<
LA ZECCA DI MILANO
NEL SECOLO XV
DOCUMENTI
NOTE
PBK
DAMIANO MUONI
ASTI, 1865
TIPOGRAFIA RASPI E COMPAGNIA.
<f
^ t.' X^- e
'
<*"
<
LA ZECCA
DI
MILANO
NEL SECOLO XV
DOCUMENTI
PER
DAMIANO MUORI
NOTE
PROPRIET LETTERARIA
Edizione di
soli
200 esemplari.
Maggior a-Vergano
- Fase.
moderna
IV. )
32
33z
Archivi
d' Italia.
Ho
-vidi
scaturire nomi,
ragguagli,
procedimenti
fatti
poco
Accogli
pi
lieti
di essere tuo
Deditissimo Amico
Damiano Muoni.
il
La zecca milanese risale agli ultimi tempi della dominaLe monete che, giusta il Verri, furono bat-
zione romana.
montava
lente
in
in
cui
Va-
cui
Arcadio
Tesergo
le lettere
M. D. P.
il
nome
S.,
voglionsi
pecunia signata;
sono
di solidi aurei,
che
D.,.
ma
semplicemente
contras-
MEDIOLANVM.
di
dosio
il
al-
interpretare
come
l'
1'
una
di co-
imperatore Teo-
Ambrogio
e ai suoi successori
il
diritto
di battere e di
mu-
tare moneta.
Se non vogliamo renderci mallevadori del racconto del Fiamma, non v'ha dubbio per che l'antico privilegio venisse
confermato
prima dai re Longobardi
per la testimonianza che ne rendono due preziosi nummoli, ambi coniati
,
monarchi
Magno,
il
da
quale,
scuno
di questi
danari.
di
parti
eguali,
in altre dodici
chiamate soldi,
porzioni
simili,
cia-
denominate
8
Parecchie monete
di
CHRISTIANA RELIGIO,
Lodovico
e alcune di
il
Pio un
il
cui
Lotario, re
genitore,
d' Italia,
Ugo
di
associato, verso
Provenza
il
(1),
zecca dei vescovi di Milano, i quali continuarono a valersene, finch il primo Federico di Svevia, distrutta la citt
nel 1162, batt moneta nella torre di un villaggio poco discosto, che ritiensi fosse
Noceto
(2).
27 giugno
nome
mo
imperatori
re
che
tennero nominalmente
Dopo
(2)
giro
l'eccidio di
Ugo
mezzo
XVI
di
Milano, scrive
monogramma
nel
(1)
e colla leggenda in
il
nostri
ad un
Siamo di
affidata
dal principe
ci assicurati da Ottone Morena, il quale, sotto l'anno 1163, afferma che nel borgo di Noceto o Noceta ( detto oggi anche Noseto), luogo presso
il monistero di Chiaravalle a circa tre miglia da Milano distante, dove dopo
stri.
nome
di
stradone della Moscova che dai Pubblici Giardini conduce alla piazza d'Armi
ed al Castello.
tato
il
e dall'altro
nome
il
l'
immagine
tra,
nome
intorno della
citt,
di
di S.
in uso.
comunque
la lira milanese,
Del resto
il
Mulazzani, a cagione
chiamasse,
non
dell' originario
suo
si
si
coniarono
non
si
giunge
all'
epoca Sfor-
nomando
di titolo,
naro
dopo
il
da-
effettivo
volgere
molti
di
re
dei
pre-
nome
col
di
puro argento
Ambro-
gio seduto da una parte, e con quella de' SS. Gervaso e Protaso
La
d'
zecca milanese
intaglio.
si
due
re
di
(1536-1540);
(3)
Veggasi
il
tempo.
H97,
1540-1707
scadde durante
),
per risorgere
dell'anno
ma
la
Lodovico
10
poi dal 1771 al 1780 sotto
e giungere all'apogeo sotto
la
l'
(4),.
si
nese
il
Bellati,
il
Robbia,
il
Giulini,
il
il
Carli,
il
Bellini,
il
Ai soldi d'oro, ancora in corso all'epoca longobarda, furono pi tardi sostituiti i pondi e le lire o libbre d'oro, equivalenti al pondo, le onde d'oro, che ne erano la duodecima
parte, i mancosi d'oro, moneta di tributo coniata in Costantinopoli,
ma
d'
soldi e
si fa
pure
terzoli (1158),
(5),
che di
ne con-
tre parti
marabuttini (1190),
quartiroli
(1220), gli
sei
(4)
once
ambrosini (1290),
di
cui
di argento.
