- Pianta rettangolare,
- Nella parte terminale vi era una abside con un posto dedicato al giudice che decideva come
giudicare gli a ari.
Arte paleocristiana
Inizialmente i cristiani non avevano bisogno di chiese, si riunivano nelle case dei ricchi, in seguito
vennero perseguitati e si nascosero nelle catacombe. Da questi primi momenti loro cominciano a
realizzare i primi segni per comunicare il proprio credo. Essendo perseguitati non possono parlare
apertamente di cristo. Coprono l’insegnamento con dei simboli e imparano a comunicare con
essi(longitudinale o a croce latina)
Segni:
Vendemmia->sacri cio di cristo, sangue
Pavone->eternità
Chi e Rho + alfa e omega-> cristo racchiuso in una circonferenza, la perfezione. Cristo è l’inizio e
la ne di tutto
Costantino
Interrompe le persecuzioni e crea le chiese. I cristiani, quando nalmente il cristianesimo diventa
religione di stato, hanno bisogno delle chiese da costruire in tutta fretta per svolgere le loro
funzioni. Loro non erano esperti nelle costruzioni. L’unico monumento religioso erano i templi, ma
non potevano ispirarsi ad essi. Si salvano quando capiscono che solo la basilica li può aiutare.
Utilizzano il modello della basilica, perché:
- comoda
- Enorme pronao
- Abside
Il transetto diventa un segno perchè cosi la pianta della chiesa diventa un simbolo della religione
Cristiana perché crea una croce latina( un braccio più lungo degli altri)
Croce greca= lati tutti uguali, pianta centrale, inscrivibile in una circonferenza.
- tre navate
- nartece
- Sarcofago
Battistero lateranense
Fondato da Costantino
Presenta:
- pianta ottagonale
- Fonte battesimale
- cupola
Transetto= sale laterali alla chiesa, elemento che simboleggia la croce della pianta
Coro= separate da transetto o scalinata. La parte del coro è rialzata rispetto al transetto. Dove c’è
l’altare.
Se il mosaico sta sulla parete si aggiunge un intonaco grezzo, uno ne e poi le tessere vengono
annegate in esso.
Quando l’artista decide di fare un mosaico veniva realizzato un disegno e le tessere venivano
disposte sulla gura che era stata disegnata. Quando gli artisti rappresentavano l’incarnato
utilizzavano tessere piccole per essere i più precisi possibili, poichè la pelle è di cile da rendere.
Capirono che era utile fare il fondo di un unico colore e distanziare le tessere, creava un bel e etto
cromatico.
Quando li realizzavano sui so tti e lavorare su delle piccole super ci creavano degli avvallamenti
che servavano per aumentare o diminuire l’e etto di luce e ombra.
In quesi mosaici si utilizza il linguaggio dei cristiani quando non dichiaravano apertamente la loro
religione, parlavano a simboli. Infatti in questo mausoleo vi sono numerosi simboli.
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Figurette :all’interno decorazioni geometriche con cornici. Manda all’arte di decorare romana
Nella volta a botte e nell’altra : vi è una grande quantità di uva, vendemmia, che ci rimanda a
cristo, al sacramento della comunione. Vi è una gura a mezzo busto(tipica arte romana) o è
costanza o rappresentazione della natura.
- biondo
- Giovane
- Piccolino
- porticato semicircolare
- Pietro e Paolo stanno ricevendo una corona da due donne(personi cazione dell’ecclesia, ceppo
ebraico; personi cazione dell’ecclesia, ceppo pagano. Il fatto che entrambe si trovino nel
mosaico con la stessa identità è molto importante perchè vi è una pari cazione)
- Ai lati della croce vi sono i quattro simboli degli evangelisti-> angelo, toro, leone, aquila
- Sopra al porticato vi sono numerosi edi ci( edi ci celesti dell’apocalisse) rappresentati come
nella corrente aulico(artista che fa parte di una corrente di eletti
Corrente aulica: legata alla cultura u ciale. Artista come molte conoscenze. Ti richiama il
simbolo, utilizza la prospettiva intuitiva.
Corrente plebea: tributo della plebe si doveva fa realizzare una pala. Non ha tutte le conoscenze.
E’sintetico, interessa arrivare al cuore delle persone. E’ più diretta. Il fedele dalle immagini può
imparare.
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Arco di trionfale: le rappresentazione sono rappresentati come fumetti. La spazialità non esiste
più. Prospettiva intuitiva. Sono rappresentati i maggi. E’ accentuata la bidimenzionalità.
Rappresentazione come quella di un bambino: arriva subito allo scopo senza tecnica.
- San Giuseppe
Storia di Ravenna
La scultura a Ravenna nasce nel V e VI secolo e testimonia il legame
con l’Oriente.
Avorio Barberini
È un pannello d’ avorio molto rappresentativo nel clima artistico di
Costantinopoli in età giustinianea. È conservato al Louvre.
