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Todorov: La conquista dell’America.

Il problema dell’ “altro”

Ed. originale1982

Nota introduttiva di Pier Luigi Crovetto

Critica per lo sconfinamento in territori altrui a T

Non tanto una storia della conquista dell’America quanto una “storia della scoperta che l’io fa
dell’altro” l’incontro più straordinario della storia occidentale quello con l’ “altro assoluto” il
“diverso” per eccellenza” -> “il più grande genocidio della storia dell’umanità”

Parte di una tetralogia insieme con “Il principio dialogico” ’81, “Racconti aztechi della conquista”
’83, “Noi e gli altri” ’89, aperta sotto il segno di Michail Bacthin

Il ruolo dell’altro nel “compimento dell’autocoscienza individuale” (cit proprio da Bacthin)

Sempre Bacthin: “L’essere dell’uomo è una comunicazione profonda. Essere significa comunicare.
Essere significa essere per l’latro e , attraverso l’altro, per sé.”

->Avventura semiotica e dialogo con l’altro

Tra le cause della vittoria di sparute minoranze di europei, oltre alle note motivazione degli storici,
T sottolinea lo “scarto” nella “percezione” degli avversari

Libro strutturato in 4 parti intitolate con 4 predicati in serie ascendente: scoprire, conquistare,
amare, conoscere per ognuno un soggetto esemplare: Colombo figura dello scopritore; Cortes il
conquistatore; Las Casas il difensore degli indigeni; Duràn e Sahagùn religiosi etnologi che si
dedicarono a raccogliere i reperti del patrimonio delle culture sconfitte e a salvarli dalla distruzione

Colombo alla ricerca del nuovo per trovarvi la conferma di sé e della sua vecchia cultura

A suo agio nell’interpretare i segni dell’ambiente del tutto incapace di decifrare i segni degli uomini

Cortes “comprende” perché sa bene che solo comprendendo riuscirà a “prendere”

Las Casas conosce meno di Cortes gli indigeni pur amandoli di più parla “di” loro e non tanto
“con” loro

Duràn e Sahagùn esperiscono sul piano spirituale il programma di Cortes:conoscere i riti per meglio
sradicarli

In T la scoperta dell’io attraverso il loro è accompagnata dalla allarmante affermazione della


scomparsa dell’io nel noi tipica dei regimi totalitari  cfr la biografia di T emigrato in Francia
dalla Bulgaria oppressa dal regime stalinista

 Cabeza de Vaca come una sorta di alter-ego di T che “visse le due culture in conflitto
dall’interno” ”essere che ha perduto la patria senza acquistarne un’altra” (cfr “In memoria” di
Ungaretti)
 Dal testo

Prima parte: Scoprire

La scoperta dell’America

T sceglie la problematica dell’altro esterno e lontano

Sceglie di raccontare una storia esemplare vicina ma diff dal mito con l’interesse di un moralista
più che di uno storico senso tropologico o morale!

Arco cronologico: il sec successivo all’arrivo di Colombo; unità di luogo: regione dei Caraibi e
Messico (Mesoamerica) ; unità d’azione: percezione che gli spagnoli ebbero degli indiani 
unica eccezione riguardante Moctezuma e i suoi seguaci

Con il 1492 come scrisse Las Casas entrammo “in questo nostro tempo così nuovo e così diverso
dagli altri” (Historia de las Indias)

Colombo da ammirare per il coraggio, a diff di altri non era perfettamente sicuro che non ci fosse il
vuoto …

Ricerca dell’oro (inizialmente se ne trovò ben poco) , tema onnipresente ->cfr i diari e lettere di
Colombo, persino preghiere a Dio …

MA non è mera cupidigia a spingerlo, anziegli sa bene il valore di esca che le ricchezze e l’oro
possono rappresentare e con la promessa dell’oro rassicura gli altri nei momenti difficili

Gli stessi sovrani spagnoli non si sarebbero impegnati nell’impresa senza la promessa di un
profitto

Ricordando in occasione del terzo viaggio l’organizzazione del primo Colombo afferma in modo
abbastanza esplicito che l’oro era la carota esibita al re e alla regina …

La nota lunga controversia tra Colombo e i sovrani ( e poi tra gli eredi del primo e quelli dei
secondi) circa l’ammontare dei profitti che l’Ammiraglio sarebbe stato autorizzato a ricavare

Tuttavia, se la ricchezza gli interessa è perché essa rappresenta il riconoscimento del suo ruolo di
scopritore

cfr la sua “intenzione pura”vorrebbe incontrare il Gran Kahn , imperatore della Cina di cui
Marco Polo aveva lasciato un ritratto indimenticabile

Questa sua ossessione a prima vista infantile nasce dal fatto che, sempre secondo Polo, “è da lungo
tempo che l’imperatore del Catai ha chiesto di poter avere dei sapienti che lo istruiscano nella fede
di Cristo” Colombo ha a cuore l’espansione del cristianesimo:NB “Lettera al papa Alessandro
VI”, febbraio 1502

Si considera un eletto, l’incaricato della missione divina->la vittoria universale del cristianesimo

La ricerca del denaro nasce proprio da questo progettoreperimento dei fondi per condurre la sua
missione che doveva portare fino alla liberazione di Gerusalemme!
Lettera del 26 dicembre ’92 afferma di sperare di trovare talmente tanto oro che i sovrani nel giro di
tre anni avrebbero potuto preparare la conquista dei Luoghi Santi

Tanto forte questa idea che Colombo istituisce un maggiorasco e dà istruzioni al figlio e ai suoi
eredi di raccogliere più denaro possibile perché se i sovrani vi rinunciano egli possa andarvi da solo,
anche dopo la sua morte …

Las Casas ci offre un celebre ritratto di C e della sua profonda religiosità

La sua mentalità religiosa è poi particolarmente arcaicaparadossalmente, un tratto di mentalità


medievale fa scoprire l’America e inaugura l’età moderna

Cmq altri tratti di C vicini alla modernità es il piacere della scoperta (della natura = è tale da
divenire per lui attività autosufficiente -> da mezzo diviene fine

Scoprire diventa un’azione intransitiva

Si direbbe quasi che C abbia compiuto la sua impresa per poter fare, come Ulisse, dei racconti
inauditi ->a loro volta i racconti di un viaggio sono motori per un nuovo viaggio (lo stesso C che
aveva letto Marco Polo!)

Colombo ermeneuta

 Diario del terzo viaggio, trascritto da Las Casas

La convinzione di C di essere giunto in un continente e non in un’isola poggia su tre argomenti: 1
abbondanza di acqua dolce; 2 autorità di libri santi (es: Esdra , approvato anche da S Ambrogio e
Agostino) ; 3 opinioni di altri uomini incontrati

<- le 3 sfere in cui si articola il mondo di C: sfera naturale, s divina e terza sfera umana

C uomo di fede, ma non solo cristiana-> crede anche all’esistenza dei ciclopi e delle sirene, delle
amazzoni e degli uomini con la coda --<tanto che crede di averli trovati davvero!

Ma C soprattutto credeva nell’esistenza fisica del paradiso terrestre, così come aveva letto
nell’Imago mundi di Pierre d’Ailly

Di ritorno dalle Azzorre afferma che s trova all’estremità dell’Oriente, pur senza esserci giunto di
persona

L’argomento diviene ossessivo nel 3 viaggio con l’approssimarsi all’equatore

Arriva a dire che la forma del mondo = pera, e che il paradiso terrestre è una sorta di capezzolo su
quella pera …

C pratica una strategia “finalistica” dell’interpretazione, simile a quella con cui i Padri della Chiesa
interpretarono la Bibbia  egli sa in anticipo ciò che troverà
Ma pur essendo finalista, C era più perspicace quando osservava la natura che quando cercava di
comprendere gli indigeni

Interesse per la Natura, molto più vicina a Dio di quanto non possano esserlo gli uomini

Quando fa scalo a Capo Verde nel terso viaggio, isola dove i portoghesi deportavano i lebbrosi i
quali si riteneva che guarissero mangiando tartarughe e lavandosi nel loro sangue, C molto più
interessato alla descrizione delle tartarughe che non agli uomini

E cfr la descrizione di un combattimento tra un pecari e una scimmia, in momento peraltro molto
difficile …

Soprattutto C attento a tutto ciò che attiene alla navigazione, più col senso pratico del marinaio che
con l’osservazione scientifica

Diff con Pinzòn comandante della seconda nave che regolarmente scompare alla ricerca dell’oro, C
passa il temo a fare osservazioni geo

C compie vere prodezze-> sa sempre scegliere i venti migliori e le migliori vele, inaugura il sistema
di navigazione secondo le stelle e scopre la declinazione magnetica

Non a caso, l’unica vera comunicazione efficace che riesce a stabilire con gli indios si fonda sempre
sulla conoscenza delle stelle

Coesistono quindi due personaggi il C navigatore esperto e il C che applica la sua strategia
finalistica che non cerca più verità ma conferme a una verità preesistente

Es la presenza dei negri ,di pappagalli e il clima caldo venivano considerati indizi di ricchezze
presenti ->tanto che C non tralascia mai di segnalarne l’abbondanza

cfr Las Casas e la considerazione sulla forza del desiderio che porta a credere che “tutto quel che
vede e sente parli in favore di quella cosa”  cfr anche la frase di Cesare!

cfr il caso di Cuba per cui C negò (con l’accusa di esseri bestiali che passano il tempo con non altro
piacere che quello delle donne) la validità degli informatori indigeni che la definivano un isola
addirittura convinse i suoi stessi compagni che non fosse un’isola con il solo argomento della sua
autorità

Ammirazione intransitiva per la natura Las Casas nota come in C la bellezza sia anteposta
all’utilità

I segni umani, le parole di una lingua, non sono semplici associazioni, non collegano direttamente
un suono a una cosa, ma passano attraverso la mediazione del significato, che è una realtà
intersoggettiva

La prima cosa che colpisce è che C non sembra prestare attenzione che ai nomi propri, i quali per
certi aspetti sono ciò che vi è di più simile agli amati indizi naturali

Attenzione al proprio nome anche, tanto che ne cambiò più volte l’ortografia
cfr Las Casas, grande ammiratore dell’AmmiraglioCristobal = Christum ferens (portatore di
Cristo); Colòn = ripopolatore

C riprende allora il nome antico perché crede che i nomi debbano essere ad immagine di chi li porta

NB anche la cura della particolarissima firma (sigla di cui tutt’oggi si ignorano tutti i segreti) che C
impose anche al figlio maggiore

E C si appassiona alla scelta dei nomi per il mondo vergine

All’inizio l’ordine cronologico dei battezzi corrisponde all’ordine di importanza degli oggetti
associati a quei nomi -> la prima isola chiamata San Salvador , la seconda Santa Maria de la
Concepciòn, la terza Fernandina (re d’Aragona) , la quarta Isabela e la quinta Juana (infanta)

