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itinerari natura cultura e attivit prodotti tipici

Parco Naturale Regionale

G U I D A

Portofino
P R A T I C A

aree protette regione liguria

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Un promontorio sul Mediterraneo


Ci sono localit della terra indissolubilmente associate a un indirizzo, che sintetizza la loro unicit: nel grande mare racchiuso tra Africa ed Europa, Portono il solo promontorio dellarco costiero che si sviluppa a partire da dove limponente catena di montagne (alpine) raggiunge il Mediterraneo e si propaga lungo la penisola italiana. Un frammento di Liguria proteso sulle acque, che assomma nei suoi caratteri quelli di terra affacciata sul mare con quelli di monte dellAppennino. Limportanza di questa area straordinaria stata percepita da memoria duomo che lha abitata no dalla preistoria. Lo stato italiano lha tutelata n dal 1935 con norme speciali, evolutesi nellistituzione del Parco di Portono, al quale si aggiunta nel 1999 una delle prime Aree Marine Protette dItalia. Da Camogli, Portono e Santa Margherita Ligure, una tta rete di splendidi sentieri permette di scoprire la ricchezza e la variet di ambienti naturali, panorami, complessi monumentali del promontorio. Molti itinerari sono facili, alcuni richiedono esperienza, altri ancora possono essere affrontati solo insieme alle guide del Parco.

Parco Naturale Regionale

Portofino

La carta didentit del Parco


Istituzione: 1935 come Ente Autonomo, 1995 come Parco Regionale. Nel 1999 stata istituita unArea Marina Protetta. Superci protette: Parco di Portono: 1056 ettari Area Marina Protetta: 372 ettari, governata dal Consorzio di Gestione dellArea Marina Protetta del Promontorio di Portono. Ente di Gestione: Ente Parco di Portono Sito Internet: www.parcoportono.it Provincia: Genova Comuni: Camogli, Portono e Santa Margherita Ligure. Punti informativi e di accoglienza: Santa Margherita Ligure, San Rocco di Camogli

In copertina: uno scorcio panoramico e mediterraneo dal sentiero a strapiombo sul mare. Nel frontespizio: panorama su Punta Chiappa.

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Punti di interesse
LAbbazia di San Fruttuoso
Il complesso di San Fruttuoso di Capodimonte tra i monumenti pi importanti dItalia. Databile tra il X e XIII secolo, stato donato nel 1983 dalla famiglia Pogson Doria Pamphilj al FAI (Fondo per lambiente italiano). Oggi completamente restaurato e aperto al pubblico. Comprende i chiostri romanici, il sepolcreto dei Doria , le aree archeologiche e i saloni dellabbazia duecentesca, che ospitano il museo. Le maestose trifore gotiche della sala abbaziale offrono una suggestiva panoramica sulla baia. Il complesso monastico e la torre Doria (XVI secolo) sono parte integrante del piccolo e intatto borgo marinaro, raggiungibile solo a piedi o via mare. Nelle acque della baia, a 17 metri di profondit , collocata la statua bronzea del Cristo degli Abissi, opera di Guido Galletti.

I prodotti del territorio


Lolio
Di non facile reperibilit sul mercato, lolio del Promontorio prodotto da olivi coltivati in terreni ben esposti e soleggiati. Sapiente la mescolanza delle olive rivierasche. La lavagnina (lnin-a) e la Pignola (pigna). Ne risulta un olio leggero, dolce e aromatico, indicato per condire a crudo verdure e pesce cos come per cucinare.

Il Parco di Portono
Viale Rainusso, 1 16038 Santa Margherita Ligure (GE) Tel: 0185.289479 Fax: 0185.285706 E-mail: info@parcoportono.it Laboratorio Territoriale per lEducazione Ambientale del Parco di Portono - Servizi di Fruizione Turistica e Scolastica Tel. 0185.283480 Fax 0185.285706 E-mail: labter@parcoportono.it

Il vino
Il giancu de Purtun cantato da De Andr un vino esclusivo dei pochi fortunati che lo producono e dei loro conoscenti e amici. Il bianco nasce da una miscela di uve: soprattutto bosco, bianchetta e rollo, in alcuni casi vermentino. Di colore paglierino chiaro, ha un sapore secco oppure fresco, vivacemente frizzante, gradazione tra gli 11 e i 13. Servito a 6-8 C, si sposa con pesce e antipasti.

Il falco pellegrino
Il versante a mare del promontorio di Portono uno dei luoghi migliori della Liguria per avvistare il falco pellegrino (Falco peregrinus brookei), un elegante predatore con apertura alare di 110-115 centimetri, in grado di piombare sulle prede di solito piccoli uccelli a 300 chilometri lora.

Numeri e Indirizzi
Ufcio Circondariale Marittimo di Santa Margherita Ligure (responsabile per lArea Marina Protetta) tel. 0185.287029 APT Tigullio Via XXV Aprile, 4 16038 Santa Margherita Ligure (GE) tel. 0185.29291 infoapt@apttigullio.liguria.it IAT Portono Via Roma, 35 16034 Portono (GE) tel. 0185.269024 IATPortono@ apttigullio.liguria.it IAT Santa Margherita L. Via XXV Aprile, 2b 16034 Santa Margherita Ligure (GE) tel. 0185.287485 IATSantaMargheritaLigure@ apttigullio.liguria.it IAT Camogli Via XX Settembre, 33 16032 Camogli (GE) tel. 0185.771066 prolococamogli@libero.it

Il conglomerato
La roccia che caratterizza il promontorio di Portono si formata oltre 30 milioni di anni fa. Si tratta di una roccia sedimentaria, che ricorda vagamente il calcestruzzo, costituita da ciottoli arrotondati di rocce diverse, immersi in una matrice arenacea (una vera e propria sabbia), legata da un cemento calcareo. Le formazioni pi caratteristiche sono le rupi costiere di San Fruttuoso e Portono, il lastrone di Punta Chiappa e i macigni delle Pietre Strette.

