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11 AGOSTO 2017
ANIMALI LA TOP TEN DEI MORSI PI LETAL
SETTEMBRE 2017
€ 3,90 IN ITALIA
40
ABITUDINI,
A
ALIMENTAZIONE,
SA
ALUTE: CHE COSA
STA CAMBIANDO
S
IL NOSTRO
ASPETTO FISICO
E LA MENTE
SIAMO DAVVERO
SEMPRE PIÙ GIOVANI?
MONDO
IN VIAGGIO SULLE MEGANAVI
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SCIENZA COMPORTAMENTO INQUADRA
I MILLE MISTERI DI ECCO LE NUOVE E ANIMA LA
COPERTINA!
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La buona
notizia
Mai più
code alla
toilette
iStock
RESISTERE!
Una coda di donne alle
63
toilette del Tivoli Park di
Lubiana (Slovenia) prima
di una gara sportiva.
per cento
Gli scienziati dell’Università di Gand, La diminuzione percentuale
code dell’Università di Gand, in Belgio, hanno cercato di capirne le ragioni con modelli matematici.
Considerando che in genere i bagni degli uomini hanno tra il 20 e il 30% di toilette in più (alcuni
sono semplici orinatoi). E che le donne occupano il bagno per un tempo che è 1,5-2 volte quello degli
uomini, perché aprono e chiudono le porte delle cabine (che gli orinatoi non hanno), puliscono il
sedile e devono “spogliarsi”. Nei momenti di maggiore affluenza, si producono quindi lunghe attese.
SENZA DISTINZIONI. La soluzione ottimale? Bagni unisex, accessibili a uomini e donne e con un
rapporto di 2 cabine chiuse per ogni orinatoio. Nelle simulazioni, sia in momenti di quiete sia di
elevata affluenza (come per eventi pubblici o sportivi), il tempo di attesa si abbasserebbe, in media,
di ben il 63%. Senza contare che l’abolizione dei generi nei bagni pubblici non forzerebbe i membri
della comunità transgender ad allinearsi in code che non li rappresentano. Sabina Berra
foto a. saba
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PROGRESSO.
Se non sei neppure
in grado di camminare
e messaggiare, perché
dovresti guidare e
3
messaggiare?
24
Scariche nel cielo
84
90
96
GIOVANI PER SEMPRE
Oggi le persone di “mezza età”
dimostrano molti anni di meno.
MA SONO SEMPRE IO
Ognuno cambia anche “dentro”.
Ma spesso non se ne rende conto.
VECCHI A 25 ANNI
In passato le età non erano vissute
come facciamo oggi.
L’italiano che ha
studiato i fossili
che riscrivono
Natura la storia di
COLPI DI FULMINE .........................................................................................24
Sviluppano l’energia di una centrale nucleare e le radiazioni di un buco nero. Homo sapiens
Sono gli eventi più potenti (e misteriosi) dell’atmosfera.
pag. 21
Comportamento
SE LA TRIBÙ FA GOAL ..................................................................................30
Desmond Morris, l’autore della Scimmia nuda, spiega le vere ragioni del
48
successo di questo sport: ci riporta al nostro passato di cacciatori.
Animali
QUANDO LA BOCCA È UN’ARMA ...............................................................36
Il morso più potente di sempre? Quello del T. rex. Ma anche leoni, coccodrilli e
ippopotami non scherzano.
Comportamento La coscienza
si spegne...
MI SCUSI, ANZI... NO! ....................................................................................42
Ci scusiamo in continuazione, anche e soprattutto quando non sarebbe
necessario. Dobbiamo proprio farlo?
Scienza
MISTERO ANESTESIA ....................................................................................48
A quasi due secoli dal suo primo uso, è una tecnica che funziona (quasi) alla
perfezione... Ma non si sa perché.
Sport
TUFFI A PROVA DI VERTIGINI......................................................................54
Una sfida a lanciarsi, in acrobazie perfette, da altezze impressionanti: sono le
Red Bull Cliff Diving World Series.
Tecnologia
IL NUCLEARE SI FA “MINI” ..........................................................................60
In tutto il mondo, una nuova ondata di piccoli reattori cerca di imitare i processi
che fanno brillare le stelle. Per darci energia.
In copertina: foto grande Getty Images; in alto a destra: Getty Images; in basso da sinistra: Ipa, Reuters/Contrasto, Getty Images.
Comportamento
CHI IMPARA UNA LINGUA CAMPA CENT’ANNI .... 66
Il cervello di chi conosce (almeno) due idiomi è più sano,
grande e connesso. E non è mai tardi per studiarne uno.
75
Prisma
Guida ai colori
e ai temi
dei numeri
Ambiente
UN MARE DI PLASTICA .............................................100
I rifiuti si trasformano in frammenti che finiscono nello
stomaco dei pesci (e anche nel nostro). Le soluzioni.
Ambiente
Società Animali
FUMETTI IN CARNE E OSSA ....................................106 Natura
C’è chi si veste da Superman, chi da Star Wars, chi da
videogame... Perché i “cosplayer” hanno invaso il mondo.
Alimentazione SEZIONI
IL PREZIOSO GUSTO DELL’ACQUA ....................... 118 Digitale
9 Hit Parade Invenzioni
Inodore e insapore? Non proprio. E, in ogni caso, contiene
75 Prisma Tecnologia
sempre microelementi che possono fare la differenza.
Trasporti
112 Domande & Risposte
Animali
INTELLIGENZE ALIENE .............................................124 149 MyFocus
I polpi sono diversi da ogni altra creatura: nel corpo, nel 154 Relax
“cervello” e perfino nelle cellule. Corpo umano
157 Giochi
Scienza Salute
161 Mondo Focus Scienza
SE LA FRODE ENTRA IN LABORATORIO .............132
Ci si può fidare della scienza? Sì. Ma gli scienziati, a volte, Spazio
barano. Ecco perché, e come correre ai ripari.
Spazio
PROVE DI MARTE .......................................................136
Alimentazione
Isolamento e assenza di peso: i due problemi dei viaggi
Comportamento
spaziali si studiano sulla Terra. Mondo
Mondo Società
NELLE NAVI DEI SOGNI.............................................142
Crociere da record, destinazioni estreme e ricostruzioni
storiche... Si parte!
Cultura
I polpi, Mistero
100
Sport
Un oceano
strane Articoli con
realtà aumentata
di sacchetti
creature
dei mari
pag. 124
Invisibilità
esterna
Getty Images
SI PRENDE FORMA
Uno schermo interattivo
al Festival della scienza di
Atene. Lo spettatore vede
il proprio corpo acquisire
consistenza a mano a
mano che si avvicina allo
schermo. La simulazione
rende così osservabile il
comportamento del “campo
di Higgs”, l’invisibile entità
che conferisce massa alle
particelle dell’universo. Nel
2012 è stato osservato per
la prima volta il bosone
di Higgs, la particella,
ipotizzata negli anni ’60, che
dà origine a questo campo.
Invisibilità
interna
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ed esplora l’occhio
umano dall’interno
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esperimenti con il
metodo Schlieren
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I resti fossili di Homo sapiens, rinvenuti nel sito dicono che Homo sapiens è nato in Marocco?
marocchino di Jebel Irhoud, precedono di mol- Non è esattamente così. Proprio perché a quel
to quelli più antichi conosciuti fino a oggi, tro- tempo spostarsi nel continente era abbastan-
vati in Etiopia. Che cosa significa questo? za agevole, si può ipotizzare che l’uomo sia
I frammenti di cranio e la mandibola scoperti nato da qualche parte in Africa e che poi si sia
in Marocco appartengono a cinque individui diffuso rapidamente nelle altre regioni. Non
vissuti fra i 280.000 e i 350.000 anni fa e hanno sappiamo quale sia stata la culla dell’umanità,
caratteristiche più arcaiche rispetto a quelle ma, alla luce dei reperti trovati a Jebel Irhoud,
riscontrate nel fossile etiope, che risale invece potrebbe essere stata il Nord del continente.
a 195.000 anni fa. Questo fa pensare che Homo
sapiens abbia avuto un’evoluzione più gradua- Perché avete deciso di scavare a Jebel Irhoud?
le rispetto a quella che alcuni studiosi ipotiz- Questo sito è noto fin dagli anni Sessanta. Nel
Biografia zavano. Peraltro, ricerche su reperti ossei e sul
Dna fanno risalire la nascita della nostra spe-
1961, a trovare i primi reperti fossili furono i
minatori che lavoravano in una miniera di ba-
Classe 1977, si è laureato cie a circa 500.000 anni fa. È quindi possibile rite. Una datazione grossolana fece risalire
all’Università di Bologna in che, prima o poi, in qualche parte dell’Africa si quei crani a 40.000 anni fa. In seguito però si
Conservazione e restauro scoprano resti ancora più antichi. trovarono altre ossa e via via che gli studi pro-
dei beni culturali, seguivano si è scoperto che erano molto più
svolgendo una tesi In che cosa questo Homo sapiens arcaico è antiche, e che appartenevano a uomini con
sull’analisi dei denti diverso da noi? caratteristiche un po’ diverse da quelle del-
dell’uomo di Neanderthal. Il volto e la mandibola sono moderni, ma il cra- l’Homo sapiens moderno. A partire dal 2004, il
Dopo il dottorato, nio è più piatto e allungato. Il cervello, quindi, Max Planck Institute tedesco ha quindi voluto
trascorre due periodi di era diverso: meno arrotondato del nostro e avviare una nuova campagna di scavi.
studio all’estero, probabilmente con una corteccia meno svi-
all’Università di Vienna e al luppata. La connettività e la struttura nervosa Lei è l’unico italiano nel progetto. Come è sta-
Max Planck Institute for responsabili delle nostre abilità cognitive si to coinvolto?
Evolutionary Anthropology sono insomma evolute in seguito. Sono stato assunto al Max Planck nel 2012 per-
di Lipsia, in Germania. ché ho una competenza specifica nell’analiz-
In Germania lavora con il Nel sito di Jebel Irhoud, però, avete trovato zare i denti. Al colloquio, il direttore del pro-
gruppo di ricerca che utensili in pietra già abbastanza complessi e getto mi fece vedere la mandibola che ha poi
studia nel sito di Jebel segni evidenti dell’uso del fuoco. fornito molte delle indicazioni sulla struttura
Irhoud; la collaborazione Sì, gli uomini che vivevano qui progettavano e del volto di questi nostri antenati. Ne rimasi
proseguirà anche dopo il fabbricavano oggetti in pietra e sapevano con- sbalordito: non c’era ancora una datazione
rientro in Italia. trollare il fuoco. A quel tempo il territorio non precisa, ma mi resi subito conto che aveva ca-
Dal 2017 è professore era deserto ma assimilabile a quello della sava- ratteristiche moderne.
associato presso il na oggi, con gazzelle – che venivano cacciate –,
Dipartimento dei beni leoni, elefanti e così via. Senza la barriera del Quali sono i prossimi passi?
culturali dell’Università di Sahara, gli uomini potevano spostarsi e proba- Si stanno studiando le ossa del corpo; ci aspet-
Bologna. bilmente lo facevano, migrando da una regio- tiamo che la struttura fisica sia molto simile a
È autore di decine di ne all’altra quando esaurivano le risorse. quella dell’Homo sapiens moderno. È possibile
pubblicazioni scientifiche. che si faccia anche un esame del Dna, ammesso
Fino a oggi si pensava che la culla dell’umani- che si sia conservato in reperti così antichi.
tà fosse l’Africa Orientale. Questi reperti ci Margherita Fronte
Sabbia
10 mila
da 0,06 a 2 mm
il diametro dei granelli di sabbia
di mare
piccoli
organismi
(tardigradi,
A cura di
Marco Paternostro
rotiferi...)
vivono
in un pugno
di sabbia
100
le ore necessarie per costruire
14,84
150
metri
201
metri 0,01
il castello di sabbia
più alto del mondo millimetri
(costruito sulla spiaggia
di Puri, in India,
nel 2017)
50
la larghezza
massima delle
opere d'arte di
Andres Amador,
che disegna
0
l'a
ch ltez
un e p za
a uò rec
du r m
è il diametro che
deve raggiungere
un granello di
qualsiasi
materiale
per diventare
esclusivamente na agg ord et
sulla sabbia, iu
ng ri un granello
di polvere
usando il rastrello er
e
Colpi di
fulmine
Michael McQuilken
E
ra un agosto bollente, e i fratelli Sean,
Sviluppano l’energia Mary e Michael McQuilken erano al Parco
Nazionale delle Sequoie in Sierra Neva-
di una centrale nucleare da (Usa), per una scampagnata con amici.
All’improvviso il cielo è diventato plumbeo. L’anello
Le zone
Ipa
più colpite re l’acqua. L’aria calda umida sale, for-
mando nuvole sempre più enormi, i cu-
Ma che cosa innesca la prima scintilla
in un fulmine? «È ancora un mistero»,
sono quelle mulonembi (possono arrivare a 12 km di
altezza), nei quali si crea una forte turbo-
risponde Stefano Dietrich, ricercatore
del Gruppo di ricerca sulla fisica delle
graupel
12 km –50 °C
cariche positive
6 km –15 °C
corrente ascensionale
Altitudine
IN ITALIA NE CADONO
1,4 MILIONI L’ANNO
non possono permettersi blackout (alti- Sorpresa: almeno in Italia, no. «Abbiamo
forni, cartiere, vetrerie, produttori di mi- dati omogenei solo per gli ultimi 16 anni:
crochip). Un modo per osservarli sono i non è un periodo sufficiente per trarre
satelliti, dotati di appositi sensori ottici: conclusioni sui mutamenti climatici, che
Fulmini per km2/anno 2016 oggi ne è rimasto solo uno della Nasa, si osservano in almeno 30 anni», precisa
il Goes, che monitora le Americhe; dal Marina Bernardi, responsabile del Sirf.
>6 5-6 4-5 3-4
2021 l’Eumetsat (Agenzia satellitare me- «Osserviamo, invece, un andamento ci-
2-3 1-2 0-1 0 teorologica europea) lancerà il satellite clico dei fulmini: salgono da 1 milione a
Mtg che osserverà Europa e Africa. Ma quasi 2,5 milioni l’anno per poi ridiscen-
dere. Da cosa dipenda questa ciclicità ché emettono luci deboli e di brevissima ma anche, in alcuni momenti, antima-
non lo sappiamo ancora. È vero, però, che durata. E ancora più elusive sono altre teria. Come avviene, in modo artificiale,
oggi abbiamo temporali meno frequenti particelle prodotte dai fulmini, i raggi nel tunnel di 27 km del Large Hadron
ma più intensi e ricchi di fulmini». gamma. Sono le radiazioni elettroma- Collider (Lhc) al Cern di Ginevra.
Poter prevedere questi eventi estremi è gnetiche a più alta energia: le emettono Anche in Italia è in corso una ricerca
cruciale. Così il Cnr e la Protezione Civile anche i buchi neri, per esempio. Nel 2010 sull’alta energia sprigionata dai fulmini.
hanno sviluppato la piattaforma di visua- il satellite Agile, lanciato dall’Agenzia «Con l’Agenzia spaziale italiana, l’Istitu-
lizzazione Mams, che comprende i dati spaziale italiana, ha scoperto che questi to nazionale di astrofisica e altri enti,
sui fulmini. «Grazie a questi strumenti», raggi sono prodotti anche sulla Terra, vi- stiamo organizzando campagne di misu-
racconta Marco Petracca, collaboratore cino alle violente tempeste tropicali che ra con aerei, satelliti e palloni sonda, per
del dipartimento della Protezione civile, scoppiano all’altezza dell’Equatore. studiare le emissioni provenienti dalle
«possiamo fare previsioni meteo più pre- Anche i raggi gamma sono prodotti dal nubi temporalesche», conclude Dietrich.
cise a breve termine». moto degli elettroni nelle nubi: raggiun- «Questo ci aiuterà anche a elaborare pro-
gendo un’energia elevata, innescano una tezioni per le componenti elettroniche
BUCHI NERI. Altre scoperte sui fulmini reazione a catena liberando altre parti- degli aerei, che potrebbero essere dan-
sono state possibili grazie ai satelliti, che celle dopo l’urto coi nuclei degli atomi neggiate da questi fasci di particelle. E
negli ultimi 25 anni hanno fotografato ad dell’aria. Le nubi temporalesche, insom- forse potremo capire qualcosa in più sui
alta quota, fra i 50 e i 100 km, particolari ma, sono acceleratori naturali di parti- segreti della materia».
formazioni luminose: blue jet, sprites ed celle: producono non solo raggi gamma Vito Tartamella
elves (getti blu, spettri ed elfi v. disegno
alle pagine precedenti), che si sviluppano
in corrispondenza dei temporali.
Le tensioni elevatissime che si creano
nelle nubi temporalesche, infatti, posso-
Monitorare i fulmini è vitale
no spingersi anche verso l’alto, portando
gli elettroni a scontrarsi con le molecole
per le industrie che non
di gas atmosferico (soprattutto azoto),
producendo così questi lampi. Ma sono possono permettersi blackout
fenomeni molto difficili da studiare per-
Se la tribù
fa goal
L’autore della Scimmia nuda spiega le
vere ragioni del successo di questo sport:
ci riporta al nostro passato di cacciatori.
Reuters/Contrasto
SIMBOLO.
I tifosi della Roma
salutano il loro
capitano
Francesco Totti
mostrando una
riproduzione della
sua maglia,
simbolo della
“romanità”
calcistica.
