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Introduzione 3
1 - Pianifica 4
5 - Registrati 12
Ricapitolo 25
Dove mi trovi 26
Credits 28
2
| I ntroduzione
Questa guida riassume i metodi, le tecniche e i consigli pratici sullo studio dei più
grandi batteristi mondiali.
Uno dei problemi più frequenti nell’apprendimento della batteria, è sicuramente
l’organizzazione del proprio lavoro. Spesso, anche chi è seguito da un insegnante,
fatica a pianificare in maniera efficace i propri studi.
Ecco i dubbi più comuni:
➔ cosa studio oggi?
➔ come faccio a
rimanere motivato?
Per raggiungere gli obiettivi, è quindi importante capire come ottimizzare il proprio
studio, creando una routine e definendo chiaramente alcuni step precisi. Ho raccolto
così esempi e consigli pratici per ottenere il massimo dalle proprie sessioni.
I batteristi citati in questa guida sono:
● Terry Bozzio ● Kenny Aronoff
● Chris Adler ● Dave Weckl
● Ilan Rubin ● Stewart Copeland
● Benny Greb ● Jay Weinberg
● Gavin Harrison ● Neil Peart
● Stanton Moore ● Tommy Igoe
● Mike Johnston ● Antonio Sanchez
● Steve Smith ● Buddy Rich
● Josh Freese ● Dom Famularo
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. Pianifica
Terry Bozzio
Avere le idee chiare fin dall’inizio è fondamentale per creare un sistema di studio che
dia risultati.
Terry Bozzio, i n questa intervista parla della necessità di avere ben chiari i propri
obiettivi fin da subito: “Vuoi essere un musicista da studio, rock, jazz o country? Vuoi
essere un session man, suonare in una band che fa brani originali o vuoi lavorare con le
orchestre sinfoniche?”.
Anche S teve Smith, in questo DVD s piega l’importanza dell’ organizzare lo studio e di
essere costanti per raggiungere gli obiettivi: “Devi sapere su cosa esercitarti ogni giorno
ed attenerti al tuo piano. Sii paziente e prenditi il tuo tempo”. Perciò evita di sederti dietro
la batteria senza aver deciso su cosa lavorare.
Mike Johnston, sostiene che “sedersi dietro alla batteria senza avere un piano è come
andare al supermercato senza la lista della spesa. Perderai una grossa parte del tuo tempo
soltanto pensando alla lista”.
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Per Esempio:
Se sei all’inizio e parti da zero, potresti lavorare su queste aree:
1. Lettura ritmica: imparare a solfeggiare e leggere le note nel pentagramma
3. Coordinazione e ritmi: studio dei principali ritmi per poter suonare brani
5
| 2
. Studia Ciò che Serve
Chris Adler
Non è sempre facile i ndividuare ciò che serve veramente studiare. Gli argomenti sono
tanti, ma l’ideale è scegliere quelle aree che ti possono migliorare nel contesto in cui ti
trovi in un determinato periodo.
Chris Adler dei Lamb of God, preferisce dedicare una buona parte della sua routine
allo studio di un argomento solo, dedicando la sua attenzione in particolare alla
doppia cassa. I n questa intervista spiega la sua routine di riscaldamento prima dei
concerti, specifica per lo stile musicale a cui si sta dedicando.
Anche K enny Aronoff, una delle leggende della batteria mondiale, consiglia di
scegliere gli argomenti in funzione di quello che ci è utile suonare in quel momento
preciso, per poter rendere al massimo in quell’ambito musicale (guarda il video).
Tommy Igoe d ice: “Chiediti questo: Cosa sto studiando? Sto studiando cose per sembrare
più fico? Per impressionare gli amici? Per essere migliore del batterista del mio quartiere?
Ho visto molti giovani batteristi perdere tempo lavorando su cose di cui solo i batteristi si
interessano realmente”.
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Per Esempio:
Se stai suonando con una band pop/rock e il tuo interesse è migliorare il timing, la
precisione e il controllo, lavora su questi argomenti:
● Groove
● Lettura
● Suonare sul click
● Precisione
● Uso d
el metronomo
● Ghost notes
● Esercizi sui play along
Risorse utili:
● Metodo: T
ime Functioning Patterns (Gary Chaffee)
● Metodo: T
he New Breed (Gary Chester)
● Metodo: G
roove Essentials 1 e 2 ( Tommy Igoe)
● Metodo: G
roove Alchemy (Stanton Moore)
● Metodo: F
uture Sounds (Dave Garibaldi)
● Metodo: T
ime & Groove (Maurizio dei Lazzaretti)
● Metodo: T
ime Rudiments (Maurizio dei Lazzaretti)
● Metodo: T
he Drummer’s Play Along (Cristiano Micalizzi)
● Metodo: B
reakbeat Bible (Michael Adamo)
● DVD: T
he Art and Science of Groove (Benny Greb)
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. Fissa gli Obiettivi
Ilan Rubin
Secondo I lan Rubin, l’ingrediente del successo è soltanto l’etica del lavoro: “crea gli
obiettivi, raggiungili e creane dei nuovi. Continua a migliorare e a fare passi avanti. Lavoro
sempre su quello che voglio ottenere, sono un maniaco del lavoro“.