Le ciliegie camogline
Tra le signicative cultivar di frutta del Promontorio spicca la ciliegia camoglina (seixa camuggina): un frutto piccolo, tondo, rosso con striatura gialla, gustoso, anche se non dolcissimo.

La mela limonina
La Mela limunina molto particolare, di colore verdastro e forma allungata, e assomiglia vagamente a una pera. Il gusto asprigno ricorda un po il limone; un tempo una fetta veniva usata per rendere lacqua pi dissetante; si facevano anche tisane. Il Parco mette in vendita le piante nellambito di un progetto di recupero e diffusione delle vecchie cultivar locali.

La sassifraga spatolata (Saxifraga cochlearis)


una pianta rupestre che affonda le radici nelle fessure del conglomerato e presenta caratteristiche foglioline dallestremit arrotondata; a spatola, appunto. Si tratta di una specie esclusiva del Parco di Portono e delle rupi delle Alpi Marittime; essendo una pianta montana, eccezionale la sua presenza nel Parco sia per linconsueta ubicazione, che per la modesta altitudine e la vicinanza al mare.

I prodotti del territorio Il mirto


Il mirto (Myrtus communis) arbusto sempreverde che cresce spontaneamente nella macchia mediterranea del Monte. Molto ramicato, pu raggiungere i tre metri di altezza. Il legno molto duro e viene impiegato per lavori al tornio. Il mirto viene spesso adoperato per insaporire carni e arrosti. Con le sue bacche si prepara, soprattutto in Sardegna, ma anche nel Levante ligure e, localmente, a livello familiare, un profumato liquore.

Il rosmarino
Tipica pianta mediterranea, il rosmarino cresce spontaneamente sulla costa sud-occidentale di Portono. Usato come infuso od olio essenziale, serve come stimolante, antisettico, ipertensore e parassiticida. Mescolato allolio di oliva impiegato per frizioni contro i dolori muscolari. Specialit della zona il tortino di rosmarino e patate.


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Difcolt: T/E per Punta Chiappa, EE la traversata a San Fruttuoso. Periodo consigliato: Tutto lanno (non nelle giornate pi calde). Durata del percorso: 1h15 no Punta Chiappa; 3h 30 no San Fruttuoso Caratteristiche: panoramico - storico geologico - botanico
Passo del Bacio

gia sulla passerella la scogliera e raggiunge Porto Pidocchio, antico approdo di pescatori in cui sostano i battelli che collegano Camogli a San Fruttuoso. Una breve risalita, che consente di apprezzare numerose specie delle rupi costiere (euforbia arborea, cavolo di Robert, carota selvatica, lavatera marina e nocchio di mare) porta a Punta Chiappa (5m/1h15) Per le sue particolarit La Punta un vero e proprio laboratorio di geologia a cielo aperto. Essa costituita da un blocco di conglomerato proteso verso il mare dove, allombra della Stella Maris, vegeta la rara statice ligure. La discesa dal bivio presso San Rocco richiede mezzora, per risalire si impiegano tre quarti dora.
Costa del Termine

Batterie
Dopo il tragico bombardamento del 9 febbraio 1941, quando le navi inglesi colpirono Genova, le autorit militari costruirono postazioni a difesa della citt. Vennero quindi edicati bunker muniti di cannoni e batterie antiaeree sul Monte Moro e sul Promontorio di Portono. Per la costruzione di queste ultime fu prelevata tutta la sabbia della spiaggia di Paraggi; abbandonate dopo la ne della guerra, oggi si pensa alle Batterie come futuro punto di visita del Parco, accesso alla sua parte naturalistica pi pregiata

San Fruttuoso

Camogli - Punta Chiappa - S. Fruttuoso


Camogli
Tra i borghi pi celebri del Levante ligure, afancata da una scenograca spiaggia di ciottoli, Camogli ha dato i natali a molte generazioni di marinai, ed era nota in passato come la citt dei mille bianchi velieri. I monumenti pi interessanti sono Castel Dragone e la basilica di Santa Maria Assunta, ma imperdibile una visita al porticciolo e una passeggiata nei carroggi (vicoli) del centro storico e lungo la multicolore palazzata a mare. La stazione di Camogli il punto di partenza di alcuni degli itinerari pi classici del Parco. Mentre i viottoli che salgono a San Rocco e proseguono verso le Batterie, San Nicol e Punta Chiappa sono agevoli, la traversata oltre le Batterie verso San Fruttuoso si svolge in ambiente spettacolare e selvaggio e richiede sicurezza di piede in alcuni passaggi esposti. Chi non intendesse affrontarli pu raggiungere le Batterie, tornare indietro al bivio delle scuole di San Rocco, scendere a Punta Chiappa e proseguire verso San Fruttuoso in battello. Accesso e punto di partenza Dopo una visita a Camogli e al suo importante museo navale, si raggiunge lultimo tornante di viale Nicol Cuneo, poco a monte della stazione ferroviaria. Qui inizia il percorso segnato che costeggia il torrente Gentile e inizia a salire per una lunga serie di gradini. Tra uliveti e coltivi, spesso nascosti da muri di cinta, si raggiunge la frazione di San Rocco (221m/45) dove, stagionalmente, allestito un punto informativo del Parco. Sorvegliato dal Santuario di Nostra Signora della Salute, San Rocco un magnico belvedere su Camogli e la costa no Genova e oltre. La salita a San Rocco pu essere affrontata anche con un bus di linea. Dal borgo si prosegue no alla vecchia scuola. Qui si pu decidere se scendere a Punta Chiappa o dirigersi subito verso San Fruttuoso. Per Punta Chiappa si scende a destra in una tta lecceta e, toccate le case di Pego, si raggiunge il minuscolo borgo di San Nicol di Capodimonte (120m), un pugno di case strette attorno alla sua chiesa millenaria. Il viottolo scende ancora, oltrepassa la sorgente del Mulino, costeg-

