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Raffaele Pezone
Tomo I
Il testo
AGOSTO 2015
Prefazione
INTRODUZIONE
Presupposti ispiratori
I presupposti ispiratori della presente trattazione sul territorio comunale di
Parete sono due.
Dallaltro lato, va ricordato come il paese di Parete potrebbe essere dotato ben
presto di un nuovo Piano Urbanistico Comunale, il quale potrebbe divenire un vero
volano del rilancio paesaggistico, ambientale, economico, culturale e sociale del
posto
oppure
lennesimo
contributo
alla
perdurante
finora
inarrestata
La seconda parte, che abbraccia i capitoli dal 3 all8, d spazio a una serie di
specifiche riflessioni sullinopportuno processo paretano di consumo del suolo
sul
riposizionamento
concreto
del
suolo
agricolo
dovera
precedentemente.
La sezione A4 (capitoli 20, 21 e 22), invece, cerca anzitutto di evidenziare una
certa affinit fra i suggerimenti del sottoscritto e gli scenari desumibili per Parete
dai testi di pianificazione sovraordinata a livello regionale e provinciale, in modo da
evitare ogni equivoco gratuito sulla seriet e sulla buonafede che accompagnano il
corrente lavoro.
La sezione A5 (capitolo 23), nellottica delle proposte di riordino urbanistico di
Parete, va concepita come una sorta di parentesi, visto che lascia brevemente
spazio ad una soluzione alternativa in merito ad una possibile concentrazione
artigianale nella parte est del comune, gi antropizzata in larga misura per motivi
diversi dallagricoltura.
La sezione A6 (capitoli 24 e 25) fa riferimento a ipotetici scenari di localizzazione
oltre i confini comunali di persone residenti, di attivit commerciali e artigianali, e di
grossi servizi che potrebbero risultare numericamente in eccesso gi prima e in
Infine, occorre precisare che quanto esposto nel Tomo I costituisce sia il frutto
delle conoscenze possedute in partenza dal sottoscritto sia il risultato delle fonti
bibliografiche e informatiche a cui egli riuscito ad accedere. Di conseguenza, il
presente testo rimane privo di esaustivit assoluta e di perfezione, volendo
rappresentare solo la legittima voglia di intervenire su un determinato argomento
nel pieno rispetto di chicchessia.
Capitolo 1
Dalla fine del Settecento agli anni Novanta del XX secolo
1.1 Premessa
In questo capitolo, effettuata una sintesi dei mutamenti del territorio
comunale di Parete dalla fine del Settecento fino alla conclusione degli anni Novanta
del Novecento, durante i quali si indubbiamente manifestato un inopportuno
consumo del suolo, a scopo speculativo e non speculativo.
Da notare come, per ciascuna epoca rilevata, sono date pure delle rapide
informazioni di natura economica e sociale.
Le strade principali del centro abitato corrispondevano allora alle attuali vie
Umberto I e Roma, al Capo di Aversa (adesso via Garibaldi) e al Capo di Napoli
(oggi primo tratto di via Vittorio Emanuele II). Qualche altro caseggiato era inoltre
presente nellarea dellodierna via Cavour (I tratto e in parte del II) fino al Largo
della Croce (parte iniziale di via G. B. Basile), nella Starza (porzione dellattuale via
Cirillo) e nellincompleta Piazza Nova (via Magenta).
Innanzitutto, per andare a nord e a nord est, dopo aver superato il Capo di
Aversa, era necessario imboccare l'attuale via Ventignano (dal nome del remoto
villaggio che un tempo gi assai lontano le sorgeva attorno). Giunti poi al quadrivio
di Santa Caterina, si svoltava a sinistra entrando nellantica strada conducente al
vicino paese di Trentola1. Per completezza di informazioni va poi segnalato che una
volta arrivati in quellabitato e girato ulteriormente a destra si attraversava il
piccolo borgo di Ducenta fino ad approdare ad Aversa.
Sempre nel tentativo di essere quanto pi esaustivi possibili, occorre riferire
brevemente dellesistenza di due percorsi alternativi che, richiedendo parimenti il
transito lungo lantica strada per Trentola, permettevano comunque di arrivare
Aversa. Il primo prevedeva che non si entrasse nellabitato trentolese, ma che ci si
fermasse poco fuori, svoltando verso occidente in direzione di Lusciano2 e, quindi,
della citt normanna. Il secondo, invece, prevedeva, qualche decina di metri oltre i
confini di Parete, di seguire unulteriore deviazione diretta subito verso Lusciano3 e,
in ultimo, nella localit fondata da Rainulfo Drengot.
Per andare a mezzogiorno, verano due strade che partivano dal Capo di
Napoli: la via adesso denominata Vicinale Torre (verso sud est, in direzione
dellattuale Giugliano in Campania) e la Cesa (verso sud ovest, in direzione
dellodierno quartiere giuglianese di Casacelle).
Per spostarsi verso occidente, veniva utilizzata la via che partiva dal Largo
della Croce (oggi primo tratto di via G.B. Basile) e che, allaltezza dellincrocio della
Madonnella, immetteva nella strada Cupa, lunga circa un paio di chilometri.
A tal riguardo, va poi precisato come, a cominciare da qualche anno dopo (a inizio
Ottocento, per lesattezza), la Cupa avrebbe consentito di confluire direttamente
nella strada Qualiano-Villa Literno4, voluta dal sovrano Ferdinando I di Borbone
Verso settentrione, oltre il confine paretano, la situazione dellantica strada per Trentola adesso questa:
faticosa sopravvivenza, a causa di impedimenti di vario tipo che impediscono qualsiasi accesso agli
estranei, fino al punto in parallelo al centro commerciale Jambo; fattiva e inopportuna copertura del
percorso causata da costruzioni varie per il tratto successivo.
2
Tale deviazione funge oggi da confine fra i comuni di Trentola Ducenta e Lusciano. Per il versante
In realt, la strada Qualiano-Villa Literno costituiva solo un piccolo tratto della lunga arteria che
collegava il casale partenopeo di Capodimonte allabitato di Cascano, presso Sessa Aurunca, e che voleva
rappresentare, nelle intenzioni dei suoi sostenitori, il tentativo di rilanciare i contatti con una delle tante
innumerevoli zone interne del regno meridionale preunitario. Oggigiorno, per il tratto pi prossimo a
Parete, la denominazione ufficiale della Qualiano-Villa Literno, affidata alla gestione dellente Citt
10
A queste strade vanno anche aggiunte altre, spesso dei semplici sentieri
campestri, ma non per questo meno utili su scala locale.
A settentrione, la strada diretta a Trentola era attraversata da ci che rimaneva
della Via Antiqua, di origine addirittura osca, la quale proseguiva verso ponente
lambendo il perduto abitato di Centore.
Dal Capo di Aversa, sempre andando verso occidente, vi era poi il tracciato della
strada Cedrale, la quale immetteva nellaltra via che sfiorava il perduto villaggio di
Santa Maria (di cui resta la chiesetta dedicata solo in epoche recenti a Maria ss.
della Rotonda, patrona di Parete).
A sud di Parete, vi era la Cupa Cesa, la quale si staccava dalla Cesa e in cui
immettevano la Cupa Rosolina (con inizio dal Largo della Croce) e la citata via
Castagnola. Infine, dopo aver attraversato la campagna per un buon chilometro, la
Cupa Cesa immetteva in unaltra arteria conducente allo scomparso villaggio di
Casacugnano.
Metropolitana di Napoli, strada p.le 58 Santa Maria a Cubito-Aversa; ci malgrado, per ragioni di
brevit, il sottoscritto user la dicitura informale per tutta la corrente trattazione sperando altres di fare
cosa gradita sul versante della comprensione del lettore.
11
I motivi per cui la generosit naturale dei terreni paretani non si traducesse in
un ampio benessere materiale collettivo erano diversi. Fra essi, comunque,
spiccavano la scarsit di capitali (abbondava, ad esempio, la presenza di vaticali
che mettevano a disposizione semi, salvo poi pretendere una percentuale dei
raccolti), lutilizzo di tecnologie premoderne sia in fatto di strumentazione (vanga,
zappa, pennato detto ronciglio, coltellaccio per la potatura, e falce mietitrice detta
serrecchia) sia di fertilizzazione (ricorso allo scarto animale o al sovescio dei
legumi o perfino alla spazzatura antropica), e, soprattutto, un basso coinvolgimento
dei grandi possidenti (originari non solo di Parete, ma pure di Aversa e perfino di
Napoli), i quali al rischio dimpresa preferivano appena la cessione in affitto di quote
spesso infinitesimali di terra in cambio dellestaglio5, a cui laffittuario doveva
corrispondere con quote del raccolto.
A mo di semplice esempio, si cita Carlo Francesco Moles, duca di Parete quando venne eseguito nel
1753 il Catasto Onciario. Egli, infatti, disponeva di ben 670 moggia (221 ettari pari a 2.210.000 metri
12
quadrati ovvero sia a 2,21 chilometri quadrati) di terreno nelle campagne circostanti il paese che non
disdegnava di cedere in fitto agli indigeni. Di sotto i nominativi di coloro i quali emersero da tale catasto.
Domenico Giardiello 8 moggia (2,64 ettari); Paolo Cimma, vaticale, 2 moggia e 7 quarte (0,89 ettari);
Sebastiano Di Cesa, bracciante, 4 moggia (1,32 ettari); Gennaro Di Cicco, bracciante, 5 moggia (1,65
ettari); Domenico Fabbozzo, bracciante, 3 moggia (0,99 ettari); Tommaso Feliciello, bracciante, 4 moggia
(1,32 ettari); Giovanfrancesco Iacolare, bracciante, 100 moggia (33 ettari); Maiello Andrea 6,5 moggia
(2,14 ettari); Domenico Mariniello, bracciante, 5 moggia (1,65 ettari); Giacomo Mariniello 3 moggia
(0,99 ettari), Pietro Marzocca, pettinatore, 4 moggia (1,32 ettari); Crescenzo Pezone, vaticale, 4 moggia e
3 quarte (1,45 ettari); Paolo Saggiomo, bracciante, 5 moggia (1,65 ettari); Antonio Tamorrino, bracciante,
7 moggia (2.31 ettari); Carmine Tamorrino, bracciante, 3 moggia (0,99 ettari); Marco Vitale, vaticale, 6
moggia (1,98 ettari).
A parte una considerevole eccezione, insomma, sembra essere confermato quanto appena scritto nel
paragrafo: scarso coinvolgimento del grande possidente e modello aziendale agricolo avente una
dimensione microscopica, imperniato non su personale qualificato e composto soprattutto da onesta
manodopera bracciantile.
Si precisa che 1 moggio di terra stato fatto equivalere a 0,33 ettari che, a loro volta, possono essere fatti
corrispondere a 3333 metri quadri. Il quarto di moggio, essendo dieci volte minore del moggio, allora vale
0,033 ettari. Circa lequivalenza suddetta: F. Corvese, lites, mercato e istituzioni. Caserta e Terra di
Lavoro nella seconda met dellOttocento (1848-1880), Caserta 1989.
13
Tornando
Parete,
va
sottolineato
come
la
fine
degli
anni
Trenta
dellabitato
in
prevalenza
nella
parte
orientale
nei
periodi
immediatamente a seguire.
Non un caso che laggettivo comunale venga usato solo a questo punto del resoconto storico poich
listituzione dellente Comune avviene nel Decennio Francese, durante il quale sono stabiliti anche gli
odierni confini del territorio paretano.
7
Nellimmagine 1.2.4 del Tomo II indicato, con una certa approssimazione, un solo determinato punto
a testa per i villaggi di Ventignano e Santa Maria onde non voler confondere alcuno. Dando tuttavia prova
di puntigliosit, il sottoscritto afferma che Ventignano aveva unestensione tale da includere i paraggi
occidentali dellattuale cimitero, il Lavinaio, peraltro oggi ricadente nel comune di Trentola Ducenta,
lodierno rione M. Polo (in cui si trova la menzionata via Ventignano) e il Pezzo alle Decime
corrispondente grosso modo alla sezione finale di via Pellico, a piazza Caduti di Nassiryia e a via
Moravia. Ventignano annoverava anche tre chiese dedicate a San Secondino, a San Martino e a Santa
Maria Annunciatella, con questultima che gli storici locali ritengono essere giunta ai nostri giorni
collappellativo di Santa Caterina da Siena.
A sua volta, il villaggio di Santa Maria abbracciava unarea che andava dai dintorni dellodierna cappella
M. ss. della Rotonda e scendeva a sud verso la strada rurale Cupa.
Malgrado una discreta ampiezza territoriale, per, non bisogna cadere nel tranello: nel corso della loro
esistenza, infatti, questi due e altri villaggi nei dintorni di Parete hanno contato appena qualche casa
sparigliata qua e l nella campagna e difficilmente possono aver superato la soglia del centinaio di
abitanti anche nel momento della loro massima vitalit, presumibilmente attorno allanno Mille.
14
Vicinale una parola ancora oggi presente nei dizionari e vuole indicare una
strada campestre su cui saffacciano diversi suoli agricoli.
Madonnella era il nome dato allincrocio nei pressi del quale sorgeva
unedicola votiva8, a sua volta realizzata negli immediati paraggi della chiesa di
Santa Maria di Mater Domini, della quale, gi alla fine del Cinquecento, non restava
in piedi che qualche pietra.
indicare
proprio
il
rango
di
strada
principale.
In
particolare,
la
Tale edicola risultava ancora visibile nella prima met del XX secolo, poi anchessa andata incontro ad
uninesorabile decadenza.
15
specificazione delle citt di Aversa e di Napoli poteva servire per esaltare il loro
valore di ideale collegamento con tali centri.
Innanzitutto, come provano altre mappe, a nord ovest di Parete, appena fuori
il caseggiato veniva realizzata una nuova strada che conduceva al cimitero e che
scorreva in parallelo allantecedente prolungamento dellarteria Cedrale9.
Nella zona nord est di Parete, poi, veniva costruita una nuova strada che
conduceva alla vicina Trentola (1866), comune capoluogo di mandamento e, perci,
sede zonale di riferimento sia amministrativo sia giudiziario10.
Dal centro del paese, per immettersi immediatamente in tale novella arteria
occorreva, in particolare, attraversare due piccoli ponti: uno che, se esistesse
ancora oggi, si situerebbe allincrocio delle vie Marconi e Forno; laltro, detto di
Santa Caterina, che, se esistesse ancora oggi, sorgerebbe nellintersezione delle vie
Marconi e Ventignano.
Specifica conseguenza di codesto mutamento, che contribuiva ad accelerare i
contatti con la stessa Trentola, e poi con Ducenta, Lusciano ed Aversa, era la
progressiva decadenza della via pi antica che le stava esattamente accanto, sul
lato che volgeva a occidente.
Nella sezione sud est del paese, intanto, la nuova strada per la vicina cittadina
di Giugliano in Campania (1878) determinava un calo dimportanza di alcuni vetusti
assi viari che partivano da Largo Croce e da Capo di Napoli, ma, nel contempo,
offriva loccasione di arrivare in maniera relativamente pi rapida proprio nel
capoluogo campano, nonch nelle localit pi adiacenti a questultimo.
10
Il sistema amministrativo dopo lUnit prevedeva la ripartizione del territorio nazionale in province, a
loro volta divise in circondari, a loro volta suddivise in mandamenti, ognuno dei quali abbracciava pi
comuni. Di conseguenza, Parete rientrava nel mandamento di Trentola, nel circondario di Caserta, in
provincia di Terra di Lavoro.
Mandamenti e circondari saranno abrogati durante gli anni Venti del XX secolo; stessa sorte avverr per
Terra di Lavoro nel 1927, con Parete che sar aggregata alla provincia di Napoli fino al 1945, quando sar
istituito lente Provincia di Caserta.
17
Nel Tomo II di questa trattazione sono presenti una serie di immagini che
provano a dare supporto visivo a quanto appena affermato. Trattasi per lesattezza
delle immagini: 1.4.1, 1.4.2, 1.4.3 e 1.4.4.
Dallo spazio antistante la chiesa di San Pietro Apostolo sorgeva ora via Matteo
Basile che, attraversando letteralmente il cortile e il frutteto del Palazzo Ducale
sopravvissuti fino a l, arrivava fino a via Vittorio Veneto. Parallela alla nuova
arteria, poi, su parte del medesimo frutteto, emergeva la futura via Scipione
lAfricano.
Ma era sempre sul piano della viabilit verso lesterno, come mostrano le
immagini 1.5.2 e 1.5.3, che avvenivano i cambiamenti pi importanti poich
destinati ad incidere sullo sviluppo della parte abitata del paese nel secondo
dopoguerra.
11
essenziale come il pane, fra il 1870 e il 1909 restasse a livelli sostanzialmente immutati in Terra di
Lavoro: rispettivamente 10,5 e 10,2 quintali per ettaro. Nello stesso periodo di tempo, per, grazie
allimpiego di capitali e di tecnologie migliori, in provincia di Ravenna si passava da 9,22 a 17,30 q/ha,
mentre nel Ferrarese si balzava addirittura da 10,65 a 21,10 q/ha. I dati sono tratti da G. Porisini,
Produttivit e agricoltura: i rendimenti del frumento in Italia dal 1815 al 1922. Appendice statistica,
1971, pp. 138, 151 e 317.
18
Agli anni Venti risaliva anzitutto la costruzione della strada Parete-Tre Ponti
che, correndo parallelamente a sud della strada rurale Cupa e confluendo
direttamente nella Qualiano-Villa Literno (sita oltre i confini comunali), offriva
linteressante prospettiva di velocizzare i contatti con tutta la vasta piana a ponente
del paese, con vantaggio soprattutto dei contadini che vi dovevano giungere ogni
giorno.
A tale evento, molto probabilmente, vanno collegate pure le costruzioni dei ponti
detti di Canzarriello (soprastante la Cupa Rosolina) e di Bassotto (presso lincrocio
con lattuale via Castagnola).
Da notare, in particolare, come la Parete-Tre Ponti confluisse nella QualianoVilla Literno qualche metro a nord delluscita precedente della Cupa, in un punto
maggiormente al riparo dallalveo naturale di Casacugnano, cosa che divenuta di
maggiore utilit in epoche recenti, quando lurbanizzazione incontrollata nei paraggi
ha cominciato a favorire episodi veri e propri di straripamento del canale.
19
del
percorso
Parete/via
Marconi-Trentola-Ducenta-Aversa/piazza
In maniera dettagliata, i chilometraggi del tragitto precedente e di quello successivo utilizzando gli
attuali nominativi stradali in modo da non confondere il lettore e premettendo la non assoluta esattezza
dei rilevamenti. Percorso vecchio di circa 3900 metri: intersezione via Marconi/novella Strada degli
Americani di Parete fino allincrocio viario Romaniello/Circumvallazione di Trentola: 920 metri; fino a
incrocio viario Romaniello/4 Novembre 460 mt; vie IV Novembre, De Simone e Roma fino a piazza
PIME di Ducenta: 920 mt; da piazza PIME di Ducenta fino alla svolta a destra di via Santa Lucia di
Aversa: 1020 mt; vie Santa Lucia e San Nicola fino allincrocio con vicolo San Nicola: 450 mt; vicolo
San Nicola e vico Volturno fino allimbocco di p.za Marconi: 130 mt.
Percorso nuovo di circa 5340 metri: Strada degli Americani per il tratto compreso fra lincrocio paretano
con via Marconi e quello aversano di via di Jasi: 3400 mt; vie di Jasi e Roma fino allimbocco di via
Sanfelice: 1400 mt; vie Sanfelice e Seggio e vico San Girolamo: 540 mt.
13
In maniera dettagliata, i chilometraggi del tragitto precedente e di quello successivo utilizzando gli
attuali nominativi stradali in modo da non confondere il lettore e premettendo la non assoluta esattezza
dei rilevamenti. Percorso vecchio di circa 11.800 metri: Parete/p.za del Popolo e via Vittorio Emanuele II
e Giugliano/via Arco SantAntonio fino allincrocio con via I Maggio: 3530 mt; via Frezza e svolta a
destra lungo via Marconi: 1010 mt; c.so Campano, via Colonne fino alle c.d. Colonne di Melito: 2160
20
Limmagine 1.5.7 pubblicata nel Tomo II della corrente trattazione dovrebbe essere
abbastanza indicativa a riguardo.
Sempre nella zona nord orientale del paese, e sempre lungo via Marconi,
erano destinati a sorgere i rioni Marco Polo e Silvio Pellico, i quali determinavano di
fatto linnalzamento del livello dellodierna via Ventignano favorendo la sparizione
del cosiddetto Ponte di Santa Caterina tramite un cospicuo interramento.
22
Nella parte sud orientale di Parete, una massiccia edificazione portava, nel giro
di pochissimi anni, alla nascita dellattuale piazza del Popolo, di un iniziale
caseggiato circostante il secondo tratto di via Vittorio Emanuele II (strada verso
Giugliano) e del rione Di Vittorio.
23
Per amor di verit, va puntualizzato come la trebbiatrice meccanica avesse messo piede nella piana fra
Caserta e Napoli fin dallinizio del XX secolo. Ci malgrado, una novit del genere non era bastata a
scuotere un settore agricolo che, come osservato in coda al paragrafo 1.6, avrebbe conosciuto reali
migliorie strutturali solo col Secondo Dopoguerra.
15
A mo di esempio, si scrive che per la zona intensiva della Campania in cui veniva fatta rientrare
Parete, il valore del prodotto netto dellagricoltura (ossia del valore della produzione sottratto di tutti i
costi) balzava da dato-base di 100 per il periodo 1923-28 a ben 151 per il triennio 1951-61.
Sullargomento, sinvita a consultare: M. Rossi Doria, Analisi zonale dellagricoltura italiana. Italia
Meridionale e Insulare, 1969, pag. 85.
24
della
nuova
sede
municipale,
per
il
campo
sportivo
per
A sua volta, la vasca per la raccolta delle acque irrigue (che, peraltro, sorgeva
nei pressi della Circumvallazione) diveniva di grande utilit agli agricoltori operanti
in loco durante la calura estiva.
Poich collegate alle attivit facenti capo al menzionato Ente, a partire da questi
anni si poteva altres notare la presenza di due nuove strade asfaltate,
rispettivamente a nord e a sud del serbatoio: una che transitava nei paraggi del
cimitero; laltra che scorreva in modo parallelo a ovest dellodierna via Castagnola
(segmento sud).
Circa i mutamenti poco felici o peggio ancora negativi (vedasi limmagine 1.7.2
del Tomo II), era possibile sostenere come gli anni Ottanta fossero pure quelli
durante i quali la crescita della parte abitata di Parete cominciava a mostrare segni
allapparenza contraddittori, ora riconducibili al pur comprensibile (e financo
lodevole, a tratti) desiderio di limitarsi alla porzione orientale del comune e ora
quasi ispirati da una sorta di volont inarrestabile che favoriva delle ulteriori
impermeabilizzazioni fondiarie.
25
Nelle campagne paretane, frattanto, non era soltanto il cimento irriguo a farsi
sentire, ma anche la definitiva ascesa di una diversa coltivazione: la fragola. Per
diversi mesi lanno, allora, ecco che il paesaggio paretano iniziava a essere
contrassegnato dallallestimento di apposite serre le quali, per, non costituivano
soltanto un contributo allintensificazione ulteriore dellattivit agricola, ma financo
un vero e proprio problema di inquinamento ambientale, data lusanza dei
coltivatori locali di incendiare i teloni in plastica dopo il raccolto primaverile.
26
A Parete, tuttavia, i pi deleteri segni di consumo del suolo degli anni Novanta
continuavano a concentrarsi nella zona sud ovest, dove larea c.d. 167 (sorta nel
precedente decennio con uno sparuto gruppo di palazzoni) cominciava ad assumere
lattuale volto: ossia quello di un crogiuolo di insediamenti abitativi ora di carattere
sociale ora di carattere familiare e ora di tipo prettamente speculativo, culminati
colla costruzione di taluni parchi residenziali.
In ultimo, per la prima volta nella storia del comune, si gettavano le premesse
per un inopportuno insediamento a carattere sparso di case e di capannoni anche
nella
parte
propriamente
extraurbana:
quindi
su
entrambi
lati
della
27
28
Capitolo 2
Dal Duemila fino ai nostri giorni
29
In questo contesto votato allo sfacelo, financo la costruzione (tra la fine degli
anni Ottanta e i primi anni Novanta) della Strada Sopraelevata dei Ponti della Valle
e del c.d. Asse Mediano che, peraltro, lambiscono il territorio di Parete
rispettivamente da est e a da sud ha finito per rappresentare un terribile
30
campano
si
tradotta
mestamente
in
un
supporto
della
Risultando
frammentata
lorganicit
economica-sociale
del
territorio
settentrione di Napoli, di certo lultima cosa necessaria pure per Parete era la
prosecuzione dellerosione di suolo agricolo locale, anche perch, nel contempo,
appariva oramai indubbia la saturazione della parte urbana, arrivata a toccare a
pi riprese i confini dei vicini comuni di Trentola Ducenta, Lusciano e Giugliano in
Campania.
E invece, gli anni dal Duemila fino ai nostri giorni (amministrazioni Volpe,
Verrengia II e Vitale) non hanno conosciuto una salvifica inversione di tendenza e
la devastante attivit di consumo di suolo vergine continuata in tutte le
direzioni della superficie comunale, specie verso sud ovest e verso ovest,
attraverso lubicazione fin troppo generosa di attivit extragricole (commercio,
artigianato) e la costruzione di abitazioni messe o meno in vendita.
31
In generale, verranno fatti confronti basati su rilevamenti aerei del 2003 e del
2014 (il primo quello pi datato offerto dal software pc Google Earth)16.
via Vicinale Vecchia (III tratto, versante est) e rione Di Vittorio (lato nord);
via Vittorio Emanuele (II tratto) fra via Santi e lestremo confine sud est del
comune;
via Vittorio Emanuele (II tratto) fra via Di Giulio e la porzione a nord di via
Madre Teresa di Calcutta;
rione 167, via Giorgio Amendola I e II tratto, via Follerau, via San Giuseppe
fino a via Petroselli;
16
Per lesattezza, 19-6-2003 e 11-8-2014. In merito a questultima data, tuttavia, va precisato che nelle
immagini relative a questo capitolo e presenti nel Tomo II della corrente trattazione appaiono evidenziati
anche episodi di consumo di suolo vergine concretamente realizzatisi a partire da un momento
successivo. Di conseguenza, per lanno 2014, il sottoscritto ha posto a s stesso come riferimento ultimo
il 31-12.
32
Limmagine 2.2, visibile nel Tomo II della corrente trattazione del sottoscritto
sul territorio paretano, cerca di chiarire al lettore lubicazione delle aree di seguito
esaminate.
33
Ebbene, anche da esse emerge un consumo del suolo diretto verso il quartiere
periferico luscianese, fino a creare un unico indistinto caseggiato, e contraddistinto
dalla realizzazione di fabbricati (alcuni dei quali tipici della speculazione edilizia
residenziale).
essere
affiancate
altre
sette
unit
monofamiliari
con
annesso
34
36
di
fatto,
sorta
durante
gli
anni
Novanta),
la
quale
contrasta
17
Nel corso del paragrafo 2.5, lautore ha scelto di soffermarsi essenzialmente solo sul ruolo di
smaltimento del traffico veicolare del III tratto di via Vicinale Vecchia. Tuttavia, rimane altrettanto vero
che i terreni a ponente di questarteria, fino a qualche anno addietro, costituivano un ottimo esempio di
sfruttamento economico del suolo a quattro passi dal centro storico di Parete, data la presenza di
coltivazioni di vario tipo. Ora, guardandoli, savverte soltanto una sensazione di smarrimento assoluto
poich ogni cosa stata sradicata, mentre i ciuffi di erbacce che spuntano qua e l vegliano appena una
prossima alla costruzione di stabili.
37
villaggio scomparso di Torre Villa Ariosa (conosciuto anche col nome di Torre
Pacifico).
Nello specifico, le discutibili conseguenze sono quelle di veder aumentato il traffico
veicolare, di assistere alla definitiva cancellazione di ogni traccia visibile del profilo
storico di suddetta arteria (specie per il tratto oltre lincrocio con via Brodolini), di
dare un ulteriore nefasto contributo allinvivibilit sia di questa parte sia financo
dellintero paese.
2.7 Via Vittorio Emanuele (II tratto) fra via Santi e lestremo
confine sud est del comune
A rigor di logica, lurbanizzazione dellarea di via Vittorio Emanuele (II tratto)
compresa fra via Santi e lestremo confine sud est del territorio comunale di Parete
non avrebbe mai dovuto esservi per due ragioni.
In primo luogo, perch avvenuta a ridosso dei confini coi vicini comuni di
Lusciano (CE) e Giugliano in Campania (NA). Quindi perch era doveroso garantire
una piena riconoscibilit fisica del territorio, primo indispensabile elemento per ogni
identit comunitaria locale.
38
In primo luogo, perch larea troppo poco estesa, visto che stretta su tre
lati dal territorio comunale di Giugliano in Campania (NA).
Tenendo conto, comunque, che dagli anni Novanta del XX secolo ha avuto
luogo il sorgere di insediamenti abitativi e commerciali, si tratta di capire se pure
per il periodo 2003-2014 vi sia stato o meno unulteriore localizzazione extra
agricola.
rispettivamente,
al
2003
2014
mostrano,
in
particolare,
linopportuno processo di consumo di suolo vergine dellarea del rione 167, via
Giorgio Amendola I e II tratto, via Follerau, via San Giuseppe fino a via Petroselli.
A conti fatti, questa la parte del territorio comunale di Parete che continua a
versare il pi significativo contributo di sangue nel nome della cementificazione,
assai spesso collegata alla speculazione edilizia.
Le ragioni per cui occorreva evitare tale intensificazione del consumo di suolo
vergine sono essenzialmente tre.
In primo luogo, perch i tratti relativi a via 2 Agosto, via Follerau e, svoltando
verso destra, a via San Giuseppe si trovano estremamente a ridosso dei confini col
vicino comune di Giugliano in Campania (NA). Quindi perch si verificata una
grave compromissione della riconoscibilit fisica del territorio paretano, primo
indispensabile elemento per ogni identit comunitaria locale.
ad
un
pi
funzionale
ruolo
di
circumvallazione
40
implicita,
Per comprenderlo basta osservare limmagine 2.10.3 presente nel Tomo II dove
viene tracciato un percorso ideale a doppio senso di marcia che include, da est
verso ovest, piazza Trinit, via Follerau e via Giorgio Amendola I tratto.
18
Tale spazio stato attrezzato e inaugurato nei primi mesi del 2015.
41
Purtroppo, per, le immagini 2.11.1 e 2.11.2 visibili nel Tomo II della corrente
trattazione mostrano un confronto fra le situazioni 2003 e 2014 che conferma un
ulteriore inopportuno puntellamento edilizio.
Allo stadio attuale, il segmento sud di via Castagnola appare, quindi, diviso in
tre parti. Il primo, che direttamente immette da via della Repubblica, risulta essere
un abbozzo malriuscito di rifiuti abbandonati, chiusini, spruzzate dasfalto ed
erbacce largo mediamente circa 160 centimetri. Il secondo, dopo essere svoltati a
sinistra dalla traversa di via dellAversana, che si contraddistingue per la maggiore
larghezza
larredo
urbano
indispensabile
42
per
la
colonizzazione
dellarea
prospicente.
Il
terzo,
non
visibile
nelle
immagini
sopracitate,
che
ha
Per quanto possa sembrare assurdo agli occhi dei lettori, il sottoscritto si
augura che il primissimo tratto del segmento sud di via Castagnola resti sempre
identico. E dato che il motivo dovrebbe essere percepibile, si preferisce non
aggiungere altro.
2.13
Prolungamento
occidentale
di
via
della
Repubblica
arteria
di
importanza
sovracomunale
che,
in particolare,
al di
aggravamento
incontrollabile)
processo
di
del
flusso
consumo
veicolare
di
suolo
un
vergine.
crescente
(ovvero
Purtroppo,
per,
limpressione del sottoscritto che gli anni a seguire saranno, per Parete, quelli
della Conquista del West, con gravi ripercussioni sulla vivibilit locale e zonale.
43
Una riprova della probabile conquista verso lovest coinvolgente questa zona
data anche dalladempimento di talune formalit burocratiche e dallesecuzione, nel
frattempo, di opere di arredamento urbano finanziate con fondi comunitari.
In secondo luogo, durante i primi mesi del 2010 (sindacato Verrengia II), il
tratto di via della Repubblica compreso fra via Castagnola e limbocco sud della
Circumvallazione stato interessato da lavori volti al posizionamento di lampioni,
marciapiedi, fogne, chiusini, canalini di scolo e tombini che hanno determinato la
copertura dei fossi naturali destinati al reflusso delle acque piovane alle due
estremit della carreggiata.
Le
immagini
2.13.3
2.13.4,
anchesse
visibili
nel
Tomo
II,
mostrano,
Linclusione del tratto in questione si desume dal Decreto Dirigenziale n. 102 del 1 settembre 2010
dellA.G.C. 15, Lavori Pubblici, Opere Pubbliche, Attuazione, Espropriazione, Settore 04, presso la
Regione Campania.