Vuole ribattezzare i luoghi in funzione del posto che essi occupano nel quadro della sua scoperta; il
nominarli inoltre equivale ad una presa di possesso

Più tardi scelte più tradizionali ->es Cabo Hermoso (capo bello)

Talvolta vera furia nominatrice … anche due nomi alla stessa località …

cfr quando Pinzòn chiama un fiume col suo nome (cosa che l’Ammiraglio non faceva mai) C
ribattezza “fiume di Grazia”

Gli stessi indigeni ricevono nuovo nome

Il primo vero gesto di C è un atto di nomina con cui sancisce che quelle terre fanno ormai parte del
regno di Spagna ->atto ufficiale davanti a perplessi indios

Quando invece ha a che fare col resto del vocabolario C si mostra assai poco interessato
confondendo sempre i nomi con le cose che designano : gli sfugge la dimensione intersoggettiva del
valore reciproco delle parole (in antitesi alla mera capacità denotativa)

Quando es apprende la parola “cacicco” non cerca di saperne il significato quanto di vedere
l’equivalente spagnolo, come se fosse scontato che fra indiani esistessero le stesse distinzioni fissate
dagli spagnoli
Scarsissima attenzione alle lingue straniere per C la diversità linguistica non esiste, perché la
lingua è naturale

Cosa sorprendente perché C è poliglotta e non ha una vera lingua materna ->parla altrettanto bene
(o male) genovese, latino, portoghese e spagnolo

Del resto il movente del viaggio si fonda proprio su un malinteso linguistico C segue le
misurazioni dell’astronomo arabo al-Farghani (piuttosto precise) espresse però in miglia arabe,
superiori di un terzo alle miglia italiane !

Due atteggiamenti di C: riconosce che si trova di fonte a una lingua, ma ne rifiuta la diversità;
riconosce la diversità, ma rifiuta che si tratta di una lingua ..

Reazione al primo incontro con gli indigeni 12 ottobre ’92esprime di volerli portare in Spagna
affinché possano imparare a parlare!

Più tardi riconosce che gli indiani abbiano una loro lingua, ma cerca sempre parole e discorsi a lui
familiari, negando che sia una lingua diversa e rimproverandoli per la cattiva pronuncia dei nomi o
delle parole che crede di riconoscerli

Spesso parla con gli indios del Gran Khan …

Per tutto il primo viaggio incomprensione totale : la cosa che sorprende, dice Las Casas, è che
Colombo pretende di capire ! ->spesso non ‘sente’ altro che i riassunti di Marco Polo e Pierre
d’Ailly

MA gli scambi di C con gli europei non hanno miglior successo errore dopo l’altro nella
comunicazione con un capitano portoghese a lui ostile

Coloro a cui concede tutta la sua fiducia (es Roldàn o Hojeda) gli si rivoltano contro, mentre
trascura persone realmente devote come Diego Mendez

In fondo, la comunicazione umana non riesce a C perché non gli interessa

Colombo e gli indiani

C parla degli uomini che vede solo perché dopotutto fanno parte anch’essi del paesaggio. I suoi
accenni agli abitanti delle isole sono sempre inframmezzati alle sue notazioni sulla natura

Significativa la prima menzione degli indiani: “Subito videro gente nuda” (11 ottobre ’92)

Da qui l’interesse per le persone vestite che avrebbero potuto essere un po’ meglio assimilate a ciò
che si sapeva del Gran Khan

Osservazioni non di rado su aspetto fisico statura e colore della pelle (più apprezzato quando più
chiaro, cioè simile al suo) Conclude con sorpresa che benché nudi gli indiani sembrano più simili
agli uomini che ad animali
Per C anche privi di ogni proprietà culturale ->mancanza di costumi riti e persino religione (per C
del resto ci si veste in conseguenza all’espulsione dal paradiso terrestre)

Mai tentativi di comprensione e tutti gli indigeni assimilati tra loro

C ammira in primo luogo la bellezza fisica ->ammirazione aprioristica che si estende anche al
campo morale

Quando poi conoscerà meglio gli indiani cadrà nell’estremo opposto senza meritare più fiducia
nelle sue affermazioni …

A prima vista due caratteristiche attribuite agli indiani sembrano meno prevedibili: la loro
“generosità” e “vigliaccheria”-> ma in fondo tali affermazioni ci informano più su C che sugli
indiani

cfr gli scambi per C ritenuti assurdi -> il senso di superiorità genera un comportamento protettivo
tanto che C impedisce ai suoi marinai di praticare baratti ai suoi occhi scandalosi

^ generoso contributo di C al mito del buon selvaggio …

Rapporto diverso degli indigeni con la proprietà privata che C pare intuire ma non comprendere
pienamente tanto che arriva al rovesciamento d’opinione tanto da dichiararli tutti ladri e
infliggere loro punizione analoghe a quelle praticate in Spagna …

C considera gli indiani paurosi ma lasciati tranquillamente una parte de suoi uomini sull’isola di
Espanola è costretto ad ammettere che sono stati tutti uccisi da quelli indiani paurosi e senza armi
… passa ancora una volta all’estremo opposto facendo derivare il coraggio dalla loro viltà

C’è solo un momento in cui C compie uno sforzo particolare .>quando durante il 2° viaggio chiede
al religioso fra Ramòn Pane di descrivergli minutamente i costumi e le credenze degli indiani ed
egli stesso nella pref a questa descrizione lascia osservazioni etnografiche

Anche l’opinione circa la percezione che gli indigeni avevano degli spa viziata da principio->
seguiva una inevitabile ammirazione

C convinto che fossero visti come dei dagli indios …

Due modi con cui C si approccia agli indios (entrambi errati-> errori che ritornano nel sec seguente
e in tutti i colonizzatori della storia) o li pensa come esseri umani completi a lui non eguali ma
identici, con un comportamento che sbocca nell’assimilazionismo, nella proiezione dei propri valori
sugli altri; oppure parte dalla differenza in termini di superiorità negando una sostanza umana
realmente altra

<- visioni entrambe fondate sull’egocentrismo

Contraddizione interna in C  volontà di evangelizzarli considerandoli suoi simili e già di per sé


predisposti al cristianesimo, e dall’altra parte necessità di sottometterli con la forza in una
condizione di inferiorità ( e di ineguaglianza quindi)

cfr 3 viaggio chiede di portare dei delinquenti comuni, da graziare …


Per successivi slittamenti, C passò dall’assimilazionismo che presupponeva un’eguaglianza di
principio all’ideologia schiavista e al’affermazione dell’inferiorità degli indiani

Per C indios potevano essere ottimi schiavi ->ma i sovrani spagnoli non accettano il suggerimento
preferendo avere dei vassalli, non degli schiavi, dei sudditi in grado di pagare imposte, no degli
essere che appartengono a terze persone

Per C la propagazione della fede e la riduzione in schiavitù erano indissolubilmente legate

Michele da Cuneo membro della 2° spedizioni ci ha lasciato uno dei rari resoconti in cui viene
descritta la tratta degli schiavi ai primi tempi

C non riconosce agli indiani il diritto di una propria volontà

Come può C associato ai due miti apparentemente contraddittori nel quale l’Altro è un buon
selvaggio ma anche uno “sporco cane”, uno schiavo in potenza? entrambi i miti si fondano su
una base comune, il disconoscimento degli indiani e il rifiuto di considerarli un soggetto che pur
diverso gode dei nostri stessi diritti. C ha scoperto l’America ma non gli americani

NB nel ’92 la Spagna ripudia anche il suo Altro interno con la presa di Granada e la cacciata degli
ebrei  C stesso lega spesso i due avvenimenti

Seconda parte:Conquistare

Le ragioni della vittoria

Qual è il motivo di quella Conquista se gli abitanti dell’America sono così superiori numericamente
e si battono sul proprio suolo?

La conquista la più spettacolare giacché la civiltà messicana è la più brillante del mondo
precolombiano

Tra le cronache spagnole del tempo la più notevole è quella di Diaz del Castillo

Particolarmente serio il caso del punto di vista indigeno -> successivo alla Conquista, dato che non
conoscevano la scrittura e dunque inevitabilmente influenzato dai dominatori

La Conquista di Cortes dal ’19 al ’21tocca le coste messicane per la 3° volta inviato dal
governatore di Cuba che poi ci ripensa -> allora sbarca a Vera Cruz dichiarando di trovarsi sotto
diretta autorità del re di Spagna

Venuto a conoscenza dell’impero azteco comincia una lenta penetrazione verso l’interno

La battaglia più difficile contro i tlaxcaltechi che poi diventano i più preziosi alleati

Giunge infine a Città del Messico dove viene ben ricevuto e fa prigioniero il sovrano Moctezuma
(sarebbe più corretto Motecuhzoma)
Intanto spedizione spagnola del governatore di Cuba contro di lui: C lascia le truppe nella capitale a
Alvarado e sconfigge Panfilo de Narvaez

Intanto Alvarado durante una festa ha massacrato un gruppo di indigeni ->scoppia la guerra

cfr la Noche triste e il ritiro a Tlaxcala ->alcuni mesi di assedio e vittoria

Comportamento ambiguo di Moctezuma, che non oppone resistenza

Le stesse descrizioni …

M cerca con tutti i mezzi di impedire che la guerra si insedi nella sua città (diff dall’ultimo imp
Cuahtemoc) anche preferendo cedere il potere

Tovar riporta che fosse pronto in punto di morte a convertirsi ma il prete più impegnato a cercare
ricchezze

M tra pazzo e saggio (opta per la seconda Pietro Martire ->lo paragona a Diocleziano quando
abdica)

Gomara (cappellano e confessore di Cortes) tra disprezzo (per la viltà) e impossibilità di esprimere
davvero un giudizio

Si afferma anche del tormento di M per la cattiva coscienza in quanto gli aztechi si presentarono
come legittimi discendenti dei toltechi mentre ne furono gli usurpatori -> possibile che gli stessi
spagnoli gli suggerirono l’idea che fossero i diretti discendenti

I successori di M dichiararono immediatamente una guerra spietata ->ma nuovo fattore a favore di
Csfruttò abilmente i dissensi interni fra le diverse popolazioni del suolo messicano

Nella fase finale ha ai suoi ordini un esercito di tlaxcaltechi e di altri indiani suoi alleati
numericamente paragonabile a quello degli aztechi

Il merito di quelli fu grandissimo e determinante nell’esito della guerra, come riconobbe Motolinia
tanto che poi godettero di numerosi privilegi:esentati dal pagamento delle imposte, diventano
molto spesso gli amministratori dei paesi conquistati

Gli indios spesso non reagiscono perché, già conquistati dagli aztechi, vedono in Cortes il male
minore e a volte quasi un liberatore che permettere il giogo di un’odiosa tirannia

cfr il Codice fiorentino->capi indiani che vanno da Cortes a lamentarsi dell’oppressione esercitata
dai messicani di Moctezuma

Persino Diego Duràn che simpatizza per gli indigeni (e quasi meticcio culturale) scrive riferito agli
aztechi: “Tutto il paese tremava dinanzi a loro” “Erano il popolo più crudele e più diabolico che si
possa immaginare nel modo di trattare i loro vassalli, ben peggiore del modo in cui gli spagnoli li
trattavano e li trattano”

^ Durante il regno di Itzcoatl gli stessi aztechi (un sec prima la Conquista) distrussero i libri antichi
per riscrivere la storia a modo loro
Come gli aztechi, anche gli spagnoli mostreranno un certo sentimento di fedeltà al passato (non solo
assimilano ma si assimilano) non a caso la capitale del nuovo Stato sarà la stessa del Messico
vinto

Cortes si vuole creare una legittimità non solo agli occhi del re di Spagna ma anche della
popolazione locale accettando la continuità col regno di Moctezuma  infatti, il viceré Mendoza si
servirà dei registri fiscali dell’impero azteco

Terzo fattoresuperiorità spagnola in materia di armi

Aztechi non conoscevano lavorazione dei metalli -> gli spagnoli avevano archibugi (pochi) e
cannoni (ancor meno)

Possiedono i cavalli mentre gli indios si spostano a piedi …

Soprattutto si ‘portano dietro’ il vaiolo!

