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GLI “ORRORI” DEGLI ESTEROFILI INCOMPETENTI E IL PRIMATO AMERICANO DI

PUCCINI-TOSCANINI-CARUSO
Dopo gli “orrori”delle lezioni a distanza, ecco una chicca “ministeriale” (da non confondere con
il dolce napoletano a forma di medaglione): un programma di percussioni per la scuola media
a indirizzo musicale.
Quando sono stato chiamato dal Ministero della P. I., per redigere il programma di strumenti a
percussione, ad uso dei conservatori, mi sarebbe stato facile inserire l'obbligo di studi tratti
dai miei metodi. Non l'ho neanche proposto, perché l'insegnante dev'essere libero di scegliere
quello che, a sua insindacabile valutazione, è più adatto o appropriato alle esigenze degli
allievi. Ecco perché, quando ciò che si deve studiare viene imposto, è il caso di preoccuparsi.
Quello che segue è un campionario di “grullerie” (per dirla alla Puccini) trovate in un
programma ufficiale di percussioni, per la scuola media a indirizzo musicale.
TAMBURO: precisione ritmica nell'esecuzione dei gruppi irregolari e nei cambi di tempo (La
precisione nei casi di gruppi regolari e senza cambi di tempo è scontata?).
TIMPANI: controllo dell'intonazione, incroci e tecnica stoppaggio delle pelli (le pelli si
stoppano come il pallone? Qualcuno dovrebbe dire, ai redattori del programma, che le
vibrazioni si smorzano). Anche in inglese “Dampening” significa smorzare.
XILOFONO: esecuzione delle scale maggiori o minori, arpeggi in tutte le tonalità, tecnica del
trillo (l’abbellimento è usato come sinonimo di rullo?). E come si eseguono arpeggi in tutte le
tonalità se si studiano solo scale maggiori o minori?
VIBRAFONO: tecnica delle quattro bacchette (burton grip oppure musser oppure stevens
grip). È lecito supporre che l’impugnatura italiana, a bacchette indipendenti, e la Hampton
(con iniziale maiuscola, come Burton e altri, perché si tratta di nomi) siano proibite. Bastava
consultare il mio metodo “La marimba” o fare una semplice ricerca Internet e, sul sito
www.percussionibatteria, alla voce “didattica”, avrebbero trovato una “storia delle
impugnature” pubblicata, tra l'altro, anche sulla rivista «Percussioni».
Divaricazioni bacchette (double sticking dampening). E qui non si sa cosa c’entri l’apertura e
chiusura delle bacchette con lo sticking e gli smorzamenti (dampening).
Alla fine del triennio gli alunni dovranno saper eseguire con consapevolezza interpretativa
brani facili per ensemble di percussioni e piccole composizioni per setup (sic!) o per
strumento unico... In musica il termine setup (che in informatica equivale ad installazione)
indica le operazioni necessarie per preparare al meglio uno strumento, secondo uno schema
predefinito (configurazione). Ad esempio, se una volta un violinista diceva: “Devo montare le
corde sul violino”, adesso - secondo la moda - dirà: “Devo fare il setup al violino”. Perciò
“setup” in musica significa programmazione e non si capisce come si possano suonare”…”facili
composizioni” per configurazione o programmazione”.
A New york, nel corso di una rassegna di musica italiana (alla quale partecipavo con una
formazione di ottetto), io e Clara Perra fummo invitati al Teatro Metropolitan da alcuni
colleghi italo-americani. Giunti sul posto, ci proposero una cena presso un ristorante cinese,
ma noi preferimmo l'intimità del ristorantino-mensa del Teatro. I colleghi, tra una birra e
l'altra, ci dissero che, senza le opere italiane il teatro non poteva sopravvivere (In quei giorni
era in scena “Tosca”). E noi, per mantenere la magica atmosfera pucciniana, ricordammo una
data storica per il loro Teatro: la prima esecuzione de “La fanciulla del west” con Enrico
Caruso, diretta da Toscanini. Un'opera del genio italiano che, nello stesso anno, fu replicata
più di cento volte. Ne parlo a distanza di anni, con Clara Perra (nella foto*) che non c'è più,
perché già da allora, mentre i colleghi ci dicevano che eravamo fortunati a vivere in un paese
che aveva dato al mondo un patrimonio musicale inestimabile, pensavo alla stupidità di certi
nostri burocrati della musica che, per ignoranza e presunzione, snobbano le nostre immense
risorse culturali e usano, anche a sproposito, termini musicali e metodologia d'oltreoceano.
* (La foto si può vedere sul mio diario FB)

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