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ANNO 24. N.45 (1171), 11 novembre 2023. Poste Italiane Spedizione in A.P. D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano. Non acquistabile separatamente da La Gazzetta dello Sport, € 2,20 (SportWeek € 0,70 + La Gazzetta dello Sport € 1,50). er
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DALL’ALTO DEI SUOI 24 SLAM (STACCATI NADAL E FEDERER)


Novak
Djokovic

Il Djo del tennis


IL NUMERO UNO AL MONDO È L’UOMO DA BATTERE ALLE FINALS DI TORINO.

DEVE ORA FARE I CONTI CON LA NUOVA GENERAZIONE DI ALCARAZ E SINNER


week
#45
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SOMMARIO Dall’11 al 17 novembre In copertina


Sportweek #45
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foto courtesy Hublot


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INQUADRA
IL QR CODE

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9 10 12 14
CON QUESTA MIA... NON CI POSSO CREDERE FUORI CAMPO AGENDA TV
di Luigi Garlando di Sebastiano Vernazza di Giorgio Specchia Programmi della settimana

18
NOVAK DJOKOVIC 26
Nole l’infinito verso le Atp I NUOVI “BIG THREE”
16 Finals. Formato dalla guerra Alcaraz, Sinner e Rune.
L’ALTRA AGENDA e dominatore, a 36 anni, Storie e prospettive dei futuri
di Gene Gnocchi di mille battaglie grandissimi del tennis mondiale

di Marco Bucciantini di Riccardo Crivelli

30 36
VINCENZO MONTELLA
C.T. ITALIANI
La rinascita dell’Aeroplanino
Calcio, basket e pallavolo:
da allenatore dimenticato ieri
dove allenano e chi sono
a c.t. turco vincente oggi
i nostri “coach” emigrati
di Andrea Di Caro

38 46
PIO ESPOSITO I RIGORISTI DOC
Sogni, confronti e speranze. I grandi specialisti
A tu per tu col diciottenne dagli 11 metri nella storia
centravanti dello Spezia del calcio contemporaneo

di Fabrizio Salvio di Fabrizio Salvio

5 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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SOMMARIO Dall’11 al 17 novembre Sportweek #45


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CERVINIA
50 Storia, miti e... grigliate in 120
LA TOP 11 53 anni di sci sul Cervino, dove
FERNANDO LLORENTE CLICK debutta la Coppa maschile
LE FOTO
DELLA SETTIMANA di Luca Castaldini

67 70
VACANZE OUTDOOR GIULIA DE LELLIS 74
In bici, a piedi o a cavallo Dal pilates alla sua linea beauty, MODA
nel Distretto Turistico chi è la conduttrice tv
della Venezia Orientale di Amore alla prova
di Gianluca Zappoli
di Andrea Mattei di Serena Gentile

82 86 88
84 FUORI CARTA
FASHION NEWS BEAUTY
TREND
Leo Messi e gli otto Anelli di Daniele Miccione
di Paola Ventimiglia di Serena Gentile
e Luca Gardini

90 92 97 98
ICON PAROLA DI GAZZETTA
LE SCELTE DI SW AGENDA ACTIVE
CAPELLO E IL GOL A WEMBLEY 1980, IL CALCIO È IN ARRESTO
Libri Auto Gym Yogafestival
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di Germano Bovolenta di Andrea Schianchi


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Sportweek #45
NEWS
Con questa mia...
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di Luigi Garlando

Soulé le azzecca proprio tutte


HA LASCIATO LA JUVE PER IL FROSINONE ALLO SCOPO DI GIOCARE DI PIÙ, HA SCELTO
L’ARGENTINA E NON L’ITALIA SEGUENDO IL CUORE: QUESTO È UN RAGAZZO DI CARATTERE
Milano, 6 Novembre 2023

Gentile
Matias Soulé,
con questa mia voglio compli-
mentarmi per il bell’inizio di
stagione nel Frosinone. Cinque
gol e 3 assist nelle 8 giornate di
campionato in cui ha giocato
sono un bottino ricco per un
ragazzo di 20 anni, arrivato in
prestito dalla Juventus. Ha co-
minciato a segnare prima an-
cora di disfare le valigie…
Ma mi voglio complimentare
anche per la decisione netta e
onesta di abbracciare la nazio-
nale argentina, cioè la squadra
della terra in cui è nato. Gli avi
italiani le avrebbero permesso per via di passaporto, non devo Scegliere il Frosinone e lascia- g ione scorsa, da t itola re
di rispondere a una convoca- chiedermi: “Quale mi offre più re la Juve è stata un altro tipo juventino, sconfisse i nerazzur-
zione azzurra. Probabilmente vantaggi? Quale mi conviene? di scelta, ugualmente felice. A ri a Milano. Allegri ha parlato
a Coverciano avrebbe trovato In quale avrei più possibilità di Torino avrebbe trovato poco molto bene di lei, lasciando in-
meno concorrenza di quella che giocare?”. Ma semplicemente: spazio e avrebbe rischiato di tendere un suo prossimo ritor-
troverà nell’Argentina campio- “Quale maglia mi fa vibrare di fare il terzino su Kvara, come no alla base. La Juve sta prepa-
ne del Mondo, ma la sua scelta più? A quale appartengo?”. Chiesa con il Napoli… A Frosi- rando il prolungamento del
è stata categorica: «Mi sento Non devo scegliere razional- none avrà più spazio per cre- contratto, in scadenza nel giu-
argentino e voglio giocare per mente, devo solo ascoltare le scere, sotto lo sguardo sapien- gno ’24. È chiaro che, se lei do-
l’Argentina». ragioni del cuore e prenderne te di Di Francesco che ha mani dovesse segnare un gol a
Ha fatto bene, perché la nazio- atto. Come ha fatto lei. piantato le radici del bel calcio Sommer e, magari, agevolare
JONATHAN MOSCROP

nale non può essere una scelta Giusto così. Lei deve procedere a Sassuolo e ha lanciato tanti un sorpasso in classifica dei
di carriera e di opportunità, ma nel solco tracciato da Dybala e talenti. bianconeri, la Juve sarebbe an-
di cuore e di appartenenza. Da- Di Maria, cui assomiglia per Caro Matias, lei domani guide- cora più entusiasta di riportar-
vanti al bivio di due rappresen- dribbling, eleganza tecnica e rà il Frosinone a San Siro, con- la a casa…
tative, ugualmente accessibili fisionomia da spaghetto. tro l’Inter capolista. Nella sta- Con simpatia.

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Sportweek #45
NEWS
Non ci posso credere
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di Sebastiano Vernazza

PALERMO 2022
Trajkovski esulta davanti agli
azzurri dopo lo spareggio di
qualificazione mondiale vinto
dalla Macedonia del Nord.

Riecco la Macedonia, che già


ci è rimasta sullo stomaco
È LA QUINTA VOLTA CHE L’ITALIA DEL CALCIO AFFRONTA L’EX REPUBBLICA DELLA
JUGOSLAVIA. IN DUE OCCASIONI CI È RISULTATA INDIGESTA, CAUSANDO, DIRETTAMENTE
E NO, LA NOSTRA ESCLUSIONE DAL MONDIALE. E ANCHE STAVOLTA SARÀ DECISIVA

“F
urbi con- noscono del tutto la deno-
trabban- minazione: questioni ata-
dieri ma- v ic he d i e g e mon ie
cedoni”. territoriali e culturali.
Correva la stagione 1981- Nella sua storia, l’Italia
82 e questa frase entrò ha affrontato i macedoni
nelle orecchie degli ita- per quattro volte. Le pri-
liani, come altri versi più me due nelle qualificazio-
o meno misteriosi de La ni al Mondiale 2018, vit-
voce del padrone di Franco toria sofferta a Skopje
Battiato, il primo album (3-2) e pari a Torino, un
a sfondare il muro del 1-1 che condannò gli az-
milione di copie vendute. zurri all’infausto spareg-
“Furbi contrabbandieri gio contro la Svezia. Peg-
macedoni” risuonava in gio ancora è andata alle
Centrogravitàdipermanen- qualificazioni per il Mon-
te.BrunoContiharaccon- diale 2022, l’allucinante
tato come Cuccurucucù… sconfitta per 1-0 a Paler-
Paloma, un altro brano mo nel playoff, con la se-
cult di quell’ellepì, fosse conda estromissione di
la canzone più ascoltata fila dalla Coppa del Mon-
e cantata dagli azzurri di Enzo di Battiato la Macedonia neppu- Persia. Per buona parte degli do. A chiudere, l’1-1 di settembre
Bearzot sul pullman che li por- re esisteva come Stato a sé, era italiani la macedonia, in minu- a Skopje, prima partita dell’era
tava negli stadi di Spagna ’82, al una delle Repubbliche della Ju- scolo, era l’insalata di frutta e Spalletti, un pari che ci ha com-
Mondiale vinto contro tutti e per goslavia federale del Marescial- stop. Con la dissoluzione della plicato la strada verso l’Europeo
tutti. Qui però ripeschiamo i lo Tito. La principale squadra Jugoslavia, la guerra civile suc- del 2024. Venerdì a Roma la
“furbi contrabbandieri macedo- macedone del tempo, il Vardar cessiva alla morte di Tito, la Ma- quinta volta contro “i furbi con-
MATTEO CIAMBELLI

ni” perché tra sei giorni, vener- Skopje, ogni tanto faceva capo- cedonia divenne uno Stato indi- trabbandieri macedoni”, parole
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dì 17 novembre a Roma, l’Italia lino su Tele Capodistria. A scuo- pendente fino a rinominarsi di politicamente scorrette, che pe-
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giocherà contro la Macedonia la si studiavano le gesta di Ales- recente Macedonia del Nord rò continuiamo a canticchiare
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del Nord, il nostro nuovo incubo sandro Magno o Alessandro il dopo una trattativa conflittuale nell’era della insopporta-
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calcistico. Nel 1981-82 del boom Macedone, conquistatore della con i greci, che ancora non rico- bile cancel culture.
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Sportweek #45
NEWS
Fuori campo
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di Giorgio Specchia

PERIFERIA SUD
Il volto di una snowboarder su
uno dei pannelli che delimitano
il cantiere del Villaggio
Olimpico 2026, all’ex scalo
milanese di Porta Romana.

Con tre impianti al coperto


Milano è la città dello sport
IL PALAITALIA DA 16.000 POSTI IN COSTRUZIONE PER I GIOCHI INVERNALI DEL 2026, IN GRADO
DI OSPITARE NBA E ATP FINALS, ANDRÀ AD AGGIUNGERSI AL FORUM DI ASSAGO E ALL’ALLIANZ
CLOUD, IL VECCHIO PALALIDO. E VOLENDO CI SAREBBE ANCHE IL PADIGLIONE 3 ALLA EX FIERA...

M
ilano nel 2026 In teoria sarebbe utilizza-
diventeràcittà bile anche il Padiglione 3
olimpica e i della vecchia Fiera Cam-
Giochi inver- pionaria, recentemente
nali lasceranno il segno ristrutturato e adeguato
su una metropoli in con- alle norme di sicurezza. È
tinua evoluzione. Una stato il Palasport milane-
volta c’era il Pirellone, se degli Anni 60 e poteva
adesso i grattacieli sopra contenere fino a 18.000
i 100 metri sono già 17 e spettatori, allora record
ne spunteranno altri a europeo per un impianto
breve. Non solo si costru- coperto. Casa della Sei
isceinverticale,masisca- Giorni di ciclismo, ci gio-
va anche sottoterra e nel cavano il campionato di
2024 sarà completata la basket Simmenthal (l’O-
linea blu, la quarta delle limpia) e All’Onestà con
cinque della metropolita- le tribune da 5.000 posti
na milanese. Anche l’O- realizzate in telai d’accia-
limpiade2026daràilsuo io e tubolari.
contributoallatrasforma- Spostandoci a Rho-Pero,
zione urbana perché por- Fieramilano nei suoi pa-
terà alla città un grande studen- atletie,appenaterminatiiGiochi, Finals di tennis – per i quali il diglioni ha ospitato le Next Gen
tato – il Villaggio Olimpico è queglistessialloggisarannomes- Forum di Assago (l’impianto al di tennis nel 2017 e 2018. E per i
stato pensato proprio per questo si a disposizione degli studenti coperto al momento più capiente Giochi 2026 là dentro troveran-
– e un palazzo dello sport da dell’Università Bocconi. Il PalaI- a Milano con 12.500 posti) risul- no posto uno stadio da hockey
16.000 posti che a Milano man- talia a Santa Giulia, zona Rogo- ta al di sotto degli standard ri- ghiaccio e un anello da 400 me-
EMANUELE CREMASCHI

cadaitempidelPalazzonediSan redo, metterà invece Milano al chiesti.ConilPalaItalia,ilForum tri per il pattinaggio di velocità
Siro, abbattuto dopo i danni del- pari delle grandi metropoli eu- e l’Allianz Cloud (il vecchio Pa- pista lunga. In pratica, altri due
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lanevicatadell’85chedanneggiò ropee con un impianto moderno lalido), Milano per la prima volta palasport “usa e getta”. Come
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irrimediabilmente la struttura. e dalla capienza sufficiente per avrà tre palazzi dello sport con- impianti al coperto, Milano può
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Il Villaggio Olimpico allo Scalo grandi concerti ed eventi sporti- temporaneamente funzionanti già pensare all’Olimpiade
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di Porta Romana ospiterà 1.400 vi – tipo l’Nba in Europa o le Atp oltre i 5.000 posti. estiva.
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IL MEGLIO IN DIRETTA Sportweek #45


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LA SETTIMANA TV DALL’11 AL 17 NOVEMBRE

SABATO 11 DOMENICA 12
Tennis Motori
ATP 250 METZ, MOTOGP
LA FINALE DALLA MALESIA
Sul cemento indoor della Terzultimo appuntamento
Arènes di Metz, atto del Mondiale di MotoGp che
conclusivo del torneo di cui vive sulla lotta tra Bagnaia
è detentore Lorenzo Sonego. e lo spagnolo Martin.

SKY SPORT TENNIS, 16.30 SKY SPORT UNO, 8.00

DOMENICA 12
Calcio Euro 2024, DOMENICA 12
Calcio
CHELSEA
MANCHESTER C. Italia-Macedonia LAZIO
ROMA
In Premier scontro tra due Si gioca il derby numero 159
grandi del calcio inglese, DOMENICA 12 VENERDÌ 17 in Serie A. I precedenti: 56
anche se il Chelsea è lontano vittorie della Roma, 42 della
dalle prime in classifica. Basket Calcio Lazio, 60 pareggi.

L
aNazionalediLucianoSpal-
SKY SPORT UNO, 17.30
NBA, CLIPPERS letti (nella foto, Ciro Immo- DAZN, 18.00
GRIZZLIES bile) affronta all’Olimpico
di Roma la bestia nera Macedo-
Consueto appuntamento nia del Nord che a marzo del ’22,
DOMENICA 12 domenicale in diretta sul battendoci 1-0 nello spareggio MARTEDÌ 14
canale dedicato di Sky per giocato a Palermo, ci tolse la pos-
Tennis il grande basket della Nba. sibilità di qualificarci al Mon- Basket
A Los Angeles i Clippers del diale del Qatar. Stavolta, in bal-
TORINO, neo acquisto Harden lo c ’è l a q u a l i f i c a z ion e
DERBY ITALIANO
ATP FINALS affrontano i Memphis all’Europeo del prossimo anno: IN EUROLEGA
Grizzlies ancora privi della per arrivarci, l’Italia deve fare
In corso a Torino il torneo loro stella Ja Morant, quattro punti tra stasera e la A Bologna, scontro
tra gli otto migliori tennisti sospeso dalla lega per 25 successiva partita di lunedì fratricida tra Virtus
del ranking, tra cui il nostro partite perché apparso sui prossimo in trasferta contro l’U- e un’Olimpia Milano in crisi
Sinner (numero 4). social con una pistola. craina, già sconfitta a San Siro. di risultati in Europa.
GEORGI LICOVSKI

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SKY SPORT TENNIS, 18.30 SKY SPORT NBA, 21.30 RAI UNO, 20.45 SKY SPORT UNO, 20.30
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NEWS Sportweek #45


L’altra agenda
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di Gene Gnocchi

Messi incontentabile: «Con dieci


Palloni d’oro mi danno la pirofila»
Dom Lun
Pioli, futuro nella comicità Leo Messi incontentabile
per l’allenatore del Milan: anche dopo aver vinto
farà parte del duo Pioli 8 Palloni d’oro: «Con 10 mi
e Amedeo. danno la pirofila».

Mar Mer
Gravina ha assunto i figli di Lazio, dopo la quinta sconfitta
Giorgetti e Tajani. Ora Figc in campionato pugno duro
sta per Federazione italiana di Lotito: l’aquila Olimpia
grandi conoscenze. un mese senza mangime.

Gio Ven Sab


FRANCK FIFE, ALBERTO PIZZOLI

Dybala ha chiesto Halloween, moltissimi bambini Yaya Touré nominato da


alla fidanzata di sposarlo per fare paura si sono travestiti Mancini suo vice, commenta:
in ginocchio, ne avrà per tre da difesa del Frosinone. «Non possiamo continuare
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mesi. a vederci così».


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COVER STORY Infinito


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CON PARIGI SONO 97


Novak Djokovic, 36 anni.
Serbo, domenica scorsa,
a Parigi, ha vinto il 97°
torneo della sua carriera.
È n. 1 del ranking (in tutto per
lui 398 settimane in vetta).

