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di Osvaldo Carigi e Stefania Tavanti ri
Italia L
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Misteriosa in
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Le Geometrie Sacre C
di Osimo
A Osimo, all’interno delle grotte di Palazzo Simonetti, una peculiare rappresentazione del
simbolo della Triplice Cinta è oggetto di ipotesi che lo legherebbero all’architettura sacra.
Ma non è il solo mistero della cittadina marchigiana…
T
ra i numerosi simboli esoterici che co- A
stellano i sotterranei di Osimo (AN), m
quello chiamato Triplice Cinta, rinvenu- T
to nella grotta di Palazzo Simonetti, me- st
rita davvero un’attenzione particolare, tant’è che Ro- tr
berto Mosca, già conosciuto nell’intervista sulle grot- d
te osimane, pubblicata nel numero di Luglio di Fe- p
nix, e l’ingegnere Alfonso Rubino, “geometra della so
bellezza”, gli hanno dedicato un intero saggio (La u
Triplice Cinta, Ed. Terra Nuova). Roberto, che ama c
definirsi “uno come tanti”, ha collaborato a questo li- m
bro «cercando di far capire come a qualsiasi perso- il
na possa accadere quello che è capitato a me: fare p
incontri e scoperte straordinarie». E proprio la p
“straordinarietà” è alla base di questo nostro lavoro, il d
risultato di una lunga preparazione fatta di letture e m
incontri, che ci permetterà, ancora una volta, di far st
conoscere un mondo di bellezza e di mistero, frutto n
di quella “sapienza di prim’ordine” posseduta da l’
personaggi di un passato lontano e non. Torneremo, e
quindi, alla scoperta di questa antica e potente città, st
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in cui si troverebbe la chiave per la quadrati in quel modo o se tale «Un codice sapienziale che per-
comprensione di capolavori pitto- “eccentricità” sia semplicemente mette di comprendere il segreto
i rici e architettonici. frutto del caso, anche se onesta- della bellezza di molti monumen-
mente sarebbe quantomeno ri- ti antichi»: una conoscenza tenu-
La Triplice Cinta duttivo definirlo tale. Le parole di ta rigorosamente nascosta ai non
Questo antichissimo simbolo, Alfonso non lasciano spazio a ul- iniziati, che, dall’antico Egitto,
probabilmente legato al fenomeno teriori dubbi circa l’eccezionalità passando per le mani di alcuni or-
del tellurismo terrestre, compare della Triplice Cinta osimana, dini monastici e dei costruttori di
in molte zone dell’Italia e dell’e- rafforzata vieppiù da un’ipotesi ri- cattedrali, sarebbe giunta fino ai
stero, spesso in luoghi frequentati conducibile a un particolare codi- grandi artisti del Rinascimento. Il
da ordini monastici, come quello ce geometrico, denominato Codi- codice geometrico rintracciabile
dei cistercensi e dei benedettini, e ce da Vinci, la cui esistenza viene nella Triplice Cinta di Osimo, e
fu presumibilmente adottato dai acclarata dallo stesso Rubino nel- non solo, sarebbe fortemente affi-
Cavalieri Templari, che ebbero a l’Uomo Vitruviano di Leonardo. ne a quello universale contenuto
nel famoso disegno di Leonardo,
il quale, a sua volta, lo avrebbe ap-
preso da maestri “sapienti”, forse
dall’amico Luca Pacioli, monaco e
matematico, che «riteneva che in In alto,
natura le forme fossero determi- la Triplice Cin-
nate in conseguenza di sviluppi ta, all’interno
geometrici collegati alla propor- della Grotta di
zione aurea». Si parla spesso di Palazzo Simo-
el “geometria sacra”, soprattutto in netti, Osimo
riferimento alle piramidi egizie, ai (foto di Osval-
. templi dell’antica Grecia, alle ab- do Carigi).
bazie cistercensi e alle cattedrali In basso,
gotiche: modelli geometrici che, la Grotta Si-
spiega Rubino, venivano eseguiti monetti e il
«solo con riga e compasso, senza misterioso
il misurazioni!». Ritroviamo lo stes- simbolo
il so assunto nel libro I misteri della (foto di Marco
Cattedrale di Chartres di Louis Scataglini).
il Charpentier, secondo cui Char- Nella pagina
li- tres sarebbe stata edificata da ope- precedente,
rai “specializzati nel gotico”, rag- disegno di Va-
a- gruppati in confraternite come lentina Zorzi.
o-
Osimo un’importante precettoria.
