Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
IL MUSEO • FIRENZE
PALAZZO MEDICI
RICCARDI
LA CITTÀ • EMILIA ROMAGNA
IL CENTRO STORICO
DI IMOLA
LA DIMORA • PALERMO
VILLA MALFITANO
LA STORIA D’ARTE • IVREA
GLI AFFRESCHI
DI SAN BERNARDINO
il weekend
SAPPADA
Sotto le Dolomiti orientali
per sciare e vivere un Carnevale
fra i più belli dell’arco alpino
>
70370
ISSN 0394 7203
720006
770394
grimaldi-lines.com
JAGUAR F-PACE
CON TRAZIONE INTEGRALE AWD JAGUAR
PERFORMANCE.
SEMPRE E OVUNQUE.
Stai per salire a bordo di un nuovo concetto di performance. JAGUAR F-PACE AWD
Alla sportività abbiamo aggiunto le prestazioni in ogni condizione: CON LEASING FUTURE *
ghiaccio, neve, fango o pioggia. E alla sicurezza abbiamo aggiunto Anticipo € 11.121,38
versatilità e praticità, perché anche questo è performance:
Canone € 500 al mese
bagagliaio top in class e Activity Key. In più, con Jaguar Care,
hai 3 anni di manutenzione, garanzia e assistenza stradale Durata 36 mesi o 90.000 km
a chilometraggio illimitato in tutta Europa inclusi. TAN fisso 3,25%, TAEG 4,01%
E da oggi, Jaguar F- PACE AWD 2.0 D 180 CV Pure con cambio Bonus Jaguar Future**
Consumi Ciclo Combinato 5,2 l/100 km. Emissioni CO2 134 g/km.
Scopri le soluzioni d’acquisto personalizzate di JAGUAR FINANCIAL SERVICES. Jaguar consiglia Castrol Edge Professional.
*
F-PACE 2.0 D 180 CV AWD Manuale Pure 17MY. Valore di fornitura: € 48.450,00; Anticipo: € 11.121,38; Durata: 36 mesi o 90.000 km di percorrenza. Canoni mensili:
35 da € 499,96. Valore di riscatto: € 23.256,00. Spese apertura pratica: € 427 e bolli € 16 inclusi nell’anticipo. Spese incasso: € 4,27/canone; spese invio estratto conto:
€ 3,66/anno. TAN fisso: 3,25%; TAEG: 4,01%. Tutti gli importi sono comprensivi di IVA. Salvo approvazione JAGUAR FINANCIAL SERVICES. Iniziativa valida per persone
giuridiche, privati con o senza Partita IVA, fino al 28/02/2017. Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. **Fogli informativi presso le Concessionarie Jaguar.
370 ALLA SCOPERTA DEL PIÙ BEL PAESE DEL MONDO MENSILE NUMERO 370 FEBBRAIO 2017
Poste Italiane Spa - Sped. In A.P. - D.L. 353/2003 art. 1, comma 1, LO/MI - Austria € 9,90 - Belgio € 8,20 - Francia € 8,90 - Germania € 9,00 - Gran Bretagna Igs 7,90 - Lussemburgo € 8,20 - Portogallo (Cont.) € 6,90 - Svizzera chf 14,00 - Canton Ticino chf 12,50 - Principato di Monaco € 8,90 - Spagna € 8,00
LA CHIESA Trinità dei Monti
EURO 4,00 IN ITALIA
IL MUSEO • FIRENZE
PALAZZO MEDICI
RICCARDI
LA CITTÀ • EMILIA ROMAGNA
IL CENTRO STORICO
DI IMOLA
LA DIMORA • PALERMO
VILLA MALFITANO
LA STORIA D’ARTE • IVREA
GLI AFFRESCHI
DI SAN BERNARDINO
il weekend
DA RISCOPRIRE
ISSN 0394 7203
720006
770394
FEBBRAIO_IN MONTAGNA
L’ultimo museo
di Messner, al
Plan de Corones
Ne aveva già realizzati
cinque, in castelli e
fortezze in Alto Adige
e nel Bellunese. Ma
gli mancava l’affaccio
diretto sulle montagne
della sua infanzia.
Così, sul versante
occidentale del Il Viaggio dei Magi di Benozzo Gozzoli a Palazzo Medici Riccardi
“panettone” del Plan
de Corones (2.275
metri) è nato il sesto
A
Messner Mountain ppuntamento da non mancare per il turista che visiti Firenze,
Museum (sotto), che
il celebre scalatore ha è un luogo meno noto ma di grande fascino. Si tratta di Palazzo Medici
dedicato all’alpinismo Riccardi, conosciuto dai fiorentini come sede della Prefettura e della Città
tradizionale e alla Metropolitana, che ospita un capolavoro assoluto del Rinascimento,
conquista delle vette.
Conquista che anche
la cappella dei Magi, affrescata da Benozzo Gozzoli nel 1459: tre pareti
il turista può fare, fitte di figure, animali e paesaggi a colori vivaci e ori. In processione
affacciandosi dalla l’artista raffigurò anche molti membri della famiglia Medici, papa Pio II
panoramica terrazza,
e alcuni grandi signori dell’epoca.
progettata dallo studio
di Zaha Hadid, che Anche Roma riserva belle sorprese a chi sa cercarle. In cima alla celebre
abbraccia le Dolomiti scalinata di Trinità dei Monti, a cui il recente restauro ha restituito per
e la cerchia delle Alpi. intero il suo splendore, c’è una chiesa che troppo spesso viene vista soltanto
dall’esterno. Ma chi si addentra oltre la soglia della Santissima Trinità dei
Monti, fondata per volere dei re di Francia nel XVI secolo (e tuttora sotto
la giurisdizione francese), scopre alcuni cicli di affreschi cinque-seicenteschi
di grande valore, fra cui il refettorio con le Nozze di Cana dipinte
con illusionistica prospettiva dal geniale pittore gesuita Andrea Pozzo.
Un altro ciclo di affreschi che merita la visita è quello nella piccola chiesa
di San Bernardino a Ivrea. Qui Giovanni Martino Spanzotti a fine
Quattrocento ha dipinto la vita di Gesù con vivido realismo e grande
passione. Di sicuro vale una sosta sulla via delle piste della Valle d’Aosta.
Bell’Italia 3
tatticadv.it
FIRENZE
IMOLA
ROMA
64 52
61
64
ROMA Chiesa della Santissima Trinità dei Monti
SCALATA ALLA BELLEZZA
Dove Come Quando
IMOLA (Bologna)
76 LA ROMAGNA SCENDE IN PIAZZA
88 Dove Come Quando
SAPPADA (Belluno)
108 INVERNO IN MASCHERA NEL BORGO
116 Il weekend di Bell’Italia
98 il weekend SAPPADA
108
35 DIRETTORE RESPONSABILE
Emanuela Rosa-Clot
emanuelarosaclot@cairoeditore.it
RESPONSABILE UFFICIO CENTRALE
Elisabetta Planca Caporedattore
elisabettaplanca@cairoeditore.it
UFFICIO CENTRALE
Rossella Giarratana Caporedattore
rossellagiarratana@cairoeditore.it
Pietro Cozzi pietrocozzi@cairoeditore.it
Giovanni Mariotti giovannimariotti@cairoeditore.it
Raffaella Piovan raffaellapiovan@cairoeditore.it
Barbara Roveda barbararoveda@cairoeditore.it
REDAZIONE
Lara Leovino laraleovino@cairoeditore.it
Elena Magni elenamagni@cairoeditore.it
Carlo Migliavacca carlomigliavacca@cairoeditore.it
Sandra Minute sandraminute@cairoeditore.it
PHOTO EDITOR
Milena Mentasti milenamentasti@cairoeditore.it
Susanna Scafuri susannascafuri@cairoeditore.it
132
22 con i festival Mara Carniti maracarniti@cairoeditore.it
Paola Paterlini paolapaterlini@cairoeditore.it
24 con il folklore PROGETTO GRAFICO E CONSULENZA CREATIVA
26 del gusto Silvia Garofoli www.silviagarofoli.com
28 all’aria aperta HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO
Maria Cristina Castellucci, Giuseppe De Biasi,
Carla Di Domenico, Silvia Frau, Barbara Gabbrielli,
In viaggio con Antonio Paolucci Rosalba Graglia, Fabio Isman, Albano Marcarini,
30 LA SPLENDIDA BASILICATA Auretta Monesi, Antonio Paolucci, Vannina
Patanè, Anna Pugliese, Vittorio Sgarbi, Claudia
Sugliano, Angelo Surrusca, Stefano Zuffi
35 Appuntamenti d’arte
EDITORIALE GIORGIO MONDADORI
38 Appuntamento con Vittorio Sgarbi divisione di
IL MONDO INFINITO DI MORANDI
22
144 L’Italia da leggere
148 I borghi disegnati
6 Bell’Italia
Lettere Risponde la redazione scrivete a
bellitalia@cairoeditore.it
oppure: Bell’Italia,
C.so Magenta 55, 20123 Milano
Trent’anni di Bell’Italia
30
365 "--"4$01&35"%&-1*Ä#&-1"&4&%&-.0/%0 .&/4*-&/6.&30SETTEMBRE
BOOJ
EURO 4,00 IN ITALIA
Poste Italiane Spa - Sped. In A.P. - D.L. 353/2003 art. 1, comma 1, LO/MI - Austria € 9,90 - Belgio € 8,20 - Francia € 8,90 - Germania € 9,00 - Gran Bretagna Igs 7,90 - Lussemburgo € 8,20 - Portogallo (Cont.) € 6,90 - Svizzera chf 14,00 - Canton Ticino chf 12,50 - Principato di Monaco € 8,90 - Spagna € 8,00
IL PAESAGGIO Liguria LA RIAPERTURA t FIRENZE
PORTO VENERE
IL NUOVO MUSEO
DEGLI INNOCENTI
LA CHIESA t PAVIA
Dall’antico borgo marinaro si salpa per l’isola
di Palmaria, nell’incanto del Golfo dei Poeti SAN PIETRO
IN CIEL D’ORO
IL BORGO t VENETO
ASOLO
I CAMMINI t PUGLIA
SULLA VIA
APPIA TRAIANA
LA MONTAGNA t FRIULI
L’ALTOPIANO
DEL MONTASIO
il weekend
VALLE D’AOSTA
Tra Morgex e il capoluogo,
nelle cantine della viticoltura
eroica e nei castelli
EDITORIALE GIORGIO MONDADORI
UDINE Nella lettera del signor Artemio Ortelli Lucina andò in sposa un altro; così lui
pubblicata su Bell’Italia 368 di dicembre, scrisse del suo sfortunato amore nella no-
Giulietta e Romeo si sostiene che la storia di Giulietta e Ro- vella Giulietta, pubblicata a Venezia nel
erano friulani? meo è vicentina, perché vicentino era 1531 e giunta nel 1593 nelle mani del
Luigi Da Porto, autore della novella a cui drammaturgo inglese, il quale ne riprese
si ispirò Shakespeare. la trama ambientandola a Verona. Tutto
A nome del Comitato Giulietta e Romeo ciò è stato dimostrato dalle ricerche dello
in Friuli, desidero precisare che la pater- studioso inglese Cecil H. Clough e ripreso
nità storica del mito dei celebri amanti dal sottoscritto nel libro Giulietta e Romeo:
appartiene al Friuli, dove la vicenda è ac- l’origine friulana del mito (2006).
caduta nel 1511: i reali protagonisti sono Allego anche il logo del nostro comitato,
Luigi Da Porto e la bellissima cugina Lu- dipinto dall’artista Isabella Deganis e inti-
cina Savorgnan del Monte, che si incon- tolato La Ferita (a sinistra), che si riferisce
trarono e si innamorarono a una festa in a Luigi colpito in battaglia.
maschera a Udine. In seguito però Luigi Albino Comelli, coordinatore
fu ferito in battaglia e restò paralizzato, e del Comitato Giulietta e Romeo in Friuli
10 Bell’Italia
Notizie
A cura di Sandra Minute
VARALLO (Vercelli) LA CAPPELLA DELLA “STRAGE” NEL COMPLESSO DEL SACRO MONTE
INNOCENTI IN RESTAURO
Settanta statue in terracotta a grandezza naturale rievocano con crudo
realismo la Strage degli Innocenti. Al Sacro Monte di Varallo è iniziato
il restauro della cappella 11, popolata dalle sculture policrome di Giacomo
Paracca di Valsolda, detto il Bargnola (1588-90). L’intervento si concluderà
nel 2018 ed è stato finanziato con 400 mila euro dalla Fondazione Ibbs
di Zurigo. I lavori sono eseguiti dagli allievi del corso di restauro della
Scuola universitaria professionale della Svizzera Italiana (nella foto).
INFO la cappella è sempre aperta e visitabile; 0163/511.31, www.sacromontedivarallo.org
TESTA e CUORE
Fondata nel 1858 a Torino, Baratti & Milano fa parte della storia dolciaria
italiana. L'alta qualità dei suoi prodotti ottenne fin dalle origini importanti
riconoscimenti, tanto da potersi fregiare dello stemma Sabaudo quale "fornitrice
della Casa Reale". Dopo oltre 150 anni è tra le firme italiane più prestigiose nel
mondo del cioccolato e della confetteria, le sue creazioni
sono raffinatezze esclusive, ricercate e amate.
Notizie
1.012.033
visitatori nel 2016
alla Reggia di Venaria.
Per il grandioso
complesso sabaudo,
che nel 2017
festeggia il decennale
dell’apertura, quello
trascorso è stato
un anno record, con
un numero di ingressi
a pagamento senza
precedenti: finora
ROMA IL RESTAURO DEL CAPOLAVORO DI MICHELANGELO il dato più rilevante
era stato quello del
MOSÈ TORNA 2011 (150° anniversario
dell’Unità d’Italia),
A SPLENDERE con 951.617 visitatori.
14 Bell’Italia
Mio Nonno, Nonno Nanni...
Notizie
UNO SCRIGNO
D’ARTE NELLE
DOLOMITI
Un contenitore d’eccezione per una raccolta
d’arte altrettanto straordinaria. Il 27 gennaio ha
aperto al pubblico Palazzo Fulcis, rinato dopo un
completo restauro come nuova sede delle collezio-
ni dei Musei Civici: oltre 600 opere dal Medioevo
al ’900 tra dipinti di Domenico Tintoretto, Andrea
Brustolon, Ippolito Caffi e Sebastiano Ricci, grande
protagonista del rococò europeo; e poi porcellane, 1
MILANO NUOVO IMPIANTO
Sopra: il soffitto del bronzetti, placchette rinascimentali, disegni e inci-
salone di Palazzo Fulcis. sioni. Il palazzo, residenza settecentesca di una Luci a San Satiro
A destra: il presbiterio delle famiglie più in vista della città, è un’opera Nuova illuminazione nella
della basilica di San
d’arte a sé. Nel 1776 fu ampliato con l’aggiunta basilica di San Satiro. Risaltano
Satiro con la prospettiva
illusionistica del dell’elegante facciata su via Roma, di un imponen- in tutto il loro splendore la
Bramante. Sotto: Liliana te scalone e di un grandioso salone d’onore a doppia prospettiva illusionistica di
Segre con il sindaco di altezza. Il restauro ha recuperato gli affreschi, gli Bramante nel presbiterio, il
Milano Giuseppe Sala stucchi tardo-barocchi, i pavimenti in seminato a Sacello, primo nucleo della
e la “pietra d’inciampo”
collocata in corso motivi rococò. Celebra l’apertura del museo un chiesa, voluto nel IX secolo
Magenta a Milano. omaggio a Tiziano, nativo del Cadore: fino al 1° dall’arcivescovo Ansperto, e il
In basso a destra: Felce maggio è esposta la Madonna Barbarigo, prove- battistero, in origine sacrestia,
(1947), clip in platino, niente dall’Ermitage di San Pietroburgo. anch’esso opera del Bramante.
oro giallo, zaffiro e
INFO orario 9,30-12,30 e 15,30-18,30, sabato e domenica 10- INFO martedì-sabato 9,30-17,30,
diamanti di Van Cleef
& Arpels al Museo del 18,30, chiuso tutto lunedì e giovedì pomeriggio; ingresso 8 €; domenica 14-17,30; 02/805.71.48.
Gioiello di Vicenza. 0437/95.63.05, mubel.comune.belluno.it
16 Bell’Italia
Insieme a nonna Rina...
Notizie
FIESOLE (Firenze)
MINISTERO
Farnesina, aperto davanti al palazzo del Consiglio
alle visite dai volontari d’Europa. E ora apre alle visite la
del Tci. In primo piano
Fontana-Fontana casa-studio di Sauro Cavallini, lo
Non è solo la sede del Ministero degli Affari scultore spezzino di nascita ma
di Maurizo Mochetti,
Esteri, ma anche lo scrigno di una collezione di alla parete Nero fiesolano d’adozione scomparso
arte del Novecento di tutto rispetto, finora invisi- Cellotex di Alberto Burri. in luglio a 89 anni. Nel parco sono
bile al pubblico se non in occasioni straordinarie. A destra: Sauro Cavallini
collocate alcune grandi sculture,
Ora il palazzo della Farnesina apre al pubblico le nel parco della sua
casa-studio davanti alla la casa è disseminata di bronzi e
sue raccolte contemporanee, grazie ai volontari scultura Passo di danza. bronzetti, opere grafiche e dipinti,
del Touring Club Italiano per il patrimonio cultu- Sotto: due scorci di in gran parte inediti: 300 opere che
rale: saranno i volontari, tra i quali molti studenti Osservatorio, lo spazio riassumono la parabola artistica di
delle principali università romane, ad accompa- dedicato alla fotografia
di Fondazione Prada. Cavallini. INFO visite su prenotazione,
gnare il pubblico una volta al mese in una serie di 335/787.73.73, www.saurocavallini.it
visite guidate. Si potrà così ammirare la prestigio-
sa collezione messa insieme a partire dal 2000 e
conservata nelle sale di rappresentanza e nei cor-
ridoi della Farnesina, che vanta opere di Kounel-
lis, Vedova, Pistoletto, Marini, Martini, Merz,
MILANO GALLERIA VITTORIO EMANUELE
Rotella e di molti altri importanti artisti.