Il viottolo che continua a mezza costa raggiunge Mortola (223m), con le sue case decorate a trompe loeil e il campionario di battenti delle porte; poi entra in un tto bosco a carpino nero e orniello. Toccata la sorgente Vegia e attraversato un suggestivo tratto di macchia mediterranea, si supera una cengia con balaustra e si raggiunge il Groppo Marso, punto panoramico su Punta Chiappa. Poco a valle sono due bunker, visitabili con breve deviazione. Una discesa a mezza costa ai piedi delle rocce del Bricco porta alla espostissima rampa del Passo del Bacio (120m/1h30; 2h45 con P.Chiappa) attrezzata con una catena, che costituisce il passaggio pi importante e difcile della traversata (nessuno obbligato a proseguire!). Oltre il Passo del Bacio si raggiunge un crinale con bel colpo docchio sul settore pi selvaggio del Parco e leuforbia arborea presso il sentiero a mostrare il disegno dei suoi rami, che ricordano i coralli. In un alternarsi di valloncini, punteggiato da panoramiche mozzaato, il sentiero supera passaggi attrezzati con catene, meno esposti del precedente, e scende verso la Cala dellOro. la parte naturalisticamente pi avvincente del Parco, a monte di una delle aree di riserva integrale. La macchia mediterranea la fa da padrona, gli arbusti sempreverdi, impenetrabili, ospitano una fauna interessante quanto elusiva (ramarro, geko, colubro di Riccioli, occhiocotto, sterpazzola). In alto le acrobazie del falco pellegrino fanno da contraltare al volo dei laridi: gabbiani, tra i quali il raro gabbiano corso, e sterne, in particolare il beccapesci che lambiscono il mare con le loro traiettorie. A anco dellescursionista piccole piante rupestri, rarissime felci quali lAsplenio di Petrarca e lAsplenio delle fonti, sopravvivono con fatica nelle nicchie lasciate dai ciottoli caduti dal conglomerato. Si entra nel bosco e si sale al Crinale del Termine (275m/3h; 4h15 con P. Chiappa) Una agevole discesa a tornanti, in unarea dove macchia e lecceta sostituiscono uliveti in abbandono, porta in mezzora allabbazia e allinsenatura di San Fruttuoso, cuore del promontorio e del Parco di Portono.

Sotto: Punta Chiappa, una lingua di roccia dalla forma inconfondibile, meta di escursioni e apprezzata dai bagnanti per la sua comodit.


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Periodo consigliato:
Sempre (escluse le giornate pi calde).

Durata del percorso: 4h15 da San Rocco; 5h da Camogli Caratteristiche: ambientale - panoramico storico

Da San Rocco al Semaforo Vecchio


Il Semaforo vecchio e il Semaforo nuovo
Secondo antichi documenti, segnalazioni tramite fuochi e fumate venivano inviate dalla vetta del Monte alla Lanterna di Genova. Il Semaforo Nuovo, 180 metri pi in basso, sorto prima della Seconda Guerra Mondiale, collegato alle sottostanti batterie. La frescura dei boschi della parte in quota del Monte di Portono, il punto pi alto il Semaforo Vecchio, pu essere raggiunta da Camogli e San Rocco attraverso ombrosi sentieri che salgono nel tto del bosco. Il dislivello notevole ma il bosco e lesposizione rendono questo itinerario piacevole anche in estate. I sentieri intorno alla vetta consentono numerose varianti. I panorami dal Semaforo Nuovo ripagano ampiamente della fatica.
Accesso e punto di partenza La prima parte del percorso coincide con litinerario numero 1. Dal centro di Camogli si raggiunge viale Nicol Cuneo e si sale per un ripido viottolo alla frazione di San Rocco (215m/45) magnico belvedere sulla costa. Ma si pu anche arrivare in bus. Il sentiero giunge a Mortola (223m) e si inoltra in un tto bosco; da localit Fornelli si pu effettuare una

LUpupa
Il famoso Galettu de marsu ha dato il nome alla localit I Galletti, sopra San Rocco. I suoi colori appariscenti ne tradiscono le origini tropicali e testimoniano la particolarit del clima nostrano.

piccola deviazione no alle Batterie, uno dei migliori belvedere del promontorio, in cui facile individuare la sassifraga spatolata. Da Fornelli si seguono le indicazioni per il Semaforo Nuovo. Si sale lungo tornanti alternando ambienti freschi e ombrosi ad altri pi caldi e assolati, dominati rispettivamente da carpini neri e ornielli e da pini marittimi. Oltre un tto boschetto di nocciolo si raggiunge localit Toca (450 m). Verso destra, rapidamente, si arriva al Semaforo Nuovo (435m/2h15) belvedere sul mare aperto e sul versante pi selvaggio del Parco. Punto di osservazione del falco pellegrino e panoramico sulle Alpi Liguri, Marittime e Graie a ponente, sulle Apuane a levante. Da Toca si prosegue a destra per un bellissimo sentiero a mezza costa che taglia, con modesti saliscendi, il versante meridionale del Monte di Portono. Macchia mediterranea, gariga, aree rupestri si alternano in questo balcone sospeso sul mare. Traversato il vallone Cala dellOro, presidiato in basso dalla seicentesca Torre Saracena, si valica la Costa del Termine, con lo sguardo che spazia dai vicini torrioni conglomeratici al borgo di San Fruttuoso. In breve si supera il vallone dei Fontanini per giungere al valico delle Pietre Strette (452m/3h15) Principale crocevia di sentieri, questa localit deve il nome a grossi blocchi di conglomerato suggestivamente afancati. Dalle Pietre Strette si segue una vecchia strada lastricata, restaurata dal Parco con una tecnica rispettosa delloriginario aspetto, che taglia il versante nord-orientale del promontorio in un tto bosco misto (dove prevalgono il carpino nero e il castagno) e raggiunge una sella in localit Gaixella (420 metri), ai piedi delle antenne RAI di Portono Vetta. Pochi gradini, e un portale in legno conducono alla strada che sale da Ruta e allHotel Portono Kulm. Non vi sono servizi accessibili a chi non soggiorna nellalbergo. Dalla Gaixella al punto pi alto del Parco si possono seguire vari percorsi. Il pi interessante riguarda il sentiero segnato che sale con numerose svolte sul crinale, tocca rupi di conglomerato colonizzate dalla sassifraga spatolata e raggiunge la vera vetta del Monte, dove il Semaforo (610m/4h15) parzialmente ristrutturato dal Parco. Presso il piazzale si apprezzano numerose oriture: singolare quella del bucaneve, specie montana che si ritrova qui, e in un inaccessibile valloncino sottostante, a distanza irrisoria dal mare. Un sentiero che scende a mezza costa tra i pini porta alla Sella Porcile e al Monte Tocco (543m). Da qui a Toca, dove si ritrova il sentiero dellandata.

