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Bernard Aikema
Individueremo una istanza per secolo dal Quattrocento al Settecento che rappresentano una espressione
artistica di una determinata zona diventata regola generale europea per i secoli successivi. Sono questi i
termini della scelta dei temi che andremo ad analizzare: rappresentano tutti un momento in cui l’espressione
artistica di un territorio preciso è diventata una regola europea.
È una geografia dell’arte la mobilità delle idee nella storia dell’arte.
1.Quattrocento fiammingo, la cosiddetta "ars nova" di Jan van Eyck. Verrà dimostrato come il realismo di
Jan van Eyck abbia condizionato in una maniera decisiva lo sviluppo dell'arte in Europa, dalla Germania alla
Francia, alla Spagna, all'Italia.
2.L'Europa delle corti. Il classicismo raffaellesco diventa, fin dai primi anni del Cinquecento, il linguaggio
preferito dell'arte internazionale delle corti principesche europee, dall'Italia alla Francia, fino alle corti
asburgiche.
3.Il Seicento neerlandese. Un nuovo realismo e una nuova proliferazione di generi pittorici caratterizzano
l'arte pittorica del Seicento europeo, che domina buona parte del mercato artistico sia a -Nord che al Sud
delle Alpi.
4.Nuovi temi e nuovi rapporti con lo spettatore vengono proposti dalla metà del Settecento, come verrà
illustrato con alcuni esempi specifici. Settecento = crisi del sistema del rinascimento, crisi dell’immagine.
L’Illuminismo avrà grandi effetti sulla produzione artistica del Settecento.
Analisi di una cartina che riporta le principali tracce commerciali del Quattrocento europeo: nel XV sec.
nascono delle vere e proprie organizzazioni sociali che creano delle reti in Europa.
La Borgogna era un ducato del Regno di Francia, ma nel XV sec. diventa molto importante, i duchi di
borgogna diventano molto ricchi, il ducato nel Quattrocento comprendeva anche le Fiandre. Le Fiandre
comprendevano Bruges, Ghent, Bruxelles, Boulogne sur Mer, Calais, che erano tra le città più urbanizzate
della nazione e godevano di una importante apertura sul mare che dava la possibilità di sfruttare i porti per il
commercio. Queste città fiamminghe stavano diventano i veri centri urbani dell’Europa del nord.
A Dijon (capitale della Borgogna) i duchi di Borgogna creano una corte che entra in competizione per
ricchezza e magnificenza con la stessa corte parigina. A Dijon vi è il connubio dell’arte di corte parigina e
delle città emergenti commerciali delle Fiandre. Le città delle Fiandre non erano città di corte, erano le città
commerciali, vicine al mare del nord (che fungeva da cerniera tra nord e sud d’Europa).
La fioritura artistica di fine Quattrocento è legata all’urbanizzazione che si sviluppa in maniera esponenziale
in questo secolo e permette lo scambio e la diffusione di questa fioritura. Avviene una potente trasmissione
di opere, di idee, di tecniche, di stili.
Solitamente quando si parla di Quattrocento si parla di Rinascimento. Si studia storia dell’arte partendo dai
greci e in maniera sistematica/a periodi/ in maniera cronologicamente progressiva: è una storia dell’arte falsa
che non rispecchia la verità delle cose.
Il Quattrocento è un periodo che è in grandissima parte siglato dall’arte proveniente dalle Fiandre,
dall’Europa del nord in generale, ma come mai allora nei manuali della storia dell’arte l’accento viene posto
sempre sull’arte fiorentina?
Giorgio Vasari (1511-1574) è per molti il primo storico dell’arte nel senso ‘’moderno’’ della parola.
1. Vasari crea una storia dell’arte sistematica partendo da una misura estetica: il classico greco-
romano da assumere quale canone assoluto di riferimento. Egli afferma che questa misura greco-
romana sarebbe stata raggiunta a Firenze (Vasari è fiorentino).
2. Vasari è il primo ad organizzare la storia dell’arte tramite biografie artistiche. Ecco che si crea il
c.d. sistema vasariano artista e le sue opere diventa una parabola chiusa che si spiega al suo
interno (ogni opera si spiega in ragione, alla luce, della biografia dello stesso artista).
Vasari scrive quindi una storia dell’arte italiana: il sistema vasariano, che è il primo sistema della storia
dell’arte, è tuttora funzionante. Firenze è tutt’oggi il cuore della storia dell’arte.
Bruges una volta era sul mare, aveva un porto, poi il mare iniziò a ritirarsi e la città cominciò a perdere la sua
importanza lasciando il posto all’avanzare di altre città come Anversa.