Sei sulla pagina 1di 3

L’arte paleocristiana

Il cristianesimo si diffuse così tanto da diventare una religione ufficiale dell’impero e unica religione
ammessa nello Stato, Ciò non voleva dire che il paganesimo finisse di esistere. Il termine pagano
deriva dal latino Pagus, che voleva dire villaggio, in questi villaggi abitavano i contadini che erano
sempre obbedienti ad ogni mutamento anche nell’ambito della religione tradizionale dei suoi riti.Gli
artisti e gli artigiani che lavoravano per i cristiani e per i pagani erano gli stessi.infatti tra
loro non c’era discontinuità tra arte romana e cristiana. I pagani e i cristiani vedevano in
due modi differenti, i pagani se vi era raffigurata in un quadro un pesce loro vedevano un
animale acquatico, i Cristiani invece ne cercavano un significato simbolico, in questo caso
il pesce per loro era il simbolo di Cristo. In greco pesce si dice “ichthys” Che è l’acrostico
della frase “Gesù Cristo figlio di Dio Salvatore“. Il nome di Cristo viene raffigurata dalla
lettera a e Z per ricordare che Cristo è l’inizio e la fine.

L’architettura paleocristiana
I cristiani si riunivano spezzando il pane nelle loro case, i luoghi messi a disposizione da
loro stessi. Loro non possedevano nei templi e altari ma lo comunità cresceva e servivano
degli spazi. Inizialmente si riunivano nelle catacombe di Domitilla, poi si iniziarono a
costruire dei grandi edifici. I primi edifici vennero basati sulle basiliche romane e assieme
agli edifici di forma basilicale si svilupparono anche a quelli a pianta circolare o poligonale.
La basilica paleocristiana ha un andamento longitudinale e l’ingresso è sempre collocato
in uno dei lati minori.è preceduta da un quadriportico: uno spazio di forma rettangolare con
un porticato su tutti e quattro i lati: la porzione di porticato che corrisponde alla facciata
della basilica è detta nartèce .
La basilica è divisa in tre navate da due o più colonne allineate. La navata centrale è la più
ampia e più alta delle laterali, essa consentiva l’inserimento delle finestre e termina con
un’abside posta verso est verso il sole che sorge, perché la luce del sole Per loro era
“simbolo della luce di Cristo“.l’abside è composto da un semi cilindro sormontato da un
quarto di sfera qui si dà il nome di catino apsidale, talvolta il corpo longitudinale e tagliato
da un’altra navata che si chiama transetto.
La basilica si dice a croce latina se i due bracci del transetto sono più corti delle navate,
invece se il transetto è posto a due terzi del corpo longitudinale si parla di croce
immissa,invece commossa quando la pianta del corpo della navata termina con il transetto
che forma una t. Si parla di croce greca quando la navata il transetto hanno la stessa
lunghezza e si intersecano A metà della loro lunghezza.
Il presbiterio e lo spazio che si riserva al clero ed è posto di fronte all’abside, è ed è
separato dalla navata con un recinto di marmo. Poi c’è l’arco trionfale che unisce la navata
centrale al transetto, per arco trionfale si intende la porzione di parete che rimane attorno
all’innesto dell’abside. In genere la basilica a una copertura composta da capriate lignee
che sostituiscono un soffitto piano composto da cassettoni di legno.

Il mosaico
Il termine mosaico viene dal latino medievale “musaicus” ovvero musa. Le muse venivano
onorate in grotte artificiali ed erano decorate con motivi ornamentali costituite da piccole
pietre colorate accostate. La tecnica del mosaico divenne sempre più diffusa e lo usavano
pure per decorare pareti e pavimenti. I musicisti romani impiegavano pietre dure,
terracotta e ciottoli di forma parallelepipeda chiamate tessere. I colori messi a disposizione
aumentarono con l’uso del mosaico a pasta vitrea. le tessere si immergevano nell’intonaco
fresco che veniva applicato al di sopra di un sottofondo su quale il soggetto da presentare
era stato disegnato o inciso. Spesso il mosaico si sovrapponeva un dipinto vere proprio, in
quel caso infatti le tessere d’oro erano messe su un fondo rosso rafforzando L’effetto della
doratura. Le tessere impiegate avevano forme diverse ma vi erano delle botteghe artigiane
specializzate in questo.

La scultura
La scultura paleocristiana si basava sui rilievi sui sarcofagi, un esempio di sarcofago è
quello di Giunio Basso.

