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ALLA SCOPERTA DEL PIÙ BEL PAESE DEL MONDO MENSILE NUMERO 375 LUGLIO 2017

EURO 4,00 IN ITALIA


Poste Italiane Spa - Sped. In A.P. - D.L. 353/2003 art. 1, comma 1, LO/MI - Austria € 9,90 - Belgio € 8,20 - Francia € 8,90 - Germania € 9,00 - Gran Bretagna Igs 7,90 - Lussemburgo € 8,20 - Portogallo (Cont.) € 6,90 - Svizzera chf 14,00 - Canton Ticino chf 12,50 - Principato di Monaco € 8,90 - Spagna € 8,00

L’ISOLA Sicilia IL RESTAURO • TORINO


LA PALAZZINA
VULCANO
Sabbia nera e passeggiate al cratere
DI CACCIA
DI STUPINIGI
IL BORGO • LOMBARDIA

nell’arcipelago delle Eolie BELLANO


LA SCOPERTA • CAMPANIA
IL BATTISTERO
DI NOCERA SUPERIORE
LA MONTAGNA • TRENTINO
IN BICI IN VAL DI SOLE

il weekend
>
70375

LIVIGNO
ISSN 0394 7203

Al fresco dei boschi


e tra le malghe d’alpeggio
720006

dell’Alta Valtellina
770394

EDITORIALE GIORGIO MONDADORI


9
ALLA SCOPERTA DEL PIÙ BEL PAESE DEL MONDO MENSILE NUMERO 375 LUGLIO 2017

Poste Italiane Spa - Sped. In A.P. - D.L. 353/2003 art. 1, comma 1, LO/MI - Austria € 9,90 - Belgio € 8,20 - Francia € 8,90 - Germania € 9,00 - Gran Bretagna Igs 7,90 - Lussemburgo € 8,20 - Portogallo (Cont.) € 6,90 - Svizzera chf 14,00 - Canton Ticino chf 12,50 - Principato di Monaco € 8,90 - Spagna € 8,00 L’ISOLA Sicilia
EURO 4,00 IN ITALIA

IL RESTAURO • TORINO
LA PALAZZINA
di Emanuela Rosa-Clot, Direttore di Bell’Italia Editoriale
VULCANO
Sabbia nera e passeggiate al cratere
DI CACCIA
DI STUPINIGI
IL BORGO • LOMBARDIA
nell’arcipelago delle Eolie BELLANO
LA SCOPERTA • CAMPANIA
IL BATTISTERO
DI NOCERA SUPERIORE
LA MONTAGNA • TRENTINO
IN BICI IN VAL DI SOLE

il weekend
BATTUTA DI CACCIA
>
70375

LIVIGNO

FRA I TESORI D’ITALIA


ISSN 0394 7203

Al fresco dei boschi


e tra le malghe d’alpeggio
720006

dell’Alta Valtellina
770394

EDITORIALE GIORGIO MONDADORI


9

In copertina: l’isola di Vulcano


vista dalla costa dell’isola di
Lipari, nelle Eolie.
Foto di: LookImages/Reda&Co

LUGLIO_IN PUGLIA
Scorci inattesi
nella terra
delle vacanze
Oltre ai litorali celebri
e meta di celebrità, la
Puglia può offrire ben
altro a chi sa cercare.
Alcuni spunti li trovate
nell’allegato a questo
numero. Ad esempio,
pochi sanno che sotto
una delle più famose Palazzina di Caccia di Stupinigi
città bianche, Ostuni,
si cela un labirinto di
grotte visitabili, ideale

C
meta di una giornata i sono voluti trent’anni. Ma alla fine l’impegnativo restauro della Palazzina
molto calda. Che alle
spalle delle spiagge, di Caccia di Stupinigi, iniziato nel 1988, si è concluso e ha restituito alla
fra Taranto e Matera, città il più splendente gioiello della “corona di delizie”, come è chiamata la rete
c’è uno straordinario delle residenze dei Savoia. L’intervento è stato finanziato in gran parte dalla
paesaggio segnato
da profonde fenditure
Fondazione CRT, che ha messo a disposizione venti milioni di euro, e dalla
nella roccia, quello delle Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino (un
gravine. E che la costa milione di euro). Un caso virtuoso di mecenatismo che ha garantito nel tempo
garganica tra Peschici e
le risorse necessarie a completare i restauri. A valere il viaggio basterebbe
Vieste preserva l’antica
tradizione dei trabucchi, lo straordinario edificio, capolavoro di inizio Settecento a opera di Filippo
alcuni ancora usati per Juvarra. Ma la Palazzina conserva anche parte degli arredi originali e gli
la pesca, altri trasformati splendidi decori, dalle boiserie agli affreschi, volti alla celebrazione del rito
in piccoli ristoranti.
della caccia. Anche i giardini e i percorsi venatori, oggi sentieri percorribili,
sono stati recuperati. E ne fanno una meta anche estiva, per una gita fra
cultura e natura in cui vivere appieno lo spirito con cui questa dimora è stata
concepita: il bello dell’arte immerso nella bellezza del paesaggio.
Una bella scoperta. A Nocera Superiore, non lontano dalle località più
famose della Costiera Amalfitana, si trova uno dei più importanti battisteri
paleocristiani, quello di Santa Maria Maggiore, con volte e colonne che sono
lì dal VI secolo. Non si può dire che sia nascosto, ma che non abbia la
notorietà che merita, quello sì. E siamo felici di averlo trovato nella caccia
al tesoro che Bell’Italia ogni mese conduce, anche con l’aiuto di voi lettori.

Bell’Italia 3
38
LIVIGNO
BELLANO

Luglio 2017
VAL DI SOLE
STUPINIGI
RAVENNA

NOCERA

VULCANO (Messina)
38 CUORE DI FUOCO MEDITERRANEO VULCANO

45 Dove Come Quando

48 48
57

60
BELLANO (Lecco)
VIAGGIO IN UN BORGO D’AUTORE
Dove Come Quando

STUPINIGI (Torino) Palazzina di Caccia


DOLCE VITA SABAUDA
75 Dove Come Quando

VAL DI SOLE (Trento)


78 PEDALATA ALPINA SUL FIUME
87 Dove Come Quando

RAVENNA Biblioteca Classense


90 PAGINE DI STORIA
99 Dove Come Quando

NOCERA SUPERIORE (Salerno) Battistero di Santa Maria Maggiore


102 ALLE ORIGINI DEL CRISTIANESIMO
109 Dove Come Quando

LIVIGNO (Sondrio)
114 IL PICCOLO TIBET DELLA VALTELLINA
122 Il weekend di Bell’Italia

90 114
il weekend LIVIGNO
134 DIRETTORE RESPONSABILE
Emanuela Rosa-Clot
emanuelarosaclot@cairoeditore.it
RESPONSABILE UFFICIO CENTRALE
Elisabetta Planca Caporedattore
elisabettaplanca@cairoeditore.it
UFFICIO CENTRALE
Rossella Giarratana Caporedattore
rossellagiarratana@cairoeditore.it
Pietro Cozzi pietrocozzi@cairoeditore.it
Giovanni Mariotti giovannimariotti@cairoeditore.it
Raffaella Piovan raffaellapiovan@cairoeditore.it
Barbara Roveda barbararoveda@cairoeditore.it
REDAZIONE
Terry Catturini terrycatturini@cairoeditore.it
Lara Leovino laraleovino@cairoeditore.it
Elena Magni elenamagni@cairoeditore.it
Carlo Migliavacca carlomigliavacca@cairoeditore.it
Sandra Minute sandraminute@cairoeditore.it
PHOTO EDITOR
Milena Mentasti milenamentasti@cairoeditore.it

Luglio 2017 Susanna Scafuri susannascafuri@cairoeditore.it


RICERCA ICONOGRAFICA
Giulia Caccianiga giuliacaccianiga@cairoeditore.it
ART DIRECTOR
Luciano Bobba lucianobobba@cairoeditore.it
10 Lettere Corrado Giavara corradogiavara@cairoeditore.it
Simona Restelli simonarestelli@cairoeditore.it
12 Notizie IMPAGINAZIONE
18 Dicono di noi Franca Bombaci francabombaci@cairoeditore.it
Francesca Cappellato
francescacappellato@cairoeditore.it
Fuoriluogo di Fabio Isman

23
Isabella di Lernia isabelladilernia@cairoeditore.it
20 LA BALAUSTRA BORGHESE Claudia Pavesi Caposervizio
claudiapavesi@cairoeditore.it
Massimo Repossi massimorepossi@cairoeditore.it
Appuntamenti SEGRETERIA E RICERCA ICONOGRAFICA
23 d’arte Mara Carniti maracarniti@cairoeditore.it
Paola Paterlini paolapaterlini@cairoeditore.it
con Vittorio Sgarbi PROGETTO GRAFICO E CONSULENZA CREATIVA
28 TRASFIGURAZIONE DI RAFFAELLO Silvia Garofoli www.silviagarofoli.com
30 con i festival HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO
Maria Cristina Castellucci, Luisella Colombo,
32 all’aria aperta Giuseppe De Biasi, Silvia Frau, Cristina Gambaro,
34 con il gusto Rosalba Graglia, Fabio Isman, Albano Marcarini,
Auretta Monesi, Antonio Paolucci, Vannina
Patanè, Manuela Piancastelli, Fabrizia Postiglione,
In viaggio con Antonio Paolucci Vittorio Sgarbi, Angelo Surrusca, Marilisa Zito
36 LA MISTERIOSA SARDEGNA EDITORIALE GIORGIO MONDADORI
divisione di
Sentieri d’Italia di Albano Marcarini
127 NELLE TERRE DEL NOBILE
PRESIDENTE
Cibo&Paesaggio a cura di Slow Food Urbano Cairo
130 LA CIPOLLA PAGLINA DIRETTORE GENERALE
Giuseppe Ferrauto
I piaceri CONSIGLIERI
Andrea Biavardi, Alberto Braggio,
Giuseppe Cairo, Ugo Carenini, Giuliano Cesari,
134 Camera con vista Giuseppe Ferrauto, Uberto Fornara,
Marco Pompignoli, Mauro Sala
CAIRO EDITORE S.P.A.
Buona Italia di Auretta Monesi DIREZIONE, REDAZIONE, AMMINISTRAZIONE:

140 SAPORI DELLA SILA GRANDE corso Magenta 55, 20123 Milano,
tel. 02 433131, fax 02 43313927,
146 La ricetta www.cairoeditore.it
(e-mail: bellitalia@cairoeditore.it)
ABBONAMENTI: tel. 02 43313468,
Cantine d’Italia di Giuseppe De Biasi orario 9/13, da lunedì a venerdì
149 VILLA MATILDE NEL CASERTANO abbonamenti@cairoeditore.it
UFFICIO DIFFUSIONE: tel. 02 43313333
diffusione@cairoeditore.it
150 Occasioni
Stampa: ELCOGRAF S.p.A., via Mondadori
152 L’Italia da leggere

34
15, 37131 Verona. CENTRO STAMPA via
156 I borghi disegnati Enrico Fermi 2/A - 20060 Pozzo d’Adda (MI)
Distribuzione per l’Italia e per l’estero:
SO.DI.P. “Angelo Patuzzi” S.p.A., via Bettola 18,
20092 Cinisello Balsamo (Milano).

Accertamento diffusione: Certificato n. 2756


del 14.12.1994 Periodico associato alla FIEG
(Feder. Ital. Editori Giornali)

6 Bell’Italia
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del 26/11/1984 pubbl. sul suppl. n.2 G.U. n. 357 del 31/12/1984 Provv. ISVAP n. 00757 del 19/12/1997 pubbl. su G.U. n. 298 del 23/12/1997 Iscr. Albo Imprese di Ass. n. 2.00002 Iscr. Albo Gruppi Ass. n°d’ord. 031
I collaboratori di questo numero
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CONCESSIONARIAESCLUSIVA
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Centro
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Angelo Rizzoli 8 - Tucidide
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FILIALI

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Franco Cogoli Susy Mezzanotte Marilisa Zito Alfio Giannotti Tel. 011/6600390, fax 011/6606815
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Nuova Giemme Srl (Filiale di Genova)
È specializzato Professionista Giornalista per Salernitano, Via dei Franzone 6/1, 16145 Genova
in fotografia di dal 1985, si occupa passione, viaggiatrice professionista Tel. 010/3106520, fax 010/3106572
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LE IMMAGINI DI QUESTO NUMERO è una rivista del gruppo


Lettere: Giorgio Filippini, Alfio Garozzo, Dionisio Iemma (p.10). Notizie: Giuseppe Lacava, Antonio Parrinello, Fabio Santilli (p.14); Bruno Cairo Editore che comprende anche
Murialdo (p.16). Dicono di Noi: AFP/Getty Images, Universal Images Group North America LLC/DeAgostini /IPA (p.18). Fuoriluogo: The le seguenti testate:
National Trust Photolibrary/Alamy, picturesofengland.com (pgg.20-21). Appuntamento con Vittorio Sgarbi: The National Gallery, London/ SETTIMANALI
Scala, Firenze (p.28), Foto Scala Firenze (p.29). Festival: Marco Biancucci, Paolo Paggi (p.30). Appuntamenti all’aria aperta: Carlo DiPiù TV, Diva e Donna, Settimanale
Borlenghi (p.32). Appuntamenti con il gusto: Carlo Baroni (p.34). In viaggio con Antonio Paolucci: Foto Governatorato dello S.C.V.- DiPiù, Settimanale DiPiù e DiPiù
Direzione dei Musei (pgg.36-37). Scheda Stupinigi: Giorgio Perottino (p.75); Alessandro Di Noia/Archivio Turismo Torino e Provincia (p.76). Stellare, TV MIA, settimanale NUOVO
Scheda Val di Sole: A. Degli Orti/DeA/Getty, Federico Modica (p.87); Fabrizia Postiglione (p.88). Scheda Ravenna: Franco Cogoli, Fabrizio e NUOVO TV, “F”, settimanale GIALLO,
Zani (p.99); Flavio Chiesa, Franco Cogoli, Luigi Tazzari (p.100). Scheda Nocera: Eye Ubiquitous/Getty (p.109); Alessandro Di Sessa (p.111). Enigmistica PIÙ
Slow Food: Archivio Slow Food (p.130), Giuseppe Lo Brutto (p.131). Occasioni: ClickAlps/REDA&CO (p.148). Libri: Giorgio Olivero (p.152). QUINDICINALI
Prossimamente: Massimo Ripani, Luciano Gaudenzio, Franco Cogoli, Paolo Giocoso (p.154). Cartine: Davide Bassoli, Quaterd. Settimanale DiPiù e DiPiù TV Cucina,
NUOVO e NUOVO TV Cucina
Testi e fotografie non richiesti non vengono restituiti MENSILI
Airone, Antiquariato, Arte, Bell’Europa,
Bell’Italia. Alla scoperta del più bel paese del mondo. Copyright 2017. Cairo Editore S.p.A. Tutti i diritti riservati. Testi, Bell’Italia, For Men Magazine,
fotografie e disegni contenuti in questo numero non possono essere riprodotti, neppure parzialmente, senza l’autorizzazione Gardenia, In Viaggio, Natural Style
dell’Editore. Pubblicazione mensile registrata presso il tribunale di Milano il 5/4/1986, n. 169. Una copia euro 4, arretrati euro 8.

8 Bell’Italia
Lettere Risponde la redazione scrivete a
bellitalia@cairoeditore.it
oppure: Bell’Italia,
C.so Magenta 55, 20123 Milano

SCALEA (Cosenza)

Il borgo che fa discutere


Vorrei segnalare alcuni dati impreci-
si nel servizio su Scalea (Bell’Italia
372). Alla luce dei nuovi studi è or-
mai chiara l’origine bizantina del
borgo, per cui è da escludere che il
nome possa derivare «dal suo svilup-
parsi a scala». L’origine bizantina in-
torno al monastero basiliano di San
Nicola dei Siracusani esclude che il
PALMAROLA (Latina)
castello normanno sia stato costruito
UN’ISOLA SPLENDIDA. MA MANCA LA CATTEDRALE DI ROCCIA su una fortificazione longobarda. E la
cripta della chiesa non ha volte goti-
Sono un affezionato lettore di Bell’Italia e leggo con piacere i vostri servizi che trovo che, essendo stata edificata in epoca
sempre interessanti e completi. Sono però rimasto un po’ deluso del reportage sull’i- normanna. Nella cappella bizantina
sola di Palmarola del numero 373 di maggio. Infatti, nel decantare giustamente la dello Spedale non è raffigurato il Cri-
bellezza dell’isola e corredando l’articolo di significative immagini, non si è pensato a sto in trono benedicente, ma San
documentare fotograficamente l’aspetto a mio avviso più importante dal punto di Nicola dei Greci, titolare della chiesa.
vista paesaggistico di Palmarola, e cioè la cosiddetta “cattedrale” di roccia, di cui è Antonio Vincenzo Valente, Scalea
fatto cenno solo nel testo del servizio e che invece, con le sue imponenti stratificazio-
ni a colonna che si aprono su grotte marine meravigliose, meritava almeno una foto. Risponde il nostro giornalista Vincenzo
Fabio Nistri (abbonato), Firenze Petraglia: «Ci scusiamo per alcune delle
imprecisioni che ci ha segnalato e vor-
Risponde il fotografo Giorgio Filippini: «Ho inviato alla redazione una sola foto della remmo soffermarci sul nome e sulla
“cattedrale” (sopra), pur avendone scattate altre: non mi era sembrato il caso di dilungar- fondazione del borgo. Secondo diversi
mi su questo aspetto dell’isola, per rispondere all’esigenza di sintesi e diversificazione del esperti della storia e dell’arte locali è
servizio. Purtroppo la sintesi impone scelte fotografiche ed editoriali a volte dolorose». verosimile, oltre che ampiamente con-
solidato nella comunità locale, che il
nome della cittadina possa derivare dal
BAGHERIA (Palermo) suo svilupparsi a scala. Non è un caso
che il simbolo della scala sia addirittura
Già chiuso il Museo Guttuso? impresso sullo stemma comunale. An-
che l’ipotesi sulla fondazione bizantina
Scrivo a proposito del Museo Guttuso (a del borgo necessiterebbe di ulteriori
destra) a cui avete dedicato un bel servizio studi e scavi archeologici. È accertata,
(Bell’Italia 371). Ebbene, vorrei segnalare infatti, la presenza del monastero basi-
che il museo è già chiuso, dopo essere stato liano di San Nicola dei Siracusani, ma
inaugurato da pochi mesi. Sono passata il non si può dire con certezza che un cen-
12 maggio con amici e abbiamo fatto la tri- tro urbano ben strutturato fosse già
ste scoperta: il museo è chiuso al pubblico presente all’epoca. Quanto al castello,
per lavori di adeguamento alle norme an- bisogna ricordare che, anche nei castel-
tincendio. Così ci ha riferito il custode. Abbiamo visitato solo il giardino con la tomba li di alcuni paesi calabresi vicini, gli
dell’artista. Grande la nostra delusione, per fortuna era aperta la splendida villa Pala- studi archeologici hanno riscontrato
gonia. Un interrogativo comunque si pone sull’opportunità di inaugurare a dicembre una lontana ascendenza longobarda».
un’opera dopo un anno e mezzo di restauri, per chiuderla a maggio per adeguamenti
del tutto legittimi. Ma perché allora non aspettare che i lavori fossero completati?
Liliana Damigella, Gossolengo (Piacenza)

Risponde Giuseppe Bartolone, dirigente del settore Cultura del Comune: «Dispiace per
i lettori che non hanno trovato aperto il Museo Guttuso, purtroppo nei primi giorni di
aprile il nostro impianto antincendio è andato in tilt, per cui abbiamo dovuto pron-
tamente intervenire per ripristinare l’intero impianto e la riapertura è avvenuta il 30
maggio. Scusandoci per l’inconveniente, speriamo di avervi nostri ospiti quanto prima».

10 Bell’Italia
Notizie
A cura di Sandra Minute Fotografia Susy Mezzanotte

TRONTANO E URIEZZO (Verbano-Cusio-Ossola) UN FESTIVAL NELLA CAVA E NEGLI ORRIDI

PALCOSCENICI DI PIETRA
Una scavata dall’uomo, gli altri modellati dalla forza del ghiaccio
e dell’acqua: in comune hanno un impatto davvero spettacolare.
La cava di beola di Trontano e gli Orridi di Uriezzo sono il palcoscenico
dell’11° Festival Tones on the Stones: dal 9 al 23 luglio in programma
concerti – dal Requiem di Mozart all’esibizione simultanea di dodici
pianisti, alla musica elettronica –, danze aeree (nella foto), laboratori
e performance, esaltati dall’ambientazione mozzafiato.
INFO: www.tonesonthestones.com
Notizie

MESSINA APERTO L’ATTESO MUSEO DELLA CITTÀ


MuMe, finalmente una casa
per Caravaggio e Antonello
Dopo decenni di attesa – era addirittura «tra le
JESI (Ancona) DAL 1° LUGLIO A PALAZZO GHISLIERI
priorità» della ricostruzione dopo il terremoto
del 1908 – Messina ha il suo museo. Dal 17
giugno è stato completato e aperto alla città FEDERICO II
il MuMe, Museo Interdisciplinare Regionale,
che racconta la storia della città dal III secolo ETERNA
a.C. alle soglie del ’900. Nella ricca collezione
permanente spiccano alcuni capolavori
MERAVIGLIA
di Caravaggio (Resurrezione di Lazzaro e Dai contemporanei era osannato come «stu-
Dall’alto: restauro del
Polittico di San Gregorio Adorazione dei pastori) e di Antonello da por mundi», cioè meraviglia, stupore del mon-
di Antonello da Messina; Messina: il Polittico di San Gregorio, prima do, per le eccelse doti della sua poliedrica per-
Adorazione dei pastori di opera datata e firmata, la tavoletta bifronte sonalità di politico e condottiero, ma anche di
Caravaggio. Sotto: Fontana con l’Ecce Homo e la Madonna con Bambino fine intellettuale, studioso e amante delle arti.
dei Due Soli ad Ancona.
A destra, dall’alto: una sala
che è stata anche esposta al G7 di Taormina. Oggi questo stupore rivive nel primo museo
del Museo Federico II; INFO orario 9-19, domenica 9-13, lunedì chiuso; multimediale dedicato a Federico II di Svevia,
la corona imperiale tedesca. ingresso 8 €; 090/36.12.92. che apre il 1° luglio a palazzo Ghislieri di Jesi,
la città dove il futuro imperatore venne alla
luce il 26 dicembre 1194. Sedici sale tematiche
su tre piani propongono un viaggio immersivo
e multisensoriale alla scoperta di Federico II,
attraverso ricostruzioni tridimensionali, instal-
lazioni multimediali e touch screen: la nascita
e la storia degli antenati, l’incoronazione, i rap-
porti con i papi e la Chiesa, la crociata in Terra-
santa, la passione per la falconeria, lo sconfina-
to interesse per le arti, le scienze e il sapere.
INFO orario 10-13 e 15-19; ingresso 6 €; 0731/08.44.70,
www.federicosecondostupormundi.it

ANCONA UNA SCULTURA DI ENZO CUCCHI

La Fontana dei Due Soli nel Porto Antico


Ancona offre la rara possibilità, grazie alla sua forma a gomito, di
ammirare sia l’alba sia il tramonto sul mare. A questa caratteristica
rende omaggio la Fontana dei Due Soli, opera-scultura di Enzo Cucchi
in pietra d’Istria e ceramica inaugurata il 1° giugno nel Porto Antico.
Due lunghe panchine racchiudono una vasca di 15 metri, alimentata
da 13 bocchette e ornata da formelle che illustrano simboli della
città come il duomo, il lazzaretto, la Lanterna, l’arco di Traiano.
L’opera del maestro della Transavanguardia è una nuova tappa nella
riqualificazione dell’area del Porto Antico. INFO www.porto.ancona.it

14 Bell’Italia
Notizie

TARQUINIA (Viterbo) NECROPOLI DEI MONTEROZZI

LA TOMBA
DEI DEMONI
AZZURRI
Scoperta per caso nel 1985, rappresenta
una delle più significative testimonianze
BOLOGNA LA COLLEZIONE APERTA ALLE VISITE della pittura etrusca. Ora la tomba dei Demo-
I Carracci protagonisti della ni Azzurri, datata al IV secolo a.C., è stata aper-
ta alle visite nella necropoli dei Monterozzi. Tra
Quadreria di palazzo Magnani le immagini dipinte sulle pareti spicca Caronte,
Le opere dei maestri bolognesi Annibale, rappresentato come il traghettatore di anime
Agostino e Ludovico Carracci, come il fregio del mito greco e non come l’orrido demone
affrescato delle Storie della fondazione etrusco Charun delle sepolture più recenti. Il
Dall’alto: Il risveglio di di Roma, sono il cuore di una collezione nome della tomba viene dalla presenza di sin-
Venere di Dosso Dossi; di dipinti che spazia dal XVI al XX secolo. golari demoni dalla pelle azzurra, uno dei qua-
La visione di San Camillo La Quadreria di palazzo Magnani, sede li afferra una giovane donna alla vita mentre
de Lellis (particolare) di di UniCredit, ora ha aperto al pubblico con un altro, dal volto grottesco, appare seduto con
Ubaldo Gandolfi. In alto,
a destra: la tomba dei visite guidate gratuite su prenotazione. serpenti avvolti intorno alle braccia.
Demoni Azzurri. In basso: INFO ogni mercoledì e il secondo sabato del mese, INFO tutti i giorni dalle 8,30 al tramonto, ingresso 6 €;
la chiesetta di Coazzolo. www.quadreriapalazzomagnani.it 0766/85.63.08, www.tarquinia-cerveteri.it

COAZZOLO (Asti) L’ARTISTA BRITANNICO NELLE LANGHE PICCOLE ISOLE LE CARTONIADI DI COMIECO
Tremlett dipinge la chiesa tra le vigne Sfida a chi ricicla più carta
Una sinfonia di colori squillanti tra i vigneti delle Langhe. Il 24 giugno Al via le Cartoniadi di Comieco, il consorzio
è stato inaugurato il wall drawing della chiesetta di Coazzolo, ultima opera di recupero e riciclo imballaggi. Dal 1° al 31
di David Tremlett. L’artista britannico ha dipinto di giallo, terra di Siena luglio abitanti e turisti di Elba, Ischia, La
e verde oliva gli esterni della chiesetta seicentesca dedicata alla Beata Maddalena, Lipari, Pantelleria e Procida
Vergine del Carmine, per una superficie totale di 300 metri quadrati. sono chiamati a incrementare la raccolta
L’opera, commissionata dal proprietario del castello di Coazzolo Silvano differenziata di carta e cartone: in palio
Stella, è passata al vaglio di quattro soprintendenti e due vescovi prima per l’isola più “riciclona” 15 mila euro da
di ottenere l’approvazione. INFO Comune di Coazzolo, 0141/87.01.73. spendere per la comunità. INFO www.comieco.org

16 Bell’Italia
Dicono di noi L’Italia raccontata dagli stranieri su giornali, riviste e siti internet

Martedì
13 giugno 2017
“Roma: un affresco
di Cristo di 1.600
anni fa scoperto
nelle catacombe”
www.lefigaro.fr

È A COLORI È tempo di novità nelle catacombe di Domitilla, tra le più estese a Roma:
12 chilometri di gallerie sotterranee in cui sono state contate oltre 26 mila
LA ROMA sepolture. Il quotidiano francese segnala che, dopo sette anni di restauri,
eseguiti anche con innovative tecnologie laser, hanno ritrovato leggi-
SOTTERRANEA bilità alcuni antichissimi affreschi, in particolare quelli del cubicolo dei
Fornai. Quasi completamente annerite da ingenti stratificazioni carbona-
tiche, le pitture sono tornate a mostrare scene relative all’organizzazione
Gli interventi di recupero da poco dell’Annona, l’istituzione che gestiva l’approvvigionamento alimentare del-
conclusi nelle catacombe la città, e l’importante raffigurazione di un collegio apostolico riunito attor-
di Domitilla trovano spazio sulle no al Cristo (nella foto). Le Figaro si sofferma sulla presenza nell’affresco
pagine del quotidiano parigino della scritta «Bosio», vistosa firma lasciata da Antonio Bosio, scopritore delle
catacombe nel ’500. Il disvelamento dei restauri è stata anche l’occasione
per la presentazione del rinnovato museo annesso alle catacombe.

FINANCIAL TIMES LOS ANGELES TIMES

Il paradiso ligure Zeus restituito


di Thomas Hanbury al Mediterraneo
Sono passati 150 anni da Sarà esposta al Museo
quando il londinese Thomas Archeologico Nazionale di
Hanbury ha creato a La Napoli la statua di Zeus in
Mortola (Ventimiglia) uno dei trono (nella foto) che il J. Paul
più bei giardini botanici del Getty Museum di Los Angeles
mondo (nella foto), dal 1960 di ha recentemente restituito alle
proprietà pubblica. Il Financial autorità italiane. L’opera in
Times affida una ricognizione marmo del I secolo avanti
Mercoledì sul suo stato a Robin Lane Martedì Cristo, proveniente dall’area
17 maggio 2017 Fox, storico dell’antichità e 13 giugno 2017 campana e alta 75 centimetri,
“La Mortola: il giardino “Il Getty accetta di
grande esperto di giardini, che era giunta nel 1992 nel museo
italiano creato restituire una scultura
da un quacchero ne riconosce intatta la cornice del I secolo avanti californiano in circostanze
dai gusti esotici” ma sollecita lo stanziamento di Cristo all’Italia” poco chiare, acquistata
www.ft.com finanziamenti per farlo tornare www.latimes.com dall’allora curatrice Marion
allo splendore delle origini. True, licenziata nel 2005.

18 Bell’Italia
Visita il Tempio di San Biagio
insieme all’architetto, Antonio da Sangallo il Vecchio,
che presenta il suo capolavoro.
La chiesa, a pianta centrale, è uno degli esempi più significativi
dell’architettura italiana del Cinquecento.

PER INFORMAZIONI
+39 0577 286300 - www.tempiosanbiagio.it

In collaborazione con
Fuoriluogo I tesori italiani conservati all’estero di Fabio Isman

LA BALAUSTRA ROMANA La più italiana


NEL GIARDINO DEL LORD tra le residenze inglesi
Cliveden House, grande palazzo
Da Villa Borghese a Cliveden House, vicino a Londra: la curiosa storia e giardino di origini seicentesche,
è ricco di influenze artistiche
del parapetto monumentale seicentesco acquistato a fine Ottocento italiane e si avvicina al gusto della
da William Waldorf, il ricco americano che divenne visconte Astor Penisola più di qualsiasi altro
luogo in Inghilterra. Dopo essere
stato proprietà di varie famiglie
aristocratiche britanniche,
Cliveden diventa la villa di
campagna del ricco americano
William Waldorf Astor (1848-1919).
Astor riempie questo luogo, e
in particolare i suoi giardini, di
oggetti che fanno ricordare l’Italia,
alcuni importati direttamente
come la balaustra Borghese. Era
invece già a Cliveden il padiglione
di Blenheim (foto sotto), un
bellissimo tempietto opera
dell’architetto veneziano Giacomo
Leoni (1686-1746). Nel suo
interno assomiglia a una chiesa
veneziana di metà Settecento
e la sua facciata sembra parte
di una villa palladiana.
Fu costruito per commemorare
il Duca di Marlborough, la cui
statua venne portata via (senza
permesso!) negli anni Sessanta.
Il National Trust l’ha acquisito
e ne completerà il restauro

S montata a Roma e rimontata nella la villa e il parco nel cuore di Roma, già nell’estate del 2017.
campagna inglese. La genesi dell’in- luoghi di splendide feste, anche popolari. Graham Tite (Conservation Officer,
solita vicenda che ha per protagonista Ne nasce una lunga controversia legale, South Bucks District Council)
una splendida balaustra scolpita sei- finché, nel 1901, il tutto è ceduto allo Sta-
centesca sta nella storia di una famiglia to, e due anni dopo, l’area verde è donata
celebre. Senesi di modesta estrazione, i al Comune. Ma intanto, la famiglia si era
Borghese diventano ricchissimi grazie a già disfatta di quanto le era possibile: nel
Paolo V, papa dal 1605 al 1621, e al “car- parco, tra l’altro, c’è ancora il tempietto
dinal nepote” Scipione. Ancora nel 1913 di Diana (del 1789), però desolatamente
erano i secondi latifondisti di Roma, dopo vuoto: la statua che conteneva, la Diana di
i Torlonia. Accumulano e, quando occor- Gabii, è ormai esposta al Louvre.
re, vendono: già a fine Settecento cedono
dipinti di pregio, tra cui Il sogno del Cava- CANDIDO TRAVERTINO NEL
liere e le Tre Grazie, splendido pendant di VERDE DEL BUCKINGHAMSHIRE
Raffaello (si veda Bell’Italia 366, ottobre Nel 1895, Paolo Borghese fa trarre una
2016). Nel 1807, Camillo Borghese ven- copia della immensa balaustra che chiu-
de per 13 milioni di franchi (alla fine de il piazzale di accesso alla villa (oggi
neppure tutti pagati) 800 marmi della sede della Galleria Borghese): decine e ckinghamshire, non lontano da Londra:
favolosa villa di famiglia a Napoleone decine di metri di travertino che alterna- calzava a pennello al giardino di Clive-
Bonaparte, di cui era divenuto cognato. no fregi e sedili creati dai lapicidi Giusep- den, la dimora in stile italiano acquistata
Ma l’autentica crisi scoppia dopo il 1870 pe Di Giacomo e Paolo Massini nel 1618, da William Waldorf, ricco uomo politico
con il crac e lo scandalo della Banca Ro- quando Giovanni Vasanzio completa la americano, in seguito primo Lord Astor,
mana, in cui i Borghese subiscono ingenti villa iniziata da Flaminio Ponzio. La co- giunto nel 1891 in Inghilterra. Della ba-
perdite. Nel 1890, Marcantonio predispo- pia serve per rimpiazzare l’originale che laustra Waldorf si era forse innamorato
ne addirittura un progetto per lottizzare l’anno seguente prende la strada del Bu- durante il soggiorno che per tre anni,

20 Bell’Italia
In questa foto: dettaglio della balaustra
Borghese; sullo sfondo, l’elegante
complesso di Cliveden House.
Pagina precedente: un tratto della
lunga balaustra nel contesto
del vasto parterre della residenza.

fino al 1885, lo aveva visto a Roma come Londra. Alla balaustra, nel 1912, dedica Oltre che per la storia artistica, la ven-
diplomatico; periodo in cui, si dice, era un acquarello John Singer Sargent. dita della balaustra ha qualche rilievo
maturata la sua passione per la scultura anche per gli zoologi. Infatti si è scoper-
e l’arte. La compera e la fa trasportare ANCHE LE LUMACHE to che quel trasporto aveva coinvolto
presso l’antico complesso sul Tamigi, già VENGONO DAL BEL PAESE un’intera colonia di lumache del tipo
appartenuto ai duchi di Buckingham e di Nel 1942 i visconti Astor donano Clive- Papillifera papillaris, tipico del Medi-
Sutherland, un palazzo riedificato a metà den al National Trust, che si occupa della terraneo. Dopo 110 anni, gli animali
Ottocento sull’originale terrazza seicen- conservazione del patrimonio storico e sono stati ritrovati a Cliveden ed esa-
tesca che costa al nuovo proprietario un ambientale britannico. Il complesso ospi- minati. Nessun dubbio: provengono
milione e 200 mila dollari. Da Villa Bor- ta anche un albergo a cinque stelle ed è dall’Italia, e hanno evidentemente
ghese provengono anche un paio dei celebre per lo “scandalo Profumo”: il mi- viaggiato sulla stessa nave che ha tra-
numerosi sarcofagi romani sparsi nei nistro inglese John Profumo conobbe qui, sportato la balaustra. Gli esperti hanno
giardini; nello stesso periodo, a Firenze, nel 1961, Christine Keeler, una showgirl studiato il “percorso” da loro compiuto,
Waldorf acquista un gruppo cinquecen- di 19 anni; ebbe con lei una relazione, ma fino alla finestra accanto alla quale sono
tesco, il Ratto di Proserpina di Vincenzo fu costretto a dimettersi quando si sco- state identificate: in un secolo, un tragit-
de’ Rossi, ma oggi a Cliveden, nemesi del- prì che la ragazza era stata amante anche to di “ben” 27 metri. Lumache Borghe-
le copie, c’è un facsimile, mentre l’origi- dell’addetto navale sovietico, cui avrebbe se, dunque, anche se in Inghilterra ora
nale è al Victoria and Albert Museum di potuto passare informazioni riservate. le chiamano Cliveden.