28
li. Insieme alla Rivoluzione industriale, alla fine ci deve essere un vincitore e un
che concentrò nelle città grandi masse vinto. C’è poi un elemento di “status”: se
desiderose di intrattenimento e sfogo, la nostra squadra vince, ci sentiamo gra-
questo aprì le porte al successo dei giochi tificati ma, soprattutto, la nostra città o la
con il pallone, già praticati in epoca clas- nostra nazione ne traggono un vantaggio
Le diverse tipologie sica, ma rimasti fino ad allora secondari. economico: i casi che lo dimostrano sono
di esultanza, quando In che modo, dunque, il calcio rappre- infiniti. E c’è una componente pseudore-
si fa gol, individuate senta una pseudocaccia? «Sebbene in ligiosa. Quante volte sentiamo avvicina-
dall’etologo inglese apparenza i giocatori sembrino farsi la re l’idea dello stadio a quella del tempio
Desmond Morris. guerra, in realtà non stanno cercando di e osserviamo venerare i giocatori più fa-
distruggersi a vicenda, ma semplicemen- mosi? Quante volte sentiamo parlare di
te di superarsi; allo scopo di perpetrare “fede” per una squadra?
Segnare un
gol è come
uccidere
una preda,
Reuters/Contrasto
dice Morris
Reuters/Contrasto
Sul piano politico, invece, secondo mol- e celebrati, le serate di gala, i fan club e non esime molti di loro dall’essere sca-
ti, il calcio ha svolto fin dalle origini una le groupie. È per tutte queste sue sfac- ramantici, un comportamento ricondu-
funzione di droga sociale. cettature insieme che è diventato quel- cibile a quello delle tribù primitive, in cui
Nell’Inghilterra del diciannovesimo se- lo che è: il più grande spettacolo tribale la vita era piena di rischi e in cui il pen-
colo, i proprietari delle fabbriche dovet- contemporaneo. Uno spettacolo che ha i siero magico ebbe origine, ma non solo:
tero ridurre gli orari di lavoro dei loro suoi eroi, i suoi emblemi e i suoi trofei. «Se riescono a convincersi che le loro
operai, lasciando loro nuovo tempo libe- azioni bizzarre li faranno giocare meglio,
ro. Indirizzarli verso questo sport signi- GLI EROI. Al centro della scena ci sono allora sarà così, semplicemente perché i
ficava tenerli lontani dai pub e in buona loro: giocatori e allenatori, sempre più rituali li aiuteranno a ridurre la tensione
forma: un duplice vantaggio. Molti ope- pagati, sempre più protagonisti della e daranno loro una maggiore sicurezza e,
rai divennero giocatori professionisti, comunicazione, sempre più idolatrati. I quindi, una maggiore possibilità di suc-
molti padroni delle fabbriche proprieta- giocatori vengono dallo stesso ambiente cesso», aggiunge Morris.
ri di squadre e gli altri operai tifosi delle lavorativo della maggior parte dei tifosi e Il momento che unisce maggiormente
stesse squadre: un risultato perfetto per hanno spesso alle spalle storie di riscatto gli eroi al loro pubblico è il gol: i tifosi
il sistema capitalistico. e scalata sociale esemplari. Vivono una esultano sugli spalti e i loro beniamini
Il calcio è poi un business e un’occasio- contraddizione straordinaria perché festeggiano l’uccisione simbolica saltan-
ne, per imprenditori e ricchi magnati, di per affermarsi hanno bisogno da una do e abbracciandosi. Questo è uno degli
riaffermare il proprio primato. Infine, parte di essere egoisti e concentrati su aspetti che si sono maggiormente evoluti
è una rappresentazione teatrale, un in- sé stessi e dall’altra capaci di sacrificarsi negli anni più recenti: in passato, ci si li-
trattenimento di massa che ha col tem- per la squadra. I loro successi, e i loro fal- mitava in genere a poco più di una stretta
po acquisito tutti i connotati dello star limenti, sono pubblici, e questo richiede di mano tra compagni, oggi invece viene
business: le grandi stelle, gli show attesi che abbiano grande personalità. Questo inscenata una vasta gamma di rituali,
TUTTI INSIEME.
Dopo aver segnato
un gol all’Italia,
in una partita
dei Mondiali,
Reuters/Contrasto
i calciatori
dell’Uruguay vanno
a festeggiare
con i loro tifosi.
Quando la
bocca è
un’arma
Il morso più fatti, Gignac ed Erickson si sono basati
sulle scansioni dei crani fossili, sulle
potente di ricostruzioni della muscolatura, ma an-
che sulla comparazione con la stretta dei
sempre? Quello coccodrilli.
S
i è estinto da 65 milioni di anni, che «la pressione generata dalla loro
ma il Tyrannosaurus rex rimane punta era pari a circa 30.000 kg per cen-
uno degli animali più affasci- timetro quadrato: per capire davvero che
nanti che abbiano mai domina- cosa significhi, bisogna considerare che
to il pianeta. E non c’è miglior simbolo sopra i 700 kg per centimetro quadrato
della sua ferocia delle sue enormi fauci: anche l’osso di una preda (il cui interno è
il suo morso era l’arma più letale che si un’ottima fonte di nutrienti per l’anima-
sia mai vista sul nostro pianeta, con una le) va in pezzi». Il megamorso del T. rex,
forza «equivalente a essere schiacciati da insomma, era un’arma letale e specializ-
3 automobili, una sopra l’altra (v. schema zata. «Mascelle potenti come quelle del
nella prossima pagina)». A spiegarlo è tirannosauro non sono comuni perché
Paul Gignac dell’Università dell’Oklaho- richiedono un grande dispendio di ener-
ma (Usa), il primo scienziato – insieme gia», prosegue lo scienziato. Quelli che
al collega Gregory Erickson – a calcolare le possiedono, però, godono di un van-
con precisione la forza del suo morso, in taggio evolutivo immenso, che li eleva al
un nuovo studio pubblicato su Scientific rango di superpredatori.
Reports. Non solo: Gignac è anche uno E infatti anche oggi molte specie hanno
dei pochissimi studiosi al mondo ad aver investito nello sviluppo di fauci temibili.
misurato “sul campo” la potenza delle Come ha fatto il più grande rettile viven-
fauci di predatori temibili, come cocco- te, che pare davvero un degno “erede” del
Getty Images
30.000
Dotata di denti seghettati, capaci di incastrarsi tra di loro per intrappolare la
preda, la bocca del tirannosauro era un’arma micidiale. Secondo gli
scienziati, il morso più potente appartenuto a un animale in ogni epoca.
12 metri APERTURA
La bocca del Tyrannosaurus rex poteva aprirsi
8 tonnellate
fino a un angolo di 65°: ciò gli consentiva non
solo di ingoiare prede di dimensioni notevoli, ma
soprattutto di sviluppare la potenza di morso
necessaria per frantumare le ossa.
MANDIBOLA
Getty Images
L’intera struttura delle fauci del T. rex
era una “macchina di morte”, la mandibola era
lunga quasi quanto il cranio (1,30-1,50 m).
FORZA
L’immensa forza
scatenata dal
morso di un T. rex è
paragonabile alla
sensazione che si
proverebbe ad
essere schiacciati
al suolo da tre
macchine impilate
una sopra l’altra. DENTI
I denti erano appuntiti e di forma
conica. Esercitavano la loro massima
pressione con la punta.
A confronto sfiora i 1.700 chilogrammi (in realtà si annegarla. Gignac ed Erickson ne sanno
Ecco la forza del morso degli animali terrestri (la dovrebbe parlare di una “forza equiva- qualcosa, visto che, come dicevamo, pri-
prima è una stima, le altre misure vere e proprie). lente al peso di 1.700 kg”, visto che il kg ma di dedicarsi al T. rex hanno speso die-
è, a rigore, un’unità della massa; ma nel- ci anni a misurare direttamente i morsi
3.500kg la pratica le due misure coincidono)», delle maggiori specie di coccodrilli e
1
T. REX
Questa è la misura stimata
per il Tyrannosaurus rex:
oltre il doppio dell’animale
terrestre vivente col morso
più potente.
spiega Gignac. I due record, dimensioni
e morso, vanno di pari passo. «Il primo
dettaglio da considerare sono infatti le
alligatori mettendo tra le loro fauci spa-
lancate un misuratore di forza e... aspet-
tando lo scatto. Un lavoro che Erickson
dimensioni del corpo, che sono decisive ha descritto come qualcosa di simile ad
per sviluppare un morso potente. E oggi i «andare a caccia di draghi» e che ha reso
COCCODRILLO MARINO
Il morso più forte mai misurato da uno scienziato. predatori terrestri più grandi del mondo Gignac, come confessa con un certo un-
1.673kg sono coccodrilli e alligatori». derstatement, «un po’ nervoso». E per i
Lungo fino a 7 metri, il coccodrillo mari- cui risultati i due sono stati contattati dal
ALLIGATORE DEL MISSISSIPPI
Un altro grande rettile, campione di morsi. no ha la morfologia del cranio dedicata Guinness dei primati.
1.300kg in gran parte ai muscoli della mascella,
capaci di esercitare una forza immensa I CAMPIONI DI OGGI. In effetti, il lavo-
IPPOPOTAMO
Unico erbivoro della lista, che morde per difendersi. quando si chiude. Se nel caso del T. rex il ro sui coccodrilli di Gignac ed Erickson
825kg megamorso serviva per lacerare le ossa è quasi unico. È vero che è possibile si-
per raggiungere il midollo, le mascelle mulare al computer la forza teorica del
LEONE
Condivide questa forza di morso anche con altri felini. dei coccodrilli (e degli alligatori) sono morso di molti grandi predatori viventi,
450kg infatti una vera e propria trappola, che si ma sono relativamente poche le misura-
chiude sulla preda fino a dissanguarla o zioni dirette che abbiamo a disposizione.
forza di un T.
morso è stata
calcolata, ma
non direttamente
c’è conferma
Npl/Contrasto
TEMIBILI PREDATORI.
Le orche possono
essere gli animali che
più si avvicinano alla
Kathryn Jeffs/Npl/Contrasto
“potenza di morso”
del T. rex, ma per ora
nessuno l’ha mai
dimostrato misurando
la forza delle loro fauci.
riazioni possono esistere di una singola le ossa, invece di sfruttare solo i molari:
strategia. Leoni e tigri, per cominciare,
utilizzano il loro megamorso per immo-
questo le permette di farlo con estrema
efficienza, evitando il rischio di bucarsi
La iena, con i
bilizzare prede spesso più grosse di loro,
affondando i denti nella gola e lascian-
il palato con schegge appuntite.
suoi denti
dole soffocare e dissanguare. Il giagua-
ro, invece, punta su prede più piccole, e
ARSENALE PER LA CACCIA. Leoni, iene e
giaguari hanno sviluppato un megamor-
appuntiti, può
usa le sue mascelle per bucare le ossa del
cranio e uccidere l’animale sul colpo: la
so per necessità di caccia. C’è però anche
chi si è ritrovato con un morso potente,
frantumare
punta dei suoi denti è in grado di supe-
rare quel limite di 700 kg per centimetro
conseguenza delle grandi dimensioni,
ma lo sfoggia solo in circostanze eccezio-
le ossa
quadrato necessario a rompere le ossa, nali, preferendo affidarsi ad altre strate-
e non a caso una delle sue prede prefe- gie per procacciarsi il cibo. Come nel caso
rite sono le tartarughe. E a proposito di dei grizzly. Questi orsi hanno infatti una Invece, usano la letale dentatura più
mammiferi, «prima che cominciassero dieta onnivora e non avrebbero bisogno spesso i loro cugini nordici, i più carni-
gli studi sui coccodrilli, la iena era consi- di mascelle da record per nutrirsi delle vori della famiglia: gli orsi polari, pesanti
derato l’animale con il morso più potente loro prede preferite: pesci, uova, frutta, fino a 700 kg, che tendono a finire le loro
del mondo», fa notare Gignac. anche insetti. Essendo animali che arri- prede preferite, le foche, con un potente
I suoi denti appuntiti e la muscolatura vano a pesare oltre 350 chili, però, il loro morso alla testa.
facciale estremamente sviluppata le per- megamorso (che “potrebbe far esplodere Persino tra i nostri parenti non mancano
mettono non solo di uccidere una preda una palla da bowling”, come recitano le però mascelle formidabili: se un essere
sul colpo, ma anche di frantumare le ossa avvertenze di alcuni parchi americani, umano può sviluppare circa 80 chili di
delle carcasse di cui si nutre per accede- anche se non risulta che qualcuno lo ab- forza, il gorilla, il primate con il morso
re al midollo, la stessa strategia utilizzata bia mai provato davvero) è un’aggiunta più potente, può arrivare a molte volte
dal T. rex. Diversamente da altri mammi- naturale al loro già vasto arsenale e vie- di più. Il motivo? Permettere all’animale
feri predatori, poi, la iena utilizza l’inte- ne sfruttato quando decidono di andare di masticare più facilmente la vegetazio-
ra bocca, canini compresi, per triturare a caccia di alci, caribù o cervi. ne più dura, come il bambù, del quale è
ARMI MICIDIALI.
A sinistra, la dentatura di
una iena. Questi animali
hanno un morso capace
di rompere le ossa per
nutrirsi del midollo che si
trova all’interno. Sotto,
PICCOLI AZZANNATORI un orso bianco: usa la
potente dentatura per
DOPPIE MASCELLE. Non tutti finire le foche.
i megamorsi del mondo
appartengono a megacreature: la
misura della potenza di un morso
è relativa, perché indica la quantità
di forza per unità di superficie, e
possono anche esistere creature
molto piccole con morsi
estremamente potenti in
proporzione. «Un ottimo esempio
sono pesci come Mylopharyngodon
piceus, che ha due mascelle e due
mandibole. Si nutre di chiocciole, e
utilizza la prima coppia di fauci per
risucchiare la preda e catturarla.
A quel punto, protrude la seconda
coppia di fauci, che ha una
muscolatura estremamente potente
in grado di frantumare la conchiglia
Steven Kazlowski/Npl/Contrasto
ghiotto. E la potenza delle sue fauci ha uno dei campioni di megamorsi, eppure effettuata Brady Barr, biologo america-
anche una funzione difensiva: i maschi si nutre esclusivamente d’erba. Ha però no che conduce un programma sul cana-
possono contare sui loro canini estrema- muscoli potentissimi nella mascella, e le Nat Geo Wild intitolato Dangerous
mente sviluppati, un ottimo deterrente una struttura dell’articolazione che gli Encounters with Brady Barr. In un episo-
contro rivali e predatori. permette di aprire la bocca quasi a 180°, dio, ha prima misurato la potenza del
e di chiuderla con una forza tale da rom- morso di una femmina, poi ha provato a
ERBIVORO, MA TOSTO. C’è infine un pere un coccodrillo in due. È un’arma di ripetere l’esperimento su un maschio,
caso limite, un’eccezione più unica che difesa contro i predatori, e di intimida- ma ha dovuto rinunciare quando si è reso
rara nel mondo animale, come sottolinea zione contro i rivali che richiede uno conto che l’animale si stava irritando. In-
anche Gignac: «È raro, quasi impossibile, sforzo energetico molto alto per l’anima- somma, è un lavoro duro, ma qualcuno lo
trovare un grosso erbivoro con un morso le, ma che lo rende sostanzialmente in- deve pur fare... Forse è una fortuna che,
da carnivoro. A meno che non si parli vulnerabile. La prima registrazione uffi- per valutare il T. rex, ci dobbiamo accon-
dell’ippopotamo». Con una forza misu- ciale della potenza del morso di un tentare dei calcoli.
rata oltre gli 800 chili, l’ippopotamo è ippopotamo è avvenuta in pubblico: l’ha Gabriele Ferrari
L
ividi e contusioni per amore del-
la scienza: l’antropologa sociale
Kate Fox, studiosa dell’Univer-
sità di Oxford, se ne è procurati
parecchi andando deliberatamente a
sbattere contro centinaia di persone, di
diverse nazionalità, in tutta l’Inghilterra.
Voleva misurare, in questo modo, la ten-
denza che molti condividono a scusarsi
più del necessario. E a farlo perfino, come
nel caso in cui sia qualcun altro ad urtar-
ci, quando siamo totalmente innocenti.
Il risultato? Sorprendente: «Circa l’80%
dei soggetti mi ha chiesto scusa, nono-
stante fosse chiaramente colpa mia. Lo
hanno fatto le donne più degli uomini,
gli anglosassoni (e anglofoni) più di tutti
gli altri: gli unici a tener loro testa erano
i giapponesi, che però erano così atten-
ti da riuscire quasi sempre a evitarmi».
Certo, non si trattava di scuse “vere”: non
stiamo parlando, infatti, del profondo e
sincero atto di contrizione che segue al
torto, o al danno, che abbiamo inflitto a
qualcuno. Quello che la coraggiosa an-
tropologa voleva indagare erano invece
le cosiddette “scuse sociali”, gli automa-
tismi che ci spingono a biascicare “mi
spiace” in ogni occasione.
Ma se non servono a niente, e non dob-
biamo pentirci di nulla, perché le porgia-
mo tanto spesso?
Mi scusi...
anzi, no!
Settembre 2017 Focus | 43
VITA QUOTIDIANA.
Ressa in metropolitana: qui i
“mi scusi” abbondano, ma spesso
servono solo a mascherare
la maleducazione.