20
A riguardo, il sottoscritto ha individuato la Delibera di Giunta Comunale n. 113 del 9 Dicembre 2010
colla quale il Comune di Parete chiedeva alla Provincia di Caserta la cessione del tratto stradale compreso
fra limbocco su della Circumvallazione e lingresso della coop. Sole lungo la strada Parete Tre Ponti.
44
Il secondo lo stabilimento Resit, sorto nei primi anni 2000 dietro richiesta
dellomonima impresa per venire destinato al trattamento di rifiuti riciclabili. Dopo
le vicissitudine giudiziarie che hanno travolto la citata azienda, esso stato
confiscato dallo Stato il quale, nel 2014, lha ceduto in fitto a dei soggetti privati,
vanificando cos le proposte elaborate intanto dalle istituzioni locali, fra cui quella di
adibirlo ad isola ecologica.
45
Tuttavia, non lunico caso dellarea. A sud di via Portella, infatti, scorre,
incatramato, un altro sentiero rurale che funge da ennesimo confine fra i comuni di
Parete e di Giugliano in Campania.
Osservando per i mutamenti avvenuti nelle zone ambo i suoi lati dopo linizio
del Terzo Millennio, invece, limpressione che, pure da qui, avr svolgimento quel
nefasto processo di Conquista del West, secondo la definizione data tre paragrafi
addietro.
46
Anche per la sezione qui esaminata, per lesattezza, non sono mancati gli
episodi capaci di modificarne laspetto nel corso del doppio lustro considerato. A
riguardo, il lettore invitato anzitutto a osservare le immagini 2.16.1, 2.16.2,
2.16.3 e 2.16.4 presenti nel Tomo II della corrente trattazione.
47
Le immagini 2.17.1 e 2.17.2, visibili nel Tomo II della corrente trattazione sul
territorio paretano, raffrontano le situazioni 2003 e 2014 della zona nord della
Circumvallazione che, per facilit di trattazione, si considera finire poco pi ad est di
via Bologna.
Dalla consultazione delle citate immagini sembra evincersi che in questa zona
del territorio comunale il devastante processo di consumo del suolo vergine pare
aver assunto gi delle proporzioni davvero ragguardevoli, forse seconde solo a
quelle della zona 167.
Per quanto concerne larea relativamente pi vasta che guarda a oriente (rione
Cirillo fino a via Bologna ambo i lati), il periodo 2003-2014 ha visto la creazione di
unit abitative a carattere sia speculativo sia non speculativo. In questottica, non
manca il delinearsi di qualche nuovo collegamento viario colla Circumvallazione.
48
andare
dal deposito
al
ferramenta,
dal
locale
di ristorazione
fino
Tutto qui? No, perch va ricordato come il vigente Piano Regolatore Generale gi
preveda, nel contempo, linsediamento di attivit PIP in corrispondenza dei terreni
siti lungo lultimo tratto di tale arteria, presso i confini col comune di Giugliano in
Campania21.
diretto
verso
la
c.d.
Strada
degli
Americani,
altres
capace
di
Nel momento in cui il sottoscritto condivide le sue riflessioni sul territorio comunale di Parete,
ringraziando il Cielo, linsediamento PIP in fondo a via Vicinale della Rotonda risulta ancora irrealizzato.
Sullargomento, si rinvia al Capitolo 6 di questo corrente tomo.
22
A riguardo, sinvita a consultare la tav. B5.1.2 (Levoluzione degli insediamenti) del Piano Territoriale
Per il futuro, ove mai tale tendenza non conoscesse unopportuna inversione,
si potrebbe delineare una dilatazione allinverosimile del volume del traffico
veicolare e pedonale lungo la strada Circumvallazione con provenienza da via
DAcquisto, dalla strada provinciale 33, da via della Repubblica, dalla strada
provinciale 109 e dalle vie (oramai sempre meno) rurali Cupa e Vicinale della
Rotonda per motivi progressivamente estranei da quello dal solo (ma comunque)
importante aggiramento del centro abitato, con buona pace pure della vivibilit nel
paese.
fra
linizio
del Terzo
Millennio
il 2014?
Pur
con
una
certa
51
almeno
600
individui23.
Dettaglio
non
da
poco
per
una
popolazione
che
Per quanto concerne le strade rurali (alcune delle quali, forse, manterranno
solo per poco tempo ancora tale status), i primi anni del Duemila hanno sancito la
discutibilissima impermeabilizzazione dei suoli di via Cupa (1850 metri circa), via
Portella (1800 metri circa), di parte della Cupa Cesa (750 metri circa) e di via
Vicinale della Rotonda (1200 metri) per un totale ben 5,6 chilometri. Via Vicinale
della Rotonda, a sua volta, ha subito drastici allargamenti della carreggiata per
almeno 300 metri a causa dellesigenza di creare spazi auto per il Cimitero, il quale
andato espandendosi verso ovest.
Al summenzionato totale andrebbe poi aggiunto il sentiero di 1 km circa che
conduce allantico villaggio di Casacugnano, anche se la mancanza di cartellonistica
in loco ha impedito al sottoscritto di affibbiare la paternit della spalmatura del
catrame direttamente allautorit comunale paretana.
Va altres ribadita la chiusura dei canali di scolo naturali per entrambi i lati
della carreggiata sia lungo via della Repubblica (fra lintersezione con via
Castagnola e lincrocio colla Circumvallazione) sia lungo via Circumvallazione per un
totale calcolato di 1,1 chilometri.
23
Lavere scritto che ogni casa nuova costruita pu ospitare tre persone non rappresenta una pura
invenzione del sottoscritto. Difatti, allo scopo di agganciarsi a qualche dato oggettivo, sono stati presi
come riferimento i bilanci demografici di Parete del 31-12-2003 e del 31-12-2013 dai quali emerge una
sostanziale stabilit: da 3,1 a 2,7 membri, con questultima cifra approssimata per eccesso.
52
bastano appena tre deputati per far cadere un Governo, non si vede perch non
possano risultare in eccesso, ad esempio, 131 fabbricati residenziali nuovi di zecca.
53
54
55
56
Capitolo 3
Due premesse da farsi
In
particolare,
senza
girarci
ampollosamente
attorno,
la
dispiaciuta
impressione del sottoscritto che pure a Parete (come in tanti altri comuni a nord
di Napoli) sia venuta a consolidarsi una deleteria mentalit dello SCIPPA E
FUJE (cio del prendi e scappa), volta a privare il tenimento locale
dellunica sua vera ricchezza, dellunico suo vero petrolio: la terra.
vogliono
ricavare
beneficio
da
unincontrastata
espansione
edilizia24
3.2
Linopportuno
consumo
di
suolo
vergine
non
24
Un esempio a riguardo quello del proprietario originario del fondo che ne desidera la trasformazione
Diventa possibile sostenere lidea che a Parete esista una specie di Partito dellEdilizia, pi o meno
trasversale alle formazioni partitiche e sociali, nonch di consistenza numerica variabile a seconda delle
circostanze, capace di influenzare le sorti amministrative locali e, di conseguenza, la pianificazione
territoriale? La domanda lasciata in sospeso dal sottoscritto e alla libera risposta del lettore.
58
59
60
Capitolo 4
Linopportunit della continua espansione delledilizia
residenziale
Le immagini 4.1.1, 4.1.2, 4.1.3 e 4.1.4, visibili nel Tomo II della presente
trattazione, rappresentano dei grafici a torta dai quali, di volta in volta, viene
61
Come spiegare, a questo punto, lanomalia di una popolazione che sale mentre
la fascia det 0-25 sabbassa evitando ogni accusa di parzialit?
andrebbe
soppesata
la
quota
di
immigrati che,
temporalmente
62
4.2
Ragionamento
in
generale.
Eventuali
difficolt
sempre
inopportuna
poich
rapidamente
trasformare
motivi speculativi ovvero ubicate a eccessiva distanza dal centro abitato. Daltro
canto la spesa pubblica ad ogni livello sempre frutto di una tassazione preventiva
a carico dei cittadini.
sempre
inopportuna
poich
tende
rapidamente
trasformare
64
4.3
Ragionamento
in
generale.
Lestraneit
dellattivit
di
in
maniera
rapida,
economia
ogni
attivit
mirata
alla
Solo lattivit volta alla soddisfazione di bisogni costanti e ripetuti nel tempo,
quindi, pu garantire un costante flusso di ricchezza in un dato sistema, visto che
non possibile lavorare una volta ogni tanto. In questottica, quindi, resta davvero
assurdo agli occhi del sottoscritto come un terreno destinato ad abitazione possa
65
valere, ad esempio, molto pi di uno agricolo, vista la sua fuoriuscita fattiva dal
circuito di quelle materie prime utilizzabile ciclicamente.
26
Per facilit di comunicazione, dal concetto di economia qui esposto, stato escluso ogni riferimento a
Prima di entrare nel merito, si espongono alcuni dati riferiti a Parete che sono
indubbiamente allarmanti.
Secondo quanto scritto nella pagina 81 dellallegato F1 del Piano Territoriale di
Coordinamento della Provincia di Caserta, fra il 1991 e il 2001 il solo numero di
addetti nel settore delle costruzioni salito del 485% facendo balzare il paese all8
posto su 104 comuni di Terra di Lavoro, ben prima di grosse citt come Marcianise;
tanto per dare ulteriore cognizione, precisato che nello stesso arco di tempo la
medesima provincia si fermata complessivamente al 55,1%, mentre Campania e
Italia si sono rispettivamente attestate al 13 e al 15 per cento.
Ancora nel 2011, a Parete erano ufficialmente censiti 145 addetti per le imprese di
costruzioni di edifici, 95 figure specializzati (preparazione cantieri, installazione di
impianti elettrici, fognari, lavori di finitura, e simili), 23 fra architetti, ingegneri e
simili.
Per Parete, allo stadio attuale, insomma, tenendo sempre a mente linstabilit
occupazionale che insita nellintero ramo edilizio, leventualit per i concittadini di
lavorare comunque nelle zone circostanti e per i forestieri di recarsi invece in loco,
nonch la possibile presenza di manodopera in nero ovvero di soggetti privi
dellidonea qualifica professionale, si potrebbe provare a quantificare il numero di
persone impiegate almeno fra 200 e 300. Ora, ricordando che le incommensurabili
legioni persiane furono fermate da appena trecento coraggiosi spartani, viene
spontaneo il paragone con un vero e proprio esercito da sfamare, perennemente
esposto ad ogni eventuale forma di pressione (locale ed extralocale; di matrice
politica, imprenditoriale, professionale, eccetera) volta a danneggiare lintegrit del
territorio comunale anche dal punto di vista economico e, in fondo, la stessa idea di
comunit paesana a s stante, riconoscibile da tutte le altre.
67
68
Tuttavia, occorrerebbe allora capire perch trova gran spazio anche a Parete
unattivit edilizia residenziale A SCOPO SPECULATIVO, cio dove le case sono
costruite per essere vendute a terzi.
le
sue
attivit
in
modo
totalmente
avulso
dalla
realt
69
residenziale
sostengono
come
questultima
non
contribuisca
ad
scopo
prevalentemente
abitativo
annovera
una
contestuale
Tornando
far
soffermare
lattenzione
del
lettore
sulle
nuove
zone
Colla Legge Regionale Campania n. 14 del 1982, Allegato 1, titolo III, capo III, punto 1, data
possibilit ai Comuni di stabilire misure superiori in fatto di dotazioni minime di standard urbanistici.
70
Cosa significa tutto ci in parole chiare? Che, al netto delle superfici da lasciare
logicamente alla sede stradale, la volumetria edificatoria di una specifica area viene
in pratica condizionata dalla presenza di una quota di standard.
Fin qui tutto bene, potrebbe esclamare qualcuno. E invece no, purtroppo. Se
per la stessa area sfruttabile di 9.000 mq fosse associato un indice di fabbricabilit
territoriale pari a 6 mc/mq, la volumetria massima consentita salirebbe a 54.000
mc, il numero di persone previste a 540, mentre lestensione dei soli standard
raggiungerebbe addirittura i 9.720 mq (540 individui x 18 mq di superficie minima
per legge), vanificando nei fatti ogni processo di edificazione per scopo in primis
abitativo.
71
III, titolo III, Allegato 1 della summenzionata Legge Regionale n. 14 del 1982
28
decidere
su
uneventuale
richiesta
dopo
attenta
verifica
per
favorire
la
realizzazione
di
fabbricati
per
finalit
meramente
Specie per piccole realt comunali (ma ancora per quanto tempo???) come
quella di Parete, invece, da sottolineare come la percezione di una
migliore vivibilit non vada ricercata attraverso linstallazione di qualche
aiuola o di qualche scivolo ogni sette centimetri, ma guardando al territorio
28
Dalla Legge Regionale Campania n. 14 del 1982, Allegato 1, titolo III, capo III, punto 1: () Qualora
l'acquisizione di tali aree [per lurbanizzazione secondaria] non venga ritenuta opportuna dal Comune in
relazione alla loro estensione, conformazione o localizzazione, ovvero in relazione ai programmi
comunali di intervento, la convenzione pu prevedere, in alternativa totale o parziale della cessione che
all'atto della stipula i lottizzanti corrispondano al Comune una somma comunque non inferiore al costo di
acquisizione di altre aree..
72
slegati
dallindirizzo
economico
prevalente
tracciato
(ovvero
Questo potrebbe capitare con maggiore facilit nel momento in cui liniziativa, di matrice anche
privata, di realizzare degli alloggi mirasse alla loro libera immissione sul mercato. Inoltre potrebbe
verificarsi, seppure in una misura intuitivamente pi ridotta, qualora linsediamento divenisse oggetto in
via preliminare di unapposita convenzione fra pubblico e privato che stabilisse precisi criteri di
successiva selezione fra i terzi richiedenti sia in termini di locazione sia di vendita. Peraltro, la stessa
possibilit di lasciare campo pure alle classiche cooperative edilizie potrebbe rivelarsi un controsenso,
laddove il lettore ricordasse che colui il quale ha un disperatissimo bisogno di un posto ove dormire la
notte non possiede in genere un reddito tale da aggregarsi in qualit di socio a simili forme associative.
73
Sul tema, comunque, si rimanda anzitutto al Decreto Giunta Reginale Campania n. 572 del 2010 e, per
lesattezza, alle Linee Guida in materia di Edilizia Residenziale Sociale.
A umile parere del sottoscritto, infine, anche i criteri della residenza anagrafica e dellattivit lavorativa
esclusiva o principale possono costituire unoccasione inopportuna di importazione di forestieri se sono
riferiti ad un ambito territoriale capace di andare ben oltre i limiti amministrativi (ad esempio, lintera
provincia di appartenenza) del Comune che ha indetto il bando di concorso per ledilizia residenziale
pubblica. A questultimo riguardo, si rinvia al comma 1 dellart. 2 della Legge Regionale Campania n. 18
del 1997.
In buona sostanza, la differenza percepibile fra lEdilizia Residenziale Sociale e lEdilizia Residenziale
Pubblica parrebbe essere soprattutto questa: mentre la prima ammette un ventaglio diversificato di
iniziative di costruzione (pubblica, pubblica e privata, solo privata), la seconda riconosce linziale
disponibilit di alloggi al solo soggetto pubblico.
30
Nel comma 5 dellart. 66 delle Norme del Piano di Coordinamento Territoriale della Provincia di
Caserta (PTCP) scritto: Negli ambiti di Caserta, Aversa e del Litorale Domitio, almeno il 30% del
dimensionamento complessivo deve essere riservato alledilizia sociale e dei servizi, come definiti dalla
Dgr 572/2010 ().. Di conseguenza, il prossimo novello strumento urbanistico del Comune di Parete
(inserito proprio nellagro aversano), tenendo tuttavia conto del numero di permessi di costruzione
rilasciati fra il momento della adozione del PTCP nel 2008 e di adozione del locale PUC, dovrebbe
eventualmente destinare una quota ad un misto di case e servizi per finalit almeno in linea di principio
popolari. Trattasi per di una disposizione normativa che, in virt di quanto osservato in coda alla
precedente nota a pi pagina circa lEdilizia Residenziale Sociale, desta non poche perplessit.
74
di
urbanistico,
per
accorgimenti
dimensionamento
volti
determinare
possibile
intendere
quantitativamente
la
Sul tema, lautore vuole con umilt provare a scrivere qualcosa, soffermandosi
sulla destinazione prevalentemente residenziale.
Il
dimensionamento
scopo
soprattutto
di
alloggio
pu
essere
comprensibilmente visto sotto una luce positiva poich cerca di porre un limite
oggettivo allattivit edilizia che, altrimenti, risulterebbe totalmente incontrollata. In
questottica, si riesce a trovare una spiegazione del motivo per cui i parametri
urbanistici (altezza, indice di fabbricabilit fondiaria, ecc.) sono spesso espressi in
una certa maniera e non unaltra.
Oggigiorno, inoltre, sembra essere decisamente diffusa lusanza (quando non
esistono specifiche norme a riguardo) di sottrarre dal computo di alloggi da
edificare nelle zone di espansione delle quote corrispondenti a quelli disabitati o da
ristrutturare siti nelle parti gi urbanizzate, nonch a quelli cui sono stati dati i
permessi di costruzione precedentemente alladozione di un nuovo piano urbanistico
comunale.
realizzare in aree di espansione, possibile che essi siano dimensionati a loro volta
(numero e distanza fra i pilastri, ad esempio) allo scopo di massimizzare sia un
eventuale risparmio per chi spende per dimorare (nucleo famigliare) sia il guadagno
per coloro i quali legittimamente lucrano (dallarchitetto fino agli operai).
per
raggiungere
soltanto
una
certa
altezza,
uneventuale
evidente
linsoddisfazione
per
gli
autoctoni
linefficacia
del
Fin qui sono stati evidenziati dei punti deboli del dimensionamento collegati
alle nuove zone di espansione prevalentemente residenziale. Ci malgrado un
inopportuno consumo di suolo vergine verso lesterno pu essere stimolato anche
collintroduzione di misure restrittive per le aree gi abitate, ma non incluse nei
centri storici.
76
77
78
Capitolo 5
Linopportunit della localizzazione disinvolta dei servizi e
del commercio i quali, peraltro, sono generalmente
estranei al concetto di economia
Si ponga il caso iniziale di due contadini confinanti che arino i rispettivi terreni.
Sammetta, per ipotesi, che uno di essi ottenga lautorizzazione per costruire sulla
propria parte un negozio di scarpe o un ristorante o una discoteca. Diventa quindi
conseguente che la presenza di un nuovo servizio o di un nuovo commercio genera
unerosione di spazi.
31
Si precisa, comunque, che la bocciatura delle aree paretane qui individuate non risulta in toto, data
lindubbia rilevanza dimensionale o limportanza pubblica di alcune attivit presenti. Tuttavia, per avere
ulteriori ragguagli, ogni lettore rimandato al paragrafo 11.3 di questo tomo.
79
citate
strade
che
restano
di
indubbia
rilevanza
sovracomunale
Ad esempio, chi vende una scarpa (commercio) non la produce; quindi chi
soddisfa il bisogno di calzare la fabbrica allorigine. Chi consegna a domicilio un
televisore (servizio) non produce questultimo; quindi chi premia la voglia di tv il
fabbricante allorigine. La stessa attivit scolastica, peraltro, resta semplicemente
un servizio perch mirata alla trasmissione di conoscenza (storia, geografia, arte)
e non alla sua creazione.
Servizio e commercio, caso mai non fosse chiaro, sono due settori che non
producono ricchezza in s, ma che si limitano a trasferire flussi di moneta (mezzo di
interscambio) da un soggetto allaltro. Punto e basta.
80
Capitolo 6
Area (o aree) PIP a Parete: il dovere di agire con enorme
ponderatezza circa un eventuale posizionamento nel
territorio comunale e comunque lassoluta inopportunit di
procedere con una localizzazione nella parte occidentale
6.1
Cenni
introduttivi.
Particolare
riferimento
alla
zona
Tenendo altres conto della possibilit di dare spazio anche alla localizzazione
di servizi e perfino di segmenti lavorativi dellonnipresente comparto edilizio,
ipotizzabile che le zone P.I.P. di un singolo paese possono rappresentare tutto e il
contrario di tutto. Occorre quindi complimentarsi di cuore con il legislatore per
questo ennesimo capolavoro di certezza del diritto32.
32
Malgrado in questo capitolo e nel corrente Tomo I, il sottoscritto riconosca, in fondo, seppure a
precisissime condizioni, una certa possibilit di localizzazione PIP nel territorio comunale paretano, il
sottoscritto ne approfitta per sostenere, anche a costo di apparire impopolare e perfino bizzarro agli occhi
dei lettori, lanacronismo della Legge n. 865 del 1971 proprio per quanto concerne i PIP. Difatti, la
possibilit di demandare ai Comuni la creazione di apposite aree di insediamento produttivo poteva
sembrare maggiormente funzionale in un contesto italiano come quello di oltre quaranta di anni fa, dove
effettivamente vera il bisogno di estendere a livello locale un numero maggiore di alternative
occupazionali allagricoltura. Nella situazione odierna, invece, la strabordante terziarizzazione lavorativa,
il continuo sviluppo tecnologico e laltrettanto grave pericolo di un indiscriminato consumo di suolo
vergine nelle varie localit dovrebbero saggiamente consigliare una strategia di ubicazione di carattere
prettamente sovralocale (provinciale e/o regionale, ad esempio) in modo da concentrare le imprese fino a
stimolarne il contatto reciproco e la crescita dimensionale. Anche sullirrinunciabilit di una
pianificazione del genere, lautore si sofferma anche nel prosieguo di questo Tomo I.
81
Pure Parete dovrebbero essere prima o poi interessata dal fenomeno P.I.P.
Difatti, il vigente Piano Regolatore Generale, tra laltro, individua un esteso
insediamento produttivo (zona omogenea D1 industriale) nella parte ovest del
territorio comunale, lungo la provinciale 33, esattamente ai confini con Giugliano in
Campania e Trentola Ducenta33.
In merito allarea in questione si desidera effettuare un rapidissimo sunto.
Nel
complesso,
considerando
il
correlato
adeguamento
33
Stando alla versione delle Norme Tecniche di Attuazione del PRG vigente pubblicata nel sito internet
del Comune di Parete, in realt, le zone oggetto di Piano di Insediamento Produttivo sono due: la D1
(definita industriale) e la D3 (definita commerciale). Per questultima area, per, la mancanza nel
citato sito informatico di un elaborato grafico PRG di tutto il territorio locale ha spinto il sottoscritto a
non sbilanciarsi ulteriormente con illustrazioni basate appena su propri vaghi ricordi personali. chiesto
quindi umilmente perdono ai lettori per codesta carenza informativa, probabilmente capace di scatenare
del comprensibilissimo disappunto.
34
Delibera di Giunta Comunale di Parete n. 116 del 9 Dicembre 2010 di approvazione del bando di
assegnazione P.I.P.
35
Per ragguagli visivi sullarea PIP in zona D1, sinvita a consultare le immagini
6.1.1 e 6.1.2 presenti nel Tomo II della corrente trattazione.
Limmagine 6.1.1, in particolare, mostra due cose. Anzitutto, che la parte nord
del progettato distretto starebbe direttamente a ridosso di un alveo naturale, il
quale potrebbe potenzialmente creare problemi in caso di forti precipitazioni.
Inoltre, che tale distretto sorgerebbe poco a ponente pure della cappella di Maria
ss. della Rotonda (manco 400 metri in linea daria calcolati col software Google
Earth), con buona pace dellantica quietudine campestre ancora faticosamente
evocata da questultima.
Nelluno e nellaltro caso non trattasi di dettagli di poco conto. Lalveo naturale,
infatti, originandosi a ridosso del cimitero di Parete parte integrante di un sistema
di canali che prosegue verso ponente per diversi chilometri fino a confluire nel Lago
Patria, a breve distanza dal Mar Tirreno. Circa il contrasto percettivo fra la serenit
evocata dalla cappella e l'eventuale P.I.P., invece, il sottoscritto rimanda allultimo
capitolo di questo Tomo I, in cui viene accennato al contrasto fra lodierno rapporto
Uomo-Territorio e lideale di ciclicit trasudante dalla locale ricorrenza patronale.
scali
merci
ferroviari,
porti,
aeroporti)
onde
favorire
una
Ad esempio, la vicina citt di Giugliano, pur dichiarando 120.157 abitanti all1-12014, conta ben 94 kmq di tenimento complessivo e una vera e propria ASI (zona
industriale) distante circa 6,5 chilometri in linea daria (calcolati col software Google
Earth) dal nucleo del centro urbano, ossia piazza Annunziata.
36
Mettendo da parte il profilo industriale ipoteticamente associabile ad una confermata area P.I.P.
paretana lungo lo stesso punto della strada p.le 33, una cosa certa: il Piano Territoriale Regionale (PTR)
e, limitatamente al Casertano, il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) danno indirizzo
agli enti locali affinch i c.d. insediamenti produttivi (come se lagricoltura non avesse nulla a che fare
colla produzione) abbiano un carattere intercomunale, in modo da limitare la dispersivit delle
iniziative imprenditoriali e da mitigare limpatto paesaggistico-ambientale. In virt di ci, si scrive quanto
segue.
84
reale
indirizzo
economico
oltre
lagricoltura,
ma
ragioni
logistiche
Il Comune di Trentola Ducenta, con delibera del Consiglio Comunale n. 19 del 2015, ha approvato il
proprio Piano Urbanistico Comunale che consultabile nel sito internet di tale ente. La visione della
tavola P1, relativa alla suddivisione del tenimento per zone omogenee, conferma la gi citata destinazione
agricola lungo tutta la zona che sta al confine con Parete, mentre individua il suo P.I.P. e la generalit
delle aree D (artigianali, industriali, commerciali, di servizi) in direzione di San Marcellino (CE) o di
Lusciano (CE). Inoltre, attrezzature tecnico distributive (depositi, mattatoi, ecc.), passibili di piano
attuativo pubblico o privato, sono previste in altre sezioni marginali a contatto coi tenimenti di San
Marcellino, Lusciano e Aversa (CE).
Il vigente PRG di Giugliano in Campania risale agli anni Ottanta del XX secolo. Esso individuava il
nucleo ASI e altre sezioni catalogate colla lettera D in prevalenza lungo la direttrice che dal centro
cittadino mena a Lago Patria. In questottica, il sorgere di insediamenti di carattere abitativo,
commerciale, di servizi, artigianale e perfino ricettivo (non sempre realizzati in regime di legalit)
verificatosi nel trentennio successivo lungo le strade intercomunali conducenti a Parete (strada p.le 151
Santa Maria a Cubito-Aversa da nord ovest; via Arco SantAntonio da sud est) o che ne lambiscono i
confini da ovest (strada Qualiano-Villa Literno) non va interpretato in senso positivo, ma qualificato
come illogico sviluppo tentacolare, spessissimo a bassa intensit fondiaria, alla base di un peggioramento
della vivibilit e di un appesantimento del movimento veicolare su scala zonale.
85
6.3
Lassoluta
inopportunit
di
localizzare
nella
parte
con
franchezza,
appare
semplicemente
eccessiva
lidea
di
Per quanto concerne unarea P.I.P. a ovest di Parete aperta, fra laltro, ad
attivit edili, va evidenziato come ci costituirebbe soltanto un vero paradosso per
un territorio comunale che di tutto ha bisogno fuorch di affidarsi in via prevalente
a questo comparto antieconomico.
Parete avrebbe potuto diventare un vero centro di riferimento archeologico, e quindi turistico, ma
loccasione andata perduta a causa dello scavo clandestino che, approfittando dellignoranza della gente
del posto, dellinettitudine delle autorit e della mancanza di scrupoli da parte di antiquari provenienti da
ogni dove, ha fatto sparire nel nulla il contenuto di oltre un centinaio di tombe risalenti alle et degli
Etruschi, dei Sanniti e dei Romani. Questultime, prevalentemente localizzate a ovest dellodierno abitato
(nei pressi del Cimitero, nei paraggi immediati della strada rurale Cupa, nonch nellarea a cavallo della
provinciale Parete-Tre Ponti e della via rurale Portella) erano di varia forma (a cupola, a tempio,
colombario, ecc.) e dovevano la loro preziosit a recipienti di terracotta, capitelli, tavole di marmo con
iscrizioni, idoli di bronzo e di creta, fibule, anelli, urne cinerarie, lucerne, monete doro e argento, e
perfino a scheletri cinti di corazze e spade. Lo scempio archeologico, iniziato occasionalmente nel XIX
secolo, ha conosciuto una drammatica intensificazione durante gli anni Sessanta e Settanta del Novecento,
86
ad
imprese
desiderose
di
ampliarsi
neocostituite
pu
non
necessariamente portare alla creazione di nuovo lavoro per la gente del posto.
Difatti non tutte le mansioni di questo Mondo possono essere affidate al primo che
passa, ma richiedere una certa formazione e/o unesperienza precedente. Daltro
quando, nel perenne silenzio generale, furono soltanto due voci a levarsi, ma invano: quella di Giovanni
DAmore (allora pretore di Marano di Napoli, altro territorio interessato da un simile saccheggio) e quella
del prof. Silvio Misso, allepoca Ispettore onorario per conservazione dei monumenti, il quale ricorse
perfino allaffissione di manifesti in paese. Su DAmore e Misso, si rimanda L. Santagata, Parete, Parete
1981, pp. 10 e 11.
87
termini
ladesione
imprenditoriale
potrebbe
rivelarsi
financo
controproducente, cio far fuggire le aziende anzich farle arrivare, specie quelle di
grossa
dimensione
e/o
quelle
alla
ricerca
di
personale
specializzato
non
88
89
90
Capitolo 7
Altri mutamenti inopportuni che potrebbero delinearsi in
futuro per il territorio comunale di Parete
Caso mai non fosse chiaro, si precisa con forza che lagriturismo non
agricoltura, ma mera ricettivit; che il maneggio rimanda allequitazione e giammai
allallevamento; che attivit come il footing costituiscono del tempo libero e non
una forma di occupazione a tempo indeterminato.
91
38
Si vuole citare a mo di esempio il documento elaborato dalla regione Campania e appellato Linee
Guida per listituzione del sistema dei parchi urbani di interesse regionale. Nel paragrafo 7 di tale Guida
si sostiene, fra laltro, che il parco urbano pu contribuire allo sviluppo del c.d. turismo sostenibile
attraverso unofferta ricettiva novella (bed and breakfast, agriturismi) o legata al rafforzamento di unit
eventualmente gi presenti e legate a settori contigui (come quello della ristorazione). Ancor prima, nel
paragrafo 4, viene esaltato il ruolo prettamente urbanistico del parco urbano che visto come
unarea strategica ai fini di un pi razionale e confortevole comporsi ed articolarsi della citt.
Va poi osservato come la Guida sia stata realizzata sulla scia della L. R. n. 17 del 2003, con questultima
che, nel comma 2 dellart. 1, permette ai Comuni di individuare dei parchi urbani allinterno di zone che
gli strumenti urbanistici vigenti classificano come aree a parco, aree verdi, aree agricole, aree
archeologiche.
Approfittando delloccasione, il sottoscritto afferma di essere di essere perplesso dopo la lettura dei due
menzionati atti per una duplice ragione. In primo luogo, perch pare mancare una certa
contestualizzazione, dato che non tutti i posti possono essere associati ad una citt. In secondo luogo,
perch lapparente innocua motivazione del recupero delle strutture rurali (sempre nel paragrafo 4 della
Guida) sembra contribuire ad unespansione ulteriore delle aree edificate aventi bassi indici di
fabbricabilit territoriali.
92
La figura 7.2.2 del Tomo II, per lesattezza, permette di visionare lattuale
situazione, da sud a nord, del tratto di Spierto oggetto di attenzione del
sottoscritto. Un primo segmento ha la classica forma di un canale di scolo,
fortunatamente pulito nel corso del 2014. Un secondo segmento, separato dal
precedente da un ammasso di terra che pare messo alla meglio, reca invece la
forma di un sentiero rurale, molto probabilmente oggetto di interramento in periodi
passati. Un terzo segmento, infine, assume progressivamente la forma di un
canalone che, svoltando a sinistra, immette nel prolungamento di via Forno.
93
Attenzione, per. Con questa rapida riflessione il sottoscritto non vuole fare
professione di insensibilit rispetto agli odierni allagamenti stradali fra Parete e
Giugliano, ma precisare che, in realt, esiste un preoccupante e pi vasto disordine
idraulico che vede coinvolte tutte le localit presenti nellarea che da Marano di
Napoli scende fino al canale dei Regi Lagni. Tradotto in parole semplici: prima di
realizzare un solo collettore fognario di diverse centinaia di metri, sarebbe
necessario che ciascun comune (da solo o, meglio ancora, in sede di pianificazione
concordata cogli enti locali vicini e/o con le amministrazioni di rango provinciale e/o
regionale) procedesse pure ad un significativo riordino urbanistico in modo da
ovviare al consumo di suolo vergine perpetrato fino ad adesso e, quindi, da
circoscrivere in maniera nettissima leventuale fabbisogno di infrastrutture di
raccolta sotterranea delle acque39.
