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11 AGOSTO 2017
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PERCHÉ OGGI L’ETÀ 50


CHE CI SENTIAMO
È DIVERSA DA
QUELLA REALE ANNI

40
ABITUDINI,
A
ALIMENTAZIONE,
SA
ALUTE: CHE COSA
STA CAMBIANDO
S
IL NOSTRO
ASPETTO FISICO
E LA MENTE

SIAMO DAVVERO
SEMPRE PIÙ GIOVANI?
MONDO
IN VIAGGIO SULLE MEGANAVI

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SCIENZA COMPORTAMENTO INQUADRA
I MILLE MISTERI DI ECCO LE NUOVE E ANIMA LA
COPERTINA!
FULMINI E SAETTE TRIBÙ DEL CALCIO
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La buona
notizia

Mai più
code alla
toilette

iStock
RESISTERE!
Una coda di donne alle

63
toilette del Tivoli Park di
Lubiana (Slovenia) prima
di una gara sportiva.

per cento
Gli scienziati dell’Università di Gand, La diminuzione percentuale

in Belgio, hanno trovato la soluzione del tempo di attesa con i


bagni unisex, in cui ci sia un
(teorica) per evitare lunghe attese rapporto di un orinatoio ogni
due cabine “chiuse”.
fuori dai bagni femminili: eliminarli!
Le file al bagno sono da sempre più lunghe per le donne che per gli uomini. Due ingegneri esperti di
iStock

code dell’Università di Gand, in Belgio, hanno cercato di capirne le ragioni con modelli matematici.
Considerando che in genere i bagni degli uomini hanno tra il 20 e il 30% di toilette in più (alcuni
sono semplici orinatoi). E che le donne occupano il bagno per un tempo che è 1,5-2 volte quello degli
uomini, perché aprono e chiudono le porte delle cabine (che gli orinatoi non hanno), puliscono il
sedile e devono “spogliarsi”. Nei momenti di maggiore affluenza, si producono quindi lunghe attese.
SENZA DISTINZIONI. La soluzione ottimale? Bagni unisex, accessibili a uomini e donne e con un
rapporto di 2 cabine chiuse per ogni orinatoio. Nelle simulazioni, sia in momenti di quiete sia di
elevata affluenza (come per eventi pubblici o sportivi), il tempo di attesa si abbasserebbe, in media,
di ben il 63%. Senza contare che l’abolizione dei generi nei bagni pubblici non forzerebbe i membri
della comunità transgender ad allinearsi in code che non li rappresentano. Sabina Berra
foto a. saba
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Settembre 2017 Focus | 7


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Se non sei neppure
in grado di camminare
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dovresti guidare e
3
messaggiare?

C’ERA UNA VOLTA LA LUNA.


Le immagini della diretta Tv
dell’arrivo del primo
Nasa

uomo sulla Luna, 48 anni fa.

Settembre 2017 Focus | 9


SETTEMBRE 2017 NUMERO 299

Scoprire e capire il mondo DOSSIER


83 QUANTI ANNI HAI DAVVERO?

24
Scariche nel cielo
84

90

96
GIOVANI PER SEMPRE
Oggi le persone di “mezza età”
dimostrano molti anni di meno.
MA SONO SEMPRE IO
Ognuno cambia anche “dentro”.
Ma spesso non se ne rende conto.
VECCHI A 25 ANNI
In passato le età non erano vissute
come facciamo oggi.

L’italiano che ha
studiato i fossili
che riscrivono
Natura la storia di
COLPI DI FULMINE .........................................................................................24
Sviluppano l’energia di una centrale nucleare e le radiazioni di un buco nero. Homo sapiens
Sono gli eventi più potenti (e misteriosi) dell’atmosfera.
pag. 21
Comportamento
SE LA TRIBÙ FA GOAL ..................................................................................30
Desmond Morris, l’autore della Scimmia nuda, spiega le vere ragioni del

48
successo di questo sport: ci riporta al nostro passato di cacciatori.
Animali
QUANDO LA BOCCA È UN’ARMA ...............................................................36
Il morso più potente di sempre? Quello del T. rex. Ma anche leoni, coccodrilli e
ippopotami non scherzano.
Comportamento La coscienza
si spegne...
MI SCUSI, ANZI... NO! ....................................................................................42
Ci scusiamo in continuazione, anche e soprattutto quando non sarebbe
necessario. Dobbiamo proprio farlo?
Scienza
MISTERO ANESTESIA ....................................................................................48
A quasi due secoli dal suo primo uso, è una tecnica che funziona (quasi) alla
perfezione... Ma non si sa perché.
Sport
TUFFI A PROVA DI VERTIGINI......................................................................54
Una sfida a lanciarsi, in acrobazie perfette, da altezze impressionanti: sono le
Red Bull Cliff Diving World Series.
Tecnologia
IL NUCLEARE SI FA “MINI” ..........................................................................60
In tutto il mondo, una nuova ondata di piccoli reattori cerca di imitare i processi
che fanno brillare le stelle. Per darci energia.

In copertina: foto grande Getty Images; in alto a destra: Getty Images; in basso da sinistra: Ipa, Reuters/Contrasto, Getty Images.
Comportamento
CHI IMPARA UNA LINGUA CAMPA CENT’ANNI .... 66
Il cervello di chi conosce (almeno) due idiomi è più sano,
grande e connesso. E non è mai tardi per studiarne uno.
75
Prisma
Guida ai colori
e ai temi
dei numeri
Ambiente
UN MARE DI PLASTICA .............................................100
I rifiuti si trasformano in frammenti che finiscono nello
stomaco dei pesci (e anche nel nostro). Le soluzioni.
Ambiente
Società Animali
FUMETTI IN CARNE E OSSA ....................................106 Natura
C’è chi si veste da Superman, chi da Star Wars, chi da
videogame... Perché i “cosplayer” hanno invaso il mondo.
Alimentazione SEZIONI
IL PREZIOSO GUSTO DELL’ACQUA ....................... 118 Digitale
9 Hit Parade Invenzioni
Inodore e insapore? Non proprio. E, in ogni caso, contiene
75 Prisma Tecnologia
sempre microelementi che possono fare la differenza.
Trasporti
112 Domande & Risposte
Animali
INTELLIGENZE ALIENE .............................................124 149 MyFocus
I polpi sono diversi da ogni altra creatura: nel corpo, nel 154 Relax
“cervello” e perfino nelle cellule. Corpo umano
157 Giochi
Scienza Salute
161 Mondo Focus Scienza
SE LA FRODE ENTRA IN LABORATORIO .............132
Ci si può fidare della scienza? Sì. Ma gli scienziati, a volte, Spazio
barano. Ecco perché, e come correre ai ripari.
Spazio
PROVE DI MARTE .......................................................136
Alimentazione
Isolamento e assenza di peso: i due problemi dei viaggi
Comportamento
spaziali si studiano sulla Terra. Mondo
Mondo Società
NELLE NAVI DEI SOGNI.............................................142
Crociere da record, destinazioni estreme e ricostruzioni
storiche... Si parte!
Cultura

I polpi, Mistero

100
Sport

Un oceano
strane Articoli con
realtà aumentata

di sacchetti
creature
dei mari
pag. 124

L’INVITO ALLA LETTURA DEL DIRETTORE


RUBRICHE
5 La buona notizia
60
Reattori... portatili
Cari lettori, se reagirete come me, dopo
aver letto il servizio a pag. 124 non ve la 14 Flash
Ci trovi anche su:
sentirete mai più di mangiare un’insalata di
polpo. Una creatura strana, aliena, ma così 20 L’intervista
evoluta da scoraggiare qualsiasi velleità
gastronomica. Questo cefalopode è, come 22 In numeri
scoprirete, quasi tutto cervello, il che lo
rende... un vero genio del mare. 80 Motori
Jacopo Loredan www.focus.it
12 | Focus Settembre 2017
DISPOSITIVI DI SICUREZZA
Flash

Invisibilità
esterna
Getty Images

14 | Focus Settembre 2017


Inquadra
la pagina con
la app di Focus e
scopri come funziona
l’invisibile “campo di
Higgs” che ci circonda
SCARICA LA APP
(INFO A PAGINA 7)

SI PRENDE FORMA
Uno schermo interattivo
al Festival della scienza di
Atene. Lo spettatore vede
il proprio corpo acquisire
consistenza a mano a
mano che si avvicina allo
schermo. La simulazione
rende così osservabile il
comportamento del “campo
di Higgs”, l’invisibile entità
che conferisce massa alle
particelle dell’universo. Nel
2012 è stato osservato per
la prima volta il bosone
di Higgs, la particella,
ipotizzata negli anni ’60, che
dà origine a questo campo.

Settembre 2017 Focus | 15


Flash

Invisibilità
interna

Inquadra
la pagina con
la app di Focus
ed esplora l’occhio
umano dall’interno
con un video a 360°
SCARICA LA APP
(INFO A PAGINA 7)

16 | Focus Settembre 2017


Nucleus Medical Media
NELL’OCCHIO
Un luogo che non
possiamo vedere (quasi
mai, almeno) è l’interno del
nostro corpo. Anche dello
stesso organo preposto
alla vista, cioè l’occhio.
Ma oggi è possibile utilizzare
simulazioni molto realistiche
create con il computer a
partire da osservazioni o dati
reali. Come questo occhio
con nervi e vasi sanguigni
creato da un’azienda
americana specializzata in
realizzazioni multimediali
che hanno come tema il
mondo della medicina.

Settembre 2017 Focus | 17


Flash

Invisibilità
e calore

Inquadra
la pagina con
la app di Focus e
guarda il video degli
esperimenti con il
metodo Schlieren
SCARICA LA APP
(INFO A PAGINA 7)

18 | Focus Settembre 2017


Video from YouTube/Veritasium
FLEBILI STRISCE
Le immagini realizzate con il
metodo Schlieren mettono in
evidenza dettagli altrimenti
invisibili. Come, in questa
foto, le correnti di aria calda
attorno a un fiammifero
che si sta accendendo,
e perfino attorno alla
mano che lo sorregge.
Questa tecnica si basa sulla
diversa deviazione della luce
prodotta da fluidi (in questo
caso aria) a temperature
o con composizioni
diverse. Il nome deriva
dal tedesco Schliere,
che significa “striscia”.

Settembre 2017 Focus | 19


L’intervista
di
Il primo uomo?
Forse è nato in Marocco
Stefano
Bertazzi Reperti fossili di 300.000 anni fa riscrivono la
Le nostre storia di Homo sapiens. La nostra evoluzione è
nuove origini stata graduale, e la culla dell’umanità non è stata
l’Etiopia ma, più probabilmente, il Nord Africa.

I resti fossili di Homo sapiens, rinvenuti nel sito dicono che Homo sapiens è nato in Marocco?
marocchino di Jebel Irhoud, precedono di mol- Non è esattamente così. Proprio perché a quel
to quelli più antichi conosciuti fino a oggi, tro- tempo spostarsi nel continente era abbastan-
vati in Etiopia. Che cosa significa questo? za agevole, si può ipotizzare che l’uomo sia
I frammenti di cranio e la mandibola scoperti nato da qualche parte in Africa e che poi si sia
in Marocco appartengono a cinque individui diffuso rapidamente nelle altre regioni. Non
vissuti fra i 280.000 e i 350.000 anni fa e hanno sappiamo quale sia stata la culla dell’umanità,
caratteristiche più arcaiche rispetto a quelle ma, alla luce dei reperti trovati a Jebel Irhoud,
riscontrate nel fossile etiope, che risale invece potrebbe essere stata il Nord del continente.
a 195.000 anni fa. Questo fa pensare che Homo
sapiens abbia avuto un’evoluzione più gradua- Perché avete deciso di scavare a Jebel Irhoud?
le rispetto a quella che alcuni studiosi ipotiz- Questo sito è noto fin dagli anni Sessanta. Nel
Biografia zavano. Peraltro, ricerche su reperti ossei e sul
Dna fanno risalire la nascita della nostra spe-
1961, a trovare i primi reperti fossili furono i
minatori che lavoravano in una miniera di ba-
Classe 1977, si è laureato cie a circa 500.000 anni fa. È quindi possibile rite. Una datazione grossolana fece risalire
all’Università di Bologna in che, prima o poi, in qualche parte dell’Africa si quei crani a 40.000 anni fa. In seguito però si
Conservazione e restauro scoprano resti ancora più antichi. trovarono altre ossa e via via che gli studi pro-
dei beni culturali, seguivano si è scoperto che erano molto più
svolgendo una tesi In che cosa questo Homo sapiens arcaico è antiche, e che appartenevano a uomini con
sull’analisi dei denti diverso da noi? caratteristiche un po’ diverse da quelle del-
dell’uomo di Neanderthal. Il volto e la mandibola sono moderni, ma il cra- l’Homo sapiens moderno. A partire dal 2004, il
Dopo il dottorato, nio è più piatto e allungato. Il cervello, quindi, Max Planck Institute tedesco ha quindi voluto
trascorre due periodi di era diverso: meno arrotondato del nostro e avviare una nuova campagna di scavi.
studio all’estero, probabilmente con una corteccia meno svi-
all’Università di Vienna e al luppata. La connettività e la struttura nervosa Lei è l’unico italiano nel progetto. Come è sta-
Max Planck Institute for responsabili delle nostre abilità cognitive si to coinvolto?
Evolutionary Anthropology sono insomma evolute in seguito. Sono stato assunto al Max Planck nel 2012 per-
di Lipsia, in Germania. ché ho una competenza specifica nell’analiz-
In Germania lavora con il Nel sito di Jebel Irhoud, però, avete trovato zare i denti. Al colloquio, il direttore del pro-
gruppo di ricerca che utensili in pietra già abbastanza complessi e getto mi fece vedere la mandibola che ha poi
studia nel sito di Jebel segni evidenti dell’uso del fuoco. fornito molte delle indicazioni sulla struttura
Irhoud; la collaborazione Sì, gli uomini che vivevano qui progettavano e del volto di questi nostri antenati. Ne rimasi
proseguirà anche dopo il fabbricavano oggetti in pietra e sapevano con- sbalordito: non c’era ancora una datazione
rientro in Italia. trollare il fuoco. A quel tempo il territorio non precisa, ma mi resi subito conto che aveva ca-
Dal 2017 è professore era deserto ma assimilabile a quello della sava- ratteristiche moderne.
associato presso il na oggi, con gazzelle – che venivano cacciate –,
Dipartimento dei beni leoni, elefanti e così via. Senza la barriera del Quali sono i prossimi passi?
culturali dell’Università di Sahara, gli uomini potevano spostarsi e proba- Si stanno studiando le ossa del corpo; ci aspet-
Bologna. bilmente lo facevano, migrando da una regio- tiamo che la struttura fisica sia molto simile a
È autore di decine di ne all’altra quando esaurivano le risorse. quella dell’Homo sapiens moderno. È possibile
pubblicazioni scientifiche. che si faccia anche un esame del Dna, ammesso
Fino a oggi si pensava che la culla dell’umani- che si sia conservato in reperti così antichi.
tà fosse l’Africa Orientale. Questi reperti ci Margherita Fronte

20 | Focus Settembre 2017


In numeri

Sabbia
10 mila
da 0,06 a 2 mm
il diametro dei granelli di sabbia
di mare

piccoli
organismi
(tardigradi,
A cura di
Marco Paternostro
rotiferi...)
vivono
in un pugno
di sabbia
100
le ore necessarie per costruire

600 il primo hotel interamente


di sabbia (a Weymouth
Beach, Uk)
sono i luoghi
nel mondo dove
si possono sentire
i suoni prodotti
dalle sabbie musicali

14,84
150
metri
201
metri 0,01
il castello di sabbia
più alto del mondo millimetri
(costruito sulla spiaggia
di Puri, in India,
nel 2017)

50
la larghezza
massima delle
opere d'arte di
Andres Amador,
che disegna
0
l'a
ch ltez
un e p za
a uò rec
du r m
è il diametro che
deve raggiungere
un granello di
qualsiasi
materiale
per diventare
esclusivamente na agg ord et
sulla sabbia, iu
ng ri un granello
di polvere
usando il rastrello er
e

22 | Focus Settembre 2017


Natura

Colpi di
fulmine

24 | Focus Settembre 2017


ARIA
ELETTRICA.
Nella foto
grande, un
temporale in
Arizona: dalla
nube si
sprigionano
decine di fulmini.
A sinistra, Sean e
Michael
McQuilken coi
capelli in aria.

Michael McQuilken

E
ra un agosto bollente, e i fratelli Sean,
Sviluppano l’energia Mary e Michael McQuilken erano al Parco
Nazionale delle Sequoie in Sierra Neva-
di una centrale nucleare da (Usa), per una scampagnata con amici.
All’improvviso il cielo è diventato plumbeo. L’anello

e le radiazioni di un buco di Mary, quando alzava la mano, emetteva uno stra-


no ronzio. E i capelli restavano ritti sulle loro teste. I
ragazzi hanno avuto giusto il tempo di posare per un
nero. Sono gli eventi più paio di foto: subito è scoppiata una violenta grandi-
nata, e i tre sono corsi a cercare un riparo. Ma il cielo

potenti (e misteriosi) è stato squarciato da un lampo, seguito da un’esplo-


sione. Un istante dopo, Sean, 12 anni, era disteso a

dell’atmosfera. terra con la schiena fumante: era stato colpito da un


fulmine. Si è salvato solo perché Michael, 18 anni, lo
ha rianimato.
Correva l’anno 1975, e, da allora, la loro foto coi ca-
pelli in aria ha fatto il giro del mondo: l’agenzia me-
teo degli Usa, il Noaa, l’ha pubblicata in un opuscolo
sui rischi di fulmini per i campeggiatori. Un perico-
lo non così lontano: sulla Terra si abbattono, ogni
secondo, almeno 50 fulmini, oltre 4 milioni al gior-
no, soprattutto nelle zone tropicali. E l’Italia non è
risparmiata: ne riceviamo in media quasi 4 mila al
giorno (v. cartina in fondo all’articolo), soprattutto
in Veneto, Friuli, Piemonte e Lombardia.

POTENZA ISTANTANEA. Eppure, nonostante questa


abbondanza, i fulmini sono un enigma per la scien-
za: gli scontri fra cristalli di ghiaccio, grandine e goc-
ce d’acqua che innescano le cariche elettriche in una
nube (v. disegno alla prossima pag.) non bastano a
spiegarne la potenza. Un fulmine medio, della dura-
ta di soli 5 microsecondi (milionesimi di secondo) e
dello spessore di una matita, raggiunge i 33.000 °C,
5 volte il calore della superficie del Sole. E ha una
potenza istantanea di 750 MW (pari a una centra-
le nucleare) e una tensione di 15 gigavolt, 40mila
volte quella generata da una centrale elettrica. Se
si trovasse il modo di utilizzarla, una singola saetta
potrebbe sviluppare 210 kWh, abbastanza per ali-
mentare un appartamento per 3 giorni.
In realtà, solo un fulmine su 10 colpisce il terreno: la
maggior parte scocca in cielo. Ma quando arrivano a
terra i danni sono enormi (v. riquadro alla prossima
Ipa

pag.): ogni anno muoiono folgorate almeno 6mila

Settembre 2017 Focus | 25


ERUZIONE E SCARICHE.
I fulmini generati dagli scontri
fra gas e polveri durante
l’eruzione del vulcano
Halemaumau (Hawaii).

Le zone

Ipa
più colpite re l’acqua. L’aria calda umida sale, for-
mando nuvole sempre più enormi, i cu-
Ma che cosa innesca la prima scintilla
in un fulmine? «È ancora un mistero»,
sono quelle mulonembi (possono arrivare a 12 km di
altezza), nei quali si crea una forte turbo-
risponde Stefano Dietrich, ricercatore
del Gruppo di ricerca sulla fisica delle

fra mare lenza fra le gocce d’acqua e le particelle di


grandine e ghiaccio. Queste collisioni (v.
disegno) innescano le cariche elettriche:
nubi e delle precipitazioni all’Isac-Cnr
di Roma. «Per saperlo dovremmo misu-
rare i campi elettrici dentro una nube,
e montagne goccioline d’acqua e cristallini di ghiac-
cio si caricano positivamente, salendo; la
ma non è possibile: i sensori, collocati
su droni, palloni sonda o aerei, dovreb-
grandine molle (graupel) si carica nega- bero fronteggiare correnti ascensionali
tivamente, scendendo verso il basso. di 70-100 km/h. Senza contare, poi, che
persone, soprattutto in Africa. Senza gli strumenti di misurazione perturbe-
contare altri tragici effetti, come l’in- MASSE D’ARIA. In sostanza, una nube rebbero localmente il campo elettrico,
cendio che a giugno ha infiammato per temporalesca è come una pila col polo generando valori non obiettivi».
giorni i boschi di Pedrógão Grande (Por- + in alto. Pronta a sprigionare la propria
togallo), causando 64 morti. L’apocalis- energia. I fulmini trasportano a terra DALLE STELLE. E così, per spiegare l’o-
se è stata innescata da un fulmine che ha soprattutto cariche negative; dato che il rigine dei fulmini si è anche ipotizzato
colpito un albero: la scarica ne ha fatto bel tempo porta verso il terreno le cari- un fattore extraterrestre: l’influenza
evaporare la linfa all’istante, e la violenta che positive, i temporali sono il sistema dei raggi cosmici, le particelle ad alta
pressione ha fatto esplodere la corteccia, con cui la natura riequilibra le cariche energia (protoni, elettroni, fotoni) pro-
facendo bruciare la vegetazione vicina, elettriche globali. venienti dalle stelle, che piovono sulla
già secca per un’intensa ondata di calore. Perciò le zone più ricche di fulmini sono
gli altopiani vicini alle montagne e lun-
GAS E SCINTILLE. Ecco perché i fulmini go le coste, dove si scontrano masse SAETTE DA RECORD
sono monitorati in tempo reale. Tanto d’aria con temperature e composizioni
più che possono aiutare a capire il clima differenti. Infatti le regioni italiane più DISASTRI. I fulmini hanno causato
globale: a ogni aumento di temperatura “fulminate” sono soprattutto quelle disastri epocali. Ecco i più notevoli:
di 1 °C corrisponde un incremento del ai piedi delle Alpi e vicino alle coste. E 1769, Brescia: un fulmine colpisce
12% di fulmini, che a loro volta produco- questa dinamica agisce ai massimi li- la torre della chiesa di San Nazaro,
no ozono, un gas serra. velli in Venezuela, alla foce del fiume adibita a deposito militare. 780 quintali
I fulmini sono quindi di grande attuali- Catatumbo nel lago Maracaibo, fra le di polvere da sparo esplodono
tà. Soprattutto d’estate, la loro stagione Ande e il Mar dei Caraibi, dove si svi- scagliando pietre per un raggio di
clou: la dinamica che dà inizio al fulmine luppano 300 temporali l’anno: qui cado- 1 km. Incerto il numero delle vittime,
è infatti il calore del Sole che riscalda la no 40mila fulmini a notte, 233 fulmini stimate fra 400 e 2.500.
superficie terrestre, facendone evapora- per km2, la densità più alta al mondo.

26 | Focus Settembre 2017


Infografica Gloria Galbiati
100 km 0 °C
Come nasce un fulmine
Il fulmine è il frutto degli intensi campi elettrici prodotti, nelle
nubi, dagli scontri fra gocce d’acqua, cristalli di ghiaccio e
grandine. Gli elettroni (carica –) spinti dal forte campo elettrico SPETTRI ROSSI: ELFI: lampi che
durano un decimo si espandono
scendono a zig-zag dalla nube. In prossimità del terreno, ha di secondo. Si in orizzontale fino
formano durante a 400 km di diametro
inizio una scarica positiva (la scarica di ritorno) che, salendo, temporali molto e durano meno di 1 ms.
chiude il canale ionizzato tra nube e terreno. Le cariche intensi. Sono Li producono le
innescati dalle molecole di azoto
negative arrivano sul terreno ad altissima velocità. Lungo lo cariche positive fra che si eccitano, a
stesso canale si possono susseguire varie scariche di ritorno. nubi e suolo. causa degli impulsi
elettromagnetici che
arrivano dalle scariche
elettriche del
GETTI BLU: sono temporale.
connessi alla forte
presenza di ghiaccio La carica elettrica che dà origine ai
sulla sommità dei fulmini nasce dagli scontri fra gocce
cumulonembi. Forse d’acqua e cristalli di ghiaccio contro i
graupel (grandine molle). Questo scontro fulmine nuvola-cielo
prodotti da molecole
ionizzate di azoto. produce uno scambio di polarità: le
particelle più piccole si caricano di
50 km –3 °C segno +, salendo in alto, le più pesanti di
segno –, scendendo verso il basso.
cumulonembo
cristalli di gocce
ghiaccio d’acqua

graupel
12 km –50 °C

cariche positive

6 km –15 °C

fulmine intra nuvola


corrente
ascensionale
fulmine nuvola-nuvola

5 km –10 °C Le forti scariche elettriche prodotte cariche negative


dallo scontro fra le particelle scaldano
l’aria. Il fortissimo calore generato
(33.000 °C) spezza i legami fra le
molecole, che si scontrano fra loro
generando scintille: in questo modo
nell’aria (un isolante) si forma un
canale ionizzato, il plasma, che è un
ottimo conduttore di elettricità. Gli
scontri fra particelle generano fotoni
(il lampo bianco-giallo) e un’onda
d’urto molto rumorosa, il tuono.
3 km 0 °C
fulmine
nuvola-terreno
corrente elettrica
di bel tempo
Temperatura

corrente ascensionale
Altitudine

di 10 m/s (36 km/h)

1971, Perù: un fulmine colpisce il (1942-1977) è stato colpito da 7


serbatoio del volo Lansa 508 Lima- fulmini. È finito nel Guinness dei
Pucallpa. L’aereo precipita, con 91 primati.
vittime. Sopravvive solo una passeggera, 1994: Dronka, Egitto: un fulmine
la 17enne Juliane Koepcke: è precipitata, colpisce tre serbatoi da 5mila
legata al sedile, nella foresta amazzonica. tonnellate di carburante. I contenitori
1975, Bangladesh: un fulmine collassano sulla ferrovia, e l’alluvione
colpisce e uccide 21 persone in una volta. trasporta il materiale in fiamme al
1983, Usa: muore suicida a 71 anni villaggio di Dronka: 469 morti.
Roy Sullivan, ranger del parco nazionale 2016, Norvegia: un fulmine uccide INFERNO NELLA FORESTA.
Shenandoah. In 35 anni di servizio una mandria di 323 renne selvatiche. Il rogo dei boschi di Pedrógão Grande
(Portogallo): innescato da un fulmine.

Settembre 2017 Focus | 27


TENSIONE
PRE-GARA.
L’arrivo di una
tempesta sui
cieli dello stadio
Turner (baseball)
in Arizona, Usa.
In queste
condizioni
giocare diventa
rischioso.

IN ITALIA NE CADONO
1,4 MILIONI L’ANNO

STATISTICHE. L’Italia, con la Grecia e


i Balcani, è l’area europea dove
Reuters/Contrasto

cadono più fulmini: nel periodo fra


2000 e 2016, in media 1 milione e
434mila ogni anno (conteggiando solo
quelli nubi-suolo e nubi-mari limitrofi).
Nel 2016, i sensori del Sirf ne hanno
rilevati 1.868.329: un numero elevato, Terra in ogni istante: interagendo con il sistema più preciso per rilevarli non
ma non il più alto finora registrato. Fra l’atmosfera, produrrebbero elettroni più sono le videocamere orbitanti nello spa-
il 2000 e il 2016, infatti, l’anno con più energetici. «Ma nessuno è riuscito a di- zio, bensì le reti di antenne radio a basse
fulmini (2.475.751) è stato il 2002. mostrarlo», commenta Dietrich. «E an- frequenze sparse sul territorio. I fulmini,
Il giorno record per numero di fulmini che i valori delle cariche elettriche sono infatti, emettono inconfondibili picchi
è stato il 16 settembre del 2004: in stati ricavati sulla base di modelli mate- d’onda: le potenti emissioni radio prove-
quelle 24 ore si sono abbattuti matici. Conosciamo a grandi linee la loro nienti da Giove, per esempio, sono cau-
sull’Italia 98mila fulmini, 4mila all’ora. dinamica, nella quale è fondamentale il sate proprio dai fulmini ad alta tensione
moto dei cristalli di ghiaccio, ma ancora che si sviluppano sul pianeta gigante.
non sappiamo in dettaglio come si gene- In Italia esistono due reti di questo gene-
rino così alte energie. E non riusciamo a re, ciascuna con 20 sensori sparsi in tutto
prevedere dove cadranno». il Paese: una è quella dell’Isac-Cnr, avvia-
ta nel 2005 (fa parte della rete europea
SENSORI. Il monitoraggio dei fulmini è Linet); l’altra è il Sistema italiano rileva-
vitale per diverse attività umane: dagli mento fulmini, Sirf, fondato nel 1995 dal
aeroporti, che sospendono i rifornimen- Cesi (Centro elettrotecnico sperimenta-
ti agli aerei per non rischiare tragiche le italiano, società di Terna ed Enel), oggi
esplosioni, fino ai distributori di corren- nella rete europea Euclid.
te, che staccano le linee nei momenti più Con il riscaldamento globale si è regi-
rischiosi. Senza contare le industrie che strato anche un aumento di fulmini?
Gentile concessione Sirf/Cesi.

non possono permettersi blackout (alti- Sorpresa: almeno in Italia, no. «Abbiamo
forni, cartiere, vetrerie, produttori di mi- dati omogenei solo per gli ultimi 16 anni:
crochip). Un modo per osservarli sono i non è un periodo sufficiente per trarre
satelliti, dotati di appositi sensori ottici: conclusioni sui mutamenti climatici, che
Fulmini per km2/anno 2016 oggi ne è rimasto solo uno della Nasa, si osservano in almeno 30 anni», precisa
il Goes, che monitora le Americhe; dal Marina Bernardi, responsabile del Sirf.
>6 5-6 4-5 3-4
2021 l’Eumetsat (Agenzia satellitare me- «Osserviamo, invece, un andamento ci-
2-3 1-2 0-1 0 teorologica europea) lancerà il satellite clico dei fulmini: salgono da 1 milione a
Mtg che osserverà Europa e Africa. Ma quasi 2,5 milioni l’anno per poi ridiscen-

28 | Focus Settembre 2017


Inquadra
la pagina,
esplora questa foto
RAMIFICATI. a 360° e scopri come
La costa di Platamonas (Grecia) con il cielo
attraversato da scariche di fulmini: la
calcolare a che distanza
Grecia è uno dei Paesi più colpiti in Europa. è caduto un fulmine
SCARICA LA APP
(INFO A PAGINA 7)
360cities.net/Getty Images

dere. Da cosa dipenda questa ciclicità ché emettono luci deboli e di brevissima ma anche, in alcuni momenti, antima-
non lo sappiamo ancora. È vero, però, che durata. E ancora più elusive sono altre teria. Come avviene, in modo artificiale,
oggi abbiamo temporali meno frequenti particelle prodotte dai fulmini, i raggi nel tunnel di 27 km del Large Hadron
ma più intensi e ricchi di fulmini». gamma. Sono le radiazioni elettroma- Collider (Lhc) al Cern di Ginevra.
Poter prevedere questi eventi estremi è gnetiche a più alta energia: le emettono Anche in Italia è in corso una ricerca
cruciale. Così il Cnr e la Protezione Civile anche i buchi neri, per esempio. Nel 2010 sull’alta energia sprigionata dai fulmini.
hanno sviluppato la piattaforma di visua- il satellite Agile, lanciato dall’Agenzia «Con l’Agenzia spaziale italiana, l’Istitu-
lizzazione Mams, che comprende i dati spaziale italiana, ha scoperto che questi to nazionale di astrofisica e altri enti,
sui fulmini. «Grazie a questi strumenti», raggi sono prodotti anche sulla Terra, vi- stiamo organizzando campagne di misu-
racconta Marco Petracca, collaboratore cino alle violente tempeste tropicali che ra con aerei, satelliti e palloni sonda, per
del dipartimento della Protezione civile, scoppiano all’altezza dell’Equatore. studiare le emissioni provenienti dalle
«possiamo fare previsioni meteo più pre- Anche i raggi gamma sono prodotti dal nubi temporalesche», conclude Dietrich.
cise a breve termine». moto degli elettroni nelle nubi: raggiun- «Questo ci aiuterà anche a elaborare pro-
gendo un’energia elevata, innescano una tezioni per le componenti elettroniche
BUCHI NERI. Altre scoperte sui fulmini reazione a catena liberando altre parti- degli aerei, che potrebbero essere dan-
sono state possibili grazie ai satelliti, che celle dopo l’urto coi nuclei degli atomi neggiate da questi fasci di particelle. E
negli ultimi 25 anni hanno fotografato ad dell’aria. Le nubi temporalesche, insom- forse potremo capire qualcosa in più sui
alta quota, fra i 50 e i 100 km, particolari ma, sono acceleratori naturali di parti- segreti della materia».
formazioni luminose: blue jet, sprites ed celle: producono non solo raggi gamma Vito Tartamella
elves (getti blu, spettri ed elfi v. disegno
alle pagine precedenti), che si sviluppano
in corrispondenza dei temporali.
Le tensioni elevatissime che si creano
nelle nubi temporalesche, infatti, posso-
Monitorare i fulmini è vitale
no spingersi anche verso l’alto, portando
gli elettroni a scontrarsi con le molecole
per le industrie che non
di gas atmosferico (soprattutto azoto),
producendo così questi lampi. Ma sono possono permettersi blackout
fenomeni molto difficili da studiare per-

Settembre 2017 Focus | 29


Reuters/Contrasto

30 | Focus Settembre 2017


Comportamento

Se la tribù
fa goal
L’autore della Scimmia nuda spiega le
vere ragioni del successo di questo sport:
ci riporta al nostro passato di cacciatori.

Reuters/Contrasto

SIMBOLO.
I tifosi della Roma
salutano il loro
capitano
Francesco Totti
mostrando una
riproduzione della
sua maglia,
simbolo della
“romanità”
calcistica.

Settembre 2017 Focus | 31


Reuters/Contrasto
RADICI
PRIMITIVE.
Un tifoso
britannico. I
colori delle
squadre, nei
quali i tifosi si
riconoscono,
hanno un forte
significato
simbolico.

«P ensare che il calcio siano


solo 22 mercenari che
tirano calci a un pallone
è come dire che un violi-
no è solo legno e budella
di gatto, e che l’Amleto è
solo carta e inchiostro. Il
calcio è scontro e arte», disse una volta
John Priestley, romanziere e dramma-
produce meglio degli altri alcuni rituali
fondamentali per la nostra specie.
L’idea di partenza è che a renderci di-
versi dagli altri animali, in particolare le
scimmie, sia stata l’attitudine alla caccia,
che ha fatto evolvere le nostre caratteri-
stiche fisiche e mentali, rendendoci agi-
li, resistenti, forti, precisi e astuti, e che
ci ha costretti alla collaborazione con i
un’uccisione simbolica tirando in por-
ta», spiega Morris. In pratica, il giocato-
re è il cacciatore, il pallone è l’arma e la
porta è la preda. Ma dato che la porta è
immobile, ci vuole qualcosa che renda la
caccia più impegnativa: «La soluzione è
quella di porre a difesa della preda ina-
nimata un’altra squadra che renda il più
possibile difficili le operazioni di tiro e
turgo inglese. Soprattutto, è il più im- compagni. Quando non fu più necessaria “uccisione”», conclude Morris. L’estre-
portante rituale tribale dei nostri tempi, per la sopravvivenza, grazie alla coltiva- ma popolarità del calcio rispetto ad altri
aggiunge Desmond Morris, zoologo ed zione e all’allevamento, la caccia conti- sport sarebbe dunque dovuta al fatto che
etologo che al tema ha dedicato un libro nuò a scopi ricreativi, sostiene Morris. E, riproduce un maggior numero di fasi e di
un quarto di secolo fa, riaggiornandolo con la nascita dei centri urbani, approdò elementi della caccia, come il prendere la
oggi (La tribù del calcio, Rizzoli). Ed è nelle arene, come il Colosseo, dove solo mira, il pericolo fisico, l’impeto dell’inse-
proprio la sua essenza tribale a spiegarne nella giornata inaugurale, nell’anno 80 guimento, la cooperazione.
insieme l’intensità delle passioni susci- d.C., morirono come minimo 5.000 ani-
tate e le enormi dimensioni economiche. mali. Il successo di queste forme d’in- PER FEDE. Ma non è tutto qui. Altre
trattenimento continuò per almeno 500 componenti, infatti, ne garantiscono la
CACCIATORI NATI. Tutti gli sport, se- anni e ne generò altre, tra cui la corrida, penetrazione nella società. L’elemento
condo gli antropologi, hanno un’origine ed ebbe il suo stop più importante negli bellico, anche se non è preponderante,
tribale, ma il calcio, specifica Morris, ri- anni Venti dell’Ottocento, quando iniziò è comunque presente, perché non ba-
a diffondersi un atteggiamento di mag- sta segnare quante più pseudouccisioni
giore umanità nei confronti degli anima- possibili; bisogna superare l’avversario e

28
li. Insieme alla Rivoluzione industriale, alla fine ci deve essere un vincitore e un
che concentrò nelle città grandi masse vinto. C’è poi un elemento di “status”: se
desiderose di intrattenimento e sfogo, la nostra squadra vince, ci sentiamo gra-
questo aprì le porte al successo dei giochi tificati ma, soprattutto, la nostra città o la
con il pallone, già praticati in epoca clas- nostra nazione ne traggono un vantaggio
Le diverse tipologie sica, ma rimasti fino ad allora secondari. economico: i casi che lo dimostrano sono
di esultanza, quando In che modo, dunque, il calcio rappre- infiniti. E c’è una componente pseudore-
si fa gol, individuate senta una pseudocaccia? «Sebbene in ligiosa. Quante volte sentiamo avvicina-
dall’etologo inglese apparenza i giocatori sembrino farsi la re l’idea dello stadio a quella del tempio
Desmond Morris. guerra, in realtà non stanno cercando di e osserviamo venerare i giocatori più fa-
distruggersi a vicenda, ma semplicemen- mosi? Quante volte sentiamo parlare di
te di superarsi; allo scopo di perpetrare “fede” per una squadra?

