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ORIGINI DEL RESTAURO

COME DISCIPLINA AUTONOMA

Anna Anzani
18-10-16

Dopo le grandi distruzioni di chiese e palazzi


avvenute durante la rivoluzione francese, una
volta conclusa la fase iconoclasta, la
repubblica francese cerca un nuovo sistema di
valori e lo sostiene come eredit dell'identit
nazionale. I monumenti vengono visti come
una parte importante del patrimonio nazionale
culturale e civile e si rende evidente la
necessit di proteggerli.
1

In Francia, nei primi anni 1830, si sviluppa un


sentimento popolare rivolto al restauro di edifici
medievali.
Viollet-le-Duc, di ritorno nel 1835 da un viaggio di studio
in Italia, viene incaricato da Prosper Mrime di
ripristinare l'abbazia romanica di Vzelay. Questo lavoro
il primo di una lunga serie di restauri; il restauro di
Notre Dame de Paris che porta Viollet-le-Duc a
all'attenzione nazionale. Altre sue opere rilevanti
comprendono Mont Saint-Michel, Carcassonne,
Roquetaillade, castello e Pierrefonds.
L'interesse e l'attenzione nei confronti della cultura
materiale diffusisi in Francia verso la fine del secolo,
insieme con la fortuna critica degli scritti di Ruskin,
contribuirono al rifiuto dellopera di Viollet, considerato il
fondatore del cosiddetto restauro stilistico.
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Eugne Emmanuel Viollet-le-Duc (1814-1879)


Restaurare un edificio non il manutenerlo, il ripararlo o il rifarlo,
ma ricondurlo a uno stato di compiutezza che potrebbe non essere
mai esistito in un dato tempo, voce Restauration del Dictionnaire
raisonn de larchitecture franaise: du XI au XVI sicle, 1866.
Viollet considera il Restauro il momento cruciale di un processo di
acquisizione dello Stile, che a suo parere si fonda su principi,
trasmessi dallarchitettura, eternamente veri, applicabili e rigeneranti.

Viollet paragona larchitettura a un testo scritto di cui si


riconosca un valore primario nel significato che contiene e
sostiene che non si possa lasciare incompiuta una pagina
ammirevole senza rischiare di renderla incomprensibile.
La sua legittimazione dellatto di compimento si basa sul
fatto di considerarlo unapplicazione dei medesimi principi
universali e atemporali ai quali si era adeguato lantico
costruttore.
La certezza di possedere le leggi che spiegano la genesi delle
forme e guidano latto creativo (cos come avviene in natura
nella cristallografia) rende lecito il restauro.

Aporia nel pensiero di Viollet riguardante le aggiunte.


un restauro pu essere pi disastroso per un monumento
delle devastazioni dei secoli e dei furori popolari! Ch il tempo e
le rivoluzioni distruggono ma nulla aggiungono. Al contrario, un
restauro pu, aggiungendo nuove forme, far sparire una
moltitudine di vestigia
Daltra parte, Viollet sostiene anche il Restauro come
completamento, attraverso unazione indirizzata a ristabilire le
possibilit di conoscenza del messaggio e dei principi veri
applicabili e rigeneranti di unarchitettura.
Laporia si risolve immaginando che il completamento non si
attui attraverso la creazione di forme analoghe o la reiterazione
di quelle esistenti, ma attraverso unazione critica.
Tale azione individua un messaggio attraverso una fase
analitica, ne rileva lacune, falsificazioni o mancanze e lo
riproduce restituendo unarchitettura compiuta.

Inizialmente la sua attivit di restauratore


manifesta un carattere di attenzione e
prudenza per gli aspetti conservativi del
restauro e per le stratificazioni, come si pu
notare dai primi restauri a Vezelay (1840-44) e
Notre-Dame di Parigi (1843).
Nel tempo, grazie alla grande esperienza e alle
notevoli competenze tecniche acquisite
attraverso numerosi progetti, le sue idee sul
restauro mutano orientandosi verso un
atteggiamento meno conservativo e sempre
pi integrativo.
I suoi progetti erano sempre corredati da
numerosi e dettagliati disegni e acquerelli che
mostravano lo studio attento dello stato di fatto
e del progetto da lui studiato

CHIESA DELLA MADELEINE A VEZELAY 1840-1859


Disegno del progetto di restauro della facciata

Viollet le Duc possedeva notevoli capacit tecniche e prestava


particolare attenzione ai moderni mezzi della civilt industriale, in
particolare i nuovi materiali ferro e ghisa, che permettevano di
realizzare opere e particolari costruttivi complessi. Molte sue
invenzioni, che vengono trattate in particolare sul suo testo
Entretiens, anticipano modi che saranno propri dellArt Noveau.