7.3
Una
nuova
strada
Parete-Lusciano-Giugliano
la
quale
fautori
del
progetto
evidenziano
la
necessit
di
porre
rimedio
Sullargomento, il sottoscritto avrebbe voluto aggiungere qualche rigo, ma lesigenza di non allungare
94
Effettivamente, allo stato attuale, tale Strada risulta essere una via di importanza
extracomunale a cavallo delle province di Caserta e Napoli dotata di sole due corsie
di marcia, ma che, in concreto, viene chiamata a servire unutenza potenziale di
oltre 200.000 persone (quelle che risultano dalla somma dei residenti di Aversa,
Lusciano, Parete, Giugliano in Campania e Trentola Ducenta, il cui territorio viene
sfiorato nella parte meridionale, nonch dei clienti del c.c. Jambo il quale sorge
negli immediati paraggi). Chiunque abita in zona, poi, sa che almeno un paio di
volte al giorno lasse viario rimane in balia di uninterminabile fila di mezzi su uno o
addirittura entrambi i sensi di movimento.
Ci malgrado gli stessi patrocinanti paiono non voler ricordare che lodierna
situazione ha origine da una massiccia ed incontrollata urbanizzazione registrata in
tutti i comuni circostanti a partire dal Secondo Dopoguerra la quale, peraltro,
mentre viene pubblicato questa riflessione, non mostra nessun segno di arresto.
In questottica, gi la sola idea di realizzare una novella arteria dovrebbe far
accapponare la pelle dal terrore.
In Italia, nel Sud Italia, a maggior ragione in unarea a nord di Napoli gi
spaventosamente sovraffollata, tradizione e cultura insegnano che ogni nuova
strada tende, prima o poi, a far divenire edificabili tutti i terreni circostanti. Quindi,
un problema come quello del traffico e della vivibilit nelle zone attraversate dalla
Strada degli Americani potrebbe uscire dalla porta e rientrare dal portone
perpetrando la oramai barbara usanza di aggiungere altro asfalto e cemento,
cemento, cemento.
95
96
Capitolo 8
Altre due riflessioni da farsi in chiusura della seconda
parte del presente Tomo I
di
intercettare
una
domanda
che
pu
rispondere solo
logiche
di
97
98
territorio
di
poca
estensione,
sovraccarico
demograficamente
lapparente
benessere
iniziale
determinato
da
una
fortissima
Con licenza scrivendo, possibile dunque sostenere lidea che anche Parete
corre il pericolo di abboccare agli infausti miraggi dellantrofizzazione
(dallincrocio delle parole eutro[fizzazione] + [antropi]zzazione).
99
100
101
102
Capitolo 9
La necessit di raggiungere un rinnovato assetto del
territorio comunale e le direzioni da seguire a riguardo
40
Il numero dei comuni coinvolti stato desunto dalla fig. 8.18 della Relazione A1 del Piano Territoriale
di Coordinamento della Provincia di Caserta che a sua volta rimanda a studi Svimez 1971-1981. I dati
demografici, risalenti all1-1-2014, e lestensione di ciascun tenimento, tratta dal Censimento 2011,
risultano invece ricavati dal sito internet dellIstat. Il sottostante elenco dei comuni appare diviso in
quattro gruppi per consentire al lettore unimmediata comprensione di quanto risulta scritto nel prosieguo
di questo capitolo.
ZONA DI NAPOLI: Acerra, Afragola, Arzano, Bacoli, Brusciano, Caivano, Camposano, Carbonara di
Nola, Cardito, Casalnuovo di Napoli, Casamarciano, Casandrino, Casavatore, Casoria, Castello di
Cisterna, Cercola, Cicciano, Cimitile, Comiziano, Crispano, Ercolano, Frattamaggiore, Frattaminore,
Grumo Nevano, Liveri, Mariglianella, Marigliano, Massa di Somma, Monte di Procida, Napoli, Nola,
Ottaviano, Palma Campania, Pollena Trocchia, Pomigliano d'Arco, Portici, Pozzuoli, Quarto,
Roccarainola, San Gennaro Vesuviano, San Giorgio a Cremano, San Giuseppe Vesuviano, San Paolo Bel
Sito, San Sebastiano al Vesuvio, San Vitaliano, Sant'Anastasia, Sant'Antimo, Saviano, Scisciano, Somma
Vesuviana, Torre del Greco, Tufino, Visciano, Volla. AGRO GIUGLIANESE: Calvizzano, Giugliano in
Campania, Marano di Napoli, Melito di Napoli, Mugnano di Napoli, Qualiano, Villaricca. AGRO
AVERSANO: Aversa, Carinaro, Casal di Principe, Casaluce, Casapesenna, Cesa, Frignano, Gricignano
dAversa, Lusciano, Orta di Atella, Parete, San Cipriano dAversa, San Marcellino, Sant'Arpino, Succivo,
Teverola, Trentola Ducenta, Villa di Briano. ZONA DI CASERTA: Capodrise, Capua, Casagiove,
Casapulla, Caserta, Curti, Macerata Campania, Maddaloni, Marcianise, Portico di Caserta, Recale, San
Felice a Cancello, San Marco Evangelista, San Nicola la Strada, San Prisco, Santa Maria a Vico, Santa
Maria Capua Vetere.
103
Dato che lagro aversano e quello giuglianese si sviluppano luno accanto allaltro ininterrottamente, il
I tre comuni confinanti con Parete, in particolare, non sono da meno rispetto a
una
reiterata
indiscriminata
impermeabilizzazione
dei
suoli.
Giugliano
in
Campania, che con oltre 120.000 abitanti la prima citt non capoluogo dItalia per
numero di abitanti, sta avvicinandosi al paese qui oggetto di trattazione da sud e
da ovest. Trentola Ducenta e Lusciano, rispettivamente la terza e la quinta localit
su diciannove dellagro aversano42 per densit abitativa (2850 e 3328 ab./kmq),
nonch fra le prime cento dello Stivale nellambito della stessa classifica,
condividono a loro volta pure lubicazione di un centro commerciale che altres
fonte di ulteriore disagio sia per il movimento veicolare (anzitutto lungo la c.d.
Strada degli Americani) sia per le attivit di vendita al dettaglio nei paraggi. In
questottica, va richiamato il ruolo oramai svilito delle due superstrade Ponti della
Valle e Asse Mediano che lambiscono proprio il tenimento paretano e che oramai
supportano solo i centri commerciali della zona (Jambo e Auchan) e lonestissimo
movimento quotidiano di pendolari da e verso Napoli.
invivibilit,
laltro
di
assecondamento
delle
sue
peculiarit
All1-1-2014, il mandamento di Parete esteso su una superficie di 5,7
chilometri quadrati e ha una popolazione residente di 11.322 unit; di conseguenza,
42
In questo caso, il sottoscritto ha deciso di riconsiderare anche il comune di Villa Literno che gli studi
esso risulta fra i primi duecento comuni dItalia per densit abitativa. N allinterno
dei suoi confini n a poca distanza da questultimi, per, sono situate delle grandi
infrastrutture comunicative, come autostrade, stazioni ferroviarie, aeroporti e porti
capaci di favorire una svolta consistente in termini extragricoli dellassetto
economico locale. Inoltre, va ribadita lutilit oramai scemata delle due superstrade
site a mezzod (Asse Mediano) e a est (Ponti della Valle).
In buona sostanza, anche Parete vive al suo interno i nefasti effetti del
sovrappopolamento e della pressione antropica per motivi extragricoli. Ci
malgrado, a modesto avviso del sottoscritto, ancora nulla irrimediabilmente
compromesso.
Un primo indizio di ci sta proprio nella sua densit abitativa che dodicesima
nellhinterland aversano-giuglianese e quarantasettesima rispetto alla conurbazione
Napoli-Caserta. Una ben pi rilevante prova, per, sta, a parte taluni inopportuni
episodi, nella mancata cementificazione di una fetta ancora preponderante a
occidente del paese, come conferma limmagine 9.2 aggiunta nel Tomo II della
trattazione in corso.
deve
continuare
ad
influenzare
lottimizzazione
degli
spazi
nella
porzione
Nel paragrafo 4.3 del presente Tomo I stato evidenziato un duplice concetto
di economia. Da un lato, infatti, stato scritto che essa consiste in ogni attivit
mirata alla produzione costante e ripetuta nel tempo di beni materiali i quali
soddisfano bisogni materiali costanti e ripetuti nel tempo. Dallaltro lato che essa
corrisponde a ogni produzione materiale portante allutilizzo degli stessi luoghi per
un periodo tendenzialmente illimitato.
In questottica, tenendo conto del sovrappopolamento locale, di una chiara assenza
di infrastrutture di rilievo, dellinserimento in una conurbazione Napoli-Caserta gi
diffusamente invivibile di suo, il sottoscritto sostiene la necessit di un rilancio
economico di Parete attraverso lagricoltura, intendendo nello specifico la semina
e il raccolto di derrate alimentari.
totalmente
decontestualizzate
rispetto
ad
ununica
strategia
107
b) la
promozione
dellattivit
agricola,
peraltro
lunica
economia
Nei capitoli a seguire, e fino al 27 del corrente Tomo I, saranno fornite varie
giustificazioni per le accennate tipologie di azioni e verranno formulate una serie di
pertinenti proposte da parte dellautore.
108
109
110
Capitolo 10
Zone omogenee prevalentemente residenziali
10.1 Premessa
La prima leva utile per un rilancio strutturale di Parete un vasto riordino
urbanistico capace di stabilire soprattutto dei limiti invalicabili per la porzione
extragricola ed evitare in cotal guisa che si possa ripetere del consumo di suolo
vergine in futuro. E ci diventa non pi rinviabile, dati lesiguit della superficie
comunale (appena 5,7 kmq) e il sovrappopolamento (oltre undicimila abitanti all11-2014).
43
La ripartizione stata realizzata non tenendo conto di eventuali cavit presenti nel sottosuolo che
possono influenzare la quantit e lintensit degli interventi edili, nonch lorientamento della parte
antropizzata per motivi extragricoli. Al momento, poi, pur consultando innumerevoli volte il sito internet
del Comune di Parete e lo spazio web nel suo complesso, il sottoscritto non in grado di affermare con
certezza che lAmministrazione locale sia dotata di una mappatura delle cavit sotterranee.
111
sezioni adibibili ad orto urbano lungo via della Repubblica, a cavallo degli
incroci con via Castagnola e la Circumvallazione (con alcuni punti oggetto
di uneventuale riconversione fondiaria)
In particolare, per ragioni legate a una ragionevole lunghezza dei capitoli del
presente Tomo I, va precisato che i ragguagli sulle zone omogenee non residenziali
ed extragricole sono dati nel capitolo 11, quelli sulle zone propriamente agricole a
est e a ovest del paese sono forniti nei capitoli 12 e 13, mentre quelli sugli orti
urbani e le sezioni per allestimenti di carattere temporaneo vengono esposti nel
capitolo 14.
A questo punto, duopo evidenziare due cose. In primis, che il confine fra est
e ovest dato dalla linea ideale che unisce la Circumvallazione (ora tristemente
denominata via Pezone) e il segmento sud di via Castagnola (parte asfaltata e non).
In secundis, che le azioni di riordino urbanistico proposte dal sottoscritto
riconoscono di volta in volta la necessit di qualche concessione, specie nella zona
orientale, magari in attesa di tempi migliori.
che,
seppur
in
maniera
comprensibilmente
approssimativa,
espone
112
Nello specifico, per pertinenze, il sottoscritto intende tutti quei fabbricati che
si trovano negli immediati paraggi e a ridosso del Palazzo Ducale e della chiesa San
Pietro Apostolo, due edifici che rappresentano il cuore del nucleo primitivo della
parte abitata del paese44.
44
comunale.
45
Eventuali interventi potrebbero essere subordinati al diretto rilascio della concessione edilizia ovvero,
A riguardo, nellart. 33 comma 2 delle Norme del Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia
di Caserta scritto: I Puc, ai fini della tutela e della valorizzazione dei centri e nuclei storici, provvedono
a () perseguire la ricomposizione ambientale, paesaggistica e urbanistica dei centri di cui al presente
articolo, individuando gli immobili contrastanti con i valori tutelati dal presente piano, disponendone la
demolizione e quindi la ricomposizione dellarea di sedime..
113
Chi del loco potrebbe storcere il naso innanzi allesclusione di altri tratti
stradali di pari rilievo storico come, ad esempio, le vie I e II Cavour, via Garibaldi
(fino allincrocio con via Buozzi), piazza Garibaldi, vico Garibaldi, ampia parte di via
Magenta, nonch del segmento iniziale di via Vittorio Emanuele e traverse
(Giovanni Amendola, Serrati, Pisacane, B. Croce, Verdi, G. Bruno) fino a piazza del
Popolo. Tuttavia, nellottica di scongiurare un gratuito consumo di suolo vergine, si
assunta anzitutto la necessit di una delimitazione assai stringente.
10.3.2
nel
Tomo
II
della
corrente
trattazione),
viene
illustrata
posto vera solo il frutteto del Palazzo Ducale) o, peggio ancora, costituenti
semplicemente delle estreme propaggini del paese (via Marconi oltre via Buozzi,
intersezione Cedrale-Cirillo, direz. Cimitero). In questottica, invece, gi molto
meglio avrebbe fatto lente casertano a perseguire un contenimento in modo da
corrispondere almeno alla mappatura catastale del 1893, la quale stata riportata
in forma rielaborata allinterno dellimmagine 1.4.1 visibile nel Tomo II della
corrente trattazione.
Per quanto lart. 33 delle norme PTCP sembri subordinare la possibilit di una
riperimetrazione dei centri storici ad una logica fondamentalmente inclusiva, il
sottoscritto rimane deferentemente dellidea che lAmministrazione Comunale di
Parete possa suggerire alla Provincia di Caserta anche una classificazione in senso
opposto48, in virt dellaltrettanto importante esigenza di non esporre al pericolo di
mummificazione un numero crescente di sezioni urbane contraddistinte da
unorigine lontana nel tempo49.
48
Uno spiraglio (?) a riguardo sembra emergere sempre dal comma 2 dellart. 33 delle citate Norme
PTCP: I Puc, ai fini della tutela e della valorizzazione dei centri e nuclei storici, provvedono a
verificarne e, se necessario, a modificarne la perimetrazione sulla base di adeguati studi ricognitivi e di
unidonea documentazione cartografica ().
49
Occorre comprendere che la continuit storica nel tempo futuro di un tenimento locale non pu
risultare fattivamente circoscritta alla preservazione/commemorazione del solo centro antico, mentre le
sezioni esterne ancora deurbanizzate vengono abbandonate al proprio destino, pi o meno a tinte
speculative. Per farla breve, nel caso di Parete, si ritiene giusto conservare quanto basta della porzione
primitiva, concentrare le trasformazioni edilizie principalmente nella parte est del territorio comunale, e
comunque entro gli ambiti gi impermeabilizzati, preservare e perfino ripristinare lutilizzo
essenzialmente agricolo nelle aree residue fatte salve talune eccezioni evidenziate anzitutto nel corso del
capitolo 11 di questo Tomo I.
115
Circa la dimensione degli edifici, va scritto come la proposta di far rientrare gli
stessi in unarea storica non sembra favorire dei significativi incrementi delle
volumetrie esistenti50.
In questo paragrafo sono associate tre aree, di cui le ultime due in contiguit
fra loro, contrassegnate da unorigine piuttosto retrodatata. Per lesattezza si fa
riferimento alle sezioni di:
-
via Garibaldi (primo tratto, fino allincrocio con via Buozzi), piazza Garibaldi
e vico Garibaldi;
via
Magenta,
col
limite
del
caseggiato
occidente
tracciato
in
rielaborata
1.4.1
presente
nel
Tomo
II
della
corrente
trattazione);
-
via Vittorio Emanuele II e traverse, per il tratto compreso fra lincrocio con
via Roma e piazza del Popolo51.
Allo stato attuale, le tre aree appaiono anzitutto contraddistinte dalla diffusa
presenza di vicoli ciechi pi o meno lunghi e aventi in alcuni punti la carreggiata
assai stretta e da un patrimonio edilizio per ampi tratti sfruttato (specie per
motivi abitativi), seppure qua e l non sfugge allo sguardo qualche episodio di
abbandono o di piena fatiscenza (ad esempio, il sottoscritto ne ha contati tre lungo i
due lati di via Magenta, uno in via Vittorio Emanuele e altri due in fondo alle vie
Serrati e Giovanni Amendola), di percepito utilizzo dallesterno seppure in condizioni
che non paiono ottimali (allimbocco di via B. Croce), nonch di vendita.
50
Eventuali interventi potrebbero essere subordinati al diretto rilascio della concessione edilizia ovvero,
Alle aree Garibaldi Magenta Vittorio Emanuele (tratto fra via Roma e p.za del Popolo) si propone
52
Volendo ragionare in linea generale sulle altezze prestabilite dallo strumento di pianificazione
urbanistica comunale, bisogna constatare come laltrettanto diffusa giustificazione di tenere conto del c.d.
decoro urbano possa costituire un indubbio ostacolo per ledificabilit in verticale (della quale lautore si
fa umile portavoce nel corso della corrente trattazione su Parete). Tale ostacolo, in particolare, d
limpressione di accrescere in misura alla minore estensione dei lotti, per cui, a parit di altezza e rapporto
di copertura, pu trarre maggiori benefici chi ha pi superficie fondiaria. Sono la modesta opinione del
sottoscritto e linoppugnabile necessit di risparmiare suolo vergine, invece, ad auspicare che i PUC
perseguano anzitutto lutilit e non un generico sentimento di bellezza, anche perch non tutti gli stabili
doggigiorno devono giocoforza ispirare nobilt danimo.
117
sede
stradale53.
Di
conseguenza,
sarebbe
quanto
mai
opportuno
che
Norme Tecniche di Costruzione del 2008, paragrafo 7.2.2: () Altezza massima dei nuovi edifici
Per le tipologie strutturali: costruzioni di legno e di muratura non armata che non accedono alle riserve
anelastiche delle strutture, ricadenti in zona 1, fissata una altezza massima pari a due piani dal piano di
campagna, ovvero dal ciglio della strada. Il solaio di copertura del secondo piano non pu essere calpestio
di volume abitabile. Per le altre zone laltezza massima degli edifici deve essere opportunamente limitata,
in funzione delle loro capacit deformative e dissipative e della classificazione sismica del territorio. Per
le altre tipologie strutturali (cemento armato, acciaio, etc.) laltezza massima determinata unicamente
dalle capacit resistenti e deformative della struttura.
Limitazione dellaltezza in funzione della larghezza stradale I regolamenti e le norme di attuazione
degli strumenti urbanistici possono introdurre limitazioni allaltezza degli edifici in funzione della
larghezza stradale. Per ciascun fronte delledificio verso strada, i regolamenti e le norme definiranno la
distanza minima tra la proiezione in pianta del fronte stesso ed il ciglio opposto della strada. Si intende
per strada larea di uso pubblico aperta alla circolazione dei pedoni e dei veicoli, nonch lo spazio
inedificabile non cintato aperto alla circolazione pedonale..
118
poich
ci
potrebbe
portare
un
contrasto
coi
limiti
del
scadenza
dellapplicazione
della
formula)55,
sarebbe
da
considerare
54
55
Legge Regionale Campania n. 14 del 1982, Allegato 1, titolo II, punto 1.5.
La formula matematica per calcolare il dimensionamento abitativo per ciascun comune dellagro
A questo punto del paragrafo, per, vanno fatti due importanti distinguo.
In primis, per gli edifici preesistenti, ogni possibilit di incremento dimensionale
andrebbe saggiamente subordinata ad una preliminare verifica legata alla vetust e
alle caratteristiche strutturali. Quindi, la crescita tendenzialmente in verticale qui
evocata potrebbe valere specialmente nel caso di rifacimento daccapo, e anche in
questultimo frangente occorrerebbe tenere conto di altri fattori come, ad esempio,
lestensione del lotto in questione.
In secundis, il summenzionato paragrafo delle Norme Tecniche di Costruzione del
2008 lascia un ulteriore margine di manovra per gli stabili realizzati con materiale
diverso dal legno o dalla muratura non armata. In tale caso, infatti, sembra venire
meno ogni riferimento alla classificazione sismica del territorio e perci gli
incrementi in verticale potrebbero riuscire con maggiore facilit56.
una
soglia
massima
di
estensione
per
ogni
singolo
Va ribadito, a riguardo, quanto appare scritto nel paragrafo 7.2.2 delle Norme Tecniche di Costruzione
del 2008: () Altezza massima dei nuovi edifici () Per le altre tipologie strutturali (cemento armato,
acciaio, etc.) laltezza massima determinata unicamente dalle capacit resistenti e deformative della
struttura..
120
Di certo, dopo aver letto quanto risulta pubblicato fino a questo punto,
qualcuno potrebbe ancora ipotizzare delle difficolt a concretizzare le suelencate
proposte, specie se sono tenute a mente, fra laltro, la retrodatata origine
temporale delle aree Garibaldi-Magenta-Vittorio Emanuele II, la poca larghezza
delle carreggiate in alcune delle loro strade cieche e la presenza di diversi impianti
abitativi a corte dove pure lelemento parentale pu venire facilmente meno. Ecco
perch la voglia del sottoscritto di essere corretto nei confronti di terzi spinge a
concludere accennando ad una replica.
Per il fabbricato situato allinterno di una corte, ovvero per unintera corte,
invece, il rilascio di una concessione edilizia per interventi volti alla modifica della
volumetria
preesistente
oppure
alla
ricostruzione
daccapo
potrebbe
essere
57
Gli
scenari
di
aumento
della
volumetria
preesistente,
di
ricostruzione
daccapo,
di
sminuzzamento/accorpamento dei fondi tratteggiati durante questo paragrafo possono far associare i
proponimenti del sottoscritto a quelli di Attila prima di valicare le Alpi. Di conseguenza, si precisa di non
avere nulla in contrario alla semplice preservazione di qualche (si badi allaggettivo scelto, volto ad
esaltare unidea di eccezionalit) edificio di reale valore storico-artistico, specie se evocante la civilt
contadina, in ognuna delle tre aree Garibaldi Magenta Vittorio Emanuele II (fino a p.za del Popolo).
58
Il pensiero corre a Piani Attuativi di iniziativa privata, presumibilmente di coloro che sono gi residenti.
59
scritto, per orientare landamento delle unit coinvolte e, magari, per ottenere pure
eventuali e leggeri allargamenti della sede viaria.
In entrambi i casi, per lealt doverosa nei confronti di chi legge, va osservato
come il ricorso preliminare a un Piano Attuativo avrebbe s dei vantaggi legati ad
una riottimizzazione probabile degli insediamenti, ma potrebbe recare delle
intrinseche debolezze. In particolar modo, prima di definire lindice di fabbricabilit
fondiaria, occorrerebbe passare per lindice di fabbricabilit territoriale (ossia il
massimo volume edificabile in una singola zona omogenea o parte di essa), il quale,
se di valore troppo basso, costituirebbe un ostacolo alledificabilit tendenzialmente
in verticale auspicata dal sottoscritto; in secondo luogo, nellambito della singola
pianificazione attuativa, potrebbe divenire necessaria la definizione di punti da
adibire a standard urbanistici (ossia spazi da destinare a servizi di rilevo pubblico,
come ad esempio un parcheggio), seppure resti possibile allente municipale
ricorrere a una loro monetizzazione.
Piani Attuativi o meno, rimane logico che ogni intervento volto alla modifica
della volumetria preesistente o alla ricostruzione daccapo dovrebbe permettere un
approdo di persone in numero come minimo simile a quello odierno, altrimenti
sarebbe tutto tempo perso.
60
Alla fascia urbana restante si propone anzitutto di associare la lettera B nellambito della
A loro volta, le immagini 10.5.2, 10.5.3, 10.5.4, 10.5.5, 10.5.6, 10.5.7, 10.5.8
e 10.5.9, sempre pubblicate nel Tomo II, tentano di entrare maggiormente nel
dettaglio in modo da soddisfare leventuale curiosit del lettore61.
quanto
concerne
la
presenza
di
piccole
unit
artigianali
61
Lo sviluppo del centro abitato nella porzione orientale del tenimento, lorientamento longitudinale di
uno dei due assi viari di riferimento del paese (Marconi-Vittorio Emanuele II) e lestrema esiguit delle
superfici a contatto, a seconda dei casi, colle giurisdizioni di Trentola Ducenta (CE), Lusciano (CE) e
Giugliano in Campania (NA) suggeriscono di includere nella fascia urbana restante anche punti per i
quali, invece, buon senso imporrebbe fin da subito la riconversione a scopo agricolo. Per lesattezza, si
allude al tratto di via Marconi che mena a Trentola, agli ultimissimi abitati a est delle vie DAcquisto,
Ventignano, Pastore e Treves, alla porzione nord dellultimo segmento est di via Pellico, alle superfici
comprese fra le vie De Gasperi e Fellini, al marciapiede sud di via Follerau.
62
Dal gruppo dei proponimenti, il sottoscritto ha scelto volontariamente di escludere quelli legati
allindividuazione ovvero alla conferma di una fascia di rispetto dallelettrodotto che attraversa il
tenimento comunale nella parte settentrionale, coinvolgendo via DAcquisto e la strada p.le 33 AversaQualiano-Villa Literno.
123
Di
conseguenza,
sarebbe
quanto
mai
opportuno
che
urbanistica comunale, si rimanda alla nota 52. Si ricorda altres che stata consapevole scelta del
sottoscritto quella di non avanzare proposte sul rapporto di copertura, ossia quella percentuale di
superficie di lotto sulla quale possibile edificare.
124
discostanti
sarebbe
senzaltro
legato
ad
un
popolamento
che
poich
ci
potrebbe
portare
un
contrasto
coi
limiti
del
scadenza
dellapplicazione
della
formula)65,
sarebbe
da
considerare
64
65
Legge Regionale Campania n. 14 del 1982, Allegato 1, titolo II, punto 1.5
Si ricorda velocemente che la formula matematica per calcolare il dimensionamento abitativo per
ciascun comune dellagro aversano (di cui fa parte Parete), valida fino al 2018, la seguente: DIM =
DIMamb x (Pcom / Pamb) x (Damb / Dcom). Per ogni ulteriore spiegazione a riguardo si rimanda alla nota 55.
125
meno ogni riferimento alla classificazione sismica del territorio e perci gli
incrementi in verticale potrebbero riuscire con maggiore facilit.
intervento
potrebbe
financo
venire
subordinato
alla
preliminare
Il pensiero corre a Piani Attuativi di iniziativa privata, presumibilmente di coloro che sono gi residenti.
126
fondiaria,
occorrerebbe
passare
per
lindice
di
fabbricabilit
nellambito
della
singola
pianificazione
attuativa,
potrebbe
divenire
67
Per favorire un diretto contatto fra due o pi stabili confinanti, tuttavia, gi potrebbe bastare un
permesso di costruzione, sempre laddove, per, suddetta fattispecie sia riconosciuta dalla locale disciplina
urbanistica.
68
Si evoca uno scenario che, va ammesso, rappresenta al momento qualcosa di enormemente ipotetico.
Lapprovazione di un Piano Attuativo, ridisegnando (col consenso delle parti interessate, ovviamente) i
confini delle propriet poste lungo uno stesso versante viario, potrebbe anche permettere la crescita
delledificabilit in verticale per coloro i quali, eventualmente, hanno ora il possesso di lotti di estensione
troppo ridotta per potervi fare un pensiero da subito.
127
10.5-bis
Precisazione
aggiuntiva
circa
la
fascia
urbana
restante
Per quanto riguarda leventuale presenza allinterno della fascia urbana
restante di edifici non costruiti in muratura e aventi solo finalit di tipo diverso da
quello abitativo, il sottoscritto precisa che non ha particolari proposte generali da
formulare circa il loro dimensionamento. Perci si sottolinea soltanto la necessit
che essi non siano la causa di un gratuito consumo di suolo vergine70.
69
Laltezza minima di ciascun piano abitabile stabilita nellart. 1 comma 1 del Decreto Ministero della
lautore ipotizza perfino lapprovazione precedente di un Piano Attuativo in grado di inserire lopera in
uno schema maggiormente complesso, volto, anzitutto alla riottimizzazione degli spazi in una determinata
sezione urbana e/o a un eventuale allargamento della sede viaria. Indipendentemente dalla scelta dello
strumento, se diretto o indiretto, inoltre, si potrebbero perfino individuare una o pi sottozone della
fascia urbana restante in cui circoscrivere la presenza del tipo di edificio individuato nel paragrafo 10.5bis.
128
la flessibilit
nelluso
specialmente
dellappartamento
genitoriale
quando
10.8
Un
principio
da
ribadire
in
modo
assoluto:
il
abitativo
mira
stabilire
il
relativo
ammontare
della
contrasto
degli strumenti di
72
72
Per la terza volta in questo capitolo, onde evitare al lettore un numero eccessivo di avanti e indietro, si
ripropone la formula matematica per calcolare il dimensionamento abitativo per ciascun comune dellagro
aversano (di cui fa parte Parete): DIM = DIMamb x (Pcom / Pamb) x (Damb / Dcom). Per ogni ulteriore
spiegazione a riguardo, tuttavia, si rimanda ancora alla nota 55.
73
quanto si desume dal comma 1 dellart. 66 delle Norme PTCP. Tuttavia per avere sottomano un
esempio concreto si rimanda al paragrafo 3.2.4 della relazione illustrativa R1 del PUC del Comune di
Trentola Ducenta, adottato nel febbraio 2014.
74
In chiusura del comma 1 dellart. 66 delle Norme PTCP puntualizzato testualmente: Il calcolo
Del duplice vantaggio anticipato nei paragrafi 10.4 e 10.5 (popolamento che
proseguirebbe in parti gi urbanizzate di Parete, con costi collettivi, anche sociali,
intuitivamente pi contenuti verso il medio-lungo periodo rispetto ad una nuova
colonizzazione; assetto complessivo del locale territorio che garantirebbe vivibilit e
fruibilit specie verso lesterno) stato gi scritto. Di conseguenza, si aggiungono
altre tre ricadute in positivo:
stimolare il rifacimento daccapo per coloro che hanno alloggi non progettati
a loro tempo per assommare ulteriori piani orizzontali;
131
della
parentela,
utile
perlomeno
circoscrivere
la
probabilit
occorrerebbe
eventualmente
tentare
interessati
una
allo
copianificazione
scopo
di
assieme
perimetrare
in
agli
maniera
altri
enti
definitiva,
132
Capitolo 11
Zone omogenee non residenziali ed extragricole
questo
proposito,
il
sottoscritto
suggerisce
di
localizzare
una
75
133
posta, sulla p.le 33 e sul lato ovest della Circumvallazione, sul prolungamento ovest
di via della Repubblica e sulla strada p.le Tre Ponti, nonch sulle strade rurali
Portella, Cupa e Vicinale della Rotonda. In questo senso, lestensione ad altri
soggetti probabilmente siti nella parte est del paese ed altre unit novelle varrebbe
soltanto in un secondo momento e in ragione degli spazi forse ancora disponibili.
perch,
tal
riguardo,
sarebbe
quanto
mai
indispensabile
che
Nelle immagini 11.1.3 e 11.1.4, presenti nel Tomo II, sono mostrati i punti che
lautore suggerisce di radere al suolo.
134
attuale
potenziale
di attivit supportanti
lagricoltura. Di conseguenza, laddove gli spazi fossero insufficienti e/o non fossero
rispettate le condizioni di salubrit, non vi sarebbe altro che una condizione di
impossibilit di approdo per uno o pi soggetti76.
Da precisare che la localizzazione in questo punto del paese (di circa 20.000
mq, almeno secondo calcoli comunque approssimativi effettuati tramite software
Google Earth) si spiega colla possibilit di sfruttare, almeno per scopi diversi da
quelli prevalentemente abitativi, la parte di arredamento urbano gi realizzato.
Malgrado quanto osservato nel paragrafo 11.1, qualcuno potrebbe continuare a sostenere la tesi di
Alla proposta concentrazione di unit di servizi di via Bologna si propone di associare la lettera D
lestensione ad altri soggetti probabilmente siti nella parte est del paese ed altre
unit novelle varrebbe soltanto in un secondo momento e in ragione degli spazi
forse ancora disponibili.
Innanzi a questa onesta prospettiva per lestremo tratto nord di via Bologna,
sarebbe quanto mai indispensabile che lamministrazione comunale di Parete
procedesse colleventuale blocco di ogni altro progetto edilizio con finalit differenti
da quella qui proposta79.
78
punti di vendita di veicoli per uso civile, resta altrettanto vero che gli esponenti di unattivit del genere
potrebbero riorganizzarsi in modo da occupare assai meno suolo possibile, trasformando la concessionaria
da solito vasto deposito, magari allaria aperta, in un accogliente punto di consultazione catalogo esteso
appena qualche decina di metri quadri e ubicato lungo il corso principale o nella piazza centrale; in
questottica, la consegna del mezzo avverrebbe direttamente presso il domicilio del cliente (o comunque
nei paraggi) abbattendo significativi costi di gestione (dallaffitto alla luce).
79
Ai primi mesi del 2015, purtroppo, risale la costruzione di un edificio abitativo nello spazio ancora
inedificato di via Bologna (lato destro, direzione via D'Acquisto) che pare confliggere colla destinazione
d'uso qui evocata. Di conseguenza, s'auspica un rimedio.
