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RIASSUNTO
INTRODUZIONE
Il bacio è considerato il più epidermico dei gesti umani, può durare un attimo ma si ricorda per sempre. E’
un piccolo gesto capace di esternare una gamma infinita di sentimenti. E’ universale, tutti lo conoscono, e
anche quelle società che non lo adottano ne comprendono il senso. Ma tutto ciò è anche merito
dell’Occidente e della sua capacità di influenzare gli altri popoli attraverso il cinema, la letteratura e l’arte
imponendo i vari paradigmi filematici (vari tipi di bacio). La parola bacio deriva dal greco baskaino
(sussurrare, mormorare, ammaliare), vuol dire trasmettere all’altro qualcosa di sé. Da 2 anni a questa
parte, questo scambio fusionale tra 2 persone è venuto meno a causa della pandemia, infatti il bacio è
stata la prima vittima del corona virus. La pandemia ha trasformato il contatto in contagio, l’effusione in
infezione. Noi esseri umani siamo nulla senza il contatto con l’altro e il bacio si è ridotto a segno vuoto. Il
2020-2021 passeranno alla storia come gli anni dell’eclissi del bacio, un mutismo degli affetti, un lockdown
dell’anima. Infatti come testimoniano descrizioni risalenti all’India del 2000 avanti Cristo, con il bacio si
inala l’anima dell’altro. Desmond Morris fa risalire il bacio agli ominidi preistorici, che nutrivano i loro
piccoli con la bocca 8le femmine masticavano il cibo con la loro bocca e lo passavano nella bocca dei
piccoli). Per questo motivo è considerato un atto d’amore. Un atto d’amore che può essere manifestato in
modi diversi e non in modalità necessariamente orali, gli Inuit ad esempio si strofinano tra loro il naso
(come forma di riconoscimento olfattivo, come compatibilità corporea). In realtà il bacio più diffuso è
quello labiale e linguale. Si dice che il bacio sia stato inventato dagli europei, ma sin da tempi remoti
questo gesto ha poco a che fare con l’affetto e molto con il desiderio, infatti in determinate circostanze era
considerato anche trasgressive, infatti già dal medioevo si può notare come si metteva in guardia la coppia
dal ricorrere a questa forma di effusione amorosa. Le civiltà con il passare dei secoli hanno attribuito a
questo gesto significati diversi: i Romani distinguevano 3 tipi di bacio (basium, savium, l’osculum). Il basium
si dava alla moglie o al marito, il savium alla donna di piacere e l’osculum ai figli. Abbiamo anche le
manifestazioni più estreme del bacio come “ti mangerei di baci”, diventa letterale la voglia di divorare il
partner. Malinowski ci racconta le effusioni erotiche tra gli uomini delle isole Trobiand, gli innamorati si
mordono fino a ferirsi le labbra, la lingua e il viso fino ad arrivare all’estasi dei sensi. Ricordiamo che il bacio
è il più egualitario e unisex fra i gesti dell’amore, unisce e non divide.
- Il figliol prodigo: in questa parabola si racconta che il più giovane dei figli nonostante avesse
sperperato tutte le sue ricchezze viene perdonato dal padre che mette da parte ogni rancore
perché ogni figlio merita il proprio amore nonostante tutti gli errori commessi, per questo motivo al
suo ritorno il padre bacia suo figlio. Un bacio che contro tutte le formalità dell’epoca secondo cui il
capofamiglia avrebbe dovuto ricevere le scuse e richiesta di perdono da parte del figlio. Meglio un
torto condonato oggi che un rancore alimentato per sempre.
- Il bacio del lebbroso: san Martino bacia un lebbroso liberandolo dalle sue piaghe e ulcere. Questo è
la dimostrazione di come il bacio cristiano diventa la cura e la liberazione da ogni male. E un
millennio dopo san Francesco compie lo stesso gesto, alla vista di un lebbroso prova orrore ma la
compassione prende il sopravvento, così baciandolo al posto del mendicante si ritrova Gesù. E la
stessa Madre Teresa di Calcutta compie la stessa azione
- Il bacio di Giuda: è il cosiddetto bacio del tradimento, l’opposto del bacio misericordioso, è il bacio
in cui si sintetizza la figura di Giuda, il sommo traditore. La colpa di Giuda è ancora più grave nella
Divina Commedia di Dante che colloca Giuda nella tenebra più profonda, la Giudecca. Ed è Lucifero
in persona a torturare e stritolare tra i suoi denti Giuda. Anche Giotto offre una rappresentazione di
questo bacio, a Padova, diventato un’opera celebre, cosa al quanto particolare per un bacio di odio.