32 | Focus Settembre 2017


ANDATE IN GALERA!
A lato, un emblematico gesto
di protesta dell’allenatore José
Mourinho (Inter-Sampdoria, 2010).
Sotto: tifosi in un torneo africano.

Segnare un
gol è come
uccidere
una preda,

Reuters/Contrasto
dice Morris
Reuters/Contrasto

Sul piano politico, invece, secondo mol- e celebrati, le serate di gala, i fan club e non esime molti di loro dall’essere sca-
ti, il calcio ha svolto fin dalle origini una le groupie. È per tutte queste sue sfac- ramantici, un comportamento ricondu-
funzione di droga sociale. cettature insieme che è diventato quel- cibile a quello delle tribù primitive, in cui
Nell’Inghilterra del diciannovesimo se- lo che è: il più grande spettacolo tribale la vita era piena di rischi e in cui il pen-
colo, i proprietari delle fabbriche dovet- contemporaneo. Uno spettacolo che ha i siero magico ebbe origine, ma non solo:
tero ridurre gli orari di lavoro dei loro suoi eroi, i suoi emblemi e i suoi trofei. «Se riescono a convincersi che le loro
operai, lasciando loro nuovo tempo libe- azioni bizzarre li faranno giocare meglio,
ro. Indirizzarli verso questo sport signi- GLI EROI. Al centro della scena ci sono allora sarà così, semplicemente perché i
ficava tenerli lontani dai pub e in buona loro: giocatori e allenatori, sempre più rituali li aiuteranno a ridurre la tensione
forma: un duplice vantaggio. Molti ope- pagati, sempre più protagonisti della e daranno loro una maggiore sicurezza e,
rai divennero giocatori professionisti, comunicazione, sempre più idolatrati. I quindi, una maggiore possibilità di suc-
molti padroni delle fabbriche proprieta- giocatori vengono dallo stesso ambiente cesso», aggiunge Morris.
ri di squadre e gli altri operai tifosi delle lavorativo della maggior parte dei tifosi e Il momento che unisce maggiormente
stesse squadre: un risultato perfetto per hanno spesso alle spalle storie di riscatto gli eroi al loro pubblico è il gol: i tifosi
il sistema capitalistico. e scalata sociale esemplari. Vivono una esultano sugli spalti e i loro beniamini
Il calcio è poi un business e un’occasio- contraddizione straordinaria perché festeggiano l’uccisione simbolica saltan-
ne, per imprenditori e ricchi magnati, di per affermarsi hanno bisogno da una do e abbracciandosi. Questo è uno degli
riaffermare il proprio primato. Infine, parte di essere egoisti e concentrati su aspetti che si sono maggiormente evoluti
è una rappresentazione teatrale, un in- sé stessi e dall’altra capaci di sacrificarsi negli anni più recenti: in passato, ci si li-
trattenimento di massa che ha col tem- per la squadra. I loro successi, e i loro fal- mitava in genere a poco più di una stretta
po acquisito tutti i connotati dello star limenti, sono pubblici, e questo richiede di mano tra compagni, oggi invece viene
business: le grandi stelle, gli show attesi che abbiano grande personalità. Questo inscenata una vasta gamma di rituali,

Settembre 2017 Focus | 33


HO FATTO CENTRO.
A destra, il giocatore del Torino
Andrea Belotti (detto “il gallo”)
festeggia dopo un gol.
Sotto, i tifosi del Liverpool in
festa fuori dal loro stadio.

alcuni veri e propri marchi di fabbrica


individuali, che Morris ha catalogato in
ben 28 tipologie diverse. E questo nono-
stante la tribù del calcio (molto conser-
vativa come si desume ogni volta che av-
vengono cambiamenti, anche piccoli, nel
regolamento di gioco) attraverso i propri
“anziani”, ovvero i campioni del passato,
non abbia accolto bene questi eccessi,
in parte per l’origine anglosassone del
gioco, in parte perché vengono identifi-
cati come i primi segni del passaggio allo
show business.
Getty Images

LUPI E LEONI. Come tutte le tribù, ogni


squadra di calcio ha il proprio simbolo
sacro. «La funzione principale dell’em-
blema è quella di intensificare il senti-
mento tribale: in qualità di elemento
Reuters/Contrasto

visuale distintivo, la sua presenza raf-


forza il senso di appartenenza al club»,
spiega Morris. «In molti casi, l’emble-
ma del club è incorporato nella divisa
degli eroi tribali, posizionato sul petto,
a sinistra: porlo sul cuore dei giocatori
è un atto simbolico importante». Spes-
so si tratta di uccelli o animali selvatici.
Un animale feroce può simboleggiare la
forza e la determinazione dei giocatori e
non per nulla compaiono lupi (la Roma)
e leoni (Chelsea) oppure uccelli rapaci, a
simboleggiare la velocità e la spietatezza
dell’attacco, come il grifone del Genoa o
l’aquila che la Lazio ha trasportato nella
realtà, facendone volare una in carne e
ossa allo stadio nel prepartita, o animali
che denotano potenza, come il toro del
Torino. Ci sono armi, come il cannone
dell’Arsenal di Londra, guerrieri come
il condottiero scaligero del Chievo, tor- enormi ha naturalmente a che fare con il stranieri” tra i proprietari dei club», con-
ri e fortificazioni, personaggi mitologici rituale della premiazione e della celebra- clude Morris. «I club erano un tempo
come l’Atalanta o elementi che istitui- zione, mostrando ai tifosi in un giro di posseduti da imprenditori locali, che
scano un legame con il territorio. Oggi campo e oggi anche in caroselli per la cit- amavano la loro città e avevano legami
sono diventati anche un’ottima fonte di tà a bordo di pullman scoperti, il simbolo familiari di lunga data con le loro squa-
merchandising per le società. della vittoria. Sono occasioni in cui la dre. Ora i top club possono offrire som-
tribù, come allo stadio, celebra la propria me enormi per attirare i migliori giocato-
TROPPO BUSINESS! Il premio per chi appartenenza, facendo sfoggio di ban- ri del mondo e questo non aiuta la natura
vince la caccia, il “trofeo”, è oggi in gene- diere, sciarpe, cappelli, tatuaggi, colori di locale e tribale del gioco, eppure non è
re una coppa gigante. La sua origine sta guerra, suonando tamburi e trombe e riuscito a distruggere l’entusiasmo dei
probabilmente nell’abitudine greca e la- intonando cori. Sono le manifestazioni tifosi». Il segreto è, appunto, conservare
tina di passarsi una coppa dalla quale che mantengono intatta la ritualità del l’identità tribale, il rischio venderla defi-
bere, in segno di ospitalità e di onore. Il calcio. «Uno dei grandi cambiamenti del nitivamente allo show business.
fatto che abbia assunto proporzioni XXI secolo è l’approdo dei “miliardari Federico Bona

34 | Focus Settembre 2017


La minaccia è il denaro:
può snaturare il rito e
trasformarlo in business

TUTTI INSIEME.
Dopo aver segnato
un gol all’Italia,
in una partita
dei Mondiali,

Reuters/Contrasto
i calciatori
dell’Uruguay vanno
a festeggiare
con i loro tifosi.

A ogni tribù il suo simbolo Inghilterra


Le cifre mostrano
la percentuale di
TANTI SIGNIFICATI. Quali sono Già, ma di quali “messaggi” Scozia squadre che, nei
4 Paesi indicati,
i colori più utilizzati nel calcio? stiamo parlando? Spesso il Francia usano quel
colore o quella
Lo vedete in questa grafica (a colore ha una funzione combinazione
Italia
lato) tratta dal libro di Morris, intimidatoria: più è di colori.
che riporta i dati sui colori vivace, più chi lo 26
preponderanti nelle divise delle indossa sembra feroce, 11
squadre più prestigiose di 4 mentre se viene attenuato 30 29 22 5
campionati (inglese, scozzese, comunica indecisione. Per 29 13 5
francese e italiano). Per questo non si usano tanto
42 15 20 10
semplificare, nello schema sono le tinte pastello (e neppure % 17
% %
8 3
%
indicati i colori più vivaci; quindi maglie a pallini rosa
il rosso per le divise rossonere su fondo viola o floreali),
o biancorosse e il blu per quelle mentre è facile spiegare il 2 4 2 3
nerazzurre o biancoblu. E successo del rosso, colore 5 8 3 0
5 0 5 0
vengono considerate bicolori del sangue, dell’energia, 3 3 6 0
solo le maglie con colori di pari della forza, dell’intensità. % % % %
intensità. In Italia e Francia, il TRANQUILLITÀ BLU. Meno
colore più diffuso è il rosso, scontato quello del blu, che
seguito dal blu, in Inghilterra e conferisce pace, armonia e 0 0 1 3
0 8 5 11
Scozia l’opposto. Non è una lealtà e che, anziché 0 0 5 5
semplice curiosità, perché i trasmettere aggressività nei 3 0 3 6
colori, oltre a svolgere funzioni confronti degli avversari, è % % % %
di riconoscibilità, trasmettono rassicurante per chi lo indossa.
veri e propri messaggi, e nelle Il bianco, invece, è il colore
città con più squadre si punta in della purezza dell’eroe, 0 0 0 1
0 0 3 0
genere su significati opposti, mentre il giallo in alcune 5 0 0 0
come il nerazzurro e il culture (come quella inglese) 3 3 0 0
% % % %
rossonero di Milano. è associato alla codardia.

Settembre 2017 Focus | 35


Animali

Quando la
bocca è
un’arma
Il morso più fatti, Gignac ed Erickson si sono basati
sulle scansioni dei crani fossili, sulle
potente di ricostruzioni della muscolatura, ma an-
che sulla comparazione con la stretta dei
sempre? Quello coccodrilli.

del T. rex. Ma TRE TONNELLATE. I risultati? «Immagi-


nate di avere una bilancia, una normale
anche leoni, bilancia da bagno, che però può pesare
fino a 4.000 kg. Se un T. rex la mordesse,
coccodrilli e la bilancia si fermerebbe a 3.500 chili:
quella è la massima potenza generata dal
ippopotami non suo morso, inteso come la chiusura delle
fauci intorno alla preda», spiega Gignac.
scherzano. In più bisogna considerare che quella
forza si “concentrava” sui denti del T. rex,
estremamente appuntiti, il che significa

S
i è estinto da 65 milioni di anni, che «la pressione generata dalla loro
ma il Tyrannosaurus rex rimane punta era pari a circa 30.000 kg per cen-
uno degli animali più affasci- timetro quadrato: per capire davvero che
nanti che abbiano mai domina- cosa significhi, bisogna considerare che
to il pianeta. E non c’è miglior simbolo sopra i 700 kg per centimetro quadrato
della sua ferocia delle sue enormi fauci: anche l’osso di una preda (il cui interno è
il suo morso era l’arma più letale che si un’ottima fonte di nutrienti per l’anima-
sia mai vista sul nostro pianeta, con una le) va in pezzi». Il megamorso del T. rex,
forza «equivalente a essere schiacciati da insomma, era un’arma letale e specializ-
3 automobili, una sopra l’altra (v. schema zata. «Mascelle potenti come quelle del
nella prossima pagina)». A spiegarlo è tirannosauro non sono comuni perché
Paul Gignac dell’Università dell’Oklaho- richiedono un grande dispendio di ener-
ma (Usa), il primo scienziato – insieme gia», prosegue lo scienziato. Quelli che
al collega Gregory Erickson – a calcolare le possiedono, però, godono di un van-
con precisione la forza del suo morso, in taggio evolutivo immenso, che li eleva al
un nuovo studio pubblicato su Scientific rango di superpredatori.
Reports. Non solo: Gignac è anche uno E infatti anche oggi molte specie hanno
dei pochissimi studiosi al mondo ad aver investito nello sviluppo di fauci temibili.
misurato “sul campo” la potenza delle Come ha fatto il più grande rettile viven-
fauci di predatori temibili, come cocco- te, che pare davvero un degno “erede” del
Getty Images

drilli e alligatori. E questo è stato fonda- T. rex: il coccodrillo marino, un bestio-


mentale per studiare un “megamorso” ne di una tonnellata con «il morso più
come quello del T. rex: per l’analisi, in- potente mai misurato direttamente:

36 | Focus Settembre 2017


TI SPEZZO
IN DUE.
Gli ippopotami
sono erbivori,
ma hanno un
morso capace
di stroncare un
coccodrillo.

Settembre 2017 Focus | 37


Potenza distruttiva

30.000
Dotata di denti seghettati, capaci di incastrarsi tra di loro per intrappolare la
preda, la bocca del tirannosauro era un’arma micidiale. Secondo gli
scienziati, il morso più potente appartenuto a un animale in ogni epoca.

KG DI PRESSIONE PER CM2 ESERCITATA


DALLA PUNTA DEI DENTI

12 metri APERTURA
La bocca del Tyrannosaurus rex poteva aprirsi

8 tonnellate
fino a un angolo di 65°: ciò gli consentiva non
solo di ingoiare prede di dimensioni notevoli, ma
soprattutto di sviluppare la potenza di morso
necessaria per frantumare le ossa.

MANDIBOLA

Getty Images
L’intera struttura delle fauci del T. rex
era una “macchina di morte”, la mandibola era
lunga quasi quanto il cranio (1,30-1,50 m).

FORZA
L’immensa forza
scatenata dal
morso di un T. rex è
paragonabile alla
sensazione che si
proverebbe ad
essere schiacciati
al suolo da tre
macchine impilate
una sopra l’altra. DENTI
I denti erano appuntiti e di forma
conica. Esercitavano la loro massima
pressione con la punta.

A confronto sfiora i 1.700 chilogrammi (in realtà si annegarla. Gignac ed Erickson ne sanno
Ecco la forza del morso degli animali terrestri (la dovrebbe parlare di una “forza equiva- qualcosa, visto che, come dicevamo, pri-
prima è una stima, le altre misure vere e proprie). lente al peso di 1.700 kg”, visto che il kg ma di dedicarsi al T. rex hanno speso die-
è, a rigore, un’unità della massa; ma nel- ci anni a misurare direttamente i morsi
3.500kg la pratica le due misure coincidono)», delle maggiori specie di coccodrilli e

1
T. REX
Questa è la misura stimata
per il Tyrannosaurus rex:
oltre il doppio dell’animale
terrestre vivente col morso
più potente.
spiega Gignac. I due record, dimensioni
e morso, vanno di pari passo. «Il primo
dettaglio da considerare sono infatti le
alligatori mettendo tra le loro fauci spa-
lancate un misuratore di forza e... aspet-
tando lo scatto. Un lavoro che Erickson
dimensioni del corpo, che sono decisive ha descritto come qualcosa di simile ad
per sviluppare un morso potente. E oggi i «andare a caccia di draghi» e che ha reso
COCCODRILLO MARINO
Il morso più forte mai misurato da uno scienziato. predatori terrestri più grandi del mondo Gignac, come confessa con un certo un-
1.673kg sono coccodrilli e alligatori». derstatement, «un po’ nervoso». E per i
Lungo fino a 7 metri, il coccodrillo mari- cui risultati i due sono stati contattati dal
ALLIGATORE DEL MISSISSIPPI
Un altro grande rettile, campione di morsi. no ha la morfologia del cranio dedicata Guinness dei primati.
1.300kg in gran parte ai muscoli della mascella,
capaci di esercitare una forza immensa I CAMPIONI DI OGGI. In effetti, il lavo-
IPPOPOTAMO
Unico erbivoro della lista, che morde per difendersi. quando si chiude. Se nel caso del T. rex il ro sui coccodrilli di Gignac ed Erickson
825kg megamorso serviva per lacerare le ossa è quasi unico. È vero che è possibile si-
per raggiungere il midollo, le mascelle mulare al computer la forza teorica del
LEONE
Condivide questa forza di morso anche con altri felini. dei coccodrilli (e degli alligatori) sono morso di molti grandi predatori viventi,
450kg infatti una vera e propria trappola, che si ma sono relativamente poche le misura-
chiude sulla preda fino a dissanguarla o zioni dirette che abbiamo a disposizione.

38 | Focus Settembre 2017


Getty Images
SEI MIA.
Una leonessa a
caccia: affonda
i denti per
immobilizzare la
preda, che muore
Forse l’orca dissanguata.
Sotto, uno

morde con la squalo: la


potenza del suo

forza di un T.
morso è stata
calcolata, ma
non direttamente

rex... ma non misurata.

c’è conferma
Npl/Contrasto

Studiare i megamorsi è un lavoro perico-


loso e non sempre facile. È il motivo, per
esempio, per cui non esistono misure sul
campo, ma solo simulazioni al compu-
ter, della potenza di grandi killer marini
come le maggiori specie di squalo e l’or-
ca. Le stime, comunque, indicano misu-
re di tutto rispetto. Studiosi australiani
hanno per esempio valutato che la forza
delle mascelle di un grande squalo bian-
co arrivi a 1.800 kg. E per l’orca i calcoli
parlano di un morso che potrebbe essere
tre volte più potente di quello di un coc-
codrillo marino, ma finché qualcuno non
troverà il modo di convincere questo ce-
taceo a mordere una “bilancia” il mistero
resterà irrisolto.
Per i mammiferi terrestri, ben più fa-
cili da studiare, ci sono maggiori dati. I
grandi felini (che sono tra gli animali
con il morso più potente) sono probabil-
mente l’esempio perfetto di quante va-

Settembre 2017 Focus | 39


Inquadra
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per scoprire i segreti dei
morsi di diversi animali
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(INFO A PAGINA 7)

TEMIBILI PREDATORI.
Le orche possono
essere gli animali che
più si avvicinano alla
Kathryn Jeffs/Npl/Contrasto

“potenza di morso”
del T. rex, ma per ora
nessuno l’ha mai
dimostrato misurando
la forza delle loro fauci.

riazioni possono esistere di una singola le ossa, invece di sfruttare solo i molari:
strategia. Leoni e tigri, per cominciare,
utilizzano il loro megamorso per immo-
questo le permette di farlo con estrema
efficienza, evitando il rischio di bucarsi
La iena, con i
bilizzare prede spesso più grosse di loro,
affondando i denti nella gola e lascian-
il palato con schegge appuntite.
suoi denti
dole soffocare e dissanguare. Il giagua-
ro, invece, punta su prede più piccole, e
ARSENALE PER LA CACCIA. Leoni, iene e
giaguari hanno sviluppato un megamor-
appuntiti, può
usa le sue mascelle per bucare le ossa del
cranio e uccidere l’animale sul colpo: la
so per necessità di caccia. C’è però anche
chi si è ritrovato con un morso potente,
frantumare
punta dei suoi denti è in grado di supe-
rare quel limite di 700 kg per centimetro
conseguenza delle grandi dimensioni,
ma lo sfoggia solo in circostanze eccezio-
le ossa
quadrato necessario a rompere le ossa, nali, preferendo affidarsi ad altre strate-
e non a caso una delle sue prede prefe- gie per procacciarsi il cibo. Come nel caso
rite sono le tartarughe. E a proposito di dei grizzly. Questi orsi hanno infatti una Invece, usano la letale dentatura più
mammiferi, «prima che cominciassero dieta onnivora e non avrebbero bisogno spesso i loro cugini nordici, i più carni-
gli studi sui coccodrilli, la iena era consi- di mascelle da record per nutrirsi delle vori della famiglia: gli orsi polari, pesanti
derato l’animale con il morso più potente loro prede preferite: pesci, uova, frutta, fino a 700 kg, che tendono a finire le loro
del mondo», fa notare Gignac. anche insetti. Essendo animali che arri- prede preferite, le foche, con un potente
I suoi denti appuntiti e la muscolatura vano a pesare oltre 350 chili, però, il loro morso alla testa.
facciale estremamente sviluppata le per- megamorso (che “potrebbe far esplodere Persino tra i nostri parenti non mancano
mettono non solo di uccidere una preda una palla da bowling”, come recitano le però mascelle formidabili: se un essere
sul colpo, ma anche di frantumare le ossa avvertenze di alcuni parchi americani, umano può sviluppare circa 80 chili di
delle carcasse di cui si nutre per accede- anche se non risulta che qualcuno lo ab- forza, il gorilla, il primate con il morso
re al midollo, la stessa strategia utilizzata bia mai provato davvero) è un’aggiunta più potente, può arrivare a molte volte
dal T. rex. Diversamente da altri mammi- naturale al loro già vasto arsenale e vie- di più. Il motivo? Permettere all’animale
feri predatori, poi, la iena utilizza l’inte- ne sfruttato quando decidono di andare di masticare più facilmente la vegetazio-
ra bocca, canini compresi, per triturare a caccia di alci, caribù o cervi. ne più dura, come il bambù, del quale è

40 | Focus Settembre 2017


Getty Images

ARMI MICIDIALI.
A sinistra, la dentatura di
una iena. Questi animali
hanno un morso capace
di rompere le ossa per
nutrirsi del midollo che si
trova all’interno. Sotto,
PICCOLI AZZANNATORI un orso bianco: usa la
potente dentatura per
DOPPIE MASCELLE. Non tutti finire le foche.
i megamorsi del mondo
appartengono a megacreature: la
misura della potenza di un morso
è relativa, perché indica la quantità
di forza per unità di superficie, e
possono anche esistere creature
molto piccole con morsi
estremamente potenti in
proporzione. «Un ottimo esempio
sono pesci come Mylopharyngodon
piceus, che ha due mascelle e due
mandibole. Si nutre di chiocciole, e
utilizza la prima coppia di fauci per
risucchiare la preda e catturarla.
A quel punto, protrude la seconda
coppia di fauci, che ha una
muscolatura estremamente potente
in grado di frantumare la conchiglia
Steven Kazlowski/Npl/Contrasto

della preda, un risultato


impressionante considerate le
dimensioni ridotte delle sue fauci»,
dice Paul Gignac, che studia la
forza dei morsi degli animali.

ghiotto. E la potenza delle sue fauci ha uno dei campioni di megamorsi, eppure effettuata Brady Barr, biologo america-
anche una funzione difensiva: i maschi si nutre esclusivamente d’erba. Ha però no che conduce un programma sul cana-
possono contare sui loro canini estrema- muscoli potentissimi nella mascella, e le Nat Geo Wild intitolato Dangerous
mente sviluppati, un ottimo deterrente una struttura dell’articolazione che gli Encounters with Brady Barr. In un episo-
contro rivali e predatori. permette di aprire la bocca quasi a 180°, dio, ha prima misurato la potenza del
e di chiuderla con una forza tale da rom- morso di una femmina, poi ha provato a
ERBIVORO, MA TOSTO. C’è infine un pere un coccodrillo in due. È un’arma di ripetere l’esperimento su un maschio,
caso limite, un’eccezione più unica che difesa contro i predatori, e di intimida- ma ha dovuto rinunciare quando si è reso
rara nel mondo animale, come sottolinea zione contro i rivali che richiede uno conto che l’animale si stava irritando. In-
anche Gignac: «È raro, quasi impossibile, sforzo energetico molto alto per l’anima- somma, è un lavoro duro, ma qualcuno lo
trovare un grosso erbivoro con un morso le, ma che lo rende sostanzialmente in- deve pur fare... Forse è una fortuna che,
da carnivoro. A meno che non si parli vulnerabile. La prima registrazione uffi- per valutare il T. rex, ci dobbiamo accon-
dell’ippopotamo». Con una forza misu- ciale della potenza del morso di un tentare dei calcoli.
rata oltre gli 800 chili, l’ippopotamo è ippopotamo è avvenuta in pubblico: l’ha Gabriele Ferrari

Settembre 2017 Focus | 41


Comportamento

L
ividi e contusioni per amore del-
la scienza: l’antropologa sociale
Kate Fox, studiosa dell’Univer-
sità di Oxford, se ne è procurati
parecchi andando deliberatamente a
sbattere contro centinaia di persone, di
diverse nazionalità, in tutta l’Inghilterra.
Voleva misurare, in questo modo, la ten-
denza che molti condividono a scusarsi
più del necessario. E a farlo perfino, come
nel caso in cui sia qualcun altro ad urtar-
ci, quando siamo totalmente innocenti.
Il risultato? Sorprendente: «Circa l’80%
dei soggetti mi ha chiesto scusa, nono-
stante fosse chiaramente colpa mia. Lo
hanno fatto le donne più degli uomini,
gli anglosassoni (e anglofoni) più di tutti
gli altri: gli unici a tener loro testa erano
i giapponesi, che però erano così atten-
ti da riuscire quasi sempre a evitarmi».
Certo, non si trattava di scuse “vere”: non
stiamo parlando, infatti, del profondo e
sincero atto di contrizione che segue al
torto, o al danno, che abbiamo inflitto a
qualcuno. Quello che la coraggiosa an-
tropologa voleva indagare erano invece
le cosiddette “scuse sociali”, gli automa-
tismi che ci spingono a biascicare “mi
spiace” in ogni occasione.
Ma se non servono a niente, e non dob-
biamo pentirci di nulla, perché le porgia-
mo tanto spesso?

OTTENERE FIDUCIA. Forse perché “scu-


sarsi a prescindere” porta comunque dei
vantaggi: uno studio della Harvard Busi-
ness School mostra che funziona persino
se le scuse non sono legate a qualcosa che
dipende da noi. Un attore, in una stazio-
ne, chiedeva in prestito agli altri viag-
giatori un cellulare. Se prima diceva “Mi A LORO
spiace che oggi piova”, otteneva molto CONVIENE.
I manager della
più spesso il prestito. Il motivo? Persino giapponese Takata,
quelle che gli studiosi di Harvard defini- che fa componenti
scono “scuse superflue” ci fanno sem- per auto, si
brare persone più affidabili e sensibili. scusano per il
In ogni caso, per avere la massima effica- malfunzionamento
di un airbag: lo
cia la scusa sociale va accompagnata da scopo è riottenere
appropriate espressioni corrucciate del la fiducia del
volto e, se il contesto lo permette, anche pubblico.
da una brevissima spiegazione del per-

42 | Focus Settembre 2017


Yoshikazu Tsuno/Afp/Getty Images
Ci scusiamo in
continuazione, anche
e soprattutto quando non
sarebbe necessario.
Dobbiamo proprio farlo?

Mi scusi...
anzi, no!
Settembre 2017 Focus | 43
VITA QUOTIDIANA.
Ressa in metropolitana: qui i
“mi scusi” abbondano, ma spesso
servono solo a mascherare
la maleducazione.

ché diciamo “Mi spiace”. Sempre che ne


valga la pena, visto che magari il destina-
tario ha un’importanza relativa, o nulla:
può essere il gatto a cui abbiamo pestato
la coda, o un oggetto urtato.

RITO SOCIALE. Ma i buoni motivi per


scusarsi non sono finiti. «La ragione
delle scuse sociali», spiega la psicotera-
peuta Annalisa Corbo, esperta in comu-
nicazione, «è anche quella di stemperare
le tensioni, trasformare in incontri i po-
tenziali scontri, “mettere le mani avan-
ti” assumendo una posizione di sotto-
missione che impedisce a un potenziale
avversario di attaccarci». Insomma, per
quanto sciocche possano sembrare in
alcuni casi, queste scuse rituali hanno
evidentemente una funzione sociale, di
adattamento all’ambiente. «Per com-
prendere quale sia, dobbiamo chieder-
ci di volta in volta cosa c’è dietro ai “mi
scusi” che tutti usiamo, o che ci vengono ma per ben disporre nei miei confronti la Scuse eccessive, però, possono essere
rivolti ogni giorno», spiega Amedeo Bo- persona che ho davanti, e della quale non interpretate anche come una manifesta-
zino Resmini, psicologo e psicoterapeu- so nulla; ma che per il mio cervello pri- zione di inibizione e insicurezza, e tra i
ta del centro Psicologia della Famiglia. mitivo, quella parte del cervello cioè che “Sorry man”, c’è chi davvero esagera.
«Per esempio, se al check-in in aeroporto da milioni di anni si occupa della soprav- «Tutti ne abbiamo incontrato qualcuno,
sentiamo la classica frase “Ci scusiamo, vivenza umana, potrebbe essere un po- specie sui luoghi di lavoro», continua
ma per un problema tecnico potrebbe- tenziale “nemico”». Probabilmente per Annalisa Corbo. «Cominciano ogni frase
ro esserci dei ritardi...”, quelle non sono questo le scuse, con diverse sfumature, con “Scusa se ti disturbo”, o “Mi dispiace
vere scuse, ma il tentativo di esercitare sono un istituto sociale presente in tutte interromperti, ma…”. Vorrebbero bene-
un’azione di “contenimento” e ridurre la le culture, e sono «essenziali per mante- volenza, ma generano irritazione». Un
tensione. Invece, la signora che per farsi nere buoni rapporti fra i membri di una tipo di situazione in cui le donne sono più
largo con le sue valigie tra la gente co- comunità», conclude Bozino Resmini. spesso protagoniste, visto che, come te-
mincia a dire “Scusate, scusate”, con un stimoniano le ricerche ma anche l’espe-
sorriso sfavillante e costruito, non vuole MEGLIO FARLE. Dunque, la regola è: nel rienza comune, chiedono scusa molto
il reale perdono di nessuno, ma ottenere dubbio, meglio scusarsi che tacere. Tanto più frequentemente di quanto facciano
un beneficio immediato a fronte del pic- più che, secondo uno studio pubblicato gli uomini. Karina Schumann, psicologa
colo sforzo di chiedere scusa. Infine, se sul Journal of Experimental Psychology, dell’Università di Pittsburgh, ha svolto
mi scuso quando sto involontariamente scusarsi è tanto più facile quanto meno uno studio sperimentale per indagare
ostruendo il cammino di qualcuno, non è necessario. La vittima di un torto, in- il perché, concludendo che, semplice-
lo faccio perché ho commesso un errore, fatti, sente più bisogno di ricevere scuse mente, in una serie di eventi quotidiani
se vive lo sgarbo come intenzionale; il (ordinare qualcosa in un locale pubblico,
“colpevole”, al contrario, è più disposto trovare posto su un autobus ecc.), le don-
a presentarle quando l’atto è stato invo- ne valutano molte più situazioni come

44%
lontario. «Sembra paradossale ma a ben potenzialmente imbarazzanti o fonte di
pensarci non lo è», spiega Annalisa Cor- disagio di quanto facciano gli uomini.
bo. «La vittima, attraverso le scuse rice-
vute, si sente rassicurata sul fatto che il ATTENZIONE PERICOLOSA. Insomma,
torto non si ripeterà. Il colpevole, invece, non è che le donne amino scusarsi e gli
Le donne che si scusa più facilmente quando si sente in uomini no. È che i maschi spesso proprio
sono convinte di colpa per un danno che non voleva inflig- non si rendono conto di dare fastidio a
scusarsi troppo. gere. Se invece l’azione era intenzionale, qualcuno, per esempio quando si appog-
il suo autore normalmente pensa di aver giano con i gomiti aperti al bancone di un
avuto buone ragioni per compierla, il che bar affollato. Questa maggiore “sensibi-
diminuisce il suo senso di colpa». lità” femminile, però, può anche tra-

44 | Focus Settembre 2017


DISPIACIUTI NEL MONDO

SORRY... L’attitudine alle scuse sociali ha (anche) origine


linguistica. Gli anglofoni in generale sono i più inclini a dire
“Sorry”, che peraltro deriva dall’antico “Sarig”, cioè “pieno
di colpa e dispiacere”. La parola ha in sé sfumature di dolore
e contrizione che in altre lingue non ci sono proprio. Per
esempio in italiano la parola “scusa” è collegata al latino
ex-cusare, ovvero “allontanare da sé la cagione di
qualcosa”: come dire, «Io non c’entro!». Secondo Kate Fox
«oltre agli anglofoni tra i maggiori produttori di scuse ci
sono i giapponesi. Per loro conoscere le appropriate scuse
sociali è di importanza capitale e, a seconda delle
circostanze, hanno molti modi e parole diversi per farlo. NON MI
Anche i cinesi si scusano, ma meno; in più, come nota TOCCHI!
Renata Pisu, esperta di cultura cinese, scrittrice e Una spillina che
Chris Turner /Getty Images

traduttrice, «per loro la scusa è un atto dovuto e senza invita a evitare le


strette di mano,
drammatiche conseguenze, una ritualità da compiere, in cui
per motivi
è del tutto assente il valore del perdono, che per questo non igienici,
si chiede e, di conseguenza, non viene concesso». con le scuse
incorporate.

Michael Buholzer/Reuters/Contrasto
Chiedere
scusa ci fa
sembrare
più affidabili
e sensibili
dursi in un freno alla carriera. Secondo
Mika Brzezinski, giornalista statuniten-
se e fondatrice del movimento “I’m not
sorry”, per l’empowerment femminile,
cominciare una frase con “scusa” «equi-
vale a far segnare all’avversario un goal a
porta vuota: ti mette immediatamente in
una posizione di svantaggio, soprattutto dai canadesi, spiega Michael Hiscock, nulla a che vedere con quella profonda»,
se accompagni le parole con una postura giornalista di Toronto. «In nessun altro conclude Annalisa Corbo, «ovvero quel
ingobbita, le spalle chiuse, la testa bas- Paese del mondo troverete persone in che chiamiamo “andare a Canossa” ispi-
sa». Così, c’è anche chi ha cercato di aiu- grado di scusarsi dopo essere state tam- randoci alla storia di Enrico IV, che nel
tare le donne in un modo molto pratico. ponate. Noi canadesi chiediamo “scusa” gennaio 1077, per ottenere udienza dal
L’imprenditrice Tami Reiss e la linguista a chi ci fa cadere di mano un oggetto, a papa Gregorio VII che l’aveva scomuni-
Deborah Tannen hanno ideato un plug- chi occupa con il suo zaino il nostro posto cato, lo attese inginocchiato per tre gior-
in chiamato appunto “Just not sorry”: il in treno, alla squadra rivale che abbiamo ni e tre notti davanti all’ingresso del ca-
programmino, come fosse un corretto- sconfitto in partita...». stello di Matilde di Canossa, scalzo e
re automatico, sottolinea in rosso nelle vestito solo di un saio, mentre infuriava
e-mail che si stanno per inviare tutte le UNA LEGGE APPOSTA. I canadesi sono la bufera. «La richiesta di perdono del-
espressioni di scusa, con l’obiettivo di così pronti al dirsi dispiaciuti che in On- l’imperatore, anche se legata a questioni
insegnare a scrivere in modo più diretto. tario, dal 2009, è in vigore il cosiddetto politiche, era un atto di contrizione au-
Unico neo: per il momento è disponibile Apology act: una legge che ricorda ai tentica. La capacità di scusarsi davvero,
solo in inglese. In effetti, per ragioni cul- giudici che il chiedere scusa per un rea- non solo in senso sociale, è invece tipica
turali e anche linguistiche (vedi riqua- to commesso non significa automatica- delle persone forti». Ma questa è tutta
dro), sono proprio gli anglosassoni e gli mente passare dalla parte della ragione. un’altra storia.
anglofoni a scusarsi di più. A cominciare «La scusa sociale, comunque, ha poco o Paola Maraone

Settembre 2017 Focus | 45


Scienza

E LA LUCE
SE NE VA.
Rappresentazione
simbolica
dell’anestesia, una
tecnica molto
usata, ma di cui
non sono ben noti i
meccanismi. Il suo
funzionamento,
infatti, è legato
Francesco Bongiorni

a un altro mistero
scientifico:
la coscienza.

48 | Focus Settembre 2017


MISTERO
ANESTESIA
A quasi due
D
ieci. Nove. Otto… In pochi arri- cune da inalare, altre da iniettare in vena,
vano a contare fino a sette. Che che servono come anestetici. A differen-

secoli dal suo i farmaci arrivino attraverso


un ago infilato nel braccio, o
respirati tramite una mascherina, il son-
za delle molecole utilizzate per l’aneste-
sia locale, che semplicemente bloccano i
meccanismi nervosi della trasmissione
primo uso, no dell’anestesia è irresistibile. Pochi se-
condi e la luce si spegne. Milioni di per-
del dolore dalla periferia al centro, quelle
usate per l’anestesia generale provocano
è una tecnica sone si addormentano ogni anno nelle
sale operatorie di tutto il mondo, e si ri-
un fenomeno ben più eclatante: la perdi-
ta della coscienza.

che funziona svegliano dopo aver sopportato senza


sentire niente incredibili affronti al loro
corpo. Ma su come funzioni l’anestesia,
SONNO PROFONDO. Oggi, di solito, un’a-
nestesia generale inizia con l’iniezione di
(quasi) alla su come facciano farmaci molto diversi
tra loro a spegnere la coscienza e a indur-
un farmaco chiamato propofol, lo stesso
la cui overdose ha causato la morte di Mi-
perfezione... re uno stato che è tra il sonno e il coma,
rimane un mistero. Su cui oggi si comin-
chael Jackson, che lo usava come sonni-
fero. Pochi secondi, e si dorme già. «Dopo

Ma non cia a fare un po’ di luce.

ARSENALE CHIMICO. A metà Ottocento,


la fase dell’addormentamento, chiamata
induzione, il paziente viene intubato
perché smette di respirare, e di solito
si sa perché. il chirurgo William Morton fece la prima
dimostrazione pubblica dell’anestesia,
vengono aggiunti altri farmaci: derivati
del curaro per bloccare i muscoli e impe-
addormentando con l’etere, in un teatro dire movimenti involontari, pericolosi
operatorio del Massachusetts General durante il lavoro del chirurgo, altri ane-
Hospital, a Boston, un paziente cui ven- stetici, che contribuiscono al manteni-
ne rimosso un tumore del collo, senza mento dell’incoscienza, e magari farma-
che desse alcun segno di sofferenza (v. ci contro il dolore, di solito oppioidi»,

10
secondi al massimo:
il tempo necessario
affinché gli anestetici
disegno in fondo all’articolo). Subito dopo
fu la volta del cloroformio, usato all’ini-
zio soprattutto per stordire le donne du-
rante i dolori del parto, in seguito per la
chirurgia. Da allora è diventato un arse-
nale quello delle sostanze chimiche, al-
spiega Antonio Corcione, presidente
della Società italiana di anestesia, anal-
gesia, rianimazione e terapia intensiva.
Il segno più visibile dell’anestesia all’e-
lettroencefalogramma è un progressivo
aumento delle onde di bassa frequenza

facciano effetto.

