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MANTOVA

Un sogno “umanista”"
Mantova, città
lombarda a
stretto
contatto con
la cultura
veneta, è
lambita da tre
bracci
d’acqua
artificiali
Osservando la
carta possiamo
notare lo stretto
contatto
geografico con
importanti
citta’ venete,
come Verona
Entrando in città si è subito accolti dall’architettura rinascimentale di Leon Battista
Alberti. È questa la basilica dedicata a San’Andrea
Sant’Andrea,e
mblema dell’
umanesimo
architettonico Costruzione dal 1460 su commissione di Ludovico Gonzaga.
Completamento per fasi successive, fino al Seicento (cupola di Juvarra).
Elementi rinascimentali derivati dalla cultura classica Greco-romana:
timpani;
Grande arcone trionfale;
Portali architravati; paraste coronate da capitelli corinzi
L’interno di Sant’Andrea è
un’esaltazione della cultura
romana antica, reiterpretata
in chiave moderna
Gli elementi rinascimentali dell’interno sono:
le grandi volte a botte cassettonate
La
decorazione
“classica”
dell’interno
Motivi zoo e antropomorfi
derivati dalla domus romana: le
grottesche
La grottesca
• romana • rinascimentale
Tracce romaniche

•Accedendo a Piazza delle Erbe si è accolti dalla


Rotonda di San Lorenzo, costruita su un’antica
preesistenza romana; oggi vediamo un edificio in stile
romanico.

•Il laterizio, le arcatele cieche, le esili semicolonne


addossate, le monofore e la compattezza della massa
muraria ci introducono al linguaggio romanico,
cronologicamente ascrivibile all’XI-XII secolo.
Tra portici gotici e prospetti tardo rinascimentali:
Piazza Sordello
• Le merlature
• Il portico con le ogive
• Le bifore polilobate
• Il laterizio

Il palazzo del Capitano e le


preesistenze gotiche
Il Palazzo
Ducale
Nella torre nord est del
Palazzo Ducale, detta di San
Giorgio, vi è la Camera
Picta, opera di Andrea
Mantegna (1465-1474)
•La definizione di Camera picta nasce nel XVII secolo.
Il piccolo vano, quasi cubico, èintegralmente rivestito
La Camera con la tecnica della pittura su gesso. Viene simulato
un padiglione aperto verso il paesaggio circostante,
sostenuto da pilastri.
Mantegna e i
Gonzaga

• Il Mantegna è pittore della corte dei


Gonzaga dal 1460 e qui trascorrerà tutta
la vita, ad eccezione di due brevi viaggi a
Firenze e a Roma. Lavora per tre
generazioni: quelle di Ludovico III,
Federico e Francesco II, che gli affidano la
riqualificazione la città in senso
rinascimentale.
Il progetto
iconografico
La scena di corte
Ludovico e la moglie Barbara di Brandeburgo,
della famiglia tedesca degli Hohelzollern
L’incontro tra Ludovico e Francesco Gonzaga
Il tema coniugale
I simboli dell’unione coniugale:
• Pavone
• Vaso di aranci
Palazzo Te
• Costruito tra il 1524 e il 1534 su commissione
di Federico II Gonzaga, è l'opera più celebre di Giulio
Romano, allievo di Raffaello Sanzio. Il complesso è oggi
sede del museo civico e, dal 1990, del Centro
internazionale d'arte e di cultura di palazzo Te che
organizza mostre d'arte antica e moderna e di
architettura.
Un’architettura dal gigantismo manierista
…e dall’estro di
ascendenza fiorentina

L’arte manierista, sviluppatasi dal 1520,


anno di morte di Raffaello Sanzio, elabora
un linguaggio originale e anticlassico, che
trova applicazione nelle arti maggiori e nelle
decorazioni, come si vede dalle immagini.
Decorazione
dell’interno
•Le sale di palazzo Te hanno forma
•Diversa, in linea col gusto per l’irregolare propria
dell’arte manierista.
•Troviamo effetti scenografici, animazione, gusto del
gigantesco e del paradossale.
•I temi sono tratti dal repertorio classico
Le sale
• Dei cavalli
• Del camino
Il teatro Bibiena
• Il Teatro Scientifico di Mantova, fu realizzato da Antonio
Bibbiena nel 1767-69 e decorato, nel 1773-75, con una facciata
del Piermarini realizzata da Paolo Pozzo
Grazie per l’ascolto e…
buon viaggio a tutti!

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