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Storia dell’Arte

Arte minoica e micenea.

Arte minoica e micenea, generale:

L’arte minoica è detta anche cretese (dell’isola di Creta) ed è precedente all’arte micenea per un fatto
principalmente storico.
L’arte micenea è collocata nel Peloponneso ed è detta Micenea perché di Micene, una grande città. L’isola
cretese era un’isola vulcanica e si indebolì a causa di terremoti ed eruzioni, intorno al 1500 a.C., e
approfittarono di questa situazione gli achei che invasero l’isola.
L’arte minoica era talmente raffinata che, anche con l’invasione degli achei, riuscì a diffondersi. Per questo
l’arte micenea rappresenta una continuazione dell’arte minoica.
I greci si reputavano come i diretti antenati dei cretesi. Per provare questo fatto cercavano di creare un
collegamento con l’arte minoica e ci riuscirono grazie alla mitologia e in particolare, grazie al mito del
Minotauro.
Gli achei avevano ucciso il figlio maschio di Minosse il quale infuriato si recò nel Peloponneso insieme al suo
esercito e sconfisse gli achei imponendogli una tassa annuale da pagare allo stesso Minosse.
Questa tassa consisteva nel spedire 7 uomini e 7 donne a Creta i quali venivano dati in pasto al suo figlio
illegittimo il Minotauro.
Il Minotauro era nato dall’unione tra un toro e la moglie di Minosse. Egli, infuriato alla notizia
dell’accoppiamento della moglie con il toro, fece costruire un labirinto molto complesso dove avrebbe poi
fatto mettere il Minotauro.
Il Minotauro si nutriva solo ed esclusivamente di umani ed è per questo che gli venivano dati in pasto questi
7 uomini e 7 donne. Uno di questi, Teseo, si fece aiutare da Arianna, la figlia di Minosse, e da Dedalo,
l’architetto costruttore del labirinto. Arianna diede in dono a Teseo un gomitolo con il quale tracciò il
percorso del labirinto. Teseo, quindi, sconfisse il Minotauro e seguendo il percorso da lui stesso tracciato,
riuscì ad uscire dal labirinto.

Arte minoica (lato artistico):

L’arte minoica può essere suddivisa in 4 periodi fondamentali:

1. Prepalaziale (2500 a.C. – 2000 a.C.)

2. Protopalaziale (2000 a.C. – 1700 a.C.)

3. Neo-palaziale (1700 a.C. – 1400 a.C.)

4. Post-palaziale (1400 a.C. – 1100 a.C.)

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Le date sono approssimative e si basano su delle scoperte archeologiche, in particolare quelle
dell’archeologo inglese Evans il quale fece molti scavi in tutta l’isola di Creta.
Tra tutti i palazzi, i più importanti sono Cnosso, Mallia e Festo. Prendevano il nome dalle città in cui erano
stati costruiti, le più importanti.

Periodo Prepalaziale

Di questo periodo ci sono rinvenute principalmente le abitazioni dei nostri antenati. Queste erano costruite
con mattoni che conosciamo già grazie ai sumeri. Troviamo poi affreschi e oggetti in ceramica. Da questo
possiamo dedurre che erano degli abili ceramisti.

Periodo Protopalaziale

In questo periodo si sono iniziati a costruire i cosiddetti palazzi. Non ci sono rinvenuti molti resti di questi in
quanto sono stati distrutti da terremoti. Questi palazzi avevano una corte centrale e attorno ad essa
troviamo botteghe, magazzini ecc. Questi edifici che si trovavano attorno alla corte centrale si trovavano su
due livelli. Importanti sono i resti delle anfore (vasi): lo stile con cui dipingevano queste anfore è detto
Kamares. Questo stile aveva due peculiarità:

1. La ceramica era molto sottile e questa era detta anche ceramica a guscio d’uovo.

2. Le decorazioni

Riguardo le decorazioni, possiamo dire che le anfore avevano uno sfondo nero e all’interno decorazioni
come spirali, linee curve e cerchi concentrici. Le decorazioni all’interno avevano un colore bianco, rosso o
giallo.

Periodo Neopalaziale

Riguardo il periodo Neopalaziale ricordiamo il palazzo di Cnosso e possiamo iniziare parlando delle sue
diverse stanze.

Nel palazzo di Cnosso troviamo la corte centrale e attorno ad essa numerose stanze.
Abbiamo:

- La sala del trono, che affacciava direttamente sulla corte

- Una stanza destinata a scopo religioso

- I bagni

- Sala della regina

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- Stanze con funzioni liturgiche

- Stanze per falegnami e artigiani

Tutte queste stanze erano comunicanti tramite una porta di legno e le stanze che affacciavano sulla corte
affacciavano in parte anche su un porticato colonnato.

Vi è poi una stanza leggermente distaccata dalle altre. Questa aveva la funzione di teatro e c’erano molte
gradinate sulle quali sedeva il pubblico.

Oltre a queste stanze vi erano poi i magazzini.

Il palazzo era privo di mura perché la popolazione non aveva paura di essere attaccata e l’isola era inoltre
difesa dal mare.

Riguardo le colonne del porticato esse avevano una base circolare ed erano costruite in legno. Queste
colonne venivano poi dipinte con colori accesi. Esse erano rastremate verso il basso e quindi il diametro
della parte inferiore era minore rispetto a quello della parte superiore. Queste colonne sulla parte
superiore presentavano il toro che aveva prevalentemente una funzione decorativa. Le colonne non
poggiavano direttamente a terra ma su un cilindro.
I porticati oltre ad avere queste colonne avevano anche sulle mura degli affreschi. Uno dei più celebri
affreschi è il “gioco sul toro”. In questo affresco sono raffigurate due donne riconoscibili dalla loro
carnagione chiara una a destra e una a sinistra. C’era poi un uomo sul toro anch’esso riconoscibile per la
sua carnagione scura. Questi affreschi avevano delle cornici con motivi geometrici.
I minoici erano inoltre degli abili ceramisti. Una delle statuette in ceramica più celebri è la dea dei serpenti
minoica. La sua gonna presenta degli sbalzi e sulla parte superiore della gonna stessa notiamo alcune
decorazioni. Aveva un corpetto stretto e il seno scoperto. La dea sta mantenendo due serpenti con le mani.
Dobbiamo ricordare che i serpenti raffiguravano il diavolo e portatori di morte. Lo stile utilizzato dai
ceramisti per decorare le loro opere è lo stile “Gurnià”. Le decorazioni erano marine o floreali.
Uno degli esempi più importanti di realizzazioni in ceramica realizzato utilizzando questo stile è la
Brocchetta di Gurnià dove lo sfondo è chiaro ed è raffigurato un polpo il quale possiede molti tentacoli che
vanno ad abbracciare tutta la ceramica. Il polpo è nero. Troviamo poi coralli e alghe.

Periodo Post-palaziale

Durante questo periodo, come anticipato, data l’eruzione di un vulcano i minoici si indebolirono e furono
invasi dai micenei. Durante questo periodo non vi è una grande creatività artistica ma solo una grande
produzione artigianale che riprendeva lo stile della popolazione precedente.

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