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Storia dell'arte medievale: il

gotico
Storia dell'arte medievale
Università degli Studi di Milano
13 pag.

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ARTE GOTICA
(1100-1400 circa)
= "questa maniera fu trovata dei Goti", (Vasari) si indica generalmente quell'arte che si manifesta intorno alla metà del 12 secolo e
prosegue sino a tutto il 14 secolo, sebbene in certe paesi si spinse fino al 15 secolo e oltre. Ebbe origine in una ZONA LIMITATA
della Francia settentrionale (Ile de France), nella regione attorno a Parigi. Questo territorio costituiva un dominio diretto della
monarchia francese, che si veniva allora sempre più consolidando. Il gotico dunque divenne quasi un'ARTE NAZIONALE,
rappresentativa. Nonostante ciò, il gotico si diffuse anche in tutto il resto dell'Europa, con caratteristiche differenti a seconda del
luogo in cui si instaurava (mantenendo alcuni caratteri specifici)

CONTESTO STORICO
Il 1200 è caratterizzato da:
1) una profonda ristrutturazione interna della Chiesa
2) dalla lotta tra potere ecclesiastici e laici per la supremazia politica
3) dall'inizio dell'affermazione degli Stati Nazionali

In questo contesto le UNIVERSITA' dovettero difendere la propria autonomia. La Bibbia restava il testo basilare per lo studio della
teologia, la più elevata delle facoltà, mentre per le altre discipline i punti di riferimento furono trovati nell'antichità:
• Platone/Aristotele per filosofia
• Galeno per la medicina
• Tolomeo per la geografia
• Cicerone per la retorica

Essenziale per la costruzione di un sistema giuridico fu il "Corpus juris civilis" di Giustiniano, cioè la raccolta delle leggi romane
di età imperiale.

Nel corso del 13 secolo divenne centrale la figura di ARISTOTELE, sia grazie alla traduzione dei commenti alle sue opere, sia
grazie alle numerose traduzioni in latino dei suoi scritti.
➢ Agli studi filosofici e teologici fu applicato il metodo aristotelico del ragionamento basato sul sillogismo, che garantiva
ordine nella discussione degli argomenti e oggettività nelle conclusioni

L'attività didattica dell'insegnamento universitario si basava su 2 momenti fondamentali:


1. LECTIO (lezione)
2. DISPUTATIO (disputa)

Le raccolte di questioni, le "somme (summae)", divennero una produzione intellettuale caratteristica dell'epoca. Restano famose
quelle di Tommaso d'Aquino.

Se il rapporto tra mondo divino e umano era al centro dell'interesse dei filosofi, per l'uomo comune il MONDO NATURALE era la
manifestazione della volontà di Dio (erbari, bestiari, lapidari..).
➢ Alla fine del 1200, tuttavia, l'atteggiamento filosofico nei confronti del mondo naturale cambiò: la NATURA diventò un
ambito da studiare per sè, indipendentemente dal rapporto con il divino
➢ Ruggero Bacone fu il promotore di questa nuova forma di sapere, secondo lui il METODO SCIENTIFICO deve basarsi
sull'osservazione e l'esperienza, superando l'interpretazione morale e religiosa del mondo naturale

Nel corso del 13 secolo continuarono a scontrarsi le opposte fazioni di GUELFI (papa) e GHIBELLINI (impero).
Tuttavia, anche la filosofia politica trovò nuovi orizzonti. Mentre i poteri universali declinavano e iniziavano ad affermarsi in
Europa le MONARCHIE NAZIONALI, si cominciò a teorizzare l'autonomia del potere politico da quello religioso.
• Dante Alighieri = con i suoi scritti voleva donare dignità al potere civile
• Marsilio da Padova = teorizzò uno Stato Laico per la prima volta (1324), in cui sfera religiosa e civile rimangono separati
con uguale dignità

Fin dalla seconda metà del 1200 in Europa centrale, Francia e Italia settentrionale si era andava progressivamente formando una
nuova e attiva classe sociale: la BORGHESIA, desiderosa di assumere anche in campo politico un ruolo sempre più
importante ed incisivo. Essa era sostanzilamente composta da:
– Artigiani
– Mercanti
– Banchieri