Le Duc fu un uomo di straordinaria cultura storica per il quale


lantico non era mai modello da imitare pedissequamente ma
spunto di riflessione per operare con moderna e personale
sensibilit.
In lui c sempre stato il rifiuto dellAccademia e dellEclettismo,
egli cerca i principi invariabili dellarchitettura, quelli che
sostanziano nel loro carattere immutabile (caractre immuable)
gli esiti formali dei diversi ambienti storici, e persegue la sincerit
espressiva e lunit organica di costruzione e decorazione, in
evidente contrasto con i principi beaux arts. Sotto questo aspetto
larchitettura gotica e quella del tempio greco presentano uguale
interesse e pari esemplarit nella loro perfetta armonia di struttura
e forma.
Da Carbonara, Avvicinamento al restauro. Teoria, storia, monumenti,
Liguori, Milano, 1997

Viollet le Duc ha spesso modificato i monumenti ma ci non


quasi mai avvenuto per il gusto di abbellire quanto
piuttosto per la volont di perfezionarli tecnicamente,
garantendo loro un considerevole prolungamento di vita
(come per il progetto per la chiesa di Losanna con
linserimento di un sistema di smaltimento della acque)
La sua ampia conoscenza degli stili gli garantisce, per le
parti innovative o da reintegrare, una grande facilit di
linguaggio, sia nella configurazione dinsieme che nei
dettagli.
Egli ha anche introdotto i criteri e la pratica del restauro
come intervento sistematico e programmato nel tempo.

Da Carbonara, Avvicinamento al restauro. Teoria, storia,


monumenti, Liguori, Milano, 1997

Nellultimo periodo di attivit dellarchitetto, e poco dopo


il 1879, anno della sua morte, le critiche si fanno sempre
pi frequenti; la riflessione teorica sul restauro
progredita per altre vie, gli interessi storico conservativi
cominciano a contrastare efficacemente i criteri
analogico-stilistici del maestro e dei suoi seguaci.
Camillo Boito nel 1884 scrive: C una scuola vecchia
oramai e una nuova. Il grande legislatore della vecchia fu
Violet Le Duc, architetto, ma di valore contrastato e
restauratore
Violet Le Duc considerato un capo scuola, di tutti i suoi
restauri si propongono come esemplari Carcassonne e
Pierrefonds che invece constituiscono casi a s, e si
tende a trascurare quelli invece pi conservativi.
Da Carbonara, Avvicinamento al restauro. Teoria, storia,
monumenti, Liguori, Milano, 1997

Viollet non un conservatore, n un archeologo, n


un neutrale filologo: per lui il passato va studiato per
servirsene attraverso un radicale riutilizzo
concettuale e funzionale, lintervento liberamente
creativo e progettuale sulle antiche testimonianze
ne limmediato corollario: i resti materiali
vengono riconnotati, riattualizzando presenze
collettive scolorite dal tempo.
Il restauro dunque un mezzo per progettare il
nuovo, uno strumento della trasformazione e
non della conservazione; in questo senso la
distinzione tra architettura e restauro non mai
stata accettata da Viollet le Duc.

Da Carbonara, Avvicinamento al restauro. Teoria,


storia, monumenti, Liguori, Milano, 1997

CHIESA DELLA MADELEINE A VEZELAY 1840-1859


E il primo restauro eseguito da Viollet-le-Duc, tra il 1840 e il 1842, su incarico della
Commissione Nazionale dei Monumenti Storici.

Facciata: stato precedente il restauro e dopo il restauro (foto effettuate con dagherrotipo da le Duc)
Il rilievo ricco di dettagli, vengono rappresentati i diversi tipi di paramento murario, la precaria situazione statica e lo stato della decorazione scultorea.

CHIESA DELLA MADELEINE A VEZELAY 1840-1859

Labbazia benedettina di Vzelay in Borgogna una


delle principali chiese di pellegrinaggio. La chiesa venne
realizzata in et romanica e completata con molti
caratteri gotici. La facciata si presentava a due torri, di
cui una in parte crollata, mentre la porzione centrale del
prospetto, realizzata successivamente, presentava
forme e caratteri maggiormente elaborati. Ledificio
caratterizzato da particolari cappelle radiali gotiche.
Nel progetto di restauro Viollet completa con una
balconata e dei doccioni il coronamento dellaltra torre
creando dei risalti verticali.
Viollet realizza una serie di rilievi che descrivono
dettagliatamente gli elementi e i particolari architettonici.
Il paramento murario medievale viene rappresentato
disegnando ogni singola pietra e mettendo in evidenza i
diversi fenomeni di degrado presenti.

