe anche la gestione delle eredità pa- Aumenterebbe l’utilizzo dei
farmaci psichedelici, che
trimoniali. Probabilmente, con la certezza della data di morte, tolgono la paura della morte. E
sarebbe obbligatorio fare testamento. «E anche in questo caso delle terapie psicologiche che
sarebbe auspicabile un patto sociale per proteggere la discen- includono una sorta di “messa
denza dalle scelte dei genitori. All’approssimarsi della data di in scena” del proprio decesso.

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. co
AL CINEMA
so
di
Oltre al già citato Dio esiste e vive a Bruxelles, un
ra
altro film che ipotizza uno scenario simile è
l’americano In time (2011, foto a destra). In un
pa

fantascientifico futuro le persone sono


ly

geneticamente programmate per vivere fino a 25


ita

anni, quando sul loro braccio un timer, fermo dalla


nascita fino ad allora, inizia un conto alla rovescia, al
termine del quale l’individuo morirà all’istante.
Questo limite può essere esteso: il “tempo” si può
cioè acquistare e vendere. Ne deriva una società in
cui i ricchi possono vivere per sempre mentre i
poveri negoziano ogni giorno la loro sopravvivenza.
Un recente film giapponese, Plan 75, tratta un tema
leggermente diverso e, tutto sommato, realistico. Il
Giappone decide di risolvere la sproporzione tra
l’invecchiamento della popolazione e il calo delle
nascite offrendo la possibilità, a tutti gli over 75
anni, di partecipare a un programma statale che
permette l’eutanasia gratuita insieme a un discreto
gruzzoletto (che può servire a godere gli ultimi giorni

Mondadori Portfolio
di vita, per esempio con un viaggio). Una sorta di
welfare al contrario, che protegge i giovani dal
dover dedicare la propria esistenza ad assistere e
mantenere i più anziani.

morte, infatti, qualcuno potrebbe decidere di consumare tutto nostre memorie. «Si moltiplicherebbero forse le startup che
e non lasciare niente ai propri figli», ipotizza l’economista. garantiscono la conservazione delle tracce digitali. Ci sarebbe
più attenzione a organizzare le proprie immagini fotografiche,
INCONTRI A FASCE DI ETÀ le proprie parole scritte, i propri messaggi vocali pubblicati
Anche le relazioni amicali e sentimentali subirebbero cambia- sui social e sulle app di messaggistica privata», ipotizza il
menti. Per esempio: come si comporteranno gli amici di chi è tanatologo. «Prenderebbe maggiormente piede la “Death
destinato a morire giovane? «Non sarebbe molto diverso da ciò cleaning” proposta dalla svedese Margareta Magnusson, cioè
che accade già oggi con gli animali da compagnia: li amiamo e li l’organizzazione razionalizzata delle proprie eredità, separan-
curiamo pur sapendo che moriranno prima di noi e che questo do ciò che si vuole conservare da ciò che si vuole eliminare. E
ci costerà dolore», suggerisce Testoni. «Nel gruppo di amici la aumenterebbe anche la diffusione dei griefbot e dei thanabots,
prima cosa che verrebbe condivisa sarebbe proprio la data di vale a dire i programmi di intelligenza artificiale che permet-
morte, ed è probabile che verrebbero allestite specifiche ritua- tono di continuare a dialogare con i defunti. Li costruiremmo
lità preparatorie per il distacco». per garantire a noi e ai nostri cari una continuazione della vita,
Forse la domanda più comune non sarà più “quanti anni hai?” preclusa dalla morte precoce».
ma “quanti anni ti mancano?”. Nulla vieta poi di pensare che
qualcuno festeggerà, accanto al compleanno, anche la ricor- E VENNE IL GIORNO
renza della propria data di morte. A qualcuno verrà voglia di Al sopraggiungere della data fatidica, infine, si intensifiche-
tatuarla. E le app di incontri punteranno ad accoppiare perso- ranno i percorsi per facilitare l’avvicinamento alla morte.
ne con aspettativa di vita simile. Si può prevedere un impulso Molto probabilmente subirebbe un grande impulso la ricerca
all’industria dei funerali e, chissà, potrebbe emergere la figura sui farmaci psichedelici, derivati dall’Lsd e dalla psilocibina,
del “death planner” sulla falsariga del wedding planner: perso- che già oggi vengono utilizzati in via sperimentale nei malati
ne preposte all’organizzazione del funerale, sempre più vicino terminali. La loro assunzione è infatti associata a un’espe-
ai desideri del morituro. E forse ci sarà chi organizzerà un pre- rienza di dissoluzione dell’ego, che riduce la paura della mor-
funerale, un death party a ridosso della data di morte. te. Per la stessa ragione aumenterebbero le pratiche spiritua-
li meditative, come quelle che invitano a contemplare la
CHATTARE COL MORTO morte come parte del ciclo naturale della vita e ad accettarla
«È anche probabile che qualche millantatore cercherà di con serenità. Infine, i percorsi di psicoterapia si moltipliche-
sovvertire la previsione, dando la speranza o l’illusione di rebbero. «Lo psicodramma, la terapia della Gestalt e alcuni
azzerarla, proponendo soluzioni più o meno bislacche per esercizi di psicologia positiva già lavorano sull’immaginarsi
evitare la morte biologica precoce», azzarda Sisto. «Ci saranno oltre la morte e il potersi guardare da quell’“allora” verso que-
cioè venditori di false tecnologie per sovvertire il responso sto “adesso”. Funzionano benissimo perché permettono di non
biologico: al posto delle pillole per allungare il pene, avremmo rappresentarsi la morte come annientamento, ovvero nel
forse nello spam della posta elettronica la pubblicità di modo più terrificante. Nei miei percorsi di death education
quelle per allungare la vita». Un altro aspetto tecnologico che parto proprio da qui, e si tratta di un esercizio molto utile tanto
prenderebbe piede è quello relativo all’organizzazione delle per chi muore quanto per chi rimane», conclude Testoni.

Focus | 97
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co
tecnologia

.
so
di
ra
pa
ly
ita

QUI

ENE
DENTRO
C’È

PUL
98 | Focus
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co
.
so

L
di
ra
pa
ly
ita

a transizione energetica, che sostituirà la ge-


nerazione di elettricità basata sui combusti-
bili fossili con le rinnovabili, ridurrà drastica-
mente le emissioni di anidride carbonica. Ma
il suo successo non dipenderà solo da quanti impianti fotovol-
taici o eolici verranno realizzati nel mondo. La generazione di
energia dal Sole è possibile solo di giorno, mentre il vento è per
sua natura intermittente. Si tratta, insomma, di due fonti ener-
getiche che non sono sempre disponibili nel momento in cui c’è
domanda di energia da parte degli utenti della rete. Ecco per-
ché, nello sviluppo delle rinnovabili, un ruolo chiave sarà rico-

Per rendere sempre perto dai “sistemi di accumulo”.

disponibile l’energia SERBATOI DI ELETTRICITÀ


Di che cosa si tratta? In sostanza di sistemi per l’accumulo di

verde accumulata energia, come quella prodotta da fonti rinnovabili, che succes-
sivamente può essere immessa nella rete quando serve di più,

nei momenti di nei momenti di picco dei consumi. Sono diverse le tecnologie
che possono assolvere a questo compito, ma quelle al momento

RGIA
picco, arrivano le più efficienti e mature per l’utilizzo su vasta scala sono i Bess,
acronimo di Battery Energy Storage Systems, cioè sistemi di
accumulo di energia a batteria.
superbatterie. Tutti i Paesi impegnati nel percorso della transizione ener-
getica stanno puntando sulla diffusione dei sistemi Bess,
di Riccardo Oldani

ITA
Enel

OPERATIVO
L’impianto ibrido di
Azure Sky in Texas:
i 700.000 pannelli
solari generano 350
MW. Le batterie (in
bianco) hanno una
capacità di 180
MWh.

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so
BATTERIE RICARICABILI
di I sistemi di accumulo Bess
dell’impianto di Lily, in Texas,
ra
arrivano a conservare fino a
75 MWh di energia.
pa

L’impianto texano è il primo


parco ibrido di Enel Green
ly

Power in Nord America.


ita

Italia compresa. Sono impianti indispensabili per raggiungere


gli obiettivi di decarbonizzazione, riducendo le emissioni che
alterano il clima causate dalla produzione termoelettrica. Per-
mettono infatti di utilizzare in maniera più costante e continua
l’energia prodotta dalle rinnovabili, garantendo stabilità, fles-
sibilità e resilienza del sistema elettrico.
Il piano europeo Fit for 55 fissa al 2030 l’obiettivo di ridurre
del 55% le emissioni di gas serra, rispetto ai livelli del 1990. Se-
condo le stime ufficiali, per l’Italia questo renderà necessario
lo sviluppo di impianti di accumulo per una capacità comples-
siva di 95 GWh. I primi cantieri sono già stati avviati tra apri-
le e giugno del 2023 in tutto il territorio nazionale, a seguito
dell’ultima asta del Capacity Market 2024 indetta da Terna, la
società che gestisce la rete di trasmissione elettrica nazionale.

PROGETTI DA NORD A SUD


Le regioni italiane attualmente interessate dallo sviluppo dei
Bess sono Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli-Vene-
zia Giulia, Emilia-Romagna, Lazio, Umbria, Toscana e Sarde-
gna. In questi territori Enel Green Power, società del gruppo
Enel impegnata nello sviluppo e gestione di impianti rinnova-
bili, già nel febbraio 2021 si è aggiudicata,

I sistemi di accumulo sono modulari


proprio con l’asta Capacity Market 2024, i
diritti per realizzare sistemi Bess per più

e flessibili e hanno il vantaggio di


di 1.600 MW, che saranno completati e
operativi entro il 2024.

stabilizzare la rete elettrica


In particolare, circa la metà degli impian-
ti sarà localizzata in Sardegna, cui è stata
assegnata una capacità di accumulo in
grado di garantire, con fonti rinnovabili, la
gestione in sicurezza della rete elettrica anche dopo la dismis- l’immissione nella rete. Ma perché i Bess si integrano così bene
sione degli impianti termoelettrici e con l’entrata in servizio con gli impianti solari ed eolici? «In funzione delle necessità
del Tyrrhenian Link, il nuovo cavo elettrico sottomarino che del sistema elettrico», spiegano i tecnici di Enel Green Power,
la collegherà alla Sicilia e alla penisola italiana. «possono essere dimensionati sia per accumulare energia “a
«I Bess che stiamo realizzando», spiegano gli esperti di Enel breve termine”, resa poi disponibile per controllare la frequen-
Green Power, «sono in gran parte collocati nei siti di impianti za di rete e per coprire i picchi di domanda, sia per un utilizzo
termoelettrici già dismessi o in procinto di esserlo, e sono quin- di più lunga durata, accumulando l’energia prodotta in eccesso
di un esempio di riuso “circolare” delle infrastrutture e dei ter- dalle rinnovabili durante il giorno per restituirla di notte. A dif-
reni già occupati da attività di produzione di energia elettrica». ferenza degli impianti termoelettrici tradizionali, poi, sono in
grado di attivarsi istantaneamente ai comandi degli operatori
SEMPLICI MA COMPLESSI e del gestore di rete, variando altrettanto rapidamente, quando
Ma come sono fatti i sistemi di accumulo Bess? Alcune so- necessario il proprio profilo di produzione».
luzioni, esternamente, si presentano come semplici contai- La modularità e la flessibilità di utilizzo li rendono quindi
ner, collocati su basamenti di cemento e all’interno dei quali perfettamente complementari al fabbisogno di un sistema
trovano posto armadiature (rack), che contengono i moduli elettrico in transizione: quando la quota di energia rinno-
(box), in cui sono a loro volta alloggiate le batterie vere e pro- vabile nel sistema è bassa vengono utilizzati per bilanciare
prie (celle), vedi infografica nella pagina accanto. Completano istantaneamente immissioni e prelievi di energia dalla rete, e
l’installazione i cablaggi che collegano le varie unità, i sistemi garantire una riserva per la domanda di picco. Quando invece la
di raffreddamento e antincendio, le interfacce per i sistemi di produzione rinnovabile eccede il consumo, possono accumu-
controllo e gli inverter, che trasformano la corrente elettrica lare l’energia in eccesso, che altrimenti verrebbe sprecata, per
continua in uscita dalle batterie in corrente alternata, con le restituirla al sistema quando le rinnovabili non producono (di
giuste caratteristiche di intensità, tensione e frequenza per notte o quando non soffia il vento).

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VIAGGIO AL CENTRO DI UNA BATTERIA


Sembrano semplici container ma nascondono
la tecnologia per immagazzinare energia pulita

CONTAINER
spazio che ospita tutti
i componenti Bess e i
sistemi di sicurezza e
monitoraggio RACK
struttura che contiene i
singoli moduli delle batterie

MODULO
ospita le singole celle
assemblate e collegate

BESS (BATTERY ENERGY STORAGE SYSTEMS) Carbonati


Questi sistemi sono sempre più determinanti e organici
contribuiscono a:
Litio

Grafite
CELLA
superare stabilizzare renderci Altri elemento che accumula
l’intermittenza delle la rete indipendenti materiali elettrochimicamente
fonti rinnovabili elettrica dall’estero l’energia

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I sistemi di accumulo di energia rinnovabile come i Bess
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favoriranno l’abbandono delle fonti fossili
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UNA TECNOLOGIA MATURA PRONTE ALL’USO


Sebbene siano disponibili anche altre tecnologie per realiz- Le batterie Bess sono inserite in
zare sistemi di accumulo su scala industriale, come i sistemi container per una veloce installazione,
a piombo-acido, sodio-zolfo, nichel-cadmio e altri ancora, la anche in ambito industriale.
tecnologia più matura e più diffusa a livello industriale è quel-
la agli ioni di litio, oggi già dominante nel mercato dei piccoli
dispositivi domestici o delle auto elettriche. materiale per la produzione di batterie crescerà del 300% da
Nel caso dei Bess parliamo però di applicazioni completa- oggi al 2030. Considerando che nel nostro continente si pro-
mente diverse, in cui l’affidabilità, la scalabilità e le presta- duce meno dell’1% del litio globale, ecco perché la Commis-
zioni istantanee, oltre che le dimensioni (potenza e capacità sione Europea sta promuovendo l’apertura di nuove miniere,
erogabili), sono al centro della progettazione e dell’ingegne- con ben 28 progetti in fase di valutazione, sempre secondo
rizzazione. Tutto questo per assicurare a questi sistemi di ac- Benchmark Mineral Intelligence, e attivando accordi com-
cumulo prestazioni eccezionali: capacità di stoccaggio mag- merciali con fornitori come Cile, Cina, Australia e altri Paesi
giore, vita d’esercizio più lunga ed efficienza prolungata nel africani e dell’America Latina.
tempo, anche dopo un gran numero di cicli di carica e scarica.
La tecnologia delle batterie agli ioni di litio, del resto, è ad SOLUZIONE ECOSOSTENIBILE
oggi la più conveniente, con costi di produzione che si sono I Bess, poi, hanno molto da dire anche dal punto di vista am-
ridotti di molto negli ultimi anni, grazie anche alla relativa ab- bientale e della sostenibilità. Innanzitutto, perché possono
bondanza di questo elemento in tutto il Pianeta, e al fatto che favorire la diffusione delle fonti rinnovabili, con un’occupa-
per realizzarle non occorrono le meno accessibili terre rare, zione di suolo minima: tutti i Bess richiesti per raggiungere i
un gruppo di elementi chimici che, anche se utilizzati altrove 95 Gigawattora di capacità necessari all’Italia non richiede-
nell’industria elettrica, non sono necessari per la realizzazio- ranno infatti più di 400 ettari, equivalenti a poco più di tre
ne dei Bess. Ce lo confermano gli esperti di Enel Green Power. volte l’estensione del parco della Reggia di Caserta.
«In realtà litio e terre rare», spiegano, «non hanno tra loro Inoltre, queste batterie già oggi sono in gran parte riciclabili,
nulla a che vedere: innanzitutto perché il primo è largamen- e lo saranno ancora di più in futuro, ci assicurano gli esperti di
te disponibile in concentrazioni adeguate, al contrario delle Enel Green Power, grazie all’intenso lavoro di ricerca condotto
seconde. E soprattutto perché le terre rare, a differenza del in tutto il mondo sulle tecnologie e sui materiali utilizzati. «È
litio, non sono utilizzate nei Bess». quindi chiaro che», aggiungono, «i Bess, insieme alle fonti rin-
novabili, già oggi la tecnologia di generazione più sostenibile ed
IL LITIO, MATERIALE STRATEGICO economica, potranno garantire una produzione affidabile e
Quel che è sicuro è che all’Europa servirà molto litio nel continua di energia verde, stabilizzando e mantenendo sicura
prossimo futuro: secondo le stime della società di analisi la nostra rete elettrica grazie alla loro rapidità di intervento e
Benchmark Mineral Intelligence, il fabbisogno di questo capillarità sul territorio».

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Le scuole entrano in redazione

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Academy
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Il sapere visto da vicino


Quattro lezioni al mese dedicate agli studenti che vogliono
sapere come nascono Focus e Focus Storia e come si fa
divulgazione scientifica e storica sui giornali e online.
I APPUNTAMENTO II APPUNTAMENTO III APPUNTAMENTO IV APPUNTAMENTO
LA RIUNIONE LA RICERCA IL MONDO DIGITALE: ANALISI DEI LAVORI
DI REDAZIONE E FOTOGRAFICA SITO, SOCIAL COMMISSIONATI,
LA SCRITTURA E LA TITOLAZIONE E PODCAST LA COPERTINA

L’ Academy di Focus e Focus Storia è un’iniziativa


ideata dal nostro mensile che ha preso il via nel
febbraio 2021. In che cosa consiste? In quattro
Ed è un’occasione anche per noi, che abbiamo la
possibilità di entrare in contatto con quelle giovani
generazioni che frequentano poco le edicole e la carta
appuntamenti in cui le scuole vedono in diretta il stampata e vivono di Web. Mostrando il nostro lavoro
giornale del mese prendere forma e partecipano alla (che ha ormai una componente digitale molto
realizzazione del numero. significativa) vogliamo creare un momento di scambio
intergenerazionale.
Si può scegliere di seguire Focus o Focus Storia
collegandosi una volta a settimana, per quattro Questa edizione, come quella dello scorso anno
settimane, con le redazioni dei rispettivi magazine per scolastico, prevede una più attiva interazione con
seguire la realizzazione di un giornale di divulgazione i ragazzi. A ogni appuntamento gli studenti saranno
scientifica e storica: si partecipa alla riunione di coinvolti in modi diversi: chiedendo loro idee, critiche
redazione dove si mettono le basi e si decidono gli e analisi sul numero in edicola; partecipando alla
argomenti per il numero della rivista; si interagisce con titolazione e alla ricerca iconografica; correggendo
i giornalisti e si segue la ricerca delle fonti a cui insieme i lavori assegnati nel corso del mese per il
attingere le notizie; si impara come si fa la ricerca giornale o per Instagram e TikTok.
fotografica; si entra nella grafica animata di Focus, Le “porte” della redazione sono aperte a più classi
nelle dinamiche del nostro sito, dei social e dei podcast. contemporaneamente.
Fino ad arrivare alla realizzazione della copertina. Ma non ci fermiamo qui: vogliamo coinvolgere anche
in ulteriori attività i ragazzi della Academy. Lo
Ma non si tratta soltanto di assistere passivamente. abbiamo fatto per esempio con Focus Live, il nostro
Tra un collegamento e l’altro i ragazzi hanno l’occasione festival annuale al Museo della Scienza e della
di cimentarsi nello scrivere articoli o interviste che Tecnologia di Milano, ma abbiamo in mente altre
possono poi essere pubblicati sulle nostre pagine e occasioni. Noi ci stiamo preparando, tenetevi pronti
che verranno commentati insieme nel corso dei quattro anche voi.
appuntamenti.

Ovviamente, visto che il nostro è un giornale di Per iscriversi ai prossimi


divulgazione che abbraccia ogni campo del sapere,
questa vuol essere per gli studenti non solo appuntamenti dell’Academy
un’occasione in cui capire come lavoriamo, ma anche
un modo per approfondire con noi gli argomenti di cui
di Focus e Focus Storia invia un’email
ci occupiamo, per osservare come la ricerca scientifica a: academy.focus@mondadori.it
sia un mondo in continuo progresso.
L’iscrizione è gratuita.
Focus | 103
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società

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I passatempi “da tavolo”


fanno parte della

Q
cultura di ogni popolo.
Uno scienziato dei
numeri li ha studiati,
raccogliendone in un ualcuno ha affermato che la nostra specie

libro le caratteristiche.
non andrebbe chiamata Homo sapiens bensì
Homo ludens, perché è la capacità di giocare
– più di quella di pensare – ad aver avuto un
di Marcus du Sautoy, schede di Elisa Venco ruolo cruciale nel nostro sviluppo. Pare che
l’evoluzione abbia dato all’umanità la tendenza a provare strate-
gie e a esplorare mondi immaginari nell’ambiente sicuro del gio-
co, dove possiamo prepararci a ciò che incontreremo nella realtà.
In alcune delle civiltà più antiche, il fiorire delle società è stato
accompagnato dall’emergere di giochi sofisticati. [...]
Io amo i giochi. Li amo al punto che, nei miei viaggi attorno
al mondo, mi metto a cercare quelli che la gente ama giocare
nei Paesi che visito; quando ritorno a casa, nella mia valigia c’è
sempre qualche nuovo gioco locale. Ho capito che i giochi fatti

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nei diversi posti, proprio come le storie raccontate dalla gente, cui i giochi sono così in sintonia con il mio modo di vedere il
possono aiutarmi a comprendere le differenze e le somiglianze mondo è che un buon gioco ha parecchio in comune con [...]
tra le varie culture. Alcune culture preferiscono i giochi di for- la matematica. Le regole del gioco sono simili agli assiomi [...]:
tuna rispetto alle sfide di strategia, cosa che potrebbe essere un giocare è un po’ come esplorare le conseguenze di tali assiomi.
riflesso della loro predilezione per una visione fatalistica della [...] In moltissimi casi, del resto, un gioco ha alla propria base
vita rispetto alla convinzione che ognuno sia artefice del proprio un’idea matematica astratta. [...] E il fatto di poter contare su
destino. L’amore per un gioco di difesa territoriale (come il Go) qualche trucco matematico è un asso nella manica che spesso
rispetto a un gioco più direttamente aggressivo (come gli scac- può dare ai giocatori un vantaggio. I giochi sono infatti definiti
chi) può forse dirci qualcosa su ciò a cui una cultura dà valore e da un insieme di regole che pongono dei limiti ai modi in cui
sul suo modo di vedere il mondo. Ma mentre alcuni giochi rive- ci possiamo muovere e la matematica è un linguaggio molto
lano le differenze tra le culture, altri sembrano così universali da naturale per esplorare le implicazioni logiche di queste regole
essere giocati, in una versione o nell’altra, in tutto il mondo. [...] e trovare così il percorso ottimale per arrivare a destinazione.
È vero, io non sono uno storico, un antropologo o uno psico- (Tratto da: Il giro del mondo in 80 giochi, di Marcus du Sautoy,
logo, bensì un matematico, e penso che una delle ragioni per Rizzoli). Nelle prossime pagine, quattro giochi raccontati.

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so BACKGAMMON
di

G
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li arabi lo chiamano Tawah, tavola. Gli israeliani
pa

shesh besh, dove shesh è l’ebraico 6 e besh il turco


ly

5, perché un lancio di dadi con questi punteggi è


un’ottima apertura, che va celebrata gridando queste pa-
ita

role. Il nome inglese nasce invece da 2 modi diversi di


vincere una partita: se portate tutti i vostri pezzi fuori
dalla tavola interna dell’avversario prima che lui abbia
iniziato a far uscire i suoi, avete vinto un gammon e il
doppio del denaro che avete puntato. E se nel momento
in cui avete tolto i vostri pezzi l’avversario ha ancora del-
le pedine nella vostra casa avete vinto un backgammon,
triplicando il guadagno.
Il backgammon è un gioco con regole semplici ma uno
svolgimento complesso, che può prendere qualsiasi dire-
zione a causa di cambiamenti minimi nel suo svolgimen-
to, seguendo quindi le regole della matematica del caos.
E per renderlo più interessante comincia da metà, ovve-
ro con le pedine già disposte sul tabellone, un po’ come
se una partita a scacchi cominciasse dopo la fase delle
aperture. L’origine del backgammon viene fatta risalire
al Gioco reale di Ur, antica città sumera sita nell’attua-
le Iraq, dove è stata scoperta una tavola con 20 caselle,
corredata da pedine e dadi tetraedrici, databile al 2400-
2600 a.C. Il conservatore del British Museum Irving Fin-
kel ha ricavato le presunte regole da una tavoletta babi-
lonese. Pare che la forma della tavola, con un corridoio
di 8 caselle per favorire l’incontro/scontro fra giocatori,
simboleggiasse il transito dalla vita alla morte (mentre
nella versione odierna sono i 2 colori contrastanti della
tavola e delle pedine a rappresentare l’antica visione del
mondo indoeuropea). Questo gioco infatti era usato an-
che per prevedere la sorte, con varianti della tavola in cui
il corridoio è di 12 caselle, una per ogni segno zodiacale.
CAMERA PRESS/James Veysey

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IL SEGRETO DI “CHI VUOL ESSERE MILIONARIO?”
Uno strumento affidabile se non conoscete la risposta a
di un quiz è chiederla a un gruppo di persone. Lo dimostra il
ra
meccanismo del gioco Chi Vuol Essere Milionario? in cui il
concorrente deve scegliere se chiamare un amico o
pa

chiedere alle persone in studio. Un team di accademici


svizzeri ha raccolto dati sulla versione tedesca dello
ly

spettacolo, dai quali è emerso che su 1.337 volte in cui è


ita

stato chiesto aiuto al pubblico, esso ha sbagliato solo 147


volte, con un tasso di successo dell’89%. Invece quando il
concorrente ha chiamato un amico, questi ha dato la
risposta sbagliata nel 46% dei casi.