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Sportweek #45
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Novak Djokovic

Un Nole
una garanziaPIÙ DEI SUOI NUMERI, COMUNQUE
IMPRESSIONANTI COME LE 398
SETTIMANE DA N. 1 E I 24 SLAM VINTI,
DEL 36ENNE SERBO COLPISCE QUESTA
SORTA DI IMMORTALITÀ AGONISTICA.
E LA CAPACITÀ DI ANDARE OLTRE,
DI SABOTARE IL “TUTTO” INCARNATO
DALLA RIVALITÀ FEDERER-NADAL

testo dio
MARCO BUCCIANTINII

COURTESY HUBLOT

19 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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COVER STORY Novak Djokovic


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Identikit HA MESSO IL SUO CORPO

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Novak Djokovic è nato DI ATLETA AL SERVIZIO
a Belgrado il 22 maggio
1987. Pro dal 2003, è n.1 del DELLA NOSTRA AMMIRAZIONE
ranking (lo fu per la prima
volta nel 2011). Ha vinto E ALLO STUDIO DEI POSTERI
il primo torneo nel 2006
ad Amersfoort e il primo
Slam in Australia, nel 2008.
Ha conquistato 97 tornei
Un genio un giorno disse che si di cui 24 Slam (record; 10
ricordava molto del futuro. Noi Australian Open, 3 Roland
abbiamo visto andare più in là Garros, 7 Wimbledon, 4 Us
nel tempo solo creature di fan- Open), oltre a 6 Atp Finals.
tasia (nei libri o al cinema) per Nel 2021 e nel 2023 ha vinto
poi tornare a raccontarcelo, e il tre tornei su quattro
futuro in fondo ci esalta e ci spa- del Grande Slam. Nel primo
venta per lo stesso motivo: non caso perse l’ultima finale,
lo conosciamo. Ci confondono i quella degli Us Open, con
sogni, le attese, le idee e il fiato e Medvedev; quest’anno quella
la forza con cui costruiamo qual- di Wimbledon con Alcaraz.
cosa, per legare il futuro al pre-
sente. Per avvicinarlo, per fab-
bricarlo, per svelarlo un poco
alla volta e sentirlo meno stra-
niero, lontano.
LoavevamolasciatoaNewYork,
VA OLTRE SE STESSO sconvolti dalla sua bravura
C’è un pezzo di quel mondo sco- nell’andare – ancora – oltre se
nosciuto che invece è già fra noi stesso, scendendo a rete con la
perché ha superato i sogni per consuetudine di chi avesse da
accumulo, ha frantumato la no- sempre quella preferenza, con
stra contezza dei numeri, ha rac- la capacità di chi offrisse di sé
contato una nuova architettura una naturalezza, con la strate-
del suo sport, il tennis, sabotan- gica convinzione che solo se-
do quella che sembrava perfetta, guendo il servizio col taglio
definitiva perché composta da esterno,profittandodelladistan-
una rivalità complementare, ide- za di un ribattitore come Med-
ale, quella fra Roger Federer e vedev, potesse tornare in pos-
Rafael Nadal. Eccolo, il futuro sesso del bene più prezioso che
che lotta ancora insieme a noi (e abbiamo, dentro e fuori un cam-
intanto che scriviamo vince an- po: il tempo (del gioco). Lo ritro-
che l’ennesimo torneo Mille a veremo a Torino, dopo il succes-
Parigi Bercy): Novak Djokovic so di Parigi: da anni Djokovic
ha messo il suo corpo di atleta sceglie le date, programma le
al servizio della nostra ammi- fatiche, è la sua splendida con-
razione e allo studio dei posteri dizione di reduce che ogni volta
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che vorranno capire quei record. entra in campo con il fanatismo


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Di tempo ne avranno: resteran- e lo zelo del soldato matricola.


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no per sempre. Djokovic è un Anche questo apparire e scom-


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futuro già avverato. parire è un fatto di tempo: che


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Sportweek #45
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MR. 155 MILIONI passa e va considerato perfino


In basso, i tre trionfi negli per lo sportivo più resiliente
Slam 2023: da sinistra, all’incedere delle partite, delle
Australian Open, Parigi e New settimane e degli anni. Djokovic
York. Di soli montepremi sa che, di là dalla rete, e sulle
Djokovic ha guadagnato tribune, e ovunque ognuno pos-
oltre 155 milioni di dollari.
sa accedere a quegli scambi, c’è
un avversario. Un dominatore
avrà sempre un seguito di am-
mirazione, tifo, abitudine e
un’opposizione fatta dal deside-
rio di novità, dall’antipatia, dal
tifo per gli altri. Djokovic poi ha
sempre trovato nelle contrarietà
l’energia per crescere e perdu-
rare, creando così gigantesche
opposizioni alla normalità per
trarne una veemenza superiore,
come negli ultimi anni della di-
scutibilecoerenzaNoVaxecome
– forse – anche nella battaglia
con il suo corpo, un nemico “den-
tro”, risolta poi con le rinunce
alimentari che, al pari dei sacri-
fici muscolari, sono state trasfor-
mate in ragione di forza.

I CODICI DELLA GUERRA


Il nemico ti cresce, è una costri-
zione di virilità, di resistenza.
Per Foster Wallace i codici della
guerra sono più sicuri di quelli
dell’amore, perfino più naturali
per una specie “sopravvissuta”,
selezionata. Questi codici pos-
siede Djokovic, oltre a un senso
unico del rimbalzo, una comple-
tezza tecnica coltivata negli anni,
un controllo delle emozioni, la
forza mentale di non togliere mai
JULIAN FINNEY, LINTAO ZHANG, CLIVE BRUNSKILL
la testa e il cuore dalla partita, e
la risposta e il rovescio migliori
della storia del tennis, e un ar-
rangiamento emotivo sul match
che lo conficcano nella partita
fino al suo governo silenzioso,
inesorabile. Spesso capita agli
avversari di avere momenti di
superiorità e, dunque, di sentir-
si ammessi alla partita, all’equi-
librio, alla possibilità di farcela
e poi domandarsi quando tutto
è sfuggito, quando tutto è torna-

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COVER STORY Novak Djokovic DOMENICA SCORSA Sportweek #45


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Djokovic domenica scorsa


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a Parigi, dove il serbo


ha vinto il suo torneo n. 97
battendo Grigor Dimitrov.

to saldamente nelle mani di No-


le: i campioni sono così, lasciano HA UN ARRANGIAMENTO Nadal sembravano definire i
contorni del tennis, terminare
agli avversari le domande senza
risposta. Dobbiamo però torna- EMOTIVO SUL MATCH un discorso. Djokovic ha scassi-
nato quella rivalità e la nostra
re al revanscismo di Djokovic,
quel sentimento che lo ha cre-
CHE LO CONFICCA NELLA conoscenza. La sua impresa di-
venta quindi quella del campio-
sciuto fin dall’infanzia con la
guerra intorno, in casa. Che lo
PARTITA FINO AL SUO GOVERNO ne in purezza: dimostrare che
nello sport non esiste una fron-
ha irrigidito nel carattere, men-
tre curiosamente il suo corpo
SILENZIOSO, INESORABILE tiera insuperabile. Che il cam-
pione sa conquistare spazi nuo-
sembra un elastico. E ricordare v i, sa togliere dec im i,
che Djokovic è stato disposto a aggiungere centimetri o trofei
perdere qualche torneo (anche dello Slam. Nole si è fatto posto
due Slam), qualche tifoso, molte a spallate, non a sorrisi. Sembra-
simpatie per difendere la sua, va destinato alla finale per il
anche sbagliata, interezza. Da terzo posto, contro Andy Mur-
che cosa siamo disposti a sepa- ray, e invece ha cominciato a
rarci, quale dolore siamo capaci batterli,tutti,avincere,ovunque,
di comunicare all’anima, per ha smesso di perdere. Più Slam
dirla alla Nietzsche? (vinti tutti almeno tre volte), più
Il campione ha accettato questa tornei Mille (anche questi: con-
perdita per restare lì, con tutto quistati tutti). Gli avversari pie-
se stesso, a combattere per quel- gatiesuperatisulcampo,«ormai
lo che è, per quello che vuole es- tutti sono in forma fisicamente
sere. Ecco l’anima che lo ha im- e hanno grandi colpi», ripete lui.
posto a spallate dentro un «E il tennis è diventato uno sport
discorso dal quale veniva esclu- mentale». E nessuno come
so: per noi è fondamentale tor- Djokovic sa costruirsi e vivere
nare a Federer e Nadal. L’appas- nella testa la partita perfetta:
sionato sentiva di avere tutto, quello in cui vinci, sempre, l’ul-
trovava conferme dell’indiscu- timo maledetto punto.
tibile superiorità del campione
(e la vedeva in Roger, nel suo DA MARADONA AD ALI
gioco infinito) e nella lotta, nel Possiamo ancora discuterlo nel-
contrasto che ribaltava la forza la sfumatura fra forza e gran-
e che offriva Nadal alla narrati- dezza (è il più grande di sempre?
va (nascondendo nei muscoli È solo più forte?). Questa raffi-
una manualità almeno pari allo nata separazione ci permette di
svizzero). Una rivalità totaliz- non concludere mai un discorso
zante, che copriva per intero il che è bello fare, un messaggio
tennis: bellezza, forza, eleganza, potente perché altrimenti ridur-
resistenza, violenza, tocco, per- remmo lo scopo degli sport ago-
sonalità, successi, l’architettura nistici alla vittoria, all’utile, al
perfetta di questo sport, in grado risultato. E ci perderemmo la
di convocare tutte le passioni e bellezza.
dare guadagno al racconto di La legacy del tennis e di qualsi-
SIMONE PEROLARI

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un’epoca e di uno sport. asi impressione ci spinge più


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lontano. Federer è riuscito a di-


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MALEDETTO PUNTO fendere la tradizione e a trasfor-


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I numeri crescenti di Federer e marla in modernità, a dare eter-


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COVER STORY Novak Djokovic Sportweek #45


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nità al tennis, a dare progresso


a un cambiamento che sembra-
va spazzare via molto di quello
che sapevamo del gioco. E
Muhammad Ali? Non è stato il
più forte, fra i pugili: è stato
certamente il più grande, il suo
messaggio è di potenza e pene-
trazione ineguagliabile nell’im-
maginario (qualcuno disse il
giorno di Barak Obama alla
Casa Bianca disse: «Senza Ali
non sarebbe stato possibile»).
E Maradona: con i puri nume-
ri, Pelé prima e i campioni di
oggi lo superano. Prendiamo
Messi: ripete l’eccezionalità.
Eppure, quello che fece Diego
sembra maggiore: tutte le esi-
bizioni di talento, oggi, scorro-
no come fiumi in piena in rotta
verso il mare, per diventare un
È BELLISSIMO CHE SIA ANCORA CON LA COPPA
Djokovic solleva il trofeo
oceano escono di immaginario
eppure non riescono a farci vi-
IN CAMPO, DA NUMERO UNO, delle Atp Finals 2022 dopo
la vittoria contro il norvegese
vere quello che successe con
Maradona: quell’acqua che dal
PER FARSI BATTERE, PER ILLUDERE Ruud in due set (7-5 6-3).

mare tornava alla montagna. GLI ALTRI CHE SIA BATTIBILE


ALCARAZ E SINNER
Adesso, dopo non aver voluto per dire ai due più attrezzati
chiarire niente dell’inutile pro- dei nuovi rivali, Alcaraz e Sin-
fondità dei paragoni e difeso i ner, che lui quel posto lo ha con-
decisivi recessi della memoria, quistato in campo, e offre a loro
dimentichiamo per un attimo questo privilegio: succederà,
di pesare Djokovic nella storia, forse proprio con Sinner, a To-
di disperdere questo momento rino. E magari a loro toccherà
in dispute insidiose e forse inu- l’impresa che ha respinto
MARCO CANONIERO, VALERIO PENNICINO

tili. Viviamolo con la soggezio- Djokovic, il Grande Slam mai


ne verso il talento, con il senso completato. L’ultimo fu Rod
dell’evento che si consumerà, Laver nel 1969, lo stesso anno
come ogni fatto umano, e con in cui l’uomo mise piede sulla
una presenza che distribuirà Luna. Forse è per quello che
le patenti del prossimo decen- Djokovic non ha mai chiuso il
iz

nio: è infine bellissimo che sia Grande Slam: perché sulla Lu-
.b

ancora in campo, da Numero na l’uomo ci è già stato, in fon-


st

Uno, per farsi battere, per illu- VIENI DA PAPÀ do è passato. A Djokovic
po

dere gli altri che sia battibile, Dopo la vittoria del 2022, un bacio alla figlia Tara, 6 anni. interessa il futuro.
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L’EVENTO Otto giorni di fuoco L’ITALIANO


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Jannik Sinner,
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22 anni, altoatesino.
Ha da poco raggiunto
la posizione numero 4
del ranking, la sua
più alta di sempre.

Sinner, Alcaraz e Rune: il nuovo che avanza

I tre moschettieri
di sua maestà
ALLE ATP FINALS SI AFFRONTANO I MIGLIORI 8 TENNISTI DEL 2023. TRA LORO ANCHE
ALCARAZ, SINNER E RUNE, CHE DJOKOVIC HA BATTEZZATO I NUOVI BIG THREE, EREDI
SUOI, DI NADAL E DI FEDERER. COME LORO, DESTINATI CIOÈ A SEGNARE UN’EPOCA

L’investitura era già arrivata ra, come è il caso di Federer, non no della condizione atletica e
dal più forte, dal numero uno, hanno neppure fatto in tempo mentale, a causa di una fasti-

L’
da colui che è stato protagonista a trovarseli davanti. Sarà, ma i diosa fascite plantare che lo tor-
della più grande sfida all’inter- tre giovani fenomeni sono su- menta da qualche settimana.
no della stessa generazione di blimi interpreti del gioco mo- Dopo l’apoteosi di Wimbledon,
fenomeni: «I nuovi Big Three? derno, quello della pressione con la vittoria del suo secondo
Non ho dubbi: saranno Alcaraz, continua, dell’esuberanza atle- Slam, Carlos ha perso 6 partite
Sinner e Rune». Parola di Sua tica, della velocità di palla tenu- e ha avuto un rendimento solo
Maestà Djokovic, che a 36 anni, ta costante anche sulle lunghe normale per un giocatore indi-
più in forma che mai e con la distanze, unito a personalità cato a giusta ragione come il
solita, inestinguibile fame di diverse ma di grande sostanza. possibile dominatore del pros-
successi, se li ritroverà tutti e Per questo, a Torino, in un tor- simo decennio. Ma per eserci-
tre di fronte alle Nitto ATP Fi- neo da sempre comunque aper- tare la sua sovranità tecnica, lo
nals di Torino, in una sfida tra to a sorprese, la vera sfida al spagnolo ha bisogno di essere
età e epoche diverse del tennis Djoker verrà portata dal trio dei al cento per cento dal punto di
che promette scintille e uno talentuosi monelli. vista fisico: «Evidentemente
show indimenticabile. qualcosa non funziona nella
Qualcuno sostiene che gli sfac- I DUBBI DI ALCARAZ mia preparazione, se ogni volta
ciati epigoni della Next Gene- Alcaraz giocherà le Finals per arrivo alla fine della stagione
ration abbiano poco timore dei la prima volta: l’anno scorso si acciaccato. Sarà un dettaglio su
iz

Big Three originali (lo stesso qualificò, ma dovette dare forfeit cui lavorare». Non c’è dubbio
JEAN CATUFFE
.b

testo di Djokovic, Federer e Nadal) per- per un infortunio agli addomi- che l’Alcaraz ammirato fino a
st

ché li hanno incrociati alla fine nali. A dire il vero, anche sta- luglio e capace di superare
RICCARDO CRIVELLI
po

della loro parabola o addirittu- volta non si presenterà nel pie- Djokovic in una memorabile
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L’EVENTO Atp Finals di Torino


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L’EREDE
A destra, Carlos Alcaraz,
20 anni, spagnolo,
numero 2 al mondo,
considerato il successore
del serbo Novak Djokovic
(sotto), 36 anni, attuale
numero 1 del ranking.

finale di Wimbledon che sem- guardare fuori dalla Spagna per CHE COPPIA tunio di Berrettini, questa volta
brava segnare il definitivo pas- individuare il rivale più temibi- Sotto, il greco Stefanos ci entra tra squilli di tromba al
saggio di consegne, sarebbe il le del gigante serbo: le vittorie a Tsitsipas, 25 anni, attuale culmine di una stagione ecce-
primo sfidante al titolo di un Pechino e Vienna esorcizzando numero 6 del ranking. zionale che lo ha issato fino al
A sinistra, il russo Andrey
Novak lanciato a caccia del re- tra l’altro il tabù Medvedev con- numero 4 del mondo, eguaglian-
Rublev, 26 anni, quinto
cord di 7 vittorie al Masters. segnano alle Finals un Sinner do la miglior classifica di sempre
della classifica Atp.
nelle condizioni atletiche e psi- di un italiano nell’Era Open,
LA CRESCITA DI SINNER cologiche ideali. Jannik giocò il quella di Panatta nel 1976. «Le
L’ultimo mese, però, ci ha detto Masters già due anni fa, due par- Finals erano uno dei grandi
che probabilmente bisogna tite da riserva a causa dell’infor- obiettivi stagionali, sono felice

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HOLGER IL VENTENNE
A sinistra, il danese Holger
Rune, 20 anni. Sotto, il russo
Daniel Medvedev, 27. In
basso, il tedesco Alexander
Zverev, 26. Occupano
rispettivamente le posizioni
numero 10, 3 e 8 del ranking.

di averlo raggiunto e non vedo


l’ora di scendere in campo a To-
coltà inattese per un giocatore
che fino alla primavera inoltra-
farsi affiancare da Boris Becker,
l’uomo che diede un impulso
In campo
rino», le parole della Volpe Ros- ta ha tenuto un passo da gigan- vitale alla carriera del Djoker i migliori
sa. Davanti a un PalaAlpitour te, battendo pure Djokovic a Ro- affiancandolo in 6 vittorie Slam.
che ribollirà di entusiasmo per ma. Però il talento è superbo, la I segnali di ciò che Bum Bum del 2023

DEAN MOUHTAROPOULOS, FRED LEE, JEAN CATUFFE, CHRISTIAN BRUNA, LINTAO ZHANG
l’idolo di casa, Jannik dovrà es- faccia tosta è da campione con- può portare al danese si sono già
sere bravo a gestire le tensioni e sumato e dei tre è probabilmen- intravisti a Parigi Bercy. Al gran Alle Nitto Atp Finals di
le pressioni del tifo e del prono- te quello con più soluzioni tec- ballo delle Finals, saranno spet- Torino, in programma da
stico: ma la notevole maturazio- niche. Per intraprendere un tacolari anche i suoi giri di domani, domenica 12, fino
ne fisica mostrata nel 2023, la nuovo cammino, ha deciso di danza. al 19 del mese al PalaArpa
sua crescita esponenziale al ser- partecipano i primi otto
vizio, la sua consueta e straordi- classificati della Race Atp,
naria freddezza sui punti più cioè i giocatori che hanno
caldi dei match garantiscono per ottenuto i migliori risultati
lui e per un percorso che non è nell’anno solare 2023. I
temerario affermare possa por- punti, quindi, sono quelli
tarlo fino in fondo. conquistati dal 1° gennaio a
oggi e non nelle ultime 52
FACCIA TOSTA RUNE settimane come nel ranking
Quanto al terzo epigono della ATP. Zverev e Rune, gli
Nuova Generazione dorata, Hol- ultimi a qualificarsi, si
ger Rune, alcuni problemi alla aggiungono dunque a
schiena, il primo innamoramen- Djokovic, Alcaraz, Sinner,
to (si dice) e qualche incompren- Medvedev, Rublev
sione con il team hanno rischia- e Tsitsipas. Torino ospita
to di tenerlo fuori dalla contesa: le Atp Finals da due anni e
si è qualificato per ultimo, diffi- lo farà fino al 2025.