Settembre 2017 Focus | 49


AGF
SOTTO
CONTROLLO.
A destra,
una fiala
di ketamina.
Qui sotto, il
monitoraggio
delle funzioni
vitali durante
un’operazione
chirurgica.

Paul Hahn/laif/Contrasto

e alta ampiezza, uno stato simile a quello nismo ci fosse un’azione specifica sui
che si osserva nel coma. Tanto che spesso
l’anestesia viene definita un coma rever-
sibile, anche se gli anestesisti preferisco-
Il tessuto canali che permettono la comunicazione
tra le cellule e controllano la trasmissio-
ne degli impulsi nervosi, piuttosto che un
no parlare di sonno, forse per non inquie-
tare i pazienti. Di sicuro, al livello giusto
cerebrale generico disturbo della membrana delle
cellule. E via via, alcuni target specifici
per iniziare un intervento, il paziente è
incosciente, non respira da solo e non ri- è come per i diversi anestetici sono infatti stati
scoperti, come quello per il Gaba (acido
sponde agli stimoli dolorosi.

NELL’OLIO. Fin da quando gli anestetici


un budino gamma-amino-butirrico), uno dei prin-
cipali neurotrasmettitori del sistema
nervoso, responsabile di bloccare il pas-
sono stati scoperti, ci si è chiesti come
mai sostanze chimiche tanto diverse, da-
untuoso saggio del segnale tra un neurone e l’al-
tro. Di recente, si è però affacciata una
gli atomi singoli di un gas come lo xenon nuova ipotesi, ancora più sofisticata. Se-
fino alle forme complesse dei barbiturici, condo alcuni biofisici, gli anestetici po-
possano ottenere tutte lo stesso risulta- solubili, più funzionano». Come conse- trebbero spostare il “punto critico” della
to: la perdita di coscienza. L’ipotesi prin- guenza logica si pensò che l’anestesia fluidità delle membrane, quello in cui il
cipale sul funzionamento a livello cellu- agisse sulle membrane delle cellule del funzionamento delle sinapsi, responsa-
lare di questi farmaci si deve a due cervello, composte essenzialmente di li- bili della trasmissione dell’impulso ner-
scienziati tedeschi. Nel 1901, lavorando pidi, provocando un loro malfunziona- voso tra un neurone e l’altro, è ottimale.
indipendentemente, scoprirono che un mento e, come effetto collaterale, l’inca-
anestetico è tanto più potente quanto pacità di trasmettere segnali, e dunque il SCAMBI DIFFICILI. Cambiando lo stato
meglio si dissolve nell’olio d’oliva. «Il tes- black-out. Questa idea, nota come ipote- fisico della membrana cellulare, irrigi-
suto cerebrale è una sorta di budino un- si di Meyer-Overton, ha resistito per più dendola, un po’ come nel passaggio da
tuoso», osserva Enrico Facco, già docen- di cento anni. Probabilmente però è acqua allo stato liquido a ghiaccio, si ren-
te di anestesiologia all’Università di troppo semplice. Negli anni ’80, si co- derebbero più difficili o impossibili l’at-
Padova. «Queste sostanze più sono lipo- minciò a pensare che alla base del mecca- tività delle sinapsi e lo scambio di infor-

50 | Focus Settembre 2017


Sempre più in profondità
CONFRONTI. Quando si perde coscienza sotto effetto
dell’anestesia, si scende in un sonno sempre più
profondo, fino a raggiungere un livello di incoscienza
corrispondente allo stato di coma.

FASI DELL’ANESTESIA SENSAZIONE EQUIVALENTE

LEGGEREZZA UBRIACHEZZA
MENTALE

AMNESIA

INCOSCIENZA SONNO
(non si risponde
ai comandi)

INSENSIBILITÀ COMA
AL DOLORE
(possibile
respirazione
artificiale)

TUTTO
È PRONTO.
Una mascherina
in sala operatoria.
Gli anestetici
GettyImages

sono efficaci
già dopo
pochi secondi.

mazioni tra i neuroni. Nonostante queste


scoperte, resta l’incognita su come que- ATTENZIONE AI RISVEGLI!
sti cambiamenti nelle cellule del cervello
riescano a influire globalmente sui cir- SCIENZA ED ESPERIENZA. Per capire se il paziente si sta risvegliando in anticipo,
cuiti cerebrali, fino a spegnere del tutto nel mezzo di un intervento (evento raro ma possibile), l’anestesista può basarsi su
la coscienza. «Non abbiamo una visione alcuni indizi: l’aumento della frequenza cardiaca e della pressione, un incremento del-
definitiva di come funziona l’anestesia la sudorazione, scatti o movimenti del corpo. Alcune tecniche, come l’elettro-
sul piano farmacologico perché non ab- encefalogramma o i potenziali evocati uditivi (il segnale che compare nel cervello in
biamo ancora un’idea chiara di cosa sia la risposta a stimoli sonori), danno informazioni sulla risposta del cervello agli anesteti-
coscienza», osserva Facco. Per anni si è ci, anche se nessuna certezza assoluta. Alcuni anni fa è entrato nelle sale operatorie
andati in cerca dell’“interruttore centra- un apparecchio, chiamato BIS, che ricava dai tracciati dell’elettroencefalogramma
le”, che però non è mai stato trovato. una misura della profondità dell’anestesia: a 100 si è pienamente coscienti, tra 40 e
60 pronti per essere operati. Ma anche questo non offre la certezza assoluta.
DIALOGO INTERNO. Oggi prevale l’idea
che i farmaci agiscano su diverse leve
nelle varie aree del cervello, provocando risultato di una sorta di dialogo interno tra le aree cerebrali sotto anestesia lan-
con meccanismi differenti i loro vari ef- al cervello, su cui forse i farmaci agisco- guisca semplicemente perché non ci
fetti: la perdita della memoria, quella no. «Abbiamo dimostrato in diversi studi sono informazioni da scambiare. È que-
della coscienza, dei movimenti e dei ri- che la maggior parte dei farmaci aneste- sta l’idea che recentemente un gruppo di
flessi. Negli studi in cui è stato osservato tici blocca proprio la comunicazione tra neuroscienziati tedeschi ha proposto
con tecniche di visualizzazione il cervel- le aree del cervello», spiega Mario Rosa- osservando in laboratorio come si modi-
lo dei pazienti sotto anestesia, si vede che nova, ricercatore che con il gruppo di ficava, diminuendo, l’attività cerebrale
la sua attività si acquieta, e diminuisce o Marcello Massimini, all’Università di locale in alcuni furetti sottoposti a vari
cessa lo scambio di informazioni tra Milano, studia con varie tecniche neuro- round di anestesia. E ancora: non tutti i
un’area e l’altra. Queste osservazioni fisiologiche la coscienza e le sue altera- farmaci agiscono nello stesso modo. La
sono in linea con un’ipotesi recente, zioni. Ma anche questa ipotesi non spie- ketamina, per esempio, anestetico un
quella che il senso dell’“io” emerga come ga tutto. Può darsi che la comunicazione tempo molto utilizzato, aumenta inve-

Settembre 2017 Focus | 51


QUESTIONE
Capire come funziona l’anestesia
DI CHIMICA.
Sotto, una molecola di
propofol, un anestetico
significa comprendere come prende
molto usato (in grigio
gli atomi di carbonio,
in bianco l’idrogeno
forma la coscienza nel cervello
e in rosso l’ossigeno).

EFFETTI INDESIDERATI

SCAGIONATA.“Dopo l’operazione
non è più stato lo stesso”: è
un’osservazione comune, riferita
soprattutto alle persone anziane,
che magari in seguito a un
intervento sotto anestesia generale
si risvegliano annebbiate, con
problemi cognitivi e di memoria che
durano mesi, anni o anche per
sempre. Non è chiaro però quanti
siano i pazienti davvero colpiti, che
cosa causi questa “sindrome”, e se
la colpa sia dell’anestesia,
dell’intervento (e di quale tipo di
intervento) o di altri fattori.
Nonostante la questione venga

Science Photo Library/Contrasto


ancora dibattuta, gli ultimi dati
sembrano scagionare l’anestesia in
sé, che fino a non molto tempo fa
veniva ritenuta la principale
responsabile dei problemi cognitivi.

ce di diminuire il metabolismo cerebrale automatico proprio come un computer


e abolisce la percezione del dolore, ma di bordo, in base a età, peso e altezza del
mantiene la coscienza, in uno stato simi- paziente, quanti minuti impiegherà per
le al sogno. Perché? Altro mistero. svegliarsi». E per molte molecole, per
akg-images/MondadoriPortfolio

Di sicuro non si tratta solo di questioni da esempio per i farmaci che paralizzano i
addetti ai lavori. «Capire come funziona- muscoli, sono oggi disponibili antidoti
no gli anestetici aiuterebbe a ridurre i ri- che sospendono l’azione del farmaco in
schi, sia pure rarissimi, che l’anestesia pochi secondi, senza aspettare che venga
generale vada male; a usare il farmaco più smaltito naturalmente dall’organismo.
giusto per ogni specifico paziente; a im- Finito l’effetto dell’anestesia, il primo se-
pedire che si verifichino casi, rari ma pos- gno è il ritorno della respirazione spon-
Science Photo Library/Contrasto

sibili, di persone presenti a se stesse du- tanea. Poi aumentano battito cardiaco e
rante l’operazione», osserva Rosanova. pressione, inizia la salivazione, e il pa-
ziente mostra segni di fastidio a uno sti-
TOSSE E SMORFIE. Il ritorno dallo stato molo doloroso, ma gli occhi rimangono
di coma reversibile che è l’anestesia ge- chiusi. Infine torna il tono muscolare, il
nerale è un processo inverso a quello paziente fa smorfie, inghiotte saliva, tos-
dell’andata. «Un po’ come in un volo ae- sisce, spesso cerca di togliersi le cannule
reo, in previsione dell’atterraggio, cioè la per l’intubazione. A questo punto l’ane-
fine dell’intervento, si comincia a ridurre stesista di solito lo estuba. Ancora qual-
la quantità di farmaco somministrata, che minuto per verificare che il paziente
per poi sospenderla del tutto», spiega risponda ai comandi e che sia effettiva-
IL PRIMO ANESTETICO? L’ETERE.
Qui sopra, replica dell’inalatore di etere Corcione. L’anestesista valuta i tempi in mente “tornato”, ed è tempo di uscire
usato nella prima operazione della storia base alla sua esperienza clinica, alle ca- dalla sala operatoria senza ricordare, se
in cui si sia fatto uso dell’anestesia ratteristiche del paziente e ai dati ricava- tutto è andato come doveva, assoluta-
(più in alto, nel disegno), nel 1846. ti dal monitoraggio intraoperatorio. «Ma mente nulla di quel che è accaduto.
esistono anche sistemi che calcolano in Chiara Palmerini

52 | Focus Settembre 2017


Sport

TUFFI A PROVA
DI VERTIGINI
Una sfida a lanciarsi, in acrobazie
perfette, da altezze impressionanti: sono
le Red Bull Cliff Diving World Series.

SALTO NEL VUOTO.


Il tuffatore russo Artem
Silchenko si lancia da
27 metri nelle acque di
Polignano a Mare: è una
sfida delle Red Bull Cliff
Diving World Series del
2016. Questo
campionato di tuffi da
grandi altezze prevede
tappe in varie località del
mondo. La prova di
quest’anno a Polignano
è stata vinta dall’italiano
Alessandro De Rose.

54 | Focus Settembre 2017


Inquadra
la pagina con
la app di Focus
e guarda il video di
questo tuffo dal punto
di vista di un atleta
SCARICA LA APP
(INFO A PAGINA 7)

Foto Red Bull Content Pool

Settembre 2017 Focus | 55


Inquadra
la pagina con
la app di Focus e
guarda il video a 360°
di un tuffo da brivido...
in ogni dettaglio
SCARICA LA APP
(INFO A PAGINA 7)

IMPATTO
PERICOLOSO.
Nell’immagine
multipla, le
evoluzioni di Blake
Aldridge (Uk)
nel suo tuffo da un
elicottero a 25 m
di altezza davanti
alle scogliere di
Moher, in Irlanda.
Per non ferirsi o
morire nell’impatto
con l’acqua,
occorre una grande
preparazione fisica
e psicologica.

Romina Amato/Red Bull Content Pool

56 | Focus Settembre 2017


SPETTACOLO FINALE.
Il tuffo del colombiano
Orlando Duque da una
piattaforma tra i
grattacieli di Dubai, per
la finale delle World
Series 2016: vince l’atleta
che, nelle tappe della
stagione, ha accumulato
più punti. Da 27 metri,
si raggiunge una velocità
di circa 85 km/h.

Balazs Gardi/Red Bull Content Pool


Nei tuffi così
alti, si deve
entrare in
Romina Amato/Red Bull Content Pool

acqua sempre
con i piedi

UNO SPORT
UFFICIALE.
Andy Jones (Usa)
a Dubai.
Ai Mondiali di
nuoto i tuffi dalle
grandi altezze
sono stati
introdotti nel 2013,
come disciplina
a parte rispetto a
quelli “normali”:
gli uomini si
lanciano da 27 metri,
le donne da 20.

Settembre 2017 Focus | 57


CAMPIONESSA
IN VOLO.
Cesilie Carlton (Usa) si
lancia dal ponte di
Mostar, in Bosnia ed
Erzegovina. Ha vinto il
primo oro nel tuffo dalle
grandi altezze ai
Mondiali di nuoto 2013.

Nell’impatto,
si subiscono
decelerazioni
come quelle
di Formula 1
58 | Focus Settembre 2017
Inquadra
la pagina con
la app di Focus e
immergiti nella foto
a 360° dal ponte di
Mostar prima di un tuffo
SCARICA LA APP
(INFO A PAGINA 7)

Dean Treml/Red Bull Content Pool

Settembre 2017 Focus | 59


Tecnologia

Il nucleare
si fa “mini”
In tutto il
mondo, una
nuova ondata
di piccoli
reattori cerca
di imitare i
processi che
fanno brillare
le stelle. Per
darci energia.

C
reare una stella in miniatura, varianti deuterio e trizio) si fondono per modo stabile. Occorre produrre in grandi
che si possa accendere e spe- formarne uno di elio, l’energia sprigiona- quantità un plasma ad altissime tempe-
gnere a piacimento per dare ta è tantissima e le scorie prodotte prati- rature – cioè un gas abbastanza caldo per
energia a intere città. È questo camente nulle: è questo processo che, in innescare la fusione – e al tempo stesso
il sogno inseguito da un agguerrito eser- tanti, cercano di riprodurre. mantenerlo confinato, in modo che non
cito di startup e gruppi di ricerca in giro bruci tutto quello che lo circonda e non
per il mondo, ognuno con la sua persona- TROPPO GRANDE! Suona facile, ma non disperda calore.
le ricetta per raggiungere quello che da lo è. Certo, una reazione di fusione che Quanto sia difficile farlo lo dimostra il
decenni è il Graal delle energie pulite: la duri qualche secondo i fisici hanno im- faticoso cammino di Iter, il megareatto-
fusione nucleare, cioè la reazione che tie- parato a produrla da tempo, ed è servita re a cui lavora da trent’anni un consor-
ne acceso il Sole e che, realizzata in modo a fare le bombe H. Trasformare lo stesso zio internazionale nel Sud della Francia,
controllato sulla Terra, risolverebbe tut- principio in una risorsa pacifica vuol dire che dagli anni ’80 del ’900 è stato l’unico
ti i problemi energetici. Perché quando imparare a mantenere sotto controllo la vero protagonista di questo tipo di ri-
due atomi di idrogeno (o di una delle sue fusione per lunghi periodi di tempo, in cerca. Un gigante da 23mila tonnellate,

60 | Focus Settembre 2017


Inquadra
la pagina con la
app di Focus ed entra
con una foto a 360°
nel reattore del Mit
di Boston (negli Usa)
SCARICA LA APP
(INFO A PAGINA 7)

QUASI “UMANO”.
L’interno del
minireattore del
Mit di Boston: ha
dimensioni quasi
umane e un
classico disegno
“a ciambella” (v.
schema sotto e
realtà aumentata).

1 A ciambella
Alcator C-Mod (Usa)

INVOLUCRO
ESTERNO

che nel complesso occuperà un’area di 1. FRATELLO MINORE. Il parente più


42 ettari. Dimensioni che finiscono per stretto di Iter, per certi aspetti, è il pro-
complicare tutto: tecnologia, gestione getto Alcator C-Mod, del Massachusetts
organizzativa, costruzione. Tanto che la Institute of Technology (Mit) di Boston,
data di inaugurazione continua a esse- negli Usa. Come Iter, Alcator è un “to-
PLASMA
re posticipata (se tutto va bene entrerà kamak”. Adotta cioè il classico design
in funzione nel 2035). Ma proprio dallo dei reattori a fusione, quello a forma di
stallo di Iter in molti hanno preso l’ispi- “ciambella”, al cui interno viene fatto
razione per cercare altre soluzioni: mac- girare il plasma incandescente. Alcator
chine più piccole e compatte, più facili da è però molto più compatto del fratello
costruire e controllare, anche se meno maggiore francese (3,5 metri di diame-
ambiziose. La posta in gioco è comunque tro contro 21). Il suo asso nella manica MAGNETI
alta, e le soluzioni proposte molte e tutte è un potente campo magnetico da 8 te-
diverse tra loro. Ecco le principali. sla (160mila volte quello terrestre), il

Settembre 2017 Focus | 61


SCHEMA
ALTERNATIVO.
Il Compact
Fusion Reactor
(Cfr) di Lockheed
Martin: ha un
innovativo
disegno lineare
(v. anche schema
qui in basso).

doppio di quello usato in tutti gli altri


tokamak finora realizzati. Quel campo
magnetico porta il plasma fino a 80 mi-
lioni di gradi centigradi.
L’altro record del progetto del Mit è la
pressione nella ciambella, che a fine 2016
ha già raggiunto le 2 atmosfere: se tutto
va bene, Iter arriverà a eguagliare que-
sto risultato soltanto nel 2032. Secondo
i calcoli dei suoi costruttori, questa mac-
china svilupperà una potenza tale che ne
basteranno tre per dare energia a una
metropoli di milioni di abitanti.
Al momento Alcator è spento, perché
all’inizio di quest’anno il finanziamento
del Dipartimento dell’Energia, il princi-
pale sostenitore, è finito. Ma si spera che
ne arrivi presto un altro, anche perché in
molti vedono in questo modello uno dei
protagonisti della ricerca.

2. IN TRAPPOLA NEGLI ANELLI. Ad adot-


tare un design completamente diverso
dalla forma “a ciambella” è invece Lock-
heed Martin. Il colosso dell’aeronautica
e della difesa statunitense coccola in
segreto da anni il suo “Compact Fusion 2 A cilindro Compact Fusion Reactor (Usa)
Reactor” (Cfr). Come spiega Thomas MAGNETI
AD ANELLO
McGuire, ingegnere aeronautico che
lavora al progetto, «il problema dei to-
kamak è che possono contenere solo
una certa quantità di plasma, altrimenti
smettono di funzionare e possono esplo-
PLASMA
dere come una gomma gonfiata troppo».
Ma meno plasma vuol dire meno energia
prodotta. Per questo il Cfr di Lockheed
non è una ciambella, ma un tubo con al
INVOLUCRO
suo interno una fila di magneti a forma ESTERNO
di anello che creano un campo magneti-
co di intensità variabile: più il plasma si
espande e preme verso la parete del tubo,
più intenso diventa il campo magnetico. 3. TANTI PISTONI. Nella corsa alla fusio- Fusion. Si chiama “magnetized target fu-
«Invece di una gomma che si gonfia, il ne non potevano mancare i grandi nomi sion”. Per tenere confinato il plasma nu-
nostro reattore somiglia a un tubo che della Silicon Valley. Come Jeff Bezos, il cleare si usano potenti campi magnetici.
si espande, ma che diventa sempre più patron di Amazon, che dal 2011 investe Una parte del plasma viene poi iniettata
resistente». In questo modo, il Cfr do- nella società canadese General Fusion. in una sfera, dove resta confinata all’in-
vrebbe generare 10 volte più energia Con quel nome che fa un po’ il verso a terno di un vortice di metallo liquido.
per centimetro cubo di plasma rispetto General Motors, spera di diventare un Una serie di pistoni rivolti verso il centro
ai tokamak. In altre parole, può essere punto di riferimento per l’energia, come della sfera spinge violentemente su una
10 volte più piccolo di Iter e produrre la la casa di Detroit lo è per l’auto. Alla base sorta di incudine che sta all’estremità del
stessa energia. Quando? L’azienda non del progetto c’è un’idea che risale all’ini- loro cilindro. L’onda d’urto comprime il
si sbilancia, limitandosi a dire che i test zio degli anni ’70, rispolverata da Michel plasma, provocando la fusione di deute-
sono molto incoraggianti. Laberge, fisico e fondatore di General rio e trizio con un’esplosione di ener-

62 | Focus Settembre 2017


Finora si è puntato
solo su un unico
grande reattore.
Adesso non più

Inquadra
la pagina con
la app di Focus
e osserva a ritmo
accelerato la costruzione
E C’È ANCHE IL MADE IN GERMANY
del reattore tedesco
3 Sferico General Fusion (Usa) SCARICA LA APP
(INFO A PAGINA 7)
MEZZ’ORA STELLARE. Costruito dall’Istituto Max
Planck di Fisica del plasma a Greifswald, in Germania,
INIEZIONE
PISTONI PER LA Wendelstein 7-X (foto) resta forse il concorrente più
COMPRESSIONE PLASMA temibile di Iter, dopo l’ottimo successo dei primi test
DEL PLASMA
condotti all’inizio del 2016 (v. Focus n° 279). È uno
stellarator, ovvero un reattore a fusione in cui il
campo magnetico che tiene confinato il plasma viene
creato da una serie di magneti asimmetrici e contorti,
anziché da quelli a forma di anello presenti nella
maggior parte degli altri esperimenti. Sulla carta è il
design più efficiente, ma in assoluto il più difficile da
costruire. Un anno e mezzo fa, il primo plasma a
idrogeno e i primi esperimenti hanno dimostrato che
il design funziona, e che il campo magnetico prodotto
è proprio quello giusto. Ma si è trattato di test durati
solo qualche frazione di secondo. Dopo un intenso
lavoro di upgrade e l’installazione di nuovi
componenti sulla macchina, Wendelstein 7-X sta ora
per riaccendersi, e proverà a raggiungere
temperature ancora più alte (avvicinandosi ai
100mila °C necessari per la fusione) e per periodi più
VORTICE
METALLICO lunghi, forse anche minuti. Un passo in più verso
l’obiettivo finale, atteso per il 2020: mezz’ora
ininterrotta di fusione nucleare che si autosostenga
senza interventi esterni, proprio come nelle stelle.

Settembre 2017 Focus | 63


CON TANTI
PISTONI.
Lo schema di
General Fusion:
usa tanti pistoni
per comprimere
il plasma e
innescare le
reazioni nucleari.

Si stanno
sviluppando
molte idee...
Quale si
imporrà?
gia. Poi si inietta altro plasma nella sfera fino a ottenere il plasma, che poi viene questo design permette di ottenere una
e si ricomincia. convogliato e compresso in una camera pressione del plasma molto alta. Il volu-
Il concetto è più o meno quello del moto- dove vengono forzati a fondersi in atomi me di un reattore commerciale potrebbe
re a scoppio. La cosa più difficile è fare in di elio. Il calore prodotto dalla fusione essere un centesimo di quello di Iter, ed
modo che i pistoni colpiscano tutti nello muove una turbina, che a sua volta pro- essere contenuto in una stanza. Dopo
stesso momento, cosa che si può ottenere duce elettricità. Oltre all’uso di deuterio vari passi di avvicinamento, nell’aprile di
con l’aiuto di un supercomputer. e trizio, Helion sta sperimentando anche quest’anno la società ha acceso la terza
quello di litio, che risolverebbe due pro- versione del suo reattore sperimentale,
4. COME UN CRAVATTINO. A oggi Gene- blemi in uno: assorbirebbe il calore, e in creando plasma al suo interno. I prossi-
ral Fusion ha un prototipo di circa 4 m di più produrrebbe trizio, contribuendo a mi obiettivi sono raggiungere i 15 milioni
diametro, 65 dipendenti ed effettua fino ricaricare il plasma. di gradi in autunno, salire a 100 milioni
a 100 test al giorno. Altra startup, di casa di gradi nel 2018, per arrivare a produrre
vicino a Washington e stavolta finanzia- 5. A OXFORD. Dall’altra parte dell’ocea- energia elettrica nel 2025 e venderla sul
ta dal cofondatore di PayPal Peter Thiel, no, rimane invece fedele al modello clas- mercato nel 2030. Tra un sacco di tempo,
ma anche dal Dipartimento dell’Energia sico la società britannica Tokamak Ener- ma sempre prima di Iter.
Usa, è Helion Energy, che punta ad ave- gy. Per il suo reattore adotta però la Nicola Nosengo
re un reattore commerciale in attività variante più sferica anziché quella a
entro 6 anni. Il loro design si basa sulla ciambella. Il risultato assomiglia a una
tecnologia della “fusione pulsata”. Dopo mela in cui un bruco abbia scavato un 5 Ciambella compatta
la ciambella e il tubo, stavolta il reatto- tunnel dal picciolo in giù. Il tunnel è un Tokamak Energy (Gb)
re ha la forma di un cravattino a farfalla. tubo in cui viene fatto il vuoto, circonda-
In entrambe le “ali”, rapide sequenze di to da magneti. Secondo i calcoli, se usato
impulsi magnetici accelerano gli atomi in combinazione con i giusti magneti,
MAGNETI

4 A farfalla Helion Energy (Usa)


IL CALORE DELLA
FUSIONE AZIONA
UNA TURBINA

INIEZIONE
PLASMA
PLASMA CONTENITORE

64 | Focus Settembre 2017


Comportamento

E
xcuse me, bitte schòn... Noio vole-
vam...ehm, volevon savoir... l’in-
diriss...ja”. Se alle prese con una
lingua straniera sembrate Totò
nella celebre scena in cui tenta di chiede-
re informazioni a un vigile di Milano,
scambiato per un soldato tedesco, ci
sono buone notizie per voi. Le ultime ri-
cerche assicurano che persino a 70 anni
e oltre si può diventare poliglotti (Katò
Lomb, traduttrice ungherese, tra le pri-
me interpreti in simultanea del mondo,
imparò la sua 17esima lingua, l’ebraico, a
80 anni suonati). Insomma, non è poi
così vero che le lingue si possono impa-
rare solo da bambini.

FA BENE. «Negli studi tradizionali, che


corrispondono all’idea comune che ab-
biamo, si fa riferimento al cosiddetto
“periodo critico” del bilinguismo, un’età
magica che va dalla nascita fino alla pu-
bertà, con un picco tra i 3 e i 7 anni, supe-
rato il quale si perderebbe la capacità di
acquisire la completa padronanza di un
nuovo idioma. In realtà, le cose non stan-
no davvero così», ribadisce Antonella So-
race, docente di linguistica all’Università
di Edimburgo e direttrice del centro di
ricerca e divulgazione sul bilinguismo
“Bilingualism Matters”.
Insomma, è un falso mito che per par-
lare bene l’inglese (o il francese, lo spa-
gnolo ecc.) lo si debba imparare da pic-
coli, perché altrimenti non c’è speranza
di riuscire a esprimersi fluidamente.
Perché il cervello umano è un organo
stupefacente, capace di plasmarsi e ri-
strutturarsi in ogni fase della vita, sulla TRA PAROLE
E GESTI
base degli input che riceve. Se potessimo Una turista in
guardare dentro la scatola cranica di chi Vietnam. Conoscere
sta studiando un’altra lingua, vedremmo le lingue aiuta a
milioni di cellule spuntare come funghi, districarsi in tutte
un brulichio di nuove sinapsi (quelle le situazioni,
anche quando
specie di “ventose” che collegano i neu- si è in viaggio
roni). E circuiti cerebrali che si moltipli- in luoghi esotici.
cano e s’intrecciano, mentre gli impulsi
elettrochimici schizzano da una parte

66 | Focus Settembre 2017


Il cervello di
chi conosce
(almeno) due
idiomi è più
sano, più
grande, più
connesso.
E non è mai
tardi per
studiarne uno.

Chi impara
una lingua...
campa
cent’anni
AFP/Getty Images

Settembre 2017 Focus | 67


all’altra alla velocità della luce. Sembra (gaelico scozzese). Già dopo una set- che raddoppia la probabilità di un pieno
fantascienza, ma succede proprio così. timana, abbiamo potuto apprezzare i recupero delle funzioni cerebrali dopo
«Il cervello dei bilingui diventa effetti- benefici. Tutti gli studenti ottenevano un ictus. Non esiste farmaco tanto po-
vamente più grande», interviene Jubin punteggi migliori ai test di controllo tente. Se il sistema sanitario finanziasse
Abutalebi, neuropsicologo e direttore dell’attenzione, rispetto a prima delle corsi di lingua per la terza età, potrebbe
del Centro di Neurolinguistica dell’Uni- lezioni; specialmente i più anziani del risparmiare centinaia di milioni di euro
versità Vita-Salute San Raffaele di Mila- gruppo. Dopo 9 mesi, il vantaggio cogni- all’anno nella prevenzione delle demen-
no. «Abbiamo constatato con tecniche tivo si manteneva evidente in quelli che ze e dei loro costi socio-sanitari».
di neuroimaging che gli anziani che par- avevano continuato a praticare la lingua Certo, superare il livello base e arrivare
lano due lingue sviluppano più materia almeno 5 ore a settimana». a sostenere una conversazione in lingua
grigia rispetto a chi ne parla una sola. Quindi a imparare una seconda gramma- è un obiettivo più arduo da raggiungere,
Significa più neuroni, più interconnessi tica si ottiene pure una mente più elasti- da adulti. «A differenza dei bambini, che
fra loro. La cosa sorprendente di questo ca. Che è sempre utile, soprattutto quan- hanno la straordinaria capacità d’im-
studio, che abbiamo condotto in Cina in do incombe il rischio “rimbambimento” parare senza fatica e assorbire come
collaborazione con l’Università di Hong della vecchiaia. «Grazie all’abbondante spugne, in modo implicito, automati-
Kong e pubblicato sulla rivista Journal riserva neurale, il cervello dei bilingue co, spontaneo, l’apprendimento negli
of Neurolinguistics, è che non c’era diffe- va incontro più lentamente all’atrofia adulti è spesso un processo controllato,
renza tra chi aveva imparato la seconda legata all’età», sottolinea Abutalebi. «È intenzionale, esplicito, che richiede im-
lingua da bambino e chi l’aveva fatto più stato calcolato che l’Alzheimer, se arriva, pegno», spiega Sorace. Tant’è che nel cer-
avanti negli anni, contava solo l’utilizzo insorge con 4 anni e mezzo di ritardo, e vello s’innescano meccanismi diversi.
della stessa». Come per fare massa mu-
scolare, conta l’allenamento: succede la
stessa cosa anche per il cervello.

BENEFICI SUBITO. Ma avere in testa una


quantità maggiore di materia grigia, che
effetto fa? «È un vero e proprio tesoretto
che migliora le performance intellettive
generali», spiega Antonella Sorace. «In
una ricerca, recentemente pubblicata
sulla rivista Plos One, abbiamo sottopo-
sto persone anglofone dai 18 ai 78 anni
a un corso intensivo di lingua straniera

A tutte le età,
è il miglior
modo per
allenare
il cervello
Getty Images

ITALIANI SPENDACCIONI. MA... Non siamo geneticamente portati per le lingue?


«Nient’affatto», risponde Paolo Balboni, linguista ed esperto
TROPPA TEORIA. “Do you speak English?”. Se un turista di glottodidattica dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. «In
straniero rivolge in Italia questa domanda, spesso e Italia siamo convinti che sapere una lingua significhi
volentieri si sente rispondere di no. Siamo il popolo più conoscerne le regole grammaticali, mentre quel che conta
“schiappa” d’Europa a parlare la lingua della regina nel mondo è riuscire a comunicare, senza badare troppo agli
Elisabetta. Peggio di noi fanno solo i francesi, secondo l’EF errori. Abbiamo poi un problema con l’insegnamento. Circa
English Proficiency Index, il principale rapporto la metà dei docenti di lingue è metodologicamente
internazionale sulla competenza dell’inglese nel mondo. impreparato». In Svezia, Olanda e Danimarca, Paesi dove
Eppure, spendiamo circa 1 miliardo di euro l’anno tra corsi l’inglese è parlato fluentemente, gli insegnanti sono
di lingua e soggiorni all’estero, il doppio degli spagnoli, il madrelingua e privilegiano l’approccio immersivo orale,
quadruplo dei tedeschi. Perché, allora, siamo così scarsi? anziché quello formale sui libri diffuso nella scuola italiana.

68 | Focus Settembre 2017


CONFUSIONE MENTALE. «I piccoli bilin- una ripresa di velocità successiva, quan- COME UN’OMBRA. Per imparare, poi,
gue utilizzano la stessa area del linguag- do la mente si è rimessa in esercizio», as- ci sono diverse strategie. Per esempio,
gio per entrambi gli idiomi, passando in- sicura Paolo Balboni, linguista, esperto l’iper-poliglotta statunitense Alexander
differentemente dall’uno all’altro senza di glottodidattica dell’Università Ca’ Fo- Arguelles, professore di linguistica che
andare in confusione. Gli adulti, iniben- scari di Venezia. A quel punto, gli adulti padroneggia più di 50 lingue, tra cui al-
do la lingua madre per comunicare nella godono persino di qualche vantaggio cune arcaiche o scomparse (v. riquadro
seconda, attivano maggiormente le aree rispetto ai bimbi. Per esempio, riescono alla pag. successiva), adotta la tecnica
del controllo esecutivo, deputate a moni- a tradurre le parole straniere e capirne dello shadowing (“pedinamento”). Con-
torare come ci si sta esprimendo», dice il significato, perché possiedono già un siste nel seguire “come un’ombra” l’au-
Abutalebi (che di lingue ne parla 7). ricco lessico madrelingua. Possono uti- dio del nuovo idioma, ascoltando brani
La sensazione è quella di una vocina nel- lizzare la memorizzazione visiva, con nelle cuffiette (v. foto sopra) e ripetendoli
la testa, che censura, giudica, corregge. la scrittura e la lettura. E applicarsi con quasi in simultanea a voce alta mentre
E frena. Come quando a scuola si faceva metodo. Chi già sa una seconda lingua, è passeggia. Così riesce a interiorizzare
scena muta per paura di dare la risposta avvantaggiato: sarà più facile apprende- una lingua nel giro di una settimana, qua-
sbagliata al professore. Ecco perché, so- re la terza, o la quarta... C’è un unico, vero si fosse il testo di una canzone. Miraco-
prattutto in una prima fase, i progressi scoglio: la pronuncia perfetta. Per chi ha lo? No. Per lui è il punto di partenza, cui
sono lenti e imparare sembra difficilissi- più di 7-8 anni, è quasi impossibile ripro- segue uno studio intenso e mirato. Non
mo (a meno che non si goda di una spic- durre i fonemi e l’inflessione di un’altra è detto che funzioni per tutti (in fondo,
cata predisposizione per le lingue). «Ma lingua. Si sentirà sempre l’accento diver- lui è un talento fuori dal comune), ma il
la lentezza iniziale viene compensata da so. Quel che conta, però, è capirsi. principio è convincente: l’immersione.

A SCUOLA E
ALL’ESTERO.
A sinistra, giovani
al lavoro in un pub
a Londra: così,
tanti stranieri
Daniel Biskup/Laif/Contrasto

imparano l’inglese.
Nella pag. a
sinistra, una
scuola bilingue in
Belgio, dove
si parla fiammingo
e francese.