INFO visite guidate l’ultimo venerdì del mese, dalle 10 alle 16, La fotografia
su prenotazione dal sito www.collezionefarnesina.esteri.it veste Prada
Un nuovo spazio espositivo
dedicato alla fotografia in
Galleria Vittorio Emanuele.
È Osservatorio, aperto dalla
Fondazione Prada al quinto e
sesto piano di uno degli edifici
centrali, a livello della cupola
di ferro e vetro. A inaugurare
il nuovo spazio, di 800 metri
quadrati, la mostra “Give Me
Yesterday” (fino al 12 marzo):
50 opere di 14 autori italiani e
internazionali che esplorano
l’uso della fotografia come
diario personale.
INFO orario 14-20, sabato e domenica
10-20, ingresso 10 €; 02/56.66.26.12,
www.fondazioneprada.org
18 Bell’Italia
Settant'anni fa aprì la prima latteria...
Dicono di noi L’Italia raccontata dagli stranieri su giornali, riviste e siti internet
Mercoledì
21 dicembre 2016
“I capolavori rubati
tornano in Italia
dall’Ucraina”
www.theguardian.com
LIETO FINE Sono tornate a Verona le diciassette opere rubate dal Museo di Castelvecchio
nel novembre 2015, dipinti tra gli altri, di Mantegna, Pisanello e Rubens. Il
PER I DIPINTI quotidiano britannico dà notizia del viaggio del ministro dei Beni Culturali
Dario Franceschini a Kiev, in Ucraina, dove i quadri sono stati recuperati lo
DI VERONA scorso maggio, per prendere in consegna il prezioso carico e riportarlo in Italia
(nella foto, il ministro e il presidente ucraino Poroshenko durante la cerimonia di
restituzione). The Guardian ricorda anche le condanne di recente inflitte
La città saluta il ritorno delle opere a quattro degli imputati per la rapina, due italiani, tra cui una guardia
rubate dal Museo di Castelvecchio. giurata in servizio presso il museo, e due cittadini moldavi. L’operazione di
Il quotidiano britannico racconta recupero è stata determinata dalla felice collaborazione internazionale tra
il felice esito della triste vicenda istituzioni e forze dell’ordine. Giunte a Verona, le opere sono rimaste in espo-
sizione nel museo fino al 22 gennaio prima di essere sottoposte a interventi
di restauro per risolvere i lievi danni causati dal furto.
20 Bell’Italia
Poi la famiglia crebbe...
Appuntamenticon i festival di Sandra Minute
22 Bell’Italia
Vennero figli e nipoti...
Appuntamenticon il folklore di Silvia Frau
24 Bell’Italia
Tutti insieme a lavorare.
Giorno dopo giorno, anno dopo anno...
Appuntamenti del gusto A cura di Pietro Cozzi Testi di Silvia Frau
ROMA
DELIZIE PRIMA
DEL VIAGGIO
Attimi, il nuovo ristorante di Heinz Beck
all’aeroporto di Fiumicino, prepara
menu “a tempo” in attesa del volo
26 Bell’Italia
Abbiamo sempre fatto tutto in famiglia...
Appuntamentiall’aria aperta di Pietro Cozzi
UN RISVEGLIO
SUGLI SCI
Con #Trentinoskisunrise si gode
la magia della prima discesa, dopo aver
ammirato lo spettacolo dell’alba
28 Bell’Italia
In viaggiocon Antonio Paolucci
Roma - Città del Vaticano MUSEI VATICANI Galleria delle Carte Geografiche
BASILICATA, SPLENDIDA
E TEMIBILE TERRA
Il viaggio nell’Italia illustrata a fine ’500 nella Galleria prosegue
attraversando un territorio allora remoto, tra monti insidiosi
che conservano memorie di antiche battaglie e fertili pianure
deliziate da un clima mite in ogni periodo dell’anno
La regione che nella Galleria Vaticana La regione sta fra due mari, il Tirreno a
ha il nome latino di Lucania (terra dei ovest e lo Ionio a est, ma sono le monta-
boschi, da lucus; sempre che il nome non gne il suo carattere distintivo. Qui l’Ap-
derivi invece da Lucio, capo dei Sanniti, pennino Meridionale allinea le sue cime
come afferma Strabone) si estende fra più alte come il Vulture e il Sirino.
la Campania meridionale (il golfo di
Policastro) e la terra di Otranto at- SCONTRI EPOCALI, BRIGANTI
traverso la falce di luna della pianura E L’ANTICA METAPONTO
del Metaponto. Quando poi in età tardo Chi si addentrava in armi fra i monti e i
antica e alto medioevale questa parte boschi della Basilicata rischiava molto.
d’Italia fu provincia dell’imperatore Poteva non uscirne vivo. Come accadde
greco (basileus) di Costantinopoli, allo- nel 208 avanti Cristo, durante la Secon-
ra diventò comune la denominazione da guerra punica, al console romano
oggi prevalente di Basilicata. Marco Marcello, assalito e ucciso dalla
30 Bell’Italia
Sotto: la montuosa terra di Lucania “ritratta” nell’affresco della Galleria delle Carte Geografiche.
Pagina precedente: particolare della carta con l’indicazione delle rovine dell’antica colonia greca di Metaponto.
Bell’Italia 31
www.nonnonanni.it
E da settant'anni
portiamo bontà sulla vostra tavola.
In viaggiocon Antonio Paolucci
La porzione di carta in cui è raffigurato l’episodio della morte del console romano Marco Claudio Marcello durante la Seconda
guerra punica (208 avanti Cristo). L’evento ebbe luogo nei pressi di Venosa: la cavalleria cartaginese di Annibale sorprese e annientò
il piccolo drappello guidato in ricognizione dal console su una collina che separava gli accampamenti dei due eserciti.
cavalleria di Annibale, episodio bellico ra. Chi conosce l’agricoltura intensiva e anni della Galleria delle Carte Geografi-
che il freschista vaticano minuziosa- le serre produttrici di primizie in ogni che era soltanto un nome conosciuto da
mente descrive. Sorte non dissimile stagione dell’anno della pianura meta- storici e da eruditi, ma il freschista vati-
toccherà più di una volta nel XIX secolo pontina sa che l’epigrafe latina dice il cano si preoccupa di rappresentare sul
ai reggimenti piemontesi mandati a re- vero. La Basilicata, al tempo della re- fiume Basento, a memoria e a monito,
primere il ribellismo meridionale nella alizzazione della Galleria Vaticana, le rovine archeologiche dell’antica città.
cosiddetta “guerra al brigantaggio”. era uno dei domini più marginali e
La targa celebrativa in latino fa l’elogio disagiati del vicereame di Napoli, ma Musei Vaticani, Città del Vaticano, viale Vaticano,
della orografia della regione. Le alte la memoria di tempi felici e di una civil- 06/69.88.46.76, 06/69.88.31.45, mv.vatican.va.
montagne appenniniche la proteggo- tà gloriosa non si è mai perduta. Aperti da lunedì a sabato, ingresso 9-16, chiusura
no dai freddi venti del nord così che il Metaponto al tempo della Magna Gre- 18; biglietto 16 €. Domenica chiuso eccetto l’ultima
territorio gode di una doppia primave- cia era una città ricca e potente. Negli del mese, ingresso 9-12, chiusura 14; gratuito.
32 Bell’Italia
La consegna gratuita.
Le spese postali
sono incluse.
L’Italia
più bella
è qui.
Il risparmio immediato
Scegli tu quanto vuoi
Nessun
risparmiare: più di 3 mesi
numero perso
oppure 8 mesi gratis
Il calendario
in regalo
I privilegi del Club degli Abbonati
Il prezzo bloccato
FORLÌ
DÉCO: IL TRIONFO
DELL’ELEGANZA
Nascita e ascesa dello stile “moderno”
che affascinò l’Europa e l’Italia. Oltre 250 pezzi
straordinari ai Musei di San Domenico
Fra il primo dopoguerra e la crisi mondiale del 1929, l’Europa percorso ritmato da 23 sezioni, rilegge e analizza gli avveni-
e l’Italia sono attraversate da uno stile destinato a lasciare il menti storici e culturali che hanno favorito la genesi e il suc-
segno. Il fenomeno Déco, nel Bel Paese in particolare, cesso di questo nuovo linguaggio artistico. Oltre 250 le opere
ha una forza dirompente che contagia le grandi arti: ar- in mostra: da Tamara de Lempicka ad Arturo Martini, da Gio
chitettura, pittura, scultura e disegno. Ma è soprattutto Ponti a Galileo Chini, da Adolfo Wildt a Piero Portaluppi.
nelle produzioni decorative (arredi, ceramiche, tessuti, stuc- Nella foto: Ritratto di Wally Toscanini, 1925, di Alberto Martini.
chi, gioielli, abiti) che lascia un’impronta fondamentale. L’e- ART DÉCO. Gli anni ruggenti in Italia. Sede: Musei di San
leganza estetizzante dello stile Déco esalta l’alta produzione Domenico. Date: 11 febbraio-18 giugno. Orari: da martedì a
artigianale e contribuisce alla nascita del design e del made in venerdì 9,30-19, sabato e domenica 9,30-20. Ingresso: 12 €.
Italy. L’esposizione ai Musei di San Domenico, attraverso un Info: 199.15.11.34; www.mostrefondazioneforli.it
Bell’Italia 35
TORINO
LA WUNDERKAMMER
DEL DUCA SABAUDO
Ottocento dipinti, 14 mila volumi,
busti romani, gioielli, armature,
arazzi, carte geografiche e
pregiati reperti provenienti da
tutto il mondo. È la straordinaria
collezione creata fra il ’500 e
il ’600 dal carismatico duca
di Savoia Carlo Emanuele I.
Nelle sale della Galleria Sabauda
e della Biblioteca Reale è
esposta una selezione di 250
pezzi dell’originale raccolta, cui si
aggiungono 80 album di acquerelli
e importanti prestiti internazionali.
A sinistra: Album di pesci, attribuito
a disegnatori piemontesi, fine
XVI-prima metà XVII secolo.
MILANO
LE MERAVIGLIE DEL MONDO.
PIÙ ARTE PER TUTTI Le collezioni di Carlo Emanuele I
L’arte contemporanea di Savoia. Ai Musei Reali fino al 2
a prezzi accessibili: questa aprile. Info: 011/522.04.21.
la filosofia di Affordable Art
Fair, giunta quest’anno alla
VII edizione. L’appuntamento
è con 85 gallerie nazionali e
internazionali: costo massimo
MODENA
delle opere 6 mila euro.
A destra: Gola, di Cristiano IN CITTÀ IL MEGLIO
Ossoli, galleria Federica DELL’ANTIQUARIATO
Morandi. AFFORDABLE ART È la più importante vetrina
FAIR. Al Superstudio Più dal annuale dell’antiquariato in Italia,
10 al 12 febbraio. Info: www. basti pensare che l’anno scorso
affordableartfair.com i visitatori sono stati 35 mila.
Quest’anno festeggia il traguardo
della XXXI edizione, ospitando oltre
160 espositori. Sotto: Lampada di Gio
Ponti, 1930, galleria Robertaebasta.
MODENANTIQUARIA. A Modena
Fiere dall’11 al 19 febbraio.
BARD (Aosta)
Info: www.modenafiere.it
DOISNEAU, RE
DELLA FOTOGRAFIA
È uno dei padri fondatori
del fotogiornalismo di strada
e ha realizzato ritratti intensi
e celebri scatti di Parigi che
sono ormai “icone”della
fotografia del ’900.
In mostra al Forte di Bard
una selezione delle immagini
di Doisneau più simboliche
e amate. A sinistra:
Mademoiselle Anita, Paris,
1951, di Robert Doisneau.
ROBERT DOISNEAU. Icônes.
Al Forte di Bard fino al primo
maggio. Info: 0125/83.38.11.
36 Bell’Italia
Appuntamentid’arte
PALERMO
ROMA
Bell’Italia 37
Appuntamento con Vittorio Sgarbi
Un Museo un Capolavoro BOLOGNA Museo Morandi
IL PICCOLO, INFINITO
MONDO DI MORANDI
La Natura morta del 1956 è esemplare della visione artistica
del pittore bolognese, che esplora il proprio universo interiore
meditando sulla realtà di oggetti in apparenza insignificanti
«Di nuovo al mondo non c’è nulla o senza adeguarlo a stili altrui, ma assor- A destra: la Natura
pochissimo, l’importante è la posizio- bendoli all’interno di una visione che non morta (V.895), olio
su tela dipinto da
ne diversa in cui un artista si trova rinuncia mai alla necessità del confronto Giorgio Morandi
a considerare e vedere le cose». Così con il proprio io. Così in Morandi, che nel 1956, è una
Giorgio Morandi (1890-1964) esponeva pure pratica anche il paesaggio, la na- delle opere più
il succo del suo modo di concepire l’arte. tura morta diventa la pittura tout court, significative della
Allora, da una parte veniva già conside- mettendo in relazione la soggettività del raccolta bolognese.
Pagina seguente,
rato il maggiore artista italiano del No- vivere e l’esteriorità del mondo attraver- in basso: Morandi
vecento, capace di sostenere un discorso so l’interiorizzazione dell’oggettualità in un celebre
pittorico talmente elevato da sorvolare apparentemente più insignificante. ritratto di Herbert
l’effimera transitorietà di qualunque La sua è una pittura di genere esi- List (1953) che lo
vede al lavoro nella
moda artistica, mentre dall’altra gli si stenziale, dove il pessimismo panico sua casa di via
contestava l’eccessiva distanza dall’ago- dell’adorato Leopardi trova un limite Fondazza a Bologna.
ne artistico, disconoscendo la centralità nel razionalismo cogitabondo di Pa-
delle infinite dispute sul senso più ag- scal, altra lettura prediletta, pervenendo
giornato del moderno. Non era alterigia, a un’epoché, una sospensione di giudizio
quella di Morandi, semmai coerenza in merito ai massimi sistemi, alle pre-
con la serietà monacale con cui interpre- sunte, grandi verità di cui facili dispen-
tava la vita. Da un certo momento in poi, satori abbondavano anche in arte, che
non si sposta più da Bologna, anzi, dalla è affine allo spirito espresso da Eugenio
casa di via Fondazza, dove vive con le Montale, poeta spesso accostato al pitto-
sorelle e dipinge in una camera da letto, re bolognese, negli ultimi, celebri versi
alternando la pittura all’insegnamento di Non chiederci la parola: «Codesto solo
scolastico. Solo a Grizzana, la località oggi possiamo dirti, / ciò che non siamo,
appenninica in cui, nel 1943, si rifugia ciò che non vogliamo».
dopo l’arresto per simpatie antifasciste, È negli anni Trenta, nel pieno del delirio
e dove si costruirà, negli ultimi anni di fascista, che la pittura di Morandi smette
vita, una casa di villeggiatura, godrà di di guardare altrove, concentrandosi total- seppure opponendosi, accorciano al mi-
un vero e proprio studio. mente su se stessa. Il passaggio seguente, nimo la distanza fra il freddo e il caldo, lo
Bologna non era certo il centro del mon- negli anni Quaranta e Cinquanta, porta spento e l’acceso. Un equilibrio perfetto,
do, neppure d’Italia; eppure Morandi, a una distillazione sia della tecnica, che con la forza dell’insieme che vince la re-
dapprima insieme ad alcuni amici di ac- rinuncia alle dissonanze cromatiche e al- nitenza insita nelle cose, capace di raffi-
cademia (Osvaldo Licini, Saverio Pozzati, le inclinazioni espressioniste in favore di gurare un silenzio supremo, esente dal
Giacomo Vespignani, i fratelli Bacchelli), tonalità smorzate e stesure più regolari, chiasso del contingente.
poi, con il peggioramento della salute, in sia delle soluzioni compositive, alterna- Dipingere è riconoscere l’appartenen-
maniera sempre più isolata, riesce a in- te in varianti che ruotano attorno a una za all’unico mondo concepibile, quello
tercettare tutti i passaggi decisivi alla varietà sempre più limitata di oggetti. La contenuto entro i limiti del proprio uni-
base della modernità novecentesca, Natura morta (V.895) del 1956 è una delle verso interiore. Piccolo e infinito come
dal Post-Impressionismo dell’amatissi- più compiute in assoluto di Morandi. Solo la stanza di via Fondazza.
mo Cézanne all’avanguardia di Futuri- bottiglie a pancia larga e collo lungo, ba-
smo, Cubismo e Metafisica, fino al rappel rattoli, cilindri metallici e scatole di carta. Museo Morandi, Bologna. A seguito degli eventi
à l’ordre, annunciato in Italia dalla rivi- Solo forme e profondità che emergono sismici che hanno colpito l’Emilia Romagna, il
sta Valori Plastici di Mario Broglio, suo per contrasto da altre, tendendo a geo- museo è ospitato dal novembre 2012 nella sede
primo, grande sostenitore. La novità di metrie ancora cézanniane, con l’imperfe- del Mambo - Museo d’Arte Moderna di Bologna,
Morandi sta nel fatto che riversa l’elabo- zione a preservare la tremula vitalità del via Don Minzoni 14, 051/649.66.11. È aperto
razione di queste esperienze in un gene- tutto. Solo due piani distinti, un davanti martedì, mercoledì e domenica 10-18; giovedì,
re fin troppo abusato, la natura morta, e un dietro, solo luce frontale e colori che, venerdì e sabato 10-19; ingresso 6 €.