siglio di
gnatamente
il
supremo Con-
Carli -Rubli,
ma
se-
consiglieri,
Verri, a tirare
del
il
Governo
di parecchi autori
rna lo Zanetti
la
moneta
nelle
giaccli
non
si
una moneta
che valesse la
dell'
imperiale
lira
sue
de' terzuoli
nelle
ma piut-
terza
parte
ma
)
II
Si batterono successivamente fiorini d'oro, del
32
tini,
),
(6),
cosi chiamate
di cui tre
insegna della
dall'
davano
il
64
valore
due
terzuoli, ossia di
du-
due da-
di
fiorini
d'
oro,
soldi imperiali,
periali,
valore di
soldi imperiali,
di
soldi di
valore di 6 soldi imperiali, doppie di Spagna in oro del valore di 16 soldi imperiali e ongari parimenti in oro del va-
lore di
si
o grossi,
sentante la figura e
TI
),
il
nome
PROVIDEN-
e spezzati
rispettivi ecc.
il 1725 si ommise per lunga pezza di coniar oro.
Secondo i calcoli del Mulazzani, riassunti dal Cant, il
governo Spagnuolo impresse dal 1556 al 1711 marchi
Varcato
il
al
la cospicua
era
25p27
la lira del
di
grano
87 centesimi
grani
34:80
peso metrico
al titolo di
di
danari
4,
nove decimi
grani 3, cent. 30
e corrispondente a
3, cent.
di
(6) Piccioni,
pegiones
o tortote
si
1823,
tolta
da
un
12
esci dalla officina
(fr.
monetaria
Milano per
di
lire
166,024,495
144,441,311).
La zecca
pregio, che
Federico
non solo
fu in ogni
i
soldi ed
danari battuti
ai
dai Mandelli di
quattrini
contraffatti
di Castiglione, dai
di
di
Fieschi
Frinco ecc.
nacque
gran
tempi di
da molti
ma
municipii,
Milano
di
essere
rifuse,
il
a Milano nel 1803 nello stesso locale della zecca per cura
del
Con
22 gennaio 1817
medesime
astrazione
da quanto
rilevasi
disseminato
dell' Argelati,
nelle
del
Lelewel e
di
fino al 1724.
Gridario
relativo
alla fabbricazione
N. 140 gride)
Lautii Michaelis
I.
C. Fisci Patroni,
Al-
13
legationes juris et facti super prcetenso
sco contro,
III.
argumento pr Fi-
Consilia de monetis
d'
oro largo
Menochio
Giacomo,
De
esse
monetis
Rovida Alessandro, Informatane del Fisco sopra la maZerbi, Discorso interia delle monete, 12 novembre 1596
Ferrario Bartorno al banco di S. Ambrogio, Milano 1599
tolomeo, Tariffa del valore delle monete d'oro e d'argento
dall'anno 1359 a tutto Vanno 1673, nel quale si -vede fedelmente descritto T aumento che hanno fatto delle monete di
Ditempo in tempo, Milano, G. B. Ferrario, in-12, 1673
mostrazione che lo scudo d'oro ne' tempi passati sia sempre
stato il medesimo che la mezza dobla d'oro, Milano, 20 a-
prile 1675.
De
Giovanni,
Sitone de Scotia
antiquis
et
memorie
agosto, 1737.
773
dal
fig.
Giulini Giorgio,
della citt e
al
fig.
e vita
Fr. Colombo,
Beccaria Cesare, Del disordine dei rimeStato di Milano nel 1762, Milano,
monete
Caro Pietro Antonio, Risposta ad un amico
1853-1857
dii delle
Milano, 13
Memorie
due,
).
nello
1762, in-8
sopra
il
le
monete
nello Stato di
Milano,
Del disordine e
Milano P. P. 1. C.
libro intitolato:
dello Stato di
de'
(7),
rimedi
delle
monete
monete
nello Stato
di Milano,
Lucca,
cogl....
1762,
E una
difesa
in-8
fatta
con
14
Museum Nummarium
ad Rhenum,
Viscontianum, Traiecti
Ristampata pi volte
colle continuazioni
De Magri
e del Lissoni
sulle
(Estratto
fig.
di
esatto
alla
della
lira
alla
in-12.
in-4
in-8
d'Italia,
Rosmini Carlo,
Dell'istoria di Milano,
La
libri
XVIII,
spiegazione
delle
Giovanni Labus
Milano, 1819
Litta
In corso di
Veggansi
le famiglie
ducali
fig.
