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Il Duomo di Pisa

La storia in breve
Il duomo di Santa Maria Assunta, al centro della piazza
dei Miracoli, la cattedrale di Pisa. Capolavoro assoluto
del romanico, rappresenta la testimonianza tangibile del
prestigio e della ricchezza che la repubblica marinara
raggiunse al suo apogeo. La cattedrale fu costruita per
volere dei cittadini a partire dal 1064 utilizzando il
favoloso bottino che i pisani avevano ottenuto tramite le
vittorie riportate sui Saraceni e il saccheggio della citt
di Palermo. Consacrato nel 1118, il Duomo, opera
dellarchitetto Buscheto, fu ampliato gi nel XII secolo
dal suo collega Rainaldo, e nel corso dei secoli ha subito
diverse campagne di restauro che gli hanno conferito
laspetto attuale e a cui sono legati nomi di numerosi
artisti. I primi radicali interventi furono eseguiti dopo
lincendio del 1595, ma ritroviamo vari restauri anche nel
corso del Settecento e del Ottocento, che interessarono
sia linterno sia lesterno delledificio.
Pianta
Ledificio, a croce latina a cinque
navate con abside e transetto diviso
in tre navate, allinterno suggerisce
un effetto spaziale tipico delle
grandi moschee islamiche grazie
agli archi a sesto rialzato o a sesto
acuto, allalternanza di fasce in
marmo bianche e nere e allinsolita
cupola ellittica che testimonia
linfluenza islamica probabilmente
dovuta ai rapporti commerciali che
Pisa aveva instaurato con i
musulmani. La presenza dei due
matronei rialzati nelle navate, con
solide colonne monolitiche di
granito, invece segno di
uninfluenza bizantina.
lEsterno
Descrizione
Lesterno caratterizzato da una copertura lignea e da
arcatelle cieche decorate a losanghe incassate. Il motivo
delle colonnette composite sormontate da arcatelle a
tutto sesto diventer punto di unione tra gli edifici della
piazza. La facciata, simmetrica, di marmo grigio e
bianco, decorata con inserti di marmo colorato, opera
degli artisti Guglielmo e in particolare Rainaldo, come
indicato sulla porta mediana dei tre portali bronzei dove
ritroviamo la scritta: Rainaldus prudens operator .
Essa presenta tre ordini di loggette sovrapposte che
creano un suggestivo effetto chiaroscurale. Il ritmo delle
due logge inferiori presenta la campatella centrale pi
larga delle altre e in asse con il portale, nella terza loggia
invece il vuoto delle campanelle sostituito dal pieno di
una colonnina, la quarta e ultima loggia timpanata. Le
decorazioni creano un forte effetto di rilievo che
conferisce alla struttura una certa solennit.
Sezioni del Duomo
Le tre porte
I tre portali sottostanno a tre
ordini di loggette divise da
cornici con tarsie marmoree,
dietro i quali si aprono
monofore, bifore e trifore. In
questi tre portali riportata la
storia della costruzione dello
stesso Duomo. Infatti ritroviamo
iscrizioni sulla decisione di
costruire la cattedrale, e delle
varie tappe della sua
edificazione. Di queste epigrafi,
che costituiscono una sorta di
pannello didascalico, fa parte
anche la tomba dell architetto
Buscheto, il cui epitaffio lo
nomina magnus artifex e
descrive ledificio come unopera
senza precedenti, cos come
lepigrafe che nomina
larchitetto successivo, Rainaldo.
Porta di San Ranieri
Anticamente i visitatori
entravano nel Duomo attraverso
la Porta di San Ranieri, oggi
posta sul retro di fronte alla
torre pendente. Essa lunica
porta scampata allincendio che
semidistrusse la navata e a
seguito del quale fu trasferita nel
posto attuale per essere l
sostituita dalla porta manierista.
La porta di San Ranieri
decorata con 24 formelle
raffiguranti storie del Nuovo
Testamento. una delle prime
prodotte in Italia nel Medioevo
ed caratterizzata dalla
plasticit delle figure
rappresentate e dal senso di
equilibrio tra pieni e vuoti,
espresso anche nella
collocazione delle iscrizioni che
commentano le scene.
venti formelle a rilievo inquadrate in una classica
incorniciatura liscia decorata da rosoncini illustrano la Vita di
Cristo: in alto due riquadri maggiori recano Cristo in trono e
la Madonna in trono tra Angeli e in basso si allineano dodici
Profeti che muniti di cartigli discutono e ammoniscono sotto
ondeggianti palmizi.
La disposizione degli episodi prevede una lettura dal basso
verso l'alto, che si snoda orizzontalmente, da sinistra verso
destra attraverso i due battenti. Ogni formella il risultato
dell'assemblaggio di parti realizzate con tecniche diverse,
cos che il piano di fondo, le figure e le scritte sembrano
essere stati modellati separatamente e successivamente
rilavorati a freddo.
Le figure aggettano con notevole rilievo dal liscio piano di
fondo, dove elementi architettonici e naturalistici alludono
sinteticamente all'ambientazione spaziale. Poggiano coi piedi
su una sorta di pedana, mentre le pesanti pieghe delle vesti
assecondano la volumetria dei loro corpi che culmina in teste
realizzate a tutto tondo.
Le composizioni, che appaiono equilibrate e armoniose,
spesso utilizzano schemi simmetrici ma a volte collocano
l'evento principale al margine della scena, Bonanno rivela
cos la sua formazione composita, che rielabora con
originalit suggestioni classiche, bizantine e oltremontane.
dettagli
Cupola