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IL PERSONAGGIO Ripartenze
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Vincenzo Montella

In Turchia
torno a volare
MESSO DA PARTE E DIMENTICATO IN ITALIA, BOLLATO COME
PRESUNTUOSO, L’AEROPLANINO HA AVUTO LA FORZA DI REAGIRE,
HA RICOMINCIATO AD ALLENARE AD ADANA E ORA DA C.T.
HA QUALIFICATO LA NAZIONALE ALL’EUROPEO. «ADESSO ESULTO
QUANDO I MIEI FANNO GOL. PURE MIA MOGLIE MI HA DETTO:
FINALMENTE SORRIDI. MI GODO L’AVVENTURA MA UN GIORNO...»

testo di foto di
ANDREA DI CARO BRADLEY SECKER

guidandouncorodeitifosiprima dopo essere stato esonerato dal-


di essere travolto dall’abbraccio la Fiorentina. Gli ultimi campio-

O
dei suoi giocatori. Una scena in- natipocobrillantisembranoaver
solita per Vincenzo Montella che fatto dimenticare a tutti che fino
da giocatore allargava le braccia a pochi anni prima si parlava di
dopo ogni gol guadagnandosi il lui come di un piccolo Guardiola
soprannome di aeroplanino, ma italiano. Da predestinato a mes-
che da tecnico le braccia le ha so da parte senza quasi render-
sempre tenute basse o incrociate sene conto. “La vita è ’cchiu stra-
anche dopo le reti delle sue squa- na della mer…” chiosava il
dre: freddo e distaccato per mol- compianto Burt Young in C’era
ti, in realtà «solo concentrato» una volta in America. Il calcio ita-
Oggi la sua immagine è quella come spiegherà in questa chiac- liano sa essere non solo strano
sorridente e felice dopo la doppia chierata. Eppure questa recente ma anche senza memoria e sen-
vittoriacontroCroaziaeLettonia immagine festosa che lo ripro- za appello, facendosi condizio-
che ha permesso alla “sua” Tur- pone tra i tecnici più interessan- naremoltodaisidice.EcosìMon-
chia di qualificarsi per il prossi- ti del panorama calcistico euro- tel la, che aveva i n i ziato
mo Europeo e a lui di comincia- p e o, sembr ava quasi benissimo la carriera di tecnico
iz

re come meglio non poteva impossibile solo due anni fa. con la Roma e il Catania, fatto
.b

l’avventura di c.t. della naziona- Riavvolgiamo il nastro. stropicciare gli occhi a tutti con
st

le, di diventare subito un idolo Settembre 2021, Vincenzo Mon- la Fiorentina, vinto una Super-
po

nel Paese e di esultare in campo tella dal 2019 è senza panchina coppa italiana con il Milan, otte-
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Sportweek #45
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PRIMO PIANO
Vincenzo Montella,
49 anni, napoletano,
da settembre
c.t. della Turchia,
fotografato a Istanbul.

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IL PERSONAGGIO Vincenzo Montella


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FELICE
Montella all’esterno
del Mandarin Oriental hotel
di Istanbul. Il tecnico risiede
adesso nel centro federale
della città turca.

nuto i quarti di finale di Cham-


pions col Siviglia e una finale di
Coppa del Re, paga tutte insieme
la fine di alcuni rapporti e le ul-
time annate balorde con la Fio-
rentina dove non ripete i fasti
della prima esperienza. Di più:
viene bollato come presuntuoso,
dal carattere troppo rigido e ad-
dirittura sopravvalutato. «E
quando nel calcio ti appiccicano
un’etichetta – spiega Montella
– poi togliertela è una impresa».
Così passano due stagioni senza
essere cercato, neanche da club
che forse avrebbe rifiutato. Roba
da deprimersi nel chiedersi: per-
ché? E invece sono anni che non
passano invano, anzi lo forgiano
e risultano utili per riflettere sui
propri errori, aggiornarsi, stu-
diare e capire se a soli 45 anni la
luce si è già spenta o l’amore per
il lavoro, l’adrenalina, il fuoco
dentro, la passione sono ancora
intatte. La risposta è chiara e la
voglia di ripartire è tale da accet-
tare anche una proposta che vie-
ne da lontano, rischiosa, diffici-
le. Quando nel settembre 2021
l’Adana squadra turca neopro- telli per uno stage con l’Italia. Il Paese che rappresenta e farlo
mossa nella massima serie dopo secondoannoèmegliodelprimo, scoprire alla sua famiglia.
27 anni, con soli 2 punti dopo 3 anche se funestato dal terribile «Essere giudicati Montella, com’è la Turchia e in
giornate lo chiama, lui va a ve-
dere la città, il centro sportivo,
terremotochedevastalaTurchia,
esiconcludeconunastoricaqua- per i risultati ci sta. particolare Istanbul vissuta da
turista?
parla con l’energico presidente
Murak Sancak e accetta. Pronti
lificazioneinConferenceLeague.
Scaduto il contratto, Montella
Ma è ingiusto «Meravigliosa, affascinante, di
una bellezza a tratti struggente,
via:laprimapartitalaperde4-0: ritiene chiusa l’esperienza, salu- quando ti con scorci da restare a bocca
«E poteva finire pure peggio – ta, ringrazia e resta in attesa. aperta. Si respira la storia ma si
ricorda Montella sorridendo – Fino alla chiamata della nazio- appiccicano addosso guarda al futuro. Tradizione e
Quella batosta presa subito è
stata salutare. Una secchiata di
nale a fine settembre. Il resto è
storia recente. Mentre l’Italia
un’etichetta e poi modernità. A volte divise e non
sempre amalgamate, ma anche
acqua gelida. Vincenzo, mi sono
detto, ora o mai più». E da lì in
aspetta di sapere se andrà agli
Europei, Montella ha già stacca-
fatichi a levartela. questo è un motivo di fascino.
Istanbul è una metropoli mul-
poi è stata una scalata. L’Adana toilbigliettoperGermania2024. Non sono mai stato tietnica, che non si ferma mai e
diventa la squadra rivelazione, Da c.t. passa da uno stadio a un
presuntuoso, dove c’è di tutto, compreso un
iz

Montella sperimenta novità tat- altropervisionarepartite,incon- traffico impressionante. Per ora


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tiche, arriva fino al terzo posto e trare i giocatori, far visita a squa-
solo riservato» vivo nel centro federale ma sto
st

alla fine sfiora l’Europa, riuscen- dre e colleghi. Ma trova anche il cercando casa. La Turchia ha
po

do pure a far riconvocare Balo- tempo per apprezzare meglio il mille sfaccettature, è tutta da
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Sportweek #45
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Identikit
Vincenzo Montella è nato a
Pomigliano d’Arco (Na) il 18
giugno 1974. Ex attaccante
– con 141 gol in 289 partite
di Serie A – di Empoli,
Genoa, Samp, Roma e
Fulham, ha cominciato nel
2009 la sua carriera in
panchina con i Giovanissimi
della Roma, per poi guidare
brevemente nel 2011 la
prima squadra dopo le
dimissioni di Ranieri.
Ha poi allenato Catania,
Fiorentina (2012-15 e di
nuovo nel 2019) Sampdoria,
Milan, Siviglia e Adana
Demirspor, in Turchia.
Con il Milan ha vinto la
Supercoppa Italiana. È
stato nominato c.t. il 21
settembre.

OBIETTIVO RAGGIUNTO
Montella festeggia coi suoi
giocatori la qualificazione
a Euro 2024, ottenuta dopo
il 4-0 alla Lettonia
del 15 ottobre.

scoprire.UnPaeseprofondamen- stima. La Turchia prima con un anni e anni di lavoro, fatica, cre- fondo alla classifica sembrava
te vitale, appassionato, caldo». club, l’Adana, e ora con la nazio- scita e risultati vengono messi in un vero azzardo.
E invece com’è girarlo da neo, nale mi ha regalato una nuova secondo piano. Detesto il vitti- «Avevo una gran voglia di dimo-
apprezzatissimo, c.t.? fase della carriera permettendo- mismo, ma non lo trovo giusto. strare che alcune stagioni poco
«È un motivo di grande orgoglio mi di voltare pagina dopo un Magari io non sono stato sempre fortunate non avevano minato
per me. Sento una enorme re- periodo non semplice in cui, in capace a dimostrare il contrario, la mia voglia di allenare. Che gli
sponsabilità, da quando scendo assenza di risultati per una serie ma nei miei atteggiamenti non errori, perché anche io ne avevo
dal letto la mattina a quando mi di colpe non solo mie, il calcio c’è mai stata presunzione, solo commessi, non mi avevano ab-
addormento la notte. Ricopro un italiano mi aveva un po’ girato riservatezza e rispetto dei ruoli. battuto ma anzi erano stati mo-
ruolo importantissimo visto il le spalle». Come dopo i gol delle mie squa- tivo di riflessione e di crescita. E
profondo nazionalismo e attac- Cosa nel periodo in cui il tele- dre: quando i miei giocatori esul- che un pallone che rotola resta
camento alla bandiera che han- fono non squillava le ha fatto tano io elaboro, penso a quello sempre la cosa che più mi regala
no i turchi, non solo quelli che più male? da fare subito dopo, ma non si- energia e adrenalina nella vita.
ALI ATMACA, MUSTAFA CIFTCI

vivono qui ma anche all’estero. «Ci sta essere giudicati per i ri- gnifica che dentro non provo la Volevo ripartire e non mi sono
Il calcio viene vissuto con una sultati: alcuni non erano stati stessa gioia. In questa esperien- spaventato di farlo in Turchia
passione incredibile. Per strada buoni, lo accetto. Ma mi è spia- za turca però sto certamente con una squadra neopromossa.
mi fermano, mi abbracciano, mi ciuto passare per freddo e pre- esternando di più le mie emozio- C’è un momento in cui non biso-
ringraziano. Farò di tutto per suntuoso. Quando nel calcio ti ni». gna fare calcoli e buttarsi. La vi-
dare soddisfazioni a un popolo appiccicano addosso un’etichet- Andare ad allenare in Turchia ta è un libro che ti può sempre
che mi ha accolto con affetto e ta, fatichi a toglierla e magari nel 2021 una neopromossa in regalare nuovi capitoli esaltanti.

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IL PERSONAGGIO Vincenzo Montella


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GITA SUL BOSFORO


Qui accanto Montella con
la famiglia: la moglie Rachele
Di Fiore e i figli Maddalena
e Emanuele. A destra taglia
una torta-pallone con i figli.

Basta avere il coraggio di voltare


pagina. Se non lo avessi fatto due
anni fa, oggi non sarei il c.t. del-
la Turchia».
Come è stata la trattativa?
«Veloce, appena un paio di gior-
ni. Sono stato contattato al tele-
fono, ci siamo visti a Milano con
il responsabile area tecnica Al-
tintop e il vice presidente federa-
le Erogut e ho detto subito sì. Il
centro federale a Istanbul nella
parte asiatica è straordinario e
c’èancheun’altramodernastrut-
tura nella parte europea. Qui c’è
tutto per lavorare benissimo.
Vivo la mia prima esperienza
come c.t., ma la mia è stata una
sceltaponderataperchéconosce-
vo già bene il calcio turco, i gio-
catori, le squadre, l’ambiente».
Anche per questo ci ha messo
poco ad inserirsi… In dieci gior-
ni ha dovuto subito preparare
i due impegni decisivi contro
Croazia e Lettonia.
«Sì, non c’è stato tempo per pro-
grammare, tantomeno per alle-
nare. Una full immersion. Mo-
dulo 4-2-3-1, offensivo, e
tantissimi colloqui individuali ne assumendola? vittoria per 4-0 con la Lettonia.
per spiegare ai giocatori cosa vo-
levo,dandoleindicazionidimas-
»Di qualificarci per gli Europei,
poiperiMondiali,dareunamen-
«Dopo la Mi ha detto “Gracias” in spagno-
lo… Questo fa capire quanto con-
sima. Per curare tutti i partico- talità vincente e aiutare un pro- qualificazione tiilcalcioqui.Partecipareall’Eu-
lari, ci sarà tempo». cesso di crescita. Per fortuna i ropeo in Germania era molto
Ha bisogno di un traduttore, è risultati sono arrivati subito». all’Europeo mi ha importante anche per la molti-
un problema?
«No, con molti giocatori parlo in
La Turchia non aveva mai vin-
to in Croazia e la Croazia mai
chiamato Erdogan tudine di turchi che vivono e la-
vorano lì».
inglese, con altri in italiano e do-
ve serve c’è un traduttore. Ma
perso in casa nelle qualificazio-
ni europee. È stata una vittoria
e mi ha detto: L’abbiamo vista ascoltare in
modo solenne l’inno turco.
con chi sa giocare a pallone non storica. “Gracias”. Per loro «Sento l’onore e la responsabili-
è difficile capirsi: il calcio ha una
sualinguauniversale.Allasqua-
«C’era il rischio di fare gli spa-
reggi, lo abbiamo evitato. La vit- era importante tà di rappresentare un Paese che
non è il mio e un popolo che ho
dra prima di scendere in campo
ho solo ricordato il senso di re-
toria in Croazia per 1-0 è stata
accolta con grande entusiasmo
andare in imparato a conoscere e apprez-
zare in un momento tragico».
Germania dove
iz

sponsabilità nell’indossare la in tutto il Paese. Dopo la partita Il terribile terremoto che ha


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maglia della nazionale e di met- ha chiamato anche il presidente devastato parte della Turchia
vivono tanti turchi»
st

tere il cuore per il loro Paese». Erdogan per complimentarsi. E e della Siria lo scorso anno…
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Cosa le ha chiesto la Federazio- ha replicato la telefonata dopo la «Sì, e che ha causato oltre 40 mi-
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«Sento
la responsabilità
di rappresentare
un popolo che
ho apprezzato
nella tragedia
del terremoto:
lo strazio mi ha
portato a creare
una onlus
per aiutarlo»

campo con l’associazione uma- Alla sua terza partita con l’A- Spalletti l’ho avuto come tecnico,
nitaria Vincenzo Montella dana nel 2021, dopo aver perso è sempre stato il mio preferito. È
Emergency. 4-0 al debutto, era sotto 3-0 al un top coach e mi auguro da ita-
«Datempopensavodicreareuna 52’ e invece… 3-3 al 97’! Segna liano che porti la Nazionale agli
onlus che portasse il mio nome. Assombalonga, attaccante con- Europei. Sarebbe bello organiz-
Quel tragico evento mi ha spinto golese, e lei dà vita a una folle zare un’amichevole Italia-Tur-
a non aspettare oltre per realiz- corsa mazzoniana per esultare chia a marzo».
zare una iniziativa di solidarietà con i suoi giocatori… Cosa risponde a chi sostiene
per aiutare chi aveva bisogno. E «C’era tanta vita e l’amore per il che tecnici e c.t. incidono poco
qualcosa siamo riusciti a fare…». calcio in quella corsa. La voglia e contano solo i giocatori?
Torniamo al calcio: quali sono di buttarmi alle spalle un perio- «Chenonsonod’accordo.Èovvio
le maggiori differenze tra il ruo- do poco fortunato, di tornare a cheilvaloredeigiocatori,incam-
lo di c.t. e quello di allenatore emozionarmiegioirecomequan- po e nei comportamenti, ti aiuta
di club? do si era bambini e si correva a vincere, ma il tecnico è impor-
«Chiaramente non hai il lavoro dietro a un pallone. Dopo però tante, altrimenti non si capireb-
sul campo tutti i giorni, ma come mi è venuto il dubbio che il Var be cosa sta lì a fare. Organizza-
ogni incarico, dipende da come potesse annullare il gol e ho pen- zione, gioco, idee, mentalità,
la morti e decine di migliaia di lo affronti: ci sono i giocatori da sato: se me lo toglie, che figura atteggiamento, regole, tattica,
feriti. Adana, dove allenavo, è vedere, quelli con doppia nazio- di m... E invece è andato tutto studio degli avversari, coesione
stata una delle città più colpite. nalità, un grande lavoro di scou- bene». nello spogliatoio... Un allenatore
Solo chi ha visto con i propri oc- ting, la formazione di un gruppo In Paesi passionali come l’Italia ha tanti compiti, che nel calcio di
chi può capire l’effetto di quell’a- che possa essere omogeneo e e la Turchia, la partecipazione oggi necessitano di una dedizio-
pocalisse. Intere parti di città interpretare le tue idee, girare emotiva piace. L’abbiamo vista ne piena, totale».
rase al suolo, macerie ovunque. per stadi, studiare… Insomma anche guidare i cori della curva Dica la verità: davvero non ha
Famiglie distrutte, genitori che non è un vacanza: senti addosso dopo la vittoria con la Lettonia. sete di rivincita o qualche sas-
piangevano i propri figli, bam- una grande pressione. Prepari «Come direttore d’orchestra de- solino da togliersi?
bini rimasti orfani. Persone che due gare in tre giorni: l’adrena- vo migliorare parecchio, ma è «La sete di rivincita è una cosa
hanno perso in pochi minuti tut- lina è massima. Per ora ho pro- stata una grande gioia comune sana, ma non ho rancori, rim-
to ciò che avevano costruito in vato l’emozione di averle vinte e con tifosi, squadra e dirigenti. pianti o nostalgie. Solo tanta
una vita intera di sacrifici. Vi cosa significa fino a quando de- Mia moglie oggi mi dice: final- energia, obiettivi da raggiunge-
assicuro che dal vivo lo strazio vi disputare quelle successive. mente sorridi e sei simpatico co- re e altri sogni da realizzare. Un
ha superato ogni immaginazio- La sensazione di una sconfitta me nella vita di tutti i giorni». giorno tornerò a lavorare in Ita-
ne. Ma ho visto anche la forza, la spero di rimandarla il più pos- Ha sentito Spalletti che come lia, ma ora sono totalmente cala-
dignità di gente semplice e di sibile…». lei ha preso la Nazionale in cor- to in questa avventura meravi-
cuore,nelprovarearisollevarsi». Diceva che in Turchia ha impa- sa? gliosa e voglio godermela
Anche per questo è sceso in rato a sciogliersi ed esultare. «Cisiamomandatideimessaggi. fino in fondo».