Sforza
Medaglie
al 1778, Milano,
1843
in-8 (Sta
anche nel
XV
Lo
in Milano dal
Diario ed Atti
1554
monetazione della
al 1771, Milano,
dell' Accademia
1848
Spagna coniata
(
Fisio-Medico-Statistica di Mi-
15
Accademico 1848) -- Muoni Damiano, Cold autografi di Famiglie Sovrane ecc. Famiglia Sforza,
Anno
inno,
lezione
III
(Ad
eccezione
Francesco
modo
alle
monete
anche nella Rivista Numismatica antica e moderna pubblicata da Agostino Olivieri, e continuata da E. MaggioraBrambilla Camillo Moneta di ArVergano, Asti, 1864.)
doino re
La Revue Numismdtique
dal 1836, Blois-Paris,
nesi, vale
1865
si
in corso
di
I,
Sta pure
pubblicazione
ecc., ecc.
tomo
II,
di
alle
fino
monete mila-
I.
milanesi del Gabinetto Numismatico di Brera, della Biblioteca Ambrosiana, delle raccolte private Morbio, Verri, Ta-
verna e Trivulzio
novese e
sco
I,
di pi
ambi re
milanesi
di
Francia
ai
)
tempi
ecc.,
di
ecc.
Luigi XII
France-
16
DOCUMENTI
14
tergo
super facto
note
monete ducalis.
(8),
denari n,
fi
fabricata su soldi
(9)
Lxxmi
per
marchi
li
ad liga de denari
xx de argento
vi d'oro lo
vili,
nari
xx de argento
viii,
vi
li
fino
et
denari
denari
li
et
ir,
sono
et
tenendo onze n,
vi,
marcho
fino per
soldi 8, denari x,
vii,
pi
grani
ira,
marcho, ducati
de manifactura soldi
fi
numero
pesatine
dicto.
Se aduncha
et
li
le
uno octavo,
manifesto
et chiaro chel
pi.
neta, la quale
ha
la sua manifactura et
li
remedij,
soi
Lxxvm,
onze n
supponia-
denari
(8) Il soldo
mo
eroso di Francesco
di 0,368,
serva
il
davano
di
ma
di
10,965 d'argento.
equivale a viene.
17
denari xx, ducati n, et uno octavo; et siando trovato in solsoldi Lxxvm, demodo
n
per moneta, n per
Et perci ad nisuno
(10) se trovara che siano soldi Lxxx per ducato.
nari
1[11.
bolzonaglia
1454, 21
tergo
ottobre.
corniti,
eie.
Domino,
Sfortie
Vice-
Illustrissime et Excellentissime Princeps et Domine Domine Metuendissime etc. Ho recevute doe littere de S. V.
per lo facto di una corona falsa chi questi di proximi vi
manday, le quale littere contenon debia comandare ad Jacomo Tarpone et Francisco Carmelo che se debiano presentare da S. V. et capitare prima dal Magnifico Johanne Symoneta Sacretario di S. V. (11), per la esecutione de le quale
siando dicti Francisco Carmelo et Jacobo Tarpone substinuti
in Alexandria per certi suoj debiti, ho scrito al locotenente
di S. V. in Alexandria non li voglia relaxare di presone se
prima non danno ydonea cautione di presentare da S. V.
li
S.
le
spendono
in queste parte,
mando a
me
n' capitada
vostro payse.
Ex
Castellazio die
XXVII
tuto
pieno
il
octubris 1454.
Eiusdem Dominationis
Fidelissmus subditus et servitor
Johannes
Matheus
de
Ubertarijs
(10)
monete peste
vogliasi
riferire
ad un ammasso di
(11)
->
14
il
Moncino de Blassono
(12).
li
figlioli
mero de li altri monetarij, licet la Excelentissima a recollenda memoria del Sig." Duca Filippo vostro patre (13) et anche lo prefato Signore vostro consorte per sua gratia habya
confirmato tale privilegio imperiale tamen li altri monet;
tarij
Moncino
ditto
il
et
foli,
utili-
si,
che
asserendo
et
havendo il dicto Moncino, ad istantia de loro monettarij, fatto puramente concessione a bocha a misser Sipione
da Casa, dubita non fza apponto (sic) de lo dicto decreto.
Pertanto ad summa fiducia se ricomanda e supplica il dicto
Moncino a la prefata Ex. tia V. tra che la se degna mandare
tempo;
et
al dicto
misser Sipione
presenti et futuri et ad
ribile
dicti
li
il
numero de
li
et
cadimi,
altri
monetarij sotto
dicto
Moncino
ter-
et foli, et
monetarij et mantengano
presentate fra
il
termine, ne
dicto
li
et confirmatione
alcuna
altra
cossa
in
contrario.
1467, 4 marzo.
111.
(12)
Signore.
Io
Ill.
ma
Signoria
8 marzo 1466,
ella
lo Stato pel
figlio
Ga-
leazzo Maria, assente nel Delfinato in Francia, ove era ito a guerreggiare
duca
di casa Visconti e
padre a Bianca
Maria.
