Arte paleocristiana: Il Buon Pastore, III-IV secolo, Roma, Palazzi Vaticani, Museo
Pio Clementino
Si definisce arte paleocristiana l’arte prodotta nelle comunità cristiane tra la
metà del III secolo e la fine del VI secolo.
Arte paleocristiana catacombe
Le più antiche testimonianze dell’arte paleocristiana sono le catacombe, i cimiteri
sotterranei dei primi Cristiani, per lungo tempo mal tollerati e perseguitati da
parte di diversi imperatori (per un approfondimento leggi Persecuzione dei
Cristiani nell’Impero romano).
I muri delle catacombe sono talvolta decorati con pitture. A differenza degli Ebrei,
infatti, che ritenevano sacrilega la rappresentazione della divinità in sembianze
umane, i cristiani ebbero sin dall’inizio una spiccata propensione per l’arte
figurativa.
Erano immagini molto semplici, tracciate con tocco rapido, accostando macchie di
pochi colori, perché ciò che importava non era la bellezza della forma, ma il
messaggio che trasmettevano. Alcuni soggetti derivano dai miti pagani e sono
modificati per offrire nuovi significati, come quello, molto diffuso, dell’orante, una
figura con il capo velato e le braccia aperte; altri sono desunti dai testi sacri
(Bibbia e Vangelo); altri ancora sono riferiti al mondo naturale, quali animali o
piante.
Simboli paleocristiani
Tra i simboli cristiani nelle catacombe, troviamo la colomba (simboleggia l’anima,
la pace, lo Spirito Santo); il pavone (simbolo della vita eterna, dell’immortalità
dell’anima, della resurrezione); il pesce (il suo nome greco ichtùs fornisce le
iniziali di Iesùs Christòs Theou Uiòs Sotèr: Gesù Cristo, figlio di Dio Salvatore).
Al principio del IV secolo le cose cominciarono a cambiare. Nel 313, infatti, con
l’Editto di Milano, Costantino permise ai cristiani di manifestare liberamente la
propria religione. Poi, nel 380, con l’Editto di Tessalonica (l’odierna Salonicco, in
Grecia), l’imperatore Teodosio proclamò il Cristianesimo religione ufficiale di
Stato, cioè l’unica e vera fede dell’Impero di Roma. Le catacombe vennero allora
abbandonate e i morti riposti in sarcofagi di pietra, alcuni dei quali decorati con
bassorilievi.
Schem
a e spaccato della basilica paleocristiana
Le basiliche paleocristiane erano spesso precedute da un quadriportico, cioè da
un cortile porticato a quattro lati, necessario per accogliere i catecumeni, cioè
coloro che si erano accostati alla nuova religione ma non avevano ancora ricevuto
il battesimo e perciò non potevano assistere alla parte della messa in cui avveniva
la consacrazione.
Soffitt
o a capriate
Un altro aspetto in comune con le basiliche romane è la contrapposizione tra
l’esterno disadorno, generalmente in mattoni, e l’interno ornato di marmi
e mosaici.
Milano è capitale imperiale dal 286 al 402. Ospita la Basilica di San Lorenzo.