Esplora E-book
Categorie
Esplora Audiolibri
Categorie
Esplora Riviste
Categorie
Esplora Documenti
Categorie
Indice
Ferrara, la citt dell'urbanistica rinascimentale
Introduzione Ferrara, patrimonio dell'umanit Le origine e sviluppo della citt Ferrara e la ripercussione della famiglie degli Este Le mura Ripercussione urbanistica nella societ Bibliografia
che conserva la sua forma originale. Secondo la UNESCO, le residenze ducali nel Delta del Po illustrano l'influenza della cultura rinascimentale sul paesaggio naturale in modo eccezionale. Ferrara una citt rinascimentale che ha mantenuto il suo tessuto urbano praticamente intatto. Il centro storico rimasto quasi completamente circondato dalle mura che, a loro volta, hanno mantenuto intatto il loro aspetto originario nel corso dei secoli. Secondo me, questa conservazione della citt e del suo intorno ha ripercuoto sulla popolazione e il suo modo di interagire in questo marco. Tra le grandi citt italiane, Ferrara l'unica ad avere un piano originale che non deriva da un impianto romano. Non si sviluppano da una zona centrale ma piuttosto su un asse lineare, lungo le rive del fiume Po, con strade longitudinali e molte strade si incrociano intorno al quale stata organizzata la citt medievale. La caratteristica pi significativa della storia urbana di Ferrara si basa sul fatto che si sviluppato a partire dal secolo XIV e, per la prima volta in Europa, sulla base di piani regolatori che sono in uso al giorno d'oggi in tutte le citt moderne. Gli sviluppi in urbanistica ha avuto una profonda influenza sullo sviluppo del disegno urbano nel corso dei secoli successivi. Il ducato degli Este attir una costellazione di artisti, poeti e filosofi nel corso del Rinascimento. Tutto questo, all'epoca, benefici a la citt come centro culturale e di questa forma quindi considerato uno dei pi importanti del Rinascimento culturale italiano.
La citt e stata fondata nel secolo VI ma ufficialmente nel 754 quando il re Lombardo Astolfo, occupata la zona, utilizzo il nome di Ferrara in un documento scritto in cui si citava la localit come facente parte dell'Esarcato di Ravenna. Nel medioevo fu governata da una serie di conti di cui poco si sa. Nel secolo XII il vescovo Landolfo Sottrasse la citt al controllo degli arcivescovi di Ravenna e con ci favori di la nascita del comune, che si svilupp rapidamente e si arricchi grazie al controllo della navigazione lungo il fiume. Furono questi gli anni delle prime manifestazioni dell'autonomia della Citt. Allontanarsi dal porto fluviale sul Po, una grande piazza del mercato fu costruita a ridosso delle mura nord, che correvano allora pi o meno lungo l'asse attuale di corso Giovecca-viale Cavour, qui Cominciava in seguito a urbanizzare il proprio territorio grazie a la costruzione di numerosi monumenti come gli edifici del potere politico, sia comunale che principesco, e gli edifici del potere religioso, come la nuova cattedrale. In questa zona nel corso dei secoli si concentrata la vita della citt, che ancora oggi gravita attorno queste vie e a queste piazze. Dal porto fluviale sul Po, che fino al secolo XII scorreva a sud della citt, alla grande piazza del mercato si svilupp nei secoli del basso medioevo un reticolato di strade si servizio e di vie commerciali fiancheggiate da negozi, che in buona parte sopravvissuto fino ai nostri giorni. Quasi nella stessa zona, vicino la mercato, si insediarono fin da quegli anni gli ebrei, molti dei quali erano commercianti, artigiani e banchieri. Per questo il governo pontificio all'inizio del Seicento, quando decise istituire un ghetto a Ferrara, scelse di sbarrare con cinque portoni le attuali vie Mazzini, Vignataglita e Vittoria, dove gi abitava la maggior pare della comunit israelitica locale. Via Mazzini era la strada principale dell'antico ghetto, dove un tempo si concentravano i negozi degli ebrei e i vecchi edifici che hanno mantenuto la loro struttura originaria. Al suo imbocco verso la piazza della Cattedrale vi era uno dei cinque cancelli di chiusura del quartiere e in alto, tra i due archi, una lapide ricorda l'istituzione del ghetto. Nella attualit, rimane un gran numero di popolazione ebraica, questo grande centro di popolazione ebraica dovuta l'integrazione e insediamento di questa
6
comunit nei secoli passati. A finale del secolo XIII, il marchese Nicol II ordin la realizzazione della prima addizione che ingloba fra le mura una zona gi parzialmente costruita, ma ancora libera in molte sue parti, passibile di una pianificazione che ne condizioni il futuro sviluppo della citt. Nella zona nord-orientale del abitato, si inizi la costruzione di palazzi e chiese in un misto di architetture medievali e rinascimentali. Essiccatosi il ramo dell'antico Po che separava la citt dall'isola di Sant'Antonio, quest'ultima fu inglobata dentro le mura per volere del duca Borso, creando un nuovo quartiere che ruotava attorno all'asse della Via della Ghiara (oggi via XX Settembre e delle Ghiara).
