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Batteria Jazz

Appunti di C. Pittaluga

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01. Ritmo base

Il tempo è tipicamente 4/4.


Il “groove” è terzinato (contiene gruppi di terzine) ed è noto come “Swing”.
Gli accenti ritmici sono sul 2 e sul 4.
La cassa, benché indicata, nel jazz raramente (e “sottovoce”) viene suonata nel ritmo, più spesso
nelle accentazioni o nei fill.

Note: benché la notazione musicale del groove swing sia “oggettiva” e tangibile, la sua
esecuzione lascia molto all’interpretazione del musicista.
Una volta imparato il ritmo “da spartito”, bisogna impossessarsi del groove del brano e lasciarsi
guidare.

Il ritmo base è l’elemento più importante da imparare come batterista jazz. La sua padronanza
permette di “suonare” jazz.
Ulteriori costruzioni e sovrastrutture vanno aggiunte solamente dopo aver acquisito questo
fondamento.

E’ utile suonare insieme alle registrazioni degli standard (brani tipici del repertorio jazz),
cercando di trovare il proprio stile, provando quello dei “grandi”.
02. Indipendenza degli arti

A. Piedi alternati a terzine, ritmo base su ride.


Partenza con il piede sinistro.

B. Piedi alternati a terzine, ritmo base su


ride. Partenza con il piede destro.

C. Alternanza mano piede, ritmo base su


ride. Partenza con piede.
Ripetere con l’altro piede

D. Alternanza mano piede, ritmo base su


ride. Partenza con mano sinistra.
Ripetere con l’altro piede
E. Piede, piede , mano sinistra, ritmo base su
ride.
Ripetere cambiando il piede di partenza

F. Mano-mano, piede-piede, ritmo base su ride


e hi-hat.
Ripetere cominciando con il rullante

G. Paradiddles tra mano e piede, ritmo base su ride e hi-hat.

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©2010 Claudio Pittaluga. Le immagini sono tratte da onlinedrummer.com

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