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ARCHEOLOGIA MEDIEVALE SECONDO SEMESTRE- UNIVERSITA’ CATTOLICA

ARCHEOLOGIA MEDIEVALE undicesima lezione


Gruppi episcopali in età paleocristiana e altomedievale: articolazione e funzioni
(Archeologia cristiana e arch med)
Cattedrale= chiesa più importante di una città dove celebra il vescovo. Duomo (domus dei) è la chiesa più
importante di una località, con caratteristiche monumentali. Ogni cattedrale è un duomo ma definiti
duomo anche chiese che non hanno a che fare con il vescovo.
Tutte le chiese dipendono dal vescovo ma cattedrale è la struttura dove esercita funzione.
Deriva da cattedra = il seggio in cui il vescovo si siede.
Passo della vita di Ambrogio scritta da Paolini
Paolino è il biografo, inizi 5 sec, ricorda giorno della morte di Ambrogio, 4 aprile 397 (giorno prima di
Pasqua). Era la notte in cui si celebravano i battesimi. Atto miracoloso= vedono il fantasma al suo posto ->
concetto del vescovo che si lega alla cattedra (ecclesia maior). Ecclesia cattedralis non è termine molto
frequente nelle fonti, è raro = per la prima volta nel testo del concilio spagnolo, di Tarragona del 516, in cui
si danno norme ai vescovi: x convocare concilio il metropolita manda lettere ai vescovi e chieda
convocazione sia sacerdoti della chiesa cattedrale sia delle chiese sparse nella diocesi e anche alcuni laici.
Possiamo trovare anche solo ecclesia = cattedrale come chiesa x eccellenza.
Antico prefazio x la dedicazione di una chiesa
In molte città esiste festa in cui si celebra consacrazione della cattedrale (a Mi 3 domenica di ottobre).
Chiarito il significato della festa e della cattedrale. C’è contraddizione parlando di edificio concreto e poi si
parla della chiesa nella sua valenza spirituale come comunità di fedeli. La cattedrale è la chiesa x eccellenza
giocando sul termine ecclesia che indica l’edificio fisico ma anche comunità dei fedeli. Il senso quindi dal
punto di vista religioso: rimandare, esprimere valore e rappresentare comunità della città.
È la sede del vescovo e del suo mandato sacramentale: fa messa, sacramenti ma anche luogo in cui
vescovo esercita funzioni mondale, ruolo gestionale della comunità, dei preti, della liturgia.

Gruppo episcopale = la cattedrale non è sol chiesa ma serie di edifici che si collegano alla chiesa. Possono
essere + chiese con stessa funzione: la cattedrale di chiesa composta da due chiese con funzione di
cattedrale. Il battistero è slegato. L’episcopio è dove risiede il vescovo, spazi x attività gestionali.

Nel 900= le cattedrali sono state interessate da indagini archeologiche. Sotto una cattedrale attuale si va
indietro nel tempo, fasi + antiche. La cattedrale tende a mantenere la stessa posizione. In molti casi
realizzate vere e proprie aree archeologiche in cui è possibile visitare situazioni precedenti, in Ita ma anche
Spagna (Barcellona, Valencia), Germania, Francia. Esempio è Aquileia, Aosta, Bergamo, Milano.

GINEVRA
Gli scavi tra 76-2006 hanno chiarito bene cosa può essere un gruppo episcopale. Nel 5-6 sec non era una
grande città ma ha complesso episcopale articolato.
AQUILEIA
Si vedono fasi di evoluzione, due aule di culto ingrandite, battistero diventa edificio autonomo. Situazione
+ compatta ma interessante.
MILANO
Nella frammentarietà qualcosa è rimasto per capire prima della costruzione del Duomo.

Che cosa succede dopo il 312? Data importante per cristianità= Editto di Milano, Costantino = religione
cristiana è lecita = fine persecuzioni, anche imperatore è cristiano.
Delle prime cattedrali non abbiamo tante informazioni. Aquileia nel 314 sorge.
Passo importante: Eusebio di Cesarea, “storia ecclesiastica” = è trascrizione di un sermone in occasione
della consacrazione della CATTEDRALE DI TIRO IN LIBANO del 315. Fisicamente non rimane nulla della
cattedrale. Ci sono nel sermone elementi x farcene un’idea. Nel preambolo ribadito cos’è il significato della
cattedrale assimilata a Gerusalemme, ci sono citazioni di passi biblici, non è solo edificio di pietra ma
rimanda alla chiesa come comunità di fedeli. Dopo ci da elementi descrittivi:
• Recinto/muraglia attorno
• Vestibolo = ingresso dove entrano i raggi a oriente, un cortile che precede la chiesa.
• Spazio prima abbandonato, fa pensare area dismessa
• Qualità architettoniche e artistiche = cattedrale come bell’edificio che attira interesse
• Quadriportico dal quale si accede alla chiesa, transenne di legno tra una colonna e l’altra, si usa il
libano. Ci sono fontane
• Ci sono 3 porte, la centrale + grande.
• Portici da un lato e dall’altro ma dentro: idea di navate -> è una chiesa a tre navate. Ci sono anche
altri ingressi laterali.
• È illuminata, con aperture.
• Uso del legno nei soffitti, a capriate
• Tronos/cattedra = luogo in cui siedono il vescovo e attorno i presbiteri
• Altare al centro della chiesa circondato da recinzione in legno. Pavimento in marmo
Richiama gruppo episcopale: altri edifici con abside di varia tipologia, addossati alla chiesa, con altre
funzioni. Tra questi annessi c’è il battistero. Le cose sono articolate.
Ci sono regole x spazi assegnati all’interno dell’edificio.
Non sappiamo come finisce l’edificio.
È un edificio già maturo, sanno costruire progetto significativo.
Si costruisce secondo modelli diversificati. Altrove si costruiscono edifici cattedrali diversi.

Basilica = in lat è edificio adatto ad accogliere tanta gente, che consente riunioni. Può essere adottato
anche in una casa privata, edificio termale, una sala grande. È generico, rimanda a tante soluzioni
architettoniche.
In ambito cristiano abbiamo basiliche ma non per questo hanno impianto basilicale.
La basilica cristiana non deriva da quella romana ma da tante tipologie architettoniche. I cristiani hanno
bisogno di spazi grandi e quindi bisogno di colonne, pilastri.

CATTEDRALE DI ROMA = SAN GIOVANNI IN LATERANO


Già dal 312 qualcosa. Secondo alcuni conclusa nel 318, x altri 24.
Nel caso di Tiro è la popolazione locale che mette soldi, qui invece è l’imperatore Costantino. Dona anche il
luogo, la caserma degli equites singulares= cavalleria schierato con Massenzio, Costantino scioglie il corpo
e dona la caserma. L’edificio inserito nella struttura/impianto basilicale = sviluppo longitudinale, con
navate, concluso da absidi. Quello di tiro è un progetto diverso.
Questo sviluppa tema di un percorso che porta all’altare, al luogo della celebrazione liturgica, davanti
all’abside.
A 5 navate, quella maggiore con abside, quelle esterne si interrompono prima in corrispondenza di due
ambienti sporgenti.
C’è profusione di elementi preziosi e di marmo.
Le navate erano separate da colonne, diverse nell’uso di materiali, navata centrale fiancheggiata da 15
colonne x lato in granito rosso, le navatelle separate da 22 colonne per parte in marmo verde. Erano
recuperate da edifici dismessi. Il pavimento era in lastre di marmo giallo incorniciate da listelli di marmo
bianco e le pareti rivestite di lastre marmoree colorate.
Corridoio transennato che si sviluppava x la lunghezza della navata centrale fino al presbiterio= corridoio
limitato al clero che rende evidente lo sviluppo longitudinale, significato x le processioni.
I pagani nel 4 secolo ci sono ancora, anche i tempi, che sono edifici dello stato, sono monumentali.
Costantino sceglie di non disturbare il centro di Roma ma in un’area periferica ma comunque dentro le
mura aureliane. Anche a Brescia: cattedrale vicino alle mura, non vicino al foro.
La cattedrale a Roma sempre stata una. Anche qui gruppo episcopale. Oggi visibile solo SGL e il battistero
che sono abbastanza distanti. Vicino le mura delle città.
Planimetria antica = vediamo complessità del gruppo.
Curioso arredo liturgico = c’è una sorta di arco trionfale che conclude corridoio e introduce all’area
presbiteriale x ribadire architettura di potenza -> noto solo x le fonti che lo definiscono fastigium = la fonte
che ne parla è il liber pontificalis = riporta le vite dei papi. Fino al 6 sec il libro è redatto nel 6 sec utilizzando
fonti validissime, d’archivio. Nella vita di papa Silvestro si elencano i doni che Costantino fa alla basilica del
Laterano. Sono materiali preziosi, oro e argento. Fastigio è in lamina d’argento, sul davanti una statua del
cristo salvatore e statue dei 12 apostoli, sul resto Cristo in trono con 4 angeli. (Viene saccheggiato dai goti e
rifatto da Sisto 3 nel 340, con meno argento). C’è una volta rivestita d’oro dove pende lampadario d’oro
con 50 bracci. Capiamo che c’è un sotto con questo lampadario prezioso.
Ipotesi ricostruttiva di de Fleury 1883 = immagina come un ciborio sopra l’altare e il fastigium sarebbero le
statue che ornano i 4 lati del ciborio -> ipotesi non piaciuta xk il liber parla di un fronte e retro e non di 4
lati. Il liber parla anche di altri elementi dell’illuminazione: si parla di altra lampada d’oro = il fastigium ha
due lati e niente a che fare con l’altare. La parola fastigium indica il frontone = elemento architettonico
triangolare, legato all’architettura di potenza.
La Teasdale Smith 1970 altra ipotesi: struttura che chiude l’abside dove c’è davanti e retro, le varie statue
inframmezzate da colonne, al centro sopra le due statue del Cristo e sotto la volta con il lampadario c’è il
fastigium. È una barriera che chiude l’abside con statue sul pavimento che delimita spazio del clero -> non
piaciuta questa soluzione xk con calcoli non sarebbe molto alto, forse 3 m, e poi sa ancora di pagano.
Recuperava anche 4 lampade che vengono ricordate nel liber.
Ursula Nilgen1977 propone altra ipotesi. Riprende idea che fastigium sia sulla corda dell’abside, che sia una
sorta di ciborio ma non sull’altare e inserisce elemento nuovo: 4 colonne di bronzo antiche rimaste
all’interno della basilica -> il fastigium sarebbe polimaterico con bronzo, argento, oro. Non convince
nemmeno questo.
Ultima ipotesi di de Blauw 1987 = idea 4 colonne che sorreggono il fastigium come elemento
architettonico. La sua novità che fastigium non sulla corda dell’abside ma elemento monumentale, un arco
di trionfo che introduce all’area presbiteriale. È la soluzione che viene accolta.