Bell’Italia 21
A cura di Lara Leovino Appuntamenti d’arte

OTRANTO (Lecce)

AL CASTELLO
CARAVAGGIO
E IL SUO TEMPO
In mostra il Ragazzo morso da un ramarro e altre importanti
opere dalla collezione del critico d’arte Roberto Longhi

Si laurea nel 1911 con una tesi dedicata una parola popolare». Oggi il Castello Ara- 1928, altre tele fra cui quelle firmate da
a un artista allora semisconosciuto: Mi- gonese ospita una mostra su Caravaggio e Jusepe de Ribera e Mattia Preti. Da non
chelangelo Merisi, detto il Caravaggio. i caravaggeschi, esponendo 21 opere dal- perdere la proiezione del film Caravaggio.
Roberto Longhi (1890-1970), celebre cri- la collezione della Fondazione Roberto L’ultimo tempo di Mario Martone.
tico d’arte e collezionista, si appassiona al Longhi. Fra tutte incanta il Ragazzo morso CARAVAGGIO E I CARAVAGGESCHI NELL’ITALIA
maestro lombardo perché attratto dalla da un ramarro del 1596 (foto), con il suo MERIDIONALE. Sede: Castello Aragonese. Date:
sua pittura, che definisce «naturale, com- brusco e realistico scatto. Intorno al dipin- fino al 24 settembre. Orari: 10-24. Ingresso: 12
prensibile, umana più che umanistica; in to di Caravaggio, acquistato da Longhi nel €. Info: www.mostracaravaggio.it

Bell’Italia 23
Appuntamentid’arte

VENEZIA

GUSTON: OMAGGIO
AL PITTORE POETA
Philip Guston (1913-1980),
pioniere dell’espressionismo
astratto negli Stati Uniti,
è protagonista alle Gallerie
dell’Accademia con 50 tele e
VENARIA REALE (Torino)
25 disegni. Il percorso rievoca
le tappe della sua arte, dal SOTTO IL VESTITO,
1930 al 1980, con opere che I FASTI DELLA BELLE EPOQUE
partono dall’astrattismo e Il fascino della Parigi di fine ’800 e inizio
giungono a un figurativismo ’900 rivive nelle tele di Giovanni Boldini
personale, influenzato nello (1842-1931), la cui carriera è raccontata
stile da fumetti e cartoni da oltre 100 opere per lo più dedicate
animati. A sinistra: The Studio, a ritratti femminili. Dipinti in cui l’artista
1969, di Philip Guston. sembra svelare l’anima più intima
PHILIP GUSTON AND e misteriosa delle protagoniste. Sopra:
THE POETS. Alle Gallerie Ritratto di Josefina Alvear de Errazuriz,
dell’Accademia fino al 3 di Giovanni Boldini. GIOVANNI BOLDINI.
settembre. Info: 041/520.03.45. Alla Reggia di Venaria dal 29 luglio al 28
gennaio. Info: www.lavenaria.it

LUCCA
PALERMO
AI CONFINI DELLA CREATIVITÀ
LA BELLEZZA Il concetto del limite e del confine,
NEL DETTAGLIO non solo geografico ma anche culturale,
Tra fine Seicento e inizio antropologico, filosofico, espressivo,
Settecento Palermo è una è approfondito attraverso le opere
capitale delle arti e ospita di artisti moderni e contemporanei:
importanti maestranze: da Burri a Kapoor, da Pistoletto
ebanisti, orafi, intagliatori, a Sierra, da Paolini a Consani.
stuccatori, e fra questi il Sotto: Locus Solus (Raymond Roussel),
grande Giacomo Serpotta. 1976, di Giulio Paolini. IL PASSO
La mostra presenta 100 SOSPESO. Esplorazioni del limite. Alla
opere fra dipinti, marmi, Fondazione Ragghianti e nel centro storico
stucchi, oreficerie, avori, fino al 3 settembre. Info: 0583/46.72.05.
coralli, disegni che aiutano
a comprendere la nascita
in città di capolavori e il valore
dello scambio fra artisti
e artigiani. A sinistra:
La Purezza, 1703-1704,
di Giacomo Serpotta.
SERPOTTA E IL SUO TEMPO.
All’Oratorio dei Bianchi
fino al 1° ottobre. Info: www.
fondazioneterzopilastro.it

24 Bell’Italia
1 luglio 2017 Forte di Bard Valle d’Aosta 7 gennaio 2018

un progetto

partner istituzionali

media partner

fortedibard.it
Carlo Maratti, GIAELE UCCIDE SISARA, 1690-1692, olio su tela, 122,7 x 88,3 cm. Accademia Nazionale di San Luca, Roma. T. +39 0125.833811
Appuntamentid’arte

BARD (Aosta)

LE VETTE DELLA FOTOGRAFIA


La vita nelle zone montuose e la
complessa interazione fra l’uomo e la
montagna sono il tema dei 77 scatti del
maestro della fotografia contemporanea
Steve McCurry. In mostra si ammirano
MILANO
straordinari ritratti, paesaggi e scene di vita
LE OPERE DI COLA DELL’AMATRICE PER NON DIMENTICARE quotidiana in quota. Sopra: Saint-Pierre
Il progetto espositivo, curato da Vittorio Sgarbi, ha lo scopo di sensibilizzare Valle d’Aosta, 2016, di Steve McCurry.
i visitatori sul patrimonio artistico del centro Italia segnato dal terremoto. STEVE MCCURRY. Mountain Men. Al Forte di
Le 4 opere, che provengono dalla Pinacoteca di Ascoli Piceno e si Bard fino al 26 novembre. Info: fortedibard.it
ammirano al Museo Bagatti Valsecchi, sono dell’artista Nicola Filotesio,
noto come Cola dell’Amatrice. Il pittore del ’500, attivo fra Ascoli,
Roma, L’Aquila e Città di Castello, è stato scelto come simbolo dei luoghi
danneggiati dal sisma. Sopra: Angeli Portacroce, di Cola dell’Amatrice.
RITORNO A COLA DELL’AMATRICE. Opere dalla Pinacoteca Civica di Ascoli
Piceno. Al Museo Bagatti Valsecchi fino al 27 agosto. Info: 02/76.00.61.32.

PISTOIA

PISANO NEL TEMPIO


DEL CONTEMPORANEO
Palazzo Fabroni, Museo
del Novecento e del
Contemporaneo, celebra
Giovanni Pisano, grande
scultore attivo fra il XIII e il XIV
secolo. Per la prima volta
ROMA
il palazzo si apre all’arte
antica e lo fa proponendo OMAGGIO A ZAHA HADID
selezionate opere dell’artista. A poco più di un anno dalla sua improvvisa
Le sculture esposte scomparsa, il Maxxi rende omaggio a
sottolineano l’inventiva Zaha Hadid, uno degli architetti più
iconografica del Pisano influenti e visionari del nostro tempo.
e il dominio sulla materia. La sua opera è raccontata da bozzetti
A sinistra: Allegoria della pittorici, modelli tridimensionali,
Giustizia, dettaglio, 1313, oggetti, video, foto e rappresentazioni
di Giovanni Pisano. virtuali. Sopra: il Maxxi in un dipinto
OMAGGIO A GIOVANNI PISANO. realizzato da Zaha Hadid del 1998.
A Palazzo Fabroni fino al 20 L’ITALIA DI ZAHA HADID. Al Maxxi-
agosto. Info: 0573/37.12.14. Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo,
fino al 28 gennaio. Info: www.maxxi.art

26 Bell’Italia
www.collealtamusei.it
call center: +39 0577 286300
info@collealtamusei.it Comune di
Colle Val d’Elsa
Appuntamento con Vittorio Sgarbi
Un Museo un Capolavoro ROMA - CITTÀ DEL VATICANO Pinacoteca Vaticana

DIVINO E UMANO SI INCONTRANO


NELL’ULTIMA OPERA DI RAFFAELLO
La grande pala della Trasfigurazione è considerata il testamento artistico del maestro,
che la realizzò sostenendo un sofferto confronto a distanza con Sebastiano del Piombo

S crive Vasari: «Gli misero alla morte


al capo nella sala, ove lavorava, la
tavola della Trasfigurazione che ave-
completato il volto di Cristo, quando
già la Resurrezione di Lazzaro è conclusa,
Raffaello si ammala improvvisamente,
di folla in un mondo estraneo a quello
sovrastante: la guarigione di un giovane
indemoniato. Il ragazzo, sostenuto dal
va finita per il cardinale de’ Medici, la per “mal d’amore” si maligna, morendo padre mentre una donna di titanica staz-
quale opera, nel vedere il corpo morto anzitempo di Venerdì Santo, con tanto za, forse personificante la Fede, invita i
e quella viva, faceva scoppiare l’anima di piccolo, impressionante sisma a fare discepoli all’azione, si rivolge istintiva-
di dolore a ognuno che quivi guardava». seguito. Ecco perché la Trasfigurazione, mente verso l’alto, in direzione dell’uni-
Così ricorda il trapasso di Raffaello, e che Giulio de’ Medici si rifiuta di man- co in grado di liberarlo dal male. Chiaro
con esso l’opera che considerava «la più dare in Francia, destinandola in segui- l’ammonimento: nulla possono gli uo-
celebrata, la più bella e la più divina». to alla chiesa romana di San Pietro in mini se non sono assistiti dalla fede.
Un’impresa, quella della Trasfigura- Montorio, viene subito considerata il È divino l’equilibrio conseguito
zione, che per Raffaello diventa una testamento artistico di Raffaello. Solo dall’opera, nella molteplicità della
maledizione, accompagnandone come la tavola di Sebastiano del Piombo rag- pose come nelle gamme cromatiche,
uno spettro gli ultimi anni di vita. giunge la cattedrale di Narbonne. col passaggio graduato dalle cupezze
L’incarico, proveniente da Giulio de’ Nella Trasfigurazione si verifica una terrestri, di stampo michelangiolesco,
Medici, futuro Clemente VII, che vole- coincidentia oppositorum, secondo la a una levità raffaellesca che una luce di
va arricchire la cattedrale di Narbonne, visione della divina perfezione cara soprannaturale purezza porta al trion-
in Francia, di cui era titolare, nasconde al neoplatonico Niccolò Cusano, ot- fo. Anche nell’ultima prova, l’urbinate
un’insidia: inizialmente Raffaello è igna- tenendo la compresenza di entità al- si dimostra il più grande.
ro del fatto che un altro artista, Seba- trimenti antitetiche quali cielo e terra,
stiano del Piombo, ha avuto un’analoga verticale e orizzontale, luce e ombra. In Musei Vaticani, Città del Vaticano, viale
commissione, nel malcelato intento di alto c’è la Trasfigurazione, con Cristo Vaticano, 06/69.88.46.76, 06/69.88.31.45,
suscitare una tenzone fra chi si con- che si rivela nello splendore delle sue www.museivaticani.va. Info su orari di visita
tendeva il ruolo di maggiore artista del sembianze divine; in basso, una scena e biglietto di ingresso a pagina 38.
momento. Dietro Sebastiano, che pure
poteva splendere di luce propria, agiva Pagina seguente: la Trasfigurazione (1516-20) di Raffaello, capolavoro della Pinacoteca Vaticana.
infatti Michelangelo, di cui il veneto, in
origine vicino a Giorgione e Tiziano, era Il confronto
diventato, con la venuta a Roma, pittore
di fiducia (rapporto che in seguito si rom-
perà per alcuni maldestri giudizi sugli af- Sebastiano nel segno
freschi della Cappella Sistina). Raffaello di Michelangelo
non gradisce la contesa, ritiene la pro- La Resurrezione di Lazzaro
pria superiorità pittorica al di sopra di Sebastiano del Piombo (foto
di qualunque obiezione, come quella, a sinistra), il dipinto chiamato
ad esempio, di servirsi troppo di aiutanti, a rivaleggiare con quello
o di peccare di pathos nella composizione di Raffaello per la cattedrale
come di vigore nelle anatomie. di Narbonne, è oggi alla National
L’opera di Sebastiano è la Resurrezio- Gallery di Londra. L’opera vede
ne di Lazzaro; ci si guarda bene, però, un intervento almeno parziale
dal rivelarla, con l’avversario che a sua di Michelangelo, possente e
volta ritarda la consegna nell’incubo di drammatico nell’ideare la figura
trovarsi di fronte a un’opera più attrez- del resuscitato, di cui si conosce
zata della propria. Il finale è tragico. Il un disegno autografo conservato
rapporto di Raffaello con la Trasfigu- al British Museum di Londra.
razione diventa assai coinvolgente. In
prossimità della consegna, dopo aver

28 Bell’Italia
Sfolgorante visione Spazio ultraterreno
Cristo svela per un attimo Accanto a Cristo si librano
lo splendore della sua natura Mosè (a sinistra), con le
divina a Pietro, Giacomo Tavole della Legge, ed Elia,
e Giovanni, frastornati sulla i due Profeti che hanno
cima del monte. annunciato la sua venuta.

altezza 410 cm

Prima del miracolo


Mentre Cristo è sul monte,
un padre chiede aiuto per il
figlio ossesso, ma i discepoli
non sanno che fare. Al suo
ritorno Cristo guarisce
il ragazzo e rimprovera
ai discepoli la mancanza
di fede che li ha bloccati.
Appuntamenticon i festival di Vannina Patanè

Neri Marcorè,
attore, conduttore
e comico nativo
di Porto Sant’Elpidio
(Fermo), ideatore
di RisorgiMarche.

BOLZANO DAL 13 AL 29 LUGLIO


LA DANZA COME RELAZIONE
Il tema delle relazioni è il filo conduttore
del 33° Festival Bolzano Danza. In scena,
al Teatro e al Museion, grandi nomi della
danza contemporanea, per 18 spettacoli,
con 8 prime nazionali e una prima assoluta
(foto: TaikokiaT studio1). Novità per l’Italia
la presenza (17 luglio) di Richard Siegal
con il suo Ballet of Difference, sospeso
fra avanguardia pop, musica elettronica
e balletto accademico. INFO bolzanodanza.it
MARCHE, VARIE LOCALITÀ FINO AL 3 AGOSTO

RINASCERE IN MUSICA MARTINA FRANCA (Taranto) 14 LUGLIO-4 AGOSTO

Concerti all’aperto di big italiani per rilanciare il turismo dopo LA LIRICA FRA I TRULLI
Classici e opere rare si combinano nel ricco
il sisma: è RisorgiMarche, la kermesse ideata da Neri Marcorè
cartellone del Festival della Valle d’Itria,
storico appuntamento dedicato al bel
I luoghi più panoramici dei parchi montani delle Marche sono protagonisti di canto. In programma 6 opere e 11 concerti.
RisorgiMarche, festival di solidarietà ideato e diretto da Neri Marcorè, coin- Spiccano l’Orlando Furioso di Vivaldi,
volgendo grandi big della musica italiana, per rilanciare il turismo nei luoghi coprodotto con La Fenice di Venezia, e
colpiti dal sisma del 2016. I 13 concerti gratuiti si tengono (tutti alla luce na- Margherita d’Anjou di Meyerbeer, in scena
turale del pomeriggio) sui prati e nei boschi di località come Spelonga, i piani per la prima volta in epoca moderna.
di Ragnolo, il monte Rocca Colonnalta, pian dell’Elmo e l’altopiano di Monte- INFO www.festivaldellavalleditria.it
lago. E nelle vicine “isole del gusto” si possono acquistare specialità enogastro-
nomiche locali e prodotti artigianali. Grandi emozioni in vista con le esibizio-
ni di Niccolò Fabi & Gnu Quartet, Malika Ayane, Daiana Lou, Ron, Enrico
Ruggeri, Paola Turci, Bungaro, Samuele Bersani, Daniele Silvestri, Fiorella
Mannoia, Luca Barbarossa, Brunori Sas, Max Gazzè. Concerto di chiusura di
Francesco De Gregori, con Form Orchestra Filarmonica Marchigiana e Gnu
Quartet, al santuario di Macereto (3 agosto). INFO www.risorgimarche.it

CAPOLIVERI (Isola d’Elba-Livorno) 9-24 LUGLIO

CONCERTI IN MINIERA
Gli spazi della miniera di magnetite in
disuso del Ginevro, a picco sul mare,
fanno da suggestivo scenario al
Magnetic Festival. Il cartellone spazia
fra opera, musica da camera e
SARNICO (Bergamo) DAL 27 AL 30 LUGLIO
contaminazioni jazz, con il poliedrico
Nigel Kennedy che propone le sue IL LAGO D’ISEO IN FESTA
versioni delle opere di Mozart. Per Acrobazie, mimo, danza, musica, teatro
la lirica, in scena La Traviata, Aida e urbano, nuovo circo (sopra): l’arte di strada
i concerti dell’Orchestra Sinfonica Terre invade pacificamente le sponde del lago
Verdiane e del Coro dell’Opera di d’Iseo. Il 19° Sarnico Busker Festival
Parma. Si esibiscono anche i Cameristi ospita 150 artisti di 50 compagnie da
della Scala, insieme al violinista Davide tutto il mondo, che si esibiscono fra
Alogna e l’Orchestra da Camera Sarnico e Paratico, sul versante bresciano.
Europea. INFO www.maggyart.it INFO www.sarnicobuskerfestival.it

30 Bell’Italia
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Appuntamentiall’aria aperta di Pietro Cozzi

PORTO CERVO (Sassari) 13-16 LUGLIO E 3-9 SETTEMBRE

PER VELE DI
GRAN CLASSE
In occasione dei cinquant’anni
dello Yacht Club Costa Smeralda
“sfilano” Farr 40 e Maxi Yacht

L’idea fu dell’Aga Khan e di altri tre appassio-


nati di vela, che nel 1967 fondarono, nelle acque
cristalline del nord-est della Sardegna, lo Yacht
Club Costa Smeralda. Cinquant’anni dopo il
mare davanti a Porto Cervo e intorno all’arci-
pelago della Maddalena, punteggiato da scogli e
isole, è ancora uno dei campi di regata più impe-
gnativi e più amati dai velisti di tutto il mondo.
Maxi yacht in gara nelle acque di Porto Cervo, a nord-est della costa sarda. E il mezzo secolo di vita del club si festeggia con
un appuntamento attesissimo, il Rolex Farr 40
World Championship (13-16 luglio). Di scena
una delle classi “one design” più prestigiose e
affascinanti del mondo velico, creata nel 1997:
gli yacht sono identici, e la differenza la fanno
la preparazione, l’abilità e il gioco di squadra
dell’equipaggio. Il formato della competizione
prevede undici gare che si svolgono nell’arco di
quattro giorni. A settembre è poi il turno delle
barche più grandi e più veloci al mondo per la
Maxi Yacht Rolex Cup (3-9/9), da ammirare in
banchina e sul campo di regata.
INFO www.yccs.it; rolex.com/it/rolex-and-sports.html

MONVISO (Cuneo) CURON VENOSTA (Bolzano) 15 LUGLIO

NUOVE CICLOVIE PER TUTTI DI CORSA INTORNO AL LAGO


Lo chiamano Re di Pietra, e la sua Un anello spettacolare, intorno
corte è frequentatissima da ciclisti al campanile sommerso di Curon
di tutti i livelli, ancora più da quando Venosta: il Giro del Lago di Resia
il torreggiante Monviso, tra Italia e Francia, è aperto a tutti, runner e famiglie,
è al centro del progetto Véloviso. Sul nordic walker e specialisti dell’handbike.
versante italiano corrono 36 ciclovie per Il percorso è di 15,3 chilometri,
un totale di 1.200 chilometri di sviluppo: circondato dai meleti e dai dolci profili
21 sono pensate appositamente per della valle, a circa 1.450 metri di quota.
le mountain bike, 9 per i cicloturisti (su INFO www.reschenseelauf.it
strada e su sterrato) e 6 per le famiglie.
GIOCHI DEL CALCIO DI STRADA
Nel “catalogo” ci sono le salite ai ripidi
valichi che hanno fatto la storia del Giro IL PALLONE COME UNA VOLTA
d’Italia (il colle di Sampeyre, il Fauniera, Chi ha giocato a pallone sull’asfalto
Dall’alto: lo Yacht il colle dell’Agnello), da affrontare conosce di sicuro cos’è la “tedesca”,
Club Costa
Smeralda; valle magari facendosi aiutare da una e-bike, che obbliga a calciare in porta al volo,
Maira (Cuneo) ma anche facili uscite adatte a tutti. o il “torello”. Molto diversi dal football
in mountain Come i tre anelli pianeggianti Bike canonico, i Giochi del Calcio di Strada
bike, nella zona Monviso, in valle Po, da 10 chilometri sono in tournée a Finale Ligure (8-9/7),
del progetto
Véloviso; podisti
ciascuno, o l’anello Chiappera-cascate Rimini (15-16/7) e Bibione (22-23/7).
intorno al lago di Stroppia, in valle Maira (6 chilometri). Protagonisti 3.000 calciatori, tutti
di Resia (Bolzano). INFO www.veloviso.ue dilettanti. INFO www.calciodistrada.it

32 Bell’Italia
Crema

Accelera la cicatrizzazione
protegge dai batteri.

con
Acido
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In caso di tagli, scottature e abrasioni c’è ialuset PLUS.

ialuset. Di pelle se ne intende.


Ialuset Plus è un Dispositivo Medico 0344.
Leggere attentamente le avvertenze e le istruzioni per l’uso. Autorizzazione del 12/07/2016.
Appuntamentidel gusto a cura di Pietro Cozzi Testi di Silvia Frau

MATELICA (Macerata) DAL 21 AL 23 LUGLIO

MEZZO SECOLO
DI BRINDISI
Il Verdicchio di Matelica festeggia
i cinquant’anni della sua Doc con show
cooking, degustazioni e spettacoli

Nel 1967 fu il primo vino bianco marchigiano


a ottenere la Doc (Denominazione di Origine
Controllata): da allora il Verdicchio di Matelica
ha percorso mezzo secolo di crescita in quantità
e qualità, come dimostra anche il successo della
versione Riserva, tutelata da una Docg. Un anni-
versario da festeggiare e un’occasione di rilancio
per il borgo maceratese e tutta l’Alta Vallesina,
Il borgo di Matelica, nel Maceratese, una delle patrie del Verdicchio. dopo il recente sisma. Gli eventi clou di 50 Anni
di Doc si concentrano tra il 21 e il 23 luglio. Si
parte il 21 con lo spettacolo teatrale-musicale
“Cibus-Divagazioni letterarie conviviali”, gui-
dato dalla voce di David Riondino, e lo show co-
oking in piazza Mattei che ha per protagonista
Diego Bongiovanni, chef del programma televi-
sivo “La Prova del Cuoco”. Show e degustazioni si
alternano anche nei giorni successivi: il 22 luglio
sono di scena il laboratorio curato da Slow Food
e il Samuele Grandoni Quartet; il 23 gran chiu-
sura con il concerto del jazzista Stefano Bollani
nello scenario dello Sferisterio di Macerata.
INFO 0737/855.71; www.produttoriverdicchiodimatelica.it

CARPI (Modena) TRAPANI DAL 26 AL 30 LUGLIO

TUTTI I SEGRETI DEL BALSAMICO STREET FOOD MEDITERRANEO


Il Balsamico Village, aperto dal Gruppo De La nona edizione di Stragusto,
Nigris, produttore di Aceto Balsamico di grande festa del cibo da strada del
Modena Igp, è un parco a tema dedicato Mediterraneo, porta sapori, odori,
a un’eccellenza del Made in Italy. In uno colori e voci nell’antico Mercato del
spazio di 40 mila metri quadri, tra Carpi e Pesce di Trapani. La scelta è tra panelle,
Correggio, si scoprono i segreti di un’antica sfincioni, arancine, cùscusu, polpo
tradizione, dalla sala di invecchiamento bollito e quagghi, melanzane fritte alla
alla degustazione; la visita standard palermitana. Ma le specialità non sono
è gratuita. INFO www.balsamicovillage.it solo isolane. INFO www.stragusto.it
TRENTINO FINO AL 17 SETTEMBRE COURMAYEUR (Ao) 25 LUGLIO-22 AGOSTO

MALGHE DA SCOPRIRE BANCARELLE SOTTO IL BIANCO


Dopo il successo dell’edizione 2016 L’élite degli “artigiani del gusto” dell’area
Dall’alto: grappolo torna Latte in Festa: cinque eventi del Monte Bianco va in scena alla
di Verdicchio;
preparazione della alla scoperta del mondo dei pascoli Maserati Mountain Lodge, nel cuore
cagliata alla malga e dei laboratori caseari in Trentino. Primi di Courmayeur. Ogni martedì, tredici
Bordolona, in val appuntamenti sull’altopiano di Vezzena produttori presentano le loro specialità
di Non (Trento); (8-9 luglio) e al monte Bondone (15-16 enogastronomiche nel Courmayeur
frumento al
Courmayeur Food
luglio). Dopo le degustazioni a valle, Food Market. Ci sono le immancabili
Market; assaggi si può assistere al lavoro dei malgari fontina e mocetta, insieme a birre e erbe.
a Stragusto. in quota. INFO www.latteinfesta.it INFO www.courmayeurmontblanc.it

34 Bell’Italia
In viaggiocon Antonio Paolucci
Roma - Città del Vaticano MUSEI VATICANI Galleria delle Carte Geografiche

IL MISTERIOSO VOLTO
DELLA SARDEGNA
È un’isola ancora poco conosciuta quella affrescata nella Galleria
dei Papi sul finire del XVI secolo, quando appartiene alla corona
di Spagna. Nell’imprecisa restituzione geografica una manciata
di borghi e città punteggia vasti territori montuosi

A l centro di un mare blu cobalto,


increspato di onde leggere, attra-
versato da navi da pesca e da carico (si
fuste dei pirati magrebini. La restitu-
zione cartografica dell’isola, capovolta,
orientata da sud a nord, è notevolmen-
riconoscono una caracca armata di can- te incerta e approssimativa. La città
none al cassero di prua, due fuste mer- di Cagliari e il suo golfo figurano sulla
cantili e una caravella), la Sardegna, costa orientale, fittamente intagliata e
con le isole minori che la circondano frastagliata. A nord, quindi verso la ba-
(la Maddalena, l’Asinara, San Pietro), se dell’affresco, risulta irriconoscibile
occupa un intero riquadro affrescato il golfo dell’Asinara compresso com’è
nella Galleria delle Carte Geografiche. sulla costa nordoccidentale, mentre
Il cartiglio celebrativo in latino che anche i golfi di Alghero e di Oristano
accompagna la restituzione carto- risultano scivolare verso sud.
grafica fa propria la leggenda greca
sulla fondazione mitica ad opera di UNA TERRA PIÙ IMMAGINATA
Sardo, figlio di Ercole. Più avanti, in CHE DESCRITTA
poche ma efficaci parole ci consegna Anche l’orografia è più pittoricamente
i caratteri geografici, etnici e culturali descritta che scientificamente indagata.
dell’isola che «abbonda di frumento, Sono nominati i massicci del Limbara,
di bestiame, di selvaggina» ed è abitata del Monte Ferru, del Gennargentu, ma
da uomini «laboriosi e dediti alla guer- le caratteristiche del rilievo sardo a
ra» che parlano una lingua autoctona predominanza di tavolati e di altopiani
contaminata di italiano e di spagnolo. intervallati da solchi tettonici non appa-
Bisogna riconoscere che si tratta di una iono dalla restituzione pittorica.
descrizione dell’isola e dei suoi popoli Colpisce nella targa celebrativa il
veritiera e ancora oggi condivisibile. riferimento ai Sardi «homines bello
deditos». In effetti questo è stato per
COSTE MALSANE E MINACCIATE secoli il destino degli uomini di Sar-
DALLE INCURSIONI DEI PIRATI degna, arruolati nei tercios (particola-
Chi conosce e frequenta la Sardegna ri reparti di fanteria) dei re Cattolici
di oggi, paradiso delle vacanze estive, a Lepanto e nelle guerre di Fiandra e
gremita lungo le coste di celebri inse- poi nei conflitti italiani del Novecento;
diamenti turistici, stupirà nell’accor- combattenti sempre celebrati per co-
gersi che la Sardegna dell’anno 1580, raggio, fedeltà e tenacia.
descritta dai pittori chiamati da papa
Gregorio XIII, è un deserto verde, le Musei Vaticani, Città del Vaticano, viale
cui coste sono totalmente prive di Vaticano, 06/69.88.46.76, 06/69.88.31.45,
insediamenti umani. I rari centri abi- www.museivaticani.va. Aperti da lunedì
tati (anche Cagliari, Oristano, Nuoro) a sabato, ingresso 9-16, chiusura 18; venerdì
stanno all’interno, per quanto possi- anche 9-21,30, chiusura 23; biglietto 16 €.
bile lontano dalle coste acquitrinose Domenica chiuso, eccetto l’ultima del
e malariche e dal mare infestato dalle mese, ingresso 9-12,30, chiusura 14; gratuito.

36 Bell’Italia
L’affresco della Galleria delle Carte Geografiche dedicato alla
Sardegna. L’isola è rappresentata “a testa in giù”, con il nord in basso.

Bell’Italia 37
VULCANO (Messina)

IL CUORE DI FUOCO DEL


MEDITERRANEO
L’isola più meridionale dell’arcipelago delle Eolie è una terra magica
e selvaggia, famosa per le spiagge di sabbia nera, i fanghi terapeutici,
le piscine termali naturali e la spettacolare passeggiata al Gran Cratere
TESTI Maria Cristina Castellucci FOTOGRAFIE Giorgio Filippini

L’ultimo tratto del sentiero che sale al Gran Cratere. Una camminata poco impegnativa che regala
splendidi scorci; in secondo piano l’abitato di Vulcano Porto e sullo sfondo il profilo della costa di Lipari.
G
li antichi l’hanno chiamata penetrante, il ribollire costante di di-
Therasia, poi Thermessa per stese fangose e delle acque del mare, le
le sue acque calde, ma alla eruzioni. Gli unici che la abitavano, in
fine l’ha spuntata Vulcano: condizioni spaventose, erano i minato-
il dio fabbro, a quanto si tra- ri: schiavi e galeotti che, fin dall’epoca
mandava, aveva stabilito la propria re- romana, venivano spediti quaggiù per
sidenza all’interno del cratere fumante, estrarre zolfo e allume in uno scenario
e dunque toccò a lui dare nome all’isola. da bolgia dantesca. Un’attività che pe-
Una terra considerata sacra ma che, per rò garantiva a chi la sfruttava interes-
via dei tanti fenomeni legati alla sua na- santi profitti.
tura vulcanica, non era una residenza Al principio dell’Ottocento i Borbone
particolarmente apprezzata. Al con- cedettero l’isola al generale don Vito
trario si diceva che fosse addirittu- Nunziante, per compensarlo dei suoi
ra la porta dell’inferno. C’erano quel servigi, e nel 1873 gli eredi la rivendet-
continuo fumare del suolo, i paesaggi tero allo scozzese James Stevenson che,
di lava nera macchiata di zolfo, l’odore giunto in Italia per impiantare una

Bell’Italia 39
VULCANO (Messina)

In alto: l’inizio della


passeggiata al Gran
Cratere, immersa
in un paesaggio
dominato dal giallo
della terra, dal verde
della vegetazione
e dal blu del mare.
In questa foto: la piscina
di Venere, piccola
vasca naturale
circondata da un
anfiteatro di rocce.
Pagina seguente: la fossa
del Gran Cratere;
sullo sfondo Lipari.

40 Bell’Italia
In alto, da sinistra:
scorcio della valle dei
Mostri, che prende
il nome dalle rocce
laviche dalle forme
bizzarre; l’imbocco
della grotta del
Cavallo che al suo
interno presenta
gallerie, laghetti,
stalattiti e stalagmiti.
In questa foto: in primo
piano lo scoglio
di capo Grosso, poi
Lipari e, sullo sfondo,
il cono di Stromboli.

42 Bell’Italia
Sopra, da sinistra: la pozza dei Fanghi alimentata da bolle che sprigionano vapori sulfurei, acqua
salmastra e fango argilloso; la spiaggia delle Acque Calde, una piscina termale naturale.

lucrosa attività economica, vide nel- L’abitato principale dell’isola, Vulcano Proseguendo a ovest lungo la costa si
la lavorazione dello zolfo di Vulcano la Porto, si sviluppa a ridosso della cala di giunge alle due cale del Formaggio e di
realizzazione dei suoi desideri. Quindi- Levante. È qui che si approda col tra- Mastro Minico, separate da promonto-
ci anni: tanto durò la sua fortuna. Nel ghetto, accolti dal caratteristico forte ri lavici: custodiscono due spiaggette di
1888, uno spaventoso terremoto, l’ul- odore dello zolfo. Una situazione a cui ciottoli molto suggestive. Ci si può arriva-
timo di cui si abbia memoria, scosse ci si abitua con il tempo, fino a non farci re a piedi ma è più comodo prendere una
l’isola con tale violenza da distrug- quasi più caso. Il primo incontro con i barchetta per andare alla scoperta della
gere ogni cosa. Stevenson si diede alla fenomeni vulcanici è proprio a due passi costa che, in questo punto, è frastagliata
fuga, convinto anche lui che l’isola fosse dal molo: la pozza dei Fanghi è una pi- e varia. Presto si incontra la piscina di Ve-
la porta dell’inferno. Rimase solo uno scina naturale in cui si mescolano vapori nere, una incantevole vasca naturale ai
sparuto gruppo di persone (forse i suoi sulfurei, acqua salmastra e fango argil- piedi delle pareti di capo Grosso, in cui il
coloni) dedito all’agricoltura nella zona loso. Una combinazione benefica per la mare diventa particolarmente luccican-
di Piano e alla pesca. Soltanto in tempi pelle che dà sollievo ad artrosi, reumati- te. Poco più in là c’è la grotta del Cavallo:
recenti, a partire dagli anni 50, l’isola smi e malattie respiratorie. Per lavare via vi si entra con la barca per ammirare i
ha scoperto la sua vocazione turistica, il fango, ci si immerge nella vicina baia di giochi di luce sulla volta e sulla superficie
trasformandosi in una meta apprezzata Levante, il “mare caldo” o “acque calde”: del mare e poi si fa il bagno nelle acque
per via della sua peculiare natura vulca- sotto la superficie dell’acqua, decine dai toni fra il verde e il blu.
nica e per la bellezza e pulizia del mare: di fumarole sottomarine rilasciano
quest’anno sia la spiaggia delle Acque vapore, come in una vasca idromas- IL GRAN CRATERE E CAPO GRILLO
Calde che quella di Gelso hanno ottenu- saggio. A pochi passi dalla spiaggia altre REGALANO VISTE MAGNIFICHE
to la Bandiera Blu. fumarole esalano da fessure nel terreno: Più a sud, oltre la sagoma del faro, ecco
la zona è frequentata da chi vuole effet- il moletto di Gelso, dove si può approda-
DA “PORTA DELL’INFERNO” tuare una terapia inalatoria benefica per re per andare alla spiaggia dell’Asino,
A PARADISO DEI VIAGGIATORI le vie respiratorie. anch’essa di impalpabile sabbia vulca-
Quel vulcano che aveva causato tanto Un sottile istmo, formatosi nel Cinque- nica e riparata da una folta macchia
timore è diventato la principale attra- cento, separa la cala di Levante da quel- di vegetazione, e a quella di Cannitello.
zione dell’isola: percorrendo un pol- la di Ponente dove si trova un secondo Gelso e la sua spiaggia sono raggiungibili
veroso sentiero si può arrivare fino al approdo, solitamente utilizzato da chi anche via terra, percorrendo la provin-
Gran Cratere in circa un’ora. La salita raggiunge Vulcano sulle imbarcazioni tu- ciale che da Vulcano Porto conduce sul
non è difficile e può essere affrontata ristiche dalle altre isole. Proprio a ridosso litorale sud. La stessa strada collega alla
da tutti, preferibilmente non nelle ore di esso, si distende la lunga e bella spiaggia costa il borghetto di Piano, una distesa
più calde della giornata (si consigliano delle Sabbie Nere, una delle più rinomate pianeggiante all’interno di un cratere
scarpe chiuse e cappellino). Si procede dell’isola. Colore e consistenza sono quel- ormai spento, densamente coltivata e
fra rocce e macchie di ginestra mentre le della polvere vulcanica. La spiaggia è punteggiata di ginestre. Con una breve
il panorama si allarga sempre più. In delimitata da una parte dal pittoresco sco- deviazione si arriva al belvedere di capo
vetta, scomparsa del tutto la vegetazio- glio delle Sirene, dall’altra da Vulcanello, Grillo: da qui, a circa 400 metri d’altitudi-
ne, l’emozione è fortissima: dall’orlo del piccolo cono vulcanico emerso dal mare ne, lo sguardo abbraccia tutte le isole fino
cratere lo sguardo si posa sull’orizzonte circa 2.200 anni fa. Qui si visita la valle a Stromboli in lontananza.
tranquillo e sul profilo delle Eolie, men- dei Mostri: disseminata di dune di sabbia
tre sotto ai nostri piedi c’è una montagna nera, prende il nome dalle rocce laviche
viva che immaginiamo ribollente, inco- dalle forme molto particolari dovute all’a- alla pagina seguente
ronata da fumi e cristalli di zolfo. zione del vento e del mare.

