Sei sulla pagina 1di 10

All’origine una tavola di Lucas Cranach

Maria Hilf
ROBERTO TOGNI
Professore di Museografia
all’Università di Trento

la Madonna dell’Aiuto
nell’iconografia domestica
e nei santuari Dal Tirolo austriaco, a Vienna, a Monaco,
a Passau (Germania), al Tirolo italiano, al Trentino.
Alcune significative penetrazioni anche in Lombardia,
a Milano, in Valtellina e in Valchiavenna.
L’Autore affronta il caso emblematico di una
Madonna firmata da Lucas Cranach, una delle
numerosissime uscite dalla sua bottega, assur-
ta a modello iconografico di migliaia di copie.
Queste sono eseguite da pittori provetti o mo-
desti, spesso marcatamente popolari, ma sem-
pre attenti e pii esecutori degli ex voto commis-
sionati da quel vastissimo popolo di devoti a
Maria Hilf, Madonna dell’Aiuto, che, iniziato
nel Seicento, dura ancora ai giorni nostri.
Una prova per tutte della grande visibilità di
questo culto è rappresentata dalla chiesa di
Vienna che ne denomina la centralissima stra-
da: Mariahilferstrasse.

1
Fortuna del primo prestigioso
ritratto di Maria Hilf
di Lucas Cranach

È
noto che l’attività artistica
di Lucas Cranach il Vec-
chio (nato a Kronach nel
1472, morto a Weimar
Maria Hilf, pittura nel 1553), famosissimo incisore e
originale di Lucas pittore germanico della scuola di
Cranach, sull’altar Norimberga, allievo del proprio
Maggiore del Duomo padre Hans e insieme maestro dei
di Innsbruck. propri figli Hans (primogenito, mor-
to prematuramente nel 1537) e
Maria Hilf, original Lucas, detto Cranach il Giovane,
painting by Lucas
Cranach, on the
1515-1586, è singolarmente ab-
high altar of the bondante.
Cathedral of Attirata l’attenzione dell’im-
Innsbruck. peratore Massimiliano, a Vienna, e

68 OLTRE LA VALLE
ottenuta la predilezione di Federi-
co il Saggio di Sassonia, ne aveva
di fatto ottenuto la patente di pit-
tore di corte. E tale era stato con-
siderato anche dai successori e in
particolare da Giovanni Federico il
Magnanimo.
La copiosità della sua produ-
zione, dunque, non è attribuibile
soltanto alla longevità ed alla ferti-
lità, ma anche e soprattutto all’ef-
ficientissimo atelier, in specie a
partire dai soggiorni in Austria
(1500-1503), da cui aveva tratto
motivi di ispirazione poetica, per il
tramite di pittori come Altdorfer e
per l’occasione di confrontarsi con
artisti già affermati nel sud-est
della Germania, se non in Austria.
Si pensi a Dürer anzitutto, ma an-
che ad altri quali Pacher, Reichlich,
Pollack e Fruenauf. Ne era nata
una vera e propria bottega, che, Interno della chiesa affascinante e ancora problemati- del nostro simulacro. Oggi sulla
senza essere irrispettosi, potrem- di St. Jacob, duomo ca, quantunque ampiamente inda- medesima strada si affaccia uno
mo metaforicamente definire anti- di Innsbruck. gata e chiarita, produzione che si degli ingressi laterali di un vasto
cipatrice della odierna capacità siSull’altare maggiore
conserva il dipinto
vuole parlare in questa sede. complesso “museale”, il QM.2
degli artisti di realizzare opere originale di Maria Quanto piuttosto considerare e ri- Analogamente Milano, nella
“moltiplicate”, seriali, attraverso Hilf (pagina a fianco), costruire il caso curioso, emblema- centrale via della Moscova, la rico-
idonei mezzi e con la collaborazio- opera di Lucas tico ed unico nel suo genere di un struita chiesa di S. Bartolomeo
ne di numerosi aiuti. La monogra- Cranach. tipo iconografico di Madonna. Es- (1901) succeduta alla omonima
fia di Max J. Friedlander e Jacob so, partendo esplicitamente da chiesa perduta ai Portoni di Porta
Rosemberg cataloga ben 117 The interior of the uno dei numerosissimi ritratti della Nuova (parrocchiale fino al 1805),
esemplari di Madonne,1 e Cranach church of St. Jacob, Vergine, divenne poi modello ico- si venera sull’altare maggiore una
Innsbruck cathedral.
poteva certamente contare, come On the great altar nografico privilegiato per la ripro- copia eseguita nel lontano 1683.
si è detto, tra l’altro sull’aiuto fida- there is the original duzione su scala internazionale di Tale quadro, anche qui ubicato
to di due figli. Produzione che, as- painting of Maria Hilf migliaia di esemplari nell’ambito di sull’altare maggiore, si vuole fosse
sieme alla vastità si distingueva (facing page), by una svariatissima pittura popolare donato alla chiesa milanese di S.
sempre per la qualità garantita da Lucas Cranach. votiva. Il fenomeno riguarda vaste Bartolomeo il 6 dicembre 1683
un ben individuato “design” e dalla aree geografiche: il Tirolo del Nord dalla contessa Teresa Godrone
“firma”, del resto abbinata sempre e quello del Sud o Alto Adige, con- Serbelloni, qualche mese dopo la
ad una sorta di marchio di fabbri- temporaneamente la Baviera, il famosa vittoria contro i Turchi, at-
ca: un dragone accompagnato Viennese, quindi, diminuendo, il tribuita come si è detto alla inter-
dalle iniziali del capo-bottega. Trentino e, con maggiore rarefazio- cessione di Maria.3
Ma non è di questa vasta, ne, la Lombardia: Valtellina, Valdi-
sotto, Valchiavenna, nonché le 1) Max Julius FRIEDLANDER e Jacob
province di Como, di Mantova e di ROSEMBERG, Die Gemalde von Lucas Cra-
The Mother of Perpetual Help (Maria Hilf) Milano. nach, Bierkhauser, Basel, 1979.
in the domestic icons and sanctuaries Si tratta della Vergine ormai 2) Su Mariahilferstrasse, animatis-
sima arteria della capitale austriaca,
pluri-secolarmente conosciuta sot-
Lucas Cranach the Elder, artist of the Nuremburg school, created at si apre oggi uno degli ingressi secon-
to il nome di Madonna dell’Aiuto
the beginning of the 1500’s an efficient shop “to copy” a series of a dari del nuovo importantissimo com-
particular type of painting: a portrait of the Virgin Mary that
(in tedesco Maria Hilf, all’italiana plesso museale d’arte moderna e
becomes and iconographic model at an international level for Maria Ausiliatrice). Talmente nota contemporanea: il QM: Quartier Mu-
popular votive art. They were distributed in various geographical e importante che a Vienna se ne seum, recentemente realizzato nelle
areas: Tyrol, Alto Adige, Baviera, Vienna, Trentino, Valtellina, registra il nome all’interno della vaste ex scuderie imperiali.
Valchiavenna, Como, Mantua, Milan. The image is that of the toponomastica urbana del centro 3) ANONIMO, Divozione all’Immacola-
ta Vergine Maria dell’Aiuto introdotta, il
Mother of Perpetual Help. The desire of the believers was for the storico. Ci riferiamo all’importante
giorno 20 Luglio 1688 nella chiesa di
image to be copied exactly, until it became a sacred and arteria Mariahilferstrasse, così S. Bartolomeo di Milano, Manuale del-
charismatic effigy. This success implied the desire of the Catholic chiamata per la presenza di una l’Ascritto, Milano, 1939 (esemplare
world to mark its distance from the Protestant areas, who scaled chiesa dentro la quale, sull’altar reperito presso la raccolta Bertarelli
down the cult for the Mother of God from the XVI century. maggiore, è venerata una copia di Milano).