Conclusioni:
1. Dopo pace della chiesa in tante città si costruiscono cattedrali. Dal liber pontificalis sappiamo che lo
stesso imperatore costruisce cattedrali. Da Eusebio sappiamo che Costantino fa costruire cattedrali:
Anatolia, Siria, Fenicia, Gerusalemme.
2. Ci sono idee diverse nelle varie località

Cosa c’è prima? Ci sono esperienze precedenti? Ci sono chiese monumentali prima del 312?
Il Laterano è costruito su una cattedrale, quella di Tiro su aree dismessa. I vescovi ci sono già prima però, le
comunità cristiane ci sono prima. Dove si radunano? Dove celebra il papa? Non lo sappiamo. La continuità
inizia con la pace della chiesa. Le situazioni prima sono diverse che raggiungono maturità x certe soluzioni.
Dobbiamo rivolgersi a delle fonti che dicono poco e a due esempi di edifici di culto cristiano precedenti.
Il passo è di Lattanzio (in latino) “de mortibus persecutorium”. Parla di persecuzioni e dice come nasce la
grande persecuzione di Diocleziano e Galerio nel 303. A Nicomedia in Turchia = dal palazzo imperiale si
vede la chiesa dei cristiani su una collina = imperatori pensano cosa fare, vorrebbero incendiarla ma
attorno case, quindi mandano soldati a demolirla. Quindi se loro la vedono vuol dire che la chiesa era
nell’abitato e spuntava anche e quindi aveva dignità architettonica.
Anche in altri fonti elementi che fanno pensare a chiese prima della pace. Le soluzioni trovate dai cristiani
nei raduni potevano essere diversificate, varie fonti con termini diversi. Un termine che ritorna è oikos
ecclesia/domus ecclesiae = la casa della chiesa/della comunità. In Lattanzio troviamo espressione= si
possono restituire ai cristiani i luoghi in cui prima si incontravano -> da idea di soluzioni diverse, non c’è
parola specifica ma di loca in generale. Idea di casa trasformata x esigenze della comunità. Unico esempio
che avevamo era in Siria, sul fiume Eufrate. In anni recenti qualcosa è stato trovato in Israele.
ARCHEOLOGIA MEDIEVALE dodicesima lezione
I due edifici già una certa maturità -> capacità progettuale, monumentali, aderenti alle esigenze della
liturgia. Sono differenti nella realizzazione.
Come mai questa capacità immediata? Ci sono esperienze precedenti? La risposta è sì. Nelle fonti ci sono
testimonianze di una monumentalità negli edifici cristiani del 313. La testimonianza è il testo di Lattanzio, 4
sec, “de mortibus persecutorum” = descrive come inizia ultima grande persecuzione del 303 di Diocleziano
e Galerio. Dice due cose: dal palazzo si vede edificio sulla collina e che era circondato da case. È la chiesa
dei cristiani in Turchia, era nell’abitato e se la si vedeva da lontano = era un edificio che spiccava. È una
delle testimonianze + esplicite.

Altre fonti usano espressioni = domus ecclesie cioè casa della chiesa -> dibattito su questa espressione.
sembrerebbe partire da un luogo residenziale come luogo di riunione.

Unica testimonianza a Dura-Europos in Siria sul fiume Eufrate = testimonianza di questo edificio. Non
posso dire che sia gruppo episcopale o cattedrale. È sicuramente però luogo in cui i cristiani si riunivano,
avevano ciò che serviva x manifestare la loro religione: due aule di culto, battistero. È il possibile prototipo
di un gruppo episcopale.
Planimetria = era città di frontiera, era multietnica, varie religioni (sinagoga es) -> lungo le mura anche la
domus ecclesia.
Gli scavi condotti dagli americani negli anni 30-33, la pubblicazione è del 67.
Edificio all’angolo tra strada che fiancheggia le mura. Nasce come casa privata.
Abbiamo date sicure per la fine: nel 256 la città di Dura è attaccata e distrutta dai Parti. Edificio finisce di
essere usato xk coinvolto nel sistema di fortificazione. Mura rinforzate con grande bastione di terra, una
fascia invece demolita.
La pianta della domus = cortile centrale, grande aula a sud, aula a ovest, un battistero, portico, corte.
Le trasformazioni che rendono una domus una domus ecclesiae -> era tipica casa orientale in cui ambiente
+ importante era il soggiorno (diwuan) che comunicava con 2 stanze. Prevedeva delle panche in muratura.
Presentava una decorazione = fregio bacchico (usanza occidentale, arte greco-romana). Sulle pareti inciso
qualcosa, disegnini = due graffiti famosi che rapp soldati a cavallo vestiti di maglie e armature = la casa era
frequentata da soldati. Sulla parete del vano a ovest della casa ci sono altre iscrizioni: “ricordati di Doroteo
nell’anno 554 dell’era Seleucide” = coincide con 231-232 = graffito sulla casa prima della trasformazione in
chiesa, con date precise. In queste date la casa è abitazione = nel 256 tutto finisce. Quindi la creazione
della domus ecclesiae è concentrata tra quei pochissimi anni.
I cristiani abbattono parete del soggiorno, alzano il pavimento x portarlo alla quota dei banchi x avere
stesso livello, creano nuova finestra. Unico elemento liturgico che creano è un banco su lato orientale =
una sala di riunione con predella dove sta chi dirigeva l’incontro. Non fanno altro, resta anche il fregio.
Altro ambiente= gineceo ossia luogo di soggiorno delle donne -> nuova finestra + viene monumentalizzata
la porta segnalando che era porta importante (dx).
Nella corte aggiunte delle panche. Lo scarico x liquami viene tamponato, non serve +, indizio per dire che
qui non abita + nessuno. C’è una scaletta che porta su forse all’alloggio del custode (?).
Non c’è nulla di cristiano fino a qui. Gli elementi che chiariscono sono quelli che hanno trasformato un
ambiente nel battistero. Si investe soprattutto nel battistero, anche nelle decorazioni, idee ben precise:
abbassano il soffitto, realizzano la vasca per il rito. (Gli americani negli anni 30 hanno preso tutti affreschi =
sono nell’università di Yale -> ricostruzione del battistero che ci permette di rivedere. La vasca rettangolare
addossa alla parete, con volta + affreschi alle pareti.). Ci sono due mense in muratura. La vasca non ha
scarico e nemmeno foro di emissione.
Apparato decorativo è cristiano = testimonianza di arte cristiana alla metà del 3 sec. Anche in occidente
testimonianze ma concentrate nelle catacombe. Altrove quasi nulla. Qui abbiamo ciclo iconografico
importante. Il soffitto = era rappresentato cielo stellato. La volta aveva stessa decorazione, archivolto con
frutti, nella lunetta è rappresentato il buon pastore e il peccato originale. Nella parete meridionale
rappresentata una donna al pozzo con stella sull’abito, identificata con la samaritana. Sulla stessa parete si
vede un omino che impugna qualcosa e un gigante per terra = c’è la scritta di golia -> è la rappresentazione
della lotta tra Davide e Golia. Elemento + importante = decorazione su due registri (nelle pareti or e mer):
in quello inferiore vediamo 10 piedi femminili = è un corteo di donne che si avvicina a una porta
semichiusa, altre donne con delle torce con fiamma nera che si avvicinano ad un sarcofago con delle stelle.
È una scena che non ha paralleli in occidente, è di artista orientale che vuole descrivere la venuta al
sepolcro delle donne quando si scopre che Cristo è risorto = il sepolcro è rapp dal sarcofago. La luce della
resurrezione = le stelle. Commistione di due arti = corteo assiro-babilonese, donne frontalmente con piedi
di scorcio come arte egiziana + acconciature romane del tempo. Le dimensioni sono importanti. L’ambiente
assomiglia a qualcosa come tomba, come sepolcro di Cristo -> il battesimo è rivivere la morte e
resurrezione di Cristo.
Nel registro superiore: 2 miracoli = quello del paralitico + Cristo che cammina sulle acque e Pietro che
prima è sulla barca e poi Cr lo fa camminare -> è un Cr salvatore.
Nella lunetta = buon pastore ma rapp diversa da quella delle catacombe e da Aquileia. Di solito bp al centro
con pecora, qui invece risalto al gregge = x dire che quando ti battezzi, entri nella comunità. C’è anche
scena di Adamo ed Eva del peccato originale eliminato con battesimo. Arte ha funzione evocatrice = non
importante la qualità artistica. Nella sinagoga la qualità artistica è più alta. Qui è importante la capacità
degli elementi di evocare momenti della bibbia e i significati, è arte simbolica = x essere capita devi sapere
già cosa significa. Sono schizzi rapidi che però arrivano al dunque e condensano in un’immagine il prima e il
dopo= A ed E con una mano colgono il frutto e con l’altra di coprono = causa ed effetto condensati. Anche
nella scena del paralitico: prima e dopo + Pietro: sulla barca e in acqua.
Il battistero = siamo in una comunità in espansione, tanta gente deve prepararsi, battesimo importante, si
faceva una volta all’anno.
È una casa 20x20 che ha tutto quello che serve.

Didascalia apostolorum = testo siriano del 3 sec.


Vengono date istruzioni al vescovo. C’è una perfetta corrispondenza con la casa (es lato orientale c’è
pedana del celebrante). Tuti devono stare al loro posto.

Le domus ecclesiae non erano tutte come quelle di Dura. Potrebbero esserci state soluzioni molto diverse.
Lattanzio riporta editto di Galerio del 311 in cui restituisce i beni ai cristiani e li lascia liberi -> restituiti i
luoghi dove i cristiani si riunivano = è un generico loca = le situazioni erano diverse. Un ritrovamento
recente confermato. Da anni 30 fino 2005 unica testimonianza era quella di Dura.
Nel 2005 scoperta importante ad Israele. Interessano area dove c’è prigione. Megiddo = era paesino ebreo,
in epoca romana diventa luogo militare, sede della 6 legione ferrata = Legio nuovo nome della città fino
all’insediamento bizantino.
Interessa a noi periodo di Legio. Individuate una serie di abitazioni -> archeologi usano il metodo Wheeler.
Viene fatta una scoperta significativa = trovano un edificio che prospetta su una strada, si accede da un
vicoletto, una porta su un corridoio, accessi con cortile, alla fine del corridoio un vestibolo e da qui si entra
in un’area di culto pavimentata a mosaico che chiariscono la funzione del locale e che fosse frequentata da
cristiani. Abbiamo quindi certezza. Abbiamo resti un tavolo fiancheggiato da pannelli musivi e anche sopra
e sotto. Ampia area non decorata da mosaico perché forse c’erano arredi in legno. Diverso da Dura, qui
altarino è al centro e i fedeli attorno = lo capiamo dalle iscrizioni che si leggono in maniera diversa. I
mosaici sono con motivi geometrici, unica rappresentazione sono i due pesci che indicano Cristo. Le tre
iscrizioni sono chiare: sono in greco, chi ha provveduto alla realizzazione è un militare con nome greco, chi
ha realizzato ha nome romano + segnalate 4 donne che vogliono essere ricordate + una donna e nome di
Gesù Cristo. Non c’è battistero.
Siamo nel 3 sec, le date non precise.
È un contesto diverso da quello di Dura. Qui non pensano ad una casa ma a dei magazzini (che avevano
pavimento ribassato+ dispositivi circolari x conservare). Era abitato da soldati. Erano importanti le donne.