MONOPOLI

C
hi sicuramente si è arricchito con il Monopoli la prigione non si possa comprare. Come arricchirsi
è il suo inventore: l’americano Charles Dar- allora? Qui entrano in gioco i calcoli. Qual è il risul-
row, un tecnico di impianti di riscaldamento tato del lancio più comune di due dadi? 7, perché ci
che nel 1934 presentò il suo gioco alla Parker Bro- sono 6 modi per farlo: 6+1, 5+2, 4+3, 3+4, 2+5 e 1+6. È
thers, un’azienda di giochi del Massachusetts che gli molto probabile anche un tiro di 6 o 8. Ma c’è una sola
bocciò l’idea. Quando però le 5mila scatole prodotte combinazione di dadi che danno un 2 o un 12 (devono
da Darrow andarono a ruba, la Parker fece marcia in- uscire due 1 o due 6). Ciò significa che, quando esce di
dietro consentendo all’ex tecnico di andare in pensio- prigione, la maggior parte dei giocatori finisce nella
ne a 47 anni da milionario (anche se in realtà gran zona a 6-7-8 caselle dal carcere, finendo perciò su ter-
parte del gioco - oggi in vendita come Monopoly - ri- reni marroni o arancio-rossi (tipo Corso Magellano),
calcava quello brevettato da Lizzie Magie nel 1904). che sono quelli da acquistare per primi. Fatelo e spiaz-
Se invece volete guadagnare rovinando i vostri av- zerete gli altri. I calcoli rivelano, inoltre, che costruire
versari nel gioco, dovete considerare che nel Mono- 3 case è il modo più veloce per recuperare il proprio
poli ogni giocatore ha il doppio di probabilità di finire investimento (e le caselle marroni fanno tornare in
in prigione che in qualsiasi altro posto. Peccato che pari più velocemente dopo le perdite).

Ipa

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so RISIKO
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nventato nel 1957 dal produttore cinematografico
pa

Albert Lamorisse, originariamente si chiamava “La


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conquète du monde” (La conquista del mondo) e


prevedeva un solo obiettivo uguale per tutti: l’occupazio-
ita

ne totale dei territori rappresentati sulla plancia. Ma


poiché il nome evocava ricordi dolorosi della Seconda
guerra mondiale, in seguito il gioco venne ribattezzato
Risk e poi Risiko (in tedesco “rischio”) e a combattersi
furono chiamate varie potenze militari. Le armate a di-
sposizione dipendono da quanti Paesi ogni giocatore oc-
cupa, ma se si domina un intero continente si ha diritto
a un numero supplementare di armate bonus, conteggia-
te in base al numero dei Paesi inclusi: per esempio l’Asia,
che comprende 12 Paesi, regala più armate bonus dell’Au-
stralia, che ha solo 4 Paesi. Per decidere su quale conti-
nente concentrarvi, dovete dividere il numero di armate
bonus per quello dei Paesi. Così facendo scoprirete che
l’Europa ha il tasso di bonus migliore, perché con 7 Paesi
dà 5 armate (con un rapporto di 0,71) seguito da Asia e
Nord America.
In compenso, essendo più connessa ad altri Paesi (ov-
vero confinando con più Paesi nemici), l’Europa è più
difficile da difendere. Dunque il continente migliore, fa-
cendo un bilancio tra armate bonus e difficoltà difensive,
risulta il Nordamerica. Una peculiarità legata al fatto che
nel gioco originale l’esercito che attacca tira fino a 3 dadi
e quello che si difende solo 2 è che, secondo gli studi sul-
le probabilità di vittoria, chi attacca abbia un vantaggio.
Nella versione italiana, però, anche chi si difende può
tirare 3 dadi e quindi tocca affidarsi a strategia e fortuna.
Getty Images

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BRIDGE
di

S
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econdo alcune interpretazioni il “Bridge” (ponte tutti i quadri, e via dicendo. Un evento che dal punto di
pa

in inglese) deriverebbe il nome dal fatto che gli vista matematico si verifica una volta su 2.235.197.406.
ly

addetti dell’Ambasciata inglese a Costantinopoli, 895.366.368.301.559.999. Per dare un’idea della gran-
per andare a giocare al caffè “Le Khédive”, dovevano dezza di tale numero, se tutte le persone della Terra
ita

ogni giorno attraversare il Galata Bridge, un ponte che avessero continuato a distribuire carte a ritmo di una
univa le città di Galata e Pera. Secondo altre ricostru- al secondo per l’intera durata della vita dell’universo
zioni, invece, il gioco prenderebbe il nome dal “ponte non avrebbero ancora dato così tante mani. Eppure i
comunicativo” che si crea fra i due compagni di una giornali riportano casi identici nel 1998, nel 1978, nel
coppia quando, all’inizio del gioco, essi dichiarano 1963, nel marzo 1954 e altre volte per risalire alla pri-
quante prese più di 6 ritengono di poter fare se un par- ma, verificatasi a Calcutta nel 1888. Come è possibile?
ticolare seme è briscola (atout). Il bridge consente ai Succede perché i giocatori tendono a non mischiare il
matematici di fare curiosi conteggi sulla distribuzione mazzo più di un paio di volte pensando che siano suffi-
delle carte. Succede, infatti, di ritrovarsi in mano tutte cienti. Invece per assicurarci che le carte siano dispo-
le 13 carte di un seme (come accaduto nel novembre ste nel modo più casuale possibile dobbiamo mischiare
2011 ad alcuni pensionati inglesi): chi tutti i cuori, chi il mazzo minimo 7 volte.

IL LIBRO
Il giro del mondo
in 80 giochi, del
matematico
Marcus du Sautoy,
è una rassegna
dei giochi di carte
e da tavolo più
diffusi nel mondo.
Il libro ne svela
segreti e curiosità,
ma anche le leggi
matematiche
alla base di molti
giochi.
christopher jones

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le scoperte del Webb

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Lorem
Immagini
dplor
ravvicinate
di un nuovo
Faccus dolorepta porro
conse et eatiissero que atur?
Quias sit autem re, cus.
Ga. Fere, tempore voluptat

tipo
omnim nusam aligenis mo
blant isim quiscid ucipsae
di Firma Firmona

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SGUARDO LONTANO
di Nell’illustrazione, il
James Webb Space
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Telescope, in orbita
tra la Terra e il Sole a
pa

1,5 milioni di km da
noi. Il suo specchio è
ly

largo 6,5 metri ed


ita

è composto
da 18 elementi.

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Scrutando in profondità
nel cosmo, il Webb
L’ unione fa la forza, anche in astronomia. Così,
combinando i dati dei telescopi spaziali Ja-
mes Webb e Chandra, un team internaziona-
le di astronomi ha scoperto un buco nero di
grande massa al centro di una delle galassie più lontane, UHZ1
(v. foto nella prossima pagina). A una distanza di oltre 13 miliardi
di anni luce, questa piccola galassia (composta da appena 10 mi-
lioni di stelle) è stata osservata quando l’universo aveva sola-
mente 500 milioni di anni di età, un tempo decisamente breve
Telescope ha trovato un su scale cosmologiche. Questa galassia ospita nel suo centro un
buco nero di grande massa: circa 10 milioni di volte quella del
buco nero “impossibile”. Sole. Insomma, metà della massa della galassia è costituita dalle
stelle che la compongono, l’altra metà dal buco nero.
Troppo grande per essere CHE C’È DI NUOVO?
nato con le prime stelle, Di per sé, questa non è una sorpresa, anzi. Oggi sappiamo che
la maggior parte delle galassie di dimensioni medio-grandi (tra
risale forse al Big Bang? cui la nostra Via Lattea) ospita al centro un buco nero di grande
massa. Non è quindi inatteso trovarne uno in UHZ1, che è una
lontana progenitrice delle galassie odierne. Per capire perché
di Adriano Fontana, astrofisico Inaf

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NEL MIRINO

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Immagine composita

so
che combina le
di osservazioni dei
telescopi spaziali
ra
Chandra e Webb. I dati
di Chandra (che
pa

Buco nero Galassia


ospite del misura i raggi X) sono
raffigurati in violetto,
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buco nero
quelli di Webb (che
ita

misura l’infrarosso) in
Chandra Webb giallo, rosso e blu.
Nei dettagli dei due
telescopi in alto a
sinistra, la galassia
UHZ1 con il suo buco
nero, il più lontano mai
osservato. Risalgono a
470 milioni di anni
dopo il Big Bang.
Nasa, Esa, Csa, R. Bezanson (PITT PACC), I. Labbe (CAS), and A. Pagan (STScI)

generalmente di massa relativamente piccola, pari a poche volte

Focus Live 2023 quella del Sole. Un buco nero può però crescere nel tempo atti-
rando verso di sé altra materia grazie alla sua forza gravitazio-

Le immagini del Webb nale. Cadendo verso il buco nero, la materia si scalda ed emette
una grande quantità di luce, che è quella che vediamo al centro

Telescope le abbiamo di UHZ1. Questo fenomeno di accrescimento ha un limite na-


turale: la crescita non può essere troppo veloce, perché in quel

ammirate e commentate caso la luce prodotta finirebbe per spazzare via la materia intor-
no, arrestandone la caduta. Scherzando, possiamo dire che un

con l’autore di questo buco nero può essere vorace ma rimane sempre educato: non si
ingozza senza limiti. L’esistenza di questo vincolo (che si chiama

articolo il 2 dicembre limite di Eddington, dal nome dell’astronomo inglese che lo ha


calcolato) limita la velocità con la quale un buco nero può cre-

scorso al Planetario civico scere, che non può superare questo valore. Il limite di Eddington
non rappresenta un problema per la formazione dei buchi neri al

di Milano, ultimo evento centro delle galassie che vediamo intorno alla nostra, e che han-
no una massa fino a centinaia di milioni di volte quella del Sole.

del Focus Live 2023 È infatti facile calcolare che, nella lunga storia dell’universo, un
buco nero nato da una supernova in tempi remotissimi può facil-
mente crescere fino ai valori osservati catturando il gas e le stelle
che si trovano a passare nelle vicinanze, senza mai superare il
questa scoperta è molto importante e che cosa può raccontarci, limite di Eddington e anzi rimanendo spesso in fase quiescente.
facciamo un passo indietro e parliamo di buchi neri.
POCO TEMPO
VORACE, MA EDUCATO Per UHZ1, però, è molto più difficile far tornare i conti, proprio
Di questi corpi celesti sappiamo molto. Abbiamo prove della perché il suo buco nero è stato osservato nell’universo giovane e
loro esistenza e sappiamo che si formano come residuo dell’e- non avrebbe avuto abbastanza tempo per crescere. Nell’ipotesi
splosione finale (supernova) di stelle molto più grandi del Sole. che sia nato da una delle prime supernovae, infatti, dobbiamo
Dopo l’esplosione di una supernova, il buco nero che rimane è spiegare come abbia fatto a far aumentare la sua massa di oltre

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NUOVA IPOTESI SULLA NASCITA DI UN BUCO NERO GIGANTE

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so
La sequenza spiega come si può formare un buco nero dal collasso diretto di una nube di gas poche centinaia di milioni di anni
di
dopo il Big Bang: 1) La nube e una galassia si muovono l’una verso l’altra; 2) l’interazione può accelerare il collasso della nube
ra
di gas; 3) il processo continua fino a portare 4) alla formazione di un buco nero, che 5) continua a crescere fino a fondersi con la
galassia iniziale. Per un periodo 6) la massa del buco nero è pari a quella del resto della galassia, come si osserva in UHZ1.
pa
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1 2 3

PG

NASA/STScI/Leah Hustak
4 5 6

un milione di volte nel breve tempo che separa la nascita delle 30-50 volte il Sole, altri perfino milioni di volte il Sole. Questi
prime stelle fino al momento in cui lo osserviamo. I conti dimo- buchi neri primordiali, se davvero esistessero, potrebbero spie-
strano che, per arrivare alla massa che misuriamo, il buco nero di gare le proprietà della nostra UHZ1, perché sarebbero nati diret-
UHZ1 sarebbe dovuto crescere sempre alla velocità massima, se tamente con dimensioni gigantesche, anche oltre 10.000 masse
non addirittura oltre, per tutta la sua (breve) vita: uno scenario solari. I calcoli poi mostrano che, in questo modo, il buco nero
poco plausibile. Questa scoperta, e altre simili ottenute in tempi di UHZ1 sarebbe potuto crescere fino alle dimensioni osservate
recenti da Webb, hanno quindi messo in crisi l’idea che tutti i bu- anche in un tempo relativamente breve, senza violare il limite di
chi neri si originino da supernovae e porta a riconsiderare altre Eddington. Esistono quindi ottime possibilità che questo corpo
teorie per la loro formazione, che in alcuni casi potrebbe essere celeste non sia nato da una supernova, ma da uno di questi mec-
avvenuta proprio nell’universo primordiale. Una possibilità è canismi alternativi.
che alcuni buchi neri si siano formati direttamente insieme alle
primissime stelle, circa 50-100 milioni di anni dopo il Big Bang. DOVE SONO?
All’epoca, l’universo era composto solamente da un gas di idro- C’è un’altra possibile conseguenza di questa ipotesi, forse ancora
geno ed elio (più una spruzzata di litio), perché gli altri elementi più intrigante. Se davvero poco dopo il Big Bang si sono formati
chimici non erano ancora stati sintetizzati nelle stelle. In queste spontaneamente buchi neri di varia massa, dobbiamo conclude-
condizioni, il gas tende a formare nubi molto più estese di quelle re che essi siano più comuni e diffusi di quanto finora pensato, e
che osserviamo oggi, e da cui nacquero stelle molto più grandi ci dobbiamo chiedere dove siano finiti. Una indicazione ci viene
del Sole. In alcuni casi, si sarebbero formate nubi tali da gene- dalla rivelazione delle onde gravitazionali osservate con i rivela-
rare non stelle ma direttamente un buco nero, con un processo tori Ligo e Virgo dal 2016, che sono spesso dovute alla fusione di
chiamato “da collasso diretto” (v. sequenza in alto). coppie di buchi neri con masse di 20-40 volte il Sole. Anche que-
sti sono buchi neri troppo grandi per essere stati formati da su-
NEI PRIMI DUE SECONDI pernovae, ma sono esattamente del tipo che ci aspettiamo siano
Ma ci sono anche altre possibilità, ancora più esotiche. Secondo nati/ nelle prime fasi dopo il Big Bang. Addirittura, alcuni calco-
altre teorie, infatti, molti buchi neri potrebbero essersi formati li indicano che questi buchi neri “primordiali”, di varie masse,
addirittura nei primi due secondi di vita dell’universo, mediante potrebbero essere tuttora così diffusi da formare una parte im-
complicati fenomeni quantistici avvenuti durante le fasi in cui si portante della materia oscura. Questi buchi neri sarebbero mol-
sono formate le prime particelle, dai quark agli elettroni. Questi to difficili da osservare direttamente, perché non avrebbero un
buchi neri primordiali potrebbero aver avuto masse diverse, al- impatto diretto sull’attività delle stelle e delle galassie ordinarie,
cuni sarebbero stati molto piccoli (come un pianeta), altri grandi ma sarebbero ospiti silenziosi del cosmo intorno a noi.

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medicina

Quante
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cose ci dice
la PANCIA
La salute di molti organi qualche anticipazione all’autore Silvio Danese, direttore del-
la Divisione di gastroenterologia ed endoscopia digestiva
dipende da quella dell’Irccs Ospedale San Raffaele di Milano e professore
ordinario di gastroenterologia all’Università Vita-Salute
dell’intestino e della San Raffaele.
Professor Danese, nei mesi scorsi abbiamo già
moltitudine di batteri che parlato della strettissima relazione fra intestino
e cervello, focalizzandoci su quest’ultimo. Pun-
lo popolano. Un libro ci tiamo ora la lente sulla pancia. Perché, anche a
detta degli scienziati, è un “secondo cervello”?
insegna a prendercene cura. Perché l’intestino è secondo solo al sistema nervoso
centrale per innervazione e numero di neuroni, che

T
sono responsabili anche di azioni indipendenti dal
di Margherita Fronte cervello, come per esempio la peristalsi (l’insieme
dei movimenti che fanno avanzare il cibo durante la
digestione, ndr). Inoltre, pancia e cervello dialogano
in continuazione tramite il nervo vago e si influenzano
reciprocamente. Per questo i disturbi dell’apparato di-
renta tonnellate di cibo e 50.000 litri di liqui- gerente hanno effetti negativi sull’umore, mentre l’ansia
di. È ciò che in media l’intestino “processa” e lo stress possono generare nausea e problemi intestinali.
per noi nell’arco della vita. Sono numeri Derivano proprio da qui alcuni modi di dire molto comuni,
enormi, dietro i quali c’è un lavoro colossale. come “avere le farfalle nello stomaco”, “quella persona non
L’intestino infatti è instancabile: lavora incessantemente per riesco a digerirla” o “solo il pensiero mi fa venire la nausea”.
estrarre dal cibo ciò che occorre al resto del corpo e separarlo Un numero crescente di studi documenta che la qualità
dagli scarti. E lo fa con il contributo di miliardi di batteri, che del microbiota – l’insieme dei batteri intestinali – è fon-
influiscono sul suo benessere e su quello dell’intero organi- damentale per la nostra salute. Esistono in commercio
smo. Così, se la pancia sta male (e le malattie infiammatorie integratori e supplementi. Come orientarsi?
sono il suo peggior nemico) sta male anche tutto il resto; e il Bisogna distinguere fra probiotici, prebiotici e postbiotici. I
primo a soffrire è il cervello. probiotici sono batteri vivi presenti nell’intestino; si trovano
All’intestino e all’apparato digerente è dedicato il libro La in certi alimenti (per esempio, nei cibi fermentati come il ke-
pancia lo sa, terzo volume della collana “Scienze per la vita”, fir) o negli integratori. Se si decide di assumerli bisogna però
in edicola con Focus fino a giugno 2024. Abbiamo chiesto verificare con il proprio medico che i ceppi in essi contenu-

114 | Focus
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ita

LA COMUNITÀ
DENTRO DI NOI
I batteri
contribuiscono
alla funzionalità
dell’intestino, ma
vanno mantenuti
in salute con le
buone abitudini.
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IL NOSTRO AUTORE
Silvio Danese dirige la
divisione di gastroenterologia
ed endoscopia digestiva del
San Raffaele ed è presidente
della European Crohn’s and
Colitis Organisation, la più
grande associazione
internazionale sul tema.
m
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Che

.
saggezza Le malattie
so questa pancia!
di
infiammatorie
ra

dell’intestino sono
Sa quello che mangiamo e non mangiamo, ma sa
pa

anche quando subiamo uno stress e quando abbiamo


ly

in aumento
preoccupazioni così sedimentate che non ne siamo
ita

nemmeno consapevoli. La pancia non è un centro di

in tutto il mondo
smaltimento rifiuti, come qualcuno potrebbe pensare, ma
piuttosto una stanza dei bottoni, un secondo cervello che

occidentale
partecipa a funzioni delicatissime come le difese immunitarie
e il metabolismo. Un libro che raccontasse le ultime scoperte su
questi aspetti non poteva mancare nella collana “Scienze per la
vita”. Ecco perché ho chiesto a un gastroenterologo brillante
come Silvio Danese, forte nella pratica clinica e nella ricerca,
di spiegare in che modo l’intestino e la comunità di batteri che
lo popola, il microbiota, fossero lo snodo del nostro ti siano davvero utili. I prebiotici invece
benessere fisico e psichico. Lo ha fatto con un linguaggio sono sostanze che arrivano all’intestino
colorito e chiaro e ne è nato un best seller, che ora senza essere digerite – come per esempio
troverete in edicola con Focus, prodigo di consigli: le fibre – e nutrono i batteri del microbiota,
La pancia lo sa, appunto. favorendo la crescita dei ceppi benefici. Infi-
Eliana Liotta - Direttrice della collana ne, i postbiotici sono le molecole utili al nostro
editoriale “Scienze per la vita” organismo prodotte dai batteri.
Nel libro si parla anche di psicobiotici. Di che
cosa si tratta!
Sono ceppi batterici intestinali che possono influenzare il
sistema nervoso centrale. Su questo tema c’è un interesse cre-
scente della comunità scientifica. Per esempio, studi recenti
hanno documentato che le specie della famiglia Oscillibacter
producono una sostanza che agisce come un ansiolitico.
IN EDICOLA CON
FOCUS Il peggior nemico della pancia è l’infiammazione. Le ma-
La pancia lo sa, scritto da lattie infiammatorie sono molto comuni e sono in cre-
Silvio Danese, è il terzo scita. Perché?
libro della collana Si stima che la malattia di Crohn e la rettocolite ulcerosa ri-
“Scienze per la vita”, che guardino ormai l’1 per cento della popolazione; è tantissimo,
sarà in edicola con Focus considerato che un tempo entrambe erano ritenute malattie
fino a giugno. Nelle rare. L’aumento dell’incidenza è legato a cattive abitudini
prossime uscite: le
curiosità e le ricerche come l’uso smodato di antibiotici, che danneggia il microbio-
scientifiche più recenti nei ta, o la dieta troppo ricca di cibi industriali e zuccheri raffi-
campi della psicologia, nati, anch’essi nocivi per la flora batterica. Queste malattie
della sessuologia, della infiammatorie croniche danneggiano le pareti dell’intestino
cardiologia e con ulcere e lesioni. Recentemente tuttavia sono stati intro-
dell’oncologia. dotti nuovi farmaci che le contrastano efficacemente e che
possono persino portare a una remissione. Si tratta di anti-
corpi monoclonali o di altre piccole molecole che neutraliz-
zano le citochine (sostanze che favoriscono l’infiammazione,
N. TITOLO DEL LIBRO AUTORE USCITE prodotte dalle nostre cellule, ndr). Sono inoltre stati formu-
1 Il talento del cervello Michela Matteoli 21/10/2023 lati degli integratori contenenti batteri modificati genetica-
2 I magnifici 20 per le Enzo Spisni 21/11/2023 mente, chiamati turbobatteri, capaci anch’essi di contrastare
tue difese l’infiammazione.
E poi c’è la sindrome del colon irritabile, che colpisce il
3 La pancia lo sa Silvio Danese 19/12/2023 15% delle persone…
4 La felicità è un dono Marco Annoni 20/01/2024 È una malattia molto diffusa, ma meno grave rispetto al mor-
5 Uomini che Emmanuele A. 20/02/2024 bo di Crohn e alla rettocolite ulcerosa, perché in questo caso
piacciono alle donne Jannini non si osservano lesioni della parete intestinale. Tuttavia,
anche la sindrome del colon irritabile può dare disturbi im-
6 La vittoria sul cancro Paolo Veronesi 20/03/2024 portanti, come dolori addominali, sangue nelle feci e febbri-
7 Il cuore ha sempre Giulio Pompilio 20/04/2024 ciattola. In questi casi va fatto un controllo medico (anche per
ragione escludere altre malattie importanti) che preveda esami del
8 Non ti fissare Giancarlo Cerveri 21/05/2024 sangue, delle feci e un’ecografia. La malattia migliora sensi-
bilmente modificando gli stili di vita. Una dieta inappropria-
9 Hai da spegnere? Giulia Veronesi 20/06/2024 ta, lo stress e la sedentarietà sono tutti fattori che la favori-
I nove titoli della collana e le date di uscita. scono.

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Focus è ovunque: lo
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118 | Focus
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tv Education
Le scuole entrano in redazione
Le ultime novità e le prime visioni del I APPUNTAMENTO
palinsesto del canale televisivo
Alamy/Ipa

La riunione di redazione,
(al numero 35 del digitale terrestre). l’ideazione di un articolo
e la ricerca delle fonti
II APPUNTAMENTO
La ricerca fotografica
III APPUNTAMENTO
Il mondo digitale
IV APPUNTAMENTO
Shutterstock

Shutterstock

La copertina e correzione
dei compiti

Per saperne di più:


IL 25 DICEMBRE IL 4 GENNAIO ALLE 21:05
ALLE 21:05 In prima Tv “I tesori perduti www.focus.it/academy
Arriva in prima TV “I sei del dell’antica Roma” porta alla
Titanic. Un segreto luce le più recenti scoperte
inconfessabile”. archeologiche romane.

Focus | 119
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RILASSA DI PIÙ I NEONATI?

10 ANIMALI CAPACI
DI SOPRAVVIVERE

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ALL’APOCALISSE

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ARTE COME SI CHIAMANO TE LO DICE MASSIMO


TIZIO, CAIO E SEMPRONIO
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LA RUBRICA
ALL’ESTERO?
DI MASSIMO
PSICHE CANNOLETTA,
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L’AMORE?

INDICE PAGINE ANIMALI 122 • TECNOLOGIA 126 • SOCIETÀ 128 • AMORE E SESSO 130
• STORIA 132 • TE LO DICE MASSIMO 136 • NATURA 138 • ECONOMIA 140 • SALUTE 142
• SCIENZA 146 • ARTE E CULTURA 148 • CIBO 150 • PSICHE 152 • UNIVERSO 156 • SPORT 158
co
m 10
ANIMALI

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ANIMALI
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IN GRADO
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DI SOPRAVVIVERE
Noaa
MUMMICHOG
Noto anche con il nome latino di Fundulus
heteroclitus, questo piccolo pesce può continuare
ALL’APOCALISSE
CALAMITÀ NATURALI, CAMBIAMENTI CLIMATICI, PANDEMIE, BOMBE
a vivere in acque talmente tossiche da risultare
letali per quasi tutte le altre specie, persino in caso NUCLEARI: L’UMANITÀ È CONTINUAMENTE SOGGETTA A DISASTRI CHE NE
di inquinamento dovuto a scorie nucleari. Come? MINACCIANO LA SOPRAVVIVENZA. MA ANCHE SE QUESTI EVENTI
“Attivando” diversi geni a seconda dell’ambiente RENDESSERO IMPOSSIBILE LA NOSTRA ESISTENZA, ALCUNI ANIMALI SE LA
in cui si trova. CAVEREBBERO BENISSIMO, CONTINUANDO A VIVERE SULLA TERRA.
ECCO ALCUNE SPECIE CAPACI DI RESISTERE QUASI A TUTTO.
A cura di Massimo Manzo

FORMICHE
Oltre a sopravvivere in habitat estremi,
dal Sahara all’Amazzonia, le formiche
(ne esistono migliaia di specie in tutto il
mondo) possono anche limitare i danni
di patogeni e virus eliminando subito
gli esemplari infetti, come dimostrato
da uno studio pubblicato sulla rivista
scientifica eLife.