OLTRE LA VALLE 69
Maria Hilf
all’interno del
santuario mariano
di Innsbruck.

Maria Hilf inside


the sanctuary
of the Virgin Mary
in Innsbruck.

In basso: la chiesa
di Maria Hilf,
a Vienna, in una
incisione del 1724 e,
a destra, l’omonimo
santuario eretto a
Innsbruck nel 1648
dove la strada ne
ha preso il nome
come a Vienna:
Mariahilferstrasse.
Ci si è spesso interrogati sul strare che l’arte popolare, pur concetto troppo aristocratico e
Below: the church of
Maria Hilf, in Vienna, rapporto esistente tra arte colta e all’interno di una dimensione che parziale di cultura che faceva con-
in an engraving of arte popolare. Qualcuno, in modo è più vernacolare, in specie allor- siderare la produzione popolare
1724 and, on the che a noi sembra troppo determi- ché si esprime con mezzi poveri come fatto semplicemente “pitto-
right, the nistico e riduttivo, vorrebbe che come quelli rappresentati dalle resco”, sulla base di un pregiudizio
homonymous l’arte popolare fosse soltanto tavolette votive,4 è portatrice di verso tutto il mondo popolare e,
sanctuary built in frutto di un lavoro di “copia” da una individualità e di un suo valo- tutto sommato, di una insufficien-
Innsbruck in 1648
where the street has parte della “classe subalterna” re, sia in termini documentari sia te conoscenza del medesimo, vuoi
taken the same nei confronti di quella “egemo- di qualità formale. nelle sue manifestazioni ascrivibili
name as in Vienna: ne”: binomio ideologico alquanto Fortunatamente, infatti, ai alla cultura materiale, vuoi alla
Mariahilferstrasse. abusato. Ma oggi si può dimo- giorni nostri è stato superato quel cultura orale. Per cui oggi, come si

