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N. 48- LUGLIO/AGOSTO 20
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thomas
lang
Introducing Collectors Series Cherry & Mahogany. Only from The Drummers Choice
Don Henley and Scott Crago have toured and recorded with DW Collectors Series for well over two decades.
Countless sold out shows, multi-platinum records and a set list of timeless hits. Theyre currently on the road
with Cherry Mahogany drums and absolutely loving it. Customize the sonic personality of your next
DW kit with all-new Cherry Mahogany VLT shells.
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LUGLIO/AGOSTO 2016
28 Spotlight
THOMAS LANG
di Bob Baruffaldi
Musicians
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DRUMSET MAG | LUGLIO/AGOSTO 2016
Message in a bottle
D W C O L L E C T O R S S E R I E S P U R E O A K + S A B I A N B I G & U G LY + a c c e s s o r i S C H L A G W E R K
thomas
lang
FUOCHI DARTIFICIO!
DIRETTORE RESPONSABILE
Alfredo Romeo
MANAGING EDITOR
Bob Baruffaldi
PUBBLICIT
Antonio Gentile
antonio@drumsetmag.com
tel (+39) 328 2180218
CEO
Andrea Belardi
HANNO COLLABORATO
Ruben Bellavia, Davide Bernaro, Andrea Bruni, Francesco
Desmaele, Gianluca Fiorentino, Mauro Gatto, Alessandro Inolti,
Luca Luciano, Carlo Marzo, Davide Merlino, Lorenzo Petruzziello,
Ramon Rossi, Edoardo Sala, Carlo Terenzi.
IN COPERTINA
In copertina Thomas Lang, foto di Francesco Desmaele
DRUMSET MAG una pubblicazione mensile di
Drumset Mag, societ cooperativa, sede legale
via dei Prati Fiscali 158, 00141 Roma, tel. (+39) 0692956871.
Registrazione del Tribunale di Roma n. 75/2012 del 15-3-2012
Manoscritti e foto originali, anche se non pubblicati, non si
restituiscono. vietata la riproduzione anche parziale di testi,
documenti, disegni e fotografie.
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Quando lo trovi, vai su Drumsetmag.com e digita nel box di
ricerca che si chiama ARTICOLO # il numero che compare sul
giornale. Verrai reindirizzato a una pagina che ti proporr dei
contenuti aggiuntivi, video o immagini.
Bentrovati! Il nostro Bob Baruffaldi ci regala questo mese unincredibile intervista a mr. Thomas Lang. Bob un ottimo batterista,
un profondo conoscitore del suono dello strumento, nonch di
tutti i suoi componenti strutturali. Sar per questa sua dedizione
al 110% alla comune passione che i batteristi, anche quelli appena
conosciuti di persona (perch da dischi, CD, video o concerti dubito che esistano batteristi a lui ignoti), entrano immediatamente in sintonia con lui e ci parlano come se fossero stati compagni
di studi al college Nel caso di Thomas Lang, poi, c una vera
amicizia che data ormai da anni e che ha contribuito a unintervista non convenzionale, in cui lasso austriaco ha detto la sua,
senza risparmiare critiche feroci, a un tipo di drumming che sta
attualmente spopolando. Da leggere tutta dun fiato!
Rappresenta un contributo straordinario anche larticolo che il
giovane, ma gi bravissimo Ruben Bellavia dedica al drumming
del giovanissimo Tony Williams quando suonava con il quintetto
del trombettista Miles Davis. Ruben ha trascritto e analizzato laccompagnamento di Williams sul brano Walkin inciso nel live
del 1964 Four & More; ne abbiamo tratto materiale per diversi
articoli, che pubblicheremo in questo e nelle prossime puntate
della rubrica Drum Concepts. E che dire della puntata estiva di
The Italian Job? Gianluca Fiorentino ospita con i suoi fill uno dei
migliori batteristi italiani, quel Giorgio Di Tullio da noi intervistato
sul numero di Febbraio 2016. Quanto a Overture, oggetto dellanalisi di Lorenzo Petruzziello niente popo di meno che In the
Air Tonight di mr. Phil Collins. Music Maker Jam lapp analizzata questo mese dal grande Carlo Marzo, mentre le riflessioni non
ortodosse di Davide Merlino riguardano questo mese la figura del
percussionista creativo. Infine, a proposito di rubriche, qualche
lettore si lagnato in privato dellassenza da qualche numero di
quella curata da Marco Volpe. Per poterlo leggere nuovamente
non dovete far altro che sottoporgli le vostre domande, direttamente o via mail tramite la redazione (redazione@drumsetmag.
com).
Edoardo Sala firma larticolo dedicato al compianto Nick Menza,
del quale trascrive Hangar 18, un classico dei Megadeth; il sottoscritto intervista lottimo Amedeo Ariano, jazzista dal percorso e dallapproccio allo strumento personalissimi, mentre Luca
Luciano si confronta con lemergente e preparatissimo Francesco
Ciniglio, Ramon Rossi con lesperto collega Franco Penatti, Davide Bernaro con il maestro del tamburello Andrea Piccioni. E
parlando, di percussioni, Mauro Gatto ci fa la cronaca dellintenso
e partecipato Cajon & Pandeiro Day organizzato da Leo Di Angilla
lo scorso maggio in provincia di Venezia.
Chiudiamo un numero particolarmente ricco con le nostre recensioni, alcune news batteristiche selezionate, la presentazione della
nuova DW Collectors Pure Oak firmata Baruffaldi, il test dei piatti
Sabian Big & Ugly realizzato da Alessandro Inolti e quello di Antonio Gentile sui nuovi accessori per cajon (e non solo) Schlagwerk.
Pu bastare per i prossimi due mesi? Come sempre, buona lettura
e buona estate a tutti.
Alfredo Romeo
WhatsGoingOn
CLINIC, MASTER, ECC.
Luca Trolli
Dal 5 al 10 luglio a Borgo
Corsignano, Arezzo, in collaborazione con Cemm e
Musicology, summer camp
di musica pop-rock con Luca
Trolli: tecniche fondamentali, suono, timing, fraseggio e improvvisazione pop,
ascolto, il lavoro del turnista, lettura interpretativa
alcuni degli argomenti che
saranno affrontati. Info e
dettagli: tel. 02 95039675;
347 1759854; segreteria@
cemmusica.com; infomusicology@gmail.com.
Ignazio Di Fresco
Il batterista palermitano
dadozione sta promuovendo il suo libro Different
Inspiration (Edizioni Curci)
attraverso una serie di master class in giro per lItalia
del sud. Venerd 8 luglio
appuntamento alla Citt del
Mare di Terrasini/Palermo
(info: 339 2083853). Venerd 19 agosto, infine, Di Fresco far visita alla WizDom
Drum School di Vibo Valentia (Info: 0963 93620; 347
3660295).
Campus estivo per 8
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DRUMSET MAG | LUGLIO/AGOSTO 2016
Dario Esposito
Dal Progressive Rock al Jazz
e dal 23 al 26 luglio e dall8
all11 agosto ad Arcevia (AN)
il Campus Estivo con il batterista romano Dario Esposito, in forza alla progressive band Balletto di Bronzo,
ma anche a diversi progetti
in ambito funk, jazz e rock.
Approfondimenti
ritmici
per avanzati e principianti
Lezioni di tecnica e coordinazione stilistica, laboratori,
buon cibo, natura e paesaggi dincanto. Il corso aperto a batteristi di ogni livello
ed et. Sono a disposizione
due sessioni di 4 giorni per
un numero massimo di soli
8 allievi. Info: info@darioesposito.com; www.darioesposito.com
Poliritmica
Dal 26 al 28 agosto a Verbania, sul Lago Maggiore,
seconda edizione del festival
di percussioni con la direzione artistica di Davide Merlino, Maurizio DAgostino e
Paolo Gravante, lorganizzazione del locale Ente Musicale in collaborazione con
lOrchestra di Percussioni
Waikiki e lassociazione Percussivamente e il patrocinio
del Comune di Verbania.