COCCODRILLI E ALLIGATORI
Già sopravvissuti all’estinzione dei dinosauri, alligatori e
coccodrilli sarebbero perfettamente capaci di cavarsela ancora.
Tra le loro qualità più importanti c’è l’estrema lentezza del
metabolismo, che consente loro di andare in “brumazione”
(condizione simile al letargo) superando siccità e scarsità di cibo.

HYDRA
RANA DEL LEGNO Lungo meno di 10 mm, questo minuscolo
Diffuso soprattutto in Nord America, durante gli organismo tentacolare è simile agli anemoni
inverni più freddi questo piccolo anfibio riesce di mare e si trova in stagni, ruscelli e fiumi.
a diventare un pezzo di ghiaccio e a fermare Il suo punto di forza è lo stesso del mostro
il suo cuore per ben sette mesi, tornando a mitologico da cui prende il nome: l’hydra
vivere normalmente quando la temperatura si può rigenerare infatti le proprie cellule
alza. Un “superpotere” utilissimo in circostanze quando ha bisogno di sopravvivere in
estreme, come un inverno nucleare. situazioni avverse.

SCARAFAGGI E SCARABEI
Mangiano tutto, resistono a medicinali,
pesticidi e persino alla bomba atomica:
gli scarafaggi e alcuni tipi di scarabei
possono reagire bene a scenari
apocalittici. Tra tutti, spicca lo scarabeo
dalla corteccia piatta (Cucujus clavipes),
tipico delle foreste del Nord America e
resistente a temperature bassissime.

122 | Focus
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Quanti
tirannosauri
sono esistiti?

AdobeStock (9)
TARDIGRADI
Considerate creature “indistruttibili”, i
I n tutto 1,7 miliardi: è quanto ha
calcolato Eva Griebeler,
ecologista evoluzionista
tardigradi sono invertebrati piccolissimi (la
dell’Università Johannes
categoria comprende diverse migliaia di
specie grandi al massimo 1,5 mm e diffuse Gutenberg di Magonza, in
in tutti i continenti). La loro conformazione li Germania, che ha corretto al
rende resistenti a qualsiasi catastrofe: dalla ribasso i risultati di un
mancanza d’ossigeno alle radiazioni nucleari. precedente studio dell’Università
della California a Berkeley. Il
modello realizzato nel 2021 dai
paleontologi elaborava diverse
variabili come la massa corporea
media degli animali, la densità
SCORPIONI della popolazione, la durata
Gli scorpioni possono adattarsi a media della vita, l’età della
temperature impossibili, tanto da rimanere maturità sessuale o il numero di
congelati nella notte e scongelarsi il giorno uova deposte. Gli scienziati
dopo senza problemi. Non bastasse,
PG possiedono uno straordinario metabolismo,
hanno concluso che ogni
che può essere rallentato al punto di generazione di T. Rex era
consentir loro di resistere fino a un anno probabilmente composta da
mangiando pochissimo. 20mila individui, e che nel tempo
della loro esistenza, fra 68 e 65,5
VERME DIAVOLO milioni di anni fa, si sarebbero
Questa creatura dall’aspetto inquietante è avvicendate circa 125mila
una specie di nematode scoperta nel 2011 generazioni per un totale di 2,5
a più di tremila metri sott’acqua, dove miliardi di individui.
vive nella più completa oscurità senza
ossigeno, a livelli altissimi di pressione Generazioni. Ma secondo
e temperature estremamente basse. Griebeler i dati inseriti su tassi di
Tutte caratteristiche che lo renderebbero sopravvivenza, capacità di
indifferente alle catastrofi terrestri. deposizione delle uova e numero
di generazioni dei tirannosauri
erano sovrastimati,
probabilmente perché più simili
a quelli osservati negli uccelli e
nei rettili moderni.
La stima aggiornata, e più
realistica anche secondo gli
GaetanBorgonie/UniversityofGhent

MOSCERINO DELLA FRUTTA


Anche detto Drosofila, il moscerino della frutta scienziati di Berkeley, è dunque
rimane in vita appena trenta giorni, ma grazie di 1,7 miliardi di esemplari, in
alle sue dimensioni ridotte (appena 2 mm) può virtù di 90mila generazioni con
essere esposto a gradi altissimi di radiazioni
nucleari senza assorbirle e tollerandone un
19mila tirannosauri vissuti
livello 100 volte più alto rispetto agli esseri insieme in ciascuna di esse. R.M.
umani e a specie molto più grandi.

Focus | 123
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ANIMALI

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Perché all’improvviso i
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cani si mettono a correre?
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A un tratto sembrano posseduti: saltano, corrono in cer-


ly

chio, abbaiano, il tutto a gran velocità. La scienza chiama


ita

questi attimi di follia canina “momenti di attività casuale frene-


tica”: durano pochi minuti, sono più frequenti nei cuccioli e a
volte perfino “contagiosi” da un cane all’altro. I motivi non sono
ancora del tutto noti ma le cause più probabili pare siano la
noia, l’eccitazione dopo essere stati fermi a lungo, aver vissuto
un’esperienza complicata o la semplice manifestazione di feli-

AdobeStock (4)
cità: i momenti in cui avvengono più spesso sono prima di
dormire, dopo il bagno, il pasto o al rientro del padrone.
Movimento. Non c’è da preoccuparsi, ma da fare attenzione
a quando accade per capire quali sono gli eventuali fattori sca-

I cacatua suonano
tenanti: se per esempio succede spesso o in situazioni poco
opportune può essere il modo che Fido usa per esprimere il

la batteria?
bisogno di giocare e muoversi di più. È anche necessario
evitare che il cane faccia male a sé o agli altri quando
“impazzisce”: se per esempio morde o tira,
... E si fabbricano anche le bacchette! può essere una soluzione distrarlo
Nel 2017 si scoprì che non solo gli uomini con un gioco. E.M.
fanno musica ritmica: anche i cacatua
delle palme (Probosciger aterrimus) che vivono in
Australia, battono con “bacchette” tenute nel
becco sui rami dell’albero in cui hanno preparato il
nido, per attirare le potenziali partner. Adesso
Robert Heinsohn, dell’Australian National University
di Canberra, ha scoperto che i “musicisti”, ognuno
dei quali ha un suo ritmo preferito, si fabbricano
anche bacchette personalizzate per il concerto.
Strumenti. «Abbiamo analizzato 256 di questi
strumenti, fatti da 12 maschi: l’89% era costituito
da piccoli rami, mentre il resto da baccelli secchi»,
ha spiegato su Proceedings of the Royal Society B.
«Ogni cacatua mostrava preferenze individuali: ad
alcuni le bacchette piacevano lunghe ad altri corte,
ad alcuni grosse ad altri sottili, e così via. Ed erano
gli uccelli stessi, lavorandole con il becco, a dar Perché i serpenti
loro la forma finale preferita». A giudicare da quanto
osservato non sembra che i cacatua vicini si non hanno le zampe?
copino fra loro i modelli, ma forse imparano dai
padri come debba essere fatta una buona
bacchetta. Questa capacità di foggiare strumenti e
le preferenze individuali nelle scelte di ritmi e
P er uno studio pubblicato su Cell e condotto dall’Istituto di
biologia dell’Accademia delle scienze cinese, a privare i
serpenti degli arti è stata una serie di mutazioni a carico di un
bacchette, confermano le complesse capacità gene chiamato Ptc1, che negli altri vertebrati regola la formazio-
cognitive dei cacatua. A.S. ne delle zampe durante lo sviluppo embrionale. Infatti, nei topi
che presentano le stesse mutazioni gli arti risultano malformati.
Sequenze. Lo studio è stato condotto sequenziando il Dna di
14 specie di serpenti, appartenenti alle 12 famiglie che in totale
comprendono l’84% di tutte le specie presenti sul Pianeta. A
questi dati i ricercatori hanno aggiunto quelli già disponibili, e
relativi ad altre 11 specie. Da questa mole di informazioni è stato
possibile individuare anche altre caratteristiche genetiche che
rendono i serpenti così diversi dagli altri vertebrati. Per esempio,
la presenza di un solo polmone è legata a mutazioni presenti in
due geni (Dnah11 e Foxj11) che rendono simmetrico il corpo
degli altri animali, guidando quindi lo sviluppo di due polmoni.
Mentre variazioni sui geni responsabili della formazione dell’o-
recchio hanno reso i serpenti privi di padiglione auricolare, ma
molto sensibili alle vibrazioni del terreno. M.F.

124 | Focus
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PERCHÉ LE CAPRE HANNO
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LE PUPILLE ORIZZONTALI?
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LA STRANA FORMA DEGLI OCCHI PERMETTE LORO DI AVERE UN CAMPO VISIVO


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PIÙ AMPIO, TRATTO INDISPENSABILE PER CHI DEVE SFUGGIRE AI PREDATORI.


ita

L
a singolare forma degli occhi delle capre (e di numero- indicatori utili a capire se un animale è una preda o un pre-
se altre specie di ovini, bovini e cervidi) si è sviluppata datore, come dimostrato da uno studio pubblicato sulla ri-
per ragioni di sopravvivenza. Tipicamente, le pupille vista scientifica Science Advances, che ha analizzato a questo
degli animali in questione sono allungate in orizzontale, scopo più di 200 specie.
permettendo loro di osservare meglio ciò che li circonda e VERTICALI. L’evoluzione ha modificato anche la forma degli
offrendo un campo visivo più ampio e nitido. Il motivo? In- occhi dei predatori: gran parte di essi, da leoni e gatti do-
dividuare il prima possibile movimenti sospetti tra gli albe- mestici fino a coccodrilli e serpenti, è dotata di una pupilla
ri e i cespugli e sfuggire in tempi rapidi a eventuali agguati. verticale, che consente loro di valutare meglio la lontananza
La conformazione degli occhi può essere, infatti, uno degli dalla preda e coglierla di sorpresa. M.M.

A ME GLI OCCHI
Una capretta
domestica: la forma
orizzontale delle
pupille è comune a
molte altre specie.

Qual è la maggiore profondità


alla quale è stato filmato un pesce?
B en 8.336 metri sotto al livello del mare. A essere ripreso è stato un esemplare di pesce
lumaca (o almeno così si presuppone), intercettato dalle telecamere nell’agosto 2022,
all’interno della Fossa di Izu-Ogasawara, nell’oceano Pacifico, al largo delle coste giappo-
nesi. Protagonista dell’impresa è stato un team di ricercatori della Tokyo University, che si è
avvalso di un sistema di telecamere collegato a una serie di esche posizionate lungo
un’asta, al fine di attrarre possibili forme di vita marina.
Lento ma robusto. Il minuto esserino non è stato catturato, ma a suggerire che possa
trattarsi dell’esemplare descritto, appartenente alla famiglia Liparidae, è stata la somiglian-
za con altri pesci rimasti intrappolati qualche centinaio di metri più in alto, nella colonna
University of Tokyo

d’acqua della vicina Fossa del Giappone (a 8.022 metri). Il precedente record apparteneva
a un’altra creatura della stessa specie, fotografata a 8.178 metri di profondità nella Fossa
delle Marianne, a largo delle Filippine (foto). S.V.

Focus | 125
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TECNOLOGIA

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COME FUNZIONA
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UN GRATTACIELO
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MANGIA-POLVERE?
AVRÀ APERTURE CHE FARANNO DA FILTRO E NE SARANNO

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EDIFICATI DIVERSI, SULL’ARTERIA PRINCIPALE DI DUBAI, PER
PROTEGGERE GLI ABITANTI DALLE TEMPESTE DI SABBIA.

S
orgerà a Dubai, la più popolosa città degli Emirati Arabi Uniti, famosa
per il lusso ma anche per le enormi tempeste di sabbia che la flagella-
no nei mesi caldi. Il verificarsi di questi fenomeni sconvolge i ritmi e

Quali sono
le attività della città, ma soprattutto può provocare problemi respiratori alle
persone. Gli architetti dello studio di design iraniano Kalbod hanno quindi

gli oggetti
ideato il progetto Absorbent Sandstorm Skyscraper, che prevede l’edifica-
zione di 25 torri in vetro in grado di filtrare le tempeste, neutralizzandone

da tenere
le particelle di polvere nocive.
PANNELLI. Le torri sorgeranno sulla strada principale di Dubai e si poten-

lontano
zieranno a vicenda. La struttura principale di ogni torre è formata da due
profonde cavità, per assorbire le particelle di polvere grazie al magnetismo,

dal modem?
rimuovendone così le cariche elettriche. La sabbia entra nelle cavità attra-
verso fori che si apriranno in varie misure, in base all’intensità della tempe-
sta, e rimane attaccata ai pannelli posti dentro le cavità. L’apertura inferiore
della torre è più grande, poiché le particelle di sabbia a basse altezze dal suolo
hanno dimensioni e peso maggiori.
Roberto Mammì
P er avere una rete ottimale senza
interferenze è bene che il router sia
tenuto a distanza da ciò che può
alterare il percorso del segnale wi-fi, per
esempio un acquario o qualsiasi grosso
CURVE E FORI contenitore d’acqua perché questa può
Il progetto di uno assorbire le onde radio (quando piove a
degli edifici “filtranti” dirotto la copertura può peggiorare per
che saranno lo stesso motivo). Specchi e altri oggetti
costruiti a Dubai. metallici possono deviare il segnale e
creare “zone morte” perfino vicino al
modem, così come oggetti molto
voluminosi possono “coprire” la rete:
meglio quindi che la via verso i
dispositivi sia il più possibile libera.
Cordless. Da tenere lontano anche i
telefoni cordless, che operano sulle
stesse frequenze dei router e possono
dare interferenze; lo stesso vale per il
forno a microonde, che potrebbe
perdere un poco di radiazione e alterare
la connessione di rete dello
smartphone o del notebook nelle
vicinanze. I dispositivi bluetooth come
casse o cuffie senza fili possono
anch’essi disturbare il segnale, se li
piazziamo vicini al modem, ed è meglio
che nei pressi ci siano solo gli strumenti
elettronici che vogliamo connettere
Kalbod Design Studio

alla rete: tutti gli altri, dai baby monitor


alle lampadine fluorescenti,
possono emettere frequenze che
disturbano il wi-fi. E.M.
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Shuo - stock.adobe.com
Quanta acqua consuma
l’intelligenza artificiale?

phonlamaiphoto - stock.adobe.com
T anta, come svela un recente studio dell’Università della California,
Riverside. Per esempio, porre tra le 20 e le 50 domande a ChatGPT (tra
le Ai più usate) equivale a consumare mezzo litro d’acqua. Questo perché
le complesse operazioni svolte dall’Ai implicano un notevole consumo di
energia elettrica, che genera molto calore: per raffreddare i server presenti
nei data center, evitandone il surriscaldamento, si utilizzano quindi ingenti
quantità d’acqua (il solo “training” di ChatGPT-3 – ora siamo alla versione
4 – ne ha consumati 700.000 litri). Le auto volanti
Problematica crescente. Tra il 2021 e il 2022, il suddetto consumo di
acqua è aumentato del 34% (continuando a crescere nel 2023), faranno troppo
riguardando non solo l’Ai, ma in generale tutto il sistema dei server. Non a
caso, le grandi aziende informatiche stanno studiando nuovi metodi di
raffreddamento, addirittura con l’obiettivo di arrivare a restituire alle fonti
rumore?
di acqua più liquido di quello prelevato (si parla in proposito di soluzioni
“water positive”). M.L. S e si diffonderanno nei nostri
cieli, è probabile che il loro
rumore sarà fonte di stress. Lo
suggerisce un esperimento
dell’Università di Nagoya (Giappone)
i cui partecipanti hanno guardato
video che simulavano il passaggio

Qual è il mezzo con


delle auto volanti: i video sono stati
realizzati per trasmettere la

ruote con l’accelerazione


sensazione che un’auto volasse
15 metri sopra la loro testa, a una

più potente?
velocità di 25 km all’ora. L’audio, il
cui volume variava a ogni proiezione,
consisteva in registrazioni del

N on è né una vettura di Formula 1 e neanche un mezzo di una


qualsiasi altra categoria professionistica. Si tratta, invece, della
Formula Student, monoposto elettrica riservata a vari campionati
rumore emesso da un drone.
Il livello di stress degli spettatori
è stato misurato osservandone
universitari. Il nome dell’auto è Mythen (foto) ed è stata progettata l’attività cerebrale con
dagli studenti dell’ETH di Zurigo e da quelli di Scienze Applicate di l’elettroencefalogramma e con un
Lucerna; questa scheggia accelera da zero a 100 km/h in 956 questionario.
millesimi di secondo nello spazio di appena 12,24 metri. Fastidio latente. Si è scoperto
Come nessuna. L’incredibile accelerazione della Formula Student è che lo stress percepito e quello
possibile grazie a un motore da 326 CV montato su un telaio pesante cerebrale avevano un andamento
appena 137 kg e in grado di generare una potenza di 240 kW. Per diverso. Il primo aumentava e
paragone, l’auto campione del mondo, la Red Bull di Max Verstappen, diminuiva in proporzione al rumore,
impiega 2 secondi a raggiungere quota 100. Infine, per una Formula E mentre il secondo restava elevato:
(categoria di auto elettriche) servono 2,8 secondi. S.V. dopo l’esposizione a un forte
rumore, non scendeva all’abbassarsi
del volume. Quindi, l’inquinamento
ALESSANDRO DELLA BELLA

acustico può continuare ad avere un


effetto dannoso inconsapevole.
Anche per questo, i ricercatori
ritengono prioritario che gli ingegneri
aerospaziali si concentrino nel
rendere le future auto volanti più
silenziose possibile. M.Z.

Focus | 127
m
co
SOCIETÀ

.
so
TRADIZIONE
di
C’è un Paese
La polizia a cavallo
ra
La Danimarca. Qui, per vanta una lunga

senza bulli?
fronteggiare il disagio tradizione storica
pa

ed è ancora in uso
giovanile fonte del
in diverse città
ly

bullismo, è stato introdotto nelle


italiane.
ita

scuole un insegnamento
apposito: quello dell’empatia,
ossia dell’attitudine a “sentire” il
prossimo e a mettersi nei suoi
panni. Tale materia è stata resa
obbligatoria a partire dal 1993,
con lezioni di un’ora a settimana
in cui gli alunni, dai 6 ai 16 anni,
possono confrontarsi sulle
proprie problematiche.
Empatia. I danesi hanno
affrontato il bullismo non come
una colpa individuale, bensì
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come effetto delle dinamiche di


gruppo. Statistiche alla mano,
tale atteggiamento non “punitivo”,
che punta sul senso di comunità
(fællesskab), ha fatto sì che i bulli
siano molto rari. M.L.

Cos’è il movimento No Wash?


L avare troppo i vestiti, così come se stessi, fa male alle persone ma
soprattutto al Pianeta. Al movimento No Wash, letteralmente “no
lavaggio”, aderiscono migliaia di persone, tra cui star come
Leonardo DiCaprio e Brad Pitt, che hanno scelto di ridurre il
consumo dell’acqua per lavarsi e pulire i vestiti indossati.
Meno docce. In nome della lotta al riscaldamento
globale, e di uno stile di vita sostenibile, si ricorre
quindi a metodi e prodotti alternativi all’acqua e Perché,
ai detergenti chimici: poche, velocissime
docce, deodoranti ascellari a base di aceto o oggi, in tanti
likoper - stock.adobe.com

vodka per tenere lontani i batteri, jeans che


non si lavano ma vengono appesi all’aria, non credono
aceto per deodorare le t-shirt di tanto in
tanto. Secondo i “no wash”, infatti,
l’elevata frequenza con cui facciamo
alla scienza?
docce e bucati è immotivata:
riducendo queste attività non solo si
risparmia acqua, ma si utilizza anche
P
uò essere colpa anche di noi divulgatori scientifici, e del nostro sforzo
di semplificare temi molto complessi per renderli più comprensibili al
pubblico, soprattutto sui social o nei dibattiti in televisivi. Molte persone però
meno elettricità e detersivi, non ne ricavano la sensazione di “saperne qualcosa di più”, che sarebbe
emettendo così una minore quantità l’obbiettivo del divulgatore, ma di padroneggiare questi argomenti. Questo
di gas serra. credere di essere esperti in qualcosa, mentre invece se ne sa poco, si chia-
In compenso si preferisce indossare ma effetto Dunning-Kruger. Cristina Mendonça, fisica di Lisbona, su Nature
capi in tessuti naturali, come cotone Human Behavior ha spiegato la genesi di questo effetto. «Nei 30 studi con-
denim e lana, che possono essere siderati si ponevano domande scientifiche a persone delle quali era noto il
lavati con frequenza inferiore rispetto grado di istruzione, chiedendo loro di rispondere vero, falso o non so: chi
agli indumenti, composti per lo più da univa molti errori a pochi “non so”, si poteva considerare vittima del D-K».
fibre sintetiche. R.M. Sapere di non sapere. Dalla ricerca è risultato che questo fenomeno,
comunque, non colpisce i più ignoranti, né i più colti, ma coloro che
hanno soltanto un’infarinatura di nozioni scientifiche. Superando
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quel livello di conoscenza, l’effetto Dunning-Kruger diventa


via via più raro perché si comincia a capire la comples-
sità dei temi scientifici e si acquista la virtù del
dubbio». A.S.
m
co
PG

.
so PERCHÉ I POLIZIOTTI
di DIPENDE DAI
LUOGHI E DALLE
ra
SITUAZIONI, MA IN

IN ALCUNE CITTÀ USANO


pa

MOLTI CASI LA
LORO PRESENZA
ly

ANCORA I CAVALLI?
PUÒ ESSERE
ita

UTILISSIMA.

L
a polizia a cavallo serve a controllare intervenire in caso di manifestazioni vio- IN SELLA. Soprattutto, i cavalli possono
meglio il territorio e, in alcuni casi, lente che mettono in pericolo i cittadini. facilmente essere guidati in strade stret-

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a intervenire in modo più rapido Anche perché, essendo i cavalli di grandi te, vicoli o marciapiedi, al contrario del-
ed efficace in zone della città impervie, dimensioni, generalmente inducono nel- le auto che costringono i poliziotti a fare
o in aree verdi come i parchi, dove auto le persone il timore di essere calpestate, manovre che causano perdite di tempo in
e moto non possono andare. Inoltre, in spingendole a una maggiore tranquillità caso di inseguimenti.
questo modo i tutori dell’ordine possono in prossimità dell’animale. Ilaria Prada

Quanto tempo si passa a pianificare vacanze?


P iù di due giorni (in media 53 ore) all’anno, per via dell’indecisione sulla
destinazione. La generazione Z (nati tra il 1995 e il 2010) è la più
dubbiosa, dedicando tre giorni (72 ore) all’anno alla decisione. I boomer
(tra il 1945 e il 1964) progettano i viaggi due volte più in fretta (37 ore).
Tutto questo tempo è accompagnato da uno stato d’animo negativo per
la cosiddetta “Travel FOBO” (“Fear of better options”), la paura di fare una
scelta senza aver considerato opzioni migliori. Un timore alimentato dalla
grande varietà di proposte a cui si è sovraesposti anche tramite i social.
Che ansia! Risulta da un’indagine di un tour operator inglese (First
Mego-studio - stock.adobe.com

Choice), con cui si è stabilito che il 40% delle persone si sente oppresso
dall’ansia di decidere dove trascorrere le ferie e che il 41% la ritiene una
delle scelte più stressanti. Il 39% si sente sopraffatto dal caos del tenere
sui propri dispositivi più schede aperte riguardanti le vacanze e il 23%
considera più di 16 destinazioni prima di prenotare. M.Z.

Focus | 129
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AMORE E SESSO

.
so
di
ra
pa
ly
ita

AdobeStock (4)

COSA SONO I “QUATTRO


GLI AMORI NON FINISCONO
IN UN GIORNO: ECCO QUALI
SONO GLI ELEMENTI PIÙ

CAVALIERI DI GOTTMAN”? DISTRUTTIVI DI UN


RAPPORTO DI COPPIA.

