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1, c1, DCB Milano. Non acquistabile separatamente da La Gazzetta dello Sport, € 2 (SportWeek € 0,50 + La Gazzetta dello Sport € 1,50).
1 O O
D E L L A P I S T A
A N N I
S P E C I A L E
Monza eccoci
#36
Sportweek
EDITORIALE
di Pier Bergonzi
Chilometro Zero Sportweek #36
D Monza
ici Monza e senti anche che figurano nell’Albo d’oro.
il rumore dei motori, Per tutti, nel mondo, è il tempio
musica per quella ma- della Ferrari e della velocità,
rea rossa che rende che spesso sono sinonimi.
unico il Gran Premio d’Italia. Quest’anno il circo dei brividi
aspetta
Se a Montecarlo si corre la ga- ci arriva con un leader, Max
ra più suggestiva della Formu- Verstappen, che ha messo la
la 1, nel parco cintato più gran- freccia ed è andato in fuga. Il
de d’Europa si disputa quella bis nel Mondiale, visto alla vi-
più prestigiosa per la storia di gilia di Monza, sembra cosa
la marea
ogni curva e i leggendari nomi fatta. Ma le Ferrari di Charles
rossa
un’intera carriera a raccontare
le vicende della F.1, ha scritto
per noi il romanzo del circuito
secolare.
Luigi Perna ha invece intervi-
stato Mattia Binotto, il Team
Principal di Maranello che gli
ha aperto il cassetto dei ricordi,
tra un nonno appassionatissi-
mo di motori, l’epopea esaltan-
te di Michael Schumacher e il
rinascimento di Leclerc, sulla
crescita del quale è pronto a
scommettere.
E in questo numero vi propo-
niamo anche una “chicca”, una
foto di Oliviero Toscani (scat-
TRIONFALE 2019 Leclerc (sul podio anche nell’ul- rampante che sono già pronti tata dal papà Fedele) accanto
Charles Leclerc in gara timo GP d’Olanda dietro a Ver- all’invasione di campo. L’occa- ad Alberto Ascari. È un’imma-
al GP di Monza 2019, stappen e Russel) e di Carlos sione è unica perché la Ferrari gine di settant’anni fa, del 1952,
poi vinto. È l’ultima Sainz sono molto più competi- festeggia il 75° compleanno e quando Ascari vinse a Monza
vittoria ottenuta dalla
tive rispetto alle ultime due Monza i 100 anni dell’autodro- e poi trionfò nel Mondiale. Una
rossa su questa pista.
OCH ZWEI
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11 12 14 16
CON QUESTA MIA... NON CI POSSO CREDERE FUORI CAMPO AGENDA TV
di Luigi Garlando di Sebastiano Vernazza di Giorgio Specchia Programmi della settimana
20 26
MATTIA BINOTTO
MONZA STORY
18 Il nonno tifoso. La patente
Attentati, trionfi. Esperimenti
L’ALTRA AGENDA ritirata. Le partite con Schumi.
e miti. Domani per l’Autodromo
Il team principal Ferrari si racconta
di Gene Gnocchi è il GP “dei cent’anni”
di Andrea Cremonesi
di Luigi Perna
36 40 42
PAGELLONE MERCATO
OLIVIERO TOSCANI “LA” DIRETTORE
Capello, Materazzi, Cannavaro
Il grande fotografo e i suoi I progetti («Riportare qui
e Toni giudicano le squadre di A
ricordi di Monza. A partire le moto») di Alessandra Zinno,
dopo lo stop ai trasferimenti
dall’incontro con Ascari... n.1 dell’Autodromo di Monza
di Andrea Elefante, Maurizio
di Pier Bergonzi di Andrea Cremonesi
Nicita e Fabrizio Salvio
49 70
SPECIALE SERIE A FANTACAMPIONATO
Schemi, valori, statistiche: I consigli per gli acquisti
guida aggiornata (a mercato di Mattia Mocenighi, ultimo
chiuso) delle 20 squadre campione del gioco Gazzetta
72 85
GOLF
I GIALLI DEL CALCIO OPEN D’ITALIA
Mosca, 1982. Almeno 66
morti durante un match di Uefa.
76 Chi sono i n.1 del ranking
CLICK ad aver giocato il torneo. Come
Ma per anni non si saprà nulla... McIlroy, in campo quest’anno
LE FOTO
di Furio Zara DELLA SETTIMANA
di Silvia Audisio
89
STYLE 94
Campionessa (anche) di stile. MODA
Omaggio a Serena Williams,
la più grande tennista di sempre
di Paola Ventimiglia
di Alessandra Bocci
104 106
FASHION NEWS LE SCELTE DI SW
108 114
ICON
113 PAROLA DI GAZZETTA
AGENDA ACTIVE
GRACE KELLY RIBOT CONQUISTA ASCOT
Sellaronda Bike Day
di Luca Castaldini di Andrea Schianchi
WIEN FALL WINTER 2022-23
SULLA SCIA
DEL FUTURO.
Sa l one
N a u ti c o
Inte rna zio na l e
G E N O V A
22-27
s e t t e m b re
2 0 2 2
s a l o n e n a u t i c o . c o m
Sportweek #36
NEWS
di Luigi Garlando
Con questa mia...
Caro Studente
Anonimo,
con questa mia mi rivolgo a te
che rappresenti 8 milioni di
scolari. Da lunedì tornerete in
classe. Ti auguro un anno sco-
lastico da scudetto, ricco di co-
noscenze, soddisfazioni e rela-
zioni gratificanti.
Metti in conto un periodo di
rodaggio alla Lukaku. Senti il
muscolo dello studio un filo
appesantito? Concentrazione
tipo la difesa dell’Inter? Ci sta.
Hai trascorso vacanze “epiche”,
come neanche Brozo. Distrarsi
a ricordare è un attimo.
Ma poi parti subito forte, affa- Quando il prof ti caricherà di ro migliore. Proponi letture, te. Se avrai nuovi compagni di
mato come Vlahovic che ha compiti, sarai tentato di veder- film, gite… Partecipa alla vita classe, vagli incontro, senza
impiegato 2’ e 5’ per segnare gli lo come Hector Cuper che ca- della classe con la fantasia e la diffidenza, potresti scoprire un
ultimi gol in campionato. Ag- ricava sacchi di sabbia sulle gioia di Dybala. tesoro: chi si aspettava che Kva-
gredisci le lezioni, pressa i prof, spalle di Ronaldo il Fenomeno. Il tuo banco non è una mono- ratskhelia fosse così bravo?
come insegna Gasp, alza la ma- Ti senti un 10 e hai l’impres- posto. Non corri da solo. Fai Tratta bene i libri, che sono i
no, chiedi, approfondisci, per- sione che la prof voglia rimpic- parte di una squadra: banco tuoi attrezzi da gioco. Lo sai
ché la sfida non è arrivare alla ciolirti in un terzino? Pensa a tra i banchi. Muoviti sempre che Maignan si lava le scarpe
campanella, ma imparare più Fabio Grosso: era un 10, Serse coordinato con i tuoi compagni, da solo? Non le fa toccare ai
cose possibili prima che suoni. Cosmi lo trasformò in un 3. Ma, come una linea difensiva. Se magazzinieri.
Ogni nuova conoscenza ti ren- grazie a quella trasformazione, circola qualche bullo, fate scat- Caro Studente Anonimo, se so-
de più completo, più bello, più Grosso è diventato campione tare insieme il fuorigioco. Aiu- lo ci metti un po’ di testa e un
AUDIO VILLA
prezioso. Guarda De Ketelaere: del mondo. Anche quando sem- ta chi è in difficoltà. po’ di cuore, la scuola è una par-
trequartista, attaccante ester- brano torturatori, i prof, le prof, Fai una corsa in più, con la ge- tita entusiasmante che non per-
no, prima punta. Se vale tanto, sono sempre buoni amici che nerosità di Barella e Tonali, e di mai. E ti farà grande.
Sportweek #36
NEWS
di Sebastiano Vernazza
Non ci posso credere
UNO DI NOI
La nuova app conta su due
soci: Corsica Ferries e Roberto
Spinelli, figlio di Aldo, ex
presidente di Genoa e Livorno.
U
npo’socialeun dagnato un posto nell’ul-
po’ talent, la timo atto di “One of us”,
app “One of a Trigoria, al centro spor-
us”, “Uno di tivo della Roma, perché
noi”, ha tagliato il tra- la società giallorossa è
guardo dei 110 mila partner dell’iniziativa.
iscritti. Oh, yes, siamo Natale ha brillato “live”,
consci di scrivere con la dal vivo, e ha vinto il pre-
lingua ibrida del digitale mio, un contratto per un
e la cosa non ci piace, ma anno con il settore giova-
non possiamo farci nulla, nile giallorosso. Le pre-
così è. “One of us” nasce stazioni dei 30 sono state
da un’idea di Diego Do- analizzate anche attra-
nati e conta su due soci verso i dati registrati dai
importanti: Corsica Fer- parastinchi con i “chip”.
ries, la linea di traghetti Il vincitore del 2021, il
che collegano l’Italia a difensoreAlessandroGa-
diverse isole del Tirreno, rilli,hatrascorsounanno
e Roberto Spinelli, figlio nella Primavera del Ve-
di Aldo, ex presidente del rona, ma non ha sfondato
Genoa e del Livorno, im- e quest’estate è passato
prenditore nel settore della logi- lità calcistiche – “skills”, abilità, provino conclusivo. Tutto ha un alla Primavera dell’Imolese, so-
stica portuale. Gente di mare come si dice in gergo – e sperare prezzo, diciamo, ma ai ragazzi cietà di Serie C, a titolo gratuito.
appassionata di calcio, che crede che qualcuno lo noti. bravi-bravi basta un video per Insomma, non è detto che vin-
in “One of us” come una forma Ci sono tre livelli di iscrizione: catturare attenzione e convoca- cere “One of us” sia garanzia di
di “business” e di “scouting” vir- uno gratis, uno da 29,99 euro e zioni varie. Il vincitore dell’edi- successo immediato. Il “social-
tuale, la caccia a potenziali cam- un altro da 229 euro, e soltanto zione 2022 di “One of us”, la se- talent” apre delle porte, poi bi-
pioni, e scusate un’altra volta il con quest’ultimo si ha la certez- conda in assoluto, è stato sogna essere forti, uscire dalla
ricorso all’orribile “globish”. Il za di essere chiamati alle sele- Gabriele Natale, attaccante clas- dimensione del sogno e calarsi
meccanismo è semplice: chi si zioni reali, sotto gli occhi di os- se 2004. Giocava nella Juniores in realtà molto competitive. Uno
iscrive al “social-talent” può ca- servatori veri, gente del ramo del Mirafiori, una squadra di su mille ce la fa e non è
Sportweek #36
NEWS
di Giorgio Specchia
Fuori campo
MILIONARIO
Il driver Eric Raffin con
il cavallo Vivid Wise As,
baio di 8 anni nato da
Yankee Glide (padre) e
Temple Blue Chip (madre).
Il trotto internazionale
all’asta dei sogni
IL 12 E 13, A BUSTO ARSIZIO, CI SI POTRÀ AGGIUDICARE I MIGLIORI PULEDRI DI 18 MESI.