quartieri costruiti dopo il 1492. Il lavoro di Rossetti stato il punto di partenza di urbanistica moderna e lasciare un segno profondo sul sua successiva evoluzione. Rossetti che inizi come ingegnere militare e architetto ducale la sua impresa pi titanica su la citt. Rossetti pianific i nuovi quartieri innestandoli su quelli medievali, sempre tenendo conto delle preesistenze, cominciando dalla nuova cinta muraria fino al reticolo delle strade, e disegnando anche alcuni edifici importanti sia civili che ecclesiastici. La rete stradale e le mura di cinta sono strettamente collegati con i palazzi, le chiese, i giardini. La sua evoluzione si conclusa dopo il secolo XVII sotto l'amministrazione pontificia, e la citt non ha subito le estensioni per i quasi tre secoli. Il piano della citt di raddoppiare la sua superficie, un ampliamento limitato a sud del castello. Questa estensione stata completata da un nuovo sistema e molto difensivo costituito da elementi appartenenti alle varie estensioni effettuate nel corso dei secoli diversi (bastioni, torri semicircolari, bastioni, barbacani, ecc.). Queste alterazioni completamente cambiato l'aspetto della citt con nuove strade sono state create su una griglia ed edifici in un nuovo stile sono stati costruiti.
Le mura
Le mura, costruite in diverse epoche storiche, le mura di Ferrara sono un vero e proprio riflesso della citt. Le fortificazioni meridionali sono costituite il larga parte dalla cortina eretta dal Duca Borso a protezione della seconda addizione. Il loro aspetto attuale per caratterizzato da tre ponenti baluardi costruiti per volere di Alfonso II fra il 1575 e il 1585. Il tratto delle mura sud.-orientali fu concepito da Alfonso I d'Este, tra il 1512 a il 1518. Vi si segnala un baluardo a punta di freccia dietro il quale una collinetta artificiale segnala il punto in cui si trovava un giardino ducale purtroppo scomparso. Le mura settentrionali furono elevate in gran parte tra il 1493 3 il 1505 nell'ambito della realizzazione dell'addizione Erculea, su progetto di Biagio Rossetti. Il terrapieno particolarmente largo, e ombreggiato da due file di alberi. Nella parte nord fuori della citt, incontriamo l'area verde del parco che congiurava Ferrara al Po.
Le Mura di Ferrara sono lunghe all'incirca 9 km e hanno mantenuto pressoch inalterate le loro condizioni giungendo ai giorni nostri come si presentavano in epoca medievale. Dotate di numerosi baluardi difensivi, specialmente nella parte sud, in tempi antichi erano interamente circondate da un fossato e ornate da importanti varchi di accesso .
verde circondato da case. Anche questa struttura della citt ripercuote nel modo di spostarsi. Le mura limita il transito degli macchine, e anche le macchine devono pagare una tassa per circolare nel interiore delle mura e le vie sono molto piccole. Da anni fa, si scelse per spostare per la citt con i biciclette, che sono il riflesso pi evidente delle societ Ferrarese. Tutti i cittadini di Ferrara hanno Bicicletta. Ferrara e la citt delle biciclette dell'Italia. la forma di andare per le vie piccole e un medio di trasporto per tutti gli et e anche economico, rapido e ecologico. Ci sono diverse linee di autobus, ma la gente preferisce muoversi in bicicletta, anche gli autobus non sono accessibili a tutti le strade. Le antiche piazze che servivano come centri di scambi commerciali e dove si trovarono tutti i negozi e ghetti, come piazze Ariostea, Trento Trieste e Travaglio, si trovano dove sono stati creati e ancora svolgere la stessa funzione. In queste piazze si sviluppano varie fiere commerciale come della natale, il mercato della domenica, fiere della ceramica Ferrarese e prodotti tipiche di Ferrara, tutto questo, da fa tempo di tradizioni antiche. Tutti queste datti dicono della societ Ferrarese che una societ attuale, che si hanno adattato a i tempi moderne ma sempre influenzata per la sua citt e per la sua struttura urbanistica.
10
Bibliografia
RIMONDI, R. (2011) Ferrara, la nuova guida. Cirelli e Zanirato editore. WWW.UNESCO.ORG Ferrara, voci di una citt. Rivista semestrale di cultura informazione e attualit. Anno 14, numero 26 - Giugno 2007. Ferrara, voci di una citt. Rivista semestrale di cultura informazione e attualit. Anno 14, numero 27 - Dicembre 2007. UGHI, L.(1803). Dizionario storico degli uomini illustri ferraresi. WWW.FERRARATERRAEACQUA.IT
11