Come in Italia è stato affrontato tema?


Punto di partenza= convegno 1986 in aree dove si parla francese. In ambito francese già parlato.
Fondamentale è l’articolo di Testini, Catino Wataghin e Pani Ermini. Fanno un’inchiesta cercando di
raccogliere informazioni che riguardano la cattedrale in età paleocristiana = da fonti, archeologia,
tradizioni. Fanno delle tabelle= tutte le città italiane con origini antiche -> nome, anno in cui fonte
ricordano vescovo, se ci sono resti di strutture antiche, se ci sono dei pavimenti che riportano al
paleocristiano, se ci sono fonti antiche, se ci sono altre riflessioni, se non si sa nulla, se ci sono proposte che
rigettano i 3. Es Brescia= 343, ci sono due cattedrali paleocristiane + Bergamo= ci sono fonti di cattedrali
dal 9 sec + Como = non ci sono fonti ma c’è battistero + Pavia = solo le fonti.
Entrano anche nel dettaglio nelle tabelle = indicano se i resti archeologici danno possibilità di ricostruire
pianta, se ci sono resti di altre strutture, seconda chiesa, battistero. Es Brescia: ci sono mosaici, resti 5-6
sec, resti di chiesa e battistero.
Un risultato che ribalta concezione diffusa= a seguito dei dati emerge che normalmente la cattedrale in età
paleocristiana sorge dentro l’abitato mentre prima si credeva che le cattedrali + antiche sorgessero in
periferia, fuori dalle mura. Ipotesi era stata sintetizzata da Violante e Fonseca, storici del medioevo, nel 66
dicevano che le cattedrali sorgevano fuori dalle città. Questa idea era motivata sia da un luogo comune, il
mito delle catacombe, che devono nascondersi, riti nei cimiteri ma falsità = a Dura, Meghiddo erano
nell’abitato. Anche altri argomenti: nascono dalle tradizioni medievali di città che tendevano a collegare il
luogo di culto dei primi vescovi e vescovi patroni con il luogo della loro sepoltura o chiesa che avrebbero
costruito. I luoghi di sepoltura dei vescovi sono all’esterno dell’abitato e quindi idea che quella sia la prima
cattedrale. Poi: in molti casi queste chiese periferiche conservano qualcosa di paleocristiano che invece le
cattedrali non conservano perché continuamente rifatte. C’era questa concezione.
Questo viene ribaltato -> sequenza di ulteriori riflessioni.

ARCHEOLOGIA MEDIEVALE tredicesima lezione


Convegno dell’86 è stato poi pubblicato nell’89-> vera inchiesta delle città italiane. Al nord soprattutto da
Wataghin. Per Brescia la testimonianza è ricca.
Sulla base dell’inchiesta si arriva a considerazioni:
• Le cattedrali sorgono entro l’abitato -> si confuta Violante e Fonseca = lavoro si concentrava sulle
fonti e sottovaluta l’apporto dell’archeologia = x loro cattedrali in periferia.
1. Mito delle catacombe, dei cristiani perseguitati = sbagliato perché le persecuzioni non erano
costantemente presenti, i cristiani si riunivano anche nell’abitato. Le 2 testimonianze viste
sono nell’abitato.
2. Idea che la cattedrale fosse luogo o di cui le fonti dicono la costruzione da parte di un
vescovo o luogo di sepoltura di vescovo importante -> collegata idea che quella era la chiesa
+ importante. Non è così: legge romana dice che non si può seppellire in città. Raramente le
fonti antiche parlano delle cattedrali.
3. La cattedrale vera e propria è rifatta molte volte, quindi, non ha nulla di antico. Le chiese in
periferia, non rifatte, hanno qualcosa di antico.
Dopo l’inchiesta risulta il contrario -> LA CATTEDRALE è NELL’ABITATO
Ci sono una serie di domande per definire il contesto urbano:
o chiarire cos’è l’abitato nel 4-5 sec
o riflessione tra topografia urbane e nuove costruzioni cattedrali
o quali criteri determinano l’ubicazione
o L’archeologia cristiana esce dalle chiese -> per fare riflessione su cosa c’è intorno, quindi interagire
anche con altre discipline = allargamento di orizzonti.
o Problema della cristianizzazione delle città = le città cambiano volto, fenomeno della cattedrale è il
+ significativo
o Dobbiamo considerare 3 edifici: chiesa (o chiese), battistero, episcopio
o La continuità = la cattedrale resta x sempre normalmente -> si vede la continua trasformazione
o Problema delle preesistenze
o Problemi di carattere cronologico anche in relazione all’istituzione del vescovo
ESEMPI
L’articolo presenta una scheda per ogni città, con una piantina.
BRESCIA: la cattedrale Santa Maria Maggiore, la co-cattedrale S Pietro de Dom, il battistero = tutti origini
paleocristiane, 5 sec. La collocazione lontana dal foro, presso le mura occidentali, riflette espansione della
città in quella direzione. Tradizione locale dice che la cattedrale originale in San Faustino = dove c’è
sepoltura -> in questo articolo confutata questa ipotesi, confermato anche dal fatto del battistero.
COMO: eccezione: S Maria Assunta non è nella collocazione originaria antica, spostamento nel basso
medioevo, la prima cattedrale è S Eufemia e oggi si chiama S Fedele e di fronte ci sono i resti del battistero
paleocristiano (oggi è un bar). La tradizione parlava della prima cattedrale di S Abbondio ma confutato.
BERGAMO: problema negli anni 80, non c’è nulla di archeologico ma le fonti altomedievali parlano di 2
chiese: S Vincenzo e Santa Maria: S Vincenzo che diventa S Alessandro è cattedrale attuale. Era cattedrale
doppia. Scavi del 2004 in S Alessandro hanno trovato resti della chiesa paleocristiana.
PAVIA: non si sa molto, si può ragionare solo sulle fonti che parlano di 2 chiese.

Raccolta miscellanea “antichità tardiva” 96 = ragionamenti sulle chiese doppie -> ancora non chiaro il
perché. Potevano esserci liturgie in movimento. Era organismo armonico.
Convegno del 2001 dedicato ai battisteri.
Nell’ultimo trentennio = nuove indagini archeologiche che hanno confermato ipotesi.

GINEVRA
Una delle realtà archeologiche che evidenziano cos’è gruppo episcopale, nulla di paragonabile.
Già chiaro 86. Cattedrale di S Pietro oggi è un tempio protestante.
Tra 76 e 2006 scavi curati da Bonnè. Due volumi, 2009 = resoconto delle fasi che precedono gruppo
episcopale, da origini galliche fino al 4 sec = 12 fasi, nel 2012= dal momento che sorge cattedrale fino ad
oggi.
Cattedrale interessata già tra 800-900.
Planimetria di 6 sec della città = gruppo episcopale e sua estensione.
Ginevra = nasce come villaggio dei galli allobrogi, celtico, presa da Giulio Cesare nel 54 a.C. (de bello
gallico), nella Gallia Narbonese, nel 3 sec diventa città murata con invasioni barbariche, nell’area e poi
capitale dei burgundi, poi inglobata nei domini franchi. Sorge su una collina che degrada verso il lago. Ci
sono due strade principali. C’è una chiesetta fuori le mura.
Primo vescovo= Isacco, 400, la diocesi è suffraganea di Vienne.
Situazione complicata:
1. 380-400
2. 5 sec = progetto architettonico
3. 6 sec = dopo le guerre di burgundi e franchi
4. 6-7sec transizione
5. 7-8 sec Cantiere dell’alto medioevo
6. 9-10 sec Verso unica cattedrale
7. 11 sec Gruppo episcopale fase romanica
Bonnè fa poche foto, non riusciamo a vedere dettagli.
Metà 4 sec = una grande piazza con strade. C’è un grande palazzo signorile, con cortile, dove viene
realizzato qualcosa che ha delle caratteristiche particolari (oratorio): rettangolare con due ambienti, con
transenne e quello + piccolo ospita una tomba (854). Altra tomba (855) addossata al muro dell’edificio
dell’oratorio (?).
Foto della tomba 855.
Cosa ci fanno due morti in città? È strano. Cosa è l’edificio? È un mausoleo? Una memoria che vuole
ricordare personaggio con onori della famiglia? Ha a che fare con cristianesimo? È la domus ecclesiae?
Quello che è certo che la prima chiesa la costruiscono su quell’edificio = idea che era già qualcosa di
cristiano. Cattedrale nord costruita nel 400, la collocazione di sovrappone ai resti di quell’edificio = volontà
di inglobare. La tomba 854 viene a collocarsi sotto le tracce delle balaustre della recinzione presbiteriale.
Bonnè ha trovato solo un pezzettino dell’abside = tutto il resto è ricostruzione.
Cattedrale nord: costruita in parte su parte del palazzo inglobandolo ma ingloba anche strada. Ambiente
che collega al battistero che si sovrappone al tempietto, portico che collega alla cattedrale, serie di
riutilizzi. C’è residenza privata del vescovo che si collegano a degli oratori relativi alle attività del vescovo,
poi ambienti di rappresentanza (triclinium = sala da pranzo b26), di servizio, funzionali. Curiose le abitazioni
del clero.
Cattedrale nord = edificio ad aula, no navate, absidata, barriere che divino il coro, si accede dal lato sud,
dal portico si raggiunge anche battistero. Tomba 854 coperta da barriera mentre 855 copertura del
pavimento della chiesa che forse era segnala = ipotesi di Bonnè.
I muri sono in opus africanum = tecnica diffusa in africa romana che si trova anche in Italia, Svizzera -> una
costruzione a telaio, grossi blocchi di pietra, verticalmente, a intervalli, e tra questi corsi di pietre, altro
blocco orizzontale sopra quello verticale e sopra ancora verticale.
Ci sono ceramiche e monete sotto il pavimento di cocciopesto. Le monete sono spiccioli che erano stati
persi.
Il battistero era semplice, quadrangolare, con abside, pavimento in cocciopesto, vasca quadrangolare. In
negativo sul pavimento traccia delle transenne, panche. Riutilizza strutture e si sostituisce al tempietto.
La realtà + originale è il lato settentrionale della chiesa: delle unità abitative = ambienti su due piani,
preceduti da un cortiletto, separate da stretti corridoi di servizio, con scalette che portano sopra. C’è
sistema di riscaldamento: corridoi di servizio x raggiungere i prefurnia dove si brucia la legna dove aria
calda si inserisce nei condotti che si diffonde in canali radiali determinando riscaldamento del pavimento.
Questo sistema è migliorativo del sistema a ipocausto romano. Questo è + efficiente, con minor
dispersione di calore, aria calda si limita ai corridoi. La stanza al piano superiore forse collegata con porta
alla chiesa= ipotesi. Questi miniappartamenti mai visti= ipotesi che possano essere abitazioni del clero.
Presuppongono una vita comune del clero? Un monastero? Cerca indicazioni nelle fonti, ne trova 2 ma non
lo convincono: il primo è di Massimo da Torino (5 sec) che sta parlando di Eusebio di Vercelli (4 sec)= aveva
organizzato una sorta di monastero facendo vita comune; S Agostino a Ippona conduce vita comune con i
chierici. Non convincenti perché sembra che il vescovo stia da tutt’altra parte nel suo palazzo e poi
mancano spazi di vita comune come luogo dove mangiano, si ritrovano.
La residenza del vescovo, alle spalle del battistero una sala del ricevimento, due luoghi di culto.
Considerazioni:
➢ Capacità immediata di espandersi, anche su spazi pubblici
➢ Volontà di riprendere memoria precedente
Prima metà del 5 sec = complesso ulteriormente ampliato e organizzato.
Ulteriore presa di possesso dell’area della comunità cristiana + progetto architettonico che prima non c’era
= interviene forse architetto per razionalizzare. Si costruisce una seconda chiesa, una cattedrale sud vicino
all’altra, separate da un quadriportico e sull’asse del quadriportico realizzato un battistero. 4 elementi
fondamentali: 2 chiese, battistero, atrio che funge da collegamento.
Si creano nuovi edifici: uno monumentale con funzioni cerimoniali nelle responsabilità del vescovo.
Risistemate le porzioni di tutto il complesso orientale. Rimangono il martirium e oratorio.
Scompare anche altra strada: mobilità interna al complesso episcopale.
La cattedrale sud: stesse dimensioni della nord. Le tracce dell’arredo liturgico mostrano delle barriere che
delimitano area presbiteriale che si prolunga in un corridoio (solea) che arriva ad un ambone. Ci sono resti
dell’abside. Ipotizzare diversa funzione delle cattedrali: quella nord x parte messa dell’elevazione e qui x
liturgia della parola. La prima era collegata agli abitacula del clero, questa collegata a una grande sala
riscaldata con pavimentazione preziosa a mosaico (le chiese a cocciopesto). Sistema di riscaldamento +
raffinato: prefurnio, condotti radiali, condotti che seguono le pareti, salgono e portano fumo fuori
dall’edificio. La decorazione dei mosaici è geometrica, con quadrati divisi da treccia = ha vissuto per
parecchio tempo, con restauro ma i mosaicisti restauratori non bravissimi. Era edificio di rappresentanza,
per ruoli civili del vescovo. Bonnè si fa idea dell’accesso: da una parte per i luoghi di culto, e dall’altra per
altre funzioni non religiose.
È un organismo omogeneo, tutto unito.
Nella progettazione risalto ha la ridefinizione del battistero: si sposta la posizione. Storto perché riprende
tempietto, quello vecchio funge da atrio per quello nuovo. Dimensioni le stesse. Ha una vasca ottagonale e
attorno resti di base di colonne che fanno immaginare un ciborio che sormonta la vasca e poteva anche
uscire dal tetto come un tiburio con finestre. Ha un’absidiola. Battistero è importante, tanta gente si
converte.
Il battistero sembra più legato alla cattedrale nord.
Spostando battistero si enfatizza ruolo del triclinium. Hanno trovato elementi che fanno pensare a
magazzini.