44 Bell’Italia
come
dove
quando
VULCANO
(Messina)

La perla nera
dell’arcipelago Veduta di Lipari

Il fascino del mare blu cobalto e della roccia scura, ma anche il sapore dolce della Malvasia e quello intenso
dei capperi. E a poca distanza le altre “sorelle” da scoprire di Maria Cristina Castellucci Fotografie Giorgio Filippini

orientale. Splendido, PER LO SHOPPING


infine, il panorama al Qualità “a chilometro zero”:
tramonto dal belvedere gioielli, abiti e ceramiche
di Quattrocchi, sulla
provinciale 179. Antonio Bertè, patron de I Gioielli del
Per restare in tema Mare (via Porto, 090/985.21.70), è un
di vulcani, l’isola che artigiano orafo che realizza gioielli ispirati
offre le esperienze dalle isole Eolie, utilizzando pietra
più emozionanti è lavica, corallo e ossidiana. Splendida in
Stromboli. Le eruzioni, particolare la fede eoliana che unisce
che si susseguono oro o argento con la lava. Teta Boutique
a intervalli regolari (piazza Faraglione, 090/985.20.96), invece,
di 15-20 minuti, si propone abbigliamento e accessori in
possono osservare in fibre naturali e dalle linee morbide. Lungo
tutta sicurezza dal il corso pedonale, intitolato ad Anna
L’isola di Vulcano si raggiunge in traghetto da Milazzo e da mare, aggregandosi alle Magnani, si concentrano diversi negozietti
Napoli con Siremar (090/36.46.01, 800.62.74.14; www. escursioni che partono e fra essi Eolie’RR (340/985.09.02), dove
siremar.it): tre corse al giorno da Milazzo, biglietto 17,30 ogni sera dal porticciolo acquistare l’Acqua di Vulcano, linea di
€; da Napoli, partenze martedì e venerdì alle 20, da alla volta della Sciara creme con aloe vera e acqua marina
58,10 €. In alternativa ci sono gli aliscafi di Liberty Nuova. I più allenati delle Eolie, la linea Fragranze delle
Lines da Milazzo (partenze ogni ora, 21,50 €) e da possono invece risalire Isole, con vino Malvasia e vinaccioli di
Palermo (una partenza al giorno alle 13,50, 56,75 lungo il fianco del Vulcano, e i saponi delle Isole con piante
€); info: 0923/87.38.13, www.libertylines.it. In aereo: vulcano per osservare ed essenze delle Eolie, oltre a prodotti a
aeroporti di Napoli e Palermo. In camper: Camping le eruzioni da vicino. base del benefico fango di Vulcano. C’è
Togo Togo, Vulcano, via Porto Ponente, 090/985.23.03. Il trekking dura circa anche A’ Nassa (340/233.45.61) per chi
5 ore, con partenza ama le ceramiche artistiche e i tessuti
nel pomeriggio e va stampati a mano. Prodotti tipici delle isole
Tour a Lipari e a Stromboli effettuato con una guida e i vini della Cantina Paone si trovano
Lipari, la più vicina a feriali 9-19,30; festivi autorizzata, che si può presso l’Enoteca Vulcano (piazza Porto
Vulcano, è la “capitale” 9-13,30; ingresso 6 contattare attraverso Levante, 090/985.22.86), dove ci si può
delle Eolie. Fra le isole €. Da non perdere la la Cooperativa fermare anche per una degustazione o
è anche quella con più passeggiata nel centro Magmatrek (Lipari, un aperitivo. Infine merita una visita Il
attrattive monumentali. storico e verso il via Vittorio Emanuele, mestiere delle cose (via Porto di Levante,
Nella parte più antica, porticciolo di Marina 090/986.57.68; 090/985.25.02): qui Bianca e Viola Sigona
infatti, dove un tempo Corta con la sua www.magmatrek.it). propongono originali gioielli in sabbia
c’era l’acropoli, si deliziosa piazzetta. Le isole sono collegate lavica e raffinate ceramiche, alcune
trovano la cattedrale I patiti del mare possono fra loro da traghetti: realizzate con la tecnica giapponese raku.
di San Bartolomeo andare a fare il bagno gli orari si consultano
(via Castello 3; orario presso le vecchie cave anche alla biglietteria Vulcano Porto, via Anna Magnani
9-19), con l’adiacente di pomice, in località nel porto di Vulcano.
chiostro normanno, e il Porticello, dove l’acqua In alternativa ci sono
Museo Archeologico è di un colore incredibile operatori charter,
Eoliano (via del Castello, per via della polvere come Clarissa Viaggi
090/988.01.74), in di pomice bianca. (Milazzo, via Rizzo 21,
cui sono custoditi i Ci si rilassa poi sulla 090/924.02.48), che
reperti che narrano la spiaggia di Canneto, offrono minicrociere
storia plurimillenaria Bandiera Blu 2017, alle Eolie con tariffe
dell’arcipelago. Orario: situata sulla costa a partire da 45 €.

Bell’Italia 45
come
dove
quando
VULCANO
(Messina)

ENOGASTRONOMIA
Fra profumi di Malvasia,
capperi e cucunci
Il vino Malvasia, anche detto il “vino
dei vulcani”, col suo caratteristico
Maria Tindara
profumo fruttato e il sapore vellutato
è fra i principali prodotti delle isole Eolie,
e vanta una tradizione che risale al
Cinquecento. È un tipico vino da dessert,
da accompagnare con biscottini secchi e
alla mandorla. Ideali allo scopo i sesamini,
pasta frolla ricoperta di semi di sesamo;
i giggi, palline di pasta fritta ricoperte di
Mari del Sud Resort Il Diavolo dei Polli
glassa di vino cotto e zucchero; i piparelli
di mandorle e miele. I biscotti, insieme
Gli alberghi giardino, ospitano le I ristoranti ad altre specialità dolci e salate, come
camere ma anche ad esempio il “pane cunsato” (fette
Therasia Resort piccoli appartamenti Maria Tindara (via di pane condite con olio extravergine,
& Spa ★★★★★ indipendenti. Provinciale 178, 090/ pomodorini, acciughe e origano), si
(località Vulcanello, Doppia classic con 985.30.04). Attenzione possono trovare da La Ciambella d’Oro
090/985.25.55). Una colazione da 150 €. per le materie prime (via Lentia 2, 380/434.41.76). Molto
delle strutture migliori Hotel Garden Vulcano e ricette autentiche apprezzati e richiesti sono anche i capperi
dell’arcipelago con vista ★★★★ (Porto Ponente di una volta sono il e i cucunci: i primi sono i boccioli dei fiori
spettacolare sul mare, 090/985.21.06). Sorge segreto di questo storico non ancora sbocciati, i secondi i frutti
dispone di bella piscina in comoda posizione per ristorantino isolano. Da veri e propri. I cespugli dei capperi
e centro benessere con raggiungere tutti i punti provare la pasta fatta crescono un po’ dappertutto sulle isole
talassoterapia. Ottimo di interesse dell’isola. in casa “alla vulcanara”. dell’arcipelago eoliano, soprattutto nei
ristorante Il Cappero (con In più ci sono una Conto intorno a 35 €. luoghi più inaccessibili; capperi e cucunci,
stella Michelin), aperto navetta per il porto, La Bottega (piazza Porto sotto sale, si acquistano nei negozi di
anche agli ospiti esterni un buon ristorante Levante, 335/811.90.91). alimentari e danno un tocco di sapore in
(menu degustazione da e la piscina. Doppia Cucina tipica eoliana con più a sughi, salse e insalate. A Vulcano
50 €) così come il lounge classic con colazione una buona scelta di piatti ha sede l’unica azienda casearia
bar Il Faraglione. Doppia da 150 €, menu da 30 €. di pesce: fra le pietanze delle Eolie: nella sua Vecchia Fattoria
con colazione da 300 €. Vulcano Blu Residence la tartare di tonno, il (via Sotto Lentia, 335/823.37.89),
Mari del Sud (via Ville di Levante, pesce spada con capperi Fabrizio Lo Piccolo produce ricotte
Resort ★★★★ 090/985.20.25). e pomodorini. Nel menu con latte di capra rigorosamente isolano
(Baia di Ponente, Tipiche costruzioni anche carne e verdure. e formaggi insaporiti con pepe nero,
090/985.28.11). Deliziosa eoliane divise in Conto intorno a 35 €. peperoncino, pistacchio, capperi e olive.
atmosfera mediterranea appartamenti da 2 a 8 Da Pina (provinciale
per questo bell’albergo persone. Piscina con 179, località Gelso,
direttamente sulla idromassaggio, bar, 368/66.85.55). Una
spiaggia delle Sabbie ristorante, lido riservato. trattoria semplice con
Nere. Costruzioni in Monolocale per due tanti piatti di pesce. Da
stile eoliano, integrate persone a partire da 95 € provare la caponata di
nella vegetazione di al giorno, colazione 7 € a totani, la pasta con le
un lussureggiante persona, menu da 25 €. vongole, gli involtini di
pesce. E per concludere
in dolcezza, biscottini
e Malvasia. Conto 30 €.
Il Diavolo dei Polli
(Vulcano Piano, via
Cardo, 090/985.30.34).
È uno dei locali di antica
tradizione dell’isola. A
Cucunci
gestione familiare, oltre
al pollo che lo ha reso
celebre propone diversi
piatti di cucina eoliana. info
Anche per vegetariani e Eolie Pro Loco, via Vittorio Emanuele 66,
Therasia Resort & Spa
vegani. Menu sui 25 €. Lipari, 090/988.03.06; www.eolieproloco.it

46 Bell’Italia
BELLANO (Lecco)

VIAGGIO IN UN BORGO
D’ AUTORE
Quattro sedi, fra cui Palazzo Reale, celebrano a Milano il pittore bellanese
Giancarlo Vitali, classe 1929. Siamo andati alla scoperta del borgo
che ha ispirato la sua arte. Una terra d’acqua e di roccia, ricca di angoli
pittoreschi, vedute maestose, atmosfere autentiche. Ad accompagnarci
il romanziere Andrea Vitali, che a Bellano vive e lavora
TESTI Lara Leovino FOTOGRAFIE Susy Mezzanotte

48 Bell’Italia
In questa foto: veduta di Bellano, sulla
sponda orientale del Lario. Pagina
precedente: lo studio del pittore Giancarlo
Vitali con due ritratti degli anni 60
della moglie Germana, in mostra
nell’antologica di Palazzo Reale a Milano.

Bell’Italia 49
S
i dice che nei paesi sul Lario si
vive con un piede nell’acqua e
l’altro sulla montagna. Il borgo
di Bellano non fa eccezione,
stretto com’è fra i riverberi del
lago e le possenti pendici dei monti della
Valsassina. Fin dall’antichità in questi luo-
ghi si cresceva a pesce e polenta, e gli abi-
tanti sembrano aver conservato questa
doppia anima di pescatori-montanari,
con lo sguardo sempre puntato all’ac-
qua ma i piedi ben piantati a terra.
Il celebre scrittore Andrea Vitali, bella-
nese doc, ci spiega che il paese è vissuto
ai margini della storia e ciò ne ha preser-
vato l’atmosfera, autentica come auten-
tici sono i suoi concittadini. Un’innata
riservatezza la loro che talvolta sconfina
in indolenza nei confronti delle novità e
di tutto ciò che è “foresto”.

NELLE TELE DI VITALI


L’ANIMA DEL BORGO
Il fascino di Bellano però sta anche in
questo: siamo in uno dei punti più belli
del versante orientale del lago di Como,
un palco sul Lario con vista privilegiata
sulla sponda di Menaggio. Eppure non
c’è traccia di negozietti di souvenir, di
baracchini aperti 24 ore, di ristoranti con
foto di improbabili piatti tipici. Nei bar
s’incontra soprattutto la gente del posto,
quella che vive quotidianamente il pae-
se, che conosce tutti per nome, che si
ferma per un caffè o per una chiacchiera,
in un lento susseguirsi di sorrisi, saluti e
scambi di battute. Volti, scorci, sguar-
di, espressioni che si ritrovano nei
dipinti del maestro Giancarlo Vitali,
pittore di Bellano di fama internazio-
nale, legato allo scrittore Andrea non
solo dal cognome (molto comune in pa-
ese) ma anche da una grande e lunga
amicizia. Ed è proprio attraverso i pen-
nelli di Giancarlo Vitali – celebrato a
Milano da quattro mostre in più sedi
(vedi a pagina 54) – che scopriamo ango-
li, monumenti, suggestioni, personaggi
di questo lembo appartato di Lario. Il
paese è stato ed è ancora una musa per
l’artista, che dalla finestra del suo studio
lo respira, lo scruta, lo esamina.
In realtà Bellano non è sempre stato ai
margini della storia, la sua posizione
strategica quasi al centro del lago è sfrut-
tata già in epoca romana. Nel 905 diven-
ta sede estiva dell’arcivescovo di Mi-

50 Bell’Italia
A sinistra: Finestra
sul paese. Estate,
1990, olio su tela
di Giancarlo Vitali;
è una delle opere
del pittore bellanese
in mostra a Milano
a Palazzo Reale dal 5
luglio al 24 settembre.
Pagina precedente:
l’edicola storica
di piazza Grossi, sul
lungolago di Bellano.
Foto sotto, da sinistra: il
lago dallo studio di
Giancarlo Vitali, sullo
sfondo il monte Muggio
e il sottile promontorio
di Dervio; la scalinata
di via Plinio nel cuore
antico di Bellano. Da qui,
camminando in salita
per circa 30 minuti,
si arriva al santuario
della Beata Vergine
di Lezzeno (1690).
Andrea Vitali
«Una perfetta scenografia»
Per la biografia dello scrittore (e medico)
Andrea Vitali (nella foto) parlano gli oltre
62 romanzi pubblicati, tutti ambientati
a Bellano, che ne hanno fatto un caso
letterario con risonanza internazionale.
Il prossimo libro dal titolo Bello, elegante
e con la fede al dito, edito da Garzanti,
esce in libreria ad agosto.
Lo incontriamo al bar Arrigoni sul lungolago:
da qui lo scrittore ci accompagna nel borgo
raccontandoci con leggerezza e sorniona
ironia storie, aneddoti e suggestioni. Ogni
angolo del paese, dai cortili ai palazzi, dal
cinema alla cartolibreria, è citato nei suoi
romanzi, perché – ama ripetere – ogni luogo
ha una storia da raccontare.
Quando ha capito che Bellano poteva
diventare il contesto dei suoi romanzi?
Alla prima trama utile, cioè quella de
Il procuratore. Dopo aver lungamente
immaginato il luogo, ho capito che l’avevo
sotto gli occhi, completamente arredato.
Quanto c’è dei bellanesi nei suoi personaggi?
I miei conterranei sono stati il panorama
umano che ha completato quello fisico,
né più né meno diversi da tanti altri esseri
umani. Ma se dovessi trovare in loro
un carattere particolare direi che è un
certo pudore dei sentimenti che a volte
li fa sembrare chiusi.
Esiste ancora uno spirito del luogo?
Lo spirito c’è, forse è cambiato, si è un po’
ammosciato, ma non nell’immaginazione
dove persiste quel paese che lentamente
ho scoperto.
Fra i tanti itinerari ispirati ai suoi romanzi
ne consigli uno ai nostri lettori.
Quello dentro al vecchio nucleo del
paese, in un’ora morta, preferibilmente
estiva, nell’immediato dopo pranzo
oppure a notte fonda.
E il suo posto del cuore?
Una rivetta periferica, sassosa, dove si può
ascoltare il rumore dell’onda.
lano, da cui deriva l’adozione del rito
ambrosiano. Alla fine del ’200 il borgo e
le sue valli sono sotto il controllo della
famiglia patrizia dei Torriani; tra il ’300
e il ’400 è la volta dei Visconti e poi degli
Sforza che ne fanno uno degli scali por-
tuali più importanti del Lario. Nell’800,
sotto gli Austriaci, viene realizzata la
strada a lago, e con l’Unità d’Italia arriva
il primo collegamento ferroviario. Ma
sono i grandi stabilimenti tessili, co-
me la filanda Gavazzi e il cotonificio
Cantoni, a portare a fine ’800 lavoro e
benessere nel territorio. Fino agli anni
70 del ’900 Bellano è un paese industria-
le, non toccato dal turismo, noto ai viag-
giatori solo per le interminabili code di
andata e ritorno dalla Valtellina. Un via-
vai d’auto che finisce definitivamente
con la costruzione nel 1987 della super-
strada, consolidando il carattere appar-
tato di questo angolo di Lario.

DAL LUNGOLAGO AI VICOLI


DEL CENTRO STORICO
Il borgo ben rappresenta la doppia anima,
d’acqua e di montagna, del laghée, come
orgogliosamente ama definirsi chi abita
sulle sponde del lago di Como.
La passeggiata comincia dopo una sosta al
bar Arrigoni, con i tavoli pieds dans l’eau
davanti all’imbarcadero. Attraversata l’a-
riosa piazza Tommaso Grossi si percorre
il lungolago all’ombra di platani e ippoca-
stani. L’antico porto di Bellano incornicia
increspature e riflessi e offre allo sguardo
l’ondulata sponda occidentale, con i suoi
paesini abbarbicati alla montagna o lambi-
Sopra: La Pradegiana,
tempera su tela, 1945, ti dall’acqua. Lungo la costa orientale cattu-
di Giancarlo Vitali, ra l’attenzione una lingua di terra distesa
fra le opere esposte sul Lario: è il promontorio verde di Dervio,
a Palazzo Reale. Pagina mentre alle spalle appare il profilo compat-
precedente, foto grande:
to e rassicurante del monte Muggio.
una delle numerose vie
che dal lungolago Lo scenario cambia radicalmente adden-
conducono nel centro trandosi nel borgo attraverso le viuzze che
storico. Qui a sinistra: conducono nel centro storico. Dalla lumi-
piazza Tommaso Grossi nosità del lungolago si passa alle penom-
con la statua che rende
omaggio allo scrittore bre dei vicoli. La strada maestra del pa-
bellanese, amico ese è la lunga e stretta via Manzoni, su
di Alessandro Manzoni cui affacciano edifici medievali, cortili
e Carlo Porta. Nell’altra barocchi e archi settecenteschi. Intorno
foto a sinistra: scorcio
di via Parini, nel centro
è tutto un intrecciarsi di case addossate le
di Bellano, caratterizzato une alle altre. Stradine e scalinate salgono
da scalinate, antiche verso la montagna fino agli orti, quasi alle
corti, archi e case alte propaggini dei boschi. E da qui raggiungo-
e strette addossate no il santuario di Lezzeno, dal cui piazzale
le une alle altre.
si gode una vista maestosa sul lago.

Bell’Italia 53
MILANO: OMAGGIO A GIANCARLO VITALI
Time Out, quattro mostre
per un grande evento

Dal 5 luglio al 24 settembre quattro anni 80 e 90, esaltati da Giovanni della vita e della morte. Protagonisti
musei milanesi celebrano il pittore Testori, e si chiude con lavori inediti alcuni lavori di Vitali dedicati alla
Giancarlo Vitali. Lo fanno attraverso di ultima produzione. Al Castello natura ma anche alla sofferenza.
un’antologica dal titolo Time Out, curata Sforzesco, un’istallazione di Velasco L’idea nasce dallo scrittore Andrea
dallo scultore e pittore Velasco Vitali, introduce alle incisioni di Giancarlo Vitali che ha riscoperto un manoscritto
figlio di Giancarlo. L’esposizione, fra Vitali di cui sono in mostra 150 fogli. in cui, con dovizia di dettagli, sono
gli altri aspetti, mette a fuoco la forte Il Museo di Storia Naturale prosegue raccontati gli ultimi giorni di malattia
identità territoriale dell’artista, che l’omaggio al maestro bellanese con il di Alessandro Manzoni. L’allestimento
sul lago è nato e ha sempre vissuto focus “Le forme del tempo”, dedicato dei quadri di Giancarlo è curato dal
e lavorato. Le diverse sedi esplorano ai fossili e ai ritrovamenti geologici. pittoree regista Peter Greenway che ha
la poetica di Vitali da punti di vista Un nucleo di opere realizzate dal trasformato le sale di Casa Manzoni in
differenti. A Palazzo Reale si ammira pittore in occasione del centenario, una Wunderkammer ricca di rimandi
il nucleo più consistente di opere: 200 nel 1991, della morte di Antonio ai temi della mostra e al paesaggio
dipinti e 15 disegni che illustrano 70 Stoppani, storico direttore del Museo lacustre, caro sia a Vitali
anni di pittura. Si parte dai quadri degli di Storia Naturale. Infine alla Casa che al grande scrittore milanese.
anni 40, con tele già apprezzate da del Manzoni va in scena “Mortality Info: www.archivivitali.org; www.
Carlo Carrà; si passa ai dipinti degli with Vitali”, una riflessione sul temi palazzoreale.it; www.giancarlovitali.com

Nelle foto sopra, San Giorgio a


da sinistra: La piazza Bellano. A sinistra:
della chiesa, 1974, render dell’opera
di Giancarlo Vitali, Fatamorgana,
alla Casa del di Velasco
Manzoni; la chiesa Vitali, curatore
dei Santi Nazaro dell’evento
e Celso in piazza milanese Time Out.

A destra: l’ex cotonificio


Cantoni, edificio
industriale del XIX
secolo costruito
in pietra di Moltrasio.
Sorge in via Roma,
lambito dal fiume
Pioverna; per quasi
un secolo simbolo della
produttività industriale
del paese, oggi è in
stato di abbandono.
Nell’altra foto a destra: la
spiaggetta dei Sassi di
Gittana, poco lontana
dal borgo. Pagina
seguente, foto grande:
le passerelle sull’Orrido
di Bellano, gola
naturale che ritaglia
uno spettacolo
di natura selvaggia
in pieno centro.
Nel cuore del borgo ci sono le chiese: per
prima quella dedicata a Santa Marta, eret-
ta nel XV secolo; all’interno si è accolti
dalle potenti figure a grandezza naturale
del Compianto sul Cristo morto. Si tratta di
un gruppo ligneo formato da nove sta-
tue dai volti molto espressivi, realizza-
to nel 1518 da Giovan Angelo del Mai-
no. Pochi passi più in là e si raggiunge
piazza San Giorgio dominata dal tempio
trecentesco dei Santi Nazaro e Celso. La
facciata gotica è in pietra nera e bianca di
Varenna e presenta un magnifico rosone
in terracotta invetriata, mentre sopra il
portale troneggia un fiero Sant’Ambrogio.
Non si può parlare di Bellano senza citare
il suo “dinosauro”, così Andrea Vitali chia-
ma l’antico cotonificio Cantoni, gigante-
sco edificio al centro del paese. Costruito
a fine ’800 in pietra di Moltrasio, rappre-
senta uno splendido esempio di archeolo-
gia industriale. Per quasi un secolo è stato
il cuore pulsante della Bellano operosa e
industriale, oggi purtroppo è abbandona-
to a se stesso e in progressiva decadenza.

UN PROFONDO CANYON
NEL CUORE DEL PAESE
Allo stesso modo non può dirsi conclusa
la visita nel borgo senza un passaggio
all’Orrido: una gola dall’altezza ver-
tiginosa, formatasi oltre 10 milioni
d’anni fa, un vero e proprio squarcio
di natura aspra e selvaggia in pieno cen-
tro. Si attraversa lungo passerelle da cui
si ammirano pozze d’acqua, anfratti,
rocce a strapiombo e un’imponente ca-
scata. Tante le leggende, anche maca-
bre, legate a questo luogo, suggerite
dalla presenza di una torre seicentesca
tetra e diroccata, che tutti in paese chia-
mano la Ca’ del Diavol.
Tornati in piazza si sosta al fresco degli
alberi sull’antico molo. Lo scultore e pit-
tore Velasco, figlio di Giancarlo Vitali e
curatore delle mostre milanesi, ci svela
in anteprima il suo prossimo progetto. È
un’installazione nel Lario dal titolo Fata-
morgana: rappresenta un grande plata-
no che si eleva leggero dall’acqua. Forse
l’immagine simbolica di quella fusione
fra terra e lago che sembra impressa nel
Dna di chi vive su queste sponde.

a pagina 57

Bell’Italia 55
come
dove
quando
BELLANO
(Lecco)

Un paese di lago
ricco di sorprese Santuario della Beata Vergine di Lezzeno

Antichi affreschi e intensi gruppi scultorei nelle chiese, ma anche l’attesa regata notturna delle Lucie. Poi gite
in montagna con vista sul Lario, soste nei crotti e acquisti insoliti in centro di Lara Leovino Foto Susy Mezzanotte

Nicolao, 0341/82.11.24); I DINTORNI TRA CULTURA E NATURA


risale al XIV secolo Villa Monastero a Varenna
ma oggi ospita uno e il Sentiero del Viandante
spazio espositivo di
grande fascino; dal A 4 km da Bellano c’è Varenna con la
1°al 15 luglio vi è splendida villa Monastero (via Polvani 4, 0341/
allestita la mostra 29.54.50), edificio che risale al XII secolo,
d’arte contemporanea rimaneggiato poi nei secoli. Da non perdere
“Duende” e rimane il giardino botanico collegato alla dimora:
aperta tutti i giorni un percorso di 2 km vista lago fra rarità
dalle 10 alle 18. botaniche da tutto il mondo. Si visita tutti i
Altra tappa, salendo giorni 9,30-19; ingresso 5 €. Poi ci sono le 14
per circa 30 minuti la sale di villa Monastero trasformata in Casa
scalinata di via Plinio, è Museo in cui si ammirano decorazioni e arredi
il santuario della Beata dal XVII al XIX secolo. Orario: mercoledì
Bellano, a circa 25 km da Lecco, si raggiunge in auto con la Vergine di Lezzeno (via 14-19, negli altri giorni 9,30-19, chiuso
statale 36, uscita Bellano. In treno: tutti i treni della linea Lezzeno, 0341/82.11.63), lunedì; ingresso giardino e Casa Museo 8 €.
Milano-Tirano (www.trenitalia.it) fermano alla stazione eretto in stile barocco Per chi ama le escursioni c’è il Sentiero del
di Bellano, a pochi passi dal centro. A Bellano attraccano dal 1690 su un’altura Viandante, un’antica mulattiera sulle pendici
i battelli e gli aliscafi della Navigazione Lago di Como panoramica che domina dei monti lungo la costa est del lago. Parte
(www.navlaghi.it). In aereo: aeroporto di Milano Linate il lago. L’interno, a da Abbadia Lariana e arriva fino a Colico
(a 83 km) e di Bergamo (a 70 km). In camper: area Cima, navata unica, è decorato (www.lakecomo.it) ma si può scegliere di
Mandello del Lario, via Giulio Cesare, 0341/70.81.11. da marmi, stucchi e percorrerne brevi tratti con viste spettacolari;
dipinti e presenta una info per escursioni da Bellano presso la guida
ricca e curiosa collezione Daniele Bernasconi (346/304.15.60). Lungo
Visite nel borgo e manifestazioni di ex voto. Orario: il percorso si sosta nei crotti, cantine ricavate
Bellano offre un bel dal forte impatto tutti i giorni 8-17. nelle grotte, oggi trasformate in ristoranti
lungolago con alcuni bar scenografico. Orario: Tornati in centro dall’aspetto rustico ma di qualità. Fra questi
affacciati sull’acqua in tutti i giorni 9-12,30 a Bellano si visita il il Crott del Pepott (località Perledo, via per
cui è piacevole fermarsi e 14,30-19. Poco oltre famoso Orrido (via XXV Vezio, 346/356.67.77): ottime grigliate miste
per un caffè e per s’incontra la chiesa dei Aprile 4, 334/377.49.66). e frescura assicurata; conto da 20 €.
osservare i ritmi lenti del Santi Nazaro e Celso Orario: tutti i giorni
borgo. Addentrandosi (piazza San Giorgio 7, 10-22; ingresso 4 €.
nel centro storico si 0341/82.12.16). È il Infine, tra le diverse
passeggia lungo la stretta tempio più importante manifestazioni si
via Manzoni; vale la del borgo, eretto segnala il 15 luglio
pena farsi indicare dai nel 1342 sotto la la grande tavolata
passanti la Corte degli direzione di Giovanni di Agoni in Contrada,
Adamoli, un piccolo da Campione. Si una festa in cui si gusta
cortile settecentesco con riconosce dalla facciata l’agone, il pesce di lago
un’alta palma al centro. a fasce bianche e nere; cotto alla griglia, fritto,
Tappa obbligata è poi la all’interno la volta è o in carpione. Il 27
chiesa di Santa Marta decorata da affreschi luglio invece si svolge
(piazza Santa Marta, cinquecenteschi. Orario: la suggestiva Regata
0341/82.12.16) dove si tutti i giorni 9-12,30 e Notturna delle Lucie,
ammira il Compianto 14,30-19. Merita una le imbarcazioni coperte
sul Cristo morto, gruppo visita anche l’ex chiesa a fondo piatto tipiche
Compianto sul Cristo morto
ligneo cinquecentesco di San Nicolao (via San del lago di Como.

Bell’Italia 57
come
dove
quando
BELLANO
(Lecco)

NEGOZI, ATELIER, COLLEZIONI


Soste curiose e shopping
nel centro storico
Il tour nella vecchia Bellano riserva numerose
sorprese anche per quello che riguarda
Cavallo Bianco
acquisti e curiosità. Pur essendo un piccolo
borgo ci sono realtà interessanti come
Il Mercatino (via Plinio 6, 0341/82.22.07) che,
a dispetto del nome, non è un mercato ma un
negozio dove si comprano e vendono oggetti
e mobili usati, alcuni di pregio e a prezzi
convenienti. Da non perdere poi la visita allo
studio-laboratorio dello scultore del rame
Il Mercatino Pasticceria Lorla
Danilo Vitali (www.danilovitali.it). L’atelier
è in via Cavour 8 e se l’artista è al lavoro
Gli alberghi Villa Anita (strada lungolago di Bellano, vale la pena di fermarsi a osservarlo. Crea
nuova per Oro 11, 338/ propone piatti tipici del e vende sculture bellissime, soprattutto a
Villa Marina 526.45.55). Un bed & lago: dal pesce persico forma di pesci, realizzate con un’ingegnosa
(strada provinciale 72, breakfast con camere ai gustosi missoltini con lavorazione che avviene forgiando le lame
342/705.28.03). e appartamenti, immerso la polenta. Da provare di rame su un blocco di pece. Un altro
Una villa dei primi del nella natura, fra i monti i dolci fra cui il tiramisù. luogo particolare è la Ca’ di Radio Vecc (via
Novecento in splendida ma con una bella vista Conto sui 25 €. privata dell’Achille 7, 331/805.41.54), una
posizione sul lago, a dieci sul lago. Nella bella All’Orrido (via XX specie di museo tenuto da un collezionista
minuti a piedi dal centro stagione colazione Settembre 19, 0341/ dove si ammira un’infinità di modelli di
di Bellano. Offre sei all’aperto con torte 81.03.10). Cucina radio d’epoca e grammofoni. Orario: da
camere con vista, soffitti e croissant. Doppia con casalinga a pochi passi martedì a domenica 9-12 e14,30-18, lunedì
in legno, travi antiche; colazione da 80 €. dall’Orrido. Piatti della chiuso, ingresso a offerta libera. Fra i negozi
gradevole il giardino sul La Casa delle Rondini tradizione ma anche storici c’è La Piazzetta (via Manzoni 86,
Lario dove d’estate è (frazione Oro 20, ricette tirolesi come 0341/82.08.42), che vende biancheria per
possibile fare colazione 0341/82.05.86 i canederli. Merita lo la casa e tessuti di qualità. E, per chi ama
e prendere il sole su e 339/629.61.23). scapinasc, maxi raviolo i dolci, sosta doverosa alla Pasticceria Lorla
comodi lettini. Doppia Un edificio di fascino che fatto in casa a sfoglia (piazza Santa Marta 2, 0341/82.13.21), per
con colazione 160 €. vanta origini medievali; sottile e ripiena di manzo godere di pasticcini e torte, fra cui la golosa
Hotel Meridiana ★★★ offre quattro belle con amaretti, condito meringata di panna e marron glacé.
(via Carlo Alberto 19, camere con vista lago con burro e salvia
0341/82.11.26). È l’unico e montagna. Doppia appena colta. Conto
albergo di Bellano ed con colazione da 75 €. intorno ai 20-25 €.
è stato riaperto nel Trattoria del Ponte
2010 dopo un restauro. I ristoranti (via Cavour 12, 0341/
Dispone di otto camere 81.03.01). In pieno
con balconcino e ha Cavallo Bianco centro, cucina casalinga
una piccola spiaggetta (via Vittorio Veneto 29, e specialità di lago
privata. Doppia con 0341/81.03.07). ma anche pizzoccheri,
colazione da 120 €. In ottima posizione sul polenta e salumi.
Conto sui 20-25 €.
Villa Marina Crotto di Biosio
(località Biosio,
0341/82.13.62).
A pochi minuti d’auto
da Bellano, un tipico
crotto con ampia grotta
per formaggi e salumi.
D’estate si mangia
Danilo Vitali nel suo laboratorio
sotto un pergolato in un
ambiente semplice ma
gradevole. Specialità
agoni, lavarelli, missoltini
info
e poi paste fresche, Comune di Bellano, via Vittorio Veneto 23,
polenta, funghi e salumi 0341/82.11.24; www.comune.bellano.lc.it;
della casa. Conto 20-25 €. www.turismobellano.it

58 Bell’Italia
Particolare del Riposo
di Diana (1733),
affresco del francese
Charles-André van Loo
che decora la volta
della camera da letto
nell’appartamento
della Regina.

60 Bell’Italia
STUPINIGI (Torino) Palazzina di Caccia

DOLCE VITA
SABAUDA
Con il restauro dell’appartamento del Re si è da poco conclusa
la trentennale opera di recupero della residenza alle porte
del capoluogo, sorta nel ’700 per celebrare il rito della caccia.
Un inno architettonico alla gioia di vivere ideato da Filippo Juvarra
TESTI Rosalba Graglia FOTOGRAFIE Gabriele Croppi

Bell’Italia 61
Sopra: l’anticamera dell’appartamento della Regina. La decorazione
risale alla fine del ’700; sulla volta, il Sacrificio di Ifigenia affrescato
da Giovanni Battista Crosato nel 1733. Sotto: particolare del Riposo
di Diana, nella camera da letto della Regina. Pagina seguente, dall’alto:
veduta sui tetti della Palazzina da un finestrone della grande
cupola in rame; il corpo centrale visto dal parterre posteriore.

M
aestosa e solitaria, la statua
del cervo si vede già da lon-
tano, sopra il verderame
dei tetti. Una sorta di logo
ufficiale per la più spetta-
colare palazzina di caccia di Casa Savoia.
I sovrani, che avevano una passione per
le prospettive scenografiche e grandiose,
l’hanno voluta sulla linea ideale che dal
Palazzo Reale, nel centro di Torino, arri-
va fino a qui, a Stupinigi. Per restituirle
tutto il suo splendore ci sono voluti 30
anni di restauri e un virtuoso modello
di mecenatismo alla piemontese, con 20
milioni di euro elargiti dalla Fondazione
CRT e un altro milione dalla Consulta
per la Valorizzazione dei Beni Artistici
e Culturali di Torino, esempio unico in
Italia di associazione che riunisce oltre
una trentina di aziende ed enti. E ora,
con il termine dei lavori all’appartamen-
to del Re, si completa la riapertura

62 Bell’Italia
Una raffinata dimora al centro dei percorsi venatori reali
———————

Bell’Italia 63
Il vasto salone Juvarriano visto dal ballatoio, profilato da una
ricca balaustra dorata. A pianta ellittica, rappresenta lo snodo
del corpo principale della Palazzina. Per la decorazione
ad affresco, compiuta nel 1733, Juvarra si affidò ai fratelli
Giuseppe e Domenico Valeriani che interpretarono il tema
della caccia, culminante nel Trionfo di Diana dipinto nella cupola.

