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CROTONE. Itinerario a cura del Gruppo FAI Crotone

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Luogo di partenza= Tappa 1- angolo PIAZZA DUOMO-VIA PITA:GORA


Va Pitagora, intitolata al celebre filosofo di Samo che giunse a Crotone verso il 530 a.C. e vi fondò la rinomata scuola filosofica-
altri pitagorici celebrati in centro storico sono Filolao e Democede -, fiancheggia il l~to lungo meridionale del Duomo e prosegue
v·3rSt) Est fino ad incro•::iare Via Media Sezione Cavaliere. Lungo il tracciato, nella chiave del portale di un edificio residenziale,
era murata la testa in marmo di un principe della casa giulio-claudia: l'unico esempio noto di scultura di epoca romana superstite
nel r.entro storico.

Tappa 2 -VIA MILONE


Via Milone è la strada che, aperta alle spalle del Duomo su Via Media Sezione Cavaliere (all'altezza della c.d. Ferriata),
ragg iunge Piazza Castello procedendo in linea retta verso Est e s11perando mediante gradoni il dislivello pari a circa 15 metri
esistente fra quella e Piazza Albani. È intitolata al più grande fra gli atleti di Kroton arcaica vinci.0ri ad Olimpia, a Delfi ed in altre
competizioni panelleniche: l'aristocratico Milone, celebre lottatore di cui tutta l'Antichità ammirò la forza prodigiosa. Genero di
Pitagora e forse vicino atla sua scuola filosofica , egli fu sacerdot~ della dea Era e, vestito delle insegne di Eracle, guidò alla
vittoria l'esercito krotoniate cl'• e conquistò e rase al ~uolo la rivale s :bari nel 51 O a.C.

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Tappa 3 -VICO MENELAO
Vico Menelao incrocia Via Milone nel tratto finale, ormai in vista di Piazza Castello, e la raggiunge a sua volta puntando prima
verso Nord e poi verso Est, con un tracciato ad elle che, assottigliandosi progressivamente, sbuca all'estremità settentrionale del
largo, quasi davanti alla facciata del Palazzo Barracco. Se Via Milone. celebra il più famoso atleta krotoniate e, seguendo lo
stesso filone tematico, altre strade sono dedicate alle diverse eccellenze della città magnogreca (Pitagora, Filolao, Democede,
Zeusi) , o più di rado a personaggi importanti per la sua storia (Cilone, Pirro), Vico Menelao appartiene invece alla serie limitata
che richiama figure mitologiche e storiche care a tutto il mondo eUenico (Demostene, Menandro, Timeo) .

Tappa 4 - VIA DUCARNE


Via Ducame, la strada che dall'angolo N-0 di Piazza Castello scende in direzione del mare parallela a Discesa Fosso,
costeggiando i palazzi storici Barracco, Sculco (già Montalcini) e Lucifero c.d. di sotto, è intitolata a quel Giuseppe Ducame,
siciliano originario di Licata (AG , che nella breve stagione repubblicana del 1.799 fu messo a capo della milizia municipale e
perciò giustiziato, il 3 aprile di quell'anno, all'atto della restaurazione della monarchia, insieme a tre dei sei magistrati cittadini. La
toponomastica post-unitaria, ovviamente antiborbonica, li ha visti come precursori degli eroi risorgimentali e ha dedicato loro tre
strade principali e una piazza site nel cuore del borgo, riservandone altre ai protagonisti dell'unificazione del Paese (F.lli
Bandiera, Garibaldi, Cavour).

Tappa 5- VICO CHIUSO MONTALCINI


Lungo Via Ducame, il tracciato proposto lambisce il cortile interno dell'edificio residenziale privato noto come Casa Oliverio o
Oliverio-Susanna o Oliverio-Pristerà. Questo immobile storico, retrostante il più celebre Palazzo Barracco, appare molto alterato
nelle sue linee architettoniche originali da discutibili interventi contemporanei ma è tuttora impreziosito da un magnifico portale in
calcare color crema risalente al 1526. L'epigrafe latina comprensiva della data e gli stemmi annessi rinviano all'iniziativa di un

ignoto esponente della famiglia aristocratica dei Susanna, documenUfte a Crotone dalla seconda metà del Quattrocento e a lungo
annoverata tra le più ragguardevoli. Il manufatto, che per morfologrà e scelte dèèorative.jion ha uguali in Calabria e nell'Italia
peninsulare in genere, versa in condizioni di avanzato degrado che rendonO" urgente una sensibilizzazione a fini di tutela e
conservazione sia dei proprietari dello stabile sia della cittadinanza in genere, troppo spesso ignara della sua esistenza.