Una volta stabilito l’obiettivo principale, sarà necessario dividerlo in mini-obiettivi o
step, su cui concentrare l’attenzione per periodi più brevi. Questo sistema serve per
mantenere il fuoco solo su argomenti specifici.
Potrebbe volerci una settimana, un mese o di più. Oltre i tre mesi è più difficile
mantenere il focus, quindi se stai studiando un metodo o un argomento che richiede
un termine così lungo, prendi una sezione specifica e stabilisci una scadenza per poi
iniziare quella successiva.
Anche J ay Weinberg, attuale batterista degli S lipknot, i n questa intervista p
arla
dell’importanza di avere obiettivi a breve termine: “Continua a lavorare su piccoli
obiettivi raggiungibili. Una volta che sei arrivato a un risultato, continua a darti obiettivi
nuovi e a raggiungerli”.
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Per Esempio:
● Crea delle tabelle con i tre/quattro argomenti che ti interessano
● Scegli argomenti d
i durata differente, per non annoiarti e non perdere
entusiasmo
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. Traccia i Progressi
Benny Greb
Tenere traccia dei tuoi progressi serve per avere un’indicazione di quello che hai
raggiunto fino a quel momento. E vedere il progresso quotidiano alimenta la
motivazione.
In questa intervista, il grande batterista tedesco Benny Greb, dice di aver
collezionato diverse agende con tutti i suoi studi di anni, con gli argomenti di ogni
sessione e le annotazioni specifiche sugli esercizi. Un vero e proprio diario della
propria evoluzione musicale.
Noterai l’utilità di questo sistema anche dopo mesi o anni e sarà interessante nel
tempo, vedere a quanti b pm riuscivi a fare quell’esercizio per confrontarti con le tue
capacità attuali.
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Per Esempio:
Procurati un quaderno o un’agenda dedicata alle tue sessioni e annota:
Risorse utili:
● Praxis Music Journal - app iOS per tenere traccia dei tuoi progressi nello
studio
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. Registrati
Gavin Harrison
Registrare le proprie sessioni raddoppia (come minimo) l’efficacia del proprio studio.
E’ un sistema che velocizza notevolmente l’apprendimento e ci permette di capire
dove dobbiamo migliorare e quali sono i nostri punti deboli.
Gavin Harrison registra le proprie sessioni con il metronomo e cura in maniera
maniacale tutti i dettagli dell’esecuzione. Rallentando l’ascolto, verifica se le note della
cassa o del charleston sono perfettamente a tempo, se le ghost notes sono allineate
con i sedicesimi o se ci sono flam accidentali.
Inoltre aggiunge: “E’ difficile pensare a determinate cose mentre stai suonando. E’ più più
facile e funzionale registrare e ascoltare, registrare e ascoltare. E’ solo quando ti prendi il
tempo e impari a sentire cosa succede nel tuo modo di suonare, che riuscirai ad isolare
quello che non va e lavorarci per risolvere il problema”.
Anche D ave Weckl, nel suo famoso video didattico “Back to Basics”, parla di come
grazie alle registrazioni fosse riuscito a comprendere a fondo i problemi di dinamica o
di tempo, di cui non si sarebbe accorto altrimenti.
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Per Esempio:
Non serve avere uno studio di registrazione professionale per registrare le proprie
sessioni, ecco alcune possibilità:
● Registratore audio
Se vuoi saperne di più guarda il mio corso su come registrare la batteria e creare un home
studio da zero: w
ww.registrarelabatteria.it
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. Esercitati Lentamente,
Impara Velocemente
Stanton Moore
“Esercitati lentamente e impara velocemente” è un prezioso consiglio di Stanton Moore,
uno dei migliori batteristi e didatti in circolazione.
Questo concetto significa che la maniera più veloce per imparare a suonare qualsiasi
cosa è studiare molto lentamente con il metronomo e gradualmente velocizzare il
tempo. Anche se può sembrare noioso, è veramente il modo migliore per fare
progressi decisivi.
