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Le navate laterali sono a loro volta formate da otto campate minori, ciascuna
delle quali presenta una superficie pari a ti quarto di quella coperta da una
campata della navata centrale. Anche la copertura delle navate laterali è a
crociera e su di esse si imposta il matroneo. Quest'ultimo assolve qui a una
pura funzione statica, di maggior sostegno delle crociere principali ma,
affacciandosi sulla navata centrale per mezzo di grandi arconi a tutto sesto,
spezza anche la continuità delle pareti movimentandone la superficie.
Nella parte superiore della facciata si aprono tre finestroni, che rappresentano
le uniche significative fonti d'illuminazione delle navate. A essi corrisponde, sul
lato esterno, una loggia con cinque grandi arcate progressivamente digradanti
dal centro verso l'esterno, assecondando l'inclinazione delle falde del tetto.
Questa loggia risulta sovrapposta a uno dei bracci minori del quadriportico
che, essendo addossato alla facciata, funge in pratica da vero e proprio
esonartece, secondo la tradizione paleocristiana.
La copertura è del tipo a capanna e dall'esterno dissimula l'effettivo numero
delle navate interne.
Notevole è anche la decorazione del sacello di San Vittore in ciel d'oro che
risale, come già accennato, al V secolo, in piena epoca paleocristiana. Al
centro della volta, che è completamente decorata da tasselli rivestiti da fogli
d'oro, è rappresentato san Vittore. Sulle pareti, come già accennato, sono
invece rappresentati a mosaico sei santi, tra cui sant'Ambrogio; quest'ultima è
la più antica raffigurazione conosciuta del santo milanese.