N
ell’ambito delle relazioni amorose, i cosiddetti “quat- limitarsi a emettere grugniti e monosillabi. Purtroppo siamo
tro Cavalieri di Gottman” rappresentano quattro di fronte al livello finale del modello a cascata, quello in cui
comportamenti che, se messi in atto uno dietro l’altro, la comunicazione viene azzerata in via definitiva e che butta
conducono alla distruzione della relazione stessa. In termi- l’altra persona fuori dalla propria vita. Per evitare che accada e
ni scientifici, il fenomeno si chiama “modello a cascata della salvare il rapporto è importante conoscere i quattro Cavalieri
dissoluzione relazionale” ed è stato elaborato dallo psicologo di Gottman e “frenare i cavalli” prima che sia troppo tardi.
John Gottman, professore della Washington University e co- Federica Campanelli
fondatore del Gottman Institute (Seattle).
Il primo Cavaliere pronto a sconvolgere la coppia è la costan-
te critica negativa rivolta al carattere e alla personalità del
partner. Essa si presenta attraverso frasi e affermazioni accu-
satorie che non lasciano alcuno spazio al dialogo positivo: «tu
non hai...», «tu non sei...», oppure «sei troppo...», «sei troppo
poco...» e così via. Se frequenti e reiterate nel tempo, tali di-
chiarazioni distruttive conducono inevitabilmente al secondo
Cavaliere di Gottman, ossia l’atteggiamento difensivo.
STRATEGIE. Mettersi sulla difensiva potrebbe apparire un’ef-
ficace strategia di difesa dalle continue critiche, tuttavia si
tratta di un comportamento controproducente perché non fa
altro che allontanare ancor di più i componenti della coppia,
trasformandoli in “vittima” e “carnefice”. Tutto ciò, oltre a
chiudere ulteriormente ogni canale di comunicazione effica-
ce, agevola l’arrivo galoppante del terzo Cavaliere di Gottman:
il disprezzo. Infatti, nel momento in cui scatta un senso di su-
periorità in uno dei due partner (generalmente nel “carnefi-
ce”), c’è il forte rischio che con esso emergano forti sentimenti
di disprezzo, che verbalmente si manifestano attraverso fra-
si derisorie e frecciatine in apparenza innocenti, battute
sarcastiche, parole di svalutazione o, peggio, diffama-
torie. Ma il disprezzo può rivelarsi anche in maniera
più subdola attraverso alcuni gesti molto fastidiosi
come roteare e alzare gli occhi al cielo, accenna-
re un ghigno in risposta alle parole del partner,
scuotere il capo. Quarto e ultimo Cavaliere, ASCOLTAMI!
colui che annuncia l’imminente distruzione Litigare, se serve poi
del rapporto, si chiama ostruzionismo. a capirsi meglio, non
Fare ostruzionismo al partner significa è la cosa peggiore
alzare un alto muro contro di lui/lei, che può capitare a
evitare intenzionalmente ogni contat- una coppia...
to, usare il trattamento del silenzio o

130 | Focus
m
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Qual è il significato evolutivo
.
so
della masturbazione?
di
ra

L’ autoerotismo è comune in tutto il regno animale, ma è molto


pa

diffuso tra i primati, compresi gli esseri umani. È molto probabile,


ly

quindi, che fosse praticato anche dall’antenato comune di tutte le


ita

scimmie. Ecco perché gli scienziati si sono interrogati su quale possa


essere il suo scopo evolutivo.
Ipotesi. Un gruppo di scienziati dell’University College di Londra ha
esaminato 246 articoli accademici e 150 comunicazioni di primatologi
e guardiani dello zoo. E ha formulato tre ipotesi sullo scopo della
masturbazione. La prima: mantiene l’eccitazione prima di un rapporto
sessuale: è una tattica utile per i maschi di basso rango, che potrebbero
essere interrotti durante la copulazione. La seconda: consente di
eliminare lo sperma “inferiore”, lasciando sperma fresco e di alta qualità
disponibile per l’accoppiamento. La terza: riduce la probabilità di
contrarre infezioni sessuali, consentendo di pulire l’uretra (sito

AdobeStock
primario di infezione) con l’eiaculato. La ricerca è stata pubblicata
sulla rivista Proceedings of The Royal Society B. Gli autori
non hanno fatto ipotesi sulle funzioni della masturbazione
femminile: sono necessari più dati per
comprenderla. V.T.

Dove si avverte l’amore?


T utti i tipi di amore, compresi quello per i figli e
per gli amici, vengono avvertiti nella testa e, più
o meno estesamente e intensamente, nel petto.
L’amore passionale e quello romantico, però, si
sentono con forza anche nell’addome,
diffondendosi in tutto il corpo. È emerso da uno
studio del Dipartimento di neuroscienze e
ingegneria biomedica della Aalto University
(Finlandia), che ha permesso di mappare 27 tipi di
amore, tra cui anche l’amore per gli animali e per la
natura. I partecipanti hanno colorato una silhouette
del corpo umano per mostrare dove sentivano
ciascun tipo di amore e hanno riferito quanto il
sentimento era intenso fisicamente e mentalmente.
Passione ardente. Si è visto che tanto più un tipo
di amore è avvertito fortemente nel corpo, quanto
più risulta piacevole e acuto anche nella mente. E
che l’amore passionale è in assoluto la forma di
amore più potente: accende un fuoco nella testa,
nel petto e nell’addome, fino all’inguine, e si
propaga ovunque. Mandando la mente in tilt. M.Z.
AdobeStock

Focus | 131
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STORIA

.
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di
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pa
ly
ita

LEGGENDA
Robin Hood, una
volpe nel cartone
animato Disney,
rubava ai ricchi per

Mondadori Portfolio
dare ai poveri.

Cosa produssero A ll’inizio, una spaventosa ondata di violenza. “All’invenzione della città”,

le prime città
tuttavia, si devono tutti i progressi scientifici e culturali: scrittura, matematica,
leggi, filosofia, ecc. Ma il passaggio fra il vivere in piccole tribù nomadi a quello di

della storia?
coabitare in agglomerati urbani, in cui si era costretti a stare a stretto contatto
con estranei, non fu indolore. Lo ha scoperto Joerg Baten, storico dell’Università
di Tubinga, che su Nature Human Behaviour ha analizzato le cause di morte di
3.359 persone vissute in Medio Oriente e Turchia fra 14.000 e 2.500 anni fa.
Tagli e fratture. «Abbiamo scoperto che le violenze fra persone, indicate da
fratture da corpi contundenti, tagli da lama (foto) o punte di freccia nelle ossa, erano
Joachim Wahl/University of Tübingen

relativamente rare fra 14.000 e 6.000 anni fa, ma schizzano verso l’alto fra 6.000 e
4.000 anni fa circa, proprio nel periodo della nascita delle prime città». In seguito la
violenza si ridusse, forse perché i cittadini avevano imparato a convivere più
pacificamente, «ma riesplose nel 1200 a.C., a causa delle carestie e dei tumulti
sociali che produssero il crollo di diverse società, restando poi alta fino al 500 a.C.».
Insomma, vivere in città non è mai stato tutto rose e fiori, ma inizialmente era
piuttosto bastonate e pugnalate. A.S.

132 | Focus
10 co
m
“ROBIN HOOD”,
.
so
di
BANDITI GENTILUOMINI
ra
pa

REALMENTE ESISTITI
ly
ita

COMPARSO PER LA PRIMA VOLTA IN UN POEMA INGLESE DEL 1377 E ISPIRATO FORSE AL
FUORILEGGE DEL XIII SECOLO ROBERT HOD (OPPURE AL CONTE ROBIN DI HUNTINGDON,
VISSUTO NELLO STESSO PERIODO), ROBIN HOOD È IL PIÙ FAMOSO “BANDITO
GENTILUOMO”. MA NON È IL SOLO: DALL’ANTICA ROMA AL VECCHIO WEST, ALTRI
PERSONAGGI SIMILI HANNO POPOLATO LA STORIA. A cura di Massimo Manzo

1 BULLA FELIX (III secolo d.C.)


Stando allo storico Cassio Dione, nel corso
del regno dell’imperatore Settimio Severo (193-
di galante gentiluomo (soprattutto con le sue
vittime donne). Tale reputazione non lo salvò né
dalla cattura, né dall’impiccagione, avvenuta
anni, dopo la morte divenne un’icona popolare,
assumendo le vesti di bandito gentiluomo vicino
ai poveri.
211 d.C.) per due anni Bulla Felix scorrazzò dopo dieci anni di latitanza.
lungo la via Appia al comando di una banda di
600 uomini, derubando i viaggiatori più ricchi e
beffando le autorità con astuzie e travestimenti, 5 ROB ROY MACGREGOR (1671-1734)
Interpretato dall’attore Liam
8 STEFANO PELLONI (1824-1851)
Figlio di una famiglia di
“passatori” (traghettatori fluviali),
prima di essere catturato e condannato a essere Neeson in un famoso film del 1995, Stefano Pelloni nacque a
divorato dalle belve. lo scozzese Rob Roy MacGregor Boncellino (Ravenna) e a poco

Mondadori Portfolio
divenne un fuorilegge dopo che più di diciott’anni era già a capo

2 ROGER GODBERD (XIII secolo)


L’inglese Roger Godberd ebbe una vita
il duca di Montrose lo ridusse
sul lastrico, bruciandogli la casa.
di una banda criminale. Qualche
anno dopo finirà ucciso in una

Mondadori Portfolio
quasi identica a quella di Robin Hood: nato Adorato già quando era in vita, sparatoria, ma nonostante i suoi
intorno al 1230, divenne un fuorilegge dopo aver fu catturato nel 1722 e graziato delitti venne in seguito idealizzato,
servito il conte di Leicester, capo di una rivolta cinque anni dopo, vivendo in pace tanto che il poeta Giovanni Pascoli lo definì
(fallita) contro re Enrico III. Fuggito nella foresta per il resto dei suoi giorni. “passator cortese”.
di Sherwood, radunò una banda rapinando
monasteri e viandanti, venendo catturato (e
forse graziato) intorno al 1270. 6 JURAJ JÁNOŠÍK (1688-1713)
Noto come il “Robin
Hood slovacco”, dopo aver
9 CHARLES BOWLES (1829-1888)
Nato in Inghilterra, ma
trasferitosi bambino negli Usa,

3 GHINO DI TACCO (XIII-XIV SECOLO)


Attorniato da un alone mitico
e menzionato anche da Dante e
combattuto con l’esercito
asburgico Juraj Jánošík si
diede alla macchia formando
tra il 1870 e il 1880 Charles
Bowles, noto come Black Bart,
fu l’assalitore di diligenze più
Boccaccio, Ghino di Tacco nacque una banda attiva tra i monti elegante ed educato d’America
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intorno al 1265 da una nobile della Slovacchia. Celebre per i (aveva persino velleità poetiche
famiglia senese, stabilendosi poi suoi atteggiamenti cavallereschi, e lasciava note in versi al termine
nella rocca di Radicofani (Siena), divise le sue ricchezze con i poveri, prima delle rapine). Nessuno riuscì mai a catturare
da dove faceva partire le sue di essere catturato e giustiziato. Ancor Bowles, che si dileguò nel nulla nel 1888.
Alamy/Ipa

scorribande: la causa della sua oggi, è onorato come eroe nazionale.


morte rimane incerta, ma per alcuni
sarebbe stato ucciso mentre sedava una rissa.
7 NEZUMI KOZO (1797-1832)
Operaio giapponese vissuto a
10 JOHN DILLINGER (1903-1934)
Celebre per la sua eleganza,
durante le rapine in banca

4 CLAUDE DUVAL
(1643-1670)
Edo, Nakamura Jirokichi (noto con
il soprannome di Nezumi Kozo,
l’americano John Dillinger dava
fuoco ai registri contabili così da

Mondadori Portfolio
Mondadori Portfolio

Francese di origini normanne “piccolo ratto”) divenne uno dei cancellare i debiti delle persone
emigrato in Inghilterra, aldilà della ladri più famosi e astuti del Paese, con problemi. Arrestato nel 1934,
Manica Claude Duval si guadagnò commettendo oltre 100 rapine. riuscì a evadere ma pochi mesi
una taglia sulla testa e la fama Arrestato e decapitato a soli 36 dopo fu catturato e ucciso dall’Fbi.

LA DOMANDA DEL LETTORE da Francesca Gentile Chi inventò il carrello della spesa?
F u lo statunitense Sylvan Nathan Goldman (1898-1984) a inventare il carrello della spesa,
da lui introdotto per la prima volta nei suoi negozi nel 1937: questo ex addetto agli
approvvigionamenti nell’esercito si era infatti reinventato uomo d’affari comprando
supermercati. Nel 1936, mentre si lambiccava il cervello su come aiutare a fare la spesa le
sue clienti, alle prese con bambini e sporte, aveva avuto l’idea di applicare a una sedia
pieghevole una cesta sulla seduta e le rotelle sulle gambe.
Rotelle. L’invenzione, semplice e geniale, ci mise un po’ a prendere piede. Per gli uomini
era poco virile trascinare quello che sembrava una carrozzina per bambini, le donne forse
non lo apprezzavano per lo stesso motivo (ne avevano già una da portare in giro). Ma poi la
creazione di una catena di montaggio per intrecciare, piegare e saldare il tubolare metallico
con cui si fabbricavano i carrelli aprì a Goldman la strada per il brevetto. Una accorta politica
Mondadori Portfolio

di marketing fece il resto e gli consentì di lanciarli in tutto il Paese. Negli anni sono diventati
impilabili, di plastica, colorati, corti, lunghi, hanno guadagnato griglie porte-enfant e ganci
porta-borsa, ma nessuno ha inventato ancora qualcosa di meglio per fare la spesa. L.D.S.

Focus | 133
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STORIA

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so
di
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Chi erano i logografi?
pa

N
ly

ell’antica Grecia, il termine logografo (da lógos, “discorso” e graphè, “scrittura”),


ita

indicava sia i “prosatori”, contrapposti ai poeti, sia i retori incaricati di scrivere orazioni
giudiziarie a pagamento per conto di altri. Nel mondo ellenico, infatti, non esistevano
avvocati nell’accezione moderna: i protagonisti del processo (a prescindere dal loro ruolo
di imputati o accusatori) dovevano pronunciare da soli la propria arringa. Per risultare più
efficaci durante il dibattimento potevano farsi aiutare dai logografi che, grazie a sofisticati
artifici retorici, confezionavano discorsi pensati appositamente per convincere la giuria.
Disprezzati. Le orazioni dei prosatori più famosi giunte fino a noi (scritte da personaggi

Mondadori Portfolio
come Lisia, Isocrate e Demostene, vissuti nel V e nel IV secolo a.C.) sono autentici
capolavori letterari. Eppure, all’epoca, la professione in questione era considerata “veniale”
e giudicata con disprezzo rispetto a forme di scrittura più “alte”, come la poesia. M.M.

A quando risalgono
le impronte umane
più antiche?
L e più remote hanno ben 1,2 milioni di anni e sono state
rinvenute a Melka Kunture (Etiopia) da scienziati
dell’Università La Sapienza di Roma, dell’Università di
Cagliari e della britannica Bournemouth University.
Conservate grazie a una colata lavica che le ha ricoperte,
erano state lasciate probabilmente da bambini o adolescenti
di Homo erectus su un terreno paludoso o fluviale.
Altamura et al.

Famiglia europea. Sul nostro continente, le impronte più


antiche hanno 300.000 anni e provengono da un sito nei
pressi di Schöningen, in Germania (nella foto). Secondo gli
archeologi dell’Università di Tubinga, due tra le diverse
tracce rinvenute sono di bambini, indizio che suggerisce
come l’intero gruppo di orme appartenesse a una famiglia,

Qual è stato il
probabilmente intenta a raccogliere frutti nei pressi
di uno specchio d’acqua. Il luogo di ritrovamento e la

momento migliore
datazione al carbonio 14 fanno ipotizzare che i segni
appartengano al cosiddetto Homo heidelbergensis, unica

nella storia per vivere?


specie umana vivente nell’Europa Centrale nel tardo
Pleistocene Ioniano. S.V.

C’ è abbastanza accordo sul fatto che per un occidentale


il mondo attuale sia un posto comodo in cui vivere,
avendo a disposizione cure mediche, cibo e molto altro, ma in
merito al passato gli storici stanno tuttora dibattendo la que-
stione. Lo hanno fatto anche lanciando un sondaggio online
che ha dimostrato come la maggioranza delle persone pro-
penderebbe per l’antica Grecia. Molti si vedono a conversare
con Socrate e Aristotele, ma, sottolineano gli storici, per la
maggior parte della popolazione si trattava di tempi duri, in cui
chi era povero era anche considerato moralmente inferiore.
Salariati. Probabilmente si viveva meglio nell’Egitto dei fara-
oni: per erigere le piramidi, per esempio, pare non fossero im-
piegati schiavi ma lavoratori salariati, come provano le sepol-
Mondadori Portfolio

ture vicine a queste costruzioni. Nelle semplici tombe c’erano


birra e pane da portare nell’aldilà e i resti provano che anche a
questi umili lavoratori erano garantite una dieta ricca di protei-
ne e terapie mediche adeguate. E.M.
m
. co
so
di POTENZA
ra
L’esplosione nello
pa

stretto di Seymour:
ploverizzò 635.000
ly

tonnellate di
roccia.
ita

QUAL È STATA LA PIÙ GRANDE


ESPLOSIONE NON ATOMICA?
... AVVENNE PER DISTRUGGERE LE DUE CIME DI UNA MONTAGNA SOTTOMARINA CHE MINACCIAVANO LE IMBARCAZIONI.

F
u quella avvenuta nello stretto di crespata dai mulinelli e dalle correnti, orizzontale e infine risalendo con varie
Seymour (Canada), che separa la avevano affondato 300 navi. ramificazioni fino ai picchi. Ci vollero 3
terraferma dall’isola di Vancouver, ROCCE OSTINATE. Dal 1931, si tentò di anni per completarlo, poi vi furono por-
alle 9:31 del 5 aprile 1958. A saltare in aria trivellare le cime dall’alto, di segarle con tate 1.270 tonnellate di esplosivo la cui
furono le due cime della montagna sotto- cavi d’acciaio e di farle esplodere con ca- deflagrazione polverizzò 635.000 ton-
marina di Ripple Rock, che stavano solo a riche sottomarine: tutto vano. Funzio- nellate di roccia. Oggi le due cime arri-
3 e 7 metri dalla superficie. L’intervento nò, invece, l’idea di scavare un tunnel vano a 13,7 e a 15,2 metri sotto il livello
si rese necessario poiché dal 1875 questi sotterraneo scendendo a 150 metri di dell’acqua e non rappresentano più un
speroni, invisibili per via dell’acqua in- profondità, spostandosi poi di 720 in pericolo. S.V.

Cos’era il fischietto della morte?


S i trattava di un piccolo fischietto di origine azteca intagliato in argilla o
ceramica, modellato come un teschio in miniatura. La sua funzione è
ancora misteriosa, ma le teorie più diffuse ritengono che fosse utilizzato
durante riti religiosi, come funerali o sacrifici umani, per accompagnare i
defunti nell’aldilà. L’immagine del teschio richiama infatti Mictlantecuhtli,
divinità azteca degli inferi.
Suono lugubre. I primi fischietti della morte furono scoperti alla fine degli
anni Novanta, nel corso degli scavi archeologici di un tempio situato sotto
l’attuale Città del Messico e dedicato a Ehecatl, dio azteco del vento. Fu in
tale scenario che vennero fuori i resti di un ragazzo di 20 anni vittima di un
sacrificio umano. Il giovane era stato decapitato e accovacciato alla base
della scalinata del tempio: in una mano stringeva due fischietti. All’inizio
Alamy/Ipa

degli anni 2000, gli archeologi li hanno suonati notando che emettevano un
suono leggermente distorto, simile a quello del vento. M.M.

Focus | 135
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co
TE LO DICE MASSIMO

.
so
Massimo Cannoletta, divulgatore, viaggiatore e campione
di di quiz tv, cerca e svela curiosità in giro per il mondo
ra
pa
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ita

FIUME DI SANGUE
La riproduzione
in ferro delle scarpe
degli ebrei uccisi
e gettati nel
Danubio.

AdobeStock
PERCHÉ SUL DANUBIO CI SONO
TANTE SCARPE ARRUGGINITE?
A BUDAPEST, LUNGO IL FIUME, SONO STATE MESSE IN FILA te al fiume e il volto verso il carnefice. Una volta colpite cadeva-
60 PAIA DI CALZATURE DI FERRO: RICORDANO QUELLE no nel fiume che le portava via. Per questo all’epoca il Danubio
DEGLI EBREI CHE LÌ FURONO FUCILATI DAI NAZISTI. veniva chiamato “il cimitero degli ebrei”.

S
ono un toccante memoriale alle esecuzioni avvenute A MORTE. A volte i carnefici legavano le vittime tra loro in pic-
in Ungheria lungo il fiume durante la Seconda guerra coli gruppi e sparavano solo a una. Questa cadendo in acqua
mondiale. Durante il regime del terrore di Ferenc Sza- trascinava con sé ancora vive le altre, che sarebbero morte per
lasi, fondatore del Partito delle Croci Frecciate, razzista e filo- la temperatura gelida del fiume. Prima di morire a tutti veni-
nazista, decine di migliaia di ebrei furono deportati e migliaia vano fatte togliere le scarpe, bene prezioso durante la guerra.
furono trascinati sulle rive del Danubio per essere fucilati. Le Oggi sessanta paia di scarpe di ferro sparse lungo l’argine ricor-
vittime venivano messe in fila lungo l’argine con le spalle rivol- dano il sacrificio di migliaia di vittime innocenti.

Chi disegnò su un muro parigino questa meridiana?


N ientemeno che Salvador Dalí! Il genio del Surrealismo la realizzò come omaggio a un
amico che aveva un negozio nell’edificio in rue Saint Jacques e si presentò
personalmente per inaugurarla il 15 novembre 1966. Si fece trasportare fino all’altezza della
meridiana con Babou, il suo ocelot (il leopardo nano che l’artista teneva come animale
domestico e al quale era molto affezionato) e la firmò davanti alla folla accorsa per l’evento.
Bridgeman Images/Mondadori Portfolio

I baffi di Salvador Dalí. La meridiana rappresenta un volto umano a forma di conchiglia.


Saint Jacques, che dà il nome alla via, è San Giacomo, venerato a Santiago di Compostela,
e la conchiglia è il simbolo del pellegrinaggio, il celebre Cammino. Gli occhi sono blu e le
ciglia fiammeggiano come i raggi alla base del funzionamento dell’orologio solare. Le due
volute ai lati del collo ricordano i baffi arricciati di Dalí. Sicuramente da ammirare se ci si
trova nel Quartiere Latino di Parigi, ma senza fare affidamento sull’ombra dello gnomone
(l’asta che dovrebbe indicare l’ora), perché la meridiana non è accurata!

136 | Focus
m
. co
so
Dove si trovano gli “uccelli della pace”?
di
ra

I n Colombia, a Medellín, detta anche “la città dell’eterna primavera” grazie


pa

alle sue temperature miti durante tutto l’anno. Riscoperta dal turismo
ly

internazionale negli ultimi decenni, merita di essere menzionata per la sua


ita

vivacità culturale e per la natura incantevole che la circonda, ma nella sua


Plaza San Antonio due opere d’arte ricordano anche il suo passato
turbolento. Ce n’era solo una, l’Uccello, dell’artista colombiano più famoso
al mondo, Fernando Botero, nel giugno del 1995 quando i guerriglieri delle
FARC fecero esplodere proprio ai suoi piedi un carico di dinamite.
Pacificazione. L’attentato avvenne durante un concerto, causò 30 morti
e più di 200 feriti e sventrò la scultura. Il figlio di Botero all’epoca era
ministro della Difesa e il messaggio era chiaramente rivolto a lui. Nell’anno

Mondadori Portfolio
2000 Fernando Botero donò alla città una copia dell’originale, chiedendo
espressamente che fosse sistemata accanto ai resti dell’altra: un potente
monito al suo Paese, ormai avviato alla pacificazione, e alla città, che oggi
vive un momento di meritata popolarità.

Cosa si può vedere nel


Museo della sbornia?
I l primo museo dedicato alle sbornie (“Museum of
Hangovers”) si trova a Zagabria, città nota anche per aver
inaugurato il primo “Museo delle Illusioni”, esportato poi in
tutto il mondo, e il “Museo degli amori finiti”. Il percorso
SCANPIX SWEDEN

ricostruisce il ritorno a casa di una persona che ha bevuto


un po’ troppo: la camminata per strada, il giardino, il ritorno
a casa e infine, passando per il bagno, l’arrivo a letto.

Cosa sono i bunker


Lungo tutta la visita viene anche spiegato come l’alcol
danneggi la salute e gli svariati rimedi per la sbronza che

di Alfred Nobel?
vengono adottati nelle culture di tutto il mondo, prima di
una divertente sezione multimediale e interattiva.
Alcolici. Lo spirito del museo è decisamente goliardico,

S ono i siti degli esperimenti con la nitroglicerina


fatti da Alfred Nobel e si trovano a Vinterviken,
un sobborgo di Stoccolma. Vinterviken venne
ma non si promuove l’abuso dell’alcol, anzi, molte storie
narrate nell’esposizione ne illustrano gli effetti negativi.
All’arrivo in biglietteria si può provare a non pagare
scelta da Nobel come sede della sua fabbrica per l’ingresso sottoponendosi a una semplice prova: indossare
la vicinanza alla capitale e per le sue acque che un paio di lenti che fanno vedere come vedrebbe un
avrebbero consentito di trasportare gli esplosivi via ubriaco e centrare un bersaglio con una freccetta. Facile a
mare. Era anche isolata e circondata da colline, dirsi, praticamente impossibile a farsi.
quindi eventuali esplosioni accidentali non
avrebbero messo in pericolo la popolazione locale.
Nobel temeva molto questo rischio perché il suo
stesso fratello era stato vittima di una detonazione
accidentale nel corso di un esperimento.
Il premio Nobel. In quella occasione, alcuni
giornali, credendo erroneamente che fosse morto
Alfred, lo avevano descritto come un fabbricante di
morte. Sebbene il suo intento fosse produrre
esplosivi per realizzare tunnel nelle montagne, e
non armi per uccidere altri esseri umani, l’attacco
dei giornali lo mandò in crisi e lo portò a desiderare
di lasciare un’eredità differente all’umanità: così
istituì il Premio a lui intitolato. Oggi la fabbrica è
Getty Images

diventata un locale, mentre i bunker degli


esperimenti sono ancora visibili.

Focus | 137
m
co
NATURA Le piante possono
.
so morire di vecchiaia?
di
ra

A nche nelle condizioni ambientali migliori le piante, come gli


pa

animali, hanno un’aspettativa di vita massima che dipende


ly

dalla genetica. Alcune possono vivere millenni e in generale i


ita

vegetali sono capaci di crescita indefinita, ma a un certo punto


pure le piante vanno incontro alla senescenza, come gli animali:
accade quando la divisione cellulare rallenta fino a fermarsi, i
tessuti non possono essere rigenerati e l’organismo muore.
Telomeri. Un processo simile all’invecchiamento umano: pure
nelle cellule vegetali, per esempio, ci sono i telomeri, i cappucci
alla fine dei cromosomi che si accorciano man mano che passa
il tempo, e anche nelle piante alterazioni ormonali o fattori
ambientali possono agire sull’invecchiamento. Che avviene

AdobeStock
su scala di centinaia o migliaia di anni, ma prima o poi
porterà alla morte di vecchiaia perfino il Grande Nonno,
un cipresso cileno con un tronco di 4 metri di
diametro che con i suoi 5.400 anni è forse

Cosa è il parelio?
l’albero più vecchio del mondo. E.M.

