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Rome. Moyen-Age
Riassunto
Massimo Montanari, Campagne e contadini nell'Italia bizantina (Esarcato e Pentapoli), p. 597-607.
Le strutture agrarie della Romania di tradizione bizantina sono profondamente diverse da quelle dell'Italia longobarda . Fra
gli altri, almeno tre aspetti fondamentali di taie diversit vengono posti in luce : l'assenza o marginalite del sistema curtense, qui
sostituito da un sistema per fundi e massae (terreni privi di dominico) di evidente derivazione romana; la mitezza dei canoni
fondiari, riconducibile alla dimensione pubblicistica originariamente tipica dei rapporti fra contadini e propriete; il ruolo centrale
delle citt corne perno amministrativo del territorio, legato anch'esso all'eredit romana. Sotteso a tutto ci un importante
rilievo metodologico : il legame assai stretto che si verifica esistere fra realt fondiaria - strutture produttive, rapporti di lavoro,
organizzazione del territorio realt politico-istituzionale ne consegue la necessit di rive dere la logica dei tempi diversi che
spesso ci ha portato considerare separatamente quei diversi piani indagine
Montanari Massimo. Campagne e contadini nell'Italia bizantina (Esarcato e Pentapoli). In: Mlanges de l'Ecole franaise de
Rome. Moyen-Age, tome 101, n2. 1989. pp. 597-607;
doi : 10.3406/mefr.1989.3057
http://www.persee.fr/doc/mefr_1123-9883_1989_num_101_2_3057
(ESARCATO E PENTAPOLI)
Non sono molti anni che gli studiosi hanno messo a fuoco, in modo
via via pi circostanziato e preciso, l'esistenza di una specificit del
mondo rurale - forme di gestione fondiaria, modi di produzione, rapporti di
lavoro - nei territori di tradizione bizantina dell'Italia centrosettentriona-
le, facenti capo ai due nuclei amministrativi dell'Esarcato e della Penta-
poli. Una specificit che nettamente distingue queste zone della Romania
da quelle, anche molto prossime nello spazio, della Langobardia. Non
sono molti anni, dicevo. E fisserei una data importante al 1970, quando
Vito Fumagalli, nel saggio Coloni e signori nell'Italia superiore dall'VIII al
X secolo1, contraddicendo certo ottimismo storiografico
sull'atteggiamento - a dire di alcuni favorevole - che i conquistatori longobardi
avrebbero tenuto nei confronti dei lavoratori della terra, faceva osservare
come nei contratti agrari della Langobardia gli obblighi di corresponsione
imposti ai coloni siano, in realt, assai pi gravosi che nell'area soggetta
alla Chiesa Ravennate (Fumagalli si riferiva qui soprattutto alla Pentapo-
li) dove i canoni fondiari paiono assai pi favorevoli al mondo contadino :
non gi il terzo il quarto dei cereali e la met del vino, usuali nelle
altre zone d'Italia (nel Nord, s'intende), bens il decimo e, pi
raramente, il settimo del grano, il quarto e, meno frequentemente, il terzo del
vino2. Canoni che, continuava Fumagalli, potevano essere facilmente
tollerati, se ci spostiamo a considerare l'interesse del proprietario,
solamente da chi, come l'episcopio cittadino (di Ravenna), disponesse di una
massa enorme di propriet fondiarie. Ma a Fumagalli stesso la spiega-
ves nel sistema produttivo romanico, fra l'altro interpretando come servizi di
trasporto quelle angariae che invece vanno ritenute vere e proprie prestazioni di
lavoro agricolo (tale errata interpretazione mi stata suggerita da un'estensione
abusiva alle aree romaniche della terminologia in uso nelle zone longobarde,
dove angariae sono piuttosto i servizi di trasporto, distinti dalle operae agricole ; un
pi attento esame dei documenti mi ha per indotto a ricredermi). Ho ora
approfondito questo tema in La corve nei contratti agrari altomedievali dell'Italia del
Nord, in Le prestazioni d'opera nelle campagne italiane del Medioevo, Bologna, 1987,
p. 35-68.
17 Ivi, per questo e per le notizie che seguono.
18 L'organizzazione del territorio rurale, cit., p. 253.
19 Cfr. Andreolli-Montanari, L'azienda curtense, cit., p. 165.
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31 C. Curradi, Pievi del territorio riminese nei documenti fino al Mille, Rimini,
1984, n. 37-39, a. 997, p. 304-310.
32 Andreolli-Montanari, L'azienda curtense, cit., p. 170.
33 Ivi (con riferimento a un contratto agrario dell'anno 952 edito nei
Monumenti ravennati de' secoli di mezzo di M. Fantuzzi, I, Venezia, 1801, n. XXIV,
p. 131-132).
34 Montanari, L'alimentazione contadina, cit., p. 131-132.
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Massimo Montanari