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– "Homines Novi", ovvero i rappresentanti delle varie professioni (a differenza della nobiltà feudale impararono a costruirsi
una prospettiva di benessere grazie al proprio lavoro e alla propria intraprendenza

Questi individui per i loro affari necessitavano di un'organizzazione politica e legislativa più moderna, rispondente alle loro
esigenze. E' proprio per questi motivi che nell'Italia centro-settentrionale erano sorti, fin dal 1200, anche i primi liberi COMUNI.
La nascita dell'artigianato, organizzato inizialmente in botteghe e poi in associazioni (le "Arti"), favorì il parallelo sviluppo del
COMMERCIO e del CREDITO.
➢ Sorsero così anche le prime BANCHE, il cui compito era quello di concedere i crediti, cioè di prestare denaro a interesse
➢ Il mercante restò, durante tutto il basso medioevo, la figura centrale nella realtà cittadina, trasformandosi a mano a
mano nella figura ibrida del MERCANTE-IMPRENDITORE, che viveva in città, operava attraverso "agenti" e spesso
costituiva una "compagnia" con una sede centrale e filiali decentrate
➢ Questo processo fu possibile grazie alla nascita di NUOVI STRUMENTI FINANZIARI come la lettera di cambio (antenata
dalla cambiale e dell'assegno)

Purtroppo il 1300 fu anche un'epoca di CRISI DEMOGRAFICA e POLITICA.


• CARESTIE (dovute al raffreddamento del clima, ma soprattutto all'impossibilità di accrescere la produzione in maniera
proporzionale all'aumento della popolazione)
• PESTE NERA (1347), che portò, tra le altre cose, a conseguenze psicologicamente devastanti
• GUERRE E RIVOLTE (scontri tra le Signorie soprattutto)
• GUERRA DEI 100 ANNI (Inghilterra e Francia)

LA CONNOTAZIONE NEGATIVA DI VASARI


Il GOTICO si accompagna un rinnovato interesse per la cultura e, in particolare, per e discussioni filosofiche e teologiche.
Il termine "gotico" venne utilizzato per la prima volta da Giorgio Vasari, con connotazione negativa. Egli voleva indicare l'arte
degli anni che avevano preceduto il Rinascimento, in maniera del tutto negativa.
• In questa visione i GOTI identificavano genericamente i "barbari", cioè tutte quelle popolazioni di stirpe nordica che
avevano contribuito alla caduta dell'impero romano d'occidente
• Era quindi l'ARTE BARBARICA che aveva cancellato e fatto dimenticare la buona arte classica
• Ciò che scriveva Vasari era l'opinione corrente, nel corso del Rinascimento italiano, ad eccezione di Raffaello

Oggi il termine è entrato nel linguaggio comune della storia dell'arte senza alcun valore negativo, e viene adoperato
semplicemente per comodità di esposizione.

BENEDETTO ANTELAMI (1150-1230 circa)


La prima firma tra Romanico e Gotico

Egli è allo stesso tempo l'erede della grande scultura romanica e il primo scultore gotico italiano.
La sua produzione si situa a cavallo tra il 12 e il 13 secolo. Le vicende della sua vita ci sono ignote, ma durante un suo viaggio in
Francia rimane estasiato dal "Portale dei Re" della Cattedrale di Chartres, poichè le statue sembrano staccarsi dal fondo e
diventare a tutto tondo, denotando già una nuova ricerca di tipo naturalistico.

OPERE:
• Deposizione
• Capitelli figurati
• Portale dei Mesi

"Portale dei Re", Cattedrale di Chartres

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L'ARCHITETTURA GOTICA: TECNICHE, SCULTURA ARCHITETTONICA
Archi acuti e pinnacoli proiettati nei cieli d'Europa

• Snella, agile, traforata, leggera (quindi non massiccia come quella romana o romanica)
• Verticalismo accentuato => è molto sviluppata in altezza, puntando verso il cielo

Si riconosce come portavoce di una NUOVA RELIGIOSITA', in cui il credente non accontentandosi più di una fede senza
domande, si pone problemi e cerca risposte nei testi sacri, negli scritti dei Padri della Chiesa e nelle discussioni filosofico-
teologiche che si tengono nelle grandi sedi universitarie, all'ombra delle cattedrali.