38 Bell’Italia
altezza 30 cm
Bell’Italia 39
Fuoriluogo I tesori italiani conservati all’estero di Fabio Isman
40 Bell’Italia
Altezza 194 cm
Sopra: l’Annunciazione dipinta tra il 1425 e il 1428 da Beato Angelico. Nella tavola l’adesione alla nuova visione prospettica toscana convive
con la raffinata eleganza del gusto gotico. Pagina precedente, in basso: particolare della cacciata di Adamo ed Eva dal Paradiso Terrestre.
della famiglia. Nondimeno è mecenate nuovo a chi l’aveva eseguita, nel 1861 e tante le invenzioni nei cinque piccoli
di vari artisti, soprattutto dello scultore entra nel maggior museo spagnolo. scomparti della predella: nell’Adorazio-
Francesco Mochi (per alcuni, suo figlio Qualcuno pensa a un intervento anche ne dei Magi, una capanna ricavata tra
naturale), e allestisce una propria colle- della bottega, in particolare di Zanobi ruderi diroccati; nella Presentazione al
zione. Acquista il dipinto per conto di Strozzi, ma i più sono inclini a giudi- tempio, quest’ultimo, rotondo, è stret-
Francisco Gómez de Sandoval y Rojas, care la pala autografa per l’elevata to tra due file di palazzi; lo Sposalizio
più noto con il titolo di duca di Lerma, qualità. Le sottili colonne che dividono della Vergine risente di Masaccio; nella
fatto cardinale da Paolo V. È il duca a do- lo spazio in tre parti uguali, isolando i Visitazione, un piccolo portico con va-
narla alla chiesa dei domenicani di Val- progenitori dall’evento miracoloso che sti orizzonti; nel Funerale della Vergine,
ladolid. Senza l’attribuzione al suo auto- avviene tra le arcate, ricordano l’archi- una grande valle.
re l’Annunciazione va poi al monastero tettura di Brunelleschi. Straordinarie Un immenso capolavoro, insomma,
delle clarisse di clausura delle Descalzas sono poi le mani, sia di Dio, in alto a pieno di tecnica, ma anche di assoluta
Reales di Madrid; infine, “restituita” di sinistra, sia dell’angelo e della Vergine, poesia, dalla storia intricata.
Bell’Italia 41
PLAN DE CORONES (Bolzano) Messner Mountain Museum Corones
L’ALPINISMO IN UNO
SGUARDO
Progettato da Zaha Hadid al culmine della ski area del Plan de Corones,
l’ultimo museo di Reinhold Messner scende nella profondità rocciosa
della montagna per poi “toccare” il cielo delle Dolomiti e di tutte le Alpi
TESTI Pietro Cozzi FOTOGRAFIE Albert Ceolan
42 Bell’Italia
La grande terrazza
del Messner Mountain
Museum Corones
è una piattaforma
panoramica che
abbraccia le Dolomiti
e tutta la cerchia
delle Alpi Centrali.
Progettato dallo
studio di Zaha Hadid,
il museo è dedicato
all’alpinismo
della tradizione.
L
a sesta perla della “collezione scelto questo luogo perché gli mancava
Messner” si nasconde sul versan- un approdo in terra ladina e perché l’af-
te meno battuto di uno dei più faccio sulle Dolomiti e sulle Alpi, di una
frequentati comprensori sciistici forza inaudita, gli permetteva di tener
dell’Alto Adige, apprezzato per fede a uno dei comandamenti dei suoi
la rapidità e comodità degli impianti e la MMM: quello che si impara a conoscere
perizia nella battitura della neve. Il fian- dentro si riverbera immediatamente nel
co ovest del panettone bianco del Plan de panorama, in un affascinante rimando
Corones (2.275 metri) non è solcato dalle tra racconto e realtà, storia e attualità.
piste e così il Messner Mountain Museum
(da cui l’acronimo “MMM”) è anche un UN MOSAICO DI QUATTROCENTO
luogo di silenzio, una tranquilla pausa di PANNELLI IN VETRO E CEMENTO
approfondimento culturale nell’ebbrez- Davanti ai profili delle Odle e del Sasso
za leggera delle discese. Il re degli alpi- di Santa Croce, le vette dell’infanzia di
nisti ha inaugurato qui, nel luglio 2015, Messner, lo studio di Zaha Hadid ha im-
l’ultimo dei suoi musei, il capitolo finale maginato il museo come un’affascinan-
della sua estrema impresa, che ha defini- te discesa nelle viscere della montagna.
to «il mio quindicesimo Ottomila». Siamo L’edificio progettato dalla grande archi-
sul monte dove secondo la leggenda il mi- tetta britannica – scomparsa nel marzo
tico re di Fanes pose la corona sul capo dello scorso anno – si inabissa nel cuore
della principessa Dolasilla. Messner ha del Plan per poi riemergere sul lato op-
posto con due finestroni e una terrazza, sterno e più scure all’interno per richia-
tre giganteschi cannocchiali di vetro e mare l’aspetto dell’antracite, ritrovata
cemento che inquadrano l’infinito. L’al- in profondità durante lo scavo, contri-
pinista italiano aveva le idee chiare su buiscono a inserire l’oggetto architetto-
dove “puntarli”: la prima finestra guarda nico nel suo contesto..
a sud-ovest, verso il Sass de Putia; la se-
conda si affaccia più decisamente a sud, CHIODI E PICCOZZE RACCONTANO
verso il Sasso di Santa Croce; la balconata DUE SECOLI DI SCALATE
Ai finestroni si apre invece a ovest, verso l’Ortles e il Sui tre piani del Messner Mountain Mu-
Sudtirolo, e offre uno scorcio di 240 gradi seum Corones, oggetti, dipinti e citazio-
si ammirano su tutte le Alpi. Quattromila metri cubi ni alle pareti guidano il visitatore in un
di roccia, scavati e poi riposizionati a viaggio nell’alpinismo tradizionale, la
le vette lavoro finito, racchiudono il museo in sua storia e il suo lascito alla modernità,
un guscio naturale, garantendo anche introdotto da una domanda provocato-
dell’infanzia una temperatura costante. Sotto, 400 ria: «Dove inizia l’alpinismo se il turismo
pannelli prefabbricati in cemento e fi- ha già raggiunto la cima dell’Everest?».
del grande bra di vetro, diversi l’uno dall’altro per Lo scalatore di tutti gli Ottomila himala-
dimensioni e curvature, si incastrano yani, che proprio alla scuola della tradi-
alpinista come in un mosaico a formare le super- zione ha ispirato le sue imprese cercando
fici dell’edificio. Le diverse tonalità di di mantenere la sobrietà delle origini,
——————— grigio del rivestimento, più chiare all’e- non risponde alla domanda, docu-
PLAN DE CORONES (Bolzano) Messner Mountain Museum Corones
46 Bell’Italia
rimetro dell’alpinismo autentico. La sua un crocevia sciistico che corre veloce
definizione di sicurezza sembra riecheg- verso altre emozioni. Lo fa sfidando
giare e ampliare l’iniziale domanda di senza paura la contraddizione di rac-
Messner: «Per sicurezza non si intende la contare la semplicità dei pionieri delle
correzione della propria insicurezza, con- alte quote in un edificio di cemento,
vulsamente raggiunta attraverso mezzi costruito completamente ex novo e sca-
artificiali, ma quella sicurezza primaria vando in profondità dentro la roccia.
che ogni scalatore dovrebbe basare sulla Una scommessa rischiosa, come tutte le
corretta valutazione della propria capa- imprese alpinistiche. Ma una scommes-
cità, rapportata alla propria volontà». sa vinta: usciti dal museo e riallacciati
gli sci e gli scarponi, lo sguardo al Puez,
LA MONTAGNA TRA NATURA alle Odle, alla Marmolada, alle Dolomi-
E PATRIMONIO CULTURALE ti e alle cerchia delle Alpi sembra riac- Qui sopra: scorcio
Sobrio e concreto nella sua moderna ve- quistare, per un attimo, una profondità della sala che ospita
ste architettonica, lontanissimo dall’a- e una purezza perdute. le riproduzioni
delle grandi pareti,
buso di tecnologie multimediali che va culla dell’alpinismo.
tanto di moda oggi, il MMM Corones ri- Sotto: Reinhold Messner
lancia la proposta della montagna come a pagina 49 all’MMM Corones.
pensiero e cultura, proprio nel cuore di A sinistra, nella foto
grande: la scultura che
rappresenta il monte
Pelmo (3.168 metri),
prima cima dolomitica
a essere scalata,
nel settembre 1857.
Si trova al secondo
livello del museo.
a partire da 995€
edenviaggi.it
PLAN DE CORONES (Bolzano) Messner Mountain Museum Corones
Sopra: un finestrone
del museo sembra
farsi largo tra neve
e roccia. Qui a sinistra:
pareti e corridoi
espongono dipinti
in tema, dalla
rappresentazione
delle grandi cime
alle ricostruzioni di
storiche salite, spesso
di gusto romantico.
Sotto: le due vetrine
che formano il cuore
del museo, dedicate
agli strumenti
dell’alpinismo e
ad alcuni pezzi
da collezione come
la piccozza di George
Mallory (1886-1924).
48 Bell’Italia
come
dove
quando
PLAN DE CORONES
(Bolzano)
Sci e passeggiate
in val Pusteria Brunico, via Centrale
A Brunico, capoluogo della valle, si scopre l’elegante centro storico affacciato sulla Rienza. E, a pochi
minuti di treno, un comprensorio sciistico con 119 chilometri di piste di Pietro Cozzi Fotografie Albert Ceolan
Bell’Italia 49
come
dove
quando
PLAN DE CORONES
(Bolzano)
SAPORI PUSTERESI
Lo speck a regola d’arte
e tanta dolcezza
La prima parte della val Pusteria,
all’incrocio fra il mondo ladino e quello
più schiettamente altoatesino, si distingue
Macelleria Bernardi
anche per un interessante intreccio
fra tradizioni enogastronomiche. Con
tanti indirizzi golosi da non perdere. Pur
Südtirol (Brunico, via Duca Sigismondo
4, 0474/05.05.00) è un mercato dei
sapori regionali di alta qualità, spesso
bio: si va dallo speck al succo di mele, dai
Rifugio Corones
salumi ai formaggi, dalle marmellate alle
tisane. Uno speck memorabile, “figlio”
Gli alberghi Comodo, a pochi passi un indirizzo che offre della fresca corrente della Rienza e della
dalla stazione, offre il meglio della tradizione studiata affumicatura, è quello della
Hotel Lanerhof ★★★★S camere essenziali locale. Da provare il Macelleria Bernardi (Brunico, via Centrale
(San Lorenzo ed eleganti. A tavola, filetto di maiale in crosta 36, 0474/55.54.72). Altre specialità della
di Sebato, località memorabili dessert di senape e il “noceto” casa sono il salame di cervo sudtirolese
Mantana 43, 0474/ e cantina con più di di capriolo. Conto 40 €. e i kaminwurz, salamini affumicati perfetti
40.31.33). La scelta 100 etichette. Mezza Agnello Bianco per uno spuntino. Per i dolci, tappa alla
è tra 90 camere pensione da 77 € (Brunico, via Stuck 5, Pasticceria Acherer (Brunico, via Centrale
e suite, realizzate con a persona al giorno. 0474/41.13.50). I classici 8, 0474/41.00.30), dove il proprietario
materiali locali ma in stile Hotel Sonnblick ★★★S piatti tirolesi in un edificio Andreas Acherer ha trasformato la
moderno. Area wellness, (Perca, via Val Pusteria del tardo ’400 che fu panetteria del nonno in un tempio della
da 3.000 metri quadri. 5, 0474/40.12.40). ostello e poi “piccola dolcezza. La scelta è tra praline, biscotti,
Mezza pensione da 99 € Albergo aperto nel 1967 stube per artisti”. Nel mini-tranci di torte e cioccolati di ogni
a persona al giorno. e ristrutturato l’ultima menu, mezzelune con tipo. Per le bevande, la sosta giusta è alla
Hotel Post ★★★★ volta nel 2015. Centro ricotta e spinaci, canederli Bottiglieria Harpf (Brunico, via Centrale
(Brunico, via Bastioni 9, benessere con cinque e formaggio grigio 53a, 0474/53.71.31), riaperta nel 2012.
0474/55.51.27). Fondato saune e cucina che con cipolle. Prenotazione L’assortimento comprende 300 etichette
tra il 1846 e il 1850, utilizza materie prime dai quasi indispensabile. di vini, soprattutto altoatesini, 120 birre
da cinque generazioni masi pusteresi. Mezza Conto da 30-35 €. (molte artigianali) e 120 liquori da tutto
di proprietà dei von pensione da 70 € Rifugio Corones il mondo. Solo da aprile a novembre vale
Grebmer, è in posizione a persona al giorno. (Plan de Corones, la pena fermarsi anche all’Agriturismo
centralissima. Camere e 349/226.96.31). Edificio Unterhölzlhof (Valdaora, via Greit 2, 0474/
suite sono impreziosite I ristoranti tutto in legno, nel 49.63.22) per acquistare i prodotti del
da parquet storici, cuore del Plan, è meta caseificio durante il periodo di produzione
restaurati ad hoc. Doppia Oberraut (Brunico, privilegiata degli sciatori. del formaggio: notevole quello ricavato dal
con colazione da 180 €. località Santa Caterina, Cucina ricercata e prodotti latte di capra di razza Deutsche Edelziege.
Hotel Blitzburg ★★★ 0474/55.99.77). di qualità: maltagliati con
(Brunico, via Europa A 10 minuti dal centro, pomodoro e mozzarella
10, 0474/55.57.23). circondato dai boschi, di bufala, gamberoni fritti
su verdurine asiatiche
e pancia di maialino
arrosto. Conto da 30 €.
Ücia Bivacco (San
Vigilio di Marebbe,
località Furcia 35,
348/706.35.47).
Un po’ defilato, sopra
Pasticceria Acherer
passo Furcia, il rifugio
è circondato da un
panorama sensazionale.
Gli sciatori sono accolti
nella stube di cirmolo e
info
“confortati” con tè del Associazione Turistica Brunico Kronplatz
cacciatore e grappa di Turismo, piazza Municipio 7, Brunico,
Hotel Post
pino mugo. Conto 20 €. 0474/55.57.22; www.kronplatz.com
50 Bell’Italia
Benvenuti in Italia.
BOLOGNA • VERONA • FIRENZE • GENOVA • MILANO
Scopri le meraviglie d’Italia da un punto di vista alla loro altezza.
Lusso, business o budget. Qualunque sia il tuo stile, scegli lo stile italiano dei nostri hotel.
Eleganza, bellezza, comodità, organizzazione e cura. Le location ideali di ogni tuo viaggio.
www.duetorrihotels.com
ROMA Santissima Trinità dei Monti
SCALATA
ALLA BELLEZZA
Alla sommità della celebre scalinata, appena rinnovata
da un restauro, la chiesa e il convento della Santissima
Trinità dei Monti incantano con preziosi cicli affrescati
cinquecenteschi, trompe-l’œil e architetture dipinte
52 Bell’Italia
In questa foto: la chiesa della Santissima Trinità dei Monti, alla sommità della celebre
scalinata che sale da piazza di Spagna. In primo piano la fontana della Barcaccia, di Pietro
e Gian Lorenzo Bernini (1629). Pagina precedente: dettaglio degli affreschi nel Refettorio.
Bell’Italia 53
Pagina precedente, in alto:
un particolare della
Deposizione, affresco di
Daniele da Volterra (circa
1541), forse su disegno
di Michelangelo, nella
cappella Bonfil; faceva
parte del ciclo pittorico,
oggi perduto, della vicina
cappella Orsini. Pagina
precedente, in basso a
sinistra: davanti alla
facciata dai campanili
gemelli svetta l’Obelisco
Sallustiano, proveniente
dagli omonimi Horti;
a destra: la cappella Orsini,
ornata di marmi policromi
(1575), con il monumento
funebre di Cecilia Orsini.
A destra: l’interno della
chiesa, costruita con
l’annesso convento per
volere di Carlo VIII di
Francia e consacrata nel
1585. È a navata unica con
7 cappelle per lato, tutte
decorate dalle nobili
famiglie titolari. Sotto:
dettaglio degli affreschi
a trompe-l’œil di Giovanni
Battista Naldini (1573)
nella cappella Dosio.
Bell’Italia 55
Pagina precedente:
l’Assunzione (1548-50)
di Daniele da Volterra;
si trova nella cappella
Della Rovere, affrescata
in collaborazione con altri
artisti – come Pellegrino
Tibaldi, Giovan Paolo
Rossetti, Michele Alberti –
con un ciclo di Storie della
Vergine che rappresenta
uno dei più significativi
esempi di manierismo
tosco-romano.
Sopra: veduta d’insieme
del Refettorio,
mirabilmente affrescato
da Andrea Pozzo nel 1694
con le Nozze di Cana,
in un trionfo di illusioni
prospettiche ed
effetti trompe-l’œil.
A destra: la stanza delle
Rovine, affrescata da
Charles-Louis Clérisseau
nel 1766; tra i ruderi
di un tempio, l’unico
segno di vita è un
esotico pappagallo.
Bell’Italia 57
Pagina precedente:
una scena delle Nozze
di Cana che svela
tutto il virtuosismo
di Andrea Pozzo.
L’episodio evangelico
si distende su tutte
le pareti del Refettorio
in una serie di riquadri
racchiusi da colonne
e architravi fittizi
che sfondano
illusionisticamente
lo spazio. I personaggi,
convitati, musici e
servitori, si muovono
tra le architetture dipinte,
si affacciano o, come in
questo caso, sembrano
proiettarsi all’esterno.
Sopra: ritratto di Luigi
XIV, il Re Sole, sopra
la porta della sala.
A destra: la volta a botte
del Refettorio, con al
centro la Trinità in gloria
tra figure di santi. Anche
qui, archi, architravi e
lunette sono solo dipinti.
L’effetto illusionistico
è perfetto se si
osserva la volta stando
al centro della stanza.
Bell’Italia 59
ROMA Santissima Trinità dei Monti
S
trappa applausi a scena aperta
fin dall’inaugurazione nel 1725.
