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L’ARTE DELLA PREISTORIA Sezione 1

Capitolo
1
1 Le origini del linguaggio artistico

LA CORNICE CIRCA DUE MILIONI DI ANNI FA

• In Africa compare la specie Homo

• Il periodo che precede il 3000 a.C. (quando con l’introduzione della scrittura inizia la storia)
si chiama PREISTORIA

• La Preistoria si divide in fasi a seconda dei progressi tecnici compiuti dall’uomo


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Le origini del linguaggio artistico Capitolo 1

2 LA CORNICE
ETÀ DELLA PIETRA

• PALEOLITICO (2,5 milioni di anni fa – 11500 a.C.): compare homo sapiens


• MESOLITICO (11500 – 8000 a.C.): periodo di transizione caratterizzato da mutamenti climatici
• NEOLITICO (8000 – 5000 a.C.): periodo di grandi cambiamenti
- introduzione di agricoltura e allevamento
- passaggio alla vita stanziale
- produzione di utensili più complessi e lavorazione della ceramica
- introduzione delle prime forme di baratto

ETÀ DEI METALLI

Inizia tra il VI e il V millennio a.C. e segna la fine della Preistoria


Si divide in tre fasi:

• ETÀ DEL RAME (VI/V millennio a.C. – 2300 a.C.)


• ETÀ DEL BRONZO (ca. 2300 – 1200 a.C.)
• ETÀ DEL FERRO ( ca. 1200- VI sec. a.C.)
Utensili, Età del bronzo. Treviso, Museo civico
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3 LE IDEE
• L’arte nasce nel Paleolitico superiore (35000 – 10000 a.C.)
• La nascita dell’arte implica lo sviluppo dell’intelligenza simbolica, cioè la
capacità di immaginare e descrivere la realtà con un linguaggio fatto di segni
• L’arte afferma la presenza dell’autore e trasmette informazioni
• L’arte dà forma visibile alle forze misteriose della natura
• L’arte riflette la concezione magica dell’esistenza dell’uomo della Preistoria
• L’arte ha una funzione magico – propiziatoria legata all’attività della caccia

Venere di Grimaldi detta La losanga,


dalla Grotta dei Balzi Rossi, ca. 25000 a.C.
Saint Germain en-Laye (Francia)
Musée d’Archéoligie National.

Pittura rupestre raffigurante un cavallo con frecce,


ca. 17000 – 13000 a.C., Grotte di Lascaux, Dordogna
(Francia)
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4 1. L’arte mobiliare del Paleolitico


L’arte mobiliare comprende tutti i manufatti “mobili”: armi, utensili
e piccole statuette
• SELCI: pietre scheggiate (e quindi taglienti) spesso legate in
cima a bastoni di legno
• VENERI: figure femminili dalle rotondità accentuate, simboli di
fertilità e modernità.

La Venere di Willendorf

• È stata ritrovata a Willendorf, in Austria


• È scolpita nella pietra calcarea
• Presenta tracce di ocra rossa
• L’accentuazione degli attributi sessuali del seno e del
ventre denota l’importanza data nella Preistoria alla
procreazione
• Le braccia sono sproporzionate Venere di Willendorf, circa 30000 a.C.
• Le gambe, senza piedi, si perdono in una forma appuntita Vienna, Natiristorisches Museum

• Il volto è coperto da trecce o da un copricapo di conchiglie


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5 2. L’arte parietale del Paleolitico


L’arte parietale consiste in pitture rupestri realizzate sulle pareti delle grotte
• I colori usati sono di origine naturale
• Le scene rappresentate sono quasi sempre di caccia
• La funzione dei dipinti è propiziatoria
• Lo stile è naturalistico
Pittura rupestre raffigurante
• Gli esempi più noti sono la Grotta di Chauvet, in Francia; la Grotta di in negativo una mano,
ca 34000 a.C.
Lascaux, sempre in Francia; e la Grotta di Altamira, in Spagna Grotta di Chauvet, Vallon-
Pont-D’Arc, Ardèche(Francia)

Grotta di Lascaux, Pittura rupestre della Sala dei tori

Pittura rupestre raffigurante un bisonte di profilo, 13000 a.C., Grotta di Altamira, Santander
(Spagna)
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6 3. L’arte neolitica

• Nasce l’architettura (residenziale, funeraria


e religiosa) come conseguenza della
sedentarizzazione dell’uomo

• Nelle rappresentazioni, oltre agli animali,


compare anche l’uomo, segno
dell’acquisizione della coscienza di sè

• La rappresentazione degli animali da


Pittura rupestre raffigurante la danza della fertilità,
naturalistica diventa schematica: si passa Da El Cogul, Roca dels Moros, 8000 – 5000 a.C.
dalla rappresentazione realistica di un Barcellona, Museu d’Arqueologia de Catalunya

elemento alla sua espressione in forma Vaso decorato, Neolitico, IV millennio a.C. Terracotta
di simbolo Genova, Museo di Archeologia ligure

• Nella produzione di oggetti in ceramica si


uniscono utilità e intenzione estetica
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4. Le costruzioni megalitiche nel neolitico

L’architettura megalitica è una struttura


più o meno articolata realizzata con
l’impiego di monoliti di grandi dimensioni

• Le architetture più antiche risalgono


all’8000 a.C.

