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LA CUPOLA DI SANTA MARIA DEL FIORE: IL CUPOLONE DI


BRUNELLESCHI

La cupola del Brunelleschi pesa 37.000 tonnellate, la cupola di San Pietro


14.000 tonnellate, anche se le dimensioni sono simili. La differenza è nello
spessore della muratura.

Filippo Brunelleschi: Firenze 1377 – Firenze 1446

Insieme a Donatello e Masaccio B. è uno dei grandi iniziatori del Rinascimento


Italiano.

Con B. nasce la figura dell´architetto e progettista, la figura del architetto


moderno perché, perché oltre ad essere coinvolto nei processi tecnico-
operativi, come i capomastri medievali, ha anche un ruolo sostanziale nella
fase progettuale, cioè sviluppa la sua attività appoggiandosi nella matematica,
la geometria e nache la conoscenza storica.

B. era amico di Donatello e insieme sono andati a Roma per prendere spunto
dalle opere degli antichi romani.

Una delle opere più importantI di B. è LA CUPOLA DI SM DEL FIORE,


“ampla da coprire con sua ombra tutti e’ popoli toscani, fatta sanza
alcuno aiuto di travamenti o di copia di legname”

Sono parole di Leon Battista Alberti, grandissimo architetto rinascimentale,


che al celebrato maestro Brunelleschi volle rendere questo rispettoso
omaggio.

Facciamo brevemente un po´di storia: il progetto originale del Duomo è


opera di Arnolfo di Cambio del 1296 in stile gotico e viene completata
(tranne la facciata che è ottocentesca) nel 1436 con il cupolone di B.
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Senza cupola, la cattedrale non solo era incompiuta ma anche veniva


considerata come stregata, una fama che non era conveniente a Firenze.

Nel suo progetto, Arnolfo aveva previsto una coperta a cupola e questo lo
sappiamo non perché si siano conservati i disegni di Arnolfo bensì grazie ad
un affresco della 2da metà del 300 di Andrea Bonaiuto: LA CHIESA
MILITANTE, che si trova nella chiesa di Santa María Novella.

L´affresco chi mostra qual era l´aspetto che avrebbe avuto il duomo con la
cupola prevista da Arnolfo; la cupola è priva del tamburo che è stato costruita
da LAPO GHINI: è lui che construisce il tamburo con le grandi finestre
circolari, cioè gli OCULI.

Il tamburo fa sì che questo cratere che si apriva sul tetto del Duomo
raggiungese un´altezza di 60 metri, quindi la realizzazione di una armatura di
legname cioè delle centine per costruire la cupola che partisse da terra
innalzandosi per 93 metri circa pensando sempre alla costruzione dell cupola
e che sarebbe l´equivalente a un edificio di 31 piani, era considerato un
impossibile.

Ebbene si bandisce una gara nella quale potevano partecipare tutti i fiorentini
nella quale si presenta BRUNELLESCHI CHE SOSTENEVA CHE NON CI
FOSSE BISOGNO DI NESSUNA STRUTTURA PER REALIZZARE L´OPERA.

All´inizio è stata preso per pazzo ma poi vince la gara; comunque, per
sicurezza la sovraintendenza decide di farlo lavorare insieme a GHIBERTI

(RACCONTARE ANEDDOTO)

L´idea di B. era semplice e geniale al tempo stesso: REALIZZARE UNA


CUPOLA AUTOPORTANTE COSTRUITA SENZA CENTINE E CAPACE di
SOSTENERSI DA SÉ IN OGNI FASE DELLA COSTRUZIONE.
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Allora costruisce una STRUTTURA A DOPPIA CALOTTA, cioè due cupole,


una dentro l´altra.

LA CUPOLA INTERNA DI DUE METRI DI ESPESORE È QUELLA


PORTANTE. Viene realizzata con una precisa curvatura calcolata
matematicamente E MEDIANTE UNA PARTICOLARE DISPOSIZIONE DEI
MATTONI A SPINA DI PESCE, come facevano gli antichi romani. Questa
disposizione a spina di pesce rendono la cupola robusta e resistente. CHE
SIGNIFICA SPINAPESCE? Cioè, ogni novanta centimetri di mattoni
piazzati in orizzontale, ne piazzava uno in verticale, e così fino in cima,
creando una spirale che dava molta solidità.

Tra le due calotte c´è UN INTERCAPEDINE, cioè uno spazio in cui si


sviluppano corridoi e scale che rendono la cupola percorribile in tutta la sua
altezza (ancora oggi).

LA CUPOLA ESTERNA, invece, è molto più leggera, molto più sottile e funge
anche da protettrice di quella interna. È formata da OTTO ENORMI VELE
ricoperte in COTTO (mattoni) e queste vele sono scandite da OTTO
COSTOLONI IN MARMO BIANCO che insieme ai costoloni interni, non visibili,
rendono solida la struttura.

B. opta per una forma della cupola NON EMISFERICA MA LEGGERMENTE


OGIVALE perché:

 da una parte si trattava di una cupola che doveva innestarsi in un


edificio gotico, dialogare con esse,
 ma anche perché la FORMA ACUTA AVREBBE AIUTATO LA
STABILITÀ, DAL PUNTO DI VISTA DELLE SPINTE.

Dopo il completamento della cupola B. progetta le cosiddette TRIBUNE


MORTE CHE HANNO UNA FUNZIONE STRUTTURALE: SERVONO A
BILANCIARE LE SPINTE ESTERNE, cioè sono contrafforti delle spinte laterali
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provocata dalla calotta. Sono piccole edicole di forma semicircolare, addossati


ai lati liberi del tamburo, quelli non occupati dalle absidi.

LA LANTERNA completa la cupola: è LA CHIAVE DI VOLTA DELLA


CUPOLA. Progettata da B. ma realizzata dopo la sua morte.

Ha una FUNZIONE ESTETICA MA ANCHE STRUTTURALE: permette alla


luce di penetrare all´interno insieme alle altre fonti di di luce che sono gli oculi
che si trovano nel tamburo MA ANCHE RACCOGLIE LE TENSIONI DEGLI
OTTO COSTOLONI.

Si tratta di un tempieto a pianta centrale e ovviamente ottogonale, del gusto


classico e chiuso simbolicamente nell´apice da una sfera di bronzo dorata e
sopra una croce.

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