CHIESE GOTICHE:
• Solitamente a 3 navate, spesso precedute da un portico
• Profondo e corto transetto
• Nella parte terminale si stanzia un lungo coro (in genere circondato da uno o
più deambulatori)
• Comprende molteplici cappelle disposte in forma radiale attorno all'abside
• Scompare il matroneo, poichè non è più necessario a fine statitici, se rimane
ha solo funzione decorativa

INNOVAZIONI TECNICHE:
– Arco a sesto acuto
– Volta ogiva costolonata
– Arco rampante
– Pinnacolo
– Esiguo spessore dei muri, i quali sono anche forati da grandi vetrate

L'arco viene detto a SESTO ACUTO (o a "ogiva") poichè la curva dell'intradosso


è composta da due archi di cerchio che si intersecano in modo da formare un
vertice alla sommità.

La VOLTA AD OGIVA COSTOLONATA è una particolare volta a crociera, i


costoloni (o nervature) a vista, quindi sporgenti dalla muratura, costituiscono
gli archi perimetrali e quelli diagonali di una campata e possono assumere
diversi profili.
Essi, che in questo caso sono tutti a sesto acuto, si costruiscono prima e
indipendentemente dalle vele e sono costituiti da blocchi di pietra (conci)
appositamente sagomati.
➢ I pilastri sono detti "a fascio" o "polistili", poichè vanno a formare
tante colonnine addossate ad un corpo centrale
➢ Le vele sono gli scomparti triangolari (spicchi) della volta delimitati
dai costoloni

L'ARCO RAMPANTE è un elemento esterno all'edificio e ha la funzione di


assorbire le spinte oblique trasmesse dalle volte delle navate, scaricandole su un contrafforte che le assorbe. E' costituito da un
arco zoppo (= con le estremità che appoggiano su piani differenti), che può assumere forme diverse.

Il PINNACOLO contribuisce alla statica dell'edificio, infatti si riduce la componente orizzontale della spinta. E' realizzato in pietra
ed è sormontato anche da una o più statue.

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La porzione di parete occupata dalle vetrate si dice CLARISTORIO

Nell'ambito della SCULTURA ARCHITETTONICA, nel 1200 si assiste all'utilizzo di specifici capitelli a foglie, derivanti dall'antico
corinzio:
 A crochet (o a uncino)
 A foglie
 Naturalistico

IL DISEGNO TECNICO D'ARCHITETTURA


Villard de Honnecourt

Nel cantiere gotico spesso i disegni venivano tracciati a grandezza naturale sulle pareti delle cattedrali
in costruzione o venivano incisi sulle pietra dei muri e dei pavimenti, affinchè rimanessero come
modello a cui riferirsi sia per la forma sia per le dimensioni
➢ Le novità sperimentate nei diversi cantieri si trasformavano progressivamente in modelli
disegnati negli ALBUM degli architetti o dai capimaestri
➢ Si trasmettevano in questo modo le conoscenze accumulate

Il più noto di questi, che possiamo


tranquillamente definire come vera e propria
ENCICLOPEDIA DEL SAPERE TECNICO è il
Carnet iniziato dall'architetto francese Villard
de Honnecourt (13 secolo).
Esso propone un singolare processo di
geometrizzazione anche per quel che concerne
la rappresentazione delle forme naturali. E' il
caso del "leo", che Villard dichiara di aver disegnato dal vero, ma che è
rappresentato come se si trattasse di un disegno architettonico.

In questo periodo il disegno diventa un importante strumento per la


progettazione e per il controllo della costruzione. Generalmente gli
architetti gotici disegnavano secondo quel metodo che noi chiamiamo PROIEZIONI ORTOGONALI.

LA FRANCIA CULLA DELLA NUOVA ARCHITETTURA


Pietra e vetro nell'Ile-de-France

• Chiesa abbaziale di Saint Denis


• Cattedrale di Notre-Dame di Laon
• Cattedrale di Notre-Dame di Parigi
• Cattedrale di Notre-Dame di Chartres
• Sainte-Chapelle di Parigi

ROSONI

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IL GOTICO LONTANO DALLA FRANCIA
Fra le nuove tecniche e tradizioni locali

La diffusione della nuova architettura nei Paesi d'Europa (in particolare quelli confinanti con la Francia o che con essa avevano
stretti rapporti commerciali) è quasi immediata. Inizialmente il gotico di importazione si sovrappone all'architettura romanica.
In un secondo tempo comincia invece ad assumere caratteristiche più specifiche.