44%
lontario. «Sembra paradossale ma a ben potenzialmente imbarazzanti o fonte di
pensarci non lo è», spiega Annalisa Cor- disagio di quanto facciano gli uomini.
bo. «La vittima, attraverso le scuse rice-
vute, si sente rassicurata sul fatto che il ATTENZIONE PERICOLOSA. Insomma,
torto non si ripeterà. Il colpevole, invece, non è che le donne amino scusarsi e gli
Le donne che si scusa più facilmente quando si sente in uomini no. È che i maschi spesso proprio
sono convinte di colpa per un danno che non voleva inflig- non si rendono conto di dare fastidio a
scusarsi troppo. gere. Se invece l’azione era intenzionale, qualcuno, per esempio quando si appog-
il suo autore normalmente pensa di aver giano con i gomiti aperti al bancone di un
avuto buone ragioni per compierla, il che bar affollato. Questa maggiore “sensibi-
diminuisce il suo senso di colpa». lità” femminile, però, può anche tra-
Michael Buholzer/Reuters/Contrasto
Chiedere
scusa ci fa
sembrare
più affidabili
e sensibili
dursi in un freno alla carriera. Secondo
Mika Brzezinski, giornalista statuniten-
se e fondatrice del movimento “I’m not
sorry”, per l’empowerment femminile,
cominciare una frase con “scusa” «equi-
vale a far segnare all’avversario un goal a
porta vuota: ti mette immediatamente in
una posizione di svantaggio, soprattutto dai canadesi, spiega Michael Hiscock, nulla a che vedere con quella profonda»,
se accompagni le parole con una postura giornalista di Toronto. «In nessun altro conclude Annalisa Corbo, «ovvero quel
ingobbita, le spalle chiuse, la testa bas- Paese del mondo troverete persone in che chiamiamo “andare a Canossa” ispi-
sa». Così, c’è anche chi ha cercato di aiu- grado di scusarsi dopo essere state tam- randoci alla storia di Enrico IV, che nel
tare le donne in un modo molto pratico. ponate. Noi canadesi chiediamo “scusa” gennaio 1077, per ottenere udienza dal
L’imprenditrice Tami Reiss e la linguista a chi ci fa cadere di mano un oggetto, a papa Gregorio VII che l’aveva scomuni-
Deborah Tannen hanno ideato un plug- chi occupa con il suo zaino il nostro posto cato, lo attese inginocchiato per tre gior-
in chiamato appunto “Just not sorry”: il in treno, alla squadra rivale che abbiamo ni e tre notti davanti all’ingresso del ca-
programmino, come fosse un corretto- sconfitto in partita...». stello di Matilde di Canossa, scalzo e
re automatico, sottolinea in rosso nelle vestito solo di un saio, mentre infuriava
e-mail che si stanno per inviare tutte le UNA LEGGE APPOSTA. I canadesi sono la bufera. «La richiesta di perdono del-
espressioni di scusa, con l’obiettivo di così pronti al dirsi dispiaciuti che in On- l’imperatore, anche se legata a questioni
insegnare a scrivere in modo più diretto. tario, dal 2009, è in vigore il cosiddetto politiche, era un atto di contrizione au-
Unico neo: per il momento è disponibile Apology act: una legge che ricorda ai tentica. La capacità di scusarsi davvero,
solo in inglese. In effetti, per ragioni cul- giudici che il chiedere scusa per un rea- non solo in senso sociale, è invece tipica
turali e anche linguistiche (vedi riqua- to commesso non significa automatica- delle persone forti». Ma questa è tutta
dro), sono proprio gli anglosassoni e gli mente passare dalla parte della ragione. un’altra storia.
anglofoni a scusarsi di più. A cominciare «La scusa sociale, comunque, ha poco o Paola Maraone
E LA LUCE
SE NE VA.
Rappresentazione
simbolica
dell’anestesia, una
tecnica molto
usata, ma di cui
non sono ben noti i
meccanismi. Il suo
funzionamento,
infatti, è legato
Francesco Bongiorni
a un altro mistero
scientifico:
la coscienza.
10
secondi al massimo:
il tempo necessario
affinché gli anestetici
disegno in fondo all’articolo). Subito dopo
fu la volta del cloroformio, usato all’ini-
zio soprattutto per stordire le donne du-
rante i dolori del parto, in seguito per la
chirurgia. Da allora è diventato un arse-
nale quello delle sostanze chimiche, al-
spiega Antonio Corcione, presidente
della Società italiana di anestesia, anal-
gesia, rianimazione e terapia intensiva.
Il segno più visibile dell’anestesia all’e-
lettroencefalogramma è un progressivo
aumento delle onde di bassa frequenza
facciano effetto.
Paul Hahn/laif/Contrasto
e alta ampiezza, uno stato simile a quello nismo ci fosse un’azione specifica sui
che si osserva nel coma. Tanto che spesso
l’anestesia viene definita un coma rever-
sibile, anche se gli anestesisti preferisco-
Il tessuto canali che permettono la comunicazione
tra le cellule e controllano la trasmissio-
ne degli impulsi nervosi, piuttosto che un
no parlare di sonno, forse per non inquie-
tare i pazienti. Di sicuro, al livello giusto
cerebrale generico disturbo della membrana delle
cellule. E via via, alcuni target specifici
per iniziare un intervento, il paziente è
incosciente, non respira da solo e non ri- è come per i diversi anestetici sono infatti stati
scoperti, come quello per il Gaba (acido
sponde agli stimoli dolorosi.
LEGGEREZZA UBRIACHEZZA
MENTALE
AMNESIA
INCOSCIENZA SONNO
(non si risponde
ai comandi)
INSENSIBILITÀ COMA
AL DOLORE
(possibile
respirazione
artificiale)
TUTTO
È PRONTO.
Una mascherina
in sala operatoria.
Gli anestetici
GettyImages
sono efficaci
già dopo
pochi secondi.
EFFETTI INDESIDERATI
SCAGIONATA.“Dopo l’operazione
non è più stato lo stesso”: è
un’osservazione comune, riferita
soprattutto alle persone anziane,
che magari in seguito a un
intervento sotto anestesia generale
si risvegliano annebbiate, con
problemi cognitivi e di memoria che
durano mesi, anni o anche per
sempre. Non è chiaro però quanti
siano i pazienti davvero colpiti, che
cosa causi questa “sindrome”, e se
la colpa sia dell’anestesia,
dell’intervento (e di quale tipo di
intervento) o di altri fattori.
Nonostante la questione venga
Di sicuro non si tratta solo di questioni da esempio per i farmaci che paralizzano i
addetti ai lavori. «Capire come funziona- muscoli, sono oggi disponibili antidoti
no gli anestetici aiuterebbe a ridurre i ri- che sospendono l’azione del farmaco in
schi, sia pure rarissimi, che l’anestesia pochi secondi, senza aspettare che venga
generale vada male; a usare il farmaco più smaltito naturalmente dall’organismo.
giusto per ogni specifico paziente; a im- Finito l’effetto dell’anestesia, il primo se-
pedire che si verifichino casi, rari ma pos- gno è il ritorno della respirazione spon-
Science Photo Library/Contrasto
sibili, di persone presenti a se stesse du- tanea. Poi aumentano battito cardiaco e
rante l’operazione», osserva Rosanova. pressione, inizia la salivazione, e il pa-
ziente mostra segni di fastidio a uno sti-
TOSSE E SMORFIE. Il ritorno dallo stato molo doloroso, ma gli occhi rimangono
di coma reversibile che è l’anestesia ge- chiusi. Infine torna il tono muscolare, il
nerale è un processo inverso a quello paziente fa smorfie, inghiotte saliva, tos-
dell’andata. «Un po’ come in un volo ae- sisce, spesso cerca di togliersi le cannule
reo, in previsione dell’atterraggio, cioè la per l’intubazione. A questo punto l’ane-
fine dell’intervento, si comincia a ridurre stesista di solito lo estuba. Ancora qual-
la quantità di farmaco somministrata, che minuto per verificare che il paziente
per poi sospenderla del tutto», spiega risponda ai comandi e che sia effettiva-
IL PRIMO ANESTETICO? L’ETERE.
Qui sopra, replica dell’inalatore di etere Corcione. L’anestesista valuta i tempi in mente “tornato”, ed è tempo di uscire
usato nella prima operazione della storia base alla sua esperienza clinica, alle ca- dalla sala operatoria senza ricordare, se
in cui si sia fatto uso dell’anestesia ratteristiche del paziente e ai dati ricava- tutto è andato come doveva, assoluta-
(più in alto, nel disegno), nel 1846. ti dal monitoraggio intraoperatorio. «Ma mente nulla di quel che è accaduto.
esistono anche sistemi che calcolano in Chiara Palmerini
TUFFI A PROVA
DI VERTIGINI
Una sfida a lanciarsi, in acrobazie
perfette, da altezze impressionanti: sono
le Red Bull Cliff Diving World Series.
IMPATTO
PERICOLOSO.
Nell’immagine
multipla, le
evoluzioni di Blake
Aldridge (Uk)
nel suo tuffo da un
elicottero a 25 m
di altezza davanti
alle scogliere di
Moher, in Irlanda.
Per non ferirsi o
morire nell’impatto
con l’acqua,
occorre una grande
preparazione fisica
e psicologica.
acqua sempre
con i piedi
UNO SPORT
UFFICIALE.
Andy Jones (Usa)
a Dubai.
Ai Mondiali di
nuoto i tuffi dalle
grandi altezze
sono stati
introdotti nel 2013,
come disciplina
a parte rispetto a
quelli “normali”:
gli uomini si
lanciano da 27 metri,
le donne da 20.
Nell’impatto,
si subiscono
decelerazioni
come quelle
di Formula 1
58 | Focus Settembre 2017
Inquadra
la pagina con
la app di Focus e
immergiti nella foto
a 360° dal ponte di
Mostar prima di un tuffo
SCARICA LA APP
(INFO A PAGINA 7)
Il nucleare
si fa “mini”
In tutto il
mondo, una
nuova ondata
di piccoli
reattori cerca
di imitare i
processi che
fanno brillare
le stelle. Per
darci energia.
C
reare una stella in miniatura, varianti deuterio e trizio) si fondono per modo stabile. Occorre produrre in grandi
che si possa accendere e spe- formarne uno di elio, l’energia sprigiona- quantità un plasma ad altissime tempe-
gnere a piacimento per dare ta è tantissima e le scorie prodotte prati- rature – cioè un gas abbastanza caldo per
energia a intere città. È questo camente nulle: è questo processo che, in innescare la fusione – e al tempo stesso
il sogno inseguito da un agguerrito eser- tanti, cercano di riprodurre. mantenerlo confinato, in modo che non
cito di startup e gruppi di ricerca in giro bruci tutto quello che lo circonda e non
per il mondo, ognuno con la sua persona- TROPPO GRANDE! Suona facile, ma non disperda calore.
le ricetta per raggiungere quello che da lo è. Certo, una reazione di fusione che Quanto sia difficile farlo lo dimostra il
decenni è il Graal delle energie pulite: la duri qualche secondo i fisici hanno im- faticoso cammino di Iter, il megareatto-
fusione nucleare, cioè la reazione che tie- parato a produrla da tempo, ed è servita re a cui lavora da trent’anni un consor-
ne acceso il Sole e che, realizzata in modo a fare le bombe H. Trasformare lo stesso zio internazionale nel Sud della Francia,
controllato sulla Terra, risolverebbe tut- principio in una risorsa pacifica vuol dire che dagli anni ’80 del ’900 è stato l’unico
ti i problemi energetici. Perché quando imparare a mantenere sotto controllo la vero protagonista di questo tipo di ri-
due atomi di idrogeno (o di una delle sue fusione per lunghi periodi di tempo, in cerca. Un gigante da 23mila tonnellate,
QUASI “UMANO”.
L’interno del
minireattore del
Mit di Boston: ha
dimensioni quasi
umane e un
classico disegno
“a ciambella” (v.
schema sotto e
realtà aumentata).
1 A ciambella
Alcator C-Mod (Usa)
INVOLUCRO
ESTERNO
Inquadra
la pagina con
la app di Focus
e osserva a ritmo
accelerato la costruzione
E C’È ANCHE IL MADE IN GERMANY
del reattore tedesco
3 Sferico General Fusion (Usa) SCARICA LA APP
(INFO A PAGINA 7)
MEZZ’ORA STELLARE. Costruito dall’Istituto Max
Planck di Fisica del plasma a Greifswald, in Germania,
INIEZIONE
PISTONI PER LA Wendelstein 7-X (foto) resta forse il concorrente più
COMPRESSIONE PLASMA temibile di Iter, dopo l’ottimo successo dei primi test
DEL PLASMA
condotti all’inizio del 2016 (v. Focus n° 279). È uno
stellarator, ovvero un reattore a fusione in cui il
campo magnetico che tiene confinato il plasma viene
creato da una serie di magneti asimmetrici e contorti,
anziché da quelli a forma di anello presenti nella
maggior parte degli altri esperimenti. Sulla carta è il
design più efficiente, ma in assoluto il più difficile da
costruire. Un anno e mezzo fa, il primo plasma a
idrogeno e i primi esperimenti hanno dimostrato che
il design funziona, e che il campo magnetico prodotto
è proprio quello giusto. Ma si è trattato di test durati
solo qualche frazione di secondo. Dopo un intenso
lavoro di upgrade e l’installazione di nuovi
componenti sulla macchina, Wendelstein 7-X sta ora
per riaccendersi, e proverà a raggiungere
temperature ancora più alte (avvicinandosi ai
100mila °C necessari per la fusione) e per periodi più
VORTICE
METALLICO lunghi, forse anche minuti. Un passo in più verso
l’obiettivo finale, atteso per il 2020: mezz’ora
ininterrotta di fusione nucleare che si autosostenga
senza interventi esterni, proprio come nelle stelle.
Si stanno
sviluppando
molte idee...
Quale si
imporrà?
gia. Poi si inietta altro plasma nella sfera fino a ottenere il plasma, che poi viene questo design permette di ottenere una
e si ricomincia. convogliato e compresso in una camera pressione del plasma molto alta. Il volu-
Il concetto è più o meno quello del moto- dove vengono forzati a fondersi in atomi me di un reattore commerciale potrebbe
re a scoppio. La cosa più difficile è fare in di elio. Il calore prodotto dalla fusione essere un centesimo di quello di Iter, ed
modo che i pistoni colpiscano tutti nello muove una turbina, che a sua volta pro- essere contenuto in una stanza. Dopo
stesso momento, cosa che si può ottenere duce elettricità. Oltre all’uso di deuterio vari passi di avvicinamento, nell’aprile di
con l’aiuto di un supercomputer. e trizio, Helion sta sperimentando anche quest’anno la società ha acceso la terza
quello di litio, che risolverebbe due pro- versione del suo reattore sperimentale,
4. COME UN CRAVATTINO. A oggi Gene- blemi in uno: assorbirebbe il calore, e in creando plasma al suo interno. I prossi-
ral Fusion ha un prototipo di circa 4 m di più produrrebbe trizio, contribuendo a mi obiettivi sono raggiungere i 15 milioni
diametro, 65 dipendenti ed effettua fino ricaricare il plasma. di gradi in autunno, salire a 100 milioni
a 100 test al giorno. Altra startup, di casa di gradi nel 2018, per arrivare a produrre
vicino a Washington e stavolta finanzia- 5. A OXFORD. Dall’altra parte dell’ocea- energia elettrica nel 2025 e venderla sul
ta dal cofondatore di PayPal Peter Thiel, no, rimane invece fedele al modello clas- mercato nel 2030. Tra un sacco di tempo,
ma anche dal Dipartimento dell’Energia sico la società britannica Tokamak Ener- ma sempre prima di Iter.
Usa, è Helion Energy, che punta ad ave- gy. Per il suo reattore adotta però la Nicola Nosengo
re un reattore commerciale in attività variante più sferica anziché quella a
entro 6 anni. Il loro design si basa sulla ciambella. Il risultato assomiglia a una
tecnologia della “fusione pulsata”. Dopo mela in cui un bruco abbia scavato un 5 Ciambella compatta
la ciambella e il tubo, stavolta il reatto- tunnel dal picciolo in giù. Il tunnel è un Tokamak Energy (Gb)
re ha la forma di un cravattino a farfalla. tubo in cui viene fatto il vuoto, circonda-
In entrambe le “ali”, rapide sequenze di to da magneti. Secondo i calcoli, se usato
impulsi magnetici accelerano gli atomi in combinazione con i giusti magneti,
MAGNETI
INIEZIONE
PLASMA
PLASMA CONTENITORE
E
xcuse me, bitte schòn... Noio vole-
vam...ehm, volevon savoir... l’in-
diriss...ja”. Se alle prese con una
lingua straniera sembrate Totò
nella celebre scena in cui tenta di chiede-
re informazioni a un vigile di Milano,
scambiato per un soldato tedesco, ci
sono buone notizie per voi. Le ultime ri-
cerche assicurano che persino a 70 anni
e oltre si può diventare poliglotti (Katò
Lomb, traduttrice ungherese, tra le pri-
me interpreti in simultanea del mondo,
imparò la sua 17esima lingua, l’ebraico, a
80 anni suonati). Insomma, non è poi
così vero che le lingue si possono impa-
rare solo da bambini.
Chi impara
una lingua...
campa
cent’anni
AFP/Getty Images
A tutte le età,
è il miglior
modo per
allenare
il cervello
Getty Images
A SCUOLA E
ALL’ESTERO.
A sinistra, giovani
al lavoro in un pub
a Londra: così,
tanti stranieri
Daniel Biskup/Laif/Contrasto
imparano l’inglese.
Nella pag. a
sinistra, una
scuola bilingue in
Belgio, dove
si parla fiammingo
e francese.
IMMERSIONE
TOTALE.
Ascoltare
musica,
vedere film,
parlare...
Prima ancora
di imparare
E IO NE PARLO 50! la grammatica
è utile
immergersi
SUPERDOTATI. Qual è il massimo totalmente nel
numero di lingue che è possibile nuovo mondo.
imparare? Anche se non c’è un record
ufficiale, tra i più grandi iper-poliglotti
della storia (sono chiamati così quelli
che sanno più di 12 idiomi) spicca un Tolkien, il padre del Signore
degli anelli, parlava 13 lingue.
italiano: il cardinale bolognese
Giuseppe Mezzofanti, vissuto tra il ’700
e l’800, che aveva imparato ben 72
lingue (compresi dialetti e lingue
antiche), studiando e confessando i
E ne ha inventate altre 11
fedeli. Senza mai muoversi dall’Italia.