NEL 2015 DA QUI PARTÌ LA CARRIERA DI VIVID WISE AS, VINCENTE E STALLONE DI SUCCESSO
L’
allevamento di allenatore di punta tra
trottatori è una pensione, fer rature,
delle eccellenze viaggi in van e spese ve-
italiane e così la terinarie. In pratica, so-
prossima Asta selezio- lo il 5,1 per cento dei 1951
nata Its (Italian Thorou- puledri nati nel 2019 ha
ghbred and Trotting fatto realizzare il famo-
Sales), in programma so “pari” a un proprie-
lunedì e martedì pros- tario. Alzando l’asticel-
simi a Busto Arsizio la alla soglia dei 50 mila
(Varese), diventa un ap- euro di somme vinte, i
puntamento imperdibi- veri affari sono stati 21
le anche per molti ope- (l’1,07 per cento dei 1951
ratori stranieri. Perché nati nel 2019). Sul ring
su quel ring sanno di di Busto Arsizio sfile-
comprare bene, i nostri ranno i migliori espo-
cavalli vincono a ripeti- nenti della leva 2021,
zione in giro per l’Euro- contrassegnati dalla let-
pa. Molti dei 294 yearling tera “F” iniziale nel no-
in catalogo, cioè i pule- me, e i cacciatori di sogni
dri di un anno e mezzo saranno ancora lì, con il
circa di età, se ne an- catalogo in mano, a cac-
dranno quindi in Fran- cia del nuovo Vivid Wise
cia, in Germania e nei As. Nel 2015 fu acqui-
Paesi scandinavi. Altri stato alle aste Its per 110
resteranno in Italia e correran- costo medio di un buon puledro parlano chiaro. Analizziamo mila euro dalla scuderia Bi-
no per i pochi, coraggiosi pro- dalla genealogia interessante quelli dei trottatori di tre anni, vans. In pista ha già vinto 2
prietari che ancora spendono è intorno ai ventimila euro. Poi nati nel 2019, che hanno comin- milioni e 200 mila euro e, come
soldi sull’ippica. Perché – do- bisogna mettere in preventivo ciato le loro carriere da circa 12 stallone, monta a settemila eu-
verosa premessa – l’acquisto circa un anno di spese di man- mesi. Finora sono un centina- ro perché ha già conquistato,
ARIUS SCHWARZ
di un cavallo non è un investi- tenimento del proprio cavallo, io quelli che hanno vinto premi da padre di Charmant de Zack,
mento, lo si fa solo per passione. fino alla prova di qualifica. E per almeno 17 mila euro, il il Derby di trotto. Vivid, anche
Alle aste, o con una trattativa sono altri diecimila euro. Infi- costo-annuo medio di mante- da riproduttore, divente-
IL MEGLIO IN DIRETTA Sportweek #36
SABATO 10 SABATO 10
Calcio Calcio
MANCHESTER C. SAMPDORIA
TOTTENHAM MILAN
In Premier si sfidano due I Campioni d’Italia scendono
allenatori di vertice, Pep a Genova per affrontare la
Guardiola, tecnico dei squadra allenata dall’ex
Citizens, e Antonio Conte. Giampaolo.
DOMENICA 11
Motori
US Open DOMENICA 11
Calcio
FORMULA 1
GP D’ITALIA finale maschile ARSENAL
EVERTON
All’autodromo di Monza, Mikel Arteta, allenatore
92ª edizione del GP d’Italia MARTEDÌ 13 DOMENICA 11 dell’Arsenal rivelazione,
di F.1, vinto lo scorso anno ritrova la sua ex squadra
da Ricciardo su McLaren. Calcio Tennis da calciatore.
S
ul cemento di Flushing
SKY SPORT UNO, 15.00
INTER E NAPOLI Meadows, New York, va in SKY SPORT FOOTBALL, 15.00
IN CHAMPIONS scena la finale maschile
degli US Open. Il giorno prece-
Nella seconda giornata del dente, alle 21.30 ora italiana, è
DOMENICA 11 girone C di Champions in programma quella femmini- MERCOLEDÌ 14
l’Inter affronta in trasferta le. Detentori del titolo, il russo
Ciclismo il Viktoria Plzen, in teoria Medvedev (nella foto) e la bri- Calcio
l’avversario più semplice tannica Raducanu. Lo US Open
VUELTA in un girone durissimo. è uno dei quattro tornei che com-
CHAMPIONS
GRAN FINALE Nel girone A, affascinante pongono il Grande Slam, tra gli JUVE-BENFICA
trasferta del Napoli a uomini i primatisti in fatto di
Classico arrivo a Madrid per Glasgow per affrontare i vittorie sono gli americani Con- In Champions la Juve gioca
la conclusione della Vuelta Rangers, tornati a giocare nors e Sampras e lo svizzero Fe- in casa col Benfica. Alle
n° 77. Volata finale a Plaza la coppa europea più derer, con 5. Tra le donne, Chris 18.45 (Sky Sport Uno)
de Cibeles. importante dopo 12 anni. Evert e Serena Williams con 6. Milan-Dinamo Zagabria.
UARDO MUNOZ
EUROSPORT, 17.OO SKY SPORT UNO, 18.45 e 21.00 EUROSPORT, 3.00 (ora italiana) PRIME VIDEO, 21.00
oli
NEWS Sportweek #36
di Gene Gnocchi L’altra agenda
Dom Lun
Monza, Berlusconi deluso Fiorentina-Juve: dopo aver
dalla condizione della squadra: visto la partita del Franchi,
nei test fisici il più in forma è lui. Moody’s ha declassato
la Juve a Juve Stabia.
Mar Mer
Fiorentina-Juve, Milik spiega Dura condanna per i due tifosi
il suo gol di pancia: «Allegri che hanno insultato Spalletti:
mi aveva chiesto di non dovranno guardarsi tutte
calciare in porta». le sue conferenze stampa.
1OO Monza
Mattia Binotto
«Io, Monza
e la Ferrari
nel cuore»
PARLA IL TEAM PRINCIPAL DELLA ROSSA: «NEL 1995
SU QUESTO CIRCUITO IL MIO PRIMO GIORNO DI SCUOLA.
FU MIO NONNO A INSEGNARMI AD AMARE LE GARE,
FACEVO IL TIFO PER GILLES VILLENEUVE E LA FORMULA 1
MI È ENTRATA DENTRO. CHE ANNI (E QUANTE PARTITE
A CALCIO) CON SCHUMI: DOPO LA VITTORIA NEL 2003 MI
HANNO RITIRATO LA PATENTE, ERO TROPPO EUFORICO»
testo di
LUIGI PERNA
Sportweek #36
AL COMANDO
Mattia Binotto è nato il 3
novembre 1969 a Losanna.
AN MULLAN
S
Sono passati quasi trent’anni
dalla prima volta, eppure Mat-
tia Binotto la ricorda come se
fosse ieri. L’arrivo al circuito di
Monza, la vista del magnifico
parco reale, il passaggio sotto
al tunnel del rettilineo e final-
mente l’ingresso ai box, da cui
sbirciava le tribune immagi-
nandole piene di tifosi del Ca-
vallino il giorno della gara. Il
team principal allora era uno
stagista al debutto con la Fer-
rari. Ingegnere motorista nella
squadra test. Mai avrebbe im-
maginato di diventare il capo ciuta: “Non si può descrivere la
della Gestione Sportiva e di tor- «Lavorare con Schumacher è stato bello. passione, si può solo vivere”. La
nare nel Tempio della velocità
per vincere con la rossa il GP
Con lui non c’era tregua, alzava sempre Formula 1 ti entra dentro. Se
dopo 27 anni continuo a dedi-
d’Italia, come è accaduto nel
2019 grazie al trionfo di Charles
l’asticella per stravincere. Anche a calcio» carmi a questo mestiere, sacri-
ficando il privato, è perché c’è
Leclerc. Domani ci riproveran- MATTIA BINOTTO una passione che mi spinge,
no. «Quel test del 1995, a cui difficile da spiegare».
partecipavano Gerhard Berger Mi ha insegnato ad amare le Quando ha deciso che avrebbe Come andò il suo colloquio di
e Nicola Larini, fu il mio primo gare, che guardavamo assieme, lavorato nel mondo dei motori? assunzione alla Ferrari?
giorno di scuola», racconta Bi- e la Ferrari. Io abitavo in Sviz- «Non l’ho deciso, ma lo sognavo. «È una storia curiosa. Ho svol-
notto. «Ero catapultato in un zera, ero nato lì, figlio di emi- Mi interessava lo sport e mi ve- to un master post laurea a Mo-
mondo che non conoscevo e vi- grati, e l’attaccamento alla na- devo come ingegnere aerodina- dena, che comprendeva uno
di per la prima volta una For- zionale rossa faceva parte del mico. Non avrei pensato di fare stage di tre mesi alla Ferrari, e
mula 1 dal vivo, perché avevo legame con l’Italia. I successi il motorista, come è poi succes- alla fine avevano deciso di as-
seguito le gare solo in tv. Ho della Ferrari ci riempivano d’or- so per gran parte della mia car- sumermi. Però, da cittadino
ancora negli occhi l’immagine goglio». riera. Ma ai motori ci si appas- italiano residente all’estero, sa-
della macchina che esce dalla Quale pilota la entusiasmava? siona. Diceva Enzo Ferrari che rei stato dispensato dal servizio
pit lane di Monza e sparisce co- «Da ragazzo mi sono appassio- il motore è l’anima di una vet- militare. Così per un periodo
me un bolide in fondo al rettili- nato a Gilles Villeneuve per il tura. E in effetti c’è un orgoglio ho lavorato nel settore risorse
neo». modo in cui interpretava le cor- particolare a essere motorista». umane mantenendo la sede in
Chi le ha trasmesso la passio- se, andando sempre oltre il li- C’è qualche insegnamento di Svizzera. La Ferrari stava cre-
ne per i Gran Premi? mite. Sapeva regalare al pub- Enzo Ferrari a cui si ispira? ando la squadra test e io sele-
Sportweek #36
«Ho seguito
tutto il cammino
di Leclerc e ciò
che mi colpisce
è la capacità che
ha di migliorare
sempre»
MATTIA BINOTTO
CAVALLINO RAMPANTE
Con Charles Leclerc, alla
Ferrari dal 2019: con la Rossa
il pilota monegasco ha vinto
finora cinque gran premi (tre
COVER STORY Mattia Binotto
MONZA ROSSA
La gioia di Charles Leclerc e
di tutta la squadra Ferrari
per la vittoria nel Gran
Premio d’Italia del 2019.
CHE SOFFERENZA
Binotto al muretto, perplesso, «Vincere a Monza, davanti ai nostri tifosi,
durante l’ultimo Gran Premio
di Spagna. Da quanto è Team non ha eguali. Anche nei momenti bui,
Principal ha raccolto tante
soddisfazioni, ma ci sono stati
non hanno mai fischiato la Ferrari»
anche momenti di delusione. MATTIA BINOTTO
dio fu indimenticabile, con l’in- altro passo decisivo per il team». che ci mette impegno, perché L’autodromo di Monza festeg-
vasione di pista dei nostri tifosi Quanto è migliorato Leclerc non è scontato». gia i cento anni, che cosa rap-
e l’inno nazionale cantato in rispetto agli esordi in F.1? Vincere a Monza è più impor- presenta per l’automobilismo?
coro da tutto il pubblico, mo- «Ho avuto la fortuna di seguire tante che altrove? «È un’icona destinata a restare
menti da pelle d’oca. Si trattò di tutto il suo cammino, da quan- «Vincere il nostro gran premio tale per sempre. Un circuito
un trionfo importante per la do era un ragazzo nella Ferrari di casa, in Italia, davanti ai ti- straordinario, costruito in 110
squadra, al di là che io fossi il Academy, ho assistito al suo fosi ferraristi, non ha eguali. Il giorni, un record, che sorge in
team principal». debutto sulla Sauber e poi al suo pubblico italiano è appassiona- mezzo al verde in un parco bel-
È stata l’emozione più grande arrivo alla Ferrari nel 2019. to, esigente e competente. La lissimo. Una pista legata all’al-
da quando è capo della Scude- Quello che mi colpisce di più è gente scavalca i cartelloni pub- ta velocità, fin da quando c’era
ria? la capacità di Charles di miglio- blicitari e sale sugli alberi pur la vecchia curva Parabolica. La
«Una delle più grandi. Non pos- rare sempre. La sua crescita è di vedere la rossa da vicino. Ferrari qui ha vinto titoli mon-
so dimenticare la doppietta di lineare, su tutti i fronti, e non si Anche nei momenti bui, non diali e gare. La festa dei cento
quest’anno in Bahrain, dopo è conclusa. Migliora in qualifi- hanno mai fischiato la Ferrari. anni è una ricorrenza speciale
OCH ZWEI
due stagioni di sofferenza con ca, nella gestione della strategia Chi viene in pista lo fa solo per per l’automobilismo mondiale,
la promessa di tornare compe- e delle gomme in gara, come dare il proprio sostegno alla di cui Monza è patrimonio,
COVER STORY
1OO Monza
LA PRIMA DI SCHUMI
La festa del team Ferrari per la vittoria del 1996,
la prima a Monza, di Michael Schumacher al GP d’Italia.