(14) Tale relazione diretta a
19
altro d,
gli piace,
summa
chare qualche
me
stra (15),
le quali far
cord
et gli f
de
dicti
dicti ferri
la
fabri-
vo-
festa
gli
a tempo,
prestissimo et
V. S. che
de
il
non
tro
de ducati anzi
quando
fo
lo
ri-
si
possa havere
manda senza
di-
mora
dicti
cimiero da per
che lettere
da
XX
l'altro tra
intendere
il
se,
gli
li
p mettere pi
XX da l'uno lato e XX
non abreviate. Et volendo V. S.
abreviate
et
et poi
(16),
et
da
suo,
mutare
l'altro
p fare
o
dimi-
exceda
(lo)
lo
numero de
il
le lettere.
Per
Giapano alluda
lo
alla festa
annuale habiamo
commemorativa
della
ai
20 di marzo, dodici giorni dopo la morte del compianto suo genitore. Non
per fuori del caso ch'egli accenni invece alla solenne cerimonia ch'ebbe
pel matrimonio del
il 6 luglio di quello stesso anno 1467 a Genova
duca con Bona di Savoia, nella quale occasione venne stampata la bellissima
medaglia diversa da quella che qui si accenna; recando essa da un lato l'effigie di Galeazzo Maria colla leggenda: GALEAZ. M. SF. VICECOM. DVX
MLI. V, e dall'altra due figure, una di maschio e l'altra di femmina, amQVOS DEVS CONIVNXIT
bedue coronate che si riguardano col motto
luogo
da ci che
antica di
nella prege-
vole sua memoria, Del valore dell'antica Lira Milanese, cominciando dal secolo
XIV, ragguagliato a
20
......
a Janua et Savona
etc.
alpe et cosi
1'
(IT)
tergo
Domino
Domino,
suo singularissimo,
Duci Mediolani
Vicccomiti,
Sfortie
etc.
ne comraandi circa
to vostra Excellentia
li
de V.
S.,
I.
veduto
tutti
sotto el
nome
et re-
li
clyta citta, et
stampi
facti
troviamo
monete
le
non
che
ma Signoria, a la quale
bisogna
gli
fare coniare de
il
XI
Firmai. Servi
commanda Vostra
ricommandiamo. Ex
Februarii 1469.
fide]."
11
in-
altro,
et
continue se
fare
E.
D.
I.
Comissarii generales
del nostro
la effigia
Prima
1"
Medalia con la
(18),
effigia del
Madona
videlicet:
nostro
Signore
111.
pex. m.' 168, onze 5, den. 12, vale ducati 11302 1t16.
(17)
Le
argomento.
(18) Del
pi.
la notizia
positiva che ne fornisce sull'esecuzione, sul costo e sul peso in marchi, once
e danari di alcune preziose medaglie coniate nella
della storia
nummaria
di Milano.
noto come
un
epoca artistica
migliore
eccellente sistema di
rum huius
more
solet;
el
monetarum
mo-
quale escluse
officina
moneta-
Camera
commodo subdito-
nostra; deliberari pr
rum
il
quam miiorcm
fbricari fariant.
et
meliorem
possint,
volumus
viris idoneis et
possint
suf-
quantitatem
21
Item
1*
Medalia con
Item
1*
Medalia con
Item
1"
Medalia con
Item
1'
ili.
Signore pex.
111.
Signore pex.
9962.
ra.
10422
5tS.
Duchesa
1,
Medalia con
la effigia de la nostra
111.
Duchesa
pex. m." 153, onze 4, den. 12, vale ducati 10288 1{2.
1*
Itm
Medalia con
la effigia de la nostra
111.
Duchesa
pex. m." 155, onze 7, den. 12, vale ducati 10447 3[4.
stimma m.'
in
947,
7[16.
1471, 27 aprile.
1
le Intrate
fano
li
sul
valore
dei
(19)
il
se
Clerici,
li
non modis
n sono
facti alchuni
et pactis consuetis et
de
incanti
a volere intendere
che
li
Illustrissimi
minio de Milano;
ma
vernava per
Clerici tuti
s,
li
do-
lo
pagavano
datij,
li
come
se-
li
exempti per
li
Segnore
meser Bernab,
et
al tempo
meser Galeazo Vesconti,
tempo
(19)
Veniamo
a constatare da questo
documento non
ma
solo
quali
ivi
essere allora
il
paese.
ci
fossero
un
di
anno
intiero piano
fi-
me-
iel nostro
22
hanne.
vero che lo
Illiist.
"
de recollenda memoria,
quilli
Ma
et
cos la Illustrissima
generaliter
puoj
succeduto
Duca Francisco,
de recollenda memo-
Sua Excellentia
ria,
altri.