Eccola lì, la scalinata di Trinità
dei Monti, teatro straordinario
con 300 anni ben portati, miglia-
ia di visitatori, 11 rampe, 132 gradini in
travertino che si precipitano giù come
un torrente dalla collina del Pincio fino
alla Barcaccia berniniana in piazza di Spa-
gna, e un’infinità di ciak memorabili: Gre- San Francesco di Paola in preghiera, anamorfosi di Emmanuel Maignan (1642) nel corridoio
gory Peck che corteggia Audrey Hepburn del convento: l’immagine cambia a seconda che venga osservata di lato o di fronte.
in Vacanze romane, le sfilate d’alta moda,
le esposizioni floreali, le serate di gala, l’ul-
tima in settembre quando, per festeggiare al tramonto è uno dei più struggenti di in un eccelso ciclo di affreschi del 1579-
la conclusione del restauro, Antonio Pap- Roma, a picco su cupole e fontane, e oc- 84, di vari artisti, tra cui il Cavalier d’Ar-
pano ha scatenato l’Orchestra di Santa corre battersi per un posto in prima fila. pino, illustrando il legame tra i frati e la
Cecilia in un’Ouverture della Carmen da Ma la navata unica, all’interno, è un palco- corte di Francia: Luigi XI, malato, chiama
brividi, tra il diluvio dei fuochi pirotecnici. scenico senza pari che ben presto conqui- a corte San Francesco di Paola per le sue
Già restaurata nel 1995, la scalinata è stata sta tutti. Si passa così, in un crescendo di doti di taumaturgo ma, sorpresa, questi
sottoposta dall’ottobre 2015 a interventi di emozioni, dalle Storie della Passione di non lo guarisce nel corpo, bensì nell’ani-
pulitura, consolidamento, revisione di im- Cesare Nebbia, al ciclo affrescato di Perin ma, convertendolo; il figlio Carlo VIII, per
pianti a led e lampioni in ghisa. Moderno del Vaga nella cappella Pucci, dalle Storie gratitudine, finanzia la costruzione del
mecenate, come i papi e i principi di una della Vergine che Daniele da Volterra dipa- convento nel 1494; e intanto il santo, nel-
volta, il marchio Bulgari ha donato un mi- na a vivaci colori nella cappella Della Ro- le lunette, compie ogni sorta di miracoli,
lione e mezzo di euro per i lavori e ha ce- vere, fino a stordirci, nella cappella Bonfil, dalla bimba cieca che riacquista la vista
lebrato con l’occasione il capostipite Soti- con la stupenda Deposizione, forse su agli operai del santuario di Cosenza se-
rio Georgis che 130 anni fa a pochi passi disegno del suo maestro Michelangelo, polti da un crollo e poi resuscitati.
da qui, prima in via Sistina nel 1884, poi considerata uno dei vertici del Manie-
dal 1905 in via Condotti, aprì la bottega di rismo. Il convento è ancora più avvincen- LE ILLUSIONI PROSPETTICHE
gioielli The Old Curiosity Shop per attira- te, i suoi racconti si sciorinano tra un enig- DEL REFETTORIO
re i benestanti turisti britannici. ma e un coup de théâtre. Nel 1844, Nel Refettorio, il culmine. Qui il gesuita
inaspettatamente, il dipinto della Mater Andrea Pozzo, geniale nel dilatare il cam-
DIETRO I CAMPANILI GEMELLI, Admirabilis affiora nitido da uno strato di po visivo, maestro nelle soluzioni ottiche
UN TRIPUDIO DI AFFRESCHI calce. Nel 1766 il pittore Charles-Louis di sfondamento spaziale e prospettico,
La scalinata, progettata da Francesco De Clérisseau affresca le pareti dell’inferme- alza il sipario sulle Nozze di Cana e, con
Sanctis a balconi, curve e sfondi grandiosi ria con ruderi di gusto già romantico, abi- toni rosati, azzurri polverosi, grigi madre-
tipici del tardo Barocco, è una ribalta d’ec- tati solo da un misterioso pappagallo. perlacei, le raffigura in istantanee serrate:
cezione in cui le “prime donne” sono la E i Frati Minimi, artisti, eruditi, scienziati, gli ospiti, i musici, i servi in cucina, sbalor-
chiesa e il convento della Santissima Tri- nel XVII secolo sperimentano le illusioni diti dall’acqua tramutata in vino.
nità dei Monti: svettano in cima, lassù, tra ottiche della pittura intrecciando geome- Ironia della sorte, i Frati Minimi, che os-
«le scale le terrazze le rondini», come dice tria, prospettiva e matematica nei corridoi servavano un regime quaresimale (niente
Cesare Pavese nella poesia Passerò per silenziosi, quasi un linguaggio per soli ini- uova, carne, formaggi) mangiavano guar-
piazza di Spagna e, con i loro magnifici af- ziati. Padre Emmanuel Maignan vi trat- dando sempre questo ricco banchetto.
freschi cinque-seicenteschi, inscenano teggia infatti una stupefacente meridiana Forse compensavano l’astinenza delizian-
ogni giorno vite di re, episodi biblici, catottrica e una anamorfosi lunga 18 me- do la vista? Un’illusione, certo. E Pozzo, di
miracoli di santi. E tanti artifici. tri, la più grande al mondo. Sono criptiche illusioni, qui dentro ne ammassa tante:
Il primo “trucco” della chiesa, fondata nel e bellissime. La prima, con il riflesso dei dai trompe-l’œil che simulano porticati
XVI secolo per volere dei re di Francia e raggi solari o lunari, calcolava il tempo nei e paesaggi inesistenti alle finte archi-
tuttora di giurisdizione francese, sono i territori allora conosciuti, da Costantino- travi del soffitto che compaiono soltanto
vertiginosi campanili della facciata di Gia- poli all’Islanda. L’anamorfosi, in bianco e se le si osserva dal centro del salone. È la
como della Porta e Carlo Maderno, in ap- nero, è un dipinto che si trasforma per saga degli effetti speciali che si rincorrono
parenza gemelli, in realtà dissimili negli magia sotto i nostri occhi: da sinistra mo- nell’affascinante complesso di Trinità dei
orologi, uno a lancette, l’altro a meridiana. stra San Francesco di Paola, il fondatore Monti, dalla scalinata, alla chiesa, al con-
All’entrata tenta di rubare l’attenzione dell’ordine dei Minimi, immerso in pre- vento. Come a teatro, appunto.
l’Obelisco Sallustiano di 14 metri, posizio- ghiera; da destra lascia invece trapelare un
nato da Pio VI nel 1789 senza badare alle paesaggio alberato, con il santo che attra-
proteste dei Frati Minimi. E il belvedere versa lo stretto di Messina sospeso sul suo alla pagina seguente
vorrebbe accaparrarsi ogni flash: all’alba o mantello. Nel chiostro la recita continua
60 Bell’Italia
come
dove
quando
ROMA
Atmosfere
franco-inglesi Villa Medici
Bell’Italia 61
come
dove
quando
ROMA
TEATRI
Palcoscenici da vivere, tra
visite e brunch domenicali
Gli antichi teatri dei dintorni propongono
molte iniziative anche per la mattina e il
Teatro Argentina
pomeriggio. Il Teatro Quirino (via delle
Vergini 7, 06/679.45.85), voluto dal principe
Maffeo Sciarra nel 1871, organizza fino al
22 aprile la rassegna “Dal palco allo
schermo” (sabato alle 16,30, ingresso
gratuito) con film che si riallacciano alle
tematiche in cartellone: a febbraio, Luci
della ribalta (il 4) e Il sorpasso (il 18). Nel
Artesfizio La Botte
Teatro Sala Umberto (via della Mercede 50,
06/679.47.53), progettato nel 1882 da
Gli alberghi garden. Doppia con La Botte (via Sistina Andrea Busiri Vici, la domenica si anima
colazione da 90 €. 133, 06/42.01.64.02). con “Un teatro tutto per me”: musica,
Hotel Hassler ★★★★★ Cenci B&B (vicolo Tipico, con travi a vista favole, laboratori per adulti e bambini,
(piazza Trinità dei Monti Scavolino 81, 340/ e saletta pittoresca. a febbraio il 5, 12 e 19 (ore 11,30, 8 €).
6, 06/69.93.40). Da una 355.67.88). Suggestivo, Saporiti gli spaghetti con Il Teatro Eliseo (via Nazionale 183, 06/
dinastia di albergatori tra i vicoli. Stile moderno e polpettine, le fettuccine 83.51.02.16) allestisce il “Brunch di cucina
svizzeri, 140 anni di lusso camere spaziose, colorate, ai carciofi, il galletto alla Eliseo” con buffet di salumi, dolci e caffè,
tra vip e star. Sfarzo, molto accoglienti. brace. Il pesce si cucina ogni domenica alle 11,30, 23 €. Nel
servizio impeccabile, Abbondante la colazione al forno con le patate. settecentesco Teatro Argentina (largo
spa, ristorazione d’alto continentale. A febbraio, Conto 35-40 €. di Torre Argentina 52, 06/684.00.03.63)
livello. A febbraio, doppia doppia con colazione 85 €. Galleria Sciarra (piazza le visite-spettacolo sono tenute da attori
con colazione 435 €. dell’Oratorio 75, 06/ dell’Accademia Silvio d’Amico che recitano
Residenza Frattina I ristoranti 679.07.66). Tra il Teatro brani di D’Annunzio e Pirandello; tutte le
(via Frattina 104, 06/ Quirino e la galleria mattine, tranne lunedì, su prenotazione,
678.35.53). Hotel di Nino (via Borgognona Sciarra, deliziosamente 8 €. E ad approfondire la materia provvede
charme dagli ambienti 11, 06/679.56.76). affrescata. Trattoria il Museo Teatrale del Burcardo (via del
curati e luminosi. Per gli Sobrio, tradizionale, vecchio stampo, punta Sudario 44, 06/681.94.71) con costumi,
ospiti lenzuola pregiate, piacevolmente ancien. su ravioli e gnocchi con oggetti di scena sette-novecenteschi
accappatoi e ciabattine, Dal 1934 abbina con vongole o tartufo o e, fino al 28 febbraio, la mostra “Una
kit per tè e caffè. Doppia successo ricette toscane formaggio. Per dessert donna per Eduardo: Filumena Marturano a
con colazione 120-140 €. e romane: bistecche alla torta della nonna o al 70 anni dalla prima”, dedicata alle attrici che
Hotel del Corso ★★★ fiorentina, finocchiona cioccolato. Circa 30-35 €. hanno interpretato il personaggio; martedì
(via del Corso 79, 06/ e crostini con fegatini di Ristorante Abruzzi e giovedì, 9,15-16,30, ingresso libero.
36.00.62.33). Piccolo, pollo, cervello con carciofi (via del Vaccaro 1, 06/
comodo, dall’atmosfera e abbacchio al forno. A 679.38.97). Semplice,
familiare e un po’ datata. fine pasto, crostatina ai rétro, dal mobilio
Posizione ideale per frutti di bosco o cantucci casereccio. In tavola
avventurarsi nel centro da inzuppare nel arrivano carbonara, risotti,
storico. Grazioso il roof vinsanto. Conto 40-45 €. cannelloni. Tra i secondi,
carne alla griglia e
Hotel Hassler ossobuco di vitella con
purè. A seguire, tiramisù
e Montebianco; 25-30 €.
Artesfizio (via Sistina
14, 06/42.01.63.14).
Piglio giovanile e
Museo Teatrale del Burcardo
informale. Offre antipasti
e bruschette, freselle con
pomodoro, alici e olive
taggiasche, insalata con
pesce spada affumicato. info
Buoni i primi, come gricia Portale Turistico di Roma Capitale
o cacio e pepe, e la www.060608.it Info Point in via Marco
selezione di salumi. Minghetti, angolo via del Corso,
Conto 15-20 €. aperto tutti i giorni dalle 9,30 alle 19
62 Bell’Italia
FIRENZE Palazzo Medici Riccardi
CULLA DELLA
DINASTIA
La residenza voluta nel 1430 da Cosimo il Vecchio è stata il simbolo
dell’ascesa dei Medici in città. Pietra miliare del Rinascimento,
custodisce la preziosa cappella dei Magi affrescata da Benozzo Gozzoli
TESTI Barbara Gabbrielli FOTOGRAFIE Archivio Scala Firenze
Pagina precedente: una delle bifore che caratterizzano la facciata del palazzo su via Cavour (già via Larga).
In evidenza il passaggio tra il bugnato rustico del piano terra e quello liscio del livello superiore.
In questa foto: la Madonna col Bambino (1460-69) di Filippo Lippi esposta nella sala Sonnino, al primo piano.
Bell’Italia 65
A
nche quando è illuminato dal rivestimento a scalare che parte dal
dal sole, Palazzo Medici Ric- forte bugnato del piano terra, passa per le
cardi non abbassa la guardia, bozze squadrate del piano nobile e arriva
e rimane fedele alla propria alle lastre lisce del terzo registro.
immagine di sei secoli fa. So- Chi guarda la facciata oggi vede qualcosa
brio, quasi austero, essenziale, con una di diverso. La prima trasformazione av-
missione precisa: convincere il popolo venne già in epoca medicea. Nel 1517, per
fiorentino che i Medici non erano solo ragioni di sicurezza, il loggiato all’angolo
abili banchieri e commercianti arricchiti. tra via de’ Gori e via Cavour venne chiu-
Quando Cosimo il Vecchio, nel 1430, so su progetto di Michelangelo, assiduo
commissionò l’edificio a Michelozzo, frequentatore del palazzo, che disegnò
preferendolo a Filippo Brunelleschi, la anche le due grandi finestre “inginocchia-
rivalità con la famiglia Albizzi per il pri- te”. Si è persa anche la forma cubica del
mato politico in città non si era ancora progetto di Michelozzo: nel 1659 l’edifi-
sopita. Per questo aveva bisogno di una cio venne venduto dal granduca Ferdi-
dimora che lo accreditasse come uomo nando II per 40 mila scudi ai Riccardi,
saggio e virtuoso, capace di operare per famiglia dalle enormi ricchezze e in cerca
il bene comune attraverso opere di bene- di visibilità, che ne spese altri 120 mila per
ficenza, riforme e mecenatismo. ampliarlo. I volumi raddoppiarono. Sulla
Tra via Ginori e via Cavour, che ai tempi si facciata, gli stemmi delle bifore – a sini-
chiamava via Larga ed era praticamente stra quelli medicei con le sei palle, a destra
periferia, Michelozzo – dal 1444 al 1460 quelli riccardiani con la chiave – ci aiuta-
– dà vita a una novità: il prototipo del pa- no a distinguere le due vite del palazzo. E
lazzo rinascimentale fiorentino. L’artista, le tracce di queste due casate continuano
noto per aver collaborato con Ghiberti a intrecciarsi anche oltre la soglia. Qui sopra: il prospetto del palazzo, frutto
alla Porta del Paradiso del battistero, dise- Il cortile michelozziano, circondato da dell’ampliamento seicentesco dell’edificio
gna un cubo massiccio, ma reso elegante un porticato di colonne corinzie, ri- disegnato nel ’400 da Michelozzo.
66 Bell’Italia
In questa foto: la cappella
dei Magi, al primo
piano, è tra gli esiti più
alti del Rinascimento
fiorentino. Negli
affreschi raffiguranti
il Viaggio dei Magi,
realizzati da Benozzo
Gozzoli nel 1459, sono
stati riconosciuti i
ritratti di molti membri
della famiglia medicea.
Pagina precedente, in
alto: scorcio del cortile
quattrocentesco.
Bell’Italia 67
68 Bell’Italia
Particolare della
parete orientale della
cappella dei Magi.
Vi è rappresentato
il magio Gaspare
(il giovane biondo)
seguito dal suo
corteo, in cui sono
stati identificati
molti personaggi
dell’epoca: membri
della famiglia Medici
in gran parte, da
Cosimo il Vecchio a
Lorenzo il Magnifico,
ma anche grandi
signori italiani del
tempo, papa Pio II
e lo stesso artista.
Bell’Italia 69
70 Bell’Italia
Pagina precedente: la galleria del primo piano voluta nel ’600 da Gabriello Riccardi. Al centro della volta, l’Apoteosi della dinastia dei Medici, affresco
di Luca Giordano (1685). Sopra: gli Inferi, con la barca di Caronte, una delle scene ispirate alla mitologia classica che accompagnano la celebrazione
medicea nella galleria. Sotto: la sala di lettura della biblioteca Riccardiana, sulla cui volta Luca Giordano affrescò l’Allegoria della Divina Sapienza.
chiama lo sguardo verso l’alto, verso nelle nicchie della parete che confina con
il fregio con gli stemmi medicei attribuiti il giardino. Oggi non ci sono che copie,
a Bertoldo, allievo di Donatello, uniti da gli originali sono nel nuovo Museo dell’O-
festoni graffiti realizzati da Maso di Bar- pera del Duomo. D’obbligo una tappa in
tolomeo. Al centro del cortile dobbia- giardino, dove si vedono ancora i resti
mo immaginarci il David in bronzo di della loggia medicea. Da qui si accede al
Donatello (oggi al Museo del Bargello), Museo dei Marmi, allestito nei sotterra-
che venne portato in palazzo Vecchio nel nei con altri splendidi reperti dell’età clas-
1495 durante il saccheggio istigato dalle sica della collezione Riccardi.
prediche del Savonarola. Sorte simile Prima di lasciare il piano terra per salire
toccò all’altra opera di Donatello, Giu- al piano nobile, negli spazi dell’ex Museo
ditta e Oloferne (oggi a palazzo Vecchio), Mediceo, travolto dall’alluvione e mai
che decorava la fontana del giardino. I più ripristinato, fino al 26 marzo sarà
due capolavori divennero simboli della possibile visitare la mostra “Firenze
sconfitta politica dei Medici. 1966-2016. La bellezza salvata”, una
L’allestimento del portico ci porta nel selezione di opere danneggiate dall’allu-
’600. Dentro trofei barocchi, su mensole vione di 50 anni fa, recuperate e restau-
e semicapitelli trovano spazio busti, teste rate. Tra queste, la Trinità di Neri di Bicci
e frammenti di epoca romana, esemplari e la Madonna col Bambino del Sansovino.
della collezione Riccardi, la più consisten- Per penetrare nel cuore del palazzo, sede
te tra le raccolte archeologiche private della Città Metropolitana e della Prefet-
fiorentine. Ma per la nuova residenza la tura, si salgono i gradini in pietra della
famiglia volle di più, così acquistò quattro grande scalinata progettata da Giovan
delle statue che decoravano la facciata ar- Battista Foggini, uno dei principali arte-
nolfiana di Santa Maria del Fiore e le pose fici della ristrutturazione voluta dai
Bell’Italia 71
Sopra: il giardino sul retro del palazzo, risistemato agli inizi del ’900 secondo i canoni in uso a Firenze tra ’500 e ’600. La fontana sullo
sfondo è sormontata da una statua di Ercole, risultato del restauro e delle integrazioni seicentesche di un torso antico. Sotto: Orfeo che
incanta Cerbero col suo canto, scultura eseguita intorno al 1519 da Baccio Bandinelli per il cortile progettato da Michelozzo.