70 OLTRE LA VALLE
è rilevato in altra sede,5 possiamo donna sia del Bambino, così come
considerare questi fatti con ben facevano i pittori delle tavolette
altro spirito e, tuttavia, con rigore votive non inventando fantasiosa-
scientifico. mente i soggetti, ma rappresenta-
Per tornare al nostro caso, vano quasi fotograficamente gli
però, è evidente che il soggetto, eventi miracolosi raccontati dal
almeno dal punto di vista stretta- committente (caduta da cavallo,
mente contenutistico (cioè in ribaltamento di carretto, alluvione,

quanto immagine di una Madonna fulmine, caduta dall’albero, incen- Tre copie Culto e santuari. Come mai
con il Bambino che le tiene il brac- dio, ecc.).6 Ecco perché Maria Hilf di Maria Hilf. tanto attaccamento iconografico?
cio al collo, Die Madonna mit dem si mantiene relativamente uguale Da sinistra: quella E perché una così diffusa prolifera-
collocata nella
sie umhalsend Kinde, Virgin and a se stessa nei diversi tempi, nelle chiesa di St. Peter
zione? Al primo quesito sembra si
Child hugging his Mother, La Vièrge diverse località, indipendentemen- a Monaco, quella possa rispondere che la ripetizio-
avec l’Enfant la tenant par le cou), te dalla maggiore o minore mae- conservata nel ne fedele del modello risponda ad
è oggetto di svariate duplicazioni, strìa del singolo copista, dalla sua santuario di una specifica volontà dei fedeli e,
più o meno raffinate. Esse però più intensa o più lieve partecipazio- Segonzano (TN) dunque, dei pittori al loro servizio,
sono sempre eseguite con scrupo- ne, dalla sua vena popolaresca, in e quella della di rappresentare proprio quella
losa, riconoscibilissima ripetizione altri termini dal tipo di cultura e di parrocchiale di Selva immagine della Vergine e non al-
in Val Gardena.
dell’atteggiamento sia della Ma- linguaggio. tre. Così da giungere a “coniare”
Three copies of una figura sacrale e carismatica
Maria Hilf. From the specifica: quasi si trattasse di una
left: the one in the nuova “santa”, di una nuova e in-
church of St. Peter in dividuata sorgente di potere tau-
Munich, the one maturgico. Quel potere che, infatti,
in the sanctuary il popolo aveva voluto denominare
of Segonzano (TN)
and the one in the
Madonna dell’Aiuto (Maria Hilf), da
parish church of
Selva in Val Gardena. 4) Roberto TOGNI, Gli ex voto come
documenti della condizione e della cul-
Il santuario tura del mondo popolare, nel volume
di Maria Hilf “Religiosità Popolare e pittura votiva”,
a Segonzano (TN), Brescia, 1979, pp. 55-80.
in una pittura della Elio BERTOLINA, L’iconografia di S. Cristo-
metà dell’Ottocento foro, in “L’altra Lombardia”, Silvana
di Basilio Armani. Editoriale, Milano, 1974.
R. TOGNI, Pittura a fresco in Valtellina
The sanctuary secoli XIV-XVI, Sondrio 1974. Immagini
of Maria Hilf religiose popolari, in “Lunario Lombar-
in Segonzano (TN), do”, Silvana Editoriale, Milano,
in a painting from 1976.
the mid-nineteenth Max Judit FRIEDLANDER e Jacob ROSEM -
century by Basilio BERG, Die Gemalde von Lucas Cranach...
Armani. cit.

OLTRE LA VALLE 71
cui il forte segno urbanistico col ne, di portare un contributo alla se andassimo a ricercare tutte le
nome della omonima strada sia a migliore comprensione del feno- rappresentazioni di san Giorgio
Vienna sia a Innsbruck, Mariahil- meno della iconografia religiosa che trafigge il drago, un santo che,
ferstrasse. popolare in generale e della persi- nel caso specifico, com’è noto,
Al secondo quesito, vicever- stenza in essa di determinati mo- non è addirittura mai esistito e per
sa, probabilmente si può risponde- delli nonché atteggiamenti e inten- ciò stesso ha dovuto essere “in-
Particolare della
re riscontrando, come cercheremo stube, con Maria Hilf,
zioni. ventato” dal popolo.
di fare, nella ripetizione di quel del Beato Giuseppe Lo facciamo allo stesso mo- L’elenco dei santi più popola-
modello una situazione di partico- Freinademetz, do come se stessimo ripercorren- ri, ciascuno chiamato a debellare
lare fortuna, incoraggiata sia dal- a Oies in Badia. do il filo delle centinaia di gigante- una malattia o un rischio specifico
l’atteggiamento ufficiale di espo-
nenti autorevoli della Chiesa, sia
dalla condizione storica delle aree
di diffusione. Aree per lo più catto-
liche, quantunque di lingua germa-
nica, in contrapposizione con le
aree protestanti che, al contrario,
soprattutto a partire dal secolo
XVII, negavano una devozione sif-
fatta per la Madre di Dio.
Da ultimo una simpatia popo-
lare può essersi fondata su quello
speciale rapporto di tenerezza ma-
terna e filiale che da quell’immagi-
ne scaturisce. La condizione uma-
na di chi è “bisognoso” dell’aiuto
della Madonna Ausiliatrice è ri-
specchiata dal bimbo che le si
aggrappa al collo. E chi mai, all’in-
terno del popolo di Dio, non ha
fatto in proprio l’esperienza del
“bisognoso di aiuto”?
Potremmo anzi quasi affer-
mare che, nel caso specifico, l’in-
tensità pittorica del rapporto ma-
dre-figlio raggiunga una singolare
efficacia rappresentativa del lega-
me psico-fisico intercorrente tra i
due. Così come accade nel caso, A detail of the stube sche immagini di san Cristoforo di di ciascun momento dell’anno so-
ovviamente più tragico e dramma- with Maria Hilf, in cui sono decorate le facciate di lare, dunque del calendario, po-
tico, della iconografia in cui la Blessed Giuseppe altrettante chiese europee, soprat- trebbe continuare a lungo con san-
Madre regge nel grembo il Cristo Freinademetz’s house, tutto lungo le principali arterie di t’Antonio abate, santa Lucia, santo
in Oies in Badia.
deposto dalla croce. Una modalità percorsi montagnosi e dunque Stefano, santa Caterina martire,
tipica della Addolorata di area tran- anche della valle dell’Adige e del ecc. Non senza includere esempi
salpina, della quale è stato parte- Brennero. Così da instaurare una di una santità più colta e “presti-
cipe lo stesso Michelangelo. sorta di “servizio di assistenza” e giosa”, in certo senso più “borghe-
In area italica, viceversa, que- di “vigilanza” per i viandanti, in se”, come quella del nobile arcive-
st’ultima ricorre più spesso come modo non dissimile da quello intro- scovo san Carlo Borromeo. Un
Madonna dei sette dolori, cioè dal dotto dalla catena di ospizi e di santo che è stato il grande artefice
cuore trafitto da sette spade. xenodochi diffusi in varie parti della Controriforma tanto che di lui
d’Europa. Oppure come se stessi- abbondano le rappresentazioni
*** mo analizzando la ripetutissima dotte e popolari, le une e le altre,
La specifica attenzione che iconografia di san Rocco, con la però, accomunate dalla preoccu-
stiamo dedicando a questo caso piaga ben visibile sulla gamba, pazione di ben evidenziare sem-
di ripetitività, di fortuna iconografi- segno efficace della esperienza, pre, quasi come un emblema di
ca popolare, non deve naturalmen- purtroppo generalizzata per la gen- riconoscibilità, il tratto somatico
te comportare una enfatizzazione te di quel tempo, di fronte alle ri- del naso molto pronunciato.
dell’episodio in se stesso. Nostro correnti e terribili pestilenze triste- Del resto Gian Alberto Del-
intento è, piuttosto, quello di ten- mente celebrate anche da Ales- l’Acqua, commentando una mo-
tare, attraverso una simile indagi- sandro Manzoni. O ancora come stra ed una pubblicazione di tavo-

