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ARTE GOTICA in Francia e Italia

L’arte gotica nasce intorno alla metà del XII secolo e prosegue sino a tutto il XIV. Mentre l'arte
romanicasi sviluppo in un numero assai elevato di centri, quella gotica ebbe origine in una zona
limitata della Francia settentrionale, vicino Parigi. Ben presto il Gotico divenne quasi un'arte
nazionale, rappresentativa, cioè, della nazione francese. Dalla Francia il Gotico si diffuse anche in
tutto il resto d'Europa, radicandovisi velocemente. Cosi come il Romanico, anche questa nuova
arte si esprime in modi differenti nei vari luoghi in cui si propaga, risentendo sempre delle
tradizioni locali, pur mantenendo inalterati alcuni caratteri specifici di tipo generale

Le caratteristiche architettoniche del Gotico sono:


 l'arco a sesto acuto (o a ogiva), che sostituisce quel lo tutto sesto perché più resistente con la
curva è composta da due archi di cerchio che si intersecano a formare un vertice alla sommità;
 la volta a ogiva costolonáta, un particolare tipo volta a crociera;
 il pinnácolo, che è elemento estetico e allo stesso tempo contribuisce alla statica degli edifici;
 l'esiguo spessore dei muri, che per ampi tratti sono sostituiti da grandi vetrate colorate, una
caratteristica del gotico era infatti l’aspetto traforato, aereo e leggero;
 Le chiese era di solito bianche e si slanciavano verso il cielo e Dio.

Cattedrale di Notre - Dame di Parigi


Sorge el cuore di Parigi costruita attorno al 1163 per volere di papa Alessandro III. L'edificio si
compone di un ampio corpo longitudinale a cinque navate, di un transetto appena sporgente e di
un coro concluso da un doppio ambulacro. Tutt'attorno ci sono diverse cappelle costruite
successivamente.
Le volte dei deambulatori disposte a ventaglio furono sostenute da pilastri cilindrici di numero
crescente verso l’interno. La navata centrale alta 35 metri si organizza in tre piani comprendenti le
arcate e il matroneo. La facciata è tripartita orizzontalmente e risulta ugualmente divisa in tre parti
verticali da quattro contrafforti a gradoni con la fascia mediana che accoglie un rosone centrale
affiancato da due grandi bifore. Sulla sommità, infine, c’è una serie di loggette traforate che, alle
estremità di destra e di sinistra, si staglia contro due torri campanarie incompiute con alte finestre
affiancate da fasci di strette colonnine.

Basilica di San Francesco ad Assisi.


Grazie all’opera dei monaci cistercensi l’architettura gotica si sviluppa anche in Italia. Uno dei primi
esempi è la Basilica di San Francesco ad Assisi, costruita per volere dell'Ordine da lui fondato (i
Francescani) quando Francesco venne santificato nel 1228 dopo soli due anni dalla sua morte. La
Basilica contiene infatti il corpo di San Francesco e sorge in posizione elevata, alle falde del Monte
Subàsio, è a croce commissa e comprende due spazi distinti, disposti su due livelli diversi: la Chiesa
Inferiore e quella Superiore. La Chiesa Inferiore ha un'unica navata di quattro campate delimitate
da massicci pilastri, un transetto, un'abside a pianta semicircolare, cappelle laterali e volte ogivali
molto ribassate che danno l’aspetto di una cripta.
La Chiesa Superiore ha lo schema di quella sottostante ma è inondata di luce ed è costituita da una
grande aula, destinata alla predicazione, un transetto e da un'abside poligonale. L'aula è divisa in
quattro campate quadrate. La facciata, ancora legata al Romanico, è divisa in tre registri. Quello
superiore è costituito dal timpano, quello mediano, rettangolare, contiene un rosone, mentre
l'inferiore accoglie un ampio portale.