Tra metà quarto e metà quinto succedono queste tre cose.

ARCHEOLOGIA MEDIEVALE quattordicesima lezione


GINEVRA
Fase di 6 sec = periodo di instabilità tra burgundi, tracce di incendio sop per il salutatorio e cattedrale sud =
danneggiati -> necessaria ristrutturazione. Ci sono iscrizioni che ricordano interventi di restauro del re.
Il battistero viene ingrandito, raggiunge direttamente il quadriportico. La cattedrale nord è ingrandita.
Il salutatorium non funziona più -> danneggiato dall’incendio e perde funzione.
Tecniche edilizie si discostano = i muri si fanno più spessi, malte di minore qualità, maggior frequenza di
ciottoli di fiume = qualità edilizia inferiore.
Cattedrale nord= investimento, ampliato verso oriente. Ci due annessi nuovi che danno forma cruciforme =
non è un transetto, ma fisionomia a croce come sacrestie. Annessi anche all’abside. Da una sacrestia
collegamento al battistero. Realizzato ampio spazio battesimale, una solea, che intercetta la tomba.
C’è bisogno di spazio x clero + grande. La liturgia è di movimento.
La cattedrale sud= non conosce grandi modifiche, solo interventi di restauro. Ci si concentra di + sulla
liturgia della parola.
Perde di funzionalità il salutatorium= tracce di bruciato sul mosaico. Viene diviso da un muro, perde
unitarietà originaria. Uno dei due accoglie struttura curvilinea nell’angolo = è la base di un focolare (come
quello che abbiamo visto a Brescia ad Alberto Mario).
Battistero = apparato decorativo importante e funzionalità liturgica complessa. Viene ingrandito. Ampia
aula che si apre sul quadriportico, dotata di abside che accoglieva abside -> quindi si può dire messa.
Presbiterio diviso da transenne, resti di banche del clero. L’accesso al quadriportico ha solea conclusa da
ambone = riservato alla lettura. La vasca rifatta, smantellato il sistema del ciborio, sul pavimento
riconosciuti incassi di transenne che proteggono la vasca, con elemento curvilineo che si appoggia al bordo
della vasca. Apparato decorativo su tutte le pareti = copie di colonnine nel presbiterio che sostenevano
arcate cieche ma forse anche su tutte le pareti dell’aula. All’accesso due colonne che monumentalizzavano.
Nel presbiterio anche traccia di un pavimento con mosaico. C’erano molte decorazioni in stucco.
Recinzione alla vasca = risparmia lato ovest e est -> il battezzando entrava nella vasca da ovest e usciva da
est = concetto del transito verso la luce. Anche la transenna curvilinea idea che li si poneva il vescovo che si
affacciava alla vasca per far qualcosa al battezzato. Non chiaro dove sia l’accesso dei fedeli, forse dal lato.
Della vasca riconosciuto canale di adduzione dell’acqua che raggiunge il centro della vasca con elemento
rialzato verticale che era una sorta di fontana che faceva zampillare acqua. Il condotto in piombo era
protetto da tubi in cipresso = trovato anelli di ferro che fissavano tubi di legno.
C’è una seconda vasca ottagonale + piccola. È stato riconosciuto uno scarico che porta ad un pozzo.
Perché due vasche vicine? Adulti-bambini, uomini-donne = varie interpretazioni. Forse per la lavanda dei
piedi quella piccola (il rito ambrosiano prevedeva la lavanda).
Rimangono le abitazioni del clero ma il sistema di riscaldamento non funziona +.
Il martyrium ingrandito con abside con contrafforti. A fianco ampia aula che sostituisce il salutatorium, ha
un piano superiore e collegata con corridoio ad altro luogo.
Il triclinium è inalterato.
Fase tra 6-7 sec = di transizione
Creato spazio vuoto a ovest del battistero. Si crea poi un collegamento tra case e una zona dell’episcopio.
La cattedrale nord= raddoppio del muro absidale, forse per sorreggere una volta. Il presbiterio con
recinzioni, la tomba non + importante.
Battistero = non c’è + il ciborio attorno alla vasca, il bacino è ristretto, assume una forma stellare, il
rivestimento di fondo e delle pareti è di scarsa tenuta idraulica = non + importante riempirlo d’acqua ->
forse x i bambini, non serve molta acqua. C’è una barriera quadrangolare che circonda la vasca. In funzione
anche il battistero annesso.
C’è un nuovo edificio residenziale e un corridoio = ipotesi che hanno a che fare con la vita comune del
clero, forse un refettorio. Il corridoio dalla cattedrale nord.
Questo sembra momento di passaggio.
Fase tra 7 e 8 sec =viene realizzato un nuovo edificio liturgico dove prima avevano tolto prima. Oltre alla
piazza ingloba anche una parte del martyrium. Ha 3 navate, absidate, dei pilastri dividono navate, ha
transenne e partizioni liturgiche che introducono novità: fase 1= settore delle absidi a quota + alta, settore
intermedio e poi settore basso chiuso da transenne = si crea tra questi spazio chiuso da volta realizzato x
accogliere qualcosa di importante (sarcofago, reliquario). La terza chiesa ha funzione di santuario =
centrale è questo sarcofago in posizione intermedia tra abside e spazio x circolazione dei pellegrini = si
accede attraverso due soglie per la movimentazione dei pellegrini e visitatori; fase 2 = questo sistema
migliorato sfruttando altimetrie. Elementi decorativi molto belli in stucco della recinzione presbiteriale.
È un santuario. Questa funzione era delle chiese all’esterno delle città.
Cattedrale nord = rifatta abside con contrafforti.
Battistero = fine della vasca battesimale, rivestita di stucco, viene tombata.
Comincia a crearsi intorno alla 3 chiesa collegamenti che fanno capire che è il + importante.
Fase tra 9 e 10 sec = si elimina il battistero, si prolungano la navata della cattedrale orientale e realizzata
grande cattedrale con quadriportico collegato = è la chiesa + importante.
Scompaiono tante cose. È diventata area importante quella a nord che non conosciamo nel dettaglio.
Creato ampio edificio, forse nuova casa del vescovo.
Le abitazioni del clero non ci sono più, sostituite da edificio in legno, forse refettorio.
La 3 chiesa diventa cattedrale a tutti gli effetti: non + sarcofago, è cattedrale per la liturgia. Aggiunti banchi
alle pareti. Si va perdere idea del santuario.
Fase 11 sec= è fase romanica. Abbiamo unica chiesa, quella orientale. Funzione santuariale è solo nella
cripta. Nuovi spazi creati a nord.
La cattedrale è quella di San Pietro = quella attuale.
Si sceglie di costruire grande edificio per tutte le funzioni.