Cmq tutto questo non può spiegare da solo una vittoria con tanta sproporzione nei numeri

cfr la formula: tutto è avvenuto perché i maya e gli aztechi hanno perduto il controllo della
comunicazione la parola degli dei è divenuta inintellegibile oppure gli dei sono ammutoliti

Moctezuma e i segni

Sul piano linguistico o simbolico non esiste inferiorità naturale degli indigeni -> sono loro che
imparano la lingua dell’altro e nel corso delle prime spedizioni verso il Messico sono ancora due
indigeni chiamati dagli spagnoli Julianillo e Melchorejo a fungere da interpreti

Impiegano molte forze nell’interpretazione dei messaggi

divinazione ciclica (assimilabile alla nostra astrologia)

Calendario religioso di 13 mesi di 20 gg ognuno dei quali ha carattere fasto o nefasto

2° forma di divinazione di natura specifica e puntuale, sotto forma di presagi

Ogni avvenimento che si allontani dall’ordine prestabilito viene interpretato come il preannuncio di
un altro futuro avvenimento in generale nefasto

Del resto quando i segni si fanno attendere non si esita a sollecitarli recandosi dall’indovino di
professione

Tutta la storia azteca pare la realizzazione di profezie antecedenti

De resto, nella lingua dei maya profezia e legge sono una parola sola

Il mondo è posto fin dal principio come surdeterminato ->poiché tutto è prevedibile tutto è previsto
e la parola chiave della società mesoamericana è ordine
L’individuo è semplicemente un elemento costitutivo della collettività sociale

Importanza della famiglia per le colpe dei figli ritenuti responsabili anche i genitori che vengono
puniti

In una società super strutturata le distinzioni gerarchiche hanno un’importanza fondamentale

cfr le 14 prescrizioni sancite da Moctezuma I metà XV sec molte appartengono a quello che
per noi è il campo delle etichette: es insegne, abiti, ornamenti che si possono portare, abitazioni
confacenti

L’avvenire dell’individuo è regolato dal passato collettivo; l’individuo non costruisce il proprio
avvenire, ma questo gli viene rivelato

^ Gli spagnoli coltivano soprattutto la comunicazione tra uomo e uomo, gli indios quella tra uomo e
mondo

Grande reperimento di informazioni ma incapacità nella comunicazione interumana la rinuncia


di Moctezuma al linguaggio è il più evidente segno di uno scacco

Quando seppe che gli spagnoli si stavano informando su di lui ->angoscia: fuggire, nascondersi,
attendere?

cfr Durànla reazione di M quella di volersi nascondere in fondo a una grotta

Per i conquistatori i primi messaggi di M affermavano che fosse pronto ad offrir loro qualsiasi cosa
a patto che rinunciassero al desiderio di vederlo cfr leggi di M I (primo) “I re non debbono mai
apparire in pubblico se non in circostanze di estrema gravità” (riporta Duràn)nessuna , pena la
morte, poteva osare guardare in faccia il re

Lasciandosi vedere M II avrebbe abbandonato la sua sfera d’azione, quella dello scambio sociale,
e diventava un individuo vulnerabile

M sapeva informarsi bene sui suoi soliti nemici , ma l’identità degli spagnoli è così diversa che
l’intero sistema di comunicazioni degli aztechi, prima sempre vittorioso, fallisce proprio nella
raccolta di informazioni

Tutte le azioni degli spagnoli li colgono di sorpresa

Intanto un quantità di presagi predicono a M la vittoria degli spagnoli …

Colpisce che in tutte le varie popolazioni (tra loro distantissime e molto diverse) l’arrivo degli
spagnoli è sempre preceduto da presagi e la loro vittoria è sempre annunciata come certa

In realtà, tutto fa credere che tali presagi siano stati inventati a cose fatte

Gli aztechi percepiscono la Conquista e al tempo stesso la superano mentalmente iscrivendola in


una storia concepita secondo le loro esigenze
^^ il paragone tra indios e Colombolibro “Chilam Balam” e il “Libro delle profezie” di
Colombo, frasi tratte delle Sacre Scritture o attribuite che a suo dire predicevano la sua avventura e
le conseguenze

<- Las Casas dedica un itero cap dell’”Historia de las Indias” a tale argomento

Immagine deformata che gli indios hanno degli spagnoli equiparati a dei ->idea che ha effetti
paralizzanti <- cfr il Libro di Chilam Balam:”Chi non saprà comprendere morrà; chi capirà
vivrà”

Imparare a parlare bene fa parte dell’educazione familiare, p la prima cosa a cui pensano i genitori
Due tipi di scuole quelle che preparano alla professione del guerriero e quelle da cui escono
sacerdoti , giudici e dignitari regi (calmecac)

Gli alti dignitari scelti in funzione delle loro doti di eloquenza

Presso gli antichi maya ancora oltre ->i futuri capi scelti per mezzo di una procedura che ricorda
una prova per enigmi: debbono saper interpretare espressioni figurate dette “il linguaggio di
Zuyua”

Anche 15 anni dopo la caduta impero azteco Vasco de Quiroga poteva ammirarne l’eloquenza

La funzione del linguaggio è tale che il capo dello Stato è detto tlatoani = “colui che possiede la
parola”

Parola privilegiata è quella ritualeNB gli huehuetlatolli (= “le parole degli antichi”) ->discorsi
imparati a memoria con la funzione di materializzare la memoria sociale cioè l’insieme delle leggi
delle norme e dei valori da trasmettere per garantire l’identità collettiva

NB mancanza di scrittura!

I pittogrammi fanno riferimento all’esperienza non alla lingua <- i grandi disegni sono resi
comprensibili dal discorso rituale che li accompagna

LE tre grandi civiltà amerinde incontrate non si trovano allo stesso livello di evoluzione della
scrittura: gli incas completamente privi (sistema mnemonico di un linguaggio delle cordicelle); gli
aztechi usano i pittogrammi; i maya possiedono alcuni rudimenti di scrittura fonetica

Tale gradazione corrisponde alla credenza che gli spagnoli fossero dei gli incas lo credono
fermamente, aztechi solo in un primo momento, i maya se lo chiedono ma lo negano !

I maya sono anche il solo dei tre gruppi ad aver già subito l’invasione straniera (quella dei
messicani):sanno cos’è una civiltà diversa e al tempo stesso superiore <- lo loro cronache si
limitano spesso ad iscrivere gli spagnoli sotto la stessa rubrica prima riservata ai toltechi

Anche negli informatori aztechi caratteristica essenziale dei loro discorsi è la provenienza dal
passato
cfr “Dialoghi e dottrina cristiana” 1524 (!) ->incontro tra i francescani con le loro argomentazioni
teologiche e messicani con i loro specialisti in cose divine  ne abbiamo un racconto azteco
raccolto da Sahagùn

^ A diff dai messicani, gli spagnoli cercavano di razionalizzare la loro scelta della religione
cristiana; da questo sforzo ( e dal suo fallimento) proprio in quell’epoca storica nasce la
separazione tra fede e ragione e la possibilità di tenere un discorso non religioso sulla religione

La Conquista porta una nuova concezione del tempo dalla dimensione prevalentemente ciclica
a quella lineare

I “fasci” di anni (cfr i cicli di 20 anni , di 52 anni …) per gli indios si ripetono esattamente uno dopo
l’altro

L’immagine grafica e mentale del tempo per incas e aztechi è quella della ruota

CFR Moctezuma e il vecchio Quilaztli, che non sa dell’arrivo degli spagnoli ma mostra un disegno
lasciatogli in eredità dagli antenati in cui si mostrano navi e uomini uguali agli spagnoli …

Con la Conquista si impone tempo unidirezionale, tempo dell’apoteosi e dell’adempimento , come


lo vivono i cristiani di allora

D’altronde , sintomatico che la vittoria sia vista dagli spagnoli come un ennesimo segno della
progressione infinita verso la vittoria finale dello spirito cristiano ( concezione ereditata più tardi dal
comunismo)

Incapacità degli indios di produrre messaggi in una situazione in cui si richiede capacità di
improvvisazione e adattamento  qualità che invece fa proprie e rivendica Cortes

Particolare inefficacia nella comunicazione rivolte dagli aztechi agli spagnoli->M per convincerli a
lasciare il paese manda ogni volta dell’oro … Successivamente arrivano a minacciare che saranno
tutti sacrificati e mangiati (dagli stessi aztechi o dalle belve)

Non riescono più a padroneggiare nemmeno la comunicazione con gli altri indiani

Incapacità di dissimulazione degli indiani  cfr i ricchi ornamenti dei capi …

Da qui quella leggenda per cui gli indiani ignorano la menzogna <- cfr Motolinia e Las Casas (per
cui al contrario mentitore e cristiano sono diventati sinonimo)

Cmq pare ci fosse davvero una legge per cui chi mentiva doveva essere strascicato per le strade dai
giovani del collegio di Tepochcalco fino alla morte

Estrema divisione dei generi presso gli indiani

LA carriera militare quella più prestigiosa in assoluto


Trattare un uomo come una donna il max dell’offesa

cfr Tovar racconta che Cuauhtemoc incarnazione dei valori guerrieri attacca Moctezuma
assimilandolo alla passività delle donne

Inizialmente gli aztechi conducono una guerra soggetta alla ritualizzazione, al cerimoniale ->tempo
e luogo decisi in anticipo Inoltre, si combatte non tanto per uccidere quanto per fare prigionieri

cfr alla vigilia della caduta della capitale Cuauhtemoc ricorre all’arma suprema: il magnifico
abito di piume in eredità dal padre al quale si attribuiva la misteriosa virtù di mettere in fuga il
nemico con la sola apparizione

Gli aztechi non in grado di comprendere la guerra totale di assimilazione condotta contro di loro
dagli spagnoli

 Conquista di Michoacàn , regione ad ovest di Città del Messico narrazione fatta da un


nobile tarasco al francescano Martin de Jesus de la Coruna (riportata nella sua Relacion
de Michoacàn del 1540 ca.) <- i capi spagnoli erano Cortes, Critobal de Olid e poi
Nino (leggi Nigno) de Guzman

Racconto comincia con presagi che si verificano sin da 4 anni prima arrivo spa

^ Eppure le informazioni dirette non mancavano->Moctezuma invia al Cazonci di Michoacàn dieci


messaggeri per domandargli aiuto <- ma diffidente cerca di verificare le informazione catturando
alcuni otomì che confermano ma non gli basta cmq ..