Il sarcofago di Giunio Basso


Io sarcofago di Giunio Basso rientra nella tipologia di sarcofagi di passione. Vi sono due
testate che presentano dei temi cristiani: la vendemmia e la mietitura del grano. Il fronte è
organizzato come un doppio porticato su colonne, perlopiù con scanalature a spirale.Tra
una colonna e l’altra vi sono raffigurate delle scene dell’antico del nuovo testamento. Vi
sono due bassorilievi centrali molto importanti. In quello inferiore è raffigurata l’entrata
trionfale di Gesù a Gerusalemme, in quello superiore il Cristo risorto è seduto al trono.
Nella scena inferiore la quasi totalità dello spazio occupata da Gesù a Gerusalemme .la
raffigurazione superiore si basa sulla simmetria su ruotare in senso opposto di santi Pietro
e Paolo verso il centro. Il fronte il sarcofago è trattato facendo molta attenzione all’aspetto
decorativo e a quello naturalistico. Le figure sono proporzionate e i panneggi accurati.

L’architettura e i mosaici
A Ravenna architetto e mosaici sono luna in funzione degli altri. È impossibile giudicare gli
interni degli edifici ravennati escludendone i coevi rivestimenti musivi.

Mausoleo di Galla Placida


Il mausoleo di galla placida risale alla metà del V secolo. La costruzione presenta una
pianta irregolare e quasi a croce greca. L’edificio all’esterno è molto semplice e spoglio
invece all’interno è tutto rivestito di marmi preziosi o di mosaici splendenti. La superficie
mosaicata annulla la stereometria architettonica. la cupola copre il vano centrale con un
mantello blu notte con delle stelle dorate. I simboli apocalittici degli evangelisti si
dispongono nei quattro pennacchi aleggiando su nuvole rosso-celesti. Nel braccio della
croce posto di fronte all’ingresso, due santi poggiano su un piano ben evidente che si
restringe verso il fondo in cui vi sono le ombre dei loro corpi. Vi è una lunetta in cui è
raffigurata una stanza con le ante aperte e una graticola sotto la quale è stato appiccato il
fuoco. il santo martire Lorenzo tiene sulla spalla destra una croce è un libro nella mano
sinistra, mentre si dirige a passo svelto verso la graticola.

Elenco: dominio bizantino


La ripetitività dei gesti, la preziosità degli abiti, la mancanza di volume, l’assoluta frontalità
delle rappresentazioni, la fissità degli sguardi, la quasi monocromia degli sfondi in cui
prevale loro, l’impiego di elementi vegetali a scopo riempitivo è ornamentale, la mancanza
di un vero piano d’appoggio per le figure che appaiono come sospesi o fluttuanti nello
spazio.

Chiesa di Santa Sofia a Costantinopoli


Questa chiesa si trova a Costantinopoli. Sotto il regno di giustiziano l’impero d’oriente
visse un periodo glorioso dal punto di vista artistico. L’opera architettonica più importante
di quel tempo fu proprio questa chiesa. La chiesa ha una pianta quasi quadrata ed è
preceduta da un nartece. L’interno è diviso in tre navate. Una piccola abside è posta di
fronte al triplo ingresso alla navata centrale è affiancata da due Esedre Semi cilindriche.
Sopra le navate laterali si sviluppa la galleria del matroneo che affaccia verso la navata
centrale. (Matroneo:posto riservato alle donne e al clero.) la copertura è costituita da
un’immensa cupola emisferica affiancata da due semi cupole. Il 29 maggio 1453
Costantinopoli cadde nelle mani di Mehmet III. Durante la difesa della città Costantino XI
perse la vita e Santa Sofia fu rapinato dai suoi tesori.
Basilica di San vitale a Ravenna
Questa basilica a una pianta ottagonale. Gli spazi sono tenuti dai prismi.le facce del corpo
prismatico sono divise da una cornice in due parti corrispondente al doppio loggiato
interno. Lo spazio centrale è coperto da una cupola emisferica. Ci due ingressi che si
aprono sui lati adiacenti dell’ottagono esterno.uno di questi è in asse con il
presbiterio.questa è affiancata da due piccole ambienti caratteristici delle basiliche
bizantina: a destra il diacono, ovvero per la conservazione della liturgia e per la
preparazione delle funzioni sacre, a sinistra la protetis , per la conservazione del pane del
vino consacrati.
Vi sono due pannelli in cui vi sono raffigurati giustiziano e la consorte. I due mosaici si
collocano nella grande tradizione del rilievo storico romano, l’evento raffigurato però non è
mai avvenuto. Giustiniano è presentato con la sua corte di dignitari e militari: lo precedono
il vescovo Massimiliano i tuoi chierici, il quale uno sparge l’incenso, l’altro tiene tra le mani
il libro dei Vangeli. Alla sua destra vi sono i nobili, i consiglieri, e i soldati. Il tetto E le
tegole, sopra di loro, sono inclinate. Per questi ritratti ufficiali rimangono ambientazione
architettonica.

Potrebbero piacerti anche