Ecco il programma completo. Venerd 26 dalle 10 alle
13 e dalle 15 alle 18 master
di batteria di Marco Volpe;
alle 15 Afro Percussion Ensemble di Amadou Diagne;
alle 16 flashmob di Waikiki
Afro Free; alle 17 drumcircle di Gilson Silveira; alle
18 aperitivo moderatamente
solo con Pasquale Mirra; alle
21 concerto Poliritmica Free
Ensemble. Sabato 27 alle 10
master di percussioni con
Francesco DAuria; ale 14
master di vibrafono con David Friedman ed esperienza
Gong Therapy con Fausto
Rossetti; alle 16.30 master
Daniele Pomo
Recording the Drums 2016 il
titolo del corso estivo di specializzazione per batteristi e
fonici tenuto da luglio a settembre dal batterista romano, colonna della prog rock
band RanestRane. Accordatura, prove e registrazione
di strumenti (tamburi in
acero, in betulla, rullanti in
legno o metallo,piatti), conoscenza e prova di diverse
pelli, microfoni, tecniche di
registrazione su computer,
controllo delle dinamiche,
rapporto con il click, session
di registrazione multistilistiche; questi e altri gli argomenti trattati, con la possibilit di personalizzazione il
Damien Schmitt
Dal 18 al 21 agosto lAccademia di batteria di Massimo
Russo (via scesa del Ges,
Vibo Valentia) offre la possibilit di studiare con uno dei
migliori batteristi europei:
32 ore di lezione con classi
mattutine al mare e pomeridiane in accademia, con
clinic e concerti serali gratuiti. La possibilit sar data
a un massimo di 25 iscritti.
Info: tel. 340 3578147; 347
3660295. massimo@massimorussodrum.it
di percussioni afro-cubane
di Giorgio Palombino; alle
17.30 drumcircle con Gilson Silveira; alle 19 aperitivo con Giorgio Palombino;
alle 21 concerto Percussion
Staff. Domenica 28 agosto
dalle 9 master di vibrafono
con David Friedman; alle 14
Traps, la storia della batteria con Alfredo Romeo; alle
14 Didjeridoo Therapy con
Alberto Maroni Biroldi; alle
17 drumcircle con Giorgio
Borghini; alle 19 aperitivo
con Gilson Silveira Duo;
alle 21 concerto/recital con
David Friedman. Inoltre,
tutti i giorni, dalle 10 alle 12
laboratorio per bambini con
Astrid Quintero Reyes. Tutti
gli eventi sono a ingresso libero! www.poliritmica.it
com/vacanza-studio.
Marcello Pellitteri
Dal 31 agosto al 3 settembre
a Briosco, Milano, a villa
Medici Giulini (via Medici
6), seminario sulle tecniche
ritmiche di composizione e
improvvisazione nella musica contemporanea e nel jazz
con il batterista milanese da
anni residente negli USA e
docente al Berklee College
of Music. Richiesta una conoscenza armonica di base;
sconti per studenti di conservatorio. Info: 335 285939;
villamedici@villagiulini.it.
CONCORSI
Studiare in Burkina
XIX edizione del viaggio
Vacanza e Cultura a Bobo
Dioulasso, in Burkina Faso,
in Africa Occidentale, organizzato da Tamtando e
Progetto Anik. Le vacanze
studio si svolgeranno ad
Agosto 2016 ed possibile
scegliere tra i periodi che
vanno dal 2 al 23; dal 2 al 16
e dal 9 al 23. Si potranno
studiare djemb, doun, bala,
tama, ngoni e canto, ma anche danza e pittura. Per info
e iscrizioni: www.tamtando.
International Italy
Percussion Festival
Terza edizione del concorso
abbinato al festival dedicato
alla batteria e alle percussioni, in programma questanno dal 19 al 24 luglio a Villa
Lomellini di Montebello della Battaglia (PV) con la direzione artistica del M Loris
Stefanuto. Il programma dei
concerti prevede il 19 luglio
lesibizione dellensemble
danese Percurama; il 20
quelle di Casey Cangelosi
e Nanae Mimura. Il 21 Andrei Pushkarev e Theodor
Milkov. Il 22 il Paolo Cimmino Project e Rosalia De
Souza; il 23 il Be-Bop All
Stars Quintet (con Tony
Arco alla batteria e Andrea
Dulbecco al vibrafono) e il
trio di Israel Varela. Chiusura il 24 con lesibizione
dei vincitori del concorso.
Altrettanto nutrito e interessante il programma della masterclass: il 19 luglio
Giovanni Giorgi (batteria) e
Danilo Grassi (percussioni
WhatsGoingOn
orchestrali). Il 20 Gert Mortensen (percussioni) e Giorgio Di Tullio (batteria); il 21
Nanae Mimura (marimba),
Antonio Catone (timpani) e
Pier Giuseppe Gajoni (timpani, percussioni, manutenzione e suggerimenti tecnici). Il 22 Paolo Cimmino
(tamburi a cornice); Israel
Varela & Karen Lugo (ritmiche e ballo flamenco); Andreai Pushkarev (vibrafono).
Il 23 Tony Arco (batteria) e
Theodor Milkov (marimba).
Infone, il 24 luglio, seminario di marimba e percussioni con Casey Cangelosi.
www.percussioncompetition.com; info@percussioncompetition.com.
Giornate della Percussione
Edizione n. 14 della rassegna che include anche lItaly Percussion Competition,
orionpercussion
la scuola di Alex Battini de Barreiro
Via Jacopo Palma 11 - 20146 Milano
02.48702354 - 02.36565371
e mail: barreiro@alexbattini.it
www.alexbattini.com
ci trovi anche su:
BeatIt
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20933
Santa Maria di Sala (VE), 14 maggio 2016
di Mauro Gatto
Vedere 45 persone unite dalla passione per la musica, il ritmo e la storia di due piccoli e semplici
strumenti ha sicuramente aperto il cuore a Leo Di Angilla, percussionista affermato nonch
didatta da ormai moltissimo tempo, che ha organizzato questa bellissima giornata.
na bella scossa di energia positiva per tutti i presenti! Pensare di poter parlare (e suonare)
per ben sette ore - dalle 11 della mattina
alle sei del pomeriggio - di un tamburello coi sonagli e di una scatolone di
legno poteva sembrare veramente un
sogno, quello che si realizzato nel
corso del Cajon & Pandeiro Day tenutosi lo scorso 14 maggio presso il teatro
di Villa Farsetti di Santa Maria di Sala.
Gi dal primo mattino, laria era quella
dellevento, con tutte queste persone
aggregate dalla passione, subito curiose e incuriosite, i volti felici. E si parte
subito con Leo Di Angilla, appunto
padrone di casa, che per ben due ore
senza sosta ha infilato una successione
di tecniche di base in senso moderno
per entrambi gli strumenti, nella sua filosofia suona quello che vuoi dove vuoi,
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DRUMSET MAG | LUGLIO/AGOSTO 2016
Leo Di Angilla
terre.
Non contenti, Leo Di Angilla ha illustrato unultima nuova frontiera, il
cajon e la sua interazione elettronica,
dando vita a una perfomance di grandissimo livello, sperimentando suoni, dinamiche, utilizzando il pedale, i
trigger e tutta una serie di altre cose,
uscendo ancora una volta dalla via della
tradizione per entrare in nuovi mondi
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Sounds Good To Me
MUSIC MAKER
Lapp di questo mese ha un ottimo potenziale per coinvolgere tutti, professionisti e non, studenti, neofiti e
persino chi completamente digiuno di nozioni musicali.