72 Bell’Italia
OF
TO ER
Primavera Family-Wellness
F
P TA
all’Hotel Schneeberg - Family Resort & Spa di 4 stelle
4 giorni da 245i *
ss
n o s tr a a rea wellne
INFO: la 0 m2 è la più
o n 8 0 0
e bagni c arco alpin
o
e ll ’i n te ro
ampia d
Un insolito percorso barocco nella culla del Rinascimento ed escursioni verso le ville che punteggiano
il panorama collinare. E poi Oltrarno, alla scoperta di antichi e nuovi saperi artigiani di Barbara Gabbrielli
Bell’Italia 73
come
dove
quando
FIRENZE
ARTIGIANATO
Gli antichi mestieri
che vivono di là dall’Arno
L’Oltrarno è un mondo a parte, una città
nella città. Per coglierne tutto il fascino
Cucina Torcicoda
− e dedicarsi a uno shopping davvero
originale − basta fare una passeggiata,
senza fretta, concedendosi il tempo di
visitare le tante botteghe artigiane che
mantengono vive antiche tradizioni. Come
quella della lavorazione della carta: all’Atelier
degli Artigianelli (via dei Serragli 104,
055/012.45.51) dall’Ottocento si rilegano
Trattoria Zà Zà Lungarno 23
a mano i libri e si realizza la famosa carta
marmorizzata. Sempre in via dei Serragli
Gli alberghi voluto dai Medici nel e accogliente, è un locale ma al numero 10, ci sono i bronzi di Duccio
’400, le suore Oblate multifunzionale: ristorante, Banchi (055/29.46.94), in una classica
Ad Astra Hôtel Particulier gestiscono un moderno osteria, pizzeria e shop. bottega dove il lavoro si tramanda di padre
(via del Campuccio 53, bed & breakfast con 38 Da assaggiare il tonno del in figlio. Altra lavorazione tipica fiorentina
055/075.06.02). Raffinata camere doppie, singole o Chianti, che non è pesce è quella della “scagliola” (la selenite, una
residenza affacciata sul triple. A disposizione degli ma maiale sott’olio. Conto pietra), con la quale si realizzano intarsi
giardino Torrigiani, con ospiti anche il giardino, tra 30 e 55 €. bellissimi: il marchio più noto di questa
nove camere, un salone un’oasi di pace. Doppia Lungarno 23 (lungarno antica arte è Bianco Bianchi: l’atelier
e una splendida terrazza. con colazione 90 €. Torrigiani 23, 055/ di Alessandro ed Elisabetta Bianchi è
Tra pezzi di design, arredi Residenza Martin 234.59.57). Un locale a Pontassieve, ma in borgo San Jacopo 70r
fiorentini e innesti pop, (via dell’Ariento 33, molto divertente per (339/384.30.48) vengono esposte
l’atmosfera è davvero 055/28.84.79). Gestione gustare hamburger di le loro opere più belle. Da qualche anno, si
speciale. Doppia familiare autentica: chianina, tartare e sushi registra un grande interesse verso il mondo
con colazione da 180 €. marito, moglie e due figli di carne. La qualità dell’artigianato anche da parte dei giovani,
Marignolle Relais vi daranno il benvenuto della materia prima e con alcune novità interessanti: Campucc10
& Charme (via San nel cuore del quartiere di la splendida posizione (via del Campuccio 10r, 055/512.15.45) è
Quirichino 16, 055/ San Lorenzo. Tre camere sull’Arno lo rendono una bottega condivisa da scultori, designer e
228.69.10). In collina, e cinque alloggi. La un ottimo punto di orafi; il laboratorio di Ratafià (via del Casone
a 10 minuti dal centro colazione si fa in un bar riferimento. Conto 30 €. 33, 055/220.72.09) propone abiti, accessori,
storico, il relais offre una convenzionato. Doppia Trattoria Zà Zà (piazza tessuti naturali decorati a mano con tecniche
pausa di lusso e relax: senza colazione da 50 €. del Mercato Centrale antiche ma con uno stile fresco e divertente.
10 camere arredate con 26r, 055/21.54.11). E per chi desidera farsi guidare alla scoperta
mobili d’epoca e stampe I ristoranti I fiorentini amano di questo mondo magico, l’Osservatorio
antiche. Propone corsi questa trattoria e fanno dei Mestieri d’Arte organizza itinerari
di cucina tipica. Doppia Cucina Torcicoda (via a gara con i turisti per su misura grazie alla piattaforma online
con colazione da 145 €. Torta 5r, 055/265.43.29). conquistarsi un tavolo Go2artisans (www.go2artisans.com).
B&B Oblate Hostel A due passi dalla basilica e gustare le tipiche
(borgo Pinti 15, 055/ di Santa Croce, prelibatezze: crostini con
248.05.82). In un palazzo in un ambiente curato gli affettati, ribollita, fritto
misto e vino della casa.
Al bar si può prendere
l’aperitivo o fare colazione.
Conto intorno a 25 €.
Olivia (piazza Pitti 14r,
328/139.91.74). Fresco
di inaugurazione, davanti
a palazzo Pitti, è l’ideale
per un pranzo veloce e
Atelier Bianco Bianchi
insolito all’insegna dell’olio
extravergine d’oliva e
della cura dei dettagli:
bruschette, cubetti di
ribollita fritti e insalate info
gustose. Anche take away. Ufficio Informazioni Turistiche, via Cavour 1r,
Marignolle Relais & Charme
Conto intorno a 20 €. 055/29.08.32; www.firenzeturismo.it
74 Bell’Italia
INFORMAZIONE PUBBLICITARIA
76 Bell’Italia
IMOLA (Bologna)
LA ROMAGNA SCENDE
IN PIAZZA
Dal duomo alla rocca alla scoperta del vivace centro storico padano,
affacciato sulla Via Emilia. Nata come colonia romana, la città
sfoggia ancora, tra porticati e palazzi, la sua armonia rinascimentale
TESTI Auretta Monesi FOTOGRAFIE Massimo Ripani
Bell’Italia 77
IMOLA (Bologna)
A
Imola finisce l’Emilia e comin-
cia la Romagna: un confine più
sentimentale che geografico,
ma comunque sentitissimo da
chi vive qui. Bologna, a 45 chi-
lometri di distanza, tante volte nemica e
poi quasi amica nel corso dei secoli, è la
grande città vicina alla quale si guarda con
spirito di collaborazione e un po’ di velata
insofferenza, ma senza nessun complesso
di inferiorità. Perché Jömla, cioè Imola in
romagnolo, è città agiata e orgogliosa, co-
nosciuta per la ceramica, il circuito auto-
mobilistico e la possente rocca Sforzesca.
Oltre a tutto questo c’è un centro storico
da conoscere, e di storia qui ne è passata
tanta. Per i Romani era Forum Cornelii,
colonia militare lungo la Via Emilia, co-
struita a maglie ortogonali intorno a un
cardo e a un decumano, ancora oggi ben
riconoscibili nel cuore della città. Distrut-
ta dai Longobardi, la città si ricostituisce Sopra: il campanile e l’abside della chiesa di San Domenico,
nel X secolo intorno alla sede vescovile; eretta nel Duecento e poi rifatta tra il 1702 e il 1718; l’attiguo
seguono l’epoca comunale e quella delle convento è una delle sedi dei Musei Civici. Sotto: scorcio di
signorie rinascimentali: dopo gli Alidosi via Cavour all’altezza di palazzo Calderini. Pagina seguente: l’antica
farmacia dell’ospedale, arredata con mobili e vasi d’epoca.
(1341-1424), i Visconti e i Manfredi, sa-
ranno Girolamo Riario e Caterina Sforza
a dare a Imola quell’elegante impronta
rinascimentale che la caratterizza.
78 Bell’Italia
Bell’Italia 79
Sopra: in bicicletta in via Cavour, la strada che attraversa la città a fianco della Via Emilia; sullo sfondo la facciata di palazzo Calderini (1483),
a bugnato e decorata con bifore. Sotto: il maestoso profilo del duomo nella sua veste ottocentesca; il campanile risale al Quattrocento.
80 Bell’Italia
IMOLA (Bologna)
3
1
7
5 6
10 11 13
12
14
15
IMOLA (Bologna)
LA GEOMETRICA ELEGANZA
DELLA ROCCA SFORZESCA
Eretto nel XIII secolo, il monumento-simbolo della città ha avuto diverse
destinazioni, da fortezza a dimora signorile, da carcere a sede museale
1
N
❶ Torrioni angolari principale; un altro della guarnigione della rocca fu affidato ❼ Camminamenti
Di forma cilindrica, rivellino proteggeva della rocca; oggi è prima all’ingegnere di Ronda
i quattro torrioni la porta meridionale. esposta qui la parte militare Danesio Sopra la corona dei
inglobano le torri ❸ Porta Rinascimentale più importante della Maineri e in seguito beccatelli, il percorso
angolari quadrate della Questo accesso collezione di armi all’architetto coperto regala
precedente fortezza, alla rocca sostituì e armature antiche. Giorgio Fiorentino. splendidi scorci sulla
di epoca medievale. la precedente porta ❺ Palazzetto ❻ Mastio città e i colli circostanti.
❷ Rivellino Gotica, ingresso alla È la nobile residenza Possente torrione ❽ Fossato
Fu eretto in epoca fortezza duecentesca. voluta da Girolamo quadrato, nasconde Circondava un tempo
rinascimentale, ❹ Appartamento Riario, signore della fondamenta molto tutta la rocca: quello
nell’ultimo del Capitano città con Caterina più profonde originale duecentesco
trentennio del ’400, L’edificio ospitava Sforza. Il progetto di quelle delle torri fu ampliato da
a difesa dell’ingresso il comandante di ristrutturazione ai quattro angoli. Galeazzo Maria Sforza.
3
8
Bell’Italia 85
IMOLA (Bologna)
86 Bell’Italia
tico monastero trovano posto grandi pale altri elementi del maniero da Leonardo da
d’altare dal Medioevo al ’700, una raccolta Vinci, che qui lavorò come ingegnere mili-
numismatica, disegni di grandi maestri tare al servizio di Cesare Borgia, nel breve
emiliani (Guido Reni, Agostino Carracci, periodo in cui quest’uomo ambizioso e te-
Guercino), opere dell’800 e delle avan- merario fu padrone di Imola e di parte della
guardie novecentesche e la Collezione Sca- Romagna. Prima però fu degli Sforza, grazie
rabelli di scienze naturali e archeologia. al matrimonio di Girolamo Riario, signore
Ma le teche custodiscono soprattutto di Imola e Forlì, con Caterina Sforza, figlia di
ceramiche e maioliche del patrimonio Galeazzo Maria. Oggi conserva un’interes-
della città, da sempre in gara in questo sante raccolta di armi bianche, difensive e
campo con la vicina Faenza, arrivando da fuoco. Arnese da guerra e non da vita di
a documentare i lavori dei ceramisti con- piaceri e delizie castellane, la rocca si pre-
temporanei. Dall’antico dormitorio, una senta massiccia e elegante, con i quattro
porticina sbuca sul pulpito, in legno scolpi- torrioni rotondi, i rivellini e i panoramici
to, che si affaccia sul lato destro della chie- camminamenti di ronda da dove “inqua-
Alla fortificazione sa di San Domenico; l’interno del tempio drare” i migliori scorci della città. Dopo
riserva altre sorprese, dalla pala d’altare di averne apprezzato i dettagli, la panoramica
della rocca Ludovico Carracci agli affreschi del ’300 d’insieme sul centro storico, da queste mura
nella cappella detta “delle Laudi”. maestose, è la miglior cartolina ricordo di
lavorò forse La passeggiata nel centro storico si conclude questo primo lembo di Romagna.
alla rocca Sforzesca, appena discosta dagli
anche Leonardo altri monumenti. Di origini duecentesche,
fu molte volte potenziata e rimaneggiata. La alla pagina seguente
——————— cinge un fossato, forse messo a punto come
come
dove
quando
IMOLA
(Bologna)
Piccole e grandi
storie d’arte Museo di San Domenico
Dai tre Musei Civici al Museo Diocesano, un itinerario tra pale d’altare, preziose maioliche e armi antiche.
Con la piccola sorpresa della quattrocentesca farmacia dell’ospedale di Auretta Monesi
88 Bell’Italia
Osteria Callegherie
Bell’Italia 89
Veduta della
galleria del piano
terra: un corridoio
lungo 40 metri. A
sinistra uno dei due
elefanti provenienti
dal palazzo d’Estate
di Pechino; a destra
una delle due alte
gru in bronzo.
90 Bell’Italia
PALERMO Villa Malfitano
Bell’Italia 91
Sopra: la fontana del giardino di Villa Malfitano, a pochi passi dalla facciata. Il parco si estende per circa nove ettari e si trova a poca distanza
dal centro storico di Palermo. Sotto: il giardino d’inverno, situato al primo piano della dimora, con al centro una slitta russa tardo settecentesca.
Sopra: la sala da pranzo con boiserie e soffitto realizzati da Salvatore Valenti. Tutti i mobili sono originali dello stabilimento Ducrot di Palermo.
Sotto: la galleria del primo piano; s’intravede a destra la biblioteca. La villa è stata set di importanti film, fra cui Il Padrino Parte III.
VILLA MALFITANO (Palermo)
P
er spiegare come mai, nel debba esserci stata una certa rivalità. Dalla galleria si passa via via in tutti gli
centro di Palermo, si trovi la Così Tina convinse il marito a costruire ambienti in cui si svolgeva la vita quo-
sfarzosa villa di una famiglia una dimora sontuosa. Nel 1885 Joseph tidiana dei Whitaker: la sala d’Estate,
inglese, occorre tornare in- acquistò un fondo di nove ettari nel- dalle pareti tutte affrescate da Ettore De
dietro ai primi dell’Ottocento la contrada Malfitano (guarda caso a Maria Bergler con motivi a trompe-l’l’oeil
e seguire le tracce di Benjamin Ingham, breve distanza dalla dimora dei Florio che simulano un giardino, come se le
erede di una famiglia di commercianti all’Olivuzza) e affidò a un ingegnere piante del parco si fossero appropriate
di tessuti di Leeds. Ingham arrivò in Si- palermitano, il cavaliere Greco, la pro- anche dell’interno; i salottini Luigi XV
cilia a 22 anni e, grazie a un solido fiuto gettazione della villa, ispirata a quella e XVI, la sala da biliardo, il fumoir e la
per gli affari, si buttò nella produzione che la baronessa Favard de l’Anglade si splendida sala da pranzo, una stanza
e commercializzazione del Marsala, era fatta costruire nel 1857 a Firenze. grande e luminosa interamente rive-
aprendo nel 1812 un’azienda vinicola: stita di boiserie e con un soffitto ligneo
migliorò il prodotto tramite innovazio- GRAZIE ALLA FIGLIA DELIA minuziosamente scolpito. Se non si po-
ni agricole ed enologiche, lanciandolo TUTTO È RIMASTO COME ERA teva stare all’aperto c’era l’orangerie,
su nuovi mercati europei e americani. Il risultato è un edificio di stile neo- un’ariosa struttura di ghisa e vetro
In pochi anni, Ingham divenne l’uomo classico rinascimentale con qualche fatta arrivare da Parigi.
più ricco della Sicilia, grazie a un’abi- elemento liberty, lo stile che andava Al primo piano sfilano camere da let-
le diversificazione degli investimenti: affermandosi in quegli anni e che a to e studioli, la biblioteca di Pip e un
oltre al Marsala anche olio, agrumi, Palermo conta notevoli esempi. Una grande giardino d’inverno con tetto di
miniere di zolfo. Ingham, però, non dimora molto elegante che, all’interno, vetro, anch’esso parigino, al cui cen-
aveva figli e per controllare le tante è rimasta praticamente intatta. A parte tro troneggia un’incongrua slitta russa.
attività aveva bisogno di qualcuno di qualche segno del tempo, gli ambienti Tutti gli arredi e le suppellettili sono di
cui fidarsi. Così chiese a cinque nipo- sono com’erano un secolo fa, ed è come ottima fattura, acquistati presso le prin-
ti di raggiungerlo dall’Inghilterra. Fra se i padroni di casa potessero rientrare cipali ditte italiane e straniere dell’epo-
loro c’era Joseph Whitaker, figlio del- da un momento all’altro. Arredi, qua- ca, dalla palermitana Ducrot all’inglese
la sorella di Benjamin, che arrivò a dri, vetrinette colme di collezioni, libri Hampton & Sons. Antiquariato e oggetti
Palermo nel 1819 e si dimostrò presto e foto, tutto è al suo posto, mantenu- d’arte erano ricercatissimi: citiamo solo
abile negli affari quanto lo zio: insieme to con amorevole cura dalla Fonda- Francesco Lojacono, massimo vedutista
a lui creò una flotta mercantile per il zione Giuseppe Whitaker, istituita siciliano dell’Ottocento, che realizzò su
trasporto dei vini e di altre merci nelle negli anni Settanta per volere dell’ul- commissione diverse tele, e la collezione
Americhe e in Oriente. tima discendente della famiglia, Delia, di coralli antichi con il raffinato gruppo
figlia minore di Pip. raffigurante l’Annunciazione.
STILE NEOCLASSICO E ARREDI Si accede alla palazzina da un porticato Dalle finestre lo sguardo spazia sul parco.
LIBERTY PER JOSEPH E TINA di colonne doriche e, attraversato il ve- Qui i Whitaker, che rimasero sempre pro-
Nel 1837 Joseph sposò Sophia Sander- stibolo, ci si ritrova nel lungo corridoio fondamente inglesi, organizzavano, per
son e con lei ebbe dodici figli, tra cui il (quasi 40 metri) che attraversa l’intero primi a Palermo, eleganti garden parties,
suo omonimo Joseph Whitaker jr, detto piano di rappresentanza. La volta, a bot- facendo imbandire sontuose tables à thé
Pip. Questi era incline più agli studi che te e a crociera, è decorata in stile pompe- all’ombra di candidi tendaggi. Con un mi-
agli affari: il suo nome è legato agli scavi iano mentre nelle nicchie sono dipinti nimo sforzo di fantasia sembra di vede-
archeologici che portarono alla scoper- ruderi di edifici. Tra gli oggetti decora- re dame con boa di struzzo ed eleganti
ta dell’antica città punica sull’isoletta di tivi qui raccolti spiccano due alte gru di gentiluomini fra le macchie boscose, le
Mozia e a dotte osservazioni ornitologi- bronzo con una lanterna nel becco, e siepi tagliate a forma di “W” e la fonta-
che. La villa palermitana che oggi pos- due elefanti cloisonnés provenienti dal na. Oggi all’ombra di alberi esotici co-
siamo visitare era sua. Nel 1883 aveva palazzo d’Estate di Pechino che Joseph me il Ficus magnolioides (la cui chioma
sposato Tina Scalia e con lei dapprima acquistò da Christie’s nel 1887. Il gusto è ormai enorme), le dracene e le yucche
si era stabilito in pieno centro storico. per le cose preziose spinse Pip anche centenarie giocano i bambini del quar-
Una residenza che, pur bella ed ele- ad acquistare a Roma cinque grandi tiere, per i quali il parco dei Whitaker è
gante, probabilmente stava stretta alla arazzi del Cinquecento, di manifattura diventato un’oasi fatata.
signora. Tina era una delle dame più belga, rappresentanti Storie di Enea che
importanti della Palermo fin de siècle vennero appesi nella grande sala della
insieme alla sfolgorante Franca Florio, Musica e sullo scalone che conduce al a pagina 96
e possiamo immaginare che fra le due primo piano, dove sono tuttora.