Se-
exempti
modo che
a comparare
li
Religiosi,
li
molti
altri
li
exempti
Clerici
al
pre-
quisti tuti
ma
r
Illustrissimo Seg. * mio,
et
per questo
hano
reportato et reportano bono et humano tractamento da Sua
Excellentia cha che se possa dire che li sia facta veruna
innovatione non solo per respecto de datij, ma non etiandio
de veruna altra graveza. Imo ove solevano essi Clerici hase conclude per chiara veritade, che
li
Clerici pi tosto
al
pre-
Quanto a
l'altra parte
il
venire a
specialitate
le
constare
Seg. M no-
Illustriss.
ha usato
et
et usa
humanitate
novi
30
de
far
clementia verso
suoy subditi.
Et prima ove per suoy precessori, incomminciando dal
prefatto Seg. re meser Bernab fino al successo de lo Ill. mo
li
"
Seg.
re
misso
li
suoy populi
1"
ha
re-
et annullato.
Et cos
lo
si
incanta,
et
sempre se
so-
annullato,
Ha
etiandio
Sua
Ex.*'*
remisso
le.
23
presente se pagano
solamente a computo
de
soldi
xv per
Et finalmente a discorrere
non
dubio
che
ac-
tuti
li
datij,
cresuti.
li
datij
molti altri datij sono remissi et annullati per l'Excell. tia del
prelibato Illustr. mo Seg." nostro. Et se forse se volesse dire
che la moderatione del oro a duy fiorini per ducato (20) sia
nova additione, quale alchuni il baptezeno per inquintamento
che non , a questo se responde che l notissimo che l'oro, al
tempo che lo prelibato Illustr. mo Segnore suo patre hebe lo
Dominio de Milano se spendeva a duy fiorini per ducato.
Et per consequente non se pu dire che havere limittati li
pagamenti de li datij, come se faceva al hora, sia cosa nova
1
n contra
(20)
1'
honesto.
fiorini.
24
Valuta del ducato de tempo in tempo.
Mccc'lxxxxvii libre
Mccc'lxxxxviii
xvj
sol.
lib.
sol.
xmj
sol.
Mcccc*
Mcccc'j
Mccccij
Mcccc'nj
Mccccinj
MccccV
lib.
Mcccc" vj
ij
lib.
Mcccc vij
Mccccvnj
sol.
ij
lib.
ij
sol.
vnj den. vi
Mcccc* viuj
Mccccx
lib.
Mcccc'xj
lib.
Mcccc'xii
Mcccc
xiijj
Mcccc'xinj
Mcccc'xv
fi
bb
lib.
Mcccc xx
Mccccxxj
vnj d. vi
jj
soLxlJ
xnj
d.
sol.
d.
sol. xij
lib.
Mcccc'xvj
Mcccc'xvij
Mcccc'xvnj
Mcccc'xvinj
Tk/r
sol.
ij
vnj d.
sol.
ij
ru
lib.
sol.
ii
Mcccc'xxij
Mccccxxnj
Mcccc'mj
Mccccxxv lib. ij sol. xj d.
Mccccxxvj lib. j sol. xij d.
Mccccxxvij lib. j sol. xv d.
Mccccxxvnj lib. rj sol. xvj d.
Mccccxxvnij
Mcccc*xxx
Mccccxxxj
Mcccc;xxxij
Mcccc xxxnj
Mccccxxxiuj
Mcccc'xxxv
lib.
sol.
xvuj
d.
nb
}j
J
sol
xvll]j
*"
25
Mccccxxxvj
nj
lib.
sol.
Mcccaxxxvrj
Mcccc xxxvnj
Mccccxxxvii]j
lib.
iij
sol.
nj
lib.
nj
sol.
iij
vj
d.
Mccccxl
Mccccxlj
Mcccc'xlij
McccCxlhj
Mccccxniij
Mcccc'xlv
Mcccc'xlvj
MCCCCXLVJJ
McCCCXLVnj
MCCCCXLV111J
Mccccl
Mcccclj
lib.
Mcccclij
nj
lib.
Mcccclv
Mcccclvj
sol.
lib.
sol.
nj
d.
e
xmj
d.
vnj
d.
sol.
Magistri intratarum
ordinariarum
'
nj
d.
vj
yh
lib.
sol.
ij
Mcccc'lij
MccccLii]j
lib.
nj
sol.
vmj
d.
MccccLvnj
lib.
nj
sol.
xvnj*
d.
Mcccc'lx
lib.
mj
sol.
lib.
MccccLxmj
Mcccc'lxv
Mcccclxvj
d.
sol. nj
d.
ij
d.
MccccLxvmj
Mcccclxx
<
lib.
inj
sol.
iij
lib.
inj
sol.
ij
d.
Mccclxvij
Mcccclxviij
Mcccc'lxxj
Mcccclxj
Mcccclxij
MccccLxnj
xmj
d.
