Sei sulla pagina 1di 10

 ITINERARIO TURISTICO

Nel primo giorno (verso alle 17.00) inizia il percorso al Basilica di San Paolo fuori le mura,
che si raggiunge agevolmente con la metro B – fermata San Paolo. Questa basilica è la
seconda più grande dopo quella di San Pietro in Vaticano ed è molto interessante da un
punto di vista storico e architettonico.

Il corpo della basilica è preceduto dal cortile quadriporticato, mentre il nartece, ovvero il
portico che costeggia la facciata della basilica, ha una sola fila di colonne, i due laterali hanno
una doppia fila, quello che si trova sul lato opposto presenta una tripla fila di colonne più alte
e robuste rispetto alle altre. Le pareti laterali sono decorate con medaglioni raffiguranti i
simboli degli apostoli e alcuni discepoli di San Paolo. Nei medaglioni del lato d'ingresso,
invece, sono raffigurati i dodici apostoli. Al centro del cortile si trova la statua di San Paolo.
La facciata sopra il colonnato è decorata con dei mosaici. Il mosaico è suddiviso in tre fasce.
La basilica di San Paolo fuori le Mura presenta una pianta a croce latina; l'aula è divisa in
cinque navate, separate da quattro file di 20 colonne monolitiche di granito di Montorfano, e
prive di cappelle laterali. Il rivestimento delle pareti, come quello del pavimento, è in marmi
policromi che compongono motivi geometrici. Lungo le due navate laterali più esterne,
il transetto e la navata centrale si aprono i grandi finestroni ad arco a tutto sesto, chiusi con
sottilissime lastre di alabastro sorrette da elaborate intelaiature in ferro battuto. Nella fascia
immediatamente sopra gli archi che dividono le navate, vi è la serie dei tondi contenenti i
ritratti di tutti i Pontefici, da San Pietro fino a papa Francesco.

(http://it.wikipedia.org/wiki/Basilica_di_San_Paolo_fuori_le_mura)
2° giorno

Alle 9.30 la famiglia esce dal b&b per visitare un po’ la Porta San Paolo.
 Porta San Paolo

Porta San Paolo è raggiungibile dalle stazioni: Roma Porta San Paolo e Piramide, è una delle
porte meridionali delle Mura aureliane a Roma, ed è tra le più imponenti e meglio
conservate tra le porte originali dell’intera cerchia muraria. Il nome originale della porta
superstite era Porta Ostiensis, perché da lì iniziava, e tuttora inizia, la via Ostiense, la strada
che collega Roma ad Ostia e quindi al suo antico porto. Con la perdita d'importanza del porto
di Ostia anche il ruolo preminente della porta venne meno finché, coinvolta in quel processo
di cristianizzazione di tante altre porte romane, fu ribattezzata col nome attuale di Porta San
Paolo, perché era l'uscita per la Basilica di San Paolo fuori le mura, che aveva ormai ereditato
l’importanza che fino a qualche secolo prima era del porto.-http://it.wikipedia.org/wiki/Porta_San_Paolo
Dopodiché visitano le due chiese sul “piccolo” Aventino- Santa Balbina e San Saba.

Basilica di Santa Balbina Chiesa di S. Saba

 Basilica di Santa Balbina


La basilica di Santa Balbina è un’antica chiesa urbana nella Regione XII ebbero il nome da
una Balbina. Nulla sappiamo dell’uno e dell’altra, e ignoriamo se si tratti di un solo e
medesimo personaggio. Nei documenti del sec.VI la titolare della chiesa ha già l’appellativo
di santa, e intorno allo stesso tempo nelle Passioni romane appare una Balbina vergine e
martire. (http://www.treccani.it/enciclopedia/santa-balbina_(Enciclopedia_Italiana)/)

 Chiesa di San Saba

La basilica si San Saba è una chiesa-monastero che sorge sul piccolo Aventino, e dà il nome
al quartiere che vi è sorto attorno agli inizi del XX secolo, oltre che al rione stesso. E' la più
importante presenza, forse, di monaci greci in Roma, che vi giunsero nel VII secolo,
all’epoca delle invasioni arabe, come una filiazione occidentale del monastero fondato a
Gerusalemme da S. Saba oltre cento anni prima. Nell’XI secolo, dopo lo scisma d’Oriente,
passò ai benedettini e a partire dal XVI cadde in una profonda decadenza, anche per il
carattere malsano del luogo, fino a divenire, dopo i restauri d’inizio secolo, parrocchia del
nuovo quartiere di San Saba.