64 Bell’Italia
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STUPINIGI (Torino) Palazzina di Caccia

CITTADELLA
PER GLI SVAGHI
DELLA CORTE
Nata come sontuoso casino di caccia, la Palazzina
è cresciuta nel corso del XVIII secolo fino
ad assumere l'aspetto di una grande residenza
Illustrazioni di Francesco Corni

10

❶ Viale d’accesso ❷ Sant’Uberto ❸ Scuderie Juvarriane ❹ Appartamento di Levante ❺ Galleria


La lunga prospettiva Al santo protettore dei Il percorso di visita Non era previsto nel Era un passaggio aperto
che porta all’ingresso, cacciatori sono dedicate inizia dalle antiche progetto di Juvarra, tra l’appartamento del
sulla direttrice per la chiesa sulla grande scuderie. È qui la sala fu realizzato dal 1739 Re e le antiche scuderie.
il cuore di Torino, esedra (rinnovata nel che ospita l’originale da Benedetto Alfieri e Fu chiusa nel 1761 come
è affiancata da undici 1738-39) e la cappella del grande cervo destinato al duca del quella simmetrica che
cascinali costruiti nella Palazzina, oratorio in bronzo, simbolo Chiablese, figlio cadetto serviva l’appartamento
a partire dal 1741. reale dal 1767. della Palazzina. di Carlo Emanuele III. della Regina.
1

5 4
7

6
N

❻ Appartamento del Re ❼ Salone Juvarriano ❽ Appartamento ❾ Appartamento di Ponente ❿ Città della caccia
Fa parte dell’originario Lo scenografico della Regina Opera di Benedetto I lavori a Stupinigi
nucleo juvarriano. ambiente a pianta Simmetrico rispetto Alfieri, come quello di continuarono nel corso
Comprende la ellittica fu allestito tra a quello del Re, è Levante. Era destinato di tutto il ’700 con la
sala degli Scudieri, il 1732 e il 1734. La composto da anticamera al duca di Savoia. costruzione di strutture
l’anticamera e la copertura a padiglione, e camera da letto, Salotti e camere da di servizio, soprattutto
camera da letto del Re, del 1764, si deve sala da toeletta e dalla letto sono decorati a stalle per i cavalli e
il gabinetto da toeletta. a Benedetto Alfieri. cappella di Sant’Uberto. grottesche (1753-55). canili per i segugi reali.
STUPINIGI (Torino) Palazzina di Caccia

L’IDEA DEL PROGETTO


NEGLI SCHIZZI DI JUVARRA
Gli splendidi studi autografi del grande architetto siciliano, conservati a Palazzo
Madama, ci riportano alla fase iniziale del processo creativo. Con pochi,
sintetici tratti definiscono forme e volumi, ma anche particolari decorativi

I disegni esecutivi del progetto dialogo con la veduta del prospetto si innestino su un corpo a pianta
juvarriano sono andati perduti, ma d'ingresso realizzata da Francesco centrale. Ai lati del padiglione si
a testimoniare la fase più creativa Corni (in alto). La forma del notano le gallerie di collegamento
dell’ideazione architettonica della complesso è tracciata con tratti aperte, quasi dei porticati, in
Palazzina di Caccia restano alcuni rapidi ed espressivi in uno studio seguito chiuse e rialzate. Ancora
«pensieri», come lo stesso Juvarra (sotto) che illustra il rapporto delle più particolareggiati sono
definiva i suoi schizzi. Sono tra i strutture di servizio con il corpo i «pensieri» che mostrano
numerosi disegni autografi raccolti centrale residenziale. Il nucleo della lo spaccato del grande salone
nei quattro volumi conservati al Palazzina è protagonista di un (qui a destra), mosso dal sinuoso
Museo Civico d’Arte Antica di Torino disegno più dettagliato (a destra, in ballatoio con balaustra, e un
che ha sede a Palazzo Madama. basso), in cui è chiara la volontà di paio di studi per le sovrapporte
In queste pagine ne proponiamo dare vita a una struttura in cui i e le scale della Palazzina
alcuni tra i più significativi, posti in bracci di una croce di Sant'Andrea (altra immagine a destra).
Sopra: la sala da Gioco dell’appartamento di Levante, allestito per
Benedetto di Savoia, duca del Chiablese, figlio del re di Sardegna
Carlo Emanuele III. La grande sala fu decorata nel 1765 con figure
di animali esotici e fantastici. Sotto: la vasca in marmo che Paolina
Bonaparte fece installare nell’appartamento di Levante quando
si trovò a risiedere, per un breve periodo nel 1808, nella Palazzina.

di tutte le sale di quella che è molto Stupinigi sarà il suo ultimo capolavoro
più di una palazzina di caccia, quasi una per Casa Savoia. Il progetto, già delineato
reggia. Proprietà dell’Ordine Mauriziano in alcuni «pensieri» preliminari, schizzi di
e Patrimonio Mondiale Unesco, come le straordinaria modernità, è una scenogra-
altre residenze sabaude che disegnano la fia grandiosa tutta giocata sulla luce, che
“corona di delizie” attorno a Torino. filtra ovunque e segna un legame profon-
È Vittorio Amedeo II, nel 1729, a de- do fra dentro e fuori, fra saloni affrescati
cidere di trasformare in grandiosa re- e paesaggio. Perché Stupinigi è luogo di
sidenza quello che fino ad allora era cacce, certo, ma è anche scenario di feste,
stato un fortilizio in mezzo alla campa- di eventi, di nozze, e ha un ritmo leggero,
gna. La dinastia vuole consolidare la sua solare, giocoso, si potrebbe dire “mozar-
immagine a livello europeo e ha bisogno tiano”. Tutto ruota attorno al salone
di luoghi di rappresentanza degni di quel centrale ellittico, il salone Juvarriano,
progetto ambizioso. Il sovrano chiama a da cui si irradiano, con l’andamento vi-
progettarla Filippo Juvarra, l’architetto vace di una partitura musicale, gli appar-
di corte che in quegli anni stava trasfor- tamenti e le gallerie. Tema conduttore è
mando il volto di Torino in quello di una la caccia, riproposta in ogni spazio, dalla
vera città regale: la basilica di Superga, mitologia alla quotidianità. E le sorprese,
la Reggia di Venaria, il Castello di Rivoli, i dettagli, le curiosità sono ovunque.
gli interventi a effetto a Palazzo Reale, Inondato di luce, il salone è tutto un gio-
Palazzo Madama, Villa della Regina. co di piani, di nicchie, di finestre, di

Bell’Italia 69
Dal mito alla veduta: illusioni prospettiche e trompe-l’oeil: la lare nella camera da letto, un gioiellino
balaustrata d’oro, camere di luce che si di boiseries, grandi porte bianche deco-
la caccia è protagonista aprono all’improvviso, putti e geni che rate a rocailles, tappezzerie di taffetas
entrano ed escono dalle cornici, statue e lo spettacolare affresco della volta, il
in affreschi e dipinti vere e statue dipinte, e un susseguirsi di Riposo di Diana, capolavoro di Charles-
porte che ne fanno un palcoscenico dove André van Loo, raffinata celebrazione
——————— tutto può accadere. Juvarra sembra vo- della bellezza e di una serena Arcadia
ler giocare con lo spettatore, sorpren- campestre, con le ninfe che sorridono
derlo in ogni dettaglio. Ha pensato a e i cani che si abbeverano al fiume. È
tutto, ha disegnato persino le 36 grandi una sorpresa anche l’anticamera, con le
ventole (appliques) con teste di cervi (o vedute di paese sui pannelli delle porte
forse di caprioli), ha inventato colonne e delle finestre, il Sacrificio di Ifigenia di
marmoree che in realtà sono di legno, un altro celebrato pittore di corte, Gio-
volute effimere rivestite di tele dipinte vanni Battista Crosato, e soprattutto la
che imitano marmi preziosi. Un inno alla splendida cornice delle tappezzerie di
caccia e alla joie de vivre che sale verso seta, fatta di tralci di edera dorata su un
l’alto e culmina con l’affresco del Trionfo fondo di vetri blu intenso, che si deve
di Diana della cupola, opera dei fratelli al grande ebanista e scultore piemon-
Giuseppe e Domenico Valeriani. tese Giuseppe Maria Bonzanigo. Alla
Diana è la star delle decorazioni pitto- Palazzina, nell’appartamento di Le-
riche. Lo si vede bene entrando nell’ap- vante, si vedono alcuni suoi bei lavori,
partamento della Regina, e in partico- insieme a mobili di Pietro Piffetti, altro

70 Bell’Italia
Pagina precedente, in alto: particolare del Trionfo di Diana affrescato
nel salone Juvarriano. Sopra: la sala degli Scudieri nell’appartamento
del Re. Ospita 13 tele con scene di caccia al cervo eseguite
da Vittorio Amedeo Cignaroli (1772-1778). Sotto: particolare di un
dipinto di Cignaroli. Pagina precedente, in basso: restauratrice al lavoro
nell’appartamento del Re, il cui recupero si è da poco concluso.

famoso ebanista di corte. Ambienti che


sono quasi un museo degli arredi, una
Wunderkammer con scoperte curiose: ci-
neserie e grottesche, i grandi dipinti di
animali esotici della sala da Gioco, la va-
sca di marmo di Paolina Bonaparte, che
soggiornò qui a inizio Ottocento, la volta
del salottino degli Specchi, una chicca
rococò che evoca effetti da grotta ma-
rina, toni blu intenso e fiori misteriosi.
Il blu è il filo conduttore cromatico an-
che della sala degli Scudieri. Qui il rito
della caccia reale è celebrato dalle 13
tele che Vittorio Amedeo Cignaroli
dipinse espressamente per Stupinigi:
vere immagini-documento, in cui sono
riconoscibili i personaggi di corte, che te-
stimoniano come fotogrammi di un film
i momenti della caccia al cervo, con una
riproduzione perfetta delle livree, delle
uniformi, della bardature dei cavalli,
delle carrozze con cui le dame segui-

Bell’Italia 71
Sopra: la sala delle Prospettive nell’appartamento di Levante,
caratterizzata da vedute architettoniche dalla spiccata impronta
scenografica realizzate dal bolognese Giovanni Battista Alberoni
(1751-61). In basso: la sala in cui è esposto l’originale della statua
del cervo realizzata in bronzo nel 1766 da Francesco Ladatte per
la sommità della cupola; dal 1992 sulla Palazzina svetta una copia.

Un coinvolgente gioco vano la caccia reale. C’è persino l’arresto tornati a splendere i colori degli affreschi
di un bracconiere dipinto su una delle so- nelle volte dell’anticamera e della came-
di prospettive vrapporte, mentre un paggio – riapparso ra da letto, dipinte fra il 1737 e il 1739 da
con i restauri – osserva la scena dall’alto. Michele Antonio Milocco, ancora su temi
reali e immaginarie Le infilate di pioppi cipressini che deli- del mito di Diana, il pregadio realizzato
mitavano le rotte di caccia sono le stesse dal Piffetti, le tappezzerie in seta, il ga-
——————— che ora, grazie a 1.700 alberi impiantati, binetto da toeletta con le pareti dipinte,
disegnano il verde attorno e continuano la galleria che collega al salone centrale,
nel Parco Naturale di Stupinigi ancora anche questa tutta affrescata, da Pietro
costellato da antichi poderi e cascine. Antonio Pozzo. Le porte brillano di stuc-
Un microcosmo votato a Sant’Uberto, chi dorati e le boiseries ripropongono pa-
protettore dei cacciatori: la Palazzina esaggi agresti. Barbara Rinetti, che ne ha
venne ufficialmente inaugurata pro- curato il restauro, ci racconta un’ultima
prio per la sua festa, il 5 novembre del curiosità: cercare di scoprire se quelle
1731, e la cappella interna è naturalmen- vedute si ritrovino fra le campagne e i
te dedicata a lui, con il quadro che ripren- boschi qui attorno. E riannodare così un
de l’iconografia classica: l’apparizione a ennesimo filo tra la Palazzina e il paesag-
Uberto, durante una caccia, di un cervo gio: il sogno di Filippo Juvarra.
con un crocifisso fra le corna.
Infine, l’ultimo tassello del restauro, l’ap-
partamento del Re, appena ultimato do- a pagina 75
po 13 anni di paziente lavoro. Così sono

72 Bell’Italia
come
dove
quando
TORINO

Estate alla corte


dei Savoia Palazzo Reale

Tra il capoluogo, Stupinigi e Venaria Reale, le dimore sabaude si propongono con mostre e spettacoli. All’insegna
della tradizione anche gli aperitivi e le dolci pause pomeridiane di Rosalba Graglia Fotografie Gabriele Croppi

La Palazzina di Caccia di Stupinigi dista IN CALENDARIO


12 km da Torino. In auto si raggiunge Le passioni della città
con la A4 e la tangenziale Sud di si mettono in mostra
Torino, uscita Stupinigi. In bus: dalle
stazioni torinesi di Porta Susa e Porta Alla Biblioteca Reale (piazza Castello 191,
Nuova, bus Sadem linea 275/282 per 011/521.11.06) dal 7 luglio al 15 settembre
Pinerolo (info 800.80.16.00). Anche il la mostra Il disegno padre delle arti nel
bus turistico City Sightseeing linea B Rinascimento Italiano offre l’eccezionale
in partenza da piazza Castello arriva a occasione di ammirare, fra oltre 40 disegni del
Stupinigi (www.torino.city-sightseeing. ’400 e ’500, il famoso Autoritratto di Leonardo
it). In aereo: aeroporto di Torino-Caselle, da Vinci conservato nella Biblioteca. Da
a 16 km dal centro, da qui bus e treni lunedì a venerdì 8-19, sabato 8-14; ingresso
navetta (www.aeroportoditorino.it). In 5 € (compreso nel biglietto dei Musei
camper: area comunale di Orbassano, via Reali, 12 €). Accanto alle atmosfere regali,
Circonvallazione Esterna 6. Per la visita: Torino non dimentica le sue altre vocazioni:
la Palazzina, in piazza Principe Amedeo dall’egittologia all’arte contemporanea. Al
7, è aperta da martedì a venerdì 10-17,30, Museo Egizio (via Accademia delle Scienze 6,
sabato e domenica 10-18,30; ingresso 011/561.77.76), fino al 20 settembre, la mostra
12 €, solo parco 3 €. Info 011/620.06.34. Missione Egitto 1903-1920 racconta l’avventura
archeologica di Ernesto Schiapparelli. Lunedì
9-14, martedì-domenica 9-18,30; ingresso 15
Musica, danza e teatro nelle residenze dei re € (museo+mostra). Sono due le sedi della
rassegna L’emozione dei colori nell’arte, con
Per celebrare i 20 il Cirko Vertigo con spettacoli è compresa la opere di Klee, Kandinsky, Matisse, Rothko,
anni di iscrizione nel Cirque Royal, l’Orchestra navetta per la palazzina, Pistoletto...: la Galleria di Arte Moderna
Patrimonio Mondiale del Teatro Regio, con partenza da piazza e Contemporanea (via Magenta 31, 011/
Unesco delle Residenze l’Orchestra Sinfonica Castello a Torino. 442.95.18), martedì-domenica 10-18, 10 €;
Sabaude, un programma della Rai, ma anche La Reggia di Venaria il Castello di Rivoli (Rivoli, piazza Mafalda
di eventi estivi, Palchi Paola Turci, Niccolò (Venaria Reale, piazza di Savoia, 011/956.52.22), martedì-venerdì
Reali, mette per la Fabi, Neri Marcorè in della Repubblica 4, 011/ 10-17, sabato e domenica 10-19, 8,50 €.
prima volta in rete un ricordo di De André. 499.23.33) festeggia i The Many Lives of Erik Kessel è il titolo della
cinque prestigiose Raffinato e stimolante 10 anni dalla riapertura mostra dedicata al fotografo olandese; fino
dimore: Palazzo Reale anche il programma con Sere d’Estate al 30 luglio negli spazi di Camera Centro
con i Musei Reali a di Stupinigi, con una alla Reggia: fino al Italiano per la Fotografia (via delle Rosine 18,
Torino, la Venaria rilettura di Sogno di 26 agosto, concerti, 011/088.11.50). Tutti i giorni, tranne martedì,
Reale, la Palazzina di una notte di mezza letture, spettacoli, danza 11-19 (giovedì fino alle 21); ingresso 10 €.
Caccia di Stupinigi, il estate della compagnia contemporanea, i fuochi
Castello di Racconigi e EgriBiancoDanza (23 d’artificio del gran galà
il Castello di Agliè. A luglio), Viva la Vida! di Ferragosto e un paio
Torino il programma di di Assemblea Teatro, di mostre, da quella
Estate Reale si declina lavoro di Pino Cacucci dedicata a Lady Diana (7
nella piazzetta Reale, dedicato a Frida Kahlo luglio-28 gennaio 2018)
davanti al palazzo, con (28), le Musiche del alla grande rassegna su
12 serate dal 1° al 16 mistero di Le Violon Noir Giovanni Boldini (28
luglio. Un cartellone (29) e il quintetto di fiati luglio-20 gennaio 2018).
fra cultura alta e pop dell’Orchestra Sinfonica Il ricco programma
che vede il Balletto della Rai (30). Nel completo è consultabile
L’emozione dei colori nell’arte
Nacional de Cuba, prezzo del biglietto degli su www.palchireali.it.

Bell’Italia 75
come
dove
quando
TORINO

Farmacia Del Cambio


SOSTE GUSTOSE
Sapori antichi a palazzo
e nei caffè storici
In occasione dell’Estate Reale (pagina
precedente), dal 1° al 16 luglio sarà
possibile prendere uno speciale Aperitivo
Reale nella caffetteria allestita nella storica
frutteria di Palazzo Reale (piazzetta Reale 1,
335/785.20.67), dalle pareti interamente
rivestite di vetrine in cui sono esposti
servizi da tè e di piatti di Casa Savoia.
Dopo l’aperitivo con vini piemontesi e
stuzzichini a base di prodotti del territorio,
Casa Format
si possono visitare le dieci stanze
dell’appartamento della Regina Elena, dove
Gli alberghi “regale”: la reception è in edifici agricoli lungo la sovrana risiedeva durante i soggiorni a
via del Carmine, le stanze, il viale di accesso alla Torino a inizi Novecento (normalmente
Santo Stefano ★★★★ intitolate a personaggi di palazzina.Travi del ’700, chiuso al pubblico). Dalle 20 alle 21,30,
(Torino, via Porta Casa Savoia e con arredi mattoni a vista e tipica prima degli spettacoli in piazzetta, 20
Palatina 19, 011/ d’epoca, in palazzi storici cucina piemontese. € visita compresa, occorre prenotare
522.33.11). Nei pressi di a pochi passi. Doppia Conto medio 40 €. scrivendo a estatetickets@comune.torino.
Palazzo Reale, nello storico con colazione da 95 €. Casa Format (Orbassano, it. A corte il rito della cioccolata continuava
isolato Santo Stefano, B&B La Dimora frazione Tetti Valfré, anche con l’arrivo della bella stagione,
un hotel progettato dallo di Artemide (Stupinigi, via Tetti Valfré, 011/ solo un po’ alleggerito. Nel ’700 veniva
studio Gabetti e Isola con via Pracavallo 3, 335/ 903.54.36). Alle spalle servita in versione fredda, simile a una
125 camere. Doppia con 590.94.44). Nel cuore del della palazzina, nel verde, mousse, il bisquit, sempre accompagnata
colazione da 155 €. Parco di Stupinigi, a due una casa di design dai dolcetti della tradizione: canestrelli,
Turin Palace Hotel passi dalla palazzina, l’ex costruita interamente in meringhe, paste di meliga, lingue di gatto,
★★★★ (Torino, via casa dei guardiacaccia legno secondo criteri di torcetti. Nell’800, alla cioccolata si sostituì
Sacchi 8, 011/082.53.21). è diventata un b&b di sostenibilità e rispetto lo zabaione. Una nuova versione della
Ideale per chi arriva in charme. Tre camere- dell’ambiente. Ospita Merenda Reale estiva è disponibile tutti i
treno (è accanto alla suite e ricca colazione un ristorante eccellente, giorni, fino al 30 settembre, al costo di 10
stazione di Porta Nuova), con prodotti di aziende coordinato dallo chef €, nella Caffetteria di Palazzo Reale e in
uno storico hotel ripensato contadine del territorio, stellato Igor Macchia, con alcuni caffè storici torinesi: il Caffè Elena
in chiave contemporanea nella sala interna o nel proposte della tradizione (piazza Vittorio 5, 329/576.74.14), il
di charme. Favolosa patio sul parco. Doppia rivisitate in chiave Caffè Madama (Palazzo Madama,
la terrazza che guarda su con colazione da 65 €. contemporanea. Grande 334/168.33.81), il Caffè San Carlo (piazza
tutta la città, ottimo attenzione alle materie San Carlo 156, 011/53.25.86), Pepino
il ristorante-bistrot. Doppia prime (molte arrivano (piazza Carignano 8, 011/54.20.09) e la
I ristoranti
con colazione da 145 €. dal vicino orto) e alla Torrefazione Moderna (via Corte d’Appello
B&B Ai Savoia Sabaudia (Stupinigi, convivialità. Piatti a partire 2, 011/436.49.73), oltre alla Caffetteria del
(Torino, via del Carmine viale Torino 11, 011/ da 12 €, menu dell’orto Castello di Rivoli (011/956.52.73).
1h, 339/125.77.11). Un 358.01.19). Un ristorante 38 €. Dispone anche di
b&b diffuso e in stile di tradizione negli ex cinque camere; doppia
con colazione a 150 €.
Farmacia Del Cambio
(Torino, piazza
Carignano 2, 011/
19.21.12.50). I locali
sono quelli della storica
Farmacia Bestente,
accanto allo stellato
Merenda Reale
Ristorante Del Cambio,
le proposte dolci o
salate, take away o da
gustare nel dehors sulla
info
piazza, sono curate dallo Turismo Torino, piazza Carlo Felice (di fronte
chef Matteo Baronetto e alla stazione di Porta Nuova) e piazza
dal pastry chef Fabrizio Castello angolo via Garibaldi, 011/53.51.81;
B&B La Dimora di Artemide
Galla. Da 7,50 € a 15 €. www.turismotorino.org

76 Bell’Italia
Il tratto finale
della ciclabile
della val di Sole,
nei dintorni di
Cogolo di Peio.
È la parte più
impegnativa
del percorso,
che arriva
a lambire
il territorio del
Parco Nazionale
dello Stelvio.

78 Bell’Italia
VAL DI SOLE (Trento)

PEDALATA ALPINA
SUL FIUME
Tra Mostizzolo e Cogolo di Peio, la ciclabile che attraversa la lunga
valle trentina non abbandona mai il corso impetuoso del Noce,
in uno scenario di imponenti fortezze e frutticoltura di montagna
TESTI E FOTOGRAFIE Fabrizia Postiglione

Bell’Italia 79
80 Bell’Italia
T
orrenti, fiumi, laghi, sorgenti lenza per gli sport fluviali, la val di Sole
termali: la val di Sole è uno riceve i torrenti Vermigliana, Meledrio e
spumeggiante mondo alpino Rabbies, che scorrono nelle valli limitro-
accarezzato dall’acqua. Diste- fe con effervescenti cascate, e può conta-
sa lungo il letto del Noce, tra re sulle antiche fonti terapeutiche delle
il passo del Tonale e la confinante val di due piccole valli laterali di Rabbi e Peio,
Non, si offre come una placida e ridente ricche di zolfo, ferro, carbonio.
conca, lunga una quarantina di chilome- Contrariamente a quel che ci si aspet-
tri. I paesi diligentemente allineati sul terebbe, il nome della valle non si rife-
fondovalle e le ordinate distese di meleti risce all’astro: sembra invece che “sole”
che ricoprono i versanti contrastano con derivi da Sulis, divinità celtica legata al
le natura selvaggia dei “giganti” che le culto delle acque. I suoi circa quindici-
fanno da corona, facilmente raggiungi- mila abitanti si dedicano alla coltivazio-
bili: il gruppo di Brenta e l’Adamello a ne delle rinomate mele – in comune con
sud e l’Ortles-Cevedale, cuore del Parco la “sorella” val di Non –, all’allevamento
Nazionale dello Stelvio, a nord. Oltre a e al turismo. E se d’inverno lo sci da di-
essere bagnata dal Noce, palestra d’eccel- scesa, lo sci alpinismo e le ciaspole

Una comoda
pista protetta
Sopra: il ponte sul fiume
Noce in località Cavizzana,
a circa sei chilometri
dalla partenza. La valle si
allarga, mostrando i dolci
profili e le coltivazioni
di mele. Pagina precedente:
il castello di San Michele
a Ossana, con le mura
e l’alto mastio. Citato
per la prima volta nel
1191, fu eretto a guardia
della zona tra il Trentino
e il Bresciano. Qui
a destra: la pista ciclabile
affianca il Noce vicino
a Malè, in sede protetta.
Il fiume è in origine diviso
in due rami, il Noce Nero
e il Noce Bianco, che
si uniscono a Cogolo.
la fanno da padrone, d’estate un ampio di tutta la pedalata è l’argentino gorgo-
ventaglio di attività sportive attira gli glìo del Nós (nome solandro del fiume),
amanti dell’outdoor. In particolare la che nasce dall’unione di due diversi corsi
val di Sole si è conquistata l’appellativo d’acqua: il Noce Nero, che sgorga dal Cor-
di “bikeland”. E se la fitta rete di sentieri no dei Tre Signori (3.360 metri) nel Parco
è ormai una delle destinazioni cult per la dello Stelvio, e il Noce Bianco, “figlio” del
mountain bike, la ciclovia lungo il Noce Cevedale (3.769 metri). A questo sotto-
è un paradiso per chi ama pedalare in si- fondo che non abbandona mai chi pedala
curezza, scoprendo i borghi valligiani e si aggiungono i cinguettii di cardellini e
le loro bellezze architettoniche. pettirossi e il fruscio del vento, che arruf-
fa le chiome delle conifere.
TRA VASTE PRATERIE Alla confluenza con la valle di Non, il
E BOSCHI DI ABETI ponte di Mostizzolo scavalca una pro-
Il percorso della ciclabile è lungo trenta- fonda forra, prima che il Noce si tuffi
cinque chilometri e va da Mostizzolo a nel lago di Santa Giustina. La ciclabile
Cogolo di Peio, su un tracciato protetto s’incunea subito sulla destra orografica
dal traffico. La peculiare colonna sonora del torrente, lungo il tracciato che ri-

Ponte di
O E Mostizzolo
0 1 2km
Trento-
Bolzano
Caldes Cavizzana
e Terzolas
l
o
S Malè
Cogolo
d i Croviana
Celledizzo l
V a e
Monclassico c
Commezzadura- o
N
Val

Comasine
Mestriago
Dimaro
di

Mezzana Austria
Pei

Cusiano Svizzera Alto Adige


o

Fucine
Pellizzano TRENTINO
e
Ossana Lombardia Veneto
c
No
Brescia

IL PERCORSO E I SERVIZI PER I CICLOAMATORI


Trentacinque chilometri con uno “strappo” finale
La ciclabile della val di Sole (nella con la formula “Treno + Bici” (www. Da una sponda
cartina) si sviluppa per 35 chilometri valdisole.net/it/Dolomiti-Express- all’altra del fiume
lungo il fiume Noce, dal ponte di Treno-e-Bici), attiva sulla ferrovia Sopra: un ponticello
Mostizzolo a Fucine e da qui fino a Trento-Mostizzolo-Malè-Mezzana, in legno a fianco della
Cogolo di Peio, ricalcando il tracciato aggiungendo 2 € al costo del pista, nel territorio
di antiche vie di collegamento e di biglietto. Punti noleggio (consigliata del comune di Mezzana.
Il percorso ha recuperato
strade arginali. Il percorso è adatto una mountain bike): Centro Bike Val di
antiche strade
a tutti e il dislivello complessivo non Sole (Commezzadura, 340/350.57.74): arginali e di campagna.
è proibitivo: dal ponte di Mostizzolo mountain bike da 20 € al giorno; Qui a destra: una
a Fucine (29 km) è di circa 380 e-bike da 45 €. Val di Sole Bike pausa per ammirare
metri, mentre da Fucine a Cogolo (Dimaro, 327/377.08.09): mtb da il Noce, in val di Peio.
di Peio (6 km) è di 282 metri. Questo 21 € al giorno; e-bike da 35 €. L’itinerario ciclistico
tratto finale in val di Peio è però Punti di ristoro lungo il percorso: si innesta in questa
più ripido e impegnativo e ai meno Bici Grill (Pellizzano, 0463/75.11.28), valle laterale a Fucine,
allenati si consiglia l’utilizzo di una con stazione di ricarica e-bike; da dove si punta
decisamente verso nord-
e-bike. Per il trasporto delle bici e Trentino Wild (Caldes, località Le
ovest. Prima di arrivare
per costruire il proprio itinerario Contre, 329/274.32.26); Rafting a Cogolo di Peio
ad hoc si possono utilizzare i Extreme Waves (Mestriago, 0463/ gli spazi più ristretti
Bici Bus (linee Mezzana-Cogolo, 97.08.08); Eurorafting (Ossana, 334/ obbligano il cicloamatore
Mezzana-Passo Tonale e Dimaro- 846.85.40); bar-market del Camping ad attraversare
Carisolo) e i treni Dolomiti Express Cevedale (Fucine, 0463/75.16.30). il fiume diverse volte.
Bell’Italia 83
calca una via medievale, infilandosi in un Malè è collegata a Dimaro, dove finisce
bosco di abeti rossi e bianchi. Con una pe- la successione dei meleti, da cinque chi-
dalata spedita si punta verso il fondovalle, lometri completamente in piano: una
tra i prati, fino a Maso de Mori (565 metri), grande conca prativa, adatta a tutti i pe-
il punto più basso dell’itinerario, e ponte dalatori e a tutti i tipi di bici. Il ponte in
Stori, dove è stata attrezzata un’area di ferro di Dimaro, punto strategico duran-
sosta. Le pendenze sono leggere, e sol- te la Grande Guerra, è solo il primo di una
tanto nei dintorni di Cavizzana bisogna serie di attraversamenti del Noce, che si
prepararsi ad affrontare qualche trat- susseguono per altri cinque chilometri
to di salita. C’è tutto il tempo per guardar- fino a Mezzana-Marilleva 900. Dopo il
si intorno: sull’altra sponda si avvistano sottopassaggio che attraversa la statale,
Bozzana, Bordiana e Tozzaga, circondati una grande ansa ospita corsi di canoa e
dalla geometria dei meleti “disegnata” rafting, e lungo la ciclabile è consuetudi-
sui ripidi declivi. Ancora più interessanti ne affiancare i rafter che pagaiano verso il
sono la fortificazione di Caldes e la torre centro Extreme Waves di Mezzago.
quadrangolare che sovrasta Samoclevo. Il percorso porta ora dentro Pellizza-
no, che va fiero della sua parrocchiale
FUCINE E ANTICHE SEGHERIE gotico-rinascimentale, ricca di affreschi
TRA MALÈ E PELLIZZANO da scoprire. Una suggestiva leggenda
A Molini di Terzolas, eccoci su uno dei vuole che qui sia transitato addirittu-
tratti più suggestivi della ciclabile, tra ra Carlo Magno, che convertì i pagani e
Tante possibilità antichi opifici che sfruttavano l’ener- fece edificare la chiesa stessa. A Ossana,
per le soste gia della corrente del Noce. Il fiume fa sosta al castello di San Michele, arrocca-
Qui sopra: i meleti un’ampia curva che il tracciato della to su uno sperone di roccia: nello spet-
affiancano lunghi tratti
pista segue fedelmente; alla confluen- tacolare panorama che si gode da lassù
del percorso; la Mela
Val di Non, prodotta za con il torrente Rabbies, grazie a un spicca il monte Vioz (3.645 metri), che
anche in val di Sole ponte di legno si passa sulla sponda si- domina la val di Peio. È in questa valle
da varietà Golden nistra. Malè, capoluogo solandro, si laterale che siamo diretti, circondati da
Delicious, Red Delicious può visitare seguendo una deviazio- un paesaggio sempre più schiettamente
e Renetta Canada,
è l’unica mela ne per un ponte stretto, che ci regala alpino. Da Fucine la pista s’impenna nel
italiana Dop. Sotto: una vista privilegiata su chi pedala al tratto più duro: sei chilometri per 200
un momento di relax bordo del fiume. Tra vicoli e piazzette metri di dislivello, consigliati solo a chi
sul percorso nella lastricate, il pittoresco centro storico ha una certa familiarità con la bicicletta.
zona di Pellizzano,
sfoggia palazzi colorati che esibiscono La meta finale è Cogolo, vivace centro tu-
a 25 chilometri dalla
partenza. Lungo balconi e finestre decorati con gerani. ristico ai piedi del Parco Nazionale dello
tutta la ciclabile sono La vicina segheria veneziana ci par- Stelvio. Scesi di sella, un altro paradiso
distribuiti diversi la della tradizionale attività del taglio di scoperte è pronto ad accoglierci.
punti di ristoro, dei tronchi, possibile grazie all’energia
tra cui un Bici Grill.
prodotta dalla ruota idraulica. La fuci-
na Marinelli custodisce invece gli stru- a pagina 87
menti dei fabbri, dalle incudini ai magli.

84 Bell’Italia
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come
dove
quando
VAL DI SOLE
(Trento)

Scoperte nel cuore


del Trentino Pellizzano, chiesa della Natività di Maria

Dopo le fatiche in bicicletta, una visita ai tesori nascosti delle chiese e alle memorie della Prima guerra
mondiale. Con la natura del Parco dello Stelvio a pochi passi di Fabrizia Postiglione

con l’Annunciazione GLI EVENTI DELL’ESTATE


e i Quattro Evangelisti; Mountain bike e discese
aperta 8-18. Non in canoa da campioni
lontano è il castello
di Ossana (340/ Numerosi eventi sportivi e culturali animano
418.35.40) che si erge l’estate solandra, a cominciare da un doppio
su uno sperone di appuntamento con le bici. La Val di Sole
roccia: citato per la Marathon a Malè (15-16 luglio) è una gran
prima volta nel 1191, fondo di mountain bike che quest’anno
si sviluppa intorno a vale come Campionato Italiano Marathon.
un alto mastio; aperto I ciclisti si sfidano su due percorsi da 40
tutti i giorni 10-12,30 e e 70 km, tra salite e sentieri nel bosco
14-18,30; 4 € con visita dove può passare solo una bici per volta.
guidata. Una storia A Commezzadura invece si tengono le
diversa ha forte Strino finali della Coppa del Mondo di Mountain
La val di Sole (Trento), attraversata dal percorso della (0463/75.82.00), nel Bike (25-27 agosto), con le specialità
ciclabile, si raggiunge in auto con l’autostrada A22, comune di Vermiglio, four cross, downhill e cross country. Dai
uscita Trento Nord o San Michele all’Adige; da qui sulla strada del Tonale. sentieri si passa ai fiumi e ai torrenti con
si prosegue fino a Cles lungo la statale 43 e poi Costruito dal 1860, Viviamo l’Acqua (2-9 luglio), una settimana
si imbocca la statale 42 che attraversa tutta la valle. faceva parte del sistema in val di Peio dedicata al “mondo liquido”,
In treno: dalla stazione Trento-Malè-Mezzana parte di fortificazioni di e il Campionato Italiano di Canoa Sprint (8-9
il trenino (www.ttesercizio.it) che collega il capoluogo confine dell’Impero luglio) sul Noce, a Mezzana e Caldes.
alla valle. In aereo: l’aeroporto più vicino è Verona austro-ungarico. Monclassico è il paese degli orologi solari
Villafranca (a 160 km da Malè). In camper: Camping Nelle sale è ospitato un artistici (ben 52!), celebrati nella Serata
Village Dolomiti, Dimaro, via Gole 105, 0463/97.43.32. Museo della Grande delle Meridiane (28 luglio). Il Cheese Festival
Guerra, con cimeli di Sole (2-24 settembre), in tutta la valle,
delle battaglie che si è dedicato al Casolét e alla tradizione del
Castelli e fortezze austriache combatterono sull’Ortles- formaggio d’alpeggio. Da non perdere la
A Malè, località Trento, 349/550.97.02) Cevedale e Adamello- mostra Antichi Erbari della Biblioteca di Trento
principale della raccoglie oggetti legati Presanella; aperto (fino al 22/10) a Castel Caldes: in esposizione
valle, si visita la alle attività tradizionali, 10-12,30 e 14-18,30; preziosi volumi, dal XV al XVIII secolo,
chiesa parrocchiale dall’agricoltura 4 €. Sempre a Vermiglio che tramandano i saperi legati alle erbe
dell’Assunta (0463/ all’artigianato del ferro il Museo della Guerra e ai fiori, illustrati con xilografie e incisioni.
90.11.92), ricostruita e del rame; aperto Bianca (via Borgo Nuovo
alla fine del ’400 lunedì-sabato 10-12 e 15) espone reperti Canoa sul Noce
e abbellita con un 16-19; ingresso: offerta recuperati dal sergente
protiro rinascimentale libera. Procedendo Emilio Serra dopo
(1531). Dell’originario poi verso il passo del il conflitto; aperto
edificio romanico resta Tonale si fa sosta a 9-12 e 15-18; 3 €.
il campanile; aperta Pellizzano per la chiesa Nella vicina val di
7-18. Sulla stessa della Natività di Maria Peio, Cogolo ospita un
piazza la cappella (piazza Santa Maria, centro visite del Parco
di San Valentino è 0463/75.11.38), del XV Nazionale dello Stelvio
ingentilita da una loggia secolo, ricca di preziosi (piazza Municipio 4,
quattrocentesca. arredi sacri e affreschi: 0461/49.36.38) con
Nell’ex palazzo della da ammirare quelli materiale informativo
Pretura, il Museo della di Simone Baschenis e suggerimenti su
Civiltà Solandra (via sul protiro (1533), attività ed escursioni.