136
dalla
semina
dal
raccolto
delle
derrate
agricole
ovest
della
In maniera legittima, qualcuno potrebbe chiedere di accostare a questi due insediamenti la lettera E
nellambito della ripartizione urbanistica comunale. Ci malgrado, il rischio potrebbe consistere nel
vedere assegnata allintera zona agricola a ovest di Parete delle destinazioni duso eccessivamente e
progressivamente distanti dalla semina e dal raccolto di derrate agricole fino a determinare inopportune
impermeabilizzazioni del suolo. Di conseguenza, pur trattandosi di due attivit che complessivamente non
occupano una superficie assai estesa da far gridare subito alla omogeneit zonale", si suggerisce di
associare a ciascuna di esse la lettera D.
137
81
Per fugare ogni dubbio legato alla localizzazione degli insediamenti sopracitati,
sinvita a visionare le immagini 11.3.1, 11.3.2 e 11.3.3 presenti nel Tomo II della
corrente trattazione su Parete.
81
Occorre ammettere che le tre attivit non sono poste in maniera chiaramente contigua cos da far
pensare subito ad una sola zona omogenea. Tuttavia, a ciascuna di esse, presa singolarmente, si propone
associare
la
lettera
nellambito
della
ripartizione
urbanistica
comunale.
Lalternativa
Al Cimitero e alla Vasca si propone di associare la lettera F nellambito della ripartizione comunale.
138
83
Le misure minime, valide a livello nazionale, dei loculi cimiteriali sono fissate nellart. 13.2 della
Ai cristiani che ancora oggi rabbrividiscono ogni volta viene proferita la parola
cremazione, infine, va fatto presente che la resurrezione dei corpi dellUltimo
Giorno avverr direttamente per opera del Buon Dio. E nullaltro qui si vuole
aggiungere per fiducia verso lintelligenza altrui.
140
Capitolo 12
Zona agricola (semina e raccolto di derrate) ad est del
territorio comunale, con alcune sezioni urbane da
riconvertire in tale ottica
riconoscere
una
possibilit
di
edificazione
solo
per
quegli
In primo luogo, occorre precisare che per annesso si vuole intendere il locale
svolgente un ruolo di supporto per il lavoro agricolo. Ad esempio, dove depositare
attrezzi di vario tipo come scale, vanga, zappa.
In secondo luogo, gli annessi preesistenti allentrata in vigore del nuovo piano
urbanistico paretano potrebbero rimanere colla medesima dimensione e collo stesso
materiale col quale sono stati costruiti. I nuovi annessi e gli annessi oggetti di
rifacimento daccapo dopo lentrata in vigore del PUC, invece, non dovrebbero
superare il consigliato indice di fabbricabilit fondiaria pari a 0,01 mc/mq.
84
Alla zona agricola della parte orientale del territorio di Parete, si pu comprensibilmente associare la
141
In terzo luogo, per quanto concerne gli alloggi occasionali e stagionali ove
trovano riparo i lavoratori della terra (specie quelli stranieri), si potrebbe pensare
ad unipotesi di costruzione n in muratura n soprattutto dotata di fondamenta: ad
esempio ad una roulotte.
dallart.
44
comma
delle
Norme
del
Piano
Territoriale
di
Nel Tomo II della corrente trattazione sono postate una serie di immagini volte
ad aiutare il lettore ad individuare con maggiore certezza la zona agricola ad est del
territorio comunale cos come individuata dal sottoscritto.
Limmagine 12.1.1, in particolare, d una visione panoramica.
Le immagini 12.1.2, 12.1.3 12.1.4, 12.1.5 e 12.1.6 invece, provano a scendere
maggiormente nel dettaglio.
86
Il territorio rurale e aperto complementare alla citt destinato dai Puc ad attivit rurali in regime di
inedificabilit (). Sul territorio rurale e aperto complementare alla citt, altro aggiunto nel
paragrafo capitolo 21.7 del corrente Tomo I.
142
Le immagini 12.2.1, 12.2.2, 12.2.3, 12.2.4 e 12.2.5 visibili nel Tomo II della
trattazione del sottoscritto provano a indicare i punti della parte est del territorio
comunale che si propongono come oggetto di riconversione fondiaria a scopo
agricolo.
fondiaria
scopo
agricolo
di
alcune
sezioni
attualmente urbanizzate
Allo stadio attuale, larea corrispondente a piazza Caduti di Nassiriya e a via
Moravia si pone estremamente a contatto col tenimento della vicina Lusciano (CE).
Di conseguenza, sfruttando un processo di urbanizzazione qui ancora incompleto,
potrebbe essere realizzata con una certa facilit la riconversione a fini agrari delle
relative superfici. Nello specifico, unulteriore importante ricaduta in positivo
143
verrebbe rappresentata dal recupero di tasselli utili alla riconoscibilit fisica del
territorio comunale paretano.
del profilo
storico
di via
Vicinale
Torre,
antichissima
strada
di
Per quanto concerne il versante est del III tratto di via Vicinale Vecchia
(ancora per larga parte risparmiato dagli effetti deleteri della peste edilizia), un
auspicato ritorno a destinazione agricola dei suoli comporterebbe due vantaggi: uno
ideale e laltro pratico. Il primo consisterebbe nello scongiurare qualsiasi ipotesi (pi
o meno remota) di allargamento della carreggiata stradale fino a minarne il profilo
storico. Il secondo confermerebbe lodierno positivo ruolo di valvola di sfogo del
traffico veicolare: va difatti ricordato che il senso unico verso settentrione di via
Vicinale Vecchia e il senso unico verso meridione dellasse viario Marconi-Vittorio
Emanuele fino a piazza del Popolo costituiscono da questo punto di vista un unico
blocco.
Sempre per quanto concerne il versante est del III tratto di via Vicinale
Vecchia, per amor di onest, va sottolineato come gi da anni vi siano due
abitazioni di tipo famigliare. Di conseguenza, anche se il sottoscritto li ha inclusi
nella fascia urbana restante (paragrafo 10.5), per il lunghissimo periodo sarebbe
auspicabile un loro abbattimento onde evitare il balenarsi di qualsiasi forma di
equivoco.
144
La zona a sud di via Madre Teresa di Calcutta si presenta ancora oggi per
larghissima
parte
ancora
risparmiata
dalla
mannaia
edilizia.
Laffermazione
Per quanto concerne larea a ovest di via Vicinale Coppa e a nord di via Madre
Teresa di Calcutta, il riordino in senso agricolo avrebbe due felici ricadute: la
mancata cementificazione dellintera zona, che sarebbe in contrasto collandamento
verso
sud
est
della
strada
Parete-Giugliano
(che
nel
tenimento
paretano
145
146
Capitolo 13
Zona agricola (semina e raccolto di derrate) a occidente
del territorio comunale, con alcuni segmenti urbani da
riconvertire in tale ottica
impermeabilizzazione
di
superfici
stretto
giro
di
posta,
pari
0,01
mc/mq),
subordinandola
tuttavia
allesercizio
Anche nel presente caso, tuttavia, vanno effettuati una serie di distinguo.
In primo luogo, occorre ribadire che per annesso si vuole intendere il locale
svolgente un ruolo di supporto per il lavoro agricolo. Ad esempio, dove depositare
attrezzi di vario tipo come scale, vanga, zappa.
In secondo luogo, gli annessi preesistenti allentrata in vigore del nuovo piano
urbanistico paretano potrebbero rimanere colla medesima dimensione e collo stesso
materiale col quale sono stati costruiti. I nuovi annessi e gli annessi oggetti di
rifacimento daccapo dopo lentrata in vigore del PUC, invece, non dovrebbero
superare il consigliato indice di fabbricabilit fondiaria pari a 0,01 mc/mq.
87
Alla zona agricola della parte occidentale del territorio di Parete, si pu comprensibilmente associare la
147
In terzo luogo, per quanto concerne gli alloggi occasionali e stagionali ove
trovano riparo i lavoratori della terra (specie quelli stranieri), si potrebbe pensare
ad unipotesi di costruzione n in muratura n soprattutto dotata di fondamenta: ad
esempio ad una roulotte.
Nel Tomo II della corrente trattazione sono postate una serie di immagini volte
ad aiutare il lettore ad individuare con maggiore certezza la zona agricola a
occidente del territorio comunale cos come individuata dal sottoscritto.
Limmagine 13.1.1, in particolare, d una visione panoramica.
Le immagini 13.1.2 e 13.1.3, invece, provano a scendere maggiormente nel
dettaglio.
89
Il territorio rurale e aperto complementare alla citt destinato dai Puc ad attivit rurali in regime di
inedificabilit (). Sul territorio rurale e aperto complementare alla citt, altro aggiunto nel
paragrafo capitolo 21.7 del corrente Tomo I.
148
Fra laltro, lente locale dovrebbe procedere col solerte azzeramento di alcuni
insediamenti abitativi, artigianali e commerciali ora presenti e col tempestivo
arresto di ogni ulteriore tentativo simile. Inoltre, allo scopo di abbassare
significativamente ogni possibilit di densificazione urbana, molto opportuna
diverrebbe la decisione di ripristinare il sistema di scolo naturale dellacqua (fossi)
in corrispondenza dei punti ora antropizzati o in via di antropizzazione extragricola
del prolungamento di via della Repubblica e delle strade p.li 109 e 33.
Anche
per
la
sponda
ovest
della
strada
Circumvallazione
sarebbe
Per
l'esattezza,
diverrebbero
utili
leliminazione
di
ogni
segno
di
149
Malgrado
la
furia
iconoclastica,
per,
resterebbero
validissime
delle
fondiaria
scopo
agricolo
di
alcuni
segmenti
attualmente urbanizzati
Una salvifica diminuzione della pressione antropica extragricola a ovest del
paese porterebbe vantaggi di non poco conto.
90
Il cerchio rosso nellimmagine 13.2.3 mostra larea in cui si concretizzato nei primi mesi del 2015 un
ennesimo inopportuno consumo di suolo vergine. Tale avvenimento viene considerato assai
negativamente dal sottoscritto non solo perch lo stabile eretto sorge a ovest del segmento sud di via
Castagnola, posto come limite fra le parti prevalentemente extragricola e agricola del comune, ma
soprattutto perch esso appare ubicato esattamente accanto alla strada costruita nellambito delle attivit
dellEnte di Bonifica del Basso Volturno.
150
sorge negli immediati paraggi), malgrado conti appena una corsia per senso di
marcia.
Da ricordare, inoltre, come limportanza zonale della strada 33 AversaQualiano-Villa Literno e dellasse via della Repubblica-Parete Tre Ponti sia
amplificata dal fatto che tutte simmettono nella provinciale 58 Santa Maria a
Cubito-Aversa, gi nota ai tanti come Qualiano-Villa Literno.
implicitamente listituzione di qualche fantomatico parco agricolo urbano, la cui inopportunit nel
tenimento paretano stata tratteggiata nel paragrafo 7.1 di questo Tomo, ma sta suggerendo di lasciare le
strade rurali in questione anzitutto collattuale larghezza di carreggiata, senza perseguire adeguamenti
descritti ipocritamente come un regalo per gli amanti dellaria aperta.
151
un
vero
proprio
capolavoro
solo
apponendo
un
vincolo
di
Inoltre,
occorre
precisare
che
il
paese
sorge
sua
volta
in
una
zona
Il successo delle misure stringenti per la presenza di stabili nelle due zone
agricole di Parete dovrebbe per passare anche per il fattivo e definitivo abbandono
al proprio destino dei resti delle poche (e spesso malmesse) masserie rurali che
fanno ancora timidamente capolino. Difatti, pacifico sostenere che il passato
dellagricoltura va sostenuto dandole un futuro in senso produttivo e non
scioccamente commemorativo; soprattutto essenziale evitare unedilizia di ritorno
a scopo abitativo, o peggio ancora commerciale e ricreativo, perseguita da soggetti
che,
seppure
con
una
fedina
penale
immacolata,
153
difficilmente
avrebbero
154
Capitolo 14
Orti urbani e sezioni per allestimenti temporanei
14.1
Sezioni
Repubblica,
adibibili
cavallo
Circumvallazione
(con
ad
degli
alcuni
orto
incroci
urbano
con
punti
via
oggetto
lungo
via
Castagnola
di
della
e
la
uneventuale
riconversione fondiaria)
Limmagine 14.1.1 del Tomo II mostra una serie di superfici circostanti via
della Repubblica, e comprese fra gli incroci delle vie Castagnola e Circumvallazione,
che potrebbero essere adibite ad orto urbano, cio a forme di coltivazione non
richiedenti grossi spazi92. Nel caso paretano, in particolare, tali insediamenti
potrebbero costituire: un estremo sussidio materiale per uno o pi soggetti in
estreme condizioni di disagio economico e sociale; unulteriore occasione di tempo
libero, una preziosa occasione di diversificazione della didattica vera e propria per le
giovani generazioni; uno specifico momento di formazione professionale. Essi, poi,
potrebbero essere gestiti direttamente dallente locale ovvero affittati a una o pi
associazioni del posto.
Limmagine 14.1.2 mostra che la scelta di localizzare gli orti urbani in questo
punto del territorio comunale non casuale. La parte che mena a settentrione,
infatti, pu fungere da cuscinetto fra le propaggini urbanizzate e quelle superfici ad
est della Circumvallazione per le quali si proposto linsediamento di attivit
supportanti
lagricoltura.
La
parte
che
mena
mezzogiorno,
invece,
pu
92
155
Per adibire questa parte del territorio ad orto urbano, per, potrebbe essere
necessaria una riconversione fondiaria guidata dal Comune di Parete che, fatto
salvo qualche capannone presente (da uniformare tuttavia alla destinazione
urbanistica qui suggerita), si contraddistinguerebbe per labbattimento di qualche
edificio e per il repentino blocco di ogni altro progetto immobiliare.
Sempre per scongiurare qualsiasi prurito edilizio, inoltre, sarebbe opportuno che il
medesimo
ente
locale
si
facesse
promotore,
presso
lautorit
ecclesiastica
competente, delleliminazione della recente chiesa che sorge allincrocio delle vie
Castagnola e Basile93. Daltro canto se lintento quello di rinverdire con essa gli
antichi fasti del tabernacolo della Madonnella, basterebbe e avanzerebbe una
piccola edicola votiva al livello della strada; se invece lintento fosse quello di
consentire
di
pregare
al
coperto,
occorrerebbe
semplicemente
ricordarsi
dellesistenza delle altre strutture cattoliche dedicate a san Pietro e alla ss. Trinit,
nonch di quelle pi piccole intitolate allAddolorata, a san Filippo e santa Caterina.
14.2
Sezioni
per
allestimenti
temporanei
di
carattere
emergenziale oppure no94; ad esempio: giostre, circo, parcheggi auto per eventi,
tende per dare riparo alle persone in caso di calamit naturali. Ci malgrado,
laltrettanto sacrosanta esigenza di non erodere superfici in piena zona extraurbana
dovrebbe consigliare agli amministratori di Parete di individuare delle soluzioni in
estrema prossimit del centro abitato.
A riguardo, si propongono due distinte sezioni, site in realt luna nei paraggi
dellaltra. La prima, infatti, sorgerebbe a oriente della Villa Comunale, lungo la
sponda nord di via Follerau. La seconda, invece, sorgerebbe a sud della citata villa,
presso lattuale incrocio delle vie Giorgio Amendola, 2 Agosto e Follerau.
94
157
158
Capitolo 15
Un primo ammontare dei punti del territorio paretano da
sottoporre a interventi di riconversione fondiaria, tenendo
conto della situazione all11-8-2014 desumibile dalla
consultazione del software Google Earth
Nel corso dei precedenti capitoli 10, 11, 12, 13 e 14 stata evidenziata
leventualit di una serie di abbattimenti di stabili e di riconversioni fondiarie che
potrebbero rivelarsi indispensabili per riordinare efficacemente il territorio comunale
di Parete.
Ebbene, stando a quello che le immagini aeree di Google Earth datate 11-82014 fanno percepire, risulterebbero coinvolti 83 edifici95 e 26 superfici.
Si ricorda ai lettori che limmagine 10.1.3 presente nel Tomo II della corrente
trattazione prova a fornire una visione panoramica dei punti e delle sezioni da
coinvolgere.
95
In realt, considerando gli episodi di consumo di suolo vergine dei primi mesi 2015 relativi alle
costruzioni di uno stabile abitativo nella parte nord di via Bologna, confliggente colla destinazione duso
proposta nel paragrafo 11.2, e di un altro fabbricato a cavallo del segmento sud di via Castagnola e della
strada dellEnte di Bonifica, mostrato nellimmagine 13.2.3, il totale potrebbe a salire fino a 85.
Conteggiando poi i vagheggiati abbattimenti di lunghissimo periodo delle due abitazioni che gi da tempo
saffacciano lungo il lato orientale del terzo tratto di via Vicinale Vecchia e di altri 6 fabbricati che da
qualche anno incombono direttamente sul versante est del segmento sud di via Castagnola, la somma
potrebbe addirittura spingersi fino a 93.
159
160
161
162
Capitolo 16
Il ricorso a specifici strumenti giuridici in riferimento a:
pertinenze del Palazzo Ducale e della chiesa San Pietro
Apostolo; centro storico Umberto I Roma Berlinguer
Municipio I e II; aree Garibaldi Magenta Vittorio
Emanuele II (tratto fra via Roma e p.za del Popolo);
fascia urbana restante; insediamenti che possono
rimanere a ovest del paese
16.1 Premessa
Lazione di riordino urbanistico di Parete cos come proposta dal sottoscritto fra
i capitoli 10 e 14 ha permesso di avere una cognizione maggiormente dettagliata
della possibilit di dividere il territorio comunale in due fasce prevalenti. Quella a
oriente della Circumvallazione e del segmento sud di via Castagnola, allinsegna
dellantropizzazione extragricola, fatta salva lesigenza di preservare dei corridoi
verdi coltivati verso i vicini tenimenti di Lusciano e Giugliano anche attraverso una
paventata riconversione fondiaria di alcuni segmenti adesso urbanizzati. Quella a
occidente delle citate strade, allinsegna della presenza pressoch esclusiva di
attivit di semina e di raccolta di derrate agricole, fatte salve la necessit di lasciare
alcuni insediamenti dove sorgono (ad esempio, Cimitero) e lopportunit comunque
di ridare permeabilit a una serie di suoli.
sarebbe
fondamentale
il
ricorso
anzitutto
specifici
strumenti giuridici, come quelli a cui si accenner fino al termine del prossimo
163
96
(e
di
correlate
Norme
Tecniche
di
Attuazione)
da
parte
Per la Campania, stando a quello che chiunque pu desumere dagli schemi esemplificativi procedurali
pubblicati nel Manuale operativo del Regolamento 4 agosto 2011 n. 5 di attuazione della L.R. 16/2004 in
materia di Governo del territorio, limitatamente allatto denominato Piano Urbanistico Comunale il
procedimento di approvazione il seguente.
In primo luogo, il Comune di turno elabora il preliminare di PUC che composto di due parti: un
quadro conoscitivo del territorio locale e un documento strategico, con questultimo che indica gli
obiettivi generali e il livello di trasformabilit ambientale e insediativa. In codesta fase, inoltre, si verifica
la conformit di tale Piano alle leggi e ai regolamenti vigenti, nonch agli indirizzi fissati dalle
pianificazioni sovralocali.
In secondo luogo, in un arco di tempo previsto fra i 45 e i 90 giorni, il preliminare di PUC sottoposto
alla consultazione delle organizzazioni sociali, culturali, economiche, professionali, sindacali ed
ambientaliste; in genere, ci avviene tramite pi incontri aperti al pubblico che si cerca di coinvolgere
eventualmente con la compilazione di questionari.
In terzo luogo, la Giunta Comunale approva il preliminare di PUC dando il via alla redazione.
In quarto luogo, la Giunta Comunale adotta il PUC che viene pubblicato sul Bollettino Ufficiale della
Regione Campania (Burc) e nel sito web dellamministrazione procedente; inoltre, depositato presso la
sede dello stesso ente locale. altres compito dellautorit civica indicare alla collettivit i modi e i
tempi di consultazione del PUC adottato in modo da poter presentare proposte e osservazioni di
modifica. Va precisato che la comunit locale, presa sia singolarmente sia per gruppi, nonch in qualit di
soggetto privato e di interlocutore pubblico, ha comunemente tale facolt per 60 giorni a partire dalla
pubblicazione del PUC adottato.
164
In quinto luogo, entro 90 giorni dalla pubblicazione del PUC adottato, e a pena di nullit del
procedimento formativo, la Giunta Comunale valuta e recepisce le osservazioni eventualmente formulate
dal popolo.
In sesto luogo, il PUC adottato, integrato con le eventuali osservazioni, trasmesso alle
amministrazioni competenti (Autorit di Bacino, Soprintendenze, Enti Parco, ecc.) per lacquisizione dei
pareri, nulla osta, autorizzazioni e quantaltro di necessario. Inoltre inviato allAmministrazione
Provinciale di competenza che, entro 60 giorni dalla trasmissione del PUC adottato completo di tutti gli
elaborati, procede alla dichiarazione di conformit al proprio Piano di Coordinamento Territoriale
Provinciale; a tal riguardo, da precisare che la mancanza di tale dichiarazione di conformit impedisce
lapprovazione finale del PUC.
Successivamente, il Comune acquisisce tutti i pareri di competenza e provvede alle eventuali revisioni del
Puc adottato; in seguito, la Giunta adotta il PUC per la seconda volta.
A questo punto, il PUC adottato per la seconda volta, unitamente agli eventuali pareri obbligatori e alle
ipotizzabili osservazioni, sottoposto allesame del Consiglio Comunale che ha a disposizione due
opzioni: procedere alla approvazione oppure restituirlo alla Giunta per la rielaborazione entro 60 giorni,
pena la decadenza dellintero procedimento formativo.
Il PUC approvato pubblicato contestualmente nel Burc e sul sito web dellamministrazione locale
procedente ed efficace dal giorno successivo alla sua pubblicazione nel suddetto Burc.
Il PUC corredato di Norme Tecniche di Attuazione; inoltre da esso discende pure il Regolamento
Urbanistico Edilizio Comunale.
Altra documentazione che affianca il PUC nel suo percorso procedurale quella relativa alla Valutazione
Ambientale Strategica (VAS).
Infine, altra documentazione rimanda comunemente alla Carta dellUso del Suolo Agricolo e Forestale
(relazione con elaborati grafici), alla Relazione Geologica (con elaborati grafici), e al Piano di
Zonizzazione Acustica (relazione con elaborati grafici).
165
16.3
Cenni per
il loro
impatto
166
Capitolo 17
Il ricorso a specifici strumenti giuridici in riferimento a
tutte le altre sei zone omogenee restanti cos come
individuate dal sottoscritto
indicate
dal
sottoscritto
renderebbe
diversamente
edificabili
oppure
inedificabili tutte quelle superfici per le quali non stato ancora rilasciato il
permesso di costruire.
A proposito della proroga in campo edilizio (sia in caso di mancato avvio sia di
incompleta realizzazione), va segnalato come lapprovazione di un novello PUC
inibirebbe pure la possibilit di ricorrervi laddove la singola costruzione si ritrovasse
a confliggere con una nuova destinazione fondiaria.
Tanto per capire. Se una persona non riuscisse a completare la costruzione di una
propria casa in una zona precedentemente individuata come residenziale, non
97
Il Comune di Parete potrebbe solo eventualmente decidere di adottare un atto di decadenza del
permesso di costruire perch unobbligatoriet del genere non esiste. Infatti nella sentenza n. 2915 del 18
Maggio 2012 del Consiglio di Stato, sez. IV, scritto che la pronuncia di decadenza del titolo edilizio
() ha una natura [meramente] ricognitiva, perch accerta [soltanto] il venir meno degli effetti del titolo
edilizio in conseguenza dellinerzia del titolare, ovvero della sopravvenienza di una nuova e diversa
strumentazione edilizia, e assume pertanto decorrenza ex tunc (). Inoltre, il T.A.R. del Lazio, sede di
Roma, sez. II-bis, colla sentenza n. 5370 del 28 Giugno 2005 ha aggiunto che se vi fosse lobbligatoriet
di emanare una disposizione amministrativa potrebbero crearsi delle () disparit di trattamento tra
situazioni che nella sostanza si presentano identiche ().
98
Ecco cosa appare stabilito nei commi 1, 2 e 4 dellart. 15 del Decreto del Presidente della Repubblica n.
380 del 2001. Comma 1: Nel permesso di costruire sono indicati i termini di inizio e di ultimazione dei
lavori.. Comma 2: Il termine per l'inizio dei lavori non pu essere superiore ad un anno dal rilascio del
titolo; quello di ultimazione, entro il quale l'opera deve essere completata, non pu superare tre anni
dall'inizio dei lavori. (). Comma 4: Il permesso decade con lentrata in vigore di contrastanti
previsioni urbanistiche, salvo che i lavori siano gi iniziati e vengano completati entro il termine di tre
anni dalla data di inizio..
168
avrebbe neppure la possibilit di ottenere una proroga se, nel frattempo, risultasse
approvato un nuovo piano urbanistico in grado di mutare la destinazione duso della
medesima area (ora divenuta industriale, ad esempio).
Sullargomento, un buon punto di riferimento la sentenza 19.101 del 2008 della
III sezione penale della Corte di Cassazione99.
contrastanti
con
una
successiva
pianificazione
urbanistica generale
Nel passato paragrafo stato scritto che il Comune di Parete potrebbe
trovarsi nelleventualit di adottare dei provvedimenti di decadenza di quei
99
() Secondo la ratio che governa l'istituto, () la proroga non pu essere pi accordata quando
siano sopravvenute previsioni urbanistiche incompatibili con l'intervento assentito. Nient'altro che
questo, infatti, il significato della succitata disposizione [il comma 4 dellart. 15 del DPR 380/2011]
(che - si ripete - di stretta interpretazione), secondo cui il permesso di costruire decade quando entra in
vigore una disciplina urbanistica contraria, a meno che i lavori siano stati gi iniziati e vengano
completati nel termine ordinario dei tre anni. In altre parole, il termine decadenziale non ammette
proroga quando il regime urbanistico sopravvenuto non consente pi la realizzazione dell'intervento.
Non pu quindi condividersi nella sua assolutezza quella giurisprudenza amministrativa secondo cui la
proroga della concessione edilizia non ancora scaduta non possiede una propria autonomia, ma
accessoria alla concessione originaria, con la conseguenza che l'autorit amministrativa non pu
denegarla a motivo della sopravvenienza di una disciplina urbanistica incompatibile (.).
Questa giurisprudenza infatti in insanabile contrasto con il tenore letterale della norma in esame.
Disattenderla non vuol dire negare la differenza antologica tra la proroga e il rinnovo della concessione,
essendo indubitabile che la proroga ha carattere accessorio, e perci, contrariamente al rinnovo, non
comporta nuovi oneri concessori e deve essere rilasciata con riferimento alla disciplina vigente al
momento in cui la concessione prorogata venne emanata. Significa invece, pi semplicemente, che
l'istituto della proroga non pi applicabile quando sia sopravvenuta una disciplina urbanistica
incompatibile con l'intervento assentito. In tal caso, infatti, l'interesse urbanistico considerato
prevalente rispetto all'interesse privato a portare a termine l'intervento, che non sia stato completato nel
termine triennale anche per causa indipendente dalla sua volont. ().
169
100
Per la Campania, stando a quello che chiunque pu desumere dagli schemi esemplificativi procedurali
pubblicati nel Manuale operativo del Regolamento 4 agosto 2011 n. 5 di attuazione della L.R. 16/2004 in
materia di Governo del territorio, limitatamente ai piani attuativi il procedimento di approvazione il
seguente.
In primo luogo, il proponente elabora il Piano Urbanistico Attuativo.
In secondo luogo, il proponente, se diverso dal Comune, trasmette il Pua allente locale che ne verifica la
compatibilit anzitutto rispetto alla pianificazione generale. Prima delladozione, inoltre, lo stesso ente
dovrebbe garantire pubblicit e partecipazione al procedimento a tutti i soggetti pubblici e privati.
In terzo luogo, la Giunta Comunale adotta il Pua che viene pubblicato sul Bollettino Ufficiale della
Regione Campania (Burc), nel sito web e nellalbo pretorio del Comune. Nel periodo immediatamente
successivo altres compito dellautorit civica offrire a chiunque la possibilit di presentare osservazioni
al piano attuativo.
In quarto luogo, il Comune invia il Pua, completo dei vari elaborati, allAmministrazione Provinciale di
appartenenza, la quale invitata a formulare proprie osservazioni entro 30 giorni.
170
Sia i piani di lottizzazione (art. 16 comma 5 della Legge n. 1150 del 1942) sia
le relative convenzioni (art. 28, comma 5, punto 3 della medesima legge) non
possono prevedere una durata superiore ai 10 anni; le seconde, tuttavia, possono
anche interessare una fascia di tempo minore (art. 28 comma 9 della suddetta
legge), a seconda di quanto concordato dalle parti, comprensibilmente in funzione
dellentit dei lavori previsti. Di conseguenza, pacifico affermare che dovrebbe
costituire scopo dei soggetti coinvolti procedere ad una stipulazione della
convenzione poco tempo dopo lapprovazione del piano di lottizzazione da cui
discende.
171
Sul tema, si richiamano qui alcuni stralci dellimportante sentenza n. 2045 del 6 Aprile 2012 emessa
dalla IV sezione del Consiglio di Stato. () La giurisprudenza di questa Sezione ha da tempo affermato
(), proprio in relazione allobiezione che il termine decennale di efficacia dei piani particolareggiati
non potrebbe essere applicato in via di analogia alle lottizzazioni, () quanto segue:
la legge urbanistica [Legge n. 1150 del 17 Agosto 1942] stabilisce espressamente la durata degli
altri strumenti urbanistici che disciplina: di quelli generali (il piano territoriale di
coordinamento ed il piano regolatore generale, in vigore a tempo indeterminato ex artt. 6 e 11
della LUN) e del piano particolareggiato, avente la durata di dieci anni per espressa previsione
dellart. 17 della stessa LUN;
la durata massima dei piani di lottizzazione, se ad essi non fosse applicabile il termine decennale
di efficacia dei piani particolareggiati, sarebbe quella, indeterminata, degli strumenti urbanistici
generali, invece di quella decennale dello strumento urbanistico attuativo: il che costituirebbe di
per s motivo di incoerenza;
non giova, inoltre, rilevare che lart. 28 della LUN, come modificato dallart. 8 della L. 6 agosto
1967 n. 765, preveda un termine decennale soltanto per lesecuzione delle opere di
urbanizzazione e non per ledificazione dei singoli lotti, tenuto conto che la fissazione di un
termine risponde ad un preminente interesse pubblico, non soltanto per lesecuzione delle opere
di urbanizzazione, ma anche per ledificazione dei lotti;
il disegno di fissazione di un termine di decadenza per le licenze prima, poi per le concessioni
edilizie e poi, ancora, per i permessi di costruire, diretto ad assicurare leffettivit e lattualit
delle nuove previsioni urbanistiche, sarebbe incompleto alla fonte se, prima del rilascio del titolo
abilitativo, le lottizzazioni convenzionate avessero lefficacia di condizionare a tempo
indeterminato, con laffidamento dei suoi titolari, la pianificazione urbanistica futura.
N pu farsi questione che detto affidamento (del lottizzante) comporti lintangibilit della destinazione
urbanistica impressa con il PdL convenzionato poich, come ha ancora chiarito la citata giurisprudenza:
lultrattivit di detto affidamento, oltre il termine di scadenza del PdL stesso, sarebbe incoerente
con la finalit di fissazione di un termine di efficacia degli strumenti urbanistici attuativi, il quale
(termine) attiene alleffettivit delle nuove previsioni urbanistiche; ().
172
In
primo
luogo,
lorientamento
giurisprudenziale
afferma
che
di
costruire,
abbia
va
precisato
riconosciuto
agli
come
enti
lorientamento
locali
la
giurisprudenziale
possibilit
di
recedere
102
103
In aggiunta, va anche scritto che, mancando la stipulazione della convenzione, non esiste n un
obbligo giuridico n una necessit pratica di motivazione da parte del Comune. A riguardo, viene pure in
soccorso il comma 2 dellart. 3 della Legge n. 241 del 1990 dove appare stabilito: La motivazione non
richiesta per gli atti normativi e per quelli a contenuto generale..
103
Nella sentenza del TAR Lombardia-Milano, sez. II, n. 2882 del 7 Luglio 2008 possibile leggere:
Difatti, va ancora una volta sottolineato che la validit decennale di questo tipo di
piano attuativo vale nellambito dello strumento urbanistico generale a cui rimanda
e del quale rappresenta solo una costola, tanto per intendersi. Quindi, se nel
frattempo venisse approvato un altro piano generale e il singolo piano di
lottizzazione fosse ancora privo del permesso di costruire, tale progetto di turno
non potrebbe tradursi in realt, a maggior ragione se la nuova destinazione duso
andasse in direzione contraria da quella edificatoria. Insomma qualsiasi permesso di
costruire ipoteticamente rilasciato in seguito sarebbe illegittimo trascinando con s
lopera.