Un fenomeno a cui oggi terrebbe testa,
forse, solo lo statunitense Alexander Per imparare un vocabolario e una sin- E guardare film o serie tv in lingua ori-
Arguelles, maniaco delle lingue sin da tassi diversa è necessario calarsi il più ginale è utile? «Sì, ma bisogna partire
bambino. Sa francese, tedesco, possibile nel contesto reale. Un viaggio almeno da un livello intermedio, altri-
spagnolo, italiano, portoghese, all’estero da soli sarebbe l’ideale (per chi menti è frustrante», suggerisce Balboni.
catalano, svedese e altre lingue ha tempo di farlo). Altrimenti si può op- «Conviene guardare la prima volta l’epi-
scandinave e slave. Ma anche latino, tare per corsi immersivi, senza varcare i sodio in italiano, poi in originale cercan-
greco antico, sanscrito, lingue confini nazionali: mini-ritiri di gruppo do di cogliere il significato delle battute.
medioevali o locali, oltre a coreano, dove tutte le fasi della giornata (pasti, Meglio concentrarsi in spezzoni di 5-10
giapponese, mandarino, cinese, russo, momenti di svago, conversazioni libe- minuti. Quindi, si riascolta la sequenza
arabo, persiano, indi, turco, swahili... re, lezioni) prevedono l’uso e l’ascolto con i sottotitoli in lingua, eventualmente
In totale, più di 50. Anche sul Web molti esclusivo della lingua straniera. E fare passando a quelli in italiano, laddove non
poliglotti per passione fanno sfoggio da autodidatti? «No, serve un insegnan- si comprende il testo. Infine, si risente il
delle loro abilità. Tra tutti, un posto te, da soli non si va da nessuna parte», tutto senza sottotitoli. A mano a mano, il
d’onore lo merita John R. R. Tolkien, il consiglia Balboni. «Il lavoro autonomo è meccanismo diventa più rapido perché si
celebre autore del Signore degli anelli. utile e prezioso, ma funziona se almeno colgono le pronunce degli attori e i riferi-
Un genio: non solo parlava in parte è guidato da un esperto». menti a puntate precedenti».
fluentemente 13 lingue, ma per i suoi Per quanto questo esercizio sia utilis-
romanzi ha inventato alfabeto, AL CINEMA. Chi sceglie una scuola di simo, l’esposizione alla lingua non può
grammatica e vocabolario dell’elfico e lingua, però, sappia che deve affianca- essere solo passiva. È fondamentale
di altre 10 lingue di fantasia. re lo studio a casa. Considerando che, a sforzarsi di parlarla sfruttando ogni oc-
spanne, occorrono circa 600 ore per im- casione di conversazione con madrelin-
parare l’inglese o lo spagnolo, con un’ora gua. Bastano circa 800 parole, quelle
di lezione a settimana impiegheremmo usate più di frequente, per disquisire più
più di 10 anni. Ancora di più per imparare o meno di tutto. Con il tempo si aggiuste-
il tedesco o l’ungherese (900 ore), il rus- rà anche la grammatica. E un bel giorno
so o il polacco (1.200 ore). Addirittura il la lingua si scioglierà e uscirà fluente dal-
triplo dell’inglese per apprendere arabo, la bocca, come per magia.
coreano, cinese o mandarino (1.800 ore). Daniela Cipolloni
Contro la siccità
basta un’innaffiata
con l’aceto
Dall’aceto, un aiuto per proteggere
le piante dall’arsura: studiando le
caratteristiche di un enzima,
chiamato hda6, un gruppo di ricerca
giapponese dell’istituto Riken ha scoperto
l’esistenza di un interruttore genetico per
spegnere la “sete” delle piante. Secondo
PANNELLI SOLARI
lo studio, pubblicato su Nature Plants,
questo interruttore permette alle piante, in
caso di emergenza, di usare l’aceto (nella
SULL’ACQUA
forma pura, ossia acido acetico) come Non occupano terreno e si raffreddano meglio.
fonte di energia alternativa ai tradizionali
zuccheri, e così di resistere meglio alla In Cina è da poco entrata in funzione la centrale solare galleggiante più
carenza d’acqua. Per averne conferma grande del mondo. Si trova a Huainan, nella provincia orientale dell’Anhui.
sono state testate piante del genere L’impianto, realizzato dall’azienda cinese Sungrow Power, occupa 800mila
Arabidopsis innaffiate con semplice metri quadrati ed è stato costruito su un lago artificiale che si trova sulla voragine
acqua, oppure con aceto o, ancora, con creata da una vecchia miniera di carbone dismessa. Ciò serve a preservare i terreni
altri acidi organici. Dopo 14 giorni, il 70% coltivabili e gli ecosistemi che altrimenti verrebbero occupati dai pannelli; inoltre,
di quelle trattate con aceto erano ancora l’acqua del lago raffredda i circuiti elettronici dei pannelli solari, contribuendo a
vive, mentre tutte le altre erano seccate renderli più efficienti. L’impianto è in grado di generare una potenza di 40 mega-
(foto sopra). Una soluzione semplice e watt, sufficiente ad alimentare fino a 30 mila abitazioni.
molto economica, efficace su una grande ANCHE A TERRA. Nella regione autonoma cinese del Tibet c’è anche la più gran-
varietà di piante come mais, riso e grano, de centrale solare del mondo su terraferma, a Longyangxia. Non a caso, la Cina è
e che potrebbe avere un enorme impatto diventata il primo produttore al mondo di energia solare, con una capacità di 77,42
sull’agricoltura a livello mondiale. L.D.C. gigawatt a fine 2016, secondo fonti governative. S.B.
Getty Images
La protesi più
antica del mondo
Un alluce di legno così
perfetto da sembrare l’opera
artistica di un maestro
ebanista. Invece è un intervento di
chirurgia ricostruttiva realizzato
3mila anni fa. La protesi, scoperta
da un team di scienziati
dell’Università di Basilea (Svizzera),
del Museo Egizio del Cairo e
dell’Istituto di Medicina Evolutiva
dell’Università di Zurigo, è stata
rinvenuta in una tomba della
necropoli di Sheikh Abd el-Qurna
(Luxor). L’alluce di legno
apparteneva a una donna, figlia di
un sacerdote, ed è uno dei più
antichi reperti di questo tipo. Venne
realizzato da un artigiano che aveva
grande conoscenza dell’anatomia:
la sua abilità emerge dall’estrema
mobilità della protesi e dalla
robustezza della cinghia che la
teneva legata al piede. La protesi è
esposta al Museo del Cairo. M.B.
La compagna del Sole
Ci sono nuove prove che moltissime stelle nascono
a coppie. Forse è accaduto anche alla nostra.
Steven Stahler, fisico teorico dell’Università di Berkeley, e Sarah Sadavoy, radioa-
stronoma allo Smithsonian Astrophysical Observatory, hanno studiato a lungo la
formazione di nuove stelle nella nube molecolare di Perseo, una nursery stellare
a circa 600 anni luce dalla Terra. Risultato: lì quasi tutte le stelle sembrano nascere in
sistemi binari, cioè a coppie. Ma sono quasi sempre lontane l’una dall’altra, in genere a
una distanza superiore a 500 Unità astronomiche (1 Ua è pari alla distanza media tra il
© Matjaz Kacicnik/Universität Basel
1 2
76 | Focus Settembre 2017
In Italia si usano
meno cavie
Si riduce l’uso di animali
vivi nella sperimentazione
scientifica. Secondo
quanto pubblicato sulla Gazzetta
Ufficiale, negli ultimi 5 anni (dal
2010 al 2015, ultimi dati
disponibili) in Italia si è passati da
777.731 unità a 581.935, con una
riduzione del 25%. Nella tabella
qui sotto, i più utilizzati. Il calo è
dovuto a due fattori: da un lato,
il maggior ricorso a simulazioni
informatiche e sperimentazioni in
vitro, dall’altro una maggiore
sensibilità verso gli animali. S.B.
Una foresta da città
CityTree è un pannello biotecnologico (al centro nella foto sopra) che purifica
l’aria in un raggio di 50 metri, “mangiando” polveri sottili, biossido di azoto e
TOPI ozono quanto 275 alberi, ma occupando meno dell’1% dello spazio. Il lavoro è
(Mus musculus) svolto da diversi tipi di muschi e da piante vascolari (tra cui le felci) che filtrano, grazie
373.483 alla fotosintesi clorofilliana, fino a 240 tonnellate di fattori inquinanti ogni anno.
NON CONSUMA ENERGIA. Prodotto dalla startup tedesca Green City Solution,
CityTree è alto 4 metri, largo 3 e profondo 60 cm, e può essere modellato a seconda
RATTI delle necessità: le piante filtranti e la quantità sono scelte a seconda del tipo di inqui-
(Rattus norvegicus) namento da eliminare. All’interno ci sono dei sensori che registrano la qualità dell’aria
130.757 e i pannelli sono autosufficienti, perché alimentati a energia solare. In Italia, il comu-
ne di Modena ne ha installati 6. Un CityTree costa circa 25mila dollari. S.B.
POLLI DOMESTICI
(Gallus gallus domesticus)
Getty Images
PORCELLINI D’INDIA mancanza di comportamenti
(Cavia porcellus) sociali. Sono gli effetti del
8.837
con i clienti. M.B.
Dennis Kunkel/Spl/Age (6)
3 4 5 6
Prisma
OLIO IN CABINA
Un nuovo problema per chi vola.
Stare a lungo a bordo di un aereo può far male. E non solo per
le radiazioni assorbite. Ci sarebbe infatti una stretta corre-
lazione fra la salute del personale di bordo e l’aria contami-
nata che circola nei velivoli. Lo afferma un nuovo studio dell’Uni-
versità di Stirling, nel Regno Unito, pubblicato sulla rivista Public
Health Panorama dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
ARIA VIZIATA. Il pericolo arriva dalla lunga esposizione all’aria
viziata degli aeromobili: quando l’aria non filtrata giunge in cabi-
na dai compressori del motore, può capitare che sia contaminata
dai lubrificanti dei motori stessi. A correre i rischi maggiori sono
gli equipaggi e chi vola molto frequentemente, mentre il proble-
ma non toccherebbe chi prende l’aereo occasionalmente. Questo
contribuirebbe a spiegare come mai i piloti siano tra i più colpiti
da malattie professionali. Secondo la ricerca, nel 2015 oltre 3,5
miliardi di passeggeri e 500mila addetti ai lavori hanno respirato Getty Images
Ri-buttato a mare
Ogni anno ributtiamo a mare ben 10 milioni di tonnellate
di pesce buono (perlopiù morto), l’equivalente di 71.000
balenottere azzurre: una quantità tale da riempire 4.500
piscine olimpioniche. Sono gli impressionanti numeri elaborati
dai ricercatori delle Università della British Columbia e della
Western Australia sul pesce sprecato nell’ultimo decennio dai
pescherecci di tutto il globo. Lo studio pubblicato sulla rivista
Fish&Fisheries indica che la quantità di pesce scartato (ma in
realtà utilizzabile) è pari a circa il 10% del pescato totale. La
causa principale di questa inefficienza è dovuta a pratiche e
sistemi di gestione inadeguati. «I rigetti in mare sono dovuti
anche a una brutta abitudine nota come “highgrading”», ha
spiegato Dirk Zeller, uno degli autori, «per cui i pescatori
continuano a pescare anche dopo aver raccolto più pesce di
quanto siano autorizzati a vendere. Se prendono pesci più grandi
gettano via quelli più piccoli presi in precedenza». L.D.C.
Il drone ambivalente
23 MILA
I laureati di oltre 25
anni che hanno
Uccelli e insetti volano e camminano.
Replicare questo processo in un robot
aprirebbe possibilità straordinarie:
immaginate veicoli che raggiungono dal cielo una
zona inaccessibile, si posano per esplorarla e poi
ripartono. I ricercatori del Mit, guidati da Brandon
lasciato l’Italia nel Araki, hanno quindi realizzato un drone in grado di
2015, il 13% in più scegliere la migliore soluzione fra spostamento
del 2014 (dati Istat). aereo e terrestre, usando come parametri il
traffico e gli ostacoli. Al momento, però, ha
un’autonomia di soli 90 metri in aria e 252 a terra
prima che le batterie si scarichino. M.B.
La Grande
Bellezza
del mondo in
un’App!
Debutta ad agosto la prima applicazione
multilingue che racconterà le meraviglie
del mondo in modo smart e divertente.
A quanti di noi è capitato di visitare una città, un museo, un sito archeologico e di scegliere una visita
guidata o una tradizionale audioguida, magari per tutta la famiglia ad un costo non indifferente, o di
vedere questa visita ridursi ad un giro veloce senza aver appagato le proprie curiosità? Oppure, quante
voluminose e pesanti guide cartacee abbiamo acquistato per poi consultarle con difficoltà nel momento
in cui ne avevamo più bisogno? Da questo vissuto comune e per meglio rispondere alle esigenze di
conoscenza e curiosità, nasce una delle App più innovative mai create: MyWoWo. Acronimo di My
Wonderful World, l’App una volta installata sullo smartphone, si trasforma in un “accompagnatore
7 lingue disponibili personale” che ci porta passo passo alla scoperta di tutte le meraviglie del mondo: dai musei, chiese,
piazze, ai monumenti, quartieri e curiosità locali. Disponibile in 7 lingue, esauriente nei contenuti,
utilizza un linguaggio friendly e consente anche di fotografare con lo smartphone mentre si utilizza
11 mete turistiche l’App. MyWoWo fornisce mappe con la funzione “intorno a me” che aiutano a trovare facilmente le
meraviglie che ci circondano. MyWoWo parte con 11 importanti città turistiche (Venezia, Milano,
subito fruibili
Torino, Firenze, Pisa, Roma, Napoli, Parigi, Londra, Barcellona e Madrid) per continuare nel tempo
(Venezia, Milano, Torino, ad arricchirsi di nuove mete. Inoltre, MyWoWo è fornita di una sezione con contenuti social dove gli
Pisa, Firenze, Roma, Napoli, user potranno apportare i propri contributi, vederli pubblicati e votati ed i migliori premiati. L’App è
Parigi, Londra, Barcellona scaricabile gratuitamente ad agosto e settembre, dopo avrà il costo di un caffè e comprenderà
tutti i contenuti che verranno aggiunti di anno in anno.
e Madrid)
www.mywowo.net
Motori
Novità dal
mondo delle
2 e 4 ruote
Jaguar
Salto in lungo
QUESTA ACROBAZIA È
DA GUINNESS
Jaguar E-Pace: avvitamento record per un’auto di serie.
U
n salto in lungo di 15,3 metri, completato da un avvitamento di 270 gradi: lo vediamo “ri-
costruito” nella foto sopra. La nuova Jaguar E-Pace, Suv compatto del gruppo inglese, per
Bosch
Sicurezza la sua prima uscita si è presentata così al pubblico. Una prestazione acrobatica, eseguita
a Londra, che le è valsa l’ingresso nei Guinness World Records per l’avvitamento più lungo fatto
Frenate con una macchina di serie. Per preparare l’acrobazia sono stati necessari mesi di analisi dinami-
nella nebbia che e prove in cui l’auto ha ripetuto più volte il salto finendo su un gigantesco cuscino. Le rampe
sono state progettate al computer. Durante l’avvitamento di 270 gradi, lo stuntman Terry Grant
La frenata automatica di ha subìto una accelerazione fortissima pari a 5,5 g e ha dovuto effettuare una rincorsa di lancio di
emergenza è una delle funzioni 160 metri per raggiungere la giusta velocità, che permette di riuscire ad avvitarsi con la macchina.
più importanti nello sviluppo di La vettura ha superato i 150 km/h.
nuove vetture. In particolare, PROGETTAZIONE. E non è stato solo uno show. Dietro alla torsione dinamica della nuova Jaguar
può essere fondamentale per c’è un lavoro di progettazione e collaudo durato 25 mesi, nelle condizioni climatiche più estreme,
evitare di investire pedoni o per arrivare a produrre la vettura. La Jaguar E-Pace arriverà in autunno, con trazione integrale e
ciclisti. Uno dei punti deboli, motori con potenze da 150 a 300 CV.
però, era che i sistemi
rilevavano l’ostacolo solo in
condizioni di buona visibilità, COSÌ LE MACCHINE “PARLERANNO” TRA LORO
mentre il compito era più
difficile in caso di pioggia o pWlan: una connessione wireless che
nebbia. Ora Bosch ha permette uno scambio di informazioni tra le
sviluppato un nuovo sistema in vetture e tra queste e le infrastrutture; pWlan
grado di vedere anche è lo standard adottato dall’industria
attraverso la nebbia: utilizza automobilistica per queste comunicazioni, in
una videocamera modo che lo scambio possa avvenire anche
stereoscopica a elevata tra macchine di costruttori differenti. Le auto
risoluzione che “vede” uno potranno così condividere, in modo
Volkswagen
Nissan
di corrente in due ore e mezza. Il motore entra in azione Sul cruscotto
quando si raggiunge la velocità di 6 km/h e spinge il
monopattino fino a 25 km/h. In vendita a fine anno. Potrà riprendere viaggi in auto, ma supporto, e da lì registare ciò che
anche performance sportive, a “vede” durante la guida: è in
Elettrico 360°. È JukeCam, una grado di fare riprese per tre ore e
videocamera rotonda come una le immagini possono servire come
pallina da tennis che può documentazione in caso di
realizzare filmati a 360 gradi in alta incidenti. Può però essere
definizione 4K. L’ha ideata Nissan staccata dalla base e avere così
e per ora è un progetto, sviluppato un doppio uso: montata su un
insieme all’azienda specializzata casco sportivo diventa una action
in videocamere 360Fly. camera, che riprende a 360°
Piccola, pesante solo 172 g, può discese su pista o evoluzioni di
essere installata in pochi secondi ogni tipo (con un’autonomia della
sul cruscotto (è pensata per il Suv batteria che, in questo caso, può
Nissan Juke) in un apposito arrivare a due ore).