Anche S teve Smith c
onsiglia di praticare lentamente e a differenti dinamiche per
avere maggiore controllo. Suggerisce inoltre di usare le proprie sessioni di studio
come una sorta di meditazione per sciogliere la tensione nel corpo.
Stewart Copeland, il grande batterista dei “The Police” d ice: “Quando ti eserciti, cerchi
la perfezione. Per ottenerla, trova la velocità giusta per suonare il rudimento alla
perfezione e non andare oltre. Perchè andare oltre a quel tempo ti farà suonare in
maniera imperfetta e quindi studiare male”.
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Per Esempio:
● Parti lentamente, anche a 40 o 45 b
pm
Risorse utili:
● Groove Scribe - Sito web per studiare grooves o fills in loop
● Anytune (app iOS) - Rallenta e velocizza i brani mantenendo alta qualità del file.
● Amazing Slow Downer - Per rallentare o velocizzare brani senza cambiare il
pitch
● Estensione di Chrome p
er rallentare o velocizzare i video di YouTube
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. Non Ti Distrarre
Mike johnston
Il batterista inglese G
avin Harrison, racconta in questo Podcast d i come da ragazzo,
fosse abituato a studiare per sei-sette ore al giorno, cinque giorni a settimana, chiuso
nella sala prove senza alcun tipo di distrazione. Solo lui e la batteria.
Ma studiare sei ore ogni giorno, controllando la posta elettronica ogni 10 minuti, i
social o gli sms della fidanzata, non ti porterà grandi risultati...
Mike Johnston ad esempio, usa nella sua routine di studio la Tecnica del pomodoro,
conosciuta come metodo efficace per la gestione del tempo e della motivazione.
Oggi, con tutto quello che il web mette a disposizione (video, DVD, libri etc.), è facile
farsi affascinare da nuovi argomenti e perdere la concentrazione su quelli che
dovrebbero invece essere i nostri piani di lavoro.
Rimani focalizzato sui tuoi obiettivi di partenza e usa semmai i nuovi input che ti
arrivano, per programmare argomenti di studio futuri.
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Per Esempio:
● Spegni i l telefono
Risorse utili:
● Cold Turkey - uno dei tool più completi sul mercato per evitare distrazioni e
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. Sii Costante
Kenny Aronoff
La frequenza e la durata delle sessioni di studio sono una cosa molto soggettiva. Molti
fattori (tempo, lavoro, salute, relazioni…) incidono notevolmente sulla propria
personale routine. Ma creare l’abitudine all’esercizio è estremamente importante per
raggiungere gli obiettivi a cui aspiriamo.
Kenny Aronoff in questa intervista, afferma che la disciplina è sempre stata alla
base di tutti i suoi successi. Il secondo elemento è il duro lavoro, sostenuto dalla
passione e dallo studio dello strumento.
Neil Peart, batterista dei R
ush, dice: “Quando inizi a suonare, esercitarsi dev’essere una
cosa meccanica, accurata e ripetitiva, ma una volta acquisiti gli strumenti “base”, le tue
sessioni possono diventare una sorta di performance privata”.
Secondo alcuni studi, creare l’abitudine è un processo che richiede mediamente 30
giorni (guarda questo video), dopodiché diventa naturale farlo. Studia ogni giorno,
poco ma sempre e dopo poche settimane non lo sentirai più come un peso.
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Per Esempio:
● Sii realistico a proposito del tempo che intendi dedicare allo studio
● Trova quel momento della giornata dove puoi rendere di più mentalmente e
fisicamente
● Meglio studiare un’ora ogni giorno, piuttosto che sei ore in una sola sessione
Risorse utili:
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. Lavora sui Punti Deboli
Thomas Lang
Thomas Lang, in questa intervista r acconta di come il suo sistema di studio
quotidiano sia fatto di obiettivi a lungo e breve termine e dell’importanza di scrivere
una lista delle proprie debolezze, da eliminare man mano. Una volta stabilito
l’obiettivo di studio, definisce i tre punti deboli specifici su cui lavorare per migliorare
quell’area e ci si dedica fino ad averli eliminati del tutto.
Tommy Igoe, nell’introduzione a “Great hands for a lifetime” sostiene che: “Se il
batterista A si esercita 12 ore al giorno, mentre il batterista B lo fa per quattro ore,
lavorando sulle sue debolezze e spingendosi in territori nuovi ogni volta che studia, chi
pensi diventerà un musicista migliore alla fine?”.