Bell’Italia 87
come
dove
quando
VAL DI SOLE
(Trento)

Alla Corte dei Toldi I MIGLIORI ACQUISTI GOLOSI


Specialità alpine
e mele di gran fama
La gastronomia della val di Sole conserva
uno stretto legame con i prodotti alpini,
a cominciare dai latticini. Oltre al burro
e alla ricotta spicca il formaggio Casolét,
un cacio di montagna a pasta cruda e
tenera, tipico di questa zona, da acquistare a
Pellizzano alla Casa del Formaggio (via Lenner 2,
0463/75.12.80). Nel negozio si trovano anche
grappe trentine, funghi secchi, miele, oli
e aceti aromatici, pane, polenta, succhi
e composte di frutta. Passando ai salumi,
oltre allo speck in valle si producono
Gli alberghi Nel Parco dello Stelvio, I ristoranti salame, pancetta e la tradizionale luganega:
un romantico albergo fresca è l’ingrediente di canederli e
Tevini Dolomites composto da chalet in Osteria Alla Corte altri piatti tipici, stagionata è un ottimo
Charming Hotel ★★★★ pietra e legno. Eccellente dei Toldi (Terzolas, insaccato; per gli acquisti: Luganegheformai
(Commezzadura, cucina naturale e via dei Falidoni 32, (Malè, via Molini 25, 334/373.73.77).
via della Fantoma 8, trattamenti bio-wellness. 338/893.00.89). Ribes, fragole, mirtilli e lamponi abbondano
0463/97.49.85). È un Doppia in mezza Nella cornice rustica di sui sentieri di montagna ma il frutto
bio-hotel di charme, in pensione da 149 €. una corte si gusta una simbolo sono le mele, che vantano
legno d’abete, cirmolo e B&B Alla Torretta cucina creativa, ispirata il marchio Dop della vicina val di Non e
larice. Agli ospiti vengono (Ossana, via della al territorio ma arricchita possono arricchire pietanze salate e dolci,
proposte diverse attività Croce 4, 349/512.70.04). da ingredienti dal resto come strudel e frittelle. Numerosi i derivati
outdoor, dal trekking ai È una piccola struttura che d’Italia. Tra le specialità, dalla mela, dai succhi alle marmellate,
ciclotour. Ci si può poi offre accoglienza calorosa, la tartare di filetto e oltre all’utilizzo gastronomico il frutto
rilassare nella nuova spa camere moderne di pesce d’acqua dolce ha anche proprietà cosmetiche. Tra i tanti
Goccia d’Oro, ispirata e un’ottima colazione con al pistacchio di Bronte indirizzi utili c’è l’Agritur Il Tempo delle Mele
a tre elementi naturali: torte fatte in casa. Doppia con cavolo cappuccio (Caldes, località Samoclevo, 0463/90.13.89),
pietra, acqua e sale; con colazione da 80 €. al cumino. Conto 40 €. che è anche fattoria didattica. Toffenetti
pacchetto “Settimana Agritur Anselmi Alla Vecchia (Monclassico, via Brescia 2, 0463/97.47.00)
Adrenalina” in mountain (Terzolas, Via Roma Macina (Pellizzano, è il “tempio” degli oggetti di artigianato
bike (16-23 luglio) da 690 7, 0463/90.00.81). località Claiano 13, e di tutte le specialità enogastronomiche,
€ a persona in mezza Architettura minimalista 0463/75.19.54). In un dallo speck ai vini trentini. Raro e speciale
pensione, con noleggio alpina e posizione piccolo maso vicino al il miele della val di Sole, prodotto in piccole
bici e tour guidati. Doppia soleggiata vicino a Malè. Noce, lo chef propone quantità e acquistabile al MMape Mulino
con colazione da 166 €. Nella sala a vetrate gastronomia trentina Museo dell’Ape (Croviana, via Al Molin 3,
Chalet Alpenrose Bio si gusta una buona a base di erbe selvatiche, 328/328.57.80; www.mmape.it).
Wellness Naturhotel colazione a base di latte funghi e frutti di bosco.
★★★S (Cogolo di appena munto, yogurt Da provare tortino di Agritur Anselmi
Peio, via Malgamare, e succo di mela. Doppia zucca, canederli ai finferli,
0463/75.40.88). con colazione da 76 €. riso Venere con mele
Golden, gamberetti
alla tartare di capriolo,
vellutata di zucca con trota
salmonata. Conto 40 €.
Il Mulino (Comasine
di Peio, località Contra
1, 0463/75.42.44).
Ristorante di charme in
un mulino sul Noce, ben
ristrutturato. La sala a
due piani è tutta in legno.
Tra i piatti: mezzelune
con lo speck, risotto con
info
mirtilli, bistecca di cervo. Azienda per il Turismo della Val di Sole,
Buona cantina di vini del Malè, viale Marconi 7, 0463/90.12.80-
Tevini Dolomites Charming Hotel
territorio. Conto 35 €. 75.31.00; www.valdisole.net

88 Bell’Italia
RAVENNA Biblioteca Classense

PAGINE
DI STORIA
Nelle sale monumentali di un’abbazia camaldolese, la prestigiosa
istituzione vanta un patrimonio librario d’eccezione,
con un fondo antico ricco di preziosi manoscritti e volumi a stampa
TESTI Sandra Minute FOTOGRAFIE Franco Cogoli

90 Bell’Italia
L’antica Libreria
Camaldolese, oggi
Aula Magna (1704-
14), gioiello barocco
impreziosito da
boiserie, stucchi
e dipinti. Sulla parete
di fondo, L’unione
della Chiesa latina con
la greca; nell’ovale,
della volta Il trionfo
della divina sapienza,
di Francesco Mancini.
La sala ospita anche
i due grandi globi,
uno terrestre e l’altro
celeste, donati a
fine ’600 dal celebre
cartografo veneziano
Vincenzo Coronelli.

Bell’Italia 91
RAVENNA Biblioteca Classense

Dal Refettorio
all’Aula Magna
A sinistra: l’antico
Refettorio Monastico,
o sala Dantesca,
riaperto a marzo dopo
i restauri. Sulla parete,
il grande dipinto a olio
Le nozze di Cana
(1580), di Francesco e
Luca Longhi; gli artisti
appaiono seduti a
tavola sulla destra in
veste di pellegrini,
accanto a Barbara, la
terza pittrice della
famiglia. Sotto: le sale
di lettura al piano terra,
nell’ala cinquecentesca.
Pagina seguente:
l’elegante vestibolo
dell’Aula Magna; sulla
sinistra, il monumento
al matematico Guido
Grandi (1671-1742).
Al centro della porta, il
cartiglio con l’iscrizione
«In studium non in
spectaculum»,
parafrasi di una frase
di Seneca, ammonisce
che lo scopo della
biblioteca non è
quello di stupire, ma
di servire allo studio.

O
bama, un gattone nero dal pelo mescolano ai lettori nelle sale affacciate
lucidissimo, si aggira con ele- sul chiostro cinquecentesco. E la presenza
gante indolenza tra le sale di di questi singolari inquilini è solo la prima
lettura affollate di studenti; poi delle molte sorprese che riserva questa
salta sopra un tavolo e si sdraia straordinaria istituzione di Ravenna.
sugli appunti di un ragazzo, che continua La Classense vanta uno dei più ricchi pa-
tranquillamente a sfogliare il suo libro trimoni librari d’Italia, 800 mila volumi
mentre accarezza il micio con l’altra mano. con un eccezionale nucleo antico di co-
Una colonia felina stabile, regolarmente dici manoscritti, incunaboli, preziose
autorizzata dall’Asl, risiede dal 2009 nella edizioni a stampa; esemplari rarissimi
Biblioteca Classense, e ogni giorno Obama che fanno brillare gli occhi a qualsiasi bi-
e i suoi “colleghi” Byron, Teresa e Matta si bliofilo, come il manoscritto su pergame-

92 Bell’Italia
na del X secolo che contiene le 11 comme- taglia di Ravenna del 1512 tra Francesi e ta nei secoli, non fu spogliata, ma vi furono
die superstiti di Aristofane e la Divina Lega Santa, fondarono entro le mura cit- trasportati i fondi librari degli altri conven-
Commedia di Dante datata al 1369-70. Tra tadine, in cerca di maggiore sicurezza. Da ti. Oggi la Biblioteca Classense è un’istitu-
i numerosi incunaboli, che consentono di subito il nuovo monastero, situato proprio zione aperta e vivace, promotrice di molte
ripercorrere tutta la storia della stampa in nella città natale di San Romualdo, il fon- iniziative, tra cui le celebrazioni annuali in
Italia, spiccano il De oratore di Cicerone datore dell’ordine, ebbe una posizione di onore di Dante, che a Ravenna trascorse
stampato a Subiaco nel 1465 e la prima rilievo, e venne ampliato e abbellito nel gli ultimi anni di vita. E un articolato inter-
edizione fiorentina della Commedia, del corso di tre secoli fino a diventare uno vento di restauro in corso sta recuperando
1481, con incisioni su disegno di Botticelli. dei più maestosi della congregazione. tutti gli spazi dell’ex abbazia.
Il tutto racchiuso in un vero e proprio scri- Neanche le soppressioni napoleoniche ne A marzo ha riaperto al pubblico dopo tre
gno di arte e architettura: l’abbazia che i intaccarono lo splendore; non solo la bi- anni il magnifico Refettorio cinquecente-
monaci camaldolesi di Classe, dopo la bat- blioteca, che si era enormemente arricchi- sco, o sala Dantesca, recuperato con i

Bell’Italia 93
RAVENNA Biblioteca Classense

suoi arredi lignei e i dipinti, come le sceno- inaugurate nel 1921 da Benedetto Croce, «E in vista delle celebrazioni per il settimo
grafiche Nozze di Cana (1580) sulla parete allora ministro dell’Istruzione, nel sesto centenario della morte di Dante, nel 2021,
di fondo, di Luca e Francesco Longhi, pit- centenario della morte del poeta. un progetto di ampio respiro si propone
tori manieristi la cui fama, anche a detta A settembre sarà aperta dopo i restauri di collegare la Classense alla zona dante-
di Giorgio Vasari, fu inferiore ai meriti. la sala del Mosaico, con il mosaico paleo- sca del centro storico».
Dopo quasi quattro secoli, è tornata leggi- cristiano proveniente dagli scavi di Classe Al piano terra si aprono anche la sala Mu-
bile la fascia inferiore del dipinto, danneg- incastonato in un pavimento novecente- ratori, antica sacrestia ornata da bellissimi
giato da un’alluvione nel 1636 (e tra le fi- sco. «A conclusione dei lavori la superficie arredi lignei e dalla tela Resurrezione di
gure è riapparso un gatto: si vede che era della biblioteca sarà di 28 mila metri qua- Lazzaro (XVI secolo), il chiostro grande
destino...). Il refettorio è detto anche sala drati, in parte aperti al pubblico e in parte (1610-20) con il pozzo settecentesco e la
Dantesca perché qui si tengono le Letture adibiti a depositi e uffici», spiega il diretto- Manica Lunga, cioè le cantine e stalle ri-
Classensi, le conferenze in onore di Dante re Maurizio Tarantino, in carica da marzo. convertite nel 1983 a sale espositive.

94 Bell’Italia
Nel ricordo di
Dante Alighieri
Pagina precedente:
alcuni preziosi volumi
del fondo antico, un
vero tesoro librario che
comprende manoscritti
e testi a stampa
dal X al XVIII secolo.
Al centro, la Ciropedia
di Senofonte tradotta
da Jacopo Bracciolini;
a destra, un libro d’ore,
entrambi degli anni 80
del ’400. Due codici
di lusso, scritti con
elegante calligrafia
umanistica e arricchiti
da squisite miniature.
A sinistra: la teca di
cristallo nella quale, nel
1865, furono esposte
le ossa di Dante dopo
il casuale ritrovamento.
Si trova nella sala dov’è
conservata la collezione
dantesca dell’editore
e libraio Leo Olschki.
Sotto: il busto in marmo,
opera di Lorenzo
Bartolini, della contessa
Teresa Gamba Guiccioli
(1821), regina dei salotti
e amante di Lord
Byron durante il suo
soggiorno a Ravenna.

Ma il vero cuore del complesso è la splen- cittadine (oltre a studiare, qui si tenevano
dida Aula Magna, l’antica Libreria Mo- riunioni di intellettuali, si faceva musica,
nastica fatta costruire tra 1704 e 1714 si cantava e si suonava) e quattro statue in
dall’abate Pietro Canneti, uomo di va- stucco, tra cui quella di San Romualdo.
sta erudizione e di grande lungimiran- Uno splendore formale che rispecchia il
za. Progettata dall’architetto e monaco valore del patrimonio librario che è qui
camaldolese Giuseppe Antonio Soratini, conservato. «L’abate Canneti, enciclopedi-
è rivestita da due ordini di scaffali lignei co ante litteram, volle infatti creare una
intagliati e riccamente ornata di stucchi e biblioteca universale, e si diede ad acqui-
dipinti, ritratti di camaldolesi illustri, car- stare instancabilmente testi non solo di
tigli che celebrano la sapienza, medaglioni teologia, ma anche di medicina, diritto,
con le insegne delle accademie letterarie storia, filologia, matematica», spiega
Pavoni, calici
e telamoni
A sinistra: il vestibolo,
anch’esso restaurato,
che introduce al
Refettorio. Il portale
retto da due telamoni,
del 1560, incornicia
il portone scolpito nel
1581 dall’intagliatore
Marco Peruzzi, autore
anche dei preziosi
stalli lignei della
sala. Il motivo dei
due pavoni che
si abbeverano a un
calice, che ricorre
nella scultura sopra
l’architrave e negli
intagli della porta, è
un simbolo dell’ordine
camaldolese. Sotto:
la sala Malkowski, una
sala di lettura ricavata
di recente nel
piano ammezzato
dell’ex abbazia
e intitolata al vice
bibliotecario Luigi
Malkowski (1953-2003).

Benedetto Gugliotta, esperto culturale monumento celebrativo di Guido Grandi rio. Come la biblioteca privata e le carte
della Classense. «E in un’epoca in cui i (1671-1742), che oltre che monaco fu un dello storico dell’arte Corrado Ricci (1858-
libri antichi erano considerati poco più grande matematico e professore a Pisa. 1934) e la collezione dantesca del libra-
che curiosi cimeli, fece incetta di mano- Dalla Libreria si accede alle sale delle io-editore Leo Olschki, vero vanto della
scritti e libri a stampa rari e preziosi. Con Scienze, delle Arti e dei Santi Padri, Classense: acquistata nel 1905 con una
il tempo trasformò una modesta libre- costruite tra il 1764 e il 1782 su progetto pubblica sottoscrizione, è una delle più
ria conventuale in una delle raccolte di Soratini e completate da Camillo Mori- complete e omogenee e comprende quasi
più ricche e moderne dell’epoca, con gia, pure ornate da boiserie, stucchi e di- tutte le principali edizioni a stampa della
testi che spaziavano in ogni campo dello pinti, e ad altre otto sale realizzate nell’ul- Divina Commedia dal XV secolo.
scibile. Voleva celebrare l’ordine camaldo- timo scorcio del ’700. Qui sono custoditi i
lese soprattutto in quanto portatore di fondi e lasciti di studiosi che hanno arric-
scienza». Non a caso nel vestibolo, oltre al chito nel tempo, e continuano ad arricchi- a pagina 99
ritratto dell’abate Canneti, campeggia il re, un patrimonio librario già straordina-

96 Bell’Italia
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RAVENNA

Nella città
del mosaico Basilica di San Vitale

Tra i monumenti paleocristiani e bizantini, Patrimonio Unesco, ornati da preziose decorazioni musive.
A tavola, piadine e tante specialità romagnole. E poi festival e spettacoli per tutti i gusti di Sandra Minute

A 8 km da Ravenna ITINERARIO DANTESCO


sorge Sant’Apollinare Seguendo le tracce
in Classe (Classe, via del sommo poeta
Romea Sud 224, 0544/
47.35.69), una delle A Ravenna è vivissima la memoria di Dante
più grandi basiliche Alighieri, che qui si spense nel 1321 dopo
paleocristiane, con aver trascorso gli ultimi anni ospite di Guido
bellissimi mosaici Novello da Polenta. In centro esiste una vera
policromi nel catino e propria “zona dantesca”, che ruota intorno
absidale; 8,30-19,30, alla Tomba neoclassica opera di Camillo
festivi 13-19,30, ingresso Morigia (1781): qui sono custodite le ossa
5 €. Ai tesori Unesco si del sommo poeta, ritrovate nel 1865. Orario
sono aggiunte di recente 10-18, sabato e domenica 10-19, ingresso
altre meraviglie, come libero. A pochi passi, nei chiostri di San
la Domus dei Tappeti Francesco, il Museo Dantesco (0544/21.56.76),
Ravenna si raggiunge in auto con l’A14 o la statale 309 di Pietra (via Barbiani con cimeli e apparati multimediali; 10-18,
Romea. La Biblioteca Classense è in via Baccarini 3: 16, 0544/325.12), venuta 3 €. Parte proprio dal sepolcro lo spettacolo
dalla stazione bus 1, 4, 8. Il centro è ztl e si gira a piedi alla luce sotto la chiesa itinerante Inferno, di Marco Martinelli e
o con le bici gratuite fornite dallo Iat. In treno: treni da di Sant’Eufemia: un Ermanna Montanari, originale rilettura della
Bologna e Rimini. In aereo: aeroporto di Bologna (84 km). edificio bizantino Commedia con la collaborazione di centinaia
In camper: area di sosta in piazza della Resistenza. Per del V-VI secolo con di cittadini (www.teatrodellealbe.com). Ogni
la visita: l’Aula Magna è aperta martedì-sabato 10-12, le magnifici mosaici anno la città rende omaggio all’antico ospite
altre sale monumentali su richiesta. Il 21 luglio “Una pavimentali dai soggetti con il Settembre Dantesco, un fitto calendario
notte in abbazia”, visite guidate dalle 21 alle 23. Chiuso unici, come la Danza dei di eventi che hanno il clou nell’Annuale della
14-19 agosto. Info 0544/48.21.16; www.classense.ra.it Geni delle Stagioni. Tutti morte di Dante, la seconda domenica del
i giorni 10-18,30, 4 €. mese (quest’anno il 10). Si comincia con
Nell’ex chiesa di San la conferenza di argomenti danteschi alla
Basiliche, battisteri e musei Nicolò il museo Tamo. Biblioteca Classense, a seguire la solenne
La visita di Ravenna è straordinaria ricchezza Tutta l’avventura del Messa di Dante nella basilica di San Francesco
un viaggio emozionante musiva. Nella basilica Mosaico (via Rondinelli e infine la cerimonia dell’Olio, nella quale il
tra i mosaici dei suoi di Sant’Apollinare 2, 0544/21.33.71; www. Comune di Firenze offre l’olio per la lampada
straordinari monumenti Nuovo (via di Roma 53), tamoravenna.it) propone votiva che arde nel sepolcro dal 1908
paleocristiani e bizantini, fondata da Teodorico un percorso nell’arte (programma completo: www.classense.ra.it).
Patrimonio Unesco. accanto al suo palazzo musiva di Ravenna dalle
Come la basilica di (VI secolo), si ammirano origini a oggi. Lunedì-
San Vitale (via Galla le lunghe teorie di santi venerdì 10-14, 4 €. Nel
Placidia), consacrata e martiri della navata palazzo della Provincia
nel 528; nell’abside centrale. Spettacolare vale una visita la
sono rappresentati gli il battistero Neoniano Cripta Rasponi (piazza
imperatori Giustiniano e (piazza Duomo 1), ornato San Francesco, 0544/
Teodora. Poco distante, da marmi e stucchi; 21.53.42), con mosaici
il mausoleo di Galla nella cupola, il mosaico di animali provenienti
Placidia (via San Vitale con il Battesimo di Cristo da Classe; poi si sosta
17), eretto dalla sorella circondato dagli apostoli. nei suggestivi Giardini
dell’imperatore Onorio Aperti tutti i giorni 9-19, Pensili, affacciati
nel V secolo, è un vero biglietto unico 9,50 € sulla piazza e ornati da
gioiello: il semplice (info 0544/54.16.88; una torretta neogotica.
Lo spettacolo Inferno
esterno cela una www.ravennamosaici.it). Orario 10-14, 2 €.

Bell’Italia 99
come
dove
quando
RAVENNA

GLI EVENTI
Un’estate tutta da vivere,
di giorno e di notte
Estate fittissima di eventi in città e sulle
spiagge ravennati. Fino al 22 luglio il 28°
Ca’ de Ven
Ravenna Festival propone un cartellone
internazionale di musica, teatro, danza e
conferenze nelle basiliche e nei più bei luoghi
d’arte, compresa la Classense. Tra gli eventi
“Le Vie dell’Amicizia”, concerto di Riccardo
Muti con l’Orchestra Cherubini (l’8) e la serata
di chiusura, il 22, con l’étoile russa Svetlana
Zacharova (www.ravennafestival.org). La
NH Ravenna B&B A Casa di Ale
basilica di San Vitale ospita ogni lunedì i
concerti del Festival Internazionale di Musica
Gli alberghi B&B Villa Alighieri menu che cambia ogni d’Organo (24 luglio-28 agosto, 0544/48.26.63).
(viale Santi Baldini due mesi. Cucina creativa Dal 4 luglio al 29 agosto con Mosaico di Notte
NH Ravenna ★★★★ 6, 348/419.87.73). ma senza esagerazioni, visite guidate serali ai monumenti, martedì e
(piazza Mameli 1, 0544/ Appena inaugurato, locale accogliente e venerdì dalle 21 alle 23, 15 € (0544/48.28.38,
357.62). A due passi dalla in una villetta all’interno informale, con libri da www.turismo.ra.it). Fino a metà settembre
stazione e comodo per dei Giardini Comunali. sfogliare e foto di artisti con la rassegna Ravenna bella di sera piazza
raggiungere a piedi il Sala colazione con ampia alle pareti. Conto 35-40 €. San Francesco e altri spazi cittadini sono il
centro storico, questo vetrata affacciata sul Ca’ de Ven palcoscenico di concerti live, spettacoli di
accogliente hotel dispone verde, idromassaggio in (via Corrado Ricci 24, danza, teatro, burattini e sport (www.turismo.
di 84 camere, suite una delle camere. Doppia 0544/301.63). Locale di ra.it). Il 7 e 8 luglio tutta la riviera si anima
e junior suite spaziose con colazione 70 €. grande atmosfera in un con la Notte Rosa, tra musica, teatro e
e tranquille. Doppia B&B A Casa di Ale palazzo del 1542, con alte spettacoli di light design; all’Antico Porto di
con colazione da 120 €. (via Baccarini 33, volte affrescate. Tappa Classe va in scena Il Ciclope, dramma
Relais Villa Roncuzzi 348/419.87.73). obbligata per ravennati satiresco di Euripide (www.lanotterosa.it).
(Russi, frazione San Tre ampie camere e turisti, è ideale per Dal 16 al 31 luglio le spiagge ravennati
Pancrazio, via della in una palazzina del un pranzo o anche solo ospitano la 9a edizione di Spiagge Soul, in
Libertà 6/10, 0544/ centro storico, affacciata uno spuntino. Piatti tipici partnership con la città di New Orleans:
53.47.76). Elegante hotel su una caratteristica romagnoli, ottimi vini e palchi allestiti sugli arenili per concerti
di charme che fa parte piazzetta. Doppia una piadina che non teme gratuiti di artisti come The Commitments e
dell’Associazione Dimore con colazione 50 €. confronti. Conto sui 30 €. Soul Brass Band (www.spiaggesoul.it). Il 7
Storiche Italiane, immerso Passatelli 1962 ottobre è la volta della Notte d’Oro, la notte
nella campagna alle porte I ristoranti (via Ponte Marino 19, bianca di Ravenna tra poesia, musica e
di Ravenna. L’atmosfera 0544/21.52.06). Come mistero fino all’alba (www.nottedoro.it).
è quella di una dimora Osteria del Tempo Perso suggerisce il nome, qui Infine la città rende omaggio alla sua storica
padronale, con arredi anni (via Gamba 12, 0544/ la tradizione romagnola vocazione con Ravenna Mosaico, rassegna
20 e 30 e oggetti di 21.53.93). Il pesce è è sovrana: passatelli biennale del mosaico contemporaneo, in
design, legno e materiali protagonista, ma non e cappelletti in brodo, programma dal 7 ottobre al 26 novembre,
antichi e nuovi. Doppia mancano proposte di tagliate di carne bovina con grandi mostre, concorsi, convegni e
con colazione 85 €. terra e vegetariane, in un romagnola, taglieri laboratori (www.ravennamosaico.it).
di affettati e formaggi
e piadine, preparate “a Ravenna Festival, Sant’Apollinare Nuovo
vista”come tutta la pasta
fresca. Conto sui 25 €.
Caffè Pasticceria
Palumbo (piazza San
Francesco 3, 0544/
20.13.77). Sapori siciliani
sotto i portici di piazza
San Francesco. Ottimi
arancini per uno spuntino
veloce ma soprattutto
dolci: cassate e cannoli
riempiti al momento,
info
granite alla mandorla e al Iat Ravenna, piazza San Francesco 7,
Osteria del Tempo Perso
pistacchio, cremosi gelati. 0544/357.55; www.turismo.ra.it

100 Bell’Italia
NOCERA SUPERIORE (Salerno) Battistero di Santa Maria Maggiore

ALLE ORIGINI
DEL CRISTIANESIMO
Dal VI secolo dopo Cristo sfida il tempo in un appartato angolo di
Campania, alle porte della Costiera Amalfitana. Una testimonianza
d’arte e fede sorta sui resti della romana Nuceria Alfaterna
TESTI Manuela Piancastelli FOTOGRAFIE Alfio Giannotti

102 Bell’Italia
Pagina precedente:
veduta dell’interno
del battistero,
caratterizzato da 15
coppie di colonne di
spoglio, provenienti
da edifici dell’antica
Nuceria Alfaterna.
In questa foto:
Madonna con
Bambino e Maria
Maddalena,
uno degli affreschi
della fine del
Trecento conservati
nel battistero.
C
on i suoi occhi di vetro una Ma-
donnina in stucco sembra osser-
vare chi si aggira tra le colonne
di marmi d ai nomi bellissi-
mi e suggestivi: pavonazzetto,
africano luculleo, cipollino, rosso di As-
suan, giallo antico di Numidia, alabastro
fiorito, bigio chiaro, breccia d’Aleppo. La
Madonna ha una tunica azzurra ormai
stinta, due angeli a contorno del viso e il
Bambino in braccio. Un tempo, l’altorilie-
vo doveva essere bellissimo, un po’ sullo
stile dei Della Robbia ma realizzato con
materiale povero; oggi è talmente sbia-
dito da confondersi con il muro. Eppure
ha qualcosa di magico e sembra suggeri-
re al visitatore il silenzio dinanzi a que-
sto luogo quasi dimenticato: «Il secondo
battistero paleocristiano d’Italia per di-
mensioni dopo quello di San Giovanni in
Laterano a Roma, e sicuramente quello
meglio conservato», come ci spiega Teo-
baldo Fortunato, archeologo e assessore
all’Estetica e alla Bellezza del Comune di
Nocera Superiore.

ERETTO PER DARE NUOVA VITA


A UN CENTRO DECADUTO
Con Nocera Inferiore, Nocera Superiore
era un tempo una delle città più impor-
tanti della Campania romana, Nuceria
Alfaterna, cuore dell’Agro Sarnese, vici-
nissima a Pompei e a pochi chilometri
dalla Costiera Amalfitana. Il luogo dove
sorge il Battistero di Santa Maria Maggio-
re testimonia quanto fosse importante
quest’area già in epoca preaugustea: l’im-
ponente struttura fu eretta nell’area
del foro della città romana, insistendo
probabilmente su importanti edifici pub-
blici e privati. Sotto il pavimento, infatti,
sono emersi mosaici a tema floreale che
decoravano il piano di calpestio di una di-
mora o di un edificio del II-III secolo dopo
Cristo. La costruzione del battistero, nel-
la prima metà del VI secolo, rappresenta
anche un vero e proprio esempio di

Colonne in marmi
pregiati e raffinati
mosaici policromi
———————
Pagina precedente, in alto: scorcio del deambulatorio con, a destra, l’edicola che ospita gli affreschi trecenteschi. Pagina precedente, in basso:
particolare di uno dei mosaici policromi rinvenuti durante gli scavi nel battistero. Si tratta della pavimentazione di un edificio preesistente,
del II-III secolo dopo Cristo. Sopra: la cupola, alta 15 metri. La calotta è stata rifatta dopo il crollo del 1944 causato dai proietti piroclastici
di un’eruzione del Vesuvio. Sotto: il tratto del deambulatorio in cui sono stati portati alla luce i mosaici romani di età imperiale.i

Bell’Italia 105
marketing territoriale ante litteram, «il
tentativo di rivitalizzare la città che in
epoca tardoromana aveva subito un vero
e proprio collasso», spiega il professor For-
tunato: una sorte comune ad altri gran-
di centri nevralgici decaduti con la fine
dell’Impero Romano.
Detto anche “La Rotonda” per la sua
forma circolare di 24 metri di diametro,
il battistero ha al suo interno un doppio
ordine di colonne di spoglio che formano
una sorta di cilindro e circondano la gran-
de vasca battesimale ottagonale, adorna
di marmi provenienti dal foro. Non si sa
chi ne volle la costruzione, qualcuno ha
avanzato l’ipotesi dell’antipapa Lorenzo,
vescovo di Stabia e Nocera; certo è che la
struttura ha resistito al tempo, alle eruzio-
ni del Vesuvio, alle inondazioni e soprat-
tutto alle tante manomissioni e ai continui
restauri (quello seicentesco e quello bor-
bonico, fino all’ultimo degli anni 90) che
in parte ne hanno modificato l’aspetto. Più
volte depredata nei secoli, è stata vittima
anche di un tentativo di spoglio niente-
meno che di Luigi Vanvitelli, incaricato
nel 1760 di riutilizzarne le colonne per la
Reggia di Caserta. Non se ne fece niente
perché erano tutte diseguali fra loro.

AFFRESCHI TRECENTESCHI
E UN PASSATO DA SCOPRIRE
I muri mostrano numerose finestre e ar-
chi più volte tagliati o tamponati, aper-
ture nuove e persino un ingresso che ha
sostituito quello antico, collocato dalla
parte opposta dietro all’attuale altare, si-
stemato dopo gli anni 20 del Novecento.
Esternamente, c’erano poi due (o quat-
tro) cappelle, una delle quali forse adibita
a cimitero longobardo. È infatti ben con-
servato quello che doveva essere l’ingres-
so a quest’area, circondato da un ciclo di
affreschi che rappresentano episodi della
vita di Gesù, dalla Strage degli innocenti
alla Natività, e una Madonna con Bam-
bino e Maria Maddalena, la cui pre-

Una selva di colonne


intorno alla grande
vasca battesimale
———————
Pagina precedente: l’altorilievo realizzato in stucco policromo a sinistra dell’altare maggiore, databile entro la prima metà del XVI secolo.
Gli occhi della Madonna con Bambino affiancata da due angeli sono di vetro. Sopra: la grande vasca ottagonale rivestita di lastre marmoree
al centro del battistero; è profonda circa un metro e 30 centimetri. Sul parapetto si innalzano colonne che probabilmente servivano
a sostenere un tiburio (copertura) ligneo. Sotto: dettaglio delle colonne e dei capitelli antichi riutilizzati per la costruzione del battistero.

Bell’Italia 107
Sopra: veduta esterna della parte absidale; saggi di scavo effettuati intorno alla struttura hanno evidenziato l’esistenza
di altre absidi, distrutte tra il XV e il XVIII secolo. Il battistero faceva probabilmente parte di un complesso sacro più vasto;
si è supposto che nei pressi dovesse esistere una basilica. Sotto: l’interno visto dall’edicola affrescata. In primo
piano, scene della Natività, uno degli episodi del Nuovo Testamento che decorano le pareti dei due vani in cui è suddivisa.

senza probabilmente ha salvato questa Andersen che lo definì «la chiesa più smontate per consentirne la pulizia,
piccola area dalla distruzione. A parte antica d’Italia… rotonda e di bello stile», non riuscendo più a rimetterle a posto
la Madonna, di scuola tardo-giottesca e facendone anche uno schizzo. come prima furono usati dei pezzi di
forse attribuibile a Roberto d’Oderisio, è Dall’ultimo restauro è nato anche un lapidi come zeppe! E può succedere
un ciclo pittorico di ingenua freschezza piccolo Lapidarium, inaugurato nel che, col tempo, anche oggetti comuni
che culmina con un Cristo Pantocratore al 2004, che conserva pezzi di marmo e diventino “di culto”: come le imbraca-
centro della volta. In origine, il battistero di lapidi ora oggetto di studio da parte ture metalliche a sostegno di alcune
doveva far parte di un più vasto comples- dell’Oklahoma State University che, col colonne che datano al 1856. Come può
so sacro con basilica, campanile, cimitero professor David D’Andrea e la collabo- accadere che le scritte sul marmo del
e, successivamente, anche ospedale. Poi razione del professor Fortunato, sta ini- portale passino dall’essere considerate
il tutto è stato lentamente abbandonato, ziando la catalogazione dei frammenti atto vandalico a testimonianze delle vi-
anche se non sono mancati i racconti interni ed esterni per capirne la prove- te che furono. Potenza del tempo.
di grandi viaggiatori, dall’onnipresente nienza. Perché non è così scontato che
Abbé de Saint-Non, grande cronista del un frammento nasca lì dove è stato tro-
Regno di Napoli di fine Settecento, al vato. Basti pensare che, in uno dei tanti alla pagina seguente
celebre favoliere danese Hans Christian restyling delle colonne, evidentemente

108 Bell’Italia
come
dove
quando
NOCERA SUPERIORE
(Salerno)

Lo spettacolo
della Costiera Amalfi

Chiese medievali e ville con giardini a picco sul mare del golfo di Salerno, i ricchi sapori della tradizione
e un calendario di eventi teatrali e musicali di grande richiamo di Manuela Piancastelli Fotografie Alfio Giannotti

16-19. Imperdibile EVENTI


anche Villa Rufolo Per un’estate in musica:
(piazza Vescovado, 089/ classica, lirica e popolare
85.76.21), dalla cui torre
d’ingresso duecentesca L’appuntamento più prestigioso a luglio
si accede ai giardini a in Costiera è il Ravello Festival, giunto
strapiombo sul mare alla 65a edizione, che si svolge per tutto
che ispirarono a Wagner il mese tra Villa Rufolo e l’Auditorium
il giardino di Klingsor Oscar Niemeyer (via della Repubblica
del Parsifal. Visite tutti 12, 089/85.83.60). Dopo l’inaugurazione
i giorni 9-21; ingresso nel segno di Wagner (1 luglio), uno degli
7 €. Emozionante la appuntamenti più interessanti è quello
visita a Villa Cimbrone con il concerto di Philip Glass (14 luglio):
(via Santa Chiara 26, il musicista americano, protagonista
089/85.74.59), col suo della scena contemporanea, festeggia
Nocera Superiore, in provincia di Salerno, dista 40 km da terrazzo sull’infinito, nel 2017 i suoi 80 anni. Numerosi gli altri
Napoli e 14 km da Vietri sul Mare, porta d’ingresso alla dove nell’800 è stato spettacoli di musica e danza (calendario
Costiera Amalfitana. In auto: si raggiunge con la A3 ricostruito, con pezzi su ravellofestival.com). A Minori sono
Napoli-Salerno, uscita Nocera Inferiore. In treno: da originali, un chiostrino molto sentiti i festeggiamenti dedicati
Napoli o da Salerno ogni mezz’ora. In aereo: aeroporto medievale. Visite tutti i alla patrona Santa Trofimena, che a luglio
di Napoli-Capodichino, a 50 km. In camper: punto sosta giorni 9-20, ingresso 7 €. vedono eventi religiosi ma anche spettacoli
Parco del Mercatello, Salerno, via Giovanni Paolo II, Passando dalla collina in piazza. Tra questi, la rappresentazione di
089/75.88.92. Per la visita: Il Battistero di Santa Maria alla costa, Amalfi è un Le nozze di Figaro di Mozart (11 luglio), con
Maggiore è in via Santa Maria Maggiore 65. È aperto gioiello assoluto di arte l’orchestra e i cantanti dell’Amalfi Coast
lunedì, mercoledì, venerdì e domenica 9,30-12,30, negli e architettura. Punta di Music and Arts Festival, e poi concerti
altri giorni su prenotazione; ingresso con contributo diamante è la cattedrale bandistici sia di mattina che di sera (12, 13
libero. Info 081/93.10.91 e 348/095.47.93. di Sant’Andrea (piazza e 14 luglio); infine, appuntamento con la
Duomo, 089/87.35.58), musica popolare del gruppo Sette Bocche
risalente all’anno Mille (15 luglio, info www.santatrofimena.it).
Il Medioevo a Ravello e Amalfi e ricostruita nel ’200. Ad Amalfi, il 4 luglio Peppe Servillo,
Il Battistero di Nocera di Montecassino, Sovrasta la piazza con la accompagnato dal Solis String Quartet,
Superiore è una meta conserva due amboni sua possente scalinata di propone sulla scalinata dal duomo un
imperdibile per chi si duecenteschi e il portale 57 gradini ed è affiancata repertorio di canzoni della tradizione
trovi a trascorrere una centrale a formelle da un campanile in stile classica napoletana legate al paesaggio
vacanza sulla Costiera bronzee di Barisano da normanno. La chiesa e alla cultura del mare (gratuito).
Amalfitana. Altra Trani, del 1179. Visite conserva una bella cripta
tappa d’obbligo per tutti i giorni 9-12 e 17,30- duecentesca e le reliquie
conoscere il Medioevo 19. Della stessa epoca del santo patrono,
della zona è Ravello, sono le piccole, bellissime l’apostolo Andrea.
fondata nel V secolo a chiese di Santa Visite tutti i giorni
picco sulla Costiera e Maria delle Grazie 9-19,45. Suscita
giunta al suo massimo (via dell’Annunziata, grandi emozioni
splendore nei secoli 089/85.83.11) e San anche il duecentesco
XII e XIII. Il magnifico Giovanni del Toro chiostro del Paradiso
duomo (piazza (via San Giovanni del (089/87.13.24), cui si
Duomo, 089/85.83.11), Toro 3, 089/85.71.60). accede dal portico del
eretto dal 1086 a Per entrambe, visite duomo. Tutti i giorni
Ravello Festival
somiglianza dell’abbazia tutti i giorni 9-12 e 9-19,45; ingresso 3 €.