Il tedesco ha vinto altre quattro volte su questo circuito.
Il circuito oggi misura 5793 metri.
La storia
in 5793 metri
TRIONFI, INVASIONI, SOVRANI. E POI DRAMMI, FUORICLASSE, GRANDI SFIDE.
L’AUTODROMO BRIANZOLO FESTEGGERÀ DOMANI IL SUO “GRAN PREMIO
DEL SECOLO”. INAUGURATO IL 3 SETTEMBRE DEL 1922, TRA FAMIGLIE REALI,
SPEDIZIONI AL POLO E IMMENSE FOLLE, È DA SEMPRE UNO DEI TEMPLI
DELLA FORMULA 1. QUI VI RACCONTIAMO LA SUA LUNGA EPOPEA
testo di
Sportweek #36
ARREN HEATH
COVER STORY 100 anni di Monza
L
Le sliding doors della storia. Che
cosa sarebbe successo se le pal-
lottole di Gaetano Bresci non
avessero raggiunto nell’afosa
serata del 29 luglio 1900 Um-
berto I all’inaugurazione del
L’IMPIANTO VENNE INAUGURATO
campo ginnico della Forti e Li-
beri? Probabilmente Casa Savo-
COL GRAN PREMIO VETTURETTE
ia non si sarebbe mai sognata di
“dismettere” la Villa Reale, tan-
MALGRADO IL NUBIFRAGIO CHE
to cara al sovrano, non solo per
le battute di caccia, col suo parco,
SI ABBATTÉ QUEL 3 SETTEMBRE
e probabilmente in questi giorni
non staremmo festeggiando i
cento anni dell’autodromo di
Monza, che domani ospita il GP
di Formula 1. Invece si dice che
VittorioEmanueleIII,ogniqual- LA PREMIERE
volta fosse di passaggio da que- Le vetture in pista il 3
ste parti, chiudesse le tendine settembre 1922. A destra,
del treno perché il suo sguardo Alberto Ascari festeggiato
dopo la vittoria nel GP del
non cadesse sul luogo dove il
1949, l’anno prima del primo
padre era stato assassinato. Leg-
Mondiale di Formula 1.
genda o realtà, la disgrazia ha
chiuso un capitolo della vita cit-
tadina, iniziata quando Maria stro fondante della nascente
Teresa diede ordine a Giuseppe industria automobilistica nazio-
Piermarini, l’architetto della nale, quel parco recintato vicino
Scala,dierigerelaresidenzaesti- aMilano,ancoraoggiilpiùgran-
va per l’amato figlio, l’Arciduca de d’Europa, diventa una scelta
Francesco Ferdinando, gover- ovvia. Ma neppure il più acceso
nante della Milano austriaca. sostenitore delle corse automo-
Così facendo creò i presupposti bilistiche del tempo avrebbe po-
per una nuova storia fatta di ve- tuto immaginare che cent’anni
locità, gioie e dolori. dopo quell’autodromo sarebbe
Perché quando l’Italia dell’auto- rimasto ancora in vita. Invece,
mobile, sulle strade bresciane di malgrado la sua delicata posi-
Montichiari, nel primo GP del zione, l’essere nato e cresciuto
1921 con la concorrenza stranie- nel bel mezzo di un parco, situa-
ra, decide di dotarsi di un im- zione che ne ha minato peren-
Sportweek #36
ECCO FANGIO
Enzo Ferrari insieme
a Juan Fangio dopo la vittoria
dell’argentino (con la Ferrari-
Lancia D50) nel GP di Monza
del 1956 davanti a Eugenio
Castellotti e Luigi Musso.
CHE TERZETTO Politecnico di Milano e studioso da visita più conosciuto. «Già ROSSO DOMINANTE
Le Ferrari-Lancia D50 di Juan della storia del parco e dell’au- cent’anni fa, nel cielo, sopra il Rosso è il colore dominante in
Manuel Fangio (prima da todromo. «Penso anche ai guard primo GP sostava una sorta di questa storia centenaria, perché
destra) e Peter Collins (terza) rail poi esportati sulle autostra- pallone aerostatico militare per quello è il colore delle auto ita-
a “panino” sulla Maserati de. Alcuni hanno funzionato e controllare ciò che accadeva in liane, dalla Fiat 804 di Pietro
RNARD CAHIER, AMI GUICHARD
Romeo di Antonio Ascari (padre nel 1952 e ’53, che su questa pista
di Alberto) e del conte Gastone è morto in circostanze mai chia-
Brilli Peri, che nel 1925 proprio rite nel 1955. «La vittoria o anche
a Monza conquistò il primo tito-
lo di campione del mondo Grand
I GRAN PREMI DI MONZA la semplice partecipazione han-
no un sapore particolare, a Mon-
Prix (disputato in prova unica),
impresa che permise all’Alfa di
DEL 1975 E DEL 1979 COINCISERO za», diceva Enzo Ferrari. Il gran
modenese aveva un legame affet-
aggiungere il fregio d’alloro al CON I TITOLI IRIDATI DI NIKI tivo forte con l’autodromo e i suoi
Biscione visconteo e alla croce dirigenti (fitto il carteggio con
sforzesca. E rosse erano le Fer- LAUDA E JODY SCHECKTER Bertett e Baccigaluppi) e questa
rari di Alberto Ascari, primo nel era l’unica pista lontano da casa
1949, quando ancora il Mondia- sua dove amava recarsi per i test
Sportweek #36
IL CUGINO DI AGNELLI
D’altronde la Ferrari ha alimen-
tato il mito di Monza e viceversa.
Delle vittorie più celebri vanno
ricordate quella del 1966 di Lu-
dovico Scarfiotti, cugino dell’av-
vocato Gianni Agnelli, ultimo
sino a metà degli anni Settanta. italiano a domare il GP di casa
Si dice che in realtà Ferrari, fi- (la prima timida invasione di
schiato nel 1973, decise di non pista venne registrata in quella
mettere più piede a Monza, ma occasione), del 1975 e del 1979
UL-HENRI CAHIER, ANDREW HONE
TRIONFA CHARLES
Charles Leclerc saluta la
tribuna dopo il suo trionfo
al GP del 2019, quando
il 21enne monegasco
precedette le Mercedes
di Bottas e Hamilton.
zacchini e Stanislao Czaykowski grandi imprese. Due su tutte, 1973. Costretto ai box per una è stata solo Formula 1 ma pure
in una gara di contorno del GP quella che vide protagonista Jim foratura, ripartito dalle retrovie, moto, vetture Sport, nel 2020 e
del 1933 all’incidente di Ronnie Clark (Lotus) nel GP del 1967: finì quarto, piazzamento che gli 2021 tappa del Mondiale rally e
Peterson nel 1978, passando per perso un giro per una foratura, valse il terzo titolo iridato. in due edizioni una versione eu-
la tragedia di Jochen Rindt nel- rimontò sino a riguadagnare la L’autodromo è stato teatro anche ropea della 500 Miglia di India-
le qualifiche del GP del ’70, di testa. Purtroppo con poca ben- della più entusiasmante volata napolis, con cui la città resta
giornate così Monza purtroppo zina a bordo, fu costretto a ral- che la F.1 ricordi: cinque piloti gemellata: il trofeo dei due mon-
ne ha vissute tante (come scor- lentare all’ultimo giro e finì ter- piombarono sul traguardo nel di con la sfida tra monoposto e
dare Renzo Pasolini e Jarno Saa- zo. Ma quel giorno i tifosi lo 1971, la spuntò Gethin (Brm) do- piloti americani ed europei. Una
rinen nel GP delle nazioni di osannarono come il vincitore po l’analisi del fotofinish. Tra storia lunghissima che non ba-
moto nel 1973?), ma da quel do- morale. Un altro scozzese, Jackie l’inglese e il suo compagno di sterebbe un libro per contenere.
CH ZWEI
loroso calvario ne è uscita più Stewart (Tyrrell), fu protagoni- marca Ganley si registrò un di- E allora solo auguri. Cento
COVER STORY
1OO Monza
SCATTO COL MITO
Oliviero Toscani, classe 1942,
in una foto scattatagli a 10
anni, a Monza, dal padre
Fedele, nei giorni del Gp 1952
con Ascari. A sinistra in un
ritratto di Leandro M. Emede.
Oliviero Toscani
«Io, Ascari
e quella foto
di papà...»
GUARDATE A DESTRA: IL BAMBINO PRESO PER I CAPELLI
DAL MITICO PILOTA NEI GIORNI DEL GP D’ITALIA 1952
È PROPRIO IL GRANDE FOTOGRAFO QUANDO AVEVA 10 ANNI
(A IMMORTALARLI FU IL PADRE FOTOREPORTER, FEDELE).
OGGI, A 70 ANNI DI DISTANZA, CI REGALA I RICORDI SPORTIVI,
DALL’AMATA INTER AD ALI «CHE MI CHIAMAVA “OLÌ”...»
testo di
PIER BERGONZI
Sportweek #36
COVER STORY Oliviero Toscani
U
ni di velluto e gli scarponcini a Milano
con i lacci». con l’interista
Andava spesso all’Autodromo Clarence Seedorf,
di Monza con suo papà? che l’anno dopo
sarebbe passato
«Ogni volta che poteva portar-
al Milan.
mi.Mipiacevatantissimo.Come
mi piaceva andare con lui a San
Siro. Lui era milanista, io inve-
ce sono sempre stato interista.
È successo quasi per caso: una
Un ragazzino ben vestito con la domenica del 1951 mi invitarono
faccia sveglia e un mito dei mo- per una gita in pullman a Tori-
tori che sorride e lo prende per no in occasione di una partita
il coppino… La foto che avete Juve-Inter. Finì che vinsero i
visto nelle due pagine preceden- nerazzurri con una doppietta
ti è stata scattata nei giorni del di Istvan Nyers. Mi fecero un
Gp di Monza del 1952, 70 anni sacco di feste perché avevo por-
fa. Il campione è Alberto Asca- tato fortuna e io così divenni
ri, asso del volante scomparso interista».
proprio lì nel 1955 e il ragazzino Ha conosciuto Enzo Ferrari?
che tiene per i capelli è Oliviero «Ricordo un viaggio da Mara-
Toscani, leggendario fotografo. nello a Milano con il Drake e
Ascari vinse quel Gran Premio mio papà. Poche parole, ma mol-
con la Ferrari, nell’anno del suo to affabile. Per me era un gigan-
primo successo mondiale. Lo te, l’uomo delle macchine dei
scatto d’autore è del papà Fede- sogni, le più veloci del mondo».
le Toscani, uno dei primi gran- I suoi piloti preferiti?
di fotoreporter che all’epoca si «Ascari, naturalmente, ma an-
occupava delle immagini di che Juan Manuel Fangio con la di foto “leccate” come Salgado o tale prima che fisica, è un lin-
cronaca per il Corriere della Sera. sua sfavillante Alfa Romeo e i Cartier-Bresson, lui doveva por- guaggio universale che dà a
Oliviero, 80 anni, ricorda esat- duelli con Ascari. E ho amato tare la foto documento. A me ha tutti possibilità di riscatto e di
tamente quel momento che fa molto Mike Hawthorn, il primo insegnato a studiare arte. Gli crescita. A me, piuttosto, non
parte della storia secolare di pilota inglese a vincere un Mon- devo tanto perché ha insistito piace il tifo, che è poi una dege-
Monza e della saga di famiglia diale. Era sempre vestito in mo- affinché avessi una grande pre- nerazione della passione».
dei Toscani. do impeccabile. I piloti degli parazione culturale e tecnica. È anche un grande appassio-
«Mi piaceva andare con mio pa- Anni 50 correvano con tutone Io sono cresciuto nell’agenzia nato di cavalli.
pà al Gran Premio di Monza. da operai, mentre lui aveva sem- che aveva fondato, la Rotofoto. «Sono allevatore di cavalli in
Lui conosceva tutti, e tutti co- pre una camicia di buon taglio Eravamo al 26 di via Solferino Toscana, a Casale Marittimo. I
noscevano lui. Quella è una fo- e il farfallino sotto la tuta». e poi al 38 di via Moscova. Io miei cavalli fanno gare di Rei-
to del 1952, era prima che Asca- Suo papà Fedele è stato un lavoravo lì, in agenzia, con la ning e vincono tanto. Li monta
ri vincesse la gara. Quel grande fotoreporter, che cosa mia sorella maggiore Marirosa. Gennaio Lendi, che ha un ta-
leggendario pilota era milanese le ha insegnato? Aiutavamo papà a sviluppare lento pazzesco. È un ragazzo di
come noi, e in un momento di «È stato un pioniere della foto e stampare e poi andavo al Cor- Caserta con una sensibilità su-
pausa mio papà si rivolse a lui come momento di comunicazio- riere a consegnare le foto, con le periore per i cavalli, usa le re-
in dialetto. Me lo ricordo come ne. Per lui era più importante mani che ancora sapevano di dini come se fossero le sue stes-
se fosse adesso. Uè Alberto, ven cosa fotografare più che come. solfito, a giornalisti come Dino se braccia. Lendi è diventato
chi a fa una foto col me fieu…, vieni Faceva cronaca davvero, anda- Buzzati, Indro Montanelli, Nino uno dei migliori specialisti al
qui a fare una foto con mio figlio. va a scattare omicidi, ha fatto le Oppio». mondo, è il nostro cowboy d’o-
E lui, il grande Ascari si mise foto di Benito Mussolini e Cla- Lei è sempre stato vicino allo ro».
in posa vicino a me prendendo- retta Petacci appesi a Piazzale sport? Quali altri sport segue?