Triangolo Tambourine
Ant
oGi
oni
aPh
unt
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Carlo Marzo
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DRUMSET MAG | LUGLIO/AGOSTO 2016
Unorthodox Behaviour
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DRUMSET MAG | LUGLIO/AGOSTO 2016
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della nostra vita
a cura di
Gianluca Fiorentino
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DRUMSET MAG | LUGLIO/AGOSTO 2016
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Overture
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PHIL COLLINS
IN THE AIR TONIGHT
di Lorenzo Petruzziello
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DRUMSET MAG | LUGLIO/AGOSTO 2016
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armonico, costruito in una tonalit minore. Collins canta tutta la rabbia che
ha vissuto in quel momento della sua
vita, in seguito alla separazione dalla
moglie, con un effetto sulla voce che la
rende molto sintetica. Della batteria
nessuna traccia, almeno per quasi due
terzi del brano, fino a quando un fill
sui tom segna lingresso della ritmica
batteristica.
(Vedi trascrizione fill di ingresso)
Si tratta di un fill storico, una delle entrate pi famose, nonostante non sia
collocato allinizio del brano. Anche
leffetto d alla batteria un suono molto sintetico, complice la particolare
accordatura che usava Phil Collins e i
suoi famosi fusti senza pelle risonante. Il fill in sedicesimi, eseguito con
due colpi di tom che si alternano a uno
di cassa, in modo da formare un movimento a tre note (emiolia), iniziando
da quelli pi piccoli (primo e secondo)
allunisono, scendendo sempre pi gi
fino ai timpani.
Da qui inizia il groove, fantastico, con
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Drum Concepts
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DRUMSET MAG | GIUGNO 2016
renderla il pi possibile si- mento ho scritto poi la parmile. Tutto questo quando te. Studiare cos a fondo un
aveva circa 15 anni! Per me batterista ti permette di no1
stato illuminante e ho pen- tare moltissime sfumature.
2 se
sato: ma allora,
riuscissi
Comping
a trascrivere Tony Williams
2 un po anpotrei imparare
Tony Williams non ripete
1 altri.
che da tutti gli
mai
le stesse
cose.
Ha una
complessit di linguaggio
davvero pazzesca. stato
bello poter trovare le analogie con Philly Joe, Roach
e Blakey, proprio come
aveva detto nellintervista.
Tony crea delle frasi molto
lunghe, perfettamente geometriche e che sembrano
finire nel vuoto. Non d
quasi mai il battere, mentre invece accentua quasi
sempre il secondo quarto
(in una maniera che ricorda
Jimmy Cobb). Utilizza poi
i suoi famosi cinque colpi
sul ride, che non sempre
sono davvero cinque. So in passaggi
pi
prattutto
veloci utilizza infatti un sistema di mascheramento,
dei
colpi
inserendo
di rul-
lante. Parlando dei piedi,
sembra che abbia studiato
le combinazioni dellAdvanced Techniques for the Modern
di Jim
Chapin
sia
Drummer
la cassa
che
con
con
lhi hat
e il Four Way Coordination
di E.
Fine
& M. Dahlgren.
Qualsiasi
combinazione
ritmica, che sia di due, tre
o sei colpi, la pu eseguire
con entrambe le mani, oppure in combinazione con il
piede sinistro o il piede destro. Impressionante linterplay che instaura con Miles Davis, sembra quasi che
siano uno strumento unico.
Inoltre rallentando laudio
c sempre la sensazione
delle terzine (lo swing), anche se il brano molto veloce! Unawritten
cosa che
by proprio
Ruben Bellavia
non riesco
a spiegarmi: in
velocit si sentono i colpi
writteneven
by
praticamente
eights,
Ruben Bellavia
ma rallentando
sembra di
swing
ascoltare un medium
(vedi
perfettamente
in
basso).
suonato
esempi
8 Exercises based on
Tony Williams' comping style
8 Exercises based on
Tony Williams' comping style
8 Exercises based on
Tony Williams' comping style
8 Exercises based on
written by
Ruben
Bellavia
Tony Williams' comping style Tecnica
La firma di Tony Williams,
8 Exercises based on
soprattutto del primo perio do, senzaltro
written
laby sua famoTony Williams' comping style sa combinazione
Bellavia
di cinque
Ruben
1
2
23
2
3
3
4
45
5
4
5
4
21
22
23
Unforgettable
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NICK MENZA
di Edoardo Sala
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DRUMSET MAG | GIUGNO 2016
staine decide per una seconda liquidazione con motivazioni legate allo scarso stato
fisico del batterista, inadeguato secondo
lui a reggere un tour mondiale. Sostituito
immediatamente da Shawn Drover, Nick
si unisce agli Orphaned to Hatred, band
di Los Angeles che cerca di raccogliere
leredit musicale dei Pantera per portarla un passo pi in l. Neppure questa
avventura ha per grande successo, anche
per via di un brutto incidente con una
motosega che gli recide il braccio, salvato
tempestivamente grazie a un delicato intervento di ricostruzione e a un periodo di
riabilitazione.
Gli ultimi anni di carriera hanno visto
Nick molto attivo con diversi ex-membri
dei Megadeth, intento a registrare cover
e pezzi inediti per diverse band, oltre a
video dei brani storici per la Soultone,
marchio di piatti di cui era fiero endorser
nonch collaboratore per la creazione di
alcuni modelli.
Un recente e prepotente ritorno mediatico ci ha mostrato un Menza in splendida
forma, impegnato anche nella realizzazione di un DVD didattico la cui uscita
era prevista per giugno 2016; il ritorno
alla ribalta tale da essere nuovamente
Unforgettable
NICK MENZA
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www.drumsetmag.com
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Spotlight
THOMAS LANG
www.drumsetmag.com
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d i B ob B a ruffa ldi
fo to d i Franc e s co Dis ma e le
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DRUMSET MAG | LUGLIO/AGOSTO 2016
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Spotlight
THOMAS LANG
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muovermi in modi non convenzionali. Tutto ci molto divertente e stimolante. Cambio i miei setup perch mi piace
aggiungere e mischiare le misure dei tamburi, gli strumenti
e i suoni. Ci avviene principalmente quando suono per altri
batteristi, ai drum festival o alle clinic, o quando registro nel
mio studio per artisti pi progressive. Non uso mai set troppo elaborati quando faccio delle sessioni standard o dei tour:
in questi casi normalmente uso un set standard di quattro
elementi. Quando suono musica pi progressive, o lavoro
sulla mia musica, mi piace incorporare suoni non convenzionali, per suonare dei beat e dei pattern inusuali. Quando
ho fatto abbastanza esplorazioni con una particolare configurazione e un certo ambiente sonoro, allora mi piace cambiare e provare qualcosa di diverso. Per me, cambiare un
setup come iniziare a leggere un nuovo libro, una volta che
lho finito lo metto via e inizio a leggere il successivo. A volte
torno sul set precedente perch sento di non averlo usato
completamente, o perch ritengo che ci sia ancora qualcosa
da scoprire e da esplorare. Queste fasi possono durare dei
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Spotlight
THOMAS LANG
macchine differenti per situazioni diverse e a me piace guidare auto differenti che sono state costruite per un certo uso.
Faccio lo stesso con i miei set, cambiando la configurazione
secondo i bisogni e lo scopo della mia esplorazione musicale. Forzarmi a fare tutto con un set equivalente a una Toyota
Corolla, o a una BMW 328 sarebbe limitante e frustrante.
Una volta questo tipo di approccio rappresentava una sfida
per me, ma mi sono messo alla prova in quel modo per tanti
anni. Oggi cerco ispirazione da set nuovi e interessanti, ma
soprattutto per me cambiare divertente!
