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Il gotico

Tra il 12 e il 13 secolo le cattedrali diventano un simbolo di ricchezza e potenza delle città,


la volontà di costruire chiese così alte e maestose pone una sfida dal punto di vista statica, cioè
la stabilità. La soluzione è un nuovo sistema costruttivo: all’ interno archi a sesto acuto che grazie
alla loro forma particolare scaricano gran parte del peso sui pilastri all’ esterno invece in
corrispondenza dei pilastri delle navate reggono gli archi rampanti: assorbono la spinta laterale
delle volte a crociera e creano una specie di gabbia e gli spazi esterni sono immersi come nella
cattedrale di Amiens.
Nelle cattedrali sono presenti delle grandi finestre decorate con vetrate vario pinte
Anche le sculture e i basso rilievi ispirati dalla bibbia decorano le cattedrali.
Nel 13 secolo molte città europee diventano comuni autonomi e simbolo dell’autorità della chiesa
viene costruito il palazzo pubblico, sono edifici rettangolari a uno o due piani con il pian terreno
occupato dal loggiato un luogo per le assemblee questi palazzi pubblici dipende dove si trovano si
chiamano in nomi diversi, per esempio, nell’ Italia centro-settentrionale viene chiamati broletti.
Inoltre, in Italia settentrionale l’imperatore Federico secondo di sveglia faceva costruire tanti
castelli ma non solo per i militari ma anche per la sua comodità. Nel 13 secolo il gotico si diffonde
anche in Italia infatti Siena ne era molto appassionata come si rileva dalla cattedrale costruita nel
1226 invece ha Firenze viene costruita la basilica francescana di santa croce. Un edificio che si
avvicina molto allo stile gotico è il duomo di Milano all’ esterno decorata con sculture guglie e
pinnacoli all’ interno invece e suddivisa cin 5 navate.

Palazzo pubblico
Il palazzo pubblico costruito fra il 1297 e il 1310 ha la forma dei tipici palazzi toscani e richiamano
lo stile gotico nel primo piano sono presenti sale di rappresentanza affrescate dai pittori più celebri
dell’ epoca.

LA SCULTURA ITALIANA
A partire dal 1250 i grandi artisti rinnovano il linguaggio della scultura italiana possiamo
riconoscere Nicola pisano che appunto verso il 1250 si trasferisce in toscana dove costruisce il
battistero di Pisa, figlio di Nicola Giovanni pisano nelle sue opere mette in risalto l’ espressività
Come il pulpito per la chiesa di sant’ Andrea oppure possiamo ricordare Arnolfo di cambio con la
scultura di madonna cl bambino. Poi abbiamo cenni di pepo primo pittore Italia a voler superar l’
arte bizantina possiamo ricordare il crocifisso e madonna in maestà seduta su un trono
tridimensionale e in fine Duccio di Buoninsegna celebre pittore senese che costruisce la cattedrale
per la sua città dove nel lato anteriore compare una madonna in maestà invece sul lato posteriore
le storie della passione di cristo eleganza e raffinatezza.
Nato vicino a Firenze Giotto che crea un nuovo stile quello realistico come possiamo vedere nel
crocifisso di rimini e la cappella degli Scrovegni dove gli affreschi sono concentrati sulla figura della
vergine il soggetto sono le storie fra Gioacchino e anna i genitori di Maria Giotto crea anche figure
solide come annuncio dell’ angelo e sant’ anna e le figure sono dipinte in grande varietà di pose.
SIMONE MARTINI
A Siena i pittori più che alle novità di Giotto si riallacciano più a Duccio di Buoninsegna è il caso di
Simone martini che nel 1330 dipinge il condottiero Guidoriccio da fogliano la figura di Guidoriccio
e del suo cavallo sono messi in risalto dal loro vestito arancione pochi anni più tardi Simone martini
dipinge per il duomo di Siena un’ annunciazione dove trionfa il gusto dell’ artista per la linea e per
il colore.

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