Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
A NNA LI
DELL A F ONDA ZIONE
P E R I L M U S E O « C L A U D IO F A I N A »
VOLUME XXV
ISBN 978-88-7140-924-5 O R V I E TO
N E L L A S E D E DE L L A FONDA Z IONE
E DIZIONI Q UA S AR
€ 40,00 2018
es
tra
tto
ISBN 978-88-7140-924-5
Finito di stampare nel mese di novembre 2018 presso Centro Stampa di R. Meucci -
Città di Castello (PG)
es
tra
tto
ANNALI
DELLA FONDAZIONE
P E R I L M U S E O « C L AU D I O FA I N A »
VOLUME XXV
ORVIETO
NELLA SEDE DELLA FONDAZIONE
EDIZIONI QUASAR
2018
es
tra
tto
RITA COSENTINO - ALFONSINA RUSSO TAGLIENTE
CAERE:
UNA RILETTURA ALLA LUCE DEI PIÙ RECENTI SCAVI
struzione dei tumuli e del dado del settore occidentale della necropoli
(tt. 2478, 2483, 2484, 2485, 2486, 2487, 2488), entrambi da riferire
alla prima fase di frequentazione dell’area. A questi si aggiunge nel
periodo seguente (Fase 2) la cava settentrionale, orientata E/W, da
porre in fase con la costruzione del grande monumento a semi-dado
(tt. 2474 e 2475) e della tomba a incinerazione 2473 (Fig. 13).
Un brevissimo accenno al tumulo 2488 in quanto provvisto di
una ara. Questa è di forma rettangolare (nasce con il tumulo)16 e pre-
senta due scalette scavate nel banco che conferiscono alla struttura
un aspetto di vero e proprio altare (Fig. 14).
Al di sotto dell’ara sono stati rinvenuti due diversi acroteri del
tipo a pelta in impasto rosso sopradipinto in bianco che in ambito ce-
retano trovano forti riscontri con le urnette ceretane quale decoro del
colmo dei tetti (Fig. 15 a,b). Due altri frammenti architettonici perti-
nenti ad una lastra scanalata in impasto rosso ed un altro dipinto con
occhio femminile provengono dal riempimento fortemente compro-
messo dagli scavi clandestini17. A meno che non si debba pensare ad
un piccolo sacello sovrapposto all’area che funge da base di appoggio,
ipotizziamo invece la presenza di un sacello o di una area destinata
al culto presumibilmente dei defunti sepolti all’interno del tumulo.
Un carattere di novità per la Necropoli delle Banditaccia, rife-
rendoci naturalmente all’edito è rappresentato da quattro deposizioni
rituali entro olla, una delle quali associata a un peso di telaio, rinvenute
presso questo stesso tumulo e presso i tumuli 2484 e 2485 (Figg. 16-17).
Lo scavo18 ha consentito anche di chiarire le modalità di tecniche
estrattive nei diversi settori della cava. Il banco è lavorato frontal-
mente a cuneo per agevolare l’estrazione dei conci. Numerose sono
le zone di taglio, per lo più irregolari, e le trincee di estrazione nelle
quali sono distinguibili i segni per il distacco dei conci e i solchi nel
masso vivo interpretabili come segni residui dell’opera di taglio per
scalzare i blocchi. La presenza dei resti di lavorazione dei conci con
16 Non sono molti gli esempi di are che nascono con il tumulo da ultimo Cosen-
tino 2018 con bibl. precedente. Recenti indagini (2017) nel settore prossimo al Tumulo
Giuseppe Moretti ha portato alla luce all’interno di un quartiere funerario, frequentato
a partire dagli inizi del VII sec. a.C. sino presumibilmente ad età ellenistica, una strut-
tura quadrangolare (ara?) della quale rimane la prima fila di basoli il cui riempimento
ha restituito un frammento di lastra dipinta. Le indagini sono state sospese.
17 Un frammento con i lobi di una palmetta, inoltre, è stato recuperato dal
riempimento di un altro scavo clandestino nei pressi del tumulo 2471. numerosi sono
anche i frammenti di tegole di I fase rinvenuti negli strati indagati cfr. Benedettini -
Cosentino - Russo Tagliente 2018.