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- Pannello principale:
- Pannello superiore: cristo è tra due angeli nello stile di cifre di vittoria pagane; regna sopra,
mentre l'imperatore lo rappresenta sotto su terra.
- Pannello a sinistra:
- Il mosaico più importante è quello della cupola: Gesù immerso nel ume
giordano e battezzato da Giovanni.
Sula destra abbiamo la rappresentazione della città di Ravenna, dall’altro lato il porto di classe.
I mosaici ci fanno capire con pochissimi elementi come si caratterizza l’arte bizantina.
Mausoleo di Teodorico:
Il Mausoleo di Teodorico è uno dei rari esempi di arte bizantino-barbarica presenti in Italia. La
grande costruzione a pianta circolare era destinata ad accogliere la sepoltura
del re degli Ostrogota, Teodorico, e risale a poco prima del 526 (anno della
morte di Teodorico).
- Su uno dei corpi c’è un tamburo cilindrico che sorregge una cupola
ciclopica, dal diametro di 11 metri e del peso di circa 230 tonnellate
- Gli archi ricordano l’arte romana, le decorazioni geometriche e la cupola ricordano l’arte
barbarica
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Basilica di San vitale a Ravenna:
Molto simile alla basilica di San Lorenzo, basilica paleocristiana
I mosaici del presbiterio, eseguiti fra il 546 e il 548, sono senza dubbio i più importanti dell'intera
basilica.
l’imperatrice.
Dello sviluppo dell’arte italiana abbiamo solo nozioni imprecise che non permettono la formazione
di un giudizio equo. Nel disordine prodotto dal frazionamento politico delle continue lotti e
interventi stranieri sopravvissero antichi centri d’arte e se ne formarono dei nuovi.
L’alto medioevo italiano dovette avere anche un centro artistico dove i pochi monumenti superstiti
rivelano l’esistenza di una tradizione artistica locale di cui attestano l’originalità e la continuità: la
pittura, la scultura e l’architettura.
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Negli edi ci lombardi del tempo sono più evidenti le tecniche che preludono al grandioso
rinnovamento dei secoli seguenti. Si deve ai longobardi l’introduzione di forme che rappresentato
corrispondenze con coeve architetture di Francia e Spagna.
Il mutamento delle forme avvenne attraverso un processo lento in cui è di cile individuare il luogo
e il momento delle principali innovazioni, che si avvertono con passaggi graduali.
Solo in seguito queste nuove soluzioni nirono col conferire alla produzione artistica di determinati
periodi e aree culturali quel carattere unitario e distintivo che noi oggi de niamo con il termine:
stile.
Il contributo di una traduzione barbarica è apparso nel settore delle arti minori che, rappresentano
una preziosa documentazione. Tale convinzione è risultata però in gran parte errata perchè non
tutto ciò che veniva depositato in tali tombe doveva essere necessariamente prodotto
dall’artigianato barbarico. Operando una netta distinzione tra opere longobarde e opere di età
longobarda gran parte dell’ore ceria barbarica è risultata creazione tipica di un artigiano italico
depositario di tecniche assai antiche di cui solo più tardi è documentata la di usione tra le
popolazione barbariche. Su tale produzione locale in uì se mai il gusto, ma non lo stile o la
tecnica barbarici. E di tale gusto abbiamo precisa documentazione nei numerosi oggettivi ritrovati,
in genere e orati con motivi a bassissimo rilievo o incisone; per una sorta di HORROR VACUI,
elemento caratteristico del loro poco sviluppato senso estetico. Un altro carattere distintivo del
gusto barbarico è lo schematismo delle gure. Schematismo e stilizzazione trasformando la gura
stessa in un motivo astratto.
L’impero che professava la religione fondata da Maometto era vastissimo e si estendeva in Siria,
Arabia, Palestina, costa dell’Africa settentrionale, Spagna e Sicilia.
Anche l’arte bizantina abbandonò per oltre un secolo la rappresentazione dei personaggi divini in
gure umane. A partire dalla meta del IX secolo, con il ritorno a forme di ispirazione tardo
ellenistica, la cosiddetta rinascenza bizantina ebbe immediati ri essi sull’arte occidentale e
sull’Italiana in particolare.
Ben più larga e profonda impronta lasciata in questi anni in Europa fu il rinnovamento promosso
da Carlo Magno. La politica di Carlo magno, conclusa con la formale restaurazione di un impero
romano cristiano d’occidente, corrisponde nel piano artistico e culturale a un ritorno all’età
classica.
Aspirazione che si risole in pratica nell’incremento degli studi religiosi nella costruzioni di grandi
opere architettoniche che mostrano di ispirarsi all’arte tardo-romana e paleocristiana piuttosto
che a quella classica.
Chiesa di santa So a:
Vi è una cupola che venne ricostruita dopo il terremoto piu alta d quella
di prima
- cappella poligonale
- -pianta circolare
- Mosaici dorati
- Colonne corinzie
- Pianta centrale