Bell’Italia 109
come
dove
quando
NOCERA SUPERIORE
(Salerno)

Casa del Nonno 13


SAPORI
La colatura di alici, i vini
e la pasta di Gragnano
In Costiera il piccolo borgo di Cetara
è famoso per la colatura di alici, oggi
Presidio Slow Food, eccezionale con gli
spaghetti ma anche per condire le verdure.
La si trova da Delfino (corso Umberto
58, 089/76.15.53, anche a Vietri in corso
Umberto 154, 089/21.06.35) insieme a
tante altre specialità a base di alici, di tonno
e “cicinielli” (bianchetti). Proseguendo
verso Amalfi, tappa obbligata a Minori per
Trattoria Vecchie Carceri
dolci e gelati d’autore della Pasticceria Sal
De Riso (via Roma 80, 089/87.79.41). Famosi
Gli alberghi Nel parco di un palazzo pomodori San Marzano il “tirabaci”e il cult ricotta e pere. Anche gli
del ’700, questo hotel di coltivazione propria, la amanti dei vini troveranno delle eccellenze
Lloyd’s Baia Hotel ★★★★ dispone di 26 camere cipolla ramata di Montoro, assolute. A Furore ci sono le Cantine Marisa
(Vietri sul Mare, via De comode e ben arredate il cipollotto dell’Agro Cuomo (via Lama 16, 089/83.03.48), celebri
Marinis 2, 089/763.31.11). e di una piscina con Nocerino-Sarnese, per il bianco Fior d’Uva ma anche per il
A picco sul mare, l’albergo solarium. Doppia con le carni, i prodotti Ravello e il Costa d’Amalfi; visite guidate
è all’ingresso della colazione da 80 €. dei pastifici campani. su prenotazione. A Tramonti, invece,
Costiera Amalfitana nella B&B Farfalle e Gabbiani Conto medio 50 €. l’Azienda Agricola Reale (Borgo di Gete,
città famosa per le sue (Campinola di Tramonti, Trattoria Vecchie via Cardamone 75, 089/85.61.44), anche
ceramiche. Con spiaggia piazza Campinola, Carceri (Nocera osteria, fa scoprire vigneti centenari e vini
privata e centro fitness sul 089/85.64.69). Nei Inferiore, via Petrosini da uve Tintore. L’Agro Nocerino-Sarnese
golfo di Salerno. Doppia pressi di Tramonti, borgo 9, 081/517.25.81). è terra di pomodori San Marzano. Dani
con colazione da 160 €. interno dei Monti Lattari, La supervisione è Coop Gustarosso (Sarno, via Ingegno 32
Hotel Scapolatiello fra vigneti e castagneti; dell’architetto-chef bis, 081/94.48.98) produce non solo San
★★★★ (Cava de’ Tirreni, sei camere arredate con Raffaele Vitale. Tra i piatti, Marzano ma anche gli antichi pomodori
piazza Risorgimento tutti i comfort. Doppia polpette di melanzane, di Napoli, Presidio Slow Food. Per la pasta
1, 089/44.36.11). Uno con colazione da 77 €. pasta e patate con non si può che andare a Gragnano, sede
degli storici alberghi della calamari, baccalà fritto e di aziende di grande qualità. Gli acquisti
Costiera, a due passi gli ortaggi del territorio. si fanno nei punti vendita del Pastificio dei
I ristoranti
dall’abbazia benedettina Conto medio 25 €. Campi (via dei Campi 50, 081/801.84.30),
dell’anno Mille. Sorge Casa del Nonno 13 Vineria Buio (Nocera lunedì-venerdì 9-13 e 14-16,30, di Faella
nel Corpo di Cava, una (Sant’Eustachio Inferiore, piazza (piazza Marconi 13, 081/801.29.85), 8,30-
delle zone più antiche di San Severino, corso Guerritore 11, 081/ 12,45 e 15-18, e di Afeltra (via Roma 20,
della città. Doppia con Caracciolo 13, 089/ 517.22.96). Locale 081/873.60.80), con annesso il ristorante
colazione da 150 €. 89.43.99). Vanta una easy chic con oltre 400 Maccaroneria (081/873.67.60).
Villa Albani ★★★★ stella Michelin e propone etichette di vino e una
(Nocera Superiore, via una cucina creativa che selezione da favola di
Pecorari Uscioli 65, valorizza le materie prime, salumi e formaggi non
081/514.34.37). tra cui la selezione di solo italiani. Pasta fresca
fatta in casa, hamburger
di chianina e di salsiccia
cotti su pietra lavica e
selezione di tagli da brace.
Conto medio 25 €.
Macelleria braceria
Barone (Nocera
Superiore, via Garibaldi
Lavorazione delle alici a Cetara
56, 081/936.83.70).
L’esperienza della
macelleria è centenaria,
quindi le carni che
info
propone sono eccellenti: Comune di Nocera Superiore, corso Matteotti
arrosti, tagliate, 23, 081/51.69.22. Ente Provinciale per il
hamburger, entrecôte. Turismo, Salerno, via Lungomare Trieste 7,
Villa Albani
Conto medio 20 €. 089/23.14.32; www.turismoinsalerno.it

111 Bell’Italia
Lago di Como:
il lago dal lago
UN’INTERA FLOTTA PER SCOPRIRE IL FASCINO DEL LAGO DI COMO
Teatro della più famosa opera
manzoniana, il lago di Como è una
delle mete più conosciute ed
apprezzate dai turisti della domenica e
non solo.
Le presenze di stranieri risultano
essere in costante crescita: ormai
sono tantissimi i viaggiatori,
provenienti da tutto il mondo, che
raggiungono il Lario per apprezzare il
fascino e l’eleganza del territorio
circostante.
Piccoli paesini adagiati su versanti
boscosi che riflettono il loro verde
rigoglioso nelle acque del lago e
lussuose ville settecentesche
impreziosiscono le sponde del lago.
Il modo migliore per ammirare queste
bellezze è guardarle da una
prospettiva insolita ed originale: il
lago.
Attraverso il servizio delle 33 navi
Informazione pubblicitaria

CROCIERA DEL PRIMO


BACINO CON APERICENA

Tutte le domeniche fino al 17


settembre 2017 ed i giovedì dei
mesi di luglio ed agosto, lo storico
Piroscafo Concordia solcherà le
acque del lago per una crociera
senza soste della durata di un’ora
e trenta circa.
Il Piroscafo, che conserva
l'autentico motore a vapore con
propulsione a pale, navigherà nel
primo bacino del lago di Como,
defilando Moltrasio, Laglio, Villa
Pliniana, Torno fino ad intravedere
l’isola Comacina per poi rientrare
nel capoluogo comasco.
A bordo verrà servito un ricco
aperitivo da gustare al tramonto,
ammirando gl incantevoli paesaggi
che si susseguono alla vista.

Orari:partenza da Como alle ore


18.30 oppure da Cernobbio alle
ore 18.40.

appartenenti alla flotta della bus).


Navigazione Lago di Como, Il territorio è ricco di luoghi di rilevanza
dimenticandosi del traffico o delle storica e culturale che meritano una
difficoltà di parcheggio, si possono visita: dalle numerose chiese
organizzare escursioni giornaliere per barocche, alle sontuose ville patrizie
spostarsi lungo tutto il lago, partendo come Villa Olmo, Villa d'Este a
dai paesini sia del ramo di Como sia da Cernobbio, oppure Villa Monastero,
quello Lecco o dalle cittadine dell’alto Villa Cipressi a Varenna, o ancora Villa
lago (Colico, Gravedona...). Il servizio Serbelloni o Villa Melzi a Bellagio o la
traghetto tra Bellagio, Menaggio, famosissima Villa Carlotta a Tremezzo,
Cadenabbia e Varenna, consente e Villa Balbianello a Lenno.
inoltre di muoversi anche con il Con il viaggio in battello si possono
proprio veicolo, mentre quello rapido, programmare brevi crociere di circa
di ridurre i tempi di percorrenza. un’ora nel primo bacino oppure
Oltretutto, grazie al rinnovo della escursioni per la visita della cittadina
collaborazione con Trenord e ASF, per di Bellagio e da qui scoprire le
tutta la stagione 2017 è possibile altrettanti affascinanti località del
organizzare percorsi integrati a tariffa centro lago con i frequenti
agevolata quali i “Tesori del lago di battelli navetta, o ancora INFORMAZIONI
Como” ed il “Girolario” così da escursioni per la visita Navigazione Lago di Como
raggungere il lago e scoprirne le sue dell'Abbazia di Piona. infocomo@navigazionelaghi.it
bellezze con i mezzi pubblici (treno e www.navigazionelaghi.it
il weekend LIVIGNO

IL PICCOLO
TIBET DELLA
VALTELLINA
In posizione incantevole su un altopiano
a 1.800 metri di quota, questa gemma delle
Alpi lombarde non ha perso il suo fascino
d’antan: lo shopping duty free e le numerose
occasioni di sport convivono con case in
legno e pietra, boschi di larici e pini e malghe
dove nascono bitto e tome d’alpeggio

Testi Cristina Gambaro


Fotografie Massimo Ripani

In questa foto: magnifico


colpo d’occhio sulla
valle delle Mine, una
laterale della valle di
Livigno. A sinistra, in alto:
un piatto di pizzoccheri,
la più nota specialità
valtellinese; in basso:
bikers in discesa dalla
stazione a monte (2.737
metri) della cabinovia
Carosello 3000, in fase di
rinnovamento (riaprirà
per la stagione invernale).
Bell’Italia 115
116 Bell’Italia
il weekend LIVIGNO

N
el cuore delle Alpi Retiche, incunea-
ta a 1.816 metri di quota tra il Parco
Nazionale Svizzero e il Parco Nazio-
nale dello Stelvio, Livigno è quasi un
gioiello nascosto, distante com’è dal-
le strade veloci. Richiede un avvicinamento
lento, quasi una preparazione all’aria pura,
ai grandi panorami e alle atmosfere d’altri
tempi che si possono trovare nelle sue valli.
Delle tre strade che portano qui la più spettaco-
lare è quella, aperta in estate, che scende dal
passo della Forcola. Sul versante svizzero si at-
traversa una montagna spoglia, con rocce e de-
triti friabili, che ricordano certi paesaggi del
Karakorum. Superato il passo, si entra in un
mondo verde, boschi di larici, pini mughi e
cembri che lasciano il passo ai pascoli. La valle
del torrente Spoel, affluente del fiume Inn e poi
del Danubio, è un lungo pianoro, chiuso da ci-
me che arrivano ai 3 mila metri. Il piccolo Tibet
delle Alpi, come viene chiamata Livigno.

DA UN ISOLAMENTO SECOLARE
ALL’INDUSTRIA DEL TURISMO
Non è da meno la strada che arriva dalla Valtel-
lina. Al passo d’Eira, la vista si allarga sulla val-
lata a “U”, erosa dei ghiacciai del Quaternario.
Ma anche giungendo da nord, dalla svizzera val
Monastero, l’incanto è assicurato. Una volta
usciti dal buio del tunnel di Munt La Schera,
appare la distesa azzurra del lago di Livigno,
con l’acqua che riflette le vette.
Fino a metà del secolo scorso, il paese rima-
neva isolato per oltre sei mesi all’anno: un’e-
conomia agricola di sussistenza, poche attività
commerciali e artigianali. Per sopravvivere le
famiglie erano costrette a emigrare o si davano
al contrabbando. Il primo tentativo di sgombe-
rare il passo del Foscagno risale all’inverno
1952-53, quando per diversi giorni gli uomini
del paese lavorarono solo con badili e un picco-
lo spazzaneve contro metri e metri di neve.
Tutto questo sembra lontano anni luce,

Tra boschi profumati e prati fioriti


Pagina precedente, in alto: la chiesetta dell’Addolorata in
val Federia, ricostruita nel 1984 al posto di quella
originaria, posizionata poco più a valle e in precarie
condizioni; custodisce una Via Crucis settecentesca e
alcuni interessanti ex voto, che riproducono costumi
e panorami del territorio. Pagina precedente, in basso: il
paese di Livigno, disteso su un altopiano a 1.816 metri
di quota; viene chiamato per questo il “piccolo Tibet”.
A sinistra: uno scorcio dell’abitato, con il campanile
(1640) della chiesa dei Santi Rocco, Fabiano e Sebastiano.
Sopra: i prati fioriti e i boschi che abbracciano le case.

Bell’Italia 117
il weekend LIVIGNO

passeggiando oggi nell’isola pedonale, tra hotel


pieni di fiori e negozi eleganti. Nonostante il
turismo, amplificato dal regime di duty free
che permette di acquistare benzina, elettro-
nica e capi d’alta moda a prezzi concorren-
ziali, Livigno è riuscita a non perdere la sua di-
mensione di villaggio. Con le case in legno e in
pietra, con i baitel, cioè i fienili, trasformati in
alloggi turistici, con le staccionate in larice e le
mucche al pascolo. I loro campanacci sono la
colonna sonora della valle, insieme ai fischi
delle marmotte e al rumore dei ruscelli.

A “SCUOLA” DI FORMAGGIO
NELLE MALGHE D’ALTA QUOTA
A differenza di altre località alpine, l’agricoltura
in valle è ancora viva. Tra Livigno e la frazione
di Trepalle, a 2.069 metri di quota (il centro abi-
tato più alto d’Italia), si contano ben 113 azien-
de agricole che sfalciano oltre 650 ettari di pa-
scolo. Un tempo il latte raccolto veniva lavorato
a turno dai diversi contadini. Poi si è costituita
la Latteria Sociale, sosta imperdibile in una
giornata a Livigno: per una visita guidata alla
produzione del burro e del formaggio, per una
colazione o un gelato a chilometro zero.
Altrimenti si sale alle malghe, attraverso i lari-
ceti e poi i radi e profumati pini mughi. Nelle
malghe di val delle Mine o val Federia si produ-
ce anche il bitto, grande Dop valtellinese. Le
mucche pascolano brade, la mattina e la sera
c’è la mungitura, con il latte si preparano i di-
versi formaggi e anche chi è vissuto sempre in
città può vedere come si fa il formaggio e prova-
re a governare una vacca. Prima di sedersi ai
tavoli rustici e gustare la polenta con i formaggi
fatti e invecchiati a pochi metri o i salumi loca-
li, a iniziare dalla bresaola, particolarmente
saporita grazie all’aria secca della valle.
La vita difficile dei nonni e dei padri ha plasma-
to il Dna dei giovani livignaschi che portano
avanti le attività di famiglia con un nuovo spiri-
to imprenditoriale. Le malghe si sono aperte al
turismo, gli alberghi sono diventati centri

Un paradiso per i cicloamatori


Sopra: l’Agriturismo Malga Federia, nella valle omonima.
A destra: incontro ravvicinato tra un ciclista e un bovino
al pascolo. Livigno è ormai considerata una delle
capitali mondiali della mountain bike e vanta ben 3.200
km di sentieri mappati, adatti agli appassionati di ogni
livello. Pagina seguente: Livigno sullo sfondo del monte
Vago (3.059 metri). In primo piano, il torrente Spoel,
affiancato da un frequentato sentiero ciclopedonale.
Il torrente, detto anche Aqua Granda, nasce presso
la Forcola di Livigno, attraversa il paese per tutta
la sua lunghezza e confluisce poi nel lago del Gallo.

118 Bell’Italia
Bell’Italia 119
120 Bell’Italia
il weekend LIVIGNO

per attività outdoor, i sentieri utilizzati un tem-


po dagli spalloni e dai valligiani sono stati digi-
talizzati per gli escursionisti. Livigno infatti ha
saputo reinventarsi. Per l’inverno era facile, vi-
sto che la neve qui rimane fino a maggio, facen-
do del centro una delle stazioni meglio inneva-
te delle Alpi. Per l’estate Livigno è diventata
uno dei più importati centri per la mountain
bike, con 3.200 chilometri di sentieri digitaliz-
zati, una scuola di freeride, due bike park che
richiamano appassionati da tutto il mondo.
Per chi non ama gli sport estremi c’è la cicla-
bile che corre per 15 chilometri lungo il tor-
rente Spoel, dall’Alpe Vago, ai piedi del passo
della Forcola, al lago di Livigno, in parte nel
Parco Nazionale dello Stelvio. Da alcuni anni il
lago è diventato fruibile, con canoe, barche, pe-
dalò e bagnanti in costume che prendono il so-
le, in piacevole contrasto con gli escursionisti
tutti zainetto e scarpe da trekking.

UNA GALLERIA D’ARTE


CONTEMPORANEA A CIELO APERTO
Ogni estate arrivano le novità. Dopo avere lan-
ciato le e-bike, che permettono di affrontare
lunghi tragitti e pendenze importanti anche al-
le persone abituate a usare la bicicletta solo in
pianura, l’estate 2017 porta il BikePass, una
specie di skipass estivo per portare le bici sugli
impianti di Mottolino e Carosello 3000.
I contadini si occupano anche di ripulire il bo-
sco, che rappresenta una delle ricchezze di Livi-
gno. Non solo per la legna, ma anche per il turi-
smo. Grazie ai tracciati escursionistici nel bosco
della Teola, dove si cammina tra i larici secolari,
o sui sentieri sospesi del Larix Park. Scoprendo
anche la vocazione artistica di Livigno, per anni
sede di Art In Ice, concorso internazionale di
arte contemporanea su neve organizzato da
Lungolivigno. All’ombra dei larici c’è un per-
corso con le sculture di Wood’n’Art: una gal-
leria d’arte a cielo aperto, immersa nella fore-
sta. Ancora più magica nel silenzio dell’alba o
alla luce del crepuscolo estivo.

Gite in barca sul lago del Gallo


Pagina precedente, in alto: passeggio e shopping nella
strada principale. Oltre che per le attrattive naturali
e le occasioni di sport, Livigno è rinomata perché
offre la possibilità, in quanto zona extradoganale,
di fare acquisti a prezzi molto convenienti. Pagina
precedente, in basso: il lago del Gallo, bacino artificiale
formato dalla diga del Punt dal Gall, costruita nel
1965-68 da una società idroelettrica svizzera. Oggi è
molto frequentato dai turisti per le escursioni in canoa,
barca e pedalò. Sopra: balconi fioriti in una baita in val
Federia. A sinistra: passeggiata a cavallo nei boschi.

Bell’Italia 121
il weekend LIVIGNO
Testi Cristina Gambaro - Fotografie Massimo Ripani
Dove pernottare
Larice Hotel ★★★★ (via Botarel 40, 0342/
99.61.84). Ecohotel dal design moderno, fatto
di materiali naturali, a basso impatto ambientale.
Il legno domina anche nelle camere e nelle suite.
Doppia con colazione da 130 €.
Hotel Livigno ★★★ (via Ostaria 573, 0342/
99.61.04). È l’hotel storico di Livigno. Aperto dal
1912, ha visto la nascita dell’alpinismo e dello
sci. Camere in stile alpino, ristorante e zona
wellness. Doppia con colazione da 100 €.
Hotel Lac Salin Spa & Mountain Resort
★★★★S (via Saroch 496, 0342/99.61.66). Grandi
camere con balcone e 7 suite ispirate ai chakra.
Spa di 700 mq e ristoranti; la Stua da Legn offre
cucina tradizionale. Doppia con colazione da 84 €.
B&B Campaciol (via Campaciol 785, 349/
782.87.92). Baita del 1864 verso il passo della
Forcola. Tre camere in legno di cembro, colazione
con marmellate e torte della casa, latte e yogurt
della Latteria di Livigno. Doppia con colazione 80 €.

Per la cena
La Tresenda (via Dali Mina 190, 0342/97.92.68).
Ricette tradizionali rivisitate con metodi di cottura
moderni. Ecco le manfrigole, crespelle di grano
saraceno con formaggio filante, e i bocconcini di
lepre al profumo di fieno. Conto medio 30-40 €.
Camana Veglia (via Ostaria 583, 0342/99.63.10).
Tavoli sulla terrazza fiorita o nella storica stua
Camana Veglia mata, la sala di legno delle baite livignasche.
Tra argenti e cristalli, lo chef Dionigi Colombo
propone un menu stagionale e piatti della
tradizione con tocchi innovativi. Conto 30-40 €.
Agriturismo Alpe Mine (località Val delle Mine,
0342/97.93.45). Venerdì sera, su prenotazione,
si può cenare in baita. Molto suggestivo anche
di giorno. Menu tipico valtellinese con formaggi,
salumi e carne della fattoria. Conto 25-30 €.
Il Bivio (via Plan 442, 0342/99.61.37). Uno degli
indirizzi più amati per gli aperitivi, accompagnati
da taglieri di salumi e formaggi e sciatt (frittelle
di grano saraceno). Nel bistrò, piatti tipici come
pizzoccheri, polenta e funghi. Menu 20 €.
Hotel Lac Salin Spa & Mountain Resort

venerdì Latteria di Livigno

COME ARRIVARE
In auto: statale 36
Milano-Lecco, da Colico
statali 38 e 301, oppure
da Chiavenna statale 37
fino al confine svizzero,
quindi strada 3 della val
Bregaglia e strada 29
del passo Bernina.
In treno: treni regionali
da Milano a Tirano
(www.trenitalia.com)
poi bus Autobus Perego
Tirano (0342/70.12.00;
www.busperego.com).
In camper: area di sosta
Passo Eira-Trepalle.

La Tresenda
SABATO MATTINA
A passeggio tra le malghe
Si inizia con una passeggiata fino alla Latteria
di Livigno, per una colazione a base di prodotti
freschissimi, ma anche per assistere alla
sabato,
lavorazione del latte e fare acquisti di formaggi indirizzi
e yogurt. Poi si parte per un’escursione in quota:
con la cabinovia Livigno Centro-Costaccia e la
seggiovia Blesaccia II si sale alla Vetta Blesaccia
Latteria di Livigno,
(2.778 metri). Da qui, una passeggiata di un’ora
via Pemont 911,
porta al Madonon, la Madonna del Soccorso,
con vista panoramica su tutta la valle di Livigno. 0342/97.04.32.
Ancora più bella la discesa nella selvaggia val Impianti di risalita
Federia. Dopo un’ora di cammino si raggiunge cabinovia Livigno
Agriturismo Alpe Mine
l’Agriturismo Malga Federia, dove ci si può Centro-Costaccia +
rifocillare con un piatto di sciatt, o polenta seggiovia Blesaccia II
e formaggio dell’Alpe (conto 15-20 €), prima (Carosello 3000),
di continuare la discesa fino a Livigno. Eventi di gusto, arte e folklore via Saroch 1242,
L’estate di Livigno ha un calendario fitto 0342/99.61.52;
SABATO POMERIGGIO di eventi. Tra i più importanti, Wood’n’Art,
www.carosello
Grandi firme a buon mercato dal 3 al 7 luglio: si possono vedere gli artisti
3000.com
Pomeriggio di shopping, sfruttando i prezzi al lavoro nei boschi mentre creano la loro
Biglietto 11 €,
senza Iva dei negozi, ma prima si fa tappa scultura di legno alta due metri. La sera del
all’Atelier di Vania Cusini, artista livignasca che 13 luglio si può seguire il Sentiero Gourmet, a/r 14 €.
trasforma in opere d’arte legno, fieno, ferro e percorso enogastronomico su prenotazione Agriturismo Malga
anche la neve. Livigno è il paradiso degli sport verso l’Alpe Vago, con cinque soste Federia, località
outdoor e decine di negozi propongono articoli legate alle ricette tradizionali e musica Val Federia,
sportivi a buon prezzo. Tra i più forniti, I’m Sport dal vivo nei boschi. Si continua il 15 luglio 331/277.47.85.
e Zinermann Sporting, dove si possono anche con la Notte Bianca, la festa dell’estate Atelier Vania Cusini,
noleggiare le biciclette. Tanti i fashion store che con i negozi aperti fino a notte fonda e via Vinecc 390,
offrono grandi marchi, da Gucci a Jimmy Choo, a contorno spettacoli, musica, balli e buon 339/782.12.26.
Stella McCartney, Burberry, come Renna Sport cibo. Il 25 luglio è la Festa del Costume
Visite su
o Da Giuseppina 1941 Woman. Quindi sosta Livignasco, un tuffo nella Livigno del
appuntamento.
relax al Concordia Lounge Bar, per una torta passato, con la rievocazione degli antichi
I’m Sport, via Ostaria
o un aperitivo con buffet. Per fare provvista di mestieri. Il 10 agosto torna la Notte Nera,
bresaola o formaggi di malga gli indirizzi giusti spettacoli e musica, rigorosamente alla 210, 0342/99.77.22.
sono Sandimarket e Alpe Livigno. luce delle fiaccole, per poter ammirare Zinermann Sporting,
le stelle cadenti della notte di San Lorenzo. via Plan 21,
Seguono il 15 la Festa di Ferragosto e 0342/99.66.85.
da non perdere il 16 la Festa di San Rocco. Spettacolare Noleggio bici (al
il Trofeo delle Contrade il 25 agosto, giorno): da strada
1 La val Federia gara notturna di sci di fondo che si disputa 13 €, mountain
2 In canoa sul lago del Gallo nel centro del paese sulla neve vera bike 15 €, e-bike
3 Lo shopping duty free conservata dall’inverno (www.livigno.eu).
da strada 25 €,
e-mountain
bike da 35 €.
Camana Veglia, tartare di cervo Vania Cusini
Renna Sport, via Plan
130, 0342/99.01.50.
Da Giuseppina 1941
Woman, via Fontana
96, 0342/99.01.56.
Concordia Lounge Bar,
via Plan 114b,
0342/99.02.00.
Sandimarket,
via Ostaria 592,
0342/99.60.45.
Alpe Livigno,
via Plan 93h,
339/838.29.52.

Bell’Italia 123
il weekend LIVIGNO

DOMENICA MATTINA
In bici, a cavallo o in canoa
In bicicletta si segue la ciclabile lungo il torrente
Spoel. Dal centro, si pedala in leggera salita, tra
i campi, verso il passo della Forcola. Una buona
sosta è l’Agriturismo La Tresenda, per vedere
gli animali della fattoria e fare uno spuntino.
Si può anche provare l’ebbrezza di un’uscita
a cavallo tra i boschi. Se si è avuta l’accortezza
di noleggiare una e-bike, si può percorrere
la strada sterrata abbastanza ripida che sale
fino all’Alpe delle Mine. Seguendo invece
la ciclabile in direzione opposta, si raggiunge
il lago del Gallo e lo si costeggia fino al Ristoro
Alpisella, dove ci si può fermare per il
pranzo con polenta taragna accompagnata
da formaggi di malga e salsiccia alla brace;
conto sui 15 €. È anche possibile noleggiare
una canoa per pagaiare sul lago oppure
rilassarsi nella vasca idromassaggio all’aperto
(gratis, ma solo su prenotazione).

DOMENICA POMERIGGIO
Avventura tra gli alberi
Prima di prendere la via del ritorno, ci si
immerge nel bosco di larici secolari per
divertirsi al Larix Park, un parco avventura sugli
alberi con sei percorsi di altezze e difficoltà
diverse, dalla tirolese, adatta anche ai bambini
di tre anni, al percorso Nero, per chi non soffre
Ristoro Alpisella di vertigini, a 18 metri dal suolo. Si procede,
in totale sicurezza e con l’aiuto di un istruttore,
tra ponti nepalesi, scale in corda, passerelle
di legno e liane. Dopo l’adrenalina ci si rilassa
con una passeggiata nel bosco per vedere
le 30 grandi opere di Wood’n’Art, percorso
di scultura internazionale. Al centro del Larix
Park si trovano gli opuscoli con la guida alle
opere e alla fine si può votare quella preferita;
tra i votanti sarà estratto a sorte il vincitore
di una settimana di soggiorno a Livigno.

IN ALTERNATIVA
Pedalare in alta montagna
Con la telecabina del Mottolino si può salire
direttamente in quota, a 2.402 metri, con la
Larix Park bicicletta al seguito e senza versare una goccia
di sudore. Così tutti possono provare
l’emozione di un percorso in alta montagna,
ancora più facile e veloce grazie alle mountain
domenica, indirizzi bike a pedalata assistita, noleggiabili alla
stazione di partenza. In sella a questa bici che
Agriturismo La Tresenda, via Dali Larix Park, via Gerus 7, 345/ permette di pedalare facilmente anche su salite
Mina 190, 0342/97.92.68. 149.42.21. Tariffe: 2 percorsi 26 €. impervie, si percorre il sentiero che dal
Passeggiate a cavallo 30 € l’ora, Telecabina Mottolino, via Bondi 437, Mottolino porta all’Alpe Trela e si rientra a
lezioni per bambini 8-14 anni 0342/97.00.25. 9-17. Biglietto a/r Livigno passando per la val Alpisella. In totale
30 € (su prenotazione). 12 €, e-bike 39 € mezza giornata. sono quattro ore immersi nella natura dell’alta
Ristoro Alpisella, località Pont Dali montagna. Oppure si può provare l’ebbrezza
Cabra, 335/526.28.28. Barca info del downhill (la discesa con mountain bike
o kayak monoposto 10 € l’ora, Apt Livigno Ufficio Informazioni, ammortizzate su piste anche molto ripide):
pedalò 12 € l’ora, idromassaggio via Saroch 1098a, 0342/97.78.00; le biciclette e l’attrezzatura di sicurezza
(su prenotazione) gratuito. www.livigno.eu si noleggiano alla partenza della telecabina.

124 Bell’Italia
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di Albano Marcarini

PANORAMI DEL VINO


NELLE TERRE DEL NOBILE
L’itinerario dalla rupe di Montepulciano alla val di Chiana collega, a piedi
o in bici, chiese rinascimentali e uno straordinario paesaggio agricolo

D iceva Mario Soldati che non si può


apprezzare un buon vino se non si
conoscono dal vivo i luoghi dove si pro-
ti paracarri, dove le “strade bianche” si
perdono in ghirigori infiniti, dove le an-
tiche case coloniche sono oggi residenze
terra. Montepulciano, patria del Polizia-
no, è tutta stretta sulla spina del colle.
Qui si sviluppano le due vie principali,
duce. Bisogna camminare tra le vigne, per villeggianti e dove i filari delle vigne dove si allineano chiese e palazzi, mentre
incontrando gli uomini che lavorano avvolgono le pacate onde delle terre gri- ai lati si dipartono scalette e vicoli dalle
per ottenerlo. Può essere forse questo gie e avorio, delle argille e delle arenarie. pendenze vertiginose. Solo la piazza
che ha ispirato gli ideatori del Sentiero Grande si apre in piano sulla sommi-
del Nobile, un bel percorso fra le colli- IN DISCESA PER CHI CAMMINA tà, radunando alcuni dei monumenti
ne di Montepulciano, nel Senese, dove E IN SALITA PER CHI PEDALA più significativi: il palazzo del Comune,
prende forma, sostanza e gusto un vi- Non è facile indicare il senso di percor- quello del Capitano del Popolo, la catte-
no «piacevolissimo, profondo, roton- renza migliore. Se si parte da Montepul- drale e i palazzi Del Monte-Contucci e
do, giusto», sempre secondo le parole ciano, dall’alto della rupe, si procede in Nobili-Tarugi. Il sentiero parte da piazza
di Soldati. Ci si può avviare a piedi o in discesa fino in val di Chiana, ed è l’iti- Sant’Agnese, all’estremità orientale del
mountain bike lungo questo tranquillo nerario consigliato ai pedoni. Nel senso giro delle mura, e all’inizio compie tutto il
vagabondaggio fra i mutevoli paesaggi opposto è invece più logico utilizzare la periplo della rupe per avvicinare l’isolato
che digradano verso la val di Chiana. bici, mettendo in conto però alcune ram- tempio di San Biagio, summa delle regole
Paesaggi dove i cipressi fanno da puntu- pe che potrebbero far mettere il piede a architettoniche rinascimentali, concepi-

Bell’Italia 127
Sentieri d’Italia

128 Bell’Italia
come
dove
quando

A sinistra: un casale con torre


in via di Martiena, appena fuori dal
borgo di Montepulciano. A destra:
la camera di un appartamento
dell’Agriturismo IPoderi,
nella vicina Chianciano Terme.
ITINERARIO in mountain bike
o a piedi lungo il Sentiero
del Nobile, nel comune
di Montepulciano (Siena).
Partenza: Montepulciano, piazza
della chiesa di Sant’Agnese.
Il paese si raggiunge con
l’autostrada A1, uscita Bettolle-
Valdichiana o Chiusi-Chianciano.
Arrivo: La Casetta, Centro Visite
della Riserva Naturale del Lago
di Montepulciano. Per fare
ritorno a Montepulciano bisogna
sistemare un’auto propria
all’arrivo o utilizzare un taxi,
to da Antonio da Sangallo il Vecchio. La Madonna del Cerro, anch’essa legata a un poiché non esiste un servizio di
segnaletica, ben posizionata, non induce miracolo. Un carbonaio, durante un tem- trasporto pubblico. In bicicletta
a errori, e lasciato il quadrivio di San Bia- porale, fu colpito da un albero ma non o con una e-bike è consigliabile
gio si comincia la discesa verso valle (via riportò ferite perché nel legno si rinven- partire da La Casetta.
Lunghezza: 21,1 km.
di Fonte al Vescovo) transitando dappri- ne un’immagine della Madonna. Un altro
Tempo di percorrenza:
ma sotto le “balze”, i precipiti calanchi di breve tratto di discesa conduce infine alla 5 ore e 30 minuti.
roccia tufacea che reggono il poggio di val di Chiana, l’estesa pianura ricolma in Dislivello: in discesa, 533 metri;
Montepulciano. Un paesaggio selvaggio antico delle acque di un vasto lago. La sua in salita 260 metri.
che contrasta con l’ordinata trama delle evoluzione geomorfologica è singolare. Condizioni del percorso: strade
vigne e degli ulivi. La passeggiata si svol- Dopo il colmamento del bacino lacu- campestri sterrate, tratti su
ge su strade bianche e su brevi tratti di stre, le acque defluirono solo in parte asfalto, sentieri. La traccia gps
asfalto (via di Martiena), fra casolari e verso l’Arno a nord o verso il Tevere a dell’itinerario si può richiedere
cipressi. Una prima meta intermedia è la sud: molte semplicemente ristagnarono. a info@guidedautore.it
chiesa della Madonna delle Querce, san- Con la costruzione del canale Maestro Per noleggio e-bike:
Urban-bikery, Montepulciano,
tuario dell’inizio del XVIII secolo, dalla della Chiana, nella seconda metà del XVI
via Ricci 2, 377/545.32.97;
bella facciata in arenaria grigio-ocra. Vi secolo, si regolarono i deflussi solo verso www.urbanbikery.it.
è legato un evento miracoloso: un con- l’Arno, portando a bonifica tutta l’area. INFO Ufficio Informazioni
tadino fu minacciato da esseri infernali Strada del Vino Nobile,
e per allontanarli collocò nel cavo di una AIRONI E MORETTE POPOLANO piazza Grande 7, 0578/71.74.84;
quercia una statuetta della Madonna IL GRANDE CANNETO www.stradavinonobile.it
trovata lì accanto. L’immagine dispensò Dell’antico paesaggio paludoso resta
subito grazie e miracoli. solo il piccolo lago di Montepulciano, Alberghi e ristoranti
lungo il quale si dipana l’ultimo tratto
SACRE MEMORIE pianeggiante del sentiero, che qui si uni- Agriturismo IPoderi
(Chianciano Terme, strada
DI EVENTI MIRACOLOSI sce al sentiero della Bonifica (oltre 60
vicinale La Foce-provinciale
Proseguendo nella discesa, il paesaggio chilometri tra Chiusi e Arezzo). Il lago, 40, 336/37.55.55). Nella Riserva
muta con vedute sempre più ampie sulla di circa 400 ettari, di cui 300 di canneto, Naturale di Pietraporciana, un
val di Chiana: le vigne qui si estendono è al centro di una riserva naturale, para- casale restaurato con quattro
all’infinito. Argiano è un minuscolo diso per i birdwatcher. Gli avvistamenti camere e tre appartamenti.
borgo che si incontra lungo la strada, richiedono tempo e giornate propizie, Doppia con colazione da 120 €.
al centro della più intensa zona di pro- ma sono ripaganti: svassi, folaghe, tutte Hotel Il Riccio (Montepulciano,
duzione del Nobile di Montepulciano le varietà di aironi, la rara moretta ta- via di Talosa 21, 0578/75.77.13).
Docg. Commovente il solitario cimitero, baccata e la cannaiola, assidua frequen- In un edificio antico a due passi
cinto da cipressi, che indica l’ingresso nel tatrice delle bordure del lago. Ma è la da piazza Grande, con un museo
di auto storiche. Doppia da 100 €.
bosco delle Cerraie. Qui la stradella si ri- vegetazione acquatica che colpisce con
Osteria del Conte
duce a un sentiero e attraversa una fitta le vastissime zone di canna palustre che (Montepulciano, via di San
querceta; a un tratto una diramazione crescono a cespi spuntando dalle acque. Donato 19, 0578/75.60.62).
manda a sinistra, a un’area di sosta at- L’itinerario si conclude nell’accogliente Locale accogliente e cucina
trezzata. Tornando poi sul percorso prin- centro visite della riserva, con un museo senese curati da Lorena Brachi
cipale si raggiunge l’edicola sacra della dedicato alle attività di pesca. e dal figlio Paolo. Conto 30 €.