Lespressione virgolettata tratta dalla sentenza TAR Lombardia n. 2882/2012. Sul tema, poi, va
assolutamente puntualizzato come la giurisprudenza prevalente faccia riferimento alla necessit di fornire
una motivazione e non ad un obbligo vero e proprio. In particolare, il Consiglio di Stato, sez. VI, colla
decisione n. 173 del 14 Gennaio 2002 ribadisce che: non [si] ignora il consolidato insegnamento
giurisprudenziale a tenore del quale il Comune, nellesercizio della facolt latamente discrezionale di
modifica delle precedenti previsioni urbanistiche, non tenuto ad una specifica ed analitica motivazione
a corredo delle scelte innovative relative alle singole zone (). [Occorre] tuttavia rammentare che,
secondo il medesimo insegnamento pretorio, il principio della non necessit di una specifica motivazione
incontra una deroga, [quando] lesercizio dello jus variandi vada ad incidere in senso sacrificativo su
aspettative assistite da una peculiare tutela o da uno speciale affidamento, quali quelle derivanti da un
piano di lottizzazione debitamente approvato e convenzionato (...).
174
essere
dimostrato
dallesigenza
di
salvaguardare
questa
triplice
Il comma 4 dellart. 11 della Legge n. 241 del 1990 recita testualmente: Per sopravvenuti motivi di
gi
stipulate
agli
accordi
sostitutivi
del
provvedimento
commento dellavv. Alessandro Del Dotto alla decisione n. 3217 del 21 Maggio 2010 del Consiglio di
Stato, sezione V: () La convenzione deve essere considerata, infatti, come un atto () nel quale
l'incontro delle volont trova formalizzazione. Da un lato, infatti, c' la volont dei privati che, dopo aver
chiesto e ottenuto l'approvazione del piano, potrebbero avere interesse a procedere nel successivo
passaggio della convenzione per, poi, procedere alla realizzazione dell'intervento con i dovuti e necessari
titoli edilizi. Dall'altro lato, contestualmente, c' la volont dell'amministrazione, espressa con
l'approvazione della proposta di piano di lottizzazione, cos come proposta in sede di esercizio della
iniziativa privata. (). Perci () potrebbe essere interesse dei privati non pi interessati (che hanno
mutato volont rispetto alla originaria proposta di lottizzazione) provvedere a inoltrate domanda di
revoca (ovvero annullamento) del piano di lottizzazione ()..
176
Dallaltro lato, il privato avrebbe pur sempre la possibilit, dietro richiesta formale,
di rinunziare alla convenzione di lottizzazione anche dopo averla sottoscritta. La
natura pattizia dellatto convenzionato, difatti, consente a tutte le parti coinvolte di
poterne venire meno laddove scemi la volont edificatoria, e non soltanto allente
pubblico in virt della potest esercitata sul territorio di pertinenza.
opinione dellautore, in particolare, che a queste due soluzioni si possa giungere
specie nel caso di una lottizzazione promossa da privati, i quali avrebbero piena
legittimit a fare un passo indietro dopo averne fatto uno in avanti107.
In aggiunta alle due ipotesi, se ne pu aggiungere una terza che vedrebbe i privati non avviare mai le
opere di edificazione per tutti e dieci gli anni generalmente concessi a loro dalla convenzione lottizzata.
177
In secundis, si ritiene che quanto qui umilmente evocato possa valere anche in
riferimento alle aree P.I.P. (Piano di Insediamento Produttivo), generalmente
associate alle zone D di una pianificazione generale comunale e contraddistinte
anchesse da una durata decennale del relativo piano di attuazione dal momento
dellapprovazione da parte dellAmministrazione locale di turno (comma 3 dellart.
27 della Legge 22 Ottobre 1971, n. 865). Difatti anche in questo caso vi la
stipulazione di una convenzione fra Comune e privato, con questultimo che pu
giungere ad accollarsi gli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria onde
stabilirsi direttamente ovvero, in seguito allaggiudicazione di unapposita selezione
pubblica, per far approdare altre ditte.
In tertiis, si ritiene che quanto qui umilmente esposto possa valere anche in
riferimento
alle
aree
P.E.E.P.
(Piano
di
Edilizia
Economica
Popolare),
108
Nel comma 1 dellart. 9 del DPR n. 327 del 2001 scritto: Un bene sottoposto al vincolo
preordinato all'esproprio quando diventa efficace l'atto di approvazione del piano urbanistico generale,
ovvero una sua variante, che prevede la realizzazione di un'opera pubblica o di pubblica utilit..
179
consisterebbe
nellapprovazione
di
un
singolo
Piano
Attuativo,
premessa
del
singolo
Piano
Attuativo,
nellottica
espropriativa,
non
va
Lettere a) e b) del comma 1 dellart. 12 del DPR n. 327 del 2001: La dichiarazione di pubblica utilit
si intende disposta: a) quando l'autorit espropriante approva a tale fine il progetto definitivo dell'opera
pubblica o di pubblica utilit, ovvero quando sono approvati il piano particolareggiato, il piano di
lottizzazione, il piano di recupero, il piano di ricostruzione, il piano delle aree da destinare a insediamenti
produttivi, ovvero quando approvato il piano di zona; b) in ogni caso, quando in base alla normativa
vigente equivale a dichiarazione di pubblica utilit l'approvazione di uno strumento urbanistico, anche di
settore o attuativo, la definizione di una conferenza di servizi o il perfezionamento di un accordo di
programma, ovvero il rilascio di una concessione, di una autorizzazione o di un atto avente effetti
equivalenti..
110
Art. 13 del DPR 327/2001. Comma 3: Nel provvedimento che comporta la dichiarazione di pubblica
utilit dell'opera pu essere stabilito il termine entro il quale il decreto di esproprio va emanato.. Comma
4: Se manca l'espressa determinazione del termine di cui al comma 3, il decreto di esproprio pu essere
emanato entro il termine di cinque anni, decorrente dalla data in cui diventa efficace l'atto che dichiara la
pubblica utilit dell'opera..
111
A questo punto, per, prima di passare per davvero allazione di riconversione fondiaria, a
modestissimo avviso del sottoscritto, potrebbe divenire necessaria financo lapprovazione di un progetto
esecutivo dellopera, ipoteticamente da realizzarsi sia nel caso di ripristino del suolo agricolo
(associabile a un risanamento ambientale) sia nel caso in cui labbattimento miri a un livellamento del
terreno propedeutico linsediamento non residenziale ed extragricolo.
180
Mettendo da parte lindennit espropriativa, inoltre probabile, a detta umilissima dello scrivente, che
una o pi riconversioni fondiarie (abbattimenti e/o rimozioni degli strati impermeabilizzati) debbano
essere esplicitamente previste pure allinterno di un Piano Triennale delle Opere Pubbliche redatto dai
Comuni. Questultimo, per lesattezza, annovera obbligatoriamente al suo interno ogni lavoro di importo
superiore ai 100.000 Euro, al quale va associata la finalit, la/e fonte/i di finanziamento e i tempi supposti
per lultimazione.
Collegato al Piano Triennale, vi lElenco Annuale, documento nel quale sono incluse quelle opere che
lente locale intende realizzare nel corso del primo anno di riferimento dei tre. A ciascun lavoro, in
entrambi gli Elaborati, risulta aggregato anche un numero indicante il livello di priorit attribuita, che pu
essere massima (1), media (2) o minima (3).
Per inserire le opere nellElenco Annuale, in particolare, necessario come minimo uno studio di
fattibilit approvato per quelle di importo inferiore a 1.000.000 di Euro, ovvero un progetto preliminare
approvato per quelle di importo pari o superiore a tale cifra. Indipendentemente dalla somma, tuttavia,
possibile aggiungere nellElenco anche un singolo lotto (sezione, cio) purch sia stato elaborato il
progetto preliminare e siano state calcolate le somme necessarie per lintero lavoro di appartenenza.
Ora, tenendo conto che lazione espropriativa presentata nel paragrafo 17.4 dovrebbe volgere alla
concretizzazione solo dopo lapprovazione di uno o diversi Piani Attuativi (associabili susa questo
termine chiedendo scusa agli esperti di Diritto al progetto definitivo di unopera pubblica), evidente
che, da un punto di vista strettamente formale, limmissione nel Piano Triennale e nel Piano Annuale di
una o pi riconversioni fondiarie non dovrebbe far precipitare questultime in una sorta di girone dantesco
dagli esiti imprevedibili, a maggior ragione se gli stanziamenti fossero gi usabili o di facile accesso.
Attenzione, per. Una o pi riconversioni fondiarie potrebbero divenire realt anche senza limmissione
nellElenco Annuale, ma solo sulla base di un piano finanziario a s stante oppure di eventuali risorse
resesi disponibili nellambito del medesimo Elenco in seguito a ribassi dasta o a qualsivoglia risparmio.
A dispetto del nome, il Piano Triennale delle Opere Pubbliche non viene redatto e approvato ogni
trentasei mesi, bens ogni anno. In maniera spiccia, quindi, ogni Piano fa riferimento a trienni che vanno a
scalare ogni volta in avanti di un anno; ad esempio, il Piano approntato nel 2015 abbraccia il periodo
2016-2017-2018, mentre quello stillato nel 2016 riguarda la fase 2017-2018-2019. Di conseguenza,
lElenco Annuale preparato nel 2015 considera il 2016, e quello steso nel 2016 mira al 2017.
In unottica prettamente procedurale, bisogna accennare che gli schemi di Piano Triennale e di Elenco
Annuale vengono redatti dal personale preposto entro il 30 settembre di ciascun anno; essi sono adottati
dalla Giunta Comunale entro il 15 ottobre; nei 60 giorni successivi sono poi pubblicati nellalbo pretorio
e, infine, giungono allapprovazione da parte del Consiglio Comunale in sede di Bilancio di Previsione
(cio del documento contabile che a sua volta prevede tutte le entrate e le uscite finanziarie di un Comune
per lesercizio finanziario futuro).
181
delloccasione, si prova
a fornire
qualche
elemento
per
soddisfare leventuale curiosit del lettore circa lindennit a cui ha diritto ogni
soggetto espropriato del suo bene.
Il comma 1 dellart. 38 del citato Decreto n. 327 del 2001 stabilisce che
lindennit di una costruzione legittimamente edificata calcolata partendo da un
valore di mercato oggettivamente individuato tramite stima, in modo da attutire
leventuale impatto economico della perdita.
Il comma 2 del medesimo art. 38, invece, afferma che per il fabbricato realizzato
abusivamente spetta unindennit pari allarea di sedime, la quale, in maniera forse
grossolana agli occhi di qualcuno, corrisponde alla semplice proiezione a terra.
Peraltro lo stesso comma stabilisce che, in caso di manufatto parzialmente abusivo,
lindennit pari al valore della sola parte eretta legalmente.
In
linea
generale,
va
altres sottolineato
che
un espropriato
che
accetta
Lautore ritiene che, su quanto osservato fino a questo punto della nota, dei punti di riferimento normativi
siano anzitutto il Decreto Legislativo n. 163 del 2006 (art. 128) e il Decreto del Presidente della
Repubblica n. 207 del 2010 (art. 13).
Infine, dato che il lettore pu apparire confuso rispetto alla tabella di marcia di una qualsiasi
progettazione in campo edilizio, si afferma che, grosso modo, essa la seguente: studio di fattibilit
(valutazione iniziale in linea di massima), progetto preliminare (primo approccio specifico), progetto
definitivo (planimetrie e studi dettagliati) e progetto esecutivo (antecedente linizio dei lavori).
113
17.5
Il
recupero
di
suolo
per
uso
agricolo:
chiarimento
Per la lettura dellaccennato dispositivo giuridico si rimanda alla nota 105. Passando oltre, il
sottoscritto giunge ad ipotizzare che il ricorso ad una soluzione del genere potrebbe addirittura essere
valutato anche quando labbattimento e/o il pi generale ripristino del suolo agricolo riguardasse diversi
edifici ubicati luno accanto allaltro in area campestre, ma sussistesse nel contempo la necessit di agire
un passo alla volta.
115
Il paragrafo 17.5 stato redatto pensando solo alle due zone agricole. Ci malgrado, lautore non si
sente di escludere del tutto unestensione delle considerazioni contenute in esso anche rispetto ai
paventati orti urbani lungo via della Repubblica e alle auspicabili sezioni per allestimenti temporanei di
carattere emergenziale e non (capitolo 14 del corrente Tomo I).
183
di
eventualmente
verit
spinge
coinvolgente
a
le
scrivere
altre
sei
che
il
zone
procedimento
individuate
dal
espropriativo
sottoscritto
(concentrazioni; zone agricole a est e a ovest di Parete; orti urbani; sezioni per
allestimenti temporanei) potrebbe trovare forti ostacoli per quelle opere edilizie
concretamente avviate (poich perfettamente a regime coi termini di validit, inizio
e/o termine dei lavori) in virt dei rilasci dei permessi di costruzione derivanti da
uno strumento urbanistico generale precedente quello novello.
tale
atto,
infatti,
avrebbe
valore
116
Va citato ancora una volta il comma 1 dellart. 9 del DPR 327/2001: Un bene sottoposto al vincolo
preordinato all'esproprio quando diventa efficace l'atto di approvazione del piano urbanistico generale,
ovvero una sua variante, che prevede la realizzazione di un'opera pubblica o di pubblica utilit..
117
Nel comma 2 dellart. 19 del DPR n. 327 del 2001: appare scritto: L'approvazione del progetto
preliminare o definitivo da parte del consiglio comunale, costituisce adozione della variante allo
strumento urbanistico..
118
Nel paragrafo 17.6 stata richiamata pi volte la variante a un piano urbanistico vigente. Essa va
intesa come una modifica (parziale o generale) allassetto planimetrico di un Comune ovvero alle Norme
Tecniche di Attuazione. Per la Campania, stando a quello che chiunque pu desumere dagli schemi
185
Come si potrebbe agire, allora? Partendo dalla premessa che una chiesa in
pi rappresenta un inutile caso di urbanizzazione nellambito di un tenimento locale
gi dotato di luoghi di preghiera cattolici anche molto ampi (parrocchie San Pietro
Apostolo e SS. Trinit, a cui vanno aggiunte le cappelle dellAddolorata, di Santa
Caterina e di San Filippo) e gi abbondantemente esposto a fenomeni di consumo
di suolo vergine, lautore non riesce che a immaginare due scenari alternativi.
esemplificativi procedurali pubblicati nel Manuale operativo del Regolamento 4 agosto 2011 n. 5 di
attuazione della L.R. 16/2004 in materia di Governo del territorio, il procedimento di approvazione della
Variante al Piano Urbanistico Comunale identico a quello del Piano Urbanistico Comunale ma coi
termini ridotti della met.
Contrariamente a quello che nei paesini possono sostenere il Tizio e il Caio di turno, quindi, un ente
locale ha sempre la possibilit di apporre delle variazioni alla pianificazione urbanistica vigente e,
coerentemente con quanto scritto nel paragrafo 17.3, senza neppure un obbligo formale di motivazione.
Tuttavia la necessit (mai lobbligo, si badi) di giustificazione, sempre in linea con quanto evidenziato nel
paragrafo 17.3, si porrebbe solo nel caso in cui fossero emerse delle legittime aspettative di qualche
interessato; per i piani di lottizzazione, ad esempio, varrebbe unicamente se vi fossero sia lapprovazione
di tale piano sia la successiva stipulazione della relativa convenzione (Consiglio di Stato, sez. VI,
decisione n. 173 del 14 Gennaio 2002).
186
17.8
Rimandi
alla
Costituzione
Italiana
per
giustificare
187
Fra i principi fondamentali della Costituzione spicca, poi, quello legato alla
tutela del paesaggio (art. 9), con questultimo che pu essere inteso come frutto
dellinterazione Uomo-Natura119.
Specie con riferimento alla aree classificabili come agricole, allora, nulla esclude che
tale tutela possa concretizzarsi sia in una mancata cementificazione sia nel
recupero funzionale (per attivit di semina e di raccolto delle derrate) dei segmenti
inopportunamente sottoposti allimpermeabilizzazione.
119
A riguardo, lart. 131 comma 1 del Decreto Legislativo n. 42 del 2004 stabilisce esplicitamente: ()
per paesaggio si intendono parti di territorio i cui caratteri distintivi derivano dalla natura, dalla storia
umana o dalle reciproche interrelazioni..
188
verrebbe
acquisita
al
patrimonio
dellente
locale
sottoposta
Lo scenario evocato genericamente nel paragrafo 17.9 rimanda allart. 31 del DPR n. 380 del 2001.
189
122
Comma 5 dellart. 31 del DPR n. 380 del 2001: L'opera acquisita demolita con ordinanza del
dirigente o del responsabile del competente ufficio comunale a spese dei responsabili dell'abuso, salvo
che con deliberazione consiliare non si dichiari l'esistenza di prevalenti interessi pubblici e sempre che
l'opera non contrasti con rilevanti interessi urbanistici o ambientali..
190
17.10
Una
seconda
alternativa
ASSOLUTAMENTE
NON
123
Lautore ha scritto il paragrafo 17.10 proponendo una (pur sconsigliatissima) soluzione per quelle
opere edilizie concretamente avviate, ed in questottica che sono sviluppate le considerazioni al suo
interno. Tuttavia egli non si sente di escludere una possibilit di veder applicato il tipo di rimedio
individuato anche per quei lavori ancora lungi dal cominciare.
124
125
Art. 38 del DPR n. 380 del 2001. Comma 1: In caso di annullamento del permesso di costruire,
qualora non sia possibile, in base a motivata valutazione, la rimozione dei vizi delle procedure
amministrative o la restituzione in pristino, il dirigente o il responsabile del competente ufficio comunale
applica una sanzione pecuniaria pari al valore venale delle opere o loro parti abusivamente eseguite,
valutato dall'agenzia del territorio, anche sulla base di accordi stipulati tra quest'ultima e
l'amministrazione comunale. La valutazione dell'agenzia notificata all'interessato dal dirigente o dal
responsabile dell'ufficio e diviene definitiva decorsi i termini di impugnativa.. Comma 2: L'integrale
corresponsione della sanzione pecuniaria irrogata produce i medesimi effetti del permesso di costruire in
sanatoria di cui all'articolo 36..
192
193
194
195
196
Capitolo 18
Ipotesi di sostegno finanziario
Anzitutto,
per
lAmministrazione
condurre
Comunale
in
di
maniera
Parete
efficace
potrebbe
un
riordino
trovarsi
urbanistico,
nellopportunit
di
(contributo
di
costruzione,
calcolato
in
percentuale
sul
valore
197
Comunque, specie per il riordino urbanistico nelle due zone agricole a est e a
ovest del paese, nonch nelle sezioni adibibili ad orto urbano, una scorciatoia fra le
tante potrebbe consistere nel richiedere fondi in virt di processi di bonifica
ambientale.
In
buona
sostanza,
gli
insediamenti
extragricoli
ora
126
Allo scopo di facilitare la comprensione del lettore senza trasformare il testo in un guazzabuglio
visivo, le sezioni in oggetto sono qui elencate: concentrazione di attivit supportanti lagricoltura lungo
il lato est della Circumvallazione; concentrazione di unit di servizi nellestremo nord di via Bologna;
le due zone agricole a oriente e a occidente del paese; gli orti urbani localizzabili lungo via della
Repubblica; le sezioni per allestimenti temporanei di carattere emergenziale e non.
198
199
200
Capitolo 19
La fattibilit della deurbanizzazione volta al recupero di
aree agricole per la semina e il raccolto
19.1 Premessa
Nei precedenti capitoli si fatto riferimento alla necessit di riconversioni
fondiarie per recuperare al meglio, rispettivamente, la zona classificabile come
agricola nella parte est del comune di Parete, la zona proposta come agricola
nella parte occidentale e due sezioni adibibili ad orti urbani nel tratto di via della
Repubblica compreso fra via Castagnola e lincrocio colla Circumvallazione.
stesso
ente
dovrebbe
procedere
colleliminazione
di
ogni
elemento
contrario di quanto ripetono come un mantra, fra laltro, tanti politicanti locali e
nazionali e perfino gli ambientalisti.
Insomma, il suolo, nel peggiore dei casi, viene trasferito da un punto allaltro e
non sempre (e fortunatamente) per contribuire a scempi territoriali di questo o quel
tipo. Di conseguenza, non c nessuna fantomatica volatilizzazione dei terreni,
manco si trattasse di acqua messa a bollire nella pentola.
202
lAmministrazione
dallabbattimento
delle
attuali
Comunale
opere
edilizie
di
Parete
private
dovrebbe
dalla
pi
partire
generale
127
Il paragrafo 19.2 evidenzia unicamente le fasi della fattiva riconversione fondiaria a scopo agricolo.
Tuttavia occorre precisare come esse possano soltanto seguirne unaltra legata alla scelta del soggetto
incaricato, visto che lautore immagina un Comune di Parete non attualmente dotato di persone e di mezzi
per agire in modo diretto. Nellipotesi ritenuta pi felice, la selezione tramite gara dappalto non dovrebbe
concernere nientaltro che lesecuzione dei lavori (lettera a, comma 2, art. 53 del Decreto Legislativo n.
163 del 2006) in virt di un preesistente progetto esecutivo dellopera redatto dal competente ramo
burocratico locale; in linea puramente di principio (non risulta un caso lutilizzo di questa espressione),
infatti, potrebbe esservi un minore impatto finanziario proprio a causa dellesclusione di ogni
progettazione ad appannaggio di professionisti esterni.
Pur non avendo nulla a che fare con il contenuto di codesto capitolo, il sottoscritto conclude reputando
come assai verosimile il ricorso a gare dappalto anche per concretizzare la riconversione fondiaria
(perlomeno in merito allabbattimento degli stabili e a un iniziale livellamento del suolo con laggiunta di
terreno) in altri punti del tenimento paretano per i quali non stata suggerita la destinazione duso
agricola.
203
Comunale
di Parete
dovrebbe
logicamente
promuovere
il
Ma dove sarebbe necessario andare per recuperare suolo non inquinato onde
rendere possibile un cimento simile? A riguardo, la soluzione pi immediata
consisterebbe nellandare a prelevarlo i quei punti del tenimento paretano ove
sarebbe stato lasciato nel corso degli anni, ad esempio per riempire scoli naturali
e/o per accrescere il livello del terreno agricolo di turno.
Lesigenza di rendere celere lesposizione ha spinto a non considerare lipotesi di ricorrere a terreni
inquinati, anche perch necessiterebbero di unattivit di risanamento (dove si trova ovvero in appositi
centri specializzati) che richiederebbe diverso tempo e diverso denaro in aggiunta.
204
In terzo e ultimo luogo, per accorciare i tempi ripresa della fertilit, diverrebbe
utile lacquisto di compost e/o di humus.
Si segnala ai lettori che le immagini 19.2.1 e 19.2.2, presenti nel Tomo II della
corrente trattazione, provano a dare cognizione del movimento terra diretto dalle
zone edificabili a quelle da tamponare per un ritorno alla destinazione agricola.
205
206
207
208
Capitolo 20
Una certa affinit fra le proposte del sottoscritto di
riordino urbanistico di Parete e gli scenari desumibili dal
Piano Territoriale Regionale della Campania (PTR)
20.1 Premessa
Nei capitoli 20 e 21, lautore prova a dimostrare che i suoi suggerimenti e
auspici
incentrati
sul
riordino
urbanistico
di
Parete
non
sono
frutto
di
immediatamente
sottoposte,
ossia
quella
provinciale
quella
Sistema
Aversano
E4
per
il
quale
si
individuato
una
129
I Comuni fatti rientrare dal PTR nellSTS E4 dellagro aversano sono: Aversa, Carinaro, Casal di
Principe, Casaluce, Casapesenna, Cesa, Frignano, Gricignano dAversa, Lusciano, Orta di Atella, Parete,
San Cipriano dAversa, San Marcellino, SantArpino, Succivo, Teverola, Trentola Ducenta, Villa di
Briano, Villa Literno.
130
Il dato demografico, per lesattezza, rimanda alle elaborazioni Istat per i Censimenti 1981 e 2001.
Tuttavia per avere un accesso immediato e facilitato, si consiglia la consultazione on line del servizio
statistico della Regione Campania.
131
132
Essendo
individuata
su
questi
presupposti
la
predominante
urbano
terzo
luogo,
il
citato
numero
dei
PIP
finanziati rimanda
una
fase
carenza
di
operai
specializzati,
bassa
cooperazione,
sommerso,
concorrenza estera133.
Si rimanda al documento strategico del Distretto Industriale delle calzature, del tessile e
134
134
Per avere una prima idea sintetica degli interventi strategici che la Regione Campania ritiene prioritari
per lSTS E4 di Aversa e, in parte, per Parete, il sottoscritto rimanda a una piccola tabella riassuntiva
presente nelle pagine 129 e 130 del III QTR del documento di piano PTR.
135
Queste due azioni appaiono esplicitamente elencate a cavallo delle pagine 94 e 95 del III QTR.
136
Queste due azioni appaiono esplicitamente elencate a pagina 113 del III QTR.
212
La strategia D2, per, pu anche essere guardata sotto una luce ulteriormente
diversa.
Difatti,
laddove
incentiva
ladozione
di
programmi
mirati
alla
riqualificazione urbana pare creare una coincidenza con alcuni auspici dellautore
per Parete, fra i quali vale la pena ricordare: la concentrazione a oriente della parte
urbanizzata del comune, il rilancio delledificabilit tendenzialmente in verticale in
talune sezioni per evitare la mummificazione insediativa (aree Garibaldi
Magenta Vittorio Emanuele II e fascia urbana restante138) e il cambio di
destinazione duso (per fini agricoli e non solo) in punti ora impermeabilizzati in
modo differente139.
20.3 Perch il PTR non tende a favorire la svolta industrialeartigianale delleconomia paretana
Dalla lettura degli indirizzi strategici per il Sistema Territoriale di Sviluppo E4
dellagro aversano, emerge nel complesso unimportanza relativamente defilata del
comparto
artigianale-industriale
rispetto
al
settore
agricolo
alla
tutela
Circa il concetto di economia esposto dal sottoscritto, si rimanda al paragrafo 4.3 del corrente Tomo
I.
138
Per ragguagli aggiuntivi si rimanda ai paragrafi 10.4 e 10.5 del corrente tomo.
139
dalle
dimensioni,
grandi
piccole
che
siano,
assume
Per lesattezza, a pag. 117 del III QTR del Documento di Piano, emerge che le
pianificazioni provinciali e comunali hanno il compito di privilegiare lindividuazione
di nuove aree manifatturiere e di grandi servizi in zone limitrofe a quelle industriali
e inoltre di recuperare le sezioni dismesse dentro gli insediamenti ASI gi esistenti.
Insomma, gi a partire dal PTR che si cerca di non sponsorizzare delle ubicazioni
fatte anche colle migliori intenzioni, ma molto probabilmente destinate a non dare
significativi vantaggi nel lungo periodo ai soggetti i quali vorranno insediarvisi,
specie se lontane da grandi assi viari (autostrade), porti, aeroporti, scali ferroviari.
20.4
Con
particolare
riferimento
alle
Linee
Guida
per
il
Paesaggio
Il testo denominato Linee Guida per il Paesaggio parte integrante del PTR
Campania e va anzitutto inteso come uno strumento che prova a fornire criteri e
indirizzi di tutela, valorizzazione, salvaguardia e gestione del paesaggio rispetto alle
pianificazioni provinciale e comunale.
214
tracciato dal medesimo PTR, fra laltro, suddetto tipo di ambito tende a essere
descritto come:
Dal punto di vista degli indirizzi e delle strategie, invece, il territorio paretano
risulta
classificato
nel
sottosistema
36
Pianura
flegrea
(rispetto
ai
56
complessivamente elencati dal PTR). Una certa affinit rispetto ai proponimenti del
sottoscritto la si individua specialmente nei punti b), d), f)140.
Nel punto b) scritto che i Piani Urbanistici Comunali definiscono misure per la
salvaguardia dei corsi dacqua, inclusi gli alvei naturali. Nel caso di Parete, quindi,
nulla sembrerebbe impedire la preservazione funzionale e culturale degli alvei locali
attraverso linedificabilit lungo il loro percorso e nei paraggi immediati (alveo che
parte dal cimitero e poi va parallelamente alle spalle degli insediamenti presenti o
ipotizzati lungo la strada p.le 33) o perfino predisponendone un vero e proprio
ripristino (tratti dello Spierto attualmente interrati lungo i confini con Lusciano e
Giugliano in Campania).
140
I tre punti sono elencati nel paragrafo 6.3.2.3 delle Linee Guida del Paesaggio.
215
Nel punto f) stabilito che i Piani Urbanistici Comunali definiscono norme per
la salvaguardia e il mantenimento alluso agricolo delle aree rurali di frangia
periurbana. Anche nellottica di Parete, quindi, il PTR suggerisce di mantenere e di
supportare in vario modo la semina e il raccolto di derrate attorno alla parte
edificata, visto laccertato ruolo di mitigazione del rischio idrogeologico, di
continuit del paesaggio rurale di pianura, di interfaccia riconoscibile, di contributo
allinnalzamento della stessa qualit di vita in ambito urbano, cosa, questultima,
che avverrebbe con estrema difficolt nel caso di un ulteriore consumo di suolo
vergine verso ogni direzione.
Circa la sestuplice valenza delle due zone agricole a oriente e a occidente del
tenimento di Parete, comunque, il sottoscritto rimanda al paragrafo 26.8 del
corrente Tomo I.
merito a Parete, i puntini verdi confermano il ruolo preminente del settore agricolo
nelleconomia
locale,
senza
apparenti
commerciali-speculative.
217
concessioni
industrialiste-artigianali-
218
Capitolo 21
Una certa affinit fra le proposte del sottoscritto di
riordino urbanistico di Parete e gli scenari desumibili dal
Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di
Caserta (PTCP)
21.1 Premessa
Il Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Caserta stato
approvato con Deliberazione del Consiglio Provinciale n. 26 del 2012 e risulta perci
attualmente in vigore. Esso pu essere definito come uno strumento che cerca di
offrire un supporto alle pianificazioni comunali in modo da orientare landamento
territoriale complessivo.
Lassetto generale proposto per il Casertano dal PTCP nel capitolo 12 della
Relazione A1 riconosce una suddivisione fra il territorio urbano e il territorio
rurale e aperto. Tale demarcazione viene inquadrata nellambito di una strategia
volta a contrastare la creazione di una metropoli indistinta Napoli-Caserta, in modo
da affievolire notevolmente la dipendenza di Terra di Lavoro dal capoluogo
regionale. Per una realt come quella di Parete, esattamente posta a cavallo delle
due province, lo scenario suggerito dal PTCP implica quindi una svolta locale in
direzione nettamente opposta a quella di un ulteriore consumo di suolo vergine e
in grado perfino di stimolare la correzione delle criticit gi presenti al momento
dellapprovazione del Piano Provinciale nel 2012.
Dato che nel paragrafo 3.1 di questo Tomo I stato scritto che il pi grave
rischio che corre il territorio paretano legato al citato consumo di suolo vergine,
nel
corrente
capitolo
si
fa
riferimento
ci
che
il
PCTP
suggerisce
allamministrazione civica locale circa lassetto futuro da dare alle due zone a est e
a
ovest
dellabitato
ancora
prevalentemente
inedificate.
In
particolare,
ci
219
evidenziare
affinit
occasioni di perplessit
pianificazione provinciale.
generali
alla
collettivit
(aperto).
Vantaggi
rappresentati
di
valori
usanze
(patrimonio
culturale)
che
non
incorre
nellanacronismo.
Il PTCP individua ben sei tipi di territorio rurale e aperto. Senza girarci
troppo attorno, quelli proposti per Parete sono due: territorio rurale e aperto
complementare alla citt e territorio rurale e aperto a preminente valore
agronomico
produttivo.
Limmagine
21.2.1,
pubblicata
nel
Tomo
II
rappresentante uno stralcio della tavola C1.1.8 (chiamata Assetto del territorio.
Tutela e trasformazione), mostra con precisione lampiezza suggerita delluna (in
verde scuro) e dellaltra parte (verde chiaro).
Inoltre, limmagine 21.2.2, sempre aggiunta nel Tomo II, consente di notare
una certa affinit delle previsioni PTCP rispetto allestensione delle due zone
agricole a oriente e occidente del tenimento comunale proposta a suo tempo dal
sottoscritto.
220
Malgrado
le
ottime
prospettive
che
sembrano
profilarsi
dai
suddetti
preesistenti,
che,
alla
lunga,
non
221
necessariamente
potrebbe
essere
Da una prima lettura dellart. 41 delle Norme del PTCP relativo a questa
tipologia di zona rurale spicca la buona intenzione di limitare ledificabilit a solo
vantaggio dei lavoratori della terra, in termini residenziali e non. In questottica,
alle prescrizioni che qualsiasi PUC pu dare, il PTCP ne aggiunge unaltra
subordinando, di fatto, la possibilit di costruire casa al raggiungimento di un certo
valore di estensione colturale per ettaro142.