• Cattedrale di Notre-Dame di Strasburgo


• Cattedrale di Colonia
• Cattedrale di Canterbury
• Chiesa dell'Abbazia di Westminster a Londra

L'ITALIA
Il Gotico "temperato"

La prima architettura gotica italiana nasce come importazione di forme francesi a opera dei monaci cistercensi, anche se la
ripetitività fu evitata grazie all'adattamento ai materiali tradizionali e alle tipologie radicate nei differenti luoghi dove furono
edificate le nuove abbazie. E' importante perchè abbiamo il SUPERAMENTO DELL'ESPERIENZA FRANCESE
=> nasce una ELABORAZIONE ITALIANA DEL GOTICO

GOTICO ITALIANO
= tendenza ad equilibrare le superfici vuote e quelle piene, conservando alla muratura la sua tradizionale funzione di sostegno.

• Basilica di Sant'Andrea (Vercelli)


• Basilica di San Francesco (Assisi)

Guardando alla Francia:


• Basilica francescana di Padova
• Chiesa di San Francesco a Bologna
• Chiesa di San Lorenzo Maggiore

• Basilica di Santa Maria Novella (Firenze)


• Basilica di Santa Croce (Firenze)
• Cattedrale di Santa Maria del Fiore (Firenze)

LE ABBAZIE CISTERCENSI IN ITALIA


I luoghi della preghiera e del lavoro

L'ordine dei monaci cistercensi fu fondato nel 1098 da San Roberto di Molesme, rifacendosi alla più genuina tradizione
benedettina, dalla quale vennero riprese soprattutto l'austerità dei costumi e l'assoluta dedizione al lavoro, alla preghiera e alle
opere di carità. Il primo centro importante del nuovo ordine fu a Citeaux i Borgogna, che in latino si chiamava appunto
"cistercium". Il nuovo ordine si diffuse capillarmente in ogni parte d'Europa.

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ABBAZIA
= insieme di costruzioni tra loro collegate, all'interno delle quali vive una comunità monastica. A differenza dei monasteri, le
abbazie si collocano preferibilmente in aperta campagna, in quanto il loro sostentamento deriva in massima parte dalla
coltivazione dei campi. In questo senso l'abbazia diventava una sorta di piccola cittadella autonoma, spesso anche fortificata, al
cui interno, oltre ai luoghi della vita comunitaria religiosa, vi erano anche quelli, separati, per i conversi.
• La distribuzione degli spazi e delle funzioni all'interno di ogni abbazia è organizzata secondo una tecnica che viene
definita "FILIAZIONE"
• L'abbazia madre faceva da modello a tutte le altre costruzioni ed era costruita a Nord, come protezione

CARATTERISTICHE ABBAZIE CISTERCENSI


➢ Ambienti estremamente semplici, a pianta rettangolare o quadrata
➢ E' bandito ogni sfarzo, quindi è ridotta al minimo anche la decorazione scultorea
➢ La chiesa è sempre a 3 navate (con o senza transetto)
➢ L'abside, posta tra le cappelle terminali, ha la parete di fondo piana con una grande
finestra rotonda (oculo)
➢ Le campate sono sempre coperte da volte ogivali costolonate
➢ Mancano torri e campanili
➢ Comprende un grande chiostro porticato, luogo di preghiera e meditazione
➢ Vi è anche una sala capitolare, dove la guida dell'abate, si riuniva il capitolo, cioè
l'intera comunità dei monaci (uno dei luoghi più importanti dell'abbazia)

Altri ambienti possono essere:


• dormitori • calefactorium • foresteria
• parlatoi • refettori dei monaci
• sale dei monaci • cucine
• scriptorium • dispensarium