Portono Kulm
Il Portono Kulm uno storico e prestigioso albergo-ristorante costruito in forme liberty. Il suo piazzale offre una panoramica sul Golfo Paradiso e la Riviera di Ponente; nelle giornate limpide si possono ammirare le Alpi intravedendo Monviso, monte Rosa e Cervino. Dal terrazzo della dependance presso le antenne il panorama spazia anche verso levante sulla Riviera, no alle isole spezzine, alle maggiori cime dellAppennino Ligure e alle Apuane. Inconsueta la visione quasi aerea di Camogli, come incorniciata dalle fronde degli alberi.

Il corbezzolo
Il corbezzolo un alberello sempreverde che pu arrivare a 12 metri. noto per i vistosi frutti rossi e per la sua rapidit nel ricolonizzare i terreni bruciati dagli incendi. Dai frutti si ricavano marmellate, gelatine, sciroppi, succhi, creme e canditi. Un tempo, localmente, si otteneva una grappa dai suoi frutti macerati.

Nella pagina precedente; in alto sopra il titolo, la spettacolare Cala dellOro. In basso, una veduta di San Rocco e Camogli.


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Periodo consigliato: Tutto lanno Durata del percorso: da 2h15 a 3h15 Caratteristiche: culturale-paesaggisticobotanico

Ruta

Semaforo Vecchio (610m/1h30 da Ruta; 1h dal posteggio) Una comoda discesa tra i pini porta alla Sella Porcile e al Monte Tocco (543m). Oltre il bivio di Toca si raggiunge il Semaforo Nuovo (435m), straordinario belvedere sul versante a mare del Promontorio. Il ritorno si sviluppa sul versante occidentale in un ambiente boschivo simile a quello percorso allinizio. Alla casetta del Paradiso, una deviazione a sinistra scende alla Rocca del Falco, stupendo belvedere rimesso in sicurezza dal Parco. Proseguendo si pu chiudere lanello intorno alla vetta e tornare a Gaixella. Lungo questo percorso si incontra una stazione di sassifraga spatolata. Occorrono 75 no al posteggio e 105 per scendere a Ruta.
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Tra Portono Vetta e il Semaforo Vecchio


San Michele
Sul valico di Ruta sorge la chiesa vecchia di San Michele,che conserva tratti romanici grazie anche a una serie di restauri conservativi o comunque rispettosi dello stile originario. Ledicio risale al XIII secolo, ma la tradizione lo vuole fondato prima dellanno Mille: a ci si deve lespressione di Chiesa millenaria. Nel 1800 fu incendiata dalle truppe francesi di Massena in ritirata. I danni del fuoco resero necessari restauri e modiche effettuate allinizio del XX secolo. Spiccano linterno in pietra a vista e la bella torre campanaria. Di particolare interesse sono pure la parete dellabside e il softto, in legno, a capriate, a restituire unatmosfera intima. Quasi sempre chiusa al pubblico, la chiesa ospita cerimonie religiose e iniziative culturali. Coperta da boschi di caducifoglie e da rimboschimenti di pini, sequoie, cedri, tuie e querce rosse, la vetta del Monte di Portono offre un ambiente di montagna, che contrasta con le atmosfere mediterranee della costa e permette di camminare piacevolmente anche in estate. Il nome Portono Vetta indica in realt la zona, deturpata da grandi antenne, al termine della strada che sale da Ruta. Sulla vera vetta della montagna si trova il piazzale con il il Semaforo Vecchio. Accesso e punto di partenza Il borgo di Ruta (260m) noto per la presenza della chiesa romanica e per aver ospitato Nietzsche. Si pu salire verso Portono Vetta per il viottolo pedonale che inizia a nord (lato Camogli) della galleria traversata dallAurelia, passando di fronte alla chiesa di San Michele, o per la strada dellHotel Portono Kulm, percorribile in auto no a un posteggio (390 metri) poco a valle dellalbergo, da dove si dipartono i sentieri principali. I due percorsi si riuniscono presso localit Gaixella (420 metri), ai piedi delle antenne RAI, non distante da un portale in legno con le indicazioni del Parco. Le Pietre Strette e il Semaforo Vecchio Oltre il portale si segue una vecchia strada lastricata, restaurata dal Parco, che taglia il versante nord-orientale del Promontorio. Lasciato il sentiero che porta al Semaforo Vecchio direttamente, ci si inoltra in un ombroso bosco mesolo di castagno e carpino nero no al valico delle Pietre Strette (452m). Particolarmente quando gli alberi sono spogli si pu apprezzare laffascinante panorama su Santa Margherita e sulla costa del Tigullio. Si segue quindi il crinale, a cavallo tra la vegetazione mediterranea e il bosco mesolo (come dire a cavallo tra Marocco e Germania) no al