I l suo nome deriva dall’unione dei termini greci pará


ed hélios, ossia “vicino al Sole”, ed è il disco
luminoso che a volte appare allineato orizzontalmente
AdobeStock

alla destra, alla sinistra del Sole o su entrambi i lati. Il


parelio, visibile ovunque nel mondo e in ogni
stagione, è un fenomeno ottico atmosferico prodotto
dalla rifrazione dei raggi solari attraverso nuvole di
alta quota, come cirri e cirrostrati, formate da cristalli
di ghiaccio. La luce che colpisce i piccoli cristalli
esagonali, orientati orizzontalmente e con uno
spessore fra 0,5 mm e 1 mm, subisce una doppia
deviazione in entrata e in uscita.
GHIACCIO. La particella di ghiaccio agisce quindi
come un prisma, rifrangendo il raggio solare in
diverse direzioni. Con una particolare inclinazione dei
raggi, in genere quando iniziano a essere bassi
sull’orizzonte, la luminosità viene rifratta dai cristalli
con un minimo angolo di deviazione di circa 158°, in
un alone con un raggio distante circa 22° dal Sole. Si
forma così una copia simmetrica del disco solare,
dalla minore luminosità, che in base alla lunghezza
d’onda della rifrazione può presentare differenti
sfumature di colore. E più è alto il Sole nel cielo, più la
distanza dei pareli dall’astro aumenta, rendendo così
il fenomeno più facilmente osservabile. R.M.
AdobeStock

POZZANGHERE
Una formica “a
mollo”: piogge
intense possono
decimarne la prole.

138 | Focus
m
. co
so
di
Esiste un’onda protetta
ra

dalla legge?
pa
ly
ita

L’onda in questione si forma in Perù, si chiama


Chicama ed è considerata un paradiso dai
surfisti. Per la precisione, essa prende vita
sulla costa settentrionale peruviana, presso il villaggio
di pescatori di Malabrigo, e, guardando terra, muove
da destra verso sinistra. È quindi un’onda “sinistra”,
categoria in cui risulta essere la più lunga al mondo,

AdobeStock
con i suoi oltre due km. Per proteggerla il governo
peruviano ha stilato una legge ad hoc (primo caso al
mondo). La norma impedisce l’alterazione, in qualsiasi chilometro dal bacino in cui si forma l’onda Chicama.
modo, del territorio e del paesaggio in cui nasce tale Negli anni seguenti, la stessa norma (“Ley de
meraviglia naturale. preservación de las rompientes apropiadas para la
Tutela allargata. Nello specifico, la legge n. 27280, práctica deportiva”) è stata quindi estesa ad altre
emanata nel 2000 e attuata dal 2013, ha stabilito che onde peruviane, con grande soddisfazione di
non si possa costruire nulla nell’arco di almeno un ambientalisti e surfisti. M.L.

IN UNA RISERVA TEDESCA SI È VISTO

COS’HA CHE IL CALO, COME L’AUMENTO,


DEL NUMERO DEGLI INSETTI, È LEGATO

CAUSATO LA
SOPRATTUTTO AL METEO.

P
rincipalmente il maltempo. Un

DIMINUZIONE paio di anni fa si seppe che fra il


1989 e il 2016 in una riserva natu-
rale tedesca l’abbondanza di insetti era

DEGLI crollata del 75%, dato poi riscontrato


anche in altre parti del mondo. Le ipotesi

INSETTI? per spiegare “il declino degli insetti” fu-


rono varie, prima fra tutte l’uso dei pesti-
cidi agricoli. Jörg Müller, ecologo della
Julius-Maximilians-Universität, ha vo-
luto però approfondire dopo aver notato
che nel 2022, nella stessa riserva tedesca,
il numero degli insetti era tornato molto
alto. Come ha scritto su Nature, «Nel de-
clino possono intervenire vari fattori, ma
in Germania il principale sembra essere
il meteo. Basta un’estate troppo secca o
una primavera troppo piovosa, e il nume-
ro di insetti crolla, ritornando alto se il
meteo è invece favorevole».
METAMORFOSI. La ragione è che gli in-
setti depongono sì miliardi di uova, ma
poi seguono metamorfosi che richiedo-
no settimane, con fasi molto delicate: se
qualcosa va storto in quel periodo gran
parte della prole muore. «Dal 2005 in poi
il meteo tedesco ha registrato una serie
di estati calde e siccitose, il che spiega
bene il dato del 2016. Ora si capirà se il
cambiamento climatico renderà più fre-
quente il meteo sfavorevole e se gli inset-
ti si adatteranno», conclude Müller.
Alex Saragosa

Focus | 139
m
co
ECONOMIA

.
so
di
ra

Quando
pa

sono nati i
ly
ita

bancomat?
S ulla questione esiste una
disputa ancora aperta. Di
certo si sa che la diffusione su
scala globale iniziò negli anni ’70,
dopo che uno sportello Atm
(Automated Teller Machine) fu
installato nel 1967 in una filiale
della banca Barclays di Enfield
Town, un sobborgo londinese a
nord della capitale britannica.
A progettarlo era stato
l’ingegnere scozzese John
Shepherd-Barron (1925-2010),
che ebbe l’idea un giorno in cui,
trovando la sua banca chiusa,
decise di inventare una macchina
in grado di elargire soldi a tutte le

10
ore, ispirandosi ai distributori di
caffè e cioccolata.
Rivale americano. A
contendere il primato a Barron
c’è però l’opera dello statunitense

FATTORI
di origine armena Luther George
Simjan (1905-1997), che negli
anni Trenta registrò a New York il

CHE INFLUENZANO
brevetto per un dispositivo simile
e nel 1960 riuscì a realizzarne un
prototipo. La macchina fece una
breve apparizione in una filiale
della City Bank di New York ma
fu presto abbandonata dato lo
LA BORSA
scarsissimo successo riscosso MILIONI DI INVESTITORI MUOVONO GLI INDICI DEL MERCATO AZIONARIO;
tra i clienti. S.V. LE LORO SCELTE SONO CONDIZIONATE DAGLI EVENTI PIÙ DIVERSI...

I 2
l mercato azionario è un sistema in- DISASTRI NATURALI. Un po’ come
credibilmente complesso nel quale avviene per le guerre, anche terre-
milioni di piccoli e grandi investitori moti, alluvioni ed eventi naturali cata-
gestiscono i propri capitali comprando strofici possono destabilizzare le eco-
o vendendo titoli e sperando di molti- nomie di interi continenti gettando nel
plicare i guadagni. Malgrado ogni in- panico i trader, che potrebbero decidere
vestitore agisca per conto suo, esistono di cambiare la propria strategia di inve-
degli eventi che per loro natura possono stimento facendo crollare (o schizzare
influenzare l’andamento degli indici di in alto) il valore di alcuni titoli.
Borsa. Ecco i principali.

1 GUERRE E TENSIONI GEOPOLITICHE.


Conflitti e preoccupazioni geopoliti-
3 DATI ECONOMICI UFFICIALI. Pe-
riodicamente, gli organi ufficiali
degli Stati comunicano dei dati eco-
che possono far oscillare in modo spa- nomici (come tasso di disoccupazio-
ventoso e inaspettato i prezzi di beni, ne, produzione industriale, abitudini
servizi e materie prime, nonché il valore dei consumatori): per loro natura, tali
in Borsa di aziende che dipendono da essi indicatori “muovono” le preferenze
(come per esempio le azioni delle com- degli investitori, spingendoli a com-
Getty Images

pagnie petrolifere, il cui prezzo è legato prare o vendere a seconda dei trend
al costo del greggio). economici generali.

140 | Focus
m
Quanti chili servono

. co
per non essere poveri?
so
di
S ei tonnellate l’anno. È la quantità media di cibo,
ra
carburante, vestiti e altre forniture per la persona
pa

che ci serve per condurre una vita dignitosa. È stato


calcolato per la prima volta dagli scienziati
ly

dell’Università di Friburgo, in Svizzera: i ricercatori


ita

hanno rielaborato una definizione standard di vita di


base creata nel 2017, secondo cui per vivere appena
al di sopra della soglia di povertà una persona ha
bisogno di 15 metri quadri di spazio vitale, condivisi
con altri tre componenti del nucleo familiare, una
quantità di cibo pari a 2.100 calorie al giorno,
elettrodomestici di base come una lavatrice e un
calorifero moderno, un telefono, un computer
portatile, un router e i mezzi per spostarsi.
Materie prime. È stata quindi stimata la quantità
approssimativa di materie prime coinvolte in ognuno
di questi oggetti e servizi, considerando sia gli
investimenti ingenti e una tantum, come l’acquisto di
una casa, sia i costi
ricorrenti. Risulato: per
evitare la povertà assoluta
agli 1,2 miliardi di persone
che ora vivono in
condizioni di estrema
indigenza, servirebbero 7,2
miliardi di tonnellate di
materie prime all’anno, pari
a circa 6 tonnellate pro
capite. Una quantità molto
inferiore ai consumi delle
WALL STREET
persone nei Paesi più

AKG_Images/Mondadori Portfolio
La Borsa di New ricchi: in Germania e Usa,
York: qui vengono ad esempio, si stima che il
scambiate azioni per consumo di materie prime
Shutterstock/orhan akkurt

miliardi di dollari possa superare le 70


ogni giorno. tonnellate pro capite
all’anno. R.M.

4 TASSI D’INTERESSE.A scadenze pre-


cise, le banche centrali delle princi-
pali potenze economiche annunciano il
re la più nota) porta con sé grandi op-
portunità di investimento in Borsa e
può determinare la crescita o il crollo
attesissimi e spesso riescono a far chiu-
dere in rosso o in verde gli indici di Borsa,
dispiegando i loro effetti per settimane.
rialzo o l’abbassamento dei tassi di inte-
resse con cui gli istituti bancari da loro
dipendenti potranno concedere prestiti:
di un gran numero di aziende, facendo
fluttuare l’andamento del mercato e
ispirando il comportamento di milio-
9 ELEZIONI (ED EVENTI POLITICI). Dai
golpe alle semplici elezioni, anche gli
eventi politici (soprattutto se riguarda-
si tratta di una decisione fondamentale ni di trader. no potenze economiche) fanno andare
per determinare l’andamento della Bor-
sa. 7 AZIONI (E PAROLE) DEI CEO. Le azio-
ni degli amministratori delegati di una
su o giù i principali indici azionari. Con-
siderate per esempio i diversi program-

5 EPIDEMIE. Come ha dimostrato il


Covid 19, le epidemie possono ar-
ricchire (o ridurre sul lastrico) stuoli di
grande multinazionale hanno spesso ef-
fetti incredibili in Borsa. Nel 2018, ospite
di un noto podcast, Elon Musk decise di
mi economici dei candidati alle elezio-
ni presidenziali degli Stati Uniti, più o
meno graditi agli “squali” di Wall Street.
investitori. Qualche esempio? Pensate
a chi ha deciso di comprare in tempo le
azioni delle aziende farmaceutiche pro-
fumare della marijuana e di colpo le azioni
di Tesla (la sua compagnia) persero più del
10%. Il motivo? Quella stravaganza fu in-
10 LE “PAGELLE” DEGLI ESPERTI.
Spesso analisti ed esperti valutano
i titoli delle principali aziende quotate in
duttrici dei vaccini o a come sono calate terpretata come un sintomo di debolezza. Borsa dando dei “voti” e consigliando o
le quotazioni delle compagnie aeree nel
periodo dei lockdown... 8 TRIMESTRALI. A proposito di ammi-
nistratori delegati, una delle occasio-
meno il loro acquisto: a seconda del tipo
di giudizio, le quotazioni delle azioni pos-

6 RIVOLUZIONI TECNOLOGICHE.
sviluppo di nuove tecnologie (come
Lo

l’intelligenza artificiale, tanto per cita-


ni in cui sono ascoltati è la presentazione
dei bilanci trimestrali: i conti delle mul-
tinazionali più importanti sono infatti
sono oscillare moltissimo, influenzando
il comportamento degli investitori.
Massimo Manzo

Focus | 141
m
co
SALUTE

.
so
di
ra
Shutterstock / Panchenko Vladimir
pa
ly
ita

A COSA
SERVONO
GLI
OSSITOCINA
ORMONI?SONNO, FAME, UMORE...
detto “ormone dell’amore”
IL NOSTRO BENESSERE
Prodotta da PSICOFISICO DIPENDE
Ipofisi
Funzione
DAGLI ORMONI.
Agisce come moderatore dello stress. A cura di Federica Campanelli
Durante il travaglio e il parto determina
la contrazione dei muscoli dell’utero,
stimola le contrazioni dei dotti galattofori
nella mammella che trasportano
il latte al capezzolo.
Perché è importante
Ha un forte impatto sui comportamenti
sociali, sessuali e materni. Il suo
coinvolgimento in diversi processi fisici
e comportamentali lo rende un ormone
utile al mantenimento del benessere
generale e delle relazioni sociali.

Come mai i capelli biondi diventano verdini


dopo un po’ di bagni in piscina?
N on a causa del tanto bistrattato cloro, o meglio non solo: è il solfato di rame
(CuSO4), disciolto in piccole quantità nelle piscine per prevenire la crescita di
alghe, a conferire alle chiome bionde degli amanti del nuoto quelle poco gradite
sfumature verdi. Succede ai capelli tinti e naturali, e pure ai castani, con la
differenza che in quel caso l’effetto è un po’ meno visibile. I cristalli di questo
composto sono di color verde-blu e quando il capello, specialmente se
danneggiato, entra in contatto con gli ioni di rame (atomi di rame carichi
positivamente e con elettroni extra) questi si legano alla cheratina, la proteina che
compone la fibra capillare, formando un legame stabile.
Cuffia. Il cloro ossida i capelli facilitando questo processo di assorbimento, ma
da solo non ha alcun potere colorante: quando in uno studio storico sui “capelli
verdi da piscina” del 1978 fu immersa una ciocca bionda in una vasca contenente
tunedin-stock.adobe.com

cloro, ma non solfato di rame, non si verificò infatti nessun effetto. Per chi va in
vasca regolarmente, la cuffia agisce da barriera proteggendo i capelli da tinte
indesiderate: e se il danno è già fatto, provate con uno shampoo anticloro, capace
di neutralizzare anche i residui metallici in eccesso, rame incluso. E.I.

142 | Focus
m
co
MELATONINA
ADRENALINA O EPINEFRINA detto “ormone del sonno”

.
so
Prodotta da Prodotta da
Ghiandole surrenali Epifisi
di Funzione Funzione
Regola il ciclo sonno-veglia;
ra
Aumenta la frequenza cardiaca,
il metabolismo e la glicemia; restringe è un antiossidante.
CORTISOLO
pa

i vasi sanguigni, dilata le vie aeree, Perché è importante


dilata le pupille. detto “ormone dello stress” Il suo aumento durante la notte induce
sonnolenza e facilita
ly

Perché è importante Prodotto da


Partecipa attivamente alle l’addormentamento, riduce i disturbi
ita

Ghiandole surrenali
cosiddette reazioni di “attacco o fuga”, Funzione derivanti dal cambiamento di fuso
poiché predispone, in brevissimo Mantiene i livelli di zucchero nel sangue, orario e aiuta il sistema
tempo, il nostro organismo a reagire aiuta a regolare la pressione sanguigna immunitario.
a una presunta minaccia arteriosa e il metabolismo; mantiene la
e a un’imminente attività forza muscolare, contribuisce a controllare
fisica intensa. l’equilibrio idrosalino, riduce le reazioni
infiammatorie dell’organismo.
Perché è importante
Svolge diverse funzioni vitali nel corpo
umano; tuttavia, livelli elevati e prolungati
nel tempo possono determinare
ESTROGENI ipertensione, accumulo
di grasso addominale
Prodotti da
e disturbi del sonno.

Shutterstock / Panchenko Vladimir


Follicoli ovarici nella donna
Testicoli nell’uomo
Funzione
Fondamentali per lo sviluppo e il
mantenimento dei tratti sessuali
secondari femminili nell’età adulta. TESTOSTERONE
Perché sono importanti Prodotto da
Favoriscono il deposito di grasso nelle

Perché è
Testicoli nell’uomo;
mammelle e nei fianchi, aumentano ovaie nella donna
le dimensioni del bacino, stimolano la Funzione

importante
secrezione dell’ormone della crescita Nell’uomo controlla lo sviluppo e il
e l’ovogenesi. Nell’uomo funzionamento degli organi sessuali.

avere amici
regolano la funzione erettile e Perché è importante
la spermatogenesi. Modula il tono dell’umore e
dell’aggressività, mantiene i livelli di
energia e favorisce il desiderio
sessuale. Gioca un ruolo cruciale
nella produzione di estrogeno
da adulti?
C
e aiuta a preservare oltivare amicizie in età
GRELINA la massa muscolare
detto “ormone della fame” e la densità ossea.
adulta ci aiuta a stare
meglio e allunga la vita. Per
Prodotto da
Stomaco e pancreas una meta-analisi pubblicata
Funzione su Plos Medicine su un
Controlla il rilascio degli ormoni della crescita campione di oltre 308.000
da parte dell’ipofisi. partecipanti, le persone prive
INSULINA
Perché è importante
Stimola l’appetito e partecipa al controllo Prodotta da di amici o con amicizie di
dell’omeostasi energetica, ossia il bilancio tra Pancreas scarsa qualità avevano il
l’energia assunta attraverso l’alimentazione e Funzione doppio delle probabilità di
quella consumata con l’attività metabolica Controlla il livello di zucchero nel sangue. morire prematuramente per
e fisica. Un eccesso o un’insufficiente Perché è importante
Facilita l’assorbimento
qualsiasi causa, comprese
produzione di questo ormone
può contribuire a disturbi del glucosio nelle cellule, dove viene malattie croniche e
alimentari e metabolici. utilizzata come fonte di energia. patologie cardiache.
Scarsa produzione Il dato è impressionante: i
di insulina o resistenza
rischi della solitudine sono
al suo effetto possono causare
patologie maggiori persino di quelli
come il diabete mellito. affrontati da chi fuma 20
SEROTONINA sigarette al giorno.
detto “ormone della felicità” Psiche. Altre ricerche
Prodotto da
hanno elencato i benefici di
Intestino e sistema nervoso centrale avere amici nella prevenzione
Funzione di gravi problemi di salute
Favorisce la motilità intestinale, mentale, come depressione
contribuisce alla sensazione di benessere, TUTTOFARE
Ormoni diversi e ansia. Tali vantaggi sono
regola il sonno e l’appetito.
Perché è importante contribuiscono alla più evidenti nel caso di
Trattandosi di un ormone molto regolazione rapporti intimi, in grado cioè
versatile, risulta essenziale dell’organismo e di fornire supporto sociale e
per il mantenimento dell’umore. compagnia. M.M.
della salute fisica e mentale.

Focus | 143
m
co
SALUTE

.
so
di
ra
pa

Voyagerix - stock.adobe.com
ly
ita

PERCHÉ
AD ALCUNE
PERSONE
MANI E PIEDI
CAMBIANO BRRRR...
Soffiare sulle

COLORE CON
mani gelate aiuta a
riscaldarle, come
anche strofinarle...

IL FREDDO?
LO INDAGÒ UN MEDICO PARIGINO, MAURICE RAYNAUD, DA CUI PRENDE IL NOME QUESTO FENOMENO: DIPENDE DA UNA
IPERREAZIONE DELLA CIRCOLAZIONE SANGUIGNA ALL’ABBASSARSI DELLA TEMPERATURA.

D
ipende dal cosiddetto “fenome- rendeva le loro mani pallide, se non ad- sanguigno: da qui il pallore. La cianosi
no di Raynaud”, una condizio- dirittura cianotiche. invece insorge se il sangue ristagna,
ne clinica descritta per la prima MANI BIANCHE O BLU. Tali manifesta- portando a un minore trasporto di os-
volta nella seconda metà dell’Ottocento zioni sono il risultato di una risposta sigeno e alla conseguente diminuzione
da Auguste Gabriel Maurice Raynaud eccessiva dell’organismo agli stimoli della temperatura locale, che viene av-
(1834-1881). Il medico parigino si accor- ambientali a cui è esposto. Quando au- vertita dall’organismo con una pungen-
se che alcuni suoi pazienti soffrivano di menta il freddo, le arteriole che irrora- te sensazione di gelo. Si stima che il fe-
un’alterazione della circolazione san- no le estremità degli arti si contraggo- nomeno di Raynaud sia osservabile nel
guigna al calare della temperatura, che no, provocando la riduzione del flusso 5-10% della popolazione. S.V.

Qual è il Paese più S e d’istinto state pensando agli Stati Uniti, sbagliate di
grosso: basandosi sul BMI – ossia l’indice di massa
“grasso” del mondo? corporea – che fissa a 30 punti il livello di obesità, e
considerando quello medio dei 204 Paesi del mondo
esaminati dall’IHME (Istituto per la Metrica e la Valuta-
zione della Salute), il primato spetta alle Isole Samoa
Americane, che primeggiano sia tra le donne, con un
valore medio di 35,15, sia tra gli uomini, con 33,07.
Continente sovrappeso. Non è un caso che le due
“top 10” siano composte in prevalenza da arcipelaghi del
Pacifico (Samoa Occidentali, Isole Cook, Tonga, Tokelau,
Niue, Nauru, Tuvalu, Micronesia). Gli abitanti dell’Ocea-
nia sono infatti penalizzati da una serie di complessi
fattori, culturali e non, che vanno dalla genetica allo stile
di vita sedentario fino al tipo di risorse disponibili. Di
AFP via Getty Images

contro, il BMI medio di alcuni Paesi africani (Etiopia,


Eritrea e Madagascar) e asiatici (Timor Est, Vietnam e
India) che è inferiore ai 22 punti, ne manifesta le carenze
alimentari. S.V.

144 | Focus
m
. co
so
di Perché stare fermi in piedi
fa più male (a gambe e
ra

schiena) che camminare?


pa
ly

P
ita

erché, quando siamo in piedi, i muscoli delle gambe sono


impegnati a mantenerci in posizione eretta e spesso anche

Africa Studio - stock.adobe.com


perché assumiamo una posizione sbagliata. La maggior parte
delle persone, stando in piedi, ha infatti la tendenza ad assumere
una posizione rilassata, con i piedi leggermente ruotati verso
l’interno. Questa posizione esercita una maggiore tensione sulla
parte interna del piede, provocando dolore anche alla caviglia e
alla parte bassa della schiena.

Qual è l’analgesico
Riposo. Non solo: mantenere i muscoli flessori dell’anca in
estensione è faticoso, proprio come ci affaticherebbe tenere il

migliore per i neonati?


braccio dritto davanti a noi piuttosto che muoverlo. Stando fermi,
infatti, le gambe non riposano mai, mentre camminando
riposano alternativamente. Stando immobili, invece, alcuni

M ozart. Per decenni si è creduto che i neonati


non sentissero veramente dolore, mentre oggi
sappiamo che lo provano i feti già dalla 24esima
muscoli, soprattutto nei polpacci, sono costantemente impegnati
per impedirci di oscillare. I.P.

settimana di gestazione. Anzi, recenti ricerche


hanno concluso che i neonati lo avvertono con
intensità superiore agli adulti.
Musica. Ma quali analgesici usare su esseri tanto
piccoli? Uno del tutto privo di effetti collaterali lo ha
trovato Saminathan Anbalagan, pediatra della
Thomas Jefferson University, dopo aver fatto test
sulle reazioni al dolore in 100 neonati di due giorni di
vita, durante il prelievo di sangue di routine. «A metà

Monkey Business - stock.adobe.com


dei bambini abbiamo fatto sentire una ninna nanna,
basata su musica di Mozart, 20 minuti prima della
puntura del tallone e per 5 minuti dopo, mentre
all’altra metà il prelievo è stato effettuato in silenzio»,
ha spiegato su Pediatric Research. Il livello del
dolore percepito dai neonati, indicato su una scala
da 0 a 7, e basato su espressioni, pianto e
movimenti, è risultato in media 3 punti più basso in
coloro che ascoltavano Mozart. E subito dopo la

Possedere un’auto
puntura, il livello è stato di 0 contro il 5 nei secondi.
La scoperta di un analgesico tanto efficace e

migliora la
innocuo è importante, perché le esperienze
dolorose dei neonati potrebbero avere conseguenze

qualità della vita?


psicologiche negative nel resto dell’esistenza. A.S.