18 Le due campagne di scavo sono state seguite dalla dr. Gilda Benedettini che
ringraziamo. Ringraziamo inoltre per la preziosa collaborazione l’assistente dr. Monica
Arduini, il dr. Albeto Villari per la documentazione grafica, restauratrice dr. Francesca
Romana Mizzoni e tutto il personale di vigilanza di stanza alla Necropoli.
es
tra
tto
Caere: Una rilettura alla luce dei più recenti scavi 171
19 Le stesse modalità sono state riscontrate per l’utilizzazione della cava a ser-
vizio dell’impianto in località Manganello (scavi Soprintendenza 2017-18). Mitro - Sal-
vatoric 2017.
es
tra
tto
172 Rita Cosentino - Alfonsina Russo Tagliente
APPENDICE:
LA SEPOLTURA IN SKYPHOS RINVENUTA IN LOCALITÀ “LE ONDE
MARINE” (CERVETERI, ROMA)
Materiali e metodi
Risultati e discussione
Grafico 1: quan-
tità e peso dei
frammenti ossei
nello skyphos e
nell’olletta.
es
tra
tto
Caere: Una rilettura alla luce dei più recenti scavi 175
L’analisi della distribuzione dei resti ossei nei vari livelli, e nei due con-
tenitori, non evidenzia la volontà di separare le ossa della regione cranica da
quelle del tronco e degli arti, che risultano invece mescolate, in proporzioni
variabili, in ciascuno di essi. Non sono state riscontrate sequenze volontarie
nella deposizione dei resti all’interno dei cinerari.
Nel sedimento sono presenti sporadici frammenti di carbone e di mate-
riale vegetale non completamente combusto. Questo dato suggerisce che i re-
sti cremati siano stati raccolti dalla pira con attenzione, altrimenti si sarebbe
riscontrata un’alta percentuale di materiale pertinente alla pira (Mays 1998).
Il sedimento terroso va quindi considerato per gran parte intrusivo. È plausi-
bile che una parte dei resti cremati sia stata collocata all’interno dell’olletta,
non completamente colmata, con l’intento di separarla dalle restanti ceneri,
deposte successivamente nello skyphos. Le motivazioni di questo gesto resta-
no solo ipotizzabili. Data la maggior concentrazione di frammenti pertinenti
alle ossa del cranio all’interno dell’olletta, è possibile che in essa si volessero
raccogliere preferenzialmente i resti di questo distretto. Tuttavia la consi-
stente presenza di ossa della regione post-craniale anche nell’olletta (in tutti
i livelli) potrebbe indicare che la separazione del materiale combusto tra i due
vasi è più legata alla volontà che al risultato ottenuto.
Sia nella regione craniale che post-craniale i reperti presentano colora-
zioni prevalenti che vanno dal grigio al bianco calcinato, in aggiunta ad un
numero poco consistente di frammenti di colore marrone chiaro e nero, come
riportato nel grafico 2. Sono stati effettuati studi sistematici sugli effetti del
fuoco su un corpo umano. Le trasformazioni dell’osso dovute all’azione del
calore sono altamente variabili, ma in linea generale prevedibili: l’anatomia
del corpo umano fa sì che esso tenda ad assumere una medesima postura in
caso di combustione (Fairgrieve 2008; Schmidt - Symes, 2008; Symes et alii
2008). Tra i frammenti identificati, la presenza di almeno tre falangi e di un
frammento di troclea omerale (foto 2) riconduce alla caratteristica postura
pugilistica di guardia, che verrebbe assunta dall’individuo già dieci minuti
dopo l’inizio della cremazione fino all’incinerazione completa dopo 2-3 ore a
una temperatura tra i 670 e gli 810° C (Bohnert - Rost - Pollak 1998).