Morto il vecchio Cazonci, suo figlio non aiuta Cuauhtemoc per due motivi: i vecchi rancori con
messicani + credenza che spa fossero dei

Paralizzato ogni tentativo di resistenza

Non comprendono il motivo per cui vogliono tanto oropensano che “questi dei debbano
mangiarlo” <- e Cortes lascia passare l’idea che l’oro gli serva per guarire da una malattia  al
contrario gli indigeni assimilano l’oro agli escrementi: inoltre, per i taraschi il denaro come
equivalente universale non esiste

Gli spa non devono nemmeno fare la guerra  basta sparare in aria alcuni colpi di cannone e gli
indiani cadono a terra terrorizzatiuso simbolico delle armi si dimostra sufficientemente efficace

Il Cazonci poi fatto prigioniero più volte torturato e in un secondo momento ucciso

Cortes e i segni

Tipologicamente Colombo andrebbe posto, molte volte, sullo stesso piano degli aztechi e lo stesso
vale per le prime spedizione verso il Messico di Hernandez de Crodoba e Juan de Grijalva

Comportamento di questi spagnoliàraccogliere maggior quantità d’oro nel minor tempo possibile
I primi interpreti erano indigeni-> no fiducia reciproca

cfr Melchorejo, prima traduttore di Cortes, di cui Gomara dice à”sembrava non saper né parlare né
rispondere”

Caso emblematico di incomprensione nel nome attribuito allo Yucatànàin realtà i maya avevano
risposto nella loro lingua “non comprendiamo le vostre parole”

Cortes conquistatore tipo o un conquistatore d’eccezione?

Più la prima, è un esempio subito seguito, sebbene mai emulato

La diff tra chi lo ha preceduto->il primo ad avere una coscienza politica e persino storica dei suoi
atti

Non appena sa dell’esistenza del regno di Moctezuma decide di non accontentarsi di estorcere
ricchezze ma di sottomettere quel regno

Strategia che spesso scontenta anche i soldati …

Egli prima di prendere vuole comprendere ->sono i segni che lo interessano non tanto i loro
referenti

La sua spedizione comincia con una ricerca di informazioni e non di oro primo atto importante
ricerca dell’interprete!

Sa di spagnoli fra gli indigeni, naufraghi di precedenti spedizioni  uno di loro, Jeronimo de
Aguilar si unisce alle truppe di Cortes, che stenta a riconoscere in lui uno spagnolo

MA Aguilar parla solo al lingua dei maya, che non è quella degli aztechi!

Il secondo personaggio fondamentale è una donna che gli indiani chiamano Malintzin e gli
spagnoli Dona (Dogna) Marina; la forma che più di frequente assume questo nome è “la
Malinche”

Essa viene offerta in dono agli spagnoli in uno dei primi incontri.>conosce il nahuatl , lingua degli
aztechi ma fu anche schiava presso i maya e ne consce la lingua

Si crea dunque una catena piuttosto lunga tra Cortes – Aguilar – la Malinche

Questa ha un dono incredibile per le lingue e in breve tempo impara anche lo spagnolo

Probabilmente nutre una certa ostilità vs il suo popolo e passa rapidamente nel campo dei
conquistatori -> contribuisce risoluta al perseguimento dei loro obiettivi

Mentre appena ricevuta Cortes la offre a uno dei suoi luogotenenti ( e poi la darà in sposa ad un
altro conquistador di Città del Messico), sarà la sua amante nella fase decisiva, dalla partenza per la
capitale fino alla sua caduta

Relazione e motivata da ragioni strategiche e militari più che sentimentali


Per gli stessi indigeni la Mal è figura centrale NB Codice fiorentino e primo incontro tra
Moctezuma e Cortes, che occupano i lati estremi dell’immagine dominata dal personaggio centrale
della Mal tale ascendente è riconosciuto anche da Bernal Diaz

Addirittura, gli indigeni soprannominano Cortes … Malinche !

Dopo l’indipendenza del Messico, divenuta simbolo del tradimento dei valori autoctoni e della
sottomissione servile -> per Todorov, invece, simbolo dell’ibridazione delle culture e premonitrice
del moderno Stato messicano

Più tardi gli spagnoli imparano il nahuatl, grosso vantaggio per Cortes->informazione circola nei
due sensi

C mette su un sistema informativo perfettamente efficiente e viene a conoscere rapidamente


l’esistenza di dissensi interni tra indiani componente decisiva per la sua vittoria

Cortes ne scrive una volta giunto a Tlaxcala, e se ne rallegrava , ricordando il precetto “Omne
regnum in seipsum divisum desolabitur”

Gli indiani arriveranno al punto di sollecitare l’intervento di Cortes nei loro conflitti interni

Proprio l’efficace sistema dell’informazione permette la vittoria sugli aztechi->mentre Cuauhtemoc


inalbera imprudentemente le insegne reali sull’imbarcazione che dovrebbe consentirgli la fuga, gli
ufficiali di Cortes raccolgono tutto su di lui e lo catturano

Specificità della religione cristiana in rapporto alle religioni pagane dell’America il cristianesimo
è universale e (per questo) intollerante

<- diff con indios che tenteranno di integrare il Dio cristiano nel loro pantheon come una divinità
insieme alle altre ->il dio della religione azteca è uno e molteplice nello stesso tempo

Facilità nell’accogliere divinità altrui:cfr tempio unicamente dedicato agli dei ‘altri’

Seconda grande diff riguarda il sentimento religioso degli spagnoli : il Dio degli spagnoli è un
ausiliario più che un Signore , un essere di cui ci si serve più di un essere di cui si gode

Il discorso religioso come mezzo che garantisce il successo della conquista

Spa ascoltano consigli divini solo quando coincidono con i suggerimenti dei loro informatori o i
propri interessi

^ Interessante osservare come nella fase discendente della sua vita (in particolare 2° spedizione in
Honduras) Cortes si mette a credere nei presagi: il successo non lo accompagna più

Per descrivere gli indiani i conquistatori usano termini di paragone ricavati dal proprio passato
pagano (greco-romano) e negli altri geograficamente più vicini come i musulmani -> chiamano
“moschee” i primi templi in cui si imbattono
Ci si può chiedere se l’agilità di spirito necessaria alla conquista gli europei l’abbiano avuta in
quanto eredi di due diverse culture: quella greco romana e quella giudaico cristiana

La civiltà europea del tempo è allocentricail suo centro simbolico è infatti Gerusalemme , luogo
esterno al territorio europeo e appartenente a una civiltà rivale (quella musulmana)

Inoltre durante il Rinascimento al decentramento spaziale si aggiunge il decentramento temporale


età ideale non presente né futuro, ma passato!

Una delle cose che più colpiscono gli spagnoli a Città del Messico è quello che si può chiamare lo
zoo di Moctezuma <- specie animali anche come tributo:funzione non solo religiosa, ma
ammiravano anche bellezza e rarità

Tale istituzione poteva essere assimilata ai primi musei ->XV sec i papi cominciano a mettere
insieme i reperti di altre culture …

<- anche Cortes non era insensibile alle testimonianza delle antiche culture

Tuttavia diff tra indios ed europeigli idoli portati a Città del Messico diventavano messicani e il
loro uso religioso; né lo zoo valeva come riconoscimento delle diversità culturali, diff dal museo
che stava nascendo in Europa

Gli spagnoli sono gli unici ad agire, gli aztechi si limitano a preservare lo status quo e a reagire

Cortes si preoccupa anche dell’interpretazione che gli altri (gli indiani) daranno dei suoi gesti 
punisce più volte severamente i saccheggiatori che prendono ciò che non va preso dando una cattiva
impressione

C vuole che l’informazione ricevuta dagli indiani sia quella stessa che lui trasmette

Fa credere che le sue conoscenze vengano non dallo scambio con gli uomini ma dai rapporti col
sovrannaturale

Spesso contraddittorietà calcolata per annebbiare il messaggio e lasciare perplessi gli interlocutori

NB le manovre di C a Cempoala con il cacicco grasso e con i 5 messi mandati da Moctezuma per
richiedere il tributo

La prima preoccupazione di C quando è debole è di non far scoprire agli altri la verità e di far
credere agli altri che è forte

C è un uomo sensibile alle apparenze tanto che , es, quando è nominato capo della spedizione
spende i primi denari per offrirsi un abito che incuta rispetto

C ha fama di buon oratore (dimostrano la padronanza con la lingua anche i rapporti inviati a Carlo
V) e nel tempo libero scrive poesie <- lo sottolinea persino il nemico giurato Las Casas
Anche l’uso delle armi è simbolico e vale più per spaventare il nemico ->cfr la catapulta che non
funziona ma …

All’inizio organizza delle vere messinscene con cavalli e cannoni <- molti, si racconta, che
svennero!