I nquinamento a parte, sembra di sì, quantomeno negli anziani. Sono


queste le conclusioni di uno studio dei ricercatori dell’Università di Wa­
seda, in Giappone, pubblicato sulla rivista Transportation Research.
Analizzando vari set di dati sulla mobilità e incrociandoli poi con l’età dei
proprietari di automobili, i ricercatori hanno infatti notato che gli anziani
in possesso di una macchina avevano indicatori di benessere più alti,
come per esempio un’autovalutazione del proprio stato di salute più
accurata e un maggiore ottimismo.
Meno indipendenti. Una delle interpretazioni dello studio mette in
relazione i suoi risultati con le implicazioni psicofisiche legate al pos­
deagreez - stock.adobe.com

sesso di una macchina in tarda età. Con l’avanzare degli anni, la salu­
te e le funzioni cognitive diminuiscono, compromettendo la capacità di
essere autosufficienti e di partecipare alle attività sociali. Privarsi del­
l’automobile può dunque peggiorare la qualità della vita, indicando la
perdita della propria indipendenza. M.M.
m
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SCIENZA

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5
di
ra

COSE DA SAPERE
pa
ly

SUI COSMETICI
ita

CREME, SAPONI, TRUCCHI. TUTTI NE FACCIAMO USO PER SENTIRCI MEGLIO CON NOI STESSI E
PER AVERE UN ASPETTO PIÙ GRADEVOLE. MA COME AGISCONO? E, SOPRATTUTTO, COME
FUNZIONANO? A QUESTE E A MOLTE ALTRE DOMANDE RISPONDE IL LIBRO LA SCIENZA DEI
COSMETICI (ED. GRIBAUDO), DELLA BIOTECNOLOGA BEATRICE MAUTINO, DA CUI ABBIAMO
TRATTO LE RISPOSTE QUI SOTTO.
A cura di Margherita Fronte

1 CHE COS’È LA NIACINAMIDE?


È un derivato della vitamina B3 con azione
antiossidante, ed è presente in molte creme.
“tinte” sono formulazioni di coloranti su base
acquosa, che hanno una tenuta più lunga ma
seccano la pelle.
ovvero: fra i 600 e i 1.000 nanometri.
L’epilazione con il laser e la luce pulsata
funziona soltanto con i peli di colore scuro ed
Svolge infatti diverse azioni: concentrata al è più efficace nelle persone che hanno la pelle
2% è idratante e stimola la produzione di
ceramidi e proteine che rafforzano la barriera
cutanea; al 4% riduce le rughe più sottili ed
3 PERCHÉ LO SHAMPOO SI CHIAMA
COSÌ?
Il termine shampoo deriva dalla parola indi
chiara. Gli strumenti professionali permettono
di ottenere un risultato “permanente” (anche
se la ricrescita non può essere esclusa) ma
esercita un’azione seboregolatrice, lenitiva e champo, che significa “massaggio alla testa”. devono essere utilizzati da mani esperte.
antibatterica. Al 5% schiarisce le macchie e Secondo le ricostruzioni storiche, il termine è Per il “fai da te” ci si può affidare agli appositi
aiuta a mantenere alte le difese immunitarie giunto in Occidente grazie a un imprenditore strumenti casalinghi, che eliminano i peli in
della pelle esposta al Sole. bengalese di nome Sake Dean Mohamed, maniera transitoria.
che all’inizio del XIX secolo aprì in Gran

2 CHE COSA C’È DENTRO UN


ROSSETTO?
La composizione varia nei diversi prodotti,
Bretagna dei locali simili a bagni turchi, che
proponevano massaggi della testa per curare
vari disturbi.
5 I PRODOTTI ANTICELLULITE
FUNZIONANO?
Purtroppo no: una volta che si è formata, la
ma in media un rossetto contiene: il 35% di cellulite non può essere eliminata. Questo però
cere e ingredienti cerosi, che conferiscono
struttura e danno lucentezza; il 30% di oli,
che ammorbidiscono la pelle; il 20% di
4 COME FUNZIONANO IL LASER E LA
LUCE PULSATA PER L’EPILAZIONE?
Questi strumenti emettono dei lampi di luce
non significa che le creme e gli altri trattamenti
siano del tutto inutili, perché possono
apportare miglioramenti estetici, seppur di
pigmenti, che danno il colore; il 10% di agenti che colpiscono in modo selettivo la melanina breve durata. Lo stesso discorso vale per
testurizzanti; il 5% di profumi, antiossidanti presente nei bulbi piliferi, allo scopo di i massaggi: non permettono di eliminare i
e altri principi attivi. I lucidalabbra (o gloss) bruciarli. Affinché sia efficace, la lunghezza depositi di grasso, ma li “ridistribuiscono”
hanno una componente oleosa molto d’onda della luce deve essere compresa nella facendo sì che la pelle abbia un aspetto più
maggiore rispetto a quella delle cere mentre le cosiddetta “finestra di maggior selettività”, liscio e compatto.

Si può combattere il cambiamento climatico


oscurando il Sole? P otrebbe sembrare pura fantascienza, ma alcuni
studiosi ritengono di sì, anche se si tratta di una
strategia rischiosa. Bloccando l’intensità delle radiazioni
solari sulla Terra si potrebbe teoricamente “raffreddare”
l’atmosfera, riducendo gli effetti del surriscaldamento
globale. Come? Usando tattiche di geoingegneria solare,
tra cui l’invio di aerosol nella stratosfera o di sostanze
che generino nuvole in grado di limitare la luce del Sole.
Rischi sconosciuti. Malgrado le buone intenzioni, lo
studio di metodi del genere è ancora in corso e non tutti
credono che sia una buona idea. Un report pubblicato
dalla Climate Overshoot Commission, un gruppo
indipendente di esperti mondiali in tema di cambiamento
climatico, afferma che gli esperimenti relativi alla
modifica della radiazione solare dovrebbero procedere
solo sotto supervisione internazionale. Una governance
globale sarebbe infatti indispensabile per valutare
eventuali rischi ambientali, ancora in gran parte
sconosciuti. M.M.
NASA

146 | Focus
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ROSSO FUOCO
di In un rossetto ci
sono cere, oli,
ra
pigmenti e altre
pa

sostanze ancora.
ly
ita

Adobe Stock
Esiste una particella che può
andare indietro nel tempo?
T eoricamente sì ed è il tachione, dalla parola greca tachýs che significa
veloce: questa meta-particella, come la chiamava Einstein, sarebbe in
grado di viaggiare più veloce della luce. Nessun oggetto con una massa
può viaggiare alla velocità della luce perché l’energia necessaria a spostar-
lo sarebbe infinita; il tachione al contrario sarebbe una particella “costretta”
al di là di questo limite, incapace di rallentare perché altrimenti l’energia per
muoverlo aumenterebbe a dismisura. La sua esistenza è stata ipotizzata
ma non provata, perché consentirebbe paradossi spazio-temporali: se
esistesse, per esempio, potremmo spostarci a una certa velocità e inviarci
un segnale “tachionico” che, viaggiando più veloce della luce, potrebbe
andare a ritroso nel tempo raggiungendoci prima della partenza.
Paradossi. Se il messaggio ci dicesse di distruggere la trasmittente del
segnale si creerebbe un paradosso: se ricevessimo il messaggio, dovrem-
mo eliminare il mezzo che abbiamo per inviarlo, se ciò accadesse non
potremmo riceverlo. La fisica ha proposto la “congettura di protezione della
causalità”, che postula l’impossibilità del superamento della velocità della
luce e quindi dei viaggi nel tempo: a oggi nessuno l’ha provata e non c’è
Getty Images

una legge fisica a spiegarla, ma si suppone che sia vera e che quindi il
tachione non esista. E.M.

Focus | 147
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ARTE E CULTURA

.
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di
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COS’È LA “REGOLA
pa
ly

DI LEONARDO”
ita

PER DIPINGERE
GLI ALBERI? APPUNTI
IL GRANDE GENIO ITALIANO AVEVA INVENTATO UN MODO PER Lo studio
RAPPRESENTARLI REALISTICAMENTE. OGGI UN BOTANICO HA di un albero in un
CERCATO DI VERIFICARE IL SUO SISTEMA, SCOPRENDO CHE... disegno di Leonardo
da Vinci del 1490.

L
eonardo da Vinci, si sa, oltre che un sommo pittore fu anche
un antesignano degli scienziati naturalisti. Per questo nei
suoi quadri cercava di rappresentare il mondo naturale nel
modo più realistico possibile. A questo scopo, studiò l’anatomia
umana e i fenomeni atmosferici, ma determinò anche quale fosse
la regola che guida la crescita degli alberi, concludendo che la som-
ma dei diametri di tronco e rami, alle varie altezze della pianta, è
sempre la stessa.
TRONCO E RAMI. In altre parole: se a un metro da terra c’è solo il
tronco di un metro di diametro, a tre metri d’altezza potrebbero
esserci solo due rami di 50 centimetri e a sei metri 10 rami di un
decimetro l’uno. Aveva ragione? In genere si pensa di sì, ma il bota-

The Print Collector/Heritage-Images/Mondadori Portfolio


nico Ruben Valbuena, della Bangor University, ha voluto verificare
se questa regola si applichi anche ai vasi linfatici che, all’interno
degli alberi, trasportano la linfa dalle radici alle foglie, scoprendo
che lì non va bene. «I vasi linfatici non possono avere una somma
costante dei diametri alle varie altezze: questa deve ridursi via via
che si sale, per innescare l’effetto di capillarità che spinge l’acqua
verso l’alto», ha scritto Valbuena su Pnas. Ma del resto a Leonardo,
almeno nei quadri, interessava solo l’esterno degli alberi…
Alex Saragosa

Come si chiamano Tizio, Caio e Sempronio all’estero?


O gni Paese ha il suo gruppetto di illustri sconosciuti, ossia di
appellativi utilizzati per indicare tre o più persone generiche o
delle quali non si può, o non si vuole, fare il nome. In Inghilterra il
terzetto è composto da Tom, Dick and Harry, in Francia da Pierre,
Paul et Jacques, mentre in Spagna sono addirittura in quattro:
Fulano, Zutano, Mengano y Perengano. Tale abitudine è mutuata da
quella nostrana di nominare Tizio, Caio e Sempronio.
Antichi romani. Nella Penisola, infatti, il modo di dire si diffuse
quasi un millennio fa grazie a Irnerio, giurista e glossatore vissuto a
Bologna tra il 1060 e il 1125. Questi, per spiegare complessi
Mondadori Portfolio/Zuma Press

concetti di giurisprudenza, era solito semplificarli nei suoi discorsi


citando Titus, Gaius e Sempronius. I nomi utilizzati da Irnerio non
erano scelti a caso, ma si ispiravano ad alcuni illustri componenti
della famiglia dei Gracchi (nel dipinto a lato), potenti politici vissuti tra
III e II secolo a.C.: Tiberio Sempronio Gracco, la moglie Cornelia e i
loro figli: Tiberio (diventato Tizio) e Gaio. S.V.

148 | Focus
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Cosa c’entrano
di
le rose con Perché le statue
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i servizi segreti? romane sono


ly

spesso
ita

L a rosa in questione, a cinque petali, circonda una rosa dei venti a 8 punte
nella medaglia dei servizi segreti statunitensi. La rosa è in effetti un simbolo
tradizionale per descrivere qualcosa da tenere segreto e riservato, e si riferisce senza testa?
alla formula latina: sub rosa dicta velata est (ciò che viene detto sotto la rosa è
segreto) per indicare il segreto assoluto. In epoca classica la rosa era il fiore
dedicato ad Horus, dio egizio che era stato interpretato come “dio del silenzio”
dai Greci e dai Romani a causa di una raffigurazione dove lo si vedeva, bam-
N on è sempre colpa dei danni
inflitti dal tempo che passa,
anzi: gli antichi Romani costruivano
bino, portarsi un dito alla bocca. spesso statue senza testa perché
Obbligati a tacere. Quando una rosa veniva adagiata su un tavo- erano assai pragmatici e
lo, tutti i presenti erano obbligati a non divulgare quanto era stato preferivano usare teste
detto o ascoltato e anzi a mantenerlo strettamente confiden- “intercambiabili” in modo da poter
ziale. L’espressione è tuttora molto utilizzata in am- modificare facilmente il soggetto.
biente giuridico, in caso di discussioni che si Gli scultori creavano corpi
vogliono tenere riservate fra le contro- standard, in genere togati, ma la
parti. A.C. testa poteva essere tolta e
sostituita quando il protagonista di
turno incorreva nella damnatio

Quando fu girato il primo


memoriae, una delle punizioni
peggiori per i personaggi del

film sul Titanic?


tempo: cancellare il ricordo di un
esponente del vecchio regime o di
un traditore passava anche dal

C avalcando opportunisticamente l’onda del clamore suscitato dalla


tragedia, le riprese del primo film sul Titanic iniziarono pochi giorni dopo
l’affondamento della nave, il 15 aprile del 1912. Meno di un mese dopo, il
distruggere ogni sua raffigurazione:
“perdere la faccia” non era
insomma un’eventualità metaforica.
cortometraggio Salvata dal Titanic veniva proiettato nelle sale Economico. Non tutte le statue
cinematografiche statunitensi. Il film muto, dalla durata di 10 minuti, era romane sono state pensate per
diretto dal regista e sceneggiatore francese Étienne Arnaud, ma fu poter essere modificate in maniera
caratterizzato soprattutto dall’interpretazione dell’attrice Dorothy Gibson, così semplice (ed economica) ma
che era stata realmente alcune lo sono: in questo modo la
passeggera a bordo del RMS scultura di donna seduta poteva
Titanic, insieme alla madre rappresentare una dea o una
Pauline, ed era sopravvissuta al matrona (nella foto, una
naufragio. Nel film Dorothy raffigurazione femminile al Museo
impersona sé stessa, di ritorno di Antalya). E anche sul collo della
dai genitori dopo essere stata statua di Antinoo, amante
data per morta. dell’imperatore Adriano,
Abito da sera. Con addosso conservata all’Università di Helsinki
lo stesso abito da sera che è molto evidente la linea da seguire
indossava la notte del naufragio, per tagliare via la testa e sostituirla
racconta loro dell’affondamento in caso di necessità. E.M.
e di come fosse stata salvata, e
nella scena finale viene data in
sposa dal padre al fidanzato.
Il cortometraggio, girato in
bianco e nero in meno di due
settimane e successivamente
colorato a mano, ebbe un
grande successo di pubblico.
Tuttavia, l’unica copia
conosciuta della pellicola andò
distrutta nell’incendio che
devastò gli studi di produzione
Eclair nel New Jersey,
nel 1914. R.M.
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CIBO

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AdobeStock (5)
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ita

QUANDO IL CIBO SPAZZATURA


È IRRESISTIBILE? SE ABBIAMO BISOGNO DI DORMIRE... ANDIAMO IN TILT
E SPESSO FACCIAMO SCELTE POCO SALUTARI.

S
e abbiamo dormito poco. I ricercatori del St. Luke’s – nella ricompensa si attivavano. Perché? La privazione del son-
Roosevelt Hospital Center e della Columbia University no riduce il controllo cognitivo, aumentando allo stesso tempo
di New York hanno eseguito una risonanza magnetica il desiderio di gratificazione immediata. Precedenti ricerche
funzionale (fMRI) su 25 uomini e donne di peso normale men- hanno dimostrato che il sonno limitato porta a un aumento del
tre osservavano immagini di cibi sani e malsani. consumo di cibo nelle persone sane e che il desiderio di cibo
GRATIFICAZIONE. Le scansioni sono state effettuate dopo cin- aumenta dopo un periodo di privazione del sonno, mostrando
que notti di quattro o di nove ore di sonno, confrontandone poi che i partecipanti mangiavano di più in generale e consuma-
gli esiti. Risultato? La voglia di cibo spazzatura aumentava dopo vano più alimenti grassi dopo un periodo di sonno scarso.
una notte quasi in bianco, mentre le aree del cervello coinvolte Ilaria Prada

È nato prima il grana o il parmigiano?


D ue pluripremiati formaggi a pasta dura, centrali in tante ricette della
cucina italiana ed entrambi a “Denominazione di Origine Protetta”,
sono nati in epoca medievale, ma il grana padano è un po’ più anziano.
Questa prelibatezza sarebbe nata tra il 1134 e il 1135 presso i monaci
cistercensi dell’abbazia di Chiaravalle (Milano), nella Pianura padana, e in
origine si chiamava caseus vetus, “formaggio invecchiato”. La sua
granulosità portò poi al termine “grana”. Il parmigiano, invece, nacque
all’inizio del XIII secolo grazie ad altri monaci, benedettini e cistercensi, che
vivevano in conventi situati in più luoghi tra Parma e Reggio Emilia: da ciò il
nome “parmigiano reggiano”.
Lievi differenze. Di secolo in secolo, i due formaggi hanno ottenuto
ripetuti successi, in Italia e non solo, venendo però spesso confusi tra loro.
Le differenze di sapore, d’altra parte, non sono troppo nette, mentre nella
lavorazione del Grana Padano si usa un enzima, il lisozima, che è assente
nel parmigiano, la cui stagionatura è più lunga. M.L.

150 | Focus
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La dieta vegana
.
so è troppo costosa?
di
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A l contrario, si risparmia. Si sa che una dieta vegana riduce il rischio


pa

di malattie circolatorie, diabete e obesità, ma molti pensano che sia


ly

roba da ricchi, troppo costosa per la gente comune. Ma è veramente


ita

così? Lo ha verificato Hana Kahleova, del Physicians Committee for


Responsible Medicine, in uno studio pubblicato su Jama: «Abbiamo
creato due gruppi di volontari, uno doveva seguire una dieta vegana e
l’altro continuare con la sua dieta consueta. Non sono state imposte
limitazioni di spesa o di calorie». Dopo tre mesi è risultato che i costi
alimentari del gruppo vegano erano diminuiti del 16%, mentre erano
rimasti costanti nell’altro gruppo.
Risparmi. La diminuzione è dovuta soprattutto ai risparmi sulla carne,
-1,62 euro al giorno, e sui latticini, -0,68 euro al giorno, che hanno più che
compensato le maggiori spese per verdura, +0,94 euro al giorno, frutta
+0,37, legumi +0,27, e cereali integrali +0,27. Continuando per un anno
i “vegani” avrebbero risparmiato circa 450 euro. «Ma non basta, la

Come si cuoce
dieta vegana ha portato anche a una perdita di peso e di
grassi, e a un aumento della sensibilità all’insulina, che

la pasta?
diminuisce nel diabete, nei volontari in
sovrappeso del gruppo», conclude
Kahleova. A.S.

L a pasta è sicuramente il primo piatto più


popolare e amato della cucina italiana,
ma forse non tutti sanno che la sua cottura
è governata da un processo piuttosto
complesso che coinvolge tre fattori
principali: la penetrazione dell’acqua
nell’impasto, la gelatinizzazione dell’amido
e la denaturazione con conseguente
coagulazione del glutine.
La scienza della pasta. Bisogna sfatare
subito un luogo comune, e cioè che, per
quanto possa sembrare incredibile, non è
davvero necessario portare l’acqua a 100
°C (o meno, se ci troviamo a una certa
altitudine) per permettere l’assorbimento
dell’acqua, dal momento che tale processo

Quanti anni può restare


avrebbe luogo già tra i 60 e gli 80 °C.
Stesso discorso per la gelatinizzazione,

frizzante uno spumante?


ossia quel fenomeno fisico per cui la massa
di un solido si rapprende trasformandosi in
gel: nel caso dell’amido ciò si verifica tra i
50 e i 70 °C. La denaturazione/coagulazione
del glutine è invece un processo chimico
che “stravolge” la struttura della proteina (il
glutine è una proteina) rendendola anche
P er rispondere a questo interrogativo, uno studio dell’Université de
Reims Champagne-Ardenne, pubblicato su ACS Omega, ha
esaminato bottiglie di champagne di diverse annate. Gli spumanti
più digeribile. F.C. sono frizzanti perché – come l’acqua gassata – contengono anidride
carbonica, generata durante un secondo ciclo di fermentazione che
avviene all’interno delle bottiglie. La combinazione di lieviti, zucchero
e vino avvia la produzione di questo gas aggiuntivo. Sebbene il lievito
muoia nel giro di pochi mesi, si sviluppano aromi complessi mentre le
bottiglie invecchiano. Ma allo stesso tempo, la bevanda perde
anidride carbonica, che fuoriesce lentamente dai tappi sigillati.
Volume. Gli scienziati sono riusciti a misurare la CO2 in bottiglie di
champagne invecchiate per diversi decenni. Com’era prevedibile, più
una bottiglia è vecchia, e meno CO2 contiene: dopo i 50 anni d’età,
perde quasi l’80% del gas. Ma i ricercatori hanno scoperto anche
che la quantità di CO2 dipende dal volume della bottiglia: più è
grande, più a lungo lo trattiene. Le bottiglie da 750 ml durano 40
anni, quelle da 1,5 litri 82 anni, e quelle da 3 litri ben 132 anni. V.T.

Focus | 151
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PSICHE

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Perché s’impara
di più leggendo
un libro di
carta anziché
un e-book?
C ome dimostrato da più ricerche
(tra cui ne spicca una
dell’università norvegese di
Stavanger, pubblicata nel 2013), i
motivi sono molteplici. Innanzitutto,
leggere su carta favorisce la
memoria spaziale, legata all’unicità
di ogni foglio (negli e-book le
pagine cambiano invece a seconda
dello zoom), grazie alla quale
registriamo meglio le frasi che
abbiamo di fronte (tanto che
spesso ricordiamo che una parola
o un certo fraseggio si trovano in
un tal punto di una pagina). Oltre a
ciò, su un libro di carta è più facile
mantenere la concentrazione
(specialmente nel caso dei
bambini), mentre di fronte a uno
schermo digitale, in particolare se
di uno smartphone, tendiamo a
distrarci, soprattutto per via della
possibilità di connettersi al Web.
Attività multisensoriale. I
ricercatori evidenziano inoltre
l’importanza della sensazione
tattile garantita dai fogli, anch’essa
utile ai processi mnemonici. Infine,
pare che la nostra memoria riceva
un beneficio unico dal
caratteristico “odore” dei libri,
ancora irriproducibile da un
e-book. M.L.

152 | Focus
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BENESSERE
di Camminare nella
ra
bellezza e nel
silenzio della natura
pa

coperta dalla neve è


pura magia.
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CHE EFFETTO HA CAMMINARE
NELLA NEVE?
SONO SEMPRE PIÙ NUMEROSI GLI STUDI CHE SPIEGANO In cosa consiste
QUANTO ABBIAMO BISOGNO DEL CONTATTO CON LA NATURA,
SIA DAL PUNTO DI VISTA FISICO SIA DA QUELLO PSICOLOGICO. il fenomeno di
Baader-Meinhof?
C
i fa sentire e apprezzare di più il nostro corpo. È ormai
chiaro che gli uomini sono “biofili”: il contatto con la na-
tura e le cose viventi ci è indispensabile per mantenere il
benessere mentale. Gli spazi blu e verdi, come rive del mare o fore-
ste, sono in grado per esempio di diminuire stress e depressione.
V i capita spesso di guardare l’orologio alle 11:11 (o a
una qualsiasi altra ora) in punto da quando qualcuno
vi ha fatto notare che anche a lui succedeva? Se sì, siete
Adesso Kamila Czepczor-Bernat, dell’Università della Slesia, in vittime del cosiddetto fenomeno di Baader-Meinhof,
Polonia, ha testato l’effetto del camminare negli “spazi bianchi”, anche noto come illusione di frequenza. Gli psicologi lo
cioè in aree innevate, riportando le sue conclusioni su Research descrivono come un bias cognitivo (bias è un termine
and Public Health: «Abbiamo registrato il benessere mentale di statistico che evidenzia la tendenza a deviare da un valore
89 donne, prima e dopo passeggiate di 40 minuti nella neve. È ri- medio). In pratica si diventa inconsciamente più attenti a
sultato che questo tipo di attività in natura porta ad apprezzare di ciò che si è appreso, percependolo come più comune di
più il proprio corpo». quello che è nella realtà.
GIUDIZI. Questo perché chi cammina nella neve tende a pensa- Frequenza. Baader-Meinhof non è il nome di chi
re meno al giudizio estetico sul proprio fisico, concentrandosi osservò il fenomeno, ma è quello di un gruppo anarchico-
invece sulle sue capacità funzionali, finendo per apprezzarlo di rivoluzionario tedesco, oggetto della prima descrizione
più, considerato l’impegno che richiede camminare sulla neve, ri- dell’illusione di frequenza avvenuta nella storia. A farla fu
spetto ad altri terreni. «Questa attività, quindi, potrebbe far bene tale Terry Mullen, un lettore che scrisse a un quotidiano
a chi ha problemi con la propria immagine corporea, e sviluppa locale di Saint Paul (Minnesota) per chiedere se qualcuno
disturbi alimentari o comportamentali. Ma attenzione, l’effetto sapesse perché, dopo aver sentito per la prima volta
positivo è più pronunciato se si cammina nella neve in gruppo, parlare di questi terroristi, gli era capitato più e più volte,
invece che da soli». nei giorni seguenti, di leggere o ascoltare tale nome. S.V.
Alex Saragosa

Focus | 153
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PSICHE

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Perché ci piace guardare video
ra

di gente che mangia?


pa
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P
ita

erché ci distrae, ci rilassa e ci aiuta a mangiare meno. I ricercatori


della Nottingham Trent University (Uk) hanno esaminato i motivi che
spiegano la popolarità dei video mukbang. Sempre più diffusi online, in
AnnaStills - stock.adobe.com

particolare su YouTube, questi video mostrano semplicemente persone


impegnate a masticare i cibi più diversi mentre discorrono con il loro
pubblico. Perché allora tante persone li seguono? È emerso che le ragioni
vanno dall’intrattenimento a questioni più serie, come il bisogno di
compensare carenze sociali (sembra infatti di mangiare insieme a
qualcuno). Per molti anche i suoni sono piacevoli, tanto che esiste un
intero filone di video ASMR (cioè contenente suoni rilassanti) mangerecci.

Quanto tempo
A dieta. Non solo, da uno studio pubblicato sull’International Journal of
Mental Health and Addiction emerge che sarebbe come mangiare

serve per creare


indirettamente: coloro che amano il cibo, ma non vogliono subire le
conseguenze negative di un’alimentazione eccessiva, soddisfano i propri

un’illusione?
bisogni guardando il mukbang, che consente loro di sperimentare il
consumo indiretto e la sazietà. I.P.

I n una serie di esperimenti gli studiosi


dell’Università di Amsterdam (Paesi
Bassi) hanno mostrato a 534 persone
alcune lettere dell’alfabeto nel loro
orientamento reale e speculare. I
volontari dovevano ricordare una certa
lettera (target) messa in posizione
corretta o speculare, ma alcuni di loro
venivano consapevolmente confusi dai
ricercatori con interferenze e immagini
contraddittorie.
Confusione. Risultato, quando veniva

auremar - stock.adobe.com
chiesto di indicare la lettera target, la
metà delle persone indicava la lettera
giusta ma nella posizione normale,
mentre prima in realtà aveva guardato la
sua controparte speculare. I ricordi

Quanto sono diffuse ansia


illusori sorgevano già mezzo secondo
dopo aver guardato la prima immagine:

e depressione in Italia?
quasi il 20% dei volontari aveva un
ricordo illusorio della lettera target, e la
percentuale aumentava al 30% dopo
altri 3 secondi. Dunque, secondo i
ricercatori anche i ricordi più recenti
che riteniamo affidabili in realtà
I n media, oltre un italiano su 5 soffre di almeno un disturbo mentale, e tra
questi i più diffusi sono ansia e depressione. Ma soltanto un sofferente su
3 riceve un trattamento sanitario adeguato, anche se l’Italia è al 9° posto in
possono essere falsi, poiché riempiamo Europa per qualità delle cure.
la memoria in base a ciò che ci Fattori diversi. Lo afferma il rapporto Headway – Mental Health Index
aspettiamo di vedere. R.M. 2.0 realizzato da The European House Ambrosetti. Il rapporto ha analizzato
i diversi fattori che determinano lo stato di salute mentale dei cittadini nei 27
Paesi dell’Unione Europea e nel Regno Unito. I disturbi mentali si manife-
stano, nell’80% dei casi, prima dei 18 anni d’età e spesso diventano un
problema che rimane tutta la vita. E proprio gli adolescenti sono la fascia
Vitalii Vodolazskyi - stock.adobe.com

di popolazione che ha più risentito dei lockdown dovuti alla pandemia da


Covid-19, sviluppando ansia e depressione. A ciò si aggiunge la diffu-
sione del bullismo, che rappresenta un importante fattore di rischio
per i disturbi della salute mentale nei giovani. Ecco perché, sot-
tolinea il rapporto, è fondamentale istituire la figura dello
psicologo scolastico: l’Italia è al momento l’unica na-
zione europea che ne è priva. V.T.