94 Bell’Italia
Sopra, a sinistra: un angolo della sala d’Estate con affreschi a trompe-l’œil che simulano piante e alberi; sono opera di Ettore De Maria Bergler.
Sopra, a destra: il salotto stile Luigi XV con il clavicembalo tardo settecentesco. Sotto: la facciata neoclassica della villa, eretta alla fine dell’800.
Bell’Italia 95
come
dove
quando
PALERMO
Itinerari insoliti
per vivere la città La Camera delle Meraviglie
Chiese e ville dall’accento anglosassone ma anche una misteriosa stanza con decori arabeggianti. E poi notti
di fascino nei palazzi aristocratici e tanti indirizzi del gusto di Maria Cristina Castellucci ì Fotografie Alfio Garozzo
96 Bell’Italia
Hotel Garibaldi
Bell’Italia 97
IVREA (Torino) San Bernardino
LA VOCE
DELLE
IMMAGINI
Gli affreschi della piccola chiesa francescana
narrano con eloquenza la vita e la Passione
di Cristo. Un appartato capolavoro realizzato
a fine ’400 da Giovanni Martino Spanzotti
TESTI Stefano Zuffi FOTOGRAFIE Dario Fusaro
U
n processo di canonizzazione breve: solo sei anni dopo la
morte, avvenuta nel 1444, il francescano Bernardino da
Siena veniva proclamato santo da papa Niccolò V. Predica-
tore itinerante, missionario, economista, vicario generale
di tutti i Francescani, Bernardino era diventato popolaris-
simo. La sua figura emaciata, apparentemente fragile, con le mascel-
le rientranti dopo aver perso tutti i denti, si riempiva di energia du-
rante le affollate prediche, ricche di esclamazioni popolari e sempre
accompagnate dalla inconfondibile tavoletta con il monogramma di
Cristo al centro di un sole con dodici raggi. Bernardino “illustrava”
le sue prediche evocando immagini visive, indicando la strada
per una nuova stagione dell’arte del pieno Quattrocento: una de-
scrizione popolare, immediata, affettuosa, quotidiana.
Nell’area compatta tra Piemonte, Lombardia e l’adiacente Canton
Ticino, le chiese dei Frati Minori Osservanti vengono costrui-
98 Bell’Italia
Bell’Italia 99
Sopra: la parete dipinta da Spanzotti con le ventuno scene della
Vita di Cristo e il Giudizio Universale (tra gli archi). La narrazione figurata
parte dall’Annunciazione nel riquadro in alto a sinistra. A sinistra:
particolare della Cattura di Gesù. Pagina seguente: il grande riquadro
della Crocifissione e, sopra, la Fuga in Egitto e Cristo fra i dottori.
100 Bell’Italia
102 Bell’Italia
Più spazio
per i fedeli 1
❶ Chiesa originaria
Era la cappella annessa
al convento dei frati
Francescani, sorto tra
il 1455 e il 1457.
❷ Ampliamento 2
L’aumento di fedeli alle
funzioni indusse i frati a
3
provvedere al raddoppio
del primo edificio. I lavori
iniziarono intorno al 1465;
la “vecchia” chiesa
divenne il presbiterio 4
di quella rinnovata.
❸ Tramezzo 5
La parete affrescata da
Spanzotti era rivolta verso
i fedeli, per rafforzare la Cacciata dal Paradiso
il messaggio della Terrestre. Sui pilastri,
predicazione. Attorno San Bernardino
alla grande Crocifissione e il Cristo in pietà che
centrale, le scene con emerge dal sepolcro.
le storie di Gesù. ❺ Due cappelle
❹ Archi e pilastri Ai lati del passaggio
I pennacchi ospitano centrale, decorate da
il Giudizio Universale, affreschi di un artista
l’Inferno, il Purgatorio e anonimo (1470 circa). Illustrazione di Francesco Corni
riservata solo ai frati, la chiesa venne ampliata nel corso del secolo
con l’aggiunta della parte anteriore. All’interno, fra le pareti imbian-
cate a calce su cui affiorano relitti di affreschi votivi, si spalanca lo
spettacolo della parete divisoria. Martino Spanzotti, originario di
Casale, aveva all’epoca una quarantina d’anni: era al massimo
delle sue capacità espressive, uno stile autonomo in cui si fondono
le memorie dell’eleganza tardogotica, l’influsso d’Oltralpe, il legame
stretto con la coeva arte lombarda. Ma, più di tutto, un sentimento
sinceramente appassionato della realtà: «una nobiltà nuova, umana
e non umanistica», come ha scritto Giovanni Testori. È senza para-
goni il massimo risultato di un maestro geograficamente defilato nel
Piemonte orientale, ma capace di cogliere molti spunti innovativi.
Bell’Italia 103
Sopra: particolare dell’Ultima Cena, nel secondo registro. Un’ipotesi vuole
che Giuda sia il personaggio con il manto verde sulla destra; non è chiara
l’identificazione della figura di spalle. A sinistra: dettaglio del Purgatorio
nel pennacchio di destra; le anime implorano la pietà dei vivi attraverso
l’invocazione rivolta da Giobbe ai suoi amici che si legge nel cartiglio.
104 Bell’Italia
come
dove
quando
IVREA
(Torino)
Tradizioni, natura
e modernità La Dora Baltea a Ivrea
Nel centro storico medievale e tra gli edifici realizzati da grandi architetti del ’900 per la Olivetti. Da non
mancare la Battaglia delle Arance che accende il Carnevale e le passeggiate lungo piccoli laghi di Rosalba Graglia
Bell’Italia 105
come
dove
quando
IVREA
(Torino)
NEI DINTORNI
Gli alberghi Circonvallazione 4f, Michelin compresa) il loro
0125/61.30.60). A un paio primo ristorante, Percorsi ad anello intorno
B&B Spazio Bianco di km dal centro, un urban La Panoramica di Loranzè, ai laghi della Serra
(via dei Patrioti 17, hotel contemporaneo hanno realizzato questo
0125/196.16.10). con 29 camere molto nuovo progetto legato I laghi morenici della Serra d’Ivrea, appena
In un palazzetto affacciato confortevoli. Doppia al territorio. Cucina di fuori città, sono lo scenario ideale per
sui giardini pubblici, 6 con tariffa promozionale tradizione rivisitata con passeggiate a piedi. Ogni lago offre
camere che uniscono online da 70 €, colazione tocchi creativi. A pranzo infatti un percorso ad anello, segnalato
accoglienza e cultura del all’italiana 4 €, colazione formule a 12 e 14 €, e praticabile tutto l’anno, adatto anche
territorio, ognuna legata a buffet 10 €. a cena menu a 42 €. ai bambini, che è possibile percorrere in
a un tema: i castelli del Hotel Sirio ★★★ (via La Mugnaia 2 ore-2 ore e mezza. Il più noto è l’Anello
Canavese, il Carnevale, Lago Sirio 85, 0125/ (via Arduino 53, 0125/ del lago Sirio e delle Terre Ballerine, che si
la storia della Olivetti... In 42.42.47). Sulle rive del 405.30). Nel centro sviluppa lungo le rive del lago e tocca una
più, mostre d’arte. Doppia lago Sirio, a un km dalla storico, un piacevole torbiera, il cui terreno è tanto elastico da
con colazione a 110 €. città, un indirizzo di grande ristorante di tradizione ondeggiare sotto i passi. Partenza dalla
B&B Villa Silvia comfort: 39 camere e 4 dove i piatti dalla cappella di San Pietro Martire o dalla località
Olivetti (Banchette, via junior suite panoramiche, cucina canavesana Regione Bacciana. L’Anello del lago Nero si
Castellamonte 46/1, 347/ spazio benessere, sono proposti con sviluppa nella conca misteriosa e selvaggia
579.51.93). Sulla collina di ristorante. Doppia creatività dallo chef che ospita lo specchio d’acqua, luogo che
Banchette, a pochi minuti con colazione da 68 €. Marco Rossi. A cena ha dato origine a molte leggende; vi si arriva
dal centro, in una villa anni da martedì a domenica, percorrendo antichi sentieri tra vigneti e
60 progettata da Eduardo I ristoranti sabato e domenica boschi di castagno. Partenza da Bienca e
Vittoria: 4 camere di stile anche a pranzo, menu Tomalino. L’Anello di Montresco costeggia
contemporaneo con Trattoria Moderna degustazione da 36 €. il Maresco di Bienca, bacino lacustre già
doccia a vapore o sauna Il Simposio (Banchette, Risto-Caffè La utilizzato in epoca romana per alimentare
e idromassaggio. Doppia via Circonvallazione 4, Piazzetta (via Amedeo un acquedotto. Partenza da Bienca. L’Anello
con colazione da 100 €. 0125/61.02.10). Adriano e di Castellamonte del lago Pistono, conca di origine glaciale tra
Crystal Palace ★★★★ Viviana Presbitero, dopo 23, 0125/64.28.67). vigne e castagneti, permette di ammirare
(Banchette, via aver portato in alto (stella Ristorante di tradizione il castello di Montalto (da qui il sentiero
con cucina a base di “Variante del Maggio” porta a uno dei più bei
Risto-Caffè La Piazzetta prodotti del territorio punti panoramici dell’anfiteatro morenico).
(compresa la classica Partenza da Montalto Dora. L’Anello del lago di
bagna cauda) lavorati dalla Campagna conduce nel paesaggio di origine
chef Graziella Presbitero. glaciale dominato dal monte Mombarone.
Conto sui 30 €. Partenza da Cascinette. Un opuscolo
Vecchio Cipresso informativo con cartina è in distribuzione
(Chiaverano, via Lago presso l’Ufficio del Turismo di Ivrea.
Sirio 19, 0125/455.55).
Trattoria sul lago Sirio,
in un angolo nascosto,
conviviale e rilassante.
info
Menu con piatti della Ufficio del Turismo di Ivrea, piazza
tradizione reinterpretati, Ottinetti, 0125/61.81.31; www.
a base di prodotti locali anfiteatromorenicoivrea.it Info anche
di qualità. Conto sui 30 €. sul sito www.turismotorino.org
106 Bell’Italia
il weekend SAPPADA
INVERNO
IN MASCHERA
NEL BORGO
Fra Cadore e Carnia, il piccolo paese
in provincia di Belluno è lambito
dal fiume Piave e circondato dalle Dolomiti.
Un luogo ricco di fascino che ospita
un colorato Carnevale di antica tradizione.
Con le sue piste per fondo e discesa è la
meta ideale per un fine settimana sulla neve
Bell’Italia 109
110 Bell’Italia
il weekend SAPPADA
E
siste un angolino di Veneto che
sembra insinuarsi in Friuli, un pez-
zetto di Dolomiti, quelle più a est,
che paiono Cadore, spingono per
entrare in Carnia ma sono, in realtà,
un mondo a sé. Sappada, l’estremità più
nordorientale della provincia di Belluno, è
una conca soleggiata abbracciata da una co-
rona di montagne: dal Chiadenis al Peralba,
dal Ferro al Siera, sino ai Lastroni. Il paese si
distende lungo quasi cinque chilometri, a
1.250 metri di quota. Oltre il Peralba c’è la
Lesachtal ed è già Austria; oltre il gruppo
del Ferro ci sono il Comelico e la val Visden-
de; superato il Siera, che fa parte delle Dolo-
miti Pesarine, si arriva in Friuli.
Bell’Italia 111
il weekend SAPPADA
112 Bell’Italia
il weekend SAPPADA
114 Bell’Italia
DAL 1852
PASSIONE TUTTA
ITALIANA NEL PESTO BIFFI.
Selezioniamo a mano solo le prime
foglie di basilico Genovese Dop,
che rendono il colore del nostro pesto
unico, ed il suo sapore inconfondibile.
www.biffimilano1852.it
il weekend SAPPADA
Testi Anna Pugliese - Fotografie Olimpio Fantuz
Dove pernottare
B&B Le Coccole (Borgata Lerpa 88, 0435/
46.99.26). È la spa con vista su boschi e cime
innevate il “plus” di questa struttura immersa
nella natura. Doppia con colazione da 116 €.
Haus Michaela ★★★★ (Borgata Fontana 40,
0435/46.93.77). A due passi dagli impianti di Pian
dei Nidi/Sappada 2000, offre un piacevole centro
benessere. Doppia con colazione da 110 €.
Residence Cavanis Wellness & Private Spa
★★★★ (Borgata Kratten 1, 0435/46.98.68).
Inaugurato di recente, propone 15 appartamenti
ispirati alla tradizione sappadina, tutti con piccola
cucina e tanti comfort, dalla spa all’area fitness;
appartamento per 2 con colazione da 103 €.
Albergo Venezia ★★★ (Borgata Palù 30,
0435/46.91.65). Tipico albergo dolomitico, con
tanto legno e un’antica stufa, la tradizionale
Kachelofen. Doppia con colazione da 80 €.
Per la cena
Laite (Borgata Hoffe 10, 0435/46.90.70).
È la casa di Fabrizia e Roberto, un ristorante
dove si viene accolti con calore. Molto fascinose
le due stube che ospitano i tavoli. Da provare
il cervo fondente con punte di abete, funghi,
pinoli e gin tonic analcolico. Conto 60 €.
Baita Mondschein Baita Mondschein (Borgata Bach 96,
0435/46.95.85). Propone cucina del territorio
rivista in chiave moderna. Imperdibili il raviolo al
miele di acacia, il risotto di porcini e timo e il toc
in braide, una polenta morbida che racchiude
un cuore di funghi porcini. Conto 50 €.
Agriturismo Zaine (Borgata Soravia 27,
327/775.49.78). Cucina semplice, con molti
prodotti “di casa”. I canederli sono arricchiti
da erbe spontanee e ortiche; dall’orto biologico
arriva la zuppa di legumi e d’orzo; dal bosco,
il gelato con i lamponi e mirtilli. Conto 28 €.
Alp Stube (Borgata Cima, località Eirl,
340/635.33.54). Immerso nel bosco, a fianco
del Piave e della pista da fondo, offre fondute,
salumi, formaggi locali e piatti della tradizione,
dal gulasch alla trota con le patate. Conto 25 €.
Carnevale di Sappada
venerdì
COME ARRIVARE
In auto: dall’A27 uscita
a Belluno e poi statale
51 verso Pieve di
Cadore. Da qui statale
51 bis e poi 52; quindi,
da Santo Stefano di
Cadore, regionale 355.
In treno: stazione a
Calalzo di Cadore, sulla
linea Padova-Calalzo;
da qui, pullman
della DolomitiBus
(www.dolomitibus.it).
In camper: Alpin
Park, località Eirl,
340/635.33.54.
B&B Le Coccole
SABATO MATTINA
Tour tra gli artigiani
sabato,
Prima tappa è il negozio di Pierfrancesco Solero indirizzi
dove si trovano le due “anime” dell’artista:
le foto e poi le sculture, in legno di cirmolo o
di tiglio. Solero è co-fondatore dell’Associazione Pierfrancesco Solero,
dei Mascherai Alpini e nel suo shop di Sappada borgata Hoffe 39a,
propone le maschere dei personaggi del 0435/46.93.41 (aperto
Carnevale ma anche mini corsi di scultura. Vale dalle 9 alle 12 e dalle
la pena di fermarsi anche alla Ferramenta Punto 15,30 alle 19). I prezzi
Tre: si trovano segnavento fatti a mano, decorati delle maschere
con camosci o scalatori, e le riproduzioni del vanno da 75 a 140 €.