72 OLTRE LA VALLE
Ex voto di Maria 5) Gian Alberto DELL’ACQUA, a propo-
Hilf datato 1648, sito della mostra Gli ex voto bresciani
conservato restaurati (tavolette votive) a Milano,
nel Bayerische partecipando ad un dibattito che av-
Nationalmuseum veniva presso il Museo della Fabbrica
di Monaco. del Duomo (1980), non esitò a sotto-
lineare la vicinanza tra la pittura colta
Ex voto of Maria Hilf e quella popolare, al di là del grande
dated 1648, dislivello di linguaggio, allorché en-
in the Bayerische trambe sono votive cioè al servizio
Nationalmuseum, della religiosità popolare.
Munich. 6) Walter ARTINGER, Mariahilf ob Pas-
sau, Verlag des Vereins fur Ostbayri-

lette votive popolari, giustamente è visto, tutto il vastissimo culto Maria Hilf, olio su sche Heimatforschung, Passau, 1985.
osservava che potevano essere della Maria Hilf o Madonna dell’Aiu- tela, di ignoto pittore L’autore del volume su Passau, dichia-
ascritti alla categoria degli “ex vo- to. La pittura è lucente, ben con- transalpino fra ra di essere stato aiutato nel proprio
to” anche i grandi e prestigiosi servata come accade quasi sem- Seicento e Settecento.
Esemplare che si
lavoro da varie persone: Norbert We-
ber, convento dei Cappuccini di Pas-
quadri del Duomo di Milano illu- pre per le pitture di questo mae- conserva a Bormio sau; Herbert Wurwer, archivio della
stranti i principali miracoli di san stro, grande tecnico e scienziato (Sondrio) in Diocesi di Passau; prelato August Lei-
Carlo.5 del colore, oltre che artista di no- collezione privata. de, che rese possibile l’inserimento di
A questo punto consideriamo tevole levatura, amico dei maggio- questa ricerca nelle nuove Pubblica-
più analiticamente il fenomeno ri personaggi dell’epoca: Dürer, Maria Hilf, oil on zioni dell’Istituo per la ricerca locale
della diffusione capillare del culto Lutero, imperatori vari. Nella ba- canvas, by an della Baviera orientale. Traduciamo
di Maria Hilf e dei suoi principali checa del duomo ricorrono fre- unknown transalpine per intero l’indice del volume perché
painter between the testimonia la complessità della ricer-
santuari. quentemente le convocazioni e gli 17th and 18th ca. Prefazione, Elenco delle illustrazio-
avvisi per i componenti della Con- centuries. It is in ni, L’inizio, Il quadro della Grazia, Il
2 fraternita della Maria Hilf. Bormio (Sondrio) in pittore di corte “pius”, Programma del
Da Innsbruck il culto e la re- a private collection. quadro, Il nome “Mariahilf” (Madonna
Nascita e grande diffusione lativa iconografia non cessarono dell’Aiuto), Il pellegrinaggio si diffonde,
del culto mai di diffondersi in tutto il Tirolo, Costruzione di chiese, La guerra dei
Trent’anni, Le guerre turche, Epidemie
Innsbruck: duomo. Sull’altare nel Voralberg nonché nelle altre di peste, Incendi della città di Passau,
maggiore del duomo di Innsbruck, contrade dell’Austria, come atte- La confraternita della Madonna del-
dedicato a san Giacomo si trova la sta la cartina pubblicata da Walter l’Aiuto, Attività dei Cappuccini, La se-
tavola originale di Lucas Cranach, Artinger nel 1985 (tavola a pagina conda ondata dei confini di diffusione
dalla quale ha preso il via, come si 6 e nota 9). del culto del pellegrinaggio di Passau,