Esempi:
• Abbazia di Fossanova

LE ARTI AL TEMPO DI FEDERICO II DI SVEVIA


Una clamide per l'imperatore

Enrico VI, figlio di Federico I detto "il barbarossa", sposando Costanza d'Altavilla, erede dell'ultima regnante normanno di Sicilia,
si trovò a cingere contemporaneamente la corona imperiale e quella del re di Sicilia.
Enrico però morì nel 1197, lasciando a succedergli un bambino di solo 3 anni, il futuro Federico II.
Il giovane re, tuttavia, morì improvvisamente nel 1250, e questo segnò l'inizio del tramonto della casa di Svevia. Federico, fautore
di uno Stato forte e unitario nella penisola italiana e consapevole della dignità imperiale, favorì le attenzioni degli uomini di
cultura attraverso il mondo degli ANTICHI IMPERATORI ROMANI. Egli quindi cercò, tramite il ricorso alle tradizioni romane, di
presentarsi come erede degli antichi imperatori. Seguì l'esempio di Carlo Magno.
➢ Sostenne le arti e gli studi
➢ Nacque la "scuola siciliana"

Esempi:
• Castel del monte
• Busto di Federico II

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LA SCULTURA GOTICA
Figure sinuose dal cuore antico

Le tendenze della scultura gotica tra il 1225 e il 1250 sono riassumibili in due gruppi scultorei particolari, posti sul lato destro
del portale centrale della facciata occidentale della Cattedrale di Notre-Dame di Reims

1) Annunciazione: la vergine e l'Angelo annunziante => stabilisce uno NUOVO CANONE per la scultura gotica
2) Visitazione: la vergine ed Elisabetta

Si tratta di sculture su piedistalli poste di fronte a colonnine, che, sembrano quasi inesistenti.
➢ Tanto è forte l'impressione del TUTTO TONDO e l'essere state le sculture concepite come gruppi, che l'osservatore è
catturato dalle due storie narrate

CONFRONTO CON LE STATUE DI CHARTRES:


• Le statue-colonna di Chartres non erano in relazione le une con le altre, anzi ciascuna era atteggiata rigidamente e in
perfetta paratassi, ciioè indipendente ed autornoma
• Le stetue di Reims, invece, sono a due a due colloquianti, come se fra esse si svolgesse un muto dialogo

Si parla di "CLASSICISMO DI REIMS", poichè vi è un importante riferimento all'arte classica. Si tratta di uno dei momenti più alti
del "naturalismo classicheggiante" della plastica gotica.

ATTENZIONE!
Un altro esempio è un altro gruppo scultoreo stanziato in Germania (Naumburg), nella
Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo, realizzati per mano di un grande ma anonimo maestro.
• Offre l'esempio maggiore del REALISMO ESPRESSIVO che caratterizzò l'arte gotica a
partire dalla seconda metà del 1200
• Si nota una grande attitudine naturalistica
• Il maestro riuscì a suggerire anche il carattere dei personaggi, che, in quanto
benefattori, veninano additati quali esempi per i fedeli

SCULTURA GOTICA:
1. Nicola Pisano
2. Giovanni Pisano
3. Arnolfo di Cambio

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NICOLA PISANO
(1220-1284 circa)
Tra classicismo e naturalismo

Nella sua ampia raccolta dei fatti e dellle opere degli artisti suoi contemporanei e
predecessori, Giorgio Vasari riconosce il merito di aver prodotto un cambiamento
sostanziale nella pittura, nella scultura e nell'architettura italiane, preparando il
Rinascimento, ad allcuni artisti della seconda metà del 1200.
– Cimabue
– Nicola Pisano
– Giovanni Pisano (il figlio)

Di NICOLA PISANO si hanno scarse notizie, ma sappiamo che la sua attività si è svolta
quasi interamente in Toscana, dove arrivò attorno al 1245. Ebbe anche incarichi a Bologna e
a Perugia.
➢ Certo è che si formò nell'ambito della cultura federiciana e, proprio per questo, il
rapporto con il mondo classico fu in lui sempre una costante

OPERE IMPORTANTI:
• Pulpito del Battistero di Pisa
• Pulpito della Cattedrale di Siena
• Fontana Maggiore (Perugia)
Pulpito di Pisa

GIOVANNI PISANO
(1245-1314 circa)
La scelta del gotico

CONFRONTO CON IL PADRE: l'esilità delle colonne e gli archi molto acuti, con il loro
verticalismo, dimostrano l'accettazione piena della forme attraverso cui il Gotico di
esprime.
Inoltre, al contrario delle imponenti figure di Nicola, Giovanni riempie di personaggi le
formelle e diminuisce le proporzioni, rendendole a tutto tondo. Abbandona, infine, le
pieghe degli abiti larghe e un po' rigide che utilizzava il padre, realizzando pieghe
decorative.