Rollate, il re del Carnevale. Se si cerca qualche Ferramenta Punto Tre,
Plodar Kelder
regalino, Il Fiocco e Cima Sport propongono borgata Bach 130,
tessuti dolomitici e abbigliamento di montagna. 0435/46.94.37 (dalle
Alla Casa di Ester si acquistano ottime creme Carnevale: sfilate e gare 8,30 alle 12 e dalle
agli oli essenziali, anche di piccoli produttori locali. È un lungo rituale quello del carnevale 15,30 alle 18,30).
sappadino, il Plodar Vosenòcht, come si dice Il Fiocco, borgata Palù
SABATO POMERIGGIO nell’antica lingua locale. Prende il via il 12 55, 0435/46.94.86
Alla scoperta dei sapori febbraio con la Pèttlar Sunntach, la Domenica (dalle 9 alle 12,30
La Bottega di Sappada offre i formaggi di 12 dei Poveri, una sfilata di maschere che ricreano e dalle 16 alle 19).
malghe della Carnia, affinati in modo artigianale, scene tipiche della vita quotidiana degli antichi Cima Sport, borgo
con passione e grande professionalità: da provare poveri del paese. L’appuntamento è fissato per Cima Sappada,
il grana caprino, davvero saporito. Ottimi anche le 14,30 a Cima Sappada. Il 19 febbraio sarà 0435/46.93.48
il prosciutto sappadino, affumicato con abete tempo della Domenica dei Contadini, la Paurn (dalle 9 alle 12,30
e ginepro, e poi i liquori alle erbe, da quello di Sunntach, una mascherata che riprende le e dalle 16 alle 19).
dragoncello a quello di assenzio. Merita una visita tradizioni degli antichi braccianti. L’evento si Casa di Ester, borgata
anche il caseificio Plodar Kelder: è il posto giusto terrà in Borgata Kratten, dalle 14,30. Il 23 Bach 9, 392/761.70.04
per acquistare un formaggio unico, fresco e febbraio, Giovedì Grasso, alle 14,30 a Cima (dalle 9,30 alle 12,30
spalmabile, fatto con il latte lasciato inacidire Sappada, ci sarà la tanto attesa sfilata dei e dalle 15 alle 19,30).
per 12 ore, a 40 gradi, il Saurnschotte, poi Rollate, le maschere più famose a Sappada. La Bottega di Sappada,
aromatizzato con vari tipi erbe, e il Sekl, la Alle 20,30 alla pista di pattinaggio in Borgata borgata Palù 15,
coscia di maiale affumicata con legno di faggio. Palù si terrà poi un torneo mascherato di 0435/46.99.44
Ultima tappa da Alimentari Cecconi: si hockey con la scopa. Il 26 febbraio sarà dedicato (dalle 9 alle 12,30 e
trovano marmellate, miele, cioccolati, liquori, alla Domenica dei Signori, la Hearn Sunntach, dalle 16 alle 19).
infusi di qualità. E una delizia come la conserva una sfilata di maschere eleganti, raffinate, in Plodar Kelder, borgata
di topinambur, perfetta per condire la pasta. Borgata Granvilla, alle 14,30. Il 27 febbraio, Fontana 1, 0435/
Lunedì Grasso, i Rollate scorrazzeranno per il 46.98.83 (dalle 9
paese. I festeggiamenti si concluderanno il 28 alle 20).
da non perdere febbraio, Martedì Grasso, dalle 14,30, con la Alimentari Cecconi,
gara di sci del No Club, ai Campetti in zona borgata Bach 176,
1. Le maschere lavorate a mano Nevelandia. Per partecipare basta presentarsi 0435/46.91.34 (dalle
2. La sfilata dei Rollate al via mascherati e con un paio di sci. Info: 9 alle 12,30 e dalle
3. Un assaggio di Saurnschotte 0435/42.83.43; www.sappadadolomiti.com 15,30 alle 19).
DOMENICA MATTINA
Sci di fondo e da discesa
Sappada è famosa per lo sci di fondo: qui sono
nati campioni come Silvio Fauner e Pietro Piller
Cottrer, e qui si è gareggiato per il circuito di
Coppa del Mondo. Lo stadio del fondo, a pochi
passi dal centro del paese, è affiancato dal Piave
e si sviluppa per una ventina di chilometri. Il pass
è acquistabile alla Scuola Sci Sappada e costa
6 € al giorno, 25 € per la settimana. Per lo sci da
discesa conviene partire dalla seggiovia Pian dei
Nidi, un impianto che porta verso Cima Sappada,
al monte Siera, su piste sempre ben innevate
e panoramiche. Da Pian dei Nidi, poi, basta
attraversare la strada, o prendere il bus navetta,
per raggiungere Sappada 2000, con il suo
comprensorio ampio e divertente. Infine, in
centro c’è la pista più impegnativa, la Eiben Col
dei Mughi. Lo skipass costa 26/31 €, a seconda
del periodo. Per il noleggio di sci da fondo e da
discesa ci si può rivolgere a Gi Sport Kratter.
DOMENICA POMERIGGIO
Visite culturali in Cadore
La prima tappa è ad Auronzo di Cadore,
all’elegante Museo Palazzo Corte Metto.
Qui, fra le altre sezioni, si trova la ricostruzione
scientifica degli eventi geologici che hanno
portato alla formazione delle Dolomiti. Nell’area
archeologica c’è un’esposizione dedicata alla
Nevelandia vita quotidiana, tra questi monti, dal I secolo a.C.
Ci sono poi due ricche raccolte, una di mineralogia,
l’altra di cimeli della Prima guerra mondiale.
A Pieve il palazzo della Magnifica Comunità
del Cadore ospita il Museo Archeologico
Cadorino. Merita una visita anche il Museo
dell’Occhiale, il più grande in Europa, con una
collezione di 4.000 pezzi: raccoglie la storia delle
lenti e degli occhiali, dal Medioevo a oggi,
passando dalla scienza alla moda.
IN ALTERNATIVA
In libertà sulla neve
Le passeggiate con le racchette da neve sono
Sci di fondo uno dei modi più originali per scoprire le
Dolomiti più orientali, quelle che sovrastano
Sappada. Dal paese si può salire alle sorgenti
del Piave, lungo la val Visdende, ai laghi
domenica, indirizzi d’Olbe. Per saperne di più ci si può rivolgere
alle Guide Alpine del gruppo Edelweiss.
Scuola Sci Sappada, borgata Palù Cadore, via Arsenale 15, 0435/
L’11 febbraio, poi, è in programma la Sappada
19, 0435/46.92.88. 329.53. Aperto martedì-sabato
Gi Sport Kratter, borgata Bach 57, (dal 5 marzo anche domenica) Moonlight Ciasperun, una corsa notturna con
0435/46.90.02. 9,30-12,30 e 15,30-18,30; 4 €. le racchette da neve di 7,46 km o, in versione
Museo Palazzo Corte Metto, Auronzo Guide Alpine Edelweiss, Auronzo di non competitiva, di 3 km, intorno allo stadio
di Cadore, via Dante 4, 0435/ Cadore, via Ambata 4, 0435/990.17 del fondo. Si può provare anche il winter
40.02.16. Aperto dal 6 al 10 Nordic Walking Comelico e Sappada,
febbraio, orario: 10-12,30 e www.nordicwalkingdolomiti.it nordic walking, la camminata con i bastoncini
16-19,30 o su prenotazione; 3 €. e degli speciali scarponcini con una mini
Museo Archeologico Cadorino, ciaspola incorporata, i rak. Ci si può informare
Pieve di Cadore, piazza Tiziano 2, info da Nordic Walking Comelico e Sappada.
0435/322.62. Fino a maggio Consorzio Comelico Sappada
Per i più piccoli, poi, c’è Nevelandia (www.
aperto solo sabato e domenica Dolomiti, borgata Bach 9,
(10-12,30 e 15,30-18,30); 3 €. 0435/42.83.43; nevelandia.it), in borgata Bach: un mondo di
Museo dell’Occhiale, Pieve di www.sappadadolomiti.com giochi sulla neve per imparare gli sport invernali.
118 Bell’Italia
Quaderni di viaggio su itinerari a piedi o in bici nel paesaggio Sentieri d’Italia
di Albano Marcarini
Bell’Italia 119
Sentieri d’Italia
120 Bell’Italia
come
dove
quando
Bell’Italia 121
CIBO & PAESAGGIO GRAVINA IN PUGLIA (Bari)
A cura di SLOW FOOD Testi Angelo Surrusca Fotografie Archivio Slow Food
LAVORAZIONE MANUALE
E TRE MESI DI STAGIONATURA
Per prima cosa si fa coagulare il latte cru-
do intero con caglio liquido di vitello o, in
alcuni casi, di capretto. La cagliata viene
rotta in grani delle dimensioni di una noc-
In alto, a sinistra: ciola e lasciata depositare sul fondo della
la filatura del pallone caldaia; poi si raccoglie la massa caseosa e
di Gravina, formaggio la si deposita su un piano di lavoro per la
di latte crudo vaccino.
naturale acidificazione.
La caratteristica
forma sferica si Trascorse circa 12 ore, la pasta viene ta-
ottiene con un lento gliata a fette e scaldata con acqua bollen-
e sapiente processo te per consentire la filatura, poi con un
di manipolazione. lento e sapiente processo di manipola-
In alto, a destra:
una tipica masseria zione si ricava la classica forma sferica.
di Gravina. A sinistra: In base alla pezzatura, il formaggio viene
allevamento di bovini. quindi immerso in salamoia per 24-36
122 Bell’Italia
come
dove
quando
GRAVINA IN PUGLIA
(Bari)
Carni prelibate
dai “fornelli” La stagionatura del pallone
Bell’Italia 123
Con Orti e giardini,
coltivi la tua naturale passione.
In o
l
rega
Camera con vista | Alberghi | Benessere | Agriturismo | Buona Italia | Cantine e altro
Firenze: notti
neoromantiche
con vista sull’Arno pagina 126
L’OCCASIONE
DEL MESE
SCIARE
IN TRENTINO
A PREZZI
IMBATTIBILI
Lontane dalle mete più
frequentate, Lagorai-
Passo Brocon e Panarotta
sono due stazioni
sciistiche della Valsugana
piccole ma attrezzate.
Offrono soggiorni a tariffe
molto convenienti che
partono da 22 € a notte
compreso lo skipass.
Il pacchetto di 5 giorni
(da domenica a venerdì)
con 5 giorni di skipass
propone prezzi che vanno
da 109 a 155 € a persone
in base al periodo
e alla struttura scelta.
INFO 0461/72.77.30
segue a pag. 130
IN LOMBARDIA
Bell’Italia 125
OSPITALITÀ
A cura di Lara Leovino
Testi di Vannina Patanè
126 Bell’Italia
PALERMO GRAND HOTEL VILLA IGIEA
Foto qui sotto, da sinistra: il tempietto sul mare del Grand Hotel Villa Igiea, storico 5 stelle a pochi minuti d’auto dal centro di Palermo; una delle
camere con vista sul golfo. Foto in basso, da sinistra: la discesa al mare; veduta esterna dell’hotel, che un tempo fu la villa della famiglia Florio.
info
Grand Hotel Villa Igiea, salita
Belmonte 43, 091/631.21.11;
sofitel.com e villa-igiea.com
Camere: 121 di cui 11 suite.
Prezzi: doppia con prima
colazione da 108 €.
Servizi: 3 ristoranti, giardino, beauty
corner, palestra, piscina esterna,
campi da tennis, parcheggio.
Apertura: chiuso a fine gennaio.
Bell’Italia 127
OSPITALITÀ
Testi di Claudia Sugliano
info
Ville sull’Arno, lungarno Colombo 3-5, Firenze,
055/67.09.71; www.hotelvillesullarno.com
Camere: 45.
Prezzi: doppia con colazione da 177 €, offerta
speciale nei weekend di febbraio per chi
prenota online sul sito dell’hotel. Iscrivendosi
al Planet Club si usufruisce di sconto del 10%
sulla tariffa del brunch domenicale (45 €).
Apertura: tutto l’anno.
Nelle foto sopra, dall’alto: il salottino di una camera nella villa quattrocentesca che oggi ospita
il 5 stelle Ville sull’Arno; un angolo della Serra d’Inverno, uno dei raffinati ambienti del relais;
una camera con arredi d’ispirazione neoromantica. A sinistra: veduta esterna della villa.
128 Bell’Italia
OCCASIONI
Testi di Pietro Cozzi e Lara Leovino
LOW-COST DI QUALITÀ
130 Bell’Italia
PIACERI
Valle Camonica,
sapori dei casari
e dei norcini
A cura di Auretta Monesi Foto di Franco Cogoli
S
PIAN CAMUNO | I salumi
tradizionali della Macelleria i estende per oltre 80 chilometri
Ottelli e la frutta degli Antichi la bresciana valle Camonica, dal lago
Sapori Camuni | ARTOGNE di Iseo alle nevi di Ponte di Legno
L’Azienda Agrituristica e del passo del Tonale. La bassa
Le Frise | DARFO BOARIO valle, che termina a Edolo, è la più
TERME L’Azienda Agricola interessante per cucina e sapori, mentre più
Togni Rebaioli e il Ristorante avanti è lo sci a farla da padrone. Oltre alle
La Storia | GORZONE incisioni rupestri di Capo di Ponte e degli altri
Il Bed & Breakfast La Teiera parchi archeologici, per cui la zona è famosa
| ANGOLO TERME L’olio nel mondo, non mancano le scoperte. Il fondovalle
extravergine dell’Azienda è stato industrializzato, ma appena ci si
Agricola Scraleca | ESINE inerpica lungo le pendici dei monti si aprono
La Trattoria La Cantina panorami stupendi, tra borghi intatti dal
| BERZO INFERIORE Medioevo e chiese come Santa Maria della
La Bottega della Valgrigna Neve, a Pisogne, affrescata dal Romanino.
| LOSINE I vini di Rocche Formaggi, vini e piatti della tradizione, figli di
dei Vignali | BERZO un’alimentazione che badava alla sussistenza,
DEMO L’Azienda Agricola sono stati riscoperti in versioni aggiornate.
Oscar Baccanelli | Tra i formaggi spiccano lo strepitoso Silter
MALONNO La Forneria dop stagionato, il Fatulì, presidio Slow
Pasticceria Salvetti Food, e il Casolét. Da gustare anche i vini
d’alta gamma, un raro olio extravergine d’oliva
e un dolce classico come la spongada.
132 Bell’Italia
In questa foto: Pisogne,
“porta” della valle
Camonica, si affaccia
sul lago d’Iseo.
Pagina precedente, dall’alto:
una forma di formai
del Tomàs, specialità
dell’Azienda Agrituristica
Le Frise; Enrico Togni
Rebaioli, proprietario
dell’omonima cantina
di Darfo Boario Terme.
Bell’Italia 133
Valle Camonica
1
2
134 Bell’Italia
6
4 5
di Merlot e il San Valentino di Erbanno, il patron Mino D’Amico e lo chef Stefano maltrattato dal tempo e dalle avverse
vitigno parente lontano del Lambrusco. Azzini formano un’accoppiata che fortune, arroccato su uno sperone
Ci sono poi un rosato e uno spumante compendia la piacevolezza del locale a picco sull’orrido del torrente Dezza.
vivace. Segnalata da Slow Wine, l’azienda con la linea gastronomica ineccepibile. In un palazzetto che ha visto il fluire
si attiene a protocolli rigorosamente Tra i tavoli transita con successo dei secoli, il Bed & Breakfast La Teiera
biologici, facendo alle vigne soltanto il carrello dei bolliti, mentre i ravioli è un tripudio di colori, dettagli d’allegria
trattamenti consentiti di rame di farina di castagne, ripieni di ragù e finezze a uso degli ospiti. Le quattro
e zolfo; i prezzi vanno da 15 a 20 €. di cervo, vanno fortissimo. Un plauso stanze, dalle tinte vivaci ma arredate
va anche agli gnocchi di patate in uno stile essenziale, sono gestite
Accoppiata di garbo e sapore con crema di porri e spigola marinata da Beatrice Capitanio e dalla sua
al Ristorante La Storia e allo sformato di Silter con i porcini. famiglia, che coltiva meleti e vende
Nel giardino del Ristorante La Storia La crema di castagne e zabaione chiude mele, marmellate e succhi. «Una tazza
campeggia un grande e misterioso con onore; conto da 30 € in su. di tè è sempre sinonimo di un momento
masso che reca tre piccoli fori: secondo di relax e confidenza, ecco il perché
gli studiosi è la testimonianza di un GORZONE del nome», spiega Beatrice. Qua e là
metodo antichissimo per misurare il Relax e confidenze spiccano le belle ceramiche dell’artista
tempo. Un piccolo esempio della grande davanti a una tazza di tè Michele Rota, autore anche, inutile
storia primordiale della valle Camonica, Il paese di Gorzone si annida ai piedi dirlo, delle teiere sparse in tutto il b&b;
la terra delle incisioni rupestri. In sala, del castello Federici, maniero un po’ doppia con colazione da 70 €.
Bell’Italia 135
Valle Camonica
136 Bell’Italia
Indirizzi
e Incrocio Manzoni, e del rosso sta portando a dei livelli di grande PIANO CAMUNO
Merlot Rebo. Non pago, l’architetto soddisfazione i vini della valle Camonica. Macelleria Ottelli,
produce anche mais biologico, Il fiore all’occhiello è il Camunorum, via Provinciale 1-d, 0364/59.11.97
che fa macinare con macine a pietra. il “vino dei Camuni”, rosso di tempra Antichi Sapori Camuni,
ottenuto da uve di Cabernet Sauvignon, via Fane 50, 0364/59.93.25
ESINE Merlot e Marzemino, in parte appassite.