MILANO
Abbiamo un po' di fonti.
Prima volta testimonianza di una cattedrale a Milano = 355 un concilio a Milano voluta da Costanzo 2 x
trovare composizione tra cattolici e ariani/omei (cristo è un po' meno del padre, non stessa sostanza).
Costanzo 2 era omeo quindi voleva che prevalessero, non gli danno ragione -> arresta vescovo Dionigi,
cattolico e lo manda in esilio per imporre Aussenzio, ariano. Parlano di questo fatto molti autori del tempo.
Ilario di Poitiers = vescovo cattolico racconta in modo sintetico e drammatico. Usato il termine dominicum
per la cattedrale = casa del signore.
Sulpicio Severo = la cattedrale è definita ecclesia. Nella cattedrale anche incontri tra vescovi, letture di
disposizioni = qui letta lettera dell’imperatore, non solo per la messa.
Morale di questo = c’è una cattedrale a Milano nel 355. Non sappiamo da quando.
Vescovo Ambrogio (386) = racconta problemi tra cattolici e omei. Omeo era il vescovo x 20 anni a Mi. Nel
383 nominato Ambrogio, cattolico. In questa fase vescovo a controllo di tutta la città, di tutte le chiese,
quindi emarginati altri. Non ci sono chiese ariane e cattoliche ma dipende dal vescovo e non ci sono
differenze tra le chiese: rituali diversi ma chiese le stesse. Il problema di chiese diverse si porrà nel 5 sec:
differenziazione delle chiese, etnica, religiosa. Nel 386 il problema del dissidio si ripropone x discorso delle
chiese: Valentiniano 2 e la madre Giustina erano omei, volevano chiesa x loro, sop nella settimana di
Pasqua x battezzare. Ambrogio in una lettera alla sorella Marcellina racconta quello che succede. Fa
riferimenti al complesso episcopale: era formato da + chiese e edifici. L’imperatore voleva la basilica
porziana= quella fuori dalle mura e ora anche quella nuova dentro le mura, ed è o più grande della
porziana/più grande in assoluto/più grande rispetto ad una minor. C’è altro edificio: la basilica del
battistero = è o il battistero/ basilica vicino al battistero. Esiste anche una basilica antica. Si introduce
domum che è l’episcopio = capiamo che la casa è vicina alla basilica ma non sappiamo quale. C’è anche una
basilica minore.
Abbiamo: basilica nova, basilica battisteri, basilica vetus, basilica minor. Possono essere due, tre o quattro.
Capiamo che c’è complesso episcopale.
Paolino = si parla di ecclesia maior. Nel 397 muore Ambrogio = vedono il fantasma del vescovo seduto nella
cattedra. Ecclesia maior è l’ecclesia maior? O la cattedrale per eccellenza?
Nel 452 gli Unni occupano Milano e incendiano edifici del complesso episcopale. Lo sappiamo da due fonti.
Sermone di Massimo 2, vescovo di Torino = la chiesa distrutta viene ristrutturata. Chiesa chiamata ecclesia
mediolanensis. Abbiamo la testimonianza della Silloge di Lorsch = monaco colto nell’800 copia testi poetici
che gli piacciono = copia componimento in Santa Tecla a Milano. Deduciamo che la chiesa nel 9 sec è di
Santa Tecla è la chiesa in cui Massimo aveva tenuto il sermone.
Riporta anche un’epigrafe con un componimento di Ambrogio per il battistero di Santa Tecla.
Ennodio, diacono a Mi, inizio 6 sec = scrive componimenti x celebrare le realizzazioni del vescovo Lorenzo e
Eustorgio 2 = ci parlano di due battisteri: quello che nel 9 sec è collegato a Santa Tecla e un altro intitolato
a Santo Stefano.
Fino a 6 secolo il complesso episcopale ha diverse chiese e anche di due battisteri, non sappiamo da
quando.

ARCHEOLOGIA MEDIEVALE quindicesima lezione


MILANO, BATTISTERO DI SAN GIOVANNI
Dallo scavo conosciamo: battistero di Santo Stefano (solo vasca), chiesa di santa Maria maggiore (porzione
della facciata non antichissima), battistero di san Giovanni e basilica di Santa Tecla. Costruzione del duomo
ha reso impossibile conoscenza di quello che c’era.
L’area del duomo è grande circa 300 m di estensione in lunghezza già dal complesso paleocristiano. È
sviluppo longitudinale (Ginevra era eccentrico).
Fonti che ci parlano del battistero.
Lettera di Ambrogio a Marcellina = basilica del battistero -> era il battistero già nel 355, forse prima.
Paolino = i battezzati dal fonte all’ecclesia maior vedono fantasma di Ambrogio -> c’è collegamento tra
fonte (battistero) e un’ecclesia maior.
Componimento poetico dalla silloge di Losche= raccolta di testi epigrafici che un erudito ha realizzato nel 9
sec, copiando testi poeti dalle chiese e altri siti. Riportato testo della chiesa di Santa Tecla e c’è un
battistero collegato che è quello di San Giovanni. Il componimento è stato composto da Ambrogio = pare
sicuro. Si ricorda la costruzione del battistero e si da senso simbolico alle sue caratteristiche = l’edificio è
ottagonale e ha vasca ottagonale = 8 è riferimento all’ottavo giorno, dopo il sabato ebraico è il giorno della
resurrezione. Con il battesimo si muore e si risorge come Cristo. Non è Ambrogio che inventa il battistero
ottagonale ma sottolinea il valore con componimento. A Mi gli architetti si ispirano ad un mausoleo che già
c’era. Il mausoleo è collegato alla morte. Quindi è un modello. Oggi non esiste + il mausoleo (solo un pezzo
sotto chiesa) ma c’è un disegno = era San Vittore al corpo, era x gli imperatori, metà 4 sec, x i Valentiniani.
Era ottagonale, con nicchie. Stesse caratteristiche anche un altro mausoleo, di 5 sec, di Sant’Aquilino
collegato alla basilica di San Lorenzo, x imperatori di Teodosio.
Lo scavo:
intercettato nel 1870 da Emilio Bignami nello scavo di una fogna. Nel 1917 de Villard riconosce battistero.
Nel 42-43 = messi in luce resti di S. Tecla per lo scavo di un rifugio antiaereo, (Alberto de Capitat d’Arzago).
Nel 61-63 si deve costruire stazione linea 1 della metro = consente riconoscimento del battistero e di S.
Tecla ma determina la non conservazione di S.T., salvato il battistero.
Dal 96 = progetto di ricerca, riesame, sondaggio stratigrafico, rivedere documentazione di scavi precedenti.
La pianta è ottagonale all’esterno, lesene ai vertici, all’interno nicchie quadrangolari (con accessi
all’edificio, 4) e semicircolari. Nell’angolo di muro della facciata = si poggia al muro del battistero sembra
coevo, è importante xk fa parte di una struttura (atrio, corridoio?) che va verso est, suggerisce che è +
importante, ci fa pensare che battistero in origine non nasce in riferimento a S.T. che è a ovest ma a
qualcos’altro. Oggi abbiamo vasca ottagonale ma costruita successivamente e ha eliminato quella di Am.
Indagine nicchia sud = strati asportati già prima del battistero, nel deposito di terra trovati materiali antichi
tra cui moneta di Valente (364-75) -> terminus post quem = la moneta è in un deposito che precede la
costruzione del battistero.
Fondazione quadrangolare sud = sembra non avere relazione con battistero, la sopraelevano x creare base
di colonna del battistero. Dopo la moneta di Valente ma prima della costruzione di Ambrogio = costruito
altro. Ipotesi: o progetto di qualcun altro o di Am che ha cambiato idea.
I muri sono in laterizio di reimpiego. I pezzi + piccoli disposti in obliquo x realizzare le spinapesce = diffusa.
L’edificio è unitario.
Termoluminescenze (la cottura elimina età dell’argilla ma questo procedimento fa capire quando si è cotta)
dei mattoni della parasta angolare di sud-est = 380 +/- 130d.C -> scopriamo che siamo nell’età di
Ambrogio. Conferma delle fonti (Am, Paolino).
Sulla vasca originaria non abbiamo molte informazioni, nemmeno sul pavimento e sui rivestimenti
paramentali. È sicura la presenza di colonne su pilastri. Forse c’è una galleria al piano superiore.
Trovato marmo con una S = era di un’iscrizione, forse era dell’epigrafe di Am. Il componimento è in 8 distici
quindi ipotesi che su ogni lato, sopra nicchia, ci fosse un dittico.
Altra epigrafe, componimento di Ennodio (5-6 sec), poeta, diacono a Mi, vescovo a Pavia. Compone anche
x celebrare interventi edilizi del vescovo Lorenzo. Non sappiamo se componimenti sono stati riportati su
pietra. Noi abbiamo manoscritti. Dice che il battistero è stato abbellito da Lorenzo (non costruito).
Effettivamente c’è una seconda fase 5-6 sec. Intervento comporta rifacimento della vasca, un sistema di
adduzione delle acque e smaltimento, nuova pavimentazione in opus sectile, motivo geometrico in bianco
e nero sulla pavimentazione.
La vasca è ancora ottagonale, molto grande 6 m, non profonda, ha 3 gradini attorno salvo sul lato orientale
dove c’è nicchia a coda di rondine = funzionale x far si che battezzando si avvicini al bordo.
Complicato è sistema idraulico= c’è una canaletta in cui doveva essere il condotto di alimentazione di
piombo. Il tubo proseguiva nel condotto che circonda la vasca: ipotesi è che ci fossero tubi verticale che
sfociassero in rubinetti, come fontana. Esiste condotto di evacuazione che dalla vasca porta fuori e la
canaletta scaricava acqua nello scavo principale che portava acqua fuori.
Oltre al pavimento in opus sectile anche pareti in opus sectile. Ci sono testimoniante di testine colorate.
Decorazione si motivi geometrici e forme.
Quindi fase ambrosiana sobria mentre quella lorenziana colorata.
Nel 400 viene demolito per far posto alla facciata del duomo.

RITO BATTESIMALE
Lo conosciamo attraverso due operette di Am: de sacramentis e de misteris.
Sono rimaste allo stadio di prima stesura, appunti. Si rifanno alla catechesi post-battesimale.
Nel de misteris è + succinto ma c’è la conversio ad orientem.
Nel de sacramentis: descrizione del rito = Inizia con la benedizione del fonte, solo con vescovo e chierici.
Poi c’è l’unzione che è integrale, idea dell’atleta. Poi c’è rinuncia del diavolo.
Nel de misteris = rinuncia al diavolo: si capisce che il battezzato non proprio subito vicino alla vasca, dentro
il battistero unto ma senza vedere la vasca, forse nelle nicchie unzione con delle tende, poi aperte e si
girano verso oriente e vedono la vasca con acqua e il vescovo che è a oriente. Oriente è importante. Il
vescovo non nella vasca, il sacerdote e assistenti nella vasca che devono aiutare battezzando a sdraiarsi.
C’è accenno al transitus = movimento nella vasca, si entra da occidente, e si va verso oriente. Il vescovo lo
unge poi sul capo. Poi lavanda dei piedi che tipico Mi, non si fa a Roma. Poi consegna della veste bianca e
poi trasferimento in chiesa.
Il rito descritto si ambienta bene nel battistero di S.G.
Nella canaletta perimetrale trovate 222 monete dal 4 al 6 sec. O arrivano dal troppo pieno, o dall’acqua, o
arrivano apposta.
Questo uso non ha attestazioni ma ricordato nel Concilio di Elvira del 365 in cui si vieta pratica che vengano
gettate monete nella vasca perché non sembrasse che il sacerdote volesse spiccioli (e vieta lavanda dei
piedi in Spagna). Quindi era pratica diffusa, anche a Malta riscontro, in Ucraina, Piacenza.
In realtà forse si voleva ricordare il gesto, un culto (non motivo del concilio xk erano spiccioli), come
avviene nella fontana di Trevi.

Il battistero si conserva integralmente ma anche absidi di S.T.


Ci sono resti di edificio tri-absidato di cui le fonti non parlano. Non è antichissimo, età carolingia con
funzione funerario. Poi corridoio pieno di tombe di vari livelli che collega il battistero a S.T.