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LA CURIOSITÀ Chiamateli coach LEGENDA


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CALCIO
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VOLLEY UOMINI
VOLLEY DONNE
BASKET

Gli altri
BELGIO
Domenico Tedesco
Emanuele Zanini

giramondo FRANCIA
Andrea Giani

CON MONTELLA CONTINUA LA STRISCIA


DEGLI ITALIANI C.T. EMIGRANTI INIZIATA
NEL 1934. TRADIZIONE ANCORA PIÙ FORTE
È QUELLA DEL VOLLEY, MA È NEL BASKET SPAGNA
CHE C’È IL PIÙ VINCENTE: SERGIO SCARIOLO Sergio Scariolo

DON SERGIO
Sergio Scariolo
(qui con Marc Gasol),
c.t. della Spagna
dal 2015 e, prima TUNISIA
dal 2009 al 2012. Antonio Giacobbe
ervelli (tattici) per Cesare Maldini, ma prima

C
in “fuga”. Sono del Paraguay al torneo 2002 era
90 anni che c.t. degli azzurri nel 1998.
negli sport di Ancora più folta – ma è così da
squadra più sempre negli ultimi 25 anni – è
popolari la squadra dei nostri commissa-
MAROCCO
esportiamo commissari tecnici. ri tecnici emigranti nella palla-
Paolo Montagnani
In realtà il primo in assoluto, il volo, sia al maschile, sia al fem-
genovese Filippo Pascucci, ar- minile (in tutto sono 15). IL “GIANGIO”
rivò a guidare l’Argentina al Montella,peresempio,aIstanbul Andrea Giani guida
Mondiale di calcio 1934 ma abi- è in ottima compagnia visto che la Francia maschile
dallo scorso anno.
tava da diversi anni in quel Pa- ad Alberto Giuliani è affidata la
ese, dove aveva guidato con suc- Turchia maschile e a Daniele
cesso diversi club, tra cui il River Santarelli quella femminile (che
Plate. Oggi con Vincenzo Mon- all’ultimo Europeo ha eliminato
tella i c.t. in giro per il mondo l’Italia in semifinale). La palla-
sono tornati a essere nove com’e- canestro invece, dove peraltro
ra stato fino al luglio scorso, da poche settimane siamo stati
quando Francesco Moriero ha noi a esportare il nostro c.t. Gian-
lasciato la guida delle Maldive. marco Pozzecco in Francia (ma
In Turchia, prima dell’Aeropla- per un club, il Villeurbanne), si
nino avevano avuto tre italiani limita a tre coach. Pochi, tuttavia
(Sandro Puppo, Giovanni Var- uno di loro, Sergio Scariolo, alla
glien e Leandro Remondini) ma Spagna dal 2009 al 2012 e dal
accadde tra gli Anni 50 e 60. 2015, con le Furie Rosse ha un
Uno solo, Fabio Capello, è riu- curriculum all’estero come nes-
iz

scito ad allenare due nazionali sun altro dalle nostre parti: un


.b

diverse alla Coppa del Mondo: Mondiale, quattro Europei e due


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l’Inghilterra nel 2010 e la Russia podi olimpici (argento e


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nel 2014. Due panchine anche bronzo).


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Sportweek #45
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OLANDA
Roberto Piazza

SLOVENIA
Marco Bonitta

POLONIA
Stefano Lavarini

SLOVACCHIA
Francesco Calzona

ESTONIA
Alessandro Orefice
È LÌ DAL 2022
LETTONIA Alessandro Orefice
UNGHERIA Luca Banchi è il c.t. dell’Estonia
Marco Rossi femminile dal 2022.
Alessandro Chiappini

SERBIA
Giovanni Guidetti BULGARIA
Lorenzo Micelli

AZERBAIGIAN
Giovanni De Biasi

TURCHIA
Vincenzo Montella
GRECIA Alberto Giuliani
Dante Boninfante Daniele Santarelli

NEPAL
Vincenzo Alberto Annese CON GLI SCEICCHI
Roberto Mancini
il giorno della nomina
MALTA a c.t. dell’Arabia.
Michele Marcolini ARABIA SAUDITA BANGLADESH
Roberto Mancini Fabio Fossati

EGITTO
NEL TIME OUT Flavio Gulinelli
Antonio Giacobbe tra i
giocatori della Tunisia. ISOLE COMORE
Il suo primo mandato Stefano Cusin
lì iniziò nel 2000.

GREGORY SHAMUS, REAU ALEXIS, TORU YAMANAKA

IN ASIA
Vincenzo Annese
allena il Nepal da
marzo. Prima è
stato c.t. del Belize.

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INTERVISTA Non c’è due senza tre


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IN PRESTITO DALL’INTER
Francesco Pio Esposito,
18 anni, sulle tribune del
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centro sportivo dello Spezia,


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club che l’ha preso in prestito


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quest’anno dall’Inter dove è


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cresciuto insieme ai fratelli.


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Sportweek #45
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Pio Esposito
Non sono più
un pulcino
«DA PICCOLO MI PRENDEVANO IN GIRO CON LA CANZONE testo di
DEL PULCINO PIO. MA ORA SONO SOLO RICORDI: A SPEZIA
FABRIZIO SALVIO
SONO CRESCIUTO, ANCHE NELLO SPOGLIATOIO». IL PIÙ
GIOVANE DEI TRE FRATELLI CALCIATORI, ALTO 190 CM,
foto di
HA LE IDEE MOLTO CHIARE: «CONOSCO LE MIE QUALITÀ E STO
LAVORANDO PER REGGERE L’URTO DEL CALCIO DEI GRANDI» CAMILLO PASQUARELLI

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INTERVISTA Pio Esposito


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DIETRO LA RETE
Esposito, centravanti,
alla sua prima stagione
da professionista
ha finora segnato 2 gol
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in 11 partite di Serie B.
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Sportweek #45
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colo, solo io, a scuola come in


squadra. Mi piace. L’originalità

D
è qualcosa che ho sempre ap-
prezzato molto».
Mai una presa in giro per que-
sto?
«Quando ero bambino girava
la canzone Pulcino Pio e ci han-
no scherzato su, ma non me la
sono mai presa».
Quanto, del bimbo che eri fino
a ieri, è rimasto?
Dice il saggio: mai fidarsi delle «Sono rimasti i ricordi. E poi gli
apparenze. Osservi questo gio- abbracci a mamma e i videogio-
vanotto alto («Sembri meno di chi. Fifa, soprattutto. Io di calcio
190 centimetri», «E invece sono sono proprio malato. Gioco con
proprio 190») e con due spalle lo Spezia in modalità di carrie-
così, mentre sussurra un saluto ra, la mia card vale 61, ma sto
e offre la mano attento a non crescendo» (ride).
stringere troppo, e pensi: ecco- E in cosa invece senti di essere
lo, il diciottenne timido a cui diventato adulto?
bisognerà cavare le parole con
le pinze, alla faccia dei due gol
«Nel rapporto con le persone.
Per esempio, nel confronto col Identikit
che ha già segnato nello Spezia mister o i compagni. Allo Spezia
alla prima stagione in B, dei 16 c’è gente come Bandinelli, Cas- Francesco Pio Esposito, nato sciuto anche nella vita di tutti i
in 32 partite nella Primavera sata, Dragowski che ha campio- a Castellammare di Stabia il giorni».
dell’Inter, della finale del Mon- nati di A alle spalle: è ovvio che, 28 giugno 2005, è il più Com’è, il calcio dei grandi?
diale Under 20, della vittoria da diciottenne, in uno spoglia- giovane di tre fratelli «Ovviamente molto diverso da
all’Europeo U19 e della rete al- toio con gente molto più grande, cresciuti tutti nell’Inter: gli quello delle giovanili. Gioco nel-
la terza presenza appena con all’inizio non potevo avere la altri sono Salvatore, 23 la squadra con l’età media più
l’U21, per dire che quello che confidenza che avevo coi miei anni, centrocampista nello bassa della B, e questo mi aiuta,
abbiamo davanti, più che bru- coetanei all’Inter, ma ora dico Spezia e Sebastiano, 21, ma in campo la differenza si
ciarle, le sta incenerendo le tap- la mia. Una volta ascoltavo e attaccante nella Samp. Alla sente, soprattutto a livello fisico.
pe della sua fresca carriera e basta. Qui c’è anche Salvatore, prima stagione da pro, in B In Primavera, in area di rigore
dovrebbe perciò peccare sem- il maggiore di noi tre fratelli. allo Spezia, ha (al 5/11) 11 il difensore la maggior parte
mai di sfacciataggine, non di Nelle prime partite, vedendomi partite e 2 gol. Quest’anno delle volte ti guarda soltanto.
imbarazzo. agitato, mi diceva: “Se non resti ha vinto l’Europeo Under 19 Mi bastava dargli una piccola
E invece. Francesco Pio Espo- tranquillo, non riuscirai a fare ed è arrivato secondo nel spinta per liberarmi. Qua ti ar-
sito, stabiese di nascita ma cre- neanche le cose che ti riescono Mondiale U20. A settembre riva addosso uno di novanta
sciuto a Brescia, terzo di tre fra- abitualmente”. Mi ha sempre ha debuttato nell’U21 (3 chili e faccio molta più fatica a
telli calciatori, centravanti dai dato buoni consigli. Abitiamo presenze e 1 gol, contro la trovare spazio. Ci sto lavorando,
limiti talmente inesplorati da insieme. Una volta cucina lui e Norvegia a ottobre: nella foto sia in palestra, sia in allenamen-
suscitare una curiosità emozio- un’altra io: credo di essere cre- a destra, l’esultanza). to, perfezionando movimenti
nata, si manifesta per quel che utili a smarcarmi».
è: un ragazzo a un passo dal Qualcuno scrive Lewandowski
diventare uomo, e forse quel e legge il tuo nome.
confine è già stato superato. E «Ho saputo. Penso sia un para-
«Chiamatemi Pio. Di Francesco ce ne
ALESSANDRO SABATTINI

non soltanto per ragioni ana- gone fantascientifico».


grafiche.
Partiamo dal nome: come bi- sono tanti, di Pio soltanto io. Una parola per definire il cen-
travanti del Barcellona.
sogna chiamarti?
«Soltanto Pio. Di Francesco ce
Il paragone con Lewandowski? «Classe».
Haaland?
ne sono tanti; di Pio, fin da pic- Ho saputo, penso sia fantascientifico» «Goleador».

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INTERVISTA Pio Esposito Sportweek #45


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Benzema? io abbiamo sempre detto, scher-


«Due: tecnica e intelligenza». zando,cheèilcoccodimamma».
Vlahovic? E di te, mamma cosa dice?
«Due: fame e grinta». «“Bello di mamma, guardalo,
Lautaro? cosa sono stata capace di fare!”»
«Pure due: forza e cattiveria». (ride).
Thuram? Il più studioso?
«Velocità». «Mia sorella (ride). Io quest’an-
Scamacca? no mi diplomo al liceo Sportivo.
«Potenza. Ma quello che mi pia- Materia preferita, Geografia».
ce di più è Dzeko, per la sua ca- Chi piace di più alle ragazze?
pacità di legare il gioco. Fa un «Io sono fidanzato da un anno…
lavoro clamoroso, credo che Diciamo Seba, dài» (risata).
nessuno come lui sia importan- A chi chiedi consiglio?
te per la squadra». «A Salva fuori dal campo, a Se-
E tu come ti definiresti, dentro ba dentro perché giochiamo
e fuori dal campo? nello stesso ruolo».
«In campo sono un “9” a cui Cosa invidi a Salvatore?
piace venire incontro e giocare «La personalità».
coi compagni, per fare sponde Cos’è per te “personalità”?
e aprire loro gli spazi. Sono mol- «Le “palle” di fare determinate
to forte di testa e bravo nel pro- cose in determinati contesti a
teggere palla, devo migliorare una determinata età».
nella forza nelle gambe, nella E cosa invidi a Sebastiano?
I TRE FRATELLI
rapidità e nell’attacco alla pro- «L’istinto».
Esposito con la terza maglia dello Spezia, su cui è riprodotto
fondità. Fuori, sono un tipo il faro che fronteggia la città. È stata inaugurata mercoledì
E loro cosa potrebbero invi-
estroverso». a Lecco. Sotto, in mezzo ai fratelli Salvatore (il primo sopra) diarti?
Cosa ti fa ridere? e Sebastiano in una foto di qualche tempo fa. «La tranquillità nel gestire cer-
«Chi, direi: due comici, Andrea te situazioni. I miei fratelli han-
Pucci e Alessandro Siani. E poi no un carattere più focoso e
mio fratello Sebastiano. Ha tre istintivo, io riesco meglio a va-
anni più di me, da piccolo lo lutare le conseguenze delle mie
vedevo piegato in due su You- azioni».
Tube, davanti ai video degli Salvatore è forte perché…
scherzi telefonici fatti in napo- «Perché ha personalità, carisma
letano, e pensavo: questo è stu- e perché in B “vede” il gioco co-
pido. Adesso li guardiamo in- me nessuno».
sieme». Sebastiano, che sta alla Samp,
Salvatore, Sebastiano, Pio: chi è forte perché…
è il più permaloso? «Perché ha colpi da fuoriclasse
«Salva. Quando sbagliano gli e a 17 anni giocava in Cham-
altri, impazzisce. Se sbaglia lui, pions con l’Inter».
fa finta di niente e niente puoi Tu sei forte perché…
dirgli». «Perché sono calcisticamente
Chi tira più forte? intelligente».
«Seba». Salvatore ha detto: la nostra
Chi è più “cattivo” in campo? fortuna è stata avere un cam-
«Io e Salva». petto proprio sotto casa.
Chi si incazza di più quando «Quartiere Cicerone a Castel-
iz

perde? lammare di Stabia, la mia città.


.b

«Tutti e tre». Scendevi le scale ed eri in cam-


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Il più mammone? po. Nonna mi portava lì il piat-


po

«Salva, ma solo perché Seba e to di pasta, perché non ne vole-


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INTERVISTA Pio Esposito Sportweek #45


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vo sapere di tornare a casa». PIÙ MUSCOLI


Papà Agostino calciatore, zio «Tra i professionisti ti arriva
calciatore… addosso gente di 90 chili e
faccio molta più fatica a
«E pure il fidanzato di mia so-
trovare spazio. Ci sto
rella, Agostino Camigliano, che
lavorando in palestra».
gioca nella Pro Vercelli…. Salva,
Seba e io non potevamo che fa-
re i calciatori. È stato il mio pen-
siero fisso da sempre. A scuola «Ho sempre tifato per la Juve
aspettavo il suono della campa- Stabia. Avevo lo stadio davanti
nella: durante la ricreazione casa. Impianto piccolo, curva
facevamo le palline di carta per bollente: una bella bolgia».
giocare, all’uscita correvo all’al- Il calcio italiano è di nuovo nel-
lenamento». la bufera delle scommesse. C’è
Quando hai 6 anni, la famiglia chi dice che il problema sia il
si trasferisce a Brescia. troppo tempo libero che voi
«A Castellammare giocavamo giocatori avete a disposizione.
nel Club Napoli, affiliato al Bre- «Se posso permettermi, mi sem-
scia. Dopo averci visto, un os- bra una grandissima cagata.
servatore, Roberto Clerici, pro- Non c’entra niente quanto tem-
pose a mio padre di portarci in po libero hai, perché puoi pas-
Lombardia. Oggi Roberto non sarlo in mille modi diversi. E
c’è più. In segno di riconoscen- poi, dove sta tutto questo tempo
za, Salvatore e Sebastiano han- libero? Io, se mi alleno al matti-
no rilevato il 50% della sua no, pranzo con la squadra, torno
scuola calcio, la Voluntas, per- a casa a riposare, esco con mio
ché possa continuare a esistere». fratello per fare merenda o fare
E all’Inter come arrivate? la spesa. La sera mangio e guar-
«Successe dopo tre anni al Bre- do le partite. Se l’allenamento è
scia, e so che non era la sola op- fare i compiti. Il giorno dopo partite e si metteva in disparte. nel pomeriggio, sveglia presto
portunità. Forse è stata la prima uguale e il giorno dopo ancora. Mai una critica all’allenatore o per colazione e poi pranzo. È
società a parlare con papà, e lui È stata dura. Mi ha tenuto su la un’osservazione a noi sopra le una sciocchezza pure dire che
ha voluto mantenere la parola passione, la voglia di arrivare righe. Un consiglio, sì, un con- lavoriamo due ore al giorno: tan-
data. Avevo 9 anni, e tutti i gior- al campo pensando che se mi fronto, ma senza mai opprimer- to dura la seduta vera e propria,
ni facevo col pullmino avanti e fossi allenato a tutta il mister ci come purtroppo ho visto fare ma c’è tutto un “prima” e un
indietro da Brescia. Ci mettevo mi avrebbe convocato per la a tanti genitori convinti di ave- “dopo” fatto di lavori individua-
un’ora e mezza ad arrivare al partita». re un fenomeno in casa». li, terapie, massaggi».
campo. Uscivo da scuola all’una Papà vi ha lasciato crescere Ti vedono già nella Nazionale Il complimento più grosso ri-
e mezza, alle tre prendevo il pul- tranquilli? di Spalletti: il pensiero ti fa cevuto?
lman, alle cinque c’era allena- «Devo solo ringraziarlo. Nel sudare freddo? «In via indiretta, da Mancini
mento, alle sette ripartivo, alle calcio abbiamo avuto totale in- «È il primo anno che gioco con quando era c.t.. Disse: “Esposi-
otto e mezza ero a casa e dovevo dipendenza. Veniva a vedere le i grandi e devo ancora dimo- to è forte, deve consolidarsi, ma
strare tutto. Conosco le mie lo stiamo osservando”».
qualità, ma non me la sento di Il gol che sogni di fare?
farmi aspettative più grandi di «Alla Samp di Seba, al novan-
me». tesimo, colpendo di testa in ter-
E ci pensi, all’Inter? zo tempo».
«L’Inter? Non guardo così lontano. «Guardare troppo lontano non Ma il dialetto napoletano lo
è produttivo: se non ti concentri
La Nazionale? Non mi faccio aspettative conosci?
iz

sul breve, come puoi arrivare «Quando parlo in italiano non


più grandi di me. Ma il complimento
.b

agli obiettivi a lungo termine?». si sente l’accento, ma in casa par-


st

I nerazzurri sono la squadra lo solo in dialetto. Ed è per-


più bello me lo fece Mancini da c.t.»
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del cuore? fetto».


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PRIMATI Gli infallibili


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Il record di Fabio Borini

Primo di rigore
LUCIANO ADRIANI

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Sportweek #45
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23°
RIGORE A SEGNO
L’ultimo penalty realizzato
da Fabio Borini, 32 anni,
attaccante della Samp,
domenica 22 ottobre contro
il Cosenza.

testo di
FABRIZIO SALVIO

CON L’ERRORE DI SABATO SCORSO CONTRO IL PALERMO, IL SAMPDORIANO


HA INTERROTTO UNA SERIE DI 23 TIRI DAL DISCHETTO SEGNATI CONSECUTIVAMENTE.
NESSUNO, NEL CALCIO CHE CONTA, HA FATTO MEGLIO DAL 2006. MA C’È UN ALBANESE CHE
AVREBBE CENTRATO UN FAVOLOSO 50 SU 50. SEMPRE CHE, APPUNTO, NON SIA UNA FAVOLA...

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PRIMATI Rigoristi infallibili


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ESULTANZA
Borini festeggiato
dopo il rigore al Cosenza.
È il terzo trasformato
nelle prime 10 giornate.