I cento piatti tipici L’affinamento dura 15 mesi nelle botti ARTOGNE
della Trattoria La Cantina di rovere e prosegue per almeno Azienda Agrituristica Le Frise,
A prima vista sembra un menu redatto altri 6 mesi in bottiglia; costo 20 €. località Rive dei Balti, 0364/59.82.98
in una lingua indecifrabile, ma in realtà Gigi Bontempi, direttore di Rocche dei
è la carta della Trattoria La Cantina, Vignali, spiega «Qui c’è sempre stata DARFO BOARIO TERME
in puro dialetto camuno. Sono cento le la cultura della vite: nelle case si beveva Azienda Agricola Togni Rebaioli, via Rossini 19,
proposte – in rotazione – di piatti vetusti, il vino della propria piccola vigna. Poi 339/498.64.63; www.tognirebaioli.it
rispolverati dall’oblio dalla cocciutaggine è arrivata l’industria e la gente è andata Ristorante La Storia,
di Oriana Belotti. Nell’accogliente locale, a lavorare in fabbrica abbandonando località Fontanelli 1, 0364/53.87.87
che ospita una straordinaria collezione le viti. Da una decina d’anni però
di antichi oggetti in rame, non si fa c’è un ritorno alla viticoltura, con GORZONE
cucina camuna ma esinese, e da questo il ripristino dei filari e la ricerca della Bed & Breakfast La Teiera,
si comprende anche quanto è prezioso qualità, che si è affermata in pieno». vicolo Torrente Dezzo 13, 349/804.15.02
il tesoro “archeogastronomico” che
Oriana svela. La vasta scelta di ricette BERZO DEMO ANGOLO TERME
comprende diverse varianti di orzotto (al Baccanelli: il meglio Azienda Agricola Scraleca, località Scraleca,
tartufo camuno, ai porri, all’aglio ursino, delle delizie d’alpeggio 338/826.20.85; www.scraleca.it
alle ortiche...), le mariconde, risposta Le mucche dell’Azienda Agricola Oscar
“miniaturizzata” ai knodel altoatesini, Baccanelli trascorrono molti mesi in ESINE
la torta di rane, le lumache con le erbe, alpeggi d’alta quota, fino a 2.600 metri. Trattoria La Cantina,
la pasta di farina di castagne ai vari Quando i prati sono fioriti di crochi, via IV Novembre 7, 0364/46.64.11
condimenti, i casonsei (i ravioli di qui), i fiori dello zafferano, il loro latte assume
gli gnocchi di patate e di polenta ai vari tonalità giallognole che si trasmettono BERZO INFERIORE
sughi o formaggi e i capù, cioè fagottini poi ai formaggi. Da questo indicatore La Bottega della Valgrigna,
di verza ripieni. Poi stufati e stracotti, cromatico si può capire se davvero via Santa Maria 6, 0364/401.61
di agnello e maiale, i formaggi scelti il formaggio è stato fatto in malga
tra quelli di alpeggio e torte rustiche nei mesi primaverili ed estivi. E così LOSINE
di ricotta e amaretti, o castagne è per l’ottimo Silter dop di Baccanelli, Rocche dei Vignali, via Sant’Antonio,
e carote. Tutto è accompagnato che lui fa invecchiare anche due anni. 339/369.89.53; www.rocchedeivignali.it
dalla simpatia e dalla passione di Il nome di questo formaggio di pregio
Oriana e Giacomo; conto 25-30 €. altro non è che la denominazione BERZO DEMO
del locale dell’alpeggio dove venivano Azienda Agricola Oscar Baccanelli,
BERZO INFERIORE stoccate le forme appena prodotte. Poi località Prat Negher, 339/565.09.64
Sopresse, coppe e salsicce ci sono i nostrani di varia stagionatura,
dal maestro norcino le formaggelle morbide, la ricotta, il burro MALONNO
Romano Scalvinoni della Bottega della e gli yogurt; il Silter costa 18 € al chilo. Forneria Pasticceria Salvetti,
Valgrigna, bravo norcino, dà il meglio via Nazionale 93, 0364/653.03
di sé con la sopressa stagionata, MALONNO
il salume di resistenza valligiana; poi Una sosta dolcissima
coppe con marinatura nel vino rosso, tra biscotti e spongade
le coppe o slinzeghe a sezione Gran bel negozio multifunzionale,
triangolare, la salsiccia di castrato Salvetti è panetteria, pasticceria, bar
da cuocere e gustare con le patate, e punto di incontro per eccellenza
le sopresse fresche da bollire e le a Malonno. Con Armando Salvetti,
“strisce” di carne di maiale o pecora giovane pasticciere, siamo alla quinta
essiccata, gustosissimo snack generazione di Salvetti che si occupa
d’antan. Qui si comprano anche ottimi di farina e forni. Di pane qui se ne sforna
casonsei, i ravioli della valle di cui di tantissimi tipi: molto apprezzato
ogni famiglia detiene una ricetta. quello di schelt (le castagne), poi quello
al kamut, l’integrale, di riso, alla frutta e
LOSINE al farro. Tra i dolci spiccano il pagnottone
Filari di qualità: il ritorno ai mirtilli, il pane del butèr, il biscotto
del rosso dei Camuni taragnì, le frittelle di mele a Carnevale
I venti soci della piccola cooperativa e la classica spongada, focaccia
Rocche dei Vignali hanno unito zuccherata e dolcissima, imperdibile per
le loro forze in questo consorzio che chi visiti anche di sfuggita la valle.
Bell’Italia 137
Valle Camonica
La ricetta
Le mariconde
Piccoli gnocchi di pane, carne, uova e formaggio
per questa sostanziosa minestra di montagna
Procedimento
Ingredienti 1
Mettere l’acqua a bollire;
4
Tritare con un coltello
a freddo aggiungere la carne lessata e il
Per 6 persone: la carne e le verdure. Far prezzemolo. Amalgamarli
bollire 3 ore; aggiungere con il pane e mettere
• 200 g di carne magra sale e acqua man mano il composto in una terrina
che evapora. Raffreddare insieme ai tuorli d’uovo,
di pollo o coniglio e mettere in frigo per una al Parmigiano Reggiano,
o filetto di manzo notte. Con la schiumarola sale, pepe e un po’ di
bisogna togliere lo strato farina per raggiungere
• 1 cipolla
di grasso affiorato. la giusta consistenza.
• 2 carote
• 1 gambo di sedano
• 3 litri d’acqua
• 1/2 pugno 2
Spezzettare il pane a
5
Aiutandosi con le dita
di sale grosso cubetti e immergerlo nel infarinate, creare
• 4 panini con mollica latte per almeno 4 ore delle palline di circa 3
• 1/2 litro di latte perché si ammorbidisca. centimetri di diametro,
di consistenza media:
• 1 manciata ecco le mariconde
di prezzemolo camune. Gettare le palline
nel brodo bollente.
• 2 tuorli d’uovo
• 200 g di Parmigiano
Reggiano grattugiato
• farina bianca
quanto basta
• sale
3
Togliere il pane dal latte
6
Dopo 3 minuti di cottura
• pepe e metterlo in un tegame raccogliere le mariconde
per farlo cuocere a con il mestolo. Impiattare
fuoco medio, mescolando brodo e mariconde nei
sempre in modo piatti fondi; spolverare
da farlo asciugare. con formaggio grattugiato
Vino consigliato: abbondante e servire.
un Merlot Rosso Igt
della valle Camonica
138 Bell’Italia
CANTINE D’ITALIA
Testi di Giuseppe De Biasi
Bici e filari:
due passioni
di famiglia
Da tre generazioni i Moser coltivano i propri vigneti
in armonia con il territorio e producono vini “da primato”
Lo sportivo che inseguiva Ignazio, Carlo e Matteo), 7 ettari vitati sono suddivisi
i record ora segue i suoi i Moser dagli anni ’90 hanno fra la collina di Sorni,
filari nella fertile conca eletto a proprio quartiere con terreni ideali per
vitata fra le colline di generale un piccolo borgo, il Lagrein e il Teroldego,
Trento e la val di Cembra. risalente al XVI secolo, e la val di Cembra,
Francesco Moser su una collina a pochi dove nei primi anni 50
IL VINO
è un mito del ciclismo. chilometri a nord di Trento, è iniziata l’avventura
Il campionissimo trentino dominato dalla seicentesca enologica della famiglia MOSER BRUT
nel 1984 a Città del Messico residenza vescovile Maso Moser. Aree vocate dove 51,151
fu il primo al mondo a Villa Warth, oggi prestigiosa l’altitudine dei vigneti, TRENTO DOC
superare la soglia dei 50 barricaia aziendale. l’escursione termica Lo spumante brut
chilometri, portando il Sopra la cantina un paio e la preziosa ventilazione che celebra l’impresa
record dell’ora di ciclismo di appartamenti adibiti ad garantita dall’Ora del Moser ciclista è un
su pista a 51,151 chilometri agriturismo, l’accogliente del Garda favoriscono Blanc de Blancs, 100%
(record che resistette ben spazio degustazione e la le varietà aromatiche come Chardonnay, svezzato
9 anni). Ora ai ricordi della sala che raccoglie i cimeli il Gewürztraminer e il su terreni calcarei.
sua lunga carriera sportiva e i trofei del Moser ciclista Moscato Giallo. Notevoli Etichetta che ha
si è aggiunta un’altra (e quelli da vignaiolo) con anche i profumi e l’acidità segnato l’ingresso dei
passione di famiglia, al centro la mitica bicicletta delle basi spumanti di Moser nelle bollicine
quella di produrre vino. del record. La tenuta, a Chardonnay e Pinot Nero, di montagna del Trento
Prima col padre Ignazio, corpo unico, è costituita che ritroviamo nei due Doc, istituto che
poi insieme al fratello da 10 ettari di vigneto e alfieri, lo storico 51,151 e vede nel ruolo
Diego e ora con la “terza 15 di bosco, e nel punto l’esordiente Rosé, preziose di vicepresidente
generazione” (Chicca, più alto ospita una ventilata bollicine millesimate il giovane Carlo Moser.
logeta, da cui lo sguardo da vigna vecchia di 30 anni, Il 51,151 si presenta
vola sulla vicina Trento e che riposano 40 mesi prima con un bel paglierino
info l’intera val d’Adige. Altri di... scendere in pista! brillante, con perlage
Cantine Moser, Trento, fitto e costante, che
via Castel di Gardolo 5,
al naso apre a fragranze
0461/99.07.86; www.
cantinemoser.com fruttate di pompelmo
Per arrivare: dalla A22 e mela golden.
uscita Trento Nord, Fermentazione in
poi seguire in direzione acciaio e botti da 25
Gardolo di Mezzo.
Visite: su prenotazione, ettolitri, poi 30 mesi
dal lunedì al sabato sui lieviti prima della
(info@cantinemoser. sboccatura e della
com). La visita guidata a commercializzazione
cantina, museo e vigneti,
in 30 mila bottiglie,
con degustazione di 3
vini, costa 8 €. Si può che in enoteca
pernottare nell’agriturismo costano 22 €.
aziendale, tra i vigneti: Queste bollicine
appartamento per di bella sapidità
quattro persone
da 250 € a settimana. In alto: i vigneti intorno alla tenuta Moser, pochi chilometri a nord si sposano
Ai lettori di Bell’Italia di Trento. Foto piccola in alto: la barricaia nel seicentesco Maso Villa benissimo a una
sconto del 10% sui prodotti. Warth. Sopra: da sinistra, Carlo, Francesca, Matteo e Francesco Moser. tartare di tonno.
Bell’Italia 139
INFORMAZIONE PROMOZIONALE A CURA DI MEDIA COMPANY
MANTOVA
Patria del poeta Virgilio,
Mantova è famosa per la sua arte
e l’ottima cucina
Circondata dalle acque del Mincio,
la splendida Mantova della signoria dei Gonzaga
vanta un elegante centro storico dal fascino medievale e
rinascimentale. Una città ricca di suggestioni, famosa per
gli affreschi del Mantegna a Palazzo Ducale e quelli di
Giulio Romano nel fastoso, cinquecentesco Palazzo Te.
Una città soprattutto unica, che vi conquisterà
con il suo patrimonio artistico ma anche con la sua cucina,
ricca di specialità della tradizione
come i tortelli di zucca e l’aceto balsamico.
Nel cuore della magnifica Mantova che nel Rinascimento fu una delle nella prestigiosa torre affrescata che domina l’intera città e i suoi
più importanti corti europee grazie ai Gonzaga, l’antico Palazzo monumenti. Il piano nobile, riservato alla famiglia, con i suoi ampi
Castiglioni è un resort di raffinata eleganza dove troverete l’esclusività saloni decorati è spesso sede di prestigiosi eventi di carattere locale,
di una dimora privata. Tuttora residenza dei Conti Castiglioni il cui nazionale ed internazionale.
più celebre avo fu quel Baldassare Castiglioni diventato famoso per
aver scritto nel 1500 il manuale di buone maniere “Il Cortegiano”, Palazzo Castiglioni Luxury Suites
offre di fronte a Palazzo Ducale cinque lussuose suite dall’atmosfera Piazza Sordello 12 - Mantova - Tel. 0376 367032
unica, tutte dotate di comfort high-tech, una delle quali ricavata www.palazzocastiglionimantova.com - palazzocastiglioni@gmail.com
FRIULI
VENEZIA GIULIA
Trieste e l’estremo nordest d’Italia,
una terra unica
da conoscere ed esplorare
Un fantastico incrocio di mondi è racchiuso
nel territorio ricco e vario che va da Trieste a Gorizia, ai
confini con la Slovenia. Luoghi affascinanti che
hanno ispirato poeti e scrittori, Giuseppe Ungaretti,
Rainer Maria Rilke, James Joyce e Italo Svevo.
Dalla bellissima e accogliente Trieste affacciata sul mare
l’itinerario prosegue, tra ottimi ristoranti e opportunità
di shopping, sino alle suggestioni del Carso e
alle aziende vitivinicole tra le pregiate vigne del Collio.
© Giulia Raineri
lia che, prenotando direttamente e ingredienti stagionali di prima
all’hotel, potranno godere di uno scelta: questa la sua filosofia,
sconto del 10% sulle tariffe B&B. immutata dal 1988 ad oggi.
Riviera & Maximilian Hotel & SPA - Strada Costiera 22 - Trieste Ristorante C’era una volta - Via di Giarizzole 8 - Trieste
Tel. 040 224551 - www.rivieramax.eu Tel. 040 827346 - www.ristoranteceraunavoltatrieste.it
STORIE D’ARTE
Le belle città.
Cinquanta
ritratti di città
come opere
d’arte, di Marco
Romano, Utet 2016,
432 pagine, 35 €.
Formato: 15,5x23 cm
144 Bell’Italia
CATALOGHI D’ARTE
DAPHNÉ DU BARRY
Le più
belle ferrovie
secondarie
d’Italia. Il Centro-
Nord, di Diego
Vaschetto, Edizioni
del Capricorno 2016,
208 pagine, 29 €.
Il bronzo e la Bellezza
Formato: 21x28 cm
PAESAGGI
DAPHNÉ DU BARRY
Il bronzo e la Bellezza
IN GITA SUI BINARI
Dalla fine dell’800 alla metà del secolo
scorso, la rete ferroviaria secondaria ha
servito capillarmente la provincia italiana,
garantendo comunicazioni e sviluppo ad
ampie aree. Negli scorsi decenni, molti
dei suoi rami sono stati potati, ma alcuni
sono ancora al servizio delle comunità o
vengono percorsi da treni turistici. Diego
Vaschetto ha minuziosamente documentato
i più suggestivi tracciati del Centro-Nord
ancora percorribili, linee che attraversano
territori di grande fascino rendendo il
viaggio un’esperienza emozionante.
Ferrovie spettacolari che grazie a ponti,
viadotti e gallerie si spingono nel cuore,
spesso impervio, del Paese, dalle Alpi agli
Appennini, dalla Valle d’Aosta al Molise.
L’Italia dei
sentieri Frassati,
a cura di Antonello
Sica e Dante Colli,
cartografia di Albano
Marcarini, Club
Alpino Italiano 2016,
288 pagine, 35 €.
Formato: 24x31 cm
LOMBARDIA BORMIO
I COLORI DELL’ANTICA
SFILATA DEI PASQUALI
il weekend
SARDEGNA LUOGOSANTO
VIGNE E GRANITO
NEL CUORE
DELLA GALLURA
INVIO L’IMPORTO CON: ❒ assegno bancario non trasferibile allegato intestato a Cairo Editore
N. ................................................................... .............. Banca .........................................................................................................
❒ versamento sul c/c postale n. 43459346 intestato a Cairo Editore di cui allego ricevuta (indicare sul davanti la causale)
❒ carta di credito: ❒ Visa ❒ American Express ❒ CartaSi
N. Scadenza Data ............... Firma.....................................................................................................
Cognome ........................................................................................................ Nome.....................................................................................................
Via .................................................................. N. .......... Cap .................. Città ................................................................................ Prov. ...........
Telefono........................................................................................................... E-mail (facoltativo) ...............................................................................
Informativa sulla privacy – Trattamento dei dati personali ai sensi dell’art. 13 D. Lgsl. 196/03 Informiamo che la compilazione di questa cedola autorizza Cairoeditore s.p.a. in qualità
di Titolare del trattamento a dare seguito alla sua richiesta. Con riferimento ai dati conferiti per la sottoscrizione dell’abbonamento, I suoi dati saranno trattati da Cairo Editore S.p.A.
nonché dalle società con essa in rapporto di controllo e collegamento ai sensi dell'art. 2359 c.c. - Solo con il suo esplicito consenso da esprimere barrando le caselle riportate in calce, i
suoi dati verranno utilizzati dal titolare del trattamento per le seguenti finalità: 1) Finalità di indagini di mercato e analisi di tipo statistico anche al fine di migliorare la qualità dei servizi
erogati, marketing diretto, attività promozionali, offerte commerciali anche nell’interesse di terzi; 2) Finalità connesse alla comunicazione dei suoi dati personali a proprie aziende partner
per propri utilizzi aventi le medesime finalità di cui al suddetto punto 1). Consenso al trattamento dati per le finalità e con le modalità indicate nell’informativa.
Vi autorizzo alla comunicazione dei miei dati per ricevere informazioni promozionali da parte di Cairo Editore S.p.A. come indicate al punto 1 dell’informativa ❏ autorizzo ❏ non autorizzo
Vi autorizzo alla comunicazione dei miei dati per ricevere informazioni promozionali da parte di soggetti terzi come indicato al punto 2 dell’informativa ❏ autorizzo ❏ non autorizzo
Abbonamenti via Internet: www.miabbono.com Mail: abbonamenti@cairoeditore.it
Per sottoscrivere l’abbonamento a Bell’Italia, inviare questo tagliando o una fotocopia in busta chiusa a:
Bell’Italia - Cairo Editore - Servizio Abbonamenti - Corso Magenta 55 - 20123 Milano. Una copia euro 4,00. Arretrati euro 8,00. Cofanetto in fabroleen
Per i suoi ordini con carta di credito, può inviare via fax al n. 02/460869. per raccolta semestrale euro 10,25. Inviare l’importo con un
Con l’abbonamento è prevista l’iscrizione gratuita al Club degli Abbonati. assegno bancario oppure versarlo sul conto corrente postale
Nel caso di abbonamento-dono aggiungere al tagliando i dati completi del donatore. n. 43459346 intestato a Cairo Editore, corso Magenta 55, 20123
Milano. Carte di credito: Visa, American Express, CartaSi.
146 Bell’Italia
Tutto quello che ti aspetti e molto più
di quanto immagini sulla Spagna.
DA FEBBRAIO
IN EDICOLA.
I borghi disegnati di Matteo Pericoli scrivete a
a cura di Sandra Minute lapostadibellitalia@cairoeditore.it
oppure: Bell’Italia,
Corso Magenta 55, 20123 Milano
Un viaggio tra i borghi più belli d’Italia che metterà alla prova la vostra conoscenza
del Bel Paese. Riconoscete la località interpretata dalla matita di Matteo Pericoli?
Chi invierà la risposta esatta potrà proporre il soggetto per uno dei prossimi numeri
Qualche indizio qua e là... Tre i fiumi che bagnano il suo territorio, dei vini locali nella sua Naturalis Historia.
nove le erbe spontanee negli ingredienti Svettano sul compatto impianto medievale
della minestra tradizionale, uno il la torre normanna e il duomo fondato
testimonial d’eccezione dei suoi prodotti: nel 1336, una delle più interessanti
Plinio il Vecchio, che già decantava i meriti architetture angioine della regione.
148 Bell’Italia
ogni pet
chiede innovet
vet
nno
©I
www.innovet.it