OLTRE LA VALLE 73
Innsbruck: chiesa di Maria cato un tempio specifico, a pianta Cartina dei luoghi diall’origine di un santuario figure o
Hilf. A riprova del peso che il culto centrale, con cupola, nel vecchio venerazione di Maria quadri miracolosi. Negli ultimi due
della Maria Hilf ebbe all’interno quartiere al di là del fiume Inn, da Hilf in territorisecoli a noi vicini sono invece ap-
austriaci, germanici,
della stessa città di Innsbruck, da cui la denominazione stradale di parizioni e visioni a dare origine ad
elvetici e sud-tirolesi
dove è partito, sta il fatto che in Mariahilferstrasse come a Vienna. tra Sei e Settecento un luogo di culto interregionale (La
epoca barocca, non contenti del- A tutt’oggi vi si esplica un culto (dal volume di Walter Salette, Banneux, Lourdes, Fati-
l’altare del duomo, vi si volle dedi- speciale per la nostra Maria. ARTINGER, Mariahilf ob
ma).
Passau (Germania): chiesa Passau, Passau, Nell’opera dello Hartinger si
I pellegrinaggi “concorrenti” di Maria- di Maria Hilf. Sulla diffusione spe- 1985). legge inoltre che nell’ambito dei
hilf (Innsbruck, Monaco, Amberg), Le cifica del culto di Maria Hilf a Pas- pellegrinaggi il luogo di Passau ha
confraternite “concorrenti” di Mariahilf, sau esiste una vasta e articolata A map of the places avuto «uno sviluppo che è stato
Il movimento di pellegrini nel Barocco, where Maria Hilf is
monografia dovuta a Walter Hartin- venerated in Austria, superato nell’età moderna solo dai
Il corredo della chiesa della Grazia, Ac-
ger,6 sulla quale merita che ci sof- Germany, Switzerland luoghi di culto di Lourdes e Fati-
cumulo di cappelle, fontane e altri luo-
ghi di preghiera, La lunga scala, Pre- fermiamo. Costui, studiando il cul- and South Tyrol ma». Mentre questi due ultimi so-
sentazione del quadro della Grazia, to di Maria Ausiliatrice a Passau, between the no rimasti centri di adorazione che
Feste liturgiche, Elemosine per i biso- esprime considerazioni che ci seventeenth and abbracciano solo il proprio territo-
gnosi, Le preghiere del pellegrino, Atto sembrano utili se applicate anche eighteenth centuries rio, Passau ha fatto nascere «più
di fidanzamento e forme del pellegri- (from the book by
ai fenomeni di culto più in genera- Walter ARTINGER,
di 500 luoghi di pellegrinaggio se-
naggio, Offerte votive, Mariahilf nel le. Egli infatti osserva tra l’altro
19° e 20° secolo, Illuminismo e seco- Mariahilf ob Passau, condari» attraverso la diffusione
larizzazione, Smarrimento delle offerte, che il culto e il santuario di Maria Passau, 1985). della immagine di Maria Hilf, so-
Direttorio del pellegrinaggio, Rinascita Hilf in Passau (Passavia) rappre- prattutto nell’Europa Centrale.
sotto il vescovo Heinrich von Hofstaet- sentano «un’anticipazione dello Tanto che il dipinto di Cranach
ter, Nuova vocazione dei Cappuccini, sviluppo del culto basato sulle venne definito la “Madonna tede-
Giorni e settimane di pellegrinaggio, apparizioni». Infatti nell’alto Medio- sca”.
Adorazione di frate Konrad, L’onnipre- evo venivano eletti a luogo di culto La fase iniziale si compì, a
senza dell’adorazione di Mariahilf, Dif-
fusione attraverso la comunicazione,
e di grazia soprattutto quei posti differenza di molti altri luoghi di
Incisioni e quadri, Annotazioni, Appen- dove erano vissuti santi, dove si culto, interamente alla luce della
dice, Indice bibliografico, Registro di trovavano le loro tombe o reliquie. trasmissione storica e attraverso
cose e note. Nel tardo Medioevo sono invece questa rese possibile un’attenzio-

