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Romanico:
Rodolfo il Glabro, che era un monaco, scrisse un testo in cui diceva che l’anno 1000 portò
grandi cambiamenti nel mondo: prima di questa data ci fu un'epoca buia e molte furono le
invasioni barbariche, ma dopo quella data avvenne una rinascita e si costruirono molte
chiese prima in Francia poi in Italia. Quindi tra il mille e la fine del XII secolo le esperienze
artistiche vengono definite romaniche in basa all’origine romana ancora individuata in alcune
parti in periodo. Il Romanico si sviluppa con grandi differenze nei paesi e principalmente dal
punto architettonico e il materiale più usato è la pietra. Questa veniva considerata un
materiale umile povero e umile ma veniva decorata abbondantemente ed era facilmente
reperibile. Il Romanico non obbedisce a più regole di ordine generale, ma è espressione
della realtà culturale ed economica di una regione, comunità, o città. Infatti prende spunto e
utilizza i resti dell'arte romana ottenendo risultati nuovi e imprevedibili mai riconducibili agli
ideali di ordine e proporzione dell’arte classica. Per questo esistono più arti romaniche
quante sono i territori in cui si è sviluppata e le diverse caratteristiche derivano da una
matrice unica.
L’arte romana unitaria mentre l’arte romanica ha caratteri mutevoli e differenziati.
In questo periodo nacquero i monasteri dove si lavorava in amore di Dio e si diffusero i
pellegrinaggi.
Diversi tipi di chiese:
-Duomo ovvero la casa di Dio, chiesa principale
-Cattedrale ovvero sede della cattedra del vescovo
-Basilica si costruisce nelle città con già la cattedrale
-Abbazia ovvero la chiesa vicino il monastero
-Pieve Romanica ovvero piccola/media chiesa costruita in centri minori.
Nei cantieri delle chiese tutti aiutavano alcuni finanziano e in certi casi c’era l'architetto.
Gli edifici ecclesiastici assumono una funzione di luogo laico di riunione per la vita civile ed
economica, oltre che religiosa quindi è necessario la costruzione di nuove chiese.
Le tipologie di chiesa più usate sono quelle basilicali consuete a croce latina con tre/cinque
navate, transetto e cripta seminterrata, presbiterio rialzato, matroneo non più il luogo
riservato solo alle donne ma diventò un elemento architettonico autonomo con la funzione di
innalzare la navata centrale e rafforzare l’intero edificio. La volta a crociera sostituiva le
strutture a capriate in legno e quelle pesanti volte a botta in muratura. Questa, fatta in
muratura, trova solo adesso la sua piena sistemazione costruttiva. Permette infatti di ripartire
il peso tramite i quattro archi a tutto sesto, quelli diagonali e i pilastri. E’ formata da cinque
parti. La prima è la campata ovvero lo spazio quadrato coperto da ciascuna crociera
delimitato da quattro pilastri. Invece la terza parte sono le vele, le quattro porzione di volte a
botte, le ultime due sono gli archi a tutto sesto e quelli diagonali. Ci sono diversi pilastri
(quadrati, cruciforme, 4 colonne, azienda, compositi, base quadrata a cui sono accostate
quattro semicolonne, a fascio che è più diffusa nel gotico. Tra una campata e l’altra ci sono
diversi pilastri intermedi (più piccoli). Il Tibullo è la struttura che serviva se non si sapeva fare
le volte. La trifola era una fenditura che serviva per illuminare la stanza a raccolta di tre
spesso usate nei campanili.
Il presbiterio era rialzato perchè è più vicino a Dio e anche perchè è più visibile e per
lasciare lo spazio alla cripta che era sotto.
Il protiro serve per sembrare che l’entrata sia più grande. Questo perché le mura erano
molto spesse per sostenere l’intera struttura e quindi per far sembrare lo spazio più grande
serviva il protiro.
Se il potere del comune e religioso andavano d’accordo si usava la doppia capanna se no si
usava quella semplice.
Caratteristiche pìù adottate di basiliche:
-in pietra e non legno
-si individua un modulo nella struttura
-volte a crociera e archi a semicerchio
-pilastro che sostituisce o affianca la colonna
-quadriportico che viene mantenuto ma assume una diversa funzione
-facciata a capanna semplice (o a vento quando è più alta) e capanna a salienti (doppia)
-la doppia capanna, ci permette di vedere l’altezza della navata centrale vedendo l’interno
senza nasconderlo (quando potere spirituale e politico vanno d’accordo) e viceversa.
-rosone di vetro per illuminare
-strombatura a porte e finestre, per farle sembrare più grandi
-il protiro (arco a tutto sesto sormontato da un timpano), sviluppato su uno o a due livelli
-presenti spesso due leoni seduti e mansueti per rappresentare il distacco fra interno e
esterno della chiesa (educati nella fede) per distinguere il bene dal male
-torri a più livelli, dove in ognuno il numero di finestre aumenta per creare una piramide al
contrario, utile anche per diminuire il peso della torre
-in alcuni casi il presbiterio è più alto rispetto al pavimento per renderlo più visibile ai fedeli
-la cripta era un luogo sacro per custodire le reliquie di santi
-presenti anche matronei spesso finti, non accessibili per alleggerire la muratura
-in alcune chiese è presente il cleristorio che serviva per creare delle finestre
-statue rappresentanti figure religiose: animali
La scultura romanica:
Come l’architettura, la scultura romanica ha caratteristiche diverse in base alla zona.
Inizialmente la scultura e l’architettura erano legate e infatti nelle chiese romaniche gli
elementi scultorei erano presenti: nei timpani, nelle ghiere degli archi, nelle strombature dei
portali, nelle facciate, nei capitelli, nei fonti battesimali, negli amboni, negli arredi liturgici.La
scultura nel portale romanico vengono inserite nella chiesa nella lunetta all'ingresso della
chiesa. Inoltre vengono raccontate delle storie mitologiche, genesi, personaggi delle stagioni
e lo facevano rappresentando con i lavori che si facevano in quella stagione.
I temi della scultura sono tanti e fantasiosi e dal punto di vista stilistico questa inverte quasi
tutte le regole della tradizione precedente.
La scultura diventa decorativa e si sbizzarrisce nei capitelli che sono decorati con animali
che simboleggiano delle storie. Dario Fo ne racconta le storie partendo dalla chiesa di
Modena.
Di fianco al portale del Duomo di Modena, c’è un testo che racconta il lavoro dell’architetto
dell’opera, che si è conquistato il regno degli dei.
Nella facciata del Duomo di Modena sono presenti 4 miniature rappresentanti la Genesi e
ogni immagine è divisa da 3 archetti e da una colonnina. Questi sono stati fatti da Wiligelmo
sulle lastre marmoree.
Intorno alla porta è rappresentato anche un altro racconto che è il ciclo di Arturiano, ovvero
la vicenda del re Artù, poi le storie di animali.
Il Duomo di Modena stato di ispirazione per altre chiese come quella di San Zeno.