Sportweek #36
Al Palazzo Reale
il tributo di Milano
con una grande mostra
Fino al 25 settembre, il Palazzo Reale di Milano
ospita Oliviero Toscani-Professione fotografo
(02-89.29.92.1, palazzorealemilano.it). È la più
grande esposizione mai dedicata al fotografo
dalla sua città. Curata da Nicolas Ballario,
propone 800 scatti dai più celebrati a quelli
meno conosciuti per raccontare, dagli Anni 60 a
oggi, la carriera di un professionista capace di
influenzare i costumi di diverse generazioni e
fatto discutere il mondo sui temi più disparati.
COVER STORY Sportweek #36
1OO Monza
NEL TEMPIO
Alessandra Zinno,
dal novembre 2020
direttore generale
dell’autodromo di Monza.
ella centenaria
N
storia dell’Au-
to d romo d i
Monza, una
pag i na l’ha
scritta anche
lei diventando nel novembre di
due anni fa la prima donna ad
assumerne il timone: Alessan-
dra Zinno, 59 anni, romana, una
lunga militanza nell’Aci dopo la
laurea in giurisprudenza.
Alessandra, cosa significa di-
rigere un impianto centenario?
hanno corso e corrono dove in 1 da parte di Stefano Domenica- poi vengano a trovarci». ci sono, e siamo tenaci. Ma la
quel momento stai camminando li ha dato uno strappo in questo Un sogno nel cassetto? passione per il proprio la-
L’INCHIESTA La nuova Serie A
GIOIELLI
I nuovi acquisti Leandro Parades, 28 anni, e Paul
Pogba, 29, in tribuna applaudono la Juventus
durante la partita di campionato contro lo Spezia.
Fabio Capello
Marco Materazzi
Fabio Cannavaro
Sportweek #36
Il pagellone
Lo diamo noi
lo scudetto
del mercato
ABBIAMO CHIESTO A QUATTRO BIG DEL CALCIO DI GIUDICARE
LE SQUADRE DI SERIE A DOPO LO STOP AD ACQUISTI E CESSIONI.
CAPELLO E TONI INCORONANO LA JUVE, CANNAVARO PREMIA
GLI SFORZI DEL NAPOLI DI CONIUGARE QUALITÀ E RISPARMIO,
MATERAZZI VOTA PER LA ROMA DI MOU. IL COLPO È LUKAKU
testi di
ANDREA ELEFANTE, MAURIZIO NICITA E FABRIZIO SALVIO
L’INCHIESTA
MAESTRO
Fabio Capello, 76
anni. Da tecnico
una Champions
con il Milan.
FABIO CAPELLO
GRINTOSO
Marco Materazzi,
49 anni: con l’Inter
nel 2010 l’impresa
del Triplete.
MARCO MATERAZZI
ESPLOSIVI
Paulo Dybala, 28,
«Mou-Dybala
coppia boom»
e José Mourinho,
59, fanno sognare
i tifosi della Roma.
EX DIFENSORE
Fabio Cannavaro,
48 anni, ha vinto
«Grande colpo
da capitano
il Mondiale 2006.
il ritorno all’Inter
di Lukaku. De
FABIO CANNAVARO
Laurentiis ha fatto
BOMBER
Luca Toni, 45
anni, 157 gol in A.
Col Bayern vinti
2 campionati.
LUCA TONI
PREDESTINATO
Charles De
«Ma i campioni
non vengono più»
Ketelaere, 21
anni, è alla prima
stagione col Milan.
SERIE A 2022-2023
Tutte le rose
dei 20 club
CHIUSO IL MERCATO, ECCO UNA GUIDA COMPLETA E AGGIORNATA
PER SEGUIRE AL MEGLIO LA STAGIONE . SQUADRA PER SQUADRA
I GIOCATORI DIVISI PER RUOLO, CON NUMERI DI MAGLIA,
PRESENZE, GOL E VALORE DEL FANTACAMPIONATO,
OLTRE AGLI SCHEMI E AL NOSTRO GIUDIZIO TECNICO
LEGENDA
FVM: Fanta Valore Mercato
aggiornato al termine della 4ª giornata.
I dati di presenze, gol e media voto dei giocatori
sono aggiornati al termine delle scorsa stagione.
ATALANTA
IL MODULO: 3-4-2-1
I
ncredibile ma vero, la squadra di Gasp Musso
ha imparato a cambiare pelle. Si è sco-
perta prudente, attendista persino. Og-
gi, per lunghi tratti della partita, lascia da
Toloi Demiral Okoli
parte il pressing feroce e gli uno contro (Scalvini) (Djimsiti)
uno a tutto campo, aspettando l’avversario
per colpirlo con contropiede veloci. Che sia
una necessità del momento o rappresenti
Koopmeiners De Roon
una tendenza ben definita, lo dirà il tempo. Soppy Maehle
I nuovi sembrano già inseriti: abbinando (Hateboer)
qualità e quantità, Ederson è il trequarti-
sta ideale di Gasperini, Lookman sembra
più concreto del fumoso Boga, Okoli si sta Ederson Lookman
dimostrando ben più di un’alternativa. (Pasalic) (Malinovskyi)
Restano dubbi sugli esterni e su Malinov-
skyi: sarà recuperato alla causa? Zapata Ederson
LA ROSA
BOLOGNA
IL MODULO: 3-5-2
G
li ultimi giorni di mercato hanno Skorupski
portato tre rinforzi, uno per re-
parto: l’austriaco Posch in difesa,
il centrocampista croato Moro e, soprat-
Soumaro Medel Lucumi
tutto, l’attaccante olandese Zirkzee. Ventun (Posch) (Bonifazi)
anni, 193 cm, il marchio di garanzia del
Bayern, Zirkzee è passato per l’Italia due
stagioni fa a Parma, senza lasciare il segno:
4 partite e nessun gol prima di infortunar- Kasius Schouten Lykogiannis
si. Si è rilanciato nell’Anderlecht (16 gol in (De Silvestri) (Dominguez) (Cambiaso)
38 gare) e potrebbe comporre con il talen- Soriano Aebischer
tuosissimo Arnautovic una coppia “pesan- (Moro)
te” dal punto di vista tecnico e atletico. Una
coppia che va innescata con continuità da
un centrocampo in cui molti sono rimasti
un po’ a metà nel processo di crescita. Arnautovic Zirkzee Marko Arnautovic
(Orsolini) (Barrow)
LA ROSA
12/03/98 dalla Dinamo Mosca 12/01/97 Confermato 08/02/91 Confermato 24/08/00 Confermato 19/04/89 Confermato
Presenze 0 Presenze 70 Presenze 252 Presenze 67 Presenze 36
Gol 0 19 Gol 2 23 Gol 33 30 Gol 2 17 Gol 14 62
Med.voto - FVM Med.voto 6 FVM Med.voto 6 FVM Med.voto 5,7 FVM Med.voto 6,2 FVM
CREMONESE
IL MODULO 3-4-1-2
L
a neopromossa ha fatto la rivoluzione Radu (Carnesecchi)
per provare a restare in A, ma il pri-
mo mese di campionato ha lasciato
l’impressione di una squadra frizzante,
Chiriches
coraggiosa, capace di giocare un buon cal- Aiwu (Bianchetti) Locoshvili
cio, verticale e palla a terra, ma tremenda- (Vasquez)
mente leggera. È evidente come la difesa
abbia bisogno di maggior copertura da un
centrocampo portato più a costruire che a Ascacibar Meité
distruggere, e in questo senso si spiega Ghiglione (Pickel) (Escalante) Valeri
(Quagliata)
l’acquisto dell’ultimora di Meité. D’altra
parte, Zanimacchia sta pagando lo scotto
dell’impatto con la Serie A, ma ha piedi di Zanimacchia
qualità, e Okereke e Dessers – il primo (Buonaiuto)
contropiedista, il secondo bravo in acro-
bazia – si integrano bene. Okereke Dessers Cyriel Dessers
LA ROSA
EMPOLI
IL MODULO: 4-3-1-2
U
n terzetto d’attacco nuovo di zecca Vicario
che offre molte soluzioni, combi-
nando potenza e agilità, fiuto del gol
e doti tecniche, esperienza e gioventù. A 27
anni e dopo due anni, tra il 2017 e il 2019, Ismajli Luperto
Stojanovic (de Winter) (Walukiewicz) Parisi
alle prese con la ricostruzione di un ginoc-
chio, Marko Pjaca prova a lanciare lampi
del suo talento ripartendo da un ambiente
tradizionalmente ideale per ritrovarsi. Sa- Marin
Haas Bandinelli
triano e Cambiaghi sono scommesse intri-
(Grassi)
ganti, Baldanzi è l’ennesimo prodotto del
vivaio che la prossima estate sarà conteso
dalle grandi. A proposito di scommesse, Baldanzi
occhio a de Winter, difensore scuola Juven- (Bajrami)
tus. Nell’ultimo campionato Vicario è sta-
to il portiere che ha effettuato più parate. Satriano Lammers Martin Satriano
(Destro) (Pjaca)
LA ROSA
FIORENTINA
IL MODULO: 4-3-3
I
taliano conferma di essere uno dei tec- Gollini
nici più interessanti di casa nostra: la (Terracciano)
sua squadra produce un calcio intenso
e offensivo, che si sviluppa in gran parte
sugli esterni. E proprio gli esterni, schie- Martinez Quarta Milenkovic
rati a piede invertito, offrono molteplici Dodò (Igor) Biraghi
soluzioni, tutte di alto livello. A centro-
campo, l’innesto last minute di Barak tappa
la falla lasciata dall’infortunio di Castro-
villi, incaricato, insieme a Bonaventura, Bonaventura Amrabat Barak
di garantire qualità al gioco. Rimane il (Maleh) (Mandragora) (Duncan)
problema del gol: la Viola non raccoglie
per quanto produce. Jovic e Cabral a volte
restano scollegati dal resto della squadra
e isolati. La permanenza di Milenkovic Ikoné Jovic Gonzalez
rende più solida la difesa. (Kouamé) (Cabral) (Sottil, Saponara) Antonin Barak
LA ROSA
INTER
IL MODULO: 3-5-2
N
onostantele(pesanti)sconfittecontro Handanovic
Lazio e Milan, è impossibile non con-
siderare l’Inter una delle favorite, per
alcuni “la” favorita, per il titolo. Difficile Skriniar Bastoni
De Vrij
trovare una coppia di attaccanti più com- (Acerbi) (Dimarco)
pleta di quella composta da Lukaku e Lau-
taro, una perfetta miscela di esplosività e
tecnica. A ispirarli, la lucida regia di Brozo-
vic,iltremendismodiBarella,isuggerimen- Dumfries Brozovic Dimarco
ti di una mezzala-trequartista micidiale in (Darmian) (Asllani) (Gosens)
Barella Calhanoglu
campo aperto come Calhanoglu. Certo, l’ad-
dio di Perisic sottrae incisività alla fascia
sinistra, dove Gosens è la pallida controfi-
gura di quello ammirato nell’Atalanta. Ma
Dimarco ha un mancino micidiale nel cross Lukaku Lautaro Martinez
(Dzeko) (Correa)
e nel tiro. Decisivo aver tenuto Skriniar. Milan Skriniar
LA ROSA
JUVENTUS
IL MODULO: 4-3-3
I
bianconeri hanno messo in piedi un in- Szczesny
stant-team per tornare a vincere subito.