Fig. 2 - Troclea
omerale e fa-
langi.
es
tra
tto
176 Rita Cosentino - Alfonsina Russo Tagliente
Grafico 2 -
Pe r c e n t u a l e
delle altera-
zioni croma-
tiche presen-
tate dal ma-
teriale esami-
nato.
es
tra
tto
Caere: Una rilettura alla luce dei più recenti scavi 177
Fig. 6 - Particola-
re dei frammenti
di radice dista-
le (a sinistra;
ingrandimento
16x), mesiale
(al centro; 25x)
e linguale (a de-
stra; 25x) del
presunto mola-
re, con evidenza
delle fratture e
delle alterazioni
cromatiche.
es
tra
tto
178 Rita Cosentino - Alfonsina Russo Tagliente
Fig. 7 - A) frammen-
ti di radice confron-
tati con il molare di
Lupus (a sinistra) e
quello umano (a de-
stra); B) confronto
con la radice lingua-
le; C) confronto con
la radice distale; D)
confronto con la ra-
dice mesiale; E) vista
in norma superiore
delle radici rinvenu-
te e in norma infe-
riore del molare di
confronto.
Conclusioni
SKYPHOS E OLLETTA
tutti i livelli
cranio: 169 62 16 247
39,2 g 56,3 g 42,0 g 137,5 g
post-cranio: 8025 325 61 8411
569,8 g 372,7 g 216,0 g 1158,5 g
tot. 8658
1296,0 g
es
tra
tto
Caere: Una rilettura alla luce dei più recenti scavi 183
alterazioni cromatiche
Skyphos
cranio post-cranio
marrone chiaro 0,00% 0,00%
nero 0,14% 0,06%
grigio 0,95% 90,13%
bianco 0,30% 8,42%
Olletta
cranio post-cranio
marrone chiaro 0,72% 9,70%
nero 0,08% 0,33%
grigio 3,40% 80,90%
bianco 0,72% 4,15%
Totale
marrone chiaro cranio post-cranio
0,30% 4,02%
nero 0,12% 0,17%
grigio 1,96% 86,31%
bianco 0,47% 6,65%
es
tra
tto
184 Rita Cosentino - Alfonsina Russo Tagliente
REFERENZE BIBLIOGRAFICHE
gia e Archeologia Italica Università degli Studi di Roma “La Sapienza” A.A.
2003/04, Relatore G. Colonna, pp. 1-166.
Moretti 1955 = M. Moretti, Necropoli della Banditaccia - Zona B “della
Tegola dipinta”, in Caere. Scavi di Raniero Mengarelli, MonAntLinc 42, cc.
1080-1090.
Naso 1996 = A. Naso, Architetture dipinte. Decorazioni parietali non fi-
gurate nelle tombe a camera dell’Etruria meridionale (VII-V sec. a.C.), Roma.
Peiris et alii 2008 = H.R.D. Peiris - T.N. Pitakotuwage - M. Takahashi -
K. Sasaki - E. Kanazawa, Root canal morphology of mandibular permanent
molars at different ages, in International Endodontic Journal 41, pp. 828-835.
Porretta 2018 = P. Porretta, L’invenzione moderna del Paesaggio anti-
co della Banditaccia. Raniero Mengarelli a Cerveteri, Roma.
Porro 1994 = M. Porro, Antropologia e beni culturali. Messa a punto
di metodiche istomorfometriche e morfologiche. Ricerche in laboratorio e sul
campo per lo studio dei reperti osteologici inumati ed incinerati, Tesi di dotto-
rato, Università di Firenze, Pisa e Torino.
Potter 1985 = T.W. Potter, Storia del Paesaggio dell’Etruria Meridio-
nale, Roma.
Prayon 1975 = F. Prayon, Frühetruskische Grab- und Hausarchitektur,
Heidelberg.
Reverte Coma 1996 = J.R. Reverte Coma, Estudio de las cremaciones, in
J.D. Villalaìn Blanco - C. Gòmez Bellard - F. Gòmez Bellard (eds.), Actas
del II° Congreso Nacional de Paleopatologia, Asociacion Espanola de Paleopa-
tologia, Valencia, pp. 31-39.
