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B. era amico di Donatello e insieme sono andati a Roma per prendere spunto
dalle opere degli antichi romani.
Nel suo progetto, Arnolfo aveva previsto una coperta a cupola e questo lo
sappiamo non perché si siano conservati i disegni di Arnolfo bensì grazie ad
un affresco della 2da metà del 300 di Andrea Bonaiuto: LA CHIESA
MILITANTE, che si trova nella chiesa di Santa María Novella.
L´affresco chi mostra qual era l´aspetto che avrebbe avuto il duomo con la
cupola prevista da Arnolfo; la cupola è priva del tamburo che è stato costruita
da LAPO GHINI: è lui che construisce il tamburo con le grandi finestre
circolari, cioè gli OCULI.
Il tamburo fa sì che questo cratere che si apriva sul tetto del Duomo
raggiungese un´altezza di 60 metri, quindi la realizzazione di una armatura di
legname cioè delle centine per costruire la cupola che partisse da terra
innalzandosi per 93 metri circa pensando sempre alla costruzione dell cupola
e che sarebbe l´equivalente a un edificio di 31 piani, era considerato un
impossibile.
Ebbene si bandisce una gara nella quale potevano partecipare tutti i fiorentini
nella quale si presenta BRUNELLESCHI CHE SOSTENEVA CHE NON CI
FOSSE BISOGNO DI NESSUNA STRUTTURA PER REALIZZARE L´OPERA.
All´inizio è stata preso per pazzo ma poi vince la gara; comunque, per
sicurezza la sovraintendenza decide di farlo lavorare insieme a GHIBERTI
(RACCONTARE ANEDDOTO)
LA CUPOLA ESTERNA, invece, è molto più leggera, molto più sottile e funge
anche da protettrice di quella interna. È formata da OTTO ENORMI VELE
ricoperte in COTTO (mattoni) e queste vele sono scandite da OTTO
COSTOLONI IN MARMO BIANCO che insieme ai costoloni interni, non visibili,
rendono solida la struttura.