Sezione longitudinale del vestibolo e le


prime due campate della navata (18921901)

CHIESA DELLA MADELEINE A VEZELAY 1840-1859


La chiesa presentava lesioni nelle volte, con abbassamento del concio di chiave e rotazione dei muri
dambito della navata. Dopo la puntellatura, accuratamente progettata e documentata dai disegni,
furono smontati gli archi rampanti e realizzati di nuovi archi con lo stesso schema costruttivo dei
precedenti. Non si ricostruisce la seconda torre crollata.

Sezione della navata, progetto di restauro.

Rilievo delle strutture con il progetto delle opere provvisionali.

CHIESA DELLA MADELEINE A VEZELAY 1840-1859


Prospetto sud e pianta della chiesa. Stato precedente il restauro, disegno di Viollet-le-Duc.

CHIESA DELLA MADELEINE A VEZELAY 1840-1859

Sezione del nartece

Portale interno che divide il vestibolo dalla


navata

CHIESA DELLA MADELEINE A VEZELAY 1840-1859

Interno della navata, vista delle volte e degli archi romanici

Prospetto sud, particolare, rilievo e progetto di restauro

CATTEDRALE DI NOTRE-DAME A PARIGI


Nel 1845 Viollet le Duc e Lassus vincono il concorso per restaurare la cattedrale Notre-Dame di
Parigi. Alle alterazione e ai danni procurati durante la Rivoluzione francese, si aggiungono le
imperfezioni delledificio e i segni del tempo.

Sulla facciata, rappresentata allo stato di fatto precedente il


restauro, si osservano i fenomeni di degrado, lalterazione
dei paramenti murari.

La facciata dopo i restauri di J.B.Lassus e


E. Viollet-le-Duc.

CATTEDRALE DI NOTRE-DAME A PARIGI


I due campanili in facciata non erano mai stati completati e agli inizi dellOttocento
era crollata la grande guglia che si trovava allincrocio tra la navata centrale e il
transetto.

La facciata nel 1699

La facciata oggi

CATTEDRALE DI NOTRE-DAME A PARIGI


Grazie a Napoleone la cattedrale fu restituita al culto, ma lo stato di abbandono e il degrado in cui si
trovava allinizio dellOttocento, portavano allidea di abbatterla.
Solo dopo il 1830 ci fu una rinascita della cattedrale, grazie soprattutto al romanzo avventuroso di
Victor Hugo, Notre-Dame de Paris, in cui ledificio era protagonista.
Prospetto sud prima del restauro. Limmagine mostra le finestre basse delle tribune,
lesterno delle cappelle nella versione precedente il restauro, il timpano del transetto
senza i tre oculi, la sacrestia prima della trasformazione

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CATTEDRALE DI NOTRE-DAME A PARIGI


Viste le nuove esigenze urbanistiche, il progetto di restauro prevedeva anche un allargamento della
piazza su cui affacciava la chiesa, mediante la demolizione di edifici minori in modo da creare uno
spazio attorno alledificio.

Sezione trasversale delle navate

Progetto della guglia centrale

CATTEDRALE DI NOTRE-DAME A PARIGI


Il progetto prevede: la ricostruzione delle grandi statue da posizionare sulla facciata e nelle
strombature dei portali, realizzate su modello delle cattedrali di Amiens, di Reims e Bordeaux; il
rifacimento del pilastro centrale che divideva in due il portale principale daccesso, demolito per
facilitare il transito delle processioni; la ricostruzione della guglia crollata riprendendo le forme
gotiche originarie.

CATTEDRALE DI NOTRE-DAME A PARIGI


Non vengono completate le due torri campanarie, che secondo gli
studi di Viollet sarebbero state concluse da alte guglie.
Si ricostruisce la sacrestia secondo il principio di analogia, ripetendo
motivi architettonici e decorativi delle cappelle laterali della cattedrale.
Vengono affrescate le pareti laterali della chiesa con temi inventati da
Viollet in stile medioevale.
Dallosservazione di questo progetto si colgono aspetti importanti, utili
a capire levoluzione del pensiero di Viollet sul Restauro.