So che hai subito due operazioni alle mani e sono curioso
di sapere se ci ha condizionato o cambiato la tua tecnica,
pensando a ci che era prima
Naturalmente questo ha condizionato la mia tecnica, il mio
modo di suonare in generale, le mie priorit in relazione alle
tecniche applicate e il mio punto di vista sugli altri batteristi
e sulla loro tecnica. Prima usavo esclusivamente limpugnatura traditional - lho fatto per decenni - mentre ora suono
esclusivamente con la matched grip. Il cambiamento stato
enorme. Suonavo in modo pi aggressivo per avere pi potenza e volume, ora suono con pi delicatezza ed efficienza
per ottenere un suono pi grande e una maggiore proiezione sonora. Ora presto molta attenzione alla posizione delle
mani, ma in maniera meno legata alle regole. Lascio che le
cose accadano pi naturalmente: a volte assecondo una tecnica peggiore per avere qualche scorciatoia, come suonare
occasionalmente con il palmo rivolto verso lalto sul mio tom
a terra pi distante alla mia destra. Queste sono cose meno
importanti, ma lascio che accadano molto pi spesso che in
passato. Ironicamente, la mia tecnica era gi molto buona,
secondo lopinione di altri batteristi e critici, ma alla fine ho
dovuto fare un intervento chirurgico a entrambe le mani! La
sindrome del tunnel carpale ha s una dose di predisposizione genetica, ma si manifestata soprattutto per aver suonato
la batteria per pi di 40 anni! La pi grande differenza e il
cambiamento maggiore sono semplicemente dati dal fatto
che ho ricominciato a sentire le bacchette nelle mie mani
quando suono! Questo mi permette di rispondere meglio al
rimbalzo e di controllare meglio le bacchette. Per anni non
sono stato in grado di farlo, e questo mi portava a suonare
con pi forza, senza alcuna reazione al movimento e alla
vibrazione delle bacchette. Per circa 10 anni ho combattuto
con gli effetti della sindrome del tunnel carpale, e per cinque anni ho avuto un grosso problema ogni volta che suonavo, perch avevo perso qualsiasi tipo di sensibilit nelle
mani, non sentivo assolutamente niente, proprio nulla. Non
sentivo niente toccando un qualsiasi oggetto, era diventato
tutto innaturale e mi sentivo disconnesso. Non riuscivo a
sentire i tasti del mio pianoforte o quelli della tastiera del
mio computer, il touchscreen del mio telefono, cose di questo
tipo. Negli ultimi due o tre anni prima dellintervento non
riuscivo nemmeno a sentire una scottatura o un taglio nelle
mani, e potevo dire di avere qualcosa in mano solo guardando ci che avevo in mano. Durante i concerti spesso guardavo le mie mani per essere sicuro di avere le bacchette: non
sentendo assolutamente niente, sapevo di avere le bacchette
in mano solo con una rapida occhiata o per via del suono
prodotto. A volte si rompeva una bacchetta senza che io me
ne accorgessi, era quasi come fare air drumming con gli arti
intorpiditi. Tutto ci mi creava molto stress e non era per
niente divertente. Era diventato molto fastidioso e mi faceva suonare senza ispirazione, e il risultato era che suonavo
senza sentire nulla anche a livello mentale. Verso la fine di
quella fase il mio modo di suonare era diventato meccanico,
estremamente aggressivo e privo di dinamica. Odiavo il mio
suono e il mio modo di suonare; ora quando vedo i miei
video degli ultimi dieci anni sono disgustato e mi vergogno,
ma sono felice di aver attraversato questo processo, perch
mi ha forzato a riconsiderare e a rivalutare tutto ci che facevo tecnicamente, fisicamente e musicalmente. Ora, dopo
lintervento, le mie mani sono di nuovo al cento per cento;
tutto ci che devo fare ricostruire la finezza e la velocit che
avevo prima che il problema iniziasse. Questo un processo
molto piacevole e sto facendo progressi molto velocemente.
La mia mano sinistra ancora pi debole della destra, perch ho fatto lintervento relativo solo lanno scorso e ancora
non ho fatto abbastanza terapia e riabilitazione per riacquistare la forza necessaria, come ho fatto per la mano destra.
Ma lentamente il potenziale sta tornando al completo. Di
sicuro la rottura di un osso nel mio polso sinistro di qualche
mese fa non ha aiutato. Sono caduto dallo skate di mio figlio,
ma solo una piccola cosa se la paragoni ai problemi che ho
avuto prima. Niente pi skate per me!
Sono molto curioso di avere la tua opinione sul gospel drumming e su quelli che tutti chiamano gospel chops. Credo che
in proposito ci sia una grande mancanza di personalit, tu
che ne pensi?
Io qui mi riferisco ai gospel chops come a ci che prima era
il linear drumming, perch vorrei mettere lo stile del drumming a parte rispetto al clich della musica di chiesa. Oggi
ci sono cos tanti batteristi straordinari al mondo, ci sono
letteralmente legioni di gospel choppers velocissimi con i colpi singoli e con un ottimo piede destro. Rispetto tutti questi
giovani batteristi per la loro passione, lamore per il drumming e la musica, per la loro determinazione e disciplina.
Hanno diversi pattern crossover e chops lineari che suonano
alla grande, se inseriti nel giusto contesto musicale. Ci sono
centinaia di questi giovani che inseguono tutti un solo e unico obiettivo: suonare come tutti i batteristi gospel/R&B pi
fichi che ci sono in giro, cosa che alla fine significa suonare come Dennis Chambers nel 1982! Ho fatto il giudice in
molti concorsi batteristici e mi sono sempre sentito a disagio nel giudicare qualcuno con criteri rigidi e punteggi, non
c mai stato un chiaro vincitore. Credo che questi ragazzi
siano tutti dei vincitori, perch danno tutto ci che hanno,
perch hanno passione e amore per la musica. Probabilmente, il problema della mancanza di personalit a cui ti
riferisci il risultato del fatto che oggi tutti ascoltano gli stessi batteristi e guardano gli stessi video online. Tutti quanti
saltano sul carro dellultima moda allo stesso momento e
imparano le stesse cose dallo stesso nuovo eroe/superstar
del linear drumming. Il risultato che suonano tutti allo
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Spotlight
THOMAS LANG
il piede sinistro. Nessuna indipendenza con lhi-hat e nessuna capacit con il doppio pedale. Ironicamente, molti di
questi batteristi sostengono che usare il pedale singolo la
cosa pi fica, e che suonare con il doppio pedale sarebbe
come imbrogliare, il che una cosa molto stupida da dire!
Sarebbe come dire che suonare con una mano sola fico,
mentre usare due mani sarebbe un inganno! Ma non pu
esserci alcuna discussione per questi due argomenti.
Seconda cosa, non c indipendenza in generale. Niente,
zero! Solo frasi lineari o sovrapposizioni dei pattern delle
mani con i piedi. Non esiste il mantenere il tempo o una
pulsazione con lhi-hat. Vedo un sacco di ragazzi che buttano gi frasi lineari in trentaduesimi come dei campioni del
mondo, ma poi non riescono a tenere contemporaneamente
il tempo con il piede: spesso perdono il tempo e recuperano
il tutto con un beat molto intricato dopo un fill rattoppato.
Ed molto facile dimenarsi agitandosi in un caos incredibile
di note suonate a caso fino a che non ci si riallaccia nuovamente a caso sulla pulsazione. Non il modo di suonare che
preferisco.
Terza cosa, non c assolutamente dinamica. Se c, allora
solo in omaggio a Dennis Chambers o a Billy Cobham, e
tutto sembra forzato e messo appositamente in scena. Ancora una volta, mancanza di personalit e di unicit. Tecnicamente, il drumming lineare non mi impressiona molto.