74 OLTRE LA VALLE
passaggi e scorrerie di truppe mi- Tra le guarigioni specifiche della
litari, accampamenti, tasse, guer- Maria Hilf di Passau si contano
ra contro i turchi, incendi. Uno di quelle relative alle malattie degli
questi incendi, di grandi estensio- occhi.
ni, distrusse Passavia nel 1662, L’Artinger evidenzia tre cate-
raggiungendo e travolgendo la gorie di devoti: «quelli che in prece-
chiesa della Pietà, ma il quadro
della Madonna era stato portato al
sicuro.
Allora ci fu chi si mosse verso
la magìa. Altri verso la religione.
Ma il culto fu istituzionalizzato e
rafforzato, con la creazione della
Mariahilf-Bruderschaft, la Congre-
gazione Mariana fondata dal deca-
no e riconosciuta nel 1627 da
papa Urbano VIII, col privilegio di
indulgenze. Nel 1705 si contavano
30.000 associati, di vari ceti so-
ciali, tra cui vescovi, illustri nobili e
lo stesso imperatore Ferdinando II
con la moglie Leonora. Dai libri dei
miracoli si deduce che il culto rag-
giunse non solo Vienna, ma in
ne più specifica alla sostanza del Incisione conservata qualche caso perfino Firenze, Luc- denza si erano rivolti invano alla
pellegrinaggio di epoca moderna. nella Collezione ca, Padova. L’Ordine dei France- medicina; quelli che non avendo
A Passavia il Barone Marquard von Bertarelli di Milano. scani predilesse questo ritratto di mezzi medicali possono solo spe-
Schwendi (1574-1634) ebbe una Avotiva destra: tavoletta
di anonimo
Maria e lo diffuse soprattutto in rare nella religione; quelli che sono
serie di visioni, ritenute dapprima pittore popolare in Germania. Furono composti canti stati delusi da mezzi magici ineffi-
opera del diavolo, considerate poi cui sembra quasi che e poesie. caci». E analizza le varie genesi di
segni di Dio. Su consiglio di un l’artista abbia voluto A Vienna l’aiuto di Maria Hilf pellegrinaggio: per vicendevole in-
confratello decise di erigere una dare alla Madonna fu ritenuto, come s’è detto, fonda- coraggiamento; per informazione
cappella e di appendervi un qua- un look moderno. mentale nella vittoria sui Turchi. popolare; per processione di un
dro di Maria (1622). Nel giro di Mentre nel XVII secolo preponde- intero paese (con bandiere, sten-
pochi anni il tempio votivo attirò An engraving in the rante è il ruolo dei nobili nella dif- dardi, croci, cori, musicisti retribu-
Bertarelli Collection,
credenti da distanze superiori ai Milan. On the right: fusione del culto, nel XVIII secolo iti, ecc.); per devozione di singoli.
100 km, divenendo, con le sue a votive tablet by an è quello di contadini abbienti, arti- Più recentemente in autobus, in
centinaia di altri luoghi cultuali, il anonymous popular giani e popolo. treno, in barca.
vero “quadro delle grazie”, il più artist in which it Il raggio di maggiore influen- Vienna: chiesa di Mariahil-
amato dai cattolici tedeschi. Ed è almost looks as za di Passavia si svolge in preva- ferstrasse. La tradizione vuole che
proprio questo quadro, copia di though the artist lenza entro una distanza media di si debba attribuire alla Maria Hilf il
Cranach, non la citata “visione”, wanted to give the
Virgin Mary a
100 km; ma può toccare la Slesia salvataggio di Vienna stessa di
che diventa oggetto primario della modern aspect. superiore, la Carinzia, la Turingia. fronte all’attacco dei Turchi. Di qui
devozione. La costruzione del- Capillari diventeranno le presenze la consacrazione alla sua memoria
l’odierna chiesa di Passau fu inizia- nel Tirolo, nel Voralberg, nell’area di un tempio, in una arteria cittadi-
ta nel 1624 per volontà del Baro- di Landeck, in valli subalpine come na oggi molto importante che ne
ne di Schwendi terminata nel la Val Venosta. Tradizionale fu la prende il nome: Mariahilferstrasse.
1627. Nel 1630 la venerazione donazione di lampade di argento. Dal che risulta superfluo sottoline-
legata a questo santuario interes- E assieme al culto della Madonna are l’importanza e il prestigio che
sa un’area comprensiva di Sa- e dell’acqua santa, si associava in questo caso il culto della Maria
lisburgo, Linz, Monaco, Kelheim, quello di Gesù Bambino, specie Hilf raggiunge nella capitale au-
Budweis e Krumau. per il Natale, in presenza di una striaca.
Nel 1622 Marquard von Sch- apposita cripta natalizia. Frattanto Anche qui sopravvivono la
wendi aveva deciso di rendere il santuario, qui come altrove, si Confraternita e le pratiche di culto.
partecipe la gente della sua devo- allarga a un vasto luogo santo, Monaco di Baviera. A Mona-
zione privata della Madonna del- quasi un “teatro spirituale”. Esso co di Baviera, nella centralissima
l’Aiuto, mosso, molto probabilmen- comprende la scala santa che nel chiesa di S. Peter, nelle vicinanze
te, dal clima di incertezza e di caso specifico è determinata dal di Marienplatz, la navata laterale
paura che si viveva in quegli anni. fatto che il santuario si trova in destra culmina con un altare dedi-
Pestilenze (1627 e 1649), guerre, alto rispetto alla città e al fiume. cato alla nostra Madonna, dove