Nel punto di incontro tra i transetti e il corpo centrale si


innalza la cupola ellittica affrescata sostenuta da un tamburo
ottagonale e completamente rivestita da marmi policromi
bianchi e neri. Laffresco rappresenta la Vergine in gloria e santi,
dei pisani Orazio e Girolamo Riminaldi. Ai primi anni ottanta del
Trecento risalgono alcuni lavori di consolidamento della cupola
che portarono allesecuzione degli arconi di rinforzo alla sua
base esterna, sui quali si realizz poi una loggetta cuspidata.
Interno
Soffitto
Ha un soffitto a cassettoni
dorati seicenteschi, in
legno dorato e dipinto, dei
fiorentini Domenico e
Bartolomeo Atticciati; non
si sa se il soffitto originale
fosse simile o a semplici
capriate. Lattuale soffitto
dorato reca lo stemma
della famiglia dei Medici.
evidente lalternanza di
marmi bianco e nero-
grigiastro.
Colonne
La cattedrale divisa in
navate da due doppie file
di colonne, cos come il
transetto diviso in tre
navate da due colonnati;
le colonne monolitiche di
granito in stile corinzio
tra navata e abside
provengono dalla
moschea di Palermo,
bottino della battaglia
nella Cala vinta dai
pisani nel 1063.
Pavimento

Nell'attuale pavimentazione dell'area presbiteriale del


Duomo, realizzata subito dopo l'incendio del 1595,
sono inglobate alcune porzioni dell'originario
pavimento medievale. Si tratta di una serie di riquadri,
di diverse dimensioni e situati a differenti livelli , con
decorazioni geometriche in marmi policromi, di tipo
cosiddetto cosmatesco.
Catino absidale
particolare