Ripreso discorso fonti


Dalla età del 5 all’8 le fonti tacciono.
Dall’8 le fonti ci parlano di un’ecclesia maior e una minor ma non detto che siano le stesse del 386.
L’ecclesia maior dal 10 sec è chiamata ecclesia aestiva e hyemalis è la minor.
S. Maria Maggiore è la hyemalis e S.T è quella aestiva. È così fino 1385.
Battisteri sempre quelli.
Questa situazione dell’8 secolo è la stessa del 386?
Esiste il manuale del Beroldo = un chierico che nel 12 sec descrive tutti i riti liturgici della cattedrale e
spiega discorso della chiesa estiva e invernale, nel giorno di Pasqua processione x cui dalla basilica
invernale ci si sposta in quella estiva e la 4 domenica di ottobre altra processione al contrario.
C’è comunque un continuo andar di qua e di là. È una liturgia di movimento.

ARCHEOLOGIA MEDIEVALE sedicesima lezione


SANTO STEFANO
Ennodio= inizio 6 sec, componimenti poetici che illustrano restauri e abbellimenti sop di Lorenzo. Prima
volta che fonte parla del battistero di Santo Stefano = fino la costruzione del duomo. Rimane oggi solo la
vasca conservata nella sacrestia nord del Duomo.
Tra 65 e 73 si fa operazione di conservazione della vasca. Non abbiamo altre indicazioni oltre la vasca.
Attorno resti murari che non è sicuro possano essere della fase della vasca, probabile siano di abitazioni
romane antiche.
Anni 90-97 = lavori di pulizia, rilievo che ha consentito di capire: canaletta sotto la vasca = è l’impianto di
deflusso, su tutto il perimetro, e pende verso nord.
La vasca prima fase: forma ottagonale, non si sa quanti gradini. Interessante è il foro in cui si inseriva il
piombo di piombo di immissione dell’acqua nel lato nord, a pochi centimetri dal fondo. L’acqua entrava da
nord in forte pressione (effetto jacuzzi), acqua viva. Rivestita di lastre marmoree, forse un disegno a croce.
Poi modifica, seconda fase: vasca ottagonale ma leggera rotazione verso est. Si individuano 2 o 3 gradini.
Elemento interessante è che viene realizzata la nicchia a coda di rondine (come S. Giovanni) = hanno
spaccato il bordo della fase precedente. Cambia anche sistema di immissione dell’acqua che entra ad
oriente.
Terza fase= non documentata archeologicamente ma dal componimento di Ennodio -> descrive impianto
idrico = un ciborio sopra, colonne forate che consentono all’acqua di salire per poi scendere dalla volta del
ciborio (effetto doccia).
Non abbiamo elementi datanti. Ragionamento si poggia su un fatto= la coda di rondine -> sembra
sottolineare importanza del lato orientale in un certo momento. Se nel S.G c’è sia nella prima che nella
seconda fase forse ottagono senza coda di rondine di S.S è precedente ad Ambrogio = è quindi il + antico,
forse quello originario. La vasca è di più di 2 metri di diametro interno.

Il complesso di sviluppa in senso longitudinale da est a ovest.


Capire rapporto tra edifici di culto e città. Il complesso episcopale vicino alle mura orientali della città
antica. Ma Mi è cambiata nel 3 sec perché è sede imperiale. Interventi urbanistici: realizzazione del palazzo
imperiale, del circo a occidente, ampliamento delle mura. Nella parte opposta si crea grande quartiere
residenziale con nuove mura (addizione erculea) + realizzazione degli horrea (magazzini). Gli assi stradali
antichi cardo e decumano -> cambiano importanza e + importante area tra vecchia e nuova zona dove c’è
complesso episcopale. Dentro le mura complesso episcopale e fuori altre come tombe, santuari, chiese
cimiteriali. Zona sant’Ambrogio fuori.
Ci sono domus (di lusso) che hanno vista nuova ri-vitalità tra 4-5 sec, sono vicino al palazzo imperiale e al
complesso episcopale (es: via Meda). Anche nel corso degli scavi della metro M3 ritrovamenti urbani.
CRISTIANIZZAZIONE
Quando si afferma convivono varie religioni = vedere rapporto tra topografia cristiana e altre religioni. È
complesso capire dove possono essere altri luoghi culto di altre religioni. Sappiamo che c’è sinagoga al
tempo di Am. C’erano case dove si radunavano ariani (quando chiese erano cattoliche) e viceversa.
A Mi trovata domus in via Amedei-Olmetto = trovata grande aula 660x23, divisa in 3 campate, con resti di
mosaici = con amorini pescatori e dei cervi affrontati. Idea è che potesse essere luogo di culto cristiano ma
argomento è debole. Era aula grande ma non sappiamo bene per cosa fosse utilizzata.
Area dell’arcivescovado = trovata area absidata 16x18 = forse grande aula di una domus che poteva essere
usata per tante cose.

386= 2,3,4 chiese


8 sec = situazione chiara fino al Duomo
Si è pensato che situazione medievale fosse quella del 386 (S.T è la nova e la minor S.M.M). Ma
riconsiderazioni: idea che in origine il complesso fosse solo in una zona (quella di S.S) e poi sviluppo verso
occidente con: una basilica sotto il duomo (e quindi la nova potrebbe essere sotto il duomo), una collegata
al battistero di S.G., e poi come ultima S.T (dopo il 386).

SANTA TECLA
Primo ritrovamento 1870 = scavo Bignami x la fogna.
De Capitani D’Arzago e Mirabella Roberti = + importanti.
Serviva rifugio antiaereo e DCA (1943) cercava di salvare qualcosa. Intervento aveva intercettato S.T.
Rimane pubblicazione postuma, recuperate foto stampate su lastra senza commento. Non rimangono
reperti.
MR (1960-63) = devono realizzare metro. Non ha mai visto la situazione per intero, costruire la planimetria
era difficile. Ha lasciato documentazione, rimangono fotografie su carta con didascalia, molti materiali
(monete, ceramiche). Elena Spalla= trovare collegamenti. C’è foto dell’agosto 61 e si capisce che c’è
collegamento con articolo di un giornale in cui descritto muro con canaletta e si vedono anche cose non
commentate come la stratigrafia. Un’altra foto ha stessa stratigrafia che fa capire che è tagliata da un muro
= si vede strato di opus sectile che è pavimento della chiesa (nella seconda fase). Si vede che esistono
pavimenti + antichi, resti di anfora tardoantica che è elemento cronologico datante.
Segnala anche collegamento tra muro e pozzo = interpreta come se il posso tagliasse il muro ma dalla foto
si vede che è il muro che interrompe il pozzo (pozzo distrutto quando costruito muro). Nel pozzo trovate
monete. Una moneta di Traiano (98-99) trovata sul fondo, era rovinata, stava nell’acqua. Le altre trovate
nella terra. Quando costruiscono il muro della prima fase mettono in disuso il pozzo = quindi è dopo
rispetto alla datazione delle monete (terminus post quem).
PRIMA FASE DI S.T.
Tardo 4 sec. Basilica con 5 navate, divise da colonne. Il Mir trova parte superiore. Navata centrale, due
navatelle, parete esterna con lesene, spazi unitari ai lati del presbiterio. Problema di un edificio trovato
all’interno= non si capisce, è solo un pezzo, era preesistente.
Problema della cronologia. C’è un altro pozzo, coperto dal pavimento della chiesa, non c’è foto ma ci sono
monete fino età teosiana (di Am). Ci fanno capire che può essere costruita nell’età di Am ma non capire se
nel 386 c’è già. La basilica nova è S.T? forse no, non siamo sicuri.
La facciata di età paleocristiana non trovata: forse distrutta completamente da quella romanica.
SECONDA FASE
Seconda metà del 5 sec. Di ristrutturazione. Funziona bene con fonte dell’incendio al tempo di Attila con
restauri. Negli scavi non trovati danni di incendio però si vedono interventi.
Realizzato nuovo muro che sembra essere di un porticato verso la strada, risistemata abside con nuove
strutture murarie, un atrio, rifacimento delle pavimentazioni (prima cocciopesto) in opus sectile bianco e
nero, c’è sopraelevazione del pavimento con gradini a metà della chiesa con pozzo romano mantenuto e
che resterà in funzione anche dopo la distruzione (trovate maioliche, monete più tarde).
C’era un allestimento alla metro dove si vedeva pavimentazione e mosaico.
Per lungo periodo non testimonianze di rifacimento. Ma importante frequentazione funeraria in epoca
carolingia = tombe privilegiate nella cattedrale. In S.T non sepolti vescovi ma personaggi importanti, nella
navata centrale e in spazi funerali ai lati. Molte intonacate, dipinte e iscritte (nome del morto, preghiere).
FASE TRE
Età romanica = ristrutturazione. Elemento significativo: grande cripta, raddoppio del muro dell’abside, non
+ colonne ma pilastri a croce che inglobano colonne, con volte a crociera.
Il porticato usato per sepolture ma anche per il mercato = rimane anche dopo distruzione, chiamato lo
spazio paradiso.
Questo fino alla distruzione e la realizzazione del duomo.
La distruzione non è stata indolore, il clero non contento. Testimonianza di un contentino, planimetria del
1548 = si vede una rotonda chiamata S.T. (forse anche costruita)
Metà dell’800 = demolito il coperto dei figini = porticati -> corrispondeva a una delle navate di S.T. poi
allargata piazza e anche questo ultimo residuo saltato.