C
Ci perdonerete la piccola volga-
rità, peraltro considerata ormai
quasi neanche più tale nel lin-
guaggio moderno, ma è per ren-
dere l’idea: quando a Roma, a
Natale, alla tombola esce il 23,
chi “chiama” urla un allegro
«bucio de cu..!». Perché, nella ca-
bala romana, questo numero
rappresenta quello della fortu-
na. E sicuramente ce n’è una
dose, piccola o grande a secon-
da dei casi, nella lunga sequela
di rigori segnati in carriera da
Fabio Borini: ventitré, appun-
to (l’ultimo contro il Cosenza),
tanti quanti erano stati i suoi
tiri dal dischetto (22 nei vari
campionati, più uno nel 2018,
quando giocava nel Milan, in
Coppa Italia contro la Lazio,
nella serie che aveva deciso la
qualificazione in favore dei ros-
soneri) prima dell’errore di sa-
no riferimento invece alla Serie
A e agli altri quattro più impor-
I migliori rigoristi nei top
bato scorso contro il Palermo, tanti campionati europei: la campionati dal 2006-07
con Pigliacelli bravo a respin- Premier inglese, la Bundesliga Considerati Serie A, Premier, Bundesliga, Liga e Ligue 1
gere il pallone, ma impotente tedesca, la Liga spagnola e la
sulla ribattuta. Ligue 1 francese. Fabinho 19
L’abilità dell’attaccante della Con l’errore di Borini, il prima-
Sampdoria dagli undici metri to di rigori senza errori rimane Mamadou Niang 13 rigori
resta però intatta, se è vero che all’ex centravanti portoghese
Borini rimane il miglior rigori- Pauleta, capace di far gol dal André Silva 11 consecutivi
realizzati
sta in attività, almeno nel calcio dischetto 26 volte su 26 tentati-
che conta, anche se non trove- vi. L’inglese Rickie Lambert, Dimitar Berbatov 11
iz

rete il suo nome nella classifica ne ha segnati consecutivamen-


11
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di Opta che vedete a fianco, per- te di più, addirittura 35 su 35 Yaya Touré


st

ché Fabio ora gioca in B e i nomi con la maglia del Southampton


Benjamin Moukandjo 10
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della suddetta graduatoria fan- tra il 2009 e il 2014, ma in car-


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Sportweek #45
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L’ALBANESE
PANO
DOVREBBE
AVERNE
SEGNATI 50
SU 50, MA
NON CI SONO
SPECIALISTI
CONFERME
Sopra, Fabinho trasforma un rigore ai tempi del Liverpool.
Sotto, Lukaku, che con l’Inter ne ha segnati 14 su 14.
UFFICIALI

dopo che Lukaku, sbagliando


contro il Lecce, ha fermato a 14
la sua striscia, il migliore di
sempre rimane David Suazo:
14 rigori segnati su 14 tirati. In
Francia la migliore striscia
aperta è quella di Niang con 13,
seguito da Moukandjo a 10; in
Premier, dal ’92-93 nessuno ha
fatto meglio di Yaya Touré, 11
rigori su 11 (e 19 su 19 in Europa
per l’ormai ex centrocampista
del City). In Bundesliga il nu-
mero uno è André Silva con 11,
nella Liga Sergio con 8.
E i migliori specialisti in asso-
luto, indipendentemente dall’
averli segnati tutti? L’inglese
riera ne sbagliò uno quando li calciati col Manchester City. ma nelle categorie dilettantisti- Matt Le Tissier realizzò 49 ri-
giocava con il Macclesfield Supermario aveva realizzato 11 che, era riuscito a fare Matteo gori su 50 (ma altre fonti gliene
Town (stagione 2001-2002) e rigori tirando a sinistra del por- Ravetto, che ne aveva segnati accreditano 53 su 54), alle sue
TANO PECORARO, CARL RECINE, MARCO BERTORELLO
un altro se lo fece parare in ami- tiere e gli altri 10 imbucando la 24 consecutivi, l’ultimo con la spalleilmessicanoCuauhtémoc
chevole da Abbiati, portiere del palla nell’angolo di destra. maglia dell’Arona a febbraio Blanco (71 su 73), l’olandese
Milan. Borini ha superato Ma- In Italia, prima di Borini, il re- 2020, prima di perdere la vita Marco van Basten (51 su 54) e
rio Balotelli, fermo a quota 21. cord apparteneva a Giampaolo in un incidente stradale a otto- lo scozzese Graham Alexander
Tanti ne aveva segnati l’ex at- Pazzini, 21 rigori segnati di fi- bre dello stesso anno. (77 su 83). Poi, c’è Ledio Pano,
taccante di Inter e Milan in tut- la tra A e B. Nella sola Serie A, albanese con trascorsi in Grecia
te le competizioni, dal primo resta invece insuperato Rober- COMANDA ROMELU tra gli Anni 80 e il Duemila. Per
agosto 2008 contro la Roma, to Boninsegna, che ne realizzò Oggi, alle spalle del sampdoria- lui un 50 su 50 da favola. Il pro-
quando vestiva il nerazzurro, 19 consecutivi prima di sbaglia- no, in Europa c’è il brasiliano blema, però, è proprio quello:
fino all’errore del settembre re. In tutta la sua carriera, l’ex Fabinho, adesso trasferitosi in non essendoci filmati o crona-
2013 contro il Napoli (parata di centravanti di Inter e Juve tra- Arabia Saudita, che tra Monaco che puntuali di tutti i suoi rigo-
Reina), con la maglia rossonera sformò 29 rigori su 34, tra il (Francia) e Liverpool ha segna- ri, il rischio è che si tratti
addosso. In mezzo, anche quel- 1969 e il ’78. Meglio di Borini, to 19 rigori di fila. In Serie A, appunto di una favola.

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TOP 11 Sportweek #45


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Testo raccolto da Filippo Cornacchia


DUE SCUDETTI CON LA JUVE

LA SQUADRA Llorente, 38 anni, dopo 10


all’Ath. Bilbao, è stato tra le

DEI SOGNI DI...


altre alla Juve, al Siviglia (EL)
e al Napoli. Mondiale nel 2010.

FERNANDO LLORENTE
«TRA SPAGNA, NAZIONALE, ITALIA E INGHILTERRA HO GIOCATO CON COMPAGNI SUPER E AVVERSARI
TOSTI: CHE SQUADRONE TUTTI INSIEME. AVREI AVUTO BISOGNO DI DUE PORTIERI: CASILLAS E BUFFON»

IKER CASILLAS ANDREA PIRLO


Lui e Buffon i migliori portieri D Avevagliocchianchenellaschie-
R.CARLOS
A
con cui ho giocato, ma con Iker C na. Sembrava lento, invece… Ti-
C. RONALDO
ho conquistato Mondiale ed Eu- INIESTA mido solo all’apparenza, quando
ropeo con la Spagna: sempre de- D vincevamo un trofeo dirigeva
cisivo nei momenti che contano. CHIELLINI
anche la festa.
C
P A
SERGIO RAMOS PIRLO ANDRES INIESTA
CASILLAS RONALDO
Cisiamoconosciutinell’Under17 D Fenomenale come giocatore, an-
dellaSpagnaehosubitopensato: PUYOL chemegliocomeragazzo.Educa-
questo è una bestia, che fisico. to e gentile: in campo sembrava
C A
Dopo una partita con noi è stato praticasse un altro sport.
D XAVI
immediatamente promosso. MESSI
S.RAMOS LIONEL MESSI
CARLES PUYOL Ci siamo conosciuti a Barcellona
Il primo incontro a un campus a suon di tapas quando raggiun-
organizzato dal Barcellona: io gevo Xavi. Nel tempo abbiamo
ragazzinodi10annielui,17enne, instaurato un buon feeling e a
per l’occasione nostro istrutto- Berlino, dopo la finale di Cham-
re. Quando tempo dopo ci siamo pions contro la Juve, mi ha rega-
ritrovati in campo gli ho detto: lato le sue scarpe.
Carles, ti ricordi di me?
RONALDO
GIORGIO CHIELLINI Lamiasquadradelcuoredabam-
Fortissimo come rivale, ti dava binoerailBarcellona.IlFenome-
sempre fastidio, e ancora di più no, nella stagione in blaugrana,
comecompagnoaitempidellaJu- sembrava uscito dai cartoni. Ho
ve:maivistounocosìconcentrato fatto in tempo a sfidarlo e a cono-
anche in allenamento. scerlo: abbiamo lo stesso consu-
lente finanziario.
ROBERTO CARLOS
Da bambino lo ammiravo e ogni CRISTIANO RONALDO
voltachecalciavainportarestavo Lisbona 1997, finale Under 12
a bocca aperta. Mi sono tolto la tra Sporting e Athletic Bilbao:
soddisfazione di riuscire ad af- io capocannoniere del torneo,
frontarloinRealMadrid-Athletic Cristiano miglior giocatore. La
Bilbao. Leggenda. prima di tante sfide...

XAVI
Primaavversario,poicompagno TECNICO
di nazionale e grande amico. Ge-
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MASSIMO RANA

nioincampo,fantasticonarratore CONTE-ANCELOTTI
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dibarzellettefuori.AitempidiBil- Antonio vincente seriale e unico


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baoandavoavedereilClasico,poi A TORINO DAL 2013 AL 2015, ANNI FELICI nel trasmettere la sua mentalità.
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dopo la gara a festeggiare con lui. Llorente festeggia un gol con Pirlo nella prima stagione alla Juve. Carlo il n. 1 nel gestire il gruppo.
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P PORTIERE D DIFENSORE C CENTROCAMPISTA A ATTACCANTE 50


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Le foto della settimana Sportweek #45


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NEW YORK-NEW YORK


Attenzione al pedone, staranno pensando l’etiope Tami-
rat Tola (a destra) e il keniano Albert Korir, al traguar-
do rispettivamente primo (nel tempo record di 2h04’58”)

Click
e secondo, durante la Maratona di New York.
Angela Weiss

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SPORT/CLICK Le foto della settimana


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Sportweek #45
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MARCELO, 30 E LODE
Marcelo, 35enne terzino del Fluminense, contende la
palla a due giocatori del Boca Juniors nella finale di
Libertadores vinta 2-1 dalla sua squadra contro gli ar-
gentini. Per il brasiliano è il 30º titolo in carriera, dopo,
tra gli altri, 5 Champions col Real. Caique Coufal

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SPORT/CLICK Le foto della settimana


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TRAMONTO NEL PAESE DEL SOL LEVANTE


Il plotone curva in una delle strade principali di Saitama,
in Giappone, sede dell’omonimo Criterium su un percorso
di 59 km e mezzo. A vincere questa edizione, cui hanno
partecipato i più bei nomi del ciclismo mondiale, da Sagan
a Froome, è stato Pogacar. Dario Belingheri

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SPORT/CLICK Le foto della settimana


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LA PRIMA VOLTA DEI RANGERS


La gioia dei Texas Rangers alla fine di gara-5 della se-
rie finale (vinta 4-1) contro gli Arizona Diamondbacks.
Grazie a questo successo, i texani hanno trionfato per
la prima volta nella loro storia nelle World Series Mlb.
Gregory Bull

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STORIE Discese e molto altro


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ALTRO CHE TARTARUGA...


Luigi Di Marco in posizione
a “tartaruga” durante
il record (174,757 km/h) del
Kilometro Lanciato, stabilito
sul ghiacciaio del Plateau
Rosa nel luglio 1964.

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Breuil, un mito

Cervinia
riprende velocità
OGGI, CON UNA DISCESA, LA PRIMA GARA TRANSFRONTALIERA DELLA COPPA DEL MONDO,
ESORDISCE NEL CIRCO BIANCO MASCHILE. MA IN 120 ANNI, ALL’OMBRA DELLA “GRAN
BECCA”, LA STORIA DELLO SCI RACCONTA DI CAMPIONCINI (GIOVANNI SOLDINI), NOMI NOTI
(TANTI CALCIATORI) ED EVENTI COLLEGATI TRA BOB, VELA E GRIGLIATE “ROMAGNOLE”

testo di
LUCA CASTALDINI

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STORIE Cervinia e lo sci


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NEGLI ANNI 70 IL KL DIVENTA


INTERNAZIONALE. TANTISSIMI
ARRIVA IL GIAPPONE I GIAPPONESI, MEMBRI
DEL MITICO TEAM “KAZAMA”
Miura Youkiro, uno

S
dei giapponesi del KL.
A destra, dopo il via
accoppiato, due sciatori
ad Azzurrissimo.

Sci a Cervinia? Vuol dire anche ARRIVA ZENO COLÒ


regate di vela, gimcane-esibi- La prima gara di cui si ha notizia
zione di grandi piloti (come a Cervinia, datata 1911, fu una
Sandro Munari ed Emerson discesa disputata su un ripido
Fittipaldi) e grigliate di pesce tracciatoamontediCheneil.Vin-
fresco trasportato nella notte se Luigi Gaspard. Le funivie
da Rimini e Riccione. Non sono arrivarono molto più tardi, a
svarioni da altitudine: all’om- Plan Maison nel ’36 e quella fino
bra della “Gran Becca”, come a Plateau Rosa nel ’39, eppure
in Valtournenche chiamano il già nel ’33 la conca del Breuil era
Monte Cervino e i suoi 4.478 stata sede di due gare interna-
metri, è successo di tutto in 120 zionali: il Trofeo Mezzalama di
anni, da quando – come ha ap- scialpinismo e il Trofeo Cervino,
purato Mario Cravetto, memo- una discesa con partenza dal
ria storica della zona – Giam- Teodulo. «Già nel 1932, tuttavia,
battista Carrel nel 1903 fu il si verifica un evento destinato a
primo valtornein a possedere segnare la storia dello sci in val-
un paio di sci. le», continua Cravetto, autore di
E in questo weekend, grazie libri, mostre e docufilm sugli
all’esordio assoluto della Coppa sport invernali sotto la Gran
del mondo maschile con le di- Becca. «A St. Moritz, l’austriaco
scese di oggi e domani, la storia Leo Gasperl, futuro allenatore
si arricchisce di uno dei capi- della Nazionale italiana nonché
toli più prestigiosi. La “Speed ideatore nel 1947 dello sci estivo
Opening”, annullata lo scorso sul Cervino, stabilisce il record
anno per mancanza di neve, nel Kilometro Lanciato: 136,3
sarà completata nel prossimo all’ora».
fine settimana da due discese La notizia supera le Alpi e a
della Coppa femminile e pre- Cervinia ci si lascia sempre più
vede probabilmente la parten- affascinare dalle suggestioni
za più alta della Coppa. All’ar- del KL. Passano una quindici-
rivo degli skilift di Plateau na d’anni e, a margine di una
Rosa, sopra Zermatt, siamo a cena con vista sulla Gran Bec-
quota 3.720 metri. La gara sarà ca, Gasperl coinvolge nel pro-
la prima transfrontaliera della getto Zeno Colò, salito fin lì per
storia: partenza dal Piccolo Cer- il Trofeo Cervino. I due si la-
vino, in Svizzera, e arrivo a Ci- sciano ingolosire dal fascino di
iz

me Bianche (2.835 m), Italia. velocità folli coi materiali dell’e-


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Pendenza massima 60% e pic- poca e si lanciano il guanto del-


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chi di velocità previsti fino a la sfida. La vince l’azzurro, che


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130 all’ora. il 9 maggio 1947 vola a 159,292


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all’ora. «Il record gli riuscì


all’ultima discesa».
Anche se le Federazioni, italia-
na e internazionale, osteggiano
la nuova specialità, quel giorno
di primavera inizia ufficial-
mente l’epoca del “kappaelle” a
Cervinia. Che sarebbe riparti-
to nel 1959, un anno prima del
nuovo record di 173 orari fir-
mato Luigi Di Marco. Sempre
lui, nel ’64 avrebbe portato il
tachimetro a 174,757. In paese,
intanto, nasce il “Club dei 100
km all’ora”, tra i soci c’è anche
Mike Bongiorno, di casa per
decenni a Cervinia.

SUL TETTO DELL’AUTO


Negli Anni 70, mentre in valle,
al Lago Blu, la pista di bob co-
struita nel 1963 ospita addirit-
tura i Mondiali, il Kilometro
Lanciato sul ghiacciaio del Pla-
teau Rosa vive il suo momento
di massima gloria: al continuo
miglioramento del primato di
velocità contribuiscono i giap-
ponesi del Team Kazama, gli
scapigliati del Team Usa e il fin-
CREDITO FOTO

DAL BOB AI SUPER SCI


La locandina dei Mondiali di bob 1971, ospitati landese Kalevi Hakkinen. In
dalla pista del Lago blu. Sopra, Gustavo Thoeni mancanzadellaGalleriadelVen-
trasporta gli sci XXL di Gianni Bianco (alle sue spalle). to, tra gli stratagemmi il nordico

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STORIE Cervinia e lo sci


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L’ALTRA GALLERIA
In mancanza della
Galleria del Vento,
il finlandese Kalevi
Hakkinen simula così
il test aerodinamico...

decide persino di recarsi sul cir- Da quel giorno, complice prima


cuito di Monza per allenarsi il pericolo-seracchi e, sempre di
all’aerodinamica. Come? Piaz- più,laspietataconcorrenzafran-
zandosi “a uovo” con gli sci sul cese di Les Arcs, diventata la
tetto di un’auto in movimento. Il patria attuale degli uomini vo-
fatidico muro dei 200 all’ora ca- lanti (coi nostri, i fratelli Simone
drà per mano dell’americano e Ivan Origone e Valentina Greg-
Steve McKinney solo nel 1978 a gio, protagonisti assoluti), il KL
Portillo, in Cile, ma già nel ’74 vive solo sporadiche apparizio-
l’atleta di Baltimora (città por- ni in valle. «Per regalare visibi-
tuale, altro che montagne…) vie- lità internazionale a Cervinia, a
ne cronometrato a Cervinia in quel punto si decide di organiz-
un passaggio a 224 orari. Nel zare diverse manifestazioni al-
1978 per la gara in Valle d’Aosta ternative, su tutte il gigante Az-
è prevista addirittura la diretta zurrissimo, che esordisce il 2
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televisiva. C’è un problema, di maggio 1987», racconta Egidio


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natura del tutto politica: la crisi Sertorelli, albergatore coinvolto


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di governo. La Rai ha altro cui C’È ANCHE MIKE come tutta la sua famiglia nell’o-
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pensare, salta tutto. Mike Bongiorno (a dx), con Leo Gasperl (sx) e Rolly Marchi. monima scuola di sci locale. «Tra
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KALEVI HAKKINEN PER I SUOI


TEST AERODINAMICI SALIVA
“A UOVO” CON GLI SCI
SU UN’AUTO IN MOVIMENTO
C’ERA ANCHE LUC
Il francese Luc
Alphand, uno dei tanti
fuoriclasse dello sci
arrivati a Cervinia
per Azzurrissimo.

Cervino anche dal montepremi.