Tradotto: un usato sicuro senza futuro,
vista l’età dei titolari, ma dopo due stagioni
a secco di scudetti non c’era alternativa per Bonucci Bremer
Danilo (Danilo) (Rugani) Alex Sandro
un club che declina quel verbo, “vincere”, (Cuadrado) (De Sciglio)
solo al tempo imperativo. La rosa è di qua-
lità soprattutto dal centrocampo in su: Pa-
redes chiude il buco in regia, Di Maria è il
Locatelli Paredes Rabiot
fuoriclasse deputato a rifornire l’arma le- (McKennie) (Miretti, Pogba)
(Locatelli)
tale Vlahovic, che ora segna anche su pu-
nizione: tra Roma e Spezia ha fatto più gol
di Ronaldo in 3 anni. Certo, Pogba finora
non è mai stato disponibile e per rivederlo
Di Maria Vlahovic Kostic
in campo ci vorrà ancora tempo. E comun-
(Cuadrado) (Milik) (Chiesa)
que, bisogna ancora trovare un gioco. Arkadiusz Milik
LA ROSA
LAZIO
IL MODULO: 4-3-3
C
ome dice Fabio Capello, a Maurizio Provedel
Sarri andava dato un anno per rac- (Maximiano)
cogliere i frutti della semina dei
suoi principi di gioco. La Lazio di questo
inizio stagione è una squadra che si muo- Patric Romagnoli
Lazzari (Casale) Marusic
ve meglio, in maniera più convinta rispet- (Marusic) (Hysaj)
to a dodici mesi fa. E il fatto che i titolari
siano per ora quelli dello scorso campio-
nato, con l’eccezione di Romagnoli e Pro-
Milinkovic-Savic Cataldi Luis Alberto
vedel, suffraga il ragionamento, a fronte (Basic) (Marcos Antonio) (Vecino)
di investimenti sul mercato importanti
come poche volte in passato: Casale, Gila,
Marcos Antonio e Cancellieri hanno biso-
gno di tempo per memorizzare i meccani-
smi di gioco. Continua a mancare un vice- Felipe Anderson Immobile Zaccagni
(Pedro)
Immobile credibile. Alessio Romagnoli
LA ROSA
LECCE
IL MODULO: 4-3-3
I
l pareggio a Napoli della 4ª giornata ha Falcone
nobilitato un inizio di stagione in cui i
ragazzi di Baroni hanno dimostrato di
saper giocare un calcio propositivo, dina-
mico e anche pericoloso. Molti i volti nuovi, Pongracic Umtiti
Gendrey (Dermaku) (Baschirotto, Tuia) Pezzella
e sconosciuti, pescati da quello scopritore (Cetin) (Gallo)
di talenti (Vlahovic su tutti) che è Pantaleo
Corvino. Un nome su tutti, quello dello
zambiano Banda, prelevato dagli israeliani
Helgason Hjulmand Askildsen
del Maccabi Petah, a tratti imprendibile per (Gonzalez)
velocità e dribbling nello stretto. Ceesay, ex
Zurigo, ha già fatto male all’Inter, il venten-
ne Colombo, ex Milan, ha segnato al Napo-
li. Ottimo anche il regista Hjulmand. Una Strefezza Ceesay Banda
squadra da zona salvezza, ma l’entusiasmo (Oudin) (Colombo) (Di Francesco)
(e il gioco) possono fare miracoli. Lameck Banda
LA ROSA
MILAN
IL MODULO: 4-2-3-1
I
n extremis il mercato ha regalato tre Maignan
giocatori che sposano in pieno la filoso-
fia rossonera (si comprano soltanto o
quasi giovani dal potenziale ancora ine-
splorato) e danno a Pioli alternative inte- Kalulu Tomori
Calabria (Kjaer) (Thiaw) Theo Hernandez
ressanti anche dal punto di vista tattico. (Dest) (Dest)
Sergino Dest è un terzino solo di ruolo: per
dribbling, passaggio e fantasia è più un
esterno d’attacco, e così potrebbe essere Bennacer Tonali
schierato, riequilibrando sotto il profilo (Krunic, Pobega) (Vranckx)
della qualità della fascia destra una squa-
dracheoggipendetuttaasinistra. Vranckx Messias De Ketelaere Leao
ha struttura fisica alla Kessie ma piede (Saelemaekers, (Adli, Diaz) (Rebic)
migliore; dietro, Thiaw aggiunge i centi- Dest)
metri che mancavano. Quasi tutto dipen-
de però dall’asse De Ketelaere-Leao. Giroud Charles De Ketelaere
(Origi)
LA ROSA
15/07/99 dal Torino 27/06/99 Confermato 08/05/00 Confermato 04/10/02 dal Wolfsburg 30/09/86 Confermato
Presenze 53 Presenze 81 Presenze 96 Presenze 0 Presenze 29
Gol 10 23 Gol 4 26 Gol 6 40 Gol 0 17 Gol 11 57
Med.voto 6,4 FVM Med.voto 6,1 FVM Med.voto 6,6 FVM Med.voto - FVM Med.voto 6,1 FVM
MONZA
IL MODULO: 3-5-2
V
isto l’inizio, il Monza è squadra da Di Gregorio
zona salvezza, ma il mercato fatto, (Cragno)
corposo per quantità e qualità, au-
torizza ancora a puntare (sperare) in un
Marlon Pablo Marì Izzo
campionato tranquillo. L’arrivo in extremis
(Caldirola) (Marrone) (Carlos Augusto,
di Rovella compone con Sensi e Pessina Carboni)
(ma devono tornare a livelli di forma ac-
cettabili) un terzetto di centrocampisti che
forse nessuno può vantare tra le squadre D’Alessandro Rovella Birindelli
di bassa classifica. Anche Petagna e Ca- (Molina) (Barberis)
prari compongono una coppia di punte Sensi Pessina
(Colpani) (Machin)
che a questi livelli è un lusso. I problemi
più gravi sono in difesa, che paga gli in-
fortuni di Ranocchia e Pablo Marì. Da qui
l’arrivo di Izzo, ideale nel 3-5-2. Se al com- Petagna Caprari
pleto, il Monza se la gioca alla grande. (Dany Mota) Stefano Sensi
LA ROSA
NAPOLI
IL MODULO: 4-3-3
D
a scudetto oppure no? Sì, forse, no. Meret
In questo momento è impossibile
dare certezze su una squadra che
come nessun’altra può risentire, nel bene
e nel male, degli umori e dell’elettricità Rrhamani Kim
Di Lorenzo (Ostigard) Mario Rui
emotiva che volenti o nolenti la circonda- (Olivera)
no. Dal punto di vista tecnico, è da vedere
sul lungo periodo se e quanto la perdita
di pezzi grossi come Koulibaly, Insigne e
Mertens sarà compensata dai nuovi. Le Anguissa Lobotka Zielinski
(Ndombele) (Demme) (Elmas)
premesse sono incoraggianti: a comincia-
re da Kvaratskhelia per finire a Kim, i
sostituti dei partenti hanno dimostrato
innanzitutto personalità. L’arrivo di Ra- Lozano Osimhen Kvaratskhelia
spadori può consentire il passaggio al (Politano) (Simeone) (Raspadori)
4-2-3-1 tanto caro a Spalletti. Giacomo Raspadori
LA ROSA
Med.voto - FVM Med.voto 6 FVM Med.voto - FVM Med.voto 6,1 FVM Med.voto 6,5 FVM
ROMA
IL MODULO: 3-4-2-1
V
ale il discorso fatto per il Napoli: Rui Patricio
nomi (e risultati) alla mano, sembra
pronta a lottare per il titolo, ma la
superficie luccicante nasconde qualche
Mancini Smalling Ibañez
crepa. Nel primo scontro diretto della sta-
gione, a Torino contro la Juve, i giallorossi
hanno mostrato limiti di personalità, al-
meno nel primo tempo. Dietro ai tre difen-
Cristante Pellegrini
sori titolari c’è il solo Kumbulla, con tutto Karsdorp (Matic) Spinazzola
il rispetto. L’infortunio di Wijnaldum toglie (Celik) (Zalewski)
un’alternativa di livello a Mourinho. Ma i
Fab Four (Abraham, Dybala, Pellegrini e
Zaniolo in ordine alfabetico) autorizzano i Dybala Zaniolo
sogni più belli. E, a proposito di cosiddetti (El Shaarawy)
rincalzi, in Belotti Abraham ha finalmen- Abraham
te un vice di livello. (Belotti) Andrea Belotti
LA ROSA
SALERNITANA
IL MODULO: 3-5-2
L
a conclusione del mercato consegna Sepe
a mister Nicola una squadra che è
difficile non immaginare lontana dal-
la zona retrocessione. Basta guardare il
Bronn Lovato Fazio
campetto qui a lato: per numero e qualità (Gyomber) (Radovanovic) (Daniliuc)
delle alternative, siamo a livelli ben più
alti di quello di una formazione destinata
a lottare per salvarsi. Per esempio, l’ex
Candreva Maggiore Mazzocchi
milanista Piatek, appena arrivato, in teoria (Mazzocchi) (Bradaric)
(Bohinen)
parte dietro a Bonazzoli e Dia, che hanno Coulibaly Vilhena
dimostrato di intendersi bene. Bohinen, (Maggiore) (Kastanos)
ora infortunato, rischia di non trovare
posto in una mediana che abbina i polmo-
ni di Coulibaly alle geometrie di Maggio- Bazzoli Dia
re e alle intuizioni di Vilhena. Dubbi (Piatek) (Botheim)
sull’impiego di Candreva a tutta fascia. Boulaye Dia
LA ROSA
SAMPDORIA
IL MODULO: 4-1-4-1
U
na campagna acquisti ridotta all’os- Audero
so per le difficoltà finanziarie lega-
te ai guai giudiziari di patron Fer-
rero, una squadra zeppa di giocatori alla
ricerca di se stessi per motivi diversi (Villar, Colley Ferrari
Bereszynski (Murillo) Augello
Djuricic) o rimasti sempre alla metà del (Murru)
guado, senza riuscire a spiccare il salto di
qualità. La Samp sembra destinata a un’an- Villar
nata di sofferenze, anche se Winks, ex Tot- (Vieira)
tenham, porta “garra” e geometrie, pur
senza essere un vero regista, come Rincon
del resto. Djuricic e Sabiri dovranno garan- Winks Djuricic
Leris (Rincon) (Verre) Sabiri
tire i rifornimenti per la punta, aggiungen- (Gabbiadini)
do a essi qualche gol, necessari a raggiun-
gere la salvezza. Pussetto è un’alternativa
agli stagionati Caputo e Quagliarella. Caputo Filip Djuricic
(Quagliarella, Pussetto)
LA ROSA
SASSUOLO
IL MODULO: 4-3-3
L’
infortunio di Berardi – capitano, Consigli
anima e bandiera del Sassuolo – è
di quelle batoste che lasciano il se-
gno. I neroverdi perdono non soltanto il
leader, ma anche l’elemento di maggior Erlic Ferrari
Toljan (Ayhan) Rogerio
qualità, certamente il più pericoloso per gli (Muldur) (Kyriakopoulos)
avversari, in grado com’è di centrare la
porta da ogni posizione. A sostituirlo do-
vrebbe essere il neo arrivato Laurentié,
Frattesi Maxi Lopez Thorstvedt
dotato di dribbling e fantasia, ma tutto da (Harroui) (M. Henrique)
verificare nel suo impatto col calcio italiano.