Mcccclvij
Mcccc
d.
d.
26
de Oldoynis Iuris
utriusque doctor
Pinus de Vernacijs leguro
doctor
Dominus de Zandemarijs
Ziliolous
/
\
Magistri
ducalium
Intratarum extraordinariarum
referendarie
offitij
fidem
in
premissorum subscripsi.
1477.
Magno
rexino
mi
Iohanne Mo-
(21).
Ex. ml
Madona
V.
re
et
Ex.
tia
per la justitia
observatione de
et
memoria
del
quondam
Ill.
concessione
capitali,
li
et
per la
fatte
et
bona
m0 Sig. r
vostro consorte e patre et
ti#
non
non
gli
sia atteso
li
observato
et
sia atteso
et
Et che
alchuna
facta
cessione,
com
facti
adversa, et ultra
il
ad notum
ad sugestione de
et
debito de la
rasone
et
(21) I
siffatto
la parte
alchuno
senza
ymo
(sic),
memoriale
le
sempre
proprie ra-
pi chiara e fluente
la
dano
in
modo
l'
interpunzione e
la
mano
solecismi abboncorrettricc.
27
reclamando
loro
protestando
et
contra.
visando
Vostre
Ex.*'*
tuli,
ad loro
hanno protestato
Ne
che
de
obsta
Ill.
mi
Il
facta,
et protestano.
S.
ri
quello pare
dicto
sia
seu
vociferato
si
orefici.
contra
li
dute, nec
dirrecto
conce-
facto, fabricato
ne
et pratichato,
trovara
si
che
may
dal
dil
alli
operai
Ali quali
darlo
et
may non
desso marcho.
li
il
li
quali
consu-
argento
fa
fu facto
novitate
ne mentione
alchune
torto ne injuria a
persone alchune,
lissimi servidori de
V.
re
Ex.'
et
fide-
ie
28
Avisando anchora V. re
per la
che
S.
dubita
merchadanti
li
camino,
dessi
Magistri
che ce-
il
grandissimo
et
che
solito, et
li
Cecha, secondo
lo
et
li
Et se pure a V.
re
Ex.
tie
come
parisse,
il
per meglio consultare la oppinione che he qui contralajuaponta, pone fare comissione a
stitia se
li
doctori
dil
si
de jure V.
Ex.,
ne
suo
parte
essi
dano.
1477, 5 luglio.
(A tergo)
Ill.
mis
et
mi
et ex.
mi
suas D. V. ut
Principes.
diligenter
pendiderit
quam
libras
etc.
investigaremus:
car-
decem,
per
eum dum.
torqueretur
rei
summopere
m
ter
primam
ipsum
torturala, Antoniuin
loco
in
ha-
torture
bras et in prima
et in
Tantum enim
ipsas
decem
li-
quidem a Hieronymo Veneto nuper ob tale delictum combusto habuisse dixerat, sicuti idem Hieronymus in suis
confessionibus antea manifestaverat, et sane nobis videtur ab
ipso Hieronymo plures pecunias verisimiliter antea ipsum habere non potuisse, quandoquidem ipse Hieronymus tantum
XXVIII falsas huc detulisse confessus fuit; quarum decem tantum dicto Antonio, reliquas vite sue usibus impendit, quo fit ut
concordes in exprimenda summa diversis licet torturis inveniantur. Vestrarum itaque D. erit, quid superinde per nos
tortura, quas
agendum
bus
et
sit
viri-
I.
die v julij
1477.
super monetis
Boninus.
1477, 31 luglio.
mi
e Ex. mi Sig. n
In executione de
quanto
ne
stato
trovati insieme
pituli e ordini
die
li
anno
ricordi ad
1474 et
nuy man
li
Vedute etiandio
La relazione per
Ill.
mo
Signore,
le
quondam Consorte
et
let-
Pa-
istituitosi in
30
tre vostro,
gnate B. Calchus
manu
et sottoscripta
propria:
et
si-
la
commissione alias
mo
concesse ad
Magno per
da
Antonio
l'antedicto
111-"10
debiano revocare
ma
Castigliono
quondam
re
Exc.
et
che
le lettere
Antonio
non
se
stare firme.
se debia provedere che la mo-
demum
ap-
Iohanne
tie
se servi
peso corno la
el
fati
Compagni
modo non
per
se
dependente
commissione,
et,
provedano
se gli parer,
argento
del
nete.
et
se
havera ad fabricare
e la qualit
et
non
se far injuria ad
somma
mo-
delle
bene commune,
che
antedicti
altre
lutilitate
alchuno
se
riformare
il
ducato
di
Milano.