Preferisco una solida combinazione di idee lineari e non
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di quello che sono! Molti pensano che Steve Gadd sia il miglior batterista di sempre, ma Gadd non sarebbe la scelta
giusta per registrare un album o per fare un tour di musica
Heavy Metal. Nemmeno Buddy o Ringo potrebbero suonare
molta della musica heavy di oggi o quella latina attuale, che
richiede tantissima coordinazione; o il Progressive Metal, o
un certo tipo di rock dove richiesta una mano super pesante. Quindi direi che nessuno il migliore rispetto agli
altri, nel drumming, nella musica o in qualsiasi altra area
dove richiesta una certa esperienza. Il livello pi alto di
qualsiasi cosa in costante evoluzione e cambiamento e noi
dobbiamo crescere ed evolvere con le circostanze e con tutto
ci che abbiamo intorno. Io penso che i batteristi che pi si
avvicinano a quelli che io considero i migliori sono quelli
che fanno sempre in modo di evolvere costantemente, cambiare, migliorare e crescere come artisti, sia a livello creativo
che tecnico. Quelli che hanno unicit nello stile, nel suono e
nelle idee, sono quelli che espandono lorizzonte del drumming e vanno dove nessuno mai stato prima. Questi sono
i miei eroi personali e i batteristi ai quali d il massimo del
rispetto e dellammirazione.
So che a dicembre farai parte del tour Drumsphere, in duo
con Virgil Donati. Puoi raccontarci qualcosa in pi di questo
progetto?
Questo tour stato concepito da Scott Donnell della Drum
Workshop ed organizzato dalla DW. Scott ha pensato che
sarebbe stato interessante mettere insieme me e Virgil in
uno show di arte percussiva contemporanea. Virgil e io
siamo amici da tanti anni e abbiamo un approccio simile.
Capiamo il modo di suonare dellaltro e riusciamo a identificare le rispettive idee e i concetti. Riusciamo anche a copiarci quando necessario, e possiamo entrambi suonare
dei pattern complessi con relativa facilit, siamo sulla stessa
lunghezza donda batteristica! Scott ha suggerito di comporre e provare diverse composizioni intere per due batterie e
portare il tutto in tour. Entrambi suoneremo un drum set
gigante montato e sistemato in una enorme sfera composta da tanti rack DW, da cui il nome Drumsphere. Intorno
a noi ci sono solo tamburi, siamo letteralmente circondati
dai tamburi, come in un gigantesco mondo di tamburi! Respiriamo e viviamo della Drumsphere! Labbiamo chiamata
cos anche perch prendiamo il pubblico e gli facciamo fare
un viaggio in unatmosfera esterna e nel drumming contemporaneo del livello pi alto. E naturalmente chiamata cos
perch alla fine c una gigantesca palla sul palco! Sar uno
show incredibile e anche molto divertente. Mi piace molto
passare del tempo con Virgil, e lui uno dei miei batteristi preferiti di tutti i tempi. Sono sicuro che ci divertiremo
molto. Abbiamo gi fatto qualche prova e fino a qui suona
tutto alla grande. Porteremo lo spettacolo in Australia e in
Nuova Zelanda allinizio, e probabilmente anche in Europa
il prossimo anno.
Quale ritieni sia il rischio che un batterista si assume nel voler essere uno specialista in un unico genere musicale, invece
di essere un musicista versatile? So qual lovvia risposta, ma
mi piacerebbe elaborare un po di pi con te questo soggetto,
che credo abbia a molto a che fare con lintegrit artistica
35
Spotlight
THOMAS LANG
Penso che se scegli di fare una sola cosa vieni categorizzato
e archiviato come uno che sa fare una cosa sola e il rischio
quello di non avere abbastanza lavoro. Conosco molti batteristi metal che non riescono a suonare in una band di cover pop, perch sanno suonare solo blast beat a 300 bpm,
ma non riescono a suonare decentemente uno shuffle o
un samba. Lo stesso vale per i batteristi jazz che non sanno
suonare un groove rock che salverebbe loro la vita. Conosco batteristi rock che non riescono a suonare in terzine o
eseguire un semplice beat shuffle. Vedo un sacco di queste cose ed un problema tipico dei giorni nostri, a causa
di Internet. Le persone sono spesso super specializzate. Io
credo che oggi sia necessario specializzarsi a un livello altissimo perch certi generi musicali richiedono molta pi
pratica, abilit ed esperienza rispetto al passato. In questo
modo per si rischia di diventare mono dimensionali e prevedibili. Credo che artisticamente possa essere interessante
e appagante, ma pu rivelarsi anche estremamente noioso e
distruttivo. Penso che si debba avere un giusto bilanciamento tra lessere versatili e lo specializzarsi in un unico stile. Io
sono a favore della specializzazione e della concentrazione
sui propri stili e interessi musicali, ma se vuoi essere un
musicista che lavora tanto devi per forza imparare a suonare
la musica commerciale e di moda, come essere efficiente,
funzionale, come essere un buon team player ed essere di
supporto alla band.
Tanti anni fa concludevi la nostra prima intervista con queste
parole: Mi vedo appoggiato alla mia macchina sportiva ita-
36
40 ANNIVERSARIO
DANIELE CHIANTESE
DANIELE POMO
CLAUDIO MASTRACCI
ROBERTO GATTO
DAVIDE PISCOPO
GIANNI DI RENZO
ROBERTO PALLADINO
CARLO PORFILIO
presenta...
90%
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85%
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....%
BATTERISTA
ANTONIO GIANNINO ha
conseguito il diploma di 5 LIVELLO,
voto 90/100, ed anche labilitazione
allinsegnamento nellaccademia
LEONARDO DI FORTUNATO
UNDERSOUND
FaceToFace
AMEDEO ARIANO
www.drumsetmag.com
20939
OPEN HANDED
open minded
In procinto di partire per una serie di concerti con Ronnie Cuber e Toninho Horta, il batterista
salernitano ci racconta qualcosa del suo passato e del suo presente. La sua impostazione
open handed, cos particolare quando ha iniziato a suonare, ormai condivisa da moltissimi
batteristi. Ma soprattutto grazie alla sua apertura mentale che ha potuto avere una carriera
tra le pi ricche del panorama nazionale.
di Alfredo Romeo
40
DRUMSET MAG | LUGLIO/AGOSTO 2016
41
La tua impostazione oggi verrebbe definita open. Come nasce? Sei mancino
dalla cintola in su o cosa?
Tutto nasce dal fatto che la batteria a
casa dei miei genitori era sistemata
dietro un mobile bar a forma di Luna
e l non cera spazio per poter montare il ride a destra: cera solo spazio per
un piattino a sinistra e io ho iniziato a
suonare cos
portando il tempo con la sinistra sul
ride montato a sinistra. Ma non sei
mancino
No, non sono mancino.
Poi, cosa succeso?
Poi a 14 anni, mi chiam una TV privata di Salerno per suonare in un programma dal vivo: pop internazionale,
dai Pooh a Pino Daniele, cose sentite
in TV che non sapevamo neppure cosa
fossero. Una specie di Sarabanda: noi
suonavamo e i concorrenti dovevano
indovinare il brano. Avevo formato un
gruppo di quattordicenni, che chiamai
Equipe 56, la somma dei nostri anni
Mi mancava il bassista e costrinsi mio
fratello gemello Gino a suonare il bas-
FaceToFace
AMEDEO ARIANO
42
spinse a trasferirci.
E una volta a Roma?