La sua presenza negli ipogei osi-
no mani non rappresenterebbe dun-
que una novità, se non fosse che
o- Alfonso Rubino ne ha così com-
N), mentato la fattura: «La migliore
u- Triplice Cinta che abbia mai vi-
e- sto, dal punto di vista sia geome-
o- trico che artistico. A differenza
t- delle normali triplici cinte, sono
e- presenti più di tre quadrati. Ce ne
la sono altri due. Si tratta quindi di
La una Triplice Cinta un po’ più
ma complessa. L’altro aspetto diffor-
i- me è che la figura non è centrata:
o- il quadrato centrale è leggermente
re più in alto rispetto al centro del
la perimetro del quadrato più gran-
il de posto all’esterno». Indubbia-
e mente chi ha familiarità con que-
ar sto simbolo non potrà non rima-
to nere colpito dalla geometria del-
da l’esemplare delle grotte Simonetti
o, e chiedersi se lo sconosciuto arti-
à, sta abbia volutamente disposto i
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to più semplice di tavola da gio- ce
co». «Il graffito è una dramma- p
tizzazione di un modello icno- an
grafico. La maggiore o minore d
somiglianza tra graffito e model- sp
lo icnografico indica il grado di co
drammatizzazione. Nella dram- (m
matizzazione l’autore fornisce ta
indizi circa l’intenzione di ricon- in
nettersi al modello astratto, che zi
non veniva esplicitamente rivela- l’U
to, lasciando all’osservatore i mo- Il
di e i tempi per comprenderne il gi
significato di regolo geometrico. m
La Triplice Cinta di palazzo Si- F
monetti a Osimo è una dram- E
matizzazione del codice univer- p
sale, nascosto nel disegno del- ri
l’Uomo Vitruviano di Leonardo, m
ed è stata una traccia essenziale p
per tutte le successive scoperte lo
che nel nostro libro abbiamo de- an
scritto». p
In alto, Les Enfants du Père Soubise, è un regolo geometrico, se ne in
la Cattedrale di Les Enfants de Maître Jacques e scopriamo, con ragionevole cer- zi
Osimo (foto di Les Enfants de Salomon, che, in tezza, la geometria generatrice.
Il litostroto zi
Viviana Deruto). grado di usare il compasso, erano Le geometrie generatrici sono di Mastro Filippo ce
In basso, padroni di quelle leggi geometri- azioni geometriche concatenate Alfonso, tracciando il quadrato tr
ancora la Catte- che dell’armonia, che avevano in sequenza, eseguite solo con ri- fondamentale della cinta osima- tr
drale di Osimo permesso loro di accedere allo ga e compasso. Lo schema finale na, si è accorto che è un quadra- n
(foto di Osvaldo stadio di “operatore”. ottenuto, nell’antica tradizione, to con inscritto un cerchio, «un L
Carigi). veniva chiamato icnogramma. simbolo importante per gli stu- st
Vobis Modis Questo procedimento è descrit- diosi di geometria e architettura ch
to con chiarezza nel De architec- sacra, che prende il nome di ch
et Temporibus tura di Vitruvio». Un’altra Tripli- omphalos e rappresenta il centro le
La Triplice Cinta sotto palazzo ce Cinta, quella di Lamoli, su cui sacro» od ombelico e ha messo zi
Simonetti e altri esempi di que- è incisa la frase latina in epigrafe in relazione l’omphalos non solo co
sto simbolo non sarebbero però «A VOI NEI MODI E NEI con la sala circolare che si trova ce
la vera Triplice Cinta, bensì delle TEMPI» fornirebbe ulteriori in- nella grotta Simonetti, il cui pila- la
“drammatizzazioni”. Partendo dizi. Secondo Rubino la miste- stro centrale presenta «dimensio- fl
dalla classificazione della Triplice riosa scritta sarebbe un avviso a ni geometriche che lo rendono m
Cinta come figura-oggetto con guardare oltre, «oltre il significa- perfettamente coerente con l’ec- è
più possibili funzioni, cioè di le
Giocattolo, di Simbolo e di Re-
golo, quella di regolo geometrico
per disegnare quadri e progettare