Bell’Italia 129
CIBO & PAESAGGIO CASTROFILIPPO (Agrigento)

Dolci, croccanti
e biologiche
Dai tempi dei Borbone nell’Agrigentino si coltivano le cipolle pagline,
di colore giallo, ottime da consumare crude o nelle ricette locali
A cura di SLOW FOOD ì Testi Angelo Surrusca

F ondato nel Cinquecento e chiama-


to così in omaggio a Filippo II di
Spagna, il paese di Castrofilippo è un
Apecar, in passato con i carretti traina-
ti da animali da soma. Il nome della
varietà tipica della zona, la cipolla pa-
po’ lontano dai circuiti turistici più co- glina, si deve alla tunica esterna del
nosciuti della provincia di Agrigento: bulbo, di colore giallo pallido. All’inter-
siamo infatti a 25 chilometri dalla cele- no, le cipolle si presentano di colore
berrima Valle dei Templi e a una tren- bianco. Dolci, croccanti, dall’aroma
tina dalle spiagge che ogni estate attira- gradevole e di ottima digeribilità, sono
no folle di turisti e bagnanti. Eppure di grossa pezzatura (circa 400 grammi),
fare dell’entroterra, con le sue placide sferiche o a forma di trottola.
e fertili campagne, una base per un
ampio giro dell’Agrigentino può esse- LE PIANTINE CRESCONO
re un’idea tanto intelligente quanto AL MEGLIO VICINO AL MARE
rilassante. In questo contesto bucolico, L’impianto avviene nella maggior parte
grazie all’acqua perenne del fiume Bi- dei casi mediante il trapianto delle
In alto, da sinistra: campi gini si sviluppa da secoli – lo testimo- piantine (cipuddine) ottenute in se-
coltivati a cipolla paglina niano i documenti ufficiali della rifor- menzai nelle zone vicino al mare, dove
intorno a Castrofilippo; ma agraria avviata dai Borbone – un’a- il clima più mite ne favorisce la nascita
fioritura di cipolla. Qui sopra:
una fase della raccolta, gricoltura di qualità, legata in partico- e crescita precoce. Quando raggiungo-
che inizia a giugno. lare alla produzione di aglio e cipolle. no un’altezza di 10-15 centimetri sono
I bulbi si distinguono Non è un caso se, da sempre, gli abitan- estirpate dal semenzaio, raccorciate
per le grandi dimensioni. ti di Castrofilippo sono chiamati cipud- delle foglie e delle radici, raccolte in
drara nei paesi vicini, dove si recano a mazzi e preparate per il trapianto, che
vendere il frutto del loro lavoro duran- ancora oggi avviene manualmente. La
te la stagione estiva: oggi a bordo delle cipolla paglina è una varietà precoce: la

130 Bell’Italia
come
dove
quando
CASTROFILIPPO
(Agrigento)

Impanata di cipolla

Un giro goloso
nelle terre di Sciascia
Schiacciate e busiate, pappardelle e maccheroncelli,
carni di coniglio e di agnello: in tavola, una festa di sapori

quelli dell’orto biologico,


concorrono a un’offerta
di qualità: busiate con
zarche (erba spontanea)
e calamari, tagliatelle
con mandorle e gallinella
di mare, agnello
agli agrumi. Conto 40 €.
Osteria del Cacciatore
raccolta inizia a giugno, quando ha le (Castrofilippo, via
foglie ancora verdi, e continua sino alla Puglia, 0922/82.98.24
fine di agosto, mese in cui si celebra la e 347/680.09.18).
tradizionale sagra che le è dedicata. La trattoria è di sincera
Una volta dissotterrati, i bulbi vengono atmosfera popolare.
lasciati sul campo fino al completo dis- Castrofilippo, a 23 chilometri da Agrigento, si raggiunge Le sorelle Alessi
seccamento dello stelo che viene quin- in auto percorrendo la strada statale 640 da Porto sono impegnate nella
di tagliato. I cipollotti (cipuddretti), di Empedocle, sulla costa, e poi un breve tratto della preparazione dei piatti
forma allungata e piccola pezzatura statale 122. In camper: Camping Valle dei Templi, San tradizionali seguendo
(100 grammi circa), sono invece solita- Leone di Agrigento, viale Emporium, 0922/41.11.15. le ricette di mamma
mente reperibili nel mese di marzo. Antonia. Le schiacciate
Gli alberghi Convento francescano sono tra i pezzi
SOLO SEMI SELEZIONATI tra XVIII e XIX secolo, forti degli antipasti.
E LAVORAZIONE MANUALE Regalpetra Hotel ★★★ oggi è un piacevole Seguono i cavatelli alla
Il Presidio Slow Food, sostenuto dal Co- (Racalmuto, via agriturismo le cui camere Norma, le pappardelle
mune di Castrofilippo, tutela quattro Giuseppe Garibaldi sono intitolate ai più al ragù di cinghiale,
produttori che hanno deciso di recupe- 208, 0922/94.90.84 famosi scrittori siciliani. i maccheroncelli al forno,
rare questo ecotipo tradizionale, che era e 342/739.22.95). Buona cucina di carne la grigliata di castrato e
ed è ancora a forte rischio di estinzione Dal nome dell’albergo o di pesce; valida anche il coniglio alla cacciatora.
poiché gli si preferiscono varietà più pro- fino a quello delle camere, la scelta delle pizze. Si beve scegliendo tra
duttive e standardizzate. Un rigoroso l’hotel è tutto un omaggio Doppia con colazione alcuni vini del territorio
disciplinare di produzione garantisce a Leonardo Sciascia, da 60 €; mezza pensione e il discreto sfuso della
la sostenibilità della cipolla del Pre- il grande scrittore che qui da 50 € a persona. casa. Conto 20-25 €.
sidio: non è previsto alcun trattamento ebbe i natali. Le stanze,
e diserbo chimico; sono consentiti, se una diversa dall’altra, I ristoranti
necessari, solo i trattamenti autorizzati sono arredate in stile
dall’agricoltura biologica; la gestione classico. Al terzo piano Terracotta (Agrigento, info
della coltivazione è manuale, nel ri- sono disponibili una via Pirandello 1, 0922/
spetto del suolo e del mantenimento piccola sala benessere 297.42). Il ristorante Presidio Slow Food
della sua fertilità; i semi sono selezio- e una terrazza per la è ricavato nella Referente dei produttori
nati e riprodotti dal Presidio stesso. prima colazione. Doppia casa canonica della Dario Brucculeri,
L’assenza di note piccanti rende ideale con colazione da 70-80 €. settecentesca chiesa di 348/226.81.05,
la cipolla di Castrofilippo per il consu- Corte dei Monaci San Pietro. Fabio Gulotta info@goldengrapes.it
mo crudo, ma nella gastronomia locale (Canicattì, contrada fa la spola tra la cucina Sopra, il simbolo
è anche ingrediente di alcune prepa- Cannarozzo-strada e la sala. I Presidi Slow che garantisce, sulla
razioni tradizionali quali la cipuddata, provinciale 78-km 1, Food e la stagionalità confezione, i prodotti
la ’mpanata di cipudda e la frittata. 347/525.31.59). degli ingredienti, inclusi dei Presidi Slow Food.

Bell’Italia 131
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I PIACERI di luglio

Camera con vista | Alberghi | Benessere | Agriturismo | Buona Italia | Cantine e altro

Fra i vigneti
del Falerno nella
Campania Felix pagina 149

L’OCCASIONE
DEL MESE

UMBRIA JAZZ,
IL RITMO
DELL’ESTATE
Dal 7 al 16 luglio si svolge
Umbria Jazz, celebre
festival internazionale che
anche quest’anno offre un
ricco cartellone di eventi.
Le esibizioni spaziano
dal jazz vero e proprio
al blues, dal rhythm‘n’
blues al pop rock (www.
umbriajazz.com). L’Hotel
Eden La Meridiana,
4 stelle immerso nel verde
a pochi minuti dal centro
di Perugia, propone in
quelle date il pacchetto
Umbria Jazz Week. Due
notti con colazione, pranzi
e cene e aperitivo con
band che suona dal vivo
a 159 € a persona
(esclusi weekend).
INFO 075/517.23.47

VACANZE IN TRENO

Romagna e Lombardia: in viaggio sul binario giusto


Due offerte speciali per chi sceglie di muoversi su rotaia per le vacanze.
Trenitalia propone il rimborso delle spese di viaggio per chi soggiorna due
settimane negli alberghi tra Ravenna e Cattolica aderenti all’iniziativa.
Il rimborso è solo del biglietto di andata per chi sceglie di fare una settimana.
INFO www.almareintreno.it. Trenord invece offre Train&Bike: biglietti speciali
per Valtellina, Valmalenco, Franciacorta e lago d’Iseo che oltre al treno
includono anche il prezzo del noleggio bici sul posto. INFO www.trenord.it

Altre Occasioni a pag. 150

Bell’Italia 133
CAMERA CON VISTA
A cura di Lara Leovino Testi di Marilisa Zito

PIEDIMONTE ETNEO (Catania) TALÈ RESTAURANT & SUITE

Emozioni fra l’Etna e il mare


Un rifugio di charme,
arroccato su un T alè in siciliano vuol dire “guarda,
ammira, stupisciti”. Ed è un nome
perfetto per questo quattro stelle aperto
di Francesca e Gioacchino Nicolosi. Un
buen retiro che parla del territorio, con le
antiche mattonelle siciliane della gradi-
pendio, regala scorci
sorprendenti che da solo un anno, raffinato e accogliente, nata d’ingresso, la reception ricavata dal
con tutto il calore dell’ospitalità siciliana, palmento dove un tempo si lavoravano le
spaziano dalla costa
e così panoramico in ogni ambiente e uve, i tratti di mura originari che appaio-
al vulcano. Nasce angolazione da far girare la testa al più no fra le candide pareti di design.
un anno fa dal restauro esigente dei visitatori. Gli ambienti interni sono essenziali e
di un antico edificio Situata lungo la costa ionica dell’isola trasparenti per il grande uso di vetra-
rurale. E offre nove dominata dall’Etna (’a muntagna), dol- te: il bar dove si servono aperitivi sici-
camere in stile cemente arroccata su un pendio che liani, il ristorante di cucina tipica ma
contemporaneo nel scende verso il mare, la nuova struttura creativa, il salottino relax con un’intera
cuore della campagna è frutto del restauro di un antico edificio parete “arredata” di piantine locali e la
rurale a vocazione vinicola di proprietà saletta della colazione sono tutti spazi
collegati e aperti su due livelli con le contadini: sono più piccole ma circon- incontri e degustazioni dei vini d’ec-
terrazze. E qui è un vero incanto. Talè, date dai ciliegi, con l’Etna di fronte e il cellenza del vulcano. E grazie al perso-
cioè guarda e ammira: la vista spazia mare di lato. In più, un appartamento nale, tutto giovane, siciliano e motiva-
da Taormina alla Marina di Riposto, per due (ed eventuale terzo letto) do- tissimo, l’ospitalità è un abbraccio del
delizioso porticciolo dove un tempo si tato di mini-giardino di piante aro- Sud. Che diventa irresistibile quando,
raccoglievano i vini in partenza per i matiche e un cucinino attrezzato con accompagnati dal maitre-sommelier
mercati del Nord. Se la giornata è lim- vetrate da cui ammirare ’a muntagna. Piero Pappalardo Gangemi, si assag-
pida, si allarga fino alla costa acese da giano i piatti dello chef Giuseppe Tor-
un lato e a quella calabra dell’altro. Se si LA PISCINA, IL RISTORANTE risi: fantastici da gustare e da guardare,
gira appena la testa, c’è l’Etna che do- E LE DEGUSTAZIONI DI VINO insieme al panorama che oltre la ve-
mina su tutto con la sua vetta bianca Se si cerca il relax, la piscina è proprio lì, trata continua a farla da padrone.
di neve fino a primavera inoltrata. “sospesa” sul pendio, panoramica a tutto
Le stanze sono nove, di cui tre su dop- tondo e circondata da un trionfo di piante Sopra, da sinistra: stile minimal;
pio livello. Raffinate, funzionali in ogni grasse, erbe aromatiche, ibiscus e limoni. scorcio dell’esterno la piscina. Sotto, da
dettaglio. Cinque nella parte alta della Con la guida della giovane direttri- del 4 stelle Talè sinistra: divanetti
Restaurant & Suite, per godersi un drink;
struttura, con vista panoramica sul mare ce Gloria Licciardello, il Talè è anche con il profilo dell’Etna scorcio dell’ingresso;
o sul vulcano. Quattro nella parte infe- punto di riferimento per la cultura e la sullo sfondo; una tavolini fra i profumi
riore, ricavate dagli antichi depositi dei promozione del territorio, con mostre, camera in elegante della campagna.

info
Talè Restaurant & Suite
via Bellini 186, Piedimonte Etneo
(Catania), 095/951.66.04,
335/36.47.72; www.talehotel.it
Camere: 9 doppie
e un appartamento.
Prezzi: doppia con colazione
da 130 a 170 €.
Servizi: ristorante (da 40 a 65 €),
piscina (con servizio bar e
ristorante), escursioni sull’Etna,
tour enogastromici, cooking class.
Apertura: chiuso da metà
gennaio a metà febbraio.
HOTEL
Testi di Vannina Patanè

MILANO MARITTIMA (Ravenna) MAREPINETA RESORT

Dolce vita in riviera


Lido privato, ristoranti gourmet, ambienti eleganti, camere
con tocchi di design. E poi golf e dieci campi da tennis

Tutto nuovo, il MarePineta Resort reinterpreta in chiave contempora-


nea lo spirito accogliente della località di vacanza romagnola. Gestito
dal 2016 del gruppo Jsh Hotels Collection, negli ultimi due anni il com-
plesso è stato ristrutturato, sia nella casa madre del 1927, da cui si allun-
ga il futuristico cubo dell’ala nuova, sia nella vicina villa Regina, nel
parco. Il rinnovamento ha riguardato anche i servizi, con un ristorante
principale e uno sulla spiaggia, con menu firmati dallo chef An-
drea Ribaldone. I suoi piatti sono protagonisti anche delle speciali
serate proposte dal giovedì al sabato al MarePineta Beach Live, il ri-
storante del beach club del resort, con proposte a tema, cocktail ricer-
cati e deejay set. Di giorno, si sta in spiaggia nell’esclusivo lido priva-
to o ci si rilassa ai bordi della piscina nel verde. Per lo sport, 10 campi
da tennis in terra rossa affacciati sul mare e un golf a 27 buche con-
venzionato, nelle vicinanze. Come in tutte le strutture Jsh, a disposi-
zione degli ospiti è il “local coach”, un esperto pronto a dare consigli
e a costruire itinerari per scoprire il meglio del territorio.

info
MarePineta Resort, viale Dante 40, Milano
Marittima (Ra), 0544/99.22.63; www.
jsh-hotels.com; www.marepinetaresort.com
Camere: 165, in 3 aree: casa madre,
ala nuova (cubo) e villa Regina.
Prezzi: doppia con colazione da 207 €.
Servizi: ristorante (da 45 €), piscina
con area solarium attrezzata, piscina
per bambini, miniclub, MarePineta
beach club con ristorante (da 50 €).
Apertura: fine aprile-metà ottobre.

In alto: l’aspetto esterno camera della cosiddetta


del MarePineta Resort, ala nuova. A sinistra:
5 stelle nel verde a pochi un angolo relax nel
passi dal mare. Sopra: una giardino del MarePineta.

136 Bell’Italia
BENESSERE
Testi di Luisella Colombo e Lara Leovino

SAN LEONARDO IN PASSIRIA (Bolzano) STROBLHOF

Vette di sport e relax


Rinnovato e ampliato, il resort alpino offre un’area
benessere contemporanea e tante attività all’aria aperta
A una ventina di chilometri da Merano, con dispiego di vetro per non
creare barriere visive fra uomo e natura, il resort Stroblhof si presenta
da due mesi completamente rinnovato. La Skypool all’ultimo piano –
riservata agli over 16 – permette di galleggiare a sfioro ammirando la In alto: scorcio della struttura totalmente rinnovata
del 4 stelle Stroblhof; in particolare, la piscina interna
valle; la Silent Pool ha un gioco di specchi sul soffitto nella parte
che sfocia all’esterno. Sopra: dettaglio di uno dei camini.
coperta, così da far sembrare che l’acqua avvolga tutto l’ambiente,
mentre all’esterno si prolunga con una vasca mezza olimpionica. La
precedente piscina è diventata Family, riservata ai bambini, con don- info
doli per il relax e una sauna per i genitori. A disposizione anche altre Stroblhof, palestra, parcheggio.
due saune e due hammam; nella spa, fra le cabine spiccano la Siguna via Passiria 28-29, Gratuitamente: shuttle,
dedicata a una contessa che era la Poppea locale e la Private Spa per le San Leonardo in Passiria escursioni accompagnate,
coppie. Particolarissimo il trattamento alla quarzite argentea che, (Bolzano), 0473/01.01.00; tennis, mountain bike,
www.stroblhof.com miniclub. A pagamento:
estratta nella vicina val di Vizze, ha proprietà energizzanti. Per gli aman- Camere: 115 di 11 tipologie, lezioni di equitazione
ti del fitness, ogni settimana 4 escursioni guidate in montagna e 5 in tutte con wi-fi e personal trainer.
mountain bike, corsi di yoga e di pilates. Il ristorante si sviluppa in più e balconi e terrazze. Prezzi: da128 € a persona
sale dagli arredi diversi; la più nuova è la sala panoramica con grandi Servizi: ristorante, al giorno in pensione
2 bar, 2 piscine interne completa e con accesso
vetrate. Ben undici le tipologie di camere, fra cui molte studiate per le e 3 esterne, 3 saune, al centro benessere.
famiglie; tutte hanno parquet e arredi di design e sono pensate come 2 bagni di vapore, Apertura: da metà marzo
open space in cui luce e paesaggio fanno da sfondo agli ambienti. 9 cabine trattamenti, a metà gennaio.

GARGNANO (Brescia) LEFAY RESORT & SPA


Break rigenerante sul Garda
Un albergo esclusivo sul lago che offre
servizi a 5 stelle e scorci spettacolari
dall’area wellness (foto). Il Lefay Resort è
il luogo ideale per godere di una pausa
rigenerante, anche breve. L’offerta “Spa Break”
prevede una notte in Prestige junior suite con
colazione, l’ingresso nell’area Acqua e Fuoco di
3.800 metri quadri con piscine, saune e centro
fitness, un massaggio Lefay Bio e un percorso
benessere nel lago salino. Tutto a partire
da 245 € a persona. INFO www.lefayresorts.com

138 Bell’Italia
PIACERI

Sila Grande, la Calabria


dei boschi e dei pascoli

S
A cura di Auretta Monesi ila è un nome che evoca storie
 Foto di Alfio Garozzo antiche di briganti e di eremiti.
Il cuore di questa inaspettata
“terra alta” dell’Italia del Sud,
CELICO La Fattoria Biò estesa tra Tirreno e Ionio,
| SPEZZANO DELLA è la Sila Grande, un autentico eden
SILA La cantina Magna naturalistico. Coperta di castagni, querce
Graecia Vini | SPEZZANO e foreste di conifere, ricca di acqua, accoglie
PICCOLO Il Salumificio San pochi paesi e quasi nessun casolare: il resto
Vincenzo | CAMIGLIATELLO è montagna, solcata da strade tortuose e
SILANO L’Hotel Aquila & qualche lago artificiale. Per secoli qui si è
Edelweiss, l’Antica Salumeria vissuto di pastorizia e di taglio del legname
Campanaro, il formaggio come alternativa all’emigrazione.
e il latte di Fresco di Sila, La carrellata sui sapori locali inizia
il Ristorante La Tavernetta, quindi con i formaggi di latte bovino
il Panificio Sila, la Franzese e ovino, seguiti dai salumi: i più pregiati
Funghi e i prodotti del sono quelli di suino nero, magro e saporito.
Mercato Silano Falcone La ricchezza del sottobosco fornisce poi
| LORICA La Griglieria una stupefacente abbondanza di funghi.
Il Brillo Parlante | SAN La pasta tirata a mano non manca mai,
GIOVANNI IN FIORE insieme all’onnipresente peperoncino,
Il pane e i dolci della protagonista della cucina calabrese. E
Pasticceria Fratelli Mancina girando qua e là si scoprono anche piatti
innovativi di chef aperti al mondo che
credono nei prodotti della loro regione.

140 Bell’Italia
In questa foto: riflessi sul
lago di Cecita, a pochi
minuti da Camigliatello.
A destra: formaggio
vaccino affinato nel
fieno alla Fattoria Biò.
Pagina precedente: riso
mantecato con porcini
e prezzemolo al
Ristorante La Tavernetta.

CELICO e olio. Da non sottovalutare la linea Guarnaccia in purezza, affinato


Agricoltura e allevamento degli insaccati. Tutto è in vendita in barrique per otto mesi, si vende
di qualità sull’altopiano nel negozio annesso alla fattoria e al a 26 €; per il bianco Baronè, di solo
Anche nella Sila Grande le buone ristorante, che serve solo prodotti propri. Pecorello, si scende a 20 €.
abitudini dell’agricoltura biologica hanno
fatto breccia. Come nella Fattoria SPEZZANO DELLA SILA SPEZZANO PICCOLO
Biò dei fratelli Grillo, dove si coltivano Cantina Magna Graecia: Insaccati come una volta
terreni a 1.250 metri di quota, in una una sorpresa enologica Il motto del Salumificio San Vincenzo
vasta piana del comune di Celico, Spezzano merita uno stop anche per è “il gusto delle nostre origini”. Tutto
e altri ettari di proprietà più a sud, a merito di Vincenzo Granata, un giovane infatti ha inizio a Spezzano Piccolo,
Rossano Calabro. Qui crescono ottime ingegnere che, dopo uno stage negli alle porte della Sila, dove la lavorazione
patate silane, verdure d’ogni tipo e olive Stati Uniti, ha iniziato a produrre delle carni di suino della zona viene fatta
dalle quali si ricava un notevole olio vini di pregio dai venti ettari di vigneti ancora con metodi artigianali, benché
extravergine. I formaggi sono prodotti di famiglia. Il nome Magna Graecia le dimensioni dell’azienda della famiglia
con il latte di cento mucche pezzate ricorda che la viticoltura si sviluppò Rota non lo siano più. Aromatizzazione
e frisone: troviamo quelli a pasta filata, in Calabria grazie ai greci. Con Vincenzo e stagionatura seguono le ricette
le caciotte (affinate nelle vinacce, nel le generazioni dei Granata vignaioli di sempre, e l’aggiunta di finocchietto
fieno o nella canapa sativa, o al pepe). sono già quattro, ma lui ha osato il salto e peperoncino è calibrata secondo
C’è anche una “linea ovina”, dal primo sale di qualità e produzione: quarantamila i gusti. La gamma dei prodotti è vasta:
al formaggio riposato per 60 giorni, fino bottiglie per due linee (Gaudio e Baronè) salsiccia curva, sopressata, spianata,
al gran riserva di 18 mesi. Ottima che Vincenzo preferisce chiamare ventricina, capocollo, la celebre
la giuncata ottenuta lavorando a latte “collezioni d’alta gamma”. I vitigni ’nduja (il salame spalmabile denso
crudo. I Grillo sono impegnati nel coltivati sono Merlot, Magliocco di peperoncino), guanciale, pancetta,
coltivare la canapa per usi alimentari e Guarnaccia per i rossi, Pecorello prosciutto e “salame del brigante”.
e dai suoi semi ricchi ottengono pane, e Chardonnay per i bianchi. Il rosso Un posto a sé merita il caciosalame,
friselle, grissini, farina per fare dolci Gaudio Igt costa 20 €; il Baronè, da uve avvolto in pasta di caciocavallo, creato

Bell’Italia 141
Sila Grande
1. I larici ultracentenari,
detti “Giganti della Sila”,
nella Riserva di Fallistro,
a Spezzano della Sila.
2. Caciocavalli all’Antica
Salumeria Campanaro.
3. Filetto di maiale nero
di Calabria con miele
e peperoncino, ricetta
simbolo dell’Hotel Aquila &
Edelweiss di Camigliatello.
4. I finferli di Franzese
Funghi. 5. Il titolare Angelo
Franzese. 6. Pietro Lecce,
del Ristorante La Tavernetta,
orgoglioso della sua cantina.
7. Un panorama tipicamente
silano a Camigliatello.
8. Tagliere di salumi
al Salumificio San Vincenzo. 2

1
5

142 Bell’Italia
Campanaro insieme ad altri
produttori di specialità locali ha fondato
SilAutentica (www.silautentica.
com), una sorta di consorzio che
garantisce la provenienza e la qualità
di una vasta gamma di squisitezze
enogastronomiche. È difficile fare una
scelta tra salumi genuini, formaggi,
pasta di grano duro anche insaporita
di peperoncino (o con porcini, limone,
spinaci...), conserve di verdure e frutta,
funghi etichettati Fattoria Sila, pane,
dolcetti (da provare i mostaccioli
di Soriano), vini, liquori... La pasta
calabrese ha nomi particolari: fileja,
scialatielli, cortecce, fusilli al ferretto,
ricciarelli. Da non perdere anche le olive
6 di tante cultivar, la pizza ripiena
di sardelline e il pane con farina
di castagne, un frutto che qui, nella
per nascondere gli insaccati alle dogane molto accoglienti e la linea della cucina stagione giusta, non manca di certo.
degli Stati Uniti. Ai salumi si sono rivela esperienza e fantasia, basandosi
affiancati alcuni formaggi e una linea sempre su prodotti locali. Sino a non Bovino e caprino: il miglior
di pasta di grano duro con i formati tipici molti anni fa, accanto all’albergo era formaggio Fresco di Sila
calabresi. È possibile fare shopping attiva la stazioncina del treno Cosenza- Donatello D’Ambrosio, titolare del
e assaggi in azienda e soprattutto San Giovanni in Fiore, ora impiegata caseificio Fresco di Sila, lavora
nel negozio Sud & Italy di Camigliatello. solo per motivi turistici. D’inverno latte fresco per farne formaggi:
qui si scia – siamo a quasi 1.300 caciocavalli, mozzarelle, canestrato,
CAMIGLIATELLO SILANO metri d’altezza – e d’estate il fresco scamorze, ricotta freschissima o
Ospitalità d’alta quota dei boschi è assicurato; doppia con stagionata da grattugiare, primo sale,
da più di mezzo secolo colazione da 70-90 €, cena da 35 €. la caciotta stagionata almeno un mese,
Massimo D’Amico segue la tradizione la rara giuncata, yogurt, burrini. La sua
del padre Giuseppe, che ha aperto Il negozio della salumeria è una piccola azienda, che fa formaggi
i battenti qui nel 1960, insieme al è un caleidoscopio di sapori freschi o a stagionatura breve con il latte
fratello Rodolfo: il primo è il bravo Maurizio Campanaro si aggira con dei pascoli silani. C’è spazio anche per
chef del ristorante dell’Hotel Aquila & giusto orgoglio nel grande emporio il latte di capra, con formaggini freschi
Edelweiss, il secondo riceve in sala dell’Antica Salumeria Campanaro, o stagionati per almeno sei mesi, e per
con cortesia e attenzione, secondo stracolmo di cose buone silane il pecorino crotonese, molto saporito.
la tradizione di famiglia. Le stanze sono e provenienti da tutta la Calabria. Il primo sale di capra costa 11 € al chilo.

Bell’Italia 143
Sila Grande

1. Un suggestivo vicolo
di San Giovanni in Fiore;
tra le case in pietra
a vista spicca il campanile
dell’Abbazia Florense
(XIII secolo). 2. Pagnotte
assortite alla Pasticceria
Fratelli Mancina. La pitta
’mpigliata è la specialità
dolce più richiesta.
3. Specialità locali al negozio
Sud & Italy di Camigliatello
Silano, che propone anche
il meglio del Salumificio
San Vincenzo. 4. Vincenzo
Granata, titolare di Magna
Graecia Vini, cantina
di Spezzano della Sila.
5. Scorcio dall’alto
di San Giovanni in Fiore.
Pagina seguente, in basso:
cartina con le località
citate in queste pagine.

1 3
5

34

144 Bell’Italia
Le magie di Pietro Lecce grammi di quelli sott’olio si spendono Indirizzi
Pietro Lecce, patron de La Tavernetta, 15 €. Da non sottovalutare le verdure:
è chef noto anche per il modo, tutto la specialità sono i lampascioni selvatici.
CELICO
suo e assolutamente travolgente,
Fattoria Biò, contrada Santa Maria
di raccontarsi al mondo con le parole Una festa del gusto Lagarò-Camigliatello, 368/762.91.05
e con le proposte della sua cucina, con la famiglia Falcone
ispirate dal ricordo di sapori lontani Un locale in legno, suddiviso in tanti SPEZZANO DELLA SILA
e sviluppate nel suo progetto stand, e i tavoloni del ristorante Magna Graecia Vini,
gastronomico. È così che attira i curiosi nel mezzo. Al Mercato Silano Falcone, corso Europa 169, 0984/43.44.46;
del gusto e li conquista con le sue ricette, aperto da Arturo Falcone, sembra di stare www.magnagraeciavini.it
accompagnate da un contorno a una festa texana. La famiglia Falcone
SPEZZANO PICCOLO
di esplosiva personalità. Lecce viene è una profonda conoscitrice dei più
Salumificio San Vincenzo, contrada
dal mondo dell’osteria, e nessuna scuola segreti sapori locali, e qui troviamo
Acquacoperta 30, 0984/43.02;
è più accademia di questa. Lo chef è davvero il meglio della Calabria. Basta
www.sanvincenzosalumi.it
maestro nel realizzare, con la presenza fare un giro intorno alle botteghe e il
per acquisti: Sud & Italy,
sempre più decisiva del figlio Emanuele, cesto si riempie in fretta, con liquori,
Camigliatello Silano, via Roma 220,
“poemi gustativi” a base di funghi, per cui marmellate, succo di bergamotto,
0984/57.08.51
va famoso, e primi piatti originali: malfatti paste d’ogni tipo e provenienza, sott’oli,
di saraceno con semini d’anice, ferretti conserve di pesce, funghi, dolci CAMIGLIATELLO SILANO
al ragù di Podolica con ricotta affumicata di cedro, birra calabrese e peperoncini Hotel Aquila & Edelweiss,
e cipolla di Tropea, linguine di grano arso secchi in polvere. Ogni giorno, una viale Stazione 15, 0984/57.80.44;
con crema di melanzane affumicate scelta di piatti tipici serviti caldi www.hotelaquilaedelweiss.com
e funghi. Notevoli anche il tartufo silano o di taglieri misti per calmare la fame. Antica Salumeria Campanaro,
legato all’uovo o con un rusticissimo piazza Misasi 5, 0984/57.80.15
gallo fritto. Nell’ex osteria di famiglia, LORICA
Fresco di Sila, via Forgitelle 169,
trasfigurata in locanda elegante senza Tranquille grigliate
333/371.96.50; www.frescodisila.it
strafare, si può anche dormire; doppia sulle rive del lago Arvo
con colazione da 70 €; cena da 55 €. Lorica, affacciata sul lago Arvo, Ristorante La Tavernetta, campo
è circondata da una distesa di boschi San Lorenzo 14, 0984/57.08.09;
Profumo di legno e farina senza fine, foreste di conifere e altre www.sanlorenzosialberga.it
al Panificio Sila essenze. Sulle rive del lago si trovano Panificio Sila, via Forgitelle 157,
Eugenio Iantorno del Panificio Sila alcuni ristoranti e un paio di alberghi, 329/794.62.52
inforna e sforna frese integrali e non, molto semplici: una tranquillità arcadica Franzese Funghi, via Forgitelle 153,
ruote di pane che arrivano anche completata da qualche spiaggetta. 0984/54.55.77
a quattro chili di peso, pane ai cinque Lo chalet del Brillo Parlante offre
Mercato Silano Falcone,
cereali e taralli anice e finocchio; una griglia ben rodata con ottime carni:
via Corrado Alvaro 16-angolo
passando al versante dolce, ecco bistecche, filetti, braciole, salsicce,
via Repaci, 0984/57.86.06;
i mostaccioli al miele e fichi, i malfatti costine, pancetta, caciocavallo. Tutto
www.mercatosilano.com
alla cioccolata, i cantuccini alle è cotto a puntino, per una spesa sui 20 €.
mandorle, le ciambellone e i bocconotti
LORICA
ripieni. Tutto è molto genuino SAN GIOVANNI IN FIORE
Griglieria Il Brillo Parlante,
e semplice, ma al profumo di legna Dolci goduriosi nel paese
via Lungo Lago, 0984/53.72.82;
di bosco e sole del Sud. del grande mistico
www.ilbrilloparlantelorica.it
Il paese di San Giovanni è grande
Colori e sorprese delle selve e un po’ caotico e si estende sul crinale
SAN GIOVANNI IN FIORE
Un magazzino semplice e spartano, ripido del monte. La sua abbazia
Pasticceria Fratelli Mancina,
ma profumatissimo: il punto vendita di ricorda i tempi in cui era un faro di
via Panoramica, 0984/99.23.18;
Franzese Funghi è colmo di confezioni cultura e di studi cristiani per merito
www.panificiomancina.it
di funghi secchi e surgelati, di vasi di Gioacchino da Fiore, colto religioso
sott’olio, di cesti da cui si sprigionano che nel 1215 fondò il convento. La locale
fragranze quasi inebrianti. È la perfetta Pasticceria Fratelli Mancina va forte
sintesi del bosco silano in tutte le sue nei babà, nelle sfogliatelle ai pistacchi,
espressioni. Oltre ai porcini e ai finferli, nella pignolata e nei taralli dolci. Ma
tra queste montagne si raccolgono qui bisogna venire per i dolci tipici di
e si lavorano tanti altri tipi di funghi, San Giovanni, come la pitta ‘mpigliata,
tutti ottimi e troppo spesso snobbati “rotolino” di pasta dolce farcito con
dai cercatori: pleuroti, russule, “piedi fichi, marmellate, uvetta, liquori, succo
di capra”, mazze di tamburo, funghi d’arancia, grappa, cannella e chiodi
roseti e cardoncelli. Nelle stagioni di garofano. È una squisitezza
giuste Franzese commercializza anche amatissima, nonostante l’elevatissimo
i funghi freschi, tra i quali i rari e quasi contenuto calorico. Altra gloria
inestimabili ovoli; un etto di porcini locale è il turbillo, un bocconcino
secchi costa 10 €, mentre per 500 di pasta fritta, cosparso di miele.