Settembre 2017 Focus | 69


Image Source/Luzphoto

IMMERSIONE
TOTALE.
Ascoltare
musica,
vedere film,
parlare...
Prima ancora
di imparare
E IO NE PARLO 50! la grammatica
è utile
immergersi
SUPERDOTATI. Qual è il massimo totalmente nel
numero di lingue che è possibile nuovo mondo.
imparare? Anche se non c’è un record
ufficiale, tra i più grandi iper-poliglotti
della storia (sono chiamati così quelli
che sanno più di 12 idiomi) spicca un Tolkien, il padre del Signore
degli anelli, parlava 13 lingue.
italiano: il cardinale bolognese
Giuseppe Mezzofanti, vissuto tra il ’700
e l’800, che aveva imparato ben 72
lingue (compresi dialetti e lingue
antiche), studiando e confessando i
E ne ha inventate altre 11
fedeli. Senza mai muoversi dall’Italia.
Un fenomeno a cui oggi terrebbe testa,
forse, solo lo statunitense Alexander Per imparare un vocabolario e una sin- E guardare film o serie tv in lingua ori-
Arguelles, maniaco delle lingue sin da tassi diversa è necessario calarsi il più ginale è utile? «Sì, ma bisogna partire
bambino. Sa francese, tedesco, possibile nel contesto reale. Un viaggio almeno da un livello intermedio, altri-
spagnolo, italiano, portoghese, all’estero da soli sarebbe l’ideale (per chi menti è frustrante», suggerisce Balboni.
catalano, svedese e altre lingue ha tempo di farlo). Altrimenti si può op- «Conviene guardare la prima volta l’epi-
scandinave e slave. Ma anche latino, tare per corsi immersivi, senza varcare i sodio in italiano, poi in originale cercan-
greco antico, sanscrito, lingue confini nazionali: mini-ritiri di gruppo do di cogliere il significato delle battute.
medioevali o locali, oltre a coreano, dove tutte le fasi della giornata (pasti, Meglio concentrarsi in spezzoni di 5-10
giapponese, mandarino, cinese, russo, momenti di svago, conversazioni libe- minuti. Quindi, si riascolta la sequenza
arabo, persiano, indi, turco, swahili... re, lezioni) prevedono l’uso e l’ascolto con i sottotitoli in lingua, eventualmente
In totale, più di 50. Anche sul Web molti esclusivo della lingua straniera. E fare passando a quelli in italiano, laddove non
poliglotti per passione fanno sfoggio da autodidatti? «No, serve un insegnan- si comprende il testo. Infine, si risente il
delle loro abilità. Tra tutti, un posto te, da soli non si va da nessuna parte», tutto senza sottotitoli. A mano a mano, il
d’onore lo merita John R. R. Tolkien, il consiglia Balboni. «Il lavoro autonomo è meccanismo diventa più rapido perché si
celebre autore del Signore degli anelli. utile e prezioso, ma funziona se almeno colgono le pronunce degli attori e i riferi-
Un genio: non solo parlava in parte è guidato da un esperto». menti a puntate precedenti».
fluentemente 13 lingue, ma per i suoi Per quanto questo esercizio sia utilis-
romanzi ha inventato alfabeto, AL CINEMA. Chi sceglie una scuola di simo, l’esposizione alla lingua non può
grammatica e vocabolario dell’elfico e lingua, però, sappia che deve affianca- essere solo passiva. È fondamentale
di altre 10 lingue di fantasia. re lo studio a casa. Considerando che, a sforzarsi di parlarla sfruttando ogni oc-
spanne, occorrono circa 600 ore per im- casione di conversazione con madrelin-
parare l’inglese o lo spagnolo, con un’ora gua. Bastano circa 800 parole, quelle
di lezione a settimana impiegheremmo usate più di frequente, per disquisire più
più di 10 anni. Ancora di più per imparare o meno di tutto. Con il tempo si aggiuste-
il tedesco o l’ungherese (900 ore), il rus- rà anche la grammatica. E un bel giorno
so o il polacco (1.200 ore). Addirittura il la lingua si scioglierà e uscirà fluente dal-
triplo dell’inglese per apprendere arabo, la bocca, come per magia.
coreano, cinese o mandarino (1.800 ore). Daniela Cipolloni

70 | Focus Settembre 2017


Per la loro salute fateli muovere.
Anche da seduti
Una spina dorsale sana aiuta a ridurre i disturbi cervicali e della cefalea
muscolo-tensiva, migliora l’attenzione e l’efficienza, aiuta a manten nere la
respirazione regolare e migliora la circolazione delle gambe, riduce endo
così la sensazione di pesantezza e di gonfiore.

Le sedie Varier sono state progettate pensando al corpo umano,


ed hanno come obiettivo il suo sviluppo, la sua postura e soprattuttto
i suoi movimenti naturali.
Sono le uniche sedie che si prendono cura del tuo corpo, trasform mando
ore di sedentarietà in ore di benessere.
Investi in prevenzione ed in una seduta che consenta una posizion ne
corretta prolungando i benefici effetti dei trattamenti e della ginnastica.

Una sedia Varier è un investimento per il benessere.

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Prisma

SUNGROW Power Supply Co., Ltd

Contro la siccità
basta un’innaffiata
con l’aceto
Dall’aceto, un aiuto per proteggere
le piante dall’arsura: studiando le
caratteristiche di un enzima,
chiamato hda6, un gruppo di ricerca
giapponese dell’istituto Riken ha scoperto
l’esistenza di un interruttore genetico per
spegnere la “sete” delle piante. Secondo
PANNELLI SOLARI
lo studio, pubblicato su Nature Plants,
questo interruttore permette alle piante, in
caso di emergenza, di usare l’aceto (nella
SULL’ACQUA
forma pura, ossia acido acetico) come Non occupano terreno e si raffreddano meglio.
fonte di energia alternativa ai tradizionali
zuccheri, e così di resistere meglio alla In Cina è da poco entrata in funzione la centrale solare galleggiante più
carenza d’acqua. Per averne conferma grande del mondo. Si trova a Huainan, nella provincia orientale dell’Anhui.
sono state testate piante del genere L’impianto, realizzato dall’azienda cinese Sungrow Power, occupa 800mila
Arabidopsis innaffiate con semplice metri quadrati ed è stato costruito su un lago artificiale che si trova sulla voragine
acqua, oppure con aceto o, ancora, con creata da una vecchia miniera di carbone dismessa. Ciò serve a preservare i terreni
altri acidi organici. Dopo 14 giorni, il 70% coltivabili e gli ecosistemi che altrimenti verrebbero occupati dai pannelli; inoltre,
di quelle trattate con aceto erano ancora l’acqua del lago raffredda i circuiti elettronici dei pannelli solari, contribuendo a
vive, mentre tutte le altre erano seccate renderli più efficienti. L’impianto è in grado di generare una potenza di 40 mega-
(foto sopra). Una soluzione semplice e watt, sufficiente ad alimentare fino a 30 mila abitazioni.
molto economica, efficace su una grande ANCHE A TERRA. Nella regione autonoma cinese del Tibet c’è anche la più gran-
varietà di piante come mais, riso e grano, de centrale solare del mondo su terraferma, a Longyangxia. Non a caso, la Cina è
e che potrebbe avere un enorme impatto diventata il primo produttore al mondo di energia solare, con una capacità di 77,42
sull’agricoltura a livello mondiale. L.D.C. gigawatt a fine 2016, secondo fonti governative. S.B.
Getty Images

L’agopuntura? A volte funziona


Contro i dolori acuti, l’agopuntura funziona come un farmaco analgesico. Lo
dimostra il più ampio studio clinico sulla materia, pubblicato sul Medical Journal
of Australia dagli esperti della Rmit University di Melbourne. I ricercatori hanno
coinvolto 528 persone giunte al pronto soccorso con lombalgie, distorsioni agli arti
inferiori ed emicrania. I pazienti sono stati divisi in tre gruppi: il primo è stato trattato con
la sola agopuntura, il secondo con agopuntura e farmaci e il terzo solo con antidolorifici.
Dopo 48 ore, l’83% degli ammalati curati solo con l’agopuntura ha dichiarato che
avrebbe ripetuto la terapia svolta; percentuale superiore a quella degli altri gruppi. G.G.

Settembre 2017 Focus | 75


Prisma

La protesi più
antica del mondo
Un alluce di legno così
perfetto da sembrare l’opera
artistica di un maestro
ebanista. Invece è un intervento di
chirurgia ricostruttiva realizzato
3mila anni fa. La protesi, scoperta
da un team di scienziati
dell’Università di Basilea (Svizzera),
del Museo Egizio del Cairo e
dell’Istituto di Medicina Evolutiva
dell’Università di Zurigo, è stata
rinvenuta in una tomba della
necropoli di Sheikh Abd el-Qurna
(Luxor). L’alluce di legno
apparteneva a una donna, figlia di
un sacerdote, ed è uno dei più
antichi reperti di questo tipo. Venne
realizzato da un artigiano che aveva
grande conoscenza dell’anatomia:
la sua abilità emerge dall’estrema
mobilità della protesi e dalla
robustezza della cinghia che la
teneva legata al piede. La protesi è
esposta al Museo del Cairo. M.B.
La compagna del Sole
Ci sono nuove prove che moltissime stelle nascono
a coppie. Forse è accaduto anche alla nostra.
Steven Stahler, fisico teorico dell’Università di Berkeley, e Sarah Sadavoy, radioa-
stronoma allo Smithsonian Astrophysical Observatory, hanno studiato a lungo la
formazione di nuove stelle nella nube molecolare di Perseo, una nursery stellare
a circa 600 anni luce dalla Terra. Risultato: lì quasi tutte le stelle sembrano nascere in
sistemi binari, cioè a coppie. Ma sono quasi sempre lontane l’una dall’altra, in genere a
una distanza superiore a 500 Unità astronomiche (1 Ua è pari alla distanza media tra il
© Matjaz Kacicnik/Universität Basel

Sole e la Terra, circa 150 milioni di chilometri).


SEPARATE PER SEMPRE. In seguito, però, le due stelle si avvicinano oppure si perdono
per sempre. È quindi possibile che anche il Sole si sia formato insieme a una stella com-
pagna, la quale poi però sarebbe “fuggita”. Questo studio riporta in auge l’idea di una stel-
la compagna del Sole, chiamata fantasiosamente Nemesis, tante volte ipotizzata ma mai
osservata. Ma Nemesis, se esiste davvero, ormai se n’è andata nello spazio, mescolandosi
con le altre stelle della nostra galassia e non è più identificabile. G.G.

LE MUFFE, INTORNO A NOI


L’americano Dennis Kunkel è uno dei maggiori
esperti di microscopia del mondo. In queste foto ha
“ritratto” alcuni funghi e muffe che ci circondano
abitualmente. Syncephalastrum racemosum (foto 1), fungo
delle unghie; Aspergillus flavus (2), muffa nei tappeti;
Candida albicans (3), fungo della pelle; ancora Aspergillus
flavus (4), ma nel cibo; Stachybotrys chartarum hyphae (5),
nell’aria; Scopulariopsis brevicaulis (6), nella carta da parati.

1 2
76 | Focus Settembre 2017
In Italia si usano
meno cavie
Si riduce l’uso di animali
vivi nella sperimentazione
scientifica. Secondo
quanto pubblicato sulla Gazzetta
Ufficiale, negli ultimi 5 anni (dal
2010 al 2015, ultimi dati
disponibili) in Italia si è passati da
777.731 unità a 581.935, con una
riduzione del 25%. Nella tabella
qui sotto, i più utilizzati. Il calo è
dovuto a due fattori: da un lato,
il maggior ricorso a simulazioni
informatiche e sperimentazioni in
vitro, dall’altro una maggiore
sensibilità verso gli animali. S.B.
Una foresta da città
CityTree è un pannello biotecnologico (al centro nella foto sopra) che purifica
l’aria in un raggio di 50 metri, “mangiando” polveri sottili, biossido di azoto e
TOPI ozono quanto 275 alberi, ma occupando meno dell’1% dello spazio. Il lavoro è
(Mus musculus) svolto da diversi tipi di muschi e da piante vascolari (tra cui le felci) che filtrano, grazie

373.483 alla fotosintesi clorofilliana, fino a 240 tonnellate di fattori inquinanti ogni anno.
NON CONSUMA ENERGIA. Prodotto dalla startup tedesca Green City Solution,
CityTree è alto 4 metri, largo 3 e profondo 60 cm, e può essere modellato a seconda
RATTI delle necessità: le piante filtranti e la quantità sono scelte a seconda del tipo di inqui-
(Rattus norvegicus) namento da eliminare. All’interno ci sono dei sensori che registrano la qualità dell’aria

130.757 e i pannelli sono autosufficienti, perché alimentati a energia solare. In Italia, il comu-
ne di Modena ne ha installati 6. Un CityTree costa circa 25mila dollari. S.B.

POLLI DOMESTICI
(Gallus gallus domesticus)

30.984 Novità: il caldo rende egoisti


Nervosismo, incostanza e

Getty Images
PORCELLINI D’INDIA mancanza di comportamenti
(Cavia porcellus) sociali. Sono gli effetti del

16.618 caldo, secondo uno studio delle


Università americane di Bethlehem e
di Evanston. Il team si è focalizzato
PESCI ZEBRA sulle temperature di Mosca a luglio e
(Danio rerio) agosto del 2010 e del 2011. Ha quindi

11.275 esaminato le risposte sull’ambiente


lavorativo dei dipendenti di una
catena di grande distribuzione:
CONIGLI nell’anno più torrido (il 2010), il 50% si
(Oryctolagus cuniculus) dichiarava poco incline a collaborare

8.837
con i clienti. M.B.
Dennis Kunkel/Spl/Age (6)

3 4 5 6
Prisma

OLIO IN CABINA
Un nuovo problema per chi vola.
Stare a lungo a bordo di un aereo può far male. E non solo per
le radiazioni assorbite. Ci sarebbe infatti una stretta corre-
lazione fra la salute del personale di bordo e l’aria contami-
nata che circola nei velivoli. Lo afferma un nuovo studio dell’Uni-
versità di Stirling, nel Regno Unito, pubblicato sulla rivista Public
Health Panorama dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
ARIA VIZIATA. Il pericolo arriva dalla lunga esposizione all’aria
viziata degli aeromobili: quando l’aria non filtrata giunge in cabi-
na dai compressori del motore, può capitare che sia contaminata
dai lubrificanti dei motori stessi. A correre i rischi maggiori sono
gli equipaggi e chi vola molto frequentemente, mentre il proble-
ma non toccherebbe chi prende l’aereo occasionalmente. Questo
contribuirebbe a spiegare come mai i piloti siano tra i più colpiti
da malattie professionali. Secondo la ricerca, nel 2015 oltre 3,5
miliardi di passeggeri e 500mila addetti ai lavori hanno respirato Getty Images

particelle d’olio motore, che può provocare mal di testa, vertigini,


problemi respiratori o di visione. G.G.
Getty Images

Ri-buttato a mare
Ogni anno ributtiamo a mare ben 10 milioni di tonnellate
di pesce buono (perlopiù morto), l’equivalente di 71.000
balenottere azzurre: una quantità tale da riempire 4.500
piscine olimpioniche. Sono gli impressionanti numeri elaborati
dai ricercatori delle Università della British Columbia e della
Western Australia sul pesce sprecato nell’ultimo decennio dai
pescherecci di tutto il globo. Lo studio pubblicato sulla rivista
Fish&Fisheries indica che la quantità di pesce scartato (ma in
realtà utilizzabile) è pari a circa il 10% del pescato totale. La
causa principale di questa inefficienza è dovuta a pratiche e
sistemi di gestione inadeguati. «I rigetti in mare sono dovuti
anche a una brutta abitudine nota come “highgrading”», ha
spiegato Dirk Zeller, uno degli autori, «per cui i pescatori
continuano a pescare anche dopo aver raccolto più pesce di
quanto siano autorizzati a vendere. Se prendono pesci più grandi
gettano via quelli più piccoli presi in precedenza». L.D.C.

Il drone ambivalente

23 MILA
I laureati di oltre 25
anni che hanno
Uccelli e insetti volano e camminano.
Replicare questo processo in un robot
aprirebbe possibilità straordinarie:
immaginate veicoli che raggiungono dal cielo una
zona inaccessibile, si posano per esplorarla e poi
ripartono. I ricercatori del Mit, guidati da Brandon
lasciato l’Italia nel Araki, hanno quindi realizzato un drone in grado di
2015, il 13% in più scegliere la migliore soluzione fra spostamento
del 2014 (dati Istat). aereo e terrestre, usando come parametri il
traffico e gli ostacoli. Al momento, però, ha
un’autonomia di soli 90 metri in aria e 252 a terra
prima che le batterie si scarichino. M.B.

78 | Focus Settembre 2017


Focus per

La Grande
Bellezza
del mondo in
un’App!
Debutta ad agosto la prima applicazione
multilingue che racconterà le meraviglie
del mondo in modo smart e divertente.
A quanti di noi è capitato di visitare una città, un museo, un sito archeologico e di scegliere una visita
guidata o una tradizionale audioguida, magari per tutta la famiglia ad un costo non indifferente, o di
vedere questa visita ridursi ad un giro veloce senza aver appagato le proprie curiosità? Oppure, quante
voluminose e pesanti guide cartacee abbiamo acquistato per poi consultarle con difficoltà nel momento
in cui ne avevamo più bisogno? Da questo vissuto comune e per meglio rispondere alle esigenze di
conoscenza e curiosità, nasce una delle App più innovative mai create: MyWoWo. Acronimo di My
Wonderful World, l’App una volta installata sullo smartphone, si trasforma in un “accompagnatore

7 lingue disponibili personale” che ci porta passo passo alla scoperta di tutte le meraviglie del mondo: dai musei, chiese,
piazze, ai monumenti, quartieri e curiosità locali. Disponibile in 7 lingue, esauriente nei contenuti,
utilizza un linguaggio friendly e consente anche di fotografare con lo smartphone mentre si utilizza
11 mete turistiche l’App. MyWoWo fornisce mappe con la funzione “intorno a me” che aiutano a trovare facilmente le
meraviglie che ci circondano. MyWoWo parte con 11 importanti città turistiche (Venezia, Milano,
subito fruibili
Torino, Firenze, Pisa, Roma, Napoli, Parigi, Londra, Barcellona e Madrid) per continuare nel tempo
(Venezia, Milano, Torino, ad arricchirsi di nuove mete. Inoltre, MyWoWo è fornita di una sezione con contenuti social dove gli
Pisa, Firenze, Roma, Napoli, user potranno apportare i propri contributi, vederli pubblicati e votati ed i migliori premiati. L’App è
Parigi, Londra, Barcellona scaricabile gratuitamente ad agosto e settembre, dopo avrà il costo di un caffè e comprenderà
tutti i contenuti che verranno aggiunti di anno in anno.
e Madrid)
www.mywowo.net
Motori

Novità dal
mondo delle
2 e 4 ruote

A cura di Carlo Ziveri

Jaguar
Salto in lungo

QUESTA ACROBAZIA È
DA GUINNESS
Jaguar E-Pace: avvitamento record per un’auto di serie.

U
n salto in lungo di 15,3 metri, completato da un avvitamento di 270 gradi: lo vediamo “ri-
costruito” nella foto sopra. La nuova Jaguar E-Pace, Suv compatto del gruppo inglese, per
Bosch

Sicurezza la sua prima uscita si è presentata così al pubblico. Una prestazione acrobatica, eseguita
a Londra, che le è valsa l’ingresso nei Guinness World Records per l’avvitamento più lungo fatto
Frenate con una macchina di serie. Per preparare l’acrobazia sono stati necessari mesi di analisi dinami-
nella nebbia che e prove in cui l’auto ha ripetuto più volte il salto finendo su un gigantesco cuscino. Le rampe
sono state progettate al computer. Durante l’avvitamento di 270 gradi, lo stuntman Terry Grant
La frenata automatica di ha subìto una accelerazione fortissima pari a 5,5 g e ha dovuto effettuare una rincorsa di lancio di
emergenza è una delle funzioni 160 metri per raggiungere la giusta velocità, che permette di riuscire ad avvitarsi con la macchina.
più importanti nello sviluppo di La vettura ha superato i 150 km/h.
nuove vetture. In particolare, PROGETTAZIONE. E non è stato solo uno show. Dietro alla torsione dinamica della nuova Jaguar
può essere fondamentale per c’è un lavoro di progettazione e collaudo durato 25 mesi, nelle condizioni climatiche più estreme,
evitare di investire pedoni o per arrivare a produrre la vettura. La Jaguar E-Pace arriverà in autunno, con trazione integrale e
ciclisti. Uno dei punti deboli, motori con potenze da 150 a 300 CV.
però, era che i sistemi
rilevavano l’ostacolo solo in
condizioni di buona visibilità, COSÌ LE MACCHINE “PARLERANNO” TRA LORO
mentre il compito era più
difficile in caso di pioggia o pWlan: una connessione wireless che
nebbia. Ora Bosch ha permette uno scambio di informazioni tra le
sviluppato un nuovo sistema in vetture e tra queste e le infrastrutture; pWlan
grado di vedere anche è lo standard adottato dall’industria
attraverso la nebbia: utilizza automobilistica per queste comunicazioni, in
una videocamera modo che lo scambio possa avvenire anche
stereoscopica a elevata tra macchine di costruttori differenti. Le auto
risoluzione che “vede” uno potranno così condividere, in modo
Volkswagen

spazio molto ampio davanti automatico, le informazioni sul traffico, sugli


all’auto, unita a sistemi radar e Comunicazioni incidenti e su tutte le situazioni che possono
Lidar (una tecnologia di creare problemi alla circolazione: tutto sarà
scansione 3D che usa il laser). Ci sono ostacoli o problemi sulla strada dove comunicato in un raggio di 500 metri. Per
Il risultato si può vedere nella stiamo per svoltare? Presto ce lo diranno le esempio, una vettura potrà sapere se ci sono
foto sopra, scattata sul circuito altre macchine. Un passo avanti nella pedoni che attraversano la strada dove sta
di prova Bosch a Boxberg diffusione della comunicazione tra auto viene per svoltare (come nell’illustrazione). O se sta
(Germania): il ciclista sbuca da Volkswagen. Dal 2019, incomincerà a arrivando un’ambulanza o un’auto della
nella nebbia, l’auto se ne dotare le sue vetture di serie della tecnologia polizia prima di sentire le sirene.
accorge e frena per tempo.

80 | Focus Settembre 2017


Fuori il monopattino e via LA VIDEOCAMERA A DOPPIO USO
Siete piantati nel traffico? Facile uscirne: mollate la
macchina e dal bagagliaio estraete un monopattino
elettrico che vi porterà a destinazione. È il nuovo Bmw
Motorrad X2City, un due ruote elettrico con
un’autonomia di una trentina di chilometri, ripiegabile, e
che può essere stivato nel baule di qualunque utilitaria.
Può essere guidato, senza casco e senza patente, dai
14 anni, perché è considerato come una bicicletta
elettrica (per l’esattezza un Pedelec 25). Il motore
elettrico è alimentato da una batteria agli ioni di litio
estraibile, che può essere ricaricata a casa con la presa

Nissan
di corrente in due ore e mezza. Il motore entra in azione Sul cruscotto
quando si raggiunge la velocità di 6 km/h e spinge il
monopattino fino a 25 km/h. In vendita a fine anno. Potrà riprendere viaggi in auto, ma supporto, e da lì registare ciò che
anche performance sportive, a “vede” durante la guida: è in
Elettrico 360°. È JukeCam, una grado di fare riprese per tre ore e
videocamera rotonda come una le immagini possono servire come
pallina da tennis che può documentazione in caso di
realizzare filmati a 360 gradi in alta incidenti. Può però essere
definizione 4K. L’ha ideata Nissan staccata dalla base e avere così
e per ora è un progetto, sviluppato un doppio uso: montata su un
insieme all’azienda specializzata casco sportivo diventa una action
in videocamere 360Fly. camera, che riprende a 360°
Piccola, pesante solo 172 g, può discese su pista o evoluzioni di
essere installata in pochi secondi ogni tipo (con un’autonomia della
sul cruscotto (è pensata per il Suv batteria che, in questo caso, può
Nissan Juke) in un apposito arrivare a due ore).
Bmw
)RURUHJLRQDOHSHUOD5LFHUFDHO·,QQRYD]LRQH
Regione Lombardia FHUFD  HVSHUWL LQ PDWHULD GL LPSDWWR GHOO·LQQRYD]LRQH H GHJOL DYDQ]DPHQWL
WHFQRORJLFRVFLHQWLILFLVXOODVRFLHWjHVXOO·HFRQRPLD

Gli esperti selezionati comporranno il )RUR UHJLRQDOH SHU OD 5LFHUFD H O·,QQRYD]LRQH, un organismo
scientifico indipendente con funzioni consultive, propositive e informative.
I 10 componenti saranno scelti tra profili altamente qualificati nell'ambito delle GLVFLSOLQHVFLHQWLILFKH
VRFLDOLHXPDQLVWLFKH.

Requisito fondamentale è una provata esperienza professionale nel macro-campo dei rapporti tra
WHFQRORJLDVFLHQ]D H VRFLHWj, inclusi: RRI, Responsible Research and Innovation; STS, Science and
Technologies Studies; Comunicazione pubblica della scienza; Participative and deliberative methods;
Public engagement; Social innovation; Social impact and social impact assesment; Sociologia del rischio;
Sociologia della scienza; Technology assessment and governance; Open Innovation; Open science;
Open Data; Data Ethics; Bioetica.

,O)RURUHVWDLQFDULFDDQQL6LULXQLVFHDOPHQRYROWHO·DQQRDQFKHSHUYLDWHOHPDWLFD2JQLFRPSRQHQWH
riceve un compenso lordo di euro 30.000,00.

/HFDQGLGDWXUHVRQRDSHUWHGDOVHWWHPEUHDOVHWWHPEUH. Per candidarsi occorre inviare il


proprio curriculum vitae e una lettera di endorsement (da parte di istituzioni, ordini e organizzazioni sociali)
DOO·LQGLUL]]RPDLOIRURULFHUFDLQQRYD]LRQH#UHJLRQHORPEDUGLDLW

(·SRVVLELOHFRQVXOWDUHO·DYYLVRFRPSOHWRDOVHJXHQWHOLQN
KWWSZZZRSHQLQQRYDWLRQUHJLRQHORPEDUGLDLWLWSURVSHWWLYDDSHUWDQHZVLQWHUQDWLRQDOFDOO
DOSSIER Personalità
Solo alcuni tratti
(come l’allegria)
restano costanti.

Quanti anni
hai davvero?
Più giovani
più a lungo
Il tempo
ci cambia
“dentro”
Quando si
era vecchi
a 25 anni
Getty Images

Settembre 2017 Focus | 83


DOSSIER

GENITORI
E FIGLI.
Difficile oggi
guardando i
volti dare un’età.
Anche se si
tratta dei
membri di una
stessa famiglia.

GIOVANI PER
SEMPRE
N
on si chiede mai l’età di calvizie se ne vedono molti anche tra momento per cominciare a pensare a un
a una signora. Ma se i partecipanti al photoset promosso da figlio (vedi articoli seguenti). Un po’ di-
in barba al galateo lo Focus in questi giorni a Riccione (vedi ri- pende dal contesto culturale, cambiato
facessimo, oggi le sor- quadri nelle prossime pagine). Che qual- parecchio in pochi decenni (si studia di
prese non manchereb- cuno abbia trovato il segreto per l’eterna più, ci sono più donne che lavorano, figli
bero: a volte è difficile giovinezza? In un certo senso è così. ed età adulta possono aspettare), un po’
distinguere le madri dalla spinta sociale verso la gioventù a
dalle figlie, anche se le prime non hanno SANI A LUNGO. Di sicuro gli anni qualche tutti i costi: il mondo va sempre più velo-
mai messo piede dal chirurgo estetico e cambiamento lo portano, anche nella ce e spesso si ferma alle apparenze, biso-
fra le due ci sono ben più di vent’anni di personalità, e la vita media si è allungata gna essere giovani, belli e sani per restare
differenza. Cinquantenni con un viso li- anche solo rispetto a un secolo fa, quan- in sella e sentirsi ancora competitivi più
scio e senza rughe, uomini attempati ma do avere quarant’anni significava essere a lungo possibile. Ma la novità è che oggi
col fisico da ragazzini e nessun accenno vicini a diventar nonni mentre oggi è il in media siamo (e appariamo) giovani

84 | Focus Settembre 2017


È vero, la vita si allunga. Ma non è
solo quello: oggi le persone di
“mezza età” dimostrano molti anni
Getty Images/Blend Images
di meno, anche nell’aspetto.
parecchio più a lungo del passato: “i ses- ventata ancora più evidente: cent’anni fa
santa sono i nuovi quaranta”, si dice. Ed era difficile trovare un sessantenne sen-
è vero anche al netto di “aiutini” estetici.
Com’è stato possibile? Intanto, grazie
ai progressi della medicina degli ultimi
cent’anni. Così, il momento in cui fare
i conti con artriti, bronchiti, problemi
alle arterie o qualsiasi altra malattia
cronica è pian piano scivolato ben oltre
za acciacchi, oggi spesso la salute inizia
a scricchiolare a settant’anni inoltrati e
c’è chi si chiede se sia il caso di rivedere
la soglia oltre cui si entra nella terza età.

LA PROVA DELLO SPECCHIO. L’aspetto


più giovanile dei nuovi adulti, che a qua-
20%
la percentuale dei geni
(molto pochi) causa
dell’invecchiamento,
i quaranta. In ottant’anni a cavallo fra rant’anni possono dichiararne trenta il resto dipende dallo
Otto e Novecento si è allungata di dieci senza rischiare il ridicolo, non dipende stile di vita.
anni la vita libera da guai di salute e nella però solo dai progressi medici. Conta-
seconda metà del ’900 la tendenza è di- no poco anche i geni “fortunati” che

Settembre 2017 Focus | 85


DOSSIER
Così il tempo lascia una traccia
1 Età media in cui si riduce la sintesi di
collagene nella pelle: fra 30 e 40 anni
(dopo i 40 anni diventa evidente, con
perdita di compattezza e rughe).

2 Età media primi


capelli bianchi
(perché si riduce
l’attività dei
melanociti): 30 anni.

3 Età media comparsa


artrosi: dopo i 45 anni.

4 A partire dai
20-30 anni si
perdono circa
100.000 neuroni
al giorno.

5 Frequenza cardiaca media per un


Stefano fabbri

adulto, a riposo: 60-100 battiti al


minuto, in aumento dopo i 40 anni.

Mangiare sano, fare attività


fisica, restare ottimisti: ecco il capacità di correre cinque chilometri in
mezz’ora, che la dice lunga sulla forma
segreto dell’eterna giovinezza fisica, al test per valutare l’elasticità cu-
tanea (basta farsi un “pizzicotto” sulla
mano trattenendo la pelle per un minu-
to per poi vedere quando torna normale,
ci fanno dimostrare meno dell’età che Maurizio Salamone, fra i fondatori dell’I- più ci impiega più sale l’età “reale”), fino
abbiamo: esistono, ma il loro peso è mi- talian Lifestyle Medicine Association. alle prove per misurare l’equilibrio (sca-
nimo. Molto dipende invece dalla volon- «Il consiglio? Puntare a cambiare ciò ricando la app di Focus, poi, si può fare
tà: seguire uno stile di vita sano è infatti che è più faticoso per noi, il resto verrà il test in realtà aumentata proposto qui
la chiave giusta per restare giovani e la da sé: chi non è goloso, ma è soprattutto a destra).
sempre più diffusa consapevolezza sa- pigro, lavori per praticare uno sport con Molti esami per l’età biologica sono ap-
lutista spiega perché in tanti ci riescano. regolarità, chi non ha difficoltà a limitare prossimativi seppure indicativi, altri
Niente di difficile: no a fumo e alcol, dieta l’alcol ma non sa abbandonare le sigaret- sono fin troppo complessi, come i test
sana, movimento quotidiano. Chi segue te si impegni per smettere davvero». sull’espressione di 150 geni correlati
le regole e tratta bene il proprio corpo lo all’invecchiamento studiati di recente
mantiene in forma a lungo, in caso con- ETÀ BIOLOGICA. Il fumo peraltro è uno da un gruppo di ricercatori inglesi. L’in-
trario l’auto-boicottaggio si paga con le dei fattori più “invecchianti”: spegne il teresse per un metodo semplice e affida-
rughe (che poi non si tolgono, le creme colorito, ingiallisce i denti. Anche per bile però c’è, al punto che la Comunità
miracolose usate fuori tempo massimo questo è fra gli elementi che si valutano Europea ha finanziato il progetto Mark-
sono un’utopia), il fiatone salendo le quando si misura l’età biologica, spesso age per trovare quali siano gli elementi
scale, i doloretti alle articolazioni ancora ben diversa da quella registrata all’ana- da valutare per avere una misura della
prima di entrare negli anta. «Attenzione, grafe. I primi tentativi di quantificarla bio-età. Intanto, nell’attesa dei risulta-
contano tutte le buone abitudini: serve risalgono a circa quarant’anni fa, e oggi ti si può già realisticamente misurare il
poco mangiare in maniera equilibrata se un’idea su quanto siamo (davvero) gio- grado di “ruggine” accumulato dal corpo
poi non ci si muove dal divano», precisa vani possiamo averla in molti modi: dalla con pochi esami mirati, spiega Damiano

86 | Focus Settembre 2017


L’INIZIATIVA DI FOCUS: FOTOGRAFA LA
TUA GIOVINEZZA. ORA E... TRA 10 ANNI

FERRAGOSTO. Il Photoset di Focus all’Aquafan di Riccione


che ci ha permesso di raccogliere i dati pubblicati nella
prossima pagina (alcune foto dei partecipanti su www.
aquafan.it) è solo una delle iniziative dell’estate in
collaborazione con il parco divertimenti romagnolo: il clou è
previsto per Ferragosto, quando nel primo pomeriggio la
Piscina Onde sarà il fondale per il “selfie dell’eterna
giovinezza”, il più affollato mai realizzato, che potrebbe
coinvolgere fino a settemila persone. Un’impresa che sarà
immortalata anche da un drone che sorvolerà la scena. La
foto, insieme alla maglietta dell’evento, sarà inserita in una
“capsula del tempo” interrata in Aquafan, da riaprire fra dieci
anni: chi parteciperà alla giornata avrà un biglietto omaggio
per tornare il 15 agosto 2027 e scattare un nuovo super-
selfie. L’occasione per verificare quanto è cambiato.
GENERAZIONI
SFUMATE.
A sinistra, la
piscina di
Aquafan che sarà
lo scenario
dell’iniziativa di
Focus. Sotto, tre
generazioni di
individui molto
“giovanili”.

Galimberti, presidente dell’Associazio-


ne Medici Italiani Anti-aging: «Quelli
per cui ci sono prove scientifiche sono
quattro, e per tutti basta un prelievo di
sangue: il livello di stress ossidativo (che
si ottiene misurando i radicali liberi), il
rapporto fra acidi grassi omega-6 e ome-
ga-3 (che deve essere 1:5), il grado di gli-
cazione delle proteine (l’aggiunta di mo-
lecole di zucchero, che altera la funzione
della proteina coinvolta e dei tessuti, che
si ottiene dosando l’emoglobina glicata),
Quanti
Getty Images

il quadro endocrino (che si ha quantifi-


cando alcuni ormoni)». anni ha il tuo
corpo? Scoprilo con
FACCENDA PERSONALE. Anche se non
un test. Inquadra la
sono alla portata di tutti (per leggerli po (biologico) pare fermarsi, mentre ci
serve un medico) questi test hanno per- sono persone in cui scorre invece al tri-
pagina con lo smartphone
messo di confermare che non tutti in- plo della velocità. Lo ha scoperto Andrea e rispondi alle domande
vecchiamo allo stesso modo, ma anche Danese, psicobiologo del King’s College SCARICA LA APP
(INFO A PAGINA 7)
di spiegare che le sessantenni dal fisico di Londra, su un migliaio di volontari
perfetto non sono per forza il risultato trentottenni: alcuni avevano la fisiologia
del chirurgo plastico o di cure esteti- e la biologia di un trentenne, altri di un
che continue, accessibili solo alle star sessantenne. Differenze spiegate dall’as-
del cinema: esistono infatti i cosiddetti setto di svariati fattori visibili pure dagli
“invecchiatori lenti”, per i quali il tem- altri, a occhio nudo: un gruppo di per-

Settembre 2017 Focus | 87


DOSSIER
GIOVANI E BELLE.
La modella Gigi Hadid
e sua mamma:
entrambe davvero
giovani e belle.

Per misurare
l’età biologica
basta un
prelievo

Reuters/Contrasto
sanguigno
sone a cui sono state mostrate le foto
dei volontari ha azzeccato l’età biologica QUANTI ANNI TI DANNO? E TU QUANTI TE NE SENTI?
solo guardandoli in viso. Che ne è infatti
lo specchio più fedele, al punto che uno INDAGINE. Ecco i dati raccolti da Focus durante l’esperimento condotto
scanner facciale sviluppato dalla Chine- all’Aquafan di Riccione in queste settimane. Centinaia di persone hanno
se Academy of Sciences di Shanghai pare risposto alle domande sull’età apparente e l’età che davvero si sentono.
possa determinare l’età biologica con la Nell’indagine i ragazzi al di sotto dei 25 anni hanno dato valutazioni troppo
stessa efficacia delle analisi sul sangue. variegate per riconoscere una tendenza precisa (alcuni si sentono molto più
Ed è soprattutto il viso che guardiamo vecchi, altri molto più giovani). Ma dai 25 anni in su il trend è netto: la gran parte
anche nelle foto di chi ha partecipato al ritiene di avere circa una decina d’anni in meno. E del resto chi li conosce gliene
Photoset di Focus all’Aquafan di Riccio- da davvero di meno (come si vede nei dati al centro nella tabella). Secondo i
ne: centinaia di persone di ogni età che nostri dati, a sentirsene addosso pochi sono soprattutto le quarantenni, e a
scattandosi una foto, oltre a dichiarare dimostrarne molti meno rispetto all’età reale sono invece gli uomini sopra i 50.
gli anni secondo l’anagrafe, hanno rive-
lato quanti se ne sentono e quanti gliene SESSO ED ETÀ Quanti anni dimostri? Quanti anni ti senti?
danno gli altri. Confermando la tenden- DEI PARTECIPANTI (differenza con l’età vera) (differenza con l’età vera)
za attuale: superati i trent’anni il tempo Femmine tra 25 e 29 6 di meno 2 di meno
pare rallentare e tutti ci crediamo un Maschi tra 25 e 29 3 di meno 6 di meno
po’ più giovani, dal baldo 67enne che si
sente (e dimostra) dieci anni di meno Femmine tra 30 e 39 9 di meno 8 di meno
alla 27enne che si “toglie” un paio d’anni Maschi tra 30 e 39 10 di meno 10 di meno
mentre per gli altri ha vent’anni appena. Femmine tra 40 e 49 6 di meno 15 di meno
Uniche eccezioni gli under 18 e soprat-
Maschi tra 40 e 49 7 di meno 10 di meno
tutto i bambini, che vogliono tanto esse-
re più grandi (e fa tenerezza il bimbo di Femmine da 50 in su 2 di meno 5 di meno
sei anni che si considera quattordicenne Maschi da 50 in su 11 di meno 12 di meno
ma ammette di essere preso per un pic-
colo di cinque anni). gativi sull’età, convinti di potersi sentire stitute (Usa) è riuscito a “riprogramma-
giovani ancora a lungo, vivono di più e re” topolini con progeria – una malattia
PENSARE POSITIVO. L’“esperimento so- più in salute dei coetanei che si vedono genetica che porta a un invecchiamento
ciale” di Focus conferma anche che l’età avviati sul viale del tramonto. Se fin da accelerato – allungando loro la vita del
percepita influenza il giudizio degli altri: ragazzi non carichiamo di nubi nere il 30% e facendoli ringiovanire di aspetto e
la maggioranza si sente più giovane e vie- tempo che passa, pensando che rimane- prestazioni. Tutto da dimostrare che si
ne davvero vista come tale per un feno- re giovani a lungo sia possibile, secondo possa fare anche nell’uomo, ma chissà
meno che deriva dritto dalla nostra ten- Levy si può guadagnare un buon 10 per che in futuro non potremo diventare
denza a creare stereotipi sull’età. Becca cento in più di anni di vita in salute. come Brad Pitt nel film Il curioso caso di
Levy, dell’Università di Yale, ha studiato L’ottimismo paga, quindi, in attesa che la Benjamin Button (2008) e ringiovanire
per due decenni la questione e scoperto scienza possa aiutarci a premere il tasto anziché invecchiare, anno dopo anno.
che i cinquantenni senza pregiudizi ne- rewind: un gruppo di biologi del Salk In- Elena Meli

88 | Focus Settembre 2017


DOSSIER
SÌ, MI PIACCIO.
Una “attempata” cliente di
un tatuatore: non è mai tardi
per manifestare alcuni
aspetti della personalità.