Al momento è fuori anche l’esterno d’attac-
co Traorè, una delle rivelazioni dello scorso
campionato, coi suoi 7 gol. Pinamonti deve Berardi Pinamonti Traorè
confermare i 13 gol di Empoli. Ci si affida (Laurentié) (Alvarez) (Defrel)
ai veterani e ai giovani Frattesi eLopez. Andrea Pinamonti
LA ROSA
SPEZIA
IL MODULO: 3-5-2
A
fine mercato i tifosi hanno incon- Dragowski
trato la proprietà per esprimere il
proprio malcontento. In effetti, so-
prattutto davanti lo Spezia è leggerino, e Hristov Kiwior Nikolau
non sembri una presa in giro considerata (Caldara) (Ampadu)
la stazza del centravanti Nzola. Il fatto è,
appunto, che dietro di lui non c’è molto:
perso Antiste, che l’anno scorso non aveva Ekdal
Gyasi Reca
combinato granché, di punta vera da af- (Holm)
(Bourabia)
fiancare o alternare al gigante angolano è Agudelo Bastoni
rimasto solo Strelec. Perciò è ipotizzabile (Sala) (Kovalenko)
che Gotti, di suo propenso più a contenere
che ad attaccare, continui a schierare Verde,
per caratteristiche un trequartista o ester- Nzola Verde
no, come seconda punta. A meno di ripor- (Strelec)
tare Gyasi nel suo vecchio ruolo. Albin Ekdal
LA ROSA
TORINO
IL MODULO: 3-4-2-1
D
ieci acquisti, l’ultimo dei quali Ka- Milinkovic-Savic
ramoh a fil di sirena, una squadra
rafforzata soprattutto dal punto di
vista della qualità. Radonjic ha già fatto
Djidji Schuurs Rodriguez
vedere di essere meglio di Brekalo: più (Zima) (Buongiorno)
talento e pericolosità davanti alla porta
avversaria. Vlasic, cercato in passato dal
Milan, è un peperino tutto dribbling. Alle
Ricci Linetty
loro spalle, ma mica tanto, l’ex atalantino Singo (Lukic) Vojvoda
Miranchuk. E poi, appunto, Karamoh, ala (Lazaro, Karamoh) (Ola Aina)
velocissima che potrebbe anche giocare
esterno alternandosi con Singo o, a sinistra,
con Vojovoda. In difesa, Schuurs può rac- Vlasic Radonjic
cogliere l’eredità di Bremer. Ma è il centro- (Karamoh, Seck) (Miranchuk)
campo il reparto migliore, un reparto di
lotta e di governo come piace a Juric. Sanabria Nemanja Radonjic
(Pellegri)
LA ROSA
04/03/96 Confermato 10/02/01 Confermato 17/10/95 dall’Atalanta 04/10/97 dal West Ham
Croato, 46 anni,
Presenze 86 Presenze 6 Presenze 44 Presenze 0 ha allenato
Gol 20 39 Gol 0 14 Gol 6 27 Gol 0 41 tra l’altro Genoa
Med.voto 6,1 Med.voto 6,2 Med.voto 5,6 Med.voto -
SPECIALE SERIE A
UDINESE
IL MODULO: 3-5-2
È
rimasto Deulofeu, e questa è la noti- Silvestri
zia migliore in cui potesse sperare
Andrea Sottil, all’esordio su una pan-
china di A. L’attaccante spagnolo è il va- Becao Bijol Perez
lore aggiunto di una formazione per il (Ebosse) (Nuytinck) (Masina)
resto fisica e dinamica: se in giornata, Ge-
ri diventa imprendibile. Veloce, sguscian-
te, capace di dribblare con la stessa effica- Walace
cia verso l’esterno o l’interno del campo, è Ehizibue (Arslan) Udogie
(Ebosele)
la “spalla” ideale per un centravanti po- Makengo Pereyra
tente e tecnicamente basico come Beto. (Jajalo) (Lovric)
L’altro elemento di qualità è Pereyra, mez-
zala di inserimento che gioca a testa alta e
“vede” il passaggio in verticale. Dietro, Beto Deulofeu
l’infortunio di Masina toglie al reparto il (Success)
titolare a sinistra. Gerard Deulofeu
LA ROSA
VERONA
IL MODULO: 3-5-2
L
a coda del mercato ha portato una mez- Montipò
zala con assist e gol nei piedi come Hru-
stic e il trequartista che mancava, quel
Verdi che potrebbe permettere, almeno in Günter Coppola Ceccherini
partite sulla carta più abbordabili, un cam- (Dawidowicz) (Hien)
biamento dello schema base, col nuovo
arrivato dietro a due punte per un modulo
un po’ più offensivo rispetto al 3-5-2 sco- Ilic
lastico visto finora. È probabile però che lo Faraoni (Veloso) Lazovic
stesso Verdi venga più spesso schierato Tameze Hrustic
come seconda punta, un po’ alla Caprari (Hongla) (Terracciano, Cortinovis)
dello scorso anno, per garantire un pizzico
di imprevedibilità nell’ultimo quarto di
campo. Le fortune del Verona contineran-
Henry Verdi
no in ogni caso a passare per il dinamismo
(Djuric) (Lasagna, Kallon)
e i cross di Faraoni e Lazovic. Thomas Henry
LA ROSA
A
«come si vince
il fantacalcio?»
risponde chi è
tornato a casa
R V E RO
C E NT NTA
tacalcio?
ATAL A
«Studio, preparazione e ovvia-
mente un po’ di c…». For-
I GIALLI DEL CALCIO Sport e Guerra Fredda
DATA
e 1982
LUOG O 20 ottobr
in, Mosca
Stad io L en
TE pia nto:
COIN VOL “S” del l’im
P E R S ON E n el la tr ibu n a
cen tr a te Mosca.
, tutte con lo Spa rt a k
Centi n a ia ti ti fo si d el
a i e studen
ra n za oper NE
in magg io CL A S S IFICA Z IO
OG GE T T O a
Coppa Uef
i d i finale
Sed icesim
7 8325-1 8199
NR. PROT. 11
CAPO DELL’URSS
Il ritratto di Vladimir Ilich
Sportweek #36
Uljanov, detto Lenin, nello di Furio Zara
stadio che portava il suo nome.
LA STRAGE
LENIN (ALMENO) 66
PERSONE MUOIONO
DURANTE SPARTAK
SILENZIOSA
MOSCA-HAARLEM
DI COPPA UEFA.
UNA TRAGEDIA
NASCOSTA PER ANNI
NASCO
Q
uarant’anni fa allo sta-
dio Lenin di Mosca si
consumò una tragedia
immane che venne subito silen-
ziata, insabbiata e dimenticata.
Di quello che era successo la
sera del 20 ottobre 1982 per lun-
go tempo non si seppe nulla e i
fatti scivolarono nella penom-
bra dove tutto è mistero, intrigo
politico e complicità inquinata
dagli interessi. Ma i misteri –
quando vengono svelati – si ri-
velano con una fisionomia con-
creta ed è per questo che alla
fine di questa storia c’è una la-
pide che sta lì – all’ingresso
dell’impianto – a dare contezza
della più grande bugia che il
calcio dell’ex Unione Sovietica
raccontò al mondo. Il nostro rac-
conto comincia in una notte di
gelo polare, da romanzo russo,
una di quelle notti da delitto e
castigo, senza che alcuna giu-
stizia arrivi a dare consolazione.
Si giocano i sedicesimi di fina-
le della Coppa Uefa, in campo LA PA
ARTITA
ci sono i padroni di casa dello Un’azione
Spartak Mosca e gli olandesi di Spa artak
dell’Haarlem. Lo stadio Lenin Mosca a-Haarlem
è un guscio immenso che cele- e il biiglietto
della partita.
bra la magnificenza della Gran-
de Madre Russia. È stato costru-
I GIALLI DEL CALCIO Sangue sul pallone
OLIMPICO
Al lavoro nello stadio Lenin
per l’Olimpiade del 1980.
Ospiterà le cerimonie di
apertura e chiusura, la finale
di calcio, atletica, equitazione.
Click
testo di
SILVIA AUDISIO
Open d’Italia,
solo per numeri uno
DA QUANDO È STATO LANCIATO IL RANKING MONDIALE, DIECI GOLFISTI SU 25 CHE
SONO STATI AL PRIMO POSTO – DA BALLESTEROS A WESTWOOD – HANNO DATO LUSTRO
ALLA NOSTRA GARA PIÙ IMPORTANTE. DAL 15 AL 18 SETTEMBRE AL “MARCO SIMONE
GOLF&COUNTRY CLUB” DI GUIDONIA OCCHI PUNTATI SUL NORDIRLANDESE MCILROY
EGORY SHAMUS
GOLF Open d’Italia
PRIMO NELL’88
L’australiano Greg
Norman durante
l’Open d’Italia del
1988 che si tenne
a Monticello.
n Open da nu-
U
meri uno. Era
la settimana
del Masters
1986 quando
venivalanciato
il primo world ranking (owgr.
com). Da allora lo scettro del mi-
gliore al mondo è passato di ma-
no 91 volte, ma in cima alla clas-
sifica sono arrivati solo 25
giocatori (chi vi è rimasto più a
lungo, come Tiger Woods per
683 settimane, chi meno: per
Tom Lehman solo 7 giorni). Tra
queste stelle rare, in 10 hanno
giocato l’Open d’Italia (pur non
nello stesso anno del loro domi-
nio) e uno si appresta a farlo tra
poco, dal 15 al 18 settembre. In
campo al Marco Simone Golf &
Country Club sta per scendere
Rory McIlroy, l’uomo del mo-
mento. Che vince in America a
fine agosto il Tour Cham-
pionship e il bottino della Fe-
dExCup (18 milioni di dollari)
per la terza volta; che è la voce
più forte e autorevole del PGA
Tour travolto dall’impatto deva-
stante del denaro saudita sul golf una bella sfida al vertice del mettere fine al dominio di l’Open la prima competizione
professionistico. Nel momento world ranking nel 2012, quando McIlroy nel luglio 2020; perse internazionale. Poi, dall’Olgiata
complicato, il 33enne pro nor- si alternarono per 7 volte in quei e riconquistò la posizione top (43 a Is Molas, da Bergamo a Castel-
dirlandese parla chiaro e forte, 12 mesi. All’Open d’Italia il pro settimane in tutto) per 4 volte, conturbia, a Gardagolf e oltre,
ma con i toni giusti, prendendo inglese (44 anni) era già stato: al trovando sulla sua strada Justin abbiamo imparato a riconoscere
le distanze da modalità e conte- Golf Milano nel 2017 arrivò 50°. Thomas, Dustin Johnson e l’at- il tocco dei suoi ferri potenti e
nuti di una presunta novità che In quell’occasione diede un pas- tuale leader Scottie Sheffler. Tra precisi, che gli hanno garantito
non riconosce. Anzi, «che sta saggio con il suo aereo all’amico i boschi del parco reale perse quasi trent’anni di carriera. In
facendo del male al golf», dice. Rory, che però a Milano fece so- parecchi colpi e la pazienza, mo- Italia poteva fare meglio: 4 top
Lui la leadership mondiale se l’è lo shopping con la moglie Erica strando un carattere irrequieto ten (il miglior piazzamento a
guadagnata per 106 settimane, e si fece fotografare tra le guglie e non riuscendo a fare meglio del Bergamo nel 1996, terzo) e 2 tagli
tornando in vetta 8 volte tra il del Duomo. Con disappunto de- 15° posto, a 6 lunghezze dal vin- mancati. Nella corsa al vertice il
2012 e il 2020, terzo al momen- gli appassionati. Nel field di citore Tyrrell Hatton. pro britannico (49 anni) lasciò
to. A Roma c’è profumo di Ryder quell’Open giocato nel Parco di Una lunga storia d’amore quel- spazio per due mesi al collega
Cup, la sfida Europa-America Monza i numeri uno erano 4: la di Lee Westwood con il no- tedesco Martin Kaymer. Che
in programma di qui a un anno con Luke Donald c’erano Jon stro torneo. Lui, che tenne testa era già un numero uno con due
sullo stesso percorso. Rham, Lee Westwood e Martin a tutti i colleghi del pianeta tra major in tasca quando venne per
Identico obiettivo quello di Luke Kaymer. Il campione spagnolo il 2010 e il 2011 per 22 settimane, la prima volta a I Roveri di To-
Donald (56 settimane in cima aveva 22 anni e una sola stagio- ha raccolto la sfida italiana per rino, e fu 5° (2012); poi in campo
al mondo), chiamato invece a ne da pro, ma alle spalle il record ben 11 volte. La prima proprio al per altri 7 Open fino all’anno
guidare il team Europa (eletto di 60 settimane come numero “Marco Simone” fresco profes- scorso, con una grande oppor-
in seconda battuta per sostitui- unodelrankingamatoriale.Pro- sionista, mentre anche il circolo tunità mancata al Golf Milano
Sportweek #36
PRIMO NELL’83
Il tedesco
Bernhard Langer
vincitore dell’Open
d’Italia nel 1983
a Firenze.