Progetto di completamento delle


due torri campanarie con alte
guglie; non venne realizzato.

Notre-Dame, guglia, stato attuale

Notre-Dame, nuova sagrestia, stato attuale

La Sainte Chapelle prima e dopo lintervento di Viollet Le Duc

La cittadella fortificata di Carcassonne situata nel


sud della Francia ed circondata da una doppia cinta
muraria: il perimetro esterno, con 19 torri, fu costruito
nel XIII secolo, mentre quello interno, con 34 torri, fu
costruito nel III-IV secolo.
Tra i due perimetri vi sono diverse abitazioni
addossate alle mura.
Nella fotografia dei primi dellOttocento evidente lo stato di decadenza della cittadella

Carcassonne, i bastioni prima del restauro

Carcassonne, i bastioni dopo il restauro

http://www.carcassonne.culture.fr

LA CITTADELLA DI CARCASSONNE FRANCIA 1844-1879

LA CITTADELLA DI CARCASSONNE - CHIESA DI SAINT NAZAIRE


Viollet inizia a restaurare la chiesa interna alla cittadella,
la Chiesa di Saint-Nazaire e successivamente estende il
progetto a tutta la cinta fortificata ripristinando le
merlature, le torri e le cortine murarie.
Per questo progetto larchitetto si dichiara a favore di un
restauro che non si limiti soltanto ad un consolidamento
delle strutture, ma che possa restituire allopera il suo
antico splendore.

Facciata, progetto di restauro.

http://www.carcassonne.culture.fr

Facciata ovest prima del restauro. Viollet-le-Duc, penna,


disegno a inchiostro, acquerello, 1844.

Facciata nord, progetto di restauro

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LA CITTADELLA DI CARCASSONNE FRANCIA 1844-1879

http://www.carcassonne.culture.fr

Il progetto di restauro per la citt di Carcassonne mira a cancellare le tracce del deterioramento, delle
lacune e delle diverse imperfezione dei corpi di fabbrica.
Da questo intervento si osserva come nel tempo Viollet le Duc assume un atteggiamento sempre
meno conservativo e sempre pi integrativo, che varia rispetto al singolo caso, giudicato liberamente
senza schemi o semplificazioni.
Viollet le Duc attraverso il suoi restauro riporta la citt allo stile che aveva in passato.
La porta Narbonese, la porta principale di accesso a Carcassonne, era parte di un particolare
edificio rettilineo caratterizzato dalla presenza di bifore e da due torri.

La porta Narbonese, stato di fatto prima del restauro

La porta Narbonese, progetto di restauro

La porta Narbonese, vista esterna, stato attuale

LA CITTADELLA DI CARCASSONNE FRANCIA 1844-1879


Viollet ricostruisce il tetto con tegole colorate, il ponte levatoio con i relativi dispositivi di
sollevamento e una balconata lignea a cui era sovrapposta una tettoia. Larchitetto
ripristina anche le pietre della cortina muraria del XIII secolo, non pu per imitare leffetto
dellazione tempo.

http://www.carcassonne.culture.fr

Lesempio di Carcassonne, come reinvenzione neo-medioevale, fu imitato in molti altri


esempi come San Marino, realizzata negli anni Trenta del XX secolo.

Rilievo dello stato di fatto e progetto di restauro 1850

La tour de la Marquire.

Porte Saint Nazaire

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Porte Saint Nazaire

http://www.carcassonne.culture.fr

Le fortificazioni nord

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http://www.carcassonne.culture.fr

Cantiere di restauro

La grande pratica del restauro di Viollet le Duc, visti i numerosi


incarichi di cui si occupato tra il 1850 e il1870, lesperienza e le
notevoli competenze tecniche acquisite, hanno probabilmente
stimolato una volont innovativa e di completamento stilistico.
Sicurezza tecnica e padronanza del lessico gotico lo portavano a
disinvoltura e certezza per tutto quello che progettava.
Proposta di restauro della Cattedrale di Clermont-Ferrand (1885)
concepita per fare della moderna architettura neogotica, senza
tante preoccupazione di perfezione stilistiche.
Restauro correttivo della Cattedrale di Losanna (1872),
modificata e semplificata per ragioni statiche nella parte alta
della sua torre centrale, ridotta da ottagonale a quadrata
La cattedrale di Amiens esemplare anche se incompiuta,
segnata da irregolarit in facciata e modificata in antico, qui un
atteggiamento prevalentemente conservativo.
La Sala Sinodale di Sens, a causa degli interventi settecenteschi
era diventata illeggibile e lintervento molto reintegrativo.