154 | Focus
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ESISTE L’EFFETTO
.
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olly - stock.adobe.com
di
“OCCHIONI DOLCI”?
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Essere di
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TRA LE SCENE PIÙ NOTE DEI FILM DI SHREK C’È QUELLA IN CUI IL
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cattivo umore
GATTO CON GLI STIVALI SFODERA L’ARMA SEGRETA: GLI OCCHI ENORMI.
ita

ha dei vantaggi?
N on fa bene alla salute e alle
relazioni sociali, ma può
comportare qualche vantaggio. Ad
esempio, quando siamo di cattivo
umore prestiamo maggiore attenzione
agli errori, identificando prima le
incongruenze di un testo senza darne
per scontato il significato.
Esperimento. Lo hanno scoperto i
ricercatori dell’Università della
California, che in un esperimento
hanno influenzato gli stati d’animo di
34 volontari mostrando loro frammenti
di un film triste o di un programma
televisivo divertente. L’umore dei
partecipanti è stato misurato

S
attraverso un sondaggio prima e dopo ì, ma ci cascano solo le donne. Molti, temendo che metta in dubbio la parità
la visione dei video, e mentre quelli fra i generi, negano che il cervello femminile apprezzi in modo innato le
divertenti non sembravano influenzare cose piccole e carine, così da essere attratto dalla propria stessa prole; un
gli stati d’animo, i frammenti del film esperimento condotto dalla psicologa Holly Root-Gutteridge, dell’Università di
triste li peggioravano. I volontari hanno Lincoln (Uk), conferma però su Interaction Studies questa predisposizione. «Ab-
quindi ascoltato registrazioni audio di biamo mostrato a 21 volontari e a 24 volontarie foto di cani che potevano avere
brevi storie, emotivamente neutre, in gli occhi di dimensioni normali, oppure aumentati o diminuiti manipolando l’im-
cui una delle frasi poteva essere magine. È risultato che molte volontarie, vedendo il cane con gli occhi ingranditi,
facilmente fraintesa. Mentre la frase iniziassero a fargli i complimenti per l’aspetto, usando un tono di voce più acuto
veniva visualizzata una parola alla del normale, come quando si parla con bambini piccoli. I maschi, invece, sembra-
volta sullo schermo di un computer, vano indifferenti agli “occhioni”. Sembra quindi che questa caratteristica susciti
venivano monitorate le onde cerebrali reazioni di affetto e cura soprattutto nelle ragazze».
dei partecipanti. Chi era di umore MISURE. Gli occhi grandi sono un tratto infantile, visto che nei bambini occupano
negativo prestava più attenzione al più spazio nel volto che negli adulti. C’è però un limite all’effetto che fanno. «Su-
reale significato del testo. R.M. perando il 15% di ingrandimento, le ragazze non parlavano più al cane e il tono
di voce restava normale, anzi l’animale sembrava loro un po’ inquietante». A.S.

Si può trasmettere la felicità con il sudore?


Uno studio pubblicato su Psychological Science sostiene che
possiamo sentire l’odore della felicità nel sudore delle persone e
sentircene coinvolti. Per l’esperimento i ricercatori hanno reclutato
12 uomini, che hanno fornito campioni di sudore dopo aver visionato tre
video che avrebbero fatto provare loro paura, felicità o una reazione neutra.
Quindi, 36 donne hanno annusato i campioni di sudore raccolti. Si ritiene
infatti che le donne abbiano maggiore sensibilità all’olfatto e ai segnali
emotivi del sesso opposto.
Sorrisi. Quando le partecipanti hanno annusato il sudore prodotto durante
wetzkaz - stock.adobe.com

il video positivo, hanno mostrato una maggiore attività dei muscoli facciali
legati al sorriso spontaneo. La ricerca indica che quando proviamo felicità
produciamo segnali chimici, che possono essere trasmessi ad altri che
odorano il nostro sudore. Studi precedenti avevano dimostrato che anche le
emozioni negative (paura o disgusto) vengono veicolate col sudore. I.P.

Focus | 155
m
co
UNIVERSO

.
so
di
ra
Esistono elementi chimici
pa

che non conosciamo?


ly
ita

B ombardando alcuni elementi della tavola


periodica con neutroni o nuclei di elio, in questi
ultimi decenni gli scienziati hanno creato elementi
artificiali, come il nettunio o il plutonio, dotati di

Nasa
nuclei molto pesanti e tutti più o meno instabili.
Al momento sono arrivati all’elemento 118,
l’oganessum. Secondo la chimica quantistica, però,
intorno all’elemento 164 si troverebbe una “oasi” di
elementi superpesanti stabili.
Iperdenso. Nel 2012, analizzando le caratteristiche
orbitali dell’asteroide 33 Polyhymnia, una roccia di circa 60 km di diametro,
Benoît Carry, dell’Observatoire de la Côte d’Azur, scoprì che questo corpo

Qual è il pianeta
celeste sembrava avere una densità di 75 kg/dm3. Lo stesso Carry avvertì
che quella densità esagerata derivava forse da un errore di calcolo dovuto

più rumoroso del


all’influenza gravitazionale di altri asteroidi vicini, ma il fisico Evan LaForge,
dell’Università dell’Arizona, ha trovato una spiegazione diversa: 33

Sistema solare?
Polyhymnia potrebbe essere composto di elementi superpesanti, dell’isola
di stabilità intorno all’elemento 164. Se risulterà che i calcoli della densità di
33 Polyhymnia sono esatti, quel corpo, che si trova fra Marte e Giove,

S icuramente Giove. A causa dei


moti delle particelle
intrappolate nel suo intenso campo
diventerà uno dei più interessanti da esplorare. Ma bisogna approfondire:
l’astronomo Fan Li, dell’Accademia cinese delle Scienze, in un recente
studio, esaminando i dati derivati da nuove osservazioni dell’asteroide, è
magnetico e delle interazioni tra arrivato infatti a una densità tra 7 e 12 kg/dm3, molto più ragionevole. A.S.
queste e le sue lune, emette
naturalmente onde radio, in
particolar modo tra 14 e 38 MHz.
Sonificate. Queste emissioni sono
così intense che un radioamatore
esperto può ascoltarle come
rumore di fondo anche dalla

Eso/A. Müller et al.


superficie terrestre, utilizzando
solo un radio ricevitore a onde
corte leggermente modificato. In
genere però vengono captate dai
radiotelescopi e in alcuni casi sono
state addirittura “sonificate”, cioè
sono state convertite in frequenze
udibili dalla specie umana tramite

Ci possono essere più pianeti


appositi programmi. Esperienza
particolare è stata poi quella della

sulla stessa orbita?


sonda Juno della Nasa, che è
entrata il 24 giugno del 2016 nel
campo magnetico di Giove
registrando, con il suo strumento
Waves, prima una sorta di “boom
sonico” e poi il giorno dopo,
S embrerebbe di sì. Grazie al radiotelescopio Alma, un insieme di antenne
che si trova in Cile a 5.000 metri di quota e che osserva l’universo a
lunghezze d’onda millimetriche e submillimetriche, è stato trovato un indizio
superata la magnetopausa (cioè il che fa pensare all’esistenza di un pianeta già formato o in fase di formazione
confine tra la zona in cui è che gira attorno alla propria stella sulla stessa orbita di un pianeta già noto.
predominante il campo magnetico Due più uno. La stella si chiama PDS 70, si trova a 370 anni luce da noi
solare e quella in cui prevale quello nella costellazione del Centauro e si conoscono attorno a essa due pianeti
di Giove), uno strano suono che ha con dimensioni simili a Giove: PDS 70b e PDS 70c (sopra, il disco
un che di fantascientifico. I suoni protoplanetario di PDS 70). Ma recenti osservazioni lungo l’orbita del primo
sono disponibili a www.jpl.nasa. hanno individuato una nube di materia, la cui massa corrisponde a circa due
gov/news/nasas-juno-spacecraft- volte quella della Luna, che potrebbe appunto corrispondere o a un pianeta
enters-jupiters-magnetic-field. D.V. già formato oppure a uno in fase di formazione. L.B.

156 | Focus
m
co
Perché la Nasa non voleva
.
so
usare le matite nello spazio?
di
ra

S i racconta che negli anni Sessanta la Nasa abbia speso


pa

molti milioni di dollari per sviluppare una sofisticata penna


ly

spaziale, pur di non utilizzare (o non avendo pensato di utilizzare,


ita

nelle versioni più cattive) le matite, in dotazione a costo zero ai


rivali sovietici. In realtà, però, le cose andarono diversamente.
Penne “private”. Agli albori della corsa allo spazio, per
prendere appunti astronauti e cosmonauti utilizzavano semplici
matite. Ma le particelle di grafite e di legno, fluttuando in assenza
di peso, rischiavano di finire nelle strumentazioni danneggiandole.
Poi è arrivata la Space Pen, con una cartuccia pressurizzata,
sviluppata però da un’azienda privata, la Fisher Pen Company,
e non dalla Nasa. Questa diventò lo standard per la scrittura in
assenza di gravità, grazie anche alle sue caratteristiche di
sicurezza, poiché poteva scrivere in assenza di peso, aveva
doti ignifughe ed era a prova di perdita d’inchiostro. Oggi,
sulla Stazione Spaziale Internazionale si utilizzano
penne Sharpie e matite meccaniche, figlie di
quella tecnologia. S.V.

I GRANDI
TELESCOPI POSSONO
ESSERE HACKERATI?
S
COME I SEMPLICI COMPUTER ì. All’inizio di agosto, per esempio, il NoirLab, la strut-
ANCHE I GRANDI STRUMENTI tura che gestisce gli avanzati telescopi gemelli Gemini
PER L’ASTRONOMIA POSSONO Sud (nella foto), sulla vetta del Cerro Pachón in Cile, e
ESSERE OGGETTO DI ATTACCHI Gemini Nord, sulla vetta del Mauna Kea alle Hawaii, entram-
INFORMATICI. PER ESEMPIO, bi con uno specchio di oltre 8 m di diametro, ha annunciato
PER OTTENERE UN RISCATTO di aver dovuto sospendere l’attività dei due strumenti per un
PER SBLOCCARNE I DATI. imprecisato “incidente informatico”. Si è poi scoperto che in
realtà il telescopio hawaiano era stato colpito da un attacco
hacker e l’altro è stato per sicurezza isolato dalla rete. Il 29
settembre i due telescopi erano tornati a scrutare il cielo e
nelle settimane successive era stata ristabilita la connessio-
ne da remoto.
ATTACCO. Già nel 2022 Alma, l’osservatorio radio più grande
del mondo, aveva subìto un attacco “ransomware”, in cui i
dati sono stati criptati ed era stato chiesto un riscatto per
renderli nuovamente visibili. La situazione era rientrata nel
giro di qualche settimana. Purtroppo strutture di questo tipo
International Gemini Observatory/NOIRLab/NSF/AURA/Kwon O Chul

sembrano più sensibili di altre ad attacchi per la natura aper-


ta e collaborativa della ricerca che vi si svolge.
Daniele Venturoli
m
co
SPORT

.
IN ACQUA

so
Una gara di sci
di nautico acrobatico
ai World Games
ra
2022 in Alabama,
pa

negli Usa.
ly
ita

GLI SPORT NON OLIMPICI


HANNO LA LORO OLIMPIADE?

Mondadori Portfolio
DAL PARACADUTISMO AL BOWLING, AL PATTINAGGIO A ROTELLE: SONO MOLTI GLI SPORT CHE
NON TROVANO SPAZIO NEI PIÙ IMPORTANTI GIOCHI INTERNAZIONALI, PERÒ...

S
ì. Si chiamano World Games e proprio come i Giochi (Stati Uniti) nel 1981, sono oggi discipline a cinque cerchi, come
olimpici sono una manifestazione itinerante a cadenza badminton e taekwondo.
quadriennale. Il programma comprende tante discipline SU E GIÙ. Altri, invece, beneficiano solo saltuariamente della ve-
riconosciute dal Cio (Comitato Olimpico Internazionale) che trina olimpica, comparendo tra le discipline inserite di volta in
non trovano spazio alle Olimpiadi, tra cui: biliardo, bocce, bow- volta dal Paese ospitante, come: arrampicata, baseball e softball,
ling, canoa, polo, ginnastica aerobica, hockey su pista, ju-jitsu, breakdance, karate e lacrosse. La prossima edizione dei World
nuoto di salvamento, paracadutismo, pattinaggio a rotelle, sci Games (la dodicesima) è prevista nel 2025 a Chengdu (Cina), e
nautico, squash, sumo e thai boxe. Alcuni tra gli sport inseriti nel coinvolgerà quasi 4.000 atleti da oltre 100 Stati.
programma dei primi Giochi Mondiali, disputati a Santa Clara Simone Valtieri

Perché i tuffatori fanno la


doccia dopo ogni prova?
D opo il tuffo in gara, la doccia e poi la vasca ad acqua calda
nella quale il tuffatore s’immerge servono per eliminare il cloro
ed hanno un effetto rilassante e distensivo per i muscoli e la psiche.
Inoltre, l’acqua calda è utile per tenere caldi e reattivi i muscoli,
evitando escursioni termiche nella fase di uscita dalla vasca.
Assorbimento. Prima del tuffo successivo ci si asciuga
con un asciugamano (“shammy”), fatto in raion e polivinile,
con una capacità di assorbimento pari a dieci volte il proprio
peso, per limitare la dispersione di calore, ma anche per non
scivolare nella presa delle mani sulle gambe quando si stringe la
posizione nelle rotazioni, ma anche per non sentire gocce
Getty Images

fastidiose scendere lungo il corpo durante la concentrazione


per il tuffo successivo. A.C.
m
co
Qual è la pista da sci più lunga
.
so
del mondo?
di
ra

D ipende se intendiamo una pista battuta o un cosiddetto “fuoripista”,


pa

ossia un percorso libero, e comunque senza interruzioni, tra la


ly

stazione di partenza e quella di arrivo. Nel primo caso, il primato


ita

appartiene al Col de Sarenne, una lunga scia innevata sull’Alpe d’Huez


francese, con un tratto di ben 16 km percorribili “di filata” sfruttando i
quasi duemila metri di dislivello. Nel secondo, invece, vince la Vallée
Blanche di Chamonix, sempre in Francia: una discesa fuoripista con
itinerari dai 18 ai 22 km su neve fresca.
Solo per professionisti. Se cerchiamo la pista più lunga tra quelle
inserite nel calendario della Coppa del Mondo di sci alpino, il primato

Adobe Stock
spetta alla Lauberhorn di Wengen, in Svizzera, con precisamente 4.480
metri di lunghezza e un dislivello di 1.287 metri tra la partenza a quota
2.315 e l’arrivo a 1.028 metri sul livello del mare. I più abili atleti del mondo
la percorrono in poco più di due minuti, raggiungendo picchi velocistici
da brivido di circa 160 km/h! S.V.
Va più lontano
una palla da
baseball messa
nel microonde
o congelata
nel freezer?
AdobeStock

A d andare più lontano sarà la


palla “calda”, in primo luogo a
causa delle proprietà dei materiali
da cui è composta. Il calore

In cosa consiste
influisce sulla rigidità degli stessi,
in questo caso sughero, lana e

lo sportwashing?
pelle, rendendoli (entro certi limiti)
più elastici e in grado di restituire
nel modo più efficace l’energia

I l neologismo è stato usato per la prima volta da Rebecca Vincent,


attivista americana di Reporters sans frontières, che nel 2015 lo
coniò per riferirsi alla pratica di alcuni Paesi di “utilizzare lo sport per ripu­
ricevuta dalla mazza.
Pressione e resistenza. Non è
questa la sola ragione per cui la
lirsi l’immagine e distogliere l’attenzione da altri problemi più gravi, come la palla calda andrà più lontano.
sistematica violazione dei diritti umani”. I Giochi della XI Olimpiade di Berlino, Un altro importante fattore dipende
quelli organizzati dalla Germania nazista, sono riconosciuti tra i primi casi di dalla diversa densità dell’aria al suo
sportwashing, così come l’organizzazione del Mondiale di calcio in Argentina interno: se infiliamo nel microonde
nel 1978, sotto la dittatura di Videla. una palla da baseball, infatti,
Opinione pubblica. Si tratta di un efficace strumento di persuasione che l’aumento della temperatura farà
negli ultimi anni gli Stati del Golfo Persico hanno ripetutamente adottato: dal­ crescere la pressione interna e
l’organizzazione/sponsorizzazione di eventi sportivi (calcio, boxe, ciclismo, calare la densità dei materiali.
wrestling, golf, Formula 1 ecc…) all’acquisizione della proprietà di squadre di Questo porterà a una riduzione
calcio o di quote di scuderie di Formula 1; fino all’ingaggio di atleti di alto li­ della resistenza all’aria durante il
vello (Ronaldo, Benzema ecc…): con lo scopo di riscattare il proprio prestigio volo. Al contrario, se la mettiamo
al cospetto dell’opinione pubblica internazionale. A.C. nel freezer, il freddo innescherà il
processo opposto, riducendo la
pressione e aumentando in questo
modo la densità dei materiali, che
troveranno più resistenza durante
l’avanzamento della sfera.
(Attenzione però: non provate a
casa questi esperimenti!) S.V.

Focus | 159
m
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novità

.
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di
Le scuole
ra
pa

entrano in
ly

redazione
ita

Le Domande&Risposte dei ragazzi che


Classe 4 D - Liceo scientifico Francesco Severi - Salerno
Perché ai gatti piace il tonno? monofosfato e grandi quantità
di istidina, un amminoacido

G razie a uno studio del 2023 scientifica insieme al dolce,


condotto dal “Waltham Petcare all’acido, all’amaro e al salato.
Science Institute” e pubblicato su Negli animali questo sapore viene
essenziale per i gatti, che nel tonno
è presente in quantità nettamente
superiori rispetto agli altri pesci
Chemical Senses, si è scoperto recepito grazie alla presenza delle che i gatti possono mangiare: un

sutsaiy - stock.adobe.com
che i gatti percepiscono con molta proteine Tas1r1 e Tas1r3, recettori numero circa 1.500 volte superiore
intensità la sensazione gustativa di gusto che sono stati trovati rispetto ai pesci piatti come la
dell’umami, uno dei cinque gusti anche nelle papille gustative dei sogliola e la platessa, 136 volte
fondamentali accettati pressoché gatti. Inoltre, un alimento per essere rispetto al salmone e 2,2 volte
unanimemente dalla comunità umami deve contenere l’inosina rispetto allo sgombro.

Perché i campi da tennis utilizzano la terra rossa?


I l fondo dei campi da tennis è formato da una serie di materiali sciolti, la cui copertura
è uno strato di polvere di argilla compattata di colore rosso chiamata laterizio. Questa
rende la superficie poco viscosa e di conseguenza i rimbalzi della pallina sono più alti
e la durata degli scambi è maggiore. Questa superficie inoltre riduce la velocità della
palla dopo il suo rimbalzo: ciò facilita quindi il gioco nello scambio da fondo campo e
allo stesso tempo richiede al giocatore una maggiore forza per aumentare nuovamente
la velocità della palla. Infine essa è la superficie migliore su cui giocare perché riduce
l’impatto sulla colonna vertebrale, sulle radici nervose e sulla frequenza cardiaca. Il
rosso abbagliante è dovuto a una periodica manutenzione. Proprio questa terra viene
branislav - stock.adobe.com

utilizzata in uno dei più grandi tornei del tennis: il Roland Garros, il cui campo centrale
viene colpito da più di 65.000 palline ogni anno!
Simona Arciello, Luisa Ariano, Arianna Baldi, Andrea Brancaccio, Marica Capacchione,
Anna Cirillo, Giada D’Angelo, Anna Di Muro, Maria Faino, Alessia Gennatiempo, Luca
Sergio, Alessandra Truono, Giulia Volpe

Classe IV - Liceo Scientifico Scuole Emiliani - Genova


Qual è la fisica del pattinaggio sul ghiaccio?
Q uando un atleta segue una traiettoria a linea
retta, la sua quantità di moto, che è il prodotto tra
massa e velocità, si conserva considerando il basso
può più agire sul proprio momento angolare, può
però modificare il momento d’inerzia che determina
la resistenza all’accelerazione o decelerazione della
attrito dei pattini sul ghiaccio. Durante un salto con rotazione. Il principio fisico della conservazione del
rotazione cambia il momento angolare, una grandezza momento angolare dice che questo rimane costante
ibreakstock - stock.adobe.com

fisica che esprime la rotazione di un corpo. Il suo se il momento delle forze esterne è nullo. Per questo
valore è influenzato da diversi fattori: la posizione quando un pattinatore avvicina le braccia al corpo,
di partenza dell’atleta, i suoi movimenti in fase di diminuendo il suo momento di inerzia, gira più veloce.
decollo e la forza che imprime contro il ghiaccio al Pietro Parolini, Ludovica Romeo, Bianca Rosta,
momento dello stacco. Una volta in aria, l’atleta non Caterina Zafettieri.

160 | Focus
Academy . co
m
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di
ra
pa
ly
ita

hanno partecipato al progetto


Classe 3 D - Liceo scientifico Francesco Severi - Salerno altamente probabile che il nome voglia
fare riferimento al ticchettio della lancetta
Perché TikTok si chiama così? dei secondi di un orologio. Sul social che
spopola tra i giovanissimi, infatti, proprio

T ikTok offre la possibilità ai ragazzi


di esprimere la propria creatività,
inventando balletti, coreografie, scenette
con insegnamenti in varie materie. Il
progetto non decollò e i fondatori si
rivolsero allora ai teenager che volevano
il tempo è il vero protagonista, insieme ai
video, immancabili sul Web. Il suo logo
sembra essere una nota musicale, ma
buffe aggiungendo effetti speciali e suoni. filmarsi durante l’esecuzione di balletti e in realtà è una “d minuscola” stilizzata,
I suoi brevi video hanno letteralmente piccoli show. Così nel 2017 l’app iniziò a un riferimento al nome cinese dell’app.
conquistato il cuore della famosa diffondersi anche nel resto del mondo. Nel 2021 il social network ha raggiunto il
Generazione Z, tanto da catapultare in TikTok ha in realtà due nomi. In Cina è miliardo di utenti attivi ogni mese.
breve tempo questa app ai vertici del conosciuto come Douyin, che si traduce Flavia D’Auria, Daniele Della Malva,
mondo dei social media. La società in qualcosa simile a “suono tremante”. Anna Esposito, Oriana Giaquinto,
cinese di nome ByteDance lanciò TikTok Nel resto del mondo, Italia compresa, Lorenza Giuliano, Emanuele Hutter,
in Cina nel 2016, con lo scopo di dare ByteDance ha scelto di chiamare il Lorenzo Nazzecone, Elleano Palanca,
vita a un social network educativo in cui servizio semplicemente TikTok. Non Umberto Pironti, Simone Speranza,
gli utenti più giovani potessero caricare sembra esserci una fonte ufficiale Melissa Stanzione, Claudia Verrone,
e vedere video brevi (dai 3 ai 5 minuti) sul significato del nome, anche se è Ludovica Vincenzi

Perché il litio è diventato un materiale così importante?


I l litio è un elemento chimico largamente disponibile in natura.
Ma non è nota a tutti la sua considerevole importanza, data
dalla versatilità e dalle proprietà di questo metallo. Trova infatti
oltre che il più conosciuto. Ha però degli effetti collaterali quali
patologie a carico del cuore, debolezza muscolare o vertigini.
È inoltre utilizzato come additivo per la ceramica e il vetro
ampio impiego in molti settori. Le batterie a litio sono impiegate per migliorarne la resistenza e la durata. Infine, nel campo
sia in dispositivi elettronici, a partire dagli smartphone, sia aerospaziale questo elemento è utilizzato nella costruzione di
nell’immagazzinamento dell’energia prodotta da fonti rinnovabili. parti di aeromobili leggere e resistenti, in particolare per i sistemi
In medicina è poi utilizzato come farmaco antipsicotico per di propulsione.
persone affette da sindrome maniaco-depressiva. Il litio, tra Sara Baldi, Aya Chibani, Paola Di Matteo, Federica Noschese,
gli stabilizzatori dell’umore, è stato il primo a essere utilizzato, Roberta Rossi, Francesca Strianese

Che cos’era la Guardia Pretoriana?