Alberto Tomba non gareggia
mai, Gustavo Thoeni fa da apri-
pista diverse volte mentre Kri-
stian Ghedina è il grande domi-
natore: « Qua ndo ogg i c i
incontriamo, lui mi ricorda sem-
pre di avere ancora la copia
dell’assegno del vincitore», con-
tinua Cravetto. «Era di 35 milio-
ni di lire, in un’epoca in cui una
vittoria in Coppa ne valeva de-
cisamente meno». A corredo di
Azzurrissimo vengono organiz-
zati gli eventi più disparati: oltre
alle grigliate di pesce, ecco una
gara di golf, tornei di bridge e la
sponsorizzazione di una barca
a vela – con spinnaker griffato
Breuil-Cervinia – iscritta ai
Campionati del mondo 2000
all’Argentario.
i nostri allievi posso ricordare Se per gli uomini quella di oggi
Giovanni Soldini. Era davvero sarà la prima gara assoluta di
un grande talento. Sbadato sì, Coppa, le donne hanno un pre-
nel senso che si presentava alle cedente e risale al 10 dicembre
lezioni magari senza maschera 1977 quando la valle era som-
o i bastoncini, ma era davvero mersa dalla neve. Ne era caduta
dotato. A fine Anni 70, in estate, così tanta che alla vigilia di quel-
venivano da noi tanti giocatori lo slalom vinto dalla francese
del Milan come Antonelli, Bu- arrivo poco sopra il paese, a moltogoliardici.«C’erachi,come Perrine Pelen, il pullmino che
riani, Bigon. Più di recente sono 2.040 – sono quelli del Ventina, Gianni Bianco, gli sci per questa stava trasportando in Val-
arrivati Montella e Cristiano la pista più famosa del Mat- gara se li costruiva ogni anno tournenche le azzurre finisce
Zanetti. Il primo preferiva lo terhorn (il nome svizzero del da solo», ricorda Cravetto. «La fuori strada. Nessuna conse-
snowboard, l’altro era davvero Cervino) e oggi per diversi trat- sua particolarità è che per tre guenza fisica, per fortuna, ma
bravo, uno sciatore mancato». ti inclusa nel tracciato della Cop- anni si costruì un modello lungo per raggiungere l’hotel Wanda
pa del Mondo. Nel 1993 l’evento 2 metri per la seconda edizione, Bieler e Wilma Gatta devono
TOMBA E THOENI fa registrare il picco dei parteci- da 3 per la terza e addirittura da camminare per una decina di
Gli undici chilometri del trac- panti: 1.904. Fino al ’98, anno 4 per la quarta...». chilometri sotto la nevicata, de-
ciato di Azzurrissimo – parten- dell’ultima edizione, si contano Tantissimi, oltre 110, sono gli finita “mostruosa” dalla
za da Plateau Rosa a 3.470 m e 17milaconcorrenti,alcunianche atleti nazionali attirati sotto il Gazzetta dello Sport.

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IN SELLA
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Gita a cavallo
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al tramonto
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davanti al “Faro
di Piave Vecchia”,
sul fiume Sile.

Tra la Laguna
e l’Est: viaggio
a passo lento
nel Veneto che
non ti aspetti

GIANNI MAZZON

+ MODA + FASHION NEWS + TREND + BEAUTY + FUORI CARTA + LIBRI + AUTO + GYM + ICON

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SPORT/STYLE Viaggi sostenibili


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VENEZIA U
n pellegrino – zaino in VERSO IL FARO
spalla e bordone in mano In bici a Cavallino Treporti
– che arriva lento da mol- verso le foci del fiume Sile
to lontano, un runner che corre dove un’antica torre di 48

PASSAGGIO
metri domina il paesaggio:
l’ultimo “lungo” pre-maratona,
è il cosiddetto “Faro di
una famiglia in gita domenicale
Piave Vecchia”.
in sella alle bici d’ordinanza e

A NORDEST
altri, sempre in sella, ma su ca-
valli veri. Questo intreccio di
sentieri e antiche strade, ciclo e
ippovie, è la patria ideale per gli di San Michele al Tagliamento.
amanti dell’outdoor. Un territo- Nel suo cammino verso Roma
UN WEEKEND “ATTIVO” ALLA rio segnato dall’acqua dei fiumi percorre interamente il Distretto
SCOPERTA DEL DISTRETTO TURISTICO e delle lagune, dal mare e le cam- della Venezia Orientale, un ter-
DELLA VENEZIA ORIENTALE, pagne, per un turismo sosteni- ritorio un tempo coperto da folti
bile e destagionalizzato. boschi e in cui l’acqua ha sempre
DOVE MARE E FIUMI FORMANO svolto un ruolo da protagonista,
UN RETICOLO DI ITINERARI PER DA PORTOGRUARO IN GIÙ dove ancora oggi il corso tortuo-
GLI AMANTI DELL’OUTDOOR, IN BICI, La Romea Strata, antica Via di so dei fiumi – Tagliamento, Le-
iz

fede e cultura, parte dal Mar Bal- mene, Livenza, Piave e Sile – e la
A PIEDI O IN SELLA A UN CAVALLO
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tico, attraversa mezza Europa, costa adriatica offrono il terreno


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entra in Italia da Tarvisio e sbu- ideale per vivere lo sport all’aria


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di Andrea Mattei ca in Veneto proprio all’altezza aperta.Soprattuttonellestagioni


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Sportweek #45
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Sul filo
dell’acqua
La mappa del
Distretto Turistico Cinto
Venezia Orientale, 22 Caomaggiore Gruaro
Teglio
comuni tra costa ed Veneto
Pramaggiore
entroterra, dal
Fossalta di
litorale adriatico Annone
Portogruaro
Veneto Portogruaro
ai fiumi della
pianura veneta.
Concordia
Sagittaria
S. Stino
Noventa di Livenza
di Piave Geggia S. Michele
Fossalta Torre al Tagliamento
di Piave di Mosto
San Donà
di Piave Caorle
Meolo
Musile Eraclea
di Piave

Quarto d’Altino
Jesolo

Cavallino
Treporti

dimezzo,inquestoautunnocome nella foce del Piave, dove è diffi-


in primavera, si può scegliere tra cile distinguere il confine che
un’infinità di itinerari che met- divide mare e fiume, con l’acqua
tono in contatto le località della salata che si mischia con quella
costa – Bibione, Caorle, Eraclea, di origine dolomitica. Si può far
Jesolo, Cavallino Treporti – con sosta (gastronomica) sul filo di
l’entroterra dell’intero Distretto costa, dove le tradizionali bilan-
della Venezia Orientale, fino ad ce da pesca con i loro capanni
arrivare a Venezia o nel vicino sono oggi riconvertite in piccoli
Friuli. ristorantidoveassaggiareilpesce
appenapescato.Enonsolosabbia
ENOGASTRONOMIA e mare: a pochi passi dal centro
È un territorio perfetto per un di Jesolo c’è da scoprire un patri-
weekend “in movimento”: si può monio storico e religioso unico,
camminare o pedalare lungo le nell’area archeologica tre chiese
ARCHIVIO VEGAL, DANILO BIONDI

dune del litorale, tra la bassa ve- costruite una sopra all’altra, di
getazione tipica della costa e le dimensioni sempre maggiori... E
pinete subito dietro. Un ambien- far ritorno a fine weekend in
te selvaggio dove il vento, come spiaggia, per godersi il tramonto
una specie di aerosol marino, infacciaalFarodiPiaveVecchia,
trasporta gocce d’acqua salma- sedutisugliscoglioinunchiosco
TECNICA SECOLARE stra che incrostano di salsedine con in mano l’immancabile
Le bilance da pesca ancora in uso sulle spiagge di Cortellazzo. rami e foglie. Ci si può perdere spritz.

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SPORT/STYLE L’intervista
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Giulia De Lellis

SPORT E AMORE
CHE BELLEZZA
«UN DIARIO PER APPUNTARE I MIEI PENSIERI. LA FAMIGLIA,
IL PILATES E LA PSICOLOGA PER STARE BENE». E POI C’È AUDRER,
LA SUA LINEA BEAUTY, «CHE È IL RIFLESSO DI ME STESSA»

di Serena Gentile - foto di Nicola De Rosa - styling di Gianluca Zappoli

A
llena il corpo e la genti-
lezza. Ha imparato a es-
sere libera dai giudizi. E
in tutto quello che fa, Giulia De
Lellis mette se stessa. Anche la
sua linea beauty, Audrer ne rac-
conta la vita: nasce per curare la
sua pelle che alle volte si ribella.
Ma lei non si perde, reagisce.
La tua idea di benessere.
«In realtà, è molto semplice. Sve-
gliarmi presto e prendere del
tempo per me prima che tutti si
sveglino è fondamentale. Mi
piace appuntare pensieri ogni
giorno sul mio journal, man- cosiddetta “etichetta trasparen-
giare sano, sentire la mia fami- te” permette a chi acquista di
glia e stare con il mio fidanzato, capire e scoprire tutti gli attivi
e poi partire col mio lavoro che presenti e la loro esatta funzione.
è la cosa che mi fa sentire più Nessuno si sentirà smarrito o
viva e indipendente. Non posso incapace di scegliere».
rinunciare a psicologa, pilates Quando nasce questo progetto?
FELPA IN COTONE CON LOGO A CONTRASTO, GCDS

e famiglia, ne ho bisogno per «Ci lavoro dal 2016. Ho iniziato


star bene». con la linea Vitamins Blend,
La tua linea beauty Audrer è principalmente idratante. Poi,
speciale perché? la mia pelle è cambiata, e così
«Perché nasce da una necessità, anche le mie esigenze: da qui la
da qualcosa che potesse aiutare linea Soothing, per pelli con ac-
prima di tutto me stessa. Ho un ne, pori dilatati o imperfezioni
team di professionisti che mi in generale. Audrer è esattamen-
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hanno aiutata a realizzare co- te il riflesso di ogni fase della


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smetici puliti completamente mia pelle. Fa parte di me, sotto


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made in Italy. Ma credo sia spe- ogni aspetto... E finalmente ad


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ciale per la sua trasparenza. La aprile 2022 è di tutti!».


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Sportweek #45
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Sport: quando e quanto? I difetti ci rendono più belli,


«Lo faccio per il fisico e per la «LA PAURA DA MERCOLEDÌ 15 IN TV
Dal 15/11 Giulia De Lellis perché veri. Sei d’accordo?

DEBILITA,
testa: mi aiuta a scaricare lo sarà la conduttrice «Sono assolutamente d’accordo.
stress, cerco di allenarmi alme- di Amore alla prova-La crisi Ci vuole tempo per accettarsi,
del settimo anno (Real Time,
no 2-3 volte a settimana, sempre
al mattino. Da piccola ho prova- MEGLIO ore 21.20) insieme allo
psicologo Matteo Radavelli.
quando succede è bellissimo».
Il tuo preferito tra i prodotti
TOP E LEGGINGS IN TESSUTO TECNICO, TOMMY HILFIGER
to tantissimi sport, da 4 anni ho
scelto il pilates, mi dà grandi RISCHIARE. Audrer, se c’è.
«Nel mio beauty non manca mai
benefici anche a livello postura-
le, di allungamento: ho problemi SONO LIBERA to e ti piacerebbe saper fare?
nessuno. Amo ognuno di loro.
Ho una pelle un po’ altalenante
legati alle articolazioni e spesso
dopol’allenamentosoffrivo;que-
E GENTILE: «Il pattinaggio su ghiaccio, lo
trovo di un’eleganza straordina-
e mi trovo sempre a utilizzarli
tutti,perzone.Inquestomomen-
sto è l’unico sport che non mi
affatica schiena e ginocchia; uno
NON HO TEMPO ria, ma allo stesso tempo è men-
talmente sfidante per via della
to sto usando il Soothing Serum
su tutto il viso per combattere le
dei pochissimi che si fa da sdra-
iati, a prova di pigrissime! Seb-
PER CHI concentrazione e della precisio-
ne che richiede. Mi diverto in
imperfezioni cutanee, la So-
othing Paste sulla fronte per
bene lavori intensamente tutto
il corpo».
NON LO È» montagna a pattinare con gli
amici, ma mi sarebbe piaciuto
controllare il sebo e la Vitamins
Blend Paste anche sul collo per
Quello che non hai mai prova- farlo più seriamente». idratare. E ovviamente contorno

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SPORT/STYLE Giulia De Lellis Sportweek #45


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«ADORO
IL PILATES:
ALLENA ANCHE
LA TESTA.
SI FA
DA SDRAIATE
A PROVA
DI PIGRISSIME»

occhi e olio, più volte al giorno!». A MILANO


Il giudizio degli altri lo ignori, De Lellis, 27
lo incassi, lo filtri, lo sfrutti? anni, romana
«Le etichette che ti senti addos- e 5,3 mln di
so feriscono, ma i pregiudizi non follower su Ig,
a Milano nel
sono mai riusciti a fermarmi. Ho
Museo Vigna
iniziato a filtrare le critiche, a
di Leonardo.
lasciar andare la cattiveria per
ricavarne un consiglio da cui
prendere spunto per migliorare.
Per me stessa, non per gli altri».
Per cosa non hai più tempo?
«Essere gentile è diventato il mio
più grande obiettivo e chi non si
pone nello stesso modo non me-
rita il mio tempo».
Cos’è la felicità?
«La libertà che mi sono sempre
concessa di dire e fare quello che
è giusto per me, oltre il giudizio».
E la paura?
«È debilitante. Ti blocca. Ti ren-
de insicura. Finché comprendi
che è più importante vivere che
Audrer, 6 must
avere paura. Meglio rischiare raccontati da Giulia
perché alla fine, bene o male che FELPA IN COTONE STAMPATA, TOMMY HILFIGER

vada, ti sentirai più forte». Hybrid Eye Pate: «Una vera coccola,
Hai un sogno nel cassetto? rimpolpa e illumina la zona più delicata
«Ho avuto la fortuna di scrivere del viso». Soothing Paste: «Purificante,
un libro (Le corna stanno bene su mi aiuta a tenere in equilibrio la mia pelle».
tutto), lavorare in tv (è in onda su Soothing Serum: «Uniforma l’incarnato
Real Time con Amore alla prova- ed è lenitivo, un salvavita». Vitamins Blend
La crisi del settimo anno; ndr), fare Paste: «Nutre in profondità la pelle senza
un film. Ho lanciato il mio brand appesantirla». Vitamins Blend Serum:
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beauty. E ho tanti sogni nel cas- «Tonificante e illuminante». The Ultimate


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setto: il più grande resta l’amore, Oil: «È senza dubbio il mio go-to product.
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avere una famiglia e dei Tutti i giorni, più volte al giorno, illumina
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bimbi tutti miei». e idrata la pelle senza ungerla».


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SPORT/STYLE Moda
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SOGNARE
IN GRANDE
OTTO ATLETI, PROVENIENTI
DA ALTRETTANTE DISCIPLINE,
INTERPRETANO CIASCUNO
UN CAPO SPALLA. COSÌ LO STILE
SPORTIVO DIVENTA ESPRESSIONE
DI PERSONALITÀ E SANA AMBIZIONE
di Gianluca Zappoli foto di Mattia Guolo

A SINISTRA
Giacca in poliammide
riciclato impermeabile
con imbottitura
in piuma riciclata
e short in nylon
ripstop riciclato
imbottito in ovattata
riciclata, K-Way R&D.
Camicia in cotone
e dolcevita in lana,
Pal Zileri. Cravatta
in pelle, Fumeo
Carlo. Mocassini
in pelle spazzolata
DIEGO CRESCENZI
con suola in cuoio, BIKE TRIAL
Barrett. Orologio 20 anni, per 12 volte campione
big bold irony italiano (1° titolo nel 2010)
con cassa in acciaio dalle categorie juniores
inox e cinturino a quella maggiore. Tre terzi
in gomma, Swatch.
posti ai Mondiali
(2012, 2015, 2018).
A DESTRA
Giacca in feltro
di lana con ganci
«Sogno di vincere il campionato
del Mondo di trial. Mi
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in metallo, Fay
Archive. Camicia piacerebbe unire il mondo dello
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e pantaloni
sport a quello dello spettacolo»
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in pelle e dolcevita
in lana, Tod’s.
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NICCOLÒ MACII
PATTINAGGIO ARTISTICO
28 anni, nel 2023: primo agli
Europei, terzo sia ai Mondiali
sia alle finali del Grand Prix.

«Sogno l’oro olimpico a


Milano-Cortina. E una famiglia
felice, con almeno due figli:
vorrei essere un buon padre»

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SPORT/STYLE Moda
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AZIZ ABBES
MOUHIIDINE
PUGILATO
25 anni, argento ai Mondiali
2023, oro ai Giochi Europei
2022 e 2023.

«Sogno un oro olimpico


a Parigi, poi mi sposerò.
Voglio essere una persona a cui
tutti vogliono bene. Sentirmi
sempre felice, nonostante
le difficoltà della vita»

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EMANUELE
LAMBERTINI
SCHERMA IN CARROZZINA
24 anni, 2 volte oro
ai Mondiali e argento agli
Europei.

«Sogno di vincere l’oro


a Parigi perché è dove mi
hanno amputato la gamba:
sarebbe per me
un riscatto e un bel cerchio
che si chiude»

A SINISTRA
Gilet in nylon
imbottito in piuma,
Pyrenex. Cardigan
(in vita) in lana
melange e pantaloni
in lana gessata,
Laneus.

A DESTRA
Giacca in tessuto
tecnico trapuntato
imbottito in piuma,
TenC. Abito
e dolcevita in lana,
Lardini. Stringata
in pelle spazzolata
con suola in cuoio,
Santoni.

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SPORT/STYLE Moda
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MAXIME MBANDA
RUGBY
30 anni, terza linea, gioca nel
Colorno e ha vinto due scudetti
con Calvisano (2013-14 e
2014/15). In Nazionale vanta
30 caps. Nel 2020 è stato
nominato Cavaliere della
Repubblica.

«Il sogno più grande è vedere


i miei figli crescere al meglio ed
educati. Nel rugby, darò tutto
me stesso finché il corpo
me lo concederà»

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RICCARDO
BAGAINI
ATLETICA PARALIMPICA
20 anni, argento ai Mondiali
(4x100) e bronzo agli Europei
(400 m 200 m).

«Sogno la prossima
Paralimpiade e che la laurea
arrivi presto. La felicità?
È il Milan... che vince
la Champions!»

A SINISTRA
Giacca in shearling,
Aeronautica
Militare. Pullover
a V (in vita)
in alpaca, sciarpa
e pantaloni in lana
tartan, Tommy
Hilfiger.

A DESTRA
Bomber in pelle
e lana con patch,
Blauer. Cardigan,
camicia e pantaloni
in lana melange,
Missoni. Mocassini
in suede, Barracuda.

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SPORT/STYLE Moda
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ANDREA PANIZZA
CANOTTAGGIO (4 DI COPPIA)
25 anni, ai Mondiali: 2 ori,
l’argento e tre bronzi. Agli
Europei: 3 ori, un argento e
due bronzi. 5° ai Giochi 2020.

«Dopo l’Olimpiade 2024


vorrei provare a entrare nella
squadra di bob per partecipare
a Milano-Cortina 2026.
Amo la natura, in futuro vorrei
avere un agriturismo»
A SINISTRA
Parka in David-Tc
anti-goccia imbottito
in piuma con
dettaglio in montone,
Stone Island. Gilet e
pantaloni in tessuto
tecnico, Marni.

A DESTRA
Giacca in lana
con dettaglio
in shearling,
camicia, dolcevita
e pantaloni in lana,
Paul&Shark.
Stringata in pelle
spazzolata, Frau.