Ma sono
sempre io
G
li anni passano e, insieme con credono. «Sono le esperienze che si accu-
il corpo, ognuno di noi cambia mulano e i cambiamenti che avvengono
anche “dentro”. Ogni età cioè nel mondo esterno a darci la falsa per-
ha alcuni tratti di personali- cezione di essere molto diversi da pochi
tà caratteristici: il livello di felicità per decenni prima», spiega Anna Oliverio
esempio subisce un tipico mutamento Ferraris, docente di Psicologia dello svi-
nell’arco della vita. Ma cambia anche luppo all’Università La Sapienza (Roma).
la tendenza a guardare all’interno di se
stessi e il modo di affrontare le difficol- FINO AI 30 ANNI. Quindi, nessuna radi-
tà. Con il passare degli anni, insomma, ci cale metamorfosi. Piccoli cambiamenti
evolviamo, dice la scienza. E ci sono tratti sì, però. E, secondo alcuni studi degli
che cambiano di più, altri meno. Istituti nazionali della salute Usa, questi
mutamenti avvengono soprattutto en-
ILLUSIONI. C’è qualcosa che però acco- tro i 30 anni. In particolare, dai 18 ai 30
muna tutte le età: la convinzione di es- si diventa più introversi e meno aperti a
sere cambiati molto in passato e di aver nuove esperienze. In compenso, però, ci
raggiunto ormai una sorta di equilibrio. si ritrova a essere pian piano meno ne-
Di solito i 30enni sono sicuri che com- vrotici, più cordiali e coscienziosi. All’i-
piuti i 40 saranno sempre gli stessi, ep- nizio di questo periodo, invece, si tende
pure i 40enni pensano di essere molto
diversi da 10 anni prima. Non solo. Da
a essere impulsivi e spericolati. Anche
se questo sembra essere dovuto più al-
Gli anni
uno studio delle Università di Harvard
e della Virginia risulta che: “a partire
l’incapacità di valutare le conseguenze
delle proprie azioni che all’amore per il passano, e
dagli adolescenti fino ai nonni, tutti
pensano che il presente sia il risultato
finale del proprio sviluppo come perso-
rischio: una recente ricerca ha concluso
che, quando sono consapevoli di quel-
lo a cui vanno incontro, i giovanissimi
ognuno di noi
ne e che resteranno sempre come sono
al momento”, commentano i ricercatori.
possono diventare anche più prudenti
degli adulti. E dopo i 30 anni? Il cambia-
cambia anche
Un’illusione dovuta al bisogno di sentir-
si stabili, alla convinzione di conoscersi
mento continua nella stessa direzione
(cioè verso una maggiore tendenza alla “dentro”.
bene, al non sapere cosa riserverà il futu-
ro. E non è l’unico errore di valutazione:
Walter Mischel, psicologo austriaco noto
riflessione) ma con un’intensità molto
minore. «In ogni caso, molto dipende
dalle esperienze vissute: la personalità
Spesso, però,
soprattutto per i suoi studi sull’autocon-
trollo condotti alla Stanford University,
di un 30enne che deve ancora affrontare
grandi cambiamenti di vita ha un margi-
non se ne
ha riscontrato che le persone mature (in
media 45enni) nei 20 anni precedenti,
in genere, non sono cambiate quanto
ne di evoluzione maggiore rispetto a un
coetaneo con una vita già impostata»,
afferma Oliverio Ferraris. «Durante la
rende conto.
90 | Focus Settembre 2017
August/Contrasto

Settembre 2017 Focus | 91


DOSSIER
giovinezza e la prima età adulta gli indi-
vidui sono spinti da una forza centrifuga
che li orienta al mondo esterno alla ri-
cerca di divertimento, di rapporti sociali
L’ALLEGRIA
per stringere amicizie, di relazioni sen- RIMANE.
timentali con cui creare una famiglia, di Con gli anni si
contatti di lavoro per costruirsi una posi- cambia, ma il

Getty Images/EyeEm
zione professionale», sottolinea l’esper- temperamento,
per esempio la
ta. Poi, si raggiunge un equilibrio. E ci si tendenza ad
rivolge di più verso se stessi. essere allegri,
resta costante.
MATURITÀ. Quando la situazione sociale,
familiare e lavorativa si stabilizza, infat- è meno attenti ai dettagli esterni delle cato che nello stesso periodo la felicità
ti, la personalità va incontro a un asse- situazioni e più concentrati su pensieri, cali a picco, per poi risalire alla grande
stamento. Il cervello cambia priorità: si emozioni e ricordi. Il che può spiega- (vedi riquadro sotto). Come conferma
concentra sulle informazioni che ritiene re almeno alcuni dei vuoti di memoria una ricerca della London School of Eco-
veramente importanti, tralasciandone frequenti dopo una certa età: assorti nel nomics and Political Science condotta su
altre che vengono “perse”. Grazie alla ri- proprio mondo, si ricordano meno le oltre 23 mila persone tra i 17 e gli 85 anni:
sonanza magnetica funzionale si è visto piccole cose quotidiane. E si diventa an- il massimo della felicità si prova intorno
che col passare degli anni, già a partire che più empatici: è stato dimostrato che ai 23 anni, quando si inizia a sperimen-
dalla mezza età, comincia una intensa la capacità di comprendere le emozioni tare un senso d’indipendenza, e poi a 69
attività della corteccia prefrontale me- di qualcuno guardando solo i suoi occhi anni quando si vive una nuova sensazio-
diale, coinvolta nell’introspezione: si raggiunge l’apice tra i 40 e i 50 anni. Pec- ne di libertà e ci si gode la pensione. Il

Verso i 70 anni si raggiunge il massimo della


soddisfazione per la propria vita
La U della felicità
Il benessere psicologico, alto intorno ai 20 anni, scende gradualmente, raggiungendo il punto più basso in
coincidenza con la crisi di mezza età, tra i 40 e i 50 anni. Ma subito dopo risale, arrivando al massimo tra i 60 e i
70 anni. Risulta da uno studio delle Università di Melbourne (Australia) e di Warwick (Gb): persone di diverse età e
nazionalità hanno risposto alla domanda: “Quanto sei soddisfatto della tua vita nel complesso?”.
60-70 ANNI
10 Aumentano sicurezza in
sé e autorevolezza
perché ormai si sa come
9 gira il mondo e ci si
conosce, viene meno il
20-30 ANNI
La persona è piena 30-40 ANNI carico di responsabilità,
8 di aspettative Il livello di
entusiasmo è
ci si sente liberi di
pensare a sé e di
positive per il futuro,
inizia a sentirsi ancora alto, così coltivare i propri
7 indipendente, va alla come la spinta
all’auto-
50-60 ANNI
Il pensiero per le
interessi.
ricerca di stimoli e 40-50 ANNI
contatti sociali per realizzazione, ma il occasioni mancate
È il periodo dei
6 definire la sua vita. peso delle
responsabilità si fa bilanci: c’è la si fa meno
pressante, si
sentire di più, la sensazione che i
giochi ormai siano accetta la vita per
5 propria posizione
(lavorativa, ad fatti, si fa un quel che è, con i
suoi risvolti positivi
esempio) diventa confronto tra ciò
che si ha nella vita e e negativi, quindi si
4 più chiara e ci si
fanno meno illusioni. ciò che si sperava di riacquista serenità.
ottenere.
3
2
1
Anni Anni Anni Anni Anni Anni
20 30 40 50 60 70

92 | Focus Settembre 2017


IMMAGINA
SE IL TUO CORPO DIVENTASSE
IL TUO NEMICO.
DOSSIER
FIN DA PICCOLI.
La personalità comincia a trasformarsi
già negli anni dell’adolescenza.

Le molle dei

Nikita Shokhov / LUZ (2)


che in fondo significa che i giovani hanno
aspettative troppo alte e sovrastimano la
felicità del loro futuro, mentre chi sta per
cambiamenti
diventare anziano in realtà la sottostima
e avrà quindi una piacevole sorpresa.
interiori sono
ARCO DI VITA. A partire da un’età più ma-
le esperienze messi tra i propri bisogni e quelli altrui»,
afferma Oliverio Ferraris. «E a insegna-
tura, infine, la personalità si fa più stabile
ma non immodificabile. Anzi, a forza di
piccoli cambiamenti che si sommano di
negative re questo tipo di mutamenti sono so-
prattutto le esperienze negative e quelle
impreviste, che portano a riflettere». In
anno in anno, un 70enne potrebbe non tal modo, un individuo abituato a ester-
riconoscersinel14ennecheèstato.Come dimostrato rintracciando alcune delle nare la rabbia può iniziare a contenersi
ha concluso uno studio dell’Università persone (in media 77enni) che avevano di fronte alle reazioni negative degli altri,
di Edimburgo: «La personalità cambia partecipato a uno studio del 1947 (quan- mentre una con scarsa fiducia in se stes-
in modo molto graduale per cui se viene do erano 14enni) e ne hanno riesamina- sa può acquisire autostima ottenendo
valutata a brevi intervalli può apparire to i tratti della personalità: fiducia in se ripetuti e inaspettati riscontri positivi.
invariata, ma se si considera un ampio stessi, perseveranza, stabilità emotiva, «I timidi non saranno mai estroversi o
arco di vita la trasformazione risulta evi- coscienziosità, originalità e desiderio di spavaldi ma sono grandi osservatori e,
dente», affermano gli autori. Lo hanno eccellere. Hanno riscontrato un grande guardando gli altri, possono apprendere
cambiamento in tutti i tratti, a eccezio- molto, sviluppando modalità di porsi ac-
ne della coscienziosità e della stabilità cattivanti e simpatiche», spiega Oliverio
Scopri dell’umore che paiono un po’ più costan- Ferraris. Così, alcuni si sentono molto
qual è la tua ti nel tempo (e che probabilmente sono sicuri di sé quando vestono i panni del
età psicologica: determinati geneticamente). Vale a dire proprio ruolo professionale ma restano
inquadra la pagina con che un ragazzino particolarmente irre- schivi e riservati nella vita privata.
lo smartphone e rispondi sponsabile e lunatico potrebbe esserlo Ciò non toglie che «gli aspetti fondamen-
almeno un po’ anche da grande. tali della personalità, che riguardano il
alle domande del test
temperamento, tendono a restare inva-
SCARICA LA APP MODELLAMENTO. Del resto, a cambia- riati: per esempio, ci sono persone che fin
(INFO A PAGINA 7)
re negli anni sono gli “strati” più ester- dall’infanzia sono attive, altre più lente e
ni della personalità, quelli che vengono posate, alcune più impulsive altre più ri-
plasmati dall’ambiente: «Una persona flessive, alcune stanno bene da sole, altre
può diventare più educata, rispettosa de- hanno bisogno di socialità», precisa l’e-
gli altri, può imparare a sorridere anche sperta. E tutto questo non si modifica.
quando non vuole e ad accettare compro- Margherita Zannoni

94 | Focus Settembre 2017


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DOSSIER

Quando
i 25enni
erano già
vecchi

FINALMENTE
ADULTO.
Festeggiamenti per
un Bar mitzvah: a 13
anni un ebreo diventa
“responsabile” di sé.

O
rmai non stupisce più vedere status economico. Nelle società contem- va decidere di disfarsene in caso avessero
personaggi attempati prati- poranee, per esempio, i bambini sono difetti fisici. Tale pratica è sopravvissuta
care sport estremi o persone generalmente tutelati da leggi che ne per millenni nella Cina rurale a discapito
nel fiore degli anni affette da proibiscono sfruttamento e maltratta- delle femmine, spesso eliminate anche
un’inguaribile “sindrome di Peter Pan”. menti: ma si tratta di una conquista re- se sane (i maschi erano preferiti per-
Eppure, per buona parte della Storia, a cente. «Fino alle soglie della modernità ché più adatti al lavoro nei campi). Pur
ogni età corrispondeva un ruolo sociale il bambino era considerato una “persona condannando l’infanticidio, nemmeno
ben definito e il passaggio da uno stadio incompleta” e non un soggetto meritevo- la Chiesa riuscì a frenare l’abitudine di
all’altro della vita era molto più netto. le di particolari diritti», spiega Francesco abbandonare i minori, tanto che a par-
Spagna, docente di antropologia cultura- tire dal Medioevo spuntarono numerosi
INFANZIA NEGATA. Non tutte le età han- le all’Università di Padova. Nelle civiltà orfanotrofi. In loro prossimità si trova-
no inoltre goduto della stessa conside- del passato, infatti i bambini non se la vano le cosiddette “ruote degli esposti”,
razione sociale: la situazione è cambiata passavano troppo bene per gli standard sulle quali i genitori lasciavano gli infanti
a seconda dell’epoca, del sesso e dello attuali. Alla nascita, il capofamiglia pote- senza il rischio di esser visti.

96 | Focus Settembre 2017


significato in Occidente», dice Spagna.
LA FONTE DELL’ETERNA GIOVINEZZA Giunti in età adulta, si entrava finalmen-
te a far parte del nerbo produttivo della
AVVENTURA. La fonte che garantiva a chiunque vi si bagnasse di società. E c’era chi poteva permettersi di
rimanere per sempre giovane è stata cercata da avventurieri d’ogni rimanere sempre giovane, come gli im-
tempo. L’esploratore Juan Ponce de León (1474-1521), primo peratori, i sovrani e i moderni dittatori,
governatore spagnolo di Puerto Rico, approntò una spedizione per che nei ritratti ufficiali apparivano nel
ritrovarla. Fu proprio durante questa ricerca che, nel 1513, scoprì pieno delle forze pur se ormai in là con
un nuovo, fertile territorio: la Florida, divenuta in tempi recenti, gli anni. Ma quando si diventava davve-
ironie della Storia, uno dei rifugi preferiti dai pensionati Usa. ro “vecchi”? Oggi nessuno darebbe del
“vecchio” a un cinquantenne, tuttavia in
passato era quella la soglia della terza età.
cevere un’educazione a forza di sferzate Gli anziani hanno comunque subìto trat-

Fasi della vita era inoltre un fatto normale. Nelle sue


Confessioni, Sant’Agostino (354-430)
ricorda i metodi dei maestri di scuola:
tamenti diversi a seconda del contesto
storico. Nella Bibbia raggiungere un’età
avanzata è segno di benevolenza divina
del tutto “se ero tardo nell’apprendere, mi batte-
vano”, racconta. Alle punizioni corporali
e i grandi patriarchi sfoggiano età volu-
tamente irreali: Noè, secondo le Scrit-
ignorate, riti non sfuggivano nemmeno i pargoli reali:
“farei a meno di tanti omaggi e ossequi se
ture, costruì la celebre Arca a “soli” 600
anni. Del resto, nella maggior parte delle

di passaggio... non mi frustassero”, esclamava il piccolo


Luigi XIII ad appena otto anni. Non ba-
stasse, per educarli a rispettare la legge,
epoche e a tutte le latitudini gli anziani
erano ritenuti i custodi di saggezza. Ad
Atene, chi non li accudiva era punito con
Le età non i genitori accompagnavano i figli ad assi-
stere a pubbliche esecuzioni. «Tutto ciò
la perdita della cittadinanza. Nella Roma
repubblicana, i destini dello Stato erano
sono sempre sembra crudele ai nostri occhi, ma non
toglieva nulla ai sentimenti di amore dei
nelle mani dei patrizi più attempati. La
parola Senato deriva da “senex”, vecchio;

state come le genitori verso i figli», precisa l’esperto.

ENTRARE TRA I GRANDI. Superate, non


relativamente però: in età augustea per
diventare senatori bastava avere 25 anni.
Non sono mancati, ovviamente, momen-
conosciamo. senza traumi, infanzia e pubertà, l’in-
gresso nel mondo degli adulti era se-
ti peggiori: nell’Europa altomedioevale,
chi uccideva un anziano era punito con
gnato dai “riti di passaggio”, cerimonie un misero rimborso, mentre nell’antica
simboliche che si assomigliano anche se Sardegna, stando allo storico Timeo (III
praticate da civiltà diversissime tra loro: secolo a.C.), i figli gettavano dai dirupi i
il rito dei Liberalia, durante il quale i se- padri settantenni, che prima di precipi-
dicenni dell’antica Roma vestivano per tare avevano il tempo di farsi un’ultima
la prima volta la “toga virile” recandosi amara risata (l’espressione “riso sardo-
Getty Images

in Campidoglio con la famiglia, non era nico” deriverebbe da tale usanza).


così diverso da quello con cui i quattordi-
cenni inca indossavano pubblicamente il GIOVANI DENTRO. In tutte le epoche del
perizoma, ricevendo il nome del padre. passato, comunque, non mancarono gli
RIGIDA EDUCAZIONE. Per chi superava In entrambi i casi, si era accolti ufficial- ottimisti: Solone (VI secolo a.C.) soste-
i primi anni di vita, l’età delle coccole mente nella comunità adulta, con an- neva di invecchiare “imparando ogni
materne finiva presto. A Sparta, a 7 anni nessi onori e oneri. Le ragazzine, invece, giorno nuove cose”. E c’è chi ha saputo
i fanciulli iniziavano il duro addestra- potevano dirsi “donne” quando compa- consigliare agli anziani come tenersi in
mento che li avrebbe trasformati in effi- riva il ciclo mestruale, segno di fertilità e perfetta forma. Un esempio? Alvise Cor-
cienti guerrieri, mentre fino a metà Ot- preludio al matrimonio. Nelle tribù apa- ner, autore nel XVI secolo di un trattato
tocento, in Europa, nei casi di maggiore che del Nord America le tredicenni con- intitolato Come vivere cento anni. “Sono
povertà si finiva in fabbrica o in miniera. tinuano a essere protagoniste dell’an- così agile che posso ancora cavalcare e
«La rivoluzione industriale vide esplo- tica “cerimonia dell’alba”, il loro viso è salire ripide scale e pendii senza fatica.
dere il lavoro minorile, eppure proprio cosparso di polline e per quattro giorni Sono di buon umore e non sono stanco
in quell’epoca, anche grazie a roman- partecipano a preghiere e danze. «Anche della vita”, affermava. A quanto pare le
zieri come Charles Dickens (1812-1870), se cerimonie come la Cresima o il Bar sue terapie funzionarono, perché si
l’infanzia venne vista per la prima volta mitzvah continuano a esistere, oggi i riti spense a ottantadue anni.
come un’età a sé», continua Spagna. Ri- di passaggio hanno perso molto del loro Massimo Manzo

Settembre 2017 Focus | 97


Rilassati... sei dal
Ogni volta che vai dal dentista hai paura,
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Ha paura della puntura?
Che cos’è? È normalissimo che abbia paura, la
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Ambiente

Un mare
di plastica

100 | Focus Settembre 2017


Col tempo, i rifiuti si trasformano in
frammenti che finiscono nello stomaco
dei pesci (e quindi anche nel nostro).
Ma qualche soluzione c’è già.

BASTA INQUINARE!
Installazione dell’artista tedesco
Dirk Kruell a Maiorca, per denunciare
Laif/Contrasto

l’uso eccessivo della plastica.

Settembre 2017 Focus | 101


C
hissà se un batterio riuscirà di Oceanografia e di Geofisica sperimen- frammenti di rifiuti di ogni dimensione,
finalmente a risolvere il pro- tale, che per primo ne ha documentato la perlopiù piccolissimi. Del resto, la mi-
blema: gli oceani, in effetti, presenza nelle acque dell’Artico. «Sono croplastica è ovunque: perfino in molte
sono sempre più pieni di pla- soprattutto fibre e questo suggerisce che aree marine protette. Per esempio, come
stica, ovvero di ciò che resta di tutti gli in questo caso derivino dalla degrada- segnala Greenpeace nel report Un Medi-
imballaggi che utilizziamo, e che in un zione di oggetti molto grandi, traspor- terraneo pieno di plastica, nel Parco Na-
modo o nell’altro finiscono in mare. L’I- tati presumibilmente alle Svalbard dalle zionale dell’Arcipelago di Cabrera, nelle
deonella sakaiensis è proprio un batterio correnti o derivanti da attività marittime Isole Baleari del Mediterraneo Occiden-
mangia-plastica: è capace di degradare il locali». Questi minuscoli pezzetti (anche tale, e nel Parco Naturale della Baia di
polietilene tereftalato (il cosiddetto Pet), mille volte più piccoli del millimetro) co- Telašcica, in Croazia. E questo perché le
il materiale con cui sono fatte le botti- stituiscono una minaccia senza confini e correnti trasportano i rifiuti fino a gran-
glie. E ancora più vorace sembra essere avvelenano anche il nostro mare. «Il va- di distanze e più velocemente di quanto
un bruco, la larva della tarma della cera lore medio di microplastiche per metro si possa immaginare.
(Galleria mellonella) comunemente usa- cubo in Mediterraneo è simile, se non ad-
ta come esca dai pescatori. Questo “ver- dirittura superiore, a quello riscontrato MEDITERRANEO A RISCHIO. E così, «il
metto” è addirittura in grado di mangiare nelle “isole” di spazzatura nell’oceano mar Mediterraneo rischia di diventa-
e degradare il polietilene (Pe), una delle Pacifico», avvisa Marco Faimali, respon- re sempre più una “zuppa” di plastica e
plastiche più resistenti e più diffuse. Ma sabile dell’Istituto di Scienze marine del spazzatura, invaso da rifiuti galleggian-
non sono le uniche soluzioni in cantiere Cnr di Genova. ti o giacenti sui fondali che alla lunga, a
per un problema che sta diventando sem- Il “brodo” formato da acqua e pezzetti di causa di processi degradativi innescati
pre più grande. plastiche in cui si stanno trasformando i dal sole, dalle onde, dal vento, si fram-
mari non è infatti ugualmente denso in mentano in particelle sempre più pic-
C’È MA NON SI VEDE. Bottiglie, tappi, tutto il pianeta: a causa delle correnti è cole», afferma Stefano Ciafani, diretto-
cannucce, sacchetti e quel che ne resta molto più concentrato in 5 aree ben de- re generale di Legambiente. Non c’è da
sono infatti dispersi in gran numero in terminate (inquadra l’ultima pagina del stupirsi: è un bacino chiuso, densamen-
tutti i mari del mondo: si stima che ogni servizio con la app di Focus per vederle). te popolato sulle coste e caratterizzato
anno dalle regioni costiere finiscano in Intendiamoci, non si tratta di isole vere da un notevole traffico marittimo, tutti
acqua tra i 4,8 e 12,7 milioni di tonnel- e proprie, ma di giganteschi accumuli di fattoriche lo rendono più vulnerabile
late di plastica. Ristagnano sui fondali o all’inquinamento. Per non parlare dei
sulle spiagge e galleggiano in superficie. rifiuti spiaggiati che contaminano anche
Anche nelle acque considerate inconta- gli angoli più remoti del mondo, come le
minate: come al largo delle isole Sval-
bard, in Norvegia. «Si tratta perlopiù di
Esistono coste della disabitata isola di Henderson,
la più grande dell’arcipelago delle Pitcai-
microplastiche, cioè particelle di dimen-
sioni inferiori ai 5 millimetri», spiegano organismi rn, nel Pacifico Meridionale: dove sono
stati rintracciati circa 37,7 milioni di de-
gli autori di uno studio, tra cui l’italiana
Valentina Tirelli dell’Istituto nazionale in grado di triti di plastica per un peso complessivo
di 17,6 tonnellate (671 pezzi per metro

digerire
la plastica
Getty Images/Mint Images RM

102 | Focus Settembre 2017


Quanta (e quale) spazzatura c’è in Italia nei mari e sulle coste

671 rifiuti ogni 100 metri di costa

I più comuni %
Buste 16,2
Teli 9,6
Reti, lenze 3,6
ALTRO Pezzi polistirolo 3,1
n. rifiuti 16% Bottiglie 2,5
Mare per km2 Tappi, Coperchi 2,5
Adriatico Merid. 88,89 Vetro, metallo, Stoviglie 2,2
carta, tessuti,
Tirreno Centrale 69,18 gomma, legno, Assorbenti igienici 1,8
Ligure+Tirreno Sett. 67,29 prodotti chimici. Cassette polistirolo 1,6
Ionio 50,41 SOPRA E SOTTO LA SUPERFICIE
Tirreno Merid. 48,22 Ecco la mappa dei rifiuti sui litorali
84% e nelle acque in Italia e dei materiali
Adriatico Centrale 30,29 PLASTICA di cui sono fatti (dati Legambiente).
Adriatico Sett. 26,39

quadrato). Un fenomeno da cui le nostre è che ogni anno vengono prodotte quasi più grandi come le poliammidi (usate
spiagge non sono certo immuni: stando 300 milioni di tonnellate di plastica e il per materiale elettrico, attrezzi sporti-
ai dati di Legambiente, in Italia in me- 10% finisce in mare», avverte Faimali. vi, pellicole alimentari) e componenti
dia si trovano 671 oggetti ogni 100 metri di vernici. La distribuzione di tutti que-
lineari di litorale (la media europea è di BRODO VELENOSO. Uno studio del Con- sti inquinanti non è omogenea, perché i
561 rifiuti ogni 100 metri). E la plastica è siglio nazionale delle ricerche di Lerici rifiuti tendono ad accumularsi in prossi-
la regina indiscussa di questa spazzatura (La Spezia) ha recentemente individua- mità delle coste, in particolare nelle aree
(vedi disegno qui sopra): un rifiuto su tre, to di che cosa sono fatte le plastiche gal- urbanizzate, e dei fiumi, e lungo le rotte
tra l’altro, è un imballaggio. Preoccupa leggianti in mare aperto nel Mediterra- di navigazione commerciale. Uno studio
anche lo stato di salute delle spiagge de- neo Occidentale: si tratta soprattutto di pubblicato su Nature ha dimostrato per
gli altri Paesi del Mediterraneo (Algeria, polietilene (il polimero di cui sono fatti esempio che, a livello globale, ogni anno
Croazia, Francia, Grecia, Spagna, Tu- i sacchetti) e polipropilene (con cui si tra l’1,15 e i 2,41 milioni di tonnellate di
nisia, Turchia), invase in particolare da fanno per esempio i tappi, i bicchieri e plastica vengono depositati in mare dai
mozziconi di sigarette e buste. «Il punto i piatti in plastica), ma anche molecole fiumi. Con quali conseguenze? I rifiuti

SACCHETTI AL BANDO: ECCO DOVE

LEGGI. Stop alle buste di plastica non compostabili, in tutti gli


Stati del Mediterraneo e non, entro il 2020. Lo propone
Legambiente per salvare oceani, mari e spiagge soffocati da
plastica galleggiante e rifiuti. L’Italia è stato il primo Paese in
Europa a mettere al bando i sacchetti di plastica, nel 2011,
riducendo del 55% il consumo di plastica per produrre
sacchetti (da 200mila a 90mila tonnellate/anno).
Al momento, i sacchetti di plastica sono banditi anche in
Marocco dove lo scorso anno, a luglio, è entrata in vigore la
legge che ne vieta produzione, importazione, esportazione,
vendita e utilizzo. E in Francia, che ha inoltre deciso di vietare
piatti, bicchieri e posate di plastica usa-e-getta dal 2020. Italia,
Francia e Marocco, per difendere il mare dall’invasione della
plastica, fanno parte della coalizione “Stop Plastic Waste”, che
riunisce anche Cile, Principato di Monaco, Mauritius, Svezia,
Bangladesh, Australia, Senegal, Croazia, Paesi Bassi e Ruanda.
Dr Richard Kirby

CATENA ALIMENTARE.
Un piccolo verme marino (possibile preda di
alcuni pesci) ingerisce frammenti di plastica.
Più a sinistra, un uccello becca una cannuccia.

Settembre 2017 Focus | 103


Inquadra
questa pagina
e guarda dove
finiscono tutti i rifiuti
del mondo quando
vengono gettati in mare
SCARICA LA APP
(INFO A PAGINA 7)

GreenPeace
RETINO E
SETACCI.
ALLA PORTATA DI TUTTI “Pesca” di
microplastiche
RICICLARE. Ecco che cosa si può fare per difendere (dettaglio qui a
il mare dall’invasione di plastica. Oltre a preferire fianco) sulla
nave Rainbow
sacchetti, posate, piatti e bicchieri riutilizzabili, è meglio Warrior di
evitare di usare cannucce e prodotti cosmetici, come Geenpeace,

© Kajsa Sjölander/Greenpeace
dentifrici o scrub, con microgranuli (o perlomeno impegnata
controllare che non contengano polietilene e nella campagna
2017 “meno
polipropilene). Non comprare prodotti con troppi
plastica più
imballaggi e difficili da riciclare e ridurre al minimo Mediterraneo”.
il consumo di acqua in bottiglie di plastica.

galleggianti mettono a repentaglio la vita taminata in modo preoccupante dagli cioè che noi mangiamo, con conseguenze
degli animali: uccelli, rettili e mammife- ftalati, i derivati più nocivi della plastica, che al momento non conosciamo».
ri marini. Possono intrappolarli, ferirli e, che influenzano le capacità riproduttive Soluzioni? Oltre agli organismi mangia-
se ingeriti, causare problemi gastrointe- interferendo con il sistema endocrino», plastica, gli scienziati stanno lavorando
stinali, avvelenamento, soffocamento, e racconta Faimali. «Le microplastiche, anche ad altri sistemi. «La pulizia de-
a volte possono essere fatali. insomma, possono compromettere la gli oceani è dietro l’angolo», annuncia
A quanto pare, i volatili scambiano i de- sua capacità di riprodursi». Boyan Slat, il giovanissimo ideatore di
triti per cibo perché ingannati dall’odore. Potrebbe accadere anche all’uomo? «Al The Ocean Cleanup, fondazione olan-
In pratica, a lungo andare sulla plastica momento», spiega il ricercatore, «non dese che promette di installare entro il
dispersa in mare si deposita una sostan- si può affermare che la microplastica prossimo anno una barriera modulare di
za chimica (il dimetil solfuro) rilasciata (quella di dimensioni di alcuni millime- galleggianti lunga 1-2 chilometri, per cat-
da alcune alghe microscopiche presenti tri) nei pesci e molluschi di cui ci cibiamo turare e rimuovere la plastica dal Great
nell’acqua marina, e così scatta l’inganno rappresenti un rischio per la salute uma- Pacific Garbage Patch, tra Hawaii e Cali-
olfattivo. na, perché non riesce ad attraversare le fornia: una delle più grandi “isole” di ri-
membrane biologiche ma rimane confi- fiuti. «Ne elimineremo il 50%, in cinque
FINO IN TAVOLA. Le microplastiche in- nata nei dotti intestinali dei pesci che la anni», dichiara.
vece non causano soffocamento, ma non ingeriscono. E normalmente le interiora
sono innocue. Anche perché molti dei dei pesci vengono eliminate prima di cu- CON LE RETI. Il progetto italiano Plastic
polimeri di cui è costituita la plastica cinarli. Ma i frammenti più piccoli, la co- Sea Sweeper, invece, consiste in un siste-
hanno la capacità di legarsi ad altri inqui- siddetta nanoplastica, riescono a passare ma di reti fisse di nylon per raccogliere la
nanti presenti nell’acqua. «La balenotte- da una cellula all’altra e quindi ad accu- plastica alla foce dei fiumi prima che fini-
ra comune, per esempio, è risultata con- mularsi anche nelle parti edibili, quelle sca nel mare. E partirà a breve il progetto
europeo che prevede di sperimentare le
cosiddette “sea cleaning technology”, si-

C’è plastica anche nelle zone stemi da installare sulle navi o nei porti,
per pulire il mare dalla macro e dalla mi-
croplastica. «Intanto tutti dovremmo
marine protette, e perfino su fare un uso consapevole di questo mate-
riale e mettere al bando nel nostro quoti-
spiagge di isole mai abitate diano gli oggetti usa e getta», conclude
Faimali. Il mare ringrazierebbe.
Simona Regina

104 | Focus Settembre 2017


Società

Fumetti in
carne e ossa
C’è chi si veste da Superman, chi da Star
Wars, chi da videogame... I “cosplayer”
hanno invaso il mondo. Ecco perché.

106 | Focus Settembre 2017


SPIRITO NIPPONICO.
Il World Cosplay
Summit a Nagoya,
in Giappone. Ha
ospitato mille
Getty Images

cosplayer da 26 Paesi
di tutto il mondo.

Settembre 2017 Focus | 107


ITALIANA FAMOSA.
Gabriella Orefice, alias
Mogu Cosplay, è una delle
cosplayer italiane più note.
Nella vita è architetto e
designer di interni.

«N
el 2005 sono andata al popolari, con il nome di Mogu Cosplay. il giornalista Takahashi Nobuyuki, che
Comicon, una fiera su E se qualcuno pensa che mascherarsi da ha etichettato un fenomeno chiamato
fumetto e animazione eroi della cultura pop sia un fenomeno kasou già in voga in Giappone dagli anni
a Napoli, e ho visto dei di nicchia, i dati di una ricerca condotta ’70, soprattutto per la partecipazione
tizi travestiti come a a maggio dall’azienda di sondaggi Jfc di- degli otaku, i fanatici di manga, anime
Carnevale o ad Hallo- cono il contrario: i cosplayer, ovvero gli e videogame che affollano i quartieri di
ween, ma non era né appassionati del genere, in Italia sono 1 Shibuya e Akihabara a Tokyo. Nobuyu-
febbraio né ottobre. Poi ho capito che milione e 357mila, hanno un’età media ki però con quella parola si riferiva a
erano vestiti come protagonisti di fu- di 24 anni e 8 mesi, e si muovono tra 187 quanto aveva visto nelle convention di
metti, videogiochi e film». Così Gabriel- eventi annuali. «I più celebri in Italia a fantascienza negli Usa, dove quest’ar-
la Orefice, 31enne architetto, racconta la parte la fiera di Napoli», dice Orefice, te si chiamava “fan costuming”, ovvero
sua iniziazione al cosplay, quell’arte per- «sono Cartoomics a Milano, Romics a mascheramento dei fan. La prima a pra-
formativa che consiste nell’interpretare Roma, Lucca Comics & Games e Rimini ticarla era stata Myrtle Rebecca Dou-
di fronte a un pubblico di appassionati Comics», che creano un giro d’affari da glas, che nel 1939 si travestì insieme al
un personaggio della fiction dopo aver- 147 milioni. «Poi ce ne sono tantissimi suo fidanzato (il giornalista, scrittore e
ne assunte le sembianze. «L’anno dopo all’estero, tra cui il Japan Expo, il World agente letterario Forrest J. Ackerman)
un amico mi ha convinta a partecipare Cosplay Summit, il San Diego Comicon». con costumi da lei creati e ispirati al film
a una gara al Comicon di Napoli, incar- di fantascienza del 1936 La vita futura, e
nando il Moguri (un animale fantastico, DAGLI ANNI TRENTA. Ma come nasce con questi si presentò alla World Science
ndr) di Final Fantasy, un videogame cui questo fenomeno che attrae tanti giova- Fiction Convention di New York, dove i
sono legata dall’infanzia. Mi sono diver- ni in tutto il mondo? Il termine cosplay due furono accolti tra lo stupore e le ri-
tita tanto a fare foto con altri ragazzi in proviene dalle parole inglesi costume e satine dei partecipanti. Che però, l’anno
giro per la fiera che non ho più smesso». play, e indica l’interpretazione di un tra- successivo, iniziarono a seguirne l’esem-
Ora è una delle cosplayer italiane più vestimento. A coniarla nel 1983 è stato pio. «Il cosplayer è qualcuno che vuole ri-

108 | Focus Settembre 2017


La bella
Alodia ha
6 milioni
di fan su
Facebook

Epa/Ansa
COSTUMI E TRUCCO.

Ipa
Sopra, un cosplayer ad Atlanta
(Usa). Sotto, preparativi al
trucco di un partecipante
all’Mcm Comic Com di Londra.