La discesa a San Fruttuoso Dal valico delle Pietre Strette prende avvio un classico sentiero per San Fruttuoso. Il tracciato, a tratti panoramico, scende ripidamente in un tto bosco di leccio, carpino nero e roverella, tocca la sorgente Caselle che ha rifornito per decenni Camogli (qui arriva la Via dei Tubi) e attraversa macchia e oliveti per rientrare in un bosco nel quale spicca un eccezionale esemplare di ginepro rosso. Un ultimo tratto tra gli ulivi, per lo pi abbandonati, porta allabbazia, al borgo e allinsenatura di San Fruttuoso. Dalle Pietre Strette occorrono tre quarti dora. La discesa di Portono Dalle Pietre Strette un bel percorso in buona parte su acciottolato scende in unora e un quarto a Portono. Il tracciato si svolge dapprima in un bosco di castagno, quindi raggiunge il valico delle Bocche (456m), consentendo di apprezzare, in primavera, le suggestive oriture silvestri e specie quali lagrifoglio e il pungitopo, ormai rare in Liguria. Lungo la discesa verso Olmi (230m) al castagno si afancano alberi esotici quali il cedro dellHimalaya e il cipresso dellArizona. Da Olmi, nota in passato per la sua osteria e importante crocevia di sentieri, si giunge a San Sebastiano (165m). Qui il panorama si apre e una discesa sempre pi ripida, tra costruzioni agricole e ville, porta al centro di Portono.

Il ginepro rosso
Alberello frequente allo stato arbustivo nella macchia, qui soffre la carenza di luce dovuta agli alberi che lo circondano.
Nella pagina precedente: la strada fra la Vetta e Pietre Strette. In alto: San Fruttuoso. Sotto: Semaforo Vecchio; Pietre Strette.


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Periodo consigliato:
Sempre (esclusi i giorni pi caldi)

Durata del percorso: 2h Caratteristiche: panoramico - storico botanico - ambientale

Base O

su un magnico panorama. Si prosegue in un ambiente via via pi naturale, tra pini e macchia mediterranea, affacciandosi sulla Cala degli Inglesi. Si giunge presto al rio Rufnale, le cui acque corrono stagionalmente a mare in unombrosa vallecola ricca di felci, carpini neri e robinie. Il sentiero si snoda quindi a mezza costa, poco sopra laltra area di riserva integrale del Parco, offrendo magnici panorami sul mare. In un alternarsi di ambienti mediterranei e di ripa, accompagnati da singolari sbalzi di temperatura dovuti ai diversi microclimi, si raggiunge il crinale della Costa dei Ghidelli, che scende dalla cima del Monte di Portono e chiude a est la baia di San Fruttuoso. Qui la cosiddetta Base O (207m/1h30) una postazione militare della Seconda Guerra Mondiale. Base O, (in dialetto detta Base dellOro) a picco sulle scogliere di Punta Carega, offre un magnico panorama. La discesa verso San Fruttuoso altrettanto panoramica. Il percorso, lasciato lambiente strettamente mediterraneo, giunge no alleliporto, poi diventa pi ripido e si immerge nel fondaco, la stretta e ombrosa vallecola lungo la quale in breve tempo si giunge alle prime case di San Fruttuoso, un tempo borgo di pescatori. Con brevi saliscendi si prosegue no allabbazia, cuore del promontorio di Portono. La visita a pagamento, ma altamente consigliabile.

Portono
Tra le mete pi ricercate del turismo internazionale, lantica Portus delphini merita, al di l dei suoi aspetti mondani, una visita attenta. Imperdibile la passeggiata che conduce verso il Castello Brown e il Faro. Meglio lasciar perdere la macchina (che provoca inquinamento e code, senza contare il costoso parcheggio, e arrivare in bus o, meglio ancora, a piedi: da Santa Margherita a Paraggi attraverso laffascinante passeggiata a mare, quindi lungo un meraviglioso sentiero, autentico tunnel vegetale a strapiombo sulla scogliera. Si pu anche prendere il battello, da Santa Margherita, da San Fruttuoso o Camogli.

Da Portono a San Fruttuoso


La Pteride di Creta
una felce elegantissima, rara localmente. specie delle regioni tropicali e subtropicali. Particolarmente vistosa e decorativa, testimonia del clima favorevole degli ambienti che la ospitano. Labbazia di San Fruttuoso, nata prima del Mille nellinsenatura pi suggestiva della Liguria, la meta pi ambita dagli escursionisti. Mentre litinerario che la raggiunge da Camogli e San Rocco impegnativo, quello che inizia da Portono accessibile anche agli escursionisti meno esperti e si svolge in un ambiente di grande fascino. possibile tornare in battello (quando questo servizio in funzione) o a piedi. Accesso e punto di partenza Litinerario verso San Fruttuoso inizia alle spalle della parrocchiale di San Martino, dove un ripido viottolo in salita, indicato da cartelli segnaletici del Parco, si stacca dalla strada. Raggiunto un crinale lo si segue lasciando a destra lHotel Splendido e toccando numerose ville e villette nate dallo snaturamento delle vecchie case contadine. Si supera San Sebastiano (165m) con la sua chiesetta quattrocentesca dal suggestivo sagrato e si prosegue a mezza costa, tra gli oliveti e la campagna, su un ombroso versante, no alla frazione di Olmi (230 m/45) Pochi decenni fa, quando spostarsi a piedi era normale, vivevano sul Monte numerose famiglie autoctone (allora i prezzi delle case e dei terreni non erano saliti alle stelle). Accanto ai viottoli del Promontorio di Portono sorgevano numerose osterie apprezzate dai contadini locali e dai turisti. Le ultime a chiudere sono state la trattoria degli Olmi, losteria della Manue presso San Sebastiano e la trattoria Battigran, a met tra le due frazioni. A Olmi, importante crocevia di sentieri, ci si dirige per San Fruttuoso attraversando il rio Vessinaro per raggiungere le case e il crinale di Prato (244 metri), affacciate

La sterpazzolina
Diffusa in tutto il Mediterraneo occidentale, la sterpazzolina (Sylvia cantillans) un passeriforme con dorso grigio e petto e anchi castani. Vive nei cespugli, nella tta macchia e in aree aperte con qualche albero sparso. Insettivora in primavera e in estate, si nutre di bacche e frutta in autunno e dinverno.