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Sportweek #45
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PAOLO PORRO
PALLAVOLO
21 anni, palleggiatore della
PowerVolley Milano, ha vinto
due Mondiali giovanili.
Mvp all’Europeo U22 2022.

«Vorrei vincere uno scudetto


con Milano e, un giorno, essere
titolare in Nazionale. Dopo
il ritiro mi piacerebbe insegnare
la pallavolo ai bambini»

Grooming: Mimmo di Maggio @


Freelancer. Assistente fotografo:
Alessio Spanu. Assistente stylist:
Martina Corrao.

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SPORT/STYLE Fashion news di Paola Ventimiglia Sportweek #45


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TENDENZE
Esplorazioni
UN VIAGGIO

È LA MODA, TRA CITTÀ


E MONTAGNA

DOLCEZZA The Art of Explorers è il titolo del-


la campagna della nuova colle-
zione di Moncler x adidas Ori-
ginals, una collaborazione in
PER IL CO-BRANDING, ROBE DI KAPPA HA SCELTO cui l’anima di montagna del
HARIBO E LE SUE CARAMELLE GOMMOSE. marchio nato nel 1952 si declina
CHE COSÌ APPAIONO SU T-SHIRT, FELPE E MAGLIONI in chiave urbana avvicinando-
si allo spirito più street del brand
delle Tre Strisce.

Motorsport
PROTEZIONE IN POLE POSITION
Perfetto su strada come
sullo sterrato, il casco
Commander 2 con calotta
in Composite Carbon o in
Full Carbon 6K, prevede
i sistemi Asn (Airoh
Sliding Net) e Aefr (Airoh
Emergency Fast Release)
per una maggior
protezione (da € 439,99).

A Collaborazioni
lzi la mano chi nella oggi come ieri, una tira l’altra,
sua vita non ha mai come le ciliegie. A questo sen-
fatto almeno una scor- timento goloso e nostalgico si
pacciata di “gommose”, le ca- è oggi ispirato Robe di Kappa,
LA MILANO
ramelle a forma di orsetto pro- evoluzione del vecchio marchio (INTERISTA)
dotte da Haribo, azienda il cui Kappa nato a Torino nel 1958,
nome rappresenta l’acronimo per realizzare un co-branding DA BERE
di HAns RIegel (che la fondò con il produttore delle caramel-
nel 1920) e BOnn, luogo di ori- le. Nella collezione Robe di Kap- Per i tifosi nerazzurri ecco la
gine della stessa. Sono quelle pa x Haribo, l’orsetto-simbolo capsule Inter X 24Bottles, bor-
iz

caratterizzate anche dalla con- riappare su tutti i pezzi, dalle raccia che mantiene le bevande
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fezione di plastica che si accar- T-shirt alle polo, dalle felpe ai fredde 24 ore e calde per 12. Due
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toccia generando un effetto maglioncini, con nuove grafi- colorazioni (nera e blu) con le
po

rilassante. Insomma, ancora che colorate. squame del Biscione in rilievo.


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SPORT/STYLE Ho preso il trend Sportweek #45


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LEO MESSI
IL SIGNORE
DEGLI (OTTO)
ANELLI
ADIDAS HA REALIZZATO UN RING
SPECIALE IN ORO 14 CARATI
PER CIASCUN TRIONFO DEL
FUORICLASSE NEL PALLONE D’ORO

UN GIOIELLO DI RAGAZZO
Leo Messi, 36 anni, con gli otto anelli d’oro.
Il primo Pallone d’Oro lo ha vinto nel 2009.

O
ltre che un fuoriclasse I nomi degli otto gioielli eviden-
assoluto ormai Leo ziano il momento indimentica-
Messi potrebbe sem- bile di ogni stagione di Leo, dal
brare un rapper americano degli bacio allo scarpino (di qui El Be-
Anni 80, con quegli otto anelli so) nella finale di Champions
in oro a 14 carati a ornargli le 2009 al dito rivolto in alto (Apun-
mani fin quasi a nascondergli le ta al cielo) nell’esultanza dedica-
dita. È che la conquista dell’ot- ta alla nonna scomparsa e fino
tavo Pallone d’Oro è un record alle Tre Stelle del gioiello di
difficile – oggi – da immaginare quest’anno per esaltare la con-
battibile, e allora adidas ha pen- quista del Mondiale 2022, il ter-
sato di celebrare il 10 argentino zo per l’Argentina. Per celebrare
realizzando un ring speciale per ulteriormente lo storico ottavo
ciascun trofeo da giocatore più Pallone d’Oro, adidas ha lancia-
forte del pianeta. Anelli quindi to la confezione X Crazyfast.1
anche nel calcio per onorare il Messi “El Ocho”, che reimmagi-
iz

trionfo del più forte, come acca- na l’omonima scarpa firmata da


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de ogni anno nella Nba dove i Leo con una colorazione ispira-
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preziosi cerchietti spettano ai ta alle tonalità che caratte-


po

giocatori campioni delle Finals. rizzano il trofeo.


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DOLOM I TE . I T
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ANYWHERE
IS WITHIN
WA L K I N G
D I S TA N C E
O G N I M E TA È N E I T U O I PA S S I

I S P I R ATA A L L E D O LO M I T I ,
C R E ATA DA I P I O N I E R I E I N D O S S ATA
DAG L I AV V E N T U R I E R I , DA L 1 8 9 7.

C R O DA N E R A GT X

DISPONIBILE PRESSO:

ALL SPORT - OSIMO (AN) MAXIME - SUSA (TO) LATINI SPORT - SERRA SAN QUIRICO (AL)
PEIRANO - MANTA (CN) TREKKING - AVIGLIANA (TO) SOLARIS SPORT - CIVITANOVA MARCHE (MC)
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SPORT/STYLE Beauty di Serena Gentile Sportweek #45


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TOM FORD Armani / Privé


CONTRASTI
SENSUALITÀ E PREMI

SELVAGGIA
Armani / Privé Magenta Tan-
zanite è una fragranza orientale
speziata ricca di contrasti , rico-
nosciuta Miglior Profumo Col-
lezioneEsclusivaGrandeMarca.
Si apre con tonificanti note di
cardamomo, zenzero e cannella,
si scalda grazie al caffè, alla can-
nella e alla mirra. Alla base, l’as-
soluta di tabacco e l’estratto di
vaniglia: 100ml - 285€.

Creed
CARMINA,OMAGGIOALLAMAISON
L’ispirazione viene dai
quaderni con i bozzetti
di Henry Creed riscoperti
nelle sale private della
prima Creed Boutique
di Parigi. Carmina
è una fragranza
dall’allure magnetica e
dal forte carisma, per lei:
75ml - 250€.

LA NUOVA VERSIONE DI CAFÉ ROSE


È UN VIAGGIO, PER CHI AMA LE NOTE DI ROSA
E CAFFÈ. E CERCA UN PROFUMO UNICO Gucci
ENERGIA

P
iùcheunprofumo,unviag- lo, fanno dell’ultima edizione di E FASCINO
gio. Le essenze di rosa tur- “Café Rose” di Tom Ford una
ca e caffè scuro rivelano nuova ennesima testimonianza Fragranza ambrata fiorita,
unaprofondasensualità,mentre dell’arte della profumeria. Una Gucci Guilty Elixir de Parfum
rosa bulgara e ylang ylang tra- fragranza femminile, ideale per Pour Femme amplifica le note
sudano uno scintillante baglio- chi cerca qualcosa di unico, per caratteristiche di Gucci Guilty
iz

re floreale. Unite alle note di co- una serata speciale. La bottiglia creando un tripudio di energia,
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riandolo,patchouliecardamomo semitrasparente con un tappo freschezza e fascino. Con glici-


st

speziato su un fondo di resina e rosa placcato è un capolavoro di ne, mandorla, rosa e violetta:
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di incenso con accordi di sanda- eleganza: 30ml - 90€. 60ml - 158€.


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SPORT/STYLE FUORI CARTA


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LA BELLE ÉPOQUE
DEL CANNONCINO
ARRIVATO IN PIEMONTE NEI PRIMI DEL 900, HA CONQUISTATO
TUTTA L’ITALIA. SIAMO ANDATI DA BEDUSSI A BRESCIA
PER SCOPRIRE COME SI PERFEZIONA UN DOLCE STORICO
di Daniele Miccione - foto di Gabriella Currao

U
n contenitore a forma piacevolissimo dolce arrotolato, la Liguria, ha puntato su una
di tubo e una crema vuoto all’interno e spolverato di modifica minimale ma carat-
all’interno. Il cannolo zucchero e cannella. Sono stati terizzante: chiude i cannoncini
e il cannoncino par- poi i pasticceri piemontesi, du- con la torta Panarello sbricio-
tono dallo stesso concetto ma rante la Belle Époque, a italianiz- lata e lo zucchero a velo. Serge,
non sono parenti nemmeno alla zarlo con la farcitura di zabaio- che ha uno shop specializzato in
lontana. Il primo nasce in Sicilia ne e la chiusura con granella di cannoncini a Milano e a Orio al
con origini incerte: ne parla già nocciola. Serio, ha brevettato un bancone
Cicerone nel 70 a.C. ma sembra Oggi il cannoncino è per tutti i che lo tiene sempre al caldo. Poi
che il dolce come lo conoscia- pasticceri dell’Italia settentrio- viene farcito con crema pasticce-
mo adesso, con il suo opulento nale un dolce irrinunciabile. Se ra, al pistacchio e allo zabaione.
ripieno di ricotta di pecora, sia vogliamo perfetto nel suo equi- Francesco Bedussi, ottimo pa-
stato messo a punto durante la librio tra pasta sfoglia e crema, sticcere bresciano, invece è in-
dominazione araba. Il cannon- croccante e morbido. La doman- tervenuto su tutta la filiera del
cino invece ha probabili origi- da è: ma se il dolce è perfetto ha cannoncino. «È un po’ il simbolo pasta sfoglia, la stendiamo e poi
ni nell’est Europa: si parla dei senso cambiarlo? Panarello, che della pasticceria bresciana – rac- la macchina arrotola mille can-
Balcani ma ci sono altri esempi ne ha fatto un simbolo dei suoi conta – e per me rappresenta il noncini in mezz’ora che vengono
come l’ungherese Trdelnik, un 14 punti vendita tra Milano e 60-70% dei vassoi di mignon». immediatamente abbattuti in
cella e cotti quando necessario».
MEGLIO ESPRESSO Il guscio di pasta sfoglia è sottile,
«Abbiamo svoltato tanti anni fa lieve e croccante con striature
– aggiunge – quando invece di di zucchero caramellato che lo
riempirli e tenerli in frigo abbia- segnano e accentuano le sen-
mo deciso di farcirli al momen- sazioni al morso. «Ho adottato
to». Partiamo dalla produzione. una sfoglia di stile francese: si
«Il cambiamento più grande è alternano una volta tre e una vol-
arrivato grazie a una macchi- ta quattro pieghe. Così diventa
na di un’azienda bresciana, la più leggera. La cottura è a 220°
Konomac, fatta apposta per ta- nei forni rotativi con la valvola
gliare e arrotolare la pasta sfo- chiusa per far sì che lo zucchero
glia. Si chiama Cannoncina. Io caramelli meglio. Ne usiamo di
ero molto scettico, invece questa tre tipi: una miscela di glucosio
innovazione non solo ha miglio- e acqua, poi il cannoncino viene
rato la qualità e l’uniformità del ripassato nello zucchero semola-
iz

prodotto, ma ha anche liberato to e infine spolverato di zucchero


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la pasticceria da un lavoro ripeti- a velo che lo rende lucido». Be-


st

CALDO E CROCCANTE tivocheciportavaviatantissimo dussi fa la crema pasticcera con


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L’ideale è tenere il cannoncino al caldo e riempirlo al momento. tempo.Adessonoiprepariamola la fava di tonka al posto della
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Sportweek #45
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IPPOLITO 1845, DALLA CALABRIA


ALLA CONQUISTA DEL MONDO
di Luca Gardini

Ache è Cirò Marina, Ippolito 1845 si deve all’iniziativa del


zienda più antica di quell’areale di enorme vocazione

capostipite Vincenzo e negli anni ha raccontato molte delle storie


enoiche più avvincenti di quest’area. Cento ettari totali, divisi fra
Tenute di Mancuso, Feudo e Difesa Piana, tutte collocate tra Cirò
e Cirò Marina, adibite da sempre alla coltivazione dei territoriali,
nella fattispecie Gaglioppo, Greco Bianco, Calabrese, Pecorello
e Greco Nero. Un bel progetto di campagna, che parte da una
conduzione sostenibile, con lavorazioni limitate allo stretto
indispensabile, accompagnato a un percorso di valorizzazione
delle singole varietà. Un circolo virtuoso che si completa nei
protocolli di cantina, che prevedono affinamenti in botti di rovere
per i rossi, lavorazioni in acciaio per i bianchi, concretizzati
nella produzione di 12 etichette, esportate in 4 continenti. Del
resto, come dimostra la guida determinata dei fratelli Vincenzo
e Gianluca, coadiuvati dal cugino Paolo, il “rinascimento enoico”
della produzione calabrese è ormai fatto incontrovertibile, capace
di restituire all’attenzione del pubblico di appassionati una delle
culle vinicole mondiali, al suo massimo splendore.

LE SCELTE
CIRÒ DOC
vaniglia. Una spezia dal gusto
MARE CHIARO 2022
più ricco, con profumi caldi e Lavorato in solo acciaio, Greco
complessi. «Ogni cannoncino Bianco in purezza,
pesa30grammi:nelmio10sono un’immersione nella potenza
di sfoglia e 20 di crema». varietale. Susina gialla,
macchia mediterranea. Beva
STATI D’ANIMO sapido-balsamica.
Poi c’è l’esposizione e la vendita. € 12
I cannoncini in pasticceria sono
CALABRIA IGT BIANCO
conservati al caldo in una teca e
PECORELLO 2022
riempitialmomento.Perportarli Naso che si apre su note
a casa c’è una scatola divertente agrumate, di cedro, poi
progettata apposta, con dei mini gelsomino e lemongrass. Al
scompartimenti accompagnati palato salmastro-sapido, con
da “stati d’animo”: inguaribile ritorno fruttato-agrumato e
romantica, genio ribelle, bastian sentori officinali. € 15
contrario, cittadino del mondo.
Se non vengono consumati su- CIRÒ DOC CLASSICO
SUPERIORE RISERVA 2019
bito Bedussi fornisce la crema in
Gaglioppo in purezza di
una sac a poche, per riempirli al intensità ed equilibrio.
SCATOLA MAGICA momento giusto. Una delizia ga- Melagrana al naso, tocchi di
Francesco Bedussi: nelle sue stronomicachediventaungioco. liquirizia dolce, sentori di
confezioni mette la crema per Anche così si può miglio- sottobosco. Al gusto
riempire i cannoncini a casa. rare un prodotto perfetto. fruttato-speziato. € 20

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SPORT/STYLE Le scelte di Sportweek


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Libri Auto
di Silvia Guerriero di Alessandro Follis

Squali, asini, bufale e burle


Formidabili quegli anni
alla Gazzetta dello Sport

N ella narrazione dei favolo-


si Anni 80 non poteva
mancare la Gazzetta dello Sport,
che in quel periodo ebbe tiratu-
re da record e una redazione
piena di personaggi e storie in-
credibili. Come racconta in que-
sto spassosissimo libro Flavio
Vanetti, che in via Solferino ha
lavorato dall’82 all’89 (prima di
passare ai “cugini” del Corriere),
regalando al lettore un viaggio IL NOME DELLA ROSEA
in un mondo mitico. Un mondo Flavio Vanetti
che non c’è più – la digitalizza- ULTRA SPORT
zione era lontana –, un micro- 192 PAGINE. € 16
cosmo fatto di duro lavoro, al-
legria e cameratismo in cui “la Tomba (che alla prima vittoria LA SFIDA DI KIA
MUSCOLI E HI-TECH
tentazione di fare l’asino era non poté andare nel titolo per-
spesso forte”. Vanetti, in questo, ché aveva un cognome “cimite-
era il sommo maestro: le burle riale”) a Messner seguito sull’E-
citate nel sottotitolo erano la sua
specialità, tanto che nel giorno
verest, dai Giochi di Los
Angeles all’Heysel, ai retrosce-
A EMISSIONI ZERO
del suo scherzo più famoso (il na delle imprese più discusse
giornale stava per andare in
stampa con Cino Ricci, lo skip-
per di Azzurra, divorato da uno
come il Polo Nord di Fogar, il
record dell’ora di Moser e il sal-
to fasullo di Evangelisti al Mon-
U n Suv elettrico di grandi dimensioni che strizza l’occhio ai
fuoristrada con il suo design muscoloso e scolpito, ma che
risulta anche futuristico e avanzato nelle soluzioni esterne e in-
squalo…) rischiò di essere licen- diale di Roma ’87. Che an- terne. A prima vista, la EV9 può essere scambiata per un’auto da
ziato. C’è anche tanto sport, da ni, quegli anni… offroad, ma è pensata prima di tutto per lunghi e confortevoli
viaggi su strada. Esteticamente non può passare inosservata: i
paraurti dalla forma geometrica, i fari verticali davanti e dietro e
il massiccio frontale sono elementi distintivi che rendono la EV9
LO SCHERZO inconfondibile. All’interno, poi, continua la sensazione di moder-
Cino Ricci, nità e tecnologia: la plancia è minimalista e vede campeggiare il
storico grande schermo panoramico che integra i display gemelli da 12,3”
skipper di per cruscotto digitale e impianto multimediale, inframmezzati da
Azzurra, quello da 5,3” per il controllo dell’impianto di climatizzazione. Per
divorato da il resto, la EV9 è progettata per fornire una sensazione di spazio,
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uno squalo: la aumentata ulteriormente dai sette posti di serie che la identifica-
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burla di Flavio
no immediatamente come auto per famiglie anche numerose.
Vanetti.
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Esiste però anche la configurazione optional a sei posti, con due


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file di poltrone singole posteriori: quelle centrali possono essere


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Sportweek #45
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Gym
di Sabrina Commis

Tennis, padel e pickleball


Senza il giusto allenamento
non si prende palla...
LA SCHEDA
Kia EV9

Powertrain: motore elettrico post., 204


Cv (Earth); due motori elettrici ant. e
post., 384 Cv, (GT Line). Dimensioni
(mm): lung. 5.014, larg. 1.979, alt.
1.781, passo 3.099, peso 2.573 kg.
Prestazioni: 0-100 km/h in 9,4”, vel.
max 185 km/h (Earth); 0-100 km/h in
6”, vel. max 200 km/h (GT Line). Da €
76.450 (Earth), da € 81.650 (GT Line).

ruotate per creare una sorta di salotto conviviale come quello di


un minivan di lusso.
La gamma della Kia EV9 è volontariamente molto semplice: sono
G li sport con la racchetta so-
nosemprepiùpraticati.Dal
padel, con numeri in costante
elastico, simulazione del gesto
atletico con la racchetta. 60’ la
durata, una o due volte a setti-
presenti solo due allestimenti, ciascuno con la sua motorizzazio- crescita, al tennis, sport senza mana la pratica, in base al livel-
ne specifica. La Earth è equipaggiata con un motore elettrico da tempo, al pickleball, l’ultimo ar- lo di preparazione e frequenza
204 Cv e la trazione posteriore e può percorrere fino a 541 km con rivato: bisogna però prepararsi. di gioco». La particolarità? È un
una carica, mentre la più sportiva GT Line ha due propulsori, la Il padel in particolare potenzia allenamento adatto a ogni età.
trazione integrale, una potenza combinata di 384 Cv e un’autono- la velocità dei movimenti, impe-
mia di 497 km. Per entrambe la batteria ha una capacità di 99,8 gna cuore e polmoni perché cor- YOGA RACKET
kWh. I prezzi: si parte dai 76.450 euro della Earth, mentre ri di continuo. La racchetta più Le asana… in movimento. «Pre-
per la GT Line ne servono 81.650. corta rispetto a quella del tennis vede il passaggio dinamico tra
obbliga a piegarsi quando la pal- le posizioni yoga, mirate a svi-
la è bassa, muoversi di più per luppare mobilità, equilibrio di-
arrivare a prenderla. Paola Or- namico, concentrazione, ripro-
tensi, trainer e Sport Manager durre schemi corporei che si
di TCA, Club Ambrosiano Mi- presentano quando si gioca a
lano, ci propone due percorsi padel, tennis o pickleball». Un
compensativi al campo. esempio? Il saluto al sole. Le clas-
si sono da 30-45’, sedute brevi
FUN RACKET da svolgere prima, come prepa-
L’allenamento a circuito, ad alta razione fisica e mentale, o come
intensità, viene svolto outdoor o cool-down dopo, a fine allena-
CARLO BORLENGHI

indoor. «È una preparazione at- mento. Da praticare una volta a


leticaspecificaperpadelotennis, settimana o più giorni, in base
prevede movimenti funzionali al livello di allenamento e
I GEMELLI Schermo panoramico con due display gemelli da 12,3”. con attrezzi, scatti di velocità con obiettivi da raggiungere.