ARCHEOLOGIA MEDIEVALE diciassettesima lezione


AQUILEIA
Lunga tradizione di studi: scoperte dall’800. Importante campagna durante 1gm, sotto austriaci.
Bertacchi 1980, Villa 2003 = lavori importanti.
Piccoli interventi recenti 1999, in volume 2010 e articolo di Villa.
Realtà topografica:
Fine 3 sec= sede imperiale, la cattedrale fuori dalle mura originari -> il tessuto insediativo è comunque
frequentato e significativo, è vicino al porto, quartiere usato in età tardo-antico, con horrea, serie di
abitazioni tardo-antiche = funzione commerciale e residenziale.
Metà 4 sec = nuova cerchia di mura, estensione molto + grande.
La cattedrale è di inizio 4 sec.
Nell’alto medioevo cortina a zig-zag che taglia fuori parte nord e rimane solo complesso + recente.
Cattedrale:
nucleo originario complesso teodoriano, poi complesso post-teodoriano, e post-teodoriana sud (complesso
cromaziano). Sono sempre due chiese con il battistero e poi unico edificio (come a Ginevra). Tra 4 e 9 sec
non cambiato nulla come interventi. In età romanica complesso poponiano.
PRIMA FASE
Sappiamo quando viene realizzato il complesso: epoca del vescovo Teodoro -> nei mosaici delle due aule ci
sono iscrizioni che ricordano Teodoro. È noto anche in una fonte xk ha partecipato al concilio di Arl nel 314.
È uno dei più antichi complessi, come quello di Roma, e di Milano non sappiamo.
Le iscrizioni sono dedicatorie. Nell’aula sud un tondo, nel nord in ottagoni (forse quando T è già morto).
Cosa c’è prima del complesso teodoriano?
Interno di un grande isolato tagliato da strada su cui si affacciavano edifici residenziali. Ci sono modifiche
che sembrano definire impianti diversi, forse magazzini. Muro nord della teodoriana in origine è un muro
con lesene a sud = era la faccia esterna di un cortile in origine che poi diventa muro interno della
teodosiana. Ci sono spazi con lunghi muri che fanno pensare a magazzino.
Confronto con Dura-Europos = dimensione diverse, idea di un tutto compatto che si inserisce nel sistema
stradale precedente.
3 aree: teodoriana sud, teodoriana sud, grande sale con pavimento in cocciopesto. Spazio rimanente: altri
ambienti tra cui luogo della vasca battesimale. Al complesso si entra da est e alle due aule si accede da
ingressi laterali. Le 3 aule sono organizzate in campate che hanno stesse dimensioni, non impianto
basilicale: sono simili a capannoni con pilastri. È una fase sperimentale: necessari spazi grandi x fedeli.
Ci sono anche ambienti riscaldati, forse hanno a che fare con il battistero. Nell’aula nord si accede
passando dall’aula intermedia. Si entra da muri laterali. È un ambiente chiuso.
Del battistero resta poco: la vasca è ellittica.
La basilica poponiana è sopra la basilica teodoriana sud.
TEODORIANA SUD
I mosaicisti problema di cosa fare in ambiente grande: hanno fatto mosaici separati in ogni spazio divino da
pilastri.
• Nella 4 campata, quella del presbiterio, il mosaico è unitario, ha fascia a motivi geometrici, e un
grande mosaico marino= era spesso usato ma qui inserita la storia di Giona: su imbarcazione vestito
che prega, nudo buttato in mare, sputato dal mostro marino, si riposa sulla terra ferma -> tema
marino cristianizzato. I pescatori sono 12.
• Nella 3 campata: ci sono tre distinti pavimenti in cui nei due laterali ci sono animali orientati
diversamente e in quello centrale ci sono personaggi che offrono delle cose e nel riquadro centrale
la vittoria eucaristica, cesto con pane, recipiente con vino. Ci sono segni che fanno pensare sia stato
messo altare successivamente.
Nelle iconografie abbiamo cose che non abbiamo da nessun’altra parte: sperimentalismo iconografico che
non ha fortuna.
• Nella 2 campata, dalla quale si accede, troviamo: nel primo una serie di ritratti, nel secondo ritratti
e rappresentazioni delle stagioni, nel terzo animali e l’immagine del buon pastore. I ritratti sono
ben definiti, era gente viva: persone che hanno contribuito alla costruzione della chiesa o
realizzazione dei mosaici, oppure membri della famiglia di Costantino (ma meno probabile). Gli
animali sono sempre docili.
• Nella 1 campata: nel primo immagini di donatori, nella seconda e terza elementi geometrici con
emblèma nella terza (motivo centrale importante) della lotta del gallo e della tartaruga con
monete. Ci sono motivi simbolici. Il gallo che canta all’alba è simbolo di luce, la tartaruga che vive
sottoterra indica gli inferi: quindi lotta tra bene e male. Unico confronto è una stele di Tui (in
Ungheria), funeraria, di persona devota a Mitra, e c’è gallo sopra tartaruga.
L’orientamento dei mosaici= segnaletica orizzontale.
Ci sono affreschi sulle pareti = i tratti sulla parete sud: transenne, pavone, fontana, putto = motivo
frequente del giardino. Sulla parete opposta una decorazione di tipo architettonico con mensole, capitelli.
C’erano affreschi anche sul soffitto.
TEODORIANA NORD
Alcune zone non ci sono più perché costruzione del campanile ha rovinato.
La soluzione è più evoluta: imparato a fare stesure grandi, unitarie almeno x 3 campate.
• Nelle 4 campata: divisa in due fasce: superiore ha decorazione assente perché era coperto da
qualcosa, forse cattedra del vescovo. C’è la lotta del gallone della tartaruga con coppa. C’è un
caprone con iscrizione “Ciriaco vivi”, forse donatore. C’è lepre. Inferiore e 3 campata: nidi su cui ci
sono animali come capra, aragosta.
• Nelle campate 1 e 2 uccellini, iscrizioni orientate al contrario.

Entrambe presbiterio, non si sa bene funzione. Quella sud forse luogo della liturgia eucaristica, quella nord
forse liturgia della parola. Nell’aula nord si entra passando dall’aula intermedia. In quella intermedia c’era
un banco.
SECONDA FASE
Tutto questo dura x pochi decenni. 50 anni dopo cambiano, metà 4 sec.
TEODORIANA NORD
Al posto della teodoriana nord costruiscono un grande impianto a 3 navate. C’è il concetto di basilicale, si
entra da ovest, con impianto presbiteriale e lunga solea. Non c’è l’abside: caratteristico delle zone vicine.
C’è un quadriportico, una serie d’ambienti tra cui episcopio. Invade spazi pubblici perché occupano due
strade. Il battistero viene spostato con vasca esagonale con fisionomia stellare = tipico di quell’area.
Nei mosaici: motivi geometrici, la fenice.
TERZA FASE
TEODORIANA SUD
Costruiscono anche sulla teodoriana sud una grande basilica fine del 4: post teodoriana sud o cromaziana.
Ancora cattedrale doppia. Abbaiamo abside a 3 navate. Collegata a nartece che continua verso nord e
collega le due basiliche. Il battistero cambia ancora: un nuovo battistero di fronte alla post-teodoriana sud.
C’era un corridoio centrale nella cattedrale con mosaici con rappresentazione marina. Nel nartece mosaico
della fenice.
Il battistero ricostruito fine 4 sec, in origine ottagonale e anche la vasca e poi esagonale.
Il complesso si è espanso e gli accessi sono sulla strada principale delle città = presa di possesso,
monumentalità.

Dopo lunga pausa con Attila, goti, longobardi dove patriarca si sposta a Cividale e quello dei bizantini a
Grado che poi sarò quello di Venezia.
Si riprende con età carolingia.

ARCHEOLOGIA MEDIEVALE diciottesima lezione


BRESCIA
Non rimasto molto. Però consente di fare riepilogo di altre situazioni.
Ha due edifici di culti e battistero = settore occidentale, lontani dal foro antico, in prossimità delle mura,
occupa due isolati romani.
Prime testimonianze scritte, nelle fonti non si ha traccia prima dell’8 sec:
• La lista episcopale (attendibile) -> Teodaldo all’inizio dell’8 sec viene sepolto davanti la porta di San
Giovanni Battista
• Lista episcopale -> Benedetto 761 sepolto davanti alla porta di Santa Maria.
• Epigrafe funeraria del vescovo Landolfo 1 -> dice di voler essere sepolto vicino ad Antonio in San
Pietro de Dom, 859-98
Hanno tutte e tre origini paleocristiane.
SAN PIETRO DE DOM
Presentava impianto a 3 navate con abside quadrata e due cappelle circolari (planimetria ante 1604, poi
distrutta). 47x25. Le navate divise da colonne che erano di vario genere, di riutilizzo. Il pavimento era basso
e entrava l’acqua. Decidono di fare pavimento di legno ma poi insostenibile -> la eliminano e la
ricostruiscono.
Abbiamo una miniatura del 1558 sulla copertina dell’estimo civico -> ci dà l’aspetto di com’era prima della
ricostruzione. Ma era la chiesa paleocristiana? Non si sa bene. Quando demoliscono trovano i resti di un
pavimento a mosaico con iscrizione= epigrafe che commemora la donazione del mosaico da parte di
Massimiano e Leonzo = iscrizione era dentro un tondo.
C’era una chiesa paleocristiana sicuramente ma non sappiamo se quella del 600 è ancora quella. Ci
sfuggono le fasi intermedie.
BATTISTERO
Di fronte a SPDD in un palazzo ci sono resti.
Presenta nicchie quadrangolari e semicircolari. Esternamente è di forma quadrata. Nei vertici tra nicchie
c’erano colonne di reimpiego. Il battistero di Mi influenza le città che dipendono (Brescia, Como, Novara) =
articolazione interna con nicchie, esternamente diversi. Si riprende idea che battistero è esterno alla
cattedrale, ottagonale, con nicchie. Battistero di Riva San Vitale riprende quello di Como, Arcisate anche lei
sotto Como, Lomello sotto Pavia (ma non conosciamo battistero). Ci sta indicazione cronologica. Sia Novara
che Como = il battistero è di fronte alla chiesa episcopale e sembra esserci collegamento
SANTA MARIA MAGGIORE
Ritrovamenti a fine 800 e scavi del Panazza nel 1975 e controlli nel 2004.
Abbiamo testimonianza scritta importante dell’epoca di Ramperto, vescovo del 9 sec. Costruisce
monastero dei Santi Faustino e Giovita, ha dato sviluppo a culto dei santi = martiri nella cattedrale x dare
prestigio. Ramperto compone discorso “trasferimento di san Filastro” da Sant’Andrea in Santa Maria. La
chiesa la dedica a Santa Maria e la chiama hiemale = come a Milano. La chiesa misura 14x36 quindi +
piccola di SP. A Milano l’estiva deve essere + grande e ha di fronte il battistero e la hiemale dedicata a
Santa Maria = sono suggestioni. Per Ramperto però è + importante Sante Maria.
Prime campagne di scavo (sterro) fine 800 da Luigi Arcioni: abbiamo solo un disegno, ritrovamento dei
parametrali nord e sud della chiesa paleocristiana, tombe bassomedievali, serie di lacerti pavimentali.
Trova solea, scala discendente. Lacerti musivi con riquadri iscritti = donatori. Altro lacerto: mosaico che
imita l’opus sectile, forse non paleocristiano. Altro frammento, trasferito a Santa Giulia, è in un tondo, ha
iscrizione -> ci da idea di corridoio, un percorso privilegiato con tondi. Altro lacerto con motivo vegetale. Il
lacerto + bello trovato è il mosaico di Siro = posizione importante, siamo all’ingresso del presbiterio, ha
degli agnelli. Trova muretti che sono barriere del presbiterio, altro forse solea. È incompleto però, la cripta
ha rovinato.
Il Panazza nel 1975 fa scoperte. Fa verifica sul mosaico di Siro = è stato riposizionato nel punto giusto ma
non sappiamo se nella quota giusta. Si trova ma -4,52 dalla strada; sotto il mosaico altro pavimento in
cocciopesto a -5,86 e trova suspensure = il presbiterio era riscaldato, e anche le pareti. Trova i due
planimetrali e 4 ambienti a sud, di un edificio romano, forse termale perché tracce di riscaldamento. Non
chiaro se questi edifici funzionano ancora quando c’è la chiesa. Primo ambiente conserve pavimento a
mosaico a -4,52 e al di sotto sospensure e cocciopesto a -5,36, trova cunicolo che lo collega a un vano con
pavimento in cocciopesto a -5 e anche gli altri due ambienti. C’è canaletta a -5,31 che attraversa ambienti.
L’ambiente riscaldato c’entra con la chiesa? Il muro tra chiesa e ambiente c’è spazio con contrafforte della
chiesa e un pezzetto di muro che lega i due muri, intonacato = forse resto di un altro ambiente interrotto
dalla costruzione della chiesa. Quindi forse questa realtà non vive con la chiesa, forse solo l’impianto di
riscaldamento = molto confuso.
A nord invece = una soglia che collega ambiente alla chiesa. L’ambiente è mosaicato, con nicchie, è uno
spazio accessorio, non sappiamo la funzione ma c’è collegamento con la chiesa. Il mosaico a -4,60. Altra
soglia che collega all’esterno. Altro ambiente = problema delle colonne nei muri che suggeriscono esistenza
di un precedente cortile che è stato inglobato nelle murature. Ci sono dei gradini.
Uno dei problemi di SMM è quello della cripta = divisa in navate con volte a crociera. Quella attuale è
frutto di 11 sec e 12 sec. Discusso se cripta era preromanica o dell’epoca di Ramperto. Dove mette i resti di
Filastro? Lui dice in “marmoreo antro”. C’è qualcosa di più antico ma non si sa quanto. È sicuro che ha a
che fare con la rotonda (grigio), e quello nero più antico (cartina)-> quando fanno la rotonda tamponano
accessi precedenti. Pilastri in grigio coprono pareti + antiche, il muro originario ha nicchie che sono chiuse
da pilastri. Quindi abbiamo fase preromanica. La tecnica muraria è diversa. Non sappiamo se fase
preromanica può andare indietro fino a Ramperto. Nella cripta ci sono capitelli di riutilizzo e alcuni di 9 sec.
= non ci sono + recenti di 9. La tipologia forse non è quella di 9 sec (erano a corridoio).