Cristo , sul trono celeste, rappresentato frontale, nell'atto di benedire


con la mano destra. Nella sinistra regge un Libro aperto con l'iscrizione
ego sum lux mu(n)di); indossa una tunica rossa coperta da un imatio
azzurro, entrambi decorati con una ricca crisografia . Il trono, riccamente
decorato e coperto con stoffe impreziosite da motivi geometrici, sorretto
da due leoni nella zona mediana e da quattro telamoni nella parte
inferiore; ai lati dei piedi del Cristo sono rappresentati, affrontati, il
basilisco e l'aspide. Sulla sinistra rappresentata la Vergine nella posa
dell'intercessione presso il Figlio, vestita di una tunica marrone con ricche
decorazioni che simulano pietre preziose e perlinature, coperta da un velo
azzurro, in buona parte rifatto in un intervento di restauro successivo.
Sulla destra compare san
Giovanni Evangelista,
caratterizzato dall'aspetto
giovane e malinconico e
dall'attributo del Libro;
sotto l'imatio (in buona
parte dovuto a un
intervento di restauro
successivo, soprattutto
nella parte inferiore)
indossa una tunica
azzurra bordata in oro. Il
viso di San Giovanni
Evangelista opera di
Cimabue, lultima sua
opera realizzata prima
della morte e una delle
poche con una
documentazione
certificata.
Sulla base di un preciso programma
iconografico, dal significato politico oltre
che religioso, fu portata a termine nel
corso di un decennio, tra il XVI e XVII una
serie di dipinti su tavola (27) con soggetti
tratti dal Vecchio Testamento (si tratta di
quadri eseguiti da importanti pittori
dell'epoca, quali, ad esempio, il Sogliani,
il Sodoma, il Beccafumi, in cui sono
rappresentati i sacrifici puniti e quelli
graditi, temi significativi della riaffermata
potenza fiorentina) con i quali fu ornata la
parte inferiore dell'abside.
Una delle tre tele
di Andrea del
Sarto, raffigurante
Santa Margherita
( oltre alla tela
Sante Caterina e
Margherita
ritroviamo Santa
Agnese, Santi
Pietro e Giovanni
Battista), che fa
parte dei dipinti
del catino
absidale.
Il Pulpito
Il pulpito del Duomo di Pisa il
capolavoro di Giovanni Pisano,
sopravvissuto allincendio, smontato
durante i lavori di restauro e
rimontato solo nel 1926. La
struttura nn pi perfettamente
poligonale, come nel Battistero di
Pisa, ma per la prima volta i pannelli
sono leggermente incurvati, dando
unidea di circolarit nuova nel suo
genere. Con la sua articolata
struttura architettonica e la
complessa decorazione scultorea,
definito come una delle pi vaste
narrazioni per immagini
trecentesche che riflette il fervore
religioso dellepoca: non a caso, le
formelle leggermente ricurve
presentano scolpiti con un
linguaggio espressivo episodi della
vita di Cristo. I nove episodi di storie
di Ges sono separati da altre figure
di profeti.
Lopera per esprime anche
unidea di rinnovamento
con la presenza di diversi
elementi originali:
_ Cariatidi: figure scolpite
al posto di semplici colonne,
che simboleggiano la Virt.
_ Ladozione di mensole a
volute in luogo degli
archetti per sostenere il
piano rialzato.
_ Lo straordinario senso di
movimento dato dalle
numerose figure che
riempiono ogni spazio
vuoto.
Il pulpito precedente
Il pulpito di Giovanni Pisano ha sostituito quello
precedente realizzato da Guglielmo nel XII secolo che fu
inviato nel Duomo di Cagliari, allora dipendente
dallarcivescovo di Pisa. Smembrato e arbitrariamente
ricomposto in due amboni, il pulpito si componeva in
origine di una cassa rettangolare su quattro colonne
portate da leoni, da cui sporgevano due gruppi figurati
con funzione di leggii: in uno san Paolo appare affiancato
da due apostoli, nell'altro il tetramorfo accompagna la
figura di un angelo con il rotolo in mano. Gli altorilievi
del parapetto, delimitati da una cornicetta con iscrizioni
e motivi fogliacei, illustrano invece la vita di Cristo, dall
Annunciazione allAscensione. Esso, in mancanza di una
documentazione sulla posizione precedente, si pensa che
sia stato riassemblato con posizione, parti e orientamento
diversi rispetto a come era stato pensato. Non si sa se
avesse una scala sempre di marmo.
Amboni e altri dettagli
E ancora
La cattedrale conserva le reliquie di
San Ranieri e la frammentaria tomba
dellimperatore Arrigo VII di
Lussemburgo, morto a Buonconvento
mentre assediava Firenze; la tomba,
scolpita da Tino da Camaino, si
trovava al centro dellabside, simbolo
della fede ghibellina della citt mentre
ora si trova posta nel transetto destro.
La tomba altare di S.Ranieri, eseguita nel 1306, composta dal
sarcofago tripartito con bassorilievi e da una pala marmorea cuspidata
soprastante con la Madonna e il bambino tra i Santi, i due committenti
ed Angeli, le cui tracce policrome testimoniano l'intento di Tino di
Camaino di creare una pala dipinta di tipo senese.
Tomba di Arrigo VII
A questo complesso
funebre appartengonole
due statue della Vergine
e dellarcangelo Gabriele,
due diaconi e il rocchio di
una colonna, mentre per
le monumentali statue
raffiguranti l'imperatore
e i consiglieri rimangono
ancora dei dubbi circa la
loro originaria
appartenenza alla tomba.
Attualmente molte delle
statue che appartenevano
alla tomba si trovano in
posti diversi o conservate
al museo dellOpera del
Duomo.
Opere del Duomo
Nel corso dei secoli il Duomo stato pi volte soggetto
a arricchimenti tramite linserimento di diverse opere
scultoree o pittoriche.
Tra le opere pi importanti si ricordano:
_ la realizzazione di un grande politico con la Madonna
con bambino e santi per laltare di Santo Stefano (1325)
_ la Maest della Vergine di Vincino da Pistoia
_ Madonna con bambino di Andrea Pisano
_ il San Girolamo di Piero di Puccio
_diversi sepolcri come quelli degli arcivescovi Giovanni
Scherlatti e Francesco Moricotti
In generale per, molte delle opere pi belle risalenti ai
primi secoli della costruzione del Duomo sono andate
distrutte.
Ritroviamo un
frammento
dellaffresco Madonna
con Bambino, del
pisano Maestro di San
Torp situato
sull'arcone orientale
della crociera . Uno
dei pi antichi,
miracolosamente
sopravvissuto
allincendio, esempio
dello stile di quel
tempo.
Particolarmente
famosa
limmagine della
duecentesca
Madonna con
bambino, conosciuta
anche come
Madonna di sotto gli
organi, attribuita al
volterrano
Berlinghiero
Berlinghieri
Antiche sono anche le decorazioni musive presenti
nelle calotte delle absidi dei due bracci del transetto
che Francesco Traini esegu tra il terzo e il quinto
decennio del Trecento. In quella del transetto sud
raffigurata l Assunzione della Vergine ( a sinistra )
mentre in quella del transetto nord raffigurata
lAnnunciazione.
Curiosit
Il lampadario per incenso situato al centro della
navata detto di Galileo poich la leggenda afferma
che egli formul la teoria sullisocronismo del
pendolo osservandone loscillazione.
Una leggenda afferma che lanfora posta su una
colonnina a destra nellabside sia quella usata nelle
Nozze di Cana, in cui Ges mut lacqua in vino.
Sul lato nord a sinistra della facciata davanti al
Camposanto ad altezza dello sguardo si trova una
serie di buchi neri che la leggenda definisce le
Unghiate del Diavolo, il quale si sarebbe arrampicato
cos sul Duomo per fermarne la costruzione. Il
numero dei buchi ( circa 150) non risulta mai lo
stesso due volte.

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