L a Guardia Pretoriana fu nell’antica Roma un corpo militare alle dipendenze dell’imperatore, istituito
dal primo di essi, Augusto (27 a.C. - 14 d.C.). Le milizie erano composte da gruppi (“coorti”) di
cittadini volontari, e con Tiberio, secondo imperatore, furono raggruppati in un’unica coorte chiamata
Castra Praetoria. Con il tempo la loro influenza divenne tale da rendere possibile l’elezione di un
imperatore da loro prescelto, Caligola (selezionato per la sua giovane età nella speranza di poterlo
controllare). Il corpo militare vide la sua fine nel 312 d.C. durante la battaglia di Ponte Milvio, dove
appoggiava l’oppositore di Costantino, Massenzio: la sconfitta decretò lo scioglimento del gruppo
militare da parte dello stesso Costantino. Fu inoltre smantellato il suo accampamento del Viminale
che aveva sostituito il vicino Castro Pretorio.
Gabriele Avio, Alessandro Bixio, Davide Bottino, Edoardo Caponetto, Marco Caropresi, Riccardo
Civardi, Emanuele Lanzone, Aurora Marsano, Giulio Minetti, Lorenzo Noce, Alessandro Oppezzo,
Pietro Rissone, Gabriele Schilhan, Simone Venere

Per problemi di spazio, le D&R dei ragazzi dell’Istituto Alberghiero Artusi di Recoaro Terme (VI)
che hanno partecipato all’Academy di novembre saranno pubblicate sul prossimo numero.
Focus | 161
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I N I Z I A T I VA S P E C I A L E

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MY FOCUS
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redazione@focus.it
pa

Le lettere dei lettori


facebook.com/focus.it
twitter.com/focus_it
ly

instagram.com/focus_ita
ita

FOCUS TI METTE LE ALI desiderio, al che lui risponde che ovvero 24 fusi orari. Ora, per esempio,

C ara redazione di Focus, mi chiamo


Cosimo, ho 15 anni, vi scrivo da
Napoli e sono un assiduo lettore della
vorrebbe iscriversi al Partito fascista.
Quelli si guardano tra loro e gli
chiedono il motivo, visti i suoi trascorsi.
quando da noi sono le ore 6:00 AM, a
Gerusalemme sono le 7:00 AM. E la
distanza Roma-Gerusalemme è di circa
vostra rivista. Ormai da più di 2 anni, E lui, con un filo di voce risponde: “così 5.000 km. Quindi, per vedere l’orologio
ogni giorno ritaglio una piccola parte ci sarà un fascista di meno!”. spostarsi di un’ora, Roma avrebbe
del mio tempo per arricchire le mie Attilio Schelotti dovuto trovarsi al posto di
conoscenze attraverso la lettura dei Gerusalemme percorrendo tale
diversi articoli che, grazie PIÙ VELOCE DELLA LUCE distanza in un’ora.
all’eterogeneità delle rubriche presenti,
forniscono anche ai lettori più giovani
come me una vasta e solida base di
S u Focus 373 viene riferito di uno
scontro tra stelle di neutroni. Si
scrive che le onde gravitazionali sono
In cielo le nuvole, però, sono molto
lente; quindi anche il cielo ruota insieme
alla Terra a 5.000 km/h?
cultura generale. Inoltre anche grazie state osservate prima di parecchi altri Giacomo Lucio Esposito
all’intervento e al contributo di esperti segnali elettromagnetici, tra cui la luce
del settore, gli articoli risultano sempre visibile. Se dovessi interpretare alla Risponde Gianluca Ranzini, autore
attuali e interessanti e, per me, lettera quanto scritto devo intendere dell’articolo. Riguardo alla sua
conferiscono a Focus quel tocco unico che le onde gravitazionali sono più domanda, ci sono due cose da
e semplice che costituisce la sua veloci della luce? O che c’è una considerare. La prima è che i fusi orari
peculiarità più importante, attraverso inverosimile generazione non sono uno adiacente all’altro. Quindi, per
cui è trasmesso il “piacere della contemporanea dei vari segnali rilevati esempio, anche la Grecia o la Romania
scoperta” che alimenta la curiosità di durante l’evento? Di quale entità sono nello stesso fuso orario di
ogni lettore. D’altronde la curiosità può sarebbe questo ritardo rispetto alle Gerusalemme, ma sono molto più
essere appagata solo attraverso la onde gravitazionali? vicine a noi. La seconda è che
ricerca, che spesso, a sua volta, Carlo Leone l’atmosfera terrestre, nuvole comprese,
stimola altra curiosità. Ed è per questo viene trascinata dal movimento di
che quest’anno, proprio come quello Risponde Andrea Parlangeli, autore rotazione della Terra. La velocità di
precedente, ho preso parte a quello dell’articolo. In questi casi arrivano trascinamento però, come spiegato
che io considero l’evento dell’anno: prima le onde gravitazionali non perché nell’articolo, dipende dalla latitudine: è
Focus Live ’23. Durante questa viaggino più velocemente, ma perché massima all’Equatore (circa 1.670 km/h)
edizione ho potuto partecipare a sono quelle che si sviluppano prima e minima ai Poli (0 km/h). Alla latitudine
straordinarie conferenze e tastare con nell’evento che si osserva. Quindi prima di Roma, per esempio, è di circa 1.230
mano nuove e aggiornate tecnologie, si crea la perturbazione gravitazionale, km/h, a Gerusalemme di circa 1.410
come robot intelligenti e simulazioni nel poi – entro un paio di secondi – si km/h.
metaverso. Pertanto tengo molto a verifica l’emissione di raggi gamma (che
ringraziare l’intera redazione di Focus e sono più energetici) e poi di altre INTELLIGENZA ARTIFICIALE E
il direttore Raffaele Leone. Alla luce di radiazioni, tra cui la luce, che SCEMENZA NATURALE
quanto detto, saluto calorosamente
tutti i lettori di Focus e li invito come me
a fare della lettura una finestra da cui
proseguono anche per settimane o
mesi. Ci sarebbero – nei primissimi
istanti – anche i neutrini, ma nessuno li
L eggendo il numero di Focus
dedicato agli algoritmi “intelligenti”
(n. 373), mi veniva da fare una
poter spiccare il volo e spiegare le ali ha ancora osservati in eventi di questo considerazione: solo la macchina – e
dell’immaginazione. tipo che si chiamano kilonovae e sono non l’uomo – può avere l’intelligenza
Cosimo Pio Chiariello molto studiati. Per concludere, certo artificiale, ma solo l’uomo – e mai la
che nulla può viaggiare più macchina – può avere la cretineria
BARZELLETTE DEL VENTENNIO velocemente della luce. autentica. Mi verrebbe da pensare,

L eggendo l’articolo sulla storia della


barzelletta (Focus 373) me n’è
venuta in mente una raccontatami da
Tutte le prove che abbiamo indicano
che le onde gravitazionali si muovono
esattamente alla velocità della luce,
insomma, che la cretineria è solo
autenticamente ed esclusivamente
umana, mentre l’intelligenza no.
mia madre che, nata nel 1917, visse in come prevede la Relatività generale di Rodrigo Merlo
pieno quegli anni. Einstein.
Un tale che era sempre stato
tenacemente contrario al regime, si GIROTONDO Se vuoi spedire i tuoi scatti alla
ammala gravemente e si trova nel letto
in punto di morte. I parenti che lo
assistono gli sono intorno e gli
N ell’articolo dal titolo “Se la Terra
smettesse di girare” pubblicato su
Focus n. 374 c’è scritto che un giro
redazione di Focus vai su www.
focus.it/myfocus e trovi l’elenco delle
caselle tematiche e i nostri consigli per
domandano se avesse qualche completo del Pianeta dura un giorno pubblicare le tue foto su My Focus.

Focus | 163
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a cura di Sabina Berra

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CARTELLONE APPUNTAMENTI DEL MESE
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ita

11
Fino all’

febbraio
A Ogr, a Torino,
Sarah Sze e la
sua indagine
sull’invasione di
immagini oggi,
nella mostra
Metronome.

avanguardia. Picasso, Depero, Klee, Fantasmagoria Callas. Il mito di Maria


ARTE Sarzi. Una serie di opere di artisti noti Callas raccontato in un inedito
e importanti che si sono ispirati alle progetto espositivo da cinque
Con il naso in su marionette e ai burattini. protagonisti del panorama artistico
Torino, fino al 14 gennaio, Luci www.palazzomagnani.it contemporaneo: Giorgio Armani, Alvin
d’artista. Un evento che si ripete ogni Curran, Latifa Echakhch, Mario
Natale con opere di importanti artisti Botero torna tra noi Martone e Francesco Vezzoli.
realizzate con la luce e distribuite in Milano, fino al 4 febbraio, al Museo www.museoscala.org
tutta la città. della Permanente, Via Crucis. La
www.comune.torino.it prima mostra di Fernando Botero
dopo la morte dell’artista (settembre INCONTRI
Ritratti della storia 2023). Ci sono 40 opere fra oli e
Anversa (Belgio), fino al 21 disegni preparatori per il ciclo della La scienza settimanale
gennaio, al Museo Kmska (Museo Via Crucis. Torino, fino al 14 marzo, in diverse
Reale di Belle Arti), Turning Heads. www.lapermanente.it sedi della città, I giovedì della scienza.
Per scoprire come alcuni maestri del Ecco gli incontri di gennaio della 38a
passato, soprattutto fiamminghi, Come in una notte di stelle edizione di questo progetto di
hanno interpretato il tema del ritratto: Bergamo, fino al 24 marzo, al Palazzo divulgazione. L’11 gennaio, La felicità
da Pieter Bruegel a Peter Paul della Ragione, Yayoi Kusama. Infinito costi quel che costi. Economia e
Rubens, da Jan Vermeer a Rembrandt. Presente. Una delle più complete mostre benessere: alla ricerca del giusto
kmska.be dell’artista giapponese (che non ha equilibrio. Con Stefano Bartolini
realizzato solo le zucche a pois per dell’Università di Siena, Enrica
Alla scoperta dell’oro bianco Louis Vuitton). Tra le opere esposte c’è Chiappero Martinetti dell’Università di
Milano, fino al 19 febbraio, al anche Fireflies on the water, una stanza Pavia e Monica Molino dell’Università
Museo Poldi Pezzoli, Oro Bianco. Tre di specchi dove si cammina in mezzo a di Torino; 18 gennaio, Il male detto.
secoli di porcellane Ginori. In mostra luci di mille colori. Che cosa chiamiamo dolore, con la
le opere in ceramica del museo Ginori www.theblank.it giornalista Roberta Fulci; il 25
di Sesto Fiorentino, da Carlo Ginori a gennaio, A tuo nome. Identificare i
Gio Ponti. morti per pensare ai vivi, con Cristina
www.museopoldipezzoli.it LIRICA Cattaneo, dell’Università di Milano e
direttore del Labanof, il Laboratorio di
Giochi preziosi 100 anni di Maria Callas Antropologia e Odontologia Forense
Reggio Emilia, fino al 17 marzo, a Milano, fino al 30 aprile, dell’Università di Milano.
Palazzo Magnani, Marionette e al Museo Teatrale alla Scala, www.giovediscienza.it

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di Fino al
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SCIENZA
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Il dinosauro gigante
aprile
ita

Londra, fino al 14 gennaio, al


Natural History Museum, Titanosauro:
A Napoli, alle
la vita del più grande dinosauro. Il
racconto di come viveva il Patagotitan
Gallerie d’Italia
mayorum, uno dei dinosauri più grandi una mostra sulla
mai esistiti, per la prima volta esposto città al tempo di
in Europa. Napoleone.
www.nhm.ac.uk

Quanto ne sai? sperimentale. In mostra dipinti,


Trento, fino al 15 giugno, al Muse, disegni, libri e incisioni. EVENTI
Quanto. La rivoluzione in un salto, una www.museogalileo.it
mostra dedicata alla meccanica Gli antichi splendori
quantistica e al suo impatto sulla Genova, dal 19 al 21 gennaio, in tutta
fisica ideata dall’Istituto Nazionale di AMBIENTE la città, i Rolli Days. Un appuntamento
Fisica Nucleare e dal Museo delle che permette di visitare antichi palazzi
Scienze di Trento. Soluzioni per la sostenibilità del ’500 e ’600 (42 dei quali sono
www.muse.it Torino, fino al 18 febbraio, alle Patrimonio dell’Unesco) con molte opere
Gallerie d’Italia, Luca Locatelli. The d’arte al loro interno.
Circle, un progetto fotografico che www.visitgenoa.it
STORIA racconta l’economia circolare e
l’industriale sostenibile.
Galileo, la scienza e il potere gallerieditalia.com/it/torino/ PODCAST
Roma, fino all’11 febbraio, allo
Spazio Mostre di Palazzo Barberini, Un viaggio in Antartide Il valore delle scelte
La Città del Sole. Arte barocca e Lione (Francia), fino al 3 marzo, al Out Now! – La finanza etica contro
pensiero scientifico nella Roma di Musée des Confluences, Terre l’apartheid è un podcast in 4 puntate di
Urbano VII. Il museo Galileo di Firenze sconosciute. Appuntamento alla fine Bank Station che racconta come il
ha allestito questa mostra per del mondo. Il viaggio del regista Luc movimento contro l’apartheid in
celebrare la pubblicazione del Jacquet in Antartide per aiutarci a Sudafrica negli anni ’80 abbia fatto da
Saggiatore (1623), il trattato di Galileo conoscere questa terra “difficile”. catalizzatore per l’adozione di pratiche
Galilei che gettò le basi del metodo www.museedesconfluences.fr di investimento responsabile. Le puntate
ripercorrono un pezzo di storia molto
importante ma vogliono soprattutto
ispirare le future generazioni a
comprendere e utilizzare il potere delle

10
Fino al
proprie scelte finanziarie per combattere
l’ingiustizia e costruire un mondo più
sostenibile ed equo.
https://spoti.fi/3MWfCmB

TECNOLOGIA
gennaio La storia della tecnocrazia
A Matera, Milano, fino al 29 gennaio,
al Museo all’Osservatorio Fondazione Prada,
nazionale fa Calculating Empires: A Genealogy of
tappa la mostra Technology and Power, 1500-2025,
una mostra multimediale per mappare
Futurismo il nostro presente tecnologico,
Italiano. illustrando come il potere e la
tecnologia siano stati intrecciati a
partire dal 1500.
www.fondazioneprada.org

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CARTELLONE
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Quattro passi con i robot BOTANICI E ARTISTI PER L’ARIA PULITA


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Milano, fino al 17 marzo, a Tenoha,


ita

Robotland. Una mostra interattiva Un bosco in grado di diminuire l’anidride carbonica e abbattere le
dedicata alla storia dei robot. Si potrà polveri sottili che arrivano dal traffico intenso della zona, regalando
interagire con alcuni modelli famosi come allo stesso tempo agli abitanti del quartiere uno spazio verde. Il
Pepper, Aibo di Sony, l’innovativo Alter2 e progetto è per i quartieri popolari dell’area Tobbiana-Allende a
Asimo di Honda. Prato. Rientra nel piano Prato Forest City, all’interno del quale si
www.tenoha.it inserisce questo programma di riforestazione urbana creato
dall’associazione Arte Continua. Ideato da Mario Cristiani
(presidente di Arte Continua) in collaborazione con il botanico
ANIMALI Stefano Mancuso e Pnat (un think tank composto da designer e
scienziati vegetali da lui coordinato), Arte per la riforestazione ha
Animali misteriosi messo di mezzo anche l’arte. «L’arte contemporanea diventa
Pavia, fino al 7 gennaio, al Kosmos ossigeno», spiega Mario Cristiani che ha messo all’asta, per
- Museo di Storia naturale, Fauna. Le raccogliere fondi, opere di artisti legati a Galleria Continua, da
fotografie di Joan Fontcuberta degli Leandro Elrich a Mimmo Paladino. Il ricavato è servito a questa
animali tassodermizzati nella iniziativa che prevede la messa a dimora di circa 150 alberi di
collezione del museo. Le foto sono diverse specie scelte da Stefano Mancuso. Uno c’è già da un mese
esposte insieme ad animali circa ed è un Ginkgo biloba. Non rimarrà da solo per molto.
imbalsamati, disegni e documenti del
biologo tedesco Peter Ameisenhaufen
che tra gli anni ’30 e ’40 del ’900 panoramica vastissima ed esaustiva
classificò alcuni animali “misteriosi”. sui gatti, la loro storia, le loro FOTOGRAFIA
https://museokosmos.eu peculiarità biologiche e le loro
interazioni sociali. L’uomo che fotografava tutto
Milano, fino al 18 febbraio, al Museo
LIBRI L’atlante dei tesori scientifici diocesano, Mario De Biasi e Milano.
Devis Bellucci, Guida ai luoghi Edizione straordinaria. La mostra che
Come è fatto il cervello geniali, Ediciclo Editore. Le mete più celebra il centenario della nascita di uno
Richard Wingate, Storia del cervello curiose in Italia tra scienza, tecnologia dei fotoreporter più apprezzati del ’900.
in 10 cellule e mezzo, Bollati e natura per piccoli e grandi chiostrisanteustorgio.it
Boringhieri. Viaggio alla scoperta delle esploratori.
neuroscienze.
Uno scienziato senza confini FOCUS TV
Letture feline Rena Selya, Salvador Luria. Un
Sarah Brown, Tutti i segreti del gatto. biologo italiano nell’America della Sul divano a Natale
Linguaggio e comportamenti dei Guerra fredda, Codice Edizioni. La Il 23 dicembre, ore 21:05, Speciale
nostri amici felini, Aboca Edizioni. Una biografia dello scienziato italiano. astronomia. Luigi Bignami incontra
astronomi, astrofisici e archeo-
astronomi.
Il 24 dicembre, ore 21:05, Lochness
Storia di un mostro. La leggenda
compie 90 anni.
Il 25 dicembre, ore 21:05, Il mistero
Dopo 6 anni di della mano di Cleopatra. Una serata
restauro ha dedicata alla regina Cleopatra e alle
riaperto a ricerche del suo sepolcro.
Parma il Il 26 dicembre, ore 21:05, I sei del
Complesso Titanic: un segreto inconfessabile. La
monumentale storia di 6 cittadini di origine cinese
della Pilotta. sul Titanic, sopravvissuti al naufragio.
Il 31 dicembre a partire dalle ore
21:05, Maratona di Capodanno per
arrivare all’alba del 1° gennaio con
una serie di documentari dedicati agli
alieni e a vari misteri ancora insoluti,
dal triangolo delle Bermude al tesoro
di Tutankhamon.

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GIOCHI
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CRUCIVERBA
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Radiopop
ORIZZONTALI VERTICALI
1 Stonature improvvise - 8 Una meta 1 Smarrito, disorientato - 2 Applicazione rore - 66 Tesi lasciata a metà - 67 Poco
turistica della Sicilia Settentrionale - 12 Il pratica di conoscenze - 3 Scrisse Assas- oltre - 68 Le hanno cavia e criceto - 69
lago di Lovere - 16 Il lupo... lo perde - 17 sinio nella cattedrale - 4 Le hanno cervo Testa di ponte - 70 Casella Postale - 71
In tribunale si oppone alla difesa - 20 La e camoscio - 5 Gene che ha vinto un Sono uguali nello standard.
prima metà di oggi - 21 Channing di Io e Oscar per Il braccio violento della legge
Lulù - 23 Simbolo del plutonio - 24 È... - 6 Eco senza fine - 7 In questo luogo - 8
Catena nel Catanese - 25 In luce - 26 Il gatto della miss - 9 Asciugacapelli - 10
Canna d’India usata per oggetti di arre- L’inizio dell’aggiornamento - 11 Clienti di
damento - 28 In mezzo ai tafferugli - 29 chi eroga servizi - 12 Un horror di Stephen
Adamo lo era di Abele - 31 Il vino nei King - 13 Passato di moda - 14 Promul-
prefissi - 32 Pelle sintetica - 33 Feste gata, sancita - 15 Una statuina del pre-
solenni dell’antica Grecia - 36 Tipo di sepe - 18 La cantante D’Avena - 19 De-
telefilm ad ambientazione fissa - 38 Scris- molire con critiche - 22 Scrisse il
se il romanzo Il grande Gatsby (5,10) - 42 romanzo Quartieri alti - 23 La zebra lo è
Un po’ d’acqua - 43 Tragedia di Shake- del leone - 25 Abitudine, consuetudine
speare ambientata nell’antica Roma (7,1,9) - 27 Vi corrono veicoli elettrici al luna park
- 44 Navigatore olandese che avvistò la - 30 Graziano, ex ministro - 33 Salace,
Nuova Zelanda - 46 Inetto - 47 Convo- pungente - 34 Sportive che praticano
cano gli eredi - 49 Le iniziali del maghet- attività agonistica - 35 Piacevole calduc-
to Potter - 50 Investiti di un compito - 51 cio - 37 Scrivere musica - 39 Tutt’altro
Un po’ di roba - 52 Adesso - 54 Natalie che astratta - 40 Un copricapo papale
nel cast di Gioventù bruciata - 56 Novel- - 41 I sudditi di Alcinoo - 45 Condottiero
la di Balzac - 57 Centro di Piacenza - 59 giapponese - 48 Insignificante, ordinario Ti piacciono questi giochi?
Andarsene a sinistra - 60 Plumbei, ma- - 50 La sposa di Osiride - 53 Dispositivo Ne troverai tanti altri
linconici - 62 Fine della tournée - 63 Fon- elettronico di avvistamento - 55 Fu detto su Focus Enigmistica,
do di tinozza - 64 La Valli di Il terzo uomo “Duca della Vittoria” - 57 Lo porta a pas-
- 66 Opera di Puccini - 68 Una base seggio il dog sitter - 58 L’attore Baldwin il nuovo numero sarà in
spaziale statunitense (4,9) - 72 Nativi di - 61 Una grossa antilope - 63 Regnava edicola il 18 dicembre.
Caracas - 73 Parlare dal pulpito. in Russia - 64 Antenati - 65 Collera, fu-

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di SUDOKU ANEDDOTO NUMERATO
ra
Sostituire una lettera a ogni
numero (a numero uguale
pa

corrisponde lettera uguale;


ly

1=C 2=O 17=B).


Si leggerà un aneddoto.
ita

1233245–67876
– 5 3 – vizio – 4 8 3 – 9
5 2 1 2 – 8 – 10 11 – 8 4
5 12 2 13 8 – 9 3 5 – 14
6 9 2` – 10 11 – 5 11 12
8 13 2 – 9 13 2 15 15 2

Lared
A B – debito – 6 – 14 6 12 12
2 – 1 16 8 – scrivesse –
REBUS 14 8 13 – 3 10 5 – 10 11
– 3 5 17 13 2 – 14 8 13
– ragazzi. – 3 2 – 15 1
13 5 12 12 2 13 8 – 9 3
5 – 5 11 7 5 2` – 3 6 – 14
13 5 18 6 – 14 10 11 12
6 12 6 – 4 5 – Pinocchio
– 15 1 13 5 7 8 11 4 2 9
3 5 : – «12 5 – 18 6 11 4
1- Rebus (8,8) 2- Rebus (5,5,4,4,8)
2 – 19 10 8 15 12 6 –
bambinata, – 20 6 11 11
8 – 19 10 8 3 – 1 16 8 –
12 5 – pare; – 18 6 – 15
8 – 3 6 – 15 12 6 18 14 5
, – pagamela – 17 8 11 8
– 14 8 13 – 20 6 13 18 5
J. Foggini

Il Capricorno
– 7 8 11 5 13 8 – 7 2 9 3
3- Rebus (7,2,10) 4- Rebus (5,1,4,7) 5 6 – 4 5 – seguitarla».

PUZZLE
Cancellare nello schema le parole elencate, sapendo che
si possono trovare in tutte le direzioni.
Le lettere rimaste, lette di seguito, daranno la chiave.

AMATORE GIUSTIFICATA SETTO


ASSORTITO GOCCIA SORTE
BACIO IMPERO TARIFFA
BRUNITO INNATA TELONE
CIPRIA LITRO TONDA
CLORO LUCIDO VETRAIO
DEVOTI MILITE ZAVORRATO
ELICA NOTARILE ZUPPIERE
EMIRO ORARIO
FRODE ROVINA
Alaska

CHIAVE – Un proverbio (6,2,5,4,2,5)

Le soluzioni dei giochi sono a pagina 170


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di SOLUZIONI
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I giochi sono a pagina 168
pa

Cruciverba
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Mondadori Scienza S.p.A.


Via Mondadori, 1 – 20054 Segrate (MI)
ita

Società con unico azionista, soggetta ad attività di direzione


e coordinamento da parte di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A.

Direttore Responsabile: Raffaele Leone

Vicedirettore: Gian Mattia Bazzoli


Ufficio Centrale: Giovanna Camardo (caposervizio),
Isabella Cioni (caporedattore), Andrea Parlangeli (caporedattore),
Raffaella Procenzano (caporedattore), Gianluca Ranzini (vicecaporedattore)
Elaborazioni Digitali: Vittorio Sacchi (caposervizio)
Ufficio Fotografico: Paola Brivio (caposervizio),
Alessandra Cristiani (caposervizio), Daniela Scibè Sudoku
Redazione: Sabina Berra, Margherita Fronte (vicecaposervizio),
Roberto Graziosi, Fabrizia Sacchetti (caposervizio),
Vito Tartamella (caporedattore)
Segretaria di Redazione: Marzia Vertua

D&R a cura di: Isabella Cioni (coordinamento, caporedattore),


Ufficio ricerca fotografica: Paola Brivio (caposervizio),
Alessandra Cristiani (caposervizio), Daniela Scibè

Hanno collaborato a questo numero: Rhett Allain, Luigi Bignami,


Gianluca Bonci, Alberto Cammelli, Federica Campanelli,
Massimo Cannoletta, Marco Consoli, Marcus du Sautoy, Marta Erba,
Gabriele Ferrari, Adriano Fontana, Federico Gemma, Elisabetta Intini,
Matteo Liberti, Roberto Mammì, Massimo Manzo, Elena Meli, A B
Nicola Nosengo, Riccarso Oldani, Ilaria Prada, Alex Saragosa,
Simone Valtieri, Elisa Venco, Daniele Venturoli, Margherita Zannoni
Rebus
Abbonamenti: è possibile avere informazioni o sottoscrivere un 1- Rebus (8,8) PI Et, rose scarpa T E = PIETROSE SCARPATE
abbonamento tramite: sito web: www.abbonamenti.it/mondadori; email: 2- Rebus (5,5,4,4,8) giovane LL, avi T, ave RC, O raggio =
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CMP Brescia – Via Dalmazia 13, 25126 Brescia (BS). L’abbonamento può SOTTOFONDO
avere inizio in qualsiasi periodo dell’anno. L’eventuale cambio di indirizzo 4- Rebus (5,1,4,7) O pere dà RT, E more SCA = OPERE
è gratuito: informare il Servizio Abbonati almeno 20 giorni prima del D’ARTE MORESCA
trasferimento, allegando l’etichetta con la quale arriva la rivista.
Servizio collezionisti: Arretrati: I numeri arretrati possono essere richiesti
direttamente alla propria edicola, al doppio del prezzo di copertina per la
Puzzle
copia semplice e al prezzo di copertina maggiorato di € 4,00 per la copia
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Collodi aveva il vizio del gioco e un editore gli pagò un
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Pinocchio scrivendogli: «Ti mando questa bambinata,
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fanne quel che ti pare; ma se la stampi, pagamela bene
Codice ISSN: 1122-3308 per farmi venire voglia di seguitarla».

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