91 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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SPORT/STYLE ICON
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LA SEQUENZA
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Dall’alto, i momenti del gol


di Capello, segnato a 3 minuti
di Germano Bovolenta dalla fine, per l’1-0 decisivo
per gli Azzurri di Ferruccio
Valcareggi sull’Inghilterra.

Il gol di Capello agli inglesi

C’ERA
IL 14 NOVEMBRE
DI 50 ANNI FA,
LA NAZIONALE
VINSE NEL TEMPIO

UNA SVOLTA
LONDINESE. NON ERA
MAI SUCCESSO.
L’AUTORE DEL GOL:
«CI CHIAMAVANO

A WEMBLEY
CAMERIERI. COSÌ
QUELLA VOLTA I
CAMERIERI VINSERO»

C
inquant’annifa,autunno Un po’ meno nel calcio, anche se
1973. Tensione in Medio le tensioni e le polemiche non
Oriente, guerra del Kip- mancano. In quei giorni la Na-
pur, Israele contro i Paesi Arabi zionale si prepara a un altro tipo
capeggiati dall’Egitto. Il conflit- di battaglia. Mercoledì 14 no-
to minaccia di allargarsi, siamo vembre gli azzurri, guidati dal
sull’orlo del baratro. Ma, dopo c.t. Ferruccio Valcareggi, sono a
quindici giorni di battaglia, l’O- Londra per un’amichevole che
nu impone il cessate il fuoco. amichevole non è. Sfidano l’In-
Entrano in campo le diplomazie. ghilterra, a Wembley, il tempio
HenryKissinger,sottosegretario del calcio mondiale. Loro sono i
di Stato americano, annuncia: Maestri, non li abbiamo mai bat-
«Abbiamo raggiunto un com- tuti in casa loro. E a inasprire il
promesso». Evitata la terza guer- clima una settimana prima del-
ra mondiale, ma con ripercus- la sfida di Wembley c’erano sta-
sioni pesantissime. Il prezzo del ti durissimi scontri durante e
petrolio subisce una grave im- dopo la partita di Coppa Uefa
pennata, entriamo in un periodo tra Lazio e Ipswich Town. Inva-
duro e difficile. La chiamano sione di campo, botte, lacrimo-
austerity. È dovuta all’emergen- geni. Gli scatenati tifosi laziali
za energetica dopo la riduzione riempiono le pagine dei tabloid
della produzione di petrolio e inglesi: “Questi sono gli italiani”.
l’embargo dei governi arabi. Ri- E la Nazionale? Come sarà ac-
sparmiamo carburante, la do- colta? C’è chi si chiede se sia il
menica si va a piedi. caso di non convocare i giocato-
iz

ri della Lazio. Artemio Franchi,


.b

IL TEMPIO DEI MAESTRI autorevole presidente della Fe-


st

Non è un buon clima, l’opinione dercalcio, è sereno: «Decide Val-


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pubblica è divisa. Come sempre. careggi». E il c.t. non solo chiama


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Sportweek #45
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SPORT/STYLE ICON
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il laziale Giorgio Chinaglia, ma


lofagiocaretitolare.EGiorgione, «LA PALLA ta…)”. Collettivo, magica parola,
che avrebbe fatto felice il venti-
tiposanguigno,sparaazerocon-
tro la Gran Bretagna, dove è na- ENTRÒ MOLTO settenne Arrigo Sacchi, allena-
tore del Fusignano in seconda
to.Parolenonpropriodistensive:
«Io gli inglesi li odio e farò di LENTAMENTE. categoria. Scrive Zanetti: “For-
se è la prima volta che un col-
tutto per batterli». La sfida, come
dicono i telecronisti moderni, è
RICORDO lettivo italiano funziona all’e-
s te r o”. I n s om m a , u n it à ,
una bolgia. Cori volgari, insulti
e minacce: Wembley toglie il re-
LA RINCORSA collaborazione, sacrificio. Gioco
difensivo sì, ma costruito da
spiro. DISPERATA squadra bene organizzata. Gli
inglesi dominano “territorial-
UN COLLETTIVO
Cronaca. Italia: Zoff; Spinosi,
DI SHILTON mente”, sfiorano il gol, Zoff è il
migliore in campo. Ma segna
Facchetti; Benetti, Bellugi, Bur-
gnich; Causio, Capello, China-
PER PROVARE Fabio Capello, 27 anni, gran-
dissimo amico del portierone
glia, Rivera, Riva. Inghilterra: A PRENDERLA» Dino, regista, interno, mediano,
Shilton; Madeley, Hughes; Bell, e altre cose. Con il suo sedere
McFarland, Moore; Currie, FABIO CAPELLO basso e il suo bel mento a unci-
Channon, Osgood, Clarke, Pe- no a tre minuti dalla fine con-
ters. La serata è fredda, piogge- quista per la prima volta Wem-
rellina, terreno ovviamente sci- bley e l’Inghilterra.
voloso, arbitra il portoghese
Lobo, centomila spettatori. Al
pronti-via, inglesi, sostenuti dai
tifosi, tutti all’attacco e grandi
cross. Gli azzurri schierati con
giudizio da Valcareggi, fresco
vincitore del Seminatore d’Oro,
giocano a uomo. “Questo è tuo,
EROE IN PASSERELLA
questo è mio” e bloccano le ini-
Fabio Capello in testa,
ziative avversarie. In porta Zoff, la Nazionale sbarca
saracinesca e molto di più. Il a Roma dopo la vittoriosa
libero, ma anche severo marca- trasferta di Wembley.
tore, è Tarcisio Burgnich. Spi-
nosi e Facchetti rispettivamen-
te su Clarke e Channon. Lo TRENTAMILACAMERIERI
stopper Bellugi si prende Osgo- Il geometra Capello, juventino
od. Romeo Benetti, arcigno al- di grande spessore, ma cresciu-
levatore di canarini, tampina e to nella Roma con Helenio Her-
argina Currie. rera, diventa l’uomo più famoso
Tattica ferrea? Difesa e contro- d’Italia. Quel gol, quel tocco (o
piede? Non proprio così. O for- tap-in) entra nella leggenda sen-
se, non solo difesa e non solo za far tappa nella storia. Lo rac-
contropiede. Quella notte a contano per cinquant’anni, lui
Wembley, in quella pazzesca lo rinfrescherà mille e mille
notte inglese contro i Maestri volte. Una delle tante, identiche
con la puzza al naso, si vede versioni.
qualcosa di nuovo, di legger- Sul gol: «Ho lanciato Chinaglia
mente più moderno. In prima sulla destra, da metà campo,
iz

pagina della Gazzetta dello Sport, seguendo poi l’azione. Chinaglia


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il titolo dell’analisi del direttore ha tirato in porta e io, nella spe-


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Gualtiero Zanetti recita: “Visto ranza che Shilton si lasciasse


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il collettivo (ed è la prima vol- sfuggire il pallone, mi sono ap-


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Sportweek #45
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IN ALLENAMENTO
Capello, sullo sfondo, durante
un allenamento dell’Italia
a Varese, nel 1973. In primo
piano, Enzo Bearzot.

«MOORE
VOLEVA
DEDICARE
LA VITTORIA
ALLA
PRINCIPESSA
ANNA, FRESCA
SPOSA.
E INVECE...»
FABIO CAPELLO

postato. Sono stato fortunato,


anche se la respinta mi ha un
attimo sorpreso. Il campo era
scivoloso e ho toccato la palla
con la suola: è entrata molto len-
tamente. Ricordo la disperata
rincorsa di Shilton».
E poi, il dopo. L’impresa: «Con-
tropiede? In un certo senso sì,
anche se con Causio, Capello,
Chinaglia, Rivera e Riva quella
non era certo una formazione
che avesse la difesa come tra-
guardo primario». La vendetta:
«Ricordo i titoli dei giornali in-
glesi alla vigilia: “Trentamila
camerieri a Wembley” era il
meno offensivo. Erano i giorni
delle nozze della principessa
Anna. Il capitano inglese, Bob-
by Moore, voleva dedicare la
vittoria alla figlia della regina.
Invece fu costretto a dedi-
carla ai camerieri italiani».

95 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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CONSIGLI
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DI SPORT
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TESTATA DI PROPRIETÀ DE “LA GAZZETTA DELLO SPORT SRL” A. BONACOSSA ACCERTAMENTI


DIFFUSIONE STAMPA
DIRETTORE RESPONSABILE: STEFANO BARIGELLI
CERTIFICATO N. 9131
© RCS MEDIAGROUP SPA - SEDE LEGALE: VIA RIZZOLI, 8 – MILANO DEL 8.3.2023

L’EVENTO DIRETTO DA / PIER BERGONZI

CON LO YOGA UFFICIO CENTRALE / LUCA CURINO, SERENA GENTILE, ANDREA MATTEI

SI FA... FESTIVAL REDAZIONE / ANGELA BRINDISI, LUCA CASTALDINI, NAIMA MANCINI


(photo editor), FABIO MARINELLO, FABRIZIO SALVIO, MONIA URBAN

MOLTE NOVITÀ E 73 CLASSI NELLA RASSEGNA


IN PROGRAMMA FINO A DOMANI A MILANO TEL / 02-62.821 E-MAIL / sportweek@rcs.it

C’
è lo yoga legato al su- il 2030 al valore stimato (66,2 FASHION DIRECTOR / PAOLA VENTIMIGLIA
fismo, quindi al suo- miliardi di dollari) di questo
no, al respiro e alla settore entro il 2027. Tra gli RCS, CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
meditazione dinamica. C’è lo eventi speciali, da segnalare, PRESIDENTE E AMMINISTRATORE DELEGATO / URBANO CAIRO
yoga su misura (che tiene con- oggi dalle 11 alle 15.30, “Yoga
CONSIGLIERI / FEDERICA CALMI, CARLO CIMBRI, BENEDETTA CORAZZA ,
to delle caratteristiche fisiche e Arte” sabato 11 alle 15.30 con
ALESSANDRA DALMONTE, DIEGO DELLA VALLE, UBERTO FORNARA,
ed energetiche del praticante) l’artista Beatrice Novara e Mar-
e lo Yoga and Cello, nel quale ta Massara, fondatrice del pro- VERONICA GAVA, STEFANIA PETRUCCIOLI, MARCO POMPIGNOLI

il lavoro della classe è invece getto Yog-Art dove la pratica si STEFANO SIMONTACCHI, MARCO TRONCHETTI PROVERA
accompagnato dai suoni di un ispira al pensiero o all’opera di DIRETTORE GENERALE LA GAZZETTA DELLO SPORT / FRANCESCO CARIONE
violoncello. Sono solo alcune un artista o ci fa vivere una
delle declinazioni alla discipli- live performance o una sessio- HANNO COLLABORATO / Germano Bovolenta, Marco Bucciantini,
na proposte da Yogafestival, in ne di arteterapia per accresce-
Sabrina Commis, Filippo Cornacchia, Riccardo Crivelli, Andrea Di Caro,
programma fino a domani al re la nostra prima creatività.
Alessandro Follis, Luca Gardini, Luigi Garlando, Gene Gnocchi,
Superstudio Maxi di Milano Da notare che il Superstudio
con 73 classi, i migliori maestri Maxi è l’unico spazio eventi in Silvia Guerriero, Daniele Miccione, Andrea Schianchi,

internazionali e numerosi wor- Italia con certificazione Leed, Giorgio Specchia, Sebastiano Vernazza, Gianluca Zappoli
kshop. Recenti studi hanno con energia elettrica provenien-
certificato numeri in grande te da 200 pannelli solari sul PER LE IMMAGINI / Ansa, Ap, Studio Borlenghi, Centro Documentazione
crescita per la disciplina, dai tetto e raffreddamento Rcs, Contrasto, Epa, Getty Images, Italy Photo Press, LaPresse, Olycom,
350 milioni di praticanti entro geotermico.
Presse Sports, Reuters, Shutterstock.

PROGETTO GRAFICO / FILIPPO CAROTA


STAMPA MEDIAGRAF SPA, VIALE DELLA NAVIGAZIONE INTERNA 89
35027 NOVENTA PADOVANA (PD)
ASSISTENZA TECNICA / MARA ARENA
DISTRIBUZIONE / M-DIS DISTRIBUZIONE MEDIA S.P.A.
via Cazzaniga 1, Milano tel. 02-25.82.1 - fax 02-25.82.53.06
PUBBLICITÀ / CAIRORCS MEDIA S.p.a.
Sede operativa: Via Rizzoli, 8 – 20132 Milano Tel. 02-25841
Fax 02-25846848 www.rcspubblicita.it
MARKETING MANAGER La Gazzetta dello Sport / VALERIO GHIRINGHELLI
e-mail: valerio.ghiringhelli@rcs.it
ADV MANAGER La Gazzetta dello Sport / MARGHERITA NORO
e-mail: margherita.noro@rcs.it
PRODUCT MANAGER SportWeek / PAOLO BOTTIROLI
CONTENT SYNDICATION / press@rcs.it

MAESTRI INTERNAZIONALI ARRETRATI / Rivolgersi all’edicolante oppure scrivere una e-mail


Una delle classi della rassegna milanese di yoga. all’indirizzo: arretrati@rcs.it

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Parola di Gazzetta
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COME ERAVAMO Sportweek #45


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A cura di Andrea Schianchi

ANTOLOGIA ROSA: GRANDI FIRME ED EVENTI DELLA NOSTRA STORIA

Manette negli spogliatoi


L’ARRESTO DEI RESPONSABILI DEL PRIMO CALCIOSCOMMESSE, NEL 1980, SCONVOLSERO L’ITALIA IN DIRETTA

È il giorno più nero, fino ad allora, per il calcio italiano. Domenica 23 calcio,unmondosostanzialmen-
marzo 1980. Esplode il calcioscommesse. La Gazzetta titola: “Che tri- te pulito – certo più pulito di tan-
stezza: manette negli stadi – 12 arresti”. L’articolo di fondo non è firma- ti altri – non meritava d’essere
to, e dunque è da attribuire al direttore Gino Palumbo. Il quale appoggia svergognato così. Ma non lo fa-
l’iniziativa della magistratura, i cui modi sono stati piuttosto eclatanti, remo. Non ci serviremo di alcun
e si augura che presto venga fatta chiarezza e pulizia. appiglio. Se lo sport, se il calcio
havissutoierilasuagiornatapiù

C
hi ama lo sport – chi ama medagliad’orodei200,appariva amara, non se ne può certo attri-
il calcio che dello sport è in come il compendio di una gior- buire l’origine al magistrato che
Italia l’espressione più po- nata di disfatta per lo sport. ha scelto il dopo partita per ese-
polare – ha vissuto ieri le ore più Molta gente rivolge critiche al guire gli arresti: la responsabili-
amare, più drammatiche, più metodo che la magistratura ha tà va ricondotta interamente,
sconvolgenti. Pur nel turbinio scelto per intervenire. Il manda- esclusivamente, a coloro che –
delle accuse, delle denunce, dei todicatturanoneraobbligatorio. non paghi della popolarità e dei
sospetti nati intorno al giallo del- Si poteva evitare di intervenire guadagnicheilcalciolorogaran-
le scommesse; pur nell’attesa di negli stadi. Per un giornale spor- tisce – hanno vergognosamente
provvedimenti ormai inevitabi- tivo sarebbe oggi assai comodo tradito la fiducia, la passione, gli L’AUTORE
li e anche invocati come passo appigliarsiaquestirilievi.Sareb- ingenui entusiasmi di mi-
decisivo verso la verità, nessuno be assai facile affermare che il lioni di persone. Gino Palumbo
avrebbe mai pensato che le ma-
nette sarebbero scattate all’inter-
no degli stadi, mentre ancora La Gazzetta dello Sport del 24 marzo 1980 IL “GIPA” CREÒ
giungeva il brusìo della folla a
commento del risultato; e nessu- LA GAZZETTA
noavrebbepensatochenellospo- MODERNA
gliatoio la Guardia di Finanza
con il mandato di cattura si sa- Gino Palumbo (1921-
rebbesostituitaalgiornalistache 1987) fu direttore della
tenta di carpire qualche frase Gazzetta dello Sport dal
sulla contesa appena terminata. 1976 al 1983. È considerato
I radiocronisti, nel raccontare il padre della Gazzetta
quel che di inconsueto stavano moderna: la portò a vette
vedendo, apparivano smarriti, incredibili di vendite,
sbigottiti, quasi increduli di quel rinnovando lo stile grafico e
che avveniva davanti ai loro oc- il modo di approcciarsi allo
chi. E le immagini raccolte dagli sport. Con lui la Rosea
operatori televisivi portavano in diventò il primo quotidiano
ogni casa espressioni stravolte di nazionale. In precedenza
dirigenti, giocatori, tifosi. Quella era stato a capo della
iz

visione della macchina della po- redazione sportiva del


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lizia messa a presidiare l’imboc- Corriere della Sera.


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co degli spogliatoi dell’Olimpico,


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sulla pista dove Berruti vinse la


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