Rossi 2014 = F.M. Rossi, Testimonianze di coltivazione del banco tufaceo
nell’area sud ovest del Palatino, in J. Bonetto - S. Camporeale - A. Pizzo
(eds.), Arqueología de la construcción IV. Las canteras en el mundo antiguo:
sistemas de explotación y procesos productivos (Actas del congreso de Padova,
22-24 de noviembre de 2012), Merida, pp. 75-86.
Rubini - Andreini 1990 = M. Rubini - L. Andreini, Studio di resti schele-
trici incinerati scoperti in un dolio funerario risalente ad un’Epoca Imperiale
Romana rinvenuto in prossimità di Ciampino (Roma, Lazio), Rivista di An-
tropologia (Roma) LXVIII, pp. 267-277.
Rystedt 1983 = E. Rystedt, Early Etruscan Akroteria from Acquarossa
and Poggio Civitate (Murlo), in Acquarossa 4, Stockholm.
Schmidt - Symes 2008 = C.W. Schmidt - S.A. Symes, The analysis of
burned human remains, Academic Press, Elsevier.
Sgubini Moretti - Ricciardi 2009 = A.M. Sgubini Moretti - L. Ricciardi,
Terrecotte architettoniche da Guadacinto di Tuscania, in P. Lulof - C. Resci-
gno (a cura di), Deliciae Fictiles IV (Procedings of International Conference,
Rome and Syracuse 21-25.10. 2009), Oxford, pp. 155-163.
Sgubini Moretti - Ricciardi 2010 = A.M. Sgubini Moretti - L. Ricciardi,
Ricerche nella necropoli di Guadocinto, in P.A. Gianfrotta - A.M. Moretti
Sgubini (a cura di), Archeologia nella Tuscia (Atti dell’incontro di studio),
Viterbo, pp. 49-69.
Symes et alii = S.A. Symes - C.W. Rainwater - E.N. Chapman - D.R. Gip-
son - A.L. Piper, Patterned Thermal Destruction of Human remains in a Fo-
rensic Setting, in C. Schmidt - S. Symes (eds.), The Analysis of Burned Human
Remains, Great Britain: Academic Press, pp. 15-54.
Thomas - Moule - Bryant 1993 = P. Thomas - A.J. Moule - R. Bryant,
Root canal morphology of maxillary permanent first molar teeth at various
ages, in International Endodontic Journal 26, pp. 257-267.
es
tra
tto
Caere: Una rilettura alla luce dei più recenti scavi 187
Schema 1.
Fig. 1 - Cerveteri, Necropoli della Banditaccia, Area, fuori del Recinto, Pano-
ramica dal’alto (da Google Earth).
es
tra
tto
Caere: Una rilettura alla luce dei più recenti scavi 189
Fig. 17 - Cerveteri, Necropoli della Banditaccia, Altipiano delle Onde Marine (Modello di elevszione 3 D georeferito scala 1:50
Rita Cosentino - Alfonsina Russo Tagliente
es
tra
tto
es
tra
tto
SOMMARIO
Antonio Concina
Presentazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5
Simonetta Stopponi
Orvieto - Località Campo della Fiera: la scoperta del Fanum
Voltumnae . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9
Luana Cenciaioli
Ricerche archeologiche a Perugia: nuovi dati per la ricostruzio-
ne della città antica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 93
Flavio Enei
Pyrgi sommersa: i risultati delle nuove indagini subacquee nel
porto dell’antica Caere . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 343
Giulio Paolucci
La necropoli di Tolle: le indagini più recenti . . . . . . . . . . . . . . . 421
Adriano Maggiani
Un emporikòs oikos a Pisa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 451
Anthony Tuck
Recent Discoveries at Poggio Civitate (Murlo) . . . . . . . . . . . . . . 511
Luigina Tomay
Dal centro sannitico a Picentia: la necropoli di Pontecagnano in
Via Raffaello Sanzio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 561
Elisabetta Govi
L’area sacra urbana di Marzabotto (R. I, 4-5). Culti e pratiche
rituali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 613
Maurizio Harari
Verucchio: lo stato dell’arte . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 693