Al pranzo si mangia al ristorante La Viletta dal 1940 su viale della Piràmide Cèstia, 53.

Dopo il pranzo si ricomincia il percorso nella zona di Aventino.

Piazza Cavalieri di Malta-> Basilica Ss. Bonifacio e Alessio


-> Santa Sabina -> Il giardino degli aranci.

 Piazza Cavalieri di Malta (il Buco di Roma)


Piazza dei Cavalieri di Malta è circondata da alti cipressi e decorata con obelischi e trofei
militari. Questo gioiello fu progettato da Piranesi nel 1765. Qui si trova anche il palazzo
del Priorato dei Cavalieri di Malta, nel 1765 deve il nome all’Ordine dei cavalieri di
Malta. Nel portone del cui priorato (al civico n°3) c’è il famoso buco, accostando l'occhio
al buco della serratura, si può vedere, in una prospettiva di galleria formata da un viale di
piante appositamente tagliate, la cupola di S.Pietro.

 Basilica Ss. Bonifacio e Alessio

Questa chiesa fu costruita nel V secolo, probabilmente sulla casa del senatore Eufemiano,
padre di Sant’Alessio. Inizialmente dedicata a S. Bonifacio, vi fu aggiunto, nel X sec. il
nome di S. Alessio. Sotto l’altare è conservata l’urna con le ossa dei due Santi. L’edificio
originariamente risalente al V sec. ha subito numerosi rimaneggiamenti. La chiesa si è
trasformata a partire dal 977 in una importante abbazia per le missioni nei paesi slavi.
Onorio III la ricostruì nel 1217, mentre sostanziali modifiche furono apportate ad opera di
Tommaso de Marchis intorno al 1750, che trasformò la chiesa in uno stile classicista
settecentesco.  La chiesa è preceduta da un quadriportico, la facciata è ad arcata con un
piano a finestre sovrastante; sulla destra si può vedere il bel campanile romanico,
testimonianza della ricostruzione onoriana del 1217.  Anche il portale cosmatesco è
riferibile al XIII secolo, mentre l'interno a tre navate si presenta in sobrie forme
settecentesche. Nel transetto destro si conserva una venerata Madonna bizantina del
duecento, ritenuta essere quella portata dall'oriente da S. Alessio. In una cappella barocca
è conservata la scala sotto la quale morì Sant’Alessio, e tra le reliquie vi è una madonna
bizantina portata a Roma da Damasco alla fine del X sec., secondo la leggenda da
Sant’Alessio stesso.

 Santa Sabina
Questa basilica dell’Aventino fu eretta intorno al 425, sotto il pontificato di Celestino I
(422-432), a opera soprattutto di Pietro d’Illiria, completata poi sotto Sisto III (432-440).
Durante il Medioevo ebbe numerosi restauri e abbellimenti, per venire poi inglobata nelle
fortificazioni costruite dal partito imperiale sull’Aventino, passate poi ai Savelli, tracce
delle quali sono ancora visibili nel complesso edilizio; fu in S. Sabina che papa Onorio III
accolse nel 1222 la Regola presentatagli da S. Domenico, e da allora la chiesa è officiata
dai Domenicani. Ulteriori modifiche si ebbero nel Sei e Settecento, fino a che, tra il 1914 e
il 1936, Antonio Munoz effettuò il restauro, in due tempi, della chiesa. L’interno della
basilica si presenta di grande solennità, a tre navate suddivise da ventiquattro colonne
corinzie sorreggenti archi, eseguite appositamente, e per certi versi rammenta le basiliche
ravennati. Entro una nicchia ricavata nel muro antistante alla basilica di S. Sabina è
collocata la fontana del Mascherone che ha avuto, a dir poco, una storia travagliata, ricca
di traslochi. Il mascherone era precedentemente collocato in quella parte del Foro Romano
detta Campo Vaccino, ad ornare un altro vascone di granito grigio che costituiva
l'abbeveratoio per le mandrie di buoi che pascolavano liberamente nel Foro. Nella prima
meta' dell'Ottocento la vasca grigia fu trasferita a Montecavallo (attuale piazza del
Quirinale), ad ornare la fontana dei Dioscuri. Il mascherone venne invece sistemato, come
fontana, nella zona dove poi sorse il porto Leonino, fin quando (nel 1897) fu smontato e
trasferito nei depositi comunali fino al 1936 quando trovò la sua collocazione definitiva
all’Aventino.