Duomo di Milano.
SCULTURA GOTICA
La scultura è caratterizzata da leggerezza, grazia, pose sinuose, maggiore realismo, e attenzione
per la figura umana ed espressività e un ritorno ai modelli dell'arte classica nelle figure.
Tra i principali scultori del periodo gotico abbiamo Nicola Pisano e il figlio Giovanni Pisano.
Nicola Pisano
Si sa poco della vita di Nicola Pisano nato intorno al 1220, di origini probabilmente pugliesi era un
grande studioso del mondo classico. Tra le sue opere principali abbiamo il pulpito del battistero di
Pisa dove sono rappresentati vari episodi tratti dalla Bibbia come la natività, l'adorazione dei magi,
La crocifissione e il Giudizio Universale. Il pulpito della cattedrale di Siena, un'opera realizzata con
l'aiuto di alcuni suoi allievi tra cui il figlio Giovanni. il pulpito non ha forma ottagonale, le 8 colonne
sorrette da leoni e intervallate da Archetti; anche qui sono rappresentate scene della storia di
Cristo per esempio la crocifissione dominata dalla figura del Cristo abbandonato alla morte ai piedi
San Giovanni piangente e la Vergine Addolorata.
Giovanni Pisano
Anche il figlio Nicola Pisano è stato un importante scultore del periodo gotico. Tra le sue opere
principali il pulpito della cattedrale di Pisa uno delle sue opere più grandiose con le colonne
sorrette ognuna da cariatidi e decorate con motivi vegetali e comprende la narrazione di più storie
della Bibbia; il pulpito di Sant'Andrea a Pistoia di forma esagonale simile all'opera di Nicola in
quanto a dimensioni con sei esili colonne, 2 sorrette da leoni, 1 da un uomo ricurvo e attorno le
statue di un leone alato, un'aquila e un grifone che simboleggiano Cristo, la sua ascensione al cielo
e il suo ritorno alla fine dei tempi. Tra le sue opere principali c'è anche la Madonna col bambino
della Cappella degli Scrovegni a Padova, una singola statua della Madonna con in braccio il
bambino che presenta influenze dello stile romanico.

La pittura
Durante il periodo gotico vediamo il declino di tecniche come il mosaico e gli affreschi visto che le
pareti sono per lo più ricoperte da vetrate, ma si sviluppano la pittura su tavola e soprattutto la
pittura su vetro: ogni finestra era infatti composta da più pezzi uniti insieme dalle legature a
formare diverse composizioni che poi venivano dipinte utilizzando uno speciale impasto capaci di
fissarsi stabilmente sulla superficie del vetro chiamato grisaille ottenuto dal miscuglio di polvere di
vetro e ossidi.
In Italia le caratteristiche della pittura variano da regione a regione ma mentre negli altri paesi si
afferma la pittura sul vetro in Italia mantiene la sua importanza l'affresco è il mosaico.

Cimabue
Tra i principali pittori del periodo gotico in Italia abbiamo Cenni di Pepo soprannominato Cimabue
considerato il maestro di Giotto. Cimabue ebbe una formazione fortemente legata alla tradizione
Bizantina e i suoi soggetti erano principalmente ispirati alla vita quotidiana. Tra le sue opere più
importanti abbiamo il crocifisso della chiesa di San Domenico ad Arezzo, probabilmente la sua
prima opera: una croce di notevoli dimensioni che riprendi il soggetto del Christus patiens in un
disegno e estremamente nitido e i colori che danno una forte luminosità.
Poi abbiamo la maestà del Louvre una grande tavola cuspidata conservata al museo del Louvre
che rappresenta la Madonna con il bambino seduto in trono, circondata dagli angeli. La Vergine è
rappresentata di dimensioni maggiori rispetto agli angeli e i colori pacati risplendono sullo sfondo
dorato della tavola facendo risaltare il manto azzurro della Vergine e quello grigio del bambino.
La Madonna di Santa Trinità riprende lo stesso soggetto della Vergine in trono circondata da 8
Angeli e quattro profeti: al centro Abramo e Davide, a sinistra Geremia, a destra Isaia. Una sau
particolarità, che sarà ripresa solo dopo da Giotto, è il volto della Vergine Maria rappresentata con
lineamenti più spigolosi a spezzare la fissità che di solito caratterizzava quelle opere.

