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A Giustiniano si lega la realizzazione di importanti edifici e di un risveglio delle arti. La sua impresa più celebrata
è quella di santa Sofia
La guerra greco-gotica, ebbe degli effetti abbastanza effimeri, poiché nel 568 i longobardi invadono l’Italia
guidati da Alboino, si avrà una erosione lenta ma costante dei territori bizantini. In particolare, con Astolfo nel
corso del VIII secolo che i longobardi conquisteranno quasi tutta l’Italia. Nel corso del VII e VIII secolo la
situazione italiana vede delle modifiche.
il regno longobardo con capitale o Pavia o
Milano. In questo periodo nella penisola italica si stabiliscono una serie di ducati, il più famoso quello del Friuli.
Alla longobarda Maior corrisponde il ducato di Spoleto e di Benevento.
L’oreficeria nel periodo longobardo costituisce l’arte guida. Non vi sono solo oggetti che decorano (fibule,
impugnature di spade), ma vi sono anche degli oggetti più ufficiali, è il caso della così detta lamina di Agilulfo
Notiamo l’ambizione e un progressivo appropriamento di quelle che sono le tematiche del potere imperiale, e lo
vediamo dalla presenza delle due vittorie alate che imbracciano due copie
La realizzazione di questi elementi possiede delle origini quasi incerte, si è pensato fossero di origine longobarda,
mentre è più semplice pensare che si tratti in realtà di origini italiche o bizantine. Lo si può notare da un
riferimento al corteo di Giustiniano nella chiesa di san vitale.
la presenza di questo gusto per pietre
preziose non è poi così lontano.
Il gusto per l’intreccio floreale e di elementi naturali e vegetali caratterizza altre opere di questo periodo.
Sui pennacchi si trovano due pavoni, un soggetto visto più volte, i pavoni infatti erano simbolo della
resurrezione. Nella parte alta invece si notano motivi della tradizione classica.
il pluteo di sigualdo, realizzato negli
anni 70 del VII secolo. Si notano i 4 simboli dei 4 evangelisti, il rilievo sembra quasi inesistente. I simboli portano
delle iscrizioni derivanti dai testi dei 4 evangelisti. Al centro si dispongono invece una serie di animali e di motivi
vegetali.
Si tratta di opere realizzate in stucco, materiale utilizzato anche nella costruzione del battistero degli ortodossi, o
anche a san vitale. Le figure non nascondono i corpi sottostanti, inoltre mostrano una grande espressività, si
notano infatti dei sorrisi accennati.
I fiori presenti all’interno dell’arco dovevano contenere delle boccette di vetro. La lunetta era inquadrata dai due
santi ai lati, e appunto inquadrava un cristo benedicente realizzato nel corso del’VIII secolo.
Alla metà del’VIII secolo si data anche la chiesa fondata da Desiderio e dalla moglie per la figlia, la chiesa del San
Salvatore, poi inglobata nel monastero di santa giulia.
La navata centrale doveva essere decorata con un ciclo di affreschi. A desiderio si deve anche la realizzazione di
una delle lastre forse più celebri di questo periodo, presente all’interno dell’ambone nel quale si poteva
accedere attraverso delle scale
di qui il parapetto della scala di
accesso dalla forma trapezoidale, che seguiva appunto la forma delle scale. Si nota la figura di questo pavone
con un gusto molto raffinato nella stilizzazione di queste forme animali e vegetali di questo tralcio che lo
ingabbia.
A desiderio si deve anche la realizzazione di questa croce, tempestata di pietre preziose e di cammei
Questo gusto per gli ornati riccamente incisi e geometrizzati torna in molte altre lastre
come in questi plutei con animali
mostruosi e pavoni affrontati e intrecci, che si trovano a Pavia nell’oratorio di san Michele alla Pusterla. Bisogna
ricordare che proprio Pavia spesso si controbatteva con Milano per diventare capitale durante il dominio
longobardo.
Benevento e Spoleto avevano un rapporto di confronto più spiccato con il mondo bizantino. Uno degli esempi
più stupefacenti della longobarda minor (Benevento) è la chiesa di santa Sofia, fondata dal duca Arechi nel 760
Absidi che dovevano essere estensivamente affrescate, di cui ci sono rimasti solo alcuni affreschi che mostrano
le storie del battista e di Cristo.
in questo caso ci troviamo difronte
l’annuncio di Zaccaria e vediamo questo angelo ammantato da una veste animata da una serie di pieghe che ne
suggeriscono il suo arrivo.
Nel ducato di Spoleto, il duca Ilderico commissiona una lastra, un paliotto d’altare al maestro orso, che si firma in
questa lastra e si raffigura a fianco del duca.