Non conoscevo nessuno: andai a sentire un concerto allAlexanderplatz e cera il gruppo di Enzo Scoppa. Lo conobbi e mi invit a casa sua per sentire un
po di musica. Stavo da lui quando gli
squill il telefono. Era Stefano Di Battista, che gli chiedeva una mano: doveva suonare quella sera al Saint Louis,
ma Iodice, Ascolese, Sferra erano tutti
impegnati. Scoppa gli disse che a casa
cera un batterista, ma che non lo conosceva bene. Me lo passa e Stefano mi
dice che il repertorio era di brani originali, ma senza parti n registrazioni da
poter ascoltare. Te la senti? mi chiese.
E io dissi di s. Cera tutta Roma quella sera a sentirlo: Pieranunzi, Nicky
Nicolai, Joy Garrison, Fabrizio Aiello,
Lello Panico, Maria Pia De Vito La
serata and benissimo, una bomba, e
questa cosa mi aiut tantissimo a farmi conoscere. Tra gli altri mi chiam
anche Lino Patruno a suonare Dixieland, e conobbi tutti quelli del giro tradizionale: ho suonato anche con Carlo
Loffredo, Romano Mussolini, Michele
Pavese Suonai anche con unorchestra di Fabiano Red Pellini. Mi hanno
insegnato tantissimo.
Ignoravo questi tuoi trascorsi tradizionali: concordi che per un jazzista
si tratta di unesperienza importante,
anche per conoscere le strutture dei
brani
Ma scherzi? fondamentale, perch ti
consente di acquisire il linguaggio, di
conoscere un repertorio: come voler
parlare italiano senza conoscere lalfabeto. Questa cosa manca a molti musicisti di oggi, e me ne accorgo perch
da qualche anno mi sono avvicinato
allinsegnamento. Alcuni ragazzi vogliono suonare jazz, ma non conoscono la tradizione e pensano di iniziare
con idee pi moderne. Ma se non riesci
a fare un medium swing per 3 minuti solo con ride e charleston, che cosa
vuoi fare dopo?
Torniamo a Roma nel 92: che combinavate con la Salerno Liberty City
Band?
Era la mia formazione, messa su in-
43
FaceToFace
AMEDEO ARIANO
E come ci si trova un autodidatta a vestire i panni dellinsegnante? So che insegni a Percento Musica qui a Roma
S, da quattro anni, ed una cosa bellissima: oltre ad avere un confronto continuo con tanti ragazzi, ne vedo tanti che
si vogliono avvicinare a questo mio tipo
di approccio.
Che tipo di insegnante sei?
Mi piace approfondire: non sono il tipo
che fa eseguire la lezione n. 10 del libro Preferisco che lallievo mi sottoponga qualche sua problematica, che
affrontiamo e cerchiamo di risolvere
insieme. Il batterista devessere in linea di massima un musicista versatile,
in grado di suonare tutto e bene, deve
avere unimpostazione che gli consenta di suonare qualsiasi genere musicale
(oltre a quello che lui preferisce). Devi
conoscere bene gli stili. A lezione c
uno scambio reale con i ragazzi, che
spesso mi insegnano loro delle cose.
Suoni anche altri strumenti?
Prima della batteria da piccolino ho
studiato un po di pianoforte e ora a
44
ringraziando Dio, suono talmente tanto che non riuscirei a prendermi una
settimana di tempo per scrivere E poi
non mi interessa apparire. Il mio disco
a suo tempo lho chiamato Salerno Liberty City Band, non Amedeo Ariano
Septet. A me non piace apparire, anche
se qualcuno pu pensare il contrario,
visto che ho anche fatto lattore in una
fiction di RAI Uno. Rosario Giuliani,
dopo avermi visto in TV un giorno mi
chiama e mi dice: Ma sai che sei pi
bravo come attore che come batterista.
Ovviamente voleva dire che mi trovava
bravissimo anche come attore, ma io
glielo rinfaccio sempre.
Quali sono i tuoi rapporti con i tuoi colleghi batteristi?
In realt solo da poco, da quando sto
insegnando, che mi sono aperto a questa cosa e sto avendo qualche scambio
con altri batteristi. successo in passato solo con Tullio (De Piscopo, NdA),
che mi aveva chiamato tempo addietro
per suonare nel suo spettacolo. Qui a
Roma posso dire di aver aiutato e chiamato per lavori o sostituzioni tanti mie
colleghi, ma devo anche dire che, tranne Pietro Iodice, nessuno di loro mi ha
mai ricambiato il favore Comunque,
ho un bellissimo rapporto con i miei
colleghi: qualche tempo fa a Milano, al
Blue Note, ho rivisto Francesco Corvino, che mi ha raccontato, commosso,
che mi sentiva suonare da ragazzo e
che, grazie al mio esempio ha iniziato
a fare la professione: ci siamo messi a
piangere Lo stesso con Pierpaolo Bisogno, bravissimo percussionista, che
da piccolo dice di aver aveuto me come
punto di riferimento.
Il tuo rapporto con lo strumento?
A me ha sempre interessato pi la musica che la batteria: fino a poco tempo
fa non conoscevo le differenze tra i vari
legni, n a quanti cm. corrispondessero i pollici, eccetera. Ma da quando
insegno mi sto appassionando, avendo
tra laltro il piacere e lonore di un endorsement con la Gretsch.
Quindi da poco che ti fai delle do-
CARLO PORFILIO
presenta...
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FaceToFace
FRANCESCO CINIGLIO
www.drumsetmag.com
20941
il batterista?
ARBITRO E FANTASISTA
Innamorato di Philly Joe Jones, il giovane batterista napoletano ha sentito la necessit di
andare in America per studiare e ascoltare coloro che con il drummer di Filadelfia avevano
avuto a che fare. Ma dopo qualche anno di studio e imitazione nata forte la necessit di
ricercare un proprio suono sullo strumento.
di Luca Luciano
iao Francesco. Passami il termine, sei fra le giovani promesse della batteria jazz in Italia.
Quando hai iniziato?
Ciao. Ho iniziato a due anni sulla classica batteria giocattolo della Chicco.
Mio padre, chitarrista, mi regal una
chitarra, ma proprio non riuscivo a suonarla canonicamente, quindi la mettevo sulle ginocchia e la percuotevo con
le mani, mantenendo note diverse con
le dita. Dopo averci provato pi volte,
mio padre decise di portarmi a lezione
di batteria da Sergio Di Natale, con il
quale studiai del sei ai nove anni, poi
un periodo di sospensione fino ai 13,
giusto il tempo di fare le mie esplorazioni libere da adolescente, e poi altri
cinque anni con Sergio. Arrivato ai 18,
Sergio disse che mi aveva insegnato
tutto ci che sapeva (tanta roba), quindi mi lasci per la mia strada. Intanto,
grazie agli ascolti di jazz che avevo da
quando ero piccolo pap aveva un giradischi e tanti vinili, da Charlie Parker
a Jimi Hendrix iniziava a fiorire un
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DRUMSET MAG | LUGLIO/AGOSTO 2016
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FaceToFace
FRANCESCO CINIGLIO
il mio suono e i miei colori sia sullo
strumento che nella musica che suono.
Ovviamente, Philly Joe Jones e gli altri
grandi jazz masters che ho studiato
sono stati il mio trampolino di lancio.
In effetti, la tua voce arriva subito
come personale. Sei perfettamente nella struttura del brano, ma appoggiandoti su marching e second line ti dai
molte libert.
il mio modo di intendere la batteria.
Tutto attorno deve funzionare, ma tu
devi anche essere creativo. Il batterista
ha la possibilit di essere arbitro e fantasista, e io cerco di interpretare il ruolo
in questo modo.
Altri giovani colleghi che apprezzi dietro ai tamburi?
Enrico Morello, per il senso ritmico
e linsieme dei colori, ma anche Marco Valeri, Bernardo Guerra, Gianrico
Manca.
La tua ricerca musicale si colloca allinterno della Black American Music coordinata da Nicholas Payton.