Bmw
)RURUHJLRQDOHSHUOD5LFHUFDHO·,QQRYD]LRQH
Regione Lombardia FHUFD HVSHUWL LQ PDWHULD GL LPSDWWR GHOO·LQQRYD]LRQH H GHJOL DYDQ]DPHQWL
WHFQRORJLFRVFLHQWLILFLVXOODVRFLHWjHVXOO·HFRQRPLD
Gli esperti selezionati comporranno il )RUR UHJLRQDOH SHU OD 5LFHUFD H O·,QQRYD]LRQH, un organismo
scientifico indipendente con funzioni consultive, propositive e informative.
I 10 componenti saranno scelti tra profili altamente qualificati nell'ambito delle GLVFLSOLQHVFLHQWLILFKH
VRFLDOLHXPDQLVWLFKH.
Requisito fondamentale è una provata esperienza professionale nel macro-campo dei rapporti tra
WHFQRORJLDVFLHQ]D H VRFLHWj, inclusi: RRI, Responsible Research and Innovation; STS, Science and
Technologies Studies; Comunicazione pubblica della scienza; Participative and deliberative methods;
Public engagement; Social innovation; Social impact and social impact assesment; Sociologia del rischio;
Sociologia della scienza; Technology assessment and governance; Open Innovation; Open science;
Open Data; Data Ethics; Bioetica.
,O)RURUHVWDLQFDULFDDQQL6LULXQLVFHDOPHQRYROWHO·DQQRDQFKHSHUYLDWHOHPDWLFD2JQLFRPSRQHQWH
riceve un compenso lordo di euro 30.000,00.
(·SRVVLELOHFRQVXOWDUHO·DYYLVRFRPSOHWRDOVHJXHQWHOLQN
KWWSZZZRSHQLQQRYDWLRQUHJLRQHORPEDUGLDLWLWSURVSHWWLYDDSHUWDQHZVLQWHUQDWLRQDOFDOO
DOSSIER Personalità
Solo alcuni tratti
(come l’allegria)
restano costanti.
Quanti anni
hai davvero?
Più giovani
più a lungo
Il tempo
ci cambia
“dentro”
Quando si
era vecchi
a 25 anni
Getty Images
GENITORI
E FIGLI.
Difficile oggi
guardando i
volti dare un’età.
Anche se si
tratta dei
membri di una
stessa famiglia.
GIOVANI PER
SEMPRE
N
on si chiede mai l’età di calvizie se ne vedono molti anche tra momento per cominciare a pensare a un
a una signora. Ma se i partecipanti al photoset promosso da figlio (vedi articoli seguenti). Un po’ di-
in barba al galateo lo Focus in questi giorni a Riccione (vedi ri- pende dal contesto culturale, cambiato
facessimo, oggi le sor- quadri nelle prossime pagine). Che qual- parecchio in pochi decenni (si studia di
prese non manchereb- cuno abbia trovato il segreto per l’eterna più, ci sono più donne che lavorano, figli
bero: a volte è difficile giovinezza? In un certo senso è così. ed età adulta possono aspettare), un po’
distinguere le madri dalla spinta sociale verso la gioventù a
dalle figlie, anche se le prime non hanno SANI A LUNGO. Di sicuro gli anni qualche tutti i costi: il mondo va sempre più velo-
mai messo piede dal chirurgo estetico e cambiamento lo portano, anche nella ce e spesso si ferma alle apparenze, biso-
fra le due ci sono ben più di vent’anni di personalità, e la vita media si è allungata gna essere giovani, belli e sani per restare
differenza. Cinquantenni con un viso li- anche solo rispetto a un secolo fa, quan- in sella e sentirsi ancora competitivi più
scio e senza rughe, uomini attempati ma do avere quarant’anni significava essere a lungo possibile. Ma la novità è che oggi
col fisico da ragazzini e nessun accenno vicini a diventar nonni mentre oggi è il in media siamo (e appariamo) giovani
4 A partire dai
20-30 anni si
perdono circa
100.000 neuroni
al giorno.
Per misurare
l’età biologica
basta un
prelievo
Reuters/Contrasto
sanguigno
sone a cui sono state mostrate le foto
dei volontari ha azzeccato l’età biologica QUANTI ANNI TI DANNO? E TU QUANTI TE NE SENTI?
solo guardandoli in viso. Che ne è infatti
lo specchio più fedele, al punto che uno INDAGINE. Ecco i dati raccolti da Focus durante l’esperimento condotto
scanner facciale sviluppato dalla Chine- all’Aquafan di Riccione in queste settimane. Centinaia di persone hanno
se Academy of Sciences di Shanghai pare risposto alle domande sull’età apparente e l’età che davvero si sentono.
possa determinare l’età biologica con la Nell’indagine i ragazzi al di sotto dei 25 anni hanno dato valutazioni troppo
stessa efficacia delle analisi sul sangue. variegate per riconoscere una tendenza precisa (alcuni si sentono molto più
Ed è soprattutto il viso che guardiamo vecchi, altri molto più giovani). Ma dai 25 anni in su il trend è netto: la gran parte
anche nelle foto di chi ha partecipato al ritiene di avere circa una decina d’anni in meno. E del resto chi li conosce gliene
Photoset di Focus all’Aquafan di Riccio- da davvero di meno (come si vede nei dati al centro nella tabella). Secondo i
ne: centinaia di persone di ogni età che nostri dati, a sentirsene addosso pochi sono soprattutto le quarantenni, e a
scattandosi una foto, oltre a dichiarare dimostrarne molti meno rispetto all’età reale sono invece gli uomini sopra i 50.
gli anni secondo l’anagrafe, hanno rive-
lato quanti se ne sentono e quanti gliene SESSO ED ETÀ Quanti anni dimostri? Quanti anni ti senti?
danno gli altri. Confermando la tenden- DEI PARTECIPANTI (differenza con l’età vera) (differenza con l’età vera)
za attuale: superati i trent’anni il tempo Femmine tra 25 e 29 6 di meno 2 di meno
pare rallentare e tutti ci crediamo un Maschi tra 25 e 29 3 di meno 6 di meno
po’ più giovani, dal baldo 67enne che si
sente (e dimostra) dieci anni di meno Femmine tra 30 e 39 9 di meno 8 di meno
alla 27enne che si “toglie” un paio d’anni Maschi tra 30 e 39 10 di meno 10 di meno
mentre per gli altri ha vent’anni appena. Femmine tra 40 e 49 6 di meno 15 di meno
Uniche eccezioni gli under 18 e soprat-
Maschi tra 40 e 49 7 di meno 10 di meno
tutto i bambini, che vogliono tanto esse-
re più grandi (e fa tenerezza il bimbo di Femmine da 50 in su 2 di meno 5 di meno
sei anni che si considera quattordicenne Maschi da 50 in su 11 di meno 12 di meno
ma ammette di essere preso per un pic-
colo di cinque anni). gativi sull’età, convinti di potersi sentire stitute (Usa) è riuscito a “riprogramma-
giovani ancora a lungo, vivono di più e re” topolini con progeria – una malattia
PENSARE POSITIVO. L’“esperimento so- più in salute dei coetanei che si vedono genetica che porta a un invecchiamento
ciale” di Focus conferma anche che l’età avviati sul viale del tramonto. Se fin da accelerato – allungando loro la vita del
percepita influenza il giudizio degli altri: ragazzi non carichiamo di nubi nere il 30% e facendoli ringiovanire di aspetto e
la maggioranza si sente più giovane e vie- tempo che passa, pensando che rimane- prestazioni. Tutto da dimostrare che si
ne davvero vista come tale per un feno- re giovani a lungo sia possibile, secondo possa fare anche nell’uomo, ma chissà
meno che deriva dritto dalla nostra ten- Levy si può guadagnare un buon 10 per che in futuro non potremo diventare
denza a creare stereotipi sull’età. Becca cento in più di anni di vita in salute. come Brad Pitt nel film Il curioso caso di
Levy, dell’Università di Yale, ha studiato L’ottimismo paga, quindi, in attesa che la Benjamin Button (2008) e ringiovanire
per due decenni la questione e scoperto scienza possa aiutarci a premere il tasto anziché invecchiare, anno dopo anno.
che i cinquantenni senza pregiudizi ne- rewind: un gruppo di biologi del Salk In- Elena Meli
Ma sono
sempre io
G
li anni passano e, insieme con credono. «Sono le esperienze che si accu-
il corpo, ognuno di noi cambia mulano e i cambiamenti che avvengono
anche “dentro”. Ogni età cioè nel mondo esterno a darci la falsa per-
ha alcuni tratti di personali- cezione di essere molto diversi da pochi
tà caratteristici: il livello di felicità per decenni prima», spiega Anna Oliverio
esempio subisce un tipico mutamento Ferraris, docente di Psicologia dello svi-
nell’arco della vita. Ma cambia anche luppo all’Università La Sapienza (Roma).
la tendenza a guardare all’interno di se
stessi e il modo di affrontare le difficol- FINO AI 30 ANNI. Quindi, nessuna radi-
tà. Con il passare degli anni, insomma, ci cale metamorfosi. Piccoli cambiamenti
evolviamo, dice la scienza. E ci sono tratti sì, però. E, secondo alcuni studi degli
che cambiano di più, altri meno. Istituti nazionali della salute Usa, questi
mutamenti avvengono soprattutto en-
ILLUSIONI. C’è qualcosa che però acco- tro i 30 anni. In particolare, dai 18 ai 30
muna tutte le età: la convinzione di es- si diventa più introversi e meno aperti a
sere cambiati molto in passato e di aver nuove esperienze. In compenso, però, ci
raggiunto ormai una sorta di equilibrio. si ritrova a essere pian piano meno ne-
Di solito i 30enni sono sicuri che com- vrotici, più cordiali e coscienziosi. All’i-
piuti i 40 saranno sempre gli stessi, ep- nizio di questo periodo, invece, si tende
pure i 40enni pensano di essere molto
diversi da 10 anni prima. Non solo. Da
a essere impulsivi e spericolati. Anche
se questo sembra essere dovuto più al-
Gli anni
uno studio delle Università di Harvard
e della Virginia risulta che: “a partire
l’incapacità di valutare le conseguenze
delle proprie azioni che all’amore per il passano, e
dagli adolescenti fino ai nonni, tutti
pensano che il presente sia il risultato
finale del proprio sviluppo come perso-
rischio: una recente ricerca ha concluso
che, quando sono consapevoli di quel-
lo a cui vanno incontro, i giovanissimi
ognuno di noi
ne e che resteranno sempre come sono
al momento”, commentano i ricercatori.
possono diventare anche più prudenti
degli adulti. E dopo i 30 anni? Il cambia-
cambia anche
Un’illusione dovuta al bisogno di sentir-
si stabili, alla convinzione di conoscersi
mento continua nella stessa direzione
(cioè verso una maggiore tendenza alla “dentro”.
bene, al non sapere cosa riserverà il futu-
ro. E non è l’unico errore di valutazione:
Walter Mischel, psicologo austriaco noto
riflessione) ma con un’intensità molto
minore. «In ogni caso, molto dipende
dalle esperienze vissute: la personalità
Spesso, però,
soprattutto per i suoi studi sull’autocon-
trollo condotti alla Stanford University,
di un 30enne che deve ancora affrontare
grandi cambiamenti di vita ha un margi-
non se ne
ha riscontrato che le persone mature (in
media 45enni) nei 20 anni precedenti,
in genere, non sono cambiate quanto
ne di evoluzione maggiore rispetto a un
coetaneo con una vita già impostata»,
afferma Oliverio Ferraris. «Durante la
rende conto.
90 | Focus Settembre 2017
August/Contrasto
Getty Images/EyeEm
zione professionale», sottolinea l’esper- temperamento,
per esempio la
ta. Poi, si raggiunge un equilibrio. E ci si tendenza ad
rivolge di più verso se stessi. essere allegri,
resta costante.
MATURITÀ. Quando la situazione sociale,
familiare e lavorativa si stabilizza, infat- è meno attenti ai dettagli esterni delle cato che nello stesso periodo la felicità
ti, la personalità va incontro a un asse- situazioni e più concentrati su pensieri, cali a picco, per poi risalire alla grande
stamento. Il cervello cambia priorità: si emozioni e ricordi. Il che può spiega- (vedi riquadro sotto). Come conferma
concentra sulle informazioni che ritiene re almeno alcuni dei vuoti di memoria una ricerca della London School of Eco-
veramente importanti, tralasciandone frequenti dopo una certa età: assorti nel nomics and Political Science condotta su
altre che vengono “perse”. Grazie alla ri- proprio mondo, si ricordano meno le oltre 23 mila persone tra i 17 e gli 85 anni:
sonanza magnetica funzionale si è visto piccole cose quotidiane. E si diventa an- il massimo della felicità si prova intorno
che col passare degli anni, già a partire che più empatici: è stato dimostrato che ai 23 anni, quando si inizia a sperimen-
dalla mezza età, comincia una intensa la capacità di comprendere le emozioni tare un senso d’indipendenza, e poi a 69
attività della corteccia prefrontale me- di qualcuno guardando solo i suoi occhi anni quando si vive una nuova sensazio-
diale, coinvolta nell’introspezione: si raggiunge l’apice tra i 40 e i 50 anni. Pec- ne di libertà e ci si gode la pensione. Il
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DOSSIER
Quando
i 25enni
erano già
vecchi
FINALMENTE
ADULTO.
Festeggiamenti per
un Bar mitzvah: a 13
anni un ebreo diventa
“responsabile” di sé.
O
rmai non stupisce più vedere status economico. Nelle società contem- va decidere di disfarsene in caso avessero
personaggi attempati prati- poranee, per esempio, i bambini sono difetti fisici. Tale pratica è sopravvissuta
care sport estremi o persone generalmente tutelati da leggi che ne per millenni nella Cina rurale a discapito
nel fiore degli anni affette da proibiscono sfruttamento e maltratta- delle femmine, spesso eliminate anche
un’inguaribile “sindrome di Peter Pan”. menti: ma si tratta di una conquista re- se sane (i maschi erano preferiti per-
Eppure, per buona parte della Storia, a cente. «Fino alle soglie della modernità ché più adatti al lavoro nei campi). Pur
ogni età corrispondeva un ruolo sociale il bambino era considerato una “persona condannando l’infanticidio, nemmeno
ben definito e il passaggio da uno stadio incompleta” e non un soggetto meritevo- la Chiesa riuscì a frenare l’abitudine di
all’altro della vita era molto più netto. le di particolari diritti», spiega Francesco abbandonare i minori, tanto che a par-
Spagna, docente di antropologia cultura- tire dal Medioevo spuntarono numerosi
INFANZIA NEGATA. Non tutte le età han- le all’Università di Padova. Nelle civiltà orfanotrofi. In loro prossimità si trova-
no inoltre goduto della stessa conside- del passato, infatti i bambini non se la vano le cosiddette “ruote degli esposti”,
razione sociale: la situazione è cambiata passavano troppo bene per gli standard sulle quali i genitori lasciavano gli infanti
a seconda dell’epoca, del sesso e dello attuali. Alla nascita, il capofamiglia pote- senza il rischio di esser visti.
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MO Modena Guazzi Dr Paolo e Dr.ssa Crimelli Laura 059/390726
MO Modena Studio Odontoiatrico Olivi 059/216065
5( &RUUHJJLR 6W'HQW$VVWR'UUL/DVDJQL6HUDÀQL
LAZIO
RM Pomezia Studio Dentistico Maroncelli 06/9123271
RM Roma Studio Medico Ilardi 06/8558498
RM Roma Studio Dr.ri Grazia Morrone e Saverio Savi 06/3097004
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dentista.
È difficile da somministrare?
No... è semplice!!
Ti basta respirare da una mascherina
messa sul naso ed in un paio di minuti
sarai complietamente rilassato.
Un mare
di plastica
BASTA INQUINARE!
Installazione dell’artista tedesco
Dirk Kruell a Maiorca, per denunciare
Laif/Contrasto
digerire
la plastica
Getty Images/Mint Images RM
I più comuni %
Buste 16,2
Teli 9,6
Reti, lenze 3,6
ALTRO Pezzi polistirolo 3,1
n. rifiuti 16% Bottiglie 2,5
Mare per km2 Tappi, Coperchi 2,5
Adriatico Merid. 88,89 Vetro, metallo, Stoviglie 2,2
carta, tessuti,
Tirreno Centrale 69,18 gomma, legno, Assorbenti igienici 1,8
Ligure+Tirreno Sett. 67,29 prodotti chimici. Cassette polistirolo 1,6
Ionio 50,41 SOPRA E SOTTO LA SUPERFICIE
Tirreno Merid. 48,22 Ecco la mappa dei rifiuti sui litorali
84% e nelle acque in Italia e dei materiali
Adriatico Centrale 30,29 PLASTICA di cui sono fatti (dati Legambiente).