Gli indici di utilizzazione fondiaria evidenziati nel comma 3 dellart.41 delle Norme PTCP
stabiliscono che per ogni ettaro di una determinata coltivazione possibile edificare fino al massimo
prestabilito, espresso in mq di superficie lorda di pavimento. Per lesattezza, i rapporti individuati sono:
colture ortofrutticole protette: 160 mq/ha; colture orticole di pieno campo e tabacco: 53,3 mq/ha; frutteti
40 mq/ha; vigneti: 32 mq/ha; oliveti; 26,7 mq/ha; castagneti da frutto: 22,9 mq/ha; mais: 20 mq/ha;
cereali e foraggere avvicendate: 16 mq/ha; bosco, pascolo, pascolo cespugliato e arborato: 5,3 mq/ha.
222
Fra
laltro,
sempre
per
Parete,
il
timore
che
vi
possa
essere
Perci, per entrambe le zone a est e a ovest del comune definite agricole dal
sottoscritto, alfine di evitare spiacevoli situazioni nel lungo periodo (come, ad
esempio, quella della casa rurale che passa dal padre bracciante al figlio avvocato),
si ribadisce instancabilmente la proposta di limitare la nuova edificabilit ai soli
annessi ovvero di procedere colladozione di un regime di inedificabilit assoluta
capace di chiarire allorigine come stanno le cose.
143
Per fugare ogni dubbio su questultima affermazione, si ritiene che possa gi bastare la consultazione
del PTCP, ne sono risultate censite ben 41 per una superficie complessiva di 21,6
ettari, pari a 216.000 metri quadri.
21.6
Con
particolare
riferimento
alle
aree
negate
con
potenzialit ambientale
Il colore arancione presente nellimmagine 21.6 (visibile nel Tomo II di questa
trattazione su Parete) evidenzia quelle aree negate di Parete per le quali il PTCP ha
proposto il ripristino dei caratteri naturalistici preesistenti.
Da notare come tali aree negate siano state individuate dal PTCP in relazione
al solo lato occidentale del comune. Ci si rivela di grande interesse perch
permette di escluderne il recupero per qualsiasi finalit insediativa (abitativa,
artigianale, commerciale, servizi).
A parte la specifica individuazione dei punti critici per mano del PTCP (che
indubbiamente si rif a tempi diversi e risponde a criteri non necessariamente
identici a quelli del sottoscritto), una cosa sembra essere certa: lapposizione di un
ulteriore tassello a conferma della destinazione agricola per la parte ovest del
paese.
224
21.7
Con
particolare
riferimento
alle
aree
negate
con
potenzialit insediativa
Il colore giallo presente nellimmagine 21.7 (visibile nel Tomo II di questa
trattazione) evidenzia quelle aree negate di Parete per le quali il PTCP ha proposto il
recupero per finalit insediative.
Per le aree negate individuate dal PTCP nellappezzamento incolto che sta
alle spalle del caseggiato di via Moravia e nei pressi dellintersezione viaria Giorgio
Amendola-Follerau-2 Agosto, invece, il sottoscritto non scorge alcuna forma di
affinit rispetto ai suoi suggerimenti e quindi ritiene inopportune le previsioni di
recupero a scopo insediativo avanzate dalla Provincia.
Innanzitutto
perch
spicca
una
duplice
contraddizione
rispetto
quanto
vagheggiato dal medesimo PTCP: entrambe le sezioni, infatti, stanno allinterno del
territorio aperto e rurale complementare alla citt per il quale lart. 44 delle
Norme prospetta perfino uno scenario di inedificabilit assoluta; inoltre, ciascuna di
esse sita estremamente a ridosso dei confini comunali, col rischio di dare
sciagurato seguito alle saldature edilizie coi centri vicini, cosa evidentissima
riguardo a Lusciano (via Moravia), ma anche rispetto a Giugliano in Campania
(paraggi dellintersezione viaria Giorgio Amendola-Follerau-2 Agosto): gli stabili
ricadenti nel tenimento partenopeo, in particolare, sono in numero cos consistente
da costituire oramai una sorta di appendice del nucleo abitato di Parete
145
144
Per ragguagli aggiuntivi si rimanda ancora una volta ai paragrafi 11.1 e 11.2 del corrente tomo.
145
Per fugare ogni dubbio su questultima affermazione, si ritiene che possa gi bastare la consultazione
In secondo luogo, si desidera ricordare che il terreno incolto che sta alle spalle del
caseggiato di via Moravia sorge esattamente ai bordi dellalveo Spierto. Quindi,
anzich sforzarsi di evitare un ulteriore episodio di degrado idrogeologico, il PTCP
suggerisce la prospettiva opposta.
Tenendo conto dei suddetti rilievi, lautore si permette di ribadire le destinazioni
duso suggerite: agricola (semina e raccolto di derrate) il suolo alle spalle del
caseggiato di via Moravia146; realizzazione di allestimenti temporanei di carattere
emergenziale
meno
per
lintersezione
viaria
Giorgio
Amendola-Follerau-2
Agosto147.
Neppure per le aree negate individuate dal PTCP lungo via della Repubblica e
la Circumvallazione il sottoscritto scorge alcuna forma di affinit rispetto ai suoi
suggerimenti e quindi ritiene inopportune le previsioni di recupero a scopo
insediativo avanzate dalla Provincia.
In primis, perch si ricrea una contraddizione rispetto a quanto vagheggiato dal
medesimo PTCP: entrambe le sezioni sono site allinterno del territorio aperto e
rurale complementare alla citt per il quale lart. 44 delle Norme prospetta perfino
uno scenario di inedificabilit assoluta.
In secundis, perch le due aree negate sono poste a occidente della linea di
demarcazione fra le porzioni prevalentemente urbana ed extraurbana di Parete
tracciata idealmente dallo scrivente e costituita dalla medesima Circumvallazione e
dal segmento sud di via Castagnola148.
Inoltre, larea negata lungo via della Repubblica ubicata accanto alla strada
costruita nellambito delle attivit dellEnte di Bonifica del Basso Volturno: quindi si
ritiene estremamente saggio non procedere a edificazioni vere e proprie, indirizzo
peraltro anche esaltato allinterno del PTR Campania.
146
Per ragguagli aggiuntivi si rimanda ai paragrafi 12.2 e 12.3 del corrente tomo.
147
148
Per avere unimmediata idea si rimanda il lettore allimmagine 10.1.1 visibile nel Tomo II della
presente trattazione.
226
227
228
Capitolo 22
I Comuni a cavallo di due ruoli: agenti migliorativi
ovvero concorrenti alla disgregazione del territorio
locale e sovralocale
22.1 Premessa
Questo capitolo stato scritto anzitutto per evidenziare alcuni margini di
manovra in sede di pianificazione urbanistica di cui usufruiscono i Comuni di Terra
di Lavoro pure in virt di quanto stabilito nei testi sovraordinati, quali il PTR e il
PTCP. Seguono, poi, un veloce richiamo normativo riguardante la competenza
urbanistica dei Comuni e la formulazione di un paio di specifici auspici dellautore
per il paese di Parete.
Ci, per, non implica una totale sottomissione dei Comuni, ma lascia a
questultimi, collesclusione dellesistenza di specifici vincoli, dei margini di
149
A riguardo, si rimanda al procedimento di formazione del PUC descritto nella nota 96 di questo Tomo
I.
229
Per quanto si sia cercato di angustiare (ad esempio, dando valore veramente
obbligatorio al limite massimo di dimensionamento per fini abitativi) i margini di
manovra per gli enti locali, anche il Piano Territoriale di Coordinamento della
Provincia di Caserta (PTCP) non li ha azzerati del tutto.
Col comma 3 dellart. 65 delle Norme, infatti, data possibilit a ciascun Comune di
espandere la propria parte urbanizzata anche a discapito dei suoli agricoli, a
condizione che sia dimostrata limpossibilit di soddisfare le nuove esigenze
utilizzando gli spazi gi edificati, incluse le aree negate con potenzialit
insediativa150. Il criterio dellubicazione in prossimit della porzione urbana, per
lesattezza, se rispondente da un lato a principi di buon senso, specie nel caso di
Parete pu rappresentare una preoccupante svolta in negativo.
Il comma 2 dello stesso articolo, peraltro, consente ai PUC di poter riconfermare in
zona agricola gli insediamenti abitativi e non abitativi preesistenti alla loro entrata
in vigore, ma a patto di effettuare degli interventi riqualificativi151.
150
Qualunque nuovo impegno di suolo rurale e aperto consentito esclusivamente a condizione che si
() nel territorio rurale ed aperto () possono essere confermate quelle [attivit] residenziali e
produttive oggi esistenti per le quali, comunque, vanno stabiliti specifici criteri di riqualificazione. .
230
Il comma 3 dellart. 77, a sua volta, appare al lettore non meno ambiguo poich per
ciascuna area negata con potenzialit ambientale viene associato sia il recupero
ambientale e paesaggistico in senso stretto sia la possibilit di eseguire della
forestazione urbana152. Questultima espressione, poi, lascia ben poco tranquilli
perch a dispetto delle pur encomiabili descrizioni potrebbe tradursi concretamente
solo nella realizzazione di un classico parco pubblico attrezzato.
il
recupero
delle
aree
negate
con
potenzialit
ambientale
Il Ptcp promuove: il recupero ambientale e paesaggistico delle aree degradate, anche mediante il
Per ragguagli aggiuntivi si rimanda ai paragrafi 12.2, 12.3, 13.2, 13.3 e 13.4 del corrente tomo.
231
in
mancanza
di
reale
collegamento
con
qualsiasi
strategia
di
localizzazione subregionale.
danno facolt ai Municipi di lasciare al loro posto tutti quei punti urbanizzati
in aperta campagna, ma non trasmette ordini tassativi a riguardo.
In questa triplice ottica, allora, va ancora una volta sottolineato che le varie
proposte di riordino urbanistico del territorio di Parete esposte dallautore anzitutto
nei capitoli dal 10 al 15 non perdono in credibilit, anzi vero lopposto.
232
Insomma,
(magari
usando
unimmediatezza
espressiva
capace
di
far
rabbrividire gli esperti del Diritto), pacifico affermare che lultima parola su una
pianificazione urbanistica spetta ai Comuni e ci si spiega in virt di una doppia
investitura giuridica. La prima deriva dallart. 14 comma 27 della Legge n. 122 del
2010
154
154
Ferme restando le funzioni di programmazione e di coordinamento delle regioni, loro spettanti nelle
materie di cui allarticolo 117, commi terzo e quarto, della Costituzione, e le funzioni esercitate ai sensi
dellarticolo 118 della Costituzione, sono funzioni fondamentali dei Comuni, ai sensi dellarticolo 117,
secondo comma, lettera p), della Costituzione:
a) organizzazione generale dellamministrazione, gestione finanziaria e contabile e controllo;
b) organizzazione dei servizi pubblici di interesse generale di ambito comunale, ivi compresi i servizi di
trasporto pubblico comunale;
c) catasto, ad eccezione delle funzioni mantenute allo Stato dalla normativa vigente;
d) la pianificazione urbanistica ed edilizia di ambito comunale nonch la partecipazione alla
pianificazione territoriale di livello sovracomunale;
e) attivit, in ambito comunale, di pianificazione di protezione civile e di coordinamento dei primi
soccorsi;
f) lorganizzazione e la gestione dei servizi di raccolta, avvio e smaltimento e recupero dei rifiuti urbani e
la riscossione dei relativi tributi;
g) progettazione e gestione del sistema locale dei servizi sociali ed erogazione delle relative prestazioni ai
cittadini, secondo quanto previsto dallarticolo 118, quarto comma, della Costituzione;
h) edilizia scolastica, per la parte non attribuita alla competenza delle province, organizzazione e gestione
dei servizi scolastici;
i) polizia municipale e polizia amministrativa locale;
233
mestieri
delle
professioni
riconducibili
al
settore
edilizio
(a
partire
A tal riguardo, purtroppo, non sfugge la presenza, gi nel corso del 2015, di profili professionali tipici
235
236
237
238
Capitolo 23
Eventuale concentrazione di attivit prevalentemente
artigianali in corrispondenza dellattuale rione 167 (con
probabile riconversione fondiaria di codesta sezione
urbana)
23.1 Premessa
Questo capitolo, forse, non avrebbe dovuto mai vedere la luce perch in esso
insito il pericolo che il lettore possa andare in confusione rispetto alla zonizzazione
territoriale di Parete tracciata dal sottoscritto nei capitoli 10, 11, 12, 13 e 14 del
corrente Tomo I. Volendo quindi porre al riparo laltrui persona, sinvita a
immaginare i paragrafi a seguire come una sorta di parentesi in cui viene
accennato
uno
lindividuazione
scenario
di
alternativo
unipotetica
di
riordino
urbanistico
concentrazione
che
artigianale
comprende
proprio
in
156
La distinzione fra produzione artigianale e servizio artigianale presente in diversi punti del
corrente Tomo I e serve al sottoscritto per distinguere i momenti propriamente manifatturieri da quelli che
non lo sono; ad esempio, una piccola falegnameria (produzione) da un autolavaggio (servizio). Di
conseguenza, si precisa che per servizio artigianale viene qui intesa ogni attivit giammai basata su un
prevalente o esclusivo sforzo intellettuale come quello di un impiegato dufficio.
239
di prima classe e di seconda classe stanziabili fuori dal centro abitato, lascia
importanti margini di manovra residui: quelle di seconda, infatti, possono
rimanere nella cintura urbana dietro ladozione di speciali cautele da parte
dellautorit preposta (ad esempio, imponendo lapertura e la chiusura dei locali in
determinati orari per evitare la reiterazione di rumori che alla lunga potrebbero
essere percepiti come fastidiosi), mentre quelle di prima possono restare a patto
che limprenditore di turno riesca a dimostrare che ladozione di particolari
accorgimenti sia sufficiente a non danneggiare il vicinato (ad esempio, provando
che linsonorizzazione dei locali sia idonea a scongiurare la diffusione di rumori
molesti).
240
Carta, infatti, nel profilare dei limiti al godimento della propriet privata, sembra
lasciare spazi importanti di discrezionalit per la pianificazione urbanistica locale
anche per in termini inibitori. Comunque, pur non volendo giungere a scomodare
la Suprema Norma, resta evidente che i Comuni ognuno preso singolarmente
non possono farsi portatori di una crescita dellimpronta artigianale al loro interno
(grande o piccola che sia, salubre o meno) senza un adeguato inquadramento
nellambito della zona di appartenenza e, soprattutto, senza ununica strategia
almeno a medio raggio in grado di generare dei reali vantaggi per le popolazioni.
(stazioni
ferroviarie,
autostrade,
porti,
aeroporti),
da
riordinare
contrassegnato
dall'antropizzazione
extragricola.
Per
concentrazione
di attivit
prevalentemente
artigianali
in
241
Infine, potrebbe essere delineata anche una sorta di cuscinetto allinterno del
quale vietare anzitutto ogni edificazione avente prevalente scopo residenziale e in
grado di circondare i nuclei A, B e C da nord e da est157.
adeguamento
infrastrutturale
(sede
stradale,
fogne,
impianto
157
La parola cuscinetto non va presa alla lettera pensando a chiss cosa. Si propone, quindi, di adibire
ubicazione,
dallaltro
lato
per
via
di
un
modello
abitativo
In secundis, perch labbattimento di tutti gli stabili ora ubicati nel rione 167 e
nei paraggi circostanti potrebbe implicare un alleggerimento dalla pressione
demografica
su
scala
comunale
e,
di
riflesso,
una
minore
propensione
Bisogna anche ricordare come il medesimo punto 1.5, titolo II, Allegato 1 delle L.R. Campania n. 14
del 1982 riconosca la possibilit di seguire un approccio derogatorio in sede di pianificazione urbanistica
rispetto ai limiti massimi degli indici di fabbricabilit fondiaria. Vale, in particolare, rimenzionare il
seguente passaggio testuale: Eventuali prescrizioni dello strumento urbanistico che si discostino dai
243
nonch
(ovviamente)
unadeguata
organizzazione
delle
intere
superfici coinvolte (numero ed estensione dei lotti, numero e larghezza delle strade
[prestabiliti] valori devono essere specificatamente motivate, sia sotto il profilo dei costi insediativi e di
urbanizzazione, sia sotto il profilo della qualit di paesaggio urbano risultante..
244
che si immettono). Sul tema, ogni lettore invitato a consultare limmagine 23.4.2
del Tomo II.
Limmagine 23.5.2, visibile nel Tomo II, cerca di dare unidea aggiornata
delle riconversioni fondiarie da effettuare a vario titolo in tutto il tenimento
paretano.
245
Le immagini 23.5.3 e 23.5.4, visibili nel Tomo II, danno idea della contrazione
della fascia urbana restante da cui, logicamente, sarebbe escluso tutto il rione
167.
Le immagini 23.5.5 e 23.5.6, pubblicate sempre nel Tomo II, evidenziano una
duplice modifica della grandezza della zona agricola a est del comune proprio
allaltezza del rione odierno 167: una diminuzione verso mezzogiorno (che per si
concretizzerebbe solo se la concentrazione raggiungesse lampiezza massima
ipotizzata in questo capitolo, in corrispondenza del citato nucleo C) e un aumento
verso
ponente.
Da
riportare
velocemente
come
questultimo
genererebbe,
implicitamente, unaltra zona cuscinetto in direzione della svolta verso sud di via
Cupa Rosolina.
Limmagine 23.5.7 del Tomo II, poi, permette di avere una cognizione
complessiva dei punti siti allinterno e nei paraggi della 167 da destinare alla
riconversione
fondiaria
per
scopi
agricoli
ovvero
da
recuperare
per
la
concentrazione artigianale.
Infine, limmagine 23.5.8 del Tomo II prova a far emergere lipotesi alternativa
di movimento di terra dalle parti del comune edificate a quelle per le quali il
sottoscritto ha proposto la riconversione a scopo agricolo. Nel dettaglio, si pu
notare un possibile spostamento di terreno anche dalla parte sud ovest della 167.
Limmagine 23.6 visibile nel Tomo II del sottoscritto riporta lo stralcio della
suddetta tav. C1.1.8 elaborata in occasione della redazione e approvazione del
PTCP.
Sul tema, allo scopo di evitare inutili ripetizioni che appesantirebbero la lettura
altrui, si rimanda a quanto scritto nel capitolo 17 di questo Tomo I (con
comprensibile eccezione dei paragrafi 17.7 e 17.11) passando subito avanti.
159
A questo punto, dopo aver letto lintero paragrafo, qualsiasi persona potrebbe ritenere il Piano di
Insediamento Produttivo (P.I.P.) come lunico strumento attuativo a cui ricorrere, data la percepibile
vastit dellintervento riqualificativo e la correlata inevitabilit di uniniziativa pubblica. E indubbiamente
il P.I.P. costituirebbe la probabilissima soluzione.
248
160
In realt, considerando gli episodi di consumo di suolo vergine dei primi mesi 2015 relativi alle
costruzioni di uno stabile abitativo nella parte nord di via Bologna, confliggente colla destinazione duso
proposta nel paragrafo 11.2, e di un altro fabbricato a cavallo del segmento sud di via Castagnola e della
strada dellEnte di Bonifica, mostrato nellimmagine 13.2.3, il totale potrebbe a salire fino a 165.
Conteggiando poi i vagheggiati abbattimenti di lunghissimo periodo delle due abitazioni che gi da tempo
saffacciano lungo il lato orientale del terzo tratto di via Vicinale Vecchia e di altri 6 fabbricati che da
qualche anno incombono direttamente sul versante est del segmento sud di via Castagnola, la somma
potrebbe addirittura spingersi fino a 183.
249
250
251
252
Capitolo 24
Cenni sul trasferimento in altre localit di abitanti di
Parete ora residenti in aree comunali che dovrebbero
essere riconvertite (a fini extragricoli ed agricoli)
quanto
il
sottoscritto
abbia
proposto
di
aumentare
ledificabilit
253
161
Relazione A1 del Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Caserta e che ha parzialmente
modificato per loccasione senza per volerne alterare il significato intrinseco.
162
Punto di riferimento normativo sono gli articoli 14 e segg. della Legge n. 241 del 1990.
163
Punto di riferimento normativo larticolo 34 del Decreto Legislativo n. 267 del 2000 (Testo Unico
sarebbe
giustificata
da
un
livello
di
antropizzazione
extragricolo
164
Mettendo da parte ogni implicazione di natura occupazionale, va sottolineato come la proposta del
sottoscritto non sia campata in aria, ma si ponga anzitutto sulla scia del dimensionamento abitativo per il
periodo 2007-2022 tracciato nei capitoli 11 e 12 della Relazione A1 del Piano Territoriale di
Coordinamento Provinciale di Caserta (PTCP). Nel capitolo 11, in particolare, i comuni di Alife,
Mignano Monte Lungo, Teano, Tora e Piccilli, Vairano Patenora, Riardo, Pietramelara e Calvi Risorta
sono posti in tre ambiti insediativi (Piedimonte Matese, Mignano Monte Lungo e Teano) per i quali
stato stimato un fabbisogno di piano di 6.909 alloggi, che ben al di sopra dei 2.092 derivati da un
calcolo tendenziale (ossia legato alla mancanza di interventi correttivi volti a contenere il forte calo
demografico in atto in quelle parti di Terra di Lavoro).
Sempre nel capitolo 11, per lambito insediativo di Caserta viene stimato un fabbisogno abitativo di
piano che anchesso superiore a quello dello scenario tendenziale: 40.693 contro 31.750; per
lesattezza, va evidenziato come questultimo ambito annoveri altri comuni citati dal sottoscritto:
Sparanise, Pignataro Maggiore, Pastorano, Capua, Vitulazio, San Felice a Cancello, Maddaloni e Santa
Maria a Vico.
255
Dallaltro
lato,
se
invece
prevalesse
un
criterio
legato
alla
semplice
da
soppesare
anche
lesistenza
di
eventuali
vincoli
(paesaggistici,
Per lagro aversano, invece, basta appena scrivere che mentre il fabbisogno tendenziale ascende a 26.864
alloggi, quello di piano cala a 18.785.
Nel capitolo 12 della Relazione A1 del PTCP, i dati di piano per gli ambiti insediativi di Caserta,
Aversa e delle aree interne vengono intesi pure come prescrittivi (cio di cui occorre obbligatoriamente
tenere conto) rispetto alla redazione dei singoli Piani Urbanistici Comunali; nel dettaglio, va segnalato
come quelli dellAversano e del Casertano siano confermati, mentre quelli del Matesino e del Teanese
subiscono una contrazione a 5.757.
Passando alle Norme PTCP, il comma 3 dellart. 66, dotato anchesso di valore prescrittivo, ribadisce i
summenzionati dati di piano per gli ambiti di Aversa e Caserta, seppure con qualche arrotondamento
(rispettivamente 19.000 e 40.000 alloggi) e malgrado il riferimento a una fascia temporale pi ristretta:
2007-2018.
In poche parole, anche il PTCP delinea una redistribuzione della popolazione verso zone che ora sono
relativamente meno abitate in modo da porre rimedio alla formazione di ununica metropoli NapoliCaserta che include pure Parete. Per lagro aversano, per lesattezza, valgono le parole che appaiono a
pag. 271 della suddetta Relazione A1: ...porre un argine al processo di periferizzazione dellarea
metropolitana di Caserta rispetto alla spinta proveniente dal Napoletano, limitando quindi le
espansioni nellAversano dove invece concentrare interventi di riqualificazione del tessuto urbano
anzich di ulteriore espansione.
165
Pure Grazzanise, Santa Maria La Fossa, Francolise sono posti dal PTCP nellambito insediativo di
Caserta, per il quale della differenza in positivo fra fabbisogno di piano e quello tendenziale stato
scritto nella precedente nota.
256
Le immagini 24.2.1 e 24.2.2 presenti nel Tomo II della corrente trattazione del
sottoscritto mostrano le direzioni di spostamento in altre parti di Terra di Lavoro
che sono state ipotizzate.
166
Lo spostamento di Paretani verso una o pi zone del Casertano potrebbe far aumentare le probabilit di
consumo di suolo vergine da quelle parti. In virt di ci, qualcuno potrebbe chiedere conto al
sottoscritto dellipocrisia di cui si macchierebbe rispetto allinvocata integrit del territorio paretano. A
riguardo, egli replica che il suddetto consumo rimane un dato oggettivo ovunque esso appaia, ma che le
correlate ripercussioni negative sul piano paesaggistico, sociale, culturale ed economico (laddove sono
tolti spazi allagricoltura) potrebbero essere mitigate in singoli contesti ancora oggi contraddistinti dalla
bassa densit abitativa e/o da estensioni decisamente ampie.
257
circa 14.000 abitazioni che, stando almeno allultimo Censimento, restano vuote
oppure sono delle seconde o terze case.
A questultimo proposito andrebbe considerato lo stato di conservazione degli
edifici, nonch le svariate condizioni per accedere allacquisto ovvero allaffitto.
Escludendo ci, comunque, resterebbe innegabile unofferta di impiego e di servizi
(dal quotidiano al tempo libero) potenzialmente sbilanciata a favore del capoluogo
regionale e, logicamente, a sfavore della realt paretana.
24.4
Una
veloce
riflessione
fatta
in
linea
generalissima:
258
non
pu
automaticamente
tradursi
in
un
fantomatico
diritto
259
260
Capitolo 25
Ipotesi di ubicazione ben distante da Parete di attivit
legate al commercio al dettaglio, ai servizi e allartigianato
25.1 Premessa
La gestione di un singolo tenimento comunale, se concepita in maniera
appropriata, sta agli antipodi della filosofia aggiungi un posto a tavola. Non
vero, infatti, che vi posto per tutti e per tutto, ma soltanto a determinate
condizioni e, comunque, fino ad un certo punto logicamente e oggettivamente
invalicabile.
Ci vale a maggior ragione nel caso di Parete che vanta una superficie di poca
estensione (5,7 kmq), una quantit relativamente sproporzionata di abitanti (oltre
undicimila) e una zona circostante peraltro gi pesantemente urbanizzata. In
particolare, occorre ribadire instancabilmente la necessit che il locale riordino
urbanistico avvenga in modo tale da circoscrivere lantropizzazione extragricola al
lato orientale (fatte salve alcune eccezioni verso occidente), agendo anche
attraverso eventuali riconversioni fondiarie, per finalit riconducibili ora alla zappa
e ora ad altro.
di
zonizzazione
dall'Amministrazione
del
Comunale
di
sottoscritto
Parete, una
fossero
volta
tradotte
raggiunto
in
il
realt
livello
di
261
(nel
senso
di
produzione,
nonch
di
servizio
167
dettaglio e di piccoli servizi che ora annoverano stabili e superfici da sottoporre allespropriazione per
pubblica utilit perch ubicati in punti del tenimento paretano per i quali il sottoscritto ha proposto una
differente destinazione fondiaria (soprattutto agricola) a cavallo dei capitoli 11, 12, 13 e 14 del corrente
Tomo I.
A proposito delle conseguenze espropriative, convinzione dellautore che il Comune di Parete non
debba impegnarsi fattivamente circa una loro rilocalizzazione allesterno per due ragioni: la mancanza di
un obbligo formale; il coinvolgimento di esercizi in genere capaci di reinsediarsi nelle fasce urbane con
una certa relativa facilit.
262
Va evidenziato come tredici dei quindici nuclei A.S.I. siano situati nei paraggi
dellautostrada A1. Tutti, inoltre, hanno nei loro pressi anche dei transiti ferroviari.
Di conseguenza, essi rappresentano aree dove linsediamento di numerose altre
aziende, oltre a quelle gi attualmente presenti, potrebbe stimolare maggiori
contatti, abbattendo costi di trasporto che altrimenti esisterebbero, nonch
potrebbe favorire sinergie o perfino fusioni in realt pi grandi per dare lassalto ai
mercati nazionali e internazionali.
di
Caserta
Maddaloni)
Marcianise
(ricadente
nellomonima
giurisdizione). Per lesattezza, stando a quanto si legge nella pag. 201 della
Relazione A1 del Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Caserta, i
tre nuclei avrebbero ancora liberi, rispettivamente, 263, 104 e 93,8 ettari (pari a
2.630.000, 1.040.000 e 938.000 mq) per un totale di 460,8, corrispondenti a
4.608.000 metri quadri (pari a ben 46 aree P.I.P. di Parete, se viene considerata la
sola zona omogenea D1 del vigente Piano Regolatore Generale).
Le immagini 25.3.2, 25.3.3 e 25.3.4 del Tomo II provano a dare idea delle parti
urbanizzate (immobili e suoli vergini) e di quelle libere (solo suoli vergini) per
ciascuno dei tre agglomerati.
Per il resto, andrebbe osservato come gli altri dodici agglomerati A.S.I.
presentino una potenziale disponibilit di superfici libere di quasi 3.200 ettari
(trentadue milioni di metri quadri!!!). Nel complesso, per tutta la provincia di
Caserta, sarebbero ancora da industrializzare ovvero artigianalizzare quasi il 70
per cento dei luoghi gi destinati a suo tempo alla presenza delle attivit secondarie
(e non solo secondarie) delleconomia168.
168
Qualcuno potrebbe ricordare la proposta PTCP, esposta a pag. 293 della Relazione A1, di
deperimetrare (ossia escludere dal lotto dei nuclei ASI) gli agglomerati di Alife; Capua e Vitulazio;
Mignano Monte Lungo; San Felice a Cancello, Santa Maria a Vico e Maddaloni; Teano; Tora e Piccilli;
Vairano Patenora, Riardo, Pietramelara e Teano a causa della poca consistenza industriale-artigianale
maturata in essi nel corso degli anni. Tuttavia il buon senso a stabilire linopportunit di tale
suggerimento PTCP per due ragioni. In primis, perch emerge un contrasto con una pi ottimale strategia
di pianificazione sovracomunale dei grossi servizi e delle attivit manifatturiere in genere. In secundis,
perch spicca una certa contraddizione con gli scenari di piano delineati a cavallo dei capitoli 11 e 12
263
Ma perch sono stati proposti per primi gli insediamenti di Aversa Nord, San
Nicola La Strada e Marcianise? Perch essi, oltre a essere i pi vicini a Parete,
recano i segni di uninfrastrutturazione primaria (strade, impianti fognari ed
elettrici) realizzata (II e III nucleo) o pressoch completata (I nucleo).
ASI
del
Casertano
di
attivit
artigianali
(nel
senso
di
della citata Relazione A1 i quali prospettano la concentrazione in alcune di queste zone (il Matesino, il
Monte Lungo e il Teanese) di una maggiore quota di persone rispetto a quella raggiunta dal normale
andamento demografico, a meno che in sede di elaborazione PTCP non abbia avuto luogo unimprudente
scissione concettuale fra laumento di residenti e la crescita della probabilit di forme occupazionali
extragricole.
Lultima parola sulle deperimetrazioni, comunque, non risulta ancora detta dovendo essere il Consorzio
ASI di Caserta a programmare il futuro assetto dei suoi nuclei con un nuovo Piano Regolatore Generale
che, stando alle informazioni del sottoscritto, manca di definitiva approvazione. La proposta di nuovo
Piano Regolatore Generale dellASI (accennata anche a pag. 201 della Relazione A1 del PTCP), infatti,
rilancia la posta e ai 5.283 ettari gi in dotazione ne ha progettato laggiunta di altri 1.271 per un totale
provinciale di 6.555 ettari. Il nucleo di Aversa (Teverola, Gricignano, Carinaro), ad esempio,
ingrandirebbe per ulteriori 369 ettari in direzione nord (approssimativamente verso i Regi Lagni), che,
sommati ai 263 gi oggi liberi, porterebbe lestensione complessiva a 632 ettari (pari a 6.320.000 mq,
cio 6,32 kmq: unaltra Parete abbondante, insomma).
264
Stando a quello che si riesce a comprendere navigando nel sito web del
Consorzio ASI di Caserta, poi, a partire dal 2012, stata regolamentata la
possibilit di istituire dei condomini industriali. Questultimi vanno intesi come un
singolo insediamento, gi preesistente o da definire ex novo, che suddivisibile in
spazi ancora pi piccoli, ognuno dei quali da affidare a una singola impresa
chiamata a versare contributi in ragione della quota occupata.
169
Anche per le attivit artigianali (di produzione e di servizi richiedenti grossi spazi) gi esistenti in
parti di Parete per le quali il sottoscritto ha proposto la riconversione fondiaria (specie agricola) nei
capitoli 11, 12, 13 e 14 del corrente Tomo I pu delinearsi un processo di espropriazione per pubblica
utilit capace di spingerle fuori dal confine comunale. In tal senso, pur ribadendo lassenza di un
successivo obbligo formale di localizzazione altrove, il Comune di Parete potrebbe entrare nel merito
agendo in questa o quella direzione.
In primo luogo, collaiuto dellautorit ASI di Caserta, si dovrebbe favorire il posizionamento dentro
stabili dismessi, sottoutilizzati ovvero nuovi ma mai usati allinterno dei vari agglomerati, a partire da
quelli qui proposti di Aversa Nord, Marcianise e San Nicola La Strada.