S, cerco di avvicinarmi a quelle sonorit che ritengo tipiche ed esclusive degli afro-americani. Fuori dal jazz trovo
molto interessante il percorso che si sta
facendo di prendere samples di batteria
elettronica, usati magari nella jungle
o beat music, per suonarli in maniera
black e hip hop o R&B, come fanno
Questlove o soprattutto Chris Dave.
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FaceToFace
FRANCO PENATTI
www.drumsetmag.com
20940
DRUMMING
che passione!
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DRUMSET MAG | LUGLIO/AGOSTO 2016
za mi ha accontentato, realizzando su
mia richiesta un modello prendendo
spunto dalle Buddy Rich. Uso una batteria Sonor Ascent in faggio con misure
cassa 22x 18, rullante 14x 6.5, tom
10 e 12, timpano 16, con pelli Remo:
sul rullante Control Sound, sulla cassa una Powerstroke Emperor Clear su
tom e timpano.
Pensi che un giovane che si voglia avvicinare alla batteria debba subito seguire dei corsi o seguire la propria strada
da autodidatta?
Penso che lideale per chi volesse avvicinarsi alla batteria sia farsi guidare con indicazioni ben precise da un
insegnante che lo stimoli a capire e
sviluppare le proprie curiosit senza
rimanere troppo legato a schemi e stili.
Cos si valorizza il carattere, il suono
e la personalit di ognuno e si evitano
quei difetti di impostazione che sono
cos difficili da correggere una volta
acquisiti.
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FaceToFace
TRAPS
FRANCO PENATTI
presentano
Ho fatto molti lavori dove era essenzia- Il bassista ideale, come anche gli altri
le leggere e cercavo di adeguare lesecu- musicisti, devono essere ovviamente
zione ai tempi di lavoro, nel senso che preparati. e soprattutto devono saper
su direttive del direttore capivo quan- ascoltare. Per fortuna sono capitato in
do cera la possibilit di poter mettere molte situazioni musicali in cui la gran
qualcosa di personale o se invece fosse maggioranza dei musicisti aveva questi
pi giusto attenersi alla partitura. In requisiti.
tutti questi anni ho avuto esperienze
con arrangiatori che ti lasciano libero
interpretare e altri
che invece
hanno
Lincontrodi ripercorre
i primi
cento
anni di storia della batteria,
un disegno specifico e quindi lasciano
calcolati a far data dal 1909, anno in cui fu brevettato il primo
meno spazio allimprovvisazione. Rivero pedale per grancassa. La storia dello strumento viene
tengo per che, anche seguendo senza
ricostruita
accompagnando
il racconto
con la proiezione di
modificarla
una partitura scritta
da chi
fotografie,
lascolto
di
brani
selezionati
e
la
visione di tantissimi
ha un progetto ben preciso in mente,
video. Verranno
prese
in
esame
le
principali
innovazioni tecniche
si possa dare un proprio apporto persoe strutturali,
chemeccanico.
hanno portato la batteria a presentarsi cos
nale e non
ideale?
PRECISAZIONE
Nellintervista al M LUIGI
MORLEO comparsa nelle
pagine 48 e 49 del n. 47 di
Drumset Mag del numero
di Giugno 2016 (Il mondo
un tamburo, di Fabrizio
Versienti) abbiamo utilizzato una foto priva dellindicazione del suo autore. Lo
Donato Contaldi, al quale vanno le
RAMON ROSSI
TRA LE SUE COLLABORAZIONI PIU IMPORTANTI IN AMBITO
POP ROCK : CARLO CORI, NIKKA COSTA, GATTO PANCERI,
MAURIZIO SOLIERI, RIKI PORTERA, GALLO, SIMONE
TOMASSINI, RIKI GIANCO, MASSIMO PRIVIERO, LUCA
BARBAROSSA, RON , IVA ZANICCHI, LOREDANA BERTE', SHEL
SHAPIRO, GLENN HUGHES, MILAN POLAK E TANTI ALTRI,
ARTISTI CON CUI HA PRESO PARTE A NUMEROSI TOUR LIVE,
PROGRAMMI TELEVISIVI E REGISTRAZIONI DISCOGRAFICHE.
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FaceToFace
ANDREA PICCIONI
www.drumsetmag.com
20942
IL RITMO
della parola
Approfittiamo delluscita del suo nuovo lavoro didattico per intervistare il percussionista
romano, specializzato in tamburi a cornice con al suo attivo prestigiose collaborazioni
internazionali e docenze nei pi importanti festival di strumenti a percussione.
di Davide Bernaro
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DRUMSET MAG | LUGLIO/AGOSTO 2016
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FaceToFace
ANDREA PICCIONI
Con Bobby McFerrin
ANDREA PICCIONI
Il ritmo della parola
Caravelle Edizioni
Dopo alcuni anni dal suo primo metodo dedicato al tamburello italiano, Andrea
Piccioni si ripropone con un secondo libro, tutto dedicato al Solkattu, larte di
contare, cantare e scandire la ritmica musicale, tipica della tradizione del sud
dellIndia. Lopera in cento pagine di esercizi, suggerimenti, utilizzi vari di questo
metodo, consigliato anche a danzatori e non percussionisti, e dove tutte le idee
e le esperienze dellautore convergono, dopo anni di attenti studi con i grandi
maestri e le esperienze dal vivo con altrettanti grandi musicisti, ultimo ma non
ultimo Bobby McFerrin. Ogni ciclo ritmico viene descritto in modo facile, per poi
venire ulteriormente implementato, arricchito, fino a creare una propria capacit
di linguaggio: le suddivisioni diventano sempre pi intriganti, come la parte dedicata alle divisioni dispari, dal tre al nove, con sottodivisoni impegnative ma che
danno grande controllo del tempo. Interessante anche la piccola, ma molto efficace emigrazione in terra persiana. Estremamente curati gli schemi e i diagrammi,
la lettura e la semplicit delle esposizioni teoriche. Concludono il tutto una breve
composizione riassuntiva, estremamente interessante, e un glossario ricco ed esaustivo. Insomma, un lavoro che non deve
mancare per tutti i curiosi della ritmica, anche perch le possibilit di applicazione sono veramente tante, e non solo nella
musica tradizionale. A breve saranno disponibili anche i file audio interpretati dallo stesso autore, a chiudere il cerchio, o
meglio, a chiudere il ciclo! (Mauro Gatto)
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Whats New
www.drumsetmag.com
20943
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DRUMSET MAG | LUGLIO/AGOSTO 2016
Come accennato in precedenza, la personalizzazione di tutti i set della Collectors Series (oltre alle finiture dei
fusti, naturalmente) fa s che si possano avere ben cinque opzioni a disposizione per ci che riguarda la finitura
dellhardware: chrome, nickel, gold,
satin chrome e black nickel. Questo riguarda i cerchi, i blocchetti e i tiranti,
le gambette delle casse, i supporti dei
tom, le gambe dei floor tom e le macchinette di gestione della cordiera.
La finitura pi utilizzata in questa fase
di presentazione e di promozione la
Hard Satin, che mette perfettamente
in risalto la consistenza e le venature
della quercia. I set Pure Oak includono molte delle caratteristiche che rappresentano ormai degli standard DW,
come il sistema STM (Suspension Tom
Mounts), connesso al fusto utilizzando quattro blocchetti, i tiranti TruePitch 50 e i caratteristici blocchetti signature DW denominati Turret Lugs.
I cerchi True Hoops (tripla flangia con
il bordo superiore arrotondato) hanno
uno spessore graduato che cresce proporzionalmente al diametro dei tom.
Per quello da 10 abbiamo uno spessore di 1.65 millimetri, che diventano due
per i tom da 12 e 2.3 per i tom da 14 e
da 16. Per i rullanti da 14 lo spessore
di tre millimetri.