Tappa 6 - VIA ANTONELLO DORIA


Abbreviata A. Doria, così che molti la credono intitolata ad ~ndrea ~ il celebre ammiraglio genovese del Cinquecento, la breve
stradina che, in parrocchia del SS. Salvatoàf,. tra Via Ducaroe e Arco Varano, intende invece celebrare quell'Antonio Raffaello
(altrimenti detto Antonello) Doria che, nativo di Crotone ma trasferitosi giovanissimo a Napoli per intraprendere la carriera
militare, fu nominato ministro della Marina nella Repubbli" napoletana del 1799 e, come tale, finì impiccato in Piazza Mercato
con gli altri rivoluzionari alla caduta della città nelle mani dei sanfedisti.

Tappa 7 -VICO DELLA PACE


Orientato pressappoco N-S, il breve corridoio in questione, :tito in parrocchia del SS. Salvatore, corre tra Via Milone e Via Zeusi,
da Nord a Sud, attraversando un isolato dal profilo altrimenti quasi triangolare. Come Via Concordia, offre anch'esso uno dei rari
esempi di intitolazione che rinvia ad un concetto astratto, che si suppone largamente condiviso.

Tappa 8 - VIA NOLA MOLISE


Parallela a Via Pitagora (lato Sud), Via Giovan Battista di Nola Molise, che collega Piazza Albani al tratto più settentrionale di Via
Pizzicagnoli, è uno stretto rettilineo poco illuminato, perché lo fiancheggiano alti edifici con fronti pressoché i ninterrotte~ La strada,
in parrocchia di S. Margherita (oggi soppressa), è dediC3ta al massimo studioso locale di antiquaria, l'autore della Cronica
dell'Antichissima e Nobilissima Città di Crotone e della Magna Grecia, che, stampata a Napoli nel 1649, avrebbe attinto ad un
testp in latino.(perduto).del .secolo .precedente .. lnsieme ~ Giano Pelusio, .poeta dei.Cinquecento, Nola Molise è-il so!o Crotonese
illustre intestatario di una strada che non sia vissuto nell'antichità greca o nel XIX secolo.

Tappa 9 - VIA PIZZICAGNOLI


Via Pizzicagnoli è la strada lunga e stretta che, già in parrocchia di S. Margherita, collega Piazza Duomo a Piazza Bartolo
Villaroja attraversando da Nord a Sud il quartiere che nei secoli XVI-XVIII fu abitato dai soldati spagnoli. La denominazione
corrente, sostitutiva della più antica Via dei calzo/ari, allude al fatto che lungo il tracciato si aprivano numerose botteghe
destinate, nel XIX secolo, in prevalenza allo smercio di insaccati e formaggi. Si tratta di uno dei rari casi in cui la toponomastica
ufficiale ha recepito la tradizione orale generata dalla destinazione del luogo (come nel caso del quartiere Pescheria) o dalle sue
caratteristiche fisiche (come per Via Cutetto).

Tappa 10- PIAZZA VILLAROJA (o "LORDA") _


La piazza intitolata a Bartolo Villaroja , il più alto in grado dei magistrati civici dela repubblica del 1799, si trova nel settore sud-
occidentale del centro storico, in pd l'occhia di S. Veneranda (oggi soppressa), accanto al complesso monastico di S. Chiara (Xlii
sec.) e a pochi metri dalle mura superstiti del castrum costruito in età giustinianea (VI sec.). La piazza risale alla metà
dell'Ottocento, quando l'edificio rinascimentale della parrocchiale di S. Giorgio, d'impianto paleocristiano, sconsacrato già a fine
Cinquecento, fu demolito e sostituito dall'ampio slargo rettangolare, rivestito con ciottoli. Sostituisce, ampliandola, la piazza che i
documenti del Sei, Sette e Cttocento chiamano "lorda", cioè sporca, per la presenza delle botteghe per la vendita di formaggi e
salumi.

Hanno inoltre collaborato:


Uceo Classico "Pitagora '~ i soci delle Associazioni Culturali "Gattini di vita/ba " e "Sette Soli"

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