Duccio di Buoninsegna
Duccio di Buoninsegna sono già tra i più importanti pittori senesi del deucento. Come Cimabue
anche lui aveva una formazione Bizantina ma mentre Cimabue privilegiava i volumi dei soggetti
Duccio si concentra sulla fluidità delle linee e l'armonia dei colori. Queste caratteristiche sono ben
visibili nella Madonna Rucellai una delle sue prime opere, una grande Pala d'altare che
rappresenta la Vergine in trono con il bambino circondato da sei Angeli. Il grande trono è simile a
quello che Cimabue aveva realizzato nella sua maestà ma in questo caso non viene accentuato il
suo volume ed è semplicemente un elemento decorativo. I 6 Angeli sono disposti uno di fronte
all'altro senza rispettare le regole della prospettiva; nonostante questo l'immagine complessiva
risulta perfettamente equilibrata. Un’altra opere importante è la maestà del Duomo di Siena una
tempera su tavola di grandi dimensioni che rappresenta sulla faccia anteriore la Madonna con il
bambino seduto in trono e attorniata dalla schiera di angeli e santi, e sulla faccia posteriore vari
episodi della vita e della passione di Cristo. In quest'opera sono chiaramente visibili gli influssi del
Gotico francese, nelle linee morbide e sinuose e la scelta dei colori che dà l'effetto cromatico
d'insieme mentre il volume dei corpi non è messo in rilievo. Anche qui dei figure di Maria e del
bambino sono di dimensioni maggiori, una caratteristica tipica della cultura gotica, per accentuare
la loro importanza; le dimensioni si basavano quindi sul significato simbolico dei soggetti.

Giotto
Giotto è considerato il più grande pittore del trecento ma sono incerte le notizie sulla sua vita;
probabilmente figlio di un fabbro nasce intorno al 1267 in un paesino vicino Firenze. Secondo la
tradizione fu allievo di Cimabue che scoprì il suo talento vedendolo disegnare una pecora su una
roccia. Anche i suoi contemporanei come Giovanni Boccaccio e Francesco Petrarca lo definivano “il
miglior pittore al mondo” per la sua tecnica pittorica dove grazie a prospettiva e chiaroscuro
veniva data verosimiglianza soprattutto ai volti incredibilmente espressivi. Il primo lavoro di Giotto
fu alla chiesa Superiore della basilica di San Francesco d'Assisi a cui lavorò insieme a Cimabue e
dove dipinse il celebre ciclo di Assisi con le storie di San Francesco composto da 28 affreschi sulla
fascia inferiore della Basilica. Tra questi troviamo la scena del dono del mantello che apre il ciclo
da sinistra verso destra e rappresenta Francesco che, prima di diventare monaco, dona il proprio
mantello a un cavaliere. Molto importante è l'uso della prospettiva per lo sfondo ma soprattutto
del Chiaroscuro nelle figure dei due personaggi ai quali viene conferita volume e verosimiglianza.
Un'altra opera di Giotto è la croce dipinta della basilica di Santa Maria Novella, una tempera su
tela a rappresentare il Christus patiens ritratto da Giotto con umanità sconvolgente, la natura
umana prevale su quella Divina attraverso l’espressione sofferente del Cristo la cui testa ricade in
avanti, le braccia tese e il corpo inanimato. Un'altra opera molto importante è il ciclo di affreschi
della Cappella degli Scrovegni a Padova dove la pittura è inserita armonicamente tra gli elementi
architettonici per mettere in risalto la narrazione. Al ciclo appartiene la scena del compianto sul
Cristo morto, uno degli affreschi più famosi: al centro il Cristo tra le braccia di Maria con il volto
contratto dal dolore e circondata dai apostoli, tra cui San Giovanni con le braccia spinte indietro il
busto in avanti in un gesto di dolore e che accomuna anche gli angeli . Tutti i personaggi hanno una
posa pacata che conferisce equilibrio alla rappresentazione e i volti di ognuno sono dipinti con
grande realismo, principale caratteristica della pittura di Giotto.

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