Il bacio ha un altissimo valore di fedeltà, lealtà, devozione, ecco spiegato perché in quei secoli la
figura di Giuda diventa il paradigma del male e del tradimento.
CAPITOLO 13: IMPARARE A BACIARE (DALLA POSTA DEL CUORE ALLE APP)
Ci si è sempre chiesto quale sia il modo corretto di baciare, è sempre stata aperta la questione del political
correctness del baciarsi. Nel 1686 a Londra, viene pubblicato un trattato giuridico in cui il bacio viene
analizzato in tutte le sue forme sociali e legali. Cresce sempre più l’esigenza, soprattutto nella classe
borghese, di imparare a comportarsi in società, soprattutto nella fase dei primi innamoramenti quando un
errore può rivelarsi fatale e rovinare la reputazione di un uomo o di una donna. L’innamoramento è un
momento pericoloso perché rende i maschi agitati, sensibili, ansiosi, in tutto e per tutto simili alle donne.
Ma la nostra specie è programmata per innamorarsi, e quando accade mettiamo in gioco tutto, pur di
conquistare quella persona e non una qualsiasi, prestando giuramenti e temendo tradimenti. Inoltre è
lecito sapere con certezza fino a quale grado di prossimità fisica si può arrivare senza rovinare la propria
immagine pubblica, perché ciò che è lecito in campagna non lo è in città. Le regole dell’urbanitas sono più
rigide rispetto a quelle della gente di paese. Quindi nascono gli stereotipi come quello del gentiluomo di
provincia e i signori di città. Il bacio è stato anche protagonista di alcune riviste femminili come “ The
Tatler” e “ The Spectator” in cui il ceto medio si interroga sugli amori impossibili, seduzioni e abbandoni.
Nascono quindi le cosiddette “poste del cuore”, delle rubriche in cui si riflettono i dubbi di una società in
mutazione. Sono una sorta di sociogenesi delle regole di comportamento morale e amoroso. Tutto ciò
diventa così popolare che The Spectator inaugura una rubrica del cuore chiamata “Love Casuist” in cui si
dibatte sulla liceità dei baci tra amici di sesso opposto. In queste rubriche si parte dal basso, dalle strane
cose che capitano quando si ama, dai casi della vita, appunto. Ci troviamo in quel periodo storio in cui la
società sta mutando, e muta anche la sua prospettiva verso il corpo, che smette di essere la prigione
dell’anima per diventare il suo prigioniero. A proposito abbiamo un libro di Hugh Morris “The Art of
Kissing”, un vero e proprio manuale che spiega al popolo le diverse tipologie di approccio e di uso delle
labbra e non solo. Ma soprattutto si può notare come il bacio smette di essere uno scandalo e per questo
può essere dato in pubblico. Viene sempre più accettato in quanto inizia ad essere considerato un riflesso
incondizionato, automatico dell’amore, una manifestazione innocente del desiderio. Il bacio è il trailer del
sesso, che serve a trasmettere e ricevere buone vibrazioni, a ottimizzare il piacere. In questo libro si
istruiscono uomini e donne su come si muove la bocca, appartiene a quella categoria di strumenti di self-
improvement, di autoformazione. E per questo il bacio e l’eros in generale deve rientrare in un educational
program. Nel 1947, quando scoppia il dibattito sul bacio, il paese si divide in2 partiti. Da una parte i
progressisti, favorevoli perché lo considerano un segno di cambiamento e innovazione. Dall’altra i
conservatori, che vedono nel bacio pubblico un segno di declino della società e delle buone maniere.
Tutt’altro è il “bacio digitale”. Nel 2015 è stato inventato un progetto scientifico chiamato EEG Kiss, che
consiste nel monitorare con un elettroencefalogramma gli effetti dei baci sul cervello, permettendo così
una full immersion nei baci altrui. O dello sviluppo di nuove tecnologie come Kissenger o Teletoungue che
hanno permesso tramite sistemi iper tecnologici e tattili di ricreare la sensazione del bacio, una specie di
walkie talkie filematico che ha permesso di sconfiggere le distanze.