Il palazzo non era difeso da mura (elemento che rivela l’assenza di guerre) ed era realizzato
con grandi blocchi di pietra. Gli ambienti si articolavano intorno ad un grande cortile centrale
senza rispettare assialità o simmetrie. Frequenti erano i portici con colonne colorate rastre-
mate verso il basso.
Planimetria del palazzo di Cnosso Portico del palazzo di Cnosso con le colonne rastremate verso il basso
Nel blocco degli appartamenti di stato è stata individuata la sala del trono, aperta sul cortile che
aveva probabilmente funzioni cerimoniali e cultuali.
Esternamente al palazzo sorgeva il cosiddetto “teatro”, uno spazio aperto con vaste scalinate
per gli spettatori che assistevano a cerimonie religiose e giochi con i tori.
Accanto, affresco del Principe dei gigli (1550-1450). Sopra, tre fanciulle danzanti.
Sono frequenti anche soggetti naturali (piante, fiori e animali) dipinti con dinamismo ed ele-
ganza cogliendo le caratteristiche essenziali del soggetto.
Delfini dipinti nel megaron della regina Grifone dipinto nella sala del trono
Scena del salto del toro (o taurocatapsia) incorniciata da motivi decorativi geometrici.
È stata dipinta su stucco fresco, una tecnica simile all’affresco.
L’antica taurocatapsia a Creta e quella contemporanea in Spagna video salto del toro
Un altro interessante esempio di arte minoica è costituito dalla pittura vascolare (cioè su vaso).
Il periodo protopalaziale è definito stile di Kamares (dal nome di una grotta dove ne sono stati
rinvenuti un certo numero). Nei vasi di quest’epoca sono presenti motivi tratti dal mondo natu-
rale fortemente geometrizzati secondo linee curve che seguono l’andamento del vaso. I colori
utilizzati sono il rosso, il giallo e il bianco su fondo scuro.