NB il contemporaneo insegnamento di Machiavelli ->spirito di un’epoca  non a caso il re


cattolico Ferdinando citato dal fiorentino come modello di “nuovo principe”

La miglior prova della capacità di Cortes di comprendere e parlare il linguaggio dell’altro è data
dalla sua partecipazione all’elaborazione del mito del ritorno di Quetzalcoatl, personaggio al
tempo stesso storico (un capo di Stato) e leggendario (una divinità) costretto secondo il mito a
partire verso est (l’Atlantico) scompare promettendo di tornare un giorno per riprendere possesso
dei suoi beni

Si ricordi che non occupava un posto privilegiato nel pantheon messicano … Moctezuma scambiò
Cortes con tale divinità e fu uno dei principali motivi della sua mancata resistenza  improvvisa
ripresa della produzione di oggetti di culto per il dio

Naturalmente è Cortes che spinge per rafforzare tale identificazione  NB lettere di C a Carlo
V”fargli credere [a Moctezuma] che Vostra Maestà era appunto colui che essi attendevano”

Fondamentale nozione retorica del “conveniente”discorso regolato dal suo fine non dal suo
oggetto

C si assicura il controllo dell’antico impero azteco proprio in virtù della sua padronanza dei segni
degli uomini

Il confronto fatto tra la cronaca di Benral Diaz e il Codice fiorentino raccolto da Sahagùn

Il secondo è la storia di un popolo raccontata da questo stesso popolo; quella di Diaz è la storia di
alcuni uomini raccontata da un uomo

Tra l’una e l’altra diff enormedal mondo del necessario si passa al mondo dell’arbitrario poiché
ogni individuo può diventare il punto di partenza di un’azione, non prevedibile in base a leggi
generali

<- Diff anche tra Diaz e Gomara (a cui pure Diaz si deve necessariamente ispirare)per questi tutto
ruota attorno a Cortes, più personaggio ideale che individuo reale

Sintomaticamente, episodi singolare volti a caratterizzare il racconto si trovano anche nel Codice
fiorentino ma solo dopo la caduta di Città del Messico il mondo del periodo successivo alla
conquista è il mondo dell’ibridazione nei fatti come nei modi di parlarne

Anche sul piano delle immagini diverse modalità rappresentative  nei disegni indiani personaggi
non individualizzati interiormente ; se il disegno deve riferirsi a un personaggio particolare ,
accanto all’immagine compare un pittogramma che lo identifica
La prospettiva lineare europea (scoperta in quegli anni!!) non nasce dalla volontà europea di
valorizzare un punto di vista unico ed individuale; ma ne diventa il simbolo, coniugandosi con il
carattere individuale degli oggetti rappresentati

In sé, il linguaggio non è uno strumento univoco: serve all’integrazione in seno a una comunità, così
come serve alla manipolazione altrui. Moctezuma privilegia la prima funzione, Cortes la seconda

NB la diff d’importanza attribuita dagli indigeni alla lingua nazionale enorme diversità linguistica
rende difficile la comunicazione con gli stranieri

Saranno solo gli spagnoli ad instaurare il nahuatl come lingua nazionale indigena nel Messico,
prima di concepire l’ispanizzazione

Nel 1492 oltre ai vari eventi già ricordati, anche pubb della prima grammatica di una moderna
lingua europeala grammatica spagnola di Antonio de Nebrija nella cui introduzione si legge:”La
lingua è sempre stata la compagna dell’impero”

Terza parte:Amare

Comprendere, prendere e distruggere

Proprio la capacità di comprendere che hanno Cortes e gli altri rende possibile la distruzione

Tale paradosso cresce d’intensità a pensare che i conquistadores , almeno su alcuni punti, stimavano
gli indios!

Le usanze degli aztechi , o almeno quelle dei loro capi, sono più raffinate di quelle degli spagnoli
cfr lo stupore di Cortes per i piatti riscaldati alla mensa di Moctezuma

Cortes convinto che le meraviglie viste siano le più grandi del mondo

Bernal Diaz non ha altri termini di paragone che quelli tratti dai romanzi cavallereschi

Perché allora li hanno annientati?

Rileggendo le ammirazioni di Cortes si nota che sono tutte rivolte ad oggetti senza riconoscere i
loro autori come individui umani da porre sul suo stesso piano

Pur distaccandosi da Colombo, per Cortes essi sono sì dei soggetti ma dei soggetti ridotti al mero
ruolo di produttori di oggetti, di artigiani o saltimbanchi , ma con un’ammirazione che sottolinea e
non cancella la distanza tra loro

Infatti, quando deve esprimere la sua opinione sulla schiavitù degli indios (lo fa in una memoria
indirizzata a Carlo V) prende in considerazione il problema dal solo punto di vista della redditività
dell’impresa
Molte persone illuminate del tempo restano completamente estranee alle culture indigenecfr
Durer che ammira sin da anni ’20 le opere degli artisti inviate da Cortes alla corte reale, ma non
riceve nessuna influenza lui come tutta l’arte del suo tempo! gli autori spagnoli parlano bene
degli indiani ma, salvo rari casi, non parlano mai agli indiani

Le cifre di Las Casas che parla di un milione di morti sono vere , non tanto perché frutto di stime
attendibili, ma perché corrispondono a quelle indicate dagli studiosi odierni

Alla vigilia della Conquista nel Messico 25milioni abitanti; nel 1600 -> 1 milione!

Gli spagnoli non procedettero a uno sterminio diretto né sarebbero stati in grado di farlo

3 grandi cause: 1) uccisione diretta; 2) in seguito a maltrattamenti->responsabilità meno diretta; 3)


Per malattie tramite “choc microbico” (maggior parte della popolazione)-> responsabilità diffusa e
indiretta

Punto 2) si riferisce soprattutto alle condizioni di lavoro imposte <- specie nelle miniere!

Ma cfr anche le imposte , la riduzione in schiavitù …

Oltre a un aumento della mortalità anche diminuzione della natalità

Il meticcio Pommar nel 1582 nota saggiamente come gli indiani fossero particolarmente vulnerabili
dalle malattia perché esauriti dal lavoro e non amavano più la vita

Cmq i conquistadores consideravano sicuramente le epidemie come una delle loro armi e il fatto
che gli indiani muoiano era visto come la prova che Dio stesse dalla loro parte

Motolinia, membro del 1° gruppo di francescani in Messico nel 1523 , comincia la sua Historia
enumerando le 10 piaghe inviate da Dio per punizione su quella terra (Cfr Egitto) la prima fu la
piaga del vaiolo portata da un soldato di Narvaez

Anche per Motolinia la malattia non unica responsabile ma anche ignoranza, mancanza di cure e di
alimenti

Tra le piaghe citate anche le imposte eccessive, le miniere d’oro, l’ultima piaga le fazioni che
dividevano gli spagnoli in Messico :vedendo gli spagnoli discutere , gli indiani pensano di poterne
approfittare per sbarazzarsi di loro -> che la cosa sia vera o meno, resta cmq buon pretesto per
giustiziare moltissimi altri indiani, tra cui Cuauhtemoc loro prigioniero

Motolinia parte da un episodio biblico ma il suo racconto è drammaticamente realistico sono


chiaramente gli uomini i responsabili di queste piaghe ed egli non le approva, pur tuttavia facendole
rientrare nell’espressione di una volontà divina e in una punizione inflitta agli infedeli

Ora aspetto qualitativo della distruzione degli indiani

La “Brevisima relaciòn” di Las Casas è una patente esagerazione, se non una pura invenzione
Todorov cita solo racconti di testimoni oculari

Il più antico rapporto del 1516 di un gruppo di domenicani per M de Chievres , ministro di Carlo
I (futuro Carlo V), concerne fatti avvenuti nelle isole caraibiche -> si racconta dei modi trattare i
bambini, del rapporto con i minatori

Racconto di Las Casas contenuto però nella Historia de las Indias -> avvenimento cui fu partecipe
ancor più che testimone massacro di Caonao a Cuba compiuto dalle truppe di Narvaez di cui
era elemosiniere ->massacro di uomini e bestiami, a detta del frate, solo per affilare le spade

Racconto di Pietro Martire, che cita testimonianze varie, sulle stragi durante la spedizione di Vasco
Nunez de Balboa

Ma quali le motivazioni?

Desiderio di arricchirsi presto e molto , senza curarsi del benessere e della stessa vita altrui

Motolinia indica proprio nella cupidigia la causa …

Il conquistador non ha cessato di aspirare ai valori aristocratici, ai titoli nobiliari, agli onori -> tutto
ciò può essere ottenuto col danaro

Questa omogeneizzazione dei valori per mezzo del denaro è un fatto nuovo che preannuncia la
mentalità moderna, egualitaria e attenta all’economia

Ma il solo desiderio di arricchirsi non spiega tutto

è come se gli spagnoli provassero un piacere particolare nella crudeltà , nell’esercizio del potere
sugli altri, nella dimostrazione di poter dare la morte (Cfr massacro di Caonao)

cfr “pulsione di morte” e “instinct of mastery” (istinto di padronanza)

Anche gli aztechi uccidono e molto (Duran stima più di 80mila vittime sacrificate nella capitale dal
re Ahuitzotl per l’inaugurazione del nuovo tempio) ma diff fondamentale tra società del
sacrificio e società del massacro

Il sacrificio = delitto religioso compiuto in nome dell’ideologia ufficiale

Aztechi sacrificavano persone né troppo estranee né però appartenenti del tutto alla comunità->
inoltre valore personale importante, col sacrificio di valorosi guerrieri più apprezzato

Il massacro intimamente legato alle guerre coloniali -> più i massacrati sono estranei alla comunità,
meglio è!

Il massacro è un delitto ateo . laddove sono caduti i divieti trad e i legami sociali che vigevano  i
massacri degli spagnoli anticipano la modernità! (^^ cfr Bauman)

Eguaglianza o ineguaglianza
Il comportamento degli spagnoli è dovuto anche all’idea che questi si fanno degli indios considerati
creature inferiori, a mezza strada tra uomini e animali

Dottrina dell’ineguaglianza cui da subito si contrappone la teoria che afferma l’eguaglianza di


tutti gli uomini

Si tratta di un dibattito che mette in causa anche l’opposizione tra identità e differenza

La differenza si converte in ineguaglianza, l’eguaglianza in identità!

NB il celebre “Requerimiento” , ingiunzione indirizzata agli indiani, favorevole alla tesi


dell’ineguaglianza <- autore è il giurista regio Palacioc Rubios , data:1514

Da lì in poi, necessario rivolgersi agli abitanti, prima di conquistare un paese, dando loro lettura di
questo testo base legale offerta ai desideri dei conquistatori

Si apre con una breve storia dell’umanità culminante nell’arrivo del Cristo “capo della stirpe
umana" ->continente americano assegnato da poco dal papa (Alessandro VI) alla potestà di
spagnoli e portoghesi Se gli indiani dopo la lettura si mostrano convinti non si ha il diritto di
prenderli come schiavi, se non la accettano saranno severamente punito

possono scegliere solo tra due posizioni di inferiorità -> la superiorità degli spagnoli già data dal
fatto che sono loro a parlare e gli indios ascoltano

Come afferma Las Casas non si sa “se ridere o piangere davanti all’assurdità” del Requerimiento

Il testo non sarà cmq mantenuto come base giuridica della conquista , ma tracce del suo spirito si
ritrovano anche in avversari dei conquistatori

NB caso di Francisco de Vitoria, teologo , giurista, prof all’Uni di Salamanca -> demolisce le
giustificazioni delle guerre condotte in America, ma sostiene che delle “guerre giuste” siano però
possibili -->primo gruppo di ragioni basate sul principio di reciprocità: “diritto naturale di
socievolezza e comunicazione” ->viaggiare in tutti i paesi che si vuole , libertà nel commercio e
nella circolazione delle idee (ma mentre pensa alla libertà degli spagnoli di predicare il Vangelo,
mai pensa a quella degli indiani di andare in Spagna a diffondere es. il Popol Vuh …)