Ci mancano elementi di raccordo delle 3 situazioni. Forse c’erano e non ancora trovati. Forse un indizio
nelle fonti di 10 sec. = una chiesetta dei santi Crisante e Daria che stava tra le due chiese = non sappiamo
nulla.
C’è fonte curiosa di un erudito del 700 Doneda= dice che SP era troppo piccolo per la liturgia e quindi si
faceva a SM ma per la predica si spostavano a SP perché a SM non si sentiva bene. Quindi liturgia
coinvolgeva entrambe. È del 700 ma potrebbe rimandare anche a situazione + antica. Era quindi forse
liturgia di movimento.

1708 crolla il campanile della rotonda, distrugge porzione del tetto della rotonda e tra le rovine un erudito
Aberoldo vede e disegna il bollo di un tegolone = una tabula ansata, con disegni e iscrizione. Ha similitudini
con l’iscrizione di Siro. A Pontenove di Bedizzole in una chiesa battesimale con vasca esagonale
paleocristiana viene trovato un tegolone bollato con le stesse caratteristiche di quello disegnato
dell’Aberoldo. Il bollo serve a segnalare la fabbrica che prodotto materiale, a volte anche l’anno, i nomi
dell’amministratore e gestore, l’indizione = sistema cronologico relativo di 15 anni (dal 5 sec.).
Quindi il bollo: il luogo è officina Balbiano, l’edizione 12, e il lector (carriera ecclesiastica, ruolo basso).
Analisi alla termoluminescenza della cattedrale = riscontro al 4-5 sec.
Ci sono tegole bollate in una cattedrale e in una chiesa battesimale -> discorso del cantiere: un cantiere
nella disponibilità del vescovo che rifornisce le fabbriche del vescovo.

ARCHEOLOGIA MEDIEVALE diciannovesima lezione


Bibliografia in bb
Se spezzi esame scrivere x prima parte
Collegamenti come: impianti di riscaldamento
Domande per avere quadro completo: dove sono le cattedrali doppie, quali costruite su edifici private,
dove abbiamo visto la solea

CONCORDIA
Cattedrale non nelle mura.
Era città romana, in Veneto. Diventa importante dal 4 sec come supporto logistico di Aquileia, una città
satellite, sopporto militare. Lo sappiamo da fonte di 5 sec= realizzata lì una fabbrica di frecce e accoglie
guarnigioni militari. A fine 800 trovano una necropoli fatta di 270 sarcofagi con iscrizioni che ricordano
soldati, funzionari, comunità di siriani. C’è collegamento stradale con Aquileia.
Il complesso cattedrale è fuori le mura. È l’unico caso in cui abbiamo la fonte che dice quando è stata
costituita la diocesi.
Oggi è visibile ma non si hanno documentazione degli scavi del 1950.
“In dedicatione ecclesiae Concordiensis“ di Cromazio di Aquileia (la post-teodoriana sud si pensa costruita
durante questo periodo) = si stanno costruendo altre chiese (forse la teodoriana sud) ma loro a Concordia
finito prima, qualcuno di Concordia ha recuperato reliquie importanti dall’oriente (Giovanni Battista,
Giovanni Evangelista, Andrea, Tommaso, Luca) e ad Aquileia non c’erano -> allora trattativa, Concordia da
le reliquie ad Aquileia e in cambio una basilica e un vescovo a Concordia = collegamento reliquie-cattedra.
Nelle altre città sono funzione disgiunte perché i santi si onorano al di fuori delle mura e la chiesa della
liturgia è interna. Qui invece vengono unite.
C’è la vera e propria cattedrale in cui non ci sono tombe e attorno edifici a carattere funerario, tra cui
spicca edificio con 3 absidi che è il martirium = tricora.
Le preesistenze= strutture antiche di 1 sec che hanno orientamento diverso, forse magazzini, viene
interrato alla fine di 4 sec quando realizzano il complesso paleocristiano.
La situazione originaria della chiesa: chiesa a tre navate, recinti con funzione funeraria -> non chiaro dove
mettessero reliquie. La tricora è sicuramente successiva perché si appoggia al muro della chiesa.
In una fase successiva = alle spalle della tricora sarcofago iscritto che ricorda Faustiniana.
La tricora ha spazio per offerte, poi prolungata, diventa basilichetta a tre navate e davanti abbiamo cortile
lastricato con sarcofagi.
Recinti funerari -> tricora -> tricora allungata -> cortile porticato con sarcofagi.
Sarcofago di Faustiniana, del 5 sec, iscritto = F, di rango senatorio e serva di cristo, ha scelto sepoltura ad
santos, è la memoria dei santi. Lacerto musivo nella chiesa e un capitello sembrano riportare lo stesso
nome = è la stessa Fustiniana? Forse sì.
PRIMA FASE
Basilica ha 3 navate, con quadriportico, ha presbiterio con absidiola che non arriva al tetto ma accoglie i
gradini per il clero. Ha pavimenti musivi.
SECONDA FASE
Presbiterio ampliato con solea.
TERZA FASE
Poi anche sopraelevazione del presbiterio con solea + lunga che copre mosaico originario.
È la prova che è la cattedrale = spazio sempre + importante x clero.
FASI SUCCESSIVE
Periodo di stasi e ripresa in epoca altomedievale = creazione di una chiesa + piccola a navata unica con 3
absidi che poi continua nella cattedrale attuale di Santo Stefano, romanica.
PADOVA
Indagata negli ultimi anni.
Vari edifici, il + importante è il complesso paleocristiano di Santa Giustina, santuario della martire locale.
Nelle fonti della cattedrale intramurale di Santa Maria e Giustina si comincia a parlare da 9 sec. Si sapeva
poco della sua preesistenza. Solo qualche ritrovamento: frammento d’altare del 6 sec, un timpano, dotato
di fenestella confessionis (altare con buco x vedere le reliquie) + iscrizione del vescovo Tricidio del 9 sec.
Scavi fatti nel 2011-12, università di Padova, nell’area della cattedrale = trovato poco ma da credito a una
cattedrale esistente già nel 4 sec. Non scavano sotto cattedrale e nemmeno sotto battistero ma piccolo
spazio a nord del battistero. Trovano:
• Muro romano
• Resti di un ambiente mosaicato di tipo geometrico. Il c14 su frammenti nelle malte dei muri da
cronologia compatibile con 4 sec.
• Altri due ambienti, piccola porzione
Questi ambienti distrutti e abbandonati = nelle macerie trovano elementi che sembrano di funzione
liturgica: lucerne, vetri da finestra, capitello di ciborio che presenta un incasso non a 90°, che presuppone
inserimento di due lastre che non coprono spazio quadrato ma esagonale o ottagonale e quindi questo
ciborio es/ot va bene su una vasca battesimale. Quindi idea che li vicino ci fosse battistero.
Area tra 6-7 sec = distrutta, macerie. Quel settore occupato poi da capanne e sepolture.
Trovate granaglie, resti vegetali, fauna = forse vicine le cucine del vescovo.
C’è fase di stasi. Nel 10 sec riprese costruzione ma gli allineamenti sono quelli paleocristiani. Quindi stasi
magari sono in quello spazio. Hanno scavato solo in quella porzione quindi non si sa cosa altrove.

TRENTO
Indagata negli ultimi anni.
Hanno interessato la chiesa di Santa Maria Maggiore.
Città di origine romana, nel tardoantico importante xk vicina ai confini, viene fortificata, l’anfiteatro viene
inserito nelle mura.
La cattedrale attuale di Trento è la chiesa di San Vigilio e sorge sui resti di una basilica cimiteriale
paleocristiana costruita a fine 4 sec dal vescovo Vigilio x martiri e x propria sepoltura = chiesa cimiteriale,
pensata x accogliere tanti morti.
All’interno della città chiesa di SMM che sembra essere l’originaria cattedrale. SV diventa cattedrale dal 9
sec. Lo segnalavano le fonti e lo hanno dimostrato gli scavi: sotto SMM resti di edificio antico. Però non
così antico come SV = quindi è un problema.
Scavi tra 2008-10, università di Bologna:
PRIMA FASE
Preromana
SECONDA FASE
1 sec-4 sec = impianto termale con due vasche x fare bagno.
TERZA FASE
5 sec = nuova pavimentazione, dismissione delle canalette e una vasca rivestita con lastre di pietra = le
vasche non funzionano + ma sembra essere spazio pubblico, aperto.
QUARTA FASE
Dopo metà 5 = fase di disuso, capanne.
QUINTA
Poi inoltrata metà 5 = costruiscono chiesa a 3 navate, anapside, solea.
Si pensa possa essere la prima cattedrale di Trento. Ma i vescovi già metà del 4. Dove stavano? SV era
fuori. Quindi o c’era qualcos’altro in città = in via delle Orsoline trovato complesso con affreschi a finto
opus sectile e ambiente absidato con mosaici con un vaso e due agnelli = può essere motivo cristiano e non
esserlo e nemmeno l’abside si trova solo nelle chiese.
SESTA FASE
6 sec= rifanno area presbiteriale, eliminano solea, creano ambone, mosaico area presbiteriale che ricorda
vescovo del 6 sec.
È la chiesa che rimane fino 9 sec. Negli strati di distruzione trovati arredi liturgici altomedievali.
SETTIMA FASE
7 sec= quando cattedrale si trasferisce in SV, rifanno la cattedrale + piccola.

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