DAI BAR AI SUPEREROI

UNA VITA FANTASY. Non solo


nelle fiere dedicate agli
appassionati. Il cosplay in alcuni
casi è sfociato nella vita reale: un
esempio è quello del Giappone,
dove, nei quartieri popolati da
appassionati, è perfettamente
normale camminare per strada
vestiti da personaggi di fumetti,
videogiochi, film o inserire in un
abito normale accessori giocosi,
come una coda, orecchie a punta e
manere bambino e vestire i panni dell’e- campo», sottolinea Orefice, «è collegato altro ancora. Dal quartiere di
roe preferito, riproducendone movenze a quanto tempo si investe sui social. Alla Akihabara a Tokyo si sono diffusi in
e carattere», spiega Orefice. «In aggiunta fine, quindi, chi compra i propri costumi tutto il mondo i maid café, bar in
bisogna avere, anche se non sempre, una ha più tempo per lavorare sulla propria cui le ragazze che servono ai tavoli
certa manualità, perché il cosplayer crea immagine online e spesso diventa più sono vestite come cameriere
anche il costume e gli accessori, una cosa popolare di chi invece realizza tutto da vittoriane. «Le categorie tipiche del
che richiede fantasia e a volte anche mesi sé, anche vincendo molte gare». cosplay sono quelle tratte da anime
di lavoro. Io dedico molto tempo alla ri- e manga, videogiochi, fumetti, film
cerca delle immagini del personaggio SUPERSTAR. Tra i protagonisti in Italia, e serie tv», spiega Mogu Cosplay,
per conoscerne i dettagli e capire come oltre a Mogu Cosplay, ci sono le vetera- «ma in realtà tutto si può
interpretarlo, oltre che dei materiali, poi ne Giorgia Cosplay e Francesca Dani e trasformare in cosplay, anche un
sviluppo cartamodelli e passo alla lavo- poi NadiaSk, Luca Buzzi e Giada Robin, personaggio originale».
razione. Alcuni invece preferiscono l’in- che su Facebook ha 1 milione e 250mila In Occidente il cosplay ha persino
terpretazione e commissionano ad altri fan. All’estero i nomi più gettonati sono preso una piega più seria e meno
cosplayer il costume». È nato quindi un quelli di Alodia Gosiengfiao (6 milioni di commerciale: è il fenomeno dei
business fatto di negozi specializzati in fan), Yaya Han (2,1), Jessica Nigri (4,8). “real-life superheroe”, cioè quelle
travestimenti costosi, anche perché i co- «Personaggi come la Nigri, che può gua- persone che travestite da supereroi
splayer più accuratamente vestiti, oltre dagnare 10mila dollari in un week-end e pattugliano i quartieri di città come
che bravi nella performance, acquisisco- ha trasformato il cosplay in un lavoro a Los Angeles, Londra, Città del
no notorietà. E anche se, come sosten- tempo pieno, si contano sulle dita di una Messico per aiutare chi è in
gono i puristi, il vero cosplayer dovrebbe mano. In molti casi c’è chi arrotonda con difficoltà e sventare piccoli crimini.
padroneggiare creazione del costume, inviti pagati alle fiere o lavori di figuranti
travestimento e interpretazione del per eventi dedicati ai videogame o a feste
personaggio, «essere famosi in questo di bambini. Io l’ho sempre considerato

Settembre 2017 Focus | 109


TRUPPE STELLARI.
Una convention in tema
Star Wars al castello di
Lulworth, in Inghilterra.
Ci sono anche... la
principessa Leila e Yoda.

In Italia, tra
chi pratica
il cosplay,
l’83,8%
sono donne
20 chili sperimentando una rinascita.
«Il costume mi ha dato forza», spiega, «e
sento di essere cresciuto come persona
trasformandomi nel personaggio».

GENERAZIONE SOSPESA. «Identificarsi


con un supereroe o un eroe dei video-
Ipa
game», dice Lancini, «può aiutare per
esempio chi ha difficoltà di relazione, e
che con il costume può trovare un senso
un hobby, perché farne un lavoro è come ta e presidente della Fondazione Mino- di appartenenza a una comunità, oltre
pensare di fare la modella a vita. Ma dopo tauro. «Così come da bambini ci si tra- che popolarità». Al di là delle diverse ca-
una certa età si è scalzati dai più giovani». vestiva da pirati o principesse, da adulti ratteristiche di personalità, Lancini fa
La scena è dominata dalle donne: l’83,8% lo si fa prendendo a prestito i modelli da notare come la fascia d’età che interessa
del totale, secondo la ricerca di Jfc. Molti fumetti, videogiochi e film». «La scelta i cosplayer è quella dei giovani adulti, la
dicono che sia così perché l’aspetto sar- del personaggio», conferma Orefice, «è cosiddetta generazione sospesa che non
toriale di questo passatempo attrarrebbe importante: oltre a essere legata a ricor- studia né lavora: «Ho l’impressione che la
di più il genere femminile, ma in realtà il di d’infanzia, ricade spesso su personaggi crisi dell’impiego e dei valori che devono
fatto che il pubblico delle convention sia che si sentono caratterialmente vicini o fronteggiare possa favorire in alcuni casi
soprattutto maschile fa sì che a emerge- magari molto lontani: per esempio per l’approdo al mondo di fumetti e videoga-
re siano le ragazze, meglio se avvenenti. me è divertente, per un giorno, essere me, e che il cosplay possa diventare un
«Moltissimi ragazzi realizzano costumi una femme fatale come Poison Ivy di modo per affermarsi, essere visibili e tro-
incredibili», commenta Orefice, «ma Batman, una dolce sognatrice come Ariel vare un successo personale nella società
passano in secondo piano, a meno di ave- della Sirenetta o una combattente come del narcisismo in cui viviamo».
re un fisico palestrato da esibire sui so- Cassandra del videogame Soulcalibur». Se è vero che la metà dei cosplayer, come
cial. Purtroppo anche il cosplay è vittima Secondo la ricercatrice Nicolle Lame- rilevato da una ricerca condotta negli Usa
di quest’epoca in cui vince l’apparenza: richs, autrice di uno studio sul tema per dagli psicologi Robin S. Rosenberg e An-
spesso le cosplayer più famose indossa- l’Università di Maastricht, il processo drea M. Letamendi, ha dichiarato di farlo
no consapevolmente costumi succinti». di identificazione porta a una fusione per “divertimento”, Lancini spiega che
tra la narrativa legata al personaggio e forse il fenomeno si può ricondurre an-
COME DA BAMBINI. Ma oltre al desiderio la personalità di chi lo rappresenta, che che alla trasformazione che hanno subìto
di celebrità, quali sono gli aspetti psico- desidera così interpretarlo portando in le attività ludiche: «Il gioco si è virtualiz-
logici che spingono molte persone a de- esso un po’ di sé, come farebbe una cover zato molto. Una volta, se volevo immede-
dicare tanto tempo e risorse al cosplay? band. Al tempo stesso la persona si ap- simarmi nel mio calciatore preferito,
«Alla base ci sono il gioco del travesti- propria delle caratteristiche del perso- mettevo la maglia giusta e scendevo nel
mento e il processo di identificazione naggio, anche grazie all’approvazione del cortile di casa a giocare. Oggi, nell’era dei
che, come avviene in varie fasi della vita, pubblico. Questo spiega perché alle fiere videogame, posso mettere in scena i miei
permette di sperimentare modelli per si possono incontrare storie come quella personaggi o supereroi preferiti, in carne
costruire la propria personalità», spiega di Leland Coleman, che vestendosi come e ossa, grazie al cosplay».
Matteo Lancini, psicologo psicoterapeu- Capitan America è riuscito a dimagrire Marco Consoli

110 | Focus Settembre 2017


Domande
& Risposte
Meditare

Phillip Suddick/Getty Images


ha effetti
collaterali?
I benefici di questa
pratica, dimostrati
scientificamente, sono
molti. A volte, però...
È un’arma efficace contro stress
e depressione, ma in alcuni casi la
meditazione può avere anche ef-
fetti collaterali. A dimostrarlo, uno stu-
dio della Brown University (Usa), in cui
i ricercatori sottolineano che meditare
può dare vita anche a esperienze nega-
tive come, ad esempio, ansia, insonnia
e allucinazioni. Nell’articolo pubblicato
sulla rivista Plos One, gli studiosi hanno
intervistato 60 buddisti occidentali di
tradizione zen, theravada e tibetana, sia
novizi sia maestri con più di 10.000 ore di
meditazione. Dai resoconti è emerso che
tutti, prima o poi, hanno dovuto affron-
tare situazioni poco gradevoli durante
la meditazione: si va dall’insonnia al di-
staccamento emotivo, fino all’irritabilità
e alla maggior sensibilità alla luce. di situazioni più serie e durature. Espe- zen non esclude a priori l’insorgere di tali
Alcuni hanno dichiarato che tali sen- rienze negative che apparentemente sensazioni che ha battezzato con il ter-
sazioni negative erano state leggere e sono ben lontane dagli effetti ricercati mine makyo, combinazione delle parole
transitorie, mentre altri hanno riferito nella meditazione, anche se il buddismo giapponesi “diavolo” e “mondo reale”.

Chi fu il primo a vietare la cannabis?


Getty Images

Napoleone Bonaparte. “È proibito in tutto l’Egitto l’uso di


bevande fabbricate con la cannabis (hashish) e fumare granelli e
foglie di canapa. I bevitori e i fumatori abituali di questa pianta
perdono la ragione e sono in preda a deliri violenti che li spingono a
eccessi di ogni sorta”. Così recita il primo articolo dell’ordinanza emessa
l’8 ottobre 1800 al Cairo dal comando di Napoleone Bonaparte (lui nel
frattempo era tornato a Parigi). Il conquistatore francese nel 1798 era
infatti sbarcato in Egitto per sottrarlo all’influenza britannica.
In quegli anni i suoi soldati fecero l’esperienza degli effetti psicoattivi della
cannabis, largamente consumata dalle popolazioni locali. La canapa era
già conosciuta e diffusa in Europa per il suo impiego nella fabbricazione
dei tessuti, e anche per l’uso in medicina, ma la sua larga diffusione come
stupefacente avvenne proprio nel XIX secolo, a seguito della Campagna
d’Egitto, benché fin da subito il futuro imperatore dei francesi avesse
tentato di stroncarne il consumo. Per lui fu un’altra sconfitta, oltre quella
subita nella spedizione militare sul Nilo.

112 | Focus Settembre 2017


Inviata da PIERLUIGI P.

Perché i gusci delle conchiglie


sono così resistenti?

Asklepios Medical Atlas/AGF


GRAZIE ALLA LORO struttura, che, si è recentemente scoperto, è
composta da tre livelli diversi: questa intelaiatura particolare impedisce
alle fratture di espandersi con facilità e regala all’involucro una
resistenza superiore a quella della sola madreperla (oltre 10 volte maggiore).
A rivelarlo è uno studio del Massachusetts Institute of Technology (Mit) di
Boston, pubblicato su Advanced Materials.
Le proprietà uniche delle conchiglie si potranno usare come base di partenza
per oggetti come caschi o giubbotti antiproiettile, tipologie di prodotti che Qual è
devono avere una grossa resistenza. Un mix che ora si ottiene solo tramite due
diversi materiali, mentre con la struttura appena studiata si potrà usarne uno
l’ultimo organo
solo, con doppia funzione. Per fornire un’applicazione pratica della scoperta, il
Mit ha progettato una tecnologia di stampa 3D che riproduce la straordinaria
“scoperto” nel
corazza delle conchiglie. corpo umano?
Il mesentere. La sua esistenza era

Brad Liber/Shutterstock
conosciuta anche da Leonardo
da Vinci, che lo riproduceva nei
suoi disegni di anatomia. Solo di recen-
te, però, nuove ricerche sul suo ruolo
hanno portato gli studiosi a proporre di
erigerlo al rango di organo vero e pro-
prio. Il mesentere, o mesenterio, si trova
nell’addome; è una doppia membrana
che avvolge l’intestino tenue e tiene an-
corate le budella, legandosi alla parete
posteriore dell’addome stesso. A rivelare
l’importanza delle sue funzioni sono sta-
ti gli studiosi dell’Università di Limerick,
in Irlanda; secondo J. Calvin Coffey, co-
ordinatore del team, se prima si pensa-
va che il mesentere fosse solo una piega
del peritoneo, una struttura di supporto
complessa e frammentata, composta da
una serie di membrane disperse lungo
l’addome, oggi l’approccio deve essere
differente: si tratta di un organo singolo
e dalla struttura continua, e il suo stu-
dio potrebbe contribuire a una migliore
comprensione delle malattie digestive.

I figli delle mamme lavoratrici sono più svegli?


PARE DI SÌ: parlano meglio, sono più bravi nel relazionarsi con
gli altri, più abili nel movimento e nello svolgere attività
quotidiane. Risulta da una ricerca dell’Università di Oxford che
ha studiato anche l’effetto del tempo passato coi nonni e nelle strutture
educative (nido e scuola materna). Entrambi favoriscono l’abilità di
relazionarsi con gli altri, ma mentre i nonni sono più bravi nello stimolare
le abilità linguistiche, le strutture lo sono nell’incoraggiare la capacità di
cavarsela nelle attività quotidiane. I vantaggi di una mamma che lavora
Pater Cade/Getty Images

si vedono anche da adulti, come emerge da uno studio della Harvard


Business School. Per le donne, aumentano le probabilità di trovare un
buon impiego, di guadagnare bene e di ricoprire ruoli di supervisione.
Gli uomini figli di madri occupate dedicano più tempo ai lavori
domestici e a prendersi cura dei membri della propria famiglia.

Settembre 2017 Focus | 113


D&R
Getty Images

Maciej Frolow/Getty Images


Si può fare la raccolta
differenziata dei detriti spaziali?
Tenersi per
mano riduce I rottami che orbitano intorno alla Terra sono
migliaia: presto potremo “tracciarli” meglio.
il dolore? In futuro forse sì, poiché è in fase di stati anche eseguiti i primi esperimenti
Sì. Lo afferma una ricerca progettazione un radar laser in gra- con materiali come teflon, titanio, allumi-
dell’Università del do di individuare i diversi materiali nio, cioè quelli solitamente più utilizzati
Colorado a Boulder (Usa) che compongono la “spazzatura” presente nell’industria aerospaziale.
che ha analizzato il meccanismo nello spazio. L’idea è del Massachusetts In- Già oggi la Nasa utilizza i radar laser per
della “sincronizzazione stitute of Technology (Mit) e si basa sullo monitorare gli spostamenti di circa 17.000
interpersonale” tramite una serie sviluppo di una tecnica denominata “pola- detriti ed evitare pericolose collisioni. La
di test con 22 giovani coppie. rimetria”; il radar laser messo a punto dai nuova tecnologia potrà rendere più effica-
L’esperimento, in cui gli studiosi ricercatori statunitensi, infatti, effettua ce il tracciamento dei rottami, perché capi-
hanno simulato una sala parto, un’analisi della polarizzazione della luce, re il materiale da cui è composto un detrito
era diviso in tre fasi: nella prima che si riflette in modo specifico a seconda aiuta a calcolare con più precisione la sua
lui e lei erano seduti vicini ma del tipo di superficie che colpisce. Sono traiettoria, grazie a una stima del suo peso.
senza contatto fisico, nella
seconda la coppia poteva
stringersi la mano e nella terza i
due si trovavano in stanze
Dove si può ascoltare il rumore del cervello?
separate. Tutte le simulazioni All’interno di una camera anecoica. Si
sono state ripetute inducendo tratta di una stanza speciale, totalmente priva
nella donna un lieve dolore per di eco e con un rumore di fondo pari a pochi
valutare le differenze nelle tre decibel (il valore può essere addirittura negativo).
circostanze. Solo quando i Qui, nel silenzio assoluto, è possibile ascoltare un
partner erano seduti uno accanto leggerissimo fruscio, il segnale dell’attività cerebrale,
all’altra e lui poteva prendere la e altri brusii interni, come il sangue che scorre nelle
mano della compagna, la vene e la respirazione. È l’ascoltatore stesso, infatti,
percezione del dolore della l’unica fonte di suoni nella camera. Anche se si tratta
donna calava, mentre si creava semplicemente di un luogo in cui le pareti assorbono
una certa sincronia a livello le onde sonore, normalmente usato per test di vario
fisiologico (ritmo del respiro e del tipo (quelli in cui non devono esserci interferenze con
Henrik Sorensen/Getty Images

battito cardiaco). Per i ricercatori, suoni esterni ed echi, o ricerche cliniche sulla sordità),
l’empatia avvertita nella stretta rappresenta anche un ambiente estremo, che diventa
delle mani agisce sulla corteccia presto insopportabile; la totale assenza di rumore
anteriore cingolata, area del porta a una sensazione di smarrimento (l’uomo utilizza
cervello correlata con la anche le informazioni sonore per muoversi) che arriva
sensazione del dolore. al massimo se la stanza è privata anche delle luci.

114 | Focus Settembre 2017


Non rinunciare ai denti migliori che potrai mai avere... I TUOI!
D&R Le diete senza
glutine fanno
bene anche
ai non celiaci?
No, non ci sarebbero effetti
positivi sulla salute. Anzi,
si potrebbe ottenere il
risultato contrario: eliminando il
glutine dalla dieta, infatti, non si
mangiano i cereali integrali che
invece riducono il rischio di
malattie cardiovascolari. Questo
ovviamente nelle persone non
affette da celiachia. Lo sostiene
uno studio statunitense pubblicato
sul British Medical Journal. Per
giungere a questa conclusione i
ricercatori hanno monitorato per
24 anni le abitudini alimentari di
oltre 110.000 professionisti della

Getty Images
salute (farmacisti, paramedici,
medici ecc.), maschi e femmine: i
volontari hanno compilato un
questionario nel 1986 e l’hanno poi
Qual è il segreto aggiornato ogni 4 anni fino al
2010. Gli studiosi hanno potuto
delle piante secolari? così monitorare il loro consumo di
glutine e lo stato di salute,
Lo studio di una quercia mette in evidenza il concludendo che, per i non celiaci,

ruolo delle cellule staminali nel mondo vegetale. eliminare il glutine non comporta
benefici e può far aumentare il
La ridotta mutazione delle loro loro trasmissione. Nelle piante, però, rischio di malattie cardiache.
cellule staminali, una caratteri- non ci sono cellule germinali separate e
stica che le protegge da errori di le stesse staminali generano sia l’appara-
trascrizione e dal deterioramento gene- to riproduttivo dei fiori, sia rami e foglie.
tico. È quanto affermano i ricercatori Ci si potrebbe aspettare che, in seguito
dell’Università di Losanna, dopo aver alle molte divisioni cellulari, i rami vec-
studiato il Dna di una quercia (detta “di chi e quelli nuovi abbiano Dna diversi,
Napoleone”) di quasi 240 anni che vive lì. soprattutto nelle piante secolari (nella
Il meccanismo individuato ricorda quel- foto, una sequoia gigante). Invece è stato
lo di varie specie animali, in base al quale visto il contrario. Forse – a differenza de-
le cellule germinali (dedicate alla ripro- gli animali che “tutelano” solo le cellule
duzione) si dividono il meno possibile germinali – le piante riescono a proteg-
per limitare pericolose mutazioni e la gere dalle mutazioni tutte le staminali.

Si tratta di stampanti che producono oggetti in grado in un secondo


Cosa sono le stampanti 4D? tempo di cambiare forma, secondo un disegno prestabilito. Ciò che
viene creato tramite la nuova tecnica, infatti, può essere trasformato
semplicemente grazie alla pressione delle dita, al calore o ad altri diversi
stimoli: tutto in maniera non casuale, bensì secondo un progetto definito a
priori. Si tratta di una metodologia rivoluzionaria, i cui campi di applicazione
sono potenzialmente numerosi. Ad andare oltre la stampa tridimensionale, tra
gli altri, sono stati i ricercatori del Politecnico Federale di Zurigo (Eth) con un
lavoro pubblicato su Scientific Reports: gli studiosi svizzeri hanno segnalato
l’ambito aerospaziale come uno dei più interessanti per testare la stampa 4D;
infatti, consentirebbe di trasportare al di fuori dell’atmosfera terrestre strutture
articolate occupando inizialmente poco spazio, per poi far loro assumere la
forma definitiva una volta giunte a destinazione.

116 | Focus Settembre 2017


INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

La Turchia leader nella Ricerca e


Sviluppo nel settore automotive
Il grande sviluppo registrato dal settore turco dell’automotive ha rafforzato la posizione della Turchia in
questo campo. La Turchia, che vanta i maggiori impianti in Europa per la produzione di automobili e veicoli
commerciali, registra un veloce sviluppo anche nelle attività di R&D.

250 aziende nella classifica delle spese


R&D, il settore dell’automotive la fa da pa-
drone. La spesa R&D di 10 delle aziende
automobilistiche presenti nella classifica
rappresenta il 40% del totale delle spese
sostenute da tutte e 250 le aziende. Ag-
giungendo anche l’industria sussidiar-
ia è lecito affermare che il peso del set-
tore si distingue ulteriormente. La Tofaş
è una delle aziende leader nel settore de-
gli investimenti R&D. L’azienda, che con-
duce le attività di R&D con un organico di
circa 600 persone, oltre ad essere un cen-
tro produttivo regionale, è anche il part-
ner strategico nel campo della R&D della
Fiat Chrysler Automobiles (FCA). Gli in-
vestimenti del Mutuo Centro di Ricerca
Tofaş che opera con la Commissione Eu-
ropea, nella Classifica degli Investimenti
R&D del 2016 è stata la prima in Turchia.
Ford, Fiat, Daimler, AVL e Segula sono al-
cuni degli esempi che si distinguono fra i
marchi globali presenti in Turchia e che

E
opera nel settore dello sviluppo e nel de-
’ indiscussa l’importanza della portazioni della Turchia, mantiene la sign del prodotto e delle attività ingegn-
R&D e dell’innovazione nel set- leadership nel campo delle attività di eristiche. Il centro R&D della Ford Otosan
tore dell’automotive. Analizzan- R&D. Il numero di centri R&D accredita- è uno dei maggiori centri R&D della Ford
do i paesi all’avanguardia nella ti presso il Ministero della Scienza, In- su scala globale; il centro R&D della Fiat a
produzione dell’automotive, si nota che i dustria e Tecnologia alla fine del mese di Bursa è l’unico centro che serve il merca-
fondi stanziati per la R&D è maggiore ris- aprile 2017 ha raggiunto le 453 unità. Il to europeo oltre al centro presente in Ita-
petto agli altri settori. In base ai dati pub- settore automotive ha il maggior contrib- lia. D’altro canto il centro R&D in Istanbul
blicati dalla OECD la Germania è al primo uto fra i centri R&D. Nel settore vi sono della Daimler, ricopre un ruolo integrati-
posto, in quanto i fondi stanziati al settore ben 99 centri R&D, 77 dei quali appart- vo nelle attività di produzione in Turchia
dell’automotive sono il 32% della spese in- enenti ai membri dell’Associazione deg- di camion e autobus della casa tedes-
tera dedicata alla ricerca e allo sviluppo. li Industriali Sussidiari dell’Automotive ca. La Mercedes-Benz Türk sta istituen-
Seguono il Giappone e la Romania con il (TAYSAD), 15 alle principali case produt- do, con un investimento di 8,4 milioni di
24%. Al questo posto la Repubblica Ceca, trici, 7 alle aziende terziste. Questi dati Euro, un nuovo centro R&D presso la fab-
con il 15%. La Turchia è al quinto posto con fanno in modo che il settore dell’automo- brica di camion sita in Aksaray. L’azienda
il 14%. Questa percentuale è del 12% in Ita- tive detenga il 27,5% dei centri R&D ac- mira a rendere questo centro l’unico cen-
lia e nella Corea del Sud, del 10% nel Mes- creditati in Turchia. A tale punto è im- tro che offra servizi di test e di ingegneria
sico e in Ungheria e dell’8% in Inghilterra. portante ricordare anche un altro dato a tutto il mondo. Con questo investimen-
L’ultima della lista sono gli Usa con il 5%. molto significativo. Una ricerca condot- to, la città di Aksaray è entrata a far fare
ta dalla PWC ha rivelato che 5 delle 20 del network di centri R&D che la Daimler
99 centri R&D aziende con la maggiore spesa di R&D AG, la casa madre della Mercedes-Benz
L’industria dell’automotive, uno dei sono aziende automobilistiche. Lo stesso Türk ha in Germania, USA, Brasile, India,
settori trainanti dell’economia e delle es- vale per la Turchia; analizzando le prime Cina e Giappone.
Alimentazione

Il prezioso
gusto
dell’acqua
Inodore e insapore? Non proprio, dice
la scienza. E, in ogni caso, quella che
beviamo contiene sempre microelementi
che possono fare una grande differenza.
Laif/Contrasto

118 | Focus Settembre 2017


QUALITÀ
CONTROLLATA.
In Italia, i controlli sulle
acque in bottiglia si
fanno ogni settimana
negli stabilimenti che
hanno una produzione
superiore a 5 milioni di
pezzi al giorno.
Ogni 15 giorni o una
volta al mese nelle
aziende più piccole.

Settembre 2017 Focus | 119


INDISPENSABILE
ORO BLU
Ogni giorno bisognerebbe berne 30/35
ml per ogni kg di peso corporeo.
2,6
miliardi
L’indicazione varia in base al clima e Gli anni dell’acqua più
allo stato di salute. vecchia del mondo, scoperta
a 2,4 km di profondità in
Ontario (Canada).
MOLECOLE SAPORITE
A dare all’acqua un sapore sono
soprattutto questi elementi, in quantità
variabili: ecco i loro effetti.

NaCl
CLORURO
DI SODIO Ca(HCO3)2
13.800milioni
CO2 I LITRI DI ACQUA MINERALE
Ca
CALCIO
ANIDRIDE
BICARBONATO
DI CALCIO
PRODOTTI ALL’ANNO
IN ITALIA (DATI 2015)
CARBONICA
NOTA NOTA RETROGUSTO
DOLCE ACIDA SALATO
(a basse Bollicine
concentrazioni)

K
POTASSIO

ITALIANI CHE
E
700
Mg BEVONO ACQUA A DEL
Il numero delle
sorgenti di acqua
MAGNESIO
RUBINETTOO minerale naturale
in Italia.
Mn
MANGANESE

GUSTO
AMAROGNOLO

72%

Shutterstock
nodore, incolore, insapore. tute of Technology pubblicato di recente da” proprio il recettore per l’acido, che
Fin da bambini impariamo su Nature Neuroscience. Dopo anni di di- negli animali normalmente provoca av-
che queste sono le caratteri- battiti fra chi pensa che l’acqua abbia un versione, non si sa. C’è quindi parecchio
stiche dell’acqua. Eppure ne suo sapore e chi invece ritiene che ne av- da capire e questi recettori non sono di
beviamo un bicchiere ed ecco vertiamo uno perché è la saliva ad averne certo l’unico meccanismo per sentire
che ci sembra “sappia di clo- o perché è il “riflesso” di ciò che abbiamo una sostanza tanto indispensabile, ma gli
ro”, sia “pesante” o “ferrosa”: mangiato, gli esperimenti su topolini del esperimenti di Oka suggeriscono che il
tanto insapore, insomma, non si direbbe. neuroscienziato Yuki Oka sembrano dar gusto dell’acqua pura esiste, eccome.
Non bastasse, sempre più spesso nei ri- ragione ai primi: il cervello può rispon- Quella che beviamo, però, raramente è del
storanti viene proposta, accanto a quella dere all’acqua pura, distillata, sentendola tutto priva di sali minerali, e così, di solito,
dei vini, anche una “carta delle acque”, attraverso i recettori per l’acido, “mini- riusciamo a percepirne un sapore grazie
fondata sul presupposto che tra l’una e antenne” per le molecole acide che si all’interazione fra gusto, tatto, olfatto (un
l’altra ci siano notevoli differenze (an- trovano sulle papille gustative ai lati della vago odore di cloro che ci fa arricciare il
che di prezzo)... Che però qualcuno non lingua. I recettori non sarebbero capaci di naso e sentire un saporaccio, per esem-
coglie affatto: possibile, visto che l’acqua avvertire quando si è saziata la sete, ma pio), come facciamo per tutti gli altri ali-
è un elemento così essenziale? Proviamo discriminano l’acqua: se sono inattivati, menti; resta però difficile scindere il suo
a fare un po’ d’ordine. i topi bevono qualsiasi liquido, pure l’olio sapore da quello delle sostanze disciolte
Per cominciare, sembra certo che il gusto di paraffina, quando sono funzionanti la in essa o nella bocca. Anche perché l’ac-
dell’acquapura,senzasaliminerali,esista, preferenza per l’acqua è netta. qua risente molto dell’adattamento: «È il
stando a uno studio del California Insti- I misteri però restano: perché si “accen- fenomeno per cui, quando siamo esposti a

120 | Focus Settembre 2017


LE PIÙ COSTOSE

ROCCE MAGNETICHE. Per meno di un litro dell’Acqua di


Cristallo “Tributo a Modigliani” sono stati sborsati 60mila dollari:
in questo caso è stata pagata soprattutto la bottiglia, in oro (5
mg però sono disciolti, da bere), ma non è l’unica acqua di lusso:
l’Acqua di Cristallo “basica”, un mix di acque dalle Fiji, dalla

208
Francia e dai ghiacciai islandesi, costa oltre 200 euro al litro, e
circa 400 euro si sborsano per la Kona Nigari estratta da
litri sorgenti sottomarine nelle Hawaii, mentre servono 7.500 euro al
litro per la SuperNariwa, creata milioni di anni fa in una roccia NUOVE
L’acqua minerale bevuta da magnetica da una pioggia di meteoriti e dall’eruzione di un ABITUDINI.
ciascun italiano ogni anno (siamo Acqua in
vulcano marino. Più parsimoniose le modelle, che amano la Ogo,
primi in Europa nella classifica bottiglia al
del suo consumo, secondi nel ricca di ossigeno (a 30 euro). Le acque dei ghiacciai costano ristorante.
mondo, dopo il Messico). circa 20 euro al litro: hanno appena una decina di mg di sali Scegliere quella
disciolti per litro (in una oligominerale si superano i 50), derivano giusta non è
da piogge e nevi cadute al suolo migliaia di anni fa. Le acque banale: un
locale di

260
artesiane, estratte da falde sotterranee, sono considerate quasi Los Angeles ne
altrettanto pure e pregiate e si pagano circa 5-6 euro al litro. offre una lista di
45 pagine.

Il numero di
marchi di acqua
minerale
imbottigliati in
Italia, in 140
stabilimenti.

RESIDUO

AFP/Getty Images
FISSO NELLE
OLIGOMINERALI

50/500mg/litro
lungo a un odore, finiamo per non avver- scere se c’è più di questo o di quel sale
tirlopiù;oppure,dopoungustoforte,ilsa-
pore di altri cibi o bevande ci risulta diver-
minerale. E tuttavia ci accorgiamo se
ha un sapore sgradevole, magari perché
Il record di
so. Dopo aver mangiato qualcosa di molto
dolce o molto salato, per esempio, l’acqua
l’abbiamo appena presa dal rubinetto; al-
tre volte la sentiamo calcarea, in alcuni
costo è della
assumenoteamare,dopounalimentoaci-
do la sentiamo più dolce», osserva Ermi-
casi lascia la bocca metallica.
I microelementi disciolti sono i princi-
giapponese
nio Monteleone, presidente della Società
Italiana di Scienze Sensoriali.
pali responsabili di queste sensazioni: il
cloruro di sodio a basse concentrazioni,
SuperNariwa:
NOTE STONATE. Il sapore dell’acqua è
per esempio, conferisce una nota dolce,
così come il calcio, mentre il potassio, il
7.500 € al litro
poi, come abbiamo detto, già di per sé magnesio e il manganese tendono all’a-
più indecifrabile di altri: mentre nella marognolo; il bicarbonato di calcio può
percezione del gusto complessivo di un dare un retrogusto salato, l’anidride car-
alimento, risultato della sintesi di tanti bonica delle bollicine fa virare il sapore
input sensoriali (come consistenza, aro- verso l’acido. «Quantità e qualità dei sali
ma, sapidità), se qualcosa “stona” siamo presenti incidono su gusto e proprietà
capaci di scomporre i diversi elementi e dell’acqua», dice Umberto Solimene,
individuare ciò che disturba, con l’acqua presidente del Centro di Ricerche in
normalmente non riusciamo a ricono- Bioclimatologia Medica, Medicina

Settembre 2017 Focus | 121


NON SOLO
H2O.
L’acqua di
sorgente si
dice “pura” ma
in realtà è
naturalmente
ricca di sali

Spl/Contrasto
minerali. Di
lato: il sapore
dell’acqua
distillata,
secondo uno
studio sui topi,
sarebbe
percepito dai

Getty Images
recettori
dell’acido,
posti ai lati
della lingua.

dai processi di disinfezione. I composti Mario Celotti, presidente Adam: «Servo-


Un calice per clorurati utilizzati allo scopo si liberano
nell’aria con l’ebollizione o, in misura mi-
no due bicchieri: un calice per la gasata/
addizionata, da assaporare fredda (circa
l’acqua gasata nore,versandol’acquainunacaraffasenza
tappo; se poi la brocca sta un po’ in frigo, il
9 °C, ndr) e da non scaldare toccando il
bicchiere, e uno a fondo piatto per la li-
e un bicchiere freddo “intorpidisce” le papille gustative e
il sapore ci guadagna.
scia, da bere dopo aver alzato la tempera-
tura di un grado o due rispetto al frigo».
a fondo piatto La temperatura infatti incide parec-
chio sul gusto percepito: «Il freddo per
Dell’acqua, prima del gusto, si può giudi-
care il perlage delle bolle, se è cristallina
per la liscia esempio favorisce le sensazioni tattili,
così l’acqua gasata presa dal frigorifero
o trasparente, se ha un odore da difetti
di conservazione della bottiglia o altro;
sembra più frizzante della stessa a tem- bevendola, gli idrosommelier possono
peratura ambiente; riduce invece quelle capire di quali sali minerali è ricca.
Termale, Complementare e Scienze del olfattive perché i composti odorosi sono
Benessere all’Università di Milano: «Le meno volatili», spiega Monteleone. Pure LE BOLLE CHE “SGRASSANO”. Così se il
oligominerali con basso residuo fisso (la la presenza o meno di bollicine cambia il cameriere vi chiede «Gasata o natura-
quantità di sali in un litro dopo un’evapo- sapore, perché «le acque più gasate, non le?», sappiate che le alternative sono
razione a 180 °C, ndr) contengono pochi a caso spesso più economiche, con le molte di più: è importante per esempio
sali e sono percepite leggere: vengono loro grosse bolle “anestetizzano” la lin- sapere se l’acqua sia più o meno minera-
assorbite ed eliminate rapidamente, in gua mascherando il gusto», dice Solime- lizzata. «Un’acqua leggera, oligominera-
quantità superiore a quella introdotta ne, che continua: «Come lo champagne, le e liscia, è adatta ad antipasti delicati o
perché “lavano” gli spazi fra le cellule l’acqua ha un perlage che dipende dalla al pesce al vapore; una lieve effervescen-
drenando via i liquidi, per cui sono diu- dimensione delle bolle: per assaporare le za è necessaria se il pesce è accompagna-
retiche. Le mediamente mineralizzate differenze è meglio che sia microgasata, to da salse», consiglia Celotti. «Se il resi-
aiutano la digestione, grazie a magnesio con bollicine piccole, e non troppo fred- duo fisso è intorno a 500, andrà bene per
e bicarbonati che favoriscono la motilità da per non romperne il bouquet». sughi più saporiti come il ragù e si potrà
gastrointestinale. Le acque molto mine- Sembra quasi di sentir parlare di vini, e in optare per una bolla media; per secondi
ralizzate, infine, sono terapeutiche e si effetti un po’ è così: esistono già gli idro- importanti servono acque con un resi-
comprano in farmacia, meglio se in se- sommelier. Nati una quindicina di anni duo fisso alto, fra 900 e 1.200, a efferve-
guito a una indicazione medica». fa, sono oltre 500 soltanto in Italia (con scenza marcata ed effetto “sgrassante”.
un corso di un weekend si apprendono le Al momento del dessert un’acqua liscia a
QUELLA DEL SINDACO. L’acqua del rubi- prime basi del mestiere), e in alcuni ri- tendenza dolce è perfetta. I ristoranti do-
nettoèunpo’ametàdelguado:èminerale, storanti spuntano le carte delle acque. In vrebbero avere almeno le acque più adat-
perché contiene molti sali (per questo al- quella proposta dall’Adam (Associazione te ai loro menù. A casa ne servirebbero
cuni la giudicano “pesante”, anche se poi Degustatori Acque Minerali) ce ne sono due o tre tipi diversi: se si sbaglia l’acqua
ogni acquedotto è un caso a sé), ma a dif- decine e alcuni locali stellati offrono liste il palato resta “sporco” e non assapora
ferenza delle acque in bottiglia non ha una con una ventina di bottiglie da vari Paesi, bene il piatto successivo». Non dovremo
composizione sempre uguale ed è perciò ma il minimo sindacale pare sia averne diventare esperti, insomma, ma un pic-
più difficile stabilirne un’indicazione “cli- almeno quattro tipi diversi, più o meno colo sforzo si può fare: se non altro per-
nica”:vaperòbenissimoperplacarelasete mineralizzate, per non sbagliare gli abbi- ché bere acqua buona è un atto di salute
e con qualche trucco si può ridurre il gusto namenticonlepietanze.L’acquavadegu- prima ancora che di gusto.
di cloro, a volte molto forte, che dipende stata seguendo certe regole, come spiega Elena Meli

122 | Focus Settembre 2017


Animali

Intelligenze
aliene

MACULATO.
Il mantello del polpo può
cambiare colore a seconda
dell’ambiente, così l’animale
riesce a mimetizzarsi.

124 | Focus Settembre 2017


I polpi sono
L
a ricerca della vita extraterrestre
ha tra i suoi obiettivi anche quel-
lo di trovare specie intelligenti.
diversi da Ma basta immergersi con la ma-
schera nel nostro Mediterraneo per sco-

ogni altra prire animali che hanno tutto per essere


definiti alieni, in tutti i sensi: i polpi. Più

creatura che li studiamo, più ci accorgiamo di quanto


siano diversi da tutte le altre specie ani-
mali. Eppure, potrebbero aiutarci a risol-
conosciamo: vere alcuni problemi scientifici.
L’estrema differenza tra la nostra specie

nel corpo, e i polpi deriva soprattutto dall’enorme


distanza evolutiva che separa i mammi-
feri, come l’uomo, dai molluschi cefalo-
nel “cervello” podi, il gruppo cui appartengono polpi,
seppie, calamari. L’antenato comune tra
e perfino noi e loro, il nostro ipernonno, per così
dire, risale a circa 600 milioni di anni fa, e

nelle cellule. visse nel periodo Ediacarano. È una spe-


cie ignota, forse un minuscolo animale
vermiforme, segmentato come un lom-
brico, e ovviamente privo di scheletro.
Tra l’altro, i molluschi sono molto diversi
anche da altre specie di invertebrati: «Li
distingue la complessità del comporta-
mento e la struttura del sistema nervoso,
che li rende più simili ai vertebrati», dice
Elena Baldascino, genetista e ricercatri-
ce alla stazione zoologica Anton Dohrn a
Napoli, una delle più antiche del mondo
nello studio degli animali marini.