Altro gruppo di ragioni per giustificare le guerre  quando sono fatte per proteggere gli innocenti
contro la tirannia dei capi o delle leggi indigene ->ma NB sono gli spagnoli che hanno deciso
che senso dare alla parola tirannia! <- es decidono che è tirannia il sacrificio umano

In fondo Vitoria ammette la liceità di intervenire per garantire un diritto di tutela, dato che la loro
stupidità “è molto più grande di quella dei bambini e dei pazzi degli altri paesi”

Moltissime le testimonianze che vedono negli indios esseri umani imperfetti . esdomenicano
Tomas Ortiz, che scrive al Consiglio delle Indie + l’uomo di lettere e scienze (e conquistador)
Oviedo , fonte ricchissima di giudizi xenofobi e razzisti , che equipara gli indios a oggetti inanimati
->non sorprende che fosse sostenitore della ‘soluzione finale’ del problema indiano, augurandosi
che fosse il Dio dei cristiani ad assumersene la responsabilità
Il dibattito fra sostenitori dell’eguaglianza e partigiani dell’ineguaglianza tocca il culmine durante la
celebra Controversia di Valladolid che nel 1550 oppone l’erudito e filosofo Ginès de Sepulveda
all’abate domenicano e vescovo di Chiapas , Bartolomé de Las Casas

A Sepulveda era stato negato il diritto di stampare il suo trattato (“Democrates alter”) che ha per
argomento le giuste cause delle guerre contro gli indiani tenta allora danti a una giuria di saggi,
giuristi e teologi

Dopo lunghi discorsi (quello di Las Casas dura 5 gg!), i giudici spossati non prendono da ultimo
alcuna decisione ->ma la bilancia pende dalla parte di Las Casas perché Sepulveda non ottiene
l’autorizzazione a pubblicare il libro

Sepulveda si appoggia a una tradizione ideologica in cui indica come padre Aristotele e la sua
Politica, tradotta da Sep in latino qui vi è stabilita la celebre distinzione tra coloro che sono nati
padroni e coloro che sono nati schiavi , che sono appunto schiavi per natura

Altro testo al quale si fa corrente riferimento è il trattato “De regimine”, allora attribuito a
Tommaso d’Aquino, ma in realtà di Tolomeo da Lucca  per lui, la ragione dell’ineguaglianza
tra uomini va cercata nell’influenza del clima e degli astri

Per Sep insomma la gerarchia è lo stato naturale della società umana dichiara che tutte le
gerarchie, nonostante le diff di forma, si formano su un unico e medesimo principio: “il dominio
della perfezione sull’imperfezione, della forza sulla debolezza, della virtù eminente sul vizio”

E fornisce vari es a tale superiorità naturale -> il cortpo subalterno all’anima, i figli sottoposti ai
genitori, la donna all’uomo, gli schiavi al padrone …

Le opposizioni che formano l’universo mentale di Sep , in definitiva, hanno lo stesso contenuto

^ Ma non tutti i sostenitori dell’ineguaglianza hanno un pensiero così schematico

Opposizioni : tautologiche (bene / male), sulla base di comportamenti (crudeltà / clemenza) , diff
biologica (animali / uomini)

Poi anche due serie di opposizioni che ruotano intorno alla coppia corpo / anima e quelle che
oppongono parti della popolazione del globo la cui diff è evidente ma la superiorità o inferiorità
problematica (spagnoli / indios ; uomini / donne) <- anche gli indios avevano paragonato gli spa
alle donne!  l’altro è anzitutto il nostro corpo …

Sep porta 4 argomenti (sia nel trattato sia a Valladolid) che legittimano la guerra

1) Legittimo assoggettare con la forza delle armi uomini la cui condizione naturale è quella di dover
obbedire agli altri, se essi rifiutano tale obbedienza e non vi è altro rimedio a cui ricorrere

2) Legittimo mettere al bando il crimine abominevole di mangiare carne umana e porre fine al culto
dei demoni e al rito mostruoso dei sacrifici umani che provoca più di ogni altra cosa la collera
divina
3) Legittimo salvare da un grave pericolo gli innumerevoli innocenti che quei barbari immolavano
ogni anno per placare i loro dei con l’offerta di cuore umano

4)La guerra contro gli infedeli giustificata perché apre la via alla propagazione della religione
cristiana e facilita il compito dei missionari

cfr il diritto-dovere di imporre il bene agli altri proiezione del soggetto enunciante sull’universo,
un’identificazione dei miei valori con i valori

CFR proposizioni descrittive e postulati prescrittivi , i quali dipendono non dalla verifica empirica
ma dalla fede

Diff tra valore comune , collettivo VS valore personale  la salvezza di uno solo giustifica la morte
di migliaia

Las Casas, avversario coerente e sistematico, rifiuta proprio questo principio, tradendo così non
tanto il cristianesimo in particolare quanto la religione in generale abbandona la posizione
classica e preannuncia quella moderna Scrive Las Casas: “Sarebbe un gran disordine e un
peccato mortale gettare un bambino in un pozzo per battezzarlo e salvargli l’anima, se per ciò il
bambino dovesse morire”

In un opera successiva alla controversia, “Del regno e dei doveri del re” , Sepulveda si mostra
sensibile alle diff tra spa e indios e anzi le ricerca interessante che recupera descrizione
idealizzanti degli indiani (mancanza di scrittura, di denaro e vestiti) , ma le inverte di segno

->sono tutti tratti che indicano il predominio della presenza sull’assenza , dell’immediato sul
mediato ( e l’indifferenziazione tra privato e pubblico)

^ cfr il sacrificio descritto da Duràn , 40 gg prima della festa identificazione di un indio con un dio
… fino al sacrificio -< confusione tra rappresentante e rappresentato  ci si imbatte nella
presenza là dove ci si sarebbe aspettata l’assenza

Diff enorme tra due forme di simbolizzazione

^^ Todorov ammette in questo la superiorità degli spa  così come innegabile è la superiorità
tecnica , la cui evoluzione deriva proprio dall’evoluzione dell’apparato simbolico tipico dell’uomo

Il discorso di Sep cmq perde interesse in quanto la differenza viene sempre letta come inferiorità in
termini pregiudiziali

La concezione egualitaria di Las Casas merita di essere presentata come una derivazione
dall’insegnamento di Cristo Egli stesso durante la controversia afferma: “Addio, Aristotele! Il
Cristo, che è verità eterna, ci ha lasciato questo comandamento: Amerai il tuo prossimo come te
stesso”
L’opposizione fondamentale è quella tra cristiano e non cristiano, ma chiunque può diventarlo! ->
no diff di natura

Per Aristotele (e Sep) lo schiavo è un essere intrinsecamente inferiore

A Valladolid allora si scontrano direttamente queste due componenti della cultura occ

Cmq Las Casas non è il solo a difendere il diritto degli indiani e a proclamare che non possono
essere ridotti in schiavitù <- tutti i doc ufficiali della corona lo sostengono i sovrani stessi
negarono a Colombo il diritto di vendere gli indios come schiavi e NB il celebre testamento di
Isabella che afferma che essi non debbono subire alcun torto nelle loro persone

1530 ordinanza di Carlo V “Nessuno osi ridurre in schiavitù un indiano “ e dello stesso spirito
sono le Nuove Leggi 1542 sul governo della colonia così come la bolla papale 1537 di Paolo III

Las Casas adotta l’eguaglianza a base di ogni politica umana

Potenzialmente cmq pericolo di veder affermare non solo la natura umana degli indiani ma anche la
loro ‘natura’ cristiana

Poiché il cristianesimo è universalista esso comporta un’in-differenza essenziale di tutti gli uomini

Pericolo assimilazione affiora nel testo di S Giovanni Crisostomo citato e difeso a Valladolid

Identità biologica comporta già qui una sorta di identità culturale (dinanzi alla religione)

Per Las Casas tutte le nazioni del mondo sono destinate alla religione cristiana

Tesi secondo cui indios sarebbero già dotati di caratteristiche cristiane ->es indios pacifici e
obbedienti come i cristiani …

CFR quella monotonia di descrizioni (anche tra popolazioni lontanissime ! -> dalla Florida al Perù)
 equiparate a un età dell’oro e similitudini con Adamo …

Colpisce anche il fatto che Las Casas descrivi gli indios solo in termini negativi o privativisono
senza difetti … Ciò che viene positivamente rilevato è solo uno stato psicologico (buoni, tranquilli,
pazienti), come del resto faceva Colombo mai una configurazione culturale o sociale che
permetta di comprendere le differenze né spiega mai i vari comportamenti , se non adducendo alla
morale cristiana insita in loro …

La sua “Apologetica Historia” contiene moltissime informazione, ma sempre la storia si fa appunto


apologia

Il pregiudizio di eguaglianza costituisce un ostacolo ancora maggiore, perché porta ad identificare


puramente e semplicemente l’altro con il proprio “ideale di sé” ( o con il proprio io)

Las Casas vede ogni conflitto nei termini di un’unica opposizione, interamente spagnola, tra fedele
e infedele
Visione schematica

I conquistadores da lui equiparati al Demonio ( ei lupi crudeli , così come gli indios a pecorelle <-
linguaggio evangelico)

Così come ignora gli indios, dunque, Las Casa non comprende gli spagnoli non riesce ad intuire
come gli spagnoli ma hanno adesso un nuovo modo di vivere la religione , molto diversi dal suo
ideale Proprio in questo nuovo modo di vivere la religione va ricercata l’origine quella
straordinaria capacità di adattamento e improvvisazione

Inoltre , presenta uno schema evolutivo unico: gli indios sono ora come noi eravamo una volta …

Schiavismo, colonialismo e comunicazione

Ma si può davvero amare qualcuno se si ignora la sua identità e non si vede altro che la proiezione
di sé o del proprio ideale? Non si rischia di voler trasformare l’altro e quindi di sottometterlo?