Italia
31
far lhonore de V.
re
\\.
mt
'
Sig.
rl
quali
ale
humilmente
ne
raccomandiamo.
Ceterum perche ne era referto che nel peso del marcho
de delivrare la moneta mancava un dinaro peso per marcho, troviamo per
li
quatro che
Ex
mo
quanto
di
qualche provisione.
ci
su-
La
piace.
gli
1477.
Iohannes
Antonius
Iuliolus
Melcius
Io.
Bornel. Grimaldus
Michael
Iohes Antonius de Latuada
Francischinus de Madijs.
[1480, 6. settembre
Bona
et
(26).
Ianue
die
et
et
ca-
lendarum mensis Februarij proxime decursi, maturo accedente Consilio nonnullorum ex viris senatorij ordinis res nostras salubriter
deorum
procuranti bus,
in nostro ducali
concessisse
dominio degentium
(26)
Universitati
litteras
Bona
Gian Galeazzo
febbraio del
Sforza., sullo
trebbe
dall'
esso
monete,
uno
il
si
revocano
figliuol
giorno
suo,
primo di
unitamente ad
divulgato
spendere e ricevere
Iohannes
et
alcune concessioni
Iu-
tenoris
altri della
egregio cav.
medesima specie
associarsi a
quello
gi
1865) e riferente
una compagnia
di
capitoli confermati di
32
Galeaz Maria Sfortia Vicecomites Duces Mediolani
Pa-
etc.
Bench
servitori
li
deliberino essere
et
obedienti
alli
certi
officiali
V.
decreti
monete
le
li
vostri
S.
siano
et ordini
loro; non-
volte sonno
vostri spesse
stratij
et
dampni se
vergogna
cride,
non possano
fir
inquietati pur
habiano
cosi
publico
probe
fin alla
summa
false,
tale
fir
dato
monete. Et se dali
officiali
delle Citade, et
terre dove
Se sarano
hain
puniti,
secondo la forma
deli
talibus.
officiale
litteras declarare
Ulterius,
se
di loro
et
volta in volta
non
specificata in scriptis da V.
nome
lo
volta.
del
Ebreo
Et altramente
33
sia licito vergargli et
gli
in
li
Ale
quale
plenitudine
testatis
derogare
opportuna
in
de
sue
forma
p
decla
presente
littere, nisi
de eis
fiat
expressa mentio
verbo
de
vexa-
et
Et tamen se fallerano, sarano puniti in modo haverano cagione de abstenerse, aliter remagnirano spesse volte
indebitamente oppressi et oltragiati et dilapidati: che non
credono essere de mente de V. S. ri *alle quale se recomantione:
calumnis
falsis
non levibus multipliciter affectus occasionibus, in supplicatone recitatis, Nobisque omnino displiceat, sitque penitus
contra dispositionem nostram, ut quisque
sive
hominum genus
stic'ie,
ipsorum petitioni
consentaneum
et quieti,
cum
erga
quod sit
sed
honestati
et
Christianus,
proindeque
id
iu-
Ebreorum
decernimus
et mandamus, quod si in futurum contingat quemquam Ebreorum ipsorum incusare aut deferre ex monetis tam aureis
quam
argenteis falsis,
levibus
possit,
huiusmodi imputatos,
vel delatos ad
dummodo
novitatem,
mole-
aut
tam auree, quam argentee habeant talem publicum cursum in civitate, seu terra
in qua expendite, seu mutuo date fuerint. Et pr monetis
stiam procedi,
falsis, tonsis,
tales pecunie
ducati non
possint
netas, et
si
ad quantitatem unius
tales
mo-
summam ducatorum
qua-
inquietari, nisi in
incidendo
tuor auri, vel monete, aderit aliqua suspitio, vel aliquis de3
34
fectus,
solum vocari,
et
habeant utrum
intelligere
sit
videre,
tum
et
et debeant. Si
stita fideiussione
de solvendo decuplum
civita-
habeant
et liberare
vel
innocen-
si
illius
summe
qua
de
imputabuntur, easu quo facto debito processi! et sumptis idoneis informationibus de tali crimine et imputatone per legitimas probationes convicti fuerint, in ipso decuplo punian-
Ubi vero pecunie summam, de qua predieorum aliquem imputari contingerit, ducatos quattuor sive in auro, sive in moneta excederet, eo casu
decernimus et declaramus, ut non nisi precedentibus et mitur et
non
ultra.