Continuando a percorrere via di Santa Sabina si raggiunge il Parco Savello, detto "Giardino
degli Aranci".

 Il Giardino degli Aranci


Nel Medio Evo qui sorgeva la fortezza della famiglia Savelli le cui mura cingono ancora il
delizioso giardino. Da qui si gode una delle più belle viste di Roma.  Sullo sfondo si
intravede la cupola di San Pietro e l'intera area nord del Tevere. I tetti di Trastevere colmano
la distanza col Vaticano offrendo un quadro unico di Roma. Quasi impercettibile nella foto,
sul basso scorre il fiume Tevere. Sul Lungotevere, si nota la Sinagoga, Tempio e luogo di
culto degli Ebrei romani, eretta nei primi anni del Novecento. Il Parco Savello si estende
nell'area dell'antico fortilizio eretto dalla famiglia dei Savelli tra il 1285 e il 1287 su un
preesistente castello fatto costruire dai Crescenzi nel X secolo. Realizzato nel 1932
dall’architetto De Vico è delimitato dalle mura merlate del castello dei savelli (XII sec) e in
parte dalle absidi della basilica di Santa Sabina. Il giardino, piantato ad aranci, piante da cui il
Giardino prende il nome sono state piantate in ricordo di San Domenico, che per primo portò
a Roma nel 1220 l’arancio spagnolo. Si dice che quel primo albero sia ancora in vita e si trovi
nel giardino della limitrofa chiesa di Santa Sabina e sia l’arancio presso cui predicava S.
Domenico, fondatore dell'ordine, conservato nel vicino chiostro di S. Sabina e visibile tramite
un foro aperto nel muro del portico della chiesa.

La passeggiata per Sabato si finisce qui, e la famiglia va direttamente allo stadio olimpico per
guardare la partita di rugby.

 L’ORARIO DELLA PARTITA

La partita di rugby Italia contro Inghilterra si svolge allo stadio olimpico di Roma. La partita
comincia dalle 5.30 fino alle 7.00 (dura 90 minuti) .

Dopo la partita, la famiglia cena in un ristorante asiatico (cucina cinese, filippina,


giapponese) che si chiama Asian Delight. Il ristorante si trova in via Francesco Caracciolo 9,
vicino a Cipro.
3° giorno

La giornata si comincia con la benedizione domenicale papale nella Piazza San Pietro.

Dopo di questa e dopo aver mangiato, fanno una passeggiata nel quartiere dell’EUR-
Originariamente chiamato E42 perchè doveva ospitare la grande esposizione universale
prevista per l'anno 1942 – che non fu più realizzata a causa dello scoppio della guerra – venne
successivamente denominato E.U.R. acronimo di Esposizione Universale di Roma. )

 Lago dell’EUR

Il Parco Centrale del Lago, più informalmente Parco Lago dell’EUR, è una moderna area
verde di Roma al cui interno si trova un bacino artificiale situato alla separazione delle
carreggiate di via Cristoforo Colombo, nel quartiere dell’EUR.
 Obelisco a Guglielmo
Marconi

Quest’ obelisco è alto di 45 m, venne eretto


nel 1959 nell'ambito degli abbellimenti della
città in occasione dei Giochi
olimpici del 1960. La struttura in cemento
armato è rivestita da 92 pannelli scolpiti in
marmo di Carrara. L'obelisco, opera di Arturo
Dazzi, è dedicato all'inventore Guglielmo
Marconi.

 Piazzale delle Nazione Unite

Questa piazza ha una forma


ellittica ed è costituita da due
nicchie semicircolari con un
portico di colonne. Ci sono
due grandi fontane ai lati
circondate da edifici di grandi
dimensioni. Il progetto della
piazza e gli edifici sono stati
realizzati durante il regime
fascista e si basano sulla progettazione del Mercato di Traiano nel Foro
Romano.

 Palazzo della Civiltà Italiana

Chiamato anche della Civiltà del Lavoro, è un edificio monumentale che si


trova a Roma nel moderno quartiere dell'EUR. Concepito fin dal 1936 e
progettato nel 1937, la sua costruzione iniziò nel luglio 1938 e fu inaugurato,
benché incompleto, nel 1940; i lavori si interruppero nel 1943 per poi essere
ultimati nel dopoguerra.
Dopo il giro, cenano in un ristorante cinese, poi tornano a B&B

Potrebbero piacerti anche