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ARCHITETTURA ROMANICA

Il suo simbolo è la cattedrale, che è il monumento per eccellenza della comunità urbana e aveva diverse
funzioni:

- Era un luogo di culto e riunione


- Era un monumento civico che accoglieva le tombe degli uomini più illustri
- Ed era una fortificazione perché se la popolazione era in pericolo ci si rifugiava

Anche se in Europa si diffusero diverse interpretazioni del romanico, la tipica chiesa rappresentava:

- IL CORPO PRINCIPALE che è il braccio più lungo della croce che si estende dall’ingresso al transetto.
Generalmente è diviso in 3 navate ricoperte da volte in pietra a botte o crociera (intersezione di
due volte a botte).
Quelle a crociera formano CAMPATE a base quadrata e ad ogni campata quadrata della navata
maggiore corrispondono 2 campate delle minori. Le navate laterali possono sorreggere un
MATRONEO ovvero una galleria agibile per lato che si affaccia alla navata centrale
- PRESBITERIO si trova in fondo alla navata centrale ed è l’area riservata ai sacerdoti. Può presentare
1 o 3 absidi e talvolta anche delle cappelle. Qui si trova l’altare e dietro a quello maggiore si trova il
coro che era munito di sedili di legno molto decorati. Impropriamente il termine coro viene usato
per indicare la parte compresa tra il transetto e l’abside
- CRIPTA è un ambiente sotterraneo dove si conservano le reliquie e le tombe di persone importanti
come ad esempio i santi o altre cariche del clero.
Solitamente è posta sotto il presbiterio e può essere un intero piano sotterraneo oppure un
seminterrato in questo caso la conseguenza è che il presbiterio viene sopraelevato e vi si accedeva
con delle scale

All’incrocio tra il corpo principale e il transetto può innalzarsi una cupola che però dall’esterno non è visibile
perché nascosta da una sorta di involucro architettonico chiamato TIBURIO.

La grande novità dell’11 secolo fu l’utilizzo della pietra al posto del legno, infatti tra il 1050 e 1070 quasi
tutte le costruzioni principali vennero coperte a VOLTA. I vantaggi sono che è più resistente, non richiede
frequente manutenzione ed è più bella perché rende l’edificio nobile e autorevole

Oltre a questi vantaggi richiede anche particolari accorgimenti strutturali ovvero una pesante copertura in
pietra che richiederà a sua volta pilastri e muri molto pesanti per sorreggerla.

La facciata della capanna può essere in due modi:

- A capanna, ovvero un rettangolo sovrastato da un triangolo


- A salienti che ricalca il profilo dell’interno con la navata centrale che si innalza rispetto alle laterali

La facciata ospita gli ingressi più importanti della chiesa chiamati PORTALI che sono decorati da bassorilievi,
quello centrale che dà sulla navata principale è il più grande e può essere coperto da un piccolo portico che
è detto PROTIRO.

Nella facciata in alto si può trovare il rosone che è una apertura circolare che era la fonte d’illuminazione
principale delle chiese, sennò altre finestre si trovavano nelle facciate e prospetti laterali che sono più
piccole e in base al numero delle loro aperture vengono chiamate monofore, bifore o trifore.

ARCHITETTURA ROMANICA IN ITALIA

In Italia a partire dall’anno mille il rifiorire dell’economia e del commercio favorirono la crescita delle città
che diventarono poi riferimenti per i mercati e per le fiere.
In primo piano c’erano le repubbliche marinare: Amalfi, Venezia, Pisa e Genova.

Nel centro-nord si formarono invece i primi comuni e i più ricchi, potenti e popolosi erano Milano, Firenze e
Siena. Le chiese romaniche che rappresentano il romanico lombardo sono LA BASILICA DI SANT’AMBROGIO
A MILANO e il DUOMO DI MODENA.

Entrambi sono caratterizzati da: costruzioni massicce, volte a crociera su robusti pilastri, muri esterni con
arcatelle pensili, facciate monumentali. Lesene verticali e arcate cieche che con i loro disegni rompono
l’uniformità delle superfici.

DUOMO DI MODENA

Fu progettato dall’architetto LANFRANCO che collaborò con lo scultore WILIGELMO che decorò l’edificio.

Costruito in 7 anni ha una pianta a 3 navate senza transetto con pilastri alternati a grosse colonne e
concluse da absidi.

La navata centrale ha 4 campate quasi quadrate prima coperte da un tetto di legno e poi sostituite da una
volta a crociera. Le navate laterali si dividono invece in 8 campate. Nella facciata si trovano due pilastri
conclusi da torrette poligonali che indicano la larghezza della navata centrale e a circondare tutto il corpo
della chiesa c’è una loggia composta da trifore.

Anche i primi 4 piani della torre campanaria detta anche ghirlandina sono opera di Lanfranco.

Per tutto l’XI secolo l’attuale Toscana ebbe una forte crescita sia culturale che artistica e Firenze e Pisa
furono i centri culturali più importanti.

PISA fu una città molto importante e ricca e per esprimere potere costruivano edifici, qua si trova il campo
dei miracoli esso è un monumento costruito da 4 edifici= il battistero, il duomo, la torre campanaria e il
campo santo.

Questo luogo si trova in periferia rispetto alla città perché nel 1100 avevano paura che l’Arno straripasse
rovinandolo.
Il DUOMO fu iniziato da BUSCHETO e terminato da RAINALDO, presenta una pianta a croce latina, una
facciata a salienti e 3 portali sormontati da una serie di 4 loggette. All’interno ci sono 5 navate e delle
importanti colonne con un soffitto a cassettoni in legno.