Cattedrale di Clermont-Ferrand

La Cattedrale di Losanna Alzato prospettico

Da http://www.domusweb.it. Alzato prospettico della facciata occidentale della cattedrale di Losanna. Henri Assinare, n.d.
[1878-1879]. Archives cantonales vaudoises

CASTELLO DI PIERFONDS 1861


Il castello trecentesco, situato nella regione francese Champagne, si
presentava come rudere a causa di un incendio avvenuto nel Seicento.

CASTELLO DI PIERFONDS 1861

Castello di Pierrefonds, stato prima del restauro

Castello di Pierrefonds, stato attuale

CASTELLO DI PIERREFONDS
1861
In questo progetto, molto
ambizioso, Viollet le Duc
propone un restauro come
totale reinvenzione, vuole
intervenire completando le parti
in rovina realizzandolo una
residenza abitabile.
Le opere maggiori prevedevano
il restauro delle mura di cinta e
delle
torri
ricostruendo
fedelmente i due cammini di
ronda sovrapposti che seguono
le mura.
Le tavole realizzate da Viollet le
Duc mostrano dettagliatamente
tutti gli elementi e le decorazioni
medievali presenti. Egli fece
uno studio accurato in situ,
rilevando e ridisegnando tutti gli
elementi costruttivi.
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Castello di Pierrefonds, sezione prospetto verso la cappella e


il cortile, stato di progetto

Source gallica.bnf.fr/Bibliothque nationale de France

Source gallica.bnf.fr/Bibliothque nationale de France

Source gallica.bnf.fr/Bibliothque nationale de France

CATTEDRALE DI SAINT SERNIN - TOLOSA


La chiesa romanica era caratterizzata dalla presenza di una torre a pianta ottagonale che
si innalzava in corrispondenza dellincrocio tra la navata centrale e il transetto. La facciata
era incompleta con la sola presenza di due contrafforti, e labside, oggetto di diversi
interventi nel corso del tempo, mostrava le finestre semicircolari di una galleria.

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Dictionaire raisonn de larchitecture Francaise


Viollet le Duc produsse una gran quantit di scritti, tra cui il Dictionaire raisonn de
larchitecture Francaise, unenciclopedia di dieci volumi, scritta tra il 1854 e il 1868, che
raccoglie con diverse voci dettagliate e precise le principali caratteristiche dellarchitettura
francese del medioevo.
Nellopera sono rappresentate con disegni molto accurati, tutte le parti costruttive degli edifici:
volte, pilastri, tetti, fondazioni.

Decorazione a zig zag definita da Viollet "


baton rompu"

http://fr.wikisource.org

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La tomba di Carlo d'tampes

Struttura di una volta a crociera gotica

armature

capitello
arcate

http://fr.wikisource.org

http://fr.wikisource.org

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Sistemi costruttivi

http://fr.wikisource.org

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Entretiens sur larchitecture


Unaltra importante opera di Le Duc, pubblicata fra il 1863 ed il
1872, Entretiens sur larchitecture (Dialoghi di architettura) che
riguarda in particolare la progettazione di nuovi edifici.
Nellopera si trattano le modalit di scelta ed uso dei nuovi materiali,
soprattutto ferro e la ghisa, oltre che limpostazione delle nuove
tipologie di edifici che rispecchiano le esigenze della citt
industrializzata. http://fr.wikisource.org

I NUOVI MATERIALI

Nella definizione di Restauro di Viollet Le Duc c la possibilit di


progettare una sorta di ritorno al passato e di ritrovare una compiutezza
che potrebbe anche non essere mai stata, quella compiutezza che,
secondo il pensiero idealista e anche positivista, caratterizza lopera
darte dogni tempo e in ogni tempo.
Il problema solo parzialmente il conservare, ma piuttosto quello di
una progettazione virtuale dellunit e dellidentit in un contesto
chiamato storia.
NellOttocento, nellet del primato della storia e dellopera darte, Viollet
Le Duc elabora valori e restaura in nome di valori storici, estetici,
tecnici nella prospettiva di unidentit collettiva.
Lo spostamento verso la conservazione rende tutto pi asettico, igienico,
sterilizzato. Si tengono lontani i valori, si opera nel politicamente corretto
proprio perch la conservazione tende ad essere un valore in s e per
s. Il valore storico, anzi i valori in generale, rinviano a unideologia o, se
vogliamo, a una visione del mondo. La conservazione si pone come aideologica e invoca dalla sua parte loggettivazione tecnico-scientifica.
(R. Masiero)
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CONTESTO CULTURALE INGLESE XIX - XX sec.