nonostante la cifra record di 50 quello di Firenze. Tornò per 4 anche il tempo (tra due round)
titoli dello European Tour, quel- anni, e segnò un 5° posto a Mon- di fare un visita a Maranello per
lo italiano non trovò mai uno ticello. Era il pro che tirava più comprarsi una Ferrari blu. Era
spazio in tanto palmares (ci riu- palle di tutti in campo pratica, il numero uno in carica e ci ri-
scì suo zio Ramon Sota nel 1971). un duro lavoro che lo portò in mase per 331 settimane (secondo
Un privilegio poterne ammirar- vetta al mondo nel 2004 per 32 solo a Tiger Woods) nell’arco di
ne (durante 12 Open) classe, fan- settimane. A Castelconturbia un decennio.
tasia e quel fuoco sacro che muo- nel 1991 Ian Woosnam arriva- Solo Bernhard Langer ci è ri-
veva ogni suo colpo. Fece 8 top va da numero uno (poi tenne lo uscito due volte. L’inossidabile
ten, perse un playoff e chiuse a scettro per 50 settimane) con la campione tedesco, che ancora
Gardagolf nel 2003 con una giacca verde del Masters appena domina tra i senior negli Usa,
squalifica per non aver accetta- conquistata. Provò a vincere, ma vinceva a Firenze nel 1983 al
to una penalità per gioco lento. rimase corto di un colpo. Tentò playoff con Ballesteros. E poi
Vijay Singh, giocatore delle Iso- senza successo altre 4 volte. A ancora nel 1987 a Gardagolf con
le Fiji, in Italia ha dato avvio al- Monticello (Como) nel 1988 il record del campo (64). Fu lui il
la sua carriera europea. Si pre- titolo andò a Greg Norman primo numero uno del world
sentò da rookie nel 1989 non nell’unica sua apparizione. Lo ranking nel 1986, tre setti-
vincendo l’Open d’Italia, ma Squalo Bianco australiano trovò mane in tutto.
25 numeri uno
in 36 anni SETTIMANE
DA NUMERO 1
di ranking
Tiger Woods 683
Greg Norman 331
Dustin Johnson 139
Rory McIlroy 106
te dopo essersi mangiato tre col- Nick Faldo 97
pi di vantaggio nelle ultime 9 Seve Ballesteros 61
buche, perdendo poi alla secon- Luke Donald 56
dadiplayoffdaRikardKarlberg.
Jason Day 51
Come una meteora è passato an-
Ian Woosnam 50
che l’americano Brooks Koep-
ka, che giocò a Torino nel 2013 Brooks Koepka 47
dopo aver vinto una gara del Nick Price 44
Challenge Tour a La Montecchia Jon Rahm 43
di Padova. Non passò il taglio e Vijay Singh 33
non tornò mai più. Si preparava Jordan Spieth 26
a vincere 4 major e a scalare il Scottie Scheffler 23
ranking: primo per 47 settima- Lee Westwood 22
ne. Ma poiché la storia del mas- Fred Couples 16
simo torneo italiano è lunga (il David Duval 15
primo a Stresa nel 1925, 78 edi-
Justin Rose 13
zioni), bisogna tornare al 1974,
Adam Scott 11
a Venezia, per trovare in campo
ALFRIDO CHIARINI
Williams
IMMENSA SERENA
LA TENNISTA DIVA
IN CAMPO E FUORI
testo di Alessandra Bocci
SI È RITIRATA
THE QUEEN,
UN’ATLETA CHE
HA CAMBIATO
IL TENNIS
CON I SUOI COLPI
E I SUOI LOOK. E
HA VINTO TUTTO,
ANCHE IL BODY
SHAMING
L
a musica è finita, almeno annunciato alla figlia Olympia
quella live, in una serata e al marito, anche dopo avere
di settembre vissuta den- abbandonato i campi di tennis.
tro un teatro bolgia, con record
di spettatori e di inquinamen- IMPERO E FANTASIA
to acustico. Ma i jingle del suc- Alle sue spalle c’è un impero
cesso non abbandoneranno economico creato in tanti anni
mai Serena Williams, incoro- passati con la racchetta in ma-
nata come la migliore self made no, vincendo tornei e sfiorando
woman di sempre dalle riviste il mitologico Grande Slam. C’è
importanti già prima del ritiro la capacità della più giovane
annunciato e consumato come delle sorelle Williams di esse-
un lungo addio sul campo cen- re atleta super vincente, ma
trale degli Us Open, accompa- anche personaggio e creatrice
gnato da lacrime e parole sua- d i te nde n z e. Fo s s e n at a
dent i, i l « ma i d i re ma i» vent’anni più tardi e avesse
classico in queste situazioni. avuto altro da fare piuttosto
Pare improbabile un ripensa- che giocare a tennis in manie-
mento da parte della quaran- ra eccellente, Serena sarebbe
tenne Serena, che avrà tanto diventata probabilmente la più
Sportweek #36
L’EREDITÀ
Che cosa ha rappresentato Se-
rena per il tennis? Molto, e gli
americani hanno scortato la
loro campionessa-diva all’ul-
timo atto, mettendo da parte
alcune serate della discordia
La più grande, anche in questo DIAMANTI E DEDICHE MAMMA E FIGLIA (la tirata contro il giudice di
senso. Invece si è accontentata, Il look di Nike per l’Us Open La figlia Olympia, 5 anni, con sedia a proposito del rispetto
si fa per dire, di cambiare la 2022. A destra uno dei gioielli le treccine ispirate a quelle dei diritti che le venivano dal-
storia del tennis, vincere sva- della SW Jewelry. Sulle scarpe della mamma (a sinistra) la maternità, tanto per fare un
la scritta Mamma e Regina. al primo Us Open vinto (’99).
riati major, uscire di scena con esempio, nella finale degli Us
un palpitante ultimo atto, ve-
stita come una divina balleri-
na. La fantasia negli outfit non
le è mai mancata. Non le è mai
mancata la voglia di stupire,
di unire alla classe tennistica
un certo gusto per lo sberleffo
(sempre con un occhio agli af-
L BELLO, ELSA, SIMON M BRUTY
FAMIGLIA E RIVALI
Serena di un altro pianeta, Se-
rena che colleziona titoli, ma
le manca sempre qualcosa, Se-
rena che resta attaccata visce-
ralmente alla famiglia, soprat-
1 2 3 4
Sportweek #36
RAGAZZA D’ORO
“Addenta” l’oro (1 dei 4) dei
Giochi di Londra 2012. Nel
2016 a Wimbledon gonnellino
plissé e orologio: il suo
preferito è l’Audemars Piguet,
ne ha uno a lei dedicato.
LEX PANTLING, EZRA SHAW, CARLEY MARGOLIS, JEAN CATUFFE, LUIS ACOSTA, SHAUN BOTTERILL
all’intervistatrice davanti al
pubblico del Centrale, la sera
della sua penultima recita. Dal-
le scarpe borchiate di quasi
vent’anni fa agli strass del tor-
neo d’addio, dal blazer bianco
di Wimbledon ai tutù neri, la
Williams è sempre stata al cen-
tro della scena, vestita per stu-
pire. Per fortuna sua e dei suoi
fan, nei momenti migliori stu-
pivano di più i suoi ace.
CRITICHE E VITTORIE
Serena ha fatto tanto per lo i gusti scadevano spesso nel Margaret Court», ha ribattuto
sport e per se stessa anche
quando se n’è fregata delle cri-
kitsch. In fondo, anche di kitsch
è fatta l’America, e se puoi con- «Meravigliata quello. Nick lo ha guardato co-
me fosse un marziano. La
tiche a una forma fisica non
impeccabile: è andata oltre a
dire le follie del guardaroba
con 23 titoli dello Slam molto
del mio livello Court Smith ha vinto un Major
più di Serena, ma ci sono cose
un body shaming più o meno ti sarà perdonato. «Chi è la più di gioco? che vanno oltre i numeri, e le
strisciante e anche questa è una grande tennista di sempre? Di- stranezze, e qualche strass fuo-
nota di merito da aggiungere rei Serena, perché tu chi dire- No, perché ri luogo. Serena si è sempre
al curriculum. Perché Serena
non ha avuto paura di farsi ve-
sti?», ha risposto Nick Kyrgios
a un giornalista nei giorni
sono Serena» piaciuta così com’era e anche
per questo si è imposta
SPORT/STYLE Moda
POLE POSITION
SULLA GRIGLIA DI PARTENZA DEL GP DI MONZA,
SPICCA UNO STILE CASUAL, PRATICO E CON FORTI
ACCENTI SU DETTAGLI TECNICI COME
LE TERMOSALDATURE O I TESSUTI ADATTI A TUTTE
LE TEMPERATURE: IN PISTA, COME NEI BOX
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costa inglese, zaino e
stivaletti, Bally.
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Eyewear. Orologio,
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SPORT/STYLE Moda
Sportweek #36
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Sportweek #36
A SINISTRA
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Sportweek #36
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Sportweek #36
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SPORT/STYLE Fashion news di Irene Traina Sportweek #36
SULLA F.1
nelle occasioni formali un guardaroba esclusivo del marchio.
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è la versione invernale
della sneakers Givenchy
concepita dal direttore
creativo Matthew M.
Williams, con una tomaia
integrata con la suola per
camminare direttamente
sulla maglia (foto, € 795).
N D by Diesel
el team Alfa Romeo di tenzione ai dettagli: il modello
Formula 1 li indossano da vista in titanio, ad esempio,
tutti, dai piloti – il filan- è impreziosito da lenti Blue
dese Valtteri Bottas, il cinese Block che riescono ad alleviare
C’È PROVENZA
Zhou Guanyu e il terzo, il po- l’affaticamento oculare dovuto NELL’ARIA
lacco Robert Kubica – ai com- all’esposizione prolungata alla
ponenti del team. Parliamo dei luce blu emessa dai device elet- Adatta sia per lui che per lei, la
nuovi modelli di Web Eyewear tronici. I colori del team Alfa nuova eau de toilette “denim” D
(azienda del gruppo Marcolin) Romeo vanno invece a caratte- by Diesel ha note di zenzero pic-
che, come partner della scude- rizzare sia il modello da sole in cante, lavanda aromatica della
ria, ha presentato tre tipologie titanio sul ponte, sia i pin a rom- Provenza e vaniglia, coltivate
dal design sportivo e accatti- bo smaltati nelle aste del mo- appositamente per il brand in
vante, in edizione limitata, nei dello da sole in acetato (nella modo sostenibile (con flacone
SPORT/STYLE Le scelte di Sportweek
Libri
di Luca Castaldini
MAI VISTO
dell’agonismo dei fuoriclasse
ringraziano. I capitoli, e quindi
gli uno-contro-uno, sono dieci.