I rullanti sono equipaggiati con le ormai note macchinette di gestione della cordiera True-Tone a venti fili, che
prendono il nome di Mag Throw-Off,
con il collaudato sistema 3P posizionato dal lato opposto del fusto. Basta
una piccola spinta verso lesterno della levetta per aprire completamente il
meccanismo, che ritorna in posizione
in maniera fluida e davvero silenziosa
grazie allutilizzo di un piccolo magnete. Lazione molto precisa ed efficace,
con la leva che agisce verso lesterno, la
ghiera di regolazione fine unica e posta
in posizione orizzontale; le possibilit di regolazione sono infinite, anche
grazie alla piccola leva chiamata 3P,
posizionata dal lato opposto a quello
della macchinetta. Tale leva ha tre posizioni che possono essere richiamate
velocemente: ci permette di cambiare
la tensione della cordiera ottenendo
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Sound Check
20944
er la prima volta mi trovo a scrivere un articolo su questo fantastico magazine e sono felice e
orgoglioso di potervi parlare della serie
di ride Big&Ugly della Sabian. Il primo
Big&Ugly che ho acquistato stato un
Nova Ride da 22. La scelta ricaduta
su quel modello perch cercavo un
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DRUMSET MAG | LUGLIO/AGOSTO 2016
piatti
SABIAN
Big & Ugly
Prezzi al pubblico (IVA Inclusa): piatti Big & Ugly serie HH da 22, euro
495,00; serie HH da 24, euro 559,00;
serie XSR da 22 euro 289,00 (la serie
XSR sostituisce la serie XS20).
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Sound Check
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DRUMSET MAG | LUGLIO/AGOSTO 2016
www.drumsetmag.com
20945
semplice e istintivo. A ogni movimento della mano i cimbalini entrano in
movimento e suonano, sottolineando
con il loro timbro brillante e metallico
tutte le ritmiche eseguite dalla mano.
Possono essere usati sia singolarmente
che a coppia.
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SCHLAGWERK
PERCUSSION
LightMyFire
ALEX SIPIAGIN
New Path 2
Art Beat Records
Creata nel 2014, la formazione New Path guidata dal
trombettista russo (ma da
parecchi anni residente a
New York) Alex Sipiagin ha
almeno due caratteristiche
che la contraddistinguono
rispetto ai tanti gruppi jazz
in circolazione nel panorama internazionale. La prima riguarda il ruolo della
voce - affidato alla cantante
olandese Hiske Oosterwijk
- utilizzata come uno strumento anche quando non
si limita a dei vocalizzi, ma
canta dei testi veri e propri
(scritti dalla stessa Oosterwijk). La seconda consiste
nel fatto che tutti gli altri
componenti del gruppo
sono russi; oltre a Sipiagin,
solo il pianista Misha Tsiganov vive a New York, mentre il contrabbassista Makar
Novikov e il batterista Sasha
Mashin risiedono a Mosca e
sono attivi e ben conosciuti
in Russia e nelle varie repubbliche ex sovietiche.
Russa anche letichetta Art
Beat per la quale stato realizzato New Path 2, album
dalle atmosfere crepuscolari
e dai suoni che a volte (vuoi
per luso del piano Rhodes,
vuoi per quello del minimoog) rimandano troppo ad
atmosfere crossover in stile
Return to Forever. Interessante, anche se non origi-
nalissima, la performance
di Mashin, uno dei migliori
batteristi dellex URSS, in
bellevidenza su Afternoon
Dreams.
Guido Bugatti
ANDERLUNE
Andergo
Videoradio
Passi di danza e ritmi dal
mondo. Il duo Anderlune
ferma su CD alcuni brani
su cui si esprime la collaborazione artistica tra Mauro
Gatto, batterista, polistrumentista, compositore, nonch nostro stimato collaboratore, e la ballerina Angelica Bressanin, in arte Amira,
specialista di belly, tribal e
fusion dance. La musica del
duo, fortemente contaminata, evita di scegliere ununica matrice etnica, riuscendo
a far convivere, a volte negli
stessi brani, la tradizione del
Nord Africa con echi del pi
profondo Oriente e tracce
di elettronica (drum&bass,
trance, tribal). Semplici,
ma funzionali le composizioni, tutte originali, con
una propensione melodica
che non ti aspetteresti da un
batterista/multipercussionista, che ha anche suonato
basso e tastiere, oltre ad aver
curato il programming. Alla
registrazione, realizzata con
laiuto del DJ Max Marotto,
hanno partecipato alcuni
percussionisti di vaglia (da
Andrea Piccioni a Carlo Mar-
64
DRUMSET MAG | LUGLIO/AGOSTO 2016
65
IL VASO DI PANDORA
Massacri per diletto
Areasonica Records
Nuova prova in studio per il
quartetto bolognese composto da voce femminile - che
anche autrice dei testi - chitarra, basso e batteria. Il terreno su cui la band sembra
poggiare al meglio il proprio
passo senzaltro quello
dellalternative rock, anche
se non mancano riferimenti
al grunge e al metal tali da
rendere il risultato finale variegato, seppure allinterno
di confini ben marcati. I testi in italiano sono influenzati in larga parte da letture
di genere psicologico, mentre i brani si presentano con
un impatto ruvido e deciso
(Lera del s, Calma apparente, Mi vien da dire),
che a tratti non disegnano
sonorit maggiormente levigate (La giostra e la stessa
Massacri per diletto). Alla
LightMyFire
S E G N A L A Z I O N I
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LIBRI/DVD
JIM RILEY
Survival Guide for the Modern Drummer
LIBRO + 2 CD
Alfred Music
Batterista e direttore musicale della band Rascal Flatts,
gruppo USA con allattivo
ben due dischi di platino e
allavanguardia nel gene-
libreria
Birland
67
LightMyFire
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JEAN-PHILIPPE FANFANT
Afro-Caribbean Grooves for
Drumset
Libro + CD audio/video
Sher Music Co.
Di solito parliamo di ritmi
caraibici da una prospettiva
percussionistica e cubanocentrica. Risulta per questo
ancor pi interessante il
libro scritto da un batterista, originario delle Antille
francesi, per la precisione
della Guadalupa, un dipartimento dOltremare della
Francia. Stabilitosi a Parigi, Fanfant ha contribuito
a creare la band Saksho e
ha partecipato allincisione
di oltre 300 album per artisti del calibro di Anglique
Kidjo, Andy Narrell, Tour
Kunda, Tania Maria, Thierry
Cham In questo agile libro
bilingue (inglese e francese)
lautore trascrive per batteria
oltre 100 groove presi dalla
tradizione musicale di 10
nazioni caraibiche. Oltre ai
pi noti ritmi cubani si parla di Zouk, Soca, Calypso,
Bomba, Dance Hall, Zouk e
tanti altri groove pi o meno
noti, adeguatamente introdotti con sintetiche spiegazioni storiche e geografiche.
Il CD allegato al libro contiene lesecuzione dei singoli
groove trascritti, con relative
variazioni, oltre ad alcune
tracce riassuntive di batteria e basso, per dare allallievo unimpressione pi reale
del contesto musicale in cui
vengono usati tali groove. Il
CD contiene anche 10 tracce
video, in cui lautore dimostra altrettanti ritmi. Ottimo
strumento didattico per una
corretta introduzione alla
materia.
Alfredo Romeo
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invitiamo tutti gli amici di Arezzo Wave a vivere una settimana di pace,
amore e libert al Festival reggae pi grande e solare dEuropa
Bienvenidos!
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GIULIANO FERRARI
GIOVANNI
CAMPANELLA
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LAGATTOLLA
VALERIO LUCANTONI
S O U N D V I L L E - V i a L u c a M a r e n z i o 1 2 R o m a 06/45426954 i n f o @ s o u n d v i l l e . i t