In secondo luogo, laddove non vi fosse altra possibilit che ricorrere allimpermeabilizzazione di suoli
vergini ubicati in punti dei nuclei ASI ancora privi di urbanizzazione, il Comune di Parete potrebbe
265
non
possono
pretendere
di
imboccare
da
soli
una
loro
strada
dimensione
(ad
esempio,
deposito
di
tir)
in
maniera
totalmente
mettersi in una posizione di attesa rispetto allapprovazione del nuovo Piano Regolatore Generale
Consortile (valido cio per tutti gli agglomerati) ovvero allapprovazione di un nuovo Piano Regolatore
limitatamente al nucleo o ai nuclei divenuti eventualmente oggetto di attenzione (in virt di quanto appare
scritto nellart. 8 comma 12 della Legge Regionale Campania n. 19 del 2013); in questottica, nella
successiva fase, lente locale potrebbe dedicarsi ad una campagna di informazione in modo da facilitare
lapprodo esterno.
In terzo luogo, sempre laddove non vi fosse altra possibilit che ricorrere allimpermeabilizzazione di
suoli vergini ubicati in punti dei nuclei ASI ancora privi di urbanizzazione, il Comune di Parete
potrebbe decidere di imboccare una sorta di scorciatoia.
Tale scorciatoia vedrebbe il Municipio paretano agire di concerto con il Consorzio ASI,
lamministrazione del Comune in cui sita larea scelta per linsediamento, nonch qualsiasi altro
soggetto istituzionale ipoteticamente da coinvolgere (Provincia, Regione, eccetera), in modo da procedere
con un Piano di Insediamento Produttivo (PIP); difatti, allo stato attuale, in mancanza di un nuovo PRG
(complessivo o di singolo nucleo), lASI non pu procedere allattivit espropriativa neppure allinterno
della propria zona di pertinenza e quindi si tratterebbe di passare formalmente la palla al Comune di
arrivo in virt della facolt concessa agli enti locali dallart. 27 della Legge n. 865 del 1971.
In merito agli strumenti giuridici sceglibili per raggiungere lintesa istituzionale, si richiamano a mo di
esempio quelli citati nel paragrafo 24.1: la conferenza di servizi, il c.d. accordo di programma, i c.d.
altri accordi accennati dallart. 15 della Legge n. 241 del 1990.
Caso mai la concertazione istituzionale proseguisse con lapprovazione di un Piano di Insediamento
Produttivo, sarebbe comprensibilmente necessario che il relativo bando di selezione desse un fattivo
vantaggio alle imprese eccedenti di Parete.
Ovviamente nulla impedirebbe di ricorrere alla scorciatoia qui menzionata ogni volta (2, 3, 4, ecc.) che
il Comune di Parete individuasse dei suoli ancora vergini dellASI ritenuti degni di interesse.
266
ma attivarsi presso le autorit competenti per veder adottati tutti gli interventi di
pianificazione sovracomunale necessari170.
170
Dopo aver letto il presente capitolo, chiunque potrebbe chiedersi e chiedere ancora una volta se il
consumo di suolo vergine paventato dal sottoscritto valga soltanto per Parete, come se si volesse fare un
dispetto a chicchessia. Perci ribadito che suddetto consumo rimane un dato oggettivo ovunque esso
appaia, ma che, nello specifico, le correlate ripercussioni negative sul piano paesaggistico, sociale,
culturale ed economico (laddove sono tolti spazi allagricoltura) possono apparire mitigate se per
lartigianato (nel senso di produzione e di servizi di grossa dimensione) risultano individuate delle
zone di insediamento ben distanti dal centro abitato e/o servite da un vero impianto infrastrutturale
(autostrade, ferrovie, porti, aeroporti) e non da uno svincolo di superstrada soprattutto utile al centro
commerciale di turno e a pendolari che ogni giorno vanno e vengono dignitosamente da citt come
Napoli.
267
268
269
270
Capitolo 26
Semina e raccolto di derrate agricole: lunica vera
economia logicamente possibile nel comune
26.1 Premessa
Nel capitolo 9 del corrente Tomo I, stato osservato che un rilancio di Parete
dovrebbe passare sia per il riordino urbanistico sia per la promozione dellattivit
agricola (semina e raccolto di derrate) sia per la diffusione di una mentalit
comunitaria volta al contenimento delle nascite.
Circa il primo punto, lautore ha messo nero su bianco una lunga serie di
proposte anzitutto a cavallo dei capitoli 10 e 19 (con laggiunta di uno scenario
alternativo descritto nel cap. 23). Di conseguenza, si passa al secondo, esponendo
di seguito considerazioni e suggerimenti.
lesiguit
della
sua
superficie
(5,7
kmq),
un
numero
relativamente
26.3
Prime
possibili
direzioni
da
seguire
per
promuovere
circuiti locali, potrebbe divenire un volano di vero sviluppo economico perfino per
lintero agro aversano-giuglianese dopo un attento processo di valorizzazione (dalla
fase vegetativa a quella prettamente promozionale sui mercati).
Unalternativa riconducibile alla floricoltura, invece, viene sconsigliata, data la
probabilit di repentine oscillazioni di mercato verso il basso a causa del suo essere
no food.
La presenza di una forte urbanizzazione a cavallo delle province di Napoli e Caserta,
inoltre, spinge a non scommettere su forme di allevamento di media e grossa taglia
(ovino, suino, bovino, equino) poich, seppure svolte in stalle con metodi intensivi,
tenderebbero a richiedere spazi che, soprattutto oggigiorno, mancano.
171
Malgrado lelencazione completa sia gi stata esposta a pi di pagina nel capitolo 22 del corrente
Dallaltro lato, per ciascun fondo delle zone agricole a est e ovest del paese, il
Regolamento Urbanistico Edilizio Comunale paretano (strumento previsto nella
realt regionale campana assieme al Piano Urbanistico Comunale e alle Norme
Tecniche di Attuazione) potrebbe stabilire, fra laltro:
h) edilizia scolastica, per la parte non attribuita alla competenza delle province, organizzazione e gestione
dei servizi scolastici;
i) polizia municipale e polizia amministrativa locale;
l) tenuta dei registri di stato civile e di popolazione e compiti in materia di servizi anagrafici nonch in
materia di servizi elettorali e statistici, nellesercizio delle funzioni di competenza statale..
274
necessit
di
escogitare
qualche
soluzione
per
anticipare
la
Uno
fra
diversi
vantaggi
possibili
di
una
simile
regolamentazione
consisterebbe nel conoscere con un certo anticipo il momento della dismissione dei
275
dellarrivo
di
derrate
estere
(direttamente
concorrenti
(specie
di quelli
legati alla
grande
vessatoria
nei
confronti
delle
aziende
coltivatrici
non
induce
automaticamente allottimismo172.
172
Rispetto alle correzioni di natura commerciale, bisogna sottolineare come non si tratterebbe soltanto
Nonostante
ci,
comunque,
il
sottoscritto
non
ritiene
che
si
debba
lAmministrazione
Comunale
di
Parete
impegnata
in
unopera
di
uneconomia
ad
indirizzo
agricolo,
gli
amministratori
locali
hanno
due
lesattezza, le implicazioni negative sono tre: una di natura intuitivamente occupazionale (in alcuni casi si
addirittura giunti a limitare pesantemente ovvero a non praticare pi la potatura con ulteriore calo delle
giornate-lavoro); laltra legata ai bassi prezzi a sfavore dei coltivatori conseguenti uneccessiva
disponibilit di raccolto; unultima avente a che fare con regimi intensivi in grado di stressare
particolarmente i terreni (dato che, a differenza degli impianti tradizionali che entrano a pieno regime
dopo qualche anno, la produzione si ottiene gi dopo qualche mese).
277
278
Sulla scia di quanto appena scritto sopra, occorre ricordare che, per Parete, le
due zone agricole contribuiscono ad individuare con esattezza un territorio
circoscritto, il quale rimane il primo indispensabile tassello per ciascuna identit
comunitaria locale.
In quarto luogo, anche le due zone agricole di Parete vanno intese come
ambiente che, attraverso la presenza di vegetazione e la permeabilit dei campi,
contribuisce a garantire su scala locale la continuit microclimatica (protezione dagli
aumenti medi delle temperature causati dagli impianti di riscaldamento e dal
traffico veicolare) e idrogeologica (ipotetici straripamenti scongiurati in superficie).
Non va poi trascurata lesistenza di una biodiversit del sottosuolo (microrganismi
che contribuiscono alla decomposizione del materiale organico), la quale, fra laltro,
agisce in modo tale da consentire al terreno di trattenere lacqua, elemento
fondamentale per un settore come quello agricolo.
279
ai
settori
veramente
economici
dellagricoltura,
della
pesca,
173
Tra i 28 Stati dellUnione Europea, lItalia al quarto posto per numero di abitanti, alle spalle della
Germania (80 milioni), Francia (65 milioni) e Gran Bretagna (64 milioni). Considerando anche i quattro
Paesi del Mondo ricco non rientranti geograficamente nel Vecchio Continente, lo Stivale rimane
addirittura in sesta posizione, dietro soltanto agli USA (317 milioni di abitanti) e al Giappone (127
milioni), ma ben al di sopra di Canada e Australia (rispettivamente fermi a 35 e 23 milioni di abitanti).
A questi dati, poi, vanno assommati quelli legati al consumo giornaliero di calorie per ogni persona, la cui
relativa classifica, basata su stime della FAO (agenzia delle Nazioni Unite specializzata in materia di
alimentazione) per il triennio 2006-2008, vede lItalia al sesto posto con 3650 kilocalorie (con un balzo in
avanti di 70 kcal rispetto al triennio 1990-92), alle spalle di Austria (3800), USA (3750), Grecia (3710),
Belgio (3690) e Lussemburgo (3680), nonch davanti, fra laltro, a Gran Bretagna (3450), Canada (3530)
e Germania (3540). Ora, pur volendo escludere ogni ragionamento legato alla condizione di
sovralimentazione per abitante statisticamente rilevata per lItalia, dato che la FAO individua in 2800
280
kcal il fabbisogno medio al d, resta evidente come il consumo di suolo vergine, specie se coincidente
con quello agricolo, non sia funzionale alla suddetta necessit di alleggerire quanto possibile la
dipendenza alimentare dallEstero.
281
282
283
284
Capitolo 27
Promozione di una mentalit locale in quel di Parete e
adozione di accorgimenti normativi a livello nazionale
volte al fattivo contenimento delle nascite
Giunti
questo
punto
della
trattazione,
per,
va
precisato
come
285
Ebbene, lautore ritiene che sarebbe possibile unicamente la scelta fra tre
alternative.
286
Per farla breve, Sorella Logica e Fratel Buon Senso aiutano rapidamente a
dimostrare che il concetto di stampo capitalistico pi figli pi consumi inefficace
dato che non considera a sufficienza il momento della produzione economica, utile
a creare, nella nostra era moderna, quella controprestazione monetaria capace di
stimolare i consumi.
che,
soprattutto,
non
potrebbe
pensare
di
sfruttare
parti
il ricorso allaborto (specie nel caso di feti con malattie inguaribili e/o
malformazioni gravissime che impedirebbero ai futuri nascituri di vivere
normalmente);
288
Inoltre, nellambito del rapporto che lega agli enti istituzionali sovraordinati (a
partire da quelli nazionali), unamministrazione comunale come quella paretana
dovrebbe richiedere ladozione di specifici provvedimenti normativi, data la
percepibile difficolt ad agire da sola. A questultimo riguardo, comunque, il
sottoscritto rimanda a qualche sua proposta esposta nel paragrafo 27.8.
289
In terzo luogo, la crescita dellunico figlio o di due soli figli pu comportare una
riconquista vera del tempo lavorativo e/o ricreativo per i genitori sia come singoli
sia come coppia. Nel 2015 pensare alla realizzazione di s come qualcosa da
sottomettere sempre e comunque allesercizio della potest genitoriale risulta
oramai qualcosa di anacronistico, se non altro perch non assicura di assolvere ai
compiti di padre e madre in modo automaticamente valido.
Fra laltro, partendo dallassunto che non tutte le persone sono discendenti di
Onassis, va osservato che il perseguimento fattivo del contenimento delle nascite
pu recare specifici vantaggi in misura di successione ereditaria poich meno figli vi
sono e pi la trasmissione dei beni riesce in misura relativamente maggiore
garantendo un (ulteriore) stato di benessere materiale e perfino immateriale.
chiamata
impegnarsi
per
veder
accantonati
alcuni
locali
come
quella
di
Parete
conservano
ancora
intatti
alcuni
291
Il tasso di fecondit totale indica il numero di figli che una donna mette
mediamente al Mondo nella fascia di et compresa fra i 14 e i 49 anni. In relazione
a ci, possibile sostenere che una determinata situazione demografica risulta in
equilibrio
quando
tale
tasso
risulta
pari
2;
viceversa,
si
parla
di
Stando in cotal modo le cose nel 2011, qualcuno potrebbe sostenere la tesi di
un eccessivo fervore dellautore rispetto allipotesi di promuovere, in primis su scala
locale, una mentalit collettiva volta al concreto contenimento delle nascite. Ma non
cos, anzi.
292
Al conto andrebbe poi aggiunta quella parte dei 14.604 nuclei monogenitorali
aventi anchessi tre o pi figli; ma la relativa statistica Istat comincia da due e
quindi non aiuta a capire a quanti dei suddetti nuclei era associabile un esatto
numero di frugoletti (2, 3, 4, 5, 6, ecc.).
Tenendo poi conto che la provincia di Caserta comprende 104 comuni, diventa
possibile sostenere (seppure ancora imprecisamente) come gi nel 2011 ciascun
tenimento locale vantasse mediamente 288 persone/figli in pi rispetto al limite
massimo che uno svolgimento demografico intergenerazionale non dovrebbe mai
superare: quello dei due pargoletti alla volta.
Insomma, gi nel 2011, Parete non poteva non vantare almeno una
percentuale di abitanti di troppo.
da una relazione
precedente
(o
da una situazione
di
da una relazione
precedente
(o
da una situazione
di
294
dimostrarsi
perplessi
rispetto
unipotizzabile
A tal riguardo, per, si replica che lo stesso Padreterno (creatore del Mondo
per il credente) ad aver favorito nella Natura un meccanismo di selezione.
295
migliore di quelle che restano. In cotal guisa, si ottengono dei frutti non solo pi
grandi, ma, soprattutto, carichi di sostanze nutritive al punto giusto174.
Per ogni persona dotata di buon senso, codesta pratica campagnola, a sua volta
risultato di osservazioni maturate nei secoli, pu essere vista come un ottimo caso
di interazione Uomo-Natura che di certo non resterebbe estranea alla volont
creatrice dellOnnipotente.
174
Lallusione a un metodo di coltivazione che oggi potrebbe essere classificato come tradizionale.
296
del
novero
delle
fattispecie
legate
alla
concessione
della
cittadinanza italiana a causa, fra laltro, dei buchi occupazionali apertisi in taluni
settori (agricoltura, industria, eccetera). Ebbene, a tale tesi, lautore ribatte in due
modi. Da un lato, che leventuale schizzinosit degli Italiani trae talvolta
giustificazione da condizioni lavorative esigenti oltre laccettabile (per tacere del pi
becero sfruttamento). Dallaltro lato, che nulla garantisce un ipotetico scenario in
cui gli stranieri di seconda, terza e quarta generazione continuino a seguire
297
rassegnati le orme paterne senza provare pur essi a scalare (a quel punto
legittimamente) la piramide sociale.
Ecco
perch,
se
servisse,
il
Governo
nazionale
dovrebbe
recedere
Tenendo
conto
di
quanto
appena
scritto,
prima
vista
riuscirebbe
298
299
300
Capitolo 28
La necessit di non assecondare ogni legittima aspettativa
di
un
vasto
riordino
urbanistico
volto
concentrare
pur
sempre
proporzionalmente
marginale
di
unit
disponibile
allubicazione
di
questultima
rispetto
al
contesto
Tali funzioni fondamentali appaiono elencate pure nella nota 154 del corrente Tomo I.
Passando oltre, va sottolineato, a scanso di ogni ulteriore equivoco, come risulti esclusa dal novero delle
competenze essenziali degli enti locali non solo la politica del lavoro intesa come linsieme delle norme
che regolano prestazioni e rapporti, ma anche la politica del lavoro mirante allinsediamento di attivit
diverse dallagricoltura capaci di modificare decisamente lassetto territoriale preesistente. Per lesattezza,
diviene assolutamente inopportuna ogni vasta localizzazione commerciale, manifatturiera e di servizi
302
case
linstallazione
capannoni,
di
la
lampioni
spruzzata
e
dasfalto,
lapertura
lelevazione
di
ristoranti
di
marciapiedi,
sbandierando
richiedenti grossi spazi che estranea ad una strategia di respiro zonale e/o regionale e/o nazionale. Ci a
maggior ragione in una realt come quella attuale di Parete.
303
Lart. 44, poi, non meno diretto poich cita in modo testuale un razionale
sfruttamento del suolo e, quindi, evoca financo lopzione di circoscrivere ovvero di
arrestare (a seconda dei casi) ogni intento edificatorio.
Inoltre, fra i principi fondamentali della Costituzione spicca quello legato alla
tutela del paesaggio (art. 9) che, se viene inteso in termini giuridici, rimanda a un
territorio frutto dellinterazione Uomo-Natura176 e, quindi, pure al complesso di
valori, usanze e ritualit che discendono da questa177.
In tale ultima ottica, allora, si comprende che il nesso individuato dal sottoscritto
fra la valorizzazione fisica del tenimento paretano, possibile soltanto invertendo
176
177
Su questultimo aspetto recita espressamente lart. 131 comma 2 del Decreto Legislativo n. 42 del
2004: La tutela e la valorizzazione del paesaggio salvaguardano i valori che esso esprime quali
manifestazioni identitarie percepibili..
304
privata,
ma
entrambe
non
possibile
collegare
un
diritto
28.4
Il
diritto
alledificazione
non
esiste!
(Altre
rapide
giustificazioni)
Laddove le spiegazioni fornite dal sottoscritto nel precedente paragrafo
avessero peccato di ampollosit, la questione del non diritto alledificazione
potrebbe anche essere affrontata in modo tale da stimolare la dimensione
percettiva del lettore.
305
Sauspica, perci, che chi vede in ogni metro quadro un metro cubo possa
rapidamente cambiare idea.
riordino
urbanistico
mirato
alla
concentrazione
dellantropizzazione
306
In primo luogo, occorre ripetere con vigore che i soggetti amministratori e gli
esponenti locali di partito dovrebbero sempre finalizzare il loro agire alla tutela
fisica
immateriale
della
superficie
comunale,
nonch
allutilizzazione
A loro volta, tutti i soggetti legati al settore edilizio (dai professionisti dufficio
alle manovalanze fino agli intermediari finanziari) sarebbero chiamati a non vedere
nel suolo una terra franca da convertire a proprio vantaggio, il quale non coincide
automaticamente con quello comunitario (a maggior ragione quando la stessa
collettivit fa fatica a comprendere il danno discendente da un consumo di suolo
vergine inarrestabile).
cittadinanza,
sarebbe
invece
chiamato
ad
un
impegno
che
solo
307
Infine, gli esponenti della guapparia di qualsiasi livello (con o senza i colletti
bianchi) sarebbero invitati a non intervenire e a non condizionare in alcun modo
ogni fase del riordino urbanistico e del rilancio agricolo, vista la necessit assoluta
di operare presto e bene.
308
309
310
Capitolo 29
Un esempio di patrimonio immateriale per la realt di
Parete (CE): culto e festivit patronale di Maria ss. della
Rotonda
29.1 Premessa
In coda al paragrafo 28.1 stato osservato come ogni realt locale sia
composta anche di un patrimonio immateriale fatto di usanze e ritualit. Tale
patrimonio, in particolare, pu essere visto pure come la rappresentazione di un
rapporto Uomo-Territorio basato su una cadenza di tipo ciclico.
311
Col passare dei secoli, delle guerre e delle epidemie, per, degli antichi
pellegrinaggi si dovette perdere, se non il ricordo, almeno lusanza. La stessa chiesa
campestre and sempre pi in rovina finch, verso la fine del Cinquecento,
lautorit religiosa del tempo non decise di trasferire nel cuore di Parete ci che
presumibilmente era in migliore conservazione e, fra tali cose, un quadro di una
Madonna col Bambino e il Battista.
178
Partendo dallassunto che la chiesa campestre vantasse (forse) uniniziale forma circolare, un innocuo
sentimento di curiosit spinge a chiedersi a cosa potrebbero essersi ispirati i suoi costruttori. A riguardo,
due potrebbero essere state le alternative: la prima rimandante a edifici di culto pagani tondeggianti (come
il Pantheon di Roma, ad esempio); la seconda evocante delle tombe della medesima struttura risalenti ai
periodi sannita, etrusco e, infine, romano (come il piccolo mausoleo di Menenio Agrippa o come la
generalit degli avelli a thlos). In questultima ottica, tenendo a mente come lintera area a ovest di
Parete risultasse in passato punteggiata di sepolcri, il sottoscritto ipotizza che la primitiva versione della
cappella rurale fosse stata realizzata nelle immediate vicinanze di un luogo di sepoltura o addirittura che
essa stessa ne costituisse uno, successivamente riadattato alluso cristiano.
312
Negli anni Cinquanta del XX secolo, ha avuto luogo la traslazione verso lattuale sede: una nicchia alle
Contadini, zappe, quadri che spuntano dal terreno come a rievocare le stagioni
agrarie e, quindi, della vita, buoi e carri. Anche da ci si nota il tentativo perpetrato
nel tempo dalla realt paretana di introdurre ulteriormente il culto locale di Maria
180
Il Quadro stato sottoposto nel corso dei secoli a una serie di restauri. Nel corso di uno di questi,
molto probabilmente, un intervento maldestro del pittore ha provocato uno scrostamento allaltezza del
sopracciglio sinistro a cui si cercato di porre rimedio con un impasto di colori il quale, solidificandosi,
ha dato limpressione di assomigliare ad un grumo di sangue. La perdita del ricordo dellepisodio pu
aver stimolato in un secondo tempo laggiunta di un ulteriore macabro dettaglio alla leggenda.
181
Da qualche anno, il pomeriggio del Marted successivo la Pasqua, un volenteroso gruppo di Paretani
ha ripreso lusanza di rievocare il fatto leggendario presso la chiesa rurale. Una probabile inopportuna
accelerazione dellurbanizzazione per lintera area nei paraggi, per, rischia di privare tale
rappresentazione di significati vivi e di trasformarla in un atto di pura appariscenza, se non di inutile
esibizionismo.
314
ss. della Rotonda nel proprio patrimonio immateriale, composto pure da usanze e
ritualit in grado di rievocare efficacemente un quotidiano legame Uomo-Territorio
basato su cadenze di tipo di ciclico.
In questo contesto, il culto di Maria ss. della Rotonda rappresentava una parte
del patrimonio immateriale comunitario che giocava un ruolo assai funzionale; in
particolare, la cadenza annua della ricorrenza festiva (Pasqua e settimana
successiva) costituiva un lampante indizio di quellidea di ciclicit alla base di un
sano rapporto Uomo-Territorio.
un
contrasto
di
fondo
fra
il
"moderno"
rapporto
Uomo-Territorio,
315
29.4 Il vero senso del culto e della festa di Maria ss. della
Rotonda in quel di Parete
Mettendo da parte ogni comprensibile significato strettamente dottrinale,
quanto mai necessario sottolineare come, a maggior ragione oggi, il senso pi
profondo
del
culto
della
ricorrenza
mariana
di
Parete
resti
proprio
la
182
Per consentire al lettore di saggiare coi propri occhi la consistenza di questi due aspetti festaioli,
lautore ritiene che possano bastare e avanzare una ricerca e la visione su You Tube.
316
lespressione
ripetuta
svariate
volte
dal
sottoscritto
nella
propria
Caso mai non fosse ancora chiaro, va precisato che solo corpo e anima
ASSIEME determinano lidentit locale e che quindi impossibile fare a meno di uno
dei due.
Nel paragrafo 28.1, stato poi osservato che il complesso delle usanze e delle
ritualit che compongono un singolo patrimonio immateriale locale financo
generatore di immortalit. Ci significa che solo una continuit nel tempo di
entrambe ne consente il passaggio di generazione in generazione contribuendo a
suscitare nella gente la sensazione di sopravvivere. Va tuttavia sottolineato che
317
318
CONCLUSIONI
La terza parte di quanto esposto nel corrente Tomo I della trattazione sui
mutamenti del territorio comunale di Parete (CE) ha fatto perno sullelencazione di
una serie di proposte che, a umile parere dellautore, se fossero fatte proprie dalla
locale Amministrazione (ovviamente entro i limiti delle competenze affidate a essa
dalla legge), potrebbero contribuire a rilanciare il paese come entit fisica, come
centro
di
vera
produzione
economica
come
patrimonio
immateriale
Unicamente
Cementizio,
magari
celato
sotto
la
maschera
di
un
Ci
mantenimento
perch
dello
hanno
spazio
incontestabilmente
fisico
specifico
molta
pi
dellidentit
importanza
il
comunitaria,
la
(sempre
attorno
allagricoltura,
occupazione.
319
si
badi!)
non
alla
semplice
vitale,
insomma,
che
Parete
venga
DIFESA
Il Tomo I termina qui, non avendo altro da aggiungere a livello testuale sui
mutamenti inopportuni e auspicabili riguardanti il tenimento paretano. Chiedendo
soltanto scusa per la lunghezza dellesposizione, rispetto alla quale non s fatto
apposta, si ringrazia di cuore ogni eventuale lettore e si lascia ad egli la possibilit
di approfondire per proprio conto, nonch di trarre ulteriori legittime conclusioni.
320
Fonti bibliografiche183
Bibliografia su Parete
parlamentare
sulle
condizioni
dei
contadini
nelle
provincie
meridionali e nella Sicilia, Vol. IV, Campania, Relazione del delegato tecnico prof.
Oreste Bordiga, Roma 1909.
183
criterio cronologico.
321
322
Fonti informatiche184
E.
Di
Grazia,
Le
vie
osche
nellagro
aversano
(http://www.iststudiatell.org/atella/..%5Crsc%5Cannate_01%5Cvie_osche_agro_a
versano.pdf).
Significati
degli
antichi
toponimi
starza
cesa
(http://asmvpiedimonte.altervista.org/Cimino_Luigi/La-toponomastica-ruraleantica-di-Valle-Agricola.html).
in
vigore
al
momento
della
pubblicazione
di
questo
Tomo
(http://www.comune.parete.ce.it/index.php?action=index&p=382).
184
popolazione
superiore
10.000
abitanti
Nel riportare sulla barra degli indirizzi web i qui presenti collegamenti ipertestuali, si raccomanda al
lettore di non copiare anche le parentesi poste ai loro lati e il punto dopo la seconda parentesi. Il
sottoscritto, inoltre, precisa di non assumersi alcuna responsabilit circa un successivo ipotetico mancato
reperimento dei contenuti.
323
(http://burc.regione.campania.it/eBurcWeb/directServlet?DOCUMENT_ID=0001373
7&ATTACH_ID=13785).
Delibera
di
Giunta
Comunale
n.
113
del
Dicembre
2010
(http://comune.parete.ce.it/index.php?action=index&p=262&n=152).
del
bando
di
assegnazione
P.I.P.
(http://comune.parete.ce.it/index.php?action=index&p=262)
(http://comune.parete.ce.it/index.php?action=index&p=262&n=155).
Comune
di
Parete:
La
Parete,
numero
0,
anno
0,
gennaio
2010
(http://issuu.com/laparete/docs/numerozero_05_web).
Sullo
stabilimento
Resit
ubicato
lungo
la
strada
Parete
Tre
Ponti
(http://quotidianoitalia.it/parete-isola-ecologica-nellarea-resit-proposta-dalsindaco/).
(http://quotidianoitalia.it/parete-falco-la-ex-resit-non-deve-essere-ceduta-in-fittoa-privati/).
Urbanistico
Comunale
(http://www.casertafocus.net/caserta/index.php?option=com_content&view=article
&id=31014:parete-l-amministrazione-vitale-avvia-l-iter-delpuc&catid=7&Itemid=109).
324
Regio Decreto n. 1265 del 27 Luglio 1934 Testo Unico delle Leggi Sanitarie,
e
successive
modificazioni
integrazioni
(http://www.aosp.bo.it/rad2/Rad/Leggi/1265.pdf).
Legge
Legge
n.
1150
urbanistica,
del
17
successive
Agosto
modificazioni
1942,
integrazioni
(http://www.bosettiegatti.eu/info/norme/statali/1942_1150.htm).
Costituzione
della
Repubblica
Italiana
(http://www.governo.it/Governo/Costituzione/CostituzioneRepubblicaItaliana.pdf).
dell'art.
17
della
Legge
n.
765
del
1967
(http://www.bosettiegatti.eu/info/norme/statali/1968_1444.htm).
Legge
n.
865
del
22
Ottobre
1971
(http://www.sicet.it/pages/urbanistica/leggi_urb/legge_865-71.htm).
Decreto Ministero della Sanit del 5 Luglio 1975 Modificazioni alle istruzioni
ministeriali
20
Giugno
1896,
relativamente
all'altezza
minima
integrazioni
(http://www.bosettiegatti.eu/info/norme/statali/1975_dm0507.htm).
Legge
n.
amministrativo,
241
del
e
Agosto
1990
successive
Nuove
norme
modificazioni
sul
e
procedimento
integrazioni
(http://www.bosettiegatti.eu/info/norme/statali/1990_0241.htm).
1990,
n.
285.
325
Circolare
esplicativa.
(http://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?a
tto.dataPubblicazioneGazzetta=1993-0708&atto.codiceRedazionale=093A3846&elenco30giorni=false).
Decreto Ministero della Sanit del 5 Settembre 1994 Elenco delle industrie
insalubri
di
cui
allart.
216
del
Testo
Unico
delle
Leggi
Sanitarie
(http://www.gazzettaufficiale.it/gazzetta/serie_generale/caricaDettaglio?dataPubbli
cazioneGazzetta=1994-09-20&numeroGazzetta=220).
sismiche
(http://www.pabaac.beniculturali.it/opencms/multimedia/BASAE/documents/2009/
11/10/1257845253863_Decreto_Ministeriale_16_gennaio_1996.pdf).
Decreto Legislativo n. 267 del 18 Agosto 2000 Testo Unico delle Leggi
sullOrdinamento degli Enti Locali, e successive modificazioni e integrazioni
(http://www.bosettiegatti.eu/info/norme/statali/2000_0267.htm).
Decreto del Presidente della Repubblica n. 380 del 6 Giugno 2001 Testo unico
delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia, e successive
modificazioni
integrazioni
(http://www.bosettiegatti.eu/info/norme/statali/2001_0380.htm#015).
Decreto del Presidente della Repubblica n. 327 dell8 Giugno 2001 Testo unico
delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazione per
pubblica
utilit,
successive
modificazioni
integrazioni
(http://www.bosettiegatti.eu/info/norme/statali/2001_0327.htm).
Decreto Legislativo n. 42 del 22 Gennaio 2004 Codice dei beni culturali e del
paesaggio,
successive
modificazioni
integrazioni
(http://www.altalex.com/documents/news/2014/09/15/codice-dei-beni-culturali-edell-ambiente-parte-ii-beni-culturali).
Decreto Legislativo n. 163 del 12 Aprile 2006 Codice dei contratti pubblici
relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e
326
2004/18/CE,
successive
modificazioni
integrazioni
(http://www.anticorruzione.it/portal/public/classic/AttivitaAutorita/NormativeDiSett
ore/_sommarioCodice).
(http://www.codiceappalti.it/testi_previgenti/CodiceAppalti.it_Ultimo_aggiornament
o.pdf).
Legge n. 122 del 30 Luglio 2010 Conversione in legge, con modificazioni, del
decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, recante misure urgenti in materia di
stabilizzazione finanziaria e di competitivit economica, e successive modificazioni
e integrazioni (http://www.bosettiegatti.eu/info/norme/statali/2010_0122.htm).
Decreto
del
Presidente
della
Repubblica
n.
207 del
Ottobre
2010
Legge n. 98 del 9 Agosto 2013, Conversione, con modificazioni, del decretolegge 21 Giugno 2013, n. 69. Disposizioni urgenti per il rilancio dell'economia, e
successive
modificazioni
integrazioni
(http://www.bosettiegatti.eu/info/norme/statali/2013_0098.htm#30).
Giurisprudenza e dottrina
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di Stato,
n. 173 del 14
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(https://www.giustiziaamministrativa.it/cdsintra/wcm/idc/groups/public/documents/document/mdaw/mz
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327
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(https://www.giustizia-
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/~edisp/nty6iqt6cqby46ruzcbeihvwjy.pdf).
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(https://www.giustizia-
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3/~edisp/zmtstxfaxazf24s6v4xddrkz6m.pdf).
Consiglio
di
Stato,
sez.
V,
decisione
n.
3217
del
21
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2010
(https://www.giustiziaamministrativa.it/cdsintra/cdsintra/AmministrazionePortale/DocumentViewer/index.
html?ddocname=X5WVLKHIEAQ32ZVH4YXIPBQMDM&q=).
Commento alla decisione n. 3217 del 21 Maggio 2010 del Consiglio di Stato,
sez. V (http://www.altalex.com/documents/news/2010/10/26/rapporto-fra-pianodi-lottizzazione-e-convenzione-di-lottizzazione).
(https://www.giustizia-
amministrativa.it/cdsintra/cdsintra/AmministrazionePortale/DocumentViewer/index.
html?ddocname=6HH2MX2HFOUXLE2X2PRP33T6YI&q=).