• Pulpito di Sant'Andrea (Pistoia)


• Pulpito della Cattedrale di Pisa => NATURALISMO GOTICO COMPIUTO (RILIEVI)
• Madonna con il Bambina della Cappella degli Scrovegni (Padova)

Pulpito Cattedrale di Pisa

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ARNOLFO DI CAMBIO
(1240-1310 circa)
Il classicismo come scelta espressiva

Fu collaboratore di Nicola Pisano al pulpito di Siena, fece una scelta opposta a quella di Giovanni, proseguendo nella linea del
CLASSICISMO già avviata da Nicola.
➢ La sua attività si svolse tra Toscana, Lazio e Campania

Opere
• Carlo d'Angiò
• Tomba del Cardinal de Braye
• Ciborio di Santa Cecilia in Trastevere
• Bonifacio 8° e Madonna in trono

LA PITTURA GOTICA EUROPEA


Oro, colori e vetrate splendenti per le nuove cattedrali

Lo sviluppo della pittura tra il 13 e 14 secolo è fortemente condizionato dal rapido affermarsi dei sistemi costruttivi gotici.
La necessità di decorare pareti diventa sempre più marginale, poichè esse sono costituite prevalentemente da vetrate.
➢ E' per questo motivo che si assiste ad un veloce e inevitabile DECLINO DEL MOSAICO E DELL'AFFRESCO

A tale declino, fa riscontro il contemporaneo raffinarsi di:


• PITTURA SU TAVOLA
• MINIATURA
• PITTURA SU VETRO

PITTURA SU TAVOLA
Questo tipo di pittura aveva già cominciato ad affermarsi in età romanica, soprattutto con la tipologia
delle croci dipinte, ma ora assume un RUOLO DI ASSOLUTO PRIMO PIANO.
La sua realizzazione, infatti, non è subordinata ad alcuna esigenza di carattere architettonico e ciò
consente agli artisti di esprimersi, in piena libertà compositiva e d'ispirazione.
➢ Le tipologie preferite sono ancora le croci dipinte e le pale d'altare (semplice tavola/polittico)

MINIATURA
Conosce anch'essa un nuovo impulso, venendo sempre più utilizzata anche in testi di carattere letterario,
scientifico ed esoterico (misterioso), così come nei bestiari.

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PITTURA SU VETRO

Costituisce uno dei prodotti più originali e caratterizzanti di tutta l'arte gotica. Essa
consiste nella realizzazione di vetrate colorate per schermare in massima parte le
ampie finestre e i rosoni di chiese e cattedrali.
➢ Ogni finestra doveva necessariamente essere composta da più pezzi uniti
insieme collegati tra loro mediante delle CORNICI, dette "legature", poichè le
tecniche non ancora matura non consentivano la lavorazione di una vetrata
di grandi dimensioni

TECNICA
1. I vetri venivano tagliati con punte metalliche arroventate seguendo i disegni
precedentemente predisposti (cartoni preparatori)
2. I pezzi venivano incastrati a forza tra le due ali della bacchetta di piombo che,
grazie alla sua malleabilità, poteva essere facilmente adattata alla sagomatura
del vetro stesso
3. Ogni bacchetta veniva saldata in modo da ricomporre il disegno
4. La raffigurazione ottenuta era infine inserita in un robusto telaio di ferro, a
sua volta murato davanti all'apertura per la quale era stato predisposto

Questa tecnica consentiva di ottenere figurazioni geometriche di GRANDE EFFETTO


CROMATICO

TECNICA "GRISAILLE" = tentativo di trovare un impasto capace di fisarsi stabilmente sulla superficie liscia del vetro
Venne sperimentata in Francia nel 12 secolo, e si tratta di una sostanza ottenuta da un miscuglio di polveri di vetro e di vari ossidi
(ferro/rame) finemente macinati e impastati con acqua, aceto e resine vegetali.
• Esempio nel particolare con "Carlo Magno in preghiera prima della battaglia"

TEMI: non sono dissimili, almeno all'inizio, dall'arte romanica, ma il modo di trattarli risente enormente del contesto storico.
La nascente borghesia cittadina è ormai animata da uno spirito di sempre maggior concretezza, e per conseguenza, anche la sua
visione del mondo e della vita cambia in modo radicale.
➢ Si assiste ad un NUOVO ATTEGGIAMENTO CULTURALE

Nonostante le fonti di ispirazioni rimangano sostanzialmente sempre legate alle figurazione religiose e narrazioni bibliche, ora
non ci si limita più alla rappresentazione degli eventi nel loro significato simbolico, ma si cominciano a raffigurare anche altri
elementi, apparentamente secondari e di carattere profano:
– paesaggio
– natura
– animali
– vestiario ecc..