edifici e altri tipi di opere d’arte
è, nel nostro caso, la più perti-
nente: uno strumento di calcolo,
dunque, per creare forme armo-
niche. Per maggiore comprensio-
ne, suggeriamo la seguente ana-
logia: “La Triplice Cinta come re-
golo geometrico sta all’opera
d’arte architettonica come la sca-
la musicale sta all’opera musica-
le”. «Per i Templari - spiega
Alfonso Rubino - è la Regola
geometrica per la costruzione
del Tempio. Quando ci trovia-
mo di fronte a un manufatto
Triplice Cinta possiamo dire che
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quale pone altresì in evidenza una n
sorprendente relazione progettua- st
le tra il litostroto di Mastro Filip- fr
po, i giardinetti antistanti il Duo-
mo e il vicino acquedotto, opera U
dell’architetto Sabbatini (uno dei Im
più grandi architetti del ‘900 ita- p
liano), ideatore di un altro lito- le
stroto presente ad Osimo. ca
p
Il Litostroto Sabbatini la
Nel Palazzo Comunale, una sola ve
stanza, utilizzata in passato dal S
Vice Prefetto, ha il pavimento in ce
marmo decorato con una Triplice D
Cinta, fatta di luce e ombra, a cin- ri
que cinte come quella della grotta tu
Simonetti e con le sembianze di ti
una piramide bidimensionale. ti
In alto, qualche modo, potrebbe ricolle- tati, confacente al racconto che Circa la sua funzionalità, Alfonso d
il grande rosone garsi alla presenza dello stargate. stavo sviluppando». Il luogo ema- Rubino, nel definire, a premessa, m
meridionale della L’autore, da noi interpellato, ha na, senza ombra di dubbio, un fa- la bellezza di un’opera d’arte
Cattedrale di premesso che non era a cono- scino arcano «Inducendo in chi «portatrice di BENE», afferma Il
Osimo (foto di scenza della vicenda della sensiti- lo percorre – riferisce Viviana - che il Litostroto Sabbatini sarebbe Q
Osvaldo Carigi). va, riportata nel libro di Mosca e sensazioni di disequilibrio e di «una porta che fa sbarramento al ch
In basso a sinistra, Rubino, non avendo mai letto il forte interazione. In questo gioca- MALE». «Esotericamente par- d
la cripta della Cat- saggio in questione, e ha comun- no sicuramente molti aspetti non lando - ci dice Roberto Mosca - p
tedrale di Osimo, que precisato che nel suo roman- casuali: il rincorrersi cromatico doveva “sostenere” chi nel gover- si
con in primo pia- zo egli parla piuttosto di un varco delle onde bianche e nere, l’alter- no della città doveva prendere le u
no il Sarcofago dimensionale «che consente, a narsi dei petali della grande rota, decisioni operative finali». L’accu- se
dei Santi Martiri, chi possiede gli strumenti adatti, bianchi e rossi intercalati da ele- rato progetto, scovato da Roberto la
nel retro del quale di attraversare oscuri tunnel psi- menti neri; la qualità delle pietre nell’Archivio Storico Comunale, è gu
sono scolpiti due chici e giungere, attraverso alterati che lo compongono; la situazio- opera di Innocenzo Sabbatini, il lu
pavoni e una cop- stati di consapevolezza, a visitare ne idrogeologica sottostante, che quale fu sicuramente influenzato 1
pa (foto di Viviana mondi compatibili con le caratte- presuppone la presenza di falda dal maestro della cosiddetta scuo- u
Deruto). ristiche animiche dello psiconau- acquifera confinata». Una presen- la marchigiana, suo zio Costanti- re
In basso a destra, ta. Ho visto il Litostroto della Cat- za ipogea di u
navata centrale tedrale di Osimo e, anche in rela- cunicoli e poz- ge
della Cattedrale di zione alla sua localizzazione, ne zi idrici confer- p
Osimo (foto di Vi- ho fantasticato una interpretazio- mata da Ro- tu
viana Deruto). ne dei simboli che vi sono ripor- berto Mosca, il Il
ch
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