ComeAlainProstvsAyrtonSen-
na, il primo “l’esattezza del cal- WIMBLEDON, 1980 UN “TRE RUOTE”
colo” e l’altro “la bellezza dell’in-
COSÌ TECNOLOGICO
John McEnroe (a sinistra) e
coscienza”. Di Bjorn Borg e John Bjorn Borg prima della finale.
McEnroe orologio indietro al 5
luglio 1980. Finale di Wimble-
don, anzi, quarto set di quel
match. In cui i due “finiscono
impigliati in un tie-break che
prende vita propria. Si giocano
in totale 34 punti in 25 minuti,
S edici anni fa, al debutto, il Piaggio Mp3 fece subito parlare di sé.
Non si trattava solo di giudizi positivi, anzi, le perplessità sulle
“tre ruote” dovute alle incognite sulla guida erano tante. I dubbi
e la partita sembra incantata svanirono dopo aver percorso i primi chilometri, grazie a una eccel-
nell’equilibrio assoluto e nella lente stabilità: si capì che era uno scooter divertente in ogni situazio-
perfezionedelloscontroestetico”. ne. Un mezzo di grande successo per via della sua duttilità: in città
Poi c’è la “povera” ginnasta so- è agile e pratico, in autostrada è saldo e sicuro. Dopo 230 mila esem-
vietica Nelli Kim, padre coreano plari venduti, abbiamo provato la nuova generazione, la più tecnolo-
e mamma tartara. All’Olimpia- gica di sempre. Il design è più moderno e filante nella parte frontale,
de 1976 centra un fantasmago- la fanaleria è a Led, mentre gli indicatori di direzione sono stati in-
rico “10” (il tabellone non con- corporati nel passaruota. Novità anche per il posteriore: il codone è
templava le quattro cifre, quindi più compatto, con un piccolo estrattore stile auto e nuovi fari, sempre
esibì un semplice “1.00”), ma a Led, che contribuiscono a fornire una maggiore personalità a que-
poco prima c’era riuscita Nadia sto tre ruote. Tutti i comandi adottano una logica motociclistica per
Comaneci,14enneentratainquel una massima ergonomia con il nuovo il display centrale che raggiun-
RIVALI preciso momento nell’empireo ge i 7 pollici. L’Mp3 530 è il primo scooter dotato di dispositivi di tipo
a cura di L’Ultimo Uomo dei Giochi e forse anche della Aras, Advanced Rider Assistance System, il sistema avverte il gui-
EINAUDI vita. Ci aveva mostrato che datore della presenza di veicoli nell’angolo cieco degli specchi retro-
LA SCHEDA Sportweek #36
Piaggio Mp3 530 Exclusive
Cosmograph Daytona,
un riferimento per chi ama
le automobili e la velocità
di Luca Castaldini
UNA DIVA
Negli anni è stato detto e scritto
che 40 anni fa lei volò nel bur-
rone con l’auto mentre la terzo-
genita Stefania, seduta al suo
fianco, era riuscita a uscire
PRINCIPESCA
dall’abitacolo in tempo. Se si
esclude il parere del poliziotto
che per primo sopraggiunse sul
luogo dell’incidente («Al volan-
te c’era Grace»), nei decenni è
stato un tutt’uno di chi-guidava-
cosa: c’era la moglie di Ranieri
IN SEI ANNI DIVENTÒ STELLA DI HOLLYWOOD, MUSA DI HITCHCOCK III o la figlia minorenne? E poi
E VINSE UN OSCAR. POI, NEL 1956, SPOSÒ RANIERI E FU LA SOVRANA ancora l’ipotesi dell’ictus di Gra-
DI MONACO. MA LA SUA VITA FU PERFETTA O INTRISTITA DA UNA ce ma pure la presunta, grande
rabbia materna di quel momen-
“GABBIA DORATA”? IL DIBATTITO NON SI È MAI RISOLTO, COME LE to per la decisione di Stefania
CAUSE DELL’INCIDENTE AUTOMOBILISTICO IN CUI MORÌ 40 ANNI FA di andare a vivere da sola.
F
elicemente e drammatica-
mente irrisolta. Così appa-
re ancora oggi, a 40 anni
dalla tragica morte automobi-
listica, ogni sfaccettatura della
vita – per un verso dorata, per-
fetta, invidiabile, per altri di-
scutibile e tormentata – di Gra-
ce Kelly, la stella di Hollywood
diventata principessa a 26 anni.
Irrisolta a partire da che cosa
accadde realmente quel 14 set-
tembre 1982, quando la sovra-
na di Monaco, moglie di Ranie-
ri III e madre di Carolina,
Alberto e Stefania, perse la vita
a bordo della sua Range Rover
3500 mentre stava percorrendo
la Cd37, la tortuosa via che da
La Turbie, sulle colline della
Costa Azzurra, porta a Monaco.
NY DUFFY
ELEGANTISSIMA
Grace alla corrida, a Maiorca.
Sotto, col fratello Jack,
canottiere come il padre
che vinse tre ori olimpici.
Il 18 novembre del 1989, un corpo senza vita viene ritrovato sulla Statale 106, vicino a Cosenza.
È quello di Denis Bergamini, un giovane calciatore della squadra cittadina, che aveva appena
firmato un contratto per passare, a fine stagione, in una squadra di Serie A. Grazie a diverse
false testimonianze, gli inquirenti archiviano il caso come un suicidio, ma la famiglia di Denis
non ha mai creduto a questa versione dei fatti e da allora non ha mai smesso di lottare per scoprire
cosa sia veramente successo. Questo libro, un po’ giallo e un po’ romanzo, racconta l’incredibile
tiramolla giudiziario durato oltre trent’anni, fin quando la verità è finalmente venuta a galla.
#36
CONSIGLI
DI SPORT Agenda
TESTATA DI PROPRIETÀ DE “LA GAZZETTA DELLO SPORT SRL” A. BONACOSSA ACCERTAMENTI
DIFFUSIONE STAMPA
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CERTIFICATO N. 9016
© RCS MEDIAGROUP SPA - SEDE LEGALE: VIA RIZZOLI, 8 – MILANO DEL 6.4.2022
S
e per i calciofili, la filastroc- za la problematica convivenza TEL / 02-62.821 E-MAIL / sportweek@rcs.it
ca era “Sarti Burgnich Fac- con i mezzi motorizzati e i gas di
chetti” e, più tardi, mutò in scarico. Ciascuno parte e arriva FASHION DIRECTOR / PAOLA VENTIMIGLIA
“Zoff Gentile Cabrini”, nel mon- da dove vuole e transita, anche
do del ciclismo amatoriale quel- con una bici a pedalata assistita, FASHION CONSULTANT / ALESSANDRO CALASCIBETTA
la più celebrata e attesa suona per il numero di chilometri de-
così: “Sella Pordoi Campolongo siderato: non ci sono regole ago- RCS, CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Gardena”. Sono i quattro Passi nistiche se non la “raccomanda- PRESIDENTE E AMMINISTRATORE DELEGATO / URBANO CAIRO
che compongono il Gruppo del zione” di effettuare il giro nel CONSIGLIERI / FEDERICA CALMI, CARLO CIMBRI, BENEDETTA CORAZZA ,
Sella e, da molti anni (con questa senso antiorario. Ma il 17 settem- ALESSANDRA DALMONTE, DIEGO DELLA VALLE, UBERTO FORNARA,
di sabato 17 settembre siamo al- bre, data che in pratica chiude VERONICA GAVA, STEFANIA PETRUCCIOLI, MARCO POMPIGNOLI
le sedicesima edizione), rappre- la lunga estate car free a due ruo- STEFANO SIMONTACCHI, MARCO TRONCHETTI PROVERA
sentano la cornice del Sellaron- te, prevede un secondo appun- DIRETTORE GENERALE LA GAZZETTA DELLO SPORT / FRANCESCO CARIONE
da Bike Day, la giornata in cui tamento: la chiusura alle auto
queste ascese vengono chiuse del Passo San Marco (1.992 m) HANNO COLLABORATO / Silvia Audisio, Alessandra Bocci,
alle auto – dalle 8.30 alle 3 del tra Val Brembana e Valtellina. Andrea Brambilla, Andrea Cremonesi, Andrea Elefante, Luigi Garlando,
pomeriggio – per consentire agli In questo caso il traffico moto- Gene Gnocchi, Maurizio Nicita, Luigi Perna, Francesco Pietrella,
appassionati delle due ruote di rizzato sarà vietato dalle 8 alle Andrea Schianchi, Giorgio Specchia, Diego Tamone, Irene Traina,
percorrerle interamente (il giro 11.30 da Albaredo (la salita è
Sebastiano Vernazza, Furio Zara
è lungo 53 km), e quindi di go- lunga 16 km) e da Piazza-
derne a pieno lo spettacolo, sen- torre (20 km).
PER LE IMMAGINI / Alamy, Studio Buzzi, Centro Documentazione Rcs,
Getty Images, Ipa Agency, Italy Photo Press, LaPresse, Olycom.
Ascot, 1956: Ribot trionfa alle King George davanti agli occhi estasiati tornò ad essere quel cavallo
della Regina Elisabetta. E Luigi Gianoli, poeta dei cavalli (e non solo), dall’anteriore aereo e gioioso e
ci restituisce l’atmosfera di quel meraviglioso pomeriggio con una cro- dal posteriore possente che noi
naca tanto appassionata quanto rigorosa. Allo stile elegante della prosa, ben conosciamo il nostro cam-
Gianoli unisce una conoscenza assoluta dell’argomento e così il lettore, pione si trova sul traguardo
di colpo, esce dalla prima pagina della Gazzetta e si trova immerso tra con cinque lunghezze facilmen-
i centomila spettatori di Ascot e palpita per l’immenso Ribot. te accumulate.
Con questa impresa Ribot ha
Q
uando Ribot, a quat- pariva sempre freddo e indeci- quindi concluso la sua magni-
trocento metri dal tra- frabile, mentre Camici era sem- fica carriera di cavallo imbat-
guardo, si è deciso ad pre composto e vigilava. tuto. C’è solo da rammaricarsi
allungare il suo galoppo fino Ma a mano a mano che la sali- che gli inglesi non lo abbiano
allora incerto, quasi rattrappi- ta si faceva più sensibile e che potuto veder volare sul terreno
to, come se il cavallo non si fi- quindi il fondo della pista mi- buono, come abbiamo visto noi
dasse del terreno vischioso, il gliorava, ecco Ribot risvegliar- altre volte. E c’è da anche rim-
nostro cuore si è allargato. Le si a poco a poco, e quindi, all’im- piangere che neppure noi rive-
King George VI erano ormai p r ov v i s o , s t e n de r s i c o n dremo più in pista tanto L’AUTORE
sue. Ma fino a quel momento ritrovata fiducia. Non appena campione.
non tanto per le incertezze del- Luigi Gianoli
la riuscita, quanto per le re-
sponsabilità dell’impresa, tut-
ti gli italiani presenti avevano La Gazzetta dello Sport del 22 luglio 1956 CONSIDERATO
veramente sofferto.
(...) Si giungeva così al punto UN POETA
più delicato del percorso, quel- DELLO SPORT
la svolta piuttosto acuta che
immette nel rettilineo finale, Luigi Gianoli (1918-
rettilineo di seicento metri dei 1998) è stato un poeta
quali gli ultimi quattrocento dello sport: ha interpretato
in salita molto sensibile. l’attività agonistica con
Ribot curvava bene e si presen- quello spirito lirico che
tava sul rettilineo quasi ai fian- dovrebbe essere la stella
chi di Roistar che aveva sensi- polare di ogni spettatore.
bilmente allargato. Ribot, Assunto alla Gazzetta
contrariamente alla nostra at- da Bruno Roghi
tesa, non si staccava dall’avver- nell’immediato Dopoguerra,
sario. Si verificava invece il si occupò principalmente
colpo di scena che seminava di ippica, con frequenti
ansia e speranza nelle tribune: incursioni nel ciclismo,
il cavallo della regina, infilato- nel tennis, nell’atletica
si tra lo steccato e Roistar, pren- e persino nel calcio.
deva la meglio con bello slancio.
IL SIGnORE DELlE BIRrE
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Non vendibile separatamente da La Gazzetta dello Sport.
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