rivoluzione industriale;
movimento della Arts and Crafts (Morris):
riunisce in un laboratorio pi artisti per eseguire su
commissione ogni cosa, con lo scopo di creare
unopera darte totale;
Preraffaeliti (Rossetti): sostengono il ritorno alla
natura segnato dal misticismo dal languore
sensuale e da un simbolismo erudito ;
William Turner

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John Ruskin (1819-1900)


Critico inglese, non si occupa di cantieri o di aspetti tecnici.
Secondo Ruskin il Restauro distruzione, poich si configura
come una sottrazione di materia e quindi di autenticit
dellopera.
Implicitamente indica come una corretta modalit di intervento
sulle tracce del passato consista in un mero contenimento dei
processi di decadimento, di tutela costante al fine di rispettare
lopera con tutti i segni del suo ispessimento storico.
Il contributo fornito da unaffermazione tanto perentoria si
indirizzato contro la manipolazione e lo stravolgimento del
patrimonio costruito e ha posto le basi di alcuni principi basilari:

1. sostituire al restauro la manutenzione costante e sistematica,


come generale azione di civilt
2. limitare gli interventi a provvedimenti esterni allopera,
purch distinguibili e possibilmente provvisionali

3. diffondere nella societ una nuova sensibilit, una cultura


dellinteresse e del rispetto verso le testimonianze del passato.

IL RESTAURO COME RISPETTO PER IL


MONUMENTO
La diffusione del Restauro come pratica attiva
di intervento, che trasforma ledificio, provoca
come reazione lo sviluppo di un concetto di
conservazione integrale, anticipato da alcuni
archeologi e storici.
A partire dal diciottesimo secolo, la cultura
inglese permeata da una passione per le
rovine, la natura, il paesaggio naturale (in
contrasto con con lo sviluppo urbano e
industriale), la dimensione umana degli antichi
villaggi, il neo-medievalismo.
W. Turner, Vista delle rovine di
Tintern Abbey

Mentre il suo contemporaneo francese, Eugne


Viollet-le-Duc, promuove il restauro,

John

Ruskin

della

un

forte

sostenitore

conservazione.
La posizione di Ruskin nei confronti della

conservazione
uninfluenza
successivo

degli

edifici

significativa
relativo

alla

conservazione e restauro.

antichi
sul

ebbe

pensiero

distinzione

fra

IL SUO PENSIERO
Fondamento etico e religioso , tutti i suoi
scritti hanno un tono etico
Bisogno di bellezza in un mondo sommerso
dal grigio squallore della civilt industriale
Fondamentale e il rapporto con la natura,
con il paesaggio, la natura e opera divina
larte
deve essere commento della natura cos
come la teologia lo e della Bibbia.

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Esaltazione del gotico sentito come un ideale ,


uno stile di vita che permane, come il carattere
dei monumenti. Fondamentale e la dimensione
religiosa del gotico e dei suoi valori
Esaltazione delle virt degli uomini che hanno
creato il gotico, uomini per cui il lavoro e inteso
come liberazione e non come alienazione
Fondamentale e la conoscenza dellarte
gotico-romanica conseguita nei suoi viaggi in
Italia e in particolare a Venezia.
Venezia, 6 maggio 1841.
Grazie a Dio sono qui! il paradiso delle
citt, e una luna sufficiente a fare
impazzire met dei sav della terra batte
con i suoi puri sprazzi di luce sull'acqua
grigia davanti alla finestra; e io sono pi
felice di quanto sia mai stato in questi
cinque anni --- felice davvero --- felice
come in tutta probabilit non sar mai pi
in vita mia. Mi sento fresco e giovane
quando il mio piede posa su queste calli,
e i contorni di San Marco mi
entusiasmano (....) Grazie a Dio sono qui!
(John Ruskin, "Diario Italiano 1840 - 1841")
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I suoi primi quaderni di appunti e schizzi sono pieni di disegni visivamente


sofisticati e tecnicamente compiuti di mappe, paesaggi e fabbricati, notevoli
per un ragazzo della sua et. Ammirava profondamente le illustrazioni di
J.M.W. Turner, e gran parte della sua arte nel 1830 fu unimitazione di
Turner.