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Difcolt:
T/E

Periodo consigliato:
Tutto lanno (non quando fa troppo caldo)

Durata del percorso: 2h Caratteristiche: panoramico - botanico - storico - artistico - culturale

Abbazia della Cervara

Dalla Madonna di Nozarego a Portono


Sopra: il Castello Brown, a Portono, in posizione panoramica.

LAbbazia della Cervara


Lorigine della Cervara risale al 1361 e si deve ai primi abitanti, ai Benedettini. Visitata da papi e personaggi illustri, stata recentemente restaurata. Intorno alla chiesa gotica, a due navate laterali a cinque arcate, si sviluppa il convento, con chiostro sormontato dalla torre campanaria, eretta con scopo difensivo nel 1556 e oggi ridotta. Straordinario il giardino allitaliana, affacciato sul Tigullio.

Gli ombrosi valloni del versante rivolto verso Santa Margherita Ligure e il Tigullio offrono uno degli itinerari pi piacevoli e comodi del Parco. Dal Santuario della Madonna di Nozarego, sorto nelle forme attuali tra il 1725 e il 1731 al posto di un edicio sacro di cui si hanno testimonianze prima del Mille, un antico sentiero a mezza costa si snoda tra boschi e campi in direzione del Fosso dellAcqua Viva, celebre per i suoi numerosi mulini, e di Olmi, frazione di Portono e importante crocevia di sentieri. Accesso e punto di partenza Il borgo di Nozarego (148m), afancato dallomonimo Santuario dallo splendido acciottolato multicolore, si raggiunge da Santa Margherita in bus o in auto. Affrontando una passeggiata un po pi lunga - occorrono altri 45 in pi - si pu seguire il sentiero segnato che dal porto di Santa Margherita segue via Montebello e continua per stradine campestri. Raggiunto lasfalto lo si segue no al Santuario, dal bel portale di bronzo; allinterno, pregevoli dipinti e un organo del 1778. Il viottolo per Gave e Portono inizia presso il Santuario e si collega dopo poche centinaia di metri a quello che sale da Santa Margherita. Superata Casa Costa, si continua per una stradina a mezza costa che offre una visione dell Abbazia di San Girolamo al Monte di Portono (la Cervara). Il primo tratto attraversa ambienti mediterranei, prevalentemente oliveto e bosco, ma anche unestesa prateria ad ampelodesma, che sta colonizzando un tratto franoso che conduce alla panoramica Cappelletta delle Gave (185m). Si prosegue tra piccoli appezzamenti coltivati, in vista di rupi di conglomerato che prendono il posto al calcare. Traversato il torrente dellAcqua Morta si tocca la

cappella di SantAnna a Montega e si incrociano altri ruscelli in un ambiente contadino. Una salita porta dal Fosso dei Tuvi a Molini, che deve il suo nome ai 35 mulini che funzionavano nella zona. In breve si a Olmi (230 m/1h15) e si discende nelloliveto a San Sebastiano (165m), dov una chiesetta quattrocentesca dal suggestivo sagrato in acciottolato bianco e nero. Dalla stradina che segue il crinale a valle delle case si ha una splendida vista sul Castello di Paraggi. In breve, tra le ville, si oltrepassa lalbergo Splendido e si raggiunge la strada che proviene da Santa Margherita e porta a Portono. Occorrono 45.

Santa Margherita Ligure


Centro di antichissime origini, una cittadina turistica molto attrezzata, con un centro storico gradevole, circondato da ville (imperdibile la cinquecentesca Villa Durazzo), chiese, oratori, e resti di forticazioni, tra le quali spicca la torre di difesa. Pur essendo il centro abitato pi distante dal Parco un ottimo punto di partenza per la visita in quanto facilmente raggiungibile in auto, treno, con linee di autobus e battelli.

La passeggiata del Faro Completa nel modo migliore lescursione la passeggiata verso il santuario di San Giorgio, castello Brown, la Punta di Portono e il Faro. Tra andata e ritorno occorre mezzora.

Sopra: Santa Margherita Ligure e, a anco, il faro di Portono.

I mulini
Lultimo, quello di Piccin, ha cessato lattivit nel 1987; quello situato pi in alto, il Mulino del Gassetta (257m), stato restaurato dal Parco. Molti decenni fa, invece, i mulini in attivit nel Fosso dellAcqua Viva erano ben 35, e a essi si afancavano vari frantoi. I mulini abbandonati sono visibili dal sentiero che dal Mulino del Gassetta scende a Paraggi. Lacqua che li azionava ora in buona parte captata dagli acquedotti.

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Difcolt: EE/EEA Periodo consigliato: Dallautunno alla primavera. Durata del percorso: 3h Attrezzature: Torcia elettrica, eventualmente imbragatura, corda e moschettone. Caratteristiche: Percorribile solo con le guide del Parco; molto difcile, riservato a escursionisti esperti.

La Torre Saracena
Un altro itinerario non segnalato e accessibile soltanto ai gruppi organizzati porta ai resti della torre di vigilanza (nota come Torre Saracena o Torrino Spagnolo) costruita nel Cinquecento sul crinale che domina a occidente linsenatura di San Fruttuoso. Il percorso, a tratti nascosto dalla ttissima vegetazione, si snoda a mezza costa nella macchia mediterranea, a picco sulle scogliere e sul mare. Anche qui un errore di orientamento o uno scivolone possono avere conseguenze gravi.