Adriatico Sett. 26,39
quadrato). Un fenomeno da cui le nostre è che ogni anno vengono prodotte quasi più grandi come le poliammidi (usate
spiagge non sono certo immuni: stando 300 milioni di tonnellate di plastica e il per materiale elettrico, attrezzi sporti-
ai dati di Legambiente, in Italia in me- 10% finisce in mare», avverte Faimali. vi, pellicole alimentari) e componenti
dia si trovano 671 oggetti ogni 100 metri di vernici. La distribuzione di tutti que-
lineari di litorale (la media europea è di BRODO VELENOSO. Uno studio del Con- sti inquinanti non è omogenea, perché i
561 rifiuti ogni 100 metri). E la plastica è siglio nazionale delle ricerche di Lerici rifiuti tendono ad accumularsi in prossi-
la regina indiscussa di questa spazzatura (La Spezia) ha recentemente individua- mità delle coste, in particolare nelle aree
(vedi disegno qui sopra): un rifiuto su tre, to di che cosa sono fatte le plastiche gal- urbanizzate, e dei fiumi, e lungo le rotte
tra l’altro, è un imballaggio. Preoccupa leggianti in mare aperto nel Mediterra- di navigazione commerciale. Uno studio
anche lo stato di salute delle spiagge de- neo Occidentale: si tratta soprattutto di pubblicato su Nature ha dimostrato per
gli altri Paesi del Mediterraneo (Algeria, polietilene (il polimero di cui sono fatti esempio che, a livello globale, ogni anno
Croazia, Francia, Grecia, Spagna, Tu- i sacchetti) e polipropilene (con cui si tra l’1,15 e i 2,41 milioni di tonnellate di
nisia, Turchia), invase in particolare da fanno per esempio i tappi, i bicchieri e plastica vengono depositati in mare dai
mozziconi di sigarette e buste. «Il punto i piatti in plastica), ma anche molecole fiumi. Con quali conseguenze? I rifiuti
CATENA ALIMENTARE.
Un piccolo verme marino (possibile preda di
alcuni pesci) ingerisce frammenti di plastica.
Più a sinistra, un uccello becca una cannuccia.
GreenPeace
RETINO E
SETACCI.
ALLA PORTATA DI TUTTI “Pesca” di
microplastiche
RICICLARE. Ecco che cosa si può fare per difendere (dettaglio qui a
il mare dall’invasione di plastica. Oltre a preferire fianco) sulla
nave Rainbow
sacchetti, posate, piatti e bicchieri riutilizzabili, è meglio Warrior di
evitare di usare cannucce e prodotti cosmetici, come Geenpeace,
© Kajsa Sjölander/Greenpeace
dentifrici o scrub, con microgranuli (o perlomeno impegnata
controllare che non contengano polietilene e nella campagna
2017 “meno
polipropilene). Non comprare prodotti con troppi
plastica più
imballaggi e difficili da riciclare e ridurre al minimo Mediterraneo”.
il consumo di acqua in bottiglie di plastica.
galleggianti mettono a repentaglio la vita taminata in modo preoccupante dagli cioè che noi mangiamo, con conseguenze
degli animali: uccelli, rettili e mammife- ftalati, i derivati più nocivi della plastica, che al momento non conosciamo».
ri marini. Possono intrappolarli, ferirli e, che influenzano le capacità riproduttive Soluzioni? Oltre agli organismi mangia-
se ingeriti, causare problemi gastrointe- interferendo con il sistema endocrino», plastica, gli scienziati stanno lavorando
stinali, avvelenamento, soffocamento, e racconta Faimali. «Le microplastiche, anche ad altri sistemi. «La pulizia de-
a volte possono essere fatali. insomma, possono compromettere la gli oceani è dietro l’angolo», annuncia
A quanto pare, i volatili scambiano i de- sua capacità di riprodursi». Boyan Slat, il giovanissimo ideatore di
triti per cibo perché ingannati dall’odore. Potrebbe accadere anche all’uomo? «Al The Ocean Cleanup, fondazione olan-
In pratica, a lungo andare sulla plastica momento», spiega il ricercatore, «non dese che promette di installare entro il
dispersa in mare si deposita una sostan- si può affermare che la microplastica prossimo anno una barriera modulare di
za chimica (il dimetil solfuro) rilasciata (quella di dimensioni di alcuni millime- galleggianti lunga 1-2 chilometri, per cat-
da alcune alghe microscopiche presenti tri) nei pesci e molluschi di cui ci cibiamo turare e rimuovere la plastica dal Great
nell’acqua marina, e così scatta l’inganno rappresenti un rischio per la salute uma- Pacific Garbage Patch, tra Hawaii e Cali-
olfattivo. na, perché non riesce ad attraversare le fornia: una delle più grandi “isole” di ri-
membrane biologiche ma rimane confi- fiuti. «Ne elimineremo il 50%, in cinque
FINO IN TAVOLA. Le microplastiche in- nata nei dotti intestinali dei pesci che la anni», dichiara.
vece non causano soffocamento, ma non ingeriscono. E normalmente le interiora
sono innocue. Anche perché molti dei dei pesci vengono eliminate prima di cu- CON LE RETI. Il progetto italiano Plastic
polimeri di cui è costituita la plastica cinarli. Ma i frammenti più piccoli, la co- Sea Sweeper, invece, consiste in un siste-
hanno la capacità di legarsi ad altri inqui- siddetta nanoplastica, riescono a passare ma di reti fisse di nylon per raccogliere la
nanti presenti nell’acqua. «La balenotte- da una cellula all’altra e quindi ad accu- plastica alla foce dei fiumi prima che fini-
ra comune, per esempio, è risultata con- mularsi anche nelle parti edibili, quelle sca nel mare. E partirà a breve il progetto
europeo che prevede di sperimentare le
cosiddette “sea cleaning technology”, si-
C’è plastica anche nelle zone stemi da installare sulle navi o nei porti,
per pulire il mare dalla macro e dalla mi-
croplastica. «Intanto tutti dovremmo
marine protette, e perfino su fare un uso consapevole di questo mate-
riale e mettere al bando nel nostro quoti-
spiagge di isole mai abitate diano gli oggetti usa e getta», conclude
Faimali. Il mare ringrazierebbe.
Simona Regina
Fumetti in
carne e ossa
C’è chi si veste da Superman, chi da Star
Wars, chi da videogame... I “cosplayer”
hanno invaso il mondo. Ecco perché.
cosplayer da 26 Paesi
di tutto il mondo.
«N
el 2005 sono andata al popolari, con il nome di Mogu Cosplay. il giornalista Takahashi Nobuyuki, che
Comicon, una fiera su E se qualcuno pensa che mascherarsi da ha etichettato un fenomeno chiamato
fumetto e animazione eroi della cultura pop sia un fenomeno kasou già in voga in Giappone dagli anni
a Napoli, e ho visto dei di nicchia, i dati di una ricerca condotta ’70, soprattutto per la partecipazione
tizi travestiti come a a maggio dall’azienda di sondaggi Jfc di- degli otaku, i fanatici di manga, anime
Carnevale o ad Hallo- cono il contrario: i cosplayer, ovvero gli e videogame che affollano i quartieri di
ween, ma non era né appassionati del genere, in Italia sono 1 Shibuya e Akihabara a Tokyo. Nobuyu-
febbraio né ottobre. Poi ho capito che milione e 357mila, hanno un’età media ki però con quella parola si riferiva a
erano vestiti come protagonisti di fu- di 24 anni e 8 mesi, e si muovono tra 187 quanto aveva visto nelle convention di
metti, videogiochi e film». Così Gabriel- eventi annuali. «I più celebri in Italia a fantascienza negli Usa, dove quest’ar-
la Orefice, 31enne architetto, racconta la parte la fiera di Napoli», dice Orefice, te si chiamava “fan costuming”, ovvero
sua iniziazione al cosplay, quell’arte per- «sono Cartoomics a Milano, Romics a mascheramento dei fan. La prima a pra-
formativa che consiste nell’interpretare Roma, Lucca Comics & Games e Rimini ticarla era stata Myrtle Rebecca Dou-
di fronte a un pubblico di appassionati Comics», che creano un giro d’affari da glas, che nel 1939 si travestì insieme al
un personaggio della fiction dopo aver- 147 milioni. «Poi ce ne sono tantissimi suo fidanzato (il giornalista, scrittore e
ne assunte le sembianze. «L’anno dopo all’estero, tra cui il Japan Expo, il World agente letterario Forrest J. Ackerman)
un amico mi ha convinta a partecipare Cosplay Summit, il San Diego Comicon». con costumi da lei creati e ispirati al film
a una gara al Comicon di Napoli, incar- di fantascienza del 1936 La vita futura, e
nando il Moguri (un animale fantastico, DAGLI ANNI TRENTA. Ma come nasce con questi si presentò alla World Science
ndr) di Final Fantasy, un videogame cui questo fenomeno che attrae tanti giova- Fiction Convention di New York, dove i
sono legata dall’infanzia. Mi sono diver- ni in tutto il mondo? Il termine cosplay due furono accolti tra lo stupore e le ri-
tita tanto a fare foto con altri ragazzi in proviene dalle parole inglesi costume e satine dei partecipanti. Che però, l’anno
giro per la fiera che non ho più smesso». play, e indica l’interpretazione di un tra- successivo, iniziarono a seguirne l’esem-
Ora è una delle cosplayer italiane più vestimento. A coniarla nel 1983 è stato pio. «Il cosplayer è qualcuno che vuole ri-
Epa/Ansa
COSTUMI E TRUCCO.
Ipa
Sopra, un cosplayer ad Atlanta
(Usa). Sotto, preparativi al
trucco di un partecipante
all’Mcm Comic Com di Londra.
In Italia, tra
chi pratica
il cosplay,
l’83,8%
sono donne
20 chili sperimentando una rinascita.
«Il costume mi ha dato forza», spiega, «e
sento di essere cresciuto come persona
trasformandomi nel personaggio».
Brad Liber/Shutterstock
conosciuta anche da Leonardo
da Vinci, che lo riproduceva nei
suoi disegni di anatomia. Solo di recen-
te, però, nuove ricerche sul suo ruolo
hanno portato gli studiosi a proporre di
erigerlo al rango di organo vero e pro-
prio. Il mesentere, o mesenterio, si trova
nell’addome; è una doppia membrana
che avvolge l’intestino tenue e tiene an-
corate le budella, legandosi alla parete
posteriore dell’addome stesso. A rivelare
l’importanza delle sue funzioni sono sta-
ti gli studiosi dell’Università di Limerick,
in Irlanda; secondo J. Calvin Coffey, co-
ordinatore del team, se prima si pensa-
va che il mesentere fosse solo una piega
del peritoneo, una struttura di supporto
complessa e frammentata, composta da
una serie di membrane disperse lungo
l’addome, oggi l’approccio deve essere
differente: si tratta di un organo singolo
e dalla struttura continua, e il suo stu-
dio potrebbe contribuire a una migliore
comprensione delle malattie digestive.
battito cardiaco). Per i ricercatori, suoni esterni ed echi, o ricerche cliniche sulla sordità),
l’empatia avvertita nella stretta rappresenta anche un ambiente estremo, che diventa
delle mani agisce sulla corteccia presto insopportabile; la totale assenza di rumore
anteriore cingolata, area del porta a una sensazione di smarrimento (l’uomo utilizza
cervello correlata con la anche le informazioni sonore per muoversi) che arriva
sensazione del dolore. al massimo se la stanza è privata anche delle luci.
Getty Images
salute (farmacisti, paramedici,
medici ecc.), maschi e femmine: i
volontari hanno compilato un
questionario nel 1986 e l’hanno poi
Qual è il segreto aggiornato ogni 4 anni fino al
2010. Gli studiosi hanno potuto
delle piante secolari? così monitorare il loro consumo di
glutine e lo stato di salute,
Lo studio di una quercia mette in evidenza il concludendo che, per i non celiaci,
ruolo delle cellule staminali nel mondo vegetale. eliminare il glutine non comporta
benefici e può far aumentare il
La ridotta mutazione delle loro loro trasmissione. Nelle piante, però, rischio di malattie cardiache.
cellule staminali, una caratteri- non ci sono cellule germinali separate e
stica che le protegge da errori di le stesse staminali generano sia l’appara-
trascrizione e dal deterioramento gene- to riproduttivo dei fiori, sia rami e foglie.
tico. È quanto affermano i ricercatori Ci si potrebbe aspettare che, in seguito
dell’Università di Losanna, dopo aver alle molte divisioni cellulari, i rami vec-
studiato il Dna di una quercia (detta “di chi e quelli nuovi abbiano Dna diversi,
Napoleone”) di quasi 240 anni che vive lì. soprattutto nelle piante secolari (nella
Il meccanismo individuato ricorda quel- foto, una sequoia gigante). Invece è stato
lo di varie specie animali, in base al quale visto il contrario. Forse – a differenza de-
le cellule germinali (dedicate alla ripro- gli animali che “tutelano” solo le cellule
duzione) si dividono il meno possibile germinali – le piante riescono a proteg-
per limitare pericolose mutazioni e la gere dalle mutazioni tutte le staminali.
E
opera nel settore dello sviluppo e nel de-
’ indiscussa l’importanza della portazioni della Turchia, mantiene la sign del prodotto e delle attività ingegn-
R&D e dell’innovazione nel set- leadership nel campo delle attività di eristiche. Il centro R&D della Ford Otosan
tore dell’automotive. Analizzan- R&D. Il numero di centri R&D accredita- è uno dei maggiori centri R&D della Ford
do i paesi all’avanguardia nella ti presso il Ministero della Scienza, In- su scala globale; il centro R&D della Fiat a
produzione dell’automotive, si nota che i dustria e Tecnologia alla fine del mese di Bursa è l’unico centro che serve il merca-
fondi stanziati per la R&D è maggiore ris- aprile 2017 ha raggiunto le 453 unità. Il to europeo oltre al centro presente in Ita-
petto agli altri settori. In base ai dati pub- settore automotive ha il maggior contrib- lia. D’altro canto il centro R&D in Istanbul
blicati dalla OECD la Germania è al primo uto fra i centri R&D. Nel settore vi sono della Daimler, ricopre un ruolo integrati-
posto, in quanto i fondi stanziati al settore ben 99 centri R&D, 77 dei quali appart- vo nelle attività di produzione in Turchia
dell’automotive sono il 32% della spese in- enenti ai membri dell’Associazione deg- di camion e autobus della casa tedes-
tera dedicata alla ricerca e allo sviluppo. li Industriali Sussidiari dell’Automotive ca. La Mercedes-Benz Türk sta istituen-
Seguono il Giappone e la Romania con il (TAYSAD), 15 alle principali case produt- do, con un investimento di 8,4 milioni di
24%. Al questo posto la Repubblica Ceca, trici, 7 alle aziende terziste. Questi dati Euro, un nuovo centro R&D presso la fab-
con il 15%. La Turchia è al quinto posto con fanno in modo che il settore dell’automo- brica di camion sita in Aksaray. L’azienda
il 14%. Questa percentuale è del 12% in Ita- tive detenga il 27,5% dei centri R&D ac- mira a rendere questo centro l’unico cen-
lia e nella Corea del Sud, del 10% nel Mes- creditati in Turchia. A tale punto è im- tro che offra servizi di test e di ingegneria
sico e in Ungheria e dell’8% in Inghilterra. portante ricordare anche un altro dato a tutto il mondo. Con questo investimen-
L’ultima della lista sono gli Usa con il 5%. molto significativo. Una ricerca condot- to, la città di Aksaray è entrata a far fare
ta dalla PWC ha rivelato che 5 delle 20 del network di centri R&D che la Daimler
99 centri R&D aziende con la maggiore spesa di R&D AG, la casa madre della Mercedes-Benz
L’industria dell’automotive, uno dei sono aziende automobilistiche. Lo stesso Türk ha in Germania, USA, Brasile, India,
settori trainanti dell’economia e delle es- vale per la Turchia; analizzando le prime Cina e Giappone.
Alimentazione
Il prezioso
gusto
dell’acqua
Inodore e insapore? Non proprio, dice
la scienza. E, in ogni caso, quella che
beviamo contiene sempre microelementi
che possono fare una grande differenza.
Laif/Contrasto
NaCl
CLORURO
DI SODIO Ca(HCO3)2
13.800milioni
CO2 I LITRI DI ACQUA MINERALE
Ca
CALCIO
ANIDRIDE
BICARBONATO
DI CALCIO
PRODOTTI ALL’ANNO
IN ITALIA (DATI 2015)
CARBONICA
NOTA NOTA RETROGUSTO
DOLCE ACIDA SALATO
(a basse Bollicine
concentrazioni)
K
POTASSIO
ITALIANI CHE
E
700
Mg BEVONO ACQUA A DEL
Il numero delle
sorgenti di acqua
MAGNESIO
RUBINETTOO minerale naturale
in Italia.
Mn
MANGANESE
GUSTO
AMAROGNOLO
72%
Shutterstock
nodore, incolore, insapore. tute of Technology pubblicato di recente da” proprio il recettore per l’acido, che
Fin da bambini impariamo su Nature Neuroscience. Dopo anni di di- negli animali normalmente provoca av-
che queste sono le caratteri- battiti fra chi pensa che l’acqua abbia un versione, non si sa. C’è quindi parecchio
stiche dell’acqua. Eppure ne suo sapore e chi invece ritiene che ne av- da capire e questi recettori non sono di
beviamo un bicchiere ed ecco vertiamo uno perché è la saliva ad averne certo l’unico meccanismo per sentire
che ci sembra “sappia di clo- o perché è il “riflesso” di ciò che abbiamo una sostanza tanto indispensabile, ma gli
ro”, sia “pesante” o “ferrosa”: mangiato, gli esperimenti su topolini del esperimenti di Oka suggeriscono che il
tanto insapore, insomma, non si direbbe. neuroscienziato Yuki Oka sembrano dar gusto dell’acqua pura esiste, eccome.