Bell’Italia 145
Sila Grande

La ricetta

Filetto di maiale nero


con miele e peperoncino
Carne suina di alta qualità per questo piatto montanaro
calabrese, semplice ma ricco di contrasti intriganti

Il maiale nero è un animale rustico che si alleva in semilibertà,


lasciando che si nutra di ghiande e di quanto può trovare nel
sottobosco. La sua carne è morbida e compatta senza essere asciutta,
e il grasso è presente in percentuale perfetta per consentire tanti diversi
tipi di cottura. Questa ricetta di Massimo D’Amico, cuoco del ristorante
dell’Hotel Aquila & Edelweiss, è semplice ma necessita di tempi attenti
e di una giusta dosatura del peperoncino e del miele, per i quali non
si deve eccedere. Il giusto equilibrio tra l’esuberanza e la dolcezza
di questi due ingredienti è il vero segreto del piatto. Indispensabile Massimo D’Amico e Anna Caiaro presentano
il finocchietto, tocco selvatico che contribuisce a fare la differenza. il piatto, pronto per essere servito.

Procedimento

Ingredienti 1
Prima di preparare
4
Adagiare le fette di carne
la ricetta, è necessario di maiale nell’olio ben
Per 6 persone: far frollare la carne caldo. Rosolare le fette
di maiale in frigorifero per tre-quattro minuti da
per un paio di giorni. entrambi i lati, girandole
• 1 kg di filetto di suino almeno un paio di volte.

nero di Calabria

• 10 cl di olio

extravergine d’oliva

2 5
• 1/2 bicchiere di vino

bianco secco
Tagliare il filetto a fette Ora versare nella padella
• 10 g di polvere di un paio di dita il vino bianco secco,
di spessore, salandole sfumandolo. Aggiungere
di peperoncino rosso poi leggermente. quindi la polvere
di peperoncino e il miele
di media intensità di castagno, ben
distribuito sulla carne.
• 2 cucchiai di miele

di castagno morbido

• 1 piccola manciata

di semi di finocchietto

selvatico 3
In una padella
6
Appena il miele
• 1 pizzico di sale. antiaderente piuttosto si è sciolto, spargere
larga versare l’olio il finocchietto selvatico
extravergine d’oliva e servire caldissimo,
e farlo riscaldare distribuendo la salsetta
ma non friggere. sulle fette di filetto.
Vino consigliato:
un rosso Magliocco Igt

146 Bell’Italia
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con questo numero Bell’Europa ti porta in Croazia, alla scoperta di Brač, la perla dell’Adriatico;
in Olanda per il festival di musica sui canali di Amsterdam; in Estonia, con un itinerario fra
spiagge baltiche e borghi storici; in Costa Azzurra, per ascoltare musica jazz sotto le stelle.

EDITORIALE GIORGIO MONDADORI

DA LUGLIO
IN EDICOLA.
CANTINE D’ITALIA
Testi di Giuseppe De Biasi

CELLOLE (Caserta) VILLA MATILDE

Il Falernum,
primo grand cru
della storia
La rinascita di un vino millenario fra i vigneti della Campania Felix. E un’azienda
di successo guidata con passione da Maria Ida e Salvatore Avallone

Villa Matilde è la storia se si pensa che ogni anfora Hellenico) e il Piedirosso,


della rinascita di un vino di Falernum era chiusa con che creano il Falerno del
leggendario e della passione tappo munito di pitaccium, Massico rosso, e la Falanghina
di un uomo per le proprie targhetta nella quale (biotipo Falerna) per la
radici. Siamo nell’alta venivano indicate luogo, versione in bianco. Da una
provincia di Caserta, alle produttore e annata. decina d’anni il marchio
pendici del vulcano spento Un vino bimillenario, Villa Matilde si è esteso ad
IL VINO
di Roccamonfina, in quel scomparso nell’800 con altre due aree vocate della
lembo di Campania situato l’arrivo della filossera, che Campania Felix come Rocca VIGNA
ai confini con il Lazio. il caparbio avvocato riesce dei Leoni nel Sannio e CAMARATO
Una zona di vigneti pregiati a “resuscitare” grazie alla Tenuta d’Altavilla in Irpinia. FALERNO
cari agli antichi Romani, complicità di alcuni docenti La villa si presenta come un DEL MASSICO
come l’Ager Falernum. Qui universitari napoletani. armonico casolare DOP 2010
l’avvocato Francesco Paolo Pochi ceppi sopravvissuti di campagna con barricaia Con un uvaggio di 80%
Avallone, ormai mezzo alla devastazione e a vista. A far da cornice Aglianico e 20%
secolo fa, decide di provare recuperati in zona una distesa di vigneti Piedirosso, prodotto
a riprodurre l’osannato vengono reimpiantati, e il cono vulcanico di solo nelle migliori
Falernum, decantato dando così il via all’avventura Roccamonfina. Accanto, annate con uve
come “vino enologica di Villa Matilde. l’accogliente Locanda del provenienti dal vigneto
ineguagliabile” Oggi la cantina può contare Falerno, ospitata nella omonimo di San
da Plinio. Fu sul riuscito passaggio di vecchia bottaia della tenuta, Castrese a Sessa
il primo grand testimone ai figli, Maria Ida dove fermarsi a dormire e Aurunca, il Vigna
cru della storia, e Salvatore Avallone, che a degustare specialità locali Camarato ha la potenza
con la medesima passione accompagnate, come nella e l’eleganza dell’antico
seguono i 130 ettari di famosa cena di Trimalcione progenitore. Il colore
info fertili terreni per lo più
dedicati ai protagonisti
nel Satyricon, da un Falerno.
Magari non proprio così
rosso violaceo introduce
profumi di sottobosco,
Villa Matilde,
Cellole (Caserta), strada dell’antico Ager Falernum: longevo, visto che Petronio aromi resinosi e speziati
statale Domitiana 18, l’Aglianico (l’antico vitigno cita una bottiglia centenaria. di pepe, liquirizia e
0823/93.20.88;
www.villamatilde.it
cioccolato, con finale
Come arrivare: l’azienda tostato. In bocca è
si trova sulla statale potente, complesso,
Domitiana, un paio di con una lunga
chilometri dopo l’incrocio persistenza
fra Baia Domizia e Cellole,
in direzione Gaeta. aromatica. Affina
Visite e degustazioni: tutti in barrique di
i giorni, su prenotazione rovere di Allier
(info@villamatilde.it). per 18 mesi e
Degustazione con visita
guidata alla tenuta, alla
altrettanti in
cantina e alla bottaia bottiglia prima
(2 ore circa), con 1 calice di essere messo
abbinato a snack: 8 €. in commercio in
Nella gamma di etichette, al prezzo medio
due passiti “autoctoni”:
il Deira 2005, a base In alto: veduta dei vigneti di Falanghina; sullo sfondo, il vulcano spento di 30 €. È ottimo
Aglianico, e l’Eleusi 2010, di Roccamonfina. Foto piccola: grappolo di Aglianico. Nel tondo: con selvaggina
a base Falanghina. Salvatore e Maria Ida Avallone. Sopra: la bottiglieria di Villa Matilde. di pelo.

Bell’Italia 149
OCCASIONI
Testi di Lara Leovino
LOW-COST DI QUALITÀ

PALERMO E DINTORNI PULMINO E TOUR GUIDATI

VISITE NOBILI IN SICILIA


Si chiamano I camminamenti del Principe e
sono degli itinerari d’arte e cultura alla scoperta
del centro di Palermo e dei suoi dintorni, sulle
orme di Francesco Paolo Gravina, principe di
Palagonia. Fra le proposte ce n’è una di 4 giorni e
3 notti in hotel 4 stelle che prevede visite guidate
ai monumenti del capoluogo siciliano (nella foto,
la cattedrale). E poi trasferimenti e tour con
guida a Monreale, Bagheria e Cefalù. Tutto a 214 €
a persona. INFO 091/134.83.25; www.edrisiviaggi.com

CAPRIATE (Bergamo) GIOCHI E DIVERTIMENTI


ALPE DI SIUSI (Bolzano) ALTO ADIGE A MISURA DI BAMBINO
PICCOLI PREZZI A LEOLANDIA

Compleanno in famiglia Leolandia, uno dei parchi giochi preferiti dai


bambini, offre attrattive sempre nuove, giochi
e spettacoli. A luglio c’è anche un’offerta
L’idea di vacanza dei Familien Hotels compie vent’anni. interessante: 1 notte con colazione in strutture
Una proposta per festeggiare all’ombra dello Sciliar convenzionate, 2 ingressi, 1 pranzo per due
nel ristorante a buffet del parco di divertimenti
Strutture alberghiere che mettono al centro la famiglie e i bambini: sono i a 55 € a persona. INFO www.leolandia.it
Familien Hotels dell’Alto Adige, brand di successo che quest’anno fe-
steggia i suoi primi 20 anni. Un traguardo importante per le 25 strutture
ACQUAFREDDA DI MARATEA (Potenza) MARE LUCANO
altoatesine che offrono servizi con personale qualificato, menu dedicati,
sale giochi interne ed esterne, escursioni e spunti divertenti per esplorare
il paesaggio come i Camp Detective Natura proposti quest’anno. Fra le Un’oasi di relax in stile liberty
offerte c’è quella del 4 stelle Bad Ratzes all’Alpe di Siusi (foto): 7 notti in Il tratto di Tirreno su cui affaccia la Basilicata
pensione tre quarti, 2 escursioni guidate, l’esperienza di cuocere il pane è piccolo ma bellissimo. L’occasione è quella
tutti insieme intorno al falò e mobilcard gratis per i mezzi pubblici. A di viverlo in una casa in stile liberty, il 4 stelle
partire da 1.470 € per 4 persone. INFO 0471/99.99.90; www.familienhotels.com Villa Cheta (foto) con terrazza, giardini fioriti
e cucina gourmet. Il prezzo della doppia
in b&b è di 150 €; in mezza pensione è di 105
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€ a persona. INFO www.villacheta.it
TRA ELBA E GIGLIO A VELE SPIEGATE
Arrivare nelle spiagge più belle dell’Elba a bordo di una barca a vela (foto),
sostare nei porti e godere dei suoi borghi e dei suoi ristorantini. E poi
raggiungere la splendida isola del Giglio e andare alla scoperta delle coste.
Partenze di lunedì dal 3 al
31 luglio con il tour operator
Jonas: 7 giorni con skipper,
sistemazione in cabina
doppia, tender, pulizia finale
a 660 € a persona.
INFO: www.jonas.it

150 Bell’Italia
L’Italia da leggere A cura di Carlo Migliavacca

Atlante dei giardini del Piemonte, a cura


di Renata Lodari, fotografie di Giorgio Olivero, Libreria
Geografica 2017, 256 pagine, 29,90 €. Formato: 24x30 cm

BENI CULTURALI

ALLA SCOPERTA DEL PUNTI DI VISTA


L’ISOLA DA RISCRIVERE
PATRIMONIO VERDE Un luogo può vivere solo di memoria? È
Quando si parla di patrimonio culturale e delle tenute agricole. Un censimento questa la domanda che Gaetano Savatteri,
si pensa a chiese e palazzi storici, dipinti che viene da lontano, iniziato nel 2003 giornalista e scrittore, già autore di un
e oggetti d’arte, spesso trascurando un su iniziativa della Regione Piemonte e fortunato volume di ritratti isolani, I siciliani,
aspetto fondamentale del “capitale” di affidato all’Archivio Ville e Giardini del pone a se stesso e ai lettori. Verga,
bellezza del nostro Paese: i parchi e i Museo del Paesaggio di Verbania, di Pirandello, Tomasi di Lampedusa, Sciascia,
giardini disegnati nei secoli dall’uomo cui l’autrice è stata responsabile fino al Guttuso non bastano più per raccontare
per migliorare la propria qualità della vita, 2009. Quel progetto di documentazione la Sicilia di oggi e quella del più recente
autentici beni culturali “viventi”. Il volume è oggi diventato volume, anche grazie passato, ci dice: le loro opere sono tessere
curato da Renata Lodari, studiosa e al coordinamento dell’Associazione fondamentali del mosaico storico della
progettista di giardini, svela una parte di Abbonamento Musei.it. L’accurata regione, ma considerarle ancora specchio
questo immenso patrimonio raccontando introduzione ai temi principali della storia della realtà vorrebbe dire condannare l’isola
oltre 850 aree verdi pubbliche e private dei giardini piemontesi, affidata alla prima a una cartolina nostalgica, ferma nel tempo.
del territorio piemontese: dai giardini sezione, è seguita dalle pagine con le E poi c’è la mafia. La criminalità può ancora
delle residenze reali sabaude (sopra, il schede dedicate ai singoli giardini, che essere l’unica lente attraverso cui guardare
parco del Castello di Racconigi) alle vigne trattano con pari dignità grandi e piccoli alla realtà sociale e culturale? Il romanzo
sulle colline (sotto, la tenuta La Mandoletta spazi verdi, perché sono tutti tasselli che della Sicilia contemporanea non è ancora
a Casale Monferrato), dai giardini di castelli, testimoniano un secolare processo di stato scritto, ma nelle dense e coinvolgenti
palazzi e ville a quelli dei complessi religiosi trasformazione del paesaggio. pagine del suo libro Savatteri propone un
ricco florilegio di nuove chiavi di lettura da
cui attingere per ricostruire l’immagine della
Sicilia odierna: dalla letteratura al cinema,
dalla musica al giornalismo e alla società.

Non c’è più


la Sicilia di una
volta, di Gaetano
Savatteri, Laterza
2017, 280 pagine,
16 €. Formato:
13,5x21 cm

152 Bell’Italia
GRANDI LIBRI ILLUSTRATI

Restauratori.

RISTORANTI
I dottori dei
quadri, testo
e illustrazioni di Sara
Scat, Skira 2017,

PROVATI PER VOI


64 pagine, 18 €.
Formato: 20x28 cm

PER RAGAZZI
LUNGA VITA ALL’ARTE!
Il restauratore non può ridare all’opera
il suo “primitivo splendore”, come capita
spesso di sentir dire. È questa la prima,
preziosa informazione che Sara Scatragli, RIST RANTI
restauratrice della Pinacoteca di Brera di
Milano (che qui si firma Sara Scat) dà ai PROVATI PER VOI
suoi giovani lettori. Il piacevole volumetto
che ha scritto e illustrato spiega ai ragazzi,
ma anche a molti adulti, il delicato e
affascinante lavoro che sta al centro
della conservazione del patrimonio
artistico. Lo fa, in modo lieve e accurato,
partendo dall’inizio, da come è fatto un
quadro, dedicandosi poi alle “malattie” L’arte del mangiar bene
| LOMBARDIA | PIEMONTE | LIGURIA | CANTON TICINO |
che possono interessare le opere d’arte,
ai metodi e agli strumenti per curarle, per
farle vivere nel miglior modo possibile.

Le guide

F otografo appassionato di gastronomia, Fulvio Cavadini ha


incontrato ristoratori e chef di cucina, visitando i locali
e assaggiando i piatti proposti. “Provati per voi” presenta
i ristoranti che Cavadini e il suo staff hanno selezionato,
ognuno dei quali si caratterizza per la qualità dell’accoglienza
e la tipicità del menù. Un’assoluta novità editoriale che vi farà
ingolosire con le magnifiche immagini dei piatti fotografati dal
Firenze al femminile, di Marina Savarese, Morellini curatore. I numeri della guida: 4 regioni, 53 ristoranti, 170
Editore 2017, 216 pagine, 12,90 €. Formato: 13x21 cm
Trieste al femminile, di Florinda Klevisser, Morellini piatti accompagnati da una breve ma esauriente descrizione.
Editore 2017, 188 pagine,12,90 €. Formato: 13x21 cm
160 pagine; formato cm 12,5 x 20; brossura
Cresce la collana dell’editore milanese
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Z\e PAROLE INCROCIATE Marino Tagliabue

il rebus più ORIZZONTALI


1. L’organismo dell’Onu che ha cura dell’infanzia
- 6. In fondo... all’autobus - 8. La vedetta... del ladro
- 9. Un’isola delle Sporadi - 11. Un frutto che si oltre 30 cruciverba
mangia chicco a chicco - 12. Locali sotto il tetto -
13. Estremità di piede - 14. C’è quella di grano duro
classici
- 15. Freddo e spietato - 16. Lo Stato africano con
capitale Kigali - 18. Una “cabina” in bagno - 19. La
nota... meneghina - 20. Relativo alla morale -

solo
21. Si citano con i Cct - 22. La seconda lettera greca
- 25. Antica moneta d’oro veneziana - 27. Spicciolo
statunitense - 28. L’ex-Repubblica dei repubblichi- 3 puzzle
0,80€
ni (sigla) - 29. Lo usa il barbiere - 30. Stregoneria,
Robert De Niro
incantesimo - 31. La Thurman del cinema (iniz.)
- 32. Togliere con un sinonimo - 33. Il Trump pre-
sidente degli Usa - 34. Lo alza... chi beve molto -
35. Le conteggia il dietologo - 36. Le puntate dei
ogni mercoledì in edicola
serial - 38. La loro buccia è... sdrucciolevole -
39. Un aeroporto milanese - 40. Opinione perso-
nale - 41. Fuori Combattimento - 42. Se ne fanno i giochi di logica
mobili - 43. Tagliati di netto - 44. Vale in mezzo...
ma non fra - 45. Il paradiso di Adamo - 46. Crudele,
disumano - 47. L’auto fuoristrada per antonomasia
- 48. Siciliano di città - 49. Il nostro è la Terra.
il mystery rebus VERTICALI la App gratuita
1. Uccello col ciuffo erettile sul capo - 2. Solca i
mari - 3. Un anfibio verde - 4. Un po’ di... con- con tutte le soluzioni
fusione - 5. La penisola con Miami - 6. Il padre
dei Ciclopi - 7. Il fagiolo che dà il tofu - 10. Pro-
pulsore a pale - 12. Regione storica dell’Italia centromeridionale - 14. Privo di energia - 15. Lo conosce la sarta - 16. Le guide del
Frecciarossa - 17. Il principale porto della Repubblica Sudafricana - 18. Motivo ornamentale sulle ceramiche - 19. Oggetti di valore
- 21. Verbo della capra - 22. Sono famosi i suoi... cavoletti - 23. La destra della mappa - 24. Principio di timidezza - 25. Lo chef
Oldani - 26. Tutt’altro che nuovi - 27. Si versa alla Rai - 29. Lontano nel tempo - 30. I denti... macinatori - 32. Una grande località
sul lago di Ginevra - 33. Lo è un nativo di Copenaghen - 34. La Rogers che interpretò vari film con Fred Astaire - 35. Appesantisce
il Tir - 37. Li punta l’ostinato - 38. Pancetta di maiale affumicata - 40. Quella cotta... cade facilmente - 41. Il nome del cantante Bon-
gusto - 43. La “cosa” di Virgilio - 44. Ufficiale con due stellette (abbreviazione) - 46. Fumano senza mano - 47. Ai lati... del jumbo.
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I borghi disegnati di Matteo Pericoli scrivete a
a cura di Sandra Minute lapostadibellitalia@cairoeditore.it
oppure: Bell’Italia,
Corso Magenta 55, 20123 Milano

Un viaggio tra i borghi più belli d’Italia che metterà alla prova la vostra conoscenza
del Bel Paese. Riconoscete la località interpretata dalla matita di Matteo Pericoli?
Chi invierà la risposta esatta potrà proporre il soggetto per uno dei prossimi numeri

Qualche indizio qua e là... Si affaccia su uno dei golfi più spettacolari vicoletti, case sviluppate in verticale,
di una regione che ne vanta moltissimi, il silenzio rotto dagli stridii dei gabbiani.
e la bellezza dell’abitato eguaglia la felice In tanto splendore, spicca qualcosa
posizione. Un borgo fortificato che sembra di molto scuro: ma non stona, anzi
fuori dal tempo, con un dedalo di ripidi è oggetto di profonda devozione.

Il borgo di giugno: Moresco (Fermo) I primi lettori


che hanno indovinato:
La torre ettagonale del XII secolo, Mariolina Rachele Melfi, Milano,
alta 25 metri, caratterizza in Mauro Sassetti, Livorno, Andrea Salvucci,
modo inconfondibile questo bel Mogliano Marche (Mc). Abbonati: Lidia
borgo dell’entroterra marchigiano, Colombo, Busto Arsizio (Va), Giovanni
che domina la val d’Aso. Da qui Carboni, Milano, Margherita Canton,
lo sguardo spazia dal monte Conero Monvalle (Va). Dall’estero: Elly van
al Gran Sasso (suggerimento Niekerk, Luttenberg (Olanda), Brigitte
di Maria Zuccari, Civitanova Marche). Girardot, Montpellier (Francia).

156 Bell’Italia
Borghi
UN VIAGGIO
ITALIANO

Iniziativa realizzata nell’ambito del progetto interregionale “Borghi-Viaggio Italiano”


ALLA SCOPERTA
DELL’ITALIA
CON IL PASSABORGO
Nell’Anno dei Borghi, diciotto regioni italiane hanno fatto rete dando
vita a Borghi-Viaggio Italiano, un’iniziativa di valorizzazione di 1.000
località del nostro Paese come mete del turismo lento, dell’autenticità
delle tradizioni, della qualità della vita. E ora lanciano un “passaporto
digitale” che consente di visitare oltre 200 borghi a condizioni speciali
TESTI Vannina Patanè

L
Pagina precedente: ’Italia dei borghi è un tesoro
scorcio del borgo ancora in parte da scoprire. Da
umbro di Preci,
colpito dal
nord a sud, il nostro Paese è ricco
recente sisma (foto di località piccole nelle dimen-
Brian Jannsen/ sioni e nel numero di abitanti
Marka). Fa parte ma dalle grandi potenzialità turistiche
dei Borghi del per il loro straordinario patrimonio ar-
Cuore e ha aderito
a Passaborgo, chitettonico, culturale, ambientale, di
il “passaporto tradizioni artistiche e artigianali, che
digitale” che non ha eguali nel mondo.
permette di Proprio per valorizzare i tesori ancora
costruire on-line
il proprio viaggio
poco conosciuti di quella che un tempo
personalizzato veniva etichettata come “Italia minore”
in oltre 200 è nata Borghi-Viaggio Italiano, una
località. A sinistra, iniziativa interregionale promossa e
dall’alto: una delle organizzata da 18 Regioni, con l’Emilia
scenografie di
“Ai confini della Romagna come capofila, e finanziata dal
meraviglia”, la Mibact (Ministero dei Beni e delle Atti-
mostra alle Terme vità Culturali e del Turismo). Il progetto
di Diocleziano nasce dalla fusione di quattro precedenti
(Roma) che ha
ospitato le oltre
iniziative di valorizzazione, promozione
1.000 località e commercializzazione del territorio già
di Borghi-Viaggio realizzate – Borghi d’Italia, Borghi
Italiano; la app Storici Marinari, Località Paesaggi
di Passaborgo. d’Autore e Terre Malatestiane e del
Pagina seguente,
dall’alto: campanili Montefeltro – e ha assunto una valenza
e torri svettano strategica ancora maggiore a seguito del-
su Vigoleno, nel la scelta del Mibact di eleggere il 2017
Piacentino; la mappa come Anno dei Borghi.
interattiva della
mostra romana,
L’iniziativa interregionale coinvolge
la stessa che si oltre 1.000 località italiane che fanno
trova sul sito www. parte dei circuiti delle associazioni
viaggio-italiano.it Borghi più Belli d’Italia, Borghi Ban-
diera Arancione del Touring Club
Thomas Roche/Getty

IL PORTALE ONLINE

Mille destinazioni per un


Grand Tour della Penisola
Il portale web ufficiale dell’iniziativa
Borghi-Viaggio Italiano è www.
viaggio-italiano.it Nella sua
sezione borghi sono presentate
le località dei 4 circuiti Borghi
d’Italia, Borghi Storici Marinari,
Località dei Paesaggi d’Autore e
Terre Malatestiane e del Montefeltro,
ognuna con una scheda informativa;
la ricerca può essere anche
effettuata per Regione e per
Provincia. Una mappa interattiva
nella pagina generale del sito
consente poi di geolocalizzare
ogni singolo borgo all’interno di
una cartina d’Italia, o delle singole
Regioni, e di trovare le informazioni
relative. Una sezione è dedicata
al Passaborgo e un’altra
al cartellone degli eventi, con tutti
gli appuntamenti e le manifestazioni
organizzati nei borghi aderenti.

Bell’Italia 159
Fernando Vazquez Miras /Getty

Jorg Grevel /Getty


Italiano e Borghi Autentici d’Italia, ol- Pagina precedente,
tre a borghi storici marinari individua- dall’alto: vicoli
lastricati e mura
ti da ogni singola Regione e alle località candide nel
legate alla vita e opere di grandi figure centro storico di
della cultura italiana. A queste località Cisternino; scorcio
si sono aggiunti anche i quindici Bor- di Atrani, perla
ghi del Cuore, che si trovano nelle della Costiera
Amalfitana.
zone dell’Italia Centrale (Lazio, Entrambe le
Abruzzo, Umbria e Marche) colpite località sono mete
dai terremoti dello scorso anno e per del Passaborgo.
i quali una ripresa turistica potrebbe Qui a destra,
dall’alto: alcuni
contribuire in maniera significativa eventi che hanno
alla rinascita. accompagnato la
L’obiettivo di Borghi-Viaggio Italiano mostra alle Terme
è promuovere questi piccoli centri ita- di Diocleziano, tra
liani, dall’entroterra alle coste, dalle musica popolare,
colorate tradizioni
montagne alle pianure, come luoghi folcloristiche
del turismo lento, dell’autenticità, e costumi storici.
della qualità di vita. In questi paesi
ricchi di testimonianze del passato e
custodi della storia e delle tradizioni, i
viaggiatori hanno infatti la possibilità
di sentirsi ospiti e non semplici turisti
di passaggio, riappropriandosi così di
una dimensione di viaggio a misura
d’uomo, lontano dai percorsi turistici
più frequentati e convenzionali.

COME ANTEPRIMA,
UNA GRANDE MOSTRA A ROMA
Nei mesi scorsi, i borghi delle 18 Regio-
ni hanno avuto una prima importante
vetrina nella mostra “Ai confini della
meraviglia”, ospitata dal 6 maggio al
9 giugno alle Terme di Diocleziano di
Roma, che ha proposto un coinvolgen-
te viaggio virtuale nei territori italiani.
Nell’esposizione, un’affascinante sceno-
grafia basata sulla tecnica dell’anamor-
fosi – un particolare effetto di illusione
ottica – accompagnava i visitatori fino a
una grande mappa illustrata d’Italia,
dove era possibile sperimentare un
percorso interattivo di scoperta delle
esperienze più significative offerte dai
borghi, delle loro tradizioni e dei loro
prodotti enogastronomici.
Ogni Regione è stata poi protagonista
della mostra occupando alternativa-
mente, per un’intera giornata, un grande
spazio interno alle Terme di Diocleziano
e presentando le eccellenze del proprio
patrimonio culturale e le proprie tipici-
tà, i prodotti enogastronomici, l’artigia-
nato, le tradizioni con arti e mestieri. A
simboleggiare i diversi territori, alcuni
personaggi celebri del passato, illustri
“ambasciatori” di ciascuna Regione, da
Ignazio Silone a Federico Fellini,
Qui a sinistra, da Andrea Palladio a Leonardo, da Pier
dall’alto: momenti Paolo Pasolini a Piero della Francesca,
di animazione
da Giuseppe Verdi a Fabrizio De André.
curati dalle diverse
Regioni alla mostra
“Ai confini della IL PASSABORGO: OGNI VISITA
meraviglia”, con UN TIMBRO VIRTUALE
giochi popolari, Ora il progetto esce dai confini della mo-
filmati e artigianato
tradizionale. stra e si diffonde nei territori, coinvolgen-
Pagina seguente do i viaggiatori italiani e incentivandoli a
dall’alto: le case scoprire i borghi grazie a uno strumento
di Bomarzo, originale. Circa 200 delle 1.000 località
meta laziale del
coinvolte hanno aderito al circuito Passa-
Passaborgo,
seguono il profilo borgo, una sorta di passaporto digitale
di un colle del viaggiatore che fino al 30 settembre
panoramico; consente di collezionare i “timbri” che
Mergozzo, località attestano la visita delle diverse loca-
piemontese che si
specchia nel lago lità, costruendo così un proprio grande
omonimo, ispira “viaggio italiano” da nord a sud, senza di-
vacanze slow e stinzioni né confini tra Province o Regioni.
creatività. Il borgo Per creare il proprio passaporto perso-
è uno dei 1.000
nalizzato basta scaricare gratuitamente
protagonisti
del progetto Borghi l’app Passaborgo da www.viaggio-italia-
-Viaggio Italiano. no.it: grazie alla geolocalizzazione, ogni
visita a uno dei paesi aderenti al circuito
permette di aggiungere il relativo timbro,
con il riconoscimento finale di “Viaggiato-
re dell’Anno dei Borghi”. Collezionando i
timbri digitali si ha anche l’opportunità di
beneficiare delle convenzioni che i singoli
comuni hanno stretto con gli operatori lo-
cali (ristoranti, alberghi, musei), con scon-
ti e promozioni speciali. Sempre attraver-
so l’app si partecipa a un grande gioco che
mette alla prova la conoscenza delle loca-
lità italiane. I borghi che hanno aderito
aspettano i visitatori per tutta l’estate con
eventi speciali, dedicati alla storia locale,
alla cultura e all’enogastronomia .
Sandro Vannini /Getty

Carte d’identità
a portata di clic
A sinistra: un esempio
delle 1.000 schede
informative contenute
nel portale www.
viaggio-italiano.it;
ogni borgo è
raccontato con
un breve testo,
un disegno, i link
ai siti istituzionali
che lo riguardano,
alcune immagini delle
più importanti attrazioni
monumentali, una
cartina che permette
di localizzarlo
e un breve filmato.

Bell’Italia 163
Gisella Motta
Duecento mete per cominciare
Da nord a sud, le località
del Passaborgo offrono
un vasto spaccato della
ricchezza paesaggistica
del nostro Paese

N ell’elenco qui sotto sono riportate in


ordine alfabetico, Regione per Re-
gione, le quasi duecento località che han-
no finora aderito al Passaborgo. La lista
è in continuo aggiornamento: per ve-
rificare i nuovi ingressi basta collegarsi
al sito www.viaggio-italiano.it e consul-
tare l’apposita sezione.

ABRUZZO Aielli (L’Aquila), Barrea (L’Aquila), Leo (Rimini), Sant’Agata Feltria (Rimini), San- Pietro Avellana (Isernia), Vastogirardi (Isernia).
Capistrello (L’Aquila), Carsoli (L’Aquila), Ca- tarcangelo di Romagna (Rimini), Verucchio PIEMONTE Avigliana (Torino), Chianale
stelvecchio Calvisio (L’Aquila), Castelvecchio (Rimini), Vigoleno (Piacenza). FRIULI VENEZIA (Cuneo), Garessio (Cuneo), La Morra (Cuneo),
Subequo (L’Aquila), Fara San Martino (Chieti), GIULIA Cividale del Friuli (Udine), Cordovado Saluzzo (Cuneo), Ricetto di Candelo (Biella).
Giulianova (Teramo), Guardiagrele (Chieti), (Pordenone), Maniago (Pordenone), Sesto al PUGLIA Acquaviva delle Fonti (Bari), Avetrana
Moscufo (Pescara), Palena (Chieti), Perano Reghena (Pordenone), Spilimbergo (Pordeno- (Taranto), Biccari (Foggia), Borgagne (Lecce),
(Chieti), Pescina (L’Aquila), Pescocostanzo ne), Sutrio (Udine). LAZIO Bassiano (Latina), Carpignano Salentino (Lecce), Castellaneta
(L’Aquila), Sante Marie (L’Aquila), Santo Bomarzo (Viterbo), Micigliano (Rieti), Orvinio (Taranto), Celle di San Vito (Foggia), Cisternino
Stefano di Sessanio (L’Aquila), San Valentino (Rieti), Subiaco (Roma). LIGURIA Ameglia (La (Lecce), Collepasso (Lecce), Cutrofiano (Lecce),
in Abruzzo Citeriore (Pescara), San Vincenzo Spezia), Apricale (Imperia), Camogli (Genova), Lizzanello (Lecce), Lizzano (Taranto), Lucera
Valle Roveto (L’Aquila), San Vito Chietino Campo Ligure (Genova), Castelnuovo Magra (La (Foggia), Maruggio (Taranto), Melpignano
(Chieti), Scanno (L’Aquila), Scontrone Spezia), Cervo (Imperia), Dolceacqua (Imperia), (Lecce), Minervino Murge (Barletta-Andria-
(L’Aquila), Scurcola Marsicana (L’Aquila), Finalborgo (Savona), Framura (La Spezia), Trani), Peschici (Foggia), Poggiorsini (Bari),
Silvi (Teramo), Tortoreto (Teramo), Vasto Perinaldo (Imperia), Sestri Levante (Genova), Salve (Lecce), Santa Cesarea Terme (Lecce),
(Chieti). BASILICATA Acerenza (Potenza), Tellaro (La Spezia), Toirano (Savona), Varese Specchia (Lecce), Trani (Barletta-Andria-
Aliano (Matera), Bernalda (Matera), Grottole Ligure (La Spezia). MARCHE Acquaviva Picena Trani). SARDEGNA Aggius (Sassari), Masullas
(Matera), Maratea (Potenza), Moliterno (Ascoli Piceno), Borgo Pace (Pesaro e Urbino), (Oristano), Sardara (Sud Sardegna), Silanus
(Potenza), Pisticci (Matera), Policoro (Mate- Carpegna (Pesaro e Urbino), Fermignano (Nuoro), Tonara (Nuoro). SICILIA Aci Castello
ra), Scanzano Jonico (Matera). CALABRIA (Pesaro e Urbino), Frontino (Pesaro e Urbino), (Catania), Brolo (Messina), Castellammare del
Miglierina (Catanzaro), Roseto Capo Spulico Frontone (Pesaro e Urbino), Gradara (Pesaro e Golfo (Trapani), Palazzolo Acreide (Siracusa),
(Cosenza), Taverna (Catanzaro). CAMPANIA Urbino), Grottammare (Ascoli Piceno), Marotta Petralia Soprana (Palermo), Sant’Agata di
Atrani (Salerno), Cerreto Sannita (Beneven- (Pesaro e Urbino), Montecalvo in Foglia (Pesaro Militello (Messina). TOSCANA Collodi (Pistoia).
to), Montesarchio (Benevento), Monteverde e Urbino), Monte Cerignone (Pesaro e Urbino), UMBRIA Acquasparta (Terni), Arrone (Terni),
(Avellino), Nusco (Avellino), Procida (Napoli). Montedinove (Ascoli Piceno), Peglio (Pesaro Bettona (Perugia), Bevagna (Perugia), Città della
EMILIA ROMAGNA Bertinoro (Forlì-Cesena), e Urbino), Piandimeleto (Pesaro e Urbino), Pieve (Perugia), Corciano (Perugia), Giove (Terni),
Brisighella (Ravenna), Casteldelci (Rimini), Pietrarubbia (Pesaro e Urbino), Rotella (Ascoli Massa Martana (Perugia), Monte Castello di
Castell’Arquato (Piacenza), Castelvetro di Piceno), San Benedetto del Tronto (Ascoli Vibio (Perugia), Montefalco (Perugia), Monte
Modena (Modena), Cervia (Ravenna), Fonta- Piceno), San Ginesio (Macerata), Sassocorvaro Santa Maria Tiberina (Perugia), Montone (Peru-
nellato (Parma), Forlimpopoli (Forlì-Cesena), (Pesaro e Urbino), Treia (Macerata), Urbania gia), Panicale (Perugia), Pietralunga (Perugia),
Gemmano (Rimini), Gualtieri (Reggio Emilia), (Pesaro e Urbino), Urbisaglia (Macerata). Preci (Perugia), Sellano (Perugia), Trevi (Perugia),
Longiano (Forlì-Cesena), Modigliana (Forlì- MOLISE Agnone (Isernia), Capracotta (Isernia), Vallo di Nera (Perugia). VENETO Arquà Petrarca
Cesena), Mondaino (Rimini), Montegridolfo Carovilli (Isernia), Castel del Giudice (Isernia), (Padova), Asolo (Treviso), Borghetto (Verona),
(Rimini), Novafeltria (Rimini), Poggio Torriana Ferrazzano (Campobasso), Fornelli (Isernia), Caorle (Venezia), Chioggia (Venezia), Follina
(Rimini), Rimini (Rimini), Sala Baganza (Par- Macchiagodena (Isernia), Pescopennataro (Treviso), San Giorgio di Valpolicella (Verona),
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