Sia all’interno che all’esterno si vede una decorazione molto particolare a strisce bianche e nere e il
materiale è il marmo dato che ogni città aveva il suo materiale e Pisa essendo molto ricca poteva
permettersi di ergere chiese materiali pregiati.

Infine poi la chiesa venne dedicata a Santa Maria assunta come ringraziamento per averli protetti durante
la guerra.

Il BATTISTERO è di forma circolare e presenta una cupola molto elaborata con la stessa decorazione delle
loggette. Al suo fianco si erge il campanile più famoso del mondo ovvero la TORRE PENDENTE che è
costruita con vari piani con in alto la cella campanaria. Pisa aveva un terreno argilloso e non stabile quindi
durante la costruzione già iniziava a inclinarsi però non si abbatterono e continuarono.

Infine troviamo anche il CAMPO SANTO che è il cimitero dedicato alle persone più importanti di Pisa.

Questi quattro monumenti insieme hanno un valore simbolico, ovvero quello della vita infatti il battistero
che è il luogo dove ci si battezza rappresenta la nascita, l basilica e la torre pendente rappresentavano la
vita cittadina dei fedeli mentre il campo santo la morte.

Tutta l’area adriatica invece rimase legata alla cultura bizantina, ad esempio la BASILICA DI SAN MARCO a
VENEZIA ha caratteristiche architettoniche tali da considerarsi bizantina. Questo edificio sorse per
conservare il corpo dell’apostolo marco e le sue reliquie. Ha una pianta a croce greca con i bracci divisi in 4
navate. Le centrali sono coperte da 5 cupole mentre le laterali sono voltate a botte.

Un particolare di questa chiesa è che presenta un avancorpo detto NARTECE che sarebbe lo spazio che
precede l’ingresso ed è ornato da bassorilievi di straordinaria bellezza.

All’interno si trovano colonne, pilastri e pavimento ricoperti da marmi colorati, mentre le pareti, le volte e
le cupole sono rivestite di mosaici su fondo oro che annullano ogni effetto di pesantezza perché l’oro
smaterializza il peso di ciò che ricopre rendendolo così leggero, luminoso e quasi sovrannaturale

Nell’Italia meridionale le basiliche dopo l’invasione dei normanni hanno uno stile denominato ARABO-
NORMANNO che ebbe la sua massima espressione a Palermo e nella Sicilia settentrionale.

In generale le chiese erano aa pianta di croce latina, avevano strutture alte e facciate affiancate da grandi
torri. Queste chiese erano molto fortificate e infatti avevano mura merlate e complessi sistemi di percorsi
sopraelevati come nei castelli.

LA SCULTURA ROMANICA

L’invasione dei Longobardi a fine sesto secolo incise molto sullo sviluppo delle arti figurative. I Longobardi
erano nomadi ed erano abili orefici che rappresentavano essenzialmente piante e animali mentre
raramente rappresentavano figure umane.

L’incontro tra il linguaggio artistico bizantino e quello quasi astratto longobardo portò l’arte cristiana ad
accentuare la stilizzazione delle immagini (altare del duca ratchis)

Questa stilizzazione data da questo incontro sarà ancora riscontrabile anche dopo l’anno mille nelle
sculture che ornano le cattedrali romaniche, come ad esempio nel duomo di Modena decorato da
Wiligelmo e del duomo di Parma da Antelami.

Le sculture romaniche avevano delle finalità importanti ovvero educative, illustrative (perché nell’anno
mille non sapevano scrivere quindi erano rappresentati tramite disegni) ma dovevano anche alimentare nei
fedeli la paura della morte, dell’inferno e di Dio. I capitelli ospitavano infatti demoni orrendi, animali
immaginari, uomini deformati e ibridi (busto umano corpo uccello o pesce)

I grandi portali ospitavano generalmente le scene del giudizio universale tratte dal nuovo testamento che
espongono il momento in cui cristo alla fine del mondo giudicherà tutti gli uomini conducendo ai buoni il
paradiso e condannando i malvagi alle pene dell’inferno.

GIUDIZIO UNIVERSALE (prima metà 12 secolo) sul portale della chiesa di SAINTE-FOY a Conques in Francia
Gesù è seduto sul trono circondato da una mandorla di luce e riceve una processione di santi e di giusti,
mentre in basso nell’inferno domina la violenza infatti satana calpesta un uomo e gli altri diavolo calpestano
in tutti i modi i dannati.

STORIE DELLA GENESI WILIGELMO

ogni figura scolpita è dotata da una massiccia corporeità. l’artista non ha ricreato le proporzioni naturali dei
corpi, infatti Adamo ed Eva hanno in tutte le scene gambe tozze, braccia lunghe, busto corto e sembravano
tarchiati e senza grazia, quindi la loro fisicità e dunque la loro dignità umana non venivano negate come
invece accadeva nelle opere bizantine.

Wiligelmo era uno scultore colto e aveva anche studiato la cultura classica, infatti nella sua opera ci sono
esplicite citazioni tratte dall’antico.

- Fregio a palmette e sequenza di archetti della genesi sono ispirati a motivi decorativi dei sarcofagi
romani
- Geni alati con fiaccole in mano in alto al centro ricordano i genietti funerari romani

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