Non bastasse, sempre più spesso nei ri- ragione ai primi: il cervello può rispon- Quella che beviamo, però, raramente è del
storanti viene proposta, accanto a quella dere all’acqua pura, distillata, sentendola tutto priva di sali minerali, e così, di solito,
dei vini, anche una “carta delle acque”, attraverso i recettori per l’acido, “mini- riusciamo a percepirne un sapore grazie
fondata sul presupposto che tra l’una e antenne” per le molecole acide che si all’interazione fra gusto, tatto, olfatto (un
l’altra ci siano notevoli differenze (an- trovano sulle papille gustative ai lati della vago odore di cloro che ci fa arricciare il
che di prezzo)... Che però qualcuno non lingua. I recettori non sarebbero capaci di naso e sentire un saporaccio, per esem-
coglie affatto: possibile, visto che l’acqua avvertire quando si è saziata la sete, ma pio), come facciamo per tutti gli altri ali-
è un elemento così essenziale? Proviamo discriminano l’acqua: se sono inattivati, menti; resta però difficile scindere il suo
a fare un po’ d’ordine. i topi bevono qualsiasi liquido, pure l’olio sapore da quello delle sostanze disciolte
Per cominciare, sembra certo che il gusto di paraffina, quando sono funzionanti la in essa o nella bocca. Anche perché l’ac-
dell’acquapura,senzasaliminerali,esista, preferenza per l’acqua è netta. qua risente molto dell’adattamento: «È il
stando a uno studio del California Insti- I misteri però restano: perché si “accen- fenomeno per cui, quando siamo esposti a
208
Francia e dai ghiacciai islandesi, costa oltre 200 euro al litro, e
circa 400 euro si sborsano per la Kona Nigari estratta da
litri sorgenti sottomarine nelle Hawaii, mentre servono 7.500 euro al
litro per la SuperNariwa, creata milioni di anni fa in una roccia NUOVE
L’acqua minerale bevuta da magnetica da una pioggia di meteoriti e dall’eruzione di un ABITUDINI.
ciascun italiano ogni anno (siamo Acqua in
vulcano marino. Più parsimoniose le modelle, che amano la Ogo,
primi in Europa nella classifica bottiglia al
del suo consumo, secondi nel ricca di ossigeno (a 30 euro). Le acque dei ghiacciai costano ristorante.
mondo, dopo il Messico). circa 20 euro al litro: hanno appena una decina di mg di sali Scegliere quella
disciolti per litro (in una oligominerale si superano i 50), derivano giusta non è
da piogge e nevi cadute al suolo migliaia di anni fa. Le acque banale: un
locale di
260
artesiane, estratte da falde sotterranee, sono considerate quasi Los Angeles ne
altrettanto pure e pregiate e si pagano circa 5-6 euro al litro. offre una lista di
45 pagine.
Il numero di
marchi di acqua
minerale
imbottigliati in
Italia, in 140
stabilimenti.
RESIDUO
AFP/Getty Images
FISSO NELLE
OLIGOMINERALI
50/500mg/litro
lungo a un odore, finiamo per non avver- scere se c’è più di questo o di quel sale
tirlopiù;oppure,dopoungustoforte,ilsa-
pore di altri cibi o bevande ci risulta diver-
minerale. E tuttavia ci accorgiamo se
ha un sapore sgradevole, magari perché
Il record di
so. Dopo aver mangiato qualcosa di molto
dolce o molto salato, per esempio, l’acqua
l’abbiamo appena presa dal rubinetto; al-
tre volte la sentiamo calcarea, in alcuni
costo è della
assumenoteamare,dopounalimentoaci-
do la sentiamo più dolce», osserva Ermi-
casi lascia la bocca metallica.
I microelementi disciolti sono i princi-
giapponese
nio Monteleone, presidente della Società
Italiana di Scienze Sensoriali.
pali responsabili di queste sensazioni: il
cloruro di sodio a basse concentrazioni,
SuperNariwa:
NOTE STONATE. Il sapore dell’acqua è
per esempio, conferisce una nota dolce,
così come il calcio, mentre il potassio, il
7.500 € al litro
poi, come abbiamo detto, già di per sé magnesio e il manganese tendono all’a-
più indecifrabile di altri: mentre nella marognolo; il bicarbonato di calcio può
percezione del gusto complessivo di un dare un retrogusto salato, l’anidride car-
alimento, risultato della sintesi di tanti bonica delle bollicine fa virare il sapore
input sensoriali (come consistenza, aro- verso l’acido. «Quantità e qualità dei sali
ma, sapidità), se qualcosa “stona” siamo presenti incidono su gusto e proprietà
capaci di scomporre i diversi elementi e dell’acqua», dice Umberto Solimene,
individuare ciò che disturba, con l’acqua presidente del Centro di Ricerche in
normalmente non riusciamo a ricono- Bioclimatologia Medica, Medicina
Spl/Contrasto
minerali. Di
lato: il sapore
dell’acqua
distillata,
secondo uno
studio sui topi,
sarebbe
percepito dai
Getty Images
recettori
dell’acido,
posti ai lati
della lingua.
Intelligenze
aliene
MACULATO.
Il mantello del polpo può
cambiare colore a seconda
dell’ambiente, così l’animale
riesce a mimetizzarsi.
ADESSO
TI MANGIO.
L’intelligenza
del polpo è
Sacca per
Organi sessuali l’inchiostro
Papilla
Rene
Cervello
LE MERAVIGLIE DELLA SUA PELLE
Stomaco
Muscolo Epidermide
Fegato
A riposo mimetismo
Variando la dimensione dei cromatofori,
le cellule ricche di pigmento, i polpi
riescono ad assumere qualunque tinta.
Muscolo
TENTACOLO
Ventosa
ritiriamo subito, anche se il cervello non la nostra stazione, che è un animale che intelligenti? Secondo il filosofo Peter
ha dato direttamente l’impulso (si tratta apprende dall’osservazione degli altri Godfrey-Smith, autore di Other minds
infatti di un riflesso nervoso). La diffe- polpi. Ed è dotato di memoria a breve e (Farrar, Strauss and Giroux, 2016), il
renza è che il tentacolo del polpo è molto a lungo termine», prosegue Baldascino. fatto che i polpi abbiano rinunciato alla
più autonomo, e può anche continuare a Anche se probabilmente è troppo azzar- conchiglia, presente in quasi tutti gli al-
“pensare” e agire anche dopo essere stato dato parlare di intelligenza vera e pro- tri molluschi, li ha fatti diventare prede
staccato dal resto del corpo. pria, come spiegare il comportamento di per pesci, squali e mammiferi marini. Per
caccia di una rara specie da poco scoper- sopravvivere senza protezione, i cefalo-
FURBO COME NOI. L’intelligenza di ta e chiamata “grosso polpo del Pacifico podi hanno dovuto sviluppare capacità
questo mollusco, insomma, non è cen- a strisce”? Per catturare i gamberetti dà ignote agli altri molluschi, come la rapi-
tralizzata. Del resto, nasce su basi loro un leggero colpo sull’addome con dità di movimenti, la flessibilità nei com-
completamente diverse dalla nostra. un braccio per spaventarli, in modo che portamenti, ma soprattutto la possibilità
E dimostra come l’evoluzione tende a gli finiscano direttamente in bocca. Ed è di cambiare a piacimento il colore della
raggiungere lo stesso risultato (in que- nota la sorprendente capacità che hanno pelle, che grazie alla sua complessa strut-
sto caso un animale intelligente) anche i polpi, in laboratorio, di riconoscere uno tura a strati permette ai polpi di scompa-
partendo da punti diversi, un fenomeno per uno coloro che entrano. E di trattarli rire letteralmente quando si appoggiano
chiamato “evoluzione convergente”. E, in modo diverso: le persone antipatiche a qualsiasi substrato (sabbia, roccia...).
come quella di molti vertebrati, uomo sono spesso colpite da un getto d’acqua,
compreso, permette al mollusco di fare quando non stanno guardando. TRAVESTITO. Non solo: è facile trovare
cose complicate. Per esempio imparare Aneddoti sui polpi come questo, in la- su Internet filmati in cui si vedono polpi
come si fa a uscire da una gabbia chiu- boratorio o in natura, sono ormai innu- “travestiti” da alghe, rocce o pesci, di cui
sa, oppure riuscire, da solo, a svitare il merevoli, e costituiscono un campo di imitano perfettamente la forma e i colori;
tappo di un barattolo che contiene una ricerca molto interessante per i biologi particolarmente abile in questi travesti-
preda. O addirittura svitare dall’interno evoluzionisti. Perché solo polpi, seppie menti è il cosiddetto polpo mimo (Thau-
il barattolo in cui è stato rinchiuso. «Si e calamari, tra gli invertebrati, hanno moctopus mimicus), in grado di replicare
può tranquillamente dire, anche in base sviluppato questi sorprendenti compor- non solo il colore, ma anche il comporta-
agli esperimenti che abbiamo fatto nel- tamenti che si fa fatica a non definire mento delle sogliole o altri animali ma-
CAMPIONE DI NASCONDINO.
Il polpo mimo è il più abile a
imitare colore e forma di altre
specie marine. Può diventare
sogliola o pesce scorpione.
Inquadra
la pagina con la
app di Focus
e guarda il video con
le “interpretazioni”
del polpo mimo
SCARICA LA APP
(INFO A PAGINA 7)
Getty Images
aprile alcuni ricercatori inglesi e israe-
IL POLPO ROBOT
MODELLO. «Vogliamo riprodurre
Con gli occhi liani. Nel meccanismo “classico” per la
produzione delle proteine un filamento
di Rna copia fedelmente il messaggio del
due caratteristiche del mollusco: la
produzione di forze senza però
non riescono Dna presente nel nucleo e lo trasporta
verso piccoli organelli-fabbrica (i ribo-
poter contare su parti rigide e
l’autonomia dei tentacoli», dice
a vedere i somi); seguendo le istruzioni, qui vengo-
no poi assemblati gli elementi che com-
Cecilia Laschi, della Scuola
superiore Sant’Anna di Pisa,
partner del progetto Octopus, volto
colori. Ma pongono la proteina, cioè gli aminoacidi.
Polpi e altri cefalopodi, invece, usano un
trucco particolarissimo: fanno entrare
a sfruttare le qualità del polpo per
progettare un robot. «Il segreto di
con la pelle sì in azione enzimi speciali che cambia-
no alcuni elementi dell’Rna, così anche
questo animale», dice Laschi, «è le proteine poi prodotte sono diverse.
nella disposizione dei muscoli». Come se fossero programmi per com-
Sono messi in due direzioni diverse rini. Ancora più sorprendente se si pensa puter che sostituiscono qua e là, a caso,
e quando agiscono insieme creano che negli occhi dei polpi c’è un solo tipo qualche lettera di una poesia con altre
una struttura robusta. «Studiando i di fotorecettore (vedono cioè in bianco e per “creare” nuovi testi.
tentacoli, inoltre, abbiamo visto che nero). Come possono imitare i colori che
parte del loro controllo deriva dalle hanno attorno? Il segreto sembra essere, NUOVE POSSIBILITÀ. In questo modo il
loro proprietà meccaniche». Così ancora, nella pelle. Alcuni recettori per la messaggio originale proveniente dal-
sono nate le prime applicazioni: luce si trovano infatti nella pelle del pol- l’Rna si moltiplica: le proteine nuove po-
bracci robotici autonomi per po, anche se non è ancora stato dimostra- trebbero funzionare diversamente o ad-
aiutare gli anziani a fare la doccia. to in maniera convincente che il polpo o dirittura meglio della proteina originale.
altri molluschi “vedano con la pelle”. Il processo è frequentissimo nei cefalo-
Un armamentario di trucchi davvero podi più “intelligenti”, come seppie, pol-
notevole, che li rende animali complessi pi e calamari, molto più che in ogni altro
da studiare. E del resto questi cefalopodi gruppo di animali. È un meccanismo bio-
non sono alieni solo nel comportamento, logico che si pensa abbia accelerato l’evo-
ma anche (e forse soprattutto) all’inter- luzione di queste creature determinando
no delle cellule. Hanno infatti un mec- il successo delle specie e la loro diffusio-
canismo genetico differente da quello ne, che va dalle acque costiere alle pro-
finora noto, presente anche nel nostro fondità marine. Un trucco genetico che è
organismo. Lo hanno scoperto lo scorso solo l’ultima sorpresa di questi straordi-
nari animali, che possono a buon diritto
essere definiti degli autentici alieni sulla
Getty Images
BA MBINI:
Quando scopri i suoi colori preferiti, controlla il loro
significato grazie alla guida interpretativa di Candida
Livatino, grafologa.
ROSA
È il colore della ricettività. Chi lo ama recepisce tutti
gli stimoli provenienti dall’ambiente. È un bambino
I COLORI SVELANO ipersensibile e a volte un po’ suscettibile.
TURCHESE
QUELLO CHE PENSANO Chi ama il turchese cerca volentieri conferme affettive e
gratificazioni che lo rendono più sicuro. È un bambino
riflessivo e spesso tranquillo.
GIALLO
Il colore della luce e del calore è scelto dal bambino che
desidera primeggiare e per farlo vuole sentirsi sicuro.
È vivace ed estroverso, a volte un po’ invadente.
ROSSO
Esprime vitalità ed energia. Chi lo utilizza spesso
è un bambino vivace, esuberante ed estroverso, che
sa coinvolgere gli altri e ama gli sport di contatto e
competitivi.
NERO
Il nero può evidenziare una notevole ricchezza interiore.
Tuttavia il bambino che ne fa un uso frequente esprime
una qualche insoddisfazione, anche momentanea.
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Scienza
58 Se la f de
milioni
di dollari. Il danno
da frodi scientifiche
tra il 1992 e il 2012
entra i
labora orio
negli Usa.
P
lagi, fotoritocchi, persino fal-
sificazioni... In un’epoca in cui
le fake news sono all’ordine del
giorno, anche la scienza non Ci si può
è immune dagli imbrogli. Anzi. Alcuni
anni fa, nel 2013, la rivista Nature fece fidare della
scalpore rilevando che circa una pubbli-
cazione su quattro era falsata. E la situa- scienza?
zione non sembra migliorare, visto che
nell’aprile di quest’anno la rivista Tumor Sì. Ma gli
Biology ha dovuto ritirare ben 107 arti-
coli di autori cinesi (in Cina il fenomeno scienziati, a
risulta così diffuso che il governo ha de-
ciso di intervenire). Per non parlare delle volte, barano.
finte teorie scientifiche come la memo-
ria dell’acqua (v. in fondo all’articolo) e il Ecco perché,
recente caso Stamina. Che cosa succede,
dunque? Gli scienziati sono improvvisa- e come
mente impazziti e sono diventati tutti
imbroglioni? Certamente no, ma forse correre ai
andrebbero controllati un po’ di più. E
infatti sono in arrivo nuovi software, veri ripari.
e propri investigatori informatici capaci
di scandagliare il Web, leggersi gli articoli
e scovare gli impostori.
TI HO PESCATO!
Anche il mondo
scientifico è pieno
di truffe. Tanto che
sono allo studio
agenti informatici
che passano in
rassegna le
pubblicazioni, per
“pescare” gli
imbroglioni.
DINOSAURO SOSPETTO.