OCCHI INQUIETANTI. Già a una prima oc-


chiata non è facile capire come sia orga-
nizzato il corpo del polpo: è una sorta di
“sacco” collocato proprio dietro la testa,
sulla quale spiccano i due occhi, inquie-
tanti perché di aspetto simile ai nostri.
Direttamente attaccati alla testa, ci sono
poi otto tentacoli sempre in movimento.
Tutto l’insieme è privo di ogni supporto
scheletrico, a differenza di ciò che accade
a quasi tutti gli altri molluschi, protetti
da robuste conchiglie o gusci. La parte
più dura del polpo è infatti il becco cor-
neo, simile a quello di un pappagallo, che
si nasconde al centro dei tentacoli.
La mancanza di scheletro e la presenza
di poche parti veramente rigide permet-
tono al polpo il più importante dei suoi
innumerevoli trucchi. Può infilarsi in
fessure non più grandi dei suoi occhi, e
scomparire alla vista in pochi secondi.
Getty Images

Lo sanno bene i responsabili di numerosi


laboratori in tutto il mondo, che si sono
ritrovati spesso la sorpresa della vasca

Settembre 2017 Focus | 125


Inquadra
la pagina con
la app di Focus
e guarda il video
sugli straordinari
trucchi dei polpi
SCARICA LA APP
(INFO A PAGINA 7)

ADESSO
TI MANGIO.
L’intelligenza
del polpo è

National Geographic/Getty Images


nota da
tempo: riesce
ad aprire i
barattoli nei
quali si trova
il cibo.

del polpo vuota, e l’animale che tentava


di fuggire attraverso gli scarichi dell’ac-
Il polpo ha tre cuori e il suo qua. Oltre al corpo flessibile, per compie-
re queste imprese (e altre che vedremo)

sangue è blu anziché rosso, c’è bisogno di un cervello particolarmen-


te brillante. Il sistema nervoso del polpo
è la caratteristica che più ha stupito i
perché contiene rame ricercatori, sia per come è “distribuito”
nel corpo sia per ciò di cui è capace. Ed
è la parte più aliena del polpo: il centro
di comando dell’organismo, infatti, non
è unico, come il nostro. Ha una parte or-
ganizzativa generale e alcuni centri pe-
riferici.
«I neuroni presenti nel cervello vero e
proprio, che è diviso in lobi con funzioni
differenti, sono circa 200 milioni», spie-
ga Baldascino. Pochi, rispetto ai nostri
circa 86 miliardi, ma molti di più di tutti
gli altri invertebrati delle stesse dimen-
sioni, come grossi crostacei tipo arago-
ste o granchi. E quei neuroni non sono
però tutto il sistema nervoso, perché, a
differenza di tutti gli altri esseri viventi,
nei polpi il cervello non ha il controllo
assoluto del corpo. Altri 300 milioni di
neuroni, collegati ma parzialmente in-
dipendenti, sono infatti presenti all’in-
terno delle estremità con cui i polpi si
muovono, appunto gli otto tentacoli. Se
Getty Images

una preda entra in contatto con uno di


essi, subito il “braccio” la avvolge senza
che sia necessario che il cervello coman-
NEONATI IN CAPSULA.
di questo comportamento.
I polpi appena nati si lasciano Un po’ come accade alle nostre mani
trasportare dalle correnti. quando tocchiamo un oggetto caldo: ci

126 | Focus Settembre 2017


Anatomia di un “genio” CERVELLO

L’organizzazione del corpo del polpo è molto complessa:


gran parte dell’animale è costituito dalla grossa “testa”
che, oltre al cervello, contiene il sistema digestivo e quello Chiocciola Topo Polpo Uomo
riproduttivo: i tentacoli sono invece formati soprattutto da 0,01 80 500 86.000
muscoli e nervi che governano anche le ventose. Milioni di neuroni

Sacca per
Organi sessuali l’inchiostro
Papilla
Rene
Cervello
LE MERAVIGLIE DELLA SUA PELLE
Stomaco
Muscolo Epidermide
Fegato

Papilla a riposo Papilla eretta


La pelle del polpo è dotata di papille che
possono essere erette da muscoli
specifici: in questo modo diventa rugosa

Fernando G. Baptista/National Geographic Creative


e si confonde meglio con le rocce.
Cuore Branchie Gangli delle
Sifone ventose Come cambia colore
centrale
Nervo principale
Cuori laterali
Becco Ganglio
della ventosa

A riposo mimetismo
Variando la dimensione dei cromatofori,
le cellule ricche di pigmento, i polpi
riescono ad assumere qualunque tinta.
Muscolo

TENTACOLO

Ventosa

ritiriamo subito, anche se il cervello non la nostra stazione, che è un animale che intelligenti? Secondo il filosofo Peter
ha dato direttamente l’impulso (si tratta apprende dall’osservazione degli altri Godfrey-Smith, autore di Other minds
infatti di un riflesso nervoso). La diffe- polpi. Ed è dotato di memoria a breve e (Farrar, Strauss and Giroux, 2016), il
renza è che il tentacolo del polpo è molto a lungo termine», prosegue Baldascino. fatto che i polpi abbiano rinunciato alla
più autonomo, e può anche continuare a Anche se probabilmente è troppo azzar- conchiglia, presente in quasi tutti gli al-
“pensare” e agire anche dopo essere stato dato parlare di intelligenza vera e pro- tri molluschi, li ha fatti diventare prede
staccato dal resto del corpo. pria, come spiegare il comportamento di per pesci, squali e mammiferi marini. Per
caccia di una rara specie da poco scoper- sopravvivere senza protezione, i cefalo-
FURBO COME NOI. L’intelligenza di ta e chiamata “grosso polpo del Pacifico podi hanno dovuto sviluppare capacità
questo mollusco, insomma, non è cen- a strisce”? Per catturare i gamberetti dà ignote agli altri molluschi, come la rapi-
tralizzata. Del resto, nasce su basi loro un leggero colpo sull’addome con dità di movimenti, la flessibilità nei com-
completamente diverse dalla nostra. un braccio per spaventarli, in modo che portamenti, ma soprattutto la possibilità
E dimostra come l’evoluzione tende a gli finiscano direttamente in bocca. Ed è di cambiare a piacimento il colore della
raggiungere lo stesso risultato (in que- nota la sorprendente capacità che hanno pelle, che grazie alla sua complessa strut-
sto caso un animale intelligente) anche i polpi, in laboratorio, di riconoscere uno tura a strati permette ai polpi di scompa-
partendo da punti diversi, un fenomeno per uno coloro che entrano. E di trattarli rire letteralmente quando si appoggiano
chiamato “evoluzione convergente”. E, in modo diverso: le persone antipatiche a qualsiasi substrato (sabbia, roccia...).
come quella di molti vertebrati, uomo sono spesso colpite da un getto d’acqua,
compreso, permette al mollusco di fare quando non stanno guardando. TRAVESTITO. Non solo: è facile trovare
cose complicate. Per esempio imparare Aneddoti sui polpi come questo, in la- su Internet filmati in cui si vedono polpi
come si fa a uscire da una gabbia chiu- boratorio o in natura, sono ormai innu- “travestiti” da alghe, rocce o pesci, di cui
sa, oppure riuscire, da solo, a svitare il merevoli, e costituiscono un campo di imitano perfettamente la forma e i colori;
tappo di un barattolo che contiene una ricerca molto interessante per i biologi particolarmente abile in questi travesti-
preda. O addirittura svitare dall’interno evoluzionisti. Perché solo polpi, seppie menti è il cosiddetto polpo mimo (Thau-
il barattolo in cui è stato rinchiuso. «Si e calamari, tra gli invertebrati, hanno moctopus mimicus), in grado di replicare
può tranquillamente dire, anche in base sviluppato questi sorprendenti compor- non solo il colore, ma anche il comporta-
agli esperimenti che abbiamo fatto nel- tamenti che si fa fatica a non definire mento delle sogliole o altri animali ma-
CAMPIONE DI NASCONDINO.
Il polpo mimo è il più abile a
imitare colore e forma di altre
specie marine. Può diventare
sogliola o pesce scorpione.

Inquadra
la pagina con la
app di Focus
e guarda il video con
le “interpretazioni”
del polpo mimo
SCARICA LA APP
(INFO A PAGINA 7)

Getty Images
aprile alcuni ricercatori inglesi e israe-
IL POLPO ROBOT
MODELLO. «Vogliamo riprodurre
Con gli occhi liani. Nel meccanismo “classico” per la
produzione delle proteine un filamento
di Rna copia fedelmente il messaggio del
due caratteristiche del mollusco: la
produzione di forze senza però
non riescono Dna presente nel nucleo e lo trasporta
verso piccoli organelli-fabbrica (i ribo-
poter contare su parti rigide e
l’autonomia dei tentacoli», dice
a vedere i somi); seguendo le istruzioni, qui vengo-
no poi assemblati gli elementi che com-
Cecilia Laschi, della Scuola
superiore Sant’Anna di Pisa,
partner del progetto Octopus, volto
colori. Ma pongono la proteina, cioè gli aminoacidi.
Polpi e altri cefalopodi, invece, usano un
trucco particolarissimo: fanno entrare
a sfruttare le qualità del polpo per
progettare un robot. «Il segreto di
con la pelle sì in azione enzimi speciali che cambia-
no alcuni elementi dell’Rna, così anche
questo animale», dice Laschi, «è le proteine poi prodotte sono diverse.
nella disposizione dei muscoli». Come se fossero programmi per com-
Sono messi in due direzioni diverse rini. Ancora più sorprendente se si pensa puter che sostituiscono qua e là, a caso,
e quando agiscono insieme creano che negli occhi dei polpi c’è un solo tipo qualche lettera di una poesia con altre
una struttura robusta. «Studiando i di fotorecettore (vedono cioè in bianco e per “creare” nuovi testi.
tentacoli, inoltre, abbiamo visto che nero). Come possono imitare i colori che
parte del loro controllo deriva dalle hanno attorno? Il segreto sembra essere, NUOVE POSSIBILITÀ. In questo modo il
loro proprietà meccaniche». Così ancora, nella pelle. Alcuni recettori per la messaggio originale proveniente dal-
sono nate le prime applicazioni: luce si trovano infatti nella pelle del pol- l’Rna si moltiplica: le proteine nuove po-
bracci robotici autonomi per po, anche se non è ancora stato dimostra- trebbero funzionare diversamente o ad-
aiutare gli anziani a fare la doccia. to in maniera convincente che il polpo o dirittura meglio della proteina originale.
altri molluschi “vedano con la pelle”. Il processo è frequentissimo nei cefalo-
Un armamentario di trucchi davvero podi più “intelligenti”, come seppie, pol-
notevole, che li rende animali complessi pi e calamari, molto più che in ogni altro
da studiare. E del resto questi cefalopodi gruppo di animali. È un meccanismo bio-
non sono alieni solo nel comportamento, logico che si pensa abbia accelerato l’evo-
ma anche (e forse soprattutto) all’inter- luzione di queste creature determinando
no delle cellule. Hanno infatti un mec- il successo delle specie e la loro diffusio-
canismo genetico differente da quello ne, che va dalle acque costiere alle pro-
finora noto, presente anche nel nostro fondità marine. Un trucco genetico che è
organismo. Lo hanno scoperto lo scorso solo l’ultima sorpresa di questi straordi-
nari animali, che possono a buon diritto
essere definiti degli autentici alieni sulla
Getty Images

SORPRESO NEL SONNO.


L’occhio chiuso di un polpo Terra (anzi, del mare).
gigante del Pacifico. Marco Ferrari
INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

COSA DICE IL SUO COLORE?

BA MBINI:
Quando scopri i suoi colori preferiti, controlla il loro
significato grazie alla guida interpretativa di Candida
Livatino, grafologa.

ROSA
È il colore della ricettività. Chi lo ama recepisce tutti
gli stimoli provenienti dall’ambiente. È un bambino
I COLORI SVELANO ipersensibile e a volte un po’ suscettibile.

TURCHESE
QUELLO CHE PENSANO Chi ama il turchese cerca volentieri conferme affettive e
gratificazioni che lo rendono più sicuro. È un bambino
riflessivo e spesso tranquillo.

GIALLO
Il colore della luce e del calore è scelto dal bambino che
desidera primeggiare e per farlo vuole sentirsi sicuro.
È vivace ed estroverso, a volte un po’ invadente.

ROSSO
Esprime vitalità ed energia. Chi lo utilizza spesso
è un bambino vivace, esuberante ed estroverso, che
sa coinvolgere gli altri e ama gli sport di contatto e
competitivi.

NERO
Il nero può evidenziare una notevole ricchezza interiore.
Tuttavia il bambino che ne fa un uso frequente esprime
una qualche insoddisfazione, anche momentanea.

ECCO LE SCARPE CHE PARLANO DI LEI


Le Colorissima di Lelli Kelly contengono cuoricini da colorare
e applicare. Le scarpe sono vissute come una cosa personale
soprattutto da parte delle bambine. Per questo i colori adoperati
possono fornire informazioni sul loro stato d’animo.
Inghilterra: La Dott.ssa Esther Burkitt, psicologa specializzata nell’osservazione dello
1 sviluppo dei bambini, ha pubblicato, sul sito dell’Università di Chichester, un’intervista
La bambina sceglie all’azienda italiana Lelli Kelly riguardante scarpe dotate di un sistema di accessori
il colore da utilizzare colorabili a forma di cuore:
tra i pennarelli contenuti
nella scatola.
“Per interpretare i sentimenti dei bambini attraverso i colori bisogna ovviamente
collocarli all’interno di disegni e situazioni più ampie” spiegano alla Lelli Kelly “tuttavia
2 la colorazione degli accessori della scarpina che abbiamo chiamato Colorissima può
Passa alla colorazione essere un vero e proprio avvio alla loro comprensione.”
del cuoricino: in questo
momento racconta i suoi
sentimenti. Questa intuizione “made in Italy” si basa sul fatto che, specialmente nel caso delle
bambine, le scarpe hanno una speciale relazione con le loro piccole proprietarie. I colori
che vengono adoperati per gli accessori a forma di cuore sono il modo più immediato
3 per svelare lo stato d’animo della bambina che li utilizza, anche se poi il tutto deve essere
L’accessorio si applica inquadrato all’interno di disegni e colorazioni più ampie.
e personalizza la scarpa.
E con un nuovo stato
d’animo… nuovo colore! “Nel caso in cui i genitori decidano di avere versioni più formali di questa scarpa”
continuano alla Lelli Kelly “trovano in dotazione all’interno della confezione anche
È disponibile un velcro senza accessori semplici e normali cintolini non colorabili.”
colorabili per uso quotidiano
Lo sconto è computato sul prezzo di copertina al lordo di offerte promozionali edicola. La presente offerta, in conformità con l’art.45 e ss. del codice del consumo, è formulata da Mondadori Scienza S.p.A.
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Scienza

58 Se la f de
milioni
di dollari. Il danno
da frodi scientifiche
tra il 1992 e il 2012
entra i
labora orio
negli Usa.

P
lagi, fotoritocchi, persino fal-
sificazioni... In un’epoca in cui
le fake news sono all’ordine del
giorno, anche la scienza non Ci si può
è immune dagli imbrogli. Anzi. Alcuni
anni fa, nel 2013, la rivista Nature fece fidare della
scalpore rilevando che circa una pubbli-
cazione su quattro era falsata. E la situa- scienza?
zione non sembra migliorare, visto che
nell’aprile di quest’anno la rivista Tumor Sì. Ma gli
Biology ha dovuto ritirare ben 107 arti-
coli di autori cinesi (in Cina il fenomeno scienziati, a
risulta così diffuso che il governo ha de-
ciso di intervenire). Per non parlare delle volte, barano.
finte teorie scientifiche come la memo-
ria dell’acqua (v. in fondo all’articolo) e il Ecco perché,
recente caso Stamina. Che cosa succede,
dunque? Gli scienziati sono improvvisa- e come
mente impazziti e sono diventati tutti
imbroglioni? Certamente no, ma forse correre ai
andrebbero controllati un po’ di più. E
infatti sono in arrivo nuovi software, veri ripari.
e propri investigatori informatici capaci
di scandagliare il Web, leggersi gli articoli
e scovare gli impostori.

COPIONI. Sul fatto che se ne senta il bi-


sogno non c’è dubbio. Ormai nel mondo
intero si trova in giro di tutto, da chi copia
il lavoro altrui a chi falsifica dati e foto-
grafie. Come Leonard Pease, docente di
Ingegneria chimica all’Università dello
Utah (Usa), che nel 2013 pubblicò sulla
rivista Nano Letters un’intrigante foto di
“nano bastoncelli” d’oro messi a forma di
V, una configurazione mai vista prima.
Peccato che si trattasse di una manipo-
lazione con Photoshop, poi smascherata
dallo studente di un’altra università.
D’altra parte, la frode scientifica è anti-
ca quanto la scienza. Anche Tolomeo, il
grande astronomo dell’antichità, è stato
accusato di plagio: invece di calcolare le
posizioni delle stelle, le avrebbe copiate
da un suo predecessore, Ipparco di Ni-
cea. E a Galileo è stato rimproverato di
non avere realmente eseguito alcuni

132 | Focus Settembre 2017


Illustrazione Stefano Fabbri

TI HO PESCATO!
Anche il mondo
scientifico è pieno
di truffe. Tanto che
sono allo studio
agenti informatici
che passano in
rassegna le
pubblicazioni, per
“pescare” gli
imbroglioni.

Settembre 2017 Focus | 133


esperimenti da lui descritti. Ma mentre che proclamò di aver ottenuto la clona- realtà è un sistema pieno di falle», rivela
all’epoca gli scienziati erano “costretti” a zione di esseri umani. Nel 2014, la giap- Bucci. «È stato concepito non per giudi-
questo tipo di operazioni per mancanza ponese Haruko Obokata annunciò di care l’affidabilità di dati ed esperimenti,
di strumenti affidabili, oggi è il progresso avere trovato un modo per produrre cel- ma per esaminare le conclusioni». Alla
tecnologico a dare una mano ai furbi. lule staminali a volontà, per sviluppare fine, dopo un po’ di tentativi, anche un
nuove cure e fare crescere organi artifi- male intenzionato può riuscire a pubbli-
COMPETIZIONE. Non solo. «È cambiata ciali per i trapianti. In entrambi i casi, si care il suo articolo su qualche rivista.
anche la dimensione della ricerca, e quin- trattava di pura fantasia. E accanto a chi
di anche i capitali impegnati e la diffusio- inventa scoperte clamorose che fanno i PAGHI? CHIUDO UN OCCHIO. Per di-
ne delle frodi», osserva Enrico Bucci, già titoli dei giornali, c’è anche chi agisce di mostrare quanto sia facile aggirare i
biologo del Cnr e autore del libro Cattivi nascosto cercando di farsi notare il meno controlli, nel 2013 il biologo di Harvard
scienziati (Add ed.). Infatti i ricercatori possibile. Un caso record è quello dell’a- (Usa) John Bohannon ha individuato
nel mondo sono più di 10 milioni, di cui nestesiologo giapponese Yoshitaka Fujii, 304 riviste online di tipo open access (ad
solo una piccola parte può fare carriera che – si scoprì poi – aveva falsificato i ri- “accesso libero”), cioè che non chiedono
e assicurarsi i finanziamenti. Per questo sultati di ben 183 articoli regolarmente abbonamenti per essere consultate, ma
l’imperativo publish or perish (“pubblica pubblicati. Eppure le riviste scientifiche guadagnano sul fatto che sono i ricerca-
o muori”) è ormai una legge che governa dovrebbero essere vaccinate contro que- tori stessi a pagare per essere pubblicati.
le vite degli scienziati. «C’è un’altissima sto tipo di inganni. Infatti si basano su un Quindi ha inviato a tutte il medesimo
competizione e le risorse sono scarse», sistema chiamato peer review, che è sta- articolo, interamente inventato e farcito
ribadisce Bucci. «Se le carriere e l’asse- to ideato apposta: gli articoli, per essere di errori. Risultato: ben 157 lo hanno ac-
gnazione dei fondi si decidono in base al pubblicati, devono essere sottoposti alla cettato esclusivamente a fronte del paga-
numero di articoli pubblicati, è inevita- valutazione in forma anonima da parte mento, senza accorgersi che era fasullo.
bile che esista chi pur di pubblicare falsi- di altri scienziati esperti del settore. «In Con queste premesse, non sorprende il
fica i risultati. In più, proprio perché tut-
ti sono così impegnati a produrre nuovi
lavori, non c’è il tempo di verificare le
ricerche altrui e sono sempre più rare le
Gli scienziati CINQUE BEFFE
MEMORABILI
repliche indipendenti degli esperimen-
ti». La scienza, invece, dovrebbe fondarsi
non riescono 1. IL GIGANTE DI CARDIFF. Un
innanzitutto sul fatto che i suoi risultati
siano riproducibili.
a verificare? gigantesco uomo pietrificato di oltre 3
m viene ritrovato nel 1869 negli Usa:
I casi eclatanti sono tanti. Nel 2005 salì
alla ribalta il corea o wa Woo-suk,
Ci pensano creduto vero, si scopre poi che si
trattava di uno scherzo ai danni di una
i nuovi congrega di fanatici religiosi locale.
2. UOMO DI PILTDOWN. Il

algoritmi paleontologo Charles Dawson ritrova


nel 1912 nel Sussex (Gb) un cranio, con
mandibola, che sembra di un essere
metà uomo e metà scimmia. Ma 40 anni
dopo si scopre che il cranio è del
Medioevo e la mandibola di un orango.
3. LA TRIBÙ PERDUTA. Nel 1971
Manuel Elizalde, ministro delle Filippine,
dice di avere scoperto su un’isola una
tribù ferma all’età della Pietra. Raccolti
fondi per tutelarla, sparisce nel nulla: la
tribù era un gruppo di persone costrette
a vivere in caverna da Elizalde.
4. BEFFA DI SOKAL. Nel 1996, il fisico
Alan Sokal invia a una rivista un articolo
di fisica quantistica volutamente
infarcito di sciocchezze. Quando viene
pubblicato, Sokal svela l’inganno.
5. L’ANELLO MANCANTE. Il fossile che
documenta il passaggio tra uccelli e
dinosauri teropodi terrestri (disegno) è
ritrovato nel 1999 e battezzato
Archaeoraptor. Ma è un falso composto
Illustrazione Stefano Fabbri (2)

da pezzi di fossili di animali differenti.

DINOSAURO SOSPETTO.
Nel disegno, ricostruzione di fantasia
del presunto Archaeoraptor.
fatto che in molti, tra scienziati ed edito- RICORDIAMO LA
ri, stiano cercando di porre rimedio. Per MEMORIA DELL’ACQUA...
questo sono allo studio software spe-
cializzati capaci di esaminare decine di OMEOPATIA. L’acqua conserva il
migliaia di articoli alla ricerca di frasi ri- “ricordo” delle sostanze con cui è
correnti, individuando i plagi, oppure in venuta in contatto. Il clamoroso
grado di scoprire possibili casi di conflit- annuncio, fatto da un gruppo guidato
to di interessi. Lo stesso gruppo di Bucci dal biochimico francese Jacques
ha sviluppato un software che setaccia gli Benveniste (disegno), e pubblicato nel
articoli in cerca di immagini, scansioni, 1988 su Nature, sembrava una prova
foto al microscopio o altre illustrazioni per l’omeopatia. La rivista coinvolse un
false. «Siamo in grado di analizzare mi- gruppo di esperti per controllare gli
gliaia di immagini; e abbiamo pizzicato esperimenti, tra cui l’“acchiappafrodi”
molti autori che poi sono stati costretti Walter Stewart e l’illusionista James
a ritirare gli articoli incriminati», spiega Randi. Di colpo, nessuno fu più in
Bucci. Gruppi editoriali come Elsevier grado di ottenere i risultati di
e Springer stanno addirittura valutan- Benveniste e l’acqua perse la memoria.
do la possibilità di sostituire del tutto
l’elemento umano nelle peer review con
programmi di intelligenza artificiale. è solo un problema di etica: truffe, mani- pubblicato uno studio falso secondo cui i
«A livello tecnico, già oggi sarebbe pos- polazioni e frodi hanno anche un impat- vaccini provocano l’autismo? La ricerca
sibile fare in automatico ogni controllo to economico. Uno studio dell’Universi- – poi sbugiardata e smascherata come un
di integrità e qualità dei dati, però su tà della Pennsylvania ha calcolato che le tentativo di screditare i vaccini trivalen-
pubblicazioni altamente formalizzate, ricerche ritirate, tra il 1992 e il 2012, negli ti a favore di un altro sistema brevettato
che siano riconoscibili dalle macchine», Stati Uniti sono costate 58 milioni di dol- dallo stesso Wakefield – è del 1998, ma
commenta Bucci. «In alcuni settori spe- lari, circa 400mila dollari per ogni arti- ancora oggi fa sentire i suoi effetti. Pur-
cifici, come la cristallografia a raggi X, è colo fasullo che avrebbero potuto essere troppo, infatti, il tema resta attualissimo:
già così. Ma è difficile che la peer review spesi per fare vera ricerca scientifica. le famiglie che evitano di vaccinare i pro-
sia sostituita del tutto: le implicazioni di pri figli sono in aumento, negli Usa come
ciò che una ricerca porta alla luce, e i suoi GIOCHI PERICOLOSI. Per non parlare dei in Europa. Con un rischio che è sotto gli
possibili effetti per il futuro, sono valu- costi sociali. Quante vittime ha provoca- occhi di tutti: quello di veder tornare ma-
tazioni che solo un cervello umano è in to la truffa di Alan Wakefield, il medico lattie che ormai si credevano estinte.
grado di esaminare». Quello dei falsi non inglese oggi radiato dall’albo, che aveva Massimo Polidoro

La scienza incontra la meraviglia AL CICAP-FEST


Il CICAP-FEST è il festival di chi ama la scienza ed è affascinato dall’insolito con Focus!
e dal meraviglioso. Tre giorni pieni di eventi, dove ascoltare oltre 80 relatori
eccezionali, tra cui Piero Angela e James Randi (nella foto), Silvio Garattini, I lettori di Focus possono
Giacomo Rizzolatti, Marco Malvaldi, Antonella Viola, Massimo Picozzi ed
partecipare al CICAP-FEST (Cesena
Enrico Mentana. Su temi che vanno dall’evoluzione al ruolo del caso, dalle
bufale in Rete ai fumetti, dai vaccini ai meccanismi della suggestione e alla 29 settembre – 1 ottobre 2017) con
moda del bio. Si potrà anche partecipare a laboratori una quota scontata che dà diritto a
partecipare a tutte le sessioni, inclusi
XIV Convegno Nazionale CICAP

e workshop su come indagare misteri, smascherare www.cicapfest.it


#CICAPFEST17

bufale o creare magie, assistere a spettacoli e gli spettacoli serali. È compreso un


IL VALORE DEI FATTI
performance con artisti come Silvan, la Banda Osiris NELL’ERA DELLA POST-VERITÀ
anno di adesione al CICAP per un
e Raul Cremona, entrare in un autentico “luna park”
della mente, seguire le rassegne stampa con i
totale di 140 euro, anziché 185.
giornalisti di Focus e, in generale, vivere un fine Per iscriversi:
settimana stimolante e coinvolgente. Un’occasione cicapfest.it/focus
1

unica per dare ossigeno ai propri neuroni. Teatro Bonci - Palazzo del Ridotto

INFO. Il CICAP-FEST si svolge a Cesena, dal 29 settembre


all’1 ottobre 2017, al Teatro Bonci e al Palazzo del Ridotto. L’ingresso
a molti eventi è gratuito, ma per avere accesso a tutte le iniziative
è necessario iscriversi. Il programma completo si trova su
www.cicapfest.it oppure inquadrando con lo smartphone il QrCode.
Per contatti: info@cicap.org - tel. 375-5210918 #cicapfest17

Settembre 2017 Focus | 135


Spazio

Prove
di Marte
Isolamento
A
rrivare fino a Marte o a un altro insieme a psicologi, ingegneri e molti al-
pianeta: è questo il sogno degli tri scienziati, potranno capire meglio gli
e assenza di astronauti più ambiziosi. Ma,
prima di farlo, bisogna risolve-
effetti dell’assenza di gravità sul nostro
corpo. Stare in un letto inclinato di 6° con
peso: i due re ancora molti problemi. Uno è quello
che stanno per affrontare dieci volontari
la testa verso il basso, infatti, è il modo
migliore per simulare una situazione si-
problemi dei al Medes, la clinica spaziale di Tolosa, in
Francia. Selezionati tra migliaia di can-
mile a quella che si prova nello spazio, ma
senza andarci davvero.
viaggi spaziali didati, i dieci prescelti (tutti maschi tra i
20 e i 45 anni, non fumatori, senza alcuna ANCHE IN CINA. Negli stessi giorni, in
si studiano allergia, sportivi ma non professionisti e
di corporatura media, un po’ robusta)
Cina, inizia un esperimento che proverà
a risolvere l’altro grande problema che
sulla Terra. dovranno restare per due mesi distesi in
un letto, con i piedi più in alto della testa
riguarda le permanenze di lunga durata
nello spazio: l’isolamento. Quattro stu-
(v. foto a destra). In questo modo, i medici denti dell’Università Beihang di Pechi-
e i biologi che li terranno sotto controllo, no saranno chiusi nei 160 metri quadrati

136 | Focus Settembre 2017


TUTTI IN FILA.
Ricercatori al lavoro
presso la Mars
Desert Research
Station nello Utah
(Usa), una stazione
gestita dalla Mars
Society. Sotto,
studio degli effetti
della microgravità a
Tolosa, in Francia.

Jim Urquhart/Reuters/Contrasto

del Yuegong-1, ricostruzione sulla Terra


di una base lunare completamente auto-
sufficiente. I quattro ragazzi, in questo
caso due maschi e due femmine, dovran-
no infatti dimostrare di essere in grado
di cavarsela da soli, senza alcun contatto
con l’esterno, senza rifornimenti, per 60
giorni. Poi saranno sostituiti da un al-
tro equipaggio, per 200 giorni, e infine
torneranno nel simulatore per altri 105
giorni. Alla fine, tutti avranno dato un
Gamma Rapho/Getty Images

contributo al progresso della scienza,


ma i volontari del Medes porteranno a
casa anche 16mila euro, e questo spiega
almeno in parte le migliaia di richieste
pervenute al centro.

Settembre 2017 Focus | 137


SOTT’ACQUA
E ISOLATI.
Esercitazioni di
astronauti Nasa
nei fondali di Kay
Largo, in Florida.
Servono a testare
uomini e
apparecchiature
per le future
missioni spaziali.
Più a destra,
l’equipaggio di
Mars-500.

Miami Herald/Mct/Getty Images


Ma che cosa succede al nostro corpo in trattati nel migliore dei modi, ma sono
condizioni di assenza di gravità? E di
quali altri fattori “umani” bisogna tene-
comunque delle cavie umane, alle quali
viene prelevato il sangue ogni due gior-
I cinesi stanno
re conto quando si organizza un viaggio
nello spazio? Anche se mancano risulta-
ni, e che devono mangiare, dormire,
lavarsi e persino liberare vescica e inte-
simulando
ti definitivi, i primi esperimenti stanno
cominciando a fornire qualche risposta.
stino senza mai riacquistare la posizione
eretta. Inoltre, sono tenuti a partecipare
una base
VITA DA ASTRONAUTA. Gli studi di al-
a esperimenti sui farmaci: in pratica de-
vono inghiottire capsule senza sapere
lunare. Quella
lettamento, bedrest in inglese, vengono
condotti da anni in modo scientifico, con
se quelle che mandano giù siano quelle
“vere” o semplici placebo somministrati
vera, nel 2036
gruppi di controllo e condizioni sempre per confronto. Prima di andarsene, poi,
uguali per tutti. Ma un modo per evita- dovranno lasciare qualche grammo di
re che l’assenza di gravità indebolisca il muscolo prelevato con una biopsia, per un cocktail di antinfiammatori e antios-
corpo umano non si è ancora trovato. Mi- verificare il livello di atrofia muscolare in sidanti, a base di resveratrolo e altre so-
chele Salanova, del Centro di medicina modo diretto. E probabilmente, quando stanze. «L’ipotesi è che l’atrofia dipenda
spaziale di Berlino e principal investiga- tenteranno per la prima volta di rimet- anche dallo stress ossidativo, attraverso
tor per l’esperimento in corso al Medes, tersi in piedi, crolleranno su una sedia a un aumento dei radicali liberi», spiega
racconta che una certa atrofia muscola- rotelle: capita anche a molti degli astro- Salanova. Dieci soggetti da esaminare
re è inevitabile: le cellule della muscola- nauti quando tornano dalle missioni sul- ogni volta che si ripete l’esperimento,
tura riducono il proprio diametro fino al la Stazione spaziale internazionale. però, sono pochi per dire che cosa fun-
30%. E il cuore – aggiunge Enrico Caiani, zioni davvero.
bioingegnere al Politecnico di Milano, SANGUE AI PIEDI. Per evitare questi guai
anche lui coinvolto nella ricerca – per- sono stati sperimentati tapis-roulant e AUTOSUFFICIENTI. Dal canto loro, i ra-
de massa, perché fa meno fatica. In più, cyclette adattati alla posizione distesa gazzi cinesi del Yuegong-1 non avranno
si perdono fluidi che il corpo considera delle persone, e una piattaforma vibran- una vita molto più tranquilla. La loro
in eccesso. Tutto il sistema cardiocirco- te posta sotto la pianta dei piedi per sti- giornata sarà all’insegna del lavoro, per
latorio, insomma, funziona peggio che molare la contrazione muscolare. Si è far funzionare il loro appartamento qua-
sulla superficie della Terra, e qualche provato anche a introdurre le gambe in si-lunare. Dovranno risolvere i problemi
volontario ha mostrato anche problemi cilindri nei quali la pressione viene ridot- insieme e senza liti, perché nessun inter-
di fibrillazione cardiaca, per fortuna re- ta rispetto a quella esterna, in modo che il vento esterno è concesso. Fino a oggi il
versibili. Poi sono stati registrati distur- sangue tenda a rifluire verso i piedi come record di permanenza di un equipaggio
bi del sonno e della digestione, perché quando si è in posizione eretta sulla Ter- in una situazione di isolamento spetta
anche l’apparato digerente sfrutta la ra. E, ancora, è stata costruita una cen- all’esperimento Mars-500, concluso nel
forza di gravità per funzionare; e persi- trifuga che fa ruotare i volontari mentre 2011 dopo 519 giorni, ovvero un anno e
no alterazioni delle capacità cognitive. stanno stesi nel letto, spingendo anche in cinque mesi: più o meno il tempo di un
Ecco perché accanto ai letti del Medes si questo caso il sangue verso i piedi. Niente viaggio di andata e ritorno fino a Mar-
siedono anche psicologi. però sembra davvero efficace. te, più un breve soggiorno sul pianeta. I
I volontari conducono una vita solo Per finire, i dieci volontari messi a letto sei “astronauti” scelti per questa prova
apparentemente tranquilla. Vengono a Tolosa proveranno anche gli effetti di estrema restarono chiusi nei locali rea-

138 | Focus Settembre 2017


Afp/Getty Images
SIMULAZIONE LUNARE.