W. Turner - Venezia

ROMANTICISMO - L'estetica del Sublime


Il sublime pu ispirare orrore, ma il piacere deriva dal sapere che la
percezione una finzione. La bruttezza viene suggerita come una qualit
estetica per la sua capacit di infondere sentimenti di intensa emozione, in
definitiva creando un esperienza piacevole.
CD. Friedrich

W. Turner Natura

Il disegno un fondamentale metodo di indagine di ci che ci sta intorno, il cui


scopo principale e quello di portarci a vedere correttamente le cose. Il disegno
ci permette di rilevare il rapporto tra le parti, di scoprire larmonia del cosmo e
le proporzioni della natura. Chi disegna trasferisce la propria visione della
realt sul foglio. Il disegno e uno strumento per educare.

L'interesse di Ruskin per larchitettura, e in


particolare per il revival gotico, lo porta alla
stesura della sua prima opera, Le sette
lampade dell'architettura (1849). Contiene 14
tavole incise dall'autore. Il titolo si riferisce a
sette categorie morali che Ruskin considerava
vitali e inseparabile per tutta l'architettura: il
sacrificio, la verit, la potenza, la bellezza, la
vita, la memoria e l'obbedienza. Le Sette
Lampade promuovono le virt di una forma
laica e protestante del Gotico.
Ruskin sosteneva che il restauro distruzione;
gli antichi edifici dovrebbero essere preservati,
ma non si dovrebbe compiere alcun tentativo di
cancellare la storia accumulata e codificata
nella loro decadenza.

Study of Gneiss Rock,


Glenfinlas, 1853.

View of Amalfi

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The Seven Lamps of Architecture


Ciascuna delle sette 'lampade' rappresenta le esigenze che la buona
architettura deve soddisfare:
Sacrificio - dedizione dellopera delluomo a Dio, come prove visibili di
amore e di obbedienza dell'uomo
Verit - onesta dimostrazione artigianale dei materiali e delle strutture.
La verit dei materiali e la visualizzazione onesta della costruzione
erano parole d'ordine in quanto il neogotico aveva preso le distanze
dal capriccioso "Gothick" del 18 secolo
Potenza gli edifici devono essere pensati in termini di volumetrie e
devono raggiungere la sublimit della natura attraverso l'azione della
mente umana e l'organizzazione di uno sforzo fisico per costruirli.
Bellezza - l'aspirazione a Dio espressa in ornamenti tratti dalla natura,
che la sua creazione
Vita - gli edifici devono essere realizzati da mani umane, in modo da
esprimere la gioia di muratori e scalpellini associata alla loro libert
espressiva Memoria gli edifici devono rispettare la cultura da cui si
sono sviluppati
Obbedienza - loriginalit non deve essere fine a se stessa, ma deve
corrispondere al migliore tra i valori inglesi, in particolare espresso
attraverso il Gotico inglese decorato

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Fondamentale il rapporto
tra moralit ed architettura.
Larchitettura e larte di
disporre e di adornare gli
edifici costruiti dalluomo
qualunque sia la loro
destinazione in modo che la
loro vista contribuisca al
benessere , alla forza ed
alla gioia delluomo.
Larchitettura deve essere
in comunione con la natura
pi selvaggia con le rocce
dei monti e il verde intenso
dei boschi. R. detesta
invece i modelli di citt
ottocentesca a scacchiera
dove non e possibile
riscontrare alcuna forma di
moralit.

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Ruskin e Venezia

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The Stones of Venice


Limperfezione del Gotico
rappresenta
la
libert
delluomo. Ruskin contrario
alla meccanizzazione che
considera una mutilazione
delluomo e una schiavit. Se
oil Gotico rappresenta le virt
cristiane, il Rinascimento
rappresenta il vizio, poich
persegue la perfezione.
Nessuna architettura
veramente nobile senza
imperfezioni.