Anche M ike Johnston in questo articolo d ice: “Che cosa vuoi migliorare? Cosa vedi di
meglio negli altri batteristi? Quali sono le tue debolezze che vorresti potessero diventare
punti di forza? Rispondere a queste domande ti aiuterà a definire la tua routine di studio”.
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Per Esempio:
● Esercitati o
gni giorno per eliminarli
● Lavora su ciò che reputi più difficile delle tue capacità attuali
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0. Studia La Tecnica
Buddy Rich
La studio approfondito della tecnica è l’elemento che accomuna la maggior parte dei
grandi batteristi. Lavorare seriamente sulle basi tecniche, serve per avere il controllo
dello strumento, per poter riuscire a fare con le mani quello che il cervello sta
elaborando.
Buddy Rich, da molti considerato il più grande batterista di sempre, p arla così
dell’importanza della tecnica: “ Il concetto di tecnica che molti batteristi hanno, è
infondato. Molti di loro passano un numero infinito di ore esercitandosi sull’aspetto tecnico
senza preoccuparsi della vera finalità: esprimere il proprio pensiero musicale e il proprio
suono”.
Antonio Sanchez, afferma che “la tecnica è molto importante per poter trasmettere i
nostri pensieri musicali in azioni fisiche. Avere una buona tecnica delle mani e dei piedi ci
permette di avere agilità sullo strumento e di esprimerci liberamente”.
Secondo D om Famularo, la profonda conoscenza tecnica è l’unico modo per poter
trasmettere sul kit le emozioni che vogliamo esprimere dentro.
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Anche Thomas Lang sottolinea i vantaggi di avere una grande base tecnica: “La tecnica
è la chiave per suonare senza sforzo. Permette di focalizzarti su quello che vuoi suonare,
non su come suonarlo”.
Il famoso session-man J osh Freese, racconta di come fin da bambino, fosse abituato
a studiare i rudimenti: colpi doppi, rulli a cinque, a sette, paradiddles, flam taps,
flammadiddles… “Studiavo un assolo per rullante chiamato “Three Camps”... Impararlo
era un grande obiettivo per me, a soli dieci anni. Amavo la routine di quell’esercizio, la
maniera in cui i miei polsi si scaldavano e stavano in forma”.
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Per Esempio:
● Studia tutti i rudimenti sul rullante o sul pad
● Segnati il b
pm a cui sei arrivato
Risorse utili:
● 40 Rudiments PAS
I 40 rudimenti ufficiali in formato PDF
● Stick Control (George L. Stone)
Considerato da molti il più importante testo per la tecnica delle mani.
Per acquisire controllo, potenza, resistenza e precisione.
● Accents and rebounds ( George L. Stone)
La continuazione del famoso Stick Control, focalizzato sullo sviluppo
e il controllo degli accenti.
● Rudimental Patterns ( Joe Cusatis)
Come applicare l’uso dei rudimenti sul set. Un grande libro per migliorare
la propria agilità sul set e sviluppare in maniera creativa gli studi fatti sul rullante.
● Secret weapons for the modern drummer (JoJo Mayer) - DVD
Tutto sulla tecnica, l'impostazione, il controllo, la velocità e la resistenza delle mani
con uno dei massimi esperti. Dai movimenti base a quelli più avanzati spiegati nel
dettaglio.
● Great hands for a lifetime ( Tommy Igoe) - DVD
Tommy Igoe analizza i concetti di colpi singoli, doppi, rimbalzi, le famiglie dei
rudimenti, routine per esercitarsi ed esercizi per mantenere inalterata la tecnica nel
tempo.
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|R
icapitolo
1. Non sederti dietro la batteria senza sapere già cosa studiare
3. Fissa g
li obiettivi e dividili in mini-obiettivi
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|D
ove mi trovi
I miei corsi online:
● Batterista da Zero - corso di batteria online per principianti
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Chi sono e cosa faccio:
● www.suonarelabatteria.it/chi-sono
● www.suonarelabatteria.it
● www.corradobertonazzi.com
Social:
● YouTube
● Gruppo FB SuonarelaBatteria
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Credits
● Drumeo - Kenny Aronoff (Functional Practising)
● NoiseCreep - C
hris Adler
● Back to Basics - D
ave Weckl
● Music Radar - G
avin Harrison
● Music Radar - S
tewart Copeland
● Modern Drummer - M
ike Johnston
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Credits Immagini
● Terry Bozzio
● Chris Adler
● Ilan Rubin
● Benny Greb
● Gavin Harrison
● Stanton Moore
● Mike Johnston
● Kenny Aronoff
● Thomas Lang
● Buddy Rich
Ultimo aggiornamento Aprile 2020
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