Consiglio
di
Stato,
sez.
IV,
sentenza
n.
2045
del
Aprile
2012
(https://www.giustiziaamministrativa.it/cdsintra/cdsintra/AmministrazionePortale/DocumentViewer/index.
html?ddocname=SH5P54RMMTERE3JDM4TT6HIJAU&q).
Consiglio
di Stato,
2915
(http://www.ediltecnico.it/newsletter/2012/030812/11.pdf).
328
del 18
Maggio
2012
(https://cdn1.regione.veneto.it/alfstreaming-
servlet/streamer/resourceId/ecabc8b2-87c5-4988-81676264a3ec3c1c/Accordi_sostitutivi_integrativi.pdf).
2013
(http://eventipa.formez.it/sites/default/files/allegati_eventi/Salza-
Conferenza-RC.pdf).
proposito
degli
accordi
di
programma
(pagina
corrispondente
di
Wikipedia.it).
A proposito del Piano Triennale delle Opere Pubbliche e del collegato Elenco
Annuale
(http://www.comune.alba.cn.it/index.php?option=com_content&view=article&id=2
69&Itemid=103).
Leggi,
deliberazioni,
manuali
linee
guida
della
Regione
Campania
Legge
Regionale
Campania
modificazioni
n. 14
del
20
Marzo
1982,
successive
integrazioni
(http://jtest.ittig.cnr.it/cocoon/regioneCampania/xhtml?css=&doc=/db/nir/Regione
Campania/1982/urn_nir_regione.campania_legge_1982-03-20n14).
degli
alloggi
di
edilizia
329
residenziale
pubblica,
successive
modificazioni
integrazioni
(http://www.sito.regione.campania.it/leggi_regionali1997/lr18_1997.htm).
interesse
regionale
(http://www.regione.campania.it/assets/documents/leggeregionale17.pdf).
successive
modificazioni
integrazioni
(http://www.sito.regione.campania.it/leggi_regionali2004/lr16_04vigente.pdf).
guida
in
materia
di
Edilizia
Residenziale
Sociale
(http://burc.regione.campania.it/eBurcWeb/BurcPdfOutput/Burc_2010_8_2_15_4.p
df).
del
territorio
(http://www.sito.regione.campania.it/regolamenti/regolamento05_2011.pdf).
16/2004
in
materia
di
Governo
del
territorio
(http://www.regione.campania.it/assets/documents/Quaderni_governo_territorio.p
df).
Linee Guida per listituzione del sistema dei parchi urbani di interesse
regionale (http://www.regione.campania.it/assets/documents/lineeguida2.pdf).
330
integrazioni
(http://www.sito.regione.campania.it/leggi_regionali2013/lr19_2013vigente.pdf).
Documento
di
Piano
(http://www.sito.regione.campania.it/burc/pdf08/burc45bis_08/lr13_08/1/lr13_08_
ptr_1.pdf).
Linee
Guida
per
il
Paesaggio
ed
Elaborati
cartografici
(http://www.sito.regione.campania.it/burc/pdf08/burc45bis_08/lr13_08/2/lr13_08_
ptr_2.pdf).
Consiglio
Provinciale
n.
26
del
26
Aprile
2012
(http://www.provincia.caserta.it/documents/10805/322991/CP26.pdf).
Piano
Territoriale
di
Coordinamento
Provinciale,
indice
generale
(ftp://ftp.provincia.caserta.it/pub/Ptc%20Caserta/PTCP/).
Relazione A1
(ftp://ftp.provincia.caserta.it/pub/Ptc%20Caserta/PTCP/A1%20Relazione/A1%20Re
lazione.pdf).
Norme (ftp://ftp.provincia.caserta.it/pub/Ptc%20Caserta/PTCP/Norme/).
331
Allegato
F1
Atlante
socio-economico
della
Provincia
di
Caserta
(ftp://ftp.provincia.caserta.it/pub/Ptc%20Caserta/PTCP/F%20Allegati/F1%20Atlant
e%20socio-economico%20della%20Provincia%20di%20Caserta/).
scritto
tavole
varie
(ftp://ftp.provincia.caserta.it/pub/Ptc%20Caserta/PTCP/F%20Allegati/F4%20Analisi
%20territoriale%20delle%20aree%20di%20sviluppo%20industriale/).
Elaborato
G1
Rapporto
ambientale
(ftp://ftp.provincia.caserta.it/pub/Ptc%20Caserta/PTCP/G%20Elaborati%20di%20v
alutazione%20ambientale/G1%20Rapporto%20ambientale/G1%20Rapporto%20am
bientale.pdf).
Tavola
B3.1.8
Identit
culturale.
paesaggi
storici
(ftp://ftp.provincia.caserta.it/pub/Ptc%20Caserta/PTCP/B%20Elaborati%20grafici%
20del%20quadro%20conoscitivo/B3%20Identit%E0%20culturale/).
Tavola
B5.1.2
Levoluzione
degli
insediamenti
(ftp://ftp.provincia.caserta.it/pub/Ptc%20Caserta/PTCP/B%20Elaborati%20grafici%
20del%20quadro%20conoscitivo/B5%20Territorio%20insediato/).
Tavola
C1.1.8
Assetto
del
territorio.
Tutela
trasformazione
(ftp://ftp.provincia.caserta.it/pub/Ptc%20Caserta/PTCP/C%20Elaborati%20grafici%
20di%20piano/C1%20Assetto%20del%20territorio/).
Urbanistico
Comunale
di
Trentola
Ducenta
approvato
(http://www.bidata.it/trentoladucenta/index.php?p=normative&type=0).
preliminarmente
nome
utente
password
(http://www.scribd.com/doc/275606733/Piano-Urbanistico-Comunale-di-TrentolaDucenta-CE-Relazione).
per
le
opere
di
demolizione
(http://www.ispesl.it/buonepratiche/Edilizia_Abitativa/3.7_.pdf).
(http://www.periti-industriali-
reggioemilia.it/Public/Allegati/Documenti/manuale_demolizione_br.pdf).
COSTITUZIONE-CONDOMINIO-PINTA-E-SANTA-MARIA-IN-AGGLOMERATOINDUSTRIALE-AVERSA-NORD.pdf).
(http://www.asicaserta.it/web/wp-content/uploads/2015/01/8-PRESA-DATTOCOSTITUZIONE-CONDOMINIO-INDUSTRIALE-VEGA-1-DITTE-MARICAN-HERITAGESRL-ALTRI.pdf).
tube;
presupposti
per
lacquisizione
la
perdita
della
cittadinanza italiana
Sulla
forestazione
urbana
(http://blog.emonfur.eu/2013/03/28/la-
forestazione-urbana-oggi-lesperienza-di-boscoincitta/comment-page-1/).
Sulla
vasectomia
(http://vasectomiainfo.it/it/cose-la-vasectomia).
(http://www.ivanomorra.com/page.do?id=58).
Sulla
c.d.
chiusura
delle
tube
(http://www.asf.toscana.it/index.php?option=com_content&id=780%3Alasterilizzazione-femminile-&Itemid=60).
Presupposti
per
lacquisizione
la
perdita
della
cittadinanza
italiana
(http://www.esteri.it/mae/it/italiani_nel_mondo/serviziconsolari/cittadinanza.html).
Dati Istat
Censimenti
1981
1991.
Popolazione
nei
singoli
comuni
(http://www.statistica.regione.campania.it/tematiche/17censimenti/ann03cap17.pd
f).
334
Popolazione
del
Comune
di
Parete
al
31-12-2001
(http://demo.istat.it/ricostruzione2013/index.php?lingua=ita).
dellItalia
all1-1-2003
(http://demo.istat.it/ricostruzione2013/index.php?lingua=ita).
Bilancio
demografico
del
Comune
di
Parete
al
31-12-2003
(http://demo.istat.it/bil2003/index.html).
Censimento
Industria
Servizi
2011
(http://dati-
censimentoindustriaeservizi.istat.it/).
335
Bilancio
demografico
del
Comune
di
Parete
al
31-12-2013
(http://demo.istat.it/bil2013/index.html).
Classifica
dei
comuni
italiani
con
maggiore
densit
abitativa
(http://www.comuniverso.it/index.cfm?menu=52).
Altre statistiche
FAO, stima per il triennio 2006-2008 del consumo giornaliero pro capite di
calorie
per
ciascuno
Stato
del
Mondo
(http://www.fao.org/fileadmin/templates/ess/documents/food_security_statistics/F
oodConsumptionNutrients_en.xls).
Numero
di
abitanti
del
Giappone
all1-10-2013
(http://www.stat.go.jp/english/data/jinsui/2013np/index.htm).
Numero
di
abitanti
dellAustralia
nel
Dicembre
2013
(http://www.abs.gov.au/AUSSTATS/abs@.nsf/allprimarymainfeatures/FA627CA7C5
708380CA257D5D0015EB95?opendocument).
336
all1-1-2014
(http://ec.europa.eu/eurostat/tgm/table.do?tab=table&language=en&pcode=tps00
001&tableSelection=1&footnotes=yes&labeling=labels&plugin=1).
337
338
INDICE
Prefazione..................................................................................................................................................... 1
INTRODUZIONE ............................................................................................................................................ 3
Oggetto e scopo della presente trattazione..................................................................................... 3
Presupposti ispiratori ....................................................................................................................... 4
Cenni legati alla suddivisione dellesposizione nel corrente Tomo I ................................................ 4
PARTE PRIMA Mutamenti del territorio comunale di Parete (CE). Cenni storici ...................................... 7
Capitolo 1 Dalla fine del Settecento agli anni Novanta del XX secolo ............................................... 9
1.1 Premessa .................................................................................................................................... 9
1.2 Dalla fine del Settecento agli anni Trenta dellOttocento .......................................................... 9
1.3 Alcune precisazioni sullantica toponomastica ........................................................................ 14
1.4 Dal 1860 agli anni Dieci del XX secolo ...................................................................................... 16
1.5 Dagli anni Venti fino al 1945..................................................................................................... 18
1.6 Anni Cinquanta, Sessanta e Settanta ....................................................................................... 21
1.7 Anni Ottanta ............................................................................................................................. 24
1.8 Anni Novanta: vera e propria affermazione del devastante processo di consumo di suolo
vergine ........................................................................................................................................ 26
Capitolo 2 Dal Duemila fino ai nostri giorni..................................................................................... 29
2.1 Prosecuzione del devastante processo di consumo di suolo vergine ................................... 29
2.2 Suddivisione del territorio comunale per aree da esaminare con maggiore accortezza ......... 31
2.3 Via DAcquisto (lato orientale) e via Marconi (direz. Trentola Ducenta) ................................. 33
2.4 Via Pellico e immediati paraggi ................................................................................................ 34
2.5 Via Vicinale Vecchia (III tratto, versante est) e rione Di Vittorio (lato nord)............................ 35
2.6 Rione Di Vittorio (lato sud) ....................................................................................................... 37
2.7 Via Vittorio Emanuele (II tratto) fra via Santi e lestremo confine sud est del comune .......... 38
2.8 Via Vittorio Emanuele (II tratto) fra via Di Giulio e la porzione a nord di via Madre Teresa di
Calcutta........................................................................................................................................... 39
2.9 Via Madre Teresa di Calcutta e campagne verso sud .............................................................. 39
2.10 Rione 167, via Giorgio Amendola I e II tratto, via Follerau, via San Giuseppe fino a via
Petroselli ......................................................................................................................................... 40
2.11 Campagne a sud e a sud-ovest del rione 167 ......................................................................... 41
339
PARTE SECONDA Mutamenti del territorio comunale di Parete (CE). Specifici approfondimenti legati
allinopportuno processo di consumo del suolo vergine sia rispetto allo situazione attuale sia in
relazione a ipotizzate evoluzioni future ..................................................................................................... 55
Capitolo 3 Due premesse da farsi .................................................................................................... 57
3.1 Il trionfo della logica scippa e fuje?....................................................................................... 57
3.2 Linopportuno consumo di suolo vergine non concettualmente associabile allabusivismo
edilizio ............................................................................................................................................ 58
Capitolo 4 Linopportunit della continua espansione delledilizia residenziale ............................ 61
4.1 Parete: anomalia di un totale abitanti che sale di circa un quarto, mentre la fascia det 0-25
anni s abbassata del 12% fra il 1993 e il 2014 ............................................................................. 61
4.2 Ragionamento in generale. Eventuali difficolt nellerogazione di servizi di rilevanza pubblica
e/o nellaffrontare attivit di intervento ........................................................................................ 63
4.3 Ragionamento in generale. Lestraneit dellattivit di edilizia residenziale dal concetto di
economia ...................................................................................................................................... 65
4.4 Ragionamento in generale. Lassoluta incapacit di creare unoccupazione stabile gi a partire
dal medio periodo .......................................................................................................................... 66
4.5 Ragionamento in generale. Contro la specifica attivit speculativa perch non ha alcun valore
sociale ......................................................................................................................................... 69
4.6 Ragionamento in generale. Il non sempre felice legame imprescindibile fra nuove
lottizzazioni e i c.d. standard urbanistici poich esso stimola un ulteriore consumo di suolo
vergine ........................................................................................................................................ 70
4.7 Ragionamento in generale. Cautela massima attorno alla c.d. edilizia popolare poich
probabile causa di insediamento di forestieri totalmente avulso dallindirizzo economico
prevalente o, almeno, da qualsiasi fabbisogno locale legato alloccupazione .............................. 73
4.8 Ragionamento in generale. Il dimensionamento per scopo prevalentemente residenziale: un
poco delizia, ma anche parecchia potenziale croce ................................................................ 75
340
Capitolo 5 Linopportunit della localizzazione disinvolta dei servizi e del commercio i quali,
peraltro, sono generalmente estranei al concetto di economia .................................................... 79
Capitolo 6 Area (o aree) PIP a Parete: il dovere di agire con enorme ponderatezza circa un
eventuale posizionamento nel territorio comunale e comunque lassoluta inopportunit di
procedere con una localizzazione nella parte occidentale ................................................................ 81
6.1 Cenni introduttivi. Particolare riferimento alla zona omogenea D1 del vigente PRG di Parete
........................................................................................................................................................ 81
6.2 Brevi considerazioni sulla grandissima difficolt nel dare al territorio di Parete una
significativa svolta economica di tipo artigianale e/o industriale .................................................. 83
6.3 Lassoluta inopportunit di localizzare nella parte occidentale di Parete unarea (o pi aree)
P.I.P. con caratteristiche in parte o in toto commerciale, di servizi, turistica, di supporto al ramo
edilizio ............................................................................................................................................ 86
6.4 Un mito da sfatare: qualsiasi area P.I.P. non garantisce mai automaticamente nuovo lavoro
per i disoccupati del paese in cui dovrebbe sorgere ...................................................................... 87
6.5 Un brutto rischio legato alle aree P.I.P.: il trionfo di logiche speculative di carattere
infrastrutturale, a stretto giro di posta, e di carattere residenziale nel lungo periodo ................. 88
6.6 La necessit dellente municipale di Parete di puntare su uneventuale localizzazione P.I.P.
unicamente nella parte est del comune......................................................................................... 89
Capitolo 7 Altri mutamenti inopportuni che potrebbero delinearsi in futuro per il territorio
comunale di Parete ............................................................................................................................ 91
7.1 C.d. Parco agricolo................................................................................................................. 91
7.2 Collettore fognario in corrispondenza dellalveo Spierto per il tratto a cavallo delle
giurisdizioni di Parete, Lusciano e Giugliano .................................................................................. 92
7.3 Una nuova strada Parete-Lusciano-Giugliano la quale scorrerebbe parallelamente a sud della
c.d. strada degli Americani ............................................................................................................. 94
Capitolo 8 Altre due riflessioni da farsi in chiusura della seconda parte del presente Tomo I ....... 97
8.1 Parete: la carica antieconomica, antisociale, illogica e antistorica del consumo di suolo
vergine attuale e possibile in futuro ........................................................................................... 97
8.2 Parete: lantropizzazione diversificata ai massimi livelli, e quindi oggettivamente
insostenibile, come causa della morte del territorio locale (idea di antrofizzazione) ................ 99
PARTE TERZA Proposte del sottoscritto volte a rilanciare Parete come entit fisica, come centro di
vera produzione economica e come patrimonio immateriale riconoscibile dagli altri ...................... 101
Capitolo 9 La necessit di raggiungere un rinnovato assetto del territorio comunale e le direzioni
da seguire a riguardo ........................................................................................................................ 103
9.1 La conurbazione Napoli-Caserta e lhinterland aversano-giuglianese: situazione attuale .... 103
9.2 Il tenimento di Parete a cavallo di due scenari: uno di progressiva invivibilit, laltro di
assecondamento delle sue peculiarit ......................................................................................... 105
341
9.3 Il rilancio di Parete come specifica entit fisica, dal punto di vista economico e come
patrimonio immateriale ............................................................................................................ 106
9.4 Le tre direzioni da seguire per il triplice rilancio di Parete..................................................... 107
SEZIONE A1 Il vasto riordino urbanistico. Zone omogenee proposte dal sottoscritto ..................... 109
Capitolo 10 Zone omogenee prevalentemente residenziali ......................................................... 111
10.1 Premessa .............................................................................................................................. 111
10.2 Pertinenze del Palazzo Ducale e della chiesa San Pietro Apostolo ................................... 112
10.3 Centro storico Umberto I Roma Berlinguer Municipio I e II..................................... 114
10.4 Aree Garibaldi Magenta Vittorio Emanuele II (tratto fra via Roma e p.za del Popolo)116
10.5 Fascia urbana restante ...................................................................................................... 122
10.5-bis Precisazione aggiuntiva circa la fascia urbana restante .............................................. 128
10.6 La necessit di promuovere un modello abitativo di tipo famigliare nelle aree Garibaldi
Magenta Vittorio Emanuele II (tratto fra via Roma e p.za del Popolo), nonch nella fascia
urbana restante .......................................................................................................................... 128
10.7 A riguardo degli edifici pubblici e di rilevanza pubblica siti nelle zone omogenee
prevalentemente residenziali ....................................................................................................... 129
10.8 Un principio da ribadire in modo assoluto: il dimensionamento abitativo di Parete, sia per il
breve sia per il lungo periodo, che deve soprattutto puntare in verticale ............................... 129
Capitolo 11 Zone omogenee non residenziali ed extragricole ...................................................... 133
11.1 Concentrazione di attivit supportanti lagricoltura lungo il lato est della Circumvallazione
(con alcuni segmenti urbani da riconvertire in tale ottica) .......................................................... 133
11.2 Concentrazione di unit di servizi nellestremo nord via Bologna.................................... 135
11.3 Insediamenti che, per il loro impatto dimensionale o per la loro peculiarit, possono
rimanere a ovest del paese .......................................................................................................... 137
11.4 A proposito del Cimitero di Parete .................................................................................... 139
Capitolo 12 Zona agricola (semina e raccolto di derrate) ad est del territorio comunale, con alcune
sezioni urbane da riconvertire in tale ottica .................................................................................... 141
12.1 Indicazioni generali............................................................................................................... 141
12.2 Precisazioni legate a un'ipotetica riconversione fondiaria a scopo agricolo di alcune sezioni
ora urbanizzate ............................................................................................................................. 142
12.3 Ulteriori vantaggi possibili per il paese a seguito della riconversione fondiaria a scopo
agricolo di alcune sezioni attualmente urbanizzate..................................................................... 143
Capitolo 13 Zona agricola (semina e raccolto di derrate) a occidente del territorio comunale, con
alcuni segmenti urbani da riconvertire in tale ottica ....................................................................... 147
13.1 Indicazioni generali............................................................................................................... 147
342
13.2 Precisazioni legate a un'ipotetica riconversione fondiaria a scopo agricolo di alcuni segmenti
attualmente urbanizzati ............................................................................................................... 148
13.3 Ulteriori vantaggi possibili per il paese a seguito della riconversione fondiaria a scopo
agricolo di alcuni segmenti attualmente urbanizzati ................................................................... 150
13.4 La necessit di adottare delle misure stringenti per la presenza di stabili nelle aree a est e a
ovest del tenimento paretano individuate come agricole. Tentativo di spiegazione .............. 152
Capitolo 14 Orti urbani e sezioni per allestimenti temporanei ..................................................... 155
14.1 Sezioni adibibili ad orto urbano lungo via della Repubblica, a cavallo degli incroci con via
Castagnola e la Circumvallazione (con alcuni punti oggetto di uneventuale riconversione
fondiaria) ...................................................................................................................................... 155
14.2 Sezioni per allestimenti temporanei di carattere emergenziale o meno (con alcuni segmenti
oggetto di uneventuale riconversione fondiaria)........................................................................ 156
Capitolo 15 Un primo ammontare dei punti del territorio paretano da sottoporre a interventi di
riconversione fondiaria, tenendo conto della situazione all11-8-2014 desumibile dalla
consultazione del software Google Earth ........................................................................................ 159
SEZIONE A2 Il vasto riordino urbanistico. La necessit di ricorrere a specifici strumenti giuridici ... 161
Capitolo 16 Il ricorso a specifici strumenti giuridici in riferimento a: pertinenze del Palazzo
Ducale e della chiesa San Pietro Apostolo; centro storico Umberto I Roma Berlinguer
Municipio I e II; aree Garibaldi Magenta Vittorio Emanuele II (tratto fra via Roma e p.za del
Popolo); fascia urbana restante; insediamenti che possono rimanere a ovest del paese.......... 163
16.1 Premessa .............................................................................................................................. 163
16.2 Brevissimi cenni per le seguenti zone: pertinenze del Palazzo Ducale e della chiesa San
Pietro Apostolo; centro storico Umberto I Roma Berlinguer Municipio I e II; aree
Garibaldi Magenta Vittorio Emanuele II (tratto fra via Roma e p.za del Popolo); fascia
urbana restante .......................................................................................................................... 164
16.3 Cenni per gli insediamenti che, per il loro impatto dimensionale o per la loro peculiarit,
possono rimanere a ovest del paese ............................................................................................ 166
Capitolo 17 Il ricorso a specifici strumenti giuridici in riferimento a tutte le altre sei zone
omogenee restanti cos come individuate dal sottoscritto.............................................................. 167
17.1 Approvazione di un nuovo Piano Urbanistico Comunale ..................................................... 167
17.2 Un onorevole atteggiamento dei privati che gi beneficiano del permesso di costruzione, ma
che ancora non hanno fatto avviare i lavori di costruzione in quelle sezioni del territorio di Parete
eventualmente contrastanti con una successiva pianificazione urbanistica generale ................ 169
17.3 Cenni a proposito di quei piani di lottizzazione a scopo prevalentemente residenziale (gi
approvati e/o per i quali gi stata stipulata la relativa convenzione) eventualmente contrastanti
con una successiva pianificazione urbanistica generale .............................................................. 170
17.4 La necessit di ricorrere a meccanismi giuridici ancora pi complessi con inclusa
lespropriazione per pubblica utilit ............................................................................................ 178
17.4-bis Cenni aggiuntivi legati allespropriazione per pubblica utilit ....................................... 182
343
17.5 Il recupero di suolo per uso agricolo: chiarimento sulleventualit o meno di approvare un
Piano Attuativo nellambito della procedura espropriativa ......................................................... 183
17.6 Il procedimento espropriativo innanzi a opere edilizie concretamente avviate ................. 184
17.7 Due ipotesi, una espropriativa e laltra non espropriativa, per il terreno dove ora sorge la
nuova chiesa della Madonnella ................................................................................................ 186
17.8 Rimandi alla Costituzione Italiana per giustificare lespropriazione per pubblica utilit ..... 187
17.9 Una prima alternativa ASSOLUTAMENTE NON CONSIGLIATA alla procedura espropriativa:
labbattimento per abusivismo edilizio attraverso procedura amministrativa ........................... 189
17.10 Una seconda alternativa ASSOLUTAMENTE NON CONSIGLIATA alla procedura
espropriativa: lannullamento dufficio del permesso di costruire per vizio riconducibile al
soggetto richiedente e per ragioni di interesse pubblico ............................................................ 191
17.11 Suoli riconvertiti in agricoli nelle zone a est e ovest. Cenni a qualche ulteriore
accorgimento normativo .............................................................................................................. 193
SEZIONE A3 Il vasto riordino urbanistico. Dal sostegno finanziario al fattibile recupero di aree da
destinare allattivit agricola ................................................................................................................ 195
Capitolo 18 Ipotesi di sostegno finanziario ................................................................................... 197
Capitolo 19 La fattibilit della deurbanizzazione volta al recupero di aree agricole per la semina
e il raccolto ....................................................................................................................................... 201
19.1 Premessa .............................................................................................................................. 201
19.2 Cenni illustrativi .................................................................................................................... 203
SEZIONE A4 Una certa affinit fra le proposte del sottoscritto di riordino urbanistico di Parete e gli
scenari desumibili dal Piano Territoriale Regionale della Campania (PTR) e dal Piano Territoriale di
Coordinamento Provinciale di Caserta (PTCP) ..................................................................................... 207
Capitolo 20 Una certa affinit fra le proposte del sottoscritto di riordino urbanistico di Parete e
gli scenari desumibili dal Piano Territoriale Regionale della Campania (PTR) ................................. 209
20.1 Premessa .............................................................................................................................. 209
20.2 Con particolare riferimento ai Sistemi Territoriali di Sviluppo (STS) ................................ 209
20.3 Perch il PTR non tende a favorire la svolta industriale-artigianale delleconomia paretana
...................................................................................................................................................... 213
20.4 Con particolare riferimento alle Linee Guida per il Paesaggio.......................................... 214
20.5 Visioning tendenziale e preferita per il tenimento di Parete visibili negli elaborati
cartografici .................................................................................................................................. 216
Capitolo 21 Una certa affinit fra le proposte del sottoscritto di riordino urbanistico di Parete e
gli scenari desumibili dal Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Caserta (PTCP) .. 219
21.1 Premessa .............................................................................................................................. 219
21.2 Con riferimento al territorio rurale e aperto .................................................................... 220
344
21.3 Con particolare riferimento al territorio rurale e aperto complementare alla citt ........ 221
21.4 Con particolare riferimento al territorio rurale e aperto a preminente valore agronomico e
produttivo ................................................................................................................................... 222
21.5 Con riferimento alle aree negate ...................................................................................... 223
21.6 Con particolare riferimento alle aree negate con potenzialit ambientale ..................... 224
21.7 Con particolare riferimento alle aree negate con potenzialit insediativa ...................... 225
Capitolo 22 I Comuni a cavallo di due ruoli: agenti migliorativi ovvero concorrenti alla
disgregazione del territorio locale e sovralocale ............................................................................ 229
22.1 Premessa .............................................................................................................................. 229
22.2 Talune crepe che stanno aperte in seno alle previsioni PTR e PTCP ................................ 229
22.3 Veloce richiamo normativo circa la competenza urbanistica dei Comuni. Due auspici
particolari del sottoscritto per Parete .......................................................................................... 232
SEZIONE A5 Uno scenario alternativo legato al riordino urbanistico di Parete ................................ 237
Capitolo 23 Eventuale concentrazione di attivit prevalentemente artigianali in corrispondenza
dellattuale rione 167 (con probabile riconversione fondiaria di codesta sezione urbana) ............ 239
23.1 Premessa .............................................................................................................................. 239
23.2 Prime considerazioni: dal Regio Decreto n. 1265 del 1934 allipotesi di una concentrazione
artigianale paretana proprio in corrispondenza dellattuale rione 167 ....................................... 239
23.3 Descrizione dellipotetica concentrazione artigianale ...................................................... 241
23.4 Motivazioni che hanno spinto a proporre tale localizzazione e ulteriori precisazioni ......... 243
23.5 Impatto di unipotetica concentrazione artigianale in corrispondenza dellattuale rione
167 rispetto alle proposte del sottoscritto di: zonizzazione generica del comune, estensione
della fascia urbana restante, ampiezza della zona agricola a est del paese, movimento terra
verso le parti da riconvertire per la semina e il raccolto di derrate ............................................. 245
23.6 Condizioni al verificarsi delle quali il sottoscritto ritiene opportuno il suggerimento PTCP di
recupero a scopo insediativo delle aree negate a sud dellodierno rione 167 ......................... 246
23.7 Cenni ad accorgimenti normativi rispetto alleventuale concentrazione artigianale ....... 247
23.8 Un secondo ammontare dei punti del territorio paretano da sottoporre a interventi di
riconversione fondiaria alla luce di un riordino urbanistico alternativo ...................................... 248
SEZIONE A6 Descrizione sommaria di scenari legati allo spostamento di persone e attivit da Parete
ad altre zone ......................................................................................................................................... 251
Capitolo 24 Cenni sul trasferimento in altre localit di abitanti di Parete ora residenti in aree
comunali che dovrebbero essere riconvertite (a fini extragricoli ed agricoli) ............................... 253
24.1 Ladozione di intese in grado anzitutto di interessare lente municipale di partenza
(quello di Parete) e lente municipale (o gli enti municipali) di arrivo...................................... 253
345
24.2 Direzioni di spostamento supposte rispetto alla provincia di Caserta ................................. 255
24.3 Direzioni di spostamento supposte rispetto al Napoletano................................................. 257
24.4 Una veloce riflessione fatta in linea generalissima: lurgenza assoluta di veder mutata la
mentalit collettiva nei confronti della casa ............................................................................. 258
Capitolo 25 Ipotesi di ubicazione ben distante da Parete di attivit legate al commercio al
dettaglio, ai servizi e allartigianato ................................................................................................. 261
25.1 Premessa .............................................................................................................................. 261
25.2 Circa lubicazione lontano da Parete di attivit commerciali al dettaglio e di servizi di
piccola dimensione ..................................................................................................................... 261
25.3 Circa lubicazione nelle aree ASI del Casertano di attivit artigianali (nel senso di
produzione, nonch di servizio richiedente ampi spazi) ....................................................... 262
25.4 Qualche ulteriore precisazione rispetto allubicazione nelle aree ASI del Casertano di attivit
artigianali (nel senso di produzione, nonch di servizio richiedente ampi spazi) ................. 264
27.3 Una terza constatazione: linefficacia del concetto di stampo capitalistico pi figli pi
consumi....................................................................................................................................... 287
27.4 Le possibili direttrici da seguire per unamministrazione comunale come quella di Parete 288
27.5 Il ruolo di unamministrazione comunale come quella di Parete chiamata a illustrare alla
gente argomentazioni pi vicine ad una dimensione personale ................................................. 289
27.6 Il ruolo di unamministrazione comunale come quella di Parete chiamata a impegnarsi per
veder accantonati alcuni convincimenti di paese che fungono da ostacolo ............................ 290
27.7 Perch un numero massimo di due figli? ............................................................................. 291
27.8 Lauspicata adozione di provvedimenti normativi per il contenimento delle nascite da parte
delle istituzioni sovraordinate, a partire da quelle nazionali ....................................................... 293
27.9 Uneventuale risposta a tutti coloro che, dotati di forte sensibilit religiosa (in primis ai
cristiani di ogni orientamento), potrebbero dimostrarsi perplessi rispetto a unipotizzabile e
auspicabile azione mirata al contenimento delle nascite ............................................................ 295
27.10 A margine. Lulteriore auspicio che le istituzioni nazionali gestiscano in termini restrittivi il
flusso stranieri in arrivo verso lItalia. Rapidi accenni sul ruolo ricopribile dai singoli comuni come
Parete ........................................................................................................................................... 296
PARTE QUARTA Cenni riguardanti quella parte del patrimonio immateriale di Parete (CE) che riflette
linterazione Uomo-Natura di tipo ciclico ................................................................................................ 309
Capitolo 29 Un esempio di patrimonio immateriale per la realt di Parete (CE): culto e festivit
patronale di Maria ss. della Rotonda ............................................................................................... 311
29.1 Premessa .............................................................................................................................. 311
29.2 Cenni sullorigine del culto della Madonna della Rotonda a Parete .................................... 311
29.3 Il rischio di anacronismo del culto e della festa di Maria ss. della Rotonda a Parete .......... 315
29.4 Il vero senso del culto e della festa di Maria ss. della Rotonda in quel di Parete ............. 316
347
29.5 Il territorio locale come corpo e le usanze e ritualit come anima di ogni singola
comunit....................................................................................................................................... 317
348
Il testo del Tomo I stato sottoposto a rettifica non poche volte. Eppure, lautore
desidera anticipare fin da ora le proprie scuse laddove venisse accertata la presenza
di ulteriori errori grammaticali.
Lelaborato, nella fase di redazione e nel corso delle successive modifiche, stato
oggetto di diversi copia-incolla nel tentativo di facilitarne la successiva comprensione
agli altri. Tuttavia, se ci avesse determinato la creazione di passaggi palesemente
mancanti di alcune parole o di interi periodi, sinvita a contattare lautore tramite
lindirizzo di posta elettronica errepezone2015@tiscali.it ovvero tramite il proprio
contatto Facebook (Raffaele Pezone). Sar fatto quanto possibile per rimediare al
disagio.
fffff
ffffffffffff
In mezzo a una campagna tutta verde / di eccelsi pioppi e di pampinee e viti, / terra
di grassi e di vini squisiti, / sorge Parete, il borgo mio natal. (G. Corrado, Hiemalia).