European Space agency/Spl/Contrasto


Sopra, alcuni studenti dell’Università
Beihang di Pechino all’interno dello
Yuegong-1 (o Lunar Palace 1), un
laboratorio che simula l’ambiente
lunare. Vivranno lì per diversi mesi,
coltivando parte del loro cibo.

lizzati all’interno dell’Accademia russa


delle scienze di Mosca e simularono an-
che l’entrata in orbita attorno a Marte
Nello spazio? Ecco i problemi
e lo sbarco. Quattro di loro mostrarono
seri problemi di adattamento. Prima e
dopo di allora altri test simili sono stati
condotti in luoghi isolati, per esempio
alle Hawaii.
MUSCOLI DISTURBI PSICOLOGICI
I muscoli perdono il Problemi di comportamento
SFIDA LUNA. Ma la prova cui sono sot- 20-30% della loro massa dovuti all’isolamento: ansia,
toposti gli studenti di Pechino non vuo- in poche settimane. Sono stress, disturbi del sonno,
necessari molti esercizi. depressione ecc.
le simulare un viaggio spaziale, come è
stato nel caso di Mars-500, bensì la vita
in una colonia lunare. Sarà una missio-
ne più breve, ma anche più difficile. Non
solo perché Yuegong-1 è più piccolo dei
moduli di Mars-500, e nei suoi 160 metri
quadrati c’è tutto, dai letti alle serre per CALCOLI SISTEMA
Il calcio perduto dalle CIRCOLATORIO
coltivare il cibo a uno spazio per allevare ossa finisce nelle urine, Il cuore pompa meno, il
animali, mentre Mars-500 aveva 150 me- con il pericolo che si sangue si concentra in alto,
formino calcoli ai reni. tra testa e torace, e il viso
tri quadrati di abitazione più altri 100 di diventa più “paffuto”.
ambulatorio medico e altrettanti di ma-
gazzini per gli alimenti. C’è anche il fatto Oltre ai problemi
che, secondo le informazioni fornite, la illustrati, vi è quello
stazione lunare sarà completamente iso- da radiazioni, che
lata e dovrà provvedere proprio a tutto: influisce su vari
riciclare i rifiuti attraverso un sistema di organi. Può indurre OSSA
bio-rigenerazione che rimetta in circo- nausea, stanchezza Il calcio nelle ossa
diminuisce di circa l’1-1,5%
lo le sostanze organiche, dall’urina alle e, a lungo termine, al mese. Rischio di fratture.
feci, e nutrire i propri abitanti in gran perfino tumori.
parte senza rifornimenti, con ciò che

Settembre 2017 Focus | 139


PROVA TUTE
IN ALTURA.
Simulazione
di ambiente
marziano
in Tirolo,
per conto
dell’Austrian
Space Forum.
Reuters/Contrasto

LE ALPI? COME MARTE

VICINO A NOI. Alle varie location


Vi sono “analoghi” di Marte utilizzate dai centri di ricerca come
“analoghi” marziani, cioè siti in cui
sui vulcani delle Hawaii, nello si può simulare un ambiente simile
a quello del Pianeta rosso, di
Utah, e perfino in Tirolo recente se n’è aggiunta un’altra.
L’Austrian Space Forum, che
coordina una rete di operatori
dell’industria spaziale, ricercatori,
produce. Una colonia, insomma, capace to dell’Europa. E la Nasa indica gli anni politici e semplici appassionati, ha
di andare avanti anche se la Terra fosse ’30 di questo secolo come il decennio in organizzato una missione sul
all’improvviso incapace di aiutarla. La cui l’uomo sbarcherà su Marte. ghiacciaio di Kaunertal, nel Tirolo
presenza degli animali, tra l’altro, è una C’è però un altro problema al quale anco- austriaco (foto in alto). Per due
novità assoluta. ra nessuno è riuscito a trovare una solu- settimane, un centinaio di
zione e che rende molto pericoloso qual- ricercatori di 19 nazioni hanno
L’IKEA VA SU MARTE. Persino l’Ikea ha siasi viaggio spaziale di lunga durata: le realizzato esperimenti come se
decretato che il modulo lunare o mar- radiazioni e le particelle di alta energia fossero su un ghiacciaio marziano.
ziano è ormai uno standard da guardare che attraversano lo spazio in ogni dire- Oltre a condurre, tra gli altri, test
con la massima attenzione, e ha spedito zione. Sono prodotte dal Sole ma giungo- utili alla ricerca di vita su Marte, gli
per tre giorni alcuni dei suoi progettisti no anche dallo spazio profondo e fermar- scienziati hanno stabilito un record:
nella Mars Desert Research Station, un le è difficilissimo. Il nostro organismo, e la passeggiata spaziale simulata a
simulatore di base marziana che si tro- soprattutto il nostro Dna, non può sop- quota più elevata: 2.887 metri. G.R.
va nello Utah (Usa). La vita spartana dei portarle a lungo senza subire danni che
coloni extraterrestri del prossimo futuro possono essere irreversibili (per esem-
riguarda, insomma, anche tutti noi. pio, l’insorgenza di tumori). Il problema schermo. Campi magnetici attorno alle
D’altra parte, i tempi per queste missioni esiste anche per chi frequenta la Stazio- astronavi o alle stazioni spaziali e gusci
si stringono. Anche senza aver mai mes- ne spaziale internazionale, ma la Iss è pieni di idrogeno sono ancora solo ipote-
so piede sulla Luna con un proprio taiko- meno esposta perché viaggia a quota re- si. Anche se i volontari del Medes e i gio-
nauta, come viene chiamato in Cina un lativamente bassa attorno alla Terra, e la vani cinesi dimostreranno che siamo in
astronauta, Pechino dichiara che tra cin- permanenza degli astronauti a bordo grado di far fronte all’assenza di peso e
que anni, nel 2022, avrà una propria sta- non supera l’anno. Al momento, non è all’isolamento, servirà ancora un passo
zione spaziale ed entro il 2036 promette stato trovato alcun materiale che sia allo in più per arrivare davvero ad abitare sul-
di abitare la Luna con un modulo simile a stesso tempo abbastanza leggero ed eco- la Luna o per raggiungere Marte.
Yuegong-1, magari anche con il contribu- nomico da poter essere utilizzato come Paolo Magliocco

140 | Focus Settembre 2017


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Il percorso
della vitalità
Mondo

Nelle navi
dei sogni
Crociere
da record,
destinazioni
estreme e
ricostruzioni
storiche...
Si parte!

142 | Focus Settembre 2017


Alberto Bernasconi
COME UN LUNA PARK

COLOSSALE. La Harmony of the


Seas è la nave passeggeri più grande
mai costruita. Varata nel 2016, è lunga
362 metri e può portare un massimo
di 6.780 passeggeri. La nave è quasi
un parco divertimenti: ospita scivoli
d’acqua, una pista di pattinaggio su
ghiaccio, piscine anche per il surf,
campi di calcio, tennis e pallavolo e
perfino un bar robotico.

Inquadra
la pagina con
la app di Focus
per esplorare a 360°
le attrazioni della
nave dei record
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(INFO A PAGINA 7)

Settembre 2017 Focus | 143


RICREARE IL MITO

PER GIOCO. Nella provincia del


Sichuan, in Cina, è in corso la
costruzione di una replica perfetta del
Titanic. Avrà le stesse dimensioni

Dormire una notte in una dell’originale: 269 m di lunghezza e 28


di larghezza. Ma non solcherà mai i
mari. Questo giocattolino da 160
suite della copia del Titanic milioni di dollari sarà ormeggiato sul
fiume Daying Qi e diventerà

costerà circa 13mila euro l’attrazione principale di un resort di


lusso. Apertura prevista per il 2019.

144 | Focus Settembre 2017


Getty Images

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e mettiti al timone
di un modello 3D
del Titanic
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Settembre 2017 Focus | 145


TRA GLI ICEBERG
AL FREDDO. Una crociera in Antartide,
come questa di Quark Expeditions, è un
viaggio davvero speciale. Nell’estate
2016/2017, hanno visitato l’Antartide
circa 44mila turisti, un numero piuttosto
costante da anni. I più numerosi sono
stati gli statunitensi, (oltre 14mila),
seguiti dai cinesi (più di 5mila); circa 200
gli italiani. Le crociere partono spesso da
Ushuaia, nell’Argentina meridionale.

Inquadra
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goditi una crociera
a 360° nel panorama
ghiacciato dell’Antartide
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146 | Focus Settembre 2017


Qui le navi
con più di
cinquecento
Karen Jacot

persone
sono vietate
Settembre 2017 Focus | 147
informazione pubblicitaria

Quali sono i sintomi principali e a quali hanno un mecca-


occorre porre maggiore attenzione? nismo univoco.
Pertanto, non
I primi sintomi di allergia da alimenti sono esiste un unico
solitamente prurito al cavo orale, prurito alle esame che le pos-
PDQLRUWLFDULDGLIˋFROW¢UHVSLUDWRULD VRSUDW- sa diagnosticare.
tutto se il paziente è un asmatico), dolori ad-
dominali, vomito, sensazione di svenimento. È possibile che
un’intolleranza
Quali sono i rischi che corre una persona alimentare non
allergica e cosa è necessario fare in caso curata si trasfor- Eleonora Savi
di reazione allergica? mi in allergia?

Il paziente allergico ad un allergene alimen- L’intolleranza e l’allergia hanno meccanismi


tare stabile deve evitare accuratamente l’in- diversi e sono indipendenti. Bisogna però
gestione anche di piccole quantità di quell’a- ricordare che la malattia celiaca è considerata
limento. La reazione allergica, infatti, può un fattore predisponente per lo sviluppo di
essere gravissima e in alcuni casi anche fatale. allergia alimentare; anche perché i pazienti
In caso di emergenza, è necessario chiamare celiaci hanno una maggior permeabilità inte-
L’allergia alimentare subito il 118 e soccorrere il paziente sommini- stinale che può favorire la sensibilizzazione
strandogli una dose di adrenalina intramusco- allergica.
è una patologia molto lo nella parete laterale della coscia. Inoltre, è
comune che in Europa fondamentale tenere il soggetto coricato così Esistono dei test per diagnosticare le intol-
colpisce oltre 17 milioni GDIDYRULUHLOˌXVVRHPDWLFRFHUHEUDOH leranze alimentari?

di persone1. Come vengono diagnosticate le allergie L’intolleranza al glutine, Malattia Celiaca, può
alimentari e quali test può richiedere il essere intercettata con un primo esame del
medico di famiglia? VDQJXHFKH LGHQWLˋFD XQ DXWRDQWLFRUSR DQWL-

N
Transglutaminasi presente in caso di malattia.
egli ultimi anni la diffusione Le allergie alimentari vengono sospettate con L’intolleranza al lattosio o al fruttosio, invece,
dell’allergia alimentare sembra un’ accurata anamnesi che intercetti l’ali- viene diagnosticata con un test da carico
essere in forte aumento sia tra gli mento sospetto ingerito 30-60 minuti prima seguito da un Breath test.
adulti sia tra i bambini; ma quali sono le della reazione. Il medico di medicina generale
allergie alimentari più comuni? Come si (MMG) può richiedere un test per il dosag- Ha qualche consiglio da dare a chi sospet-
manifestano e come vengono diagnosticate? JLRGHOOH,J(VSHFLˋFKHSHUXQSDQQHOORGL ta di soffrire di allergia alimentare?
Ne parla su allergipedia.it, il blog dedicato alimenti tra cui quello sospetto.
al mondo delle allergie e delle intolleranze, E’ necessario che tutti i pazienti che hanno
la dottoressa Eleonora Savi, specializzata Qual è la sua opinione su DRIA test, il test sviluppato una reazione allergica in seguito
in Allergologia e Immunologia, e del capello e i test di autodiagnosi? all’ingestione di un alimento, sia che si tratti
Pneumologia (Direttore Unità Operativa di una reazione lieve di solo prurito al cavo
Dipartimentale di Allergologia Ospedale G. da Il DRIA Test, il Cito test, il test di analisi del orale, sia che si tratti di una reazione grave
Saliceto ausl Piacenza). capello, così come il dosaggio delle IgG per che ha coinvolto più organi (cute ,appara-
alimenti sono test utilizzati da anni ma è to respiratorio e gastroenterico), eseguano
importante sottolineare che non ci sono studi un’indagine allergologica. Questo è necessa-
Quali sono le allergie alimentari più diffu- controllati che documentino la loro validi- rio per individuare con certezza la causa della
se? tà nel diagnosticare una sensibilizzazione reazione e per sapere quali alimenti l’hanno
allergica. Per contro, esistono ricerche, svolte scatenata così da poterli evitare in futuro.
Le allergie alimentari più diffuse in età DQFKHGDOOD6RFLHW¢6FLHQWLˋFD(XURSHDGL
pediatrica, o meglio prima dei 2 anni, sono Allergologia Asma e Immunologia Clinica 1 Accademia Europea di Allergologia e Immu-
latte e uova. Dopo i 2 anni e in età adulta, gli EAACI, che hanno dimostrato la non attendi- nologia Clinica (EAACI) “Public Declaration” su
alimenti più allergizzanti sono quelli vegetali bilità di questi test. %PPIVKMI%PMQIRXEVM I Pŭ%REƤPEWWM
come la nocciola, la noce, la pesca e il mais. La
ragione principale è una componente allergi- Qual è la differenza tra intolleranza e aller-
ca, chiamata LTP e presente in tutti i vege- gia alimentare?
tali, che è la più frequente causa di allergia
alimentare in Italia. Mentre l’allergia coinvolge il sistema immuni-
Tra gli alimenti di natura animale, invece, i tario che, a fronte dell’ingestione dell’alimen-
più allergizzanti sono i crostacei seguiti da to allergizzante, produce gli anticorpi IgE, le Per maggiori informazioni visita
pesce, latte, carne e uova. intolleranze sono di natura eterogenea e non www.allergipedia.it
MyFocus redazione@focus.it
facebook.com/focus.it
@Focus_it

Fotografie,
segnalazioni,
commenti...
Il dialogo
con i lettori
di Focus
Sindone: il mistero continua Il porto canale di Cesenatico Navigare tra le stelle
151 152 153

Happy
colors
La foto
del mese
Antonino Firriolo
“Drop Art”:
impegnativo e appagante
esercizio di stile.

Settembre 2017 Focus | 149


MyFocus
Commenti, post, iniziative PRO E CONTRO: TRIVALENTE
I RISCHI PER CHI SI VACCINA
CONVULSIONI FEBBRILI 1-2 su 3.000
IL LENZUOLO hanno alterato la quantità di La febbre normale è invece presente nel 5-10% dei vaccinati.
CONTROVERSO radiocarbonio presente nel TROMBOCITOPENIA 1 su 30.000
Nel numero di Focus 296, tessuto. Molte altre ricerche È una carenza temporanea di piastrine nel sangue.
in un articolo avete avvalorano invece l’autenticità SHOCK ANAFILATTICO 1 o 2 su 1.000.000
parlato del nostro libro La della Sindone: oltre alla Grave reazione allergica che va trattata tempestivamente. Per
Sindone, Storia e misteri presenza di pollini del Medio questo, dopo il vaccino si deve restare in sala d’attesa per 30 minuti.
(Odoya 2017). Le obiezioni che Oriente, di aloe e mirra, di
vengono mosse all’autenticità aragonite simile a quella delle I RISCHI PER CHI SI AMMALA
della Sindone si basano grotte di Gerusalemme, il MORBILLO
soprattutto sulla datazione sangue umano testimonia un Il 30% dei malati ha complicanze. Le più gravi sono:
radiocarbonica eseguita nel contatto del cadavere con il polmonite (6%) ed encefalite (0,1%) che può essere letale.
1988, che collocava l’origine del lenzuolo solo per 36-40 ore.
PAROTITE
tessuto fra il 1260 e il 1390 d.C. Non ci sono tracce di putrefa-
Il 15% dei casi evolve in una meningite che si risolve da
Il frammento prelevato per la zione. Gli scienziati sono però sé. La parotite può causare sterilità maschile e sordità.
datazione proveniva però da incuriositi soprattutto dalla
un’area marginale, non presenza dell’immagine ROSOLIA
rappresentativa dell’intero umana, che è una disidratazio- Determina encefalite in un caso su 6.000. Se presa
in gravidanza può danneggiare gravemente il feto.
tessuto (v. per esempio http:// ne e ossidazione estremamente
www.sindone.info/VALENC-1. superficiale della cellulosa dei
PDF). Per di più le sostanze fili. Solo con un laser a eccime- PRO E CONTRO: ANTI HPV
con cui il lenzuolo è venuto a ri, che emette una radiazione I RISCHI PER CHI SI VACCINA
contatto nei secoli possono ultravioletta ad alta intensità, SHOCK ANAFILATTICO 1 su 1.000.000
aver influenzato il risultato. E, presso il centro di ricerche Sono, invece, comuni: febbre, cefalea, dolori e stanchezza.
per finire, anche i rammendi Enea di Frascati (Roma) è stato
subiti nel corso dei secoli possibile riprodurre le caratte- I RISCHI PER CHI SI AMMALA
ristiche dell’immagine. INFEZIONE DA HPV
Come ha potuto il cadavere
s

Mistero
He a e ma es Ge y ma

Il 5-10% delle donne che contraggono il virus Hpv


I mille lasciare questa impronta sul sviluppa lesioni che possono portare al tumore del collo
volti della telo? Il mistero permane. dell’utero. L’infezione causa anche tumori del pene,
dell’ano, del cavo orale e condilomi.
Sindone Prof.ssa Emanuela Marinelli,
Due studiosi
P sindonologa, Collegamento
er alcuni è la p ù sacra de le reliquie soprav
vissuta per miracolo a due millenni di storia
riaprono la per altri un clamoroso falso creato nel Medio
evo La Sindone come sempre fa parlare di sé

PRO E CONTRO: ESAVALENTE


discussione: il A certificare che si tratterebbe di un artefatto relativa
mente recente sono alcuni dati di fatto come la mancan
Sacro Telo? È za di riferimenti storici al lenzuolo precedenti il 1389 le
dichiarazioni delle autorità ecclesiastiche dell’epoca e
autentico. E la
pro Sindone, Roma
la datazione al radiocarbonio condotta nel 1988 che ha
collocato l telo proprio nel XIV secolo Oggi però due ri
prova sarebbe cercatori sostengono che tracce de la sua esistenza pri
ma di quella data si troverebbero presso alcuni antichi
nascosta nelle tes i islamici Come nei mig iori gial i la prova capace di
risolvere il mistero sarebbe sempre stata sotto gli occhi
antiche fonti di tutti Ma è proprio cos ?

islamiche. Ma...
Prof. Livio Zerbini, docente I RISCHI PER CHI SI VACCINA
BEN RIPIEGATO A riaprire l caso sono stati la studiosa
Emanuela Marine li e lo storico Livio Zerbini autori del
recente libro La Sindone Storia e misteri (Odoya) I due
a fermano che della Sindone si parlerebbe sin dai primi
secoli soltanto che i testi arabi la chiamavano diversa

4
mente “Mandylion” Era questo un panno conservato
a Edessa ne l’attuale Turchia che recava un’immagine
del volto di Cristo Tra le antiche fonti che vi fanno ri

di Storia Romana, Università


ferimento ci sono i siriaci A ti di Mar Mari redatti nel
VI secolo e fondati su materiale precedente Qui si dice

1 su 1.000.000
Le ostensioni della che alcuni pittori mandati a Gerusalemme da Abgar ANCHE IN

SHOCK ANAFILATTICO
re di Edessa ai tempi di Cristo “non poterono r trarre RUSSIA
Santa Sindone dal
Il Mandyl on
2000 a oggi Nel l’immagine dell’uman tà adorabile del Signore Nostro Il appresentato
2013 ce n’è stata Signore allora prese un telo (seddona in greco sindón) se n un cona
una solo elevisiva lo premette sul volto e risultò come era eg i stesso E fu russa del
recato questo telo e come fonte di aiuti fu posto nella XII seco o

54 | Focus G ugno 2017


chiesa di Edessa fino al giorno presente”

G ugno 2017 Focus | 55 di Ferrara Sono comuni: febbre, dolore nel sito di iniezione, nausea, cefalea.

I RISCHI PER CHI SI AMMALA


LA VERITÀ SUI VACCINI EPATITE B
In seguito alla pubblicazione delle pagine dedicate a come L’1-2% dei casi è letale; il 5% evolve in cirrosi epatica
funzionano i vaccini, sul numero 297, abbiamo ricevuto molte e un altro 5% in cancro al fegato.
lettere, come è naturale per un tema di così calda attualità.
PERTOSSE
Alcune sottolineano che non si sono presi in considerazione
Nei neonati è letale nello 0,5% dei casi; spesso causa
tutti gli effetti avversi dei vaccini, altre che ci rimproverano
polmonite; lo 0,1-0,3% dei malati ha danni neurologici.
di aver preso soldi dalle industrie farmaceutiche. Se ce ne fosse
bisogno, precisiamo che né l’autore dell’articolo né il giornale POLIOMIELITE
hanno mai ricevuto un euro dalle aziende farmaceutiche per fare Letale per il 2-10% dei malati, può determinare paralisi
propaganda sui vaccini: la posizione di Focus su questi temi è e meningiti.
quella della comunità scientifica. Tanto che, riguardo agli effetti DIFTERITE
collaterali, quelli illustrati nell’articolo sono gli stessi che il Può danneggiare il cuore (10-25% dei casi), il cervello
ministero della Salute elenca nel suo Piano Nazionale Prevenzio- (20%) e i reni. È letale per il 2-20% dei malati.
ne Vaccina, pubblicato il 17 gennaio 2017 (per esigenze di spazio,
si sono tralasciati gli effetti meno seri, come le febbri nel caso HAEMOPHILUS INFLUENZALE TIPO B O HIB
dell’esavalente). Ribadiamo l’importanza di questi dati e cogliamo Questo batterio causa una meningite che è letale nel
5% dei casi e determina danni permanenti nel 15-30%.
l’occasione per ripubblicare (a destra) le tabelle con i principali
rischi per chi si vaccina, e per chi si ammala. TETANO
I neonati, nati da madri non vaccinate, muoiono
nel 95% dei casi. Anche per gli adulti è spesso letale.

Settembre 2017 Focus | 151


MyFocus
Le foto dei lettori I giapponesi sono inventori... geniali o
ingenui? (http://bit.ly/2sH6F5j)

In piena estate
La fotografia che abbiamo scelto per aprire la selezione
di questo mese è “costruita”: treppiede, flash, gocce
d’acqua, un poster a fare da sfondo e un software per
sincronizzare lo scatto con la caduta di una goccia... «Sembra
facile, ma non c’è una goccia uguale a un’altra», commenta
Antonino Firriolo per la sua “drop art” coloratissima,
selezionata per portarvi nei colori di queste foto: l’artista che
disegna il cielo (Arianna Ricchiuti), il canale porto alle 5 del
mattino (Michele D’Altri), il pontile che divide la marea
(Alessandro Amadio), una Milano inattesa (Valentina Di Mario),
il canoista tra le stelle (Amorvena Mengarelli).

152 | Focus Settembre 2017


MyFocus
Pubblicità sexy: lo spot si ricorda, la
marca no. (http://bit.ly/2ualmT1)

Spedisci i tuoi scatti alla redazione di Focus:


2 vedi su www.focus.it/myfocus l’elenco delle caselle
tematiche e i nostri consigli, e le foto dei lettori
su www.focus.it/letuefoto

1
3 Arianna Ricchiuti
Venere in punta di
pennello.

2
Michele D’Altri
Il porto-canale di
Cesenatico all’alba.

3
Amorvena
Mengarelli
Vogatore
tra le stelle.

4
Valentina
Di Mario
La bellezza
di Milano.

5
Verso l’autunno: in tema di colori Alessandro
Amadio

è questa la stagione forse più Da un pontile


di Jesolo (Ve).
sorprendente, e di sicuro
lo vedremo nelle vostre foto
5

Settembre 2017 Focus | 153


Relax
Fotofollie

Metti la
turbina
sul tetto
Sembra una buffa
roulotte aliena...
è molto di più!
Una microcasa per due persone,
corredata di tutti i comfort (acqua calda,
toilette, riscaldamento e cucina), che può

Ecocapsule Holding/Ipa (3)


essere facilmente trasportata e quindi
posizionata ovunque, in cima a un monte o necessaria a una vacanza.
su una spiaggia, visto che non le servono Ecocapsule è un progetto dello studio
collegamenti: la turbina eolica e i pannelli slovacco Nice&Wise, entrerà in
solari sul tetto le forniscono tutta l’energia produzione, forse, già alla fine del 2017.

Scienza quotidiana Che senso del ritmo, quel pappagallo!


L’idea di suonare uno strumento per fare colpo
sulle ragazze è molto diffusa tra gli adolescenti umani. In
realtà, anche molte specie animali, in particolar modo gli
uccelli, ricorrono alle proprie doti canore per attirare le
femmine per l’accoppiamento.
Una varietà di pappagalli, il cacatua delle palme (Pro-
bosciger aterrimus), sarebbe addirittura l’unica specie
finora conosciuta, escluso l’uomo, a realizzare apposi-
tamente strumenti per generare percussioni: una sorta
di bacchette ricavate da baccelli e rametti, secchi oppure
spezzati da piante in vita e ripuliti dalle foglie.
Un team di scienziati dell’Australian National Universi-
ty di Canberra ha infatti osservato il comportamento di
18 maschi di una specie di questi pappagalli diffusa nella
penisola di Cape York, nell’Australia Settentrionale; gli
esemplari hanno prodotto 131 sessioni ritmiche, compo-
ste da 5 a 92 colpi. I cacatua delle palme hanno dimostra-
to di condividere i rudimenti della musica strumentale
D. Parer and E. Parer-Cook/Minden Pictures/Contrasto

umana, inclusa la creazione di uno strumento per gene-


rare le percussioni, lo sviluppo di cadenze regolari e pre-
vedibili, la ripetizione di ritmi così come le performance
eseguite in uno stile del tutto individuale.
Questo estro creativo sembrerebbe inoltre, secondo gli
studiosi, una caratteristica particolare dei maschi della
penisola di Cape York; nelle altre aree in cui è diffuso
il cacatua delle palme, ossia Indonesia e Papua Nuova
Guinea, i maschi osservati generano i suoni limitandosi
a percuotere con le zampe il ramo su cui sono appoggiati.

154 | Focus Settembre 2017


Sapevi che... ?
Notizie curiose da
raccontare agli amici
Il primo europeo ad assaggiare
il cacao fu Cristoforo Colombo:
accadde nel 1505, durante il suo
quarto viaggio nelle Americhe,
sull’isola di Gunaja, al largo
dell’Honduras.

Nella metropolitana di Londra,

Afp/Getty Images
La scienza dell’acqua calda la più antica e anche la più cara del
di Giovanna Camardo mondo, vi sono 409 scale mobili.

Stare troppo vicino allo schermo fa male agli occhi


Avete presente quando la mamma vi diceva di non guardare temporanee perdite della vista da un occhio. Dopo avere escluso
la Tv da vicino, perché faceva male agli occhi? Allora erano cause organiche, i dottori hanno ricostruito che cosa succedeva
preoccupazioni infondate, o ingenui tentativi di staccarci dai alle signore. Guardavano lo smartphone a letto, al buio, sdraiate
cartoni animati, ma adesso la scienza dà finalmente ragione a su un fianco. Il risultato era che un occhio – inavvertitamente
mamma (o quasi), anche se gli schermi che oggi guardiamo di più coperto dal cuscino – si adattava al buio, l’altro alla luce del
sono quelli degli smartphone. Già, perché il telefonino può farci device. Quando poi le signore si scollavano dallo smartphone e
davvero diventare ciechi. Lo spiacevole – anche se temporaneo riportavano lo sguardo sulla camera buia, percepivano di essere
– fenomeno è stato infatti registrato da un team britannico e diventate “cieche” dall’occhio non abituato all’oscurità.
pubblicato sul prestigioso The New England Journal of Medicine. La cecità, per fortuna, durava al massimo 15 minuti e non aveva
I medici hanno riportato i casi di due donne che lamentavano conseguenze. Se non quella di dover dare ragione a mamma.
Relax
Brain Trainer, ginnastica per la mente

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
CruciFocus
11 12 13 14 15 16
ORIZZONTALI: 1 Nome di re
nordici - 5 L’antica nota do - 7
17 18 19 20 21 22
Scimmia dal corpo tozzo - 11
Serve per collegarsi a Internet
- 13 Isola delle Filippine - 16 23 24 25
Il Bangladesh (sigla) - 17 Sim-
bolo dell’argento - 18 I vassal- 26 27 28
li del negus - 20 Voce che imita
il tintinnio dei sonagli - 23 L’a- 29 30
ereopiùgrandedelmondo- 26
Reattore nucleare per la fusio-
31 32 33
ne controllata - 27 Onde Lun-
ghe - 29 Arma primitiva - 30
Le separa la N - 31 Altro nome 34 35 36 37
del nonio - 33 Una slitta col
volante - 34 Splende nella co- 38 39 40
stellazionedellaLira- 35 Mes-
sina - 36 Gioco con le tessere
41 42 43 44 45 46
- 38 Adesso - 39 Annotò i suoi
pensieri in un “libretto rosso”
- 40 Quello informatico è un 47 48 49
hacker - 41 Articolo per scola-
ro - 42 Bensì - 43 Ninfe delle 50 51 52 53
piante - 45 La Annunziata del-
la Rai (iniz.) - 47 Piccola e dif- 54 55 56 57
fusissimatrottolaantistress(6,
7)- 50 Sartoriad’altamoda- 52
Coppia d’assi - 53 Un’auto te- 58 59 60

desca - 54 Duncan, Nobel per


la fisica nel 2016 - 56 I tiranti 61 62 63
degli alberi maestri - 58 Schia-
mazzoadaltavoce- 59 Nébru- 64 65 66

Getty Images
ni né castani - 61 Un indice a
piazzaAffari- 62 Lidisputava-
67 68 69 70
no i cavalieri - 63 Monarca - 64
Il Canada nel Web - 65 Forme
alternative dello stesso gene - 71 72 73
67 Periodo di accoppiamento
delle femmine dei mammiferi 74 75
- 69 Vino di mele - 71 L’antica Al 39 orizzontale
lingua dei trovieri - 73 Il ro-
manziereFleming- 74 L’ultimo Brando - 14 Venerare - 15 La europeo - 36 Accorda in la - 37 di mare sono chiamati attinie
numero del lotto - 75 La dea città di Meneghino - 19 Passi... Danilo,compiantoetologo- 39 - 60 Metallo raro usato in lega
con la cornucopia. di rospo - 21 La scritta sulla Grondante sudore - 40 Città col platino - 62 L’azienda au-
Croce - 22 Iniziali di Coperni- natale di Galileo - 42 Unità di tomobilisticacheharivoluzio-
VERTICALI: 1 Sultanato con co - 23 La malvagia delle fiabe misura della pressione - 44 nato il concetto di auto elettri-
Mascate - 2 Logaritmo (abbr.) - 24 Museolondineseinunaex Prestare senza pesare - 46 Un ca- 64 Ilpiùgrandelaboratorio
- 3 InizialidiDovizioso- 4 Cia- centraleelettrica- 25 Ominide segno dello zodiaco- 47 I miti- di fisica delle particelle - 66
scuna delle ossa che formano scopertoinSudafrica(4,6)- 26 ci sudditi di Alcinoo - 48 Dea ProgettodiGoogleperportare
la spina dorsale - 6 Trieste - 7 Inflessibile- 28 Partedell’orec- dellaTerra- 49 HadirettoStre- Internetinzoneremote- 68 La
Schiaffo- 8 Difficileacompier- chio- 32 L’Albertonedelnostro gati - 51 Il primo nome di Edi- sigladell’altavelocitàferrovia-
si- 9 Siglaperradioamatori- 10 cinema - 33 Unità dell’infor- son - 55 Secondo Carlo Levi lì ria - 70 La musica di Eminem
Poesia pindarica - 12 L’attore matica - 34 Il più lungo fiume si è fermato Cristo - 57 Quelli - 72 RomanzodiStephenKing.

Settembre 2017 Focus | 157


Relax
Brain Trainer, ginnastica per la mente

Catena di parole a tappe Bunny Bond


Ricostruisci il giusto ordine della catena, di La cugina del più noto James lavora per un’agenzia senza
cui ti forniamo solo alcuni anelli. L’elenco nome come esperta di codici segreti. Ecco due nuovi “casi”.
delle parole da concatenare è qui sotto in
ordine alfabetico.
LAS VEGAS
BANCO COMPRESS ORE Una cassaforte del casinò di Las Vegas contiene dei piani
segreti importantissimi. Per aprirla serve una combinazio one
BASE di cinque cifre, ma Bunny non la conosce; ha però
intercettato una comunicazione con questo strano segnalle.
BENE Qual è la combinazione di cinque cifre nascosta dal segnale?
BIANCO

CALCIO

CAMPO

CASELLA RIEMPITO DI COLORE


Bunny Bond sa che questa strana scritta nasconde una password, che è il nome di
CLASSE un colore. Qual è il colore suggerito dalla scritta?
CLESSIDRA

FERMO
FUORI PANTOGRIPHOVERDAD
INDICE

LIBRO Soluzioni dei giochi


MANO
CruciFocus Catena di parole
MONTE CARMELO.
Avete risolto correttamente il Crucifocus? posta, casella, vocale, strumentale, bene,
OROLOGIO P I T A O N O V A N
SABBIA, clessidra, orologio, polso, fermo,
A N I L I R A O indice, libro, bianco, monte, pegni, banco,
PALLONE R O S I D E S T R O campo, FUORI, classe, seconda, mano,
M L E L I C A A L calcio, pallone, sonda, spaziale, base,
PEGNI R E I N E T O R M I B COMPRESSORE, rullo, tamburo, pistola,
I T D O N B I V O C I O
PISTOLA
SABBIA T I E R S A A N E H A L D
U D I A A E R A A T E L I
POLSO N E R N P I G E T S G F I D
L A I A D D R I L O M A Bunny Bond
POSTA
T A A I R A O P O R A M
si legge la password: “PORPORA”.
RULLO I N O M D O M E V E G A
hanno i pallini blu all’interno di zone chiuse,
B O B S I E R O V E R N Leggendo di seguito le sole lettere che
SECONDA M O I A T T A N C E R B O RIEMPITO DI COLORE
O L R T O L A R A S T E L
SONDA C H N A U A T O L N S T R rossi che mostrano le cinque cifre.
N E I N D S D I A G R A cinque dadi bianchi affiancati, con i pallini
SPAZIALE B D A R S A M M O D E M
facilmente immaginando che siano mostrati
La combinazione è “65356”. Si legge
A C O C M A U T O L A V LAS VEGAS
STRUMENTALE

TAMBURO Autori dei giochi: Vuoi continuare a giocare? Scopri


Lucio Bigi, Silvano Sorrentino,
VOCALE CARMELO studiogiochi.
il Focus Quiz online www.focus.it/quiz

158 | Focus Settembre 2017 Settembre 2017 Focus | 158


L’AFFASCINANTE VIAGGIO DELLA CIVILTÀ UMANA, I O
Eventi, personaggi ed episodi che hanno modificato, rivoluzionato, sconvolto inte collana
inedita, autorevole e alla portata di tutti. Dal Medioevo a Napoleone, da Peri
un’inesauribile fonte di letture appassionanti per interpretare il mondo di oggi con
assisteremo all’alba della civiltà: viaggeremo nella “Mezzaluna Fertile” attra
mesopotamici, alla scoperta dei popoli e delle tradizioni che ne hanno segnato il pe

1a USCITA
cambiamenti che saranno apportati al piano dell’opera.
* Prezzo rivista esclusa. Opera composta da 40 uscite. Prima uscita E 1,90 oltre al prezzo della rivista.Uscite successive E 5,90 oltre al prezzo della rivista. La natura dell’opera si presta ad essere oggetto di nuove serie che,se realizzate dall’Editore, saranno comunicate nel rispetto

L’ANTICO EGITTO
PREZZO E LE CIVILTÀ
LANCIO MESOPOTAMICHEE
1,90
*
cipo i cambiament

E
he complessive
del D.LGS.146/2007. L’editore si riserva la facoltà di variare il numero delle uscite periodiche nonché di modificare l’ordine
complessive,nonché la sequenza e/o i prodotti allegati alle singole uscite,comunicando
l ordine,la anticipo
uscite comunicando con adeguato antic

‡ INEDITI ASSOLUTI ‡ VOLUMI DAL FORMATO AGILE ‡ OGNI USCITA,DUE DETTAGLIATE MAPPEE A COLORI
IL PIANO DELL’OPERA L’ANTICO EGITTO E LE CIVILTÀ MESOPOTAMICHE ‡LE ORIGINI DELLA
GRECIA ‡ LA NASCITA DI ROMA ‡ IL SECOLO DI ATENE ‡ ALESSANDRO MAGNO E L’ELLENISMO ‡ ROMA, UNA
NUOVA POTENZA NEL MEDITERRANEO ‡ LO SPLENDORE DELL’IMPERO ‡ IL DECLINO DI ROMA ‡ LA CIVILTÀ
BIZANTINA ‡ I REGNI ROMANO-BARBARICI ‡ L’EUROPA CAROLINGIA E IL FEUDALESIMO ‡ L’ASCESA
DELL’ISLAM ‡ POTERE E RELIGIONE NELL’EUROPA MEDIEVALE ‡ L’ITALIA DELL’ALTO MEDIOEVO ...

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Fabrizia Sacchetti (caposervizio), Vito Tartamella (caporedattore), comportamenti e misure che
Stella Tortora (caporedattore), Raymond Zreick (caposervizio)
Segretaria di Redazione: Marzia Vertua possiamo adottare già da ora.
Hanno collaborato a questo numero: Osvaldo Baldacci, Marco
Basileo, Federico Bona, Daniela Cipolloni, Marco Consoli, Fabio Dalmasso,
Leonardo De Cosmo, Gabriele Ferrari, Giorgio Giorgetti, Giovanni Giudice,
Paolo Magliocco, Roberto Mammì, Massimo Manzo, Paola Maraone,
Elena Meli, Nicola Nosengo, Chiara Palmerini, Marco Paternostro, Tutto questo e molto altro su:
Massimo Polidoro, Simona Regina, Emilio Vitaliano, Margherita Zannoni, http://www.focus.it/299
Carlo Ziveri

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Focus: Pubblicazione mensile registrata presso il Tribunale di Milano n. 552 del 22:05 COSMOS. Un viaggio nelle meraviglie
dell’universo e della vita stessa, dove
16/10/92. Tutti i diritti di proprietà letteraria e artistica sono riservati. Tutto il materiale Dal 4 settembre
ricevuto e non richiesto (testi e fotografie), anche se non pubblicato, non sarà restituito. ogni lunedì astrofisica e filosofia si intrecciano.
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Dal 10 settembre Dal 24 settembre
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Certificato n. 7152 del 14/12/2011 (Federaz. Ital. Editori Giornali)
Codice ISSN: 1122-3308
BIG PACIFIC MODERN DINOSAURS

Settembre 2017 Focus | 161


Mondo Focus
Il prossimo numero è in edicola dal 23 settembre

Nei prossimi numeri

SALVIAMO
LE API

Una perfetta società,


con una regina e
migliaia di operaie
che si dividono il
lavoro. Indispensabili

National Geographic/Getty Images


alla nostra agricoltura:
almeno finché le
modifiche ambientali
non sconvolgono
la loro vita.

Questo mese
in edicola su
Focus Extra
IL MISTERO DELLE EMOZIONI
Le emozioni comunicano come
stiamo e saperle leggere nel volto
degli altri è come avere la macchina
Getty Images

della verità. Alcune, poi, hanno effetti


insospettabili: la tristezza, per
esempio, ci rende più intelligenti.

162 | Focus Settembre 2017


SONO IN VACANZA
IN UN VERO PARADISO.
CI PENSA PETRA DELICADO
A SCOVARE I SERPENTI.

Lasciati catturare dai romanzi


di Alicia Giménez-Bartlett

Opera composta da 4 uscite, prezzo uscite successive 6,90 € rivista inclusa.


e dalle indagini di Petra Delicado.
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L’ispettrice Petra Delicado è immersa in noiosissime riunioni sui sistemi di
sicurezza per la visita del Papa a Barcellona. Ma un delitto la tira fuori dal
commissariato: un giovane avvocato, padre di famiglia, viene ritrovato morto
nella sua villa del quartiere Paradís. Petra e l’inseparabile Garzón indagano
Dal 9 agosto in edicola alla ricerca di una crepa nel muro di perbenismo che li circonda.
“Serpenti nel Paradiso”.
Donna Moderna + libro,
a soli 6,90 €

Non perdere Se lo hai perso acquistalo


i prossimi 16 agosto 23 agosto su mondadoriperte.it
appuntamenti Un bastimento carico di riso Nido vuoto

Su mondadoriperte.it trovi tutte le informazioni sulle iniziative in edicola.

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