Nel disegno, ricostruzione di fantasia
del presunto Archaeoraptor.
fatto che in molti, tra scienziati ed edito- RICORDIAMO LA
ri, stiano cercando di porre rimedio. Per MEMORIA DELL’ACQUA...
questo sono allo studio software spe-
cializzati capaci di esaminare decine di OMEOPATIA. L’acqua conserva il
migliaia di articoli alla ricerca di frasi ri- “ricordo” delle sostanze con cui è
correnti, individuando i plagi, oppure in venuta in contatto. Il clamoroso
grado di scoprire possibili casi di conflit- annuncio, fatto da un gruppo guidato
to di interessi. Lo stesso gruppo di Bucci dal biochimico francese Jacques
ha sviluppato un software che setaccia gli Benveniste (disegno), e pubblicato nel
articoli in cerca di immagini, scansioni, 1988 su Nature, sembrava una prova
foto al microscopio o altre illustrazioni per l’omeopatia. La rivista coinvolse un
false. «Siamo in grado di analizzare mi- gruppo di esperti per controllare gli
gliaia di immagini; e abbiamo pizzicato esperimenti, tra cui l’“acchiappafrodi”
molti autori che poi sono stati costretti Walter Stewart e l’illusionista James
a ritirare gli articoli incriminati», spiega Randi. Di colpo, nessuno fu più in
Bucci. Gruppi editoriali come Elsevier grado di ottenere i risultati di
e Springer stanno addirittura valutan- Benveniste e l’acqua perse la memoria.
do la possibilità di sostituire del tutto
l’elemento umano nelle peer review con
programmi di intelligenza artificiale. è solo un problema di etica: truffe, mani- pubblicato uno studio falso secondo cui i
«A livello tecnico, già oggi sarebbe pos- polazioni e frodi hanno anche un impat- vaccini provocano l’autismo? La ricerca
sibile fare in automatico ogni controllo to economico. Uno studio dell’Universi- – poi sbugiardata e smascherata come un
di integrità e qualità dei dati, però su tà della Pennsylvania ha calcolato che le tentativo di screditare i vaccini trivalen-
pubblicazioni altamente formalizzate, ricerche ritirate, tra il 1992 e il 2012, negli ti a favore di un altro sistema brevettato
che siano riconoscibili dalle macchine», Stati Uniti sono costate 58 milioni di dol- dallo stesso Wakefield – è del 1998, ma
commenta Bucci. «In alcuni settori spe- lari, circa 400mila dollari per ogni arti- ancora oggi fa sentire i suoi effetti. Pur-
cifici, come la cristallografia a raggi X, è colo fasullo che avrebbero potuto essere troppo, infatti, il tema resta attualissimo:
già così. Ma è difficile che la peer review spesi per fare vera ricerca scientifica. le famiglie che evitano di vaccinare i pro-
sia sostituita del tutto: le implicazioni di pri figli sono in aumento, negli Usa come
ciò che una ricerca porta alla luce, e i suoi GIOCHI PERICOLOSI. Per non parlare dei in Europa. Con un rischio che è sotto gli
possibili effetti per il futuro, sono valu- costi sociali. Quante vittime ha provoca- occhi di tutti: quello di veder tornare ma-
tazioni che solo un cervello umano è in to la truffa di Alan Wakefield, il medico lattie che ormai si credevano estinte.
grado di esaminare». Quello dei falsi non inglese oggi radiato dall’albo, che aveva Massimo Polidoro
unica per dare ossigeno ai propri neuroni. Teatro Bonci - Palazzo del Ridotto
Prove
di Marte
Isolamento
A
rrivare fino a Marte o a un altro insieme a psicologi, ingegneri e molti al-
pianeta: è questo il sogno degli tri scienziati, potranno capire meglio gli
e assenza di astronauti più ambiziosi. Ma,
prima di farlo, bisogna risolve-
effetti dell’assenza di gravità sul nostro
corpo. Stare in un letto inclinato di 6° con
peso: i due re ancora molti problemi. Uno è quello
che stanno per affrontare dieci volontari
la testa verso il basso, infatti, è il modo
migliore per simulare una situazione si-
problemi dei al Medes, la clinica spaziale di Tolosa, in
Francia. Selezionati tra migliaia di can-
mile a quella che si prova nello spazio, ma
senza andarci davvero.
viaggi spaziali didati, i dieci prescelti (tutti maschi tra i
20 e i 45 anni, non fumatori, senza alcuna ANCHE IN CINA. Negli stessi giorni, in
si studiano allergia, sportivi ma non professionisti e
di corporatura media, un po’ robusta)
Cina, inizia un esperimento che proverà
a risolvere l’altro grande problema che
sulla Terra. dovranno restare per due mesi distesi in
un letto, con i piedi più in alto della testa
riguarda le permanenze di lunga durata
nello spazio: l’isolamento. Quattro stu-
(v. foto a destra). In questo modo, i medici denti dell’Università Beihang di Pechi-
e i biologi che li terranno sotto controllo, no saranno chiusi nei 160 metri quadrati
Jim Urquhart/Reuters/Contrasto
Il percorso
della vitalità
Mondo
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persone
sono vietate
Settembre 2017 Focus | 147
informazione pubblicitaria
di persone1. Come vengono diagnosticate le allergie L’intolleranza al glutine, Malattia Celiaca, può
alimentari e quali test può richiedere il essere intercettata con un primo esame del
medico di famiglia? VDQJXHFKH LGHQWLˋFD XQ DXWRDQWLFRUSR DQWL-
N
Transglutaminasi presente in caso di malattia.
egli ultimi anni la diffusione Le allergie alimentari vengono sospettate con L’intolleranza al lattosio o al fruttosio, invece,
dell’allergia alimentare sembra un’ accurata anamnesi che intercetti l’ali- viene diagnosticata con un test da carico
essere in forte aumento sia tra gli mento sospetto ingerito 30-60 minuti prima seguito da un Breath test.
adulti sia tra i bambini; ma quali sono le della reazione. Il medico di medicina generale
allergie alimentari più comuni? Come si (MMG) può richiedere un test per il dosag- Ha qualche consiglio da dare a chi sospet-
manifestano e come vengono diagnosticate? JLRGHOOH,J(VSHFLˋFKHSHUXQSDQQHOORGL ta di soffrire di allergia alimentare?
Ne parla su allergipedia.it, il blog dedicato alimenti tra cui quello sospetto.
al mondo delle allergie e delle intolleranze, E’ necessario che tutti i pazienti che hanno
la dottoressa Eleonora Savi, specializzata Qual è la sua opinione su DRIA test, il test sviluppato una reazione allergica in seguito
in Allergologia e Immunologia, e del capello e i test di autodiagnosi? all’ingestione di un alimento, sia che si tratti
Pneumologia (Direttore Unità Operativa di una reazione lieve di solo prurito al cavo
Dipartimentale di Allergologia Ospedale G. da Il DRIA Test, il Cito test, il test di analisi del orale, sia che si tratti di una reazione grave
Saliceto ausl Piacenza). capello, così come il dosaggio delle IgG per che ha coinvolto più organi (cute ,appara-
alimenti sono test utilizzati da anni ma è to respiratorio e gastroenterico), eseguano
importante sottolineare che non ci sono studi un’indagine allergologica. Questo è necessa-
Quali sono le allergie alimentari più diffu- controllati che documentino la loro validi- rio per individuare con certezza la causa della
se? tà nel diagnosticare una sensibilizzazione reazione e per sapere quali alimenti l’hanno
allergica. Per contro, esistono ricerche, svolte scatenata così da poterli evitare in futuro.
Le allergie alimentari più diffuse in età DQFKHGDOOD6RFLHW¢6FLHQWLˋFD(XURSHDGL
pediatrica, o meglio prima dei 2 anni, sono Allergologia Asma e Immunologia Clinica 1 Accademia Europea di Allergologia e Immu-
latte e uova. Dopo i 2 anni e in età adulta, gli EAACI, che hanno dimostrato la non attendi- nologia Clinica (EAACI) “Public Declaration” su
alimenti più allergizzanti sono quelli vegetali bilità di questi test. %PPIVKMI%PMQIRXEVM I Pŭ%REƤPEWWM
come la nocciola, la noce, la pesca e il mais. La
ragione principale è una componente allergi- Qual è la differenza tra intolleranza e aller-
ca, chiamata LTP e presente in tutti i vege- gia alimentare?
tali, che è la più frequente causa di allergia
alimentare in Italia. Mentre l’allergia coinvolge il sistema immuni-
Tra gli alimenti di natura animale, invece, i tario che, a fronte dell’ingestione dell’alimen-
più allergizzanti sono i crostacei seguiti da to allergizzante, produce gli anticorpi IgE, le Per maggiori informazioni visita
pesce, latte, carne e uova. intolleranze sono di natura eterogenea e non www.allergipedia.it
MyFocus redazione@focus.it
facebook.com/focus.it
@Focus_it
Fotografie,
segnalazioni,
commenti...
Il dialogo
con i lettori
di Focus
Sindone: il mistero continua Il porto canale di Cesenatico Navigare tra le stelle
151 152 153
Happy
colors
La foto
del mese
Antonino Firriolo
“Drop Art”:
impegnativo e appagante
esercizio di stile.
Mistero
He a e ma es Ge y ma
islamiche. Ma...
Prof. Livio Zerbini, docente I RISCHI PER CHI SI VACCINA
BEN RIPIEGATO A riaprire l caso sono stati la studiosa
Emanuela Marine li e lo storico Livio Zerbini autori del
recente libro La Sindone Storia e misteri (Odoya) I due
a fermano che della Sindone si parlerebbe sin dai primi
secoli soltanto che i testi arabi la chiamavano diversa
4
mente “Mandylion” Era questo un panno conservato
a Edessa ne l’attuale Turchia che recava un’immagine
del volto di Cristo Tra le antiche fonti che vi fanno ri
1 su 1.000.000
Le ostensioni della che alcuni pittori mandati a Gerusalemme da Abgar ANCHE IN
SHOCK ANAFILATTICO
re di Edessa ai tempi di Cristo “non poterono r trarre RUSSIA
Santa Sindone dal
Il Mandyl on
2000 a oggi Nel l’immagine dell’uman tà adorabile del Signore Nostro Il appresentato
2013 ce n’è stata Signore allora prese un telo (seddona in greco sindón) se n un cona
una solo elevisiva lo premette sul volto e risultò come era eg i stesso E fu russa del
recato questo telo e come fonte di aiuti fu posto nella XII seco o
G ugno 2017 Focus | 55 di Ferrara Sono comuni: febbre, dolore nel sito di iniezione, nausea, cefalea.
In piena estate
La fotografia che abbiamo scelto per aprire la selezione
di questo mese è “costruita”: treppiede, flash, gocce
d’acqua, un poster a fare da sfondo e un software per
sincronizzare lo scatto con la caduta di una goccia... «Sembra
facile, ma non c’è una goccia uguale a un’altra», commenta
Antonino Firriolo per la sua “drop art” coloratissima,
selezionata per portarvi nei colori di queste foto: l’artista che
disegna il cielo (Arianna Ricchiuti), il canale porto alle 5 del
mattino (Michele D’Altri), il pontile che divide la marea
(Alessandro Amadio), una Milano inattesa (Valentina Di Mario),
il canoista tra le stelle (Amorvena Mengarelli).
1
3 Arianna Ricchiuti
Venere in punta di
pennello.
2
Michele D’Altri
Il porto-canale di
Cesenatico all’alba.
3
Amorvena
Mengarelli
Vogatore
tra le stelle.
4
Valentina
Di Mario
La bellezza
di Milano.
5
Verso l’autunno: in tema di colori Alessandro
Amadio
Metti la
turbina
sul tetto
Sembra una buffa
roulotte aliena...
è molto di più!
Una microcasa per due persone,
corredata di tutti i comfort (acqua calda,
toilette, riscaldamento e cucina), che può
Afp/Getty Images
La scienza dell’acqua calda la più antica e anche la più cara del
di Giovanna Camardo mondo, vi sono 409 scale mobili.
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
CruciFocus
11 12 13 14 15 16
ORIZZONTALI: 1 Nome di re
nordici - 5 L’antica nota do - 7
17 18 19 20 21 22
Scimmia dal corpo tozzo - 11
Serve per collegarsi a Internet
- 13 Isola delle Filippine - 16 23 24 25
Il Bangladesh (sigla) - 17 Sim-
bolo dell’argento - 18 I vassal- 26 27 28
li del negus - 20 Voce che imita
il tintinnio dei sonagli - 23 L’a- 29 30
ereopiùgrandedelmondo- 26
Reattore nucleare per la fusio-
31 32 33
ne controllata - 27 Onde Lun-
ghe - 29 Arma primitiva - 30
Le separa la N - 31 Altro nome 34 35 36 37
del nonio - 33 Una slitta col
volante - 34 Splende nella co- 38 39 40
stellazionedellaLira- 35 Mes-
sina - 36 Gioco con le tessere
41 42 43 44 45 46
- 38 Adesso - 39 Annotò i suoi
pensieri in un “libretto rosso”
- 40 Quello informatico è un 47 48 49
hacker - 41 Articolo per scola-
ro - 42 Bensì - 43 Ninfe delle 50 51 52 53
piante - 45 La Annunziata del-
la Rai (iniz.) - 47 Piccola e dif- 54 55 56 57
fusissimatrottolaantistress(6,
7)- 50 Sartoriad’altamoda- 52
Coppia d’assi - 53 Un’auto te- 58 59 60
Getty Images
ni né castani - 61 Un indice a
piazzaAffari- 62 Lidisputava-
67 68 69 70
no i cavalieri - 63 Monarca - 64
Il Canada nel Web - 65 Forme
alternative dello stesso gene - 71 72 73
67 Periodo di accoppiamento
delle femmine dei mammiferi 74 75
- 69 Vino di mele - 71 L’antica Al 39 orizzontale
lingua dei trovieri - 73 Il ro-
manziereFleming- 74 L’ultimo Brando - 14 Venerare - 15 La europeo - 36 Accorda in la - 37 di mare sono chiamati attinie
numero del lotto - 75 La dea città di Meneghino - 19 Passi... Danilo,compiantoetologo- 39 - 60 Metallo raro usato in lega
con la cornucopia. di rospo - 21 La scritta sulla Grondante sudore - 40 Città col platino - 62 L’azienda au-
Croce - 22 Iniziali di Coperni- natale di Galileo - 42 Unità di tomobilisticacheharivoluzio-
VERTICALI: 1 Sultanato con co - 23 La malvagia delle fiabe misura della pressione - 44 nato il concetto di auto elettri-
Mascate - 2 Logaritmo (abbr.) - 24 Museolondineseinunaex Prestare senza pesare - 46 Un ca- 64 Ilpiùgrandelaboratorio
- 3 InizialidiDovizioso- 4 Cia- centraleelettrica- 25 Ominide segno dello zodiaco- 47 I miti- di fisica delle particelle - 66
scuna delle ossa che formano scopertoinSudafrica(4,6)- 26 ci sudditi di Alcinoo - 48 Dea ProgettodiGoogleperportare
la spina dorsale - 6 Trieste - 7 Inflessibile- 28 Partedell’orec- dellaTerra- 49 HadirettoStre- Internetinzoneremote- 68 La
Schiaffo- 8 Difficileacompier- chio- 32 L’Albertonedelnostro gati - 51 Il primo nome di Edi- sigladell’altavelocitàferrovia-
si- 9 Siglaperradioamatori- 10 cinema - 33 Unità dell’infor- son - 55 Secondo Carlo Levi lì ria - 70 La musica di Eminem
Poesia pindarica - 12 L’attore matica - 34 Il più lungo fiume si è fermato Cristo - 57 Quelli - 72 RomanzodiStephenKing.
CALCIO
CAMPO
FERMO
FUORI PANTOGRIPHOVERDAD
INDICE
1a USCITA
cambiamenti che saranno apportati al piano dell’opera.
* Prezzo rivista esclusa. Opera composta da 40 uscite. Prima uscita E 1,90 oltre al prezzo della rivista.Uscite successive E 5,90 oltre al prezzo della rivista. La natura dell’opera si presta ad essere oggetto di nuove serie che,se realizzate dall’Editore, saranno comunicate nel rispetto
L’ANTICO EGITTO
PREZZO E LE CIVILTÀ
LANCIO MESOPOTAMICHEE
1,90
*
cipo i cambiament
E
he complessive
del D.LGS.146/2007. L’editore si riserva la facoltà di variare il numero delle uscite periodiche nonché di modificare l’ordine
complessive,nonché la sequenza e/o i prodotti allegati alle singole uscite,comunicando
l ordine,la anticipo
uscite comunicando con adeguato antic
INEDITI ASSOLUTI VOLUMI DAL FORMATO AGILE OGNI USCITA,DUE DETTAGLIATE MAPPEE A COLORI
IL PIANO DELL’OPERA L’ANTICO EGITTO E LE CIVILTÀ MESOPOTAMICHE LE ORIGINI DELLA
GRECIA LA NASCITA DI ROMA IL SECOLO DI ATENE ALESSANDRO MAGNO E L’ELLENISMO ROMA, UNA
NUOVA POTENZA NEL MEDITERRANEO LO SPLENDORE DELL’IMPERO IL DECLINO DI ROMA LA CIVILTÀ
BIZANTINA I REGNI ROMANO-BARBARICI L’EUROPA CAROLINGIA E IL FEUDALESIMO L’ASCESA
DELL’ISLAM POTERE E RELIGIONE NELL’EUROPA MEDIEVALE L’ITALIA DELL’ALTO MEDIOEVO ...
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Direttore Responsabile: Jacopo Loredan
Ufficio Centrale: Gian Mattia Bazzoli (caporedattore), STORIA 13 civiltà scomparse VIAGGI Tutti i modi in cui il tuo
Giovanna Camardo (caposervizio), Isabella Cioni (caporedattore), misteriosamente. corpo cambia quando voli.
Emanuela Cruciano (caporedattore),
Andrea Parlangeli (caporedattore centrale),
Raffaella Procenzano (caporedattore), Gianluca Ranzini (vicecaporedattore)
Ufficio Art Director: Luca Maniero (caporedattore), I FATTORI CHE
Massimo Rivola (caporedattore), Marina Trivellini (caporedattore)
Ufficio AR: Vittorio Sacchi (caposervizio)
INFLUISCONO SUL
Redazione Grafica: Francesca Abbate (vicecaposervizio), RISCHIO DEMENZA
Elena Lecchi, Emanuela Ragusa Un caso su tre di decadimento
Ufficio Fotografico: Paola Brivio (caposervizio), cognitivo legato all’età si può
Alessandra Cristiani (caposervizio), Sara Ricciardelli, Daniela Scibè
Redazione: Sabina Berra, Marco Ferrari (caposervizio), prevenire con lo stile di vita,
Shutterstock
Margherita Fronte (vicecaposervizio), Roberto Graziosi, già a partire dall’infanzia. Ecco
Fabrizia Sacchetti (caposervizio), Vito Tartamella (caporedattore), comportamenti e misure che
Stella Tortora (caporedattore), Raymond Zreick (caposervizio)
Segretaria di Redazione: Marzia Vertua possiamo adottare già da ora.
Hanno collaborato a questo numero: Osvaldo Baldacci, Marco
Basileo, Federico Bona, Daniela Cipolloni, Marco Consoli, Fabio Dalmasso,
Leonardo De Cosmo, Gabriele Ferrari, Giorgio Giorgetti, Giovanni Giudice,
Paolo Magliocco, Roberto Mammì, Massimo Manzo, Paola Maraone,
Elena Meli, Nicola Nosengo, Chiara Palmerini, Marco Paternostro, Tutto questo e molto altro su:
Massimo Polidoro, Simona Regina, Emilio Vitaliano, Margherita Zannoni, http://www.focus.it/299
Carlo Ziveri
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Certificato n. 7152 del 14/12/2011 (Federaz. Ital. Editori Giornali)
Codice ISSN: 1122-3308
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IL MISTERO DELLE EMOZIONI
Le emozioni comunicano come
stiamo e saperle leggere nel volto
degli altri è come avere la macchina
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