Il primo grande trattato dedicato da Las Casas alla causa india ”De unico vocationis modo
omnium gentium ad veram religionem” quell’unico modo è la dolcezza, la persuasione
pacifica <- vs metodi brutali conquistatori <- ma nello stesso tempo anche un’unica vera religione

Già violenza di fondo nella convinzione di possedere la verità a diff degli altri  tutte iniziative di
Las Casas (tranne quelle degli ultimi anni ) hanno questa ambiguità

I limiti del suo intervento si rivelano presto cfr massacro di Caonao dove era elemosiniere -> di
fronte a un indio morente, si preoccupa solo di battezzarlo

CFR l’impresa di Las Casas della colonizzazione pacifica della regione di Cumanà, odierno
Venezuela ->non soldati ma religiosi (domenicani e francescani) e contadini-coloni  si rivela un
fallimento tanto da finire nel sangue

Non si scoraggia e 15 anni dopo ca ritenta in Guatemala in una regione che riceverà il nome di
Vera Paz promette al re di aumentare i profitti addirittura -> riesce meglio della precedente,
ma alcuni anno dopo gli stessi religiosi, sentendosi in pericolo, chiamano l’esercito che non è ad
ogni modo lontano

CFR anche l’atteggiamento di Las Casas verso gli schiavi neri <- i suoi avversari hanno spesso
rimarcato la parzialità nel trattamento …

Il frate accettò che questi venissero ridotti in schiavitù -> si ricordi che cmq era un dato già
acquisito , mentre quella degli indios appena cominciata

Ma all’epoca in cui scrive l’Historia de las Indias dichiara di non fare più alcuna diff tra gli uni e gli
altri ^ Mentre sino al 1544 ancora possedeva uno schiavo nero, mentre rinunciò a schiavi indiani
sino al 1514

NB Las Casas NON vuole porre fine all’annessione degli indiani, ma vuole soltanto che sia
compiuta da religiosi anziché soldati cfr lettera del 20/1/1531 al Consiglio delle Indie
Il suo sogno è uno Stato teocratico -> per certi versi, ritorno al Medioevo …

In fondo, Las Casas assimila la colonia ad una donna proprio come il suo rivale Sepulveda: basta
sostituire il padre dimostratosi crudele con un marito ragionevole

Anche il re e la Spagna così avranno vantaggi

Dovendo allontanare le accuse che lo volevano respingitore del potere imperiale si difende con testi
come le “Trenta proposizioni” 1547 e il “Trattato delle prove” 1552 in cui in fondo usa lo stesso
argomento del Requerimiento, cioè che la legittima potestà del re di Spagna è garantita dalla
cessione fatta dal papa vicario di Cristo

Quello di Las Casas è un atteggiamento cmq simile a molti  non bisogna fare la guerra e
schiavizzare gli indios perché così si migliorano le finanze spagnole

Cmq Todorov riconosce i grandi meriti del frate che davvero ha difeso gli indios con la sua unica
vera arma:la penna ->pur riconoscendo che la sua resta una ideologia colonialista

Nel 1573 sotto Filippo II vengono redatte le ordinanze definitive sulle Indie alla testa del
Consiglio delle Indie, responsabile del contenuto di queste ordinanze, si trova Juan de Ovando che
non solo conosce le dottrine di Las Casas ma fa conoscere alla corte, nel 1571, i testi della
controversia di Valladolid  NB “le scoperte non debbono essere chiamate conquiste” ...

Dopo il Requerimiento di Palacios Rubios c’è stato Las Casas ma anche Cortes  dal primo deriva
la dolcezza , la pacificazione ; alla diffusa influenza di Cortes la forte presenza del linguaggio
dell’apparenza

Ma l’intento sempre lo stesso sottomissione di quelle terre alla corona spagnola!

Altra lezione di Cortes non dimenticata prima di dominare, necessario assumere informazioni

<- cfr la memoria indirizzata nel 1537 a Carlo V

Inoltre un trio di figure sostituisce l’antico conquistador – soldato  lo studioso, il religioso e il


commerciante

Riassumendo: Las Casas e gli altri sono dentro l’ideologia colonialista, contro l’ideologia schiavista

Ridurre l’altro ad oggetto inoltre non è il metodo più conveniente  più redditizio se lo si
considera come un sogg capace di produrre ogg suscettibili di appropriazione e basta così
aggiungere un soggetto intermedio per moltiplicare potenzialmente all’infinito il numero degli ogg
appropriabili ma questo sogg intermedio non deve consumare ciò che produce …

Il sogg perciò produrrà di più quanto meglio sarà curato <- da qui interesse dei religiosi in cure
mediche ed istruzione

^ Colombo schiavista, mentre Cortes colonialista


cfr il rispetto che l’indios avevano per il marchese del Valle !

Vi furono anche apporti positivi ->progressi tecnici ma anche simbolici e culturali … ma sempre di
colonialismo si tratta

Quarta Parte: Conoscere

Tipologia dei rapporti con l’altro

Tre assi intorno ai quali ruota la problematica dell’alterità 1 giudizio di valore (piano
assiologico): l’altro è buono o cattivo, mio pari o inferiore … 2 azione di avvicinamento o
allontanamento nei cfr dell’altro (piano prasseologico) 3 conoscere o ignorare l’identità dell’altro
(piano epistemologico)

Tra questi tre piani non vi è alcuna implicazione rigorosa!

Las Casas conosce gli indiani meno di Cortes e li ama di più, ma entrambi si riconoscono i una

comune politica di assimilazione

Conquistare, amare e conoscere sono comportamenti

Inoltre, diff anche all’interno di un medesimo asse

Las Casas attraversò una serie di crisi e trasformazioni che lo portarono ad assumere nel corso della
sua lunga vita (1484-1566) una serie di posizioni affini e tuttavia distinte

Rinuncia ai suoi indiani come schiavi nel ’14 e diventa domenicano solo nel ’22-3

Ma un cambiamento ancora più importante si verifica all’incirca nel periodo successivo alla
controversia, dopo ritorno definitivo in Messico  l’atteggiamento e l’amore nei cfr degli indios
non è lo stesso

Cambiamento dovuto a partire dalle riflessioni a cui lo conducono i sacrifici umani ( argomento
che dimostrava la loro inferiorità per Sepulveda)

Deve confutare la tesi di Sep cfr Apologia scritta in latino per Valladolid e in alcuni cap
dell’Apologetica Historia

Dapprima afferma che il rimedio, costituito dalla guerra, ancora peggiore del male + rispetto delle
leggi altrui , evitando dunque il biasimo alla singola persona

MA a questo punto fa un ulteriore passo avanti ->la condanna stessa diviene un problema

Mostra come questo tipo di sacrificio non fosse poi del tutto estraneo alla stessa religione cristiana
<- cfr casi di Abramo Isacco; Jefte e la figlia

Ricordava anche casi in cui gli spagnoli erano caduti nel cannibalismo
Addirittura arriva ad affermare che il sacrificio umano è accettabile non solo per ragioni di fatto, ma
anche di diritto 4 argomenti:

1) Ogni essere umano ha una conoscenza intuitiva di Dio

2) Gli uomini adorano Dio secondo le loro capacità

3) La più grande prova d’amore che si possa dare a Dio consiste nell’offrirgli quel che si ha di più
prezioso, cioè la vita umana

4) Il sacrificio esiste in forza di una legge naturale e le sue forme saranno regolate dalle leggi
umane, soprattutto per quanto concerne la natura dell’oggetto sacrificato

Introduce un certo prospettivismo in seno alla religione

LC riconosce che per gli indios si tratta di vero dio quello venerato il primo passo verso il
riconoscimento che l’idea comune e universale non è più il Dio cristiano, ma l’idea di divinità , di
un qualche cosa sopra di noi la religiosità più che la religione

Introduce una nuova variante dell’amore verso l’altro  un amore non più assimilativo, ma in un
certo modo distributivo : ognuno ha i propri valori; il confronto non può avere per oggetto che dei
rapporti – dell’essere con il proprio dio

Non più unico ero Dio, ma coesistenza di universi

Abbandona teologia e pratica una sorta di antropologia religiosa

Relatività anche della nozione di “barbarie”, primo a farlo nell’età moderna <- argomentazioni
simili a Strabone ma anche il S Paolo della “Prima lettera ai Corinzi”

Radicalismo di LC!  eguaglianza a detrimento della gerarchia = S Paolo cit anche


nell’Apologia che fa riferimento anche al Vangelo di Matteo: “Fa’ agli altri tutto ciò che vorresti
fosse fatto a te”

^ Diff dei protestanti che mettono in luce le diff e isolano la loro comunità da quella degli indigeni
quando le due si trovano a contatto

Questa “religione egualitari sta” fa paragonare Todorov LC a Giordano Bruno e il suo “De
l’infinito , universo e mondi” 1584  diff aristotelismo -> nessun punto fisico è il centro
dell’universo, multi universi infiniti!

La soluzione ultima cui approda LC è davvero rivoluzionaria  conservare antichi Stati con i loro
re e governatori, predicarvi il Vangelo ma senza appoggio eserciti; se i re locali chiedono di
integrarsi in una specie di federazione presieduta dal re di Spagna è bene accettare questa loro
richiesta suggerisce al re di rinunciare ai propri possedimenti -> l’unica guerra quella vs
conquistadores che difficilmente avrebbero rinunciato alle loro ricchezze senza resistenze

Gli indiani decideranno essi stessi del proprio avvenire


Di seguito, alcuni importanti es ->azioni di identificazioni o assimilazioni

 Vasco de Quiroga

Membro della seconda Udienza del Messico ->potere amministrativo; poi vescovo di Michoacàn

Profilo di intellettuale umanista  protezione indios, ma atteggiamento assimilazionista

Ma il suo ideale non è la Spagna contemporanea ma l’età dell’oro NB libri cristiani, “Saturnali”
di Luciano , “Utopia” di Tommaso Moro

Per lui spa > declino, indiani simili ai primi apostoli …

Non li conosce davvero! Proprio come Las Casas e Colombo

Cmq per Vasco indiani ben lungi dalla perfezionela sua azione concentrata su di loro!

NB i due villaggi nominati Santa Fe: il primo vicino Città del Messico il secondo nel Michoacàn

cfr i padres de familia e il capo villaggio

Per perseguire questa ideale società, giustifica le guerre giuste …

 Gonzalo Guerrero

All’opposto della Malinche, es di identificazione con cultura e società indiana

Naufragio al largo del Messico 1511 sulle coste dello Yucatàn

Compagni muoiono tutti tranne Aguilar, futuro interprete di Cortes , venduto come schiavo
all’interno del paese

Guerrero invece apprezzato dagli indios per le abilità militari, ottiene rispetto e una sposa di alto
rango da cui avrà figli  si veste = indios e rifiuta di raggiungere le truppe di Cortes

Per alcuni combatté personalmente contro i conquistatori

 Alvar Nunez Cabeza de Vaca

Conquistador -> caso di sottomissione degli/agli indiani

Dapprima parte per la Florida ->spedizione con a capo Panfilo Narvaez naufragio e costrizione
a vivere tra indiani come indiani

Lungo viaggio in cui giungono in Messico 8 anni dopo

Ritorno in Spagna e anni dopo a capo di una spedizione verso il Paraguay ->conflitto con i suoi
subordinati > destituito e rispedito in catene in Spagna -> lungo processo da lui perduto

Giudizi verso indios simili a LC


Poi, governatore del Rio de la Plata -> cfr la ‘dolcezza’ <- che però non gli fa dimenticare il suo
fine <- cmq vicino al Requerimiento

Cmq diff da LC evidente: conosce in modo precisa vita degli indios e ne fornisce una notevole
descrizione

MA NB la possibile identificazione -> tanto che per sopravvivere deve esercitare due mestieri: il
venditore ambulante e il guaritore (o sciamano) <- sono gli indiani a decidere che lui e i suoi
compagni hanno qualità di guaritori