La Via dei Tubi


Il monte Campana
La Via dei Tubi non il solo sentiero del Parco accessibile esclusivamente a comitive accompagnate da una guida. Una deviazione dallitinerario principale (normalmente affrontato dai gruppi), porta ai 253 metri del Monte Campana, straordinario belvedere sulla costa tra Camogli e Genova, dove sorgono una caserma recentemente recuperata dal Parco e la pi alta delle Batterie che si incontrano nella traversata da Camogli e San Rocco a San Fruttuoso. Uno degli itinerari escursionistici pi celebri della Liguria segue il pi sorprendente manufatto di archeologia idraulica del Parco di Portono. Costruito allinizio del Novecento per condurre a Camogli lacqua della sorgente Caselle, nel vallone che scende a San Fruttuoso, lacquedotto che taglia per cinque chilometri il versante pi ripido del promontorio oggi per buona parte abbandonato, ma verr recuperato in tempi brevi dal Parco. Lunico tratto oggi utilizzato conduce lacqua della sorgente Caselle a San Fruttuoso. Accesso e Punto di Partenza Il percorso che segue lacquedotto, celebre tra gli escursionisti liguri con il nome di Via dei Tubi, un itinerario decisamente impegnativo. Oltre a quattro gallerie, che richiedono lutilizzo di una torcia elettrica, comprende lunghi tratti esposti, in parte attrezzati con scale e catene. Il tratto pi aereo, dove anche il tubo dellacquedotto ancorato alla roccia, equivale per esposizione e per impegno a una vera e propria via ferrata dolomitica, dove

pu valere la pena di assicurarsi con imbragatura, corda e moschettone. Una zona da visitare accompagnati La difcolt del percorso e lintegrit degli ambienti attraversati fanno s che la Via dei Tubi, come gli altri itinerari di questo settore del Promontorio, sia vietata alla normale attivit degli escursionisti, che possono essere allontanati e multati se sorpresi dai guardaparco. Proprio per questo motivo essa non indicata da cartelli e segnavia, n si propone, qui, la cartina. per possibile scoprire il fascino selvaggio di questi luoghi iscrivendosi alle escursioni organizzate per buona parte dellanno dal Laboratorio Territoriale del Parco.

Le escursioni culturali
I percorsi proposti dal Laboratorio Territoriale del Parco (che si incarica anche di accompagnare i gruppi scolastici in visita al Parco) non si svolgono solo su itinerari di alta difcolt. Nel programma delle escursioni guidate gurano anche escursioni didattiche aperte a tutti, percorsi notturni e affascinanti camminate in compagnia di un cantastorie che racconta la storia del Promontorio e delle sue genti.

La Cala dellOro
In queste pagine: momenti lungo la Via dei Tubi. Le foto esaltano da un lato la spettacolarit e lunicit del sentiero, evidenziandone tuttavia le sue difcolt, da prendere in seria considerazione prima di affrontare il percorso.

I sentieri del versante sud-occidentale percorribili solo con guida del Promontorio si affacciano sulla stretta Cala dellOro. Il nome dellinsenatura deriva dal fatto che essa, secondo la tradizione, servisse da scalo a pirati che vi nascondevano tesori. Certamente, in epoche pi recenti, essa veniva utilizzata dai contrabbandieri che facevano la spola con la Corsica. Oltre la leggenda c larea naturalisticamente pi pregiata del Parco, protetta parzialmente con la Riserva Integrale, sia dal Parco Terrestre che dallArea Protetta Marina.

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I Servizi del Parco


Centri Visita Punto di riferimento per i visitatori la sede dellEnte Parco di Portono: Viale Rainusso, 1 - 16038 Santa Margherita Ligure (GE) Tel. 0185.289479 - Fax 0185.285706 (apertura in orario dufcio) E-mail: info@parcoportono.it - Sito web: www.parcoportono.com Nella stessa sede, con particolare riferimento ai servizi, il Laboratorio Territoriale del Parco Tel. 0185.283480 Fax 0185.285706 E-mail labter@parcoportono.it ServiZi turistici del Parco Promossi dallEnte Parco e realizzati e gestiti nellambito del Laboratorio Territoriale, comprendono visite sul campo ed escursioni in battello lungo i tracciati degli itinerari naturalistici, dei Percorsi mediterranei e dellItinerario marittimo. Tutte le attivit sono condotte da educatori ambientali appositamente formati e presentano un sistema differenziato di tariffe. ConsorZio di Gestione dellArea Marina Protetta del Promontorio di Portofino Villa Carmagnola - Viale Rainusso, 14 - 16038 Santa Margherita Ligure (GE) Tel. 0185.289649 - Fax 0185.293002 (apertura dal luned al venerd, ore 9.00 12.00) E-mail: amp.portono@parks.it - Sito web: www.riservaportono.it Musei e allestimenti Camogli Civico Museo Marinaro Gio Bono Ferrari (ospita anche una sala archeologica) Tel. 0185.729049 - Via Gio Bono Ferrari, 41 Orari: 9-12, mercoled, sabato, domenica: 9-11.45 - 15-17 (chiuso il marted) San Fruttuoso Abbazia di San Fruttuoso FAI (Fondo per lAmbiente Italiano) Tel. 0185.772703-774480 Orari: dicembre - gennaio - febbraio (solo festivi e prefestivi): ore 10-16; marzo - aprile - ottobre: ore 10 - 16; da maggio a settembre: ore 10-18 (chiusura: i lunedi non festivi, il mese di novembre). fai.sanfruttuoso@fondoambiente.it www.fondoambiente.it Paraggi La Cervara, Abbazia di San Girolamo al Monte di Portono Lungomare Rossetti - via Cervara, 10 - 16038 Santa Margherita Ligure (GE) Sito Internet: www.cervara.it La Cervara Eventi: Tel. 0185.293.139 - Fax 0185.291.270 - e-mail: abbazia@cervara.it La Cervara Cultura: Tel. 0185.293.139 - Fax 0185.291.270 - e-mail: cultura@cervara.it Visite guidate: numero verde 800.65.21.10 - e-mail: visite@cervara.it Portono Castello Brown Societ Gestione Eventi S.r.l. Largo San Giuseppe, 3/32 - 16121 Genova Ufci operativi: via alla Penisola, 13A - 16034 - Portono - GE Tel. 0185.267.101 Fax 0185.267608 - e-mail: info@portonoevents.com

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Legenda della cartina


Area protetta

Area contigua
A12 Ge

nova-L

ivorno

Siti di interesse comunitario proposti

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Sentieri descritti nella Guida