Si assiste quindi ad una PROGRESSIVA ATTUALIZZAZIONE DELLE NARRAZIONI SACRE


Le città o le campagne degli sfondi, cominciano a corrispondere a città e territori realmente esistenti e riconoscibili.
➢ Gli elementi del mondo REALE, che la pittura paleocristiana aveva volutamente tralasciato e quella romanica aveva
appena cominciato a considerare, diventano ora di PRIMARIA IMPORTANZA
➢ La ricchezza di particolari realistici testimoniano la precisa volontà di RAPPRESENTARE LA SCENA NEL MODO PIU'
COMPRENSIBILE ED EFFICACE POSSIBILE

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LA PITTURA ITALIANA DEL 1200
Verso una nuova espressività

Anche nella pittura abbiamo uno sviluppo diverso da città a città. In generale in italia arrivano con più lentezza.

• In Francia/Inghilterra/Germania/Paesi Bassi predominano soprattutto la pittura su vetro e quello su tavola


• In Italia, dove le superfici vetrate delle chiese non arrivarono mai ad avere il sopravvento su quelle murarie, anche
l'affresco e il mosaico continuano ad avere una diffusione molto vasta e si assoluta qualità. Nonostante questo, l'Italia
spicca anche per le TAVOLE DIPINTE

Nelle tavole dipinte, superate le rigide stilizzazioni dei primi crocefissi romanici, i volumi iniziano via via a precisarsi, le linee si
ingentiliscono e i colori si amalgamano in modo nuovo ed equilibrato.
➢ Uso a profusione della TECNICA DEL FONDO ORO che dona preziosità e ricercatezza formale

In Italia abbiamo due esperienze significative:


1) ESPERIENZA TOSCANA (scuola fiorentina e senese)
2) ESPERIENZA ROMANA (ancora classicheggiante)

ESPERIENZA TOSCANA
La fioritura del fondo oro

La PITTURA SU TAVOLA trova nella florida realtà comunale toscana del 1200 uno degli ambienti di sviluppo più fertili e
appropriati. Questa vasta diffusione, in realtà, è spesso favorita anche dalle ricorrenti committenze da parte degli ordini
mendicanti dei Francescani e dei Domenicani.

• Bonaventura Berlinghieri
• Giunta Pisano
• Coppo di Marcovaldo
• Margarito d'Arezzo

CIMABUE E LA SCUOLA FIORENTINA


La personalità di maggior spicco della pittura fiorentina del 1200 è senza dubbio quella di Cimabue (1240-1302).
Le notizie biografiche che ci sono giunte sono scarse e frammentarie. Sappiamo che nacque a Firenze nel 1240 e che fu attivo,
otlre che nel capoluogo toscano, anche a Roma, Assisi, Pisa, dove probabilmente morì nel 1302.
➢ la formazione di Cimabue è ancora legata alla tradizione bizantina colta, i modi dell'arte di Costantipoli, del resto,
non erano ancora statti abbandonati
➢ Successivamente però egli comincia a sperimentare forme pittoriche ispirate da un nuovo concetto di ADERENZA ALLA
REALTA'

Opere
• Crocefisso di San Domenico
• Crocefisso di Santa Croce
• Maestà del Louvre
• Madonna di Santa Trinità
• Crocifissione di Assisi
• San Marco
• San Giovanni Evangelista

Crocefisso di San Domenico


Madonna di Santa Trinità

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La grandezza pittorica di Cimabue sta nella sua capacità di DARE CORPO e VOLUME non solo ai personaggi, ma anche ai loro
sentimenti e agli oggetti che appartengono al loro mondo. Di conseguenza le espressioni convenzionali dei volti, gli
atteggiamenti statici delle figure e le ambientazioni approssimative vengono a poco a poco sostituiti da ESPRESSIONI, GESTI e
OGGETTI conseguenti agli eventi narrati.