• La loro origine risale all’esigenza di


seppellire gli abitanti dei villaggi

• Oltre alla funzione funeraria,


possono avere anche quella di luogo
di culto o osservatorio astronomico
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8 Esistono tre tipi di costruzioni megalitiche:


• MENHIR: unico grande monolite conficcato nel terreno
• DOLMEN: due pietre verticali su cui è appoggiata una lastra orizzontale
• CROMLECH: insieme monumentale di menhir disposti in cerchio

Minhir di Kerloas, Neolitico, Plouarzel (Francia)

Dolmen “La Chianca”, III millennio a.C., Bisceglie, Puglia

Cromlech di Azpegi, I millennio a.C., Valle di Aezkoa,


Navarra (Spagna)
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5. Il cromlech di Stonehenge

• Si trova vicino a Salisbury, in Inghilterra


• È stato costruito tra il 3000 e il 1500 a.C.
• È quasi del tutto intatto
• Si tratta di un osservatorio astronomico
legato al culto del Sole
• È formato da più cerchi concentrici: i più
esterni sono terrapieni e fossati; i due più
interni sono formati da strutture trilitiche
• Il solstizio d’estate (21 giugno) il sole sorge
in corrispondenza di un grande monolite
(“pietra del calcagno”) che si trova
all’esterno del cerchio più grande
• Nel solstizio d’inverno (21 dicembre) i raggi
del Sole attraversano i due triliti estremi
all’anello interno Cromlech di Stonehenge, 3000 – 1500 a.C. Salisbury (Regno Unito)
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10 6. L’arte nell’età dei metalli


Nell’età dei metalli le pitture rupestri lasciano il
posto a incisioni dette GRAFFITI

• Il complesso più ampio si trova in Val


Camonica, in provincia di Brescia

• Rappresentano scene di vita, caccia,


combattimento e cerimonie rituali in modo
non naturalistico ma schematizzato

• Non hanno funzione rappresentativa ma


allusiva

Incisione rupestre raffigurante un carro a quattro ruote, età del ferro. Parco Nazionale delle incisioni rupestri di Naquane,
Capo di Ponte (Brescia), Val Camonica. roccia 23

Incisione rupestre raffigurante la rosa camuna, età del ferro. Riserva naturale incisioni rupestri di Ceto, Cimbergo e
Paspardo, area di Foppe di Nadro (Brescia), Val Camonica, roccia 24
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11 Nell’età dei metalli si perfeziona la costruzione di abitazioni

• CAPANNE: costruite distinguendo l’ossatura, cioè la struttura che sorregge il


peso dell’edificio, dalla copertura in materiale più leggero

• PALAFITTE: abitazioni elevate dal suolo tramite pali conficcati nel terreno

• TERRAMARE: risalgono all’età del bronzo e si trovano in Emilia e in provincia


di Mantova, Cremona e Verona. Si trovano sulla terraferma e sono protette
dall’acqua attraverso un argine e un fossato

Ipotesi di ricostruzione di capanne, palafitte e terramare


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7. La civiltà nuragica

• Si sviluppa in Sardegna a partire dal XVI


secolo a.C. e giunge a maturazione nel
IX-VIII secolo a.C.
• Prende il nome da monumenti megalitici
chiamati nuraghi
• I nuraghi sono formati da poderosi
blocchi di pietra squadrata assemblati
a secco che formano un tronco di cono
culminante in una falsa cupola
• I nuraghi hanno funzione militare come
torri di guardia o case-fortezza
Nuraghe di Santa Sabina,fine del II millennio a.C. • Tra la fine dell’età del bronzo e la prima
Silanos, Nuoro
età del ferro inizia la produzione di
Divinità con quattro occhi e due scudi, dal villaggio
Nuragico di Abini a Teti, Sardegna, VIII se. a.C.
statuette votive dette bronzetti nuragici
Cagliari, Museo Archeologico Nazionale
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13 8. Il nuraghe di Barumini

• Il nuraghe Su Nuraxi si trova a Barumini, nella


provincia del Medio Campidano

• È una cittadella fortificata per ampliamenti


successivi a partire dal XV secolo a.C.

• L’impianto è realizzato con blocchi di basalto


assemblati a secco

• La torre centrale, più antica, è circondata da


quattro torri di epoca più tarda che danno vita
a un bastione quadrilobato (a)
Complesso nuragico di Su Nuraxi, dal XV sec. a.C. al II sec. d.C.
• Barumini (Medio Campidano). Veduta aerea.
Il complesso è circondato da una cinta
muraria esterna (b)

• L’edificio meglio conservato è la capanna 80


(c), probabilmente destinata alle assemblee

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