The Stones of Venice

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The Stones of Venice

IL RESTAURO

Ruskin e visto come il padre del restauro


romantico
teorie enunciate nel libro "Le sette lampade
dellarchitettura", capitolo 6 la lampada della
memoria. Ruskin parla di 3 momenti della
vita della costruzione: progettazione,
funzione duso e conservazione. In
particolare tratta del tema del restauro nell
aforisma 31
posizione di non intervento sullopera,
qualsiasi intervento e arbitrario:
"il restauro il tipo peggiore di
distruzione.il restauro e impossibile"
il monumento come ogni essere possiede
un ciclo di vita deve nascere crescere e
morire senza alcuna intromissione
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lopera darte appartiene al suo ideatore, i moderni non


hanno il diritto di toccarla e di restaurarla, al massimo
possono goderne alla vista, assistere alla sua decadenza,
ammirarne la rovina "la distruzione si impone : accettatela,
distruggete ledificio, buttatene via le pietre in angoli lontani,
fatene zavorra o della calcina a vostro piacere, ma fatelo
onestamente, non lo rimpiazzate con una menzogna"
lunica via ammessa quella della manutenzione abbiate
cura dei vostri monumenti e non sar necessario
restaurarli. I monumenti vanno conservati con vigilanza e
rispetto coprendo con fogli di piombo la copertura o tenendo
puliti i condotti, non bisogna preoccuparsi della bruttezza
del soccorso : val meglio zoppicare che perdere una
gamba
lattenzione alla materia coincide con il rispetto per la
natura
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Part of the Cathedral of


St Lo, Normandy

Pierced Ornaments from


Lisieux, Bayeux, Verona,
and Padua

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Capital from the Lower


Arcade of the Doge's
Palace, Venice

Window from the Ca'


Foscari, Venice

Part of the Cathedral of


St Lo, Normandy

Traceries from Caen,


Bayeux, Rouen, and
Beauvais

Ornaments from Rouen, St


Lo and Venice

Balcony in the Campo St


Benedetto, Venice

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La gloria pi grande di un edificio non risiede n nella


pietre n nelloro di cui fatto.
La sua gloria risiede nella sua et, e in quel senso di
larga risonanza, di severa vigilanza, di misteriosa
partecipazione, perfino di approvazione o di condanna,
che noi sentiamo presenti nei muri che a lungo sono stati
lambiti dagli effimeri flutti della storia degli uomini

() in quella dorata patina del tempo che dobbiamo


cercare la vera luce, il vero colore, la vera preziosit
dellarchitettura.
(John Ruskin, Le sette lampade dellarchitettura, Londra 1848 )
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Tutto deperisce, tutto si consuma e va in rovina.


Ma la rovina ha un fascino abbagliante.
Esistono in citt, nei paesi, nelle campagne, rovine
semplici, non necessariamente nobili () Ci affascinano,
perch ci somigliano () Sono luoghi in cui si misura una
vicinanza metafisica con le cose dellamore, del sesso, con la
transitoriet di ogni tipo di legame ()
un fatto rivoluzionario, perch uno spreco. Di spazio, di
tempo, di sintassi urbana () Permettono una visione del
mondo pi ampia, in cui tutto non sia gi deciso, e il destino
giochi la sua parte.
(Roberto Peregalli, I luoghi e la polvere, Bompiani 2010 )
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Glastonbury Abbey

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Restauro Definizione
secondo la normativa

Testo Unico 1999


Per restauro si intende lintervento diretto sulla cosa volto
a mantenerne lintegrit materiale e ad assicurare la
conservazione e la protezione dei suoi valori culturali. Nel
caso di beni immobili situati nelle zone (sismiche) il
restauro comprende lintervento di miglioramento
strutturale.
viene sostituito da:
Codice dei beni culturali e del paesaggio 2004
[Il restauro ] lintervento diretto sulla cosa volto a
mantenerne lintegrit materiale e ad assicurare la
conservazione e la protezione dei suoi valori culturali.

I Beni Culturali sono definiti per la prima volta nella


Convenzione per la protezione dei beni culturali in
caso di conflitto armato, LAja, 15 maggio 1954.
La definizione viene recepita per la prima volta nella
legislazione italiana a partire dal 1964, quando si
costituisce
la
Commissione
Franceschini
(Commissione dindagine per la tutela e la
valorizzazione del patrimonio storico, archeologico,
artistico e del paesaggio). Nella Prima Dichiarazione
definisce i Beni Culturali come ogni testimonianza
materiale avente valore di civilt.

BIBLIOGRAFIA
G. Carbonara, Avvicinamento al restauro. Teoria, storia,
monumenti, Liguori, Milano, 1997.

Viollet-le-Duc, Larchitettura ragionata, a cura di M. A.


Crippa, Jaca Book, Milano, 1984
E. Vassallo, Eugne Emmanuele Viollet-le-Duc (18141879), in La cultura del restauro, a cura di Stella Casiello,
Saggi Marsilio, Venezia, 1996

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