quem eorum,
contra predictos
aut
ali-
aut
exe-
probationibus, tunc pr
ducatos
imputationibus ipsis
quat-
formam decretorum,
et
ordinum nostrorum
super
inde
di-
nec
alicuius
eorum proxfacto raonetarum, nisi singula vice habeant spetialem ac specificaci commissionem nostrani in scriptis signatam per unum ex secretarijs nostris cum nomine Ebrey
in cuius
domum
ire
habuerint
singula
volentes
vice,
liter
prohibere,
domibus,
innocentes
nec
aliceat
et
non
banchis,
per iniuriam
et
calumpniam vexentur, sive sontes et criminosi debitam evadant ultionem. Et omnia non obstantibus aliquibus cridis,
ordinibus, vel spetialibus commissionibus, nec
cretis nostris, vel Statutis civitatum, vel
aliquibus de-
terrarum in contra-
et
futurum fiendas
pre-
35
sentibus litteris et concessionibus derogatum esse non intelligatur nisi, de his fiat spetialis et expressa mentio de verbo
ad verbum, In qaorum testiraonium presentes fieri iussimus
et registrari nostrique sigilli impressione muniri. Dat. Me-
MCCCCLXXX.
Cum
monetarum
ceptionem
et
ac
suprascriptis
et procla-
et
auri
re-
et
pertum
extitit,
monetas florenses
nobis visa
est,
veram
que
et prohibitas de-
animis
nostris
ipsos
noviter
Digna siquidem
(?)
falsis
suspicionem
putemus
merito
ra-
conces-
privandos
tum propter abusum gratie
tum etiam quod eos penitere haudquaquam debet si
sione suprascripta
nostre,
cum
Christianis
fidelibus, et
subditis
universitati
litteris
et
provixioni-
earum
dispositioni
specifice de verbo
Videntur etiam
atque prohibere
officium
ipsi
non
fuerit
intelligatur, nisi
ipsis haberetur, et
earum
expressus tenor
ne
offtiales
suum exercere
nostri
possint.
super
Idcirco
tuerij;
monetis in eos
statuentes
omnino
ef-
pretextu concessionis
fraudes
sibi
,.
36
memoratis
litteras predictas
cum omnibus
insertas
Ebreis
et singulis
concessas
earum
orationibus, dictionibus et
articulis,
superiusque
clausulis, punctis,
de
sillabis
verbo
ad
volumus, revocamus,
irritamus et annullamus,
omnino decernimus
esse
et
nunquam concessemus
eosdemque Ebreos subesse ordinibus nostris monetarum volumus eodem modo et forma quibus reliqui subditi nostri
declaramus
perinde
atque
eas
si
contrarium
in
non obstantibus
facientibus
cteris
quibuscumque
Referendarijs et re-
et
In
quorum
u
Dat. in arce nostra porte lovis die vi Sept. 1480.
Firmai.
cius
Ioannes
fu-
et
pena.
indignationis nostre
sub
observari
et
hanc mentem
faciant ab omnibus inviolabiliter
Scipio
= Ioan.
Paulus
etc.
Fa-
Francischinus.
14
tergo
Ricordi sopra
Ricordi de
la
rispecti per
li
marcho de
secundo
iario
son perche
el
quali, inteso el
li
Zecha di Milano
Marcho de
la
la
(21).
manchamentoZecha de Mil-
Comunit dessa
citta
de Mil-
Marcho
hano uno
sto
ne
in
utile al
cosa iusta
ai
la serie di questi
le
in tal
natione
economica progredita.
37
et
bontade che
luj
ha misso
suo argento in
lo
de-
li
Zecha,
alli
di loro
noticia, chel
Marcho iusto.
Et etiam chi domanda
lavo-
rasse sul
Zecha per
le monete
li
tri
dicti
ali
Maestri, et
concluseno
ali
presidenti
deliberarono
et
la
se fabricasseno al
communamente
se
compra
et se
vende,
et
non a quelo
de
la Zecha, del
et
confirmare
questi
privilegij,
Marcho de
la
Zecha.
(23) Mettando per mettendo
(29)
un lombardismo
del tempo.
(30) Altra
che
devesi
inten-
38
Apresso chi domanda ali sopradicti Maestri et Presidenti
quando havesseno hauto noticia del marcho de la Zecha; se
havesseno delivrato essa Zecha con quelli capituli, se crede
che rispondariano de no.
de
li
venditori.
Et quando labbate de
pexo
iusto,
li
fece
li
per molte
Aurifici
iustare
et
redure
formiter non
si
al
pari-
Et quando forse
li
dicti
conductori de la Zecha
lo dicto
marcho
li
allegas-
iustificato, ut
Et
suoi dinari.
se
dicto.
Et
AVVERTENZA.
saliti
(1) Tipi
delle principali
monete
Colombo, 1858.
della
lavoro:
conii
xv riproduciamo nelle
medaglie sforzesche (1).
medesima famiglia
Famiglia
se-
Sforza, Milano,
Francesco
Sforza
IL.
III.
Sec.
XV.
Sforza
IV.
VI.
Sec.
XV.