OLTRE LA VALLE 75
zione di un santuario della Madon- ritrovamento del quadro in un
na dell’Aiuto. Occorre entrare nella bosco.7
Valle dell’Avisio, staccarsi dalla È del 1774 il documento in-
strada principale, superare il borgo viato al vescovo di Trento dal par-
di Segonzano, percorrere un tratto roco di Segonzano perché fosse
nel quale la carrozzabile attraversa autorizzato l’ampliamento della
una fitta e rigogliosa boscaglia, primitiva cappella del 1710. Il 30
per giungere al santuario, sulla cui settembre dello stesso anno la
destra sta, staccata, la casa adi- Curia permette la celebrazione
bita a ricovero ed a ristoro. L’edifi- della Santa Messa e la fabbrica
cio, recentemente restaurato, è ad della nuova cappella. Il 14 settem-
una sola aula, molto semplice. La bre dell’anno successivo, 1775,
presenza di una famiglia per tutto avveniva la benedizione da parte
l’anno nel ristoro attesta che il del sacerdote Giorgio Pomarolli.
luogo è frequentato anche nella Un notevole ampliamento si verifi-
stagione fredda. Sull’altare mag- cò nel 1820, realizzando un edifi-
giore sta una copia della nostra cio della capienza di circa 150
Madonna. Funzioni religiose e pre- persone, ben documentato in una
ghiere vi si svolgono regolarmente. litografia (1745) del pittore Basilio
In occasione di importanti pellegri- Armani (1817-99): chiesetta con
naggi l’immagine della Madonna tettoia in facciata, porta e una fi-
viene portata in processione attra- nestra quadrata, finestre laterali a
verso il bosco, come attestano mezza luna, sacrestia in edificio
alcune fotografie. autonomo.
figurano pure una copia sbalzata Una delle La nascita di questo culto e La festa della Madonna si
su rame argentato ed una piccola innumerevoli del relativo tempio in questo an- svolgeva in settembre. Ma iniziaro-
pittura sulla cassetta delle elemo- e diverse Madonna golo del Trentino è da mettere in no alcuni incidenti e lamentele e
col Bambino dipinte
sine. Molti altri esemplari sono da Lucas Cranach, relazione con la famiglia dei Baro- dopo l’annegamento nell’Avisio di
diffusi in Baviera, talora anche su conservata a ni a Prato, residenti a Segonzano, un giovane diretto al santuario si
mobili dipinti. Se ne trovano pure Monaco, Staats- che tuttora mantengono ivi una ebbero alcune restrizioni, negli
tra le tavolette votive possedute gemäldesammlungen. dimora ed un’azienda vitivinicola. orari e nella modalità della festa:
dal Bayerische Nationalmuseum. In basso: copia Infatti un loro componente di no- ad esempio proibizione di smercia-
Ma il fenomeno travalica i confini seicentesca collocata me Ferdinando Francesco è stato re vino, cibi e di praticare giochi.
nella chiesa di S.
geografici. In Ungheria, ad esem- Bartolomeo a Milano,
canonico negli anni 1676-1702 Solo nel 1879 la festa riprese il
pio, nel museo di Ketsckemét, in via della Moscova. presso l’importante e citata catte- suo normale svolgimento. Un altro
abbiamo trovato un mobile, di pro- drale germanica dedicata a Maria ampliamento si ebbe nel 1894,
babile fattura bavarese o di area One of the countless Hilf di Passau. Di lì introdusse il realizzando le fattezze che l’edifi-
vicina, con la Maria Hilf dipinta su Madonna with Child culto nella sua valle portando una cio mantenne fino al 1961. Nel
un’anta. painted by Lucas copia del simulacro. Appartiene 1926 fu innalzato l’attuale campa-
Cranach, in Munich, invece alla leggenda l’accidentale nile. E furono aggiunte le campa-
3 Staatsgemälde- ne, due nel 1927, due nel 1930.
sammlungen.
Below: a seventeenth- Nel 1932 fu celebrato il terzo cen-
Italia
century copy in the tenario dell’origine del santuario. Il
Tirolo italiano. La valle del- Church of San primo custode della chiesa fu ospi-
l’Adige e dell’Avisio e le convalli Bartolomeo in Milan, tato in una casetta, stanza più
sono ricche di immagini della Ma- in via della Moscova. cucina, a partire dal 1983. L’ultimo
ria Hilf. Altre presenze si riscontra- custode, Lorenzo Vicenzi di Taio,
no in Val Venosta e laterali. dimorò al santuario dal 1960 al
Trentino. Nel Trentino se ne 1971. In seguito la sorveglianza
ritrovano varie, in chiese e in abi- della chiesa e la gestione del bar
tazioni private. Una copia ad olio di furono, come tuttora, affidate a
buona qualità l’abbiamo incontra- gente di Segonzano.
ta in una casa privata di Madrano, Anche qui, come in Tirolo, il
vicino a Pergine. culto della Madonna dell’Aiuto ha
Madonna dell’Aiuto di Segon- portato alla ripetizione della sua
zano: santuario. effigie in paesi vicini: a Grauno, a
Nel Trentino il caso più signi- Lusignago, a Lases, a Verla. E un
ficativo di culto si ha nei pressi di po’ più lontano: a Salorno, a Pergi-
Segonzano. Rappresenta l’unico ne, per non citare Fiera di Primiero
caso italiano in cui si è avuta l’ere- e Penia in Val di Fassa.