DUCCIO DI BUONINSEGNA E LA SCUOLA SENESE


Duccio (1255-1319 circa) è il capostipite dei pittori senesi. Anche la sua biografia è assai scarna ed incerta, sappiamo solo che
nacqua a Siena intorno al 1255 e vi trascorse la maggior parte della vita, morendovi nel 1319 circa.
➢ Come Cimabue, anche Duccio ha alle spalle una solida formazione artistica di derivazione bizantina ma, a differenza
del fiorentino, egli è molto affascinato anche dalle esperienze scultoree di Pisano e Arnolfo di Cambio (attivi a
Siena)
➢ Significativi, per lui, furono anche certi esempi della nuova PITTURA GOTICA FRANCESE
➢ Il tipo di pittura che ne scaturisce è, conseguentemente, del tutto diverso da quello maturatosi in ambiente fiorentino

Mentre Cimabue e i suoi successori (Giotto prima di tutti), privilegeranno costantemente le rappresentazione tridimensionale dei
volumi e la loro collocazione all'interno di uno spazio il più naturale possibile, Duccio concentra la propria attenzione soprattutto
sulla FLUIDITA' DELLE LINEE e
sulla RAFFINATA ARMONIA DEI COLORI.
Il volume quindi viene utilizzato dal maestro senese solo per definire ogni singola figura e non per mettere in rapporto tra loro i
vari personaggi, che, invece, risultano legati solo dal ritmo, equilibrato e studiatissimo, del disegno e dei colori

Maestà di Siena
Opere
• Madonna Rucellai
• Vetrata del Duomo di Siena
• Maestà di Siena

Madonna Rucellai

PIETRO CAVALLINI E LA SCUOLA ROMANA


Pochissimo sappiamo di Pietro de' Cerroni, meglio conosciuto come Cavallini (1273-1321). Della maggior parte delle sue opere
ci sono rimaste solo notizie e descrizioni antiche, e, spesso, contraddittorie. Questo rende ancora più difficile un'esatta
interpretazione critica della sua arte. L'artista lavorò prevalentemente a Roma e Napoli.
➢ L'origine romana determina nel Cavallini una tenace aderenza alle tecniche pittoriche e musive di tradizione
paleocristiana e tardo-antica
➢ Ciò conferisce alla sua produzione artistica un SENSO DI MAESTOSITA' CLASSICHEGGIANTE al quale gli INFLUSSI GOTICI
europei aggiungono quella scioltezza di linee e quella morbidezza di forme che la rigidità degli schemi pittorici bizantini
non avrebbero certo consentito

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Opere
• Mosaici di Santa Maria in Trastevere
• Affreschi in Santa Cecilia
• Catino absidale di San Giorgio in Velabro

Mosaici di Santa Maria in Trastevere (Annunciazione)

JACOPO TORRITI
Tra Cimabue e Cavallini
Alla fine 1200 è attivo a Roma ed Assisi, Jacopo Torriti,
pittore di grande rilievo del quale, purtroppo, si hanno solo
indicazione biografiche vaghissime. Le tradizioni lo
vorrebbero sia vicino a Cimabue, sia vicino a Cavallini.

Opere
• Mosaici in Santa Maria Maggiore (Roma)

I COSMATI
Arabeschi di marmi variopinti
Con il generico termine "Cosmati", coniato dalla storiografia di fine 1800, si identificano varie FAMIGLIE DI MAESTRI
MARMORARI attivi tra il 12 e il 14 secolo, soprattutto a Roma e in area laziale.
➢ Il termine deriva dal fatto che molti di questi artigiani avevano il nome di COSMA o COSMATUS, così come si evince
dalle sigle che spesso scolpivano sui loro lavori

L'arte cosmatesca, che riprende concettualmente l'opus sectile di tradizione romana e bizantina, consiste nell'intagliare pietre e
marmi policromi al fine di comporre raffinati motivi decorativi geometrici per l'ornamentazione dei pavimenti delle chiese,
dei fusti delle colonne, dei pannelli degli amboni e di moltissimi altri arredi liturgici o particolari architettonici.

Esempio:
• Pavimento della Cattedrale di Ferentino
• Pavimento di San Michele Arcangelo (Casertavecchia)
• Pavimento della Chiesa dell'Abbazia londinese di
Westminster

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