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Nelle prime forme originali di Jazz non esistevano soli per batteria. Il
beat era un fattore dordine e il batterista doveva scandirlo con la massima
regolarit possibile dando quella non trascrivibile magia della danza, swing.
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Successivamente si scopr che dallindividualit del batterista si poteva
ricavare uno di quei momenti di tensione, senza che questo andasse a
discapito del fattore dordine.
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Batteristi come Kenny Clarke, Iniziarono a scandire i breaks dove
nacquero gli assoli per batteria.
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La batteria bianca si svilupp in unaltra direzione, quella del
virtuosismo ritmico. Tra questi batteristi troviamo Gene Krupa che fu un
batterista molto virtuoso, che fu il primo ad impiegare la grancassa durante le
incisioni, in precedenza vietata poich si correva il rischio che i colpi di
questo strumento facessero uscire lago dalle matrici di cera della
apparecchiature di registrazione e fu il primo a inserire i primi soli durante le
performance dellorchestra di Benny Goodman.
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Sinizia a vedere la batteria come una tavolozza ritmica, gettando gli
spunti per il modo di suonare la batteria nel Jazz moderno.
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Papa Jo Jones crea un beat trascinante e legato che sorregge tutto,
alzando i suoni dalla terra ai piatti, rendendo quindi celebre e necessario lo
swing sul piatto Ride.
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Kenny Clarke ha tratto logica conseguenza da questo modo di pensare
creando una regolarit dei quattro beats facendoli diventare un suono
continuo: il ritmo di fondo fu spostato dalla pesante grancassa ai piatti, tenuti
in un continuo stato di risonanza.
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Successivamente Max Roach ha sviluppato maggiormente il concetto
di musicalit, facendola diventare uno strumento melodico, senza rinunciare
per nessun motivo alla sua funzione ritmica.
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Ai batteristi Jazz iniziarono ad affiancarsi percussionisti cubani con un
arsenale di strumenti ritmici latino-americani.
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Art Blakey ha introdotto molte di queste figurazioni afro-cubane nel suo
modo di suonare la batteria Jazz, come clavi e ritmi inesplorati come Son,
Salsa, Mambo, che portarono una nuova interazione con il beat swing.
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Blakey il batterista jazz moderno impetuoso e spontaneo, con i suoi
rolls e le sue esplosioni, Max Roach ha un forte sensos musicale. Jo Jones
sta nel mezzo fondendo questi due elementi.
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Contemporaneamente ci sono altri batteristi che nascono in altri generi,
Buddy Rich (1937), il non plus ultra della tecnica virtuosa e dello swing
solido,
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Louie Bellson era anche un ottimo arrangiatore oltre che un ottimo
batterista swing. Egli fu il primo a utilizzare due grancasse suonando con
lagilit che hanno gli organisti quando muovono i pedali, aggiungendo
importanza al ruolo della grancassa.
Il modo di suonare si evolve sempre pi, il concetto di suonare il tempo
partendo dal basso si sposta nel tempo sui piatti con feel nervosi o rilassati
a seconda del batterista o del contesto. In big band il groove maggiormente
staccato e dinamico mentre nelle piccole formazioni, il feel pu varare verso
un maggior riempimento e pi elasticit sul time.
Intorno al 1945 Inizia lera del BeBop che port enormi cambiamenti, lasse
della musica, sinora dedicata ad un pubblico danzante ed alle sale da ballo,
si sposta verso altre direzioni.
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I musicisti BeBop sentivano il desiderio di cambiare, di ribellarsi al
sistema e cambiarono le consuetudini sinora conosciuto.
Cambi il registro, cambio il repertorio, e cambi soprattutto il modo di
suonare.
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Il feel si velocizza, a tratti nervoso, si porta la musica allo stremo
tecnico e armonico, alternando momenti tensivi a stati di trance.
La batteria assume sempre pi importanza e con larrivo di Elvin Jones
cambia radicalmente lapproccio ed il modo di suonare, le linee spezzate del
time diventano un suono continuo, un flusso incalzante incastrato tra tutti gli
arti, ogni parte del corpo ora considerata parte integrante del groove.
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Nel 1963 Miles Davis chiam nel suo quintetto il diciassettenne Tony
Williams. Egli fu un grande innovatore per lo strumento inserendo concetti
tuttora attuali prescindendo dal solo fraseggio jazz, espandendosi in lidi non
ancora esplorati.
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Successivamente inizia lepoca dei batteristi Free Jazz (1960), dove al
posto del Beat subentra una pulsazione rapida, nervosa e sempre diversa in
continua evoluzione, in cui vengono impiegate tutte le formule ritmiche
possibili, unendo ritmi provenienti da musica africana, araba, indiana e in
altre musiche esotiche...
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Molti musicisti preferiscono lelemento africano con un senso di orgoglio
della tradizione della propria razza, poich la libert del Free jazz non solo
quella della liberazione dalle leggi dellArmonia, ma anche razziale, sociale e
politica.
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Nasceva nel frattempo il Jazz Rock. Il ritmo Rock non era un ritmo
molto mobile ma chiaro e inequivocabile. Per il nuovo batterista si trattava di
unire lemotivit e la comunicabilit del Rock alla mobilit e alla versatilit del
Jazz. I primi batteristi ad attuare questa fusione furono Tony Williams, Billy
Cobham eccetera.
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Successivamente vanno citati I batteristi contemporanei di Jazz\Fusion:
Steve Gadd, Peter Erskine, Dave Weckl, Vinnie Colaiuta, Jack
DeJohnnette,Roy Haynes e altri, che hanno apportano innovazioni e ulteriori
evoluzioni allo strumento, come le ditteggiature, il pensare in maniera lineare,
gli odd times, e altri importanti concetti.