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Storia di Rho

L’area di Rho è abitata fin dai tempi più antichi e ciò è dimostrato dal
fatto che durante la costruzione di edifici o strade sono venuti alla luce
numerosi reperti archeologici di età romana. Anche ora la rete stradale
del centro storico è riconducibile all’organizzazione del territorio in epoca
romana: le principali strade in direzione Nord-Sud ed Est-Ovest, sono
corrispondenti al cardo (Via Madonna con Corso Garibaldi) e al
decumano (Via Matteotti con Porta Ronca), si incrociano nell’attuale
piazza San Vittore.

Nel 1004 l’imperatore Enrico II diede a Rho il titolo di Borgo. Rho


partecipò alla vita politica della città di Milano durante il declino del
regime comunale e il progressivo affermarsi delle signorie che fu
caratterizzato dalle lotte tra le famiglie rivali dei Torriani e dei Visconti.
Rho ne fu coinvolta in diverse occasioni.

Dopo la caduta degli Sforza, Rho fu saccheggiata e distrutta dai


Lanzichenecchi di Matteo Schinner. Seguì la dominazione spagnola e la
peste del 1570. Durante la carica di Carlo Borromeo ci fu una ripresa
connessa anche al miracolo dell’immacolata che determinò la
fondazione del Santuario della Madonna Addolorata, nel 1584.

Il declino economico dello Stato Milanese, sotto la dominazione


spagnola, fu aggravato dalla peste del 1630, alla quale fu costruita la
colonna situata nell’attuale piazza San Vittore, chiamata “croce della
peste”. In questo periodo la nobiltà milanese tornò agli investimenti
terrieri; conseguenza di questa tendenza fu l’edificazione nei secoli XVII
e XVIII di numerose ville e complessi rurali.

Fino agli inizi del Novecento la maggior parte della popolazione era
legata alla coltivazione della terra. In seguito l’economia agricola lascia il
posto a quella industriale.

Nel 1929 nacque l'Ospedale di Rho, monumento ai caduti per la patria.

Anche lo stemma racchiude la storia della città, infatti la ruota con i 5


raggi già nel medioevo era il simbolo della famiglia dei de Raude,
vassalli dei Duchi di Sassonia e di Baviera. I cinque raggi simboleggiano
i cinque imperatori: Enrico I, Ottone I, II, III ed Enrico II. Anche
foneticamente, il vocabolo rota/ruota ricorda la parola Rho.
Da Rho si raggiunge facilmente ed in poco tempo Il distretto dei Laghi
Maggiore, Como, Orta, Lugano, Varese, Lecco, Iseo, oltre ai minori
Alserio, Merone e Pusiano.

Rho è anche sede della più importante Fiera espositiva d’Europa, i cui
padiglioni sono solamente ad una fermata di treno dal centro di Rho.

A Rho potrete farvi suggestionare passeggiando nei vicoli dell’antico


borgo, ammirare i dipinti murali di artisti prestigiosi nel centro storico, le
dimore seicentesche Villa Banfi Visconti, Villa Burba, Villa Sheibler,
Casa Magnaghi, Casa De Vecchi, Palazzo De Andrea, la Torre
Viscontea e altro ancora.

Piazza Visconti e palazzo Podestarile

Piazza Visconti, creata nel 1932 a seguito della edificazione del Palazzo
Podestarile, prende il nome dai Visconti di Milano che edificarono il
palazzo seicentesco che si affaccia sulla traiettoria della Via E. De
Amicis, via di collegamento diretto e privilegiato con il Santuario della
Vergine Addolorata.

Palazzo Podestarile, sede del Comune di Rho, venne costruito nel 1930,
a seguito dell’accorpamento dei comuni di Mazzo Milanese, Terrazzano
e Lucernate con il Comune di Rho, stabilita dal Re Vittorio Emanuele
decretato nel 1928, e venne edificato in soli 18 mesi.
L’edificio, è riccamente decorato e custodisce al suo interno importanti
opere d’arte tra cui affreschi del Fiamminghino, provenienti da una
chiesa demolita di Milano e donati in occasione dell’edificazione del
Palazzo.
La bella fontana in marmo di candoglia che adorna la piazza fu donata
alla città dal Podestà Eraldo Bonecchi insieme al Palazzo Podestarile.

Storia del Nome


Risale all’anno 846 il più antico documento giunto fino a noi, in cui
compare la dicitura “vico Raudo”. Vico significa gruppo di case in aperta
campagna; e Raudo derivante, probabilmente, dalla forma latina
Rhaudum, di incerto significato, forse con riferimento ad un rozzo
castello ivi esistente. Dopo il XVI secolo,

abbandonando la forma latina per quella volgare, si alternano le forme


Rhodo, Rode, Ro, Rò, Rho; dal 1932 si scelse la forma con l’h divenuta
ufficiale, anche per distinguerla dal nome di un altro comune italiano
omonimo in provincia di Ferrara.

Piazza Jannacci

Questo ottobre la nuova piazza davanti al teatro Roberto De SIlva è


stata inaugurata in memoria di Enzo Jannacci, diventando la prima
piazza a essere nominata a suo nome.
Enzo jannacci era un cantautore che ha fatto la storia della musica
italiana tra gli anni 60’ e 90’, nel corso della sua carriera è stato anche
un grande comico e personaggio televisivo, principalmente il genere
delle sue canzoni era musica d’autore e rock, una delle sua canzoni più
famose è ‘’vengo anch'io no tu no’’.
Purtroppo Jannacci è venuto a mancare nel 2013.
La piazza è stata inaugurata dal figlio di Jannacci, Paolo, che proprio
come il padre anche lui è un musicista, e per festeggiare l’inaugurazione
ha fatto un breve concerto con molte canzoni di suo padre, come spesso
fa.
La piazza si trova alla spalle del nuovo teatro intitolato a Roberto De
Silva, un imprenditore italiano, il teatro è stato finito di costruire da
qualche mese e recentemente è stato aperto al pubblico, il teatro con
una sola sala conta più di 700 posti, e al suo interno si possono
assistere non solo a spettacoli ma anche a concerti, congressi e mostre.

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