Pur vivendo e mangiando come loro, non dimentica mai la propria identità culturale e il suo
obiettivo, di partire e raggiungere i suoi Appena ritrova ‘la civiltà’ fa ritorno definitivo in Spagna

Ma un segno rimane cmq …

Identificazioni parziali, controllate  caso dei francescani

cfr le somiglianze, anche nella povertà del vestiario (Motolinia)

NB la figura di Diego de Landa, francescano autore della “Relaciòn de las cosas de Yucatàn” ,
documento principale del passato dei maya, e insieme istigatore di molti pubblici autodafé in cui si
bruciarono tutti i libri maya esistenti allora

Addirittura richiamato in patria per essere giudicato di tutta una serie di punizione inflitte agli
indiani  dapprima condannato dal Consiglio delle Indie poi assolto da una commissione speciale

di nuovo nello Yucatàn ma coi più ampi poteri di vescovo

Non è un caso che scriva in Spagna, forse anche per difendersi! l’assimilatore agisce nello
Yucatàn, lo studioso scrive libri in Spagna

Diego Duràn, o l’ibridazione delle culture

Autore di una delle più riuscite descrizioni del mondo precolombiane

Domenicano ; nacque in Spagna 1537 ma in Messico dall’età di 5 o 6 anni ->comprensione


dall’interno della cultura indiana

Dal 1576 al 1581 scrive una “Historia de las Indias de Nueva Espana y Islas de Tierra Firme”
(titolo incongruo, probabilmente aggiunto da qualcun altro)

Da un lato il cristiano convinto evangelizzatore accanito  conversione deve passare attraverso una
conoscenza migliore delle antiche religioni

Volontà di conoscere per estirpare ogni traccia di religione pagana

Il clero di allora ignorante … Cfr lo scambio, es, per la tonsura e il wishful thinking
Rimprovera chi aveva bruciato i libri!

^ Discussione accesa forse che il lavoro di Duran non ridesti antiche superstizioni
ripresentandole?

La conversione deve essere totale

Addirittura analisi dei sogni degli indios

Il sincretismo = sacrilegio

NB il conflitto tra domenicani e francescani i primi sono rigoristi: la fede non si compera e la
conversione deve essere totale con trasformazione di tutti gli aspetti della vita; francescani più
realisti: questa seconda politica più efficace

Aspri rimproveri di Duran ai suoi avversari … addirittura invoca l’Inquisizione per alcuni di loro

Ma questo solo uno dei volti di D

Spesso istituisce analogie e comparazioni per rendere intelligibile la realtà messicana al suo lettore -
> ma vede decisamente troppe somiglianze , anche nel campo religioso!

Vede negli stessi antichi riti, elementi cristiani numerossissimi

Es Pasqua = festa di Tezcatlipoca : si rivestono i templi di fiori come il giovedì santo

D arriva a sostenere che gli aztechi avevano già ricevuto, in un remoto passato, un insegnamento
cristiano fu San Tommaso > il ricordo di lui si perpetua nei racconti aztechi sotto le fattezze di
Topiltzin, altro nome di Quetzalcoatl <- nella storia si parla di uno scultore e S Tommaso era un
mastro artigiano!

Quetzalcoatl poi padre dei toltechi e degli spagnoli …

Tuttavia non essendo del tutto sicuro (ma pensandolo cmq vero) della prima spiegazione, ne porta
anche una seconda il demonio potrebbe aver convinto gli indios ad onorarlo come Dio , “giacché
tutto era un miscuglio di mille superstizioni”

Alla fine decide di ritenere gli indios una delle tribù perdute di Israele

^ Probabilmente Duràn appartenente a una famiglia di ebrei convertiti al cristianesimo

^ D mostra anche le divisioni all’interno degli aztechi durante l’assedio di Città del Messico

La sua è una ibridazione culturale che si manifesta in vari modi -> condivide modi di vita degli
indiani, le loro privazioni e difficoltà

Gli capita persino di accettare e adottare comportamenti di cui sospetta carattere di idolatria

Non solo descrizione dall’esterno la sua ->tenta anche di comprendere e spiegare il perché delle
cose
NB anche l’evoluzione del punto di vista

Il libro sulla religione ha due punti di vista distinti ->quello azteco e quello spagnolo

Il libro di storia, posteriore , operazione più complessa posizione di traduttore di un testo nahuatl
:la celebre ed enigmatica “Cronica X” Ma D non manca di indicare la diff dal suo punto di vista

Cmq obiettivo non verità ma fedeltà a questa altra voce

Ma progetto non mantenuto ->egli stesso si fa narratore e vero storico

Né spagnolo né azteco è uno dei primi messicani

Fusione dei due punti di vista nel racconto della conquista

^ Il manoscritto Tovar, che deriva dalla stessa Cronica X, contiene un’illustrazione che attribuisce
l’ibridazione culturale allo stesso imperatore Moctezuma ->uomo barbuto di aspetto europeo con
abiti tradizionali

CFR racconto del massacro compiuto da Alvarado nel tempio di Huitzilpopochtli a Città del
Messico

D è quasi un cristiano convertito all’indianesimo che converte gli indiani al cristianesimo

Ambivalenza di fondo

Invece grandi successi sul piano epistemologico

NB il suo “desiderio di sapere”

L’opera di Bernardino de Sahagùn

Studia all’uni di Salamanca e poi entra nei francescani 1529 va in Messico, fino alla morte del
‘90

Carriera di letterato

cfr la voce che fosse tanto bello che gli altri francescano non volevano si mostrasse in pubblico

Due direttrici l’insegnamento e lo scrivere

Impara presto il nahuatl

Implicazioni ideologiche -> cfr invece gli agostiniani che in una petizione del 1579 chiedono
all’Inquisizione che sia impedita la trad della Bibbia nelle lingue indigene

Prof di grammatica latina nel collegio di Tlatelolco sin dalla fondazione nel 1536

Già verso il ’40 indios in grado di comporre versi eroici latini

NB istruzione reciproca
Anche ostilità -> lettera di un certo Jeronimo Lopez a Carlo V -> “saper leggere e scrivere
pericoloso come avvicinare il diavolo” per gli indios

S autore di numerosi scritti (in parte perduti), partecipi di quel ruolo di mediazione tre le due culture

Continui ostacoli anche da parte dei suoi superiori gerarchici

Opera principale: “Historia general de las cosas de la Nueva Espana” ->progetto nato per
proselitismo ->per facilitare espansione cristianesimo, descrizione antica religione

Paragone col malato, di cui necessario conoscere la malattia

Paragone con la “Città di Dio” in cui Agostino analizza le religioni gentili

Ma oltre a questo movente desiderio di conoscere e conservare la cultura nahuatl

Fin dal 1547 raccolse alcuni huehuetlatolli e sin dal ’50 racconti indigeni della conquista ; il
primo progetto dell’Historia dal ’58 quando si trova a Tepepulco

Fedeltà oggetto descritto

Testo redatto sulla base delle più degne testimonianze e raccolto nella lingua degli informatori
Historia scritta in nahuatl! Segue una trad libera in spagnolo

Ma anche un terzo mezzo espressivo: il disegno

Cfr a Tepepulco ->notabili e 12 vecchi + aiuto dei suoi 4 migliori allievi nel collegio

Nel ’61 torna a Tlatelolco e fino al ’65 ripete l’operazione iniziale

Poi va a Città del Messico e il libro prende la forma finale in 12 libri

Consulta anche gli antichi codici

Diff da Motolinia e il suo ‘stile indiretto libero’

Ma anche da Duran e dalle sue annotazioni che integrano la Cronica X (codice pittografico) <-
spesso rievocate esperienze della sua infanzia

E così anche padre Martin de Jesus de la Coruna, presunto traduttore della “Relacion de
Michoacàn”, che spesso aggiunge complementi di informazione per rendere intelligibile il racconto

S scelte la strada della fedeltà integrale con aggiunta successiva della traduzione (Olmos uno dei
pochi che lo hanno preceduto su questa strada)

Inoltre la trad ora non deve più essere letterale … Dialogo tra le due voci più sottili

NB presenza di illustrazionidisegnatori messicani ma forte influenza arte europea, incontro tra


due sistemi rappresentativi
^ Scrittura che occupa 40 anni della sua vita

Soprattutto in spa interventi cmq dell’autore -> cfr “Deplorazione dell’autore” sul sacrificio di un
bambino

Cmq rinuncia a ogni giudizio di valore né interpretazione ->la sua pura descrizione (diff Motolinia
ma anche Duràn, che ancora interpreta)

<- Eppure il discorso inevitabilmente determinato dall’identità del loro interlocutore

CFR anche le analogie istituite dai titoli di alcuni cap specie del Libro I paragone tra dei aztechi
e dei romani o tra città di diverse culture paragoni che trovano posto nella cornice più che nel
quadro

NB S si serve di questionari (ricostruiti oggi, non pervenuti, da abili ricercatori) imposto il


proprio taglio concettuale al sapere aztechi, determinazione dei temi da trattare ed esclusione di
alcuni (cfr tema sessuale <- poi nella prima pubb di fine ‘800 ulteriore censura!)

Desiderio fortissimo di sapere ->cfr descrizione del serpente acquatico <- nessun nesso con
evangelizzazione!

Libri I II III dei ; IV V VII astrologia e divinazione; VIII IX X cose umane XIanimali,
piante, minerali

Casi isolati, libri VI raccolta di discorsi rituali; XIIracconto della conquista

S come LC e Duran ammette che se il Dio dei cristiani è superiore, il sentimento religioso degli
indiani è più forte

Pur non giungendo a considerazioni rivoluzionarie , S ammette implicitamente che la


cristianizzazione importata dagli spagnoli ha prodotto più male che bene

Il suo sogno, e quello di altri francescani, è uno Stato ideale: messicano (e indipendente dalla
corona) e cristiano a un tempo, un regno di Dio sulla terra

Questa sua posizione attira la condanna delle autorità: non solo tagliati i crediti, 1577 ordinanza
regia di Filippo II che vieta a chiunque di prendere conoscenza della sua opera e di diffonderla

Diff tra S e LC-> S chiama addirittura per nome i suoi informatori, non tutti gli indios presentano le
medesime qualità!

La somma delle sue conoscenze è enorme …

Cmq, ancora l’altro non è posto sullo stesso piano di se stessi

Ecco perché rimane una certa distanza dai contemporanei lavori di etnologi

LA sua intenzione infatti quella di giustapporre le voci non di compenetrarle


Epilogo

La profezia di Las Casas

Testamento “Credo che a causa di queste opere empie, scellerate e ignominiose, perpetrate in
modo così ingiusto, barbaro e tirannico, Dio riverserà sulla Spagna la sua ira e il suo furore, giacché
tutta la Spagna si è presa la sua parte, grande o piccola, delle sanguinose ricchezze usurpate a
prezzo di tante rovine e tanti massacri”

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