Sede del Parco

Centro visita/esperienze, Punto informativo Autostrada

Viabilit veicolare
4

Ferrovia

Note per lescursionista


 Rispetta lambiente: non abbandonare riuti; evita i rumori inutili; non abbandonare il percorso per non causare danni alle specie protette e alle colture e per non rischiare di smarrirti.  Indossa abiti e calzature adeguate al tipo di escursione che vuoi effettuare.  Porta con te una mantellina antipioggia e un kit per il pronto soccorso. Tieni presente che: uno zaino grande distribuisce meglio il peso.  Parti con una scorta dacqua adeguata. Difcilmente ne potrai trovare altra lungo il percorso. Non sottovalutare le difcolt del percorso e attrezzati di conseguenza.  Valuta tempi e difcolt di percorrenza per non farti sorprendere dalloscurit.  Informati sulle condizioni meteo e non trascurarne mai la variabilit. Come leggere la Guida Pratica La difcolt di ciascun itinerario segnalata dal colore del riquadro posto a anco del titolo della scheda, secondo la legenda sottoriportata (il riquadro, col numero progressivo del percorso, riportato anche nella cartina generale): 1 Turistico (T) 1 Escursionisti medi (E) 1 Escursionisti esperti (EE) 1 Difcoltoso (EEA) I tempi di percorrenza indicati sono relativi al senso di marcia degli itinerari; essi tengono conto delle caratteristiche di un escursionista mediamente allenato e prevedono brevi soste per osservazioni e ristoro.

Come si arriva nel parco

Con i mezzi pubblici I mezzi pubblici sono il mezzo pi ecologico e gradito per accedere ai Parchi. Per conoscere gli orari e comporre le combinazioni di accesso (treno e/o corriera): www.orariotrasporti.regione.liguria.it In auto A12 Genova-Livorno (caselli di Recco e Rapallo). In battello Linea Camogli-San Fruttuoso tutto lanno; Rapallo-Portono-San Fruttuoso nei ne-settimana. In primavera e in estate corse quotidiane anche da Genova.

Numeri di emergenza

Emergenza infortuni

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Segnalazione incendi boschivi

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Parchi e Aree protette della Liguria


Aree protette marine previste
CEPARANA

Guide pratiche dei Parchi e delle Aree Protette liguri.


A cura di Stefano Ardito
(*) comprese aree contigue. (**) compresa area contigua e Sic (siti di interesse comunitario) gestiti dallEnte parco.

Aree protette marine

Passo del Rastrello

10

TO
G

Lerici

CA

LA SPEZIA

Per conoscere e vivere i Parchi della Liguria. Con tutta calma.


TITOLI PUBBLICATI
1 - Parco nazionale delle Cinque Terre 2 - Parco naturale regionale dellAntola 3 - Parco naturale regionale dellAveto 4 - Parco naturale regionale del Beigua 5 - Parco naturale regionale di Montemarcello Magra 6 - Parco naturale regionale di Portono 7 - Aree protette regionali del Savonese Parco naturale regionale di Bric Tana Parco naturale regionale di Piana Crixia 8 - Aree protette regionali della Costa Ligure Riserva naturale regionale di Bergeggi Area protetta regionale Giardini Botanici Hanbury Riserva naturale regionale dellIsola Gallinara Parco naturale regionale di Portovenere Riserva naturale regionale di Rio Torsero 9 - Alta Via dei Monti Liguri 10 - Area protetta provinciale Giardino Botanico di Pratorondanino
Guida pratica Parco Naturale Regionale di Portono Edizione Erredi Grache Editoriali Genova Stampa Erredi Grache Editoriali Genova Direzione editoriale Fabrizio Clzia Testi Stefano Ardito, Alberto Girani, Benedetto Mortola Fotograe Stefano Ardito, Massimo Campora, Renato Cottalasso, Renato Dirodi, Alberto Girani, Mario Malatesta. Cartograa Daniela Blandino Art direction Mario Benvenuto Impaginazione Erica Giella

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S.Stefano d'Aveto

PARCO NATURALE REGIONALE DI PORTOFINO

Monte Ramaceto Borzonasca

Torriglia

Rapallo

Sestri Levante

Parco Nazionale delle Cinque Terre


a cura del Servizio Parchi e Aree protette della Regione Liguria - Agosto 2004
Isola Gallinara

a-Cinque Terre; b-Portofino

A
Passo di Cento Croci Monte Gottero

Punta Martin

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Bric Dente

P. del Turchino

Campo Ligure

GENOVA

Passo dei Giovi

1-Isola Gallinara 2-Rio Torsero 3-Bergeggi

Riserve Naturali Regionali Parchi Naturali Regionali

IMPERIA

Monte Monega

Colle di Nava

Triora

Olivetta S. Michele

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Aree protette

Dolceacqua

Pigna

VENTIMIGLIA

4-Bric Tana 5-Piana Crixia 6-Beigua 7-Antola (*)

Pieve di Teco

12-Giardino Botanico 8-Portofino (**) Pratorondanino 9-Aveto (*) 10-Portovenere Altre Aree Protette Regionali 11-Montemarcello 13-Giardini Botanici Hanbury Magra (*)

SAVONA

Piana Crixia

Colle di Cadibona

Monte Carmo

Millesimo

Colle del Melogno

Rocca Barbena

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RA N

IA

I E

Albenga

Aree Protette Provinciali

Monte Beigua

Varazze

Sassello

Colle del Giovo

Finale Ligure

Isola di Bergeggi

Urbe

Alta Via dei Monti Liguri

Busalla

Crocetta d'Orero

Passo della Scoffera

Monte Antola

c-Bergeggi; d-Gallinara; e-Capo Mortola; f-Portovenere

Monte Penna

Monte S.Nicolao

EM

IL

Levanto

IA

Riomaggiore

Regione Liguria Dipartimento Pianicazione Territoriale Servizio Parchi e Aree protette

Euro 1,50 iva inclusa

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