76 OLTRE LA VALLE
Lombardia. Milano. Partico- to delle soppressioni e degli inca-
larmente significativa tra tutte le meramenti da parte dello Stato.
copie seicentesche è quella custo- Bormio, facciata Provincia di Como. Nella chie-
dita nella ricostruita chiesa di S. di casa Fumagalli sa di Scaria, Val d’Intelvi (Como),
Bartolomeo di via della Moscova a nell’antico quartiere è pure venerata una bella copia
Milano, anche perché attesta il di Buglio, con della nostra immagine.
precoce culto autorevolmente svi- edicola di Maria Hilf, Provincia di Sondrio. In Val-
affresco eseguito da
luppatosi nella capitale lombarda, Fabio Togni nel 1983
chiavenna ne abbiamo riscontrato
il cui famoso duomo è notoriamen- (cm 47x70, esclusa un frammento di affresco sul muro
te dedicato al culto mariano, ma la cornice). esterno di una casa.
con diverso simulacro: la famosa In Alta Valtellina, frazione di
“Madonnina”. Bormio, façade of S. Pietro in Valdisotto, si riscontra
A Milano la costituzione della the Fumagalli house una traccia di affresco molto sbia-
Confraternita della Maria Hilf è av- in the old district of dito sulla facciata di una baita
venuta per iniziativa di una nobil- Buglio, with a shrine isolata.
to Maria Hilf, fresco
donna Serbelloni.8 La confraternita painted by Fabio A Bormio, in casa privata, fi-
è tuttora viva, come quella del Togni in 1983 gura una copia settecentesca con
duomo di Innsbruck. (cm 47x70, frame cornice dell’epoca marmorizzata
Il Consorzio della Beata Ver- excluded). nonché una Maria Hilf di piccole
gine dell’Aiuto fu eretto in S. Bar- dimensioni dipinta su vetro, di fine
tolomeo il 20 luglio 1688. Cinque fattura, molto somigliante all’origi-
anni dopo la collocazione del si- nale. Ancora a Bormio la nostra
mulacro nella antica chiesa di S. Madonna compare tra gli ex voto
Bartolomeo, alcune dame e nobili su tavoletta nella chiesa del Sas-
signori ottennero dall’arcivescovo sello.
cardinal Federico Visconti l’erezio- Recentemente a Bormio la
ne in S. Bartolomeo di una pia Maria Hilf è stata realizzata a fre-
associazione sotto il titolo della sco da Fabio Togni, sulla facciata
“B. Vergine Immacolata dell’Aiu- di edifici privati (vedi sopra).
to”. «Il consorzio quindi, con regole Una terza edizione è stata realizza-
analoghe a quelle di altre Confra- ta per Villa Maria e Giorgio Magen-
ternite già esistenti in Germania, ta (cm 42x59) nell’estate del
fu eretto con decreto 20 luglio 2008.
1688. Il 30 luglio poi il Pontefice
Innocenzo XI lo arricchì di Indul- 7) La devozione e il tempio di Se-
genze perpetue delle quali gli gonzano sono certamente dovuti a
Ascritti fruiscono tuttora. Vi pre- Ferdinando Francesco dei Baroni a
Prato, canonico di Passau negli anni
siedevano quindici dame fra i no- 1676-1702. Ma anche qui, come in
mi migliori della città con un Cura- altri luoghi di culto, è fiorita una leg-
to, una Priora, una Vice-priora». genda popolare che ricostruiamo nelle
Demolita l’antica chiesa, il titolo di sue linee fondamentali. Il quadro sa-
S. Bartolomeo è stato dato ad una rebbe stato trovato da un pastore tra
nuova chiesa in via della Mosco- le eriche. Appeso in un primo momen-
to ad un albero; rischiava di rovinarsi.
va, sul cui altare maggiore oggi è
Perciò fu portato nella chiesa del pae-
collocata la copia seicentesca se; ma accadde che sparisse per
della Maria Hilf. qualche tempo, salvo poi ricomparire
Provincia di Mantova: Casti- nel bosco. L’episodio fu interpretato
glione delle Stiviere. Nel Museo come richiesta di consacrazione di un
Aloisiano, ex Convento delle Vergi- tempio. Dapprima sorse una piccola
ni, si conserva una copia seicente- cappella, che nel 1710 viene segnala-
ta in un primo documento, datato 20
sca della Maria Hilf, forse pervenu- agosto: quello dei sacerdoti inviati dal
ta con la dote di una delle conso- vescovo in visita pastorale nella valle
relle. Bormio, via Moltrasio Cembra, i quali transitarono in quei
Queste, infatti, provenivano 26, affresco di Maria luoghi e videro la cappelletta.
generalmente da famiglie presti- Hilf eseguito da 8) ANONIMO, Pio consorzio della Im-
Fabio Togni nel 1975. macolata Vergine dell’Aiuto, eretto con
giose e portavano con sé quadri e
decreto del 20 luglio 1688 dall’Eminen-
arredi importanti. D’altro canto, Bormio, via Moltrasio te Cardinale Federico Visconti, Arcive-
poiché non si trattava di un ordine 26, fresco of Maria scovo di Milano, nella chiesa di S. Bar-
religioso ufficiale, esso ed il suo Hilf painted by Fabio tolomeo, ristampa del 1939, Tipografia
patrimonio resistettero al momen- Togni in 1975. Ausonia.

OLTRE LA VALLE 77

Potrebbero piacerti anche